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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 417

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Testo:

 Risoluzione
L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna
Ricordando il rilievo e l'importanza delle
trasformazioni in atto delle Ipab, istituzioni di
pubblica assistenza e beneficenza, in Aziende di
servizi pubblici alla persona o in fondazioni e
associazioni, sulla base delle disposizioni
regionali e della legge regionale 2 del 12 marzo
2003, nel titolo specificamente dedicato alle Ipab,
e relative direttive consiliari applicative varate
nel 2004;
evidenzia la complessità di tale processo di
trasformazione, anche e soprattutto relativamente
ai tempi, per i soggetti coinvolti e le istituzioni
locali;
ricorda altresì l'importanza - ai fini di queste
trasformazioni - dei benefici fiscali e tributari
di varia natura richiamati nella direttiva
consiliare 5410 del dicembre 2004, in particolare:
nell'art. 4 comma 5 del decreto legislativo 207 del
2001; nell'art. 1 comma 24 della legge finanziaria
2004 che ha modificato il comma 4 dell'articolo 4
del citato decreto 207 (relativamente all'esenzione
delle imposte di registro, ipotecarie e catastali
sull'incremento del valore degli immobili e
relativa imposta sostitutiva sugli atti di
riordino) stabilendo che le esenzioni in essere
siano previste fino al 31 dicembre 2005 ; nell'art.
4 comma 2 del citato decreto 207 con estensione
alle Ipab riordinate in aziende le disposizioni di
cui al DPR 601 del 1973 (riduzione della metà
dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche);
infine nell'art. 4 comma 6 e nell'art. 4 comma 7
sempre del citato decreto 207 relativi ad
agevolazioni tariffarie e alle liberalità di cui
all'art. 13 del decreto legislativo 460 del 4
dicembre 1997;
ritiene che, qualora i tempi delle trasformazioni
avviate si protraggano oltre le scadenze regionali
previste ed in particolare oltre il 31 dicembre
(data limite di cui al citato art. 1 comma 24 della
legge finanziaria 2004 e quindi al momento data
limite per alcuni degli importanti benefici di cui
sopra), come è ragionevole supporre al momento, se
si considera tra le altre la scadenza a marzo 2006
per quelle Ipab che abbiano le condizioni del Dpcm
1990, sia necessario e urgente formalizzare nelle
sedi competenti la proroga di tali benefici;
a tal fine invita il Governo e il Parlamento,
nell'ambito della prossima legge finanziaria a
prevedere la proroga dei benefici in questione ed
impegna altresì la Giunta regionale a farsi carico
di tale problema per quanto di propria competenza.
Gianni Varani
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