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 RISOLUZIONE
 L'Assemblea     Legislativa      della      Regione
 Emilia-Romagna
 premesso
 che  con  l'arrivo  al  potere   della   Repubblica
 islamica  dell'ultraconservatore  Ananedinejad   si
 stanno avverando le più fosche previsioni che erano
 state avanzate nello scorso giugno al momento della
 sua elezione;
 preso atto
 della grave e preoccupante  decisione  del  Governo
 della Repubblica islamica dell'Iran di rimettere in
 funzione l'impianto nucleare  di  Isfanan  e  della
 brusca  decisione  delle   autorità   iraniane   di
 respingere   le   richieste   dell'AIEA    (Agenzia
 internazionale per l'energia atomica  dell'ONU)  di
 sospendere   ogni   attività   all'interno    della
 centrale;
 valutate
 quantomeno risibili e fonte di forti perplessità le
 motivazioni addotte dalle autorità della Repubblica
 islamica circa la necessità di dotarsi dell'energia
 nucleare per usi civili alla  luce  del  fatto  che
 l'Iran è uno dei più grandi produttori di  petrolio
 e di gas naturali del mondo;
 considerato
 che gli esperti del settore ritengono  che  con  la
 riapertura dell'impianto  nucleare  di  Isfanan  il
 regime degli ayatollah sarà in grado  di  costruire
 la bomba atomica nel giro di pochissimi anni;
 visto
 che la Repubblica islamica dell'Iran non brilla  di
 certo per la  tutela  e  il  rispetto  dei  diritti
 civili e religiosi e che  tali  scelte  fortificano
 sempre di più il regime degli ayatollah  diminuendo
 pertanto la possibilità che in Iran si instauri una
 democrazia  in  sintonia  con  le   richieste   che
 giungono dalla società iraniana;
 valutato
 che la decisione di riaprire  la  centrale  atomica
 non  potrà  che  essere  nuova  fonte  di  tensioni
 nell'area mediorientale;
 CONDANNA
 la decisione della Repubblica islamica dell'Iran di
 rimettere  in  funzione  l'impianto   nucleare   di
 Isfanan, contravvenendo quindi alle richieste della
 comunità internazionale, che pone le  basi  per  la
 costruzione della bomba atomica ad uso militare  in
 tempi brevi.
 Andrea Leoni