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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 871

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Oggetto:
Testo presentato:
871 - Risoluzione proposta dai consiglieri Renzi, Aimi, Bartolini e Bignami per esprimere contrarietà all'approvazione presso il Parlamento Europeo della direttiva Bolkenstein sulla liberalizzazione del mercato interno dei servizi (documento in data 05 12 05).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna,
premesso
che a gennaio 2006 il Parlamento Europeo dovrà
votare la direttiva europea riguardante la
liberalizzazione del mercato interno dei servizi,
la cosiddetta direttiva Bolkenstein , dal nome del
suo proponente;
premesso altresì
che tale direttiva, annunciata dalla Commissione
Europea, guidata dal Prof. Romano Prodi, nel maggio
2003 e presentata a febbraio 2004, ha l'obiettivo
di agevolare le condizioni di stabilimento e di
prestazione transfrontaliera dei servizi,
eliminando le restrizioni legislative nazionali e
creando un unico mercato interno europeo, dato che
il settore dei servizi rappresenta nel complesso
quasi il 70% del Prodotto Nazionale Lordo (PNL) e
dell'occupazione, e quindi un potenziale
incredibile di crescita e di offerta di posti di
lavoro, per rilanciare l'economia europea e per
realizzare nel 2010 il programma stabilito nel
Consiglio europeo di Lisbona di fare dell'Unione
europea l'economia basata sulla conoscenza più
competitiva e più dinamica del mondo;
rilevato
che la direttiva Bolkenstein , relativa ai servizi
nel mercato interno, definisce la nozione di
servizio come: ogni attività economica
normalmente svolta dietro retribuzione senza che
per questo il servizio debba essere necessariamente
pagato da coloro che ne fruiscono ed
indipendentemente dalle modalità di finanziamento
del corrispettivo economico, e questo implica che
tutti i servizi di interesse generale e tutti i
servizi pubblici essenziali, come l'assistenza
sociale e le cure mediche, la scuola, la cultura e
il lavoro, per i quali lo Stato non sarà in grado
di offrire gratuitamente, saranno soggetti a questa
normativa, mettendo in serio pericolo il modello
sociale europeo e alimentando le difficoltà, le
incertezze e la precarietà sul futuro degli
Europei;
rilevato inoltre
che la direttiva Bolkenstein per eliminare gli
ostacoli alla libera circolazione dei servizi
prevede: il principio del paese d'origine
(art.16), in base al quale un prestatore, può
fornire un servizio in uno o più Stati membri
diversi da quello d'origine, senza essere
sottoposto alle normative di questi ultimi, in
particolare facendo riferimento alle disposizioni
nazionali che regolano l'accesso di un'attività di
servizio e il suo esercizio, il comportamento del
prestatore, la qualità o il contenuto del servizio,
la pubblicità, i contratti e la responsabilità del
prestatore;
considerato
che l'applicazione del principio del paese
d'origine comporta che se un lavoratore italiano
lavora in Italia per un'azienda, che ha sede legale
in un altro Stato membro, questo lavoratore sarà
soggetto alla legislazione di tale Stato straniero
dal punto di vista salariale e previdenziale -
assistenziale;
considerato inoltre
che il principio del paese d'origine , escluso i
servizi postali, i servizi di distribuzione di
energia elettrica, gas, acqua, i diritti d'autore,
i servizi finanziari, i servizi della rete di
comunicazione elettronica e tutti i servizi già
disciplinati da altre normative europee, si applica
ai: servizi alle imprese (consulenza manageriale,
gestionale, servizi di certificazione e di prova,
di manutenzione e di sicurezza degli uffici,
servizi di pubblicità, agenzie di lavoro interinale
e agenti commerciale), servizi di consulenza
giuridica e fiscale, servizi legati al settore
immobiliare (agenzie immobiliari, consulenza di
architetti e costruzione), servizi legati al
trasporto, distribuzione, noleggio auto,
organizzazione fiere, agenzie viaggi, servizi di
sicurezza, servizi nel settore turistico, servizi
audiovisivi, servizi ricreativi, centri sportivi e
parchi d'attrazione, servizi legati alle cure
sanitarie e alla salute o servizi a domicilio, come
l'assistenza agli anziani;
evidenziato
che l'applicazione del principio del paese
d'origine , porterebbe a un vero e proprio
sconvolgimento delle certezze di un lavoratore
dipendente europeo; creerebbe una deregulation
dal punto di vista della qualità e sicurezza dei
servizi e della professionalità, colpendo il ceto
medio - motore dell'economia europea - nel
fronteggiare una guerra di tariffe al ribasso;
verrebbero meno quelle garanzie di sicurezza e si
faciliterebbe il riciclaggio di denaro sporco della
criminalità organizzata;
impegna la Giunta
$ a manifestare la sua totale ed assoluta
contrarietà per la direttiva Bolkenstein che
prevede il principio del paese d'origine ,
affinché i parlamentari europei, i parlamentari
nazionali e il Governo italiano rigettino, la
proposta di questa direttiva;
$ a manifestare la sua totale ed assoluta
contrarietà riguardo la definizione di servizio,
affinché non si corra il rischio di mettere sullo
stesso piano l'attività di esercizio di un servizio
di interesse privato con le attività correlate
all'erogazione di servizi di interesse generale e
per il miglioramento e preservazione del bene
pubblico;
$ a manifestare la sua totale ed assoluta
contrarietà, perché l'attuazione di tale direttiva,
porterebbe a una ridiscussone di molti poteri
Legislativi attribuiti sia alle Regioni sia alle
Istituzioni nazionali e a uno stravolgimento di
tutte quelle politiche di coordinamento per lo
sviluppo delle attività economiche nella nostra
Regione;
$ a manifestare la sua totale ed assoluta
contrarietà, in quanto tale direttiva, non
rappresenta lo strumento più adeguato per
raggiungere gli obiettivi di Lisbona: fare
dell'Unione europea l'economia basata sulla
conoscenza più competitiva e più dinamica del
mondo , ma un motivo in più di scollamento e di
repulsione tra gli Europei e l'Istituzione Europea,
in quanto di fronte a chi vuole distribuire
precarietà sul salario e sulla pensione, di fronte
a chi vuole affliggere ed impoverire il ceto medio,
di fronte a chi vuole ridurre i poteri Legislativi
delle Regioni e dello Stato sui servizi di pubblica
utilità, cardine del modello sociale europeo, non
ci si può che appellare al valore della democrazia
ed esprimere con forza la nostra libertà nei
confronti di quei tecnocrati che non vengono eletti
da nessuno.
Gioenzo Renzi
Enrico Aimi
Luca Bartolini
Marcello Bignami
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