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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5775

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a rivolgere al Ministero della Salute istanza di riesame del parere consultivo, dallo stesso rilasciato in data 4/10/2017 alla Regione Emilia-Romagna per la richiesta di deroga per il Punto nascita di Pavullo nel Frignano, ad attivare azioni volte ad aumentare il tasso di fidelizzazione delle donne, dell'area del suddetto punto nascita, anche promuovendo innovativi servizi di ostetricia, ginecologia, neonatologia e pediatria autonomi, garantendo inoltre gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza relativi al livello di assistenza ostetrica e pediatrico-neonatologica definiti dall'accordo del 2010. (07 12 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Risoluzione

 

Premesso che

 

  • con Delibera Giunta Regionale Emilia-Romagna n.1112 del 24/07/2017 si sono avviate le procedure per la richiesta di deroga al competente Ministero, ai sensi del DM11/11/2015, per il Punto Nascita di Pavullo nel Frignano con volume di attività al 31/12/2016, inferiore ai 500 parti/anno e in condizioni orogeografiche difficili;
  • in data 4 ottobre 2017 (DGPROGS0031429-P-04/10/2017) il Ministero della Salute ha espresso parere consultivo sfavorevole alla deroga per il Punto Nascita di Pavullo nel Frignano;
  • le distanze e d i tempi di percorrenza dai Comuni del Frignano verso le strutture ospedaliere di primo e secondo livello (Punti Nascita alternativi a quello di Pavullo) sono superiori a quanto indicato nella relazione della Commissione Tecnica allegata alla richiesta di Deroga della Regione:

 

PIEVEPELAGO

SASSUOLO

KM75,7(anziché66)

TEMPO(minuti)

97

(anziché80)

PIEVEPELAGO

MODENA

KM78,2(anziché70,2)

TEMPO(minuti)

103 (anziché93)

FIUMALBO

SASSUOLO

KM74,7(anziché71)

TEMPO(minuti)

90

(anziché87)

MONTECRETO

SASSUOLO

KM62,0(anziché54,8)

TEMPO(minuti)

76

(anziché71)

RIOLUNATO

SASSUOLO

KM65,1(anziché61,4)

TEMPO(minuti)

77

(anziché73)

 

  • cinque minuti in emergenza urgenza ostetrica possono essere vitali;
  • nella valutazione dell’elemento orogeografico non si è tenuto conto delle frazioni altamente popolate (500/600 residenti), solo per citarne alcune, Sant'Annapelago, stazione sciistica altitudine 1070-1581 s.l.m. (18 minuti dal capoluogo Pievepelago) o Felicarolo (14 minuti da Fanano) per le quali i tempi e le distanze di percorrenza risultano ancora maggiori;
  • l’Alto Frignano non ha copertura ottimale di linee telefoniche mobili, zone prive di segnale ed altre con ricorrenti problematiche d’interruzione. Inoltre il territorio in oggetto non è servito da una rete capillare di mezzi pubblici di trasporto, problematiche che si vanno ad aggiungere a quella della sconnessa viabilità, rendendo difficili spostamenti e comunicazioni;
  • l’adeguamento delle elisuperfici al volo notturno interessa solo il Comune di Pavullo e che comunque il vettore aereo in particolari condizioni meteo e/o di scarsa visibilità non può essere usato né di giorno né di note, impedendo l’arrivo del professionista, quale l’anestesista, capace di stabilizzare la donna gravida, in travaglio e del neonato in emergenza urgenza ostetrica;
  • l’elisoccorso è precluso alla donna in travaglio;
  • recenti accadimenti seguiti alla chiusura del Punto Nascita di Pavullo quali l’emergenza ostetrica verificatasi alla fine di ottobre e la nevicata del 13 novembre che ha bloccato per un intera giornata i collegamenti stradali tra la montagna e la pianura  attraverso la nuova Estense, hanno fornito elementi di prova alla necessità, sostenuta dai Comitati, di continuare a garantire sia l’attività del Punto Nascite sia il ruolo centrale rispetto alle funzioni di emergenza urgenza dell’ospedale di Pavullo, come punto di riferimento per la zona montana non solo della Provincia di Modena, ma anche di quella Pistoiese (Abetone-Cutigliano);
  • i10 Comuni del Frignano a prevalente vocazione turistica vedono per buona parte dell’anno quasi raddoppiare la popolazione, incrementando così anche quel bacino di utenza di 40.000 persone dell’Ospedale di Pavullo del Frignano;
  • nella richiesta d deroga al Ministero, la Regione ha tralasciato di evidenziare che i teritori estremi di Pievepelago, Riolunato e Fiumalbo non erano coperti dal servizio di emergenza urgenza secondo quanto previsto dall’accreditamento Regionale ai sensi della Delibera G.R., EmiliaRomagna 26/01/2009n.44, garanzia fondamentale per un trasporto in sicurezza di mamma e neonato;
  • -la frequenza dei tagli cesare praticati nell’Ospedale di Pavullo era nettamente inferiore alla media nazionale, invocabile parametro di alta qualità dell’offerta Sanitaria;

 

considerato che

 

  • la necessità, alla luce di dati fattuali e circostanze concrete in atto esposte, di ridotare il Reparto di Ginecologia ed Ostetricia di Pavullo di proprie figure Mediche, quali la guardia pediatrica h24— neonatologo, la guardia ginecologica h24, rivedendo altresì il modello organizzativo inerente gli esami di laboratorio urgenti secondo quanto indicato dal Protocollo Metodologico per la valutazione delle richieste di mantenere in attività i punti nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti/annui e in condizioni orogeografiche difficili;
  • -l’opportunità di una programmazione finalizzata ad incrementare l’indice di attrazione per il reclutamento delle partorienti verso il Punto Nascita di Pavullo, quale ad esempio la rotazione delle equipe medica tra Sassuolo e Pavullo, che garantirebbe di affrontare in sicurezza gli eventi che in modo imprevisto potrebbero compromettere la prognosi per le donne ed i neonati durante il travaglio parto;

 

evidenziato che

 

  • occorre mettere in atto tutte le azioni possibili per evitare la spoliazione dai territori disagiati e montani dei servizi essenziali per la sopravvivenza delle comunità locali;
  • togliere un punto nascite in un’area montana o disagiata significa rendere non attrattivo questo territorio per le giovani coppie, incentivare lo spopolamento di aree un tempo popolate in modo molto più consistente;
  • la chiusura del suddetto punto nascita produce una perdita di credibilità da parte dei cittadini nei confronti della politica regionale, che dopo aver supportato una richiesta di deroga, sulla base del fatto che c’erano e ci sono i motivi per tenere attivo tali punto nascita, si arrende allineandosi ad una valutazione tecnica non esaustiva, modificabile sulla base di una maggiore motivazione che tenga conto quanto evidenziato nelle premesse e nelle considerazioni del presente atto.

 

Evidenziato inoltre

 

  • le soluzioni volte a dare un servizio alberghiero alle gestanti che arrivano dall’Appennino si è rilevato fallimentare in passate esperienze similari (vedasi in proposito quanto fatto dall’AUSL di Bologna nel 2014), tenuto conto che comunque le donne che arriveranno dall’appenino dovranno fare un discreto numero di chilometri;

 

Impegna la Giunta regionale

 

  • a rivolgere al Ministero della Salute Istanza di Riesame del Parere Consultivo, dello stesso rilasciato in data 04/10/2017 alla Regione Emilia-Romagna, per la richiesta di deroga per il Punto Nascita di Pavullo nel Frignano, evidenziando gli elementi presenti delle premesse e nelle considerazioni del presente atto, oltre ad altre elementi e valutazioni, a maggiore supporto dell’Istanza, che Assessore alle Politiche per la Salute voglia formulare;
  • di attivare azioni volte ad aumentato il tasso di fidelizzazione delle donne, dell’aere del suddetto punto nascita, anche promuovendo innovativi servizi di ostetricia, ginecologia e di neonatologia e pediatria autonomi, le cui équipe possano al contempo ruotare, collaborare e integrarsi con altre unità operative dell'Azienda socio-sanitaria di riferimento e che permetterà di sollevare la popolazione locale dai numerosi disagi legati ai trasporti e ai trasferimenti verso strutture più lontane;
  • a investire su tale punto nascita affinché gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza relativi al I livello di assistenza ostetrica e pediatrico-neonatologica definiti dall'accordo del 2010 siano rispettati a pieno.

 

 

La Consigliere

Giulia Gibertoni

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