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204.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 26 SETTEMBRE 2018

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 7057

Risoluzione per impegnare la Regione ad intervenire sull’impresa affidataria onde sospendere la chiusura delle tre biglietterie di Fiorenzuola d’Arda (PC), Lugo (RA) e Borgo Val di Taro (PR) in attesa di definire assieme alla Regione quali debbano essere i presupposti oggettivi e riscontrabili sulla base dei quali assumere la decisione di quali biglietterie debbano restare aperte e quali possano essere soppresse. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Rancan, Rainieri

(Discussione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 7222 - Presentazione, discussione e ritiro)

PRESIDENTE (Rainieri)

TAGLIAFERRI (FdI)

BAGNARI (PD)

MOLINARI (PD)

TARASCONI (PD)

BERTANI (M5S)

RONTINI (PD)

RANCAN (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

MOLINARI (PD)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

RANCAN (LN)

DONINI, assessore

PICCININI (M5S)

MOLINARI (PD)

BERTANI (M5S)

MOLINARI (PD)

 

OGGETTO 6550

Risoluzione per impegnare la Giunta a presentare un nuovo Piano Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (PRIT) che abbia tra i primi obiettivi la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici in coerenza con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento dell’aria nelle città a livello regionale e nel bacino padano. A firma dei Consiglieri: Prodi, Bertani, Piccinini, Taruffi, Torri, Alleva, Sassi

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6682

Risoluzione per impegnare la Giunta a completare la redazione dei documenti definitivi del PRIT, avviando l’iter per l’approvazione assembleare subito dopo l’estate 2018, nonché a sollecitare il Governo a non venir meno agli impegni assunti in relazione alle opere strategiche da realizzare in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Montalti, Campedelli, Caliandro, Soncini, Rontini, Poli, Serri, Tarasconi, Pruccoli, Molinari, Sabattini, Boschini, Paruolo, Iotti, Zoffoli, Calvano, Bessi, Bagnari, Zappaterra

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

DONINI, assessore

BERTANI (M5S)

TAGLIAFERRI (FdI)

PETTAZZONI (LN)

CAMPEDELLI (PD)

PRODI (Gruppo Misto)

TARUFFI (SI)

PRODI (Gruppo Misto)

 

Richiesta di inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

CALIANDRO (PD)

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 6667

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall’Agenda Digitale trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti da centri abitati. A firma del Consigliere: Facci

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

FACCI (Gruppo Misto)

MONTALTI (PD)

DONINI, assessore

TAGLIAFERRI (FdI)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SI)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 6550 - 6682

Emendamenti oggetti 7057 - 6667

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,36

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dichiaro aperta la duecentoquattresima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, secondo comma del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano Bonaccini. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Calvano, Cardinali e Sensoli e gli assessori Bianchi, Corsini e Gualmini.

 

OGGETTO 7057

Risoluzione per impegnare la Regione ad intervenire sull’impresa affidataria onde sospendere la chiusura delle tre biglietterie di Fiorenzuola d’Arda (PC), Lugo (RA) e Borgo Val di Taro (PR) in attesa di definire assieme alla Regione quali debbano essere i presupposti oggettivi e riscontrabili sulla base dei quali assumere la decisione di quali biglietterie debbano restare aperte e quali possano essere soppresse. A firma dei consiglieri: Tagliaferri, Rancan, Rainieri

(Discussione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 7222 - Presentazione, discussione e ritiro)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori della seduta antimeridiana di oggi, dall’esame dell’oggetto 7057, risoluzione per impegnare la Regione ad intervenire sull’impresa affidataria onde sospendere la chiusura delle tre biglietterie di Fiorenzuola d’Arda (PC), Lugo (RA) e Borgo Val di Taro (PR) in attesa di definire assieme alla Regione quali debbano essere i presupposti oggettivi e riscontrabili sulla base dei quali assumere la decisione di quali biglietterie debbano restare aperte e quali possano essere soppresse, a firma dei consiglieri Tagliaferri, Rancan e Rainieri. Su tale oggetto insistono sette proposte di emendamento: quattro a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali e tre a firma del consigliere Bertani.

È aperta la discussione generale.

La parola al consigliere Tagliaferri.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente. La chiusura definitiva della biglietteria posta all’interno della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda comporterebbe un declassamento della stazione in questione, nonostante la storica funzione che la stessa ha svolto anche nei secoli passati (Giuseppe Verdi la utilizzava per i suoi spostamenti in treno), con conseguente grave penalizzazione per il bacino turistico della Val d’Arda e per le centinaia di pendolari che quotidianamente utilizzano questa stazione. La biglietteria infatti non soltanto garantisce un presidio essenziale per la sicurezza dei locali della stazione ferroviaria che altrimenti sarebbero abbandonati, ma priverebbe di assistenza la clientela di tutta la Val d’Arda, obbligando gli utenti a recarsi presso altre biglietterie, magari ad altissimo flusso di utenza, con ulteriore perdita di tempo per le necessità legate all’assistenza alla clientela, per l’emissione degli abbonamenti e/o per particolari tipologie di biglietti, nonché per il cosiddetto “secondo contatto” ovvero la gestione delle richieste che giungono dalla clientela successivamente all’emissione del titolo di viaggio: rimborsi, restituzioni, sostituzioni dei titoli, duplicati, richieste di informazioni per inoltro reclami, eccetera.

Sul fronte della vivibilità delle stazioni prive di presidio va infatti evidenziato un rapido degrado di locali ed arredi ad opera di atti di vandalismo. Va altresì evidenziato come, in modo improprio, le stazioni ferroviarie siano sempre più delegate a svolgere un ruolo di accoglienza per il quale non sono concepite né attrezzate, il che comporta ovvie ricadute negative sulla sicurezza dei luoghi.

Per comprendere appieno la vicenda relativa all’annunciata chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda, corre l’obbligo di tracciare una breve cronistoria delle vicende recenti che precedono l’annuncio fatto dall’azienda affidataria del servizio. Nell’autunno 2016 si diffondono voci relative alla prossima chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda. Il 23 novembre 2016 si tiene un incontro tra i rappresentanti dei pendolari della Val d’Arda, i consiglieri regionali piacentini, il vicesindaco di Fiorenzuola, alcuni funzionari regionali e l’assessore regionale Donini, quest’ultimo interpellato a riguardo escludeva l’ipotesi di una chiusura della biglietteria della stazione di Fiorenzuola d’Arda e penso di non sbagliare supponendo che l’assessore, prima di lanciarsi in queste dichiarazioni, avesse interpellato FFSS. Nella primavera 2017 il tema tornava di attualità e nella risposta resa all’interrogazione n. 3830 il 20 marzo 2017 l’assessore regionale Donini garantiva che «in merito alla biglietteria della stazione di Fiorenzuola Trenitalia ha confermato che non corrispondono al vero le notizie sull’imminente chiusura della biglietteria». Dello stesso tenore la risposta all’interrogazione n. 4550, nella quale il 31 maggio 2017 l’assessore regionale Donini asseriva «in merito alla biglietteria della stazione di Fiorenzuola, sollecitato nuovamente riguardo ad una possibile chiusura, peraltro smentita da Trenitalia, ho sentito la necessità di esprimere in modo forte la contrarietà della Regione alla chiusura delle biglietterie attualmente in servizio». Nell’autunno l’atteggiamento della Regione si fa più cauto, seppur ancora possibilista.

Nella risposta all’interrogazione n. 5391 del 14 novembre 2017, infatti, l’assessore Donini sosteneva «proprio perché riconosco una criticità nella possibile riduzione delle biglietterie in Emilia-Romagna ho chiesto all’amministratore delegato di Trenitalia, che ha dato la disponibilità, di confrontarci per trovare una soluzione che superi anche quanto definito nel nuovo contratto di servizio, il quale prevede il mantenimento delle biglietterie nelle quindici stazioni delle città della regione, dove si registrano i più elevati dati di frequentazione. Ritengo comunque sia importante portare avanti un confronto su questo tema, in particolare per la funzione di presidio nelle stazioni che attualmente svolgono le biglietterie». A gennaio però la brusca frenata. In risposta all’interrogazione n. 5724 il 15 gennaio 2018 l’assessore Donini, dopo aver rimproverato a Trenitalia il mancato confronto per trovare una soluzione che superasse anche quanto definito nel nuovo contratto di servizio e aver richiamato Trenitalia ad una maggiore attenzione istituzionale, dato il breve preavviso, affermava «in particolare nei prossimi giorni incontreremo l’Amministrazione comunale di Fiorenzuola insieme a RFI e Trenitalia per valutare congiuntamente soluzioni che si inseriscano nel piano di riqualificazione della stazione». Da questo punto in poi l’atteggiamento è diametralmente cambiato. Ad ogni nuova richiesta e vi assicuro che, almeno per quanto mi riguarda, sono state davvero molte, tanto da temere di essere denunciato dall’assessore Donini quale stalker, la risposta è sistematicamente diventata «il nuovo contratto di servizio non la prevede». In realtà stavo solo cercando di ricostruire un puzzle per pezzo (alla fine penso di averlo fatto) per vedere dove mi portava. Nella risposta all’atto ispettivo n. 6722, evidentemente per convincermi e mettere la parola fine alle mie richieste, è stata addirittura allegata una lettera di Trenitalia.

Proprio da quella comunicazione arrivata alla Regione il 20 luglio 2018 e consegnata quale allegato alla risposta dell’atto ispettivo in data 10 agosto 2018 abbiamo appreso della decisione assunta di chiudere la biglietteria di Fiorenzuola d’Arda a partire dall’1 ottobre. Altrettanto sempre in quella missiva era contenuta la manifestazione della volontà di chiudere anche le due biglietterie di Lugo (Ravenna) e di Borgo Val di Taro (Parma). La ragione addotta è sempre la medesima: il nuovo contratto di servizio non la prevede. Non conosco bene la situazione delle altre due biglietterie, magari nei loro interventi i colleghi di quelle province che hanno manifestato la volontà di integrare la risoluzione con un emendamento completeranno il quadro relativo quei territori, ma posso assicurare che l’utenza né tantomeno le organizzazioni sindacali erano state avvisate dall’azienda del fatto che fosse stata fissata una data per la chiusura della biglietteria di Fiorenzuola d’Arda. Lo hanno saputo soltanto dalla conferenza stampa che ho tenuto con il collega Rancan.

Il cuore di tutta questa vicenda è quindi rappresentato dal fatidico nuovo contratto di servizio, ma nuovo di quando? Sarebbe naturale collocarlo a metà 2017, quando l’atteggiamento dell’assessore è cambiato. Invece no, l’offerta di servizio è stata fatta da Trenitalia il 23 giugno 2015 e il contratto è stato sottoscritto in data 29 giugno 2016. Da allora negli atti nulla è cambiato. Pertanto sorge spontanea una domanda: perché al contratto di servizio appena sottoscritto l’azienda affidataria smentiva categoricamente la volontà di chiudere la biglietteria e l’assessore Donini sottolineava la contrarietà della Regione alla chiusura di qualsiasi biglietteria sul territorio regionale? Non avevano letto l’offerta di servizio di contratto appena sottoscritto? Ma andiamo con ordine e vediamo esattamente cosa prevedono tali documenti. L’offerta di servizio prevede che venga garantito il servizio di biglietteria almeno nelle quindici biglietterie a più alto transito, quindi almeno quindici, ma nulla esclude che siano di più. Tanto è vero che oggi le biglietterie attive sono ventidue. Chiudendone tre, se la matematica non è un’opinione, scenderebbero a diciannove, quindi quattro in più del minimo fissato dal nuovo contratto. Delle quattro biglietterie che resterebbero in funzione, due fanno parte delle cosiddette altre stazioni rilevanti ricomprese nella tabella 2 del nuovo contratto di servizio, altre due invece sono contenute nella tabella 3 contenente recante «Altre stazioni – fermate».

Per intenderci, nella stessa categoria nella quale è ricompresa Fiorenzuola, pur avendo un traffico d’utenza di gran lunga superiore. Come anticipato, non posso sicuramente credere che l’azienda e la Regione non conoscessero il contratto sottoscritto. Evidentemente qualcosa è intervenuto nel corso dello scorso anno che ha determinato una modifica dell’atteggiamento dell’azienda che è passata da una piena disponibilità data alla Regione ad andare ben oltre a quanto previsto dal contratto di servizio ad un’impostazione più rigida che ha messo in difficoltà la Regione stessa. Quello che però non possiamo sottacere è che, se l’azienda ha necessità di ridurre il numero di biglietterie da ventidue a diciannove (e da contratto lo può fare), deve interloquire in merito a quali chiudere e quali mantenere in operatività fra quelle escluse dalle quindici ad alto transito.

Con questa risoluzione siamo a ribadire che l’eventuale decisione in ordine alle biglietterie da mantenere o dismettere va operata in maniera trasparente e concertata, partendo da un’attenta analisi dei flussi di traffico, del numero dei biglietti emessi e degli introiti delle biglietterie delle sette stazioni minori in modo da verificare, a fronte di criteri oggettivi, quale sia più opportuno mantenere in funzione o chiudere. Quella proposta oggi in sordina a nostro parere esula completamente da questi criteri. Chiediamo quindi che la Regione apra un tavolo di concertazione con l’azienda per concordare quali biglietterie mantenere e quali no, assumendosene la responsabilità.

È inutile nascondere che molto dipende dalla volontà dell’azienda, ma è altrettanto vero che nel corso dell’estate il vertice di Trenitalia è cambiato e che dalle parole espresse in sede di insediamento il nuovo amministratore delegato dell’azienda avrebbe garantito una rinnovata disponibilità dell’azienda nei confronti dell’utenza e di quella pendolare in particolare. Questo potrebbe costituire un primo momento per testare l’effettiva disponibilità data dall’azienda che pensiamo la Regione non possa lasciarsi sfuggire.

Concludendo, come già anticipavo nel corso della presentazione, ci è stato sottoposto un emendamento proposto da cinque colleghi di maggioranza che nulla toglie alla nostra risoluzione, ma anzi la completa estendendo la portata di questo atto anche alle altre due biglietterie, è con piacere quindi che lo accettiamo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Tagliaferri.

La parola al consigliere Bagnari.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Direi che il collega Tagliaferri ha riassunto la vicenda per quanto riguarda in particolare la stazione di Fiorenzuola, diciamo che però molte delle considerazioni fatte da lui, trasposte in un altro territorio che è quello che conosco meglio io, che è quello di Lugo, sono ancora valide, soprattutto per quanto riguarda la modalità tenuta da Trenitalia. Tra l’altro anche per quella stazione (Lugo) stiamo parlando di una stazione che, al di là del numero degli abitanti del singolo comune, è riferimento anche per altri comuni: come minimo i nove comuni che fanno parte della stessa Unione dei comuni della Bassa Romagna.

Come dicevo, l’atteggiamento mostrato dall’azienda secondo noi rappresenta il problema principale, mi sembra sia stato evidenziato dallo stesso collega Tagliaferri per l’altra vicenda, che è un atteggiamento di scarsa attenzione nei confronti delle comunità e dei suoi rappresentanti e mi verrebbe da dire anche di scarso rispetto nei confronti di altre istituzioni come la Regione, proprio per il fatto che dal nostro punto di vista, perlomeno per come ho visto evolversi la vicenda che riguarda più questo territorio, devo dare atto all’assessore Donini di essersi attivato prontamente, di avere scritto, di avere fatto anche delle richieste formali in modo tale da cercare di invertire quella decisione che noi riteniamo non congrua e dannosa, dal mio punto di vista per la stessa azienda, perché credo che poter avere un punto di riferimento sul territorio, la possibilità di dialogare con gli utenti possa essere una possibilità per cogliere meglio i problemi e migliorare il proprio servizio. Ma questa è una considerazione del tutto personale.

C’è un’altra considerazione che secondo me va fatta sul momento in cui si è deciso di chiudere definitivamente, per esempio su Lugo, quella biglietteria con presenza del personale, perché rimangono le emettitrici automatiche. Eliminare la presenza di personale in maniera definitiva nel momento in cui partiva la nuova proposta di abbonamento integrato, voluta fortemente dalla Regione che richiedeva la presenza di personale per poterlo attivare e per poter fare tutte quante le procedure propedeutiche, credo che sia un errore che ha creato però, al di là di quelle che possono essere le ripercussioni per l’azienda, dei problemi ai pendolari e agli utenti. Poi aggiungiamo il fatto che spesso molte di queste emettitrici automatiche non funzionano, quindi a maggior ragione scarsa attenzione nei confronti dei pendolari. Quindi noi abbiamo fatto questa proposta, mi fa molto piacere se verrà accolta ed è un segnale che crediamo positivo di convergenza fra diverse forze politiche, per poter integrare questa risoluzione con una serie di richieste che non la stravolgono ma la completano. La richiesta che facciamo è quella di attivarsi da parte della Giunta perché Trenitalia tenga un contatto e un confronto con i territori, qualsiasi decisione si prenda non possa essere calata dall’alto e in silenzio da un momento all’altro, tenendo conto in particolare delle esigenze degli utenti. Quindi un confronto che coinvolga le associazioni dei pendolari, dei consumatori e degli utenti e ovviamente anche le istituzioni. Una sollecitazione nei confronti di RFI, il soggetto che gestisce le infrastrutture, gli spazi per dialogare come Amministrazione anche per un utilizzo ottimale di quelli che sono gli spazi delle stazioni e delle biglietterie perché, se anche rimangono aperte, ma ci possono essere degli spazi utilizzabili, meglio per la comunità e per i viaggiatori si faccia questo e la richiesta di attivazione nei confronti del governo perché si cerchi, anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni di chiedere un aumento delle risorse per il trasporto pubblico in modo da valorizzare le infrastrutture ferroviarie, ma soprattutto dare servizi migliori per i viaggiatori e per i pendolari.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bagnari.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. Non vorrei sovrappormi eccessivamente agli interventi dei colleghi, ma credo che il collega Tagliaferri, insieme al collega Rancan che interverrà, ha seguito la vicenda direttamente parlando della Val d’Arda, quindi della stazione di Fiorenzuola, ben conoscono una situazione che da tempo è al centro di ripetuti appelli da parte degli utenti finali. Direttamente o indirettamente anche noi lo siamo stati, sappiamo l’importanza di una delle tre stazioni di un certo valore rimaste sul territorio di Piacenza.

Il problema della biglietteria di Fiorenzuola non è l’iceberg, è la punta dell’iceberg. Parlando anche con l’Associazione pendolari e quindi di fatto degli utenti che tutti i giorni viaggiano su quei treni, le problematiche non irrisolvibili ma diverse volte sono state sottoposte anche al gestore, sottoposte alla Regione che, a sua volta, le ha trasmesse anche a Trenitalia, a tutti i soggetti che in questo complesso sistema di intrecci sono coinvolti nel trasporto ferroviario. La stazione è uno dei problemi, non è né il principale né il secondario. L’anno scorso era uscita questa specie di notizia che viaggiava ovviamente nel tamtam degli utenti stessi. Devo ringraziare all’epoca la disponibilità anche dell’assessore per un intervento fatto l’anno scorso per quanto riguarda un progetto che da parte del gestore era già in embrione, un progetto che improvvisamente, con delle modalità di un fornitore di servizi che comunque è sempre un servizio pubblico, è arrivato nell’imminenza della comunicazione della chiusura stessa.

L’intenzione del Consiglio e anche della risoluzione, per come è stata impostata in modo tecnico, è quella di cercare di far arrivare in modo il più unanime possibile, quindi ringrazio anche per l’accoglimento degli emendamenti, una voce all’Assessorato e alla Presidenza affinché sappiano la forza anche politica di una richiesta non solo territoriale, ma di una richiesta unanime tanto su questo servizio come l’abbiamo fatto anche su altri argomenti, per cercare di capire e far capire forse anche a noi, forse anche ai cittadini quanto valore possa avere ancora la politica rispetto ad una pura programmazione tecnica attuata in questo caso da Trenitalia. Non siamo penso persone scriteriate e vorremmo semplicemente chiedere e far arrivare a Trenitalia la voce di tutta l’Assemblea che chiede un incontro, che chiede di fermare delle decisioni che sembrano imminenti, scontate, dettate da carteggi, da contratti, eccetera, ma che non tengono minimamente in considerazione il fatto del servizio reso da una biglietteria, reso all’interno di una vallata che comunque nella stazione di Fiorenzuola ha il suo sbocco anche economico sia verso Bologna che verso Milano e per cercare di interrompere anche un approccio legato esclusivamente al calcolo e non ad un confronto con i territori. Io credo che, tra l’altro su parti politiche diverse, i sindaci non siano sordi a sedersi attorno ad un tavolo e penso che in questi mesi abbiano dato questa sensazione per cercare di sedersi attorno ad un tavolo per cercare di capire e di approfondire questa tematica. Anche all’interno dell’emendamento e già in parte anche della risoluzione non si esclude, perché non siamo ciechi, la possibilità di integrare i servizi fatti all’interno delle biglietterie, se Trenitalia la pone esclusivamente dal punto di vista organizzativo ed economico. Tra l’altro non stiamo parlando di uno staff di quarantacinque persone, stiamo parlando su Fiorenzuola di una figura part-time. Quindi cercando di far arrivare a Trenitalia questo messaggio forte al quale, se Trenitalia rimarrà sorda, seguiranno altri messaggi ben peggiori, perché su questo tema dobbiamo far sentire che la Regione non è solo un puro sottoscrittore di accordi, ma ha anche un’anima, una parte politica che Trenitalia deve tenere in considerazione.

È un momento complicato, un momento in cui, grazie anche alla Regione, seppur lentamente, si sta arrivando al completamento del parco macchine, ad un miglioramento che verrà percepito, ma noi soprattutto sui territori, soprattutto quelli periferici, dobbiamo tutti insieme far arrivare un segnale. Questo appello lo facciamo e questa risoluzione la proponiamo alla Giunta affinché si ponga e ponga la possibilità di un dialogo con i territori: noi ci prestiamo, se serve, a presenziare e a far arrivare la voce dell’Assemblea perché una soluzione su questo argomento, che un domani saranno anche altre biglietterie o altri servizi, deve arrivare. Quindi anche con i nostri emendamenti, rispecchiando la filosofia della risoluzione, abbiamo voluto tenere anche un tempo e un riferimento molto preciso, senza allungare o spostare su altri tavoli troppo spostati in là o comunque empirici la discussione. Le chiusure sono prospettate non a breve ma a brevissimo, dobbiamo intervenire immediatamente e su questo credo che buona parte del Consiglio (spero tutto) sia favorevole a dare il proprio supporto all’Amministrazione regionale e alla Giunta per riaprire la discussione su questo argomento, che sarà la riapertura di una discussione che potrà valere anche a mio avviso sul rapporto nei confronti anche del fornitore.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

La parola alla consigliera Tarasconi.

 

TARASCONI: Grazie, presidente. Hanno già detto tutto i colleghi, mi sembra abbastanza chiaro che il tema tocca tutti e che per Fiorenzuola e per tutti i nostri pendolari è importante.

Come diceva il consigliere Molinari, purtroppo è solo la punta dell’iceberg, perché noi a Piacenza da anni, da quando io ero assessore nel 2007 (forse prima) lamentiamo problemi di ritardi, di treni troppo piccoli, di carrozze piene, di gente che da Piacenza fino a Milano sta in piedi, di treni sporchi e di treni vecchi e quindi sarebbe anche ora che magari Trenitalia iniziasse a mettere la testa su quello che è un problema per noi annoso che dura da tantissimo tempo e che tocca la vita di più di seimila persone che da Piacenza fanno i pendolari su Milano. Quindi io spero che si trovi una soluzione almeno, perché sarebbe veramente il minimo, per quanto riguarda la stazione di Fiorenzuola.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Io sono contento che ci sia questa voce unanime verso Trenitalia, perché capisca quali sono i problemi delle nostre reti, delle nostre stazioni, però io penso che anche l’assessore Donini qualche responsabilità se la debba prendere e la debba cogliere, perché già qualcosa ha detto anche il consigliere Tagliaferri, ma anche a noi e ad altre interrogazioni l’assessore Donini rispose che c’era l’intenzione di incontrare Trenitalia e la risoluzione sarebbe stata a breve.

Il tema è anche quello del contratto. Noi abbiamo un contratto con Trenitalia che o è stato fatto male o è applicato male, e questo contratto l’avete fatto voi. Quindi una responsabilità politica su questo penso che ve la dobbiate assumere. Quindi queste stazioni, quelle chiuse recentemente o vanno chiuse, non possono assolutamente perdere la biglietteria, anche perché dal monitoraggio che giustamente pubblicate in rete il numero di saliti e di discesi è importante in quelle stazioni, addirittura superiore ad altre stazioni che oggi risultano aperte. Quindi non vorrei che adesso chiudiamo queste e fra un po’ chiudiamo anche quelle che hanno già un numero migliore di saliti e di discesi. Quindi anche qui sarebbe importante capire il criterio che Trenitalia sta applicando, perché sta chiudendo stazioni, biglietterie dove ci sono saliti e discesi superiori ad altre stazioni. Poi abbiamo la Medio Padana che per il servizio regionale essenzialmente non fa nulla, ha una biglietteria, perché è vero che ci sono i treni ad alta velocità, ma che ha una utenza che è molto più abituata ad utilizzare i servizi on line o biglietti automatici. Quindi anche qui ci troviamo di fronte a queste incongruenze.

Quello che noi chiediamo con i nostri emendamenti è di rendere un po’ più ficcante l’impegno, quindi non in attesa di definire, ma noi vogliamo chiedere alla società di ridefinire al più presto. L’altro aspetto è di valutare, visto che anche i consiglieri del PD parlano di RFI e del confronto Stato-Regioni, da valutare nella discussione che stiamo facendo sul 116, se lì ci sono delle possibilità come Regione di andare ad intervenire. Quindi valutare se la potestà regionale almeno sulle piccole biglietterie può intervenire e può fare qualcosa, visto che siamo all’interno di questa discussione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola alla consigliera Rontini.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Vorrei aggiungere la mia voce al coro unanime degli interventi dei colleghi che hanno chiesto in quest’Aula due cose: da una parte all’assessore Raffaele Donini di proseguire nel dialogo con Trenitalia e RFI e di pretendere da entrambi piena collaborazione, rispetto, dialogo con le istituzioni, con i nostri sindaci, con le nostre amministrazioni, laddove vengono fatte delle scelte che possono rischiare di cambiare la vita dei nostri territori.

Voglio ringraziare il collega Tagliaferri per aver portato anche in quest’Aula un tema che è sentito, di cui in tanti in più fasi ci siamo occupati, e il consigliere Mirco Bagnari per aver implementato e migliorato quel testo. Anch’io vengo dal territorio della provincia di Ravenna e mi è più nota la situazione di Lugo, che è punto di riferimento per tutta la bassa Romagna e lo chiediamo dal lato di una Regione che in questi anni ha fatto tanto in termini di investimenti nel settore del trasporto pubblico locale. Ricordavamo anche la settimana scorsa in commissione di quel patto per il TPL che abbiamo firmato insieme al governo che sta mettendo a disposizione di questo territorio 2 miliardi di euro per una mobilità più sostenibile con il rinnovo dei mezzi sia treni che autobus. Bisogna davvero che Trenitalia e RFI diano seguito al dialogo e agli impegni presi, perché noi quegli obiettivi che abbiamo scritto e che rilanceremo anche a breve, visto che è stato annunciato nel trimestrale d’Aula che ripartirà, proseguirà per andare io immagino all’adozione del Piano regionale integrato dei trasporti, ci siamo dati l’obiettivo di portare ad un aumento del 10 per cento il traffico su gomma e a più 20 per cento quelli che sono gli spostamenti giornalieri dei nostri cittadini, lavoratori e studenti sui treni. Quindi in maniera unanime a fianco dell’assessore, della Regione siamo a chiedere il rispetto per queste comunità, chiedendo che vengano garantiti i servizi minimi ai nostri concittadini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Rontini.

È stata presentata un’altra risoluzione dalla consigliera Piccinini, quindi, se siete d’accordo, sospenderei l’esame di questa risoluzione in attesa di distribuire a tutti la risoluzione appena presentata, andrei avanti con le risoluzioni oggetto 6550 e 6682 per riprendere questa al termine, altrimenti dovrei sospendere l’Aula.

La parola al consigliere Rancan sull’ordine dei lavori.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Sarebbe meglio eventualmente sospendere cinque minuti la discussione e ripartire subito. Questo è un punto prioritario per i nostri territori, presidente. Ricordo anche che sarebbe meglio non presentare le risoluzioni durante la discussione generale, perché altrimenti si crea un gran caos.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Rancan.

Consigliere Rancan, lei conosce il Regolamento quanto me. Il Regolamento prevede che si possano presentare risoluzioni abbinate durante la discussione e quindi la consigliera Piccinini aveva tutto il diritto di presentarla.

Se siete d’accordo, se non ci sono altre controindicazioni, accolgo la richiesta del collega Rancan, sospendo cinque minuti, pertanto alle 15,15 riprendiamo per darvi modo di leggere la risoluzione presentata dalla consigliera Piccinini.

Sospendo l’Aula per cinque minuti.

 

(La seduta, sospesa alle ore 15,10, è ripresa alle ore 15,21)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Intervengo per presentare la risoluzione che ho depositato. Sono stati fatti dei discorsi quasi come se questa regione nelle linee che gestisce avesse cadenze svizzere e non è così. È da ieri che faccio presente il problema della stazione di Bagnolo sulla linea Reggio Emilia-Guastalla di proprietà di FER e gestita da TPER, dove i problemi forse sono simili, ma forse sono anche più gravi di continui ritardi, di soppressione dei treni. Una stazione che è in uno stato pietoso quella di Bagnolo, dove c’è guano di piccione ovunque, con un tetto bruciato rimasto lì intoccato da mesi.

Il discorso non riguarda solo le linee di Trenitalia, abbiamo dei grossi problemi anche a livello di gestione delle linee regionali dove la responsabilità è nostra. Quindi i toni che io ho sentito oggi avrei voluto sentirli anche quando si sono tratte le linee che appartengono alla Regione che gestiamo noi in autonomia, dove ribadisco che i problemi sono, se non simili, forse anche più gravi. Quindi io chiederei all’assessore di prendersi almeno un impegno rispetto alla gestione di questa linea, perché è ora di intervenire. Quasi quotidianamente mi vengono segnalati ritardi sui pendolari, ritardi per gli studenti. Siccome abbiamo tutti e mezzi e non dobbiamo sollecitare assolutamente nessuno, non abbiamo problemi di intermediazione con qualcuno, bisogna intervenire direttamente, attivarsi e fare qualcosa perché lo possiamo fare senza avere il bisogno di avere l’okay da parte di un gestore terzo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Piccinini.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. Nella pausa abbiamo cercato di confrontarci. Siamo partiti con una questione di metodo, l’abbiamo già detto nell’illustrazione: Tagliaferri, Rancan si sono fatti portatori di un problema territoriale che abbiamo analizzato, abbiamo proposto la nostra lettura non necessariamente in collaborazione, in linea con l’Assessorato, lo abbiamo fatto vedere al presentatore della risoluzione, l’abbiamo concordato e l’abbiamo presentato per cercare di dare forza ad un tema specifico che è l’imminente chiusura di due stazioni, tre con quella di Borgotaro.

Il lavoro fatto l’ho illustrato, arrivare oggi con due emendamenti, non so se concordati o meno, in cui tra l’altro si citano le foto fatte, la polemica con l’assessore, l’inaugurazione; una risoluzione collegata in cui non voglio entrare nel merito dell’argomento, come abbiamo detto prima: spostiamola in commissione, parliamone, ma un’operazione del genere svilisce l’argomento e la forza politica e comunicativa del contenuto della risoluzione che andiamo ad approvare. Quindi anche come metodo, se si sta sui problemi bene, le risoluzioni hanno un senso per quanto riguarda anche l’effetto che si cerca di avere; diversamente, se si usano questi contesti per la pura, semplice critica politica, diventano risoluzioni inutili, perché a fianco della sua, collega Piccinini, ne potrebbe arrivare un’altra che dice è arrivato un treno. Non siamo sull’argomento!

Siamo qui a cercare di risolvere e affrontare un argomento, perché una volta non riusciamo a farlo insieme per dare più forza, almeno un senso di unanimità alla Giunta e anche al gestore? Perché sempre mettere un carico aggiuntivo? A me spiace perché penso che tutte le volte che abbiamo voluto e potuto fare dei confronti, anche sereni, li abbiamo fatti su questioni territoriali e concrete e costantemente arriva la provocazione per dire “siamo diversi”. Io vi dico che sarete diversi, ma in questo caso siete fuori tema, perché degli argomenti che noi stiamo discutendo non ve ne frega nulla e questo è grave dal mio punto di vista.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Capisco che il consigliere Molinari si scaldi, ma, come lei ha presentato emendamenti, anch’io posso presentare emendamenti, poi mi sembra che siano in tema tanto che fra l’altro aggiungono secondo me un’informazione in più, che è quella dei passeggeri saliti e discesi e del tema che non si capisce quale sia il criterio che Trenitalia sta adottando per la chiusura di queste biglietterie. La informo fra l’altro che Lugo è già chiusa, non sta per chiudere. Quindi non è che vogliamo sviare il tema.

Il tema della consigliera Piccinini, ma poi si difende benissimo da sola, è di un’altra stazione che ha problemi similari. Quindi, se abbiamo vari territori ognuno con il suo problema, la differenza di quella stazione è che non è gestita da Trenitalia, però il problema è sempre quello.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Io volevo rassicurare il consigliere Molinari che non vogliamo assolutamente togliergli la scena, ci mancherebbe! Anche perché la mia risoluzione non è di copertura come fa il Partito Democratico solitamente, è una risoluzione che dà voce ad un altro territorio e ai problemi legati alla linea ferroviaria della provincia di Reggio Emilia, che è un altro territorio che si aggiunge a quello che voi avete trattato. Quindi io non capisco perché attaccare l’operato di un gruppo che non è il PD.

Capisco che possa dare fastidio che noi ci interessiamo ai problemi del territorio e portiamo la voce dei cittadini all’attenzione della Giunta e dovrebbe essere quello che ogni consigliere normalmente fa dentro questo consesso, io non capisco cosa ci sia da meravigliarsi tanto. Però ribadisco: Molinari, non vogliamo rubare la scena a nessuno, la risoluzione riguarda un altro territorio. Quindi stiamo tutti sereni e tranquilli, ognuno ha diritto di portare la voce dei cittadini e portare in questo consesso i problemi del territorio: ne ha diritto Molinari, ne ha diritto la Lega e lo stesso diritto ce l’hanno i Cinquestelle.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Questa risoluzione nasce, faccio qualche piccola puntualizzazione, così capiamo bene quale voleva essere il tema e lo scopo della questione, da una presentazione che abbiamo fatto il collega Tagliaferri ed io qualche settimana fa di ciò che abbiamo definito il “pacchetto pendolari”. Volutamente abbiamo diviso la questione delle stazioni da tutte altre questioni quali potevano essere ritardi, problemi di cambio carrozze, richieste su quali potevano essere i tempi di arrivo, modalità dei nuovi treni... vi erano tantissime altre problematiche che però abbiamo deciso, proprio per arrivare ad uno scopo, di spacchettare questo pacchetto in due parti, di cui fa parte questa risoluzione. Poi come piccolo inciso vorrei far presente che giustamente la consigliera Piccinini chiede l’abbinamento di una risoluzione, poi però vorrei sapere anche chi valuta gli abbinamenti, perché già altre volte ho fatto questa puntualizzazione e diverse volte abbiamo visto risoluzioni abbinate, anche se non si entra nello specifico su questo, perché potrei tranquillamente abbinare varie risoluzioni su altri temi dei pendolari.

Comunque andando avanti e non soffermandoci troppo sulle questioni burocratiche, vorrei rispondere anche al collega Bertani che si chiede qual è il vero problema, perché queste biglietterie vengono chiuse o sono già chiuse, mentre altre rimangono aperte. Sembra che ci sia di mezzo un problema politico. Ma non parlo di un problema politico all’interno della Regione, parlo di un problema nei rapporti tra la Regione e il fornitore dei servizi, perché in questo momento sembra quasi che sia il fornitore dei servizi a dettare le linee alla Regione su determinate cose e questo è un problema. È per questo che io credo e sento convintamente di dire che un voto favorevole unanime a questa risoluzione possa dare strumenti alla Giunta, ma anche dare un segnale forte al fornitore del servizio per dire “attenzione che qualcosa si sta muovendo” oppure vedere se il fornitore di servizi se ne frega di quello che pensa la Regione o meno o di quello che pensano i nostri rappresentanti sul territorio.

Le biglietterie sono una cosa diversa dalle stazioni, nel senso che la biglietteria può esserci o meno, la stazione c’è e ci sarà, però una stazione senza una biglietteria perde un po’ del suo peso ovviamente. Sicurezza, degrado, partecipazione e frequentazione da parte dei pendolari, lavoratori, studenti e tutti quelli che utilizzano treni e biglietterie e stazioni vi è maggiormente, se una biglietteria è in funzione. Questo serve anche per dare una risposta a tutte quelle che sono state in questi mesi, oserei dire in questi anni, le richieste delle Associazioni pendolari, in particolare quelle di Piacenza, quindi i pendolari di Piacenza e pendolari di Val d’Arda, che hanno chiesto varie volte incontri che l’assessore non ha mai negato all’istituzione regionale e che devo dire, anche riconoscendo il lavoro dell’Assessorato, quando è stata scritta una lettera al fornitore del servizio, questo è stato fatto chiedendo la non chiusura delle biglietterie. Questo va riconosciuto. C’è da dire quindi che il problema a questo punto è di rapporti, come dicevo prima.

Certo, quando una biglietteria viene meno è tutto un sistema che funziona in modo diverso, perché la biglietteria di Fiorenzuola d’Arda, della quale abbiamo parlato per tanto tempo, non serve solamente il comune di Fiorenzuola d’Arda che comunque è la “capitale” della Val d’Arda, ma serve una sorta di distretto che va da Castelvetro e arriva fino a Morfasso, quindi comuni che fondamentalmente sono molto distanti e che molte volte hanno in Fiorenzuola d’Arda un loro punto di riferimento per quanto riguarda le stazioni, come si può vedere anche da tutti i fruitori del servizio, perché i fruitori del servizio nelle stazioni e nelle biglietterie di Fiorenzuola è un numero davvero importante e utile. Nei fatti però la biglietteria chiuderà, da quello che si legge dalle risposte date alle interrogazioni delle scorse settimane e degli scorsi mesi, dal primo ottobre.

A me ha fatto piacere avere questa discussione e poter partecipare a questa discussione prima, perché questa è l’ultima speranza che noi abbiamo che qualcosa possa cambiare. E il fatto che tutti siamo d’accordo, da come si può evincere dalla discussione, è sicuramente un ottimo punto. È stato chiesto un altro incontro all’assessore regionale che purtroppo slitterà a dopo il primo ottobre, però il 5 ottobre riusciremo a confrontarci.

C’è da dire che l’emendamento promosso dai colleghi del Partito Democratico trova un mio accoglimento: abbiamo interagito, ci siamo confrontati su varie tematiche. Mi fa piacere che, oltre ad un impegno del governo, vi sia all’interno un impegno anche tramite la Conferenza Stato-Regioni e che quindi vengano a partecipare all’interno di un dibattito tutte le forze politiche, quindi varie forze politiche, comprese anche le forze del Movimento 5 Stelle, siamo tutti partecipati in questa operazione che sicuramente, se riuscirà, avrà il placet di tutti, ma avrà anche una grande soddisfazione per un lavoro fatto da tutti insieme a livello territoriale. Sono state fatte delle promesse sulla biglietteria di Fiorenzuola, un po’ di confusione vi è stata, soprattutto nell’estate scorsa, in fase di bilancio (tante risposte che dovevano essere date e non sono state date), però ritengo molto importante avere oggi questo punto fermo. La politica la sua parte l’ha fatta e la sta facendo, voglio proprio vedere, perché questo è un banco di prova importante, se dopo il voto di oggi il fornitore ci ascolta oppure continuerà a fare orecchie da mercante.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Rancan.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, do la parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ho dieci minuti, quindi parlerò un po’ per punti. Per quello che mi riguarda l’Aula è sacra, per cui ciò che l’Aula dovesse determinare, a maggior ragione all’unanimità, per quello che mi riguarda diventerà un impegno assolutamente prioritario, ancor più forte rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora e con una maggiore forza per poter risolvere un problema che è sentito e rappresentato dal territorio.

Non la posso denunciare per stalking, consigliere Tagliaferri, perché altrimenti dovrei dare l’ergastolo a Molinari e alla consigliera Tarasconi, perché molto più e prima di lei mi hanno subissato di richieste. Ma veniamo al punto. Lei ha fatto una ricostruzione perfetta, quindi non ho nulla da obiettare, anzi, metto agli atti che a volte qualche biografo attento è molto meglio di nulla. Noi nel 2015 abbiamo chiuso la gara del ferro e poi il contratto, in quella gara che contiene opportunità immense per questa regione c’era però anche quel tipo di soluzione di razionalizzazione delle biglietterie. Ovviamente cosa fa un amministratore, cosa fa un’amministrazione? Cerca di concentrarsi sui problemi, sulle opportunità e quindi su quelle biglietterie che erano destinate a chiudere. Abbiamo subito infatti messo in piedi tutta una serie di atti formali e moral suasion nei confronti di Trenitalia che hanno prodotto dei risultati, perché hanno allungato il periodo in cui era prevista la chiusura. Oggi però quella nostra richiesta deve essere intensificata, perché ci troviamo a questo punto. Abbiamo attivato anche relazioni molto strette, continue direi, continuative con il territorio, con i sindaci. Anche Rontini e Bagnari rischiano l’ergastolo, perché su Lugo hanno più volte accompagnato i sindaci davanti ai miei uffici.

In pratica cosa possiamo fare? Intanto io auspico una approvazione unanime di questa risoluzione. Non la vedo assolutamente come una sfiducia, la vedo come una occasione ulteriore di potenziare una richiesta che la Regione ha sempre fatto, ha sempre formalizzato. Già domani incontrerò i gestori (Trenitalia e RFI) con i sindaci di Lugo e di Fiorenzuola per capire nei mesi scorsi quali erano gli elementi certi per l’erogazione del servizio e qual è oggi la situazione in essere. Ovviamente una biglietteria è un luogo fisico in cui c’è del personale che eroga i titoli di viaggio e che offre anche un presidio, un aiuto, un’informazione agli utenti. Questa è la definizione della biglietteria per il cittadino. Se noi non avessimo, ma non ci arrenderemo fino all’1 ottobre, l’opportunità di far riconsiderare questa decisione da parte di Trenitalia, dobbiamo comunque ottenere lo stesso risultato. Ci deve essere un luogo fisico, ci deve essere del personale, ci deve essere l’erogazione dei biglietti, ci deve essere un presidio anche per le informazioni agli utenti. Su questo stiamo lavorando anche con i sindaci di Fiorenzuola e di Lugo.

Per quello che mi riguarda io sovrintenderò personalmente i tavoli tecnici al fine di dare a quest’Aula una risposta speriamo positiva nel minor tempo possibile, già nei prossimi giorni. Posso già anticipare che una possibilità intanto di tenere a Fiorenzuola per un mese non dico la biglietteria attuale, ma un presidio negli stessi orari della biglietteria di personale Trenitalia che faccia le stesse funzioni l’abbiamo, la possiamo già dare per acquisita. In questo mese potremmo avere l’opportunità di risolvere questa questione in modo strutturale. Poi sono d’accordo di rendere evidenti, trasparenti le ragioni delle scelte che ha fatto il gestore in ordine alla chiusura di alcune biglietterie rispetto ad altre, sulla base dei criteri che ci vorrà fornire.

Infine, per quello che riguarda la risoluzione della consigliera Piccinini, penso che la tratta Reggio-Guastalla abbia avuto da parte della Regione Emilia-Romagna una serie di investimenti molto importanti, tant’è che era una tratta non elettrificata e sulla base di uno stanziamento di risorse di circa 20 milioni di euro sia la Reggio-Guastalla che la Reggio-Sassuolo diventeranno, perché i cantieri sono in corso, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 linee ferroviarie elettrificate, in modo che anche lì potremmo mettere i treni elettrici che oggi non possono circolare. Poi i problemi che ha sollevato sulla stazione ovviamente me ne farò immediatamente carico, anzi, utilizzando la tecnologia moderna me ne sono già fatto carico, mentre lei me li stava enunciando. Ovviamente non posso fare altro di dare ragione a Molinari e a Rancan, quando dicono che sono due risoluzioni completamente diverse. Una solleva un problema sulle biglietterie, in particolare Fiorenzuola che sta chiudendo adesso, ma anche la ripresa della discussione su Lugo e l’altra elenca le stazioni che hanno dei problemi e dei treni che possono avere qualche ritardo. Sulle stazioni che hanno dei problemi io credo che lei meriti una risposta nel dettaglio sul problema che ha sollevato e la meriti immediatamente nei prossimi giorni. Ho già informato FER. Per quanto riguarda gli investimenti su quella linea non fate finta di non vedere che quella linea ha beneficiato in questi tre anni di investimenti importantissimi che ne cambieranno completamente le potenzialità, perché non era una linea elettrica e sta diventando una linea elettrica; non aveva diritto a materiale rotabile nuovo, avrà diritto a materiale rotabile nuovo.

Per quello che poi riguarda, sempre fuori tema biglietterie ma più complessivamente il problema sollevato dalla consigliera Tarasconi di una serie di disagi che sottolineano e che più volte rappresentano anche in sede di Comitato per i pendolari i pendolari della linea Piacenza-Milano tanto per intenderci, questi problemi bisogna che noi riusciamo ad affrontarli una volta per tutte non solo con il gestore Trenitalia ma anche con Regione Lombardia, perché molti di questi treni sono loro e quindi è chiaro che, se la Regione Emilia-Romagna dal maggio del 2019 a dicembre del 2019 metterà su quella linea tutti treni nuovi, in questo caso i treni Rock che sono altamente performanti, dobbiamo chiedere a Regione Lombardia, a Trenord in particolare, che in quelle linee in cui loro svolgono il servizio per i nostri pendolari abbiano un livello di materiale rotabile adeguato agli standard che noi proponiamo ai nostri cittadini. Essendo che il rapporto con l’assessore della Regione Lombardia, così come anche quello del Veneto, della Liguria e della Toscana, è un rapporto molto proficuo e di grande collaborazione, speriamo di poter arrivare presto a determinare quelle condizioni che ci richiamava giustamente la consigliera Tarasconi. Quindi auspico l’accoglimento della prima risoluzione, che mi darebbe modo già domattina di poter avere un testo su cui incalzare ulteriormente e trovare una soluzione con il gestore Trenitalia.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Donini.

La parola alla consigliera Piccinini sull’ordine dei lavori.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Intanto ringrazio l’assessore Donini soprattutto per i toni e i modi che ha utilizzato diversi dal consigliere Molinari. Chiedevo la parola a questo punto, visto l’impegno preso e a dimostrazione del fatto che questa risoluzione non era una risoluzione di bandiera, la ritiro a fronte degli impegni che si è assunto responsabilmente l’assessore.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Quindi è ritirata la risoluzione oggetto 7222, a firma della consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. Volevo fare la stessa proposta alla consigliera Piccinini pacatamente, come ci siamo detti, quindi la ringrazio per aver colto l’invito fatto precedentemente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

Passiamo quindi alle dichiarazioni di voto congiunte sulle risoluzioni e sugli emendamenti.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Per rassicurare il consigliere Rancan, perché per un attimo nel suo intervento sembrava che noi non sostenessimo la risoluzione e vale come dichiarazione di voto che ovviamente gli emendamenti erano per aggiungere argomenti ma, al di là dell’esito degli emendamenti, anche noi come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, visto che le segnalazioni, gli interventi e le interrogazioni le abbiamo fatte anche noi, sosteniamo la risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto. Nomino scrutatori: Rontini, Lori e Bargi.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Bertani.

Prima di chiudere la votazione: o alzate le mani o io lo do per approvato.

 

(interruzioni)

 

Tu non ne puoi alzare due: ne alzi una alla volta di mani, non è che conti per due perché alzi le mani!

 

(interruzioni)

 

Tu sì, ma i tuoi colleghi nessuno ha alzato le mani.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. Io sarò anche un po’ distratto, ma ho visto le mani alzate, quindi, se qualcuno l’ha alzata a metà e l’ho visto e lo dico certificandolo, l’ho visto perché ho guardato. Qualcuno l’avrà alzata un po’ meno, ma non incagliamoci in una cosa del genere. Questa volta io ho guardato e le mani sono state alzate, perché diversamente costringiamo il collega Pompignoli a guardare tutte le volte che iniziamo…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

Attenzione però, consigliere Molinari, la responsabilità è degli scrutatori. Io accetto il suo rimprovero alla Presidenza, ma la Presidenza lo fa per evitare i problemi che sono successi anche ieri. Quindi vi chiedo gentilmente di alzare le mani, così evitiamo polemiche. Credo che non sia un grande sforzo. Quindi vi chiedo gentilmente di ripetere la votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 7057, a firma dei consiglieri Tagliaferri, Rancan e Rainieri.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 7057 è approvata.

 

OGGETTO 6550

Risoluzione per impegnare la Giunta a presentare un nuovo Piano Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (PRIT) che abbia tra i primi obiettivi la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici in coerenza con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento dell’aria nelle città a livello regionale e nel bacino padano. A firma dei consiglieri: Prodi, Bertani, Piccinini, Taruffi, Torri, Alleva, Sassi

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6682

Risoluzione per impegnare la Giunta a completare la redazione dei documenti definitivi del PRIT, avviando l’iter per l’approvazione assembleare subito dopo l’estate 2018, nonché a sollecitare il Governo a non venir meno agli impegni assunti in relazione alle opere strategiche da realizzare in Emilia-Romagna. A firma dei consiglieri: Montalti, Campedelli, Caliandro, Soncini, Rontini, Poli, Serri, Tarasconi, Pruccoli, Molinari, Sabattini, Boschini, Paruolo, Iotti, Zoffoli, Calvano, Bessi, Bagnari, Zappaterra

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 6550, risoluzione per impegnare la Giunta a presentare un nuovo Piano Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (PRIT) che abbia tra i primi obiettivi la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici in coerenza con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento dell’aria nelle città a livello regionale e nel bacino padano, a firma dei consiglieri: Prodi, Bertani, Piccinini, Taruffi, Torri, Alleva e Sassi, a cui è stata abbinata la risoluzione oggetto 6682 che impegna la Giunta a completare la redazione dei documenti definitivi del PRIT, avviando l’iter per l’approvazione assembleare subito dopo l’estate 2018, nonché a sollecitare il Governo a non venir meno agli impegni assunti in relazione alle opere strategiche da realizzare in Emilia-Romagna. A firma dei consiglieri: Montalti, Campedelli, Caliandro, Soncini, Rontini, Poli, Serri, Tarasconi, Pruccoli, Molinari, Sabattini, Boschini, Paruolo, Iotti, Zoffoli, Calvano, Bessi, Bagnari, Zappaterra.

Nella seduta antimeridiana del 26 luglio si è aperto il dibattito generale: hanno parlato i consiglieri Prodi (tre minuti), Campedelli (dieci minuti), Gibertoni (sette minuti), Bertani (cinque minuti), Pettazzoni (nove minuti), Taruffi (dieci minuti) e Sassi (dieci minuti).

Se non ci sono altri iscritti in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte.

La parola al consigliere Bertani sull’ordine dei lavori.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Siccome abbiamo rinviato al pomeriggio perché c’era l’assessore Donini, mi aspettavo che l’assessore Donini intervenisse sul tema. L’abbiamo rinviata perché sapevamo che oggi c’era l’assessore Donini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ricordo che per Regolamento non è obbligatorio per l’assessore intervenire, dopo di che io faccio mia la sua richiesta e chiedo all’assessore se eventualmente vuole intervenire.

Sospendiamo cinque minuti per dare la possibilità all’assessore Donini, come da sua richiesta, di studiarsi la pratica.

 

(La seduta, sospesa alle ore 15,58, è ripresa alle ore 16,03)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Come ho detto prima, per me l’Aula è sacra e quindi, se mi si chiede un intervento, lo svolgo approfittando di questa occasione per dare alcune informazioni. Ovviamente anche per rispetto della discussione che voi avete già affrontato, non sto a ripercorrerne tutta la narrazione, anche per offrire il punto di vista della Giunta, ma vorrei semplicemente dire per prima cosa che il PRIT (Piano dei trasporti) è nelle condizioni di essere presentato prestissimo in commissione; ho già convenuto con la presidente Rontini l’opportunità di calendarizzare la proposta del PRIT in commissione nelle prossime sedute, con il solito metodo con cui sono abituato a lavorare: prima facciamo le discussioni in commissione, poi la Giunta chiuderà la proposta del PRIT che avanzerà all’Aula. Io mi auguro di poter fare la presentazione in Aula già entro l’anno, quindi a dicembre, in modo che si possa chiudere nel trimestre successivo.

Seconda considerazione. Giustamente molti di voi vedono, come il sottoscritto peraltro, nel Piano dei trasporti, la cornice complessiva del quadro infrastrutturale di questa Regione e delle politiche dei trasporti di questa Regione che sono ispirate e devono sempre più ispirarsi alla competitività del territorio e alla sostenibilità ambientale. Il PRIT però è l’ultimo tassello che li contiene tutti di una serie di provvedimenti che noi abbiamo già adottato e che saranno contenuti nel PRIT, che voglio sinteticamente riassumere. Il primo si chiama «Intesa generale quadro sulle infrastrutture della regione Emilia-Romagna». Questa regione è passata da una stima di fabbisogno infrastrutturale del 2014 di circa 24 miliardi di euro per quello che riguarda strade, superstrade, autostrade, porti, aeroporti, interporti e ferrovie ad una quantificazione del fabbisogno infrastrutturale di circa 12 miliardi di euro. Quindi, se la matematica non è un’opinione, già l’Intesa generale quadro che abbiamo siglato con l’allora governo e che saremo ovviamente lieti, qualora ci ricevesse, di rappresentare anche al nuovo ministro Toninelli, rappresenta già un passo decisivo verso la sostenibilità delle infrastrutture, perché da un fabbisogno di 24 miliardi si passa ad un fabbisogno di 12 miliardi. Ma di più, in quell’intesa la Regione Emilia-Romagna è passata da un 64 per cento più o meno sulle strade e autostrade, superstrade ad un 29 per cento sulle ferrovie nel 2014, ad una equiparazione 50 per cento/50 per cento fra strade, superstrade, autostrade e ferrovie. Quindi, se si vuole una rassicurazione sulla bontà della proposta infrastrutturale della Regione Emilia-Romagna in termini di sostenibilità, non si può fare a meno di verificare questi due dati: se prima erano 24 miliardi sono 12, se prima erano 64/29 il rapporto strade e ferrovie oggi sono 50/50. Questa è l’Intesa generale quadro.

Abbiamo cancellato cinquecento ettari di autostrade, abbiamo puntato sulla riqualificazione della viabilità esistente. Questo già nell’Intesa generale quadro che fa parte integrante del PRIT. Per quello che poi riguarda la “cura del ferro” è inutile ribadirla in due parole. Stiamo parlando di investimenti di almeno 2 miliardi di euro per il rinnovo del materiale rotabile e per gli investimenti delle ferrovie. Per quello che riguarda la mobilità elettrica, oltre ai provvedimenti che voi stessi avete sollecitato e votato, per quello che riguarda per esempio l’esenzione del bollo delle auto ibride per i primi tre anni per chi ha comprato un’auto nel 2016, 2017 e 2018 e il contributo che si è verificato poi di 191 euro per quelli che hanno comprato l’auto ibrida nel 2018, sempre per il bollo, all’esenzione del bollo delle auto elettriche, all’intesa che abbiamo siglato la scorsa settimana con tutti i principali operatori, privati e pubblici, di erogazione di energia elettrica che colloca questa regione, che già era nel terzetto di testa, sempre in compagnia con l’amica Lombardia (in questo caso anche con la Toscana) per quello che riguarda l’infrastrutturazione della mobilità elettrica con 150/200 colonnine pubbliche su tutto il territorio, un accordo che ci porterà nel 2020 a duemila colonnine per la ricarica interoperabili su tutto il territorio, quindi una spinta enorme alla mobilità elettrica che nessun’altra Regione in Italia sta dando. Oltre al fatto che abbiamo approvato insieme, e anche questo farà parte del PRIT, la legge sulla mobilità ciclistica che fissa il tasso di mobilità ciclistica già oggi in Emilia-Romagna il doppio della media nazionale (il 10 per cento contro il 5) al 20 per cento nel 2025.

Il PRIT conterrà questi macro temi che abbiamo già discusso assieme, che abbiamo condiviso assieme: ci sono alcuni elementi che non abbiamo condiviso, penso per esempio al fatto che alcune infrastrutture che noi giudichiamo fondamentali per la competitività del territorio sono comprese nell’Intesa generale quadro e quindi sono comprese anche nel PRIT e che noi vogliamo realizzare dentro questa cornice di sostenibilità e di competitività. Mi riferisco ovviamente a quelle infrastrutture che sono anche oggetto di una interlocuzione un po’ a distanza tra noi e il Governo (il nodo Bologna in particolare, la Cispadana e la Campogalliano-Sassuolo).

Questa è l’informazione che mi sentivo di dare. Presto discuteremo nel merito, discuteremo come siamo stati abituati a fare, almeno per quanto riguarda le mie deleghe, prima in commissione, poi la Giunta tirerà le somme e poi ci rivedremo in Aula, sempre con spirito costruttivo e aperto in modo da recepire le proposte di miglioramento anche da parte dei territori.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Donini.

Passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulle due risoluzioni.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore Donini per l’intervento che mi sembrava corretto anche nei suoi confronti e non solo nei nostri, nel senso che noi l’abbiamo spostata apposta per poterci confrontare un attimo, quindi la ringrazio.

Ovviamente la visione di sostenibilità che abbiamo noi e penso anche i colleghi che hanno sottoscritto la risoluzione è diversa dalla visione di sostenibilità che avete voi, perché secondo noi la vostra visione di sostenibilità è troppo spostata verso le grandi opere stradali e per questo questa risoluzione chiede un cambio di visione radicale e quindi non possiamo accettare assolutamente la visione proposta dal gruppo del PD nella risoluzione, che forse va anche oltre a quello che ha detto l’assessore Donini.

Per quanto riguarda la mobilità elettrica, assessore, le ricordo che ci sono Regioni che sono più avanti come il Trentino, che è vero che ha un’altra possibilità di finanziamento, ma che ha già cominciato l’incentivazione delle auto elettriche, cosa che potevamo fare benissimo noi (ovviamente non di quell’entità) invece che dare il bollo alle auto ibride, ma passare direttamente all’incentivazione delle auto elettriche, che io penso nel prossimo bilancio dovremo assolutamente fare e spero che come Assemblea spingeremo su questo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Tagliaferri.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente. Le risoluzioni PD e Cinquestelle sul PRIT sollevano una serie di considerazioni di massima in termini di lotta all’inquinamento, reti di infrastrutture per la mobilità sostenibile, trasporto pubblico su gomma e ferro, ciclabilità, eccetera, in parte scontate e in parte da approfondire, ma che sono comunque oggetto di trattazione specifica nel PRIT stesso. PRIT che dovrebbe essere previsto nella prossima calendarizzazione dei lavori d’Aula. Personalmente di tali temi non ne colgo quindi la necessità di una trattazione anticipata, che sarebbe ovviamente solo meno approfondita di quanto lo sarà nella sua sede naturale. Per tali motivazioni consiglierei ai colleghi firmatari il ritiro di queste due soluzioni, rinviandone i contenuti in fase di discussione nella loro sede naturale. In caso contrario, ossia se le risoluzioni saranno portate al voto, per quanto mi riguarda non potrà esservi che per entrambe un voto di astensione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Tagliaferri.

La parola al consigliere Pettazzoni.

 

PETTAZZONI: Grazie, presidente. C’è un dato di fatto che è il seguente: noi attendiamo il PRIT da diversi mesi, lo attendevamo nelle commissioni già da questo inverno, dall’inizio dell’anno se n’era parlato, evidentemente c’è una situazione di ritardo. Oggi c’è un denominatore comune che sicuramente unisce queste due risoluzioni ed è la necessità di arrivare ad una lettura del PRIT in commissione quanto prima. Addirittura nella risoluzione Montalti si parla proprio del fatto che questo possa avvenire direttamente dopo l’estate. Siamo già in autunno, quindi i tempi sono maturi.

Detto questo, viste nel merito le due risoluzioni, trovo che la prima, l’oggetto 6650, non sia particolarmente condivisibile, nel senso che vorrebbe una svolta prima di programmazione di nuove infrastrutture e di fatto andrebbe contro quello che il territorio ci richiede da tanto tempo, ovvero un adeguamento delle strutture che sono necessarie da tantissimi anni. Quindi non essendo ancora arrivati alle autostrade digitali, non essendo arrivati ancora alle merci e alle persone che scorrono sul filo del telefono, credo che oggi più che mai sia necessario adeguare, mettere in sicurezza e implementare quella che è una rete viaria assolutamente insufficiente in molti territori di questa regione. Sulla risoluzione Montalti invece il voto sarà di astensione. Da un lato bene lo sprone a questa Giunta di presentare quanto prima il PRIT in commissione, dall’altro vedo uno spostare una responsabilità oggettiva dalla Regione al Governo, in quanto i ritardi fin qui accumulati credo non debbano essere attribuiti o posti all’attenzione di qualcun altro, quanto più dovrebbero portare anche ad un po’ di sana autocritica perché se, come ho detto in premessa, questo documento era atteso già da diversi mesi, di fatto il tempo è stato un po’ perso da questa Giunta e dal Governo precedente. Quindi ribadisco: risoluzione Prodi voto contrario, risoluzione Montalti voto di astensione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pettazzoni.

La parola al consigliere Campedelli.

 

CAMPEDELLI: Grazie, presidente. Voglio anch’io ringraziare l’assessore Donini per il quadro che ha fatto rispetto alla presentazione del PRIT e soprattutto per come ha delineato la struttura del PRIT che arriverà alla discussione dell’Aula. Noi abbiamo già discusso tanti provvedimenti legati alla sostenibilità, il PRIT è la cornice che va a riassumere tutti questi provvedimenti e quindi molte delle cose contenute nel PRIT sono già passate all’interno di quest’Aula nell’approvazione di leggi. La legge sulla ciclabilità ad esempio, così come potrei citare il PAIR 2020, così come tutti i provvedimenti relativi alla mobilità su ferro e su gomma. Quindi la discussione di oggi è un passaggio importante, auspichiamo di avviare l’iter di discussione del PRIT quanto prima, l’assessore Donini è stato molto categorico in questo.

È vero quello che diceva il collega Bertani, abbiamo una visione di sostenibilità diversa. Io credo sia importante, quando si parla di sostenibilità, valutarne tutte quante le sfaccettature, quindi sostenibilità e competitività del territorio non sono in antitesi, anzi. Tant’è che la questione relativa ad alcune delle grandi opere su cui si discute oggi erano già definite dal PAIR 2020 dal punto di vista dell’impatto sul territorio. Per cui credo che di questo si debba tenere conto e soprattutto auspico ci sia un’attenzione da parte di questo Governo. È vero, sono in gran parte opere regionali, però credo che i problemi oggi siano sotto gli occhi di tutti e lo vediamo: dal nodo di Bologna al tema della Cispadana al tema della Campogalliano-Sassuolo. Sono opere contenute all’interno del Patto per il lavoro, che è il piano che ha guidato l’attività della Giunta regionale e di questa maggioranza rispetto al tema di sostenibilità, sviluppo e competitività dei territori. Per cui naturalmente non voteremo la risoluzione a prima firma Prodi ma sosterremo la nostra.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Campedelli.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Grazie, presidente. Anch’io ringrazio l’assessore per l’intervento e anche per quello che ci ha detto in merito alla discussione prossima sul PRIT. Mi auguro che anche questa risoluzione abbia contribuito ad accelerare questa che è una discussione dovuta.

Sono contenta di essere la prima firmataria di questo documento, che peraltro è stato preparato anche in consultazione con le organizzazioni ambientali, perché il tema è come raggiungere effettivamente gli obiettivi che ci siamo dati ad esempio con il PAIR, come effettivamente arrivare al 2020 con un incremento del 20 per cento dei servizi di trasporto pubblico e al 2030 con un incremento del 50 per cento. È un tema serio e va affrontato con dati oggettivi. Soprattutto il cambio culturale che noi auspicheremmo o avremmo auspicato è di mai vedere una competitività, uno sviluppo del territorio che si identifichi di fatto con un maggiore consumo: un consumo di risorse, un consumo di suolo, maggiore inquinamento. Questo è il paradigma che bisogna scalzare. Bisogna legare la sostenibilità all’ecocompatibilità e, una volta per tutte, rendersi conto che le risorse, soprattutto le risorse ambientali di suolo, sono finite.

Alcune opere sono superate dai fatti (mi riferisco alla Campogalliano-Sassuolo), oltretutto vanno anche a impattare sulla biodiversità, sull’ambiente e quindi hanno generato diversi problemi sul territorio, mi riferisco alla discussione politica che c’è giustamente nel Comune di Sassuolo e quindi il tema ambientale è prioritario. Anche la settimana scorsa, ragionando di autonomia, abbiamo promosso un emendamento che sulle strutture strategiche prevedeva una valutazione di impatto ambientale più efficiente e tempestiva. Sia chiaro che però le infrastrutture strategiche a nostro avviso sono quelle ecosostenibili, ecocompatibili e quindi la struttura strategica per eccellenza è il treno. Ricordo che il treno è il mezzo di trasporto più sicuro, più ecocompatibile come consumo energetico e anche meno rischioso. Il treno consuma un decimo dell’energia spesa per spostare una persona rispetto all’automobile, genera meno inquinamento; a parità di CO2 prodotta, se si guarda la produzione complessiva mondiale di CO2, il trasporto su strada è al 71 per cento, il treno all’1,8 per cento. Sono dati che non sono neanche comparabili. Incidenti e rischio di morte per un miliardo di chilometro percorsi il treno è 0,04, l’auto è 0,72. Il panorama è chiaro. Non si può più pensare di risolvere il dramma ambientale e economico che viviamo ancora pensando alla viabilità stradale e quindi incrementando o facilitando il traffico su gomma. Bisogna quindi invertire le priorità curando in primissimo luogo la mobilità sostenibile e quindi passare al trasporto delle merci il più possibile su ferro, quindi liberarci dalla filosofia che lega a doppia mandata l’uso estensivo quotidiano esclusivo, individuale delle automobili.

Una parola sulla risoluzione dei colleghi del Partito Democratico. Mi è dispiaciuto perché nel dispositivo finale non si fa che invocare la pronta esecuzione delle opere stradali infrastrutturali, avrei preferito una discussione per esempio sugli obiettivi concreti del “modal split” per come ottenere e arrivare il più possibile agli obiettivi che giustamente i piani, soprattutto dell’aria, si sono dati. Io spero ci sia l’occasione nel PRIT di poterlo fare, perché puntare esclusivamente alla realizzazione di ulteriori opere stradali è una scelta miope e irreversibile che drena oltretutto delle risorse che sarebbero altrimenti utilizzabili in concrete misure di riduzione dell’inquinamento, oltre che anche in opere di manutenzione e messa in sicurezza delle reti esistenti. Altrimenti si può dire continuiamo così, facciamoci del male.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Prodi.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Anch’io ringrazio l’assessore Donini per la disponibilità al confronto che non è solo declamata a parole, ma è praticata nei fatti e lo abbiamo sperimentato su altri passaggi importanti, a partire dalla legge urbanistica dove, al di là delle valutazioni diverse, non è certo mancato il modo e il tempo per confrontarsi.

Dico questo per dire però anche alcune cose di merito rispetto alla risoluzione che abbiamo presentato e che discutiamo sul Piano dei trasporti. Quello delle infrastrutture è un nodo sul quale abbiamo come forza politica espresso il nostro punto di vista sin dall’inizio, sin dall’avvio di questa legislatura, addirittura differenziando pure il voto sul bilancio del primo anno nel 2015, laddove si finanziavano alcune opere delle quali oggi stiamo ancora parlando. La Cispadana in particolar modo. Allora c’era anche il ragionamento sul People Mover e il suo finanziamento. Ma per quanto ci riguarda, Cispadana e bretella Campogalliano-Sassuolo sono opere sulle quali abbiamo sempre espresso le nostre riserve, le nostre criticità e la nostra posizione differenziata rispetto alla Giunta e dei colleghi del Partito Democratico. Però quello delle infrastrutture è un nodo che scompone e ricompone in modo non ortodosso le sensibilità di quest’Aula perché, se ascolto il collega Pettazzoni, quando fa riferimento al fatto che non esistono ancora le infrastrutture digitali su cui trasportare i materiali e far circolare le materie prime, chiedo se sta parlando a noi, alla maggioranza, al PD o se magari ai colleghi che sono al governo del Paese, per dirne una. Più in generale penso che sul nodo delle infrastrutture non possa continuare un dibattito in cui ci si scarica la responsabilità o si fa affidamento sul fatto che qualcuno possa dire chi c’era prima: dobbiamo decidere. Il governo deve decidere nella sua interezza, bisogna dire parole chiare. Noi qua le abbiamo sempre dette, anche a costo di assumere posizioni diverse dalla Giunta e dai colleghi del Partito Democratico.

Credo che, come è giusto, anche a livello nazionale si esprima con una voce la posizione del Governo sulle infrastrutture, perché noi lo abbiamo detto: per noi Cispadana e ad esempio bretella Campogalliano-Sassuolo non sono opere che riteniamo strategiche; sul Passante abbiamo espresso il nostro punto di vista, ci aspettiamo a questo punto, anche assumendoci la responsabilità di palesare una differenza perché le alleanze, le coalizioni non sono caserme e quindi esiste il modo e il tempo per affrontare le discussioni, che però devono essere alla luce del sole. Allo stesso modo io credo il Governo deve affrontare questo nodo delle infrastrutture nella nostra regione e deve dire con una sola voce qual è la posizione. Se la posizione è coerente con alcune di quelle che sono le forze politiche in quest’Aula e che oggi esprimeranno un voto e che hanno sottoscritto alcuni documenti, andiamo in una direzione. Se la posizione del governo sarà un’altra, come quella rappresentata in quest’Aula da altri esponenti che oggi fanno parte delle formazioni politiche che sono al governo, andremo in un’altra direzione. Ma questo bivio va affrontato e in politica non è che non affrontare le discussioni aiuti. Le discussioni vanno affrontate.

Noi sappiamo di doverlo fare in questa Regione per quanto ci riguarda e per quello che riguarda la discussione con la Giunta, con i colleghi del Partito Democratico; come lo faremo noi qui e dovremmo farlo qui e lo abbiamo fatto qui, credo lo debbano fare le forze che sono al governo, con la stessa linearità e con la stessa trasparenza, sapendo che il gioco del “noi non volevamo, voi non potevate…” è finito, perché adesso ciascuno si deve prendere le proprie responsabilità. La Regione Emilia-Romagna lo sta facendo con le posizioni che ho cercato qui di esprimere, aspettiamo che lo faccia anche il Governo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 6550, a firma dei consiglieri Prodi e altri, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

32

Favorevoli

 

5

Contrari

 

26

Astenuti

 

1

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 6550 è respinta.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 6682, a firma dei consiglieri Montalti e altri, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

21

Contrari

 

5

Astenuti

 

7

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 6682 è approvata.

 

Richiesta di inversione dell’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Rainieri): La parola al consigliere Bertani sull’ordine dei lavori.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Siccome poco più avanti nell’ordine del giorno ci sono le risoluzioni che riguardano le biomasse, i caminetti, il Piano aria che rivestono secondo noi un carattere di urgenza: ho visto che in diversi gruppi, primo di tutti quello del consigliere Facci, abbiamo presentato risoluzioni, secondo noi, visto che ci rimane mezz’ora, sarebbe importante affrontare quel tema, visto che il primo ottobre è dopodomani. Quindi la proposta è di trattare subito quell’argomento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La proposta del consigliere Bertani è di trattare prioritariamente le risoluzioni oggetto 7083 e le altre. Uno a favore e uno contro.

La parola al consigliere Caliandro.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Faccio mie le parole dei consiglieri Rancan e Bertani nel corso delle passate occasioni in cui ci hanno ricordato che andava rispettato l’ordine, quindi non possiamo che riportarci a quello che decisero un paio di assemblee fa e quindi votare contro. Mi spiace, ma purtroppo bisogna rispettare le loro parole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro

La parola al consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. In dissenso dal collega Rancan, consigliere Caliandro, il tema è assolutamente imminente ed urgente, visto l’approssimarsi della data del primo di ottobre, in più diciamo che un’inversione è stata fatta anche questa mattina, quindi credo che questo non sia un precedente che si possa utilizzare. Oltretutto chiesta dal capogruppo del Partito Democratico. Per cui, se è intenzione, come si desume dagli organi di stampa, che vi siano dei correttivi alla normativa collegata al PAIR e in particolar modo sui camini, oggi credo che sia utile affrontare queste risoluzioni, perché vanno ad incidere su quello che la stessa assessore Gazzolo ha riferito nelle scorse settimane anche sui giornali, quindi una risoluzione che impegni la Giunta a fare in modo che questi correttivi avvengano entro la prossima settimana credo sia necessario ed urgente. Per cui sono a favore dell’inversione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta del consigliere Bertani di inversione dell’ordine dei lavori.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La richiesta di inversione dell’ordine del giorno è respinta.

 

OGGETTO 6667

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall’Agenda digitale trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti da centri abitati. A firma del consigliere Facci

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Procediamo con l’ordine del giorno previsto. Oggetto 6667, risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall’Agenda digitale trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti da centri abitati, a firma del consigliere Facci.

Su questo documento insiste una proposta di emendamento, a firma della consigliera Piccinini.

È aperta la discussione generale sul documento.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. Questa proposta nasce dopo che sui territori erano da più parti intervenute delle lamentele da parte di alcune amministrazioni e anche da parte di privati che lamentavano il fatto che non solo non vi fosse l’ultima tecnologia in materia di collegamenti informatici come la fibra ottica, ma addirittura non avessero nemmeno la banda larga e questo naturalmente comporta una serie di problematiche sia per le attività private che per le attività imprenditoriali. Se noi apriamo la pagina per esempio del sito della Regione e guardiamo tutto il programma dell’Agenda digitale, troviamo ovviamente proclami ridondanti, ma, se vogliamo, li abbiamo visti anche in occasione della votazione del documento di economia e finanza che abbiamo votato in questi giorni, per cui credo che occorra porre in essere delle azioni concrete. L’Agenda digitale sicuramente è un percorso di tutto rispetto, ma diventa un percorso completo solo se riesce a portare su tutti i territori una risposta eguale che non crei delle differenziazioni. Il digital divide è un problema ormai storico, io credo che con l’assessore Donini lo possiamo ricordare dai tempi in cui l’assessore sedeva sui banchi della Provincia e parlavamo di superare il digital divide in tutto il territorio in quel momento della provincia di Bologna. Oggi dobbiamo superare il digital divide su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna. Quindi credo che questa risoluzione non possa che essere consequenziale alle promesse che sono state ripetutamente fatte da questo ente.

La specificazione dell’emendamento, a firma della consigliera Piccinini, che vuole precisare che questo digital divide deve riguardare le zone montane, lo ritenevo implicito nell’indicazione delle aree più periferiche, ma ovviamente è meglio specificare per evitare poi fraintendimenti e quindi accolgo con favore questa specificazione. Sicuramente le zone montane sono quelle che maggiormente soffrono il divario digitale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Facci.

La parola alla consigliera Montalti.

 

MONTALTI: Grazie, presidente. Approfittiamo di questa risoluzione che ci vede condividere gli obiettivi per mettere in fila un percorso avviato nel 2015 con l’approvazione dell’Agenda digitale regionale e che dal 2015 è andato avanti a tappe ben definite, tant’è che già oggi ci sono una serie di risultati importanti che ci sembra rilevante portare oggi all’attenzione dell’Assemblea legislativa.

Intanto un risultato che ci vede come prima Regione a livello nazionale che è quello che riguarda la banda ultralarga nelle scuole, con già il 50 per cento delle scuole che sono state collegate e l’obiettivo di arrivare al 2020 a tutti i plessi scolastici. Così come prosegue il percorso della banda ultralarga portata nelle aree industriali: sono attivi diversi cantieri, ci sono già quarantuno accordi stipulati, 197 imprese connesse e cento aree industriali in cui la fibra ottica è già disponibile. Sempre andando avanti sul percorso già avviato, il tema delle aree bianche che sicuramente è uno dei temi centrali su cui l’Agenda digitale regionale si deve concentrare: sono stati stanziati 238 milioni di euro di finanziamenti, di cui 180 derivanti dal ministero, 39 milioni di fondi FERS, 19 milioni di fondi FESR, oltre a 15 milioni investiti per le scuole e 6,5 milioni per i municipi, di questi stanziamenti ci sono già cinquanta comuni con i cantieri aperti e settantacinque comuni con cantieri già previsti nel 2018, con l’obiettivo di coprire tutti e trecento i comuni entro il 2021. È ovvio che questo delle aree bianche è uno degli elementi centrali e più importanti rispetto all’Agenda digitale regionale, perché sono quelle aree in cui l’intervento del pubblico è fondamentale e sono quelle aree che, essendo periferiche o montane, hanno maggiori criticità di collegamento e per questo è importante ancora di più riuscire, anche con la tecnologia digitale ad arrivare ad una diffusione capillare e alla possibilità di poter mettere in rete sia gli enti pubblici, che le imprese, che i cittadini.

Così come un altro elemento fondamentale che è stato lanciato recentemente, ma che ha già ottenuto dei risultati importanti, è la rete Emilia-Romagna wifi. Già quest’anno ci sono 1.700 punti wifi a banda ultralarga ad accesso libero e gratuito nelle piazze, nei presidi sanitari, negli ospedali e nelle biblioteche su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è quello di arrivare rapidamente a quattromila punti. Sono già coinvolti con questi 1.700 punti ben 183 Comuni e ventuno Unioni dei comuni. Questo è un elemento importantissimo non solo perché è a supporto dell’accessibilità, ma è anche uno di quegli elementi di socializzazione e di qualificazione di quelli che possono essere i servizi turistici, culturali e di socializzazione del territorio.

Concludo con tre ulteriori progetti che vanno anche in quell’ottica di sostenere l’accessibilità a trecentosessanta gradi. Uno è il progetto “Pane e Internet”, un progetto che non nasce oggi, ma che la Regione ha continuato e continua a sostenere e che ha l’obiettivo di aiutare gli adulti ad utilizzare il Web. Ad oggi sono state formate dodicimila persone, quindi una bella fetta di popolazione regionale. L’obiettivo è quello di non solo colmare il divario digitale con le infrastrutture, ma anche attraverso l’educazione. Così come nella strategia dell’Agenda digitale si inserisce anche tutta la progettualità sui big data. Anche questo è un elemento in sviluppo di cui abbiamo parlato diverse volte in questa Assemblea, un elemento che ha delle potenzialità enormi proprio per concentrare competenze e investimenti sul nostro territorio.

Infine torno a uno dei primi elementi di cui vi ho parlato: tutto il tema della scuola che non è solo investimento, infrastruttura, ma anche investimento in quello che è il divario digitale anche rispetto ai generi. In particolare voglio ricordare, perché credo che sia uno dei progetti più interessanti che, dal punto di vista dell’educazione, si sta lanciando, il progetto di avvicinamento delle ragazze al mondo digitale per accompagnare di più l’orientamento anche rispetto alle scelte professionali e delle facoltà. Sappiamo che le facoltà che sono “digital oriented” hanno ancora un basso numero di donne iscritte, ma sono anche quelle che potenzialmente hanno la maggiore possibilità dal punto di vista professionale, quindi la Regione sta accompagnando anche questi progetti di orientamento e di crescita.

Nel 2015 noi siamo partiti con un’Agenda digitale che aveva una serie di obiettivi importanti, in questi anni la Regione ha cercato di mettere in fila intervenendo sia dal punto di vista infrastrutturale guardando sia al pubblico che ovviamente al privato e quindi questa risoluzione di oggi ci vede ovviamente concordi, perché l’obiettivo di continuare a dare impulso, concentrandoci e continuando ad avere un’attenzione per le aree più fragili, non ci può che vedere assolutamente d’accordo. Così come ci tengo a mettere l’accento anche su questo impegno che viene portato avanti rispetto all’alfabetizzazione digitale, che è l’altra gamba dell’Agenda digitale, perché ci vogliono le reti e ci vuole anche la capacità di utilizzarle nella maniera più corretta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Montalti.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale sul documento, do la parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Io ringrazio sia il consigliere Facci, ma in particolare la consigliera Montalti, perché mi ha tolto tantissimi riscontri, dati che avrei potuto offrirvi, dando il senso di un lavoro epocale che si sta svolgendo in questi anni in Emilia-Romagna.

Nel 2015 ci siamo posti l’obiettivo ambizioso di eliminare il digital divide in tutto il territorio regionale dando a tutti i cittadini, ovunque essi abitino, tranne le pochissime case sparse, ma anche le frazioni, a tutte le imprese, a tutte le pubbliche amministrazioni, a tutte le scuole almeno 30 mega di banda ultralarga disponibile e all’85 per cento dei cittadini almeno 100 mega di banda ultralarga. Per realizzare questo sogno occorrevano 250 milioni di euro, anche qui non bruscolini. La Regione Emilia-Romagna ha messo insieme 75 milioni di euro, gli altri finanziamenti sono giunti dal Governo italiano, dal Governo precedente in ragione di una sorta di considerazione generale su quelle che erano le condizioni di spendibilità dei fondi europei Regione per Regione. E io qui voglio dire che, se siamo riusciti ad ottenere 255 milioni di euro, è perché abbiamo un pedigree fantastico a livello nazionale ed europeo: noi siamo una Regione che i fondi li spende, li spende bene e li rendiconta bene e in tempo. Ovviamente adesso che abbiamo ottenuto quel finanziamento occorre fare i lavori e anche qui c’è una particolarità che abbiamo speso: noi siamo una delle pochissime Regioni, credo che siamo sempre in due (la seconda dovrebbe essere sempre quella), in cui esiste una società in house (Lepida) che può svolgere questo mestiere (portare fisicamente i cavi di fibra), oltre a tanti altri servizi che eroga alla pubblica amministrazione. Abbiamo detto allo Stato che una parte del lavoro di infrastrutturazione digitale potevamo farlo noi, quindi anticipando un tema di autonomia e di sussidiarietà che è all’ordine del giorno in queste settimane. Questo ci ha consentito per esempio di svolgere tutti i lavori previsti di infrastrutturazione delle dorsali, che sono in termini infrastrutturali le autostrade su cui scorre la fibra, prima ancora che lo Stato facesse la gara che ha vinto Open Fiber che dovrebbe comportare l’ultimo miglio.

Dopo la gara dello Stato tutto si è fermato per un certo periodo di tempo (circa un anno); per fortuna noi Regione Emilia-Romagna non ci siamo fermati perché, tramite Lepida, abbiamo completato il lavoro delle dorsali. Quindi adesso che si è rimessa in moto la macchina statale (negli ultimi mesi Open Fiber ha cominciato i cantieri) noi possiamo davvero finalmente attivare un lavoro che ci porterà tra il 2020 e il 2021 a cablare tutto il territorio regionale. Quest’anno sono circa settantacinque le zone bianche ovviamente, noi non possiamo intervenire se non lì per ovvie ragioni di legislazione, questo altro anno nel 2019 più o meno la stessa entità, quindi noi potremmo già arrivare alla fine di questo mandato con più della metà di comuni in cui tutti i cittadini verranno messi nella disponibilità di questa banda ultralarga e già a partire dai primi mesi del 2019 faremo le riunioni con le comunità locali e con gli operatori al nostro fianco affinché si colleghino con il contratto dell’ultimo miglio dell’attivazione del servizio, proprio in ragione degli investimenti che abbiamo fatto noi sulle zone bianche.

Questa è una situazione unica in Italia, siamo la regione più digitalizzata in Italia: ogni anno arrivano un mucchio di riconoscimenti di premi, ma la cosa che più ci interessa è adesso che i cantieri abbiano continuità. Pensate solo alle scuole, la disponibilità di un giga: il 60 per cento delle scuole cablate a banda ultralarga in Italia risiede in Emilia-Romagna. Oltre cento distretti industriali già oggi dispongono di fibra ottica a banda ultralarga. Quasi tutte le amministrazioni pubbliche hanno la disponibilità fino a un giga e poi il wifi (l’unico dato sbagliato che i miei tecnici hanno dato alla consigliera Montalti, che l’hanno indotta in un errore di sottovalutazione): i quattromila punti wifi di “Emilia-Romagna wifi” non sono un programma, sono già realizzati. Noi abbiamo oggi circa quattromila punti, siamo vicinissimi all’obiettivo. Tanto che, se riuscissimo, ma con Di Maio ci siamo visti ieri, quindi diciamo che, rispetto al suo collega delle Infrastrutture, il dialogo si può aprire, se noi riuscissimo ad avere una parte dei fondi che sono stati recuperati nella differenza tra la base d’asta e l’offerta che ha fatto Open Fiber, fondi pubblici destinati non tanto ad ulteriori investimenti sulle aree grigie, ma per esempio sul wifi, noi potremmo realizzare in pochissimo tempo, con una dotazione di risorse anche abbastanza limitata rispetto ai soldi che ci sono, un programma di dotazione di wifi che riguardi tutti i contenitori sportivi (stadi): noi lo stiamo sperimentando allo stadio Dall’Ara, funziona molto bene e vorremmo che entro il 2021 tutti gli stadi della regione abbiano il wifi libero, veloce e gratuito.

Tutte le spiagge della Riviera adriatica dai lidi fino a Cattolica, in modo che si offra un servizio molto forte anche ai turisti. Tutte le piazze e le strutture pubbliche, le biblioteche della regione Emilia-Romagna, perché questo significa non solo dare Internet veloce ai cittadini a casa propria o dove svolgono il lavoro d’impresa, ma anche ai cittadini, turisti o cittadini residenti che frequentano luoghi pubblici. A mio giudizio stiamo guidando questa rivoluzione digitale che, come ha annunciato ieri anche il ministro Di Maio, si comporrà anche della televisione 4.0, quindi una serie di investimenti che riguarderà il 5G (la televisione sul telefonino) e noi pensiamo di poter essere la prima regione in Italia che potrà avere l’infrastruttura digitale capace di supportare anche questi progetti innovativi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Donini.

Passiamo alla discussione generale sull’emendamento, presentato dalla consigliera Piccinini.

Se non ci sono interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sull’emendamento.

La parola al consigliere Tagliaferri.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente. La risoluzione del consigliere Facci che sposa azioni e obiettivi dell’Agenda digitale, sollecitandone la piena attuazione in tempi brevi è certamente condivisibile. Come lo sono i principi che sottendono al documento, ossia la garanzia attraverso lo strumento informatico di equità sociale e pari opportunità per tutti i lavoratori e studenti, in particolare per quelli residenti nelle zone più lontane e geograficamente impervie. Per tale motivo il voto di Fratelli d’Italia sarà certamente favorevole, aggiungendo anche un appello alla responsabilità pubblica di garantire soprattutto le zone bianche, dove il privato per scarsità di utenza ha meno interesse ad investire, in particolare nelle zone montane dove in altre occasioni si solleva spesso il problema dello spopolamento, con conseguenze deleterie anche per la cura dell’ambiente e dove la copertura dei ripetitori spesso lascia coni d’ombra inaccessibili all’informatica.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Tagliaferri.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Per annunciare il nostro voto favorevole alla risoluzione e per specificare che l’emendamento era finalizzato ad inserire un’attenzione particolare alle zone montane, che sono quelle a nostro avviso più penalizzate dal digital divide.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Solo per annunciare il voto favorevole sia all’emendamento che alla risoluzione. Ovviamente sottolineo anch’io la necessità di una particolare attenzione per quanto riguarda le zone montane, ma ça va sans dire.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Prima di mettere in votazione l’emendamento a firma della consigliera Piccinini, chiedo l’assenso del consigliere Facci. Grazie.

Sostituisco la scrutatrice Rontini che non vedo in Aula con la consigliera Francesca Marchetti.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 6667, a firma del consigliere Facci.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 6667 è approvata.

Si concludono così i lavori della sessione pomeridiana.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

 

La seduta ha termine alle ore 17

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Giammaria MANGHI;

gli assessori: Simona CASELLI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano BONACCINI. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Sergio VENTURI e i consiglieri Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI e Raffaella SENSOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 6550 “Risoluzione per impegnare la Giunta a presentare un nuovo Piano Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (PRIT) che abbia tra i primi obiettivi la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici in coerenza con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento dell’aria nelle città a livello regionale e nel bacino padano. A firma dei Consiglieri: Prodi, Bertani, Piccinini, Taruffi, Torri, Alleva, Sassi”

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Michele FACCI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 17

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Antonio MUMOLO, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 6682 “Risoluzione per impegnare la Giunta a completare la redazione dei documenti definitivi del PRIT, avviando l’iter per l’approvazione assembleare subito dopo l’estate 2018, nonché a sollecitare il Governo a non venir meno agli impegni assunti in relazione alle opere strategiche da realizzare in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Montalti, Campedelli, Caliandro, Soncini, Rontini, Poli, Serri, Tarasconi, Pruccoli, Molinari, Sabattini, Boschini, Paruolo, Iotti, Zoffoli, Calvano, Bessi, Bagnari, Zappaterra”

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 21

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 5

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Andrea LIVERANI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 7057 “Risoluzione per impegnare la Regione ad intervenire sull’impresa affidataria onde sospendere la chiusura delle tre biglietterie di Fiorenzuola d’Arda (PC), Lugo (RA) e Borgo Val di Taro (PR) in attesa di definire assieme alla Regione quali debbano essere i presupposti oggettivi e riscontrabili sulla base dei quali assumere la decisione di quali biglietterie debbano restare aperte e quali possano essere soppresse. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Rancan, Rainieri”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali:

«Come ultimo punto del “Premesso che” è aggiunto il seguente:

“la chiusura delle biglietterie crea ulteriori disagi perché avviene nel periodo di maggiore fruizione con l’avvio dell’anno scolastico, quando invece la presenza di operatori sarebbe stata utile per la vendita dei nuovi abbonamenti promossi dalla Regione e avrebbe contribuito ad evitare disagi presso le biglietterie rimaste aperte”.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali:

«Nel “Considerato che” sono eliminate le seguenti parole “che parrebbe esclusivamente sorretta da decisioni di carattere politico”.»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali:

«Nel “Considerato altresì che” sono aggiunti come ultimi due punti i seguenti:

“la futura riapertura a pieno regime dell’ospedale di Fiorenzuola riporterà, come previsto da diversi documenti di programmazione regionale, ad un notevole flusso di utenti, operatori e famigliari nel capoluogo della Val d’Arda;

la stazione di Lugo, anch’essa colpita dalle riduzioni delle biglietterie, ovvero del maggiore dei comuni con 32 mila abitanti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (composta da 9 Comuni per complessivi 110 mila abitanti), è giornalmente fruita da numerosi utenti provenienti dai comuni limitrofi e la sua chiusura sta creando disagi significativi;”»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Bagnari, Molinari, Tarasconi, Rontini e Cardinali:

«Come ultimo punto nel dispositivo finale sono inseriti i seguenti punti:

“attivarsi presso Trenitalia per chiedere momenti di confronto con le amministrazioni locali e con i comitati dei rappresentanti dei pendolari, degli utenti e dei consumatori e le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni il più condivise e consapevoli possibili;

sollecitare RFI per ripensare gli spazi all’interno delle stazioni e utilizzarli al meglio, realizzando, in accordo con gli enti locali, servizi utili ai passeggeri e ai territori;

ad attivarsi presso il Governo, anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni, per chiedere di implementare le risorse per il trasporto pubblico e potenziare e valorizzare le infrastrutture ferroviarie, compreso anche i servizi per i viaggiatori/pendolari.”»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Bertani:

«Al termine della sezione introdotta da “Considerato che” è aggiunto il testo seguente:

“- nella risposta comune a diverse interrogazioni avanzate da Consiglieri di maggioranza ed opposizione di fine 2017, relativa alla paventata chiusura della biglietteria nella stazione di Lugo, l’Assessore Donini, rimarcava di avere chiesto all’Amministratore delegato di Trenitalia un confronto “per trovare una soluzione che superasse anche quanto definito nel nuovo contratto di servizio”, dopo avere “saputo che era intenzione di Trenitalia dare attuazione al Piano nazionale di razionalizzazione delle biglietterie”; precisando che “l’attuale contratto non comporta obblighi al mantenimento delle attuali biglietterie né l’apertura di nuove. L’impegno è per un’adeguata rete di vendita e reperibilità dei biglietti … Il nuovo Contratto prevede il mantenimento di 15 biglietterie a maggiore frequentazione che non comprende Lugo”;

- in realtà, dal monitoraggio delle frequentazioni sulla rete regionale e nazionale reso opportunamente disponibile sul sito web istituzionale della Regione emerge che sia la stazione di Lugo sia quella di altre stazioni, quali per esempio Castelbolognese, sempre nella provincia di Ravenna, presentano un numero di passeggeri saliti e discesi (nei periodi di rilevazione, vale a dire mesi di novembre e di luglio) superiore a quello di altre stazioni in cui è aperta la biglietteria;

rilevato che

- sottoscrivere o non mettere in discussione contratti che non prevedono la presenza di biglietterie a Lugo o farsi fotografare all’inaugurazione di stazioni capolinea prive di biglietteria deve, evidentemente, essere risultato agli occhi di Trenitalia indicativo della reale volontà della Giunta su questo tema: cioè non mettere in discussione in alcun modo le scelte assunte tempo addietro dall’Azienda;

valutato che

- invece è necessario metterle fortemente in discussione chiedere a Trenitalia di tornare sui propri passi e di non chiudere biglietterie essenzialmente al servizio del trasporto regionale, lasciando invece operative altre stazioni dell’Alta velocità, come la Mediopadana, con un’utenza assai diversa (che abitualmente utilizza modalità d’acquisto online o ha dimestichezza con le emettitrice self service), da quella certamente più bisognosa di assistenza presente in realtà come Lugo, Castelbolognese o Fiorenzuola d’Arda e Borgotaro;”»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Bertani:

«Nella sezione introdotta da “Impegna la Regione” è apportata la seguente modifica:

“le parole “in attesa di definire” sono sostituite da “ed a chiedere alla stessa società di ridefinire al più presto”;»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Bertani:

«Nella sezione introdotta da “Impegna la Regione” è apportata la seguente modifica:

“è aggiunto un ulteriore punto elenco con il testo seguente: “a valutare, nella negoziazione con il Governo sulla possibile acquisizione di autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma 3 della Costituzione, quali soluzioni siano attivabili al fine di assicurare l’apertura delle biglietterie in un numero maggiore e con ampia articolazione oraria di quella attuale”.”»

(Respinto)

 

OGGETTO 6667 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall’Agenda Digitale trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti da centri abitati. A firma del Consigliere: Facci”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini:

«Al termine della sezione introdotta da “Impegna la Giunta regionale:” sono aggiunte le seguenti parole: “, con particolare riferimento alle zone montane”.»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

7204 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire, nel territorio di San Mauro a Mare, una fermata agibile agli utenti del servizio di trasporto pubblico affetti da disabilità motorie. A firma della Consigliera: Sensoli

7205 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la tutela e la valorizzazione del verde e delle alberature, con particolare riferimento ad abbattimenti di alberi di alto fusto nel Comune di Spilamberto. A firma della Consigliera: Gibertoni

7206 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai servizi igienici destinati ai dipendenti del Deposito Tper di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

7207 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti incarichi relativi al Policlinico S. Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Galli

7213 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l’accordo di programma tra Regione, Università e Nucleo tecnico di progetto sulle forme di integrazione nell’Area metropolitana di Bologna in ambito sanitario. A firma del Consigliere: Galli

7216 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per salvaguardare la cittadinanza dai rischi conseguenti l’incendio verificatosi presso un’azienda di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7218 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire un costante monitoraggio del viadotto Rio Piazza e del versante di Ripoli, con particolare riferimento ai relativi movimenti franosi. A firma del Consigliere: Galli

7221 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di attesa per le operazioni programmate e per le visite specialistiche presso l’Ospedale degli Infermi di Faenza. A firma del Consigliere: Liverani

 

Risoluzioni

 

7212 - Risoluzione per impegnare la Giunta a escludere dall’applicazione dei divieti di cui alla DGR 1412/2017 tutti i Comuni classificati montani, a esentare dal divieto di utilizzo di biomassa legnosa i generatori di calore, i caminetti e i focolari aperti di tutti i Comuni della Regione “riservati” occasionalmente a uso “domestico-ricreativo”, nonché a concedere più tempo ai Comuni per adeguarsi alle direttive della Delibera di Giunta. (25 09 18) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Rainieri, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Rancan

7215 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la possibilità di implementare l’operazione “Strade Sicure” anche sul comparto ferroviario, ad agire nelle sedi più opportune perché le istituzioni competenti prevedano l’equiparazione delle Forze Armate alle Forze dell’Ordine nell’accesso gratuito al trasporto pubblico, nonché ad assicurarsi che lo Stato si faccia carico delle necessarie coperture. (26 09 18) A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Mori, Benati, Marchetti Francesca, Sabattini, Zappaterra, Campedelli, Bagnari, Mumolo, Molinari, Paruolo, Zoffoli, Lori, Rossi

7217 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad aumentare la diffusione delle informazioni riguardo agli impatti, le buone pratiche e la regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico, a stanziare specifiche ed adeguate risorse regionali per la rottamazione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa, nonché a realizzare un castasto di tali generatori e a sollecitare i sindaci dei Comuni montani ad individuare le zone al di sotto della quota del 300 metri a cui si applica il divieto  della DGR n. 1412/2017. (26 09 18) A firma del Consigliere: Bertani

7222 - Risoluzione per impegnare la Giunta a operare affinché l’azione congiunta delle società FER e Tper sia di orientare alla più rapida soluzione dei problemi relativi allo stato delle stazioni, alla qualità del materiale rotabile ed all’affidabilità in termini di frequenza e puntualità dei collegamenti lungo le linee regionali. (26 09 18) A firma della Consigliera: Piccinini

(Comunicazione n. 72 prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno - prot. NP/2018/2172 del 27/09/2018)

 

 

IL PRESIDENTE

I SEGRETARI

Rainieri

Rancan - Torri

 

 

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