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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1302

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Testo:

                            RISOLUZIONE
Visti
- I dati relativi al numero di animali utilizzati in Italia per
fini scientifici e sperimentali nel triennio 2007-2009, pubblicati
(GU n. 53 del 5-3-2011) dal Ministero del Lavoro e della Salute, ai
sensi del decreto legislativo 116/92 (Protezione degli animali
utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici);
Premesso che
- Le statistiche, pubblicate da Roma con cadenza triennale,
mostrano un numero complessivo di animali utilizzati a scopi
scientifici e sperimentali in lieve diminuzione (2.735.887 nel
triennio dal 2004 al 2006, e 2.603.671 dal 2007 al 2009);
- Si tratta comunque di numeri ancora troppo alti visto il quadro
scientifico e legislativo europeo, che prevede la promozione dei
metodi alternativi alla sperimentazione animale;
- Vi è una chiara posizione contraria dell'opinione pubblica alla
vivisezione;
Considerato che
- Le specie animali più sfruttate per la sperimentazione
continuano ad essere topi (1.648.314) e ratti (682.925). Seguono
uccelli (97.248), altri roditori e conigli (73.362), pesci (59.881):
animali largamente impiegati a causa del loro basso costo e perché
facilmente maneggiabili, piuttosto che per ragioni strettamente
scientifiche e di ricerca;
- E' in aumento il ricorso ai Primati (in particolare ceboidea e
cercopothecoidea), specie regolamentate dal Decreto in modo
fortemente restrittivo che dovrebbe rappresentare una deroga
eccezionale e sicuramente non incoraggiarne l'aumento;
- I primati non umani, come i cani, sono utilizzati per
esperimenti fortemente invasivi, che comportano alti e prolungati
livelli di dolore, come studi di tossicità e indagini legate a
problematiche nervose e mentali umani, e cancro;
- La maggior parte delle occasioni di impiego di animali riguarda
studi biologici di base, ricerca e sviluppo di prodotti e apparecchi
per medicina umana e veterinaria, che coinvolgono più del 73% degli
animali. Seguono test per la produzione e controllo di qualità per
prodotti e apparecchi con il 16%, quindi le indagini tossicologiche,
diagnosi di malattie e formazione;
- Sconcertante è anche l'aumento degli animali utilizzati vivi e
soppressi per fini didattici: anche in questo ambito, come per il
ricorso ai primati, le autorizzazioni che coinvolgono procedure per
la formazione dovrebbero rappresentare un'eccezione e quindi essere
in forte diminuzione anche in considerazione della legge 413/93 che
da diritto all'obiezione di coscienza. Oltretutto, mai come
nell'ambito didattico sono disponibili un'ampia gamma di metodi
sostitutivi all'animale.
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
afferma
- la contrarietà della Regione Emilia-Romagna all'impiego di
animali nella sperimentazione scientifica;
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
impegna la Giunta e l'assessore competente
- ad attivarsi affinché tutte le competenti istituzioni
provvedano ad impegnarsi per l'abbattimento dei numeri che
riguardano l'impiego di animali nella sperimentazione.
Bologna, 11 aprile 2011
I Consiglieri
(Andrea Defranceschi)
(Giovanni Favia)
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