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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 8064

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Oggetto:
Testo presentato:
8064 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per contrastare la carenza di medici in Emilia-Romagna e risolvere le conseguenti criticità. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

INTERPELLANZA

 

premesso che

 

fino al 31 dicembre 2021, in relazione alla contingente carenza dei medici di medicina generale, nelle more di una revisione complessiva del relativo sistema di formazione specifica i laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio professionale, gli iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, potranno partecipare all'assegnazione degli incarichi convenzionali, rimessi all'accordo collettivo nazionale nell'ambito della disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale;

 

la loro l'assegnazione viene in ogni caso subordinata rispetto a quella dei medici in possesso del relativo diploma e agli altri medici aventi, a qualsiasi titolo, diritto all'inserimento nella graduatoria regionale, in forza di altra disposizione;

 

quanto all'assegnazione degli incarichi per l'emergenza sanitaria territoriale, resta fermo il requisito del possesso dell'attestato d'idoneità all'esercizio dell'emergenza sanitaria territoriale. Il mancato conseguimento del diploma di formazione specifica in medicina generale entro il termine previsto dal corso di rispettiva frequenza, comporterà la cancellazione dalla graduatoria regionale e la decadenza dall 'eventuale incarico assegnato;

 

al comma 3, art. 9 il Decreto Semplificazione n. 135 del 2018, entrato in vigore il 15/12/2018, chiarisce che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, in sede di Accordo Collettivo Nazionale, saranno individuati i criteri di priorità per l'inserimento nelle graduatorie regionali dei medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, per l'assegnazione degli incarichi convenzionali, nonché le relative modalità di remunerazione. In ogni caso, nelle more della definizione dei criteri, si applicheranno quelli previsti dall'Accordo Collettivo Nazionale vigente per le sostituzioni e gli incarichi provvisori.

 

rilevato in sintesi che

 

  • l'articolo 9 del decreto legge 135 del 2018, poi convertito in legge, prevede che i corsisti di medicina generale possano accedere alle graduatorie regionali ed ai rispettivi incarichi convenzionali
  • la norma prevede che i medici siano graduati secondo accordi nazionali sindacali ma che in assenza di questi vadano applicati i criteri generali già presenti nell'accordo collettivo nazionale, tale norma era appunto di salvaguardia rispetto a lungaggini amministrative
  • considerato che era già legge dello stato a dicembre e che a gennaio iniziava la raccolta delle domande per le graduatorie della medicina generale, appariva opportuno aprire, come altre regioni criteri di norma sarebbero comunque stati quelli già presenti e non ulteriori

 

rilevato che

 

  • la regione Emilia-Romagna ha ignorato il dispositivo normativo nazionale, poi convertito definitivamente in legge, che aveva valore di legge dello stato già dalla forma iniziale, tenuto conto che quando un decreto entra in vigore, esso è pienamente efficace e va applicato;
  • nelle interviste la Regione tramite il suo Assessore alla Salute afferma «Abbiamo bisogno di trovare con il Ministero della Sanità il modo di assumere nuovi medici - afferma Venturi- perché al momento siamo sotto organico»; nei fatti quanto sopra descritto fa emergere che non c'è una reale attività della Regione che colga tutte le opportunità per risolvere la criticità;
  • sarebbe stato possibile scongiurare questa situazione con un dialogo più attento con i Governi che si sono susseguiti, che hanno ignorato il problema e l'applicazione delle norme di questo governo che ha aperto un dialogo con i sindacati del settore sanitario, finalizzato a pianificare una programmazione condivisa e basata sui numeri del fabbisogno reale, quei numeri che da anni le sigle sindacale del mondo della sanità mettono a disposizione;

 

INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

  • considerata la drammatica carenza di medici in Emilia-Romagna, per quale motivo la Regione ha violato un dispositivo normativo nazionale prescrittivo;
  • per quale ragione la Regione non condivide le proposte provenienti dalle sigle sindacali del settore sanità interessate a risolvere le criticità in essere relativamente alla carenza di personale nel settore sanitario.

 

 

Gibertoni Giulia

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