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137.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 31 MAGGIO 2017

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Richiesta di inversione dell’ordine del giorno

PRESIDENTE (Soncini)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 4582

Risoluzione per impegnare la Giunta, anche in relazione alla "Giornata della Memoria, dedicata alle vittime del terrorismo", sia di matrice interna che internazionale, a farsi portavoce presso la Conferenza Stato-Regioni, affinché venga richiesto al Governo nazionale di desecretare tutti gli atti relativi a quei tragici e terribili eventi che ancora oggi non hanno avuto una concreta e significativa soluzione, compromettendo in modo profondo la storia contemporanea della Nazione e, in particolare, soprattutto della Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 4725

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi opportune affinché vengano versate tutte le carte relative alla strage di Ustica, a sollecitare le risposte alle rogatorie internazionali fatte in passato dai giudici, nonché a proseguire il suo impegno attraverso la legge sulla memoria e il sostegno alle associazioni e ai progetti sulla memoria del terrorismo e delle stragi. A firma dei Consiglieri: Campedelli, Ravaioli, Caliandro, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Paruolo

(Presentazione, discussione e approvazione)

 

OGGETTO 4727

Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere a Governo e Parlamento di dare corso al processo di discussione del disegno di legge di conversione del DL 50/2017 per risolvere le criticità ancora aperte nell’applicazione della legge 206/2004. A firma della Consigliera: Piccinini

(Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

AIMI (FI)

CAMPEDELLI (PD)

AIMI (FI)

PICCININI (M5S)

CAMPEDELLI (PD)

PARUOLO (PD)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

CAMPEDELLI (PD)

MARCHETTI Daniele (LN)

 

OGGETTO 4186

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere una verifica puntuale sulla presenza di ginecologi ed anestesisti obiettori nelle singole strutture, individuando indicatori superati i quali intervenire con specifici concorsi per assumerne di non obiettori, ad attivarsi affinché anche in Emilia-Romagna vengano garantiti alle donne tutti i diritti garantiti dalla legge 194/1978 e affinché nei servizi di Consultorio sia garantito l'accesso alla prescrizione di contraccettivi ormonali, sia routinaria che in fase postcoitale, nonché all'applicazione di sistemi contraccettivi meccanici, oltre alla garanzia dell'attestazione dello stato di gravidanza, ponendo inoltre in essere azioni volte alla modifica della legge 194 al fine di renderne realmente effettiva l'applicazione. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

(Rinvio in Commissione)

PRESIDENTE (Soncini)

TORRI (SI)

 

OGGETTO 4245

Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione che lo prevedano e ad escludere dai premi del Programma di sviluppo rurale le aziende che ne facciano uso, a sostenere, con politiche attive sul territorio, approcci agro-ecologici per migliorare la fertilità dei suoli, diversificare le produzioni, aumentare la capacità di sequestro di carbonio, garantire raccolti adeguati ed affrontare il controllo dei parassiti e delle erbe seguendo e monitorando le dinamiche naturali, e ad intervenire presso il Governo affinché, a livello nazionale ed europeo, sia applicato il principio di precauzione e vengano vietati la produzione, la commercializzazione e l'uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo "glyphosate". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

PICCININI (M5S)

SERRI (PD)

PICCININI (M5S)

PARUOLO (PD)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SI)

CASELLI, assessore

PICCININI (M5S)

SERRI (PD)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 1178

Risoluzione per promuovere presso i centri estetici regionali l’attività di controllo sul possesso dei titoli professionali da parte del personale che vi lavora. A firma del Consigliere: Foti

(Rinvio)

 

OGGETTO 949

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte all'applicazione della L.R. n. 1/2010 per la tutela e la valorizzazione dell'artigianato, alla individuazione ed alla repressione del fenomeno del "sommerso", contrastando inoltre l'abusivismo con particolare riferimento ai settori dell'acconciatura e delle cure estetiche. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pompignoli

(Rinvio)

PRESIDENTE (Soncini)

PETTAZZONI (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 2691

Risoluzione per impegnare la Giunta a sviluppare, offrendo un effettivo servizio a chi utilizza le biciclette invece dell'auto, la possibilità di realizzare velostazioni, anche utilizzando fondi europei e supportando in tal modo la lotta alle emissioni inquinanti e concorrendo alla riqualificazione urbana ed ambientale. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Campedelli, Poli, Mumolo, Tarasconi, Montalti, Sabattini, Caliandro, Iotti, Serri, Cardinali, Bagnari, Pruccoli, Bessi, Marchetti Francesca, Mori, Prodi, Rontini, Zoffoli, Soncini

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

ROSSI Nadia (PD)

PICCININI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

 

OGGETTO 2737

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla individuazione ed alla valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare pubblico per realizzare progetti di slow travel rimettendo in funzione beni abbandonati lungo itinerari turistici e culturali, sviluppare le connesse opportunità imprenditoriali ed occupazionali, utilizzando anche i fondi europei disponibili e valorizzando le ex "case del genio civile" e le ex "case di guardia". A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Bagnari, Serri, Pruccoli, Prodi, Iotti, Bessi, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Sabattini, Mumolo, Rontini

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 4291

Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame, previa verifica delle linee ferroviarie regionali aventi le caratteristiche storiche, paesaggistiche ed artistico-architettoniche previste dalla normativa, la proposta di ingresso delle stesse nell'elenco previsto dal disegno di legge "Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico", anche in riferimento al possibile uso mediante ferrocicli, valorizzando inoltre l’utilizzazione a fini turistici delle linee ferroviarie in esercizio e dopo il loro eventuale ripristino, delle tratte dismesse. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

ROSSI Nadia (PD)

SASSI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

SASSI (M5S)

 

OGGETTO 4404

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere il proseguimento delle corse del "Gigetto" fino a Bologna, collegando il distretto ceramico modenese al capoluogo regionale e concedendo diversi vantaggi agli utenti della tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, a rinnovare il relativo parco mezzi, risolvendo inoltre tutte le criticità emerse negli scorsi anni sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo. A firma del Consigliere: Bargi

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 3548

Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere a TPER, a fronte dei disagi subiti dall'utenza della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, compensazioni quali abbonamenti gratuiti e tariffe ridotte, a verificare il cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione della stessa, rendendo inoltre accessibili dette informazioni. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 4734

Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere gli impegni per il rafforzamento e lo sviluppo della linea Modena-Sassuolo, sia riguardo all’adeguamento delle infrastrutture, sia sul rinnovo del materiale rotabile, ad informare e coinvolgere gli utenti prevenendo disagi e disservizi ed incentivando l’uso della linea ferroviaria, nonché a riferire nella competente commissione assembleare sugli sviluppi più significativi riguardanti il miglioramento della tratta. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

BARGI (LN)

BOSCHINI (PD)

SASSI (M5S)

GIBERTONI (M5S)

BOSCHINI (PD)

BARGI (LN)

SASSI (M5S)

 

OGGETTO 4563

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, affinché vengano disposte tutele previdenziali e assicurative a carico dello Stato a favore del caregiver familiare, ed a valutare forme di sostegno economico più incisive per le famiglie delle persone non autosufficienti o con disabilità grave in difficoltà per la perdita di reddito derivante da attività lavorativa o per la presenza di redditi non adeguati alle esigenze di cura e sostegno che necessitano. A firma della Consigliera: Sensoli

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 4726

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi più opportune perché si arrivi a discutere nel più breve tempo possibile la legge sul caregiver familiare, nonché a incrementare il proprio impegno a supporto delle persone affette da gravi disabilità o menomazioni e ai loro familiari. A firma dei Consiglieri: Campedelli, Caliandro, Soncini, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Rontini, Paruolo

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

SENSOLI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 4672

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal Piano d'Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici allo scopo di fornire una necessaria e concreta risposta al preoccupante fenomeno del bracconaggio, ad attivarsi immediatamente per garantire la completa attuazione dell'Azione 1.2.2 del Piano d'Azione, rimuovendo pertanto gli ostacoli giuridici che impediscono la regionalizzazione dei Corpi/Servizi di Polizia Provinciale e Metropolitana competenti in materia di vigilanza ittico/venatoria. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva, Prodi

(Discussione e rinvio)

PRESIDENTE (Soncini)

TARUFFI (SI)

 

Ancora sugli oggetti 4563 - 4726

PRESIDENTE (Soncini)

SENSOLI (M5S)

CAMPEDELLI (PD)

SENSOLI (M5S)

CAMPEDELLI (PD)

ZOFFOLI (PD)

MARCHETTI Daniele (LN)

SENSOLI (M5S)

CAMPEDELLI (PD)

SASSI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 4582 - 4725 - 4727 - 4245 - 4563 - 4726

Emendamenti oggetti 2691 - 4291

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 15,22

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la centotrentasettesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare il sottosegretario della Giunta, Rossi Andrea e i consiglieri Bertani, Rainieri, Sabattini e Foti.

 

Richiesta di inversione dell’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Soncini): Riprendiamo quindi i nostri lavori della seduta antimeridiana di oggi.

Precisamente ho come primo punto la richiesta di inversione dell’ordine del giorno per la trattazione prioritaria degli oggetti 4582, 4725 e 4727.

La richiesta di inversione è pervenuta da parte della consigliera Piccinini. Sono previsti un intervento a favore e un intervento contro, se ci sono.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Come Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto la trattazione urgente di questo oggetto, a seguito della notizia del mancato stanziamento, all’interno della manovra correttiva, degli indennizzi alle vittime delle stragi terroristiche. È inutile che lo dica: a Bologna questo è un tema molto sentito ed è una ferita perennemente aperta.

Purtroppo, però, ogni anno ci troviamo ad assistere alle passerelle del politico, dell’esponente del Governo di turno, che viene qui, ci riempie di promesse e poi ci lascia con dei bellissimi titoli di giornale, e però non mette mai in pratica le promesse che viene a fare qui.

Dopo l’ennesimo accordo non mantenuto, è oltremodo urgente intervenire e su questa questione prendere una posizione chiara e definitiva. Non starò qui a ripetere le parole del presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi. Nonostante io non condivida il fatto che egli ricopra sia l’incarico di presidente dell’Associazione che di senatore del partito della forza politica che egli stesso critica e stigmatizza a ragion veduta – ha utilizzato parole veramente dure, anche negli ultimi giorni –, credo francamente che la misura sia colma.

Io mi auguro solamente una cosa: che chi in quest’aula verrà a Bologna il 2 agosto prossimo prenda le distanze dall’ennesimo ministro, dall’ennesimo esponente politico che verrà qui, a mani vuote, senza aver messo in atto nulla di quello che è stato promesso negli scorsi anni. Noi lo faremo, soprattutto a chi verrà qui l’ennesima volta, a utilizzare questa ricorrenza per fare anche, probabilmente, campagna elettorale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

È previsto un intervento contro la richiesta di inversione, perché l’oggetto 4582 è già iscritto. Se non vi è un intervento contro, nomino scrutatori i consiglieri Cardinali, Rontini e Sassi.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di inversione dell’ordine del giorno.

 

(È accolta all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La richiesta di inversione dell’ordine del giorno è accolta.

 

OGGETTO 4582

Risoluzione per impegnare la Giunta, anche in relazione alla "Giornata della Memoria, dedicata alle vittime del terrorismo", sia di matrice interna che internazionale, a farsi portavoce presso la Conferenza Stato-Regioni, affinché venga richiesto al Governo nazionale di desecretare tutti gli atti relativi a quei tragici e terribili eventi che ancora oggi non hanno avuto una concreta e significativa soluzione, compromettendo in modo profondo la storia contemporanea della Nazione e, in particolare, soprattutto della Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 4725

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi opportune affinché vengano versate tutte le carte relative alla strage di Ustica, a sollecitare le risposte alle rogatorie internazionali fatte in passato dai giudici, nonché a proseguire il suo impegno attraverso la legge sulla memoria e il sostegno alle associazioni e ai progetti sulla memoria del terrorismo e delle stragi. A firma dei Consiglieri: Campedelli, Ravaioli, Caliandro, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Paruolo

(Presentazione, discussione e approvazione)

 

OGGETTO 4727

Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere a Governo e Parlamento di dare corso al processo di discussione del disegno di legge di conversione del DL 50/2017 per risolvere le criticità ancora aperte nell’applicazione della legge 206/2004. A firma della Consigliera: Piccinini

(Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Procediamo quindi con la discussione generale congiunta sui documenti. Dieci minuti per ciascun consigliere.

Qualcuno si iscrive in discussione generale su tutti e tre gli oggetti abbinati?

Consigliere Aimi, prego.

 

AIMI: Grazie, presidente.

Per la verità io intervengo sulla risoluzione, oggetto 4582, a firma mia e del consigliere Galeazzo Bignami. È una risoluzione di impegno affinché la Giunta dell’Emilia-Romagna si faccia portavoce presso la Conferenza Stato-Regioni per richiedere al Governo nazionale di desecretare tutti gli atti relativi ai tragici eventi, non solamente quindi sulla strage di Bologna, ma anche di Ustica.

Il 27 giugno, lo voglio ricordare all’aula, ricorrerà il trentasettesimo anniversario, appunto, della strage di Ustica. Un aereo che partì, come tutti sappiamo, da Bologna, all’improvviso si squarciò e cadde nel braccio di mare vicino all’isola di Ustica, e tutti gli 81 componenti, i passeggeri e l’equipaggio, naturalmente, perirono in quel tragico evento.

Sono passati quasi quarant’anni. Io credo che non ci siano davvero ragioni per mantenere ancora il segreto su quell’evento e su quegli eventi. Mi riferisco, naturalmente, anche alla strage di Bologna.

Ci sono documenti che vengono considerati ancora top secret, su cui viene mantenuto il segreto di Stato, e che riguardano anche l’uccisione del Primo Ministro Aldo Moro e l’esistenza del cosiddetto lodo Moro, che è un po’ il leitmotiv intorno al quale ruota tutta la vicenda di quei terribili anni.

L’inchiesta su Moro è ancora aperta dalla Procura della Repubblica e ci sono procedimenti in corso. Io credo che noi dovremmo passare dalle parole ai fatti, perché quando si fanno, lo ricordava prima la collega che è intervenuta, tante passerelle per chiedere magari il ricordo, per evidenziare la necessità di intervenire con i finanziamenti per questi terribili eventi, ci si dimentica di dire che se noi vogliamo arrivare al compimento totale della verità, dobbiamo fare un passo ulteriore, perché in questa Italia ci sono purtroppo ancora tanti misteri da svelare.

Lo vogliamo fare soprattutto per i familiari delle vittime e anche per coloro che si stanno occupando di queste terribili e tragiche vicende.

Ultimamente l’Italia si è fatta parte diligente, lo ha detto a gran voce, ha chiesto di fare chiarezza e di portare verità sul caso Regeni con l’Egitto. Ebbene, noi siamo in prima linea anche in questo, ma ci domandiamo come mai quando chiediamo che venga fatta piena luce sulla verità, e la si potrà fare solamente se verranno desecretati questi atti, ci sia ancora una coltre di silenzio.

Io non vorrei che quest’aula fosse complice di questa situazione, perché ritengo che sia venuto davvero il momento, dopo tanto, di aprire uno squarcio di luce su quegli eventi.

Si è fatto tanto parlare, e torno alla strage di Ustica e alle possibili ipotesi, ma c’è stato chi ha avuto modo di guardare le carte, perché noi sappiamo che c’è la possibilità di accedere a questi documenti riservati che sono presso gli uffici dei nostri servizi segreti, naturalmente accompagnati da personale specializzato e con l’obbligo di mantenere il segreto su quanto si apprende (quindi, non è che sia un segreto assoluto, non si può divulgare, pena l’apertura di un procedimento penale, con condanna a plurimi anni di reclusione, qualora questo dovesse avvenire).

Io non capisco come mai noi in Italia ancora continuiamo a tacere, a mettere il bavaglio su questi dati che dovrebbero essere conosciuti non solamente dalla stampa, non solamente dalla magistratura, ma soprattutto, come dicevo prima, per fare piena luce su quegli eventi. Questo è per me ancora inspiegabile e spero davvero che l’aula, quest’oggi, con un atto non voglio dire di coraggio, perché non ci vuole coraggio a dire queste cose, ma di impegno, contribuisca a far sì che possa finalmente emergere la verità nella sua completezza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Aimi.

Consigliere Campedelli, prego.

 

CAMPEDELLI: Grazie, presidente.

Noi abbiamo presentato una risoluzione, relativa non solo alle questioni che sollecitava adesso il collega Aimi, perché chiaramente noi non siamo contrari al tema della desecretazione degli atti relativi a quegli eventi terribili, anzi, abbiamo bisogno di sapere.

Qui però occorre precisare che i documenti sulla strage di Ustica sono stati desecretati nel 2014 dal Governo Renzi. Quanto a quelli a cui la risoluzione si riferisce, forse non sono stato attento nella ricerca, mi pare però che non abbiano un’attinenza diretta con Ustica. Sono documenti che sono stati visionati dal senatore Giovanardi e da altri componenti della Commissione Moro, nell’ambito di questa inchiesta, ma non ho trovato notizie di ri-secretazione di documenti precedentemente desecretati. Ripeto, sarò stato superficiale nella ricerca, ma questo non l’ho trovato.

Nella risoluzione che presentava prima il collega Aimi si parla di lodo Moro, la cui esistenza storica e il legame con le stragi di Ustica e Bologna è da dimostrare. Il presidente dell’associazione 2 Agosto, Bolognesi, che ha avuto modo di leggere gli stessi atti, parlava di conclusioni fantasiose, da parte del senatore Giovanardi.

Si deve fare luce sul caso Ustica, perché noi oggi non siamo in possesso di una verità giudiziaria, come scriviamo nella nostra risoluzione. Restano molti punti oscuri. Non sono ancora stati individuati i responsabili, però c’è la certezza che non è stata una bomba sul DC-9 dell’Itavia ad aver causato la strage. Noi dobbiamo chiedere al Governo che si attivi per ottenere risposte dalla rogatoria internazionale fatta in passato dai giudici, per far luce ulteriore su questo tragico fatto.

Credo quindi che dobbiamo fare in modo di creare tutte le condizioni perché si possa arrivare davvero alla verità, per fare luce su questi fatti.

Dall’altra parte, abbiamo anche un altro tema di nostra competenza diretta. Noi abbiamo promosso una legge sulla memoria che punta a sostenere e finanziare progetti delle associazioni sui temi del terrorismo e delle stragi, sulla ricerca e sulla memoria, e credo che sia di fondamentale importanza.

Infine, è necessario un altro intervento, che è contenuto appunto nella risoluzione che abbiamo presentato ed è all’ordine del giorno oggi. In questi giorni si sta discutendo e definendo la manovra estiva, che doveva contenere l’impegno, non concretizzato, da parte del Governo per risolvere il problema dei benefici e degli indennizzi alle famiglie delle vittime della strage alla stazione di Bologna, della strage di Ustica e di tutti gli altri atti terroristici che hanno colpito il nostro Paese negli anni dello stragismo e del terrorismo.

Credo che questo sia importantissimo, non solo per le promesse fatte e gli impegni presi, e penso che ognuno di noi debba essere consapevole di questo, ma per dare un senso a ciò che facciamo quotidianamente. Noi tutti gli anni, il 2 di agosto, ci troviamo per ricordare, per fare memoria, per tenere vivo questo ricordo drammatico, così come altri momenti che venivano citati anche prima (la strage di Ustica e altri attentati). Anche per questo bisogna costruire le condizioni perché si arrivi ad inserire nella manovra estiva questo atto.

Ieri il presidente della Regione Bonaccini e anche il sindaco di Bologna si sono impegnati a lavorare per fare in modo che questo avvenga. Bene ha fatto il Presidente dell'associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna On. Bolognesi ad intervenire in modo fermo e inequivocabile su tale questione, così come il vescovo di Bologna, che sulla stampa di oggi ha evidenziato giustamente la necessità di rimediare ai mancati indennizzi, affermando che “ci sono ritardi che sono inaccettabili e fastidiosi; in certi casi lo sono ancora di più per la sofferenza che non viene capita e che viene diminuita”. Credo quindi che noi dobbiamo tenere conto di questo, e che in modo fermo dobbiamo alzare la voce e dire, così come si è impegnato ieri il presidente della Regione, che bisogna risolvere il problema dei mancati benefici previdenziali e indennizzi alle vittime delle stragi, prima dell’approvazione della manovra estiva.

È vero che le procedure sono abbastanza avanti per l’approvazione della manovra, ma credo sia importante rispettare tale impegno nei confronti dei familiari e delle vittime, e lo sia anche per dare un senso al lavoro che fa anche qui quotidianamente, ognuno di noi, all’interno della nostra Regione e all’interno delle Istituzioni, all’interno delle proprie comunità, ma anche ogni cittadino di questa Repubblica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Campedelli.

Consigliere Aimi, prego.

 

AIMI: Solo per una precisazione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, ha ancora cinque minuti.

 

AIMI: Solo una precisazione.

Ringrazio il consigliere Campedelli, ma semplicemente vorrei ricordare che effettivamente è vero, già nel 2014 il Governo Renzi declassificò alcuni documenti relativi alle stragi, tra cui anche quelli di Ustica, ma lo fece solo in parte. Il fatto che questo sia stato fatto solo in parte è la cosa che preoccupa, inquieta e pone degli interrogativi. Tutta la questione, il bandolo della matassa, è qui: perché tenere ancora parte di questi atti secretati? Tra l’altro, con la classificazione con una sola “s” o con la “ss”, che stanno a significare “segreto” o “segretissimo”.

In forza della legge vigente, quindi, purtroppo, buona parte degli atti che contribuirebbero a fare luce piena su questi eventi, sono ancora considerati secretati.

Possiamo allora ancora raccontarci che sono stati secretati, che c’è a disposizione tutto, che ci sono stati depistaggi, tutto quello che si vuole. Ma se non sono importanti, se non hanno nulla da dire, che cosa cambia? Andiamo a vederli lo stesso. Noi abbiamo la curiosità di sapere perché vengono ancora tenuti segreti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Aimi.

La consigliera Piccinini ha chiesto di intervenire.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Io ho ascoltato le parole del consigliere Campedelli, che sicuramente sono parole apprezzabili, ma rimangono ancora una volta parole.

Quello che chiediamo è un impegno concreto. Il lassismo su questa vicenda non è più accettabile. Ripeto, il prossimo 2 agosto ci ritroveremo esponenti di questo Governo che verranno senza portarci fatti concreti.

Io allora mi aspetto da parte di tutti quelli che saranno presenti alla commemorazione, quantomeno una presa di distanza da chi promette e non mantiene mai. Noi questa cosa la faremo e non saremo accondiscendenti alle ennesime prese in giro da parte di chi non mantiene mai.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Qualcun altro intende intervenire? Consigliere Campedelli.

 

CAMPEDELLI: Grazie, presidente.

Solo una precisazione. Rispetto a ciò che ha sostenuto adesso anche il consigliere Aimi, non voglio creare una diatriba tra me e lui, però io credo che si faccia un po’ di confusione, nel senso che gli atti sono già desecretati. Il problema è che ancora la verità su Ustica non c’è e mancano le risposte alla rogatoria internazionale: questo è il tema.

La declassificazione di qualsiasi documento previsto dalla direttiva Renzi, come scriviamo nella risoluzione, classificato come segretissimo, riservatissimo, riservato, seppur non possa svelare nuove verità giudiziarie, e lo dicono i giudici e quelli che hanno visionato i documenti, è un atto di trasparenza importante e la desecretazione di questi atti è stata molto apprezzata dalle associazioni delle vittime del terrorismo.

Forse si sta facendo un po’ di confusione tra la declassificazione e la mancanza di una verità giudiziaria. In Italia ci sono stati troppi misteri, e abbiamo bisogno di conoscere e di studiare queste cose, per capire cosa è accaduto. E credo che tutto questo sia contenuto all’interno della nostra risoluzione, senza fare confusione. Questa è la prima cosa.

Seconda questione: rispetto a quanto sosteneva la collega Piccinini, la nostra risoluzione chiede proprio quello che lei ha detto e che ho esplicitato precedentemente, per cui la nostra risoluzione chiede di intervenire, di trovare le risorse per le vittime delle stragi, quindi non solo parole, ma fatti concreti. Chiediamo al presidente, visto che ieri è uscito con una dichiarazione molto ferma rispetto a ciò, di sensibilizzare il Governo su questo tema, perché si arrivi a una soluzione. Quindi non sono parole vuote, sono richieste concrete, palpabili. Poi ci lavoreremo e ci lavoriamo tutti quanti perché si possa arrivare a questo. Credo che questo sia l’assunto importante contenuta appunto nella risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Campedelli.

Consigliere Paruolo, a lei la parola.

 

PARUOLO: Prendo la parola perché in effetti è un argomento delicato, ma come bolognese faccio fatica a non sentirmi colpito.

Lo faccio innanzitutto per ringraziare il collega Campedelli, che ha redatto un ordine del giorno che ho trovato davvero molto rispondente, non fumoso e nemmeno imbarazzato, dicendo con pacatezza quali cose chiediamo che vengano fatte e la direzione che va perseguita.

Io posso capire, e non voglio fare una colpa ai colleghi dei Cinque Stelle o di altre forze politiche, che ci sia la possibilità di strumentalizzare il fatto che in effetti siano mancate delle risorse che avrebbero dovuto già essere presenti da molti anni. Sono uno di quei bolognesi che difficilmente manca alle cerimonie del 2 agosto. Partecipo, di solito, anche alla seduta di Consiglio comunale di confronto con i parenti delle vittime.

Paolo Bolognesi è un senatore del Partito Democratico, quindi è evidente che c’è una dinamica interna anche ai partiti. Da un lato vorrei affermare che sarebbe bello poter essere tutti insieme a chiedere che il Governo dia una risposta precisa su tutto questo, perché non mi sembra che ci siano persone fra di noi che possano difendere la scelta di non ottemperare a promesse che risalgono ormai a diversi anni fa. Dall’altra parte, non posso tacere il fatto che mi piacerebbe che qualcuno alzasse la manina e dicesse: l’abbiamo tolto per questo motivo. Ogni tanto si ha a che fare con la sparizione di qualche cosa da un testo di legge, e mi piacerebbe che qualcuno se ne prendesse la responsabilità. Può darsi che sia una questione tecnica, ma anche per chi deve fare una quadratura tecnica, ogni tanto accadono questi episodi. So che è una cosa diversa e non voglio fare paragoni, ma qualche tempo fa ci siamo trovati con una proposta, in Commissione, in Parlamento, di togliere la copertura finanziaria da parte del Governo per consentire al centro dati ECMWF di collocarsi, cosa che poi in effetti è avvenuta, in Emilia-Romagna.

Questo è accaduto perché un parlamentare, pensando che fosse una questione localistica di Bologna e ragionando in un’ottica appunto localistica, ha pensato che per tirare la coperta più verso un altro territorio, in quel momento fosse utile togliere la posta messa dal Governo. In quel caso ci si è resi conto successivamente che era stato fatto un errore e il Governo è dovuto intervenire per fare una modifica in aula e fare in modo che fossero reinserite le parti che poi hanno reso possibile completare la trattativa che si è conclusa nelle settimane e nei mesi scorsi positivamente, credo con soddisfazione da parte di tutti noi.

Anche in questo caso credo che l’ordine del giorno Campedelli debba essere il nostro punto comune con cui possiamo rapportarci col Governo. Proprio per cercare di evitare di trovarci nella situazione in cui altre parti politiche si trovano e che comprensibilmente – visto che il Governo in questo momento non li vede direttamente sue parti – chiedono conto di questo fatto, io vorrei che fosse individuato il funzionario o il politico che ha, in qualche momento di questo processo, avallato l’espunzione di questo punto dal testo della legge di cui stiamo discutendo. Come “punizione” vorrei solo che questa persona partecipasse, il prossimo 2 agosto, alle celebrazioni del ricordo della strage della stazione.

Solo questo chiedo, proprio perché è antipatico essere in questa situazione. Speriamo che venga rapidamente risolta, come chiede la risoluzione che voteremo, però speriamo anche che non abbia di nuovo ad accadere di trovarsi in queste situazioni molto spiacevoli e che nessuno di noi avrebbe voluto vedere realizzate.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Paruolo.

Ci sono altri?

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Per dire che evidentemente non è stato semplicemente un errore tecnico, o uno sbaglio. Qui c’è stata una cosa ancora più grave, nel senso che AIVITER e l’Unione delle vittime delle stragi aveva minacciato di non partecipare alla Giornata della memoria.

A seguito di questa protesta ci sono state ancora una volta promesse. L’accordo era stato fatto, i soldi c’erano. Poi, improvvisamente, tre giorni prima dell’approvazione della manovra, questi soldi sono spariti.

Secondo me c’è una mancanza di volontà politica di metterci questi soldi. La scusa che viene data è che non ci sono, però per le cose che vi interessano, le banche e quant’altro, questi soldi ci sono sempre.

Io allora ritengo evidentemente che questa sia una mancanza di volontà politica. Poi sono d’accordo a dire: troviamo chi ha voluto tirar via questi soldi e sistemarli da un’altra parte, però dopo tanti anni, mi sembra chiara la volontà di non procedere con questi stanziamenti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Siamo in discussione generale, se non ci sono altri in discussione generale, chiudo la discussione generale e apro la dichiarazione di voto congiunta sulle risoluzioni.

Se non ci sono iscritti in dichiarazione di voto, chiudo la dichiarazione di voto. Verifico che ci siano gli scrutatori: i consiglieri Cardinali, Rontini e Sassi.

Consigliera Piccinini: si era iscritta quando?

 

PICCININI: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Campedelli si è iscritto?

 

CAMPEDELLI: Chiedo il voto elettronico anch’io.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Campedelli.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4582, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

10

Contrari

 

21

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4582 è respinta.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4725, a firma dei consiglieri Campedelli, Ravaioli, Caliandro, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Paruolo con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

28

Contrari

 

--

Astenuti

 

7

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4725 è approvata.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4727, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

33

Favorevoli

 

13

Contrari

 

20

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4727 è respinta.

Prego, consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Volevo soltanto segnalare il mio voto favorevole. Ho premuto all’ultimo, si vede che non l’ha registrato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Va a verbale.

Abbiamo concluso la trattazione degli oggetti abbinati.

 

OGGETTO 4186

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere una verifica puntuale sulla presenza di ginecologi ed anestesisti obiettori nelle singole strutture, individuando indicatori superati i quali intervenire con specifici concorsi per assumerne di non obiettori, ad attivarsi affinché anche in Emilia-Romagna vengano garantiti alle donne tutti i diritti garantiti dalla legge 194/1978 e affinché nei servizi di Consultorio sia garantito l’accesso alla prescrizione di contraccettivi ormonali, sia routinaria che in fase postcoitale, nonché all’applicazione di sistemi contraccettivi meccanici, oltre alla garanzia dell’attestazione dello stato di gravidanza, ponendo inoltre in essere azioni volte alla modifica della legge 194 al fine di renderne realmente effettiva l’applicazione. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

(Rinvio in Commissione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo ora all’oggetto 4186, a firma dei consiglieri Torri e Taruffi.

Consigliere Torri, prego.

 

TORRI: Grazie, presidente.

Chiedo il rinvio dell’oggetto in Commissione, avendo ricevuto richiesta da altri Gruppi per un’azione in tal senso, visto che è già iniziato un lavoro su questo argomento, che aveva visto la convergenza di Gruppi diversi.

Chiedo il rinvio dell’oggetto in Commissione, dal momento che mi è stato chiesto questo passaggio per consentire una maggiore convergenza da parte di più Gruppi, e dal momento che si è concordato comunque sul principio che afferma la nostra risoluzione, crediamo che sia più opportuno mandarlo in Commissione, così da riuscire a farlo passare con un consenso maggiore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

Sono previsti un intervento a favore e uno contro rispetto alla richiesta di rinvio in Commissione. Se no, metto in votazione la richiesta di rinvio.

Gli scrutatori sono presenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio in Commissione dell’oggetto 4186.

 

(È accolta all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La richiesta di rinvio dell’oggetto 4186 è accolta.

 

OGGETTO 4245

Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione che lo prevedano e ad escludere dai premi del Programma di sviluppo rurale le aziende che ne facciano uso, a sostenere, con politiche attive sul territorio, approcci agro-ecologici per migliorare la fertilità dei suoli, diversificare le produzioni, aumentare la capacità di sequestro di carbonio, garantire raccolti adeguati ed affrontare il controllo dei parassiti e delle erbe seguendo e monitorando le dinamiche naturali, e ad intervenire presso il Governo affinché, a livello nazionale ed europeo, sia applicato il principio di precauzione e vengano vietati la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo "glyphosate". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 4245, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini: “Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione che lo prevedano e ad escludere dai premi del Programma di sviluppo rurale le aziende che ne facciano uso, a sostenere, con politiche attive sul territorio, approcci agro-ecologici per migliorare la fertilità dei suoli, diversificare le produzioni, aumentare la capacità di sequestro di carbonio, garantire raccolti adeguati ed affrontare il controllo dei parassiti e delle erbe seguendo e monitorando le dinamiche naturali, e ad intervenire presso il Governo affinché, a livello nazionale ed europeo, sia applicato il principio di precauzione e vengano vietati la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo ‘glyphosate’, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Apro la discussione generale sul documento. Sono dieci minuti per consigliere, come sempre.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

In questa risoluzione trattiamo di un tema che abbiamo già discusso grazie alla presentazione anche di nostri diversi atti e diverse risoluzioni.

Il tema è quello del glifosato, l’erbicida più utilizzato al mondo e il prodotto più venduto in Italia, secondo i dati del SIAN, il Sistema Informativo Agricolo Nazionale.

È presente il glifosato, in oltre 750 formulati dedicati alle colture intensive, agli orti e al giardinaggio. Come sappiamo, è stato dichiarato probabile cancerogeno dallo IARC che è la massima autorità globale in campo oncologico.

Il glifosato è stato classificato tra l’altro anche come interferente endocrino, è una sostanza che troviamo sostanzialmente dappertutto e viene immesso nella catena alimentare anche grazie ai mangimi per gli animali, OGM, quindi, resistenti al glifosato stesso.

Siamo tutti esposti a questa sostanza, anche contro la nostra volontà. Ripeto: il glifosato è presente ovunque. Tra l’altro, recentemente, una rivista indipendente che si chiama “Salvagente” ha fatto delle analisi su 14 donne incinte. Tutte e 14 sono risultate positive e contaminate dal glifosato.

Non da ultimo è in atto una raccolta firme a livello europeo lanciata da LifeGate, che chiede il divieto dell’uso dell’erbicida.

Riconosco che in questa Regione dei passi avanti sono stati fatti, anche grazie evidentemente alla nostra insistenza. La Regione Emilia-Romagna è una delle pochissime regioni che inizierà a monitorare il glifosato in maniera costante e sistematica, però rimane il fatto che continua ad essere usato anche in agricoltura, per esempio. Quindi, in questa risoluzione noi chiediamo di rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione e di escluderlo dai premi del Programma di Sviluppo Rurale delle aziende che ne facciano uso.

Chiediamo che vengano sostenuti approcci agro-ecologici, quindi metodi più sostenibili e chiediamo di intervenire presso il Governo affinché sia applicato il principio europeo di precauzione, a tutela della salute pubblica e vietando definitivamente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengono il principio attivo glyphosate.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliera Luciana Serri, prego.

 

SERRI: Grazie, presidente.

Il Gruppo del Partito Democratico comunque voterà contro questa risoluzione, per diversi motivi. Innanzitutto, perché ancora oggi non c’è un consenso e una unanimità da parte del mondo scientifico sul ritenere cancerogeno o meno il glyphosate. Infatti, già nel marzo del 2015 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in contrasto con le valutazioni dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che, nel marzo del 2015, lo aveva dichiarato potenzialmente cancerogeno per l’uomo, ne ha decretato la non cancerogenicità.

Recentemente la Commissione FAO, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno dichiarato che è improbabile che l’assunzione di glyphosate sia cancerogeno per l’uomo.

A seguito di tutto questo, il Regolamento europeo 2013, la Commissione europea, ha indicato all’unanimità che, comunque, venga usato un co-formulante nei prodotti fitosanitari, e questo viene dichiarato maggiore responsabile della tossicità dei prodotti fitosanitari. Quindi, sono stati invitati gli Stati membri a provvedere affinché tale co-formulante non venga associato alle sostanze attive insieme alle altre misure restrittive.

L’Italia è stato il primo Stato europeo a recepire e adottare tutte le misure restrittive e la nostra Regione, con la delibera di Giunta del 2016, la n. 541, ha messo in atto una serie di misure proprio finalizzate a vietare l’uso di queste sostanze nei prodotti antiparassitari e diserbanti contenenti non solo glyphosate, ma tutti i prodotti fitosanitari nei luoghi non ad uso agricolo, ma frequentati da persone, in modo particolare quelli frequentati da bambini, come le aree vicino alle scuole, ai parchi giochi, le aree pubbliche. Così pure ha previsto delle misure restrittive nelle aree vicine alle zone frequentate da persone.

La stessa delibera prevede una serie di indicazioni, anche rispetto alle comunicazioni e agli avvisi che debbono essere indicati quando vengono utilizzati vicino alle aree frequentate da pubblico e da persone, avvisi che devono essere...

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Colleghi, scusate. È difficile per chi sta intervenendo riuscire a farlo in modo tranquillo, com’è giusto che sia. Quindi, vi chiedo davvero silenzio.

Consigliera Serri, prego.

 

SERRI: Quindi, rispetto a questo tema, dove ovviamente si sottolinea la necessità di continuare a tenere monitorata l’evoluzione della ricerca e i progressi che possono essere fatti rispetto alle analisi e alle valutazioni dell’utilizzo di queste sostanze, riteniamo che, rispetto alle conoscenze e rispetto a ciò che la ricerca ha prodotto in questo modo, siano state attuate tutte quelle misure utili e necessarie a prevenire danni alla salute delle persone.

Va anche detto che la nostra Regione si è impegnata molto nel sostenere l’uso della lotta integrata, quindi di mezzi alternativi all’utilizzo della chimica, che possono essere sistemi integrati oppure sistemi meccanici o fisici. Ovviamente, bisogna continuare questo impegno. Così pure per quanto riguarda il tema delle produzioni integrate, delle produzioni biologiche, i disciplinari hanno previsto comunque la riduzione dell’uso di sostanze chimiche.

Quindi, l’attenzione della Regione, dal punto di vista dell’utilizzo della chimica e dell’utilizzo di questo prodotto, è molto alta. Riteniamo, quindi, non in questa fase, necessario adottare misure drastiche e restrittive, così come viene richiesto nella risoluzione in oggetto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Serri.

Consigliera Piccinini, prego. Ha sei minuti.

 

PICCININI: Molto velocemente, noi chiediamo – come abbiamo sempre chiesto – che si attui il principio di precauzione. Il glyphosate continua ad essere utilizzato. Sebbene sia stato vietato nei parchi pubblici, sui cigli delle strade viene comunque usato. Viene comunque usato in agricoltura. Viene comunque usato per gli alimenti per gli animali, quindi entra inevitabilmente nella catena alimentare. Sembra, quindi, quantomeno opportuno attuare questo principio di precauzione.

Tra l’altro, il dispositivo è preso esattamente da una risoluzione presentata nella Regione Toscana, presentata dal Gruppo di Sinistra Italiana e votata all’unanimità, quindi anche dal Partito Democratico. Non si capisce perché in questa Regione ci si ostini a permettere l’utilizzo di questa sostanza pericolosa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Siamo in discussione generale.

Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Ci sono stati già interventi, anche autorevoli, da parte del mio Gruppo.

Io volevo semplicemente lanciare un’idea per ragionare, per fare dei passi avanti dopo l’esito che potrà avere questo ordine del giorno, perché rilevo in questo caso evidenze scientifiche non tanto chiare. O meglio, non c’è un consenso, in questo momento, sufficiente per poter sostenere le affermazioni che sono state fatte. Al tempo stesso, sarebbe interessante capire quale potrebbe essere il piano B nel momento in cui si arrivasse a un’eliminazione di questa sostanza da tutti i capitolati. Si potrebbe ragionare – è presente anche l’assessore all’agricoltura – per affidare un approfondimento tecnico che riesca a dirci che cosa accadrebbe qualora la Regione dovesse decidere nel senso che in questo momento ci viene proposto dal Movimento 5 Stelle, cioè che cosa comporterebbe in termini pratici l’eliminazione eventuale di questa sostanza. Credo che sarebbe un elemento importante per poter, eventualmente, fare dei ragionamenti, mentre la comunità scientifica fa gli approfondimenti necessari – che speriamo faccia – per poter arrivare a delle evidenze chiare sul punto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Paruolo.

Do la parola alla consigliera Piccinini. Prego.

 

PICCININI: Molto velocemente. Il diserbo meccanico è sempre esistito.

Comunque, io sono disponibile a un approfondimento in Commissione con l’assessore competente per esaminare meglio la materia. Io sono assolutamente disponibile. Se la maggioranza lo è, facciamo un approfondimento in Commissione e cerchiamo di capire insieme quali passi avanti si possono fare rispetto a questo tema.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Stavo per annunciare il nostro voto favorevole, ma se si va in Commissione, ben venga.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Ci sono altri interventi in dibattito generale?

Sentiamo, a questo punto, l’assessore e poi vediamo se c’è la formalizzazione del rinvio in Commissione, perché va formalizzato.

Prego, assessore Caselli.

 

CASELLI, assessore: Ringrazio i consiglieri per il dibattito che hanno svolto e anche per aver riconosciuto che questa Regione ha fatto passi in avanti. Sul piano dei fatti, questa è l’unica Regione italiana che sta veramente facendo qualcosa. Al di là di votare ordini del giorno sul “glyphosate zero”, se poi non si dà attuazione, la cosa è come se non esistesse. Esiste politicamente, ma non esiste fattualmente.

Noi stiamo cercando di fare un percorso inverso: cominciare a passare ai fatti e tenere molto alta l’attenzione su questo elemento, che è estremamente controverso. Da un lato, non bisogna prendere posizioni ascientifiche; dall’altro, bisogna prendere atto che la scienza non è d’accordo su questo. Ci sono alcuni studi che concludono in un modo e altri che concludono in un altro. Si parla sempre di “probabilmente” e di cose in sé poco scientifiche, però ci sono attenzioni da tenere.

In questo senso, noi sappiamo benissimo che, proprio ragionando sul principio di precauzione, su cui credo siamo tutti d’accordo, che peraltro è un principio su cui è basato l’intero approccio della sanità europea (è un principio europeo dei trattati quello di precauzione), nel momento in cui le due autorità europee, EFSA e EMA, quindi quella dell’alimentazione e quella medica, dicono che non è dimostrata la cancerogenicità del glyphosate, diventa difficile, sulla base del principio di precauzione, prendere delle decisioni.

Quindi, io sarei – proprio perché questi sono argomenti delicatissimi e molto seri – per cercare di fare continuamente dei passi avanti intanto che la ricerca approfondisce. Su tutti gli studi che sono stati utilizzati ci sono dubbi sulle metodologie usate. Qualche studio era più orientato verso le conseguenze sui lavoratori esposti alla chimica e altri, invece, hanno approfondito di più aspetti alimentari. Per cui, bisogna continuare ad approfondire la questione.

Noi stessi, all’interno del nostro Piano di sviluppo rurale, nelle misure sull’innovazione, abbiamo una misura sulla riduzione dell’uso della chimica in agricoltura. Spero proprio che da lì arrivino anche delle richieste di contributi per fare studi con, poi, l’applicazione in campo di tecniche alternative. Il piano B che richiamava il consigliere Paruolo è una questione seria. Noi possiamo dire “chiudiamo”. Dopodiché, le alternative sono di gran lunga peggiori. Noi abbiamo già fatto l’approfondimento – è stata una cosa che io ho chiesto ai tecnici del fitosanitario già un anno fa – per capire cosa sarebbe successo se avessimo detto di punto in bianco “basta”.

Il glyphosate – una cosa che non è stata detta nel dibattito – è appurato che faccia male usato come disseccante, cioè sulla crescita. Questa cosa è vietata in Italia. Il Ministero l’ha vietata e bisogna fare attenzione che non la si faccia. Anche il nostro clima aiuta a non farlo. È un tema che vivono più i canadesi o altre popolazioni. Usato come erbicida, invece, ci sono studi che non sono assolutamente conclusivi sul fatto che faccia bene. Se lo togliamo come erbicida, però, le alternative come erbicidi sono sicuramente pericolose. Quindi, bisogna lavorare su tecniche agricole diverse che, però, e su questo ho fatto un approfondimento abbastanza serio con l’Università di Bologna, in particolare con il professor Dinelli, che è un grande teorico del biologico e, quindi, sicuramente non è accusabile di prendere sotto gamba la situazione, ci sono delle tecniche utilizzabili in maniera alternativa su alcune colture, ma su altre non ci sono.

Si tratta, quindi, di lavorare sulla ricerca, ma su una ricerca che sia anche applicata. Non solo sulla molecola in sé, ma una ricerca applicata su come poter trovare alternative credibili. Questo è un lavoro che, vi garantisco, al di là di tutti gli effetti, ci siamo già impegnati a fare, già da prima che arrivasse questa risoluzione. Io sono in contatto – e li ho anche incontrati più volte – con i comitati “glyphosate zero”. L’attenzione è massima. Stiamo cercando di muoverci proprio su un piano fattuale, cercando di fare dei passi avanti nell’applicazione.

Il passo avanti più grosso, vero, che ha fatto questa Regione è stato conquistare un aumento del 28 per cento della superficie a biologico. Noi è lì che dobbiamo insistere il più possibile, anche mettendo risorse, più che guardare la singola molecola. La questione, ovviamente, riguarda l’aspetto agro-ecologico complessivo. Isolare le singole molecole non ci serve nel nostro approccio al problema. Dobbiamo ridurre l’uso della chimica in generale e dobbiamo fare in modo che ci sia un’agricoltura di livello sempre più alto, di sempre più alta qualità.

Come sapete, nel biologico, ovviamente, non esiste e nei disciplinari dell’integrato è ridotto del 70 per cento rispetto alle quote che sarebbero ammesse per legge. Per cui, da questo punto di vista, questa Regione è indubbiamente all’avanguardia in Italia. Lo sanno benissimo anche le organizzazioni ambientaliste. Anche in un recente caso nazionale ce ne hanno dato atto, in una conferenza di Legambiente a Roma.

Su questo, l’impegno c’è. Io vengo volentieri in Commissione, anche con tutti i nostri tecnici, però bisogna che si faccia un lavoro – anche con le Università, le nostre Facoltà di Agraria – molto diffuso su questo se vogliamo fare dei passi avanti, in accordo anche con le associazioni agricole. La contrapposizione, in questi casi, non serve. Ci serve che queste tecniche vengano adottate in campo, che ci sia consenso e che ci sia una sostenibilità complessiva, ovviamente ambientale, ma anche economica e sociale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Caselli.

A questo punto, è chiusa la discussione generale.

Se qualcuno vuole formalizzare il rinvio in Commissione, altrimenti procedo con la dichiarazione di voto congiunta.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Come ho già detto prima, da parte nostra vi è tutta la disponibilità ad approfondire l’argomento. Se può essere utile per fare dei passi avanti, sicuramente noi siamo disponibili. Bisogna capire da parte della maggioranza se c’è questa volontà di andare in Commissione o di bocciare tout court la nostra risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliera Serri, prego.

 

SERRI: Grazie.

Credo che un momento di approfondimento ulteriore in Commissione possa servire ed essere utile a tutti per rafforzare tutte le nostre idee, così come credo che sia un tema da seguire nel tempo. Le cose che ci ha raccontato adesso l’assessore credo siano importanti. Parliamo di un impegno costante della Regione nel dare un sostegno alla ricerca su questo segmento così delicato e così importante.

Propongo di mettere in votazione la risoluzione di oggi e di programmare, in accordo con l’Assessorato, un momento di approfondimento e di discussione in Commissione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Serri.

Apriamo le dichiarazioni di voto.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Giusto due precisazioni. Il voto della Commissione europea, comunque, si è basato sugli studi delle lobby dei pesticidi e dei produttori stessi di glyphosate. Quindi, il risultato mi sembra abbastanza scontato, da questo punto di vista.

Ripeto, da parte mia c’è tutta la disponibilità ad approfondire eventualmente quello che è stato fatto fino a questo momento. Mi dispiace solamente che la nostra risoluzione debba essere bocciata senza avere ben chiaro il problema. La questione è che siamo tutti esposti. Io non posso decidere di non mangiare qualcosa che contenga glyphosate.

 

(interruzione dell’assessore Caselli)

 

Capisco benissimo, però gli studi fatti su 14 donne incinte sono risultati tutti positivi. Questo principio di precauzione bisogna adottarlo il prima possibile.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Altre dichiarazioni di voto? Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.

Gli scrutatori sono presenti.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Chiedo di votare mediante l’uso del dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini. La richiesta è accolta.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4245, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

6

Contrari

 

30

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4245 è respinta.

 

OGGETTO 1178

Risoluzione per promuovere presso i centri estetici regionali l’attività di controllo sul possesso dei titoli professionali da parte del personale che vi lavora. A firma del Consigliere: Foti

(Rinvio)

 

OGGETTO 949

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte all’applicazione della L.R. n. 1/2010 per la tutela e la valorizzazione dell’artigianato, alla individuazione ed alla repressione del fenomeno del "sommerso", contrastando inoltre l’abusivismo con particolare riferimento ai settori dell’acconciatura e delle cure estetiche. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pompignoli

(Rinvio)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo, ora, all’oggetto 1178, a firma del consigliere Foti, e, in abbinato, all’oggetto 949, a firma dei consiglieri Pettazzoni, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani e Pompignoli.

Consigliere Pettazzoni, prego.

 

PETTAZZONI: Grazie, presidente.

In assenza del consigliere Foti, si pensava di rinviare alla prossima Assemblea la discussione delle due risoluzioni. Pertanto, chiedo il rinvio alla prossima seduta per la discussione di entrambe le risoluzioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pettazzoni.

Prendo atto della richiesta del consigliere Pettazzoni e, considerata l’assenza giustificata del consigliere Foti, per una questione di cortesia istituzionale, se non ci sono obiezioni, lo considero rinviato.

 

OGGETTO 2691

Risoluzione per impegnare la Giunta a sviluppare, offrendo un effettivo servizio a chi utilizza le biciclette invece dell’auto, la possibilità di realizzare velostazioni, anche utilizzando fondi europei e supportando in tal modo la lotta alle emissioni inquinanti e concorrendo alla riqualificazione urbana ed ambientale. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Campedelli, Poli, Mumolo, Tarasconi, Montalti, Sabattini, Caliandro, Iotti, Serri, Cardinali, Bagnari, Pruccoli, Bessi, Marchetti Francesca, Mori, Prodi, Rontini, Zoffoli, Soncini

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2691: Risoluzione per impegnare la Giunta a sviluppare, offrendo un effettivo servizio a chi utilizza le biciclette invece dell’auto, la possibilità di realizzare velostazioni, anche utilizzando fondi europei e supportando in tal modo la lotta alle emissioni inquinanti e concorrendo alla riqualificazione urbana ed ambientale, a firma dei consiglieri Rossi Nadia, Campedelli, Poli, Mumolo, Tarasconi, Montalti, Sabattini, Caliandro, Iotti, Serri, Cardinali, Bagnari, Pruccoli, Bessi, Marchetti Francesca, Mori, Prodi, Rontini, Zoffoli.

Su questo oggetto insiste una proposta di emendamento a firma della consigliera Piccinini.

Apro la discussione generale sul documento: 10 minuti.

Consigliera Rossi Nadia, prego.

 

ROSSI Nadia: Grazie, presidente.

Lo sviluppo della rete regionale per la mobilità ciclopedonale e la promozione della cultura ciclabile sono elementi chiave nelle politiche della mobilità sostenibile della Regione Emilia-Romagna, dal momento che l’uso della bicicletta rappresenta un tipo di mobilità direttamente correlato all’abbattimento dell’inquinamento ambientale, la sicurezza dei trasporti, il miglioramento della qualità della vita e la percezione del paesaggio e del territorio.

La Regione, oltre a finanziare le infrastrutture ciclopedonali, promuove e cofinanzia anche iniziative e attività che stimolino l’utilizzo della bicicletta, in modo da orientarne sempre più l’uso. Poco tempo fa, è stato sottoscritto un protocollo fra Regione Emilia-Romagna e associazioni ambientali che si prefigge di portare la mobilità ciclabile regionale dall’attuale 10 per cento al 15 per cento entro il 2020, obiettivo raggiungibile anche attraverso azioni semplici come la gratuità del trasporto della bicicletta sul treno e treni che, come il VivAlto, per esempio, danno questo tipo di possibilità. Come sappiamo, la nostra Regione ne ha messi in circolo diversi negli ultimi anni.

A Bologna esiste già una velostazione, che di fatto è un parcheggio custodito per le biciclette, aperto sette giorni su sette, che offre anche una ciclofficina attrezzata per la manutenzione e la riparazione delle biciclette, il bike caffè, il servizio di noleggio, insieme all’opportunità di fare formazione, socialità, realizzare eventi, tour guidati e consegne di merci in bici.

La velostazione di Bologna è stata la prima esperienza a livello nazionale, che è diventata, tra l’altro, un modello copiato ed esportato in altre regioni. Ad esempio, la città di Bari ha inaugurato una prima velostazione finanziata, però, con fondi del programma Grecia-Italia 2007/2013, nell’ambito del progetto strategico, mentre la gestione del funzionamento del servizio di custodia rientrerà nel progetto Intermodal, finanziato con fondi del programma del 2007 IPA Adriatic 2007/2013, che si occupa di individuare soluzioni e strategie di trasporto intermodale delle aree costiere adriatiche tra Italia e Albania, Croazia e Montenegro.

Qualche mese fa, anche la città di Rimini ha annunciato di voler realizzare una propria velostazione, la seconda, quindi, nella regione Emilia-Romagna, dopo quella funzionante di Bologna. Credo possa essere anche un’opportunità sotto il punto di vista turistico e un ulteriore passo avanti che potrà essere fatto anche grazie alla legge che abbiamo approvato questa mattina sulla mobilità ciclopedonale, con la quale verranno finanziate anche le creazioni di nuove piste ciclabili e la riqualificazione di quelle esistenti, creando una vera e propria rete regionale ciclabile.

Per tutto questo, chiediamo alla Giunta di sviluppare la possibilità di realizzare nella nostra regione nuove velostazioni, verificando anche l’utilizzo per tale scopo dei diversi fondi europei destinabili a tale azione, e incentivare la creazione di queste strutture nei Comuni della Regione al fine di offrire un servizio effettivo a favore di chi utilizza la bicicletta invece dell’auto, così supportando, inoltre, la lotta alle emissioni inquinanti da traffico veicolare e concorrendo alla riqualificazione urbana e ambientale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro legate alle realizzazioni di officine e attività commerciali di contorno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Ci sono interventi in discussione generale?

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Intervengo per illustrare il nostro emendamento. Sappiamo che, per quanto riguarda la velostazione di Bologna, recentemente è stato inaugurato un progetto volto a favorire anche la mobilità disabile, un’iniziativa promossa anche dall’AIAS di Bologna, dove vi sarà un presidio dedicato, che prevede, tra le altre cose, il noleggio di mezzi di locomozione e ausili dedicati.

Con questo emendamento, quindi, chiediamo di prendere in esame forme di premialità per l’attivazione di servizi rivolti alla mobilità, anche turistica, di persone con disabilità, come il noleggio di mezzi elettrici, la ricarica delle batterie, sistemi di traino e altre misure e strumenti utilizzabili a questo fine. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Siamo in discussione generale sul documento. Se non ci sono iscritti, apro la discussione generale, a questo punto, sull’emendamento a firma della consigliera Piccinini. Cinque minuti per consigliere. Ci sono iscritti? Chiudo la discussione generale sull’emendamento.

Apro la dichiarazione di voto congiunta su risoluzione ed emendamento: 5 minuti per Gruppo.

Se non ci sono iscritti, prima di mettere in votazione l’emendamento, chiedo l’assenso alla consigliera Rossi per procedere alla votazione.

 

ROSSI Nadia: Sì, do il consenso.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Gli scrutatori sono presenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini, che insiste sull’oggetto 2691.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2691, a firma della consigliera Rossi Nadia e altri, così come emendata.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 2691 è approvata.

 

OGGETTO 2737

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla individuazione ed alla valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare pubblico per realizzare progetti di slow travel rimettendo in funzione beni abbandonati lungo itinerari turistici e culturali, sviluppare le connesse opportunità imprenditoriali ed occupazionali, utilizzando anche i fondi europei disponibili e valorizzando le ex "case del genio civile" e le ex "case di guardia". A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Bagnari, Serri, Pruccoli, Prodi, Iotti, Bessi, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Sabattini, Mumolo, Rontini

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 4291

Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame, previa verifica delle linee ferroviarie regionali aventi le caratteristiche storiche, paesaggistiche ed artistico-architettoniche previste dalla normativa, la proposta di ingresso delle stesse nell’elenco previsto dal disegno di legge "Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico", anche in riferimento al possibile uso mediante ferrocicli, valorizzando inoltre l’utilizzazione a fini turistici delle linee ferroviarie in esercizio e dopo il loro eventuale ripristino, delle tratte dismesse. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo, ora, all’oggetto 2737, a firma dei consiglieri Rossi Nadia, Bagnari, Serri, Pruccoli, Prodi, Iotti, Bessi, Marchetti Francesca, Caliandro, Mori, Sabattini, Mumolo, Rontini, cui è stato abbinato l’oggetto 4291, a firma dei consiglieri Bertani, Sassi e Sensoli.

Vi ricordo che su questo oggetto insiste una proposta di emendamento a firma della consigliera Nadia Rossi.

Apro il dibattito generale immediatamente. Chi si vuole iscrivere?

Consigliera Nadia Rossi, prego.

 

ROSSI Nadia: Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, ANAS e Agenzia del demanio hanno sottoscritto un accordo per la riqualificazione e il riuso degli immobili pubblici, a partire dalle case cantoniere, a supporto dei nuovi piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio italiano.

L’Agenzia del demanio, nella sottoscrizione del protocollo, si è impegnata, al fianco degli altri enti, a promuovere iniziative che restituiscano nuova vita agli immobili in disuso, anche minori, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, culturali, naturalistici italiani, rispondendo così a un’esigenza collettiva sempre più forte di recupero di luoghi pubblici e, nel contempo, offrendo un’occasione di rilancio dell’imprenditoria turistica.

In Emilia-Romagna contiamo numerosi beni abbandonati lungo itinerari turistici, culturali e ambientali di grande valore che, analogamente al progetto pilota dedicato a trenta case cantoniere, potrebbero essere riqualificati e rigenerati, offrendo una valida opportunità per realizzare progetti di slow travel e sviluppare iniziative imprenditoriali e sociali.

Pensiamo, quindi, che nella nostra Regione si debba procedere all’individuazione e alla valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare pubblico per realizzare progetti concreti e rimettendo, quindi, in funzione i beni abbandonati lungo gli itinerari turistico-culturali di grande valore. Per farlo, si possono siglare protocolli, convenzioni e partenariati con gli enti pubblici e ANAS, anche istituendo, ad esempio, un brand associabile all’autenticità e alla genuinità del legame con il territorio. Per riqualificare tali spazi, ipotizziamo che la Regione individui delle somme necessarie, ad esempio dai fondi europei.

Un’ulteriore sollecitazione che vogliamo fare è quella di attivarsi, in tutte le sedi opportune, per la stesura di un accordo con i competenti enti pubblici interessati per l’utilizzo delle numerose case dell’ex genio civile o case di guardia, che in Emilia-Romagna non sono più destinate a competenze idrauliche.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Chi intende intervenire in discussione generale congiunta sui documenti?

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Noi abbiamo presentato questa risoluzione perché l’idea di valorizzazione del nostro territorio era anche quella del turismo legato alle vie storiche, in alcuni casi e in altri un po’ meno, che, comunque, sono abbastanza diffuse sul nostro territorio e non tutte immediatamente utilizzabili. Su diverse di esse ci sarebbero da fare interventi anche importanti. Altre sono già utilizzabili. Mi riferisco al recupero delle strade ferrate, delle vie di movimentazione e trasporto locale su ferro. Questi tracciati storici – in quanto passano attraverso territori che hanno una storia anche molto importante – possono essere, a nostro avviso, recuperati valorizzando anche quelle eccellenze enogastronomiche del territorio, che sono, ovviamente, un vanto per noi, attraverso questo turismo leggero, turismo lento, turismo “non tradizionale”, che non si avvale solo del trasporto pubblico canonico, del trasporto privato, ma anche di un tipo di trasporto che potrebbe essere alternativo, come l’uso di ferrocicli o altro su questo tipo di tratte. Alcune di queste tratte rappresentano vecchi tracciati dove, ormai, non esistono più nemmeno le massicciate. Vengono utilizzate già oggi da associazioni amatoriali che organizzano dei “tour” in bici passando per queste tratte, mantenendone la memoria.

Ho avuto anche la possibilità di vedere addirittura uno studioso dell’Università di Milano che ha creato una banca dati nazionale su tutte le tratte storiche, con tanto di mappe (molto interessante), dove sono evidenziate anche le caratteristiche attuali. Alcune sono state asfaltate, altre sono state dismesse completamente, però la storicità rimane. Il tracciato può essere in qualche modo – in alcuni casi, non in tutti – probabilmente recuperato e usato per la valorizzazione.

Noi crediamo in tutto questo. La questione riguarda la riqualificazione dell’esistente, senza dover creare nuove infrastrutture o nuovi progetti, sfruttando quello che si ha. Dicevo con una battuta stamattina: se la vita ti fornisce limoni, fai limonate. Avendo questo a disposizione, sfruttiamolo al meglio. Questo è il discorso. Sfruttiamo al meglio tutto ciò che abbiamo. Noi abbiamo da offrire a livello paesaggistico qualcosa di molto interessante.

Lo stesso dicasi per la risoluzione del Partito Democratico, che trovo molto interessante. Anche in questo caso si parla di riqualificazione e di recupero di strutture che non hanno più lo scopo per cui erano nate, ma che potrebbero essere utilizzate a vario titolo. Anche pensando alla legge sulla ciclabilità che abbiamo affrontato in quest’aula stamattina, credo che le case demaniali possano diventare anche una sorta di autogrill per la ciclabilità, diciamo così. È un’idea. O piccoli punti di officine per le riparazioni “fai da te”. Può essere qualunque cosa. Ovviamente, io sto sparando un paio di esempi, un paio di idee, ma ce ne possono essere mille. Anche la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali, perché no? Diventerebbe un punto d’interesse molto importante e utilizzabile a livello sia culturale che turistico, anche sfruttando la legge sulla ciclabilità votata.

Non siamo affatto contrari. Anzi, è una cosa molto interessante. Credo che arriveremo a produrre un appoggio su questo tipo di iniziative. Su questo siamo molto attenti e attivi anche a livello parlamentare. Stiamo cercando di spingere verso questa riqualificazione. Dove c’è riqualificazione e valorizzazione dell’esistente, il Movimento 5 Stelle è sempre molto disponibile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Ci sono altri interventi in discussione generale congiunta? Chiudo la discussione generale sulle risoluzioni.

Apro la discussione generale sull’emendamento a firma della consigliera Nadia Rossi.

Consigliera Nadia Rossi, prego.

 

ROSSI Nadia: Di fatto, si tratta semplicemente di una piccola modifica nel quarto capoverso del dispositivo: anziché le parole “rapida approvazione” direi che è necessario prima passare attraverso un esame, quindi un rapido esame.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Riteniamo assolutamente accoglibile la proposta di emendamento. Credo sia un correttivo del tutto accettabile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Chiudo la discussione generale sull’emendamento.

Apro la dichiarazione di voto congiunta su risoluzioni ed emendamento.

Chiudo la dichiarazione di voto congiunta su risoluzioni ed emendamento.

Chiedo al consigliere Sassi di poter mettere in votazione l’emendamento a firma della consigliera Rossi Nadia.

Il consigliere Sassi mi dà l’assenso?

 

SASSI: Sì.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Nomino scrutatori i consiglieri Cardinali, Molinari e Sassi.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2737, a firma della consigliera Rossi Nadia e altri.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 2737 è approvata.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma della consigliera Nadia Rossi (sulla risoluzione oggetto 4291).

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4291, a firma del consigliere Bertani e altri, così come emendata.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4291 è approvata.

 

OGGETTO 4404

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere il proseguimento delle corse del "Gigetto" fino a Bologna, collegando il distretto ceramico modenese al capoluogo regionale e concedendo diversi vantaggi agli utenti della tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, a rinnovare il relativo parco mezzi, risolvendo inoltre tutte le criticità emerse negli scorsi anni sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo. A firma del Consigliere: Bargi

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 3548

Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere a TPER, a fronte dei disagi subiti dall’utenza della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, compensazioni quali abbonamenti gratuiti e tariffe ridotte, a verificare il cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione della stessa, rendendo inoltre accessibili dette informazioni. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 4734

Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere gli impegni per il rafforzamento e lo sviluppo della linea Modena-Sassuolo, sia riguardo all’adeguamento delle infrastrutture, sia sul rinnovo del materiale rotabile, ad informare e coinvolgere gli utenti prevenendo disagi e disservizi ed incentivando l’uso della linea ferroviaria, nonché a riferire nella competente commissione assembleare sugli sviluppi più significativi riguardanti il miglioramento della tratta. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo, ora, all’oggetto 4404, a firma del consigliere Bargi, abbinato all’oggetto 3548, a firma dei consiglieri Sassi e Bertani. A questi oggetti è ancora abbinata la risoluzione oggetto 4734, a firma della consigliera Gibertoni.

Discussione generale congiunta, come sempre, sui documenti.

Ha chiesto la parola il consigliere Bargi. Prego.

 

BARGI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione vuole portare qui in aula una discussione sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, facente parte della rete regionale, una tratta molto discussa sul nostro territorio. Da tempo si parla di potenziarla, migliorarla, creare una metropolitana leggera, superare il problema per i formiginesi, soprattutto, dei passaggi a livello. La tratta ferroviaria, di fatto, taglia in due il Comune di Formigine e negli orari di passaggio del treno il Comune viene, di fatto, sbarrato. È di qualche tempo fa l’episodio, noto alle cronache, di un’ambulanza rimasta bloccata sul lato mentre doveva andare all’ospedale di Baggiovara nel modenese, perché rimasta tagliata fuori dal passaggio del treno.

È una tratta molto discussa sul territorio che, però, dai dati che abbiamo potuto ottenere qui dalla risposta al nostro accesso agli atti della Giunta, ad oggi è la terza tratta più utilizzata dagli utenti tra le nove della rete regionale. In particolare, nei dati più di dettaglio che abbiamo avuto sul 2015, prendendo il giorno medio feriale del mese di luglio come esempio estivo, abbiamo 1.591 passeggeri, il giorno medio feriale, invece, del mese di novembre, che è quello preso in esame per il periodo invernale, raggiungiamo i 2.574.

I dati del 2016 non ce li hanno forniti al tempo dell’accesso agli atti nel dettaglio, ma il dato aggregato era più o meno simile al 2015. Questo ci può far presumere che i numeri, più o meno, siano invariati.

La tratta che, come dice qualcuno, non viene più utilizzata perché non ha senso percorrere quel pezzo di strada tramite il treno, andrebbe abolita così da liberare quell’area del passaggio a livello.

Questa è un po’ la discussione sul territorio. I numeri ci dimostrano che, invece, la tratta viene utilizzata, però è ovvio che qualcosa va cambiato.

Già in passato in quest’aula, tramite interrogazioni o question time, si è parlato di questa tratta, in particolare per quelle che sono le problematiche legate ai mezzi. C’era stato il problema dei mezzi non adeguati che avevano causato tutti i vari spostamenti di orario nel calendario, il disguido per gli abbonati e via dicendo. C’è l’impegno di investimento dell’Amministrazione del quale ancora stiamo aspettando i frutti. Erano stati annunciati i mezzi nuovi. Poi hanno messo quelli provvisori, però non idonei a quella tratta ferroviaria che quindi hanno causato dei problemi. C’è il problema delle marcature del biglietto perché su quella tratta è risaputo che viaggiano continuamente persone che non pagano il biglietto. Quindi, occorre sistemare la parte della banchina, vuoi con una soluzione simile a quella che può essere quella delle metropolitane nelle grandi città e quindi alla banchina accedi solo sei hai già il biglietto in mano o soluzioni di questo tipo per cercare di limitare al minimo chi sfrutta, il fenomeno dei cosiddetti “portoghesi”.

Questi sono tutti problemi di cui abbiamo già parlato, che in questa risoluzione affrontiamo velocemente, comunque impegnando l’Amministrazione a superarli, ma portiamo anche un’altra questione, quella su cui vorremmo, invece, far riflettere un attimino di più l’Assemblea, ovvero quella del proseguimento della tratta della Modena-Sassuolo fino a Bologna o comunque di poter sviluppare i migliori collegamenti possibili per consentire a chi utilizza questi treni di arrivare in maniera celere al capoluogo di regione.

La riflessione parte da un ragionamento ben preciso. Se uno considera quelle che sono le distanze negli anni, nei secoli, nello sviluppo dell’umanità, quello che una volta era avventurarsi fuori dal villaggio poteva già essere qualcosa di complicato e difficile. Al giorno d’oggi, la distanza Modena-Sassuolo non è neanche considerata una distanza da prendere in esame. Chiunque prende la macchina e va.

L’esempio più semplice sono gli studenti universitari. Tantissimi studenti universitari dell’area del distretto ceramico che nel senso stretto intorno a Sassuolo conta 100.000 abitanti, ma c’è la montagna, c’è il reggiano, che su quel distretto va poi a convergere, dei tanti ragazzi che vanno a studiare a Bologna, ne conosco tantissimi, nessuno prende il treno a Sassuolo. Vanno tutti a Modena in macchina, occupando quella che oggi è l’arteria della tangenziale Modena-Sassuolo, che appunto rende molto veloce il passaggio, rendendo, di fatto, inutile prendere il treno perché devi aspettare, le tempistiche, magari devi prendere il biglietto fino a Modena, poi devi scendere, fare il biglietto regionale a Modena per andare a Bologna, rendendo più complicato un viaggio che, in realtà, se fosse più semplice, se fosse garantito un servizio più attrattivo per questo tipo di utenti, probabilmente, lo utilizzerebbero, senza bypassare la tratta ferroviaria. Altrimenti il fenomeno che si registra, per chi fa il pendolare per lavoro o per studio o per chiunque debba raggiungere Bologna, è quello di saltare il treno Modena-Sassuolo e andare direttamente a prenderlo a Modena. C’è il problema della sicurezza della stazione, ma questo sappiamo che vale un po’ per tutte le stazioni e che sicuramente meriterebbe un’attenzione particolare.

In questo caso il tema che interessa noi è proprio questo. Poi le scelte sono due. Se noi decidiamo che il trasporto su rotaia, come l’Amministrazione aveva nel suo programma e nelle sue proposte, deve essere incentivato e sviluppato bisogna che ci crediamo e ci investiamo un attimino, perché altrimenti il servizio per come è oggi, di fatto, lo ripeto, viene, grosso modo, bypassato.

In tanti si sono attivati per cercare di tutelare il cosiddetto “Gigetto”, così viene chiamato simpaticamente a Sassuolo o una volta ancora “al trenèin dal còcc”, come si dice nel nostro dialetto, perché si diceva che è un treno che va spinta, perché piccolino. Sono nati anche gruppi in difesa di questo servizio, perché effettivamente c’è chi lo utilizza. Abbiamo dimostrato che i numeri ci sono. Quindi, l’interesse regionale dovrebbe esserci, però o noi investiamo oppure, di fatto, il servizio viene superato e allora bisognerebbe dar ragione a quelli, e sono tanti, che invece dicono che il treno è più un fastidio che un servizio, perché da Formigine in due secondi siamo a Modena non capiamo perché questo treno debba tagliare in due il nostro Comune. Quindi, o superiamo il problema dei passaggi a livello, facciamo gli investimenti dovuti e garantiamo un trasporto fino a Bologna oppure lasciamo stare.

Apro una parentesi. Il Gigetto tende a incrociare a Modena l’alta velocità direzione Milano come orari, che è una cosa bellissima, però all’interno di quello che è il trasporto nostro regionale è ovvio che questo, per chi va a Bologna, diventa pressoché inutile dover prendere Gigetto, perché poi, se non hai le coincidenze, almeno quelle ben precise nel senso che vivi a Modena, scendi e sali per Bologna, è ovvio che qualche problema uno lo riscontra. E allora diventa più comodo prendere la macchina. Chiudo questa parentesi.

Se il servizio lo vogliamo tenere va potenziato e sviluppato. Con questa risoluzione chiediamo di dare un impegno all’Amministrazione in questo senso altrimenti, delle due, l’alternativa è togliere effettivamente quello che risulta essere più un ingombro che un servizio.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Siamo in dibattito generale.

Consigliere Boschini, prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Aspettavo che le risoluzioni collegate dei colleghi del Movimento 5 Stelle fossero presentate, ma vedo che non è così. Per cui, intervengo volentieri nel merito.

Non è la prima volta che parliamo di Gigetto, come familiarmente lo conoscono i modenesi, e cioè la linea ferroviaria Modena-Sassuolo, linea storica, che indubbiamente, ma ne abbiamo parlato diverse volte, ha tante potenzialità ed è un servizio importante per i cittadini di Modena, di Sassuolo e di tutta la zona. Presenta anche una serie di problematiche che più volte sono state anche discusse in quest’aula.

Con riferimento alle risoluzioni, stando però al merito, perché non dobbiamo fare un dibattito generale, ma valutare che cosa effettivamente c’è stato proposto dai colleghi della Lega e del Movimento 5 Stelle, mi pare che si debbano fare alcune considerazioni.

Parto innanzitutto dalla proposta di potenziare il collegamento di Sassuolo direttamente con Bologna. È evidente che potenziare i collegamenti ferroviari è sempre importante e quindi noi non possiamo che essere d’accordo sul principio, però sulla modalità che viene proposta dal collega della Lega in termini di attuazione è evidente che ci sono dei problemi. Chi conosce la linea lo sa. La proposta è quella di non fare il cambio alla stazione di Modena, ma in qualche modo che il treno che proviene da Sassuolo possa da Modena proseguire direttamente senza cambi su Bologna. Chi conosce la linea sa che il treno da Sassuolo entra nella stazione di Modena dalla parte est della stazione e per andare a Bologna deve uscire ugualmente dalla parte est. Quindi, evidentemente deve fare un cambio di banco, quello che tecnicamente viene definito il cambio della guida, dalla testa alla coda del treno e viceversa.

Proprio il cambio di banco è spesso stato oggetto di discussione sulla linea Modena-Sassuolo proprio perché è necessario effettuarlo di norma, in particolare alla stazione di Sassuolo, e richiede, con le tecnologie più recenti, che sono tecnologie legate anche alla sicurezza ferroviaria, in particolare dopo le vicende tragiche della Puglia, alcuni minuti, fino a dieci minuti come minimo, per essere effettuato in sicurezza.

Questo ci fa capire che la proposta di effettuare il cambio banco per proseguire poi su Bologna alla stazione di Modena è irragionevole, perché lo stesso identico tempo, i dieci minuti, è quello che serve per scendere dal binario 6 (vado a memoria) della stazione di Modena, prendere il sottopassaggio e andare al binario 2 dove si trovano i treni per Bologna.

Mi sono preso la briga di andare un attimo a controllare concretamente sia l’orario di Gigetto che quello delle Ferrovie dello Stato. Sostanzialmente, per esempio, per cambiare a Modena con il treno che arriva da Sassuolo alle 6,45 e prendere quello delle 6,52 per Bologna ci vogliono sette minuti, cioè meno del cambio banco che viene proposto dalla Lega. Oppure, in altri momenti, per esempio, se volessi andare a Bologna verso la metà della giornata impiegherei 11-12 minuti di coincidenza, non di più quindi. Mi sembra un tempo congruo e in ogni caso competitivo con il cambio banco.

Aggiungiamo che, proprio perché sappiamo che la linea Modena-Sassuolo non ha dei picchi di traffico enormi, per cui in genere si adottano dei convogli – sul tema dei convogli torno immediatamente – abbastanza limitati è evidente che invece offrire quei convogli per il collegamento Modena-Bologna che, come sa chi lo utilizza, è estremamente trafficato in certi momenti, è quasi preso d’assalto nelle ore di punta, è evidente che non è una risposta adeguata. Quindi, per queste motivazioni la proposta in merito è effettivamente di difficile gestione e mi pare non migliorativa del collegamento né in termini di tempi né di qualità.

Il tema, invece, più generale di migliorare i collegamenti, in particolare prevedendo materiale rotabile più innovativo, un miglioramento delle stazioni e dei servizi, è stato oggetto di una nostra interrogazione a risposta scritta che viene anche citata dalla risoluzione n. 4275, la cui risposta è arrivata proprio nei giorni scorsi dall’assessorato e che mi pare largamente se non soddisfacente interessante.

Mi augurerei che anche le opposizioni la trovassero interessante per una serie di risposte di merito che vengono fornite.

Da metà giugno verrà messo a disposizione di questa tratta un ETR-350, che è quanto di meglio in questo momento offre il sistema delle ferrovie regionali, anche su ferrovie che abbiamo spesso invidiato rispetto alla Modena-Sassuolo, con l’impegno, non oltre il 1° ottobre del 2017 di far pervenire anche due Firema Alfa 2 al servizio di questa ferrovia. Per capirci, stiamo parlando di convogli – mi verrebbe da dire “finalmente” – assolutamente adeguati, assolutamente di nuova tecnologia, commisurati per dimensioni alle caratteristiche, alla percorrenza e all’utenza di questa ferrovia. Quindi, intanto è una prima risposta molto importante che c’è stata data per iscritto dall’assessorato con un impegno a questo rinnovamento del materiale rotabile.

Sono già in corso, come sapete, i lavori di ristrutturazione sulle banchine di diverse stazioni, in particolare sulla stazione di Fiorano, di Formigine, di Sassuolo e a breve, anche con qualche disagio per il pubblico, sulla stazione di Casinalbo.

Anche queste consentiranno, fra l’altro, una migliore sosta di questi nuovi convogli; interventi sulle sottostazioni dal punto di vista elettrico e, come si legge anche nella risposta scritta che ha fornito l’assessore Donini, per i disagi subiti dagli utenti della linea ferroviaria alla fine dello scorso anno e anche nei mesi successivi è in corso, da parte di TPER, il riconoscimento agli abbonati di un mese gratuito, confermando un impegno che già la Regione aveva assunto in tale senso.

Mi pare di poter dire che nel merito delle proposte, come, per esempio, quella del collegamento su Bologna, è difficile dare un assenso perché sono proposte ragionevolmente non applicabili nella concreta tecnica ferroviaria.

Rispetto, invece, alle sollecitazioni che vengono da entrambe le risoluzioni del Movimento 5 Stelle e della Lega a rinnovare il materiale rotabile, a qualificare ulteriormente la rete, a migliorare i servizi, per esempio, di controllo dei titoli di viaggio, a risarcire, con un riconoscimento di gratuità, gli eventuali disagi che si sono creati in questi tempi nella tratta e nel servizio, su questo abbiamo già una risposta scritta pervenuta dall’assessorato e quindi, a meno che non si voglia mettere in discussione ciò che è stato scritto, e non mi pare proprio il caso, è evidente che abbiamo già a disposizione, senza aggiungere altri atti di impegno, un impegno scritto.

In presenza di un impegno scritto non vedo la necessità davvero di aggiungerne altri che non fanno altro che ripetere una cosa che l’assessore Donini ha già firmato di proprio pugno nei giorni scorsi.

Aggiungo un’ultima considerazione. È chiaro che questa linea, più di strategia, concordo anche con alcune battute dei colleghi, è una linea con grandissime potenzialità, perché serve un bacino di 300.000 cittadini potenzialmente, che non sviluppa a pieno queste potenzialità perché ha avuto alcuni limiti su cui si sta tuttora lavorando.

Fra gli impegni che vorrei sottolineare della risposta dell’assessore Donini alla nostra interrogazione c’è anche quello a proseguire il lavoro di costante confronto con gli enti locali e con gli utenti, anche con i Comitati degli utenti, anche attraverso un tavolo tecnico che non preclude e non esclude la possibilità anche di studiare gli sviluppi futuri di questa linea.

Questo significa che oggi come linea ferroviaria essa ha una serie di vincoli, per esempio quello dei passaggi a livello che sono legati alle norme sulla sicurezza dei passaggi a livello, ma se con il tempo e con le risorse, perché naturalmente il problema è sempre questo, ci fossero le condizioni per farla evolvere verso una tecnologia più leggera, non soltanto di tipo ferroviario, ma di metropolitana di superficie, metropolitana veloce – non entriamo nei dettagli perché su questo sono stati fatti tanti studi e nessuno è stato conclusivo – su questo permane una disponibilità.

Sia chiaro, però, il principio. Non si dica che il PD ha detto che si può smontare Gigetto, perché non è così. Il PD dice che se c’è modo di far evolvere sempre all’interno del trasporto pubblico, sempre il trasporto sostenibile su rotaia nella logica del rafforzamento della rotaia, quel tipo di tecnologia, noi siamo disponibili a ragionare, perché non ci leghiamo al Gigetto di oggi e diciamo che se è possibile continuare a farlo evolvere noi non ci precludiamo questa prospettiva.

Stiamo già lavorando, e non c’è bisogno di questi ulteriori impegni per migliorare l’attuale Gigetto, e di più stiamo ragionando, assieme agli utenti, assieme agli enti locali, per capire se un domani avremo la possibilità di renderlo ancora più competitivo, più veloce, più frequente nelle corse, più di qualità.

Più di così non saprei cosa si possa dire.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Boschini.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Non vorrei fare l’intervento delle ovvietà. È ovvio, come si è detto più volte, che queste linee, non solo la Gigetto, ma ne conosco alcune anche io, e certamente le conosce bene anche l’assessore Donini, perché le ha testate di persona, quindi di questo gli va dato atto, che le ha provate una a una quasi. Molto del materiale oggi carrozzabile su quel tipo di linea è assolutamente da rinnovare, perché vetusto, non solo come età, ma ormai anche nella tecnologia che ha. Infatti si sono già previsti, e lo so bene perché comunque il confronto con l’assessorato è sempre abbastanza collaborativo, degli investimenti anche di elettrificazione, di ammodernamento di queste linee, perché giustamente le si vuole continuare a utilizzare. Quindi, immagino che sia così. È chiaro che poi ci sono delle preoccupazioni sulla Modena-Sassuolo perché c’è stato un periodo in cui sparivano corse e apparivano pullman in sostituzione, vuoi per problemi tecnici, vuoi per le logiche organizzative eccetera. Quindi, l’utenza è un po’ preoccupata perché magari preferiva il ferro alla gomma. La gomma subisce anche le intemperanze del traffico che il ferro non subisce. Quindi, anche i tempi d’arrivo sono più certi eccetera, eccetera.

Ci sono caratteristiche differenti. Noi con questa risoluzione abbiamo chiesto più o meno quello che poc’anzi citava anche il consigliere Boschini. Ovviamente l’assessorato ha dato una risposta all’interrogazione e non è detto che la risposta alla interrogazione a noi vada bene. Abbiamo avuto una risposta, una risposta ufficiale, che non mettiamo in dubbio, perché se è ufficiale non la mettiamo in dubbio. Poi magari non ci va bene la risposta. Nel frattempo noi proponiamo qualcos’altro e rimaniamo su quella risposta.

Noi chiediamo due cose precise nel dispositivo. A parte riconoscere il disagio a chi l’ha subito, chiediamo di trovare, laddove è possibile, con gli attori coinvolti, la definizione di un cronoprogramma che possa anche anticipare un po’ i tempi rispetto alla scadenza prevista del 2019. Se è possibile accelerare, acceleriamo. Questo è un po’ il discorso.

La cosa interessante, come diceva poc’anzi il consigliere Boschini nel suo intervento molto completo, riguarda il fatto che c’è un confronto continuo con gli enti locali, con le associazioni. Se questo confronto, se questo cronoprogramma, se lo stato di avanzamento dei lavori e quant’altro fosse reso pubblico magari su una pagina dell’assessorato ai trasporti dedicata a questo tipo di interventi, servirebbe a vedere a che punto siamo, cosa si sta facendo e servirebbe a rasserenarci, a far vedere che stiamo andando avanti e non siamo fermi.

Questo, secondo me, è quel minimo sindacale che aiuta ad avere meno problemi di domande e risposte continue su come siamo arrivati, dove siamo, cosa stiamo facendo, eccetera, perché è tutto reso pubblico, trasparente e la gente si può informare anche in completa autonomia.

Credo che siano richieste assolutamente di buonsenso. Non stiamo stravolgendo nulla. È una sollecitazione sostanzialmente puntuale su aspetti precisi di quella che è la situazione di quella linea. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Sul tema di Gigetto, è vero, siamo intervenuti in aula più volte, però evidentemente il discorso non è chiuso. Pensavamo che fosse chiuso una volta che la Regione, in più occasioni, in più sedi, aveva manifestato una disponibilità verso l’ammodernamento della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, con un cronoprogramma e con una calendarizzazione dei lavori, a nostro avviso, buona e di buone intenzioni, da verificare passo dopo passo, perché abbiamo già visto una serie di disservizi evidenziati qui in Assemblea alla fine dell’anno scorso, precedentemente, goffi a volte, a volte che davano l’idea di una improvvisazione e certamente di una marginalità voluta di una linea che, invece, è stato ricordato negli interventi prima di me, serve a una conurbazione potenzialmente vastissima, quindi parliamo di un numero di passeggeri che possono ancora aumentare molto. Nello stesso tempo, però, la volontà politica sembrava prendere sottogamba l’importanza della valorizzazione della linea ferroviaria Modena-Sassuolo.

È stato detto prima di me dal consigliere Boschini, non si dica che il PD vuole smontare la linea e sostituirla con uno sviluppo moderno, ossia una tecnologia più leggera, una possibile metropolitana di superficie. Si tratta di sviluppi futuri che su questa linea potrebbero sostituire la linea ferroviaria Modena-Sassuolo. Come si fa a non dirlo? L’ha appena detto il consigliere Boschini che c’è un’intenzione. Certamente non dico il PD, ma una parte del PD evidentemente, o del PD modenese, preme perché la linea ferroviaria Modena-Sassuolo non sia più una linea ferroviaria, ma sia qualcos’altro. Allora, io sì che trovo interessante l’impegno della Regione e la risposta che la Regione ha dato su questa questione che non riusciamo a risolvere trasversalmente e in modo compatto una volta per tutte come dai territori chiedono da anni. Trovo interessante questa risposta e la trovo di buone intenzioni, non trovo interessante quello che ne fa il consigliere Boschini e quello che ne fa potenzialmente quindi quella parte interna al PD che non si capisce perché veda un superamento, quando, invece, ogni smantellamento di una linea ferroviaria, anche potenziale, è, di fatto, un passo indietro. È un arretramento, non è un superamento.

In un paragrafo della risposta dell’assessore Donini si parla della disponibilità da parte della Giunta di istituire un tavolo di confronto. Benissimo, ma che cosa si tratterà in questo tavolo? Quali sono le carte che si portano all’attenzione della Giunta su questo tavolo? La richiesta dei territori che va verso sviluppi futuri della linea che quindi vedono in Gigetto quindi una linea ferroviaria la possibilità di farne tutt’altro? Quindi una tecnologia diversa? Gomma? Ancora una volta passare dal ferro alla gomma? Io non credo che questo sia qualcosa in linea con la coerenza che la Giunta ha portato avanti negli ultimi mesi rispetto alla tematica della linea ferroviaria Modena-Sassuolo.

Il motivo per cui noi abbiamo protocollato questa risoluzione in abbinamento, e per cui dovrebbe essere votata senza appellarsi ad una risposta che il PD, una parte del PD, mi auguro piccolissima parte del PD, snatura la risposta della Giunta, dicendo qualcosa che in quella risposta non c’è. Secondo me, la Giunta ha piena disponibilità, invece, ad andare verso un ammodernamento sempre più puntuale e serio che ci eviti quegli esempi di improvvisazione che abbiamo visto qualche mese fa, ma invece c’è una parte del PD che preme per poter ancora aprire un tavolo quando non so che cosa dovranno dirsi in questo tavolo. Se siamo tutti d’accordo che Gigetto deve restare ed essere ammodernato, qual è la trattativa che si farà in questo tavolo? Chiedersi se dobbiamo, invece, passare a un mezzo su gomma? Questo è un arretramento che non richiede un tavolo, è un arretramento che snatura, invece, una risposta che, per una volta, la Giunta dà in modo soddisfacente.

Quello che chiediamo, quindi, con questa risoluzione è di mantenere gli impegni della Regione. Gli impegni sappiamo bene che ci sono. Chiediamo di mantenerli, ma è paradossalmente una risoluzione più rivolta all’Assemblea legislativa, in cui l’Assemblea legislativa dovrebbe impegnare se stessa a non contraddire, per una volta, un impegno virtuoso da parte della Giunta, a non snaturarlo e a non buttarlo via, perché questo è esattamente quello che da anni i territori della provincia di Modena si aspettano e sarebbe davvero triste e clamoroso se una parte del partito di Governo, dello stesso colore politico, remasse contro e andasse, invece, verso, di fatto, la rottamazione della linea ferroviaria Modena-Sassuolo.

Dato che io mi auguro che questo non succeda ecco il motivo che sta dietro al protocollo di questa risoluzione. Non basta dire: “Ho letto l’interrogazione, ho letto la risposta dell’assessore Donini, la copio uguale e poi la ripropongo all’Assemblea”, ma proprio perché l’ho letta e non mi convince per nulla che a fronte di una risposta soddisfacente si invochi l’apertura di un tavolo che chiede potenzialmente un arretramento di quello che con fatica, finalmente, nei mesi e negli anni, abbiamo ottenuto, chiedo che l’Assemblea legislativa di fatto impegni l’Assemblea legislativa a non scherzare più su questa cosa, a non fare balletti, a non fare passi indietro, a non giocare con le parole e a non preferire, ancora una volta, la gomma al ferro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ci sono altre richieste in dibattito generale?

Non avendo altri iscritti, apro le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni. Cinque minuti per Gruppo.

Consigliere Boschini, prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente.

Sono un po’ dispiaciuto di dover fare questo intervento, perché mi sembrava avessimo fatto una buona discussione. Ero così preoccupato che qualcuno usasse strumentalmente queste risoluzioni che nel finale del mio intervento ci ho tenuto, alzando anche la voce, quindi usando volutamente un artificio retorico, a specificare che il senso del mio intervento, che per molti minuti ha discusso del miglioramento della linea ferroviaria, non atteneva allo smantellamento di quella linea, perché le parole in italiano hanno un senso. Io non ho pronunciato la parola “gomma” neanche per indicare una gomma da cancellare, collega Gibertoni.

Sono molto dispiaciuto che lei mi attribuisca parole che io non ho pronunciato, perché è un modo di trattare gli altri che non mi garba e per questo, le chiedo scusa, mi inalbero. Le parole in italiano hanno un senso e hanno un verso e, se ci si ascolta, ci si capisce pure.

Se invece uno, e purtroppo lei con il suo intervento me l’ha dimostrato, presenta le interrogazioni non per migliorare le cose, ma per andare sui giornali e provocare dei casus belli che non ci sono, allora mi costringe a dire che non possiamo che respingere in toto questi tentativi di uso strumentale di un argomento che io, invece, ho provato ad affrontare nel merito, e me ne ha dato atto persino il suo collega.

Le ribadisco per chiarezza, perché rimanga scritto negli atti, che io ho parlato lungamente del miglioramento della linea così com’è, con l’inserimento di nuovi strumenti e di nuovi materiali perché a noi interessa che questa ferrovia migliori in quanto ferrovia. Si capisce così in italiano? In quanto ferrovia. Il ferro non è gomma.

Poi, in un minuto finale, quindi non è certo il punto centrale, ho detto che nella risposta dell’assessore Donini rispetto alla nostra interrogazione c’è la disponibilità a proseguire un tavolo tecnico, non un tavolo di trattativa come l’ha definito lei, che non c’entra niente, che trattativa, mica siamo al sindacato con l’azienda, un tavolo tecnico dove possono sedere gli enti locali, possono essere ascoltati gli utenti e quindi i Comitati degli utenti, in cui noi non ci precludiamo, anche perché non abbiamo un motivo religioso o laico o meno per farlo, la possibilità di studiare nel tempo l’evoluzione di quella linea. Ho usato due parole e ci sarà lo sbobinato a dimostrare quello che dico io. Ho usato la parola metrotranvia veloce e metropolitana di superficie. Se secondo lei questi sono mezzi che viaggiano su gomma, la invito a documentarsi meglio, perché io la parola “gomma” non l’ho pronunciata.

Io sono sicurissimo, e chiudo su questo, collega Gibertoni, che se agli utenti e ai cittadini, che abbiamo invocato, volessimo davvero offrire un servizio migliore, se volessimo farli salire più numerosi su quella linea un domani, invece che una ferrovia, con tutti gli standard tecnici che questo comporta, e che a me va benissimo, dovremmo offrire, al posto di quella ferrovia, una metrotranvia veloce, una metropolitana di superficie, che, lo diciamo per inciso, fa corse più frequenti, fa corse più veloci a parità della qualità dei mezzi, che oggi sono pessimi. Adesso, però, arrivano quelli buoni, quindi comunque con mezzi di qualità. Aggiungo questo riducendo le interferenze con gli assi stradali, che comunque ci sono molto per una ferrovia, mentre invece per questi strumenti possono essere ridotti perché un passaggio a livello va chiuso 30 secondi prima per legge, mentre invece, con questi strumenti, possono essere resi più flessibili i passaggi e gli attraversamenti.

Io sono convintissimo che se noi proponessimo queste cose nessuno si straccerebbe le vesti. Torno a dire, non per smontare l’asse di trasporto pubblico Modena-Sassuolo, ma per renderlo più potente e per consentirgli di trasportare più persone, perché noi crediamo al ferro, non crediamo al veicolo privato, che naturalmente quando serve si usa, ma come trasporto pubblico noi vogliamo continuare a lavorare affinché l’asse Modena-Sassuolo sia servito al meglio.

Se non sono stato chiaro così, non so più cosa fare. Se lei domani sui giornali dirà “Boschini ha detto che smontiamo Gigetto e andiamo su gomma”, la prendo persa con lei.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Boschini.

Interviene ora il consigliere Bargi.

 

BARGI: Vorrei tornare sul tema della nostra proposta, ovvero il prosieguo della tratta. A me dispiace perché ho avuto modo di parlare con l’assessore Donini lunedì e telefonicamente mi diceva – non voglio sviluppare la questione perché adesso non è presente in aula – che questa è una risoluzione che piace molto. Mi ha detto: “Capiscimi, Bargi, ci sono dei problemi tecnici”. Non mi sarei aspettato di venire qui e vedere il treno che vola a Bologna. Se non si è mai investito con mezzi e con soluzioni che possono consentire alla tratta di arrivare a Bologna, così com’è oggi, lo so anch’io che a Bologna non ci arriva.

Se qualcosa si vuole fare, si può fare. Non è una proposta che mi sono inventato dall’oggi al domani. A Sassuolo se ne parla da tempo. Ci sono associazioni di categoria in primis a promuoverla. Soprattutto dopo lo sviluppo del people mover, quindi il collegamento con l’aeroporto, era emersa ancora di più la volontà da parte della realtà sassolese di poter arrivare direttamente a Bologna e all’aeroporto.

Ci dite che c’è il problema tecnico dello scambio dei binari, viene citata una coincidenza veloce. Io non ho il dato alla mano. Vorremmo capire quanto è fruita a quell’ora e quanto è fruita in altri orari. Perché abbiamo portato questa problematica? Perché il concetto che volevamo portare è il seguente: ad oggi la tratta c’è, ha dei detrattori e ha dei sostenitori. La tratta può funzionare se si fornisce a questo servizio una forma di sviluppo. Va bene l’idea della metropolitana leggera. Siamo d’accordo se si potrà mai arrivare a uno sviluppo di questo tipo fondamentale il superamento, e questo lo diciamo ogni volta, del problema dei passaggi a livello su Formigine, perché altrimenti andiamo a troncare in due un Comune e continueranno sempre a chiedere di smantellare la linea perché giustamente hanno più forse problemi che non vantaggi, e questo è proprio la questione su cui volevamo spingere noi, cioè superare le problematiche in favore di un servizio più interessante, più attrattivo anche per il cittadino, perché altrimenti viene bypassato. Basta fare la tangenziale.

Io forse non sono un amante dei treni, li prendo poco. Se si guardano le facce delle persone che sono in macchina in tangenziale sono quasi tutti ragazzi che vanno a prendere il treno. Certo, ci sono tanti lavoratori, ma anche tanti ragazzi che vanno a prendere il treno direttamente a Modena, bypassando la tratta Modena-Sassuolo o vanno direttamente all’università a Modena. Economia non è nemmeno troppo lontana dalla stazione centrale di Modena. Quindi, già da lì si capisce quanto in realtà, se non si fornisce un’attrattività e un servizio migliore, nuovo, con una proposta innovativa, il treno viene bypassato.

Dispiace perché le parole di Donini nel mio caso erano state molto aperte dicendo che la risoluzione è assolutamente condivisibile. “Non credo – mi diceva l’assessore – che dovremo spingere oggi per far andare il treno a Bologna, perché tecnicamente è un problema, però magari potreste modificarla cercando di creare più coincidenze possibili”. Vedendo che, però, oggi non è arrivato nessun emendamento, come eravamo d’accordo con lui, da parte del Partito Democratico, non mi tocca far altro che prendere atto che evidentemente la parola data in casa PD ha meno valore che presso altre case. Quindi, porto a casa questo risultato. Questo me lo permetta, consigliere Boschini. Non vado a dire in giro che lei ha parlato del trasporto su gomma, ma questo lo devo dire perché l’accordo con l’assessore era diverso.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Al di là della dialettica tra consiglieri, sui cui non entro, mi soffermo su quelli che sono gli impegni, i dispositivi delle tre risoluzioni abbinate. Anche a me piacerebbe che la Reggio-Ciano andasse fino a Bologna. Faccio un biglietto e tiro dritto. Tra l’altro, noi non dobbiamo nemmeno fare il cambio di guida, perché siamo già allineati. Basta uno scambio di binario e potremmo continuare. Però, credo che non sia, almeno in questo momento, la finalità ultima o la finalità di questo tipo di mobilità.

Non siamo sostanzialmente contrari all’idea di per sé, però in questo momento non la riteniamo prioritaria. Se ne volete discutere anche con i tecnici per capire se questa cosa è fattibile non solo magari a Sassuolo, ma ovunque, così usciamo dai confini territoriali personali, va bene, parliamone. Però, in questo momento, credo che sia prematuro affrontare questo problema quando abbiamo il problema delle carrozze che stanno su con lo scotch. Passatemi questa definizione anche se non è proprio la realtà cruda. Passatemi questa piccola battuta.

Mi aspetto, visto che non abbiamo ricevuto emendamenti su queste risoluzioni, su quelle presentate da noi, visto che gli impegni di entrambe comunque sono, una più dell’altra, finalizzati a quello che è il rafforzamento e lo sviluppo della linea Modena-Sassuolo, la Gigetto, ci aspettiamo che anche il Partito Democratico voterà queste risoluzioni, tanto più che non vanno a chiedere stravolgimenti, ma addirittura c’è in entrambe l’impegno, come si è detto prima, di riconoscere il disagio agli utenti. L’assessorato ha già risposto positivamente in questo senso, ma non è l’unico impegno che viene chiesto.

Dato per scontato che quella parte comunque verrà ottemperata dall’assessorato, ci aspettiamo che gli altri impegni vengano sostenuti anche dal Gruppo di maggioranza. Ovviamente, come abbiamo detto, le nostre ce le votiamo e probabilmente ci asterremo su quella della Lega.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Siamo in dichiarazione di voto. A questo punto procediamo con le votazioni.

Gli scrutatori sono i consiglieri Cardinali, Sassi e Mumolo.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4404, a firma del consigliere Bargi.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4404 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 3548, a firma dei consiglieri Sassi e Bertani.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 3548 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4734, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4734 è respinta.

È chiusa la trattazione di questi oggetti.

 

OGGETTO 4563

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, affinché vengano disposte tutele previdenziali e assicurative a carico dello Stato a favore del caregiver familiare, ed a valutare forme di sostegno economico più incisive per le famiglie delle persone non autosufficienti o con disabilità grave in difficoltà per la perdita di reddito derivante da attività lavorativa o per la presenza di redditi non adeguati alle esigenze di cura e sostegno che necessitano. A firma della Consigliera: Sensoli

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 4726

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi più opportune perché si arrivi a discutere nel più breve tempo possibile la legge sul caregiver familiare, nonché a incrementare il proprio impegno a supporto delle persone affette da gravi disabilità o menomazioni e ai loro familiari. A firma dei Consiglieri: Campedelli, Caliandro, Soncini, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Rontini, Paruolo

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Procediamo con l’oggetto 4563, a firma della consigliera Sensoli, al quale è abbinato l’oggetto 4726, a firma dei consiglieri Campedelli, Caliandro, Soncini, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Rontini e Paruolo.

Informo che le ultime due firme non le avete perché si sono aggiunte dopo.

Apro il dibattito generale.

Consigliera Sensoli, prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Chiedo un chiarimento sull’ordine dei lavori innanzitutto. Non c’era prima la 4672 in discussione? Per me è indifferente. Per chiarire.

 

PRESIDENTE (Soncini): Mi scuso, ha ragione la consigliera Sensoli. Nei fogli della Presidenza è venuto via un foglio. Grazie.

 

OGGETTO 4672

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici allo scopo di fornire una necessaria e concreta risposta al preoccupante fenomeno del bracconaggio, ad attivarsi immediatamente per garantire la completa attuazione dell’Azione 1.2.2 del Piano d’Azione, rimuovendo pertanto gli ostacoli giuridici che impediscono la regionalizzazione dei Corpi/Servizi di Polizia Provinciale e Metropolitana competenti in materia di vigilanza ittico/venatoria. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva, Prodi

(Discussione e rinvio)

 

PRESIDENTE (Soncini): Facciamo un passo indietro e passiamo all’oggetto 4672, a firma dei consiglieri Taruffi, Torri, Alleva e Prodi: Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici allo scopo di fornire una necessaria e concreta risposta al preoccupante fenomeno del bracconaggio, ad attivarsi immediatamente per garantire la completa attuazione dell’Azione 1.2.2 del Piano d’Azione, rimuovendo pertanto gli ostacoli giuridici che impediscono la regionalizzazione dei Corpi/Servizi di Polizia Provinciale e Metropolitana competenti in materia di vigilanza ittico/venatoria.

Apro la discussione generale, si è scritto a intervenire il consigliere Torri. Prego.

Scusate ancora.

 

TARUFFI: Io sarei il consigliere Taruffi, ma va bene lo stesso.

 

PRESIDENTE (Soncini): Mi scusi, consigliere Taruffi. Ho letto il secondo firmatario, che è il consigliere Torri. Non avendo sotto l’oggetto… Mi scuso.

 

TARUFFI: Yuri o Igor, sempre in Russia siamo!

 

PRESIDENTE (Soncini): Interviene il consigliere Taruffi. È chiaro a tutti. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Visto che anche in questo caso ci sono arrivate sollecitazioni per chiedere la sospensione della discussione, relativa alla regionalizzazione del Corpo di Polizia provinciale, al di là del lungo titolo il tema è la regionalizzazione dei Corpi di Polizia provinciale, poiché è arrivata la disponibilità a trovare una convergenza sul testo, chiediamo la sospensione dell’oggetto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Un intervento a favore e uno contro.

Non ho interventi a favore o contro la sospensione dell’oggetto.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di sospensiva dell’oggetto 4672.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La richiesta di sospensiva dell’oggetto 4672 è accolta.

 

Ancora sugli oggetti 4563 - 4726

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo, quindi, agli oggetti che avevo introdotto precedentemente: oggetto 4563, a firma della consigliera Sensoli, e oggetto 4726, a firma del consigliere Campedelli e altri.

Consigliera Sensoli, prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

La Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia ad aver adottato una legge di principio per quanto riguarda i caregiver familiari. Purtroppo, per mancanza di competenze dirette, chiaramente è una legge che non riesce ad attribuire sostanziali diritti alla figura del caregiver, però elenca una serie di principi condivisibili.

Il caregiver, come tutti sappiamo, è una figura fondamentale per le persone con disabilità. È quella persona (familiare, convivente o anche semplicemente persona amica) che si occupa in maniera costante della persona anziana con disabilità o comunque non autosufficiente. È chiaro che è un impegno costante e continuo che impiega le persone molte ore al giorno e chiaramente le penalizza per quanto riguarda la propria personale realizzazione professionale o lavorativa e che, molto spesso, implica un’intera famiglia, soprattutto per quelle malattie neurodegenerative, ad esempio, che vengono chiamate proprio malattie familiari, proprio perché coinvolgono un intero nucleo familiare.

Questo provoca chiaramente, oltre a delle disuguaglianze e un mancato rispetto di quelle che sono le pari opportunità per queste persone, anche ovviamente delle condizioni di stress per il familiare che assiste la persona con disabilità. Molto spesso queste assistenze, che non sono solo di tipo accudente, ma proprio di tipo curante, quindi non parliamo solo di accudimento, ma proprio di cura della persona, richiedono anche delle competenze, una preparazione e una permanenza che dura tutta la vita. Molto spesso, quando pensiamo alla persona con disabilità o alla persona non autosufficiente, possiamo pensare alla persona anziana o alla persona adulta. In realtà, se facciamo l’esempio delle famiglie che hanno al proprio interno un componente, un figlio magari che soffre di disturbi dello spettro autistico o facente parte di quella fetta di spettro autistico grave, chiaramente permane per tutta la vita. Spesso parliamo del “dopo di noi”, bisognerebbe innanzitutto occuparci del “durante noi”.

Con questa risoluzione noi vogliamo proprio sollevare questo tema perché ancora, al contrario di quello che esiste già in alcuni paesi europei, non esiste un riconoscimento dei diritti attivi per queste persone. Secondo noi il caregiver familiare deve avere dei diritti che equivalgono a quelli delle altre persone, degli altri lavoratori. Deve avere una copertura per quanto riguarda infortuni e malattie e deve avere diritto soprattutto anche a una copertura previdenziale, perché proprio l’impegno costante e continuo per molte ore al giorno del proprio familiare molto spesso costringe queste persone a lasciare il lavoro.

Per questo abbiamo presentato questa risoluzione, perché seppur chiaramente il dibattito avvenuto finora è pieno di principi condivisibili, riteniamo sia giunto il momento, per le persone con disabilità, di poter decidere e indicare anche autonomamente chi sia il proprio assistente continuo, facente parte dell’ambito familiare o comunque dell’ambito dei suoi contatti, una persona di fiducia, preparata, competente e che possa dedicare del tempo. Allo stesso tempo, non dobbiamo penalizzare queste persone che, volenti o nolenti, per forza o per amore, e molto spesso le due cose coincidono, devono chiaramente avere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini.

Dobbiamo riuscire a stanziare per queste persone con disabilità e le loro persone accudenti, mi piace usare una parola italiana oltre al caregiver, termine anglosassone mutuato dalla nostra lingua, delle risorse. Dobbiamo garantire loro la possibilità di avere gli stessi diritti e le stesse tutele di tutti gli altri cittadini.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Do la parola al consigliere Campedelli.

 

CAMPEDELLI: Grazie, presidente.

Noi abbiamo già votato all’unanimità in Commissione una risoluzione sul caregiver. Io, fra l’altro, ero primo firmatario. Si tratta di una risoluzione che ha accolto anche due emendamenti della Lega Nord nel dispositivo finale e che chiedeva di agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché si arrivi, nel più breve tempo possibile, alla discussione della legge nazionale, molto attesa da chi quotidianamente sostiene le fatiche del lavoro di cura, tenendo in considerazione le osservazioni pervenute dalle associazioni dei caregiver.

Il secondo punto diceva: “proseguire a incrementare il proprio impegno a supporto delle persone affette da gravi disabilità o menomazione e i loro caregiver, come previsto dalla legge regionale, garantendo, al fine di gestire adeguatamente l’erogazione del fondo regionale per la non autosufficienza, l’ascolto delle organizzazioni sindacali, dei soggetti del terzo settore e dei cittadini utenti dei servizi”.

Se io adesso leggo il dispositivo finale della risoluzione della consigliera Sensoli, innanzitutto non trovo riferimenti al progetto di legge nazionale in discussione. Sul piano nazionale ci si limita a rilevare la mancanza di servizi pubblici, sostenendo che il problema del caregiver “Non può essere affrontato dalle Istituzioni con proposte di legge che non tengano conto di tutto ciò, ma si concentrano esclusivamente su buoni propositi ed enunciazioni di princìpi generali astrattamente condivisibili”.

Credo che se si pensa questo del progetto di legge nazionale, andiamo poco lontano. E pensare che la proposta di legge, che oggi è ferma al Senato, prende il via proprio da un’analisi della situazione esistente e si appoggia proprio sui princìpi su cui si è lavorato per costruire la legge regionale, la nostra legge regionale, riconoscendo l’importante funzione svolta dai caregiver familiari, con i suoi impatti emotivi, relazionali e lavorativi, riconoscendone la sua funzione sociale come elemento basilare dell’attuale sistema del welfare nel nostro Paese, riconoscendo, quindi, diritti e pratiche quali l’informazione, la formazione sollievo e il supporto nelle emergenze, la valorizzazione delle competenze acquisite, forme di defiscalizzazione delle spese di cura, politiche di conciliazione. Tutto questo è presente nella legge nazionale, ed è quello su cui stiamo anche lavorando, non per mancanza di servizi pubblici, perlomeno qui da noi, ma perché il mondo che abbiamo davanti è cambiato e noi abbiamo bisogno di modificare profondamente anche il nostro welfare. Un welfare in grado di affrontare la sfida della società dell’invecchiamento, del mutamento della piramide demografica, dei rapporti tra longevità e durata della disabilità, della qualità assistenziale di vita di chi necessita di cure e di chi si prende cura.

Tutto questo richiede un lungo lavoro che appunto metta in campo politiche strutturali di conciliazione, di riconoscimento e di valorizzazione del lavoro di cura, nonché l’integrazione tra welfare familiare, welfare aziendale e welfare pubblico, quindi una trasformazione del nostro sistema. La proposta di legge nazionale, appunto, tiene conto di tutto questo, come dicevo.

Noi abbiamo fatto per primi una legge regionale. Le linee-guida devono essere approvate dalla Giunta, però sono state esplicitate pubblicamente già in un’iniziativa pubblica, anche molto partecipata, che si è tenuta durante le settimane del caregiver in una sala della nostra Regione.

Credo quindi che sia importante per noi andare avanti con le nostre linee attuative, ma, allo stesso tempo, spingere perché la legge nazionale arrivi all’approvazione per avere risposte ancora più compiute verso i caregiver familiari, soprattutto nella definizione di un welfare che tenga conto appunto delle problematiche che prima citavo.

Credo quindi che sia importante muoversi in questo senso. Per le valutazioni negative rispetto alla proposta di legge nazionale, nonché per il percorso che abbiamo fatto e soprattutto per coerenza, la risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle non è per noi accettabile. A livello nazionale, infatti, in ogni Regione questa maggioranza politica sta portando avanti la stessa linea, per cui i caregiver familiari sono figure non solo riconducibili al grado di parentela dell’assistito, ma sono tutti coloro che possono prendersi cura e che si prendono cura di persone che hanno determinate problematicità. Ad esempio, il Movimento 5 Stelle in molte Regioni affronta questo tema come se i caregiver dovessero essere solamente i familiari, e non le persone che si prendono cura nel sistema generale, per cui penso che questa sia una differenza sostanziale. Forse il Movimento 5 Stelle non vuole discutere di una legge nazionale perché non c’è unità di intenti al suo interno, come abbiamo potuto vedere dalle proposte di legge diverse che ha presentato in altre Regioni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Campedelli.

Siamo in dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Sensoli.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Evidentemente, il consigliere Campedelli era troppo impegnato a vedere cosa fa il Movimento 5 Stelle nelle altre Regioni per ascoltare quello che dice il Movimento 5 Stelle in quest’Aula.

Io ho parlato di legge regionale, che è una legge di princìpi, non di una legge nazionale. Non ho parlato della legge nazionale, parlo adesso della legge nazionale. La legge nazionale che citate voi, prevede degli sgravi fiscali, benissimo, prevede l’aumento delle ore di permesso lavorativo.

Voi stessi nella vostra risoluzione riportate che la stima del caregiver familiare svolge mediamente sette ore al giorno di assistenza diretta e undici ore di sorveglianza. Significa che dobbiamo dare sette ore al giorno di permesso ai lavoratori. Se la media è questa e diamo sette ore di permesso ai lavoratori, voglio vedere poi il mercato del lavoro come reagisce.

Probabilmente, ci sembra più coerente la nostra risoluzione, che chiede di attuare delle misure di previdenza, sia a livello di tutela, di infortuni e di malattie del caregiver, perché purtroppo il caregiver si può anche ammalare. Per caregiver io non ho citato i familiari ma ho citato anche le persone vicine alla persona con disabilità. La invito quindi nuovamente ad ascoltare le mie parole prima di andare a vedere e a verificare cosa fanno gli altri.

Ripeto: ci sembra più coerente la nostra proposta con le esigenze delle famiglie emiliano-romagnole. Probabilmente voi non vi concentrate su questo aspetto, perché citando anche il terzo settore, avete bisogno di tutelare una certa quota di mercato formata soprattutto dalle cooperative.

Per carità di Dio, molte svolgono servizi assolutamente utili alla nostra comunità. Peccato però che se poi questi servizi utili alla comunità si riducono per delle persone non autosufficienti in carrozzina, che magari sono sole in casa o perché i parenti non le possono assistere, hanno un’ora al giorno di assistenza, quando non hanno le proprie gambe per camminare, non riescono, o sono peggio ancora immobilizzati in un letto, perché magari hanno una malattia neurodegenerativa grave, oppure sono dei disabili psichici gravi, con un’ora al giorno di assistenza che va a compensare quelle sette di cui si occupa invece il caregiver – e quindi torniamo alle otto ore lavorative –, il cerchio si chiude.

Forse, invece di dire che il Cinque Stelle critica la legge nazionale, e allora noi diciamo di no perché dobbiamo ossequiare il Governo, ragioniamo sui contenuti e cerchiamo di fare veramente il bene delle famiglie che hanno persone con disabilità, persone non autosufficienti. Ripeto: persone con disabilità e non autosufficienti, perché a volte si tratta anche di persone anziane che hanno una disabilità indotta ovviamente anche dall’età e magari dall’insorgere di patologie conseguenti all’avanzamento dell’età, visto che comunque l’aumento dell’età media della popolazione è una questione da affrontare – stavo per dire “problema” ma non lo voglio chiamare “problema”, è una questione da affrontare.

Ripeto: abbiamo una Regione che comunque, nonostante gli sforzi, ha praticamente assistenza domiciliare scarsissima, molto spesso affidata a cooperative che fanno miracoli – o meglio, gli operatori fanno miracoli, e spesso sottopagati. Abbiamo delle misure economiche insufficienti perché ci arrivano segnalazioni di persone non autosufficienti che prendono assegni di cura da 15 euro al giorno, e abbiamo la necessità di tutelare tutte quelle persone che ad oggi si prendono cura dei propri familiari, dei propri vicini, della persona con disabilità, per non limitarci appunto a dire solo familiare, e che ad oggi non hanno né copertura previdenziale, né copertura nel caso di malattia e infortunio.

Ritengo che il caregiver abbia diritto anche ad avere una settimana di influenza senza doversi preoccupare della sopravvivenza del proprio caro con disabilità.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Consigliere Campedelli, prego.

 

CAMPEDELLI: Grazie, presidente.

Guardi, consigliera Sensoli, io l’ho ascoltata molto attentamente, anche prima. Credo che sia importante essere arrivati a suo tempo a definire una legge regionale, ma credo che sia ancora più importante che i princìpi che abbiamo costruito qui, nella nostra Regione, siano patrimonio del nostro Stato e del nostro Paese.

La informo anche che l’esperienza delle associazioni dei caregiver nasce proprio nel mio territorio, nel mio Comune, tant’è che la Settimana del caregiver che è stata anche qui, è stata principalmente tra Carpi e Bologna. La voglio informare anche che all’interno dell’Unione dei Comuni del mio territorio i servizi sociali riconoscono punteggio ai caregiver e penso sia l’unica situazione, a livello nazionale, rispetto a questa cosa, ma già da tempo, non da adesso.

Quindi, tutta la questione relativa a queste problematiche, la conosciamo in modo molto approfondito, tant’è che non lasciamo niente e nulla al caso, quando si tratta di intervenire e sostenere il lavoro di cura.

Lei delinea una Regione nella quale mancano servizi pubblici, una Regione che non ha assistenza, che ha problematicità che sono croniche, che ha certe situazioni. Ma io non vedo questa Regione, non vedo la Regione che traccia lei. Se guardiamo alle politiche sociali della nostra Regione e dei nostri territori, sono politiche sociali avanzate, a meno che non si voglia smentire l’evidenza.

 

SENSOLI: Io non parlo coi fantasmi.

 

CAMPEDELLI: Glielo dico perché se è così, la invito sul mio territorio a valutare le situazioni, dopodiché, ognuno vive delle esperienze forse diverse, non lo so, la Regione Emilia-Romagna è molto larga rispetto a questo. Però le posso dire che io la Regione che lei ha tracciato prima non la conosco, non è questa, perlomeno, non è quella che ho vissuto io, o che sto vivendo io.

Comunque, quando qui in Regione sono state presentate le linee-guida per quanto riguarda la Regione, c’è stata un’iniziativa molto partecipata da parte delle associazioni dei caregiver, da parte di singole persone, da parte degli interessati.

Le posso anche dire che la legge nazionale passata già alla Camera, presentata dall’onorevole Patriarca – è carpigiano anche lui, nasce da lì l’esperienza – oggi ha bisogno di un colpo di reni al Senato. Se siamo così sulla stessa linea rispetto alla sensibilità verso queste problematiche così vicine, lavoriamo con i nostri rappresentanti al Senato perché questa legge vada avanti. Visto che sui princìpi siamo tutti d’accordo, se è vero che siamo tutti d’accordo, lavoriamo perché i senatori di ogni parte politica spingano perché venga approvata dal Senato; se è così. Altrimenti possiamo presentare tutte le risoluzioni che vogliamo, piantare le bandierine che vogliamo, ma rimangono bandierine e basta.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Campedelli.

Consigliere Zoffoli, prego.

 

ZOFFOLI: Grazie, presidente.

Io non volevo intervenire, perché siamo ormai verso le 18, ma credo che sia importante che anche come presidente di Commissione, intervenga per cercare di invitare tutti a pensare alle soluzioni dei problemi.

Quanto al caregiver, è un argomento che è all’ordine del giorno della Commissione già da un po’. Ci sono delle risoluzioni che abbiamo votato all’unanimità, ci sono dei percorsi che sono in essere, sia a livello nazionale che a livello regionale e che credo stiano andando nella direzione giusta.

Per cui, è evidente che sulla base delle risoluzioni che abbiamo già approvato e delle discussioni che abbiamo fatto, credo che sia ora, anche all’interno del Piano sociosanitario che contiene in parte queste argomentazioni, cominciare a stringere, anche a livello regionale, sulla base delle linee-guida che sono state presentate e che dovrebbero arrivare a brevissimo in Commissione, e allora cominciamo a ragionare nel merito anche su atti della Regione, sui quali possiamo proporre emendamenti, aggiustamenti.

Io credo che la discussione di oggi sia importante, invito tutti a impegnarsi perché ci siano le condizioni, almeno a livello regionale, per andare a definire quelle che sono realmente le linee-guida e gli strumenti che la Regione, all’interno del Piano sociosanitario e all’interno delle linee-guida del caregiver, può portare avanti per coadiuvare le spinte legislative nazionali, soprattutto quelle che sono le azioni che svolgiamo sul territorio a livello regionale per cercare di venire incontro a questi problemi realmente importanti, e che tutti noi sempre di più verifichiamo nei nostri territori.

La popolazione che invecchia e le problematiche che sono sempre maggiori, infatti, sono sempre presenti. Invito tutti, speriamo il più velocemente possibile, a ragionare nel concreto su cosa possiamo fare non solo come risoluzione, quindi come espressione di volontà, ma nella concretezza, che cosa possiamo, all’interno del Piano sociosanitario e all’interno delle linee-guida che la Regione sta emanando e che quindi dovremo prendere in considerazione come Commissione, per cercare di arrivare a quelle che sono, come stiamo facendo e abbiamo fatto sul “dopo di noi”, tutti argomenti che la gente non da ora aspetta, e qui sono d’accordo che i tempi sono maturi per andare a definire realmente queste linee-guida e queste possibilità che ci sono sul territorio.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Zoffoli.

Ci sono altri in dibattito generale? Non ho altri iscritti, quindi chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto congiunta sulle risoluzioni.

Consigliere Marchetti Daniele, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Come è stato ricordato con gli interventi che mi hanno preceduto, questo argomento è stato trattato, penso, due settimane fa in IV Commissione, dove abbiamo approvato una risoluzione all’unanimità.

Tale risoluzione ha visto anche il contributo nostro, come Lega Nord. Abbiamo fatto approvare un emendamento con cui abbiamo fatto inserire nel dispositivo finale un impegno: quello di prendere in considerazione le osservazioni che sono pervenute appunto dalle associazioni dei caregiver. Questo perché proprio all’interno di queste osservazioni sono contenute anche le richieste che stanno avanzando oggi i colleghi del Movimento 5 Stelle.

Non amo ripetere le stesse cose, quindi non sarò lungo perché comunque il dibattito si è già sviluppato appunto in Commissione, però male non fa riparlarne, non ci costa nulla. Ribadire gli stessi concetti ci fa assolutamente bene, anche perché dobbiamo tener bene in mente che comunque questa è una battaglia che dobbiamo portare avanti.

Certamente anche noi come Lega Nord impegneremo i nostri senatori comunque a mantenere alta l’attenzione su questo tema e ad avanzare proposte sulla legge che ora è in cantiere: lo dobbiamo a queste persone. I caregiver ricoprono un ruolo importante, alleggeriscono anche il lavoro delle Istituzioni, perché il lavoro che svolgono è enorme ed è tutto sulle loro spalle.

Io ho parlato con persone che si occupano e seguono i propri cari in difficoltà. Spesso non sanno dove sbattere la testa. Io posso riportare, l’ho riportato più volte, l’esempio del circondario imolese, dove gradualmente ogni anno i costi che magari prima venivano coperti dall’Amministrazione pubblica vengono scaricati sugli utenti. Questo con l’andare nel tempo, aumenta i costi a carico delle famiglie. Questa persona che mi ha contattato mi ha detto: purtroppo ci sono solo io a mantenere mia madre, devo andare a lavorare, non so come fare perché l’assistenza anche in un centro diurno ogni mese aumenta di costo e per me diventa un problema non da poco. Sicuramente quindi è un problema da tenere in considerazione e non dobbiamo certamente smettere di parlarne. Ben vengano quindi di nuovo queste due risoluzioni che vanno a ripetere un po’ quello che abbiamo già detto in Commissione.

Come Lega Nord, ovviamente, detto questo, voteremo a favore di entrambi i documenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola alla consigliera Sensoli.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Voglio dimostrare la buona volontà: voteremo a favore della risoluzione del Partito Democratico, anche se, tornando al discorso dei princìpi di prima, ci ripetiamo sempre gli stessi buoni propositi, ma di buone intenzioni è lastricato l’inferno, e qui non vedo nuovi diritti esigibili che secondo noi sono fondamentali. Non è accettabile, ripeto, che una persona rinunci al proprio lavoro senza alcuna tutela, senza alcun diritto garantito. Se una persona rinuncia al proprio lavoro è perché evidentemente comunque da parte del pubblico ci sono delle lacune.

Questo è il concetto fondamentale. Il consigliere Zoffoli è stato disponibile ad approfondire gli argomenti. Già questo era un atto, comunque, presidente, mi dispiace che venga svilita l’importanza delle risoluzioni, perché ricordo che quest’Assemblea deve dare un indirizzo politico all’Esecutivo che è la Giunta, non aspettiamoci sempre che la Giunta dica cosa deve votare l’Assemblea, cortesemente. Ricordiamoci qualche lezione di educazione civica che si fa in prima media (o almeno, si faceva in prima media).

Comunque, voteremo a favore di questa risoluzione. L’invito generale è quello di uscire dalle conferenze, dai tavoli di lavoro, dalle assemblee, dai consigli, e magari anche di sconfinare rispetto alla propria circoscrizione elettorale e di andare a parlare un po’ con i cittadini e direttamente con le famiglie delle persone non autosufficienti.

Vi garantisco che la realtà non è così edulcorata come l’avete rappresentata voi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Siamo in dichiarazione di voto congiunte.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Campedelli. Prego.

 

CAMPEDELLI: Che la realtà sia complessa è vero. Dopodiché la legge nazionale serve appunto per riconoscere questi diritti e serve per ridisegnare un sistema di cui ho cercato prima di spiegare la necessità. Penso che il fatto di spingere per avere una legge nazionale sia importante ed è quello che viene richiesto anche dalle stesse associazioni che organizzano i caregiver.

Molte volte ci troviamo di fronte persone, ragazzi anche giovani che sono in casa, che tengono dietro ai propri familiari e che hanno rapporti e relazioni anche coi servizi sociali, ma che non sono rapporti e relazioni molto coinvolgenti. Come dicevo prima, noi abbiamo bisogno di continuare a lavorare per la ridefinizione di un nuovo welfare regionale e non solo, e la legge nazionale serve a questo. Serve a dare elementi simili su tutto il territorio nazionale e soprattutto a cercare di dare una risposta non solo a queste persone ma a un sistema che è cambiato. Prima avevamo le grandi famiglie composte da nonni, bisnonni, genitori, figli. Oggi abbiamo nuclei familiari completamente diversi: abbiamo una società che è mutata e come tale abbiamo bisogno che i nostri servizi cambino rispetto a come è cambiata la nostra società.

Quello che stiamo cercando di fare è questo, e chiaramente il sostegno della legge nazionale ci aiuta in questo, perché come Regione possiamo fare molto ma non possiamo fare tutto.

Credo allora che sia importante sostenere ciò che sta andando avanti. Il primo firmatario, dicevo prima, è l’onorevole Patriarca alla Camera dei deputati e il senatore Angioni al Senato, però bisogna che al Senato si sblocchino le situazioni per poter poi lavorare in modo più compiuto su tutto il territorio nazionale.

Per cui noi voteremo la nostra risoluzione, non voteremo la risoluzione del Gruppo consiliare dei Cinque Stelle perché contiene affermazioni che non condividiamo e che riteniamo non siano reali, che non siano veritiere, ma che siano forse dovute a una presa di posizione politica, che pure ci sta, nella politica ci sta tutto, il tema della contrapposizione è nelle cose, però crediamo che sia importante lavorare per costruire questi passaggi che dicevo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Campedelli.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Soncini): Chiudo le dichiarazioni di voto. Il consigliere Sassi chiede il voto elettronico.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4563, a firma della consigliera Sensoli, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

27

Assenti

 

23

Votanti

 

26

Favorevoli

 

9

Contrari

 

17

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4563 è respinta.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4726, a firma dei consiglieri Campedelli, Caliandro, Soncini, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Rontini, Paruolo, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

27

Assenti

 

23

Votanti

 

27

Favorevoli

 

27

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 4726 è approvata.

Mancano due risoluzioni. Abbiamo quasi terminato l’ordine del giorno di oggi.

Vi saluto. A presto.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 18

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI e i consiglieri Andrea BERTANI, Tommaso FOTI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Luca SABATTINI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 4582 “Risoluzione per impegnare la Giunta, anche in relazione alla "Giornata della Memoria, dedicata alle vittime del terrorismo", sia di matrice interna che internazionale, a farsi portavoce presso la Conferenza Stato-Regioni, affinché venga richiesto al Governo nazionale di desecretare tutti gli atti relativi a quei tragici e terribili eventi che ancora oggi non hanno avuto una concreta e significativa soluzione, compromettendo in modo profondo la storia contemporanea della Nazione e, in particolare, soprattutto della Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami”

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 21

Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 15

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 4725 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi opportune affinché vengano versate tutte le carte relative alla strage di Ustica, a sollecitare le risposte alle rogatorie internazionali fatte in passato dai giudici, nonché a proseguire il suo impegno attraverso la legge sulla memoria e il sostegno alle associazioni e ai progetti sulla memoria del terrorismo e delle stragi. A firma dei Consiglieri: Campedelli, Ravaioli, Caliandro, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi”

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 28

Enrico AIMI, Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 14

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 4727 “Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere a Governo e Parlamento di dare corso al processo di discussione del disegno di legge di conversione del DL 50/2017 per risolvere le criticità ancora aperte nell’applicazione della legge 206/2004. A firma della Consigliera: Piccinini”

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 20

Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 15

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Katia TARASCONI.

 

OGGETTO 4245 “Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione che lo prevedano e ad escludere dai premi del Programma di sviluppo rurale le aziende che ne facciano uso, a sostenere, con politiche attive sul territorio, approcci agro-ecologici per migliorare la fertilità dei suoli, diversificare le produzioni, aumentare la capacità di sequestro di carbonio, garantire raccolti adeguati ed affrontare il controllo dei parassiti e delle erbe seguendo e monitorando le dinamiche naturali, e ad intervenire presso il Governo affinché, a livello nazionale ed europeo, sia applicato il principio di precauzione e vengano vietati la produzione, la commercializzazione e l'uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo "glyphosate". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini”

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 6

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 30

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 13

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 4563 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, affinché vengano disposte tutele previdenziali e assicurative a carico dello Stato a favore del caregiver familiare, ed a valutare forme di sostegno economico più incisive per le famiglie delle persone non autosufficienti o con disabilità grave in difficoltà per la perdita di reddito derivante da attività lavorativa o per la presenza di redditi non adeguati alle esigenze di cura e sostegno che necessitano. A firma della Consigliera: Sensoli”

 

Presenti: 27

 

Favorevoli: 9

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 17

Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 23

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 4726 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi più opportune perché si arrivi a discutere nel più breve tempo possibile la legge sul caregiver familiare, nonché a incrementare il proprio impegno a supporto delle persone affette da gravi disabilità o menomazioni e ai loro familiari. A firma dei Consiglieri: Campedelli, Caliandro, Soncini, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Rontini, Paruolo”

 

Presenti: 27

 

Favorevoli: 27

Stefano BARGI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 23

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 2691 “Risoluzione per impegnare la Giunta a sviluppare, offrendo un effettivo servizio a chi utilizza le biciclette invece dell'auto, la possibilità di realizzare velostazioni, anche utilizzando fondi europei e supportando in tal modo la lotta alle emissioni inquinanti e concorrendo alla riqualificazione urbana ed ambientale. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Campedelli, Poli, Mumolo, Tarasconi, Montalti, Sabattini, Caliandro, Iotti, Serri, Cardinali, Bagnari, Pruccoli, Bessi, Marchetti Francesca, Mori, Prodi, Rontini, Zoffoli, Soncini”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “Impegna la Giunta” dopo il primo punto elenco è inserito il seguente:

“prendere in esame forme di premialità per la attivazione di servizi rivolti alla mobilità, anche turistica, di persone con disabilità, quali il noleggio di mezzi elettrici, la ricarica delle batterie, sistemi di traino o altre misure e strumenti utilizzabili a questo fine;”»

(Approvato)

 

OGGETTO 4291 “Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame, previa verifica delle linee ferroviarie regionali aventi le caratteristiche storiche, paesaggistiche ed artistico-architettoniche previste dalla normativa, la proposta di ingresso delle stesse nell'elenco previsto dal disegno di legge "Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico", anche in riferimento al possibile uso mediante ferrocicli, valorizzando inoltre l’utilizzazione a fini turistici delle linee ferroviarie in esercizio e dopo il loro eventuale ripristino, delle tratte dismesse. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Nadia Rossi:

«Nel quarto capoverso del dispositivo di impegno, le parole “rapida approvazione” sono sostituite con “rapido esame”.»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

4698 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione della risoluzione assembleare n. 1534/2016, riguardante l'integrazione della fattispecie penale relativa all'apologia del fascismo. A firma del Consigliere: Torri

4699 - Interrogazione a risposta scritta circa i finanziamenti e questioni relativi al commercio equo e solidale. A firma del Consigliere: Bignami

4701 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione ed evitare i danni causati all'agricoltura dalla "drosophila Suzukii", con particolare riferimento alle colture cerasicole di Vignola. A firma del Consigliere: Aimi

4702 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa richieste di documentazione sulla compatibilità idraulica dei capanni da pesca recapitate da ARPA-ER ai titolari delle relative concessioni. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bagnari

4703 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il contenuto ed i dati forniti a seguito di una richiesta, formulata ai sensi dell'art. 30 dello Statuto regionale, di accesso ad atti ed informazioni utili per l'espletamento del mandato di consigliere regionale. A firma del Consigliere: Bignami

4704 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti progetti di cooperative dedicati al recupero di persone già riconosciute colpevoli di condotte penalmente rilevanti, quali lo spaccio di droga. A firma del Consigliere: Bignami

4705 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative per la conoscenza e la valorizzazione delle riserve MaB (Man and Biosphere) "Appennino Tosco-emiliano" e "Delta del PO". A firma del Consigliere: Taruffi

4706 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa iniziative da adottare per scongiurare l'arrivo e la ripartizione di richiedenti asilo in strutture ricettive della riviera emiliano-romagnola. A firma del Consigliere: Pompignoli

4707 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'adozione dell'atto riguardante il divieto di esercizio di attività di gioco d’azzardo in sedi situate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

4708 - Interrogazione a risposta scritta circa il blocco dell'ampliamento della discarica Tre Monti di Imola, in attesa di analisi epidemiologiche dei relativi rischi per la salute. A firma della Consigliera: Piccinini

4709 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i parcheggi ed i servizi di trasporto pubblico da porre in essere in relazione al nuovo Polo Pediatrico di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

4710 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le sale di attesa ubicate nelle strutture sanitarie di Bologna, con particolare riferimento a quella utilizzata presso la guardia medica di Viale Pepoli. A firma del Consigliere: Bignami

4711 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'utilizzo di autoarticolati circolanti su strade provinciali, invece delle ferrovie, per il trasporto di carichi eccezionali. A firma del Consigliere: Fabbri

4712 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la crisi del settore dell'edilizia, con particolare riferimento al "Tavolo per il rilancio dell'abitare e delle costruzioni". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4713 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare la tipicità dell'aceto balsamico di Modena e di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

4722 - Interrogazione a risposta scritta circa la copertura della rete di trasporto pubblico del territorio bolognese con servizio di pagamento a bordo vettura ed autisti abilitati alla relativa riscossione. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4723 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'Aeroporto di Rimini. A firma della Consigliera: Sensoli

4724 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere la vertenza riguardante il comparto della ristorazione collettiva. A firma del Consigliere: Fabbri

4733 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a fronte di casi di violenza, posti in essere nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria, riguardanti il terrorismo di matrice islamica. A firma del Consigliere: Aimi

4735 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche riguardanti la localizzazione delle telefonate al 118 contenenti richieste di pronto intervento sanitario, con particolare riferimento al territorio reggiano. A firma del Consigliere: Delmonte

4736 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ANASTE, riguardante il settore socio-sanitario-assistenziale-educativo per il triennio 2017-2019. A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Marchetti Francesca, Mori, Campedelli, Mumolo, Poli, Bagnari, Zoffoli, Zappaterra

 

Risoluzioni

 

4700 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in tutte le sedi opportune e in Conferenza Stato Regioni, affinché si provveda a sollecitare il Governo, anche attraverso la sottoscrizione di un documento comune che lo impegni in maniera cogente, a stanziare con urgenza le risorse necessarie alle Province per tornare ad assicurare lo svolgimento delle proprie funzioni e l'erogazione dei servizi ai cittadini. (29 05 17) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan

4725 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi opportune affinché vengano versate tutte le carte relative alla strage di Ustica, a sollecitare le risposte alle rogatorie internazionali fatte in passato dai giudici, nonché a proseguire il suo impegno attraverso la legge sulla memoria e il sostegno alle associazioni e ai progetti sulla memoria del terrorismo e delle stragi. (31 05 17) A firma dei Consiglieri: Campedelli, Ravaioli, Caliandro, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Paruolo

4726 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi più opportune perché si arrivi a discutere nel più breve tempo possibile la legge sul caregiver familiare, nonché a incrementare il proprio impegno a supporto delle persone affette da gravi disabilità o menomazioni e ai loro familiari. (31 05 17) A firma dei Consiglieri: Campedelli, Caliandro, Soncini, Montalti, Zappaterra, Iotti, Serri, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Bagnari, Tarasconi, Rontini, Paruolo

4727 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere a Governo e Parlamento di dare corso al processo di discussione del disegno di legge di conversione del DL 50/2017 per risolvere le criticità ancora aperte nell’applicazione della legge 206/2004. (31 05 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4734 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere gli impegni per il rafforzamento e lo sviluppo della linea Modena-Sassuolo, sia riguardo all’adeguamento delle infrastrutture, sia sul rinnovo del materiale rotabile, ad informare e coinvolgere gli utenti prevenendo disagi e disservizi ed incentivando l’uso della linea ferroviaria, nonché a riferire nella competente commissione assembleare sugli sviluppi più significativi riguardanti il miglioramento della tratta. (31 05 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

(Comunicazione n. 48 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP/2017/1208 del 01/06/2017)

 

 

LA PRESIDENTE

IL SEGRETARIO

Soncini

Torri

 

 

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