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178.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 17 APRILE 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6321

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli interventi da effettuare per evitare le ricorrenti interruzioni del servizio telefonico, nel Comune di Casalfiumanese (BO), nella frazione di Sassoleone. A firma dei Consiglieri: Poli, Marchetti Francesca

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

POLI (PD)

DONINI, assessore

POLI (PD)

 

OGGETTO 6385

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la conformità dell’opera, denominata “Passante di Mezzo”, alle norme in materia di piani urbanistici ed edilizi di cui all’art. 2 del DPR 383/1994. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

DONINI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 6380

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione e la pubblicazione, da parte dei comuni, della mappa del “territorio urbanizzato”, prevista dalla L.R. n. 24/2017. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

DONINI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 6386

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’applicazione della L.R. 24/2017 sull’uso e la tutela del territorio, con particolare riferimento al relativo monitoraggio ed atti di coordinamento tecnico. A firma della Consigliera: Prodi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

PRODI (Gruppo Misto)

DONINI, assessore

PRODI (Gruppo Misto)

 

Saluto ai rappresentanti della rete locale “Europe Direct”

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 6387

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’attribuzione delle risorse relative al progetto DTT (Divertor Tokamak Test) al potenziamento della ricerca scientifica ed alla valorizzazione del Centro Ricerche ENEA del Brasimone. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

DONINI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 6388

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli atti e le risorse riguardanti il collegamento con FICO, attraverso la linea denominata “F”, con particolare riferimento alla pubblicità dinamica sui mezzi e sulle strutture a terra di TPER. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

PICCININI (M5S)

DONINI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 6389

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli studi e le azioni da attuare per prevenire lo sfruttamento delle acque del lago di Quarto a fini idropotabili e per valorizzarlo dal punto di vista turistico, ricettivo e paesaggistico. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

POMPIGNOLI (LN)

GAZZOLO, assessore

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 6347

Delibera: «Presa d’atto delle dimissioni da Consigliere regionale del signor Ivan Malavasi. Proclamazione della elezione a Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Fabrizio Benati.» (141)

(Approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 6391

Delibera: «Presa d’atto delle dimissioni da Consigliere regionale del signor Enrico Aimi. Proclamazione della elezione a Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Andrea Galli.» (142)

(Iscrizione all’ordine del giorno, inversione dell’ordine dei lavori e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 6395

Delibera: «Presa d’atto delle dimissioni da Consigliere regionale del signor Tommaso Foti. Proclamazione della elezione a Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Giancarlo Tagliaferri». (143)

(Iscrizione all’ordine del giorno, inversione dell’ordine dei lavori e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 5981

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti» (83)

(Relazione, discussione ed esame articolato)

(Ordini del giorno 5981/1/2/3/4 oggetti 6400 - 6401 - 6402 - 6403 - Presentazione)

PRESIDENTE (Saliera)

IOTTI, relatore

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (M5S)

IOTTI (PD)

GAZZOLO, assessore

PETTAZZONI (LN)

IOTTI (PD)

BERTANI (M5S)

PETTAZZONI (LN)

BERTANI (M5S)

IOTTI (PD)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

IOTTI (PD)

PICCININI (M5S)

IOTTI (PD)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

IOTTI (PD)

BERTANI (M5S)

TARASCONI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetto 5981

Gli emendamenti all’oggetto 5981 sono pubblicati in allegato al resoconto integrale 179 - seduta pomeridiana del 17 aprile 2018

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,09

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centosettantottesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

-          antimeridiana del 28 marzo 2018 (n. 176);

-          pomeridiana del 28 marzo 2018 (n. 177).

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Cardinali e Ravaioli e gli assessori Caselli, Costi e Mezzetti.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 6321

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli interventi da effettuare per evitare le ricorrenti interruzioni del servizio telefonico, nel Comune di Casalfiumanese (BO), nella frazione di Sassoleone. A firma dei Consiglieri: Poli, Marchetti Francesca

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, seguendo rispetto all’elenco le presenze in Aula. Vedo che l’assessore Donini ne ha diverse a cui rispondere, per cui mi rivolgo sicuramente a lui e guardiamo invece i consiglieri presenti.

Direi che potremmo iniziare dall’oggetto 6321, interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli interventi da effettuare per evitare le ricorrenti interruzioni del servizio telefonico nel comune di Casalfiumanese (BO) nella frazione di Sassoleone, a firma dei consiglieri Poli e Marchetti Francesca.

Darei la parola al consigliere Poli.

Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere Poli.

 

POLI: Grazie, presidente. Ringrazio anche l’assessore. Il tema che pongo all’attenzione, nel caso della mia interrogazione è circoscritto alla realtà territoriale di una frazione del comune di Casalfiumanese, ma credo di poter sottolineare che riguarda anche molte situazioni della nostra regione che si sono viste, si vedono ancora prive della copertura telefonica linea fissa da parte di Telecom. Nel caso specifico si tratta di una frazione di un comune della valle del Santerno nella quale per circa venti giorni, nonostante le segnalazioni ripetute da parte di cittadini ed imprese, si sono trovati nelle condizioni di non essere provvisti della possibilità di utilizzare il telefono fisso. Questa cosa è maggiormente preoccupante in relazione al fatto che in quella parte di territorio anche la copertura di rete mobile è spesso precaria e difficoltosa. Questa situazione naturalmente ha provocato preoccupazione, ma anche danni di natura economica, perché è una parte del territorio nella quale ci sono molte imprese agricole, ci sono agriturismi, ci sono servizi. Tra l’altro per le segnalazioni (ripetute) fatte a Telecom – come tutti sappiamo – si parla con un call center ed è molto complicato avere risposte tempestive.

Il problema per quella realtà è stato risolto uno o due giorni dopo la presentazione dell’interrogazione, per cui oggi per quella parte di territorio il servizio funziona. Ma è sufficiente girare, come facciamo noi, lungo le nostre strade o le nostre campagne, anche per il lavoro che facciamo, per vedere la carenza – credo di poter usare questo termine senza che sia ritenuto eccessivo – di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle linee Telecom: pali inclinati, pali ribaltati. Quindi credo si ponga con forza un tema di manutenzione ordinaria e di manutenzione straordinaria, compresa la non adeguata strutturazione delle centraline telefoniche che in quei territori rendono il servizio ai cittadini. Quindi la mia interrogazione è rivolta all’assessore per avere più che una risposta nello specifico caso (risolto), per avere una risposta rispetto al fatto che riteniamo che Telecom debba, nel proprio piano degli investimenti, prestare maggiore attenzione ed intervenire con maggiore tempestività quando si verificano queste situazioni, perché vorrei sapere, nel caso di nuclei familiari dove ci sono in particolare persone anziane, magari sole, sprovviste di telefono fisso, già segnalare i guasti è un’impresa, perché premi uno, premi due, premi tre e non si arriva mai in fondo, ma in caso di necessità, in particolare per quanto riguarda il tema della tutela della salute di quei cittadini, se non c’è la rete fissa e la copertura mobile va a singhiozzo, voglio capire chi risponde nel caso accadano casi o situazioni di gravità. Per cui l’interrogazione è rivolta a questo, soprattutto a sollecitare la Giunta ad avere un’azione verso Telecom perché la stessa non si limiti ad intervenire con tempi lunghi e mai certi, ma che programmi gli interventi di manutenzione sulle proprie linee.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Poli.

La parola all’assessore Donini che ha tre minuti.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Il consigliere Poli ha detto due cose vere. La prima è che il caso riportato nel question time è limitato alla frazione di un comune, ma è un caso paradigmatico per tutta una serie di situazioni che riguardano il territorio regionale e che è giusto focalizzare anche in questa interrogazione. La seconda è che, pur non avendo noi competenze dirette su questo tema, abbiamo una sede, un luogo in cui confrontarci e grazie per le considerazioni, le informazioni e anche le richieste che avanzava nella sua interrogazione.

Va ricordato quindi che la Regione Emilia-Romagna non ha responsabilità e competenze dirette in materia e, nonostante questo, ci siamo fatti promotori, attraverso Lepida, di un contatto permanente con TIM al fine di verificare natura, stato e condizione dei disservizi segnalati. Credo che lei oggi ci chieda un salto di qualità rispetto a questo tavolo e cioè non limitarsi ai disservizi, ma ad impostare un lavoro che risponda ai territori anche in termini di prevenzione. Lepida, anche sulla base dell’esistenza di un comitato paritetico tra Regione, Lepida e TIM, ha contattato l’operatore di telefonia e servizi di accesso alla rete internet, il quale ci ha comunicato per il caso specifico che il disservizio di Casalfiumanese da lei illustrato è avvenuto in occasione del maltempo di inizio marzo, a causa della caduta di alcuni alberi sulla linea TIM che alimenta via Gesso, provocando la rottura della stessa in più punti. Il disservizio ha riguardato un cavo uscente dell’armadio 02, su cui transitano circa cinquanta utenze. TIM spa ci ha comunicato che l’intervento di sistemazione si è correttamente concluso a fine marzo 2018. Siamo consapevoli della gravità di tale interruzione del servizio di telefonia come Giunta, riteniamo doveroso mantenere aperto il contatto con TIM affinché possano limitarsi i disagi alla cittadinanza e possano effettuarsi gli eventuali lavori di ripristino nel minor tempo necessario, fatte salve le sollecitazioni che poneva lei, consigliere Poli, che ovviamente condividiamo e che porremo allo stesso tavolo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Poli per la replica. Ha due minuti.

 

POLI: Grazie, presidente. Grazie, assessore. So benissimo che la Regione non ha competenze dirette, quello che chiedo è un salto di qualità, come lei stesso definiva, questo tavolo congiunto perché io ritengo inammissibile, e anche molto rischioso, non avere la copertura della telefonia fissa per un arco temporale di venti giorni, come in questo caso. Dopo di che potrei produrre un dossier voluminoso di foto che indicano il basso livello di intervento di manutenzione da parte di Telecom. Ovviamente non lo faccio, perché credo che anche i colleghi potrebbero contribuire a questo. Quindi la ringrazio.

Mi scuserà, ma, se si verificheranno ulteriormente di queste situazioni, visto che questo è uno strumento che abbiamo a disposizione, continuerò a segnalarle, perché credo che sia importante che Telecom sul versante degli investimenti si dia una programmazione più incisiva e più certa nei tempi di realizzazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Poli.

 

OGGETTO 6385

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la conformità dell’opera, denominata “Passante di mezzo”, alle norme in materia di piani urbanistici ed edilizi di cui all’art. 2 del DPR n. 383/1994. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 6385, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la conformità dell’opera, denominata “Passante di mezzo”, alle norme in materia di piani urbanistici ed edilizi di cui all’art. 2 del DPR n. 383/94, a firma del consigliere Bignami, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Il tema che poniamo all’attenzione della Giunta e segnatamente dell’assessore Donini attiene le procedure di validazione inerente all’opera cosiddetta “Passante di mezzo”, su cui il centrodestra, Forza Italia in particolare, segna una posizione differente rispetto a quella che la Giunta stessa, insieme alla Città metropolitana e al Comune di Bologna, sta portando avanti. A nostro modo di vedere, rimane precipuo e oggettivamente preferenziale l’idea di un Passante sud che comporti la conclusione di una cintura intorno al capoluogo emiliano in alternativa al Passante di mezzo che invece – mi perdonerà l’assessore Donini se banalizzo (l’espressione, non la tangenziale) – sostanzialmente si realizza con un allargamento in sede della struttura stessa. Dico banalizzo l’espressione perché, a nostro modo di vedere, invece la banalizzazione del sistema tangenziale e autostrada sarebbe un’opera di corollario che dovrebbe accompagnare la realizzazione del potenziamento con il Passante sud che, a nostro modo, di vedere costituisce l’alternativa preferenziale.

In questo contesto abbiamo assistito anche alle valutazioni dei Ministeri e degli altri organi competenti, in particolar modo il Ministero dell’ambiente e del prossimo avvio di una Conferenza dei servizi che si pone tuttavia in alternativa rispetto alla possibilità che il Ministero stesso acquisisca, ai sensi del DPR n. 383, se non sbaglio, da parte della Regione una certificazione di conformità urbanistica ed edilizia, da cui si trarrebbe la possibilità di bypassare la Conferenza dei servizi impartendo un’importante accelerazione al progetto.

A nostro modo di vedere è quanto mai necessario che l’opera conosca un momento di riflessione. In ciò non riteniamo che non si debba fare nulla, non ci iscriviamo al partito di chi dice che non bisogna fare nulla, noi riteniamo che si debba affrontare il problema, che il tema, come abbiamo già avuto modo di dire e ricordo con precisione le parole pronunciate dall’assessore Donini in Commissione, e io condivido, che, se non si fosse intervenuto a breve, tra dieci anni in tangenziale si andrà solo con il pensiero, perché il congestionamento è sotto gli occhi di tutti, quindi è necessario un intervento, è necessaria un’opera, ma riteniamo che quest’opera debba essere il Passante sud. Questo perché un intervento con un ampiamento in sede, a nostro modo di vedere, costituirebbe semplicemente una soluzione tampone, una mitigazione momentanea senza alcun tipo di risposta strutturale definitiva. Vale a dire che tra dieci anni magari non si viaggerà solo con il pensiero, ma ci troveremo di nuovo ad affrontare il tema. Quindi in quest’ottica il quesito, ovvero se sussista una possibilità di dichiarazione di conformità da parte della Regione in ordine alla realizzazione dell’opera così come prospettata.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: La ringrazio, presidente. Grazie, onorevole Bignami. Ovviamente non ho la pretesa di farle cambiare idea, anche se mi piacerebbe moltissimo, ma su questo punto direi che non c’è molto margine. Però vorrei chiarire, come lei giustamente mi ha interrogato, le procedure agli atti per la realizzazione dell’opera di ampliamento in sede di tangenziale e tratto urbano A14.

In merito a quanto richiesto appare utile innanzitutto richiamare il percorso autorizzativo fin qui compiuto dal progetto di potenziamento in sede. In data 4 gennaio 2017 è stato richiesto da Società Autostrade e ASPI l’avvio della valutazione di impatto ambientale dell’opera che si è conclusa con il decreto del 30 marzo 2018 (decreto del Ministero dell’ambiente e anche dal Ministero dei beni culturali), che ne ha stabilito la compatibilità ambientale ovviamente con delle prescrizioni che dovranno essere ottemperate. La Società Autostrade per l’Italia in data 21 marzo 2018 ha presentato il progetto definitivo dell’opera al Ministero delle infrastrutture chiedendo l’accertamento di conformità, di cui all’articolo 2 del DPR n. 383/94. Con la richiesta di avvio dell’accertamento ASPI ha inoltre informato di aver espletato le procedure di pubblicazione e comunicazione del progetto anche ai fini espropriativi e ai fini di variante urbanistica, che si concluderà poi con il decreto successivo alla Conferenza dei servizi, anticipando l’intenzione di integrare la documentazione progettuale con gli esiti dell’esame delle osservazioni pervenute non appena disponibili. Ad oggi agli atti del Servizio regionale competente non risulta pervenuta da parte del Ministero alcuna comunicazione ufficiale di avvio del procedimento, di cui al DPR n. 383/94. Se mi chiede presumibilmente quando questa Conferenza dei servizi possa cominciare a lavorare per il consolidato, per quella che è un po’ la norma e l’esperienza che abbiamo, io penso che sia questione di qualche settimana, massimo fine maggio. Però ovviamente non dipende da noi, dipende dal Ministero. Una volta attivata la procedura tecnica della Conferenza dei servizi, il progetto sarà valutato sotto gli aspetti non solo della conformità o compatibilità rispetto agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistici, con particolare riferimento a tutte le normative di settore che incidono sulla disciplina delle attività di trasformazione del territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Bignami che ha tre minuti, prego.

 

BIGNAMI: Ringrazio l’assessore per il dettaglio. Io riconosco che comunque, al netto del merito delle risposte, va dato atto all’assessore Donini di non sottrarsi al confronto e al merito delle vicende. È chiaro, la nostra posizione è del tutto distinta rispetto a quella da lui prefigurata e che insiste sulla realizzazione del Passante di mezzo. L’auspicio è che, da parte delle autorità, non vi sia una aprioristica rinuncia ad una valutazione in ordine al Passante sud. Sappiamo perfettamente che da parte dei sindaci dei comuni si può presumere essere interessati (Casalecchio, Pianoro e San Lazzaro) vi è stato un netto diniego all’ipotesi, ma riteniamo anche che non si debba aprioristicamente abbandonare la valutazione e la fattibilità di un progetto alternativo, che non può essere considerato complementare al Passante di mezzo. Qualcuno in questi giorni ci ha detto “facciamole entrambe”. Non credo che questo sia da parte di Autostrade accettabile e pertanto confido che, da parte delle autorità, vi sia la volontà di rappresentare tutte le posizioni in campo, quindi anche quella in merito alla possibilità di un Passante sud.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 6380

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione e la pubblicazione, da parte dei comuni, della mappa del “territorio urbanizzato”, prevista dalla LR n. 24/2017. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora procediamo con l’oggetto 6380, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione e la pubblicazione, da parte dei Comuni, della mappa del “territorio urbanizzato”, prevista dalla LR n. 24/2017, a firma del consigliere Foti, a cui do la parola. Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: La do per letta, signora presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Quindi la parola direttamente all’assessore Donini per la risposta, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere, onorevole Foti. Appare utile ricostruire l’esatto quadro normativo di riferimento e devo dire che sia la sua interrogazione, sia quella successiva della consigliera Silvia Prodi più o meno vertono sullo stesso oggetto, mi danno la possibilità di specificare una serie di disposizioni che abbiamo altresì chiarito con la prima circolare esplicativa della legge. L’articolo 32, comma 4, della legge n. 24/2017 precisa che in sede di prima formazione del PUG (Piano urbanistico generale) i Comuni debbono individuare il perimetro del territorio urbanizzato con riferimento alla situazione in essere alla data di entrata in vigore della presente legge e ciò ai fini della definizione della quota massima di consumo del suolo ammissibile da qui al 2050, indicata dall’articolo 6, comma 1 della medesima legge regionale, cioè del 3 per cento della superficie del territorio urbanizzato esistente a quella data. A sua volta l’articolo 3, comma 1, della legge regionale n. 24 stabilisce che i Comuni della regione debbano avviare l’iter approvativo del PUG entro il primo gennaio 2021 (termine perentorio) e concluderlo entro il primo gennaio 2023 (termine perentorio). È evidente dunque che nessun Comune è tenuto a dotarsi della perimetrazione del territorio urbanizzato nel corso della fase transitoria o in attesa di realizzare il PUG. Va comunque ricordato che questa Assemblea legislativa ha voluto assicurare un costante monitoraggio degli effetti della legge sul territorio, in particolare sul consumo di suolo della nostra regione non solo a regime, a seguito dell’approvazione dei PUG comunali, ma anche nel corso del periodo transitorio. Per fornire criteri uniformi valevoli su tutto il territorio regionale, deliberati con la recente circolare di cui parlavo, abbiamo stabilito le modalità operative e i contenuti informativi di detto monitoraggio, così come nella prima circolare illustrativa della legge emanata il 14 marzo scorso è stato rimarcato l’obbligo dei Comuni di pubblicare detti dati e di fornirli alla Regione.

In conclusione non posso che ribadire la volontà, mia e della Giunta, espressa all’atto dell’approvazione della legge, di sovrintendere con la massima attenzione all’attuazione della legge e di fornire all’Assemblea legislativa gli esiti di questo monitoraggio con particolare riferimento all’andamento del consumo di suolo che potremo registrare nei prossimi anni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Ringrazio l’assessore per l’esauriente risposta.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 6386

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’applicazione della LR n. 24/2017 sull’uso e la tutela del territorio, con particolare riferimento al relativo monitoraggio ed atti di coordinamento tecnico. A firma della Consigliera: Prodi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 6386, a firma della consigliera Prodi a cui risponderà l’assessore Donini, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’applicazione della LR n. 24/2017 sull’uso e la tutela del territorio, con particolare riferimento al relativo monitoraggio ed atti di coordinamento tecnico.

La parola alla consigliera Prodi, prego.

 

PRODI: Grazie, presidente e grazie all’assessore. L’argomento di questa interrogazione riguarda ovviamente l’applicazione della legge urbanistica n. 24/2017, perché recentemente è stata emanata una circolare interpretativa abbastanza estesa che propone di attuare i contenuti della legge e rimarchiamo che è peculiare il fatto che questa circolare proponga i dispositivi di attuazione del periodo transitorio della legge, pur essendo uno strumento non citato, contemplato dalla stessa legge. Per cui rileviamo che, a brevissima distanza dalla promulgazione della legge, viene comunque fatta circolare una estesa circolare che vuole chiarire gli aspetti del periodo transitorio della legge. Però questa circolare non si occupa di alcuni aspetti, in base ai quali i Comuni sono tenuti, entro il 30 giugno, a presentare documentazione e siamo ad un mese e tredici giorni da queste scadenze. Mi riferisco alla scadenza dell’articolo 4, comma 3 («Avviso pubblico di manifestazione di interesse per definire le modalità con le quali i privati possono avanzare le loro proposte circa le previsioni delle vigenti […]»), il documento con cui i Comuni approntano il periodo transitorio, così come l’articolo 5, comma 6 che era stato tangenzialmente menzionato nell’interrogazione precedente («Monitoraggio dello stato del consumo di suolo»). Anche qui entro il 30 giugno (termini di legge) i Comuni devono iniziare a fornire i propri dati. Quindi chiediamo se la Regione, rispetto a questi due termini, abbia già un’idea di come sta andando presso i Comuni, abbia dato delle istruzioni, come stia andando questo che rende fondamentale l’applicabilità della legge, legge che ha uno scheletro costituito dall’articolo 49 (Atti di coordinamento tecnico) che va ad indirizzare l’andamento. Vorremmo sapere se esiste un cronoprogramma per la definizione, l’emanazione di questi atti di coordinamento tecnico che dettano indirizzi e direttive importantissime nell’ambito dello svolgimento della legge.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Prodi. In realtà mi chiede molte cose…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Chiedo all’assessore di interrompersi un secondo per un richiamo al silenzio.

 

DONINI: Grazie, presidente. Dicevo, consigliera Prodi, lei mi chiede talmente tante cose che in tre minuti è difficilissimo sintetizzarle, ma ci provo.

In merito al primo quesito si richiama quanto ricordato nella risposta anche al consigliere Foti circa il fatto che la Giunta regionale ha già stabilito, con la delibera n. 376 del 19 marzo scorso, le modalità operative e i contenuti informativi che i Comuni devono raccogliere, elaborare e pubblicare sul proprio sito web e trasmetterle alla Regione. Quindi man mano che li abbiamo siamo disponibili ovviamente a informare l’Aula o la Commissione di quello che ci sta arrivando. Inoltre anche nella prima circolare illustrativa della legge, emanata il 14 marzo – a cui lei faceva riferimento – è stato ribadito il preciso obbligo dei Comuni di monitorare le trasformazioni attuate dopo l’entrata in vigore della legge e di trasmettere le relative informazioni alla Giunta regionale per consentirle di verificare gli effetti applicativi della nuova legge. Tutto ciò che nel periodo transitorio i Comuni attueranno deve essere a noi conosciuto. Inoltre l’Assessorato intende continuare ad avvalersi, per il monitoraggio dell’applicazione della legge, degli organismi che hanno partecipato attivamente all’elaborazione del testo normativo, in particolare sia del tavolo di concertazione con i sindaci, gli assessori all’urbanistica dei principali Comuni della regione, sia del tavolo tecnico per il coordinamento delle politiche per il governo del territorio, cui partecipano i rappresentanti tecnici degli enti territoriali, delle forze economiche e produttive, associazioni sociali, professionisti di settore, in modo che, allargando la platea di quelli che richiedono informazioni, si possono avere molte più informazioni del passato.

Quanto al secondo quesito si precisa che le strutture tecniche della Giunta sono impegnate nella predisposizione dei provvedimenti considerati indispensabili per la prima attuazione della legge, fra cui la costituzione ed il funzionamento dei Comitati urbanistici (fondamentali per gli atti di trasformazione), l’individuazione degli standard minimi degli Uffici di piano (fondamentali per redigere il Piano urbanistico generale), nonché nella definizione degli atti di coordinamento tecnico relativi agli aspetti più innovativi della legge, come la strategia per la qualità urbana, ecologico ambientale, la definizione degli interventi di riuso e rigenerazione urbana e le modalità di svolgimento dei contenuti della VALSAT nei piani, che mi pare siano elementi anche universalmente considerati come preziosi nell’ambito della redazione del Piano urbanistico generale. Aggiungo che mentre il termine per la redazione del PUG è un termine perentorio (la legge prevede che i Comuni devono entro tre anni adottare il PUG e nei due anni successivi chiuderlo, altrimenti avranno solo la possibilità di gestire l’ordinaria amministrazione nel territorio urbanizzato), l’atto di indirizzo, preceduto dalla call entro il primo semestre dell’approvazione della legge, è ovviamente condizionato alla volontà dei Comuni di attuare una parte, non è obbligatorio. Ma non solo, non è neanche perentorio il termine, quindi è indicativo: può essere che ci sia un Comune che arrivi qualche mese dopo o che comunque lo faccia successivamente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Prodi, ha tre minuti a disposizione.

 

PRODI: Ringrazio l’assessore per la risposta e diciamo che vedremo al 30 giugno quale sarà lo stato, perché immagino che avremo la mappatura reale della situazione per i Comuni e spero che si possano poi approntare meccanismi di supporto, qualora i Comuni non riuscissero a tenere questa tempistica. Però l’articolo 4, comma 3 – ovviamente per determinati casi – sulla data mi sembrano non ci siano dubbi sul fatto che prescriva il termine «di sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge». Quindi questo termine esiste, per cui al 30 giugno vedremo qual è lo stato dell’arte. Questo è un richiamo perché, in questa fase di attuazione, pare che diversi Comuni si siano trovati alle prese con molte difficoltà. L’unica frase dell’assessore, però mi rifaccio all’interrogazione precedente, sul perimetro del territorio urbanizzato qua l’articolo 6, comma 1 era abbastanza chiaro ed era per questo che, in sede di discussione della legge, avremmo voluto un perimetro urbanizzato coerente e chiaro in modo poi da avere una possibilità a diciotto mesi di interpretare l’incremento assoluto di consumo del territorio, includendo anche il transitorio proprio per verificare l’andamento della legge. Io mi rammarico un po’ di questa considerazione e invito invece a riprendere questo come imperativo della legge.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

 

Saluto ai rappresentanti della rete locale “Europe Direct”

 

PRESIDENTE (Saliera): Prima di proseguire con gli altri oggetti, vorrei salutare il pubblico che c’è in aula, anche perché c’è una certa curiosità da parte dei consiglieri. Abbiamo il piacere di accogliere tra il pubblico diversi rappresentanti della rete locale del nostro centro “Europe direct” che è formata da associazioni, fondazioni, diversi operatori, istituzioni che tra pochi minuti andranno a svolgere la loro riunione inaugurale.

Il fatto che ci siano tante realtà locali interessate non solo a ricevere informazioni, ma anche a conoscere le diverse opportunità che l’Unione europea riserva ai suoi cittadini e soprattutto fare da ripetitore e megafono di queste informazioni ed opportunità dimostra quanto il nostro territorio sia ricettivo e anche generoso. Questo aiuta anche i legislatori a svolgere meglio e in modo più efficace il loro compito di contributo – fra pochi giorni avremo la Sessione europea in questa sede – quindi di dare il vostro contributo alla fase ascendente e discendente della formazione degli atti comunitari. Quindi, a nome dell’Assemblea legislativa, vi ringrazio tutti e vi auguro buon lavoro.

Speriamo che ci sia una osmosi efficace e utile sia per noi come Regione Emilia-Romagna che per l’Europa. Auguri di nuovo, buon lavoro.

 

(Applausi dai banchi del pubblico)

 

Ancora sullo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 6387

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’attribuzione delle risorse relative al progetto DTT (Divertor Tokamak Test) al potenziamento della ricerca scientifica ed alla valorizzazione del Centro ricerche ENEA del Brasimone. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo quindi con l’interrogazione a risposta immediata, oggetto 6387, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’attribuzione delle risorse relative al progetto DTT al potenziamento della ricerca scientifica e alla valorizzazione del Centro ricerche ENEA del Brasimone, a firma del consigliere Taruffi.

Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Oggi praticamente stiamo assistendo al “Donini show”, “Donini contro tutti”, quindi lo ringrazio perché oggi sostituisce anche l’assessore Palma Costi.

A parte questa battuta iniziale, riepilogo velocemente la ragione di questa interrogazione. A inizio anno l’ENEA, attraverso un avviso pubblico, ha avviato la selezione finalizzata alla scelta di un sito per l’insediamento dell’esperimento del Divertor Tokamak Test e ha raccolto le candidature delle diverse Regioni al fine di ospitare questo impianto. Il progetto presentato da ENEA alla Commissione europea, in particolare al Fondo europeo per gli investimenti strategici, è finalizzato a sviluppare una macchina di ricerca per gli studi sulla rimozione della potenza termica dal divertore finalizzata alla dimostrazione tecnologica di una macchina per la fusione nucleare in coerenza con la “road map” europea.

Il consorzio guidato dall’ENEA vede la partecipazione di realtà importanti come il CNR, la collaborazione dell’Università di Bologna e ulteriori istituti di ricerca e vede il contributo ovviamente del MIUR, del MISE e dell’Agenzia per la coesione per un valore complessivo di investimenti pari a 500 milioni in sette anni. La Regione, come noto, aveva candidato, di concerto con la Regione Toscana e con tutta la filiera delle comunità locali e delle amministrazioni locali, il Centro di ricerca dell’ENEA sito a Brasimone in comune di Camugnano sull’Appennino bolognese e, al fine di compartecipare al finanziamento per raggiungere questo importante obiettivo, la Giunta aveva stanziato la somma di 25 milioni di euro come accantonamento per l’investimento sulla struttura. Ripeto, percorso condiviso profondamente con l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, con la Città metropolitana di Bologna, tutta la filiera si era mossa in modo univoco con la Città metropolitana di Firenze, la Regione Toscana, il versante dei Comuni dell’Appennino toscano, perché Brasimone è al confine tra la regione Emilia-Romagna e la regione Toscana e quindi si erano messe insieme tutte le realtà territoriali in modo positivo, se non che purtroppo il bando di selezione ha visto prevalere la candidatura di Frascati, sul cui esito del bando abbiamo avanzato (e non siamo stati i soli) alcune perplessità e chiediamo anche in questo caso alla Regione di verificare se le procedure effettivamente siano state compiute nel modo migliore e anche sulla verifica dei punteggi che hanno determinato questo risultato.

Alla luce di tutto questo chiediamo, appoggiando e raccogliendo la richiesta delle amministrazioni locali, dell’Unione dei comuni dell’Appennino e di tutto il sistema amministrativo dell’Appennino bolognese, che quelle risorse che la Regione aveva destinato come cofinanziamento del progetto (quei 25 milioni) rimangano per il potenziamento e la valorizzazione del centro ricerche del Brasimone. Quindi interroghiamo la Giunta per conoscere formalmente in quest’Aula la sua volontà, che noi riteniamo debba andare in questa direzione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Siccome ne avevo poche, presidente, presto la voce anche a quella di Palma Costi, per cui la leggo questa.

«La Regione considera il centro ENEA di Brasimone una grande risorsa per il nostro territorio. Con l’opportunità del progetto DTT la Regione Emilia-Romagna aveva espresso la propria disponibilità ad ospitare questa infrastruttura di ricerca già con la delibera dell’ottobre 2017, sulla base di una prima comunicazione di ENEA prima ancora che uscisse il bando. Una volta uscito l’avviso pubblico, come è noto, la Regione ha ufficializzato la propria candidatura a seguito di un consistente impegno di progettazione e investimento di 25 milioni in sette anni insieme alla Regione Toscana, che a sua volta ha messo a disposizione 3 milioni. Una candidatura fortemente condivisa con le comunità locali, l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese – come faceva riferimento il consigliere Taruffi – la Città metropolitana di Bologna e quella di Firenze, le amministrazioni locali del versante toscano e le Università di Bologna, Firenze e Pisa. Il progetto DTT si porta dietro investimenti per circa 500 milioni di euro, che avrebbe potuto generare attività sperimentali per una durata prevista di venticinque anni attraendo duecentocinquanta ricercatori al centro con conseguenti ricadute, anche dal punto di vista occupazionale, stimate complessivamente in circa 1.600 unità. Naturalmente l’impatto che 25 milioni di euro di risorse regionali avrebbero potuto esercitare sul centro e sul territorio circostante erano legate all’effetto moltiplicatore del resto delle risorse pubbliche, che consentivano un investimento di grande dimensione e una forte leva per il rilancio economico di quella parte di territorio appenninico. Anche dopo la pubblicazione dell’esito finale del bando che ha visto aggiudicare il progetto al sito ENEA di Frascati, convinti delle potenzialità di questo Centro di ricerca, intendiamo insistere sul rilancio del sito ENEA del Brasimone. Per questo, insieme alla Regione Toscana, ci siamo fatti portavoce presso ENEA della richiesta di una verifica di valutazione della graduatoria finale intanto, che riteniamo non rispettosa delle reali potenzialità del centro, chiedendo il ricalcolo dei punteggi assegnati. Nella stessa missiva chiediamo che il centro ENEA del Brasimone venga considerato come un ambito prioritario nello sviluppo di attività legate al DTT e in nuove iniziative e in progetti innovativi e, più in generale, in programmi di ricerca e di potenziamento tecnologico dell’ente in considerazione della qualità del gruppo di ricerca lì attivo e del contesto operativo, in cui esso è inserito, ricco di eccellenze nel sistema universitario, nella ricerca delle due regioni insieme alle comunità locali. Infine per questo abbiamo costituito ufficialmente il “tavolo per il Brasimone”, insieme ai sindaci di Castiglione e Camugnano e alla Città metropolitana, con l’obiettivo di seguire in modo congiunto tutte le ipotesi di valorizzazione del sito a partire dal programma DTT. Siamo quindi intenzionati ad ottenere da ENEA una strategia di rilancio del centro, sia occupazionale che infrastrutturale, anche e non solo nel quadro delle prospettive del progetto DTT, all’interno del quale confermare il nostro impegno. L’impegno a cofinanziare progetti di ricerca c’è e non verrà certamente meno adesso».

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

Il consigliere Taruffi ha due minuti, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore Donini e ovviamente l’assessore Costi per la chiarezza della risposta che ci soddisfa. Pensiamo quindi sia utile e fondamentale che quelle risorse rimangano nella disponibilità di progetti di valorizzazione del Centro ricerche ENEA del Brasimone.

Chiaramente, visto che parliamo di Appennino, colgo l’occasione per ricordare le necessità di quella parte del territorio regionale e soprattutto per collegare questa iniziativa al percorso che abbiamo intenzione di portare avanti e che il presidente Bonaccini ha finalmente raccolto, come da tempo suggerivamo, di iniziative legislative volte a sperimentare anche defiscalizzazioni, incentivi economici per quella parte del territorio, per l’Appennino in generale e in particolar modo mi riferisco all’Appennino bolognese. Credo quindi che sia fondamentale che le risorse, di cui discutiamo oggi, rimangano – e oggi ne abbiamo avuto la certezza – nella disponibilità di quel sito e possano essere aggiunte a quelle che andremo a determinare nei prossimi mesi per quel piano di rilancio complessivo dell’Appennino, di cui andiamo parlando da tempo e che, almeno da questa parte dell’Aula, sollecitiamo con forza più o meno dal momento in cui ci siamo insediati. Abbiamo sempre parlato di un piano industriale di rilancio dell’Appennino, credo che queste misure inizino a dare il segno del fatto che finalmente qualcosa si muove. Quindi siamo soddisfatti della risposta, ovviamente continueremo a vigilare affinché alle parole seguano i fatti e soprattutto saremo di stimolo e di sprone affinché le parole, che finalmente il presidente Bonaccini ha pronunciato rispetto alla possibilità di interventi legislativi volti a promuovere defiscalizzazioni per l’area appenninica, possano trovare a breve atti amministrativi e soprattutto risorse per finanziare questi atti. Altrimenti, come sempre, se alle parole non seguono i fatti, rischiamo solo di avere un effetto controproducente anche da un punto di vista del rapporto con il territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 6388

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli atti e le risorse riguardanti il collegamento con FICO, attraverso la linea denominata “F”, con particolare riferimento alla pubblicità dinamica sui mezzi e sulle strutture a terra di TPER. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 6388, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli atti e le risorse riguardanti il collegamento con FICO, attraverso la linea denominata “F”, con particolare riferimento alla pubblicità dinamica sui mezzi e sulle strutture a terra di TPER, a firma della consigliera Piccinini, a cui do la parola.

Risponde naturalmente l’assessore Donini.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Torniamo su una questione che abbiamo affrontato anche recentemente che riguarda FICO, la saga dei FICO-bus: questi autobus che stanno viaggiando vuoti. Addirittura dati più recenti ci dicono che dalle sei persone siamo passati alle quattro persone per corsa su 148 che questi mezzi potrebbero trasportare. Adesso ci siamo concentrati sulla pubblicità su questi mezzi, perché – come tutti sapete – sono mezzi brandizzati con il logo di FICO, che sono stati concessi a prezzi stracciati e senza nessun accordo scritto (con una stretta di mano). Per noi questa è una gestione inaccettabile di un’azienda che – lo ricordo – è a partecipazione completamente pubblica, quindi gestita con soldi dei cittadini e su questo chiedo all’assessore spiegazioni, fermo restando – lo anticipo – che noi chiederemo le dimissioni della presidente di TPER e chiediamo all’assessore di accodarsi a questa nostra richiesta.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Prego, assessore Donini.

 

DONINI, assessore: La ringrazio, presidente. La ringrazio, consigliera Piccinini, anche se i toni sono particolarmente belligeranti. Intanto una considerazione, oggi io le riporto l’informazione che ci è stata fornita da TPER, di cui lei già possiede copia perché, tramite gli articoli 30 che ha effettuato e ovviamente le informazioni che ha chiesto, non le posso dire niente di nuovo, se non forse una cosa che potrebbe stemperare anche i toni molto duri che lei ha usato in questa interrogazione.

Come già precedentemente comunicato in risposta agli articoli 30, si confermano le seguenti informazioni che abbiamo ricevuto da TPER. L’iniziativa della linea F è di tipo sperimentale con scadenza prevista il 31 dicembre 2018. Tra l’altro abbiamo già detto anche come Regione e come Comune che, al termine della sperimentazione, se i risultati della stessa confermeranno questi primi mesi – e ovviamente lo diremo il 31/12 – non saremo assolutamente in imbarazzo nel chiedere e ottenere la destinazione di quegli autobus nell’ambito di una linea di trasporto pubblico che possa essere maggiormente partecipata e utile. Ma la sperimentazione è in corso e, come ha chiarito anche il sindaco della città di Bologna, lasciamo concludere la sperimentazione così come c’eravamo promessi di fare.

Detto questo, questo era oggetto dell’altra interrogazione, TPER ha concesso a FICO sui quattro autobus della linea F lo spazio per l’allestimento della pubblicità dinamica verso un corrispettivo di 40 mila euro, sulla base di interessi commerciali di carattere verbale. Al momento riguardo a tali cifre non sono ancora state emesse fatture. L’allestimento degli spazi concessi sugli autobus da TPER è stato effettuato tramite un proprio fornitore direttamente da FICO, che ne ha sostenuto i costi. Si precisa inoltre che TPER non ha concesso alcuno spazio a terra sulle pensiline.

Consigliera Piccinini, a mio giudizio, più che parlare senza riscontri di prezzi stracciati (noi non abbiamo queste riscontri) e di adombrare la correttezza del management di TPER, io penso che potremmo accordarci sul fatto che quest’ultima possa riferire in una Commissione tutti gli elementi che possono essere oggetto di chiarimento e quindi anche di un rasserenamento nei toni che lei ha usato oggi molto duri.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola alla consigliera Piccinini che ha quattro minuti, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Naturalmente io non mi ritengo soddisfatta della risposta, perché sostanzialmente è quello che ci è stato detto da TPER tramite accesso agli atti.

Voglio solo ricordare che un privato qualsiasi che voglia effettuare il medesimo servizio, che sta effettuando FICO sui nostri autobus, andando sul sito di TPER trova scritto che per la pubblicità sugli autobus e sulle pensiline ci si può rivolgere al concessionario di TPER (IGPDecaux). Noi siamo andati a vedere le tariffe di IGPDecaux – e questo è il riscontro che evidentemente manca all’assessore – e rispetto alle tariffe ci dicono che per un autobus normale brandizzato, che circola per dodici mesi con la pubblicità di FICO, dovrebbe costare poco meno di 20 mila euro. Gli autobus brandizzati sono quattro, quindi la cifra dovrebbe essere 80 mila euro. Peccato che non sia così, a FICO viene fatto l’ennesimo trattamento di favore con uno sconto addirittura del 50 per cento. Farinetti è sicuramente un imprenditore fortunato con canali preferenziali. Questo, ribadisco, è l’ennesimo favore che si aggiunge rispetto a tutta una serie di favori che noi abbiamo puntualmente sollevato: dalla concessione delle aree del CAAB senza uno straccio di bando, alla pubblicità sui cartelli in tangenziale, che sarebbero vietati dal codice della strada; dalla chiusura di un ufficio postale che era a servizio di un intero quartiere fieristico chiuso e dislocato all’interno e a servizio di FICO. Per non citare l’assemblea che è saltata, perché il Partito Democratico doveva andare in processione e in pellegrinaggio all’inaugurazione di questa cattedrale nel deserto, per finire con questi 4,3 milioni di euro di soldi pubblici per autobus che girano sostanzialmente vuoti. Ricordo che i dati più recenti ci dicono che addirittura siamo passati da sei persone a quattro persone su autobus doppi, che potrebbero portare 148 passeggeri.

A questo si aggiunge una cosa a mio avviso gravissima, per cui noi chiediamo le dimissioni della presidente Gualtieri di TPER, perché questo prezzo è stato fatto senza nessun accordo scritto. Solamente dietro un accordo verbale, un’intesa commerciale di carattere verbale. Questa cosa non può esistere all’interno di una società partecipata dal pubblico. Non siamo né al mercato e nemmeno in un film di Totò, quando vende la fontana di Trevi. Quindi io mi chiedo di fronte a tutto questo, se Farinetti, o chi per lui, decidesse per esempio di non pagare questa presunta fattura, con quali pezze d’appoggio TPER andrebbe da lui a dirgli il prezzo era 40 mila euro. E se non fossero 40 mila euro e fossero 35? Con quali pezze d’appoggio noi andiamo davanti a questo imprenditore a dire che l’accordo era quello? Non esiste alcun accordo. Questa cosa è allucinante! Non siamo a casa vostra, non siamo al mercato.

Io credo che sia ora di finirla con questo rapporto che, secondo me, è di sudditanza e compiacenza verso un imprenditore privato particolarmente fortunato, probabilmente perché è “amico di” per un’impresa che, a mio avviso, non porta alcun valore aggiunto a questa città. Quindi, per concludere, gli abbiamo fatto un prezzo di favore senza alcun accordo scritto (una cosa allucinante) e stiamo facendo girare questi autobus completamente vuoti, pagati con soldi pubblici non per dare un servizio a qualcuno, perché non ci va nessuno su questi autobus, ma semplicemente per far girare la pubblicità di FICO a prezzi stracciati ed è per questo che la proposta di Farinetti, che si è inventato addirittura di far girare questi autobus per il centro storico di Bologna, autobus doppi (una proposta allucinante: non sa neanche di che cosa sta parlando!), era tutto una convenienza a suo favore. Quindi io ribadisco che noi, di fronte ad una gestione così vergognosa da parte di TPER, chiederemo le dimissioni della presidente Gualtieri e mi dispiace su questo non aver sentito nessuna parola da parte dell’assessore. Ribadisco che per noi la sperimentazione deve finire qui, perché qui c’è uno spreco palesato di soldi pubblici: non possiamo permetterci di aspettare la fine dell’anno! Questo esperimento è un flop e continuiamo invece a fare favori a Farinetti. È una roba è inaccettabile!

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

 

OGGETTO 6389

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli studi e le azioni da attuare per prevenire lo sfruttamento delle acque del lago di Quarto a fini idropotabili e per valorizzarlo dal punto di vista turistico, ricettivo e paesaggistico. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 6389, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli studi e le azioni da attuare per prevenire lo sfruttamento delle acque del lago di Quarto a fini idropotabili e per valorizzarlo dal punto di vista turistico, ricettivo e paesaggistico, a firma del consigliere Pompignoli, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, in anticipo per la risposta che mi verrà data. A proposito di fontana di Trevi, parliamo di acqua e non vorrei, a seguito della risoluzione che è stata approvata nel dicembre 2017, vendere qualcosa che in realtà poi non si realizzerà. In quella risoluzione, peraltro a firma della Lega e della maggioranza, si chiedeva di intraprendere un percorso che potesse testare la fattibilità tecnica, i costi e i benefici del progetto per il recupero a fini idropotabili del lago di Quarto sia dal punto di vista idropotabile che dal punto di vista turistico. Oggi chiediamo all’Assessorato quali azioni sono state intraprese, se sono state intraprese e se si darà seguito alla risoluzione approvata nel dicembre 2017. Attendo risposta, grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

La parola all’assessore Gazzolo che ha tre minuti, prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente e consigliere Pompignoli. Riprendo dall’inizio. La titolarità della concessione, nonché la proprietà delle opere del lago di Quarto è in capo ad ENEL Green Power che la potrà esercitare fino al primo aprile 2029. La risorsa idrica attualmente viene utilizzata per produrre energia grazie alla centrale idroelettrica presente a valle. Sulla questione posta dal consigliere nel luglio scorso ho ottenuto un incontro presso gli uffici regionali con ENEL ed ENEL Green Power nel corso della quale si è deciso di procedere ad una verifica attenta delle opportunità e delle necessità relative a Quarto. Di conseguenza in ottobre è stata insediata la Conferenza dei servizi riunitasi per la prima volta il 6 novembre, presieduta dal Servizio area Romagna, tesa all’approvazione del progetto di gestione dell’invaso di Quarto presentato da ENEL Green Power. Alle osservazioni sollevate in quella sede ENEL Green Power si è impegnata a rispondere entro il 30 giugno prossimo. In sostanza il progetto è volto al completamento delle attività di sghiaiamento e sfangamento della diga per il recupero del volume originario. Infatti, a fronte dell’originaria capacità di circa 4,5 milioni di metri cubi, attualmente sono accolti solo 370 mila metri cubi d’acqua, in quanto il volume totale dei sedimenti ammonta ad oltre quattro milioni di metri cubi. Sono state formulate due ipotesi: lo svuotamento del lago con successiva rimozione del materiale presente sul fondo, oppure la sua fluitazione. Entrambe le soluzioni presentano problematiche, costi e tempistiche differenziate.

Relativamente all’uso idropotabile della risorsa invasata nella diga di Quarto si evidenzia come già nel 99 Romagna acque – ma questo lo avevo già detto – assoggettò a screening un progetto per la costituzione di un acquedotto con derivazione del fiume Savio, progetto che però venne abbandonato in favore di altre fonti di approvvigionamento in grado di garantire maggiori volumi e continuità di prelievo. Va evidenziato altresì che compete ad ATERSIR individuare nel Piano d’ambito gli interventi di manutenzione straordinaria, le nuove opere da realizzare, nonché gli interventi di adeguamento delle infrastrutture già esistenti necessarie sia al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, sia al soddisfacimento della domanda dell’utenza e come al momento non ci siano previsioni di questa natura nell’attuale pianificazione.

In sintesi, un’eventuale ipotesi di recupero e utilizzo del lago di Quarto necessita di rilevanti approfondimenti tecnici, amministrativi ed economici, non strettamente tutti di competenza di questa Amministrazione, relativi a: recupero del volume di invaso, affrontando e risolvendo le criticità tecniche, economiche, ambientali, attività questa ricompresa all’interno del piano di gestione presentato da ENEL Green Power; manifestazione di interesse da parte di ATERSIR e conseguenti scelte strategiche di modifica dei diritti esistenti; definizione di modalità di gestione dell’invaso congrue all’ipotizzato uso potabile con contestuale individuazione delle aree di salvaguardia in previsione dei relativi vincoli territoriali da individuare all’interno degli strumenti urbanistici comunali. Inoltre su possibili interventi di recupero per la valorizzazione del lago di Quarto da un punto di vista turistico, ricettivo e paesaggistico occorre riflettere sulle potenzialità e sulle disponibilità delle aree adiacenti al lago, al fine di sviluppare a cura degli enti territoriali locali un apposito progetto di valorizzazione, al quale la Regione potrebbe considerare di associarsi con i propri strumenti. Solo sulla base quindi di un progetto dedicato si potrà anche valutarne la congruità, la qualità e ovviamente la sostenibilità ambientale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Pompignoli. Le ricordo che ha quattro minuti.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Ne sfrutterò molti meno. Diciamo che siamo un po’ in alto mare, a proposito di acqua. Gli studi, le azioni che dovevano essere messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna navigano molto a vista e non si sa ancora di fatto che cosa succederà al lago di Quarto, disattendendo un po’ gli impegni presi da questa Regione nella risoluzione del dicembre 2017. Capisco le difficoltà operative e tecniche e che su questo progetto deve intervenire la Regione Emilia-Romagna, sappiamo che ci sono anche altri interlocutori ovviamente sul lago di Quarto. Mi aspettavo sinceramente, assessore, un qualcosa di più concreto, ma visto che ad oggi, allo stato attuale possiamo anche tranquillamente dire che nulla è stato fatto, prendiamo atto di questa situazione, cercheremo di verificare, anche attraverso gli altri interlocutori, se vi sono in campo azioni tese ad individuare un progetto che possa in qualche modo sfruttare le potenzialità tenendo conto di questo presupposto. È evidente che la siccità dell’anno scorso che ha razionalizzato le acque, perché la diga di Ridracoli di fatto non consentiva più di poter utilizzare acqua in maniera continua, tanto che è stata prevista una razionalizzazione delle acque, ci sembrava che utilizzare, anche con un progetto semmai a lungo termine, anche il lago di Quarto, sulla base della sua specificità, fosse l’ipotesi migliore. Valuteremo, anche a seguito della risposta che dovrà essere data il 30 giugno da ENEL Green Power, effettivamente se sussistono o meno le condizioni per inserire il lago di Quarto in uno di quei progetti, sia turistici o idropotabili, che possono consentire l’utilizzo delle acque, quando la diga di Ridracoli non ha sufficiente acqua da poter utilizzare all’interno della nostra regione, più che altro del comparto del Forlivese, del Cesenate e del comprensorio romagnolo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

Procediamo con i lavori all’ordine del giorno. Nominiamo scrutatori Lori, Campedelli e Liverani.

 

OGGETTO 6347

Delibera: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Ivan Malavasi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Fabrizio Benati». (141)

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il primo punto previsto all’ordine del giorno è l’oggetto 6347: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Ivan Malavasi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Fabrizio Benati».

Il consigliere Ivan Malavasi (con note in data 5 aprile e 9 aprile) ha presentato formali dimissioni dall’Assemblea legislativa, di cui do lettura.

«Con gratitudine ho letto la delibera della proclamazione a consigliere regionale avvenuta per surroga, in sostituzione del dimissionario sig. Andrea Rossi nel corso del Consiglio regionale del 28 marzo 2018, seduta 176, con delibera assembleare progr. n. 140. Ringrazio lei e tutta l’Assemblea legislativa per la nomina. Con rammarico devo rassegnare le mie dimissioni fin d’ora, trovandomi nelle condizioni di non garantire ed essere in grado di ottemperare adeguatamente ad un così prestigioso incarico per impegni personali. L’occasione mi è gradita per augurarvi buon lavoro. Cordiali saluti, Malavasi Ivan».

Ha poi integrato per precisare. «Con riferimento alla precedente trasmissione della lettera di dimissioni, si notifica che le dimissioni stesse hanno effetto dal 28 marzo 2018». Naturalmente a sua firma.

Invito l’Assemblea a prendere atto delle predette dimissioni con votazione palese per alzata di mano.

 

(Con votazione per alzata di mano, all’unanimità dei presenti, l’Assemblea prende atto delle dimissioni da consigliere regionale rassegnate dal sig. Ivan Malavasi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Preso atto delle dimissioni da consigliere regionale rassegnate dal signor Ivan Malavasi, è doveroso ora procedere alla proclamazione del consigliere subentrante e pertanto richiamo alcune delle disposizioni contenute nell’articolo 14, comma 1, della legge regionale n. 21/2014: «Se in corso di legislatura, per qualunque causa, anche sopravvenuta, si rende vacante un saggio dell’Assemblea legislativa, questo è attribuito al candidato che, nella graduatoria delle cifre individuali della medesima lista circoscrizionale a cui il seggio è stato assegnato, segue immediatamente l’ultimo eletto».

Do atto che dal verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Reggio Emilia relativo all’elezione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna anno 2014 risulta primo dei candidati non eletti nella lista di quella circoscrizione avente il contrassegno PD – Partito Democratico, per il quale fu eletto il consigliere Ivan Malavasi, il signor Fabrizio Benati.

Proclamo dunque consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, in sostituzione del dimissionario consigliere Ivan Malavasi, il signor Fabrizio Benati. Rammento che, a termini dell’articolo 17, secondo comma, della legge del 17 febbraio 1968, n. 108 («Norme per l’elezione dei Consigli regionali delle Regioni a Statuto normale»), cui fa rimando alla citata legge regionale elettorale n. 21/2014, nessuna elezione può essere convalidata prima di quindici giorni dalla data della proclamazione. I consiglieri regionali divengono titolari dei diritti, dei doveri e delle prerogative inerenti la loro funzione secondo le leggi e lo Statuto regionale (articolo 1 del Regolamento interno).

Con questo, diamo conclusione al primo oggetto 6347.

 

OGGETTO 6391

Delibera: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Enrico Aimi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Andrea Galli». (142)

(Iscrizione all’ordine del giorno, inversione dell’ordine dei lavori e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Nel frattempo voglio informare l’Assemblea che sono pervenute due dimissioni: una da parte del consigliere Aimi e una da parte del consigliere Tommaso Foti, per cui agli atti ho due richieste di iscrizione di nuovo argomento e inversione dell’ordine del giorno. Una a firma Saliera che riguarda la presa d’atto delle dimissioni del consigliere regionale Enrico Aimi e una a firma del consigliere Rancan che riguarda le dimissioni del consigliere regionale Tommaso Foti. Quindi dovrei mettere in votazione la richiesta di iscrizione del nuovo argomento e inversione dell’ordine del giorno, così come è stato richiesto, sull’oggetto 6391: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Enrico Aimi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Andrea Galli». In questo caso ovviamente è possibile fare un intervento a favore e un intervento contro l’iscrizione. Si vota per alzata di mano, se non è richiesto il voto elettronico.

Ci sono interventi?

Non ho visto mani alzate, quindi procediamo per alzata di mano alla richiesta di iscrizione del nuovo argomento.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Approvata la richiesta di iscrizione.

Ora si procede con la richiesta di inversione, un intervento a favore e uno contro.

Non vedo alzate di mano, quindi procediamo al voto, sempre per alzata di mano, sull’inversione.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La richiesta di inversione dell’ordine dei lavori è approvata.

Si procede ora con l’oggetto 6391: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Enrico Aimi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Andrea Galli». Il consigliere Enrico Aimi, con nota protocollo 24633 del 16 aprile 2018, ha presentato formali dimissioni all’Assemblea legislativa, di cui do lettura.

«Gentile presidente, in risposta alla sua del 4 aprile u.s. sono a confermarle quanto già più volte evidenziato, anche in occasione dell’ultima Conferenza dei capigruppo, in merito alla scelta tra la carica di consigliere regionale e quella di senatore della Repubblica italiana optando per quest’ultima. Conseguentemente, con la presente, sono a rassegnare le mie formali dimissioni dalla carica di consigliere regionale, anche al fine di rimuovere le cause di incompatibilità e di consentire così all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna di poter procedere alla mia surroga.

Mi sia consentito cogliere l’occasione di ringraziare tutti coloro che, in qualità di colleghi consiglieri, assessori, presidenti di Regione o di appartenenti comunque alla struttura di questo ente, hanno collaborato a vario titolo all’attività istituzionale e politico-amministrativa dello scrivente nel corso di questi quattro mandati. Con molta cordialità e alta stima, Sen. Avv. Enrico Aimi».

Invito quindi l’Assemblea a prendere atto delle predette dimissioni con votazione per alzata di mano.

 

(Con votazione per alzata di mano, all’unanimità dei presenti, l’Assemblea prende atto delle dimissioni da consigliere regionale rassegnate dal sig. Enrico Aimi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Sì è preso atto delle dimissioni da consigliere regionale rassegnate dal signor Enrico Aimi ed è doveroso ora procedere alla proclamazione del consigliere subentrante e, pertanto, richiamo alcune delle disposizioni contenute all’articolo 14, comma 1, della legge regionale n. 21/2014: «Se in corso di legislatura, per qualunque causa, anche sopravvenuta, si rende vacante un saggio dell’Assemblea legislativa, questo è attribuito al candidato che, nella graduatoria delle cifre individuali della medesima lista circoscrizionale a cui il seggio era stato assegnato, segue immediatamente l’ultimo eletto.»

Do atto che dal verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Modena relativo all’elezione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, anno 2014, risulta primo dei candidati non eletti nella lista di quella circoscrizione avente il contrassegno Forza Italia e per il quale fu eletto il consigliere Enrico Aimi, il signor Andrea Galli.

Proclamo, dunque, consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, in sostituzione del dimissionario consigliere Enrico Aimi, il signor Andrea Galli e lo invito, se è presente, a prendere posto tra gli altri consiglieri.

 

(Entra il consigliere Andrea Galli)

 

PRESIDENTE (Saliera): Rammento che, a termini dell’articolo 17, secondo comma, della legge n. 108/68, cui fa rimando la citata legge regionale elettorale n. 21/2014, nessuna elezione può essere convalidata prima di quindici giorni dalla data della proclamazione. I consiglieri regionali divengono titolari dei diritti, dei doveri e delle prerogative inerenti la loro funzione secondo le leggi e lo Statuto regionale.

 

OGGETTO 6395

Delibera: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Tommaso Foti. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Giancarlo Tagliaferri». (143)

(Iscrizione all’ordine del giorno, inversione dell’ordine dei lavori e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora procediamo con la richiesta di nuovo argomento e poi di inversione dell’ordine del giorno, a firma Rancan, per trattare il seguente argomento: «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Tommaso Foti. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Giancarlo Tagliaferri». È possibile fare un intervento a favore e un intervento contro per l’iscrizione.

Il consigliere Foti ha chiesto la parola, prego.

 

FOTI: Signora presidente, ovviamente parlerò a favore, ma colgo questa occasione che mi sembrava opportuna e doverosa innanzitutto per ringraziare lei per questi quaranta mesi di collaborazione, collaborazione che, al di là della ruvidezza del dibattito politico, ma – mi consentirete – è una mia caratteristica e, se a volte ho ecceduto, per questo mi scuso con l’Assemblea, però penso di averla sempre mantenuta sul piano della ruvidezza politica e mai personale, che penso poi sia la vera differenza che alimenta e, a mio avviso, fa crescere il dibattito politico. La ringrazio altresì per aver presieduto con obiettività l’Ufficio di Presidenza e ovviamente ringrazio tutti i colleghi dell’Ufficio di Presidenza per la collaborazione che, reciprocamente, ci siamo prestati, avendo io ben chiaro quali fossero i confini tra la maggioranza e l’opposizione, ma debbo onestamente rilevare che in quella sede più che maggioranza e opposizione si è sempre pensato all’interesse e al bene comune, che penso dovesse essere il ruolo necessario che competeva all’Ufficio di Presidenza.

Debbo dire che non mi aspettavo – questo posso dirlo tranquillamente – le lenzuolate di paginate inutili che qualcuno, che ritiene di essere giornalista e, a mio avviso, manco è “pennivendolo”, ha voluto riservare alle vicende post elettorali, perché chiunque avesse avuto la bontà di leggere i regolamenti e le norme avrebbe saputo che qui dentro nessuno abusa di alcun diritto. Certo che compete ad ogni persona chiedere che i propri diritti siano rispettati. E nel diritto – vi aggiungo – c’è anche quello ad essere dichiarati decaduti. Lo dico e lo anticipo perché, se qualcuno vuole iniziare da domani a fare altre paginate, chi mi succede sarà in una condizione di incompatibilità pure lui e dovrà farsi dichiarare decaduto dal suo Consiglio comunale come sindaco, onde evitare non di tenere per un mese la doppia poltrona, come qualcuno potrebbe dire, ma semplicemente il commissariamento del proprio Comune, che invece in questo modo andrebbe a scadenza naturale il prossimo anno con il vicesindaco.

Io ho sempre avuto rispetto delle istituzioni, ce l’ho tutt’oggi, ho sempre detto che la forma è sostanza e, non a caso, anche per una questione di forma, che per me è di sostanza, non ho voluto accomiatarmi da questa Assemblea unicamente con una nota, che gentilmente poi verrà letta, ma che mi sarebbe sembrata limitatrice rispetto a quello che è stato il nostro rapporto in questi quaranta mesi. Quindi io mi sento in dovere, ed è anche un piacere, di ringraziare, indipendentemente dalle posizioni che abbiamo espresso, tutti i consiglieri qui presenti, devo dire gli assessori e la Giunta, ancorché nella fattispecie assenti, ma questo è un altro paio di maniche – voi sapete che non mi sarei potuto risparmiare neanche questa – ma soprattutto i funzionari che ci hanno assistito soprattutto in questi lavori d’Aula. Mi permetto innanzitutto di ringraziare la dottoressa Rositano, con la quale spesso e volentieri, essendo lei persona che assiste la Presidenza, abbiamo duellato (in senso ovviamente tecnico) sull’applicazione del Regolamento, ma poi ovviamente la dottoressa Voltan, la dottoressa Servello, vedo presente il dottor Zauli e la dottoressa Fini, che pure anche in altre sedi mi hanno visto con loro dibattere in ordine all’applicazione dei Regolamenti. Ritengo sicuramente doveroso un ringraziamento particolare al nostro direttore generale, il dottor Draghetti che, soprattutto in questi quaranta mesi, ha avuto il compito arduo di cercare nell’Ufficio di Presidenza spesso e volentieri di spiegare pratiche che anche per noi a volte erano nuove, come quelle sull’anticorruzione (qualcosa come quattrocento o cinquecento pagine), perché poi, tra le tante cose che non si dicono di questa Assemblea legislativa, c’è anche il lavoro istruttorio che spesso e volentieri è stato fatto e che per qualcuno è soltanto un attimo di voto. Un ringraziamento infine – lo dico perché è qui presente – al dottor Luca Molinari, che ha collaborato e collabora con la signora presidente, perché ritengo che sia stato un rapporto il nostro franco, sincero. Non oso dire di amicizia, ma sicuramente, almeno da parte mia, di stima.

Non so se il mio sia un addio o un arrivederci a questa Assemblea legislativa, so per certo che in questi quaranta mesi per me è stato un piacere condividere con voi questa esperienza istituzionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Mi permetto, a nome dell’Ufficio di Presidenza e dell’Assemblea, di dirle che abbiamo apprezzato molto le sue parole, perché hanno rispecchiato esattamente la stima e la collaborazione di questi mesi.

Capisco che abbia un po’ fretta nell’uscire, ma almeno si può trattenere, le concedo di trattenersi per abbracciare e per salutare.

 

(esce il consigliere Foti)

 

Si procede con il voto per alzata di mano per l’iscrizione all’ordine del giorno dell’ogg. 6395.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora procediamo con l’inversione, un intervento a favore e uno contro.

Non vedo mani alzate, per cui si vota per alzata di mano.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Accolta l’inversione, procediamo con la «Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale del signor Tommaso Foti. Proclamazione dell’elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Giancarlo Tagliaferri.»

Do lettura, ma l’abbiamo già sentito il consigliere Foti, delle sue dimissioni (prot. 24903 del 17 aprile 2018): «Gentilissima presidente, con la presente rassegno le irrevocabili dimissioni dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Ringrazio lei, i colleghi consiglieri, il presidente della Giunta regionale e gli assessori per essersi, anche se da posizioni politiche diverse, con me confrontati in quella che giudico un’importante esperienza istituzionale. Ai signori dipendenti dell’Assemblea legislativa esprimo profonda gratitudine per la professionale collaborazione. Sinceri auguri di buon lavoro a tutti. Con deferenza. Il presidente Tommaso Foti».

Invito l’Assemblea a prendere atto delle dimissioni, con votazione palese per alzata di mano.

 

(Con votazione per alzata di mano, all’unanimità dei presenti, l’Assemblea prende atto delle dimissioni da consigliere regionale rassegnate dal sig. Tommaso Foti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Preso atto delle dimissioni da consigliere regionale rassegnate dal signor Tommaso Foti, è doveroso, ora, procedere alla proclamazione del consigliere subentrante e pertanto richiamo alcune delle disposizioni contenute nell’articolo 14, comma 1, della legge n. 21/2014: «Se in corso di legislatura, per qualunque causa, anche sopravvenuta, si rende vacante un saggio dell’Assemblea legislativa, questo è attribuito al candidato che, nella graduatoria delle cifre individuali della medesima lista circoscrizionale cui il seggio era stato assegnato, segue immediatamente l’ultimo eletto.»

Do atto che dal verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Piacenza relativo all’elezione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, anno 2014, risulta primo dei candidati non eletti nella lista di quella circoscrizione avente il contrassegno Fratelli d’Italia e per il quale fu eletto il consigliere Tommaso Foti, il signor Giancarlo Tagliaferri.

Proclamo, dunque, consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, in sostituzione del dimissionario consigliere Tommaso Foti, il signor Giancarlo Tagliaferri e lo invito, se è presente, a prendere posto tra gli altri consiglieri e lo saluto.

 

(entra il consigliere Giancarlo Tagliaferri)

 

PRESIDENTE (Saliera): Rammento che, a termini dell’articolo 17, secondo comma, della legge 17 febbraio 1968, n. 108, cui fa rimando la citata legge regionale n. 21/2014, nessuna elezione può essere convalidata prima di quindici giorni dalla data di proclamazione. I consiglieri regionali divengono titolari dei diritti, dei doveri e delle prerogative inerenti la loro funzione secondo le leggi e lo Statuto regionale.

 

OGGETTO 5981

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti» (83)

(Relazione, discussione ed esame articolato)

(Ordini del giorno 5981/1/2/3/4 oggetti 6400 - 6401 - 6402 - 6403 - Presentazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Possiamo ora procedere con l’ordine del giorno e i progetti di legge. Oggetto 5981, progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: «Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti», delibera della Giunta n. 27 del 15 gennaio u.s., testo (n. 1/2018) licenziato dalla Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità” nella seduta del 5 aprile 2018.

Il progetto di legge è composto da trentadue articoli.

Il relatore della Commissione è il consigliere Massimo Iotti che ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il CAL ha espresso parere favorevole.

Sono state presentate quindici proposte di emendamento: una a firma del consigliere Pettazzoni; nove a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini; una a firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani e Piccinini; una a firma del consigliere Bertani; una a firma della consigliera Piccinini; due a firma dei consiglieri Iotti, Rontini e Caliandro.

Su tale oggetto insistono altresì tre proposte di ordine del giorno: n. 1 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, n. 2 a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, n. 3 a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Piccinini.

Ora abbiamo il procedimento di discussione con il relatore della Commissione, il consigliere Iotti, che ha venti minuti a disposizione.

Prego, consigliere Iotti.

 

IOTTI, relatore: Grazie, presidente. Arriva in Aula questo provvedimento che, anche nei lavori di Commissione, abbiamo sempre evidenziato essere di natura molto tecnica, molto complesso e soprattutto derivante da un quadro normativo preordinato derivante essenzialmente da due direttive europee e da un decreto approvato dal Governo.

La materia è estremamente complessa e richiama gran parte di quelli che sono interventi, proposte del mondo produttivo e che riguardano non solo interventi privati, ma anche l’interesse e direttamente le opere pubbliche. Le direttive che ho richiamato tendono ad uniformare a livello europeo, penso che sia comprensibile a tutti l’importanza di avere, proprio per un mercato che è quello Unico Europeo, una disciplina che sia quantomeno vicina e confacente a tempi analoghi e a procedure simili. Le due direttive tendono ad andare in questa direzione, in particolare la più recente quella del 2014 per quanto riguarda la definizione dei requisiti minimi, la conclusione motivata, le osservazioni dei cittadini (i processi partecipativi), ma soprattutto la certezza del diritto e i tempi dei processi decisionali. Sono tutte materie che sono state recepite dal decreto-legge del Governo e naturalmente sono state contenute nel testo che andiamo oggi ad affrontare nella discussione.

La direttiva precedente europea del 2011 poneva alcuni principi fondamentali, che sono alla base del testo così come formulato, che riguardavano la valutazione e le informazioni essenziali sul progetto e la partecipazione del pubblico. Sono questi due aspetti fondamentali: da un lato tutte le fasi del processo decisionale di approvazione, dall’altro gli aspetti legati al confronto e alla partecipazione diretta dei cittadini. La Regione Emilia-Romagna su questa materia già nel 1999, con la legge n. 9, aveva disciplinato e licenziato un testo che è stato operativo e ha funzionato anche anticipando molti dei contenuti delle norme successive e che arriva oggi con una formulazione, che tende a dare continuità alla legge regionale, ma a percepire appieno i provvedimenti che ho citato in precedenza.

Voglio qui richiamare in maniera precisa che cosa significa la valutazione di impatto ambientale dei progetti. La valutazione di impatto ambientale individua, descrive e valuta gli effetti significativi, diretti e indiretti, di un progetto. Da questo punto di vista, quindi, è una valutazione di grande importanza, perché pone all’autorità competente tutte le prerogative per assumere una decisione motivata e coerente con il quadro normativo e con una valutazione degli impatti sul territorio. È una procedura che nella legge è obbligatoria, è vincolante e attinente a progetti che sono assoggettati e riferiti, quindi, ad attività produttive e ad interventi pubblici e di interesse pubblico.

Mi limito a fotografare le novità principali delle discussioni che abbiamo fatto in Commissione, ma che riguardano il testo di legge proposto. Intanto c’è una modifica significativa degli allegati, che contengono l’elenco dettagliato di tutte le opere soggette a valutazione, soggette direttamente a valutazione di impatto ambientale e questo deriva anche dalla stessa direttiva europea, quindi possiamo dire che questo processo di avvicinamento e di definizione puntuale di tutte le opere è un qualcosa di estremamente positivo, perché sposta la competenza in alcuni casi a livello nazionale, ma descrive esattamente e con molta maggiore uniformità a livello europeo le opere soggette. Questo significa quindi che successivamente noi abbiamo un elenco preciso, contenuto nella legge, dell’obbligo dei progetti sottoposti alla VIA regionale. Mi fermo per fare un’ulteriore precisazione. Nella nostra regione precedentemente tutta la partita in capo alla valutazione di impatto ambientale vedeva un grande ruolo delle Province, oggi, con il processo di riforma che abbiamo approvato, le Province vengono sostituite per quanto di competenza dalla Regione stessa e quindi pone in capo alla Regione la responsabilità anche di andare a costituire e ad assumere direttamente tutti i percorsi autorizzativi, anche i più complessi. La competenza residua è quella dei Comuni. Da questo punto di vista, quindi, noi andiamo a definire procedure informatizzate su tutti i procedimenti, andiamo a definire i contenuti degli studi preliminari ambientali, andiamo a definire le procedure di screening (le opere da sottoporre a valutazione) con un punto fondamentale che voglio sottolineare: che, a differenza del passato, oggi i termini dei processi decisionali di approvazione sono perentori, soprattutto per quello che riguarda le integrazioni (nota dolente) che spesso provocavano un forte allungamento dei tempi. Oggi questi termini sono perentori e le Conferenze dei servizi, gli organismi preposti devono intervenire e decidere in questi termini.

Come ho detto in precedenza, due sono gli aspetti: uno riguarda i proponenti, quindi la valutazione dei progetti e i tempi per andare all’approvazione, l’altra l’aspetto delle forme di partecipazione. Per quanto riguarda le procedure, si è dato particolare peso alle cosiddette “verifiche preliminari”. Ci sono due aspetti che da tempo costituiscono elemento di discussione, ma anche di equivoco e che erano, uno, il livello di definizione progettuale: capire prima da parte di un proponente che cosa deve consegnare e che cosa deve indicare nel progetto, dall’altra le indicazioni dello studio di impatto ambientale che è il documento fondamentale di valutazione. Due sono le procedure: fase di confronto, fase di consultazione preliminare che consentono di andare in questa direzione.

La partecipazione è stato l’argomento che in Commissione ha portato via il maggiore tempo di discussione, anche in positivo. Da questo punto di vista, io ripeto quanto ho detto e ne approfitto anche per dire che credo ci sia stato in Commissione un lavoro utile di confronto e, da parte mia, anche di massima disponibilità. Sul tema partecipazione oltre ad indicare esattamente le procedure, cosa non di poco conto, vengono mantenuti nel nostro testo di legge regionale tutte quelle forme previste sia nella precedente normativa, sia introdotte dalla legge nazionale. In particolare l’inchiesta pubblica che è stata introdotta dal decreto n. 152/2006 e che attende ancora una specifica direttiva o decreto di attuazione, ma che riguarda le forme di consultazione del pubblico. Ma nel nostro testo di legge abbiamo mantenuto altri due strumenti che possono essere a servizio del confronto da parte delle autorità competenti con i cittadini: l’istruttoria pubblica che può fornire, nel corso della valutazione, tutta la completa informazione sul progetto e sullo studio di impatto ambientale e, qualora non avvenga questa istruttoria pubblica, il contraddittorio stesso tra proponente e i presentatori di osservazioni. Questo quadro, che può sembrare anche non sufficiente e non esaustivo, ma che andiamo a proporre un testo che amplia le procedure previste dal decreto legislativo n. 152, pone davvero tutti gli elementi per andare a porre un serio confronto con chi deve decidere, chi deve licenziare i progetti e chi deve invece giustamente, da parte dei cittadini ma anche da parte di tutte le forze politiche, andare ad un controllo degli elementi della discussione e del confronto. Da questo punto di vista, credo che possiamo dire che il testo comunque contiene di per sé tutti gli strumenti.

Sorvolo sui meccanismi di pubblicazione, che rendono trasparente poi tutta la procedura in termini di pubblicizzazione di tutta la documentazione.

Sui punti salienti dell’innovazione, per quanto riguarda tempi e procedure autorizzative sicuramente l’elemento più significativo è l’obbligo di arrivare ad un procedimento definitivo che contenga in sé tutte le autorizzazioni. Non mi voglio dilungare, ma gli uni sono aspetti di carattere ambientale, progettuali e di approvazione, altri sono i conseguenti cosiddetti “titoli abilitativi” che consentano la piena e completa attuazione dell’opera da fare. Per intenderci, un conto è approvare e definire la valutazione dell’impatto per quelli che sono gli aspetti della produzione in senso proprio, altri sono gli aspetti poi autorizzativi per quello che concerne gli aspetti urbanistico edilizi. Da questo punto di vista, il provvedimento arriva al termine con una completa autorizzazione di tutti gli atti dovuti e le autorizzazioni richieste, quindi il recepimento nel testo che abbiamo fatto nel corso dei lavori in Commissione con la nuova legge n. 24/2017 (legge urbanistica), al cui interno sono state recepite tutte le nuove procedure e, in particolare, l’assenso dei Comuni da dare direttamente in Conferenza dei servizi.

Io credo che abbiamo un testo importante, che può consentire da una parte a chi nel mondo della produzione richiede almeno tempi certi e una definizione precisa delle procedure, dall’altra le forme di partecipazione che devono obbligatoriamente andare incontro agli interessi pubblici.

Mi fermo qua. Se poi sarà il caso di aggiungere, nella discussione sicuramente sarà fatto. Aggiungo che sono stati presentati due emendamenti da parte della maggioranza, che riguardano in particolare alcune segnalazioni fatte anche in udienza conoscitiva: una riguarda la cosiddetta “fase di pre-screening”, la possibilità che demanderemo ad un’apposita direttiva, prevista all’articolo 9, della Giunta, che prevede in maniera esplicita la possibilità di andare a verificare, e quindi evitare, tutte le procedure di valutazione, tutti quei progetti migliorativi, cito ad esempio tutti quelli che sono coinvolti ultimamente nella procedura dell’“Industria 4.0” che, per prerogativa, sono migliorativi e che potrebbero essere esclusi direttamente dalle procedure stesse. Il richiamo è sempre a termini di legge, ma con una direttiva cercheremo di specificare meglio (chiediamo alla Giunta di farlo) tutte quelle che possono essere le procedure per semplificare questi processi. Dall’altra un richiamo a quella che è stata sollecitata come valutazione di impatto sanitario. È una procedura nuova, una procedura che ancora non è disciplinata. Io ribadisco il pieno interesse a che sia parte delle valutazioni anche questa procedura, il decreto-legge nazionale prevede che deve essere esplicitamente emanata una direttiva con decreto da parte del Ministero della salute, perché richiama in causa processi molto complessi, noi andiamo ad inserire nel testo un richiamo che in questa fase, dovendo approvare le norme di valutazione di impatto ambientale, saranno valutati attraverso lo studio di impatto. Non appena ci sarà il testo nazionale, credo che sarà assolutamente piena volontà di recepirlo e di andare così a completare il quadro di tutto quello che serve a far sì che gli interventi in questa regione possano essere fatti realmente, verificati, controllati e nei tempi dovuti, che sono quelli richiamati dal fatto di stare in una Unione europea che deve avere sempre di più unificazione non solo politica e monetaria, che consenta a una qualsiasi società e/o impresa di trovare in ogni territorio analogo trattamento e analoga disponibilità da parte della pubblica amministrazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere relatore Iotti.

Ora apriamo la discussione generale. Venti minuti per consigliere.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Come già accennato dal collega, effettivamente il provvedimento è complesso soprattutto dal punto di vista tecnico, però io voglio affrontare almeno tre punti che ritengo fondamentali di questo provvedimento: 1. da dove nasce e cosa porta in seno; 2. la partecipazione, tema di discussione approfondita in Commissione; 3. il ruolo della Giunta regionale nella chiusura del procedimento di VIA.

Intanto da dove nasce questo provvedimento. Nasce da modifiche della normativa europea, ma soprattutto nasce dal recepimento nel decreto legislativo n. 104/2017, delle modifiche della normativa europea. Però quel decreto legislativo conteneva particolari passaggi critici, perché lo Stato ha ridotto, con quel decreto, la potestà da parte delle Regioni, aumentando invece, dall’altra parte, le competenze dello Stato, quindi introducendo anche una disparità fra quello che può fare una Regione e quello che può fare lo Stato. Vi faccio solo un esempio: la Regione prima aveva potestà sulle valutazioni di impatto ambientale per gli impianti termici di produzione di energia elettrica, vapore sopra i 150 megawatt, ora questa diventa statale. Ma ancora di più: lo stoccaggio dei gas combustibili in serbatoi sotterranei (e qui noi in regione abbiamo diversi casi), non sono più competenza della Regione ma diventano competenza statale, come le attività di ricerca degli idrocarburi. Quindi capite che gli impianti che hanno un impatto importante non sono più, secondo quel decreto, competenza della Regione Emilia-Romagna.

Il Governo doveva recepire solo alcune di quelle disposizioni europee in materia di VIA, invece la norma è andata oltre e ha portato verso lo Stato competenze che prima erano demandate alla Regione, secondo il principio di vicinanza al territorio e ai cittadini. Inoltre diversi punti, secondo noi, hanno violato il rapporto Regioni e Stato, perché intervengono su materie di competenza regionale. Si accennava poco tempo fa alla VIS, quindi alla tutela della salute, la Regione dovrebbe tenere conto, nella redazione della VIA, anche degli impatti sanitari, quindi la VIS è uno strumento che aiuta a tenere conto degli impatti sanitari, come Regione non possiamo assumere questa scelta, nonostante esistano anche già dei documenti ISPRA e Regioni che già propongono un metodo, proprio perché nel decreto è scritto che è lo Stato che deve far uscire i decreti attuativi. Quindi ancora la Regione non può usare quegli strumenti, tanto che alla fine la Lombardia ha fatto ricorso, invece la nostra Regione su questo non ha detto nulla. Anzi, allegramente, o comunque senza opporre grandi resistenze, recepisce tutto quello che prevede il decreto.

Per quanto riguarda la partecipazione e la trasparenza, secondo noi questa sicuramente è un’occasione persa per tutta la comunità regionale. Sappiamo che la valutazione di impatto ambientale va ad agire su degli impianti, su delle installazioni che spesso incontrano la preoccupazione, la tensione, lo sfavore dei cittadini che abitano certi territori, perché ci sono degli impatti ambientali. Questi impatti ambientali vanno discussi e vanno decisi. Come si aiuta la partecipazione e come si supera il conflitto? Ci sono vari step da affrontare. Prima di tutto informare, quindi fornire informazioni auspicabilmente bilanciate e imparziali. Su questo non sempre la procedura di VIA e tutti gli strumenti utilizzati hanno prodotto reale e automatica informazione dei cittadini, o capillare informazione. L’altro aspetto è consultare, quindi avere commenti e opinioni in merito alla questione. Quindi oltre a tenere informati i cittadini, li ascoltiamo, li consultiamo. Il terzo è coinvolgerli. Le opinioni che sentiamo nella consultazione devono essere prese in seria considerazione e alla fine il passo più alto probabilmente è la codecisione: i partecipanti, quindi i cittadini o i comitati, insieme al proponente all’interno di un processo che coinvolge anche la Conferenza dei servizi, sono ascoltati, quindi quello che dicono entra a far parte della decisione e quindi sono a livello di tutti gli altri partner. Invece non è nella discussione di questa legge siamo ancora a discutere – e su questo comunque apprezzo l’apertura e l’ascolto che c’è stato da parte del relatore – sull’informare e sul consultare, perché ad esempio noi abbiamo proposto (qualcosa è stato accettato) sul fatto che sull’informazione vadano utilizzati nuovi canali e nuovi strumenti. Su questo abbiamo presentato un ordine del giorno, perché automaticamente, tutte le volte che vengono caricati dei documenti o delle richieste, sia data possibilità a chi vuol essere informato di ricevere in automatico, tramite i social o tramite strumenti, quali sono gli RSS, l’informazione che c’è un nuovo atto o un nuovo documento.

Sul consultare e sul coinvolgere, invece, siamo rimasti molto indietro. Anche qui c’è stata un’apertura di discussione e su questa ad esempio l’inchiesta pubblica rimane uno strumento che ancora è accennato, ma non sviluppato, perché l’inchiesta pubblica potrebbe essere quello strumento che permette di informare, ascoltare coinvolgere e codecidere. L’inchiesta pubblica però va costruita. Su questo siamo semplicemente giunti a dire che la Giunta preparerà – spero sia accolto il nostro documento – entro sei mesi un regolamento, però sicuramente su questo grossi passi avanti vanno fatti, tanto che noi presentiamo anche un ordine del giorno, in cui diamo almeno gli elementi essenziali che secondo noi devono essere contenuti. Quindi la società regionale si aspetta da questa legge anche un coinvolgimento maggiore, che secondo noi, così come è impostata la legge, ancora non c’è e non si vede. Invece la nostra società e la politica ha bisogno di riportare i cittadini al centro delle scelte collettive, perché le modalità tradizionali di coinvolgimento sono insufficienti e sono inadeguate, invece fino ad oggi (anche con questa legge) rischiamo di avere un approccio inverso. Quindi invece che dall’informare, dal consultare, dal coinvolgere e dal codecidere si parte da una decisione che essenzialmente è già assunta e si fa arrivare ai cittadini e queste decisioni sono sempre basate su decisioni tecniche su indicazione degli esperti, senza dare atto ai cittadini che invece queste scelte devono coinvolgere e avere una redistribuzione dei costi e dei benefici delle scelte che si vanno a attuare, perché è vero che anche nella premessa della legge si parla di costi e benefici, ma spesso i cittadini vengono tenuti lontani da questa redistribuzione di costi e benefici, piuttosto rimangono soli con le preoccupazioni riguardo ai costi ambientali di quello che si trovano di fronte.

Queste disquisizioni tecniche, spesso contenute all’interno di procedimenti di VIA, non sono né tecniche né neutrali, questi aspetti tecnici vanno spiegati e condivisi con chi ha delle preoccupazioni rispetto al proprio territorio. Spesso è capitato di sentire su altri argomenti di natura sanitaria qualcuno che dice «la scienza non è democratica». È vero, la scienza ha dei dati oggettivi e ha degli studi, ma la tecnica e la scienza che vengono discussi all’interno dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale devono avere una ricaduta democratica, perché devono permettere ai cittadini di comprendere cosa sta succedendo sul loro territorio, di poter far sentire le proprie preoccupazioni e di poter partecipare in qualche modo (attraverso l’inchiesta pubblica) ad una codecisione. Questo invece rischia con la legge, così come è costruita, ma che discende anche comunque da un impatto nazionale, rischia che non sia attuato.

Infine abbiamo proposto due emendamenti, che però riguardano più l’aspetto della decisione finale riguardo alla valutazione di impatto ambientale e riguardano l’impostazione, in particolare agli articoli 19 e 20, che non condividiamo. Negli articoli 19 e 20 si dà un’impostazione essenzialmente notarile della Giunta regionale rispetto alla Conferenza dei servizi: date per scontato che il concetto di VIA sarebbe una procedura esclusivamente di natura tecnica e non politica.

La Conferenza dei servizi procede e alla fine la Giunta regionale prende atto di quello che hanno discusso i tecnici. Secondo noi le cose non stanno assolutamente così, perché la decisione finale deve essere una decisione mista tecnico, amministrativa e politica e anche in giurisprudenza diverse pronunce del Consiglio di Stato specificano che «l’Amministrazione esercita un’amplissima discrezionalità che non si esaurisce in un mero giudizio tecnico, ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa e istituzionale, in relazione all’appezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti», quindi non può essere una mera presa d’atto di quello che è stato discusso in Conferenza dei servizi. «La valutazione di impatto ambientale non si sostanzia in una mera verifica di natura tecnica, ma implica una complessa e approfondita analisi comparativa tesa a valutare il sacrificio ambientale imposto rispetto all’utilità socioeconomica». Quindi la Giunta regionale, quando decide rispetto alla Conferenza dei servizi, non deve meramente – come dicono gli articoli – prendere atto di quello che ha elaborato la stessa Conferenza dei servizi, ma deve decidere. Questo anche ai sensi dell’articolo 25, comma 3, in cui si dice «l’autorità competente (la Regione) decide», quindi non prende meramente atto. Quindi la nostra proposta degli articoli 19 e 20 va proprio in questo senso, dando nuovamente alla Giunta la propria potestà e funzione di un vero e proprio indirizzo politico, perché altrimenti rischiamo che queste decisioni, prese in questo modo, tengano lontani i cittadini e sollevino in qualche modo dall’onere della decisione la Giunta regionale.

Infine presento (dopo le prime due) la terza proposta di ordine del giorno, sempre per avvicinare i cittadini, o chi voglia approfondire il tema della legislazione riguardo alla valutazione di impatto ambientale. La proposta di legge che oggi andiamo ad approvare è stata redatta per specifica scelta, ribadita dallo stesso relatore in Commissione, tenendo impliciti tutti i riferimenti al 152 e faccio un esempio. Quando facciamo la definizione dell’articolo 2: ai fini della presente legge si applicano le definizioni di cui all’articolo 5, comma 1, lettere b), c), d), g), g-bis), i), m), n), n-ter) ecc. in cui si fa riferimento all’articolo del 152, quindi chi si va a leggere la nostra legge regionale, si trova di fronte ad una serie importante e infinita di rimandi al 152, senza avere una immediatezza di che cosa implica questa legge – è sicuramente una scelta tecnica legislativa, sulla quale si possono avere opinioni diverse – ma quello che chiediamo nella nostra proposta di ordine del giorno è che tutti questi riferimenti impliciti almeno sul sito della VIA regionale, dove vengono raccolte tutte le normative, siano riportate in maniera esplicita, che esista una versione della legge regionale ad uso semplicemente informativo che contenga esplicitamente i riferimenti, che invece qui sono riportati in maniera esplicita, di modo che un cittadino, un’associazione o anche un tecnico voglia leggersi tranquillamente questa legge e la possa leggere velocemente e semplicemente avendo a portata di mano tutti i riferimenti, non dovendo andare a sfogliare decine di articoli e commi.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Intervengo per sottolineare un punto che è stato oggetto di un emendamento presentato in Commissione, su cui poi si è discusso durante un paio di Commissioni in realtà e oggi lo ripresento. Ma a prescindere dall’approvazione o meno di questo emendamento, che riguarda l’importanza di una valutazione di impatto sanitario, visto che mi piacerebbe che ci fosse un segnale di condivisione e anche un segnale di rielaborazione dell’importanza di questo concetto anche in prospettiva, ho presentato anche un ordine del giorno che, secondo me, può porre le basi, visto che chiede «di impegnare la Giunta a valutare l’adozione di linee guida per la valutazione di impatto della salute (VIS)», per riportare la discussione nella sua giusta importanza a prescindere da quello che è stato detto in Commissione, ossia che la VIS sarebbe già contenuta in norme nazionali. Io credo che invece sia, a prescindere da questo, molto importante discuterne, molto importante non sottovalutare e non distrarsi rispetto alla valutazione di impatto sanitario, perché siamo un territorio che sta diventando peculiare e che dovrebbe dare un segnale prioritario (penso all’emergenza atmosferica) rispetto all’importanza che possiamo attribuire alla valutazione dell’impatto sulla salute dei cittadini emiliano-romagnoli. Noi avremmo potuto rispondere che anche la VIA è contenuta in norme nazionali, però il vero problema è che non vogliamo davvero che ci sia una distrazione o una sottovalutazione, quindi la verità è che l’emergenza a cui corriamo dietro, a partire dalla pessima qualità dell’aria, potrebbe essere migliorata, se ci fosse la giusta attenzione quando si parla di opere che si devono realizzare, in particolare quelle che rischiano di produrre sostanze nocive per la salute dei cittadini, rispetto ad una seria, fatta nei tempi giusti, valutazione di impatto sanitario.

Con l’emendamento che avevo presentato, e che oggi ripresento, la Regione avrebbe dovuto emanare indirizzi per una regolamentazione, per una messa a sistema della VIS omogenea su tutto il territorio regionale, io vi ricordo che ci sono oggi delle ASL che non vengono invitate alle Conferenze dei servizi ed altre sì, che ci sono metodologie differenti nella valutazione da parte delle stesse ASL a seconda del territorio, quindi per emanare questi indirizzi l’unica soluzione che mi pareva di buonsenso era proprio quella di introdurre nella legislazione regionale in modo molto specifico il concetto di VIS. Questo era il fine di quell’emendamento ed era il fine del tentativo di introdurre nel dibattito della Commissione e di non farlo dimenticare oggi, se non nella discussione che potrebbe partire da questo ordine del giorno. Quindi introdurre il concetto di VIS e poi dare anche quel giusto supporto legislativo, la copertura legislativa alla Giunta perché potesse poi emanare le linee guida relative.

Io penso che su questo forse ancora oggi, almeno per quanto riguarda l’ordine del giorno, potremmo prenderci lo spazio per riflettere, sarebbe un segnale di attenzione, di una maggioranza politica molto attenta e che non dà per sufficiente il correre dietro a delle emergenze e che ha sempre in mente quella che per noi è una priorità in questo momento dal punto di vista dell’impatto ambientale sanitario (sono essenzialmente due): l’aria e l’acqua. Questi sono i due grandi macro temi, che non dovremo dimenticarci ogni volta che parliamo di impatto ambientale e di impatto sanitario sulla salute dei nostri cittadini. Se non vogliamo allontanarci rispetto a queste vere priorità che, anche dal punto di vista simbolico, sono fondamentali, su cui è fondamentale non distrarsi, qualificarsi come soggetto distante o come soggetto chiuso rispetto anche soltanto alla valutazione dell’emanazione di linee guida, che mettano al centro la VIS, secondo me non è un segnale di attenzione. Ecco perché, rispetto all’impatto eventualmente negativo sulla salute di opere pubbliche e private, la valutazione di emanazione di linee guida da una Regione, che su questo può e deve essere all’avanguardia, a mio avviso può essere un esempio importante.

Per capire che non si tratta di un problema nazionale, se noi leggiamo le linee guida per la valutazione di impatto della salute della Regione Liguria, che non è certo un esempio di virtuosismo in fatto di prevenzione, possiamo vedere che effettivamente possono essere fatti passi importanti, segnali importanti magari fatti meglio con maggior attenzione, con maggiore sostanza proprio da quei territori che, come la regione Emilia-Romagna, possono e devono e sono sicura che sanno e sapranno essere all’avanguardia rispetto ad una priorità che preoccupa tutti quanti – credo – a prescindere dall’appartenenza politica, ma ci preoccupa come cittadini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Non avendo altri iscritti in discussione generale, chiedo al relatore se vuole replicare.

Prego, consigliere Iotti.

 

IOTTI: Grazie, presidente. Credo che molto del lavoro l’abbiamo fatto in Commissione, ma voglio ribadire un concetto molto chiaro: tutte le possibilità per andare incontro ad un testo o accogliere proposte che siano segnali di condivisione l’abbiamo fatto. Credo che però i segnali di condivisione devono essere non unilaterali e quindi la condivisione deve essere sia nelle proposte che nell’accoglimento del testo finale. Non comprendo come si possa accogliere come segnale di condivisione proposte e poi vedersi bocciare il testo di legge. Credo che siano due elementi in netta contraddizione e questo pur mantenendo totalmente la disponibilità ad andare a valutare le proposte.

Sulla questione della valutazione di impatto sanitario lo ribadisco – l’ho detto nell’intervento – è stato argomento ripetuto in tutte le quattro Commissioni in cui abbiamo avuto parere consultivo, è argomento assolutamente importante, assolutamente rilevante e condiviso, non è argomento che può stare in questa normativa, perché oggetto di una disciplina a parte, per la quale – ho letto il testo esatto in Commissione anche del provvedimento di legge nazionale – richiede un decreto del Ministero della salute e questo perché probabilmente, nella visione del legislatore, quindi a livello ministeriale, è vista come una procedura assolutamente complessa che richiede una normativa a monte che possa disciplinare gli interventi a livello nazionale in primis e, a caduta, anche regionale. E soprattutto individuare quali sono le casistiche. È evidente che noi abbiamo un’idea – mi permetterete questa divagazione – che la valutazione di impatto ambientale riguarda solo quegli interventi oggetto di grandi discussioni sul territorio, mentre oltre il 90 per cento delle pratiche sono interventi che riguardano quotidianamente tutto il mondo delle nostre imprese, ora non si può pensare che di ogni pratica si possa applicare tutto quanto è pensabile a livello di valutazione di interventi. Quindi ribadisco che c’è piena disponibilità ad andare a recepire, qualora un nuovo Governo (quando ci sarà) sarà in grado di licenziare una norma, che riguarda la valutazione di impatto sanitario. Ad oggi con un emendamento noi andiamo nell’articolo primo che riguarda le finalità generali, quindi un’identificazione precisa delle motivazioni, ad inserire proprio il concetto della valutazione sanitaria che in questa fase viene fatta a livello di studio di impatto ambientale e quindi della successiva valutazione. Credo che possa essere in questo modo garantita sia la verifica che il confronto e la valutazione stessa. Quando ci saranno altre norme, le andremo a recepire.

Per quanto riguarda gli altri emendamenti, li abbiamo valutati in Commissione, ne abbiamo discusso, credo ci possa essere anche nel merito la condivisione, ma io credo che sia nei rapporti corretti d’Aula anche andare a recepire delle proposte, ma avere reciprocamente il riconoscimento del lavoro fatto anche in termini di proposta complessiva. Quindi il voto sarà contrario sugli emendamenti proposti dagli altri gruppi di minoranza.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Ha chiesto di parlare l’assessore Gazzolo, prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Intervengo intanto per ringraziare innanzitutto il relatore Massimo Iotti e tutti i componenti della Commissione territorio, ambiente e mobilità per l’importante lavoro compiuto sulla proposta di legge, che oggi arriva in Aula. Lo dico perché su questo credo che sia la Commissione, sia la Giunta abbia cercato di dare la massima disponibilità nell’approfondimento condiviso, attento, dettagliato, partecipato per arrivare ad un testo che fosse il più possibile condiviso. È stata fatta anche una consultazione del tavolo regionale per l’imprenditoria, di Confindustria che poi sono stati auditi anche ovviamente dall’Assemblea.

Credo che la disponibilità e l’apertura sia stata dimostrata nei tempi, nei modi e nei contenuti, perché quello che discutiamo oggi è sicuramente una legge molto tecnica e complessa – come diceva anche il relatore Iotti – ma è evidente a tutti che sono norme, quelle sulla valutazione di impatto ambientale, attraverso cui passa anche la qualità dello sviluppo sostenibile, strategico della nostra regione, delle nostre imprese e passa parte del futuro delle nostre comunità. Quindi, da questo punto di vista, la proposta di legge è sì un recepimento del decreto legislativo n. 104/2017, è in attuazione della direttiva comunitaria sulla VIA, ma è indubbiamente un atto che è importante sia conosciuto anche nei suoi contenuti. È un atto che per me costituisce un ulteriore tassello e un ulteriore mosaico delle politiche green dell’Emilia-Romagna, perché muove anche dalla grande eredità che ci ha lasciato la legge n. 9/99 con elementi di innovazione che hanno saputo anticipare i tempi e indicare la strada da seguire: elementi che proprio oggi emergono nella loro rilevanza, perché sono diventati in tutto il Paese disciplina nazionale. Ed è per questo che la Regione Emilia-Romagna nel dibattito e nell’attento confronto, anche in sede di Commissione ambiente delle Regioni, ha convenuto di non ricorrere, ma è ben contenta di attendere anche l’esito dei ricorsi di eventuali altre Regioni, se questi saranno in parte recepiti, come prima veniva indicato anche da Bertani. Noi crediamo che si debba dare invece certezza, si debbano dare dei tempi, si debbano avviare anche non solo le direttive che accompagneranno la legge, ma si debbano anche avviare i percorsi nazionali e quindi chiederemo conto anche al Ministero della salute come prosegue la task-force sulla VIS, proprio per avviare un confronto molto consapevole, visto che – come è stato detto anche dai consiglieri Bertani, Gibertoni – su questo tema la Regione Emilia-Romagna non arriva impreparata, è pronta per fare una discussione. Ma è evidente che, così come parliamo di una materia che rientra nella competenza esclusiva dello Stato, è evidente che, conseguentemente, anche la certezza degli strumenti, delle azioni e delle procedure sia un valore aggiunto se queste diventano (le stesse linee guida previste dall’articolo 5 lettera b)-bis del n. 152/2006) esattamente comportamento su scala Paese, sull’intera scala territoriale. Io credo che questo sia un valore aggiunto. Ma proprio perché è importante, come diceva il consigliere Iotti, abbiamo condiviso come Giunta anche tutti gli emendamenti proposti dal relatore che vanno a delineare e ad inserire questo principio nella declinazione stessa dell’articolo 1 della legge, che oggi io mi auguro verrà votato in quest’Aula.

Poi penso che ci misureremo e ci confronteremo, così come ci confronteremo sulle direttive che sono parte integrante e deriveranno dall’applicazione della legge stessa. Lo dico perché anche sulle direttive serve un confronto di merito attento, serve un confronto che abbiamo già ribadito anche in Commissione e che mi spiace non sia stato colto come al solito – scusate se dico così – nella pienezza della disponibilità che il relatore ha dato per arrivare ad un testo massimamente condiviso. In ogni caso questo testo introduce delle innovazioni estremamente importanti, perché la legge è stata innovata all’insegna della semplificazione delle procedure, per velocizzare e rendere più efficaci i processi; sono state scritte norme che garantissero il massimo dell’informazione e della partecipazione, definendo in modo chiaro il sistema delle competenze, consolidando l’approccio di un’amministrazione pubblica dialogante con cittadini e operatori economici e, in un mondo che corre sempre più veloce, la Giunta è convinta che serva dare risposte in tempi certi, in particolare alle categorie produttive, ma nel pieno rispetto delle esigenze di tutela ambientale della salute. Se parliamo di strategia di sviluppo sostenibile, stiamo parlando di questo: di impatti ambientali, di impatti sulla salute, ma stiamo parlando anche di certezza delle norme ed è questo l’obiettivo a cui ambiscono le nuove regole che stiamo discutendo.

Non solo, va fatto tutto questo garantendo il carattere cristallino e trasparente in ogni decisione pubblica, che è un tratto distintivo delle politiche regionali. Quindi viene posta al centro l’informazione, premessa indispensabile per l’assunzione di ogni scelta e, in proposito, anche qui avremmo accolto un altro emendamento (d’intesa sempre con la Commissione, con il relatore) che poi non è stato formulato, che meglio precisava quella che è già una prassi della Regione Emilia-Romagna, perché le tecnologie è evidente che sono un alleato prezioso e già vantiamo un’esperienza avanzata con la pubblicazione di tutti i documenti relativi alla VIA sull’apposita pagina web del portale regionale: dai documenti di progetto, alle richieste di integrazione; dalle osservazioni, alle controdeduzioni. Chiaramente in tutto questo si punta ad assicurare una condivisione tempestiva ed integrata di ciò che viene pubblicato anche con i migliori mezzi di comunicazione. Questo sarà comunque un impegno della Giunta.

L’informazione è il presupposto per la partecipazione, sono d’accordo. La proposta in discussione conferma il ruolo dell’istruttoria pubblica, del contraddittorio tra proponente e chi ha presentato le osservazioni; tra le novità introduce lo strumento dell’inchiesta pubblica che sarà disciplinato nel dettaglio con un’apposita direttiva, ovviamente sentita la Commissione assembleare competente, perché su questo tema si raccoglie il contributo di tutti.

Tutta la procedura correrà on line, al bando la carta: le istanze di VIA saranno presentate solo in formato digitale; per la prima volta si introducono tempi perentori per lo svolgimento delle varie fasi e la conclusione del procedimento, con sanzioni anche pecuniarie in caso di violazione. Sempre in tema sanzionatorio, è contemplato il monitoraggio e il controllo del rispetto degli esiti della VIA, tanto che chi violerà quanto autorizzato dovrà pagare per le azioni difformi messe in atto. Anche questa è una conquista in realtà di civiltà, perché quando è messo a repentaglio l’ambiente, è evidente che è messa a repentaglio la qualità della vita di tutti e delle future generazioni. A fare da contraltare c’è la previsione di importanti fasi di dialogo preliminari con la pubblica amministrazione, che ogni soggetto potrà attivare per conoscere nel dettaglio ciò che viene richiesto per l’esame e la valutazione delle singole istanze. La prevenzione passa esattamente da qui. E ancora per modifica o estensione di opere esistenti arriva la possibilità di una verifica preliminare rispetto alla procedura da attivare, se screening, VIA, o se non sia necessario invece alcun procedimento ambientale.

È questo il modello di amministrazione dialogante che vogliamo mettere in campo, anche alla luce della riforma istituzionale attuata con la legge n. 13/2015, che fissa in ARPAE il soggetto competente per le attività istruttorie in tema di VIA, ma mantiene saldo l’esercizio della funzione in tema di VIA in capo alla Regione. Lo dico perché non è vero che la Regione lo considera un atto tecnico, tanto che la legge prevede che sia presente, là dove sia presente un delegato della Giunta, nelle VIA che interessano direttamente la Regione, oltre che nella delibera di Giunta finale che non è mai (neanche oggi) una mera presa d’atto.

Mi interessava dirvi ancora una cosa. Fino al 2015 la Regione era stata chiamata ad approvare le conclusioni delle Conferenze dei servizi e aveva fino al 2015 ventinove valutazioni di impatto ambientale, nei due anni che ci lasciamo alle spalle (2016/17) abbiamo iniziato a sperimentare questa nuova architettura, perché è già in vigore; nel primo anno di applicazione della legge n. 13 il numero di procedure si è più che raddoppiato, raggiungendo le cento unità tra screening e VIA, nel 2017, complice anche la ripresa economica con l’Emilia locomotore del PIL italiano, il dato iniziale è più che triplicato, raggiungendo le 336 procedure di valutazione ambientale.

L’esperienza degli ultimi anni ci insegna quanto sia cresciuta e risulti elevata la sensibilità dei cittadini nei confronti delle conseguenze di ogni intervento produttivo (energetico, infrastrutturale, sull’ambiente in cui si inserisce, la conservazione della biodiversità, degli ecosistemi e del patrimonio culturale) sulla salute oltre che sugli eventuali effetti cumulativi derivanti dalle interazioni con altri progetti collegati. Quindi la VIA assume per la Giunta rilevanza non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche sociale di ogni attività e quindi, conseguentemente, ricomprendendo anche la parte sulla salute. Proprio lo sviluppo sostenibile, nella logica della piena sostenibilità, è al centro dell’agenda politica del mandato di questa Giunta. Sulla compatibilità tra scelte economiche e ambiente vogliamo costruire l’attrattività della nostra terra, vogliamo farne il suo tratto distintivo, puntando su compatibilità della crescita, circolarità dell’economia, risparmio ed efficientamento energetico, qualità dell’aria, dell’acqua e pianificazione integrata. E questo è esattamente l’ulteriore tassello che andiamo a costruire e che mi auguro venga, come mi pare, al di là del voto che verrà espresso in quest’aula, ben compreso da chi ha partecipato ai lavori per la redazione della legge stessa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

È così conclusa la parte della discussione, passiamo alle votazioni.

Nomino gli scrutatori: i consiglieri Campedelli, Montalti e Gibertoni.

Prendiamo in esame l’articolo 1, su cui insistono due emendamenti: il 14 a prima firma consigliere Iotti e il 2 a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 14 a prima firma del consigliere Iotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 14 è accolto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 1 è approvato.

Articolo 2, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 2 è approvato.

Articolo 3, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 3 approvato.

Articolo 4, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 4 è approvato.

Articolo 5, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 5 è approvato.

Articolo 6. Su questo articolo insistono due emendamenti: il 15 a firma dei consiglieri Iotti, Rontini e Caliandro e l’1 a firma del consigliere Pettazzoni.

Discussione generale.

Consigliere Pettazzoni, prego.

 

PETTAZZONI: Ne do lettura. All’articolo 6 (Verifica preliminare ed esclusione) si propone di inserire il seguente comma: «la procedura di cui al comma 1 non si applica in presenza di modifiche, estensioni e adeguamenti tecnici inequivocabilmente finalizzati a migliorare il rendimento e le prestazioni energetico-ambientali dei progetti di impianti in autorizzazione integrata ambientale e in autorizzazione unica ambientale. A tal fine la Giunta regionale, mediante una delibera di indirizzo, individua le casistiche più diffuse di modifiche prive di impatti negativi significativi per l’ambiente». Vi do lettura della motivazione. «Laddove ci siano impianti già oggetto di autorizzazione unica ambientale o di autorizzazione integrata ambientale e laddove queste modifiche progettuali o impiantistiche abbiano un chiaro e inequivocabile impatto positivo, senza possibili diverse interpretazioni, potrebbe essere possibile evitare la verifica di assoggettabilità preliminare al fine di semplificare il procedimento e ridurre i tempi per la realizzazione di tali interventi migliorativi». Quindi dove stanno queste condizioni si chiede ovviamente una procedura semplificata per ridurre i tempi di realizzazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pettazzoni.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Il testo proposto dalla maggioranza non è in contrasto con la proposta della Lega Nord, voglio precisare che il dispositivo di fatto («demandare ad una direttiva da parte della Giunta regionale») è contenuto in entrambi, la parte preliminare proposta dalla Lega Nord di fatto è quella prevista dal citato articolo 6, comma 9 del n. 152. Quindi per avere un testo che contenga tutti gli elementi, ma che sia essenziale nella sua formulazione, questa è la proposta, supportata anche a livello tecnico. Il parere quindi è contrario all’emendamento della Lega Nord, ma non nel contenuto, nella formulazione. Sono convinto che l’emendamento proposto da parte della maggioranza dà risposta appieno alla proposta del testo della Lega Nord.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Io farei attenzione in questo emendamento comunque anche alla direttiva, che mi pare alla fine venga indicata dalla Giunta, perché il miglioramento energetico può essere una semplificazione pericolosa. Se io penso alla richiesta AIA e VIA appena depositata riguardo all’inceneritore di Ravenna, dove si chiede di passare da mero incenerimento a recupero energetico, anche quello è miglioramento energetico, però direi che procedure di questo genere sicuramente non devono avere delle semplificazioni. Al di là delle promesse che ci sono state fatte di chiusura degli inceneritori, vediamo che qua passiamo ad aumento degli inceneritori semplicemente cambiando loro una sigla.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Pettazzoni, prego.

 

PETTAZZONI: Presidente, giusto per un chiarimento. Chiedo anche al consigliere Iotti che è appena intervenuto: l’emendamento a firma Iotti punta sull’articolo 6, comma 9 o sul successivo articolo 9? Perché l’emendamento 15 del Partito Democratico…

 

(interruzione del consigliere Iotti)

 

Quindi chiedo conferma se la stesura è corretta. Quindi «ai sensi del successivo articolo 9» è la dicitura corretta, grazie. Mi ha già dato risposta il relatore di maggioranza.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pettazzoni.

Benissimo. Se non ci sono più interventi in discussione generale, dichiarazioni di voto sugli emendamenti all’articolo 6.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 15, a firma dei consiglieri Iotti, Rontini e Caliandro.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 15 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Pettazzoni.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 6 è approvato.

Mettiamo in discussione l’emendamento 3 a firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani e Piccinini che istituisce un nuovo articolo.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per l’alzata di mano, l’emendamento 3 a firma dei consiglieri Gibertoni, Bertani e Piccinini, per l’istituzione di un nuovo articolo.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Prendiamo in esame l’articolo 7. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 7 è approvato.

Non è ginnastica correttiva alzare la mano durante le votazioni. Quindi vi suggerisco e vi invito ad alzarla, per evitare discussioni poi in futuro.

Articolo 8. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 8 è approvato.

Articolo 9.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 9 è approvato.

Articolo 10, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 10 è approvato.

Articolo 11, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 11 è approvato.

Articolo 12, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 12 è approvato.

Articolo 13, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 13 è approvato.

Articolo 14, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 14 è approvato.

Articolo 15, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 15 è approvato.

Articolo 16, sul quale insiste l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Discussione generale.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Riteniamo che l’adeguata pubblicizzazione di tutti i documenti e delle notizie riguardanti la procedura di VIA sia importante e quindi chiediamo che tutti i documenti inerenti all’attività (atti, comunicazioni, verbali, informazioni) siano pubblicati sul sito e l’altro aspetto importante, per il quale poi abbiamo depositato anche un ordine del giorno, è che sul sito web vengano utilizzati dei sistemi capaci di informare in tempo reale, in grado di essere facilmente integrati con i più comuni mezzi di comunicazione quali social, web e portali, blog. In particolare – non facciamo riferimento qui nell’emendamento – ad oggi una di queste tecnologie è la tecnologia RSS, che è già stata implementata sul sito AIA, vi dico che questa tecnologia è utile perché, utilizzando quella tecnologia, i cittadini in questi giorni si sono accorti prontamente che è stata depositata una richiesta di autorizzazione integrata ambientale che riguarda l’inceneritore di Ravenna. Inceneritore che doveva essere spento, invece per il quale viene chiesto un revamping e un aumento di portata. Quella tecnologia è importante, perché permette adesso a cittadini, che magari sono contrari a questo tipo di intervento, di preparare le proprie osservazioni, controdeduzioni ed intervenire nel procedimento.

Per quanto riguarda l’emendamento, presidente, chiedo di votarlo per parti separate. Ci sono due commi (il 2 e il 3) e siccome in Commissione è emerso che il comma 2 non sarebbe stato ritenuto accettabile dalla maggioranza, chiedo la votazione per parti separate. Per quanto riguarda il comma 3 valuterà la maggioranza. Comunque rimane l’ordine del giorno che essenzialmente chiede la stessa cosa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: In Commissione abbiamo affrontato questo punto e credo che nessuno di noi abbia nulla contro la tecnologia feed RSS. È una tecnologia che, fatta la verifica, è già disponibile nel sistema web della Regione Emilia-Romagna dal 2012, deve essere solo applicata nelle varie procedure, però attiene a decisioni che riguardano altre materie, che riguardano quindi i servizi informativi. Non è preclusa. Io credo che sia una raccomandazione, però andrebbe fatta per ogni legge l’elencazione di tutti gli strumenti informatici applicativi che ritengo superflua. Posso garantire che la tecnologia è già disponibile, quindi credo che sarà sicuramente inserita anche per le pubblicazioni in futuro delle valutazioni di impatto ambientale, che hanno per autorità competente la Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie. Io non è che sono uno sponsor degli RSS, non ho royalty per ogni RSS che viene aggiunto, solo per specificare, proprio per il fatto che su vari siti della Regione l’abbiamo già disponibile, la richiesta è quella di integrarla anche nella procedura di VIA. Mi sembra che comunque l’assessore abbia dato una disponibilità, quindi recepiamo come positiva questa disponibilità e speriamo che venga implementata al più presto. A questo punto possiamo votare l’emendamento in un’unica soluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4 a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini nella sua completezza.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 16 è approvato.

Articolo 17, sul quale insistono quattro emendamenti: il 5 a firma del consigliere Bertani, il 13 a firma della consigliera Piccinini, il 6 a firma della consigliera Piccinini e il 7 a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Discussione generale.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Nell’emendamento 5 noi chiediamo che l’inchiesta pubblica diventi una possibilità importante di confronto con il pubblico e quindi chiediamo con questo emendamento che, se ci sono osservazioni, queste poi vengano discusse all’interno di un’inchiesta pubblica e che anche il pubblico interessato possa fare richiesta, non solo il proponente.

L’emendamento 7 che, come per l’inchiesta pubblica è stato recepito il fatto che la Giunta debba emanare un regolamento che disciplina il funzionamento dell’inchiesta pubblica, anche per il contraddittorio venga recepito un disciplinare che disciplini come si svolga il contraddittorio, anche questo entro sei mesi.

Per quanto concerne l’emendamento 13 chiediamo che la direttiva della Giunta regionale, che riguarda lo svolgimento dell’inchiesta pubblica, sia adottato entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Infine volevo specificare cosa intendiamo noi per “inchiesta pubblica”, ma me lo riservo eventualmente in un intervento successivo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 13, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 13 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 17 è approvato.

Articolo 18, nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 18 è approvato.

Articolo 19, sul quale insistono tre emendamenti: il n. 8 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, il n. 9 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani e il n. 10 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

Consigliere Bertani in discussione generale, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Gli emendamenti sono di due tipi, attengono a quello di cui ho parlato ampiamente nella discussione generale e riguardano l’informazione ai cittadini e l’informazione al pubblico. La Conferenza dei servizi è un momento cruciale della valutazione di impatto ambientale, però i cittadini devono aspettare la conclusione di tutte le sedute della stessa per capire che cosa sta succedendo lì dentro e quali sono le risposte alle proprie osservazioni, a quelle del proponente, cosa stanno decidendo le amministrazioni interessate, perché ad oggi viene pubblicato solo il verbale finale della Conferenza dei servizi. Viene pubblicato fra l’altro non sempre in tempi congrui ed essenzialmente la notizia della chiusura della Conferenza dei servizi spesso arriva ai cittadini solo con la delibera di Giunta. Quindi a quel punto i giochi sono fatti e i cittadini, invece che essere informati, recepiscono quel “top-down” che dicevamo noi prima: invece che prima essere informati, partecipare e codecidere, arriva loro la decisione e a quel punto devono subirla e qui si innesta e aumenta il conflitto sulle opere che impattano sul territorio. Quello che noi chiediamo semplicemente è che le Conferenze dei servizi, come è successo in alcuni casi e come non è proibito dal decreto nazionale, siano aperte a degli uditori: se ci sono degli uditori che vogliono partecipare, possano partecipare. Alcune Conferenze dei servizi ho notizia siano state aperte agli uditori. Infine chiediamo che tutte le sedute della Conferenza dei servizi abbiano un resoconto che poi venga puntualmente pubblicato, perché è vero che la Conferenza dei servizi ha tempi certi, ma non si esaurisce in un giorno, si esaurisce in più giorni. Quindi noi chiediamo che i resoconti vengano pubblicati puntualmente e nel tempo, di modo che i cittadini possano seguire l’evoluzione di quella che è la procedura di VIA.

Infine, per quanto riguarda la deliberazione, come dicevo in discussione generale, l’approccio che viene adottato nella legge prevede che la Giunta formalizza le determinazioni della Conferenza dei servizi e adotta la determinazione motivata e, in questo senso, a noi pare che la Giunta svolga – così scritto – una funzione semplicemente notarile. Invece noi vogliamo riprendere quello che è scritto nell’articolo 25, comma 3 e diciamo che la Giunta decide riguardo alla concessione dei titoli abilitativi e la deliberazione positiva costituisce il provvedimento autorizzatorio unico, anche perché inserendo il concetto di “deliberazione positiva”, introduciamo il concetto anche che possa esistere l’“opzione zero”: che il progetto presentato nella valutazione di impatto ambientale possa anche non essere realizzato. Scritto così, sembra un automatismo in cui: uno presenta la VIA, la Conferenza dei servizi fa tutte le sue valutazioni e la Giunta prende atto che quel progetto, nonostante varie prescrizioni sicuramente, avrà sempre un esito positivo. Così ci sembra una riscrittura più aderente alla norma e aderente anche alle richieste dei cittadini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Grazie. Ripeterò qualcosa già detto in Commissione, qualcuno l’avrà sentito, ma credo sia opportuno. La Conferenza dei servizi non è un organismo eletto dai cittadini, ma è una seduta di tecnici convocati dalle autorità deputate ad esprimere un parere. La Conferenza dei servizi decisoria è una sessione unica che si articola in più sedute, quindi c’è un verbale della sessione, io prendo per buono anche questo: l’alternativa quale sarebbe? Che poi qualcuno, come succedeva in passato, porta di fatto un parere scritto, preconfezionato di un giudizio che può andare in quella direzione. Io credo invece che la Conferenza dei servizi debba valutare, debba discutere, non ci deve essere il processo di piazza a quello che discutono. È un organismo tecnico all’interno del quale si fanno valutazioni tecniche e non si fa il processo alle parole. Va colta in questo senso.

La legge – aggiungo in merito al passaggio relativo alla Giunta regionale – va capita e percepita in questo senso: la Conferenza dei servizi decisoria esprime un procedimento unico ed è l’unico procedimento che si esprime sulla valutazione di impatto ambientale, per legge nazionale la Giunta non può giudicare, non può entrare nel merito del parere espresso sulla valutazione di impatto ambientale con l’atto finale. L’atto finale viene adottato dalla Giunta e – faccio un inciso – è una previsione che facciamo nel nostro testo regionale, non è contenuto nel DL n. 152 e credo che sia opportuno. Alla Giunta regionale, quindi, spetta il compito non notarile, ma di verificare l’esatto procedimento avvenuto in termini di esecuzione di tutto l’iter decisionale di approvazione, cosa importante e non formale, ma in alcun modo un parere politico – questo per legge – può andare contro ed esprimerlo contro quello che è stato il procedimento uscito dalla Conferenza dei servizi decisoria. Questo è il quadro delle leggi, a cui ci si attiene. Credo che la coerenza del testo base proposto ci sia tutta e quindi credo che vada confermato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Intervengo sulla resocontazione. È un punto che abbiamo sollevato in Commissione, mi preme ricordare che la decisione di fare un verbale finale unico è di tipo politico, quando invece si poteva benissimo tornare indietro rispetto a questa delibera di Giunta. Non tanto per fare dei processi a chissà chi, ma semplicemente per tenere monitorato il procedimento e tenere informati i cittadini e anche noi consiglieri, che non abbiamo più accesso a determinate informazioni, se non alla fine di tutto. Ripeto, queste VIA riguardano attività che impattano, anche in modo consistente, sul nostro territorio. Quindi io non capisco perché si sia deciso di andare in senso contrario e, anziché fare un’operazione di trasparenza, si è tornati indietro ed è una cosa che noi assolutamente non condividiamo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Devo precisare perché qua, con gli interventi, si vuole travisare il senso delle cose. Nessuno torna indietro, non c’è mai stato un provvedimento di legge che prevedesse per ogni seduta della Conferenza dei servizi un verbale. Nessun cancella o torna indietro da niente, è semplicemente la legge n. 241 (legge dello Stato) che prevede esattamente l’iter della Conferenza dei servizi. Nessuno toglie niente. Questa è l’esatta applicazione della legge.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Per riprendere alcuni concetti e per sottolineare quindi la motivazione della differenza di vedute che abbiamo su questi aspetti. È vero che la Conferenza dei servizi non è un organo democratico, è un organo tecnico all’interno del quale vengono fatte delle valutazioni tecniche, però il fatto che queste valutazioni tecniche vengano fatte al chiuso di una stanza e i resoconti dell’attività tecnica vengano pubblicati solo alla fine di un lungo processo è un ostacolo, secondo noi, all’informazione ai cittadini e al fatto che gli stessi possano capire che cosa sta succedendo riguardo al loro territorio. Quindi dare la possibilità di partecipare a degli uditori, che vuol dire che non entrano lì dentro e fanno un processo a chi sta lavorando: hanno possibilità, magari avendo al loro fianco anche loro dei tecnici, perché spesso la materia è molto tecnica e complicata, la possibilità di seguire i lavori e di capire che cosa sta succedendo e quindi, magari in altre sedi, esprimere quello che pensano rispetto alle decisioni che vengono prese. Quindi la partecipazione di uditori non va ad invalidare il fatto che la Conferenza dei servizi è un atto tecnico, permette ai cittadini di essere più informati.

In seconda istanza e ancora di più i singoli resoconti delle singole sedute non sono vietati per legge. È vero che dice è una Conferenza decisoria unica, quindi fa fede il verbale finale, ma i resoconti non sono vietati, anzi, noi riteniamo che siano utili.

Infine riguardo alla decisione della Giunta. L’articolo 25, comma 3 dice che «il provvedimento di VIA contiene le motivazioni e le considerazioni su cui si fonda la decisione dell’autorità competente», l’autorità competente è la Regione e viene espressa tramite la Giunta, quindi la Giunta prende una decisione e non è una mera presa d’atto. Voi fate riferimento solo all’articolo 27-bis, ma lo stesso articolo poi fa riferimento di nuovo all’articolo 25, proprio perché dice alla fine del comma 7 «resta fermo che la decisione di concedere i titoli abilitativi è assunta sulla base del provvedimento di VIA». Quindi la Giunta regionale decide di dare i titoli abilitativi, utilizza l’istruttoria tecnica della Conferenza dei servizi, assume quello che ha detto la Conferenza dei servizi, ma poi deve decidere, non «prende atto». Questa secondo noi è una visione diversa che comunque è compatibile con la legge nazionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Solamente per informare il consigliere Iotti che ci sono delle Conferenze di servizi, in cui non facevano i verbali ma facevano le registrazioni, quindi questa è una proposta che noi continuiamo a fare e che ovviamente ci viene bocciata dalla maggioranza, ma si prenda atto anche di questa cosa. La possibilità di fare puntualmente i verbali, le registrazioni, utilizzate il mezzo che vi pare, c’è, evidentemente non c’è la volontà di ogni volta fare un resoconto, ma di arrivare semplicemente con l’informazione finale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Ribadisco alla consigliera Piccinini che noi rispettiamo la legge n. 241 e quanto previsto.

Per quanto riguarda l’atto della Giunta regionale, mi permetta il collega Bertani, ha equivocato: l’autorità competente, nel momento stesso in cui la Regione è autorità competente certamente, fa parte del provvedimento perché interviene nell’ambito della Conferenza dei servizi. Quanto attiene all’adozione dell’atto finale è indipendente dal fatto che la Regione sia l’autorità competente, ma è il vaglio definitivo, è l’adozione del provvedimento, perché evidentemente – l’ha detto anche lei – la Conferenza dei servizi non è un organismo democratico e quindi l’atto finale, anche ai fini di un eventuale ricorso, deve essere assunto – io ritengo in maniera corretta – da quella che è l’autorità regionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Semplicemente per chiedere il voto elettronico sui tre emendamenti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): La ringrazio, consigliere Bertani.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con il dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

7

Contrari

 

21

Astenuti

 

8

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è respinto.

Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Esprimo voto contrario, non so cosa sia successo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.

Prendiamo atto, grazie.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 9, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con il dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

6

Contrari

 

21

Astenuti

 

8

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 10, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, con il dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

6

Contrari

 

21

Astenuti

 

7

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 10 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 19 è approvato.

Sospendiamo i lavori della mattinata, che riprenderanno alle ore 14.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,11

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Simona CASELLI, Palma COSTI, Massimo MEZZETTI e la consigliera Valentina RAVAIOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 5981 «Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: “Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti» (83)

 

Votazione emendamento 8 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 6

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 8

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Giancarlo TAGLIAFERRI,

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Fabrizio BENATI, Galeazzo BIGNAMI, Paolo CALVANO, Andrea GALLI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 9 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 6

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 21

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 8

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Giancarlo TAGLIAFERRI,

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 14

Piergiovanni ALLEVA, Fabrizio BENATI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Andrea GALLI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 10 a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 6

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 21

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Giancarlo TAGLIAFERRI,

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 15

Piergiovanni ALLEVA, Fabrizio BENATI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Andrea GALLI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Gli emendamenti all’oggetto 5981 sono pubblicati in allegato al resoconto integrale 179 - seduta pomeridiana del 17 aprile 2018

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

6317 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ampliamento del servizio di emodinamica e nomine riguardanti l'Ospedale Bufalini di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6318 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dell'attività radiologica, a Bologna, dei Poliambulatori Mengoli e Montebello. A firma del Consigliere: Bignami

6319 - Interrogazione a risposta scritta circa interruzioni, in zone della Provincia di Ravenna, dei servizi telefonici, con particolare riferimento alla situazione riguardante Villa San Martino. A firma del Consigliere: Bagnari

6320 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte ai danni che il maltempo ha causato ai castagneti, e sostenere il relativo settore. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

6321 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli interventi da effettuare per evitare le ricorrenti interruzioni del servizio telefonico, nel Comune di Casalfiumanese (BO), nella frazione di Sassoleone. A firma dei Consiglieri: Poli, Marchetti Francesca

6322 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti zone adibite a campeggio nel Lido di Volano, a Comacchio. A firma del Consigliere: Fabbri

6323 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare il Prosciutto di Parma, con particolare riferimento alle dichiarazioni in merito rilasciate dall'eurodeputato Jeppe Kofod. A firma del Consigliere: Rainieri

6324 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il servizio di trasporto dei componenti della Giunta regionale. A firma della Consigliera: Piccinini

6325 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta quali iniziative intenda assumere per cercare di impedire il reiterarsi di episodi di violenza e vessazioni nei confronti di persone anziane indifese, come gli atti, accertati dall‘Arma dei Carabinieri, nei confronti di ospiti della casa protetta per anziani di Correggio (RE), convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. A firma del Consigliere: Foti

6326 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda procedere nel percorso intrapreso con Associazioni, Comitati e cittadini, in merito all’emissioni dell’azienda Laminam di Borgotaro, al fine di coniugare garanzie per la salute, rispetto per l’ambiente e salvaguardia occupazionale. A firma del Consigliere: Cardinali

6327 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda relazionare in merito ai danni causati dagli ungulati a persone e cose e particolarmente alle aziende agricole che hanno sede nelle zone montane del bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

6328 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle morti sul lavoro verificatesi a Livorno e sull’autostrada all’altezza di San Lazzaro ed, in particolare, per chiedere alla Giunta come intenda intervenire affinché sia fatta piena luce su un altro incidente sul lavoro, accaduto sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia dove un operaio è rimasto folgorato. A firma del Consigliere: Caliandro

6329 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare gli ospiti di strutture per anziani ed i relativi lavoratori che svolgono il proprio lavoro con responsabilità e correttezza. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Gibertoni

6330 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il servizio di trasporto, tramite ambulanze, dei pazienti a Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

6331 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori e l’attività dello stabilimento Malo di Borgonovo. A firma del Consigliere: Foti

6333 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di funzionamento dell’Osservatorio sulle fusioni dei Comuni dell’Emilia-Romagna, con particolare riferimento alla qualità dei servizi del Comune di Valsamoggia. A firma del Consigliere: Bignami

6334 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aggiornamento della normativa riguardante gli educatori professionali socio-pedagogici. A firma del Consigliere: Bignami

6335 - Interrogazione a risposta scritta circa nomine relative a fondazioni riguardanti istituti di credito di Faenza. A firma del Consigliere: Liverani

6337 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura del Punto nascite di Pavullo, con particolare riferimento alla tutela delle partorienti abitanti nell’area del Frignano. A firma del Consigliere: Bargi

6338 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, incarichi e procedure riguardanti il consorzio CINECA. A firma della Consigliera: Piccinini

6339 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare gli ospiti di strutture per anziani e soggetti fragili, con particolare riferimento a quelle private. A firma del Consigliere: Bagnari

6340 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l’alternanza scuola-lavoro con particolare riferimento alla tutela degli studenti. A firma del Consigliere: Torri

6341 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la disponibilità, presso le AUSL, dei dati riguardanti maltrattamenti, violenze di genere, stalking e molestie sessuali. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6343 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio delle spese e delle risorse regionali riguardanti l’accoglienza dei migranti in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bignami

6344 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il progetto di autostrada Cispadana. A firma della Consigliera: Gibertoni

6345 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la gestione e l’utilizzo di “dehors” su suolo pubblico in concessione, con particolare riferimento alla situazione relativa a Cesenatico (FC). A firma del Consigliere: Bignami

6346 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche occupazionali presenti nella casa motociclistica Motori Minarelli di Lippo di Calderara (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

6348 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti i servizi e gli operatori sanitari coinvolti nel processo di assistenza e cura delle patologie croniche con particolare riferimento al diabete mellito tipo 2. A firma del Consigliere: Bignami

6349 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi di interruzioni del servizio telefonico in alcune zone del territorio faentino. A firma della Consigliera: Rontini

6350 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione delle disposizioni legislative riguardanti la promozione ed il sostegno dell’economia solidale. A firma della Consigliera: Ravaioli

6351 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il fabbisogno di medici di medicina generale e le azioni da attuare per risolvere le relative problematiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

6352 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, problematiche e risorse riguardanti la fusione dei Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto. A firma del Consigliere: Pompignoli

6353 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di mezzi di trasporto alternativi per alleviare i disagi per gli utenti e gli studenti che utilizzano, durante i relativi lavori, la linea ferroviaria Direttissima Bologna-Firenze. A firma del Consigliere: Bignami

6354 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle gravi carenze e problematiche riguardanti il personale dell’AUSL della Romagna ed i relativi Pronto Soccorso. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

6355 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il funzionamento della Commissione Medica locale per l’accertamento dei requisiti psicofisici dell’AUSL di Imola, con particolare riferimento alle visite per le patenti di guida. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6356 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti il piano di riorganizzazione territoriale ed ospedaliera della città metropolitana di Bologna, con particolare riferimento anche ai presidi ospedalieri posti in zone montane. A firma del Consigliere: Bignami

6358 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte a problematiche riguardanti uno spazio pubblico sito ad Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6359 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere in relazione alle gravi problematiche riguardanti un campo nomadi sito in località San Matteo, a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

6360 - Interrogazione a risposta scritta circa i vincoli gravanti sui terreni agricoli ex Siti Natura 2000. A firma del Consigliere: Fabbri

6361 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire una adeguata assistenza ai pazienti affetti da autismo, con particolare riferimento ai soggetti più giovani e a quanto accaduto ad un adolescente, più volte trasferito tra strutture di Modena e Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Bignami

6363 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la delocalizzazione degli impianti relativi alla raccolta differenziata esistenti nell'area del Cornocchio, a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6364 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere l'attività della Fondazione Tito Balestra di Longiano. A firma del Consigliere: Bertani

6366 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il divario retributivo tra donne e uomini. A firma della Consigliera: Gibertoni

6369 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la mancata presenza di medici nei mezzi di soccorso a causa di indisponibilità di mezzi medicalizzati, o della loro eccessiva distanza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6370 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento delle aree del Polo Ospedaliero Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, con particolare riferimento all’attività dei trapianti. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6371 - Interrogazione a risposta scritta circa episodi di violenza, di ghettizzazione ed esclusione degli alunni italiani, con particolare riferimento alle problematiche relative a classi con rilevante presenza di stranieri ed alla situazione esistente a Fusignano (RA). A firma del Consigliere: Bignami

6372 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza i corsi d’acqua del territorio modenese, con particolare riferimento agli interventi sugli argini del Secchia e del Panaro. A firma della Consigliera: Gibertoni

6373 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse alla mancata scelta, da parte dell’ENEA, del sito di Brasimone per ospitare l’impianto DTT (Divertor Totamak Test Facility). A firma del Consigliere: Bignami

6376 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche connesse al bracconaggio in acque interne, con particolare riferimento alla raccolta e allo smaltimento del pescato abbandonato. A firma del Consigliere: Calvano

6377 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la costruzione di una arena presso l’aeroporto di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Torri

6378 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in sicurezza di un appartamento ACER sito a Imola, abbandonato dai relativi inquilini. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6379 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l’iter valutativo per la realizzazione dell’invaso di Vetto, e la relativa tempistica. A firma del Consigliere: Bignami

6380 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione e la pubblicazione, da parte dei comuni, della mappa del “territorio urbanizzato”, prevista dalla L.R. n. 24/2017. A firma del Consigliere: Foti

6381 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni ed i contributi da porre in essere al fine di sostenere l’attività della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna (FSRER). A firma della Consigliera: Rontini

6382 - Interrogazione a risposta scritta circa l’interpretazione autentica del termine “servizi ricreativi”, con particolare riferimento alla normativa riguardante le vaccinazioni obbligatorie. A firma della Consigliera: Sensoli

6383 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare il personale sanitario da aggressioni effettuate da pazienti, con particolare riferimento alla situazione riguardante il Pronto Soccorso. A firma della Consigliera: Sensoli

6384 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la fruibilità di un campo di calcio recintato dato in concessione ad una associazione, a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6385 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la conformità dell’opera, denominata “Passante di Mezzo”, alle norme in materia di piani urbanistici ed edilizi di cui all’art. 2 del DPR 383/1994. A firma del Consigliere: Bignami

6386 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’applicazione della L.R. 24/2017 sull’uso e la tutela del territorio, con particolare riferimento ai relativi monitoraggio ed atti di coordinamento tecnico. A firma della Consigliera: Prodi

6387 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’attribuzione delle risorse relative al progetto DTT (Divertor Tokamak Test) al potenziamento della ricerca scientifica ed alla valorizzazione del Centro Ricerche ENEA del Brasimone. A firma del Consigliere: Taruffi

6388 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli atti e le risorse riguardanti il collegamento con FICO, attraverso la linea denominata “F”, con particolare riferimento alla pubblicità dinamica sui mezzi e sulle strutture a terra di TPER. A firma della Consigliera: Piccinini

6389 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli studi e le azioni da attuare per prevenire allo sfruttamento delle acque del lago di Quarto a fini idropotabili e per valorizzarlo dal punto di vista turistico, ricettivo e paesaggistico. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

Risoluzioni

 

6332 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di tassazione relativa ai rifiuti, a chiarire definitivamente con i Comuni taluni aspetti della normativa in materia di disposizioni agevolative per le utenze non domestiche; invitando inoltre i Comuni ad una corretta applicazione della giurisprudenza e ad escludere dalla tassazione (TARI) le aree nelle quali aziende ed imprese smaltiscono autonomamente (spesso servendosi di ditte specializzate) i propri rifiuti speciali non pericolosi. (04 04 18) A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6336 - Risoluzione per impegnare la Giunta a riferire e ad informare la Commissione competente in merito ai fatti del centro anziani di Correggio quando avrà una risposta alla richiesta di rapporto avanzata dall'Assessore Venturi; ad informare la medesima Commissione anche di tutti gli eventuali interventi attuati dal Difensore Civico Regionale e dall'Assessore sulla vicenda in oggetto, costituendosi inoltre parte civile contro gli indagati, in sede di processo, al fine di tutelare l'immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali. (04 04 18) A firma del Consigliere: Delmonte

6342 - Risoluzione sulla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano (rifusione) – COM (2017) 753 final del 1 febbraio 2018. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare Bilancio, Affari generali ed istituzionali in data 4 aprile 2018)

6357 - Risoluzione per impegnare la Giunta a garantire l'investimento, già previsto per la realizzazione del progetto sperimentale "Divertor Tokomak Test (DDT)" presso il Centro Enea del Brasimone, sulla stessa area dell'Appennino, destinandolo ad azioni mirate, quali l'adozione di misure di agevolazione e semplificazione fiscale per gli insediamenti produttivi, l'applicazione dell'aliquota IRAP nella misura minima ammissibile per le imprese giovanili, il sostegno alla ricerca e all'innovazione e lo sviluppo delle reti di telecomunicazione e dei servizi telematici, e dando piena attuazione alla legge sulla montagna garantendo a cittadini ed imprese adeguati livelli di disponibilità di servizi pubblici essenziali e di altri servizi di utilità sociale, in particolare i servizi sanitari, sociali e scolastici. (09 04 18) A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

6365 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi promotrice presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome di una iniziativa di legge da presentare al Parlamento, condivisa dai Consigli regionali, riguardante la richiesta di modifica dell’articolo 38 dello Sblocca Italia ai fini della reintroduzione del c.d. “Piano delle Aree”, quale strumento di programmazione primario, facendosi inoltre portavoce presso il Governo nazionale della necessità di dotare il Paese di uno strumento di pianificazione, il Piano delle Aree, in grado di identificare quali aree del territorio e del mare debbano essere definitivamente e stabilmente sottratte alla disponibilità delle compagnie petrolifere, prevedendo che a decidere siano anche le Regioni e le comunità locali interessate. (10 04 18) A firma dei Consiglieri: Bertani, Gibertoni, Sensoli

6367 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in sede di Conferenza Stato-Regioni, a rivalutare la circolare del Gabinetto del Ministero degli Interni del 28 luglio 2017, in tema di valutazione delle casistiche di rischio e di misure di prevenzione relative agli eventi pubblici, promuovendo inoltre, prima dell'estate, un'applicazione delle norme vigenti che faciliti e preservi lo svolgimento degli stessi. (10 04 18) A firma dei Consiglieri: Prodi, Taruffi, Torri, Rossi

6368 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad individuare, in accordo con l'INPS, una modalità di certificazione dell'assenza del lavoratore sottoposto a terapie chemioterapiche che consenta al lavoratore di non perdere la copertura economica o rischiare il posto di lavoro per superamento del periodo di comporto. (11 04 18) A firma dei Consiglieri: Sabattini, Tarasconi, Paruolo, Caliandro, Campedelli, Zappaterra, Rontini, Zoffoli, Mumolo, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Bessi, Lori, Prodi, Poli, Bagnari, Montalti, Rossi

6374 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso tutte le sedi competenti in materia di programmazione finanziaria europea per il post 2020 affinché per sostenere le nuove priorità delle politiche comunitarie e per coprire la quota di finanziamenti comunitari che verrà a mancare a causa della Brexit, siano trovate soluzioni alternative alla riduzione della PAC (Politica Agricola Comune) di modo che essa possa rimanere perlomeno inalterata nel suo ammontare complessivo e continuare ad essere considerata giustamente strategica e fondamentale nello sviluppo economico di tutta l'Unione europea. (12 04 18) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

6375 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adoperarsi affinché la regione si attivi da un lato effettuando una ricognizione precisa degli strumenti di pianificazione e di governo del verde (Piano del verde; Individuazione di una Rete Ecologica; Regolamento del verde; Censimento del verde) presenti nei Comuni, e dall'altro istituendo un gruppo di lavoro che abbia il compito di realizzare e di diffondere, con la collaborazione del Servizio Fitosanitario Regionale, linee guida per la realizzazione ex-novo, o per l'aggiornamento, degli strumenti stessi, fornendo supporto alle Amministrazioni Locali che lo richiedessero, con lo scopo di rendere uniforme in tutti i comuni, grandi e piccoli, confinanti o non confinanti, le attività di pianificazione, gestione, consultazione ed informazione del verde urbano. (12 04 18) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

5982 - Interrogazione a risposta scritta circa i progetti di ampliamento di discariche, con particolare riferimento ai procedimenti riguardanti la discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

5983 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5984 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le Case della Salute, con particolare riferimento al coinvolgimento delle categorie interessate nell’ambito di tale settore della sanità. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5986 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere relativamente al servizio di raccolta ed il trasporto di fauna selvatica ferita e in difficoltà, con particolare riferimento alla situazione esistente nel territorio della Provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

5987 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse alla diffusione della popolazione di lupi sul territorio regionale, con particolare riferimento alla predazione di cani domestici. A firma del Consigliere: Bargi

5988 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento e la presenza di personale dell’AUSL di Imola ad un incontro pubblico promosso da una lista civica. A firma del Consigliere: Bignami

5989 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le casse di espansione del fiume Enza site nel Comune di Montecchio dell’Emilia. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

5990 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’assegnazione di diritti edificatori ed il cambio di classe urbanistica relativi al Comune di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

5991 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura di punti nascita, con particolare riferimento a quelli di Borgotaro, Pavullo, Castelnuovo ne’ Monti. A firma del Consigliere: Foti

5992 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dei fondi regionali riguardanti il finanziamento forfettario per le risorse umane necessarie a svolgere le funzioni trasferite agli enti locali. A firma del Consigliere: Foti

5993 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, anche in ambito europeo, per sostenere e finanziare la partecipazione di cittadini disoccupati ai corsi di formazione per la qualifica di operatore socio sanitario. A firma del Consigliere: Foti

5994 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per monitorare l'esecuzione dei decreti di espulsione e rendere più celere il relativo procedimento, con particolare riferimento alla situazione esistente a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

5996 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere i disagi per l’utenza del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla situazione esistente a Santarcangelo. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

5999 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6001 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a sostegno dei cittadini affetti da celiachia. A firma della Consigliera: Rontini

6003 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la piena fruibilità delle stazioni ferroviarie da parte di soggetti in situazione di ridotta mobilità, con particolare riferimento a quella di Castel San Pietro. A firma del Consigliere: Bignami

6004 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare la rete idroviaria del nord Italia, con particolare riferimento alla regimazione del fiume Po. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6006 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la realizzazione dell’Ospedale di Cona (FE). A firma della Consigliera: Sensoli

6008 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi erogati dalla Regione Emilia-Romagna alla Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni

6010 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di garantire il servizio di erogazione dei pasti all’interno delle sedi decentrate dei Vigili del Fuoco della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

6012 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire il rischio di incendi boschivi. A firma del Consigliere: Rancan

6013 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la situazione di criticità riguardante il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, anche tramite un nuovo piano di assunzioni che garantisca il diritto alla salute e qualità delle prestazioni assistenziali. A firma del Consigliere: Bignami

6016 - Interrogazione a risposta scritta circa la composizione dei reparti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, ed il riequilibrio delle dotazioni organiche degli stessi. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6017 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la decisione di autorizzazione all’ampliamento della discarica ASA di Castel Maggiore. A firma del Consigliere: Bignami

6019 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare oneri economici a carico di persone affette da diabete, con particolare riferimento alle calzature destinate ai pazienti con piedi diabetici neuropatici. A firma del Consigliere: Fabbri

6020 - Interrogazione a risposta scritta circa i servizi che opereranno nella nuova “Casa della Salute Navile” e quelli che verranno mantenuti operativi presso il poliambulatorio Tiarini. A firma del Consigliere: Bignami

6021 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6022 - Interrogazione a risposta scritta circa nomine e procedure riguardanti l’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6023 - Interrogazione a risposta scritta circa l’assegnazione di posizioni organizzative presso lo IOR (Istituto Ortopedico Rizzoli). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6026 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure e questioni riguardanti il quantitativo di rifiuti destinati all’inceneritore di Forlì. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6028 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a sostegno del Conservatorio Martini di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

6030 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti il trasporto gratuito dei pazienti che si sottopongono a dialisi con particolare riferimento alla situazione esistente nell’USL unica della Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

6035 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti un dipartimento ortopedico riabilitativo attivato dall’Istituto Ortopedico Rizzoli a Bagheria. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6036 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la Variante di Valico, con particolare riferimento alle soluzioni volte a ridurne l'impatto acustico. A firma del Consigliere: Bignami

6039 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rendere sicure le strade dell'Alto Appennino Reggiano, con particolare riferimento ai rischi causati dalla presenza di ghiaccio. A firma del Consigliere: Delmonte

6042 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità del trattamento di depurazione delle acque reflue del Comune di Vernasca (PC) e la relativa imposizione a carico della cittadinanza. A firma del Consigliere: Rancan

6043 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il procedimento autorizzativo di coltivazione di idrocarburi nel tratto di mare antistante la Regione Marche e la Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6044 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il "progetto di miglioramento dell'attività ortopedico-traumatologica in ambito metropolitano" e la relativa attuazione. A firma del Consigliere: Bignami

6050 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il progetto di Autostrada Regionale Cispadana. A firma della Consigliera: Gibertoni

6056 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la riscossione dei canoni irrigui. A firma del Consigliere: Foti

6058 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti fumi e odori sgradevoli provenienti da un'azienda sita a Borgo Val di Taro (PR). A firma della Consigliera: Gibertoni

6060 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per limitare i disagi per gli utenti della linea ferroviaria “Direttissima” che collega Bologna a Firenze, che sarà sottoposta ad importanti lavori. A firma del Consigliere: Bignami

6064 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) di rifiuti di Imola. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli

6066 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per chiarire disposizioni riguardanti il benessere animale, con particolare riferimento all'uso di catene o altri strumenti di contenzione nei confronti dei cani. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni

6069 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare l’Ospedale di Imola, con particolare riferimento alle relative strutture ed attività di Chirurgia Generale e di Chirurgia Senologica. A firma del Consigliere: Bignami

6070 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti i pozzi inquinati, a seguito dell’alluvione, nella frazione di Lentigione nel Comune di Brescello. A firma del Consigliere: Delmonte

6071 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti il disboscamento in atto sul monte Fuso, nel Comune di Neviano degli Arduini (PR). A firma del Consigliere: Sassi

6076 - Interrogazione a risposta scritta circa la copertura dei costi sostenuti dalle AUSL regionali per l’erogazione di prestazioni sanitarie gratuite agli stranieri irregolari. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pompignoli, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan

6077 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la regolamentazione delle attività funebri e di polizia mortuaria, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6078 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti incarichi relativi all’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6082 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il fenomeno dell’abbandono di esche e bocconi avvelenati. A firma del Consigliere: Pompignoli

6083 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione della normativa riguardante l’affidamento di incarichi a legali esterni alla Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento all’AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

6084 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attività svolta dal nucleo tecnico di progetto costituito tra la Regione Emilia-Romagna, l’Università di Bologna e la Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Città metropolitana. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6085 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti incarichi professionali conferiti dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6086 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi dei black-out verificatisi nei comuni della Valmarecchia a seguito delle nevicate avvenute in data 3/2/2018. A firma del Consigliere: Pompignoli

6087 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l’impianto di compostaggio sito a Crevalcore, con particolare riferimento alle prescrizioni emesse circa tale struttura. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6088 - Interrogazione a risposta scritta circa la ricostruzione, e la relativa tempistica, del ponte sul torrente Santerno, in località Carseggio, nel Comune di Casalfiumanese (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

6089 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi di disagi per la cittadinanza connessi ad eventi atmosferici, con particolare riferimento alle nevicate che hanno colpito il territorio riminese. A firma della Consigliera: Rossi Nadia

6091 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il riproporsi di disagi e disservizi per la popolazione a causa di eventi atmosferici, con particolare riferimento alle zone appenniniche. A firma della Consigliera: Serri

6095 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni strutturali, igienico-sanitarie e la vigilanza riguardanti i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni

6096 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il depotenziamento dell'Ospedale di Bentivoglio. A firma della Consigliera: Gibertoni

6098 - Interrogazione a risposta scritta circa i costi e le modalità di svolgimento del servizio navetta, tra la stazione ferroviaria e la sede della Regione Emilia-Romagna, destinato ai dipendenti della stessa. A firma della Consigliera: Piccinini

6099 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti il rispetto di precetti religiosi islamici presso strutture ospedaliere, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6100 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le modalità di ristrutturazione dell’Ospedale di San Sebastiano di Correggio (RE), con particolare riferimento all’impossibilità di utilizzazione dei nuovi letti per i degenti. A firma del Consigliere: Bignami

6101 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedimenti riguardanti gli interventi di manutenzione dei boschi e della vegetazione riparia. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Piccinini

6102 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la riscossione dei crediti da parte delle AUSL ed i relativi risultati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6103 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse riguardanti il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, con particolare riferimento al processo di programmazione territoriale 2017. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6104 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle gravi criticità ed alle problematiche riguardanti strutture dell’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6105 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ripristinare il ponte sito a Piaia di Taibo nel Comune di Mercato Saraceno. A firma della Consigliera: Montalti

6107 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti, presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, strutture operanti nel settore della chirurgia della mano. A firma del Consigliere: Bignami

6109 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi del trasferimento in altre stanze di pazienti a causa di richieste di carattere religioso-culturale islamiche, con particolare riferimento alla situazione esistente negli ospedali regionali. A firma del Consigliere: Bignami

6111 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di controllo degli spostamenti interni del personale nelle Aziende Sanitarie Locali. A firma del Consigliere: Bignami

6116 - Interrogazione a risposta scritta circa i dati riguardanti l’attività di individuazione e di allontanamento dal territorio dei migranti irregolari, con particolare riferimento alle azioni da attuare per rafforzare l’attività di rimpatrio dei clandestini. A firma del Consigliere: Rainieri

6117 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche ed interventi riguardanti la manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6119 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per potenziare, tramite l’inserimento di un ortopedico, il Pronto Soccorso pediatrico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

6120 - Interrogazione a risposta scritta circa lo spostamento in altra camera di una anziana paziente, ricoverata presso un Ospedale e accudita dal figlio, a seguito di lagnanze fondate sulla fede mussulmana. A firma del Consigliere: Aimi

6121 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attività ed i costi riguardanti il “Terminal Emilia Centrale” situato a Boretto. A firma del Consigliere: Sassi

6126 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti il rimborso della tariffa di depurazione per gli utenti non depurati. A firma della Consigliera: Piccinini

6132 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare, specie in ambito scolastico, il Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. A firma del Consigliere: Bignami

6133 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse riguardanti, per il 2018 ed il triennio 2018-2020, il personale ex regionale operante nell’ambito delle funzioni delegate, con particolare riferimento al settore della formazione. A firma del Consigliere: Sassi

6136 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure relative a nomine riguardanti il Teatro Comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

6141 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'Azienda ARSOM srl. A firma del Consigliere: Torri

6143 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della cimice asiatica "halyomorrpha halys" ed i conseguenti danni alle colture frutticole. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

6144 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori e le risorse riguardanti le opere di bonifica dell'area ex-Razzaboni. A firma della Consigliera: Piccinini

6145 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per allontanare i gruppi di nomadi e di altre nazionalità che bivaccano illegalmente nelle stazioni ferroviarie, ponendo in essere furti e truffe a danno degli utenti. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6146 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, tra le quali la gratuità dei trasporti pubblici, al fine di contrastare l'inquinamento derivante dai gas di scarico delle auto. A firma della Consigliera: Gibertoni

6150 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di raggiungere un'adeguata presenza della Polizia Municipale nel territorio dell'Unione Terre d'Acqua. A firma del Consigliere: Bignami

6152 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti contributi regionali attribuiti per progetti di studi di fattibilità di fusioni tra Comuni. A firma della Consigliera: Piccinini

6159 - Interrogazione a risposta scritta circa il recepimento delle disposizioni normative riguardanti le procedure per l’assegnazione delle concessioni di commercio su aree pubbliche. A firma del Consigliere: Bignami

6164 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle problematiche evidenziate nel rapporto ministeriale sulle attività di ispezione e controllo nei luoghi di lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

6166 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare che i costi delle bollette non pagate da utenti morosi vengano posti a carico di soggetti che le pagano regolarmente. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6168 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere la situazione di precarietà dell’edificio che ospita il Liceo Scientifico Righi ed il Liceo Linguistico Alpi, in piazza Aldo Moro a Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6171 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità strutturali del Liceo scientifico Righi e del Liceo linguistico Alpi di Cesena. A firma del Consigliere: Bertani

6174 - Interrogazione a risposta scritta circa episodi di propaganda politica riscontrati presso il Liceo Melchiorre Gioia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

6185 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la tutela del consumatore in relazione agli aumenti delle bollette relative all’energia elettrica. A firma del Consigliere: Bignami

6194 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e tematiche riguardanti la fusione dei Comuni di Baricella, Malalbergo e Minerbio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6213 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la fusione dei Comuni di Baricella, Malalbergo e Minerbio. A firma del Consigliere: Bignami

6220 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per limitare i disagi, anche dal punto di vista economico, conseguenti alla chiusura del ponte sul fiume Po, situato a Pontelagoscuro, che collega Ferrara a Rovigo. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

6233 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per salvaguardare la biblioteca comunale Rossi – Di Bella di Fanano (MO). A firma del Consigliere: Aimi

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 22/03/2018 al 12/04/2018:

DPGR n. 31 del 26/03/2018

Nomina del Comitato regionale dei consumatori e degli utenti di cui all'articolo 4 della Legge 27 marzo 2017, n. 4. Delega all'Assessore al Turismo e Commercio alla funzione di Presidente.

DPGR n. 37 del 10/04/2018

Costituzione del Consiglio di Amministrazione dell'IPAB "Pio Istituto Manara", di Borgo Val di Taro (PR).

(Comunicazioni n. 64 prescritta dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2018/833 del 16/04/2018)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

 

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