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126.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 11 APRILE 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4373

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere operativi i punti nascita e garantirne i servizi, con particolare riferimento all'Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Cardinali

(Svolgimento)

 

OGGETTO 4445

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni e le procedure da porre in essere per evitare la chiusura del punto nascite dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Torri, Delmonte, Prodi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

CARDINALI (PD)

TORRI (SI)

VENTURI, assessore

CARDINALI (PD)

TORRI (SI)

 

OGGETTO 4443

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per salvaguardare l'offerta pubblica di formazione nell'ambito dell'apprendistato professionale. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini, Sabattini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

BAGNARI (PD)

BIANCHI, assessore

BAGNARI (PD)

 

OGGETTO 4444

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le osservazioni espresse dai rappresentanti delle Forze dell'Ordine in merito alle modalità di accesso ai servizi ferroviari da parte degli operatori delle stesse. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

BIGNAMI (FI)

DONINI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 4446

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti la decisione di ATERSIR relativa all'aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

BERTANI (M5S)

GAZZOLO, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 4447

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rafforzamento dei controlli sulle filiere di produzione e commercio del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, anche in relazione ai procedimenti ora in corso. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

RAINIERI (LN)

ANDREA ROSSI, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 4448

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per giungere ad una equa distribuzione nel territorio regionale degli immigrati e per espellere quelli che non hanno titolo per rimanervi. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

FOTI (FdI)

 

Cordoglio per le vittime degli attentati avvenuti in Siria, Russia, Svezia ed Egitto.

Cordoglio alle famiglie di Davide Fabbri e Valerio Verri recentemente assassinati nella nostra regione

PRESIDENTE (Soncini)

 

Sull’ordine dei lavori

(Richiesta di comunicazione della Giunta per quanto accaduto all’IBC)

PRESIDENTE (Soncini)

FABBRI (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

RONTINI (PD)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

FOTI (FdI)

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 4222

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: «Ratifica dell'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia per l'esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui consorzi di bonifica interregionali» (57)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4222/1 oggetto 4462 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

PRODI, relatrice della Commissione

BARGI, relatore di minoranza

IOTTI (PD)

GIBERTONI (M5S)

PRODI (Gruppo Misto)

FOTI (FdI)

IOTTI (PD)

CALIANDRO (PD)

MARCHETTI Daniele (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Soncini)

POMPIGNOLI (LN)

POLI (PD)

MONTALTI (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

GIBERTONI (M5S)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 4387

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”.» A firma del Consigliere: Pruccoli (58)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4387/1 oggetto 4461 - Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

PARUOLO, relatore della Commissione

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI, relatore di minoranza

MARCHETTI Daniele (LN)

RAVAIOLI (PD)

BERTANI (M5S)

CALIANDRO (PD)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 3774

Delibera: «Decisione sulle osservazioni pervenute e di approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020).» (Proposta della Giunta regionale in data 21 dicembre 2016 n. 2314) (115)

(Relazione della Commissione e relazione di minoranza)

PRESIDENTE (Rainieri)

CAMPEDELLI, relatore della Commissione

POMPIGNOLI, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 4222 - 4387

Emendamenti oggetto 4387

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,46

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la centoventiseiesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 21 marzo 2017 (n. 124);

pomeridiana   del 21 marzo 2017 (n. 125);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Soncini): Ha comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65 del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini. Sono, altresì, assenti la presidente Saliera, i consiglieri Bessi, Delmonte, Mori e Serri e gli assessori Caselli, Costi, Gualmini e Petitti.

Le restanti informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Soncini): Iniziamo i nostri lavori, come di consuetudine, con le interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4373

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere operativi i punti nascita e garantirne i servizi, con particolare riferimento all'Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Cardinali

(Svolgimento)

 

OGGETTO 4445

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni e le procedure da porre in essere per evitare la chiusura del punto nascite dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Torri, Delmonte, Prodi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere operativi i punti nascita e garantirne i servizi, con particolare riferimento all’Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro, a firma del consigliere Cardinali.

Risponderà, per la Giunta, l’assessore Venturi.

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni e le procedure da porre in essere per evitare la chiusura del punto nascite dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, a firma dei consiglieri Torri, Delmonte e Prodi.

Darà risposta, per la Giunta, l’assessore Venturi.

Do la parola al consigliere Cardinali per l’illustrazione dell’oggetto. Ricordo che ha 6 minuti.

 

CARDINALI: Grazie, presidente.

Il tema dell’interrogazione è sicuramente di grande attualità in questo momento. È un tema che voglio portare a conoscenza di questa Assemblea sottolineando tre concetti principali. Vista la delicatezza del tema, nell’interrogazione chiedo due cose fondamentali. La prima richiesta è di continuare a mantenere un confronto attento con il territorio. Quando dico “territorio” mi riferisco al fatto di continuare a mantenere un contatto sia con le Amministrazioni del territorio e con il distretto sia con tutte quelle Istituzioni che, a livello territoriale (penso anche a molte associazioni), hanno contribuito alla crescita di questo ospedale, collocato in un’area come la provincia di Parma, dove ormai da 15 anni la riorganizzazione ospedaliera è stata fatta in maniera fondamentale e appropriata, garantendo al territorio della provincia di Parma solo tre ospedali. Non è, quindi, un territorio che ha abbondanza di ospedali, ma un territorio che, a suo tempo, ha saputo fare riorganizzazione e individuare i tre plessi fondamentali: Parma, Fidenza e Borgotaro.

Borgotaro, quindi, ha un ruolo strategico per l’intera montagna, ha un ruolo strategico per le funzioni che svolge, ha un ruolo strategico perché ha saputo anche organizzarsi nel tempo in maniera forte su molti servizi. Il punto nascita è uno di questi aspetti. Dobbiamo, quindi, fare di tutto per poter trovare soluzioni e per poter garantire la continuità di questo servizio. Lo chiedo anche nella logica di quello che il decreto Lorenzin nel 2015 ha detto proprio per questi territori, garantendo un intervento sia per la mamma che per i bambini che devono nascere all’interno dell’ospedale. Per i territori che hanno difficoltà geografiche, però, chiediamo con forza che il decreto si possa attuare. Questo penso che sia il percorso giusto da fare per la nostra Regione. Attendo una risposta. Successivamente, concluderò.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Cardinali.

La parola al consigliere Torri. Anche lei, consigliere, ha 6 minuti complessivi. Prego.

 

TORRI: Grazie, presidente.

Con la mia interrogazione torniamo nuovamente sul tema dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, in particolare sulle sorti del punto nascita che lì ancora opera. Abbiamo ritenuto di farlo a breve distanza rispetto alla precedente trattazione dell’argomento, in quanto sono emersi alcuni aspetti poco chiari che abbiamo ritenuto necessario chiarire prima di tutto in Aula, proprio per la funzione che qui rappresentiamo rispetto ai cittadini che stanno fuori, quindi per chiarezza soprattutto nei loro confronti, riguardo alle prossime tappe del percorso della Commissione nascite qui in Regione e a quali azioni si intendono porre in essere al termine di questo percorso per sostenere il lavoro che nei territori non è mancato e che ha come finalità quella di mantenere attivo il servizio, anche in deroga rispetto ai criteri nazionali, partendo da proposte precise, stilate anche su indicazione tecnica, che crediamo vadano valorizzate e prese in seria considerazione a tutti i livelli.

Abbiamo presentato l’interrogazione con questo obiettivo, come Gruppo di Sinistra italiana, in coerenza con quanto abbiamo sempre fatto. Ringrazio i consiglieri Delmonte e Prodi per aver aggiunto le loro firme. Mi scuso perché, per una questione mia organizzativa, non sono riuscito ancora – visto che non erano in Aula alcuni reggiani – a condividere l’iniziativa con il Partito Democratico, ma l’idea era di continuare nel solco della condivisione di queste iniziative relative alla montagna reggiana. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

Risponde, per la Giunta, l’assessore Venturi. Prego, assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie.

Signori consiglieri, grazie per la richiesta. L’accordo con la Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010 ha previsto, per le riorganizzazioni dei punti nascita, l’adozione di criteri che fissano il numero di almeno 1.000 nascite all’anno quale parametro standard a cui tendere per il mantenimento dei punti nascita. La possibilità di mantenere punti nascita con numerosità inferiore a 1.000 nascite all’anno viene prevista solo sulla base di motivate valutazioni.

Nel 2016 il punto nascita di Borgo Val di Taro ha registrato 124 parti (nel 2015 erano 157), con una percentuale di tagli cesarei primari (quindi, solo alle donne che partoriscono per la prima volta) del 28 per cento (nel 2015 era del 23 per cento), a fronte di un’indicazione del DM n. 70/2015, che prevede in questi casi una percentuale di tagli cesarei non superiore al 15 per cento. Sempre nel 2016 il punto nascite di Castelnovo ne’ Monti ha registrato 153 parti (159 nel 2015). La percentuale di tagli cesarei primari è stata del 20 per cento (27 nel 2015), anch’essa, quindi, superiore alle indicazioni del DM, che indica una percentuale non superiore al 15 per cento.

L’esiguità della casistica dei nuovi nati e la tendenza alla progressiva contrazione del quadro demografico locale e regionale mettono a rischio la garanzia di acquisire e di mantenere un’adeguata competenza ed expertise per il personale, come peraltro dimostra l’alto tasso di tagli cesarei primari. Le maggiori società scientifiche del settore, quali la società italiana di neonatologia, di pediatria e di ginecologia ostetricia, hanno più volte sottolineato la rischiosità di situazioni non rispondenti a standard scientifici internazionalmente riconosciuti. Per questa ragione, la riorganizzazione della rete regionale per la nascita dovrà prevedere modalità organizzative in grado di assicurare le condizioni di massima tutela per la salute e di sicurezza per la donna, il bambino e il personale sanitario, che è l’obiettivo da sempre perseguito da questa Regione.

In merito alle decisioni relative ai punti nascita, si ribadisce che esse verranno prese sulla base delle valutazioni della Commissione consultiva tecnico-scientifica percorso nascita, a cui la delibera di Giunta n. 2040/2015 ha affidato il mandato di condurre valutazioni approfondite della situazione assistenziale perinatale territoriale e ospedaliera. Come ho detto più volte, e lo ribadisco oggi, la Commissione non ha ancora terminato il proprio lavoro, tant’è che tra i compiti della Commissione viene espressamente richiamato l’approfondimento sulla rete dei punti nascita regionali richiesto dalla Giunta. È intenzione della Giunta chiedere comunque alla Commissione nazionale la possibilità di derogare rispetto agli standard previsti dal decreto.

Questo assessorato è consapevole dell’importanza degli ospedali nelle zone di montagna, così come del loro valore sociale, tant’è che la Regione, in condivisione con le Conferenze territoriali, sociali e sanitarie e con le aziende sanitarie, è impegnata in progetti di miglioramento delle strutture attraverso investimenti a favore degli ospedali di montagna, per i quali saranno comunque messe in campo risorse aggiuntive pari a circa 9 milioni di euro, oltre alla disponibilità H24, 7 giorni su 7, del servizio di elisoccorso notturno. Tutto ciò verrà realizzato con l’intento di preservare e garantire costantemente qualità e sicurezza delle cure erogate alla popolazione.

Si ribadisce, infine, che questo assessorato ha assicurato nei mesi passati e sta assicurando la più ampia disponibilità a confrontarsi con le Istituzioni e a raccogliere le istanze già pervenute o che perverranno dai territori.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Cardinali, che ha 3 minuti.

 

CARDINALI: Grazie, presidente.

Grazie, assessore, per la risposta che, quantomeno, comincia a evidenziare un aspetto sul quale la Commissione non ha ancora terminato il lavoro, che terrà conto di ciò che il territorio proporrà e per il quale la Regione è disposta a chiedere la deroga. Mi sembrano tre concetti importanti di questa risposta, in modo particolare – tornando all’esempio che ho sottolineato prima – per quei territori che hanno particolari difficoltà dal punto di vista dei collegamenti, ma anche particolare difficoltà per la loro ubicazione. Penso che questo sia un aspetto fondamentale.

Nel ribadire il concetto dell’importanza della garanzia dei punti nascita, se ci saranno le condizioni per poterli garantire, chiedo che per l’Ospedale di Borgo Val di Taro queste condizioni rimangano tutte, viste le condizioni, ma anche vista la struttura che le può garantire. Penso che il lavoro ancora da fare debba avere questa forte attenzione. Ringrazio, perché nella risposta è presente. Il lavoro che dobbiamo fare deve mostrare un’attenzione forte nei confronti dei territori che hanno bisogno di un riequilibrio territoriale, sia negli investimenti sanitari sia negli investimenti complessivi. Questo aspetto riguarda l’assessore Venturi, la Giunta nel suo complesso, il Presidente e tutti noi che possiamo, con risposte concrete e vere, dare le risposte che i cittadini della nostra Regione, avendo scommesso di vivere in queste aree, si aspettano, garantendo quella sicurezza che riteniamo sicuramente opportuna e chiedendo alle aziende sanitarie quelle migliorie che fino ad oggi non hanno fatto, ma che sarebbero in alcuni casi fondamentali.

Mi auguro che si continui su questa strada di chiarezza, una strada che spero ci porti al miglior risultato possibile per i punti nascita.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Cardinali.

La parola al consigliere Torri. Anche egli ha 3 minuti.

 

TORRI: Grazie, presidente. Ringrazio anche l’assessore Venturi per la risposta e per la chiarezza con cui ha definito questa risposta, in particolare nel delineare le prossime tappe del lavoro qui in Regione e per aver detto che c’è ancora spazio per lavorare qui in Regione assieme ai territori, il tema principale che avevamo posto con la risoluzione del 2015, di cui ero primo firmatario, e che avevano firmato tutti i Gruppi di questa Assemblea.

Lo ringrazio per aver affermato con altrettanta chiarezza che, al termine di questo percorso, che dovrà essere necessariamente condiviso, anche più condiviso di prima, c’è la volontà di chiedere comunque la deroga al Ministero, un passaggio che finora non era stato chiarito mai in questi termini e che diventa rilevante nel momento in cui questa esigenza è emersa prima di tutto dai territori qui rappresentati e dai cittadini che vi abitano.

La questione, come l’abbiamo affrontata in questi mesi e in questi anni qui in Aula e sui territori, è una questione – tengo a sottolinearlo – non tanto localistica quanto territoriale, ovvero di riconoscimento di un’esigenza che certi territori, in particolare quelli montani (che sia Borgotaro, che sia Castelnovo ne’ Monti, che sia Pavullo nel Frignano in Emilia, così come fuori dalla nostra regione), hanno in quanto territori montani. Una cura, un’attenzione, una sensibilità necessariamente diversa da quella che spetta agli altri territori, che non deve essere né maggiore né minore: semplicemente diversa ed accurata per quelle che sono le loro esigenze.

Da qui nasce la necessità, da una parte, di derogare a criteri solamente numerici, soprattutto sui servizi sanitari, e, dall’altra, di inserire questa richiesta di deroga – come credo si stia facendo e come già il territorio di Reggio Emilia, di Castelnovo ne’ Monti sta facendo – in una visione più ampia di sviluppo dell’intero territorio dei servizi, che siano sanitari o di altro tipo.

In quest’ottica, noi abbiamo cercato di svolgere – e continueremo a farlo – la nostra attività perché questa richiesta di deroga arrivi al Ministero nella condizione più solida e più condivisa possibile, con delle proposte che sappiamo buone a livello sia operativo che tecnico, nate grazie all’opera di Comitati tecnici, dei sindaci e delle comunità di Castelnovo ne’ Monti e dell’Appennino reggiano, perché questa richiesta abbia anche un esito positivo. Sappiamo, quindi, che oggi facciamo un passaggio importante, ma che non è la fine di un lavoro, che deve continuare in maniera aperta, trasparente e collettiva tra tutti, proprio per dare maggiore solidità e una gamba maggiore alla richiesta di deroga che faremo al Ministero, nel rispetto, chiaramente, prima di tutto dei cittadini che sono qui fuori e che noi qui rappresentiamo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

 

OGGETTO 4443

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per salvaguardare l'offerta pubblica di formazione nell'ambito dell'apprendistato professionale. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini, Sabattini

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo ora all’oggetto 4443: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per salvaguardare l’offerta pubblica di formazione nell’ambito dell’apprendistato professionale, a firma dei consiglieri Bagnari, Rontini e Sabattini.

Risponderà, per la Giunta, l’assessore Bianchi.

Do la parola al consigliere Bagnari per l’illustrazione dell’oggetto. Prego.

 

BAGNARI: Grazie, presidente.

La formazione per l’apprendistato professionalizzante rappresenta un elemento importante dell’offerta formativa regionale, poiché costituisce un accesso certo a quelli che sono i percorsi formativi che impegnano ogni anno migliaia di giovani assunti. Si tratta di un’attività di formazione che interessa non solo migliaia di persone, ma anche migliaia di imprese che operano nel tessuto produttivo regionale.

Il decreto n. 81/2015, all’articolo 44, stabilisce che la formazione di tipo professionalizzante svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro è integrata nei limiti delle risorse annualmente disponibili dall’offerta formativa pubblica, interna o esterna all’azienda, sentite le parti sociali e tenuto conto del titolo di studio e delle competenze dell’apprendista. Il 30 marzo è stata trasmessa dall’assessorato alla formazione e al lavoro una comunicazione formale alle parti sociali, con la quale si comunicava l’esaurimento degli oltre 8 milioni di risorse destinate all’apprendistato professionalizzante attribuite alla Regione Emilia-Romagna con il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 4 aprile 2016. In pratica, tali risorse sono state interamente impegnate per il finanziamento della formazione e si sono determinate le condizioni che rendono indisponibile l’offerta formativa pubblica, sollevando – è vero – le imprese dall’obbligo della formazione di base e trasversale, ma facendo venire meno, in tale modo, un apporto importante della Regione al sistema della formazione.

A stretto giro, alcune delle componenti della Commissione regionale tripartita hanno risposto alla comunicazione della Regione con una lettera, nella quale hanno lamentato la gravità della decisione e le problematiche che ne derivano, chiedendo l’apertura di un tavolo di discussione sul tema. Per questo motivo, insieme ai colleghi Rontini e Sabattini, abbiamo presentato questa interrogazione, per sapere quali azioni la Giunta intende intraprendere per salvaguardare l’offerta pubblica di formazione nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante che, come è noto e come spero sia chiaro dalla ricostruzione fatta, rappresenta uno strumento importante per il sistema delle imprese e per gli apprendisti, cioè una fascia di lavoratori giovani compresi tra i 18 e i 29 anni, e tenuto conto che l’istituto dell’apprendistato professionalizzante è lo strumento più utilizzato dalle imprese per le nuove assunzioni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

Assessore Bianchi, a lei la parola per la risposta. Prego.

 

BIANCHI, assessore: Vorrei chiarire fino in fondo questa vicenda, che potrebbe prestarsi a non pochi fraintendimenti.

Come lei ha ricordato, l’apprendistato professionalizzante è un contratto di lavoro a contenuto formativo disciplinato dal Capo V del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81. In particolare, il decreto che lei ha citato ha disposto la formazione di tipo professionalizzante svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro e “integrata, nei limiti delle risorse annualmente disponibili, dall’offerta formativa pubblica interna o esterna all’azienda” finalizzata all’acquisizione di competenze di base trasversali, per un monte complessivo non superiore a 120 ore per la durata del triennio e disciplinata dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, sentite le parti sociali.

Le ricordo che questa disciplina venne, poi, realizzata con le linee guida per l’apprendistato professionalizzante, che prevedeva 40 ore nel triennio per chi era in possesso di una laurea, 60 per chi era in possesso di un diploma e 120 per chi non era in possesso di alcun titolo. Rispetto a questo, le ricordo che in questa attività la cosa fondamentale è il termine che abbiamo descritto, cioè nei limiti delle risorse disponibili. Tanto è vero che le linee guida per l’apprendistato professionalizzante prevedono che le Amministrazioni delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, laddove esauriscano le risorse disponibili, per l’intero periodo di indisponibilità ne garantiscano la tracciabilità e la comunicazione anche alla Direzione territoriale del lavoro quale causa esimente per le imprese dall’obbligo della formazione di base trasversale. La comunicazione è del 30 marzo. Era un atto dovuto che, nel momento in cui è stato comunicato alle parti sociali, così come prescrive la nostra norma, di fatto, ha permesso agli uffici competenti della Direzione territoriale del lavoro di rilevare che questo diventava causa esimente per le imprese dall’obbligo di formazione di base trasversale. Quindi, era l’elemento di tutela nei confronti delle imprese, atto dovuto per la necessità che ci è stata segnalata, dal momento che avevamo completato il plafond che ci era stato assegnato.

Ricordo che questo plafond era, fino al 2015, di circa 18 milioni all’anno. È stato ridotto a 8 poiché il plafond nazionale dei 100 milioni è stato, di fatto, ridotto a 40. La quota dell’Emilia-Romagna è grandemente più alta della sua quota proporzionata al numero della popolazione o al numero dei dipendenti. Noi, più di ogni altra Regione, abbiamo sempre utilizzato questa risorsa, una risorsa che, di fatto, ha sempre rappresentato uno degli elementi di fondo anche delle nostre politiche e – tengo a precisarlo – lo rappresenta ancora. Non abbiamo cambiato indirizzo politico, non abbiamo cambiato la nostra convinzione: questi rimangono aspetti fondanti e fondamentali, ancorché – ripeto – nella dimensione integrativa dell’attività formativa propria dell’impresa e nell’ambito di una definizione essenzialmente di attività trasversali e di base che sono considerate da altre Regioni non essenziali e che alcune Regioni, addirittura, non svolgono. Noi riteniamo che debbano essere svolte. Tutto questo abbiamo dovuto comunicarlo alle parti sociali, ma soprattutto alla Direzione territoriale del lavoro. Abbiamo immediatamente avviato con le parti sociali, convocando una CRT immediatamente e convocando un sotto CRT di sviluppo di questo, non soltanto la situazione, ma anche il modo in cui la stavamo affrontando. Abbiamo immediatamente scritto al Ministro del lavoro per richiedere la reintegrazione del decreto. Ricordo che il decreto, tra l’altro, assegna circa 8 milioni che verranno, poi, pagati a saldo. Quindi, noi li abbiamo anticipati.

Abbiamo chiesto, tra l’altro, al Ministro di eseguire immediatamente questo. Vi ricordo che questo, tra l’altro, è avvenuto in coincidenza con quel dato, che abbiamo segnalato da tempo, di una ripresa della domanda. Tanto è vero che, rispetto ad uno stimato sulla base degli anni precedenti, pur ponderato per una possibile...

 

PRESIDENTE (Soncini): Mi scusi, assessore. Le chiedo di avviarsi alla conclusione.

 

BIANCHI: Arrivo.

Di 30.000, ci sono state 38.000 richieste. Quindi, abbiamo limitato da oggi, dal 12 aprile, la sospensione soltanto a chi comincia da oggi il percorso triennale, ovviamente non vincolando i precedenti e ritenendo che, appena la sospensione sarà venuta meno... Anche perché abbiamo verificato la possibilità di utilizzare il Fondo Sociale Europeo che, però, richiede, da parte nostra, un’autorizzazione alla stessa Commissione europea.

Spero di aver risposto. Adesso le consegno il testo scritto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Bianchi.

Consigliere Bagnari, ha 4 minuti per la replica.

 

BAGNARI: Grazie, presidente.

Intanto, voglio ringraziare l’assessore Bianchi per aver dato una spiegazione molto esauriente e dettagliata che mi ha aiutato a capire sia i meccanismi di questo istituto sia la situazione reale e il perché si è venuta a configurare.

Sottolineo un aspetto. Lo ha detto lo stesso assessore. Credo che la nostra differenza, per l’impegno che c’è stato sull’apprendistato professionalizzante, sia anche un elemento qualificante. Evidentemente, questo richiede un impegno in più, ma credo che faccia anche la differenza rispetto ad altri territori. Credo che un elemento critico possa essere stato anche quello di una comunicazione non voglio dire assolutamente frettolosa, ma molto veloce, motivata anche da quello che diceva prima l’assessore, quindi dalla necessità di comunicare agli Ispettorati del lavoro e di tutelare, in questo modo, le aziende. Credo che, comunque, sia importante – come mi sembra di capire sia stato fatto – riprendere un filo di dialogo e di concertazione su questo tema con le parti sociali.

La nostra attenzione su questo argomento credo sia giustificata e motivata dal fatto che noi siamo convinti che questo Istituto non sarà, probabilmente, anche per le spiegazioni che ha dato l’assessore Bianchi, quello determinante nello sviluppo dell’occupazione nella nostra regione, ma è un elemento qualificante che fa la differenza e credo sia anche un tassello importante, se non fondamentale, di quello che si sta facendo con il patto per il lavoro. Quindi, è bene evitare di indebolirlo. Quello che ci ha appena spiegato l’assessore, cioè l’impegno nei confronti del Governo per reintegrare queste risorse, per poter dare una risposta alle tante domande in più che, probabilmente, ci danno anche un segnale di qualcosa che si muove nel nostro sistema produttivo occupazionale, credo sia doveroso da parte nostra.

Ringrazio di nuovo l’assessore per la spiegazione e anche per le azioni che ha messo immediatamente in campo dopo la comunicazione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

 

OGGETTO 4444

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le osservazioni espresse dai rappresentanti delle Forze dell'Ordine in merito alle modalità di accesso ai servizi ferroviari da parte degli operatori delle stesse. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 4444: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le osservazioni espresse dai rappresentanti delle forze dell’ordine in merito alle modalità di accesso ai servizi ferroviari da parte degli operatori delle stesse, a firma del consigliere Bignami.

Risponde, per la Giunta, l’assessore Donini.

La parola al consigliere Bignami. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Il tema che mi permetto di sottoporre all’attenzione dell’assessore, in realtà, aveva già formato oggetto di intervento e della domanda di attualità 3593, su cui ricordo che l’assessore aveva dato una risposta largamente soddisfacente rispetto ai temi che ponevo, che attiene alla questione già nota inerente alle modalità con cui il personale appartenente alle forze dell’ordine, ai Corpi di Polizia municipale, ai Vigili del fuoco possono intervenire e possono usufruire di un servizio come quello del trasporto pubblico. Note di sensibilità erano già state rilevate da parte dell’assessore riguardo all’utilizzo dei servizi ferroviari.

Il motivo di questa nuova domanda di attualità risiede nel fatto che nuovamente da parte di Trenitalia vi è un approccio che riteniamo – per quanto riguarda, evidentemente, il Gruppo Forza Italia – inaccettabile rispetto alle modalità con cui viene trattato il personale delle forze dell’ordine, che viene, sostanzialmente, considerato alla stregua di un personale ausiliario del personale in servizio sui treni, con riguardo alle specifiche questioni che attengono non solo e non tanto alla sicurezza, ma anche, quasi, al decoro dei treni stessi, il che per noi è, ovviamente, una cosa non accoglibile. Certo, chi parla ritiene addirittura che anche gli appartenenti alle forze armate debbano avere diritto di accesso e di fruizione gratuita dei trasporti ferroviari, in quanto si tratta di servitori dello Stato, non di “servi”. Questo lo dico perché, a volte, invece, qualcuno pensa che chi porta la divisa sia sottoposto a un rapporto dipendente con lo Stato, dimenticando che queste sono persone che si mettono al servizio della comunità tutta, con un’attività spesso anche rischiosa (infatti, le ore e i minuti di questi giorni che stanno interessando il nostro territorio lo dimostrano con chiarezza) e che dovrebbero, visto che non hanno un riconoscimento economico all’altezza, essere quantomeno trattati con maggior decoro e rispetto da parte di tutti i soggetti (Trenitalia tra questi) che ne usufruiscono e ne possono beneficiare.

La richiesta che rivolgo all’assessore è di valutare con attenzione la proposta di Trenitalia rispetto alle modalità con cui il personale delle forze dell’ordine può usufruire dei servizi di trasporto pubblico, giacché, a nostro modo di vedere, questa nuova proposta, di fatto, ribadisce quello che già ha rappresentato un motivo di censura da parte nostra in una precedente circostanza di attualità e che crediamo sia altrettanto importante che l’assessore consideri con tutti gli aspetti che ci siamo permessi di rilevare nella domanda stessa, in modo tale che non si pervenga all’adozione di un protocollo lesivo della dignità, del decoro, oltre che della funzionalità e della privacy dei nostri agenti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Le do atto, consigliere Bignami, di sollecitare e stimolare la Giunta su un provvedimento che io stesso ritengo assolutamente dovuto. La Regione, come è noto, ha da tempo riconosciuto l’importanza della presenza del personale appartenente alle forze dell’ordine sui treni, anche come semplici viaggiatori, in un clima di reciproca sinergia e collaborazione con il personale viaggiante delle imprese ferroviarie.

La modalità di accesso è stata inizialmente definita con la delibera n. 2082 del 25 ottobre 2004, che, inoltre, indicava puntualmente anche le specifiche categorie delle forze dell’ordine cui applicarla. In particolare, indicava quale modalità di verifica della condizione di libero accesso ai servizi suddetti l’esibizione al personale addetto ai controlli della tessera di servizio rilasciata dai rispettivi Comandi. Qualora siano adottate soluzioni organizzative e tecnologiche particolari a supporto della bigliettazione, il soggetto responsabile rilascerà gli idonei titoli ai Comandi competenti. Questa è la delibera del 2004.

Gli episodi, a volte anche violenti, accaduti sui treni e la richiesta da parte dell’utenza ferroviaria di maggiore sicurezza, anche percepita, hanno portato il Consorzio trasporti integrati, Trenitalia e TPER ad una revisione della modalità di accesso che rendesse maggiormente esplicita la collaborazione fra forze dell’ordine e impresa ferroviaria. Da qui la deliberazione n. 1103 dell’11 luglio 2016, che richiamava i criteri che, sulla base delle indicazioni delle imprese, devono disciplinare le modalità di accesso del personale appartenente alle forze dell’ordine e i servizi ferroviari svolti nell’ambito del territorio regionale dell’Emilia-Romagna, quale impegno correlato al loro accesso gratuito a bordo dei treni.

Le modifiche introdotte a cui lei faceva riferimento sono state oggetto di segnalazioni pervenute dalla rappresentanza degli appartenenti delle forze dell’ordine, con particolare riferimento alla necessità di operazioni burocratiche eccessive e lesive della privacy, che appesantiscono, peraltro, la procedura di accesso, senza beneficio per gli obiettivi posti dalla Regione. A seguire, la Regione ha chiesto alle imprese di apportare le opportune modifiche al disciplinare allegato alla richiamata delibera del 2016, in accordo con gli indirizzi espressi dalle forze dell’ordine. Le imprese hanno provveduto a definire un nuovo disciplinare, che limita all’essenziale le comunicazioni da fornire al capotreno. In particolare, si è eliminato il cosiddetto “punto d)” da lei richiamato e si è modificato in parte il punto c), dando maggior rilievo ai compiti e alle specificità istituzionali delle forze dell’ordine ed elencando i compiti richiesti a fronte dell’accesso libero a bordo treno, così come nelle finalità regionali.

Tali modifiche – spero definitive – sono oggetto di una nuova delibera all’esame a breve della Giunta regionale. Si evidenzia che la consegna del modulo al capotreno permette a quest’ultimo di avere la consapevolezza del supporto, su cui si può contare durante il viaggio, anche nel momento in cui esplica le proprie funzioni in carrozze nelle quali non sono presenti appartenenti alle forze dell’ordine.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Bignami, le restano 3 minuti per la replica. Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Grazie, assessore. Rimane fermo che, a nostro modo di vedere, la formulazione della delibera del 2004, con la mera esibizione (che però è un atto, secondo noi, fondamentale) del tesserino, era e rimane la soluzione principe.

Tuttavia, è chiaro che, per esprimere una valutazione di merito rispetto a queste modifiche di cui l’assessore ci annuncia l’introduzione, sarà necessario verificarne la portata letterale rispetto ai punti c) e d) censurati sulla nostra domanda di attualità, anche – mi auguro – con un ripensamento del punto b), che parimenti abbiamo ritenuto critico nelle modalità espresse nella domanda di attualità medesima.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 4446

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti la decisione di ATERSIR relativa all'aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 4446: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti la decisione di ATERSIR relativa all’aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti, a firma del consigliere Bertani.

Risponderà, per la Giunta, l’assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Assessore, tutti i nodi vengono al pettine. Noi quei nodi li avevamo evidenziati già l’anno scorso, in quanto avevamo reso noto come diverse Amministrazioni comunali si lamentassero della scarsa condivisione durante le fasi di elaborazione dei Piani economico-finanziari (i famosi PEF) da parte di ATERSIR, dovendoli addirittura approvare senza avere ancora pubblicato le delibere di ATERSIR. Avevamo anche evidenziato come le delibere di ATERSIR non fossero sempre disponibili e disponibili con i loro allegati.

Oggi ci ritroviamo con dei Consigli comunali che non approvano le tariffe TARI perché dicono che le delibere rischiano di essere illegittime, con dei sindaci che le approvano e dicono che faranno ricorso al TAR e con delle associazioni dei cittadini che lamentano aumenti ingiustificati o perlomeno – dicono – senza appoggi che li giustifichino.

Oggi noi chiediamo, assessore, che lei risponda a questi Consigli comunali, a questi sindaci, a questi cittadini per fare chiarezza in merito a che cosa intendete fare riguardo a questo caos. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Assessore Gazzolo, prego.

Non la sentiamo, assessore. Provi, magari, a cambiare microfono inserendo la sua tessera.

Provi ora, assessore.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente e consiglieri.

Premetto che sul tema posto dal question time del consigliere Bertani si svolgerà a breve un’apposita audizione con ATERSIR congiunta delle Commissioni consiliari competenti, richiesta fra l’altro dai Gruppi di maggioranza e minoranza e dallo stesso Movimento 5 Stelle, a cui parteciperò, come mi è stato chiesto.

Nei pochi minuti che oggi ho a disposizione, avendo letto attentamente il question time, tengo a ricordare e a descrivere le ragioni che hanno portato alla scelta di costituire ATERSIR, confermando che la Giunta è a conoscenza della situazione relativa all’approvazione dei Piani economico-finanziari 2017 e del servizio di gestione dei rifiuti urbani. L’agenzia per la gestione associata da parte dei Comuni dei servizi idrici integrati e dei rifiuti urbani nasce con la legge regionale n. 23/2011, in attuazione di quanto disposto dalla normativa nazionale. Si è optato per questo modello di governance ritenendolo la migliore risposta all’esigenza di dare ascolto alle istanze locali e, contemporaneamente, di assicurare un governo unitario ed uniforme a livello di Ambito territoriale ottimale, superando i singoli individualismi.

Il tema del potenziamento dell’agenzia e, in particolare, del potenziamento delle risorse umane è noto alla Regione ed è stato oggetto di numerosi confronti con i vertici di ATERSIR. Allo stato attuale, ATERSIR ci rappresenta come non ci siano le condizioni per ulteriori assunzioni rispetto all’attuale organico sulla base della legge...

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consiglieri, scusate. Grazie.

Prego, assessore Gazzolo.

 

GAZZOLO: Sulla base delle leggi nazionali riferite agli enti locali, posto che per scelta ben precisa si è intesa l’agenzia come un soggetto di diritto pubblico che deve soggiacere all’ordinamento nazionale riferito agli enti pubblici per le tematiche legate al personale, volendola, quindi, all’interno delle discipline nazionali di contenimento della spesa note come spending review, discipline che concedono agli enti esclusivamente la sostituzione dei turnover per pensionamenti.

Purtuttavia, nel corso del 2014, ATERSIR ha provveduto all’assunzione di n. 12 unità nel rispetto dei limiti degli enti di nuova istituzione, sulla base di una norma regionale dedicata. Tale provvedimento consente di utilizzare il 60 per cento della dotazione organica come tetto per le assunzioni, anziché il 50 per cento.

Successivamente, grazie ad una ridefinizione della dotazione organica da parte del Consiglio d’ambito, ATERSIR nel 2016 ha potuto programmare l’assunzione di 14 unità, per un massimo di 8 da graduatorie e 6 da mobilità fra enti. Tale ultimo programma di potenziamento è stato completato per la parte di assunzioni dall’esterno, mentre sono in corso, allo stato attuale, senza esiti positivi, al momento, le procedure di mobilità tra enti per la restante parte.

Tutto questo per dire che si tratta di un ente che, all’interno di un percorso condiviso con la Regione, in questi ultimi anni sta assumendo dipendenti dopo averne persi tanti nei primi due anni di vita per mobilità verso i Comuni, in un contesto non certo favorevole all’entrata di nuovi dipendenti nella Pubblica amministrazione. L’incremento dei compiti assegnati all’agenzia rispetto al disegno originario è ben documentato nel report delle attività, dei risultati e degli impatti di ATERSIR all’interno del sistema di governance dei servizi idrici e dei rifiuti. Proprio per questo, il Consiglio di ATERSIR, anche in collaborazione con la Regione, sta continuando a cercare ulteriori soluzioni nel rispetto dei limiti di legge.

Si tenga anche conto che, con l’auspicata assegnazione delle prime gare di affidamento, una parte della forza lavoro, oggi completamente impegnata su queste attività, potrà rinforzare lo svolgimento delle attività di routine, particolarmente quelle di controllo e di maggiore efficacia e efficienza amministrativa.

L’agenzia è, dunque, un ente dei Comuni che hanno la responsabilità del funzionamento delle scelte pianificatorie e gestionali di ATERSIR ed il compito di sfruttare le potenzialità tecniche e di governo dei servizi idrici intrigati e di gestione dei rifiuti urbani. La legge n. 23 riserva alla Regione, in relazione al servizio di gestione dei rifiuti urbani, esclusivamente una funzione di vigilanza ad alto livello nel rispetto delle competenze proprie degli enti locali. La Giunta non ritiene, pertanto, di dover intraprendere alcuna azione attinente agli aspetti tariffari, poiché di stretta competenza comunale da affrontare all’interno degli organi dell’agenzia.

La Regione ritiene, invece...

 

PRESIDENTE (Soncini): Assessore, deve avviarsi alla conclusione.

 

GAZZOLO: Mi hanno interrotto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Prego.

 

GAZZOLO: Ho finito, però.

La Regione ritiene, invece, di dover operare a sostegno delle scelte dei Comuni, che rappresentano, in sede associata, l’asse portante di realizzazione delle proprie politiche, convinta che ogni soluzione non debba essere mai lesiva delle attribuzioni dei Comuni e ancor più convinta che solo una forte azione di sistema consenta, attraverso il superamento dei particolarismi, di cogliere gli obiettivi sfidanti che ci siamo dati.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Gazzolo.

Consigliere Bertani, ha 5 minuti per la replica.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Io, ovviamente, non mi ritengo soddisfatto perché la situazione disegnata non corrisponde completamente al vero. L’anno scorso, assessore, ad una mia interrogazione che poneva proprio questi temi mi fu risposto che l’approvazione dei Piani economico-finanziari avviene a valle di un procedimento complesso – e questo è vero – che coinvolge anche i Comuni (per fare i PEF). Pertanto, i Comuni sono preventivamente a conoscenza di quanto verrà portato in approvazione nel Consiglio d’ambito e nei Consigli locali. A me così non pare. 27 sindaci su 30 dell’ATO Forlì-Cesena non hanno riconosciuto e hanno contestato il metodo; altrettanti minacciano di fare ricorso al TAR e contestano come quelle delibere pubblicate e date siano state anche scritte male e, fra l’altro, inviate in ritardo.

Ho letto un po’ di rassegna stampa. Non l’ho caricata tutta nello zaino, perché pesava tanto. Io leggo di Consigli comunali (Savignano sul Rubicone, Roncofreddo, Borghi e Ferrara) che non hanno approvato la TARI perché – dicevano – “non abbiamo gli elementi necessari”. Il sindaco di Modigliana dichiara (ce l’ho qui): “A noi è andata bene, però è incredibile come l’aumento non sia legato a nessuna spiegazione”. Ma come? ATERSIR dà tutti gli elementi. A Tredozio il sindaco addirittura fa pesare i camion del gestore rifiuti, perché non si fida. Rassegna stampa: “La sovranità decisionale dei sindaci è nulla. Tassa rifiuti, cifre in extremis. I sindaci non sanno rispondere”. Addirittura un povero sindaco è stato minacciato di morte – a lui la nostra solidarietà – per l’aumento della tassa rifiuti. “Sarsina fa ricorso e Mercato lo valuta. Il ricorso fa infuriare i sindaci. Forlì: TARI, delibera approvata e poi ricorso”.

A me non sembra che la situazione sia così rosea come ci avete detto. Avete detto che i sindaci hanno tutti gli elementi. Oggi, peraltro, mi sta rispondendo, finalmente, ATERSIR dopo un anno di inseguimento. All’ultimo accesso agli atti, qualche numero in più me lo dà. Un po’ alla volta, state migliorando con l’andare dei secoli. Perché? Perché è stato costruito un metodo opaco e macchinoso. A questo punto, la domanda è la seguente: è voluto, è incapacità o le risorse sono insufficienti? Risorse insufficienti. Lei mi dice che di più non si può fare. Quindi, o è incapacità o è voluto. Nel rapporto di ATERSIR si legge: “Nonostante gli sforzi intrapresi negli anni per allargare l’organico, risulta ancora parziale la copertura rispetto alla dotazione organica prevista. Questo fa sentire il personale come in un mare in tempesta, attorniati da una percezione di sfiducia strisciante da parte di tutti gli interlocutori”. E ci credo. Guardate cosa sta succedendo.

Alcuni consiglieri mi riferiscono che ATERSIR è andata in Commissione – perché qualche consigliere comunale vuole approfondire – dicendo che non sono in grado o non hanno le forze di valutare quanto richiesto dai gestori nel PEF. Quindi, il sistema è opaco. Ma se il sistema è opaco non si capisce perché e cosa noi, come cittadini, dobbiamo pagare. Se il Comune non ha in mano le leve dei costi non può arrivare agli obiettivi sfidanti che ci siamo dati. Se non sa che lo spazzamento costa “tot” e che quest’anno la carta che ha raccolto era “sporca”, quindi valeva poco, non sa che deve migliorare un certo tipo di raccolta. Se non diamo queste leve ai Comuni, i Comuni non migliorano la raccolta.

Fra l’altro, dentro un sistema opaco si può nascondere di tutto, sia errori (come mi è stato detto che è stato rilevato; poi ATERSIR li ha corretti), ma anche – questo io non la voglio, ma penso non la voglia neanche lei – la malafede. Noi dobbiamo sgombrare il campo da questi dubbi. Come lo sgombriamo? Con la trasparenza, quindi pubblicando tutti i numeri che ATERSIR ha a disposizione. Il problema è questo. In merito alle delibere di ATERSIR, non vengono pubblicati i numeri. Vengono pubblicate le tabelline riepilogative. Il metodo che è stato costruito a me, che sono un ingegnere, piace, perché avete messo numeri su numeri, fogli Excel su fogli Excel. È affascinante, ma se non riusciamo a tenerlo in piedi, se non c’è qualcuno che riesce a monitorarlo, va cambiato, perché così non va bene.

Per trovare l’ultimo PEF degno di questo nome sono dovuto andare nella delibera del 2010 dell’ATO FC. Lì ho trovati i numeri. Dopo il 2010, quindi quando è arrivata ATERSIR, i numeri sono spariti. Bene, siamo critici, ma siamo anche propositivi. Uno: intanto, la ringrazio per aver deciso di venire in audizione, come abbiamo richiesto noi e come hanno richiesto...

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, le chiedo di avviarsi...

 

BERTANI: Concludo.

Come abbiamo richiesto noi e come hanno chiesto altri. Quindi, o la potenziamo o torniamo alle ATO sovraprovinciali. Questo bisogna farlo. Due: trasparenza. Le delibere di ATERSIR vanno pubblicate per tempo e con tutti i dati, di modo che i Consigli comunali e i cittadini possano farsi un’idea. L’altra è fare un testo unico di quelle delibere. Abbiamo una stratificazione di ormai sei delibere che modificano una dopo l’altra e non si capisce più come si costruiscono.

Concludo. In questi giorni mi è tornata in mente l’assegnazione del Premio Nobel 2014 a Tirole. Più di ogni altra cosa, Tirole ha chiarito come capire e regolamentare settori industriali con poche potenti imprese dominanti, perché ci sono fallimenti di certi meccanismi di mercato, come prezzi più alti rispetto a quanto sarebbe motivato dai costi. Tirole ha analizzato questi problemi evidenziando le difficoltà informative delle Authority di regolazione.

Con questi quasi monopoli servono agenzie forti. Questa agenzia ci dite dal 2015 che la volete rafforzare, ma secondo noi questo non vuol dire rafforzarla. Non sto dicendo che vi serve un Premio Nobel, però qualche ingegnere in più...

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, ha finito il tempo.

 

BERTANI: ...assumetelo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 4447

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rafforzamento dei controlli sulle filiere di produzione e commercio del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, anche in relazione ai procedimenti ora in corso. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 4447: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rafforzamento dei controlli sulle filiere di produzione e commercio del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, anche in relazione ai procedimenti ora in corso, a firma del consigliere Rainieri.

Risponderà, per la Giunta, il sottosegretario Andrea Rossi.

Consigliere Rainieri, prego, a lei la parola.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Aspetto la risposta dell’assessore.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rainieri

La parola al sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Il Parmigiano Reggiano è uno dei prodotti di maggior rilievo dell’agroalimentare emiliano-romagnolo. Di conseguenza, ovviamente, siamo interessati a garantire il rispetto delle regole che hanno contribuito al successo di questa denominazione di origine a livello planetario.

Con riferimento all’interrogazione, si precisa che la Regione Emilia-Romagna non dispone, al momento attuale, di informazioni sulle indagini diverse da quelle sommariamente riportate dalla stampa. Di conseguenza, non è possibile formalizzare un giudizio di merito su questa vicenda avviata nel 2013, prima della conclusione delle indagini medesime. Gli organi inquirenti non hanno, almeno fino ad ora, richiesto informazioni a questa Amministrazione relativamente agli aspetti connessi al sistema di controllo e di vigilanza delle produzioni regolamentate citate nell’interpellanza. È comunque doveroso evidenziare che, ad oggi, non risulta sia stato sollevato alcun tipo di rilievo nei confronti delle attività svolte dagli organismi di controllo delle due denominazioni di origine.

In ogni caso, si ribadisce la massima disponibilità in ordine a qualsiasi forma di collaborazione che dovesse esserci richiesta. Le aziende sanitarie locali, in particolare i servizi veterinari afferenti al Dipartimento di sanità pubblica, in qualità di autorità competente locale, ai sensi del Regolamento della Comunità europea n. 882/2004, del Parlamento e del Consiglio, effettuano controlli su tutti gli stabilimenti di produzione, somministrazione e vendita di alimenti. Questi controlli vengono eseguiti secondo quanto previsto dalla delibera regionale n. 1488 del 15 ottobre 2012, la quale stabilisce che i controlli ufficiali in tema di sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali, al fine di garantire uniformità ed efficacia, siano eseguiti secondo i seguenti principi generali: 1) pianificazione e realizzazione in funzione del livello di rischio dell’operatore del settore alimentare e del settore dei mangimi; 2) utilizzo di procedure documentate al fine della verifica dei requisiti previsti dalle norme vigenti; 3) comunicazioni di operatori delle non conformità riscontrate.

Per quanto riguarda in particolare i controlli effettuati sulla filiera lattiero-casearia, si specifica che i controlli per la sicurezza alimentare vengono effettuati a partire dalla produzione primaria del latte in allevamento fino alla produzione dei prodotti a base di latte e alla loro distribuzione. Oltre all’attività ispettiva e di audit, è prevista anche un’attività di controllo analitico tramite campionamento effettuato secondo quanto stabilito dal Piano nazionale e regionale Residui, dal Piano nazionale e regionale Alimentazione animale, dal Piano regionale Latte crudo, dal Piano regionale Aflatossine e dal Piano regionale Alimenti. Qualora a seguito dei controlli sopradescritti siano rilevate delle non conformità, in aggiunta dall’adozione dei provvedimenti specifici, è previsto un incremento dei controlli stessi.

Per quanto attiene agli aspetti merceologici, verifica del rispetto dei disciplinari di produzione da parte degli organismi di controllo incaricati dal Ministero delle politiche agricole, la vigilanza del MIPAAF e della Regione Emilia-Romagna ha evidenziato che negli ultimi anni i suddetti organismi hanno attuato correttamente il Piano di loro competenza. Non sono inoltre emerse, almeno fino ad oggi, non conformità di significativa rilevanza in merito ai requisiti chiaramente indicati nel disciplinare attualmente vigente richiesti per la materia prima, con particolare riferimento alle zone di origine e alla qualità del latte da trasformare.

I contenuti dei Piani di controllo sulle denominazioni di origine sono approvati in accordo con le regioni competenti dal MIPAAF con specifico decreto. Qualora a conclusione delle indagini attualmente in corso dovessero eventualmente emergere eventuali lacune in dispositivi e/o nelle modalità applicative dei citati Piani di controllo la Regione Emilia-Romagna promuoverà, intervenendo presso gli uffici ministeriali competenti, le necessarie modifiche ai Piani di controllo dei due prodotti in argomento.

L’assessorato all’agricoltura, inoltre, proseguirà con la propria attività finalizzata al conseguimento della migliore integrazione dei processi amministrativi e di controllo con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari e con l’assessorato regionale politiche per la salute e le sue articolazioni territoriali con l’obiettivo di mettere in valore le risorse umane, finanziarie e strumentali che attualmente sono in capo per i controlli ufficiali e in contrasto delle frodi per quanto riguarda tutti i prodotti agroalimentari.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

Consigliere Rainieri, ha tutti i sei minuti.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Chiedo scusa al sottosegretario per prima, ma è stato un lapsus freudiano. Intanto la ringrazio per la risposta, anche se non sono esattamente convinto di quello che lei ha letto, anche perché quella è una dichiarazione che aveva già fatto l’assessore all’agricoltura alla mia interrogazione di quindici giorni fa.

Sottosegretario, è drammatico il fatto che la Regione non abbia ulteriori notizie su quello che sta succedendo, anche perché ricordo che noi abbiamo, come Regione, un membro all’interno del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Vorrei capire questo dirigente, questa dirigente – perché è una signora – che cosa sta facendo lì dentro, perché se lei, che è a tutela della parte politica e quindi dell’assessorato all’agricoltura non sa che cosa sta succedendo lì dentro, forse sarebbe il caso di valutare una sostituzione con qualcuno che si muova un pochettino meglio all’interno di  quell’ente; ente che oggi subisce tutte quelle che sono le contraffazioni in giro per il mondo, che ci danneggiano prima di tutto come immagine, ma poi soprattutto per quanto riguarda gli agricoltori sul prezzo del prodotto.

Ricordo anche che il Ministero dell’agricoltura che lei ha citato, ma purtroppo non ha citato chi effettivamente ha la possibilità di fare questo tipo di controlli, cioè i NAS e i NAC, che sono tutte e due, oltre a essere alla dipendenza del Ministero della sanità, anche i NAC, alle dipendenze direttamente del Ministero dell’agricoltura, dovrebbero fare un po’ più controlli, perché – mi prendo tutte le responsabilità di quello che dico – ci sono purtroppo molti quintali di latte che non vengono dalla zona del Parmigiano Reggiano dall’interno del comprensorio che oggi, soprattutto oggi, con il prezzo del Parmigiano Reggiano così alto, stanno arrivando da altre zone.

Queste sono state denunciate più volte. Io ho fatto parte in Parlamento della Commissione contraffazione e lì si trovano anche di queste situazioni. Non capisco perché l’assessorato all’agricoltura dell’Emilia-Romagna non abbia intenzione di utilizzare queste forze dell’ordine per iniziare un controllo a tappeto. Stiamo parlando di un’area molto ristretta, con il 90 per cento del comprensorio all’interno dell’area dell’Emilia-Romagna. Mi dispiace, sottosegretario, che oggi non ci sia l’assessore, che sia impegnata nel Vinitaly a Verona, sicuramente per una nobile causa, ma il Parmigiano credo sia più importante per gli emiliano-romagnoli che non il vino, a rispondere a una situazione importante come questa, anche perché stiamo parlando di persone che hanno ricoperto importanti ruoli all’interno dei due Consorzi. Parliamo dell’ex presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano e dell’attuale direttore del Consorzio del Grana Padano.

Ribadisco, quando lei dice che le ASL non hanno direttamente possibilità di controllare le aziende agricole, in questo caso non è la realtà, perché le ASL vengono costantemente nelle nostre aziende con l’audit una volta l’anno con i controlli sugli animali, sul benessere animale, su tutto quello che è il processo produttivo dal momento in cui inizia la vita del vitello per poi diventare vacca. Quindi direttamente anche sull’alimentazione e su tutte le altre questioni. Non sono per niente soddisfatto.

Sottosegretario, invito lei a portare all’attenzione del presidente di questa Regione, visto che l’assessore continua a tergiversare e a non dare risposte concrete e certe che, invece, la gente, gli allevatori e le associazioni si aspettano. La invito a fare alcune verifiche ed eventualmente anche a dare dei mandati direttamente ai due corpi di Polizia che maggiormente hanno la possibilità di farlo, cioè i NAC e i NAS, non tralasciando quello che oggi non sono più il Corpo forestale dello Stato, ma sono rientrati nell’Arma dei Carabinieri. Anche loro hanno sul territorio una grande potenzialità. Ribadisco, ci sono tanti quintali di latte e di formaggio che arrivano nella nostra zona e vengono venduti marchiati come Parmigiano Reggiano e non lo sono. Non stiamo facendo, come Consorzio, nulla di concreto per tutelare la produzione e non andiamo a fare le cause come si dovrebbero fare in giro per il mondo nei confronti di tutte le contraffazioni. Oggi abbiamo una speranza in più. Da qualche giorno, dalla fine della settimana scorsa, è stato eletto un nuovo presidente del Consorzio che dopo 15 anni, anzi, dopo 25 anni torna ad essere un parmigiano negli accordi che erano stati fatti, sede a Reggio e presidente a Parma. Poi, invece, qualcuno ha disatteso questi accordi. Con il collega Delmonte prima e il presidente che si è appena dimesso oggi abbiamo avuto vent’anni di Presidenza e sede del Consorzio a Reggio. Oggi abbiamo un giovane, un giovane di Parma, che ha dimostrato nella sua azienda di saper fare l’imprenditore. Speriamo che sia finito il momento della politica all’interno del Consorzio.

Mi auguro che l’assessorato metta all’interno di questa Istituzione qualcuno che capisca quello che va a fare, perché altrimenti possiamo dirci molto bravi, come sta dicendo l’assessore in giro e dire che abbiamo come Regione le maggiori DOP di tutto il mondo e poi dopo, alla fine, queste DOP non danno nulla di più rispetto a quello che invece dovrebbe essere il vantaggio di avere una produzione come le denominazioni di origine protetta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rainieri.

 

OGGETTO 4448

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per giungere ad una equa distribuzione nel territorio regionale degli immigrati e per espellere quelli che non hanno titolo per rimanervi. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 4448: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per giungere ad una equa distribuzione nel territorio regionale degli immigrati e per espellere quelli che non hanno titolo per rimanervi, a firma del consigliere Foti.

Risponderà per la Giunta il sottosegretario Andrea Rossi.

Consigliere Foti, a lei la parola.

 

FOTI: Molto brevemente, signor presidente. Al di là di quello che è stato un accordo che è stato raggiunto con il Governo libico, al di là di quelle che sono state, nelle giornate successive, le dichiarazioni di intenti dell’Unione europea, al di là dei tavoli che periodicamente vengono convocati anche in Regione sulla questione profughi o meglio richiedenti il titolo di profugo, io penso di poter e dover dire che vi è una gestione sui territori che lascia ampiamente a desiderare quando non è diretta addirittura a provocare sommosse popolari. Io non so quali siano i criteri che guidano i rappresentanti locali del Governo a considerare i sindaci i guardiani del Comune, ma una cosa è certa: quando si va sui territori a individuare presenze che francamente hanno poco senso anche dal punto di vista numerico si realizzano dei disastri.

Negli ultimi giorni in provincia di Piacenza si è pensato di mandare in una frazione dove ci sono quindici residenti di montagna, parlo della frazione di Gambaro, trenta profughi. Adesso ne vengono ipotizzati anche trenta ad Albone, in Comune di Podenzano, altra frazione con un numero limitato di abitanti, e trenta nel Comune di Gazzola che pure è un Comune che ha un numero di abitanti inferiore sicuramente a quei 2.000 per i quali erano stati ipotizzati come criterio di invio massimo sei persone.

Parliamo di Comuni che hanno, salvo quello di Podenzano, meno di 2.000 abitanti, che al più, secondo le regole che ci si sarebbe dati, avrebbero dovuto ospitare sei profughi e per i quali vi sono le ipotesi concrete di ospitarne almeno trenta. Io penso che a questo punto la Regione non possa non intervenire, e duramente, nei confronti del Governo perché noi rischiamo di avere delle situazioni disagiate sotto il profilo dell’ordine pubblico solo per scelte inopinate che, se gestite con altre modalità, avrebbero sicuramente migliore risposta da parte dei singoli territori.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

La parola al sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: In premessa, non tanto con riferimento semplicemente all’interrogazione, è giusto cercare di dare significato al tema dell’accoglimento in quanto noi sappiamo che, in base alla convenzione di Ginevra, il richiedente asilo non è un migrante irregolare, anche se arriva senza documenti in maniera irregolare.

Il recente decreto legislativo del 2015, n. 142, recependo la direttiva europea 2013/32/UE, chiarisce che il migrante deve intendersi richiedente asilo a partire “dalla manifestazione di volontà di chiedere la protezione internazionale al territorio di uno Stato membro”. Tale manifestazione di volontà viene ora espressa nella maggioranza dei casi durante la primissima fase di accoglienza nei cosiddetti hot-spot di Lampedusa, Taranto, Trapani e Pozzallo. Pertanto, le persone che arrivano nell’hub regionale e poi si distribuiscono nei CAS vanno definite già in quanto richiedenti asilo.

Relativamente al numero degli sbarchi, dai quali ovviamente prendiamo i riferimenti, i dati dei primi sei mesi del 2017, o meglio al 7 aprile, erano esattamente di 26.657, con un dato, rispetto al 2016, di più 35 per cento. Prefigurano, quindi, uno scenario simile a quello degli scorsi anni con una previsione di arrivi intorno ai 200.000.

Questo è il dato più vicino alla realtà e che dobbiamo affrontare dotandoci di regole e prassi che possono garantire una gestione strutturale e di medio e lungo periodo dei migranti. In merito alle intese nazionali sottoscritte da Governo, Regioni ed ANCI sono sempre andate verso l’obiettivo di una equa ripartizione dei richiedenti asilo fra tutti i territori.

È grazie anche a queste intese, infatti, che il dato dell’accoglienza in Emilia-Romagna si è mantenuto sempre su un 7 per cento complessivo del dato nazionale; quota ovviamente che spetta alla nostra Regione in base ad accordi tra Stato, Regioni e Comuni, che è stato siglato con un’intesa il 10 luglio del 2014. Il nuovo Piano operativo nazionale conferma, quindi, un modello dell’accoglienza diffusa che è entrato in vigore nel 2017 e che va nella direzione di coinvolgere tutti i Comuni con questi parametri. Per i Comuni sotto i 2.000 abitanti viene attribuito un numero fisso di sei posti; per i Comuni metropolitani il parametro è 2 per mille e i restanti vengono attribuiti secondo il numero della popolazione, intorno al 3 per mille. Attualmente, per un sistema nazionale calibrato sui 200.000 posti, la Regione Emilia-Romagna dovrebbe accogliere 14.157 persone. A oggi siamo, quindi, a 12.800 persone circa. Rispetto a un dato di diffusività sul territorio emiliano-romagnolo, siamo al 67 per cento dei Comuni coinvolti.

Tra le Regioni dobbiamo segnalare come solo la Toscana in questo momento sta facendo meglio di noi. Gli squilibri, però, come giustamente lei cita, tra alcune realtà, in particolare nel Comune di Salsomaggiore, sono note e in più occasioni abbiamo chiesto, attraverso anche la vicepresidente Gualmini, che si proceda a una graduale redistribuzione.

Si tratta di squilibri, specie in alcune zone dei piccoli Comuni, che però si possono reputare pressoché inevitabili se consideriamo che il nostro Paese si è trovato, nel corso degli ultimi anni, a un arrivo non programmato di oltre circa 500.000 persone. Infine, per concludere, relativamente all’espulsione, la questione attiene molto al cambio di passo del nuovo ministro, che ha adottato una strategia fondata su due elementi: “severità” dei controlli ed espulsioni, e integrazione, non casuale, ma programmata. In particolare segnalo dei passaggi che sono contenuti all’interno del decreto Minniti che dovrebbe essere convertito entro il 18 aprile dalla Camera dei deputati.

I punti sono: 1) una serie di misure volte ad accelerare le procedure amministrative e giurisdizionali in materia di protezione internazionale (istituzione di 26 sezioni speciali nei tribunali e assunzione di 250 specialisti nelle Commissioni d’asilo, soppressione di un grado di giudizio, nel senso che non è più possibile far ricorso alla Corte d’Appello rispetto alla decisione del tribunale, bensì si può far ricorso direttamente alla Corte di Cassazione); 2) una serie di misure per accelerare le procedure di identificazione per la definizione della posizione giuridica del migrante e per il contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico dei migranti; 3) vengono, infatti, relativamente a questo aspetto, definiti per legge i compiti e le funzioni degli hot-spot ove accedono coloro che sono stati rintracciati in occasione di attraversamento irregolare della frontiera interna o esterna, ovvero sono giunti a seguito di operazioni di salvataggio in mare…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Scusate, consiglieri. Chiedo rispetto del luogo. Grazie.

Prego, sottosegretario Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea: Sempre in riferimento a questo tema, c’è l’istituzione dei centri di permanenza per i rimpatri. I CIE vengono ridenominati centri di permanenza per rimpatri (CPR). Si prevede il potenziamento della rete dei centri in modo da garantire una distribuzione omogenea sul territorio nazionale.

La dislocazione delle nuove strutture avverrà, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, privilegiando siti e aree esterne ai centri urbani che risultino più facilmente raggiungibili e nei quali sono presenti strutture pubbliche che possono essere convertite allo scopo. Nei CPR potranno accedere tutti coloro che già oggi possono accedere agli istituti penitenziari, comprese, quindi, anche le attuali autorità competenti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

La parola al consigliere Foti per la replica, le restano quattro minuti.

 

FOTI: Signora presidente, il sottosegretario ha fatto un quadro che potremmo definire al tempo stesso realistico e ancora più preoccupante di quello che si potrebbe ragionevolmente rappresentare, perché quando dice che in tre mesi siamo a più 35 per cento di arrivi di profughi o richiedenti il riconoscimento di status di profugo evidentemente dà un dato che è ancora più allarmante solo se si pensi che è su un anno, il 2016, che è già stato un anno record.

Non a caso nelle sue parole ad un certo punto ha ipotizzato che siano circa 500.000 le persone che negli ultimi due anni e mezzo o tre hanno avuto una ospitalità sul terreno italiano non prevista, né prevedibile.

Proprio perché questi sono i dati, penso, signor sottosegretario, che indipendentemente dal decreto-legge, in sede di conversione in questo momento in Parlamento non si possa non riconoscere che le autorità locali di governo attraverso i bandi di disponibilità degli immobili stiano attuando una politica a macchia di leopardo sui territori medesimi destinata a fare più danni che altro.

Io penso che anche il sottosegretario converrà, se non altro per essere stato egli stesso sindaco, che meglio dei sindaci a conoscere i propri territori non c’è nessuno. A volte ipotizzare o individuare soltanto sulla cartina geografica un luogo senza magari conoscere neanche che cosa c’è in quel Comune o che attività si sviluppano in quel Comune diventa una impresa suicida.

Signor sottosegretario, mi permetto di farle un’osservazione. Il criterio sotto i 2.000 abitanti delle sei persone ospitabili aveva una sua ragion d’essere, cioè in fin dei conti si riteneva che in questi Comuni più o meno un nucleo familiare non sconvolgesse nulla. Quando, invece, andiamo addirittura in questi Comuni, si individuano, come nel caso di Gambaro o di Ferriere, frazioni che sono già disabitate perché quando formalmente i residenti sono quaranta, ma i residenti effettivi, perché molti sono AIRE, sono quindici, frazioni dove, signor sottosegretario, non ci sono neanche i servizi di prima necessità, perché non c’è neanche un negozio e si vanno a porre trenta persone in un ambiente prevalentemente abitato da persone che comunque non sono più giovanissime e ci si pongono persone che hanno altre esigenze si fanno dei disastri, altro che integrazione!

Oltretutto, parliamo di Comuni distanti 80-90 chilometri dal capoluogo, dove già di per sé è difficile arrivare in condizioni normali. Penso che oggettivamente la Conferenza Stato-Regioni, ma per essa la Regione Emilia-Romagna, debba far presente al Governo che è inutile scrivere dei buoni principi, non più del 3 per cento, una gestione ai margini della città per le Città metropolitane e quant’altro, quando poi i suoi rappresentanti sul territorio, nel momento in cui devono decidere, non trovano null’altro di meglio che prendere 150 profughi e mandarli in una frazione di 500 abitanti, come il caso di Tabiano o di Salsomaggiore o pensare di mandarne trenta in una frazione come quella di Gambaro, che ha quindici abitanti.

Io penso che questi elementi, tra loro contraddittori, se me lo consentite sono anche dannosi per l’attività che poi deve essere svolta. Parliamoci chiaro, se un Comune ha 2.000 abitanti non è che abbia un servizio di prevenzione anche in termini di presenza dell’Arma dei Carabinieri di un qualche tipo. Mi permetto, e concludo, signor sottosegretario, di dirle che la ringrazio per i dati, però il Governo dia una svegliata ai prefetti, perché così non si può andare avanti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

 

Cordoglio per le vittime degli attentati avvenuti in Siria, Russia, Svezia ed Egitto.

Cordoglio alle famiglie di Davide Fabbri e Valerio Verri recentemente assassinati nella nostra regione

 

PRESIDENTE (Soncini): Adesso ci fermiamo un momento. Vi chiedo un attimo di particolare attenzione.

Cari colleghi, abbiamo chiuso una settimana segnata dal sangue e dal dolore. Piangiamo le vittime, civili innocenti in Siria, in Russia, in Svezia, in Egitto. Ci uniamo nella speranza che si prenda coscienza del desiderio dell’uomo di pace e di vita. A nome dell’Assemblea, esprimo partecipazione al dolore delle famiglie di Davide Fabbri, il barista di Riccardina di Budrio e di Valerio Verri, la guardia volontaria di Portomaggiore, uccisi da parte di mano criminale.

Onoriamo la memoria di questi uomini, donne, giovani e bambini con un minuto di silenzio.

 

(L’Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Soncini): Vi ringrazio.

 

Sull’ordine dei lavori

(Richiesta di comunicazione della Giunta per quanto accaduto all’IBC)

 

PRESIDENTE (Soncini): Proseguiamo i nostri lavori.

Sull’ordine dei lavori, do la parola al consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Prima di iniziare le discussioni dei vari punti all’ordine del giorno, volevo fare un piccolo richiamo che, secondo me, era doveroso da parte dell’Amministrazione regionale e quindi della Giunta regionale. Chiederei di inserire una comunicazione sui fatti che sono accaduti nell’Istituto dei Beni Culturali presieduto da Alessandro Zucchini qualche giorno fa. Siccome il presidente Bonaccini ha sempre dichiarato il fatto che avrebbe fatto chiarezza su questo tema, ci aspettavamo una comunicazione da parte della Giunta su quello che il presidente della Giunta vuole fare nei prossimi giorni su un fatto, a nostro avviso, molto grave che va anche a discreditare l’immagine di tutta l’Emilia-Romagna e dei suoi cittadini, su un ente che riceve molti finanziamenti da parte di questa Regione. Ci aspettavamo una comunicazione su questo fatto. Comunichiamo molto spesso di tante cose molto meno importanti. Non capisco perché il presidente Bonaccini e la sua Giunta non abbiano scelto di dire al Consiglio effettivamente cosa si vuole fare su questo tema.

Mi aspetterei, siccome a ogni danno c’è sempre un rimedio, che magari qualcuno della Giunta oggi, anche se non è all’ordine del giorno, ci desse qualche input sulle azioni che si vogliono portare avanti nei prossimi giorni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere. Ne terremo conto.

Le ricordo gli strumenti di cui dispongono i consiglieri in termini di Regolamento e di Statuto, quindi eventualmente la presentazione di una lettera per la richiesta di comunicazione che verrà messa in…

 

FABBRI: Abbiamo già chiesto l’audizione in Commissione…

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Solo per informare l’Aula che anche il Gruppo del Partito Democratico ha depositato una richiesta al presidente della V Commissione di audizione di presidente, direttore e dell’assessore competente con carattere di urgenza. Domani abbiamo l’aula. Nella pausa valutino – il presidente della Commissione in primis – se ci sono i tempi per poterla convocare.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

Abbiamo la richiesta già protocollata e depositata agli atti.

La parola al sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Non abbiamo ritenuto oggi di portare una comunicazione all’interno di quest’aula perché eravamo già a conoscenza, come è stato riportato in questo momento della consigliera Rontini, del fatto che sarebbe stata fatta una richiesta specifica di convocazione di Commissione e anche dei dirigenti che attualmente sono alla guida dell’IBC, che voi sapete essere comunque un istituto che ha una sua natura giuridica. Anche perché comunque il presidente Bonaccini non ha nulla da aggiungere rispetto a quanto già dichiarato a poche ore dalla conoscenza dell’accaduto, oltre che in questo momento a dimostrare e dichiarare, come già è stato fatto, una difficoltà da parte di questa Regione perché comunque si lede l’immagine della Regione stessa e delle tante centinaia di dipendenti che operano positivamente nella Regione e si lede anche l’immagine di una Regione che in questi mesi e in questi anni ha fatto della sobrietà, e questo deve essere riconosciuto anche grazie all’impegno di questa Assemblea legislativa, una cifra fondamentale del proprio agire.

Le immagini che tutti noi ieri sera abbiamo avuto modo di vedere o in diretta oppure on demand attraverso i vari applicativi, riferite al tema della trasmissione satirica che ci ha visti coinvolti, sicuramente hanno, per certi aspetti, anche un po’ mosso gli istinti, forse tra virgolette, passatemi il termine non proprio elegante, più “animali” per quello che è accaduto.

L’immagine di questa Regione è stata fortemente messa in discussione. Proprio perché il presidente ha già fatto una dichiarazione abbastanza chiara, che non lascia trasparire alcun tipo di possibile passaggio sotto silenzio, e quindi un’azione che deve essere presa in mano fin da subito, avendo già fatto un esposto alla Guardia di finanza, in questo momento vorremmo che siano gli organi competenti a procedere rispetto al nostro ordinamento e rispetto ai passaggi che avverranno attraverso quegli organismi.

Da parte nostra c’è la massima disponibilità. Nel momento in cui abbiamo saputo della richiesta in Commissione abbiamo evitato di portare all’attenzione di questa Assemblea il percorso fino a oggi fatto perché comunque la celerità dell’azione del nostro presidente ha fatto sì che fosse portata all’attenzione e alla conoscenza non solo dell’Assemblea, ma di tutti i cittadini emiliano-romagnoli attraverso la stampa locale di quello che era il nostro agire rispetto a questa vicenda che, torno a ripetere, è sicuramente una pagina triste, ma che non può assolutamente mettere in discussione il lavoro di centinaia di bravi dipendenti che ancora operano, per fortuna, nei confronti e a sostegno della nostra Regione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

La parola al consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signor presidente, al di là dell’irritualità dell’intervento testé svolto, perché se questa è la comunicazione allora è già esaurita, penso, invece, che sarebbe opportuno convocare la Conferenza dei Capigruppo per valutare se anziché fare una riunione della Commissione magari domani pomeriggio, in un’ora di tempo, probabilmente anche con grave disagio di Gruppi che hanno già preso altri impegni perché la questione non era prevista, se non si possa invece prevedere che essendo iscritta anche all’ordine del giorno, ad esempio, una risoluzione e quant’altro, le stesse siano precedute da una comunicazione ed eventualmente da un dibattito da parte della Giunta, perché poi le alternative non sono tante. Non capisco a questo punto perché farla domani pomeriggio in un’ora e non giovedì mattina la Commissione.

Capisco che tutti abbiano già le valigie in mano, ma anche la politica ha i suoi tempi e i suoi spazi. Ritengo che o si viene in Aula o se si va in una Commissione non si va con l’orologio in mano. Mi appello alla sua correttezza e sensibilità istituzionale per verificare tra oggi e domani quale sia il percorso migliore, sentendo ovviamente anche il presidente della Commissione investito della questione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Va bene. Faremo una verifica alla luce delle proposte avanzate.

La parola al consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Solo per ribadire un fatto e un concetto. È chiaro che il presidente Paruolo, che è presidente della V Commissione, ha la competenza della cultura, ma credo che sia importante, visto che è pervenuta anche alla mia Commissione la richiesta di audizione del direttore dell’IBC e del presidente Bonaccini, riuscire a trovare una soluzione condivisa e congiunta di fare una Commissione, I e V insieme, in virtù del fatto che bene trattasi di cultura, ma qui non si sta parlando di una questione legata alla cultura, si sta parlando di una questione legata a dipendenti che hanno, teoricamente – perché ancora i fatti non sono stati accertati –, truffato la Regione Emilia-Romagna.

Da questo punto di vista credo sia opportuno che la Commissione I venga convocata in relazione alla richiesta di audizione che mi è stata presentata, condividendo anche la possibilità di farla congiuntamente alla Commissione V.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Valuteremo tutto.

 

OGGETTO 4222

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: «Ratifica dell'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia per l'esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui consorzi di bonifica interregionali» (57)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4222/1 oggetto 4462 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Proseguiamo i nostri lavori.

Passiamo all’oggetto 4222: Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Ratifica dell’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia per l’esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui Consorzi di bonifica interregionali”. 

Il testo n. 2/2017 è stato licenziato dalla Commissione Politiche economiche nella seduta del 29 marzo 2017.

Il progetto di legge è composto da 2 articoli.

La relatrice della Commissione, consigliera Silvia Prodi, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Stefano Bargi, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

La parola alla relatrice della Commissione, la consigliera Silvia Prodi, la quale ha 20 minuti di tempo. Prego.

 

PRODI, relatrice della Commissione: Questo progetto di legge è finalizzato alla ratifica dell’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia concernente l’esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui Consorzi di bonifica interregionali. Quindi, dà attuazione a quanto previsto dal DPR n. 616/77 che trasferisce alle Regioni le funzioni concernenti i comprensori di bonifica interregionali.

Questa ratifica dell’intesa viene proposta all’Assemblea in applicazione degli articoli 25 e 28 dello Statuto regionale, nonché alla legge regionale n. 16 del 2008.

I Consorzi di bonifica svolgono la propria attività della difesa del suolo e di tutela della produzione agricola dei beni naturali con particolare riferimento alle risorse idriche nei limiti previsti dalla legge e dai rispettivi Statuti. Operano a livello di bacini idrografici i cui limiti non corrispondono necessariamente ai confini amministrativi regionali. Gli ambiti, le modalità e le procedure per l’esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui Consorzi di bonifica, che operano nel comprensorio regionale, sono regolati da intese tra le Regioni interessate.

La precedente intesa tra Emilia-Romagna e Lombardia era stata approvata tra il 1988 e 1989 rispettivamente e riguardava il comprensorio di bonifica e irrigazione interregionale tra Lombardia ed Emilia-Romagna su cui all’epoca operavano Consorzi che sono stati successivamente ridisegnati dalla Regione Emilia-Romagna con la legge regionale del 24 aprile 2009 che ha disposto il riordino e ha approvato una nuova delimitazione di otto comprensori di bonifica e irrigazione.

I Consorzi operanti sui nuovi comprensori di bonifica interregionali fra le due Regioni sono, quindi, il Consorzio di bonifica Burana, il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, il Consorzio di bonifica di Piacenza.

Essendo mutato il quadro legislativo regionale e l’assetto dei Consorzi di bonifica si è reso, quindi, ovviamente necessario rinnovare l’intesa fra le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia. Questo progetto di legge ne è la ratifica. Si compone di due articoli. L’articolo 1 dispone la ratifica delle intese e ne descrive l’oggetto e l’articolo 2 è relativo all’efficacia dell’intesa, ovvero stabilisce che questa decorre dall’entrata in vigore della presente legge, essendo l’intesa già stata ratificata dalla Regione Lombardia.

Si tratta, quindi, di un’intesa che è compiutamente allegata, è parte integrante del progetto di legge, che si può leggere, largamente esaustiva, e ricompone il quadro operativo dei Consorzi operanti nei comprensori e definisce per ognuno la Regione di riferimento. Vengono anche disposte alcune variazioni di delimitazione dei comprensori ai fini della semplificazione e razionalizzazione dell’attività amministrativa.

Come si diceva, quindi, la stessa intesa è già stata approvata dall’Assemblea regionale della Lombardia ed è quindi un documento a tutti gli effetti che può essere immediatamente operativo non appena approvato.

Vorrei ringraziare tutti i colleghi per la collaborazione nell’iter molto spedito di questo provvedimento, che è necessario per completare l’armonizzazione amministrativa delle due Regioni in materia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Prodi.

Do la parola al relatore di minoranza, consigliere Stefano Bargi.

 

BARGI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Mi limito ad annuire a quanto appena detto dalla collega Prodi. È stata veloce la sua relazione e c’è poco da aggiungere riguardo a questa intesa che vede anche il nostro parere favorevole. Unico tema da noi sollevato, per non ripetermi sui contenuti già ben sviscerati, è sull’articolo 6, cioè quando viene detto che una Regione può presentare osservazioni rispetto a progetti nuovi da realizzarsi all’interno del territorio di questi comprensori gestiti fra le due Regioni.

Visto che il territorio maggiormente ricoperto da questi comprensori ricade nella nostra Regione, che probabilmente è quella più interessata a quelli che possono essere gli interventi in queste aree, visto che c’è la possibilità per le Regioni di proporre delle osservazioni, visto che l’articolo si tronca a un certo punto dicendo “l’altra Regione può proporre delle osservazioni rispetto a quelle del Consorzio che ha sede nel proprio territorio”, chiedevamo se queste osservazioni potessero in qualche modo bloccare l’iter oppure se sono solo osservazioni di natura consultiva. Infatti, ci è stato detto che non è mai successo nella storia che si verificassero delle situazioni per cui una Regione cerca di stoppare l’altra, ma, anzi, spesso e volentieri, non arrivano nemmeno osservazioni. Prendiamo atto di questo e non essendoci nessun vincolo ostativo allo sviluppo da parte dei Consorzi che hanno sede di una Regione rispetto all’altra Regione, prendiamo atto di questo che era forse l’unico dubbio che ci viene in mente rispetto a questa intesa e possiamo solamente dire che siamo concordi a siglarla.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Apro la discussione generale. Sono venti minuti per consigliere.

La parola al consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Grazie, presidente. Molto brevemente per confermare il voto favorevole del Gruppo PD, già espresso in Commissione, sull’opportunità e l’importanza di questo progetto di legge. Non aggiungo altro a quanto detto dai relatori. Sottolineo il fatto che per la nostra Regione si tratta di una porzione di territorio di oltre 530.000 ettari contro i circa 60.000 della Lombardia. Quindi, per noi è di grande importanza.

La gestione del territorio, e in particolare quella delle acque superficiali, è una materia spesso sottovalutata, ma di grande interesse sia a livello agricolo, sia per la difesa del suolo.

Esprimiamo parere favorevole e voto positivo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Iotti.

La parola alla consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Grazie.

Intervengo per annunciare un voto a favore e per specificare doverosamente che è un voto a favore non alla gestione dei Consorzi ma a un semplice documento di ratifica. La nostra attenzione sulla gestione dei Consorzi continua ad essere molto alta. Le risposte che attendiamo sono ancora di là da venire. Ci auguriamo che la stessa attenzione sia anche quella dell’assessore Caselli e dell’assessore Gazzolo. A questo titolo oggi ne approfittiamo anche per sollevare la questione del voto che abbiamo portato già in Aula e in Commissione con una serie di atti. Mi riferisco all’ordine del giorno che presentiamo, che sta per arrivare, che riguarda un decisivo stimolo al voto telematico.

Con l’ordine del giorno, che tra poco verrà distribuito, noi chiediamo di sollecitare i Consorzi di bonifica affinché le prossime elezioni possano avvenire utilizzando modalità di voto telematico e quindi modalità di allargamento della partecipazione, valorizzando anche le iniziative realizzate attraverso la società Lepida, società pubblica controllata dalla Regione, a prendere in esame una radicale revisione della normativa relativa alle elezioni degli organi dei Consorzi di bonifica della nostra Regione individuando sia forme che modalità anche di informazione tali da favorire l’interesse degli elettori e anche una riduzione dei costi delle operazioni di voto.

Sottolineo anche un’altra questione che riguarda non soltanto la modalità di voto elettronico, ma una revisione del metodo di elezione che vede, al momento, sia nel Consorzio di cui mi sono occupata più da vicino, ossia quello di Burana, ma anche negli altri Consorzi un sistema di ripartizione delle quote del voto sull’elezione dei consiglieri che è particolarmente antidemocratica. Questo è qualcosa su cui dovremo cominciare tutti quanti ad avere attenzione perché possa cambiare velocemente. Faccio un esempio tarato sul Consorzio di bonifica Burana.

In Burana ci sono quattro sezioni che sono divise in base a quanto pagano i consorziati. Appartengono alla prima sezione i consorziati iscritti a ruolo i cui contributi complessivi raggiungono circa 3 milioni, pari al 20 per cento della contribuenza totale del Consorzio in cui sono ricompresi i contributi che vanno da 14,98 euro a 48,72 euro. Alla seconda sezione del Consorzio Burana appartengono i consorziati iscritti a ruolo il cui contributo complessivo raggiunge l’ammontare di 4.613.468 euro, pari quindi all’ulteriore 30 per cento della contribuenza totale del Consorzio. Alla terza sezione abbiamo un contributo complessivo di quasi 4 milioni, un altro 25 per cento della contribuenza totale. Alla quarta sezione abbiamo i consorziati iscritti a ruolo il cui contributo complessivo raggiunge una quota che è pari a un ulteriore 25 per cento. In questo sono ricompresi quei contributi che vanno da 2.547 euro a 134.788 euro.

Questo significa semplicemente che circa 600 votanti eleggono cinque consiglieri nel Consorzio di Burana. Se 600 votanti eleggono cinque consiglieri e quindi in 600 decidono quali consiglieri mettere all’interno del Consorzio di Burana, restano 135.000 votanti che eleggono quattro consiglieri. Noi avremo alla fine un metodo che sarebbe come se il voto di un Berlusconi valesse come quello di un milione di italiani. Non so se su questo siamo tutti d’accordo. A mio avviso, se non ci impegniamo per cambiare questo metodo di voto, vuol dire che siamo tutti d’accordo. Un problema, quindi, a mio avviso, si presenta ed è grave. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ci sono altri iscritti in discussione generale? Io non ho altri iscritti in discussione generale. Chiedo ai relatori se intendono replicare.

Consigliera Prodi, prego.

 

PRODI: Purtroppo la presentazione di un ordine del giorno così in extremis non consente assolutamente la verifica del testo. Ci vediamo costretti a non poterlo accettare perché non ci sono le premesse per una discussione proficua, in così breve tempo.

Invito peraltro, invece, se possibile, la consigliera Gibertoni a riprendere questa discussione, che deve essere una discussione per forza di cose molto più articolata, che non un ordine del giorno presentato a latere di una ratifica che è praticamente una banale ratifica amministrativa. Questa discussione, che è legittima, io però la farei molto volentieri, approfonditamente, in una Commissione dedicata, su questo.

Io stessa ho presentato un’interrogazione perché il tema non è banale. La presentazione di un documento, così, all’ultimo, non dà respiro neanche per valutazioni incrociate, o migliorie al testo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Prodi.

Se il consigliere Bargi non intende replicare, passiamo alla discussione degli articoli.

Nomino prima scrutatori i consiglieri Montalti, Poli, Daniele Marchetti.

Passiamo all’esame dell’art. 1. Apro la discussione generale.

È iscritto a parlare il consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente, è pur vero che questa è un’azione amministrativa di ratifica di un’intesa, però io non penso che l’osservazione testé svolta dalla consigliera Gibertoni sia estranea al nostro dibattito.

Lo dico per due ragioni sostanziali. Prima, se un ordine del giorno viene dichiarato ammissibile, a tutti gli effetti fa parte della discussione. Diversamente, bisognava ritenerlo estraneo per materia. In secondo luogo, nel momento in cui si ridefiniscono, a suo modo, alcuni territori di competenza dei Consorzi di bonifica, noi non possiamo non fare una valutazione su cosa siano oggi la bonifica e i Consorzi di bonifica anche nella nostra Regione.

È di questi giorni un’iniziativa della Regione Toscana – questa volta non siamo, o non siete i primi –, che sta studiando una serie di iniziative per tagliare in modo abbastanza radicale alcune spese superflue dei Consorzi di bonifica.

Io penso che sia abbastanza strano che un’imponente massa di soldi vengano amministrati con un controllo, da parte dei cittadini, possibile, che si avvicina più allo “0,” che al “10,”. Dico questo innanzitutto perché, in termini di contribuzione, stiamo parlando di una contribuzione che si aggira su circa 150 milioni di euro da parte di proprietari di immobili o di terreni. In secondo luogo, stiamo parlando di elezioni che si svolgono in un clima autoreferenziale, quando non poco commendevole, o addirittura contra legem. È il caso acclarato, almeno allo stato, di quanto accaduto in occasione del rinnovo degli organi del Consorzio di Bonifica Reggio Emilia, e comunque, con una partecipazione, attenzione, di un certo numero di persone. Quando si esprimono i voti, infatti, com’è noto, non solo è possibile votare per ogni sezione nella quale uno possa essere elettore. Quindi, ad esempio, un proprietario di casa, ma anche un proprietario di un terreno agricolo, non vota una volta, ma due: una volta come proprietario di casa, l’altra volta nella sezione dei terreni agricoli, quindi esprime due voti. Con una strana ripartizione, poi, dei seggi, all’interno delle varie categorie, in un clima dove oggi i Consorzi di bonifica sono prevalentemente nelle mani delle associazioni di categoria, che se si mettono d’accordo, gestiscono unitariamente gli stessi; se non si mettono d’accordo, finiscono in tribunale e davanti al TAR come nel caso di Reggio Emilia.

Io penso che sia questa la sede, anche se in occasione di una ratifica, torno a ripetere, che incide solo su alcuni Consorzi di bonifica, per il semplice fatto che ad esempio quello di Piacenza perde una parte confinante con quella dell’Oltrepò Pavese. Io penso che sia questa la sede, e mi duole l’assenza, pure giustificata, dell’assessore Caselli. Sono passati due anni e mezzo e il tema della bonifica continua a non essere affrontato, e il tema del voto elettronico introdotto per legge negli statuti dei Consorzi, continua ad essere eluso.

Io penso che siano due argomentazioni che perfettamente si sposano con la ratifica oggi in esame.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ci sono altri, in dibattito generale, sull’articolo 1? Cinque minuti per Consigliere.

La parola al consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Abbiamo acquisito la proposta di ordine del giorno dopo l’intervento. Io non entro nel merito se sia legittima o meno la discussione, credo che le discussioni siano tutte legittime. Semmai, il dubbio è sulla presentazione, seduta stante. Non credo che il testo sia stato frutto di un’elaborazione improvvisata in sede d’aula, e credo che questo meritasse anche un minimo di discussione preliminare, perché non si parla di argomenti che non richiedono una certa discussione e complessità. Il voto elettronico non è un elemento così banale, ma va discusso.

A questo proposito, ripeto, sulla discussione non ci sottraiamo, ma presentato in questo modo, in un contesto in cui si parla comunque di bonifiche, ma di tutt’altri argomenti, non può essere, credo, ricevuto.

Noi quindi chiediamo alla consigliera, ma giusto per una piena discussione, magari di ripresentarlo in Commissione, quindi con una piena disponibilità al confronto, anche entrando nel merito. Ma in questo contesto, credo che sia difficilmente recepibile e votabile.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Iotti.

Siamo in dibattito generale sull’articolo 1.

Apro le dichiarazioni di voto sull’art. 1. Cinque minuti per Gruppo.

Consigliere Caliandro, vuole intervenire?

 

CALIANDRO: Chiedevamo di far squillare, ci sono molti consiglieri fuori.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro. La Presidenza valuta.

Siamo in dichiarazione di voto sull’art. 1. Ci sono iscritti?

Ho nominato gli scrutatori: i consiglieri Montalti, Poli, Daniele Marchetti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 2.

Apro la discussione generale. Sempre cinque minuti per consigliere.

Apro le dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo. Ci sono iscritti?

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 2 è approvato.

Apro la dichiarazione di voto congiunta sull’ordine del giorno 4222/1, oggetto 4462, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi e sul progetto di legge.

Ci sono iscritti? Non ho iscritti in dichiarazione di voto congiunta.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno.

La parola alla consigliera Gibertoni, prego.

 

(interruzioni)

 

No, perché ora si vota. Ho chiesto se c’era qualcuno.

Siamo in votazione sull’ordine del giorno.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 4222/1, oggetto 4462, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’ordine del giorno 4222/1, oggetto 4462, è respinto.

Passiamo ora al voto dell’intero progetto di legge, con dispositivo elettronico.

Consigliere Daniele Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Signor presidente, chiedo di ripetere la votazione, perché ci sono state mani alzate sia a favore che contro.

 

PRESIDENTE (Soncini): No. L’esito è stato dato ed era chiaro.

 

MARCHETTI Daniele: Ho capito, però dei consiglieri hanno alzato la mano sia a favore che contro. Quindi l’esito non è proprio chiarissimo.

 

PRESIDENTE (Soncini): L’esito del voto è stato dato ed era chiaro.

Il voto era chiaro ed è stato dato in modo chiaro.

Il consigliere Foti è consigliere questore. Prego.

 

FOTI: Scusi, presidente, se uno scrutatore ritiene di aver visto, come prevede il Regolamento, degli elementi che non tornano, posto che non cambi niente nella votazione, penso che perdiamo più tempo a non rifarla che a farla.

Semplicemente, il consigliere Marchetti dice di aver visto dei consiglieri che hanno votato sia a favore che contro. Dato che purtroppo non abbiano utilizzato il voto elettronico, dico soltanto che ci vuole un secondo a ripetere la votazione, tanto non passa ugualmente, l’ordine del giorno: basterebbe guardare l’Aula.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Per la Presidenza il voto era estremamente chiaro, se no avrebbe interpellato gli scrutatori. Ho espresso l’esito di un voto che era, secondo questa Presidenza, molto chiaro.

Consigliere Pompignoli, a che titolo vuole intervenire? Prego.

 

POMPIGNOLI: Non si può interpellare solamente uno scrutatore, ce ne sono tre, interpelli gli altri due. Non li ha interpellati. Se uno scrutatore dichiara di aver visto un voto diverso rispetto a quello che è risultato, dovrà interpellare anche gli altri scrutatori.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Lei non è consigliere segretario o consigliere questore, comunque posso chiedere agli scrutatori che erano i consiglieri Montalti e Poli.

Consigliere Poli, c’erano dei dubbi, secondo lei? Prego.

 

POLI: È stato espresso un voto contrario.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Consigliera Montalti?

 

MONTALTI: Anche io confermo il voto contrario del Gruppo PD.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Montalti.

Il voto era chiaro. Non apriamo il dibattito.

Si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 4222, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

30

Contrari

 

2

Astenuti

 

4

 

PRESIDENTE (Soncini): Proclamo approvata la legge riguardante «Ratifica dell’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia per l’esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui consorzi di bonifica interregionali.»

La parola alla consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Sull’ordine dei lavori, presidente, semplicemente per dire che sul voto sui consorzi, non funziona neanche il voto in Aula, quindi c’è qualcosa che non va. Delle volte, allora, si prendano quindici secondi e si ascoltino gli interventi che sono da fare.

Visto che adesso è stato liquidato un ordine del giorno che doveva essere discusso in Aula, almeno, lo dico adesso, anche se non è il momento, si convochi immediatamente una Commissione dedicata su questo tema. Se no, quando il tema torna in Commissione, non è mai il posto giusto.

Lo chiedo ufficialmente, allora: convochiamo una Commissione per ridiscutere questo ordine del giorno. Avrete il tempo di leggerlo, e a quel punto, il voto, chi lo sa, da una parte o dall’altra funzionerà meglio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola al consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signora presidente, solo per far rilevare una cosa. Qui dentro non votano i Gruppi consiliari, ma votano i componenti dei Gruppi consiliari, che è una cosa diversa.

Le dichiarazioni di voto non le fanno gli scrutatori, ma le fanno i consiglieri che intervengono per dichiarazione di voto.

Ora, io non ho dubbi, se lei ha visto perfettamente la questione, che bene ha fatto a proclamarne l’esito. Però ritengo anche, molto correttamente, che non sia pensabile, alla domanda agli scrutatori su cosa hanno visto, che la risposta sia che il Gruppo del PD ha votato contro. Questa non è una risposta. Il Gruppo del PD, con molta serietà può aver votato contro, ma potrebbero esserci altrettante componenti del Gruppo del PD che distrattamente hanno tenuto alto il braccio anche quando dovevano abbassarlo.

Io quindi mi permetto soltanto di dire che se si vuole fare un rilievo di forma, lo si faccia secondo la forma. Lei ha deciso, ancora prima che chiunque potesse contestare la votazione. D’altra parte, diventa difficile poter contestare l’esito della votazione prima che sia proclamato. Francamente io penso, dalla mia posizione, di aver visto molta confusione. Lei non l’ha vista e io non voglio mettere in dubbio la sua opinione. Dico soltanto, però, per il futuro, di evitare, dato che è la seconda volta che si ripete una questione del genere, di procedere così, perché diversamente c’è un sistema, che non è quello che la Presidente suona la campanella perché lo chiede il Capogruppo del PD, ma si vota senza suonare la campanella, con il voto elettronico. Nel Regolamento non c’è scritto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Infatti, l’ho suonata al momento in cui l’avrei suonata comunque.

Il suo ragionamento è corretto. Il voto è espresso dai singoli consiglieri non per Gruppo. Ribadisco il concetto, per quanto riguarda questa Presidenza, il voto era estremamente chiaro, se no avrei interpellato gli scrutatori.

 

OGGETTO 4387

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate".» A firma del Consigliere: Pruccoli (58)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4387/1 oggetto 4461 - Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Proseguiamo con l’oggetto 4387: Progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri recante “Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 ‘Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate’”, a firma del consigliere Pruccoli.

Il testo, n. 1 del 2017, è stato licenziato dalla Commissione Politiche per la salute e politiche sociali nella seduta del 4 aprile 2017.

Il progetto di legge è composto da tre articoli.

ll relatore della Commissione, consigliere Giuseppe Paruolo, ha preannunciato di svolgere relazione orale, così come anche il consigliere Andrea Bertani, relatore di minoranza.

Do la parola al relatore della Commissione, consigliere Giuseppe Paruolo. Prego. Ha venti minuti.

 

PARUOLO, relatore della Commissione: Grazie, Presidente. In realtà ce ne vorranno molti meno, per illustrare un progetto di legge che va ad operare una correzione, in modo chirurgico, vorrei dire, ad una legge regionale importante, che ha posizionato il nostro ente in prima linea nella lotta al gioco d’azzardo e per la prevenzione, appunto, del gioco d’azzardo patologico.

È una legge che è stata approvata già alcuni anni fa, in quest’aula, e che sta già dando dei risultati. Lo fa in un contesto che dobbiamo riconoscere essere molto complicato, perché la normativa dipende da leggi di tipo nazionale.

È evidente che stiamo cercando di conquistare spazi per poter operare sul fronte della prevenzione, e lo stiamo facendo in modo graduale, anche verificando ogni volta che i provvedimenti possano essere effettivamente efficaci e sostenibili, dal punto di vista normativo, e che possano avere una loro concreta applicabilità.

Ricordo che c’è stata la legge di cui parlavamo, e poi ci sono stati atti assembleari che hanno ribadito l’intenzione di procedere in questo senso. Ci sono stati stanziamenti importanti che hanno riguardato il bilancio di questo ente per sostenere l’attività per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico.

C’è stato, in corrispondenza dell’ultima legge di bilancio, un intervento sulla normativa riguardante le distanze minime dai luoghi ritenuti sensibili, che devono essere rispettate. Qui andiamo in particolare ad operare una correzione ad un meccanismo che ha una sua particolarità: quella della ticket redemption. Non va, quindi, a toccare direttamente erogazioni di denaro, ma si traduce nell’erogazione di biglietti, per l’appunto, che consentano, poi, di riscuotere dei premi.

La delicatezza di questo argomento è proprio da comprendere, siccome si colloca in un contesto nel quale può essere per certi versi assimilabile al gioco d’azzardo. Si consideri, infatti, che spesso coinvolge soggetti minori, e per altri versi può esserci un confine con il gioco normalmente inteso.

La legge prevedeva una dicitura che in qualche misura lasciava una troppo ampia interpretabilità, nella sua applicazione, quindi si è ritenuto di operare una correzione che intanto identifica chiaramente che anche questo tipo di meccanismo può essere assoggettato alla normativa di cui stiamo parlando. In seconda battuta, consente di avviare un percorso di approfondimento attraverso la previsione di un regolamento che avrà un tempo di 90 giorni per essere messo a punto. Ciò aprirà un confronto, anche nel merito, molto preciso e dettagliato, che ovviamente esula dallo scopo diretto della legge, ma che dovrebbe, negli auspici e nelle intenzioni di questo intervento normativo, avviare un dialogo e un approfondimento, che consentiranno di mettere a punto un regolamento molto preciso nell’individuare le forme consentite e le forme assoggettate a restrizioni, in modo tale che non ci siano ambiguità. Questo per evitare che ci possa essere ipoteticamente qualcuno che a partire da un testo non pienamente definito, possa andare a sanzionare anche attività che in realtà non è logico sanzionare, oppure, dall’altra parte, a tollerare, come se fossero attività di gioco normali, tipologie che invece è opportuno trattare con tutta la cautela che occorre avere per meccanismi che in qualche misura sono riconducibili all’azzardo.

Questo è il senso, lo spirito di questo intervento normativo, che appunto è composto di una parte di definizione chiara, e di una parte che invece rinvia al regolamento, che sarà oggetto di un approfondimento e vedrà un coinvolgimento partecipativo, come credo che sarà poi specificato anche da atti allegati a questo progetto di legge, proprio per riuscire a dare una definizione univoca che tolga dall’ambiguità e dalla libertà interpretativa l’argomento. Così si daranno garanzie a tutti, facendosi carico dei meccanismi assimilabili all’azzardo, per quel che riguarda soprattutto la popolazione minore, ma anche, dall’altra parte, non sfociando in un eccesso di accanimento, anche contro forme che in realtà conservano quella innocenza che caratterizza il gioco in senso generale.

Questo è lo spirito. È un intervento breve. Qualcuno potrà dire che effettivamente questo implica il fatto che stiamo imparando dall’esperienza, credo che sia onesto riconoscerlo. L’esperienza ci suggerisce di operare questa revisione per poter affinare gli strumenti legislativi a supporto di una battaglia in cui crediamo fortemente, e che vogliamo portare avanti non solo da un punto di vista teorico e ideale, ma anche da un punto di vista molto concreto e operativo. Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Paruolo.

La parola al relatore di minoranza, consigliere Bertani. Prego, ha venti minuti.

 

BERTANI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Il gioco d’azzardo è sicuramente un fenomeno in forte espansione e coinvolge sempre più fasce ampie di popolazione. Coinvolge anche flussi economici di notevoli proporzioni, tanto che purtroppo il bilancio dello Stato è dipendente, ormai, dal gioco d’azzardo.

Come diciamo spesso, la vera dipendenza, purtroppo, non è solo quella dei giocatori patologici, ma è la dipendenza patologica del bilancio dello Stato. Su questo, come Regioni, anche la nostra, stiamo cercando di intervenire. L’azzardo in sé non è un male, ma l’azzardo facilmente, purtroppo, al giorno d’oggi, abbiamo verificato, può diventare una patologia. Il numero di giocatori aumenta ogni anno, il bilancio dello Stato ogni anno diventa sempre più dipendente.

Tutti i dati confermano infatti che l’Italia è fra i primi Paesi al mondo per consumo di gioco d’azzardo.

Dato tutto ciò, non intendiamo demonizzare il gioco totalmente, perché il gioco, lo sappiamo, è una parte importante della vita, soprattutto per i bambini, che sviluppano più velocemente, le loro capacità, proprio attraverso il gioco. Gli adulti, invece, attraverso il gioco, si rilassano e si divertono.

A volte, anche il gioco d’azzardo è utilizzato come svago. Il problema è che tutti si stanno accorgendo che questo tipo di divertimento facilmente, purtroppo, può diventare una dipendenza e da dipendenza, visto che è proposto ormai in tutte le salse, in tutte le pubblicità e in tutti i luoghi, può diventare anche una vera e propria patologia.

Da inizio legislatura, non solo noi, come Gruppo 5 Stelle, ma anche altri Gruppi, ci siamo interessati del fenomeno, cercando di adeguare la norma approvata nel 2013, ma che dimostrava di non avere ancora piena efficacia. La nostra proposta, fin dall’inizio, è stata quella di un lavoro organico, quindi abbiamo proposto un progetto di legge organico che cercava di affrontare i tanti temi che girano attorno al gioco d’azzardo. Essendo una patologia, essendo un problema multifattoriale, infatti, il tipo di approccio deve essere sicuramente multifattoriale. Purtroppo, su questa linea noi siamo stati seguiti, mentre c’è un comunque un accordo sul fatto di intervenire, e siamo intervenuti a “spizzichi e bocconi”, cioè, con piccoli interventi chirurgici, adottando alcune norme. Una fra le più importanti è sicuramente stata quella del distanziometro, cioè quella di introdurre una distanza di sicurezza dai luoghi sensibili, per le sale-gioco e per le macchine da gioco.

Purtroppo, però, ancora, questa misura approvata nel testo unico della legalità, ad oggi non è ancora fattualmente applicata. C’era una scadenza per approvare un regolamento attuativo, che però tarda ancora ad essere emanato. La conseguenza è che si rischia purtroppo una moratoria di fatto, sull’esempio di quello che sta succedendo in Liguria. In Liguria hanno avuto la faccia di dire: noi vogliamo aspettare ancora un anno, ovviamente non condividiamo, come penso tanti altri colleghi qui dentro, quella scelta che hanno fatto in Liguria, di rimandare l’applicazione delle distanze. Di fatto però rischiamo che anche la Regione Emilia-Romagna, non dicendolo esplicitamente, ritardi. So che la delibera in questi giorni sta girando, è passata dal CAL, però pare che la delibera ancora non contenga degli elementi perentori per i quali la distanza dai luoghi sensibili venga attuata in tempi rapidi, tanto che noi oggi di corsa ci apprestiamo a modificare una legge, perché effettivamente alcune distorsioni c’erano, però non stiamo correndo per applicare quell’altra direttiva. La Consulta della legalità – stiamo aspettando, mi sembra, da quando l’ha approvato il CAL, venti giorni –, magari si poteva chiamarla o convocarla in maniera più rapida: magari possiamo farlo ancora.

Fra l’altro – peraltro, della delibera un testo definitivo ancora non l’abbiamo visto – pare, da voci di corridoio, che la delibera non contenga termini perentori. Questo ci preoccupa, e per questo ho anche sottoscritto l’ordine del giorno che ci è stato proposto, chiedendo e sottolineando che ci siano tempi rapidi, altrimenti veniamo meno a quello che abbiamo approvato. Questo un po’ ci spaventava quando abbiamo visto questo progetto di legge.

Altro risultato comunque importante che abbiamo ottenuto, è quello di fare in modo che la Regione offra una sorta di coordinamento e realizzi studi sull’incidenza del fenomeno. Come infatti abbiamo visto, questo serve, ed è importante per i Comuni, che quando fanno le ordinanze sugli orari, riescano a vincere i ricorsi proprio perché hanno utilizzato gli studi e le informazioni che la Regione e le ASL gli hanno dato.

L’altro importante traguardo che abbiamo raggiunto era, o è, quello del divieto di utilizzo, da parte di bambini e minorenni, delle macchinette che distribuiscono i ticket, i tagliandi premio, che poi è l’oggetto anche della discussione di oggi. Questa parte era stata approvata in seguito alla presentazione di un nostro emendamento, che è stato bocciato, ma in realtà è stato approvato un emendamento essenzialmente molto simile. Faceva parte appunto di quel testo organico che noi avevamo proposto a suo tempo. Quindi, specifichiamo: il divieto di ticket redemption, nella nostra Regione, in realtà, ad oggi, esiste già per i minori di 18 anni. Quelle macchinette, anche se sono legali, ormai sono presenti in tantissime sale-gioco e nei centri commerciali. Il problema di queste macchinette è che pare, e ci sono pareri autorevoli, che generino atteggiamenti compulsivi e di dipendenza, proprio perché purtroppo, non tutte, ma la maggior parte di queste macchinette, ripropongono meccanismi tipici del gioco d’azzardo e del gioco di fortuna. Se voi andate in una di queste sale, tirate la leva, gira la ruota della fortuna, se siete fortunati vincete molti ticket, altrimenti, di meno. Su queste macchinette spesso appare la scritta jackpot, che richiama proprio il fatto che avendo già giocato molte persone su quella macchinetta, se sei fortunato puoi vincere un numero ulteriore di ticket.

Questo tipo di provvedimento è presente in Basilicata, in Friuli, anche qui, fra l’altro, su proposta del Movimento 5 Stelle, e anche in Valle d’Aosta. In molte altre Regioni ci sono indirizzi politici proprio per andare ad aggiornare e implementare questo divieto.

Il segnale che diamo oggi come Regione, quindi, non è bellissimo, perché andiamo a togliere una norma in vigore, e ad inserire un regolamento attuativo che, anche in questo caso, come per le distanze, rischia di introdurre una dilazione dell’applicazione.

Ben venga quindi l’ordine del giorno che dice che lo facciamo in tempi rapidi e certi, coinvolgendo tutte le associazioni e gli esperti che ci stanno dicendo che lì c’è un pericolo, e non è bello neanche che qualcuno abbia dichiarato che l’approvazione di questo provvedimento sia stato un errore. Probabilmente, è stata una forzatura di chi ha fatto il comunicato stampa. Quindi magari oggi è anche il giorno e l’occasione di ribadire, invece, che quella scelta non è un errore. Quella scelta va fatta prevedendo sicuramente un regolamento attuativo, ma quella scelta va fatta, e non è un errore. Diverse caratteristiche della ticket redemption, infatti, hanno meccanismi di gioco (velocità, ripetitività, casualità, ricerca del premio), che sono sostanzialmente simili a quelli delle slot machine. E allora, come c’è un rischio di dipendenza negli adulti, rischiamo di creare una dipendenza da quel tipo di gioco, e di preparazione culturale al gioco d’azzardo vero e proprio, quindi alla patologia del gioco d’azzardo, anche nei bambini. Su questo, quindi, secondo noi non si discute.

Quindi, di per sé il gioco, l’amusement, come lo chiamano alcuni del settore, è positivo e buono, ma non va confuso con il gambling. Bene, quindi, ad esempio, che in occasione della Fiera di Rimini, dell’Enada Primavera, che parla di gioco d’azzardo, chi fa solo amusement sia trasferito da un’altra parte, proprio perché concettualmente, secondo noi, questi due tipi di gioco devono rimanere separati. Quindi, è bene che si siano tenute due fiere separate, bene, anche che chi gestisce le sale gioco per bambini tenga ben separata la sala da gioco per bambini e le sale slot. Purtroppo, invece, succede troppo spesso in Riviera che sale da gioco per bambini ormai sono sempre abbinate alla sala slot. C’è la norma che dice che l’ingresso deve essere ben separato e vietato ai minori di 18 anni, però questa commistione crea rischio e crea dubbi. Quindi, bene le fiere separate, ma anche noi crediamo bene anche le sale ben separate.

Con tutte queste proposte, non intendiamo criminalizzare i gestori delle sale da gioco, però riteniamo che il dovere del legislatore sia quello di tutelare i minori e i cittadini dal gioco d’azzardo. L’invito che faccio oggi è quindi che quel regolamento sulle distanze e questo regolamento sulla ticket redemption, vengano attuati secondo i tempi stabiliti, in maniera certa e da non concedere sconti o possibilità di interpretazione che su questo argomento la Regione Emilia-Romagna apra pericolosi varchi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Passiamo alla discussione generale.

Ha chiesto la parola il consigliere Daniele Marchetti. Prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Io ripeterò sostanzialmente quanto già detto in Commissione, la settimana scorsa, perché ovviamente di cambiamenti non ce ne sono stati, nonostante, come Lega Nord, comunque abbiamo in quella sede avanzato diversi dubbi e diverse perplessità su questo tema.

Mi riferisco non tanto al principio contenuto in questo progetto di legge, perché l’abbiamo detto più volte che siamo tutti d’accordo nel contrastare la ludopatia, soprattutto se questo fenomeno va poi ad intaccare in qualche modo anche i più giovani. Qui, appunto, non si mette in discussione questo, si mette in discussione il fatto che la normativa che ci viene proposta ha delle ombre che vanno chiarite.

Tant’è che questo progetto di legge che oggi è in discussione è arrivato in Commissione con urgenza perché ci si è accorti che il testo precedentemente approvato a fine 2016, aveva degli aspetti che potevano essere interpretati in maniera differente. Mi riferisco al fatto che, per come era scritto, il rischio era quello di andare magari non solo a vietare l’utilizzo di quelle macchinette che rilasciano i ticket, che ti permettono poi di vincere un premio, ma il rischio era anche quello di estendere questo divieto ai minori di 18 anni anche di altri dispositivi che possiamo trovare in qualsiasi sala giochi, bowling o quello che sia.

È proprio questo il punto su cui si è incentrata la discussione e che ha dato il via a questo nuovo progetto di legge che avete presentato con urgenza, per cercare di correggere il tiro. Il relatore di maggioranza, consigliere Paruolo, in Commissione mi ha detto che soltanto chi non fa niente non sbaglia. Questo è assolutamente condivisibile e su questo non ci piove. Però in Commissione vi ho fatto semplicemente notare che tante volte, quando magari come minoranza presentiamo dei progetti di legge, o qualsiasi atto di indirizzo, state sempre lì a guardare la virgola, per cercare di trovare l’appiglio per votare contro i nostri documenti. Tante volte sarebbe bene che anche sugli atti che proponete voi impiegaste qualche minuto in più, magari per porvi alcune domande. Domande che ci siamo posti anche noi, non solo sul testo che venne comunque approvato a fine 2016, ma anche su quello che è in discussione oggi, perché comunque rimangono, ripeto, diverse ombre.

In Commissione vi abbiamo chiesto cose ben precise. Ad esempio se a, questi dispositivi, il cui rotolo di carta all’interno permette l’erogazione di questi ticket che consentono a chi gioca di vincere dei premi, viene tolto il rotolo, possono rimanere comunque utilizzabili dai minori, dai ragazzi minori di diciott’anni, oppure no? Questo è un nodo da sciogliere, perché non è un elemento di poco conto. Inoltre, visto che queste macchinette sono sistemate, ad esempio, nei bowling, luoghi accessibili a tutti, se un bambino ci gioca con un genitore al proprio fianco, è vietato oppure no? Da quello che ho capito, non è che possiamo mettere in una sala parte anche queste questi dispositivi, anche perché talvolta, anzi, nella maggior parte dei casi, sì, ci sono quelle macchinette, come diceva il consigliere Bertani, dove tiri una leva e ti fanno vincere i biglietti per ritirare poi un premio, ma ci sono anche casi di giochi dedicati esclusivamente ai bambini, che proprio ai bambini risultano essere attrattivi.

Sono questi quindi gli aspetti che a nostro avviso vanno chiariti. E sono le motivazioni per cui noi come Lega Nord abbiamo optato in Commissione, e lo faremo anche oggi, per astenerci su questa normativa che voi ci proponete. Non possiamo assolutamente votare un atto che rimane ancora vago e che non ha comunque dato risposte a quei dubbi che abbiamo avanzato. Per farvi capire quant’è confuso questo provvedimento che state proponendo, anche l’ordine del giorno che avete presentato oggi, conteneva lo stesso errore che avevate fatto con la legge che venne approvata a fine 2016. Se andiamo a leggere l’ordine del giorno, infatti, si dice chiaramente che questa legge vieta l’utilizzo ai minori di queste macchinette che possono distribuire tagliandi. Ovviamente il contenuto lo avete corretto, perché ve l’abbiamo fatto notare, però avevate commesso lo stesso errore. Questo vuol dire che comunque c’è tantissima confusione su questo argomento, e vale la pena fare un approfondimento maggiore.

Come abbiamo detto in Commissione, condividendo i princìpi e i contenuti che sono all’interno di questo progetto di legge, una volta che arriverà il regolamento, poi, nella Commissione competente, noi come Lega non faremo certamente mancare il nostro contributo.

Venendo poi agli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle, per quanto riguarda il divieto di pubblicità, noi voteremo a favore, perché è assolutamente condivisibile. Non so se il consigliere Poli ha visto che nella nostra città, Imola, ci sono delle liste civiche che addirittura hanno gli sponsor sulle magliette con le sale slot, quindi saranno meno contenti loro. Questo è assolutamente condivisibile, mentre, per quanto riguarda l’emendamento che va ad insistere poi sul concetto portato avanti con il progetto di legge in votazione oggi, ovvero quello di prevedere comunque delle sanzioni, finché non verranno chiariti diversi aspetti, noi non avalleremo iniziative di questo genere, e ci asterremo anche sul vostro emendamento, così come faremo sul progetto di legge.

Ricapitolando, quindi: astensione per il progetto di legge presentato dal Partito democratico, ribadendo che ne condividiamo princìpi e contenuti; voto a favore per gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, l’1 e il 3, quelli che riguardano il divieto di pubblicità. Ci asterremo invece sulle sanzioni riguardanti il divieto di utilizzo di queste macchinette che distribuiscono i ticket. Per quanto riguarda invece l’ordine del giorno del Partito Democratico, essendo strettamente legato al progetto di legge, ci asterremo anche su questo. Però adesso aspettiamo ovviamente il regolamento, e lì, speriamo di avere le cose un po’ più chiare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola alla consigliera Ravaioli. Se può prendere il posto del suo collega, vediamo se funziona il microfono.

 

RAVAIOLI: Grazie, presidente.

Questo progetto di legge, molto semplicemente e banalmente si pone l’obiettivo di chiarire il quadro interpretativo rispetto alla precedente formulazione, andando quindi a stabilire, in maniera finalmente inequivocabile, che il divieto di utilizzo da parte dei minori riguarda le cosiddette ticket redemption, quindi gli apparecchi elettronici per il gioco lecito che possono essere attivati attraverso moneta o altri strumenti di pagamento, e che vanno a distribuire tagliandi per ottenere dei premi.

Si tratta, come sappiamo, di macchine il cui uso sta interessando un numero sempre più ampio e incisivo di bambini. Sono macchine che possono veicolare un messaggio potenzialmente molto pericoloso, avvicinando i più piccoli al mondo delle slot, e soprattutto a una cultura deleteria del vincere facile.

Siamo consapevoli di essere di fronte ad un tema estremamente delicato, che come ci hanno indicato gli allarmanti dati emersi anche da una recente ricerca realizzata dall’Università di Bologna insieme a Nomisma, relativamente all’abitudine al gioco tra i giovani e i giovanissimi, non possiamo sottovalutare, non possiamo ignorare, ma anzi, dobbiamo affrontare in maniera rigorosa, decisa, mettendo in campo tutte le azioni utili sul versante della prevenzione rispetto alle azzardopatie e alla dipendenza patologica dall’azzardo.

Per questo, stamattina presentiamo un ordine del giorno, che oltre a sollecitare la più celere approvazione e applicazione dei regolamenti attuativi previsti dalla legge, specifica come l’Emilia-Romagna voglia responsabilmente rendersi apripista rispetto ad una riflessione seria e approfondita su un fenomeno così complesso, che fino ad ora, è bene dirlo, ha rappresentato una sorta di tabù su cui ha pesato il silenzio, a fronte, invece, di una massiccia diffusione di questi apparecchi.

La nostra proposta è quella di approvare un regolamento che vada a dettagliare la normativa, facendolo precedere da un tavolo di lavoro, che sarà convocato e coordinato dall’Osservatorio regionale sulle ludopatie. Un tavolo di lavoro che chiami in causa tutti i soggetti coinvolti, quindi le istituzioni sanitarie, le associazioni dei consumatori, le associazioni che si occupano di prevenzione rispetto all’azzardopatia, le associazioni di categoria, il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, quindi creare una rete con la finalità di proporre misure efficaci e soprattutto applicabili, perché questo è il nostro obiettivo, non quello di avere le prime pagine dei giornali. Quindi, misure applicabili su un terreno in cui il rischio di ricorsi è altissimo. Questo dobbiamo ricordarlo e devono ricordarlo, credo, anche i colleghi. Il rischio deriva dal fatto che vi sia una sostanziale inesistenza di un quadro normativo di riferimento sul livello nazionale.

Nonostante la complessità di questa situazione, nonostante il tentativo di essere apripista rispetto alla mancanza di un quadro normativo nazionale di riferimento, restiamo però convinti della necessità di procedere in questa direzione, restiamo convinti che ruolo della politica debba essere quello di tracciare responsabilmente una via lungimirante per dare risposte concrete sul versante della prevenzione, avendo come obiettivo non gli interessi di qualcuno, ma il bene comune e la salute pubblica, a cominciare proprio dalle categorie più fragili, più deboli, tra le quali sicuramente vanno indicate quelle dei bambini e dei giovani. Questa misura dunque va coerentemente in questa direzione e sulla linea di quanto previsto dalla nostra legge.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Ravaioli.

Non avendo più nessun iscritto in discussione generale, chiedo al relatore di maggioranza, consigliere Paruolo, se ha intenzione di replicare.

Il relatore di minoranza, consigliere Bertani? Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Intervengo velocemente per descrivere gli emendamenti che presentiamo.

Tutto si rifà al discorso che bisogna intervenire in maniera organica, quindi l’invito è di mettersi intorno a un tavolo e approvare un provvedimento che tenga conto di tutti gli aspetti del gioco d’azzardo patologico. Capisco che possa esservi qualche difficoltà, come convengo che vi sia gente che rema in un’ottima direzione, ma il rischio è che, da sotto, vi sia qualcuno che remi dalla parte sbagliata. E forse la difficoltà di affrontare tutto in un unico provvedimento è proprio questa.

La necessità di garantire una certa organicità ci impone di trattare anche altri aspetti, e un aspetto importante, che faceva sempre parte di quel progetto di legge e che, secondo noi, è ora di cominciare ad affrontare, è quello della pubblicità. La pubblicità del gioco d’azzardo è ormai così pervasiva che la ritroviamo ovunque. Finalmente è stato attuato, anche se solo in parte, il divieto per quanto riguarda la televisione, dove la pubblicità viene trasmessa solo in certi orari. In realtà, però, sui canali tematici la ritroviamo di continuo. Però, c’è anche la pubblicità su strada e sui mezzi di trasporto.

Noi, quindi, proponiamo, come già hanno fatto altre Regioni – mi pare, ad esempio, recentemente la Regione Piemonte –, di introdurre anche nella nostra Regione questo divieto di pubblicità, che è uno dei tanti aspetti che oggi trattiamo e che abbiamo indicato anche in Commissione, insieme a tanti altri aspetti. Del resto, desideravamo che il nostro progetto di legge venisse abbinato a questo, ma non ci è stato concesso. Pazienza. Comunque, almeno un punto in più è stato aggiunto.

Un secondo aspetto riguarda le sanzioni. Se noi introduciamo le norme e poi non prevediamo le sanzioni, le norme stesse rischiano di rimanere un po’ vuote. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non avendo nessuna richiesta da parte della Giunta, passiamo all’esame dell’articolato.

Vi informo che sull’oggetto 4387 ci sono tre proposte di emendamento a firma del consigliere Bertani e un ordine del giorno a firma dei consiglieri Ravaioli, Montalti, Zoffoli, Poli, Paruolo, Molinari, Pruccoli, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Bertani, Taruffi, Rontini, Foti e Caliandro.

Passiamo, quindi, all’art. 1. Discussione generale. Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Non ci sono interventi in discussione generale.

Dichiarazioni di voto? Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’art. 1, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

34

Contrari

 

--

Astenuti

 

6

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’emendamento 1, a firma del consigliere Bertani, che istituisce un nuovo articolo.

 

(interruzioni)

 

Lui ha chiesto il voto elettronico. Se lo chiede…

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Pensavo che la richiesta includesse anche gli emendamenti. Visto che non è così, le chiedo il voto elettronico anche sugli emendamenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Richiede la votazione elettronica sugli emendamenti e poi anche sugli articoli successivi?

 

(interruzioni)

 

Lui ha chiesto la votazione elettronica sull’articolo 1. Quindi, se lei vuole anche sugli altri articoli…

 

BERTANI: Solo sugli emendamenti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. La ringrazio.

Dibattito generale sull’emendamento 1, che istituisce un nuovo articolo, a firma del consigliere Bertani. Non ci sono interventi in dibattito generale.

Dichiarazioni di voto? Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 1, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

13

Contrari

 

24

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Passiamo alla trattazione dell’emendamento 2, a firma del consigliere Bertani.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 2, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

4

Contrari

 

24

Astenuti

 

12

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.

Passiamo all’emendamento 3, a firma del consigliere Bertani.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 3, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

10

Contrari

 

24

Astenuti

 

6

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Passiamo alla discussione generale sull’art. 2. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.

Passiamo all’art. 3.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.

Passiamo alla dichiarazione di voto congiunta sull’ordine del giorno 4387/1, oggetto 4461, a firma della consigliera Ravaioli e altri, e sul progetto di legge.

Non essendoci nessun iscritto in dichiarazione di voto, metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 4387/1, oggetto 4461, a firma dei consiglieri Ravaioli, Montalti, Zoffoli, Poli, Paruolo, Molinari, Pruccoli, Caliandro, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Taruffi, Bertani, Rontini e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 4387/1, oggetto 4461, è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 4387, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

34

Contrari

 

--

Astenuti

 

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante «Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 (Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate).»

 

OGGETTO 3774

Delibera: «Decisione sulle osservazioni pervenute e di approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020).» (Proposta della Giunta regionale in data 21 dicembre 2016 n. 2314) (115)

(Relazione della Commissione e relazione di minoranza)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’atto amministrativo 3774: “Proposta all’Assemblea legislativa di decisione sulle osservazioni pervenute e di approvazione del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020)”. (Delibera di Giunta n. 2314 del 21 12 16).

La Commissione “Territorio Ambiente Mobilità” ha espresso parere favorevole, con modificazioni, nella seduta del 30 marzo 2017, con la seguente votazione: 26 voti a favore, nessun contrario e 10 astenuti.

Il relatore della Commissione, Enrico Campedelli, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, Massimiliano Pompignoli, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

La proposta della Giunta è così articolata:

- Allegato 1 - Controdeduzioni alle osservazioni;

- Allegato 2 - Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020), formato dai seguenti elaborati:

a) Relazione generale (emendata);

b) Norme tecniche di attuazione (emendate);

c) Quadro conoscitivo;

d) Rapporto ambientale contenente la sintesi non tecnica dello stesso e lo Studio di incidenza;

e) Parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) comprensivo della valutazione di Incidenza;

f) Dichiarazione di sintesi.

Diamo, quindi, la parola al relatore della Commissione, consigliere Enrico Campedelli, per dieci minuti. Prego.

 

CAMPEDELLI, relatore della Commissione: Grazie, presidente.

Ogni nostra riflessione, intervento, commento o ragionamento sul Piano dell’Aria non può che prescindere da questa immagine scattata dal satellite. Vedete qui la Pianura Padana che è avvolta da una coltre grigia, che non è nebbia, ma è frutto dell’inquinamento, il che non rappresenta certo un buon segno. È la dimostrazione di quanto i cambiamenti climatici stiano modificando il nostro habitat.

Dobbiamo partire da questa immagine, dalla consapevolezza che la situazione è allarmante, come hanno dimostrato i numerosi sforamenti delle polveri sottili di quest’inverno, e dunque è necessario che noi mettiamo in primo piano la salute e la qualità della vita dei nostri cittadini. Tutto il resto viene dopo.

Nasce da questa consapevolezza il percorso intrapreso, che ci porta oggi alla discussione e all’approvazione del Piano dell’Aria, un percorso che abbiamo fatto confrontandoci con i Comuni, con le associazioni ambientali e di categoria e, sul piano politico in Commissione e oggi in aula. Da qui nascono le misure che oggi discutiamo e proponiamo e che si reggono su un punto di equilibrio tra due visioni opposte e ideologiche che non ci consentirebbero di affrontare la situazione preoccupante che questa immagine restituisce così plasticamente, chi dice che non c’è nulla di cui preoccuparsi e chi dice, viceversa, che l’unica soluzione è un irrealizzabile blocco totale di ogni attività sul nostro territorio. Non dico, naturalmente, che queste due posizioni siano presenti in quest’aula o siano così diffuse. Ci si muove, in gran parte dei casi, in un ventaglio di posizioni, delle quali ho citato solo le due ali estreme. Ma credo che le misure che abbiamo previsto abbiano cercato un equilibrio tra le diverse posizioni. Anche per questo non piaceranno proprio a tutti, proprio perché si è pensato in primo luogo agli interessi della nostra comunità regionale in termini di salute dei nostri cittadini e di competitività del nostro sistema economico regionale.

Abbiamo fatto un lavoro serio e molto approfondito in questi mesi in Commissione, quindi ringrazio la presidente e tutti i consiglieri con i quali abbiamo lavorato e abbiamo cercato di trovare la massima condivisione e, laddove è stato possibile, anche trovare le convergenze.

Del resto, questo piano non nasce oggi. Con l’approvazione del Piano Aria Integrato, proseguiamo un percorso che parte da lontano e che dovrà portarci nel futuro ad avere un territorio regionale sempre più a misura di cittadino in termini di compatibilità ambientale e tale da garantire migliori opportunità di vita, di lavoro e di futuro per i cittadini di oggi e per quelli che verranno.

La legislazione comunitaria in materia di qualità dell’aria prevede che gli Stati membri debbano assicurare, entro scadenze precise, il rispetto di determinati valori limite e valori obiettivo di qualità dell’aria per una serie di inquinanti attraverso la pianificazione di misure e di interventi di risanamento.

Il pacchetto “Aria Pulita”, adottato dalla Commissione europea alla fine del 2013, “Anno europeo dell’aria”, ipotizza uno scenario possibile attraverso importanti innovazioni per la riduzione alla fonte delle emissioni inquinanti, con misure intese a garantire il conseguimento a breve termine degli obiettivi programmati per un periodo fino al 2030, stimando dati molto significativi che fanno riflettere nel rapporto tra costi e benefici sociali.

La Regione Emilia-Romagna, a partire dal 2002, ha attivato accordi di programma per la gestione della qualità dell’aria con Province, Comuni capoluogo e Comuni sopra i 50.000 abitanti, i quali, attraverso misure come, ad esempio, la limitazione alla circolazione per i veicoli più inquinanti, oltre che provvedimenti di tipo strutturale e gestionale tesi a incidere sui livelli di inquinamento atmosferico nel medio-lungo periodo, hanno restituito un quadro comunque complesso. Nonostante questo impegno, però, lo Stato italiano è già stato condannato dalla Corte di giustizia europea per il superamento dei valori limite di particolato atmosferico.

La direttiva europea 2008/50/CE, infatti, pone in capo agli Stati membri l’obbligo di valutare la qualità dell’aria e dell’ambiente e, di conseguenza, adottare le misure finalizzate a mantenere la qualità laddove è buona e migliorarla negli altri casi.

La normativa nazionale attribuisce alle Regioni e alle Province autonome le funzioni di valutazione e gestione della qualità dell’aria nel territorio di propria competenza e, in particolare, assegna loro il compito di adottare piani e misure per il raggiungimento dei valori limite per il perseguimento dei valori obiettivo e per il mantenimento del relativo rispetto. Pertanto, se per un verso si può affermare che vi è stato un trend positivo nella riduzione delle emissioni inquinanti grazie al lavoro svolto fino ad ora, ci sono ancora alcuni problemi dal punto di vista del superamento dei valori limite e dei valori obiettivo su alcune aree del territorio e i parametri più critici sono rappresentati dal PM10 (particolato atmosferico), dagli ossidi di azoto e dall’ozono.

Appunto dalla volontà di rispettare le direttive europee, ma soprattutto dalla consapevolezza, già creata in più parti della comunità emiliano-romagnola, che ogni singolo comportamento può ridurre il rischio ambientale e aumentare la tutela della salute per tutti, si arriva nel 2014 all’adozione da parte della Giunta regionale della proposta di Piano Aria Integrato regionale.

Ad oggi, l’approvazione della proposta di piano è il risultato di un processo di approfondimento, come dicevo, e di confronto con tutti i soggetti interessati, e quindi, così come prevede l’articolo 8 della legge regionale n. 20/2000, vi è stato un coinvolgimento nei procedimenti di formazione e approvazione degli strumenti di pianificazione. Quindi, in quest’ottica partecipativa sono state assicurate forme di pubblicità, di consultazione e di concertazione in merito agli obiettivi e alle strategie relative.

Comprendo la fatica negli anni da parte degli amministratori degli Enti locali nello spiegare alle comunità amministrate scelte a volte restrittive rispetto alla quotidianità di vita, come ad esempio le restrizioni al traffico veicolare o le estensioni delle ZTL. Tra i cittadini spesso si registra grande disappunto, salvo poi registrare grande apprezzamento quando la qualità dell’aria cresce e si recupera vivibilità e piacere di stare all’aria aperta anche negli ambiti urbani. E questo impegno, che è stato negli anni impegno di tutti, ha portato al risultato che in Emilia-Romagna, nel 2016, si sono rilevate concentrazioni di polveri inferiori a quelle osservate nel 2015.

Il piano che andiamo ad approvare risulta composto da diversi documenti, come si diceva precedentemente, quali le norme tecniche di attuazione, il quadro conoscitivo, il rapporto ambientale e tanti altri documenti.

Il PAIR è il primo piano a livello regionale - questo bisogna sottolinearlo - elaborato in Emilia-Romagna per il risanamento e la gestione della qualità dell’aria, per intervenire con maggiore efficacia sui complessi processi che portano al superamento dei valori limite e dei valori obiettivo. È necessario, infatti, pianificare secondo la scala territoriale più appropriata, quella regionale, fermo restando il ruolo strategico svolto dagli enti locali nell’attuazione delle misure.

Non solo, la qualità dell’aria in Emilia-Romagna, come è noto, è fortemente influenzata dalle caratteristiche orografiche e meteoclimatiche dell’intera Pianura Padana e risente di sorgenti emissive che risiedono anche all’esterno del territorio regionale. La conseguenza è che, per realizzare misure efficaci, è necessario intervenire in modo coordinato tra le Regioni e le Province autonome del bacino.

La collaborazione tra le Regioni e le Province autonome ormai è attiva da anni attraverso una convenzione sottoscritta nel 2005 tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Provincia autonoma di Trento e rinnovata nel 2007, includendo anche Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano, per la gestione di strumenti comuni e l’individuazione di misure coordinate.

Queste specificità sono, del resto, ben note anche a livello nazionale. L’accordo, sottoscritto alla fine del 2013, del Bacino Padano costituisce un passaggio fondamentale verso la risoluzione di questa problematica complessa e specifica ambiti di intervento, quali la limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti, la regolamentazione dell’utilizzo di combustibili, la definizione di standard emissivi comuni per le attività produttive e la garanzia di congruenza e omogeneità nella metodologia delle informazioni raccolte.

È importante proseguire questo lavoro del Tavolo di concertazione del Bacino Padano nella formulazione di analisi e decisioni congiunte in merito alle misure da adottare per l’intera Pianura Padana, affinché tutto ciò possa portare a risultati concreti.

Il PAIR è stato elaborato attraverso approfondite analisi e valutazioni tecniche, condotte dalla Regione, avvalendosi di ARPAE, attraverso l’utilizzo di dati, scenari e strumenti modellistici e applicativi di riconosciuta credibilità tecnico-scientifica, come dettagliatamente descritto nel quadro conoscitivo. Sulla base di queste valutazioni sono stati individuati lo scenario di riferimento, quello tendenziale e quello di obiettivi di piano, e dal confronto di questi scenari è stato individuato un set di misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di piano. Quindi, i piani di intervento che noi proponiamo interessano città, pianificazione e utilizzo del territorio, trasporti e mobilità, energia, attività produttive, agricoltura, acquisti verdi e misure sovraregionali.

Un’attenzione specifica è riservata all’ambito territoriale delle città, dove si concentra la più alta densità abitativa e, quindi, la maggioranza della popolazione esposta al superamento dei valori limite, con un approccio trasversale alle tematiche sopracitate, che caratterizzano le attività di ambito urbano.

Lo scenario di piano che ne esce mostra il rispetto, per l’anno 2020, dei valori limite per gli inquinanti atmosferici critici, come il particolato atmosferico e l’ossido di azoto pressoché su tutto il territorio regionale. La stima che si fa è che, nelle condizioni meteorologiche tipiche della Pianura Padana, la popolazione esposta a più di trentacinque superamenti l’anno scenderebbe dal 64 all’1 per cento.

Potranno, tuttavia, verificarsi superamenti residui soprattutto negli ambiti meteorologicamente più sfavorevoli e, comunque, localizzati in porzioni limitate di territorio. Per fare fronte a queste situazioni di carattere locale e residuale, il piano prevede misure aggiuntive da attuare in caso di superamento degli standard di qualità dell’aria.

In fase di attuazione, il PAIR interverrà comunque su tutte le eventuali situazioni di superamento qualora, a seguito degli esiti del monitoraggio, le misure individuate dovessero rivelarsi non sufficienti. Fra l’altro, sono misure che stiamo già applicando, così come è avvenuto ai primi di febbraio dell’anno in corso a fronte dei reiterati preoccupanti sforamenti.

La parola chiave di questo processo è “integrazione”: integrazione settoriale, integrazione delle risorse, integrazione territoriale, integrazione tra i vari livelli di governo del territorio. Il periodo in cui si colloca l’adozione del PAIR, peraltro, è particolarmente strategico rispetto alle opportunità di sinergia tra le politiche settoriali. Si colloca, infatti, nella programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali di investimento europei e parallelamente all’adozione dei programmi operativi regionali.

L’elaborazione in parallelo di questi strumenti fornisce alla Regione l’opportunità di massimizzare le energie tra i diversi piani e programmi attraverso l’individuazione di misure in cui tutti i soggetti coinvolti risultano vincenti, quali quelle sull’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni delle attività agrozootecniche, consentendo di realizzare le integrazioni necessarie per attuare efficacemente la strategia del PAIR, al fine di rispettare gli standard di qualità dell’aria fissati dall’Unione europea.

Il piano, come già affermato in precedenza, va a intrecciarsi con altri strumenti di pianificazione e programmazione della Regione, quali il Piano energetico regionale, il Piano regionale integrato dei trasporti, il Piano territoriale regionale, il Programma di sviluppo rurale, il Programma regionale per le attività produttive e la ricerca, il Piano di gestione dei rifiuti, tutela delle acque, sanità e tanto altro ancora, su cui sono già iniziate le prime fasi importanti di armonizzazione.

Importanti sinergie potranno, inoltre, derivare dall’attuazione dei progetti che la Regione svilupperà nell’ambito dei programmi europei LIFE e Horizon 2020, così come dei programmi di cooperazione territoriale europea.

Scendendo maggiormente sulle azioni di mobilità sostenibile, penso alla riqualificazione e al potenziamento dei servizi di trasporto pubblico come alternativa credibile al veicolo privato, l’incremento del 10 per cento del trasporto pubblico locale e il relativo aumento dei finanziamenti nel quinquennio 2015-2020, l’incremento del 20 per cento del trasporto su ferro, il potenziamento del car sharing, la creazione di una carta della mobilità regionale, la tariffazione integrata e completamento del sistema, i progetti di infomobilità, la promozione di accordi aziendali o di distretto industriale per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, incentivare e promuovere l’uso dei veicoli elettrici e ibridi con l’aumento di stazioni di ricarica elettrica, di metano e biometano.

Con il Piano dell’Aria andiamo a definire una cornice importante, già piena di molti contenuti, opportunità e vincoli utili a un ulteriore sviluppo qualitativo del territorio regionale. Nel settore produttivo industriale e agricolo già molte imprese hanno investito in innovazione e ricerca per riuscire a reggere le sfide del mercato globale. Tanti di questi investimenti hanno riguardato le basse emissioni in atmosfera, la produzione di energia facendo uso delle migliori tecnologie presenti sul mercato.

Teniamo conto che ogni impresa, per poter migliorare le proprie performance, ha bisogno con gradualità di produrre e di investire in innovazione e ricerca sia nei prodotti che fabbrica sia nelle tecnologie che utilizza per produrre e la responsabilità sociale d’impresa si esplicita sia nel mantenere e aumentare i posti di lavoro che nel mantenere posti di lavoro che siano sostenibili per gli stessi lavoratori e per l’ambiente. E il valore che oggi rappresenta il nostro sistema produttivo dipende proprio da questa concezione d’impresa, che ormai è patrimonio nella quasi totalità del mondo imprenditoriale regionale. Per questo, credo sia fondamentale mantenere una certa gradualità negli adeguamenti ulteriori, oltre ad un’uniformità nelle modalità di approccio nell’intero Bacino Padano, come sottolineavo già all’inizio di questo intervento.

Questo piano arriva e arriverà a toccare ogni ambito presente nel territorio regionale. Già molte risorse vengono stanziate anche attraverso i piani con cui si intreccia, ma comunque servono e serviranno nei prossimi anni ulteriori risorse perché il piano possa volare alto.

La sfida che abbiamo di fronte non è e non sarà semplice. Richiede la volontà di mettersi in discussione da parte dell’intera società emiliano-romagnola e ripensare ai nostri stili di vita per costruire comunità a misura d’uomo.

Abbiamo la necessità, indipendentemente da questo piano, di investire su informazione e conoscenza per aumentare la cultura ambientale tra i cittadini della nostra regione, di investire ulteriormente sulla scuola, perché parte proprio dai ragazzi, dai giovani il cambio di marcia necessario.

In conclusione, con questo piano abbiamo previsto misure per fronteggiare quell’immagine che evocavo all’inizio e, nel contempo, che non compromettano la faticosa uscita dalla crisi che i recenti dati economici sull’occupazione confermano. Un piano, insomma, che salvaguarda, da un lato, la competitività del nostro territorio, il valore delle sue imprese e il lavoro e, dall’altro, l’ambiente, la salute, la qualità della vita e la vivibilità delle nostre città. E questo ci impone di continuare a investire nell’innovazione, nella ricerca e nelle opportunità, continuando quel rapporto pubblico-privato così come già sperimentato positivamente nel Patto per il lavoro e continuando a investire sempre più sul trasporto pubblico, sulla mobilità dolce e sui mezzi ed energie alternative, cercando, nel possibile, anche di andare oltre ai livelli proposti all’interno del piano.

Penso che questo sia l’impegno che ci siamo presi all’inizio del mandato legislativo, impegno che continua anche con l’approvazione di questo piano.

Permettetemi - poi ho chiuso davvero - di ringraziare i tecnici dell’assessorato e quelli del gruppo per la loro disponibilità, nonché l’assessore Gazzolo, i colleghi consiglieri di maggioranza e di opposizione e il relatore di minoranza per la collaborazione che abbiamo instaurato durante tutto il percorso che ha portato il piano in Aula. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Campedelli.

La parola al consigliere Pompignoli. Prego.

 

POMPIGNOLI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Cercherò di essere più breve rispetto al relatore di maggioranza, anche in virtù del fatto che comunque quello che…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Pompignoli, ho lasciato io un po’ di tempo in più al consigliere Campedelli, che naturalmente lascerei anche a lei qualora ne avesse bisogno, vista l’importanza della discussione che stiamo facendo.

 

POMPIGNOLI: Ma certamente. La ringrazio, presidente, ma l’intervento è sicuramente più breve perché non andrò a ripercorrere quelle che sono le norme relative al piano. Credo di fare, come relatore di minoranza, più una considerazione a livello di quello che è il Piano dell’Aria.

Questo piano è partito tempo fa. La Regione Emilia-Romagna è stata l’ultima delle Regioni del Bacino Padano ad adottare il piano. Quindi, ci troviamo oggi in aula per approvare questo piano dopo Piemonte, Lombardia e Veneto. Chiaro è che, da questo punto di vista, il Piano Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) lo dobbiamo necessariamente adottare in virtù di quello che ci dice l’Europa e in osservanza alla direttiva 2008/50/CE, recepita con il decreto legislativo n. 155/2010. Non possiamo, pertanto, discostarci tanto dagli obiettivi impostici dalla direttiva europea.

Da qui nasce un percorso condiviso con tutte le associazioni, con tutti i Comuni, con tutti i livelli istituzionali della Regione Emilia-Romagna. È stata una concertazione durata diverso tempo. Negli ultimi mesi, io e il consigliere Campedelli, in qualità di relatore di maggioranza, ci siamo trovati più volte - e lo ringrazio per la disponibilità che ha sempre mostrato nella condivisione degli argomenti anche dal punto di vista politico e tecnico - per arrivare oggi alla definizione conclusiva e all’approvazione del PAIR 2020.

Questo piano pone importanti obiettivi, che intendono, come diceva lo stesso consigliere Campedelli, ridurre la popolazione esposta ai superamenti dei valori limite delle PM10 dal 64 all’1 per cento entro il 2020. Sono obiettivi di grande rilevanza, che devono però prescindere da un quadro generale della Regione Emilia-Romagna, che non si ricollega solo alla qualità dell’aria, ma anche al Piano energetico e al trasporto pubblico locale, perché il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Emilia-Romagna prescinde da un aumento del trasporto pubblico locale, cui la Regione Emilia-Romagna deve porre sicuramente rimedio, perché la situazione attuale non è delle migliori, in quanto dall’1 ottobre al 31 marzo viene vietata la circolazione degli autoveicoli commerciali a benzina, metano e GPL, però solo dal 2020, divieto che certamente impone una seria considerazione.

Come sottolineava il consigliere Campedelli, è chiaro che questo piano prescinde anche dalla disponibilità economica che la Regione Emilia-Romagna, insieme al Governo nazionale, tende a esercitare all’interno dell’azione che il piano stesso deve prevedere. Vediamo, infatti, che ci sono circa novantaquattro azioni che si devono necessariamente mettere in campo per tentare di conseguire, nel 2020, gli obiettivi che lo stesso si prefigge, delle quali undici riguardano le città, ventitré i trasporti, trenta l’energia, otto le attività produttive, undici l’agricoltura e due gli acquisti verdi. Ebbene, per queste novantaquattro azioni sono state appostate risorse pari a 300 milioni di euro, elemento che, a mio avviso, rappresenta la vera criticità di questo piano. Del resto, se deve rispecchiare quelli che sono gli effetti desiderati dal Piano Aria Integrato, occorre necessariamente prescindere da una valutazione economica maggiore rispetto a quella che è stata messa in campo.

Da qui, anche in virtù degli incentivi che sono stati previsti per gli ecobonus, cioè i due milioni di euro, che sono rivolti prioritariamente alle micro e piccole imprese e aziende artigiane, e considero i trenta Comuni che ricordiamo, appunto, essere oggetto di limitazione di questo piano, gli 8,2 milioni di euro per gli incentivi delle piste ciclabili nelle Zone30, i 67 milioni di euro per l’efficienza energetica e i 160 milioni di euro per la sostituzione di 600 vecchi autobus. È un inizio, mentre qua si parla di una fine. Fondamentalmente si deve arrivare al 2020 con questo obiettivo, ma riteniamo che le risorse che sono state messe a disposizione non siano sufficienti per raggiungere l’obiettivo che si vuole traguardare.

Da questo punto di vista ritengo che sia opportuno sviluppare dei ragionamenti che vadano a integrarsi con quelli sviluppati a livello di tavolo interregionale, che è attivo dal 2005 e coinvolge le regioni che ho citato all’inizio del mio intervento, ovverosia Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano, con l’obiettivo di condividere e promuovere le misure adottate per il Bacino Padano. Quindi, è evidente che si deve necessariamente prescindere da questo tavolo interregionale, cercando di ottenere a livello regionale e statale maggiori incentivi economici rispetto a quelli previsti e messi in campo. Inoltre, per arrivare a un quadro complessivo e giungere al 2020 con gli obiettivi prefissati si deve necessariamente prescindere da quelli che sono gli incentivi economici messi in campo.

Del resto, il Piano dell’Aria, così come viene oggi posto all’attenzione e alla votazione dell’Assemblea, è un piano che recepisce le direttive imposte dall’Unione europea e dal decreto legislativo di recepimento della stessa direttiva europea, quindi le linee guida fondamentalmente sono quelle che devono essere comunque rispettate in virtù delle normative di riferimento. E da questo punto di vista le misure che sono state più critiche a livello di Commissione e di audizioni tenute con tutti i soggetti coinvolti sono quella che riguarda gli incentivi economici, quella che riguarda i 300 metri - e so che è stato predisposto un emendamento in tal senso - come limite posto per l’utilizzo delle caldaie, che in realtà non soddisfa gli interessi delle comunità che possono avere altitudini diverse e dislivelli diversi rispetto a quello che è il regime del municipio, come calcolato inizialmente. Ovviamente, tutto ciò deve prescindere anche da un trasporto pubblico locale che deve assolutamente crescere per incentivare il cittadino a utilizzare non più gli autoveicoli, bensì il trasporto pubblico locale, al fine di inquinare meno. Naturalmente, da questo punto di vista bisogna porsi la questione trasporto pubblico locale, dal momento che la situazione in Emilia-Romagna non è certamente delle migliori, considerato che ci troviamo nella condizione che il trasporto pubblico produce maggiore inquinamento rispetto a quello generato dalle stesse autovetture.

Tutto ciò per dire che il piano non rappresenta altro che un semplice recepimento delle direttive. Comunque, già in questo tavolo si è condiviso un percorso e si spera di arrivare al 2020 con una maggiore salubrità dell’aria. A tal fine, ritengo che sia opportuno insistere su questi ragionamenti per spingere la Regione a stanziare maggiori risorse per consentire di conseguire gli obiettivi prefissati dal piano stesso.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Direi di passare adesso a una comunicazione: la Conferenza dei capigruppo è stata convocata alla chiusura dell’Aula. Quindi, invito tutti i capigruppo in Sala A immediatamente dopo la chiusura dei lavori, che faccio immediatamente essendo le 12,57 prima di iniziare con la discussione generale.

Ci rivediamo oggi pomeriggio alle ore 15. Grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,57

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Sergio VENTURI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’art. 65, comma 2, del Regolamento interno il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

Hanno comunicato inoltre di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, gli assessori Simona CASELLI, Palma COSTI, Emma PETITTI, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e i consiglieri Gianni BESSI, Gabriele DELMONTE, Roberta MORI e Luciana SERRI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 4222 “Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: «Ratifica dell'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia per l'esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui consorzi di bonifica interregionali»” (57)

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 30

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 2

Enrico AIMI, Tommaso FOTI.

 

Astenuti: 4

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Barbara LORI, Roberta MORI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Giorgio PRUCCOLI, Simonetta SALIERA, Luciana SERRI.

 

OGGETTO 4387 “Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 «Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate»". A firma del Consigliere: Pruccoli” (58)

 

Votazione articolo 1

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 34

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 6

Stefano BARGI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Roberta MORI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 1 a firma del consigliere Bertani

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 13

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti 3

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Roberta MORI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 2 a firma del consigliere Bertani

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 4

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 12

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Roberta MORI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 3 a firma del consigliere Bertani

 

Presenti 41

 

Favorevoli: 10

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 6

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Roberta MORI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione progetto di legge oggetto 4387

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 34

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 5

Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Stefano BARGI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Roberta MORI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 4387 “Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 «Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate»". A firma del Consigliere: Pruccoli” (58)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l’art. 1 è introdotto l’art. 1 bis

Art. 1 bis

(Divieto di pubblicità)

1. Ai fini della tutela della salute e della prevenzione della dipendenza dal gioco, è vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse o all’installazione degli apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931 presso gli esercizi pubblici e commerciali, i circoli privati e tutti i locali pubblici od aperti al pubblico.

2. La Regione promuove accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale e regionale per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione, finalizzato a vietare la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco a rischio di sviluppare dipendenza sui propri mezzi di trasporto.»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l’art. 1 bis è introdotto l’art. 1 ter

Art. 1 ter

(Sanzione ticket redemption)

1. La violazione del divieto di cui al comma 8 bis dell’articolo 6 della legge regionale n. 5 del 2013 è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000,00 a euro 6.000,00 per ogni apparecchio utilizzato.»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l’art. 1 ter è introdotto l’art. 1 quater

Art. 1 quater

(Sanzione divieto pubblicità)

1. Il mancato rispetto del divieto di pubblicità di cui all’articolo 1 bis, comma 1, della presente legge, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000,00 a euro 5.000,00.»

(Respinto)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

4342 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Attribuzione al Difensore civico regionale del ruolo di Garante per la salute ai sensi della legge 8 marzo 2017, n. 24". (22 03 17) A firma del Consigliere: Foti

4386 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Misure regionali per la promozione dell'uso condiviso di veicoli privati". (30 03 17) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

4387 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 «Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate»". (30 03 17) A firma del Consigliere: Pruccoli

 

É stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere:

4413 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di legittima difesa e di aggravamento delle pene per i reati di furto in abitazione e furto con strappo". (04 04 17) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

4336 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per attuare e finanziare i Progetti di Vita Indipendente Autodeterminati dedicati alle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Fabbri

4337 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione, per l'accoglienza di migranti, di immobili di fondazioni che gestiscono beni di proprietà di partiti politici. A firma del Consigliere: Bignami

4338 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la costruzione del nuovo ponte sul Santerno, in località Carseggio, nel comune di Casalfiumanese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4339 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rendere omogeneo il sistema dei servizi riguardante le articolazioni del 118 sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4340 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di vaccinazione e la reperibilità dei vaccini contro il meningococco tipo B, con particolare riferimento all'AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4341 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di edificazione della nuova scuola materna "Le Colline" di Montiano (FC) e la situazione riguardante l'attuale sede della stessa. A firma del Consigliere: Pompignoli

4343 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio del sistema vaccinale, con particolare riferimento alla modificazione della normativa, di recente emanazione, che esclude la possibilità di iscrizione agli asili dei bambini che non abbiano iniziato o concluso le vaccinazioni obbligatorie. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

4346 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza dei viaggiatori e del personale di servizio nell'ambito del servizio pubblico di trasporto ferroviario. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

4347 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti connessi a reati riguardanti la produzione e la commercializzazione del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri, Rancan

4348 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto dei parametri riguardanti l'accoglienza di migranti sul territorio regionale ed i relativi bandi, con particolare riferimento alla situazione esistente nella Città metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4349 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere e finanziare la diffusione delle auto elettriche sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4350 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere in relazione all’impatto ambientale e sulla salute causato, nella Val d’Arda, dall’utilizzazione, in uno stabilimento sito a Vernasca, del combustibile denominato Carbonext. A firma del Consigliere: Rancan

4351 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il sistema di raccolta e gestione delle segnalazioni di degrado urbano denominato Rilfedeur. A firma del Consigliere: Sassi

4352 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche da porre in essere in ordine alla presenza di rifiuti tossici a Vigarano Mainarda e nella Provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

4353 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione delle spese riguardanti il Fondo d’ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rancan, Pettazzoni, Bargi

4354 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di attesa relativi agli interventi chirurgici, conseguenti alla organizzazione “per intensità di cure” presso il nuovo padiglione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola–Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4355 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il contratto di servizio relativo alla gestione della discarica di rifiuti sita nel Comune di Zocca, in località Roncobotto. A firma del Consigliere: Bargi

4357 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di emergenza sanitaria presso l'Aeroporto Marconi di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4358 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità riguardanti la rete di emergenza-urgenza sanitaria, le autoambulanze ed il relativo personale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4359 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di emergenza-urgenza sanitaria, con particolare riferimento all'Aeroporto Marconi di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

4360 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la ex discarica "Cà Leona", sita in Via Eridano, a Ferrara. A firma del Consigliere: Sassi

4361 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a seguito di dichiarazioni riguardanti il traffico di rifiuti, anche tossici, con particolare riferimento alla situazione riguardante discariche site nel territorio ferrarese. A firma del Consigliere: Foti

4362 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti le spese relative alle concessioni cimiteriali perpetue. A firma della Consigliera: Piccinini

4363 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni poste in essere dal "Tavolo dell'edilizia e delle costruzioni in Emilia-Romagna", con particolare riferimento al territorio bolognese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4364 - Interrogazione a risposta scritta circa la conversione dell'Ospedale di San Giovanni in Persiceto in Ospedale di Comunità (OSCO). A firma del Consigliere: Bignami

4365 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli, anche di natura straordinaria, da porre in essere nei confronti delle strutture sanitarie private accreditate, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni vigenti. A firma della Consigliera: Sensoli

4366 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione dell'Arena eventi Campovolo di Reggio Emilia, ed i relativi contributi regionali. A firma del Consigliere: Sassi

4367 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare le truffe ai danni del Servizio Sanitario regionale, con particolare riferimento al territorio bolognese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4368 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il depotenziamento dell'Ospedale Cervesi di Cattolica, che costituisce il punto di riferimento della zona della Valconca. A firma del Consigliere: Alleva

4369 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incremento del numero di stranieri assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, con particolare riferimento alla situazione esistente a Bentivoglio. A firma del Consigliere: Bignami

4370 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, nell'Azienda Unica della Romagna, la libertà di effettuare esami diagnostici senza limitazioni di appartenenza distrettuale sanitaria. A firma del Consigliere: Aimi

4371 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione del principio di precauzione al progetto di installazione, presso il Comune di Cadeo (PC), di una industria di riciclo di materiale plastico tramite il "cracking molecolare", e le relative procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Foti

4373 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per mantenere operativi i punti nascita e garantirne i servizi, con particolare riferimento all'Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Cardinali

4374 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il personale di TPER. A firma della Consigliera: Piccinini

4375 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i sollevatori, utilizzati da persone con disabilità o con problemi di deambulazione, relativi all'Azienda Ospedaliera S. Anna di Ferrara. A firma della Consigliera: Sensoli

4376 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare le farmacie territoriali, mettendo anche a loro disposizione un database con i recapiti dei clienti da utilizzare specie in situazioni di emergenza medico-sanitaria. A firma del Consigliere: Bignami

4377 - Interrogazione a risposta scritta circa il recepimento delle modificazioni della normativa riguardante le modalità di prescrizione e vendita dei medicinali contenenti Ranolazina e Ivabradina. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4378 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare e monitorare la diffusione della Leishmaniosi. A firma della Consigliera: Piccinini

4379 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere possibili percorsi di rilancio delle attività della ex Stampi Group e per tutelare i relativi lavoratori. A firma della Consigliera: Piccinini

4380 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare un lavoratore licenziato, al quale precedentemente era stato trapiantato un rene. A firma del Consigliere: Taruffi

4382 - Interrogazione a risposta scritta circa la quantità di alimenti da somministrare ai pazienti presso il Centro emodialisi dell'Ospedale Maggiore di Parma e l'accesso degli stessi alla relativa struttura tramite automezzi propri. A firma del Consigliere: Rainieri

4383 - Interrogazione a risposta scritta circa i termini riguardanti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 102/2014 in materia di termoregolazione e contabilizzazione del calore negli edifici condominiali. A firma del Consigliere: Foti

4384 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le linee di indirizzo regionali relative alla riorganizzazione della rete ospedaliera. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Delmonte, Liverani

4385 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza costante di un medico presso il Presidio Sanitario Aeroportuale dell'Aeroporto Marconi di Bologna, anche alla luce del decesso di un passeggero, avvenuto in data 24 marzo 2017. A firma del Consigliere: Bignami

4388 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti le Commissioni giudicatrici relative ai concorsi per il reclutamento del personale docente, con particolare riferimento alla scuola dell'infanzia e primaria. A firma del Consigliere: Sassi

4390 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti aree cimiteriali relative al Comune di Zola Predosa. A firma della Consigliera: Piccinini

4391 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per preservare l’attività di centri per il ripopolamento ittico nella Provincia di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

4392 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la normativa e le procedure relative ai minori stranieri non accompagnati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4393 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti la trasparenza dell’azione amministrativa presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4394 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai limiti di impiego delle autoambulanze operanti nell’ambito della AUSL della Romagna, e la sostituzione dei veicoli che li hanno superati. A firma del Consigliere: Pompignoli

4395 - Interrogazione a risposta scritta circa le situazioni da attuare per sostenere il settore delle strutture ricettive turistiche, con particolare riferimento a quelle non alberghiere ed ai Bed e Breakfast. A firma del Consigliere: Bignami

4396 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della TIM, con particolare riferimento alla situazione emiliano-romagnola. A firma del Consigliere: Taruffi

4397 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la costruzione di un Centro culturale islamico a Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

4398 - Interrogazione a risposta scritta circa il rinnovo del protocollo d'intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nel Porto di Ravenna. A firma del Consigliere: Alleva

4399 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'avvio della fase sperimentale dell'assegno di ricollocazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

4400 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni ed i controlli da attuare per evitare e contrastare contraffazioni e frodi nell'ambito della produzione del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. A firma del Consigliere: Bignami

4401 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la pesca di frodo ed il furto di imbarcazioni, con particolare riferimento al territorio piacentino. A firma del Consigliere: Foti

4402 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione del raccordo autostradale Tirreno-Brennero in località Ronco Campo Canneto (PR) e le azioni da attuare per far fronte alle richieste proposte dal Comitato per la tutela del territorio di Sissa Tre Casali. A firma del Consigliere: Foti

4403 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le azioni da porre in essere a favore del mantenimento in attività del punto nascite dell'Ospedale di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Foti

4405 - Interrogazione a risposta scritta circa proroghe riguardanti la normativa pensionistica denominata "opzione donna". A firma del Consigliere: Torri

4407 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la realizzazione del passante di mezzo e l'ampliamento dell'autostrada Bologna-Ferrara Sud. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4409 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le esalazioni di fumi e odori molesti avvertiti a Borgo Val di Taro (PR). A firma del Consigliere: Foti

4410 - Interrogazione a risposta scritta circa l’accordo regionale sul Diritto allo Studio del personale della scuola per il quadriennio 2017/2020 e in particolare sul riconoscimento dello "studio individuale". A firma del Consigliere: Foti

4411 - Interrogazione a risposta scritta circa il problema delle emissioni odorigene, causate dalla fabbricazione di ceramiche a basso spessore, a Borgo Val di Taro (PR). A firma del Consigliere: Torri

4414 - Interrogazione a risposta scritta circa la decisione dell’Ausl di Romagna di tagliare 13 posti protetti sui 27 totali della casa di riposo "Casa del Benessere" di Portico San Benedetto (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

4415 - Interrogazione a risposta scritta circa l’Atto di indirizzo "Case della salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d’iniziativa". A firma del Consigliere: Bignami

4417 - Interrogazione a risposta scritta circa il procedimento disciplinare avviato, ai sensi dell’art. 30 dell’Accordo collettivo nazionale, dall’Ausl di Modena nei confronti di un gruppo di medici di Medicina Generale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4418 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti per l’anno 2017, deliberato da Atersir, per i comuni facenti parte dell’ambito Forlì-Cesena. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli

4420 - Interrogazione a risposta scritta circa l'erogazione dei contributi riguardanti le misure di intervento relative allo sviluppo sostenibile della pesca. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Rontini

4421 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare malfunzionamenti degli ascensori operanti presso l'Assemblea legislativa regionale. A firma del Consigliere: Foti

4422 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione dell'ossido di etilene quale agente sterilizzante in ambito sanitario. A firma del Consigliere: Taruffi

4423 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e questioni riguardanti il blocco di un ascensore presso l'Assemblea legislativa regionale, e le azioni da attuare per evitare il ripetersi di tali malfunzionamenti. A firma della Consigliera: Gibertoni

4424 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per assicurare i servizi educativi ai bambini con particolare riferimento a quelli di età compresa tra 0 e 3 anni ed ai relativi posti disponibili negli asili nido. A firma della Consigliera: Sensoli

4425 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i permessi di sosta relativi all'Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi, ed i relativi costi. A firma del Consigliere: Bignami

4426 - Interrogazione a risposta scritta circa il Registro dei tumori e la relativa copertura del territorio regionale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4428 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni relative ad una associazione culturale islamica operante a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

4430 - Interrogazione a risposta scritta circa il provvedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto volumetrico in sopraelevazione del terzo lotto della discarica “Tre Monti” del Comune di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

4432 - Interrogazione a risposta scritta circa la ridefinizione e l'aggiornamento delle linee guida relative al Fondo Regionale per la Non Autosufficienza. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

4433 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di pubblicizzazione ed accesso ai documenti del Comitato Etico dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4434 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione del turismo ferroviario "dolce" unitamente all'utilizzazione delle biciclette. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

4436 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti le emissioni odorose provenienti da uno stabilimento sito a Borgo Val di Taro (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

4437 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'esternalizzazione di servizi da parte della Regione Emilia-Romagna ed i lavoratori che li svolgono. A firma della Consigliera: Gibertoni

4439 - Interrogazione a risposta scritta circa ipotesi di chiusura di poliambulatori di Bologna, con particolare riferimento agli strumenti diagnostici in dotazione agli stessi. A firma del Consigliere: Bignami

4440 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento di un incontro tra la Giunta regionale ed i Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurgi e Odontoiatri, con particolare attenzione a riferimenti al Movimento 5 stelle. A firma del Consigliere: Gibertoni

4441 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il porto turistico Marina di Cervia, ed i relativi lavori di dragaggio. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

4442 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzo di tettarelle e biberon sterilizzati con ossido di etilene nelle AUSL della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Sensoli

4443 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per salvaguardare l'offerta pubblica di formazione nell'ambito dell'apprendistato professionale. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini, Sabattini

4444 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le osservazioni espresse dai rappresentanti delle Forze dell'Ordine in merito alle modalità di accesso ai servizi ferroviari da parte degli operatori delle stesse. A firma del Consigliere: Bignami

4445 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni e le procedure da porre in essere per evitare la chiusura del punto nascite dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Torri, Delmonte

4446 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti la decisione di ATERSIR relativa all'aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Bertani

4447 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rafforzamento dei controlli sulle filiere di produzione e commercio del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, anche in relazione ai procedimenti ora in corso. A firma del Consigliere: Rainieri

4448 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per giungere ad una equa distribuzione nel territorio regionale degli immigrati e per espellere quelli che non hanno titolo per rimanervi. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

4344 - Risoluzione in merito alla promozione del turismo sociale e accessibile. (22 03 17) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Lori, Rossi Nadia, Montalti, Sabattini, Bessi

4345 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in relazione ai danni alle coltivazioni di kiwi causati dal batterio denominato PSA, ad avviare un percorso condiviso fra istituzioni ed associazioni di categoria per modificare i requisiti di erogazione di contributi, passando dall'estirpazione completa del lotto al conteggio singolo delle piante eliminate, investendo inoltre nuove risorse per l'erogazione di contributi verso aziende agricole colpite da PSA. (23 03 17) A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni

4356 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad accogliere l'appello lanciato dalla Provincia di Forlì Cesena e ad attivarsi affinché vengano reperite e stanziate le risorse necessarie per provvedere alla manutenzione delle strade provinciali che saranno teatro delle competizioni di gran richiamo quale la Granfondo Nove Colli di Cesenatico, la Granfondo del Sale di Cervia, l'Iron Man Romagna e tutte le altre granfondo e manifestazioni ciclistiche in calendario fino al prossimo autunno, disponendo inoltre che detti interventi manutentivi non assumano il carattere di straordinarietà ma diventino strutturali nel tempo. (24 03 17) A firma del Consigliere: Pompignoli

4372 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni in tutte le sedi opportune, ed anche presso la Conferenza Stato-Regioni, affinché si proceda alla discussione della legge nazionale sul caregiver familiare, proseguendo inoltre ad aumentare l’impegno rivolto al supporto delle persone affette da gravi disabilità o menomazioni ed al loro caregiver, come previsto dalla L.R. n. 2/2014. (28 03 17) A firma dei Consiglieri: Campedelli, Soncini, Zoffoli, Serri, Ravaioli, Tarasconi, Molinari, Boschini, Mumolo, Poli, Marchetti Francesca, Pruccoli, Mori, Rontini, Rossi Nadia, Zappaterra, Lori, Bagnari

4381 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiamare le AUSL dell'Emilia-Romagna al rispetto della normativa europea, invitando gli allevatori appartenenti al consorzio di tutela suini dop ad applicare il solo tatuaggio sulla coscia, garantendo così un procedimento burocratico più snello alle imprese e minori sofferenze agli animali. (30 03 17) A firma del Consigliere: Bargi

4389 - Risoluzione per impegnare la Giunta, a seguito della diffusione della cimice marmorata asiatica e della conseguente devastazione di intere culture, a prevedere risorse e particolari azioni di contrasto, da inserire anche nel bando riguardante le misure da porre in essere per combattere le infestazioni da Halyomorpha Halys. (31 03 17) A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni

4404 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere il proseguimento delle corse del "Gigetto" fino a Bologna, collegando il distretto ceramico modenese al capoluogo regionale e concedendo diversi vantaggi agli utenti della tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, a rinnovare il relativo parco mezzi, risolvendo inoltre tutte le criticità emerse negli scorsi anni sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo. (03 04 17) A firma del Consigliere: Bargi

4406 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere solidarietà alla Russia di Vladimir Putin in occasione del gravissimo lutto che l'ha colpita a causa dell'attentato terroristico avvenuto nella metropolitana di San Pietroburgo, facendosi inoltre portavoce, in ogni sede competente, della necessità di riammettere la Russia alla riunione del G7 che si terrà a Taormina nel mese di maggio 2017. (03 04 17) A firma del Consigliere: Aimi

4408 - Risoluzione circa proposte di modifica dell’art. 52 del codice penale, in materia di legittima difesa. (04 04 17) A firma del Consigliere: Foti

4412 - Risoluzione circa il rilancio delle imprese cooperative, quali strumenti di organizzazione imprenditoriale, in considerazione dello specifico valore per la società e l’economia emiliano-romagnola. (04 04 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

4419 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a far proprie, nel considerare l’opportunità del mantenimento operativo dei Punti nascita di Castelnovo ne’ Monti, Borgo Val di Taro e Pavullo nel Frignano, valutazioni politiche più ampie di quelle esclusivamente sanitarie e formalizzare al Ministro della salute la richiesta di deroga alla chiusura degli stessi reparti. (05 03 17) A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri, Bargi, Fabbri, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli

4427 - Risoluzione per impegnare la Giunta, nell’ambito della normativa riguardante il Terzo settore, l’impresa sociale e la disciplina del servizio civile universale, ad agire presso in tutte le sedi più opportune coinvolgendo il Governo e la Conferenza permanente Stato-Regioni affinché i decreti delegati valorizzino l'autonomia organizzativa della rete dei centri servizi per il volontariato, salvaguardando il requisito della territorialità previsto dalla Legge Regionale n. 12/2005. (06 04 17) A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Calvano, Zoffoli, Pruccoli, Rontini, Campedelli, Tarasconi, Molinari, Soncini, Marchetti Francesca, Poli, Rossi Nadia, Caliandro, Ravaioli, Paruolo, Serri

4429 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Ministero della salute per sollecitare le indicazioni in riferimento all’attuazione della Legge 166/2016, sulla donazione e distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi. (06 04 17) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4431 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Parlamento e in tutte le sedi opportune affinché la proposta di legge "Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari" abbia un percorso parlamentare il più rapido possibile, scevro da approcci ideologici e volto ad assicurare quella libertà di scelta e quella dignità che la legge in discussione vuole. (06 04 17) A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

4435 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'utilità di utilizzare, al più presto, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale pilastro della prossima campagna antincendi boschivi 2017 predisponendo altresì le opportune azioni perché si determini un rispetto sostanziale degli impegni assunti nei confronti dello stesso contestualmente alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato. (06 04 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

4438 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Presidente del Consiglio dei Ministri affinché provveda ad una estensione della vigilanza antincendio boschiva, dalle poche settimane attualmente in essere a tutto il periodo estivo da giugno a settembre 2017, che resta il periodo più critico per possibilità di incendi. (07 04 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Mozione

 

4416 - Mozione di censura all'Assessore regionale Sergio Venturi ai sensi dell'art. 111, comma 1, del Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Foti, Sensoli

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

3895 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i centri di accoglienza e le cooperative che li gestiscono con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena. A firma del Consigliere: Aimi

3897 - Interrogazione a risposta scritta circa le spese sostenute per lo svolgimento dei referendum per la fusione dei Comuni di Borgonovo Val Tidone-Ziano Piacentino, Vigolzone-Ponte dell'Olio, Bettola-Farini-Ferriere, che si sono conclusi con esito negativo. A firma del Consigliere: Rancan

3899 - Interrogazione a risposta scritta circa le piante organiche ed il numero degli operatori dei vari presidi di Pronto Soccorso e del personale sanitario che ha ricevuto una specifica formazione in tema di NBCR. A firma della Consigliera: Gibertoni

3900 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il sistema di Alert System riguardante, nei comuni del Circondario Imolese, un sistema con cui le Amministrazioni comunali informano telefonicamente i cittadini in materia di prevenzione, sicurezza e pubblica utilità. A firma del Consigliere: Bignami

3904 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti le sanzioni previste nel caso di mancata presentazione, in assenza di preventiva disdetta, a visite mediche presso le AUSL. A firma della Consigliera: Sensoli

3907 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la presenza dell'Ufficio del Giudice di Pace nei territori montani e disagiati, con particolare riferimento a quelli dell'Alto Reno Terme. A firma del Consigliere: Bignami

3917 - Interrogazione a risposta scritta circa i rischi di allagamento conseguenti alle gallerie scavate negli argini dalle nutrie, con particolare riferimento ai canali Naviglio, Fumolenta e Terrieri ed alla situazione relativa al Comune di Sorbolo. A firma del Consigliere: Rainieri

3918 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle problematiche riguardanti l'Anagrafe Regionale degli Assistiti, con particolare riferimento a quella riguardante l'AUSL della Romagna ed i relativi pazienti. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

3919 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti procedimenti relativi al mancato rispetto di disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), con particolare riferimento alla situazione esistente a Comacchio. A firma della Consigliera: Sensoli

3921 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare sanzioni a carico dei pazienti che non abbiano disdetto le visite mediche prenotate per il 13 gennaio 2017, in cui si è verificato il gelicidio che ha colpito la provincia di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

3924 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni attuare per garantire la disponibilità, a favore dei soggetti diabetici, relativamente al farmaco denominato Minirin, con particolare riferimento alla situazione esistente a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

3925 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l'universalità e l'efficienza del servizio postale, anche in esecuzione degli atti di indirizzo approvati dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

3927 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte ai disagi per l'utenza della linea ferroviaria Portomaggiore-Bologna. A firma del Consigliere: Foti

3933 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse pubbliche, ed i relativi importi ed interventi, riguardanti il processo di recupero e riqualificazione del complesso "Garibaldi 2", sito a Calderara di Reno. A firma del Consigliere: Bignami

3934 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare le funzioni e gli operatori della rete farmaceutica regionale, con particolare riferimento alla distribuzione dei farmaci presso gli ospedali ed alle esigenze dei pazienti abitanti in zone periferiche o disagiate. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Fabbri, Bargi, Delmonte, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan

3935 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi dei disservizi riguardanti la tratta ferroviaria Portomaggiore-Bologna. A firma del Consigliere: Fabbri

3944 - Interrogazione a risposta scritta circa i termini, ed i relativi bandi, riguardanti la gestione dei rifiuti urbani ed Hera SpA, con particolare riferimento all'Ambito Territoriale Ottimale di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

3946 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela degli operatori sanitari da atti di violenza, con particolare riferimento al personale operante nei Pronto Soccorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

3953 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l'approvvigionamento e la distribuzione degli ausili previsti nei piani terapeutici, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3955 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato impiego, da parte della Protezione Civile, dei volontari e dei mezzi attrezzati messi a disposizione della stessa per soccorrere le zone del Centro Italia colpite da gravi eventi sismici e metereologici. A firma del Consigliere: Bignami

3956 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare i disservizi che si sono verificati relativamente alla qualità ed alla fornitura di ausili sanitari, con particolare riferimento alle AUSL dell'Emilia centrale e della Romagna. A firma del Consigliere: Taruffi

3959 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione, i costi ed i controlli riguardanti le attrezzature cedute in comodato dall'Agenzia di Protezione Civile regionale ai Coordinamenti Provinciali del Volontariato e ad altre Associazioni. A firma del Consigliere: Bignami

3960 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti aspetti specifici relativi all'utilizzo della contribuenza montana nel Consorzio di bonifica di Burana. A firma della Consigliera: Gibertoni

3961 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità riguardanti il progetto "Farmaco Amico". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3964 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le difficoltà operative gravanti sul personale dell'area medica dell'ospedale del Delta (FE). A firma del Consigliere: Foti

3965 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, problematiche e costi riguardanti i servizi educativi per la prima infanzia. A firma della Consigliera: Sensoli

3968 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche ed i disservizi che gravano sul personale operante nei Pronto Soccorso e sui pazienti che vi fanno ricorso. A firma del Consigliere: Bignami

3973 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti, tra il Comune di San Lazzaro di Savena (BO) ed Hera SpA, riguardanti la fornitura di servizi ambientali riferiti all'esercizio 2015. A firma del Consigliere: Bignami

3974 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità riguardanti la fornitura di ausili sanitari all'Area Vasta Emilia Centro ed all'AUSL Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Bagnari, Poli

3976 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le problematiche che gravano sul personale e sugli utenti del CUP 2000, e l'istituzione di un osservatorio indipendente sulle liste di attesa per esami, visite e ricoveri. A firma delle Consigliere: Piccinini, Sensoli

3980 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare l'abbattimento, anche controllato, dei lupi. A firma della Consigliera: Gibertoni

3981 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura del punto nascite dell'Ospedale del Delta, sito a Lagosanto (FE), ed il depotenziamento di tale struttura. A firma del Consigliere: Fabbri

3984 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire e contenere i danni causati dalla fauna selvatica alle aziende agricole. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Rancan, Delmonte, Bargi, Pettazzoni

3985 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'accesso a posizioni dirigenziali nella Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Piccinini

3986 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare e qualificare la linea ferroviaria Ferrara-Codigoro, con particolare riferimento al tratto Portomaggiore-Dogato. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

3988 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il calo del personale medico ed infermieristico nelle strutture sanitarie e per evitare il collasso dei Pronto Soccorso. A firma del Consigliere: Bignami

3992 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rivedere la rimodulazione dei servizi della rete ospedaliera ferrarese e per risolvere le problematiche riguardanti l'Ospedale S. Anna di Cona. A firma del Consigliere: Fabbri

3994 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, riguardanti la privacy, relative all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

3995 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la riscossione, da parte delle AUSL, dei crediti per mancati pagamenti relativi alle prestazioni sanitarie erogate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

3996 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure connesse alla preclusione all'accesso ai servizi educativi, in rapporto al rispetto degli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente. A firma del Consigliere: Sensoli

3997 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il prosieguo dell'attività di un Centro di Terapia Integrata per l'Infanzia sito a Ravarino (MO). A firma dei Consiglieri: Campedelli, Serri, Sabattini, Boschini

3999 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina del rappresentante della Regione Emilia-Romagna quale componente della "Comunità del Parco" dell'Ente Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello. A firma del Consigliere: Pompignoli

4000 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per completare la redazione del Registro Tumori regionale, anche tramite la definizione della relativa regolamentazione. A firma della Consigliera: Piccinini

4001 - Interrogazione a risposta scritta circa un progetto di Lepida S.p.A. dedicato al voto elettronico, con particolare riferimento alla relativa implementazione per i Consorzi di Bonifica. A firma della Consigliera: Gibertoni

4004 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il ridimensionamento del sistema sanitario locale, con particolare riferimento al mantenimento del livello quantitativo e qualitativo dell'ospedale di Vignola. A firma del Consigliere: Foti

4005 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la valutazione, l'accertamento e la revisione delle situazioni di disabilità, con particolare riferimento alle relative commissioni Inps. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4006 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'iniziativa denominata "BudrioLab". A firma del Consigliere: Bignami

4011 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere problematiche riguardanti la vaccinazione. A firma del Consigliere: Bignami

4012 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento degli ambulatori per le vaccinazioni presso l'AUSL di Imola, le relative risorse e le connesse conseguenze sulle altre strutture sanitarie. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4016 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per finanziare gli studi sugli effetti delle radiazioni elettromagnetiche, con particolare riferimento alla telefonia. A firma della Consigliera: Gibertoni

4018 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento di incarichi di difesa legale da parte dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

4019 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle criticità ed ai disagi per l'utenza relativi al CUP 2000, con particolare riferimento alla situazione riguardante Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4023 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti le risorse pubbliche relative alle aziende ed alle produzioni agricole operanti nelle zone interessate dal sisma che ha colpito l'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

4024 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la bonifica di coperture contenenti amianto, con particolare riferimento a procedure relative ad Imola. A firma della Consigliera: Piccinini

4026 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere le farmacie rurali, con particolare riferimento ai relativi contributi regionali. A firma del Consigliere: Foti

4028 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la salute dei cittadini abitanti in via Ruini ed in via Zini a Fiorano Modenese (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

4029 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità e le carenze strutturali delle strutture di Pronto Soccorso operanti a Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

4031 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la domenica ecologica svolta a Parma in data 5 febbraio 2017, ed i relativi risultati. A firma del Consigliere: Rainieri

4033 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure relative al progetto dell'AUSL di Bologna denominato "Progetto Ascolto e comunicazione Cittadini Immigrati" ed i relativi incarichi. A firma del Consigliere: Bignami

4036 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l'ASL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4042 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa riguardante la certificazione di agibilità, con particolare riferimento alla retroattività o meno di alcune disposizioni. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4052 - Interrogazione a risposta scritta circa il completamento della Strada Provinciale 3, denominata "Trasversale di Pianura", con particolare riferimento al tratto denominato lotto B. A firma del Consigliere: Bignami

4053 - Interrogazione a risposta scritta circa il completamento, i costi ed il relativo riparto, della strada SP3, denominata "Trasversale di Pianura", con particolare riferimento ai ritardi nell'esecuzione di tale opera. A firma del Consigliere: Bignami

4061 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza la rete viaria provinciale di Ferrara, evitando la chiusura di tratti della stessa. A firma del Consigliere: Fabbri

4077 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione delle persone con maggiori difficoltà di ricollocazione, con particolare riferimento al licenziamento di un lavoratore ormai prossimo al pensionamento. A firma della Consigliera: Piccinini

4087 - Interrogazione a risposta scritta circa gli incrementi delle tariffe dell'acqua, con particolare riferimento a quelli relativi ad ATERSIR ed alle province di Parma, Forlì-Cesena e Rimini. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli

4093 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza delle condizioni per promuovere, anche a seguito delle disposizioni contenute nella L.R. n. 3/2016 in materia di valorizzazione della storia del novecento in Emilia-Romagna, una indagine sul piano storico e politico dei fatti relativi agli anni del dopoguerra. A firma del Consigliere: Foti

4095 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire, ai Comuni, la sostituzione dei dispositivi per il pagamento della sosta nei parcheggi con apparecchi di nuova generazione, e dotati di POS. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4098 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori degli stabilimenti emiliano-romagnoli dell'azienda Bosch Rexroth. A firma del Consigliere: Sassi

4100 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante le contestazioni, e l'uso della forza da parte della Polizia, relativi all'installazione di tornelli presso una biblioteca universitaria a Bologna. A firma del Consigliere: Alleva

4103 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da porre in essere per conservare e divulgare la memoria storica dei tragici fatti avvenuti in Italia ed in Emilia-Romagna nell'immediato dopoguerra e fino alla fine degli anni '40. A firma del Consigliere: Bignami

4110 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare in merito al completamento dei lavori riguardanti la strada San Vitale, con particolare riferimento ai ponti sui fiumi Lamone e Senio. A firma del Consigliere: Bertani

4114 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, in occasione della mobilitazione delle marinerie dell'Emilia-Romagna, per sostenere le imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura, modificando anche il sistema sanzionatorio introdotto dalla legge n. 154/2016. A firma del Consigliere: Foti

4116 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori, con particolare riferimento alla situazione relativa al gruppo Artoni di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Torri

4117 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori ed il polo produttivo costituito dagli stabilimenti Bosch Italia nel territorio modenese-reggiano. A firma dei Consiglieri: Serri, Prodi, Boschini, Sabattini, Torri, Campedelli, Soncini

4119 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'accoglienza di profughi in Comuni della Regione colpiti dal sisma, e l'utilizzo delle relative risorse. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4120 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza stradale e ridurre il numero degli incidenti stradali. A firma del Consigliere: Aimi

4122 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela del settore della pesca, delle imprese operanti in tale ambito e dei relativi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Pruccoli, Rossi Nadia, Calvano, Bagnari, Rontini, Zoffoli

4125 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei Confidi in Emilia-Romagna ed i progetti avviati o conclusi in tale settore. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Rontini, Zappaterra, Bessi, Sabattini, Pruccoli, Montalti, Zoffoli, Campedelli

4127 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure e gli aumenti delle tariffe posti in essere dai gestori del Servizio Idrico Integrato della Regione Emilia-Romagna, e le azioni da attuare a tutela dell'utenza di un bene pubblico essenziale. A firma del Consigliere: Foti

4131 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da sottoporre alle altre Regioni italiane coinvolte per una più efficace promozione, tutela e sviluppo della Via Francigena, attività indispensabile per ottenere l'inserimento di quest'ultima nella lista del patrimonio materiale mondiale dell'Unesco. A firma del Consigliere: Foti

4136 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'implementazione del fascicolo elettronico d'impresa. A firma del Consigliere: Bargi

4147 - Interrogazione a risposta scritta circa finanziamenti e controlli riguardanti associazioni impegnate nell'attività antidiscriminazione. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

4150 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di un codice di responsabilità sociale riguardante alcune tipologie di fiere, con particolare riferimento all'accesso alle stesse dei minori. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

4152 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'assegnazione dei fondi al "Flag Costa dell'Emilia-Romagna" relativi al settore della pesca e dell'acquacoltura. A firma del Consigliere: Fabbri

4153 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la verifica sismica degli edifici, con particolare riferimento anche alla situazione relativa agli immobili di interesse strategico ed alle opere infrastrutturali. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

4155 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare affinché si concluda il percorso del contratto di Fiume Trebbia, al fine di risolvere i relativi problemi territoriali. A firma del Consigliere: Foti

4156 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, presso il Governo, al fine di risolvere la carenza di personale della Procura della Repubblica di Modena, al fine di garantire il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria e tutelare i cittadini. A firma della Consigliera: Gibertoni

4161 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della azienda Artoni. A firma del Consigliere: Sassi

4162 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Bonzagni di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

4166 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per giungere all'assegnazione, al Corpo dei Vigili del Fuoco, del personale, dei mezzi e delle attrezzature riguardanti gli incendi boschivi. A firma della Consigliera: Piccinini

4171 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per approfondire e valorizzare la storia del Novecento, con particolare riferimento al contenuto di documenti della CIA riguardanti partiti e fatti relativi al dopoguerra. A firma del Consigliere: Bignami

4174 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato d’avanzamento del progetto esecutivo “Potenziamento delle politiche attive del lavoro presso i servizi per l’impiego” ed il personale impegnato nei relativi centri. A firma della Consigliera: Gibertoni

4195 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ridurre l'uso di prodotti fitosanitari tossici o nocivi nelle aree agricole adiacenti alle zone extra-agricole frequentate dalla popolazione. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4201 - Interrogazione a risposta scritta circa il raggiungimento dell'accordo riguardante la gestione diretta dell'acquedotto comunale di Granaglione, a seguito della intervenuta fusione con quello di Porretta. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4206 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attribuzione di quote di migranti superiori a quelle stabilite dal Ministero dell’Interno, con particolare riferimento alla tutela dei comuni con vocazione turistica. A firma del Consigliere: Bignami

4210 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione della figura degli educatori sportivi tramite specifici corsi, unitamente ad attività formative ed informative rivolte agli adulti che interagiscono con i giovani sportivi. A firma della Consigliera: Gibertoni

4250 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante i migranti che non ottengano alcun riconoscimento di protezione internazionale. A firma del Consigliere: Bignami

4261 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, a seguito di espressioni denigratorie e violente inserite in rete, per tutelare i componenti delle istituzioni locali ed europee e per contrastare il cyberbullismo, con particolare riferimento a fatti riguardanti Fidenza e Medesano. A firma del Consigliere: Iotti

4306 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi di integrazione scolastica degli allievi con disabilità da assicurare tramite personale educativo assistenziale. A firma della Consigliera: Sensoli

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d):

 

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa preso atto della nota prot. n. 13987 in data 21 marzo 2017, con cui la consigliera Silvia Prodi ha revocato la propria adesione al gruppo assembleare PD – Partito Democratico e comunicato l’adesione al gruppo Misto, ha adottato la deliberazione n. 22 del 28 marzo 2017, ad oggetto:

 

“Accertamento e dichiarazione della costituzione dei gruppi assembleari della X legislatura e presa d’atto della loro consistenza numerica (art. 36 Statuto, art. 6 Regolamento interno, art. 17, comma 3, L.R. 11/2013 e ss.mm.ii.). Modifica alla deliberazione UP n. 15 del 22 febbraio 2017”.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 16 03 17 al 05 04 17.

 

DPGR n. 34 del 23/03/2017

Costituzione del consiglio di amministrazione dell'IPAB "Casa protetta Vassalli Remondini" di Castell'Arquato (PC)

DPGR n. 35 del 23/03/2017

Surroga componente del consiglio di amministrazione dell'IPAB "Casa di riposo Ester e Alcide Ruffini" di Brescello (RE)

DPGR n. 40 del 29/03/2017

Costituzione del consiglio di amministrazione dell'IPAB "Casa protetta dr. Gianni Perini" di Cortemaggiore(PC)

DPGR n. 43 del 03/04/2017

Nomina dei rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nel Comitato misto paritetico

(Comunicazione n. 46 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP/2017/882 del 10/04/2017)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Soncini

Rancan - Torri

 

 

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