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118.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4020

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere in funzione il punto-nascite presso l'Ospedale di Castelnovo ne' Monti (RE). A firma del Consigliere: Sassi

(Svolgimento)

OGGETTO 4021

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura del punto-nascite operante presso l'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne' Monti (RE). A firma del Consigliere: Torri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

SASSI (M5S)

TORRI (SEL)

VENTURI, assessore

SASSI (M5S)

TORRI (SEL)

 

OGGETTO 4022

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l'Unità Operativa Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e la relativa AUSL. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

VENTURI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 4008

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da assumere, d'intesa con i Ministeri interessati, al fine di assicurare l'avvio della campagna di semina 2017, la continuità produttiva dello stabilimento CO.Pad.Or. di Collecchio (Parma) e la tutela dell'occupazione. A firma dei Consiglieri: Lori, Cardinali, Iotti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

LORI (PD)

CASELLI, assessore

LORI (PD)

 

OGGETTO 4013

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni alternative, per il traffico dei veicoli, da adottare a seguito della chiusura totale del Ponte di San Nicolò, sito sulla Strada Provinciale 10, nella Provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RANCAN (LN)

DONINI, assessore

RANCAN (LN)

 

OGGETTO 3795

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all'Associazione 'Vanguard Initiative for new growth through smart specialization'» (53)

(Relazione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 3795/1 oggetto 4040 - Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

IOTTI, relatore

BERTANI (M5S)

IOTTI (PD)

 

OGGETTO 2668

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Esenzione dal pagamento dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP), per le nuove iniziative imprenditoriali intraprese nell'anno 2017, per il periodo d'imposta di inizio dell'attività e per i quattro anni successivi". A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2668/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI, relatore

SABATTINI (PD)

 

OGGETTO 2845

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifica della Legge Regionale 23 dicembre 2011 n. 23 "Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell'ambiente"". A firma del Consigliere: Bignami

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2845/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 4041 - Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI, relatore

BERTANI (M5S)

SABATTINI (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

BERTANI (M5S)

AIMI (FI)

BARGI (LN)

BIGNAMI (FI)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 2617

Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2 della Costituzione, recante: "Disposizioni in materia di rottamazione dei ruoli". A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2617/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

BIGNAMI, relatore

SABATTINI (PD)

 

OGGETTO 3606

Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo: "Schema di regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 e s.m.".» (107)

(Discussione)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

MONTALTI (PD)

PETTAZZONI (LN)

IOTTI (PD)

SASSI (M5S)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Soncini)

RONTINI (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 3795 - 4041

Ordini del giorno “Non passaggio all’esame degli articoli” oggetti 2668/1 - 2845/1 - 2617/1

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,06

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centodiciottesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 13 dicembre 2016 (n. 108);

pomeridiana  del 13 dicembre 2016 (n. 109);

antimeridiana del 14 dicembre 2016 (n. 110);

pomeridiana  del 14 dicembre 2016 (n. 111);

antimeridiana del 20 dicembre 2016 (n. 112);

pomeridiana  del 20 dicembre 2016 (n. 113);

antimeridiana del 21 dicembre 2016 (n. 114);

pomeridiana  del 21 dicembre 2016 (n. 115);

antimeridiana del 17 gennaio 2017 (n. 116);

pomeridiana  del 17 gennaio 2017 (n. 117);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Gazzolo, l’assessore Bianchi e l’assessore Mezzetti.

Le restanti informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e, pertanto, le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4020

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere in funzione il punto-nascite presso l’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Sassi

(Svolgimento)

OGGETTO 4021

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura del punto-nascite operante presso l’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Torri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo fin da subito con l’oggetto 4020 e l’oggetto 4021.

Il primo, oggetto 4020: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le azioni da attuare per mantenere in funzione il punto-nascite presso l’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti (RE), a firma del consigliere Sassi. Risponderà l’assessore Venturi.

Il secondo, oggetto 4021: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura del punto-nascite operante presso l’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE), a firma del consigliere Torri. Anche in questo caso risponde contestualmente l’assessore Venturi.

Per l’illustrazione il consigliere Sassi ha la parola e poi il consigliere Torri.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Rinuncio all’illustrazione e attendo la risposta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sassi.

Prego, consigliere Torri.

 

TORRI: Grazie.

Intervengo brevemente, anche perché il titolo dell’interrogazione in oggetto è di per sé abbastanza chiaro. L’interrogazione nasce dalla necessità di chiarire qual è la situazione e la prospettiva dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti e in particolare del suo punto nascita a seguito di una discussione che si è avviata negli ultimi giorni, in maniera a tratti scomposta, sulla stampa e che ha creato confusione. Quindi, vorremmo che si facesse chiarezza sulla questione a livello politico anche per poter, nel caso, continuare a lavorare in maniera più lineare, negli spazi che ci sono consentiti, per ottenere il mantenimento di tutti i servizi che attualmente eroga l’ospedale di Castelnovo ne’ Monti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Torri.

Prego, assessore Venturi, per la risposta.

 

VENTURI, assessore: Ringrazio i consiglieri Sassi e Torri per le domande poste.

La risposta è la seguente. La Regione Emilia-Romagna è pienamente consapevole dell’importanza degli ospedali nelle zone di montagna, così come del loro valore sociale, e per questo intende sviluppare, insieme alla Conferenza territoriale, sociale e sanitaria e alle Aziende sanitarie, un progetto per il potenziamento dell’ospedale nel suo insieme Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, che nel complesso avrà anche effetti importanti dal punto di vista occupazionale e di investimento sulle risorse umane.

L’obiettivo è, infatti, quello di rafforzare i servizi forniti al territorio agendo sia sul fronte della prevenzione sia su quello della cura. In quest’ottica intendiamo potenziare l’area dell’emergenza-urgenza, anche strutturalmente, l’attività chirurgica generale e specialistica, in particolare ortopedia, urologia e otorino, e quella cardiologica, oltre a sperimentare percorsi di innovazione nell’assistenza alle mamme prima ma soprattutto dopo il parto, insieme a ostetriche e pediatri. Infatti, sarà possibile effettuare l’intero percorso della gravidanza al Sant’Anna, così come il puerperio e il periodo post parto.

Quanto, invece, alle decisioni relative al punto nascita, esse, come è noto, verranno prese sulla base delle valutazioni della Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, alla quale la Giunta regionale, con delibera n. 2040/2015, ha affidato il mandato di condurre valutazioni approfondite della situazione assistenziale perinatale territoriale e ospedaliera.

Nei primi undici mesi del 2016 – questi sono gli ultimi dati a disposizione – il punto nascita di Castelnovo ha registrato l’effettuazione di 139 parti (nel 2015 erano 159) con una percentuale di tagli cesarei complessivi del 28 per cento. Lo standard richiesto per quest’ultimo dal DM n. 70 è inferiore al 15 per cento.

In deroga alla riorganizzazione della rete dei punti nascita prevista dall’accordo del 16 dicembre 2010, in questi anni l’organizzazione integrata tra le aziende reggiane dell’assistenza ostetrica e neonatale è stata finalizzata a garantire i massimi livelli di sicurezza, nonostante il numero dei parti non raggiungesse il limite imposto dall’accordo stesso. Ciò è stato possibile in particolare attraverso l’applicazione di tutti i criteri validi per le zone disagiate, ossia la guardia h24 ginecologica, la guardia h24 dell’anestesista e la pronta disponibilità pediatrica, assieme a ulteriori iniziative di maggiore sicurezza, come il potenziamento della rete locale dell’emergenza-urgenza, in futuro la disponibilità dell’elisoccorso notturno, per il quale si sta adeguando l’attuale piazzuola diurna, oppure il modello di integrazione che vede la rotazione di professionisti nelle due sedi di Santa Maria Nuova e Castelnovo.

In merito, va ricordato che l’accordo della Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010 ha previsto la riorganizzazione dei punti nascita attraverso l’adozione di stringenti criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale, fissando il numero di almeno mille nascite all’anno quale parametro standard a cui tendere per il mantenimento dei punti nascita, mentre la possibilità di punti nascita con numerosità inferiore viene prevista solo sulla base di motivate valutazioni.

Tengo a precisare, infine, che i criteri che guideranno la decisione da prendere sono solo quelli che riguardano la garanzia della piena sicurezza delle madri e dei bambini che vengono alla luce. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Sassi per la replica, che ha sei minuti, e poi al consigliere Torri che ha cinque minuti.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Mi ritengo parzialmente soddisfatto della risposta dell’Assessore Venturi perché, quando si potenziano le strutture ospedaliere per garantire una migliore qualità dei servizi erogati, è sempre un’ottima notizia, soprattutto se su un territorio che orograficamente è abbastanza disagiato. Stiamo parlando, infatti, di un territorio che serve un distretto dove uno dei comuni più lontani dista settanta chilometri da Reggio Emilia.

A me fa molto piacere apprendere che verranno potenziate diverse strutture e migliorati diversi percorsi di cura a vario titolo, però sul punto nascita permane un grosso punto di domanda. Se devo stare a quanto viene dichiarato, anche a mezzo stampa, dal direttore dell’ASL di Reggio Emilia, che dice “risolveremo tutto con l’elicottero”, o quasi, comprenderete certamente le mie perplessità. Capisco benissimo che sono stati introdotti parametri particolarmente stringenti, per cui una decisione va presa. Questo è chiaro. Capisco anche che i tagli operati a livello centrale non aiutano a sostenere tutti i servizi delocalizzati, e mi riferisco in questo caso al plesso di Santa Maria Nuova, che funge da fulcro nella fornitura di servizi ospedalieri a vario titolo. Tuttavia, sfido chiunque – e penso mi possa capire chi è andato a fare una visita almeno una volta al centro di Castelnovo ne’ Monti, io ci sono andato diverse volte, comunque la zona la conosco bene essendo di Reggio Emilia – a pensare di dover partorire a Reggio Emilia, magari in inverno, ben sapendo che bisogna percorrere 70 chilometri per arrivare in ospedale e sperando che tutto vada per il meglio.

Non intendo adesso entrare nel merito della valutazione compiuta nel 2010, che presumo sia stata compiuta non certamente da donne – questo lo ipotizzo io, magari mi sbaglio –, però è noto che i cittadini chiedono ormai da diverso tempo che venga presa una decisione e che si chiarisca che fine farà il punto nascita. E – badate – non sono richieste che provengono semplicemente dal comitatino locale, considerato che si sono tenuti diversi incontri, uno anche molto importante al Teatro cinema Bismantova di Castelnovo Ne' Monti, dove erano presenti tutti i consiglieri della provincia di Reggio Emilia, di tutte le forze politiche, con anche molti soggetti legati alla struttura ospedaliera sia del Sant’Anna che del Santa Maria Nuova.

In quell’occasione ho sentito dire che partorire a Reggio non è sbagliato. Se è una scelta, no. Se sei obbligato, parliamone. Se sei obbligato e non hai altre alternative, credo che cominceranno a proliferare i parti in casa, perché sinceramente fare 70 chilometri sperando che la partoriente sia a posto, che il bambino non abbia difficoltà, che tutto vada bene, che tu ti possa programmare il tuo parto, allora puoi partire anche il giorno prima e quindi avere tutto il tempo, neve permettendo, ghiaccio permettendo, pioggia permettendo, traffico permettendo.

Stiamo parlando di 70 chilometri da Civago, uno dei Comuni più lontani. Magari sei fortunato, sei nato a Castelnovo ne' Monti e di strada ne devi fare meno. Questa, però, assessore, credo non sia una risposta ovviamente definitiva.

Demandare alla Commissione consultiva per i punti nascita una decisione che ancora dovranno aspettare a questo punto i territori credo non sia la mossa giusta, soprattutto in questo momento dove i comitati e i cittadini sono abbastanza preoccupati.

Io, se fossi nei panni del presidente Bonaccini, sarei altrettanto preoccupato, perché in quello stesso cinema teatro venne a presentare, proprio a Castelnovo Ne' Monti, il Piano di rilancio della montagna, con grandi investimenti, con grandi sforzi, perché non è facile vivere in territori montani per tutta una serie di motivi. Bisogna fare in modo che il territorio sia appetibile a tutti i livelli. Non si pretende che si tengano in piedi piccoli ospedali per piccole comunità, si pretende di fornire un servizio in quei territori, che sono in difficoltà dal punto di vista orografico, dal punto di vista territoriale e morfologico. Non è possibile riuscire a dare una assistenza completa e sicura. Si parla di sicurezza? Bene. Vorrei capire se è più sicuro partorire in ambulanza, in macchina o in elicottero, perché quella è la possibilità. È uno degli scenari, non è l’unico ovviamente. Magari va tutto bene, però è uno degli scenari. Aspettiamo il primo caso eclatante di qualcuno che abbia serie difficoltà, proprio per la distanza che deve percorrere, a partorire prima di dire che forse dobbiamo rivedere i parametri.

Mi spingo addirittura a pensare che non si debba parlare di deroga, ma si debba parlare di una visione differente di quello che è il servizio sanitario in territori così difficili. Non è una deroga, non è una concessione. Sembra quasi che amministratori locali, comitati e cittadini debbano andare con il cappello in mano a chiedere di mantenere un servizio che dovrebbe essere scontato e invece così non è, o sembra che non sia.

Rimaniamo oggi con questa risposta ancora nel limbo. Non abbiamo una decisione. Avremo forse una decisione più avanti, non lo so, vedremo. Spero che sia la decisione giusta. Non lo spero per me perché io in quel territorio non ci vivo ed è palese che io non debba mai partorire, però io non sono qui per parlare per me stesso o per le mie convenienze, sono qui per tutelare le persone che rappresento nel mio distretto elettorale. Anche se normalmente non ragiono così, però, dal punto di vista amministrativo, quello è. Io non so sinceramente se arriveremo, quando arriveremo, a una decisione definitiva. Non ci è dato saperlo perché dobbiamo aspettare la Commissione consultiva su questo tema. Credo, però, che si stia puntando alla piena sicurezza della partoriente e del bambino su un dato ragionieristico.

Chiudo, presidente – penso di aver finito il tempo –, semplicemente sperando di arrivare a una decisione sensata, consapevole e di buonsenso. Stiamo parlando della montagna, non di fare tragitti di pianura con tutte le possibilità di mobilità sicura. Grazie.

 

(Applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sassi.

La parola al consigliere Torri. Il pubblico non potrebbe applaudire o intervenire. Anzi, non può, da Regolamento.

Consigliere Torri, prego.

 

TORRI: Grazie, presidente.

Il sistema della sanità reggiana si sta apprestando ad affrontare cambiamenti importanti. Mi riferisco, in particolare, al progetto di fusione delle due aziende sanitarie attualmente presenti sul territorio; progetto che vedrà impegnata prima la Commissione e poi l’Aula già dalle prossime settimane, la cui illustrazione è già avvenuta in Commissione. È evidente che un processo del genere deve rispondere chiaramente a criteri di razionalizzazione e razionalità, ma deve porsi anche come obiettivo primario quello di beneficiare le sedi periferiche che avrebbe questa azienda, quindi senza che vengano penalizzate nell’erogazione dei servizi, ma anzi che aumentino nella efficacia e nella sicurezza, come in parte sta già succedendo e lo ricordava anche l’assessore Venturi.

Questo approccio, questo passaggio credo debba essere fatto nel clima più costruttivo possibile. Da qui partiva l’interrogazione che ho pensato di presentare questa mattina e da quanto avvenuto negli ultimi giorni sul territorio di Reggio con la querelle accesa dal Direttore generale dell’USL a mezzo prima stampa e poi internet. Credo sia un modo di fare, anche per il punto a cui sono i lavori, fuori luogo, tanto che dovremmo costruire un altro tipo di clima. Da questo punto di vista credo che la risposta che oggi fornisce l’assessore, che in parte era stata anticipata anche dalla stampa, riporti tutto su un piano molto più interessante e costruttivo da seguire.

Nel merito della risposta è chiaro che c’è una parte che non ci può soddisfare, ed è quella relativa al punto nascite. Da un lato è bene che non siano ancora state prese decisioni e che si attenda per fare qualsiasi tipo di valutazione l’esito della Commissione Nascite, dall’altro, come abbiamo già avuto modo, come Gruppo politico, di chiarire in questa sede ed in altre, ma è bene ribadirlo, il nostro punto di vista è che su quel punto nascite, come su tutti quelli delle zone montane, occorra derogare alla chiusura e pensare di continuare ad erogare il servizio proprio in ragione – questa credo sia la prima delle motivate ragioni da far valere – della conformazione del territorio e delle difficoltà che si hanno a vivere su quel territorio e a restare.

Di conseguenza, oltre a questa deroga, bisogna pensare a un sistema che sia utile e accogliente per zone di montagna che non hanno la necessità e non possono competere sui numeri, ma devono competere sul bisogno che le popolazioni che lì vivono hanno di restare ed eventualmente anche di crescere.

Dal punto di vista della tenuta di un territorio e della possibilità di crescere e sviluppare prima di tutto le popolazioni di quel territorio e il territorio stesso, c’è una seconda parte che credo sia molto interessante della risposta che dà l’assessore, che è quella che riguarda la prospettiva complessiva che si dà all’ospedale. Mi riferisco a quando si parla soprattutto di investire per assunzioni e stabilizzazioni prima ancora che su strutture murarie, perché l’ospedale Sant’Anna rappresenta per la montagna reggiana, che comunque come territorio copre più di metà dell’estensione della provincia, ed è popolata è vero non tantissimo, ma a sprazzi e quindi con difficoltà oggettive da un punto di vista geografico e orografico, rappresenta per quel territorio, per quelle comunità un elemento della spina dorsale.

Di conseguenza, sapere che verrà sviluppato e aumentato il servizio su tanti reparti anche dal punto di vista dell’occupazione credo sia positivo. Chiediamo che questi aspetti, che oggi sono stati confermati, ma che sono stati annunciati qualche giorno fa a mezzo stampa, vengano condivisi anche con noi consiglieri, in modo da poter controllare che questo percorso avvenga concretamente, proprio per sviluppare questo servizio come il territorio richiede, perché l’altra particolarità che ha questo territorio e che credo meriti una risposta ad hoc e particolare non è soltanto che sia un territorio montano, ma anche il fatto che da un lato il Governo lo ha scelto come prima area interna e quindi come zona disponibile e pronta ad accogliere progetti pilota su tutti i settori per fare in modo che la popolazione lì resti e ci si trasferisca – questo vale per tutti i settori – e dall’altro, alle incertezze che si sono generate sul punto nascita negli ultimi mesi, ha risposto con un documento unitario, che ha visto coinvolti dai comitati ai sindaci, passando per gli operatori sanitari, che credo meriti un’attenzione particolare sia per il tipo di risposta, che non è una semplice protesta, ma una proposta costruttiva, e sia perché propone soluzioni che devono essere vagliate e valorizzate per tutti i settori e tutti i servizi che attualmente l’ospedale sta fornendo.

Di conseguenza, io credo che la discussione debba continuare sulla base di questo documento, che da un lato conserva l’erogazione in prospettiva dei servizi legati al punto nascita e dall’altro propone una prospettiva di sviluppo di tutto l’ospedale e, a cascata, di tutto il territorio, in modo che venga riconosciuta una particolarità di cui le zone montane necessitano e che il territorio di Castelnovo Ne' Monti, anche per la qualità della risposta che ha saputo dare, credo meriti.

Del resto, era l’impegno che si era preso anche quando abbiamo votato la risoluzione di cui io ero primo firmatario nel 2015 ed è un impegno che credo meritino, a partire dai sindaci, prima di tutto le comunità e le persone che i sindaci rappresentano per non perdere neanche un servizio, compreso il punto nascite, che attualmente eroga questo ospedale. Grazie.

 

(Applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Saliera): Vale quello che ho detto prima. Il pubblico da Regolamento non può applaudire.

L’argomento è chiuso. Grazie, consigliere Torri.

 

OGGETTO 4022

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l'Unità Operativa Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e la relativa AUSL. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4022: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l’Unità operativa anestesia e rianimazione dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e la relativa AUSL, a firma del consigliere Foti. 

Risponde l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente, mentre mi associo alle affermazioni rese prima dai consiglieri Sassi e Torri, al riguardo mi permetto di farle presente che sarebbe opportuno che non appena vengono date le risposte ai question-time fossero altrettanto celermente date risposte alle interpellanze e alle interrogazioni a risposta scritta sullo stesso argomento, perché diversamente si creano percorsi anomali rispetto al Regolamento che non fissa un termine minimo di risposta, ma fissa un termine massimo entro cui le risposte devono essere rese.

Ciò detto, mi permetto di far riferimento all’assessore Venturi per questo caso. Il reparto di anestesia dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza è sicuramente un reparto molto importante, come lei può convenire. Quando ventuno dirigenti medici ormai da due anni tentano di farsi ricevere dalla Direzione generale non per rivendicare questioni di tipo sindacale, ma soltanto per avere un colloquio in ordine alla organizzazione di unità operativa, che nei fatti oggi denuncia carenze censurabili sotto più profili, io penso che indipendentemente da questioni di tipo sindacale una Direzione generale responsabile debba sicuramente accogliere questa richiesta. A tutt’oggi ciò non accade.

Però, presidente, se la vicepresidente disturba anche l’assessore siamo al massimo! Penso sia una questione anche di correttezza.

 

PRESIDENTE (Saliera): L’assessore Venturi è attento.

 

FOTI: Ho capito, ma non è che io parli al vento. Occorrerebbe avere un po’ di educazione. Non troppa, il minimo indispensabile, come dice il galateo.

Dicevo, assessore, io credo che una riflessione al riguardo ella la debba fare, anche perché è abbastanza noioso, penso reciprocamente, che periodicamente rivolgiamo la nostra attenzione sulla materia riguardante l’AUSL di Piacenza. Forse un dubbio in ordine alla nomina del direttore generale io a questo punto me lo porrei.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Cercheremo di fare il possibile per rispondere nei tempi anche alle interpellanze. Poi, magari, al consigliere Foti farò vedere quante interpellanze e quante interrogazioni riceve l’assessorato alle politiche per la salute. Comunque, capisco benissimo le sue ragioni. Io della storia che ha raccontato conosco il dato che il 21 novembre 2016, tramite una lettera sottoscritta da ventuno dirigenti medici in servizio presso l’Unità operativa di anestesia e rianimazione, comparto operatorio di Piacenza, e da un legale, veniva lamentata un’iniqua distribuzione dei carichi di lavoro, turni, guardie, attività di sala operatoria, una comunicazione poco tempestiva dei turni di lavoro e dei periodi feriali, una difficoltà all’accesso all’aggiornamento e alla mancata rotazione periodica degli ambiti professionali.

La rilevanza delle questioni poste e il fatto che la nota fosse stata sottoscritta da ventuno dirigenti su un totale di trentanove in servizio ha indotto il direttore dell’Unità operativa del Dipartimento, con il diretto coinvolgimento della Direzione aziendale, ad effettuare le opportune valutazioni e a predisporre sostanziali aggiustamenti di carattere organizzativo in grado di risolvere i problemi prospettati dal punto di vista sia della definizione delle competenze professionali sia dell’organizzazione del lavoro.

Il direttore sanitario, inoltre, ha partecipato a un comitato di Dipartimento con all’ordine del giorno questi aspetti. In data 9 e 13 gennaio 2017 si sono svolte due ulteriori riunioni alle quali è stato invitato tutto il personale operatorio di Piacenza, con la presenza del direttore sanitario aziendale o del direttore di presidio unico, nelle quali sono state presentate le innovazioni di carattere organizzativo che l’azienda ha predisposto per superare le problematiche evidenziate dal personale. Tali riunioni, alle quali ha partecipato la quasi totalità dei medici, si sono svolte (si dice) in un clima sereno e collaborativo, con un apprezzamento delle proposte da parte dei dirigenti medici presenti. Attualmente l’azienda è nella fase di attuazione delle suddette innovazioni organizzative che andranno a regime nei prossimi mesi.

Consigliere, so che lei vigilerà ampiamente sul fatto che queste misure, come viene affermato, saranno prese.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola per la replica al consigliere Foti, che ha tre minuti. Prego.

 

FOTI: Assessore, innanzitutto mi corre l’obbligo di farle rilevare una questione. Lei, giustamente, ha citato la lettera a tutt’oggi rimasta inevasa da parte della Direzione, perché non ha reso alcuna risposta, del 21 novembre 2016 presentata mediante lo studio legale Giorgi di Bologna.

Nell’ultimo capoverso di questa nota, che ovviamente lei ed io abbiamo entrambi, si scrive testualmente: “nel richiamare il contenuto delle precedenti comunicazioni già pervenute all’azienda, lettere del 22 aprile, 5 maggio, 23 luglio, rimaste senza risposta”.

Non solo, ma le riunioni a cui lei ha fatto riferimento, io la prego di volerlo verificare, allo stato non hanno dato alcun risultato.

Le posso preannunciare che il legale incaricato aveva intenzione e ha intenzione di procedere al di fuori di quella che è la dialettica di tipo sindacale. Tanto per essere chiari, vi è anche l’idea di un eventuale esposto. Proprio per evitare che vada in un altro ambito la questione qui rappresentata, io sicuramente, assessore, vigilerò su quanto lei ha detto. Allo stesso tempo, però, invito anche lei a vigilare su quanto l’azienda sta facendo, perché – lo dico in termini di rapporti molto ampi – le pare ovvio che a fronte della lettera di ventuno dirigenti medici non si abbia la sensibilità di fare una riunione, si fanno aspettare sei mesi, si deve andare da un legale e dopo quattro mesi non si renda ancora la risposta?

Io non penso che sia solo un problema di ordinaria burocrazia, assessore Venturi. Questo è un problema di rapporti anche all’interno dell’azienda. Non possiamo “sindacalizzare” tutto.

Se fosse una persona sola che si lamenta, sarei io il primo a dirle che una rondine non fa primavera, ma vi sono due terzi del personale in servizio – tra l’altro, le posso dire, un personale in servizio di prim’ordine – che addirittura nella nota si lamentano (cosa che non le hanno scritto) soprattutto per il servizio che viene reso presso il presidio ospedaliero di Fiorenzuola, giudicato dai dirigenti medici, per come viene attuato, di grave pericolo anche per i pazienti.

Io mi auguro che questa interrogazione non dico risolva la questione, ma la riporti nei canali in cui deve essere portata. Però, mi consenta di dirle una cosa, assessore Venturi. Un direttore generale lascia passare un anno prima di intervenire: se questi sono i manager delle aziende, io preferisco gli uscieri delle aziende.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 4008

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da assumere, d'intesa con i Ministeri interessati, al fine di assicurare l'avvio della campagna di semina 2017, la continuità produttiva dello stabilimento CO.Pad.Or. di Collecchio (Parma) e la tutela dell'occupazione. A firma dei Consiglieri: Lori, Cardinali, Iotti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4008: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da assumere, d’intesa con i Ministeri interessati, al fine di assicurare l’avvio della campagna di semina 2017, la continuità produttiva dello stabilimento CO.Pad.Or. di Collecchio e la tutela dell’occupazione, a firma dei consiglieri Lori, Cardinali e Iotti.

Risponderà l’assessore Caselli.

Prego, la parola alla consigliera Lori.

 

LORI: Buongiorno.

Così com’è stato introdotto dalla presidente, questa interrogazione riguarda proprio la grave crisi che ha colpito il Consorzio Padano Ortofrutticolo che ha sede a Collecchio. Si tratta di una cooperativa agricola nata nel 1987, con l’acquisizione da parte di un gruppo di agricoltori delle province di Parma e Piacenza, quindi un territorio vasto della nostra regione, degli impianti della allora Ferrari & Figna, una prestigiosa industria alimentare di trasformazione del pomodoro situata proprio nel cuore della Food Valley.

A causa delle difficoltà attraversate dal comparto del pomodoro, come ad esempio la costante contrazione del prezzo di vendita della materia prima, oltre che l’esposizione verso un sistema creditizio, l’azienda si trova in un momento di estrema difficoltà. La situazione sembra essere precipitata proprio nelle settimane scorse. Nonostante il ricorso al credito negli ultimi anni abbia avuto una costante riduzione, il sistema bancario non ha concesso ulteriore liquidità all’azienda, la quale è costretta a depositare istanza di concordato in continuità.

L’azienda ha una capacità produttiva importante e un eventuale fermo, quindi l’impossibilità di portare avanti una campagna anche quest’anno, sicuramente determinerebbe un grave impatto per quanto riguarda il settore di trasformazione del pomodoro del nord Italia, in cui la produzione si differenzia da quella del sud.

Il prodotto fresco è ingente. Parliamo di diversi milioni di quintali. Si tratta di un’azienda che ha molti dipendenti. Indicativamente, parliamo di circa 120 unità come dipendenti fissi e di un numero non meno importante, che si aggira intorno alle 450 unità, di dipendenti stagionali che vengono coinvolti anche per periodi lunghi, che si aggirano intorno ai 6 mesi. Quindi, un impatto, se le cose non dovessero risolversi, sicuramente molto rilevante per l’intero territorio parmense e piacentino.

I soci, quindi le aziende agricole di quest’ambito territoriale, coltivano circa 4.000 ettari di pomodoro seguendo le più moderne tecniche agronomiche dettate dall’ufficio agricolo della cooperativa, che programma una campagna di raccolta di oltre 60 giorni. È evidente che l’impatto potrebbe determinare davvero una crisi di questa realtà sul tema della continuità produttiva, quindi le aziende agricole conferenti, così come su tutto ciò che riguarda l’aspetto legato ai lavoratori. Per questo motivo, abbiamo ritenuto di chiedere all’assessore Caselli e alla Giunta, naturalmente, quale sia l’impegno della Regione rispetto a un coinvolgimento dei Ministeri interessati sul fronte agricolo, ma anche del lavoro e delle tutele legate al lavoro, e quali sono le iniziative che possono essere messe in campo proprio per scongiurare la possibilità che la campagna di semina del 2017, che deve in qualche modo trovare determinazioni in tempi molto brevi, possa trovare risposte positive.

Tengo a sottolineare che l’interrogazione è stata presentata il 2 febbraio. Successivamente a questa data, anche attraverso i mezzi di informazione, abbiamo avuto già notizia del fatto che l’assessorato si è immediatamente attivato. Certamente l’assessore Caselli ci dirà qualcosa rispetto a questo. Credo, però, sia comunque molto importante il fatto di avere degli aggiornamenti. Essendo, rispetto a questo tema, molto stringenti i tempi necessari a una serie di decisioni che possono fare la differenza, tutta l’Aula credo debba essere informata. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Lori.

La parola all’assessore Caselli per la risposta. Prego.

 

CASELLI, assessore: Grazie, presidente.

Come giustamente rilevato dall’interrogante, il Consorzio Padano Ortofrutticolo CO.Pad.Or. è una cooperativa agricola nata nel 1987 con l’acquisizione, da parte di un gruppo di agricoltori delle province di Parma e Piacenza, degli impianti della Ferrari & Figna. Nel corso degli anni, l’azienda si è sviluppata fortemente con risultati, in alcune fasi, eccellenti per redditività ed accumulazione di patrimonio e rappresenta una delle realtà più rilevanti del distretto del pomodoro del nord Italia. Dispone di uno stabilimento produttivo, capace di lavorare oltre 3 milioni di quintali a stagione conferiti da produttori soci e da OP del territorio, e di un grande magazzino automatizzato.

Nel suo processo di crescita, però, negli ultimi anni, due investimenti in particolare si sono rivelati problematici e ne hanno appesantito fortemente la struttura finanziaria. L’acquisizione della Berni Alimentari Spa, specializzata in sottaceti, sughi e condimenti, acquistata nel 2007, dapprima in quota parte con Copra di Piacenza e la Dac di Brescia e poi acquisendo, nel 2010, dagli altri soci le azioni, portandosi al cento per cento di proprietà. La partecipata consentì di aumentare sensibilmente il fatturato del gruppo, ma un posizionamento commerciale mai risolto non generò il valore atteso, anzi assorbì rilevanti risorse finanziarie, fino a rendere inevitabile la cessione, avvenuta nel 2013 alla Pucci di Lugo.

Inoltre, l’investimento nel 2011 in un nuovo magazzino automatizzato di 24.000 metri quadri, con una capacità di 100.000 pallet, di cui 42.000 automatizzati, pur rappresentando un potenziale notevole, ha comportato un indebolimento assai significativo che ha pesato fortemente sul conto economico. Nel 2013 CO.Pad.Or. ha, quindi, elaborato un piano triennale, sottoposto a soci, banche e creditori in genere, che ha poi portato all’asseveramento di un piano di risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa, ex articolo 67 della legge fallimentare, volto ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria e la ristrutturazione dei debiti pregressi, prevedendone il pagamento integrale, ma con modalità diluite nel tempo e concordate con i creditori.

La società si è, inoltre, data una nuova governance, tuttora in carica.

È bene sottolineare che, nell’ambito di tale piano, i soci produttori si sono trovati a sopportare un peso notevole nel tentativo di salvare l’azienda, visto che, oltre alla ricapitalizzazione, hanno accettato per il proprio conferimento una remunerazione significativamente più bassa rispetto al prezzo riconosciuto dal distretto, ma soprattutto sono tuttora creditori di una buona parte del pomodoro conferito nel 2015 e dell’intera produzione 2016.

Lo scorso anno è apparso evidente che i covenants previsti dal piano di risanamento non sarebbero stati rispettati. A quel punto, l’azienda ha intrapreso un percorso volto ad asseverare un nuovo piano di risanamento, ex articolo 67, che, però, non ha ottenuto l’asseveramento da parte dell’attestatore, circostanza che ha procurato una situazione di liquidità a seguito della mancata disponibilità di nuova finanza, considerato che, nel frattempo, l’azienda ha comunque – devo dire “responsabilmente”, visto che, diversamente, l’eccedenza di prodotto sul mercato avrebbe procurato effetti ben difficili da gestire – effettuato la campagna 2016, ritirando oltre 2,7 milioni di quintali di pomodoro. In questo modo, si è aggravata la tensione finanziaria, fino ad arrivare, il 31 gennaio scorso, alla presentazione di domanda di concordato con riserva al tribunale di Parma, volto a presentare un piano di continuità aziendale. Il tribunale di Parma, il 2 febbraio, ha accordato 120 giorni per la presentazione del piano e ha nominato due commissari che affiancheranno il CdA nella gestione.

A seguito della presentazione della domanda di concordato in continuità, che rappresenta, allo stato, l’estremo tentativo di proteggere il patrimonio materiale e immateriale dell’azienda, evitando soluzioni liquidatorie, è stata chiesta dai sindacati dei lavoratori la convocazione immediata di un tavolo presso la Regione, per un confronto tra le parti coinvolte, finalizzato a dare uno sbocco positivo alla situazione e a minimizzare l’impatto su lavoratori e produttori. Il tavolo è stato da me convocato immediatamente il 2 febbraio ed erano presenti, oltre alla sottoscritta e ai funzionari regionali, il presidente e l’amministratore delegato di CO.Pad.Or., i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL e UIL), delle organizzazioni cooperative Legacoop e Confcooperative e delle professionali agricole Coldiretti, Confagricoltura e CIA, oltre al rappresentante dell’organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del nord Italia, Tiberio Rabboni. Nell’occasione, è stato ribadito il massimo impegno da parte della Regione per promuovere e mantenere aperto il confronto tra tutte le parti in causa, verificare la situazione e mettere in campo ogni iniziativa utile per garantire la prosecuzione dell’attività produttiva dell’azienda, la salvaguardia dei posti di lavoro e la chiusura dei contratti con gli agricoltori in vista delle semine per la prossima campagna.

CO.Pad.Or., infatti, occupa 120 lavoratori fissi, oltre ai 400 stagionali. Nell’ultima campagna ha trasformato 270.000 tonnellate di pomodoro conferite da aziende agricole socie e da organizzazioni di produttori. Questo ne fa una delle più importanti e moderne realtà agroindustriali presenti sul territorio regionale in un’area storica di produzione e trasformazione, e ciò impone di fare ogni sforzo per individuare un percorso condiviso per farla uscire dalla difficile situazione in cui versa e per gettare le basi di un pronto rilancio dell’azienda, con adeguate garanzie per i produttori.

 

PRESIDENTE (Saliera): Assessore Caselli, ha superato...

 

CASELLI: Sto finendo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie.

 

CASELLI: Al fine di garantire la continuità, sarà, però, decisivo tener conto della peculiarità del settore, che prevede calendari di semina precisi e non derogabili. Per questa ragione, è necessario che ciascuno agisca con la massima celerità per evitare di compromettere la prospettiva produttiva per la filiera coinvolta.

La peculiarità imposta dai tempi agricoli rende la gestione di questa crisi particolare rispetto a quelle di altri settori, perché impone di creare in tempi strettissimi condizioni che consentano agli agricoltori di effettuare le semine a marzo in un quadro chiaro di tutele. Se, infatti, non si potrà garantire la campagna, è evidente che qualunque ipotesi di continuità sfumerebbe e la crisi precipiterebbe in uno scenario molto più doloroso, economicamente e socialmente.

Per parte sua, la Regione, oltre ad aver lanciato un chiaro messaggio di indirizzo e di impegno nei giorni scorsi, si è già attivata nei confronti del Governo, Ministero delle politiche agricole e Ministero del lavoro, per chiedere collaborazione in tema di piani operativi e garanzie ai produttori, oltre che in materia di eventuali ammortizzatori da mettere in campo a favore dei lavoratori. Abbiamo, inoltre, aperto un dialogo con i commissari nominati dal tribunale. L’impegno proseguirà con intensità nei prossimi giorni.

Rivolgo un appello a tutti i soggetti del territorio e anche a tutte le parti politiche in quest’Aula affinché, a salvaguardia di un ingente patrimonio sociale imprenditoriale, ciascuno fornisca, nei prossimi giorni, il proprio contributo costruttivo per favorire uno sbocco positivo a questa crisi che ha colpito un’azienda così importante di un settore storico di grande rilevanza per l’agricoltura regionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Caselli.

Vorrei ricordare alla Giunta che i tempi di risposta sono tre minuti. Magari preparate delle risposte che stiano il più possibile dentro i tre minuti.

La Parola alla consigliera Lori, che ha un minuto.

 

LORI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Caselli per la tempestività e la trasversalità che ha coinvolto queste prime azioni che la Regione ha messo in campo. Naturalmente, mi associo all’appello già fatto dall’assessore rispetto alla necessità di trovarsi nelle condizioni affinché tutti i soggetti coinvolti in modo trasversale, dal punto di vista politico, siano in campo per individuare risposte, che devono essere, evidentemente, velocissime. La nomina dei commissari giudiziali sicuramente è un fatto positivo. Stanno già vigilando su una serie di attività che riguardano proprio l’azienda, ma vi è la necessità di capire e di mettersi nelle condizioni affinché la prossima campagna possa davvero realizzarsi. Diversamente, si andrebbe incontro a una situazione che rischierebbe davvero di precipitare.

Naturalmente, il nostro impegno è quello di continuare ad accompagnare questo percorso, con l’auspicio che possa risolversi positivamente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Lori.

 

OGGETTO 4013

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni alternative, per il traffico dei veicoli, da adottare a seguito della chiusura totale del Ponte di San Nicolò, sito sulla Strada Provinciale 10, nella Provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4013: Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le soluzioni alternative, per il traffico dei veicoli, da adottare a seguito della chiusura totale del Ponte di San Nicolò, sito sulla Strada Provinciale 10, nella Provincia di Piacenza, a firma del consigliere Rancan.

Risponde l’assessore Donini.

Do la parola al consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Si pone un problema particolare e importante che riguarda la Provincia di Piacenza. Si rileva che il ponte di Trebbia, che collega Piacenza a San Nicolò, dovrà essere chiuso per quattro mesi per ultimare i lavori necessari alla manutenzione del ponte stesso.

A parte la questione della Provincia di Piacenza, che ha emesso il bando senza sentire gli amministratori locali, qui vi è una problematica, rilevata anche dal sindaco di Rottofreno (mi stupisce che il sindaco di Piacenza non l’abbia rilevata), ossia quella del collegamento diretto interrotto tra Piacenza e San Nicolò. È vero, vi è il ponte Paladini, un ponte di recente costruzione, qualche chilometro più avanti, però, stando a rilevazioni molto approssimative, non realistiche, perché fatte alle 10.30 del mattino confrontando i due percorsi, bisogna rilevare che, se il ponte di Trebbia venisse chiuso, tutto il traffico verrebbe congestionato nel centro di San Nicolò, soprattutto per chi si sposta da Castel San Giovanni verso Piacenza o anche Comuni intermedi.

Cosa succede? Succede che utenti piuttosto che lavoratori piuttosto che commercianti piuttosto che aziende e imprese si troveranno ad affrontare un problema, ossia quello di vedere bloccato il passaggio diretto tra Piacenza e San Nicolò. Quali possono essere le soluzioni? La prima soluzione cui si era pensato era la costruzione di un ponte Bailey tra Piacenza e San Nicolò, per ovviare alla chiusura totale del ponte, e una collaborazione del Genio Pontieri, presente a Piacenza, attuando un confronto anche con il Ministero dell’interno, che il sindaco di Rottofreno ha aperto proprio ieri, parlando anche attraverso la Prefettura di Piacenza. Questa potrebbe essere una soluzione.

In alternativa, si potrebbe pensare anche alla costruzione di un guado provvisorio, come avvenuto, per esempio, quando venne chiuso il ponte del Po tra Piacenza e San Rocco, per poi riuscire a transitare in quel tratto di strada; un guado provvisorio che ha visto anche la partecipazione e la presa di posizione da parte di imprenditori che si sono resi disponibili a finanziare quest’opera. Ovviamente, credo che il pubblico prima debba fare la sua parte piuttosto che far mettere subito dei soldi a degli imprenditori.

Oltre a queste due soluzioni, per risolvere o diminuire i disagi derivanti da questa situazione, si potrebbe pensare all’istituzione di fermate aggiuntive tra Piacenza e Castel San Giovanni, dove sono già presenti stazioni ferroviarie e dove bisognerebbe far fermare – detto in termini da profano – i treni per poter consentire una maggiore fruizione del territorio anche attraverso il treno. Inoltre, si potrebbe pensare a un accordo con SATAP, l’azienda che gestisce l’autostrada in quel percorso, per ottenere il percorso gratuito, soprattutto per i residenti nel raggio di 30 chilometri, tra Piacenza ovest e il casello di Castel San Giovanni. Anche questo era già stato fatto in occasione della chiusura del ponte del Po, quando ci fu quel dannoso problema nel Comune di Piacenza.

Oltretutto, queste soluzioni, soprattutto quella del guado piuttosto che del ponte Bailey, si renderebbero necessarie, oltre che per gli utenti, anche per la sicurezza. Quando vi sono problemi imminenti e ogni minuto può essere utile per salvare la vita di una persona, è necessario che il collegamento sia il più veloce possibile. Pertanto, mi sono permesso di chiedere alla Giunta di partecipare a un tavolo, quello che è già stato istituito e che verrà continuamente riconvocato nei prossimi mesi, chiesto anche dal sindaco di Rottofreno, per far sì che si possa monitorare e continuare ad intervenire su una problematica che il territorio piacentino sente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

La parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, grazie consigliere.

Intanto, i costi. L’opera costa 3 ,5 milioni e la Regione Emilia-Romagna contribuisce per 1,8 milioni, quindi abbiamo un impegno diretto sulla manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Trebbia. Questa convenzione prevedeva la durata di cinque anni, relativamente alle fasi progettuali, realizzative e di collaudo delle opere.

I tempi hanno subito uno slittamento in avanti, a causa di molteplici fattori, li richiamo velocemente: innanzitutto è stato proposto un rinvio della fase realizzativa dell’intervento per evitare disagi su un’arteria viabilistica di primaria importanza durante il periodo dell’Expo di Milano 2015. Successivamente, la Provincia ha ricevuto una richiesta da parte di Telecom riguardo la necessità di considerare un’ulteriore interferenza con i sottoservizi per il potenziamento della fibra ottica, comportando un ulteriore e giustificato slittamento dell’approvazione del progetto esecutivo.

Oggi, però, ultimate tali operazioni, la Provincia ha approvato il progetto definitivo esecutivo a fine gennaio 2017, procedendo conseguentemente alla pubblicazione del bando di gara. La nuova scansione temporale prevede quindi l’aggiudicazione e consegna dei lavori entro maggio 2017, il termine dei lavori entro maggio 2018 e il collaudo nel settembre del 2018.

Alla luce della citata nuova scansione temporale, si provvederà formalmente alla concessione della nuova proroga, entro marzo 2017, scadenza dell’attuale convenzione. In relazione alle soluzioni alternative di cui lei ha fatto traccia, per il traffico veicolare da prevedere nei mesi di chiusura del ponte, la informo che in data 3 febbraio 2017, proprio in questi giorni, si è tenuto, nella sede della Provincia di Piacenza, il primo incontro del Tavolo di coordinamento per i lavori di adeguamento funzionale del ponte, a cui hanno partecipato il presidente Francesco Rollero, la consigliera Patrizia Calza, i tecnici della Provincia, insieme ai sindaci dei Comuni di Piacenza, Rottofreno e Calendasco.

Dalla prima disamina effettuata è stata ritenuta non praticabile l’ipotesi di un eventuale ponte Bailey, in considerazione del costo particolarmente elevato e della complessità tecnica attuativa. È stato quindi convenuto di orientare i lavori del tavolo tecnico, che in tale sede si è deciso di costituire, verso ipotesi più semplici, attraverso guadi nell’alveo, in merito ai quali il gruppo di lavoro dovrà valutare le condizioni di fattibilità e i conseguenti costi.

In relazione poi al trasporto ferroviario, occorre considerare che ad oggi, nelle stazioni di Rottofreno, Sarmato e San Nicolò, fanno servizio sette coppie di treni, con un movimento passeggeri non ingente: sono venti a San Nicolò, dieci a Rottofreno e Sarmato.

Per le stesse stazioni passano senza svolgere servizio altre sette coppie di treni, che fermano a Castel San Giovanni e a Piacenza. Intendiamo quindi aprire un tavolo, nelle prossime settimane, con la Provincia di Piacenza, RFI e Trenitalia per compiere uno studio riguardo alla possibilità di prevedere fermate aggiuntive durante i mesi di cantieramento. Va sempre tenuto in considerazione che ogni fermata aggiuntiva comporta però due o tre minuti in più sui tempi di percorrenza, impattando sul mantenimento delle coincidenze a Piacenza e a Voghera, quindi si dovrà approfondire questo tema, in confronto con questi dati. Si auspica quindi la partecipazione al tavolo tecnico sopracitato, sia da parte della Regione, che da parte di RFI e Trenitalia.

Anche per quel che riguarda la possibilità di rendere gratuita l’autostrada A21 si valuterà l’opportunità di coinvolgere al Tavolo tecnico anche SATAP, gestore ovviamente dell’infrastruttura autostradale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola per la replica al consigliere Rancan. Ha due minuti.

 

RANCAN: Grazie, assessore, per le risposte, anche per quelli che sono stati dei dettagli tecnici. Come diceva lei giustamente, il 3 febbraio si sono riuniti in Provincia i soggetti coinvolti. Posso accogliere favorevolmente l’istituzione di un Tavolo con il territorio, da parte della Regione, soprattutto per quanto riguarda le fermate intermedie, per parlare di fermate intermedie, per l’apertura che vi è stata da parte della Giunta in questo senso e anche per quanto riguarda la volontà di aprire un dialogo con SATAP per rendere gratuito il tratto Piacenza-Castel San Giovanni.

Vi chiedo quindi di portare avanti questa istanze, che sono importantissime, per quei territori, di portare avanti e quindi di seguire l’ipotesi di un guado (anche rispetto al tavolo tecnico quindi, invito a parlare anche del guado), perché tutte queste problematiche sono da inglobare in un discorso importante per tutti quegli utenti, aziende, imprese e commercianti, che altrimenti si troverebbero tagliati fuori da un discorso di comunicazione Piacenza-Ponte Trebbia-San Nicolò.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

Procediamo quindi con l’ordine del giorno e i progetti di legge.

 

OGGETTO 3795

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all'Associazione 'Vanguard Initiative for new growth through smart specialization'» (53)

(Relazione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 3795/1 oggetto 4040 - Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Progetto di legge d’iniziativa della Giunta oggetto n. 3795, licenziato dalla Commissione cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità nella seduta del 26 gennaio 2017. Il progetto di legge è composto da sei articoli; il relatore della Commissione è il consigliere Massimo Iotti, che ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Gli do subito la parola. Ha a disposizione venti minuti.

 

IOTTI, relatore: Grazie, presidente.

Vado brevemente all’illustrazione, sicuramente non occupando i venti minuti, anche perché abbiamo già avuto in Commissione occasione di discuterne.

La proposta di legge in oggetto riguarda l’adesione alla costituzione di un’associazione per un’iniziativa che già dal 2013 opera a livello europeo come rete. Le reti europee sono importanti, proprio per accrescere i ruoli tra le Regioni. Inizialmente raggruppava Regioni del nord Europa, ma in fase iniziale anche la Lombardia in Italia, e quindi l’Emilia-Romagna.

Da questo punto di vista, la proposta tende quindi a costituire ed istituzionalizzare in un certo modo questa rete, dando una veste giuridica, sulla base del diritto della nazione belga, perché si costituirà proprio nella sede di Bruxelles.

Brevemente, quindi, dal 2013 l’evoluzione ha portato alla costituzione di una Carta ufficiale che ha avuto sede appunto a Milano. Successivamente si è sviluppata l’attività della rete Vanguard. Oggi la proposta, ripeto, è di diventare un’associazione proprio per seguire quelle che sono le strategie europee in termini di cosiddetta strategia Smart S3, per proporre e andare nella direzione di aderire alle linee più significative attraverso la programmazione europea.

Di cosa si occupa? Essenzialmente di sinergie tra specializzazioni regionali e quelle che sono priorità nazionali ed europee, proprio per la ricerca diretta di nuovi settori anche di investimento, con l’idea di cercare di mettere insieme e far collaborare i player industriali, spostando l’attenzione quindi direttamente dalle strategie all’allineamento degli investimenti correlati; sviluppare progetti che possono essere alla fine finanziati e gestiti direttamente dall’industria.

Il progetto di legge quindi ha un carattere altamente strategico, che si colloca in prospettiva sicuramente in quella fase che ormai prende corpo, che sarà assolutamente importante per la nostra Regione e per la nuova programmazione dei fondi europei a partire dal 2020.

Da questo punto di vista, credo che si possa fotografare l’interesse proprio rivolto alle grandi imprese, ma anche a tutto quello che riguarda il mondo delle piccole e medie imprese, che sono inserite in quella catena di valore che si costituisce in quella manifattura avanzata e innovativa che appunto, nella strategia S3 trova pieno contenuto e piena condivisione.

Sto sintetizzando, ma proprio per far capire l’interesse dell’iniziativa, si tratterà appunto di mettere al centro dell’attenzione la ricerca su nuove tecnologie tramite dimostratori industriali, quindi anche tramite la realizzazione di prototipi importanti, appunto, ai fini della ricerca.

In questo progetto, la Regione Emilia-Romagna impegnerà ASTER, che è la sua società dedicata, in collaborazione stretta con la rete di alta tecnologia delle imprese già presente nella nostra Regione.

Da questo punto di vista sono coinvolte già ora, ma naturalmente dovrà essere incentivato il ruolo delle Università, in particolare l’Università di Bologna è impegnata già in progetti sulla stampa 3D, sulla bioeconomia e sul settore altamente innovativo delle nanotecnologie, il CNR e altre industrie con laboratori di ricerca.

Semplificando ancora di più, la fase, appunto, che andiamo a costituire è quella di mettere insieme in questa associazione le trenta Regioni più avanzate d’Europa, con il fine, appunto, di andare a concretizzare questo lavoro in un’associazione che avrà – poi richiamo brevemente gli articoli di legge – come suo scopo appunto avere soci fondatori e nessuna finalità di lucro, che va letta nell’utilizzo delle sole risorse disponibili a fini istituzionali, garantendo quindi autonomia patrimoniale, affidata ai soci che ci saranno. L’articolo di legge impegna la Regione per un massimo di 25.000 euro l’anno, che naturalmente serve a dare quel minimo di operatività a quello che si vuole andare a costituire.

Richiamo un passaggio che in Commissione aveva posto l’attenzione su alcune delle sue attività, in particolare sulla ricerca energetica off-shore. È stato confermato, ma intendo ribadirlo qua, che il nostro interesse si dovrà concentrare nell’ambito delle risorse rinnovabili, quindi dell’evoluzione del settore oli e gas. Questo permetterà, in questo modo, di fare ricerca su un’auspicata riconversione verso quelle che sono le opportunità delle piattaforme sulle energie rinnovabili. Da questo punto di vista, pur nell’ambito di una relazione tra le Regioni europee, l’attività si concentrerà in questa direzione, e da questo punto di vista, ripeto, sono stati dati tutti i dettagli e gli approfondimenti anche da parte degli uffici.

Come detto, sono sei gli articoli di legge. Non ci sono particolari note da evidenziare, se non quelle dette. Credo che il vantaggio, lo riprendo, sia proprio quello di pensare ad un soggetto che si va a costituire in forma stabile e non temporanea e che guarda attentamente alla possibilità di incrociare le esigenze delle grandi imprese con quell’alta ricerca e innovazione tecnologica che ci può permettere appunto dalle prossime programmazioni di essere alla pari con le Regioni europee più innovate a livello industriale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Iotti.

Apriamo la discussione generale.

Vi informo che è stato presentato un ordine del giorno su questo oggetto, a firma del consigliere Bertani, che credo abbiate già avuto.

È aperta quindi la discussione generale sul progetto di legge.

Prego, consigliere Bertani. A lei la parola.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Come già anticipato in Commissione, effettivamente oltre all’interesse per il fatto che è sicuramente positivo scambiare esperienze e fare ricerca insieme alle Regioni avanzate, quando abbiamo visto i filoni di ricerca della Vanguard Initiative nei pilot project, abbiamo evidenziato che uno di questi filoni di ricerca è applicazioni energetiche in ambienti ostili, titolato Energy Offshore. All’interno dei vari obiettivi si parla della creazione di una nuova, innovata catena del valore europea, nei settori oli and gas offshore, oli and gas non convenzionali, energie rinnovabili marine e di psi mining. Quindi, all’interno di questo filone di ricerca, ci sono alcuni aspetti che evidenziammo in Commissione. Non sono coincidenti con gli indirizzi che anche la Regione Emilia-Romagna sta prendendo nella discussione, ad esempio, del Piano energetico regionale che si sta facendo in questi giorni in Commissione, dove è chiaro e netto il superamento dell’utilizzo delle energie fossili, quindi dell’investimento in energia fossili.

Quello che noi avevamo evidenziato in Commissione, in parte su questo siamo stati rassicurati, però da qui l’obiettivo di questo ordine del giorno, è di mettere il punto sul fatto che se noi partecipiamo a questo filone di ricerca, lo facciamo perché siamo interessati alla riconversione di quel tipo di industria.

Noi abbiamo delle eccellenze riguardo a questi settori, che però si trovano in crisi. Su questa crisi discutemmo ampiamente quando fu il tempo del referendum sulle trivelle, su questo ci trovammo divisi. Dicemmo: badate che il settore non va in crisi se vince il referendum, ma va in crisi comunque, perché deve esserci una riconversione. Quel settore non ha un futuro a lungo termine, quindi nel breve e medio termine bisogna pensare ad una riconversione.

Purtroppo avevamo ragione. Il referendum non è passato, ma la crisi del settore c’è e si sente forte, tanto che nel ravennate ci sono effettivamente grossi problemi.

Se quindi vogliamo investire in ricerca in questo settore, noi siamo interessati, ma siamo interessati alla riconversione, cioè quelle piattaforme vanno pensate come sviluppo di energie rinnovabili, non con ulteriori nuove concessioni. Se quindi ci concentriamo su questo ambito di ricerca, noi siamo favorevoli perché quelle capacità vanno riconvertite e quelle capacità vanno utilizzate per studiare come riutilizzare le piattaforme, quindi potrebbero essere piattaforme per installare nuove forme di energie rinnovabili, oppure si possono studiare come riutilizzare quei materiali perché un altro dei temi sarà il fine vita delle piattaforme, cosa farne a fine vita, quindi se vanno smontate, riportate a terra e riutilizzati i materiali; oppure, ci sono studi riguardo alla creazione di REEF artificiali, però anche qui ci sono aspetti ambientali molto importanti. Se la ricerca va in questa direzione, il nostro parere è sicuramente positivo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ho altri iscritti in discussione generale su questo argomento. Se non ci sono altri iscritti, procediamo. Chiudo la discussione generale. Chiedo se c’è l’eventuale replica del relatore di maggioranza.

Chiede di parlare il consigliere Iotti. Prego.

 

IOTTI: Intervengo in replica e dichiarazione di voto, così unifichiamo anche i tempi.

Referendum a parte, credo che si possa convenire, ma era già stato anche detto in Commissione, sostanzialmente l’ordine del giorno presentato dal collega Bertani viene condiviso. Penso che già fosse nelle intenzioni, ma in questo modo andiamo a chiarire definitivamente che lo scopo è proprio quello di andare verso una ricerca delle energie rinnovabili.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Iotti.

Prima di procedere con la discussione sugli articoli, quindi al voto dei singoli articoli, nomino scrutatori i consiglieri Cardinali, Serri, Bertani.

Art.1.

Discussione generale Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 1 è approvato.

Art. 2.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 2 è approvato.

Art. 3.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 3 è approvato.

Art. 4.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 4 è approvato.

Art. 5.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 5 è approvato.

Art. 6.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 6 è approvato.

Ora dichiarazione di voto sull’intero progetto di legge d’iniziativa della Giunta e anche sull’ordine del giorno 3795/1. Ci sono iscritti? No, non ci sono iscritti. Allora, procediamo direttamente alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3795/1 (oggetto 4040) a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 3795/1 (oggetto 4040) è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 3795, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

25

Contrari

 

--

Astenuti

 

10

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo approvata la legge riguardante «Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’Associazione ‘Vanguard Initiative for new growth through smart specialization’».

 

OGGETTO 2668

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Esenzione dal pagamento dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP), per le nuove iniziative imprenditoriali intraprese nell'anno 2017, per il periodo d'imposta di inizio dell'attività e per i quattro anni successivi". A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2668/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo, quindi, con l’oggetto 2668: Progetto di legge d’iniziativa dei Consiglieri recante: “Esenzione dal pagamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP), per le nuove iniziative imprenditoriali intraprese nell’anno 2017, per il periodo d’imposta di inizio dell’attività e per i quattro anni successivi”, a firma dei consiglieri Bignami e Aimi.

Il testo n. 2/2017 è stato licenziato dalla Commissione “Bilancio Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 24 gennaio 2017, con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da quattro articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Galeazzo Bignami, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Sul presente progetto di legge insiste un ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, a firma del consigliere Poli.

Prego, la parola al relatore della Commissione, consigliere Galeazzo Bignami, che ha a disposizione venti minuti.

 

BIGNAMI, relatore: Grazie, presidente.

In realtà, già in Commissione abbiamo analizzato il testo di legge e la maggioranza ha illustrato le argomentazioni per le quali, come lei ha già preannunciato anche rispetto alla trattazione stessa, verosimilmente vi sarà un non passaggio all’esame dell’articolato, ragion per cui succintamente vado a descrivere i contenuti di questo progetto di legge.

Riteniamo che tale progetto abbia una finalità assolutamente imprescindibile per chi voglia sostenere le attività imprenditoriali, artigianali e commerciali che operano sul territorio, ovvero quella di andare ad agire sulle leve fiscali, l’IRAP prima fra tutte, in quanto è quella che maggiormente può comportare un alleviamento del carico che colpisce chi oggi dà del lavoro, che conseguentemente a nostro modo di vedere dovrebbe essere sostenuto e agevolato nella possibilità di distribuire forme di sostegno e di ricchezza – del resto, non ci trovo niente di male per quanto possa essere considerato tale uno stipendio medio a un dipendente di un’azienda o di un’attività anche artigianale – e potrebbe trovare da parte della Regione una concreta azione di effettiva condivisione nella valutazione positiva di questo progetto di legge.

Sappiamo già qual è l’orientamento a maggioranza, pertanto rassegno al consigliere del PD che interverrà in merito al progetto di legge le argomentazioni per illustrare le ragioni per le quali quello che dovrebbe essere, a nostro modo di vedere, un punto di riferimento essenziale per l’azione di questa Assemblea non possa essere, invece, accolto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

È aperta la discussione generale. Prego, do la parola al consigliere Sabattini.

 

SABATTINI: Grazie, presidente.

Abbiamo già esaminato in Commissione il progetto di legge in oggetto presentato dal consigliere Bignami, per cui intendo ribadire qui in aula per sommi capi le argomentazioni che ci portano a non sostenerlo.

Con riferimento alle finalità, posso confermare che, da un certo punto di vista, esse sono assolutamente corrette, fino a un punto però, che sarebbe interessante poter sviscerare in un dibattito assembleare, ma che porterebbe via troppo tempo, e cioè se alla luce dei tempi che stiamo vivendo ancora la sola politica di abbassamento delle imposte possa essere il miglior risultato per creare effettivamente valore.

Il mercato con il quale ci stiamo confrontando oggi e con il quale ci confrontiamo ormai da anni, che ha visto nel tempo una consistente messa in pratica di politiche di questa natura, non sempre ha conseguito i risultati sperati. Quindi, per quanto la finalità sia assolutamente condivisibile relativamente alla creazione di nuovo valore per la nostra regione, alle nuove opportunità di lavoro e agli insediamenti produttivi, dal punto di vista pratico e tecnico si riscontrano alcune difficoltà, tra cui sicuramente la più evidente è quella che la normativa fiscale relativa all’IRAP vincola la possibilità di agire sulle aliquote, per cui se si andasse ad abbassarle occorrerebbe necessariamente anestetizzare anche l’addizionale regionale sull’IRPEF.

Voi sapete che oggi la Regione Emilia-Romagna ha un’aliquota progressiva di addizionale sull’IRPEF che vede nelle fasce più basse di reddito un’addizionale più bassa, che cresce man mano con l’aumentare del reddito, secondo scaglioni ben precisi. Ebbene, se si portasse avanti un’operazione di questo genere, sarebbe necessario uniformare l’addizionale IRPEF allo 0,5 per cento, il che comporterebbe, secondo le simulazioni che abbiamo compiuto, un aumento nelle fasce di reddito più basse dallo 0,1 allo 0,35 per cento e, di conseguenza, un effetto dal punto di vista fiscale che porterebbe le fasce di reddito più basse a pagare un’aliquota più alta e le fasce di reddito più alte a pagarne una più bassa.

Sapete, inoltre, che l’IRAP finanzia gran parte delle risorse destinate al servizio sanitario regionale. Peraltro, la norma fiscale prevede che una diminuzione delle aliquote e, dunque, una diminuzione delle entrate debba essere completamente a carico del bilancio regionale. E non è molto lontana nel tempo l’importante discussione che abbiamo sviluppato sulla legge finanziaria regionale, che ha ulteriormente evidenziato quanto sempre più il bilancio regionale sia affetto da gravi rigidità di spesa. Chiaramente, un’operazione di diminuzione delle entrate anche di questa entità, seppur non possa essere simulata nel suo complesso, in quanto occorrerebbe stimare le risorse che deriverebbero dalle nuove iniziative produttive nel 2017 e gli effetti progressivi negli anni futuri, non avrebbe dal punto di vista numerico per ogni singola iniziativa un peso determinante, di contro, però, rischierebbe di generare un effetto recessivo nel complesso del bilancio regionale.

D’altra parte, in materia di iniziative per il sostegno alla nuova imprenditoria la Regione non è certo all’anno zero. Ricordo che vigono diverse iniziative legislative che in vario modo vanno a incidere su questa tematica, quali ad esempio la legge sull’attrattività, il Patto per il lavoro, le iniziative e i finanziamenti a favore delle start-up innovative.

Chiudo ricordando che la base imponibile relativa all’imposta regionale sulle attività produttive negli ultimi anni è stata varie volte modificata ed ha riallineato, a mio giudizio, alcune delle sue storture, rendendo ad esempio deducibili le spese per il personale, che era una di quelle storture maggiormente evidenziate su questa tipologia di tributo. Senza dimenticare che normalmente nella prima fase di investimento e di creazione delle nuove imprese con queste modifiche anche dal punto di vista delle detrazioni l’effetto complessivo dell’IRAP sul reddito, considerando che i redditi iniziali mediamente non sono estremamente elevati, ha un’incidenza diretta assolutamente non determinante.

Per l’insieme di queste ragioni, in primis quella che ho provato a sottolineare inizialmente, ovvero la difficoltà di operare modifiche fiscali, generata dalle normative vigenti che vincolano l’operatività fiscale delle Regioni, riteniamo che questo progetto di legge non possa essere approvato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sabattini.

Non ho altri iscritti in discussione generale. Nessun iscritto.

Chiedo al relatore consigliere Bignami se vuole replicare. No.

Procediamo con le dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno di “Non passaggio all’esame degli articoli”. Cinque minuti per Gruppo. Ci sono dichiarazioni di voto? Se non ci sono, si passa direttamente alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 2668/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 2668/1 è approvato.

 

OGGETTO 2845

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: "Modifica della Legge Regionale 23 dicembre 2011 n. 23 "Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell'ambiente"". A firma del Consigliere: Bignami

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2845/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 4041 - Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 2845: Progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri recante: “Modifica della Legge Regionale 23 dicembre 2011 n. 23 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente””, a firma del consigliere Bignami.

Il testo n. 3/2017 è stato licenziato dalla Commissione “Bilancio Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 24 gennaio 2017, con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 3 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Galeazzo Bignami, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

È stata abbinata a questo oggetto una risoluzione a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Sullo stesso progetto di legge insiste un ordine del giorno di “Non passaggio all’esame degli articoli”, a firma del consigliere Poli.

Invito a svolgere la relazione della Commissione. Prego, consigliere Bignami. Ha venti minuti.

 

BIGNAMI, relatore: Grazie, presidente.

Il presente progetto di legge, che evidentemente ha una funzione di evidenza politica rispetto alle criticità implicite a un sistema organizzato di ATERSIR e delle ricadute sulle articolazioni territoriali che la medesima agenzia conosce, risponde alla finalità precipua di evidenziare quelle che, a nostro modo di vedere, come abbiamo già fatto presente sempre all’assessore Gazzolo, sono tutt’altro che potenziali situazioni di conflitto di interesse nelle quali si trovano diversi Comuni, i quali dovrebbero agire, come accade in altre parti d’Italia, da controllori e da mitigatori della tariffazione sul servizio idrico integrato e sulla raccolta dei rifiuti, che invece nel nostro territorio viene gestito con una struttura che ricorda, senza adesso voler scomodare una mitologia, una sorta di Giano bifronte.

Abbiamo, da un lato, i Comuni che dovrebbero agire quali controllori del soggetto gestore e, dall’altro, i Comuni stessi che nel contempo si trovano a essere soci del medesimo soggetto gestore, determinando così quel conflitto di interesse per il quale se, da un lato, i Comuni dovrebbero agire per comprimere le tariffe portando a una, per quanto possibile, marginalizzazione del profitto che i soggetti gestori attuano, dall’altro lato in ragione dei dividendi che si trovano a ottenere quali soci di quegli stessi soggetti gestori cercano di incrementare la marginalizzazione del profitto, evidentemente a danno dell’economia dell’utente, il quale, invece che essere tutelato, sempre in via ipotetica, dall’Amministrazione locale, si trova esposto a un interesse della medesima a tenere, invece, più elevato il costo delle tariffe.

Badate, parliamo di tariffe, non di tasse né di imposte, giacché in questo caso noi abbiamo alla base del rapporto sottostante e sussistente fra l’utente e il soggetto gestore un rapporto di corrispettività. Infatti, le singole voci che dovrebbero comporre la tariffazione vengono elaborate secondo una delibera, che ATERSIR stesso realizza, per la quale i segmenti sommati assieme danno la somma totale della tariffa, che poi ritroviamo nella fatidica bolletta.

Aggiungo, peraltro, che questa Assemblea legislativa ha introdotto alcune voci, come quella della perequazione o del fondo di garanzia per i Comuni virtuosi che possono realizzare un raggiungimento – in realtà irraggiungibile per tanti di essi – nella qualità della raccolta differenziata, fra le quali anche alcune voci di prelievo che non si potrebbero in realtà introdurre, essendo questa materia assegnata a un testo di legge di livello nazionale (un DPR, se non ricordo male), che dovrebbe teoricamente essere il perimetro entro cui le leggi regionali possono muoversi nella composizione della tariffa. Ebbene, con questo intervento la Regione stessa va a realizzare un incremento delle singole voci, determinando una dilatazione dei costi per gli utenti.

Questo è solo uno dei versanti del conflitto di interesse che questo progetto di legge vorrebbe provare a rimuovere. Infatti, ve n’è un altro, a mio giudizio non meno invasivo, in ragione del quale i Comuni spesso si trovano a contrattare con sé stessi rispetto a contratti di servizio, quali ad esempio il servizio di spazzamento, la raccolta differenziata, la raccolta dei rifiuti e quant’altro, tali per cui, invece che giocare a un massimo ribasso, evidentemente, nella trattativa con il soggetto gestore, tendono a realizzare, nell’ambito dell’assegnazione stessa, una distorsione, almeno anche in questo caso potenziale, in ragione della quale si potrebbe rendere ancor più profittevole per il soggetto gestore l’assegnazione di un contratto che magari si potrebbe riuscire a ridurre nei costi.

Parlo di numeri, così forse rendiamo più evidente ciò di cui vado disquisendo. Il Comune di Bologna – parlo del capoluogo regionale – affida ogni anno ad Hera un contratto di servizio per un valore complessivo di 74.500.000 euro circa, in incremento costante, e nessuno ci può oggi effettivamente dire che quel contratto di servizio trovi una piena corrispettività. Non sicuramente ce lo possono dire i PEF, su cui tra l’altro è scesa, in nome di una malintesa concezione del principio di trasparenza, una sorta di oscuramento da parte della Giunta, che, con una delibera, ha vietato la diffusione dei PEF stessi, il che credo sia gravemente lesivo di quel principio di democrazia e di accesso diretto che invece altri dicono di voler sostenere con un effetto che reputo non distorsivo, ma assolutamente voluto dalla Giunta, per i quali i Comuni non riescono più a capire se effettivamente ciò che pagano in ragione dei PEF stessi elaborati da ATERSIR è effettivamente quello che dovrebbero pagare, perché, mancando una visione comparativa rispetto ai costi sostenuti dalle altre Amministrazioni, evidentemente manca un termine di paragone che renda possibile una valutazione delle stime redatte in PEF.

Quindi, in una situazione di totale torbidità, voglio essere galantuomo nell’usare questa espressione, abbiamo un primo conflitto di interesse, che è appunto generato dalla mancata, spero io, solo potenziale volontà dell’ente di andare a contenere i costi dei vari affidamenti svolti in favore del soggetto gestore, ma torna appunto anche l’altro.

Pensiamo che sempre il Comune capoluogo ottiene nei dividendi della società di cui parlavo prima, vale a dire Hera, utili per circa 10.200.000 euro, un dato tutt’altro che irrilevante se si considera che quei dividendi altro non sono in larga parte che la capacità di drenare le risorse dalle tasche dei cittadini, cittadini che invece dovrebbero essere proprio dal Comune tutelati in ordine al contenimento delle tariffe.

È ovvio che questo grumo, perché diversamente non saprei come definirlo, di sovrapposizione di interessi, che per carità non avrà niente di illecito sotto un profilo strettamente penale, ma certamente è inopportuno sotto il punto di vista di sommatoria complessiva delle posizioni soggettive in gioco, determina un rischio sensibile di lesione delle posizioni dei cittadini stessi, i quali, a nostro modo di vedere, si trovano esposti alla possibilità di subire delle tariffazioni del tutto disomogenee e dissonanti rispetto a quelle che dovrebbero essere, invece, le effettive capacità dei servizi che si svolgono sul territorio di andare a recuperare quelle stesse risorse. Lo dico anche perché credo che sia sotto gli occhi di tutti il fatto che vi sia, da parte di tutti i soggetti gestori, una difficoltà nel mantenere i livelli di qualità e di standard rispetto a quel servizio che dovrebbero garantire, non ultimo d’altronde il fatto che la Regione Emilia-Romagna non è sicuramente nel podio delle regioni più virtuose in ordine a raccolta differenziata, stante proprio la difficoltà dell’ente e del soggetto gestore ad attuare quelle politiche di differenziazione.

Su questo insiste anche il progetto di legge, perché a nostro modo di vedere è quantomeno singolare che i cittadini siano chiamati a pagare di più per svolgere un lavoro che, in realtà, dovrebbe svolgere il soggetto gestore. È un paradosso da socialismo reale quello in ragione del quale i cittadini lavorano per il soggetto gestore e lavorando per il soggetto gestore pagano il soggetto gestore per il lavoro che essi stessi fanno. Devo dire che la cosa parrebbe quasi kafkiana, se non fossimo appunto in Emilia-Romagna, perché il fatto che i cittadini stessi debbono svolgere la differenziata, conferendo i rifiuti in maniera differenziata, per consentire il trattamento differenziato al soggetto gestore e che per fare tutto ciò, invece che avere uno sconto, come capita più o meno in tutte le regioni d’Italia, debbano pagare di più perché la differenziata, per qualche strana ragione, costa di più al soggetto gestore, credo che davvero sia la dimostrazione di come i sintomi di un conflitto di interesse siano tutt’altro che latenti e tutt’altro che marginali.

In questo contesto, quindi, si inserisce il progetto di legge rispetto al quale certo non facciamo affidamento sulla volontà della maggioranza di porre una chiarezza che, a nostro modo di vedere, è invece arrivata a un punto di ineludibilità, ma al contempo dobbiamo anche rilevare come, a nostro modo di vedere, questa forma di comportamenti dovrebbe essere oggetto di valutazione anche da parte di altri soggetti che, invece, come sempre, dormono sonni tranquilli consapevoli che non bisogna disturbare il manovratore.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

È aperta la discussione generale congiunta sia sull’oggetto 2845 che sulla risoluzione oggetto 4041, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Non ho nessun consigliere prenotato. Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Anche in Commissione avevamo sollevato l’interesse per questo progetto di legge, perché vari temi toccati sono temi importanti e che ATERSIR piuttosto che risolvere probabilmente complica. Da inizio legislatura ci viene detto che ATERSIR è importante, ma non ha risorse sufficienti e verrà potenziato, ma sinceramente noi il potenziamento delle attività di ATERSIR non l’abbiamo visto, tanto che in tantissimi Comuni della regione siamo ancora in proroga della proroga della proroga del servizio della gestione dei rifiuti. Questo è un tema importante che va risolto, tanto che qualcuno ha scritto ad ATERSIR dicendo che c’è qualcosa che non torna ed è il caso che si cominci a cambiare rotta.

L’altro aspetto è quello della tariffa che i cittadini sono chiamati a pagare per il servizio di igiene urbana, per il servizio rifiuti. Succede che in realtà ATERSIR fa tutti i conteggi secondo quelle delibere, discutendone nei Consigli locali, ma alla fine, come dice il DPR 158/99, chi decide, chi delibera sulla tariffa è il Consiglio comunale.

Sulla base del Piano finanziario, l’ente locale determina la tariffa, fissa la percentuale di crescita annua della tariffa e i tempi di raggiungimento del pieno grado di copertura dei costi nell’arco della fase transitoria. Quindi, i consiglieri comunali e il Consiglio comunale devono avere in mano tutti gli elementi per decidere se la tariffa che faranno pagare ai loro cittadini è consistente con i costi che comporta il servizio. Purtroppo, i Comuni non sono in grado di farlo, la maggior parte dei Comuni, perché ai Comuni viene passata la delibera di ATERSIR, che è uno specchietto riassuntivo, secondo i termini che devono esserci, di quanto costa il servizio voce per voce, compresa quella voce che poi il consigliere Bignami contestava. Questo non è il Piano economico-finanziario.

Il Piano economico-finanziario è composto dal programma degli interventi, dal Piano degli investimenti, dalla specifica dei beni e delle attrezzature, dalle risorse finanziarie necessarie, dal modello gestionale organizzativo, quindi anche da quanti spazzamenti si fanno e dove.

Ci sono Comuni che si sono ritrovati, nel giro di un anno, il costo dello spazzamento aumentato di tre volte senza che fosse aumentato il servizio di spazzamento. Ci sono Comuni che non sono riusciti a capire per quale voce stavano pagando, quindi come vanno a spiegare ai cittadini perché la tariffa è quella?

Noi semplicemente chiediamo nella nostra risoluzione che quando i Comuni sono chiamati a deliberare la TARI abbiano in mano tutti gli elementi per deliberare la TARI. Quindi, devono avere, e deve essere pubblicato sul sito di ATERSIR, il PEF completo di tutti i suoi elementi entro la data in cui i Consigli comunali sono chiamati a prendere tali delibere, altrimenti c’è un vuoto, c’è una nebbia, c’è una torbidità che non si risolve e i cittadini, invece, hanno diritto di conoscere, ma anche i consiglieri comunali quando deliberano hanno diritto di conoscere su che cosa stanno deliberando, perché magari c’è un conteggio che non torna, c’è un conteggio che è contestabile, ci sono Comuni che li hanno contestati e non hanno facoltà di esprimere un parere informato e consapevole su quella delibera.

Noi chiediamo che ATERSIR pubblichi sul sito, entro la data in cui i Comuni sono chiamati a deliberare le tariffe, il PEF completo di modo che si possa assumere una decisione completa e informata. Io ho fatto un accesso agli atti nel corso del 2016. È stato un calvario ottenere qualche dato e tutti i dati non sono riuscito ad ottenerli. Figuratevi cosa può fare un consigliere comunale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ho altri iscritti in discussione generale.

Chiede la parola il consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Di ATERSIR ne abbiamo parlato già dall’insediamento della Giunta, perché un passaggio era contenuto anche nel programma del presidente.

Credo che sarebbe non corretto non rappresentare quelle che sono oggi delle oggettive criticità di questa agenzia, che, come hanno ricordato i colleghi, ha registrato criticità crescenti e merita un rafforzamento che ancora non ha visto il suo completamento, oltre al fatto che anche la legislazione regionale, come ricordava  il collega, ha caricato su ATERSIR nuovi compiti e nuove competenze, senza probabilmente, in modo proporzionale, darle le forze necessarie per poter svolgere tutto al massimo dell’efficienza. Quindi, questo credo che come premessa vada assolutamente riconosciuto. È un impegno che ci siamo presi dall’inizio della legislatura che deve essere perseguito nei tempi più celeri possibili.

Io sono dell’idea che il problema e le difficoltà di ATERSIR non insistono nel modo più assoluto in un potenziale conflitto di interessi degli attori, perché ci terrei a ricordare che questo è uno strumento costruito e fatto dai Comuni, per i Comuni, senza dimenticare le difficoltà e senza tacere le difficoltà che questo sta avendo. Però, sicuramente una delle difficoltà non è il frutto del fatto che all’interno siedono persone che hanno un conflitto di interesse, anche perché poi, anche questo dibattito, e qui ci potremmo perdere un po’ su questo, se da una parte, quando i Comuni sono partecipi di grandi multiutility, il fatto che comunque un Comune all’interno di una multiutility non conta nulla, non serve a nulla starci dentro, dall’altra parte non può essere la motivazione per la quale per il fatto che ci sei dentro sei in un perenne conflitto di interessi.

Andrei un po’ oltre questa discussione, senza dimenticare che oggi la norma prevede che siano i Comuni ad agire su determinati tipi di servizi. Dal punto di vista locale penso soprattutto alla partita dei rifiuti e dall’altra parte a livello nazionale per quello che riguarda l’autorità nazionale per l’energia, il gas e l’idrico e spero, questa è una mia speranza, che all’interno di questa agenzia nazionale finisca anche una regolamentazione finalmente chiara del tema che riguarda i rifiuti. Mi rivolgo a tutta l’Aula e anche ai colleghi, attenzione ad alimentare anche noi, da qui, il fatto che ATERSIR sia una controparte dei Comuni stessi, perché questo elemento del fatto che ATERSIR venga riconosciuta da parte dei Comuni come una controparte fa andare in cortocircuito complessivamente tutto il sistema, seppur nelle difficoltà, anche perché in questa maniera noi non facciamo altro che indebolire il ruolo e le funzioni stesse dell’agenzia, non nella direzione, come credo che vorremmo tutti, che questa migliori la propria efficienza e performabilità nei servizi offerti. Quindi, per quello che riguarda il tema delle incompatibilità, nel progetto di legge questa incompatibilità viene ricercata soltanto per il presidente dell’agenzia.

Anche questa è un’incompatibilità – se restiamo sul terreno delle incompatibilità – assolutamente monca perché le decisioni in ATERSIR sono comunque decisioni collettive (non ci sono cariche strettamente monocratiche, delibere strettamente monocratiche) che dovrebbero investire tutti i membri del Consiglio d’ambito, come tutti i membri dei Consigli locali. Oltre al fatto che, probabilmente, questa norma, nel caso in cui avesse un senso, non sarebbe la legge di ATERSIR che dovremmo andare a normare, ma le norme complessive che riguardano le incompatibilità all’interno degli enti locali.

Per la stessa motivazione che descrivevo prima, anche l’elemento di introduzione di un elemento di controllo dei Comuni su un’agenzia che è di loro stretta emanazione va, secondo noi, ad alimentare una distorsione del dibattito che vede ATERSIR come una controparte da una parte dei gestori, da un’altra parte dei Comuni e in qualche caso anche una controparte della Regione stessa, fermo restando che le competenze, quindi le funzioni della Giunta regionale non stanno in quel campo di funzioni.

Vengo ad alcune affermazioni del consigliere Bignami.

In merito al fatto che la Regione Emilia-Romagna non stia sul podio, come diceva lei, della raccolta differenziata, attenzione anche qui a dare i contorni giusti al tema. Io credo che noi come Regione su questo tema, oltre che per la normativa e per la programmazione che abbiamo fatto sulla gestione complessiva dei rifiuti, credo di poter dire che non siamo secondi a nessuno.

È chiaro che dal punto di vista della valutazione dei numeri occorre mettere insieme anche altri elementi, come il tema dell’assimilazione, che sicuramente modifica, da regione a regione, essendo che non c’è una normativa nazionale che ne determini in modo univoco le possibilità, perché, come sapete, ogni Comune può decidere una qualità di assimilazione diversa del rifiuto urbano e questo ovviamente va a modificare le percentuali complessive di raccolta differenziata, come alla stessa stregua ne fa il paio la valutazione su quella che è la quantità dei rifiuti prodotti pro capite perché si porta dietro le stesse storture della difficoltà di avere un sistema regolamentare che parcellizzi anche questi dati e diventi estremamente complicato fissare dei benchmarking, perché non vi è una normativa nazionale che li fissi.

È per quello che credo che sarebbe assolutamente opportuno che l’autorità nazionale per il gas, l’energia e il servizio idrico assumesse all’interno delle stesse anche un altro pezzo importante dei servizi pubblici locali che è appunto la raccolta dei rifiuti. Per quello che riguarda il tema dei dividendi, e quindi tutta l’argomentazione prima fatta dal collega, anche soltanto dando uno sguardo, anche solo per opera di verità, voi sapete bene tutti che i ricavi principali e gli utili principali all’interno delle multiutility vengono fatti non tanto con la gestione dei rifiuti e del ciclo idrico, ma principalmente con la vendita di energia e di gas. Questo è anche estremamente facile andare a verificarlo prendendo i bilanci delle varie multiutility e non soltanto di quelle che insistono nella nostra regione. Anche quest’associazione del fatto che il singolo amministratore locale provi a dare maggiore priorità rispetto alla puntuale verifica della tariffazione in funzione degli utili generati dalla gestione dei rifiuti, non trova oggettivamente supporti nella realtà. Anche perché, come dicevamo prima, la parcellizzazione delle proprietà sicuramente non incide così tanto da crearne un vantaggio specifico.

Un’ultima cosa, per concludere. A questo punto, credo ci sia una riflessione che dobbiamo provare ad aprire. Il fatto di aver parcellizzato e di aver ridistribuito su ogni singolo Comune la quantità di costi non partendo da una gara del servizio puntuale su ogni singolo Comune ha oggettivamente portato alcune storture. Penso, soprattutto, ai driver di ridistribuzione dei costi comuni, il che ha oggettivamente portato a valori estremamente differenziati, andando, poi, a togliere dalla valutazione complessiva gli elementi di sussidiarietà territoriali che hanno storicamente visto i Comuni della pianura farsi carico dei costi complessivi anche un po’ di più rispetto ai Comuni della montagna.

Mi avvio alla conclusione, presidente.

Come ho detto altre volte, è chiaramente complicato prendere una posizione su un ordine del giorno presentato direttamente in aula, senza una verifica puntuale delle possibilità, sia pratiche che tecniche, dell’attività. Onestamente, non ho la possibilità, rispetto a un ordine del giorno presentato due minuti prima dell’inizio del mio intervento, di procedere con verifiche tecniche, nel caso in cui le decisioni che stiamo prendendo confliggano con alcuni elementi strutturali, normativi o procedurali di un’agenzia che non rappresenta – come ricordavo all’inizio – la Regione, ma rappresenta tutti i Comuni.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sabattini.

Ci sono altri interventi in discussione generale?

Chiede la parola il consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Torno un attimo sul tema della disponibilità dei dati. Mi accontento anche, consigliere Sabattini, di una sua affermazione. Siccome la verifica tecnica – non c’è problema – non è possibile farla, io mi accontenterei di un suo gesto di solidarietà nei confronti dei Comuni che non hanno a disposizione questi dati. Se voi, almeno a voce, diceste che effettivamente il tema c’è, già questo atto di solidarietà potrebbe essere ben visto. Effettivamente, i consiglieri comunali e i Comuni non hanno in mano questi dati. Servirebbe una semplice tabella contenente, Comune per Comune, i pesi della raccolta dell’anno scorso, i costi associati a quella raccolta, i costi sostenuti effettivamente per lo spazzamento, eccetera, di modo che i Comuni possano validare o, eventualmente, rimodulare il tipo di intervento sul proprio Comune. Un Comune che valuta il costo della raccolta troppo alto, insieme al gestore o insieme al soggetto che ha individuato finalmente tramite gara (per fortuna ci sono Comuni che ormai hanno deciso di procedere con gara, e lo faranno, perché non ne potevano più di rinvii) dovrebbe poter contrattare e modulare la raccolta in base ai costi, sapendoli, e in base all’efficacia dell’intervento. Ad oggi, questo per tantissimi Comuni non è possibile. Mi dite che non sapete se questo sia fattibile. Va bene. Allora, riformiamo ATERSIR perché questo sia fattibile.

Un Comune chiamato a deliberare la tariffa ha il dovere e il diritto di avere in mano i dati che governano quella tariffa. Altrimenti, c’è un ente che dovrebbe essere il consulente del Comune, nell’idea, forse, originaria, ma che non diventa consulente del Comune, bensì quello che impone un calcolo fatto da qualche altra parte, di cui il Comune non ha completa contezza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Siamo in discussione generale. Venti minuti per ciascun consigliere. Ci sono altri interventi?

Chiederei al relatore, consigliere Bignami, se vuole replicare, ma non lo vedo in Aula.

Chiede di parlare il consigliere Aimi, prego.

 

AIMI: Solo per comunicare che aveva intenzione di replicare. Sta rientrando. È impegnato in un’intervista Rai. Valuti la Presidenza.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Aimi.

Ci sono altri interventi in discussione generale? Se nel frattempo qualcuno vuole intervenire, sennò c’è la possibilità...

 

(interruzioni)

 

Chiudo la discussione generale.

Consigliere Bargi, mi scusi. Vedo adesso la sua prenotazione. Prego.

 

BARGI: Mi prendo la briga di intrattenere l’aula in attesa del rientro del consigliere Bignami. Ho un piccolo appunto da portare in base alle ultime cose dette dal collega Bertani.

Sul tema di ATERSIR eravamo già intervenuti, anche quando si parlava di economia circolare, della legge del 2015. Proponiamo alcuni emendamenti sulla legge di costituzione dell’ambito unico, proprio per incidere sulla questione dei dati. Per quale motivo? Noi veniamo da un’esperienza personale vissuta, durante gli anni di maggioranza, nel Comune di Sassuolo. Noi ci trovavamo con la tariffa arrivata da ATERSIR da dover applicare ai nostri cittadini, senza poter avere – come diceva prima il collega Bertani – il dettaglio delle parti, se non uno specchietto riassuntivo, senza – ripeto – il dettaglio delle parti della tariffa vera che si andava ad applicare. “Tariffa vera” nel senso che noi, ad esempio, avevamo deciso, come Comune, di gestire autonomamente la riscossione del tributo, cosa che, invece, molti Comuni lasciano direttamente ad aziende multiutility, nel nostro caso a Hera. Noi la gestivamo direttamente.

Che cosa chiedevamo ad ATERSIR? Chiedevamo che ci venisse dato il dettaglio della ripartizione del costo della gestione di riscossione sul nostro Comune perché noi non fruivamo di questo servizio. Quindi, di fatto, era scorretto farcelo pagare. Come sappiamo, in base a leggi nazionali, i costi che riguardano il servizio di raccolta rifiuti devono essere totalmente disposti dall’ente locale sui propri cittadini. Di conseguenza, quella parte di servizio di riscossione noi la mettevamo in tariffa. A nostro avviso, ci sembra di far pagare due volte un servizio ai cittadini.

Abbiamo chiesto più volte questi dettagli. Ci è stato risposto: “Non riusciamo a fare questa ripartizione. Abbiamo il costo complessivo, lo ripartiamo sui Comuni in base al numero di abitanti, all’estensione territoriale, al lavoro che viene fatto su quel Comune, ma non riusciamo a darti il dettaglio preciso”. In realtà, non è che si riesce o non si riesce. I sistemi di allocazione dei costi ci sono, e credo che il consigliere Sabattini li conosca molto meglio di me. Quindi, di fatto, esiste assolutamente un modo per capire quanto viene ripartito per ogni Comune e per conoscere la percentuale della tariffa che il Comune di Sassuolo, in questo caso, pagava per il servizio di riscossione.

Questo è solo un esempio che volevo riportarvi. Di fatto, è un esempio reale che ci è capitato, in merito al quale c’è stata anche un po’ di confusione sui giornali, e che ci aveva visto interessati direttamente.

Un’altra segnalazione della situazione di difficoltà da quando è nato l’ambito ottimale – giusto per ricordarlo, perché in quest’aula ne abbiamo discusso nel 2015 – è quella relativa al servizio idrico e alla gestione dell’acqua da parte dei Comuni, più che altro dell’area montana, che disponevamo direttamente di sorgenti di acqua. Questi Comuni spesso si trovavano ad avere anche una gestione in attivo. Hai la sorgente, cedi, magari, la risorsa idrica ai Comuni vicini e non hai costi, perché comunque viene giù dalla montagna, mediante pompaggio o altro. Quindi, si trovavano ad avere anche gestioni attive. Penso al Comune di Fiumara e ad alcuni Comuni nel modenese e nel bolognese, in particolare. Cos’è successo? Sempre in base a leggi nazionali, per quanto riguardava le Regioni che istituivano l’ambito ottimale unico (nel nostro caso, in Emilia-Romagna, abbiamo fatto un ambito ottimale unico tenuto insieme da questa agenzia, dall’ATERSIR), tutti i Comuni erano tenuti a cedere la gestione del servizio idrico al gestore. ATERSIR intimava, con diverse lettere arrivate in più tempi, a questi Comuni di cedere questa gestione. I Comuni, chiaramente, facevano le barricate. Chiaramente, si parla di Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.

Poi, per varie vicissitudini, si è arrivati fino in Parlamento con un’iniziativa bipartisan e con un emendamento al collegato ambientale nel corso del 2016, se non ricordo male. Si è arrivati al superamento di questa impasse, lasciando la possibilità a questi Comuni di poter gestire, qualora lo vogliano, direttamente il servizio. Giusto per far capire che un ente – come è stato detto dai colleghi d’opposizione che sono intervenuti – che dovrebbe essere, e lo è, di fatto, costituito dai Comuni (veniva ricordato prima anche dal consigliere di maggioranza) e lavorare nell’interesse del Comune, spesso e volentieri – vedete questi due casi – è arrivato più a portare delle difficoltà all’operazione dei Comuni, nel nostro caso specifico sul servizio rifiuti di Sassuolo, probabilmente aggravando anche i costi per i cittadini, quando, in realtà, avrebbe dovuto essere un ente in grado di agevolare.

Di fatto, il problema esiste. Credo che il consigliere Bignami abbia fatto bene a sollevarlo. Nel progetto di legge notiamo anche una certa propensione ad andare incontro all’individuazione dei problemi principali e a trovare una soluzione. Prendiamo per buona l’apertura della maggioranza, però – ne parliamo dall’inizio – ancora non abbiamo visto un intervento vero e proprio sull’agenzia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Consigliere Bignami, mi hanno detto che lei intende replicare. Prego.

 

BIGNAMI: In realtà, le repliche che sono state fornite dalla maggioranza ripropongono le osservazioni già svolte in sede di Commissione. Pertanto, poco si aggiunge al tema complessivo, così come lo avevamo esaminato in sede istruttoria.

Ritengo opportuno, però, al di là del fatto che l’articolato non verrà sottoposto a una valutazione compiuta, che si ponga il tema. A mio modo di vedere, come rilevato anche dai colleghi del 5 Stelle, sussiste un gap di trasparenza che, invece di trovare maggiore capacità e accessibilità dei dati da parte non solo dei Comuni, ma anche dei cittadini, sta registrando un significativo arretramento con l’ingresso in una zona d’ombra – devo dire la verità, poco illuminabile – di tutte quelle situazioni che avevamo richiamato in sede di illustrazione in Commissione, ma anche su una specifica interrogazione all’uopo predisposta, proprio perché crediamo che quel metodo comparativo, di cui parlava prima il collega Sabattini... Mi perdonerà: io uso l’italiano. Da nazionalista, ho questa indole a utilizzare, finché è possibile, termini italiani. Credo anche che, in realtà, la comparazione debba essere fatta tra Comuni. Nel momento in cui la Giunta oscura l’accessibilità ai Comuni dei dati reciproci, difficilmente è possibile individuare, sul piano di ricaduta dei PEF, le strutture che eradicano gli stessi e i segmenti che compongono i medesimi, dando vita a quella possibilità di comparazione che, a nostro modo di vedere, è essenziale per giudicare il lavoro di ATERSIR.

Sentivo il collega Sabattini prendere posizione rispetto al dato che ATERSIR è, sostanzialmente, un soggetto formato dai Comuni. Considerazione giustissima, ma ricordiamoci che nasce da una legislazione regionale. Avendo la Regione istituito l’agenzia stessa, credo non si possa sfuggire, se non altro per una ragione di clausole valutative, a una considerazione complessiva dell’operato che la stessa agenzia svolge.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bignami.

Passiamo, quindi, alle dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno e sulla risoluzione.

Non ho iscritti. Consigliere Bertani, mi scusi.

 

BERTANI: Chiedo il voto elettronico sulla risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Il voto elettronico sulla risoluzione. Va bene.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 4041, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

11

Contrari

 

23

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno, a firma del consigliere Poli, 2845/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’ordine del giorno è approvato.

Quindi, il progetto di legge si ferma qui.

 

OGGETTO 2617

Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2 della Costituzione, recante: "Disposizioni in materia di rottamazione dei ruoli". A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2617/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo, ora, all’oggetto 2617: Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’articolo 121, comma 2, della Costituzione, recante “Disposizioni in materia di rottamazione dei ruoli”, a firma dei consiglieri Bignami e Aimi.

Il testo n. 1/2017 è stato licenziato dalla Commissione “Bilancio Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 24 gennaio 2017, con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 8 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Galeazzo Bignami, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Sul progetto di legge insiste un ordine del giorno oggetto 2617/1 di non passaggio all’esame degli articoli, a firma del consigliere Poli.

Do la parola al relatore per l’illustrazione. Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI, relatore: Grazie, presidente.

In realtà, anche su questo tema abbiamo svolto in Commissione un’analisi abbastanza significativa. Devo dire che, rispetto ai tre progetti di legge, è quello su cui maggiormente comprendo la negatività espressa dalla maggioranza, trattandosi di un progetto che, in parte, è stato superato anche dalle determinazioni assunte dal legislatore nazionale proprio con riguardo al tema della rottamazione dei ruoli, su cui, anche in questo caso, Forza Italia, per tramite della senatrice Bernini, ha presentato un progetto di legge che è, evidentemente, finalizzato a conseguire i medesimi risultati, almeno in parte, del testo approntato dal legislatore nazionale.

Pertanto, sui tre, effettivamente, è quello su cui maggiormente ho speso una riflessione in ordine alla possibilità di ritirarlo, atteso che le osservazioni che sono state svolte in Commissione sono in parte condivisibili in merito all’aggiornamento del testo medesimo.

Tuttavia, visto che si tratta di un progetto di legge finalizzato, anche in questo caso, a consentire ai cittadini di conseguire un’utilità diretta, ho ritenuto di mantenerlo, se non altro per rendere evidenti le posizioni in campo, giacché nel progetto di legge stesso c’è, a mio modo di vedere, un’estensione rispetto alle possibilità di accesso a quella rottamazione dei ruoli che, in realtà, più che rottamazione dei ruoli, rappresenta uno strumento di implementazione nelle possibilità che il soggetto riscossore potrebbe esercitare di esigere crediti altrimenti inesigibili, quindi destinati a non essere utilmente introitati dalle Amministrazioni che hanno spiccato le varie cartelle.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bignami.

Apro la discussione generale. Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Grazie, presidente.

Questo progetto di legge – lo richiamava il consigliere Bignami – è datato metà 2016. Quindi, per forza di cose, la legislazione nazionale ha apportato delle modifiche che lo vedono in gran parte superato dai fatti, soprattutto dal collegato alla finanziaria 2017.

Tra l’altro, approfondendo il tema della rottamazione, previsto nel collegato del 2017, per gran parte delle caratteristiche, la rottamazione prevista dal collegato alla finanziaria è anche più ampia rispetto a quanto previsto dal progetto di legge depositato, anche perché prevede la possibilità di inserire all’interno di questa “rottamazione” anche gli avvisi fino al 31.12.2016, comprendendo all’interno degli stessi, potenzialmente, anche i tributi regionali e comunali.

Il provvedimento nazionale, che onestamente ci convince di più rispetto a questo progetto di legge, scendendo un po’ nel merito, prevede non uno sconto sul tributo, come previsto in alcune fattispecie del progetto di legge, ma un annullamento di sanzioni e interessi di mora senza andare, però, sull’elemento dello sconto del tributo, anche per una questione di equità complessiva. È vero che ci dobbiamo preoccupare di questo aspetto, però, dall’altra parte, dobbiamo anche mandare chiaro e forte un segnale sull’elemento positivo di una fedeltà fiscale.

Credo sia opportuno sottolineare un altro aspetto, proprio perché si parla di temi che, normalmente, non vengono affrontati all’interno di quest’aula. Come sapete, la rottamazione prevista dal collegato alla finanziaria prevede una preadesione al 31 marzo 2017. Come avete visto dalle prime proiezioni delle istanze già presentate in Emilia-Romagna, sono oltre 12.000 i soggetti che hanno aderito a questo provvedimento, che credo fosse, da un certo punto di vista, necessario con queste fattispecie previste dal collegato, tenendo conto, però, ripeto e concludo, della necessità sempre e comunque di ribadire quanto sia importante la fedeltà fiscale e quanto non sia nel modo più assoluto corretto, in nessuna forma, dare spazi a ulteriori parziali, seppur limitati, condoni fiscali sui tributi dovuti.

In senso generale, direi che – come ricordava il collega Bignami – i fatti hanno superato gli elementi previsti da questo progetto di legge. È per questo motivo che lo consideriamo superato nei fatti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sabattini.

Ci sono altri interventi in discussione generale? Non ho altri interventi in discussione generale.

Il relatore Bignami non si è iscritto per replicare.

Passo alle dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno di non passaggio. Ci sono dichiarazioni di voto? Non ho scritti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 2617/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’ordine del giorno 2617/1 è approvato.

Il progetto di proposta di legge alle Camere si ferma qui.

 

OGGETTO 3606

Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo: "Schema di regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 e s.m.".» (107)

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo, ora, all’oggetto 3606: Parere di conformità, ai sensi dell’articolo 28, comma 4, lettera n), dello Statuto sullo “Schema di regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26”.

La Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità” ha espresso parere favorevole nella seduta del 12 gennaio 2017 con la seguente votazione: 29 voti a favore, 4 contrari e 2 astenuti.

Apro la discussione generale sul provvedimento. Sono dieci minuti per ciascun consigliere.

La parola al consigliere Foti, prego.

 

FOTI: È Lo schema di regolamento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Mi scusi, consigliere. Non vorrei interromperla, ma devo aggiungere che su questo documento non si possono presentare emendamenti. Però l’emendamento del consigliere Foti è stato distribuito per fini di conoscenza.

Prego, consigliere Foti. Mi scusi l’interruzione.

 

FOTI: Presidente, la ringrazio per aver precisato che è stato distribuito un emendamento, peraltro con una nota che sembra quasi proposta e apposta dal proponente dell’emendamento, ma così non è. Questa è una valutazione, ovviamente, degli uffici, i quali ritengono che non sia emendabile il regolamento per il semplice discorso che qui noi dobbiamo esprimere un parere di regolarità rispetto alla lettera dell’articolo 28, comma 4, del nostro Statuto che prevede – per dire la verità, e nessuno, ovviamente, se ne vuole discostare – che questa Assemblea, segnatamente alla lettera n) del predetto articolo del già citato comma, debba esprimere il parere sulla conformità dei regolamenti derivanti da legge regionale o dell’ordinamento comunitario allo Statuto e alla legge. È evidente che, nel momento in cui esprime un parere, non può non esprimerlo anche nel senso di rilevare, quindi chiedere che l’Assemblea voti per le modifiche che potrebbero consentire al parere di essere secondo legge.

Lo dico perché, diversamente, non si capirebbe il senso dell’espressione del parere. Occorrerebbe dover votare quantomeno su un atto che dica che vi è la conformità del testo qui prospettato a quelle che sono le norme di legge.

Già in Commissione mi sono permesso di sollevare due questioni. Tali questioni non sono di lana caprina, ma hanno un riverbero sui cittadini in termini di costi che, forse, questa Assemblea farebbe meglio a valutare attentamente. Mi riferisco specificatamente all’articolo 18, comma 2, di cui pagina 26 del presente regolamento, che stabilisce – testualmente – che il rapporto di controllo di efficienza energetica è di norma sostituito dall’ispezione. Il programma dell’ispezione tiene comunque conto della necessità di effettuare ispezioni anche su tali impianti, al fine di garantire adeguate modalità di controllo dei relativi rapporti di controllo di efficienza energetica, ai sensi del comma 1 dell’articolo 71 del DPR n. 445/2000.

Noi, in questo regolamento, per volontà della Giunta, che non mi pare abbia il potere di modificare le leggi dello Stato, andiamo a modificare l’articolo 9, comma 4, del DPR n. 74/2013, che, invece, prevede che l’accertamento del rapporto di controllo di efficienze energetiche, inviato dal manutentore o terzo responsabile, è ritenuto sostitutivo dell’ispezione. Il legislatore nazionale inserisce un automatismo; il legislatore regionale qui propone un Regolamento che, attraverso la forzatura della locuzione “di norma”, fa rilevare che può anche non essere un automatismo, il che, a mio avviso, rappresenta un eccesso di potere da parte della Giunta proponente per chiara violazione di legge. Lo dico perché allo stesso modo forse sarebbe meglio chiarire quali sono i confini di questa norma, che è una norma che interessa 975.000 edifici per un totale di 2.353.000 abitazioni.

Introdurre, contra legem, un principio di discrezionalità laddove il legislatore nazionale si è rifatto esclusivamente ad un automatismo è un capolavoro che lascio solo a questa Regione e soltanto a questa Regione.

Rilevo, inoltre, che si può strutturare una rete di ispezione, ampliata agli impianti compresi tra 12.000 kilowattora e 100.000 kilowattora, senza affidarsi esclusivamente a chi rilascia il certificato dell’impianto. Questa è un’altra norma che incide sulla stessa platea di edifici e di utenti, che scarica sull’utenza dei costi mastodontici. Aggiungo che a pagina 23 dell’articolo 5, comma 1, viene introdotta la previsione di controlli di efficienza energetica degli impianti termici sugli impianti centralizzati di produzione ACS, cioè gli impianti di riscaldamento e raffreddamento con unica pompa, di qualunque potenza. Anche questa norma non è prevista nell’articolo 8, comma 1, del DPR 74/2013.

Se qualcuno mi spiega, visto che dobbiamo esprimere un parere di regolarità, chi ha effettuato il controllo di regolarità in relazione alla lettera della norma generale, rispetto al Regolamento che è sottoposto alla nostra attenzione, Regolamento che non può certo né eludere, ma neanche innovare la norma da cui il potere di regolamentazione discende, essendo, come è noto, nelle fonti del diritto, il Regolamento una delle fonti derivate da altre normative di grado gerarchicamente superiore. Io ho posto questi problemi in Commissione e mi è stata data una risposta scritta dagli uffici alla quale ho fatto avere una successiva controdeduzione, ma è ovvio che in una vicenda come questa, dove non c’è il parere di regolarità tecnica, come è ovvio che sia nel momento in cui ci si avvale di un potere legislativo anche solo in sede regolamentare, è ovvio che questa Assemblea, se non può entrare nel merito dell’articolato… Torno a ripetere, non ho trovato una norma che dica che non si può andare all’interno dell’articolato, perché è ovvio che l’emendamento può essere prospettato e, se approvato dall’Assemblea legislativa, il Regolamento torna alla Giunta perché è da quella che promana. Nessuno si sogna di dire che in questa sede si possa modificare automaticamente il Regolamento prospettato dalla Giunta, ma è altrettanto vero che il parere non supportato da alcun emendamento significherebbe soltanto una presa d’atto. Questo, però, non è il caso di specie, perché lo Statuto non dice che l’Assemblea prende atto, dice che l’Assemblea esprime il parere e il parere si può esprimere anche approvando due emendamenti e dicendo semplicemente che per l’Assemblea nulla osta all’approvazione del Regolamento, se non con le integrazioni di cui alle lettere 1 e 2 dei presenti emendamenti.

Torno a ripetere: ubi maior minor cessat. Quindi, è ovvio che ci chiniamo ai voleri altrui, però che mi si dica che l’Assemblea legislativa esprime un parere sulla base di niente questo non posso crederlo.

Ritengo, pertanto, che non ci siano le condizioni di cui alla norma statutaria perché il Regolamento, così come viene prospettato all’Assemblea legislativa, è un Regolamento che è in violazione di legge.

Dopodiché, essendo noto che in democrazia vale più l’alzata di mano che l’argomentazione di diritto, non metto in dubbio che i braccianti avranno la prevalenza su coloro i quali, oltre alle braccia, usano anche altri organi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Siamo in discussione generale.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Montalti. Prego.

 

MONTALTI: Devo dire la verità, ritengo un pochettino offensivo l’ultimo passaggio dell’intervento del consigliere Foti. Dico questo perché credo che in quest’Aula il rispetto reciproco vada sempre mantenuto, anche quando ci troviamo di fronte ad opinioni diverse.

Comunque, entrando nel merito dell’argomento, penso che vada evidenziato come questo Regolamento sia un passaggio importante perché dà una risposta puntuale ad alcuni dei temi che sono al centro anche della discussione di questi giorni.

Parto dal tema dell’inquinamento atmosferico, perché quando ci poniamo di fronte alla questione che riguarda il corretto funzionamento dell’impiantistica, sia nelle abitazioni dei privati, sia dal punto di vista dell’impiantistica delle imprese, è importante rilevare come sia necessario, a fianco di una corretta informazione e sensibilizzazione dei cittadini, avere un sistema puntuale di controlli.

Stiamo facendo, con questo Regolamento, un importante salto in avanti, perché questo sarà uno strumento fondamentale per avere un catasto regionale che in maniera puntuale dia atto di tutti quelli che sono gli impianti funzionanti, di come funzionano su tutto il territorio regionale, ed è un superamento di quelli che erano i limiti del vecchio sistema Calore Pulito, che era impostato su base provinciale, che quindi non permetteva di tenere monitorata la situazione in maniera completa a livello regionale del sistema impiantistico puntuale e presente anche nelle abitazioni domestiche.

Devo dire, tra l’altro, e questo è un elemento importante, che il Regolamento prevede il bollino Calore Pulito, per le abitazioni, con un costo minore rispetto a quello attuale. Passiamo dagli 8 euro più IVA ai 7 euro; 7 euro che saranno pagati ogni due anni dai cittadini. Mi pare che anche questo sia un segnale importante e da rilevare.

Penso che se la nostra Regione, applicando un principio di cautela, va ad attivare interventi e controlli più puntuali lo fa proprio perché questo sistema si inserisce in un sistema di qualità ambientale e qualità dell’aria che va tutelato e monitorato.

È ovvio che non solo i controlli sono importanti, ma è fondamentale anche tutta l’attività di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini, anche perché un impianto malfunzionante non è un problema solo collettivo ma è un problema molto puntuale, anche per le famiglie e le attività. Un impianto che funziona male può dare adito a pericoli importanti per la salute e a volte anche per la vita delle persone.

Questo Regolamento che riguarda quindi un tema molto puntuale, che potremmo sintetizzare nel controllo caldaie, in realtà ha rilevanza per la salute, per l’ambiente, per l’efficienza energetica e per la qualità di vita del cittadino.

Detto questo, credo che vada evidenziato come fino ad ora prima le Province e poi i Comuni abbiano avuto un ruolo importante per il funzionamento del servizio Calore Pulito, perché erano in prima linea sia nelle attività, appunto, di controllo, sia nelle attività di comunicazione e informazione. Auspichiamo quindi che in questa modifica del sistema che porta ad un livello complessivo il coordinamento del servizio, questo passaggio regionale mantenga ben saldo il collegamento con i territori, permettendo agli enti locali di continuare a fare quelle attività di sensibilizzazione e informazione che sono fondamentali, perché l’obiettivo del risparmio energetico e del corretto utilizzo dell’energia e del calore sono obiettivi che si portano avanti solo sensibilizzando tutti i cittadini e tutte le imprese del territorio.

In questo sappiamo che i Comuni, gli sportelli energia dei territori sono fondamentali per poter davvero raggiungere tutti i nostri cittadini.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Montalti.

Consigliere Pettazzoni, prego.

 

PETTAZZONI: Grazie, presidente.

Faccio mie le considerazioni del consigliere Foti, anzi, credo sia opportuno avere qualche delucidazione rispetto alle criticità espresse dal consigliere dal punto di vista legislativo. Lo stesso collega parlava di un aggravio di costi che è evidente che si riverbereranno nei confronti dell’utenza.

Io non dimenticherei anche un discorso di burocrazia, una burocrazia che rischia di diventare enorme, e che soprattutto finisce a carico degli operatori e dei professionisti del settore. Occorre istituire un Catasto regionale degli impianti termici, occorre fare controlli sempre più importanti. È chiaro che il personale che si troverà a dover lì operare dovrà opportunamente formarsi per essere appunto in grado di espletare tutta questa parte burocratica che si va ad introdurre.

Io ho una nota, se volete, di folklore, anche rispetto a quello che diceva prima la collega Montalti, che parlava di riduzione dei consumi e di efficienza energetica. A me piace far notare che nel posto dove siamo penso che ci troviamo esattamente nei fabbricati in cui l’efficienza energetica è rispettata nella minor maniera possibile. Essere anche un’Assemblea che legifera e norma un discorso di efficientamento energetico, quando questi stessi catafalchi di palazzi sono assolutamente fuori da ogni grazia di moderna… Scusi, presidente, col brusio faccio fatica a parlare.

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consiglieri, vi chiedo di fare silenzio, grazie.

 

PETTAZZONI: Dicevo che predichiamo bene e razzoliamo male, dal momento che questa struttura vedo che è realizzata in cemento armato, quindi un materiale che per la resa termica è assolutamente il meno indicato. Abbiamo nelle nostre stanze dei convettori che penso molti di noi tengano accesi costantemente, che disperdono una quantità di calore e consumano una quantità di energia importantissima. Non vedo presenza di termostati che possano accendere o spegnere gli impianti ad esempio la notte o al momento in cui viene raggiunta una determinata temperatura. Abbiamo dei termosifoni nei garage: vi invito a darci un’occhiata. Se entrate nei garage, che sono aperti, stiamo scaldando Bologna con dei termosifoni posti in punti aperti.

Quindi, colleghi, dire, come ho fatto in premessa, che qui si predica bene e si razzola male, mi sembra piuttosto evidente.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pettazzoni.

Ci sono altri che vogliono intervenire in dibattito generale?

Prego, consigliere Iotti.

 

IOTTI: Io ho ascoltato gli interventi. È evidente che dubbi sulla capacità di poter eseguire controlli ci possono sempre essere perché parliamo di una materia piuttosto complessa, assolutamente diffusa sul territorio, quindi di utenze puntuali.

Io voglio ricordare che in questo momento nei lavori di questa Assemblea ci sono vari provvedimenti: tra poco il Piano energetico, poi avremo il Piano dell’aria, una serie di strumenti che fanno i conti con la situazione che fortunatamente negli ultimi due giorni è rallentata, ma è una situazione generale di un impatto che ci dice che la qualità dell’aria e di tutto quello che riguarda il microclima nostro regionale ha un particolare impatto.

Ora, io credo che sia l’unica strada quella di cercare di disciplinare al meglio una materia che riguarda le emissioni da parte degli impianti termici. Già in Commissione ne abbiamo discusso. Credo che noi dobbiamo a tutto campo cominciare a pensare le emissioni di tutte le forme di produzione e comunque di combustione, perché è una tematica tuttora aperta, ma avremo occasione di discuterne.

Credo che questa delibera della Giunta in ogni caso cerchi di dare una regolamentazione. È importante, perché sull’efficienza degli impianti significa non solo emissioni ma anche minori consumi. Personalmente, lo dico senza criticità ma come considerazione, noi dovremmo tendere sempre di più verso una direzione di minori consumi, e da questo punto di vista, almeno negli uffici, partendo anche dalle considerazioni del collega che ha precedentemente parlato, dobbiamo cercare di contenere questi consumi. Ci si sta attrezzando per mettere intanto risorse a disposizione, perché la materia energetica, e credo sia ormai opinione di tutti, che è un’idea condivisa di efficienza e di vantaggi, richiede investimenti.

Sulle strutture quindi dobbiamo investire, dobbiamo migliorare l’aspetto di contenimento dell’involucro degli edifici, dobbiamo cercare in tutti i modi anche di ridurre i consumi. Da questo punto di vista, tutto è migliorabile, al di là di come si possa impostare, la considerazione da fare è che noi abbiamo assolutamente bisogno di un sistema che vada in questa direzione.

Ripeto: su questa delibera noi esprimiamo un parere di conformità, appunto. Sono state poste delle eccezioni nel merito delle quali non entro e che rimando a chi di dovere deve accertare. Complessivamente, credo che sia comunque un impianto che ci permette di dire che a livello puntuale noi dobbiamo andare assolutamente ad un Catasto regionale degli impianti termici. Aggiungo che vorrei che la dicitura di impianto termico fosse legata a tutte le forme di combustione: ne abbiamo assolutamente bisogno proprio per cercare di capire esattamente l’impatto complessivo sul territorio, con una considerazione: per quello che riguarda, ripeto, la materia energetica di tutte le utenze individuali e collettive di riscaldamento e di climatizzazione, come recita la normativa di cui stiamo discutendo, c’è assoluta necessità. Senza una puntuale conoscenza non si possono fare controlli, senza i controlli non si può avere un’idea reale di dove stiamo andando.

È evidente che la prospettiva dei prossimi anni sarà quella di un più marcato avanzamento del sistema di rinnovo anche degli impianti. Ormai, impianti installati da oltre 15-16 anni sono impianti a scarsa efficienza. Questo è un problema anche di informazione per tutte le utenze e per le famiglie che devono capire che un investimento ha dei ritorni immediati anche nei costi delle utenze.

Quindi, ben vengano i controlli, se ci sono delle questioni da verificare sollecito anch’io che vengano fatte, ma sulla necessità e sull’opportunità di andare in questa direzione credo che non si possa che convenire.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Iotti.

Prego. La parola al consigliere Sassi, in discussione generale.

 

SASSI: Grazie, presidente. Cercherò di essere breve. Non pensavo di intervenire, ma sono stato stimolato, ci sono un po’ di argomenti interessanti.

Concordo con il consigliere Iotti, quando dice che bisogna investire, che bisogna fare in modo che ci sia efficacia oltre che efficienza negli atti che da questa Regione escono, l’ho detto anche in Commissione per altri motivi. È vero che avremo anche il Piano energia, il Piano aria ormai è in itinere, quindi dovremmo essere efficaci.

Il primo modo per essere efficaci, come ho sentito dire poco fa anche dal collega della Lega, è dare il buon esempio – è fondamentale.

Parto al contrario rispetto al collega della Lega. Una nota di colore la faccio io all’inizio. Ieri sera ero ad una riunione nell’aula del Comune di Cavriago, accessibile a chi ne ha bisogno. L’aula aveva il termostato impostato a 27 gradi. Non è un’abitazione privata, è un ente pubblico, non mi interessa da chi è amministrato. La prima cosa da fare è mandare una mail a tutti gli amministratori locali, sollecitandoli ad adempiere a un minimo di buonsenso. La stessa sera abbiamo segnalato la cosa al Vicesindaco, che era in zona: ironicamente ci ha risposto che il motivo era la sua paura che noi avessimo freddo.

Ricalcando con favore anche quanto detto dalla consigliera Montalti, sul fatto che bisogna fare cultura, che bisogna fare corretta informazione, su questo andremo a braccetto, sono perfettamente d’accordo. Cominciamo con gli amministratori, magari, perché nel privato facciamo fatica, l’ho già detto in Commissione, a fare i controlli, se non attraverso manutenzione degli impianti.

Sulla manutenzione degli impianti sono concorde con il consigliere Iotti, e comincio a preoccuparmi, sono troppo concorde con il Gruppo di maggioranza, permettetemi la battuta. Semplicemente, sono d’accordo sul fatto che tutti gli impianti che producono energia, non semplicemente quelli domestici o industriali, di attività produttive dovrebbero essere censiti nel CRITER. Aspetto quindi di vedere le classificazioni di tutti gli impianti che oggi sono classificati come produzione energetica R1, altrimenti inceneritori, perché sono classificati come impianti di produzione energetica. Ben venga. Io vorrei anche capire quanta energia producono, che impianti di sicurezza hanno, che tipo di emissioni, come vengono classificati. Sono una goccia nel mare rispetto all’inquinamento che abbiamo subìto anche nei giorni scorsi, che per il quale abbiamo avuto a salvataggio il meteo, anche se comunque ha già smesso di piovere, quindi converrà mettersi ancora ai ripari.

Sono assolutamente concorde sul fatto che una classificazione, una banca dati, una puntuale manutenzione degli impianti sia fondamentale. L’unica criticità che io ho sollevato perché la ritengo veramente una cosa abbastanza preoccupante riguarda proprio i manutentori, e si annida in questo Regolamento. Sotto una certa soglia di potere calorifico, sotto una certa pezzatura degli impianti, chi fa manutenzione si assume anche la responsabilità dell’ispezione, della certificazione. Questo significa dare a chi fino a ieri era giustamente certificato come installatore di caldaie, eccetera, anche una responsabilità civile e penale, che fino a ieri non avevano. Questo però pesa su di loro non certo sulla parte legislativa che emana questo Regolamento e credo che vada tenuto in debita considerazione. L’ho evidenziato in Commissione e questo, anche a detta dei tecnici, funziona così.

Io non credo che siano molto contenti, gli installatori, di prendersi una responsabilità su alcuni impianti che incidono sulla sicurezza non per loro diretta manutenzione, perché sono impianti condominiali, quindi c’è l’incidenza anche di altri impianti dove loro magari non hanno competenza.

Questo è quanto. Mi raccomando.

Io concordo sia con Montalti che con Iotti, oltre che con il collega della Lega Pettazzoni, che certamente parlava di un aumento di burocrazia. È un aumento di impegno certamente, la questione della registrazione degli impianti da parte degli installatori, questo è assolutamente vero, però da qualche parte dobbiamo cominciare, dobbiamo capire come farlo, e loro sono quelli che sicuramente sono più capillarmente distribuiti sul territorio e hanno contezza degli impianti in cui mettono fisicamente le mani, quindi sono i migliori interlocutori, purtroppo per loro o per fortuna, bisogna vedere le cose come sono.

Mi aspetto quindi di sapere dall’Amministrazione del Comune dove vivo, dove è arrivata la mail che chiede di abbassare la temperatura del termostato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Ci sono altri in discussione generale? Consigliere, ha esaurito il tempo per la discussione generale. Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Oggi non dico “uno e seguenti”, dico “cinquantuno”.

Vede, signor presidente? Io non voglio sicuramente attaccarmi a una questione di lana caprina, che pure, quando si è legislatori, ha un suo fondamento. Ma non penso di essere stato sgradevole nei confronti dell’Assemblea se ho chiamato l’Assemblea a quelli che sono i suoi compiti. Perché questa non è una discussione politica, lo diceva prima chiaramente il consigliere Iotti. Io ho fatto due osservazioni di natura squisitamente tecnica.

Quello che rileva è che pare che in questa sede si possa esprimere solo il parere di regolarità. Ma non è così, perché l’articolo 51, comma 2 disciplina esattamente quello che può fare l’Assemblea. E non è vero che non si possono presentare emendamenti. Si possono presentare emendamenti che, se approvati dall’Assemblea, costituiscono parere di dissenso e vengono rinviati alla Giunta perché la Giunta entro trenta giorni provveda o meno. Perché, come sanno bene i funzionari, ciò che la legge non prevede, non vieta, perché quando la legge vuol prevedere qualcosa, lo dice.

Qui la legge, che è il nostro Statuto e il nostro Regolamento, non dice non ci sono… non si possono presentare emendamenti. Dice, invece, per contro, che se l’Assemblea rileva un contrasto con norme di rango superiore, ben può l’Assemblea esprimersi al riguardo. Qual è la formula, poi? Guardi, io le dico, per i pochi anni di esperienza parlamentare, che noi facevamo un parere dove si diceva: decreti legislativi; la Commissione VI, udite le relazioni, udito questo, udito questo, esprime parere favorevole subordinatamente a, due punti: all’articolo 24, comma 4, lettera c), che il periodo sia sostituito nel seguente modo, e se andate a vedere tutti gli atti parlamentari, i pareri sono fatti in questo modo.

Allora io ho fatto un’eccezione, e mi consenta, mi dispiace che ogni volta che devo fare un’eccezione un po’ noiosa sia lei a presiedere, ma sarà una corrispondenza d’amorosi sensi sotto il profilo regolamentare… Ho detto sotto il profilo regolamentare, lasciatela stare, è ancora in garanzia, poveretta, s’è sposata da poco, non siate così maliziosi. Scherzo, lo dico per alleggerire.

Dico soltanto che, a mio avviso, bisogna comunque definire una formula attraverso la quale l’Assemblea possa esprimere il dissenso. Questo è il ragionamento di tutto. Poi è ovvio che, se l’Assemblea ritiene che sia ugualmente conforme a legge, voterà contro a quella forma di dissenso, quindi la Giunta non dovrà neanche esaminarlo, perché il parere sarà stato reso. Ma impedire che si possa presentare una formula attraverso la quale all’Assemblea sia sottoponibile una motivazione di diritto e di dissenso, questo io ritengo che non si possa fare, al di là dello strumento che si vuole usare, ordine del giorno, emendamento o quant’altro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere, avrei detto questo alla fine della discussione generale. Intanto che, oltre al parere della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, c’è il parere della Commissione assembleare Politiche economiche della seduta del 19 dicembre 2016. Quindi, avrei aggiunto questo. Inoltre, avrei anche ribadito quanto prevede il comma 2 dell’articolo 51, ovvero che gli schemi di regolamento sono trasmessi al presidente dell’Assemblea e assegnati alle competenti Commissioni, il parere è espresso dall’Assemblea, la quale indica – e sottolineo “indica” – le eventuali disposizioni ritenute non conformi allo Statuto e alla legge. In tal caso, la Giunta, nei dieci giorni successivi, esamina il parere di non conformità e ritrasmette il nuovo testo regolamentare per il parere definitivo, che deve essere espresso dall’Assemblea entro trenta giorni. Questo significa che è possibile presentare indicazioni di eventuali disposizioni non conformi con – ritengo – un ordine del giorno.

Questo avrei detto al termine della discussione generale. Quindi, se volete, potete prepararlo per la seduta del pomeriggio.

Prego, ha chiesto di parlare la consigliera Rontini.

 

RONTINI: Avevo spinto il pulsante per intervenire prima che lei finisse il suo ragionamento.

Mi trova concorde la proposta, che va incontro alla richiesta del consigliere Foti. Sfrutteremo la pausa per trasformare la sua proposta di emendamento in quella indicazione, come prevede lo stesso Regolamento dell’Aula.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

A questo punto riprendiamo i lavori nel pomeriggio.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Elisabetta GUALMINI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Patrizio BIANCHI, Paola GAZZOLO e Massimo MEZZETTI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 3795 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all'Associazione 'Vanguard Initiative for new growth through smart specialization'".”

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 25

Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Astenuti: 10

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 14

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Roberta MORI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

OGGETTO 4041 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché ATERSIR pubblichi sul proprio sito web la documentazione completa dei Piani Economico-Finanziari (PEF) dei Comuni della Regione prima dell’approvazione delle delibere relative alle aliquote e alle tariffe dei tributi e delle altre entrate comunali. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini”

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Contrari: 23

Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Ordini del giorno

 

OGGETTO 2668/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: «Esenzione dal pagamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP), per le nuove iniziative imprenditoriali intraprese nell’anno 2017, per il periodo d’imposta di inizio dell’attività e per i quattro anni successivi». A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

OGGETTO 2845/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: «Modifica della Legge Regionale 23 dicembre 2011 n. 23 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente”». A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

OGGETTO 2617/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell’art. 121, comma 2 della Costituzione, recante: «Disposizioni in materia di rottamazione dei ruoli». A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

3879 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Promozione della conservazione e dello sviluppo del decoro urbano ed ambientale". (16 01 17) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

3958 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Misure per il riassorbimento della disoccupazione tramite la promozione di contratti di solidarietà espansiva". (27 01 17) A firma del Consigliere: Alleva

3978 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità". (Delibera di Giunta n. 81 del 30 01 17)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

3895 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i centri di accoglienza e le cooperative che li gestiscono con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena. A firma del Consigliere: Aimi

3896 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per bonificare la discarica di rifiuti sita a Collinello nel comune di Bertinoro (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

3897 - Interrogazione a risposta scritta circa le spese sostenute per lo svolgimento dei referendum per la fusione dei Comuni di Borgonovo Val Tidone-Ziano Piacentino, Vigolzone-Ponte dell'Olio, Bettola-Farini-Ferriere, che si sono conclusi con esito negativo. A firma del Consigliere: Rancan

3898 - Interrogazione a risposta scritta circa i modi ed i tempi attraverso i quali risolvere i problemi legati alla sicurezza presso il Pronto Soccorso e l'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3899 - Interrogazione a risposta scritta circa le piante organiche ed il numero degli operatori dei vari presidi di Pronto Soccorso e del personale sanitario che ha ricevuto una specifica formazione in tema di NBCR. A firma della Consigliera: Gibertoni

3900 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il sistema di Alert System riguardante, nei comuni del Circondario Imolese, un sistema con cui le Amministrazioni comunali informano telefonicamente i cittadini in materia di prevenzione, sicurezza e pubblica utilità. A firma del Consigliere: Bignami

3901 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'adeguatezza sismica della struttura che ospita l'asilo nido comunale "Fiastri" di Sant'Ilario d'Enza. A firma del Consigliere: Delmonte

3903 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incremento dei costi degli abbonamenti AV posto in essere da Trenitalia. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Piccinini, Sassi

3904 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti le sanzioni previste nel caso di mancata presentazione, in assenza di preventiva disdetta, a visite mediche presso le AUSL. A firma della Consigliera: Sensoli

3905 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per asfaltare il parcheggio dell'Ospedale di Bondeno e garantire l'illuminazione della strada attraverso la quale si accede a detta struttura. A firma del Consigliere: Fabbri

3907 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la presenza dell'Ufficio del Giudice di Pace nei territori montani e disagiati, con particolare riferimento a quelli dell'Alto Reno Terme. A firma del Consigliere: Bignami

3908 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche da risolvere e le procedure da attuare per garantire l'agibilità delle strade urbane ed extra-urbane in caso di precipitazioni nevose. A firma del Consigliere: Bignami

3909 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il personale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

3910 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi causati dalla neve alla circolazione sull'E45 nel cesenate, e le azioni da porre in essere per farvi fronte. A firma della Consigliera: Montalti

3912 - Interrogazione a risposta scritta circa la revisione del calendario scolastico al fine di prevedere facoltà di autodeterminazione da parte degli istituti scolastici. A firma del Consigliere: Sassi

3913 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il numero di allievi per ogni classe, con particolare riferimento alla presenza nelle stesse di soggetti con disabilità ed ai parametri previsti dalla normativa sull'edilizia scolastica. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

3914 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse riguardanti il Piano di Sviluppo Rurale dell'Emilia-Romagna 2014-2020 e le relative richieste di finanziamento proposte dalle imprese agricole. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3915 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i criteri di selezione applicati ai fini dell'iscrizione degli alunni alle scuole superiori di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3916 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il personale operante nella struttura ortopedica e riabilitativa, sita a Bagheria, gestita dall'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3917 - Interrogazione a risposta scritta circa i rischi di allagamento conseguenti alle gallerie scavate negli argini dalle nutrie, con particolare riferimento ai canali Naviglio, Fumolenta e Terrieri ed alla situazione relativa al Comune di Sorbolo. A firma del Consigliere: Rainieri

3918 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle problematiche riguardanti l'Anagrafe Regionale degli Assistiti, con particolare riferimento a quella riguardante l'AUSL della Romagna ed i relativi pazienti. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

3919 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti procedimenti relativi al mancato rispetto di disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), con particolare riferimento alla situazione esistente a Comacchio. A firma della Consigliera: Sensoli

3920 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il procedimento di riordino delle società partecipate della Regione Emilia-Romagna, con particolare riferimento ad ERVET Spa e Aster Spa. A firma del Consigliere: Foti

3921 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare sanzioni a carico dei pazienti che non abbiano disdetto le visite mediche prenotate per il 13 gennaio 2017, in cui si è verificato il gelicidio che ha colpito la provincia di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

3924 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni attuare per garantire la disponibilità, a favore dei soggetti diabetici, relativamente al farmaco denominato Minirin, con particolare riferimento alla situazione esistente a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3925 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l'universalità e l'efficienza del servizio postale, anche in esecuzione degli atti di indirizzo approvati dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

3926 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni contrattuali applicate al personale adibito al servizio di trasporto del sangue, con particolare riferimento alla provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Foti

3927 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte ai disagi per l'utenza della linea ferroviaria Portomaggiore-Bologna. A firma del Consigliere: Foti

3929 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per potenziare il Pronto Soccorso di Vergato, evitandone comunque la chiusura od il trasferimento. A firma delle Consigliere: Piccinini, Sensoli

3930 - Interrogazione a risposta scritta circa l'istallazione di tornelli presso l'ingresso della stazione ferroviaria di Bologna Centrale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3931 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire ai territori dell'Appennino servizi sanitari efficienti, unitamente alla facilità di accesso alle strutture ospedaliere, con particolare riferimento alla chiusura del Pronto Soccorso sito a Vergato. A firma dei Consiglieri: Bignami, Marchetti Daniele

3933 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse pubbliche, ed i relativi importi ed interventi, riguardanti il processo di recupero e riqualificazione del complesso "Garibaldi 2", sito a Calderara di Reno. A firma del Consigliere: Bignami

3934 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare le funzioni e gli operatori della rete farmaceutica regionale, con particolare riferimento alla distribuzione dei farmaci presso gli ospedali ed alle esigenze dei pazienti abitanti in zone periferiche o disagiate. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Fabbri, Bargi, Delmonte, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan

3935 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi dei disservizi riguardanti la tratta ferroviaria Portomaggiore-Bologna. A firma del Consigliere: Fabbri

3936 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione di un ponte Bailey provvisorio durante i lavori di manutenzione del Ponte di San Nicolò, che collega Piacenza a Rottofreno. A firma del Consigliere: Rancan

3940 - Interrogazione a risposta scritta circa comunicazioni dell'Ufficio scolastico regionale dell'ambito territoriale di Parma riguardanti gli istituti Magnaghi e Solari. A firma del Consigliere: Rainieri

3942 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti riguardanti la lottizzazione "Regina Mare" nel Lido di Pomposa, nel comune di Comacchio (FE). A firma del Consigliere: Foti

3943 - Interrogazione a risposta scritta circa uno spettacolo teatrale riguardante un "gender creative child", con particolare riferimento alla situazione relativa ad un istituto scolastico di San Pietro in Casale (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3944 - Interrogazione a risposta scritta circa i termini, ed i relativi bandi, riguardanti la gestione dei rifiuti urbani ed Hera SpA, con particolare riferimento all'Ambito Territoriale Ottimale di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

3945 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione, i contributi economici e la diffusione di un vademecum, da usare da parte del personale sanitario, riguardante l'omosessualità e le teorie gender, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma del Consigliere: Bignami

3946 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela degli operatori sanitari da atti di violenza, con particolare riferimento al personale operante nei Pronto Soccorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

3947 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere gratuito agli automobilisti residenti entro 30 km dal Ponte di San Nicolò, che subiranno disagi dalla chiusura per lavori di manutenzione dello stesso, il tratto autostradale della A21 compreso tra Piacenza Ovest e Castel San Giovanni. A firma del Consigliere: Rancan

3948 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'assegnazione di 15 richiedenti asilo ad una struttura sita in località Vigneto di Cassano di Ponte dall'Olio, ove risiedono circa 10 abitanti. A firma del Consigliere: Rancan

3949 - Interrogazione a risposta scritta circa i risultati, nella Regione Emilia-Romagna, del Piano "Garanzia Giovani", e le azioni da attuare per contrastare la disoccupazione giovanile. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Bargi, Pompignoli

3950 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse da reperire per finanziare il progetto della Parrocchia di Pieve Cesato, di Faenza, riguardante la costruzione di alloggi da destinare a padri separati. A firma del Consigliere: Liverani

3951 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'affidamento, da parte della Regione Emilia-Romagna, dei servizi tecnici di monitoraggio in materia di richiedenti asilo e dei relativi stanziamenti. A firma del Consigliere: Bargi

3952 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la migliore ed effettiva accessibilità ai convogli ferroviari, con particolare riferimento alle categorie di utenti da tutelare maggiormente. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

3953 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l'approvvigionamento e la distribuzione degli ausili previsti nei piani terapeutici, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3955 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato impiego, da parte della Protezione Civile, dei volontari e dei mezzi attrezzati messi a disposizione della stessa per soccorrere le zone del Centro Italia colpite da gravi eventi sismici e metereologici. A firma del Consigliere: Bignami

3956 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare i disservizi che si sono verificati relativamente alla qualità ed alla fornitura di ausili sanitari, con particolare riferimento alle AUSL dell'Emilia centrale e della Romagna. A firma del Consigliere: Taruffi

3957 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rilanciare il settore della castanicoltura regionale, e sostenere la lotta agli insetti che ne hanno danneggiato gravemente le colture, quali i tortitrici. A firma dei Consiglieri: Rontini, Bagnari, Bessi

3959 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione, i costi ed i controlli riguardanti le attrezzature cedute in comodato dall'Agenzia di Protezione Civile regionale ai Coordinamenti Provinciali del Volontariato e ad altre Associazioni. A firma del Consigliere: Bignami

3960 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti aspetti specifici relativi all'utilizzo della contribuenza montana nel Consorzio di bonifica di Burana. A firma della Consigliera: Gibertoni

3961 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità riguardanti il progetto "Farmaco Amico". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3962 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mantenere in attività il punto nascite dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnuovo né Monti. A firma del Consigliere: Foti

3963 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la non manifesta infondatezza di questioni di legittimità costituzionale di una norma di interpretazione autentica riguardante disposizioni regionali in materia di reiterazione di vincoli espropriativi. A firma del Consigliere: Foti

3964 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le difficoltà operative gravanti sul personale dell'area medica dell'ospedale del Delta (FE). A firma del Consigliere: Foti

3965 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, problematiche e costi riguardanti i servizi educativi per la prima infanzia. A firma della Consigliera: Sensoli

3966 - Interrogazione a risposta scritta circa la semplificazione delle procedure e delle visite relative a prestazioni a scadenza, o soggette a revisione, nel caso di patologie di lunga risoluzione, con particolare riferimento all'accesso alle agevolazioni previste dalla legge 104/1991. A firma della Consigliera: Sensoli

3967 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità riguardanti le "camere calde", non funzionanti, poste nelle strutture sanitarie e nei Pronto Soccorso regionali. A firma della Consigliera: Gibertoni

3968 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche ed i disservizi che gravano sul personale operante nei Pronto Soccorso e sui pazienti che vi fanno ricorso. A firma del Consigliere: Bignami

3969 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le azioni da attuare a seguito della diffusione di documenti della CIA, relativi al PCI ed alla situazione esistente, nel territorio regionale, dopo la Seconda Guerra Mondiale. A firma del Consigliere: Aimi

3970 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attività riguardante la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3972 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in scena, rivolta a studenti, di uno spettacolo riguardante un bambino "gender fluid". A firma del Consigliere: Foti

3973 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti, tra il Comune di San Lazzaro di Savena (BO) ed Hera SpA, riguardanti la fornitura di servizi ambientali riferiti all'esercizio 2015. A firma del Consigliere: Bignami

3974 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità riguardanti la fornitura di ausili sanitari all'Area Vasta Emilia Centro ed all'AUSL Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Bagnari, Poli

3975 - Interrogazione a risposta scritta circa i costi degli abbonamenti riguardanti l'Alta Velocità, e le azioni da attuare per ridurli ed aumentare i collegamenti ferroviari a favore dei pendolari. A firma del Consigliere: Bertani

3976 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le problematiche che gravano sul personale e sugli utenti del CUP 2000, e l'istituzione di un osservatorio indipendente sulle liste di attesa per esami, visite e ricoveri. A firma delle Consigliere: Piccinini, Sensoli

3979 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione dei servizi sanitari e degli ospedali dell'Appennino bolognese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3980 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare l'abbattimento, anche controllato, dei lupi. A firma della Consigliera: Gibertoni

3981 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura del punto nascite dell'Ospedale del Delta, sito a Lagosanto (FE), ed il depotenziamento di tale struttura. A firma del Consigliere: Fabbri

3982 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento di buoni rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. A firma del Consigliere: Aimi

3984 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire e contenere i danni causati dalla fauna selvatica alle aziende agricole. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Rancan, Delmonte, Bargi, Pettazzoni

3985 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'accesso a posizioni dirigenziali nella Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Piccinini

3986 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare e qualificare la linea ferroviaria Ferrara-Codigoro, con particolare riferimento al tratto Portomaggiore-Dogato. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

3988 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il calo del personale medico ed infermieristico nelle strutture sanitarie e per evitare il collasso dei Pronto Soccorso. A firma del Consigliere: Bignami

3991 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare l'uso e la diffusione del fascicolo sanitario elettronico ed eliminare i referti cartacei. A firma del Consigliere: Foti

3992 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rivedere la rimodulazione dei servizi della rete ospedaliera ferrarese e per risolvere le problematiche riguardanti l'Ospedale S. Anna di Cona. A firma del Consigliere: Fabbri

3993 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i malfunzionamenti dei passaggi a livello nella Città di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

3994 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, riguardanti la privacy, relative all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

3995 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la riscossione, da parte delle AUSL, dei crediti per mancati pagamenti relativi alle prestazioni sanitarie erogate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3996 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure connesse alla preclusione all'accesso ai servizi educativi, in rapporto al rispetto degli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente. A firma del Consigliere: Sensoli

3997 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il prosieguo dell'attività di un Centro di Terapia Integrata per l'Infanzia sito a Ravarino (MO). A firma dei Consiglieri: Campedelli, Serri, Sabattini, Boschini

3998 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi di coordinamento attribuiti dall'AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3999 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina del rappresentante della Regione Emilia-Romagna quale componente della "Comunità del Parco" dell'Ente Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello. A firma del Consigliere: Pompignoli

4000 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per completare la redazione del Registro Tumori regionale, anche tramite la definizione della relativa regolamentazione. A firma della Consigliera: Piccinini

4001 - Interrogazione a risposta scritta circa un progetto di Lepida S.p.A. dedicato al voto elettronico, con particolare riferimento alla relativa implementazione per i Consorzi di Bonifica. A firma della Consigliera: Gibertoni

4003 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela dell'occupazione e della produzione del Consorzio Padano Ortofrutticolo, con sede a Collecchio (PR). A firma del Consigliere: Foti

4004 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il ridimensionamento del sistema sanitario locale, con particolare riferimento al mantenimento del livello quantitativo e qualitativo dell'ospedale di Vignola. A firma del Consigliere: Foti

4005 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la valutazione, l'accertamento e la revisione delle situazioni di disabilità, con particolare riferimento alle relative commissioni Inps. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4006 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'iniziativa denominata "BudrioLab". A firma del Consigliere: Bignami

4007 - Interrogazione a risposta scritta circa l'informazione preventiva dell'utenza in ordine alla interruzione della fornitura di energia elettrica. A firma del Consigliere: Rainieri

4008 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da assumere, d'intesa con i Ministeri interessati, al fine di assicurare l'avvio della campagna di semina 2017, la continuità produttiva dello stabilimento CO.Pad.Or. di Collecchio (Parma) e la tutela dell'occupazione. A firma dei Consiglieri: Lori, Cardinali, Iotti

4011 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere problematiche riguardanti la vaccinazione. A firma del Consigliere: Bignami

4012 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento degli ambulatori per le vaccinazioni presso l'AUSL di Imola, le relative risorse e le connesse conseguenze sulle altre strutture sanitarie. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4013 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni alternative, per il traffico dei veicoli, da adottare a seguito della chiusura totale del Ponte di San Nicolò, sito sulla Strada Provinciale 10, nella Provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

4014 - Interrogazione a risposta scritta circa il procedimento riguardante la scadenza avvenuta in data 31 dicembre 2016, della convenzione per la gestione del centro di accoglienza dell'Hub sito in via Mattei, a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4016 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per finanziare gli studi sugli effetti delle radiazioni elettromagnetiche, con particolare riferimento alla telefonia. A firma della Consigliera: Gibertoni

4018 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento di incarichi di difesa legale da parte dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

4019 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle criticità ed ai disagi per l'utenza relativi al CUP 2000, con particolare riferimento alla situazione riguardante Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4020 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere in funzione il punto-nascite presso l'Ospedale di Castelnovo ne' Monti (RE). A firma del Consigliere: Sassi

4021 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura del punto-nascite operante presso l'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne' Monti (RE). A firma del Consigliere: Torri

4022 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l'Unità Operativa Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e la relativa AUSL. A firma del Consigliere: Foti

 

Interpellanze

 

3902 - Interpellanza circa la pianta organica, le procedure di assunzione del personale e la normativa contrattuale riguardanti la società Ervet SpA. A firma del Consigliere: Foti

3923 - Interpellanza circa le azioni poste in essere dai gestori dei servizi di distribuzione dell'energia elettrica, e dalla Protezione Civile, per evitare che le relative reti continuino ad essere esposte ai gravi disservizi che si sono verificati, sul territorio regionale, a causa degli eventi atmosferici del febbraio 2015. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

3971 - Interpellanza circa la promozione di una indagine, di carattere storico e politico, sui fatti di violenza politica posti in essere, tra il 1944 ed il 1948, in relazione all'ideologia marxista-leninista, con particolare riferimento al territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

3987 - Interpellanza circa i contenuti e le procedure riguardanti il rinnovo della concessione relativa all'uso idroelettrico dell'acqua proveniente dall'invaso del Brugneto. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

3894 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere, presso il Governo ed in tutte le sedi opportune, sostegno e incentivi economici adeguati per lo sviluppo di politiche che favoriscano l'utilizzo di energia geotermica sia per i cittadini che per le imprese, attivandosi inoltre affinché sul territorio emiliano-romagnolo vengano attuate tutte le politiche energetiche necessarie per incentivare l'utilizzo della tecnologia geotermica. (18 01 17) A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3906 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, presso il Parlamento ed il Governo, affinché vengano adottati provvedimenti urgenti finalizzati alla tutela degli agenti di Polizia Penitenziaria operanti nelle carceri regionali, con particolare riferimento a quelle in cui sono presenti maggiori problemi di sicurezza, di carenza di personale e ambientali. (19 01 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

3911 - Risoluzione per impegnare la Giunta, data l'importanza delle funzioni degli Uffici del Giudice di Pace a tutela del diritto di accesso alla Giustizia per tutti i cittadini, a mantenere attivo il servizio fornito da quello sito nel Comune di Alto Reno Terme (BO) ed in tutti quelli ove detti uffici siano presenti. (19 01 17) A firma del Consigliere: Bignami

3922 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché intervenga rapidamente, emanando una legge delega sulla materia delle concessioni, impegnando inoltre la Giunta, qualora l'adozione della anzi indicata normativa non avvenga in tempi congrui, ad intervenire al fine di garantire l'applicazione dei principi comunitari e tutelare le attività imprenditoriali operanti in ambito balneare, le professionalità maturate e gli investimenti effettuati. (20 01 17) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Campedelli, Zoffoli, Cardinali, Lori, Zappaterra, Sabattini, Ravaioli, Serri, Caliandro, Rontini, Calvano, Bessi, Montalti

3928 - Risoluzione per impegnare la Giunta a modificare la normativa regionale al fine di estendere l'accesso gratuito al servizio ferroviario anche al personale delle Forze Armate nel loro complesso, secondo le modalità già previste per l'elenco di ufficiali ed agenti contenuto nella deliberazione 2082/2004. (23 01 17) A firma del Consigliere: Bignami

3932 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale, e il suo Presidente in qualità di Presidente della Conferenza delle Regioni, a riconoscere le criticità in termini di sicurezza presenti nel modenese, ad attivarsi presso il Governo al fine di richiedere adeguate risorse di uomini e di mezzi per le Forze dell'Ordine, necessari a combattere la dilagante piaga dei reati predatori e a contrastare efficacemente il radicamento della criminalità organizzata, a richiedere adeguati provvedimenti affinché venga riconosciuta ai sindaci la possibilità di intervenire con propri atti contro i fenomeni criminosi, rimarcandone il ruolo di principali presidi politici, prevedendo inoltre, in accordo con le Prefetture, la possibilità per gli agenti di Polizia Municipale di compiere il presidio del territorio ed affiancare le Forze dell'Ordine statali. (24 01 17) A firma del Consigliere: Bargi

3937 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, le nuove imprese leader dell'Europa: l'iniziativa Start-up e scale-up COM (2016) 733 final del 23 novembre 2016. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012. (Approvata dalla I commissione nella seduta del 24 gennaio 2017)

3938 - Risoluzione sulla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica – COM (2016) 761 final del 30 novembre 2016. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I commissione nella seduta del 24 gennaio 2017)

3939 - Risoluzione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia – COM (2016) 765 final del 30 novembre 2016. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I commissione nella seduta del 24 gennaio 2017)

3941 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni presso il Governo volte a garantire, al personale delle Forze armate, delle Forze di Polizia e del Soccorso pubblico il pagamento del bonus di 80 euro, a rinnovare i contratti dei comparti sicurezza e difesa, a suddividere i ruoli del personale volontario e di quello richiamato in servizio anche tramite l'istituzione di appositi albi e la previsione di specifiche disposizioni normative. (25 01 17) A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

3954 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intraprendere tutte le azioni possibili al fine di elevare i livelli di sicurezza dei passaggi a livello, predisponendo sistemi di allerta automatici e/o manuali in prossimità dei passaggi a livello ferroviari atti ad avvisare i convogli in arrivo di possibili ostacoli sul tragitto, stanziando inoltre fondi e risorse per l'eliminazione dei passaggi a livello sostituendoli con sottopassaggi o sopraelevate. (26 01 17) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3977 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre, in accordo con il Governo nazionale e le altre Regioni interessate, un piano di emergenza per le aree maggiormente colpite dalla presenza infestante di nutrie, che sostenga economicamente la celere riparazione delle arginature devastate dalle loro perforazioni e attivi una campagna straordinaria per il loro contenimento con strumenti ulteriori rispetto a quelli già previsti nel Piano regionale dell'Emilia-Romagna. (31 01 17) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

3983 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso società Autostrade S.p.A. affinché venga inserita nella cartellonistica stradale dell'uscita "Badia Nuova" collocata sulla Variante di Valico, anche la segnalazione d'uscita per il Comune di "Castiglione dei Pepoli" definendo in maniera più chiara ed esauriente le indicazioni autostradali, anche al fine di valorizzarlo e renderne più agevole il raggiungimento. (31 01 17) A firma del Consigliere: Bignami

3989 - Risoluzione per impegnare la Giunta a procedere a una verifica, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti e le rappresentanze interessate, per accertare se il calo dei posti letto nelle strutture sanitarie regionali abbia effettivamente messo in crisi anche il sistema del pronto soccorso, ed a valutare il ripristino dei posti letto tagliati individuando i reparti maggiormente critici e mettendo così fine alla pratica dei "posti letto aggiuntivi", potenziando di conseguenza anche la dotazione di personale. (01 02 17) A firma del Consigliere: Bignami

3990 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo affinché emani i decreti attuativi della L. 221/2012, che istituisce la rete nazionale dei Registri dei tumori, attivandosi inoltre anche per trovare alternative al vuoto normativo che si è venuto a creare. (01 02 17) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

4002 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare i Consorzi di Bonifica affinché le prossime elezioni consortili avvengano utilizzando modalità di voto telematico, valorizzando inoltre le iniziative realizzate attraverso società pubbliche controllate dalla Regione. (02 02 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

4015 - Risoluzione per impegnare la Giunta a garantire la continuità dell'attività educativa e riabilitativa del "Centro La Lucciola" attraverso politiche mirate ed attente alla salute pubblica che ne consentano la sostenibilità economica, specie nel caso dei bambini in gravi difficoltà e con seri problemi di salute. (03 02 17) A firma del Consigliere: Aimi

4017 - Risoluzione per impegnare la Giunta a finanziare le attività conclusive dello studio sugli effetti delle radiazioni elettromagnetiche generate dalle stazioni radiobase della telefonia mobile portato avanti dall'Istituto Ramazzini, al fine di attuare politiche di prevenzione dei connessi rischi per la salute, supportandone anche le attività di rilievo internazionale specie se suscettibili di ricadute sul territorio regionale. (03 02 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

3464 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela dei pazienti cui sono stati impiantati dispositivi medici fissatori interspinosi difettosi. A firma della Consigliera: Sensoli

3467 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione del Piano di Classifica del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale e le relative procedure. A firma del Consigliere: Bargi

3471 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attribuzione delle funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie nei reparti/unità operative/servizi dell'Azienda USL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3476 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per favorire, tra Province limitrofe, collaborazioni rivolte alla gestione associata di funzioni e servizi ed all'integrazione di modalità operative. A firma del Consigliere: Foti

3480 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, controlli e procedure riguardanti cooperative operanti nel territorio ferrarese e Aziende di Servizi alle Persone (ASP). A firma della Consigliera: Sensoli

3485 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare al fine di perseguire l’obiettivo della riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti, con particolare riferimento a quelli sanitari. A firma della Consigliera: Gibertoni

3487 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche conseguenti all'attività dell'Aeroporto Marconi di Bologna, con particolare riferimento al relativo impatto ambientale ed alla tutela della salute della cittadinanza. A firma del Consigliere: Bignami

3498 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento ad Arpae del monitoraggio delle acque dei pozzi nella zona circostante la Cava Rubbiani di San Damaso (MO) al fine di verificare la sussistenza di inquinamenti ambientali. A firma del Consigliere: Bargi

3504 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza ed evitare esondazioni del torrente Cordarezza, con particolare riferimento al territorio della frazione di Marsaglia (PC). A firma del Consigliere: Foti

3512 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti le richieste di taglio dei boschi e di prelievo di legname. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

3513 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi per l'utenza conseguenti alla manutenzione straordinaria ed al potenziamento della linea ferroviaria Fidenza-Salsomaggiore. A firma del Consigliere: Rainieri

3526 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il Consorzio di bonifica di Burana, con particolare riferimento alla contribuzione montana alle relative opere. A firma della Consigliera: Gibertoni

3533 - Interrogazione a risposta scritta circa i procedimenti riguardanti la fusione dei Comuni di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio, con particolare riferimento ai risultati referendari ed alla tutela dell'autonomia dei Comuni. A firma del Consigliere: Bignami

3536 - Interrogazione a risposta scritta circa gli effetti sul territorio regionale di provvedimenti assunti dal TAR del Lazio relativamente a società cooperative operanti nel settore dei servizi. A firma della Consigliera: Sensoli

3546 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il servizio di controlleria e la sicurezza relativi al trasporto pubblico. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi

3549 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti un dirigente dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

3556 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi e procedure riguardanti l'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

3561 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per avviare una indagine sui rapporti di collaborazione tra le case farmaceutiche ed il personale medico delle strutture sanitarie regionali. A firma della Consigliera: Gibertoni

3562 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a fronte dell'incremento degli alunni con disabilità, con particolare riferimento ai disturbi del comportamento. A firma del Consigliere: Bignami

3566 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere istanze avanzate dai sindacati del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3567 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'ampliamento della discarica di rifiuti di Castel Maggiore (BO). A firma del Consigliere: Bignami

3571 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte a casi di malfunzionamento di dispositivi impiantati su pazienti cardiopatici. A firma della Consigliera: Gibertoni

3573 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti la concessione di locali di una scuola elementare di Cesena per lo svolgimento di lezioni di "arabo normato". A firma del Consigliere: Pompignoli

3575 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impegno economico relativo all'esenzione del bollo auto, per i primi tre anni, ai veicoli alimentati a GPL o a metano. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri

3576 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le azioni da attuare per mettere in sicurezza il ponte che collega Bomporto a Ravarino e quello sul fosso Foscaglia a Finale Emilia. A firma della Consigliera: Gibertoni

3577 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rimuovere criticità riguardanti il porto di Ravenna. A firma del Consigliere: Bessi

3580 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'utilizzazione di internet da parte dei dipendenti pubblici, con particolare riferimento alla situazione esistente presso l'AUSL di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

3584 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi riguardanti le liste di attesa per visite specialistiche ambulatoriali, con particolare riferimento alla situazione esistente a Carpi. A firma del Consigliere: Bargi

3585 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il peggioramento della qualità dell’aria nel Comune di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

3586 - Interrogazione a risposta scritta circa l’iter procedimentale della istanza di ricerca di idrocarburi denominata “Reno Centese”, anche in relazione all’applicazione del principio di precauzione. A firma della Consigliera: Gibertoni

3587 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere relativamente agli acquisti ed alla qualità degli ausili destinati alle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Gibertoni

3588 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di profughi presso laboratori siti a Monestirolo (FE), con particolare riferimento al rispetto delle norme igienico-sanitarie. A firma del Consigliere: Fabbri

3600 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei diritti delle cooperative concessionarie, nel settore dell'acquacoltura, di autorizzazioni, tra Goro e Comacchio, relative all'allevamento delle vongole. A firma del Consigliere: Foti

3602 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per la costruzione di un nuovo ponte in via Macerata, a Carseggio, nel Comune di Casalfiumanese (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3603 - Interrogazione a risposta scritta circa la costruzione di un collegamento tra l'aeroporto di Bologna, la fiera ed il centro della città. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3607 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per predisporre un collegamento stabile e sicuro con l'abitato di Carseggio, nel Comune di Casalfiumanese, a seguito del crollo del relativo ponte. A firma della Consigliera: Piccinini

3609 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per eliminare i pericoli connessi ai passaggi a livello su linee ferroviarie. A firma del Consigliere: Bignami

3610 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per elevare, anche tramite automatismi, i livelli di sicurezza dei passaggi a livello. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri

3611 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per migliorare la gestione ed il controllo dei migranti. A firma del Consigliere: Rainieri

3612 - Interrogazione a risposta scritta circa dichiarazioni del Presidente della Regione Campania riguardanti la ripartizione, tra le varie Regioni, del Fondo Sanitario. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3628 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per reintegrare l'organico infermieristico e di supporto presso U.O. operanti nell'Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola (BO). A firma del Consigliere: Bignami

3630 - Interrogazione a risposta scritta circa la revisione delle spese a carico dei cittadini relativamente allo svolgimento di pratiche ed istruttorie in materia di prevenzione del rischio sismico. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

3634 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti procedure di assegnazione delle posizioni organizzative presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

3639 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di impiegare un ponte "Bailey" a seguito del crollo, a Casalfiumanese, del ponte di via Macerato. A firma del Consigliere: Bignami

3640 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per dare attuazione, in sede regionale, alla L. 68/2015 riguardante i delitti contro l'ambiente. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani

3644 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di assegnazione di posizioni organizzative presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3648 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei reparti di ostetricia e ginecologia, con particolare riferimento all'effettuazione del parto cesareo. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

3656 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione di contenuti specifici sulla prevenzione del rischio di soffocamento nei corsi previsti per il personale scolastico. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3659 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la raccolta e la conservazione di farmaci non scaduti, e l'aggiornamento delle linee di indirizzo per la gestione clinica dei farmaci. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3664 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere circa problematiche di natura igienica riguardanti l'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3674 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la ridefinizione di SSD e della BTM relative all'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3676 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per aumentare la prevenzione degli incidenti e la sicurezza sul lavoro. A firma della Consigliera: Gibertoni

3677 - Interrogazione a risposta scritta circa la valutazione del rischio ambientale ed il progetto di bonifica riguardanti l'inquinamento da idrocarburi emerso durante i lavori di scavo delle fondamenta del corpo di fabbrica "B" dell'ospedale di Fiorenzuola d'Arda (PC). A firma del Consigliere: Foti

3681 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l'effettiva copertura del turn over nelle aziende sanitarie della Regione Emilia-Romagna, prevedendo inoltre il coinvolgimento nelle relative procedure della CONFSAL (Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori). A firma del Consigliere: Bignami

3685 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi e procedure riguardanti l'USL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

3692 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento di procedure concorsuali e nomine di dirigenti riguardanti l'AUSL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

3694 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire condizioni di lavoro sicure ai Vigili del Fuoco, evitando le attuali carenze di personale e di mezzi. A firma della Consigliera: Gibertoni

3697 - Interrogazione a risposta scritta circa la documentazione e le normative riguardanti la vendita di alimenti etnici, a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3698 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione del tumore alla mammella e semplificare e velocizzare l'accesso alle relative visite e cure da parte del servizio sanitario regionale. A firma del Consigliere: Bignami

3704 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'acquisto di gameti da banche specializzate, con particolare riferimento ai Livelli Essenziali d'Assistenza (LEA). A firma del Consigliere: Foti

3705 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione dei posti letto dell'ospedale di Sassuolo. A firma del Consigliere: Foti

3719 - Interrogazione a risposta scritta circa nomine e procedure riguardanti il Comitato di Gestione dell'Ente Porto di Ravenna. A firma del Consigliere: Alleva

3724 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire l'utilizzazione delle pedane elevatrici elettriche nei mezzi del Trasporto Pubblico Locale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3728 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dell'orario di lavoro degli operatori della Polizia municipale e la tutela della sicurezza dei cittadini, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

3733 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per istituire un tavolo di confronto nel Comune di Bondeno in merito al completamento della circonvallazione fino a via Belfiore. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

3736 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire l'attivazione delle procedure riguardanti la realizzazione di tirocini rivolti all'inclusione lavorativa dei cittadini extracomunitari. A firma della Consigliera: Ravaioli

3740 - Interrogazione a risposta scritta circa la modificazione di norme statutarie riguardanti Bologna Fiere S.p.A. A firma del Consigliere: Alleva

3741 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Snatt Logistica di Campegine (RE). A firma del Consigliere: Torri

3742 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la pubblicazione "I tumori in Emilia-Romagna 2015". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3776 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'istituzione, da parte della Regione Emilia-Romagna, della figura professionale denominata "Operatore all'assistenza veterinaria". A firma della Consigliera: Gibertoni

3824 - Interrogazione a risposta scritta circa modificazioni da apportare alla delibera della Giunta regionale n. 353/2012 in materia di calendari scolastici. A firma del Consigliere: Delmonte

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 118, comma 1, del Regolamento interno dell’Assemblea:

 

3837 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare fenomeni di radicalizzazione, con particolare riferimento a quello religioso, alla predicazione in lingua araba nelle carceri ed al rimpatrio dei detenuti stranieri. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

 

Il sottosegretario Andrea Rossi con nota del 25 gennaio 2017, prot. 3557, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d):

 

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, preso atto che il Gruppo Assembleare “Movimento 5 Stelle”, con nota prot. n. 2160 in data 18 gennaio 2017, ha comunicato la nomina della Consigliera Raffaella Sensoli quale Presidente del relativo Gruppo, ha adottato la deliberazione n. 3 del 25 gennaio 2016, ad oggetto:

 

“Accertamento e dichiarazione della costituzione dei Gruppi assembleari della X legislatura e presa d'atto della loro consistenza numerica (art. 36 Statuto, art. 6 Regolamento interno, art. 17, comma 3, L.R. 11/2013 e ss.mm.ii.) modifica alla Deliberazione UP n. 1 del 19 gennaio 2016”.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 12 01 17 al 01 02 17.

 

DPGR n. 7 del 23/01/2017

Designazione di un componente effettivo e uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti della Camera di Commercio della Romagna - Forli' Cesena e Rimini

DPGR n. 12 del 30/01/2017

Sostituzione di un Consigliere nella Camera di Commercio di Modena nel settore servizi alle imprese

DPGR n. 13 del 30/01/2017

Sostituzione di un Consigliere nella Camera di Commercio di Ravenna nel settore agricoltura

 

Comunicazione ai sensi del comma 1, lettera m) dell’art. 68:

 

La Programmazione dei lavori dell’Assemblea legislativa, ai sensi dell’art. 16, del Regolamento interno, per il periodo febbraio - aprile 2017, è stata approvata nella riunione dei Capigruppo allargata ai Presidenti delle Commissioni assembleari svoltasi in data 1 febbraio 2017.

(Comunicazione n. 43 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2017/286 del 06/02/2017)

 

LE PRESIDENTI

I SEGRETARI

Saliera - Soncini

Rancan - Torri

 

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