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213.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 27 NOVEMBRE 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDI DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 7568

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per tutelare, nell’ambito del trasporto pubblico locale, i pendolari e gli utenti del servizio ferroviario, con particolare riferimento alla linea Ravenna-Bologna ed ai relativi disservizi. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Bessi, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

BAGNARI (PD)

DONINI, assessore

BAGNARI (PD)

 

OGGETTO 7578

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la posizione dell’Amministrazione in merito al processo di fusione dei comuni Lama Mocogno – Montecreto. A firma del Consigliere: Galli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

GALLI (FI)

PETITTI, assessore

GALLI (FI)

 

OGGETTO 7579

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende mettere in campo per garantire il servizio di trasporto passeggeri per la linea Reggio Emilia-Guastalla. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

TORRI (SI)

DONINI, assessore

TORRI (SI)

 

OGGETTO 7580

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le criticità rilevate dal comitato locale in merito all’ospedale Novafeltria (RN). A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

SENSOLI (M5S)

VENTURI, assessore

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 7583

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’impegno a sviluppare politiche incentivanti l’occupazione nell’attuale legislatura. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

TAGLIAFERRI (FdI)

BIANCHI, assessore

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 7581

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la realizzazione, secondo notizie di stampa, di un’area di degenza per post acuti a fianco del reparto di Chirurgia senologica nell’ospedale Franchini di Santarcangelo (RN). A firma del Consigliere: Facci

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

FACCI (Gruppo Misto)

VENTURI, assessore

FACCI (Gruppo Misto)

 

OGGETTO 7582

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la promozione e il finanziamento di una sperimentazione lungo il litorale romagnolo di barriere artificiali permeabili sommerse (c.d. reef ball) per mettere in sicurezza l’arenile. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

POMPIGNOLI (LN)

GAZZOLO, assessore

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 6181

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara» (95)

(Relazione della Commissione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

CALVANO, relatore della Commissione

FABBRI (LN)

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 6182

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia nella Città metropolitana di Bologna»

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 6182/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Risoluzione oggetto 7588 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

PARUOLO, relatore della Commissione

PICCININI, relatrice di minoranza

MARCHETTI Daniele (LN)

BERTANI (M5S)

TARUFFI (SI)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

MARCHETTI Daniele (LN)

FACCI (Gruppo Misto)

PRESIDENTE (Saliera)

PARUOLO (PD)

GALLI (FI)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 6183

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara» (96)

(Relazione della Commissione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

ZAPPATERRA, relatrice della Commissione

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Saliera)

IOTTI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 6181 - 6183

Ordine del giorno “Non passaggio all’esame degli articoli” oggetto 6182/1

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,46

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la duecentotredicesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute:

 

antimeridiana del 6 novembre 2018 (n. 209);

pomeridiana  del 6 novembre 2018 (n. 210);

antimeridiana del 7 novembre 2018 (n. 211);

pomeridiana   del 7 novembre 2018 (n. 212);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Soncini): Ha comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65 del Regolamento interno, la consigliera Mori. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la consigliera Montalti e gli assessori Caselli e Gualmini.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 7568

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per tutelare, nell’ambito del trasporto pubblico locale, i pendolari e gli utenti del servizio ferroviario, con particolare riferimento alla linea Ravenna-Bologna ed ai relativi disservizi. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Bessi, Rontini

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Oggetto 7568, interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per tutelare, nell’ambito del trasporto pubblico locale, i pendolari e gli utenti del servizio ferroviario, con particolare riferimento alla linea Ravenna-Bologna e ai relativi disservizi. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Bessi, Rontini.

Risponderà per la Giunta l’assessore Donini.

La parola al consigliere Bagnari per l’illustrazione.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. L’interrogazione che abbiamo depositato insieme ai colleghi ha a che fare con quanto succede nel trasporto pubblico ferroviario, in particolare sul territorio di Ravenna e facciamo riferimento ad un problema che si è verificato la mattina del 9 novembre. Io mi scuso con i colleghi e anche con l’assessore, anche se abbiamo rettificato ieri il riferimento che era in parte sbagliato, perché non era lunedì 11 novembre ma era venerdì 9 novembre, ed è un problema che ha interessato il treno 2996 che è un treno veloce che collega Rimini, Ravenna e altre località, una località in particolare dell’entroterra che è Lugo che raccoglie un bacino consistente di pendolari, con Bologna.

Noi abbiamo fatto questa interrogazione a risposta immediata per avere qualche chiarimento sulle cause di quel problema specifico, poi abbiamo fatto anche un’altra interrogazione a risposta scritta che invece chiede tutta una serie di dati ed elementi più approfonditi, che ovviamente richiedono più tempo. Per questo abbiamo adottato anche questa modalità. Su questo volevamo avere una risposta chiara e il più possibile immediata, considerato che da Trenitalia non arrivano delle risposte molto precise a chi, dal fronte pendolari, si attiva per avere delle risposte.

Il caso specifico riguardava un numero di vagoni molto ristretto rispetto a quello che solitamente viene utilizzato da questa corsa, che ha creato ovviamente problemi nel trasporto e, dal nostro punto di vista, anche problemi di sicurezza avendo molti pendolari stipati all’interno dei vagoni, anche in posizioni non molto sicure. Faccio una considerazione un po’ più ampia. La risposta specifica a questo problema la desideriamo, la vogliamo e sono sicuro che l’assessore ce la darà, c’è un tema che però riguarda quella tratta, come poi altre corse per i treni dei pendolari, e mi riferisco a quello che per esempio è successo questa mattina, proprio pochi minuti fa: ancora treni stipati, con grossi problemi per i viaggiatori. Io credo che sia un tema che va affrontato in maniera radicale e definitiva. È per questo che con questa interrogazione chiediamo lumi sul caso specifico, ma anche se, attraverso quelle che sono le misure previste dal patto per il trasporto pubblico locale, sia possibile adottare delle azioni che in maniera definitiva possano dare una risposta ad una soluzione a questo tipo di problema.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

La parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio i presentatori di questa interrogazione. La carenza dei posti sul regionale 2996 nel giorno di venerdì 9 novembre è dovuta all’investimento di un animale nei pressi di Lugo da parte del treno 3015 Bologna-Ravenna-Rimini la sera del giorno precedente. I danni riportati hanno determinato il blocco della circolazione per circa un’ora e mezza e, di conseguenza, non si sono resi disponibili a Rimini tutti i materiali rotabili programmati per effettuare i treni del mattino del giorno 9. Trenitalia ha dovuto fare ricorso a un materiale di tre carrozze di scorta, con cui ha sostituito l’abituale composizione di quattro carrozze a doppio piano con cui normalmente si effettua il treno 2996. Con l’arrivo dei nuovi materiali rotabili le imprese ferroviarie saranno in grado di mantenere più adeguati livelli anche di scorte per fare fronte agli imprevisti.

Ne approfitto per annunciare che da domenica 9 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario di Trenitalia con una piccola rivoluzione che velocizzerà e migliorerà i collegamenti tra Bologna-Ravenna-Rimini, grazie ad un finanziamento della Regione di 3 milioni di euro. A partire da dicembre quindi quasi tutte (ventinove su trentotto) le corse giornaliere fra Bologna e Ravenna e viceversa saranno effettuate in sessantanove minuti, contro gli ottantuno/ottantatré attuali. Una velocizzazione ottenuta con una rimodulazione del servizio reso “non stop” nei due sensi di marcia tra Bologna e Imola. Il nuovo orario porterà novità anche nel trasporto regionale pendolare: il prolungamento su Rimini e sulla quasi totalità di questi collegamenti consentirà di portare complessivamente da otto a ventiquattro le corse nei due sensi tra Bologna, Rimini e Bologna. L’attuale tratta Bologna-Ravenna viene fortemente velocizzata con un recupero di dodici/quattordici minuti in tutte le fasce orarie della giornata. I treni non effettueranno più le fermate tra Bologna e Imola, collegando sempre Bologna e Ravenna in sessantanove minuti. L’offerta sarà completata anche nella fascia scoperta di metà mattina e potenziata nella fascia serale verso Bologna. Questi treni avranno prosecuzioni quasi sistematiche verso Rimini, con dodici corse per senso di marcia, contro le quattro coppie attuali. La sosta breve a Ravenna consente poi soluzioni di viaggio interessanti da Bologna per le località di Riviera tra Ravenna e Rimini. L’offerta dei treni fast da Bologna a Ravenna con percorrenza base di cinquantanove minuti è invece confermata con tre corse per senso di marcia. La circolazione di questi treni è stata rivista collocandoli nelle fasce di rientro pendolare che viene così rafforzata. I treni regionali che collegano Castel Bolognese e Rimini sono confermati e verranno prolungati fino a Imola, modificando gli orari da Rimini per garantire una migliore opportunità di viaggio con cambio verso Bologna rispetto all’attuale servizio. C’eravamo presi un impegno nel patto per il trasporto pubblico con tutti i partner che operano in Emilia-Romagna e con il nuovo orario di dicembre questo impegno viene mantenuto.

Per quanto riguarda invece l’episodio di questa mattina seguirà, ci sarà un comunicato di Trenitalia, si tratta di un pesante atto vandalico ad alcuni treni nella stazione di Rimini che ovviamente ha consentito di mettere i treni sostitutivi in corsa, non potendo però in così poco tempo riscaldare tutte le carrozze e quindi alcuni vagoni sono stati chiusi e, di conseguenza, c’è stata una maggiore affluenza dei pendolari nei vagoni aperti. Ma su questo ci sarà una comunicazione e credo anche una denuncia penale da parte di Trenitalia, perché è un atto vandalico abbastanza importante.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Bagnari per la replica.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, anche per la risposta indiretta rispetto alla sollecitazione fatta in diretta che dimostra comunque che c’è da parte della Regione un’attenzione molto grande a quello che succede: un’attenzione just in time, come si direbbe.

Abbiamo avuto il chiarimento riguardo all’episodio del 9 novembre, io però faccio una considerazione più ampia. Il problema secondo me è la discrasia fra quello che è l’impegno della Regione, che è consistente dal punto di vista finanziario e politico, a fronte di un gestore che però non è al passo con questo impegno. Noi pensiamo anche solamente alla questione dell’erogazione dei nuovi abbonamenti integrati dove la Regione ha investito e si è impegnata fortemente, si tratta di un grande risultato che però è stato in qualche modo ridotto come impatto, non vogliamo dire di consenso, ma come anche creazione di problemi ai cittadini da parte del gestore perché, nel momento in cui si dovevano erogare questi abbonamenti con un nuovo sistema, il sistema è andato in palla. Io credo che ci sia bisogno, tra l’altro mi sembra che siano anche considerazioni e impegni all’interno del nuovo patto, di un coinvolgimento per esempio anche di soggetti che aiutino a verificare quello che è il gradimento da parte degli utenti, che non sia il questionario di Trenitalia che ci dice che va tutto bene, ma ad esempio l’utilizzo anche, per quanto possibile, di associazioni di consumatori e di rappresentanza degli utenti.

Poi un riferimento anche a quell’altro risultato che io, da cittadino romagnolo, considero importante che è il nuovo orario di cui parlava lei, assessore: proprio su questo Trenitalia sta dimostrando delle carenze enormi e dei ritardi enormi, creando disorientamento nei pendolari per non dare ancora delle informazioni adeguate, perché forse non lo sanno, ma chi lavora, chi si deve organizzare, ha bisogno di avere in anticipo almeno di due settimane, perché di questo stiamo parlando, i nuovi orari.

Io penso che una società civile si misuri dalla qualità dei servizi quotidiani che vengono erogati. La Regione, per l’impegno che mette proprio in tutto questo, credo che debba pretendere dal gestore il rispetto non tanto di standard ma quanto della propria comunità, dei propri cittadini e degli utenti e dei pendolari che utilizzano i nostri servizi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

 

OGGETTO 7578

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la posizione dell’Amministrazione in merito al processo di fusione dei comuni Lama Mocogno – Montecreto. A firma del Consigliere: Galli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 7578, interrogazione a risposta immediata in Aula circa la posizione dell’Amministrazione in merito al processo di fusione dei comuni Lama Mocogno – Montecreto. A firma del Consigliere: Galli.

Per la Giunta risponderà l’assessore Petitti.

La parola al consigliere Galli per l’illustrazione.

 

GALLI: Grazie, presidente. L’uso dell’interrogazione a risposta immediata è dovuto all’urgenza, alla necessità di avere rapidamente una risposta da parte dell’Amministrazione regionale. Non è consueto, io immagino, che due mesi di fila questa opportunità venga “bruciata” per lo stesso tema. Nel mese di ottobre avevo chiesto una risposta immediata riguardo al tema della fusione fra Lama Mocogno e Montecreto, un mese dopo chiedo una immediata sullo stesso tema.

A cosa è dovuta questa ripetizione? È dovuta al fatto che molto spesso un procedimento, che dovrebbe essere dato per scontato, non viene realizzato. Sappiamo che anche oggi avremo in discussione diverse fusioni fra comuni diversi e va aperta una parentesi. Nessuno di noi credo qui dentro è contrario a prescindere ad un procedimento di aggregazione e di fusione fra realtà territoriali magari troppo piccole per avere dei risparmi di scala, maggiori servizi, per avere quella vivibilità che magari un comune di maggiori dimensioni è in grado di garantire. Ma questo principio di base non deve essere violato con imposizioni dall’alto, come in certi casi sembra sia successo o possa succedere. Abbiamo votato in quest’Aula una risoluzione all’unanimità con cui chiedevamo all’Amministrazione regionale di rispettare il voto dei cittadini di tutti i comuni coinvolti in modo che, se in ogni comune coinvolto la maggioranza dei cittadini era a favore di una fusione, si procedesse su questa fusione. Se la maggioranza dei cittadini non era a favore in tutti i comuni coinvolti, la fusione si interrompeva. La ratio della nostra risoluzione era evitare che il comune più grosso inglobasse il Comune più piccolo, con scontate disparità fra i cittadini del comune più piccolo che avrebbero probabilmente avuto minori servizi o comunque una prepotenza del comune più grande. Luglio non è passato da molto tempo, il 7 ottobre si è votata una tornata referendaria, sette referendum diversi coinvolgevano comuni in tutta la nostra regione e in questa tornata i comuni di Lama Mocogno e di Montecreto hanno avuto un risultato evidente: nel comune maggiore (Lama Mocogno) la maggioranza dei cittadini si è espressa a favore della fusione, nel comune più piccolo la maggioranza dei cittadini si è espressa contro la fusione. Si parla forse di numeri piccoli riferiti a comuni piccoli, ma, se si guarda in percentuale, il 6 per cento dei cittadini coinvolti nella votazione del 6 ottobre hanno votato contro questa fusione. Da subito, immediatamente l’Amministrazione comunale di Montecreto ha cominciato a fare le bizze, a nicchiare sulla risposta, a far capire che avrebbe fatto tutto quello che era in suo potere per proseguire su questa strada della fusione. Noi ci siamo allarmati perché conosciamo il buco che c’è nella legislazione attuale regionale; abbiamo un istituto referendario che è consultivo e i Consigli comunali dei Comuni coinvolti che invece hanno un potere dispositivo: loro possono procedere sulla fusione, anche se la maggioranza dei cittadini coinvolti è contro questa fusione. Quindi credo che un passaggio importante, urgente, rapido, ineludibile sia quello di colmare questo vulnus in modo che la volontà dei cittadini, se si decide che sia preponderante sul voto dei Consigli comunali, venga rispettata, cioè che non ci sia la possibilità oggi per i Consigli comunali di ribaltare questo voto.

Fatta questa lunga parentesi, torniamo al motivo di questa interrogazione. Il sindaco di Montecreto in più occasioni nelle scorse settimane aveva posto in dubbio il risultato elettorale, in diverse occasioni ha detto che avrebbe voluto proseguire su questa strada, aveva messo come termine il 30 novembre per dire al Consiglio comunale cosa avrebbe deciso: noi ci siamo allarmati! Da diverse segnalazioni ci veniva espressa la volontà di proseguire su questa strada di fusione, sappiamo che una fusione non avrebbe risolto i problemi della montagna, sappiamo che la montagna ha bisogno di interventi importanti, urgenti su diverse tematiche, ma non è con una fusione arbitraria che questi problemi si risolvono. Bene ha fatto poche settimane fa il governatore di questa Regione Stefano Bonaccini a dire che sulle zone della montagna, quelle non disagiate ma problematiche, una strada positiva che si poteva affrontare era quella della defiscalizzazione per le nuove imprese. Questa è la strada corretta. Altre strade possono essere quelle delle Unioni dei comuni, che cercano di mettere alcuni servizi in comunità fra Comuni diversi in modo che questi servizi abbiano almeno un minore costo a parità di servizi. Questa interrogazione che abbiamo presentato la settimana scorsa cercava di mettere un fermo alla volontà di questo amministratore che voleva proseguire. A poche ore di distanza dalla presentazione di questa interrogazione a risposta immediata l’Amministrazione di Montecreto ha fatto retromarcia, quindi avremmo potuto dire che questa interrogazione aveva raggiunto il suo scopo, anzi, l’aveva superato perché era stata risolta dagli avvenimenti successivi.

Abbiamo utilizzato questo tempo per riaffermare quello che abbiamo dichiarato più volte: la necessità di procedere a fusioni dal basso, di procedere a fusioni volute dai cittadini e non da Amministrazioni regionali che stabiliscono a tavolino quanti comuni si devono fondere, quando, come e perché; abbiamo voluto affermare ancora una volta che la strada corretta non è solo quella del referendum, che può essere mantenuta, ma la strada corretta è quella delle elezioni che fra pochi mesi ci saranno in moltissimi comuni della nostra regione e in quelle elezioni chi vuole procedere alle fusioni faccia la proposta elettorale ai propri cittadini, che il sindaco PD di Lama Mocogno dica “io voglio fare una fusione”, che il sindaco di Montecreto dica “io voglio fare una fusione” e si presenti lealmente ai propri cittadini e non proceda a fusioni che cancellano storie millenarie a pochi mesi dalle elezioni, cercando di imporre una volontà che i cittadini hanno respinto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Galli.

La parola all’assessore Petitti per la risposta.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente. In merito al tema che lei, consigliere Galli, ha sollevato, ci tengo a sottolinearlo per l’ennesima volta, il processo di fusione dei comuni è un’opportunità che la Regione Emilia-Romagna offre ai territori, che tra l’altro in maniera spontanea rivolgono l’istanza di fusione alla Regione, non c’è un’imposizione dall’alto ma si costruisce un percorso che può rappresentare un’opportunità legata al fatto che soprattutto i piccoli comuni ottengono nel tempo una serie di agevolazioni e una serie anche di opportunità di sviluppo di quelle stesse comunità, che in alcuni casi hanno realmente generato qualità dei servizi e politiche di investimento.

Lei ha posto un tema specifico legato agli esiti referendari della fusione dei comuni di Lama Mocogno e Montecreto, rispetto ai quali si è verificato un caso ben preciso, un caso che tra l’altro è anche all’interno della nostra legge regionale, l’articolo 12, comma 9 elenca precisamente questo caso: il caso in cui i voti complessivi del referendum sono favorevoli, ma in uno dei due comuni – come anche lei ha sottolineato – in questo caso nel comune di Montecreto, prevalgono i voti contrari. Io ci tengo a rimarcare il fatto che anche la nostra legge regionale – e si è già verificato per altri progetti di fusione – lascia l’esame del progetto di legge, quindi anche le valutazioni relative al percorso di fusione e le sue conclusioni, all’Assemblea legislativa. Anche in questo caso non è competenza della Giunta decidere se proseguire, ma c’è un iter che anche in questo caso è stato seguito. Voglio ricordare che l’Assemblea legislativa ha chiesto preventivamente il parere dei Consigli comunali, nella seduta del 13 novembre la I Commissione ha espresso parere favorevole sulla richiesta della relatrice consigliera Serri di acquisire il parere del Comune di Montecreto e la presidente dell’Assemblea ha inviato subito al Comune di Montecreto la richiesta del presidente della Commissione I. Noi possiamo dire che proprio nella giornata di ieri il sindaco di Montecreto ha comunicato alla presidente dell’Assemblea e al presidente della I Commissione, quindi ai membri della nostra Assemblea legislativa, che non intende procedere alla fusione dei comuni, io mi sento di dire che ci sono tutti gli elementi perché questa Assemblea non forzi la mano nel momento in cui il sindaco e il suo Consiglio comunale si sono espressi in tal senso. Quindi non vedo preoccupazioni in tal senso, proprio perché il percorso è talmente chiaro, talmente trasparente e talmente partecipato che responsabilizza, questo sì, anche i Consigli comunali nel momento in cui, come in questo caso, il voto può rappresentare anche un’opportunità diversa ad esempio a procedere, ma, nel momento in cui il sindaco si è espresso in maniera molto chiara, io credo che l’ultimo atto che spetterà all’Assemblea legislativa dovrà tenere conto, dovrà essere coerente con quanto è stato esposto finora.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Petitti.

Consigliere Galli, lei ha esaurito il tempo con l’illustrazione, quindi si deve semplicemente dichiarare soddisfatto o meno. Prego.

 

GALLI: Grazie, presidente. La risposta dell’assessore è correttissima, non ho nulla da aggiungere, se non che, se fossero mancati mesi o anni alle elezioni del prossimo maggio, forse la strada sarebbe stata diversa, a ridosso delle elezioni l’Amministrazione comunale e qualcuno sopra di lei non si è sentito probabilmente di spingere sull’acceleratore per procedere su una fusione non voluta dai cittadini.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Galli.

 

OGGETTO 7579

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende mettere in campo per garantire il servizio di trasporto passeggeri per la linea Reggio Emilia-Guastalla. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 7579, interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende mettere in campo per garantire il servizio di trasporto passeggeri per la linea Reggio Emilia-Guastalla. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi.

Risponderà per la Giunta l’assessore Donini.

La parola al consigliere Torri per l’illustrazione.

 

TORRI: Grazie, presidente. L’interrogazione riguarda la linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla, che è tra quelle gestite da FER e il trasporto passeggeri è affidato alla società TPER. In particolare, la nostra interrogazione prende le mosse dai disagi verificati su questa linea il 22 novembre, in particolare un treno fermo per un guasto (non più ripartito) e una serie di ritardi che sono stati constatati e segnalati sulla linea durante tutta la giornata. Una giornata molto complicata, complicazioni acuite anche dal ritardo con cui è stato allertato il bus sostitutivo e che arrivano dopo mesi altrettanto complicati, se guardiamo gli ultimi, che hanno visto diversi interventi anche delle amministrazioni locali e che hanno visto segnalare criticità tanto sul tema degli orari quanto sul tema delle infrastrutture: stazioni, passaggi a livello e i lavori per l’elettrificazione. Se ne sono occupati altri colleghi, noi stessi non è la prima volta che interveniamo sul tema, ho presentato a riguardo altre interrogazioni a risposta scritta, ci sembrava importante venire in Aula con questo tema per sentire qual è la situazione e quali sono le azioni che la Giunta intende mettere in atto, anche a sostegno delle amministrazioni locali, per risolvere il più tempestivamente possibile queste criticità che si sono acuite negli ultimi mesi, ma in un quadro problematico su una linea, quella da Reggio Emilia verso la Bassa Reggiana, che è strategica nell’economia dei trasporti in un settore, quello del trasporto pubblico locale, che è assolutamente strategico, soprattutto in un contesto come quello che abbiamo segnato da difficoltà legate agli aspetti ambientali e così via. È chiaro che questo deve essere uno dei settori più competitivi proprio per ridurre il traffico su ruota e, allo stesso tempo, favorire la mobilità dei pendolari. Per questo abbiamo ritenuto di venire in Aula oggi ad ascoltare la situazione, le motivazioni e le azioni che intende intraprendere la Giunta. Ci sembrava giusto e doveroso anche per arrivare ad una soluzione tempestiva.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

La parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche i consiglieri Torri e Prodi. Relativamente ai disagi registrati sulla linea Reggio-Guastalla nella giornata del 22 novembre FER ci ha comunicato che in prima mattinata TPER ha avuto problemi ad un materiale rotabile in seguito ad un guasto delle porte, a causa di ciò si sono registrati molti ritardi fra cui quelli indicati nell’interrogazione. TPER dal canto suo riferisce che la parziale soppressione del treno 90169 del 22 corrente mese, in partenza da Guastalla alle 6,30, è dovuto ad un guasto del materiale rotabile e più precisamente ad un guasto all’alternatore. Il treno viaggiava già con dodici minuti di ritardo a causa di una segnalazione del guasto alla porta. Constatata l’impossibilità quindi di proseguire, nonostante i tentativi di ripristino in corso, è stato messo in servizio il bus sostitutivo di riserva presente a Reggio Emilia. Il bus è stato inviato a Bagnolo in Piano al fine di evitare che anche gli utenti della tratta Bagnolo-Reggio Emilia subissero eccessivi ritardi, contemporaneamente sono stati reperiti altri due bus che sono stati inviati a Novellara. La regolare circolazione della linea è stata compromessa per l’intera mattinata, poiché il treno è rimasto bloccato sulla linea a semplice binario, inducendo ritardo ovviamente nei treni successivi.

L’andamento della linea nei primi mesi dell’anno è in linea, e in alcuni casi anche migliorativo, rispetto a quello dell’anno precedente, però non abbiamo ancora raggiunto i parametri di soddisfazione contrattuale. Il motivo principale della scarsa regolarità è imputabile ai tempi di sosta in fermata (in molti casi superiori ai trenta secondi) e la sempre più frequente forte affluenza in particolare sui treni di punta del mattino, e di questo ce ne dobbiamo fare assolutamente carico. Proprio per fare fronte a quest’ultima necessità il treno 90169 da oggi è effettuato con l’aggiunta di una cassa rispetto ai precedenti tre, quindi dovrebbe migliorare sensibilmente la situazione. Si tratta di una prima sperimentazione che oggi ha dato risultati positive, poiché il treno non ha subito ritardi. La composizione iniziale dello stesso era stata confermata dallo scorso anno dagli organi scolastici, mentre, diversamente da quanto si pensava, c’è stato un forte incremento su questo treno del numero degli studenti. E questo per noi è positivo ovviamente. Nei prossimi giorni terremo sotto controllo la situazione per capire se l’andamento continuerà ad essere positivo oppure se ci saranno problemi.

FER individua nella soppressione dei passaggi a livello la soluzione strutturale principale, che è la principale causa di ritardi e soppressioni. Anche per la Regione Emilia-Romagna questo è un obiettivo da perseguire in quanto tale viene ribadito anche nel piano dei trasporti attualmente in discussione, nella consapevolezza che può essere raggiunto per gradi ovviamente, viste le molte decine di passaggi a livello che insistono sulla rete ferroviaria regionale e anche con riguardo alle risorse a disposizione. Gradualmente però, in un percorso di condivisione, continueremo con le comunità e autorità locali ad individuare i passaggi a livello da sopprimere. C’è poi pieno interesse da parte della Regione Emilia-Romagna per questa linea ferroviaria, così come per altre della rete regionale, e in effetti nel 2019 finalmente verranno completati i lavori di installazione del sistema SCMT e di elettrificazione e, a seguire, quindi si sostituirà l’attuale materiale rotabile, che è causa più o meno del 50 per cento dei problemi di cui sappiamo, tra l’altro materiale diesel, con i treni elettrici di nuova produzione. Quindi entro il 2019 finiremo i cantieri di elettrificazione e di SCMT, a partire dai mesi successivi finalmente svolteremo pagina con una ferrovia che disporrà anche dei treni elettrici.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Torri per la replica.

 

TORRI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore per la risposta. Ha chiarito molto bene la situazione, almeno riguardo alla giornata del 22 e le prospettive. Diamo atto degli sforzi che sono stati indicati.

Chiaramente, come ha sottolineato anche l’assessore, non possiamo dirci soddisfatti della risposta nel momento in cui non sono stati ancora raggiunti i parametri contrattuali, motivo per cui sicuramente continueremo a seguire la situazione. Oggi non siamo soddisfatti proprio per questo, perché il rispetto di quei parametri, il rispetto dell’efficienza che poi è il rispetto verso i cittadini che si muovono sulle nostre linee resta fondamentale, e lo è non soltanto per una questione di enunciazione di principio, ma dovrebbe essere alla base chiaramente del lavoro di tutte le amministrazioni, ma diventa tanto più essenziale quando si parla di trasporto pubblico locale in Pianura Padana, quindi una zona complessa da un punto di vista ambientale, molto sollecitata in cui, se non si interviene in maniera pronta e ferma sulle infrastrutture che possono essere alternative al trasporto su gomma e queste infrastrutture diventano una reale alternativa per i pendolari e per gli studenti, diventa poi difficile fare o creare altri interventi. Per cui quello che indichiamo è di accelerare e di sostenere anche le Amministrazioni comunali che da sole fanno fatica ad intervenire su una rete così strategica, deve essere un lavoro di concerto quello che viene fatto, di sostegno ai sindaci e alle amministrazioni e di condivisione con i cittadini, perché gli elementi di tensione emersi in queste settimane e in generale anche gli anni scorsi, sempre in presenza di periodi delicati come è l’inizio delle scuole o il ritorno dalla stagione estiva, provocano tensioni che meritano una risposta più tempestiva di quella che è stata data fino ad ora e più di concerto. Così come alcuni elementi riguardo ai passaggi a livello che sono emersi, che sono stati risolti un po’ con il tempo, ma coinvolgendo i cittadini soltanto dopo che il problema si era manifestato.

Prendiamo atto e diamo atto all’Amministrazione degli interventi che sono stati indicati, non possiamo essere ancora soddisfatti della risposta. Quello che indichiamo è una maggiore tempestività e un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni e dei cittadini nella risoluzione dei problemi. Noi continueremo, come abbiamo fatto dall’inizio della legislatura, con diversi atti ispettivi a tenere monitorata la situazione e a chiedere il raggiungimento dei parametri giusti per pendolari e studenti e per le amministrazioni, condivisione e tempestività nelle decisioni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

 

OGGETTO 7580

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le criticità rilevate dal comitato locale in merito all’ospedale Novafeltria (RN). A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 7580, interrogazione a risposta immediata in Aula circa le criticità rilevate dal comitato locale in merito all’ospedale Novafeltria (RN). A firma della Consigliera: Sensoli.

Risponderà per la Giunta l’assessore Venturi.

La parola alla consigliera Sensoli per l’illustrazione.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Come l’assessore ricorderà bene, la situazione dell’ospedale di Novafeltria è stata oggetto di discussione di quest’Aula fin dai primi mesi di questa legislatura, discussione che aveva portato all’approvazione di una risoluzione all’interno della quale era contenuto un nostro emendamento, che chiedeva il riconoscimento del presidio di Novafeltria come presidio ospedaliero in zona disagiata. Pare ad oggi che ancora la ASL Romagna non abbia assolto agli adeguamenti normativi e agli adeguamenti che erano inseriti all’interno della risoluzione approvata da quest’Aula (pare ci siano ancora carenze di personale). Anche la successiva risoluzione approvata in commissione, che riportava sempre un nostro emendamento contenente la richiesta dell’attivazione del servizio di elisoccorso notturno anche per l’ospedale di Novafeltria, non sappiamo oggi – e questa è una delle domande che poniamo all’assessore – se sia attivo o meno, in che misura e come funzioni. Sappiamo che il comitato comunque ad oggi ancora rileva delle criticità, anche relative al punto di primo intervento e lamenta il fatto che molti cittadini della Valmarecchia debbano rivolgersi al pronto soccorso di Rimini perché il punto di primo intervento di Novafeltria non è in grado, per carenze di personale e di strumentazione, a soddisfare le richieste dei cittadini che si rivolgono a quel presidio, quindi chiediamo all’assessore qual è la situazione ad oggi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

La parola all’assessore Venturi per la risposta.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Sensoli. La Regione ha accolto la richiesta dell’azienda USL della Romagna di individuazione dell’ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria quale presidio ospedaliero di base in zona particolarmente disagiata, sussistendo i requisiti previsti dal decreto ministeriale n. 70/2015. L’ospedale di Novafeltria è una struttura inserita nella rete ospedaliera della Romagna che assolve al ruolo specifico di ospedale di prossimità a servizio di un ampio territorio e rappresenta un presidio fondamentale per l’offerta di una serie di servizi sanitari di base a favore della popolazione di riferimento. Attualmente le funzioni sanitarie presenti presso l’ospedale Sacra Famiglia rispettano gli standard qualitativi, quantitativi e strutturali previsti dal DM n. 70/2015 e comprendono: un reparto di medicina generale con ventotto posti letto, un reparto di lungodegenza con tredici, un reparto di chirurgia polispecialistica a ciclo prevalentemente di day-surgery con sei posti letto, un punto di primo intervento integrato, inserito nel Dipartimento di emergenza/urgenza di Rimini.

I tempi di permanenza sono scesi da una media di più di sette ore del 2015 a circa cinque ore nei primi nove mesi del 2018; un servizio radiologia con trasmissione di immagini collegate in rete al centro hub; indagini di laboratorio per esami urgenti non differibili per i pazienti ricoverati o nel punto di primo intervento, gli esami dove i pazienti esterni vengono inviati al laboratorio centralizzato di area vasta di Pieve Sistina con ritorno telematico del referto presso il medico di famiglia, mentre per i pazienti interni gli esami vengono inviati al laboratorio a risposta rapida di Rimini o a quello di Pieve Sistina; i trasporti secondari dell’ospedale al centro hub inseriti nel sistema aziendale strutturato di trasporti sanitari; la presenza di una emoteca, l’attività ambulatoriale di endoscopia digestiva, il day-hospital oncologico.

Un’area di possibile miglioramento riguarda l’esecuzione delle visite e degli esami preoperatori per i pazienti che dovrebbero essere eseguibili direttamente presso l’ospedale Sacra Famiglia. Questo è quanto io ho chiesto al direttore generale dell’azienda USL della Romagna per evitare disagi: che le visite prericovero e l’esecuzione degli esami siano svolti a Novafeltria e non in altri luoghi, altrimenti si vanifica tutto l’obiettivo di fare interventi chirurgici di un certo tipo, quelli effettuabili in day-surgery, all’interno dell’ospedale, se dobbiamo andare una volta, due volte in altri ospedali a fare il prericovero e gli esami collegati.

In questi ultimi anni la struttura ospedaliera ha subito importanti interventi di ristrutturazione (il nuovo punto di primo intervento, il consultorio familiare, il punto prelievi, gli ambulatori chirurgici, i poliambulatori medici, il reparto di medicina, il day-hospital oncologico) e nuove apparecchiature radiologiche, interventi di sicurezza e prevenzione incendi, interventi di efficientamento energetico, eccetera.

Per quanto attiene al personale infermieristico e tecnico l’Azienda riferisce che dal 2017 ad oggi è riscontrabile un incremento di due infermieri e tre operatori sociosanitari e due operatori tecnici. L’Azienda sta inoltre provvedendo al reclutamento di tre medici da assegnare al punto di primo intervento, alla copertura del posto vacante presso la medicina interna e alla sostituzione dell’unità attualmente in aspettativa. Segnalo la difficoltà che stiamo progressivamente incontrando in tutti gli ospedali della regione, non solo all’ospedale di Novafeltria, rispetto al reclutamento di medici specialisti o di qualsiasi altro tipo. Stiamo entrando davvero nella gobba di medici che lasciano il servizio per raggiunti limiti di età e sta diventando veramente difficile e preoccupante, abbiamo fatto anche diverse proposte al Governo per cercare di trovare criteri differenti di assunzione.

Per quanto infine riguarda l’elisoccorso notturno l’area di atterraggio di Novafeltria è operativa per il volo notturno dall’agosto 2018 e il 28 settembre è stata impegnata per la prima volta. Il comprensorio di Novafeltria da agosto 2018 è attiva anche l’area di atterraggio notturno a Sant’Agata Feltria, mentre all’inizio del prossimo anno (2019) saranno ulteriormente abilitate le aree di San Leo, Ponte Verucchio e Casteldelci.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Venturi.

La parola alla consigliera Sensoli per la replica.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Grazie, assessore. La ringrazio per l’elenco. Magari le chiedo se posso avere la risposta anche in forma scritta da girare al comitato locale per avere riscontri da parte loro. Fatto sta che purtroppo ad oggi ci troviamo in una situazione ancora di insufficienza del servizio rispetto a quello approvato quattro anni fa, a parte l’elisoccorso che è andato in discussione l’anno scorso in commissione nel 2017. Ricordo erano proprio i primi mesi di questa legislatura e già si parlava dell’ospedale di Novafeltria: in quattro anni purtroppo ancora la situazione, seppur avviata e dico per fortuna, grazie anche all’emendamento e alle richieste che ha fatto il Movimento 5 Stelle fin dai primi giorni di insediamento, è questa.

Riguardo il discorso del personale medico sappiamo benissimo, anche questo l’abbiamo denunciato già da tempo, che è sostanzialmente un problema di mancata programmazione da parte dei Governi che hanno preceduto questo, probabilmente anche da parte di questa Giunta e delle precedenti; da questo Governo sicuramente c’è la disponibilità a risolvere il problema, tant’è che era una delle questioni proprio all’attenzione del ministro. Ci auguriamo ovviamente che si riesca a risolvere la situazione relativa al reperimento del personale medico, non solo per quanto riguarda l’ospedale di Novafeltria ma in generale per quanto riguarda il servizio sanitario. Sappiamo che ci sono delle questioni di programmazione anche con le università. Anche qui la ministra Grillo si è dimostrata disponibile a parlarne e a risolvere il problema.

Al momento non posso dire di essere soddisfatta della risposta, perché purtroppo il problema non è risolto, però mi auguro che, assieme al Governo, si possa quanto prima trovare una soluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

 

OGGETTO 7583

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’impegno a sviluppare politiche incentivanti l’occupazione nell’attuale legislatura. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Andiamo adesso all’oggetto 7583, interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’impegno a sviluppare politiche incentivanti l’occupazione nell’attuale legislatura. A firma del Consigliere: Tagliaferri.

Risponderà per la Giunta l’assessore Bianchi.

La parola al consigliere Tagliaferri per l’illustrazione.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente. Nel corso della precedente campagna elettorale il presidente Stefano Bonaccini aveva dichiarato che il tema lavoro era al primo punto del suo programma; dai dati pubblicati questo mese sui quotidiani, nel merito del lavoro precario e dei contratti stabili in Emilia-Romagna, emerge che la percentuale di disoccupati è calata, ma con una maggiore incidenza di lavoro nero e precariato. Sull’elaborazione della CISL Bologna, secondo i numeri forniti dall’ISTAT, risultano infatti in regione meno iscritti alle liste di occupazione, ma con i giovani tra i venticinque e i trentaquattro anni al 9 per cento di media regionale e gli ultracinquantenni, che sono il doppio di quanti erano nel 2008, corrispondente al 4 per cento del totale forza lavoro. Le assunzioni a tempo indeterminato sono calate costantemente nel corso degli ultimi quattro anni e coincidono con la legislatura in corso, passando dal 28,7 per cento del 2015 al 14,6 per cento del 2018. Sorge dunque anche spontaneo chiedersi come mai, secondo quanto affermava il precedente Governo, negli ultimi anni si registravano segnali, pur timidi, di ripresa economica, contestualmente vi sia una crescita di precariato e se questi dati rappresentino quindi anche il fallimento della promozione di contratti a tempo determinato rispetto ad una politica che mira ad incentivare l’occupazione stabile. Chiedo quale valutazione si dia, alla luce di quanto riportato, nel merito dell’impegno che prese sul tema del lavoro il presidente Stefano Bonaccini già nel proprio programma elettorale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Tagliaferri.

La parola all’assessore Bianchi per la risposta.

 

BIANCHI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Tagliaferri di poter porre ancora una volta all’attenzione di questa Assemblea e di tutti noi il tema del lavoro e del lavoro a tempo indeterminato.

Mi permetta di fare una considerazione. Innanzitutto, il lavoro che è stato fatto da questa Giunta, insieme a tutte le parti che hanno sottoscritto il Patto per il lavoro, è stato quello di dare grandissima attenzione al lavoro. Insisto molto su questo tema del Patto per il lavoro perché è stata una condivisione con tutte le parti, è stata l’idea che non si crea lavoro per decreto, ma si crea lavoro generando le condizioni di un territorio perché questo possa generare un lavoro, e anche un lavoro stabile e a tempo indeterminato dove il tempo determinato deve corrispondere ad un lavoro di qualità. In questo, come lei ha detto e come i dati testimoniano, vi è stata una riduzione consistente del tasso di disoccupazione: siamo arrivati al 5,9, il che vuol dire che in alcune zone, in particolare nel corpo centrale della Regione, siamo a piena occupazione, perché siamo al 4 per cento, con delle differenze, certamente. Differenze ad esempio fra uomini e donne. Questa è una differenza che è ancora rilevante. Una differenza rilevante sicuramente esiste ancora fra i giovani sotto i ventinove anni e il corpo centrale dell’occupazione.

Quando diciamo che vi sono differenze, vi sono delle differenze anche territoriali, ne siamo consci. Come lei sa, il tasso di disoccupazione di Reggio Emilia che è il corpo centrale, è la metà di quello di Ferrara che invece è area marginale, perché i mercati del lavoro mutano e sono variegati. All’interno di questo vi è stato anche un consistente aumento dei dipendenti a tempo indeterminato. Sicuramente nell’ultimo periodo – il dato congiunturale che lei cita lo abbiamo rilevato – vi è stato un rallentamento che ovviamente riguarda non solo questa regione ma tutto il Paese, dovuto all’aumento di incertezza che ha generato un fortissimo rallentamento dell’economia e soprattutto sta determinando un forte sconcerto negli investitori. Questo è un dato che va assolutamente rilevato.

Poi certamente vi è un cambiamento nelle forme del lavoro, per cui abbiamo con grandissima attenzione con i territori posto grande attenzione anche a quelle forme di precariato legate alle nuove tecnologie. Questo sicuramente. Però, attenzione, i dati sono dati e i dati dell’Emilia-Romagna sono largamente migliori di quelli nazionali, addirittura con dei tassi di disoccupazione che nel loro insieme sono la metà, come sono migliori anche dei livelli medi europei. Aggiungo un altro dato a cui io personalmente tengo molto e credo che anche lei apprezzerà: la riduzione della dispersione scolastica. In commissione ne abbiamo parlato più volte. La dispersione scolastica è scesa sotto la media europea: il 9,9. Quindi non solo io credo che questa Giunta, insieme con tutte le parti che hanno firmato, in particolare le parti sindacali, ha posto grande attenzione al tema della disoccupazione, ma ha posto attenzione al tema giovani al punto che abbiamo firmato tutti assieme un Patto giovani il 12 novembre, che ha dimostrato ancora una volta come ci si muove assieme su questi temi.

Lei pone un tema della variazione dei processi organizzativi dal lavoro indeterminato a tempo determinato, questo è un tema sicuramente rilevante, che però è stato affrontato con grandissima determinazione e comunque con risultati largamente migliori del resto del Paese, cosa di cui non meniamo vanto perché credo che questo sia un problema del Paese nel suo insieme e credo che insieme ancora una volta verrà affrontato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Bianchi.

Il consigliere Tagliaferri non replica.

 

OGGETTO 7581

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la realizzazione, secondo notizie di stampa, di un’area di degenza per post acuti a fianco del reparto di Chirurgia senologica nell’ospedale Franchini di Santarcangelo (RN). A firma del Consigliere: Facci

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo pertanto all’oggetto 7581, interrogazione a risposta immediata in Aula circa la realizzazione, secondo notizie di stampa, di un’area di degenza per post acuti a fianco del reparto di Chirurgia senologica nell’ospedale Franchini di Santarcangelo (RN). A firma del Consigliere: Facci.

Risponderà per la Giunta l’assessore Venturi.

La parola al consigliere Facci per l’illustrazione.

 

FACCI: Grazie, presidente. Questa interrogazione nasce a seguito di alcune notizie riportate dalla stampa del territorio di Rimini, secondo le quali vi sarebbe in corso una sistemazione a fianco del reparto di Chirurgia senologica dell’ospedale Franchini di Santarcangelo che rappresenta a tutti gli effetti un’eccellenza con certificazione EUSOMA per quanto riguarda la cura delle neoplasie della mammella e una delle poche ad avere certificazioni sul territorio regionale, quindi di fatto un’eccellenza, un reparto magistralmente amministrato e gestito dal dottor Samorani. Secondo queste notizie vi sarebbe un rischio di ridimensionamento, che si venga a creare una situazione di promiscuità in quanto verrebbe realizzato a ridosso di questo reparto un cosiddetto OSCO (ospedale di comunità), fondamentalmente un’area dedicata ai post-acuti e quindi il timore è che si venga a creare una promiscuità a tutti gli effetti. Sappiamo che la cura delle neoplasie, la chirurgia senologica deve essere anche attenta all’aspetto della riservatezza, all’aspetto psicologico, oltre che naturalmente a garantire tutti i presìdi sanitari del caso, volevamo quindi capire qual è lo scenario concreto e se è anche vero, secondo quanto individuano e indicano queste notizie, che potrebbe esservi anche un ridimensionamento dei posti letto all’interno della Chirurgia senologica.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Facci.

La parola all’assessore Venturi per la risposta.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Il secondo piano dell’ospedale Franchini di Santarcangelo è interessato da una completa ristrutturazione che si completerà nel giro di circa dieci mesi, che prevede importanti interventi di riqualificazione del reparto di Chirurgia senologica e Chirurgia generale e l’attivazione di un nuovo reparto di cure intermedie, posti letto di ospedale di comunità, già previsto nel piano di riordino ospedaliero e che configura un quadro assistenziale e a supporto dell’integrazione ospedale-territorio la continuità delle cure. Si tratta di interventi che qualificano ancora di più l’offerta di servizi dell’ospedale Franchini a favore di tutta la popolazione del distretto di Rimini e prevedono una spesa complessiva di circa 750 mila euro. In seguito, l’Azienda ha programmato ulteriori interventi per una spesa di euro 1,38 milioni, che servono a realizzare un nuovo punto prelievi, miglioramenti strutturali dell’edificio storico, sistemazioni esterne, eccetera.

Relativamente alla ristrutturazione della Chirurgia senologica, la direzione generale dell’Azienda USL della Romagna ha già dato ampie rassicurazioni all’Amministrazione comunale e alle altre associazioni (Punto Rosa e Crisalide) che gli interventi strutturali non determineranno alcuna riduzione degli attuali undici posti letto, non comporteranno una diminuzione delle sedute operatorie, non comporteranno neppure un allungamento dei tempi d’attesa per gli interventi chirurgici. L’Azienda ha inoltre garantito il mantenimento degli elevati standard qualitativi raggiunti dalla chirurgia del seno.

Il progetto predisposto dall’Azienda esclude la promiscuità tra il reparto di Chirurgia e quello dell’ospedale di comunità, che sarà realizzato sempre nel secondo piano della struttura ospedaliera, ma fisicamente separati e con accessi separati. È prevista una sorta di porta di comunicazione per motivi di sicurezza.

I posti letto dell’ospedale di comunità non rispondono ad un disegno di ridimensionamento della Chirurgia, bensì sono stati definiti per un fabbisogno reale e condiviso con il comitato di distretto. Anche rispetto alle preoccupazioni rappresentate dal possibile aumento del rischio di infezioni l’Azienda ha fornito tutte le informazioni tecniche per dare piena rassicurazione a tutti i percorsi dei pazienti e dei loro familiari, accompagnatori che rispettano i requisiti previsti dalle procedure di autorizzazione e di accreditamento delle strutture sanitarie. L’Azienda ha verificato che gli attuali undici posti letto della Chirurgia sono stati utilizzati in questi anni con la percentuale del 75 per cento di occupazioni e pertanto sono più che sufficienti per le necessità espresse. Tutti gli interventi inoltre che riguardano la Chirurgia rispettano i requisiti della certificazione europea EUSOMA.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Facci per la replica.

 

FACCI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, per la risposta. Ovviamente io non ho elementi per mettere in discussione la bontà delle sue risposte e della rassicurazione che, con questa risposta, lei fornisce non tanto a me quanto all’intera comunità del territorio riminese e comunque di Santarcangelo.

Io faccio solo questa osservazione. Ho rimarcato nella domanda, lo rimarco anche adesso nella risposta, che siamo di fronte ad un’eccellenza, ma credo che questo dato non sfugga alla sensibilità e all’attività di questa Amministrazione regionale. Ritengo che debba essere evitata ogni potenziale compromissione di quei parametri che da qualche anno, da parecchi anni garantiscono questa importante certificazione, questo riconoscimento internazionale, che permettono di operare con riconoscimenti che sono universali e sono stati anche portati ai recenti risultati e portati al recente meeting di Barcellona; credo che questa eccellenza debba essere a tutti gli effetti salvaguardata, quando non potenziata.

Per il momento mi ritengo soddisfatto di queste rassicurazioni, ovviamente auspico che ci siano concretamente azioni consequenziali, va da sé che però la recente riorganizzazione forse, nella gestione accentrata su Forlì, ha determinato qualche malumore, se non altro a livello organizzativo e forse anche qualche disfunzione; l’eccellenza rimane, facciamo in modo che questa eccellenza permanga e possibilmente venga ulteriormente valorizzata.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Facci.

 

OGGETTO 7582

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la promozione e il finanziamento di una sperimentazione lungo il litorale romagnolo di barriere artificiali permeabili sommerse (c.d. reef ball) per mettere in sicurezza l’arenile. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Siamo all’oggetto 7582, interrogazione a risposta immediata in Aula circa la promozione e il finanziamento di una sperimentazione lungo il litorale romagnolo di barriere artificiali permeabili sommerse per mettere in sicurezza l’arenile. A firma del Consigliere: Pompignoli.

Risponde per la Giunta l’assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Pompignoli per l’illustrazione.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Prima di tutto vorrei tranquillizzare la cooperativa Fagnini e Battistoni, perché dopo due anni di ricerca io finalmente ho trovato l’assessore Gazzolo e quindi non si dovranno più rivolgere a “Chi l’ha visto...”, come lei stessa ha dichiarato ai giornali.

Il problema, come abbiamo già sollevato in diverse occasioni, è molto grave. Noi capiamo che la Regione Emilia-Romagna sta facendo interventi di ripascimento e dragaggio delle spiagge, della costa del litorale romagnolo finanziando questi interventi, però riteniamo opportuno, anche dopo l’approvazione di quell’ordine del giorno che fu fatto al collegato alla legge di Stabilità regionale 2018, di comprendere se, oltre questi provvedimenti che a nostro avviso, e ad avviso anche dei vari sindaci costieri, non sono risolutivi della questione, vi siano azioni che la Regione intende mettere in campo per definitivamente risolvere il problema o quantomeno cercare di arginarlo con interventi annuali o addirittura semestrali, spendendo soldi senza che questi interventi poi possano ottenere un effetto risolutivo. Su questo vi eravate impegnati in questo ordine del giorno, non so quale sia lo stato dell’arte e quindi chiedo all’assessore Gazzolo se ci sono in campo azioni che possono evitare il problema o quantomeno arginarlo in tempi maggiori.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

La parola all’assessore Gazzolo per la risposta.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. L’interrogazione mi dà modo, senza entrare in polemiche, di dare il quadro anche di quanto è accaduto, come cita la stessa interrogazione, sull’ondata di maltempo che, a partire dal 27 ottobre fino ad inizio novembre, ha colpito gravemente tutto il Paese e in Emilia-Romagna ha interessato le aree collinari e montane centro-occidentali della regione e la costa, dove si sono verificati anche localizzati fenomeni di ingressione marina, anche a causa dei venti che hanno raggiunto i 140 chilometri all’ora. Lunedì 29 e martedì 30 ottobre in particolare il moto ondoso, l’acqua alta eccezionale e il forte vento di scirocco hanno determinato una forte erosione con la perdita diffusa degli argini invernali realizzati a protezione degli stabilimenti balneari e danni ingenti sia alle strutture turistiche che al settore dell’acquacoltura.

Lo dico perché l’interrogazione cita l’acuirsi anche dei fenomeni dettati dal mutamento climatico in funzione di quella risposta che poi darò al consigliere, ma già il 5 novembre il presidente Bonaccini ha chiesto al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, che è stato concesso, con un primo stanziamento di 1 milione e mezzo di euro per gli interventi di somma urgenza. E proprio oggi si stanno completando i sopralluoghi dei tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile per la richiesta di ulteriori finanziamenti, come prevede il nuovo codice di Protezione civile stesso.

In particolare, vengo a Cesenatico perché non posso parlare dell’intera costa, visto che è di interesse del consigliere, domenica scorsa il consigliere avrà letto che il presidente ha fatto il punto della situazione sui cantieri in programma con il sindaco Matteo Gozzoli, insieme ai rappresentanti degli operatori turistici (tutti i rappresentanti degli operatori turistici) e lo stesso a Gatteo Mare con il primo cittadino Gianluca Vincenzi, ed è stata l’occasione per confermare la volontà della Regione di mettere in campo, alla luce anche dell’emergenza, nuove risorse per circa 300 mila euro che faranno salire a quasi mezzo milione i fondi già destinati ad affrontare le emergenze 2018, pensando anche a quella del febbraio/marzo scorso. Le risorse per l’emergenza ovviamente si aggiungono alle opere già programmate: quattro cantieri per 605 mila euro in corso e al via nei prossimi mesi. È in fase avanzata anche lo studio sulla funzionalità dei sistemi di difesa della costa nella località Valverde a Cesenatico, affidato al Consorzio nazionale interuniversitario e scienze del mare. I risultati delle indagini saranno la base per progettare la manutenzione straordinaria e la riqualificazione funzionale delle opere di difesa del litorale nella stessa località già in calendario e programmate, finanziate per il 2019 (230 mila euro).

Oltre che nella realizzazione dei cantieri, peraltro dal 2015 la Regione ha finora investito più di 43 milioni di euro per novantadue interventi sul litorale, l’impegno è rivolto anche allo svolgimento di rilievi e monitoraggi costanti per disporre di un quadro sempre aggiornato sulle condizioni del litorale. Con l’Unità specialistica mare e costa di ARPAE la Regione svolge campagne di rilievi batimetrici e campionamento dei sedimenti che si ripetono ogni sei anni su tutta la costa da Goro a Cattolica, che sono finalizzati a verificare le dinamiche di mobilizzazione dei sedimenti, la stabilità dei fondali e della linea di riva e l’efficacia degli interventi realizzati, come il consigliere chiedeva.

A livello locale l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con i Comuni, realizza i rilievi necessari alla valutazione di specifiche criticità e alla progettazione degli interventi di difesa.

In conclusione, sono tante le attività che la Regione mette in atto sulla base di una strategia, perché è evidente che la Regione continua a garantire anche la propria collaborazione con gli enti locali promotori e le università coinvolte sulla base di un protocollo sperimentale rigoroso e scientificamente valutato. Quindi l’obiettivo è mettere in campo tutte le azioni di tutela del mare, anche quelle più innovative, ma sempre guidate dalla scienza e dai risultati della ricerca. La strategia regionale in atto, anche alla luce del cambiamento climatico, mira a tenere in equilibrio la difesa della costa e la tutela della qualità delle acque di balneazione, puntando su tre linee in sintesi di azione: i ripascimenti, chiesti anche dai bagnini; gli interventi sulle difese rigide, quindi sulle scogliere e sulle barriere soffolte e anche altre sperimentazioni di sistemi innovativi, tipo quello che lei cita nell’interrogazione, supportati però da adeguate valutazioni scientifiche. Parte di questi interventi, alla luce degli studi effettuati e delle collaborazioni con la comunità scientifica, sono già stati candidati anche al finanziamento nazionale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Pompignoli per la replica.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, della risposta. L’intervento di Bonaccini il 25 novembre 2018 è successivo ad una chiamata da parte dei sindaci che avevano manifestato questo grosso problema, infatti il 23 novembre lo stesso sindaco di Cesenatico Gozzoli diceva: «La Regione non coglie la gravità del problema». Dopo due giorni, Bonaccini chiama il sindaco Gozzoli, fa una riunione per dire che è stato finanziato il progetto del dragaggio del porto per 1 milione di euro. Ci può stare, va bene, i finanziamenti sono ben accetti. È ovvio che c’è un problema che deve essere risolto, 43 milioni di euro in quattro anni di interventi a mio avviso possono essere eccessivi nel momento in cui questi interventi non siano di fatto risolutivi, perché noi tutti gli anni spostiamo risorse finanziarie nel bilancio regionale per andare ad intervenire su delle questioni che si ripresentano costantemente durante gli anni. A questo punto, e lei mi conferma, assessore – e di questo la ringrazio – che sono poste in essere delle azioni da parte della Regione Emilia-Romagna per verificare la possibilità di interventi che possono non dico risolvere il problema, ma quanto meno arginarlo per un periodo più lungo rispetto a quelli che oggi sono necessari per intervenire sulla spiaggia, sul litorale, quindi su questi noi ora capiremo esattamente, anche attraverso la comunità scientifica, se questi interventi potranno essere messi in campo nel più breve tempo possibile, perché so ad esempio che in alcuni comuni, tipo Riccione, il Reef Ball è stato provato, quindi si sta valutando se questo sia un elemento che possa essere risolutivo del problema.

Accelerare il percorso è di vitale importanza anche per i vari bilanci, in virtù del fatto che occorre forse spendere più soldi in maniera unica per cercare di trovare una soluzione che possa effettivamente risolvere il problema e non fare interventi purtroppo non risolutivi del problema a spot, perché in quattro anni 43 milioni di euro sono assolutamente cifre importanti, ma che purtroppo non risolvono un problema, tanto che gli stessi sindaci della costa lo manifestano in maniera abbastanza corale. Quindi vigileremo sul percorso che la Regione sta attuando in questa fase.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Abbiamo esaurito le interrogazioni a risposta immediata, proseguiamo il nostro ordine del giorno con gli oggetti legati alle fusioni.

 

OGGETTO 6181

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara» (95)

(Relazione della Commissione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Oggetto 6181, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara».

Testo n. 22/2018 licenziato dalla I Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 13 novembre 2018 con il titolo «Istituzione del Comune di Tresignana mediante fusione dei Comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara».

Il relatore della Commissione, consigliere Paolo Calvano, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Matteo Rancan, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il progetto di legge è composto da sei articoli.

Il Consiglio delle autonomie locali ha espresso parere favorevole.

La parola al relatore della Commissione consigliere Calvano.

 

CALVANO, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Oggi torniamo in Aula per approvare la legge che sancisce la fusione tra i comuni di Tresigallo e Formignana con la nascita del nuovo comune di Tresignana. I cittadini di quelle due comunità hanno espresso in larga maggioranza la volontà di addivenire a questa fusione. Se non vado errato, il 77 per cento dei cittadini di Tresigallo ha espresso parere favorevole, così come il 57 per cento dei cittadini di Formignana, raccogliendo l’invito di chi ha visto in questo processo di fusione una grande opportunità per quei comuni e per quel territorio. Non solo per i contributi regionali e nazionali che arriveranno su quella comunità che, se non vado errato, ammontano a circa 12 milioni di euro in dieci anni, ma è un’opportunità soprattutto perché questa fusione sta dentro un riassetto complessivo del territorio provinciale di Ferrara e, in particolare, di tutta l’area dell’ex mandamento di Copparo. Infatti, oggi andremo ad approvare anche la fusione fra i comuni di Berra e Ro, che sono altri due comuni ricompresi all’interno di quella parte di territorio ferrarese.

La fusione è stata vista in quel territorio, a partire dai due comuni di cui stiamo discutendo oggi, come un modo per evitare gli inevitabili tagli ai servizi che oggi vengono offerti. Tagli purtroppo che sarebbero inevitabili, se non intervenissero questioni e interventi strutturali, perché ci troviamo in presenza in quei comuni, come in buona parte dei comuni ferraresi, di fronte ad un calo demografico che incide molto negativamente sui loro bilanci e sulla tenuta complessiva di quella parte di territorio. Le due fusioni quindi in quella parte di territorio devono essere viste come un’occasione anche per rafforzare ulteriormente l’Unione Terre e Fiumi che oggi comprende cinque comuni e che dall’1 gennaio diventeranno due: il comune frutto della fusione e il comune di Copparo. Una fusione che è una delle migliori in Emilia-Romagna e che proprio di recente ha ottenuto oltre 300 mila euro di contributo regionale, visto l’elevato numero di funzioni che quei Comuni hanno deciso coraggiosamente di mettere insieme.

C’è un grande dibattito sul fatto che le fusioni e le Unioni facciano bene o male ad un territorio e ad una comunità: nel Copparese noi abbiamo una risposta tangibile su questo punto. Mi dispiace che ci sia questo tipo di risposta, però purtroppo c’è un dato evidente e lo rappresenta il Comune di Jolanda di Savoia. Quel Comune era dentro l’Unione Terre e Fiumi, ad un certo punto ha deciso di uscire da quell’Unione e di fare da solo. Ha rifiutato qualsiasi ipotesi di fusione perché ha preferito fare da solo. Poche settimane fa il Consiglio comunale di quel Comune ha certificato un buco di bilancio di 2,8 milioni, stiamo parlando di un comune con meno di tremila abitanti, quindi questo credo ci dia l’idea del peso di quel buco di bilancio, buco di bilancio da recuperare, onde evitare il dissesto finanziario del Comune, in quindici anni con effetti deflagranti su quella comunità. Ve ne cito alcuni: la risoluzione del contratto di gestione degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, con il rischio che asili nido e scuola dell’infanzia, visto che in gestione diretta diventano complicati da gestire, date le condizioni del Comune, chiuderanno; sospensione del servizio prescuola e capite bene quanto in comunità di campagna, così come nelle città del resto, sia fondamentale per le famiglie; riduzione delle retribuzioni accessorie dei dipendenti; riduzione del servizio bibliotecario. Ho citato solo quattro delle conseguenze che ci saranno su un comune che ha deciso legittimamente di uscire dall’Unione e di evitare o rinunciare a qualunque tipo di fusione. Così facendo, oggi quel Comune nell’affrontare quella difficile situazione è da solo, non ha alleati, si trova in una condizione di totale isolamento, e l’isolamento purtroppo comporta questi rischi. E chi coraggiosamente prova ad andare oltre il mainstream del beato isolamento e del da “soli si sta meglio” merita un plauso e un sostegno, e fa bene la Regione a proseguire in quel sostegno. Spero che faccia altrettanto lo Stato attraverso le scelte che verranno fatte nella legge di bilancio, soprattutto per quanto riguarda il tema delle fusioni, perché, per quanto riguarda quello delle Unioni, la Regione agisce da sola, mentre sulle fusioni c’è anche una compartecipazione di Regione e Stato sui contributi.

Il caso di Jolanda di Savoia, così come ve l’ho descritto, perché probabilmente una parte di quest’Aula, chi è lontano da quel territorio non lo conosce, spero si porti ad affrontare di qui in avanti il tema delle fusioni e delle unioni abbandonando le bandiere di partito e provando ad affrontare il tema con quel giusto grado di laicità che tenga conto, soprattutto laddove c’è un profondo calo demografico in corso, che il rischio sia quello di comunità che lentamente, ma neanche troppo, perdono una parte consistente dei loro servizi. Per questo, soprattutto laddove c’è un calo demografico rilevante, e la provincia di Ferrara è uno di quei territori dove questo sta venendo, dobbiamo andare alla ricerca di soluzioni strutturali. Le fusioni e le unioni sono una parte di queste possibili soluzioni. Lo sono nel momento in cui le risorse straordinarie – e ribadisco, per questa Unione ad esempio si parla di 12 milioni di euro – vengano utilizzate per fare cose straordinarie, ad esempio politiche attrattive sotto il profilo abitativo o una qualificazione complessiva dei servizi affinché ci sia un’ulteriore azione volta a ridurre lo spopolamento e ad attrarre nuovi cittadini e nuovi residenti.

Di questo dobbiamo interrogarci tutti, nell’interesse delle nostre comunità e dei cittadini che rappresentiamo. Proviamo davvero ad affrontare questo tema delle fusioni delle unioni, pensando al futuro prossimo, e anche decennale, delle nostre comunità, perché abbiamo fatto della qualità dei servizi locali un fiore all’occhiello di questa terra e su questo credo che ci debba essere un orgoglio condiviso da parte di tutti. Quel fiore all’occhiello rischiamo di perderlo, se rinunciamo a quel grado di innovazione e di avanguardia che le nostre comunità hanno sempre messo in campo e che le istituzioni hanno cercato e stanno cercando di sostenere in tutti i modi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Il relatore di minoranza, consigliere Rancan, non intende fare la relazione di minoranza, perciò apro la discussione generale.

La parola al consigliere Fabbri.

 

FABBRI: Grazie, presidente. La Lega esprime un voto favorevole, colgo l’occasione per anticipare il nostro voto, ai referendum si sono svolti nella provincia di Ferrara dove ha prevalso il sì in tutti e quattro i comuni e, coerentemente con quanto abbiamo sempre detto, il nostro voto sarà favorevole per portare avanti questa fusione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, chiedo al relatore di maggioranza se vuole replicare.

Non ci sono repliche, per cui passiamo all’esame dell’articolato.

Nomino scrutatori i consiglieri Bagnari, Rontini e Facci.

Articolo 1.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’articolo 1 è approvato.

Articolo 2.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’articolo 2 è approvato.

Articolo 3.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’articolo 3 è approvato.

Articolo 4.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’articolo 4 è approvato.

Articolo 5.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’articolo 5 è approvato.

Articolo 6.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’articolo 6 è approvato.

Apro le dichiarazioni di voto sull’intero provvedimento.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Per segnalare il nostro voto favorevole a questo progetto di legge e per segnalare come, visto che si discute spesso di fusioni e si danno giudizi alle volte un po’ troppo liquidatori secondo noi su questi processi, abbiamo la testimonianza anche oggi di come, a seconda dei territori e di come quei progetti, quei percorsi e quei processi vengono gestiti possono portare a dei risultati diversi, diversi fra di loro e in questo caso positivi. Come sapete, noi riteniamo che questi processi vadano sostenuti, incoraggiati e siano necessari per i vari territori, soprattutto per le piccole comunità. Colgo l’occasione adesso, ma ci torneremo più avanti, il parere dei cittadini è sempre fondamentale, in questo caso è stato chiaro, è stato netto e credo che debba rappresentare sempre una stella polare della valutazione di tutti i casi. Voglio rivendicare la bontà di questo percorso e di questo processo che testimonia come non siano indifferenti le modalità e i percorsi che vengono attuati per il risultato finale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 6181, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

36

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Soncini): Proclamo approvata la legge riguardante «Istituzione del Comune di Tresignana mediante fusione dei Comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara».

 

OGGETTO 6182

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia nella Città metropolitana di Bologna»

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 6182/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Risoluzione oggetto 7588 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo ora all’oggetto 6182, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia nella Città metropolitana di Bologna».

Il testo n. 21/2018 è stato licenziato dalla Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 13 novembre 2018 con parere contrario, con il titolo «Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia nella Città metropolitana di Bologna».

Il relatore della Commissione, consigliere Giuseppe Paruolo, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

La relatrice di minoranza, consigliera Silvia Piccinini, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il progetto di legge è composto da sei articoli.

Il Consiglio delle autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Vi ricordo che su tale oggetto insiste un ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma del consigliere Poli, ed è stata distribuita la risoluzione oggetto 7588, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

La parola al relatore della Commissione consigliere Paruolo.

 

PARUOLO, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Sul progetto di fusione non c’è molto da dire rispetto ai comuni di Castenaso e di Granarolo dell’Emilia; avevamo illustrato con chiarezza anche in quest’Aula qual era la prospettiva che sarebbe derivata da una fusione di questi due comuni, ma avevamo anche detto che era un tema che veniva offerto ai cittadini, sul quale si sarebbero pronunciati. I cittadini si sono pronunciati nettamente per il non proseguimento di questo iter e dunque, al termine di questi nostri interventi, verrà votato l’ordine del giorno, presentato dal collega Poli, che disporrà il non passaggio alla discussione e decadrà quindi questo progetto di fusione.

Io volevo però cogliere l’occasione di questa discussione, perché io credo sia importante imparare o cercare di comprendere i messaggi che ci arrivano dalla libera espressione dei cittadini che si sono recati a votare nei referendum su queste sette fusioni, su cui oggi tiriamo le somme, per cercare di capire insieme anche quali sono i messaggi che ci sono arrivati e vorrei dare un piccolo contributo con qualche spunto di riflessione da questo punto di vista. Vedere il riscontro positivo nei quattro comuni del Ferrarese, insieme con i comuni di Sorbolo e Mezzani che hanno visto un buon riscontro, dall’altra parte i risultati negativi che ci sono stati sia a Castenaso che a Granarolo, che pure a Baricella e a Malalbergo nel Bolognese, e il risultato altrettanto negativo, o comunque decisamente negativo, a Colorno e Torrile, sempre in provincia di Parma, con un risultato invece che era più sul filo di lana, perché nella fusione di Lama Mocogno e Montecreto è prevalso il sì complessivamente, ma con un risultato differenziato fra i due comuni. La domanda che potremmo farci è: vanno meglio le fusioni di comuni piccoli? Credo che qualche segnale in questo senso ci sia, perché le fusioni che avrebbero dato dei risultati più alti (Castenaso e Granarolo avrebbe generato un comune di oltre ventisettemila abitanti, mentre Baricella-Malalbergo e Colorno-Torrile avrebbero dato vita a comuni sopra i quindicimila, rispettivamente di sedici e diciassettemila abitanti) potrebbero darci un’indicazione che hanno avuto un riscontro migliore le fusioni di comuni piccoli rispetto a quelle di comuni relativamente più grandi. I comuni, di cui delibereremo la fusione nella seduta di oggi, sono comuni che risulteranno essere fra i sette, otto e i dodici/tredicimila abitanti, quindi sono nella fascia fra i settemila e i quindicimila, mentre ha avuto un risultato intermedio la fusione di Lama Mocogno e Montecreto che avrebbe comunque generato un comune abbastanza piccolo, perché avremmo parlato comunque di 3.500 abitanti o qualcosa di più. Quindi la domanda che dobbiamo farci è: “vanno meglio le fusioni che generano un vero salto di qualità?”. È un’idea che già mi convince di più e, anche vedendo altre esperienze per esempio nel comune di Valsamoggia dove cinque comuni si sono fusi e hanno dato vita ad un solo comune con una dimensione nettamente più grande, forse lì c’è stato un corrispettivo nel senso che le persone hanno avuto la sensazione di rinunciare ad una dimensione e ad una identità, però a fronte di una acquisizione di uno status decisamente più alto, che faceva fare un salto di qualità. Però andando a guardare ancora più in dettaglio, senza ovviamente voler togliere temi agli altri colleghi che hanno seguito nello specifico le altre fusioni, la mia sensazione è che proprio i fattori decisivi sono stati il percorso evolutivo storico, cioè quanto tempo ci si è messo per mettere insieme una cooperazione: mi raccontava il collega Iotti, che è stato sindaco del Comune di Sorbolo, che la collaborazione con Mezzani dura ormai da vent’anni ed è una collaborazione che ha visto i due Comuni condividere moltissimo all’interno dello strumento dell’unione la loro storia. Addirittura, il comune di Formignana e di Tresigallo facevano parte fino agli anni Sessanta di unico comune che si era suddiviso e quindi è stato in qualche misura un ritorno al passato rispetto al tema della fusione. Infine, anche l’altro comune del Ferrarese è un comune che era vissuto con il tema del decremento demografico e del bisogno di fare un salto di qualità.

Ritengo che le indicazioni che ci arrivano, dovendole riassumere in estrema la sintesi, sono che bisogna avere la pazienza di costruire questi percorsi lungo gli anni, senza la pretesa che possano essere improvvisati dall’oggi al domani. Anzi, se i cittadini hanno la sensazione che si tratti di costruzioni che derivano magari da considerazioni che non hanno avuto un congruo periodo di preparazione possono anche sospettare che ci siano movimenti dovuti ad altre ragioni. Il secondo aspetto è quello di capire quali sono i bisogni di questi comuni e quindi anche la necessità di fusione che può avere un comune – e qui torno alla fusione in oggetto – come Granarolo di dodicimila abitanti o come Castenaso (oltre i quindicimila), per un cittadino che vi abita non è che si sente parte di un comune piccolo che ha bisogno di una dimensione più alta, si vive già all’interno di un comune che ha una dimensione significativa e che riesce a dare dei servizi con una certa efficacia ed efficienza, quindi o c’è un bisogno vero e quindi un salto di qualità significativo che è implicato all’interno di questo percorso oppure il rischio è che i cittadini ci consegnino una risposta che preferisce essere conservativa, come è legittimamente successo nel caso di Granarolo dell’Emilia e di Castenaso.

È un messaggio che ovviamente noi oggi qui formalmente raccogliamo, come c’eravamo impegnati a fare, su questo non ci sono discussioni, che costituisce uno spunto di riflessione, al di là delle polemiche politiche o degli errori che possono essere stati fatti dall’una o dall’altra parte, perché purtroppo, come ci sono cose positive, sono occasioni di crescita di queste comunità, così ci possono essere stati degli errori, delle cadute di stile all’interno delle modalità con cui si sono svolti questi confronti, ma certamente proviamo a prendere insieme l’insegnamento e quanto di buono possiamo imparare da queste esperienze per cercare di continuare in un impegno, che io credo sia importante e lodevole: quello di continuare a costruire convergenze possibili che possano portare ad una semplificazione del quadro e soprattutto ad un raggiungimento di dimensioni ottimali da parte dei comuni della nostra regione. È un impegno su cui la Regione è impegnata, abbiamo deciso una linea che non è dirigista, ma che ascolta i cittadini e che chiede un riscontro alle comunità; oggi siamo qui a dare ratifica importante al fatto che in alcuni casi questo riscontro è arrivato ed è positivo, in altri casi è arrivato ed è negativo, ne prendiamo atto, come nel caso della proposta di fusione che in questo momento va a chiudersi relativo a Castenaso e a Granarolo dell’Emilia.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Paruolo.

La parola alla relatrice di minoranza, consigliera Piccinini.

 

PICCININI, relatrice di minoranza: Grazie, presidente. Avevamo detto che le fusioni nel Bolognese erano forse le due peggiori di quelle che stavano venendo avanti e così è stato. Do qualche numero, visto che il relatore di maggioranza non li ha dati. Nel comune di Castenaso i contrari sono stati il 78,06 per cento, i favorevoli alla fusione solamente il 21,94 per cento; nel comune di Granarolo il 71,42 è stato contrario alla fusione, mentre i favorevoli sono stati solo il 28,58 per cento. Quindi questo è un chiaro e netto no a cancellare i comuni di Castenaso e Granarolo.

È un esito che non ci lascia affatto stupiti. Qualcuno in commissione ci ha consigliato di non dire che ve l’avevamo detto, oggi invece noi rivendichiamo proprio il fatto di avervi avvertito che su questa fusione non c’erano le condizioni per procedere, perché il percorso è stato inquinato e condizionato strumentalmente dalle Amministrazioni che volevano andare a fusione a tutti i costi. Questo processo di fusione è stato caratterizzato da due Amministrazioni del PD, anche se non ho capito il sindaco di Castenaso adesso dove si vuole collocare o ricollocare, sotto quale tetto, dalla loro pervicacia nel voler condizionare in tutti i modi il voto verso la necessità di eliminare due comuni senza un reale vantaggio per i cittadini.

Rispondo a quello che diceva il collega Paruolo, relatore di maggioranza. Non è un problema secondo me solo di dimensioni, anche di percorso, come in parte ho detto, che è stato messo in campo. Sappiamo che nei processi di fusione c’è un momento per l’informazione e un momento per la propaganda referendaria: in questa fusione il primo è mancato completamente per cercare con qualunque mezzo di arrivare ad una fusione forzata. Una riflessione su questo credo che la maggioranza debba farla, quantomeno sull’atteggiamento tenuto dalle Amministrazioni e ci permettiamo di suggerire almeno una valutazione di costi/benefici sui soldi dei cittadini che sono stati spesi per condizionare il voto e i risultati disastrosi ottenuti su una fusione che si sapeva sin dall’inizio fosse antieconomica. Voglio ricordare a questo proposito, così ci riflettiamo tutti quanti insieme, sono cose che vi avevamo già detto, però mi sembra che l’atteggiamento sia ancora quello, almeno da quanto è emerso in commissione, di dire che bisogna andare avanti per forza: la pagina Facebook delle due Amministrazioni, che è diventato lo strumento di propaganda dove ospitare sponsorizzazioni politiche da parte di ex sindaci del PD; un giornalino comunale che è stato tutto orientato ad illustrare unicamente i presunti vantaggi della fusione, dove già si annunciava addirittura la data di un referendum che in questa sede ancora non era stato nemmeno deliberato. Come poi non ricordare la geniale idea di organizzare, sempre con i soldi di tutti i cittadini, un concorso nelle scuole per disegnare il logo del Comune che ancora non c’era e che oggi, dopo l’esito del referendum, non ci sarà. In ultimo, ma non per importanza, lo studio di fattibilità, che dovrebbe essere un documento tecnico, a cui però ha collaborato un militante del Partito Democratico che sicuramente sarà bravissimo, che collabora anche con il coordinamento nazionale dei comitati che promuovono le fusioni a livello locale.

È evidente che questo processo di fusione è stato viziato dalla base e i cittadini lo hanno senza ombra di dubbio capito. Un risultato chiaro e direi anche un pericolo scampato che era quello, in caso di risultato incerto, di vedersi ribaltare l’esito del referendum dai Consigli comunali. Una preoccupazione presunta che, se non fosse stato per il no netto in entrambi i comuni, sarebbe diventata una preoccupazione reale e lo sarà per le fusioni che si manifesteranno da qui in avanti, perché in spregio alle promesse votate in una risoluzione di luglio, in cui vi prendevate l’impegno preciso di non procedere con le fusioni in caso di risultato incerto, con la fusione di Lama Mocogno e Montecreto state facendo l’esatto contrario, demandando ora la scelta ai Consigli comunali, nonostante le rassicurazioni del sindaco che però – ricordo – non decide, è il Consiglio comunale che vota, nella speranza che siano loro adesso a ribaltare il voto contrario dei cittadini di Montecreto. La decisione dei cittadini dei comuni di Granarolo e Castenaso, che hanno capito la strumentalità della scelta fatta, invece è arrivata forte e chiara e, se il nostro voto è stato contrario prima, oggi, dopo che cittadini si sono espressi, lo è ancora di più.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Ricordo che è stata abbinata in Aula la risoluzione oggetto 7588, per impegnare la Giunta ad interrompere tutti i procedimenti di fusione in cui l’esito del referendum non sia risultato favorevole in ciascuno dei comuni coinvolti; a non attivare la richiesta ai Consigli comunali di cui alla legge regionale n. 24/96, nonché a provvedere ad una modifica di tale legge regionale, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Apro la discussione generale congiunta sul progetto di legge e sulla risoluzione.

La parola al consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Ho ascoltato con attenzione la relazione fatta dal consigliere Paruolo che ha detto dobbiamo riflettere, analizzare il segnale che ci viene dato dalla cittadinanza e così via: sono d’accordo, però sarebbe importante ogni tanto fare questo tipo di riflessione anche prima, perché ad esempio nel caso della fusione in oggetto (Castenaso e Granarolo), dove ha vinto il no, così come nell’altra fusione che riguardava il territorio della provincia di Bologna, i segnali c’erano tutti per fare qualche riflessione per tempo. Questo lo dico perché, come ha giustamente ricordato la relatrice di minoranza, le forzature su questo progetto di legge o progetto di fusione erano davvero tante e di sostanza in realtà dietro c’era ben poco, e questo i cittadini lo hanno capito. Io mi ricordo anche le motivazioni date durante la relazione fatta, quando votammo l’indizione del referendum, a cui noi ci opponemmo, se vi ricordate, proprio perché ritenevamo che non ci fossero le basi per portare avanti questa consultazione; ricordo che il relatore di maggioranza, oltre a ricordare la questione dei finanziamenti, parlò anche di un sentimento identitario che non c’era in quei due comuni, perché erano quasi tutte persone che andavano ad abitare in quei comuni da altri territori e che, quindi, non era nemmeno un aspetto così importante. In realtà i cittadini di questi due comuni hanno fatto le loro valutazioni sulla base dei servizi offerti e non hanno creduto a tutto quello che veniva loro raccontato, perché quello che veniva detto loro era soltanto che sarebbero arrivati questi finanziamenti e nulla più.

Ho ascoltato anche il passaggio che ha fatto, sempre il relatore di maggioranza, riportando come esempio la fusione della Valsamoggia. Io non riporterei proprio come esempio quell’episodio, perché a mio avviso è stato veramente uno dei passaggi maggiori, dal punto di vista della democrazia, all’interno di quest’Aula, perché lì si è calpestata veramente la volontà popolare di alcuni comuni oggetto di quel processo. Quindi, sì, le riflessioni sono tante da fare, però bisognerebbe imparare a farle nel momento opportuno. Noi in fin dei conti c’eravamo opposti fin dal principio a questo processo, avevamo votato contro all’indizione del referendum, perché non ritenevamo che ci fossero le basi per portare avanti questa discussione, oggi a maggior ragione appoggeremo convintamente il no a questo progetto di fusione che è poi il risultato uscito in maniera chiara dalle urne.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Io intervengo in merito alla risoluzione che abbiamo depositato e abbiamo chiesto di abbinare a questo progetto di legge, perché la risoluzione fa riferimento anche alla risoluzione oggetto 6805, approvata in quest’Aula all’unanimità e abbinata all’indizione di questo referendum e a questo progetto di legge. Quella risoluzione, approvata all’unanimità, diceva che «l’Assemblea si impegna ad interrompere il procedimento e a non passare l’esame dei progetti di legge, anche qualora l’esito del referendum per la fusione sia sfavorevole in uno solo dei comuni interessati, indipendentemente dal fatto che i voti complessivi siano favorevoli e contrari». Oggi, a seguito di quella risoluzione nell’ordine del giorno di questa Assemblea c’è un grande buco, un grande assente che è il PDL 6601, che riguarda la fusione dei comuni di Lama Mocogno e Montecreto, di cui fra l’altro questa mattina abbiamo sentito la risposta all’interrogazione immediata del consigliere Galli. In quella risposta immediata abbiamo appreso che il Comune di Montecreto ha inteso di non procedere alla fusione dei comuni, e questa è una notizia che giunge oggi non so se in maniera casuale. Ieri sera alle 19,30, giorno prima dell’Assemblea. Questo doppio cortocircuito accade prima di tutto perché avete approvato una legge sulle fusioni che contiene delle norme sconclusionate, che generano confusione e che generano anche sfiducia nei cittadini, tanto che vediamo che, come nel caso di questo referendum, i cittadini votano ad ampia maggioranza no, perché non si fidano di quello che è scritto in questa legge, perché in questa legge è scritto “vi concediamo di fare il referendum ma, se in uno dei due comuni vince il no, ci pensiamo noi: ci pensa il Consiglio comunale!”. E soprattutto nei Consigli comunali di comuni molto piccoli la maggioranza è la stessa che ha indetto e richiesto il referendum e quindi di scampo ce n’è poco, “quindi possiamo, se vogliamo, ribaltare l’esito del referendum”.

A questo scopo questa Assemblea approvò l’oggetto 6805, garantendo che, se anche in uno dei comuni avesse vinto il no, non avrebbe proceduto all’esame del progetto di legge e del suo articolato. In maniera del tutto difforme a quello che avevamo promesso, in Commissione I l’ultima volta la relatrice di maggioranza all’ultimo minuto ha tirato fuori il fatto che dovevamo chiedere il parere ai Comuni interessati. Questo fra l’altro genera un secondo cortocircuito, perché la legge dice testualmente: «L’Assemblea legislativa può approvare la legge solo dopo aver preventivamente acquisito il parere dei Consigli comunali», ma noi avevamo detto che non procedevamo. Quindi la nostra intenzione era non procedere, non era quella di procedere. Se avessimo avuto intenzione di procedere, certamente avremmo dovuto acquisire il parere dei Comuni, ma, avendo intenzione di non procedere, abbiamo attivato una procedura che non esiste e abbiamo messo in questo modo in imbarazzo l’Assemblea e il Consiglio comunale, tanto che oggi in extremis ci arriva la comunicazione dal Comune che loro non vogliono procedere. Qui si innesta un altro cortocircuito perché, siccome adesso al Comune è pervenuta la richiesta di esprimersi, lo stesso ha sessanta giorni per esprimersi: ad oggi il Comune si deve esprimere, quindi il Consiglio comunale si deve esprimere, perciò la lettera del sindaco del Comune di Montecreto non basta, perché la nostra legge dice che i Consigli comunali si esprimono entro sessanta giorni decorrenti dalla ricezione della richiesta! I Consigli comunali hanno ricevuto una richiesta da questa Assemblea legislativa: non so se sia partita dalla Commissione I, dalla Presidenza, ma hanno ricevuto una richiesta, alla quale dovranno rispondere i Consigli comunali, non il sindaco. Quindi ad oggi questa lettera è insufficiente a bloccare quel meccanismo perverso che si è innescato.

L’altro aspetto è che la legge dice che i Consigli comunali si esprimono entro sessanta giorni dalla ricezione della richiesta, ma da quale richiesta? Chi deve fare la richiesta? Nella legge non lo si dice, perché l’Assemblea legislativa può approvare la legge solo dopo aver preventivamente acquisito il parere. Chi acquisisce il parere dei Comuni? L’Assemblea legislativa deve richiedere il parere ai Comuni? Lo deve richiedere la Presidenza dell’Assemblea legislativa, lo deve richiedere la Presidenza della Commissione I, la devono richiedere gli uffici dell’Assemblea legislativa perché è un automatismo? Da questa legge sconclusionata, scritta con un emendamento fatto a mano, con un’interruzione dei lavori dell’Assemblea quello sfortunato giorno in cui voleste costruire l’algoritmo che rovescia il volere dei cittadini, visto che li volete consultare, dentro c’è anche questo meccanismo perverso che ci mette dentro un cortocircuito che non ci fa capire chi deve decidere che cosa e chi deve fare qualcosa. Da questo ci toglieva dall’imbarazzo quella risoluzione, oggetto 6805, che la relatrice di maggioranza non ha voluto rispettare e i consiglieri del PD in Commissione I non hanno voluto rispettare. Quindi ad oggi almeno noi cerchiamo di porre rimedio con la nostra risoluzione, riconoscendo che quel meccanismo messo in atto in Commissione I ha messo in imbarazzo l’Assemblea e il Consiglio comunale di Montecreto, riconoscendo che quella legge, scritta così, non va bene, per due motivi: 1. dal punto di vista tecnico non sta in piedi; 2. dal punto di vista della volontà che abbiamo, di favorire le fusioni, non funziona, perché prevede di chiedere ai cittadini un parere, che però può essere disatteso. Quella legge va riscritta e quell’impegno noi oggi vi chiediamo con questa risoluzione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Purtroppo, quando discutiamo di questi temi tutte le volte è come riavvolgere il nastro, ripetiamo le stesse cose in modo ossessivo e soprattutto senza mai ascoltare quello che dicono gli altri oppure non tenendone minimamente conto. La cosa diventa anche spiacevole ad un certo punto, perché io non so se noi qui, oltre a fare esercizio retorico, facciamo anche un esercizio di comprensione dei testi. Colgo l’occasione di questo progetto di legge, ma vale anche per gli altri, qua c’è poco da discutere, ci fermeremo, lo ha già anticipato il consigliere Paruolo, però fatemi dire due cose. Io sono un inguaribile ottimista e quindi mi auguro che alla fine di questi cinque anni, che ormai volgono al termine, su alcuni punti possiamo provare a trovarci d’accordo. Ad esempio, possiamo trovarci d’accordo non sull’interpretazione, che è già un elemento che può essere divisivo, ma sulla lettura della legge, perché delle volte sarebbe utile ripartire da lì. Noi facciamo delle discussioni che partono sempre da un presupposto: non tengono conto della legge che ha istituito e ordina i processi di fusione, quindi la legge 8 luglio 1996, n. 24. Io l’ho ripetuto non so quante volte, ma sono fiducioso e lo ripeto. Le fusioni in questa regione possono essere promosse in tre diversi modi: 1. con iniziativa autonoma del Consiglio regionale; 2. su richiesta degli enti locali interessati; 3. su richiesta dei cittadini dei comuni interessati che raccolgono le firme e chiedono l’avvio del processo legislativo. Nel primo caso, quello che i consiglieri regionali decidano di avviare un progetto legislativo in autonomia, il referendum non è previsto, cioè possiamo procedere senza referendum. Ovviamente non è mai successo, non succederà mai penso, però è previsto. Questo perché lo dico tutte le volte che discutiamo di questo tema? Perché ci spiega meglio di qualunque altra cosa che, essendo una legge regionale, il parere finale, definitivo, ultimo e decisivo sull’istituzione o meno di un nuovo comune attraverso il processo di fusione dipende dall’Assemblea legislativa. Tutto il resto (il referendum consultivo, la valutazione da parte dei Consigli comunali...) sono strumenti che questa Assemblea si dà per verificare la bontà di un procedimento. L’ho detto in commissione, lo ribadisco oggi e lo ripeterò tutta la vita, nel momento in cui si decide di chiedere il parere dei cittadini attraverso il referendum, l’esito va rispettato, perché altrimenti si apre un altro filone: l’utilità stessa dell’elemento referendario.

Vorrei ricordare però che il referendum è consultivo: noi chiediamo alle popolazioni interessate se ritengono che quel progetto e quel percorso sia o meno utile per loro. Chiaramente l’indicazione che danno diventa fondamentale, ma è uno strumento che noi ci stiamo dando. Non è l’elemento unico e ultimo che abbiamo a disposizione. Lo dico perché, se il consigliere Bertani domani mattina, in un giorno in cui non è particolarmente presente a sé stesso, presentasse un progetto di legge in cui due comuni vengono fusi e si chiamano in un certo modo e ventisei consiglieri regionali votano a favore di quel progetto di legge, quei due comuni sono fusi, il comune è nato e nessuno può dire niente. Senza l’intervento dei Consigli comunali, senza l’intervento dei cittadini, perché questo prevede la legge e perché questa Assemblea è sovrana. Dicevo il consigliere Bertani non presente a se stesso, perché chiaramente negherebbe tutti i suoi interventi di questi anni. Qui siamo però. Quando facciamo la discussione io credo dovremmo tenere bene a mente questo ordine e questo che è semplicemente il dettato legislativo. Dopo di che, quando gli enti locali, cioè i sindaci e i Consigli comunali di un territorio ti chiedono di avviare un processo di fusione, tu come fai a dire no? Sarebbe una forzatura esattamente equivalente a quella che ho appena spiegato adesso: noi facciamo la fusione, chi se ne frega! Il fatto che dei sindaci abbiano avviato dei progetti e dei percorsi di fusione e i risultati di quei percorsi si siano rivelati non condivisi dalla popolazione non è una responsabilità che può essere affibbiata a quest’Aula o a qualcuno che sta dentro quest’Aula, perché, se i Consigli comunali ci chiedono di partire, noi dobbiamo credo normalmente assecondarli.

Dopo di che prevede la legge che, nel momento in cui siano i Consigli comunali a chiederci di avviare un processo legislativo di fusione, noi, per valutare che quella richiesta sia effettivamente fondata, ci avvaliamo di uno strumento che è quello referendario, quindi chiediamo ai cittadini di dirci come la pensano, ovviamente tenendo conto che il parere dei cittadini, quando si esprimono direttamente, deve essere sovrano. Però non si può tutte le volte dire “dovevate pensarci prima, avete sbagliato, avete fatto una forzatura”, perché io adesso chiedo: il giorno in cui succederà che, mi auguro non qui ma in qualche Regione il Movimento 5 Stelle andrà al governo, quando i Consigli comunali chiederanno loro di promuovere un percorso di fusione, loro diranno no? Perché non siamo convinti? Ovviamente no, l’unico strumento che avranno sarà quello di far celebrare un referendum e valutare, sulla base del referendum, se andare avanti oppure no. Quindi un pezzo della discussione che facciamo tra di noi bisognerebbe semplicemente eliminarla, perché, ricostruendo il percorso legislativo le cose sono molto più semplici di quelle che noi non vogliamo raccontare. O non possiamo raccontare.

Arrivo al terzo passaggio. Chiediamo il referendum, i cittadini si esprimono, spesso ci sono situazioni, come abbiamo visto, non nettissime (le situazioni che abbiamo dovuto affrontare) e ovviamente, come abbiamo sempre detto, è difficilissimo prevedere in legge una normativa che tenga conto della complessità delle volte che la realtà ti pone: tu provi a dare degli strumenti e delle linee guida, che ovviamente vanno interpretate, perché mettere le braghe al mondo è impossibile, specialmente in temi così complessi come quelli di cui stiamo discutendo, che hanno a che fare con tante sfumature, tante accezioni.

Io non sono professore, non pretendo che gli altri ascoltino quando parlo, soprattutto non pretendo che mi diano ragione, però sono un po’ sconcertato dal fatto che tutte le volte, quando facciamo questa discussione, questa consequenzialità logica, non dettata dal parere di Taruffi che non conta nulla, ma dettata dalla legge, non venga minimamente tenuta in conto da nessuno. Ognuno fa i propri interventi dicendo “voi avete voluto fare le forzature, le cose”... senza tenere conto di quello che è il dettato legislativo. Guardate che è una situazione abbastanza sorprendente.

È chiaro che, nel momento in cui abbiamo due comuni che vanno alla fusione, i processi riguardano due comuni, è molto semplice: o in entrambi i comuni vince il sì oppure ci si ferma. Poi esisteranno sempre realtà articolate, complesse, sfumature, però è chiaro che, quando i comuni sono tre, quattro o cinque, come è stato nella Valsamoggia, la situazione diventa molto complicata e qualunque soluzione tu assumi io credo rischi di sbagliare, perché non c’è una soluzione netta e precisa che mette al riparo da qualsiasi osservazione, perché la realtà è questa. Alcune cose però possiamo dirle su questi processi: la Valsamoggia ha costituito un comune di trentamila abitanti, e sappiamo da dove siamo passati e come sia stato contraddittorio quel processo; Castenaso e Granarolo avrebbero fatto insieme ventisettemila abitanti e ci siamo fermati; Baricella e Malalbergo avrebbero fatto quindicimila abitanti e ci siamo fermati; Alto Reno Terme faceva settemila abitanti ed è stato un plebiscito. Se guardo alla Città metropolitana di Bologna, altri processi di fusione si sono fermati anche se coinvolgevano comuni piccoli, perché anche questo va detto, però forse un dato lo possiamo vedere: i processi di fusione funzionano o comunque i percorsi sono più facilmente gestibili quando riguardano aree più limitate e non comuni che complessivamente vanno a formare un numero di abitanti significativo. Non stiamo parlando di chissà quanti abitanti, però trentamila comincia ad essere un comune di medie dimensioni. Quindi di questo dovremmo tenere conto e io credo che nel lavoro preparatorio delle fusioni, come ad esempio penso Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli, che pure andò male, nell’istruttoria dei percorsi di fusione, quando i sindaci vengono da noi e ci chiedono di partire, dobbiamo essere molto cauti nel dire “sì, andiamo!”, perché bisogna prima provare a capire effettivamente se quelle richieste e quei percorsi sono motivati. Bisogna farlo preventivamente perché, una volta che siamo partiti, dopo diventa difficile correggere il tiro, se si pone il caso di dover correggere.

Questo è il tema che non ho sentito e che non sento mai echeggiare in quest’Aula, quando discutiamo di questo tema, perché sta lì il problema, e non lo si risolve con la legge, perché non esiste legge al mondo che risolva il problema che, se un sindaco ti chiede di partire e non hai il polso della situazione del suo comune, tu vai contro un muro. Non c’è legge che eviti questo problema, se non il buonsenso, l’attenzione, la verifica, eccetera. Questa cosa che non si risolve con nessuna legge, e vorrei che fra di noi provassimo a ragionare in quest’ottica, perché ribadisco ancora una volta che appigliarsi sul sì o sul no ad una fusione corre il rischio di essere totalmente insensato, se non si parte da questo presupposto e soprattutto se non si parte da un altro presupposto che credo dovremmo condividere tutti: i piccoli comuni, sotto gli ottomila abitanti, oggi non stanno in piedi, perché non hanno la possibilità di garantire i servizi minimi ai propri cittadini e alle proprie comunità. Non è un giudizio di valore su chi amministra, ai quali sindaci bisognerebbe spesso fare dei monumenti per come riescono a tenere in piedi le situazioni e per l’impegno che ci mettono, è un giudizio di merito su una condizione oggettiva, alla quale noi seriamente dovremmo dare una soluzione. Possiamo tirarci la palla addosso, possiamo buttare la palla in tribuna, possiamo dire che è colpa di questo, quello, quell’altro o quell’altro ancora, ma oggi un comune di quattro, cinque, seimila abitanti fa fatica ad avere l’assetto organizzativo per dare servizi.

Questo è un tema complesso a cui bisognerebbe dare risposta, confrontandosi anche con il consenso dei cittadini, ma questo sarebbe il compito di una classe dirigente regionale: rispondere a questa domanda “quali strumenti mettiamo in campo per aiutare le comunità a risolvere i problemi dati dal fatto che gli assetti istituzionali dati non corrispondono spesso alle esigenze del XXI secolo?”. La classe dirigente regionale risponde a questa domanda, non butta tutte le volte la palla in tribuna dando la colpa a chicchessia: prova a dare una risposta. È una risposta complessa, perché a problemi complessi corrispondono risposte complesse. Per fortuna oggi chi gridava che bastava il buon padre di famiglia per risolvere tutti i problemi e con il buonsenso si risolveva tutto si sta misurando con il fatto che il buon padre di famiglia e tutta quella situazione non vuol dire niente, perché la complessità della realtà supera anche il buon padre di famiglia e tutta la demagogia e la propaganda.

Superata questa fase, guardando le cose per quelle che sono, siamo classe politica regionale, siamo classe dirigente, abbiamo l’onere e l’onore di dare risposte, proviamo a misurarci su questo, anziché tutte le volte discutere su questa o quella fusione dicendo che è colpa di Tizio o di Caio. Collegialmente, collettivamente, anziché fare emendamenti o proposte di risoluzione, e io mi prendo quota parte della mia responsabilità, perché io in questi anni non ero su Marte, ero qui e ho contribuito con alcune scelte a non risolvere la situazione o a ingarbugliarla, quindi invece che fare piccoli pezzi di discussione slegati l’uno dall’altro mettendoci delle pezze qua e là, che pezze non sono mai, proviamo a dare una risposta a questa domanda: come risolviamo il problema dei piccoli comuni che spesso non hanno le strutture organizzative, i bilanci, le forze per dare servizi alle comunità? È una domanda complessa. Io vorrei che provassimo a misurarci su questo e collegialmente provassimo, nel tempo che ci rimane, a dare una risposta, che sia la meno demagogica possibile, che sia la più sincera possibile e la più calibrata rispetto alla realtà tenendo conto delle cose che ho detto all’inizio: come è fatta la legge, eccetera. Se facessimo questo, avremmo reso un servizio alla nostra regione. Se continuiamo a discutere tutte le volte, facendo finta di non sapere qual è la legge, di non conoscere quali sono le procedure e semplicemente di cercare di avere un piccolo consenso in più o in meno, noi non facciamo il nostro lavoro di legislatori regionali e io penso che questa responsabilità prima o poi bisognerà affrontarla per come è.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Una breve replica al collega Taruffi che merita, se non altro per aver ammesso che per quota parte è responsabilità anche sua quel famoso emendamento che ha pastrocchiato questa legge. Di tutta la sua lunga argomentazione la prima risposta alla domanda di come aiutiamo le comunità a risolvere questi problemi, sicuramente non facendo delle leggi pastrocchiate. E questa legge tale è che induce, e su questo Taruffi spero che mi risponderà in altra sede, quei cortocircuiti che citavo prima.

L’altro aspetto è che Taruffi dice che il referendum è consultivo. Dipende perché (articolo 9-ter) il referendum non è consultivo, perché, se entrambi i comuni dicono no, l’Assemblea legislativa non procede all’esame della legge, quindi quel referendum mette la parola fine al processo che giustamente i comuni hanno richiesto. Quello che noi diciamo semplicemente, questa cosa va detta anche nelle fusioni in cui c’è un intero comune o comunque la popolazione di quel comune che partecipa al referendum e che a maggioranza dice no. Noi semplicemente diciamo che la legge deve prevedere anche questo, perché questo mette la parola fine a queste confusioni e a questi cortocircuiti. Poi quali sono gli strumenti? Certamente non basta la legge e non basta il referendum consultivo, tanto che noi abbiamo sempre detto che bisogna partire dalla partecipazione, e partecipazione non vuol dire chiamare la gente dopo che hai fatto lo studio di fattibilità, magari fatto dall’amico che fa per lavoro il fusore di comuni e quindi ti convince, prende tutti i dati e li mette in modo che la fusione deve risultare sempre convincente. Poi la gente che non è stupida, quando va ad ascoltare in un’assemblea questa cosa e il Comune dice “fra poco faremo il referendum”, si ribella. Se invece tu parti per tempo, facendo un lavoro sul territorio, mettendo insieme i problemi di quella comunità, cominciando a proporre un lavoro serio alla comunità e facendo vedere quali sono le varie alternative per risolvere i problemi della comunità e poi si arriva insieme ad uno studio di fattibilità e poi si arriva al Consiglio comunale, quello è un percorso solido e vediamo che in alcuni comuni, se il percorso è solido, si va avanti. Prima Taruffi citava San Mauro e Savignano che è fallito, perché si è scelto il percorso sbagliato, ma anche Longiano e Gambettola dove è morto in culla questo processo, perché si stava partendo su un percorso sbagliato, quello che noi abbiamo sempre detto è che si parte dall’esigenza della comunità prima degli studi di fattibilità. Coinvolgere la comunità dopo lo studio di fattibilità non serve a niente, perché a quel punto hai già dimostrato che vuoi calare un qualcosa scelto in altre stanze. Quindi le risposte sono due: 1. processi fatti per bene; 2. semplificare la legge, dando garanzia ai cittadini che, se li chiamo ad esprimersi, li ascolto. No “ti chiamo ad esprimerti e poi comunque decido io”.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Io ringrazio Taruffi per l’arringa che ci ha proposto quest’oggi nel difendere la bontà della sua legge e devo dire che non ci aspettavamo niente di diverso. Però non risponde ad una domanda: perché non vi assumete la responsabilità di fermare la fusione di Montecreto e Lama Mocogno, rispettando quella risoluzione che è stata votata all’unanimità e che vedeva come primo firmatario proprio il consigliere Taruffi, Caliandro, Boschini, Calvano, Prodi e Torri. Perché non vi assumete la responsabilità di fermare quel progetto di fusione, perché questa questione probabilmente si riproporrà. Questa risoluzione è carta straccia, ce lo volete dire in maniera chiara e ci dite perché non vi assumete la responsabilità di fermare questo progetto di legge, quando un Comune ha detto che a fusione non ci vuole andare? Invece di arringare quest’Aula difendendo una legge. Ripeto, noi siamo disponibili a scrivere in maniera chiara che, quando il risultato è incerto, a fusione non ci si va e si rispetta l’esito e la volontà popolare, perché voi non vi volete assumere questa responsabilità messa nero su bianco in una risoluzione, firmata da voi e votata da quest’Aula, mortificando un voto all’unanimità? Ce lo volete spiegare?

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Vado ad integrare un po’ quanto già detto prima durante l’intervento precedente, anche perché ho sentito alcune dichiarazioni, ad esempio del consigliere Taruffi che dice è difficile trovare una soluzione per dare una risposta adeguata alle varie casistiche che si potrebbero presentare, nel caso ad esempio di una fusione a due, a tre o a quattro. In realtà la soluzione esiste ed è una soluzione mi pare di capire condivisa un po’ da tutti i gruppi che siedono in quest’Aula, perché oggi c’è una risoluzione del Movimento 5 Stelle che chiede di fermare il processo, nel caso in cui vinca il no in un comune; c’era l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza che impegnava a fermare questi processi nello stesso caso, cioè quando il parere era favorevole e non era unanime in tutti i comuni, quindi è evidente che c’è questo sentimento a questo punto, però guarda caso, quando noi come Lega presentammo un progetto di legge che diceva chiaramente che, se in un Comune passa il no, vince il no, quel processo si deve fermare. Questo per dare una risposta a quello che fu fatto in seguito alla fusione della Valsamoggia, dove furono fatte delle forzature, calpestata la volontà popolare. Noi lì presentammo ad inizio legislatura un progetto di legge che voleva dare una risposta proprio a queste casistiche. Un progetto di legge bocciato dalla maggioranza. Poi, una volta bocciato quel progetto di legge, ci fu detto “mettiamo mano comunque a quella normativa” ed è saltato fuori quel pasticcio che oggi noi dobbiamo interpretare tutte le volte, perché ci sono dei casi dove la fusione passa, dei casi dove non passa, dei casi in cui comunque il processo deve tornare nei Comuni, dobbiamo attendere la risposta dei Consigli comunali per poi dare un parere definitivo noi come Assemblea legislativa... Bastava mettere nero su bianco un concetto molto semplice: se non passa il sì in tutti i comuni, quel processo si deve fermare. Non mi sembra così complesso e complicato. Tant’è che è un principio contenuto in diversi documenti che stiamo discutendo in questa Assemblea e che abbiamo già discusso. Cosa che faremo oggi con questa risoluzione, cosa che abbiamo fatto, quando abbiamo votato quel documento presentato dalla maggioranza.

Io mi auguro veramente che dopo questi fallimenti, che stanno interessando in particolar modo la Città metropolitana di Bologna, perché la traccia della Valsamoggia si fa ancora sentire, io direi che una riflessione la dobbiamo fare come Assemblea, ma la dobbiamo fare una volta per tutte senza inventarci sistemi strani da interpretare volta per volta. Lo dobbiamo fare seriamente, senza nasconderci dietro un dito, perché non possiamo ridurci in queste condizioni tutte le volte. È inconcepibile che ci troviamo un progetto di legge bocciato anni fa soltanto perché lo presentò la Lega e oggi tutti dicono le stesse cose. Quindi credo che tutti quanti noi ci dobbiamo prendere la responsabilità di rimettere mano a questa normativa e fare sì i legislatori, cosa che ha detto Taruffi, a cui ricordo, però, che chi non ha legiferato correttamente è proprio la maggioranza, quando chiuse le porte di fronte a quella nostra proposta.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. Io credo che quello che è successo in questi ultimi giorni, in particolare nel corso dell’ultima commissione nella quale abbiamo discusso e affrontato l’esito referendario, meriti un ulteriore ragionamento e un ulteriore approfondimento. Se vogliamo gli stessi interventi che sono stati fatti oggi, in particolare gli interventi dei consiglieri di maggioranza evidenziano che c’è un problema normativo che la risoluzione, a prima firma del consigliere Bertani, ricorda. E mi permetto di richiamarlo anch’io questo contenuto e di apprezzarlo. Quello che secondo me questa Assemblea sottovaluta, oggi ha sottovalutato e sta sottovalutando, dalle parole dei consiglieri di maggioranza, è il fatto che si è cercato di proseguire nel procedimento amministrativo finalizzato a dare una conseguenza pratica all’esito referendario che c’è stato nei comuni di Montecreto e Lama Mocogno dove, nonostante un esito referendario coincidente con la previsione che quest’Aula aveva fatto con la risoluzione che oggi avete ricordato in diversi, la maggioranza abbia cercato di dare un seguito diverso e quindi in contraddizione con quella volontà che unanimemente era stata espressa e che la risoluzione a firma Bertani richiama nella contraddittorietà della norma stessa. Io in commissione feci un ragionamento che faccio nuovamente in questa sede: qual è il valore delle risoluzioni, se queste vengono superate o disattese perché le convenienze del momento determinano quella volontà? Questo secondo me è uno degli aspetti più importanti. Oltre al fatto che indubbiamente questa normativa necessita un adeguamento.

Diversamente non avrebbe avuto senso quella risoluzione che voleva dare un’indicazione suppletiva e sussidiaria ad un vuoto normativo o ad una mancata previsione normativa, e anche per il fatto che quella risoluzione, anziché chiarire quello che voleva essere il senso complessivo, di fatto non andava a colmare quel vuoto. Quindi c’è un problema normativo, sta ovviamente a quest’Aula rimediarlo perché, diversamente, questo cortocircuito che si è evidenziato rimarrebbe tale, non verrebbe superato e quindi rimarrebbero situazioni di incertezza. Quell’incertezza che assolutamente non possiamo permetterci di trasmettere agli amministrati, perché noi abbiamo comunque votato una risoluzione con la quale si davano precise indicazioni a coloro che sarebbero poi andati successivamente a votare il referendum, salvo poi in un caso, ma perché è stato solo quello il caso che si è manifestato, non dare seguito a quell’indicazione. Quindi questo è il primo problema che pongo. C’è un buco nella norma regionale in materia di processi aggregativi mediante fusione. Questo è il primo dato. E questo è un problema tecnico che comunque va superato.

L’aspetto che sollevava Taruffi, a mio avviso nel tentativo di modificare l’oggetto della discussione, quello della necessità di dare risposte ai piccoli comuni che hanno difficoltà nell’organizzazione, è un ulteriore aspetto che non è dimenticato, che non va in contraddizione e non è neanche scalfito da quelle che sono le procedure fin qui adottate, ma certamente è un problema diverso, è un problema differente. Se noi riteniamo che la volontà dei cittadini sia sovrana, sia una volontà che deve avere la priorità, non dobbiamo entrare nel merito e dare un giudizio politico su quelle scelte e rispettarle. Apro una parentesi, perché credo che sia significativo del fatto che in realtà ci sono ancora delle Amministrazioni comunali che queste scelte non le accettano. Io ho avuto l’occasione di partecipare al Consiglio comunale del Comune di Granarolo, primo Consiglio comunale post-referendum, e devo dire che negli interventi della maggioranza, a partire dal primo cittadino, che hanno cercato di dare una giustificazione, una lettura di quel voto, vi era come comune denominatore la presunzione che i cittadini non avessero capito il senso di quella consultazione, quindi che fondamentalmente – passatemi il termine – la colpa dell’esito negativo fosse del popolo bue che non era arrivato ad avere la lungimiranza di capire la qualità di quella proposta e quindi la bontà di quella scelta. Io credo che, se il Partito Democratico continua ad avere questo atteggiamento su tutto il territorio, noi non possiamo che essere ovviamente rassicurati di quelli che potranno essere i successivi esiti elettorali da qui in avanti. Se questa è la considerazione che le maggioranze di centrosinistra hanno nelle amministrazioni locali, non potrete che scontrarvi progressivamente con la realtà dura degli esiti referendari o degli esiti consultivi che sono fondamentalmente le elezioni.

Chiusa la parentesi rispetto a questa mia presa visione del giudizio dato da quel comune sull’esito referendario, voglio dire che fondamentalmente c’è un problema legato al fatto di voler a tutti i costi proporre ai territori meccanismi di aggregazione che non sono assolutamente in alcun modo condivisi o sentiti. Laddove invece c’è stata la condivisione delle scelte, si è andati a fare una proposta che completava un percorso già maturo e non a caso, quando abbiamo discusso nei mesi scorsi di questi processi, io stesso ricordai, con la realtà aggregativa che conosco meglio che è stata la fusione di due comuni dell’Alta Valle del Reno, che quella fusione nasceva da almeno un ventennio di discussioni, di confronti, di ipotesi di aggregazione, perché solo quando tu hai una condivisione profonda, una condivisione maturata negli anni, puoi arrivare a pensare ad un processo riorganizzativo così invasivo quali le fusioni. Le fusioni non sono le unioni di servizi: si cancella parte della toponomastica, si cancellano i riferimenti di partenza, i riferimenti sul territorio, quindi è un processo invasivo. Se c’è una maturazione profonda, i cittadini lo colgono, lo condividono, lo seguono. Laddove non c’è e laddove avete voluto forzatamente imporlo, i cittadini hanno dato le risposte che era giusto dare.

Io concludo nel condividere la risoluzione che è stata portata, perché c’è tuttora questo vuoto normativo, questo piccolo vizio, magari vuoto può apparire forse eccessivo, c’è comunque un vizio nell’interpretazione della normativa regionale che va colmato; la risoluzione sicuramente non lo colma, perché non ha una portata tale e uguale ad una norma di legge, ma va nel senso di ricordare che il problema esiste e che il problema, se vogliamo, è stato ulteriormente aggravato dal tentativo, che avete fatto in commissione, di non prendere in esame e di non considerare quella risoluzione famosa, a prima firma Taruffi. Quindi è un problema che pongo anch’io all’attenzione, condivido il senso della risoluzione che voterò favorevolmente. Questo problema invito tutti quanti a prenderlo in considerazione per la sua importanza, diversamente ci troveremmo nel prossimo futuro a parlare ancora delle stesse cose, a parlare delle stesse mancanze e delle stesse problematiche. Ovviamente condivido la scelta fatta dalla cittadinanza dei comuni interessati; ritengo che questa materia quantomeno necessiti di una minore improvvisazione da parte delle amministrazioni che portano le fusioni come se portassero un ordine del giorno di solidarietà a Tizio, Caio o Sempronio. Maggiore quindi prudenza e soprattutto maggior rispetto per i risultati elettorali.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Facci.

Non ho altri iscritti in discussione generale, quindi chiudo la discussione generale e do la parola al relatore di maggioranza Paruolo per la replica.

 

PARUOLO: Grazie, presidente. La mia replica è anche l’occasione per intervenire nel merito della risoluzione proposta dai colleghi Bertani e Piccinini e per rispondere anche alle questioni che si sono sollevate nel dibattito e partirei dicendo che nella relazione che ho scelto di fare, che è una relazione che è stata al merito e ha cercato di spaziare anche su quello che a mio avviso è il messaggio che ci viene dal complesso di fusioni che sono state votate in questa tornata del 7 ottobre scorso, io ho parlato di questioni stando nel merito che per esempio non sarà sfuggito al collega Facci, che è intervenuto da poco, anch’io ho parlato di importanza di una storia, di una preparazione che abbia tutto il tempo per far maturare all’interno anche delle cittadinanze, delle popolazioni la piena consapevolezza di un percorso e la percezione che non ci sia un atteggiamento improvvisato, ma che sia un percorso che procede per tappe e che si va arricchendo nel tempo. Dove questo è stato fatto, ci sono stati dei risultati – quando il collega Iotti interverrà su Sorbolo-Mezzani potrà implicitamente far capire perché lì le cose sono andate in modo diverso dai due comuni a fianco che, se uno li guarda sulla carta geografica, sono due fusioni abbastanza simmetriche e non troppo dissimili – ma in realtà, se si cala nella storia delle comunità, si capisce che in un caso c’era stata una preparazione ultradecennale, mentre nell’altro caso era stata una proposta uscita più recentemente e questo sicuramente conta.

Ho cercato di restare nel merito, collega Facci e colleghi che siete intervenuti, proprio perché credo che non possiamo svilire il messaggio che ci arriva anche da questi risultati in una serie di attacchi o di ripicche di tipo politicistico e, se vogliamo fare gli istituzionali – mi rivolgo in particolare ai colleghi dei Cinquestelle e al collega Marchetti che è intervenuto – dobbiamo anche riconoscere che noi abbiamo scelto di fare gli istituzionali, anche quando abbiamo votato l’ordine del giorno che voi avete ricordato nell’imminenza delle fusioni. Era un ordine del giorno che si riferiva a questa tornata di fusioni e non, in generale, a tutte le fusioni da qui all’eternità, ed era un ordine del giorno che io ho votato con le premesse e alcune considerazioni: 1. che questa tornata riguardava tutte coppie di comuni, quindi non c’erano delle situazioni con tre o più comuni; 2. che i sindaci che erano stati interrogati dal consigliere Bertani in commissione, quasi tutti si erano espressi chiaramente anticipandoci che, in caso di sconfitta del percorso di fusione all’interno del loro comune, avrebbero proposto al Consiglio comunale di fermarsi. E anche i pochi sindaci che erano sfuggiti alle domande del consigliere Bertani, e che quindi non avevano risposto, erano di comuni nei quali le dimensioni erano tali – sto facendo una considerazione che mi rendo conto è del tutto personale – da non far vedere come una pericolosa battuta d’arresto il fatto che non si concretizzasse il percorso di fusione, perché comunque i comuni avevano già una dimensione più che ragguardevole.

Se noi siamo istituzionali e votiamo quell’ordine del giorno sia per il merito che per svelenire il clima dove, sul territorio, tutti gli esponenti che volevano giocare su questa partita dicevano che la Regione aveva un atteggiamento dirigista e che avrebbe ignorato l’espressione dei cittadini nel referendum e così via, non ci sta che un minuto dopo i vostri rappresentanti sul territorio vadano a spiegare che la maggioranza ha votato quell’ordine del giorno, perché non è convinta dei percorsi di fusione. Consigliere Marchetti, siccome lei dice bisognava pensarci prima, ma in questo credo abbia detto parole di buonsenso il collega Taruffi, lo rilevo perché non sempre succede, però in questo caso davvero ha detto parole di buonsenso, se ci vengono delle amministrazioni e ci presentano, ai sensi di legge, dei percorsi di fusione, diciamo “non ci interessa, non siamo del tutto convinti di quali sono gli strumenti”? Possiamo riflettere eventualmente su percorsi accertativi e preventivi, ragioniamoci. Però certamente allo stato della situazione legislativa non era un’opzione percepibile. E che la cosa non sia passata inosservata, anche grazie a questo percorso per cui venite e chiedete qui di fare gli istituzionali e poi andate sul territorio e fate un pochino i corsari, poi tornate qui e ci imputate in modo corsaro…

Bisogna decidere di battere un po’ sempre pari, perché poi a noi è capitato che delle persone, degli esponenti anche del PD su questo polemizzassero con la Regione. E vi ricordo che il sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi, è uscito dal Partito Democratico in polemica con la Regione. Ora qualche attento osservatore della situazione potrà forse pensare che Sermenghi avrebbe fatto questa scelta anche cogliendo altri spunti, però, al di là di quelli che possono essere i processi alle intenzioni, è un fatto che Sermenghi ha dichiarato il fatto di stracciare la tessera del PD in conseguenza del nostro voto su quell’ordine del giorno, che voi oggi avete ripetutamente richiamato, che era un tentativo di giocare in modo pienamente corretto e cercando di stare al merito della questione la partita delle fusioni.

Il senso forte di queste cose, e ha ragione il collega Facci a dire “teniamo presente che poi ci sono le elezioni”, perché le elezioni costituiscono in qualche misura anche un modo per vedere chi ha promosso i processi e chi non li ha promossi che riscontro ha avuto sul territorio, quindi invito quelli che continuano a presentare il progetto di Valsamoggia come un progetto che non ha avuto riscontro a considerare che su Valsamoggia, per quanto sia stato un percorso che ha avuto i suoi momenti di travaglio e di difficoltà, è stato un percorso che alla fine ha visto una fusione importante, perché sono cinque comuni che sono andati a confluire in un’unica realtà e in questa realtà si erano già svolte le elezioni dopo il percorso di fusione e le elezioni hanno visto confermare chi aveva portato avanti con forza questo processo di fusione. Quindi, se la misura che ci suggerisce il collega Facci, è una misura che deve essere ricodificata, proviamo insieme a ritenere che la fusione di Valsamoggia non sia stato un esperimento fallito, ma sia stato un esperimento che ha avuto un riscontro positivo nei fatti e dai cittadini.

Detto questo, vengo alla risoluzione proposta dai colleghi Bertani e Piccinini per dire che anche qui abbiamo assistito ad un dibattito che io trovo ripeta dei vecchi vizi, perché sembra quasi che, da un lato, ci sia chi dice che la legge è perfetta, che non è assolutamente possibile fare nessun ragionamento per cercare di migliorarla (e sarebbe un atteggiamento sbagliato che io non ho) e chi dice invece che è un pastrocchio e che va emendata. Vi dico il mio pensiero: quella legge è uno strumento che è stato costruito per tappe progressive, anche con il percorso che ha ricordato il collega Bertani, percorso emendativo che ha visto il coinvolgimento di questa Assemblea, ma è una legge che è arrivata ad un certo punto, da cui partirei per andare avanti. Io personalmente non sono contrario a ragionare su come questa legge possa essere migliorata, sono contrario al fatto che il miglioramento a questa legge possa venire da quello che voi proponete: semplicemente di far diventare regola che il percorso di fusione, per poter essere portato avanti, debba vincere in tutti i comuni, qualunque sia il numero di comuni coinvolti e qualunque sia soprattutto la dimensione dei comuni coinvolti. E qui vi dico il mio pensiero fino in fondo. Io credo che noi dovremmo concentrarci, se riterremo di tornare a riguardare la legge delle fusioni, sul fatto che ci sono delle fusioni che hanno una ragionevolezza intrinseca evidente ed altre invece che sono percorsi possibili, ma non così essenziali e vitali. Lo traduco in termini più concreti: mettere insieme due comuni di dodici e di quindicimila abitanti che porterebbe ad avere un comune di ventisettemila, come il caso di cui stiamo parlando, può essere vista ed è un’opportunità, ma non è un obbligo perché comunque i due comuni di dodicimila e di quindicimila abitanti hanno una dimensione, anche presi separatamente, per poter operare serenamente.

Quindi di fronte ad una fusione di questo genere io non sono per dire penalizziamola o per escludere questa possibilità, perché può essere sicuramente una possibilità, ma non c’è un’urgenza di farla perché se no si perde un’occasione da cui è difficile tornare indietro. Se io prendo un comune di cinquecento abitanti o di mille abitanti, sinceramente di fronte a quella cosa lì adottare lo stesso atteggiamento mi sembra sbagliato: io dovrei fortemente incentivarla perché in certi casi le fusioni vanno accompagnate con un pochino più di decisione, per cercare di fare in modo di raggiungere una dimensione che oggettivamente, e in modo provato e provabile attraverso dei dati di cui disponiamo, far raggiungere al comune una dimensione che gli consenta di meglio operare. Quindi non possiamo avere lo stesso atteggiamento di fronte a fusioni che in un caso realizzano una cosa buona, ma non vitale oppure, nel caso di comuni per esempio più piccoli, rappresentano non dico un obbligo ma certamente una strada che è importante perseguire. Quindi, se io dovessi rivedere la legge delle fusioni o se arriveremo a rivedere le leggi sulle fusioni, per esempio ragionerei sul graduare gli incentivi, su quanto è la cogenza di questa fusione rispetto ai criteri che ho provato brevemente ad evidenziare ed è chiaro che in alcuni casi, quelli delle fusioni che possiamo vedere con serenità come cose che, se accadono, bene, ma che, se non accadono, non succede niente di che, possono esserci degli atteggiamenti più garantisti anche rispetto al fatto che tutti i comuni debbano convergere nella loro espressione, mentre in altri casi, secondo me, è corretto che ci sia uno sforzo maggiore e anche una modalità decisoria di tipo diverso.

Quindi io credo che ci sia un’apertura da parte nostra a ragionare insieme su come rendere migliore la legge che in questo momento regola il percorso di fusione, anche alla luce di quello che abbiamo imparato insieme dall’analisi dei dati di questo risultato. Però non condividiamo e non condivido che la soluzione sia semplicemente quella di far cancellare o far diventare regola il fatto che sia unanime fra i comuni la decisione, anche quando i comuni coinvolti sono diversi, sono in numero più ampio di tue, quindi noi voteremo contro alla risoluzione presentata dai colleghi Bertani e Piccinini. Rimane una disponibilità a ragionare insieme. Però ragioniamo insieme senza provare a sfruttare in modo politicistico ogni ragionamento oppure ogni dato che ci arriva dal territorio, usiamo invece i dati per ragionare insieme e per fare una legge che possa servire a proseguire sulla strada delle fusioni, privilegiando soprattutto quei percorsi di fusione che sono più ragionevolmente necessari per poter far raggiungere alle Amministrazioni comunali una dimensione ottimale di buon funzionamento. Proviamo a tenere l’aspetto della polemica politica da un lato e proviamo a concentrarci nel ruolo istituzionale che dovremmo cercare di avere, che abbiamo cercato di avere e lo abbiamo avuto in quest’Aula, anche se abbiamo dovuto vedere di dover gestire dei mal di pancia anche al nostro interno dal punto di vista politico, perché crediamo che comunque sia da privilegiare l’atteggiamento rispettoso rispetto al ruolo istituzionale che dobbiamo avere rispetto al fatto di dover lucrare un piccolo consenso in più in qua e in là.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Paruolo.

Chiedo ora alla consigliera Piccinini se intende intervenire per replica come relatrice di minoranza. No. Chiedo altrettanto alla Giunta se vuole intervenire. No.

Passiamo ora alle dichiarazioni di voto congiunte sull’ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato e della risoluzione.

La parola al consigliere Galli.

 

GALLI: Grazie, presidente. Oltre ad esprimere la dichiarazione di voto che sarà negativa, vorrei partire dalle ultime parole del collega Paruolo, che secondo me ha uno sdoppiamento di personalità come il dottor Jekyll e mister Hyde. A luglio il collega Paruolo ha votato, come tutti noi, una risoluzione che dichiarava la volontà dell’Assemblea di rispettare la volontà degli elettori. Qui ci sono due aspetti da dover tenere presenti: la necessità di razionalizzare i comuni, come diceva l’assessore Petitti, e c’è l’esigenza di rispettare la volontà degli elettori, due esigenze che possono essere anche compenetrate cercando di ottenere il meglio di due posizioni che non sempre sono razionali, perché fondere dei comuni per ottenere dei risparmi e dei migliori servizi chi può essere contrario? Ma chi può essere contro, come ha detto il collega Paruolo pochi minuti fa, per il rischio di lucrare qualche consenso in più? “Dobbiamo capire che in certi casi, soprattutto in comuni piccoli – e ce ne sono diversi anche sotto i mille abitanti – dobbiamo spingere un po’ di più sugli incentivi”, e fin qua ci siamo, siamo a cavallo del rispetto della democrazia, perché, se io volessi leggere quello che il collega Paruolo ha detto, ha detto compriamo il voto, compriamo il consenso. Vorrebbe dire questo, ma non lo dirò. Non si può dire, come ha detto, spingiamo ed esageriamo con la pressione sui comuni perché la razionalizzazione ha la prevalenza sul voto e sul consenso dei cittadini.

Oggi c’è questa discrepanza fra una legge sulle fusioni che prevede che siano i Consigli comunali che prendono atto della fusione, che siano loro a decidere e a portare avanti questo procedimento e abbiamo un referendum che è solo consultivo. È evidente che si realizza un cortocircuito a volte. I Consigli comunali, magari a guida PD, vogliono la fusione a tutti i costi e poi assistiamo, come si è sentito nell’intervento di circa due ore fa, che in certi comuni il 75 per cento degli elettori ha detto no alla fusione. Quindi è evidente che non è una fusione che parte dal basso, come dovrebbe essere, ma parte dall’alto. Di per sé non è sbagliato, perché è evidente che una Regione, un’Amministrazione con un respiro più ampio ha la possibilità di vedere di capire che certi comuni, al di là delle esigenze campanilistiche, al di là delle esigenze pur rispettabili di lucrare qualche voto, magari, fondendosi, possono avere una ratio e uno sviluppo migliore, soprattutto in un periodo di vacche magre come quello di oggi. Però per nessun motivo posso accettare un ragionamento di qualcuno che dice “a luglio abbiamo votato in un modo, oggi ci siamo accorti che quel vuoto in realtà ci mette in difficoltà, quindi rimangiamoci quel voto”, perché questo si è detto. La volontà dei cittadini, una volta che si è espressa – come ha ricordato il collega Taruffi – va rispettata. Come in questa sala il voto dell’Assemblea è sovrano, nello stesso modo, una volta interpellati i cittadini, si deve rispettare quel voto e non dire “quel voto non mi piace, rifacciamo la votazione o passiamo ad un ordine superiore (il Consiglio comunale o il Consiglio regionale) per sovvertire quel voto”. Questo passaggio è inaccettabile.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Galli.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Naturalmente noi voteremo contro questo progetto di legge, il risultato è chiaro ed inequivocabile. Siamo contro la fusione dei due comuni.

Volevo poi intervenire su quanto diceva il collega Paruolo. Sono tutte considerazioni che si possono fare, possiamo decidere che vanno bene le fusioni sotto i quindicimila, fusioni grandi, piccole, possiamo discutere di quello che vogliamo, rimane però un punto fermo che è in mezzo a tutto questo: c’è un referendum e non si può far finta che non ci sia stato un voto popolare e ribaltarlo a piacimento. Questo, al di là di tutti i ragionamenti su che cosa ci conviene fondere o meno o come farlo, rimane questo punto fermo: c’è un referendum, c’è un voto popolare, c’è un esito del referendum e questo, indipendentemente da tutti i discorsi che possiamo fare, va rispettato. Questo dovrebbe essere un principio inequivocabile, al di là di tutti i ragionamenti che possiamo fare.

Comunque, registro un’apertura a tornare di nuovo a modificare per l’ennesima volta, visto che ne parliamo da sempre e poi non lo facciamo mai, la legge sulle fusioni. La nostra posizione però è questa e direi che da qui noi non ci spostiamo. Bisognerebbe, dal nostro punto di vista, riprendere in maniera chiara e semplice ciò che viene detto già nella legge della Lombardia in cui, quando l’esito non è chiaro, un comune dice sì e l’altro dice no, indipendentemente dalla somma complessiva dei sì e dei no, la fusione si deve fermare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Se nessun altro consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 6182/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6182/1 di non passaggio all’esame degli articoli è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 7588.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 7588 è respinta.

 

OGGETTO 6183

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara» (96)

(Relazione della Commissione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’ordine del giorno successivo, l’oggetto 6183, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara».

Il testo n. 23/2018 è stato licenziato dalla Commissione I “Bilancio e Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 13 novembre 2018 con il titolo: «Istituzione del Comune di Riva del Po mediante fusione dei Comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara».

La relatrice della Commissione è la consigliera Marcella Zappaterra, che ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il relatore di minoranza è il consigliere Matteo Rancan, che ha preannunciato anch’egli di svolgere la relazione orale.

Il progetto di legge è composto da sei articoli.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

La parola alla consigliera Zappaterra per la relazione.

 

ZAPPATERRA, relatrice della Commissione: Grazie, presidente. Sospetto a malincuore che questa legge non sarà oggetto di discussione approfondita come la precedente, me ne farò una ragione. Non so però se sia positivo o meno che la discussione e il dibattito si accendano sui no e pure sui problemi legati alla legge, in caso di esito negativo del referendum e che invece quelli che passano siano degne di minor attenzione, perché credo invece che anche i risultati positivi meritino un’attenzione nell’analisi, perché certamente vanno ad arricchire il patrimonio di questa Regione nell’elaborazione della strategia sulle fusioni che sono una modalità e un punto di vista rispetto al quale anche le minoranze potrebbero darci una mano nel trovare soluzioni per i comuni piccoli, che non sono più in grado di dare risposte ai loro cittadini.

Il nuovo comune di Riva del Po sarà una realtà, perché le due comunità hanno accettato l’appello e la volontà dei sindaci di procedere alla fusione, di cogliere l’opportunità della fusione, che rappresenta per questo territorio, per questi cittadini l’unica speranza per poter dare soluzioni concrete a problemi altrettanto drammatici. Ro e Berra hanno dato vita ad un comune fuso che ha un’estensione rilevante del territorio, con significativi problemi di manutenzione territoriale che non avrebbero mai potuto avere una risposta, in mancanza dei fondi di cui non potevano disporre i due comuni singoli. La fusione e l’istituzione del comune unico rappresenta l’unica speranza per poter istituire nuovi servizi di prossimità, indispensabili per i cittadini di quelle comunità: servizi di trasporto, piuttosto che servizi sul sociale.

Ad oggi la possibilità della fusione rappresenta anche l’unica opportunità per questi territori di costruire un progetto di sviluppo di rilancio dell’intera area, che possa coinvolgere anche i comuni del Veneto. Riva del Po – lo ricordo – è sul Po, ha rapporti stretti con il Veneto. Finché ci ragionava solo Berra faceva fatica a costruire servizi e modelli di sviluppo nuovi e maggiormente attrattivi e competitivi, adesso si volta pagina. Grazie alla fusione si potrà davvero aprire una stagione nuova per quei due comuni che diventano un comune unico, con risorse adeguate per rispondere ai problemi che i cittadini hanno vissuto in questi anni.

Io non prenderò tutto il tempo a disposizione, perché ha detto il collega Calvano che mi ha preceduto nell’illustrazione della fusione, andata a buon fine, anche su Formignana e Tresigallo, che Ro e Berra si associano nel risultato referendario a rafforzare una Unione dei comuni che è l’Unione dei comuni del Copparese. Quindi la fusione in questo caso non solo rafforza i cittadini e le due comunità di Ro e Berra, ma contribuisce a rafforzare un’intera area.

Chiudo dicendo che il risultato di questa fusione conferma anche che, quando il referendum non si trasforma in una competizione tra partiti, i cittadini hanno modo di entrare nel merito dei vantaggi e delle opportunità che si aprono, e la possibilità di entrare nel merito consente loro di fare una scelta più ponderata sul loro futuro. Chi ha provato a fare la campagna elettorale agitando le paure: la paura della perdita dell’identità (è un tema che abbiamo vissuto sul referendum di Ro e Berra e lo stiamo vivendo sulle fusioni in corso che andranno a referendum il 2 dicembre), lo dico alle forze politiche, sarebbe opportuno avere maggior senso di responsabilità, lasciare i cittadini liberi di valutare nel merito e non mettere i partiti davanti a queste scelte, che sono scelte non impone l’Assemblea legislativa o la Regione, come potrebbe essere una delle opportunità previste dalla legge, ma che sono opportunità che nascono dal basso, che nascono dalle Amministrazioni, che certo hanno un colore politico ma che sono quelle più vicine alle necessità dei territori, e quindi credo sarebbe bene da parte di tutti non politicizzare queste competizioni ma, davvero, lasciare una libera espressione di merito. Su Ro e Berra i cittadini hanno deciso, non hanno dato retta a nessuno, hanno semplicemente potuto valutare come sarebbe cambiata la loro vita con il comune unico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Zappaterra.

Il consigliere Rancan, relatore di minoranza, non interviene.

Non ci sono iscritti in discussione generale né per le repliche, possiamo pertanto passare all’articolato della legge.

Articolo 1.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 1 è approvato.

Articolo 2.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 2 è approvato.

Articolo 3.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 3 è approvato.

Articolo 4.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 4 è approvato.

Articolo 5.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 5 è approvato.

Articolo 6.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 6 è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 6183, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

38

Favorevoli

 

38

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo approvata la legge riguardante «Istituzione del Comune di Riva del Po mediante fusione dei Comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara».

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora procediamo con l’oggetto 6577.

Testo n. 24/2018 licenziato nella seduta del 13 novembre 2018 con parere contrario con il titolo: «Istituzione di nuovo comune mediante fusione dei comuni di Colorno e Torrile nella provincia di Parma».

Il relatore della commissione, consigliere Massimo Iotti, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il consigliere Gabriele Delmonte di minoranza ha preannunciato anch’egli di svolgere relazione orale.

Il progetto di legge è composto da sei articoli.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Su tale oggetto insiste un ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma del consigliere Poli.

Visto che abbiamo cinque minuti, chiedo al relatore consigliere Iotti se intende procedere con la relazione o se andare al pomeriggio.

 

IOTTI: Nel pomeriggio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Iotti.

Andiamo al pomeriggio.

Sapete che inizieremo alle ore 14 con lo svolgimento delle interpellanze. Mi è stato chiesto di modificare la sequenza delle interpellanze anticipando l’oggetto 7298, a firma del consigliere Pompignoli, a cui risponderà l’assessore Donini, all’inizio della seduta. Terminato lo svolgimento delle interpellanze all’ordine del giorno abbiamo previsto la discussione dell’atto amministrativo oggetto 6863, «Disciplina del contributo di costruzione» e poi si riprenderà con i progetti di legge di fusione.

Ci rivediamo alle ore 14.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,58

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Giammaria MANGHI;

gli assessori Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta ai sensi dell’articolo 65, secondo comma, del Regolamento interno, la consigliera Roberta MORI. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, gli assessori Simona CASELLI, Massimo MEZZETTI e la consigliera Lia MONTALTI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 6181 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara» (95)

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 36

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

OGGETTO 6183 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara» (96)

 

Presenti 39

 

Favorevoli: 38

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Michele FACCI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Luca SABATTINI.

 

Ordine del giorno

 

OGGETTO 6182/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli del progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia nella Città metropolitana di Bologna». A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

7437 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Promozione dell'innovazione del prodotto turistico e della riqualificazione urbana nel Distretto Turistico Balneare della Costa emiliano-romagnola". (Delibera di Giunta n. 1839 del 05 11 18)

7451 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Istituzione della figura del Garante regionale per i diritti degli animali”. (07 11 18) A firma del Consigliere: Tagliaferri

7537 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l'esercizio finanziario 2018". (Delibera di Giunta n. 1952 del 19 11 18)

7565 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2019”. (Delibera di Giunta n. 1951 del 19 11 18)

7566 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019-2021 (legge di stabilità regionale 2019)”. (Delibera di Giunta n. 1965 del 19 11 18)

7567 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”. (Delibera di Giunta n. 1966 del 19 11 18)

7577 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifica allo Statuto regionale in materia di entrata in vigore di norme riguardanti la normativa elettorale regionale". (26 11 18) A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini, Sensoli

 

È stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere:

7471 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: "Disposizioni volte a proteggere il diritto alla prima casa di abitazione di cui all'art. 47 della Costituzione". (09 11 18) A firma del Consigliere: Sassi

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

7461 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la realizzazione di un impianto per la produzione di fertilizzanti nel comune di Portomaggiore. A firma del Consigliere: Fabbri

7462 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell’azienda Edis, con sede a Modena. A firma del Consigliere: Torri

7463 - Interrogazione a risposta scritta circa il completamento degli interventi di infrastrutturazione della banda ultra larga nel territorio Alto Reno Terme. A firma del Consigliere: Taruffi

7467 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le problematiche che affliggono i Pronto Soccorso, con particolare riferimento al relativo sovraffollamento. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

7468 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valutare la sospensione della caccia, nei mesi di novembre e dicembre, nei territori regionali colpiti dal maltempo e oggetto della richiesta di attivazione dello stato di emergenza nazionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

7469 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’utilizzo dell’invaso di Quarto a Sarsina, a scopi di rifornimento idrico e di valorizzazione turistica del relativo territorio. A firma del Consigliere: Pompignoli

7470 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti una discarica di rifiuti situata a Castel Maggiore (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

7472 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i bandi di finanziamento dei progetti per la formazione, con particolare riferimento ai professionisti ed ai codici Ateco. A firma dei Consiglieri: Rontini, Sabattini, Montalti

7473 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il servizio pubblico di trasporto tramite autobus a Bevilacqua, nel comune di Cento. A firma del Consigliere: Pettazzoni

7474 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti un corso, presso l'Ospedale Maggiore di Parma, riguardante le emozioni di ruolo. A firma del Consigliere: Rainieri

7475 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione delle malattie veneree. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7476 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per giungere in tempi rapidi alla definizione del Parco del Delta del Po. A firma della Consigliera: Zappaterra, Rontini

7478 - Interrogazione a risposta scritta circa modificazioni, da proporre alla Commissione europea, riguardanti il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, con particolare riferimento ad interventi preventivi di difesa per le aziende agricole. A firma della Consigliera: Gibertoni

7479 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'Istituto Ortopedico Rizzoli, con particolare riferimento alla pianta organica. A firma della Consigliera: Piccinini

7480 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per dar corso con la massima celerità alla nomina di un medico di base presso l'ambulatorio di Fiumalbo. A firma del Consigliere: Galli

7481 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la filiera produttiva del "Made in Italy" dalla concorrenza sleale, salvaguardando in particolare la produzione delle aziende Marzocchi e Verlicchi. A firma del Consigliere: Galli

7482 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’accorpamento delle Camere di Commercio di Ferrara e di Ravenna. A firma della Consigliera: Zappaterra

7483 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare pericoli per la sicurezza stradale nella strada statale SP. 9 a Casumaro (FE) e nei relativi incroci. A firma del Consigliere: Fabbri

7485 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche relative alla ibridazione di animali con specie domestiche, con particolare riferimento ai lupi. A firma della Consigliera: Gibertoni

7486 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e problematiche riguardanti il contratto integrativo aziendale dell’AUSL di Modena e la tutela dei relativi lavoratori. A firma della Consigliera: Gibertoni

7488 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, tramite finanziamento ai Comuni, apposite clausole gestionali e procedure di affidamento dei relativi servizi, per migliorare il benessere animale, con particolare riferimento ai canili. A firma del Consigliere: Sassi

7489 - Interrogazione a risposta scritta circa le ragioni della sospensione, nel caso di dimissioni da strutture ospedaliere di anziani che non possano essere assistiti nelle loro abitazioni, del contributo regionale di “sollievo”. A firma del Consigliere: Fabbri

7491 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di proteggere la cittadinanza dalle esondazioni del torrente Baganza, anche attraverso un bacino plurimo presso la Stretta di Armorano. A firma del Consigliere: Rainieri

7493 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rafforzare l’attività di controllo e di verifica degli impianti di smaltimento dei rifiuti speciali, con particolare riferimento alla scoperta, a Borgo Panigale, di una discarica abusiva. A firma del Consigliere: Taruffi

7494 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare lo smembramento dell’Istituto Superiore “Roberto Ruffilli” di Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

7496 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare disagi per l’utenza, a causa di scioperi, con particolare riferimento alle strutture sanitarie ed all’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7497 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l’applicazione del “consenso informato preventivo” da parte dei genitori e degli studenti maggiorenni circa l’ampliamento dell’offerta formativa inerente temi quali l’educazione affettiva e sessuale. A firma del Consigliere: Galli

7498 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni (PC), con particolare riferimento al rispetto degli accordi siglati. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi

7499 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per abolire l'IMU sugli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari del Comune di Rimini. A firma del Consigliere: Galli

7500 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per attivare un sistema di controllo che permetta di monitorare attentamente le realtà territoriali che si occupano di formazione professionale e analizzare gli esisti formativi e occupazionali delle attività finanziate. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

7501 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere le tante eccellenze agroalimentari del territorio, e le loro rappresentanze contro le proposte di adozione di etichettature indicanti "semafori alimentari" attestanti la qualità dei cibi. A firma del Consigliere: Torri

7502 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per intensificare i controlli riguardanti la situazione igienico-sanitaria, con particolare riferimento alle intossicazioni alimentari contratte presso la ristorazione di carattere etnico. A firma della Consigliera: Gibertoni

7503 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento dei lavori riguardanti la ciclovia denominata "VENTO". A firma della Consigliera: Zappaterra

7504 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per affrontare la tematica riguardante un nuovo collegamento stradale e ferroviario tra Ravenna e Forlì. A firma del Consigliere: Galli

7505 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti i Consorzi di Bonifica, con particolare riferimento a quello della Romagna. A firma del Consigliere: Bertani

7506 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la trasparenza e l'accesso agli atti delle pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento al servizio sanitario. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7507 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare i disservizi ed i danni causati dal mancato funzionamento delle reti di raccolta delle acque meteoriche ed i relativi allagamenti. A firma del Consigliere: Pettazzoni

7508 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i pazienti affetti da morbo di Crohn, favorendo il reperimento del farmaco che cura tale patologia. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

7509 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, anche nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e dei Ministeri competenti, per evitare l’applicazione dell’IMU agli ombrelloni degli stabilimenti balneari. A firma del Consigliere: Sassi

7510 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare i disagi ed i disservizi che gravano sugli utenti ed i pendolari della tratta ferroviaria Modena-Carpi-Mantova. A firma del Consigliere: Campedelli

7512 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i costi, la sostenibilità ambientale e la realizzazione della Idrovia Padano-Veneta. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7514 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori dell’azienda Pircher Oberlan. A firma del Consigliere: Torri

7515 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedimenti riguardanti bambini bisognosi di assistenza, affidati ad un centro. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bargi

7516 - Interrogazione a risposta scritta circa gli importi dei tetti di spesa riguardanti i bandi PSR, con particolare riferimento alla necessità di tutelare le imprese e gli operatori del settore agricolo tramite idonei contributi. A firma del Consigliere: Galli

7517 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto degli obblighi di trasparenza e di pubblicazione degli atti della Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento al settore della sanità ed all’USL di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

7518 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per realizzare un percorso assistenziale specificamente volto a tutelare i pazienti affetti da “Sensibilità Chimica Multipla” (MCS). A firma del Consigliere: Galli

7519 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare le partorienti abitanti in luoghi distanti da punti nascita, con particolare riferimento al parto avvenuto in una autoambulanza nel tragitto tra Gaggio Montano ed il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

7520 - Interrogazione a risposta scritta circa la profilassi, i trattamenti di disinfestazione ambientale e le forme di sorveglianza sanitaria da attivare a fronte della diffusione dei casi di scabbia, con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

7521 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per promuovere, nelle strutture sanitarie, l’allattamento al seno, incentivando anche la previsione di nuovi sedi delle Banche del Latte Umano Donato. A firma della Consigliera: Sensoli

7522 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti una residenza sanitaria assistenziale operante nel Comune di San Lazzaro di Savena. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7523 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere e le risorse da impegnare per incrementare il "potenziale forestale" regionale, specie nelle aree di pianura. A firma del Consigliere: Bertani

7524 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche connesse alla somministrazione di farmaci, con particolare riferimento a danni epatici, utilizzati per la cosiddetta “contraccezione d’urgenza”. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7527 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti problematiche e procedure relative all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7529 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la disdetta di visite specialistiche e le connesse sanzioni. A firma del Consigliere: Bargi

7531 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il servizio di Pronta Disponibilità per iperafflusso attivato presso l'Ospedale S. Orsola Malpighi. A firma della Consigliera: Piccinini

7532 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di attesa per prestazioni sanitarie specialistiche erogate dall'AUSL di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

7534 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare la riduzione di posti letto presso il Reparto di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Galli

7538 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le procedure riguardanti la firma del protocollo di intesa con la Regione Toscana riguardante la gestione dei comprensori di bonifica interregionali. A firma della Consigliera: Rontini

7539 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il ripetersi di problemi agli impianti di riscaldamento nelle scuole bolognesi. A firma del Consigliere: Taruffi

7541 - Interrogazione a risposta scritta circa l'individuazione della sede unica dell’Agenzia Mobilità Romagnola a Cesena, a fronte delle problematiche connesse allo smantellamento dei precedenti presidi operativi. A firma del Consigliere: Pompignoli

7542 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da prevedere ed attuare al fine di evitare il ripetersi di disagi connessi alle condizioni meteo-climatiche della stagione invernale. A firma della Consigliera: Piccinini

7543 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i trasporti sanitari non in emergenza e le relative Associazioni, con particolare riferimento all’AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Galli

7544 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare l’uso del piombo nelle munizioni utilizzate per l’abbattimento di capi di fauna selvatica le cui carni siano destinate al consumo. A firma della Consigliera: Gibertoni

7545 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare i lavoratori del settore delle consegne multiprodotto a domicilio, con particolare riferimento all’azienda Foodora Italia. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi, Sabattini

7546 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti la linea ferroviaria Ravenna-Bologna, evitando disagi e disservizi a carico dei pendolari e degli utenti della stessa. A firma dei Consiglieri: Rontini, Bagnari, Bessi

7547 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle problematiche riguardanti l'organico dell'Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia presso l'Ospedale di Faenza (RA). A firma del Consigliere: Liverani

7548 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai lavori riguardanti la tratta ferroviaria Parma-Guastalla-Suzzara e le azioni da attuare per evitare i conseguenti disagi per l'utenza della stessa. A firma del Consigliere: Delmonte

7550 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata consegna della posta nella frazione di Sologno, nel Comune di Villa Minozzo, ed i conseguenti danni subiti dai cittadini. A firma del Consigliere: Torri

7553 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare lo smantellamento dei corsi dell’Istituto Ruffilli di Forlì. A firma del Consigliere: Alleva

7554 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche relative al Comune di Goro e il conseguente processo di fusione con il Comune di Mesola. A firma del Consigliere: Galli

7555 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire e contrastare le infezioni mortali da “batteri killer”, quali il microbatterio chimera, riguardanti gli ambienti ospedalieri ed in particolare i macchinari utilizzati nell’ambito della cardiochirurgia. A firma della Consigliera: Gibertoni

7556 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da attuare per scongiurare le infezioni ospedaliere causate dal “mycobacterium chimerae”, specie in relazione all’utilizzo di apparecchiature usate in ambito cardiochirurgico ed al verificarsi di numerosi decessi di pazienti. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Marchetti Daniele, Liverani, Rainieri, Rancan, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Pettazzoni

7557 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione delle infezioni ospedaliere, che hanno causato il decesso di numerosi pazienti cardiopatici, con particolare riferimento al “microbatterio chimera”. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7562 - Interrogazione a risposta scritta circa un focolaio di influenza aviaria presso un allevamento di anatre ubicato a Bagnacavallo (RA). A firma del Consigliere: Galli

7563 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione della mafia nigeriana nel territorio regionale, tutelando anche le vittime del relativo racket che gestisce la prostituzione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7564 - Interrogazione a risposta scritta circa le conseguenze della situazione relativa alla società Qui Group, e la tutela dei relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Torri

7568 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per tutelare, nell’ambito del trasporto pubblico locale, i pendolari e gli utenti del servizio ferroviario, con particolare riferimento alla linea Ravenna-Bologna ed ai relativi disservizi.               A firma dei Consiglieri: Bagnari, Bessi, Rontini

7569 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure ed incarichi riguardanti Unità Operativa presso l’Ospedale di Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

7571 - Interrogazione a risposta scritta circa la moria di pesci verificatasi nel canale “Cavo Lama”, gestito dal Consorzio “Bonifica dell’Emilia Centrale”. A firma del Consigliere: Galli

7572 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione del batterio “mycobacterium chimerae”, che ha causato il decesso di pazienti sottoposti ad interventi cardiologici. A firma del Consigliere: Galli

7576 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare disservizi riguardanti il SUMAP. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7578 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la posizione dell’Amministrazione in merito al processo di fusione dei Comuni Lama Mocogno – Montecreto. A firma del Consigliere: Galli

7579 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende mettere in campo per garantire il servizio di trasporto passeggeri per la linea Reggio Emilia-Guastalla. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

7580 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le criticità rilevate dal comitato locale in merito all’Ospedale Novafeltria (RN). A firma della Consigliera: Sensoli

7581 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la realizzazione, secondo notizie di stampa, di un’area di degenza per post acuti a fianco del reparto di Chirurgia senologica nell’Ospedale Franchini di Santarcangelo (RN). A firma del Consigliere: Facci

7582 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa la promozione e il finanziamento di una sperimentazione lungo il litorale romagnolo di barriere artificiali permeabili sommerse (c.d. reef ball) per mettere in sicurezza l’arenile. A firma del Consigliere: Pompignoli

7583 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’impegno a sviluppare politiche incentivanti l’occupazione nell’attuale legislatura. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

Interpellanze

 

7490 - Interpellanza circa problematiche e procedimenti riguardanti, presso l’AUSL di Modena, il blocco del riconoscimento economico delle progressioni orizzontali e del saldo della produttività. A firma del Consigliere: Alleva

7551 - Interpellanza circa le azioni da attuare per tutelare il patrimonio di fauna selvatica, sospendendo ogni forma di caccia sul territorio regionale al fine di recuperare gli ecosistemi e gli habitat naturali. A firma della Consigliera: Gibertoni

7573 - Interpellanza circa le azioni da attuare per contrastare la violenza di genere, anche tramite la stipula di intese con la Polizia di Stato circa il Progetto nazionale Camper. A firma della Consigliera: Gibertoni

7575 - Interpellanza circa il sistema di incenerimento dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare e la predisposizione di un nuovo programma di dismissione progressiva degli impianti di incenerimento. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Risoluzioni

 

7464 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare piena attuazione alla convenzione sottoscritta tra la Regione Emilia-Romagna, Agenzia Regionale di Protezione Civile (ora Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile) e il Ministero dell’Interno - Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile Direzione Regionale Vigili del Fuoco Emilia-Romagna, a implementare la dotazione strumentale dei Comandi dei Vigili del Fuoco, oltre ad individuare ulteriori contributi finanziari per l'acquisto di nuove attrezzature finalizzate al miglioramento della qualità degli interventi, ed a garantire maggiormente la sicurezza degli agenti e delle loro condizioni complessive di lavoro. (08 11 18) A firma del Consigliere: Facci

7465 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi di concerto con il Governo affinché anche nei territori montani della regione Emilia-Romagna si possa coniugare il diritto di nascere in montagna con il diritto di nascere in sicurezza, aggiornando i requisiti e gli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza che i punti nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti all'anno devono possedere, tenendo conto anche delle caratteristiche economiche, sociali e orografiche di alcuni territori, prendendo inoltre in considerazione le valutazioni che hanno portato alla riapertura del punto nascite di Cavalese e le segnalazioni da inserirsi in una nuova richiesta di deroga finalizzata a far riprendere l’attività punto nascite di Pavullo nel Frignano. (08 11 18) A firma del Consigliere: Galli

7466 - Risoluzione per impegnare la Giunta a reintrodurre la figura del ginecologo con reperibilità notturna nella fascia oraria dalle 20:00 alle 8:00, sette giorni su sette presso l'Ospedale di Pavullo nel Frignano. (08 11 18) A firma del Consigliere: Galli

7477 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad affrontare il problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, anche, con la messa a disposizione gratuita, ai cittadini del territorio regionale, di una applicazione apposita da cui poter consultare l'elenco di tutti i Pronto Soccorso del territorio regionale, conoscere qual è il numero di persone in coda in quel momento, i tempi di attesa e l’indice di affollamento; di visualizzare sulla mappa regionale e locale le strutture più vicino ed eventualmente avviare la navigazione guidata verso il Pronto Soccorso scelto, con la possibilità anche di una connessione con la centrale operativa che gestisce tutte le chiamate per necessità urgenti e di emergenza sanitaria e con il singolo Pronto Soccorso. (09 11 18) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

7492 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi parte attiva nei confronti del Governo italiano affinché eserciti pressione sulla comunità internazionale e sul governo del Pakistan perché cessino le violazioni dei diritti umani, dando piena e immediata applicazione alla sentenza della Corte suprema, consentendo la scarcerazione di Asia Bibi e garantendone al contempo l'incolumità, ed affinché sia concesso asilo politico ad Asia Bibi e ai suoi familiari. (13 11 18) A firma della Consigliera: Gibertoni

7495 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere un Tavolo congiunto con la Regione Lombardia, Trenord, Trenitalia e le Associazioni di Pendolari per condividere informazioni e prospettive sulla situazione in atto ed elaborare congiuntamente soluzioni adeguate per quanto di comune interesse. (13 11 18) A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Molinari, Calvano, Lori, Cardinali, Caliandro, Rontini, Poli, Iotti

7511 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere un confronto con il Ministero, attraverso la Conferenza unificata, per richiedere il mantenimento dei Punti Nascita ospedalieri nelle aree montane e/o disagiate della Regione, ovvero il loro ripristino laddove già soppressi, anche in deroga all'accordo Stato-Regioni del 2010. (15 11 18) A firma del Consigliere: Facci

7525 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo, e nello specifico il Ministero dell'Ambiente, affinché accetti le risorse previste per il nostro Paese, 800 milioni di euro, a seguito dell'accordo che il governo Gentiloni, in accordo con le Regione e la Conferenza Stato-Regioni, aveva predisposto con la Banca Europea degli Investimenti per mettere in campo opere contro il dissesto idrogeologico; a sollecitare il Governo affinché riveda la sua posizione circa la chiusura di Italia Sicura in modo da proseguire sul percorso tracciato in questi quattro anni investendo sulla prevenzione e sul futuro del Paese, sollecitandolo inoltre affinché, invece di approvare condoni edilizi, recuperi Casa Italia, un progetto serio e lungimirante per la messa in sicurezza del nostro Paese. (19 11 18) A firma dei Consiglieri: Montalti, Rontini, Boschini, Campedelli, Zappaterra, Calvano, Caliandro, Lori, Rossi, Sabattini, Zoffoli, Bagnari, Tarasconi, Molinari

7526 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere un intervento di pianificazione che normi la produzione di biometano sul territorio regionale, definendo inoltre un sistema di autorizzazioni omogeneo che preveda anche la partecipazione dei cittadini. (19 11 18) A firma del Consigliere: Alleva

7528 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in riferimento al "Decreto Genova" n. 109/2018, a sollecitare il Parlamento ed il Governo a ripristinare, nella predisposizione della prossima finanziaria, misure e agevolazioni precedentemente previste per il sisma del Centro Italia e per altre emergenze. (20 11 18) A firma dei Consiglieri: Campedelli, Calvano, Caliandro, Rontini, Zappaterra, Mumolo, Bessi, Boschini, Poli, Sabattini, Molinari, Cardinali

7530 - Risoluzione per sollecitare il Governo ad istituire un tavolo nazionale con i rappresentanti di tutte le Regioni ove hanno sede stabilimenti del Gruppo FCA a fine di stabilire una strategia nazionale per l'automotive e di salvaguardare e rilanciare i siti produttivi del gruppo. (20 11 18) A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Rontini, Lori, Mumolo, Bagnari, Boschini, Cardinali, Taruffi, Bessi, Campedelli, Torri, Ravaioli, Prodi, Poli, Molinari, Sabattini

7535 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rendere esenti dall'addizionale IRPEF regionale, per l'anno 2018, i contribuenti con residenza nelle aree territoriali regionali colpiti dagli eventi alluvionali, oggetto dello stato di emergenza nazionale, aventi un reddito documentato inferiore ai 30.000,000 Euro, provvedendo inoltre a rimborsare quanto già eventualmente incassato. (20 11 18) A firma del Consigliere: Sassi

7540 - Risoluzione per impegnare la Giunta, ponendo il tema a livello nazionale ed europeo, a chiedere a Trenitalia e Ferrovie dello Stato che venga garantita la libera circolazione dei malati che si sottopongono al lungo pellegrinaggio in treno verso Lourdes ed una gestione del servizio più rispettosa della dignità dei malati e dei sofferenti. (21 11 18) A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rontini, Cardinali, Soncini

7549 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame fin da subito l'adozione di strumenti, analoghi a quelli utilizzati anche in altre realtà regionali, diretti ad agevolare la partecipazione delle imprese emiliano-romagnole, in particolare quelle di più ridotta dimensione e di quelle artigiane, anche a manifestazioni fieristiche ed esposizioni di carattere nazionale o internazionale sul territorio italiano. (22 11 18) A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini, Sensoli

7552 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad indicare, nelle linee guida del SSR, la lingua inglese come unica lingua integrativa all'italiano da inserire nelle nuove installazioni della segnaletica. (22 11 18) A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7558 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad aggiungere punti vendita TPER (anche a rotazione settimanale) nei principali bacini d'utenza e punti strategici, per agevolare quindi la fruibilità ed accessibilità al servizio di rilascio di nuovi abbonamenti (con tessera Mi muovo), anche ai pendolari più distanti dai punti vendita già esistenti. (22 11 18) A firma del Consigliere: Pettazzoni

7559 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad accompagnare e sostenere il percorso di promozione anche in chiave turistica del patrimonio storico costituito dai mulini storici individuati sul territorio regionale, ad incoraggiare, agevolare e continuare a sostenere le attività di valorizzazione proposte dai singoli mulini storici, riconoscendone così anche la funzioni didattico culturali, facendosi inoltre portavoce, in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell'esperienza della convezione firmata in Emilia-Romagna al fine di estendere questo modello anche sul resto del territorio nazionale. (22 11 18) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Caliandro, Torri, Poli, Rontini, Campedelli, Calvano, Cardinali, Rossi

7561 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere, in tutte le sedi, l’introduzione dell’aliquota Iva agevolata del 4 per cento per i pannolini per bambini e per i prodotti per l’igiene intima femminile, compatibilmente con la normativa europea. (23 11 18) A firma dei Consiglieri: Rossi, Marchetti Francesca, Bessi, Caliandro, Taruffi, Campedelli, Zappaterra, Ravaioli, Torri, Prodi, Bagnari, Zoffoli

7574 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dichiarare fallimentare il sistema di incenerimento dei rifiuti nell'ottica dell'economia circolare e i principi dettati dalla normativa comunitaria, a predisporre un cronoprogramma di dismissione progressiva degli impianti di incenerimento che metta in primo piano la gestione di prossimità dei rifiuti e la raccolta differenziata, chiedendo inoltre al Governo l'impegno a presentare quanto prima una proposta di legge volta a superare l'art. 35 del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazione, in legge n. 164/2014. (23 11 18) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

6924 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti battute di caccia avvenute presso l'oasi di Bianello, nel Comune di Quattro Castella (RE). A firma della Consigliera: Gibertoni

6927 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione degli obblighi vaccinali per le famiglie non ancora in regola con tali disposizioni. A firma della Consigliera: Sensoli

6929 - Interrogazione a risposta scritta circa le disposizioni riguardanti le misure di sicurezza e le procedure da applicare per ottenere l’autorizzazione per feste ed eventi. A firma del Consigliere: Galli

6933 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la dignità ed i diritti delle persone, ed in particolare di quelle non autosufficienti ospiti nelle R.S.A (Residenze Sanitarie Assistenziali). A firma della Consigliera: Gibertoni

6934 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure autorizzatorie riguardanti ARPAE. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6936 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il fenomeno dell’abbandono di animali, specie in concomitanza con i periodi di ferie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6937 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da assumere, a sostegno degli Enti Locali interessati, per far fronte alla proliferazione di alghe nella riviera romagnola. A firma del Consigliere: Facci

6939 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori operanti presso le RSA e per potenziare i servizi domiciliari. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6948 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i creditori delle precedenti unità sanitarie locali, con particolare riferimento ad accantonamenti di spese ex gestioni liquidatorie. A firma della Consigliera: Sensoli

6953 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da attuare per sostenere l’uso e l’acquisto di veicoli che contribuiscano al contenimento delle polveri sottili. A firma della Consigliera: Gibertoni

6954 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mettere in sicurezza il territorio dell’abitato di Reno Inferiore nel Comune di Tizzano Val Parma (PR) colpito da movimenti franosi, e le richieste proposte dai relativi abitanti alla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Rainieri

6956 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio svolto dalla Regione Emilia-Romagna sull’esercizio 2017, con particolare riferimento a problematiche riguardanti l’attività delle AUSL. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6958 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere quali siano gli interventi programmati sulle tratte che attraversano la provincia di Piacenza, al fine di ridurre concretamente i ritardi e le cancellazioni dei treni e per risolvere il problema del sovraffollamento del treno RV2285. A firma dei Consiglieri: Rancan, Tagliaferri

6960 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle cure, ai relativi costi e alle tipologie, per le persone affette da fibromialgia. A firma della Consigliera: Piccinini

6962 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere con quali tempi sarà possibile caricare tutti i referti sul Fascicolo sanitario elettronico, indipendentemente dalla tipologia e dal formato degli stessi. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Bagnari, Serri, Rontini, Sabattini, Montalti

6963 - Interrogazione a risposta scritta, per chiedere alla Giunta se ritenga di attivarsi al fine di promuovere efficaci iniziative atte a contrastare il crescente fenomeno degli stupri e della violenza sulle donne nella nostra Regione, se ritenga altresì opportuno porre questo tema all'attenzione anche delle altre regioni; e, inoltre, se intenda avanzare richiesta al Governo di inasprire le pene per chi commette tali reati. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6964 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla situazione di Sesto Imolese, nel Comune di Imola, dove i cittadini lamentano che all'interno degli ambulatori medici (nei quali sono presenti medici di base e pediatri), ospitati nel centro civico di via San Vitale, manchi completamente un impianto di condizionamento. A firma del Consigliere: Galli

6965 - Interrogazione a risposta scritta, in merito ad un blackout energetico, durato diverse ore, che ha interessato nella serata del 31 luglio 2018, migliaia di case e attività tra Rimini sud e Riccione, causando ingenti danni soprattutto a queste ultime, impegnate nel pieno della stagione balneare. A firma della Consigliera: Rossi

6966 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere quali azioni si intendono mettere in atto al fine di garantire il massimo rispetto della privacy e la protezione dei dati personali di ogni cittadino, in particolare dei dati sanitari. A firma del Consigliere: Sassi

6967 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alle aggressioni ad operatori sanitari con particolare riferimento a quanto successo nella notte di domenica 5 agosto 2018 al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Parma dove un'operatrice sanitaria è stata aggredita da una coppia di persone straniere. A firma del Consigliere: Rainieri

6968 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere quale sia lo stato di fatto delle antenne (sia SRB sia altre tipologie) site nei comuni di Cesenatico e Riccione, con particolare riferimento alle nuove installazioni. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6969 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla qualità del servizio ferroviario regionale, compreso quello gestito dalla partecipata regionale Tper sulle linee della controllata regionale FER e quindi sulla rapidità e sul cadenzamento dei collegamenti con riferimento alle tratte Modena-Sassuolo e (Bologna)- Casalecchio-Vignola. A firma della Consigliera: Piccinini

6970 - Interrogazione a risposta scritta, sul tema della riorganizzazione della assistenza perinatale e della chiusura dei punti nascita a bassi volumi di attività nei territori montani. A firma delle Consigliere: Piccinini, Sensoli

6971 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alle notizie stampa dalle quali emerge che sono oltre 50 i casi registrati di trasmissione del virus West Nile, con ben due decessi; un virus che si trasmette attraverso una puntura di zanzare del genere Culex e che si sta diffondendo nelle aree umide dell'Emilia-Romagna e del Veneto. A firma della Consigliera: Gibertoni

6972 - Interrogazione a risposta scritta, in merito ad un controllo effettuato in data 11 dicembre 2008 dal Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda USL di Parma su un campione di latte presso l'Azienda Agricola "Le Banzole s.r.l.", in località Samboseto di Busseto (PR), allo scopo di verificare l'eventuale presenza di micotossine. A firma della Consigliera: Piccinini

6975 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se la Regione intenda prevedere un intervento economico straordinario, anticipatorio rispetto all'effettivo risarcimento da parte della Compagnia assicurativa, a favore delle persone che sono state colpite dall’incidente avvenuto in Bologna il 6 agosto 2018, al fine di mettere i cittadini coinvolti nella condizione di potere affrontare, fin da subito, le spese necessarie per il ritorno alla normalità delle proprie occupazioni. A firma del Consigliere: Facci

6978 - Interrogazione a risposta scritta, circa la notizia che una cooperativa avente sede legale a Bologna sta procedendo, in accordo con la Prefettura di Parma, ad alloggiare 27 clandestini che ha a proprio carico come richiedenti protezione internazionale, in una grande villa ubicata in aperta campagna nel territorio di Noceto in provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6981 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se la Giunta intenda stanziare nuovi fondi per le disinfestazioni del verde pubblico, a seguito delle notizie dell'emergenza vespe che ha causato 5 ricoveri al giorno al pronto soccorso di Piacenza, con 500 persone in cura per la terapia immunizzante e considerati i casi di contagio del virus West Nile, che si trasmette con punture di zanzare Culex, particolarmente riscontrato nelle Province di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza e che ha già causato due decessi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6982 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla "Relazione annessa alla decisione di parifica del rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2017" della Sezione di Controllo della Corte dei Conti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6983 - Interrogazione a risposta scritta circa le interruzioni di energia elettrica che hanno interessato il tratto costiero tra Rimini e Riccione e per valutare l’opportunità di aprire un confronto con gli operatori della rete elettrica affinché vengano avviati piani volti a potenziare l’innovazione tecnologica sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Sensoli

6984 - Interrogazione a risposta scritta circa la Relazione annessa alla decisione di parifica del rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2017 nella quale si evidenziano le posizioni di FER, TPER e AIPO e i provvedimenti che la Giunta intende assumere ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie ancora aperte per ciascuna delle tre posizioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6990 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’attività di soccorso svolta dalle Forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Vigili del fuoco) e dal personale sanitario in occasione del drammatico incidente avvenuto sul tratto autostradale di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

6991 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione dei rifiuti speciali, pericolosi e non, stoccati presso l’impianto di San Lorenzo in Noceto a Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

6992 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sostituzione, nel settore della mitilicoltura, delle reti di contenimento dei mitili, le cosiddette “calze”, con reti a formulazione biodegradabile. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6994 - Interrogazione a risposta scritta, in ordine al progressivo aumento delle infezioni letali da febbre West Nile, e per sapere quali siano le misure di prevenzione e di contrasto che l'Amministrazione regionale, tramite i propri Dipartimenti e settori specifici, intende adottare. A firma del Consigliere: Facci

6995 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la società IRETI ha realmente interrotto totalmente, per morosità, diverse forniture di acqua potabile a condomini della provincia di Parma e, in caso affermativo, se ha correttamente rispettato le procedure previste dalle normative in materia, considerato che, secondo l'interpretazione della Corte di Cassazione sull'acqua potabile come bene di prima necessità, la fornitura in caso di morosità, può essere solo ridotta ma non interrotta. A firma del Consigliere: Rainieri

6996 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se, a fronte dei gravi danni causati da un nubifragio sui comuni di Sarmato e Rottofreno nella provincia di Piacenza, la Giunta voglia valutare un intervento mirato di sostegno alle aziende maggiormente colpite al fine di sostenere la pronta ripresa delle attività lavorative e di assicurare il pieno livello occupazionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6997 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad intimazioni di pagamento ricevute da alcuni cittadini per conto di AREA SPA dopo la fusione con CMV SPA in CLARA SPA (FE), società che opera nella raccolta di rifiuti urbani ed assimilati. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6999 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere quali azioni siano state poste in essere per ridurre l'uso di pesticidi, considerata la notizia della condanna della multinazionale Monsanto al risarcimento di un operaio che ha contratto un tumore a seguito dell’uso di un pesticida contenente glifosato. A firma del Consigliere: Galli

7001 - Interrogazione a risposta scritta, in merito a notizie stampa dalle quali si apprende dell'allarme lanciato da diverse sigle sindacali in relazione alle numerose problematiche evidenziate sul funzionamento dei pronto soccorso in Emilia-Romagna: dalle file lunghe, alla carenza di personale, in particolare personale medico. A firma del Consigliere: Galli

7002 - Interrogazione a risposta scritta sulla fruibilità degli ascensori all’interno dell'Ospedale Santissima Annunziata di Cento, situazione già denunciata da un comitato sorto a difesa degli standard qualitativa del nosocomio. A firma del Consigliere: Pettazzoni

7003 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla "Relazione annessa alla decisione di parifica del rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2017" dove la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, ha ricostruito la consistenza numerica ed i costi relativi al personale del Servizio sanitario regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7005 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere dalla Giunta la tipologia dell'attività di vigilanza svolta dalla Regione sulle partecipate nell'anno 2017 e quali criticità abbia riscontrato tale attività di vigilanza in relazione a ciascuna partecipata. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7006 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se la Giunta ritenga di dovere avviare, di concerto con le Istituzioni interessate e con i settori competenti, in un'ottica di doverosa attività di prevenzione sul fronte della sicurezza delle infrastrutture stradali, un piano straordinario di controllo e verifica dello stato di conservazione di tutti i ponti e viadotti del territorio regionale. A firma del Consigliere: Facci

7007 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno intervenire con finanziamenti propri per migliorare le condizioni operative del personale dei Vigili del Fuoco che operano sul territorio regionale, anche in considerazione delle nuove competenze assegnate a seguito dello scioglimento del Corpo Forestale dello Stato. A firma della Consigliera: Piccinini

7008 - Interrogazione a risposta scritta, in merito a quanto denunciato dall'lnail e dai principali sindacati e cioè che nel 2017 e nei primi mesi del 2018, sono aumentate le 'morti bianche' e gli infortuni sul lavoro in Emilia-Romagna, che diventa la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, in questa drammatica graduatoria. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7009 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative intenda assumere la Giunta per garantire al Servizio sanitario regionale il ristoro, da parte della Compagnia assicuratrice del mezzo responsabile del sinistro stradale, di tutte le somme corrispondenti alle prestazioni sanitarie da erogarsi, in regime di esenzione, alle persone a vario titolo ferite nell'esplosione del 6.8.2018 a Bologna. A firma del Consigliere: Facci

7012 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda procedere nel richiedere alle Assicurazioni dei soggetti responsabili dell’incidente, avvenuto sull'autostrada A14 il 6 agosto scorso, copertura integrale dei costi sostenuti per le prestazioni sanitarie delle persone coinvolte, evitando di far ricadere sulla collettività costi per i quali sono attivabili coperture assicurative. A firma della Consigliera: Piccinini

7014 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative ritenga di dovere assumere la Giunta in ordine alla richiesta inviata ad ARPAE e AUSL di sopralluogo presso gli ambienti di lavoro di un magazzino comunale del Comune di Langhirano (PR), al fine di valutare la condizione di pericolosità di esposizione ad amianto friabile dei lavoratori comunali, che quotidianamente accedono alla struttura. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7016 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta se, nella riorganizzazione del 2015, abbia considerato  i rischi derivanti dalla soppressione del Servizio Veterinario e igiene degli alimenti, importante per la tutela della salute pubblica e del mondo produttivo, con perdita di autonomia ed efficacia rispetto a controlli sicuri e sufficienti su mangimi e materie prime provenienti da altri paesi che vengono immessi nella filiera regionale e quale sia lo stato del confronto con le categorie interessate. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7017 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta se ritenga opportuno, visto l’elevato numero di incarichi di patrocinio legale assegnati esternamente dalla Regione, attenersi alle osservazioni della Corte dei Conti sul demandare la scelta del legale, cui affidare l'incarico, al dirigente preposto anziché in capo all'organo politico, sulla possibilità di operare affidamenti derogando all’utilizzo dell'elenco di liberi professionisti e prevedere un meccanismo di rotazione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7018 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta se ritenga opportuno individuare modalità dirette ad evitare che venga erogato un servizio sanitario da parte dell'Ausl, che coinvolge mezzi ed operatori del servizio sanitario regionale, a supporto di iniziative organizzate sul territorio da soggetti finora insolventi. A firma della Consigliera: Piccinini

7022 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta se ritenga opportuno attivarsi in merito ad una migliore gestione delle emergenze che permetta al cittadino di poter usufruire in qualunque momento di una struttura di eccellenza del nostro territorio ed evitare il ripetersi di situazioni per cui il Policlinico S. Orsola ha rifiutato il trasferimento di un paziente da altra struttura. A firma della Consigliera: Piccinini

7023 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta se ritenga opportuno procedere entro un anno dalla conclusione della ricognizione compiuta tramite il "Piano per la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie" con la dismissione di partecipazioni considerate non più strategiche per l’Ente, ed intenda includere nei provvedimenti di razionalizzazione anche le partecipazioni detenute per il tramite di società soggette a controllo pubblico cumulativo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7024 - Interrogazione a risposta scritta circa il recupero dei crediti delle AUSL per prestazioni sanitarie erogate a cittadini, con particolare riferimento a quelli stranieri ed alla situazione esistente a Bologna ed Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7025 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alla contaminazione della discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7026 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ridimensionamento dei Servizi Veterinari del Servizio Sanitario regionale. A firma del Consigliere: Rainieri

7028 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa al laboratorio di NanoBiotecnologie (NABI) presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7029 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per collocare pannelli fonoassorbenti volti a ridurre l’inquinamento acustico a tutela degli abitanti delle zone limitrofe alla superstrada E45. A firma della Consigliera: Montalti

7030 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la piena efficienza della cassa di espansione del torrente Parma sita in località Marano. A firma del Consigliere: Rainieri

7035 - Interrogazione a risposta scritta circa le spese sostenute dall’AUSL della Romagna per l’affitto del complesso laboratoristico di Pievesestina. A firma del Consigliere: Pompignoli

7042 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti disposizioni relative al “Piano aria integrato regionale”, con particolare riferimento al divieto di utilizzo di biomasse legnose. A firma del Consigliere: Facci

7043 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la piena funzionalità dei Pronto Soccorso, con particolare riferimento alla formazione ed alla dotazione organica del relativo personale. A firma della Consigliera: Piccinini

7044 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la fruibilità dei pasti al personale dell'AUSL di Bologna operante presso il Poliambulatorio di San Lazzaro di Savena. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7046 - Interrogazione a risposta scritta le azioni da attuare per evitare problematiche riguardanti le prime visite, e quelle di controllo, presso i poliambulatori dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7048 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la normativa e l'utilizzazione dei contratti di lavoro flessibili nell'ambito delle AUSL regionali. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7049 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il fenomeno dei posteggiatori abusivi presenti nei parcheggi antistanti alle strutture ospedaliere di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7050 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’apertura di un nuovo centro islamico a Carpi. A firma del Consigliere: Bargi

7051 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’ampliamento della discarica di Baricella. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7053 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il taglio di parte del bosco di Monte Ledo, con particolare riferimento alla situazione esistente a Succiso, nel Comune di Ventasso (RE). A firma del Consigliere: Sassi

7059 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la proroga della scadenza della validità dell’autorizzazione relativa alla discarica di rifiuti di Baricella (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

7060 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per porre in essere lavori di manutenzione straordinaria e sanificazione dei torrenti Ghiara e Citronia, che attraversano Salsomaggiore Terme. A firma del Consigliere: Rainieri

7064 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, procedure e provvedimenti riguardanti la discarica di rifiuti di Baricella. A firma del Consigliere: Facci

7065 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’assunzione di collaboratori amministrativi del settore legale da parte della AUSL, con particolare riferimento a quella della Romagna. A firma del Consigliere: Galli

7067 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione delle infezioni nosocomiali. A firma della Consigliera: Gibertoni

7071 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti cumuli di rottami di vetro presenti presso una azienda sita a San Cesario (MO). A firma del Consigliere: Galli

7072 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per intensificare l’attività repressiva sull’offerta di droga e contrastare il consumo di stupefacenti, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma e nelle relative scuole. A firma del Consigliere: Rainieri

7073 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni e le procedure da porre in essere a fronte delle emissioni odorigene, e delle problematiche connesse anche in ambito sanitario, causate da una azienda di Borgotaro. A firma della Consigliera: Gibertoni

7074 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e questioni riguardanti la messa in sicurezza globale della rete ferroviaria regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

7075 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rendere gratuita, per i pazienti ed i relativi operatori, la sosta nei parcheggi delle strutture sanitarie regionali, e vietare, negli stessi, l’apposizione delle “ganasce”. A firma della Consigliera: Gibertoni

7076 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’applicazione del Piano della povertà, con particolare riferimento all’erogazione del REI. A firma del Consigliere: Sassi

7077 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’accesso ed il libero transito sulla battigia di zone situate presso Lido Dante e ricomprese nel Parco Regionale del Delta del Po – Stazione “Pineta di Classe e Salina di Cervia”. A firma del Consigliere: Bertani

7078 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l’applicazione del Piano Aria Integrato regionale (PAIR), con particolare riferimento all’utilizzo di biomasse legnose. A firma del Consigliere: Galli

7079 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere i disagi per l’utenza della linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla. A firma della Consigliera: Piccinini

7080 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la mancata presenza H24 di un medico presso l’aeroporto Marconi di Bologna. A firma del Consigliere: Galli

7087 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare l’utilizzo del glifosato dai disciplinari di produzione integrata, al fine di tutelare i prodotti agricoli. A firma della Consigliera: Gibertoni

7088 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rinviare la stagione venatoria a causa della siccità e della presenza nei territori di turisti e villeggianti. A firma della Consigliera: Gibertoni

7089 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere affinché l’AUSL di Modena proceda a riconoscere il premio di produzione agli operatori sanitari. A firma della Consigliera: Gibertoni

7090 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzazione, nell’ambito del servizio di soccorso e trasporto infermi non urgente, di volontari invece di autisti professionisti. A firma del Consigliere: Pompignoli

7091 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR), con particolare riferimento ai sistemi di riscaldamento che utilizzano biomasse legnose. A firma del Consigliere: Bertani

7092 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti, presso l’AUSL di Modena, l’accordo integrativo aziendale per le accessorietà prestazionali aggiuntive in Pronto Soccorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

7093 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per dare corso ad un piano di disinfestazione straordinario volto ad eliminare le zanzare che veicolano la patologia West Nile. A firma del Consigliere: Fabbri

7094 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la falsa attestazione di minore età da parte di immigrati, con particolare riferimento alla situazione esistente a Forlì. A firma del Consigliere: Galli

7098 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’esercizio della libera professione intramuraria presso i poliambulatori dell’Istituto Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7099 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione di un piano di disinfestazione straordinario per contrastare la diffusione, da parte delle zanzare, della malattia West Nile. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7100 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7102 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ripristinare l’attività del servizio prelievi del Centro Medico di Savigno. A firma del Consigliere: Facci

7103 - Interrogazione a risposta scritta circa le attività di controllo e campionamento delle emissioni odorigene presenti in alcune zone del territorio di Riccione, e la definizione di un apposito regolamento che consenta ad ARPAE di svolgere appieno le proprie funzioni di controllo. A firma della Consigliera: Sensoli

7104 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della patologia West Nile, veicolata dalle zanzare. A firma del Consigliere: Galli

7107 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’ibridazione di animali, con particolare riferimento ai lupi. A firma della Consigliera: Gibertoni

7111 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare la cittadinanza e la sanità pubblica a seguito di un incendio, avvenuto a Pomposa, presso un’azienda di lavorazione del legno. A firma del Consigliere: Alleva

7112 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a fronte della diffusione della patologia West Nile e dei conseguenti decessi, con particolare attenzione anche alla sicurezza delle trasfusioni di sangue. A firma della Consigliera: Gibertoni

7113 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la gratuità dei parcheggi di servizio degli ospedali pubblici per gli operatori, i pazienti ed i visitatori. A firma della Consigliera: Piccinini

7114 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, procedure e problematiche riguardanti il Comune di Modena e soggetti operanti nel settore relativo al sistema scolastico territoriale e dell’educazione. A firma del Consigliere: Bargi

7115 - Interrogazione a risposta scritta circa l’acquisizione da parte di TPER, socia della Regione Emilia-Romagna, di quote dell’Interporto di Bologna. A firma del Consigliere: Paruolo

7116 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata emissione di bollettini di aggiornamento sulla situazione sanitaria nella Provincia di Modena, con particolare riferimento al decesso di un paziente a causa della patologia West Nile. A firma del Consigliere: Bargi

7119 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione della corruzione nel territorio regionale. A firma del Consigliere: Sassi

7120 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio di analisi dei costi praticati dai soggetti fornitori di beni e di servizi alla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Sassi

7121 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione della patologia West Nile, con particolare riferimento al contagio tra zanzare e corvidi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7122 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilevante aumento degli accessi nei Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere della Città Metropolitana di Bologna a causa della diffusione del virus “West Nile”. A firma del Consigliere: Facci

7125 - Interrogazione a risposta scritta circa la copertura a banda ultra larga ed il WI-FI pubblico nella città di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Molinari

7129 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del servizio dei centri di prelievo nella Valsamoggia. A firma del Consigliere: Galli

7130 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il reclutamento del personale sanitario operante in elisoccorso. A firma del Consigliere: Galli

7132 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento delle funzioni dell’ufficio relazioni sindacali presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7133 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per poter eliminare problematiche riguardanti il sistema informatizzato di gestione delle risorse umane nelle aziende sanitarie, con particolare riferimento all’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7134 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti il rispetto della normativa sull’abbattimento di piante ed alberi, con particolare riferimento alla situazione esistente a Savignano sul Rubicone. A firma del Consigliere: Bertani

7135 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni dell’abbattimento di una giovenca, da parte della Polizia Municipale, nel Comune di Forlì, in luogo dell’utilizzo della telenarcosi. A firma della Consigliera: Piccinini

7138 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della patologia West Nile, evitando anche lo spandimento di acque reflue e degli effluenti degli allevamenti. A firma della Consigliera: Gibertoni

7139 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inizio dei lavori e le funzioni riguardanti la nuova casa della salute di Castelnovo di Sotto. A firma del Consigliere: Delmonte

7141 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare affinché il disegno di legge n. 735, in materia di affidamento condiviso, non venga inserito nell’ordinamento italiano. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi

7143 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la gestione del servizio infermieristico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7144 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare nell’ambito della scuola, per dar corso ad un processo di integrazione che salvaguardi I simboli dell’identità culturale italiana, con particolare riferimento all’esposizione dei presepi. A firma del Consigliere: Fabbri

7145 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità riguardanti il servizio istituzionale per le informazioni sulle vaccinazioni predisposto dall’AUSL di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

7146 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la copertura, da parte della compagnia assicurativa della ditta di trasporti proprietaria dell’autocisterna esplosa a Bologna in data 6 agosto 2018, dei costi dei ticket e delle spese sanitarie sostenute dai cittadini feriti in tale occasione. A firma del Consigliere: Galli

7147 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle criticità riguardanti i Medici dell’Emergenza Territoriale ed alle problematiche gravanti sulle strutture di Pronto Soccorso. A firma del Consigliere: Gibertoni

7148 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire, nel Comune di Serramazzoni, un regolare avvio dell’anno scolastico. A firma della Consigliera: Piccinini

7153 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la retribuzione di risultato ai dirigenti operanti nel settore della sanità, con particolare riferimento a quello romagnolo. A firma del Consigliere: Pompignoli

7154 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alla prossima carenza di medici, con particolare riferimento a quelli di famiglia, agli specialisti ed a quelli operanti nel settore dell’emergenza-urgenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7155 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le azioni intraprese dalla Regione e dagli Enti Locali, volte a garantire l’adeguamento degli edifici scolastici alle norme di sicurezza. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi

7156 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche in essere relative al Canale Emiliano Romagnolo (CER). A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

7160 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di comunicazione utilizzate dall’AUSL di Modena relativamente alla patologia West Nile. A firma del Consigliere: Galli

7162 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche inerenti la riorganizzazione del servizio idrico integrato nel comune di Lizzano in Belvedere (BO). A firma del Consigliere: Galli

7187 - Interrogazione a risposta scritta circa l’acquisizione di immagini fotografiche nel momento in cui viene elevata una multa sui mezzi di trasporto pubblico di Piacenza, Reggio Emilia e Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

7190 - Interrogazione a risposta scritta circa attività sul gay pride realizzate presso un centro estivo di Casalecchio di Reno (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7196 - Interrogazione a risposta scritta circa i disservizi e l’aumento dell’abbonamento riguardante l’Azienda Start Romagna. A firma del Consigliere: Galli

7205 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la tutela e la valorizzazione del verde e delle alberature, con particolare riferimento ad abbattimenti di alberi di alto fusto nel Comune di Spilamberto. A firma della Consigliera: Gibertoni

7216 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per salvaguardare la cittadinanza dai rischi conseguenti l’incendio verificatosi presso un’azienda di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7218 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire un costante monitoraggio del viadotto Rio Piazza e del versante di Ripoli, con particolare riferimento ai relativi movimenti franosi. A firma del Consigliere: Galli

7225 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Consorzio Valli del Cimone. A firma del Consigliere: Bargi

7228 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire e reprimere i reati commessi sugli autobus, al fine di tutelare la sicurezza dei passeggeri ed agevolare le funzioni spettanti alle forze di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria. A firma del Consigliere: Tagliaferri

7230 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire l’ampliamento degli orari di apertura e la migliore fruibilità turistica del castello di Torrechiara. A firma del Consigliere: Rainieri

7231 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori, ex dipendenti di Aeradria, operanti in AiRiminum. A firma del Consigliere: Galli

7234 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la corresponsione del reddito di solidarietà (RES) da parte della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7238 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di accesso, da parte di alunni che intendono consumare il pasto domestico a scuola, ai refettori delle strutture scolastiche dell'Istituto comprensivo di San Pietro in Casale (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7246 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori della azienda Sagemcom, con particolare riferimento allo stabilimento sito a Campogalliano (MO). A firma del Consigliere: Campedelli

7247 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mettere in sicurezza la Strada provinciale 82 "Gaggio Montano-Masera", con particolare riferimento alla frana situata a Lizzano in Belvedere. A firma del Consigliere: Galli

7248 - Interrogazione a risposta scritta circa progetti formativi, dedicati agli agenti di Polizia Locale, riguardanti questioni relative alla mediazione culturale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Delmonte

7252 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse alla realizzazione di una pista ciclabile lungo via Galliera nell’ambito dell’Unione dei Comuni Reno-Galliera. A firma del Consigliere: Galli

7253 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi arrecati agli studenti universitari dai lavori di ristrutturazione di una Residenza gestita dall’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori (Er.Go), in Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Rancan

7280 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare gli incendi che si verificano sugli autobus del Servizio di Trasporto pubblico TEP, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

7289 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti percorsi partecipativi relativi all’Amministrazione comunale di Modena ed al recupero del comparto dell’ex ospedale Sant’Agostino. A firma della Consigliera: Gibertoni

7291 - Interrogazione a risposta scritta circa l’abbattimento di un considerevole numero di alberi previsto in alcuni parchi di Rimini.               A firma della Consigliera: Sensoli

7303 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e problematiche riguardanti permessi di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi riguardanti le province di Reggio Emilia e Modena. A firma del Consigliere: Sassi

7313 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione di un alloggio per profughi a Casalecchio di Reno (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

7327 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza della Halomorpha Halys, più comunemente chiamata cimice asiatica, altamente pericolosa per le coltivazioni. A firma del Consigliere: Liverani

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d) del Regolamento interno:

 

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, preso atto che il Gruppo Assembleare “Misto”, con nota prot. n. 57809 del 30 ottobre 2018, ha comunicato la nomina del Consigliere Michele Facci quale Presidente del relativo Gruppo, ha adottato la deliberazione n. 104 del 30 ottobre 2018, ad oggetto:

 

“Accertamento e dichiarazione della costituzione dei Gruppi assembleari della X legislatura e presa d'atto della loro consistenza numerica (art. 36 Statuto, art. 6 Regolamento interno, art. 17, comma 3, L.R. 11/2013 e ss.mm.ii.). Modifica alla deliberazione UP n. 73 del 25 luglio 2018”.

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno:

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”, nella seduta del 20 novembre 2018, ha esaminato la petizione oggetto n. 6744:

6744 - Petizione popolare circa la richiesta di un intervento su alcuni Comuni e Unione di Comuni nel territorio modenese al fine di sopperire alle carenze di organico della Polizia municipale. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 67 del 28 06 18)

formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2, del Regolamento interno.

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, comma 1, lett. i)

 

La Giunta regionale ha comunicato, ai sensi dell’art. 46, lettera j), dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, di aver adottato la deliberazione n. 1910 del 12 novembre 2018, concernente il ricorso alla Corte Costituzionale per la questione di legittimità costituzionale del D.L. 25/7/2018, n. 91 convertito in legge con modificazioni dell’art. 1, comma 1 della Legge 21/9/2018, n. 108 concernente: “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 31/10/2018 al 22/11/2018

 

DPGR n. 171 del 13/11/2018

Dichiarazione di decadenza dei componenti di diritto del Consiglio delle Autonomie Locali a seguito della cessazione dalla carica e nomina in sostituzione dei nuovi componenti, ai sensi dell'art. 5, c.1 della L.R. n.13/2009 e succ. modifiche.

DPGR n. 174 del 14/11/2018

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e s.m.i.

(Comunicazioni n. 75 prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2018/2657 del 26/11/2018)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera - Soncini

Rancan - Torri

 

 

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