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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 482

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Oggetto:
Testo presentato:
482 - Risoluzione proposta dai consiglieri Guerra e Borghi per definire indirizzi e criteri nell'elaborazione dei PPGR (Piani Provinciali Gestione Rifiuti) (documento in data 21 09 05).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL'EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
tutti i Piani Provinciali di Gestione Rifiuti
(PPGR), sia quelli da approvare sia quelli già
approvati, prevedono un ampliamento degli impianti
di smaltimento dei rifiuti (discariche e
termovalorizzatori) in palese contrasto con quanto
previsto dalle leggi nazionali e regionali in
materia di rifiuti;
la legge regionale n. 3/99 prevede, nella Sezione V
Gestione dei rifiuti come priorità assoluta la
riduzione della produzione dei rifiuti, l'incentivo
all'attività di recupero, di reimpiego e
riciclaggio e in ultimo lo smaltimento in impianti
idonei;
l'Emilia Romagna non è dotata di un Piano Regionale
rifiuti, come invece previsto dal D. Lgs n. 22/97
avendo delegato la gestione alle Province e non
dispone di un Osservatorio di livello regionale in
grado di monitorare la situazione;
Considerato che:
riteniamo necessario evolvere e rafforzare
ulteriormente le politiche di tutela ambientale
nella gestione dei rifiuti, per consentire alla
Regione di affrontare evidenti criticità, in
particolare la produzione specifica dei rifiuti,
una delle più alte d'Italia;
riteniamo indispensabile aumentare la percentuale
di raccolta differenziata, che in diverse province
della Regione si posiziona su livelli troppo bassi,
con il dato regionale che è ancora lontano da
quello delle Regioni più virtuose che hanno ormai
superato il 40% di raccolta differenziata;
non si può ritenere ineluttabile l'aumento dei
rifiuti, come indicato in ogni premessa di PPGR, ma
si devono studiare e adottare tutte le misure
necessarie affinché la produzione dei rifiuti venga
ridotta, adottando interventi specifici e mirati;
Visto che:
la Regione Emilia-Romagna ha da sempre promosso
politiche per l'autosufficienza dello smaltimento
dei propri rifiuti solidi urbani e tale politica ha
avuto come fulcro la realizzazione di impianti
progettati con le migliori tecniche di salvaguardia
ambientale disponibili;
tale lungimiranza ha consentito di non dover
ricorrere all'export dei rifiuti e che anzi in
varie situazioni si è stati solidali verso
territori che si sono trovati in condizioni di
emergenza, quali, ad esempio, la città di Milano e
la Regione Campania;
non si capisce perché, accertato che la Regione sia
dotata di impianti che le garantiscono
l'autosufficienza si consideri ancora l'ipotesi di
ampliare o costruire nuovi impianti di smaltimento
di rifiuti indifferenziati pur non avendo raggiunto
soglie soddisfacenti di raccolta differenziata
finalizzata al riciclo;
Impegna la Giunta Regionale
Ad indicare indirizzi chiari che vadano nella
direzione del contenimento della produzione dei
rifiuti e del raggiungimento degli obiettivi di
raccolta differenziata orientata al riciclo
superiori a quelli previsti dal D.Lgs. n. 22/97,
anche in relazione alle importanti competenze
regionali nell'approvazione dei Piani Provinciali
Gestione Rifiuti. Proprio rispetto ai PPGR, si
chiede che la loro approvazione sia subordinata:
all'individuazione di azioni di riduzione
della produzione dei rifiuti incisive tramite
anche gli accordi di programma;
al raggiungimento degli obiettivi di raccolta
differenziata orientata al riciclo del 50% per
ogni provincia entro il tre anni;
alla eventuale realizzazione o ampliamento di
nuovi impianti per lo smaltimento, al
raggiungimento, nelle Province in cui questi
vengano previsti, della predetta quota di
raccolta differenziata;
alla creazione di un Osservatorio regionale
sui rifiuti che possa monitorare la produzione
sul totale regionale e possa controllare il
conseguimento degli obbiettivi previsti dai
vari Piani provinciali dei rifiuti, prevedendo
che siano date adeguate forme di informazione
alla cittadinanza sui risultati raggiunti;
alla revisione legislativa delle norme
riguardanti i rifiuti, soprattutto per quanto
concerne gli Ambiti Territoriali Ottimali,
prevedendo una programmazione a livello
regionale.
Daniela Guerra
Gianluca Borghi
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