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18.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 7 LUGLIO 2020

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

OGGETTO 1042

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere le ragioni per cui non si sia provveduto a rendere gratuito il trasporto pubblico, nel percorso casa-scuola e ritorno, per le ragazze e i ragazzi residenti in Emilia-Romagna, di età compresa tra i 14 e i 19 anni di età. A firma del Consigliere: Pelloni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

CORSINI, assessore

PELLONI (Lega)

 

OGGETTO 1047

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i lavori realizzati sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi (RA8) nelle ultime settimane. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

CORSINI, assessore

FABBRI (PD)

 

OGGETTO 1048

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sugli sgravi contributivi in agricoltura per i danni causati dalla cimice asiatica. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Caliandro, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

MAMMI, assessore

ZAPPATERRA (PD)

 

OGGETTO 1052

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di intervenire per assicurare affidabilità, puntualità, comfort e sicurezza al servizio di trasporto sulla tratta ferroviaria Porrettana. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

CORSINI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 1053

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'istituzione di un elenco telematico degli operatori sociosanitari. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TAGLIAFERRI (FdI)

DONINI, assessore

TAGLIAFERRI (FdI)

 

OGGETTO 1054

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'inceneritore di Modena e sull'autorizzazione all'immissione di fanghi reflui. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza

GIBERTONI (Misto)

 

OGGETTO 1055

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere affinché cessino i ritardi e le situazioni di sovraffollamento gravanti sulla linea ferroviaria Porrettana. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

CORSINI, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

OGGETTO 1056

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sui motivi dell'espansione della discarica di Castel Maggiore. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 1059

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulle precauzioni necessarie a contenere un’eventuale nuova emergenza Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 1060

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla gestione del servizio di gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 1031

Proroga motivata, ai sensi dell’articolo 19 della L.R. 27 maggio 1994, n. 24, in materia di nomine di competenza regionale, del Presidente dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) di cui alla L.R. 29/1995, eletto dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 117 dell’8 maggio 2017. (Su richiesta del Sottosegretario Baruffi a nome della Giunta) (19)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

FELICORI, assessore

ZAPPATERRA (PD)

RANCAN (Lega)

 

OGGETTO 813

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Variante cartografica al PTCP/PTPR proposta nell'ambito del procedimento unico ex art. 53 l.r. n. 24/2017 presentato dalla ditta Bertoletti legnami ubicata in via Martiri di Legoreccio 9/d, Castelnovo ne' Monti (RE) - Proposta all'Assemblea legislativa dell'intesa sulle modifiche cartografiche al piano territoriale paesistico regionale”. (Delibera di Giunta n. 622 del 08 06 20) (20)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTA (PD)

DELMONTE (Lega)

FABBRI (PD)

 

OGGETTO 488

Risoluzione per richiedere sostegno a fondo perduto sia per le attività economiche degli Appennini, sia per le categorie maggiormente penalizzate dalla crisi economica da "Covid 19", quali bar, ristoranti, agriturismi, alberghi, ristorazione non in sede fissa, estetica e Istituti di bellezza, saloni di barbieri e parrucchiere, centri benessere, sale da ballo e discoteche, taxi e ncc, ecc. A firma dei Consiglieri: Facci, Stragliati, Marchetti Daniele, Catellani, Montevecchi, Bargi, Occhi, Bergamini, Rainieri, Rancan

(Discussione)

 

Oggetto 963

Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare nelle azioni intraprese per sostenere l’attività delle imprese operanti nel settore del turismo estivo e invernale e dei servizi dell’area appenninica e nelle aree interne e ad accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna. A firma dei Consiglieri: Costi, Daffada', Paruolo, Soncini, Zappaterra, Rossi, Costa, Mori, Bulbi, Caliandro, Rontini

(Discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTI (PD)

TARUFFI (ERCEP)

FACCI (Lega)

PELLONI (Lega)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Petitti)

FACCI (Lega)

PICCININI (M5S)

FACCI (Lega)

COSTI (PD)

FACCI (Lega)

TARUFFI (ERCEP)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,53

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno.

Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 18 del giorno 7 luglio 2020.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 23 e 24 giugno 2020, numeri 14, 15, 16 e 17.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

Hanno giustificato la loro assenza il consigliere Iotti e l’assessore Priolo.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo subito con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

1.      AMICO Federico Alessandro

2.      BARCAIUOLO Michele

3.      BARGI Stefano

4.      BERGAMINI Fabio

5.      BESSI Gianni

6.      BONDAVALLI Stefania

7.      BULBI Massimo

8.      CALIANDRO Stefano

9.      CASTALDINI Valentina

10.  CATELLANI Maura

11.  COSTA Andrea

12.  COSTI Palma

13.  DAFFADÀ Matteo

14.  DELMONTE Gabriele

15.  FABBRI Marco

16.  FELICORI Mauro

17.  GIBERTONI Giulia

18.  LISEI Marco

19.  MALETTI Francesca

20.  MARCHETTI Francesca

21.  MASTACCHI Marco

22.  MONTALTI Lia

23.  MONTEVECCHI Matteo

24.  MORI Roberta

25.  MUMOLO Antonio

26.  PARUOLO Giuseppe

27.  PELLONI Simone

28.  PETITTI Emma

29.  PIGONI Giulia

30.  PILLATI Marilena

31.  POMPIGNOLI Massimiliano

32.  RAINIERI Fabio

33.  RANCAN Matteo

34.  RONTINI Manuela

35.  ROSSI Nadia

36.  SABATTINI Luca

37.  SONCINI Ottavia

38.  STRAGLIATI Valentina

39.  TAGLIAFERRI Giancarlo

40.  TARASCONI Katia

41.  TARUFFI Igor

42.  ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 42 presenti.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 1042

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere le ragioni per cui non si sia provveduto a rendere gratuito il trasporto pubblico, nel percorso casa-scuola e ritorno, per le ragazze e i ragazzi residenti in Emilia-Romagna, di età compresa tra i 14 e i 19 anni di età. A firma del Consigliere: Pelloni

 

PRESIDENTE (Petitti): La prima interrogazione è l’oggetto 1042: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere le ragioni per cui non si sia provveduto a rendere gratuito il trasporto pubblico, nel percorso casa-scuola e ritorno, per le ragazze e i ragazzi residenti in Emilia-Romagna di età compresa tra i 14 e i 19 anni di età, a firma del consigliere Pelloni.

Prego, consigliere.

 

PELLONI: Buongiorno a tutti. Grazie, presidente

 

PRESIDENTE (Petitti): Scusate, chiedo un po’ più di silenzio in aula, sennò facciamo fatica a sentire.

Prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Abbiamo presentato questo question time per chiarire in questa sede, che è la sede ufficiale, una delle promesse del programma di mandato e della campagna elettorale che si è conclusa a gennaio. Ovviamente, abbiamo tante richieste da parte delle famiglie in merito che in questa sede vorremmo chiarire.

Il numero di studenti di età inferiore a quattordici anni che usufruisce di trasporto pubblico come mezzo di trasporto per l’accesso scolastico è estremamente esiguo e rappresenta una minima parte degli studenti che frequentano la scuola primaria e media inferiore, fino alla terza media. Quindi, la proposta di gratuità presente nelle promesse del presidente Bonaccini noi la riteniamo non mantenuta, quella promessa, perché la stragrande maggioranza dei ragazzi utilizza lo scuolabus. Quindi, se voleva dare un primo segnale di concretezza per mantenere le promesse, chiediamo alla Giunta regionale o chi per essa per quali ragioni non abbia provveduto a rendere gratuito il trasporto scolastico, nel percorso casa-scuola e ritorno, per le ragazze e i ragazzi residenti in Emilia-Romagna di età compresa tra i quattordici e i diciannove anni. Quindi, se si doveva partire da una fascia, era meglio partire dalle scuole superiori, i cui studenti in prevalenza utilizzano il trasporto pubblico locale.

Rendere gratuito il trasporto pubblico locale per i minori di quattrodici anni, ovviamente, non è una promessa mantenuta, ma è una falsa promessa.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

In riferimento a quanto evidenziato nel question-time del consigliere Pelloni, informo che la misura è stata ovviamente valutata dalla Giunta prendendo in considerazione i diversi aspetti di impatto che sono stati ricavati dalle simulazioni e dalle stime che la struttura tecnica ha elaborato basandosi sui dati di popolazione disponibili e sulla numerosità degli abbonamenti venduti dalle società del TPL per la quantificazione dell’impegno economico della misura in capo alla Regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Assessore, solo un secondo, mi scusi.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Vada avanti. Prego, assessore. Scusi.

 

CORSINI, assessore: Sulla base dei dati ISTAT riferiti alla popolazione la fascia di età 6-19 residente in Emilia-Romagna è di quasi 700.000 unità. I residenti, invece, nella fascia 6-19, che dispongono di un abbonamento per il TPL sono oltre 162.000. Il valore economico per il TPL è di oltre 26 milioni di euro all’anno, di cui circa 2,3 coperti da risorse messe a disposizione dagli enti locali per ridurre, come è noto, in parte o in tutto il costo dell’abbonamento ad alcune categorie.

La gratuità del trasporto pubblico per studenti da 6 a 19 anni aumenta il numero dei beneficiari in quanto tutti gli studenti delle scuole dell’obbligo, quindi nella fascia da 6 a 13 anni, beneficeranno di un abbonamento urbano per cui agli attuali si dovranno aggiungere un numero di abbonamenti urbani pari alla differenza tra i residenti nella fascia di età e il numero di abbonamenti esistenti come pure nel servizio extraurbano.

Oltre ad avere un impatto economico molto diverso tra le fasce di età 6-13 anni e 14-19, la misura necessita anche di differenti modalità organizzative. Se per la scuola primaria e secondaria e di secondo grado, presente in pressoché tutti i comuni della regione, risulta semplice stimare la domanda potenziale, per gli studenti della scuola media superiore è necessario effettuare un’accurata analisi della domanda e di conseguenza predisporre gli strumenti di richiesta e di erogazione dei titoli di viaggio essendo la mobilità legata alle scuole superiori molto più complessa.

La Giunta ha, pertanto, tarato il proprio provvedimento assumendo un orientamento cautelativo in considerazione del forte impatto sul bilancio regionale e della necessità di approfondire le caratteristiche della domanda indicando l’avvio della misura da settembre 2020 verso gli under 14 con la previsione […] anche agli studenti della fascia di età 14-19 anni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere, le restano quattro minuti.

 

PELLONI: Grazie.

Ci riteniamo totalmente insoddisfatti, perché il presidente Bonaccini aveva parlato di gratuità per gli studenti. Gratuità per gli studenti che fino a 14 anni utilizzano lo scuolabus. Ci aspettavamo una misura che andasse incontro realmente alle famiglie, soprattutto nelle aree più periferiche, mentre questa è una misura che andrà quasi esclusivamente a beneficio delle grandi città, in cui il trasporto pubblico, soprattutto urbano, è maggiormente presente, quindi riesce a essere maggiormente fruibile.

Non ci ha dato, l’assessore, i numeri dei ragazzi e delle ragazze fino ai 14 anni che attualmente utilizzano un abbonamento e che attualmente potrebbero potenzialmente usufruire di questo servizio gratuito. I titoli, le promesse e gli annunci sono stati di ben altra natura: trasporto gratuito per gli studenti, non trasporto pubblico locale gratuito. Poi, tra il dire e il fare c’è di mezzo una falsa promessa.

Ripeto. Ho visto il video di presentazione in conferenza stampa del presidente Bonaccini, la scorsa settimana. Ha parlato esclusivamente di trasporto pubblico locale gratuito. Sfido chiunque di voi a portarmi degli esempi di ragazzi che fino a 14 anni... Perché sappiamo che tra 6 e 11 anni, quindi nella fascia delle primarie, le vecchie elementari, per intenderci, non c’è nessun bambino che usufruisce da solo del trasporto pubblico locale, anche perché, ovviamente, il bambino o la bambina deve essere consegnato a mano all’insegnante, alla maestra, quindi deve essere accompagnato. Da 11 a 14 anni oggi non si riesce a garantire... Avendo fatto il sindaco, in tutti gli scuolabus sono presenti degli assistenti proprio per evitare fenomeni di bullismo, per garantire la sicurezza di una fascia più fragile della popolazione.

Non avete mantenuto una promessa di campagna elettorale e avete generato un’aspettativa estremamente importante, perché ad oggi ci sono famiglie che ci chiedono il trasporto scolastico gratuito, invece non garantirete il trasporto scolastico gratuito. Ci siamo segnati: settembre 2021, anche il trasporto pubblico locale per la fascia 14-19 sarà gratuito. L’impatto è, se ho capito bene, 26 milioni di euro. È un impegno estremamente gravoso, che ha un impatto notevole, come ha ben detto l’assessore, per le casse della Regione. Vedremo dove verranno prese queste risorse per riuscire a mantenere la promessa, ma – lo ripeto e lo ribadisco – una promessa non mantenuta. Avete generato un’aspettativa estremamente importante, non venite incontro ai Comuni, che il prossimo settembre si troveranno forse a incrementare le corse per riuscire a rispettare i parametri Covid, e sappiamo benissimo che il grado di copertura e le risorse proprie degli Enti locali per incentivare e aumentare il trasporto collettivo sono sempre meno. Quindi, se si voleva incentivare il trasporto collettivo, si doveva partire dal trasporto scolastico o, in alternativa, come si era detto, nella fascia di età 14-19, che sono quelli che maggiormente usufruiscono del trasporto pubblico. Se volevamo diminuire la disparità sociale tra territori provinciali e periferici rispetto al centro, che ha maggiori servizi, si doveva partire dalla fascia di età 14-19.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1047

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i lavori realizzati sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi (RA8) nelle ultime settimane. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 1047: Interrogazione di attualità a risposta immediata circa i lavori realizzati sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi nelle ultime settimane, a firma dei consiglieri Fabbri e Zappaterra.

Passo la parola al consigliere Fabbri. Prego.

 

FABBRI: Buongiorno, presidente. Buongiorno a tutti i colleghi.

Con questa interrogazione portiamo nuovamente all’attenzione della Giunta e dell’Assessorato il problema annoso relativo alla manutenzione del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, un’infrastruttura non di competenza regionale, ma data in concessione ad ANAS, che è strategica, perché con i suoi quasi cinquanta chilometri funge da collegamento tra due assi importanti, che sono quello della strada statale Romea, quindi il nord-sud Venezia-Ravenna, e quello della A13 Bologna-Padova. Quindi, rappresenta un corridoio fondamentale per le attività produttive e per il turismo, un corridoio che sicuramente ha valenza internazionale e che collega l’Emilia con la Lombardia, ma anche con il Nord Europa, quindi dalla Baviera a tutta la Germania eccetera, eccetera.

Questa, che io auspico possa diventare il naturale prosieguo della futura autostrada regionale Cispadana, è un’infrastruttura che oggi, comunque, tocca vari comuni, dal capoluogo fino al mare, con comuni quali Fiscaglia, Ostellato, Lagosanto e per l’appunto Comacchio. È gestito da ANAS quale ente competente. In questi anni è stato più volte interessato da interrogazioni da parte delle precedenti Amministrazioni, ma anche di interventi su questo tratto di manutenzione ordinaria e straordinaria abbastanza caotici, intesa come cronoprogramma dei lavori e intesa come certezza di inizio e di fine.

Questi cantieri si sono svolti ripetutamente non soltanto nel periodo estivo, ma concentrati proprio nei mesi di maggior afflusso turistico. Questo ha creato naturalmente diversi disagi ai turisti che sono diretti verso la costa ferrarese, con code chilometriche come quelle delle scorse settimane.

Questa cosa, naturalmente, danneggia e danneggia l’immagine dell’intero territorio e soprattutto è un deterrente che va a scoraggiare i turisti che sono diretti soprattutto verso la costa nord emiliano-romagnola. Il problema si è verificato anche quest’anno. Volevo porre all’attenzione dell’assessore, della Giunta un quesito in particolare. Dato che lo scorso anno è stato approvato questo atto di indirizzo con cui è stata impegnata ANAS in un qualche modo e la Giunta a definire una programmazione coordinata di questi interventi e devo dire che anche l’impegno passato nella scorsa legislatura è stato più importante perché grazie ai Sindaci del territorio, ma anche alla Regione sono stati definiti diversi cantieri e sono state portate diverse risorse proprio per la manutenzione di quel raccordo. Però, in questo atto quello che era stato in qualche modo sancito è una programmazione, una programmazione ordinata, non caotica che ci permettesse in qualche modo di concentrare i lavori nei periodi di minor afflusso turistico di modo da non danneggiare la costa.

Posto che quest’anno - questo, ovviamente, è un dato di fatto importante – c’è stata l’emergenza Covid, nonostante i vari decreti non abbiano mai inserito la manutenzione e la costruzione delle strade tra quelle attività bloccate, quindi sono state esonerate dal blocco, vedendo un po’ i dati ovviamente la vendita e la produzione di bitume hanno subito un crollo nei primi mesi di quest’anno e molti cantieri, nonostante due si siano fermati.

Il mio interrogare la Giunta è finalizzato proprio a capire se innanzitutto c’è stato un raccordo con ANAS, nel senso se ANAS ha comunicato il programma dei lavori, e se soprattutto questo ritardo sia dovuto o meno all’emergenza Covid. Se ciò non fosse, io chiederei un impegno forte alla Giunta per definire questa programmazione, che deve essere assolutamente allargata e condivisa con i territori, per evitare i disagi che si sono verificati nelle scorse settimane.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Risponde l’assessore Corsini.

Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie.

Come risposta al question time del consigliere Marco Fabbri, comunico che, a seguito di un incontro avvenuto il 5 maggio con i vertici di ANAS, richiesto dal sottoscritto per fare il punto sullo stato di avanzamento di tutti gli interventi previsti nel contratto di programma 2016-2020, sia di nuove opere che di manutenzione straordinaria, la società ci ha informato delle attività in corso, attraverso anche un documento pervenuto nelle settimane successive. In particolare, con riferimento ai lavori lungo il raccordo Ferrara-Porto Garibaldi, ci è stato riferito di essere previsto per il mese di giugno l’avvio di cantieri di ripristino della pavimentazione stradale in tratti saltuari, per un importo di circa 500.000 euro, con l’ultimazione dei lavori prevista per il mese di settembre.

Si rende necessario precisare, per quanto attiene le opere inerenti alle pavimentazioni, che la posa dei materiali bituminosi richiede temperature idonee. Pertanto, tali interventi debbono essere necessariamente realizzati nella stagione primaverile-estiva, al fine di garantire la corretta esecuzione e la tenuta dei materiali stessi. Certamente avrebbe potuto essere programmato un avvio dei lavori nella primavera, in modo da impattare in maniera minore possibile sul traffico veicolare durante la stagione estiva, ma a detta di ANAS l’emergenza Covid non l’ha reso possibile, non solo per la difficoltà di reperimento di materiali, ma anche per la gestione del personale addetto alle lavorazioni.

Il mio Assessorato è comunque impegnato ad un costante monitoraggio delle attività di ANAS, per cui sarà nostra cura verificare la possibilità di individuare ‒ lo stiamo già facendo ‒ fasce orarie di lavorazione tali da ridurre l’impatto che si è venuto a creare con il flusso turistico in un momento come questo in cui è interesse comune, ovviamente, mettere in campo tutte le possibili azioni per incentivare la ripresa del turismo a seguito delle gravi conseguenze che la pandemia ha scaricato su questo comparto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Fabbri, le resta un minuto per la replica.

 

FABBRI: Ringrazio l’assessore. Mi ritengo soddisfatto del riscontro, pur chiedendo un’attenzione particolare affinché questi lavori effettivamente vengano conclusi nel brevissimo tempo, perché ancora molti di questi cantieri che provocano restringimenti sono attivi. Quindi, dato che i mesi di luglio e agosto saranno particolarmente delicati a seguito dell’emergenza Covid, chiedo questo impegno. Così come chiedo l’impegno di mettere mano alla soluzione definitiva, che ovviamente la intravedo soltanto nella trasformazione come tratto terminale, come ho già detto, della futura Cispadana, perché quello che va dalla città di Ferrara al mare è un tratto sicuramente strategico.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1048

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sugli sgravi contributivi in agricoltura per i danni causati dalla cimice asiatica. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Caliandro, Rontini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1048: Interrogazione di attualità a risposta immediata sugli sgravi contributivi in agricoltura per i danni causati dalla cimice asiatica, a firma dei consiglieri Zappaterra, Fabbri, Caliandro e Rontini.

Passo la parola alla consigliera Zappaterra. Prego, consigliera.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Abbiamo parlato molto anche in quest’aula dei danni causati dalla cimice asiatica, che da qualche anno imperversa in aree vaste del Nord Italia. Ci si potrebbe chiedere perché un question time con il carattere dell’urgenza dopo aver discusso a lungo, ma credo che le motivazioni ci siano.

Sappiamo tutti perfettamente che la Commissione europea, dopo le pressanti sollecitazioni sia del Governo che della Regione Emilia-Romagna, anche attraverso la Rete europea delle regioni e dei produttori di ortofrutta, ha varato un atto esecutivo valido solo per le regioni italiane colpite dalla cimice, praticamente tutto il Nord Italia, ad esclusione della Valle d’Aosta, che grazie all’attivazione dell’articolo 222 del Regolamento per le organizzazioni comuni di mercato permette di introdurre misure straordinarie.

A seguito della recente emanazione dei decreti ministeriali che autorizzano l’Emilia-Romagna, insieme alle altre quattro Regioni dell’Italia settentrionale coinvolte, sono stati avviati i lanci della Vespa Samurai. L’Assessorato regionale all’agricoltura ha avviato molto celermente il programma che prevede il rilascio dell’insetto.

Come Ente l’Assessorato è stato molto veloce, anche con la delibera di Giunta regionale, ad approvare la proposta di declaratoria di eccezionalità a seguito dei danni causati dagli attacchi della cimice, delimitando le zone danneggiate e l’individuazione delle aree e delle provvidenze applicabili. Nonostante, però, la proposta di declaratoria di eccezionalità della Regione richiedesse l’attivazione delle misure di cui all’articolo 5 del comma 2, lettera a), fondo perduto, lettera c), proroga delle rate del credito agrario e della sospensione dei contributi previdenziali, purtroppo i decreti del 13 marzo 2020 relativi alle tre regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, autorizzano purtroppo il solo intervento di cui alla lettera a), quindi il solo intervento relativo al fondo perduto.

Il ministro Bellanova ha più volte affermato che fra gli interventi che si riprometteva di attirare vi erano anche quelli di cui alle lettere c) e d), relativamente alla proroga delle rate del credito agrario e alla sospensione dei mutui previdenziali. In effetti, con i decreti dell’8 aprile 2020 le Regioni Veneto e Piemonte contemplano anche questi interventi.

Le associazioni di categoria, però, a noi come consiglieri e anche all’Assessorato, in queste settimane hanno segnalato che da fonti ministeriali informalmente pare che l’omissione, quindi non prevista nei decreti delle altre regioni, non sia voluta ma sia un mero errore materiale e che sussisterebbe la disponibilità del Ministero ad apportare le rettifiche al decreto qualora le regioni e l’INPS lo ritengano necessario.

Qui trova fondamento il carattere di urgenza dell’interrogazione che sono andata a fare approfittando dell’aula di oggi, perché credo sia utile che l’Assessorato oggi ci riferisca se è al corrente della situazione e non ho dubbi che lo sia, ma soprattutto se abbia notizie formali e ufficiali sul fatto che il Governo intenda celermente apportare rettifiche al decreto citato per l’attivazione, anche nella nostra Regione, anche per le nostre imprese, di tutte le misure contemplate per le altre Regioni finalizzate agli sgravi contributivi prima menzionati.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde l’assessore Mammi. Prego, assessore.

 

MAMMI, assessore: Grazie, consigliera, per averci sottoposto questa situazione, della quale siamo già al corrente, come Amministrazione.

Come correttamente riportato nell’interrogazione, la nostra Regione, con la declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalla cimice asiatica, di cui alla delibera della Giunta regionale n. 93, oltre a delimitare le aree colpite, ha chiesto al Ministero delle politiche agricole l’attivazione delle misure di compensazione e di indennizzo previste dalla legge n. 102/2004, con particolare riferimento proprio all’articolo 5, comma 2, lettera a), quella che riguarda gli indennizzi a fondo perduto, lettera c), cioè la proroga delle rate di credito agrario, e anche lettera d), cioè la sospensione dei contributi previdenziali.

Purtroppo, per mero errore di trascrizione, quindi per un errore materiale, nel testo del decreto ministeriale di dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi relativi al territorio della regione Emilia-Romagna, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 giugno, il MIPAAF non ha richiamato le lettere c) e d) e ha, di fatto, attivato solo gli interventi di indennizzo, di cui alla lettera a).

I servizi dell’Assessorato hanno subito segnalato il refuso agli uffici competenti del MIPAAF e hanno chiesto la rettifica e l’integrazione del DM. Da ultimo, in data 3 luglio 2020, è stata inviata anche una nota di sollecito da parte del dirigente Servizio competitività delle imprese agricole e agroalimentari del nostro Assessorato. In base a quanto ci è stato comunicato per le vie brevi, il MIPAAF sta provvedendo all’adozione del decreto di rettifica, uniformandoci così agli altri territori.

Per quanto concerne le misure di indennizzo dei danni, la Regione, non appena è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il citato decreto ministeriale, ha attivato il proprio applicativo per la raccolta online delle domande. Possono richiedere l’indennizzo le aziende ricadenti nelle aree delimitate che hanno subìto danni superiori al 30 per cento della PLV. La scadenza dei termini della presentazione delle domande è stabilita per legge in 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto ministeriale, cioè il 18 luglio. Siamo stati tra i primi territori a muoverci e a raccogliere le domande di indennizzo. Al momento sono in corso di compilazione oltre 1.200 domande, ma mancano ancora un po’ di giorni al termine, previsto per il 18 luglio.

Grazie per questa segnalazione. Siamo già al lavoro con i nostri servizi per chiedere la rettifica del decreto. Personalmente mi accerterò che questo venga fatto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Zappaterra, le restano due minuti. Prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Non ho bisogno di utilizzare tutti e due i minuti, credevo fosse utile fare un punto in seduta oggi e l’assessore mi ha tranquillizzato, così come ha tranquillizzato le associazioni e le imprese rispetto alle preoccupazioni. L’auspicio è davvero che anche il Governo celermente rettifichi, in modo da poterci consentire di andare avanti veloci, come è stato fatto su molti altri aspetti relativi ai danni da cimice in questa regione.

Grazie.

 

OGGETTO 1052

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di intervenire per assicurare affidabilità, puntualità, comfort e sicurezza al servizio di trasporto sulla tratta ferroviaria porrettana. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1052: Interrogazione di attualità a risposta immediata circa la possibilità di intervenire per assicurare affidabilità, puntualità, comfort e sicurezza al servizio di trasporto sulla tratta ferroviaria Porrettana, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Portiamo oggi in quest’aula una situazione che è evidentemente irrisolta, nonostante se ne parli almeno da quando io ho messo piede qui dentro e ciclicamente salta fuori. Parliamo delle criticità infrastrutturali, e non solo, legate alla ferrovia Porrettana, una delle tratte ferroviarie forse più fragili e più problematiche della nostra regione. Perché ne parliamo oggi? Ne parliamo oggi perché di nuovo continuano a verificarsi sulla linea guasti, con conseguenti ritardi e disagi per studenti e lavoratori.

Naturalmente le segnalazioni ci arrivano dal Comitato per la ferrovia Porrettana, che da sempre monitora la situazione, e venerdì è stato l’apice in negativo: dopo un guasto a un deviatoio a Santa Viola, che ha causato un ritardo di trenta minuti al treno delle 7,04, nel pomeriggio si è verificato un altro guasto al passaggio a livello di Borgonuovo, che ha avuto ripercussioni su tutti i treni successivi. Quindi, da Bologna il treno delle 16,04 ha avuto un ritardo di 60 minuti, quello delle 17,04 è stato cancellato, quello delle 17,34 ha avuto un ritardo di 58 minuti, quello delle 18,04 è stato cancellato, quello delle 18,34 ha avuto un ritardo di 22 minuti, quello delle 19,04 ha avuto un ritardo di 11 minuti, quello delle 19,34 ha avuto un ritardo di 61 minuti, quello delle 21,04 ha avuto un ritardo di 34 minuti, quello delle 22,04 ha avuto un ritardo di 49 minuti. Situazione analoga per i treni che venivano da Porretta. Con la conseguenza che, oltre a ritardi e corse che saltano, sono state cancellate anche le distanze di sicurezza per i mezzi che erano stipati.

A tutto questo si aggiunge che i treni sono nuovi su questa linea, sono i famosi Pop, ma portano con loro problemi altrettanto nuovi. Penso all’aria gelida nelle carrozze, che è impossibile da regolare, e un numero di carrozze insufficienti per il numero di passeggeri nelle ore di punta.

Ieri mattina si è verificato lo stesso film: treni utili per recarsi al lavoro soppressi e in ritardo. Non faccio l’elenco dei ritardi in tutti i treni perché immagino lo conosciate.

Chiediamo alla Regione come intenda intervenire per risolvere questa situazione e garantire corse efficienti, puntuali e con una capienza adeguata ai pendolari.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

In relazione all’interrogazione in oggetto posta dalla consigliera Piccinini riporto quanto trasmesso da Trenitalia TPER.

Il servizio ferroviario sulla linea Bologna-Porretta, come è noto, è espletato mediante l’utilizzo di materiale rotabile che risponde alle normative tecniche previste e tutto il materiale è dotato dei dispositivi di sicurezza previsti. Peraltro, tutti i servizi, anche questa è una cosa nota, sono effettuati con materiale nuovo: Pop, Vivalto ed ETR 350.

Le composizioni utilizzate sono in linea con le frequentazioni e le affluenze registrate. Con cadenza quasi settimanale è istituito un tavolo di confronto con Regione, associazioni dei pendolari e associazioni dei consumatori con lo scopo di monitorare il servizio e le affluenze.

È inoltre istituito un costante monitoraggio del servizio per verificare l’andamento delle frequentazioni ed individuare le repentine azioni da mettere in campo per rispondere alle criticità riscontrate.

Vale la pena sottolineare in questa occasione come la Porrettana sia una linea con alte performance. Infatti, l’indice di puntualità di giugno 2020 è in linea con le performance attese; 94,6 per cento di puntualità, nessuna esclusione, e 97,8 per cento di puntualità Trenitalia TPER.

Nelle ultime settimane si sono verificati episodi di guasti, come veniva correttamente riportato, ascrivibili a Trenitalia TPER, in particolare tre che hanno comportato un ritardo fino a 30 minuti e sei cancellazioni di cui una parziale.

Le segnalazioni riguardanti la mancanza di possibilità di regolazione della temperatura degli impianti di condizionamento è conosciuta ed è stata oggetto di approfondimenti con il costruttore dei treni, il quale ha assicurato una risoluzione mediante un upgrade tecnologico entro il mese di agosto 2020.

In riferimento alle tematiche infrastrutturali, che nell’ultima settimana hanno causato i ritardi di cui sopra e la soppressione e determinato le segnalazioni degli utenti, RFI riferisce che si sono verificati alcuni guasti sull’infrastruttura, principalmente legati alle alte temperature che hanno caratterizzato le ultimi giornate, ad alcuni passaggi a livello e ad un deviatoio. Le problematiche saranno risolte, stanno per essere risolte in questi giorni, attraverso una riprogrammazione dei sistemi informativi e attraverso un aggiornamento tecnico della linea, che avverrà durante la chiusura, prevista nel mese di maggio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Piccinini, le restano tre minuti. Prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

È vero che c’è un confronto con la Regione e tutti gli enti interessati, un confronto, però, che va avanti da anni. Mi pare che la situazione non sia particolarmente migliorata. L’assessore parlava di alte performance. Io, però, vorrei chiedere ai lavoratori cosa ne pensano delle performance che hanno sul posto di lavoro quando arrivano in ritardo. La situazione, purtroppo, è questa.

Prendo atto, però, della volontà di intervenire, che ritengo positiva. Naturalmente, continueremo a monitorare la situazione. Chiaro è che noi possiamo anche continuare a stanziare risorse e soldi a fondo perduto per le imprese turistiche, anche del nostro Appennino, possiamo mettere in campo politiche contro lo spopolamento, possiamo fare interventi che favoriscano insediamenti produttivi in montagna, ma se le risposte ai bisogni di mobilità sono queste è evidente che anche altre misure sono destinate a fallire, così come sono destinati a fallire gli obiettivi di sostenibilità ambientale, che spero vorremo porci.

Continueremo a monitorare la situazione. Bene che in qualche modo vengano presi degli impegni. Continueremo a vigilare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1053

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'istituzione di un elenco telematico degli operatori socio-sanitari. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1053: Interrogazione di attualità a risposta immediata circa l’istituzione di un elenco telematico degli operatori socio-sanitari, a firma del consigliere Tagliaferri.

Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: Presidente, il 16 giugno, durante il Consiglio regionale della Lombardia, è stata approvata all’unanimità la mozione riguardante l’istituzione dell’elenco telematico regionale degli OSS. Spero che possa servire alla nostra Giunta per arrivare alla stessa conclusione. Sarebbe un modo per tutelare la professionalità degli operatori sociosanitari e migliorare l’offerta sanitaria stessa. Durante questa recente emergenza abbiamo spesso sentito parlare di eroi, medici e infermieri, ci si è dimenticati purtroppo degli operatori sociosanitari. Anche loro, in prima linea nelle strutture sanitarie, sono stati preziosi per combattere il Coronavirus. Un motivo in più per spingere le Istituzioni regionali ad assumere iniziative funzionali che valorizzino la figura professionale dell’operatore sociosanitario.

Sul tema avevo già presentato un’interrogazione a risposta scritta che ha anticipato i tempi. Un registro, ancorché su base volontaria, avrebbe consentito alla Regione Emilia-Romagna un monitoraggio in tempo reale delle risorse umane disponibili ed eventualmente avrebbe permesso di implementarne la formazione sulla base delle effettive necessità del sistema sanitario.

Mi auguro che la presentazione di questo ennesimo atto si traduca rapidamente in un elenco, che consentirà, finalmente, di tutelare le professionalità degli operatori sociosanitari. L’elenco costituisce un efficace strumento per arricchire l’alveo degli istituti connessi al soddisfacimento dei bisogni sociosanitari e assistenziali dei cittadini, essendo idoneo a offrire un quadro più chiaro e preciso dei molteplici aspetti che attengono alla figura dell’operatore sociosanitario in ambito regionale. Ovviamente, questo è solo il primo passo per garantire l’adeguato riconoscimento a questi professionisti.

Sono sicuro che l’elenco telematico aiuterà a favorire le prospettive occupazionali degli aspiranti interessati a operare nel territorio regionale, con ricadute positive sull’offerta sociosanitaria a tutti gli emiliano-romagnoli.

È bene che la Regione Emilia-Romagna adotti tutti gli atti necessari all’inserimento nell’elenco regionale telematico degli operatori che termineranno il relativo percorso formativo presso gli enti accreditati dalla Regione a decorrere dal 31 gennaio 2021. Inoltre, si deve permettere l’iscrizione volontaria all’elenco regionale telematico degli operatori sociosanitari da parte di tutti gli operatori impiegati da almeno tre anni presso strutture sia pubbliche che private nella regione Emilia-Romagna o che abbiano conseguito anteriormente al 31 gennaio 2021 l’attestazione presso un centro convenzionato con la Regione stessa. Infine, si deve rivedere la disciplina regionale riguardante la formazione e le modalità di espletamento delle prove d’esame, uniformandole il più possibile attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga operatori sociosanitari, infermieri e medici.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie al consigliere Tagliaferri.

Le strutture sanitarie e sociosanitarie negli ultimi mesi hanno manifestato con tutta evidenza un fabbisogno crescente di operatori sociosanitari, OSS.

La Giunta regionale ha agevolato, anche durante il recente periodo di limitazione delle attività professionali e formative, l’acquisizione dell’attestato di qualifica come operatore sociosanitario, prevedendo la possibilità di sostenere l’esame finale in modalità telematica.

Sono state, inoltre, comunicate disposizioni straordinarie per il riconoscimento delle esperienze lavorative dei partecipanti ai corsi OSS, in particolare quelli che hanno risposto alla domanda di personale delle strutture regionali durante il periodo di emergenza ai fini del completamento del percorso formativo obbligatorio.

La disciplina di questo profilo professionale di interesse sanitario prevede un accordo in Conferenza Stato-Regioni. Sono attualmente in corso i lavori istruttori per l’aggiornamento dell’accordo vigente che detta le disposizioni per la realizzazione di corsi ed esami applicabili su tutto il territorio nazionale.

È opportuno sottolineare che le Regioni non hanno potestà legislativa sulle materie che riguardano competenze concordate tra Stato, Regioni e Province autonome. L’istituzione di un elenco telematico per l’accesso a questo profilo professionale su base regionale non può, pertanto, prescindere da un accordo in Conferenza Stato-Regioni.

L’eventuale istituzione di un elenco regionale degli operatori sociosanitari in ogni caso non potrebbe limitare le procedure comparative e strumentali alle assunzioni da parte di aziende ed enti del Servizio sanitario regionale nonché da parte delle Amministrazioni locali e strutture sociosanitarie pubbliche.

I certificati di qualifica professionale per OSS rilasciati dal sistema formativo regionale sono, però, attualmente registrati in un repertorio informatico regionale, il cui accesso è riservato agli operatori autorizzati, anche al fine di rispondere alle verifiche da parte delle strutture che intendono assumere personale qualificato OSS.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Tagliaferri, ha tre minuti, prego.

 

TAGLIAFERRI: Ci metto molto meno. Sono parzialmente soddisfatto, ovviamente, perché un po’ di attenzione c’è. Sarò totalmente soddisfatto quando questo elenco si farà. Che si facciano gli accordi, che si facciano i passaggi che si ritengono opportuni, però che questo elenco si faccia, e allora sarò soddisfatto, e che si dia piena attenzione a quello che, secondo me, è un punto fondamentale, chiesto anche da questi professionisti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1054

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'inceneritore di Modena e sull'autorizzazione all'immissione di fanghi reflui. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 1054: Interrogazione di attualità a risposta immediata sull’inceneritore di Modena e sull’autorizzazione all’immissione di fanghi reflui, a firma della consigliera Gibertoni.

Prego, consigliera.

 

GIBERTONI: Questa interrogazione ha, per me, tre ordini di preoccupazione molto forte. Il primo è un ordine generico, che io ho ritrovato anche in altre decisioni tecniche, tecnico-politiche della Regione in vari ambiti, che non sono soltanto quello della gestione, della programmazione e dello smaltimento dei rifiuti. Però stiamo su questo. La debolezza delle strutture tecniche e politiche regionali rispetto agli interessi delle multiservizi. In questo caso, parliamo di Hera e parliamo del bacino di Modena e dell’inceneritore di Modena, che io chiamo “inceneritori” perché sappiamo che, nonostante partisse con l’intenzione e con il messaggio ai cittadini di essere un termovalorizzatore, è un inceneritore. Questo è il primo punto, quindi una forte debolezza che ho cercato di spiegare come si dipana, attraverso una serie di determine che sono un po’ un balletto (avanti, indietro). Abbiamo delle perplessità, però diamo comunque l’autorizzazione a Herambiente. Abbiamo ancora delle perplessità, neghiamo, poi qualche mese dopo torniamo indietro e diciamo che va bene.

E poi la questione tecnica dell’atto, che è lo smaltimento dei fanghi reflui presso l’inceneritore di Modena. Questo è il secondo punto di forte perplessità. Spiego, infatti, e adesso lo vediamo, quanto i fanghi reflui contengano quantitativi impattanti sull’ambiente, sulla salute umana, di metalli pesanti. E poi la notizia, che riguarda, invece, il nostro prossimo futuro, che successivamente al 31 dicembre 2021 i fanghi potranno essere presi anche da impianti di depurazione di acque reflue civili, senza vincoli territoriali. Quindi, potranno provenire anche da territori molto lontani da Modena e dalla Provincia di Modena. Questo a partire dal 31 dicembre 2021. Quindi, ci mettiamo avanti e chiediamo per quale motivo si continui a impattare, a danneggiare la salute dei modenesi, la salute dei cittadini di Modena e aree limitrofe, senza pensare che qui si sono sprecate tante parole sulla territorialità, sulla prossimità, sul fatto che ogni territorio dovrebbe gestire legittimamente i propri rifiuti, peraltro con tecnologie innovative rispetto agli inceneritori, nella pratica, invece, si continua a procedere in questo modo. In particolare, dalle Regioni viene ammesso che l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura è reso difficile – ci mancherebbe altro, anche se abbiamo avuto purtroppo chi queste cose le ha approvate per stessa ammissione dell’istanza presentata – a causa della significativa presenza nei fanghi di metalli pesanti (cadmio, mercurio, nichel, piombo, cromo) e la presenza di tali sostanze certamente non risulta confacente neanche alla termovalorizzazione. Quindi, non è che spostandoli dall’agricoltura, dove peraltro ancora sono, e una parte portandoli a incenerirli e, quindi, a diffondere metalli pesanti nell’area che respiriamo si è fatta un’azione virtuosa o si è risolta in modo fenomenale una questione che sta impattando ogni giorno e ogni minuto sulla salute dei modenesi.

La presenza di metalli rappresenta una criticità di tutti i fanghi di depurazione, ma è ancora più significativa nei fanghi prodotti da trattamenti delle acque reflue industriali, che pure fanno parte dei fanghi che vengono smaltiti nell’inceneritore di Modena, che a partire – lo ribadisco – dal 31 dicembre 2021 potranno essere fanghi prodotti da territori che non c’entrano nulla né con Modena né con la sua provincia.

Non ci sono dati certi, lo dicono le strutture tecniche, non sono stati forniti i dati sulla caratterizzazione analitica dei fanghi che si intendono inviare al termovalorizzatore e si richiamano, quindi, ovviamente anche considerazioni generali rispetto alla prossimità del trattamento del rifiuto, in un contesto che, peraltro, vede un gestore che non è che, poverino, deve fare con un solo impianto in un raggio di centinaia e centinaia di chilometri, ma abbiamo dei gestori che purtroppo dispongono di una molteplicità di impianti su tutto il territorio regionale e, quindi, della prossimità dovrebbero fare il loro cardine, sennò non si capisce perché abbiano aperto e abbiano disseminato l’Emilia-Romagna di impianti di incenerimento.

Tra l’altro, ho ricevuto da poco la risposta a un accesso atti in cui chiedevo, anche con grande vaghezza, con grande genericità, con mille condizioni, dei numeri, delle date rispetto alla chiusura degli impianti di incenerimento in Emilia-Romagna e non me ne è stata data una. Quindi, oltre al fatto che continuiamo a dire che l’obsoleto impianto di Ravenna è stato chiuso, non si capisce in futuro se ce ne saranno altri qua. Non ci sono numeri in quella risposta all’interrogazione.

Permangono perplessità, dicono le strutture tecniche, però a queste perplessità, che sono le nostre, e le nostre sono molto più allarmate, perché non discendono, quindi, decisioni coerenti, se le perplessità ci sono e, quindi, si evidenzia scientificamente che questo è un danno alla salute importante, che i fanghi reflui e i metalli pesanti non si possono incenerire e disperdere nell’aria che respiriamo. In più, non servono neppure a termovalorizzare, perché il fango non consente un recupero energetico. Per sua natura non lo consente. Addirittura necessita di un apporto energetico per essere bruciato. Quindi, è veramente tutto contro ogni logica, logica ambientale, di impatto sanitario, di lealtà, secondo me, rispetto alla tutela della salute dei cittadini.

In questo question-time chiedo alla Giunta se non ritenga una sorta di regalo a Herambiente la marcia indietro compiuta con la determinazione dirigenziale di ARPAE che dice che a questo punto va bene continuare a smaltire fanghi e tra poco, dopodomani, importarli anche da fuori provincia, zeppi di metalli pesanti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente. 

L’impianto di termovalorizzazione limitrofo all’impianto chimico-fisico situati nell’area di via Cavazza a Modena sono gestiti da Herambiente in forza dell’autorizzazione integrata ambientale di cui alla determinazione 5966 del 16 novembre del 2018. Come è noto, tali autorizzazioni sono rilasciate dai servizi autorizzazioni e concessioni di ARPAE sulla base della legge regionale n. 13 del 2015.

Nel merito delle motivazioni da cui sono scaturiti i due successivi atti di modifica della citata autorizzazione, definiti dalla normativa vigente “Modifiche non sostanziali” ed in particolare la determinazione 1064 del 5 marzo 2019 e la 3932 del 27 agosto del 2019, si precisa che la prima richiesta formulata dal gestore riguardava la realizzazione di un parco serbatoi di capacità pari a 300 metri cubi utili, tre serbatoi da 100 ciascuno, e il potenziamento della capacità di stoccaggio dei rifiuti liquidi in ingresso all’impianto chimico-fisico e l’integrazione dell’elenco dei rifiuti ammessi all’impianto di termovalorizzazione con l’inserimento dei due seguenti codici all’elenco europeo dei rifiuti, in particolare il 190805, fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, e il 190814, fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 190813.

L’installazione dei serbatoi è stata accolta con prescrizioni mentre la possibilità di incenerire le due tipologie di fanghi è stata negata sulla base di una valutazione tecnica che non aveva ritenuto sufficienti le informazioni fornite da Herambiente.

I passaggi che hanno portato a tale conclusione si possono così riassumere: il servizio autorizzazioni e concessioni di ARPAE di Modena, una volta pervenuta la richiesta di Herambiente, ha ritenuto opportuno coinvolgere i servizi territoriali, distretto area centro di ARPAE Modena, in ragione della lunga e approfondita esperienza e conoscenza che gli stessi hanno dell’impianto.

Il termovalorizzatore, lo ricordiamo, è soggetto a visite ispettive periodiche da parte di personale specializzato di ARPAE ed è lo stesso personale che è stato coinvolto nella valutazione di entrambe le istanze del gestore.

Sono state richieste integrazioni al proponente, in particolare sulle seguenti tematiche: modalità di gestione in fossa dei fanghi in ragione del loro significativo contenuto di umidità. In particolare, deve essere prevista un’opportuna miscelazione in fossa di piccole quantità di fanghi con altri rifiuti caratterizzati da un potere calorifico più alto, per ottenere un mix con buone caratteristiche ai fini della combustione e maggiori informazioni e dati sulla caratterizzazione analitica dei fanghi in ragione della possibile presenza di metalli, tenuto conto che l’autorizzazione dell’impianto di Modena prevede, tra le poche in Europa, il rispetto dei limiti in termini di flusso di massa di inquinanti emessi.

Nel primo contributo istruttorio, i tecnici del distretto ARPAE e Centro di Modena, in sintesi, evidenziavano come le integrazioni fornite dal gestore non fossero sufficienti a dissipare i dubbi prima citati e veniva rilevato come Herambiente non avesse proposto una procedura di gestione dei fanghi in fossa che fosse oggettiva e verificabile, né fossero stati forniti sufficienti dati sulla caratterizzazione analitica dei fanghi che si intendevano inviare al termovalorizzatore.

Il Servizio autorizzazioni e concessioni di ARPAE e di Modena, preso atto del suddetto contributo negativo condizionato, ha ritenuto quindi che non sussistessero le condizioni per procedere a dare l’assenso all’incenerimento dei fanghi richiesti, motivando dettagliatamente le ragioni alla base del diniego, come previsto dalla legge. Herambiente ha successivamente riproposto parte dell’istanza nella comunicazione di modifica non sostanziale all’AIA suddetta, presentata tramite il portale regionale Osservatorio IPPC, in data 8 luglio 2019, rinunciando in primis ai rifiuti codice 190814 di provenienza industriale, limitandola quindi ai fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di acque reflue urbane. Inoltre, a corredo dell’istanza, è stata questa volta prodotta una grande mole di dati inerenti la composizione dei suddetti fanghi, portando tutte le informazioni necessarie e sufficienti a superare il primo diniego, tant’è vero che nel secondo contributo istruttorio i medesimi tecnici esperti del distretto area centro di ARPAE e di Modena hanno ritenuto possibile, con prescrizioni, ammettere all’incenerimento i fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.

Non ci sono altri chiarimenti. Concludo dicendo che sono stati elementi tecnici e oggettivi forniti nella seconda istanza da Herambiente a modificare il quadro decisionale degli organi competenti alla valutazione della richiesta, anche nel rispetto della gerarchia europea del trattamento dei rifiuti, che ‒ come è noto ‒ privilegia il recupero di energia allo smaltimento in discarica.

Lascerò, poi, il testo scritto, in modo che la consigliera abbia i riferimenti cui ho fatto cenno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Esatto. Grazie mille, sottosegretario.

Consigliera Gibertoni, ha un minuto.

 

GIBERTONI: Io mi limito a dire quello che già evidenziava ARPAE, senza dar corso, però, a una nuova decisione tecnica coerente e senza che la Regione desse corso a nessuna decisione politica, men che meno coerente.

Introdurre, chiedeva ARPAE, una fase almeno di sperimentazione della nuova situazione da attuare per un tempo significativo, al fine di rodare la procedura di miscelazione e la sua effettiva applicabilità, non c’è alcuna garanzia di livello qualitativo e nemmeno possibilità di verifica e controllo in alcun modo e si ricorda la significativa presenza di cadmio, mercurio, nichel, piombo e cromo, ammessa dallo stesso gestore, che motivava con questa presenza l’impossibilità di un uso in agricoltura. Ma se non va in agricoltura perché dobbiamo respirarla? Non dobbiamo né respirare né mangiare questa roba!

Io credo che, invece che produrre una grande mole di dati, stiamo producendo una grande mole di metalli pesanti e stiamo imponendo ai cittadini di respirare questa roba, e questa è una cosa inaccettabile a chi addirittura dice che fa delle svolte verdi. Qui facciamo delle svolte di metalli pesanti, perché tra poco li importiamo anche da fuori provincia. Queste sono cose che gridano vendetta.

Non è vero che state rispettando il trattamento gerarchico che dice l’Unione europea. Lo rispettereste se produceste almeno energia tramite questi fanghi reflui. Ma se consumate energia per bruciarli, quello che fate è antiambientale, antilogico e antieconomico. Io credo che non ci siano altri commenti. Cito solo i numeri: 200 tonnellate a settimana, 6.300 tonnellate per anno solare, successivamente anche da fuori. Non si continua a voler affrontare, dal punto di vista anche delle tecnologie emergenti, quindi si continua a guardare il passato...

 

PRESIDENTE (Petitti): È terminato il tempo, consigliera.

 

GIBERTONI: …la questione dei fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue, e pure urbane. Quindi, è un fallimento sotto ogni aspetto.

 

OGGETTO 1055

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere affinché cessino i ritardi e le situazioni di sovraffollamento gravanti sulla linea ferroviaria Porrettana. A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1055: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le azioni da porre in essere affinché cessino i ritardi e le situazioni di sovraffollamento gravanti sulla linea ferroviaria Porrettana, a firma del consigliere Taruffi.

Prego, consigliere.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Per ragioni di tempo cercherò di concentrarmi sui tre problemi principali che vengono ravvisati sulla linea Porrettana, che purtroppo non sono solo di quest’ultimo periodo, ma sono problemi che ci portiamo dietro da un po’ di tempo. In particolar modo, nelle ultime settimane e negli ultimi giorni abbiamo avuto problemi con i treni veri e propri, nel senso che i treni Pop sono nuovi, sono stati una “conquista” degli ultimi anni, però risultano come capienza insufficienti a soddisfare le esigenze di una linea che – fortunatamente, dico io – è ancora una delle più frequentate della nostra regione, tra le più frequentate tra le linee regionali, e in particolar modo negli orari di punta i treni Pop risultano sovraffollati, in un periodo in cui abbiamo ancora la gestione dell’emergenza da Covid-19, il che risulta un problema aggiuntivo.

Esistono gli Stadler, che sono treni non di ultima generazione, ma forse più efficaci da questo punto di vista almeno sugli orari di punta, per cui potrebbe essere una soluzione, come è stato anche suggerito a livello locale dai sindaci e dal Comitato, sostituire i Pop con gli Stadler negli orari di punta. Abbiamo un problema sulla linea, perché basta guardare quello che è successo nell’ultimo fine settimana con la cancellazione di diversi treni il giovedì, il venerdì, il sabato, ancora il lunedì, tutti per causa guasto di passaggi a livello tra Marzabotto, Sasso Marconi, Borgonuovo. Abbiamo un problema strutturale sulla linea e abbiamo un problema complessivo che porta quindi ritardi in un momento già difficile per chi deve muoversi per ragioni di lavoro o di studio e per tutte le ragioni che ben possiamo immaginare. Aggiungiamo anche disservizi, problemi e disagi ulteriori. Poi abbiamo un problema di informazione, perché, purtroppo, nelle ultime settimane si è registrato anche questo, cioè i viaggiatori, i pendolari che non hanno informazioni su quello che sta accadendo, sui ritardi, sui problemi. Quindi, l’insieme di questa situazione purtroppo corre il rischio di vanificare quelli che sono invece stati investimenti importanti e positivi che sono stati fatti negli anni su quella linea. Parlo del materiale, ma parlo anche di investimenti sulla linea.

È chiaro che a questo punto i gestori, da un lato Trenitalia TPER per quanto riguarda il materiale, dall’altro RFI per quanto riguarda la linea, devono essere chiamati alle proprie responsabilità, perché di fronte a questa situazione non è possibile rimanere in attesa dell’evolversi della situazione, anche perché, lo abbiamo detto, non se ne parla spesso, per noi il trasporto pubblico locale è un elemento fondamentale su cui insistere, su cui sviluppare anche politiche importanti per questa Regione. È chiaro che alle parole devono seguire i fatti e se una delle principali linee regionali subisce questi disservizi – io ho rappresentato solo quelli dell’ultima settimana, ma purtroppo la lista è lunga – ecco che effettivamente c’è un problema al quale non ci si può girare di schiena.

Chiediamo all’assessore, chiediamo alla Giunta di intervenire, ripeto, presso i soggetti gestori in modo deciso, perché questa situazione, per come si è determinata, non è più sostenibile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Dovrò ribadire i concetti già espressi durante la risposta all’interrogazione della consigliera Piccinini perché le tematiche poste sono sostanzialmente le stesse. Quindi, in risposta al question time del consigliere Taruffi, si riporta la relazione che ci è stata trasmessa da Trenitalia e TPER, in cui viene evidenziato come il servizio ferroviario sulla Bologna-Porretta sia espletato attraverso un materiale rotabile che risponde alle normative tecniche previste, ovviamente, dalle normative di settore, con tutte le dotazioni e i dispositivi di sicurezza previsti. Questo a maggior ragione nel momento in cui tutti i servizi sono effettuati con materiale nuovo. Ricordo che sulla Porrettana sono stati introdotti materiali rotabili nuovi nel corso degli ultimi anni.

Tutte le composizioni utilizzate sono in linea con le frequentazioni e le affluenze. Naturalmente c’è un confronto costante con il comitato dei pendolari, con le associazioni dei pendolari e con le associazioni dei consumatori. Questo avviene per tutte le linee che attraversano la nostra regione, con lo scopo di monitorare servizi e affluenze. Inoltre, è istituito anche un monitoraggio del servizio per verificare l’andamento delle frequentazioni e individuare tutte le azioni possibili per intervenire sulle criticità riscontrate.

Come ho ricordato anche precedentemente, sulla Porrettana registriamo delle performance molto alte rispetto agli indici di puntualità. Nelle ultime settimane si sono verificati ‒ come ricordava il consigliere Taruffi ‒ dei guasti, che sono ascrivibili, ovviamente, a Trenitalia e TPER. In particolare, sono stati tre i guasti riscontrati, che hanno comportato un ritardo significativo, fino a 30 minuti, e anche sei cancellazioni. Le segnalazioni riguardano la mancata possibilità di regolazione della temperatura degli impianti di condizionamento, che è una mancanza conosciuta, oggetto di approfondimenti con il costruttore, il quale ha assicurato una risoluzione mediante un innalzamento tecnologico entro il mese di agosto del corrente anno.

Per quanto riguarda, invece, le tematiche di carattere infrastrutturale, che nell’ultima settimana hanno causato ritardi e soppressioni, esse sono state determinate, sulla base della relazione di RFI, dalle alte temperature che hanno caratterizzato le ultime giornate ad alcuni passaggi a livello e a un deviatoio, problematiche che saranno risolte mediante una riprogrammazione dei sistemi informativi e attraverso un aggiornamento tecnico della linea, che avverrà durante la chiusura prevista nel prossimo mese di agosto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Taruffi, le restano due minuti. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Con l’assessore Corsini, così come è stato con l’assessore Donini nella precedente legislatura, avremo sicuramente tante occasioni per discutere di questa linea, di questa infrastruttura, che io ritengo necessiti di interventi strutturali a completamento del servizio ferroviario metropolitano di cui si parla da tanti anni.

Solo per essere puntuali rispetto alle osservazioni, è chiaro – dico questo perché poi arriverò al senso di una proposta che voglio avanzare – che ieri, lunedì 6 giugno, il treno delle 6,30, il treno delle 7,04 e il treno delle 8,04 da Bologna verso Porretta hanno subìto ritardi di 30, 46 e 33 minuti, viceversa da Porretta a Bologna i treni delle 6,08, 6,40, 7,18 e 7,50 hanno tutti subìto ritardi tra i 36 e i 45 minuti. Questo per dire che cosa? Che chiaramente gli indici di puntualità dei treni, se i treni che riscontrano maggiore puntualità sono quelli della metà pomeriggio o della metà mattinata, quelli cioè meno frequentati, è chiaro che la percezione che abbiamo noi è che le cose funzionino bene, ma la percezione che c’è sul territorio è che i lavoratori che si alzano e prendono il treno alle sei e alle sette della mattina, che sono la stragrande maggioranza di coloro che si muovono per ragioni di lavoro, poi trovano questa situazione che si è ripetuta venerdì e si è ripetuta giovedì. Quindi, il malessere profondo arriva da questa situazione.

Arrivo, quindi, alla proposta. È chiaro che per risolvere una parte di questi problemi bisogna avere il coraggio di dire che quella linea, almeno nel tratto tra Bologna e Sasso Marconi, deve essere raddoppiata, perché questi problemi possono essere risolti solo nella misura in cui non c’è un binario unico, per cui nel momento in cui si verifica un problema su una linea, su una corsa si blocca tutta la linea. Quindi, l’esigenza del raddoppio della linea ferroviaria tra Bologna e Sasso Marconi è fondamentale per dare una risposta definitiva a una parte dei problemi di quelle linee, per cui credo che, per dare completezza al sistema ferroviario metropolitano, in questa legislatura questa Regione debba procedere chiedendo a RFI di andare in quella direzione, perché è così che forse risolviamo in modo strutturale una parte dei problemi di quella linea, che – lo ricordo e concludo – è tra le due più frequentate a livello regionale. Non stiamo parlando di un’arteria secondaria, ma stiamo parlando di una delle principali arterie di spostamento, di collegamento del trasporto pubblico locale della nostra regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 1056

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sui motivi dell'espansione della discarica di Castel Maggiore. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1056: Interrogazione a risposta immediata sui motivi dell’espansione della discarica di Castel Maggiore, a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

L’interrogazione fa riferimento a una discarica che è sita nel comune di Castel Maggiore, quindi alle porte di Bologna. È una discarica che è gestita dalla società Azienda Servizi Ambientali, in sintesi ASA. È una discarica che è costituita da tre settori, due di questi sono già stati chiusi, il terzo invece è ancora attivo.

Per questa discarica la società gestrice ha presentato in questi giorni un’istanza di avvio del procedimento di VIA alla Regione Emilia-Romagna in relazione a un progetto denominato “Revisione della capacità di stoccaggio del terzo settore della discarica per rifiuti non pericolosi in comune Castel Maggiore”.

Va detto che questa discarica è dedicata al trattamento di fanghi pericolosi e non pericolosi, quindi scorie da incenerimento di rifiuti solidi urbani, fanghi di processo, fanghi di inertizzazione, trattamento rifiuti, terreni da bonifica, rifiuti solidi vari.

Ha già raggiunto una capienza corrispondente a 216.000 metri quadrati di copertura e in altezza ormai corrisponde all’altezza di un palazzo di otto piani. Se uno va a controllare quanto era previsto per questa discarica nel Piano regionale di gestione rifiuti approvato il 3 maggio del 2016 vede che per gli anni 2019 e 2020 non sono stimate ulteriori volumetrie. La discarica, stando alle tabelle, due tabelle che sono pubblicate una a pagina 228 e un’altra a pagina 229, vede che per questa discarica non si prevedono ulteriori ampliamenti.

Questo, naturalmente, confligge con il fatto che invece nel 2019 e tuttora il terzo settore della discarica è ancora operativo. I cittadini delle zone limitrofe si sono già lamentati ripetutamente sia per le dimensioni di questa discarica, che ‒ ripeto ‒ ha raggiunto l’altezza di un palazzo di otto piani, sia per la movimentazione dei mezzi che conferiscono il materiale da trattare, quindi da gestire in questa discarica, sia per gli odori e altre questioni.

Cosa colpisce? Che questi disagi sono sopportati in una situazione in cui sembrerebbe, invece, che questa discarica dovesse essere stata chiusa già entro il 2018, almeno stando a quanto compare nel Piano approvato nel 2016. Ora, non solo la discarica non è stata chiusa, ma i gestori ne chiedono un ulteriore ampliamento. Su questo ampliamento è scattata la valutazione d’impatto ambientale, che la Regione ha trasferito ad ARPA.

Che cosa chiedo con questa interrogazione? Primo punto: come mai non è ancora stata chiusa? Secondo punto: per quali motivi si dovrebbe andare avanti con l’attività e se, quindi, non si ritenga necessario chiudere la discarica in risposta a questa rinnovata richiesta da parte della società gestrice ASA di espanderla per proseguirne le attività, che secondo noi contrastano con quanto disposto dal Piano rifiuti approvato nel 2016.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde il sottosegretario Baruffi, a cui passo la parola. Grazie.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Appare necessaria una premessa. Il modello adottato in questa Regione nella gestione dei rifiuti riteniamo che possa essere preso ad esempio a livello nazionale, non solo per efficienza ed efficacia.

Circa il merito delle richieste formulate, basti pensare alle percentuali dei rifiuti urbani che vengono inviati a smaltimento in discarica in Emilia-Romagna. Questo dato, aggiornato dall’ultimo report rifiuti disponibile, quello del 2019, fa registrare un ulteriore decremento, passando dal 4,7 al 2,8 per cento. È dunque evidente come in Emilia-Romagna lo smaltimento in discarica rappresenti in concreto la forma residuale di gestione. Abbiamo già raggiunto e superato di gran lunga, per di più con quindici anni di anticipo, l’obiettivo europeo dei conferimenti di rifiuti in discarica, fissato al 10 per cento entro il 2035.

Per quanto concerne in particolare la discarica di Castel Maggiore, occorre invece chiarire, in primo luogo, che tale impianto tratta esclusivamente rifiuti speciali, soggetti ai princìpi del libero mercato e della libera circolazione per l’ordinamento italiano. Come è noto, gli impianti di smaltimento di rifiuti speciali non sono oggetto di pianificazione nel rispetto delle vigenti normative. Tuttavia, in questa regione, in maniera assolutamente innovativa, la loro realizzazione è subordinata alla dimostrazione dell’esistenza di un fabbisogno di trattamento rispetto a quanto programmato.

Con riferimento al progetto di ridefinizione del terzo settore della discarica approvato nel 2017, si precisa che, come correttamente evidenziato anche dalla consigliera interrogante, a seguito dell’applicazione del Piano regionale in tutti i seguenti monitoraggi annuali è sempre stato evidenziato un ulteriore fabbisogno di trattamento per i rifiuti speciali prodotti in questa regione. Proprio questa necessità ha, quindi, risolto in senso positivo la conformità di tale richiesta con il Piano dei rifiuti regionale. Il quantitativo di rifiuti speciali che si prevedeva di trattare in tale impianto risultava, cioè, coerente con il fabbisogno di trattamento evidenziato dai monitoraggi annuali di Piano a livello regionale per garantire il rispetto dell’obiettivo di autosufficienza nella gestione non solo dei rifiuti urbani, ma anche degli speciali prodotti in Emilia-Romagna. Anche questo è un elemento portante della nostra programmazione regionale.

Infine, relativamente all’ultima richiesta del soggetto gestore dell’impianto, si rileva come la procedura sia stata appena avviata. Ci si potrà, quindi, esprimere compiutamente nel merito solo a valle di tutte le fasi istruttorie necessarie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Zamboni, ha due minuti. Prego.

 

ZAMBONI: Ovviamente mi dispiace di aver parlato mentre il sottosegretario era impegnato a parlare con il consigliere Giuseppe Paruolo. Forse tra di noi potremmo evitare di distrarre le persone che rispondono mentre parla l’interrogante.

Detto questo, leggerò con attenzione la risposta. Francamente mi sembra che non sia stato chiarito come mai nelle previsioni 2019-2020 non fosse annotata nessuna richiesta e nessuna stima di volumetrie ulteriori, quindi concordo sul fatto che la valutazione relativa a questa ulteriore richiesta di ampliamento la potremo fare solo a valutazione depositata. Resta, tuttavia, il problema di una discarica in zona abitata, già alta otto piani, che continua a essere alimentata, anziché venire chiusa. Visto che la gestisce una società del gruppo Hera, pensiamo che il gruppo Hera, che è anche a partecipazione pubblica, abbia le spalle robuste finanziariamente per trovare soluzioni alternative e non passare ormai dall’ottavo piano, se si va avanti così, al decimo, al dodicesimo e così via.

Grazie.

 

OGGETTO 1059

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulle precauzioni necessarie a contenere un’eventuale nuova emergenza Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1059: Interrogazione di attualità a risposta immediata sulle precauzioni necessarie a contenere un’eventuale nuova emergenza Covid-19, a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente, colleghi consiglieri.

Immagino che l’assessore sia collegato. Per cui, buongiorno, assessore. Questa domanda viene rivolta oggi perché crediamo ci sia un problema di divulgazione delle notizie, di informazione e di comunicazione. “Tornerà il virus” molti dicono. Oggi, però, ricordo che l’Emilia-Romagna, non per firma dell’assessore Donini, ma per firma del nostro presidente Bonaccini, si appresta a giocare a calcio in 22, sta già giocando a carte e a briscola, perché così ha deciso l’ordinanza, per cui, insomma, delle due l’una. Si gioca in 22. Ci sono anche classi con bambini per cui vorremmo capire come ci stiamo preparando all’arrivo dell’influenza e come immaginiamo la prevenzione. Assessore, come lei ben saprà, la sintomatologia dell’influenza può…

Presidente, scusi, capisco che ci sono un po’ di questioni fra colleghi, però non riesco a parlare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo di fare silenzio, perché sennò è veramente difficile sentire. Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grande. Bene, perfetto.

Per cui, approcciandoci sempre di più all’inverno e a situazioni sicuramente di rischio influenzale, rischiamo che ci sarà una similitudine fra pazienti che semplicemente avranno l’influenza e pazienti, invece, che, purtroppo, forse, riprenderanno questo virus. Questo significa impegnare tamponi che, evidentemente, nel momento in cui si deciderà di fare una campagna diffusa sul vaccino anche obbligatorio per situazioni a rischio, per operatori sanitari, per gli over 65 questo potrebbe aiutare molto la prevenzione e soprattutto a non sprecare risorse importantissime.

Sappiamo bene, perché questa è una domanda che tutta…

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo un po’ di silenzio, perché è veramente difficile ascoltare. Grazie.

 

CASTALDINI: Lo sappiamo bene, perché tutta l’opposizione ha sempre chiesto il dato dei tamponi disponibili e ci è sempre stato risposto che i tamponi disponibili sono all’incirca 10.000. Oggi noi ne utilizziamo 4.000 per varie ragioni. Ieri si è aperto un tema fondamentale, cioè quello della scadenza dei tamponi, e soprattutto quanti oggi noi ne abbiamo di riserva e quanto possiamo conservarli.

In più, noi crediamo che sia fondamentale dotarsi di scorte sufficienti di reagenti e soprattutto potenziare a livello di tutto il territorio regionale modalità operative sicure. Non utilizzerò un termine che non amo particolarmente, inglese, ma c’è la possibilità di fare test all’interno del proprio veicolo.

In più, ci stiamo sempre di più chiedendo la possibilità di fare in fretta dei test, avere referti in fretta e soprattutto che la refertazione sia in tempi addirittura di ventiquattro ore su ventiquattro. Questo è fondamentale per poter chiarire la propria posizione, per poter tornare a lavorare in fretta.

Sostanzialmente, noi chiediamo come la Giunta intenda affrontare e prevenire questa nuova ‒ almeno così ci viene detto da più parti ‒ emergenza sanitaria, in particolare in riferimento all’obbligatorietà del vaccino antinfluenzale. Vorremmo anche capire quali sono le scorte, le tecniche e la qualità dei test e, se abbiamo la necessità di fare sempre più tamponi, anche se è prevista l’assunzione di tecnici di laboratorio.

Grazie. Ho finito questa maratona, un po’ impegnativa.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ha ragione, consigliera Castaldini. Capisco che è un po’ lunga, sono tante dieci interrogazioni, ma stiamo terminando. Ne mancano due. Quindi, veramente invito l’aula a un po’ di silenzio.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche la consigliera Castaldini.

La Regione Emilia-Romagna ritiene fondamentale la campagna per la vaccinazione antinfluenzale 2020-2021 in un periodo in cui non è possibile escludere una circolazione di entrambi i virus influenzali, SARS-CoV-2. Per tale ragione condividiamo pienamente le indicazioni ministeriali che ribadiscono l’importanza della vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti “target”, anche per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, vista la sintomatologia abbastanza simile, almeno inizialmente, tra influenza e Covid-19.

L’inizio della campagna è stato anticipato ed è previsto all’inizio di ottobre 2020, necessità di cui tutte le Aziende sanitarie sono state informate. L’obiettivo è quello di raggiungere una maggiore copertura tra i soggetti a rischio e le categorie per le quali la vaccinazione raccomandata è offerta gratuitamente.

È in fase di progettazione, da parte della Regione Emilia-Romagna, una campagna di comunicazione per promuovere l’adesione della popolazione. Ogni Azienda realizzerà, infatti, azioni di promozione per migliorare la copertura vaccinale negli operatori sanitari, per esempio. Il servizio di prevenzione collettiva e sanità pubblica regionale ha definito i fabbisogni da impiegare nella campagna e la gara per i vaccini è già stata ultimata. Il quantitativo complessivo disponibile ha visto un incremento del 20 per cento rispetto alla campagna precedente, per un totale di 1.200.000 dosi, con possibilità contrattuale di incrementare ulteriormente di un ulteriore 20 per cento.

Le Aziende sanitarie stanno valutando gli scenari organizzativi più opportuni, dal momento che nell’erogazione della prestazione è richiesto il mantenimento del distanziamento fisico, tenendo conto che il vaccino si rivolge prevalentemente a soggetti fragili, e quindi non possono andare a vaccinarsi tutti quanti insieme nello stesso momento.

È raccomandata, inoltre, la partecipazione di medici e pediatri di famiglia alla sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, sorveglianza appunto indispensabile, con particolare attenzione a quella virologica.

Per l’effettuazione dei tamponi nasofaringei ci si potrà avvalere dei laboratori di riferimento della rete regionale attualmente attivi, che al momento hanno le potenzialità per processare quotidianamente un numero di tamponi superiore a 10.000 unità. A tal riguardo, questo volume corrisponde al numero dei test eseguibili sulla base dell’effettiva necessità risultante dalla diffusione virale.

Riguardo alle scorte medie giornaliere dei test RT nei laboratori che eseguono la diagnosi del Covid-19, nelle ultime due settimane in Emilia-Romagna sono risultate pari a 82.403 test. Questa giacenza è ritenuta adeguata in quanto assicura oltre una settimana di test al massimo livello di operatività dei laboratori ed è supportata da un sistema di forniture che ha osservato regolarità assoluta negli ultimi mesi. Ad oggi, le tecnologie disponibili nella rete dei laboratori Covid-19 della regione Emilia-Romagna sono molteplici, ancorché tutte basate sulla tecnica di ricerca del PCR, e impegnano diverse piattaforme strumentali.

Per quanto riguarda l’aspetto riferito alle risorse umane, le aziende sanitarie hanno potenziato gli organici dei laboratori analisi con 96 nuove assunzioni durante l’emergenza da Covid-19, confermando l’impegno per garantire adeguata copertura a servizi quanto mai necessari in questo particolare momento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Castaldini, le restano due minuti. Prego.

 

CASTALDINI: Da quanto ho capito, la Regione non ha intenzione di rendere obbligatorio il vaccino su certe categorie. Non so se ho inteso male la risposta. Però, al di là di questo, ritengo un altro punto molto problematico ovvero quello di poter accedere al vaccino con le regole attuali. Credo che bisognerebbe fare un passo in più, un lavoro di approfondimento. Sarà mia cura portare questo tema anche alla Commissione competente.

Grazie, assessore. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1060

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla gestione del servizio di gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Petitti): Ultima interrogazione: interrogazione di attualità a risposta immediata sulla gestione del servizio di gestione dei rifiuti, a firma del consigliere Pompignoli.

Prego, consigliere.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Sarò molto breve nell’illustrazione perché do per letta l’interrogazione a risposta immediata. Faccio solo alcune considerazioni in breve sintesi. Con decreto del presidente della Giunta regionale numero 119 del 25 giugno 2020 si sono modificate le modalità di alimentazione e distribuzione del fondo d’ambito le cui quote erano poi state previste dal PEF 2020, approvate da ATERSIR.

Il fondo, lo ricordiamo, era stato istituito con la legge regionale n. 16 del 2015 per prevenire e ridurre i rifiuti e si pone l’obiettivo di diminuire i costi del servizio di quei comuni che hanno ridotto i quantitativi di rifiuti non inviati a riciclaggio ed incentivare la trasformazione dei servizi finalizzati alla riduzione.

Il decreto della Giunta regionale in buona sostanza agisce su quattro piani: azzera, per tutti i comuni, la quota di alimentazione al fondo, e questo significa maggior beneficio per i comuni che non sono virtuosi; riduce la quota incentivante destinata alla linea A, quindi da 5 milioni di euro a 1,5 milioni; implementa la quota destinata alla linea B da 400.000 euro a 2,1 milioni. Questa linea riguarda poi solo sei bacini su 26. Non è destinata ai comuni già virtuosi, ma a quelli che vogliono diventarlo.

Istituisce risorse diverse da quelle del fondo d’ambito e un contributo straordinario per il Covid-19 di 7,5 milioni. Di fatto, questo decreto prevede di abbassare i fondi incentivanti dedicati ai Comuni virtuosi in favore di un altro tipo di contributo erogato verso i Comuni che ancora non sono virtuosi. Non si comprende la motivazione di questa scelta. Chiedo alla Giunta se intende porre dei rimedi o modificare, sostanzialmente, il decreto del presidente della Regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

La situazione che si è venuta a creare nell’ambito della gestione del ciclo dei rifiuti urbani a seguito della pandemia Covid-19 ha richiesto l’adozione di ordinanze in deroga, tra cui da ultimo anche quella citata dall’interrogante, per far fronte alle segnalazioni pervenute da parte dei Comuni e dall’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, ATERSIR, in ordine, in particolare, alla difficoltà alla corresponsione del gettito della tassa dei rifiuti e della tariffa puntuale corrispettiva, sia da parte delle utenze non domestiche divenute non operative per gli effetti dei provvedimenti emergenziali, sia da parte delle utenze domestiche, che a causa dell’improvvisa perdita di reddito non sarebbero state in grado di procedere al pagamento.

I Comuni nei quali è applicata la TARI si sarebbero trovati nell’impossibilità di far fronte a tale mancato introito attraverso i propri bilanci e i gestori del servizio rifiuti operanti nei Comuni nei quali è applicata la tariffa corrispettiva avrebbero potuto perdere il proprio equilibrio economico-finanziario.

Nel contempo, è appena il caso di sottolineare che durante ogni fase della pandemia è stato comunque garantito lo svolgimento continuativo ed efficace del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, quindi i costi del servizio sono stati effettivamente sostenuti. Si è, quindi, ritenuto per l’anno in corso di dover intervenire sulle modalità di funzionamento del fondo con una prima ordinanza, attraverso la quale sono state messe a disposizione ulteriori risorse, per una quota aggiuntiva al fondo incentivante, che ha preso il nome di “Fondo Covid-19”, consistente in euro 7.800.000, da ripartirsi tra tutti i Comuni sulla base degli abitanti equivalenti.

È stato previsto che detta quota fosse destinata dalle Amministrazioni comunali prioritariamente a favore delle famiglie per far fronte alla situazione di incapienza dovuta all’emergenza, ma contestualmente anche alle imprese le cui attività fossero state sospese a seguito dell’emergenza, nonché per far fronte ai costi complessivi di gestione del ciclo dei rifiuti.

Per la quota del fondo incentivante ordinaria, pari a euro 5 milioni, a cui ‒ ricordo ‒ è necessario aggiungere, sempre alla luce dell’ordinanza, il mancato prelievo di pari importo sui bilanci dei Comuni, si è previsto che, detratto quanto destinato alle trasformazioni del servizio previste per l’anno 2020, per un importo di euro 2.191.000, a fronte di iniziative già programmate nel corso del 2019 per la realizzazione dei centri comunali del riuso, già ammessi nella graduatoria permanente delle richieste di finanziamento riferita all’anno 2019 per un importo pari a euro 291.840.000, e dei progetti comunali per la riduzione della produzione dei rifiuti che risultino beneficiari in esito al bando del novembre 2019 per un importo pari a euro 993.746, fosse messo totalmente a disposizione dei Comuni virtuosi l’importo rimanente pari a euro 1.523.184. Si è ritenuto di mantenere le risorse destinate alle trasformazioni proprio per incrementare il numero dei Comuni virtuosi, così come le somme per i progetti di prevenzione che favoriscono la riduzione della produzione dei rifiuti, in linea con le finalità che la Regione dal 2015 sta perseguendo anche con l’emanazione della prima legge regionale sull’economia circolare.

In conclusione, la Giunta, pertanto, nella consapevolezza che ai Comuni virtuosi è residuata una somma inferiore a quanto dagli stessi percepita in tempi non emergenziali, ribadendo la volontà già espressa in altre sedi, interverrà con una seconda ordinanza, sempre in accordo con ATERSIR, per prevedere un’ulteriore integrazione del fondo. Tutto ciò potrà perfezionarsi solo a seguito delle necessarie manovre di bilancio dell’Agenzia del 24 luglio, al fine di consentire la corresponsione ai Comuni virtuosi della medesima somma corrisposta, allo stesso titolo, nell’anno 2019.

In sintesi, la Regione ritiene non solo di aver cercato di operare concretamente per far fronte a una situazione di criticità che si era delineata ma anche, per quanto si è a conoscenza, di essere anche l’unica Regione ad essersene fatta carico in questi termini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Pompignoli, ha tre minuti. Prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Sono parzialmente soddisfatto nella misura in cui il sottosegretario mi riferisce che a luglio verrà fatta una nuova ordinanza incrementando il fondo per i Comuni virtuosi, perché chiaramente la direzione che si era presa era in controtendenza rispetto a quelli che erano gli obiettivi prefissati dalla legge regionale del 2015, che andava appunto a incentivare i Comuni virtuosi e premiava, ovviamente, le imprese.

Un’unica eccezione riguarda proprio il meccanismo della ripartizione del fondo su abitante equivalente che non rispecchia, ovviamente, la logica di voler avvantaggiare le famiglie in difficoltà. L’abitante equivalente tiene conto di residenti, non residenti, attività produttive, turisti, studenti fuori sede: è evidente che non si va ad avvantaggiare le famiglie residenti in difficoltà.

Sulla base di queste eccezioni, è chiaro che verificheremo e vedremo se effettivamente si andrà verso questa direzione, anche perché abbiamo ormai capito dalle linee del programma che si va un po’ in controtendenza rispetto alla scorsa legislatura, si naviga un po’ a vista e si rischia molto spesso, navigando a vista, di andare a sbattere.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere

Abbiamo chiuso con le interrogazioni.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Rancan, calma. La Presidenza sta aspettando qualche secondo. Con calma. Vi inviterei alla calma, perché non ci serve una tensione gratuita.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’ordine dei lavori.

 

OGGETTO 1031

Proroga motivata, ai sensi dell’articolo 19 della L.R. 27 maggio 1994, n. 24, in materia di nomine di competenza regionale, del Presidente dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) di cui alla L.R. 29/1995, eletto dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 117 dell’8 maggio 2017. (Su richiesta del Sottosegretario Baruffi a nome della Giunta) (19)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo all’oggetto 1031: proroga del presidente dell’IBC, proroga motivata ai sensi dell’articolo 19 della legge regionale 27 maggio 1994, n. 24, in materia di nomine di competenza regionale, del presidente dell’Istituto per i beni culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, di cui alla legge regionale n. 29, eletto dall’Assemblea legislativa.

Do lettura dell’articolo 19 di tale legge, della legge regionale n. 24. “Articolo 19: proroga degli organi nominati dal Consiglio regionale”.

Per favore, un po’ di silenzio. Grazie.

“Punto 1. Gli organi, la cui nomina spetta al Consiglio regionale, restano in carica fino al rinnovo, anche se scaduti. Essi, tuttavia, decadono qualora il Consiglio regionale, entro i due mesi successivi alla loro scadenza, non ne deliberi, motivatamente o a maggioranza assoluta dei suoi componenti, la proroga per un tempo determinato, in nessun caso superiore ai sei mesi decorrenti dalla prima scadenza.

Punto 2. Durante il periodo di proroga previsto dal comma 1 gli organi prorogati conservano la pienezza delle loro funzioni”.

Procediamo con la discussione.

Siamo in discussione generale. Ricordo, come sempre, che ogni consigliere ha dieci minuti. Chi si iscrive a parlare?

Prego, assessore Felicori.

 

FELICORI, assessore: Buongiorno al Consiglio.

La Giunta intende sottoporre all’Assemblea legislativa, in tempi stretti, una proposta di legge per la trasformazione dell’Istituto dei beni culturali e naturali della Regione in un Servizio beni culturali interno alla Regione stessa.

Vorremmo che questa trasformazione avvenisse in modo da essere operativi con il nuovo Servizio il 1° gennaio 2021. Dunque, abbiamo bisogno che il presidente dell’IBC, a cui la Giunta e il presidente hanno chiesto di assecondare, aiutare e favorire questo processo di trasformazione, quindi di poter ancora contare su questa preziosa collaborazione, sia prorogato di sei mesi, come permette la regola, in modo da poter godere di questa preziosa collaborazione nel tempo di redazione e di approvazione della nuova legge.

Questa è la spiegazione del provvedimento che si discute oggi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Altri interventi? Per dichiarazione di voto? Si è prenotata la consigliera Zappaterra. Prego, consigliera.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Abbiamo avuto l’occasione di discutere anche in aula, durante la presentazione del programma di mandato del presidente, di questa intenzione della Giunta e dell’Assessorato di avviare un percorso di internalizzazione dell’Istituto dei beni culturali, proprio per efficientare le politiche culturali della regione, potendo disporre di tutta l’esperienza maturata dall’IBC e allo stesso tempo anche delle risorse umane. Credo sia assolutamente coerente con questo percorso prevedere la possibilità di prorogare l’attuale presidente per dar modo alla Giunta di predisporre il progetto di legge.

Sappiamo tutti perfettamente che l’obiettivo...

 

PRESIDENTE (Petitti): Io invito un po’ al silenzio. Non riusciamo a sentire la consigliera Zappaterra. Grazie.

Prego.

 

ZAPPATERRA: Da remoto il rumore non si sente. È uno dei vantaggi della modalità mista.

L’obiettivo che il presidente si è posto con il programma di mandato impone un intervento legislativo. Al momento, ovviamente, non abbiamo conoscenza dei contenuti di questo intervento, che dovrà necessariamente partire dall’abrogazione della legge istitutiva dell’IBC e avere contenuti specifici su come si intende riorganizzare il percorso.

Credo, quindi, che non ci siano problemi e che nulla osti a prorogare gli attuali organi e il presidente nel pieno delle loro funzioni, in attesa di avere il progetto di legge che l’assessore Felicori ci renderà disponibile non appena pronto, auspico anche con qualche passaggio informale prima del deposito della legge, sapendo che questo è un passaggio per la nostra Regione importante. Quindi, se ci fosse la possibilità come Gruppi assembleari di maggioranza e di minoranza di avere qualche informazione un po’ prima, credo sarebbe apprezzabile. 

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Zappaterra.

Vi invito a sedervi al proprio posto, a non volgere tutti le spalle alla Presidenza e a un po’ di ordine. Grazie.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Intanto ringrazio l’assessore Felicori per ciò che sta succedendo con l’IBC. Noi sappiamo che questo istituto qualche tempo fa ha avuto determinati problemi, che sono sotto gli occhi di tutti. Eravamo anche noi presenti durante la legislatura quando è successo quel determinato problema all’Istituto dei beni culturali.

Da quello che capiamo c’è un percorso che riguarda l’Istituto dei beni culturali, quindi noi su questo punto in particolare, dandoci disponibili a collaborare anche per una possibile revisione del sistema culturale emiliano-romagnolo, ci asterremo sulla proroga, per poter poi iniziare a lavorare per far sì che ci possa essere in Emilia-Romagna un sistema cultura più forte, che possa comprendere anche varie realtà e che dia la possibilità alla Regione di fare politica più attiva anche a livello culturale.

Noi, quindi, ci asteniamo su questa proroga. 

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri per dichiarazione di voto? Nessuno ha chiesto di intervenire.

A questo punto passiamo alla votazione palese del provvedimento. Ricordo che occorre la maggioranza assoluta dei componenti, quindi servono 26 voti a favore.

Dichiaro aperta la votazione

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula: 13 astenuti e 11 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

1 AMICO Federico Alessandro, favorevole; 2 BARCAIUOLO Michele, astenuto; 3 BARGI Stefano, astenuto; 4 BERGAMINI Fabio, astenuto; 5 BESSI Gianni, favorevole; 6 BONDAVALLI Stefania, favorevole; 7 BULBI Massimo, favorevole; 8 CALIANDRO Stefano, favorevole; 9 CASTALDINI Valentina, astenuta; 10 CATELLANI Maura, astenuta; 11 COSTA Andrea, favorevole; 12 COSTI Palma, favorevole; 13 DAFFADÀ Matteo, favorevole; 14 DELMONTE Gabriele, astenuto; 15 FABBRI Marco, favorevole; 16 FACCI Michele, astenuto; 17 FELICORI Mauro; 18 LISEI Marco, astenuto; 19 LIVERANI Andrea, astenuto; 20 MALETTI Francesca, favorevole; 21 MARCHETTI Daniele, astenuto; 22 MARCHETTI Francesca, favorevole; 23 MASTACCHI Marco, astenuto; 24 MONTALTI Lia, favorevole; 25 MONTEVECCHI Matteo, astenuto; 26 MORI Roberta, favorevole; 27 MUMOLO Antonio, favorevole; 28 OCCHI Emiliano, astenuto; 29 PARUOLO Giuseppe, favorevole; 30 PELLONI Simone, astenuto; 31 PICCININI Silvia, astenuta; 32 PIGONI Giulia, favorevole; 33 PILLATI Marilena, favorevole; 34 POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto; 35 RAINIERI Fabio, astenuto; 36 RANCAN Matteo, astenuto; 37 RONTINI Manuela, favorevole; 38 ROSSI Nadia, favorevole; 39 SABATTINI Luca, favorevole; 40 SONCINI Ottavia, favorevole; 41 STRAGLIATI Valentina, astenuta; 42 TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto; 43 TARASCONI Katia, favorevole; 44 TARUFFI Igor, favorevole; 45 ZAMBONI Silvia, favorevole; 46 ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 26

Astenuti 20

 

È approvato.

 

(L’oggetto 1031 è approvato, con voto palese,

in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

OGGETTO 813

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Variante cartografica al PTCP/PTPR proposta nell’ambito del procedimento unico ex art. 53 L.r. n. 24/2017 presentato dalla ditta Bertoletti legnami ubicata in via Martiri di Legoreccio 9/d, Castelnovo ne’ Monti (RE)” - Proposta all'Assemblea legislativa dell'intesa sulle modifiche cartografiche al piano territoriale paesistico regionale”. (Delibera di Giunta n. 622 del 08 06 20) (20)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’oggetto 813: proposta d’iniziativa della Giunta recante la variante cartografica al PTCP/PTPR proposta nell’ambito del procedimento unico ex articolo 53, legge n. 24/2017, presentato dalla ditta Bertoletti legnami ubicata in Via Martiri di Legoreccio 9, a Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia.

La Commissione territorio, ambiente, mobilità ha espresso parere favorevole nella seduta del 24 giugno 2020 con la seguente votazione: 43 voti a favore, nessun contrario o astenuto.

Entriamo in discussione generale sul provvedimento. Ricordo che ogni consigliere ha dieci minuti.

Chi si prenota a parlare? Consigliere Costa, prego.

 

COSTA: Buongiorno, presidente. Buongiorno, colleghi.

La proposta di variante che viene sottoposta oggi all’attenzione dell’Assemblea ha già ottenuto, come ricordava lei, presidente, il parere favorevole della Commissione III, con 48 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto. Però qualche minuto mi piace spenderlo comunque su questo atto, che potrebbe sembrare un mero adempimento amministrativo, invece racconta di una bella storia imprenditoriale, che arriva da Castelnovo ne’ Monti, di un’azienda che sta continuando a crescere, e lo ha fatto anche nei momenti più duri della crisi economica e lo sta facendo in un territorio che, come tante volte abbiamo detto, anche in questo consesso, soffre particolarmente, e anche più di altri, i momenti di crisi economica e rispetto al quale una riflessione, un’attenzione particolare va posta, anche a partire da questo luogo, affinché quelle criticità maggiori possano essere rimosse e, così, favorire lo sviluppo economico, ma anche l’insediamento residenziale nei territori del nostro Appennino.

La Bertoletti legnami, l’azienda da cui muove la richiesta di variante, ha necessità di realizzare la sistemazione di parte del piazzale che già insiste nel contesto dell’impresa per lo stoccaggio di materiale legnoso e per l’immagazzinaggio di alcuni dei prodotti che commercializza. Ha necessità, altresì, di realizzare, all’interno di questo nuovo piazzale sistemato per il carico e lo scarico delle merci, la movimentazione dei mezzi e di alcune scaffalature utili all’esposizione del materiale stesso.

Di per sé non è un progetto, dal punto di vista edile, di rilevante impatto, anzi è piuttosto semplice, però è estremamente necessario e urgente. La procedura che sta dietro la variante comporta la modifica agli strumenti urbanistici, ma anche una valutazione rispetto al contesto nel quale si inserisce l’azienda, ed è il motivo per cui sono stati fatti alcuni approfondimenti tanto dai tecnici della provincia di Reggio Emilia quanto da quelli della Regione Emilia-Romagna al fine di eliminare i vincoli che insistevano su parte dell’area interessata da questo intervento di frana attiva. Tant’è che, a seguito dei sopralluoghi che sono stati fatti, questo vincolo viene rimosso e si declassa a frana quiescente, che insisterebbe su una parte dell’area oggetto dell’intervento.

L’azienda che richiede questo intervento, la Bertoletti legnami, è, oltre che una delle realtà più interessanti e attive sull’Appennino reggiano, concessionaria per l’Emilia-Romagna della Rubner CasaClima, una delle maggiori aziende a livello internazionale per la produzione di case prefabbricate in legno. La variante che ci viene proposta ha fatto alcune valutazioni anche rispetto a quelli che sono gli eventuali impatti derivanti dal potenziale aumento del traffico, nonché alla rumorosità delle lavorazioni, nonché all’eventuale inquinamento acustico che i lavori che stanno alla base di questa richiesta di variante potrebbero produrre, e gli approfondimenti fatti hanno dato esito negativo, nel senso che ci consentono di approvare questa variante senza timore né di aumento dei mezzi, dal momento che l’azienda è già attiva e che non aumenterebbe il traffico, ma semplicemente avrebbe una logistica migliore all’interno della propria area, non ci sono aumenti di rumorosità, dal momento che il piazzale che sarà oggetto dell’intervento si affaccia sulla ex strada statale 63, quindi già su un’arteria densamente trafficata, la dorsale di collegamento di tutta la provincia di Reggio Emilia, dall’Appennino fino alla mia bassa, fino a Gualtieri, né ci sarà inquinamento luminoso, dal momento che il piazzale oggetto della sistemazione non sarà dotato di impianto di illuminazione. Mi piace raccontare questo, perché tante volte diciamo che il servizio pubblico è farraginoso e complica i percorsi anche semplici e invece questa volta l’esperienza che è stata vissuta, e lo possono testimoniare i titolari dell’impresa che ha proposto questa variante, è assolutamente positiva, tant’è che in Consiglio comunale a Castelnovo Monti, un paio di settimane fa, quando è stato portato in discussione l’argomento, anche lì approvato all’unanimità, c’è stato un coro di apprezzamenti verso i tecnici e in particolare verso il responsabile dell’ufficio tecnico Daniele Corradini del Comune di Castelnovo Monti per come ha gestito l’iter.

Certo, è un iter che prevede numerosi passaggi, perché c’è la modifica degli strumenti urbanistici, il PSC, il RUE, perché è stata necessaria la valutazione rispetto al quadro idrogeologico dell’area e quindi insomma del tempo è servito. Però, nonostante i passaggi burocratici necessari, nonostante la sospensione causata dal lockdown e l’interruzione di alcuni percorsi amministrativi, stante anche la difficoltà degli uffici di poter interagire tra di loro, a dieci-undici mesi dal momento della richiesta arriviamo oggi a dare, io spero, parere favorevole alla variante urbanistica e di conseguenza a consentire l’esito positivo dell’istruttoria amministrativa che sta dietro a questa variante.

Chiudo su questo. L’impresa lavora sull’Appennino. È un’impresa molto radicata. I titolari sono estremamente attenti alle esigenze del loro territorio. In un momento nel quale tutti noi ci interroghiamo su quanta forza avremo nella ripartenza, io credo che approvare oggi questa variante, che racconta di un investimento nel nostro Appennino, e quindi di imprenditori che hanno voglia e anche il coraggio per continuare a fare, a investire sul proprio territorio, sia simbolicamente un fatto da sottolineare positivamente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Altri? Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Mi ricollego a quanto detto dal collega Costa. Come è successo in Commissione, anche in aula il nostro voto sarà favorevole su questa variante cartografica al PTCP-PTPR. Però, avevamo già fatto notare, anche all’interno della Commissione, che se da una parte è vero, come sottolineato dal consigliere Costa, che l’apparato tecnico ha sicuramente svolto in maniera impeccabile il proprio lavoro, anche nelle tempistiche corrette per quello che è un iter, però, troppo, troppo complicato... Stiamo parlando di un’impresa che, come abbiamo detto, vuole fare un ampliamento modesto dal punto di vista infrastrutturale, nel senso che non abbiamo un impatto di grande rilevanza sul territorio. Nonostante questo, se è vero che la richiesta tecnicamente è durata 11-12 mesi, in realtà l’iter, dalla volontà di fare questa nuova struttura da parte dell’imprenditore, è durato più di un anno e mezzo, quasi due anni.

Quindi, è evidente che se c’è la voglia di un investimento, la necessità di un investimento veloce, e gli imprenditori molto spesso si trovano in questa condizione, questo iter è andato completamente contro quella che era un’economicità sia nei tempi che nei costi, perché è costato diverse decine di migliaia di euro a questo imprenditore fare solo l’iter, e deve ancora cominciare la parte ricostruttiva, diciamo così. Quindi, è evidente che si è un po’ scontrato contro la realtà dell’impresa. D’altronde abbiamo sempre visto che spesso le normative vanno un po’ contro la richiesta degli imprenditori di rapidità, celerità e semplicità delle procedure.

Si tratta, di fatto, di un’esigenza di questa azienda di acquisire un nuovo macchinario. Questo nuovo macchinario va messo all’interno della struttura, quindi c’è bisogno di un nuovo spazio esterno per stoccare il materiale, invece, che non può più stare all’interno della struttura. È un materiale legnoso, quindi anche delicato, che non può restare esposto alle intemperie. Quindi, vi è bisogno di una struttura che sia anche espositiva nei confronti di chi entra nell’azienda e desidera acquistare o perlomeno scegliere il materiale. Parliamo ‒ ripeto ‒ di un’entità abbastanza modesta dell’intervento, che però ha avuto questo iter e che oggi ci vede in modo abbastanza anomalo in un’aula regionale ad approvare di fatto questa modifica. Lo facciamo perché, come è stato ricordato, siamo in un’area che è franata, che di fatto è franosa. Vi è un rischio, in teoria, vi era un rischio dichiarato per quanto riguarda il dissesto idrogeologico. Oggi questo rischio è stato declassato, quindi non è stato più ritenuto rilevante.

Stiamo, di fatto, concretizzando quella che noi riteniamo un’opportunità lavorativa in primis, perché si creerà almeno un nuovo posto di lavoro, ma speriamo che sia l’inizio di un percorso che possa portare a una crescita sempre più fruttuosa di questa azienda, già solida e strutturata nel nostro Appennino reggiano e emiliano-romagnolo, ma soprattutto è un’opportunità di esempio. Se non altro, sfruttiamo questo iter per poter portare alla luce un esempio virtuoso, che è passato sulle testate giornalistiche rispetto a quanto passerebbe, invece, un intervento di questo tipo normalmente, perché è passato praticamente da tutti gli apparati, dalla Provincia alla Regione e al Comune. Quindi, tutti gli Enti hanno toccato questo iter e hanno avuto l’occasione di conoscere questa azienda, hanno avuto l’occasione di conoscere anche questa realtà imprenditoriale e questo territorio a volte, perché effettivamente su questa tematica magari non si è mai affrontato. Quindi, sfruttiamo questa mediaticità del tema, imprevista da un certo punto di vista, per ricordare che chi fa impresa in montagna è, a tutti gli effetti, a mio parere, un eroe, soprattutto nel nostro Appennino reggiano, che è completamente privo di infrastrutture logistiche degne di un Appennino che dovrebbe fare impresa e dovrebbe fare turismo, perché parliamo di un’azienda che è proprio sulla ex strada statale 63, che è forse l’emblema della mancanza di strutture logistiche degne dell’Appennino. Parliamo di una strada che, a differenza di altre province, si trova spesso trafficata e, quindi, non permette con facilità di fare impresa e di fare turismo. Quindi, ci tenevo a evidenziare questo perché questo imprenditore va lodato, come vanno lodati ovviamente tutti gli altri imprenditori della nostra realtà appenninica, che tutti i giorni si scontrano contro iter burocratici, contro difficoltà logistica, ma nonostante questo riescono a crescere, riescono a fare impresa, segno di una caparbietà che è nota per quelle aree.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Altri? Il consigliere Fabbri ha chiesto la parola. Prego.

 

FABBRI: Grazie.

I colleghi che mi hanno preceduto hanno già evidenziato gli aspetti più significativi legati a questa proposta in discussione, purtuttavia ci tengo a evidenziare ancora una volta l’aspetto legato alla procedura, nel senso che oggettivamente siamo tutti d’accordo quando parliamo di tempistiche, quando parliamo di semplificazione, e credo che nell’ambito della discussione non sia emerso un elemento.

Questo procedimento è un procedimento complesso perché, come è stato evidenziato, comporta la variazione di quattro strumenti, dal Piano strutturale comunale al Regolamento edilizio del comune, fino al PTCP, quindi fino al Piano territoriale di coordinamento provinciale e fino al Piano paesaggistico regionale.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile farlo, per chi ha fatto l’amministratore come me, pur prendendo atto di queste tempistiche, sappiamo bene di come questi iter siano molto complicati. Addirittura questo coinvolge, come ho detto, quattro strumenti. Chi come me ha fatto l’amministratore comunale fino a poche settimane fa davvero potrebbe parlare di record rispetto alle tempistiche con cui si è arrivati oggi a questa discussione.

Lo dico perché, comunque, anche la nuova legge urbanistica n. 24 del 2017 ha introdotto questo procedimento articolo 53 che, oggettivamente, ha introdotto con una semplificazione questa opportunità.

Probabilmente, se questa pratica fosse arrivata prima di quella legge quest’iter avrebbe incontrato delle difficoltà in più, si sarebbe parlato probabilmente di una variante ordinaria agli strumenti sovraordinati e quindi avrebbe forse anche fatto desistere l’impresa soltanto dall’avviare questo percorso.

Questo per dire che non tutti gli strumenti di semplificazione sono nella disponibilità della Regione. Sappiamo che queste pratiche spesso e volentieri vedono coinvolti gli enti statali dalle Sovrintendenze ai parchi nazionali, regionali. Tempi sicuramente molto apparentemente lunghi, ma in questo caso credo che il plauso e il ringraziamento vada davvero a tutti i tecnici comunali, provinciali e regionali che ci hanno lavorato, perché, nonostante sia un intervento modesto, ho letto anche l’istruttoria e c’è stata particolare attenzione, nel senso che non è stata fatta soltanto una mera indagine, una mera istruttoria documentale, ma, al contrario, ci sono stati sopralluoghi in loco, si è preso atto dello stato dei luoghi. Mi è sembrato un approccio assolutamente buono. Devo dire che questo articolo 53 introdotto dalla nuova legge urbanistica ci consente oggi di essere qui con una certa e ampia condivisione per favorire lo sviluppo di imprese, tra cui questa, che, tra l’altro, opera in un settore fondamentale come quello della bioedilizia, perché comunque è concessionario di alcune aziende importanti per la produzione di case che, anche dal punto di vista delle prestazioni energetiche, sono performanti e sono, tra l’altro, tra gli obiettivi di mandato.

Capisco le perplessità. Tutti noi vorremmo davvero che la semplificazione partisse soprattutto dallo Stato centrale, però credo che davvero sia stato fatto il massimo in questa occasione. Quindi, mi sento di ringraziare tutti coloro che ci hanno lavorato intensamente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri interventi? Passiamo, a questo punto, alle dichiarazioni di voto sul provvedimento. Cinque minuti per Gruppo. Nessuno si prenota a parlare?

A questo punto, passiamo alla votazione del provvedimento.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula: 19 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

1 AMICO Federico Alessandro, favorevole; 2 BARCAIUOLO Michele, favorevole; 3 BARGI Stefano, favorevole; 4 BESSI Gianni, favorevole; 5 BONDAVALLI Stefania, favorevole; 6 BULBI Massimo, favorevole; 7 CALIANDRO Stefano, favorevole; 8 CASTALDINI Valentina, favorevole; 9 COSTA Andrea, favorevole; 10 COSTI Palma, favorevole; 11 DAFFADÀ Matteo, favorevole; 12 DELMONTE Gabriele, favorevole; 13 FABBRI Marco, favorevole; 14 FACCI Michele, favorevole; 15 FELICORI Mauro, favorevole; 16 LISEI Marco, favorevole; 17 LIVERANI Andrea, favorevole; 18 MALETTI Francesca, favorevole; 19 MARCHETTI Daniele, favorevole; 20 MASTACCHI Marco, favorevole; 21 MONTALTI Lia, favorevole; 22 MONTEVECCHI Matteo, favorevole; 23 MORI Roberta, favorevole; 24 MUMOLO Antonio, favorevole; 25 OCCHI Emiliano, favorevole; 26 PARUOLO Giuseppe, favorevole; 27 PELLONI Simone, favorevole; 28 PIGONI Giulia, favorevole; 29 PILLATI Marilena, favorevole; 30 POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole; 31 RONTINI Manuela, favorevole; 32 ROSSI Nadia, favorevole; 33 SABATTINI Luca, favorevole; 34 SONCINI Ottavia, favorevole; 35 STRAGLIATI Valentina, favorevole; 36 TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole; 37 TARASCONI Katia, favorevole; 38 TARUFFI Igor, favorevole; 39 ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

(L’oggetto 813 è approvato, con voto palese,

in modalità telematica, all’unanimità dei presenti)

 

OGGETTO 488

Risoluzione per richiedere sostegno a fondo perduto sia per le attività economiche degli Appennini, sia per le categorie maggiormente penalizzate dalla crisi economica da "Covid 19", quali bar, ristoranti, agriturismi, alberghi, ristorazione non in sede fissa, estetica e Istituti di bellezza, saloni di barbieri e parrucchiere, centri benessere, sale da ballo e discoteche, taxi e ncc, ecc. A firma dei Consiglieri: Facci, Stragliati, Marchetti Daniele, Catellani, Montevecchi, Bargi, Occhi, Bergamini, Rainieri, Rancan

(Discussione)

 

OGGETTO 963

Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare nelle azioni intraprese per sostenere l’attività delle imprese operanti nel settore del turismo estivo e invernale e dei servizi dell’area appenninica e nelle aree interne e ad accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna. (23 06 20) A firma dei Consiglieri: Costi, Daffadà, Paruolo, Soncini, Zappaterra, Rossi, Costa, Mori, Bulbi, Caliandro, Rontini

(Discussione)

 

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto procediamo con l’atto di indirizzo oggetto 488: Risoluzione per richiedere sostegno a fondo perduto sia per le attività economiche degli Appennini, sia per le categorie maggiormente penalizzate dalla crisi economica da Covid-19, quali bar, ristoranti, agriturismi, alberghi, ristorazione e altro, a firma dei consiglieri Facci, Stragliati ed altri.

A questa è abbinata la risoluzione 963: Risoluzione che impegna la Giunta a continuare nelle azioni intraprese per sostenere l’attività delle imprese operanti nel settore del turismo estivo e invernale e dei servizi dell’area appenninica e nelle aree interne e per accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna, a firma dei consiglieri Costi ed altri.

Il dibattito generale congiunto sulle risoluzioni si è già aperto nella precedente Assemblea, nella seduta pomeridiana del 24 giugno 2020.

Chiedo se ci sono ancora interventi in dibattito generale, se qualcuno ha piacere di intervenire. Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Grazie, presidente.

A me tocca sempre intervenire tra due Assemblee, per cui è sempre un po’ complicato riprendere i fili del discorso rispetto alla presentazione che aveva fatto il consigliere Facci, primo firmatario, nella seduta precedente.

Aveva creato un po’ di sorpresa sia nel consigliere Facci, ma anche in altri colleghi del centrodestra il fatto che, come Partito Democratico, abbiamo proposto una risoluzione nostra che contiene una parte esattamente identica a quella predisposta dal consigliere Facci.

Io devo ringraziarlo il consigliere, perché credo che con quella premessa faccia chiarezza e giustizia proprio in merito all’operato della Giunta negli anni appena trascorsi rispetto a tutto quanto è stato attuato e sviluppato per il turismo montano e quindi lo sviluppo della montagna. Lo ringrazio e aggiungo che proprio quanto riportato nella lunga premessa di quella risoluzione, dati e risultati diligentemente riportati, ci ha portato a fare valutazioni diverse rispetto alla proposta finale. Questo perché da subito, dall’emergenza sanitaria, presidente e Giunta hanno attivato – questo ormai è riconosciuto da molti – tutto quanto era possibile al fine di limitare, assistere e rilanciare l’economia della nostra Regione e non solo della montagna, ma di tutta la Regione, che si sapeva benissimo avrebbe sofferto pesantemente, come del resto dicono i dati di Unioncamere e anche i dati dei maggiori analisti mondiali. Anche i dati di Unioncamere sono riportati all’interno della risoluzione.

Del resto, l’abbiamo già detto in altre occasioni, però vorrei che non ce lo dimenticassimo, è la prima volta che ci troviamo di fronte ad una crisi di queste dimensioni a livello globale, soprattutto dove il problema si è posto sia dal punto di vista della domanda e anche dell’offerta in modo contemporaneo. Da questa analisi, ma anche da una profonda conoscenza dell’economia regionale, sono scaturite le proposte che in questi mesi sono state messe in atto sia per il sostegno al lavoro sia per il sostegno alle imprese. Non le sto ad elencare perché le abbiamo già discusse e ragionate parecchie volte all’interno di quest’aula. Sono tutte iniziative politiche che, come dicevo, nascono da una profonda conoscenza del nostro tessuto imprenditoriale, delle nostre realtà e che, mi permetto di dire, in parte in continuità, in parte modificate, anche profondamente, anche grazie al lavoro che è stato fatto dall’aula, sono quelle politiche, quelle azioni che negli anni passati hanno portato a quei risultati così positivi elencati dal collega proprio nella risoluzione.

È chiaro che oggi alcune scelte che noi abbiamo fatto non possono essere, negli anni passati, sottaciute come qualcosa di ordinario. Il fatto che abbiamo azzerato per tre anni l’IRAP nelle aree della montagna e anche nelle aree interne credo, oggi, rappresenti qualcosa di importante e fondamentale fatto in un momento chiaramente non sospetto, perché noi non sapevamo che avremmo vissuto questo periodo. Mi piace dire che, mentre tutti si parlava di abbassare le tasse, questa Giunta e questa Amministrazione le ha fatte, e le ha fatte non solo per un anno, ma per i tre anni a venire.

Così come sono state rafforzate, credo, tutte quelle azioni che sono necessarie sia sul fronte del credito sia sul fronte del lavoro, ma ‒ permettetemi ‒ anche sul fronte delle soluzioni a fondo perduto, che hanno cercato sempre di raccordarsi anche con tutti i provvedimenti nazionali che possiamo dire che sono stati lenti, eccetera... I problemi ci sono stati, perché questo è il Paese, lo abbiamo già detto e ripetuto, e l’ho già detto e ripetuto anche in altre occasioni... In emergenza non si crea assolutamente nulla. Lo Stato deve funzionare sempre, anche nei periodi di pace. Su questo la responsabilità credo che sia ben suddivisa. Però, ripeto, provvedimenti nazionali, che comunque sono stati importanti e che una parte importante delle imprese comunque ha ottenuto.

Io mi permetto di dire che la risoluzione che il collega Facci ha presentato rischia, parlando di tutto, anche di non parlare di niente. Nella risoluzione, chiaramente, si parte con una valutazione e una riflessione rispetto ad un’area che necessita di una particolare attenzione, l’abbiamo già detto e l’abbiamo ripetuto anche nel momento in cui abbiamo analizzato e votato il programma di mandato, ma si occupa anche in modo generale e generalizzato di tutto quanto, portando delle esperienze che sono di altre Regioni, importanti, a cui è importante anche che si possa guardare, ma che fanno parte chiaramente di esperienze completamente diverse perché le regioni sono completamente diverse, così come sono diverse le economie, così come sono diversi anche gli strumenti e le modalità di intervento.

Proprio perché le premesse, ripeto, scritte da voi sono giuste e si concentrano anche su una parte del territorio, noi crediamo – su questo, invece, condivido una parte del vostro ragionamento – che sia giusto concentrarci in modo specifico sul nostro Appennino, che certamente ha sofferto e sta soffrendo – se non ne fossimo consapevoli, ripeto, alcune politiche che abbiamo messo in atto negli anni passati non le avremmo fatte – ma che sta avendo in questo periodo un’attenzione particolare sul fronte del turismo. Ebbene, proprio perché abbiamo bisogno di turismo e servizi – quando parlo di turismo, chiaramente mi porto dietro anche tutta la parte dei servizi – e proprio perché su turismo e servizi ruoti una buona parte dell’economia e della possibilità per questi territori di creare lavoro, di creare reddito, di avere una popolazione che possa risiedere in questi luoghi, credo sia giusto e corretto sostenere ulteriori interventi anche a fondo perduto per le piccole imprese dei diversi settori del turismo, del commercio, degli alberghi, in grado di supportare una ripartenza che, come abbiamo già ribadito e inserito nella modifica della legge n. 40, perché questo è stato oggetto di dibattito all’interno di questa aula, sul quale si sono impegnati anche parecchi colleghi consiglieri, credo sia giusto continuare le politiche che abbiamo sviluppato fino ad oggi, perché una parte di queste politiche è ancora valida e ha dato quei risultati che dicevate, ma è assolutamente necessario prevedere ulteriori interventi anche a fondo perduto, in continuità, ripeto, con quello che abbiamo svolto e su alcune cose probabilmente anche con maggiore attenzione anche a problemi specifici, ma nello stesso tempo riteniamo anche importante che sia accelerato quanto più possibile il programma della montagna.

Crediamo che in montagna ci sia certamente un tema di sostegno all’economia, tuttavia, come abbiamo visto, il programma per la montagna della Giunta è molto completo, molto trasversale. Crediamo che le linee programmatiche di legislatura debbano essere sviluppate in tempi rapidi con un confronto continuo con il Governo e con l’Europa per poter accedere anche a risorse che noi riteniamo indispensabili se davvero vogliamo far rinascere, risollevare le economie colpite dalle chiusure, ma anche lavorando su riforme in grado di accelerare i processi per quanto riguarda gli investimenti, in grado di creare ulteriori posti di lavoro.

Proprio perché noi condividiamo una parte della risoluzione che il consigliere Facci ha proposto, sottoscritto come primo firmatario, abbiamo presentato una risoluzione, che è quella che abbiamo correttamente depositato. Nulla ci vieta – chiaramente  noi siamo disponibili – di trasformarla in un emendamento, visto che la prima parte è identica, perché condividiamo il giudizio, la valutazione, la riflessione, i dati che sono stati posti, con il testo della risoluzione che abbiamo presentato.

Crediamo profondamente che sull’Appennino nostro sia necessario intervenire in modo molto puntuale e anche molto preciso, pur sviluppando anche tutto il progetto complessivo per la montagna, e questo è il motivo per cui, pur condividendo una parte della risoluzione, abbiamo ritenuto di presentarne una molto centrale, molto centrata rispetto agli interventi da sviluppare. Siamo disponibili anche a presentarla sotto forma di emendamento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Diceva giustamente la consigliera Costi che è difficile fare una discussione in due tempi purtroppo separati da alcune settimane l’una dall’altra, perché si perde un po’ il filo del discorso.

Provo a interloquire con alcune delle considerazioni che ho sentito nella precedente Assemblea all’interno di quella discussione rispetto a questo punto, provando ad articolare alcuni fatti che mi portano ad avere una versione differente rispetto a quella che ho sentito esporre da alcuni consiglieri qualche settimana fa.

Intanto, si faceva riferimento, da parte di alcuni colleghi, alle risorse destinate a fondo perduto dal Piemonte per il sostegno alle imprese e alle attività commerciali e produttive. Bisognerebbe, però, forse, anche precisare che quelle sono risorse che derivano da un non speso, diciamo così, del POR-FESR, che è in scadenza, 2014-2020. Purtroppo essere virtuosi, in questo caso, non aiuta. Poiché la Regione Emilia-Romagna ha programmato e impegnato la quasi totalità, quasi il 100 per cento, di quelle risorse oggi risulta difficile poterle utilizzare nuovamente, perché sono già state programmate e impegnate. Mentre le Regioni Piemonte e Campania, ne cito due di due aree geografiche e di due maggioranze diverse per dire che non è un problema di carattere politico, ma è un dato di fatto, oggettivo, alcune Regioni, come Piemonte e Campania, non avendo impegnato e programmato le risorse 2014-2020, oggi hanno avuto la possibilità di avere un piccolo ‒ chiamiamolo così ‒ tesoretto da spendere in modo più libero, ma frutto di una non corretta programmazione. Mentre qui la corretta programmazione c’è stata. Quindi, oggi non si può attingere a quelle risorse in modo diretto.

Rispetto alle risorse, non foss’altro per la mia nota provenienza geografica, ogni risorsa investita sull’Appennino non solo mi trova favorevole (in questi anni e negli anni passati abbiamo sempre cercato di spingere in questa direzione), ma sono anche perfettamente consapevole che le esigenze e le necessità sono molte, quindi le risorse per far fronte a quelle necessità devono aumentare. Siamo, da questo punto di vista, d’accordo. Sicuramente c’è ancora da fare, c’è ancora da battagliare, c’è ancora da insistere perché all’interno delle politiche per la montagna di questa Regione trovino spazio risorse con destinazioni precise e soprattutto risorse aumentate rispetto a quelle che abbiamo visto negli ultimi anni.

Vorrei, però, riportare alcuni dati. Ad esempio, la consigliera Costi, che nella precedente legislatura, come tutti ricordiamo, aveva il ruolo di assessore alle attività produttive, ha gestito una importante operazione che ha trovato origine proprio in una risoluzione che presentammo qui nel 2015, che è stata quella del taglio dell’IRAP per le attività produttive e commerciali e per tutti i lavoratori autonomi che hanno sede nell’Appennino emiliano-romagnolo. Dicevo, il merito dell’allora assessore Palma Costi è aver condotto quella partita in porto – scusate il gioco di parole – perché nel bando che è uscito qualche tempo fa… Questo giusto per dare segno del fatto che, quando facciamo un lavoro qua dentro, non lo facciamo solo per ascoltare la nostra voce mentre parliamo, ma anche per provare a dare un contributo, che non è mai risolutivo, però è un contributo. Ebbene, solo nei dodici comuni dell’Unione dell’Appennino bolognese quella manovra, cioè la riduzione o l’azzeramento dell’IRAP per le attività produttive e commerciali, ha portato a 36 milioni. Le imprese di quel territorio hanno risparmiato, rispetto ai 36 milioni che abbiamo stanziato in tre anni, 3,6 milioni solo quest’anno. 929 attività che hanno risparmiato quest’anno 3,6 milioni. In particolar modo, dico al consigliere Facci, che come me viene da Alto Reno Terme, solo in quel comune le attività che hanno beneficiato di questa manovra sono 147, per un risparmio di 571.000 euro. Quelle imprese hanno risparmiato mediamente circa 4.000 euro a impresa.

Non è la risoluzione di tutti i problemi, ovviamente, sappiamo che le risorse non bastano mai e che i problemi sono tanti, però io credo che un bar, un ristorante, un’attività produttiva che ha risparmiato 2.000, 3.000, 4.000 euro in un periodo come questo… Ecco, credo che quel provvedimento non sia acqua fresca. Siccome è stato pensato, voluto, programmato e portato a casa prima del Covid, è una manovra che non ha a che fare con l’emergenza Covid, ma con il riconoscimento di un problema che in quei territori della montagna emiliano-romagnola sappiamo esistere, verso il quale dobbiamo continuare a intervenire.

Questi 3,6 milioni – parlo solo dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, 12 Comuni, 3,6 milioni, 929 attività, che beneficeranno di questo sgravio anche per i prossimi due anni, cioè per gli esercizi 2021 e 2022. Non è proprio acqua fresca. Sono risorse. Poi, si può fare di più, si può fare meglio? Certo. Però, siccome ricordo anche bene il dibattito che abbiamo fatto in quei giorni quando parlavamo di questa misura e una parte di noi la brandiva come una sorta di spot elettorale, insomma oggi io credo che far risparmiare a una piccola attività di montagna 12.000 euro in tre anni non sia parlare d’acqua fresca. Penso, ad esempio, che le risorse che abbiamo messo a fondo perduto e che abbiamo introdotto nella legge, che è l’unica legge, perché adesso stiamo facendo molte risoluzioni e forse sarebbe il caso che questa Assemblea facesse qualche atto legislativo in più, oltre che far delle grandi discussioni sulle risoluzioni, però in quella legge abbiamo introdotto, attraverso un emendamento, la possibilità di estendere le risorse destinate alle imprese turistiche della costa e anche alle imprese turistiche dell’Appennino. Vedrete che nell’assestamento – ho sentito qualche consigliere dire che farà ammenda nel caso in cui quelle risorse troveranno poi compimento – che voteremo nella prossima aula ci sarà una destinazione precisa di risorse per le imprese turistiche dell’Appennino emiliano-romagnolo.

Basteranno quelle risorse? Non basteranno perché i problemi sono molti, però ci saranno milioni di euro che vanno, a fondo perduto, a finanziare le imprese turistiche dell’Appennino emiliano-romagnolo.

Poi, visto che nella risoluzione presentata dai colleghi della Lega si fa riferimento in un cappello introduttivo, che peraltro è, come ha detto giustamente la consigliera Palma Costi, completamente condivisibile, si fa riferimento anche, ad esempio, alla necessità di valorizzare le stazioni sciistiche, non vorrei che dimenticassimo che grazie a un investimento, in parte statale e in parte regionale, come Istituzione complessivamente intesa, abbiamo stanziato 13,5 milioni di euro per la riqualificazione degli impianti sciistici e le stazioni sciistiche della nostra Regione. Segnatamente, lo dico sempre al collega con cui condivido l’origine territoriale, 5,5 milioni stanno andando in un progetto che sappiamo qualche rallentamento purtroppo l’ha avuto, ma comunque le risorse ci sono; 5,5 milioni per la riqualificazione degli impianti della stazione sciistica del Parco del Corno alle Scale.

Ho citato alcuni aspetti, non ho parlato delle risorse che sono state stanziate, i 10 milioni per il bando per chi vuole acquistare casa o riqualificare la casa in montagna e non ho parlato di altri provvedimenti simili perché saremmo andati forse leggermente fuori tema, non troppo perché, chiaramente, se qualcuno acquista o ristruttura soprattutto una casa vuol dire che ci sarà un’impresa che lavora, ci saranno delle maestranze all’opera e quindi è economia che gira. Soprattutto in un momento in cui l’estate che abbiamo di fronte potrebbe essere un’occasione importante per la montagna, complessivamente intesa, perché sappiamo che le condizioni purtroppo di difficoltà legate all’epidemia stanno spingendo molte persone a non intraprendere viaggi di vacanza, soggiorni in posti lontani, ma a rivolgersi al territorio anche dell’Appennino emiliano-romagnolo.

Ecco, allora, che se le due cose le mettiamo insieme, cioè persone che cercano case per soggiorno durante l’estate e sappiamo, ad esempio, che in alcune località questa possibilità sta portando a molte abitazioni che sono già state affittate per tutta l’estate, incentivare la riqualificazione di abitazioni in montagna può avere anche questo scopo: aiutare comunque l’offerta complessivamente intesa.

Non ho parlato di questo perché non volevo estendere troppo il ragionamento. Le cose di cui ho parlato, e concludo, non sono promesse, non sono un “pagherò”, non sono cambiali in bianco, ma sono atti, fatti concreti che sono stati prodotti nel corso del lavoro svolto nei cinque anni precedenti. È sufficiente? No. Dobbiamo ancora intervenire? Sì. Le risorse sono sufficienti? No. Le necessità sono molte? Sì. Però un conto è indicare sempre e solo i problemi, un conto è provare a mettere in fila i ragionamenti con la compatibilità delle risorse e di un bilancio, che sapete essere comunque sempre complicato, e provare a risolvere i problemi uno alla volta.

Credo che nei cinque anni precedenti, rispetto alla tradizione di questa Regione, abbiamo dato una svolta positiva, da questo punto di vista. I risultati elettorali forse un po’ lo hanno anche confermato. Parlo anche dell’Appennino bolognese. Penso che ci sarà ancora molto da fare, ma sono convinto che anche in questi cinque anni, ancora di più, riusciremo a investire su quel territorio, e concludo, che rappresenta un asset fondamentale di tenuta della regione nel suo insieme.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Altri interventi?

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Come no, prego. Aveva un minuto. Se vuole dire due battute, può farlo. Prego.

 

FACCI: Ho anche la dichiarazione di voto. Volevo semplicemente ricordare che questa risoluzione parla del fondo perduto, cioè è una richiesta di aiuto senza condizioni in favore di soggetti che sono stati gravemente danneggiati dall’epidemia. Il fatto che la consigliera Costi richiami la parte positiva della nostra risoluzione, ma non richiami la parte successiva, cioè i dati negativi, che sono i dati realistici, quelli che, purtroppo, indicano le previsioni di andamento negativo, dal calo del fatturato alla evidente disoccupazione che ne conseguirà, dimostra che da parte della maggioranza non c’è alcun tipo di realismo, non c’è alcun tipo di concretezza su questo tema, proprio perché, diversamente, sarebbe stato affrontato anche l’aspetto negativo, al quale con questa risoluzione cerchiamo, in maniera sicuramente non esaustiva, di porre rimedio.

Il fatto che voi continuiate a richiamare l’IRAP già decisa nel 2019, sgravi sicuramente importanti, ma non è quello, naturalmente, che oggi viene chiesto, o addirittura gli investimenti sugli impianti sciistici, dimostra – ripeto – che non avete colto…

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Facci…

 

FACCI: …la richiesta di questa risoluzione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dopo, semmai, in dichiarazione di voto.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Non volevo intervenire perché nella passata Assemblea sul punto, soprattutto nel merito, il consigliere Facci era già stato abbastanza esaustivo sulla posizione del Gruppo, però volevo ricordare a tutti presenti, ma in particolare al consigliere Taruffi, che la norma non è semplice e non è scritta bene, e non è scritta bene perché non aiuta la semplificazione che oggi tanto si auspica. Mi spiego meglio. Praticamente quasi tutte le attività che hanno aperto i battenti nel 2016-2017, se non hanno – così mi scrivono le associazioni di categoria – un’imposta IRAP pagata nel 2017, di questo beneficio dell’esenzione IRAP non ne possono beneficiare. Non so se è un vulnus o se è voluto perché non c’era abbastanza capienza. Però, chi ha aperto un’attività economica tra quelle delineate, tra quelle di cui si è parlato, non fa distinzione, ma l’elenco è dettagliato di tutti i comuni montani e tutti quelli compresi, appunto chi ha aperto un’attività economica e, quindi, non poteva avere il pagamento dell’imposta IRAP, ahimè, ho un’attività economica in un’ex Comunità montana, con dei dipendenti, l’ho fatto a mie spese, io non ne ho beneficiato come titolare dell’attività economica. Quindi, non si può dire che per tutti c’è l’esenzione IRAP nelle ex Comunità montane o nei Comuni dell’Appennino.

Vogliamo rimetterci mano, semplificare e dire che per tutti c’è l’esenzione IRAP? Allora, facciamolo. Però, ad oggi non è così, perché la norma è scritta in maniera complicata e alcuni non sono beneficiari, ancorché siano Comuni montani e ancorché abbiano un’attività tra quelle ricomprese.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Sull’ordine dei lavori.

Siccome ho depositato adesso un emendamento, chiedo un minuto per distribuirlo ai colleghi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene.

Intanto se vogliamo andare avanti con il dibattito, se ci sono altri consiglieri che vogliono intervenire. Se non ci sono altri interventi in dibattito generale, dobbiamo sospendere qualche minuto per permettere la distribuzione dell’emendamento della consigliera Piccinini in modo che tutti possano poi prenderne visione.

Sospendiamo due minuti in attesa della distribuzione.

 

(La seduta sospesa alle ore 12,43 è ripresa alle ore 12,46)

 

PRESIDENTE (Petitti): Avete tutti l’emendamento.

Adesso apriamo il dibattito generale sull’emendamento. Ricordo che tutti possono intervenire per un massimo di cinque minuti. Prego.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: L’intervento sull’emendamento?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì.

 

FACCI: Quanto abbiamo?

 

PRESIDENTE (Petitti): Cinque minuti.

 

FACCI: Sì.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Allora, prima eravamo in dibattito generale. Si è concluso il dibattito generale e abbiamo distribuito l’emendamento. Adesso è aperto il dibattito sull’emendamento. Poi passiamo alle dichiarazioni di voto. Quindi, chiedo se qualcuno vuole intervenire sull’emendamento, che tutti adesso avete. Poi le dichiarazioni di voto.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Abbiamo depositato questo emendamento che riguarda una misura messa in campo dal Governo proprio per le fasce più deboli, a favore del turismo, per le fasce di popolazione che in questo momento hanno sentito maggiormente le conseguenze negative legate al Coronavirus. Chiediamo un impegno alla Giunta in questo senso, a definire, attraverso il confronto con il Governo, gli enti locali, APT Servizi, che gioca un ruolo importante anche in questo senso, le Destinazioni turistiche, ovviamente, le associazioni imprenditoriali del settore, forme di promozione di strumenti quali il bonus turismo. Quindi, la richiesta è di promuovere anche questo strumento, naturalmente con l’obiettivo di sostenere l’impiego verso l’estensione delle stagioni, verso prodotti turistici meno conosciuti, come quelli delle aree interne.

È sostanzialmente una misura che va in aiuto proprio alle aree più in difficoltà, come le nostre aree interne, quindi anche la montagna e l’Appennino.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Altri sull’emendamento? Consigliere Facci, sull’emendamento? Prego.

 

FACCI: È un emendamento che, obiettivamente, di per sé male non fa. Indubbiamente chiede che vi sia, sostanzialmente, il supporto a forme di promozione, come il bonus turismo, da definire attraverso un confronto con Governo, enti locali, APT Servizi e Destinazioni turistiche. Fondamentalmente tutta una serie di attività di concertazione che è sempre positiva. Va da sé che l’ordine del giorno del PD – poi spiegherò il ragionamento che andremo a fare su quell’ordine del giorno – non è esattamente quello che serve ai territori. Allora io dico: questo emendamento, pur positivo, va sicuramente sostenuto, ma quello che serve ai territori è altro. Quindi, di fatto è un emendamento che possiamo certamente condividere nella sua formulazione generale, segue, però, e sconta quello che è un difetto originario – passatemi il termine – della risoluzione del PD alla quale è abbinato, secondo il quale deve essere proseguita questa attività di concertazione e di supporto alla montagna.

Io vorrei ricordare a tutti quanti, prima ancora che a me stesso, che oggi è 7 luglio e che ad oggi la legge n. 1/2020, che è la legge di sostegno alle imprese economiche, legge sulla quale questa Amministrazione ha incentrato sostanzialmente la risposta all’emergenza Coronavirus, non ha ancora ricevuto piena attuazione. Sono cinque articoli e abbiamo la delibera di Giunta n. 702 del 22 giugno che dà i criteri per l’operatività dell’articolo 1. Allora, se ci vuole un mese ad articolo, forse arriveremo a novembre e ci saranno i criteri per dare completezza a questa legge che dovrebbe risollevare le imprese colpite dall’emergenza Covid.

Per quello dico che possiamo ragionare di tutto e possiamo ragionare in astratto sul sostegno al turismo e, quindi, fare tutti gli emendamenti che vogliamo, ma di fatto oggi occorre realismo, concretezza, occorrono dei denari da destinare alle attività che oggi lo richiedono. Lo dicevo prima: nel vostro intervento parlate di misure vecchie, perché parlare di contributo IRAP, che è una misura già acquisita, o parlare dei denari destinati al Corno alle Scale, misure già acquisite, non è quello che serve oggi. Forse voi dovreste a mio avviso – lo dico in maniera molto pacata, non voglio essere offensivo con nessuno – fare un giro per le botteghe, per i negozi. Se voi giraste per le botteghe e i negozi a chiedere a tutti quanti che cosa si aspettano, vi diranno che c’è una deadline, che è settembre. A settembre tutti quanti faranno i conti di come sarà andato luglio, agosto e faranno i conti se continuare a rimanere aperti o chiudere o fare scelte di riorganizzazione.

Questo è quello che succede oggi nel mondo reale. Nel mondo, invece, delle risoluzioni e dei proclami c’è il “demandiamo al Governo di fare”, “proseguiamo il confronto”. Chi ha pagato le bollette nonostante la chiusura, chi ha le tasse da pagare nei prossimi mesi si aspettava un fondo perduto vero. Oggi voi dite “faremo, inizieremo, porteremo avanti il fondo perduto”. Ripeto, l’unica norma che è stata emanata e promulgata da questa Regione, contenuta nella legge n. 1 del 2020, non ha ancora ad oggi, 7 luglio, ricevuto criteri attuativi.

Abbiamo solo la delibera n. 702, che riguarda l’articolo 1. Capite che si fa fatica a seguirvi in un ragionamento come quello che volete portare avanti con la vostra risoluzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Solo per dire, come prima firmataria, che siamo d’accordo ad accettare l’emendamento sulla risoluzione 963, della consigliera Piccinini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Altri sull’emendamento? Non ho altri iscritti a parlare.

Passo alle dichiarazioni di voto, che ricordo essere congiunte. Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Chiederò il voto per parti separate della risoluzione del Partito Democratico, a prima firma Palma Costi; risoluzione dove la prima parte va da “premesso che” fino alla fine del primo periodo “considerato che”. Questo è il primo periodo.

Il secondo periodo va da “considerato quindi che”, con tutti i tre commi, fino a “volti alle imprese”. Questa è la seconda parte.

Poi, da “rilevato che” fino in fondo. Sono tre parti.

Voteremo contro la seconda parte, il “considerato che”, perché non corrisponde alla realtà, cioè si autoincensa, sostanzialmente, l’Amministrazione nell’aver dato una pronta risposta all’emergenza. Cassa integrazione in deroga. Addirittura si ha il coraggio di citare la Cassa integrazione in deroga che deve essere ricevuta da, credo, la stragrande maggioranza degli operatori delle attività commerciali. Addirittura c’è chi aspetta ancora marzo. Citare la Cassa integrazione in deroga è veramente un’offesa nei confronti di chi realmente sta aspettando i denari e non ha potuto anticiparla, come hanno fatto le realtà più grosse, ai propri dipendenti.

Ribadisco: la risoluzione a firma mia e dei colleghi della Lega ha fissato la questione legata al fondo perduto. Di fondo perduto questa Amministrazione non ha ancora fatto nulla. Poi, se mi si dice che il fondo perduto arriverà a dicembre, io posso anche aderire, posso anche in qualche modo plaudire al fatto che a dicembre arriverà qualcosa a fondo perduto. Non è quello che serve oggi. Per quello io dico che non c’è la percezione della realtà. Non è quello che serve oggi. Dovevate risolvere tutto con la legge che abbiamo approvato in via d’urgenza, la legge n. 1, quella di fine maggio. Un solo articolo, in realtà, parlava ‒ su cinque ‒ di iniziative, contributi a fondo perduto. Ad oggi non abbiamo ancora nessun tipo di atto amministrativo che lo renda concreto. Come ho detto prima, c’è solo la delibera n. 702 che riguarda l’articolo 1, che è quello dei confidi, uno dei due articoli legato ai confidi, cioè all’indebitamento, sostanzialmente. Nulla a fondo perduto.

Questa nostra risoluzione chiede che ci sia un intervento immediato. L’Amministrazione non ha i denari come li ha il Piemonte? Il Piemonte ha destinato decine e decine di milioni di euro a questo. Dove li ha presi? Li ha presi dal proprio bilancio e li ha destinati alle realtà economiche. Questa Amministrazione ha fatto altre scelte. Se vogliamo andare a vedere le delibere di Giunta che sono state adottate in tutte queste settimane, qualche soldo in giro c’è. Sono scelte politiche, legittime, ma non si venga a dire che questa Amministrazione ha erogato denari a fondo perduto alle attività economiche colpite dalla crisi, perché non è vero, è un falso. Il fatto che si continui nell’azione originariamente intrapresa benissimo, l’IRAP perfetto. Sono sgravi importanti, sono stati fatti, sono già a bilancio dallo scorso bilancio. Non è quello che serve oggi. Oggi serve qualcosa di più, purtroppo dico, purtroppo. Questa è la realtà.

Se si vuole, come fate voi, impegnare la Giunta a continuare nelle azioni intraprese, prevedendo anche ulteriori misure a fondo perduto, ci dovete dire quali sono le ulteriori misure a fondo perduto perché, ripeto, oggi non ci sono. Quindi, parlare di una cosa che non c’è e chiederla ulteriormente si fa fatica a seguirvi in questo ragionamento. Pertanto, ci sarà il voto contrario sulla parte centrale della risoluzione del Partito Democratico. Ci asterremo sulla parte dell’impegno, perché chiaramente, anche se è assolutamente insufficiente e assolutamente generica, è una richiesta che astrattamente è positiva, il chiedere, ma è insufficiente. Non possiamo naturalmente aderire a una cosa del genere, quindi ci sarà semplicemente un voto di astensione. Così come ci asteniamo sull’emendamento della consigliera Piccinini, positivo in astratto, ma poco concreto nel merito. Così come assolutamente poco concreto, anzi per nulla concreto è il complesso della risoluzione del Partito Democratico, che purtroppo non ha capito che cosa serve al territorio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Interloquendo in modo costruttivo con il collega Facci, che mi troverà sempre dalla parte di chi, come sappiamo, rivendica risorse aggiuntive sulle politiche per la montagna, per le imprese, per le attività produttive e commerciali, e accolgo in senso generale l’invito a confrontarci con esercenti o negozianti dell’Appennino, perché penso qualche titolo in materia di averlo maturato in questi quarant’anni, dunque interloquendo positivamente con il consigliere Facci, volevo ricordare a lui e a tutti noi, a me per primo, che il 27, il 28 e il 29 luglio quest’aula sarà convocata per approvare la variazione di bilancio e l’assestamento del bilancio regionale, per cui era difficile far partire dei bandi prima dell’approvazione della variazione, in cui andremo a mettere le risorse che abbiamo detto che avremmo messo sulle imprese turistiche. Per cui, a fine maggio abbiamo approvato quella legge a cui lei faceva riferimento, legge che, ripeto, dal momento della presentazione al momento dell’approvazione ha subito alcune modifiche positive importanti, che hanno esteso la destinazione delle risorse prevedendo finanziamenti espliciti anche per le imprese turistiche dell’Appennino, destinazione di risorse a fondo perduto, perché di questo abbiamo parlato e questo sarà… Ovviamente, in mezzo c’era un passaggio inevitabile e ineludibile: l’approvazione della variazione di bilancio.

In quella sede il consigliere Facci, che è persona a cui riconosco una onestà intellettuale, potrà fare ammenda e riconoscere che effettivamente le risorse ci sono e vedrà il consigliere Facci che, successivamente a quella data, verranno fatti i bandi che consegneranno le risorse alle imprese, ovviamente a settembre, nel momento in cui è necessario più che in altri momenti, che quelle ricevano risorse a fondo perduto. Basteranno 3 milioni per coprire tutte le risorse, tutte le esigenze? Però, non si può neanche continuare a dire sempre che non stiamo facendo nulla o che è tutto fermo o che non si colgono le esigenze del territorio, perché questo mi parrebbe eccessivo, detto soprattutto a una parte, a tutti quelli che lavorano da questa parte, che sta…

Abbiamo ricordato i provvedimenti assunti non perché dobbiamo fare campagna elettorale tra di noi, ma solamente per ricordare il vissuto storico, perché altrimenti faremmo una discussione stravagante.

Così come abbiamo messo risorse nella precedente legislatura, metteremo risorse in questa, a partire dal provvedimento dell’assestamento.

Consigliere Facci, lei avrà modo di verificare che quelle risorse avranno il fine che abbiamo descritto. Dopodiché, ho citato la stazione sciistica perché è citata nella vostra risoluzione e ho voluto dare conto del fatto che anche lì abbiamo messo risorse, e non poche. Se facciamo la somma, il risultato è piuttosto significativo. Anzi, mi piacerebbe fare un confronto, non è mia abitudine, per vedere tutte le altre Regioni italiane quanto investono sulle politiche per la montagna dal punto di vista complessivo, tra sgravi e IRAP. Si fa presto, zero, perché siamo l’unica Regione italiana ad averlo fatto, quindi il confronto si fa presto a farlo.

Mi piacerebbe anche vedere quali e quante risorse a fondo perduto erano destinate alle altre Regioni, magari anche quelle governate dal Gruppo che qui è, dal mio punto di vista fortunatamente, in minoranza, della Lega, mi piacerebbe vedere cosa è stato fatto concretamente dalle altre parti.

Senza parlar d’altro, e concludo, sono e sarò sempre dalla parte di chi richiede maggiori risorse sulla montagna, però ad una condizione: che il riconoscimento sia reciproco. Quello che non si può fare è, dal mio punto di vista, negare l’evidenza dei fatti.

Dopodiché, che la situazione sia drammatica in senso generale per l’economia di questo Paese (non della montagna, ma per l’economia del Paese), che ci siano necessità molto impellenti e che i tempi, purtroppo, a cui andremo incontro saranno tempi molto complicati, per cui le fasce, i territori, le aree più in difficoltà, più fragili saranno ancora più in difficoltà, è un’evidenza. È proprio lì che dovremo intervenire.

Però, e concludo, nel momento in cui ci troveremo, tra quindici giorni, a votare quel provvedimento, consigliere Facci, mi aspetto dal suo Gruppo e da lei, che ha proposto come primo firmatario questa risoluzione, un voto favorevole. Altrimenti troverei un elemento di contraddizione in chi chiede risorse e, quando vengono destinate, non vota a favore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Sono le ore 13,04. Interromperei la seduta di questa mattina.

Riprendiamo i lavori alle ore 14,30, con gli interventi di chi si è prenotato.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 13,04


ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI,  Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Paola SALOMONI, Elena Ethel SCHLEIN.

 

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

965 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Interventi urgenti per il settore agricolo ed agroalimentare". (Delibera di Giunta n. 720 del 22 06 2020)

976 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022". (Delibera di Giunta n. 718 del 22 06 2020)

977 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022". (Delibera di Giunta n. 719 del 22 06 2020) 

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

966 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative conseguenti all’inchiesta denominata Angeli e Demoni relativa agli affidi illeciti in Val d’Enza. A firma del Consigliere: Piccinini 

968 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative conseguenti all’indagine sull’affido di minori c.d. “Angeli e demoni”. A firma della Consigliera: Gibertoni

969 - Interrogazione a risposta scritta circa l’entità delle donazioni effettuate per il contrasto al COVID-19 ed il loro impiego. A firma della Consigliera: Gibertoni

970 - Interrogazione a risposta scritta circa il c.d. Festival della carne di cane al solstizio d'estate “Lychee and Dog Meat Festival”. A firma della Consigliera: Gibertoni

972 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione ed i risultati della Linea Guida di Arpae 35/DT “Indirizzo operativo sull´applicazione dell´art. 272Bis del D.Lgs.152/2006 e ss.mm” relativa alle emissioni odorigene. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

973 - Interrogazione a risposta scritta circa modalità di svolgimento degli incontri genitori-figli, in spazi neutri, nelle strutture residenziali, nelle case famiglia, idonee a contemperare le misure di prevenzione dal contagio al COVID-10 ed i diritti costituzionalmente garantiti a genitori e figli. A firma del Consigliere: Tagliaferri

974 - Interrogazione a risposta scritta circa la rilevazione di tracce di virus COVID-19 negli scarichi idrici non potabili in periodo antecedente alla constatazione del primo contagio e la correlazione tra specificità territoriale ed ambiente favorevole e la propagazione virale. A firma del Consigliere: Tagliaferri A firma del Consigliere: Tagliaferri 

975 - Interrogazione a risposta scritta circa la linea ferroviaria Modena – Sassuolo con particolare riferimento all’ammodernamento, ai passaggi a livello, alla frequenza delle corse. A firma del Consigliere: Pelloni

980 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la volontà della Giunta regionale di predisporre un cronoprogramma relativo alla riapertura dei punti nascita in montagna. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Catellani, Stragliati, Occhi, Rainieri, Montevecchi, Bargi, Facci, Liverani, Pompignoli, Delmonte, Rancan, Bergamini 

981 - Interrogazione a risposta scritta circa la segnalazione relativa ad una battuta di caccia al cinghiale che si sarebbe tenuta nel mese di marzo 2020 nel territorio del Comune di Pianoro (BO). A firma della Consigliera: Gibertoni 

983 - Interrogazione a risposta scritta circa la segnalazione di atteggiamenti vessatori all'interno di punti vendita ci catene commerciali della grande distribuzione di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni 

984 - Interrogazione a risposta scritta circa l'eventuale adeguamento della normativa in materia di commercio su aree pubbliche. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni 

985 - Interrogazione a risposta scritta circa eventuali misure straordinarie a sostegno delle attività commerciali della costa. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

986 - Interrogazione a risposta scritta circa eventuali modifiche a seguito dell’epidemia COVID-19 al DLgs 50/2016 c.d. Codice degli Appalti. A firma della Consigliera: Gibertoni

987 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di raccolta e riciclo della plastica “Dea Minerva”, con particolare riguardo ai dati ed ai risultati conseguiti ed alla sua ripresa. A firma della Consigliera: Gibertoni

988 - Interrogazione a risposta scritta circa la programmazione regionale, mediante apposite Linee guida, della gestione del patrimonio immobiliare impiantistico e tecnologico delle aziende sanitarie. A firma della Consigliera: Gibertoni

989 - Interrogazione a risposta scritta circa rimborsi e finanziamenti alle strutture per anziani gestite da cooperative. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei, Tagliaferri

990 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla somministrazione della pillola abortiva (RU486) in regime ambulatoriale. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei 

992 - Interrogazione a risposta scritta circa il nuovo modello organizzativo adottato dall'Ausl di Modena.  A firma del Consigliere: Bargi 

994 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia la situazione delle liste d’attesa per visite specialistiche, attività ambulatoriali, interventi chirurgici e per tutte le prestazioni sanitarie rimaste sospese durante il recente periodo di lockdown. A firma del Consigliere: Gibertoni 

995 - Interrogazione a risposta scritta sul piano di prelievo del daino e del muflone in selezione – Stagione venatoria 2019 - 2020, con particolare riguardo alla Provincia di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni 

996 - Interrogazione a risposta scritta circa le notizie stampa dalle quali risulterebbe che AIRiminum 2014, società che ha in gestione l'aeroporto di Rimini-San Marino, avrebbe siglato un accordo con la compagnia di bandiera iraniana Iran Air, con particolare riguardo ad eventuali rischi sanitari. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

997 - Interrogazione a risposta scritta sulle misure adottate al fine di agevolare e sostenere l’economia del settore agroalimentare durante l’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

998 - Interrogazione a risposta scritta sull’App “IMMUNI”, con particolare riguardo alla privacy dei cittadini. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri 

1000 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intervento edilizio volto alla costruzione di quasi 50 ville a Sassuolo. A firma della Consigliera: Piccinini

1001 - Interrogazione a risposta scritta circa l’eliminazione dell’obbligo di distanziamento interpersonale degli utenti dei treni e del trasporto pubblico locale.  A firma della Consigliera: Piccinini

1002 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli effettuati nei luoghi di lavoro dalle AUSL e dagli altri organi ispettivi operanti in Emilia-Romagna per verificare il rispetto dei protocolli di prevenzione dal contagio da Covid-19. A firma della Consigliera: Piccinini

1003 - Interrogazione a risposta scritta circa l’ampliamento della discarica di Castelmaggiore in provincia di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini 

1005 - Interrogazione a risposta scritta circa l’entità e le modalità di recupero delle prestazioni sanitarie sospese o rinviate a causa dell’emergenza da Covid-19, con particolare riferimento alla AUSL della Romagna.  A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Montevecchi, Marchetti Daniele 

1006 - Interrogazione a risposta scritta circa le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale in materia di pensioni di invalidità.  A firma della Consigliera: Gibertoni 

1007 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione all'interno del territorio regionale della tariffa promozionale di Trenitalia denominata “Bimbi gratis”.  A firma della Consigliera: Gibertoni 

1008 - Interrogazione a risposta scritta circa la deroga all’obbligo di distanziamento interpersonale sui mezzi del Trasporto Pubblico Locale. A firma della Consigliera: Gibertoni 

1009 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione all'interno del territorio regionale della tariffa promozionale di Trenitalia denominata “Junior”.  A firma della Consigliera: Gibertoni

1010 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aggravamento delle condizioni di un paziente dimesso dall'ospedale S. Anna nel comune di Cona (Fe).  A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri 

1012 - Interrogazione a risposta scritta circa la deroga all’obbligo di distanziamento interpersonale degli utenti del trasporto pubblico locale e circa la modifica dei protocolli di prevenzione per gli esercizi di somministrazione cibo e bevande.  A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

1013 - Interrogazione a risposta scritta circa l'abbandono su suolo pubblico dei dispositivi di protezione individuale (DPI).  A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

1014 - Interrogazione a risposta scritta circa il Protocollo d’Intesa finalizzato allo studio di un progetto preliminare per lo sfruttamento delle aree marine antistanti la costa romagnola per la produzione di energia eolica. A firma del Consigliere: Mastacchi

1015 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si intendano intraprendere azioni finalizzate ad un percorso di sostegno al trasporto pubblico non di linea attraverso misure economiche specifiche in conto capitale da individuarsi con le rappresentanze di categoria. A firma del Consigliere: Tagliaferri

1016 - Interrogazione a risposta scritta circa i dati relativi al numero effettivo di contagi e decessi avvenuti alla CRA Villa Bertani di San Martino in Rio (RE) durante l'emergenza sanitaria da Covid-19. A firma della Consigliera: Catellani

1017 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione da parte dell’Ausl Reggio Emilia dei criteri di condizionalità per la concessione dei c.d. Congedi Straordinari Covid-19.  A firma dei Consiglieri: Catellani, Facci, Liverani, Pelloni, Montevecchi, Pompignoli, Delmonte, Bergamini, Rainieri, Rancan 

1018 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto di chiusura dell’asilo nido del Comune di Ostellato. A firma della Consigliera: Gibertoni 

1019 - Interrogazione a risposta scritta circa la sottoscrizione delle polizze contro i danni da eventi atmosferici estremi ad opera dei Comuni. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Pelloni, Pompignoli, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Catellani, Liverani, Facci, Montevecchi, Delmonte, Rainieri, Rancan 

1020 - Interrogazione a risposta scritta circa la sanatoria per gli immobili edificati abusivamente eventualmente prevista dal cd Decreto Semplificazioni.  A firma della Consigliera: Gibertoni 

1021 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di acqua nella Valle della Canna in provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani 

1022 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato attuale delle concessioni di stoccaggio "San Potito e Cotignola" in provincia di Ravenna e le conseguenze derivanti da iniezioni in sovrapressione.  A firma della Consigliera: Gibertoni 

1023 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle norme anticontagio presso il centro Avis di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

1026 - Interrogazione sulla crisi del settore florovivaistico e sulle iniziative che si intendono assumere per garantire la ripresa dei nuovi cicli colturali nelle aziende del settore, a tutela dell’occupazione. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri 

1027 - Interrogazione a risposta scritta circa le differenze tra i dati relativi ai contagi da Covid 19 forniti dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Ausl e dalla Protezione civile nazionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Catellani, Delmonte

1030 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le intenzioni della Giunta regionale di unificare l’Azienda Usl di Modena con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, e se sì in quali tempi e in quali modi. A firma del Consigliere: Pelloni 

1032 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di riprendere le attività di volontariato nei vari reparti ospedalieri. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

1033 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni previste dall’Ausl di Imola per il recupero delle prestazioni sanitarie sospese a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19 e per soddisfare le nuove richieste, con particolare riferimento alle visite oculistiche. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

1034 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sono stati avviati o previsti progetti con il Comune di Bologna per contrastare le problematiche di sicurezza o di disordine urbano che interessano la Bolognina. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

1036 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo nell’anno scolastico 2020-2021 degli spazi disponibili delle scuole paritarie. A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Catellani, Occhi, Pelloni, Rainieri, Delmonte, Pompignoli, Facci, Liverani, Bergamini 

1040 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda garantire all'utenza del trasporto pubblico soluzioni di pieno risarcimento dei diversi servizi non utilizzati per motivi non dipendenti dalla volontà dell'abbonato. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

1041 - Interrogazione a risposta scritta circa l'emanazione di linee guida che consentano alle associazioni e società sportive di riprendere lo sport di contatto in condizioni di sicurezza. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

1042 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere le ragioni per cui non si sia provveduto a rendere gratuito il trasporto pubblico, nel percorso casa-scuola e ritorno, per le ragazze e i ragazzi residenti in Emilia-Romagna, di età compresa tra i 14 e i 19 anni di età. A firma del Consigliere: Pelloni 

1043 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad una recente segnalazione di un episodio di caccia accaduto all’interno di un’area oggetto di un progetto naturalistico (Il Parco Città Campagna). A firma della Consigliera: Gibertoni 

1044 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di indire un referendum regionale sulla caccia. A firma della Consigliera: Gibertoni 

1045 - Interrogazione a risposta scritta circa il programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico. A firma della Consigliera: Gibertoni

1046 - Interrogazione a risposta scritta sul riconoscimento ai lavoratori residenti nel Comune di Medicina, compreso nella zona rossa definita dalla Regione dal 17/3 al 3/4/2020, della causale per l'assenza dei lavoratori delle altre zone rosse definite con decreto governativo. A firma del Consigliere: Paruolo 

1047 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i lavori realizzati sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi (RA8) nelle ultime settimane. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra 

1048 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sugli sgravi contributivi in agricoltura per i danni causati dalla cimice asiatica. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Caliandro 

1049 - Interrogazione a risposta scritta sulle intense grandinate che hanno colpito il territorio della Bassa suzzarese, reggiana e modenese. A firma della Consigliera: Piccinini

1050 - Interrogazione a risposta orale in Commissione per sapere le intenzioni della Giunta rispetto al potenziamento dello scalo merci di Villa Selva. A firma del Consigliere: Pompignoli 

1051 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di consentire lo svolgimento di attività e discipline sportive che prevedono il contatto e il gioco di squadra. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Facci, Pelloni, Liverani, Catellani, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Bergamini, Rancan, Bargi, Pompignoli 

1052 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di intervenire per assicurare affidabilità, puntualità, comfort e sicurezza al servizio di trasporto sulla tratta ferroviaria porrettana. A firma della Consigliera: Piccinini 

1053 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'istituzione di un elenco telematico degli operatori socio-sanitari. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

1054 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'inceneritore di Modena e sull'autorizzazione all'immissione di fanghi reflui. A firma della Consigliera: Gibertoni 

1055 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere affinché cessino i ritardi e le situazioni di sovraffollamento gravanti sulla linea ferroviaria Porrettana. A firma del Consigliere: Taruffi 

1056 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sui motivi dell'espansione della discarica di Castel Maggiore. A firma della Consigliera: Zamboni

1057 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela occupazionale dei lavoratori delle società interessate dall'inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Parma per presunta evasione fiscale sull’iva. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri 

1058 - Interrogazione a risposta scritta sulla pulizia degli indumenti degli operatori delle ambulanze a Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

1059 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulle precauzioni necessarie a contenere un’eventuale nuova emergenza Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

1060 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla gestione sul servizio di gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Pompignoli 

 

Interpellanze

 

982 - Interpellanza circa le conseguenze ambientali dei depositi artificiali di CO2 nel nostro sottosuolo e in particolare sul progetto di stoccaggio di CO2 riguardante Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni 

993 - Interpellanza sul "Fondo Affitti" 2019/2020, a sostegno della locazione privata, dell'Unione Terre d'Argine (MO) A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

1039 - Interpellanza per chiedere alla Giunta regionale i motivi del mancato ripristino della strada SP43 Badi-Rio Confini nel territorio del Comune di Camugnano (BO), chiusa per movimento franoso dal mese di ottobre 2019. A firma del Consigliere: Facci

 

Risoluzioni

 

967 - Risoluzione per impegnare la Giunta a limitare e ridurre l’esposizione della popolazione alle radiofrequenze, come indicato dalla Legge n. 36 del 2001. (25 06 20) A firma della Consigliera: Piccinini 

971 - Risoluzione sulle problematiche relative all’inquinamento elettromagnetico e ai campi elettromagnetici generati da radiofrequenze, anche in relazione agli ulteriori sviluppi della tecnologia. (25 06 20) A firma del Consigliere: Gibertoni 

991 - Risoluzione per impegnare la Giunta a definire un piano di contributi per la sostituzione dei veicoli inquinanti con veicoli a basso impatto ambientale o ad impatto zero con priorità per quelli a trazione elettrica. (29 06 20) A firma del Consigliere: Piccinini 

999 - Risoluzione in merito ad un percorso di sostegno al trasporto pubblico non di linea attraverso misure economiche specifiche in conto capitale da individuarsi con le rappresentanze di categoria. (30 06 20) A firma del Consigliere: Tagliaferri 

1004 - Risoluzione sul contrasto al caporalato in agricoltura e sull’opportunità di istituire il marchio di certificazione "prodotti liberi dal caporalato". (30 06 20) A firma della Consigliera: Zamboni 

1011 - Risoluzione per impegnare la Giunta a fare proprio l’appello lanciato dalle comunità cubane residenti in Europa per porre fine all’embargo contro la Repubblica di Cuba e il suo popolo. (30 06 20) A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi, Zamboni 

1024 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare un confronto con società Autostrade per l’Italia, Unione dei Comuni dell’Appennino Reggiano e Provincia di Reggio Emilia, al fine di inserire nelle cartellonistiche               che precedono le uscite del casello autostradale di Reggio Emilia le diciture “Castelnovo ne’ Monti – Pietra di Bismantova”. (01 07 20) A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani 

1025 - Risoluzione in merito alla gestione, tutela e valorizzazione della penisola di Boscoforte. (02 07 20) A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zamboni, Sabattini, Zappaterra 

1029 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adoperarsi per il potenziamento della linea ferroviaria Poggio Rusco-Bologna, ridefinendo insieme a TPER e Trenitalia, l’offerta delle corse. (02 07 20) A firma dei Consiglieri: Costi, Caliandro, Fabbri, Paruolo, Sabattini, Zappaterra, Pillati 

1035 - Risoluzione per impegnare la Giunta alla prosecuzione nel negoziato con il Governo ai fini dell’intesa prevista dall'art. 116, comma terzo, della Costituzione, alla ricostituzione di una nuova delegazione trattante con la presenza di un rappresentante dell’Assemblea legislativa, alla trasmissione all’ Assemblea dello schema di Intesa con il Governo. (03 07 20) A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Bargi, Occhi, Pelloni, Bergamini, Facci, Catellani, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Delmonte, Pompignoli, Montevecchi 

1037 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere l'appello dei Presidenti di Senato e Camera dei Deputati affinché i documenti relativi, tra gli altri fatti, all'omicidio di Aldo Moro, alla strage di Bologna e a quella di Ustica, possano essere oggetto di desecretazione e messi a disposizione dell'Autorità giudiziaria. (03 07 20) A firma dei Consiglieri: Facci, Barcaiuolo, Rancan, Pelloni, Lisei, Tagliaferri, Bergamini, Pompignoli, Liverani, Bargi, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Catellani, Occhi, Rainieri, Delmonte, Mastacchi, Castaldini, Gibertoni 

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

149 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di reperire mascherine protettive da consegnare ai medici di medicina generale affinché possano destinarle ai pazienti più a rischio. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

151 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere ordinativi, tempi, quantità e modi di consegna da parte della Protezione civile dei dispositivi di protezione individuale, dalla data di inizio dell’emergenza COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

157 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione delle strutture per anziani e disabili durante l'emergenza sanitaria in corso. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Borgonzoni, Liverani, Stragliati, Catellani, Occhi, Facci, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Bergamini, Rainieri, Pelloni 

158 - Interrogazione a risposta scritta circa l’offerta avanzata da Federfarma e Assofarm sul tema della distribuzione dei farmaci. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Borgonzoni, Liverani, Stragliati, Catellani, Occhi, Facci, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Bergamini, Rainieri, Pelloni 

159 - Interrogazione a risposta scritta in ordine ai fatti descritti in una lettera “aperta” di un medico dell’Ospedale Bellaria di Bologna, risultato positivo al coronavirus, con particolare riguardo alla verifica della correttezza delle procedure adottate nel territorio bolognese. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele 

160 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ha intenzione di sollecitare l’AUSL, affinché gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, sia gli Agenti sintomatici che quelli asintomatici, siano sottoposti al tampone rinofaringeo per Covid - 19.  A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Bergamini, Occhi, Rainieri, Facci, Delmonte, Catellani, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Pompignoli

161 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione di misure straordinarie per la prevenzione della sindrome da burnout per il personale sanitario e volontario durante l'emergenza da covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Bergamini, Occhi, Facci, Catellani, Delmonte, Pelloni, Montevecchi, Bargi, Rancan, Pompignoli 

163 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per implementare nuove metodologie per effettuare tamponi diagnostici. A firma dei Consiglieri: Occhi, Delmonte, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Rancan, Liverani, Rainieri, Facci, Catellani, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Pompignoli

171 - Interrogazione a risposta scritta circa la consegna della terapia farmacologica e di altri prodotti terapeutici al domicilio del paziente, con particolare riguardo alle modalità di consegna della Farmacia Clinica dell'Azienda Ospedaliera-Università di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Liverani, Occhi, Rainieri, Montevecchi, Pompignoli, Rancan, Bargi, Pelloni, Delmonte, Bergamini 

175 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure anticontagio da covid-19 adottate nel Centro Residenza Anziani (CRA) di Medicina a salvaguardia degli ospiti e degli operatori. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

176 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione nelle terapie intensive della nostra Regione. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

181 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione, nell'emergenza Covid-19, delle cliniche private a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

185 - Interrogazione a risposta scritta circa la consegna agli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dei capoluoghi di Regione di mascherine non autorizzate per l'uso sanitario dalla Protezione civile. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Rancan, Occhi, Bargi, Facci, Bergamini, Pompignoli, Rainieri, Montevecchi, Pelloni, Delmonte, Catellani 

191 - Interrogazione a risposta scritta circa il reperimento di un farmaco utilizzato nella cura di alcune malattie reumatologiche che, da notizie stampa, sembrerebbe utile anche nella cura del Coronavirus. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

195 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni che hanno portato ad escludere, attualmente, Piacenza dalle province dotate della metodologia “Drive Through”, nonostante sia la città con più casi di positività al Covid-19 e decessi di tutta l’Emilia-Romagna e la più vicina alla Lombardia. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan 

199 - Interrogazione a risposta scritta circa i ventilatori polmonari donati dalla Protezione Civile e destinati all’Ospedale del Delta in provincia di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri 

207 - Interrogazione a risposta scritta circa la scelta dell’Azienda Usl di Imola di inviare messaggi a tutti i cittadini per l’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

208 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intraprendere concrete iniziative, coinvolgendo le Autorità Sanitarie, al fine di far effettuare a tutto il personale di Polizia e forze dell’ordine i “tamponi”, così da identificare eventuali soggetti asintomatici e contenere il più possibile il contagio. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

210 - Interrogazione a risposta scritta circa l'osservanza dei decreti e delle ordinanze relativi al contenimento dell'epidemia da Covid-19 negli alloggi di servizio gestiti dall'ASP e dall'AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

212 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancanza di dispositivi di sicurezza individuale (DPI) presso l’ospedale “San Salvatore” di San Giovanni in Persiceto (Bologna), individuato come struttura per l’emergenza Covid-19. A firma della Consigliera: Piccinini

213 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai test sierologici per Covid-19 che vengono utilizzati per lo screening delle categorie a rischio nella Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Catellani, Bergamini, Liverani, Rancan, Facci, Montevecchi, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Rainieri, Pelloni 

214 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere Caritas e associazioni benefiche che in questo periodo di grave emergenza aiutano chi rischia di precipitare sotto la soglia della sopravvivenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

216 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dell'emergenza Coronavirus nell'Ospedale e nelle strutture sociosanitarie del Comune di Argenta, che è in assoluto il più colpito della provincia di Ferrara.  A firma del Consigliere: Bergamini 

227 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere nel pagamento dell’affitto gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, vista l'emergenza in atto. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Occhi, Liverani, Stragliati, Bargi, Pelloni, Pompignoli, Bergamini, Rancan, Rainieri, Catellani, Facci, Montevecchi, Delmonte 

235 - Interrogazione a risposta scritta sul focolaio di covid-19 e sui numerosi decessi di religiosi verificatisi nella Casa madre dei missionari saveriani a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri 

239 - Interrogazione a risposta scritta sui test sierologici e sulla sicurezza degli operatori sanitari durante l'emergenza Covid-19. A firma della Consigliera: Gibertoni 

243 - Interrogazione a risposta scritta circa la segnalazione di assembramenti nel Punto TPER di Imola, durante gli orari di chiusura del servizio di biglietteria. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

244 - Interrogazione a risposta scritta circa la dotazione e il potenziamento di strumenti di telemedicina per garantire il monitoraggio delle condizioni di salute dei pazienti affetti da patologie croniche durante l'emergenza COVID. A firma della Consigliera: Gibertoni 

245 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni messe in atto per migliorare l'assistenza sanitaria ai cittadini sordi, con particolare riguardo alla possibilità di produzione e acquisto di mascherine "trasparenti". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Pompignoli, Liverani, Bergamini, Occhi, Rancan, Bargi, Pelloni, Delmonte, Catellani, Rainieri, Montevecchi 

248 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai decessi da Coronavirus degli ospiti delle Case di Riposo, Case di Cura e Case della Carità nella provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani 

252 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dei focolai da covid-19 e i numerosi decessi di ospiti nelle case di riposo Villa Margherita di Calestano e Residenza al Parco di Monticelli Terme. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi 

254 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei donatori di sangue che lavorano presso SETA spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

256 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa agli infetti e alle procedure anticontagio adottate nelle strutture penitenziarie della nostra regione e sull'eventuale promozione di una campagna di screening sierologico per tutto il personale. A firma del Consigliere: Lisei 

259 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata partecipazione delle farmacie comunali all'inchiesta giornalistica svolta a Parma in merito a disponibilità e prezzi di mascherine e gel igienizzante. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi 

262 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione complessiva riferita a decessi e contagi da Coronavirus all'interno delle strutture per anziani. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

266 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta  ritenga di differire i termini per avviare il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica vigente al nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) al 1° gennaio 2022. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Facci, Stragliati, Marchetti Daniele, Rancan, Occhi, Bergamini, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Rainieri, Delmonte, Liverani, Catellani 

267 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta abbia intenzione di sospendere immediatamente, in tutta la Regione, il pagamento del ticket di accesso al Pronto Soccorso per tutti gli emiliano - romagnoli a cui viene diagnosticata polmonite interstiziale riconducibile a Covid -19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Facci, Occhi, Bergamini, Liverani, Montevecchi, Pompignoli, Pelloni, Bargi, Rainieri, Delmonte, Catellani 

268 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai casi di Covid-19 registrati presso la Casa di residenza per anziani (CRA) Rossi Sidoli a Compiano (PR). A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri 

269 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione, vista la crisi economica indotta dall'emergenza Coronavirus, di istituire un fondo di sostegno economico per le famiglie. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

270 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai contagi e ai decessi da Covid-19 nelle strutture residenziali per anziani. A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Bargi, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Pelloni, Catellani, Pompignoli, Rainieri, Rancan, Delmonte, Montevecchi 

271 - Interrogazione a risposta scritta circa la raccolta fondi straordinaria "più forti insieme", attivata dalla Fondazione Sant'Orsola. A firma del Consigliere: Lisei 

274 - Interrogazione a risposta scritta circa le dichiarazioni di fine marzo 2020 secondo le quali si sarebbe attuato lo screening di massa con test sierologici per tutto il personale sociosanitario dell’Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

275 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga di differire i termini per avviare il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica vigente al nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) al 1° gennaio 2022. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Bargi, Stragliati, Bergamini, Occhi, Marchetti Daniele, Rancan, Rainieri, Delmonte, Pelloni, Facci, Catellani, Montevecchi, Liverani 

279 - Interrogazione a risposta scritta circa il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica di cui alla L.R. 24/2017. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

282 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alle assenze dei lavoratori con gravi disabilità, con patologie che comportano immunodepressione o esiti da patologie oncologiche, durante l'emergenza sanitaria. A firma della Consigliera: Castaldini

283 - Interrogazione a risposta scritta circa l'operato del laboratorio allestito, per testare i prototipi delle mascherine, presso l'Ospedale Sant'Orsola di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

284 - Interrogazione a risposta scritta circa il trend dei contagi in aumento tra gli operatori del Policlinico Sant'Orsola, con particolare riguardo al ritiro di mascherine, non a norma, utilizzate dagli operatori sanitari per trattare pazienti positivi al Covid-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

285 - Interrogazione a risposta scritta circa il trend dei contagi tra gli operatori sanitari del reparto Covid-19 dell'Ospedale di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

286 - Interrogazione a risposta scritta circa le Unità Speciali di Continuità assistenziale, necessarie alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

293 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi nell'erogazione di contributi previsti a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e degli eventi alluvionali del 2014. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo 

298 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di un polo logistico nel comune di Malalbergo, a ridosso del casello autostradale di Altedo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

301 - Interrogazione a risposta scritta circa l'effettuazione dei test sierologici per gli operatori in prima linea nell'emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

303 - Interrogazione a risposta scritta circa tempi e modalità di distribuzione delle mascherine di protezione alle imprese e ai cittadini. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Montevecchi, Stragliati, Marchetti Daniele, Bargi, Bergamini, Occhi, Pompignoli, Facci, Catellani, Liverani, Rainieri, Rancan 

305 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni intenda intraprendere la Giunta per valutare gli impatti dell'epidemia di Coronavirus sui lavoratori del comparto sanitario, con particolare riferimento agli aspetti legali e risarcitori. A firma dei Consiglieri: Occhi, Stragliati, Facci, Marchetti Daniele, Montevecchi, Catellani, Pompignoli, Bergamini, Bargi, Pelloni, Rancan, Liverani, Rainieri, Delmonte 

314 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali risorse la Regione intenda stanziare a favore dei Comuni per far fronte alle esigenze delle famiglie bisognose, a seguito dell'emergenza Coronavirus. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi, Catellani, Pompignoli, Marchetti Daniele, Occhi, Stragliati, Montevecchi, Rancan, Bergamini, Liverani, Rainieri, Facci, Delmonte

316 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni di verifica su edifici pubblici a seguito delle scosse di terremoto del 15 e 16 Aprile 2020 in provincia di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati 

317 - Interrogazione a risposta scritta circa la mappatura di tutte le società che operano nella Regione Emilia-Romagna e che producono o che hanno riconvertito le loro aziende per fornire dispositivi di protezione individuale (DPI) e in generale dispositivi medici, necessari alla gestione dell’emergenza generata dal virus Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

318 - Interrogazione a risposta scritta per sapere chi debba certificare le patologie previste nell'art. 26 del D.L. 18/2020 e se risulta personale “fragile” in servizio all’interno delle strutture sanitarie. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

319 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi previsti per la riapertura del settore ceramico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

320 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stanziamento a sostegno dell'editoria locale, quali Carta stampata, radio e tv locali, siti web. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

323 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione, in collaborazione con le autorità sanitarie preposte, per definire un protocollo che consenta nel più breve tempo possibile di riaprire le Palestre della Salute per l’Attività Motoria Adattata della provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini 

324 - Interrogazione a risposta scritta per sapere le intenzioni della Giunta sull'utilizzo di screening sierologici alla luce della delibera che, secondo notizie stampa, impedisce la possibilità di eseguire esami privati. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Bargi, Pelloni, Bergamini, Liverani, Pompignoli, Rainieri, Montevecchi, Occhi, Facci, Catellani, Rancan, Delmonte 

325 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di acquisire una dotazione strutturale di dispositivi protettivi, quali le mascherine, che consenta di disporre per tutti l’obbligo di indossarli al di fuori degli ambiti familiari o perlomeno ai clienti degli esercizi commerciali e a chi viaggia sui mezzi pubblici.  A firma dei Consiglieri: Rainieri, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Liverani, Facci, Bergamini, Bargi, Pelloni, Pompignoli, Rancan, Occhi, Catellani, Delmonte 

326 - Interrogazione a risposta scritta circa i test sierologici di cui si avvale la Regione, procedure amministrative con cui sono stati selezionati i fornitori di tali test e laboratori che somministrano i test ed effettuano le prove. A firma della Consigliera: Castaldini

332 - Interrogazione a risposta scritta circa la nube radioattiva che si è sprigionata a seguito degli incendi, scoppiati il 7 aprile ed estinti il 14 aprile 2020, nella foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. A firma della Consigliera: Gibertoni

334 - Interrogazione a risposta scritta circa le irregolarità emerse a seguito della verifica amministrativo-contabile del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) presso lo IOR di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

335 - Interrogazione a risposta scritta sulla prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi da zanzare in previsione dell'estate 2020. A firma della Consigliera: Gibertoni

338 - Interrogazione a risposta scritta circa i dispositivi di sicurezza personale in dotazione presso l’Ausl- IRCCS di Reggio Emilia e gli ospedali di Reggio Emilia e provincia e circa l’ammontare delle donazioni ricevute da Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere e Protezione Civile. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

339 - Interrogazione a risposta scritta circa il numero e la tipologia dei vaccini effettuati ai bambini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

341 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni che si possono intraprendere per aumentare l'effettuazione di tamponi diagnostici in Provincia di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri 

342 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di somministrazione e distribuzione del test sierologico di cui alla delibera di Giunta del 16 aprile 2020. A firma del Consigliere: Lisei 

343 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle modalità di erogazione dei premi in busta paga agli operatori sanitari, per il lavoro svolto durante l'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Catellani, Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Bargi, Pelloni, Montevecchi, Bergamini, Delmonte, Rainieri, Occhi, Pompignoli 

345 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di allarme antincendio dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, con particolare riguardo a quanto accaduto il 10 aprile 2020 nei locali pre-ricovero di Radiologia Interventistica. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

348 - Interrogazione a risposta scritta sui contagi e i decessi per Covid-19 registrati presso la Casa di riposo Villa Teresa a Sasso Marconi (Bo). A firma del Consigliere: Lisei 

358 - Interrogazione a risposta scritta sul certificato V07 covid 19, riguardante lavoratori in condizione di rischio, derivante da immunodepressione, esiti di patologie oncologiche, o dallo svolgimento di terapie salvavita. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Liverani, Catellani, Bargi, Pompignoli, Montevecchi, Pelloni, Occhi, Rainieri, Facci, Rancan, Delmonte 

363 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stata avviata la ricognizione del personale sanitario precario in possesso dei requisiti previsti per la stabilizzazione del rapporto di lavoro. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

366 - Interrogazione a risposta scritta circa i contagi e i decessi per Covid 19 registrati nella struttura per anziani "In cammino" di Viale Pepoli a Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

381 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esecuzione di tamponi molecolari per diagnosi Covid-19 da parte di strutture sanitarie private accreditate. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

383 - Interrogazione a risposta scritta circa la percentuale del contagio da Covid-19 tra i dipendenti dell'Ospedale Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

384 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta stia mettendo in atto, durante l'emergenza Covid-19, per tutelare la salute dei soggetti affetti da sclerosi multipla. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Liverani, Bergamini, Rancan, Facci, Delmonte, Catellani, Rainieri, Pompignoli, Montevecchi, Bargi, Pelloni 

387 - Interrogazione a risposta scritta riguardo la tutela del comparto turistico regionale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

393 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione attuale sanitaria e organizzativa delle case di riposo per anziani. A firma della Consigliera: Gibertoni

394 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga necessario sollecitare il Governo alla redazione di una Guida che orienti i cittadini nell'acquisto e nel corretto utilizzo delle diverse tipologie di mascherine presenti sul mercato. A firma della Consigliera: Zamboni

395 - Interrogazione a risposta scritta circa la regolarità e l'opportunità della designazione da parte dei soci pubblici di una candidatura al Consiglio di amministrazione di Hera spa. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele 

397 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del contagio da Covid-19 presso la casa di riposo per anziani Istituto S. Anna e S. Caterina di Bologna, con particolare riguardo ai controlli svolti dall'Ausl, visto il numero di posti convenzionati. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

399 - Interrogazione a risposta scritta su casi di polmoniti atipiche registrati a Piacenza tra dicembre 2019 e gennaio 2020. A firma del Consigliere: Lisei 

403 - Interrogazione a risposta scritta Emergenza covid-19: apertura dei centri di raccolta e diffusione delle informazioni in merito alla corretta gestione dei rifiuti in vista della fase 2.  A firma dei Consiglieri: Zamboni, Taruffi, Amico 

404 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'elevato numero di anziani positivi al Covid-19 all’interno delle Case Protette della Provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani 

408 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di monitorare la corretta distribuzione dei presidi sanitari di protezione personale per tutelare la salute dei cittadini ed evitare fenomeni speculativi. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

414 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura per la riconversione delle attività per la produzione di mascherine a causa dell’emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

422 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione dell'app di tracciamento dei positivi al coronavirus (Immuni). A firma del Consigliere: Tagliaferri 

426 - Interrogazione a risposta scritta sui test sierologici acquistati da Aziende o Enti Locali e sulla disponibilità del percorso di screening regionale al fine di non rallentare ulteriormente la fase di riapertura, garantendo la salute dei cittadini e dei lavoratori. A firma della Consigliera: Castaldini 

427 - Interrogazione a risposta scritta circa la valutazione di un riconoscimento economico per le figure professionali impegnate in prima linea nel contrasto al Covid 1-19, come ad esempio forze dell’ordine, agenti di Polizia locale, operatori ecologici e personale delle residenze per anziani.  A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei 

434 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione e la consegna delle mascherine della Regione a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

435 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sono stati inviati protocolli alle strutture ospedaliere (pubbliche, private e convenzionate) circa le procedure da adottare in questo particolare momento di emergenza COVID-19, in caso di interventi, ambulatori e terapie da somministrare nei reparti non COVID-19, come ad esempio ai pazienti oncologici. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

437 - Interrogazione a risposta scritta circa l'avviso di Selezione per il conferimento dell’incarico di responsabile della struttura Complessa denominata "Affari Legali e Generali" dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

441 - Interrogazione a risposta scritta circa la lista di attesa per cistoscopia presso l'Ausl di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

443 - Interrogazione a risposta scritta per sapere i dati su positivi, deceduti e tamponi alla Casa di Riposo per Anziani "Oasi San Francesco" di Cereggio, nel Comune di Ventasso. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani 

445 - Interrogazione a risposta scritta circa i test sierologici per gli operatori delle ambulanze della città di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

447 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi, di cui all'art. 103 del DL 17 marzo 2020, n. 18, fino al 15 maggio 2020, con particolare riguardo al rilascio di autorizzazioni per l'apertura di nuove attività. A firma del Consigliere: Lisei 

453 - Interrogazione a risposta scritta riguardante il progetto del nuovo polo logistico di Altedo. A firma del Consigliere: Lisei

454 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano gli strumenti a sostegno dei caregiver familiari, anche con riguardo alla risoluzione oggetto 4726 approvata nel 2017. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Occhi, Montevecchi, Rainieri, Catellani, Pelloni, Bargi, Delmonte, Rancan, Liverani, Facci, Pompignoli 

455 - Interrogazione a risposta scritta circa la formazione dei cani da assistenza alle persone con disabilità. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Rainieri, Catellani, Pelloni, Bargi, Delmonte, Rancan, Liverani, Facci, Pompignoli, Bergamini

456 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le procedure da adottare e le linee guida da seguire nel corso di questa situazione emergenziale per il trattamento e la gestione delle salme di persone defunte per cause diverse da Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

457 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di una ripresa anticipata delle attività di acconciatura ed estetica, rispetto alle date annunciate dal Governo nazionale.  A firma dei Consiglieri: Rontini, Fabbri, Bulbi, Zappaterra, Daffada', Mori, Costa, Costi, Sabattini, Montalti, Caliandro 

460 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa al contagio da Covid-19 presente nella Casa Residenza di via Saliceto a Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

463 - Interrogazione a risposta scritta circa il fondo messo a disposizione dell'area disabili, gestito dalle Aziende USL. A firma della Consigliera: Gibertoni

464 - Interrogazione a risposta scritta riguardo alla distribuzione di posti di terapia intensiva da realizzare per il "programma covid-19 intensive care Emilia-Romagna". A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

468 - Interrogazione a risposta scritta sui possibili collegamenti tra la Sindrome di Kawasaki e il Coronavirus in età pediatrica. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Montevecchi, Rainieri, Bargi, Catellani, Bergamini, Rancan, Delmonte

476 - Interrogazione a risposta scritta circa la fornitura di dispositivi di sicurezza, quali mascherine e tute protettive, acquistata dalla Società Ecotech srl. A firma del Consigliere: Lisei 

479 - Interrogazione a risposta scritta circa la sperimentazione della tecnica del plasma convalescente, già utilizzata in passato per curare altre epidemie. A firma della Consigliera: Gibertoni

481 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle sperimentazioni di plasma iperimmune nella cura dei pazienti positivi al COVID-19. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Montevecchi, Rainieri, Bargi, Catellani, Bergamini, Rancan, Delmonte, Facci, Pelloni

482 - Interrogazione a risposta scritta circa numeri e risultati sui trattamenti anti Covid-19 negli ospedali della Regione. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Montevecchi, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Liverani, Catellani, Pompignoli, Bargi, Rainieri, Delmonte, Rancan

484 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attivazione tempestiva di campagne di vaccinazione contro influenza e pneumococco. A firma del Consigliere: Tagliaferri

487 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto di interramento del tratto urbano della linea Bologna Portomaggiore. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Taruffi, Paruolo 

489 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione delle bollette di utenza e la riduzione degli oneri di sistema per nuclei familiari, imprese, artigiani e commercianti in difficoltà a seguito delle ordinanze emergenziali riguardanti il Covid-19. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Lisei, Barcaiuolo 

491 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di Piacenza tra il 10 e il 21 febbraio 2020, in considerazione del fatto che, nonostante la presenza di ammalati con sintomi di Covid-19, non sia stato individuato alcun focolaio. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan 

492 - Interrogazione a risposta scritta sui provvedimenti da adottare per sostenere la ripresa delle aziende della Romagna, nota come Wellness Valley. A firma del Consigliere: Pompignoli 

493 - Interrogazione a risposta scritta circa le politiche ambientali per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU, in relazione ad una presunta svolta green. A firma della Consigliera: Gibertoni

496 - Interrogazione a risposta scritta circa il riconoscimento economico anche agli operatori sanitari degli ospedali privati, visto il loro contributo nel fronteggiare l'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Bargi, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Catellani, Bergamini, Pompignoli, Facci, Pelloni, Rainieri, Montevecchi, Rancan, Liverani, Delmonte 

498 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure di sostegno si intenda mettere in atto per le aziende della Wellness Valley. A firma del Consigliere: Pompignoli 

511 - Interrogazione a risposta scritta circa l'eventuale ripresa del monitoraggio della Variante di valico, per la sicurezza delle persone e la salvaguardia del patrimonio. A firma della Consigliera: Gibertoni 

512 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di fornire ai cittadini dell’area nord della provincia di Modena una risposta che entri nel merito dei problemi sui collegamenti ferroviari, anche senza attendere la ripresa del confronto politico sul futuro Prit. A firma della Consigliera: Gibertoni

519 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda avanzare nel tavolo di confronto Governo-Regioni la richiesta di inserire canali prioritari per il riconoscimento del bonus da 600 euro, varato dal Decreto "Cura Italia". A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

528 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga opportuno agire per promuovere anche sulla rete stradale del territorio regionale esistente e non solo su quelle di nuova progettazione, corridoi per gli animali selvatici per evitare danni agli animali stessi e alle persone. A firma della Consigliera: Gibertoni 

553 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino delle corse sulla linea Bologna-Verona. A firma della Consigliera: Piccinini

554 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino nei confini originari dell’Oasi di Torriana Montebello, evitando i ripopolamenti di fauna precedentemente inserita nell’Oasi. A firma della Consigliera: Piccinini 

557 - Interrogazione a risposta scritta sul ritardo nell’attuazione del piano BUL e sull'urgenza di ridurre fino ad azzerarlo il digital divide in Emilia-Romagna, con particolare riguardo al territorio di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

562 - Interrogazione a risposta scritta circa la riattivazione delle attività culturali e nello specifico delle scuole di formazione teatrale sul territorio regionale.  A firma dei Consiglieri: Amico, Costa, Bondavalli 

570 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di spostare il traffico merci dalla gomma al trasporto su rotaia e quale sia lo stato attuale del traffico merci sulla tratta Poggio Rusco - Ferrara - Ravenna - Porto di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni

572 - Interrogazione a risposta scritta sulle modifiche all'orario della linea ferroviaria Modena-Sassuolo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

587 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione, imposta dall'emergenza COVID, di tutti i tirocini curriculari ed extracurriculari ed ogni altra attività legata alle politiche attive per il lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

588 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione delle corse sulla linea ferroviaria Sassuolo-Modena e per sapere se sia previsto il rimborso degli abbonamenti pagati e non usufruiti a causa delle modifiche d'orario. A firma del Consigliere: Bargi 

589 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione di contributi per il pagamento dei maggiori interessi maturati entro il 31 dicembre 2019, in conseguenza della sospensione delle rate di mutui e finanziamenti a seguito del sisma del 2012 e dell'alluvione del 2014. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

590 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di concedere la riapertura il 18 maggio ad acconciatori ed estetisti, prevedendo la redazione di un protocollo condiviso che disciplini nel dettaglio gli adempimenti da porre in essere per lavorare in completa sicurezza. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

594 - Interrogazione a risposta scritta sul mantenimento, sia in territorio parmense che in territorio reggiano, delle due oasi relative alle "Casse d'espansione dell'Enza, vista l’importanza naturalistica della zona. A firma della Consigliera: Gibertoni 

598 - Interrogazione a risposta scritta circa le contromisure necessarie per evitare le secche dei fiumi nel periodo estivo, con particolare riguardo al Secchia e al Panaro. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

600 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi presso ATERSIR e presso i comuni, in particolare quello di Parma, affinché si attengano alle direttive dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) in materia di riduzione della TARI, a causa dell'emergenza di covid-19. A firma del Consigliere: Rainieri 

604 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga necessario intervenire con misure concrete a sostegno di tutto il settore immobiliare, fortemente penalizzato dalla situazione emergenziale creatasi. A firma del Consigliere: Lisei 

607 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda istituire, a partire dall’anno 2021, un meccanismo perequativo consistente in un fondo di solidarietà regionale per i rifiuti cd. “spiaggiati”, in modo da “socializzare” tali costi tra tutti i Comuni della Regione. A firma del Consigliere: Fabbri 

609 - Interrogazione a risposta scritta sulle modalità con cui la Giunta regionale ha predisposto la realizzazione della nuova analisi costi benefici del progetto di Autostrada regionale Cispadana, annunciata a novembre scorso, e in particolare se essa coinvolga anche gli aspetti complessivi trattati nello Studio d'impatto ambientale. A firma della Consigliera: Zamboni 

610 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto esecutivo del raccordo autostradale Campogalliano-Sassuolo. A firma della Consigliera: Zamboni 

613 - Interrogazione a risposta scritta circa la grave condizione occupazionale e reddituale in cui versano i lavoratori impiegati nei servizi di ristorazione gestiti dalla Camst, nell'area Fiera. A firma della Consigliera: Piccinini

614 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di allentare i vincoli degli spostamenti tra una Regione e l'altra per chi risiede in Comuni limitrofi. A firma della Consigliera: Rontini 

615 - Interrogazione a risposta scritta circa la conclusione dei lavori e la realizzazione virtuale dell’anfiteatro romano di Imola presso i Musei Civici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele 

616 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto da parte di Trenitalia Tper Scarl delle disposizioni previste per la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Bargi

617 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione di un tavolo istituzionale di concertazione sul tema dell’accesso al credito per raccogliere necessità e fabbisogni del tessuto economico e produttivo regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

619 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di valutare una proroga dei termini PUG di cui alla L.R. 24/2017 "Disciplina regionale sulla tutela e l'uso del territorio", visti gli effetti economici causati dalla pandemia. A firma del Consigliere: Mastacchi 

620 - Interrogazione a risposta scritta circa la costruzione di un deposito di liquami a Lama Mocogno. A firma del Consigliere: Pelloni 

625 - Interrogazione a risposta scritta sulla gestione della caccia al cinghiale. A firma della Consigliera: Gibertoni

628 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative, nei limiti delle proprie competenze, la Giunta intenda assumere al fine di favorire l’avvio della nuova Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradale e autostradali (ANSFISA). A firma della Consigliera: Gibertoni 

632 - Interrogazione a risposta scritta in riferimento ai possibili stanziamenti per le aziende delle aree collinari svantaggiate. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

635 - Interrogazione a risposta scritta circa la crisi di Acqua Minerale Spa e dei suoi due stabilimenti nell'appennino parmense di Masanti e Tarsogno. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi 

642 - Interrogazione a risposta scritta sulle tempistiche di accesso al credito previsto dal DL Liquidità. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

643 - Interrogazione a risposta scritta circa lo sblocco dei pagamenti a favore della società AhRCOS che ha ultimato lavori di riparazione e miglioramento sismico nel comune di Novi di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

648 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi registrati nei pagamenti della cassa integrazione in deroga, misura necessaria per attutire le difficoltà economiche causate dall'emergenza sanitaria. A firma della Consigliera: Gibertoni 

649 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione e il sostegno dei grandi eventi sportivi di interesse regionale per l'anno 2020 con riferimento all'emergenza sanitaria. A firma della Consigliera: Gibertoni 

654 - Interrogazione a risposta scritta circa il completamento dei corsi professionali per il commercio e la somministrazione di alimenti e bevande, e lo svolgimento della relativa prova di verifica finale, bloccati da settimane a causa dell’emergenza Coronavirus. A firma della Consigliera: Rontini 

659 - Interrogazione a risposta scritta sulle difficoltà di ricezione del digitale terrestre nel territorio della Valle del Savio. A firma della Consigliera: Montalti

668 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dei lavori sul ponte della SP513 a Castelnovo ne' Monti (RE). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani 

669 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative a sostegno dei lavoratori delle società di servizi che operano all'interno delle Fiere. A firma del Consigliere: Lisei 

680 - Interrogazione a risposta scritta sulle modalità di riapertura dei luoghi dedicati alla cultura, nel pieno rispetto delle regole di contrasto al Covid-19. A firma della Consigliera: Montalti 

683 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sono previsti incentivi per mantenere i livelli di pulizia dei fiumi e dei corsi d'acqua determinati dal lockdown, con particolare riferimento alla provincia di Forlì Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

684 - Interrogazione a risposta scritta circa la creazione o riqualificazione degli spazi verdi attigui alle strutture ospedaliere regionali. A firma della Consigliera: Gibertoni

692 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato attuale, sul territorio dell'Emilia-Romagna, del livello di copertura della connessione della banda ultra larga nelle istituzioni scolastiche, anche in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico. A firma della Consigliera: Bondavalli

696 - Interrogazione a risposta scritta circa l’abbattimento di 32 tigli in via Andrea Costa a Molinella (Bo). A firma del Consigliere: Lisei 

704 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento del divieto di abbruciamenti controllati del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli, previsto dall’Atto del Presidente - Decreto 43 del 20 marzo 2020. A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Marchetti Daniele 

710 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta regionale ha intenzione di impegnarsi, affinché il traliccio per antenna telefonica non venga collocato nelle immediate vicinanze dell’antica chiesa di Sant’Andrea in Castelletto (Piacenza), bensì in un luogo più adeguato, nel rispetto del valore storico e sociale, oltre che ambientale. A firma del Consigliere: Rancan

715 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di avviare una semplificazione della procedura di autorizzazione di cui alla DGR 45/2002, per consentire i principali eventi e manifestazioni dei prossimi mesi. A firma del Consigliere: Fabbri 

720 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione di misure più incisive per il contenimento della nutria. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Bargi, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Occhi, Catellani, Pompignoli, Liverani, Rancan, Delmonte, Rainieri

740 - Interrogazione a risposta scritta sul “Bonus bici” e sull'introduzione di incentivi anche per tutti quei comuni che si sono impegnati ad adottare politiche e misure importanti dal punto di vista ambientale. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pelloni, Catellani, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Bargi, Bergamini, Rancan, Liverani, Delmonte, Pompignoli, Rainieri 

754 - Interrogazione a risposta scritta circa la progettazione, ai sensi del DM 175/2020, di interventi per nuove costruzioni e messa in sicurezza di edifici scolastici preesistenti.  A firma del Consigliere: Tagliaferri

756 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle concessioni demaniali marittime per acquacoltura e pesca. A firma della Consigliera: Castaldini

804 - Interrogazione a risposta scritta circa eventuali interventi per la messa in sicurezza della rete stradale acquisita dalla Regione con particolare riguardo alla strada provinciale 568, anche a seguito del sinistro del 06-06-2020 in località Amola. A firma della Consigliera: Piccinini

829 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stanziamento di fondi regionali per il contrasto del “rischio usura”. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

882 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’affidamento a Tracce srl dell’attività di supporto alla gestione dei profili social istituzionali della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 30 giugno 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche per la salute e Politiche sociali”, alle interrogazioni oggetti nn. 716 e 800:

 

716 - Interrogazione a risposta orale in Commissione inerente la necessità di rivedere l'assegnazione strutturale di ulteriori 34 posti letto di terapia intensiva presso l'ospedale di Rimini. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

800 - Interrogazione a risposta orale in Commissione sulla predisposizione di nuovi protocolli per la gestione dei servizi nel settore delle residenze per anziani. A firma dei Consiglieri: Occhi, Catellani, Pelloni, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Rainieri, Facci, Montevecchi, Bargi, Delmonte, Rancan, Pompignoli

 

In data 1 luglio 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”, all’interrogazione oggetto n. 618:

 

618 - Interrogazione a risposta scritta trasformata in interrogazione a risposta orale in Commissione, per inserire i comuni della provincia di Parma nel fondo per i territori maggiormente interessati dall'epidemia da Covid-19. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

In data 2 luglio 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche economiche”, all’ interrogazione oggetto n. 743:

 

743 - Interrogazione a risposta orale in Commissione sul trasferimento dello stabilimento della Fiac di Pontecchio Marconi. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 19/06/2020 al 02/07/2020

 

DPGR n. 116 del 22/06/2020

Nuova proroga dei componenti dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della regione Emilia-Romagna individuati con proprio decreto n. 174/2019 fino al 31 giugno 2021

DPGR n. 117 del 23/06/2020

Legge Regionale n. 4/2017 - art. 4 - ricostituzione Comitato regionale consumatori e utenti

DPGR n. 123 del 29/06/2020

Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara - nomina Commissario straordinario

DPGR n. 124 del 29/06/2020

Azienda ospedaliero-universitaria di Parma - nomina Direttore generale

DPGR n. 125 del 29/06/2020

Azienda ospedaliero-universitaria di Modena - nomina Direttore generale

DPGR n. 126 del 29/06/2020

Azienda USL di Piacenza - nomina del Direttore generale

DPGR n. 127 del 29/06/2020

Azienda USL di Parma - nomina del Commissario straordinario

DPGR n. 128 del 29/06/2020

Azienda USL di Reggio Emilia - nomina del Direttore generale

DPGR n. 129 del 29/06/2020

Azienda USL di Imola - nomina del Direttore generale

DPGR n. 130 del 29/06/2020

Azienda USL di Ferrara - nomina del Direttore generale

DPGR n. 131 del 29/06/2020

Azienda USL della Romagna - nomina del Direttore generale

DPGR n. 132 del 29/06/2020

IRCCS "istituto Ortopedico Rizzoli" di Bologna - nomina del Direttore generale

DPGR n. 133 del 30/06/2020

Azienda USL di Bologna - nomina del Direttore generale

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 7 prot. NP/2020/1720 del 06/07/2020)

 

LA PRESIDENTE

Petitti

I SEGRETARI

Bergamini - Montalti

 

 

 

 

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