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Testo:
Interrogazione a risposta scritta
Il sottoscritto consigliere
Premesso che
Il Centro di Terapia Integrata per l’Infanzia “La Lucciola” di Stuffione di Ravarino, in Provincia di Modena, è una struttura terapeutica semiresidenziale di alto profilo, finalizzata alla riabilitazione e cura di minori disabili e con disturbi complessi del neurosviluppo.
Il Centro accoglie bambini e ragazzi nella fascia di età 3-18 anni portatori di disabilità fisiche, mentali e multiple: paralisi cerebrale infantile, sindromi neurologiche, sindrome di Down e altre sindromi genetiche, ritardo mentale, disturbi dello spettro autistico e problemi del comportamento.
Il Centro è una struttura altamente specializzata, accreditata dalla Regione Emilia-Romagna, che completa e integra le attività della Neuropsichiatria infantile con un intervento globale e svolto con una metodologia centrata sul gruppo in tutte le attività. Infatti, gli obiettivi di crescita dei minori - sul piano emotivo-affettivo, cognitivo, comportamentale - sono perseguiti attraverso una modalità di trattamento originale e innovativa, unica nel panorama regionale, nella quale l’attività terapeutica non si svolge attraverso sedute individuali di trattamento, ma mediante attività di gruppo in cui le tecniche riabilitative e terapeutiche sono poste al servizio della realizzazione di compiti funzionali e significativi per il minore.
Evidenziato che
Il Centro, che opera da anni attraverso operatori sanitari e medici di competenza riconosciuta e indiscussa, ha realizzato nel tempo un modello di lavoro unico e particolarmente efficace; la validità delle metodologie di cura è sempre stata riconosciuta e apprezzata dal sistema sanitario nazionale e locale, nonché da medici, insegnanti e operatori della cura che operano in età evolutiva come testimoniato (oltre che dalla pluriennale esperienza della struttura accreditata anche dalla Regione Emilia-Romagna e inserita negli Accordi di programma con l’ASL) dall’appello firmato da oltre trecento professionisti a sostegno del centro e per il prosieguo della sua attività.
Rilevato che
Con gli anni, pur essendoci un aumento complessivo dei minori con handicap, sono stati inviati dalla ASL di Modena sempre meno bambini e ragazzi (attualmente sono 25 quelli seguiti), in primo luogo a causa della norma dell’Accreditamento regionale che impone una soglia di accesso a 11 anni, in secondo luogo perché l’ASL attualmente predilige altre forme di intervento terapeutico.
il progressivo ridursi di invii da parte del Servizio Pubblico comporterà la chiusura del Centro e la perdita di un capitale di conoscenze e di prassi che, al contrario, andrebbe valorizzato e sostenuto.
Tutto ciò premesso e considerato
Interroga la Giunta
- Per sapere quale parere abbia maturato la Regione rispetto all’operato del Centro in questi anni di collaborazione;
- per sapere quali azioni intenda adottare di concerto con l’ASL modenese al fine di garantire il prosieguo dell’attività tipica del Centro, così come descritta, e la sostenibilità economica attraverso il pieno utilizzo delle sue possibilità di cura.
I Consiglieri
Enrico Campedelli
Luciana Serri
Luca Sabattini
Giuseppe Boschini