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Legislatura X - Progetto di legge (testo licenziato)

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Oggetto n. 4866
Licenziato in data: 18/07/2017
"Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019"

Relazione:

RELAZIONE DEL CONSIGLIERE GIUSEPPE BOSCHINI

RELATORE DELLA COMMISSIONE

 

1. Premessa – Significato e finalità della manovra di Assestamento

 

L’approvazione di un bilancio non è un atto tecnico. Anzi, è l’atto più politico che una amministrazione possa compiere.

 

Questa affermazione forse è più vera per il bilancio di previsione che per l’Assestamento: anch’esso rappresenta però l’occasione per svolgere una valutazione complessiva delle dinamiche delle risorse e delle spese, intervenute nella prima parte dell’anno, e per assumere decisioni che hanno un importante valore strategico e politico.

 

L’Assestamento prende le mosse dai valori accertati in sede di rendiconto generale.

 

Ma tiene conto altresì dell’andamento della gestione in corso d’anno e delle azioni poste in essere per il raggiungimento degli obiettivi di governo.

 

È dunque chiamato a svolgere una funzione ricognitiva delle tendenze in atto.

In base a queste, con l’Assestamento si possono effettuare e nel nostro caso si effettuano anche variazioni, ritenute necessarie o opportune, nel rispetto dei vincoli di equilibrio dovuti.

 

Infine, il decreto legislativo 118/2011 consente di abbinare all’assestamento un progetto di legge “collegato”, con cui sono disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio, per attuare il DEFR.

 

 

2. La situazione dell’economia regionale

 

Il Bilancio della Regione Emilia-Romagna sfiora da solo il 10% del valore del PIL nominale della nostra Regione. Dobbiamo riflettere con attenzione su questo dato, quando in questa aula approviamo le manovre finanziarie dell’Ente.

 

Significa che il Bilancio della Regione è un fondamentale strumento per la corretta gestione e l’equilibrio finanziario dell’ente, ma costituisce anche una delle principali leve di manovra per orientare, incentivare, rafforzare lo sviluppo del nostro territorio.

 

Non solo lo sviluppo economico, evidentemente, ma anche quello sociale.

 

Per questo è necessario soffermarsi brevemente sul contesto socio-economico regionale, con cui la nostra manovra è chiamata a interagire, e a cui può contribuire in modo decisivo.

 

Secondo il recentissimo rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia della Regione Emilia-Romagna (giugno 2017), in Emilia-Romagna nel 2016 e anche nei primi mesi del 2017 è proseguita la crescita, sostenuta non solo dalla domanda esterna ma -e questa è la notizia- dalla domanda interna, che quindi ritorna a crescere, grazie al recupero dei livelli occupazionali e dei salari.

 

A livello nazionale, secondo i dati ISTAT, il primo trimestre 2017 ha visto un incremento del Prodotto interno lordo nazionale dello +0,4%, pari a un +1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In crescita anche i consumi del +1,2%, e la spesa delle famiglie del +1,4%.

 

A livello regionale, le previsioni Prometeia per il 2017 indicano per la nostra regione una ulteriore crescita dell’1,3% del PIL, dopo il +1% già riconosciutoci da ISTAT per il 2016. Si tratta di una previsione di crescita leggermente superiore a quella di Veneto e Lombardia (previste a +1,2%). La ripresa dei consumi interni in Emilia-Romagna, pure in atto, ci riporta ora a livelli analoghi a quelli del 2011, ma -come osserva Unioncamere- probabilmente con livelli di diseguaglianze più elevate rispetto al allora.

 

Da qui l’importanza - anche con questa manovra di assestamento e variazione- di confermare la priorità del sostegno alle famiglie, in particolare attraverso la spesa sociale mirata sulle categorie di reddito meno elevate. Insieme, il sostegno all’impresa, per continuare e rafforzare il trend positivo, e consolidare soprattutto la ripresa occupazionale, fondamentale driver di eguaglianza sociale. Troveremo quindi nella manovra investimenti importanti sulla spesa sociale per la popolazione a basso reddito; il sostegno alle imprese -specie nei settori, come quello agricolo, dove l’andamento occupazionale è meno forte- con interventi anche per la qualità dei servizi all’impiego, il lavoro nella tutela del territorio, nella viabilità e nei servizi di trasporto pubblico, nel turismo: tutti fattori imprescindibili insomma non solo per fare sviluppo, ma per fare ancora occupazione e ripresa dei consumi interni.

L’export si è attestato nel 2016 per l’Emilia-Romagna ad una crescita dell’1,5%, superiore alla media nazionale (+1,2 per cento) ed anche a quella di regioni come la Lombardia (+0,8 per cento) e il Veneto (+1,3 per cento).

 

Il dato regionale 2016 è stato sostenuto soprattutto dalle esportazioni verso i paesi UE (+5,7%), mentre i dati delle nostre imprese verso i paesi extra-UE sono stati più contrastati (ISTAT, Le esportazioni delle Regioni italiane, IV trim.2016).

Nel primo trimestre di quest’anno l’avvio dell’export è stato ancora più positivo, con un +8,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, grazie anche alla ripresa dei mercati russi, americani e soprattutto cinesi.

 

Questa improvvisa fiammata nei primi mesi del 2017 ci conferma che il nostro export verso i paesi extra-UE può essere ancora più sostenuto ed essere meno legato al dato congiunturale, e più alla forza strutturale delle nostre imprese sui mercati più difficili e lontani. L’incremento 2017 del resto ha investito maggiormente le imprese di grandi dimensioni. Per questo, soprattutto per le PMI e le imprese artigiane, rimane fondamentale sostenere con le politiche regionali l’internazionalizzazione delle imprese: ecco perché troveremo in questa variazione di bilancio impegni specifici e rilevanti in questa direzione.

 

La ripresa si basa, poi, anche sul consolidamento della spesa per investimenti delle imprese. Gli investimenti industriali sono cresciuti nel 2016 (+3,2%), e soprattutto per il rafforzamento delle dotazioni tecnologiche digitali avanzate (investimenti per “industria 4.0”).

L’espansione dell’attività produttiva ha favorito l’aumento dell’occupazione, che ha superato per la prima volta i livelli pre-crisi.

 

Gli occupati in regione nel 2016 sono stati in media 1,97 milioni (+2,5% rispetto al 2015). L’incremento ha investito principalmente donne e lavoratori con almeno un diploma di istruzione secondaria superiore. Alla crescita ha contribuito positivamente anche l’occupazione indipendente ed è proseguita la fase espansiva del lavoro alle dipendenze.

 

Il tasso di occupazione ha raggiunto in Regione il 68,4% (11 punti percentuali in più rispetto alla media italiana). Il tasso di disoccupazione si è ridotto al 6,9% (5 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale). In diminuzione anche il tasso di disoccupazione di lunga durata e quello giovanile.

 

L’analisi Prometeia-Unioncamere di aprile prevende anche per il 2017 un trend positivo con un ulteriore incremento dell’occupazione dello 0,8%. Il tasso di disoccupazione dovrebbe proseguire la sua discesa, anche se forse con numeri meno eclatanti: infatti molte persone escono dal numero dei cosiddetti “scoraggiati”, e rientreranno quindi in numero rilevante tra i cercatori attivi di lavoro, cioè tra i non occupati.

 

Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso positivamente anche sul potere di acquisto delle famiglie in regione. Nel 2015 (ultimo anno di disponibilità dei “Conti economici territoriali”), il reddito disponibile delle famiglie era aumentato dell’1% in termini reali, attestandosi intorno ai 21.500 euro pro capite. Sono tornati a crescere i mutui (+4 miliardi di euro nel 2016) e sul mercato regionale degli immobili residenziali sono aumentati gli scambi e si è arrestato il calo dei prezzi. Prometeia-Unioncamere prevede per il 2017 un ulteriore incremento dei consumi interni delle famiglie emiliano-romagnole per lo 0,8%.

 

Il principale contributo alla crescita dei consumi negli ultimi anni è arrivato dai redditi di lavoro dipendente, mentre è venuto meno l’apporto dei trasferimenti pubblici netti.

 

In effetti, come sappiamo, la spesa totale delle amministrazioni locali dell’Emilia-Romagna nel triennio 2013-2015 è diminuita dell’1,1%, attestandosi a 3.442 euro pro capite nella media del periodo.

 

Nel triennio 2013-2015 è fortemente diminuita anche la spesa pubblica per investimenti (media dell’11% all’anno), soprattutto per il rispetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Investimenti che sappiamo essere invece fondamentali per economia e occupazione.

 

Un particolare elemento di attenzione, infine, va dato al tema del credito, essenziale per la dinamicità e soprattutto la solidità della ripresa. Nel 2016 è proseguito il processo di riconfigurazione della rete territoriale delle banche in regione, con una diminuzione del numero di sportelli. A fronte di una riduzione della rete è aumentata la diffusione di canali alternativi di contatto fra banche e clientela (53,2% contratti home banking ogni 100 abitanti).

 

Soprattutto, nel corso del 2016 i prestiti bancari hanno ripreso a crescere (+0,5% a fine anno), riflettendo così il trend positivo della spesa delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli ed abitazioni, e delle imprese per investimenti.

 

Anche in questo campo si tratta quindi di impostare una manovra regionale che continui a incentivare l’investimento pubblico ma soprattutto a facilitare l’accesso al credito per quelle imprese che hanno maggiormente subito il credit crunch negli anni della crisi.

 

Vedremo quindi che la manovra di assestamento contiene interventi specifici sui fondi di garanzia al credito, confermando il principio che ribadivamo poco sopra: il bilancio regionale va fortemente contestualizzato ed è fortemente contestualizzato al contesto.

 

È la principale leva di intervento pubblico nel nostro sistema economico.

 

Per questo esso ha il dovere di accompagnare e potenziare le dinamiche che abbiamo sommariamente descritto e che, pur con molta gradualità, stanno consolidando la ripresa, mirando al meglio i punti critici e di debolezza che rimangono, specie sul fronte della diseguaglianza sociale, della marginalità di alcuni territori, del permanere di alcune sacche di disoccupazione: e a questo sono destinate alcune delle misure che ora presenteremo.

 

 

3. Le direttrici politiche della manovra

Sostegno forte alla spesa sociale, specie quella destinata ai nuclei a minor reddito, su voci rilevanti nelle spese delle famiglie, come l’affitto, la non autosufficienza e il trasporto pubblico, per circa 17 milioni (di cui circa 8, da risorse regionali, per il TPL, che consideriamo un servizio a forte rilevanza sociale).

 

In più, accesso al credito, investimenti, sostegno alla internazionalizzazione per continuare a rafforzare l’innovazione delle imprese, anche in settori specifici come quello artigiano e delle imprese agricole, per circa 16 milioni.

 

Questi i due assi fondamentali della manovra nei suoi contenuti strategici di variazione.

 

Ad essi si aggiunge infine una attenzione alla tutela e valorizzazione del territorio, dando sostegno al turismo e all’impegno delle province e degli enti locali, in particolare per gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, che tutelano il paesaggio e al tempo stesso sono fondamentali per la viabilità e la raggiungibilità delle nostre zone interne. Su territorio e ambiente vanno complessivamente circa 10 milioni.

 

Dunque, sociale, impresa e territorio: in estrema sintesi sono queste le tre parole chiave della manovra, mentre manteniamo in costante equilibrio i conti dell’Ente, conteniamo l’indebitamento, contribuiamo in modo significativo agli obiettivi di risanamento della finanza pubblica sul piano nazionale.

 

 

4. Le norme finanziarie dello Stato per il 2017: le disposizioni di maggior rilievo per la finanza regionale

Dobbiamo infatti ricordare che questa manovra si muove all’interno di un quadro di finanza pubblica più definito rispetto a quello disponibile a dicembre 2016, quando approvammo il bilancio di previsione.

 

Il bilancio di previsione dell’esercizio 2017 fu naturalmente predisposto sulla base della legislazione vigente a tale data; l’Assestamento si fa carico degli accadimenti legislativi e finanziari intervenuti nei primi mesi del 2017.

 

In particolare, il 23 febbraio 2017 è stata sottoscritta, dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome, l’intesa in forza della quale il concorso delle Regioni agli obiettivi di finanza pubblica per l’anno 2017 è pari complessivamente a 2 miliardi e 691 milioni di euro. Obiettivi a cui la nostra Regione si è impegnata a contribuire -per quanto attiene all’equilibrio dei saldi- per circa 168 milioni di euro, controbilanciati del resto nello stesso accordo da 34 milioni per spese di investimento.

 

La manovra nasce quindi sotto il segno di impegni importanti di riequilibrio. Tuttavia, fattori connessi a maggiori entrate e a virtuosità interne consentono di assorbire tali fattori e avere a disposizione risorse per il dispiegamento di una manovra di impegno di mezzi regionali liberi per circa 44 milioni.

 

 

5. L’assestamento al bilancio regionale per l’esercizio 2017: i principali punti della manovra, gli emendamenti e il lavoro svolto in Commissione

Il progetto di legge di assestamento e variazione del bilancio per l’esercizio 2017-2019 conferma la rigorosa impostazione tenuta nella predisposizione del bilancio di previsione. Alla luce delle risultanze contabili dell’esercizio 2016, approvate con il rendiconto generale, si evidenziano i seguenti risultati positivi:

 

-          i residui attivi, e quindi in sostanza i crediti del nostro bilancio, diminuiscono di 1,6 miliardi di euro;

-          i residui passivi, che sono in sostanza debiti, diminuiscono di 1,7 miliardi di euro.

 

Per effetto delle variazioni illustrate, tenuto conto anche degli emendamenti presentati in Prima Commissione lo scorso 18 luglio, le previsioni dell’esercizio 2017 delle entrate e delle spese risultano aumentate di euro 193.525.340,51, per quanto riguarda la previsione di competenza.

 

Per quanto riguarda la previsione di cassa, le entrate crescono di euro 777.155.120,06, le spese di 597.905.821,62 euro.

 

Come richiamato, ammontano a quasi 44 milioni di euro le risorse da mezzi regionali liberi che, con l’Assestamento, destiniamo a ulteriori manovre per sociale, sviluppo, territorio e trasporti. Queste maggiori disponibilità sono dovute in parti quasi uguali a nuove entrate accertate e a minori spese.

 

Sul piano delle nuove entrate, infatti, iscriviamo a bilancio nuove assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale, comunitaria o di altri soggetti, per le quali non si disponeva all’atto della predisposizione del bilancio di previsione della quantificazione, dei riparti o di altri elementi necessari per l’iscrizione stessa. Tra queste risorse, ricordiamo in particolare quelle per il sostegno dell'associazionismo dei comuni. Sono state inoltre aggiornate le previsioni delle entrate, sia di competenza che di cassa, in relazione all’andamento degli accertamenti e delle riscossioni e all’andamento economico regionale.

 

Sono state rimodulate nel triennio le risorse afferenti alla programmazione FESR, per corrispondere ai cronoprogrammi delle attività.

 

A seguito della rideterminazione del fondo nazionale trasporti è stato necessario adeguare gli stanziamenti previsti sia in entrata che in uscita per gli esercizi 2017-2019.

 

Le minori spese derivano invece principalmente dalla riduzione delle previsioni per interessi passivi sull’anticipazione di cassa (mai attivata negli ultimi anni e presumibilmente da non attivare, stante la disponibilità dell’ente) e all'aggiornamento delle risorse destinate alla copertura degli oneri di ammortamento. Si liberano quindi risorse in conseguenza della mancata contrazione di mutui e prestiti, a fronte di spese di investimento autorizzate negli esercizi precedenti e finanziate con risparmio pubblico.

 

Per effetto di maggiori entrate e delle rimodulazioni di spese appena richiamate, è stato quindi possibile finanziare ulteriori interventi. I principali -compresi quelli disposti dagli ultimi emendamenti di Giunta- riguardano:

 

1. Misure sociali di sostegno alle famiglie meno abbienti e alla disabilità, in una ottica di lotta alla diseguaglianza:

-          3,96 milioni di euro per integrare il fondo regionale per la non autosufficienza: si tratta -lo ricordiamo- di risorse aggiuntive;

-          2 milioni di euro per trasferimenti ai comuni per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati;

-          Grazie anche al contributo per 1 milione da risparmi funzionali dell’Assemblea, 3,5 milioni di euro per il fondo regionale per l’accesso alle abitazioni in locazione, che può quindi tornare ad operare nel 2017 con fondi esclusivamente regionali; queste risorse consentiranno ai Comuni di concedere ai nuclei familiari con reddito ISEE inferiore ai 17.500 euro da 3 a 6 mensilità di affitto, in modo da ridurre la pressione del canone sul reddito del nucleo;

-          8,3 milioni di euro per contributi per il trasporto pubblico locale, per compensare gli effetti della rimodulazione statale del fondo nazionale trasporti, misura che consideriamo di grande rilevanza sociale e che ci consentirà di non effettuare tagli al trasporto pubblico o manovre tariffarie impreviste.

 

2. Misure per il sostegno alla ripresa e all’occupazione, anche attraverso l’accesso al credito e gli investimenti per l’innovazione:

-          6,8 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle imprese del territorio regionale, attraverso l’accantonamento in vista dell’istituzione di un Fondo destinato alla garanzia dei crediti concessi alle imprese;

-          Circa 1,7 milioni per contributi alla promozione internazionale del sistema produttivo regionale e alla internazionalizzazione del sistema fieristico;

-          2 milioni di euro per il settore agricoltura, di cui 1 milione per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole e 1 milione per aiuti di stato integrativi sui programmi di ristrutturazione e ammodernamento aziendale; ulteriori risorse andranno allo sviluppo dell’agricoltura biologica grazie ad economie su trascorse programmazioni affidate a AGREA;

-          370mila euro nel triennio per il cofinanziamento di attività di ricerca e sviluppo delle imprese, a valere sul fondo per la crescita sostenibile;

-          Sul fronte dei servizi all’Impiego e quindi sempre del sostegno all’occupazione, potenziamento per 400mila euro del Fondo di funzionamento dell’Agenzia regionale per il lavoro, con ulteriori risorse sul bilancio 2019 allo scopo di assicurare la piena possibilità di una programmazione triennale delle politiche per il lavoro.

 

3. Misure a sostegno del territorio e dell’ambiente, in particolare per la qualificazione della viabilità, la difesa del suolo e la qualificazione delle aree interne

-          6,95 milioni di euro nel triennio 2017-2019, 3,7 nel solo 2017, per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione e ammodernamento della rete viaria di interesse regionale;

-          3,7 milioni di euro per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo, di cui 1,7 per l’avvio effettivo delle Destinazioni turistiche, per la qualificazione delle stazioni invernali e la riqualificazione del sistema portuale;

-          Circa 3,8 milioni al sistema di Protezione Civile e ai fondi per interventi di emergenza (di cui 1 milione di provenienza dalle economie rese disponibili dal Bilancio dell’Assemblea), per interventi a fronte di recenti eventi critici sul territorio, per gli aiuti al centro Italia, per completare e sostenere il sistema dei Centri Unificati Provinciali e soprattutto per accrescere gli interventi indifferibili e urgenti ai sensi dell’art.10 della LR 1/2005, che ci consentiranno di dare alcune risposte su dissesti idrogeologici localizzati, alcuni dei quali attesi da tempo nei vari territori.

 

All’interno degli emendamenti di Giunta, in parte definiti anche a seguito del lavoro di approfondimento e confronto svolto nelle commissioni competenti e con il contributo fondamentale dei colleghi consiglieri, si possono individuare ulteriori elementi caratterizzanti la manovra, che si inseriscono con piena coerenza nelle priorità sopra esposte. Ne ricordiamo alcuni:

 

-          Per il territorio, oltre alle integrazioni già richiamate alle risorse per la protezione civile per circa 2 milioni,

-          ulteriori 100mila euro alle Pro-loco, nel quadro della legge approvata lo scorso anno da questa Assemblea (LR 5/2016) per sostenere le attività di tali soggetti associativi impegnati nella valorizzazione e promozione dei territori;

-          500 mila euro tesi alla valorizzazione o riqualificazione anche commerciale di vie, aree o piazze dei borghi e dei centri storici, ai sensi della LR 41/97;

-          150 mila euro per potenziare il riequilibrio faunistico-ambientale, il controllo e la gestione della pesca nelle acque interne, anche tramite convenzioni con le associazioni piscatorie;

-          150 mila euro per il sistema dei parchi, in particolare per la Romagna;

-          200 mila euro per progetti di sicurezza urbana principalmente attraverso la dotazione di impianti di videosorveglianza; investimenti ulteriori sul sistema dei parchi regionali.

 

-          Per il sistema imprenditoriale un impegno ulteriore di 200 mila euro per sostenere il sistema artigiano e delle PMI.

Altri temi toccati dagli emendamenti riguardano un ulteriore stanziamento di 100mila euro a sostegno della recente legge a favore dell’Editoria locale; e altri 200 mila euro per completare il programma di assistenza legale agli obbligazionisti emiliano-romagnoli danneggiati dalle recenti crisi bancarie: soldi che vanno ai risparmiatori -ribadisco- non alle banche, e che completano un emendamento al bilancio 2016 firmato dai consiglieri regionali ferraresi della Lega Nord e del Partito Democratico.

 

Con il provvedimento di assestamento è prevista infine l’istituzione di un fondo regionale di solidarietà per 250 mila euro, destinato alle famiglie di persone decedute a causa degli eventi sismici che hanno interessato la nostra regione nel 2012, al fine di contribuire alle spese legali sostenute per indennizzi e risarcimenti.

 

 

6. Il collegato all’Assestamento

Nel Collegato alla legge di Assestamento, come di consueto, troviamo disposizioni finalizzate a rendere più efficace l’azione amministrativa, ma senza impatto economico, nel conseguimento degli obiettivi fissati dal Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR 2017).

 

Esso interviene su varie materie, tra cui trasporti, tributi, ERP, agricoltura, fiere e sulla gestione del personale.

 

Tra le innovazioni più rilevanti:

-          disposizioni tese a semplificare l’accesso dei veicoli a basso impatto ambientale nelle zone a traffico limitato ZTL.

-          Norme in materia di tributi renderanno più semplice e sicuro e soprattutto più capillare sul territorio il sistema di incasso della tassa automobilistica regionale, con un ulteriore coinvolgimento di esercizi commerciali, bar, edicole, tabaccherie.

-          Sarà più semplice per i Comuni gestire la fase di rilascio degli alloggi ERP, con la possibilità di applicare a tutti gli inquilini in uscita -successivamente alla dichiarazione di decadenza- il canone di locazione maggiorato stabilito dal Comune stesso.

-          Aderiamo alla Global Alliance for Climate-Smart Agriculture (GACSA) della FAO per rafforzare il partenariato internazionale finalizzato allo sviluppo di un’agricoltura sostenibile.

-          Sul sistema fieristico, adeguiamo alcuni passaggi della normativa regionale vigente a sentenze giurisprudenziali europee al recente articolo 4, comma 7, del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” (Decreto Madia): ribadiamo tra l’altro che gli esercenti l’attività fieristica sono operatori di mercato, ma confermiamo del pari -anche con un Ordine del Giorno che sarà sottoposto all’Assemblea- la scelta della partecipazione pubblica strategica alle società fieristiche regionali.

-          Infine, si riporta a normativa unitaria la disciplina del trasferimento del personale regionale a seguito di conferimento di funzioni ad enti diversi, intervento che si rende necessario sulla scorta del recente riordino istituzionale e delle diverse norme intervenute in materia negli ultimi tempi.

 

 

7. Sintesi politica e conclusioni

In conclusione e in estrema sintesi: sappiamo in quali condizioni, da molti anni e per eredità anche molto lontane, la finanza pubblica del nostro paese; e a quali vincoli di stabilità si è impegnata.

 

La legge di bilancio 2017, come le precedenti del resto, è impostata a partire da questo quadro di difficoltà nazionale e di impegno al contenimento della spesa pubblica.

 

L’assestamento e la variazione 2017 non fanno eccezione, quanto al quadro di partenza: ma grazie ad elementi interni di qualità della gestione del bilancio regionale (e qui un ringraziamento va alle tante persone che quotidianamente operano nelle nostre strutture amministrative, e in particolare a quelle del Servizio Bilancio e Finanze), riusciamo in parte ad assorbire queste difficoltà.

 

Di più: anche grazie ad un positivo andamento della ripresa nel territorio e quindi delle entrate, unitamente a un governo adeguato dell’indebitamento, dei mutui e delle disponibilità di cassa, si creano le condizioni per una ulteriore disponibilità di spesa, che abbiamo indirizzato completamente

-          al sociale -per supportare chi nella ripresa ancora resta indietro-,

-          al sistema produttivo e del lavoro -per continuare a sviluppare l’export e sostenere accesso al credito e all’innovazione, e quindi l’occupazione-

-          e infine alla cura e qualità al territorio.

 

Sociale, ripresa e territorio: tre priorità del programma di mandato ben ribadite da questa manovra, e che ci permettono di presentarla con misurata, ma motivata soddisfazione alla approvazione di questa Assemblea e -cosa ancora più importante- alla valutazione dei cittadini di questa Regione.

 


 

Testo:

 

 

 

 

Regione Emilia-Romagna

 

 

 

 

Assemblea Legislativa

 

 

 

I Commissione Permanente

" Bilancio, Affari generali ed istituzionali "

 

 

 

 

4866 -Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019" (Delibera di Giunta n. 877 del 16 06 17).

 

Pubblicato sul Supplemento speciale del Bollettino Ufficiale n. 179 del 26/6/2017

 

(Relatore consigliere Giuseppe Boschini

Relatore di minoranza Stefano Bargi)

 

 

 

 

 

 

Testo n. 15/2017 licenziato nella seduta del 18 luglio 2017 con il titolo:

 

Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019



 

 

 


 

INDICE

 

 

Art. 1 Residui attivi e passivi risultanti dal rendiconto generale

Art. 2 Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

Art. 3 Fondo di cassa

Art. 4 Stato di previsione delle entrate e delle spese

Art. 5 Fondo di riserva del bilancio di cassa

Art. 6 Mutui e prestiti

Art. 7 Allegati all’assestamento e prima variazione al bilancio

Art. 8 Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa. Modifiche alla legge regionale n. 26 del 2016

Art. 9 Abrogazione dell’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2016

Art. 10 Abrogazione dell’articolo 18 della legge regionale n. 26 del 2016

Art. 11 Fondo regionale di solidarietà per le famiglie delle vittime del sisma 2012

Art. 12 Fondo regionale per la non autosufficienza. Modifiche all’articolo 14 della legge regionale n. 26 del 2016

Art. 13 Cofinanziamento contratti di sviluppo

Art. 14 Accesso al credito delle imprese

Art. 15 Aiuti di Stato integrativi sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020

Art. 16 Sostegno all’assistenza per gli obbligazionisti emiliano-romagnoli danneggiati dalle crisi bancarie

Art. 17 Quota del Fondo sanitario regionale di parte corrente in gestione accentrata presso la Regione per la realizzazione di progetti ed attività a supporto del Servizio sanitario regionale. Modifiche all’articolo 16 della legge regionale n. 26 del 2016

Art. 18 Sostegno ad azioni di semplificazione e dematerializzazione per l’accessibilità e i servizi della giustizia per i cittadini

Art. 19 Contributi alle imprese finalizzati all’associazione ai Confidi di primo e secondo grado. Modifiche all’articolo 3 della legge regionale n. 26 del 2016

Art. 20 Interventi del “Sistema Emilia-Romagna” nel territorio delle Regioni del Centro Italia colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e dei periodi successivi

Art. 21 Contributo straordinario alla fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII

Art. 22 Entrata in vigore

 

 

 


 

Art. 1

Residui attivi e passivi risultanti dal rendiconto generale

 

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l’esercizio finanziario 2017 sono rideterminati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2016. Le differenze fra l’ammontare dei residui del rendiconto e l’ammontare dei residui presunti riportato nello stato di previsione del bilancio per l’esercizio finanziario 2017 sono rappresentate nell’Allegato 1 alla presente legge.

 

 

Art. 2

Disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto

 

1. A seguito della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2016 il disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto è quantificato in euro 1.522.987.385,60.

 

 

Art. 3

Fondo di cassa

 

1. Il fondo di cassa all’inizio dell’esercizio finanziario 2017 è determinato in euro 427.559.622,52 in conformità con quanto disposto dall’articolo 8 della legge di approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2016.

 

 

Art. 4

Stato di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2017 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse tabelle n. 1 per le entrate e n. 2 per le spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 193.525.340,51, quanto alla previsione di competenza, e di euro 777.155.120,06, quanto alla previsione di cassa per le entrate, e di euro 597.905.821,62 quanto alla previsione di cassa per le spese.

 

2. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2018 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse tabelle n. 1 per le entrate e n. 2 per le spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 11.459.661,52, quanto alla previsione di competenza.

 

3. Nello stato di previsione delle entrate e nello stato di previsione delle spese per l'esercizio finanziario 2019 sono introdotte le variazioni di cui alle annesse tabelle n. 1 per le entrate e n. 2 per le spese. Per effetto delle variazioni apportate, l'ammontare dello stato di previsione delle entrate e delle spese risulta aumentato di euro 8.316.586,67, quanto alla previsione di competenza.

 

 

Art. 5

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2017, determinato dall’articolo 3, comma 1, della legge regionale 23 dicembre 2016, n. 27 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019), è aumentato di euro 30.000.000,00.

 

 

Art. 6

Mutui e prestiti

 

1. Il rinnovo dell'autorizzazione alla contrazione di mutui o prestiti obbligazionari di cui all'articolo 6, comma 1, della legge regionale n. 27 del 2016 è ridotto di euro 89.940.257,78.

 

 

Art. 7

Allegati all’assestamento e prima variazione al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati:

 

a) tabella 1 - prospetto delle variazioni alle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

b) riepilogo generale delle variazioni alle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

c) tabella 2 - prospetto delle variazioni alle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

d) riepiloghi generali delle variazioni alle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 5);

 

e) quadro generale riassuntivo delle variazioni alle entrate (per titoli) e alle spese (per titoli) (allegato 6);

 

f) prospetto dimostrativo aggiornato dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 7);

 

g) prospetto aggiornato concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 8);

 

h) prospetto aggiornato dei limiti di indebitamento (allegato 9);

 

i) nota integrativa all’assestamento e prima variazione generale al bilancio 2017-2019 (allegato 10);

 

j) elenco aggiornato dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 11);

 

k) prospetto di verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica (allegato 12).

 

 

Art. 8

Rifinanziamento delle leggi regionali di spesa. Modifiche alla legge regionale n. 26 del 2016

 

1. Alle autorizzazioni di rifinanziamento di leggi regionali di spesa per gli esercizi 2017, 2018 e 2019, di cui all’articolo 1 della legge regionale 23 dicembre 2016, n. 26 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2017-2019 (Legge di stabilità regionale 2017)), sono apportate le modifiche di cui alla tabella A - Variazioni, allegata alla presente legge.

 

 

Art. 9

Abrogazione dell’articolo 12 della legge regionale n. 26 del 2016

 

1. L’articolo 12 (Incremento del patrimonio di ATER - Associazione teatrale Emilia-Romagna) della legge regionale n. 26 del 2016 è abrogato.

 

 

Art. 10

Abrogazione dell’articolo 18 della legge regionale n. 26 del 2016

 

1. L’articolo 18 (Interventi infrastrutturali nell’ambito dell’aeroporto di Parma) della legge regionale n. 26 del 2016 è abrogato.

 

 

Art. 11

Fondo regionale di solidarietà per le famiglie delle vittime del sisma 2012

 

1. La Regione Emilia-Romagna istituisce un fondo regionale di solidarietà destinato alle famiglie di persone decedute a causa degli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle Province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia il 20 ed il 29 maggio 2012, al fine di contribuire alle spese sostenute per esercitare tutte le azioni giudiziarie tra soggetti privati finalizzate ad ottenere indennizzi e risarcimenti dei danni sofferti a causa dell’evento sismico, anche nella fase prodromica all'avvio delle stesse, ivi compreso l'eventuale ricorso a consulenza in ambito civilistico o a consulenza tecnica di parte.

 

2. Possono beneficiare del contributo il coniuge della vittima, i figli legittimi e naturali riconosciuti, adottivi e affiliati, gli ascendenti, i fratelli e le sorelle. È equiparato al coniuge, il convivente in rapporto di coppia non sancito da matrimonio. Nel caso di persona minorenne o di persona la cui capacità di agire sia limitata o compromessa, la domanda può essere presentata da chi esercita la tutela legale o svolge le funzioni di amministratore di sostegno. Sono ammesse al fondo anche le spese connesse alle attività relative all'esecuzione della sentenza.

 

3. Per l’attuazione degli interventi di cui al comma 1, la Giunta regionale è autorizzata a trasferire le risorse all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e per la gestione del fondo provvede, mediante appositi atti, a fissare i criteri e i limiti di spesa per tipo di intervento e le modalità di erogazione, controllo e revoca dei contributi.

 

4. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1 è disposta, per l’esercizio 2017, un’autorizzazione di spesa di euro 250.000,00 nell’ambito della Missione 11 Soccorso civile - Programma 1 Sistema di protezione civile.

 

 

Art. 12

Fondo regionale per la non autosufficienza. Modifiche all’articolo 14 della legge regionale n. 26 del 2016

 

1. L’autorizzazione di spesa disposta dall’articolo 14 della legge regionale n. 26 del 2016, nell'ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 2 Servizio sanitario regionale - Finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai LEA, con riferimento all’esercizio 2017, è aumentata di euro 3.960.000,00.

 

 

Art. 13

Cofinanziamento contratti di sviluppo

 

1. La Regione Emilia-Romagna è autorizzata a cofinanziare i contratti di sviluppo di cui al decreto ministeriale 9 dicembre 2014 del Ministro dello sviluppo economico (Adeguamento alle nuove norme in materia di aiuti di Stato previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 dello strumento dei contratti di sviluppo, di cui all’art. 43 del decreto-legge n. 112/2008), nella misura massima del 5 per cento.

 

2. A tal fine sono disposte, nell’ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività - Programma 3 Ricerca e innovazione, le seguenti autorizzazioni di spesa:

 

a) esercizio 2017euro 30.000,00;

 

b) esercizio 2018euro 100.000,00;

 

c) esercizio 2019euro 100.000,00.

 

3. La Giunta regionale provvede a definire con propri atti criteri e modalità per il cofinanziamento delle attività di cui al comma 1.

 

 

Art. 14

Accesso al credito delle imprese

 

1. Al fine di favorire l’accesso al credito delle imprese del territorio regionale, la Regione è autorizzata ad istituire fondi destinati alla garanzia dei crediti concessi alle imprese che operano sul territorio della Regione, anche attraverso forme di accordo con operatori regionali e nazionali quali la Cassa depositi e prestiti e il fondo centrale di garanzia.

 

2. I contributi di cui al comma 1 potranno anche contribuire a formare sezioni di cogaranzia, riassicurazione e/o controgaranzia in operazioni strutturate di portafoglio, in accordo con altri operatori del credito e della garanzia, che garantiscano le migliori condizioni di rischio, costo e sviluppo di un moltiplicatore di garanzie per le imprese del territorio.

 

3. La Regione istituisce uno o più fondi di garanzia, nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato, per gli scopi e nelle modalità enunciate ai commi 1 e 2, con i criteri stabiliti dalla Giunta al fine di massimizzare la capacità di intervento a favore delle imprese del territorio regionale.

 

4. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1, è autorizzata, per l’esercizio 2017, la spesa di euro 6.798.124,44, nell’ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività - Programma 1 Industria, PMI e Artigianato.

 

 

Art. 15

Aiuti di Stato integrativi sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020

 

1. La Regione è autorizzata ad attivare aiuti di Stato integrativi per l’attuazione di operazioni nell’ambito della Misura 16 “Cooperazione” - Priorità 2A “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l'ammodernamento, in particolare per aumentare la quota di mercato e l'orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività” del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 con le medesime modalità e condizioni previsti dal Programma stesso, per l’importo di euro 1.000.000,00.

 

2. All’erogazione degli aiuti spettanti ai beneficiari provvede l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (AGREA) per l’Emilia-Romagna di cui alla legge regionale 23 luglio 2001, n. 21 (Istituzione dell’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA)) in qualità di Organismo pagatore delle misure individuate nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

 

3. Per la copertura degli oneri di cui al comma 1 è disposta, nell’ambito della Missione 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca - Programma 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare, l’autorizzazione di spesa di euro 1.000.000,00 sull’esercizio 2017.

 

4. La Regione è altresì autorizzata ad attivare aiuti di Stato integrativi per l’attuazione di operazioni nell’ambito della Misura 11 “Agricoltura biologica” - Priorità 4B “Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi” del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 con le medesime modalità e condizioni previsti dal Programma stesso.

 

5. Per le finalità di cui ai commi 1 e 4, la Giunta regionale autorizza AGREA ad utilizzare anche le risorse già trasferite e non utilizzate a valere sugli interventi di cui all'articolo 5 della legge regionale 26 luglio 2012, n. 9 (Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014. Primo provvedimento generale di variazione) e di cui all’articolo 7, comma 1, della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 19 (Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013-2015), come sostituito dall’articolo 5 della legge regionale 25 luglio 2013, n. 9 (Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013-2015. Primo provvedimento generale di variazione).

 

 

Art. 16

Sostegno all’assistenza per gli obbligazionisti emiliano-romagnoli danneggiati dalle crisi bancarie

 

1. Per fornire un sostegno ai cittadini interessati dalle recenti crisi bancarie, la Regione concede contributi per le azioni risarcitorie e di tutela legale a favore delle persone fisiche residenti in Emilia-Romagna che abbiano contratto obbligazioni subordinate e siano state danneggiate dalle situazioni di crisi in cui sono incorsi gli istituti bancari interessati dal riordino operato con decreto-legge 22 novembre 2015, n. 183 (Disposizioni urgenti per il settore creditizio), i cui effetti sono fatti salvi dall'articolo 1, comma 854, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)).

 

2. Con deliberazione della Giunta regionale sono disciplinate le modalità di erogazione dei contributi di cui al comma 1, attraverso le associazioni dei consumatori e degli utenti iscritte all'elenco di cui all'articolo 2 della legge regionale 27 marzo 2017, n. 4 (Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti. Abrogazione della legge regionale 7 dicembre 1992, n. 45), quale rimborso per le spese sostenute per avviare, in qualsiasi forma, l'azione risarcitoria o di tutela legale a seguito dei danni subiti per gli eventi di cui al comma 1, anche mediante il ricorso alla procedura arbitrale, per l’accesso al Fondo di solidarietà, di cui al decreto 9 maggio 2017, n. 83 (Regolamento disciplinante la procedura di natura arbitrale di accesso al Fondo di solidarietà, di cui all'articolo 1, comma 857, lettera d), della legge 28 dicembre 2015, n. 208) del Ministero dell’Economia e delle finanze.

 

3. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1, è disposta un'autorizzazione di spesa pari a euro 200.000,00 per l'anno 2017, nell'ambito delle risorse afferenti alla Missione 14 Sviluppo economico e competitività - Programma 4 Reti ed altri servizi di pubblica utilità.

 

 

Art. 17

Quota del Fondo sanitario regionale di parte corrente in gestione accentrata presso la Regione per la realizzazione di progetti ed attività a supporto del Servizio sanitario regionale. Modifiche all’articolo 16 della legge regionale n. 26 del 2016

 

1. L’autorizzazione di spesa per il bilancio 2017-2019, disposta dall’articolo 16, comma 1, della legge regionale n. 26 del 2016, nell’ambito della Missione 13 Tutela della salute - Programma 1 Servizio sanitario regionale - Finanziamento ordinario per la garanzia dei LEA, è rideterminata in complessivi euro 39.520.000,00 ed è articolata nelle voci di spesa di seguito indicate:

- acquisto di beni e servizi euro 17.539.500,00;

- trasferimenti correnti euro 19.645.000,00;

- acquisto di beni euro   2.335.500,00.

 

 

Art. 18

Sostegno ad azioni di semplificazione e dematerializzazione per l’accessibilità e i servizi della giustizia per i cittadini

 

1. La Regione Emilia-Romagna, al fine di sostenere azioni di ricerca e studio volte all’innovazione dei servizi per migliorare l’accessibilità e la fruizione da parte dei cittadini dei servizi giudiziari con ricadute in ambito regionale attraverso azioni pilota, concede contributi alle Università della Regione.

 

2. A tal fine sono disposte, nell’ambito della Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione - Programma 11 Altri servizi generali, le seguenti autorizzazioni di spesa:

 

a) esercizio 2017euro 30.000,00;

 

b) esercizio 2018euro 60.000,00;

 

c) esercizio 2019euro 60.000,00.

 

3. La Giunta regionale provvede a definire con propri atti criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui al comma 1.

 

 

Art. 19

Contributi alle imprese finalizzati all'associazione ai Confidi di primo e secondo grado. Modifiche all’articolo 3 della legge regionale n. 26 del 2016

 

1. L’autorizzazione di spesa disposta per l’esercizio 2017 dall’articolo 3 della legge regionale n. 26 del 2016, nell’ambito della Missione 14 Sviluppo economico e competitività - Programma 1 Industria, PMI e artigianato, è ridotta di euro 1.700.000,00.

 

 

Art. 20

Interventi del "Sistema Emilia-Romagna" nel territorio delle Regioni del Centro Italia colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e dei periodi successivi

 

1. In riferimento agli eventi sismici che il 24 agosto 2016, il 26 ottobre 2016, il 30 ottobre 2016 e il 18 gennaio 2017 hanno colpito i territori delle Regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria, per i quali con le rispettive deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 25 agosto 2016, del 27 ottobre 2016, del 31 ottobre 2016 e del 20 gennaio 2017 è stato dichiarato lo stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile), la Regione è autorizzata a trasferire all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l’esercizio 2017 l’importo di euro 1.000.000,00 destinato al finanziamento di un programma di attività urgenti per il soccorso alle popolazioni colpite, la realizzazione, il ripristino o la ricostruzione di strutture ed infrastrutture pubbliche strategiche di particolare rilevanza sociale, distrutte o danneggiate e l'erogazione, per le suddette finalità, di contributi a soggetti pubblici aventi sede in tali territori.

 

2. La Giunta regionale, con proprio atto, approva, anche per stralci successivi, il programma delle attività di cui al comma 1, definendo gli interventi e le modalità di realizzazione degli stessi.

 

3. Per l'attuazione del programma delle attività di cui al comma 1 l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile provvede nel rispetto della normativa vigente in materia di erogazione di contributi ai soggetti pubblici e, in caso di interventi o attività da realizzare direttamente quale soggetto attuatore, nel rispetto del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e delle successive disposizioni attuative nonché dei provvedimenti dei competenti organi dello Stato.

 

4. L'Agenzia regionale informa ed aggiorna la Giunta regionale sullo stato di avanzamento del programma delle attività e, a conclusione delle attività, trasmette alla Giunta medesima una dettagliata relazione sugli interventi realizzati e debitamente rendicontati, assicurandone la successiva pubblicazione sul proprio sito internet e su quello della Regione.

 

5. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1 è disposta, per l’esercizio 2017, un’autorizzazione di spesa di euro 1.000.000,00 nell’ambito della Missione 11 Soccorso civile - Programma 1 Sistema di protezione civile.

 

 

Art. 21

Contributo straordinario alla Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII

 

1. La Regione Emilia-Romagna persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e delle tradizioni storiche del territorio regionale, nonché la promozione del rispetto tra le diverse culture e religioni, secondo le previsioni dell’articolo 2, comma 1, lettere c) ed e), e le finalità di cui all’articolo 6, comma 1, lettera g), dello Statuto regionale. Gli obiettivi sono perseguiti attraverso il sostegno alla ricerca e allo studio nella materia storico-religiosa orientato a favorire dialogo e comprensione tra le culture che costituisca premessa per una pacifica convivenza civile.

 

2. Per le finalità di cui al comma 1 la Regione Emilia-Romagna concede un contributo straordinario di euro 500.000,00 per ognuno degli esercizi 2017, 2018 e 2019 alla Fondazione per le scienze religiose "Giovanni XXIII", riconosciuta quale persona giuridica con decreto del Presidente della Repubblica del 6 aprile 1990, individuata in ragione della unicità dei servizi alla ricerca storico-religiosa, della qualità e intensità della produzione scientifica, del servizio reso alla comunità studiosa nazionale e internazionale e della sua funzione eminente nel panorama globale di questi studi. La Fondazione in base al proprio statuto ha lo scopo di promuovere la conoscenza scientifica dei problemi concernenti il Cristianesimo e le religioni con le quali esso ha avuto contatto, persegue finalità culturali, formative, scientifiche. La Fondazione persegue gli obiettivi di interesse generale di cui al comma 3. La Regione si riserva di intervenire per i successivi esercizi finanziari 2020 e 2021 con ulteriori provvedimenti legislativi.

 

3. La Giunta regionale stabilisce le modalità per l’erogazione del contributo che è concesso ed erogato annualmente a condizione che la Fondazione, mediante atti dei propri organi di governo, si impegni concretamente per:

 

a) erogare borse di studio;

 

b) sviluppare in sintonia con i tecnopoli della Regione un progetto di tesaurizzazione dei patrimoni librari digitali specialistici, da mettere a disposizione in una biblioteca digitale di libero accesso;

 

c) promuovere iniziative di formazione anche d’intesa con altre amministrazioni locali e nazionali;

 

d) promuovere ogni anno una pubblicazione scientifica di primo piano in o anche in lingua inglese;

 

e) promuovere anche in accordo con altre amministrazioni internazionali, europee e nazionali strumenti per favorire la presenza stabile di giovani studiose e studiosi dai paesi della UE e fuori dalla UE nei programmi di master, dottorato e post-dottorato.

 

4. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 2, sono disposte le seguenti autorizzazioni di spesa:

 

a) esercizio 2017euro 500.000,00;

 

b) esercizio 2018euro 500.000,00;

 

c) esercizio 2019euro 500.000,00;

 

nell’ambito delle risorse afferenti alla Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali - Programma 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale.

 

 

Art. 22

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

 

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