Relazione:
Le famiglie della nostra regione che hanno figli che frequentano le scuole dell’obbligo devono sostenere numerose spese, oltre a quelle necessarie per la didattica, i trasporti e la mensa, anche l’onere di un abbigliamento adeguato ad un ambiente di studio, ma anche di gioco e di vita in comune, che ne comporta spesso un deterioramento ed un'usura precoce.
Contestualmente poi campagne pubblicitarie sempre più aggressive e a volte condizionanti inducono spesso, anche nei bambini, a bisogni artificiali non strettamente necessari che creano comportamenti e desideri emulativi, se non addirittura di un vero e proprio ‘condizionamento’ a seguire determinate “mode”, tanto da indurre, anche tra più piccoli, a sopportare disagi o frustrazioni da “mancanza” di quella particolare tipologia d’abbigliamento o di quella specifica griffe, con conseguente forte aggravio per i bilanci familiari già pesantemente condizionati dalla crisi economica che ha colpito anche la nostra regione.
La scuola, specialmente quella dell’obbligo, dovrebbe invece svolgere, anche in questo settore, un ruolo educativo. Un ruolo teso a contrastare fenomeni di consumismo sfrenato, un ruolo educativo tendente alla creazione, al contrario, di un senso di appartenenza comune alla realtà e comunità scolastica, senza differenziazioni basate sulle capacità economiche, con l’ulteriore risultato positivo della contestuale creazione di un ambiente scolastico il più possibile sobrio ed ordinato. La scuola, luogo per eccellenza di divulgazione della cultura e dell’educazione, non dovrebbe essere una indecorosa passerella di prêt-à-porter.
Al raggiungimento di tale risultato può certamente aiutare l’adozione da parte delle scuole dell’obbligo dell’Emilia Romagna di un regolamento che preveda l’adozione, in ambiente scolastico, di un abbigliamento uniforme, così come avviene in alcuni Paesi europei.
L’adozione, dunque, della divisa o del semplice e tradizionale grembiule, è vista in quest’ottica, nel suo aspetto positivo di abbigliamento pratico, stimolante lo spirito di coesione e di gruppo e, al tempo stesso, meno gravoso dal punto di vista economico per le famiglie
Con la presente proposta di legge, si intende dunque incentivare l’adozione di un abbigliamento scolastico uniforme da parte delle scuole della nostra Regione, nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia scolastica.
Testo:
Progetto di legge regionale
d’iniziativa del Consigliere regionale
Andrea Leoni
“Norme per incentivare l’adozione di un abbigliamento scolastico uniforme nella Regione Emilia Romagna”.
Art. 1
Finalità
Considerata l’utilità sociale e la funzione educativa di un abbigliamento scolastico improntato alla praticità, al decoro, alla sobrietà e all’uniformità di immagine, la Regione Emilia-Romagna intende incentivare l’adozione, da parte delle scuole pubbliche e private aventi sede nel territorio regionale, di un regolamento che preveda un abbigliamento uniforme per i bambini frequentanti la scuola dell’obbligo, secondo gli standard predisposti da ogni singolo Istituto nel pieno rispetto della propria autonomia.
Art. 2
Entrata in vigore
La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.