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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 8108

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per invitare la Giunta a predisporre azioni e misure per l'acquisto e la messa a disposizione, da parte della Regione, di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (pannelli solari, pompe di calore, ecc.) sulle coperture delle case dei cittadini, dando loro la possibilità di utilizzare gli impianti in comodato d'uso, con lo scopo di aiutare le persone in difficoltà economica, ad accelerare la transizione energetica, ciò il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, obiettivo cardine del Piano Energetico Regionale e richiesto dall'Unione Europea, e diffondere la cultura delle energie rinnovabili sul territorio regionale. (11 03 19) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

Testo:

RISOLUZIONE

 

premesso che

 

  • Numerosi media locali hanno riportato la notizia secondo la quale moltissimi cittadini di Rimini sarebbero furibondi per le bollette del gas che avrebbero ricevuto in questi giorni;
  • Queste bollette riporterebbero infatti importi molto elevati e sproporzionati rispetto ai consumi medi;
  • Ciò ha spinto molti di questi utenti a contattare il centralino del gestore energetico, SGR Servizi S.p.A., per ottenere chiarimenti e per chiedere la rateizzazione delle somme imputate nelle bollette, nonché a recarsi presso gli sportelli di Federconsumatori Rimini per chiedere aiuto;
  • Tra gli utenti che hanno ricevuto alti importi da pagare ci sarebbero anche persone in difficoltà economica e pertanto impossibilitati loro malgrado a pagare;
  • A seguito degli avvenimenti espressi nei punti precedenti è stata realizzata una pagina sui social, denominata “Ubriachi di gas” (https://www.facebook.com/permalink.php?id=260669007335&story_fbid=10156218415572336), con la quale radunare i casi di Rimini, arrivando ad aggi a circa 3.900 iscritti dei quali 600-700 si direbbero pronti a cambiare gestore;

 

considerato che

 

  • In base ai dati preconsuntivi diffusi dal Ministero dello sviluppo economico, nel 2017 il consumo netto di gas naturale è salito di 5,5 miliardi di metri cubi, attestandosi a 72,6 G(m3) dai 68,9 G(m3) del 2016 (vedi tab 3.1 sottostante). In termini percentuali, il consumo ha messo a segno un incremento del 5,5%, il terzo consecutivo. Seguendo gli andamenti economici sopra delineati, nel 2017 i consumi industriali hanno registrato una marcata risalita, pari all’8,3%, di poco superiore all’8,2% evidenziato dai consumi della generazione termoelettrica, ancora favorita nella prima parte dell’anno dalla temporanea indisponibilità delle centrali nucleari francesi che ha ridotto le importazioni di energia elettrica dalla Francia. Più contenuto, invece, è risultato l’aumento dei consumi civili (residenziale e terziario), cresciuti del 2,1% rispetto al 2016. I consumi degli altri usi, che contengono in particolare quelli per autotrazione, sono invece saliti solo dello 0,7%;

 

  • Secondo la relazione annuale 2018 di Arera (Autorità di regolazione Per L’energia Reti e Ambiente), nel 2017 i prezzi del gas naturale per i consumatori domestici italiani, comprensivi di oneri e imposte, si confermano sensibilmente più alti della media dei prezzi dell’Area Euro (vedi tavola Tav. 1.15 sottostante). Fa eccezione la prima classe di consumo (< 525 m3, perlopiù per cottura e acqua calda), per la quale si registra un differenziale negativo sia al lordo sia al netto, in lieve aumento rispetto al 2016. I prezzi italiani per la prima classe sono infatti diminuiti leggermente sia al netto, sia al lordo, ma più di quelli dell’Area euro. Per le restanti classi i prezzi sono invece aumentati, a fronte di cali nell’Area euro;

 

  • La suddetta relazione di Arera afferma altresì che, guardando al confronto con i principali paesi europei, il prezzo italiano per la classe di consumo più bassa, comprensivo delle imposte, si conferma inferiore solo a quello francese. Nella seconda classe (come detto la più rilevante in termini di consumi per il nostro Paese, pari al 73%), così come nella classe a maggiori consumi l’Italia presenta il prezzo più elevato (83,44 c€/m3), rispetto a tutti gli altri paesi, confermando il quadro del 2016 (Fig. 1.19 sottostante);

 

 

Evidenziato che

 

  • L’Unione Europea lo ha ripetuto quasi fino allo sfinimento: il gas naturale è il combustibile di transizione necessario al percorso di decarbonizzazione del Vecchio Continente. Celebrato come una promettente alternativa al carbone perché più economico, più pulito e in grado di generare energia on demand a differenza di eolico e fotovoltaico, il gas si è conquistato l’etichetta di “bridge fuel” o “transition fuel” e l’incarico di dare il via a un futuro senza emissioni all’interno degli sforzi dell’Accordo sul clima di Parigi;
  • L’aumento esagerato in pochi anni del costo del gas metano, di cui il caso di Rimini ne è l’ultima conferma, fa chiaramente capire quanto sia necessario spingere maggiormente sulle energie rinnovabili affinché la transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili sia il più breve possibile;
  • Il mercato dell’energia sta attraversando una nuova fase dal punto di vista economico, tecnologico, sociale e ambientale nell’ambito della quale il boom delle rinnovabili, in connessione con la crescente sensibilità ambientale, costituisce l’esempio più evidente. In questo quadro, sebbene all’apparenza la produzione di energia da fonti fossili appaia fondamentale per garantire il fabbisogno energetico e la sicurezza del sistema, in realtà tale modello sta perdendo la sua sostenibilità economica e, soprattutto, ambientale in favore di una generazione dell’energia sempre più diffusa, la cui caratteristica tipica è la localizzazione in prossimità dell’utente finale. La generazione diffusa è quindi l’unica prospettiva di liberazione dalla dipendenza energetica, a favore di un sistema caratterizzato da autonomia e partecipazione, volto a realizzare il modello dell’economia solidale nel settore energetico, consentendo a tutti di essere utenti attivi.
  • Inoltre, come noto, il “Quadro per il clima e l’energia 2030” fissa tre obiettivi principali da conseguire entro l’anno indicato:

-          una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990);

-          una quota almeno del 27% di energia rinnovabile;

-          un miglioramento almeno del 27% dell’efficienza energetica.

  • Il Quadro è stato adottato dai leader dell’UE nell’ottobre 2014, si basa sul Pacchetto per il clima e l’energia 2020 ed è coerente con la prospettiva a lungo termine delineata nella tabella di marcia per passare a un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio entro il 2050. Il Quadro contribuisce a realizzare un sistema che:

-          assicuri energia a prezzi accessibili a tutti i consumatori;

-          renda più sicuro l’approvvigionamento energetico dell’UE;

-          riduca la dipendenza europea dalle importazioni di energia;

-          crei nuove opportunità di crescita e posti di lavoro;

-          apporti benefici sul piano dell’ambiente e della salute, riducendo l’inquinamento atmosferico.

  • Per il raggiungimento di tale obiettivo, il Comitato delle Regioni dell’UE ha evidenziato la necessità di coinvolgere i governi regionali e locali che condividono, insieme ai governi nazionali, la responsabilità della lotta al riscaldamento globale.
  • Il Piano energetico regionale - approvato con Delibera dell'Assemblea legislativa n. 111 dell'1 marzo 2017 -fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 in materia di rafforzamento dell’economia verde, di risparmio ed efficienza energetica, di sviluppo di energie rinnovabili, di interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione.
  • In particolare, il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come driver di sviluppo dell’economia regionale. Diventano pertanto strategici per la Regione:

-          la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990;

-          l’incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili;

-          l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.

  • Per il raggiungimento di tale obiettivo, il Comitato delle Regioni dell’UE ha evidenziato la necessità di coinvolgere i governi regionali e locali che condividono, insieme ai governi nazionali, la responsabilità della lotta al riscaldamento globale.

 

Evidenziato infine che

 

  • A Porto Torres, in Provincia di Sassari, è stata sperimentata per la prima volta e con successo, un’iniziativa, denominata “Reddito energetico regionale”, che mette insieme lo sviluppo delle energie rinnovabili e una misura di contrasto alla povertà. L’iniziativa consiste in interventi per l’acquisto e la messa a disposizione, da parte della Regione, di impianti fotovoltaici sulle coperture delle case dei cittadini dando la possibilità ai beneficiari di utilizzare gli impianti in comodato d’uso. La quota di energia in eccesso viene venduta in rete e i proventi percepiti dalla Regione sono reinvestiti per alimentare la misura;
  • Come per le problematiche relative all'energia elettrica di cui al punto precedente, anche per quelle relative alla componente gas da riscaldamento oggetto della presente risoluzione, sarebbe opportuno attuare analoghe azioni, quali l’acquisto e la messa a disposizione, da parte della Regione, di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (pannelli solari, pompe di calore, ecc.) sui tetti dei cittadini dando la possibilità ai beneficiari di utilizzare gli impianti in comodato d’uso.;
  • Le azioni di cui al punto precedente avrebbero un triplice scopo: aiutare le persone in difficoltà economica, accelerare la transizione energetica, ciò il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, e diffondere la cultura delle energie rinnovabili sul territorio regionale;

 

Invita la Giunta regionale

 

  • Alla predisposizione di azioni e misure per l’acquisto e la messa a disposizione, da parte della Regione, di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (pannelli solari, pompe di calore, ecc.) sulle coperture delle case dei cittadini, dando loro la possibilità di utilizzare gli impianti in comodato d’uso, con lo scopo di aiutare le persone in difficoltà economica, accelerare la transizione energetica, ciò il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, obiettivo cardine del Piano Energetico Regionale e richiesto dall'Unione Europea, e diffondere la cultura delle energie rinnovabili sul territorio regionale.

 

 

I Consiglieri

Raffaella Sensoli

Andrea Bertani

 

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