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120.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 28 FEBBRAIO 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4183

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’accoglimento della richiesta di compartecipazione alle spese sostenute dai Comuni dell'Alta Valmarecchia per lo sgombero della neve accumulatasi durante l'eccezionale ondata di maltempo verificatasi nel mese di gennaio 2017. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

POMPIGNOLI (LN)

GAZZOLO, assessore

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 4165

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'ipotesi di trasformazione dell'ospedale di Loiano in un ospedale di comunità, con particolare riferimento alla tutela delle aree disagiate quali le zone montane. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

VENTURI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 4179

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni di controllo da mettere in campo per vigilare sulla regolarità degli appalti delle società partecipate dalla Regione. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

MEZZETTI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 4180

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le implicazioni dirette fra la nuova Agenzia unica di mobilità romagnola (Amr) e la Start Romagna. A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

SENSOLI (M5S)

DONINI, assessore

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 4181

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione pre-fallimentare dell’azienda Artoni di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Mori, Prodi, Campedelli, Serri, Sabattini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

MUMOLO (PD)

COSTI, assessore

MUMOLO (PD)

 

OGGETTO 4182

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’affidamento del servizio di TPL in provincia di Parma. A firma del Consigliere: Iotti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

IOTTI (PD)

DONINI, assessore

IOTTI (PD)

 

OGGETTO 4184

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la modifica del disciplinare riguardante l'invaso del Brugneto, al fine di prevedere condizioni per il rilascio dell'acqua che rispondano alle esigenze del territorio e degli agricoltori piacentini. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

GAZZOLO, assessore

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 3633

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni sulla Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)» (54)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 3633/1/2 oggetti 4192 e 4194 - Presentazione, discussione e approvazione)

(Risoluzioni oggetti 4188 e 4189 - Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRUCCOLI, relatore della Commissione

PETTAZZONI, relatore di minoranza

FOTI (FdI)

FABBRI (LN)

CALVANO (PD)

RANCAN (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRUCCOLI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRUCCOLI (PD)

CASELLI, assessore

CALIANDRO (PD)

CALVANO (PD)

PETTAZZONI (LN)

FOTI (FdI)

PRUCCOLI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

MOLINARI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

TARASCONI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 3282

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara nella Provincia di Piacenza»

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

 

OGGETTO 4143

Delibera: «Indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate, ai sensi della legge regionale 8 luglio 1996, n. 24, sul progetto di legge "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara nella Provincia di Piacenza".» (Proposta del relatore consigliere Gian Luigi Molinari e del relatore di minoranza consigliere Tommaso Foti su mandato della Commissione I) (109)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

MOLINARI, relatore della Commissione

FOTI, relatore di minoranza

PETITTI, assessore

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 3633

Emendamenti oggetto 3633

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 9,50

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centoventesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 7 febbraio 2017 (n. 118);

pomeridiana del 7 febbraio 2017 (n. 119);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta, Gualmini e l’assessore Bianchi.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 4183

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’accoglimento della richiesta di compartecipazione alle spese sostenute dai Comuni dell’Alta Valmarecchia per lo sgombero della neve accumulatasi durante l’eccezionale ondata di maltempo verificatasi nel mese di gennaio 2017. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, e iniziamo dalla n. 4183: Interrogazione a risposta immediata in aula, circa l’accoglimento della richiesta di compartecipazione alle spese sostenute dai Comuni dell’Alta Valmarecchia per lo sgombero della neve accumulatasi durante l’eccezionale ondata di maltempo verificatasi nel mese di gennaio 2017, a firma del consigliere Pompignoli a cui do la parola. Risponderà l’assessore Gazzolo.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Questo question time a risposta immediata è stato presentato a seguito della richiesta che il Presidente dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia, Fattori, ha fatto il 10 febbraio 2017, dove richiedeva, appunto, a seguito dell’abbondante nevicata e dei costi sostenuti dai Comuni per lo sgombero della neve, una compartecipazione alle spese che sono state sostenute dagli stessi Comuni. Sappiamo benissimo che i Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, non hanno un budget finanziario elevato, per cui hanno chiesto se la Regione può in questo modo compartecipare alle spese, e se sì in che misura e in che percentuale questa partecipazione può avvenire.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

L’assessore Gazzolo ha la parola.

 

GAZZOLO, assessore: Consigliere Pompignoli, nelle giornate da lunedì 16 a mercoledì 18 gennaio 2017 si sono verificate precipitazioni nevose sull’area romagnola. Sono stati interessati, tra gli altri, i Comuni dell’Alta Valmarecchia, così come anche indicato nell’emessa allerta di Protezione civile, la n. 7/2017.

I dati registrati in merito a queste precipitazioni, che sono stati estratti da banca dati ARPAE, e forniti dal Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, dal Comando Regione Carabinieri forestale Emilia-Romagna e dal Centro operativo regionale, riportano, sull’intera area Romagna, nevicate tali da interessare la viabilità stradale ed autostradale, l’intervento, in alcuni casi, del volontariato di Protezione civile, in assistenza alla popolazione e la chiusura di scuole nelle valli forlivesi e riminesi.

La quantità di neve caduta, a cumuli massimi verificati di circa 50 centimetri nell’area montana e pedecollinare forlivese è di circa un metro nella zona dell’Alta Valmarecchia, Comune di Pennabilli, non è paragonabile a nevicate di intensità tali da provocare, così com’è accaduto invece negli anni precedenti, gravi situazioni di pericolo o danni diffusi, pur rendendo necessario l’intervento di volontari in appoggio alla circolazione, la chiusura delle scuole e l’impiego organizzato di mezzi spalaneve, quindi il riconoscimento di emergenze di carattere nazionale.

I Comuni interessati e segnalati nell’interrogazione hanno rappresentato alla Regione le spese sostenute, che in parte significativa fanno riferimento ad un’attività ordinaria di spalatura neve che le singole amministrazioni devono garantire.

In ogni caso, l’Unione dei Comuni della Valmarecchia ha trasmesso una segnalazione per una spesa complessiva di 158.439,62 euro, come citato dallo stesso consigliere Pompignoli. È una fotografia a fronte della quale stiamo valutando la possibilità di un concorso finanziario regionale, per situazioni di criticità puntuali e straordinaria.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Pompignoli. Ha cinque minuti.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente, grazie assessore per la risposta. Spero che questa valutazione abbia un tempo molto lungo per capire se effettivamente la Regione intenderà o meno partecipare o cofinanziare queste spese.

Ricordo, come diceva, che si parla di 158.000 euro, quindi una cifra importante per i Comuni che hanno partecipato allo sgombero della neve. È chiaro, come dicevo in premessa, che effettivamente questi Comuni si trovano comunque in una situazione finanziaria con un budget molto basso, per cui anche solamente 17.000 euro piuttosto che 20.000 o 50.000, vanno a gravare fortemente sulle casse comunali.

Chiedo, quindi, fiducioso e speranzoso, che la Regione, dopo una valutazione di massima, dia comunicazione ai Comuni di una percentuale. Come vede, nell’interrogazione non abbiamo chiesto di individuare (c’è già una percentuale di cofinanziamento). Credo che sia importante dare un segnale, a questi Comuni, di vicinanza della Regione in questi eventi che a mio avviso sono straordinari, anche perché un metro di neve non capita tutti i giorni. Quindi, quantomeno ci sia la vicinanza, da parte della Regione, come sostegno economico, con una compartecipazione e in una misura percentuale che la Regione riterrà opportuna, ma che comunque questa compartecipazione ci sia.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

 

OGGETTO 4165

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ipotesi di trasformazione dell’ospedale di Loiano in un ospedale di comunità, con particolare riferimento alla tutela delle aree disagiate quali le zone montane. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4165, a firma del consigliere Bignami: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’ipotesi di trasformazione dell’Ospedale di Loiano in un ospedale di comunità, con particolare riferimento alla tutela delle aree disagiate quali le zone montane.

Risponderà l’assessore Venturi.

La parola al consigliere Bignami. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

In realtà, già nell’illustrazione sono contenuti gli elementi essenziali della domanda che rivolgo all’assessore Venturi, che attiene all’individuazione che è stata fatta nei documenti che stanno girando, riguardo le proposte di organizzazione sanitaria per i territori dell’Appennino bolognese, con particolare riguardo alla coincidenza del distretto sociosanitario dell’Unione Savena Idice San Lazzaro, in quanto in quel documento è scritto che la proiezione del destino dell’Ospedale di Loiano, che è bene precisare che è un nosocomio che si colloca su una traiettoria fondamentale di colleganza tra Bologna e la Toscana, è di fatto l’unico presidio che esiste lungo la Futa, lungo tutto quell’alveo e quell’importante settore di Appennino.

In questo documento si legge che in realtà questa struttura ospedaliera dovrebbe essere riqualificata, così si dice, ma a nostro modo di vedere si tratta di un depotenziamento, traducendolo in ospedale di comunità, vale a dire in qualche cosa che di fatto perde le caratteristiche e le energie che oggi lo qualificano come un presidio ospedaliero aperto e operativo H24, con la possibilità non solo di assistere le persone fragili e le persone che vengono sottoposte a cure croniche, ma anche di dare una risposta immediata a fronte di situazioni che si rendessero necessarie per i cittadini e il territorio.

Questa prospettiva evidentemente allarma non solo chi abita sul territorio, e non solo chi parla, ma anche le istituzioni che hanno in tal senso chiesto e ottenuto di aprire un tavolo politico che possa coinvolgere tutte le amministrazioni. Lì abbiamo un trasversalismo anche riguardo alle varie coloriture, per quanto possa contare, in ordine alla qualità della rappresentanza politica e alla consistenza della classe politica, per sottoporre all’ASL un’analisi ponderata in merito all’effettiva volontà di perseguire questa strada.

In realtà, non vi è ancora nulla di definito, si tratta di un documento che deve essere considerato affrontato, ma l’interrogazione è rivolta appunto all’assessore per sapere se egli, evidentemente essendo il dominus della sanità in Emilia-Romagna, è nelle condizioni di anticiparci qualcosa in ordine all’esito della struttura.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all’assessore Venturi. Prego.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere.

Al di fuori della risposta che ho preparato, in realtà nulla osta, anzi, le questioni che vengono esposte sono meritevoli sicuramente del confronto politico con i Comuni che fanno parte del distretto che viene citato.

Come ha già anticipato il consigliere, il documento cui fa riferimento è preliminare, preparatorio ai confronti che ci dovranno essere in tutti i territori dell’area bolognese, della Città metropolitana di Bologna. Infatti, in merito alla riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, l’azienda ha avviato un percorso propositivo da condividere con le Istituzioni competenti e nelle sedi idonee, che sono quelle, tra l’altro, che ho appena finito di citare.

Al momento, quindi, non è stata assunta alcuna decisione riguardante l’eventuale trasformazione dell’ospedale Simiani in ospedale di comunità. A tutt’oggi, l’azienda ha predisposto un documento in bozza che delinea una proposta di programmazione dell’assistenza territoriale della rete ospedaliera nell’area bolognese utilizzato solo per istruire la discussione nelle sedi tecniche. Il documento è ancora all’esame della Conferenza territoriale, sociale e sanitaria metropolitana di Bologna e, conseguentemente, non è stato trasmesso all’Assessorato alle politiche per la salute.

Si coglie l’occasione per riaffermare che i processi di riorganizzazione dei servizi sanitari regionali sono da sempre improntati a garantire l’accessibilità dei servizi, tempestività di trattamento e qualità delle cure per tutti i residenti, in particolare per le popolazioni montane. L’Assessorato alle politiche per la salute segue con attenzione il percorso di programmazione che si sta sviluppando a livello locale e ha dettato, con deliberazione di Giunta regionale n. 2040 del 2015, le indicazioni per la programmazione locale, il cui ambito di riferimento e di decisione è costituito dai distretti e dalla Conferenza territoriale, sociale e sanitaria metropolitana.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Bignami. Ha a disposizione quattro minuti.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Intanto, ringrazio l’assessore perché nella risposta – intendo così le sue parole – vi è la convinta e ferma volontà di un confronto aperto con le Istituzioni, a cui evidentemente intendiamo partecipare come Gruppo consiliare, nel senso di verificare, tramite gli strumenti che il Regolamento mette a nostra disposizione, l’andamento. In questo senso, mi riservo fin d’ora di formulare ulteriori nuove domande d’attualità in questa sede rivolte all’assessore, al quale – spero di non dover rivolgere un’interrogazione all’uopo predisposta – chiedo anche, nella modalità in cui egli potrà rispondermi, di conoscere i tempi entro cui si ritiene di poter realizzare questo tipo di proposta in forma definitiva e se, quindi, esiste una sorta di timing, anche in ordine a quelle che sono le tappe, con il coinvolgimento del tavolo istituzionale e delle altre sedi ritenute opportune e competenti, per approdare a una proposta che, in una forma definitiva, dovrà essere comunque elaborata.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 4179

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni di controllo da mettere in campo per vigilare sulla regolarità degli appalti delle società partecipate dalla Regione. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4179, a firma Taruffi: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa azioni di controllo da mettere in campo per vigilare sulla regolarità degli appalti delle società partecipate dalla Regione.

Risponde l’assessore Mezzetti.

La parola al consigliere Taruffi. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo a occuparci di BolognaFiere, in modo specifico alla luce di quanto denunciato da FILCAMS-CGIL nei giorni scorsi in merito ad alcuni degli appalti più importanti che coinvolgono centinaia di lavoratori del quartiere fieristico e che, a detta della FILCAMS-CGIL, sarebbero illegittimi o, comunque, verrebbero applicati in modo illegale. In particolar modo, per quanto riguarda l’SG Service Srl, che gestisce i servizi legati a hostess, accoglienza, portierato e presìdi di sicurezza nei padiglioni, sarebbero stati utilizzati nel corso del 2016 voucher, contratti di collaborazione, prestazioni occasionali, lavoro a chiamata quando, sempre a detta del sindacato, questo non sarebbe possibile in quella tipologia di appalto.

Sono già state fatte segnalazioni anche all’Autorità nazionale anticorruzione. Per quanto ci riguarda, ovviamente, il tema, come sempre, riguarda i contratti che vengono utilizzati dalle società partecipate, in cui abbiamo una quota abbastanza significativa, come BolognaFiere, ma più che altro è anche l’occasione per discutere e tornare a discutere di BolognaFiere, visto che, come abbiamo fatto più volte in quest’Aula e in Commissione, non siamo mai stati convinti che la questione si fosse risolta. Mi riferisco, ovviamente, al tema del personale e degli esuberi. In questi giorni, sulla stampa emerge di nuovo la preoccupazione per il Piano tagli: dimezzate le ore di lavoro e 2,7 milioni di risparmi sul personale. Vorremmo tornare a discutere un pochino di questa situazione.

Le domande, in parte, riguardavano la situazione contrattuale e, in parte, più in generale, il futuro di BolognaFiere.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola, per la risposta, all’assessore Mezzetti. Prego.

 

MEZZETTI, assessore: Buongiorno.

L’interrogazione a risposta immediata del consigliere Taruffi interviene su una società alla quale, come sapete, la Regione partecipa con il 7,68 per cento, come si precisa nell’interrogazione stessa. Quindi, non c’è una possibilità e una competenza di controllo diretto da parte di quello che viene svolto dall’azienda.

Nei confronti delle proprie partecipate regionali e del sistema degli enti strumentali, la Giunta regionale ha, in questi anni, operato su due distinti ambiti. Uno è quello, se volete, più effimero, culturale e valoriale di controllo amministrativo, al fine di favorire la piena diffusione di una cultura improntata alla legalità, al rafforzamento dei comportamenti legittimi e regolari e al rispetto dei termini di contratto nazionale.

Con la legge regionale n. 18 del 28 ottobre 2016, il Testo unico, quello che tutti conoscete, per la promozione della legalità, la Regione ha previsto l’avvio di un complesso di iniziative orientate allo sviluppo di una cultura della legalità e al contrasto di fenomeni di infiltrazione di criminalità organizzata e di comportamenti irregolari o illegali. Solo attraverso la diffusione e il rafforzamento di questi valori improntati alla legalità diventa possibile, infatti, creare le condizioni culturali e sociali per lo sviluppo di comportamenti eticamente condivisibili.

Nell’ambito delle molteplici iniziative previste dal Testo unico rientrano specifici accordi all’articolo 8 da promuovere con le società partecipate dalla Regione, siano esse a partecipazione maggioritaria o siano esse, come in questo caso, a partecipazione minoritaria. Tali accordi, in particolare, hanno la finalità di rafforzare una cultura orientata alla prevenzione di comportamenti illegali in materia di pubblici appalti e di promuovere la diffusione di buone pratiche in materia di trasparenza e responsabilità sociale. Unitamente ad interventi orientati alla prevenzione e alla condivisione di princìpi e valori etici in materia di legalità che trovano nel Testo unico del 2016 la loro espressione normativa, questa Giunta ha operato anche sul piano dei controlli, avviando nei confronti del sistema delle proprie partecipazioni regionali e degli enti strumentali un processo di strutturazione e razionalizzazione dei controlli amministrativi. Tale percorso ha già consentito la definizione di un modello di controllo amministrativo sulle società in house providing approvato con la deliberazione della Giunta n. 1015 del 28 giugno del 2016.

Nel corso del 2017 il modello verrà esteso a aziende, agenzie ed enti strumentali della Regione. I modelli di controllo disciplinano, nell’ambito di un complesso di materie (contrattualistica pubblica, reclutamento e gestione del personale, trasparenza, anti-corruzione, bilancio, contabilità e tanto altro), i controlli amministrativi che la Regione deve effettuare per assicurare la corretta vigilanza sul sistema di partecipazione pubblica e della strumentalità.

È un articolato processo, molto complesso, anche, quindi comporterà un po’ di tempo per la messa a punto, ma soprattutto la messa a regime, che punta a verificare il rispetto generale delle norme vigenti, nonché la loro corretta previsione nei principali documenti (Statuti, Regolamenti, eccetera) che regolano l’azione e l’operatività di ogni singolo ente ed organismo, assicurando, pertanto, una coerenza di sistema alle prescrizioni legislative vigenti.

Non sono, invece, previste dal quadro normativo vigente, né potrebbero oggettivamente essere introdotte per la numerosità degli eventi, forme puntuali di controllo esercitate sui singoli atti assunti dall’insieme delle società partecipate e dagli enti strumentali, se non nell’ambito di controlli successivi a campione.

Consigliere Taruffi, come tutti quanti penso immaginerete, poter esercitare un’azione di questo genere richiederebbe una struttura di personale molto robusta e numerosa per poter intervenire su tutti i singoli casi delle tante società partecipate.

Ciò premesso, illustrate le azioni complessive che questa Amministrazione ha posto in essere nei confronti del proprio universo di partecipazioni strumentali, rispetto al caso specifico e ai riscontri che la Regione ha acquisito non è stato possibile, per i tempi richiesti da un’interrogazione a risposta immediata, svolgere tutte le verifiche opportune, nel momento in cui poi, come il consigliere Taruffi sa, questa competenza specifica non è in capo al mio Assessorato ma, semmai, a un altro Assessorato. Per cui, ci riserviamo eventualmente controlli successivi.

Mi sia consentita anche una nota personale. Nel Testo unico per la legalità avevamo introdotto la norma della responsabilità solidale, la cosiddetta clausola della responsabilità sociale, nel passaggio di appalti e soprattutto nella filiera dei subappalti. Poi l’abbiamo dovuta sopprimere e rimuovere a seguito del fatto che nel Codice nazionale degli appalti, che dalle Commissioni parlamentari era uscito con la presenza di questa clausola, nell’approvazione definitiva in Consiglio dei ministri è stata cancellata, clausola che diventa fondamentale per quella che può essere la responsabilità dell’azienda madre rispetto a tutta la filiera dei subappalti successivi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Mezzetti.

La parola al consigliere Taruffi. Ha tre minuti.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore Mezzetti soprattutto per la parte finale del suo intervento, in cui ha sottolineato, secondo me, dov’è il vero elemento su cui focalizzare l’attenzione.

Vi confesso che sono rimasto un po’ perplesso per il fatto che sia stato l’assessore Mezzetti a rispondere perché, come credevo fosse chiaro nella stesura dell’interrogazione, volevamo capire e vogliamo capire, tant’è che indubbiamente ci torneremo sopra, qual è complessivamente, come abbiamo ribadito già altre volte, l’atteggiamento della nostra Regione rispetto al piano industriale di BolognaFiere e, a caduta, su questi aspetti che non possiamo derubricare sostenendo semplicemente che la Regione non ha responsabilità dirette in materia. È vero, si parla del 7 per cento, però complessivamente, come abbiamo ribadito più volte, il sistema pubblico detiene quasi il 30 per cento di BolognaFiere e sul tema della governance ci siamo impegnati in molte discussioni.

Sta di fatto che, alla luce di questo percorso, il quadro che emerge, che è un quadro per noi preoccupante, mostra da un lato una situazione in cui si torna a discutere di tagli al personale piuttosto significativi e, dall’altro, una serie di appalti gestiti da BolognaFiere su cui vengono denunciate queste situazioni, che ci paiono quanto mai preoccupanti e sulle quali sollecitiamo l’intervento complessivo delle Istituzioni, a partire da quella di cui facciamo parte, la Regione Emilia-Romagna.

Vorremmo tornare a discutere in tutte le sedi di questo oggetto perché, come abbiamo sottolineato con la massima chiarezza anche all’atto dell’approvazione del progetto di legge, poi diventato legge, di riorganizzazione delle fiere regionali, le responsabilità della Regione aumentano, non diminuiscono, e soprattutto aumentano nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Pertanto, sicuramente torneremo su questo oggetto, perché riguarda un tema molto importante per Bologna, e non solo, e soprattutto torneremo per cercare di dare risposte e rassicurazioni alle lavoratrici e ai lavoratori, che tornano a essere oggetto di provvedimenti certamente non rassicuranti, e soprattutto vogliamo che venga fatta chiarezza rispetto agli appalti che, come denunciato dal sindacato, appaiono in conflitto anche con le normative in essere.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 4180

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le implicazioni dirette fra la nuova Agenzia unica di mobilità romagnola (Amr) e la Start Romagna. A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4180: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le implicazioni dirette fra la nuova Agenzia unica di mobilità romagnola (Amr) e la Start Romagna, a firma della consigliera Sensoli, a cui do la parola.

Risponderà l’assessore Donini.

La parola alla consigliera Sensoli. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

È stata di recente costituita l’Agenzia unica di mobilità della Romagna, che continua a essere terra di esperimenti per l’unificazione dei servizi, oltretutto anche a geometrie e geografie variabili. Queste, comunque, sono osservazioni di carattere più generale.

Restando, invece, sull’oggetto della nostra interrogazione, avremmo bisogno di capire, visto l’inizio un po’ turbolento derivante anche dal contrasto tra la Start Romagna e l’Agenzia di mobilità in ordine a svariati milioni di euro di debito, quale sarà la situazione sia per i lavoratori sia per i cittadini, se verranno garantiti i servizi, se verranno addirittura potenziati e anche quali saranno le ricadute sui costi dei servizi per i cittadini.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Presidente, la Regione trasferisce al bacino di Rimini contributi per il sostegno del trasporto pubblico locale (TPL) per oltre 17 milioni di euro, comprensivi di 2,2 milioni di euro per il rinnovo del contratto di lavoro, a fronte di 7,732 milioni di euro a vettura per chilometro per i servizi minimi, che rappresenta indubbiamente un contributo importante.

Nel bacino di Rimini i servizi sono gestiti per il 91 per cento da ATG-Start Romagna per complessivi 7 milioni di vetture per chilometro, mentre la restante parte è svolta da imprese minori titolari di contratto di servizio.

Già nel 2016 l’ATG-Start, operante nel bacino, è stato oggetto di un obbligo di servizio - se lo ricorderà - davanti al prefetto, che, mediante procedimento di conciliazione, per il quale abbiamo partecipato anche noi, ha poi stabilito, per la soluzione accettata dalla controparte, per l’ambito temporale 1° gennaio-31 dicembre 2016, con valore del contratto a euro 3,96 al chilometro, che al netto dei ricavi tariffari valorizza il corrispettivo di euro 2,57.

Nel 2017 si è aperto il contenzioso tra Am e ATG-Start a seguito della nuova imposizione di obbligo di servizio nel bacino riminese. Start ha presentato ricorso al TAR per l’annullamento dell’obbligo di servizio e al tribunale con procedura d’urgenza (norma presente nell’articolo 700 del Codice di procedura civile), con richiesta di rivedere il corrispettivo proposto dall’Agenzia. L’udienza in tribunale è prevista per il 3 marzo, ma a seguito degli accordi conclusi non avrà luogo.

Il 23 febbraio scorso, infatti, è stato raggiunto l’accordo davanti al prefetto, che vede il valore di contratto in euro 3,88, che al netto dei ricavi calcolato sul 35 per cento di tale valore determina il corrispettivo in euro 2,52 al chilometro. Tale accordo avrà validità fino al 31/12/2017. Pertanto, la nuova Agenzia unica di mobilità romagnola non dovrebbe assumere oneri derivanti dalla gestione del contratto di servizio di Rimini.

È stato sottoscritto anche un secondo accordo relativo ai debiti pregressi che Start lamentava per un valore di 9,2 milioni di euro, con particolare riferimento ai 3,9 milioni derivanti dal valore della palazzina di proprietà di Am e sede degli uffici di Start, offerta dalla stessa in compensazione.

Entrambi gli accordi saranno ratificati dall’assemblea dei soci entro la prossima settimana.

L’operatività della nuova Agenzia romagnola (Amr), a decorrere dal 1° marzo prossimo, pertanto, dovrà garantire la continuità di quanto previsto nei tre contratti di servizio in essere con Start nei bacini di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e sulla base di quanto disposto dalla legge regionale n. 30/1998 avviare una gara unica per l’ambito romagnolo, valutando le diverse opportunità di convenienza economica e delle tipologie di servizio che saranno richieste con le procedure di affidamento dei servizi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola alla consigliera Sensoli. Ha cinque minuti.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Desidero formulare alcune osservazioni in merito.

Tutto questo sistema di scatole che è stato creato negli anni non ha tranquillizzato né i cittadini né i lavoratori di Start. Ricordo che i soci delle due società, Start e Amr, alla fine sono sempre gli stessi, vale a dire sono i Comuni che partecipano al servizio di gestione e programmazione del trasporto pubblico locale. Quindi, alla fine parliamo sempre degli stessi soggetti, indipendentemente che si chiamino Am, Start o Amr. Sostanzialmente sono sempre quelle. Oltretutto su Rimini grava, come lei ben sa, il peso del TRC, per il quale oltretutto è stata creata appositamente un’altra società, che si Patrimonio mobilità di Rimini (Pmr).

A tal riguardo, vorrei leggere alcuni stralci della rassegna stampa di un paio di anni fa, quando si è costituita la Pmr. Dalla stampa locale veniva riportato quanto segue: “Pesano le osservazioni stringenti del Collegio sindacale, fra le quali la questione dei debiti che saranno ereditati da Patrimonio Mobilità in provincia di Rimini, compresi quelli ingenti verso il gestore del servizio TPL, senza chiarire con quali fonti verranno coperti - dice il Collegio - con il rischio di incorrere in una tensione finanziaria o nell’incapacità di adempiere alle proprie obbligazioni”.

Ricordiamo che sono già stati spesi 100 milioni di euro, ad oggi, per un servizio che ancora non è attivo e sul quale ci siamo già pronunciati in merito alla validità, all’efficacia e all’opportunità di creare un servizio del genere.

Si tratta di nuove scatole societarie per tenere in piedi il costoso marchingegno della mobilità. Il Comune di Rimini sfora dalle maglie disegnate da Cottarelli e che ora sono diventate legge.

Vengo ad altre osservazioni fatte anche dai nostri consiglieri comunali in carica all’epoca nel Comune di Rimini: “Agenzia Mobilità dovrà contrarre un mutuo per finanziare il TRC e far fronte alle altre necessità finanziarie. Mentre si disegnano complicati e incerti assetti societari si registrano aumenti tariffari e rincaro degli abbonamenti di circa il 15 per cento”, perché Rimini era la provincia con gli abbonamenti e i costi di servizio maggiori.

Concludo con le parole – questa, invece, è rassegna stampa del 25 febbraio di quest’anno – dell’ex presidente di Agenzia Mobilità. Qui, nonostante le sue rassicurazioni, ci premuriamo comunque di tenere monitorata la situazione nei prossimi mesi, perché l’ex presidente dice: “Secondo Start, dobbiamo 13 milioni. Secondo noi, sono 8,6. Purtroppo, in passato, non si è mai guardato in modo attento a questi conti e si è andato avanti per consuetudine. In caso di sconfitta ricordo che a pagare non saremo noi, sono sempre solo i soci, cioè i Comuni” e mi permetto di aggiungere io “cioè i cittadini”. Quindi, ci preme osservare come con questi sistemi i cittadini continuano a pagare milioni di euro per delle incertezze e mi auguro che il trasporto pubblico locale non faccia la fine dell’aeroporto di Rimini sul quale, oltretutto, anche l’assessore Corsini pochi giorni fa si è dichiarato non soddisfatto.

Noi all’epoca vi avevamo avvertiti anche sull’aeroporto. Vi stiamo continuando ad avvisare su quello che temiamo sarà il destino del TRC e annesso trasporto pubblico locale. Mi auguro di non doverci ritrovare qui fra qualche mese dicendovi “ve l’avevamo detto”. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

 

OGGETTO 4181

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione pre-fallimentare dell’azienda Artoni di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Mori, Prodi, Campedelli, Serri, Sabattini

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4181: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la situazione pre-fallimentare dell’azienda Artoni di Reggio Emilia, a firma dei consiglieri Mumolo, Caliandro, Mori, Prodi, Campedelli, Serri e Sabattini.

La parola al consigliere Mumolo.

Risponde l’assessore Costi.

Prego, consigliere Mumolo.

 

MUMOLO: Grazie, presidente.

L’azienda Artoni Trasporti di Reggio Emilia, azienda attiva nel settore della logistica, si trova in una gravissima situazione, in una situazione prefallimentare.

È un’azienda che impiega 586 dipendenti. Quindi, c’è il rischio di perdere il posto di lavoro da parte 586 persone. Collegati a questa impresa, però, ci sono altri 2.500 lavoratori, tra i cosiddetti padroncini, cioè i lavoratori autonomi, e i dipendenti di aziende in appalto. Quindi, parliamo di una forza lavoro di oltre 3.000 persone. Si tratta di 3.000 persone suddivise in 39 filiali presenti sul territorio. Questa situazione stava per essere risolta, stava per trovare una soluzione, perché un’altra azienda che si occupa di logistica, l’azienda Fercam, si era dimostrata interessata, talmente interessata da creare un’altra società, la società Fercam Artoni, che avrebbe dovuto sostanzialmente acquisire il ramo d’azienda. Ci sarebbe dovuto essere un trasferimento del ramo d’azienda ai sensi dell’articolo 2112 del Codice civile e in questa maniera si sarebbero salvaguardati tutti i 586 posti di lavoro, nonché i lavoratori dell’indotto.

I sindacati si erano dichiarati assolutamente disponibili ad affrontare un eventuale problema di eccedenza del personale della Fercam; disponibili a qualsiasi soluzione, dall’incentivo all’esodo, alla cassa integrazione, alla possibilità di trasferimenti.

Ogni azione che avesse potuto comportare la soluzione dell’eventuale problema di eccedenza di personale da parte della Fercam è un’azione che è stata valutata, è stata anche proposta dai sindacati.

A un certo punto della trattativa, la Fercam ha invece dichiarato che non avrebbe più acquisito l’intero ramo d’azienda, ma avrebbe acquisito semplicemente 22 filiali su 39, 400 lavoratori su 586 come dipendenti diretti. La trattativa si è arenata. Su questo tema ci sono state anche delle interrogazioni parlamentari. Il Governo ha organizzato un tavolo nel quale provare a risolvere questa situazione con la Fercam e con la Artoni Trasporti. La cosa che si chiede è se appunto questa Giunta e l’assessore, che so essere molto attento alle situazioni critiche di aziende in crisi nel nostro territorio, siano a conoscenza di quanto sta accadendo e se c’è la possibilità che la Giunta possa esercitare un ruolo attivo per agevolare una soluzione positiva di questa vertenza, tenendo presente che le parti sono molto vicine, che l’accordo si può raggiungere e con un piccolo sforzo da parte di tutti gli attori sarebbe possibile evitare questo fallimento che comporterebbe gravissimi problemi a migliaia di persone oltre ad un problema anche nel nostro territorio perché un’azienda come l’Artoni Trasporti, un’azienda storica come l’Artoni Trasporti, cesserebbe completamente la sua attività.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Mumolo.

Prego, la parola all’assessore Costi.

 

COSTI, assessore: Grazie.

Come è stato rappresentato nell’interrogazione, si fa sempre più preoccupante la situazione dell’azienda reggiana di Guastalla dopo la rottura delle trattative per la vendita del gruppo Fercam.

Noi siamo perfettamente consapevoli che gli effetti di un tracollo della Artoni sarebbero molto gravi, e non solo per il territorio dell’Emilia-Romagna.

La crisi dell’azienda reggiana – lo ricordo – ha un riverbero nazionale viste le sue ramificazioni. Ha 70 centri operativi oltre i quasi 600 dipendenti e costituisce anche l’unica o la principale fonte di reddito, come dicono gli interroganti, per più di 2.500 tra gli autotrasportatori e i facchini, oltre ad un indotto ulteriore, che chiaramente non è sempre calcolabile.

Viste le dimensioni dell’azienda e del suo indotto, come in casi simili, al manifestarsi delle prime difficoltà, la Regione si è immediatamente attivata, non da oggi, presso il Ministero dello sviluppo economico e quello dei trasporti, perché è una vicenda che non può che avere come punto di riferimento, per quanto riguarda un tavolo istituzionale, il livello nazionale. Pertanto, noi abbiamo chiesto già da parecchio tempo la convocazione del tavolo di salvaguardia presso il Ministero. Noi abbiamo chiesto in modo attivo – non solo io, si è impegnato chiaramente anche il presidente – ad entrambi un impegno fortissimo per la salvaguardia dell’impresa, il mantenimento quindi dei posti di lavoro e la salvaguardia dell’indotto.

Il tavolo, come voi sapete, perché la stampa ne ha dato informazione, è fissato a Roma per domani.

Noi auspichiamo chiaramente che ci possa essere una ricomposizione tra le parti industriali in causa. Voi sapete che questa è una vicenda complicata. Avete letto dai giornali che c’è stata una rivendicazione da parte del Gruppo Fercam su come sono andate le cose. C’è stata una contestazione da parte del Gruppo di Artoni rispetto invece a come, secondo loro, sono andate le vicende, che sono vicende di trattative tra due imprese industriali, dove non è che noi abbiamo possibilità di intervenire.

A me preme sottolineare una cosa, il grande senso di responsabilità, perché questo non può non uscire, come ho letto anche su alcuni articoli di stampa, dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali che non è vero che hanno avuto atteggiamenti di chiusura, ma, come diceva anche l’interrogante, sono stati da subito disponibili a verificare anche le soluzioni più dolorose; soluzioni sulle quali la Regione, nel caso ce ne fosse la necessità, affianca i lavoratori e li affiancherà con tutte le attività che potrebbero essere messe in campo.

Io credo che in questa Regione le parti sociali, ad iniziare dalle organizzazioni sindacali, abbiano davvero un ruolo molto responsabile e sempre molto attento affinché le soluzioni possano essere trovate.

È chiaro che come Regione, oltre ad un’attività che svolgiamo per i canali istituzionali, noi siamo a disposizione con tutti i nostri strumenti legislativi: siamo a disposizione in primo luogo, eventualmente, per gli ammortizzatori sociali difensivi. Inoltre, stiamo verificando anche la rappresentanza dell’indotto nella nostra regione, complessa, perché non è così semplice, proprio per vedere di convocare un incontro specifico, vista la dimensione economica e sociale che questa ha nella Regione Emilia-Romagna, quindi è un’altra parte sulla quale stiamo lavorando.

Per questo, anche in vista dell’incontro di domani, noi non possiamo che rilanciare, credo, questo appello al sistema imprenditoriale: in primo luogo a chi ha già manifestato un concreto interesse a subentrare nella proprietà dell’Artoni, per trovare proprio quella soluzione di salvaguardia di questa azienda, tutelando le professionalità coinvolte, e a difesa anche di un asset che per noi rimane strategico per il nostro sistema produttivo regionale e nazionale: mi riferisco chiaramente all’indotto.

È chiaro che anche noi non possiamo far altro che attendere l’incontro di domani, che speriamo davvero abbia una soluzione positiva.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

Prego, consigliere Mumolo. Ha due minuti a disposizione.

 

MUMOLO: Grazie, presidente.

Intanto ringrazio l’assessore Palma Costi per la sua risposta. Ero a conoscenza del fatto che in qualche maniera la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’assessore Costi e il presidente Bonaccini si fosse già attivata per provare a incentivare in qualche maniera la soluzione di questa vicenda. È molto importante che anche la Regione Emilia-Romagna faccia sentire la sua voce attraverso i canali istituzionali. Anche rispetto a quanto avverrà domani è molto importante che si sappia che anche la Regione Emilia-Romagna è impegnata per trovare una soluzione.

La soluzione principe, la soluzione regina sarebbe quella di arrivare alla definizione di questo accordo, definizione che sostanzialmente c’era già, rispetto alla quale si discute, da quello che mi risulta, solo per quanto riguarda l’eccedenza di personale e non per quanto riguarda la validità di quel ramo d’impresa che verrebbe ad essere ceduto.

Ringrazio anche per la disponibilità ad attivare ogni altra forma possibile prevista dal nostro ordinamento regionale, sia per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, sia per quanto riguarda la ricerca di soluzioni, anche per i lavoratori dell’indotto. Credo che sia una maniera per onorare il nostro patto per il lavoro, patto che credo solo questa Regione abbia stipulato, patto che significa anche un impegno a risolvere situazioni di crisi aziendale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Mumolo.

 

OGGETTO 4182

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’affidamento del servizio di TPL in provincia di Parma. A firma del Consigliere: Iotti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4182, Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’affidamento del servizio di TPL in provincia di Parma, a firma del consigliere Iotti, a cui do la parola.

Risponde l’assessore Donini.

La parola al consigliere Iotti. Prego.

 

IOTTI: Grazie, presidente.

Nei giorni scorsi, in relazione all’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale in provincia di Parma, abbiamo appreso dalla stampa che l’offerta già ritenuta vincente, in sede di gara, ATI Busitalia (gruppo Trenitalia, con la società Autoguidovie) è stata ritenuta congrua, e dunque non anomala dalla specifica commissione incaricata dall’Agenzia locale SMTP, operante quale soggetto controllore pianificazione della mobilità.

L’esito di questa notizia è che per la prima volta nella nostra Regione una gestione locale del trasporto pubblico potrebbe passare di mano ad un soggetto di natura privatistica, anche se a controllo pubblico (cioè, Ferrovie dello Stato), e dopo settant’anni di attività della società pubblica locale TEP, si rischia un’uscita di scena della parte pubblica di proprietà di Comune e Provincia, salvo, questa, ricorrere al TAR contro l’aggiudicazione, diritto sempre garantito, ma che a questo punto sembra più difficile.

Quindi, salvo sospensiva, di fatto, dal 30 giugno di quest’anno, termine della proroga del contratto previgente, subentrerà un nuovo soggetto gestore. Ora, nel rispetto del regolare esito della gara, sulla quale naturalmente non si entra né nel giudizio né in altro, e nulla obiettando ad una gestione privata, che comunque potrebbe anche comportare un miglior servizio agli utenti, certamente rilevante sarà la mole di investimenti nell’offerta di gara proposta, quindi mezzi e strutture, chiedo alla Giunta di capire come si concilia l’esito della gara, intanto con le politiche regionali in materia di mobilità e di regolazione del servizio pubblico TPL, quali elementi possono essere posti a tutela per garantire il mantenimento delle tratte minori sul territorio, che sono come una garanzia anche per tutti i cittadini che vivono nelle zone di montagna e di pianura più distanti del capoluogo e dei posti di lavoro e delle tutele per gli utenti nelle località più distanti dai centri. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Iotti.

Risponde l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, e grazie a lei, consigliere Iotti.

La gara effettuata dall’agenzia SMTP di Parma, a norma ovviamente di legge, prevede l’affidamento temporaneo. I ricavi sono in capo al Gestore dei servizi TPL nell’ambito appunto di quello che è stato il bacino di Parma, della durata di nove anni, per oltre 13,4 milioni di chilometri/vettura per un corrispettivo annuale comprensivo di oltre 3,3 milioni di euro per i contributi relativi ai rinnovi contrattuali, a norma dell’articolo 31 della legge n. 30 regionale, per un valore annuale complessivo dell’affidamento di oltre 32 milioni di euro più IVA.

La gara, come diceva giustamente lei, è stata aggiudicata in via provvisoria, in questi giorni, al nuovo gestore, ATI Busitalia, SITA Nord S.r.l. dopo attenta valutazione della congruità delle offerte da parte dell’agenzia.

A tutela dei livelli occupazionali per noi fondamentali, il bando di gara prevedeva la clausola sociale, sottoscritta con il protocollo d’intesa tra Provincia, Comune di Parma, organizzazioni sindacali e agenzia, che ha come campo di applicazione i dipendenti di TEP Spa e di TEP Service. Gli impegni sottoscritti con clausola sociale prevedono che in caso di subentro di impresa, tutto il personale – ripeto, tutto il personale – in forza all’impresa affidataria al momento dell’indizione della gara, con contratto a tempo indeterminato, determinato fino a naturale scadenza, a tempo parziale o altra forma contrattuale, transita con passaggio diretto, alle dipendenze dell’impresa aggiudicataria, con il mantenimento della sede di lavoro, dell’anzianità maturata, dell’inquadramento professionale, dei livelli economici, dell’orario di lavoro, dei diritti acquisiti e del riconoscimento del TFR maturato. Una clausola sociale, quindi, molto precisa.

Il personale trasferito mantiene il diritto alla continuità del rapporto di lavoro e all’applicazione del contratto nazionale. Eventuali situazioni di esubero o ridondanza organizzativa dovranno essere gestite con il ricorso al blocco del turnover, ricollocazione interna e incentivazione all’esodo su base volontaria, se finanziata dalla cassa integrazione in deroga, ma ad oggi di questo non abbiamo ovviamente notizia.

L’esito della gara di Parma, però, consigliere Iotti, fa riflettere sulla competitività delle nostre aziende di trasporto e sulla necessità di mettere in campo un processo di aggregazione fra le esistenti aziende, rendendole più robuste, quindi maggiormente concorrenziali sul mercato, perché ovviamente questo è l’indirizzo nazionale della legislazione nazionale e regionale, cioè, ovviamente, misurare le aziende sul mercato.

Abbiamo presentato proprio nei giorni scorsi un piano per la qualificazione del trasporto pubblico, che fra i suoi punti prevede proprio di favorire e stimolare una discussione sulla necessità di realizzare un’aggregazione delle varie aziende del TPL del territorio. Tale progetto sarà oggetto di discussione e confronto con le aziende, con gli enti locali, con tutti gli stakeholder del settore, ovviamente con le organizzazioni sindacali, nel corso di incontri, nelle nove province, organizzati appunto nei prossimi mesi di marzo e aprile.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Iotti. Ha tre minuti.

 

IOTTI: Intanto ringrazio l’assessore, mi ritengo assolutamente soddisfatto.

Credo che quello che è accaduto a Parma sia sicuramente un segnale anche per gli altri territori che comunque dovranno al più presto fare i conti con le gare di affidamento, questo per adeguarsi alle direttive sul libero mercato concorrenziale.

La scelta di TEP di correre da sola sicuramente comporta delle responsabilità. Io non entro nel merito sulle possibili diverse strategie. È evidente, però, che questo ha penalizzato l’offerta, ha reso debole l’operatore della società pubblica di fronte ad una gara complessivamente di 280 milioni di euro e ha fatto emergere tutte le difficoltà e, devo dire, alla fine, una sconfitta relativa a una scelta che ha isolato prima TEP dal contesto delle altre aziende del territorio delle province confinanti, anche in termini di gara.

Spero che tutto questo – condivido quanto detto dall’assessore – possa portare a delle riflessioni, proprio perché è importante mantenere il controllo e garantire l’operatività di aziende pubbliche, che comunque hanno sempre svolto adeguatamente il proprio lavoro, il proprio compito nei confronti dell’utenza. Anche in questa direzione, soprattutto a Parma, il ruolo dell’agenzia SMTP, quindi il controllore e il gestore locale, dovrà d’ora in poi essere un ruolo non solo di collaborazione e di finalità congiunte, ma dovrà effettivamente garantire quello che ritengo importante, cioè che il servizio sia svolto in maniera adeguata in tutte le zone del territorio e, in particolare, che i termini di gara vengano davvero applicati.

Non ho contrarietà di principio ad una gestione di tipo privatistico. Ci mancherebbe altro. L’obiettivo dovrà comunque essere quello di una maggiore qualità del servizio, ma credo che in questo caso per la città di Parma, quindi per i soci Comune di Parma e provincia non sia stato certamente un esito positivo. Auspichiamo che, in termini di gestione del servizio, ci siano miglioramenti e non, invece, una gestione che vada a peggiorare quello che finora è stato.

TEP è un’azienda che rischia di essere messa in liquidazione per mancanza di gestione, ma è una azienda – lo ricordo – che ha uno stato di salute, sia nei conti che nell’indebitamento, sicuramente ai primi posti nella Regione e in Italia. Queste considerazioni fanno pensare. Spero che nei prossimi atti che arriveranno in Assemblea, compreso il PRIT regionale, ci possa essere un’attenzione a quanto è accaduto. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Iotti.

 

OGGETTO 4184

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la modifica del disciplinare riguardante l’invaso del Brugneto, al fine di prevedere condizioni per il rilascio dell’acqua che rispondano alle esigenze del territorio e degli agricoltori piacentini. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4184: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la modifica del disciplinare riguardante l’invaso del Brugneto, al fine di prevedere condizioni per il rilascio dell’acqua che rispondano alle esigenze del territorio e degli agricoltori piacentini, a firma del consigliere Foti, al quale do la parola.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signor presidente, io non vorrei, anche questa volta, sbagliare nelle mie previsioni, ma generalmente ci azzecco. Purtroppo, quel protocollo d’intesa che era stato sottoscritto con la Regione Liguria per un rilascio supplementare di acqua per i territori irrigui piacentini è scaduto e, con una dichiarazione resa alla stampa dall’assessore regionale ligure, emerge che non c’è alcuna volontà da parte ligure di rivedere questo accordo.

Si potrebbe anche chiudere qui la questione dicendo che la strada maestra era quella di rivedere il disciplinare del Brugnetto e ogni volta che si è andati su questa strada si sono ottenuti ottimi risultati, ottimi risultati confermati anche da sentenze allorquando il Comune di Piacenza, allora retto da un sindaco socialdemocratico, ebbe la volontà e il coraggio di andare avanti gli organi giurisdizionali competenti, tant’è che in Corte d’appello a Bologna venne condannata per 1 miliardo di lire di allora la Regione Liguria in ordine all’omesso rilascio dell’acqua.

Il tema è serio. Su Libertà di oggi, a pagina 19, si legge: “Brugneto. L’acqua in più della diga è vitale per tutta la Val Trebbia”. E già qui potremmo chiudere il ragionamento. Peccato che una persona vicina, non sotto il profilo politico, ma sotto il profilo istituzionale, all’assessore Gazzolo, cioè il presidente del Consorzio di bonifica Germani, oggi dica: “Perché la nostra Regione tace?”. Era l’occasione per farla parlare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Gazzolo. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Cerco di essere veloce perché abbiamo tre minuti. Non commento le amicizie. In ogni caso, il protocollo per i rilasci aggiuntivi dal Brugneto è stato sottoscritto nel 2013 per ridefinire le modalità di una sperimentazione triennale volta a soddisfare eventuali situazioni di criticità estive causate dalla carenza di disponibilità di acqua da destinare all’uso irriguo nel piacentino, pur nella salvaguardia delle necessità idropotabili del territorio ligure.

Al centro dell’intesa, dunque, l’obiettivo di delineare strategie di tutela e valorizzazione dell’intera asta fluviale del Trebbia ottimizzando gli usi della risorsa idrica per la qualità dell’ecosistema fluviale, le attività produttive e quelle, ovviamente, turistico-ricreative. Per questo si è previsto un rilascio aggiuntivo, fino a un massimo di 1,5 milioni di metri cubi nei mesi estivi rispetto a quanto già stabilito nel disciplinare di concessione dell’87, che già riconosceva l’impegno a garantire i 2,5 metri cubi d’acqua nel periodo tra il 16 maggio e il 15 settembre di ogni anno.

Il protocollo, frutto dell’azione della nostra Regione (che rivendico, fra l’altro, con orgoglio), è stato sottoscritto anche dalla Liguria, quest’ultima all’epoca rappresentata dall’assessore Renata Briano, e dalla società Mediterranea Acque Spa, soggetto delegato dal Comune di Genova, titolare della gestione tecnico-operativa dell’invaso sul torrente Brugneto.

Nell’ambito dell’accordo stipulato, Mediterranea Acque ha effettuato i rilasci aggiuntivi – qui vorrei fare una precisazione – non a sua insindacabile discrezione, ma su richiesta della Regione Emilia-Romagna, sentiti i Consorzi di bonifica, verificata la consistenza delle scorte idropotabili e previa condivisione con il Comune di Genova. Lo stesso è avvenuto nel 2016 quando, in attesa della ridefinizione del già citato protocollo, è stata raggiunta l’intesa politica tra i presidenti Bonaccini e Toti, che ha consentito di rispondere alle esigenze del comparto irriguo piacentino, assicurando il rilascio aggiuntivo anche per quell’anno.

La sperimentazione condotta, dunque, per le finalità che prima richiamavo, si è avvalsa di tre modelli che hanno tenuto conto sia dei processi idrogeologici e idraulici sia dei fabbisogni idropotabili irrigui. Le attività sono state condotte attraverso un tavolo tecnico che ha coinvolto, oltre ai firmatari del protocollo, anche la Provincia di Genova, il Comune di Genova e ARPA SIMC per lo sviluppo del modello idrologico sul Trebbia. Le analisi sono state approfondite e hanno portato alla condivisione dei dati di disponibilità e di utilizzo della risorsa idrica, al fine, dunque, di definire scenari di sfruttamento, tenuto conto in particolare delle esigenze idropotabili liguri, dei rilasci al comparto irriguo già previsti dal disciplinare concessorio, delle ulteriori esigenze del piacentino in condizioni di scarsa idricità, dello sfruttamento idroelettrico in essere e delle esigenze ambientali, tra cui il rispetto del deflusso minimo vitale previsto dal Piano di tutela delle acque della Regione Liguria e approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 11 del 29 marzo 2016.

Il confronto tecnico ha evidenziato come la possibilità di disporre di ulteriori rilasci dipenda dalle condizioni meteo-climatiche e dal volume invasato dal Brugneto a inizio stagione irrigua, come è stato riportato anche nell’articolo, correttamente, in alcune delle dichiarazioni che ho letto anche questa mattina sulla stampa.

Ad oggi è stato condiviso, quindi, il quadro conoscitivo e siamo al lavoro con tutti i soggetti interessati per definire le modalità operative di una gestione condivisa dell’invaso. Intendiamo, dunque, come Regione, innanzitutto proseguire l’attività del tavolo tecnico e, con nota del 10 febbraio scorso, a firma del direttore generale della Direzione cura del territorio e dell’ambiente, è stato formalmente richiesto un incontro con la Regione Liguria, al fine di pervenire anteriormente alla prossima stagione irrigua a una soluzione condivisa. Detto incontro tecnico sarà propedeutico a un incontro istituzionale in cui affrontare anche il problema del rinnovo della concessione interregionale a uso idroelettrico, scaduta nel 2014, su cui la Regione Liguria deve avviare la procedura.

Il mio collega Giacomo Giampedrone ha confermato, a me personalmente ma anche nell’intervista rilasciata al quotidiano locale di Piacenza, la disponibilità a ragionare insieme per l’uso pienamente sostenibile della risorsa idrica per entrambe le nostre comunità, concetto che ha ribadito nella dichiarazione finale dell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà del 26 febbraio 2017.

Per concludere, come Regione Emilia-Romagna siamo determinati a ricercare una nuova intesa, con ovviamente soluzioni di vantaggio per entrambi i territori.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti. Ha quattro minuti. Prego.

 

FOTI: Intervengo, signor presidente, soltanto per ribadire alcuni concetti.

Innanzitutto che Mediterranea Acque, confermo, a sua insindacabile discrezione e giudizio può decidere, perché tutti gli altri sono sentiti. Come è noto, quando si dice “sentito”, vuol dire che il parere non è vincolante, in fatto e in diritto. Quindi, quando scrivo di queste argomentazioni, scrivo in diritto e non in politichese.

Inoltre, il ragionamento dell’assessore ligure è stato talmente poco chiaro, che proprio oggi un altro soggetto istituzionale, che penso sia amico di molti, ovverosia il dottor Crotti, Presidente della Coldiretti di Piacenza, afferma quanto segue: “Dobbiamo parlarci: il territorio è uno solo. Di certo, noi agricoltori non sprechiamo affatto acqua. L’assessore ligure venga pure per verificare con mano quanto siano moderni ed efficienti i nostri sistemi di irrigazione”. Mi pare che sia abbastanza chiara la posizione, in fatto e in diritto, della Regione Liguria. È talmente chiara che tutto questo argomento si sviluppa proprio in ragione di queste dichiarazioni, dichiarazioni che torno a ripetere hanno un vizio fondamentale e il vizio fondamentale si chiama non voler rivedere il disciplinare del Brugneto, che, assessore Gazzolo, inizia nel 1960. Insomma, è passato ormai un numero di anni tale, esattamente cinquantasette, quanti ne ho io, che forse un tagliando lo meriterebbe. E lo meriterebbe non in relazione alle condizioni peggiorative introdotte, piaccia o non piaccia, nel 1987, ma lo meriterebbe solo in ragione di portare avanti al Tribunale delle acque, che è l’unico soggetto competente in diritto, quelle che sono le ragioni degli agricoltori del territorio piacentino.

Perché dico questo? Perché può essere che nel 1960 vi fosse una situazione di un certo tipo. È indubbio - tanto per essere chiari - che le esigenze idropotabili della città di Genova sono profondamente modificate, e non solo perché prima avevano, come è noto, un acquedotto che perdeva oltre il 65 per cento dell’acqua che nello stesso passava, ma anche perché la città di Genova, come lei sa meglio di me, ha perso esattamente 230.000 abitanti negli ultimi quindici anni e inoltre perché, come lei indubbiamente sa meglio di me, l’industria siderurgica, che allora rappresentava uno degli elementi più importanti per l’adduzione di acqua a favore di Genova, oggi ha un’incidenza minimale rispetto a quella degli anni precedenti.

Io penso, allora, che sia inutile continuare con la “politica dei cappelli in mano”, sperando che qualcuno un giorno, per grazia e volontà sua, cioè quando vi è abbondanza d’acqua, ci conceda il rilascio d’acqua, perché quando vi è abbondanza d’acqua è evidente che tanto c’è a monte quanto c’è a valle.

Il nostro problema fondamentale, che non è solo un problema agricolo ma anche turistico, è che spesso e volentieri già a fine luglio-metà agosto siamo in una condizione di non avere acqua a sufficienza per far fronte alle colture che nell’area in questione vengono sviluppate.

Penso, quindi, che si debba procedere a una revisione del disciplinare del Brugneto, anche perché la parte idroelettrica - e le ricordo, assessore Gazzolo, che sono due anni che mi continua a rispondere che state cercando un colloquio con la Regione Liguria - è scaduta nel 2014. Siamo nel 2017. Lo dico perché le date hanno una loro importanza. In genere, i rinnovi bisognerebbe riuscire a realizzarli prima delle scadenze degli atti in essere, perché diversamente vuol dire che sono atti proroga, come tecnicamente si definiscono. Ad ogni modo, al di là di questi aspetti, il disciplinare del Brugneto, soprattutto per la parte relativa al rilascio d’acqua, ha solo un problema: se si vuol far morire una valle o meno.

Personalmente ritengo che una Regione, così come il Comune di Piacenza, così come il territorio piacentino, abbia la necessità di dimostrare quella stessa solidarietà e di chiedere quella stessa solidarietà che ad altri è stata data in altre occasioni. Lei ricorderà perfettamente che, quando Genova ha avuto bisogno, seppur in modo momentaneo, di un aiuto per quanto riguarda i rifiuti, nessuno si è sottratto, come non si è sottratto il territorio piacentino, a questo compito. Allora, a maggior ragione mi sia consentito di dirle che, dato che questo è un problema di sistema, penso che la nostra Regione dovrebbe impostare, come sempre è stato fatto, sotto il profilo del diritto quelli che sono dei diritti che oggi sono conculcati. Tutto il resto serve alle cronache, non certo alla storia di questa vicenda.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

È così conclusa la parte dedicata allo svolgimento delle interrogazioni. Passiamo, quindi, ai progetti di legge.

 

OGGETTO 3633

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni sulla Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)» (54)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 3633/1/2 oggetti 4192 e 4194 - Presentazione, discussione e approvazione)

(Risoluzioni oggetti 4188 e 4189 - Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni sulla Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)». (Delibera di Giunta n. 1993 del 21 11 16)

Il testo n. 2/2017 è stato licenziato dalla Commissione “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità” nella seduta del 9 febbraio 2017.

Il progetto di legge è composto da 26 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Giorgio Pruccoli, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Marco Pettazzoni, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Al progetto di legge sono stati abbinati i seguenti documenti: la risoluzione oggetto 4188, che impegna la Giunta a salvaguardare l’ecosistema fluviale dei corsi d’acqua devastati dall’alluvione del 2015 avviando progetti di ripopolamento delle specie ittiche e a proseguire nei progetti relativi alla riproduzione delle trote e alla protezione dello storione del Po, a firma del consigliere Foti; la risoluzione oggetto 4189, a prima firma del consigliere Rancan, di cui ancora non c’è il testo, ma che appena avremo lo illustrerò.

Passo la parola, quindi, al relatore della Commissione, consigliere Giorgio Pruccoli. Ha venti minuti. Prego.

 

PRUCCOLI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Credo di fare anche prima.

Come recita il titolo, si tratta di un progetto di legge che va a modificare la legge regionale già preesistente e già previgente, la legge n. 11/2012, che riguarda le norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse a queste nelle acque interne, e tutto questo in attuazione della legge n. 13/2015, perché evidentemente con la legge di riordino istituzionale l’impatto su questa legge è stato notevole.

In apertura, vorrei dar conto del metodo di lavoro estremamente positivo che abbiamo messo in piedi su questo progetto di legge: un percorso partecipato e ampio da parte della Giunta in un primo tempo e un ampio coinvolgimento dei Gruppi, che ha portato a un lavoro condiviso. Peraltro, tale metodo di lavoro ha portato anche all’approdo in aula del testo base esattamente così come licenziato dalla Giunta, perché abbiamo voluto provare a lavorare in maniera unitaria sugli emendamenti, talché gli stessi emendamenti sono in corso di presentazione durante questa relazione.

Rilevo il coinvolgimento delle associazioni piscatorie, il coinvolgimento delle Polizie provinciali particolarmente riguardo al tema del contrasto alla prevenzione del bracconaggio, che è uno dei temi che si è inserito con prepotenza ed è diventato uno di quelli maggiormente con il focus di attenzione più alto all’interno di questa legge.

Sono modifiche che, come dicevo, vanno a recepire la legge di riordino, la n. 13 del 2015 che ha tolto, di fatto, in ossequio alla legge Delrio, le competenze alle Province.

Alcuni articoli vengono ritoccati anche solo per l’inserimento, come è giusto che sia, della citazione delle aree metropolitane. Sono dei puri adeguamenti tecnici. La legge regionale n. 13 assegna alla Regione funzioni di programmazione, di pianificazione del settore e anche mette in capo alla Regione stessa delle funzioni amministrative sul tema. Accanto a questo restyling di natura tecnica, si è colta l’occasione per inserire, all’interno della legge, un consistente snellimento normativo e anche una semplificazione delle procedure.

Anche la semplificazione è uno degli elementi maggiormente riscontrabili all’interno di questa legge.

In particolare, negli articoli 3-bis, 5-bis e nelle modifiche dell’articolo 4, si vanno a declinare i vari modelli di programmazione e di gestione e si conferma il ruolo della Carta ittica.

Dalla Carta ittica poi discendono il Piano ittico regionale, di valenza quinquennale, e il Programma ittico che, invece, è quello più prettamente di gestione, che ha la durata di un anno. Ci sono anche i riferimenti quali sono gli enti gestionali competenti per la protezione all’interno delle aree protette. È stata fatta la scelta di inserire in legge anche la classificazione delle acque, con l’adozione della declaratoria regionale.

All’articolo 6 viene prevista la composizione, quali sono i compiti della Commissione ittica regionale e delle Commissioni ittiche locali, con il rimando ai tavoli di consultazione locale, all’interno dei quali sono previsti i rappresentanti delle aree protette, che sono invitati permanenti, così come anche le Polizie provinciali.

Il ruolo strategico delle associazioni piscatorie è stato integralmente confermato quando non è stato possibile addirittura rafforzato all’interno della legge.

C’è poi l’altro aspetto, che è quello della tutela della fauna ittica e dell’ambiente. Gli articoli 9, 10, 11 e 13 sono quelli più importanti riguardo a questo tema e hanno un ruolo anche per quello che riguarda le specie alloctone, presenti da tanto tempo, come ad esempio la carpa. All’interno di questi articoli si è provveduto a razionalizzare le operazioni gestionali e di conservazione del patrimonio ittico nei periodi concomitanti ai lavori in alveo o al prosciugamento dei canali di bonifica, prevedendo che nel primo caso, ovvero quando ci sono dei lavori, sia la ditta ad eseguire queste operazioni, nel secondo caso, quando c’è un prosciugamento da parte dei Consorzi di bonifica, siano i medesimi Consorzi a farsene carico.

L’articolo 12 è stato oggetto di una lunga rivisitazione anche ieri. Negli emendamenti che ho appena depositato c’è questo tipo di cambiamento. Gli emendamenti riguardano in particolare la pesca notturna e il trasporto di pesce nelle ore notturne.

Di fatto, si va a sancire questo principio: dal tramonto all’alba non è possibile né pescare né trasportare pesce per nessuno. Un’unica deroga possibile è per i pescatori di professione, che abbiano anche due tipi di copertura, di requisito, che deve essere riscontrato da parte di chi ha in capo i controlli ovvero avere con sé una documentazione adeguata, quindi la documentazione fiscale e dall’altra parte avere preventivamente comunicato alla Polizia provinciale la necessità e la possibilità di spostarsi.

Diversamente, dal tramonto all’alba non è possibile né pescare né trasportare pesce. Queste sono misure abbastanza serie, condivise peraltro anche dalle associazioni dei pescatori professionali, ma che tendono a contrastare e se è possibile cercare di eradicare, attraverso gli strumenti amministrativi, perché ovviamente l’ordine pubblico non è di competenza regionale, cercano, attraverso gli strumenti amministrativi che invece possono stare in capo a noi e quindi gli strumenti sanzionatori, se è possibile, di eradicare un fenomeno particolarmente vasto e potenzialmente dannoso.

C’è tutta la parte che va dall’articolo 18 all’articolo 29 che riguarda la vigilanza e le sanzioni. All’interno di questi articoli vengono definite le aree di pesca regolamentate che sono ora regolamentate, ma poi ci sarà maggior progettualità e maggior rendicontazione per questi temi.

La vigilanza ittica, con le convenzioni che sono in corso di stipula con le Polizie provinciali, vengono attribuiti ruoli anche per la formazione e la verifica dell’idoneità e la vigilanza ittica volontaria, il tutto coordinato dalle Polizie provinciali. Vengono inasprite le sanzioni, sia quelle accessorie, ma anche per la recidiva, per contrastare il fenomeno del bracconaggio che, come dicevamo, soprattutto nel ferrarese, ma non solo nel ferrarese, è davvero una piaga.

Sono modificati i contenuti del Regolamento di attuazione della normativa. A questo proposito, si potrebbe citare il Piano dell’anguilla. Come dicevo, dopo la normativa nazionale, che serviva ed era importante, quindi questa legge segue anche l’adeguamento della normativa nazionale, è stato previsto il reato del bracconaggio e le Regioni possono essere molto più incisive.

La Regione Emilia-Romagna sta lavorando con Lombardia e Veneto per cercare dei protocolli perché evidentemente siamo anche in presenza di corsi d’acqua che sono interregionali e quindi evidentemente sarebbe necessario e importante, soprattutto per l’ecosistema, avere una legiferazione condivisa. La vastità del fenomeno del bracconaggio, come dicevo, credo sia ormai purtroppo un’evidenza nota a tutti. Ci sono delle pratiche piuttosto invasive, davvero pericolose per l’ecosistema delle nostre acque interne. Si arriva fino all’inibizione della pesca sportiva. Ci sono anche i pescatori non professionali.

Le associazioni vengono spesso minacciate, con delle situazioni davvero sgradevoli. Si fa capo a persone organizzate. Sono delle organizzazioni, persone addirittura con pochissimi scrupoli.

Non abbiamo competenze sull’ordine pubblico, ma possiamo, con la vigilanza e le sanzioni, provare a ridurre sensibilmente e a dare gli strumenti in mano a chi ha in capo i controlli per far sì di essere molto molto efficace.

È stato un percorso, quello di questa legge, molto partecipato da parte della Giunta. L’udienza conoscitiva ha portato pareri numerosi e sostanzialmente positivi rispetto a questo testo.

L’altra cosa per cui diventa importante approvare oggi questa legge è perché deve poi seguire il Regolamento di dettaglio, un Regolamento che è già ampiamente scritto in bozza, che però necessita dell’approvazione di questa legge. Anche per la stagionalità della pesca di alcune specie, anche questo lavoro necessita di un tempo piuttosto ristretto.

Sarebbe molto, molto importante e auspicabile arrivare ad una rapida approvazione di questa legge per poter poi essere conseguenti e dare il via alla fase regolamentare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Do la parola al relatore di minoranza, consigliere Pettazzoni. Prego.

 

PETTAZZONI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

La mia relazione sarà molto breve. Do merito e atto al collega Pruccoli di aver fatto una relazione che ha assolutamente ben illustrato il progetto di legge. Ne approfitto per ringraziarlo per la collaborazione che ci ha garantito in queste settimane di lavoro relativamente a questo progetto di legge, che, da come era iniziato, ha sicuramente preso una piega diversa e assolutamente migliorativa. È vero che c’è ancora tanto da fare e siamo qui per questo, siamo qui per presentare in futuro e soprattutto in fase di approvazione del Regolamento ulteriori migliorie, ma al momento c’è una relativa soddisfazione per quello che è emerso dal testo di questo progetto di legge.

Scusandomi per essere arrivato in Aula da poco, preannuncio che saranno a breve presentati anche i nostri emendamenti, che poc’anzi abbiamo discusso assieme ai rappresentanti del Partito Democratico e di Fratelli d’Italia e ai funzionari, che ringrazio a loro volta, dell’assessorato.

Come diceva bene il collega Pruccoli, questa legge ha come obiettivo principale la lotta al bracconaggio, il fenomeno peggiore e dilagante rispetto al tema della pesca, cioè un fenomeno che sta distruggendo il mondo della pesca. Attraverso sanzioni che andremo ad inasprire e attraverso la regolamentazione, l’indicazione in legge di nuovi strumenti, sicuramente sapremo essere più incisivi in merito alla lotta al bracconaggio.

In questo senso, esprimo un ringraziamento da parte nostra a tutti coloro i quali giorno e notte si battono contro questo fenomeno. Mi riferisco alle Polizie, alla Polizia provinciale, ma anche agli stessi volontari che talvolta, anche a rischio della propria incolumità, vanno sulle rive dei fiumi e controllano che non ci siano attività illecite.

La tutela della fauna ittica, quindi, è un tema piuttosto contemplato. Il tema della carpa, che avevamo già in passato preso a cuore, è contemplato. Abbiamo degli emendamenti che non abbiamo condiviso e che riteniamo essere importanti, quand’anche non avranno fortuna in quest’aula, ma speriamo che possano essere recepiti all’interno del Regolamento, come – chiamiamolo così – il deflusso minimo vitale, ovvero, una quota minima di acqua che permetta al pesce di non morire laddove i canali vengano posti in secca. Abbiamo in programma di inserire un fondo per lo smaltimento delle carcasse, a seguito di eventi di bracconaggio, perché uno degli scogli principali rispetto all’attività delle pulizie è quello di smaltire il pescato, laddove venga ritrovato morto o non in condizione di essere rivenduto. Ci attiveremo quindi per far sì che sia siano dotate, queste polizie, oppure gli organi che definiremo, di risorse per smaltire queste carcasse.

Dovremo valutare il discorso del fermo pesca in alcuni periodi dell’anno, vedremo come farlo in fase di regolamento, affinché ci siano dei periodi che permettano il ripopolamento, quindi rimandando al Regolamento la parte attuativa e finendo in questi minuti di definire gli emendamenti.

Qui mi fermo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie al relatore consigliere Pettazzoni.

Apro la discussione generale. Venti minuti per ogni consigliere.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Signor presidente, intervengo per dire due cose. In Commissione sono stati ritirati tutti gli emendamenti che erano stati presentati, quindi oggi forse i lavori dell’aula saranno appesantiti dalla votazione di una serie di emendamenti. Mi pare però che tra la Commissione e l’aula di oggi, vi sia stato un confronto direi molto positivo, per cercare di dare al testo di questa legge non solo la cornice, ma anche la struttura migliore. Io mi permetto anche di chiedere che venga prestata adeguata attenzione da parte dell’assessore alla risoluzione che ho presentato, specificatamente riguardo a un tema che è stato sollevato in provincia di Piacenza. È stato anche oggetto, e penso che meglio di me possano ricordarlo i consiglieri Molinari e Rancan, perché io ero impegnato quella sera e non sono potuto intervenire, ma in un’apposita riunione delle associazioni dei pescatori, presente anche Legambiente, quindi in un contesto abbastanza trasversale, per consentire che ciò che in realtà anni prima, con la provincia di Piacenza era stato attivato, possa continuare, quindi con l’emissione di 2 milioni di avannotti rispetto ai 200.000 attuali.

Lo dico perché mi pare anche giusto, nel momento in cui si licenzia una nuova legge che va a disciplinare il settore, che si cerchi di intervenire, nei tempi e nelle modalità che ovviamente la Giunta e gli uffici riterranno più opportuni, per cercare di risolvere anche temi che non sono localistici, perché la pesca in provincia di Piacenza non interessa dieci persone, ma interessa un vasto numero di persone decisamente molto superiore a quello dei cacciatori.

Assessore Caselli, la differenza è una: generalmente le assemblee dei cacciatori sono molto più vivaci; quelle dei pescatori, abituati forse ad aver bisogno di silenzio per poter meglio realizzare questa attività sportiva, sono più pacate. Le richieste però ci sono, e io penso che sarebbe cosa buona e giusta che questa Assemblea un segnale in tal senso lo desse. Ovviamente non si poteva intervenire sotto il profilo normativo, ma la strada della risoluzione che a termini di Regolamento può essere abbinata al provvedimento in esame, penso che possa soddisfare, nel suo combinato disposto, tutte le esigenze.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Do lettura del titolo della risoluzione oggetto 4189 a firma del consigliere Rancan: per impegnare la Giunta a intervenire sulla gestione degli incubatoi di valle e del ripopolamento dei corsi d’acqua, riportando a 2 milioni il numero di avannotti dei fiumi e torrenti della provincia di Piacenza, nonché a coprire i costi per la prosecuzione del progetto di riproduzione delle trote e per la salvaguardia dello storione.

Passo la parola, quindi, al consigliere Alan Fabbri. Prego.

 

FABBRI: Grazie, presidente.

Aggiungo solo due o tre considerazioni di carattere squisitamente politico alle osservazioni e alla relazione che è stata fatta sicuramente in maniera esaustiva sia dal consigliere Pruccoli che dal consigliere Pettazzoni, in quanto relatori.

È un passo importante, questa legge. Ringrazio anch’io chi ci ha lavorato, quindi anche tecnici, politici, il mondo del volontariato che ci ha consigliato molto spesso che strada intraprendere, il mondo delle polizie provinciali, che tutti i giorni vivono questa battaglia di una guerra che a mio avviso è soltanto all’inizio.

Per chi non vive la pesca sportiva, o per chi non vive in certi territori che comunque fanno parte dell’Emilia-Romagna, come la provincia di Piacenza, Ferrara, tutto l’asse fluviale legato al nostro fiume Po, può essere difficile entrare dentro questo problema. Vi posso garantire che il problema esiste, e purtroppo, in maniera molto pesante. Considerate che tutti i giorni subiamo furti, perché io li chiamo così, della nostra fauna ittica che viene commercializzata da bande rumene che popolano tutto l’asse fluviale della Pianura Padana della Romagna, fino ad arrivare, come dicevo prima, alle zone rivierasche del Po.

C’è una mappatura ben precisa di questa, a nostro avviso, associazione a delinquere, che opera traendo un grande profitto, sui nostri fiumi, andando a distruggere completamente la fauna ittica dei nostri territori. Territori che vivono di pesca sportiva, perché al netto della passione dei pescatori questa pesca sportiva genera un indotto veramente elevato, anche per questa Regione. Basti solo pensare alle strutture commerciali, ai ristoranti, agli alberghi e ai territori, ovviamente, che traggono profitto economico da un volano importante come la pesca sportiva.

È un passo, come dicevo prima, importante. Non è risolutivo perché a mio avviso oltre che una legge di carattere regionale dovremmo portare avanti anche una legge più mirata, di carattere nazionale. Come Lega Nord, attraverso l’onorevole Guidesi, abbiamo già proposto una legge che vada verso una pena detentiva nei confronti di questi bracconieri rumeni, che tra l’altro vengono cacciati dai loro Paesi di origine, che però, casualmente, trovano casa proprio qua da noi, a livello appunto italiano.

Siamo molto abituati ad accogliere tutto il marciume che c’è in giro per il mondo, per poi farlo bivaccare a nostre spese sulla nostra storia, sulla nostra cultura e anche quindi in questo caso sulla nostra fauna ittica, all’interno dei nostri territori.

Questo grido di dolore che ci è arrivato dal mondo della pesca sportiva – mi dispiace che l’assessore Caselli sia impegnata in questo momento al telefono, ma dopo glielo dirò personalmente; lo dico anche al presidente Bonaccini – merita un’attenzione particolare, al di là della norma, secondo me, anche nel sollecitare le Prefetture e le Questure dei nostri territori da Ferrara alla Romagna, a Piacenza, per sottolineare questo dramma, dove possiamo dimostrare, e lo abbiamo già fatto con incontri con queste Istituzioni, una mappatura completa di queste famiglie di rumeni che traggono guadagno pescando (in maniera, ovviamente, non regolare) nei nostri fiumi, distruggendo completamente la fauna ittica dei nostri territori.

Dove va a finire questo pesce, tra l’altro, non lo sappiamo con precisione. Un po’ prende la via dell’est, quindi la Romania, un po’ quella del mercato ittico di Milano, del Veneto, e così via, non considerando anche il fatto che questo pesce, sicuramente, dalle analisi che sono state fatte anche dal Corpo forestale dello Stato, non è sano, anzi tutt’altro. Molto spesso viene usato per fare i mangimi, quindi viene comunque reimmesso nella catena naturale. Credo non sia da sottovalutare anche l’aspetto salutistico.

Chiudo ringraziando personalmente un’opera meritoria che è stata fatta dal comandante della polizia provinciale di Ferrara, il dottor Castagnoli, che si è battuto in lungo e largo per portare sui banchi della politica anche questo tema. Devo dire che è stato recepito da tutte le parti politiche che compongono anche il nostro tessuto provinciale – ringrazio anche l’amico Paolo Calvano – ponendolo anche sotto gli occhi dell’opinione pubblica. Chi nasce nelle nostre zone e abita in campagna, nella maggior parte dei casi nasce davanti a un canale, davanti a un canalino, e così via. Quindi, siamo abituati a convivere anche con la nostra fauna ittica e con i pescatori, che arrivano un po’ da tutta Italia. Spero che sia un primo passo per poi cercare, invece, di abbattere veramente questa associazione a delinquere – chiamiamola così – che sta distruggendo i nostri fiumi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Fabbri.

Do la parola al consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente.

Innanzitutto, mi preme ringraziare la Giunta dell’Emilia-Romagna, l’assessore Caselli e il relatore della legge Pruccoli perché credo sia stata portata avanti un’operazione davvero meritoria di attenzione, che può essere anche seguita da parte di altre Regioni.

Ci si era impegnati nel mettere in fila una nuova legge sulla pesca nelle acque interne. La Giunta ha depositato un testo, a nostro avviso, già molto valido. Abbiamo colto l’opportunità del dibattito, del confronto in Commissione e oggi in Assemblea per ulteriormente implementare quel testo, sistemare eventualmente alcune imperfezioni e, soprattutto, prevedere ulteriori aspetti che, magari, erano stati toccati solo marginalmente.

Non mi concentrerò sulla legge nel suo complesso. Mi ritrovo pienamente nella relazione che ha depositato e ha esposto oralmente il relatore Pruccoli. Mi preme, invece, sottolineare come ci sia stato un lavoro importante da parte di tutti i Gruppi, con la volontà di farlo in maniera condivisa, su un tema in particolare, richiamato anche dai colleghi Fabbri e Foti, ossia quello della lotta al bracconaggio. Abbiamo deciso, su questo, di provare a toglierci le maglie dei partiti e di fare un’operazione che potesse consentire di stare al merito, cercando di portare a casa un risultato. A mio avviso, alla luce del testo base della Giunta e degli emendamenti che abbiamo concordato (alcuni depositati direttamente dal relatore e altri depositati insieme da Partito Democratico, Lega e Fratelli d’Italia), abbiamo creato le condizioni per fornire ai soggetti del controllo ulteriori strumenti contro questo fenomeno deprecabile del bracconaggio, un fenomeno che dobbiamo far di tutto per fermare, non solo perché c’è un elemento di illegalità che va bloccato e che va arginato, ma perché c’è un tema collegato alla tutela dell’ambiente e delle nostre acque rispetto al quale, da parte di tutta l’Assemblea, c’è stata grande sensibilità. Dall’altro lato, bisogna anche tutelare coloro che, attraverso la pesca nelle acque interne, vivono, lavorano e hanno modo di ottenere un reddito.

Per questo il confronto per arrivare anche agli emendamenti che abbiamo depositato qui in Aula dopo l’accordo, già richiamato dal collega Foti, di tirarli via in Commissione per poterli condividere in Aula. Nel costruire tali emendamenti, abbiamo ritenuto opportuno un confronto non solo con i soggetti che saranno preposti al controllo, quindi le polizie provinciali, ma anche con le associazioni di categoria, con le associazioni che rappresentano i pescatori di professione, per creare norme agevolanti nella lotta al bracconaggio, ma che, dall’altro lato, non creino problemi ai pescatori di mestiere.

Purtroppo, si tratta di un tema che abbiamo notato anche rispetto alla recente protesta da parte delle associazioni dei pescatori di professione (in mare, in questo caso) sul fatto che le sanzioni vanno, in un certo qual modo, tarate per bloccare fenomeni illegali, ma tenendo conto anche di chi, invece, lavora regolarmente. Per questo, nell’implementare la legge, oltre a quello che era già previsto, cioè il divieto di gettare e salpare le reti dal tramonto all’alba, abbiamo anche inserito il divieto del trasporto del pesce dal tramonto all’alba, in assenza di adeguata documentazione giustificativa, aggiungendo la necessità che coloro che lo vogliono trasportare, anche per ragioni legate alla loro professione, debbono comunque essere autorizzati al trasporto dalle forze dell’ordine secondo le modalità che deciderà la Giunta. È un modo per creare un ulteriore balzello nei confronti di coloro che si dedicano alla pesca in modo illegale.

Siamo arrivati – anche questa credo sia stata una scelta giusta da parte della nostra Giunta, ulteriormente implementata con i nostri interventi emendativi – a indicare come sanzioni, in determinati casi, il sequestro del pescato, degli attrezzi e il sequestro ai fini della confisca dei natanti e dei mezzi di trasporto. Abbiamo ritenuto, inoltre, opportuno, ai fini della tutela della fauna ittica, introdurre il divieto di pesca anche dai canali posti in asciutta e nelle golene allagate a seguito di eventi di piena.

Sono tutti interventi emendativi che hanno avuto lo scopo di rafforzare il principio che già la Giunta aveva stabilito nel testo. Dobbiamo davvero fare di tutto per fermare questo fenomeno, e farlo con tutti gli strumenti a nostra disposizione. La legge è uno di questi strumenti. Ovviamente, servirà una grande azione e una grande collaborazione fra tutti i soggetti che saranno dedicati e che sono dedicati già da tempo al controllo. Quindi, grande collaborazione con tutte le forze dell’ordine.

Mi preme sottolineare che attorno al tema della pesca nelle acque interne c’è chi ci lavora, ma ci sono anche tutti i pescatori sportivi, migliaia di persone che fanno questo come hobby, ma anche come attività di carattere ricreativo, un’attività attorno alla quale esiste un’economia. Credo che non sia un caso che i mondiali di pesca vengano spesso svolti nelle terre dell’Emilia-Romagna. L’ultimo era un mondiale di pesca organizzato da San Marino, ma svolto nelle acque ferraresi, in particolare di Ostellato, un mondiale che ha avuto una eco importante. Per poter replicare di nuovo l’iniziativa, insieme ad altre iniziative di quel livello, è indispensabile che il pesce ci sia e che non ci venga portato via da chi lo va a smerciare illegalmente sui mercati, siano essi mercati locali o mercati internazionali.

Il tentativo di questa legge credo sia meritorio da questo punto di vista e può rappresentare, a mio avviso, un esempio anche per altre Regioni. Ritengo si sia riusciti a tenere un adeguato equilibrio tra chi vuole difendere l’ambiente, chi vuole andare a pesca per hobby e per attività ricreativa e di carattere sportivo e chi con la pesca nelle acque interne ci vive.

È chiaro che gli effetti li valuteremo nel corso dell’applicazione della legge in modo attento, con un continuo confronto, che c’è stato, sia da parte della Giunta che da parte delle forze politiche, tutti insieme, con i soggetti che sono chiamati a svolgere le attività di accertamento e di controllo.

Con questo progetto di legge compiamo importanti passi in avanti, soprattutto se leggiamo questo provvedimento in combinato disposto con le politiche adottate a livello nazionale. Anche in questo caso si è svolto un lavoro congiunto di più forze politiche. Al riguardo, vorrei sottolineare un importante aspetto: la capacità, a fronte di questioni che trovano nel merito elementi di condivisione, di togliersi le magliette politiche e partitiche di appartenenza e lavorare nell’interesse del territorio. Ringrazio per questo il collega Fabbri, visto che veniamo entrambi da una terra che è martoriata da questo fenomeno, che è il Ferrarese. Ringrazio il collega Foti e ringrazio il relatore Pruccoli per la pazienza che ha dimostrato nel mettere insieme un tavolo tecnico-politico, che ha cercato il più possibile soluzioni condivise, che direi, tenendo conto del risultato, si siano obiettivamente raggiunte.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Ci sono altri iscritti in discussione generale? Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Per agevolare la presentazione di ulteriori emendamenti, chiedo se è possibile sospendere la seduta per 5-10 minuti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Va bene.

Ci sono altri iscritti in discussione generale? Non vedo iscritti in questo momento. Chiedo eventualmente al relatore, consigliere Pruccoli, se vuole fare adesso un intervento di replica o dopo la sospensione in modo da poter valutare gli emendamenti.

 

PRUCCOLI: Esattamente. Preferisco intervenire dopo la sospensione.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Sospendo la seduta per cinque minuti, in attesa degli emendamenti. Grazie.

 

(La seduta, sospesa alle ore 11,32, è ripresa alle ore 12,02)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori.

Passo la parola al relatore di maggioranza, consigliere Pruccoli, per la replica.

Prego, consigliere Pruccoli.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

Intervengo molto brevemente. Mi sono tenuto questa postilla proprio per il finale. In ogni caso la mia replica consiste quasi solo ed esclusivamente nei ringraziamenti, in particolare al consigliere Pettazzoni, relatore di minoranza, al Gruppo Lega Nord e anche al consigliere Foti di Fratelli d’Italia, per l’ampissima disponibilità e volontà di collaborare su questo testo di legge.

Alla fine abbiamo trovato, come illustrato e dimostrato dagli interventi, una larga ed ampia condivisione. Non so questo come si tradurrà nel voto d’Aula, ma immagino che si possa trovare davvero un’ampissima condivisione su questo testo di legge. Credo che abbiamo instaurato un metodo. Non era facile, anche e soprattutto pensando al fatto che il ritiro di tutti gli emendamenti e l’aver condiviso credo che sia stato decisivo per riuscire a portare in Aula il testo oggi, anche perché questo è fondamentale per l’emanazione successivamente del Regolamento. Abbiamo un po’ appesantito, quindi mi scuso con tutti i colleghi, i lavori dell’Aula questa mattina, ma era l’unico modo per riuscire ad andare in Aula oggi e consentire l’avvio del percorso regolamentare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Chiedo se il relatore di minoranza, il consigliere Pettazzoni, vuole intervenire. Non interviene.

Passo, quindi, la parola alla Giunta, all’assessore Caselli, per una replica da parte della Giunta.

Prego, assessore Caselli.

 

CASELLI, assessore: Anch’io constato con piacere che è stato fatto un buon lavoro e con un ottimo spirito fin dall’inizio perché già il testo che è arrivato in Giunta era un testo che aveva avuto un’elaborazione che aveva già coinvolto i tecnici di riferimento dei principali Gruppi, oltre che naturalmente della Consulta ittica regionale. Da quel momento abbiamo fatto dei miglioramenti sia grazie a quello che è emerso in udienza conoscitiva, sia facendo un lavoro un po’ più di fino soprattutto sulla sistemazione della parte sanzionatoria, mettendola in relazione con la legge n. 154 del 2016 e facendo degli aggiustamenti che ci aiutino di più sul tema del bracconaggio.

Questa legge non ha questo come focus, però è stato giustamente rilevato nel dibattito sia in Commissione, sia in udienza conoscitiva, sia stamattina in Aula, che il tema del bracconaggio ci preoccupa molto. Questa è una legge che ci permetterà di apportare delle semplificazioni, perché toglierà una serie di adempimenti che attualmente creano lavoro amministrativo e ovviamente tempo per gli utenti che, a questo punto, potrà essere risparmiato. Lo sottolineo perché, siccome spesso ci viene chiesta semplificazione, magari passa in secondo piano su provvedimenti come questo, mentre invece l’elemento semplificatorio indubbiamente c’è.

Oltre a questo, c’è un coordinamento con la legge n. 13 di riordino, che era necessario fare per evidenti ragioni e poi c’è questo punto molto forte sul contrasto del bracconaggio.

La Giunta era già intervenuta con dei suoi provvedimenti per inasprire le sanzioni e chiudere la pesca in ore notturne. Ci eravamo coordinati anche con i colleghi delle altre Regioni che si affacciano sul Po, perché è evidente che in casi come questi il provvedimento di una Regione sola sarebbe stato inutile, in modo da cercare di tamponare la situazione il più possibile, con l’emendamento che è stato presentato sulle sanzioni, che è condiviso da tutti, anche dalla Giunta, e con la parte di completamento della legge così come approvata in aula oggi abbiamo dato una sistematicità e un’organicità a un testo che pensiamo possa da un lato durare nel tempo e dall’altro essere una buona base poi per partire con il Regolamento.

Chiudo anch’io ringraziando per il lavoro fatto tutti i Gruppi e in particolare i consiglieri Pruccoli e Pettazzoni, che di più hanno lavorato intorno a questo testo. Mi aspetto la stessa collaborazione. Da parte mia ci sarà senz’altro il dovuto coinvolgimento rispetto alla redazione del Regolamento, che è molto tecnico e riguarderà aspetti probabilmente più di dettaglio, ma che è necessario per completare l’opera e fare in modo di dare alla Regione un quadro organico in materia di pesca nelle acque interne.

A proposito del Regolamento, io mi impegno a fare il prima possibile naturalmente, sapendo che abbiamo alcuni passaggi dovuti, perché la legge n. 13 ci impone un passaggio con la Consulta territoriale della pesca e abbiamo poi un passaggio ovvio con la Consulta ittica regionale. Quindi, tenuto conto di questi aspetti e dei relativi preavvisi, spero che nel giro di un mese e mezzo riusciamo ad avere un testo che possa approdare in Aula con buone possibilità di essere approvato.

Tornando a ringraziare tutti per il lavoro svolto, invito alla collaborazione perché ora è il momento di passare al lavoro sul Regolamento appena approvato questo testo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Caselli.

Nomino scrutatori i consiglieri Sassi, Cardinali e Prodi.

Do lettura del riepilogo di quello che andremo a votare.

Sull’oggetto 3633 insistono ventisei proposte di emendamento: quindici a firma del consigliere Pruccoli, di cui uno ritirato; tre a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni; quattro a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti; due a firma dei consiglieri Pettazzoni, Calvano e Foti; due a firma dei consiglieri Pettazzoni e Foti.

Ci sono due risoluzioni, la 4188, a firma dei consiglieri Foti, Molinari e Tarasconi, e la 4189, a firma dei consiglieri Rancan, Molinari e Tarasconi.

Ci sono, inoltre, due ordini del giorno, il 3633/1, a firma dei consiglieri Foti, Calvano, Taruffi, Pettazzoni e Pruccoli, e il 3633/2, a firma dei consiglieri Molinari, Cardinali, Calvano, Foti, Taruffi, Rancan, Rainieri, Pruccoli e Tarasconi.

Chiedo un po’ di attenzione. Iniziamo la votazione. Ci sono parecchi emendamenti.

Ricordo che la votazione avverrà per alzata di mano.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Le chiedevo semplicemente di far squillare la campanella, perché molti ancora non sono rientrati e probabilmente non si sono accorti che abbiamo ripreso i lavori.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Facciamo una scampanellata. Anche il campanello, però, è stato inascoltato. La prossima volta proviamo con la campana.

Passiamo all’esame dell’art. 1.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 2. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 3.

Sull’art. 3 insiste un emendamento: l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 4. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 5. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 5 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 6, su cui insistono tre emendamenti: l’emendamento 15, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni; l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari; l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

Apro la discussione generale congiunta.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessun iscritto in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 15, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 15 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 6 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 7. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 7 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 8. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 8 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 9, su cui insistono cinque proposte di emendamento: la proposta 4, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari, la proposta 5, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari, la proposta 6, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari, la proposta 7, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari e la proposta 8, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

Apro la discussione generale congiunta. Nessun iscritto.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 9 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 10. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 10 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 11, su cui insistono sei emendamenti: l’emendamento 18, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti, l’emendamento 24, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Calvano, l’emendamento 23, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Calvano, l’emendamento 25, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Foti, l’emendamento 19, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni, Foti e l’emendamento 21, a firma dei consiglieri Calvano, Foti e Pettazzoni.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 18, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 18 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 24, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Calvano.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 24 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 23, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Calvano.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 23 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 25, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 25 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 19, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 19 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 21, a firma dei consiglieri Calvano, Foti e Pettazzoni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 21 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 11 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 12, su cui insistono tre emendamenti: l’emendamento 20, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti, l’emendamento 26, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Foti, l’emendamento 9, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

Apro la discussione generale congiunta.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 20, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 20 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 26, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 26 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 13. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 13 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 14, su cui insistono cinque emendamenti: l’emendamento 10, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari, l’emendamento 11, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari, l’emendamento 12, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari, l’emendamento 16, a firma dei consiglieri Calvano e Pettazzoni, l’emendamento 17, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni.

Apro la discussione generale congiunta.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 10 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 11, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 11 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 12 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 16, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 16 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 17, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 17 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 14 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 15. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 15 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 16. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 16 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 17. Non ci sono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 17 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 18. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 18 è approvato.

Esame dell’art. 19. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 19 è approvato.

Esame dell’art. 20. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 20 è approvato.

Art. 21. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 21 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 22. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 22.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 22 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 23, sul quale insiste l’emendamento 22, a firma Pruccoli.

Apro la discussione generale dell’emendamento e dell’articolo.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’emendamento 22, a firma Pruccoli, interamente sostitutivo dell’art. 23.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 22 è approvato.

Non mettiamo ai voti l’articolo 23 perché è stato approvato l’emendamento.

Esame dell’art. 24, sul quale insiste l’emendamento 13, a firma Pruccoli e Bagnari.

Apro la discussione generale congiunta.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’emendamento 13, a firma Pruccoli e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 13 è approvato.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 24.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 24 è approvato.

Passiamo all’esame l’art. 25. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 25.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 25 è approvato.

Esame dell’art. 26. Nessun emendamento.

Apro la discussione generale.

Apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, par alzata di mano, l’art. 26.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 26 è approvato.

Abbiamo finito la votazione dell’articolato.

Passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte, cinque minuti per ogni Gruppo, delle risoluzioni 4188 e 4189 e dei due ordini del giorno 3633/1 (ogg. 4192), a firma Foti, Calvano, Taruffi, Pettazzoni e Pruccoli, e 3633/2 (ogg. 4194), a firma Molinari, Cardinali, Calvano, Foti, Taruffi, Rancan, Rainieri, Pruccoli e Tarasconi.

Per dichiarazione di voto, la parola al consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Solo pochissimi minuti per rimarcare, sia sulla legge che su una parte degli ordini del giorno condivisi, il lavoro che si è fatto di massima condivisione politica nel normare una materia così delicata che, come ha ribadito il relatore Pruccoli, modifica e sistema alcune questioni legate al riordino, ma interviene con una normazione innovativa su diversi aspetti di tutela della fauna ittica e anche di lotta al bracconaggio.

Colgo l’occasione della dichiarazione di voto non solo per ringraziare nuovamente il relatore per il lavoro fatto, la Giunta per il testo portato in Aula e, ovviamente, l’assessore Caselli, il grande lavoro che hanno fatto tutte le diverse forze politiche per arrivare a un risultato congiunto, ma mi permetto di ringraziare anche tutti i tecnici e i funzionari dell’Assessorato, i quali ci hanno offerto la massima collaborazione possibile per arrivare a un obiettivo, alla fine, ampiamente condiviso da questa Assemblea, come hanno dimostrato le votazioni fin qui eseguite.

Credo che su questa legge si sia dimostrato che, con la volontà di tutti, alcune operazioni si possono fare in uno spirito di condivisione che ci consente di andare oltre le maglie che ogni partito legittimamente indossa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

La parola al consigliere Pettazzoni, prego.

 

PETTAZZONI: Grazie, presidente.

Rinnovo i ringraziamenti a tutte le persone con cui abbiamo collaborato alla stesura, alla discussione e alla creazione di questo progetto di legge. Come Lega, sicuramente avremmo voluto un po’ di più, tant’è che un paio di emendamenti a noi cari sono stati respinti. Tuttavia, riteniamo che questo possa essere un punto di partenza importante. A breve si giocherà una nuova partita molto importante, quella dell’approvazione del Regolamento. Se la disponibilità, la voglia di collaborare che c’è stata per questo progetto di legge si ripeterà anche in futuro sicuramente potremo condividere un percorso anche in quella sede, che ritengo importante, un percorso che sin qui è stato condiviso tra le forze politiche, ma che soprattutto è stato condiviso con le associazioni, con le polizie e tutti gli operatori del territorio e le associazioni di volontariato.

Penso si possa parlare di un buon punto di partenza, sicuramente perfettibile, nei confronti del quale non perderemo mai di vista l’attenzione. Non perderemo mai l’attenzione riguardo alle tematiche della pesca. È importantissimo, soprattutto in un ambito tragico come quello del bracconaggio, non pensare mai di essere al passo con i tempi. L’evoluzione delle tecniche predatorie che vediamo tutti i giorni è ben più veloce rispetto alla nostra possibilità di essere al passo con i loro tempi. Quindi, è fondamentale che l’attenzione sia sempre alta e che quest’aula possa e voglia in ogni momento ritornare sull’argomento per prevenire ulteriori casi di distruzione della fauna ittica, e non solo: anche della nostra ecologia.

Faccio solo un inciso. Ultimamente si sono verificati diversi casi di bracconaggio attraverso l’utilizzo di prodotti chimici. Hanno riversato veleni nelle nostre acque. Questo non è solo un furto di pesce, ma diventano veri e propri episodi di avvelenamento delle acque e di inquinamento. Al di là del furto del pesce, c’è proprio una questione di massima importanza dal punto di vista dell’inquinamento e, di conseguenza, dal punto di vista sanitario.

Tornando al progetto di legge, vi è relativa soddisfazione. Potevamo essere addirittura ancora più severi. Tuttavia, abbiamo condiviso un progetto di legge e da questo partiamo. Questa collaborazione, lo ribadisco, ce la aspettiamo anche per i futuri appuntamenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pettazzoni.

La parola al consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signor presidente, le leggi in genere sono un punto di equilibrio e debbo dire che sull’argomento mi pare che tutte le posizioni abbiano trovato sostanzialmente una loro comprensione, e di questo va dato atto sicuramente al relatore Pruccoli e al consigliere Calvano, che hanno cercato con molta intensità di trovare le ragioni per condividere anche quelli che erano emendamenti dell’opposizione.

Io penso che si sia svolto un buon lavoro e auspico, rimanendo in tema di leggi che hanno un loro significato, pur non essendo leggi di sistema che passeranno alla storia di questa Regione, che lo stesso metodo sia utilizzato nell’imminente legge sullo sport, perché ritengo che possano essere dei momenti significativi di coesione di un’Assemblea che, sui temi che hanno anche un riflesso esterno non solo politico ma anche associativo o agonistico, può trovare le sue ragioni di stare assieme.

Per quanto riguarda il problema, a cui facevo prima riferimento, relativo ai fiumi del Piacentino e soprattutto all’immissione di avannotti, la risoluzione che è stata presentata è stata modificata rispetto al testo originale, anche perché le ragioni che ci ha espresso verbalmente l’assessore Caselli hanno sicuramente un loro fondamento e anche una fonte supplementare di informazione, che ritengo debba essere attentamente valutata. Ciò che in realtà interessa è che si possa andare incontro alle esigenze dei pescatori, sempre tenendo presente, ovviamente, quel principio di legalità e di trasparenza della pubblica amministrazione e, quindi, ancor di più della Regione, oggi che le competenze non sono più direttamente delle Province e che occorre individuare comportamenti omogenei su tutto il territorio. Sotto questo profilo aggiungo soltanto, assessore Caselli, che nella giusta omogeneizzazione rispetto al territorio bisogna far attenzione a non cancellare alcune specificità e alcuni esempi positivi, ma valutare fino in fondo quale possibile continuazione di quelle esperienze ci possono essere, esperienze che non devono trovare solo la volontà della Regione, ma anche la volontà di quella che io non definisco la controparte della Regione, ovverosia coloro i quali debbono interloquire con la Regione, anche comprendendo che forse quel metodo un po’ sbrigativo del passato oggi necessita di maggiori relazioni e di maggiore trasparenza.

Lo dico anche in ragione - torno a ripetere - della necessità di mantenere in piedi alcune esperienze, cercando però, nel mantenerle in piedi, di rendersi conto che l’agibilità che poteva avere una Provincia, i cui bilanci preventivi e i cui conti consuntivi passano più delicatamente verso l’esame della Corte dei conti, ovviamente non la possono avere il bilancio dell’Assemblea regionale e il bilancio della Regione - per dire la verità, in questo caso il bilancio della Regione -, che ricevono un’attenzione del tutto diversa e più cogente, per cui a volte necessita anche di percorsi diversi per raggiungere obiettivi comuni.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Do la parola al consigliere Pruccoli, prego.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

Veramente pochissimi secondi…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Mi scusi, consigliere, ma mi comunicano giustamente che per dichiarazione di voto può intervenire un consigliere per Gruppo, e nel suo caso l’ha già fatta il suo collega Calvano.

 

PRUCCOLI: Vorrei semplicemente ringraziare i tecnici e dare atto della loro estrema disponibilità.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Questo glielo concedo volentieri.

 

PRUCCOLI: Estrapolo solamente questa piccola parte per ringraziare i tecnici. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Consigliere Molinari, anche per lei vale lo stesso discorso che ho fatto al suo collega. Se deve ringraziare qualcuno, le do la parola. Se deve fare un intervento politico, mi dispiace ma non può intervenire. Semmai, può intervenire per dichiarazione di voto in dissenso dal suo Gruppo.

 

MOLINARI: Anche in relazione all’ordine del giorno presentato?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sì, perché le dichiarazioni di voto sono già state fatte prima dal consigliere Calvano.

 

MOLINARI: Perfetto.

Colgo l’occasione per ringraziare il presidente per la pazienza manifestata.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Direi che lei è un ottimo ruffiano. Comunque, la ringrazio dei suoi ringraziamenti e contraccambio i ringraziamenti a lei che si è impegnato per fare in modo che la discussione di oggi portasse a un proficuo lavoro.

Non avendo più nessun iscritto in dichiarazione di voto, procediamo alle votazioni.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3633/1 (oggetto 4192), a firma dei consiglieri Foti, Calvano, Taruffi, Pettazzoni, Pruccoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 3633/1 (oggetto 4192) è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3633/2 (oggetto 4194), a firma dei consiglieri Molinari, Cardinali, Calvano, Foti, Taruffi, Rancan, Rainieri, Pruccoli, Tarasconi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 3633/2 (oggetto 4194) è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4188 seconda stesura, a firma dei consiglieri Foti, Molinari, Tarasconi.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 4188 seconda stesura è approvata.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4189 seconda stesura, a firma dei consiglieri Rancan, Molinari, Tarasconi… Consigliere Foti?

 

FOTI: Per favore, presidente, le chiedo di aggiungere anche la mia firma.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Va bene. Aggiungere la firma del consigliere Foti alla risoluzione oggetto 4189. Dunque, torniamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4189 seconda stesura.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 4189 seconda stesura è approvata.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 3633, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutino palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

35

Contrari

 

--

Astenuti

 

4

 

PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante «Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)».

La votazione è chiusa, anche se mi dicono che ci sono un po’ di problemi. Eventualmente, per chi non è riuscito a votare, se vuole intervenire e fare la dichiarazione a verbale.

Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Ho provato a votare, ma non ci sono riuscita. Voto favorevole, ovviamente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.

Accogliamo con piacere il suo voto favorevole.

Devo aggiungere alla risoluzione oggetto 4188 seconda stesura la firma del consigliere Rancan.

Grazie. Abbiamo terminato i lavori per quanto riguarda il progetto di legge. Passiamo adesso alla fusione dei Comuni.

 

OGGETTO 3282

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara nella Provincia di Piacenza»

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

 

OGGETTO 4143

Delibera: «Indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate, ai sensi della legge regionale 8 luglio 1996, n. 24, sul progetto di legge “Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara nella Provincia di Piacenza” (Proposta del relatore consigliere Gian Luigi Molinari e del relatore di minoranza consigliere Tommaso Foti su mandato della Commissione I).» (109)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Oggetto 3282: Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara nella Provincia di Piacenza” (Delibera di Giunta n. 1536 del 26.09.16).

È abbinato all’oggetto 4143: Indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate, ai sensi della legge regionale 8 luglio 1996, n. 24, sul progetto di legge “Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara nella Provincia di Piacenza”. (Proposta del relatore consigliere Gian Luigi Molinari e del relatore di minoranza consigliere Tommaso Foti su mandato della Commissione I).

Il testo n. 4/2017 è stato licenziato dalla Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali nella seduta del 21 febbraio 2017.

Il progetto di legge è composto da 7 articoli e da scheda tecnico-finanziaria.

Il relatore della Commissione, consigliere Gian Luigi Molinari, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Tommaso Foti, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

A norma della legge regionale 8 luglio 1996, n. 24 (Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle Unioni e alle fusioni di Comuni) il Consiglio regionale esamina il testo licenziato dalla Commissione, anche sulla base degli elementi contenuti nella relazione al progetto di legge e, prima della votazione finale, delibera se procedere o meno all’indizione del referendum.

Il testo lo avete tutti.

Propongo di iniziare con la relazione del consigliere Molinari, relatore della Commissione.

Prego, consigliere Molinari.

 

MOLINARI, relatore della Commissione: Ringrazio il presidente.

L’Assemblea credeva che Piacenza si fosse arresa rispetto agli ultimi esiti non positivi per quanto riguarda i tentativi di processi di fusione. Il territorio ha inteso proseguire in questo che è un tentativo nobile, e speriamo non sia l’ultimo. Molto dipenderà da quello che succederà nei prossimi mesi. Il territorio è omogeneo e presenta tutte le caratteristiche per poter arrivare ad un progetto di fusione. Stiamo parlando di una piccola fusione, perché stiamo parlando di circa 3.000 abitanti complessivi su un territorio di circa 100 chilometri quadrati. È una realtà montana, di fatto, in cui, in risposta anche a quelle che sono le situazioni sempre più complicate da parte dei territori dei Comuni, si è cercato di dare una interpretazione o comunque anche uno spirito di rilancio rispetto a quelle che potranno essere anche le prospettive future, avviando un percorso che arriva a pochi mesi dal fallimento delle altre due fusioni.

Abbiamo incontrato, con il relatore di minoranza, i sindaci, che hanno ricevuto anche attenzione da parte della Giunta regionale per cercare di capire come e quali possono essere le strategie per cercare di spiegare questo processo nel rispetto delle istanze territoriali, nel rispetto delle percezioni dei cittadini. Una ricetta non c’è.

Come abbiamo già cercato di fare anche su altri territori, abbiamo cercato di liberare la questione da ogni ragionamento politico e già anche in passato è stato fatto perché abbiamo inteso, d’accordo anche con gli altri consiglieri regionali, di spogliare questi processi da qualunque intenzione partitica, cercando di capire com’è la reazione dei cittadini. Avremo una risposta.

Da questa risposta ovviamente ci muoveremo, nel caso in cui la risposta sarà positiva, per arrivare alla fusione. Diversamente, credo che non solo sul territorio provinciale ci sarà da iniziare ad avviare una riflessione per quanto riguarda anche il futuro delle fusioni, perché nel caso in cui questa fusione (sul territorio piacentino almeno) arrivasse ad un esito negativo probabilmente bloccherebbe ogni processo anche in embrione in altri territori. Quindi, tutti insieme, dovremo cercare di capire come far fronte ad un risultato anche negativo.

Nel caso in cui il risultato fosse positivo, credo che potrebbe essere invece un esempio per cercare di capire, almeno e solo in parte, una risposta a quelli che sono i disagi sempre più grandi dei Comuni, dei piccoli Comuni periferici e di conseguenza anche dei cittadini, che troppo spesso vengono sacrificati in nome di macro ragionamenti, macro tematiche, ma ci dimentichiamo troppo spesso che comunque la Provincia e i territori appenninici sono territori che vanno seguiti con un’attenzione fortissima.

Tutto il sistema politico dovrà, anche nei prossimi anni, farsi carico di questo ragionamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

Passo la parola al relatore di minoranza, il consigliere Foti. Prego.

 

FOTI, relatore di minoranza: Signor presidente, intervengo solo per aggiungere un paio di considerazioni rispetto a quanto diceva già il collega Molinari. Sicuramente nessuno intende dare una coloritura di tipo politico a questa iniziativa, che nasce da sindaci, tra l’altro sindaci di diversi orientamenti, in una zona, quella dell’Alta Val Tidone, che, a mio avviso, ha la necessità comunque di non essere minimamente trascurata. Potrei anche chiuderla qui, per evitare che qualcuno possa dire con ho un conflitto di interessi, ma avendo acquistato una casa a Caminata posso anche dire che sono territori che oggi necessitano delle attenzioni maggiori che possono venire anche dallo Stato e dall’ente Regione e quella della fusione è una strada che i sindaci hanno scelto con l’appoggio, direi quasi unanime, di tutti e tre i Consigli comunali interessati.

Dopodiché, sappiamo che la parola “fusione” a volte è stata mal declinata o mal digerita. Io penso che purtroppo in provincia di Piacenza è andata male la prima, che sarebbe stata di esempio per gli altri, però la determinazione che hanno messo questi sindaci, nonostante i risultati negativi, nel voler andare avanti nel loro cammino merita se non altro che questa Assemblea dia la possibilità ai cittadini di pronunciarsi e se i cittadini si pronunceranno in senso favorevole di poter ottenere ciò che in realtà i Consigli comunali, torno a ripetere, che sono comunque espressione della volontà popolare, hanno già in prima battuta deciso.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Apro la discussione generale sui due oggetti. Non ci sono iscritti in discussione generale. A questo punto chiedo l’eventuale replica dei relatori, ma immagino che, non essendoci discussione generale, non ci sia neanche la replica.

Se il consigliere Molinari vuole ringraziare la Presidenza, ne siamo felici!

Chiedo alla Giunta se vuole intervenire.

Assessore Petitti, prego.

 

PETITTI, assessore: Condivido le riflessioni che hanno fatto i due relatori. Stiamo andando avanti con il percorso sulle fusioni perché viene richiesto fortemente dagli amministratori il supporto a portare avanti questi progetti.

Anche in questo caso la volontà dei tre sindaci credo sia stata molto chiara. Pertanto, ritengo che si possa fare un lavoro importante anche con il supporto dell’Assemblea in modo trasversale, perché questo referendum, questo progetto possa essere condiviso e colto dalla comunità che si dovrà esprimere attraverso il referendum.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Chiedo se ci sono dichiarazioni di voto, altrimenti passiamo alla votazione della delibera del referendum.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 4143.

 

(L’Assemblea, all’unanimità dei presenti,

approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’Assemblea approva.

Colleghi, dovremmo iniziare un nuovo atto, ma, visto l’orario, sospendiamo i lavori per riprenderli nel pomeriggio. Grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,52

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI e l’assessore Patrizio BIANCHI.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 3633 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni sulla Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)»” (54)

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 36

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 4

Piergiovanni ALLEVA, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Luciana SERRI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 3633 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di Governo regionale e locale e disposizioni sulla Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni)»” (54)

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 3 recante la sostituzione dell’articolo 4 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 4 comma 6 lettera d) della legge regionale n. 11 del 2012 le parole “timallidi” e “e temolo (Thymallus thymallus)” sono eliminate.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 6 recante la sostituzione dell’articolo 6 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 6 comma 5 dopo la lettera d) è aggiunta la seguente lettera:

“e) un rappresentante delle associazioni ambientaliste”.»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 6 recante la sostituzione dell’articolo 6 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 6 comma 6 le parole “o della città metropolitana di Bologna” sono eliminate.»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 9 recante la sostituzione dell’articolo 9 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 9 comma 3 le parole “nel regolamento di cui all’articolo 26” sono sostituite dalle parole “dalla Giunta regionale”.»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 9 recante la sostituzione dell’articolo 9 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 9 comma 4 dopo le parole “può autorizzare” sono aggiunte le parole “l’immissione o”.»

(Approvato)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 9 recante la sostituzione dell’articolo 9 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 9 comma 5 dopo le parole “corsi d’acqua” è aggiunta la parola “naturali”.»

(Approvato)

 

Emendamento 7, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 9 recante la sostituzione dell’articolo 9 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 9 comma 5 la parola “congruo” è sostituita dalle parole “almeno quindici (15) giorni di”.»

(Approvato)

 

Emendamento 8, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 9 recante la sostituzione dell’articolo 9 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 9 comma 6 dopo le parole “successivo trasferimento” sono aggiunte le parole “, fatte salve le esigenze connesse alla sicurezza idraulica”.»

(Approvato)

 

Emendamento 9, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 12 recante la sostituzione dell’articolo 13 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 13 comma 3 i periodi “di cui all’articolo 17” e “, aggiornato secondo le modalità che verranno definite nel regolamento di cui all’articolo 26” sono eliminati.»

(Approvato)

 

Emendamento 10, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 14 recante la sostituzione dell’articolo 15 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 15 comma 1 le parole “nelle acque a salmonidi o timallidi” sono sostituite con le parole “di salmonidi”.»

(Approvato)

 

Emendamento 11, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 14 recante la sostituzione dell’articolo 15 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 15 comma 2 dopo le parole “Giunta regionale” sono aggiunte le parole “, sentita la commissione ittica regionale”.»

(Approvato)

 

Emendamento 12, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 14 recante la sostituzione dell’articolo 15 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 15 comma 2 le parole “in altre acque” sono sostituite con le parole “di altre specie”.»

(Approvato)

 

Emendamento 13, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«All’articolo 24 recante la sostituzione dell’articolo 26 della legge regionale n. 11 del 2012

Al sostituito articolo 26 comma 1 lettera b) le parole “dell’attività di pesca, con particolare riferimento alla pesca professionale” sono sostituite con le parole “dell’acquacoltura”.»

(Approvato)

 

Emendamento 14, a firma dei consiglieri Pruccoli e Bagnari:

«Sostituire l’articolo 23 del progetto di legge 3633:

“Articolo 25

Sanzioni

 

1. Per le violazioni alle disposizioni contenute nella presente legge e nelle relative norme d'attuazione, ove il fatto non costituisca reato e ove non sia prevista una sanzione amministrativa dalla legge dello Stato, si applicano le seguenti sanzioni amministrative:

a) pesca senza la prescritta licenza di pesca sportiva: da euro 80,00 a euro 480,00. La medesima sanzione si applica a chi, pur essendone munito, non è stato in grado di esibire la licenza al momento del controllo; se la licenza viene presentata all'apposito ufficio entro il termine di quindici giorni, è ammesso il pagamento di una somma da euro 20,00 a euro 120,00 e gli attrezzi sequestrati sono restituiti;

b) pesca senza il tesserino di pesca controllata, quando previsto, o senza aver riportato le registrazioni obbligatorie: da euro 80,00 a euro 480,00;

c) pesca subacquea, con le mani, nelle acque ghiacciate; pesca, senza autorizzazione, nelle zone di ripopolamento e frega, nelle zone di protezione integrale e nelle zone di protezione delle specie ittiche: da euro 100,00 a euro 600,00;

d) pesca con l'utilizzo di esche di pesci vivi o morti: da euro 50,00 a euro 300,00;

e) abbandono di esche, pesce o rifiuti a terra, lungo i corsi e gli specchi d'acqua e nelle loro adiacenze, immissione di rifiuti nelle acque; accesso motorizzato alle sommità arginali prive di strade rotabili e agli alvei di magra di canali e corsi d'acqua con veicoli diversi dai ciclomotori sino a 50 cc di cilindrata: da euro 50,00 a euro 300,00;

f) compimento di atti che possano arrecare danno agli argini, ai manufatti di bonifica e, in particolare, al cotico erboso; modificazione del corso o del livello delle acque: da euro 500,00 a euro 3000,00. La medesima sanzione si applica in caso di inosservanza delle prescrizioni di cui ai commi 5 e 6 dell'articolo 9;

g) organizzazione di gare di pesca nelle acque pubbliche al di fuori dei casi previsti: da euro 150,00 a euro 2500,00;

h) organizzazione della pesca a pagamento senza la prescritta autorizzazione: da euro 250,00 a euro 2500,00. Qualora la pesca a pagamento avvenga in acque pubbliche del demanio, la sanzione è elevata da euro 500,00 a euro 3000,00. Inosservanza delle altre prescrizioni relative alla pesca a pagamento e dei contenuti dell'autorizzazione: da euro 120,00 a euro 780,00;

i) allevamento di fauna ittica in assenza o in violazione dei contenuti dell'autorizzazione o della concessione di derivazione dell'acqua: da euro 120,00 a euro 780,00. Assenza dell'autorizzazione di cui al comma 5 dell'articolo 13: da euro 250,00 a euro 1500,00. Allevamento di specie ittiche non autorizzate: da euro 1000,00 a euro 6000,00. Inosservanza delle altre prescrizioni relative all'acquacoltura: da euro 100,00 a euro 600,00;

j) trasporto, dal tramonto all'alba, di pesce, fatti salvi i casi di cui all’articolo 40, comma 3, della legge 28 luglio 2016, n. 154 (Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale): da euro 200,00 a euro 1200,00. Si applica la medesima sanzione se la violazione è commessa da un soggetto in possesso della licenza di pesca professionale privo di idonea documentazione giustificativa e che non abbia provveduto a preventiva comunicazione alle Autorità competenti; la sanzione è dimezzata nella misura edittale minima e massima in caso di assenza di idonea documentazione giustificativa o di preventiva comunicazione;

k) trasporto, scambio o commercializzazione di pesci, anfibi o crostacei, autoctoni di acqua dolce o di interesse storico-culturale, ancora vivi, esclusa l'anguilla, provenienti da acque pubbliche e fatti salvi i casi di cui all’articolo 40, comma 3, della legge n. 154 del 2016: da euro 250,00 a euro 1500,00;

l) non consentire al personale di vigilanza l'ispezione di luoghi e cose, al fine di accertare le violazioni: da euro 100,00 a euro 600,00, fatta salva l'applicazione delle ulteriori sanzioni penali o amministrative previste per i comportamenti sopradescritti;

m) inosservanza di ogni altra prescrizione contenuta nella presente legge, nel regolamento di attuazione di cui all'articolo 26, nelle disposizioni istitutive delle zone di tutela della fauna ittica, di cui all'articolo 10, e negli altri atti d'attuazione della presente legge: da euro 50,00 a euro 300,00.

2. Per la pesca senza licenza, la sanzione amministrativa assorbe la sanzione tributaria relativa al mancato pagamento della tassa di concessione.

3. Per le violazioni di cui al comma 1, lettere a), b) e c) gli agenti accertatori, qualora competenti, procedono altresì al sequestro degli attrezzi e del pescato.

4. Per le violazioni di cui al comma 1, lettere j) e k) gli agenti accertatori, qualora competenti, procedono altresì al sequestro degli attrezzi e del pescato, nonché al sequestro e alla confisca dei natanti e dei mezzi di trasporto e di conservazione del pescato anche se utilizzati unicamente a tali fini. Nei casi di cui al comma 1, lettere d), e), f), g), h), i), j), k), l) e m) gli agenti provvedono al sequestro della fauna ittica illegalmente detenuta. Il materiale ittico sequestrato ancora vivo è reimmesso immediatamente nei corsi d'acqua a cura del personale di vigilanza; delle reimmissioni effettuate è data certificazione con apposito verbale. Il materiale ittico sequestrato già morto è smaltito con spese a carico del trasgressore.

5. Per le violazioni di cui al comma 1, se commesse da un soggetto in possesso della licenza per la pesca professionale, l'autorità competente provvede, altresì, alla sospensione dell'autorizzazione da sei a diciotto mesi. L'autorizzazione è revocata nel caso di ripetute gravi violazioni o in assenza dei necessari requisiti. Il provvedimento di sospensione o di revoca delle autorizzazioni e delle concessioni è adottato a seguito di comunicazione, da parte dell'autorità amministrativa competente, che il trasgressore ha effettuato il pagamento in misura ridotta della sanzione pecuniaria o che non ha proposto opposizione avverso l'ordinanza-ingiunzione, ovvero che è stato definito il relativo giudizio.

6. Qualora il trasgressore abbia già riportato sanzioni amministrative per infrazioni alle leggi sulla pesca, la sanzione da irrogarsi è raddoppiata nella misura edittale minima e massima.

7. Per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, del sequestro, della confisca e della sospensione o revoca di autorizzazioni e concessioni si osservano le norme della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), della legge regionale 28 aprile 1984, n. 21 (Disciplina dell'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale) e del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 571 (Norme per l'attuazione degli articoli 15, ultimo comma, e 17, penultimo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689, concernente modifiche al sistema penale). Le autorità competenti all'irrogazione delle sanzioni sono le Province e la Città metropolitana di Bologna.

8. I proventi relativi all'applicazione delle sanzioni amministrative di cui al presente articolo sono introitati dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna, a norma della legge regionale n. 13 del 2015.”»

(Ritirato)

 

Emendamento 15, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni:

«All’articolo 6, comma 3, lettera h) della legge regionale n. 11 del 2012 di cui all’articolo 6, comma 1, del presente progetto di legge, le parole “un rappresentante designato” sono così modificate “due rappresentanti designati”.»

(Approvato)

 

Emendamento 16, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni:

«All’articolo 15, di cui all’articolo 14, comma 1 del presente progetto di legge, il comma 3 è così integralmente sostituito:

“3. I tesserini per la pesca controllata sono rilasciati e ritirati annualmente dalla Regione in collaborazione con altri enti territoriali e anche attraverso le associazioni piscatorie, secondo le modalità definite dal regolamento di cui all’articolo 26.”»

(Approvato)

 

Emendamento 17, a firma dei consiglieri Foti, Calvano e Pettazzoni:

«Emendamento all’articolo 14

All’articolo 15, di cui all’articolo 14 comma 1 del presente progetto di legge, il comma 4 è abrogato.»

(Approvato)

 

Emendamento 18, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti:

«Nel comma 1 dell’articolo 11, sostituzione dell’articolo 12 della legge regionale n. 11 del 2012, la lettera c) è così sostituita:

c) nei canali posti in asciutta, come definito nel regolamento di cui all’art. 26;

e di seguito sono aggiunte le seguenti lettere:

d) nelle golene allagate a seguito di eventi di piena;

e) in ogni altra zona in cui sia stato vietato.»

(Approvato)

 

Emendamento 19, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti:

«Nel comma 5 dell’articolo 11, sostituzione dell’articolo 12 della legge regionale n. 11 del 2012, la lettera c) è così modificata:

“di trasportare, dal tramonto all’alba, pesce, fatta eccezione per i pescatori professionali in possesso di idonea documentazione giustificativa e che abbiano provveduto a preventiva comunicazione alle autorità competenti secondo le modalità stabilite dalla Giunta.”»

(Approvato)

 

Emendamento 20, a firma dei consiglieri Calvano, Pettazzoni e Foti:

«All’articolo 12, sostituzione dell’articolo 13 della legge regionale n. 11 del 2012, al comma 1 dopo le parole “Tale versamento” aggiungere le parole “consente l’esercizio della pesca ed”.»

(Approvato)

 

Emendamento 21, a firma dei consiglieri Calvano, Foti e Pettazzoni:

«All’articolo 11, sostituzione dell’articolo 12 della legge regionale n 11 del 2012, al comma 5 dopo la lettera d) inserire la seguente lettera:

“e) di esercitare l’attività di pesca o trasportare attrezzi diversi da quelli previsti per la pesca sportiva o ricreativa, durante il periodo di fermo pesca senza idonea documentazione giustificativa e senza aver provveduto a preventiva comunicazione alle Autorità competenti, secondo le modalità definite dalla Giunta”.»

(Approvato)

 

Emendamento 22, a firma del consigliere Pruccoli:

«Sostituire l’articolo 23 del progetto di legge 3633:

“Articolo 25

Sanzioni

 

1. Per le violazioni alle disposizioni contenute nella presente legge e nelle relative norme d'attuazione, ove il fatto non costituisca reato e ove non sia prevista una sanzione amministrativa dalla legge dello Stato, si applicano le seguenti sanzioni amministrative:

a) pesca senza la prescritta licenza di pesca sportiva: da euro 80,00 a euro 480,00. La medesima sanzione si applica a chi, pur essendone munito, non è stato in grado di esibire la licenza al momento del controllo; se la licenza viene presentata all'apposito ufficio entro il termine di quindici giorni, è ammesso il pagamento di una somma da euro 20,00 a euro 120,00 e gli attrezzi sequestrati sono restituiti;

b) pesca senza il tesserino di pesca controllata, quando previsto, o senza aver riportato le registrazioni obbligatorie: da euro 80,00 a euro 480,00;

c) pesca subacquea, con le mani, nelle acque ghiacciate; pesca, senza autorizzazione, nelle zone di ripopolamento e frega, nelle zone di protezione integrale e nelle zone di protezione delle specie ittiche: da euro 100,00 a euro 600,00;

d) pesca con l'utilizzo di esche di pesci vivi o morti: da euro 50,00 a euro 300,00;

e) abbandono di esche, pesce o rifiuti a terra, lungo i corsi e gli specchi d'acqua e nelle loro adiacenze, immissione di rifiuti nelle acque; accesso motorizzato alle sommità arginali prive di strade rotabili e agli alvei di magra di canali e corsi d'acqua con veicoli diversi dai ciclomotori sino a 50 cc di cilindrata: da euro 50,00 a euro 300,00;

f) compimento di atti che possano arrecare danno agli argini, ai manufatti di bonifica e, in particolare, al cotico erboso; modificazione del corso o del livello delle acque: da euro 500,00 a euro 3000,00. La medesima sanzione si applica in caso di inosservanza delle prescrizioni di cui ai commi 5 e 6 dell'articolo 9;

g) organizzazione di gare di pesca nelle acque pubbliche al di fuori dei casi previsti: da euro 150,00 a euro 2500,00;

h) organizzazione della pesca a pagamento senza la prescritta autorizzazione: da euro 250,00 a euro 2500,00. Qualora la pesca a pagamento avvenga in acque pubbliche del demanio, la sanzione è elevata da euro 500,00 a euro 3000,00. Inosservanza delle altre prescrizioni relative alla pesca a pagamento e dei contenuti dell'autorizzazione: da euro 120,00 a euro 780,00;

i) allevamento di fauna ittica in assenza o in violazione dei contenuti dell'autorizzazione o della concessione di derivazione dell'acqua: da euro 120,00 a euro 780,00. Assenza dell'autorizzazione di cui al comma 5 dell'articolo 13: da euro 250,00 a euro 1500,00. Allevamento di specie ittiche non autorizzate: da euro 1000,00 a euro 6000,00. Inosservanza delle altre prescrizioni relative all'acquacoltura: da euro 100,00 a euro 600,00;

j) trasporto, dal tramonto all'alba, di pesce, fatti salvi i casi di cui all’articolo 40, comma 3, della legge 28 luglio 2016, n. 154 (Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale): da euro 200,00 a euro 1200,00. Si applica la medesima sanzione se la violazione è commessa da un soggetto in possesso della licenza di pesca professionale privo di idonea documentazione giustificativa e che non abbia provveduto a preventiva comunicazione alle Autorità competenti; la sanzione è dimezzata nella misura edittale minima e massima in caso di assenza di idonea documentazione giustificativa o di preventiva comunicazione;

k) trasporto, scambio o commercializzazione di pesci, anfibi o crostacei, autoctoni di acqua dolce o di interesse storico-culturale, ancora vivi, esclusa l'anguilla, provenienti da acque pubbliche e fatti salvi i casi di cui all’articolo 40, comma 3, della legge n. 154 del 2016: da euro 250,00 a euro 1500,00;

l) non consentire al personale di vigilanza l'ispezione di luoghi e cose, al fine di accertare le violazioni: da euro 100,00 a euro 600,00, fatta salva l'applicazione delle ulteriori sanzioni penali o amministrative previste per i comportamenti sopradescritti;

m) inosservanza di ogni altra prescrizione contenuta nella presente legge, nel regolamento di attuazione di cui all'articolo 26, nelle disposizioni istitutive delle zone di tutela della fauna ittica, di cui all'articolo 10, e negli altri atti d'attuazione della presente legge: da euro 50,00 a euro 300,00.

2. Per la pesca senza licenza, la sanzione amministrativa assorbe la sanzione tributaria relativa al mancato pagamento della tassa di concessione.

3. Per le violazioni di cui al comma 1, lettere a), b) e c) gli agenti accertatori, qualora competenti, procedono altresì al sequestro degli attrezzi e del pescato.

4. Per le violazioni di cui al comma 1, lettere j) e k) gli agenti accertatori, qualora competenti, procedono altresì al sequestro degli attrezzi e del pescato, nonché al sequestro e alla confisca dei natanti e dei mezzi di trasporto e di conservazione del pescato anche se utilizzati unicamente a tali fini. Nei casi di cui al comma 1, lettere d), e), f), g), h), i), j), k), l) e m) gli agenti provvedono al sequestro della fauna ittica illegalmente detenuta. Il materiale ittico sequestrato ancora vivo è reimmesso immediatamente nei corsi d'acqua a cura del personale di vigilanza; delle reimmissioni effettuate è data certificazione con apposito verbale. Il materiale ittico sequestrato già morto è smaltito con spese a carico del trasgressore.

5. Per le violazioni di cui al comma 1, se commesse da un soggetto in possesso della licenza per la pesca professionale, l'autorità competente provvede, altresì, alla sospensione dell'autorizzazione da sei a diciotto mesi. L'autorizzazione è revocata nel caso di ripetute gravi violazioni o in assenza dei necessari requisiti. Il provvedimento di sospensione o di revoca delle autorizzazioni e delle concessioni è adottato a seguito di comunicazione, da parte dell'autorità amministrativa competente, che il trasgressore ha effettuato il pagamento in misura ridotta della sanzione pecuniaria o che non ha proposto opposizione avverso l'ordinanza-ingiunzione, ovvero che è stato definito il relativo giudizio.

6. Qualora il trasgressore abbia già riportato sanzioni amministrative per infrazioni alle leggi sulla pesca, la sanzione da irrogarsi è raddoppiata nella misura edittale minima e massima.

7. Per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, del sequestro, della confisca e della sospensione o revoca di autorizzazioni e concessioni si osservano le norme della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), della legge regionale 28 aprile 1984, n. 21 (Disciplina dell'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale) e del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 571 (Norme per l'attuazione degli articoli 15, ultimo comma, e 17, penultimo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689, concernente modifiche al sistema penale). Le autorità competenti all'irrogazione delle sanzioni sono le Province e la Città metropolitana di Bologna.

8. I proventi relativi all'applicazione delle sanzioni amministrative di cui al presente articolo sono introitati dalle Province e dalla Città metropolitana di Bologna, a norma della legge regionale n. 13 del 2015.”»

(Approvato)

 

Emendamento 23, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Calvano:

«Articolo 11, sostituzione dell’articolo 12 della legge regionale n. 11 del 2012, all’art. 12 comma 3 alla lettera “i” eliminare le parole “armate di ancoretta anche se priva di esca”.»

(Approvato)

 

Emendamento 24, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Calvano:

«Articolo 11, sostituzione dell’articolo 12 della legge regionale n. 11 del 2012, all’art. 12 comma 3 alla lettera “h” dopo la parola “mulini” cancellare le parole “e dalle opere di difesa dei” e aggiungere la parola “dai” prima della parola “ponti”.»

(Approvato)

 

Emendamento 25, a firma dei consiglieri Pettazzoni e Foti:

«Articolo 11, sostituzione dell’articolo 12 della legge regionale n. 11 del 2012, all’art. 12 comma 3 dopo la lettera “i” inserire un nuovo comma denominato “i bis” con il seguente testo:

“Nei corsi d’acqua dove il Minimo Deflusso Vitale (MDV), ovvero il corso d’acqua ha profondità media non inferiore ai 70 cm, quindi non sufficiente a offrire al pesce un adeguato riparo, è altresì vietata la pesca con l’utilizzo di esche artificiali, anche se autocostruite con solo piombo, amo e ancoretta;»

(Respinto)

 

Emendamento 26, a firma del consigliere Pettazzoni e Foti:

«Articolo 12, sostituzione dell’articolo 13 della legge regionale n. 11 del 2012, all’art. 13 comma 2 al termine del periodo, dopo le parole “dell’impresa di pesca” aggiungere:

“Se il richiedente non ha cittadinanza italiana deve includere nella richiesta il certificato di conoscenza della lingua italiana (CELI immigrati)”.»

(Respinto)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

4158 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Diritti delle concessioni acque minerali. Modifica della legge regionale 17 agosto 1988, n. 32”. (23 02 2017) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli, Piccinini, Gibertoni

4159 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 27 dicembre 1993, n. 46 (contributi per la promozione dei prodotti enologici regionali)”. (23 02 2017) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Rancan, Liverani

 

É stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere:

4025 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2 della Costituzione, recante: "Istituzione nella Regione Emilia-Romagna di zone franche montane". (06 02 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizione

 

4109 - Petizione popolare per richiedere il completamento dei lavori sulla variante della strada SS 16 nel tratto Ferrara-Ravenna. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 11 del 15 02 17)

 

Interrogazioni

 

4050 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere in merito alle modalità di calcolo del costo dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari sulle tratte regionali, con particolare riferimento ai relativi aumenti. A firma del Consigliere: Rancan

4051 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Consorzio di Bonifica della Romagna e la relativa gestione. A firma del Consigliere: Alleva

4052 - Interrogazione a risposta scritta circa il completamento della Strada Provinciale 3, denominata "Trasversale di Pianura", con particolare riferimento al tratto denominato lotto B. A firma del Consigliere: Bignami

4053 - Interrogazione a risposta scritta circa il completamento, i costi ed il relativo riparto, della strada SP3, denominata "Trasversale di Pianura", con particolare riferimento ai ritardi nell'esecuzione di tale opera. A firma del Consigliere: Bignami

4054 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di ammodernare il parco mezzi delle ASL regionali, con particolare riferimento alla situazione esistente nella Provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

4057 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a seguito dell'errata utilizzazione di algoritmi per il calcolo degli abbonamenti ferroviari, con particolare riferimento anche all'attivazione di class-action a tutela dell'utenza e dei pendolari. A firma del Consigliere: Bertani

4059 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare gli utenti delle linee ferroviarie regionali che, a seguito di calcoli errati posti in essere da algoritmi, hanno subito ingiustificati aumenti dei costi degli abbonamenti. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

4060 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento dell'anestesia pediatrica presso l'Ospedale Sant'Orsola di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4061 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza la rete viaria provinciale di Ferrara, evitando la chiusura di tratti della stessa. A firma del Consigliere: Fabbri

4062 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione del gruppo di lavoro sulle neuroscienze ed il coinvolgimento delle associazioni nel "Percorso epilessia". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4063 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per celebrare il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma e per promuovere la consapevolezza della cittadinanza europea e sostenere la realizzazione di una federazione europea. A firma delle Consigliere: Rontini, Prodi, Montalti, Ravaioli

4064 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le problematiche e le criticità relative al trasporto pubblico urbano di Modena, con particolare riferimento alla tutela della relativa utenza. A firma del Consigliere: Bargi

4066 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il raggiungimento degli obiettivi minimi relativi al trasporto pubblico locale definiti dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Sassi

4067 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti lo smantellamento e la dismissione di un inceneritore sito a Ferrara. A firma del Consigliere: Sassi

4072 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l'utilizzo della rete ADSL, anche tramite fibra ottica, nelle aree dell'Appennino modenese, con particolare riferimento alle zone di Lugo - Prignano - Talbignano - Polinago. A firma del Consigliere: Bargi

4073 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare sbarramenti preclusivi, nelle strutture sanitarie, dell'attività di informazione scientifica sui farmaci, con particolare riferimento alle limitazioni previste dalla normativa regionale. A firma del Consigliere: Bignami

4074 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche derivanti dai locomotori diesel utilizzati nel deposito ferroviario posto in via Talami, a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Sassi

4075 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi riguardanti le prenotazioni di visite oculistiche presso il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, ed il potenziamento della relativa struttura. A firma della Consigliera: Piccinini

4077 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione delle persone con maggiori difficoltà di ricollocazione, con particolare riferimento al licenziamento di un lavoratore ormai prossimo al pensionamento. A firma della Consigliera: Piccinini

4078 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche di inquinamento acustico riguardanti una rotatoria situata nel comune di Savignano sul Rubicone (FC) e relativa alla SS9, alla SP33 ed alla SP11. A firma del Consigliere: Bignami

4079 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche relative al trasferimento di richiedenti asilo nelle zone dell'Emilia colpite dal sisma. A firma del Consigliere: Aimi

4080 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare l'irrogazione di sanzioni erroneamente comminate per mancata disdetta di prenotazione per visite mediche realmente effettuate nell'ambito del servizio sanitario regionale. A firma del Consigliere: Bargi

4081 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa e le procedure riguardanti l'assegnazione di borse di studio per studenti, ai sensi dell'art. 4 della L.R. n. 26/2001. A firma del Consigliere: Bignami

4082 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire un trasporto ferroviario caratterizzato da efficienza ed equità, con particolare tutela per i pendolari. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

4083 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di gestione delle forniture ed i controlli di qualità posti in essere da Intercent-ER. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4084 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, in relazione alle aliquote IRAP, alle misure di agevolazione e semplificazione fiscale, alle reti di telecomunicazione ed ai servizi pubblici, a favore delle aree montane. A firma della Consigliera: Piccinini

4085 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il trasferimento di strutture e servizi dell'Ospedale di Villanova. A firma della Consigliera: Gibertoni

4086 - Interrogazione a risposta scritta circa le funzioni e le attività svolte, in materia di servizi sanitari, dal Comitato consultivo misto (Ccm) di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4087 - Interrogazione a risposta scritta circa gli incrementi delle tariffe dell'acqua, con particolare riferimento a quelli relativi ad ATERSIR ed alle province di Parma, Forlì-Cesena e Rimini. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli

4088 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione dei servizi presso l'Ospedale di Cona e del personale, anche appartenente a cooperative, ivi operante. A firma del Consigliere: Fabbri

4091 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento dei servizi di trasporto ospedaliero con ambulanza presso il Policlinico Sant'Orsola di Bologna, e le relative convenzioni. A firma del Consigliere: Bignami

4092 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i mezzi, il personale ed il servizio di trasporto pubblico urbano svolto da SETA S.p.A. A firma della Consigliera: Gibertoni

4093 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza delle condizioni per promuovere, anche a seguito delle disposizioni contenute nella L.R. n. 3/2016 in materia di valorizzazione della storia del novecento in Emilia-Romagna, una indagine sul piano storico e politico dei fatti relativi agli anni del dopoguerra. A firma del Consigliere: Foti

4094 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripopolamento della trota fario nei corsi d'acqua della provincia di Piacenza, con particolare riferimento al progetto di riproduzione del lago Moo. A firma del Consigliere: Rancan

4095 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire, ai Comuni, la sostituzione dei dispositivi per il pagamento della sosta nei parcheggi con apparecchi di nuova generazione, e dotati di POS. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4098 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori degli stabilimenti emiliano-romagnoli dell'azienda Bosch Rexroth. A firma del Consigliere: Sassi

4099 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori, con particolare riferimento alla situazione riguardante il Gruppo Argenta, con sede a Carpi (MO). A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

4100 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante le contestazioni, e l'uso della forza da parte della Polizia, relativi all'installazione di tornelli presso una biblioteca universitaria a Bologna. A firma del Consigliere: Alleva

4103 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da porre in essere per conservare e divulgare la memoria storica dei tragici fatti avvenuti in Italia ed in Emilia-Romagna nell'immediato dopoguerra e fino alla fine degli anni '40. A firma del Consigliere: Bignami

4104 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l'azienda Ferrara Food di Argenta e la tutela dei lavoratori della stessa. A firma del Consigliere: Fabbri

4105 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per predisporre un punto di atterraggio per gli elicotteri del 118 nelle adiacenze del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Bargi

4107 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per eliminare dall'aria la presenza di particelle vetrose provenienti da una azienda operante a San Cesario sul Panaro (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

4108 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la gratuità di farmaci di fascia C, con particolare riferimento all'Ausl di Piacenza ed alla tutela di persone anziane e non autosufficienti. A firma della Consigliera: Sensoli

4110 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare in merito al completamento dei lavori riguardanti la strada San Vitale, con particolare riferimento ai ponti sui fiumi Lamone e Senio. A firma del Consigliere: Bertani

4111 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rispondere alla domanda di salute dei cittadini romagnoli ed alle esigenze del personale dell'Azienda Unica Romagna, con particolare riferimento alla necessità di riempire i vuoti di organico esistenti. A firma del Consigliere: Foti

4113 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti lavori relativi all'Ausl di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

4114 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, in occasione della mobilitazione delle marinerie dell'Emilia-Romagna, per sostenere le imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura, modificando anche il sistema sanzionatorio introdotto dalla legge n. 154/2016. A firma del Consigliere: Foti

4115 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare l'utenza del servizio ferroviario regionale, con particolare riferimento alle procedure di calcolo degli importi degli abbonamenti ed ai rimborsi da effettuare in caso di tariffe erroneamente applicate. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4116 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori, con particolare riferimento alla situazione relativa al gruppo Artoni di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Torri

4117 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori ed il polo produttivo costituito dagli stabilimenti Bosch Italia nel territorio modenese-reggiano. A firma dei Consiglieri: Serri, Prodi, Boschini, Sabattini, Torri, Campedelli, Soncini

4118 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il ridimensionamento della Casa della Salute di Copparo.               A firma del Consigliere: Fabbri

4119 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'accoglienza di profughi in Comuni della Regione colpiti dal sisma, e l'utilizzo delle relative risorse. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4120 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza stradale e ridurre il numero degli incidenti stradali. A firma del Consigliere: Aimi

4121 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dell'utenza della linea ferroviaria Lavezzola - Lugo - Faenza, con particolare riferimento alla soppressione di alcune corse ed alla loro sostituzione con autobus. A firma del Consigliere: Bertani

4122 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela del settore della pesca, delle imprese operanti in tale ambito e dei relativi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Pruccoli, Rossi Nadia, Calvano, Bagnari, Rontini, Zoffoli

4123 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti i canoni relativi alle concessioni di acqua per uso irriguo agricolo. A firma della Consigliera: Piccinini

4124 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire a tutti i cittadini il diritto alla mobilità, con particolare riferimento alla mappatura ed alla rimozione di barriere ed ostacoli alla deambulazione ed alla tutela dei disabili, degli anziani e dei bambini. A firma del Consigliere: Sassi

4125 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei Confidi in Emilia-Romagna ed i progetti avviati o conclusi in tale settore. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Rontini, Zappaterra, Bessi, Sabattini, Pruccoli, Montalti, Zoffoli, Campedelli

4127 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure e gli aumenti delle tariffe posti in essere dai gestori del Servizio Idrico Integrato della Regione Emilia-Romagna, e le azioni da attuare a tutela dell'utenza di un bene pubblico essenziale. A firma del Consigliere: Foti

4128 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per conservare almeno l'attuale livello nel rapporto tra medici di famiglia e pazienti ed incrementare le borse di studio per la relativa formazione professionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4129 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare la riduzione dei servizi riguardanti l'Ospedale di Loiano, e tutelare la popolazione residente in territori montani. A firma della Consigliera: Piccinini

4130 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il teatro comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4131 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da sottoporre alle altre Regioni italiane coinvolte per una più efficace promozione, tutela e sviluppo della Via Francigena, attività indispensabile per ottenere l'inserimento di quest'ultima nella lista del patrimonio materiale mondiale dell'Unesco. A firma del Consigliere: Foti

4133 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mantenere i livelli occupazionali attuali del trasporto pubblico locale nella provincia di Parma, con particolare riferimento alle procedure di affidamento relative a tale servizio. A firma del Consigliere: Rainieri

4134 - Interrogazione a risposta scritta circa la esenzione dal pagamento di prestazioni sanitarie nei regimi di Day Hospital e Day Service. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4136 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'implementazione del fascicolo elettronico d'impresa. A firma del Consigliere: Bargi

4139 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ripristinare il tratto della Strada Statale 64 tra la località di Carbonara e Lizzano, nel comune di Vergato (BO). A firma del Consigliere: Bignami

4140 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela dei soggetti disabili, con particolare riferimento ai dispositivi di segnalazione acustica degli impianti semaforici ed ai dispositivi di sintesi vocale sui treni e sugli autobus. A firma della Consigliera: Gibertoni

4144 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di prevedere strutture per la lungodegenza distribuite sul territorio invece che concentrate presso gli ospedali, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma. A firma del Consigliere: Foti

4145 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare attività speculative ed illecite connesse al fenomeno del randagismo. A firma del Consigliere: Bargi

4146 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento preadottivo degli animali ospitati nei canili e nei gattili, con particolare riferimento alla situazione esistente a Sasso Marconi. A firma del Consigliere: Bignami

4147 - Interrogazione a risposta scritta circa finanziamenti e controlli riguardanti associazioni impegnate nell'attività antidiscriminazione. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

4149 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire l'intera copertura dei costi di riabilitazione ai cittadini emiliano-romagnoli, con particolare riferimento ad una struttura operante nel comune di Ponte dell'Olio. A firma del Consigliere: Rancan

4150 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di un codice di responsabilità sociale riguardante alcune tipologie di fiere, con particolare riferimento all'accesso alle stesse dei minori. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

4151 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ampliare la fascia di gratuità della vaccinazione riguardante il meningococco B e contrastarne la diffusione. A firma del Consigliere: Pompignoli

4152 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'assegnazione dei fondi al "Flag Costa dell'Emilia-Romagna" relativi al settore della pesca e dell'acquacoltura. A firma del Consigliere: Fabbri

4153 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la verifica sismica degli edifici, con particolare riferimento anche alla situazione relativa agli immobili di interesse strategico ed alle opere infrastrutturali. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

4154 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche e le comunicazioni riguardanti la presenza di amianto negli edifici, con particolare riferimento agli "immobili prossimi a recettori sensibili" ed alla situazione relativa al comune di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

4155 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare affinché si concluda il percorso del contratto di Fiume Trebbia, al fine di risolvere i relativi problemi territoriali. A firma del Consigliere: Foti

4156 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, presso il Governo, al fine di risolvere la carenza di personale della Procura della Repubblica di Modena, al fine di garantire il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria e tutelare i cittadini. A firma della Consigliera: Gibertoni

4160 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare i rischi connessi al trattamento ed allo smaltimento di scorie derivanti dall'incenerimento dei rifiuti con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

4161 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della azienda Artoni. A firma del Consigliere: Sassi

4162 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Bonzagni di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

4163 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per dare attuazione ai principi di semplificazione istituzionale, con particolare riferimento alle centrali di committenza comunali. A firma del Consigliere: Torri

4164 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare da parte della Giunta regionale al fine di definire le modalità attuative per contrastare, prevenire e ridurre il rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. A firma del Consigliere: Foti

4165 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'ipotesi di trasformazione dell'ospedale di Loiano in un ospedale di comunità, con particolare riferimento alla tutela delle aree disagiate quali le zone montane. A firma del Consigliere: Bignami

4166 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per giungere all'assegnazione, al Corpo dei Vigili del Fuoco, del personale, dei mezzi e delle attrezzature riguardanti gli incendi boschivi. A firma del Consigliere: Piccinini

4168 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche, questioni e procedure riguardanti l'epidemia di legionella verificatasi nel quartiere Cittadella di Parma, e le azioni da attuare per prevenire tale patologia. A firma del Consigliere: Rainieri

4171 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per approfondire e valorizzare la storia del Novecento, con particolare riferimento al contenuto di documenti della CIA riguardanti partiti e fatti relativi al dopoguerra. A firma del Consigliere: Bignami

4172 - Interrogazione a risposta scritta circa la vicenda, e l’operato delle strutture di Pronto Soccorso, relativi ad un cittadino romagnolo colpito da infarto intestinale. A firma del Consigliere: Pompignoli

4174 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato d’avanzamento del progetto esecutivo “Potenziamento delle politiche attive del lavoro presso i servizi per l’impiego” ed il personale impegnato nei relativi centri. A firma del Consigliere: Gibertoni

4176 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per completare il percorso di formalizzazione del Contratto del fiume Trebbia. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

4177 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di gestione dei servizi riguardanti l’Azienda Ospedaliera dell’Ospedale S. Anna di Ferrara e le relative consulenze. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4178 - Interrogazione a risposta scritta circa un possibile utilizzo irregolare di voucher per il lavoro accessorio presso l’Ente fieristico bolognese. A firma del Consigliere: Piccinini

4179 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni di controllo da mettere in campo per vigilare sulla regolarità degli appalti delle società partecipate dalla Regione. A firma del Consigliere: Taruffi

4180 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le implicazioni dirette fra la nuova Agenzia unica di mobilità romagnola (Amr) e la Start Romagna. A firma del Consigliere: Sensoli

4181 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione pre-fallimentare dell’azienda Artoni di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Mori, Prodi, Campedelli, Serri, Sabattini

4182 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’affidamento del servizio di TPL in provincia di Parma. A firma del Consigliere: Iotti

4183 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’accoglimento della richiesta di compartecipazione alle spese sostenute dai Comuni dell'Alta Valmarecchia per lo sgombero della neve accumulatasi durante l'eccezionale ondata di maltempo verificatasi nel mese di gennaio 2017. A firma del Consigliere: Pompignoli

4184 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la modifica del disciplinare riguardante l'invaso del Brugneto, al fine di prevedere condizioni per il rilascio dell'acqua che rispondano alle esigenze del territorio e degli agricoltori piacentini. A firma del Consigliere: Foti

 

Interpellanza

 

4056 - Interpellanza circa la ridefinizione delle modalità di calcolo del contributo compensativo per il mancato uso alternativo del territorio nei comuni sedi di stoccaggio di gas naturale. A firma del Consigliere: Rancan

 

Risoluzioni

 

4055 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a sostenere, in ambito territoriale, il percorso di adozione della normativa per il riordino delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo, ad informare l'Assemblea circa lo svolgimento dei relativi procedimenti, ad adottare i provvedimenti di competenza anche attraverso il confronto con detto organo e tramite udienze conoscitive ed audizioni con i soggetti interessati, intervenendo inoltre in ambito legislativo, e nel rispetto delle rispettive competenze, qualora l'intervento nazionale dovesse interrompersi. (08 02 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

4058 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo affinché la legge delega sulla revisione e sul riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo, preveda la proroga di 18 anni per i titolari di concessioni già in essere unitamente al ricorso a procedure ad evidenza pubblica per l'attribuzione di quelle balneari nuove. (08 02 17) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan

4065 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi in tutte le sedi opportune per evitare la chiusura della sezione della Polizia Postale di Reggio Emilia, nonché di tutte le altre sezioni della medesima struttura a rischio smantellamento sul territorio regionale. (09 02 17) A firma del Consigliere: Delmonte

4068 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in concorso con la Provincia di Forlì Cesena e i Comuni di Meldola e Predappio, per reperire i fondi necessari per procedere alla riaccensione del faro di Rocca delle Caminate, effettuando una mappatura delle risorse disponibili a tutti i livelli e impegnabili in tal senso, anche nell'ambito del Programma operativo Por Fesr 2014-2020, Asse 3, azioni 3.3.2 e 3.3.4 - Contributi per imprese operanti nel settore turistico, commerciale e culturale/creativo, promuovendo inoltre la sponsorizzazione del castello restaurato di Rocca delle Caminate, potenziandone così la capacità ricettiva e il valore storico culturale. (10 02 17) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Bignami, Foti

4069 - Risoluzione per impegnare l'Assemblea ad esprimere parere negativo, in conferenza Stato-Regione, sul provvedimento previsto dal Piano relativo all'abbattimento selettivo del lupo, a valutare e proporre modalità alternative per tutelare gli interessi degli allevatori e degli agricoltori, anche attraverso misure già disponibili nei Piani di Sviluppo Rurale e che vanno nella direzione di attuare metodi di allevamento compatibili con la presentazione spontanea del lupo sia di compensare i danni accertati e causati dalla sua presenza, con la contemporanea applicazione di misure di prevenzione e mitigazione dei danni, e di soluzione dei conflitti. (10 02 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

4070 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri volte alla revoca delle onorificenze attribuite a soggetti coinvolti nelle tragiche vicende riguardanti le foibe. (10 02 17) A firma del Consigliere: Foti

4071 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere solidarietà all'On. Giorgia Meloni ed a condannare parole proferite nei suoi confronti. (10 02 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi, Foti

4076 - Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire, nel confronto con gli organi delle Destinazioni Turistiche, in qualità di enti pubblici strumentali degli Enti locali, soluzioni dirette ad integrare le diverse offerte locali, assicurando adeguata attenzione ai diversi prodotti e alle peculiarità che le caratterizzano, dalle offerte più mature e consolidate a quelle più specifiche, con particolare riferimento ai "programmi turistici di promozione locale", realizzando una piena promozione dei territori e della loro complessità, alla base della qualità e dell'eccellenza del turismo emiliano-romagnolo. (13 02 17) A firma della Consigliera: Sensoli

4089 - Risoluzione per esprimere la ferma condanna per le offese rivolte, durante una manifestazione svoltasi a Reggio Emilia in ricordo dei Martiri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, alla memoria degli stessi, e per chiedere alle autorità competenti di provvedere ad individuare i responsabili dei fatti evidenziati e di procedere ex lege nei confronti degli stessi. (14 02 17) A firma del Consigliere: Foti

4090 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea a promuovere l'utilizzo di iniziative quali "Bandiera Lilla" dirette alla valorizzazione del settore della promocommercializzazione turistica delle realtà di turismo accessibile e rivolte a disabili, anziani e bambini, a valutare l'adesione a tale progetto sostenendolo anche presso i Comuni, le Destinazioni Turistiche e le APT e nell'ambito dei processi di concessione di beni demaniali ad uso turistico-ricreativo. (14 02 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4096 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di popolazione carceraria di origine straniera, a sollecitare il Governo nazionale affinché proceda a una verifica dell'applicazione degli accordi già in essere al fine di valutarne l'efficacia o evidenziarne criticità, ad agire presso le sedi opportune sollecitando il potenziamento delle politiche di rimpatrio degli stranieri detenuti, anche attraverso la stipula di accordi specifici, affinché gli stessi scontino la pena nel loro Paese di origine, oltre a sollecitare misure efficaci di rimpatrio anche per gli stranieri "solo" denunciati per reati reiterati, sollecitando inoltre un dibattito, anche in sede di Conferenza Stato Regioni, al fine di sgravare l'Italia dai rilevanti costi che derivano dal mantenimento dei detenuti stranieri nelle nostre carceri. (14 02 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4097 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad utilizzare le risorse ministeriali messe a disposizione dal D.M. 481 del 29 dicembre 2016, in materia di sviluppo e messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali, ad inserire l'iniziativa nella programmazione regionale per lo sviluppo della ciclabilità e la sicurezza degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, assicurando i necessari finanziamenti aggiuntivi oltre a quelli già previsti dai progetti di legge in itinere, a sostenere una progettazione partecipata degli interventi da parte degli Enti locali, poggiante sul confronto con cittadini, utenti, associazioni, nel rispetto della tempistica definita da detto decreto ministeriale, fornendo inoltre forme di assistenza tecnico-progettuale-amministrativa agli Enti locali. (14 02 17) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

4101 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Investire nei giovani d'Europa - COM (2016) 940 del 7 dicembre 2016; sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Migliorare e modernizzare l'istruzione - COM (2016) 941 del 7 dicembre 2016 e sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Un corpo europeo di solidarietà - COM (2016) 942 del 7 dicembre 2016. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3 della legge n. 234 del 2012. (Approvata dalla I commissione nella seduta del 14 febbraio 2017)

4102 - Risoluzione sulla Proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l'applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, che istituisce una procedura di notifica dei regimi di autorizzazione e dei requisiti relativi ai servizi, e che modifica la direttiva 2006/123/CE e il regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno - COM (2016) 821 final del 12 gennaio 2017. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 ed esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I commissione nella seduta del 14 febbraio 2017)

4106 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in accordo con le imprese ferroviarie e con tutti gli stakeholder del trasporto ferroviario, per dotare i treni che percorrono le tratte più a rischio sicurezza di un sistema di videosorveglianza, ed a vagliare e ad impegnarsi nello studio di altre metodologie, come l'aumento della presenza del personale di polizia ferroviaria sui vagoni, per contrastare in modo serio e concreto i fenomeni delinquenziali garantendo la sicurezza dei passeggeri e del personale stesso. (15 02 17) A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Rancan, Bargi, Marchetti Daniele, Pompignoli, Liverani, Pettazzoni

4112 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo affinché i principi che caratterizzano, anche nel segno di quello di sussidiarietà, la legge n. 106/2016 recante "Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale" siano pienamente rispettati e, quindi, le bozze di decreti delegati predisposti in merito agli stessi si conformino. (16 02 17) A firma del Consigliere: Foti

4126 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad accogliere quanto segnalato dalle persone impegnate nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nel prossimo Piano Operativo Annuale, riconoscendone il prezioso impegno svolto ed in virtù delle nuove competenze assegnate a seguito dello scioglimento del Corpo Forestale dello Stato. (20 02 17) A firma del Consigliere: Alleva

4132 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proiettare Aterballetto in una dimensione sempre più regionale, riconoscendole la capacità di attrarre imprenditorialità culturale ed artisti di talento nella Regione Emilia-Romagna, a facilitarne, nel quadro delle relazioni istituzionali, opportunità di lavoro che possano portare la qualità artistica e tecnica degli spettacoli ad avere sempre più un respiro nazionale e internazionale, avviando inoltre confronti e relazioni con il MIBACT perché nella futura legge sullo spettacolo si arrivi ad un riconoscimento del Centro di Produzione quale Centro Coreografico Nazionale nel più ampio quadro di politiche pubbliche, di linee guida, che consentano alla ricchezza creativa e produttiva della danza italiana di darsi un adeguato assetto strutturale. (20 02 17) A firma dei Consiglieri: Soncini, Pruccoli, Zoffoli, Campedelli, Mori, Cardinali

4135 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, anche in sede di Conferenza Stato Regioni, per tutelare il comparto ittico nazionale duramente colpito e sanzionato dalla normativa vigente favorendo il ripristino di un dialogo costruttivo e costante tra le istituzioni e il mondo della pesca, e per sollecitare il Governo affinché modifichi, accogliendo le istanze del comparto ittico nazionale ed emiliano romagnolo in particolare, l'art. 39 della legge 28 luglio 2016, n. 154 che impone pesanti sanzioni per la cattura di pesce sottomisura, l'inasprimento delle pene accessorie e la revoca o la sospensione della licenza di pesca. (21 02 17) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

4137 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prospettare, in sede di Conferenza Stato-Regioni, modalità operative celeri per risolvere la vicenda riguardante prezzi impropri chiesti da Trenitalia per gli abbonamenti ai treni sovraregionali a causa di un algoritmo di calcolo, ed a tutelare gli utenti sia mediante la compensazione a quest'ultimi delle somme arbitrariamente pretese da Trenitalia, sia attraverso il rimborso delle stesse nel caso in cui gli utenti che hanno sostenuto i predetti maggiori oneri non siano più fruitori del servizio in questione. (21 02 17) A firma del Consigliere: Foti

4141 - Risoluzione per impegnare la Giunta, a tutela dei soggetti disabili, ad attivarsi nelle sedi di confronto con i Comuni del territorio regionale affinché si adeguino alla normativa nazionale ed in particolare attivino dispositivi di segnalazione acustica degli impianti semaforici, ad attivarsi presso le società che gestiscono il trasporto pubblico locale affinché si provveda all'installazione di dispositivi di sintesi vocale sugli autobus e sul trasporto su ferro, ponendo inoltre in essere azioni nei confronti di RFI, FER, Trenitalia e Tper affinché si dotino di avvisatori acustici e di mappe tattili di rappresentazione dei luoghi con scritte in Braille, nonché di pannelli acustici informativi dei treni in partenza e in arrivo. (21 02 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

4142 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Ministero della Giustizia, e ad interloquire con i rappresentanti del Governo centrale, affinché risolvano la carenza di personale della Procura di Modena e permettano quindi all'attività giudiziaria di riprendere regolarmente, a beneficio della popolazione e garanzia dei diritti dei cittadini. (21 02 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

4148 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Parlamento, anche in relazione al progetto di legge recante "Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione di persona incapace commessi in danno di persone ultrasessantacinquenni" depositato in data 2/11/2016, ad accelerarne l'iter di esame al fine di approdare ad una legislazione di maggior tutela per le persone anziane e di maggior severità nei confronti di chi commette crimini tanto odiosi. (22 02 17) A firma dei Consiglieri: Rontini, Cardinali, Calvano, Zoffoli, Marchetti Francesca, Paruolo, Molinari, Tarasconi, Poli, Bessi, Pruccoli

4157 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Ministero della Giustizia, e ad interloquire con i rappresentanti del Governo centrale, affinché risolvano la carenza di personale della Procura di Modena e permettano quindi all’attività giudiziaria di procedere regolarmente, a beneficio della popolazione e garanzia dei diritti dei cittadini. (23 02 2017) A firma del Consigliere: Gibertoni

4167 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni presso il Governo ed il Parlamento affinché venga rivista e integrata la normativa che disciplina e regola i Sistemi di Distribuzione Chiusi, consentendo la realizzazione di nuove reti elettriche private diverse dalle reti interne di utenza (RIU), eliminando le disparità concorrenziali tra differenti modalità organizzative delle reti elettriche e tra differenti tecnologie di generazione. (24 02 17) A firma del Consigliere: Bertani

4173 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di incendi boschivi, a sollecitare i competenti Ministeri ad attuare i processi di assegnazione al Corpo dei Vigili del Fuoco di personale, mezzi, apparecchiature e risorse in coerenza con il disposto normativo definito dalla legge 2 del 2005 e dal D.Lgs. del 2016, a promuovere analoghe iniziative anche attraverso i tavoli interregionali e le competenti sedi di confronto Stato-Regioni, procedendo inoltre alla stipula della convenzione con il Corpo dei Vigili del Fuoco per lo svolgimento delle attività di contrasto attivo degli incendi boschivi. (24 02 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4175 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame iniziative dirette alla definizione di specifiche professionalità nei Centri per l’Impiego rivolte alle relazioni con le imprese, sostenendo i necessari programmi di formazione e potenziamento al fine di assicurare una maggiore incisività ed attrattività degli stessi nei canali di intermediazione verso il lavoro, e di sostenere le imprese, in particolare le minori, nelle attività di ricerca di professionalità, anche per evitare che gli assegni di ricollocazione siano utilizzati prevalentemente per le agenzie private accreditate. (24 02 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

3624 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare rischi connessi al trattamento ed allo smaltimento di scorie derivanti dall'incenerimento di rifiuti. A firma del Consigliere: Bargi

3631 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante un complesso immobiliare sito a Berzantina, nel Comune di Castel di Casio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3632 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione di dispositivi per la sicurezza nella linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore e la riduzione dei disagi per la relativa utenza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3635 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento dell'organico dei Servizi di emergenza urgenza, con particolare riferimento all'area territoriale del Frignano. A firma della Consigliera: Gibertoni

3636 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto denominato "Tiberio - Comparto 4", da realizzarsi nel Comune di Rimini. A firma della Consigliera: Sensoli

3643 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura dell'agenzia del territorio di Hera con sede a Pilastrello (FE) ed il suo trasferimento a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

3645 - Interrogazione a risposta scritta circa le previsioni riguardanti l'ondata di piena del fiume Po prevista per domenica 27/11/2016, con particolare riferimento allo svolgimento di manifestazioni enogastronomiche concomitanti. A firma del Consigliere: Rainieri

3646 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare i furti di medicinali negli ospedali. A firma della Consigliera: Gibertoni

3651 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare frodi nell'ambito delle forniture sanitarie, con particolare riferimento alle protesi acustiche. A firma della Consigliera: Sensoli

3653 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per incentivare il consumo dell'acqua distribuita dall'acquedotto pubblico, rispetto a quella imbottigliata. A firma della Consigliera: Gibertoni

3655 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire le cure pediatriche nel Distretto di Porretta Terme. A firma del Consigliere: Bignami

3658 - Interrogazione a risposta scritta circa la vendita della ex caserma dei Carabinieri di Cesena, e le relative procedure. A firma del Consigliere: Pompignoli

3663 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il flusso di minori illecitamente introdotti nelle città emiliano-romagnole, con particolare riferimento a quelli provenienti dall'Albania. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3666 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi nell'erogazione dei contributi ai cittadini che non sono ancora rientrati nelle proprie abitazioni a seguito del sisma che ha colpito il territorio emiliano. A firma del Consigliere: Alleva

3668 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per conoscere le cause e contrastare l'epidemia di legionella che si è verificata, nei mesi di settembre e ottobre 2016, a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

3669 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione del patrimonio di competenze dirigenziali al momento presenti presso la Regione, a partire dai dirigenti professional, con particolare attenzione a quelli assegnati al Servizio “Assistenza territoriale”. A firma della Consigliera: Piccinini

3678 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione ed i tempi riguardanti la rimodulazione degli interventi di difesa del suolo previsti nell'accordo di programma stipulato tra la Giunta regionale ed il Ministero dell'Ambiente. A firma del Consigliere: Foti

3680 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione dell'attraversamento nord-sud della città di Imola, e la programmazione dei relativi investimenti. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3684 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la mobilità volontaria di dipendenti pubblici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3689 - Interrogazione a risposta scritta circa la costruzione della conca di navigazione di Valdaro (MN), con particolare riferimento del relativo materiale di bonifica. A firma del Consigliere: Alleva

3703 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per riprendere i lavori del cantiere posto sulla strada statale 45 di Val Trebbia, in località Barberino (PC). A firma del Consigliere: Foti

3706 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure ed i tempi riguardanti l'approvazione del Piano Aria Integrato Regionale 2020 e le misure da porre in essere per contrastare l'inquinamento atmosferico. A firma del Consigliere: Foti

3707 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione di 110 posti letto negli ospedali modenesi, a seguito della relativa riorganizzazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

3717 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti, a Modena, l'utilizzazione del Santuario della Madonna del Murazzo quale centro per ospitare immigrati. A firma del Consigliere: Bargi

3718 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la realizzazione, a Fidenza, di una Casa della Salute. A firma delle Consigliere: Sensoli, Gibertoni

3720 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse e le procedure riguardanti i fondi relativi ai bandi per i contributi per l'affitto da corrispondere ai nuclei familiari in difficoltà. A firma del Consigliere: Bignami

3722 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare la moria di volatili causata dall'impatto con vetrate riflettenti poste su edifici, con particolare riferimento anche agli immobili utilizzati dalla Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Piccinini

3723 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle normative sui luoghi di culto nella Regione Emilia-Romagna, con particolare riferimento ai centri culturali islamici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3727 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure di mobilità riguardanti l'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

3730 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'iniziativa "Islam, uno sguardo sull'Emilia-Romagna". A firma del Consigliere: Bignami

3732 - Interrogazione a risposta scritta circa la partecipazione dei cittadini e degli utenti al controllo della qualità dei servizi, con particolare riferimento alla sanità pubblica. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3733 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per istituire un tavolo di confronto nel Comune di Bondeno in merito al completamento della circonvallazione fino a via Belfiore. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

3734 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche di natura igienico-sanitaria riguardanti un fosso poderale sito in via Ronchi, in località Cà de Fabbri, nel comune di Minerbio (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3735 - Interrogazione a risposta scritta circa il rinvio di interventi chirurgici già programmati presso l'Ospedale di Bentivoglio. A firma del Consigliere: Bignami

3738 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le modalità riguardanti l'attivazione, da parte della Regione Emilia-Romagna, di convenzioni per il servizio di recupero e smaltimento delle carcasse di animali della fauna selvatica. A firma del Consigliere: Aimi

3744 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche connesse all'occupazione senza titolo di alloggi popolari. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3777 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare, nelle scuole, temperature troppo basse e monitorare la situazione esistente. A firma della Consigliera: Sensoli

3781 - Interrogazione a risposta scritta sull’esito del referendum del 16 ottobre 2016 sulle fusioni dei comuni e circa ulteriori nuove ipotesi di fusione di Comuni. A firma del Consigliere: Bignami

3784 - Interrogazione a risposta scritta circa la vendita illecita di bevande e alcolici nel territorio bolognese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3790 - Interrogazione a risposta scritta circa l’istituzione da parte della Commissione europea del “Corpo europeo di solidarietà”, progetto rivolto ai giovani che vogliono dare il proprio contributo alla società in tutta l’Unione europea. A firma della Consigliera: Gibertoni

3792 - Interrogazione a risposta scritta circa il funzionamento dei Centri per l’impiego e il relativo personale. A firma della Consigliera: Gibertoni

3794 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli effetti dei voucher, strumento concorrenziale con qualsiasi altra forma di contratto, nel mercato del lavoro. A firma della Consigliera: Sensoli

3798 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione dei voucher, con particolare riferimento ad un caso riguardante una catena di ristorazione operante a Modena. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

3801 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a fronte del blocco provvisorio del sistema applicativo SARE, riguardante la gestione delle comunicazioni relative all'assunzione di personale da parte dei datori di lavoro. A firma della Consigliera: Gibertoni

3803 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alla fruizione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ed alle modalità di calcolo dei relativi canoni, con particolare riferimento alla tutela dei cittadini italiani. A firma del Consigliere: Bignami

3804 - Interrogazione a risposta scritta circa la documentazione contabile riguardante le spese relative al programma di attività realizzato dal Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto. A firma del Consigliere: Bignami

3805 - Interrogazione a risposta scritta circa i dati riguardanti il finanziamento delle domande relative al Piano di sviluppo rurale, e le azioni da attuare per migliorare l'attuale situazione. A firma del Consigliere: Foti

3806 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'aggiornamento dei dati relativi al Programma Operativo Fse 2014-2020. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3808 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento, presso il centro HUB di Bologna ed in altre strutture emiliano-romagnole, di migranti precedentemente ospitati nel Centro di prima accoglienza di Cona. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3810 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi programmati per le finalità del Patto per l'occupazione, le relative funzioni affidate all'Agenzia regionale per il lavoro, ed il riordino dei Centri e degli Sportelli operanti in tale settore. A firma del Consigliere: Bignami

3813 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento in Emilia-Romagna di migranti provenienti dal centro di prima accoglienza di Cona, i procedimenti ed i provvedimenti conseguenti alla rivolta avvenuta in tale sede, ed i luoghi ed i costi connessi a detta ospitalità sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

3815 - Interrogazione a risposta scritta circa l’emergenza del fenomeno dell’immigrazione sul territorio regionale e la revisione dei contenuti dell’Intesa fra Governo, Regioni ed Enti locali per governare tale fenomeno sul piano nazionale. A firma del Consigliere: Foti

3816 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aumento delle risorse finanziarie da destinare all’agricoltura e in particolare ai settori in crisi. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3821 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare al fine di ottenere, a favore dei produttori regionali di pomodori, il pagamento di quanto loro dovuto relativamente alla produzione del 2016. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

3822 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a fronte dei mancati pagamenti, da parte di industrie e cooperative, di quanto dovuto alle aziende agricole regionali produttrici di pomodori. A firma del Consigliere: Foti

3823 - Interrogazione a risposta scritta circa l'acquisizione del consenso informato completo e preventivo da parte dei genitori per la partecipazione degli studenti ad uno spettacolo ispirato alla "teoria gender". A firma del Consigliere: Foti

3825 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione degli indirizzi contenuti nella "Risoluzione comunitaria 2616" approvata dall'Assemblea legislativa regionale in data 19 maggio 2016, con particolare riferimento al settore turistico ed alle concessioni demaniali. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

3826 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzo delle risorse previste nell'intesa, siglata tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana, riguardante l'offerta turistica delle proprie montagne. A firma del Consigliere: Bignami

3831 - Interrogazione a risposta scritta circa provvedimenti e procedimenti riguardanti la disapplicazione di norme in materia di proroga di concessioni per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche e per l'esercizio del commercio in tali aree. A firma del Consigliere: Bignami

3836 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per favorire la lotta allo spreco alimentare, anche in analogia alla realizzazione della "borsa anti-spreco" e delle "eco-vaschette". A firma del Consigliere: Pettazzoni

3838 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la società Acer Bologna. A firma del Consigliere: Paruolo

3839 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'assegnazione in gestione di fondi finalizzati a forme di ingegneria finanziaria a soggetti iscritti nell'elenco degli intermediari finanziari vigilati. A firma del Consigliere: Bargi

3841 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la convocazione dell'assemblea dell'ATC RE4 "Montagna". A firma del Consigliere: Delmonte

3842 - Interrogazione a risposta scritta circa la revisione delle modalità di accesso alle risorse previste dal Piano aria integrato regionale (PAIR 2020), con particolare attenzione per le micro imprese. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri

3843 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, patrocini, contributi, e le informazioni preventive alle famiglie relativi ad uno spettacolo teatrale rivolto agli studenti e riguardante un "gender creative child". A firma del Consigliere: Bignami

3846 - Interrogazione a risposta scritta circa valutazioni e questioni riguardanti la cosiddetta "agricoltura conservativa" e le risorse ad essa destinate. A firma del Consigliere: Paruolo

3848 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevedere, nel Decreto "Milleproroghe", quella relativa al pagamento dell'IMU, nelle zone della Regione colpite dal sisma, relativamente agli edifici lesionati ed inagibili. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bargi, Pettazzoni

3857 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione dei criteri di ripartizione degli immigrati sul territorio regionale, con particolare riferimento alla situazione esistente a Castello d'Argile. A firma del Consigliere: Bignami

3870 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicizzazione, relativa ad un liceo forlivese, dell'incontro con uno scrittore. A firma del Consigliere: Foti

3871 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il Fondo Mitigazione del Rischio di Credito e le relative risorse regionali. A firma del Consigliere: Foti

3874 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicizzazione, da parte di un liceo forlivese, di una iniziativa riguardante uno scrittore. A firma del Consigliere: Bignami

3875 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a seguito del dirottamento ad un secondo ingresso di un locale da ballo di un cittadino di colore, che ha pubblicato su di un social network l'episodio. A firma del Consigliere: Alleva

3880 - Interrogazione a risposta scritta circa gli episodi verificatisi presso l'Hub di Via Mattei a Bologna in data 7 gennaio 2017, con particolare riferimento allo svolgimento di una manifestazione non autorizzata, ed alle azioni da porre in essere per evitare l'arrivo, sul territorio regionale, di presunti profughi ed il superamento delle quote di accoglienza. A firma del Consigliere: Bignami

3893 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di gestione dell'accoglienza da parte di cooperative ed i controlli effettuati sui migranti, con particolare riferimento all'omicidio di un imprenditore di Castel San Pietro Terme (BO), assassinato nella sua villa in data 3 gennaio 2017. A firma del Consigliere: Bignami

3915 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i criteri di selezione applicati ai fini dell'iscrizione degli alunni alle scuole superiori di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3943 - Interrogazione a risposta scritta circa uno spettacolo teatrale riguardante un "gender creative child", con particolare riferimento alla situazione relativa ad un istituto scolastico di San Pietro in Casale (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3962 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mantenere in attività il punto nascite dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnuovo né Monti. A firma del Consigliere: Foti

3972 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in scena, rivolta a studenti, di uno spettacolo riguardante un bambino "gender fluid". A firma del Consigliere: Foti

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d):

 

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa preso atto della nota prot. n. 8831 in data 21 febbraio 2017, con cui il Presidente del Gruppo assembleare “Sinistra Ecologia Libertà” Igor Taruffi comunica la variazione di denominazione del gruppo in “Sinistra italiana”, ha adottato la deliberazione n. 15 del 22 febbraio 2017, ad oggetto:

 

“Accertamento e dichiarazione della costituzione dei Gruppi assembleari della X legislatura e presa d'atto della loro consistenza numerica (art. 36 Statuto, art. 6 Regolamento interno, art. 17, comma 3, L.R. 11/2013 e ss.mm.ii) modifica alla Deliberazione UP n. 3 del 25 gennaio 2017”.

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 118, comma 1, del Regolamento interno dell’Assemblea:

 

3969 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le azioni da attuare a seguito della diffusione di documenti della CIA, relativi al PCI ed alla situazione esistente, nel territorio regionale, dopo la Seconda Guerra Mondiale. A firma del Consigliere: Aimi

 

Il sottosegretario Andrea Rossi con nota dell’8 febbraio 2017, prot. 5806, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

3971 - Interpellanza circa la promozione di una indagine, di carattere storico e politico, sui fatti di violenza politica posti in essere, tra il 1944 ed il 1948, in relazione all'ideologia marxista-leninista, con particolare riferimento al territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

 

Il sottosegretario Andrea Rossi con nota dell’8 febbraio 2017, prot. 5811, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

3982 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento di buoni rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. A firma del Consigliere: Aimi

 

Il sottosegretario Andrea Rossi con nota dell’8 febbraio 2017, prot. 5822, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

Comunicazione ai sensi del comma 1, lettera e) dell’art. 68 del Regolamento interno:

 

In data 14 febbraio 2017 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche per la salute e politiche sociali”, alla interrogazione oggetto n. 3820:

 

3820 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa il ruolo della Regione Emilia-Romagna nell'accoglienza di migranti in ambito nazionale e la loro distribuzione sul territorio regionale, con particolare riferimento a quelli trasferiti da Cona ed alla situazione esistente a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

 

In data 14 febbraio 2017 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche per la salute e politiche sociali”, alla interrogazione oggetto n. 3868:

 

3868 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa problematiche riguardanti la situazione relativa all'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

(Comunicazione n. 44 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2017/507 del 27/02/2017)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

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