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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 863

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Oggetto:
Testo presentato:
863 - Risoluzione proposta dai consiglieri Leoni, Francesconi e Salomoni per promuovere presso il Governo cambiamenti normativi sulle misure restrittive di soggetti pericolosi (documento in data 01 12 05).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'Assemblea regionale dell'Emilia - Romagna,
premesso
che il tema della sicurezza è da anni emergente in
Emilia - Romagna ed è molto sentito dalla comunità
regionale;
posto
che nel corso degli anni, nonostante le ripetute
denunce da parte della collettività e soprattutto
da parte delle forze dell'opposizione e nonostante
il contestuale evidenziarsi di una vera e propria
emergenza sul fronte dell'illegalità, la Regione ha
risposto con sufficienza negando la realtà e che,
solo con estremo ritardo, l'Amministrazione
regionale si è accorta della grave situazione senza
riuscire a mobilitarsi con azioni concrete e prese
di posizione significative, limitandosi alla solita
proliferazione di proclami, convegni e studi già
datati al momento della pubblicazione;
appurato
quindi che l'Amministrazione regionale e la
stragrande maggioranza degli Enti territoriali
mostrano evidenti carenze sul piano del governo e
del controllo concreto del territorio, della
prevenzione attraverso assunzioni di responsabilità
e di indirizzo in materia di legalità e di
sicurezza, anche con la collaborazione attiva, per
quanto di competenza, con le forze dell'ordine;
evidenziato
che questo atteggiamento culturale e politico tra
origine soprattutto dal permanere nella sinistra,
ed in particolare nelle ali più oltranziste,
comunque soggetti indispensabili alle Giunte di
centro-sinistra, di un approccio debole e
nichilista verso i problemi della sicurezza e della
legalità e di un atteggiamento colpevolmente
giustificazionista nei confronti di una criminalità
metropolitana determinata per lo più, anche se non
solo, da una immigrazione clandestina selvaggia a
cui viene permesso impunemente di insediarsi in
enclavi inosservanti delle leggi;
osservato
che è anche evidente l'eccessivo garantismo che
contraddistingue parte della magistratura, nonché
parte del Parlamento e delle Assemblee elettive sul
territorio e delle forze sociali;
constatato
che, oltre alle attuali competenze, la recente
riforma costituzionale affida alle Regioni
responsabilità significative in materia di
sicurezza;
invita
- il Presidente della Giunta regionale a
pronunciarsi in aula circa la visione politica
complessiva della Regione in materia di legalità e
sicurezza in Emilia-Romagna e a presentare
iniziative concrete volte alla prevenzione del
crimine e dell'illegalità diffusa;
- a rivedere l'organigramma e la mission della
struttura regionale che si occupa di sicurezza,
evitando per il futuro la dispersione di risorse
economiche e umane in inutili vetrine come i
convegni finora organizzati e le relative
pubblicazioni, che, come provato, non hanno dato il
benché minimo apporto alla prevenzione
dell'illegalità nel territorio regionale ed
all'instaurarsi di un clima di maggior fiducia
nella comunità emiliano - romagnola riguardo alle
capacità della Regione di promuovere valide e
percepibili politiche in materia di sicurezza;
impegna
la Giunta regionale dell'Emilia Romagna:
- ad attivarsi presso la Conferenza delle Regioni e
presso il Governo nazionale affinché ci sia un
pronunciamento generale delle Istituzioni volto ad
un superamento dell'eccessivo garantismo già
evidenziatosi in numerose e gravissime vicende e
vengano altresì attivate, anche attraverso
cambiamenti della norme, misure maggiormente
restrittive nei confronti di soggetti palesemente
pericolosi, italiani o stranieri, e vengano
applicate inflessibilmente le norme già previste
per gli immigrati clandestini, soprattutto se già
responsabili di reati.
Andrea Leoni
Luigi Francesconi
Ubaldo Salomoni
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