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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 7635

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare di avanzare un'ulteriore richiesta di deroga al Comitato nazionale percorso nascite, motivata e supportata da impegni relativi ad investimenti che garantiscano standard operativi, tecnologici e di sicurezza, per la riapertura dei Punti Nascita di montagna di Castelnovo ne' Monti (Re), Pavullo nel Frignano (Mo) e Borgo Val di Taro (Pr), dando inoltre corso ad una interlocuzione con il Ministero della Sanità per rivisitare i contenuti dell'accordo Stato Regioni del 2010, anche sulla base dei dati della denatalità sempre maggiore, affinché siano riaperti i punti nascita suddetti e per il futuro non ci sia il rischio di chiusura per altri. (07 12 18) A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Risoluzione

 

 

premesso che

 

  • il Comitato nazionale percorso nascite esprime pareri tecnici sulla scorta della documentazione fornita dalle Regioni;
  • il parere negativo rilasciato dal Comitato nazionale percorso nascite non è decisivo, ai fini del mantenimento dei punti nascita qualora s’intenda superare i rilievi con i dovuti investimenti, e comunque lo stesso Comitato può essere investito da parte del Ministero e su richiesta della Regione di una ulteriore valutazione, sulla base di ulteriore documentazione e di motivazioni inerenti la necessità di tenere aperti i punti nascita, nonché sulla base della sicurezza che la Regione intende garantire con azioni di efficientamento, di investimento tecnologico, di personale, di formazione e sulla sicurezza della struttura;
  • dalle dichiarazioni dell’Assessore regionale alla salute sembra che dietro la chiusura dei punti nascita sotto i 500 parti della Regione non ci sia stata alcuna motivazione economica e amministrativa, ma solo e soltanto la valutazione fatta sulla salvaguardia delle donne, dei neonati e dei professionisti coinvolti, valutazione che può essere rivalutata sulla base d’investimenti volti a garantire che la nascita si svolga in condizioni di sicurezza con tutti gli elementi strutturali, che già prima della chiusura erano nei limiti per garantire parti sicuri, vista la richiesta di deroga avanzata dalla Regione, che altrimenti non sarebbe giustificabile;

 

rilevato che

 

  • la chiusura dei punti nascita di Castelnovo ne’ Monti (Re), Pavullo nel Frignano (Mo) e Borgo Val di Taro (Pr) ha prodotto una perdita di credibilità da parte dei cittadini nei confronti della politica regionale, che dopo aver supportato una richiesta di deroga, sulla base del fatto che c’erano e ci sono i motivi per tenere attivi tali punti nascita, ha ceduto allineandosi ad una valutazione tecnica, modificabile sulla base di una motivazione più convinta e di maggiori investimenti su azioni volte a migliorare la sicurezza;
  • la scelta di accettare il parere Comitato nazionale percorso nascite per determinare le sorti dei punti nascita suddetti, ha ingenerato nei cittadini dei territori interessati la convinzione di una riduzione del livello di assistenza sanitaria sul proprio territorio,
  • il Presidente della regione Emilia Romagna, ha annunciato una riconsiderazione della decisione relativa alla chiusura dei punti nascita, in occasione di un evento sui 40 anni del servizio sanitario regionale, da cui emerge una volontà a valutare soluzioni per la loro riapertura;

 

evidenziato che

 

  • nella consapevolezza dell’importanza degli ospedali nelle zone di montagna, così come del loro valore sociale, la Regione, in condivisione con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie e con le Aziende sanitarie, non può non riconsiderare progetti di miglioramento delle strutture ospedaliere di Borgo Val di Taro, Castelnovo né Monti e Pavullo che prevedono la riapertura dei relativi punti nascita;
  • la Regione può impegnarsi per i punti nascita suddetti per garantire sicurezza dei parti e migliorare l’assistenza del percorso nascita, attraverso la realizzazione di azioni finalizzate ad accrescere qualità e valore del percorso nascita, con investimenti mirati ed eventualmente anche con interlocuzione con il Ministero della Salute per trovare soluzioni condivise per la riapertura dei suddetti punti nascita.

 

Impegna la Giunta regionale

 

  • a valutare di avanzare un’ulteriore richiesta di deroga al Comitato nazionale percorso nascite, motivata e supportata da impegni relativi ad investimenti che garantiscano standard operativi, tecnologici e di sicurezza, per la riapertura dei Punti Nascita di montagna di Castelnovo ne’ Monti (Re), Pavullo nel Frignano (Mo) e Borgo Val di Taro (Pr);
  • ad interloquire con il Ministero della Sanità per rivisitare i contenuti dell’accordo Stato Regioni del 2010, anche sulla base dei dati della denatalità sempre maggiore, affinché siano riaperti i punti nascita suddetti e per il futuro non ci sia il rischio di chiusura per altri.

 

 

La Consigliera

(Giulia Gibertoni)

 

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