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157.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 14 NOVEMBRE 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5582

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche relative ai locali del reparto di Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 5579

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il protocollo d’intesa per l’adeguamento e la riqualificazione infrastrutturale della linea ferroviaria Bologna-Prato. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

DONINI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 5581

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione dei lavoratori precari della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

PETITTI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 5580

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa notizie stampa delle ultime settimane riguardanti numerosi episodi criminosi perpetrati nel Cesenate. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

POMPIGNOLI (LN)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 5557

Comunicazione della Giunta, ai sensi dell'art. 76 del Regolamento interno dell'Assemblea, sull'avvio del negoziato con il Governo circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia da parte della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 116, comma III della Costituzione

(Discussione e conclusioni)

(Risoluzioni oggetti 5589 e 5590 - Presentazione e discussione)

PRESIDENTE (Saliera)

BONACCINI, presidente della Giunta

FABBRI (LN)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

FOTI (FdI)

CALIANDRO (PD)

PRODI (Gruppo Misto)

BERTANI (M5S)

TARUFFI (SI)

CALVANO (PD)

FABBRI (LN)

PICCININI (M5S)

CALVANO (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

BARGI (LN)

CALIANDRO (PD)

SENSOLI (M5S)

BIGNAMI (FI)

BONACCINI, presidente della Giunta

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,17

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centocinquantasettesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Sono assenti i consiglieri Alleva, Sassi e Soncini e gli assessori Costi, Gazzolo, Venturi e Mezzetti.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5582

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche relative ai locali del reparto di Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo dall’oggetto 5582 “Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche relative ai locali del reparto di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma”, a firma del consigliere Foti, a cui do la parola.

Risponderà il sottosegretario Andrea Rossi. Prego.

 

FOTI: Signor presidente, io ho evitato di portare in Aula le fotografie, perché sembrerebbe di cattivo gusto, ma la situazione che è stata rappresentata succintamente nell’interrogazione in realtà viene reiterata nel tempo, e sicuramente è poco commendevole.

Abbiamo un reparto estremamente delicato, anche per le complicazioni che vi possono essere per la fuoriuscita di muffe, e che nei fatti, nonostante i ripetuti solleciti, continua ad essere abbandonato a sé stesso, senza che vengano eseguiti lavori che per dir la verità, avendoli personalmente visti, sono di straordinaria manutenzione ma non sono dei lavori impossibili da realizzare. E questo, tanto più se si pensa che una grave problematica al riguardo – senza essere tecnico, ma soltanto per buonsenso – è facile capire che probabilmente viene determinata da una perdita di acqua, forse imputabile ai servizi igienici che alla struttura appartengono e che rispetto ai muri in esame sono confinanti.

Io mi permetto quindi di sollecitare la Regione ad intervenire presso l’Azienda ospedaliera per porre quantomeno mano ad un intervento che ridia dignità alla struttura in esame.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Prego, sottosegretario Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Gentile consigliere, a seguito di analisi e verifiche effettuate dall’Azienda ospedaliera universitaria di Parma, reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Maggiore, è stato appurato che i deterioramenti richiamati dall’interrogante, evidenti in alcune porzioni degli intonaci del reparto stesso, sono stati determinati da trasudamenti e trafilamenti delle tubazioni che compongono la rete di distribuzione dell’impianto idrico sanitario, relativamente ai servizi di igiene delle degenze.

L’impianto dovrà quindi essere oggetto di sostituzione, già concordato con il Direttore e con la coordinatrice dell’Unità operativa di Cardiochirurgia.

Trattandosi di lavori che possono avere temporanee ripercussioni sull’ordinaria offerta di posti letto di Cardiochirurgia, la loro esecuzione è stata programmata dall’Azienda in occasione del prossimo periodo natalizio, durante il quale l’attività del reparto è di norma ridotta.

La Direzione aziendale sta comunque valutando, di concerto con il reparto, la possibilità di anticipare l’esecuzione degli interventi di sostituzione, con chiusure calendarizzate di posti letto interessati dai lavori di rifacimento dell’impianto.

L’Azienda ha rassicurato sul fatto che dal punto di vista igienico-sanitario i monitoraggi ambientali ed epidemiologici puntualmente realizzati, hanno finora sempre garantito la sicurezza dei luoghi e delle persone.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

Ora il consigliere Foti ha a disposizione quattro minuti per la replica.

 

FOTI: Molti meno, signora presidente.

Ringrazio il sottosegretario Rossi per la risposta. Converrà con me che pur non essendo un tecnico avevo correttamente individuato dove fosse il problema.

Rimane il fatto, signor sottosegretario, che al di là delle rassicurazioni che vengono fornite, è una vicenda che si reitera nel tempo.

Io spero che anche in relazione a questa interrogazione, quindi all’intervento che ha voluto fare la Giunta rispetto all’Azienda ospedaliera di Parma, si raggiunga l’obiettivo, che penso sia comune, di ritornare ad avere un reparto che almeno, anche sotto il profilo strutturale, abbia una sua dignità. E questo soprattutto perché si tratta di un reparto frequentato da persone che non necessitano sicuramente di possibili focolai d’infezione, e soprattutto perché vi è un personale medico e paramedico di livello, e che necessariamente, se opera anche in condizioni strutturali ottimali, forse ha anche più soddisfazione rispetto ad oggi, svolgendo un lavoro di alta professionalità, ma che, allo stato, è stato poco corrisposto dall’Azienda. La quale per mesi ha fatto finta di non vedere ciò che tra l’altro vedono oltre che personale ospedaliero e paraospedaliero, tutti i cittadini, quindi gettando discredito su un reparto che invece merita apprezzamento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 5579

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il protocollo d’intesa per l’adeguamento e la riqualificazione infrastrutturale della linea ferroviaria Bologna-Prato. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Riprendiamo l’ordine della sequenza delle interrogazioni.

La prima, oggetto 5579, è a firma del consigliere Bignami: “Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il protocollo d’intesa per l’adeguamento e la riqualificazione infrastrutturale della linea ferroviaria Bologna-Prato”.

Risponderà l’assessore Donini.

La parola al consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

La vicenda è abbastanza nota, anche perché ha campeggiato sulle cronache dei giornali, oserei dire finalmente, visto che si tratta di un disagio assai rilevante a cui rischiano di essere sottoposti migliaia e migliaia di nostri corregionali, i quali si troveranno a breve a dover fare i conti con l’interruzione della linea che porta da Bologna a Prato, con due tratte distinte: quella che va da Bologna a San Benedetto e poi da San Benedetto fino appunto a Prato, con programmazione di lavori, ma probabilmente l’assessore mi correggerà al riguardo, distinta in due trienni. Un primo triennio che riguarderà la tratta nord, cioè appunto Bologna-San Benedetto e la tratta sud nei successivi tre anni.

Una situazione che riteniamo sia necessario affrontare con il buonsenso della politica, contrariamente a quello che qualcuno vuol dire o sostenere come voce contraria, in quanto, da parte di Rete ferroviaria italiana vi è una proposta di realizzare le opere con un’interruzione del servizio dalle 9,30 alle 16,30 che credo sia semplicemente inaccettabile. Questo soprattutto perché vi è il tentativo di non proseguire in lavori notturni che, laddove compatibili evidentemente con l’ambiente, rappresentano invece la soluzione migliore, non intercettando quei flussi di traffico e di fabbisogno di comunicazione tra Appennino e territorio bolognese prima e Appennino e territorio toscano poi, che evidentemente rappresentano il motivo per il quale quella tratta esiste – diversamente, non si capisce a che cosa servirebbe.

Questa situazione a nostro modo di vedere può essere sicuramente sostenuta e agevolata mediante la realizzazione di trasporto su gomma, che tuttavia non è semplice e non è meno difficoltoso che un trasporto su gomma ordinario, anche in parte con una deviazione delle tratte ferroviarie. Ricordiamoci che però su Vergato abbiamo, non si sa il motivo, tolto un binario. Quindi rimane, secondo noi, una diversa cadenza, una diversa organizzazione dei lavori che bisogna realizzare prendendo per un orecchio Rete ferroviaria italiana e dicendo che così le cose non vanno.

La richiesta, visto che chi parla non ha evidentemente piena contezza del territorio, almeno non quanto quella dei sindaci, è di ascoltare i medesimi, prima di sottoscrivere o di emettere la delibera di Giunta che invece la Toscana ha già provveduto ad assumere.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Bignami.

La linea Bologna-Prato e i relativi servizi ferroviari interessano in pari misura le Regioni Emilia-Romagna e Toscana. Per questa ragione si è ritenuto opportuno convogliare in un unico documento fra le due regioni e RFI le condizioni con le quali verrà effettuato l’intervento di adeguamento e riqualificazione infrastrutturale della linea Bologna-Prato.

Lei lo richiamava nel suo question time che ho letto: è sicuramente un intervento molto importante per la competitività complessiva del territorio, perché va a potenziare una linea, soprattutto in relazione al carico merci, che potrà intercettare grandi occasioni e opportunità di mercato non solo per il nostro Paese ma anche per la nostra Regione. Dopodiché, è chiaro che come tutti i cantieri, in particolare i cantieri lunghi, sono sicuramente plurimi i disagi e le questioni da gestire.

La bozza di protocollo è frutto di un lavoro di approfondimento e studio portato avanti dalle strutture tecniche del nostro assessorato con RFI, in parallelo e in coordinamento con l’analoga attività svolta dalla Regione Toscana.

La Regione Emilia-Romagna ha voluto prevedere, però, all’interno del protocollo, ulteriori obiettivi di miglioramento della qualità delle offerte. Le dico così: visto che è inevitabile che si possa subire dei disagi e che si possa andare incontro a sacrifici, almeno che il cantiere possa produrre in prospettiva dei miglioramenti strutturali della linea, non solo per il carico merci, ma anche in passeggeri.

Quello che noi vogliamo, quindi, sono appunto miglioramenti in termini di accessibilità al servizio ferroviario, con particolare attenzione per le persone a mobilità ridotta, capacità sensoriali e restyling dei fabbricati viaggiatori nelle stazioni del versante bolognese della linea Bologna-Prato, nella fattispecie, le stazioni di Pianoro, Monzuno, Grizzana e San Benedetto.

Per quanto riguarda i servizi sostitutivi da mettere in opera durante il periodo di effettuazione dei lavori, i tecnici della Regione hanno indicato a Trenitalia i criteri per la loro definizione, affinché siano minimi gli inevitabili disagi per l’utenza.

Per una proficua condivisione e confronto con i consiglieri, anche in virtù della sua sollecitazione, ho quindi concordato nei giorni scorsi, con la presidente Rontini, l’inserimento di questo punto all’ordine del giorno di una delle prossime sedute della Commissione territorio, ambiente e mobilità. Più precisamente si pensa alla seduta del 23 novembre prossimo, nella quale io non avrei nessun motivo di contrarietà a che fossero presenti anche i Comitati pendolari e i Sindaci interessati, che parallelamente noi come gruppo tecnico abbiamo comunque coinvolto e coinvolgeremo ancora. La ringrazio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

Procediamo con l’interrogazione 5581, a firma del consigliere Taruffi: “Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione dei lavoratori precari della Regione Emilia-Romagna”. Risponde l’assessore Petitti… Scusate, mi sono dimenticata. Non ho dato la parola al consigliere Bignami.

Prego, consigliere Bignami, ha tre minuti.

 

BIGNAMI: Non si preoccupi, nessun problema. Giusto due minuti.

Chiedevo, assessore: quindi, prima della sottoscrizione, la convocazione in Commissione? Perfetto.

Io quindi mi dichiaro soddisfatto della risposta, assessore Donini, laddove lo stesso esprime il desiderio e la possibilità di ascoltare Sindaci e Comitati di pendolari in seno alla Commissione, che credo sia effettivamente il momento più adeguato anche per consentire ai colleghi e al sottoscritto di esporre eventuali osservazioni.

Mi permetto, assessore, non che lei abbia detto il contrario, di evidenziare che nessuno ha espresso valutazioni contrarie all’intervento e alla realizzazione dell’opera, cogliendo evidentemente l’opportunità di questa azione, di questa realizzazione. L’importante, e in questo evidentemente ci misureremo il 23, è che venga fatto con la massima attenzione possibile.

Mi permetto fin da adesso di consigliare alla collega Rontini, che so essere in ascolto, di coinvolgere tutti i sindaci con una visione ampia del territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami, e mi scusi per prima.

 

OGGETTO 5581

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione dei lavoratori precari della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Passiamo all’oggetto 5581 “Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione dei lavoratori precari della Regione Emilia-Romagna, a firma del consigliere Taruffi, a cui do la parola.

Risponderà l’assessore Petitti. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Con questa interrogazione intendiamo portare l’attenzione sulla situazione dei lavoratori precari di questo Ente che sta diventando a nostro avviso piuttosto delicata.

Alcuni dati per inquadrare il contesto. Nel periodo 2008-2017, a causa del blocco del turnover nella contrattazione collettiva e riordino istituzionale, il lavoro precario nella pubblica amministrazione è cresciuto ad un tasso medio del 6,8 per cento. Nella Regione Emilia-Romagna sono aumentati in maniera altrettanto esponenziale i contratti con diverse tipologie: precari, atipici, collaborazioni, di cui solo una fetta parziale è rappresentata dalle cosiddette consulenze.

Ovviamente, l’aumento della precarizzazione nei rapporti di lavoro è conseguenza di diversi provvedimenti che in questi ultimi anni sono stati assunti dal Governo e dal Parlamento.

Parliamo di lavoratori e lavoratrici che prestano la loro opera, alle volte anche da tanti anni per questa Regione, e anche in particolari ambiti che sono per noi strategici e molto importanti, considerando che il decreto Madia, decreto legislativo n. 75 del 2017, articolo 20, comma 1, reca “Misure volte al superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni”, stabilendo che le medesime nel triennio 2018- 2020 possano procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari che abbiano alcune caratteristiche precise, tra cui ovviamente essere stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, avere maturato al 31.12.2017 alle dipendenze dell’amministrazione alcuni anni e aver prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi otto, e altri.

La delibera della Giunta regionale del 21 dicembre del 2016 stabiliva la tempistica delle assunzioni del comparto non dirigenziale, con modalità che sono relative all’utilizzo dell’intera capacità assunzionale da destinare alle graduatorie in corso di validità maggiormente interessate al tema della stabilizzazione del personale precario, e per il triennio 2017- 2018, utilizzo delle medesime graduatorie in scadenza al 31 dicembre.

Ora, visto che sempre il ministro Madia, recentemente, si è impegnata a prorogare tutte le graduatorie dei concorsi pubblici in scadenza a fine 2017, ha annunciato una circolare esplicativa sul tema, poiché riteniamo necessario acquisire ulteriori indicazioni su questo impegno e consideriamo che alla data odierna è stato dato corso solamente al primo punto della delibera n. 2346 del 2016.

Le graduatorie in corso di validità, se non prorogate a livello nazionale in tempo utile, scadranno il 31 dicembre 2017, e considerato che all’interno delle suddette graduatorie sono presenti i precari della Regione Emilia-Romagna con tipologie contrattuali diverse tra loro, alcune delle quali, al momento, risultano escluse dalla stabilizzazione prevista ai vari commi dell’articolo 20 del decreto Madia, interroghiamo la Giunta per conoscere in che modo e in che tempi la Regione intenda dare piena attuazione agli impegni presi con la delibera che citavo, scorrendo prioritariamente, dal nostro punto di vista, le graduatorie in vigore prima dell’attuale scadenza al 31 dicembre, attraverso l’assunzione dei lavoratori precari presenti nelle stesse, e se in presenza di eventuali nuove disposizioni a livello nazionale, abbia intenzione di prorogare tutti i contratti in essere dei precari dell’ente, in attesa di una loro eventuale stabilizzazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Prego, assessore Petitti.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente.

Con riferimento all’interrogazione del consigliere Taruffi, facciamo il punto, facciamo una fotografia su quelle che sono state le quattordici raccomandate finalizzate all’assunzione in ruolo presso la Regione Emilia-Romagna degli idonei provenienti dalle procedure concorsuali pubbliche, che hanno permesso di completare la programmazione che è stata prevista dalla delibera del 2016, la n. 2346, ovviamente in attuazione dell’accordo sindacale sulla prima applicazione del decreto legislativo Madia, decreto legislativo n. 75, che è stato sottoscritto, tengo subito a sottolinearlo, tra noi, tra l’Amministrazione regionale e le organizzazioni sindacali.

Come abbiamo attuato questo primo passo? In particolare, abbiamo proceduto in questo modo. Per quanto riguarda la categoria B, quindi la posizione lavorativa che riguarda gli operatori di segreteria, sono state otto le unità, e sono state assunzioni effettuate nel corso del 2017. Così siamo arrivati al completamento della graduatoria.

Per quanto riguarda la categoria C, profilo amministrativo, per la posizione lavorativa che riguarda gli assistenti alla segreteria, sono state dieci le unità utilizzate dalla graduatoria, pari a nove unità, che è quella in corso, e il fabbisogno riferito alla decima unità è stato coperto attraverso la ricostituzione di un rapporto lavorativo ai sensi dell’articolo 28, comma 5, della legge regionale n. 43/2001.

Con riferimento alla categoria C, sempre profilo amministrativo, questa volta, però, per la posizione lavorativa che riguarda gli assistenti amministrativo-contabili, sei unità, delle quali una già assunta nel corso del 2017, mentre attualmente è in corso l’utilizzo della graduatoria per le restanti cinque unità.

Ancora categoria C, ma parliamo del profilo tecnico, per la posizione lavorativa che riguarda i tecnici amministrativi in campo ambientale, quattro unità, assunzioni che sono già state effettuate nel corso di quest’anno. Ancora categoria C, tecnico di applicazioni informatiche, per una unità.

Vi è poi la categoria D. Ci sono due profili: il profilo legato allo sviluppo delle risorse e servizi di integrazione, per la posizione lavorativa che riguarda gli specialisti amministrativi e contabili, sei unità, con l’assunzione mediante il contratto che è in corso nel 2017. Infine, per la posizione lavorativa che riguarda gli assistenti giuridico-amministrativi per gli organi assembleari, con ventisei unità, assunzioni effettuate quest’anno.

Rispetto alla possibilità di prorogare i contratti in essere dei precari che sono attualmente in servizio nell’Ente, vogliamo precisare che, all’emanazione delle linee di indirizzo da parte della Funzione pubblica, questa Amministrazione procederà alla programmazione triennale dei fabbisogni professionali di questo stesso comparto. Questo è quello che abbiamo già condiviso con le forze sociali e le organizzazioni sindacali regionali. Nell’ambito di questo provvedimento saranno previste le eventuali iniziative, di cui tra l’altro all’articolo 20 del decreto legislativo n. 75 (riforma Madia), che è proprio in attuazione del medesimo, e verranno prorogati tutti i contratti di lavoro a tempo determinati alla data del 31/12/2017, ovviamente quei contratti che hanno i requisiti previsti dall’articolo 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 75.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Petitti.

La parola al consigliere Taruffi. Ha due minuti a disposizione. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Intendo innanzitutto ribadire che l’oggetto dell’interrogazione mirava a capire quali fossero le intenzioni dell’Amministrazione rispetto a un tema che per noi è dirimente, vale a dire la proroga delle graduatorie in scadenza al 31 dicembre 2017, così come prefigurato dalla ministra Madia.

Mi preme sottolineare, anche in considerazione del fatto che nel mio intervento introduttivo mi sono limitato a riepilogare dettagliatamente la questione, con estrema chiarezza che, visto che stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che prestano la loro opera qua dentro da tanti anni, persone con le quali collaboriamo direttamente e senza le quali il nostro lavoro qua dentro sarebbe molto più difficile e complicato, per non dire impossibile, in questo quadro tenere insieme le esigenze economiche e la necessità di assicurare l’occupazione a queste persone, che – ripeto – prestano la propria opera in questa struttura da tanti anni, hanno partecipato a un concorso, sono in graduatoria in concorsi ad evidenza pubblica e hanno rispettato tutti i crismi della legalità, è un elemento per noi fondamentale. Pertanto, visto che stiamo parlando di decine e decine di persone, non credo che possa essere sufficiente attenersi a una interpretazione e a una rigidità dettate dalle disposizioni vigenti. Penso, anzi, che sia necessario fare tutto quello che è in nostro potere, vista la sussistenza di concreti rapporti con il Governo, per introdurre le modifiche opportune per procedere in tal senso, altrimenti rischieremmo non solo di non dare una risposta a lavoratrici e lavoratori che da tanti anni vivono una condizione di precariato, ma anche di mettere in difficoltà l’Ente dal punto di vista operativo, cosa che credo non possiamo assolutamente permetterci. Quindi, le soluzioni devono essere ricercate al di là della mera applicazione delle disposizioni nazionali, perché si possono e si devono cambiare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 5580

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa notizie stampa delle ultime settimane riguardanti numerosi episodi criminosi perpetrati nel Cesenate. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5580: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa notizie stampa delle ultime settimane riguardanti numerosi episodi criminosi perpetrati nel Cesenate, a firma del consigliere Pompignoli.

Risponde il sottosegretario Andrea Rossi.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione viene depositata a seguito di una serie di furti, distruzione di vetrine, rapine e quant’altro, perpetrate nelle ultime settimane nel territorio di Cesena. In particolar modo si vuole evidenziare quanto il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, abbia minimizzato questa escalation di furti nel corso di questo periodo, ribadendo puntualmente il solito discorso, che ormai la sinistra continua a ripetere in questi ultimi anni, che riguarda la percezione dell’insicurezza. Fondamentalmente ci viene sempre risposto che noi percepiamo insicurezza, ma di fatto non si tratta di insicurezza in quanto effettivamente i furti e le rapine negli ultimi anni sono calati.

Oggi diamo seguito a un dato oggettivo: spero che non venga ritenuta solamente una percezione una macchina che spacca una vetrina per compiere una rapina o i furti nelle abitazioni. Non ritengo sia una percezione, ma dati oggettivi e reali, ragion per cui vorrei capire, anche a seguito dell’approvazione del nuovo decreto Minniti n. 48/2017, se effettivamente la Giunta regionale possa individuare iniziative da assumere per sollecitare l’Amministrazione comunale di Cesena, anche a fronte dell’introduzione della recente normativa poc’anzi menzionata, e attivarsi in modo concreto e con urgenti iniziative specifiche all’attività delle forze dell’ordine, al fine di arginare l’ondata di episodi criminosi nella città di Cesena e nel suo territorio. Chiedo, inoltre, direttamente al sottosegretario Rossi, visto che sarà lui a rispondere a questa interrogazione, quali giudizi esprime sull’atteggiamento strumentale del sindaco, che persiste nel minimizzare, banalizzare e sottovalutare una situazione che sta colpendo esercenti e cittadini.

Da ultimo, vi segnalo un episodio: alcuni cittadini si sono recati dal sindaco per sollecitare azioni di monitoraggio anche in collaborazione con la forza pubblica e il sindaco ha girato le spalle sostenendo che non c’è nulla da fare dal momento che i cittadini percepiscono l’insicurezza, ma l’insicurezza non è reale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

Prego, sottosegretario Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Gentile consigliere, come lei dovrebbe ben sapere, in virtù della legge n. 48 del 18 aprile 2017, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, la stessa attribuisce al Ministero, e non alle Regioni, l’attività di impulso per definire le linee guida sulla sicurezza integrata ed urbana, e dunque gli interventi operativi conseguenti. Quindi, ovviamente non può essere la Regione a prevedere interventi specifici rispetto all’argomento da lei richiamato.

Seppur senza minimizzare quelli che sono elementi che determinano un intervento rispetto a quella che può essere una percezione più o meno diffusa di sicurezza o insicurezza, dai dati in nostro possesso per quanto riguarda la provincia di Forlì-Cesena nell’ultimo anno la delittuosità è calata del 15 per cento, mentre i furti in appartamento sono calati del 24 per cento. Questo come mero dato prettamente di tipo oggettivo, riferito dalle forze dell’ordine della provincia di Forlì-Cesena.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

Ora possiamo procedere con la replica di tre minuti del consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Presidente, grazie.

Prima dell’informativa del presidente sull’autonomia, mi consenta qualche breve replica a quanto appena esposto dal sottosegretario Rossi.

Effettivamente continua questa discussione su questa percezione di insicurezza e sul dato che i furti siano effettivamente in calo, a sottolineare che quello che si sta facendo è già più che sufficiente. Purtuttavia, bisogna analizzare i dati partendo dalla base di un presupposto: si è registrato un drastico aumento di furti e rapine nel corso di questi ultimi anni, per cui una diminuzione del 28 per cento sull’aumento sensibile segnato negli ultimi anni non è sicuramente un elemento che ci possa portare a dire che effettivamente le nostre città sono sicure.

Desidero, peraltro, far presente che non sono calati tanto i furti e le rapine quanto i cittadini che denunciano questi reati. Sappiamo benissimo, d’altronde, qual è la trafila che occorre fare per denunciare anche un semplice furto in abitazione, piuttosto che un’altra ipotesi di reato. Insomma, ormai la gente non ha più fiducia nelle Amministrazioni, non ha più fiducia nella giustizia, problema oggi particolarmente diffuso, che oggi la Regione Emilia-Romagna certamente non può arginare e risolvere.

È ovvio ed è normale che questa escalation di furti compiuti nel territorio di Cesena, a cui in particolare si riferisce il mio question time, tende a evidenziare non tanto il dato in sé, che comunque resta grave e che appare difficile da arginare con la scarsa dotazione di personale attualmente a disposizione delle forze di polizia, quanto l’atteggiamento assunto dal sindaco di Cesena in ordine a questo tema. Insomma, banalizzare o minimizzare una serie di furti e rapine che si sono perpetrate nel corso di quest’ultimo mese appare una condotta da stigmatizzare, dal momento che questa questione deve essere presa seriamente in considerazione. Non la si può assolutamente minimizzare pensando positivo, come cantava qualcuno, ma occorre prendere atto della situazione e cercare, anche alla luce del decreto Minniti, che concede più poteri ai sindaci in materia, di arginare questo fenomeno attraverso quegli strumenti legittimi che la normativa concede per poter effettivamente rendere più plausibile e più sicura una città come Cesena, ma come tante altre nei nostri territori. Del resto, oggi come oggi bisogna prendere atto che è una posizione che non è più giustificabile quella che i cittadini percepiscono insicurezza, considerato che in realtà effettivamente questa insicurezza oggi esiste.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

 

OGGETTO 5557

Comunicazione della Giunta, ai sensi dell’art. 76 del Regolamento interno dell’Assemblea, sull’avvio del negoziato con il Governo circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia da parte della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 116, comma III della Costituzione

(Discussione e conclusioni)

(Risoluzioni oggetti 5589 e 5590 - Presentazione e discussione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’ordine del giorno.

Oggetto 5557: Comunicazione della Giunta, ai sensi dell’art. 76 del Regolamento interno dell’Assemblea, sull’avvio del negoziato con il Governo circa il conseguimento di ulteriori forme di autonomia da parte della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 116, comma III della Costituzione.

Cedo la parola al presidente della Giunta Bonaccini. Prego.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente.

Come ci siamo impegnati a fare e come è stato richiesto, rendiamo conto, come faremo progressivamente nel corso delle trattative delle prossime settimane, dell’aggiornamento su questo rilevantissimo inedito percorso istituzionale che per la prima volta in questo Paese si sta attivando.

Ricorderete che, ai primi di ottobre, votammo la risoluzione che dava mandato al presidente della Regione Emilia-Romagna di chiedere al Governo di aprire la trattativa, come prevede il comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione, per chiedere la cosiddetta autonomia differenziata. Circa due settimane dopo, chi vi parla ha firmato, a nome della Regione Emilia-Romagna, l’impegno con il presidente del Consiglio, Gentiloni, ad avviare formalmente la trattativa nell’interesse reciproco delle parti. Nel frattempo, si sono tenuti i referendum delle Regioni Lombardia e Veneto; dopodiché, le due Regioni hanno preso due strade, almeno nei tempi, differenti e formalmente, credo, anche nelle richieste, se, come ho letto questa mattina, la Regione Veneto tornerà a chiedere i nove decimi di risorse trattenute.

Di fatto, i giorni successivi al referendum eravamo già pronti ad avviare formalmente la trattativa con i rappresentanti del Governo e dei vari Ministeri. Come sapete, ci è stato chiesto dal presidente Maroni, dalla Regione Lombardia dunque, di attendere il percorso istituzionale che portava a una risoluzione della stessa e che dava mandato al presidente, impegnandolo rispetto al percorso da avviare congiuntamente. Abbiamo sempre ribadito che non c’era nessuna differenza politica che potesse impedire di fare la cosa che la Costituzione prevede, indipendentemente dai legittimi percorsi, noi senza consultazione referendaria, le altre Regioni con consultazione referendaria, che attenessero a un percorso, però mi si dia atto che doveva essere coincidente con quello che abbiamo fatto noi in quest’Aula.

Abbiamo atteso, peraltro pochissime settimane, che avvenisse la risoluzione della Regione Lombardia in primis. Abbiamo già avuto, come sapete, giovedì scorso, formalmente il primo incontro di fatto tra le due Regioni e il Governo italiano, rappresentato in quell’occasione dal sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa. Abbiamo lì definito le materie che le due Regioni portavano a discussione, ovverosia quattro macroaree la Regione Emilia-Romagna, a cui è stata aggiunta, con voto di questa Assemblea, la giustizia di pace, e sei macroaree la Regione Lombardia. Al riguardo, si è preso un impegno a fare un’attenta valutazione. La Regione Lombardia confermava le ventitré competenze, ma vedremo al termine del percorso quante saranno, mentre le nostre sono diventate dodici, dentro le quattro macroaree, più la quinta, giustizia di pace, però pronti eventualmente, in quanto ci stiamo riflettendo, a ritornare in Aula se ritenessimo che, nella discussione e nel confronto con la stessa Regione e il Governo, ci fosse qualche ulteriore competenza che reputiamo sia possibile affinare o richiedere.

Dal punto di vista dell’agenda dei lavori – per entrare nel merito – si è già stabilito che venerdì 17 novembre si terrà il primo incontro formale nella sede della Regione Emilia-Romagna, quindi qui a Bologna, con la delegazione trattante di Governo e Regione Lombardia, incontro che si ripeterà il 21 novembre nella sede della Regione Lombardia, a Milano. Da questo punto di vista sia io che il presidente Maroni abbiamo dato atto al Governo di aver manifestato la sensibilità di accogliere la richiesta di recarsi presso i territori, anche come forma simbolica per riconoscere alle stesse comunità che qui vivono la titolarità di poter discutere anche nel territorio di una questione che attiene alle nostre comunità, cioè alle nostre due regioni. Il 30 novembre – questo appuntamento, però, deve essere ancora confermato, in ogni caso ne daremo notizia pubblicamente – si dovrebbe tenere la terza seduta, ma questa volta specificatamente a Roma, presso il Governo o una sede ministeriale.

Abbiamo condiviso – ci è stato chiesto dal Governo, ma l’abbiamo condiviso noi per primi – che fosse utile non partire affrontando tutte le questioni nella prima discussione. È stato chiesto alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia di dividersi cinque materie/competenze (chiamiamole così) a testa, e dopo vi leggerò quelle che noi tratteremo già nella seduta di venerdì e che dovranno essere il primo oggetto della discussione, alla quale, però, partecipano, al di là della scelta di una o dell’altra, entrambe le delegazioni trattanti.

Per le delegazioni trattanti si tratta di mettere in campo delle forze. Ogni Regione, ogni Esecutivo decide quali assessori mettere, immagino quelli di riferimento per le materie che si discutono, con i dirigenti che ritengono debbano esserci. In più, con il presidente Maroni, sottoponendo tutto all’attenzione del Governo, abbiamo condiviso che i rappresentanti istituzionali a capo delle Istituzioni che rappresentano saranno il presidente dell’ANCI regionale, il presidente dell’UPI regionale, la presidente dell’Assemblea legislativa della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Se non possono i primi di queste associazioni o Istituzioni, manderanno ovviamente delegati o delegate.

Noi entriamo nel merito della trattativa, e lo facciamo speditamente.

Abbiamo chiesto espressamente che fosse possibile che già entro questo mese, cioè pochi giorni dopo la riunione di giovedì scorso a Roma, che formalmente dava il via alla trattativa, di tenere già le prime riunioni e devo dire con soddisfazione che addirittura ne abbiamo calendarizzate due, probabilmente tre, nel giro di due settimane, perché davvero, vista la cogenza, ma anche la non banalità di una discussione impegnativa, primo perché mai nessuno l’ha affrontata e non esiste esperienza precedente, secondo perché stiamo affrontando un tema che riguarda materie complesse e soprattutto l’inedita discussione su come competenze oggi appartenenti alla gestione direttamente dello Stato vengano trasferite eventualmente alle Regioni sulle quali poi c’è da fare tutta la discussione sulle risorse relative che servono per poterle gestire.

Dal punto di vista istituzionale, per quanto ci riguarda, è stato chiarito che non vi poteva essere nessuna richiesta di Regione a Statuto speciale. Su questo do atto che anche il Veneto ha fatto marcia indietro o comunque non l’ha posta sul tavolo della discussione. Avevamo detto che non ci sarebbe dovuto essere alcun riferimento al tema della secessione fiscale, ma, ripeto, su questo noi ci siamo mossi con la Lombardia su un versante istituzionale che fa fede a quello che prevede l’articolo 116 e poi l’articolo 117 per le varie competenze e materie.

Venerdì partiremo affrontando, per le cinque materie/competenze che ci hanno chiesto, per la macro area di impresa, ricerca e sviluppo, due competenze: ricerca e sviluppo e commercio estero. Sapete che dentro al commercio estero c’è tutto il tema, per noi strategico, sia dell’internazionalizzazione delle imprese, che dell’attrattività delle stesse. Lo facciamo anche perché io, Palma Costi e Simona Caselli saremo da domenica in missione con imprese, fiere, aeroporto di Bologna e destinazioni turistiche in Cina per la Settimana della Cucina emiliano-romagnola nel mondo.

Lo scorso anno andammo negli Stati Uniti e quest’anno abbiamo scelto la Cina come versante strategico e quindi avevamo anche necessità che Palma Costi fosse con noi a relazionare rispetto alle deleghe. Per cui, delle quattro macro aree due competenze rientrano lì. Vi è quella su tutto il tema della salute, con l’assessore Venturi, il tema della tutela dell’ambiente nella parte ambiente e infrastrutture con l’assessore Gazzolo e poi lavoro e formazione professionale con la presenza dell’assessore Patrizio Bianchi.

La Lombardia ha elencato le competenze che si discuteranno, le cinque materie, martedì successivo a Milano. Tutte le altre che non compaiono, perché non sono esaustive, nelle dieci che abbiamo indicato suddividendole ci sarà modo di discuterle immagino già dalla volta successiva a Roma e comunque nelle trattative che partiranno tra singoli Ministeri e assessorati.

C’è la disponibilità, ovviamente, dell’Amministrazione regionale, che per ogni singola materia che discuteremo ci può essere la richiesta e la predisposizione a riferire nelle stesse Commissioni consiliari dell’Assemblea legislativa rispetto all’iter che si sta percorrendo e a quello che si sta svolgendo, posto il fatto che ritorneremo in Aula il 28-29 – non ricordo la data di convocazione – per ridefinire e ridare anche mandato e a voi la testimonianza di quello che è accaduto nelle due sedute, specificatamente di Bologna venerdì prossimo e di Milano il martedì successivo.

Per concludere, a me pare che stiamo facendo una cosa fatta in maniera seria. Non so se sarà fatta bene, dovremo dimostrare di avere noi qualità e competenza rispetto a un tema così strategico come noi lo riteniamo, per l’impegno che ci siamo presi. Ho sempre detto e ricordo che lo diceste più o meno tutti voi intervenendo in Aula, che vedevate complicato che un Parlamento a fine legislatura o un Governo a fine legislatura potesse, ma in questo caso è impegnativo per il Parlamento, perché sapete che, in ultima istanza, è una legge approvata a maggioranza assoluta dai due rami del Parlamento, dai componenti effettivi di Camera e Senato e quindi avrebbe bisogno prima di essere discussa persino nelle varie Commissioni nel Parlamento stesso. È complicato immaginare un iter qualora persino le Regioni trovassero con il Governo, ed è tutto da dimostrare, l’accordo per portare in Parlamento quella legge.

Da questo punto di vista, vedendone tutti la difficoltà, noi riteniamo, pur non mettendo limiti alla provvidenza, che sarebbe già un risultato a nostro parere straordinario se si riuscisse, nel giro di poche settimane o pochissimi mesi, a chiudere l’accordo dell’iter con il Governo per un accordo che io credo se fosse sottoscritto da Regione Emilia-Romagna e Governo, mi auguro per loro Regione Lombardia o Regione Veneto, tutte quelle che sono in oggetto dichiaranti volerci provare, penso che il futuro Parlamento e il futuro Governo, indipendentemente dalle maggioranze o minoranze politiche che lo comporranno e la composizione politica dei singoli partiti o movimenti o gruppi parlamentari farebbe molta fatica a impedire che quello avvenisse, anche perché mi auguro che alla fine di questo percorso, pur noi dividendoci e voi dividendovi o al metodo o al merito, ricordo che tutti insieme si era detto “È una sfida da approvare”.

Chi votò contro ricordo che lo fece magari perché non condivideva il fatto che non abbiamo convocato il referendum, ma dicendo in questo modo voleva, implicitamente, da come l’ho capita io, indicare che era d’accordo che in un’eventuale espressione dei cittadini, come immaginavamo ci fosse, come c’è stata più preponderante in Veneto, un pochino meno in Lombardia, ma certamente con la maggioranza non assoluta, più o meno unanime di tutti coloro che si sono recati a votare per il sì, quindi un percorso che desse conto del fatto di poter accedere a un percorso costituzionale che prevedesse il ritorno di autonomia differenziata.

Dall’altra parte, anche rispetto al merito, mi pare che abbiamo testimoniato – voglio ringraziare da questo punto di vista anche la Regione Lombardia per come ci siamo capiti e abbiamo provato a trovare un punto di coincidenza istituzionale – il fatto che non vi era davvero alcuna differenziazione politica rispetto all’obiettivo che, comunque, è comune, indipendentemente dal fatto che noi abbiamo chiesto una serie di materia di competenza, per come la risoluzione è stata approvata, a cui anche ne aggiungessimo altre ce ne sono alcune per le quali noi non chiederemo proprio quel tipo di competenza e di materia.

Questo, però, attiene alla discussione rispetto a come si intende nei prossimi anni, se l’autonomia differenziata verrà riconosciuta, gestire una parte di materie che oggi sono in capo allo Stato.

Ci diamo appuntamento qui per la prossima Assemblea legislativa e nelle Commissioni se verrà richiesto per le materie di competenza. Io credo che stiamo davvero marciando a passi più spediti di quelli che io immaginavo quando venni in Aula a discutere con voi rispetto alla risoluzione che poi è stata approvata. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, presidente Bonaccini.

Apriamo la discussione generale. Dieci minuti per ciascun consigliere.

Vi informo che è stata appena depositata una risoluzione a firma dei consiglieri Bertani e Sensoli.

La parola al consigliere Fabbri. Si prepari il consigliere Bertani.

 

FABBRI: Grazie, presidente.

Alcune osservazioni alla relazione che ha fatto il nostro presidente Bonaccini. Ovviamente siamo contenti del fatto che sia stata mantenuta la promessa di riferire in Aula le varie trattative che sono evidentemente partite e ci fa piacere che ci tenga aggiornati sulla cronologia degli eventi in cui, appunto, sia Regione Emilia-Romagna che Lombardia stanno lavorando.

Per noi, però, rimane inalterato un principio fondamentale, che è quello con cui avevamo portato avanti una risoluzione proprio qualche settimana fa, qualche mese fa, quando abbiamo iniziato a trattare effettivamente il tema dell’autonomia dove la Lega Nord Emilia e Romagna chiedeva a gran voce di portare avanti una trattativa sulle ventitré competenze che sono previste come deleghe alle Regioni, degli articoli 116, 117 e 118 della Costituzione, con le relative e opportune risorse, puntando all’ottenimento dei nove decimi dell’IRPEF e dell’IRES così come ha fatto anche la Regione Veneto.

Alcuni distinguo, a mio avviso, vanno fatti. Se è vero che la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia stanno portando avanti questa trattativa insieme, è anche vero, come diceva e sottolineava lei, che queste due Regioni stanno chiedendo comunque materie diverse, almeno per quello che riguarda il numero.

La Regione Lombardia continua a chiedere le ventitré deleghe. In merito all’Emilia oggi impariamo che siamo arrivati alle dodici competenze quando qualche mese fa eravamo partiti da quattro o cinque competenze, che poi sono andate crescendo, come diceva lei, in questi mesi e questa cosa, ovviamente, ci fa piacere.

Ci dispiace un po’ che, così come hanno fatto Veneto e Lombardia, che hanno trattato in questi mesi con un Governo in fase di scadenza, con un referendum che hanno alle spalle molto importante, anche la Lombardia ha ottenuto un risultato, a nostro avviso, storico, dove non c’era un quorum, ma comunque il 40 per cento della popolazione lombarda ha votato sì al referendum della Lombardia.

Il Veneto per il 60 per cento dei votanti ha ottenuto un risultato del 98 per cento di sì. Credo che ci stiamo un po’ adagiando su uno strumento importante, che dà in mano al popolo la possibilità di esprimersi su una trattativa importante che viene fatta con il Governo centrale italiano, cosa che invece noi non abbiamo in mano. Oggi è più facile trattare, grazie anche al referendum lombardo, con il Governo centrale. Non vedo ancora chiarezza, e magari l’avremo nei prossimi mesi attraverso, spero, i vari incontri che si avranno nelle Commissioni, sul tema delle risorse che devono accompagnare questo processo di autonomia sulla Regione Emilia-Romagna. Finché non avremo chiaro effettivamente cosa questa Giunta vuole chiedere da questo punto di vista diventa difficile per noi esprimerci in un voto anche attraverso quest’Assemblea legislativa proprio perché finché non capiremo se effettivamente accanto a queste deleghe che vengono chieste ci si accompagna anche attraverso un discorso di federalismo anche dal punto di vista fiscale così come sta facendo anche il Veneto, non riusciamo a dare un giudizio effettivamente centrato su un tema così importante come quello dell’autonomia.

Ognuno ha la sua strategia da questo punto di vista. Spero che tante delle belle parole che ha speso lei oggi – sono, da questo punto di vista, fiducioso – ottengano effettivamente un risultato importante anche dal punto di vista delle risorse. Però, ad oggi, non abbiamo ancora capito effettivamente cosa chiede l’Emilia-Romagna. Credo che le cose da fare saranno ancora molte.

Chiediamo come Gruppo consiliare un coinvolgimento maggiore su questi temi, un po’ lei l’ha già preannunciato, attraverso le Commissioni, attraverso anche questa stessa sede, per riuscire a esprimere al meglio e cercare di portare a casa tutti insieme un risultato importante che sia effettivamente degno di una Regione che produce buona parte del PIL italiano, che produce un residuo fiscale che (dati 2015) è di circa 15 miliardi di euro di risorse che questa Regione produce, ma poi vengono disperse nei meandri della politica romana. Confidiamo nel fatto che quello che si sta concretizzando venga anche portato avanti effettivamente con una collaborazione di tutte le forze consiliari. Purtroppo, e sottolineo “purtroppo”, non si è voluto fare un referendum su questo tema a meno che i consiglieri eletti che fanno parte di questa Assise e quindi sono stati eletti dal popolo abbiano la possibilità di confrontarsi anche per migliorare effettivamente le richieste da fare al Governo centrale. Se il Partito Democratico e il presidente Bonaccini si fosse fermato soltanto in una fase tra l’altro pre-referendaria, per quello che riguarda il referendum di Veneto Lombardia, alle quattro o cinque competenze che si volevano chiedere allora. Invece, se si fossero ascoltate un po’ di più anche le osservazioni che venivano mosse da questi banchi da parte del Gruppo politico che rappresento, della Lega Nord, probabilmente saremmo anche più avanti da questo punto di vista. Evidentemente, tante cose che dicevamo allora oggi vengono confermate, sotto alcuni aspetti, da parte della Giunta regionale.

Faccio una piccola osservazione. Tra le ventitré competenze che questa Regione può chiedere allo Stato centrale non ho capito bene cosa voglia fare la Regione Emilia-Romagna sul tema dei porti e degli aeroporti civili. In questa Regione, visto il punto nevralgico che ricopre, delle comunicazioni a livello nazionale, non ho visto grandi osservazioni su questo tema da parte della Giunta regionale e non ho capito se rientra tra le dodici deleghe che in questo momento si vanno a chiedere al Governo centrale.

Se non rientrano in quelle dodici deleghe, chiedo al presidente Bonaccini di fare un ragionamento anche su questo tema perché credo che l’Emilia-Romagna, da questo punto di vista, possa essere una Regione virtuosa. È un tema importante che un po’ tutti i territori chiedono.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

La parola al consigliere Bertani. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Anch’io ringrazio il presidente Bonaccini che è venuto a riferire dello stato di avanzamento della trattativa e anche la presidente Saliera che ci ha inviato ieri sera o questa mattina la risoluzione della Regione Lombardia, che noi, peraltro, comunque, avevamo già acquisito, perché ci sembrava utile sapere come si stavano muovendo gli altri.

L’appunto che facciamo oggi, e che abbiamo sempre fatto, è quello del mancato coinvolgimento dell’Assemblea. La Giunta partì con quel documento che noi ritenevamo fumoso durante l’estate e che si basava su quattro punti. Quei famosi quattro punti adesso sono diventati dodici, perché quando si passa dai titoli o dagli annunci alla realtà e ai paragrafi bisogna poi arrivare a fare un bagno di realtà per capire che gli annunci, a volte, non bastano e che il lavoro va fatto in maniera più puntuale. Su questo noi chiediamo due cose: il coinvolgimento dell’Assemblea e delle Commissioni. In parte mi sembra che il presidente abbia detto che verrà in Commissione a relazionare sui singoli punti, in parte, e questo lo chiediamo nella nostra risoluzione, qualcosa l’ha detta il presidente Bonaccini, ma io vorrei capire bene anche cosa succede.

La Regione Lombardia dice: “Noi facciamo partecipare al tavolo del Governo una delegazione dell’Assemblea e degli enti locali”. Adesso il presidente ci ha detto che ci sarà solo il presidente dell’Assemblea. Leggendo l’atto della Lombardia si legge “una delegazione” non “il presidente”. Un cambio di passo, minimo, lo vedo, perché coinvolgere l’Assemblea per me, per noi, è fondamentale.

L’altro aspetto che noi chiediamo, e su questo chiedo anche un po’ più di chiarezza rispetto a quello che il presidente ha detto, riguarda i punti su cui si va a discutere. Lei ha detto cinque noi e cinque la Lombardia, come inizio, come tavolo di lavoro.

Un aspetto importante che io vedo nelle proposte della Regione Lombardia è che su alcuni aspetti andiamo avanti assieme, nel senso che ci sono alcuni aspetti come il lavoro, come la sanità, il commercio estero e la ricerca, sui quali diciamo cose abbastanza simili. Ci sono alcune cose che dice la Regione Lombardia che noi non diciamo e che, però, potrebbero essere interessanti per noi. Vorrei capire se nel prosieguo del lavoro su quei punti noi possiamo agire, perché, ad esempio, quando si parla, nell’area finanziaria, del fatto che la Regione potrebbe fare quello che fanno già i Comuni per il recupero dell’evasione e quindi fare accordi con l’Agenzia delle entrate questo succede già a livello comunale.

Alcuni Comuni hanno fatto accordi con l’Agenzia delle entrate, hanno collaborato al recupero dell’evasione e parte del recupero dell’evasione è andato nelle casse dei Comuni. Questo ad oggi, a livello regionale, non si può fare. Una delle proposte della Regione Lombardia è questa, ad esempio. L’altra molto importante è quella del bollo auto, poter scegliere come lavorare sul bollo auto. È un discorso che abbiamo già fatto quando abbiamo parlato del Piano energetico, del Piano aria. Avere in mano quella leva sarebbe molto importante. In Regione Emilia-Romagna di questo aspetto non abbiamo parlato. Quindi, quello è un aspetto che noi potremmo mutuare dalla Regione Lombardia. La Regione Lombardia dice anche cose che, secondo me, non hanno senso, perché propone di costituire banche regionali. Secondo me, non ha senso. Lo hanno voluto inserire, ma probabilmente questo non ha senso.

Quello che noi chiediamo con la nostra risoluzione è di coinvolgere l’Assemblea e gli enti locali. Anche in questo caso, rimane il punto interrogativo sul coinvolgimento degli enti locali. Con questa proposta, quando e se andrà avanti, la realtà alla fine torna. Avevate fatto intendere che entro fine legislatura noi avremmo avuto l’accordo e, probabilmente, anche la legge. Bene. Adesso si dice, dagli annunci: “Speriamo che entro la legislatura almeno si faccia l’accordo”. Su questo almeno abbiamo riallineato gli obiettivi.

Chiediamo questo, quindi, e di chiarire anche il coinvolgimento degli enti locali. Va bene – voi dite – che venga il presidente dell’ANCI, ma per parlare con tutti gli enti locali, secondo noi, il CAL (lo avevamo sottolineato in una risoluzione che ci fu bocciata la volta precedente) è un po’ riduttivo. Questo, comunque, è un discorso a lungo termine. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola alla consigliera Piccinini. Prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Ringrazio il presidente di questa Regione per averci ragguagliato sullo stato dell’arte delle cose.

Io vorrei riprendere da dove ci eravamo lasciati, ovvero dalla vacuità di una manovra di marketing elettorale targata “Bonaccini”, pensata e partorita non più di qualche mese fa, che prevedeva l’inserirsi del Partito Democratico in un dibattito che riguardava un tema – quello, appunto, dell’autonomia regionale – che altrimenti sarebbe stato monopolio solamente della Lega, con l’evidente obiettivo di racimolare qualche punto percentuale di consenso.

Fiumi di inchiostro, quindi, sono stati versati sulla velocità di questa Regione e questo presidente nell’arrivare all’impensabile impresa di siglare l’intesa a tempo di record, con quello che, oltre a essere presidente del Consiglio, è anche un esponente del medesimo partito. Quindi, un’impresa difficilissima. Poco importa se gli uffici hanno dovuto fare le corse ad agosto per raffazzonare alla meno peggio dieci paginette sul tutto e sul niente e poco importa se in Commissione ci siamo spesso trovati di fronte a dirigenti imbarazzati nel dover rispondere a domande troppo puntuali e troppo circostanziate. Poco importa se oggi, dopo due mesi di tempo, non ci vengono ancora mostrati i documenti istruttori di approfondimento che presumibilmente dovrebbero sottostare a quel documento general generico su cui stiamo andando a chiedere più autonomia, un documento che mostra tutta la sua imbarazzante pochezza se confrontato a quello presentato dalla Regione Lombardia, che evidentemente è frutto di una concertazione anche con i consiglieri di opposizione, concertazione che in quest’Aula c’è stata solo a livello di facciata.

Noi su questo argomento – lo ribadisco, l’ho detto anche l’altra volta – ci volevamo essere, ma non così. Ci volevamo essere seriamente, volevamo discutere nel merito, ma non ci è stata data la possibilità. Non è vero che non c’è nessuna differenza politica tra l’Emilia-Romagna e le altre due Regioni. Qui il giochino ve lo siete voluti tenere voi. Diciamo le cose come stanno. Lo ha detto anche lei, presidente. Mi riferisco al momento in cui parla dei consiglieri regionali come ruolo di testimonianza. Voi questo ci avete dato, un ruolo di testimonianza, invece noi avremmo voluto discutere prima nelle Commissioni quali punti specifici andare a discutere con il Governo. Invece, come dicevo, il giochino ve lo siete voluti tenere voi.

Noi vedremo passivamente il percorso che verrà fatto, i temi che verranno presentati. Quali margini di manovra abbiamo? Quali margini di proposta abbiamo? Nessuno, perché lei ha deciso di discutere, fondamentalmente, di cose che avete deciso in Giunta e dalle quali i consiglieri di questa Regione sono stati tagliati fuori. Questa è una critica a nome del Movimento 5 Stelle, evidentemente, e sentita anche da altre forze politiche.

Ci aspettavamo un percorso diverso. Ho anche letto sui giornali di qualcuno che diceva che il modello Emilia-Romagna era da prendere ad esempio per le altre Ragioni. Francamente, spero che non sia così. In questa Regione non c’è stato un confronto serio, come io mi aspettavo, con i consiglieri regionali su un tema così importante, sul quale noi ci volevamo essere. Siamo stati tagliati fuori. Questa, secondo me, non è la serietà che ci si aspetta dal presidente di una Regione così importante come l’Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente e signor presidente, io non mi appassiono molto ai percorsi. Mi appassiono più alla sostanza dei percorsi. Se dovessimo guardare fino in fondo tutti i percorsi che vengono ipotizzati, ce ne è uno conclusivo che forse avrebbe un senso e che, allo stato, nessuno ha prospettato, cioè che prima della sottoscrizione dell’intesa si chiedesse al popolo come la pensa. Avere un’autorizzazione preventiva in linea generale su un articolo della Costituzione o anche avere un’autorizzazione preventiva dell’Assemblea, che pure è organo rappresentativo – voglio dirlo – della popolazione emiliano-romagnola, mi sembra un ragionamento di lana caprina.

Debbo dire anche che non penso che la partecipazione aumenti da parte degli elettori in ragione dei poteri che abbiamo. Se voi le andate a vedere, le recenti elezioni siciliane dimostrano che una Regione a Statuto speciale – oserei dire “specialissimo” – con poteri enormi ha avuto una partecipazione popolare che, alla fine, è stata inferiore al 50 per cento più uno degli elettori. Sono, peraltro, convinto che se noi oggi, anzi ieri fossimo andati – era giorno di neve – alle elezioni in Emilia-Romagna avremmo avuto una partecipazione superiore. Alla fine, ciò che i cittadini rilevano è la qualità dell’impegno delle persone.

Quando si apre il giornale il giorno dopo le elezioni e saltano fuori tutti gli indagati già eletti, penso che il cittadino abbia legittimamente un attimo di repulsione che prescinde – scusatemi – da tutte le nostre architetture costituzionali, ancorché legittime.

Signor presidente, secondo me il vero elemento dirimente di questa situazione è se noi andiamo a chiedere un’autonomia amministrativa o se vogliamo ottenere anche un’autonomia legislativa. Questo è l’argomento di fondo. Oggettivamente, il trasferimento di un po’ di competenze e di un po’ di soldi può anche servire, ma non risolve il problema.

Oltretutto, debbo dire, e mi spiace che anche il centrodestra se ne sia dimenticato, che, al di là delle legittime critiche della sinistra, la riforma che coniugava una forma di cancellierato (non era presidenzialismo) alla devoluzione era almeno un’idea chiara di separazione dei poteri: lo Stato ha queste competenze in materia esclusiva, la Regione ha queste. Oggi inseguiamo un sogno, quello di avere più autonomia, fermo restando il pasticcio che c’è ancora tra le materie concorrenti che non vengono, comunque, definite o meno.

Presidente, faccio tanti auguri a lei e al presidente Maroni. Mi auguro di ottenere, se non altro, più chiarezza, che già sarebbe un risultato in Italia, in un Paese dove storicamente si fanno le leggi e, dopo due minuti che si son fatte le leggi, si fanno le contro-leggi per impedire che le leggi abbiano un seguito.

Parliamo delle materie. Non si tratta di una gara di chi prende più materie. Io mi rendo conto che, se parliamo di un’autonomia differenziata, ogni territorio ha delle peculiarità diverse dall’altro. Per esempio, San Marino può essere un problema per la Regione Emilia-Romagna, ma come lo è Livigno per la Regione Lombardia, magari con diverse attitudini, come lo è per Como la presenza con il confine svizzero. Ovviamente, anche l’economia risente di alcune di queste – scusatemi – enclavi che hanno una vicenda fiscale molto diversa dalla nostra e che spesso e volentieri sono state fonti delle più grosse truffe e delle più grosse evasioni fiscali. Quindi, io non mi meraviglio se su alcuni temi lei, signor presidente, ne ha indicati alcuni e altri ne hanno indicati altri. Dovendo guardare a un’economia comune a tutti e due i territori, penso che il tema dell’agricoltura sia molto importante, molto serio, se non altro perché siamo le due Regioni che, forse, possono legittimamente dire di essere all’avanguardia in quel campo, con tutto il rispetto per gli amici del Veneto, che lo sono meno; se la Liguria si vuole unire, ancora meno; la Toscana, se si vuole unire, ancora meno. Soprattutto in campo zootecnico vorrei far presente che siamo, onestamente, all’avanguardia. Così come siamo all’avanguardia su alcune peculiarità industriali che cambiano da regione a regione. Il distretto della ceramica non lo possiamo fare in ogni regione d’Italia. È nata in una regione, si sviluppa in quella regione ed è giusto che, se si chiede una peculiarità, la si declini anche in modo diverso da regione a regione.

C’è una cosa che mi lascia perplesso, lo dico sinceramente. Sentivo prima la collega Piccinini accusare: “Andremo dopo”. Io non so se qualcuno voglia cambiare il percorso della Costituzione, ma che si vada dopo o prima, a mio avviso, è irrilevante. Il problema è che vi fosse un’iniziativa delle due Regioni o delle Regioni che credevano in questo percorso quando abbiamo avuto in passato l’avvio di un percorso che non si è concluso. Nel 2007, Lombardia, Piemonte e Veneto iniziarono un percorso, addirittura nel 2003 l’Emilia-Romagna, e poi non si concluse.

L’avvio del negoziato, quindi, è del tutto irrilevante rispetto a quando e se il Parlamento approverà la legge con quel suo noto voto rinforzato che, a mio avviso, dovrebbe suggerire meno slogan. Se la declinazione del risultato del referendum è quello della specialità, attenzione, quella legge non passerà mai. Tutte le Regioni in Italia, a questo punto, reclamerebbero la specialità. Se, invece, la declinazione del referendum è l’autonomia differenziata anche sulla base delle condizioni di bilancio delle singole Regioni, è evidente che alcune potranno chiederla da subito, mentre altre dovranno prima mettere i conti in ordine. A mio avviso, è questa la differenza politico-istituzionale che abbiamo di fronte: tenere il dibattito su quello che è l’oggetto della materia, non volerlo declinare con slogan politici. Se noi vogliamo declinarlo per slogan, scusatemi, quando voi sarete alla fine del percorso l’unico slogan sarà quello del Parlamento, nel quale la legge non passerà.

Se noi diamo l’idea di voler creare una cosa diversa da quella che chiediamo è un errore politicamente formidabile, ma dobbiamo tenere la palla bassa su questa materia, avere le idee chiare sotto il profilo istituzionale e anche sotto la possibilità di far fronte a delle deleghe. Io lo dico sinceramente: parlando di beni culturali, sarebbe bellissimo prendere tutta la delega. Se noi, però, per i beni culturali, teniamo la manutenzione o mettiamo in ordine i beni culturali, ma i soprintendenti li nomina ugualmente il Ministero dei beni culturali, c’è una contraddizione di fondo. Noi facciamo il lavoro “sporco” ed altri vengono qui e decidono esattamente di vincolarti gli utilizzi in modo differente.

Presidente Bonaccini, io mi permetto di dare un suggerimento soltanto. Purtroppo, e lo dice uno che, invece, ci crede, l’idea dell’uomo solo al comando sta sempre più scemando. Purtroppo, passa un’idea di cooperazione diversa nell’immaginario collettivo di cui, però, bisogna tener conto. Mi permetto di dire solo una cosa. Lei, giustamente, ha un mandato dell’Assemblea a gestire. Lei, correttamente, si è presentato subito dopo il primo approccio per riferire. Io non ci vedrei nulla di strano se lei in questa attività fosse accompagnato da un rappresentante dell’Assemblea legislativa. Poi, sia il presidente, sia un consigliere, sia il sottosegretario Rossi, che pure – se non sbaglio – avrebbe un titolo, anche se meno forte rispetto all’Assemblea, io non voglio metterlo in discussione, però una rappresentanza dell’Assemblea legislativa, a mio avviso, in questo momento, occorre. Non occorre – attenzione – perché qualcuno faccia da contraltare al presidente. Secondo me, occorre per dimostrare che non vi è un discorso “di maggioranza” dietro questa finalità. Vi è un discorso di tipo istituzionale.

L’Assemblea, se delega un suo rappresentante, lo fa in una sede istituzionale. La rappresentanza dell’Assemblea non è una rappresentanza politica. È una rappresentanza istituzionale. Quando entro in Ufficio di Presidenza, mi tolgo la giacchetta di consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Diversamente, le due cose non funzionerebbero bene.

Mi permetto, quindi, di fare solo questa sottolineatura. Visto che il percorso è avviato, visto che siamo al tavolo con la Lombardia, visto che questo tavolo su alcuni temi si potrà anche differenziare, valuti lei, signor presidente, valuti la maggioranza se, visto che il percorso ha avuto inizio, quindi siamo solo all’inizio, non si possa integrare questa partecipazione, direi, della Regione Emilia-Romagna al tavolo anche con un rappresentante dell’Assemblea legislativa. Lo dico senza – a) – trarne ragione di speculazione politica e – b) – intendere “copiamo la Lombardia”. Io ho letto la risoluzione che hanno presentato in Lombardia, che gli esponenti anche di Fratelli d’Italia in Lombardia hanno votato: su un punto, francamente, ho molte riserve.

Quello dell’autonomia legislativa, continuo a dirlo, rivendichiamolo pure, ma io mi rifiuto di pensare che dal giorno in cui avremo anche questa legge ci sarà un Parlamento che in ogni norma transitoria scriverà: “La presente legge si applica su tutto il territorio nazionale, meno che nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna”. State tranquilli che non avverrà mai. Tutte le leggi iniziano, invece, con un altro percorso, ad eccezione di quanto previsto dagli Statuti regionali, che – come sapete – hanno una disciplina particolare, le Regioni a Statuto speciale. Noi non lo diventeremo mai. Lo voglio sottolineare, perché bisogna sgombrare il campo dagli equivoci. Non lo diventerà la Lombardia con questa trattativa, non lo diventerà l’Emilia-Romagna, non lo diventerà il Veneto, una Regione a Statuto speciale. Se noi vogliamo seguire questo percorso, ci stiamo prendendo in giro tutti. Che inizi la campagna elettorale e ognuno faccia la sua. Il primo punto della mia campagna elettorale è, se viene approvata, l’abolizione della legge Fiano.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola al consigliere Caliandro.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

Verrà distribuita a momenti una risoluzione che, come Gruppo del Partito Democratico, abbiamo pensato di offrire alla discussione di questa mattinata, che ripercorre l’impegno che l’Assemblea e la Giunta hanno preso rispetto a un percorso nuovo e innovativo per questo ente, quello di attribuire al regionalismo differenziato di questa Regione, di questo Paese, spazi di intervento legislativo fino ad oggi inesplorati. Sulle motivazioni per cui nel corso del tempo questo percorso non è stato avviato ci siamo già cimentati nel corso della scorsa Assemblea. Francamente non pare utile ritornarci, se non per stigmatizzare l’atteggiamento di chi, in maniera assolutamente incomprensibile, ha voluto tacciare il presidente di questa Giunta come persona poco seria. Io non condivido assolutamente questa valutazione perché c’è un percorso di coinvolgimento di questa Assemblea che parla molto chiaro. Il 3 ottobre di quest’anno è stata approvata la risoluzione 5321 all’interno della quale sono stati presi alcuni impegni per rendere particolareggiato l’impegno delle macro-aree che sarebbero state sviluppate nella trattativa con il Governo.

In seguito a questa discussione, la risoluzione 5321 è stata arricchita anche dal contributo presentato dal consigliere di minoranza Galeazzo Bignami sul tema dell’organizzazione della giustizia di pace. In buona sostanza, dalla dialettica interna della discussione di questa Assemblea è emerso che chi aveva intenzione di collaborare per la proficua riuscita di un percorso che poggiasse su alcune aree di definizione, ma non volesse ricercare il favore di telecamera, come spesso ahimè accade ad alcuni indisciplinati ma coraggiosi esteti di questa Assemblea, si è potuto cimentare con una distribuzione di macroaree che rappresentano quell’impegno attraverso il quale dal 3 ottobre in poi questa Giunta ha avviato un percorso che ha tenuto insieme i rapporti con il Governo. Vero, è infatti, che in data 18 ottobre vi è stato un incontro tra il presidente Bonaccini e il presidente Gentiloni, per definire e formalizzare l’avvio di un percorso.

In maniera meritoria, e comunque istituzionalmente corretta per quanto valutabile dal punto di vista dell’opportunità di spesa, si sono avviati in altre Regioni una discussione e un referendum che il 22 ottobre ha visto partecipare al voto migliaia di persone.

In sostanza, in questi tre eventi, quello della Regione Emilia- Romagna, quello della Regione Veneto e quello della Regione Lombardia, si è avviata una discussione, in questo Paese, con il Governo, per cercare di definire quello che il regionalismo differenziato deve essere, in questo Paese, a mente della modifica del Titolo V del 2001.

Se è vero che questo è accaduto, è altrettanto vero che il 9 novembre il presidente Bonaccini e il presidente Maroni, della Regione Lombardia, unitamente al sottosegretario agli affari regionali, onorevole Bressa, hanno avviato questo percorso che ha degli altri appuntamenti che pure sono stati illustrati nella comunicazione introduttiva del nostro presidente, il 17 e il 21 novembre. Si tratta, in buona sostanza, di un percorso di partecipazione istituzionale che, vale la pena ricordare, consegna, nella disponibilità di questa Assemblea, come evidenziamo anche nell’impegnare la Giunta che la risoluzione che abbiamo depositato offre alla discussione che spero che venga distribuito, non so se lo è in questi minuti, la possibilità per un ulteriore intervento. Abbiamo scelto infatti di concludere l’impegno della nostra risoluzione evidenziando la differenziazione di vocazione che abbiamo rispetto alla Lombardia, con la quale ci accompagnano in questa fase di trattativa sulle competenze, ma chiediamo anche a questo Consiglio di pronunciarsi sull’opportunità che ci sia una cadenza periodica di informazione e di voto da parte dell’Assemblea della Regione Emilia-Romagna sull’intesa definitiva.

Credo che questo, al di là della partecipazione e della retorica anche del modo in cui si fa democrazia, sia rispettoso dei ruoli. Vero è, infatti, che per gli amanti del genere il meccanismo dell’elezione diretta del presidente della Regione non richiede un voto di fiducia assembleare, e non richiede neanche un impegno in questa direzione.

D’altro canto, invece, la serietà del presidente Bonaccini si dimostra nel momento in cui interloquisce con questa Assemblea assumendo impegni e riferendo rispetto a questo percorso come opportunamente è stato fatto, tanto che chiediamo un voto, su questo punto.

Poi ci sono sicuramente altri aspetti che sono emersi nel corso di questa trattativa politico-istituzionale, che sono gli aspetti più pregnanti di una nuova stagione. Nel primo appuntamento del 3 ottobre, in quell’Assemblea, si sono evidenziati alcuni temi: quello della tutela della sicurezza del lavoro, l’internazionalizzazione delle imprese, la rigenerazione urbana, le competenze complementari sulle governance istituzionali e appunto, come dicevo da ultimo, l’organizzazione della giustizia di pace.

Da quello che emerge dalla comunicazione fatta dal presidente, avremo la possibilità di confrontarci ulteriormente su argomenti di grande importanza per questo territorio: la valorizzazione dell’agricoltura e dei meccanismi finanziari con i quali accedere a questo rinnovato impegno per la nostra Regione, gli interventi in materia di fauna e di esercizio di attività venatoria, cultura e spettacolo come fonti di investimento territoriale e ordinamento sportivo. Si tratta di sistemi che stanno già in quello che era l’impegno del 3 ottobre, ma che vengono sviluppati all’interno di una dialettica propositiva, che non ha precedenti per questa Regione, e che potrebbe portare al nostro territorio non solo grande capacità di intervento, ma anche una grande capacità di mostrare quello che siamo.

Per questo motivo, credo e auspico che ci possa essere anche dalla parte di chi vuole fare speculazione politica, la sensibilità rispetto al fatto che elezioni di vario tipo in questo Paese ci sono ogni sei mesi, e colgo anche l’intervento che faceva Foti, che adesso è uscito.

Ho apprezzato quel passaggio sul fatto che dobbiamo toglierci la giacca di fronte alle riforme istituzionali. Penso invece che il dibattito debba elevarsi, come in parte quest’Assemblea, in alcune occasioni è riuscita a fare.

Mi auguro quindi che questo dibattito non trascenda nelle potestà legislative. Per questo motivo voteremo no alla risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle, proprio perché si mantiene e si propone di modificare la costituzione materiale di questo Paese, mi pare effettivamente un po’ troppo. Allo stesso tempo, sosterremo la Giunta in questa azione di promozione del nostro territorio, ma soprattutto di valorizzazione della nostra storia.

Vogliamo continuare ad essere l’Emilia-Romagna che viene guardata con rispetto e attenzione per come amministra, ma soprattutto vogliamo fare delle scelte che non siano mai un cortocircuito delle priorità.

Per questo, presidente Bonaccini, le chiediamo un impegno con la nostra risoluzione, ma allo stesso tempo le segnaliamo un investimento di fiducia perché noi a differenza di altri la consideriamo una persona seria.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Grazie.

Io vorrei partire dalla conclusione dell’intervento che feci in Aula quando ci fu la discussione precedente sull’articolo 116. Nel mio intervento avevo detto che avremmo sperato che la discussione fosse condotta in parallelo con altre Regioni interessate, proprio per avere un processo parallelo.

Io avrei auspicato che queste azioni fossero state promosse dal Governo quando ancora non si parlava di referendum, eccetera, proprio per depotenziare il discorso e renderlo più concreto e pragmatico.

Avevano appoggiato l’impostazione della Regione Emilia-Romagna proprio perché aveva il pregio di essere fattibile, pragmatica e legata al territorio, che sono secondo noi gli unici criteri su cui bisogna concentrarsi quando si vuole fare un’azione che poi abbia un seguito e un’efficacia.

Premetto che se mi fossi trovata nel Consiglio regionale della Lombardia, come hanno fatto i compagni di MDP, avrei votato contro la risoluzione presentata nella Regione Lombardia. Cito due cose che mi fanno dire che lo spirito con cui la Regione Lombardia si avvicina a questo processo non è lo stesso con cui io credo che si debba… Uno, ad esempio, è la richiesta della potestà concessoria in merito alle autostrade, per dire. Credo che la Lombardia con la BreBeMi abbia dimostrato di non essere proprio il massimo quando si tratta di programmazione di infrastrutture e non credo nemmeno che abbia più di tanto senso, per infrastrutture che hanno una valenza nazionale, chiedere il pedaggio quando si passa da casa propria.

In secondo luogo, ciò che può dare adito a interpretazioni su cui non mi trovo affatto d’accordo: cito la disciplina e l’organizzazione del rapporto del personale dirigente e docente dell’ambiente scolastico, quando si dice “Definizione dei criteri per l’attività di reclutamento regionale”. Anche su questi temi, secondo me il respiro di un’azione politica si vede anche nella capacità di integrare e tenere il tessuto nazionale culturale insieme.

Su questi temi, ribadisco, per me ci deve essere un chiaro distinguo rispetto a questa impostazione. Per questo voterò a favore della risoluzione del PD, perché dà merito della differenza dei contenuti di un processo parallelo. Questa è secondo me la serietà con cui il percorso viene intrapreso. Riconosco come unica cosa positiva della risoluzione della Regione Lombardia il coinvolgimento del Consiglio, che peraltro, presidente, ha già confermato nella presenza della presidente dell’Assemblea, cosa che salutiamo favorevolmente e anche nella disponibilità poi a tornare in Aula. Di questo processo democratico noi diamo atto, e con un gesto anche di fiducia siamo a favore di questa impostazione, ripeto, ma non di creare un piccolo stato in uno stato, perché non ci sono le condizioni politiche, sociali, economiche per arrivare a questi passi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

La parola al consigliere Bertani. Poi si prepari il consigliere Taruffi. Ha cinque minuti.

 

BERTANI: Prendo proprio spunto dall’intervento della consigliera Prodi, che ha cominciato ad addentrarsi in alcuni temi, dicendo io su questi sono d’accordo, non sono d’accordo.

Quello che chiediamo noi è di lavorare in Commissione su questi temi, perché adesso oggi io mi trovo una risoluzione del PD che magicamente aggiunge degli altri temi, senza che abbiamo mai parlato in nessuna Commissione, neanche in Aula. Mi dite: dai, visto che ci siamo, parliamo anche di agricoltura, parliamo anche della fauna e di caccia, parliamo anche di materia e spettacolo. Ma quando mai ne abbiamo parlato in Commissione? Quando mai abbiamo approfondito che la nostra Regione ha bisogno di andare a trattare su questi temi? Io ribadisco: questo metodo non funziona. Il consigliere Caliandro dice che è Bonaccini che deve andare a trattare. È giusto che vada Bonaccini a trattare, ma la partecipazione dell’Assemblea voi non la volete. Nella vostra risoluzione non lo dite neanche il fatto che l’Assemblea deve andare lì, certamente non a decidere, ma deve essere lì a capire come ci si sta muovendo, a venire a riferire e a lavorare in Commissione. No, voi siete proni e supini, poi date dell’“esibizionista” non so se a noi o ai colleghi della Lega, forse ai colleghi della Lega, ma non si può ragionare in questo modo.

Quello che noi chiediamo, quindi, e nella vostra risoluzione non c’è, è scritto che ci sia il coinvolgimento dell’Assemblea nelle trattative e nel lavoro qui. Questo non c’è, e oggi voi tirate fuori altri tre punti. Secondo noi questo è inaccettabile, anche perché comunicare, informare e coinvolgere sono due cose diverse. Il presidente Bonaccini dice che verrà a riferire, e voi dite che il presidente Bonaccini ci informerà. Ma informare è portare delle notizie; coinvolgere l’Assemblea è un’altra cosa, vuol dire mettere dentro l’impegno dell’Assemblea e l’opinione dell’Assemblea, che è rappresentativa di tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna.

Voi dite: noi abbiamo parlato con le categorie, ma le singole categorie non sono rappresentative di tutta la Regione Emilia-Romagna, siamo noi che siamo stati eletti, e siamo i portavoce dei cittadini della Regione Emilia-Romagna, che comprendono anche le categorie. Ma noi questo lavoro in Commissione e in Assemblea non l’abbiamo fatto e non lo volete fare: andate avanti così, ma come diceva prima il consigliere Foti, non andate lontano, perché andando avanti con questo metodo, alla fine non otteniamo quello che anche noi vogliamo ottenere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Ora la parola al consigliere Taruffi. Poi si preparino i consiglieri Calvano e Fabbri.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Alcune considerazioni generali. Visto che ho avuto modo anche pubblicamente di confrontarmi con il presidente rispetto al percorso che stavamo intraprendendo, diamo atto del fatto che siamo venuti in Assemblea il 3 ottobre, abbiamo votato la risoluzione. Oggi siamo a metà novembre, il presidente torna e dopo il primo incontro che è stato fatto viene a relazionare all’Assemblea sul percorso. Questo è un passaggio importante, e dopo due cose su questo le dirò in modo preciso, non solo perché ce lo eravamo detti, ed è fondamentale che ovviamente l’Assemblea sia informata passo per passo, ma perché l’Assemblea avrà e ha un ruolo decisivo. Lo dico subito, vorrei che però ci ascoltassimo e magari provassimo anche a capirci quando interveniamo qua dentro. In tutti i passaggi che abbiamo fatto sia in Commissione che in Aula, ho sempre cercato di richiamare quello che doveva essere il percorso a cui attenersi. Provo a richiamarlo per vedere se riusciamo a capirci. Adesso il consigliere Bertani è uscito, ma sicuramente avrò modo di confrontarmi di nuovo con lui. Noi abbiamo dato mandato al presidente, con la risoluzione che abbiamo approvato, e ovviamente non poteva che essere chiaramente il presidente di questa Regione ad avviarle, le trattative con il Governo in merito ad alcune materie sulle quali la Regione Emilia-Romagna chiedeva un’autonomia differenziata, maggiore autonomia, su alcuni ambiti.

Abbiamo detto al presidente e alla Giunta di andare a trattare con il Governo su questa base, di tornare a riferire e, lo ribadisco anche perché finalmente è scritto in modo inequivocabile nella risoluzione di cui è primo firmatario Caliandro, si dice una cosa chiara che noi chiediamo e finalmente vediamo che è stata messa nero su bianco in modo inequivocabile. Prima della sottoscrizione definitiva dell’intesa tra Governo e Regione, intesa che sarà alla base del progetto di legge ovviamente delle Camere, che definirà poi l’eventuale trasferimento di competenze e autonomie, prima della sottoscrizione definitiva di quell’intesa ci dovrà essere il voto finale dell’Aula che dirà: bene, andiamo avanti, oppure, no, ci fermiamo. Questo lo abbiamo detto e lo diciamo dal primo giorno.

Io capisco che forse non siamo sempre chiari, forse alle volte non siamo ascoltati, forse alle volte qualcuno ascolta, si gira dall’altra parte e fa finta. Noi chiediamo come forze politiche della sinistra, dall’inizio di questo percorso, questo. Lo dico in modo costruttivo ai colleghi 5 Stelle: il momento in cui si esplica la nostra capacità/possibilità di intervento è quella attraverso gli atti che approviamo. Io trovo che sia giusto che ad affiancare il presidente e la Giunta ci sia anche una delegazione dell’Assemblea, che dovremo decidere, e penso che la presidente dal punto di vista istituzionale sia quella che evidentemente ricopre un ruolo di garanzia per tutti, quindi credo che sia giusto che sia la presidente ad assumere questo ruolo. Penso che sia doveroso che la Giunta in modo periodico e puntuale venga in Commissione a riferire di quelli che sono gli sviluppi della trattativa. Penso che noi in quelle sedi dovremo ovviamente intervenire, interloquire, proporre ed emendare, come abbiamo fatto, ma soprattutto, finalmente diciamo una volta per tutte, che prima, lo ribadisco, della sottoscrizione dell’intesa, quest’Aula dia un mandato definitivo al presidente per sottoscrivere l’intesa stessa.

Per cui, noi abbiamo detto al presidente di andare a trattare, e noi saremo quelli che alla fine giudicheranno se quella trattativa è per quest’Aula soddisfacente o meno. È lì che noi avremo il potere decisionale che qualcuno giustamente rivendica e richiede. Questo è il percorso.

Io capisco, ripeto, che forse non l’abbiamo detto in modo sufficientemente chiaro, capisco che alle volte non sempre ci ascoltiamo, però vorrei che alla quarta, quinta volta che lo diciamo, e che finalmente lo troviamo scritto nero su bianco in modo inequivocabile, su questo non ci siano più dubbi.

Se quindi la trattativa che il presidente e la delegazione che affiancherà il presidente non darà risultati soddisfacenti per quest’Aula, e non sarà in coerenza con quello che abbiamo votato all’inizio, o se dovessero essere aggiunte delle materie sulle quali non siamo d’accordo, ci sarà un voto finale dell’Aula in cui diremo quello che pensiamo. Solo dopo quel voto il presidente avrà la possibilità di andare a sottoscrivere l’intesa con il Governo che sarà la base per un eventuale progetto di legge. Questo è quello che stiamo dicendo, che abbiamo detto e che finalmente oggi troviamo scritto nel documento che raccoglie una richiesta che facciamo con forza e insistenza dall’inizio del percorso.

Ora, perché ho voluto richiamare l’attenzione su questo passaggio? Perché è ovvio, noi abbiamo dato un mandato che definiva alcune aree, le precisava, almeno in alcune sedi l’abbiamo discusso in modo approfondito. È chiaro che le cose possono anche essere modificate, perché nessuno pensa che i mandati siano assolutamente inamovibili, però devono essere ovviamente condivisi con chi ha la titolarità di rappresentare la Regione Emilia-Romagna, che sono i consiglieri regionali, perché ciascuno di noi rappresenta l’intera regione e siamo l’Assemblea legislativa, quindi, non può accadere altro che questo. La decisione finale se andare avanti o no, cioè, spetta a quest’Aula.

Ho richiamato questi passaggi perché sul merito condivido e sottoscrivo in pieno le considerazioni della collega Prodi, perché è inutile, anche se nella rappresentazione generale alle volte si fa un po’ di confusione, accomunare il percorso di Lombardia ed Emilia-Romagna. È chiaro che si andrà sullo stesso tavolo, perché è evidente che la contestualità dei due procedimenti non può far altro che ricondurre a un tavolo unico. Questo da un punto di vista operativo è normale. Di contro, da un punto di vista politico-amministrativo non vi è dubbio che tra le due richieste che stanno avanzando esistono differenze sostanziali, alcune le richiamava la consigliera Prodi, ma ce ne sono anche delle altre. Del resto, basta vedere la risoluzione che è stata approvata e che sta alla base del lavoro che sta conducendo, per quanto riguarda la Regione Lombardia, il presidente Maroni. Fra la risoluzione approvata da quest’Aula che ha avviato le trattative e la risoluzione della Regione Lombardia esistono differenze sostanziali: è inutile negarlo. Tant’è che nel voto a quel provvedimento la componente che in quella Regione rappresenta l’area politica per la quale parlo qui in questo momento si è espressa in modo diverso da come ci siamo espressi noi. Ma questo non perché in Lombardia si ragiona in un modo e in Emilia-Romagna si ragiona in un altro, semplicemente perché sui contenuti esistono differenze, perché sul percorso scelto dall’una e dall’altra Regione esistono differenze sostanziali e considerevoli. Lo ripeto, nel suo intervento la consigliera Prodi ne richiamava alcuni: le competenze sugli introiti autostradali, il tema della scuola, in merito al quale rammento che qui si fa riferimento al fatto che gli insegnanti debbano essere su graduatorie regionali, o le questioni ambientali. Insomma, sussistono differenze sostanziali, che per noi sono inammissibili.

Noi abbiamo dato, e concludo, un mandato, che verificheremo. Ovviamente, immagino che i presidenti delle Commissioni, considerato che il lavoro istituzionale passa anche dalle prerogative che ciascuno di noi ha ed è in funzione dei ruoli che ciascuno ricopre, avranno già calendarizzato e predisposto, insieme agli Uffici di Presidenza delle varie Commissioni, i tempi e i termini nei quali convocare gli assessori di riferimento, affinché vengano a relazionare alle Commissioni sull’esito delle trattative che si registreranno a Roma, e spero che la delegazione della Giunta sia affiancata da una rappresentanza dell’Assemblea. Quindi, se mettiamo insieme il percorso che compiremo nelle Commissioni, chiedendo agli assessori di venire per aggiornarci, ma do per scontato che i presidenti delle Commissioni abbiano già immaginato, nel loro calendario, queste audizioni, e gli appuntamenti che avremo in Aula, credo che alla fine di questo percorso avremo la possibilità di esprimere un giudizio consapevole e puntuale sull’esito delle trattative. Al riguardo, ribadisco che, quando abbiamo avviato il percorso, noi abbiamo detto che si apre una discussione, che questa forza politica, questa parte dell’Aula è per andare a vedere le carte, è per andare a vedere di che cosa stiamo parlando, è per andare a intervenire nel merito, è per esprimere un giudizio altrettanto di merito alla fine del percorso. Questo è il quadro. Finalmente oggi lo troviamo scritto nero su bianco.

Non mi spaventa che ci siano alcune modifiche rispetto a quello che abbiamo detto il 3 ottobre scorso, probabilmente potrebbero intercorrerne altre, rimane che ci sarà un giudizio finale, che dovremo esprimere noi. Questo è il quadro.

Non mi spaventa nemmeno che il percorso non si concluda entro il mese di febbraio o marzo perché, se la serietà di questo percorso è reale, non avremo problemi, insediato il nuovo Parlamento, insediato il nuovo Governo, a riprendere da dove abbiamo lasciato. Ma noi la nostra parte la dobbiamo svolgere con serietà e puntualità, stando sul merito e sui contenuti.

Se questo è il percorso, che finalmente abbiamo chiaro tutti, credo che una parte delle osservazioni e delle critiche che sono state mosse possiamo superarla e concentrarci, rivendicando – lo ripeto – alcune differenze rispetto a quello che ha fatto la Lombardia – non voglio parlare di quello che succede in Veneto, perché avrebbe sinceramente poco senso –, però stando sul merito. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola al consigliere Calvano. Poi interverrà il consigliere Fabbri. Prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente.

Dividerò il mio intervento su due macro punti, uno sul metodo e uno sul merito.

Con riferimento al metodo, non vi nego che ogni volta che torniamo in quest’Aula per parlare di questo tema mi sento un po’ come Bill Murray nel film Ricomincio da capo, nel quale ogni volta lui va a letto e la mattina dopo si risveglia esattamente nello stesso giorno del giorno precedente, il cosiddetto giorno della marmotta, e vive una vita a ripetere continuamente quello stesso giorno. Ecco, quando parliamo di metodo su questo punto, in verità tutte le volte mi sembra di ricominciare da capo.

Badate, non nego che sul metodo ci sia stata una discussione su cosa si dovesse fare, una discussione che ha visto diverse riunioni dei capigruppo, che ha visto momenti di confronto tra le forze politiche, nelle quali si è deciso un percorso. Innanzitutto, tutto quello che si faceva nella prima parte avrebbe attraversato le Commissioni competenti, e così è stato, e si sarebbe poi venuti in Aula, e lo si è fatto. In Aula si è svolta un’ampia discussione su quale mandato dare al presidente. Si poteva essere d’accordo sul merito, o meno: questo è un altro punto di vista. Tuttavia, si è fatta un’ampia discussione sul mandato da dare al presidente. Dopodiché, si è approvata una risoluzione, non con il parere unanime dell’Assemblea, ma questo ci sta, perché la discussione è sul merito e si possono avere idee diverse. Comunque, ci siamo dati un metodo. E nel darci quel metodo abbiamo detto, su sollecitazione anche di forze politiche diverse dal Partito Democratico, di approfondire e di ritornare in Aula per spiegarci cosa stava succedendo ed eventualmente aiutare il presidente nel percorso che lui avrebbe intrapreso con il Governo. Ebbene, oggi siamo qua e stiamo proseguendo lungo quel percorso che ci siamo dati.

Io ho l’impressione che si voglia, tutte le volte, riprodurre il giorno della marmotta, perché si vuole dare l’idea all’esterno, ai cittadini che si stia facendo tutto questo, tenendoli all’oscuro di ciò che si sta facendo. Guardate, io questo tipo di tentativo lo respingo al mittente. È un tentativo di una politica cattiva, quella che vuole delegittimare il lavoro che stiamo facendo all’interno di queste Istituzioni e che stiamo facendo in maniera trasparente. Al riguardo, mi permetto di esprimere una considerazione: l’aspetto che mi ha portato a dire che considero sbagliati i referendum indetti dalle Regioni Lombardia e Veneto è che quei referendum non erano trasparenti, non chiarivano cosa si andava a chiedere ai cittadini. Tant’è vero che il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha utilizzato quel referendum per annunciare pubblicamente che avrebbe avanzato la richiesta di rendere il Veneto una Regione a Statuto speciale, cosa che non aveva detto ai suoi cittadini. Magari l’esito del referendum sarebbe stato lo stesso, con un’ampia maggioranza a favore della richiesta del presidente Zaia, ma lui non aveva precisato quell’aspetto. Ha fatto votare i cittadini su un’idea di richiesta di autonomia generica, per poi trasformarla in una richiesta di Regione a Statuto speciale. È questo l’aspetto che io contesto al referendum indetto dalle Regioni Lombardia e Veneto, neanche tanto i costi. È una responsabilità che si prenderanno i presidenti Maroni e Zaia nei confronti dei loro cittadini quella dei costi. Ciò che faccio fatica a giustificare è la scarsa trasparenza del referendum.

Bisogna ammettere, invece, che si scorge una certa trasparenza, volenti o nolenti, nel metodo utilizzato da questa Regione. Il presidente Bonaccini ci ha detto: noi chiederemo l’autonomia su quattro macroaree. Non si tratta di quattro materie, ma di quattro macroaree, che contengono, ciascuna, diverse materie. Il numero massimo di materie credo sia venticinque. Ebbene, tra quelle una parte rientrerà in queste quattro macroaree, sulle quali si è intavolata la trattativa con il Governo. E qua vengo al merito.

Al di là delle singole materie e dell’esplicita volontà che oggi il nostro presidente ha manifestato, che noi, come PD, riteniamo di accogliere, di verificare che non vi siano altre tematiche, oltre a quelle inserite nelle quattro macroaree, da sviluppare, qual è l’elemento nel merito che rende interessante e assolutamente condivisibile la richiesta della Regione Emilia-Romagna? Che si vuole chiedere più autonomia per questa Regione senza togliere nulla agli altri, secondo un principio di unità e di coesione del nostro Paese, che è nella constituency del Partito Democratico, come so essere nella constituency di diversi partiti del centrodestra, quello di arrivare a un principio di autonomia che non tolga nulla all’unità nazionale del Paese. Ed è quello che esattamente si sta facendo. Quindi, non intendo entrare tanto su questo o su quell’altro tema, considerato che l’abbiamo esplicitato all’interno della risoluzione, nella quale mi ritrovo pienamente, ed eventualmente ne discuteremo lì, ma mi limito sostanzialmente a questo punto.

Sempre in termini di merito, desidero far presente che chi vuole provare ad andare oltre poi rischia di cadere in alcune contraddizioni interne. È notizia di qualche giorno fa che il piccolo paesino di Sappada nel bellunese è un po’ di anni che è stanco di stare in Veneto e, quindi, ha avviato un percorso per spostarsi dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. È notizia di pochi giorni fa che quel percorso stava ormai arrivando alla fine, quando la Regione Veneto ha pensato di dire: mah, guardiamoci se proprio dovete andare in Friuli Venezia Giulia, perché il metodo non è stato corretto, perché dovevamo sistemare questa cosa, perché dovevamo fare in maniera diversa quest’altra cosa. Attenzione, lo dico perché, a meno che non si viva in Groenlandia, c’è sempre qualcuno che è a nord di qualcun’altro, perché c’è il rischio che si chieda per sé lo Statuto speciale e che poi, quando all’interno della propria comunità c’è qualcuno che vuole chiedere – giustamente o ingiustamente non lo so, in quanto non conosco la vicenda di Sappada – autonomia, si arrivi a negarla, entrando in perfetta contraddizione con quello che si sta facendo a livello nazionale. Ecco, la strada intrapresa dall’Emilia-Romagna ci consente di non cadere in contraddizione rispetto a quello che stiamo dicendo e raccontando.

Mi permetto di esprimere altre tre considerazioni. Ho sentito formulare dai colleghi del Movimento 5 Stelle diverse osservazioni, molte delle quali non condivido. Ce ne sono due, però, che mi portano a considerare poco condivisibili le loro espressioni. La prima è che spesso trovo nelle parole del Movimento 5 Stelle la volontà di dire che serve ben altro. Ogni volta che si arriva con un provvedimento ci sentiamo dire: eh no, potrebbe andar bene, ma serve ben altro. Attenzione, perché poi la sfida del Governo spetta a tutti, prima o poi. In questa fase ogni forza che è qua dentro deve governare. Attenzione, perché a essere “benaltristi” nel momento in cui si va a governare si rischia di rimanere immobili…

 

PICCININI: Ma non l’abbiamo detto.

 

CALVANO: …e il nostro Paese ha bisogno di tutto, tranne che di immobilismo. È meglio un attivismo responsabile e rispetto al quale si va di fronte ai cittadini che un immobilismo dettato da un benaltrismo che rende impossibile l’azione di governo.

Aggiungo una seconda considerazione. Lo dico perché purtroppo si sentono nelle espressioni e nei modi verbali. Ci sono parole che vengono usate come pietre. Facciamo attenzione che non diventino pietre. Del resto, se qualcuno poi si mette a lanciarle, non viene escluso nessuno delle forze politiche all’interno di quest’Aula. E credo che non sia un obiettivo di nessuno di noi che ciò accada in questo Paese.

Un’ultima considerazione, e concludo, che rivolgo alle altre forze politiche che sono rappresentate qua dentro e lo saranno anche in Parlamento. Quello che stiamo facendo in Emilia-Romagna non lo stiamo facendo nell’interesse dell’attuale Giunta o dell’attuale maggioranza, ma lo stiamo facendo nell’interesse dell’Emilia-Romagna, una Regione che la democrazia e le scelte del popolo diranno da chi dovrà essere governata. Purtuttavia, nel momento in cui otteniamo, come Regione, forme innovative di autonomia, credo che sia un vantaggio enorme per tutti. Lo dico perché in Parlamento le maggioranze che servono saranno eterogenee per riuscire ad approvare la legge che ci dà più autonomia. Spero che lì tutte le forze politiche abbiano questa responsabilità, cioè che la riforma che si sta facendo non la si sta facendo per una maggioranza politica o nell’interesse di una maggioranza politica, ma nell’interesse di una Regione, che oggi è governata da noi e domani potrebbe essere governata da qualcun altro, poi magari di nuovo da noi, perché così funziona la democrazia.

Ho iniziato con il giorno della marmotta e finisco con il giorno della marmotta. Quand’è che il protagonista si sveglia finalmente in un nuovo giorno? Quando va oltre la propria cattiveria d’animo e diventa un po’ più buono. Ecco, proviamo a essere un po’ più buoni nella discussione che svolgiamo tra di noi, perché così magari riusciamo a svegliarci in un giorno nuovo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Calvano.

La parola al consigliere Fabbri. Le ricordo che ha quattro minuti a disposizione.

 

FABBRI: Grazie, presidente.

Desidero intanto complimentarmi con il consigliere Calvano per la citazione cinematografica. Il film che ha citato, che vede protagonista Bill Murray, penso che l’abbiamo visto in tanti. Mi complimento anche per la retorica che lei riesce sempre a mettere in campo quando si affrontano temi molto importanti come quello al nostro esame.

Vorrei inoltre ringraziare la consigliera Prodi e il consigliere Taruffi per aver svolto il lavoro sporco che avrei dovuto compiere io con questo mio intervento, avendo sottolineato la differenza fondamentale che esiste tra quello che chiede la Regione Lombardia e quello che chiede la Regione Emilia-Romagna a livello di competenze e di risorse.

Entrando nel merito, intendo subito affrontare il tema oggetto di questa risoluzione spot presentata dal Partito Democratico in Aula proprio in queste ultime ore, che denota effettivamente la scarsa volontà di condividere taluni passaggi con i colleghi di minoranza. D’altronde, se si fosse voluto trovare un accordo anche su come organizzare i lavori, questa risoluzione non porterebbe esclusivamente il simbolo del Partito Democratico, ma sarebbe stata frutto di incontri con le forze politiche di minoranza, cercando così di manifestare la volontà di puntare a un minimo di compartecipazione su temi così importanti.

Noi, quindi, non voteremo a favore di questa risoluzione non solo perché le richieste della Lega Nord non sono state accolte, a partire dalla proposta di richiedere al Governo centrale le ventitré deleghe, ma anche perché non ci fidiamo di questo metodo, come al momento non ci fidiamo di un Governo retto dal Partito Democratico, che prima fa una foto con il presidente Bonaccini – mi riferisco alla foto di un mese fa – mentre viene siglata una bozza d’intesa con il presidente Gentiloni e dopo taglia alla Regione Emilia-Romagna 120 milioni (mi sembra di ricordare) per la spesa sanitaria della nostra Regione, come per quella di tutte le altre Regioni. Capite bene che questi due aspetti sono antitetici. Autonomia, invece, presuppone il fatto che le risorse prodotte in un territorio rimangano in quel territorio. Per questo noi partiamo sempre dal principio fondamentale del residuo fiscale delle Regioni, per andare poi a definire i comparti e le deleghe che vogliamo vedere attribuite. Se non partiamo dal principio che gran parte delle risorse che vengono prodotte in un territorio debba rimanere in quel territorio, non stiamo parlando, a nostro avviso, di autonomia.

Chiudo portando alla vostra attenzione una riflessione. Mi dispiace che il consigliere Calvano continui a dire che i referendum che sono stati vinti in Veneto e Lombardia dal popolo veneto e lombardo, non quindi della Lega Nord, siano stati presentati male, perché questo vorrebbe dire che il 60 per cento dei veneti e il 40 per cento dei lombardi non sono riusciti a capire quello che stavano votando. Sarebbe opportuno, a mio giudizio, assumere un atteggiamento più umile su un referendum che ha visto un coinvolgimento popolare altissimo. Ricordo a tutti – non lo volevo fare, ma purtroppo mi vedo costretto a farlo – che noi qua siamo stati eletti con il 37 per cento degli aventi diritto al voto a novembre 2014, per cui siamo meno rappresentativi del referendum indetto dalle Regioni Veneto e Lombardia, e che l’attuale maggioranza oggi è sorretta da un voto che rappresenta il 18 per cento degli elettori di questa regione. Per questo, ho sempre creduto, credo e sempre crederò che un referendum su un tema così importante dovesse essere indetto anche per i cittadini emiliano-romagnoli.

Ribadisco, dunque, che voteremo contro questa risoluzione, sottolineando ancora una volta che non è con la demagogia o con la retorica che si affrontano le riforme, demagogia e retorica che ho riscontrato nelle parole dei consiglieri Calvano e Caliandro. Anche perché, non essendo entrati specificatamente…

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliere Fabbri, ha superato il tempo.

 

FABBRI: …nei temi, credo che pochi dei consiglieri del Partito Democratico riescano effettivamente a definire quali sono le competenze e le risorse che il presidente Bonaccini vuole andare a chiedere.

Anche per questo motivo voteremo contro.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

La parola alla consigliera Piccinini, che ha sei minuti a disposizione.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Sarò molto più breve. Solamente per rispondere a ciò che diceva il consigliere Calvano prima, sul fatto che di nuovo si ritorna punto a capo a ridiscutere di questioni soprattutto di merito di cui abbiamo già dibattuto ampiamente anche le scorse volte.

Tuttavia, mi preme sottolineare che se anche oggi si ritorna su queste questioni non è sicuramente per volontà del Movimento 5 Stelle, ma è perché ogni volta ci date occasione di tornare a parlare di queste cose. La dimostrazione è la risoluzione che avete presentato, dove avete inserito dei temi, questa volta sì puntuali, ma che non sono stati discussi da nessuna parte con le opposizioni. Non so neanche all’interno della maggioranza dove sia stata fatta questa discussione. Sicuramente non è una questione che è stata condivisa. Questo me lo permette oppure no?

Il punto è proprio questo: in Lombardia ci sono consiglieri che hanno avuto l’opportunità di poter dire, in merito alle proposte puntuali del documento presentato in Lombardia, “questo ci piace e questo no”. Sono valutazioni che abbiamo fatto…

 

BONACCINI: Sarà una loro proposta.

 

PICCININI: Scusi, presidente. Sono valutazioni che abbiamo fatto anche noi. Ci sono punti che sono condivisibili e altri no, ma ci sono dei punti specifici. Quello che, invece, non si riesce a fare qua…

Il consigliere Calvano parlava di benaltrismo. Ma magari! Noi qui non siamo neanche riusciti a entrare nel merito di proposte puntuali. Magari benaltrismo! Il problema è che il documento che è stato proposto in Emilia-Romagna è tutto e il contrario di tutto. A questo proposito il presidente Bonaccini non so perché…

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

Ci mancherebbe. Però, è stato votato un documento con delle proposte che sono state votate da quest’Aula. Non mi capacito di come oggi in questi minuti sia stato redatto un documento in fretta e furia dove, effettivamente, vengono elencate delle proposte puntuali che sono un sottoinsieme di quello che è stato già deciso la scorsa volta.

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

Posso continuare senza essere continuamente disturbata? Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): C’è modo e modo. Lei continui e faccia il suo intervento.

 

PICCININI: Siccome interloquisce, continua a interloquire e ce l’ho davanti, non posso girarmi dall’altra parte.

 

PRESIDENTE (Saliera): Va bene. Lei continui con toni…

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

PICCININI: Detto questo, credo che veramente questo documento sia più che altro un atto di forza perché, come dicevo poc’anzi, noi avremmo voluto entrare nel merito di queste questioni, discutere in maniera congiunta, anche nelle Commissioni, perché io vorrei chiedere al consigliere Caliandro dove è stato deciso che al dialogo con il Governo dobbiamo portare fauna, esercizio dell’attività venatoria. Dove è scritto? Mi sarebbe piaciuto che queste questioni fossero state affrontate all’interno delle Commissioni in un dialogo congiunto. Non so se mi riesco a far capire dal presidente che continua a ridermi in faccia. Comunque, ritengo che questo sia veramente un atto di forza. Si poteva procedere in maniera diversa. Come ho già detto anche prima, evidentemente il giochino ve lo volete tenere voi, ci volete giocare. Io, però, ritengo di poter dire che questo non è il metodo, anche perché, come già dicevo prima, noi abbiamo chiesto i documenti preparatori rispetto a tutta questa discussione. Sono due mesi che li attendiamo, visto che parlate tanto di trasparenza, e ancora non li abbiamo nemmeno in mano. Siamo in queste condizioni. Mentre voi avanzate già proposte specifiche, noi nemmeno riusciamo ad avere i documenti preparatori. Questo penso che sia legittimo dirlo, senza offendere nessuno. Credo siano obiezioni legittime.

Dopodiché, il presidente è libero di intervenire e di rispondere a quello che è stato detto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Piccinini.

In lista per gli interventi ho i consiglieri Bignami, Calvano, Bargi e Caliandro.

Il consigliere Bignami ha la parola.

 

BIGNAMI: Mi sono cancellato, presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliere Calvano, prego.

Mi scusi, ha terminato il suo tempo.

 

CALVANO: Per fatto personale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Va bene. Ha tre minuti, non di più.

 

CALVANO: Invito il consigliere Fabbri a riprendere la registrazione del mio intervento, perché io non mi sono mai sognato, e in quella registrazione lo capirà, di mettere in discussione il voto dei cittadini veneti, mai, e neanche di quelli lombardi. Ho messo in discussione un’altra cosa, ho messo in discussione il fatto che in Veneto, non in Lombardia – bisogna dare merito al presidente Maroni di essere stato coerente nei suoi atteggiamenti, tant’è vero che è al tavolo insieme alla Regione Emilia-Romagna con il Governo – è stata chiesta ai cittadini veneti, e lo dimostra nero su bianco il quesito, una maggiore autonomia che si è tramutata nelle parole del governatore del Veneto in una richiesta di Regione a Statuto speciale.

Sarebbe stato più onesto, non da parte dei cittadini, ma da parte di chi governa il Veneto, scrivere cosa ne pensano i cittadini veneti sulla richiesta di modifica costituzionale da parte del Veneto per ottenere lo Statuto speciale. Sarebbe stata un’altra cosa, sarebbe stata una cosa più trasparente che avrebbe consentito ai veneti di essere più consapevoli di ciò che andavano a votare. Il problema non sono i cittadini veneti. Il problema è chi li ha portati a votare su un testo che, mi sia consentito di dirlo, era poco trasparente o non coerente con le dichiarazioni successive al voto.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Consigliere Bargi, prego.

 

BARGI: Grazie, presidente.

Vorrei fare un intervento cercando magari di lasciare fuori le altre Regioni, perché sennò il rischio qui è di diventare come quando al bar si dice: “Guarda, gli Stati Uniti cosa fanno. Guarda, in Inghilterra fanno…”. Bisogna che noi guardiamo a un certo punto anche casa nostra. Provando, quindi, a eliminare tutto quello che può essere l’influsso dovuto alla convocazione dei due referendum in Lombardia e Veneto sul percorso che ha riguardato la nostra Regione, io guardo quello che è successo in Emilia-Romagna. Ci svegliamo una mattina di agosto scoprendo che la Regione decide di iniziare un percorso per richiedere autonomia. Facciamo sempre finta che non esistano i due referendum. Quindi, scopriamo dal nulla che una Regione dove il tema dell’autonomia è sempre stato un po’ tabù, perché era riservato a quei leghisti che avevano l’elmo con le corna e non riguarda certamente la democratica Regione Emilia-Romagna e quant’altro. Insomma, dal nulla è venuto fuori questo argomento e scopriamo che è il presidente della Regione stessa che dice: “Andrò a fare anch’io le mie trattative”.

L’abbiamo capito, però sarà necessario in qualche modo effettuare un percorso. Arriviamo in questo percorso dopo che c’era stata una spinta, ricordo che l’abbiamo detto anche in Capigruppo, agli incontri dell’Ufficio di Presidenza, di correre velocemente a fare un’Assemblea per delegare il presidente Bonaccini affinché potesse andare a fare trattative a Roma. È chiaro che la nostra prima impressione è stata: “Qua si sta correndo velocemente”. Perché? Perché abbiamo riscoperto un sussulto autonomista nell’Emilia-Romagna o perché forse si vuole cercare di rendere meno efficace un’azione politica intrapresa da altre Regioni? Facciamo la guerra delle Regioni o ci interessa sviluppare il tema dell’autonomia nella nostra Regione? È lì che chiaramente nascono i dubbi. Arriviamo al percorso delle Commissioni. Non so se vi ricordate come è stato. Si doveva passare in tutte le Commissioni per vedere un po’ gli argomenti e lasciare dei pareri.

In tutte le Commissioni non si votò perché non si capiva bene cosa si votava rimandando alla Commissione referente, che era la prima. Facciamo il giro delle Commissioni, arriviamo alla prima, dove a questo punto discutiamo l’atto che poi avrebbe delegato il presidente Bonaccini alla sua iniziativa, l’atto altro non è che un bel documentino dove si presentano dei ragionamenti su macro argomenti famosi, i quattro macro temi come li ha chiamati, se non ricordo male, il presidente Bonaccini.

Quattro macro temi. Già lì, per me, c’è una prima difficoltà.  Visto che facciamo i costituzionalisti convinti qui dentro, bisogna che prendiamo atto che gli articoli 116 e 117 elencano le materie che la Regione può chiedere: venti concorrenti, tre esclusive dello Stato, ma che la Regione può chiedere. Si elencano le materie con una certa precisione. L’articolo non dice: “Ci sono i macro temi, facciamo un forfait”. Quindi, già lì c’è un limite. È chiaro, se potessimo parlare di autonomia come se fosse un argomento ex novo ne parleremmo e discuteremmo, ma visto che siamo limitati a quella che è la legge attuale nel nostro Paese di questo dobbiamo parlare. I macro temi non sono le materie. Quindi, già lì c’è una prima difficoltà. Che cosa andrà poi a chiedere l’Amministrazione regionale quando andrà a Roma? Li deleghiamo su dei macro temi e poi fanno loro? Tornano a riferirci? Benissimo. Io credo che in quella Commissione, in quel momento sarebbe dovuto partire un iter per discutere. In realtà, ci era stato detto: “Sappiamo già cosa chiedere. Noi chiederemo tutto, ma sappiano cosa chiedere”.

Ci doveva essere detto: a) di quali materie si parlava, b) andavano snocciolate le varie materie per farci capire bene o male che cosa si voleva andare a chiedere, c) farci capire anche quali risorse vogliono trattenere sul nostro territorio per poter garantire questi servizi di cui ci vogliamo far carico. Tutto questo è mancato. Non è che noi abbiamo detto: “Signori, siete cattivi”. Visto che prima si parlava di bontà e di cattiveria, non abbiamo detto: “Siete brutti e cattivi e state scappando”. Abbiamo detto: “Avete fretta. Ci sembra strano per un partito che non ha mai fatto di questo tema un suo pilastro. Ci sembra un po’ strano”.

Visto che siamo un po’ dubbiosi, visto che comunque non dobbiamo correre per arrivare primi, perché l’avete detto voi che non si fanno le gare su chi arriva prima. Quante volte il presidente Bonaccini ha detto: “Non faccio la competizione su chi arriva prima tra le Regioni”? Benissimo. Noi della Lega lo diciamo. Non è importante arrivare primi, l’importante è fare un lavoro chiaro e trasparente anche con le opposizioni e che magari trovi un accoglimento o comunque una certa adesione da parte dell’Aula. Invece, si è fatta la classica fuga in avanti. Oggi si torna qui. Adesso finalmente abbiamo le materie. Non abbiamo ancora capito come intendiamo svolgere queste materia. Io, per esempio, feci la proposta di una materia in particolare, che era quella dei fondi pensione integrativi, prevista tra le venti materie.

Mi vorrei sentir dire in una Commissione, dove è legittimo: “Caro Bargi, guarda che secondo noi non è una mossa furba, perché riteniamo che sia da lasciare a livello nazionale”, spiegandomi i motivi. Posso anche capire, posso anche arrivarci o può esserci, lì sì, una discussione sul merito. Poi vediamo come va. Giustamente la maggioranza è vostra e potete andare avanti.

Tutto questo è mancato. Mi pare di capire che manchi ancora oggi. Noi di fatto stiamo delegando. Con questo atto è come dare una spinta una prima volta e tornare a spingere una seconda volta. Diamo una spinta al presidente Bonaccini così che possa andare lui. Andrà lui a concludere gli accordi. Poi riporterà a noi, a giochi fatti, a bocce ferme. Noi avremmo voluto partecipare a quella fase che va da qui alle trattative con Roma per poter dire che questa è la richiesta della Regione Emilia-Romagna. Avremmo anche potuto votare a favore. Possiamo capire se non chiedete le ventitré materie, ma possiamo ragionare e confrontarci nel merito? Altrimenti, per come è stato questo percorso, lo posso assicurare, potremmo dire molto. È stato sospettoso in vista dei due referendum ed è stata una fuga in avanti, velocemente. Se escludo i due referendum, non ha mica senso quello che è successo qui. Ha senso solo in funzione del fatto che lì si andava a votare e qui bisognava correre.

Purtroppo, questo è un altro problema che rileviamo. Non ci sembra che qui ci sia la volontà politica di perseguire un tema che, secondo noi… Lo dissi anche l’altra volta. Il presidente Bonaccini disse: “Bargi ha detto…”. Per noi l’obiettivo finale è la devoluzione delle competenze da Stato a Regioni o da Federazione a Stato, che è ancora meglio, in un contesto chiaro di quello che spetta al Governo centrale come competenze e risorse, e chiaro di quello che spetta agli enti locali componenti in materia di competenze e di risorse. Questo deve essere un obiettivo che per noi può essere già accettabile. Questa autonomia chiaramente è una prova, ma è una prova molto interessante, perché dove sta la vera sfida dell’autonomia? È qui che poi voglio vedere il Governo centrale, perché è lì che c’è la malafede, è lì che c’è la cattiveria, caro consigliere Calvano.

La vera sfida sarebbe, ad esempio, sulla Protezione civile, una delle materie, non so, sparo dei numeri a caso, il Governo centrale spende per l’Emilia-Romagna 10 milioni di euro l’anno. Se l’Emilia-Romagna si porta in casa la materia e si fa lasciare, perché se le deve far lasciare, le risorse per i 10 milioni e l’Emilia-Romagna riesce, in maniera più efficiente, a gestire questo servizio spendendo 8 milioni, ne libera 2. Questi 2 milioni dove possono andare? O su altri servizi – da qui autonomia migliore e una distribuzione dei servizi – oppure possono andare sulla riduzione delle tasse. Potremmo finalmente cominciare a ragionarci.

Questa è la vera sfida dell’autonomia, detta come va detta. Ma se non ne siamo convinti come idea e come principio, ma lo facciamo per la bandierina, facciamo un documento per dare un’altra “cucciatina” a Bonaccini, parliamoci chiaro, qui si rischia, e io oggi non ho la garanzia che vogliate seguire un percorso di questo tipo, né vedo la grinta politica di voler andare su questa strada, non ho la garanzia che si vada per questo percorso.

Se deve essere una roba di bandiera, noi non ci stiamo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bargi.

Consigliere Caliandro, prego. Le ricordo che ha un minuto.

 

CALIANDRO: Sarò velocissimo, presidente. Semplicemente per ricordare che gli interventi di questa Assemblea poi vengono a costituire la storia materiale di questo ente. Quindi, quando si usano alcune affermazioni bisognerebbe molto riflettere.

La proposta del Partito Democratico, avanzata con la risoluzione, seppure ignorata dalla consigliera Piccinini, è una proposta democratica avanzata da un Gruppo, non è il voto dell’Assemblea. È vero che abbiamo capacità divinatorie tutti, però solo dopo che l’Assemblea si sarà espressa ci sarà questo lavoro. D’altro canto tanto quanto l’ordine del giorno che loro hanno presentato. Non metto in discussione la genuinità dell’impegno, però invito a non sovrapporre i temi perché si rischia di fare molta confusione. Di confusione ce n’è molta già a prescindere sul tema, ma pensare di attaccare il presidente della Giunta perché impone un argomento che, invece, è di proposta del Gruppo del Partito Democratico mi pare una politica stucchevole e della quale non si sente il bisogno. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Consigliera Sensoli, prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Intervengo per fare alcune puntualizzazioni. Se al consigliere Calvano è venuto in mente il giorno della marmotta, visto che oggi facciamo le citazioni cinematografiche, a me verrebbe in mente, sentendo i discorsi fatti oggi in Aula, “Il buono, il brutto e il cattivo”. Poi ognuno assegnerà i ruoli un po’ in base alla propria opinione politica.

A parte le battute, riguardo ai contenuti, naturalmente bisognerebbe restare sui contenuti, però la riflessione che abbiamo voluto porre noi in Aula, con diversi toni e con diverse modalità, è quella di capire quale motivazione, quale vitalità, quale grinta può spingere un’Assemblea a fare proposte o dare la propria opinione su dei contenuti che molto probabilmente verranno ignorati, perché in questo percorso si è passati da un coinvolgimento che nel viaggio di andata e ritorno del presidente verso Roma è diventata solo un’informativa. Questo è quello che noi rivendichiamo, così come con la nostra risoluzione, in cui abbiamo fatto una proposta che, come legittimamente il Partito Democratico rivendica di aver potuto fare con la propria, anche noi abbiamo cercato con la nostra proposta di reinserire il percorso partecipato e il coinvolgimento dell’Assemblea in modo tale da non renderla inerte e inerme davanti a decisioni prese senza che ci sia la partecipazione dell’organo democratico.

Per fare una citazione, probabilmente sì, noi diciamo sempre le stesse cose. Qualcuno diceva che follia è fare sempre le stesse cose sperando che il risultato cambi. Probabilmente il Movimento 5 Stelle è folle pensando che il Partito Democratico possa cambiare idea su questo argomento e sul concetto di partecipazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

In larga parte quello che intendevamo rappresentare è stato già sviscerato in sede di intervento da parte di alcuni colleghi da cui prenderò spunto, anche a partire da alcune riflessioni svolte dai colleghi del Movimento 5 Stelle che, oggettivamente, evidenziano e sottolineano un’assenza partecipativa che noi dall’inizio del percorso stiamo evidenziando, che ormai, costituendo un vulnus originario rispetto alle modalità di realizzazione di questo percorso, giustamente viene richiamato, ma, stando sulla concretezza degli eventi, non possiamo che, una volta acquisito come dato, prenderne atto e cercare di rimanere, come diceva correttamente il collega Foti, sulla sostanza e sulla concretezza di quello che ci viene proposto.

In questo senso, la risoluzione certamente pone un focus rispetto a singole e specifiche situazioni che sorprendono. Sembra quasi un volerle valorizzare rispetto ai dati che nel corso del dibattito, così come dalla prima comunicazione svolta dal presidente a inizio ottobre, parevano essere emersi.

In quest’ottica, è chiaro, lo dico con grande franchezza, che l’andare di pari passo con la Regione Lombardia inevitabilmente condiziona anche un orientamento politico, essendo questo movimento maggioranza in quella Regione. Al netto di alcune riflessioni svolte dai colleghi della Lega in ordine all’assenza di un coinvolgimento referendario, cosa già detta anche questa (non possiamo tutte le volte riesumare temi antichi che abbiamo già affrontato sviscerando e dando un punto di caduta al dibattito), la risoluzione presenta anche valutazioni, tutto sommato, condivisibili, se non altro perché non fanno che riprendere quello che era stato detto in seno alla comunicazione del 3 ottobre, su cui l’atteggiamento di Forza Italia è stato evidente e noto.

Ci sentiamo, però, in questo senso, proprio per il parallelismo che viene spiegato con la Regione Lombardia, di valorizzare la posizione espressa dal collega Foti, il quale, giustappunto, recuperando quanto contenuto nella risoluzione che governa il procedimento in Lombardia, chiede che, parallelamente all’introduzione di un componente, di un rappresentante dell’Assemblea legislativa lombardo, venga anche previsto almeno un componente dell’Emilia-Romagna. Non poniamo alcuna speranza in ordine al fatto che sia un rappresentante delle minoranze, questo è chiaro, però crediamo che, anche per recuperare quel gap di coinvolgimento che veniva rappresentato dai colleghi di sinistra, effettivamente può essere utile per una comunicazione e anche un coinvolgimento.

Io non voglio, con ciò, prevedere una sorta di ministro per i rapporti con l’Assemblea, perché questa è una figura che certamente non sussiste, però, su questo punto specifico, un trait d’union, un segmento che possa fungere da ufficiale di collegamento (che può essere la presidente o chi verrà valutato dalla maggioranza, se accolto questo emendamento, evidentemente) penso possa aiutare a superare il gap comunicativo che veniva ben espresso dal collega Taruffi, sul quale, tuttavia, ho solo una remora. Voi siete stati eletti in maggioranza e siete stati eletti con il premio di maggioranza. Dobbiamo ricordarci che qualcuno non sarebbe qui se non fosse stato alleato della maggioranza attingendo al premio di maggioranza, che diversamente non gli avrebbe consentito di maturare il seggio, quindi non sarebbe qui. Questo lo dico per spiegare a me stesso, non ad altri, che non si può essere forza di maggioranza e forza di minoranza al contempo. Io ho già più volte invitato, a tal riguardo, a una presa di posizione netta. Si può essere tranquillamente di lotta e di governo, ma non si può quando c’è da prendere essere di governo e quando, invece, c’è da dare essere di lotta.

Questo per dire che è certamente stimabile nel merito l’opinione espressa, certamente condivisibile nei toni il giusto richiamo al coinvolgimento dell’Assemblea. Io non ho capito se siete maggioranza o se siete opposizione. Dal momento che siete stati eletti con premio di maggioranza, propendo per l’ipotesi che siate maggioranza. Se non lo siete, vorrei capire perché avete partecipato alla ripartizione del premio di maggioranza sottraendo spazio a chi legittimamente vuole governare, e lo dico con tutta la polemica del caso. Diversamente, non avrebbe senso questa precisazione. È inutile che mi nasconda dietro un dito.

Ovviamente, in bocca al lupo. Noi confidiamo ampiamente sulle capacità di MDP di logorare e di sottrarre voti al PD per governare noi. Questo è ovvio. In bocca al lupo, davvero, per il vostro encomiabile lavoro, però una precisazione andava fatta a tal riguardo. Diversamente, un dato non ci sarebbe tornato. Lo dico perché Forza Italia, con qualche decina di migliaia di voti in più, ha lo stesso numero di consiglieri di chi poc’anzi interveniva.

Una precisazione. Il nostro atteggiamento di voto varierà sulla base della decisione che la Giunta assumerà sull’emendamento Foti. Quindi, contrariamente a quello che hanno fatto i colleghi della Lega, non anticipo le dichiarazioni di voto. Dico con pessimo spirito di trattativa, perché di solito queste cose si dicono alla fine, che non abbiamo votato contro l’altra volta e non voteremo contro neanche questa volta, se non altro perché siamo un po’ rassicurati dalla condivisione con la Regione Lombardia, che in effetti ha fissato dei paletti interessanti.

Se dovesse essere in qualche maniera condivisa l’indicazione che la Regione Lombardia ha già assunto e che il collega Foti, giustamente, chiede di introdurre, non escludiamo anche un voto favorevole, se non altro perché è un semaforo verde rispetto a quello che abbiamo già detto essere stato deliberato, anzi votato con la risoluzione del 3 ottobre.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

In chiusura della discussione generale, ha chiesto la parola il presidente Bonaccini. Prego.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente.

Io vorrei provare – se ci riuscirò – a tenere fuori la questione della disputa politica e delle polemiche di parte. Vorrei, però, precisare la discussione che stiamo facendo. In alcuni casi, ho sentito dire cose abbastanza fuori asse rispetto alle competenze che noi abbiamo, i rapporti istituzionali da tenere, il percorso che abbiamo fatto, quello che hanno chiesto altre Regioni. Io cerco di metterle in ordine, provando a rispondere, se sarò capace, a quello che è stato detto.

Intanto, su quest’ultimo punto ribadisco che, d’accordo e d’intesa con il presidente della Regione Lombardia, noi siamo per avere alla trattativa e al confronto, quindi a partire da venerdì prossimo qui in sede di Regione Emilia-Romagna a Bologna e il martedì successivo a Milano (vedremo quando a Roma, probabilmente il 30), un rappresentante per l’ANCI, un rappresentante per l’UPI (che, peraltro, facendo parte del Patto per il lavoro entrambe, avevano condiviso la discussione che era stata fatta con le parti sociali) e un rappresentante dell’Assemblea legislativa.

Chiedo scusa, sto rispondendo proprio nel merito.

 

(brusio in Aula)

 

Chiedo scusa.

Io sono per dire di sì. Con la Regione Lombardia, risentita proprio questa mattina prima dell’Assemblea, abbiamo deciso di proporre a voi questo schema rispetto a quello che anche loro condividono per la delegazione che dovremo indicare al Governo oggi, appena chiudiamo questa discussione, rispetto alla delegazione trattante. Lo dico a merito del fatto che, se dovessimo coinvolgere l’Assemblea attraverso tutte le sue rappresentanze, vorrebbe dire portarci persino più componenti – visto che ce ne vorrebbe uno per ogni Gruppo consiliare – di quelli che addirittura la Giunta porta per entrare nel merito delle materie che un esecutivo ha il dovere di trattare rispetto alle competenze che ha chiesto. Quindi, sì, ci sarà anche l’Assemblea legislativa tramite la presidente o suo/suoi delegati. Va bene? Questo lo volevo chiarire, perché è un fatto importante che, anche secondo me, è giusto che venga preso in considerazione.

Così come – la chiudo sul tema della partecipazione, e lo ripeto – noi siamo disponibili, su richiesta, a venire in ognuna delle Commissioni preposte per ogni singola macro-area di competenza. La stessa Regione Lombardia (che chiede tutte e 23; vedremo quante ne arriverà a chiedere) ha meno assessori competenti dei 23 che dovrebbe avere per ogni competenza. Quindi, ci saranno persone, singoli componenti delle Giunte che assumeranno su di loro alcune delle competenze che noi abbiamo indicato o che loro hanno indicato.

Come ho già detto, il 28 (o il 29) tornerò in Aula, riferiremo dei due momenti di lavoro che abbiamo già individuato e iniziato e terremo costantemente aggiornata questa Assemblea legislativa e i suoi Gruppi consiliari di quello che discuteremo e di come lo discuteremo. Nelle Commissioni si può fare un lavoro straordinario.

Del Movimento 5 Stelle oggi ho sentito tre interventi con toni molto differenti. Devo dirle, consigliera Piccinini, che c’è una cosa che mi sorprende: lei è riuscita contemporaneamente a dire che il sottoscritto e la sua Giunta sono poco seri. Va bene, la accetto come critica. È riuscita a dire che il fatto che, per la prima volta nella storia di questo Paese, un presidente di Regione firmi con un presidente del Consiglio l’avvio formale di un procedimento, che peraltro non era – come qualcuno aveva detto, non voi, ma fuori da questa Regione – carta igienica... Era talmente carta igienica che noi eravamo pronti una settimana dopo a partire. La Regione Lombardia, come avrei fatto io al loro posto, ci ha chiesto di attendere; noi lo abbiamo fatto e siamo partiti, formalmente, appena approvata la risoluzione della Regione Lombardia. Solo perché l’istituzione dello Stato è rappresentata da un esponente del PD? Nella sua concezione, se lei fosse presidente della Regione e un esponente del Movimento 5 Stelle presidente del Consiglio... Come lei ha voluto dire, era una banalità, uno scherzo che lei si mettesse d’accordo con un rappresentante del suo partito, ma io quando rappresento la Regione Emilia-Romagna mica rappresento il PD. Forse lei ha una concezione molto diversa dalla mia di come le istituzioni debbono essere interpretate, se è vero quello che ha detto, e l’ho traslato, se ci fosse lei al mio posto. Non sto dicendo che è così. Le consiglio di riflettere sulle affermazioni che ha fatto. Io rappresento l’Emilia-Romagna. Il presidente Gentiloni rappresenta il Paese.

Io giovedì scorso ho chiesto al Governo di rinviare di una settimana il parere in Conferenza Stato-Regioni sulla legge di stabilità per quanto riguarda le Regioni, perché ho riferito che sarebbe stato negativo per il Governo nel quale il partito a cui io sono iscritto è maggioranza relativa, perché ho contezza che non posso avere la stessa giacca a seconda di cosa rappresento. Questo lo dico a tutela delle istituzioni. Lei ha fatto un ragionamento che, a mio parere, è molto grave, quando liquida, a proposito di delegittimare le istituzioni, come una cosa così, persino irridendola, la firma del presidente della sua Regione (che, anche se non le piace, è il sottoscritto) e il presidente del Governo italiano.

Sia la consigliera Sensoli che il consigliere Bertani, invece, mi pare abbiano detto alcune cose con toni molto diversi, che io vorrei provare a sviluppare per vedere se riusciamo non dico a condividere, ma almeno a venirci incontro in un percorso che può funzionare, aggiungendole – mi scusi – che io trovo un po’ curioso che lei pretenda che i singoli Gruppi consiliari facciano proposte che non si sa nemmeno se questo esecutivo raccoglierà. Io non so se saremo d’accordo a prevedere alcune materie o competenze, come oggi chiede il Gruppo del PD o qualcuna che ha chiesto la Lega nell’intervento. Le ricordo che lei avrebbe potuto facilmente segnalare – se le conosce – qualcuna delle 23 competenze di cui si discute. Lei dice: da dove escono? Quelle che il PD ha scelto immagino le abbia cercate tra le 23 competenze che il 117 prevede. Il consigliere Bignami, con il sostegno degli altri partiti del centrodestra e – lo ricordo – anche della sinistra, che non fa parte, pur nella maggioranza di Governo, del PD, ci chiese la volta precedente di indicare una competenza, che noi non avevamo pensato di dover indicare, come la giustizia di pace e che nella discussione ci ha fatto riflettere al punto che abbiamo detto di sì. Non eravamo tenuti a dire di sì né avrebbe cambiato la natura di questa discussione.

Ognuno di voi è libero, qui dentro o nelle singole Commissioni, se convocate, di portare tutte le competenze che richiede. Dico di più. Paradossalmente, ma non è una critica, chi chiede le 23 competenze non ha quasi nemmeno bisogno di discutere perché l’una o l’altra. Chiede tutto il pacchetto, chiavi in mano, ed è legittimo. Noi ne abbiamo richieste alcune perché riteniamo – ne abbiamo discusso la volta precedente – sia meglio che rimangano in capo allo Stato, state attenti, come una parte di forze sociali, o sindacali, o di rappresentanze economiche, eccetera, ritiene sarebbe utile evitare. Il che non vuol dire che dobbiamo essere d’accordo o meno con loro. Voglio dire che c’è un dibattito in questo Paese, che ha attraversato anche il referendum del 4 dicembre scorso, rispetto al fatto se in un rinnovato (o no) federalismo, in un rinnovato rapporto tra Regioni, autonomie territoriali e Governo si debbano trattenere tutte le materie, una parte di materie o poche materie. Io sono uno di quelli – lo sapete – che su alcune materie ritiene (penso alla promozione del turismo all’estero, alla politica energetica) un errore avere venti politiche regionali, perché un Paese deve essere, su alcune materie, forte di una politica nazionale che lo rappresenti nel rapporto con l’Unione europea, e via dicendo.

Ci siamo persino detti, siccome sull’istruzione noi e la Lombardia abbiamo, su alcune parti di quella competenza, un’opinione differente, che a Milano quella verrà discussa e l’assessore Bianchi parteciperà lo stesso alla discussione anche per vedere il confronto persino tra noi Regioni, visto che stiamo parlando di un percorso inedito e storico che stiamo facendo, e capire chi può avere ragione o no.

Mi rivolgo al consigliere Fabbri e ai consiglieri della Lega. Attenti, qui non si sta trattando di definire quante risorse sono. Le risorse non sono risorse in più che arrivano da Roma. Sono risorse che vengono trattenute in ragione di quanto si stabilisce e si discute costa quella competenza o quella parte di competenza che tu vai a trattenere, tant’è che nei nove decimi del Veneto non mi pare vi sia la stessa richiesta della Lombardia. Non devo difendere io il consigliere Calvano, il consigliere Caliandro, il consigliere Taruffi o la consigliera Prodi, però voglio dire una cosa rispetto al Veneto, rispetto a quando disputiamo e discutiamo non condividendo alcune cose con il massimo rispetto che, come sapete, intercorre tra me e il presidente Zaia. È vero – questo è agli atti – che il giorno dopo il referendum ci fu l’espressione di valutare la richiesta di Statuto speciale. Lo ricorderete. Il presidente della Lombardia non si è mai accodato a quella richiesta. Io non sto mica dicendo chi ha ragione o chi ha torto. Questa, però, è una discussione vera che c’è stata in queste settimane. Ricorderete che io fissai due paletti a nome di quello che pensava la Giunta e, ricordo, nel dibattito quello che ha espresso la maggioranza. Anche qui, non si deve essere d’accordo. Era un’opinione nostra, ma sia agli atti che noi dicemmo: noi non ci metteremo a discutere e a trattare se non sono chiari i due paletti, ossia la sacralità dell’unità nazionale, da un lato, quindi non ci possono essere forme o ambiguità sulla secessione fiscale, oppure la richiesta di Statuto speciale.

Ricorderei al Movimento 5 Stelle che, per bocca del consigliere Bertani, in Commissione, quando venni a riferire del percorso che iniziavamo due mesi fa, lui disse: “Noi siamo per il referendum, perché vogliamo una partecipazione popolare” e io rispetto quella scelta. Una cosa, però, la voglio dire rispetto all’intervento del consigliere Foti. C’è un argomento che il consigliere Foti oggi ci sollecita, che non risolve ciò che hanno fatto Lombardia e Veneto e non risolve quello che abbiamo fatto o faremo noi, ma che rappresenta per noi un elemento di riflessione, secondo me, qui dentro, dal punto di vista istituzionale. Ricordo che il consigliere Bertani disse (e io lo condivisi): “Noi vorremmo il referendum, ma non siamo per la richiesta di Regione a Statuto speciale”. È un po’ curioso, consigliera Piccinini. Lei ha elencato tutta la storia di queste settimane addossando a noi quasi una pagliacciata e addirittura non fa riferimento al fatto (perché sarebbe utile capire cosa ne pensa lei, se deve essere descritto tutto) che quella Regione ha chiesto il giorno dopo lo Statuto speciale. Era quello il mandato referendario? Non lo so. Anche in questo caso, a me non interessa discutere e azzannarci su questo. A me interessa che ognuno rimanga pure della propria idea.

Il referendum ormai si è fatto. Chi era contrario a farlo o chi era d’accordo rimarrà nella propria posizione. Io vorrei provare con voi a discutere sulla possibilità di fare un passo in avanti. Se noi proviamo a fare un passo in avanti insieme, ad esempio, io prendo per buona la richiesta che anche dal Movimento 5 Stelle è arrivata, se l’ho capita bene: “Teneteci il più possibile coinvolti”. Bene. Lo faremo con una rappresentanza di questa Assemblea legislativa, come farà la Regione Lombardia, e in tutte le Commissioni tutte le volte che vorrete.

Abbiamo fatto troppo poco prima? Secondo me no. Secondo voi sì. Bene, ma quello è il passato. Adesso noi stiamo entrando nel vivo di una trattativa storica. Se la riusciamo a fare, provando ad aiutarci, può persino essere che il Movimento 5 Stelle proponga qualche ulteriore competenza. Noi, magari, ci troveremo nelle condizioni persino di accettarla o, se non la condivideremo, di spiegare perché non la accettiamo. Questa è la discussione che, secondo me, dobbiamo provare a fare. Sulle singole 23 competenze votate dall’Assemblea lombarda so che ci sono forze politiche che non condividono che tutte vengano chieste, ma non è che si sono divisi sul fatto se partire con la trattativa o meno oppure su questioni che abbiamo sentito riferire anche in quest’Aula, che legittimamente sono state portate.

Quello che voglio dire – e vado a concludere – è che, posto che noi abbiamo qualche opinione differente rispetto alle singole competenze o materie, di due cose datemi atto: noi abbiamo parlato di macro-aree. Lo ha fatto persino la Regione Lombardia. Parlare di coinvolgimento va bene, ma il consigliere Foti ci ha detto una cosa che io interpreto in questa maniera. Se sbaglio, mi correggerà nella replica. Si coinvolgono di più i cittadini chiedendo loro prima se vogliono autonomia e non una volta terminato quel percorso (una volta terminato, non si saprà come sarà andato) o sarebbe meglio coinvolgerli una volta che la discussione di un’Assemblea legislativa ha fissato precisamente, nella trattativa con il Governo, quali sono i termini e il giorno dopo che quella diventa la cogenza dell’accordo andiamo a chiedere ai cittadini se va bene o avrebbero sperato di più o di meno? Lo pongo solo come elemento di discussione tra di noi, per dirci: proviamo, ognuno di noi, a partire da me, a toglierci un po’ di propaganda, che a volte è anche necessaria. Proviamo a vedere se siamo d’accordo sul fatto che noi si voglia o no autonomia differenziata, e mi pare che su questo siamo in quest’Aula tutti d’accordo.

Ci sono modalità di valutazione differenti sulle competenze e le materie; ci sono valutazioni differenti, questo è più cogente, sul tema dell’espressione di risorse che devono rimanere o meno, perché lì c’è un tema di unità nazionale. Mi avete sempre sentito dire che se una Regione trattiene più o meno tutto quello che devolve, si mette in discussione una roba seria. Anche qui, al di là di come la pensiamo, io dico come la penso io. Al di là di questo, però, mi pare che se siamo d’accordo a tenerci coinvolti, a informare, a valutare se dobbiamo correggere qualcosa, ma a farlo nel più breve tempo possibile... Almeno non mi si metta addosso il fatto di aver detto che era banale e facile arrivare a un voto del Parlamento. Se l’ho detto, ditemi quando l’avrei detto, perché probabilmente ho anch’io dei vuoti di memoria. Abbiamo sempre detto che noi non mettiamo limiti alla Provvidenza per come siamo fatti, ma che vedevamo difficile che un Parlamento che sta per scadere voti persino una legge che oltre ad essere votata nelle due Camere avrà pur bisogno di un passaggio nelle singole Commissioni competenti.

D’altra parte, io ad esempio, giovedì prossimo, la mattina sarò chiamato nella Commissione affari istituzionali per fare una relazione su quello che stiamo facendo. Il presidente Maroni ci è andato giovedì scorso. Ci eravamo divisi i compiti perché io ero impegnato in Conferenza delle Regioni, e io vado questo giovedì, perché poi ci sono dei tempi parlamentari, non è che possiamo decidere noi per loro.

Il fatto che noi si debba fare di tutto, e io mi auguro che lo condividiate, questo, per cercare di arrivare a un accordo col Governo, se possibile, entro la fine della legislatura parlamentare, secondo me segnerebbe un fatto di una rilevanza straordinaria, che ci farebbe fare un passo in avanti gigantesco rispetto alle singole opinioni che nessuno si permette di voler liquidare come giuste o sbagliate – o meglio, come giuste o sbagliate sì, ma io non le considero mai come cose risibili –, ma certamente con un obiettivo che ci è molto chiaro: quello che se questa Regione avrà una quota di autonomia differenziata con quei paletti che io ho descritto e che alcuni di voi non condividono, vorrebbe dire che noi nella prossima legislatura possiamo arrivare a un’oggettività di richiesta al Parlamento e al Governo italiano, indipendentemente da chi lo guida, proprio per il rispetto istituzionale che dobbiamo avere, di approvare una legge che a mio parere, a nostro parere, quantomeno, darebbe la possibilità a questa Regione di fare una corsa ancora più robusta di quella che sta facendo, peraltro, lo sapete, con risultati economici che sono sotto gli occhi di tutti.

Da questo punto di vista, e concludo davvero, ci sono persino valutazioni che so attraversare anche il centrodestra, sulla necessità di chiederle davvero tutte, le competenze. Adesso chiedeva Alan Fabbri il tema di porti e aeroporti. Quel tema l’ha sollevato il presidente Toti, il mio Vicepresidente della Conferenza. Dopodiché, però, scherzando, l’altro giorno ci dicevamo che la Liguria non ha chiesto né il referendum, né sostanzialmente ha ancora approvato, se non ho perso io un film, una risoluzione per chiedere... Lì c’è un tema che riguarda in realtà la proprietà, perché quelle aree rimangono in capo… Anche lì, però, discutiamo. Stiamo discutendo delle varie competenze e delle singole materie, abbiamo messo nella Commissione ambiente, territorio e infrastrutture. Io sono aperto a discuterne. Non dico nemmeno qui come la penso io: potrei aprire un dibattito, ma sto già finendo il tempo. Io sono disponibile a discuterne, nelle prossime settimane, nei prossimi giorni, nel lavoro delle Commissioni, quando riferiremo. Secondo me possiamo fare un bel lavoro insieme, che verrebbe anche a merito di quest’Aula.

Ripeto: se ci si chiede più coinvolgimento, se ci si chiede di poter apportare modifiche, diciamo di sì. Se ci si chiede partecipazione, ho detto i paletti come li abbiamo descritti. A me pare che tutto sommato...Criticateci pure per quello che secondo voi non abbiano saputo fare prima, io lo accetto, lo rispetto. Posso non condividerlo, ma ci si dia atto che noi, come la maggioranza peraltro aveva chiesto, stiamo venendo qui a fare quello che si deve fare.

Per ultimo, rispondendo al consigliere Taruffi, noi, certamente, lo dico qui, se dovessimo mai arrivare – sarebbe un risultato straordinario e noi ci proviamo fino in fondo – ad ottenere un’intesa col Governo prima della fine della legislatura, certamente io voglio venire qui ad avere non tanto il mandato a chiudere quella trattativa, certo, ma proprio ad una discussione politica, che fissi i paletti definitivi a una valutazione di tutto quello che avremo saputo fare (o non avremo saputo fare). Allora ognuno di voi sarà libero di dare una valutazione, positiva o negativa che sia, ma che ci rimetta tutti in condizione di avere questa discussione fatta in maniera molto molto positiva.

Come ho detto, rispetto che abbiano fatto il referendum, sapete perché noi non l’abbiamo voluto fare. Però la risoluzione, l’intervento nelle singole materie è avvenuto dopo quella consultazione referendaria. Anche qua potremmo discutere all’infinito. Ripeto: sul passato ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e di rivendicarle. Sul lavoro dei prossimi giorni e delle prossime settimane, secondo me possiamo fare un gran bel lavoro fatto insieme.

Date una mano a questa amministrazione regionale, se ritenete, magari anche a modificare, a correggere e ampliare quello che sta provando a fare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, presidente Bonaccini.

È così conclusa la parte della discussione generale.

Chiudiamo i lavori dell’Aula, che riprenderanno alle ore 14.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,03

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Raffaele DONINI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Sergio VENTURI e i consiglieri Piergiovanni ALLEVA, Gian Luca SASSI e Ottavia SONCINI.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

5467 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 6 giugno 2006, n. 6 (Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione mutualistica in Emilia-Romagna)". (23 10 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi, Gibertoni

5518 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna" (Delibera di Giunta n. 1671 del 30 10 17).

5522 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche all'articolo 15 della legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)". (02 11 17) A firma del Consigliere: Foti

5524 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifica alla Legge regionale del 02 ottobre 1998, n. 30 "Disciplina generale del Trasporto Pubblico Regionale e Locale". (02 11 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5535 - Progetto di legge d’iniziativa consiglieri recante: “Progetto pilota relativo alla sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo all'interno delle strutture sanitarie pubbliche”. (03 11 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

5558 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Ratifica del Protocollo di Intesa tra la Regione Emilia-Romagna, l'Autorità di bacino del fiume Po, la Regione Lombardia, la Regione Piemonte, la Regione Veneto per una gestione sostenibile e unitaria della pesca e per la tutela del patrimonio ittico nel fiume Po". (Delibera di Giunta n. 1700 del 06 11 17)

5559 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Norme in materia di sviluppo del settore musicale". (Delibera di Giunta n. 1709 del 06 11 17)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizioni

 

5481 - Petizione popolare che fa richiesta alla Regione Emilia-Romagna di annullare gli effetti della deliberazione della Giunta regionale n. 1447 del 2016 al fine di includere la ditta "Laminam S.p.A." nella procedura di impatto ambientale e di audizione all'Assemblea Legislativa per specificarne le ragioni. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di parziale ammissibilità n. 80 del 24 10 17)

5565 - Petizione popolare in merito alla nuova realizzazione di un impianto di biometano da parte della società Herambiente presso la frazione Crocetta di Sant’Agata Bolognese. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 83 del 08 11 17)

 

Interrogazioni

 

5451 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire un'equa distribuzione degli studenti stranieri nelle classi e negli istituti scolastici regionali, con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5452 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire che l'organico del Commissariato di Faenza possa disporre di un numero di unità adeguato ai compiti affidati. A firma del Consigliere: Liverani

5453 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti un bando di selezione per la U.O. ostetricia e ginecologia presso l'ospedale Bufalini di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

5454 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incremento delle corse serali degli autobus che collegano Ferrara all'Ospedale di Cona. A firma del Consigliere: Fabbri

5455 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione di un immobile, sito a Fidenza, da parte di un'associazione di promozione sociale. A firma del Consigliere: Rainieri

5456 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire la diffusione della tubercolosi, con particolare riferimento agli istituti scolastici. A firma del Consigliere: Bignami

5457 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della Vapor Europe di Sassuolo (MO). A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

5458 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da porre in essere per dare seguito all'accordo raggiunto in data 16 febbraio 2016, riguardante l'impresa Castelfrigo srl, al fine di tutelare tutti i relativi posti di lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

5459 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori della azienda Vapor Europe di Sassuolo. A firma della Consigliera: Piccinini

5460 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per favorire la diffusione e la disponibilità di defibrillatori sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Bignami

5461 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di casi di scabbia nel territorio imolese, con particolare riferimento alla situazione riguardante gli istituti scolastici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5462 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione e gli effetti della normativa regionale in materia di tirocini. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5463 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per favorire la legalità e la sicurezza sul territorio regionale e nelle città. A firma del Consigliere: Foti

5465 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte all'inquinamento acustico relativo all'aeroporto Marconi di Bologna, con particolare riferimento alla tutela della cittadinanza, delle scuole e delle imprese situate in detta zona. A firma del Consigliere: Bignami

5466 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti procedure relative al Pronto Soccorso di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5470 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione, da parte del Comune di Castel Guelfo, di spazi gratuiti per lo svolgimento di un corso di lingua araba. A firma del Consigliere: Bignami

5471 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, relativamente al progetto di alternanza scuola-lavoro, per tutelare gli studenti ed evitarne lo sfruttamento. A firma del Consigliere: Alleva

5472 - Interrogazione a risposta scritta circa la composizione del tavolo tecnico-istituzionale relativo al progetto per combattere l'emergenza idrica in Val d'Enza. A firma del Consigliere: Delmonte

5473 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'affidamento di incarichi dirigenziali riguardanti l'AUSL di Modena e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri

5474 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità, qualora non permanessero attivi i punti nascita di Castelnovo ne' Monti, Pavullo nel Frignano e Borgo Val di Taro, di avviare un progetto pilota regionale sulla gestione a basso rischio della gravidanza in dette località. A firma dei Consiglieri: Sassi, Gibertoni, Sensoli

5478 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare i disagi per gli utenti e gli operatori dei punti vaccinali nei Distretti sanitari di Parma e di Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

5480 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per fronteggiare l'inquinamento atmosferico. A firma della Consigliera: Gibertoni

5482 - Interrogazione a risposta scritta circa la manifestazione "Oltre il Velo" in programma a Santarcangelo di Romagna dal 23 al 28 ottobre 2017. A firma del Consigliere: Pompignoli

5483 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione della nuova discarica di Baricella, finanziata anche dalla società Hera. A firma del Consigliere: Bignami

5484 - Interrogazione a risposta scritta circa la segnalazione riguardante la mancanza di indicazioni che dovevano essere fornite ai medici sull’esposizione professionale ad agenti infettivi. A firma della Consigliera: Gibertoni

5485 - Interrogazione a risposta scritta circa la comunicazione delle principali centrali cooperative di disdire unilateralmente il contratto integrativo delle cooperative sociali per la provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

5486 - Interrogazione a risposta scritta sulla cooperativa sociale Acli Coccinelle di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

5487 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inquinamento ambientale e il previsto aumento del traffico veicolare a Russi causato dalla centrale a biomasse. A firma del Consigliere: Liverani

5488 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di gestione rifiuti per i Comuni della Città Metropolitana di Bologna, a seguito dell'entrata in vigore della LR. 23/2011 istitutiva dell'ATERSIR. A firma del Consigliere: Bignami

5489 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative attuate o da avviare per ottemperare all’impegno previsto nella risoluzione (oggetto n. 3449), approvata in data 15 novembre 2016 in Commissione assembleare I "Bilancio, Affari generali ed istituzionali", che impegna la Giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo per garantire l'accesso allo SDI e al Database del Viminale da parte delle Polizie locali dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte

5490 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di un dipendente della società Siropack Italia S.r.l. di Cesenatico. A firma del Consigliere: Aimi

5491 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’articolo 1, approvato dalla Commissione parlamentare Trasporti, che modifica il nuovo Codice della strada e ridefinisce la classificazione delle strade di "viabilità forestale, sentiero, mulattiera e tratturo", vietandone la percorrenza a moto, quad e fuoristrada. A firma del Consigliere: Liverani

5492 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano che prevede la chiusura delle biglietterie delle stazioni ferroviarie e in particolare di quella di Lugo. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini

5493 - Interrogazione a risposta scritta circa l’esclusione dei rifiuti degli sfalci e delle potature prevista dal c.d. collegato 41 della legge 154/2016 e sull’impatto di tale esclusione negli impianti di compostaggio. A firma della Consigliera: Piccinini

5494 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio del corso - approvato con delibera di Giunta n. 1258 /2017 - per il conseguimento dell’idoneità all’esercizio dell’attività di emergenza sanitaria territoriale. A firma del Consigliere: Bignami

5495 - Interrogazione a risposta scritta circa l’accesso ai contributi regionali previsti dalla legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41, anche da parte dei centri di assistenza istituiti ad iniziativa di organizzazioni non solo commerciali. A firma del Consigliere: Foti

5498 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale procedura sia prevista per informare il genitore non residente con i figli sull’eventuale inadempienza dell’altro nel rispetto dell’obbligo vaccinale. A firma della Consigliera: Rontini

5499 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione in cui si trovano gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, gestiti da ERAP Marche, nei sette comuni dell’Alta Valmarecchia passati alla Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Rossi Nadia

5500 - Interrogazione a risposta scritta circa lo sgombero, in data 25 ottobre 2017, per gravi danni a una tubazione di un alloggio erp a San Prospero (Imola) e alla successiva riconsegna ai legittimi assegnatari con impianti elettrici volanti e pareti bagnate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5501 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sono allo studio altre collaborazioni tra diversi Soggetti Aggregatori, oltre a quella inerente il servizio di raccolta, lavorazione del plasma e distribuzione di emoderivati. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni

5502 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i disagi per i pendolari che utilizzano la stazione ferroviaria di Fiorenzuola d'Arda. A firma del Consigliere: Rancan

5503 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare in relazione all'assunzione di integratori alimentari a base di riso rosso fermentato, con effetti paragonabili alle statine. A firma della Consigliera: Sensoli

5504 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni urbanistiche riguardanti il comune di Sestola. A firma della Consigliera: Gibertoni

5505 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le detrazioni di imposta IRPEF ed IRES relative a interventi volti a incrementare la sicurezza antisismica degli edifici. A firma del Consigliere: Bessi

5506 - Interrogazione a risposta scritta circa la Conferenza interistituzionale prevista dall'art. 10 della L.R. n. 13/2015 ad oggetto "Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di bologna, province, comuni e loro unioni". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5507 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare disagi agli utenti a causa di lavori riguardanti la linea ferroviaria "Direttissima" Prato-Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

5508 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sistemare le condizioni di criticità in cui versa la strada provinciale di Pontemaodino (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

5511 - Interrogazione a risposta scritta circa la vicenda riguardante il decesso di un neonato presso l'Ospedale di Sassuolo, e le azioni da attuare per evitare il ripetersi di simili episodi. A firma del Consigliere: Bargi

5512 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino della precedente funzionalità della biglietteria della stazione di ferroviaria di Lugo. A firma del Consigliere: Foti

5513 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i disservizi gravanti sull'utenza e sui pendolari della linea ferroviaria Pontremolese. A firma del Consigliere: Foti

5514 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la contraffazione del Parmigiano Reggiano. A firma del Consigliere: Rainieri

5515 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità riguardanti servizi igienici presso l'Ospedale di Ravenna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5517 - Interrogazione a risposta scritta circa le spese per prestazioni sanitarie riguardanti immigrati ospiti di strutture di accoglienza del territorio romagnolo. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

5519 - Interrogazione a risposta scritta circa la spesa sanitaria pro capite nei territori della regione Emilia-Romagna, e le relative eventuali differenziazioni. A firma del Consigliere: Bessi

5520 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di emergenza-urgenza riguardante le donne in stato di gravidanza che non possono più usufruire del punto nascite di Pavullo, a seguito della chiusura di tale struttura. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

5521 - Interrogazione a risposta scritta circa il riutilizzo delle attrezzature riguardanti il portale "Sole" (Sanità on line) a seguito dell'introduzione di nuove regole per i medici ed i pediatri di famiglia. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5523 - Interrogazione a risposta scritta circa le graduatorie, regionale e statale, relative al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche nel comune di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5525 - Interrogazione a risposta scritta circa l’investimento non ancora stanziato dalla Regione sul blocco A dell’Ospedale di Fiorenzuola d’Arda. A firma del Consigliere: Foti

5526 - Interrogazione a risposta scritta circa i gravi episodi di violenza e bullismo ai danni di un’insegnante dell’Istituto superiore Galilei di Mirandola (MO) da parte di alcuni studenti. A firma del Consigliere: Bargi

5527 - Interrogazione a risposta scritta circa la sicurezza per gli utenti all’interno degli ospedali di Ravenna e Faenza. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani

5528 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire per evitare la vendita del centro visite di Pontelagoscuro e scongiurare la successiva chiusura del Giardino delle Capinere che si tradurrebbero in un danno ambientale per la provincia di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

5529 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di realizzare campagne di informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili e di valorizzare l’attività dei Centri Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST). A firma della Consigliera: Sensoli

5531 - Interrogazione a risposta scritta circa la sicurezza idraulica dell’edificio ove aprire il nuovo CAS di Calestano, e questioni connesse alla già rilevante presenza di migranti in tale territorio. A firma del Consigliere: Rainieri

5532 - Interrogazione a risposta scritta circa la sicurezza sanitaria e la tutela della cittadinanza, con particolare riferimento alla diffusione della tubercolosi ed ai centri di accoglienza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5533 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione del patrocinio della Regione Emilia-Romagna ad una premiazione effettuata da una ONLUS. A firma del Consigliere: Pettazzoni

5536 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare disagi e tutelare le donne visitate per problematiche connesse all’inizio delle contrazioni presso il Pronto Soccorso Ostetrico dell’Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

5537 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione del regolamento disciplinare della Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

5539 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse programmate ed erogate relativamente ai Fondi SIE. A firma della Consigliera: Gibertoni

5540 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Rexnord Flattop Europe di Correggio (RE). A firma del Consigliere: Torri

5541 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la dotazione di personale presso l'Ospedale di Vaio, con particolare riferimento alla U.O. di chirurgia. A firma del Consigliere: Bignami

5542 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'accesso alle visite chirurgiche vascolari presso l'AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5543 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare la pressoché completa chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Lugo. A firma del Consigliere: Bertani

5544 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la certificazione di stati, qualità e fatti personali rilevanti ai fini dell'assegnazione di alloggi di edilizia popolare. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5545 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'ampliamento della discarica di rifiuti di Castel Maggiore. A firma del Consigliere: Bignami

5546 - Interrogazione a risposta scritta circa progetti di volontariato del Comune di Modena riguardanti l'impiego di richiedenti asilo e migranti. A firma del Consigliere: Bargi

5549 - Interrogazione a risposta scritta circa l’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti nel bacino della montagna bolognese alla società in house dei Comuni. A firma del Consigliere: Taruffi

5550 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la fonte di approvvigionamento idrico del comune di Cervia. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli

5552 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il trattamento economico ed indennità relative ai medici ex condotti. A firma del Consigliere: Foti

5553 - Interrogazione a risposta scritta circa un incendio sviluppatosi presso una azienda a Pragatto di Crespellano. A firma del Consigliere: Bignami

5554 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità del manto stradale della S.P. 38, con particolare riferimento al tratto Argenta - Campotto. A firma del Consigliere: Pettazzoni

5555 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione territoriale ed ospedaliera dell'Appennino bolognese, con particolare riferimento ai reparti ed alle specializzazioni sanitarie nei singoli nosocomi. A firma del Consigliere: Bignami

5561 - Interrogazione a risposta scritta circa incendi di materiali organici avvenuti nel deposito di biomasse sito a Crespellano, in via Bargellina. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5563 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere lo studio dell’Istituto Ramazzini sugli effetti sulla salute connessi all’utilizzo del Glifosato. A firma della Consigliera: Gibertoni

5566 - Interrogazione a risposta scritta circa l’indagine denominata “Malacarne”, riguardante la fornitura di carne avariata ad enti pubblici, mense ospedaliere, scolastiche e militari. A firma del Consigliere: Bignami

5567 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l’utilizzazione del fascicolo sanitario elettronico. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5568 - Interrogazione a risposta scritta circa i fondi ed i lavori di rifacimento del campo sito in via delle Bonifiche a Pontelagoscuro. A firma del Consigliere: Fabbri

5569 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per dare piena applicazione al Piano regionale contro la violenza di genere. A firma delle Consigliere: Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Prodi, Ravaioli

5570 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la patologia genetica denominata Fenilchetonuria. A firma della Consigliera: Piccinini

5571 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse, nel settore degli interventi in materia di edilizia scolastica, riguardanti la ristrutturazione dell’Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure “Ugo Amaldi”. A firma del Consigliere: Foti

5573 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la segnaletica stradale relativa a tipicità storiche, artistiche, paesaggistiche e culinarie. A firma del Consigliere: Bignami

5574 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il traffico aeroportuale dell’aeroporto Marconi di Bologna e le azioni da attuare per ridurre i disagi della popolazione abitante nei pressi dello stesso. A firma del Consigliere: Paruolo

5575 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare casi di duplicazione di esami e di accertamenti sanitari. A firma del Consigliere: Bignami

5576 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l’assegnazione di alloggi, con particolare riferimento alle funzioni svolte dal relativo Osservatorio Regionale ed a un caso riguardante il Comune di San Pietro in Casale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5577 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi degli allagamenti e dei danni causati da una perturbazione atmosferica che ha colpito Ravenna nei giorni 6 e 7 novembre 2017. A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele

5578 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a seguito di infiltrazioni d’acqua piovana verificatesi negli ospedali di Ravenna e di Lugo. A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele

5579 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il protocollo d’intesa per l’adeguamento e la riqualificazione infrastrutturale della linea ferroviaria Bologna-Prato. A firma del Consigliere: Bignami

5580 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa notizie stampa delle ultime settimane riguardanti numerosi episodi criminosi perpetrati nel Cesenate. A firma del Consigliere: Pompignoli

5581 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione dei lavoratori precari della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Taruffi

5582 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche relative ai locali del reparto di Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Foti

 

Interpellanze

 

5475 - Interpellanza circa l'attivazione, qualora non vi sia altra soluzione per mantenere attivi i punti nascita di Castelnovo ne' Monti (RE), Pavullo nel Frignano (MO) e Borgo Val di Taro (PR), di avviare una gestione della gravidanza a basso rischio nei suddetti punti nascita, approvando un progetto pilota regionale, mantenendo e potenziando tutti i servizi pre e post parto attualmente presenti nei suddetti punti nascita. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli, Sassi

5516 - Interpellanza circa questioni e procedure riguardanti nomine relative a BolognaFiere S.p.A. A firma del Consigliere: Bignami

 

Risoluzioni

 

5464 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Governo italiano affinché quello degli Stati Uniti garantisca la tutela dei monumenti dedicati a Cristoforo Colombo e il rispetto del Columbus Day, inteso come giorno di affermazione dell'orgoglio italiano negli Stati Uniti e di amicizia tra i due popoli. (23 10 17) A firma del Consigliere: Foti

5468 - Risoluzione per impegnare la Giunta a concordare a livello nazionale, in accordo con gli Enti locali e con le Associazioni di categoria, modalità condivise per il riconoscimento di agevolazioni fiscali, disponendo azioni d'incentivazione ad un riuso degli spazi sfitti, anche al fine di valorizzare i centri storici; a richiedere al Governo la possibilità di estendere l'applicazione dell'agevolazione della cedolare secca del 10% sugli affitti calmierati e del blocco dell'adeguamento ISTAT agli affitti commerciali; prevedendo inoltre, nell'ambito del POR FESR, la possibilità di incentivare le piccole e medie attività commerciali nei centri storici. (23 10 17) A firma del Consigliere: Aimi

5476 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare, qualora non vi sia alcuna altra soluzione percorribile per mantenere attivi i punti nascita di Castelnovo ne' Monti (RE), Pavullo nel Frignano (MO) e Borgo Val di Taro (PR), l'attivazione di una gestione della gravidanza a basso rischio nei suddetti punti nascita, approvando un progetto pilota regionale, mantenendo e potenziando tutti i servizi pre e post parto attualmente presenti nei suddetti punti nascita. (24 10 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Gibertoni

5477 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere anche per il 2017 e il 2018 la medesima disposizione prevista con la Legge Regionale 29 dicembre 2015 n. 23, esentando dal pagamento della tassa automobilistica dovuta per il primo periodo fisso e per le due annualità successive i proprietari di autoveicoli nuovi con alimentazione ibrida benzina-elettrica, o gasolio-elettrica, o con alimentazione benzina-idrogeno, prevedendo inoltre, per coloro che abbiano già provveduto al pagamento della tassa per l'anno 2017, anche il rimborso della stessa. (24 10 17) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

5479 - Risoluzione per impegnare la Giunta a concludere tempestivamente la fase di analisi dell'iniziativa intrapresa ed a promuovere una copertura del servizio di elisoccorso notturno efficace ed efficiente dell'intero territorio ed in particolar modo delle aree montane, predisponendo un progetto di fattibilità per l'estensione del servizio di elisoccorso alla montagna romagnola, nel più breve tempo possibile. (24 10 17) A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Rossi Nadia, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Rontini

5496 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta a prendere posizione sfavorevole in merito all'approvazione del nuovo regolamento dell’Unione europea sui "novel food", esprimendo contrarietà specie per la commercializzazione di insetti ad uso alimentare nel territorio regionale, a difesa della qualità della produzione enogastronomica locale. (27 10 17) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

5497 - Risoluzione in merito alla filiera della carne e del latte biologico, in particolare sulla necessità di un chiarimento interpretativo riguardante l’art. 18 del Regolamento CE n. 889/2008, al fine di scongiurare danni economici alle aziende agricole biologiche. (30 10 17) A firma dei Consiglieri: Lori, Serri, Rontini, Zoffoli, Molinari, Caliandro

5510 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di cyberbullismo e di rimozione dai social network di contenuti e notizie offensivi e discriminatori, a moltiplicare le iniziative di educazione e prevenzione rivolte alla popolazione regionale, a partire dalla fascia adolescenziale maggiormente a rischio, sollevando inoltre la questione a livello statale, affinché si giunga rapidamente ad una norma in grado di contrastare efficacemente il fenomeno, imponendo la rimozione celere dei contenuti e sanzioni consistenti ai gestori che non dovessero adempiervi. (30 10 17) A firma dei Consiglieri: Montalti, Zoffoli, Iotti, Serri, Bagnari, Zappaterra, Tarasconi, Rontini, Molinari

5530 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la predisposizione di un protocollo d’intesa con l’ufficio scolastico regionale per realizzare campagne di informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili e a valorizzare i Centri Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST). (02 11 17) A firma della Consigliera: Sensoli

5534 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre all'attenzione del governo dello Stato del Paranà, in sede di sottoscrizione del relativo accordo di collaborazione, l'opportunità di intervenire sul governo federale del Brasile affinché sia finalmente data attuazione all'estradizione del criminale Cesare Battisti, attivandosi inoltre presso il Governo italiano perché vengano poste in essere tutte le azioni necessarie affinché il detto pluriomicida sconti finalmente la pena alla quale è stato condannato. (03 11 17) A firma del Consigliere: Foti

5538 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di "novel food" e nuovi alimenti, ad esprimere la più ferma e inflessibile contrarietà per la commercializzazione di insetti ad uso alimentare nel territorio regionale, a difesa della qualità della produzione enogastronomica locale, fornendo inoltre aggiornamenti e maggiori dettagli sull'avanzamento dell'attuazione del regolamento UE 2015/2283. (06 11 17) A firma del Consigliere: Aimi

5547 - Risoluzione per impegnare la Giunta a realizzare una pianificazione congiunta dei servizi di trasporto pubblico locale e degli orari di inizio e fine delle lezioni scolastiche, almeno nelle scuole superiori, attraverso le banche dati disponibili relative agli studenti, alla loro residenza abituale ed alle scuole frequentate promuovendo, nel rispetto della privacy, un coordinamento degli orari scolastici e del TPL, utilizzando tutti gli spazi di autonomia funzionale e organizzativa delle scuole, indicando inoltre quali benefici poterebbero provenire, a questo fine, dall'acquisizione di ulteriori competenze ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione. (07 11 17) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

5548 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame la possibilità di promuovere una pianificazione dei servizi di trasporto pubblico impiegati per i percorsi casa-lavoro attraverso un'analisi condivisa fra le agenzie locali per la mobilità e le società da esse incaricate, da un lato, e, dall'altro, INPS, INAIL e l'Agenzia regionale per il lavoro, assicurando il pieno rispetto della privacy dei dati sensibili, favorendo inoltre l'articolazione e l'armonizzazione degli orari di lavoro e dei servizi di TPL o soluzioni dirette a incentivare l'utilizzo dei servizi di trasporto pubblico per il percorso casa-scuola-casa. (07 11 17) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

5551 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, coinvolgendo anche i Sindaci e le Autorità di pubblica sicurezza, volte ad individuare misure atte a contrastare efficacemente la recrudescenza del fenomeno della violenza sulle donne nei comuni colpiti dal degrado e da questa grave piaga, a partire da quelli in cui si registra il maggiore indice di presenza di immigrati, a stanziare maggiori risorse economiche da attribuire al fondo regionale per la prevenzione di questa fattispecie di reato anche con l'obiettivo di sostenere gli accordi di cui all'articolo 3, comma 1, della legge regionale 4 dicembre 2003, n. 24 e s.m.i., tesi a contrastare le violenze e le molestie sessuali, la violenza familiare, lo sfruttamento e la violenza sui minori, sollecitando inoltre il Governo, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, affinché intervenga al fine di incrementare il controllo da parte della pubblica sicurezza soprattutto nelle aree più degradate delle città e di imporre precise direttive per non sottovalutare segnalazioni di violenza domestica e di stalking.(07 11 17) A firma del Consigliere: Foti

5556 - Risoluzione per impegnare la Giunta a supportare lo studio pilota condotto dall’Istituto Ramazzini volto a stabilire se il glifosato sia cancerogeno per l’uomo, agendo contestualmente nelle sedi governative affinché l’Italia contrasti, in ambito europeo, l’uso del glifosato in agricoltura e nei settori ove possa risultare dannoso per la salute. (08 11 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

5562 - Risoluzione per impegnare la Giunta a operare per la sospensione della realizzazione dell'autostrada Cispadana, prevedendo la destinazione, a partire dalle leggi di Bilancio per il 2018, delle risorse già programmate a questo fine al ripristino o all'eventuale nuova costruzione di ponti inagibili sul Po, al monitoraggio puntuale dei ponti stradali in regione e al potenziamento del collegamento ferroviario fra l'asse adriatico e quello centrale. (09 11 17) A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

5564 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, anche nei confronti del Parlamento, al fine di individuare soluzioni normative che permettano ai genitori di ragazzi fino a quattordici anni di autorizzare le scuole a consentirne l'uscita in autonomia dagli edifici scolastici alla conclusione programmata delle lezioni, esonerando contestualmente il personale scolastico dalle responsabilità determinate dall'attività di vigilanza, individuando forme di agevolazione per i genitori dirette alla conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di assistenza, cura ed educazione dei figli, promuovendo inoltre, con l'apporto degli Enti Locali della Regione e delle Istituzioni scolastiche, progetti finalizzati a suscitare e sostenere iniziative locali volte a promuovere l'autonomia dei ragazzi e la mobilità sicura. (09 11 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

5052 - Interrogazione a risposta scritta circa modificazioni al calendario venatorio, anche al fine di contenere i danni alle attività agricole, con particolare riferimento a quelli causati dagli ungulati. A firma dei Consiglieri: Serri, Molinari, Campedelli, Sabattini, Rontini

5053 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione di nuovi modelli di convenzioni con la sanità privata, con particolare riferimento ad azioni di recupero della mobilità passiva. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

5055 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'accoglienza di migranti presso un immobile sito nella frazione di Albone di Podenzano (PC). A firma del Consigliere: Foti

5056 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la presenza di un ambulatorio medico nella frazione di Bagno. A firma del Consigliere: Taruffi

5058 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la somministrazione della pillola RU486. A firma della Consigliera: Piccinini

5059 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per istituire la figura dell'infermiere di famiglia. A firma della Consigliera: Sensoli

5063 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la riorganizzazione della Chirurgia generale, presso l'USL di Imola, in tre articolazioni strutturali e organizzative. A firma del Consigliere: Bignami

5064 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, anche tramite l'attivazione di convenzioni con l'Ufficio Scolastico Regionale, per prevenire e contrastare il gioco d'azzardo, con particolare riferimento alla tutela dei giovani. A firma del Consigliere: Bertani

5067 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative per fronteggiare la situazione dell'ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e del relativo pronto soccorso. A firma del Consigliere: Foti

5069 - Interrogazione a risposta scritta circa la modifica della delibera di Giunta n. 1082/2017 per quanto riguarda "altri soggetti interessati", che possono partecipare alla concessione dei contributi previsti dalla legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41. A firma del Consigliere: Foti

5070 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione e la manutenzione del centro sportivo "Bernardi", sito nel Quartiere Santo Stefano a Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

5073 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando di gara indetto dall'Azienda USL di Bologna con provvedimento n. 2026 del 4 luglio 2017. A firma della Consigliera: Piccinini

5074 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza - secondo notizie di stampa - di dispostivi elettronici nei camici del personale sanitario presso l’Azienda AUSL di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

5075 - Interrogazione a risposta scritta circa le situazioni di degrado presso la stazione ferroviaria di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

5076 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione del segreto di Stato dagli atti che possono contribuire a far luce sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. A firma del Consigliere: Foti

5077 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di fusione dei Comuni di Granarolo dell’Emilia e Castenaso. A firma del Consigliere: Bignami

5078 - Interrogazione a risposta scritta circa l’invio di pazienti, che dovevano essere ricoverati a Bentivoglio, all’Ospedale Maggiore, invece che all’Ospedale Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

5081 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni per le quali non è stata data pronta attuazione alla risoluzione approvata il 31 maggio 2017, riguardante la desecretazione dei documenti relativi alle stragi, il problema dei mancati benefici previdenziali e indennizzi alle vittime delle stragi. A firma della Consigliera: Piccinini

5082 - Interrogazione a risposta scritta circa i procedimenti disciplinari avviati nei confronti di dipendenti dell’IBC, a seguito di un servizio televisivo che denunciava presunti casi di assenteismo. A firma del Consigliere: Bignami

5083 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure concorsuali e mobilità esterna della Ausl di Romagna espletate per il reperimento di personale con caratteristiche particolari da adibire a servizio dell’UO di oncologia dell’ospedale di Ravenna. A firma del Consigliere: Foti

5084 - Interrogazione a risposta scritta circa l’atteggiamento tenuto dal CdA del Consorzio del Parmigiano Reggiano nei confronti dei propri consorziati per quanto riguarda l’eccesso di produzione per l’annata 2016. A firma del Consigliere: Rainieri

5089 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità che nel territorio riminese e limitrofo sia possibile accedere alle terapie basate sull’ossigenoterapia iperbarica a carico del servizio sanitario regionale. A firma della Consigliera: Sensoli

5090 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza del medico INPS all’interno delle Commissioni mediche dell’Ausl di Imola per gli accertamenti sanitari di invalidità civile. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5091 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se non ritenga opportuno avviare una riformulazione della legislazione in materia di ludopatie, alla luce della crescita di questo fenomeno, utilizzato, secondo la testata giornalistica “BUSINESS INSIDER ITALIA” anche per riciclare il denaro sporco della criminalità. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

5095 - Interrogazione a risposta scritta, per chiedere alla Giunta quale sia lo stato dei lavori dell’intervento di ampliamento dell’Ospedale di Vaio (comune di Fidenza) e se siano state presentate e approvate perizie di variante e quale sia il costo finale dell’intervento. A firma del Consigliere: Foti

5096 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se ritenga opportuno imporre al Consorzio Trasporti Integrati (CTI) un sistema informativo biglietterie che metta a disposizione degli utenti tutte le soluzioni di viaggio e la possibilità di scegliere per durata complessiva, costo, tempi di attesa, etc…, vista la sanzione comminata a Trenitalia dal Garante della Concorrenza e considerato che Trenitalia   insieme a Tper (CTI) gestisce il servizio pubblico locale ferroviario della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

5100 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta non ritenga opportuno esprimere, a nome della Regione, piena solidarietà alla vittima dell’episodio di discriminazione razziale riportato dalla stampa secondo la quale un albergatore di Cervia avrebbe rifiutato l'assunzione ad un ragazzo "perché di colore" con la seguente motivazione: "Mi dispiace, ma non posso mettere ragazzi di colore in sala. Qui in Romagna la gente è molto indietro con la mentalità…”. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

5101 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere quali azioni la Giunta intenda attivare per individuare le procedure di erogazione dei finanziamenti dei progetti relativi alla L.R. 12/2002 (Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace) per le annualità 2014 e 2015 in relazione alla ridefinizione delle competenze delle amministrazioni provinciali. A firma della Consigliera: Ravaioli

5104 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se nel caso dell'Hospice di Castel San Pietro Terme sono rispettate, dall’AUSL di Imola, le indicazioni del D.P.C.M. del 20 gennaio 2000 "Atto di indirizzo e coordinamento recante requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per i centri residenziali di cure palliative'' che stabilisce i requisiti strutturali a cui si devono attenere i centri residenziali di cure palliative. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5106 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda sostenere il comune di Serramazzoni (MO) al fine di mettere in sicurezza gli edifici, ospitanti le scuole primarie e secondarie di primo grado, che risultano, al momento, inagibili in ragione di carenze strutturali, anche rispetto agli standard di sicurezza antisismica. A firma del Consigliere: Gibertoni

5107 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla situazione di degrado e di abbandono, documentata a mezzo video e a mezzo stampa, in cui versa il Memoriale della Shoah posto a Bologna tra via Carracci e il ponte di via Matteotti. E quindi per chiedere alla Giunta se sia a conoscenza del fatto e quale giudizio se ne dia; a chi competa la pulizia del monumento e con quale frequenza essa avvenga. A firma del Consigliere: Bignami

5108 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta sia a conoscenza che in data odierna, 8 agosto 2017, sono avvenuti sgomberi, in contemporanea dei due centri sociali Labas e Crash che da tempo operano in stabili dismessi di Bologna, con modalità da guerriglia stando alle immagini che sono pubblicate sui social media, confermando che la città di Bologna ha inaugurato da qualche tempo il periodo delle repressioni violente. A firma del Consigliere: Alleva

5109 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quanto costerà alla Sanità regionale l'applicazione delle Linee guida di salute dei migranti "I controlli alla frontiera - Controlli sanitari all'arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza", pubblicate in data 25 luglio 2017 nel sito istituzionale del Ministero della Salute e a quanto ammontano spese ed eventuali rimborsi per la provincia di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5110 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se la Giunta sia a conoscenza dello sgombero, avvenuto l’8 agosto 2017, del Centro sociale Labas che ospita anche il progetto “Accoglienza degna” che si prefigge il compito di aiutare chiunque si trovi senza un tetto e senza punti di riferimento a Bologna. E per sapere, inoltre, se siano state adeguatamente percorse tutte le possibili ipotesi alternative. A firma del Consigliere: Taruffi

5113 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla notizia di scoperture nelle quote di assunzioni obbligatorie previste dalla legge n. 68 del 1999 delle persone con disabilità (o con i requisiti definiti dalla legge n. 58 del 1999) e per le quali devono essere attivati i servizi e gli strumenti del collocamento mirato. A firma del Consigliere: Piccinini

5115 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'Ordinanza n. 57/2012 con la quale vengono stabiliti i criteri e le modalità per il riconoscimento dei danni e la concessione dei contributi per la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili ad uso produttivo dopo il sisma 2012 che ha colpito anche il settore dell'agricoltura. E per chiedere alla Giunta il motivo dell’esternalizzazione dei lavori da parte dell’Ente commissariale per proseguire l'opera già iniziata con personale proprio che aveva dato risultati positivi in termini di esperienza e professionalità messe in campo. A firma del Consigliere: Fabbri

5116 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure la Giunta intende mettere in campo, per fare fronte ad un’oggettiva contrazione di organico durante il periodo estivo, costringendo a turni sfiancanti il personale sanitario, con possibilità evidenti anche di sovraccaricarlo eccessivamente e quindi producendo effetti collaterali, quali il burn-out nelle organizzazioni o l'aumento del rischio clinico. A firma del Consigliere: Pettazzoni

5117 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta sia al corrente delle intenzioni di Saipem, una società italiana leader mondiale nel settore petrolifero a mare e a terra, rispetto alla riorganizzazione in atto e in particolare del trasferimento all'estero di abilità e conoscenze tecnologiche maturate sul territorio nazionale e in particolare in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bessi

5118 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla pubblicazione, il 23 giugno 2017, sul sito web "Cronaca Bianca" riconducibile all'Assemblea legislativa, dell'articolo: "Costituzioni Italia e Paesi arabi a confronto in carcere, un libro del Garante e dell'Assemblea legislativa"; l'articolo racconta il dialogo tra persone detenute di diversa fede religiosa "a confronto sulla Costituzione della Repubblica italiana, anche attraverso la comparazione con le leggi fondamentali di stati arabi" e tra queste la Sharia, la legge islamica che in diversi Paesi arabi è legge di Stato generando, il più delle volte, violazioni dei diritti umani. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5120 - Interrogazione a risposta scritta per sapere i compensi complessivi dei singoli manager delle società partecipate, degli enti strumentali e delle aziende sanitarie e ospedaliere a vario titolo remunerati dalla Regione, negli anni 2015, 2016 e 2017 (per quest'ultimo anno la previsione di spesa); e per sapere se la Giunta non ritengano opportuno ridurre i compensi delle figure apicali della dirigenza del comparto sanità e quelli della Regione tenuto conto che alcuni guadagnano più del Presidente della Regione ed anche del Presidente del Consiglio dei Ministri, introducendo, a livello regionale, una regolamentazione che fissi il tetto massimo prendendo a riferimento il compenso del Presidente della Regione. A firma della Consigliera: Gibertoni

5121 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se alla luce della L.R. n. 5/16 si ritiene rispettato il carattere di apartiticità e apoliticità che le associazioni Pro Loco devono tenere, considerati i fatti riguardanti l’Associazione Pro Loco di Castenaso (BO). A firma del Consigliere: Bignami

5122 - Interrogazione a risposta scritta per sapere, a seguito dell’entrata in vigore dei nuovi LEA, quando saranno operative le disposizioni nelle strutture sanitarie dell'intera Regione; e per sapere se la Giunta non ritenga opportuno chiedere al Ministro della Sanità di reintrodurre, nel percorso nascita, l'ecografia gratuita di terzo livello, anche per non creare una disparità tra chi si potrà permettere un'ecografia in più a pagamento e chi invece non avrà le risorse per farlo. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5126 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alle difficoltà materiali e di relazione all’interno dei complessi condominiali, in particolare nei condomini di Edilizia Residenziale Pubblica dove si registra un'accesa conflittualità. A firma della Consigliera: Gibertoni

5129 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e in che modo vengano monitorati gli allontanamenti volontari dai centri di accoglienza per immigrati nel comune di Bologna, quali siano le modalità di rinuncia all'accoglienza; che cosa accade alle persone che si allontanano volontariamente, quante, eventualmente, sono state rimpatriate e se sussista un obbligo a loro carico di dichiarare la loro presenza sul territorio comunale, di altro Comune o di altro Stato. A firma del Consigliere: Bignami

5130 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere i tempi entro i quali si concluderanno le indagini archeologiche nell'area di via Gambellara a Imola che sono già in corso e quali progetti sono auspicabili in caso di ritrovamenti di resti. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5131 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano gli strumenti che i gestori dei servizi e la Regione mettono attualmente in campo per garantire e migliorare il trasporto pubblico locale nelle zone di montagna del territorio regionale; e per sapere, in particolare, quali siano le azioni messe in campo dal gestore SETA e dalla Regione per il bacino montano della Provincia di Modena e per il Comune di Montese. A firma della Consigliera: Gibertoni

5133 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto LIFT - Lavoro Immigrazione Formazione Tirocini - che intende promuovere la realizzazione di misure e servizi per l'inserimento lavorativo di immigrati extracomunitari al fine di migliorare la loro condizione sociale ed occupazionale e contrastare fenomeni di sfruttamento, lavoro nero ed esclusione sociale. A firma dei Consiglieri: Liverani, Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Pompignoli

5135 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad una mail inviata dalla Regione agli organi d'informazione, riguardante il bilancio della Festa dell'Unità di Villalunga di Casalgrande (Re). A firma del Consigliere: Foti

5136 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’allarme lanciato da una nota organizzazione agricola circa la perdita, in 20 anni, del 43% dei frutteti dell'Emilia-Romagna che sarebbero passati da 99.438 a 57.559 ettari di superficie coltivata; e per sapere quali siano le azioni messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere il settore frutticolo. A firma del Consigliere: Bignami

5138 - Interrogazione a risposta scritta circa l’arrivo di migranti in località Osteriola, nel comune di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

5139 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intende assumere ulteriori iniziative per sostenere l’attività dei produttori di miele, considerata la riduzione della produzione per ragioni climatiche. A firma del Consigliere: Foti

5141 - Interrogazione a risposta scritta circa il degrado di una zona centrale di Modena, che interessa anche Rua dei Frati, e le eventuali richieste di finanziamento alla Regione da parte del Comune per provvedere alla riqualificazione della medesima zona. A firma del Consigliere: Foti

5145 - Interrogazione a risposta scritta circa gli incendi verificatisi nei territori dei comuni di Canossa e Casina (RE), per sapere se la Giunta intenda costituirsi parte civile qualora siano individuati dei responsabili e se intende aggravare le sanzioni nelle nuove prescrizioni di massima e di polizia forestale, nonché quale grado di potenziale pericolosità per gli incendi sia stato attribuito ai predetti territori nell’ambito del Piano per la previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2017-2021 di cui alla DGR 1172/2017 e quanta superficie del territorio regionale sia attualmente cartografata come area percorsa dal fuoco. A firma del Consigliere: Torri

5146 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata effettuazione degli interventi di manutenzione necessari a risolvere i problemi di viabilità e sicurezza, derivanti dalle cunette di scolo delle acque piovane, della strada provinciale 325 presso Ponte Locatello, nel comune di Grizzana Morandi. A firma del Consigliere: Bignami

5148 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di rendere noti i nomi delle aziende coinvolte nel sequestro dei lotti di prodotti derivanti da uova potenzialmente contaminate, nonché sull’opportunità di valorizzare il commercio e la produzione regionale di uova e di potenziare i servizi dedicati al controllo dei prodotti alimentari importati e dei flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero. A firma della Consigliera: Gibertoni

5151 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione, in ambito regionale, della normativa in materia di gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. A firma del Consigliere: Foti

5152 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di avviare un confronto con il Ministero dell'Interno e della Giustizia affinché si revochi qualsiasi atto che ha permesso il soggiorno sul territorio nazionale al confesso del reato di pedofilia avvenuto nella Provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Sassi

5153 - Interrogazione a risposta scritta circa i lotti di prodotti alimentari derivati da uova sequestrati e sottoposti a fermo cautelativo e sulle iniziative da assumere al fine rendere obbligatoria l’indicazione di origine anche per gli ovoprodotti e di rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime estere. A firma del Consigliere: Rainieri

5158 - Interrogazione a risposta scritta circa le tempistiche dell’unificazione delle reti informatiche delle ex quattro Ausl romagnole confluite nella Ausl unica della Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

5160 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione delle occupazioni abusive. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5161 - Interrogazione a risposta scritta circa l’ospitalità di alcuni migranti e sulle condizioni igienico-sanitarie all’interno di una palazzina sita a Medelana (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

5162 - Interrogazione a risposta scritta sull’autore di un commento pubblicato dalla stampa locale e nazionale e relativo al reato di stupro. A firma del Consigliere: Bignami

5164 - Interrogazione a risposta scritta circa il recente episodio di violenza nei confronti di una donna e di un uomo che era in sua compagnia avvenuto sul lungomare di Rimini. A firma del Consigliere: Foti

5172 - Interrogazione a risposta scritta circa gli episodi di violenza subiti da una coppia di turisti polacchi e da una trans peruviana a Rimini, nel mese di agosto. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

5175 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti, in materia di politiche per il lavoro, l’accreditamento dei relativi servizi e l’elencazione delle prestazioni in ambito pubblico e privato. A firma del Consigliere: Foti

5177 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare nei confronti dell’attività venatoria a seguito della siccità e degli incendi verificatisi nel territorio regionale. A firma del Consigliere: Piccinini

5179 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la sicurezza a bordo degli autobus, con particolare riferimento all’aggressione avvenuta a Parma ai danni di un autista della locale azienda di trasporto pubblico. A firma del Consigliere: Bignami

5181 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzazione delle risorse regionali destinate alla formazione dei mediatori culturali. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Liverani, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni

5183 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere le tratte ferroviarie di pregio ed evitarne la dismissione, con particolare riferimento alla linea Faenza-Firenze ed a quella Faenza, Lugo e Lavezzola. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini

5185 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare gli operatori e l'utenza del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento a quello su gomma ed alla aggressione ai danni di un autista avvenuta a Parma. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

5188 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta alla FIFA di sospensione dell'Associazione calcistica di Israele (IFA). A firma del Consigliere: Torri

5189 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di partecipazione ed i soggetti relativi allo svolgimento della settimana di protagonismo della Regione Emilia-Romagna che si svolgerà in Kazakistan, nell'ambito dell'Expo di Astana. A firma della Consigliera: Piccinini

5190 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l'accesso personalizzato e quantitativamente qualificato ai dispositivi medici, agli ausili ed alle protesi, specie nei casi di patologie croniche. A firma della Consigliera: Piccinini

5191 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, procedure e problematiche riguardanti, in tema di immigrazione, il sistema SPRAR. A firma del Consigliere: Bignami

5194 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere i problemi strutturali riguardanti i ponti che collegano la Lombardia all’Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

5195 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di conferimento della qualifica di mediatore culturale e le verifiche da porre in essere, in ordine alle attività dei relativi operatori. A firma del Consigliere: Foti

5196 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la chiusura estiva di reparti ospedalieri, con particolare riferimento all’Ospedale di San Giovanni in Persiceto. A firma del Consigliere: Bignami

5200 - Interrogazione a risposta scritta circa bandi o azioni di finanziamento, destinate ai Comuni emiliano-romagnoli, per la realizzazione di progetti volti al “miglioramento di rilevanti problemi di sicurezza o di disordine urbano diffuso, o alla qualificazione dei corpi di polizia locale", ai sensi degli artt. 6 e 15 della l.r. n. 24/2003. A firma del Consigliere: Pompignoli

5203 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la composizione delle classi prime, e la relativa informazione, presso la Scuola Dante-Carducci di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

5206 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da porre in essere per far fronte alla chiusura ed al dissesto riguardanti la Strada Provinciale 91, nel comune di Ventasso (RE). A firma del Consigliere: Delmonte

5207 - Interrogazione a risposta scritta circa la vigilanza da porre in essere per evitare che edifici, senza che ne abbiano i requisiti, vengano utilizzati quali luoghi di culto islamico, con particolare riferimento alla situazione esistente a Fidenza. A firma del Consigliere: Foti

5209 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori del Centro per l'Impiego operanti in uffici presenti sul territorio metropolitano. A firma del Consigliere: Bignami

5210 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e questioni relative ad un bando di concorso riguardante l'AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5211 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il personale delle strutture speciali della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Piccinini

5212 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per incentivare gli stabilimenti balneari ad attrezzarsi per l'accoglienza degli animali domestici ed a chiedere la relativa autorizzazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

5213 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti una struttura, denominata "Casa di cultura islamica", situata a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5216 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'Azienda Ceva Logistics di Gattatico (RE). A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

5220 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il calo delle imprese giovanili e delle ditte individuali nella regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

5223 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza nei treni e nelle stazioni ferroviarie, anche tramite il ricorso alla vigilanza privata. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

5224 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi di natura straordinaria da attuare per rendere pienamente agibili i ponti di attraversamento del Po tra l’Emilia occidentale e la Lombardia. A firma del Consigliere: Rainieri

5229 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il consumo di suolo connesso alla realizzazione, in via Morane a Modena, di nuove palazzine. A firma della Consigliera: Gibertoni

5231 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la piena agibilità e funzionalità dei ponti sul fiume Po che collegano l'Emilia alla Lombardia. A firma del Consigliere: Foti

5234 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza degli utenti della stazione ferroviaria Zanolini di Bologna, con particolare riferimento ai relativi sistemi di sorveglianza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5236 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento del collegamento su rotaia tra San Nicolò e Piacenza, a seguito della chiusura del ponte sul fiume Trebbia. A firma del Consigliere: Foti

5238 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la raccolta, il trasporto ed il primo soccorso della fauna selvatica ferita od in difficoltà. A firma del Consigliere: Foti

5240 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti S.p.A. operanti nel settore fieristico a Rimini ed a Vicenza. A firma del Consigliere: Bignami

5245 - Interrogazione a risposta scritta circa esibizioni di un cantante rapper. A firma del Consigliere: Rainieri

5256 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione di tornelli sugli autobus al fine di contrastare il mancato pagamento dei relativi biglietti. A firma dei Consiglieri: Rancan, Delmonte, Bargi

5257 - Interrogazione a risposta scritta circa l'individuazione di alloggi destinati a profughi all'interno della casa di riposo comunale di San Martino in Rio (RE). A firma del Consigliere: Foti

5260 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per estendere a tutto il trasporto pubblico regionale l'installazione di tornelli per l'accesso ai mezzi e la dotazione di Body cam agli operatori, al fine di garantire il pagamento dei biglietti e la sicurezza del personale e degli utenti. A firma del Consigliere: Rainieri

5262 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il festival, che si terrà a Zola Predosa (BO), denominato "Mortadella, Please". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5264 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la bonifica di aree, in precedenza industriali, site nel territorio modenese. A firma della Consigliera: Gibertoni

5265 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la manutenzione, l'agibilità e la sicurezza di strade site nel territorio di Ferrara e Bologna, con particolare riferimento alla S.P. 38 ed alla situazione esistente ad Argenta (FE). A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

5266 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il museo MUPAC di Colorno e le azioni da attuare per garantire la fruibilità delle collezioni del relativo territorio. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sassi

5270 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ripristinare le fermate dei treni nella stazione di Bosco, nella linea Reggio-Sassuolo. A firma del Consigliere: Sassi

5274 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza dei cittadini, con particolare riferimento al territorio modenese ed a una aggressione a sfondo sessuale nello stesso verificatasi. A firma del Consigliere: Aimi

5280 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la riduzione del consumo di suolo, con particolare riferimento al Piano Strutturale Intercomunale (PSI) del Comune di Gatteo. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

5283 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti i bandi comunali per l'assegnazione di posteggi su aree pubbliche. A firma del Consigliere: Bignami

5293 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il verificarsi di carenze e disservizi nel servizio pubblico ferroviario, con particolare riferimento al territorio reggiano. A firma del Consigliere: Torri

5294 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la mancata uniformità legislativa nell'iscrizione alla gestione INPS Artigiani. A firma del Consigliere: Fabbri

5295 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto degli standard previsti, in materia di Polizia amministrativa locale e di promozione di un sistema integrato di sicurezza. A firma della Consigliera: Piccinini

5302 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione di contributi per la promozione dei prodotti enologici regionali, con particolare riferimento all’Enoteca Regionale Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5306 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse programmate ed erogate riguardanti i fondi SIE ed altri fondi regionali in relazione allo sviluppo imprenditoriale nel territorio ferrarese. A firma della Consigliera: Sensoli

5319 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per incentivare la diffusione di sistemi di accumulo di energia elettrica a servizio di un impianto solare fotovoltaico di utenza domestica. A firma della Consigliera: Piccinini

5320 - Interrogazione a risposta scritta circa le specifiche iniziative di contrasto alla discriminazione di genere, con particolare riferimento alla tutela delle persone nella fase di ricerca ed accesso al lavoro. A firma del Consigliere: Torri

5322 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti sale cinematografiche site nel comune di Fidenza (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

5324 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostenibilità del sistema universitario bolognese. A firma del Consigliere: Pettazzoni

5325 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per salvaguardare la pubblicazione "Corriere Imprese" ed i relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Bessi

5345 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo dei volontari AUSER, cosiddetti vigili nonni, nelle attività di sorveglianza davanti alle scuole e nei parchi, in particolare nel comune di Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

5353 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere iniziative di valorizzazione dell'area delle Valli Marecchia e Conca. A firma della Consigliera: Sensoli

5363 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Landi Renzo S.p.A. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

5364 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione e la collocazione di una nuova sede dell'Istituto Statale Superiore "D'Arzo" di Sant'Ilario (RE). A firma del Consigliere: Delmonte

5431 - Interrogazione a risposta scritta circa la verifica ed il monitoraggio dei bandi per l'insegnamento attivi sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Liverani

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere all’interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

5371 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per proseguire il percorso volto a consentire una lettura equilibrata e completa della storia e delle ideologie riguardanti il Novecento. A firma del Consigliere: Rainieri

(Comunicazione n. 55 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2017/2250 del 13/11/2017)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

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