Espandi Indice

 

 

1.

 

SEDUTA DI VENERDÌ 28 FEBBRAIO 2020

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PROVVISORIO FELICORI

 

INDI DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Insediamento dell’Assemblea legislativa a seguito delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

 

OGGETTO 1

Presa d’atto della opzione presentata dalla Consigliera regionale Ellen Ethel Schlein detta Elly e della proclamazione della elezione a Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Igor Taruffi (1)

(Approvazione)

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

 

OGGETTO 2

Elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale a norma dell’art. 33 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna (2)

(Discussione ed elezione della Presidente dell’Assemblea Emma Petitti, dei Vicepresidenti Silvia Zamboni e Fabio Rainieri, dei Segretari Lia Montalti e Fabio Bergamini, dei Questori Katia Tarasconi e Giancarlo Tagliaferri)

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

ZAPPATERRA

GIBERTONI

PICCININI

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

RAINIERI

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

RANCAN

LISEI

TARUFFI

PIGONI

ZAMBONI

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

TARUFFI

RANCAN

ZAPPATERRA

RANCAN

ZAPPATERRA

LISEI

PRESIDENTE provvisorio (Felicori)

PRESIDENTE (Petitti)

SGARBI

RAINIERI

ZAPPATERRA

BORGONZONI

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni per appello nominale oggetto 2

 

PRESIDENZA PROVVISORIA DEL PRESIDENTE FELICORI

 

La seduta ha inizio alle ore 10,15

 

Insediamento dell’Assemblea legislativa a seguito delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Buongiorno.

Apriamo i lavori della XI legislatura regionale.

Ai sensi dell’articolo 27, comma 8, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna e dell’articolo 2, comma 2, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, quale consigliere più anziano di età fra i presenti assumo la Presidenza provvisoria dell’Assemblea e chiedo ai consiglieri Giulia Pigoni e Matteo Montevecchi, quali consiglieri più giovani, uno per ciascun genere, di prendere posto al banco della Presidenza come segretari provvisori.

È così costituito l’Ufficio di Presidenza provvisorio.

La presidente dell’Assemblea uscente, Simonetta Saliera, ai sensi dell’articolo 27, comma 8, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna e dell’articolo 2, comma 1, del Regolamento interno, ha provveduto a convocare questa prima seduta dell’Assemblea legislativa della XI legislatura con il seguente ordine del giorno: “Insediamento dell’Assemblea legislativa a seguito delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020”; “Elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale a norma dell’articolo 33 dello Statuto della Regione Emilia- Romagna”.

Rendo noto che vi è la diretta telematica della seduta ai sensi dell’articolo 66 del Regolamento interno.

È prassi, prima di procedere all’inizio dei lavori, che il Presidente, ancorché provvisorio, faccia una breve riflessione e io non mi sottrarrò a questa consuetudine. Visto che l’età che mi impone l’onore di presiedere questa Assemblea nell’atto della sua costituzione e di aprire così la prossima legislatura regionale, mi regala anche il privilegio di conservare nitidi ricordi della nascita di questa Istituzione di cui celebriamo quest’anno il cinquantesimo anniversario.

Nonostante i conflitti, basti citare la rivolta di Reggio Calabria, le Regioni nacquero sotto il segno della speranza e la loro costituzione aprì in Italia una stagione di riforme che pur dovette farsi strada fra conflitti terribili e non dimenticabili.

Il primo presidente della Regione Emilia-Romagna, Guido Fanti, colorò persino di elementi avveniristici un’Amministrazione che definirei illuminista. 

Ricordo, per limitarmi a temi che conosco direttamente, quelli culturali, l’impegno per la creazione di una televisione regionale via cavo, anticipazione della scena comunicativa mondiale di oggi e premessa di una vera autonomia regionale, e la fondazione dell’Istituto dei beni culturali e ambientali, anticipazione di mezzo secolo della centralità che si dà oggi alla cultura e pratica di una moderna visione del territorio.

Anche se la Regione è sempre rimasta centrale nel conseguimento dei primati dell’Emilia-Romagna, non sempre negli anni successivi, al confronto con la dura realtà della gestione, si è mantenuta l’autorevolezza di una Regione capace di una pianificazione strategica tale da offrire una cornice alle autonomie locali e di essere di stimolo allo Stato centrale. Oggi abbiamo di nuovo questa opportunità. Le Regioni stanno tornando al centro dell’attenzione. Lo richiede la globalizzazione, che lascia voce solo alle Istituzioni che abbiano una taglia adeguata. Lo richiede l’affaticamento della Pubblica amministrazione italiana, che impone razionalizzazione, efficienza, semplificazione. Lo si è visto anche nella recente nostra campagna elettorale, in cui, forse per la prima volta, un’elezione regionale ha assunto un rilievo nazionale. Ne è prova anche il progetto di rafforzamento delle competenze che questa Regione ha progettato nella legislatura appena conclusa, che potrà completarsi nel tempo con una crescente autonomia finanziaria e corresponsabilità fiscale.

Una nuova stagione di speranze. È questo l’augurio che mi sento di fare al presidente e a questo Consiglio. Una stagione di fantasia, di coraggio e di lavoro duro. Giacché, sempre per il mio ruolo di consigliere anziano, posso osare anche di essere paternalista, permettetemi anche una raccomandazione. Per raggiungere grandi traguardi occorre uno stile di lavoro coerente. Don Giuseppe Dossetti, dopo la sconfitta alle elezioni comunali a Bologna nel 1956, amava definire il suo Gruppo consiliare come “minoranza”, non come “opposizione”. Non era ‒ come potete ben intuire ‒ la disponibilità di un uomo notoriamente integerrimo a compromessi di basso livello, ma la volontà di conciliare la critica più rigorosa con la disponibilità all’ascolto e all’accordo. Infatti, in anni di scontro veramente duro, ci fu spazio per una crescita collettiva.

Buon lavoro, dunque, al presidente Bonaccini. Buon lavoro a tutti noi. Auguri al presidente di questa Assemblea, che ci accingiamo ad eleggere. Grazie.

 

OGGETTO 1

Presa d’atto della opzione presentata dalla Consigliera regionale Ellen Ethel Schlein detta Elly e della proclamazione della elezione a Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione, del signor Igor Taruffi (1)

(Approvazione)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Procediamo ora agli adempimenti preliminari relativi all’insediamento.

Nomino scrutatori i consiglieri Nadia Rossi, Marcella Zappaterra e Gabriele Delmonte.

Dichiaro di aver ricevuto dall’Ufficio elettorale centrale regionale presso la Corte di Appello di Bologna un esemplare del verbale delle operazioni dell’Ufficio stesso a norma dell’articolo 13 della legge regionale 23 luglio 2014, n. 21 “Norme per l’elezione dell’Assemblea Legislativa e del Presidente della Giunta regionale concernenti le elezioni regionali anno 2020”.

Informo che la signora Elena Ethel Schlein (detta Elly) è stata proclamata eletta a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna tanto per la lista circoscrizionale n. 13 di Bologna “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista” quanto per la lista circoscrizionale n. 12 di Reggio nell’Emilia “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista”. L’interessata ha già optato per la lista circoscrizionale n. 12 di Reggio nell’Emilia con nota protocollo 2915 del 27 febbraio 2020, di cui do lettura: “Con la seguente sono a comunicarvi, in vista della prima seduta della nuova Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed essendo io risultata eletta in due diversi Collegi, quello di Bologna e di Reggio Emilia, la mia intenzione è di optare per il Collegio di Reggio Emilia. Ringraziandovi cordialmente fin d’ora per la vostra preziosa collaborazione, invio i miei più distinti saluti. Elly Schlein”.

Do atto che dal verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Bologna relativo all’elezione del presidente della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna anno 2020 risulta primo dei candidati non proclamati eletti nella lista n. 13 di quella circoscrizione avente il contrassegno “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista” e per la quale è stata eletta la consigliera Elena Ethel Schlein (detta Elly) optante per la lista circoscrizionale n. 12 di Reggio nell’Emilia “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista”, il signor Igor Taruffi, che quindi ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale 13 luglio 2014, n. 21, viene proclamato in questa sede consigliere regionale dell’Emilia-Romagna.

Invito l’Assemblea con voto per alzata di mano a prendere atto dell’opzione e della relativa surroga.

I consiglieri favorevoli alzino la mano. Contrari? Astenuti?

 

(L’Assemblea, all’unanimità dei presenti, prende atto dell’opzione e della relativa surroga)

 

Invito il consigliere Igor Taruffi, se è presente, ad entrare in aula e a prendere posto nei banchi dei consiglieri.

 

(Entra il Consigliere Taruffi)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Avuto in tal modo il completamento del collegio dei cinquanta consiglieri, compreso il presidente della Giunta regionale, di cui all’articolo 29, comma 2, dello Statuto, chiedo alla consigliera-segretaria Giulia Pigoni di procedere all’appello dei colleghi e agli scrutatori di prendere nota dei presenti e degli assenti.

In tal modo comunico all’Assemblea la composizione della stessa ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del Regolamento interno.

La composizione dell’Assemblea, così come risultante a seguito della proclamazione, è pubblicata sul BURERT ex articolo 2, comma 4, del Regolamento interno.

 

(La consigliera-segretario Pigoni procede all’appello dei consiglieri)

 

Appello dei consiglieri:

 

  1. BARCAIUOLO Michele

  2. BARGI Stefano

  3. BERGAMINI Fabio

  4. BONACCINI Stefano

  5. BONDAVALLI Stefania

  6. BORGONZONI Lucia

  7. BULBI Massimo

  8. CALIANDRO Stefano

  9. CATELLANI Maura

10. CORSINI Andrea

11. COSTA Andrea

12. COSTI Palma

13. DELMONTE Gabriele

14. DONINI Raffaele

15. FABBRI Marco

16. FACCI Michele

17. FELICORI Mauro

18. GIBERTONI Giulia

19. IOTTI Massimo

20. LISEI Marco

21. LIVERANI Andrea

22. LORI Barbara

23. MALETTI Francesca

24. MAMMI Alessio

25. MARCHETTI Daniele

26. MARCHETTI Francesca

27. MONTALTI Lia

28. MONTEVECCHI Matteo

29. MUMOLO Antonio

30. OCCHI Emiliano

31. PELLONI Simone

32. PETITTI Emma

33. PICCININI Silvia

34. PIGONI Giulia

35. PILLATI Marilena

36. POMPIGNOLI Massimiliano

37. RAINIERI Fabio

38. RANCAN Matteo

39. RONTINI Manuela

40. ROSSI Nadia

41. SABATTINI Luca

42. SCHLEIN Elena Ethel (detta Elly)

43. SGARBI Vittorio

44. SONCINI Ottavia

45. STRAGLIATI Valentina

46. TAGLIAFERRI Giancarlo

47. TARASCONI Katia

48. TARUFFI Igor

49. ZAMBONI Silvia

50. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Sono presenti 49 consiglieri. È assente il consigliere Antonio Mumolo.

Rammento che, ai sensi dell’articolo 17 della legge n. 108/1968 (Norme per l’elezione dei Consigli regionali delle Regioni a Statuto normale), cui fa rimando la legge regionale n. 21/2014, nessuna elezione può essere convalidata se non sono trascorsi almeno quindici giorni dalla proclamazione.

In sede di convalida, l’Assemblea legislativa deve esaminare d’ufficio la condizione degli eletti.

 

OGGETTO 2

Elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale a norma dell’art. 33 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna (2)

(Discussione ed elezione della Presidente dell’Assemblea Emma Petitti, dei Vicepresidenti Silvia Zamboni e Fabio Rainieri, dei Segretari Lia Montalti e Fabio Bergamini, dei Questori Katia Tarasconi e Giancarlo Tagliaferri)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Passiamo, ora, all’elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale, a norma dell’articolo 33 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna.

Do lettura, per la necessaria precisione procedurale, dell’articolo 33 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna: “Nella prima seduta e quale primo atto, l’Assemblea legislativa procede all’elezione, nel proprio seno, dell’Ufficio di Presidenza. L’Ufficio di Presidenza è composto dal presidente, da due vicepresidenti, da due segretari e da due questori.

All’elezione del presidente, dei vicepresidenti, dei segretari e dei questori si procede con votazioni separate a voto palese, salvo che non venga richiesto il voto segreto da almeno un quinto dei consiglieri assegnati alla Regione.

Il presidente è eletto a maggioranza dei quattro quinti dell’Assemblea. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nella terza votazione, da tenersi di diritto il giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei componenti l’Assemblea.

Dopo tale votazione è richiesta la presenza della maggioranza dei consiglieri ed è eletto chi ha ottenuto il maggior numero di voti o, in caso di parità, il più anziano di età.

Per le elezioni dei vicepresidenti, dei segretari e dei questori, ciascun consigliere vota un solo nome. Vengono eletti coloro che hanno riportato il maggior numero di voti. In caso di parità di voti, risulta eletto il consigliere più anziano di età”.

Ciò precisato, chiedo se qualche consigliere intende intervenire.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Buongiorno, presidente Bonaccini, gentili colleghe e colleghi, presidente pro tempore Felicori.

Prendo la parola a nome del Gruppo del Partito Democratico, che insieme al centrosinistra ha ricevuto dai cittadini emiliano-romagnoli la grande responsabilità di governare questa regione in un momento certamente particolare, in un momento particolare da tanti punti di vista.

Nei precedenti cinque anni abbiamo affrontato la riforma del Titolo V e la modifica degli assetti istituzionali. Questa Regione ha dato prova di capacità e di lungimiranza nel tentativo di governare il riordino. Abbiamo attraversato, nei passati cinque anni, momenti di difficoltà, che non sono terminati, rispetto ai dati dell’occupazione e ai dati economici. Però, credo che, alla fine, si possa dire che questa elezione regionale è stata una grandissima e straordinaria prova di democrazia. Credo che la cartina al tornasole importante possa essere l’elevata affluenza al voto, che certamente ha differenziato questa XI legislatura rispetto alla precedente.

Ovviamente siamo tutti consapevoli che, in questa prima seduta di insediamento, non possiamo entrare nel merito delle priorità, degli obiettivi e delle riflessioni politiche che ogni Gruppo si darà, che saranno certamente tema di riflessione a partire dalla prossima seduta, nella quale il presidente Bonaccini presenterà la sua Giunta e il suo programma di mandato.

Credo che l’obiettivo di tutti coloro seduti in questa Assemblea e di questo Ente sia quello di avvicinare ancora di più la Regione ai cittadini e ai territori e di far percepire questa importante Istituzione sempre più prossima ai loro bisogni e sempre più pronta a costruire nuove soluzioni e a creare nuove opportunità.

Oggi in questa Assemblea siedono consiglieri al primo mandato, che si appresteranno a fare la loro prima esperienza e che non dubito potranno portare un punto di vista importante, che non sia solo quello dei loro territori e della loro esperienza personale, ma che sia anche quello della freschezza di chi si avvicina per la prima volta ad un ruolo, così come potremo contare sull’esperienza e la competenza di molti consiglieri dei diversi Gruppi al secondo mandato.

Per venire al punto all’ordine del giorno, spero davvero che le votazioni che ci apprestiamo a fare siano espressione del fatto che l’interesse delle Istituzioni è superiore all’interesse di parte e che si può, di fronte a passaggi cruciali, istituzionali, come quello che stiamo attraversando, anche svestire la maglia del partito di appartenenza per poter lavorare insieme per il futuro dell’Emilia-Romagna, condividendo largamente l’individuazione dei ruoli di garanzia.

Credo che oggi ci apprestiamo a dare un’altra prova di democrazia. Spero che ci siano le condizioni per farlo, se l’insediamento dell’Assemblea di questa XI legislatura parte davvero con la condivisione dei ruoli di garanzia per poter lavorare al meglio per il futuro di questa Regione e soprattutto per essere capaci di condividere passaggi che vanno al di là della politica e che sono nell’interesse e di questo ente.

Per quanto ci riguarda, proporremo una presenza istituzionale del centrosinistra nell’Ufficio di Presidenza, lasciando però ai Gruppi di minoranza, che condivido con il presidente provvisorio denominare “Gruppi di minoranza” e non “opposizioni”, lasciando loro tutto lo spazio necessario affinché possano davvero dare un contributo insieme a noi al funzionamento di questo ente, al funzionamento dell’Assemblea e alla costruzione degli atti che in questo consesso emergeranno.

Per garantire un’azione legislativa e di governo adeguata saranno fondamentali esperienza, competenza, che troviamo in questa Assemblea e come centrosinistra, proprio per svolgere un ruolo idoneo, che vada in questa direzione, noi proporremo come presidente dell’Assemblea Emma Petitti.

Emma Petitti avrà un ruolo importante per garantire un’azione legislativa e di governo adeguata ed efficace, per garantire un lavoro positivo di tutto l’Ufficio di Presidenza, per garantire il funzionamento dell’ente, ma anche il rispetto delle prerogative dei consiglieri di questa Assemblea e del loro ruolo. Credo ci sia bisogno di poche parole per motivare la proposta di Emma Petitti. È una donna che conosce bene le Istituzioni, tutte, che conosce bene questa Istituzione, che conosce bene il funzionamento dell’Assemblea e che conosce molto bene la Regione Emilia-Romagna nella sua complessità, nelle sue opportunità, nella sua peculiarità. Ha svolto il ruolo di assessore nella precedente legislatura. Siamo certi che da presidente dell’Assemblea ancor meglio potrà esprimere la sua competenza e la sua intenzione di garantire il funzionamento di questo ente al meglio.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Grazie.

Altri interventi?

La parola alla consigliera Giulia Gibertoni.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

La candidatura che è stata appena proposta credo sia cosciente. È stato detto dell’importanza in particolare in questa fase politica che viviamo, di garanzia di tutte le minoranze. Voglio sottolineare quanto sia importante oggi concentrarsi su questo. Un ruolo importante di garanzia delle minoranze al plurale e, nello stesso tempo, di garanzia di quelle minoranze che sono, ovviamente, minoranze, perché sono numericamente inferiori a chi ha vinto le elezioni, ma che preferiscono aggiungere anche la specificazione di opposizione, opposizione leale, opposizione civile e, nello stesso tempo, opposizione legittima.

La consigliera Petitti è chiamata, a mio avviso, a un compito molto complesso e, nello stesso tempo, di grande, di alta responsabilità. Non ho motivo di ritenere che la consigliera Petitti non garantirà tutte le minoranze e anche quei singoli consiglieri, che agiranno nel rispetto, ovviamente, delle proprie competenze rispetto all’opposizione, anche costruttiva, alle forze che governano questa Regione. Credo ci siano tante risposte ‒ è stato detto ‒ che la società aspetta. Ci sono emergenze, ci sono urgenze che richiedono, effettivamente, un quadro istituzionale di unità, per certi versi.

Nel quadro di una garanzia che va data a tutti i singoli consiglieri di questa Assemblea, il mio voto, per quanto riguarda la candidatura della consigliera Petitti, è un voto favorevole. Auspico che sia svolto con particolare consapevolezza, anche pensando che la consigliera Petitti, che dell’Assessorato che ha ricoperto nella scorsa legislatura aveva le deleghe alla parità e con la quale ci siamo confrontati su un tema che mi sta molto a cuore in Aula più volte, ritengo che anche questo possa costituire un elemento ulteriore che rafforza il compito a cui è chiamato oggi il presidente di questo Consiglio regionale, di garanzia di tutte le minoranze e di tutti i consiglieri, anche di quei consiglieri che sono in minoranza e anche all’opposizione.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Ha chiesto di parlare la consigliera Silvia Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Buongiorno, consigliere e consiglieri.

Oggi naturalmente…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Chiede la parola e gliela do appena ha finito la consigliera.

 

(interruzione)

 

Chieda la parola e dopo le chiarirò la modalità. Benissimo, grazie.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Buongiorno, consigliere e consiglieri.

Naturalmente oggi non è il momento per parlare, ovviamente, delle priorità programmatiche di questo mandato, quindi mi atterrò all’ordine del giorno della seduta odierna, che riguarda le elezioni dell’Ufficio di Presidenza e della presidente di questa Regione.

Ad ogni inizio mandato per noi l’aspettativa è quella che l’Ufficio di Presidenza sia il più possibile rappresentativo e che rispecchi il più possibile la composizione di questa Assemblea. Purtroppo, lo anticipo, quindi non interverrò probabilmente successivamente, i Regolamenti non ci consentono di entrare a far parte dell’Ufficio di Presidenza ed è il motivo per cui oggi noi non parteciperemo al voto per quanto riguarda la votazione dei membri dell’UP, certi però che nelle sedute successive non mancherà l’occasione di dare rappresentanza anche a chi oggi non l’ha avuta.

Per quanto riguarda la Presidenza, noi voteremo il nome proposto dalla maggioranza, che per noi non è un nome nuovo. Abbiamo avuto modo di conoscere l’ex assessore Petitti nello scorso mandato e, pur nella differenza di visioni, pur nelle diversità politiche, gli scontri ovviamente non sono mancati, lo sappiamo, però diamo atto che l’atteggiamento è stato correttamente istituzionale ed equilibrato, ed equilibrio è ciò che serve per rivestire il ruolo di presidente dell’Assemblea legislativa e rappresentare, appunto, questo organo.

Per cui noi voteremo il nome dell’assessore Petitti.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Grazie, consigliera.

Vorrei dare una breve spiegazione, sperando che sia soddisfacente per il consigliere Rainieri. Noi con gli Uffici avevamo pensato di dividere il momento delle proposte dal momento delle dichiarazioni di voto. Nei fatti si stanno un po’ mescolando le due cose.

La mia proposta di ordine dei lavori è di sentire se ci sono altre proposte della Presidenza e se non ci sono passare alle dichiarazioni di voto. È soddisfatto di questa idea?

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Volevo capire la metodologia.

Se parla uno per Gruppo in discussione generale è un conto, ma se parlano tutti in discussione generale dieci minuti e poi altri cinque in dichiarazione di voto, non ne veniamo più a capo. Dieci minuti in discussione generale, proseguiamo in discussione generale e poi passiamo alle dichiarazioni di voto, dopo.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): C’è la fase della proposta e la fase delle dichiarazioni. La mia posizione – non mia, ma del Regolamento – è che tutti i consiglieri hanno diritto di parlare. Naturalmente la sobrietà e il controllo dei tempi degli interventi è una cosa sempre raccomandabile.

Se lei è soddisfatto di questo, procederei in questo modo. Ci sono altre proposte per la Presidenza?

Se non ci sono altre proposte, passerei alla fase delle dichiarazioni di voto, che è possibile per tutti i consiglieri. Si ritiene soddisfatto?

Ha chiesto la parola Matteo Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Intanto prima di fare la dichiarazione di voto, per quanto riguarda la Presidenza, del nostro Gruppo, mi permetto di fare un appunto, nel senso che noi oggi non siamo qui e non vogliamo dare dichiarazioni o fare dichiarazioni su quelle che sono state le letture del voto, perché potremmo dire ciò che è stato fatto bene all’interno del nostro Gruppo, ciò che è stato fatto male nella scorsa legislatura, ciò che vorremmo fare in questa legislatura. Potremmo dire quanti voti ha preso la Lega, potremmo dire che siamo passati da nove consiglieri a quindici, ma sicuramente questa non è la seduta adatta, anche se qualcuno ha ritenuto di farlo. Ovviamente, quello che noi chiediamo oggi, ed è una cosa, solamente una cosa politicamente chiediamo di dare, perché in questo momento c’è un’emergenza importante, un’emergenza che coinvolge tutta la regione e soprattutto diverse parti della nostra regione, che coinvolge un po’ tutta Italia, che è quella riguardante il Coronavirus.

Chiediamo che si possa convocare il prima possibile una Assemblea dedicata, con tema principale il Coronavirus, perché si possano porre all’attenzione dell’aula tutti i provvedimenti presi, tutte le proposte e tutto ciò che può essere fatto.

Detto questo, perché penso che sia importante mettere un accento su questo punto, noi abbiamo tante proposte, che abbiamo già fatto a livello centrale, a livello governativo, a livello di partito e di movimento. Abbiamo tante proposte che siamo pronti a fare in questa sede. Quindi, siamo pronti a discuterne.

Detto questo, e chiudo, siccome il profilo di Emma Petitti è un profilo che, a livello istituzionale, pensiamo e crediamo possa essere di garanzia anche per la nostra parte politica, la nostra dichiarazione di voto sarà favorevole, quindi voteremo il nome di Emma Petitti per la presidenza dell’Assemblea legislativa.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): La parola al consigliere Marco Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Gentili consiglieri, intendiamo attenerci strettamente a quello che è l’ordine dei lavori, quindi, ovviamente, non strabordare in discussioni su quelle che saranno le linee programmatiche o altro, considerazioni politiche che avverranno quando il presidente verrà in aula.

Credo anch’io che sia opportuno, in una successiva seduta, che forse dovrebbe essere, anzi, la più urgente, fornire degli aggiornamenti al Consiglio regionale, ma anche ‒ credo ‒ più che altro ai cittadini rispetto a quella che oggi purtroppo è l’emergenza che stanno subendo i cittadini emiliano-romagnoli, ai quali va tutta la nostra solidarietà, la nostra vicinanza, alle famiglie e alle imprese colpite. Ringrazio il presidente designato. So che c’è una volontà anche di dialogare con le opposizioni. Lo ringrazio. Credo che questo sia utile e indispensabile proprio per affrontare assieme, uniti, quella che oggi è una vera e propria emergenza.

Detto questo, proprio perché mi voglio attenere all’ordine dei lavori, credo anch’io che sia stata una bellissima dimostrazione democratica quella che hanno dimostrato i cittadini emiliano-romagnoli. In tanti sono andati a votare e hanno scelto il presidente, che è investito di una legittimità popolare superiore anche a quella precedente, che purtroppo aveva visto una scarsa affluenza al voto. Credo che questa sia una cosa bellissima. Ovviamente speriamo che si ripeta a livello nazionale prima o poi.

Oggi scegliamo l’Ufficio di Presidenza, scegliamo una carica di garanzia. Il nostro auspicio, anche per le funzioni che dovrà ricoprire la collega Petitti, è che si spogli del ruolo politico che ha assunto in campagna elettorale. Tra l’altro, è stata investita di una legittimazione popolare importante, come consigliere; è stata tanto votata, ha avuto un ottimo percorso personale all’interno dell’Assemblea legislativa. È ovvio che ci separa in maniera significativa un pensiero politico, ma siamo consapevoli e crediamo, ed è per questo che crediamo abbia il diritto di ricoprire quel ruolo, che saprà farsi garante dell’aula, saprà farsi garante delle prerogative dei consiglieri di quest’aula e dell’autonomia legislativa che l’aula ricopre e siamo certi che sarà notaio imparziale.

È per questo che, ovviamente, la voteremo ed è per questo che da parte del Gruppo di Fratelli d’Italia – parlo per nome e per conto di tutti, non faremo altri interventi, a differenza di altri Gruppi – voteremo la proposta formulata dal Partito Democratico. Ovviamente, nelle successive fasi, per quello che riguarda l’Ufficio di Presidenza, ci riserviamo di formulare le nostre proposte. Grazie.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Grazie, consigliere.

Io non ho altre richieste di intervento. Ci sono altre richieste?

Consigliere Igor Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Attenendoci, ovviamente, a quello che è l’ordine dei lavori, noi esprimiamo una soddisfazione profonda per la proposta di Emma Petitti, che sosterremo con convinzione come Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista. È una persona che abbiamo conosciuto in questi anni e con la quale abbiamo lavorato bene insieme. Credo che abbia dimostrato concretamente la propria capacità anche di condurre, e ricordo diversi passaggi della precedente legislatura che l’hanno vista come protagonista. Credo che abbia dimostrato bene di avere in mente di assicurare la partecipazione di tutti i Gruppi e il dialogo con tutti i Gruppi, quindi da questo punto di vista sicuramente è una persona di garanzia. Il percorso politico e amministrativo che ha alle spalle è un percorso solido, quindi noi la sosteniamo con convinzione, per cui penso che potremmo passare al voto, dal nostro punto di vista, con piena soddisfazione.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Ha chiesto di intervenire la consigliera Pigoni, a cui chiedo di intervenire dal suo posto di segretario.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Semplicemente, a nome della lista Bonaccini Presidente, anche noi confermiamo e supportiamo la nomina di Emma Petitti, che conosciamo come persona competente e che riconosciamo sicuramente possa avere un ruolo di garanzia per tutta l’aula.

Quindi, anche da parte nostra sicuramente ci sarà l’appoggio.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): La parola alla consigliera Silvia Zamboni.

 

ZAMBONI: Brevissimamente, per confermare, anche da parte di Europa Verde, il voto alla consigliera Petitti.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Io non ho altre richieste di intervento.

Chiedo, confermando che ogni consigliere ha diritto ad una dichiarazione di voto, se ci sono dichiarazioni di voto ulteriori. Non ci sono.

Vi devo informare che è appena arrivata la giustificazione dell’assenza del consigliere Antonio Mumolo, che è indisposto.

Constatato che non è stato chiesto il voto segreto, faccio presente che si procederà alla votazione per l’elezione del presidente con votazione per appello nominale.

Ciascun consigliere può votare un solo nome. Il consigliere chiamato nell’appello esprime ad alta voce il suo voto. Chiedo agli scrutatori, che sono Nadia Rossi, Marcella Zappaterra e Gabriele Delmonte, di seguire il computo dei voti prendendo posizione nel tavolo in basso.

Invito, dunque, l’Assemblea a procedere all’elezione della presidente.

Chiedo al consigliere-segretario Matteo Montevecchi di procedere con l’appello nominale dei consiglieri.

 

(Il consigliere-segretario Matteo Montevecchi procede all’appello nominale dei consiglieri

che così si esprimono)

 

BARCAIUOLO Michele

Petitti

BARGI Stefano

Petitti

BERGAMINI Fabio

Petitti

BONACCINI Stefano

Petitti

BONDAVALLI Stefania

Petitti

BORGONZONI Lucia

Petitti

BULBI Massimo

Petitti

CALIANDRO Stefano

Petitti

CATELLANI Maura

Petitti

CORSINI Andrea

Petitti

COSTA Andrea

Petitti

COSTI Palma

Petitti

DELMONTE Gabriele

Petitti

DONINI Raffaele

Petitti

FABBRI Marco

Petitti

FACCI Michele

Petitti

FELICORI Mauro

Petitti

GIBERTONI Giulia

Petitti

IOTTI Massimo

Petitti

LISEI Marco

Petitti

LIVERANI Andrea

Petitti

LORI Barbara

Petitti

MALETTI Francesca

Petitti

MAMMI Alessio

Petitti

MARCHETTI Daniele

Petitti

MARCHETTI Francesca

Petitti

MONTALTI Lia

Petitti

MONTEVECCHI Matteo

Petitti

MUMOLO Antonio

(assente)

OCCHI Emiliano

Petitti

PELLONI Simone

Petitti

PETITTI Emma

astenuta

PICCININI Silvia

Petitti

PIGONI Giulia

Petitti

PILLATI Marilena

Petitti

POMPIGNOLI Massimiliano

Petitti

RAINIERI Fabio

Petitti

RANCAN Matteo

Petitti

RONTINI Manuela

Petitti

ROSSI Nadia

Petitti

SABATTINI Luca

Petitti

SCHLEIN Elena Ethel (detta Elly)

Petitti

SGARBI Vittorio

Petitti

SONCINI Ottavia

Petitti

STRAGLIATI Valentina

Petitti

TAGLIAFERRI Giancarlo

Petitti

TARASCONI Katia

Petitti

TARUFFI Igor

Petitti

ZAMBONI Silvia

Petitti

ZAPPATERRA Marcella

Petitti

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Do lettura dell’esito del voto:

 

Presenti

49

Assenti

  1

Votanti

49

Astenuti

  1

Voti a favore della consigliera Emma Petitti

48

 

Proclamo eletta presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la consigliera Emma Petitti, che invito a prendere posto accanto a me alla Presidenza.

 

(Applausi)

 

(La Presidente eletta prende posto alla Presidenza accanto al presidente provvisorio)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Invito ora l’Assemblea a procedere all’elezione dei due vicepresidenti.

Constatato che non è stato chiesto il voto segreto, chiedo alla consigliera-segretaria Giulia Pigoni di provvedere per l’appello nominale e ai consiglieri scrutatori per il computo dei voti. Ricordo che ogni consigliere vota un solo nome.

Chiedo se ci sono interventi o dichiarazioni di voto.

Prego, consigliere Igor Taruffi, ha la parola.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Avanziamo come nome indicato per ricoprire il ruolo di vicepresidente quello di Silvia Zamboni. La collega Silvia Zamboni ha un’esperienza amministrativa, anch’ella, alle spalle significativa. Ricordiamo che è stata assessore anche al Comune di Bologna, ha avuto anche altre esperienze amministrative. È persona attenta sicuramente ai temi della partecipazione, alle politiche ambientali e alle politiche di partecipazione, quindi siamo sicuri e certi che è figura adatta a ricoprire il ruolo di vicepresidente, che sappiamo essere un ruolo importante e delicato, perché spesso e volentieri dovrà dirigere i lavori dell’aula. Siamo sicuri che è una figura autorevole e adatta all’importante ruolo che oggi proponiamo di affidarle.

Quindi, il nome che avanziamo, a nome di tutta la maggioranza di centrosinistra, è quello di Silvia Zamboni.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): La parola al consigliere Matteo Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Per quanto riguarda la figura del vicepresidente dell’Assemblea legislativa noi proponiamo il nome di Fabio Rainieri, già parlamentare della Repubblica, che ha già svolto, nella passata legislatura, il ruolo di vicepresidente dell’Assemblea, quindi un ruolo che gli è stato riconosciuto immagino da più parti, un ruolo – noi consideriamo la persona – che noi consideriamo di grande livello e che può sicuramente dare un valore aggiunto al nostro Ufficio di Presidenza e alla nostra Assemblea legislativa.

Ha fatto un ottimo lavoro nella passata legislatura, sempre a livello di Ufficio di Presidenza, anche per quanto riguarda l’ufficio di comunicazione istituzionale e tutte le deleghe che erano a suo carico. Quindi, noi vivamente e convintamente vogliamo proporre il nome di Fabio Rainieri come vicepresidente dell’Assemblea legislativa.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Ci sono altri interventi? Non vedo altri.

Procediamo all’elezione dei due vicepresidenti.

Constatato che non è stato chiesto il voto segreto, chiedo alla consigliera-segretario Giulia Pigoni di provvedere all’appello nominale e ai consiglieri scrutatori di provvedere al computo dei voti.

Ricordo che ciascun consigliere vota un solo nome.

 

(La consigliera-segretario Giulia Pigoni procede all’appello nominale dei consiglieri

che così si esprimono)

 

BARCAIUOLO Michele

Rainieri

BARGI Stefano

Rainieri

BERGAMINI Fabio

Rainieri

BONACCINI Stefano

Zamboni

BONDAVALLI Stefania

Zamboni

BORGONZONI Lucia

Rainieri

BULBI Massimo

Zamboni

CALIANDRO Stefano

Zamboni

CATELLANI Maura

Rainieri

CORSINI Andrea

Zamboni

COSTA Andrea

Zamboni

COSTI Palma

Zamboni

DELMONTE Gabriele

Rainieri

DONINI Raffaele

Zamboni

FABBRI Marco

Zamboni

FACCI Michele

Rainieri

FELICORI Mauro

Zamboni

GIBERTONI Giulia

Non partecipa al voto

IOTTI Massimo

Zamboni

LISEI Marco

Rainieri

LIVERANI Andrea

Rainieri

LORI Barbara

Zamboni

MALETTI Francesca

Zamboni

MAMMI Alessio

Zamboni

MARCHETTI Daniele

Rainieri

MARCHETTI Francesca

Zamboni

MONTALTI Lia

Zamboni

MONTEVECCHI Matteo

Rainieri

MUMOLO Antonio

(assente)

OCCHI Emiliano

Rainieri

PELLONI Simone

Rainieri

PETITTI Emma

Zamboni

PICCININI Silvia

Non partecipa al voto

PIGONI Giulia

Zamboni

PILLATI Marilena

Zamboni

POMPIGNOLI Massimiliano

Rainieri

RAINIERI Fabio

Astenuto

RANCAN Matteo

Rainieri

RONTINI Manuela

Zamboni

ROSSI Nadia

Zamboni

SABATTINI Luca

Zamboni

SCHLEIN Elena Ethel (detta Elly)

Zamboni

SGARBI Vittorio

Rainieri

SONCINI Ottavia

Zamboni

STRAGLIATI Valentina

Rainieri

TAGLIAFERRI Giancarlo

Rainieri

TARASCONI Katia

Zamboni

TARUFFI Igor

Zamboni

ZAMBONI Silvia

Astenuta

ZAPPATERRA Marcella

Zamboni

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Comunico il risultato della votazione per i due vicepresidenti dell’Assemblea:

 

Presenti

49

Assenti

  1

Astenuti

  2

Non partecipanti al voto

  2

Voti a favore della consigliera Silvia Zamboni

27

Voti a favore del consigliere Fabio Rainieri

18

 

Risultano, pertanto, eletti vicepresidenti dell’Assemblea legislativa Silvia Zamboni e Fabio Rainieri, con i quali mi congratulo.

 

(Applausi)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Invito ora l’Assemblea a procedere all’elezione dei due segretari. Constatato che non è stato chiesto il voto segreto, prego il consigliere-segretario Matteo Montevecchi di provvedere per l’appello nominale e i consiglieri scrutatori per il computo dei voti. Ricordo che ciascun consigliere vota un solo nome.

Intanto do la parola alla consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Presidente, ma dobbiamo passare, prima del voto, alla proposta sui segretari e sui questori? O forse ho capito male?

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Prima i segretari e poi i questori.

 

ZAPPATERRA: Prima i segretari e poi i questori. Siccome eravamo già all’appello…

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Penso di aver detto “segretari”. Però, essendo il consigliere anziano, posso aver sbagliato!

Prima di procedere alla votazione, ho chiesto se qualcuno vuole intervenire e fare proposte.

Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Se sono al punto giusto…

Per quanto riguarda la maggioranza, per la carica di… 

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Siamo al punto dei segretari, i due segretari.

 

ZAPPATERRA: Perfetto.

Stavo per proporre alla carica di segretario nell’Ufficio di Presidenza, per conto della maggioranza, Lia Montalti.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Consigliere Matteo Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Noi per il ruolo di segretario dell’Assemblea proponiamo il nome di Fabio Bergamini, già presidente del Consiglio comunale di Bondeno, anche Sindaco dello stesso Comune e consigliere provinciale di Ferrara.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Grazie. Non ci sono altri interventi.

Il consigliere-segretario Matteo Montevecchi può procedere all’appello nominale.

 

(Il consigliere-segretario Matteo Montevecchi procede all’appello nominale dei consiglieri

che così si esprimono)

 

BARCAIUOLO Michele

Bergamini

BARGI Stefano

Bergamini

BERGAMINI Fabio

Astenuto

BONACCINI Stefano

Montalti

BONDAVALLI Stefania

Montalti

BORGONZONI Lucia

Bergamini

BULBI Massimo

Montalti

CALIANDRO Stefano

Montalti

CATELLANI Maura

Bergamini

CORSINI Andrea

Montalti

COSTA Andrea

Montalti

COSTI Palma

Montalti

DELMONTE Gabriele

Bergamini

DONINI Raffaele

Montalti

FABBRI Marco

Montalti

FACCI Michele

Bergamini

FELICORI Mauro

Montalti

GIBERTONI Giulia

Non partecipa al voto

IOTTI Massimo

Montalti

LISEI Marco

Bergamini

LIVERANI Andrea

Bergamini

LORI Barbara

Montalti

MALETTI Francesca

Montalti

MAMMI Alessio

Montalti

MARCHETTI Daniele

Bergamini

MARCHETTI Francesca

Montalti

MONTALTI Lia

Astenuta

MONTEVECCHI Matteo

Bergamini

MUMOLO Antonio

(assente)

OCCHI Emiliano

Bergamini

PELLONI Simone

Bergamini

PETITTI Emma

Montalti

PICCININI Silvia

Non partecipa al voto

PIGONI Giulia

Montalti

PILLATI Marilena

Montalti

POMPIGNOLI Massimiliano

Bergamini

RAINIERI Fabio

Bergamini

RANCAN Matteo

Bergamini

RONTINI Manuela

Montalti

ROSSI Nadia

Montalti

SABATTINI Luca

Montalti

SCHLEIN Elena Ethel (detta Elly)

Montalti

SGARBI Vittorio

Bergamini

SONCINI Ottavia

Montalti

STRAGLIATI Valentina

Bergamini

TAGLIAFERRI Giancarlo

Bergamini

TARASCONI Katia

Montalti

TARUFFI Igor

Montalti

ZAMBONI Silvia

Montalti

ZAPPATERRA Marcella

Montalti

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Comunico il risultato della votazione per i due segretari:

 

Presenti

49

Assenti

  1

Astenuti

  2

Non partecipanti al voto

  2

Voti a favore della consigliera Lia Montalti

27

Voti a favore del consigliere Fabio Bergamini

18

 

Risultano, quindi, eletti segretari i consiglieri Lia Montalti e Fabio Bergamini. Congratulazioni.

 

(Applausi)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Invito, infine, l’Assemblea a procedere all’elezione dei due questori. Constatato che non è stato chiesto il voto segreto, chiedo alla consigliera-segretario Giulia Pigoni di provvedere per l’appello nominale e i consiglieri scrutatori per il computo dei voti. Ricordo che ciascun consigliere vota un solo nome.

Apro la discussione per le proposte.

Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Come maggioranza, la proposta al ruolo di questore è di Katia Tarasconi. Segnalo che abbiamo fatto, nei ruoli di garanzia e nei ruoli dell’UP, come maggioranza un grande sforzo di valorizzazione delle donne e credo che la proposta complessiva alla fine possa darne conto. Ci tenevo a sottolinearlo, perché questa legislatura si apre in modo importante anche dal punto di vista della parità di genere. Come maggioranza, su questo credo che abbiamo dato una buona prova.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Benissimo. Grazie.

La parola al consigliere Marco Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Per il ruolo di questore indichiamo, con convinzione e determinazione, il nome di Giancarlo Tagliaferri. Ha già ricoperto questo ruolo nel mandato precedente, quindi crediamo che sarà sicuramente un contributo utile all’Ufficio di Presidenza e potrà, con la sua esperienza, rappresentare al meglio tutte le opposizioni.

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Non vedo altri interventi, quindi chiederei alla consigliera Giulia Pigoni di provvedere all’appello nominale. Grazie.

 

(La consigliera-segretario Giulia Pigoni procede all’appello nominale dei consiglieri

che così si esprimono)

 

BARCAIUOLO Michele

Tagliaferri

BARGI Stefano

Tagliaferri

BERGAMINI Fabio

Tagliaferri

BONACCINI Stefano

Tarasconi

BONDAVALLI Stefania

Tarasconi

BORGONZONI Lucia

Tagliaferri

BULBI Massimo

Tarasconi

CALIANDRO Stefano

Tarasconi

CATELLANI Maura

Tagliaferri

CORSINI Andrea

Tarasconi

COSTA Andrea

Tarasconi

COSTI Palma

Tarasconi

DELMONTE Gabriele

Tagliaferri

DONINI Raffaele

Tarasconi

FABBRI Marco

Tarasconi

FACCI Michele

Tagliaferri

FELICORI Mauro

Tarasconi

GIBERTONI Giulia

Non partecipa al voto

IOTTI Massimo

Tarasconi

LISEI Marco

Tagliaferri

LIVERANI Andrea

Tagliaferri

LORI Barbara

Tarasconi

MALETTI Francesca

Tarasconi

MAMMI Alessio

Tarasconi

MARCHETTI Daniele

Tagliaferri

MARCHETTI Francesca

Tarasconi

MONTALTI Lia

Tarasconi

MONTEVECCHI Matteo

Tagliaferri

MUMOLO Antonio

(assente)

OCCHI Emiliano

Tagliaferri

PELLONI Simone

Tagliaferri

PETITTI Emma

Tarasconi

PICCININI Silvia

Non partecipa al voto

PIGONI Giulia

Tarasconi

PILLATI Marilena

Tarasconi

POMPIGNOLI Massimiliano

Tagliaferri

RAINIERI Fabio

Tagliaferri

RANCAN Matteo

Tagliaferri

RONTINI Manuela

Tarasconi

ROSSI Nadia

Tarasconi

SABATTINI Luca

Tarasconi

SCHLEIN Elena Ethel (detta Elly)

Tarasconi

SGARBI Vittorio

Tagliaferri

SONCINI Ottavia

Tarasconi

STRAGLIATI Valentina

Tagliaferri

TAGLIAFERRI Giancarlo

Astenuto

TARASCONI Katia

Astenuta

TARUFFI Igor

Tarasconi

ZAMBONI Silvia

Tarasconi

ZAPPATERRA Marcella

Tarasconi

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Do lettura del verbale dell’elezione dei due consiglieri questori:

 

Presenti

49

Assenti

  1

Astenuti

  2

Non partecipanti al voto

  2

Voti a favore della consigliera Katia Tarasconi

27

Voti a favore del consigliere Giancarlo Tagliaferri

18

 

I consiglieri Tarasconi e Tagliaferri risultano eletti questori di questa Assemblea legislativa. Congratulazioni.

 

(Applausi)

 

PRESIDENTE provvisorio (Felicori): Ora vi devo chiedere scusa per qualche errore dovuto all’inesperienza del lavoro in questa sala.

Il mio compito è finito. Cedo il posto alla neoeletta presidente.

L’Ufficio di Presidenza è costituito. Chiedo ai colleghi e alle colleghe che sono stati eletti di prendere posto al banco della Presidenza.

Grazie a tutto il Consiglio. Buon lavoro alla presidente Emma Petitti.

 

(Applausi)

 

IL PRESIDENTE

PROVVISORIO

I SEGRETARI

PROVVISORI

Felicori

Montevecchi - Pigoni

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Signor presidente, gentili consiglieri e consigliere, desidero innanzitutto ringraziarvi, ringraziarvi tutti, per la fiducia che avete riposto nella mia persona affidandomi il compito di presiedere questa Assemblea. Al tempo stesso, voglio riaffermare il forte senso di responsabilità che avverto nell’assumere questo importante ruolo di garanzia e di alta rappresentanza istituzionale.

Veniva già ricordato che il contesto emergenziale nel quale si sta celebrando questa seduta di insediamento della XI legislatura ci offre anche lo spunto, io credo, per riflettere sulla centralità di questa Istituzione, che noi oggi abbiamo il privilegio di rappresentare. Sono giornate dense di preoccupazione per la situazione sanitaria e per le potenziali ripercussioni che potrà avere sul piano sociale ed economico, ma penso di interpretare la volontà unanime di quest’aula nell’esprimere un ringraziamento ai professionisti e agli operatori del nostro servizio sanitario regionale e a tutti coloro che, a vario titolo, stanno svolgendo il lavoro delicatissimo nel tentativo di arginare il propagarsi del contagio e di ripristinare, con la massima celerità, le normali condizioni della vita sociale.

Spicca subito, in questa delicata situazione, l’importanza della stretta relazione, della stretta sinergia tra i poteri straordinari in materia di salute pubblica propri da una parte del Governo nazionale e dall’altra dell’Istituzione regionale, su cui poggia l’efficacia delle complesse risposte che l’emergenza in corso richiede, che noi dobbiamo affrontare mettendo in campo misure urgenti anche per il sostegno al nostro tessuto produttivo.

Credo sia nostro dovere rassicurare tutti i cittadini, e non solo quelli residenti nella nostra regione, rispetto al fatto che, anche in questo caso, l’intero sistema istituzionale della nostra Regione sta facendo ogni possibile sforzo per garantire tempestività ed efficienza nell’erogazione delle prestazioni sociali e sanitarie e soprattutto nell’assicurare il sostegno alle fasce più deboli.

Su un piano più generale, nel rimarcare la centralità delle Istituzioni territoriali, vorrei ricordare che questa legislatura prende avvio nel cinquantesimo dalla prima elezione dei Consigli regionali in Italia, il 7 e l’8 giugno del 1970. Data questa a partire dalla quale le Regioni, già previste, tra l’altro, nella Costituzione del 1948, entrarono concretamente nella storia istituzionale italiana, provvedendo subito, dalla loro fase costituente, all’approvazione dei primi Statuti.

È stato necessario un lungo cammino, perché nel sistema istituzionale si affermasse l’ordinamento regionale, se solo si pensa che l’ottava disposizione transitoria della Costituzione del 1948 stabiliva che le elezioni dei Consigli regionali si sarebbero dovute svolgere entro un anno dalla sua entrata in vigore, nell’incertezza politica sul tipo di regionalismo da attuare rispetto al modello previsto dalla nostra Carta costituzionale.

Fu necessario attendere la metà degli anni Settanta perché si consolidasse l’indirizzo legislativo più favorevole all’autonomia regionale, fino agli sviluppi costituzionali successivi, tra i quali la riforma integrale del Titolo V, parte II, della Costituzione tra il 1999 e il 2001.

Oggi, in concomitanza con questo simbolico anniversario, si scorgono significative tendenze volte ad aumentare la responsabilità posta in capo alle Istituzioni regionali, orientate a realizzare, pur nel quadro dei princìpi di unità e solidarietà tra territori, una più accentuata autonomia.

Si può ben parlare, lo sappiamo, di una nuova stagione del rilancio del regionalismo, che coincide con l’avvio delle iniziative di attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, cui la stessa Regione Emilia-Romagna ha dato un decisivo contributo.

L’importanza politica di questi progetti è testimoniata anche dalla centralità che il tema dell’autonomia assume anche in questa nuova legislatura, come emerge dal programma di mandato che è già stato anticipato in parte dal presidente Bonaccini.

Mi auguro anche che il contributo che abbiamo dato sinora sull’autonomia regionale con il lavoro del presidente e con il contributo unanime dell’aula, possa in questo nuovo mandato amministrativo arrivare a un proprio compimento, perseguendo l’obiettivo che maggiore autonomia significa maggiore responsabilità nell’esercizio della spesa, nelle materie di competenza regionale, nell’interesse dei cittadini e delle comunità.

Nell’attraversare questo percorso di definizione dei poteri locali e tra questi, appunto, dell’autonomia politica delle Regioni, due sono state le fasi più significative del consolidamento della forma di governo regionale attraverso gli Statuti.

Il passaggio più rilevante è quello che ci ha permesso di adottare l’attuale Statuto della Regione Emilia-Romagna, approvato nel 2005, come sintesi politica istituzionale delle revisioni costituzionali del 1999 e del 2001: la riforma del 1999, introduttiva dell’elezione diretta del presidente della Regione, e quella del 2001, che ha ampliato i poteri complessivamente attribuiti alle Regioni, in particolare la potestà legislativa regionale, che è stata, poi, aumentata attraverso princìpi che oggi sono stati inseriti nel nostro Statuto.

Lo Statuto non si è limitato a definire l’organizzazione dei rapporti e delle funzioni della Regione, ma oggi è anche una sorta di piccola Carta fondamentale della Regione, dove norme di principio e valori nei quali si riconosce la nostra comunità regionale ne fanno parte. Voglio ricordare alcuni di questi valori fondamentali: l’unità nazionale, i valori di libertà, di uguaglianza, di giustizia, di democrazia, di pluralismo, di laicità, di sussidiarietà, i valori legati all’antifascismo, al rifiuto dei totalitarismi e, ancora, il primato della persona e la lotta contro ogni discriminazione per ragioni di genere, economiche, sociali, personali, di etnia, di cultura, di religione. Sono i valori che hanno anche guidato finora la mia attività politica ed amministrativa e che vorrei che orientassero sempre l’agire di questa Assemblea chiamata a concorrere alla piena realizzazione del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della nostra Carta costituzionale.

L’Assemblea, quindi, dispone di poteri importanti che possono incidere, attraverso l’esercizio del potere legislativo, sulla vita delle comunità che siamo chiamati a rappresentare. Con le elezioni del 26 gennaio ci è stato affidato un compito importante, rilevante per la vita democratica di questo Paese. Rappresentiamo oltre 4.400.000 emiliano-romagnoli, interpretiamo la volontà espressa da un sistema complesso di comunità locali: 328 Comuni, 8 Province, la Città metropolitana di Bologna, migliaia di associazioni portatrici di legittimi interessi, che riconoscono al nostro ente, all’ente della Regione Emilia-Romagna, la funzione di centro propulsore per l’attuazione di politiche che perseguono la parità giuridica, sociale ed economica tra donne e uomini di questa regione.

In questo contesto, credo, nel solco tracciato sempre dal nostro Statuto, oggi noi abbiamo il compito anche di promuovere e garantire una visione unitaria e sistematica anche di un nuovo rapporto, di un rapporto rinnovato di sussidiarietà tra la Regione e le nostre comunità, tra le Regioni e i nostri Comuni, le nostre Unioni dei Comuni, le Province, la Città metropolitana di Bologna, affinché il sistema delle nostre Autonomie locali assuma una forza e una rilevanza nuova, pur a fronte di quelle che sono state complesse questioni transitorie che abbiamo ereditato nelle ultime stagioni politiche.

Si tratta, quindi, di sviluppare, io credo, quelle indiscusse capacità espresse da questa Regione in tutte le sue articolazioni e insieme alle nostre Istituzioni territoriali, capacità che hanno consentito finora di valorizzare le identità culturali e le tradizioni storiche e che caratterizzano le nostre comunità, di sostenere e garantire prestazioni sociali e sanitarie di qualità e di porre a valore il diritto del lavoro, il lavoro sicuro e l’obiettivo della piena occupazione come condizione della coesione sociale tra le persone e fra le diverse articolazioni sociali.

Come presidente di questa Assemblea, in continuità con quella che è stata anche, io credo, una tradizione istituzionale che ci appartiene e in cui ci riconosciamo tutti, ritengo che sia fondamentale aumentare, accrescere sempre di più il tema della trasparenza e della partecipazione dei cittadini al governo diffuso della regione. Noi tutti, oggi, ci assumiamo pienamente la responsabilità di rappresentare, per il tempo del mandato ricevuto, l’intera comunità regionale, nessuno escluso. Sono le Istituzioni e le sedi nelle quali si esercita la rappresentanza la garanzia che la democrazia si compia. Le piazze sono il termometro delle sensibilità dei cittadini e vanno ascoltate, ma non possono sostituirsi alle Istituzioni e alle democrazie assembleari e parlamentari. L’esercizio del voto è l’ultimo atto di un processo democratico di partecipazione al formarsi delle decisioni di cui le Istituzioni sono garanti.

Allora la democrazia – anche questo veniva ricordato – si favorisce mediante il dialogo e il confronto tra diverse posizioni e in questo confronto dialettico tra maggioranza e minoranze, senza avere posizioni ideologiche e pregiudiziali, noi dobbiamo lavorare nel bene delle nostre comunità.

Sono questi i princìpi a cui intendo ispirarmi nel ricoprire l’incarico di presidente, salvaguardando scrupolosamente le prerogative dei consiglieri e dei Gruppi assembleari, affinché sia sempre preservata la dialettica tra i diritti e le prerogative dei Gruppi di maggioranza e dei Gruppi di minoranza.

Vorrei anche condividere con tutti voi un auspicio, che questa XI legislatura, proprio attraverso la dialettica tra maggioranza e minoranze, possa portarci a nuovi e più ambiziosi obiettivi comuni e unificanti, che permettano anche di far aumentare la fiducia dei cittadini verso le Istituzioni, andando a rinsaldare quella relazione fra Istituzioni e cittadini.

In questa prospettiva noi sappiamo che, al di là degli istituti che già ricorrono nella prassi di questa Assemblea, penso alle udienze conoscitive, potremo ragionare e pensare anche a nuovi metodi, a nuovi strumenti, in grado di aprirci a quelle che sono istanze popolari e che in qualche modo possono anche arricchire le decisioni che poi andremo a prendere e renderle sempre migliori.

È importante che le norme più incisive siano poi figlie di una tensione morale, di una condivisione che noi dobbiamo avere nella comunità.

Le riforme – questo lo sappiamo – non dovrebbero mai essere riforme calate dall’alto, ma devono essere costruite con le nostre comunità perché possano essere realmente efficaci e non vengano subite o rifiutate.

Mi auguro questo, che la nostra attività legislativa sia retta da questa tensione etica, rivolta alla condivisione e al bene comune. Credo anche che si possano condividere, tra gli obiettivi che poco fa ho voluto definire unificanti, politiche più efficaci che affrontino con determinazione il tema delle discriminazioni di genere, non tanto e non solo al fine di favorire una più visibile presenza delle donne in posizioni di potere o ad una più piena partecipazione ai processi decisionali, anche quello, ma non solo. Penso soprattutto alla garanzia che noi dobbiamo sempre più dare alla presenza delle donne nel mondo del lavoro, nelle professioni, senza più discriminazioni alcuna.

L’XI legislatura penso che possa costituire anche l’occasione per compiere un ulteriore salto di qualità rispetto al complesso cammino che hanno percorso le donne nelle Istituzioni, nell’istruzione, nel lavoro e nelle varie formazioni sociali. Tanto si è fatto, ma tanto ancora possiamo e dobbiamo fare.

Dicevo all’inizio che questa XI legislatura prende avvio nel cinquantesimo anno delle prime elezioni regionali. Esattamente cinquant’anni fa, con la legge del 20 maggio del 70, la n. 300, fu anche promulgato lo Statuto dei lavoratori, una delle più importanti leggi di riforma economica e sociale della storia repubblicana: il diritto al lavoro e alla qualità del lavoro che deve continuare ad essere tra gli obiettivi qualificanti delle Istituzioni come quella che noi rappresentiamo.

Del resto, come già nella precedente legislatura, il presidente Bonaccini ha già confermato il Patto per il lavoro come una delle priorità. Nel tratteggiare anche alcune altre priorità penso che non possa essere sottovalutato il valore unificante dell’integrazione europea entro il quale devono essere affrontate le crescenti complessità della vita sociale ed economica, oltre alle nuove sfide ambientali e ai nuovi diritti delle persone. Sono già previsti strumenti atti a garantire la partecipazione al processo legislativo dell’Unione europea, che, come Assemblea, occorre valorizzare il più possibile. Noi dobbiamo compiere uno sforzo ulteriore nel rinnovamento anche delle Istituzioni europee. L’Europa non è altro da noi, non è altro dall’Emilia-Romagna. Sta a noi il compito di presidiare quelle sedi e quei meccanismi che possono consentire di far sentire la nostra voce.

Penso anche alle misure sul contrasto all’illegalità. La Regione Emilia-Romagna si è distinta con azioni precise e con rigorose iniziative a sostegno delle vittime di reati e a tutela della sicurezza dell’intera comunità. È una strada tracciata anche per il futuro, dove si devono sempre di più integrare sicurezza e solidarietà.

L’Emilia-Romagna è una terra che rappresenta la libertà delle idee, di espressione, di pensiero, di parola, di insegnamento, di impresa e deve essere anche la terra che garantisce il diritto di professare liberamente la propria fede. Ritengo che le democrazie si rafforzeranno e le Istituzioni ritroveranno sempre più credibilità se sapranno tutelare e favorire la partecipazione, soprattutto delle persone più deboli e più sole. Ovviamente, tra questi diritti ci sono i diritti fondamentali: il diritto al lavoro, alla casa, alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute dei cittadini, che sono precondizioni per il rafforzamento della democrazia e delle Istituzioni rappresentative.

Permettetemi, nell’avviarmi a concludere, di dire anche che vorrei attivare un’iniziativa come Presidenza dell’Assemblea legislativa per la liberazione dello studente bolognese Patrick Zaky, trattenuto in Egitto in stato di detenzione per essersi speso a favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social.

Consentitemi, in conclusione, alcuni ringraziamenti. Un ringraziamento particolare lo voglio fare al presidente Bonaccini per il lavoro che ho potuto svolgere in questi anni accanto a lui, al servizio della nostra Regione, e al quale rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro, unitamente alla nuova Giunta.

Un ringraziamento a Simonetta Saliera, che mi ha preceduto in questo ruolo svolgendo il compito di presidente con grande professionalità, rispetto e rigore e impegnandomi ed augurandomi di essere all’altezza di questa responsabilità che oggi mi è stata affidata.

Un ultimo ringraziamento ci tengo a farlo, anche per il ruolo che ho avuto l’onore di ricoprire nella passata legislatura, in questa nuova veste. Voglio ringraziare tutti i dipendenti di questo ente, dell’ente della Regione Emilia-Romagna, che ogni giorno, con il loro lavoro, con la costanza, l’impegno e la dedizione, caratterizzano questa Regione come esempio di efficienza e qualità amministrativa.

Buon lavoro a tutti noi. Grazie ancora.

 

(Applausi)

 

Ci sono richieste di intervento? C’è una richiesta del consigliere Sgarbi e del consigliere Rainieri. Prego, consigliere Sgarbi.

 

SGARBI: Onorevole presidente e illustri colleghi, entrando ho parlato con il presidente Bonaccini, al quale rinnovo la mia stima e la mia considerazione, sono felice di essere venuto soprattutto per questo, per i nostri rapporti consolidati e la convinzione della sua capacità amministrativa. Ho vissuto forse con eccessivo ardimento questa campagna elettorale sostenendo la candidata Borgonzoni, che si è manifestata molto capace, e abbiamo avuto un risultato che ritengo importante rispetto alla rappresentanza in questo Consiglio e anche come indicazione di una tendenza generale rispetto al voto sempre rimandato per le elezioni politiche. Io ritengo una vittoria il 45 per cento del centrodestra in questa Regione, ma questo non significa il merito e la capacità personale, al di là dei partiti, del presidente di aver raggiunto la vittoria.

Ma proprio per questo, al di là di tutto, mi pare che occorra – a un presidente non devo raccomandarlo io – una certa tempestività, visto come evapora la minaccia del virus, a non posticipare il dibattito che egli aveva annunciato su quale posizione assumere nelle prossime settimane o giorni, perché l’allarme venuto dalle Regioni di centrodestra, che è stato, credo, giusto, ma con misure eccessive e intollerabili rispetto alla vita dei cittadini e alla sanità mentale, che è superiore anche a quella fisica, con chiusura dei musei, chiusura di mostre, chiusura di teatri, chiusura di cinema e apertura di discoteche, a riprova di una cultura e di una sottocultura manifestata anche in questo modo, vede perplessità da parte degli operatori culturali molto forti. Quindi, voglio rappresentare questa.

Mi accorgo anche che, mentre il Governo, inseguendo in maniera ridicola le due regioni più forti, ha fatto analoghi provvedimenti grotteschi, che propongono la chiusura di tutto e che sono stati votati da tutto il Parlamento, salvo il mio voto e di un’altra persona forse distratta, nello stesso momento il mondo dell’informazione cominciava a prendere le distanze da questo allarme. Quindi, c’è una discrasia fra le Istituzioni, il popolo e l’informazione.

Non credo che rimandando questo dibattito noi ci troveremo sul pezzo, perché quello che si decide oggi è all’interno di una tematica che già domani potrebbe essere mutata. Non vorrei che alla fine assumessimo ancora delle forme di contenimento della libertà dei cittadini, libertà sostanziale legata al pensiero, alla cultura, alla possibilità di riunirsi, in nome di un pericolo che non c’è.

Sono perfettamente convinto, e molti segnali mi arrivano, che questa emergenza non ci sia, sia una costruzione assolutamente spropositata, sproporzionata e che non colpisca i bambini e i giovani, quindi chiudere le scuole credo sia una follia e tenere aperti, invece, i centri per anziani sia una quasi parallela follia, quindi che tutto sia stato sbagliato, in tutte le regioni, compresa l’Emilia-Romagna che, giustamente, in quel momento, in quell’impulso di testimonianza, ha visto omologarsi anche questa Regione di diverso orientamento politico con quella delle due o tre o quattro Regioni di centrodestra, le quali hanno fatto un gesto politico contro il Governo.

Salvini ha poi incalzato Conte, il quale si è cascato perfettamente e ha fatto misure che sono assolutamente grottesche, che si vorrebbero estendere anche a tutta l’Italia e dove non c’è il morbo fingere che ci sia. Fingere un morbo è procurato allarme rispetto alla sensibilità dei cittadini che io incontro ogni giorno e che sono perfettamente convinti che questo morbo non sia poco più che un’influenza, sia una cosa che porta danni, ovviamente, per conseguenze legate a patologie precedenti. Questa è la mia convinzione.

Avrei dovuto dirlo come responsabile di Gruppo, di cui sono il solo esponente transitorio in quest’aula, ma mi dicono che il dibattito è sospeso.

Voglio che rimanga agli atti che qualunque misura prenderà l’Emilia-Romagna per dissociarsi da questo allarme così grottesco è una misura di democrazia, di civiltà, di libertà e di restituzione ai cittadini di luoghi.

Non possiamo avere chiuse le mostre per un tempo indeterminato in Emilia-Romagna o in Lombardia e aperte in Toscana. È una cosa grottesca. Io stesso sono presidente del MART. Il MART è aperto con l’indicazione di tenere i visitatori distanti un metro l’uno dall’altro o due, mentre il Museo Egizio è chiuso. Non so che misure siano e quale follia determinino.

L’autonomia in questo caso trentina ha scelto una soluzione di compromesso, ma la chiusura totale è oscurantismo, è medioevo, è una civiltà degli untori che nelle parole inventano un male superiore alla realtà, che è grave come il male. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Non sarebbe previsto il dibattito, come sapete, però potremmo pensare, eventualmente, di dare la parola.

Il consigliere Rainieri chiede di intervenire. Aveva già chiesto la parola.

 

RAINIERI: Intervengo solo sull’ordine dei lavori chiedendo, come depositato, la richiesta, controfirmata anche dal consigliere Tagliaferri, dal consigliere questore Tagliaferri e dal consigliere segretario Bergamini, della convocazione urgente di un Ufficio di Presidenza per parlare della problematica di cui è stato accennato in aula, fuori dal dibattito e dalle regole di quest’aula.

Se lei, presidente, è d’accordo, sospenderei gli interventi di quest’aula.

 

(interruzione)

 

Oramai non si può più fare. Ormai è iniziata una discussione. Non si può più chiudere la discussione. Però, subito dopo gli interventi di quest’aula, subito dopo la sospensione di quest’aula, la convocazione dell’Ufficio di Presidenza per decidere al più presto un’aula sulla problematica del Coronavirus. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego, consigliera Zappaterra. Sull’ordine dei lavori.

 

ZAPPATERRA: Sull’ordine dei lavori.

C’era un accordo...

 

(interruzione)

 

Ho la parola? Ho la parola?

Grazie, presidente. Solo per informare l’aula che, prima dell’avvio della seduta, abbiamo conferito con il presidente provvisorio Felicori proprio sul tema “Coronavirus”. Tenuto conto che sappiamo tutti perfettamente che il presidente Bonaccini era disponibile oggi, nel rispetto dell’aula, a fare un’informativa, che siamo tutti perfettamente consapevoli che avrebbe comportato tempi lunghi, perché nove Gruppi, anche pochi minuti... Oltre ad essere irrituale, sarebbe stato insufficiente nella discussione e non necessario fare le adeguate valutazioni. In Conferenza dei Capigruppo, per quanto i Gruppi non siano ancora costituiti, nell’accordo di stamattina c’era la decisione di chiedere al presidente di conferire rapidamente, alla fine di questa Assemblea, per decidere le modalità di prosecuzione, compresa la possibilità nella prima Assemblea utile di affrontare il tema.

È stato deciso un accordo di non passaggio con il presidente e con i Gruppi, per non passare direttamente al dibattito. Altrimenti, per quanto mi riguarda, possiamo rimanere fino a sera e affrontare il tema sviscerandolo, ma la partenza non è delle migliori se cambiamo nel giro di un’ora le decisioni che abbiamo preso.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Borgonzoni, avevo anticipato solo perché era sull’ordine dei lavori. Prego, a lei la parola.

 

BORGONZONI: Sull’ordine dei lavori.

Ovviamente non voglio far polemica, però qua la questione non è “rimaniamo fino a sera o no”, perché quando si parla della questione del Coronavirus e di quello che sta succedendo in altre regioni, ma anche nella nostra regione, ci mancherebbe che non vogliamo rimanere o che un nostro problema sia rimanere fino a sera.

Io non sarei intervenuta, però nel momento in cui ho visto altri intervenire, e avevo capito che oggi non sarebbe stato così, per me la discussione sarei più che felice a portarla avanti. So che il presidente Bonaccini voleva fare un’informativa, però so anche che alla nostra richiesta di un intervento, avevamo chiesto, per Gruppo di cinque minuti ci è stato detto che non interessava più al presidente fare l’informativa se parlavano anche i Gruppi.

Se vogliamo magari in Ufficio di Presidenza – è una nostra proposta – rivalutare il fatto che il presidente Bonaccini faccia l’intervento e cinque minuti magari anche se i Gruppi non sono ancora costituiti, però possiamo dettarcela un po’ come regola noi, io e noi siamo più che felici di questo.

Sull’altra cosa di cui parlavamo, cioè sull’Ufficio di Presidenza per la convocazione di un Consiglio urgente, ovvio è – lo annuncio già – che noi raccoglieremo le firme per chiederlo immediatamente, perché pensiamo che sia il tema forse più importante e più sentito dai nostri cittadini e a cui dobbiamo dare tutti delle risposte. Non a caso anch’io, oggi, scenderò di nuovo a Roma per incontrare il ministro Franceschini proprio per avere delle risposte anche per il nostro territorio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Proprio perché la decisione, come è stato anche ricordato dalla consigliera Zappaterra e confermato da lei, consigliera Borgonzoni, tra i Capigruppo era quella di rimandare, in questo momento accoglieremmo la richiesta di convocazione che ci è arrivata rispetto all’Ufficio di Presidenza, però voglio ricordare che non ci sono ancora i Capigruppo per tutti i Gruppi. Quindi, è evidente che in questo momento abbiamo dato la parola a chi l’ha chiesta rispetto alle liste che ci hanno chiesto di intervenire, ma la decisione che era stata raggiunta e l’accordo politico era quello di rimandare la discussione. Quindi, sarei per confermare quello che è stato un accordo preso prima dell’inizio dell’aula.

Da questo punto di vista, la richiesta che ci è arrivata, rispetto all’Ufficio di Presidenza, verrà vagliata e affrontata prima possibile, però manteniamo questa scelta che è stata decisa prima insieme tra voi tutti, Gruppi di maggioranza e di minoranza.

A questo punto la seduta è chiusa.

Grazie e a prestissimo.

 

La seduta ha termine alle ore 11,54

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Stefano BONACCINI, Stefania BONDAVALLI, Lucia BORGONZONI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Maura CATELLANI, Andrea CORSINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Raffaele DONINI, Marco FABBRI, Michele FACCI, Mauro FELICORI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Francesca MALETTI, Alessio MAMMI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Emiliano OCCHI, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Elena Ethel SCHLEIN, Vittorio SGARBI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta il consigliere Antonio MUMOLO.

 

Votazioni per appello nominale

 

OGGETTO 2

Elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale a norma dell’articolo 33 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna (2)

 

A) Presidente: Emma PETITTI

B) Vicepresidenti: Silvia ZAMBONI e Fabio RAINIERI

C) Segretari: Lia MONTALTI e Fabio BERGAMINI

D) Questori: Katia TARASCONI e Giancarlo TAGLIAFERRI

 

A) Per l’elezione del Presidente:

 

Presenti: 49

 

Voti a favore della consigliera Emma PETITTI: 48

Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Stefano BONACCINI, Stefania BONDAVALLI, Lucia BORGONZONI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Maura CATELLANI, Andrea CORSINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Raffaele DONINI, Marco FABBRI, Michele FACCI, Mauro FELICORI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Francesca MALETTI, Alessio MAMMI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Emiliano OCCHI, Simone PELLONI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Elena Ethel SCHLEIN, Vittorio SGARBI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

 

Astenuti: 1

Emma PETITTI

 

Assenti: 1

Antonio MUMOLO.

 

B) per l’elezione dei due Vicepresidenti:

 

Presenti: 49

 

Voti a favore della consigliera Silvia ZAMBONI: 27

Stefano BONACCINI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Andrea CORSINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Marco FABBRI, Mauro FELICORI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MALETTI, Alessio MAMMI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Emma PETITTI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Elena Ethel SCHLEIN, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Voti a favore del consigliere Fabio RAINIERI: 18

Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Lucia BORGONZONI, Maura CATELLANI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Matteo MONTEVECCHI, Emiliano OCCHI, Simone PELLONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Vittorio SGARBI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Astenuti: 2

Fabio RAINIERI, Silvia ZAMBONI.

 

Non partecipanti al voto: 2

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI.

 

Assenti: 1

Antonio MUMOLO.

 

C) per l’elezione dei due Segretari:

 

Presenti: 49

 

Voti a favore della consigliera Lia MONTALTI: 27

Stefano BONACCINI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Andrea CORSINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Marco FABBRI, Mauro FELICORI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MALETTI, Alessio MAMMI, Francesca MARCHETTI, Emma PETITTI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Elena Ethel SCHLEIN, Ottavia SONCINI, Valentina Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Voti a favore del consigliere Fabio BERGAMINI: 18

Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Lucia BORGONZONI, Maura CATELLANI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Matteo MONTEVECCHI, Emiliano OCCHI, Simone PELLONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Vittorio SGARBI, STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Astenuti: 2

Fabio BERGAMINI, Lia MONTALTI.

 

Non partecipanti al voto: 2

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI.

 

Assenti: 1

Antonio MUMOLO.

 

D) per l’elezione dei due Questori

 

Presenti 49

 

Voti a favore della consigliera Katia TARASCONI: 27

Stefano BONACCINI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Andrea CORSINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Marco FABBRI, Mauro FELICORI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MALETTI, Alessio MAMMI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Emma PETITTI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Elena Ethel SCHLEIN, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Voti a favore del consigliere Giancarlo TAGLIAFERRI: 18

Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Lucia BORGONZONI, Maura CATELLANI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Matteo MONTEVECCHI, Emiliano OCCHI, Simone PELLONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Vittorio SGARBI, Valentina STRAGLIATI.

 

Astenuti: 2

Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI,

 

Non partecipanti al voto: 2

Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI.

 

Assenti: 1

Antonio MUMOLO.

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

Espandi Indice