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183.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 9 MAGGIO 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Aggiornamento della seduta

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 3928

Risoluzione per impegnare la Giunta a modificare la normativa regionale al fine di estendere l’accesso gratuito al servizio ferroviario anche al personale delle Forze Armate nel loro complesso, secondo le modalità già previste per l’elenco di ufficiali ed agenti contenuto nella deliberazione 2082/2004. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli, Tagliaferri

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6408

Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere alle Ferrovie dello Stato l’immediata soluzione dei problemi di natura logistica e strumentale che minano la sicurezza dei passeggeri, ad affrontare le tematiche specifiche sollevate dalle organizzazioni sindacali della Polizia, nonché a sostenere le richieste del personale delle Forze dell’Ordine per il rafforzamento degli organici e dei mezzi in dotazione. A firma della Consigliera: Piccinini

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6409

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché sia estesa la libera circolazione sui servizi di trasposto pubblico locale di competenza regionale agli Ispettori del lavoro assegnati alle sedi dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro presenti sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6485

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nell’azione sinergica di tutti i soggetti preposti alla gestione e alla sicurezza delle stazioni e dei convogli, al fine di aumentare ulteriormente gli standard di sicurezza e vivibilità per gli utenti e per il personale. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Molinari, Rossi, Calvano, Rontini, Montalti, Mori, Marchetti Francesca, Bagnari, Bessi, Pruccoli, Prodi, Torri

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

CALIANDRO (PD)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 6131

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il lavoro svolto da questa legislatura e dalla Commissione di studio, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia, per l’elaborazione di proposte di intervento nella riforma dei reati in materia agroalimentare, sollecitando inoltre il nuovo Governo che si costituirà nella prossima legislatura affinché faccia proprio e ripresenti il disegno di legge per avviarne l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere. A firma dei Consiglieri: Calvano, Taruffi, Torri, Prodi, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Ravaioli, Paruolo, Rossi Nadia, Tarasconi, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Rontini, Caliandro, Boschini, Molinari, Iotti, Campedelli, Poli, Cardinali, Mumolo, Serri, Sabattini

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 6488

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni perché il lavoro delle Commissioni parlamentari sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale e della Commissione di studio ministeriale per la riforma dei reati alimentari possano costituire la base per un approfondimento e un rapido iter finalizzato alla riforma e all’aggiornamento della legislazione in materia di reati alimentari. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

(Presentazione, discussione e approvazione II parte)

PRESIDENTE (Soncini)

CALVANO (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

RAINIERI (LN)

CALVANO (PD)

TORRI (SI)

BERTANI (M5S)

RAINIERI (LN)

CALVANO (PD)

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 6393

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché i principi contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il territorio regionale emiliano-romagnolo per garantire la parità di trattamento e le giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in nuove attività economiche, tra le quali il settore del food-delivery. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Alleva, Prodi, Mumolo

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

TORRI (SI)

MUMOLO (PD)

SASSI (M5S)

PRODI (Gruppo Misto)

DELMONTE (LN)

MUMOLO (PD)

TORRI (SI)

SASSI (M5S)

TORRI (SI)

DELMONTE (LN)

 

OGGETTO 6458

Risoluzione per impegnare la Giunta ad effettuare accordi ben precisi con i Consolati dei Paesi ai quali appartengono i cittadini stranieri presenti sul territorio regionale, entrati nelle graduatorie per l’assegnazione delle abitazioni Erp in modo da disciplinare, e rendere obbligatoria, la certificazione dello stato patrimoniale dei cittadini stranieri con documenti “ufficiali” rilasciati dal Paese di origine. A firma del Consigliere: Galli

(Rinvio)

 

OGGETTO 5883

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a valutare, in sede di revisione della legge regionale 24/2001 (Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo), l’inserimento di clausole che diano la possibilità al singolo Comune di applicare le procedure previste dal comma 4 dell’articolo 3 del DPR 445/2000. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pettazzoni, Rainieri, Liverani, Rancan

(Rinvio)

 

OGGETTO 6487

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi di confronto Stato-Regioni per invocare una innovazione legislativa affinché le condizioni reddituali e patrimoniali per le richieste di prestazioni sociali agevolate di cittadini extracomunitari, tra cui l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, siano documentate mediante certificati e attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero di appartenenza del richiedente. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

(Rinvio)

PRESIDENTE (Soncini)

GALLI (FI)

 

OGGETTO 6336

Risoluzione per impegnare la Giunta a riferire e ad informare la Commissione competente in merito ai fatti del centro anziani di Correggio quando avrà una risposta alla richiesta di rapporto avanzata dall’Assessore Venturi; ad informare la medesima Commissione anche di tutti gli eventuali interventi attuati dal Difensore Civico Regionale e dall’Assessore sulla vicenda in oggetto, costituendosi inoltre parte civile contro gli indagati, in sede di processo, al fine di tutelare l’immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali. A firma del Consigliere: Delmonte

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

DELMONTE (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

MORI (PD)

SASSI (M5S)

TORRI (SI)

DELMONTE (LN)

 

OGGETTO 6465

Risoluzione per impegnare la Giunta nei confronti del Governo nazionale affinché si attivi per trasferire risorse adeguate a valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro, anche con la stipulazione di un nuovo contratto di lavoro. A firma del Consigliere: Bertani

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

MUMOLO (PD)

TORRI (SI)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6466

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere un sistema di sostegno agli organismi di ricerca regionali, di natura giuridica privatistica (inclusi enti di organizzazione della ricerca), con una componente di partecipazione pubblica, accreditati nell’ambito della Rete Alta Tecnologia, e finalizzato a permettere un’autonomia finanziaria degli stessi sia con processi di accorpamento, sia con un aumento di penetrazione del mercato. A firma dei Consiglieri: Prodi, Taruffi, Torri, Lori, Rossi

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRODI (Gruppo Misto)

 

OGGETTO 6169

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il percorso intrapreso con il gruppo tecnico di lavoro sulla sindrome fibromialgica al fine di monitorare le azioni messe in campo attraverso le linee di indirizzo del documento di “Diagnosi e trattamento della fibromialgia” e per approfondire gli attuali studi specifici di trattamento non farmacologico; ad attivarsi presso il Ministero della salute e il CSS al fine di aprire un confronto sulle linee guida elaborate dalla Regione Emilia-Romagna  affinché possano diventare una base di lavoro comune e di attività di ricerca finalizzate ad individuare, in modo condiviso dalla comunità scientifica, i cut-off della malattia così da giungere al riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica ed invalidante e al conseguente inserimento nei LEA. A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Zoffoli, Boschini, Marchetti Francesca, Rossi Nadia, Ravaioli, Zappaterra, Tarasconi, Prodi, Montalti, Paruolo, Mori, Molinari, Rontini, Bagnari

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

CALVANO (PD)

CALVANO (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 6393 - 6336

Emendamenti oggetti 6131 - 6393 - 6336 - 6465 - 6466 - 6169

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,58

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la centottantatreeesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, secondo comma del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano Bonaccini. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la presidente dell’Assemblea legislativa Saliera, i consiglieri Bargi, Benati, Cardinali, Ravaioli e Sensoli e gli assessori Caselli, Costi, Gualmini e Venturi.

 

Aggiornamento della seduta

 

PRESIDENTE (Soncini): Visto l’esiguo numero di consiglieri presenti al momento in Aula, direi di aggiornare la seduta di dieci minuti.

 

(La seduta, sospesa alle ore 9,59, è ripresa alle ore 10,12)

 

OGGETTO 3928

Risoluzione per impegnare la Giunta a modificare la normativa regionale al fine di estendere l’accesso gratuito al servizio ferroviario anche al personale delle Forze Armate nel loro complesso, secondo le modalità già previste per l’elenco di ufficiali ed agenti contenuto nella deliberazione 2082/2004. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli, Tagliaferri

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6408

Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere alle Ferrovie dello Stato l’immediata soluzione dei problemi di natura logistica e strumentale che minano la sicurezza dei passeggeri, ad affrontare le tematiche specifiche sollevate dalle organizzazioni sindacali della Polizia, nonché a sostenere le richieste del personale delle Forze dell’Ordine per il rafforzamento degli organici e dei mezzi in dotazione. A firma della Consigliera: Piccinini

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6409

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché sia estesa la libera circolazione sui servizi di trasposto pubblico locale di competenza regionale agli Ispettori del lavoro assegnati alle sedi dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro presenti sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6485

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nell’azione sinergica di tutti i soggetti preposti alla gestione e alla sicurezza delle stazioni e dei convogli, al fine di aumentare ulteriormente gli standard di sicurezza e vivibilità per gli utenti e per il personale. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Molinari, Rossi, Calvano, Rontini, Montalti, Mori, Marchetti Francesca, Bagnari, Bessi, Pruccoli, Prodi, Torri

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Riprendiamo i nostri lavori dalla seduta pomeridiana di ieri e precisamente dall’esame degli oggetti che sono stati abbinati ieri.

Siamo in discussione generale, vi ricordo che siamo agli oggetti 3928, risoluzione a firma dei consiglieri Galli e Tagliaferri, 6408 a firma della consigliera Piccinini, 6409 a firma della consigliera Gibertoni. A queste risoluzioni è stato abbinato in Aula l’oggetto 6485 a firma dei consiglieri Caliandro ed altri.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Come gruppo del Partito Democratico, alla luce anche dell’oggetto che è stato inserito sugli atti di indirizzo, abbiamo ritenuto opportuno mettere in evidenza un tema che affligge la nostra regione: il tema della sicurezza delle stazioni e del trasporto ferroviario. Si tratta di un tema che colpisce tanti viaggiatori; le aggressioni, le microcriminalità, gli utenti hanno generato un importante tavolo, quello tra i sindacati, Trenitalia, RFI e TPER al fine di trovare soluzioni condivise. Da questo punto di vista il tavolo che con il Prefetto cerca di monitorare le stazioni principali, tra cui quella di Bologna centrale, sta cercando di verificare quale equilibrio ci possa essere tra l’adozione dei tornelli e l’accessibilità e la vivibilità delle stazioni.

Con questa risoluzione noi vogliamo ribadire che occorre continuare, riprendere, intensificare, dare adeguata formazione perché si possa avere una politica di antievasione, di sicurezza e che dia modo ai nostri utenti di potersi muovere liberamente senza le problematiche che ci sono. Su questo noi chiediamo che si prosegua un’azione sinergica di tutti i soggetti preposti alla gestione e alla sicurezza delle stazioni e dei convogli al fine di aumentare ulteriormente gli standard di sicurezza, di vivibilità di questi luoghi per gli utenti che li frequentano e per le persone che con essi operano.

La Regione già dal 2004 regolamenta l’accesso gratuito delle forze dell’ordine sui treni al fine di rendere disponibile un’eventuale attività di supporto e di dare una percezione di maggiore sicurezza. Diversamente invece da quanto, in maniera demagogica, si cerca di sostenere l’articolo 117 della Costituzione, laddove si occupa del tema, manifesta una risposta che non può che essere legislativa alle risoluzioni presentate dagli altri gruppi ovvero il fatto che esista una grande differenza tra forze dell’ordine e forze armate e che chi si occupa della sicurezza sono le forze dell’ordine. Da qui il senso del nostro intervento, nel pieno rispetto delle regole costituzionali e ordinamentali del sistema giuridico del nostro Paese e la non inclinazione ad essere facili profeti di facili sventure; occorre equilibrio nell’interpretazione della norma, se la si vuole rendere efficace e occorre equilibrio anche nel rispetto dei diritti degli altri, quando ci si rivolge agli operatori di sicurezza. Diversamente la deriva demagogica, e anche pericolosa, può prendere strade strane.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Semplicemente per puntualizzare che la risoluzione depositata dal Movimento 5 Stelle non è né di ieri né di oggi, ma è della scorsa seduta. Lo dico al consigliere Caliandro che ha affermato quasi come se l’avessimo depositata all’ultimo minuto. In realtà c’è stato un interesse da parte del Movimento 5 Stelle, ci siamo anche recati proprio dalla Polfer in stazione per parlare con chi vive i problemi della stazione centrale di Bologna. Vedere arrivare oggi un atto fotocopia di quello depositato dal Movimento 5 Stelle rammarica e rattrista un po’ perché, come al solito, quando le cose le proponiamo noi, il Partito Democratico arriva a metterci il cappello sopra. A noi interessa che i problemi vengano risolti e mi sembra che gli impegni che vengono chiesti alla Giunta siano abbastanza aleatori e poco concreti e ci dispiace di questo, perché ci poteva essere un’interlocuzione nel merito proprio per risolvere le criticità sollevate anche dai sindacati. Noi eravamo disponibili ma, come al solito, il Partito Democratico si arrocca nelle proprie posizioni per offuscare il lavoro del Movimento 5 Stelle.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Non ci sono altre richieste di intervento in discussione generale, chiudo la discussione generale e apro la dichiarazione di voto.

Non ci sono iscritti per dichiarazione di voto.

Nomino gli scrutatori: consigliera Montalti, consigliere Poli e consigliera Piccinini.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 3928, a firma dei consiglieri Galli e Tagliaferri.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 3928 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6408, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 6808 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6409, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 6409 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6485, a firma dei consiglieri Caliandro ed altri.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 6485 è approvata.

 

OGGETTO 6131

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il lavoro svolto da questa legislatura e dalla Commissione di studio, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia, per l’elaborazione di proposte di intervento nella riforma dei reati in materia agroalimentare, sollecitando inoltre il nuovo Governo che si costituirà nella prossima legislatura affinché faccia proprio e ripresenti il disegno di legge per avviarne l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere. A firma dei Consiglieri: Calvano, Taruffi, Torri, Prodi, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Ravaioli, Paruolo, Rossi Nadia, Tarasconi, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Rontini, Caliandro, Boschini, Molinari, Iotti, Campedelli, Poli, Cardinali, Mumolo, Serri, Sabattini

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 6488

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni perché il lavoro delle Commissioni parlamentari sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale e della Commissione di studio ministeriale per la riforma dei reati alimentari possano costituire la base per un approfondimento e un rapido iter finalizzato alla riforma e all’aggiornamento della legislazione in materia di reati alimentari. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

(Presentazione, discussione e approvazione II parte)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo ora all’oggetto 6131, risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il lavoro svolto da questa legislatura e dalla Commissione di studio, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia, per l’elaborazione di proposte di intervento nella riforma dei reati in materia agroalimentare, sollecitando inoltre il nuovo Governo che si costituirà nella prossima legislatura affinché faccia proprio e ripresenti il disegno di legge per avviarne l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere, a firma dei consiglieri: Calvano, Taruffi, Torri, Prodi, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Ravaioli, Paruolo, Rossi Nadia, Tarasconi, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Rontini, Caliandro, Boschini, Molinari, Iotti, Campedelli, Poli, Cardinali, Mumolo.

Su questo oggetto sono stati presentati tre emendamenti: uno a firma dei consiglieri Rontini e Calvano e due a firma del consigliere Calvano. Li distribuiremo il prima possibile, intanto apro la discussione generale.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Abbiamo alcuni mesi fa depositato questa risoluzione, perché sul tema dei reati in materia agroalimentare credo che si debba essere quanto mai attenti, soprattutto in un Paese come il nostro che ha fatto del “made in Italy” e delle proprie eccellenze in campo agroalimentare delle proprie caratteristiche, delle proprie migliori peculiarità. Su questo è stato avviato un lavoro dal Parlamento che ha portato, con una Commissione presieduta dall’ex procuratore Giancarlo Caselli, a definire alcune linee guida che si sono tramutate in un progetto di legge che è in discussione, era in discussione alle Camere; l’invito attraverso questa risoluzione è a riprendere il prima possibile questa discussione da parte del Parlamento, ferme restando le problematiche che in questa fase ci sono, affinché quell’iter possa essere completato e quella proposta di legge possa vedere finalmente la luce.

La proposta si incentra sul consumatore finale introducendo una serie di nuovi reati, che vanno dal disastro sanitario, all’omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose dal mercato, viene introdotto un nuovo reato di agro-pirateria, viene punita la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o da marchi di qualità contraffatti, si difende il patrimonio agroalimentare nazionale e ci si dà come obiettivo quello della tutela della salute dei consumatori e introduce anche la possibilità di ricorrere a misure di custodia cautelare in presenza di questi reati con una rielaborazione di tutto il sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari. Su questo sono intervenute anche alcune normative europee che dovranno essere recepite da parte del nostro ordinamento, alcune delle quali entreranno in vigore dal 2019. Negli emendamenti presentati abbiamo affrontato anche questo tema inserendo la necessità che la normativa in discussione in Parlamento sia conforme anche alle normative di carattere europeo che stanno venendo avanti e che si evitino ovviamente sovraccarichi burocratici nei confronti delle aziende e dei produttori agroalimentari, quindi cercando di tenere insieme in equilibrio regole che evitino appesantimenti burocratici. In queste mie ultime parole c’è la sostanza degli emendamenti presentati, che adesso verranno penso distribuiti dalla Presidenza.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Stiamo fotocopiando gli emendamenti che sono arrivati alla Presidenza.

Siamo in discussione generale. Se non ci sono altri interventi su questo argomento, sospenderei cinque minuti l’Aula, perché è arrivata una risoluzione da abbinare a questa.

Sospendo la seduta per cinque minuti.

 

(La seduta, sospesa alle ore 10,25, è ripresa alle ore 10,34)

 

PRESIDENTE (Soncini): Riprendiamo i lavori. Sono stati distribuiti gli emendamenti - uno a firma Rontini e Calvano e gli altri a firma Calvano - che insistono sull’oggetto 6131 ed è stata distribuita la risoluzione abbinata a questo oggetto: la risoluzione oggetto 6488 per impegnare la Giunta ad attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni perché il lavoro delle Commissioni parlamentari sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale e della Commissione di studio ministeriale per la riforma dei reati alimentari possano costituire la base per un approfondimento e un rapido iter finalizzato alla riforma e all’aggiornamento della legislazione in materia di reati alimentari. A firma dei consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi.

Siamo in discussione generale.

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consiglieri, vi chiedo di poter proseguire i nostri lavori nel silenzio.

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consiglieri, vi chiedo di prendere posto. Grazie.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Rainieri. Ne ha facoltà.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Noi abbiamo presentato una risoluzione su questo problema per rafforzare quello che, secondo noi, mancava un po’ nella risoluzione presentata dal PD che comunque voteremo insieme agli emendamenti proposti a firma Calvano, perché ci sembra che dall’ottimo lavoro fatto dall’ex procuratore Caselli nella Commissione manchi un pezzo del lavoro fatto nella passata legislatura nella Commissione contraffazione, di cui tra l’altro mi onoro di aver fatto parte, di cui non si è tenuto conto in questo lavoro. C’è un’altra questione: il fatto che la Commissione di Caselli abbia ultimato i lavori nell’ottobre del 2015, secondo noi fuori tempo massimo, nel senso che a dicembre 2017, quando si è presentato il DDL, non c’erano più i tempi tecnici per poterlo approvare, tant’è che poi il 4 marzo siamo andati alle elezioni e quindi i termini per i lavori delle aule – chi fa politica lo sa – non erano più quelli per poter approvare un disegno di legge di questa importanza.

Il fatto che ci veda un po’ critici sulla risoluzione presentata dal PD e per quello abbiamo inserito nella nostra qualcosa in più rispetto a quanto chiesto dal PD, è anche per il fatto che è mancata una azione incisiva rispetto al problema del CETA, che qui in quest’Aula si è dibattuto qualche tempo fa e con diverse visioni sul documento. Chi ha seguito i lavori del convegno svoltosi l’altro ieri a Parma alla manifestazione “Cibus”, incentrati soprattutto sulla contraffazione e sulla qualità dei prodotti alimentari italiani, ha visto e avrà sicuramente colto che il vero problema dei nostri prodotti è il prodotto contraffatto che viene da tutto il mondo. Coldiretti ha presentato alcuni prodotti (il Parmigiano Reggiano russo, il prosciutto che viene dal Canada) e secondo noi su questa problematica la risoluzione del PD è troppo buona. Io capisco che il PD debba in qualche modo dare man forte al governo Gentiloni che ha proposto il DDL, ma che poi non ha portato a compimento nel suo iter e che non voglia, come fatto da me e dal gruppo della Lega nella risoluzione presentata in abbinamento a quella del PD, leggere le critiche mosse nei confronti del presidente del Consiglio…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Consiglieri, siete pregati di fare silenzio. Grazie.

 

RANIERI: Adesso sono molto silenziosi, evidentemente la prima parte dell’intervento non gli interessava, però ribadisco la risoluzione che abbiamo presentato voleva dare più forza ancora a quelle che dovrebbe essere le azioni del Governo, qualunque esso sia, per portare a compimento quella che è, da parte di tutti, una richiesta molto pressante, importante e vitale. Tutti sanno che l’Emilia-Romagna è la regione con più DOP al mondo, è la regione con i prodotti più imitati (dal prosciutto al parmigiano, a tutto quello che riguarda i salumi) ed è la regione che ha un saldo economico attivo grazie soprattutto al settore primario legato all’agricoltura e a tutto l’indotto dovuto al prodotto alimentare. Quindi quello che noi chiediamo al PD è di votare la nostra risoluzione con l’impegno un po’ più pressante nei confronti della Giunta che si attivi nei confronti del Governo, dichiarando già il voto positivo da parte del gruppo della Lega sia per l’emendamento 6131/2 e il 6131/3 a firma di Calvano e alla stessa risoluzione. Chiediamo anche il loro voto alla nostra per rafforzare ulteriormente la volontà che i cittadini consumatori e gli operatori del settore ci chiedono.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rainieri.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Dalla lettura della risoluzione presentata dai colleghi della Lega noto che l’intento è lo stesso, quindi da parte nostra c’è volontà di procedere ad una azione congiunta in tal senso. C’è un problema che ho già evidenziato al collega Rainieri che sta nelle premesse, a nostro avviso non votabili, sia quelle scritte che una parte di quelle che il collega Rainieri ha fatto nel proprio intervento. Il dibattito sul CETA l’abbiamo già ampiamente fatto, non ci torno, tanto le posizioni sono agli atti, come lo sono gli esiti positivi dal punto di vista dell’export di alcuni prodotti italiani, dopo che è stata introdotta una parte di quella normativa. Detto questo, se il collega Rainieri consente una votazione per parti (le premesse e l’impegno), il PD vota contro le premesse e a favore dell’impegno.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Torri. Ne ha facoltà.

 

TORRI: Grazie, presidente. Il tema affrontato dalle risoluzioni in discussione è sicuramente un tema importante, l’abbiamo affrontato a più riprese in quest’Aula ed è stato ed è giusto farlo oggi per quel che riguarda l’agroalimentare per la nostra regione sia per volume d’affari che per qualità espressa da questo settore e per la presenza, ricordata anch’essa diverse volte, di marchi riconosciuti e di eccellenze a livello nazionale ed internazionale. Per questo non solo riteniamo importante affrontare ulteriormente questa discussione, ma riteniamo anche utili, e quindi condivisibili, i documenti presentati sia quello che abbiamo sottoscritto che sosteniamo, insieme ai colleghi del Partito Democratico, sia sicuramente per gli impegni anche quello della Lega Nord. Come già capitato in altre occasioni questo è un tema che, se viene affrontato concretamente, può trovare accordi trasversali proprio in virtù dell’importanza del settore che andiamo a trattare.

Crediamo anche che sia positivo il lavoro fatto e abbia diverse particolarità che vadano sottolineate e sostenute dalla Commissione, proprio perché va a chiarire norme che diventano importanti per tutelare il nostro agroalimentare e quindi un settore vitale per l’economia emiliano-romagnola e ne sostiene e ne tutela le punte di eccellenza che sono quelle che possono anche dare la possibilità di sviluppare un sistema economico non solo redditizio ma anche sostenibile, se praticato con determinati metodi rispettosi per l’ambiente con dimensioni sostenibili. Di conseguenza andare a contrastare la pirateria e le contraffazioni credo tuteli anche questo aspetto. Fatto in un modo, quello seguito dalla Commissione, che riteniamo appropriato, di conseguenza abbiamo sottoscritto l’atto e voteremo gli atti in discussione.

Penso vada sottolineata anche la dimensione nazionale della normativa che si vuole andare a promuovere e questo – come ricordava anche il collega Rainieri – di fronte a certe dinamiche internazionali e a trattati, che o non sono stati approvati o che comunque abbiamo avversato, crediamo sia importante perché rientra e deve rientrare nella possibilità degli Stati e, per quanto riguarda i loro ambiti di competenza, delle Regioni la possibilità di tutelare al meglio le produzioni, soprattutto quelle tipiche. Di conseguenza, in questo caso, facendo una legislazione nazionale chiara non solo si va a contrastare un fenomeno pericoloso, non solo si fa chiarezza di un settore importante, ma si tiene una dimensione di controllo e verifica più vicina al territorio, quindi più vicina a quelle forme economiche e, di conseguenza, più rispettosa per quelle forme economiche che si vogliono tutelare. Per questi motivi sosterremo i documenti. Come già successo per quanto riguarda il documento sulla PAC, anche noi avremmo osservazioni riguardo i contenuti, le premesse del documento della Lega Nord ma, condividendone gli obiettivi, voteremo a favore di entrambi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

La parola al consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Anche come gruppo Movimento 5 Stelle riteniamo importante mantenere alta la vigilanza sui controlli e contro le frodi agroalimentari e quindi sosterremo anche noi le due risoluzioni, anche perché abbiamo due problemi da affrontare tramite il rafforzamento di questa legislazione: uno è sicuramente la concorrenza esterna e quindi i prodotti di “Italian sounding”, che hanno gli stessi controlli e gli stessi livelli di qualità che attuiamo in Italia; l’altro sul fronte interno dove, siccome abbiamo prodotti di alta qualità con un mercato importante, la tentazione purtroppo di alcuni imprenditori non onesti è quella di cercare di lucrare, fare guadagno e quindi di non rispettare i disciplinari. Ad esempio, mi dispiace che nessuno lo abbia citato, in questi giorni è partito il commissariamento dell’Istituto Parma Qualità e IFCQ Certificazioni, proprio perché i controlli, per quanto riguardava il materiale genetico dei maiali utilizzati per il prosciutto di Parma, non erano in alcuni casi stati fatti in maniera approfondita e per questo c’è un’inchiesta che ha portato al commissariamento. Quindi per noi Regione Emilia-Romagna è importante che i controlli antifrode siano efficaci, quindi siano efficaci i controllori che devono essere onesti e devono essere vigilati, tanto che in questo caso sono stati commissariati, e gli imprenditori devono essere spinti a non ingolosirsi perché c’è un prodotto DOP e quindi devono a tutti i costi fare margine, fare mercato, ma devono difendere un patrimonio che è di tutti, perché fare un facile guadagno ingannando i protocolli, vuol dire poi andare ad indebolire quel DOP e tutti i DOP. Quindi su questo ritengo che sia importante che la legislazione, senza aumentare per quelli che sono onesti gli oneri burocratici, ma deve difendere un patrimonio di tutti.

Stessa cosa anche dal punto di vista ambientale e del benessere animale per quanto riguarda gli allevamenti, ma anche per quanto riguarda l’agricoltura, anche qui questi controlli servono a garantire un corretto utilizzo dell’ambiente, perché anche qui chi vuole fare profitti in maniera non legale non arrechi danno all’ambiente oltre che al consumatore e al buon nome e al marchio di questi prodotti.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale sugli oggetti e apro il dibattito generale sugli emendamenti. Dieci minuti per consigliere.

Nessun intervento sugli emendamenti, apro la dichiarazione di voto congiunta su risoluzione ed emendamenti.

Prego, consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Per ribadire il voto della Lega Nord sugli emendamenti proposti dal PD a firma Calvano, per ribadire il voto favorevole alla risoluzione presentata dal PD, per chiedere eventualmente di rivedere il voto per parti disgiunte del PD, anche se accettato dalla Lega, ma eventualmente di votare tutto. La critica a Gentiloni non è negativa nel senso che non ha voluto e non vuole difendere il prodotto italiano, ma semplicemente perché è stata incardinata nei lavori parlamentari in un momento in cui non si aveva più la possibilità per l’iter politico di approvazione. Però, nel caso in cui questo non avvenisse da parte del PD, capisco la difesa politica nei confronti del primo ministro, accettiamo il voto per parti separate, anche perché quello che effettivamente interessa è che la Giunta dell’Emilia-Romagna deve portare a conoscenza del Ministero e della Presidenza del Consiglio gli impegni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rainieri.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Confermo la richiesta di voto per parti separate del documento della Lega non per una difesa meramente di parte nei confronti del presidente Gentiloni e del suo Governo, ma perché ritengo ci siano ragioni oggettive per le quali il provvedimento è arrivato in Parlamento dopo più di un anno dalla fine del lavoro della Commissione. Quindi credo che non ci siano colpe particolari da attribuire né da una parte né dall’altra e che sia un giudizio di carattere politico da noi non condivisibile, perché oggettivamente non c’erano le condizioni per fare in modo diverso. Quindi, onde evitare di entrare all’interno di questo tipo di diatriba o di confronto dialettico, siccome l’intento è comune, chiedo nuovamente di poter votare per parti separate in modo di dare un segnale all’esterno, in cui tutta quest’Aula è d’accordo nel tutelare i prodotti italiani il più possibile introducendo nuove forme di reato agroalimentare, che possano essere un ulteriore deterrente a chi vuole mettere in cattiva luce o il “made in Italy” o utilizzare in modo illegittimo i nostri marchi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Consigliere Rainieri, la dichiarazione di voto l’ha già fatta, sa che sono cinque minuti per gruppo. Se deve rettificare, prego.

 

RAINIERI: Semplicemente per accogliere la richiesta del consigliere Calvano per votare per parti separate la nostra risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rainieri.

A questo punto passiamo alla votazione.

Gli scrutatori: Montalti, Poli e sostituisco la collega Piccinini con il consigliere Bertani.

Passiamo alla votazione degli emendamenti. Do per acquisito l’assenso alla votazione del primo emendamento a firma dei consiglieri Rontini e Calvano da parte del consigliere Calvano.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Rontini e Calvano, che insiste sull’oggetto 6131.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Calvano.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 3 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Calvano.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 2 è approvato.

A questo punto passiamo alla votazione, per alzata di mano, della risoluzione oggetto 6131, a firma dei consiglieri Calvano ed altri.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 6131 è approvata.

A questo punto mettiamo in votazione, per alzata di mano, la prima parte dal «premesso che» a «legislatura nazionale» della risoluzione oggetto 6488, a firma dei consiglieri Rainieri ed altri.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La prima parte della risoluzione oggetto 6488 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la seconda parte da «impegna la Giunta regionale ad attivarsi» a «produzioni agroalimentari» della risoluzione oggetto 6488, a firma dei consiglieri Rainieri ed altri.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La seconda parte della risoluzione oggetto 6488 è approvata.

 

OGGETTO 6393

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché i principi contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il territorio regionale emiliano-romagnolo per garantire la parità di trattamento e le giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in nuove attività economiche, tra le quali il settore del food-delivery. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Alleva, Prodi, Mumolo

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): A questo punto siamo all’oggetto 6393, risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché i principi contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il territorio regionale emiliano-romagnolo per garantire la parità di trattamento e le giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in nuove attività economiche, tra le quali il settore del food-delivery. A firma dei consiglieri: Torri, Taruffi, Alleva, Prodi, Mumolo.

Sono state presentate tre proposte di emendamento, una a firma dei consiglieri Sassi, Piccinini e Bertani, due a firma dei consiglieri Mumolo, Torri, Taruffi e Prodi.

Apro la discussione generale sull’oggetto.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Torri. Ne ha facoltà.

 

TORRI: Grazie, presidente. La risoluzione che abbiamo presentato e che discutiamo oggi riguarda un settore in espansione, forme di economia e di tipologie di lavoro relativamente nuove che riteniamo non sufficientemente regolate, sicuramente non sufficientemente attente allo status dei lavoratori che le fanno andare avanti. Abbiamo preso le mosse da queste difficoltà e dalle proteste che sono venute anche nella nostra Regione per chiedere una maggiore certezza del diritto e una maggiore chiarezza per quanto riguarda le tutele dei lavoratori delle consegne di cibo, in generale di questi nuovi settori economici e da un’iniziativa che, rispondendo alle stesse richieste, il Comune di Bologna ha assunto, cioè quella di una Carta dei diritti che quindi vada ad eliminare il più possibile zone grigie, spazi di incertezza nel trattamento che riguarda questi lavoratori, per fare una proposta ovvero, con lo stesso spirito, cercare su tutto il territorio della regione di andare ad affrontare il tema di questi nuovi settori e di andare ad affrontarlo cercando di espandere il più possibile, nell’ambito delle nostre competenze, le certezze e le tutele per i lavoratori dei nuovi settori facendo propri quindi i principi della Carta dei diritti e, in generale, affrontando in maniera positiva le richieste che i lavoratori, riuniti anche in un sindacato, di questi settori fanno alle istituzioni. In quest’ottica quindi l’impegno di assumere questi principi che sono prima di tutto quello di dare una certezza di diritto e di trattamento, quindi una tutela a questi nuovi lavoratori, pensiamo sia da affrontare positivamente.

Il tema c’è, è chiaro che non può essere affrontato soltanto a livello regionale; l’iniziativa che facciamo oggi deve essere non soltanto quella di estendere questi principi, ma anche di portare questa estensione ad un dibattito di livello nazionale, motivo per cui – lo annuncio già ora – vediamo positivamente gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle con alcune leggere modifiche che abbiamo concordato, proprio perché, oltre a rafforzare il principio della risoluzione, propongono di portare ad un livello ancora più alto questo tema. La nostra intenzione è quella di fare di questi principi tutto quel che si può per rafforzarli con ogni provvedimento utile, sapendo che oltre allo scenario che dicevo prima di nuovi lavori che si sviluppano senza le necessarie certezze e tutela dei lavoratori, abbiamo anche un tessuto legislativo e normativo per quanto riguarda la nostra regione, che ha già messo in rete diverse realtà, sia produttive che lavorative, proprio nel tentativo di eliminare spazi grigi e di incertezza e di favorire la tutela dei lavoratori. In questo solco va affrontato il tema delle nuove economie e va affrontato in una maniera organica. Quindi, al di là della nostra iniziativa, poi dare gambe e corpo con tutti i provvedimenti che si ritengono opportuni e che la Regione nelle sue possibilità può prendere proprio in quest’ottica: della certezza del diritto e della tutela dei lavoratori. La recente sentenza di Torino dimostra una volta di più la necessità di chiarire definitivamente le regole in questo settore proprio a tutela dei lavoratori che hanno una controparte sempre meno chiara e quindi sempre più difficile da affrontare nel momento in cui entrano in gioco le nuove tecnologie e, dall’altra parte, un tessuto normativo e legislativo non adatto ai temi tempi e alle nuove necessità di questi lavoratori. Resta quindi da fare questa chiarezza. Importante che per, parte sua, lo faccia la nostra Regione prima di tutto come chiedono i lavoratori di questi settori e poi, come ha fatto e sta tentando di fare il Comune di Bologna, è importante che questo non sia un gesto isolato ma sia l’inizio di un lavoro costante, complessivo e organico che si componga anche di più atti e che non si fermi ad una sola Regione, ma che metta in rete le altre Regioni e che coinvolga anche il Governo. Sono cose che, nell’ambito delle proprie possibilità, la Regione può fare ed è quello che auspichiamo cominci oggi con l’approvazione di questo documento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mumolo. Ne ha facoltà.

 

MUMOLO: Grazie, presidente. Con questa risoluzione, come diceva il consigliere Torri, noi ci proponiamo di provare a coadiuvare i lavoratori e le loro istanze, le loro indicazioni di un settore nuovo (quello del lavoro digitale), lavoratori che oggi garanzie non ne hanno. Un rapporto di lavoro la cui natura è ancora incerta, come dimostra la sentenza di Torino che citava il collega Torri e per arrivare a dare la possibilità anche a questi lavoratori di poter godere delle tutele previste normalmente per ogni lavoratore, abbiamo proposto questa risoluzione prendendo lo spunto dalla Carta dei diritti fondamentali che è stata proposta all’interno del Comune di Bologna. Forse conviene anche ricordare cosa abbiamo fatto noi come Regione, perché noi abbiamo sottoscritto un Patto per il lavoro al cui fondamento c’è il rispetto della regolarità e della qualità del rapporto di lavoro, tant’è vero che noi, siccome riteniamo questo rispetto davvero fondante di ogni tipo di rapporto di lavoro, abbiamo richiesto una maggiore autonomia in questo settore, ai sensi dell’articolo 116 nella Costituzione, proprio per poter intervenire in complementarietà con gli organismi che sono preposti eventualmente a verificare e a controllare la natura del rapporto di lavoro e se nel rapporto di lavoro effettivamente vengono rispettate le normative nazionali e i contratti collettivi nazionali e provinciali, a complementarietà con quegli organismi intervenire per contrastare le possibili “zone grigie” che emergono nel mercato del lavoro, anche e soprattutto in seguito allo sviluppo di nuovi settori come questo, settori che non sono intesi come settori professionali ad oggi che sicuramente non sono regolati. Tra l’altro ricordo che noi, con legge regionale n. 18/2016, abbiamo previsto l’istituzione di una Consulta per la legalità che ha come compiti attività conoscitive, propositive e consultive delle politiche regionali finalizzate alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, ora, nell’ambito di tale Consulta, noi potremmo provare a dedicare una seduta intera proprio all’analisi del documento proposto dal Comune di Bologna (la Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori del lavoro digitale nel contesto urbano) e valutarne insieme ai componenti le successive azioni in chiave di trasferibilità dell’esperienza nata a Bologna, che potrebbe essere trasferita agli altri comuni dell’Emilia-Romagna.

La Carta dei diritti ci racconta di come dovrebbe svilupparsi realmente un rapporto di lavoro di questa natura. Intanto la Carta dei diritti – ne ha già parlato il collega Torri – stabilisce standard minimi di tutela che si applicano a tutti i lavoratori operanti in questo settore nell’ambito del territorio della città metropolitana. Che cosa si chiede sostanzialmente? Davvero cose minime che dovrebbero essere garantite a tutti quanti i lavoratori, che sono previste da articoli della nostra Carta costituzionale: per esempio l’ammontare minimo delle ore retribuite e garantite proporzionato al tempo e disponibilità del lavoratore. Se il lavoratore si rende disponibile per otto ore al giorno, allora ci dovrebbe essere un minimo di retribuzione, perché, anche se non gli arrivano consegne da fare, comunque sta mettendo a disposizione la sua attività e il suo tempo per quel numero di ore. C’è il tema del diritto ad un compenso equo e dignitoso. Sembra qualcosa di assolutamente pacifico, perché c’è un articolo della nostra Costituzione che stabilisce il diritto di ogni singolo lavoratore ad un compenso equo e dignitoso per il lavoro svolto, però evidentemente per questi lavoratori questo diritto non è sancito e non è garantito. C’è la questione della discriminazione, il divieto di discriminazione. In questo rapporto di lavoro bisogna addirittura ribadire una cosa del genere. Sarebbe per noi una cosa scontata, ma in questo tipo di rapporto di lavoro evidentemente scontato non è perché, se qualcuno è antipatico o magari la pensa diversamente politicamente dal suo datore di lavoro o magari è di una religione che non è vista con favore dal suo datore di lavoro, questa persona viene lasciata a casa semplicemente non mandandogli degli ordini, sulla base di questo famoso algoritmo che poi decide della possibilità o meno di lavorare di queste persone. C’è il tema della sicurezza che ad oggi non è garantita. Anche qui c’è l’obbligo di sicurezza previsto, ne parla la nostra Costituzione, ne parla il nostro codice civile, però l’obbligo della sicurezza per questi lavoratori non è assolutamente garantito: il datore di lavoro non è tenuto a fornire gratuitamente a tutti i lavoratori gli strumenti e i dispositivi di sicurezza idonei, non è tenuto a rimborsare le spese di manutenzione del proprio mezzo, cioè il mezzo con cui queste persone lavorano, devono pagarselo da sole e il datore di lavoro non ha alcun obbligo in questo senso. C’è il tema del trattamento dei dati personali, perché c’è questo famoso algoritmo per cui i dati personali di queste persone non si capisce bene come vengano trattati. C’è il tema della libertà di organizzazione sindacale, perché anche questa non è garantita in questo tipo di rapporto di lavoro e c’è il tema del diritto a conflitto: tutti i lavoratori delle piattaforme digitali dovrebbero godere del diritto di astenersi collettivamente dal lavoro per un fine comune, il famoso diritto di sciopero, anche questo diritto che noi riteniamo essere un diritto fondamentale e scontato di ogni singolo lavoratore (manifestare la propria contrarietà ad una determinata cosa e quindi poter scioperare) per questi lavoratori non è garantito. Si tratta davvero di standard minimi. Standard minimi che però rappresentano la differenza tra la dignità del rapporto di lavoro e la sottomissione al datore di lavoro. Sottomissione che si può definire anche selvaggia. Questo è quello che noi vorremmo fare con questa risoluzione.

Rispetto agli emendamenti: provare a garantire, nell’ambito almeno di questa regione, strumenti minimi ovviamente non lo possiamo fare direttamente. Noi sappiamo che purtroppo le nostre richieste di modifica dell’articolo 216 ad oggi l’iter non è stato completato per i motivi che sappiamo, che conosciamo a livello nazionale, speriamo che si possa fare con il prossimo Governo, però abbiamo altre possibilità, come quelle che ho descritto prima: ne possiamo parlare nell’ambito del Patto per il lavoro, ne possiamo parlare nell’ambito della Consulta sulla legalità. Possiamo in qualche maniera intervenire e, come prevede un emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, possiamo provare ad intervenire anche presso il Governo perché, se non lo possiamo fare noi, almeno che lo faccia il Governo, almeno che ci sia una norma di legge che garantisca a questi lavoratori le stesse possibilità degli standard minimi di diritti nell’ambito del rapporto di lavoro.

Rispetto all’emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle dico semplicemente che: rispetto al primo capoverso lo abbiamo leggermente modificato, perché riteniamo che la Regione Emilia-Romagna più che richiedere direttamente al gestore possa agire nell’ambito del Patto per il lavoro; sul secondo capoverso siamo assolutamente d’accordo, la richiesta al Parlamento di individuare delle normative in tempi rapidi per questi lavoratori; sul terzo capoverso invece chiediamo, ma dopo averne parlato con i proponenti, che non sia inserito per un problema semplicemente di natura tecnica.

Io mi fermo qui e confermo naturalmente l’appoggio, il sostegno e il voto di tutto quanto il gruppo del Partito Democratico a questa risoluzione e ringrazio il consigliere Torri, come primo firmatario, per averla proposta.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Mumolo.

Interviene ora il consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente. Anch’io ringrazio il consigliere Torri per avere sollevato questo problema che attiene alla tutela dei lavoratori, che oggi non sono incasellati in quelle che sono le conosciute professionalità nell’ambito dei contratti di lavoro e nella gestione dei diritti dei lavoratori. Questo, come abbiamo cercato di evidenziare con il nostro emendamento, deriva anche dal fatto che a livello nazionale non c’è la capacità dinamica di seguire le evoluzioni del mercato del lavoro. C’è questo vulnus nel gestire nuove professionalità e nuove categorie dei lavoratori. Quindi è fondamentale agire là dove c’è la competenza diretta, che è quella dello Stato, riguardo al lavoro e quindi da qui una sollecitazione che ben venga parta da una Carta dei diritti anche proposta dal Comune di Bologna, che noi riteniamo il minimo indispensabile perché, come riteniamo che non esistano lavoratori di serie A e di serie B, ma che tutti i lavoratori devono essere tutelati sia per quanto riguarda i loro diritti alla salute, al lavoro in generale e alla sicurezza ovviamente, ma anche – come ricordava poc’anzi il consigliere Mumolo – al salario. Esiste una proposta di legge che definisce un salario minimo garantito a livello nazionale, ma è ovviamente ferma per le note vicende che conosciamo tutti; all’interno della proposta del reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle è previsto il salario minimo che dovrebbe essere garantito a qualunque lavoratore di qualunque settore con o senza la presenza di un contratto collettivo nazionale, perché è impossibile pensare di adempiere compiutamente all’articolo 1 della Costituzione, se poi non tuteliamo coloro che quell’articolo lo vivono. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma i lavoratori vanno tutelati e vanno loro garantiti i diritti minimi. Come vengono chiesti dei doveri, vanno comunque garantiti dei diritti e questo è fondamentale.

Non entro nel merito delle peculiarità di questa tipologia di lavoro, che ha delle peculiarità che vanno analizzate e saranno analizzate dai tecnici là dove sarà necessario approfondire. Sicuramente aderire ad una Carta dei diritti minimi che il Comune di Bologna ha proposto è un punto di partenza interessante, ma direi che è un punto di partenza che dovrebbe essere ripreso, noi possiamo sponsorizzarlo, accompagnarlo, sostenerlo; nonostante la Regione non abbia competenze sul lavoro, comunque può agire politicamente sollecitando chi di dovere che se ne occupi, ma ovviamente è una competenza dello Stato, che dovrebbe assumere questo tipo di problema per poi trovare una soluzione che possa non solo coprire questa fattispecie di lavoratore nuovo, dal punto di vista della categoria, ma realizzare un sistema di classificazione, di incasellamento anche di future nuove professionalità che dovessero emergere dal mercato del lavoro e che non devono più vedere situazione di Far West dove, senza avere nulla contro le aziende che comunque danno opportunità di lavoro a queste persone, che non si permetta che ci possano essere altre situazioni come questa, dove si generano dei vulnus sui diritti dei lavoratori.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

La parola alla consigliera Prodi, prego.

 

PRODI: Grazie, presidente. Io ovviamente sostengo con forza questo atto e ringrazio il consigliere Torri per avere inserito questo argomento. In questo contesto voglio segnalare che nel dibattito nazionale non siamo soli e anche altre Regioni stanno ponendosi questo tema, in particolare segnalo proprio una lettera al “Manifesto” di oggi di Nicola Zingaretti e cito che «la questione dei rider e della gig economy evidenzia in maniera eclatante l’incompletezza della proposta politica e normativa sui temi del mercato del lavoro, generando peraltro una delle più grandi contraddizioni di questi tempi che vede ciascuno di noi beneficiare come utente dei servizi dell’era digitale, ma che scarica i costi sociali e umani dell’innovazione sulle spalle del lato più debole della relazione: il lavoratore», con queste parole la Regione Lazio si appresta a prendere in mano il tema e a valutare la possibilità di inserirsi normativamente in questi vuoti. Quindi il mio auspicio è che noi, queste Regioni che iniziano a porsi questi temi in maniera così forte riescano prima di tutto fra di loro ad interloquire in tutte le sedi possibili, quindi anche in Conferenza Stato-Regioni e, attraverso queste dinamiche, a generare poi anche un impulso su una normativa nazionale. Per cui è questa la spinta secondo me di innovazione che, come Regione Emilia-Romagna e insieme ad altre Regioni, propongo di darci.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Prodi.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Abbiamo letto con attenzione e seguito il flusso degli emendamenti che secondo noi sono essenziali per cercare di inquadrare al meglio quello che poi sarà il dispositivo che – lo diciamo già – se fosse approvato come così come dall’emendamento 1 dei Cinquestelle ci vedrebbe sicuramente più favorevoli rispetto alla formulazione originale, perché credo che vada a sottolineare un punto importante: quello del fatto che la palla sia nel Parlamento. Fondamentalmente stiamo attenti, perché queste aziende non stanno lavorando nell’illegalità, stanno lavorando all’interno di un perimetro non ben definito da normative nazionali. Quindi è giusto evidenziare come le tutele dei lavoratori debbano essere rispettate ma, attenzione, non stanno facendo nulla di illegale.

È importante definire il fatto che il Parlamento deve per il food delivery, come per altre forme di sharing economy, cercare di trovare una legge nuova, innovativa perché deve seguire comunque un flusso che non si può fermare, quello dell’informatizzazione del lavoro, della sharing economy, della new economy, però è chiaro che noi come Regione abbiamo un po’ le mani legate. Quello che possiamo fare è giusto indirizzare il Parlamento e cercare di evidenziare qui dentro come, pur nell’ambito della legalità, queste aziende stiano approfittando di una situazione normativa che glielo permette, che permette loro di cercare nuove forme di collaborazione quasi più che lavoro rispetto a delle persone che hanno necessità magari di trovare qualche soldo a fine mese e che quindi prestano le proprie ore di servizio a queste aziende e loro stessi di poterci ovviamente lucrare sopra, perché come aziende è ovvio che abbiano il fine ultimo dell’utile. Quindi noi sicuramente non siamo contro questa tipologia di lavoro, perché poi non dimentichiamo anche il fatto che – sentivo parlare ad esempio il consigliere Mumolo del diritto di sciopero – il diritto di sciopero nella tipologia di lavoro “a chiamata” o del voucher non è che sia proprio garantito al 100 per cento. Quindi andiamo a parlare di un settore, senza dimenticarci che in realtà il lavoro un po’ volatile non esiste solo nella sharing economy, esiste ovviamente anche per chi ha una forma di contratto che non è sicuramente garantita né a tempo determinato né a tempo indeterminato e che si trova ogni giorno a dover prestare servizio senza avere le tutele lavorative, perlomeno di continuità lavorativa.

Senza voler andare contro ad un fenomeno che c’è e che comunque dà opportunità nuove di inserimento lavorativo – se così vogliamo chiamarlo – o comunque di piccolo guadagno per chi cerca di lavorare in questo settore, siamo totalmente d’accordo sul fatto che il Parlamento, come ha fatto in moltissimi altri Stati dove è riuscito a far convivere queste realtà insieme al mondo del lavoro tradizionale, deve comunque muoversi per cercare di trovare una nuova forma normativa che non vada né a tarpare le ali ad una nuova forma che comunque sta arrivando né ovviamente a dimenticarsi dei lavoratori che hanno bisogno delle tutele, dei servizi e soprattutto delle assicurazioni. Ricordo nel caso specifico un servizio di “Corriere tv” – se non ricordo male – che ha fatto questo video, in cui ha documentato come lavorano questi ragazzi (la maggior parte sono ragazzi) soprattutto nell’ambito della capitale, quindi di Roma, che sappiamo anche essere più difficile dal punto di vista viabilistico soprattutto in bicicletta con dei rischi veramente forti per chi è costretto a correre e all’interno di un’ora a fare più di venti consegne con la bicicletta – come ha giustamente ricordato il consigliere Mumolo – sempre comprata dallo stesso lavoratore, quindi senza nemmeno la garanzia che questa bicicletta poi sia completamente idonea a fare quello che deve fare per le strade di Roma. Rischiano veramente la vita a volte, perché si trovano a dover correre in mezzo al traffico senza tutele di nessun tipo.

Questo è davvero importante e quindi crediamo che la risoluzione nella sua formulazione originaria non lo evidenziava sufficientemente, ma nel caso fosse, come mi pare di capire anche dal subemendamento, modificata con l’emendamento 1 del Cinquestelle possa trovarsi d’accordo con il principio sacrosanto però che non possiamo come Regione fare molto, ma lo Stato deve intervenire nell’ottica di far coniugare, di far convivere queste due realtà (il lavoro tradizionale e il nuovo lavoro della sharing economy e new economy), perché entrambe comunque danno opportunità lavorative soprattutto ai ragazzi e quindi, all’interno delle tutele che sono necessarie, è giusto farle convivere. Perciò noi, nel caso fosse approvato l’emendamento dei Cinquestelle, voteremo a favore della risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Delmonte.

Non ci sono altri interventi in discussione generale, apro il dibattito generale sugli emendamenti. Dieci minuti per ciascun consigliere.

Non ci sono iscritti, quindi chiudo il dibattito generale sugli emendamenti e apro la dichiarazione di voto congiunta su risoluzione ed emendamenti.

Consigliere Mumolo, prego.

 

MUMOLO: Grazie, presidente. Molto brevemente per ribadire che il gruppo del Partito Democratico voterà questa risoluzione e, rispetto alla richiesta che faceva la Lega sull’emendamento del MoVimento 5 Stelle, voglio semplicemente ripetere che la parte dell’emendamento relativa alla richiesta, alla aggiunta di inviare a livello nazionale una richiesta è rimasta tale e quale, le altre sono modifiche di natura tecnica, per cui sono molto felice del fatto che la Lega voterà questa risoluzione perché ovviamente diamo più forza ad una richiesta. Se la votazione è unanime – come io spero – se la risoluzione verrà approvata all’unanimità diamo più forza ad una richiesta, che è una richiesta che diventa una richiesta di tutta quanta l’Aula alla Giunta affinché intervenga sul Governo perché si dia una regolamentazione ad un rapporto di lavoro che oggettivamente oggi è in “zona grigia”. È lecito dal punto di vista normativo attuale, ma è contemporaneamente illecito perché, pur rispettando la normativa attuale, non rispetta i principi fondamentali della nostra Carta costituzionale in materia di rapporto di lavoro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Mumolo.

La parola al consigliere Torri, prego.

 

TORRI: Grazie, presidente. I temi di questa risoluzione degli emendamenti giunti credo siano certezza del diritto e tutela per i lavoratori. Quindi in questo senso, guardando all’aspetto e alla dimensione regionale, la questione è assumere e cercare di estendere determinati principi che vanno a chiarire giustamente per quello che può essere l’ambito regionale i rapporti di lavoro e in una prospettiva che sia favorevole al lavoratore, che è la parte debole in questo rapporto e qui si va da una questione di principio generale (della chiarezza e della tutela del lavoratore) ad aspetti piuttosto particolari come la copertura assicurativa, una paga dignitosa e di rifiuto del cottimo, elementi che dovrebbero essere scontati e che in realtà la precarizzazione del lavoro ci spinge a chiedere con atti formali. Dopo di che è altrettanto chiaro che la Regione ha una potestà limitata, ma che comunque ha già esercitato prendendo atti che possono essere il Patto per il lavoro, il testo unico per la legalità e l’istituzione della Consulta, l’istituzione di una Commissione speciale per quanto riguarda le cooperative spurie che, pur nell’ambito delle proprie competenze, contribuiscono a dare chiarezza e contribuiscono quindi a prevenire fenomeni non chiari, in questo caso si dice, per quanto riguarda la Regione, andiamo nella stessa direzione e cerchiamo anche in questo settore di mettere chiarezza considerando anche che si parla di lavoro e quindi, al di là delle nuove economie, tenendo presente un contesto generale che riguarda i diritti dei lavoratori e che deve essere sempre presente e che devono essere estesi ed attualizzati.

Dopo di che condivido e ho apprezzato gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, perché spostano anche più in alto la prospettiva e ci dicono di andare verso il Governo e il Parlamento a portare questa iniziativa, perché lì sta la fonte legislativa principale, quindi è condivisibile l’osservazione che faceva anche il collega Delmonte, per cui anche il nostro subemendamento tiene fermo questo impegno, perché rafforza e rende forse anche più diretta la risoluzione. L’ambito è quello di affrontare questa nuova realtà e di affrontarla con chiarezza tutelando i lavoratori prima di tutto e definendo un rapporto di lavoro e dei diritti che siano favorevoli alle parti più deboli. In quest’ottica noi lo facciamo con questo documento che speriamo venga approvato all’unanimità dall’Aula, speriamo che sia il punto d’inizio, nel senso che intanto fissiamo dei concetti, intanto cerchiamo di estenderli, ma non può certamente, proprio per la natura del settore che andiamo ad affrontare, essere la conclusione, un punto di inizio che può servire per il nostro lavoro e per inserire il nostro lavoro in un contesto più ampio che può essere quello della Conferenza Stato-Regioni, che può essere quello dell’azione verso Governo e Parlamento, che sicuramente può essere quello delle relazioni con le altre Regioni e le altre realtà locali che si stanno muovendo per definire questo settore.

Anche di qui, anche da questo tipo di relazioni e anche da questa complessità passa la chiarezza che è la base per definire il diritto del lavoro e, dal nostro punto di vista, per definirlo in una maniera che tuteli i lavoratori, di questo come di altri settori, che sono sempre la parte più debole e che quindi è quella che necessita maggiormente del sostegno delle istituzioni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

Prego, consigliere Sassi.

 

SASSI: Grazie, presidente. Sulla questione dell’emendamento, ovviamente noi l’abbiamo proposto con lo spirito di eliminare qualunque ostacolo potesse impedire l’adozione di questi principi che venivano espressi dal Comune di Bologna e forse ci siamo spinti un po’ oltre quelle che sono le competenze della Regione, per cui accettiamo il subemendamento che corregge questo nostro eccessivo impeto di entusiasmo su questo argomento.

Lo spirito primario di questo emendamento, riferito alla risoluzione presentata, era quello di spostare l’asticella dalla definizione e assunzione di principi riguardo ai diritti dei lavoratori alla richiesta di azioni là dove c’è la competenza per farlo e quindi verso il Governo, verso il nazionale e fare in modo che si possa arrivare in un percorso il più breve possibile, anche attraverso la mediazione di una Conferenza Stato-Regioni, insieme alle altre Regioni per una concertazione più ampia rispetto alla sola Regione Emilia-Romagna per arrivare a definire un qualche cosa che possa realmente – come diceva poc’anzi anche il collega Delmonte – tutelare tutte quelle nuove economie che, attraverso la share economy, posso venire alla luce. Quindi in questo senso voteremo a favore della risoluzione, del subemendamento e ovviamente anche del nostro emendamento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie consigliere Sassi.

Consigliere Torri, lei è già intervenuto ma, se deve rettificare o puntualizzare, prego.

 

TORRI: Era per chiedere il voto elettronico sulla risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Per confermare, viste le intenzioni espresse dai consiglieri di maggioranza, che noi voteremo a favore della risoluzione, così come emendato dall’emendamento 1 subemendato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Delmonte.

A questo punto, iniziamo con la votazione dei subemendamenti. Do per acquisito l’assenso al voto dei vostri interventi.

Metto in votazione, per alzata di mano, il subemendamento 1, a firma dei consiglieri Mumolo, Torri, Taruffi e Prodi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): Il subemendamento 1 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, il subemendamento 2, a firma dei consiglieri Mumolo, Torri, Taruffi e Prodi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): Il subemendamento 2 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, così come modificato dai subemendamenti, a firma dei consiglieri Sassi, Piccinini e Bertani.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 1 è approvato.

A questo punto, procediamo alla votazione della risoluzione oggetto 6393, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi, Alleva e Prodi, così come emendata, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

35

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 6393 è approvata.

 

OGGETTO 6458

Risoluzione per impegnare la Giunta ad effettuare accordi ben precisi con i Consolati dei Paesi ai quali appartengono i cittadini stranieri presenti sul territorio regionale, entrati nelle graduatorie per l’assegnazione delle abitazioni Erp in modo da disciplinare, e rendere obbligatoria, la certificazione dello stato patrimoniale dei cittadini stranieri con documenti “ufficiali” rilasciati dal Paese di origine. A firma del Consigliere: Galli

(Rinvio)

 

OGGETTO 5883

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a valutare, in sede di revisione della legge regionale 24/2001 (Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo), l’inserimento di clausole che diano la possibilità al singolo Comune di applicare le procedure previste dal comma 4 dell’articolo 3 del DPR 445/2000. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pettazzoni, Rainieri, Liverani, Rancan

(Rinvio)

 

OGGETTO 6487

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi di confronto Stato-Regioni per invocare una innovazione legislativa affinché le condizioni reddituali e patrimoniali per le richieste di prestazioni sociali agevolate di cittadini extracomunitari, tra cui l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, siano documentate mediante certificati e attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero di appartenenza del richiedente. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

(Rinvio)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo ora all’oggetto 6458, risoluzione per impegnare la Giunta ad effettuare accordi ben precisi con i Consolati dei Paesi ai quali appartengono i cittadini stranieri presenti sul territorio regionale, entrati nelle graduatorie per l’assegnazione delle abitazioni ERP in modo da disciplinare e rendere obbligatoria la certificazione dello stato patrimoniale dei cittadini stranieri con documenti “ufficiali” rilasciati dal Paese di origine, a firma dei consiglieri Galli e Tagliaferri. A questa risoluzione sono state abbinate in Aula la risoluzione oggetto n. 5883 per impegnare il presidente e la Giunta regionale a valutare, in sede di revisione della legge regionale n. 24/2001, l’inserimento di clausole che diano la possibilità al singolo Comune di applicare le procedure previste dal comma 4 dell’articolo 3 del DPR n. 445/2000, a firma dei consiglieri: Marchetti Daniele, Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pettazzoni, Rainieri, Liverani, Rancan. Su questo oggetto sono state presentate due proposte di emendamento a firma del consigliere Daniele Marchetti.

Si aggiunge come abbinamento la risoluzione oggetto 6487 per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi di confronto Stato-Regioni per invocare una innovazione legislativa affinché le condizioni reddituali e patrimoniali per le richieste di prestazioni sociali agevolate di cittadini extracomunitari, tra cui l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, siano documentate mediante certificati e attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero di appartenenza del richiedente, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

Apro la discussione generale sugli oggetti.

Si è iscritto a parlare il consigliere Galli, prego.

 

GALLI: Grazie, presidente. Su richiesta di alcuni colleghi e considerato che nella prossima Assemblea è già prevista una discussione dell’assessore Gualmini sugli alloggi ERP, chiedo l’accorpamento e lo spostamento alla prossima seduta.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Galli.

Quindi il consigliere Galli chiede un rinvio, a questo punto, se ci sono, un intervento a favore e uno contro la richiesta di rinvio.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di rinvio di questi oggetti.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): La richiesta è accolta, pertanto gli oggetti sono rinviati.

 

OGGETTO 6336

Risoluzione per impegnare la Giunta a riferire e ad informare la Commissione competente in merito ai fatti del centro anziani di Correggio quando avrà una risposta alla richiesta di rapporto avanzata dall’assessore Venturi; ad informare la medesima Commissione anche di tutti gli eventuali interventi attuati dal Difensore civico regionale e dall’assessore sulla vicenda in oggetto, costituendosi inoltre parte civile contro gli indagati, in sede di processo, al fine di tutelare l’immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali. A firma del Consigliere: Delmonte

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Siamo all’oggetto 6336, risoluzione per impegnare la Giunta a riferire e ad informare la Commissione competente in merito ai fatti del centro anziani di Correggio, quando avrà una risposta alla richiesta di rapporto avanzata dall’assessore Venturi; ad informare la medesima Commissione anche di tutti gli eventuali interventi attuati dal Difensore civico regionale e dall’assessore sulla vicenda in oggetto, costituendosi inoltre parte civile contro gli indagati, in sede di processo, al fine di tutelare l’immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali, a firma del consigliere Delmonte.

Su tale oggetto sono state presentate due proposte di emendamento, a firma delle consigliere Mori e Soncini. Si è aggiunto il consigliere Zoffoli alla firma degli emendamenti.

Apro la discussione generale.

Consigliere Delmonte, a lei la parola.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. I fatti all’origine di questa risoluzione sono stati per parecchio tempo alla ribalta della cronaca perlomeno locale reggiana, ma non solo, in quanto credo di una disumanità pazzesca. Quello che è avvenuto è che in un centro anziani di Correggio, nel Reggiano, un centro di proprietà comunale gestito in appalto da una cooperativa (Coopselios), i carabinieri, tramite delle riprese fatte a seguito di alcune denunce di alcuni parenti degli anziani ospitati, sono riusciti grazie alle intercettazioni ambientali a documentare delle violenze, delle percosse, sia verbali che fisiche, ai danni degli ospiti anziani da parte di una parte del personale che lavorava all’interno della struttura.

All’inizio di questa vicenda sono state prese in considerazione e denunciate credo tredici operatrici all’interno della struttura, ad oggi (è avvenuto dopo la scrittura della risoluzione, quindi non ho potuto specificarlo) una di queste operatrici è stata licenziata, in quanto riconosciuta dalla stessa cooperativa all’interno della documentazione video e non vi era bisogno di nessun’altra prova dal punto di vista dell’azienda per poter prendere provvedimenti nei suoi confronti (poi la parte legale farà tutto il suo percorso come è giusto che sia). Quando ho presentato questa risoluzione, il principio che mi ha guidato nella sua scrittura era che la Regione ne potesse uscire in due modi: o danneggiata dal punto di vista di immagine, perché comunque ricordiamo che è una struttura convenzionata con il Servizio sanitario nazionale e quindi ovviamente quello regionale, oppure rafforzata nell’immagine prendendo una posizione netta nei confronti di chi ha sbagliato, quindi non parlo per forza della cooperativa, non parlo per forza di tutto il personale, ma mi riferisco a chi ha sbagliato e questo in parte ce lo hanno già detto i video e in parte ce lo dirà il percorso giuridico e credo che sia importante prendere le distanze da queste persone, costituirsi parte civile all’interno di un processo, quindi come parte lesa dell’immagine da queste violenze. E soprattutto ho apprezzato sinceramente il comportamento dell’assessore Venturi nei giorni immediatamente successivi, in cui, con delicatezza ma fermezza, ha chiesto che tutte le informazioni in possesso della struttura, della cooperativa che gestisce, del Comune come proprietario dell’area e della struttura stessa, fossero poi inviate immediatamente con la documentazione alla Regione e all’Assessorato, perché si erano loro stessi impegnati a redigere un rapporto in cui avrebbero specificato tutto ciò che era di loro conoscenza e tutto ciò che era avvenuto all’interno della struttura, di loro conoscenza, perché poi molte delle cose non sono state registrate e molte non sono state denunciate o, perlomeno, sono ancora in attesa di verifica.

Nella risoluzione ho chiesto fondamentalmente tre cose:

1. che l’assessore, una volta ottenuta questa documentazione, che lui stesso ha richiesto e che credo non sia ancora pervenuta o, perlomeno, non era pervenuta nei giorni in cui ho scritto questa risoluzione, appena ne fosse in possesso ne venisse a parlare in Commissione, venisse ad esporla anche ai consiglieri, perché credo che sia giusto che potessimo anche noi conoscerne il contenuto e quindi anche come segno di dare la possibilità all’Assessorato di un segno di trasparenza senza passare per forza da una richiesta di accesso agli atti, che comunque sarebbe stata legittima e possibile, quindi dare l’opportunità all’Assessorato in prima persona di venire a spiegare ciò di cui è venuto a conoscenza dai fatti rispetto a questo rapporto.

2. Che all’interno della stessa Commissione ci fosse un eventuale coinvolgimento del Difensore civico regionale, nel caso in cui questo fosse intervenuto all’epoca non sapevo come si sarebbe evoluta la vicenda.

3. L’impegno a costituirsi parte civile in sede di processo.

Le immagini, per chi le ha viste, sono fortissime, sono di una disumanità incredibile soprattutto perché – lo dico come aggravante, non che questo potesse cambiare in altre forme – fatte su persone non in grado di difendersi, spesso nemmeno verbalmente perché allettate, senza possibilità in alcuni casi di esprimersi liberamente anche in termini verbali, con una offesa alla dignità spesso di persone che si trovavano in condizioni di non essere autosufficienti e quindi denigrate proprio per questo loro non essere autosufficienti, etichettate come dei pesi, ovviamente le parole nel video non erano queste, perché disturbavano continuamente gli infermieri e quindi spintonate, offese all’interno delle proprie stanze, cose che ritengo non possano restare impunite anche in termini politici. Ovviamente la parte giuridica farà il suo percorso, l’azienda ha già preso alcuni provvedimenti, uno in particolare, ma la Regione deve tutelarsi politicamente e in termini di immagine e dare un segnale forte, perché ciò non avvenga più all’interno di quella struttura né all’interno di altre strutture, private o pubbliche che siano.

Questo era l’impegno. Mi ricollego direttamente alla proposta degli emendamenti arrivati a firma della consigliera Mori e Soncini del Partito Democratico, che annuncio già che accoglierò perché vanno nella prima parte ad integrare una dichiarazione che sinceramente o non era ancora avvenuta, ora non ricordo la data, o mi è sfuggita – può anche essere – del sottosegretario della Presidenza Andrea Rossi, che aveva già dichiarato pubblicamente a mezzo stampa l’intenzione della Regione dei costituirsi parte civile nel processo, quindi è giusto inserirlo nelle premesse e sostituire i primi due punti nella forma più che nella sostanza, nel senso che è importante che l’Assessorato possa venire a riferire in Commissione sui fatti di Correggio e più in generale sulle eventuali azioni future che possano essere intraprese, togliendo il Difensore civico regionale che in effetti all’epoca non sapevo se era interessato o meno, ma credo che l’Assessorato posso fare una sintesi utile a tutti all’interno della Commissione. Immagino che con l’approvazione di questo emendamento si possa trovare se non una unanimità, anche se la auspico, un largo consenso di questa Assemblea su questa risoluzione e quindi dare un segnale forte a chi ha commesso questi crimini, ma soprattutto alle famiglie che possano sentirsi un po’ più tutelate in futuro e nel presente ovviamente per il fatto di poter lasciare liberamente e con una forma di garanzia in più da parte della politica i propri cari all’interno di queste strutture.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Grazie, presidente. Solo a rafforzamento della risoluzione testé illustrata dal collega Delmonte, perché è condivisibile, sia l’indignazione che esprime la risoluzione, sia la modalità con cui si esprime l’indignazione, in modo tale da diventare un’azione concreta di approfondimento ed eventualmente miglioramento dell’intero sistema dei controlli di vigilanza dei servizi integrati, di socio-assistenza del nostro welfare. Lo dico perché l’indagine giudiziaria parte da premesse anche visive così oggettive e quindi da una cronaca giornalistica molto forte rispetto a persone che vivono di per sé una condizione di fragilità, per la quale il rispetto e la professionalità con cui vanno trattate deve essere ancora maggiore che in qualsiasi altra situazione. Questa cronaca non rende il merito della qualità, della profondità e dell’articolazione del nostro sistema di welfare, che non è universalistico, ma tende all’universalità, perché nel nostro agire tendiamo ad allargare il fronte delle persone che sosteniamo attraverso processi di servizi di accoglienza e di sostegno, come la Giunta ha dimostrato nei vari passaggi.

È chiaro che un simile evento non può avere soltanto un riscontro di carattere giudiziario, che andrà rispettato nelle forme e anche nell’approfondimento delle responsabilità individuali, perché sei operatrici sono state sospese, tredici indagate, e bisognerà capire alla fine questo che cosa produrrà; ma al di là di questo, noi ci dobbiamo interrogare soprattutto sul nostro ruolo in questa situazione. E devo dire, ad onore delle istituzioni coinvolte, che sia l’azienda USL che il Comune di Correggio che la Regione, sia per quello che ha detto il collega Delmonte che anche per gli approfondimenti che, in modo individuale, ciascuno di noi ha potuto fare nel merito delle azioni, hanno reagito in modo solido, determinato e con un approccio molto serio alla questione. Serio, perché si vuole ricostruire il percorso di questi fatti e le evidenze affinché la prevenzione, il contrasto a questi episodi diventi anche un’azione propositiva in termini di formazione per la maggiore professionalità delle operatrici e il benessere degli ospiti delle strutture.

Questa risoluzione ci dà l’opportunità come Commissione di approfondire il tema dell’accadimento non di per sé, perché nei suoi aspetti è più di rilievo penale e noi non abbiamo alcun tipo di coinvolgimento in tal senso, ma per ribadire una nostra presenza in termini di costituzione di parte civile, una postura questa che noi utilizziamo e abbiamo utilizzato in tutti i casi di violenza particolarmente odiosa e che nell’opinione pubblica, nella società e nella comunità emiliano-romagnola può avere un’evidenza siffatta. Oltre alla costituzione di parte civile, dobbiamo capire ogni soggetto come si è attivato, quello che possiamo fare di meglio e di più in un sistema articolato di controllo e di vigilanza che assicuro essere di altissima qualità, perché le relazioni sul punto, sono davvero molto importanti.

Allora, come diceva il collega Delmonte, ci siamo permesse di integrare con gli emendamenti rispetto alle dichiarazioni della Regione per voce del sottosegretario Rossi circa la costituzione di parte civile, perché questo ha un rilievo politico: il fatto che ci sia stata una dichiarazione di questo tipo nell’imminenza significa che la Regione aveva già maturato una sensibilità molto forte sul punto, che noi oggi confermiamo in un impegno che diventa non soltanto dichiarativo, ma un impegno istituzionale, se l’Aula accoglierà questa nostra proposta. In seconda istanza vogliamo ampliare un po’ il ragionamento nelle Commissioni referenti – e ringrazio la collega Soncini in particolare e il presidente Zoffoli – perché con una seduta congiunta nella Commissione politiche per la salute e la Commissione parità dei diritti delle persone cercheremo di rendere ancora più proficua, per il sistema di welfare e la sua integrità oltre che la sua reputazione, l’analisi di una vicenda così odiosa, che confidiamo non possa mai più ripetersi in nessuna parte della regione e d’Italia.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Mori.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente. Io concordo su quanto viene chiesto in questa risoluzione, ringrazio il consigliere Delmonte per averla proposta, perché questo è il minimo sindacale che allo stato dell’arte, dei fatti bisogna chiedere. Credo che non ci sia tanto più da dire di quanto non sia già stato detto su questo contenuto. Quello che mi fa arrabbiare, per non dire di peggio, è vedere situazioni come questa nella nostra regione che è poi – scusate un po’ di campanilismo – a Reggio Emilia dove abbiamo sviluppato dei servizi alla persona d’eccellenza come quelli dell’infanzia con note a livello internazionale, in realtà meno noti quelli dei servizi agli anziani, che invece proprio a Reggio Emilia sono stati sviluppati diversi anni fa e insegnati ad altri. Hanno fatto meno clamore, ma sono comunque d’eccellenza e questo va ribadito. Concordo anche con parte dell’intervento della consigliera Mori nel voler tutelare questa reputazione e questa qualità.

Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, dunque il fatto che sia un ente accreditato, il fatto che siano giustamente identificate solo alcune persone ad aver fatto queste azioni che per me non sono riprovevoli, sono assolutamente inaccettabili, da rigettare assolutamente, è importante fare dei distinguo per non creare un pensiero malevolo verso quelle che sono strutture non totalmente pubbliche, anche perché sarebbe impossibile poi gestire tutti i servizi e tutte le persone oggi con le sole strutture pubbliche. Certo bisogna alzare un pochino a mio avviso l’asticella di guardia: se fino ad oggi tutto il sistema di sorveglianza, per quanto capillare, per quanto molto impegnativo, per quanto voluto e sostenuto ha portato a questa situazione, che è una ovviamente, non è sistemica fortunatamente, però deve darci anche un segnale d’allarme nel fare il punto se l’attuale sistema di sorveglianza sia adeguato o meno. Se ci siano delle carenze, identificarle e porvi rimedio. È fondamentale perché, se dovesse mai – vorrei scongiurare la cosa – ricapitare una situazione simile tra qualche tempo non si possa dire “potevamo fare di più”. Sollecito anche a livello di Commissione, di Assessorato la possibilità con la ASL locale, con le aziende coinvolte, con tutti i soggetti interessati, la possibilità di fare un pochino il punto della situazione su quello che è il sistema di tutela di sorveglianza soprattutto degli ospiti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sassi.

Consigliere Torri, prego.

 

TORRI: Grazie, presidente. Mi associo ai colleghi intervenuti in precedenza nell’apprezzare l’importanza di aver portato all’attenzione dell’Assemblea questo argomento di massima gravità e quindi che necessita di massima attenzione da parte nostra per il contesto in cui è avvenuto e per il gravissimo rilievo dei fatti.

Non ci sono molte parole per commentare, definire quello che è successo. Sono poche ma devono essere assolutamente ferme, come ferma è la risoluzione e come fermi sono stati gli interventi di chi mi ha preceduto. La prima è indignazione per quello che è avvenuto, per i modi e per i contesti in cui questo è successo. Sono cose per il nostro sistema comunque inaccettabili e che quindi devono essere affrontate con la massima fermezza e con la massima attenzione. Un’indignazione che deve essere nostra e prima di tutto dei familiari. Da questo punto di vista, l’altra parola chiave è “chiarezza”, quella che chiedono prima di tutto i familiari insieme a chiedere giustizia e quella che è giusto che chiediamo noi, che ha già richiesto l’assessore e che è una richiesta che noi dobbiamo e cerchiamo di rafforzare oggi con la nostra partecipazione e con questo atto che ha un merito che credo vada riconosciuto come sono meritevoli gli emendamenti che vengono presentati, proprio perché definiscono questa attenzione. Quindi fermezza, chiarezza e trasparenza, giustizia e questo tutto nell’ottica di tutelare chi ha subito dei maltrattamenti intollerabili, le famiglie di queste persone e anche quanti subiscono, senza avere commesso atti gravi, gli effetti di questi atti che non possono essere tollerati, devono essere perseguiti con la massima fermezza.

Oltre a questa fermezza e al fatto di costituirsi quindi parte civile, che ha un rilievo politico e un peso anche giudiziario, a favore delle parti più deboli, è importante da parte nostra pretendere chiarezza per capire e per non solo affrontare duramente questi atti ma, nel farlo, per essere precisi e andare a colpire e a risolvere i problemi esattamente là dove ci sono, senza se e senza ma. Per questo motivo noi voteremo a favore dell’atto presentato, riconosciamo il merito al consigliere di averlo presentato proprio perché è giusto affrontarlo anche in questa sede. Come riconosciamo gli sforzi già fatti da parte della Giunta (lo ha fatto il consigliere Delmonte per primo, fanno parte del corpo del suo documento), ma intervenendo e discutendo oggi oltre che con il voto, con la nostra partecipazione diciamo anche che questa Assemblea si sforza e va in quella direzione e che resterà attenta e vigile proprio per perseguire con la massima fermezza determinati fenomeni e per stare a fianco delle parti più deboli che non dovevano subire quello che hanno subito: eventi di una gravità assoluta che non devono ripetersi. Anche per questo è importante votare oggi e continuare a stare attenti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Se non ci sono altri iscritti in discussione generale, passiamo alla discussione sugli emendamenti.

Non essendoci nessuno iscritto in discussione generale sugli emendamenti, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sugli emendamenti.

Nessuna dichiarazione di voto, mettiamo in votazione gli emendamenti chiedendo l’assenso al consigliere Delmonte.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Mori, Soncini e Zoffoli.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Chiedo il voto elettronico sulla risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Mori, Soncini, Zoffoli.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 6336, a firma del consigliere Delmonte, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

38

Favorevoli

 

38

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): La risoluzione oggetto 6336 è approvata.

 

OGGETTO 6465

Risoluzione per impegnare la Giunta nei confronti del Governo nazionale affinché si attivi per trasferire risorse adeguate a valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro, anche con la stipulazione di un nuovo contratto di lavoro. A firma del Consigliere: Bertani

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione oggetto 6465 per impegnare la Giunta nei confronti del Governo nazionale affinché si attivi per trasferire risorse adeguate a valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro, anche con la stipulazione di un nuovo contratto di lavoro, a firma del consigliere Bertani.

Su questa risoluzione insistono due emendamenti, a firma del consigliere Mumolo.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto la parola il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. L’Ispettorato nazionale del lavoro è l’agenzia unica che ha accorpato sotto un’unica entità gli ispettori ministeriali, quelli di INPS e quelli INAIL, nel tentativo di ottimizzare il settore dei controlli sul lavoro. L’Ispettorato ha una personalità giuridica e quindi è un’agenzia ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero del lavoro. Questo intervento è uno dei “frutti” del Jobs act e aveva un intento di ottimizzare le risorse e quindi di ottimizzare anche il lavoro di quello che è l’Ispettorato e invece risulta essere forse uno anche questo dei frutti avvelenati del Jobs act, perché purtroppo invece questo lavoro di ottimizzazione sembra che non abbia funzionato. E la denuncia degli stessi lavoratori, ma anche gli stessi dati che sono usciti sul lavoro del 2017 ci indicano che il rischio è quello di una scatola vuota, perché in questo momento è essenzialmente senza risorse nuove assegnate e senza un’organizzazione che ancora riesca a funzionare. Tanto che, se pensiamo che nel 2012 i controlli complessivi erano stati circa 244 mila, con sanzioni per circa 1,6 miliardi, nel 2017 i controlli sono scesi a 160 mila con sanzioni a 1,1 miliardi. Il problema è che per noi anche in regione questa attività è molto importante, proprio perché questi ispettori intervengono anche nel contrasto del caporalato in agricoltura, contro le esternalizzazioni fittizie, anche sulle cooperative fittizie e sulle cooperative del lavoro. Quindi questi controlli intervengono in un campo che per altri aspetti anche noi come Regione stiamo cercando di tenere monitorati, perché critici.

I lavoratori segnalano, le organizzazioni sindacali hanno segnalato che all’interno di questa nuova organizzazione sussistono tanti problemi partendo dal tipo di contratto di lavoro, visto che provengono da tre situazioni diverse e per i quali ancora non è stato fatto nulla; il fatto che, provenendo da settori diversi, la contrattualistica, anche a parità di funzioni, è differente; mancano le dotazioni strumentali. Ad esempio le banche dati, soprattutto quelle più importanti, erano a carico di INPS, quindi non tutti gli ispettori dell’agenzia hanno accesso a queste banche dati, mentre invece la gran parte del lavoro e dell’ottimizzazione del lavoro deriverebbe proprio dal fatto di accedere e di ottimizzare il lavoro tramite le banche dati. Questo snellirebbe anche molto la burocrazia interna. L’altro aspetto è che il personale ispettivo è spesso obbligato a girare con i propri mezzi senza avere poi un riscontro su questo, tanto che una parte della protesta che in questi mesi si sta sviluppando è quella che gli ispettori del lavoro non danno la disponibilità di utilizzo del proprio mezzo, quindi devono utilizzare i mezzi pubblici, quindi i tempi e i controlli si allungano e diventano più inefficaci. Quindi quello che noi chiediamo è che anche la Regione su questo tema si faccia voce nei confronti del Governo nazionale, ma anche e soprattutto nella Conferenza Stato-Regioni, perché questa situazione venga risolta il più velocemente possibile, anche perché questo tipo di ispezione e di vigilanza ha ricadute importanti su un mondo che in regione è importante, per non parlare poi anche del bisogno che abbiamo riguardo ai tirocini e per non parlare del fatto che, con la richiesta di autonomia del 116, anche qui la Regione ha chiesto di confrontarsi, di poter fare una parte anche lei che in questo modo risulta, quando e se poi questa parte di autonomia verrà attuata, essere indebolita.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Mumolo, prego.

 

MUMOLO: Grazie, presidente. Il problema sollevato in questa risoluzione effettivamente esiste, perché l’Ispettorato nazionale del lavoro non è ancora stato dotato delle necessarie risorse e degli strumenti adeguati per svolgere in maniera efficace la sua mission. Però dovremmo dire anche che cosa sta facendo anche la Regione rispetto a questo argomento in questo campo, perché è assolutamente vero che la mancanza di risorse e strumenti condiziona attualmente, può condizionare attualmente l’efficienza e l’effettività del controllo sul territorio, dobbiamo anche dire che su questo tema noi ci siamo già impegnati, stiamo già lavorando e anche da un po’ di tempo, perché per la Regione è prioritario aumentare la qualità e la quantità dei controlli sulla regolarità del lavoro. È assolutamente prioritario – l’abbiamo ricordato – il Patto per il lavoro, perché nel Patto per il lavoro la Regione riconosce, nella legalità e sicurezza del lavoro, obiettivi strategici. Dobbiamo ricordare che la Regione Emilia-Romagna ha avviato una collaborazione interistituzionale con la Direzione interregionale del lavoro di Venezia proprio per rafforzare i controlli sulla regolarità del rapporto di lavoro. Dobbiamo anche – credo – ricordare che con il testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabile (la nostra legge n. 18/2016) abbiamo introdotto misure innovative proprio in tema di controlli sulla regolarità del rapporto di lavoro e sulla tutela della sicurezza sul lavoro e in questi giorni dobbiamo anche ricordare che la Regione sta lavorando per attivare un coordinamento più stretto tra tutte le istituzioni competenti in materia di lavoro, anche attraverso un coinvolgimento di tutti i soggetti sottoscrittori del Patto per il lavoro.

A livello nazionale la Regione si è già mossa in questo senso e nel confronto con sindacati, aziende ed enti locali il ministro Poletti, rendendosi conto dell’effettiva esistenza di questo problema, ha annunciato centocinquanta nuovi ispettori del lavoro proprio per potenziare i controlli e un’azione coordinata con Regioni e territori. Ora noi sappiamo tutti in quale situazione versa adesso, a livello nazionale, il Governo, sappiamo tutti che molto probabilmente ci sarà a breve un altro Governo, se non ci saranno elezioni anticipate, in ogni caso nel frattempo occorre muoversi. È necessario fare in fretta, per cui condividiamo la sostanza di questa risoluzione. Riteniamo che anche la Regione debba provare, continuare a provare a sollecitare il Governo affinché ponga rimedio ad una situazione di effettiva difficoltà, quindi condividiamo le preoccupazioni espresse dalla risoluzione.

Io ho presentato due emendamenti, ma sono emendamenti di natura assolutamente tecnica, emendamenti per i quali ho già chiesto un parere ai sottoscrittori firmatari della risoluzione, perché riteniamo che non sia di competenza della Regione o della Conferenza Stato-Regioni entrare nel merito di problemi di natura contrattuale o sindacale che vengono oggettivamente proposti nella risoluzione. Con questi emendamenti si modifica la risoluzione, nel senso che quelle problematiche che sicuramente ci sono, che devono emergere vengono spostate nella parte iniziale della risoluzione, mentre la sostanza del dispositivo rimane assolutamente intatta. Per cui annuncio il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico con l’approvazione di questi due emendamenti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Mumolo.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alla discussione sugli emendamenti.

Nessun intervento in discussione sugli emendamenti, dichiarazioni di voto.

Consigliere Torri, prego.

 

TORRI: Per dichiarare il voto favorevole del gruppo Sinistra Italiana al documento presentato dal Movimento 5 Stelle, che riteniamo vada ad affrontare una problematica importante da sottolineare e che si lega con una parte del dibattito già avvenuto questa mattina in Aula. Discutiamo ancora delle condizioni di lavoro e del sistema in cui il lavoro viene regolato nel nostro Paese oggi. In questo caso si prende in considerazione la questione dell’Ispettorato del lavoro e quindi dei controlli che sui rapporti di lavoro e sulle condizioni di lavoro vengono fatti, tema che dal nostro punto di vista merita la massima attenzione e merita anche interventi, a partire da questa Assemblea in generale, su un aspetto, su un’agenzia che mostra di non funzionare al meglio, soprattutto in un momento, come l’attuale, particolarmente delicato. Seguendo le iniziative sindacali legate al Primo Maggio nella mia provincia, ma penso un po’ su tutto il territorio, visto che erano collegate al tema della sicurezza sul lavoro, sono uscite diverse inchieste che hanno dimostrato come, insieme alla crescita dei contratti, crescano due fenomeni: quello del precariato portato alle estreme conseguenze con contratti addirittura di una singola giornata e quello degli infortuni sul lavoro. Le due cose sono connesse nel momento in cui non si ha neanche il tempo di maturare un’esperienza sul luogo di lavoro per poi svolgerlo.

Oltre che la questione della mancanza magari di formazione o di tempo necessario per svolgerla. Sono tutti aspetti che meritano, oltre che un’attenzione particolare, i necessari controlli e che quindi meritano un’agenzia per il controllo che sia la più efficiente possibile, oltre alle attenzioni che in generale si dedicano a questi temi e che anche la Regione – come riconosceva il consigliere Mumolo – in parte ha fatto. Però, proprio perché siamo su questo solco, pensiamo che si debba andare avanti, che tutto si possa migliorare, di conseguenza ogni atto che va in questa direzione, che guarda all’efficienza dei controlli e ad un miglioramento di questi controlli, proprio per limitare fenomeni al limite come sono quelli del precariato o gli infortuni sul lavoro che invece non sono al limite, sono già oltre il limite e che dovrebbero diminuire piuttosto che aumentare, ci trova d’accordo. Di conseguenza voteremo a favore del documento di Bertani.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Per annunciare l’assenso all’emendamento, che non cambia la sostanza della risoluzione e del problema che vogliamo affrontare.

Sono contento che condividiamo l’urgenza del problema, tanto che mi era stato segnalato proprio anche poco tempo fa di casi in cui sono gli stessi lavoratori, non dell’Ispettorato del lavoro ma dipendenti magari di cooperative, che si sentono sfruttati che sono andati a protestare contro l’ufficio dell’Ispettorato di lavoro di Ravenna perché non eseguiva abbastanza controlli, perché in quel momento c’era una sorta di vertenza sindacale rispetto agli ispettori del lavoro stessi. Quindi la necessità di mettere in funzione velocemente, con tutti i mezzi e con tutta l’organizzazione necessaria, è urgente proprio perché dobbiamo tutelare i lavoratori delle cooperative: l’agricoltura, eccetera. Quindi penso che l’urgenza sia condivisa e per questo ringrazio i colleghi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione degli emendamenti chiedendo l’assenso al consigliere Bertani. Grazie.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Mumolo.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Mumolo.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6465, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 6465 è approvata.

 

OGGETTO 6466

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere un sistema di sostegno agli organismi di ricerca regionali, di natura giuridica privatistica (inclusi enti di organizzazione della ricerca), con una componente di partecipazione pubblica, accreditati nell’ambito della Rete Alta Tecnologia, e finalizzato a permettere un’autonomia finanziaria degli stessi sia con processi di accorpamento, sia con un aumento di penetrazione del mercato. A firma dei Consiglieri: Prodi, Taruffi, Torri, Lori, Rossi

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione oggetto 6466 che impegna la Giunta a promuovere un sistema di sostegno agli organismi di ricerca regionali, di natura giuridica privatistica (inclusi enti di organizzazione della ricerca), con una componente di partecipazione pubblica, accreditati nell’ambito della “Rete alta tecnologia” e finalizzato a permettere un’autonomia finanziaria degli stessi sia con processi di accorpamento sia con un aumento di penetrazione del mercato, a firma dei consiglieri Prodi, Taruffi, Torri, Lori e Rossi Nadia.

Su tale oggetto insiste una proposta di emendamento a firma delle consigliere Prodi, Lori e Rossi Nadia.

Discussione generale.

Consigliera Prodi, prego.

 

PRODI: Grazie, presidente. Questa risoluzione insiste sul sistema regionale della ricerca. È un sistema dedicato allo sviluppo tecnologico per l’industria e l’agricoltura. Questo atto vuole valorizzare questo sistema e potenziare le sue capacità innovative in un contesto integrato regionalmente. In Emilia-Romagna sono presenti diverse organizzazioni accreditate presso la “Rete alta tecnologia” che vedono anche una quota di partecipazione pubblica e sono nel loro agire strettamente collegate sia al mondo produttivo che al mondo universitario. Sono quindi un’importantissima cerniera nel contesto dell’applicazione e innovazione tecnologica. Se guardiamo l’ambito europeo c’è un modello (il modello “Fraunhofer”) che vede un’organizzazione di sessanta Istituti di ricerca applicata che ricevono circa il 30 per cento dei loro finanziamenti da fonti pubbliche, quindi Governo federale o locale, e il resto invece dei finanziamenti sono attraverso contratti diretti con le industrie o bandi di ricerca. Questo è il modello a cui ci si vuole ispirare: una rete di ricerca applicata che riceva quote di finanziamento pubblico per assicurare semplicemente una stabilità gestionale, un’autonomia finanziaria, per poi sviluppare le attività nel mondo delle intese con il settore produttivo e nel mondo dei progetti nazionali ed internazionali, che vedano un’interazione sia con la realtà universitaria che con quella produttiva, però in una visione totalmente complementare di azioni e di competenze.

Non sono finanziamenti che noi pensiamo essere ovviamente casuali, ma sono mirati e soggetti ad una progettualità e ad una verifica concreta degli obiettivi raggiunti. Mi preme citare un testo di Marianna Mazzucato che nello «Stato innovatore» afferma che «in quasi tutte le innovazioni più radicali e rivoluzionarie che hanno alimentato il dinamismo dell’economia capitalista, quindi dalle ferrovie alla rete, sino alle nanotecnologie o la farmaceutica, gli investimenti imprenditoriali più coraggiosi, precoci e costosi sono riconducibili allo Stato», questa vuole essere l’idea alla base di questo atto. È una misura quindi che chiede proprio di riconoscere il contributo pubblico per sostenere una diffusa ed avanzata ricerca applicata come precursore di un impulso innovativo, che si traduce poi nei comparti produttivi a livello regionale.

Vi è un emendamento che precisa le modalità di svolgimento che sono più compatibili con le tempistiche e propone anche di valutare uno studio normativo, che strutturi questo approccio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Prodi.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale sulla risoluzione, passiamo alla discussione sull’emendamento.

Nessun intervento in discussione sull’emendamento, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte emendamento e risoluzione.

Nessuna dichiarazione di voto, passiamo alla votazione dell’emendamento.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma delle consigliere Prodi, Lori e Rossi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6466, a firma dei consiglieri Prodi e altri.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 6466 è approvata.

 

OGGETTO 6169

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il percorso intrapreso con il Gruppo tecnico di lavoro sulla sindrome fibromialgica al fine di monitorare le azioni messe in campo attraverso le linee di indirizzo del documento di “Diagnosi e trattamento della Fibromialgia” e per approfondire gli attuali studi specifici di trattamento non farmacologico; ad attivarsi presso il Ministero della salute e il CSS al fine di aprire un confronto sulle linee guida elaborate dalla Regione Emilia-Romagna affinché possano diventare una base di lavoro comune e di attività di ricerca finalizzate ad individuare, in modo condiviso dalla comunità scientifica, i cut-off della malattia così da giungere al riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica ed invalidante e al conseguente inserimento nei LEA. A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Zoffoli, Boschini, Marchetti Francesca, Rossi Nadia, Ravaioli, Zappaterra, Tarasconi, Prodi, Montalti, Paruolo, Mori, Molinari, Rontini, Bagnari

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora alla risoluzione oggetto 6169 per impegnare la Giunta a proseguire il percorso intrapreso con il Gruppo tecnico di lavoro sulla sindrome fibromialgica al fine di monitorare le azioni messe in campo attraverso le linee di indirizzo del documento di “Diagnosi e trattamento della fibromialgia” e per approfondire gli attuali studi specifici di trattamento non farmacologico; ad attivarsi presso il Ministero della salute e il CSS al fine di aprire un confronto sulle linee guida elaborate dalla Regione Emilia-Romagna affinché possano diventare una base di lavoro comune e di attività di ricerca finalizzate ad individuare, in modo condiviso dalla comunità scientifica, i cut-off della malattia così da giungere al riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica ed invalidante e al conseguente inserimento nei LEA, a firma dei consiglieri: Calvano, Caliandro, Zoffoli, Boschini, Marchetti Francesca, Rossi Nadia, Ravaioli, Zappaterra, Tarasconi, Prodi, Montalti, Paruolo, Mori, Molinari, Rontini, Bagnari.

Su tale oggetto insistono due proposte di emendamento, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

È aperta la discussione generale.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Con questa risoluzione diamo seguito ad un percorso cominciato proprio da quest’Aula un po’ di tempo fa quando l’assessore Venturi, rispondendo ad un’interrogazione, indicò un possibile percorso rispetto al tema della fibromialgia, nel quale l’Emilia-Romagna si sarebbe potuta impegnare. Quel percorso è un percorso a tappe e in questi mesi sono state raggiunte alcune di queste tappe. In primis è stato insediato un gruppo di lavoro multidisciplinare alla presenza anche di rappresentanti dei malati fibromialgici, un gruppo di lavoro che ha lavorato per oltre un anno arrivando a predisporre un documento di indirizzi nei quali emergono le modalità di diagnosi della fibromialgia, le modalità di intervento sia farmacologiche che non farmacologiche e le modalità con cui effettuare i cut-off.

Questo è un documento che ha assunto un carattere di ufficialità nei mesi scorsi, è stato presentato dall’Assessorato in alcune iniziative, alcune delle quali venute anche qua in Regione, e soprattutto è diventato un documento che ufficialmente la Regione Emilia-Romagna ha inviato al Consiglio superiore di sanità e al Ministero affinché possa diventare la base sulla quale costruire, attraverso ulteriori attività di ricerca che potrebbe mettere in campo il Ministero, le condizioni per arrivare al riconoscimento definitivo della malattia.

Uno degli effetti del documento di indirizzi da me citato è stato l’accordo firmato tra una dell’associazione di malati (AMRER) con COTER (l’associazione che tiene insieme gli istituti termali) per consentire cure termali agevolate a coloro che sono stati riconosciuti come malati di fibromialgia e poterle ottenere a condizioni agevolate. È un primo segnale che è arrivato dal territorio emiliano-romagnolo e dalla Regione Emilia-Romagna, al quale però devono fare seguito altri interventi e, in particolare, occorre che si arrivi da parte del Ministero al riconoscimento della malattia e all’inserimento nei LEA che vengono, grazie all’ultima disciplina messa in campo dal Governo precedente, aggiornati di anno in anno e quindi ogni anno ci sono le condizioni per provare a tenere aperto il fronte per il riconoscimento della malattia.

Con questa risoluzione noi sostanzialmente ci schieriamo tra coloro che chiedono che la malattia venga ufficialmente riconosciuta dal Ministero, con tutte le conseguenze del caso in termini di assistenza e vicinanza nei confronti delle persone malate che, a seconda delle stime, vanno dal 2 all’8 per cento della popolazione nazionale e, stando ad una stima del 2 per cento in Emilia-Romagna, significa pensare a quasi novantamila persone. Queste persone non necessitano solo di cure, ma necessitano anche di essere adeguatamente assistite rispetto all’attività lavorativa. Va in questo senso anche un emendamento, presentato dal MoVimento 5 Stelle, di arrivare al riconoscimento della malattia anche per ottenere quelle agevolazioni, quelle attenzioni in campo lavorativo che i malati di fibromialgia meritano. Ecco perché a quell’emendamento, così come all’altro emendamento presentato dalla collega Piccinini, il Partito Democratico voterà a favore, perché sono emendamenti che stanno dentro lo spirito della risoluzione che abbiamo messo in campo e stanno assolutamente dentro il percorso che questa Regione ha avviato e del quale ringrazio l’assessore Venturi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alla discussione generale sui due emendamenti.

Nessun intervento in discussione generale sugli emendamenti.

Dichiarazione di voto sugli emendamenti e la risoluzione.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Per confermare il voto favorevole del Partito Democratico sia alla risoluzione che agli emendamenti. Prima ho ringraziato l’assessore Venturi per l’input politico che ha dato affinché questo percorso potesse cominciare e ora possa proseguire, però mi permetto di ringraziare anche tutta la struttura tecnica dell’Assessorato, perché si è cimentata con grande attenzione e diligenza su questo tema e confido che questo atteggiamento possa esserci utile per ottenere i risultati che auspichiamo nella risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Passiamo quindi, se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, alla votazione degli emendamenti. Chiedo al consigliere Calvano il consenso. Grazie.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6169, a prima firma del consigliere Calvano.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 6169 approvata.

È così concluso il lavoro dell’Aula, grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,28

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno il presidente della Giunta Stefano BONACCINI. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, gli assessori Simona CASELLI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Sergio VENTURI, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e i consiglieri Fabrizio BENATI, Alessandro CARDINALI, Valentina RAVAIOLI e Raffaella SENSOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 6393 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché i principi contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il territorio regionale emiliano-romagnolo per garantire la parità di trattamento e le giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in nuove attività economiche, tra le quali il settore del food-delivery. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Alleva, Prodi, Mumolo”

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 35

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Andrea GALLI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 14

Piergiovanni ALLEVA, Fabrizio BENATI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

OGGETTO 6336 “Risoluzione per impegnare la Giunta a riferire e ad informare la Commissione competente in merito ai fatti del centro anziani di Correggio quando avrà una risposta alla richiesta di rapporto avanzata dall’Assessore Venturi; ad informare la medesima Commissione anche di tutti gli eventuali interventi attuati dal Difensore Civico Regionale e dall’Assessore sulla vicenda in oggetto, costituendosi inoltre parte civile contro gli indagati, in sede di processo, al fine di tutelare l’immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali. A firma del Consigliere: Delmonte”

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 38

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Andrea GALLI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 11

Fabrizio BENATI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 6131 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il lavoro svolto da questa legislatura e dalla Commissione di studio, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia, per l’elaborazione di proposte di intervento nella riforma dei reati in materia agroalimentare, sollecitando inoltre il nuovo Governo che si costituirà nella prossima legislatura affinché faccia proprio e ripresenti il disegno di legge per avviarne l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere. A firma dei Consiglieri: Calvano, Taruffi, Torri, Prodi, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Ravaioli, Paruolo, Rossi Nadia, Tarasconi, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Rontini, Caliandro, Boschini, Molinari, Iotti, Campedelli, Poli, Cardinali, Mumolo, Serri, Sabattini”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Rontini e Calvano:

«Dopo il primo punto del paragrafo introdotto da “Premesso che” è inserito il seguente punto:

“La promozione del Made in Italy passa anche dalla valorizzazione delle filiere agroalimentari organizzate, che potenziano la capacità di trasformazione, innovazione nella qualità ed export delle produzioni agricole italiane;”»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Calvano:

«Il dispositivo d’impegno è sostituito dal seguente:

“ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la Conferenza Stato-Regioni, perché non si disperda il prezioso lavoro svolto dalla precedente legislatura e dalla Commissione di studio, sollecitando il nuovo Governo affinché faccia proprio e ripresenti immediatamente il disegno di legge per avviare l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere di un provvedimento che non ostacoli il principio della libera circolazione degli alimenti all’interno della Comunità Europea e non aggravi, in sede di approvazione di nuove norme in materia di reati nel settore agroalimentare, gli adempimenti burocratici a carico delle aziende e consenta di stabilire un quadro sanzionatorio equilibrato ed effettivamente commisurato alla gravità dei fatti accertati dai soggetti competenti.”»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Calvano:

«Nelle premesse dopo l’ultimo paragrafo è aggiunto il seguente punto:

“il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 625/2017 che si applicherà a partire dal 14 dicembre 2019, fornirà un quadro unico sui controlli ufficiali, per tutti i settori riguardanti gli alimenti e la sicurezza alimentare, gli organismi geneticamente modificati, gli alimenti per animali, la salute ed il benessere degli animali, la salute delle piante, i fitosanitari, le produzioni biologiche e le frodi alimentari.”»

(Approvato)

 

OGGETTO 6393 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché i principi contenuti nella Carta dei diritti possano essere estesi a tutto il territorio regionale emiliano-romagnolo per garantire la parità di trattamento e le giuste tutele anche ai lavoratori impiegati in nuove attività economiche, tra le quali il settore del food-delivery. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Alleva, Prodi, Mumolo”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Gibertoni, Piccinini e Bertani:

«Al termine della sezione introdotta da “Impegna la Giunta” è aggiunto il testo seguente:

“prevedendo a tale fine azioni diverse, come:

la richiesta ai gestori delle piattaforme per il food-delivery di sostenere misure quali quelle indicate dalla “Carta”;

la richiesta al Parlamento di individuare in tempi rapidi soluzioni normative tali da affrontare e risolvere il rischio che queste attività si svolgano in un quadro giuridico ed in un contesto operativo che nega dignità e sicurezza ai lavoratori;

a prevedere forme di sostegno tecnico, progettuale e giuridico in favore dei soggetti impegnati nei richiamati confronti con le aziende operanti nel settore del food-delivery”.»

(Approvato)

 

Subemendamento 1, a firma dei consiglieri Mumolo, Torri, Taruffi e Prodi:

«Emendamento 1: sostituire le parole “la richiesta ai” presenti al secondo rigo dell’emendamento, con le parole “promuovere, nell’ambito del Patto per il lavoro, anche presso i”.»

(Approvato)

 

Subemendamento 2, a firma dei consiglieri Mumolo, Torri, Taruffi e Prodi:

«Emendamento 1: eliminare l’ultimo capoverso dell’emendamento dalle parole “a prevedere” fino alla fine del capoverso stesso.»

(Approvato)

 

OGGETTO 6336 “Risoluzione per impegnare la Giunta a riferire e ad informare la Commissione competente in merito ai fatti del centro anziani di Correggio quando avrà una risposta alla richiesta di rapporto avanzata dall’Assessore Venturi; ad informare la medesima Commissione anche di tutti gli eventuali interventi attuati dal Difensore Civico Regionale e dall’Assessore sulla vicenda in oggetto, costituendosi inoltre parte civile contro gli indagati, in sede di processo, al fine di tutelare l’immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali. A firma del Consigliere: Delmonte”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Mori, Soncini e Zoffoli:

«Al termine del paragrafo introdotto da “Rilevato che” è aggiunto il seguente periodo:

“Lo scorso 5 aprile il sottosegretario alla Presidenza Andrea Rossi ha comunicato l’intenzione della Regione di costituirsi parte civile in sede processuale, in merito alle vicende dei presunti maltrattamenti ad anziani nella struttura protetta di Correggio, in quanto “non possiamo accettare che il sistema di welfare dell’Emilia-Romagna e i valori comuni che contraddistinguono la comunità regionale possano essere associati ad episodi così ignobili”.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Mori, Soncini e Zoffoli:

«I primi due punti del dispositivo d’impegno sono così sostituiti:

“A riferire alle commissioni competenti sui contenuti delle informazioni richieste dall’assessore sui fatti di Correggio ed, in generale, sulle eventuali azioni intraprese dall’assessorato regionale e da tutti i soggetti coinvolti per evitare che possano ripetersi simili episodi”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 6465 “Risoluzione per impegnare la Giunta nei confronti del Governo nazionale affinché si attivi per trasferire risorse adeguate a valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro, anche con la stipulazione di un nuovo contratto di lavoro. A firma del Consigliere: Bertani”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Mumolo:

«Al termine della sezione introdotta da “Dato atto” è inserito l’alinea seguente:

“dell’esigenza di affrontare le diverse questioni presenti e fra queste anche quelle indicate dalle organizzazioni sindacali fra le quali a necessità della corresponsione delle indennità maturate, la stipula di un nuovo contratto collettivo per il personale dell’INAIL, il riconoscimento della professionalità a parità di funzioni con i dipendenti di altri enti o istituti, una nuova e adeguata dotazione strumentale accessibile a tutto il personale, un idoneo sistema formativo del personale ispettivo, l’istituzione del fondo per le spese di lite liquidate a favore dell’amministrazione e una immediata attivazione delle procedure idonee a garantire la sicurezza e la tutela del personale, comprese le coperture assicurative”.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Mumolo:

«Nel dispositivo d’impegno sono eliminate le parole da “con particolare riferimento” fino a fine periodo.»

(Approvato)

 

OGGETTO 6466 “Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere un sistema di sostegno agli organismi di ricerca regionali, di natura giuridica privatistica (inclusi enti di organizzazione della ricerca), con una componente di partecipazione pubblica, accreditati nell’ambito della Rete Alta Tecnologia, e finalizzato a permettere un’autonomia finanziaria degli stessi sia con processi di accorpamento, sia con un aumento di penetrazione del mercato. A firma dei Consiglieri: Prodi, Taruffi, Torri, Lori, Rossi”

 

Emendamento 1, a firma delle consigliere Prodi, Lori e Rossi:

«L’ultimo capoverso (da “promuovere” a “intervento”) è sostituito da:

“Ad impegnarsi per un sostegno agli organismi di ricerca regionali finalizzato a permettere maggiore autonomia finanziaria degli stessi individuando budget almeno triennali sulla base di programmi di ricerca. Per tale finalità si chiede di valutare anche l’opportunità di una modifica normativa.”»

(Approvato)

 

OGGETTO 6169 “Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il percorso intrapreso con il gruppo tecnico di lavoro sulla sindrome fibromialgica al fine di monitorare le azioni messe in campo attraverso le linee di indirizzo dei documento di “Diagnosi e trattamento della fibromialgia” e per approfondire gli attuali studi specifici di trattamento non farmacologico; ad attivarsi presso il Ministero della salute e il CSS al fine di aprire un confronto sulle linee guida elaborate dalla Regione Emilia-Romagna  affinché possano diventare una base di lavoro comune e di attività di ricerca finalizzate ad individuare, in modo condiviso dalla comunità scientifica, i cut-off della malattia così da giungere al riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica ed invalidante e al conseguente inserimento nei LEA. A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Zoffoli, Boschini, Marchetti Francesca, Rossi Nadia, Ravaioli, Zappaterra, Tarasconi, Prodi, Montalti, Paruolo, Mori, Molinari, Rontini, Bagnari”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Dopo l’ultimo punto delle premesse è inserito il seguente punto:

- attraverso il riconoscimento della Sindrome fibromialgica, i lavoratori affetti da tale patologia potrebbero avvalersi di percorsi agevolati come il telelavoro, a distanza o domiciliare ed essere assegnati a mansioni idonee al loro stato di salute.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Nel dispositivo è aggiunto il seguente punto:

- a potenziare l’informazione e formazione del personale del sistema sanitario regionale, al fine di consentire una più ampia e approfondita conoscenza della sindrome, la promozione della sperimentazione di cure integrate alla fibromialgia.»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

6479 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni di lavoro degli autisti del trasporto locale facenti capo all’azienda SETA S.p.A. e dei problemi relativi alla sicurezza dei mezzi. A firma del Consigliere: Torri

6480 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche legate alle opere di ricostruzione, a seguito del sisma del 2012, degli edifici pubblici posti nel Comune di Cento (FE). A firma del Consigliere: Pettazzoni

6481 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori di ripristino del campo di atletica di Cento (FE), a seguito del sisma 2012. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6484 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per l’apertura e il mantenimento del tempo pieno nell’asilo di Marsaglia sito nel comune di Corte Brugnatella (PC). A firma del Consigliere: Rancan

 

Risoluzioni

 

6485 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nell’azione sinergica di tutti i soggetti preposti alla gestione e alla sicurezza delle stazioni e dei convogli, al fine di aumentare ulteriormente gli standard di sicurezza e vivibilità per gli utenti e per il personale. (08 05 18) A firma dei Consiglieri: Caliandro, Molinari, Rossi, Calvano, Rontini, Montalti, Mori, Marchetti Francesca, Bagnari, Bessi, Pruccoli, Prodi, Torri

6487 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi di confronto Stato/Regioni per invocare una innovazione legislativa affinché le condizioni reddituali e patrimoniali per le richieste di prestazioni sociali agevolate di cittadini extracomunitari, tra cui l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, siano documentate mediante certificati e attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero di appartenenza del richiedente. (09 05 18) A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

6488 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso la conferenza Stato/Regioni perché il lavoro delle Commissioni parlamentari sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale e della Commissione di studio ministeriale per la riforma dei reati alimentari possano costituire la base per un approfondimento e un rapido iter finalizzato alla riforma e all’aggiornamento della legislazione in materia di reati alimentari. (09 05 18) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

(Comunicazione n. 65 prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno - prot. NP/2018/1086 del 10/05/2018)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Soncini

Rancan - Torri

 

 

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