Espandi Indice

Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 121

Share
Oggetto:
Testo presentato:
121 - Interpellanza circa la salvaguardia del reparto di Cardiologia e Ortopedia dell'ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

INTERPELLANZA A RISPOSTA ORALE

 

Premesso che

 

  • da una nota dell’Azienda USL di Modena e da note di rappresentanti istituzionali e dalla stampa si apprende come il trasloco a Carpi delle degenze di Cardiologia, Ortopedia e il blocco di altre attività, dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola per creare 26 posti letto per il Coronavirus, chiedendo, appunto, un sacrificio ai pazienti dell’Ospedale di Mirandola e ai loro familiari per incrementare fino a 26 il numero dei posti letto dedicati all’isolamento necessario a seguito dell’emergenza in atto;
  • anche da parte degli amministratori locali di Carpi c’è stata una reazione di forte e motivato dissenso di fronte alla scelta operata dall’Azienda USL di Modena di sospendere temporaneamente, l’attività di chirurgia ed ortopedia dell’Ospedale Santa Maria Bianca per utilizzare gli spazi e i posti letto all’emergenza epidemiologica da Coronavirus;
  • l’Azienda USL afferma che si tratta di un ulteriore potenziamento organizzativo e gestionale necessario, in questo particolare periodo, di emergenza, che accomuna tutte le strutture sanitarie provinciali, nello sforzo di garantire la migliore assistenza possibile, ma di fatto sembra, inconcepibilmente, che vi sia un depotenziamento rilevante dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola;

 

rilevato che

 

  • pur riconoscendo la necessità di sacrifici per tutti, al fine di rispondere all’emergenza in atto, non si può non rilevare che questa scelta sembrerebbe non garantire, a ciascun paziente che necessita di cura, il contesto assistenziale più appropriato, tenuto conto che il reparto di Cardiologia di Mirandola, cosi come quello di Ortopedia, sembravano garantire sicurezza da contagio, non essendoci, ad oggi, segnalazioni di contagiati, dunque si era in presenza di reparti esenti da criticità, dove i pazienti potevano essere curati in sicurezza, mentre il trasferimenti a Carpi li espone a rischi di contagio, tenuto conto che vi sono state dichiarazioni pubbliche di rappresentati istituzionali che sembrano indicare come già compromessa la situazione presso quest’ultima struttura, ed inoltre impone a familiari spostamenti quotidiani tra il territorio di Mirandola e quello di Carpi, per visite ai propri cari, con spostamenti che creano notevoli criticità nell’attuale situazione emergenziale;
  • sembrerebbe possibile un’altra soluzione per salvaguardare i reparti di Cardiologia e Ortopedia, cioè utilizzare l'ala vecchia dell’Ospedale di Mirandola dove vi sarebbe la presenza ambulatori inutilizzati che potevano diventare camere di degenza con piccoli accorgimenti;
  • i cittadini dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord del modenese sono preoccupati per una scelta presa in un periodo emergenziale, come provvisoria e temporale, che visti i precedenti, si potrebbe trasformare in una scelta definitiva, che potrebbe portare a una sorta di defraudamento definitivo per il reparto dall’Ospedale di Mirandola;
  • un fitto raggruppamento di ricoveri da Covid-19 presso l’Ospedale di Mirandola rappresenta una forte preoccupazione per i cittadini per il fatto che può costituire un grave pericolo di contagio per la comunità e passare poi al tessuto produttivo, in questo momento di vitale importanza per l'intera nazione, tenuto conto che il territorio di Mirandola rappresenta il cuore del distretto biomedicale emiliano-romagnolo, che è un punto di riferimento nazionale;

 

rilevato inoltre che

 

  • la riorganizzazione che si sta attuando per rispondere all’emergenza in atto dimostra quanto sia stata scellerata la decisione di ridurre i posti letti su tutto il territorio regionale in Emilia-Romagna, infatti, nell’ultimo decennio sono stati tagliati poco meno di circa 3.000 posti letti, per portare la dotazione dei posti letto pubblici e privati accreditati regionali a 3,7 posti letto per 1.000 abitanti, scelta che seguiva la riduzione del quindicennio precedente, al cui inizio avevamo 5,5 posti per 1.000 abitanti, e senza tener conto dell’alta attrazione sanitaria della nostra Regione, per cui i posti letti sono stati calcolati sulla base dei cittadini residenti, ma in realtà di norma sono occupati non solo dai residenti ma anche da persone che per necessità di cura vengono da fuori regione e, dunque, al momento attuale abbiamo perso posti letto a seguito dei tagli ed in più abbiamo meno posti letti rispetto ad altre Regioni per i residenti, perché mentre da altre regioni emigrano per ragioni di cura da noi abbiamo il fenomeno opposto (grazie all’attrazione data dall’alta professionalità dei nostri operatori sanitari);
  • la riduzione di posti letto contrariamente a quanto si affermava è corrisposta a minore efficienza e a perdita di standard strutturali, organizzativi, tecnologici e qualitativi, come dimostra la gestione dell’emergenza in atto.

 

Interpella la Giunta regionale per sapere

 

  • se non ritenga opportuno rivedere le proprie scelte invitando, finché si è ancora in tempo, l’Azienda USL di Modena affinché salvaguardi tutti i reparti dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola individuando altre soluzioni per creare i 26 posti letto necessari ad affrontare l’emergenza sanitaria in essere, quali, ad esempio, l’utilizzo dell’ala vecchia dell’Ospedale di Mirandola dove sembra che vi sia la presenza ambulatori inutilizzati e che potevano diventare camere di degenza con piccoli accorgimenti;
  • se non ritenga opportuno, nella situazione emergenziale in atto, evitare di originare necessità di spostamento dei cittadini del territorio dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord verso altri territori;
  • se non ritenga di rivedere le proprie posizioni potenziando l’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, riconoscendo l’importanza di questo Ospedale, per i cittadini dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord, rafforzando la struttura ospedaliera con i posti letti presenti prima del sisma del 2012.

 

 

Il Consigliere

(Giulia Gibertoni)

 

Espandi Indice