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21.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 28 LUGLIO 2020

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 976

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022». (3)

(Relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 976/1 oggetto 1240 – Presentazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 976/2 oggetto 1241 – Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 976/3 oggetto 1242 – Presentazione, discussione e ritiro)

 

OGGETTO 977

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022». (4)

(Relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 977/1/2/3/4/6/7/9/10/16 oggetti 1243, 1244, 1245, 1246, 1248, 1249, 1254, 1255 1261 – Presentazione, discussione e reiezione)

(Ordini del giorno 977/5/11/13/14/15/17 oggetti 1247, 1256, 1258, 1259, 1260, 1262 – Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 977/8/12 oggetto 1253, 1257 – Presentazione, discussione e ritiro)

PRESIDENTE (Petitti)

BARGI, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Zamboni)

CALVANO, assessore

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

POMPIGNOLI (Lega)

PICCININI (M5S)

TAGLIAFERRI (FdI)

CASTALDINI (FI)

ZAMBONI (EV)

PELLONI (Lega)

PIGONI (BP)

MONTEVECCHI (Lega)

BONDAVALLI (BP)

COSTA (PD)

STRAGLIATI (Lega)

MARCHETTI Francesca (PD)

PILLATI (PD)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (ERCEP)

FACCI (FdI)

RANCAN (Lega)

SABATTINI (PD)

BARGI, (Lega)

BONACCINI, Presidente Giunta

PICCININI (M5S)

SABATTINI (PD)

PICCININI (M5S)

FACCI (FdI)

PICCININI (M5S)

SABATTINI (PD)

RANCAN (Lega)

ZAPPATERRA (PD)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (ERCEP)

ZAMBONI (EV)

RANCAN (Lega)

CATELLANI (Lega)

FABBRI (PD)

BULBI (PD)

FACCI (FdI)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

CASTALDINI (FI)

PICCININI (M5S)

DELMONTE (Lega)

POMPIGNOLI (Lega)

PIGONI (BP)

RANCAN (Lega)

ZAMBONI (EV)

TARUFFI (ERCEP)

ZAPPATERRA (PD)

ZAPPATERRA (PD)

AMICO (ERCEP)

CALIANDRO (PD)

RAINIERI (Lega)

CALIANDRO (PD)

BULBI (PD)

PIGONI (BP)

RANCAN (Lega)

MONTALTI (PD)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Emendamenti agli oggetti 976 977 – 1256 - 1259

 

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,14

 

PRESIDENTE (Petitti): Buon pomeriggio. Dichiaro aperta la seduta pomeridiana n. 21 del giorno 28 luglio 2020.

Le altre [interruzione audio] Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BERGAMINI Fabio
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. CASTALDINI Valentina
  9. CATELLANI Maura
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. DELMONTE Gabriele
  14. FABBRI Marco
  15. FACCI Michele
  16. FELICORI Mauro
  17. GIBERTONI Giulia
  18. IOTTI Massimo
  19. LISEI Marco
  20. MALETTI Francesca
  21. MARCHETTI Daniele
  22. MARCHETTI Francesca
  23. MASTACCHI Marco
  24. MONTALTI Lia
  25. MONTEVECCHI Matteo
  26. MORI Roberta
  27. MUMOLO Antonio
  28. OCCHI Emiliano
  29. PARUOLO Giuseppe
  30. PELLONI Simone
  31. PETITTI Emma
  32. PILLATI Marilena
  33. POMPIGNOLI Massimiliano
  34. RANCAN Matteo
  35. RONTINI Manuela
  36. ROSSI Nadia
  37. SONCINI Ottavia
  38. STRAGLIATI Valentina
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

43 presenti. Apriamo la seduta.

 

OGGETTO 976

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022». (3)

(Relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 976/1 oggetto 1240 – Presentazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 976/2 oggetto 1241 – Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 976/3 oggetto 1242 – Presentazione, discussione e ritiro)

OGGETTO 977

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022». (4)

(Relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 977/1/2/3/4/6/7/9/10/16 oggetti 1243, 1244, 1245, 1246, 1248, 1249, 1254, 1255 1261 – Presentazione, discussione e reiezione)

(Ordini del giorno 977/5/11/13/14/15/17 oggetti 1247, 1256, 1258, 1259, 1260, 1262 – Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 977/8/12 oggetto 1253, 1257 – Presentazione, discussione e ritiro)

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i lavori dagli oggetti congiunti.

Precisamente, si parte con la relazione di minoranza.

Ricordo che parliamo dell’oggetto 976, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante le disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna.

Finora sono pervenute su questo oggetto dodici proposte di emendamento: sei a firma della consigliera Piccinini, una a firma dell’assessore Calvano, una a firma dei consiglieri Catellani e Francesca Marchetti, una a firma del consigliere Rancan, due a firma dei consiglieri Facci e Pompignoli e una a firma del consigliere Facci.

Sempre sullo stesso oggetto sono stati presentati tre ordini del giorno: uno è a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri, il secondo è a firma della consigliera Piccinini e l’ultimo a firma del consigliere Pompignoli.

È collegato a questo oggetto anche l’oggetto 977, il progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante l’assestamento e prima variazione generale di bilancio. È un progetto di legge composto da 12 articoli e relativi allegati.

Insistono su questo oggetto sette proposte di emendamento: tre a firma della consigliera Piccinini, una a firma della consigliera Castaldini, una a firma dei consiglieri Rainieri e Facci e due a firma del consigliere Bargi e diverse proposte di ordine del giorno, con la precisione quindici ordini del giorno, a firma di vari consiglieri.

Ripartiamo, quindi, con la discussione e passo la parola al relatore di minoranza, il consigliere Bargi.

Prego, consigliere.

 

BARGI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Buon pomeriggio.

Siamo qui oggi a discutere la prima manovra di bilancio che segue il periodo di lockdown, quindi la crisi dovuta al Covid-19; una manovra che, giustamente, mi ha ricordato stamattina nell’intervento del relatore di maggioranza Sabattini, va letta un po’ in un quadro generale. Tanto faccio anch’io nella mia relazione, andando a inquadrare in quello che è stato un po’ il contesto di Covid e anche delle iniziative messe in campo dall’Amministrazione regionale durante il periodo di lockdown con quello che è lo sblocco dell’avanzo più volte citato dall’assessore Calvano, che ringrazio anche per averci fornito in Commissione la possibilità di vedere i numeri aggregati e quindi poter fare avere una visione complessiva della manovra in oggetto.

Molti interventi sono stati fatti principalmente a spot in questa manovra, alcuni sono anche apprezzabili, però sembra che manchi una visione d’insieme. Almeno questo è il giudizio che mi sento di dare al progetto di legge sull’assestamento e alla prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione. Per questo ho espresso parere negativo anche nella discussione in Commissione al provvedimento di oggi.

In un momento di così straordinaria difficoltà per tutto il nostro sistema produttivo mi sarei aspettato un approccio più generale nel voler sostenere la nostra economia, tanto a livello nazionale quanto da parte della nostra stessa Regione. Ci siamo trovati, invece, di fronte a una serie di provvedimenti che riterrei insufficienti a garantire una reale ripartenza e a rispondere alle esigenze segnalate dalle tante categorie che hanno avuto difficoltà enormi durante la fase di lockdown e, quindi, delle manovre che la stessa politica ha richiesto per cercare di contrastare il virus.

Sappiamo che la Regione non ha le possibilità economiche dello Stato, lo abbiamo ripetuto tante volte, perché non può finanziare i propri interventi con il deficit, tuttavia, oltre ad avere un bilancio proprio e proprie risorse, può esercitare un potere contrattuale sicuramente forte con lo Stato e con il Governo, soprattutto una Regione locomotiva come la nostra, che esprime anche il presidente della Conferenza Stato-Regioni.

Non condivido nemmeno la filosofia che sta dietro a questi interventi. Faccio qualche esempio. Sono previsti vari contributi economici, ad esempio, per il turismo balneare e per quello di montagna, sono già previste in questo assestamento le risorse sulla legge sull’agricoltura, che voteremo dopo questi provvedimenti nei prossimi giorni, che prevede aiuti agli agriturismi e alle agenzie di viaggio. Ma manca un quadro complessivo di aiuti a tutto il settore terziario, se vogliamo ritenerlo come uno dei più colpiti e flagellati e che soprattutto ha avuto perdite assolutamente irrecuperabili, i cui operatori in questo modo subiscono una sorta di scorretta disparità di trattamento. Del resto, se pensiamo che, se non sei nelle aree o nelle tipologie di attività che citavo prima, sei di fatto scartato dall’attenzione della Regione. Magari qualcosa a livello nazionale si è mosso, ma parliamo sempre di piccole gocce in un mare sicuramente burrascoso.

Ci sono molti interventi mirati, ma credo che la linea guida, il criterio unico dovrebbe essere quello di guardare alle imprese che hanno subìto pesanti conseguenze a causa del Covid-19. Andiamo, ad esempio, a una delle risorse stanziate sul tema degli APT: sono previsti 2 milioni come risorse aggiuntive in questa variazione. Ci chiediamo quale sia l’opportunità politica di dare aiuto alle aziende di promozione turistica per far venire turisti nella nostra regione, se poi abbiamo il Governo che si prepara ad estendere, come addirittura era stato chiesto qualche tempo fa, fino a fine anno lo stato di emergenza, con tutte le limitazioni, con alcune regioni che prevedono vari limiti e quindi con difficoltà anche per i turisti di poter venire nella nostra regione.

Ci sarebbe sembrato forse più opportuno fare una scelta diversa e utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione per cercare di andare il più possibile in soccorso di tutto quel mondo che, proprio grazie alla clientela e al turismo, a incassi… È inutile citare ristorazione, locali, categorie che nelle discussioni di questi mesi più volte abbiamo evidenziato.

Pensiamo anche ai 3,3 milioni previsti per il progetto “Bike to work”. Se ne è discusso a livello politico, l’idea nasce dal Governo, sicuramente la Regione si è voluta allineare mettendoci risorse per i Comuni aderenti al PAIR. Sicuramente un’idea interessante, ma – capiamoci – in un momento storico come questo non so che giudizio daranno a posteriori analizzando il periodo che stiamo vivendo oggi e vedranno che per un provvedimento come questo c’è stata una certa tempestività, tanto al Governo quanto alla Regione, e non magari su provvedimenti che si aspettano con più impellenza e che riguardano la sopravvivenza stessa delle attività del nostro territorio. Abbiamo comunque partecipato ai lavori di questo documento, ad esempio – ci arriverò dopo – sul collegato, che avevo definito in una Commissione un po’ striminzito, perché nei cinque anni passati ero abituato a vedere collegati in cui emergevano interventi sulla normativa regionale ben più pesanti. A volte ci chiedevamo quanto fosse opportuno infilarli all’interno di un documento di quel tipo piuttosto che fare una trattazione a parte. Quest’anno invece devo dire che ci limitiamo a piccoli interventi, anche apprezzabili.

Abbiamo presentato alcuni emendamenti, alcuni anche oggi in discussione. Ad esempio, tra gli interventi che riteniamo sicuramente meritevoli del nostro interesse e anche della nostra condivisione c’è quello di dare risorse comuni per abbattere la TARI, quindi magari agire nell’intento, se non ricordo male, della presentazione dell’assessore Calvano, e magari andare a specificare proprio quelle che potrebbero essere le attività che sono state chiuse e quindi pagano per un servizio di cui di fatto non hanno fruito, per dei rifiuti che non hanno prodotto. Qui la Regione prevede 2 milioni, che bisogna aggiungere ai 5 già in ATERSIR. Noi chiederemmo di raddoppiare lo sforzo della Regione. Il rischio, che avviene anche analogamente nel Bike to work, è quello di dare ai Comuni un numero di risorse abbastanza stringato, costringendoli a prevedere uno sconto generalizzato di poca entità o di limitare i destinatari del beneficio con una cifra un pochino più ampia. È giusto secondo me ‒ le risorse non sono infinite ‒ andare a specificare chi sono i destinatari di questo beneficio. È giusto, però, che non sia solo una roba una tantum, ma sia un qualcosa di più significativo. Il provvedimento, comunque, dicevo prima, va nella giusta direzione, perché può produrre risorse da mettere in circolo, ma crediamo anche che ci siano i margini per prevedere un contributo maggiore di quello previsto.

Leggo qualche dato che proviene dal nostro territorio. Come evidenziato da un’indagine condotta dal Centro studi CNA Emilia-Romagna, nel mese di marzo, su un campione di 1.671 micro e piccole imprese e professionisti della Regione, si evince che circa tre attività su quattro (siamo intorno al 73 per cento) stavano già accusando ricadute negative dall’emergenza sanitaria, in primo luogo come conseguenza della flessione della domanda, ma anche per la difficoltà nei rapporti con i fornitori e problemi logistici. L’86 per cento segnalava un peggioramento dei risultati numerici, mentre il 67 per cento riteneva molto probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Le maggiori criticità riguardavano il trasporto persone, con il 98.5 per cento, che registra una drammatica contrazione della domanda, e a seguire il turismo, con l’89 per cento. Poi moda (83) e servizi alla persona (82).

Secondo uno studio delle Camere di Commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, nel primo trimestre 2020 la produzione è caduta del 14,4 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2019. L’ampiezza della recessione è seconda solo a quella rilevata nel secondo trimestre del 2009, dopo il crollo del sistema dei mutui subprime, anche se ricordo che arrivammo a numeri di contrazione di PIL simile a quelli di oggi in un periodo di tempo più ampio. Il colpo questa volta lo accusiamo in maniera molto più forte.

L’andamento del fatturato, valutato a prezzi correnti, ha manifestato la stessa tendenza negativa (sempre meno 15 per cento). Una nota ulteriormente negativa per il futuro deriva dalla più ampia caduta degli ordini, con un 15.5 per cento in meno. Si prevede ‒ stavo dicendo poc’anzi ‒ che il calo del PIL sarà almeno di doppia cifra.

Il Covid-19, e con lui chiaramente le misure che si è deciso di attivare per contrastarlo, a partire dalla chiusura delle attività, è arrivato... Questo è importante dirlo. Ho cercato di segnalarlo ogni volta che ho potuto anche nel lavoro di Commissione e negli interventi anche precedenti qui in aula, dopo un lungo periodo di recessione economica dovuto principalmente alle politiche di austerity ispirate da Bruxelles, sulle quali ricordo nella prima seduta di questo mandato si espresse con un certo illuminato scetticismo anche il presidente Bonaccini.

Serve ora ripartire con politiche espansive, incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche per spingere con decisione il sistema produttivo regionale. Questo chiaramente deve sempre essere un lavoro a doppio mandato tra Regione e Governo, altrimenti, chiaramente, l’incidenza dei provvedimenti tende a essere sempre un po’ scarsa.

Come confermato dall’associazione di categoria, alcune delle perdite subite dalle imprese non sono più recuperabili. I contributi statali finora sono stati minimi e a fondo perduto la Regione ha concesso interventi spot, come dicevo in apertura, mancando un quadro generale.

Lo stesso bando sui confidi, che è stata un po’ la punta di diamante delle iniziative prese dalla Regione, pur apprezzabile nei contenuti, aveva trovato anche il nostro voto quando è stato allargato dagli investimenti alla liquidità, visto il periodo storico che viviamo, andrebbe intanto rimpinguato con maggiori risorse, e qui le categorie si sono espresse più volte e poi comunque rimane una misura che soffre di un eccessivo auto-centramento. Sappiamo che tende a essere un mondo un po’ chiuso e le risposte tendono a rimanere all’interno di quel mondo.

Inoltre, voglio riprendere un concetto che sollevo dall’uscita dei primi decreti del Governo. Concedere alle imprese come unica alternativa l’indebitamento in un periodo recessivo non è la risposta corretta e la marea di garanzie rilasciate rischiano di rendere esposto nel futuro il bilancio pubblico spostando di fatto un problema di oggi avanti nel tempo. Se le imprese non riuscissero a far fronte a queste richieste di risorse, tra l’altro prese per liquidità, ricordo sempre, e non per investimenti, quindi ingessando di fatto i bilanci privati, poi dopo deve intervenire il pubblico. Di conseguenza, serviranno risorse per andare a tappare questa scelta di oggi. Quindi, sempre di più servono gli interventi che consentono all’economia di ripartire, oltre al fatto che, ingessando gli investimenti privati nei prossimi anni, si otterrà l’effetto di rallentare la crescita. Non dimentichiamoci che il nostro tessuto produttivo è formato principalmente da PMI.

L’assestamento di bilancio arriva, perciò, in un momento estremamente difficile. La manovra di 17,5 milioni di euro più l’avanzo di 22 milioni a valere sul 2020, i 22 milioni chiaramente riguardano lo sblocco dell’avanzo che verrà generato con delibere della Giunta, come illustrato dall’assessore Calvano, non saranno sufficienti a fare la differenza.

Ci si sarebbe aspettato più coraggio nell’assestamento. I contenuti e le novità sono pochi, mancano politiche di sgravio e semplificazione, necessarie alla vita dell’impresa e al rilancio di un tessuto produttivo già fortemente provato già prima dell’avvento del Covid. Quindi serve, secondo noi, una politica di lungo periodo. Forse non era questa la fase, però è chiaro che ci troveremo di fronte a un periodo in cui sarà necessario rivedere come intendiamo l’economia e la politica. Rileviamo, invece, forti disparità: ci si è concentrati sui piccoli settori, ma senza una visione complessiva.

Qualche parola la spendo anch’io sul quadro generale e della politica nazionale, la quale confida molto nel recente accordo europeo sul Recovery Fund, 209 miliardi tra prestiti (127) e finanziamenti (82) per l’Italia. I soldi a fondo perduto non vanno restituiti, ma ci verranno dati a rate e ogni rata sarà subordinata alle riforme che l’Unione europea ci dirà di fare. Non avendo una banca centrale che garantisca l’Italia, le voci di spesa pubblica, quali sanità e pensioni, sono quelle più a rischio. L’eventuale consolidamento fiscale condurrà chiaramente al massacro delle partite IVA.

Quanto ai prestiti, essi sono legati a condizionalità che non hanno nulla da invidiare al MES originario. Si tratta di una gigantesca operazione mediatica che ci consegna nelle mani dei Paesi forti di Bruxelles. Si può magari sostenere che, essendo in piena emergenza, servono soldi freschi, sui quali è inutile sputare, ma ci si dimentica di dire che i primi contributi arriveranno intanto nel 2021, una piccola parte, sempre che qualche nazione non richieda il freno di emergenza, permettendo agli Stati membri di chiedere di approfondire, in sede di vertice UE, se gli impegni sulle riforme di un altro Stato sono stati rispettati.

Ricordiamo che il rapporto debito-PIL veleggia ormai verso il 160-170 per cento nel prossimo autunno, eppure la crisi economica è già in corso ed esploderà violentemente subito dopo l’estate, quando molte attività non saranno più in grado di aprire, mettendo molte partite IVA sul lastrico.

Quali provvedimenti vanno varati, allora, dato che ci sarà l’urgenza e saremo ancora in attesa di queste risorse? Con almeno quattro milioni di poveri stimati di certo non si potrà andare avanti fornendo esclusivamente sussidi. Con la logica dei prestiti legati a condizionalità si rischia seriamente di ripiombare nella logica dell’austerità, che ha già caratterizzato il Paese dalla fine del 2011, con vari Governi tecnici. Servono, invece, manovre espansive di sostegno a chi, ancora oggi, non si è arreso e a chi ritiene di investire ancora e creare posti di lavoro.

Una strategia di lungo respiro è alla portata di mano. L’Italia avrebbe potuto collocare tutti i titoli di Stato necessari sul mercato primario, con garanzia della BCE, come di fatto sta avvenendo sul mercato secondario dall’inizio della pandemia. Non vi sarebbe stata alcuna sorveglianza da parte di nessuno e nessuna riforma ci sarebbe stata imposta, ma soprattutto non ci saremmo indebitati.

Concludo qui il mio intervento, ritornando sul tema in oggetto, ribadendo la contrarietà non tanto ai singoli provvedimenti contenuti nel collegato, nel quale, come dicevo, troviamo anche diversi punti apprezzabili, e tra l’altro su questo documento abbiamo anche contribuito a sviluppare un dibattito direi serio e costruttivo, lo ribadiva anche il relatore di maggioranza, facendo qualche proposta poi anche avallata. Penso al PUG, quindi al rinvio del PUG, un tema che riteniamo essere se non altro di buonsenso, al quale siamo giunti dopo un confronto con la maggioranza, e a quelli che sono stati gli interventi per cercare di riportare alcune tematiche all’interno dell’Assemblea, o meglio non lasciare che tutto venga demandato alla Giunta, altrimenti si va a snaturare il ruolo politico dell’Assemblea.

La nostra contrarietà va quindi all’impostazione generale di questo assestamento post-Covid, alle scelte effettuate soprattutto nell’intervento insufficiente di sostegno all’attività per la ripresa e che si troveranno come unica alternativa l’indebitamento e la speranza di riuscire a sopravvivere nel prossimo autunno.

Chiuderei anch’io con un ringraziamento agli uffici, alla Commissione, che ci hanno seguito in questo lavoro anche abbastanza frettoloso, perché siamo arrivati lunghi con i tempi, anzi subito sembrava fossimo ancora più corti. Sicuramente un ringraziamento va al relatore di maggioranza che si è reso estremamente disponibile e credo che alla fine, malgrado divergenze di opinioni, siamo riusciti anche a entrare nel dettaglio di alcuni aspetti e a fare alcune modifiche migliorative agli oggetti che votiamo oggi. Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere Bargi, per la dettagliata relazione di minoranza che ha svolto, che si è conclusa, al pari di quella del consigliere Sabattini, con un ringraziamento per tutto il lavoro svolto insieme.

Prima di aprire il dibattito generale – ci sono già due consiglieri iscritti – diamo la parola all’assessore Paolo Calvano.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente.

Parto da un ringraziamento non formale ai relatori per il lavoro svolto in queste settimane. Poi specificherò anche il senso di questo ringraziamento non solo per il lavoro ma anche per gli effetti che ha avuto e un ringraziamento va anche al Presidente della Commissione I, con la quale abbiamo potuto mettere in campo un percorso credo abbastanza lineare che ha consentito a tutti, nelle loro competenze [...]. Ci sono.

Dicevo, ringrazio il presidente della I Commissione, Pompignoli, perché credo che il lavoro che abbiamo messo in campo in queste settimane abbia avuto una sua linearità e abbia consentito a tutti di esprimere le proprie idee e di entrare nel merito di questo assestamento di bilancio.

Abbiamo voluto che l’assestamento di bilancio non fosse semplicemente un passaggio obbligato. Lo è, ma noi abbiamo cercato di far sì che non fosse semplicemente un passaggio obbligato, ma che si tramutasse in una vera e propria manovra. Di questo ringrazio i colleghi assessori, perché c’è stato un proficuo e lungo confronto di raccolta di idee e sollecitazioni, che abbiamo provato a sistematizzare in una vera e propria manovra. Ringrazio i dirigenti e i loro collaboratori di questa Regione. Qui il ringraziamento lo faccio perché, se il buongiorno si vede dal mattino, spero davvero si possa proseguire in questa logica, nel senso che siamo andati insieme alla ricerca di soluzioni. Abbiamo puntato al risultato e non alla mera esecuzione di un adempimento. Ed è questo che fa la differenza affinché ci sia una Pubblica amministrazione efficace ed efficiente, che sia orientata a migliorare la vita della comunità di cui si occupa. Quindi, non un adempimento di metà anno, ma una manovra per affrontare uno dei momenti più difficili della storia certamente del nostro Paese, della nostra Regione, dell’Europa e del globo nel suo insieme, purtroppo.

Si parla per l’Italia, per l’Emilia-Romagna, forse, come evento storico, purtroppo, di una caduta del PIL a doppia cifra, con effetti inevitabili sui livelli di occupazione e di tenuta sociale. Del resto, la dimensione della risposta che hanno dato lo Stato nazionale e l’Europa con gli oltre 100 miliardi ‒ che a breve, con l’ultima manovra, diventeranno 100 ‒ di scostamento rispetto al rapporto deficit-PIL e la messa in campo, finalmente, di una risposta molto robusta dell’Europa attraverso il Recovery Fund danno la dimensione del problema che la società, l’economia sta affrontando.

Noi ‒ lo diceva molto bene il collega Sabattini nella sua relazione ‒ non possiamo lavorare sullo scostamento deficit-PIL, perché non possiamo fare deficit. Abbiamo la necessità di rispettare un adeguato equilibrio tra entrate e uscite, e ovviamente il pareggio di bilancio. Per questo ci siamo confrontati con il Governo e abbiamo chiesto un tavolo permanente di confronto con il Governo sulle mancate entrate della Regione. Bargi diceva “bisogna che l’Emilia-Romagna faccia sentire la sua voce”.

L’Emilia-Romagna lo ha fatto. Siamo andati a quel tavolo di confronto consapevoli che le Regioni a Statuto ordinario, così come quelle a Statuto speciale, rischiavano di pagare un prezzo enorme in termini di entrate, che non potevamo compensare con attività di costruzione di deficit e che quindi rischiavamo semplicemente di dover compensare con le minori entrate, con le minori spese e quindi con minori servizi. Invece, siamo andati lì e abbiamo spiegato che eravamo pronti a fare la nostra parte, ma che su quelle mancate entrate serviva che un pezzo del deficit nazionale accompagnasse le Regioni e, ovviamente, anche gli enti locali. Abbiamo firmato un buon accordo da questo punto di vista. Abbiamo firmato un accordo che ha riconosciuto alle Regioni e riconoscerà con gli ultimi atti che faranno il Parlamento e il Governo nelle prossime settimane 1,7 miliardi di euro per sopperire alle mancate entrate.

È stato un accordo importante, un accordo che non risolve certamente, perché c’è la necessità di continuare a monitorare la spesa e l’andamento delle entrate, perché noi abbiamo stimato 120 milioni di euro di minori entrate. Quell’accordo, fatto a livello nazionale, dovrebbe coprirle tutte, ma oggi, considerando i dati che continuano ad arrivare dal punto di vista economico sulla finanza pubblica, la situazione va comunque monitorata con attenzione.

Però, fatto l’accordo, siamo stati nelle condizioni anche di agire mettendo in campo con più serenità, pur con attenzione, le nostre risorse e la nostra progettualità.

Abbiamo avuto un obiettivo. Oggi come oggi siamo chiamati a mantenere ancora tra di noi le distanze fisiche. Quello che vogliamo provare a fare è ridurre le distanze sociali, che purtroppo ci sono nel Paese e a maggior ragione sono state amplificate dal Covid.

Abbiamo provato a raggiungere quell’accordo, ripeto, e abbiamo lavorato affinché non ci fosse una riduzione di quei servizi, anzi ci fosse l’opportunità di mettere in campo nuove risorse.

Perché parlo di una manovra? Perché è partita con quell’intento. Il confronto nelle Commissioni, in particolare, ha arricchito quella manovra. I 20 milioni che avevamo messo a sostegno delle problematiche dei territori di Piacenza, Rimini e Medicina, particolarmente colpiti dal Covid, sono diventati 40, lo sono diventati grazie a una sollecitazione molto forte che c’è stata da parte dei partiti di maggioranza verso la Giunta, con un rafforzamento e, quindi, con lo stanziamento di ulteriori risorse, con una richiesta molto forte della collega Lori affinché una parte di quelle risorse trovasse attenzione in particolare nelle zone montane e nelle aree interne. A quel punto, di fronte a richieste così forti, l’assessore al bilancio che cosa deve fare? Fare di tutto per trovare quelle risorse. E le abbiamo trovate, le abbiamo trovate in una logica di investimenti e di sostegno agli investimenti degli Enti locali in quel territorio, per mettere in campo una doppia azione, sia di sostegno a quegli Enti sia di costruzione di un volano di carattere economico e finanziario che possa, nel biennio 2021 e 2022, far sì che quei 40 milioni siano in realtà un po’ di più perché ci sono tanti Enti locali che ci vogliono mettere anche del loro. E per chi non riuscirà a metterci del proprio cercheremo di dare una mano noi chiedendo cofinanziamenti anche molto bassi, perché purtroppo i Comuni piccoli – lo spiegherà molto bene il sottosegretario Baruffi quando parleremo dell’atto di indirizzo – hanno difficoltà che dobbiamo raccogliere e di cui dobbiamo farci carico.

Abbiamo scelto la strada che, quindi, chi ha sofferto di più durante il Covid avesse un elemento di attenzione, che i territori più periferici avessero un elemento di attenzione. Abbiamo guardato con attenzione a mettere in campo risorse non solo per affrontare l’emergenza, ma per preparare la ripartenza.

Dico un’altra cosa. Oggi stiamo parlando di una manovra che, considerando anche le risorse che arrivano dal livello nazionale per una serie di progetti, cito l’ospedale di Cesena, poi ci penserà il presidente, cito il Tecnopolo, complessivamente diventa una manovra da 330 milioni di euro. Ma non è l’unica cosa che abbiamo fatto, perché in piena emergenza, quando era impossibile lavorare sulle entrate e quando non si poteva lavorare a riduzione delle spese, che cosa siamo andati a fare? Siamo andati a cercare in quell’avanzo vincolato che la legge di bilancio nazionale del 2019 ha liberato nuove opportunità per il bilancio ordinario, e le abbiamo trovate. Abbiamo messo in campo 150 milioni di euro.

Quindi, capite bene che complessivamente quello che stiamo facendo oggi, quello che abbiamo fatto in questi mesi si traduce in mezzo miliardo di azioni della Regione Emilia-Romagna per fronteggiare la crisi e l’emergenza e per creare le condizioni per provare a uscire da quell’emergenza e da quella crisi. A volte basta poco. Faccio un esempio. Trovare 4 milioni per sbloccare il cantiere ferroviario della linea Ferrara-Codigoro ha fatto sì che partisse un cantiere da 60 milioni di euro, che oggi sta facendo lavorare 50 persone, sta facendo lavorare un sistema di piccole imprese dentro la nostra regione. Far partire quei cantieri è uno degli obiettivi che dobbiamo avere e che deve essere il più possibile condiviso. La cosa che certamente dobbiamo tenere in considerazione è che tra i cantieri che sono partiti più velocemente ci sono proprio quelli di carattere ferroviario, stando dentro quell’idea di una mobilità che cambia, che si rafforza anche in una logica di sostenibilità.

Dicevo prima che non volevamo un assestamento che fosse un mero atto amministrativo, ma che diventasse una manovra. Qui c’è il ringraziamento più forte ai Gruppi di maggioranza, al lavoro fatto dal relatore di maggioranza, laddove a fronte di risorse aggiuntive che sono emerse da questa Assemblea – e ringrazio anche il lavoro fatto sul rendiconto della Assemblea – non si è deciso di ripartire tra mille rivoli le risorse in più che c’erano a disposizione, ma di provare a concentrarle. Le si è concentrate sul tema dei minori e dell’adolescenza, e va bene, credo che sia una scelta giusta e corretta.

Ma il ringraziamento – e non è di rito – non va solo ai Gruppi di maggioranza per aver fatto quella proposta, che abbiamo recepito all’interno dell’assestamento; va anche alle opposizioni, perché quello sforzo lo avete fatto anche voi. C’è chi lo ha fatto sull’agricoltura, chi l’ha fatto sulla FER, chi l’ha fatto sull’attenzione ai disabili all’interno delle scuole. È uno sforzo che avete fatto tutti; è uno sforzo rispetto al quale, nei limiti del dibattito di questa Assemblea di cui io devo tener conto e degli equilibri di questa Assemblea, per quanto riguarda l’assessore al bilancio e il ruolo che può avere l’assessorato al bilancio ci sarà attenzione nella costruzione dei prossimi passaggi. Laddove c’è uno sforzo per cercare di non disperdere le risorse, ma di concentrarle in interventi chiari, mirati e forti, credo che esso meriti l’attenzione di tutta l’Aula e dell’assessorato.

Finisco dicendo una cosa. Trovare le risorse – ve lo dico da assessore al bilancio – è molto complicato. Però c’è una cosa che non deve succedere nella Pubblica amministrazione: che una volta trovate le risorse non si spendano. Questo è un problema che c’è nella Pubblica amministrazione. Più ci eleviamo di livello, più questo problema esiste. Allora credo che debba partire – ed è un appello che faccio a me stesso e alle strutture della Regione – la capacità di mettere a terra il più rapidamente possibile quelle risorse che abbiamo trovato. E su questo ci sta anche quel lavoro di semplificazione che va messo in campo, sia a favore di imprese e cittadini, sia in termini di azione della Pubblica amministrazione.

Ho visto segnali molto forti in questo senso. Nel lavoro difficilissimo che è stato fatto in questi mesi da parte della struttura regionale ci sono le condizioni, c’è la mentalità per puntare al risultato e per andare oltre un’amministrazione che sia prettamente di adempimenti. Questa è la logica con cui ci dobbiamo approcciare per poter uscire da questa situazione e da questa crisi. Ci sono le condizioni per poterlo fare perché c’è un tessuto – e lo ribadisco, come ho detto nel rendiconto – di imprese, cittadini e lavoratori, in questo territorio, che può consentire, con il sostegno adeguato della Pubblica amministrazione, di poter fare un nuovo salto di qualità e poter lanciare un nuovo percorso di ripartenza.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Proseguiamo con il dibattito generale. Ci sono prenotati a parlare?

Prego, consigliere Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente. Ovviamente ringrazio anche l’assessore per la relazione, il Presidente della Commissione, il relatore di maggioranza, il relatore di minoranza, per il lavoro che è stato fatto durante le Commissioni e anche il lavoro dei colleghi, che hanno proposto e depositato, assieme anche al nostro Gruppo, diversi ordini del giorno ed emendamenti anche oggi in questa aula.

Devo essere sincero, assessore. Rispetto alle dichiarazioni roboanti che aveva fatto il presidente qualche mese fa, ci aspettavamo che le risorse fossero di un altro tipo. Del bazooka, devo essere sincero, c’è poca traccia; c’è forse più traccia di una fionda. Volendo guardare complessivamente le risorse aggiuntive che con questo assestamento noi mettiamo, stiamo parlando di 24,9 milioni di euro. Queste sono le risorse aggiuntive che vengono messe dalla Regione. A queste risorse vanno sommate altre risorse. Queste sono le risorse dirette in più che mette la Regione. Le altre risorse che vengono utilizzate non sono risorse aggiuntive. Sono operazioni sicuramente che hanno contribuito a recuperare in economia una serie di risorse, ma non sono risorse aggiuntive. Non sono risorse aggiuntive quelle che provengono dal Decreto legislativo n. 34/2000. Sono risorse, anzi, che vanno a compensare, purtroppo, delle previsioni in negativo, che ci sono e ci saranno, legate al periodo dell’emergenza. Sono operazioni finanziarie. Vedi i 17,2 milioni di euro di sospensione della quota prestiti. È una sospensione di una quota prestiti, non è qualcosa che non pagheremo più. È qualcosa che non paghiamo oggi e recuperiamo delle risorse per il 2020, ma non sono risorse o quote prestiti che non pagheremo mai più. Rinviamo il pagamento. Vedi i 22 milioni di euro di svincolo dell’avanzo vincolato. Anche questa è una possibilità assolutamente utile che ci è stata concessa. Bisogna anche evidenziare che se l’avanzo era vincolato era tale perché erano risorse destinate altrove, che per un insieme di ragioni non sono state utilizzate e che noi oggi recuperiamo per destinarle in altre partite. Non sono risorse aggiuntive.

Le uniche risorse, come viene ben illustrato all’interno della nota integrativa, che noi aggiungiamo sono questi 24,9 milioni di euro. Questa è la sostanza che aggiungiamo. Questa è la sostanza che aggiungiamo.

Spero ‒ l’ho detto anche in Commissione ‒ che le valutazioni che sono state fatte in negativo trovino conferma nei prossimi dati. 52,6 milioni di euro calcolati in meno, quindi il 10 per cento dell’IRAP, i 15 milioni in meno di recupero all’evasione, 2,9 milioni dell’accisa del gas, 1,9 milioni dell’imposta di emissioni sonore. L’ho chiesto in Commissione. Noi non abbiamo nessun elemento e non ci è stato fornito alcun elemento per valutare l’attendibilità di questa stima, che spero sia assolutamente attendibile. Sennò, se fosse negativo, è evidente che metterebbe ulteriormente in difficoltà una Regione che sta cercando nel suo piccolo di fare il suo sforzo, perché lo sforzo sicuramente c’è.

Ripeto, visto che tre ore fa abbiamo parlato dell’avanzo del 2019, un avanzo da 440 milioni di euro, vedere che le risorse proprie investite oggi, a fronte di un’emergenza come quella che c’è stata e a fronte della necessità di intervenire su una situazione che si annuncia drammatica, sono soltanto 24,9 milioni di euro diciamo che ci aspettavamo qualche cosa di più. Assessore, ho ascoltato quello che diceva. Lei ha detto che sarebbe negativo che una volta che si sono trovate le risorse non si spendano. Le dico che c’è un’opzione ancora più negativa, che è quella che una volta che vengono trovate le risorse si spendano male. Questo è peggio di non utilizzare le risorse e lo dico perché visto il quadro di difficoltà sul quale noi ci confrontiamo ogni risorsa è utile ed indispensabile che arrivi dove c’è bisogno, perché se c’è una dispersione in qualcosa di superfluo o inutile è evidente che sono risorse che vengono sottratte magari da qualche altra parte.

Lo dico perché è evidente che poi sul come abbiamo probabilmente delle differenze di vedute. Prima ho sentito citare il progetto Bike to work. Lei, assessore, viene a Bologna. Le vorrei far vedere le corsie ciclabili che sono state realizzate in città. Per carità, per qualcuno possono rappresentare una priorità, per qualcuno possono essere utili, per il sottoscritto e per molti cittadini sono oltremodo dannose per gli stessi ciclisti. Ma ad ogni buon conto quello che ci interessa è che abbiate anche riguardo a come le utilizzate queste risorse, perché esiste anche una possibilità, che è quella non soltanto di spendere di più, ma anche di razionalizzare e spendere meglio: ridurre eventualmente le spese superflue e selezionare dove indirizzare la spesa in modo molto più preciso di quanto credo che sia stato fatto, utilizzando anche strumenti che sarebbero a costo zero, e abbiamo avuto modo di parlarne anche in Commissione sul tema della semplificazione, che era inserito tra le sue slide, ma ha inserito un auspicio, non ha inserito e non c’è, all’interno del documento che noi oggi andiamo a votare né all’interno del collegato, nessuna norma che vada in direzione della semplificazione che lei ha così inserito tra le sue slide, che sicuramente hanno un effetto suggestivo, per carità. Del resto, dire “alle azioni di intervento si affiancherà un’attività di approfondimento da parte delle Regioni sui processi di semplificazione” è una dichiarazione di intenti. Oggi votiamo un collegato, per cui se volevamo semplificare qualcosa potevamo già farlo. Così non è stato fatto. Lo dico perché noi siamo una delle Regioni che è riuscita a creare burocrazia anche nell’emergenza. Basti pensare alla vicenda dei test sierologici o alla vicenda delle autorizzazioni per le mascherine e all’imbuto attraverso cui dovevano passare le aziende per provare a farsi autorizzare. Quindi, io spero che si vada verso quel processo di semplificazione, che oggi è molto, molto lontano per i cittadini.

Lo dico anche perché, sempre guardando le sue slide, ci sono finanziamenti e risorse aggiuntive, ma in alcuni casi si sottrae. Ho visto nelle sue slide e ho sentito nel suo intervento che c’è una particolare attenzione alla montagna, ad esempio, e penso a un tema più volte citato all’interno di questo documento. Vogliamo dire che ci sono 500.000 euro di risorse aggiuntive per la telefonia, quella banda larga e quell’implementazione assolutamente necessaria, risorse utili, probabilmente non esaustive della necessità degli interventi che in questo senso vengono richiesti. Ci sono 600.000 euro per gli impianti a fune e sciistici. Bisogna anche rilevare, però, che viene tolto 1 milione di euro dal capitolo “Contributi per gli investimenti produttivi a favore delle imprese della montagna”, che ha una variazione in negativo. Viene citata nella relazione del suo collega Colla. Quindi, abbiamo aggiunto risorse per un 1,1 milioni e abbiamo tolto risorse per 1 milione. Vero è che alcuni interventi probabilmente riguarderanno la montagna. Vero è che di quei 4 milioni che in realtà in aggiunta sono 615.000 euro che sono utili a scorrere quella famosa graduatoria, alcuni Comuni saranno interessati; vero è che dei finanziamenti a fondo perduto per le imprese turistiche qualche cosa arriverà anche alla montagna, si spera, anche se per le imprese turistiche (balneari, montane, zone interne). Non sono risorse dedicate. Dico questo perché ci piacerebbe una… non voglio dire maggiore trasparenza, ma dico che ci sarebbero piaciuti degli annunci meno roboanti di quelli che sono stati fatti; ci sarebbe piaciuto non sentir parlare di bazooka; ci sarebbe piaciuta una Regione che parlasse ai cittadini con maggiore franchezza nel raccontare un quadro nel quale le risorse non sono poi così importanti e significative come vengono descritte. Lo dico perché – ripeto – io credo che noi affronteremo un periodo molto complesso, quello dell’autunno e dell’inverno, laddove c’è una forte preoccupazione, credo condivisa trasversalmente, da tutti, rispetto a ciò che accadrà, rispetto ai livelli occupazionali, rispetto alle ripercussioni che ci saranno nel settore complessivamente nella filiera economica. È una preoccupazione per la quale, secondo me, noi avremmo forse dovuto cercare di finalizzare in maniera più lineare le risorse, forse anche battezzando o scegliendo – perché “battezzare” è un termine un po’ atecnico – alcune cose sulle quali puntare.

Era difficile, è stata fatta una scelta differente, legittima, giusta. Non so e credo che a posteriori sapremo se sarà la scelta migliore, ma dico che i fondi e le ricadute che ci saranno sulla filiera produttiva regionale sono ricadute che ad oggi non trovano un significativo riscontro in termini di risorse, in termini di finanziamenti a fondo perduto, all’interno di questo assestamento.

Le dico, e chiudo, che noi tifiamo ovviamente per l’Italia e tifiamo per la nostra Regione, quindi l’auspicio e l’augurio è che in realtà quello che oggi mettiamo sul piatto sia assolutamente sufficiente ed esaustivo. L’assoluto augurio e la speranza è che davvero queste risorse, questi 24,9 milioni di euro siano sufficienti per andare incontro a ciò che ci aspetta nel futuro. Non lo credo, ma noi facciamo e faremo sempre il tifo per l’Italia e per i nostri cittadini emiliano-romagnoli.

Concludo. Abbiamo depositato due ordini del giorno su due temi che ritenevamo giusto porre all’attenzione, seppur ce ne siano tanti altri che l’avrebbero meritata, anche perché, purtroppo, la possibilità di presentare ordini del giorno collegati è una possibilità abbastanza limitata. Uno è sul gioco d’azzardo. Lo dico impropriamente, ovviamente, ma in realtà è sulla delibera di Giunta n. 831/2017, quindi sul contrasto alla ludopatia, una legge particolarmente discussa e che ha fatto discutere non tanto per la bontà degli intenti della stessa normativa ‒ come centrodestra, come Fratelli d’Italia, ci siamo battuti anche in passato sul tema del cosiddetto “distanziometro” ‒ ma su alcune modalità applicative di questa normativa, in particolare alcune che hanno suscitato perplessità e hanno suscitato anche alcune difficoltà negli operatori. Il tema della retroattività immagino sia un tema che lei ben conosce. Così come il tema di alcune tipologie di quelli che vengono ritenuti “giochi d’azzardo”. So che c’è chi pensa che grazie a questa normativa abbiamo definitivamente combattuto il problema della ludopatia. È chiaro che, a nostro avviso, questa normativa è utile, era doverosa, ma rappresenta davvero un piccolo tassello in quello che deve essere il percorso alla ludopatia.

Per questo abbiamo depositato uno degli ordini del giorno, che chiede semplicemente di rivedere, magari anche cercando di capire quelle che sono state le ricadute e le utilità che ha portato l’introduzione di questa normativa, di rivedere ‒ dicevo ‒ e riaprire il confronto eventualmente sulla possibilità di modificare questo impianto normativo, dove eventualmente si ritenga che possa essere utile per conciliare le esigenze sia di prevenzione sia di tutela di questo tessuto e comparto importante dell’economia.

L’altro tema a noi caro riguarda la natalità, tema su cui abbiamo depositato un ordine del giorno. Purtroppo gli ultimi dati Istat che ci sono stati riportati danno conto di un calo della natalità pari al 4,5 per cento a livello nazionale, danno conto di oltre 19.000 nuovi nati in meno nel 2019 rispetto al 2018. Crediamo che sia un tema che vada affrontato in maniera importante e crediamo che bisognerà orientare le politiche fattivamente per favorire la natalità, favorire il welfare familiare e cercare di stimolare lo Stato che sul tema pare abbastanza sordo. L’ordine del giorno va in questa direzione, speriamo ovviamente che trovi la condivisione di quanti più colleghi possibili, ai quali ovviamente esprimo sin d’ora il ringraziamento se riterranno di votare a favore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei. Ha parlato diciotto minuti. Ricordo che per il contingentamento dei tempi ne ha venticinque, nel caso volesse intervenire successivamente.

Proseguiamo con il dibattito. Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Purtroppo il tempo è tiranno, quindi dovremo molto riassumere quelli che sono gli interventi.

Anch’io parto, come presidente della Commissione Bilancio, con i ringraziamenti sia ai due relatori di maggioranza e di opposizione, Sabattini e Bargi, che hanno svolto un ruolo fondamentale nell’unire anche le varie istanze che sono state presentate sia dall’opposizione che dalla maggioranza. Questo ovviamente è un bene rispetto alla prosecuzione dei lavori della Commissione. Ringrazio anche l’assessore Calvano, che si è sempre reso disponibile al confronto e non si è mai sottratto a ogni tipo di attività che gli veniva sottoposta.

A parte i ringraziamenti, che ovviamente sono doverosi, sull’assestamento e sul collegato mi limito semplicemente a dire, a riprendere e a sottoscrivere le parole del consigliere relatore Bargi e anche quelle poc’anzi dette dal consigliere Lisei in merito alla misura che noi ritenevamo importante si dovesse affrontare in questa fase, ma in realtà così non è stato, sia per quanto riguarda i numeri, lo ricordava il consigliere Lisei, sia per quanto riguarda l’entità dei finanziamenti, come ricordava il consigliere Bargi.

Quindi, a prescindere dall’oggettività rispetto al percorso che è stato fatto e a quanto detto in sede di relazione, mi limito, come dicevo in premessa il tempo è tiranno e vorrei far parlare anche gli altri consiglieri del mio Gruppo visto il contingentamento dei tempi, a illustrare i tre ordini del giorno, due a mia prima firma e uno a firma del consigliere Bergamini, ma a mia seconda firma, nei quali faccio un ragionamento rispetto a tematiche che sono già state affrontate anche nella scorsa legislatura, ma che vorrei che anche in questa legislatura, a prescindere dalle parole che sono state spese sui giornali, ci fossero realmente dei fatti concreti rispetto a quanto detto.

Il primo ordine del giorno è un ordine del giorno un po’ trasversale, nel senso che si parla della possibile chiusura, anzi non possibile, ma sicura chiusura della Polstrada di Rocca San Casciano, un presidio importante in termini di sicurezza stradale e dei cittadini dei comuni cosiddetti montani. Questa ipotesi di chiusura, quando è stata resa nota, ha ovviamente indignato tutti gli amministratori locali, tanto che i quindici Comuni dell’Unione hanno sottoscritto un documento chiedendo un impegno formale al ministro dell’interno Lamorgese affinché venga scongiurata la chiusura. Da qui chiedo anche che la Regione Emilia-Romagna avvii quel percorso di sollecito al Governo nazionale affinché questa chiusura non debba avvenire. È chiaro che, a prescindere dal colore politico, quando si parla di chiusure di posti di polizia, viene sempre il senso di percezione di sicurezza che oggi i cittadini hanno, e chiudendo questo presidio ovviamente questa percezione di sicurezza diventa una realtà di insicurezza rispetto a quella che è la tematica legata alla polizia.

Il secondo ordine del giorno richiama un tema a me caro, perché è stato dibattuto negli ultimi cinque anni con l’assessore Caselli rispetto alla legge regionale sull’attività venatoria. Ricordo in più occasioni di aver sollecitato l’assessore Caselli a rivedere quella legge regionale ormai non dico datata, ma oltremodo datata rispetto alla sua creazione, perché è del 1994, quindi ovviamente sono cambiati gli assetti, sono cambiate le attività venatorie, è cambiata la fauna, e a prescindere da cosa ne possono pensare anche i 5 Stelle ed Europa Verde su questa attività, e a me poco interessa, credo che una modifica rispetto a una legge così datata ovviamente debba essere affrontata.

L’assessore Caselli ha più volte detto “affronteremo il discorso”. Lo affronteremo, lo affronteremo, ma non l’abbiamo mai affrontato. Chiedo oggi all’assessore Mammi di prendere in mano questa partita e cercare di attivare un percorso che ci possa consentire di andare a fare quel ragionamento rispetto a una modifica di una legge che, come dicevo prima, è assolutamente datata. In questo particolare e specifico ordine del giorno è prevista la riduzione degli ATC, degli Ambiti territoriali di caccia. Credo che 50 ATC in Regione Emilia-Romagna siano troppi – forse siamo una delle regioni con più ATC in Italia – rispetto a quella che è la porzione di territorio che viene occupata. Da questo punto di vista, una rivisitazione di questi Ambiti territoriali di caccia deve essere fatta. Da qui ovviamente si prenderà lo spunto per andare a fare un’organica modifica di quella che è la legge regionale sull’attività venatoria.

L’ultimo ordine del giorno riguarda l’aeroporto di Forlì, appena aperto. Come sapete, il 6 luglio è stata consegnata la certificazione da parte dell’ente nazionale, quindi di ENAC. Negli anni passati e a dicembre dell’anno scorso, nell’ultima aula della scorsa legislatura, passò una risoluzione nella quale ci si impegnava a stanziare delle risorse, che facessero parte del comparto infrastrutturale, sull’aeroporto di Forlì appena aperto. Oggi chiedo un rinnovo di questo invito alla nuova Giunta. Oggi, rispetto a dicembre, l’aeroporto di Forlì è aperto, quindi di fatto inizierà la sua attività, e sulla base di quelle che erano state le promesse fatte a dicembre del 2019, vorrei rinnovare questo invito e questa promessa attraverso questo ordine del giorno. È chiaro che non chiediamo risorse, con questi ordini del giorno. Abbiamo capito e compreso bene che siamo in una fase delicata, una fase imprevedibile, che ci ha colto di sorpresa, penso tutti, amministratori e non. Si è cercato, dal punto di vista delle opposizioni, di fare un lavoro costruttivo. Ci si aspettava tanto di più dal presidente Bonaccini rispetto invece a seguire una linea dettata dal Governo nazionale, però questo è e di questo prendiamo atto.

Tutti lo hanno detto, ci aspetta un autunno caldo, ci aspetta un bilancio di previsione del 2020 importante e crediamo che quello sarà uno degli elementi sui quali questa Giunta dovrà sicuramente apportare delle novità rispetto a questa fase obbligatoria, diceva l’assessore Calvano, dell’assestamento. Novità importanti, perché non si può ridurre tutto a una tematica legata a un senso di dovere rispetto ad un punto di percorso fatto, cioè la fase dell’assestamento, ma dobbiamo mettere in campo quelle risorse e quelle iniziative che devono rendere questa Regione, come dice bene il presidente, locomotiva d’Italia, locomotiva d’Europa, locomotiva del mondo, perché tanto ormai credo che il presidente abbia queste manie di grandezza. A prescindere da questo, vediamo effettivamente se questo sarà. Questa è una prova, la fase di assestamento e del collegato, vediamo il bilancio di previsione. È chiaro che ci aspettiamo tanto e spero che le aspettative siano ripagate. Diversamente noi come opposizione faremo la nostra parte. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Io comincerò con una premessa. Rispetto a questo bilancio ci sono, dal mio punto di vista, due questioni: una che riguarda la forma, che però è anche sostanza, sostanza politica soprattutto, e una ovviamente di merito. Lo dico in maniera molto trasparente: io sono particolarmente scontenta della gestione di questi progetti di legge, la legge di bilancio e l’assestamento. Parliamo appunto di questo, quindi non di un atto qualsiasi, capitato in un periodo straordinario, in un momento particolarmente difficile per questa regione. Dal dibattito che sta sviluppando mi dispiace anche che sembra sia tutto ricondotto a manovre finanziarie, quando sappiamo i problemi sanitari che abbiamo avuto e che hanno una correlazione anche dal punto di vista ambientale.

Lo voglio dire in premessa all’assessore Calvano, che citava gli investimenti che la Regione è pronta a fare su FER. C’è un piccolo problema che noi abbiamo voluto sollevare all’interno dell’ordine del giorno collegato all’oggetto 977, quindi l’oggetto 977/4, che riguarda appunto le nostre ferrovie regionali. Quel tentativo di svendere le nostre ferrovie, alcune delle nostre tratte, a RFI formalmente è ancora in piedi. Se c’è questa volontà che viene anche dalla scorsa Giunta, dall’assessore Donini, con il quale abbiamo collaborato positivamente verso la fine del mandato, il quale si era preso anche degli impegni a retrocedere da questa decisione, quella strada però non è ancora stata formalizzata.

Oggi, e ve lo dico adesso, chiedo un impegno in questo senso. Sarebbe paradossale che noi andassimo a investire nelle nostre ferrovie regionali per poi un giorno scoprire che dobbiamo regalarle a RFI. Questo lo voglio dire in maniera chiara, così nessuno può far finta di non aver sentito o non sapere.

Proprio in virtù di questa situazione io mi aspettavo un atteggiamento diverso da parte del relatore e da parte della maggioranza nei confronti del Movimento 5 Stelle. Abbiamo soprasseduto su molte cose in virtù di questa situazione. Abbiamo tenuto, dal mio punto di vista, un atteggiamento responsabile all’interno di quello che è un decadimento generale di questa Istituzione, dell’Assemblea legislativa.

Faccio presente, così, per ricordarlo a noi stessi, che i consiglieri ancora non hanno risposte rispetto agli accessi agli atti che fanno alla Direzione Sanità, per dirne una.

Dobbiamo sopportare un ufficio stampa che, nel migliore dei casi, fa comunicati stampa non rispondenti ai dibattiti che si svolgono in Commissione e nel peggiore dei casi neanche ci cita. L’ultimo episodio è successo ieri dopo la discussione sullo studio fatto dalla Regione, il Life Prepair.

Siamo intervenuti, io stessa sono intervenuta e non siamo neanche stati citati, non con nome e cognome, neanche come forza politica. Siamo stati tutti inseriti all’interno di questo calderone chiamato “minoranze” e se permettete i miei interventi sono stati un po’ diversi da quelli del consigliere Occhi della Lega, perché abbiamo sensibilità diverse e queste sensibilità devono essere rilevate all’interno dei comunicati stampa, presidente.

Abbiamo dovuto assistere ad assessori assenti ai lavori di Commissione, con i quali non è stato possibile avere un dialogo, che non sono venuti neanche a illustrare gli emendamenti. Ho dovuto subire provocazioni gratuite alla richiesta, io penso legittima, di maggiore condivisione non di tutto il bilancio, di quella parte di risparmi dell’Assemblea che sono stati devoluti alla Giunta, perché l’Assemblea rappresenta tutti. Questo si chiedeva. E c’è stato un muro, a cui si sono aggiunte anche delle provocazioni francamente fuori luogo. Per finire con tentativi di delegittimazione delle iniziative politiche del Movimento 5 Stelle – la dico così – per quanto riguarda un tema in particolare, che è FER, su presunti mandanti rispetto ai nostri emendamenti, il che significa delegittimare tutto il lavoro che abbiamo fatto in passato, il che significa continuare a delegittimare ogni iniziativa che noi faremo da qui in avanti. Questa delegittimazione ci porta a non avere credibilità nel portare avanti una battaglia nella quale noi abbiamo creduto da sempre. E spero che chi doveva capire abbia capito.

Naturalmente ognuno raccoglie quel che semina. L’abbiamo visto oggi. E se la situazione non cambia, non cambia neanche il nostro atteggiamento.

Rilevo, però, una certa sintonia, invece, con il centrodestra su questi provvedimenti, sul continuare a consumare suolo posticipando l’attuazione della legge che voi avete spacciato nello scorso mandato come risolutiva e addirittura rivoluzionaria con la scusa del Coronavirus virus, mentre oggi posticipate queste scadenze, probabilmente per sfamare appetiti di chi vuole continuare a consumare suolo vergine. Così come noto una certa affinità nell’apertura sempre al centrodestra, a Fratelli d’Italia, e una certa disponibilità al finanziamento delle scuole private, su cui io sono particolarmente preoccupata, perché vedo in questo un pericolo, in quanto ritengo che possa essere un viatico anche per cominciare a dire “la scuola privata, ma allora perché non la sanità privata”, per esempio. Io ci vedo un pericolo. Del resto, le vostre posizioni anche a livello nazionale su questo sono coerenti e non ci trovano d’accordo. Però, è un bene che inizino ad emergere con chiarezza queste affinità, così iniziamo anche a prendere le misure a questa maggioranza, anche se ci piacerebbe invece misurarvi sui fatti. E su questo voglio intervenire, perché il grande assente di questo bilancio è l’ambiente. Noi abbiamo cercato di fare degli emendamenti per in qualche modo intervenire anche in questo settore, naturalmente tutti bocciati.

Io però oggi ho voluto ripresentare un emendamento sulle risorse che vengono destinate alle imprese della montagna, riprendendo la formulazione esatta, identica, di un ordine del giorno che abbiamo presentato durante il primo progetto di legge che è arrivato in quest’aula, che riguardava il turismo, che anche quello doveva essere urgente. Trattandosi della stessa formulazione che in quella sede è stata approvata, cioè dare priorità agli interventi di sostenibilità ambientale, voglio vedere oggi come fate a votare contro. È la stessa identica formulazione: lì l’avete approvata, oggi ce la boccerete, con la scusa che bisogna fare in fretta. Esattamente come gli interventi per le imprese sul turismo. Anche lì si doveva fare in fretta, eppure quell’ordine del giorno è stato approvato. Non solo. Ieri ci siamo trovati in una discussione io direi quasi surreale, sempre parlando di ambiente, sui dati venuti fuori da questo studio. L’assessore Priolo ci spiegava che l’obiettivo di questa Regione non è incentivare la mobilità privata sostenibile, perché secondo lei la mobilità sostenibile è solo quella pubblica e il suo obiettivo è quello di spostare le persone dall’utilizzo dei mezzi privati all’autobus. Peccato che questa Regione continui e si stracci le vesti… Il presidente Bonaccini l’ha detto in maniera chiara sulle infrastrutture: volete le autostrade, volete incentivare la mobilità privata non sostenibile. Quindi, come queste due cose possano andare di pari passo ce lo spiegherete. Io vedo una contraddizione molto chiara. Tra l’altro, ho anche dei dubbi sul provvedimento che avete fatto per i bus gratuiti per i ragazzi fino a 14 anni, perché se è vero che è una misura positiva perché va a incidere nelle tasche delle famiglie, io vorrei capire quante di queste auto che l’assessora Priolo vuole spostare dal traffico privato o meglio quanti di questi quattordicenni o queste famiglie che accompagnano i ragazzi a scuola rinunceranno a utilizzare il mezzo privato. Ci avete detto, nelle prime sedute d’aula, che i vostri obiettivi devono essere misurabili, misuriamoli. Diteci quante auto verranno meno con questo provvedimento. Sono molto curiosa di scoprirlo. Mi pare, insomma, che questa pandemia, da questo punto di vista, e lo si vede, lo ripeto, all’interno di questo bilancio, dove non ci sono provvedimenti che vanno nel verso, nel senso della sostenibilità ambientale, non vi abbia insegnato quasi nulla. Eppure, non lo dico io, mi rivolgo alla consigliera Pigoni che prima ha reagito male all’intervento che ho fatto e ribadisco la mia reazione è dovuta anche a una gestione secondo me sbagliata nei nostri confronti di questi progetti di legge.

I dati che sono emersi dalla Commissione di ieri parlano chiaro. Se c’è stata una diminuzione del 40-50 per cento degli Nox, significa traffico privato, significa che sulle automobili private dobbiamo in qualche modo intervenire oppure ci dite che vogliamo fare finta di niente e su quel settore alziamo le mani, sarà quel che sarà e continuiamo a peggiorare la qualità della nostra aria. Però, c’è solo una questione, che su alcune fonti emissive, alcune sostanze inquinanti c’è un’infrazione aperta all’Unione europea, che presto presenterà il conto. Se non lo volete fare perché non c’è in questa maggioranza una sensibilità prevalente ambientale, fatelo almeno per una questione economica, perché le multe arriveranno. Non solo.

Il fatto di non intervenire implica anche il dover scoprire in autunno l’effetto che farà il Covid. Aumenteranno le polveri sottili, perché aumenterà l’inquinamento e io non vorrei scoprire in autunno l’effetto che fa.

Aggiungo anche – anche questa è una cosa che ho fatto rilevare, non è strettamente legata al bilancio, ma è strettamente legata con l’ambiente – che è arrivato in Commissione il Regolamento europeo sulla neutralità climatica, che solitamente approda in aula. Per una questione di tempi l’abbiamo discusso in fretta e furia. Ci avete dato due giorni di tempo per fare gli emendamenti, appunto, in fretta e furia, all’ultimo secondo.

Peccato che di quegli emendamenti, che noi abbiamo voluto fare, non sappiamo neanche che fine abbiano fatto. Questo per parlare anche un po’ del rispetto che si ha anche per chi prova a migliorare i provvedimenti che ci vengono sottoposti.

Rispetto a certi temi la cosa che rilievo è che anche in questo mandato dopo pochi mesi sicuramente rispetto ai cinque anni di mandato, la cosa che, secondo me, pesa politicamente molto è che ad oggi non è cambiato nulla se non l’autoreferenzialità dentro alla quale continuate a vivere. Sicuramente pagherà in termini di immagine, ma non migliorerà la vita dei cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Si è prenotato il consigliere Bulbi. Prego, consigliere. Non lo vedo più. Eventualmente gli diamo la parola dopo.

C’è il consigliere Tagliaferri. Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: Presidente, grazie.

Sul progetto di legge che stiamo discutendo a mio avviso manca una visione d’insieme. Si procede a interventi spot, anche se il quadro generale che ho descritto prima non dovrebbe sfuggire alla dirigenza regionale e al presidente Bonaccini.

L’uscita dall’emergenza avrebbe dovuto presupporre una linea guida, criterio generale per superarne le conseguenze soprattutto sul fronte economico. Nel testo faccio un esempio: sono, invece, previsti interventi per gli agriturismi, il turismo balneare e quello di montagna, aiuti alle agenzie di viaggio, ma manca un quadro complessivo di aiuti al terziario, che è parte preponderante del sistema regionale.

Prendiamo un altro esempio che conferma la mancanza di una visione d’insieme, quello delle APT. Che senso ha prevedere aiuti per queste aziende di promozione turistica finalizzati a richiamare turisti, se poi li spaventiamo e li allontaniamo con ordinanze impositive, vedi l’ultima del presidente Bonaccini del 24 luglio, o con l’estensione dello stato di emergenza da parte del Governo Conte.

Voglio qui ricordare alcuni dati diffusi il 20 luglio dall’Osservatorio economia e territorio, realizzato dal Centro studi Sintesi di Mestre, gli effetti del Covid-19 sull’economia dei territori per le CNA di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Le misure di contenimento durante il lockdown e la fase 2 marzo-giugno 2020 hanno complessivamente portato alla sospensione del 30 per cento delle attività economiche in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, causando perdite per 90 miliardi di euro, ovvero il 6,4 per cento del valore annuo. I settori più colpiti sono stati il commercio, il turismo, i servizi alla persona, l’edilizia e il manufatturiero. Quest’ultimo ha registrato perdite per circa 16 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il turismo sono a rischio i due terzi del fatturato delle imprese, per oltre 29 miliardi di euro. In particolare, la flessione prevista per l’Emilia-Romagna è di - 63 per cento. Le limitazioni hanno inciso fortemente anche sulle iniziative imprenditoriali. Infatti, tra marzo e maggio 2020, il numero di nuove imprese nelle tre regioni si è dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2019. La Lombardia ha registrato il dato più negativo con - 52 per cento; seguono Emilia-Romagna con - 47 per cento e Veneto con - 40 per cento; anche i dati presentati il 15 luglio dall’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia Romagna aggiornati a maggio 2020, per il periodo marzo-maggio 2020, seppure leggermente più ottimisti per le assunzioni nelle industrie, indicano stime preoccupanti per la riduzione complessiva di posizioni di lavoro dipendenti pari a 38.000 circa unità.

Nel periodo marzo-maggio 2020, la perdita di posizioni dipendenti si è concentrata principalmente nei macrosettori commercio, alberghi e ristoranti, per - 16.000, e altre attività dei servizi (- 9.500) seguite dall’industria in senso stretto (- 7.700 posizioni). L’area dei servizi turistici e commerciali è stata fino ad oggi quella più colpita. Ciò ha comportato che le posizioni di lavoro dipendente perse nel periodo marzo-maggio 2020 siano più numerose per le donne (- 21540, ovvero 56,6 per cento del totale), stante l’elevata incidenza delle lavoratrici in tali comparti.

Ma è proprio durante la presentazione di questi dati che assistiamo a dichiarazioni surreali da parte dell’assessore Colla. Dichiarazioni che richiamano ciò che affermavo in precedenza: politiche degli annunci che non corrispondono alla realtà e mancanza di una realistica e concreta visione d’insieme che si traduce anche nel provvedimento che oggi stiamo esaminando. Non ci siamo comunque tirati indietro, abbiamo lavorato su alcuni emendamenti per destinare maggiori risorse, ad esempio all’abbattimento della TARI sui conti delle famiglie e delle imprese: i 2 milioni di euro previsti sono pochi. I Comuni dovranno decidere se individuare uno sconto generalizzato di scarsissima entità o limitare i destinatari del beneficio, prevedendo quindi sgravi più significativi. Non è però solo con qualche provvedimento settoriale che si può incidere sulla ripartenza del sistema produttivo regionale, con i dati che abbiamo visto. Due erano i provvedimenti che in particolare ci attendevamo: contributi a fondo perduto per piccole e medie imprese ed artigiani, e rinvio delle scadenze fiscali al 2021. Ma nessuno di essi è stato adottato.

Come confermato dalle associazioni di categoria, alcune delle perdite subite dalle imprese non sono più recuperabili. I contributi statali, come abbiamo detto finora, sono minimi e non arrivano, mentre la Regione non ha concesso nulla a fondo perduto. Costringere le imprese ad indebitarsi in un periodo recessivo è assurdo oltre che antieconomico. L’assestamento di bilancio arriva perciò in un momento estremamente difficile. La manovra di 17,5 milioni di euro più l’avanzo di 22 milioni di euro, che troverà spazio nelle delibere regionali come illustrato dall’assessore Calvano, non sono sufficienti. Ci saremmo aspettati di più, una visione più complessiva, più coraggio, più lungimiranza, più contenuti. Siamo molto lontani dalle promesse fatte dal presidente Bonaccini quando presentò le linee di mandato poco più di un mese fa. Ci chiediamo quale sia la società nuova che vuole costruire, che certamente non emerge da alcuno dei ragionamenti fatti finora. Magari ci fossero le risorse per mantenere quella vecchia in salute in ambito sanitario e lavorativo. Quale vero impulso è stato attivato per recuperare ogni posto di lavoro perduto, tenere quelli in bilico, creare lavoro di qualità e ridare fiducia e speranza alla nostra gente, come ebbe a dire lei, presidente Bonaccini in quest’aula? Le chiedo anche cosa abbia fatto, presidente Bonaccini, la sua Giunta di concreto per rimettere la scuola al primo posto, e sarebbe ora visti i recenti dati che bocciano gli italiani in tema di livello d’istruzione.

Non apro qui il tema cogente dell’insegnamento a distanza che è da evitare e altre questioni su cui spero ci possa essere un dibattito e un confronto ben più ampio e approfondito. È a questo punto che è legittimo ricordare un altro passaggio pronunciato dal presidente Bonaccini poco più di un mese fa. Ha detto che serve ogni contributo genuino per dare risposte efficaci e correggere i nostri errori, quindi ha invitato tutti a scegliere un confronto e non lo scontro. Purtroppo, caro presidente, alle sue parole, come abbiamo visto, raramente seguono i fatti. Noi abbiamo tentato di dare contributi, abbiamo provato a mostrarvi gli errori senza risultati concreti. Il confronto va bene, ma inter pares come ho già detto più volte in passato. Per quanto riguarda lo scontro, mi sembra che non parta da fuori, ma ci siano tutti i presupposti per accendere micce deflagranti proprio dai suoi interventi. Un cambiamento è essenziale, ma non deve rimanere a livello di dichiarazione d’intenti, più propaganda che altro.

Ci faccia vedere, presidente, nel concreto, questa disponibilità. Sapremo rispondere con altrettanta concretezza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Assessore e colleghi consiglieri, aspettavo da un po’ la discussione dell’assestamento in aula. Ho assistito alle varie Commissioni e aspettavo finalmente l’arrivo in aula, perché credo che la discussione dell’assestamento, anche se in realtà ci ritroveremo al bilancio forse a riparlare di temi fondamentali, sia un antipasto, perché racconta una storia politica, non racconta appena soldi spostati, ripensati e re-immaginati o, come è stato descritto fino adesso, accontentare qualcuno di più e di meno, perché vi assicuro – poi vi spiegherò nel discorso che andrò a fare – così com’è, così com’è stato e come sarà poi per il voto.

L’assestamento è il polso della politica di questa Giunta, è il coraggio, è la capacità di prendere decisioni, è la capacità di avere visione. Questo è esattamente il punto: che cosa questa Giunta e il nostro presidente ha in mente per la regione non appena nei prossimi mesi, ma per i prossimi cinque anni, e qual è la direzione, qual è l’indicazione e dove si vuole andare. Per questo, questa discussione è profondamente politica, racconta una storia, racconta una visione, racconta come si concepisce l’uomo, se l’uomo è libero o meno, se l’uomo può intraprendere e se una Regione lo sostiene e se la pubblica amministrazione lo sostiene e gli dà forza per farlo.

Assessore, io ho ascoltato con molta attenzione il suo discorso, l’ho ascoltato perché ritengo che tutte le volte possa accadere in politica qualcosa di nuovo, l’imprevisto inaspettato. Quando lei racconta di un accordo firmato a Roma, un accordo che voi ritenete soddisfacente, in realtà io credo che nel vostro cuore sappiate benissimo che, se è soddisfacente per la parte economica, c’è una parte che non soddisfa, ovvero l’accordo politico, un accordo politico che è evidente vi sta inevitabilmente stretto, perché non racconta la verità, perché rischia di impegnare soldi che poi non ci saranno, rischia di avere dentro molti aspetti negativi. Il vero accordo politico credo sia per tutta la Giunta quello di andare avanti rispetto a un buon cammino che si è intrapreso, l’autonomia. L’autonomia. Non ne parlate più, come quasi fosse una vergogna parlare di autonomia, come se fosse un’onta. Io credo che, invece, l’autonomia sia una delle caratteristiche principali che questa Regione ha immaginato nella campagna elettorale e che addirittura dovrebbe anche accelerare, dovrebbe ricomprendere tutti i temi che sono stati esclusi per far contenti i sindacati, dovrebbe comprendere anche la scuola, dovrebbe comprendere tantissime cose. Ricordo a me stessa e anche a voi seduti nei banchi della maggioranza che il percorso dell’autonomia doveva in teoria prendere in mezzo anche l’opposizione, coinvolgere l’opposizione. Ecco, centrerei questo tema: il coinvolgimento dell’opposizione. Lo poniamo qua, ma lo porremo, come avremo modo di vedere, in tutti gli altri punti che cercherò di toccare.

Il punto è politico, perché il Governo rischia di non avere a mente quello che accadrà a settembre. Noi, invece, ce l’abbiamo e per noi non intendo solo l’opposizione, ma intendo anche la maggioranza. Noi ce l’abbiamo perché il quadro chiaro e preciso la fotografia dell’incompetenza romana e anche dell’incapacità di reggere la realtà romana l’ho avuta ieri in Commissione, in Commissione Scuola, quando la vicepresidente Schlein ci raccontava dei suoi frequenti viaggi a Roma, dimenticando che noi abbiamo delle grandi competenze sulla scuola, tre in particolare: i trasporti, la mensa e prima di tutto la disabilità.

La disabilità è il tema del mio emendamento, di cui parlerò dopo, perché ritengo che in questo momento la parte più fragile che ha vissuto in maniera più fragile il Covid è esattamente questa categoria.

Ci troveremo a settembre a gestire altre emergenze oltre a quelle sanitarie più gravi, più insistenti, più impegnative, perché avranno bisogno di una programmazione lunga, molto lunga. Ci troveremo a gestire la riapertura delle scuole e anche la situazione sanitaria all’interno della scuola. Ci troveremo a gestire la formazione. Spero che ci troveremo a gestire anche le università che ancora oggi ricordo a tutti e noi qui abbiamo la competenza che si chiama diritto allo studio. Ricordo a tutti che molte università, ad eccezione di quella di Bologna, che è quella che ha saputo decidere e ha dovuto più coraggio, molte università ancora hanno deciso di non tornare ad essere università. Le RSA, le case di cura, il fatto di cominciare a immaginare un percorso di eccellenza che possa portare i nostri anziani ad andare in luoghi sicuri, belli, di prestigio, dove non ci sia la preoccupazione di starci il meno possibile, di fare liste d’attesa lunghissime e poi ci sarà tutta la parte legata al lavoro, alla cassa integrazione, alle nostre imprese, al turismo al saldo negativo per forza che ci sarà, perché basta guardare alla non ripartenza dei consumi, alla gestione che dovremo fare dello smart working che anche oggi, dati alla mano, non risponde più alle esigenze che ci troviamo di fronte, a grandissimi esigenze, cioè quelle di spendere, di avere una pubblica amministrazione che sappia rispondere ai nostri imprenditori, alle esigenze di lavoro, alle tantissime richieste che il mondo imprenditoriale fa.

Assessore, lei ha detto una frase: “alcuni emendamenti hanno meritato l’attenzione”. Quando mia figlia cerca di meritare la mia attenzione – quando uso questa frase non è mai particolarmente positiva – cerca di farlo facendo cose sopra le righe, decidendo che è il tempo che io giustamente mi dedichi anima e cuore a lei. Io non merito l’attenzione o, almeno, non appena merito l’attenzione. Quando ho presentato l’ordine del giorno, quando ho presentato l’emendamento che ho scritto con estrema cura, io non cercavo attenzione; cercavo di rappresentare a voi la faccia di tante famiglie, le storie, quelle che voi avete saputo cogliere facendo i protocolli, cercando di far funzionare al meglio la nostra regione. Ho raccontato le storie, ho raccontato una storia semplice, che molti di noi seduti in Assemblea regionale non conoscevano, ovvero che a differenza di tutte le scuole statali, che per fortuna garantiscono un insegnante di sostegno ai ragazzi con disabilità di ogni ordine e grado, all’interno delle scuole paritarie, per chi sceglie di accedere alle scuole paritarie, quel servizio – e  lo dico tra virgolette – non è offerto. La famiglia, oltre a pagare una retta scolastica, deve accollarsi per intero la spesa dell’insegnante di sostegno. Lo ripeto, deve accollarsi per intero la spesa dell’insegnante di sostegno.

Non è una questione di destra o sinistra accontentare, porre l’attenzione, meritare l’attenzione. È una questione, come voi l’avete chiamata, di diminuire le disuguaglianze, di lottare per la libertà di tutti, di rendere tutti uguali di fronte a un diritto, cioè avere un insegnante di sostegno. Non so, sicuramente ho peccato di ingenuità politica, dell’essere troppo nuova, di non aver saputo creare rapporti virtuosi anche se penso di essere da tanto in questo mestiere e credo di utilizzare la persuasione delle parole piuttosto che modi strafottenti o incapacità di ascoltare gli altri. Un poeta, Eliot, diceva che sognando sistemi talmente perfetti alla fine non c’è neanche più bisogno di essere buoni. Ecco, per me la politica ha quella natura, ha esattamente quella natura: c’è bisogno di essere bravi uomini per essere bravi politici e per essere bravi politici bisogna guardarla tutta la realtà, bisogna guardare con passione tutti i casi che ci si pongono davanti. Non dico che il mio è più importante degli altri, dicono che tutti sono uguali, ma almeno avere la cura del guardare determinati temi che l’opposizione pone.

Io non parto dal mio emendamento, parto dai vostri, intesi come quelli della maggioranza. Credo che il lavoro che i consiglieri della lista Bonaccini hanno fatto sia un lavoro prezioso, perché pone per la prima volta un tema che io di Forza Italia, ma sono certa tutti gli altri partiti di opposizione hanno a cuore, cioè almeno cominciare un percorso per parlare di tutta la disabilità e la disabilità che io ho posto all’interno del mio emendamento. A differenza di molti altri, a questo ordine del giorno voterò a favore, perché questa è la mia scuola politica, questa è la mia cifra. Se una cosa è buona, è buona sempre; se una cosa vale, vale sempre. Non vale perché la dice qualcuno rispetto a qualcun altro. A me hanno insegnato a fare politica così.

Parlerò di altri due ordini del giorno collegati, perché quando dico che ci vuole una direzione, che ci vuole una decisione politica, io intendo esattamente questo. Per quanto riguarda l’ordine del giorno che ha come oggetto tutta la questione legata ai nostri ragazzi più fragili, si parla della dispersione scolastica, si parla di una situazione di disagio sociale che è oggettivo. Allora, perdonatemi, arriverà un punto che ci siederemo attorno a un tavolo a raccontare che la formazione professionale nella regione Emilia-Romagna è indispensabile dall’età di 14 anni? Siamo pronti per farlo? Per me sì, oppure continuiamo a far finta che è giusto far perdere un anno di vita ai ragazzi per non farli entrare nella formazione. Se si vuole raccontare che noi abbiamo a cuore i nostri ragazzi, vuol dire che noi dobbiamo avere a cuore la formazione senza disperdere un anno di vita prezioso. È questo quello che io intendo per sistemi buoni.

Secondo aspetto. Parliamo di MES. Come sapete, la posizione di Forza Italia è chiara, chiarissima. Se ci sono soldi bisogna spenderli e bisogna spenderli bene. Attenzione, però, perché se il paradigma che abbiamo usato per l’assestamento, ovvero se una cosa la dite voi non va bene, quindi è meglio che la facciamo noi perché la sappiamo fare meglio, guardate che sui fondi europei ci giochiamo la partita della vita. Guardate che il presidente Bonaccini una delle prime dichiarazioni che ha fatto è stata quella di istituire un tavolo con tutte le opposizioni per parlare esattamente di questo. Mi sarei aspettata che all’interno di questi ordini del giorno fosse presente esattamente questa intenzione. È un ulteriore appello che vi faccio e poi chiudo, non voglio sprecare tempo prezioso rispetto agli altri interventi: credo che la partita dopo il Covid si giochi esattamente a questo livello. Vanno bene gli accordi politici, va bene la mediazione, ma la competenza, la capacità di dire cose anche diverse è la forza di una strategia politica. Io non so se ringraziarvi o meno di questo lavoro. Ringrazio molto i relatori che ci hanno aiutato, soprattutto a noi nuovi, a entrare in materie di cui noi non eravamo particolarmente esperti. Ringrazio anche per l’ascolto che è rimasto tale. Abbiamo una grande occasione di poter lavorare insieme, abbiamo la grande occasione di poter cominciare un percorso serio all’interno della Commissione ed è questo l’emendamento che ho presentato all’ordine del giorno presentato dai consiglieri della Lista Bonaccini. Utilizziamo le Commissioni competenti, utilizziamo la politica vera. Questo credo che sia l’unico modo per spendere bene i nostri soldi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Nel mio intervento vorrei ritornare alle cifre che sono in campo, visto che si tratta comunque di una manovra che mette in campo oltre 160 milioni e li mette in campo nonostante le minori entrate da tassazione e da recupero di evasione che è stato calcolato in circa 120 milioni di euro, perché il Covid ha pesato anche sul bilancio della Regione, oltre ad aver pesato, purtroppo, sui bilanci di imprese, famiglie private, partite IVA, commercianti, eccetera.

È una riduzione comunque che è stata riportata grazie a delle risorse provenienti dalla riprogrammazione dei fondi europei a 52,5 milioni. Comunque, si tratta di una riduzione drastica delle risorse che la Regione pensava di poter avere a disposizione.

Nonostante questo ci sono stati degli investimenti che giustamente si sono concentrati su alcune voci principali proprio per evitare la dispersione di fronte a una disponibilità limitata.

Tra questi, apprezzo particolarmente come Europa Verde i 20 milioni destinati alle zone più colpite dal Covid, quindi provincia di Rimini, di Piacenza e la ex zona rossa di Medicina, ma anche gli altri 20 milioni che sono stati destinati ai Comuni montani e delle aree interne, quindi zone che noi abbiamo bisogno di rendere attrattive e in cui rendere la vita sostenibile se non vogliamo che vengano abbandonate. Sono zone anche di pregio naturalistico e di conservazione del territorio. Quindi, l’abbandono porta anche al degrado ambientale.

Da questo punto di vista, penso che anche chi non riconosce investimenti ambientali in questo caso possa riconoscere che rendere gli Appennini, i Comuni montani più vivibili è un modo anche per tutelare quelle aree dall’abbandono, quindi dal degrado.

Poi ci sono, sempre in tema ambientale, 5 milioni di euro destinati per il Fondo energia, per la riqualificazione energetica delle aziende. Certo, si poteva fare di più. Si può sempre fare di più. Si può sempre fare di più, però in questo caso le risorse ‒ ripeto ‒ erano già drasticamente diminuite dall’impatto che anche il Covid ha avuto sul bilancio della Regione.

Ci sono comunque 21 milioni di fondi restituiti dal Ministero alla Regione e destinati all’agricoltura regionale e altri 2 che vanno agli agriturismi. Gli agriturismi sono un’altra fonte di ricchezza dell’economia regionale. Quindi, non vedo perché debba essere sottovalutato questo impegno verso questo tipo di attività economica, che oltretutto consente alle persone di farsi delle vacanze in territori ambientalmente ben conservati, quindi consentono anche di ridare vita al proprio corpo in situazioni ambientalmente non degradate, non inquinate.

Dal punto di vista della ricerca, come si fa a non valorizzare il fatto che ci sia un investimento a favore del Tecnopolo di Bologna, che diventerà uno dei poli della ricerca più importanti non di Italia, ma d’Europa.

Infine, vorrei ricordare anche i 10 milioni che vanno ad interventi di emergenza per calamità naturali e interventi di difesa del suolo e di Protezione civile. Qui tocchiamo di nuovo l’ambiente. Certo, lo tocchiamo dal punto di vista di rimediare a dei danni, ma sono pur sempre investimenti che vanno nella direzione della tutela ambientale.

E poi ci sono anche i fondi destinati alle graduatorie dei progetti di rigenerazione urbana, che vanno in particolare a sei Comuni montani. Anche qui si parla di rigenerazione urbana, quindi come non si può vederli collocati nella stessa rubrica, nella stessa voce degli investimenti ambientali?

La digitalizzazione della Pubblica amministrazione. La Regione ha dimostrato che il fatto di essere stata pronta su questo terreno ha consentito di poter proseguire le attività della Regione nella fase del lockdown e comunque ha contemporaneamente messo in rilievo il gap, il digital divide che c’è rispetto a situazioni che non possono beneficiare delle tecnologie digitali. È sicuramente un settore strategico, questo. Non è un investimento secondario, ma guarda al futuro. Di nuovo si guarda anche all’ambiente. Io non sono certo una disposta a idolatrare lo smart working, che una volta chiamavamo “telelavoro”, come ho già avuto modo di osservare. Adesso siamo tutti anglicizzati e lo chiamiamo “smart working”. Il telelavoro ha anche un benefico effetto sull’ambiente, perché ti consente di lavorare senza spostarti. Certo, io non sono per ideologizzarlo, quindi farne l’unica forma possibile di lavoro, anche perché le donne ‒ lo sappiamo, lo abbiamo detto ‒ nell’uscita di casa per andare nel luogo di lavoro hanno trovato anche uno strumento di emancipazione.

È chiaro che l’apporto del telelavoro è un’altra di quelle misure che consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico, che giustamente richiama spesso la consigliera Piccinini. Da questo punto di vista, parte il progetto di trasporto pubblico gratuito per i ragazzi fino a 19 anni. In questa tranche, pure di fronte a un bilancio ‒ ripeto ‒ che ha dovuto fare i conti con una coperta resa corta anche dall’impatto del Covid, riesce comunque, questo bilancio, a finanziare già la gratuità del trasporto pubblico, su autobus e su treni, fino all’età di 14 anni. Come non vedere, anche in questo caso, un forte investimento a favore dell’ambiente? Cerca di educare i ragazzi a non farsi accompagnare a scuola in macchina dai genitori, ma anche all’autonomia e all’uso del mezzo pubblico.

Certo, vedremo in futuro quanti saranno fidelizzati al trasporto pubblico, ma intanto questa è una manovra importante dal punto di vista ambientale e, ovviamente, anche da quello economico, perché sono tutte spese che vengono risparmiate alle famiglie dei ragazzi che vanno a scuola fino all’età di 14 anni.

Poi c’è una voce, che stranamente nessuno ha evidenziato, ma che per me è molto interessante: 1 milione e 200 mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche. Questo è un grossissimo problema, è una grossissima questione quella che impedisce ai cittadini che sono portatori di handicap di potersi muovere con la stessa libertà di chi non è impedito dall’handicap.

Poi c’è il milione e mezzo di euro destinato all’adolescenza e alla preadolescenza. Questa è una fascia di età che ha patito in modo particolare la pandemia, con l’isolamento dalla scuola, la scuola che è il luogo di socializzazione, di frequentazioni, dà la possibilità di stringere amicizie e, dal punto di vista didattico, è indubbiamente superiore rispetto alla telescuola o allo smart schooling, come si dice, usando terminologie anglofone. Quindi, dobbiamo pensare a questa fascia di età e a provvedimenti specifici per loro, che ritroviamo anche per quanto riguarda un emendamento che io voterò, che è rivolto alle famiglie dei bambini e dei ragazzi con handicap. È un emendamento, un ordine del giorno che, a differenza dell’ordine del giorno che aveva presentato la consigliera Castaldini, non discrimina la scuola pubblica, mentre l’ordine del giorno della consigliera Castaldini era riferito solo alle scuole private, le scuole paritarie. Vorrei ricordare che l’articolo 33 della Costituzione parla di scuola privata senza oneri per lo Stato.

Quindi, l’ordine del giorno che abbiamo sottoscritto come maggioranza riporta una forma di non discriminazione, perché si guarda al sistema scolastico nella sua completezza e si guarda quindi al fatto che si deve venire incontro alle famiglie che hanno appunto ragazzi con handicap.

Ricordando il bonus una tantum a favore del personale sanitario che è venuto da fuori regione durante il picco dell’emergenza sanitaria, chiudo dicendo che voterò a favore dell’ordine del giorno che anch’io ho sottoscritto perché il Governo acceda al MES, che porterebbe alla nostra regione 2 miliardi da investire nel settore sanitario. Se abbiamo detto che la pandemia ci ha segnato e che bisogna passare da una forma di sistema sanitario al servizio sanitario che punta alla medicina del territorio, che punta alle case della salute, che punta (lo diciamo anche nell’ordine del giorno) anche a valorizzare i giovani specializzandi che non trovano posto per specializzarsi, quindi dobbiamo fare investimenti per poter portare la medicina vicino ai cittadini e non il contrario, ebbene tutto questo richiede investimenti. Quindi, perché rifiutare il MES? Per me resta ancora un mistero, considerato che sono fondi che, a differenza del passato, non prevedono nessun tipo di penalità, hanno interessi bassissimi, sono più veloci nell’erogazione rispetto al Recovery Fund, di cui si avrà disponibilità l’anno prossimo, mentre il MES arriverebbe prima. Incide su un settore specifico, quindi è l’unica condizionalità, ma noi di investimenti nella sanità abbiamo bisogno, quindi non è una condizionalità punitiva; direi che è un utile appoggio.

Voterò quindi a favore dell’ordine del giorno che chiede che il Governo decida finalmente a favore del MES, perché francamente non si capisce perché ci sia questa titubanza da parte peraltro di una sola forza della maggioranza.

Voterò a favore anche dell’ordine del giorno che chiede che per la gestione dei fondi che arriveranno dall’Europa, a partire dal Recovery Fund ci sia un ruolo attivo delle Regioni, che sul territorio hanno l’occhio più vigile sulle necessità. Quindi, mi sembra importante che ci sia questo stretto partenariato tra Governo, che riceverà i fondi, e Regioni che sono l’organo che anche attraverso i rapporti che ha con le comunità territoriali può investirli al meglio, soddisfacendo le necessità dei cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente, e buon pomeriggio a tutti.

Sarò brevissimo nel fare una considerazione e nel presentare l’ordine del giorno correlato all’assestamento di bilancio. Come già espresso nelle varie Commissioni, quando si chiedeva alle Commissioni un parere sull’assestato – poi non mi dilungo oltre, perché sicuramente il consigliere Bargi è stato molto più esaustivo di quello che posso essere io… Ecco, sicuramente è una manovra che qualcuno ha definito con poco coraggio, forse ordinaria. A mio avviso, e dopo andrò a esplicitarlo meglio, non tiene conto a sufficienza del fatto che è intervenuta una pandemia mondiale e quindi sono pochi gli strumenti che vanno a contrastare una crisi economica, forse la peggiore dal dopoguerra ad oggi, senza il “forse”.

Mi rimetterò all’intervento legato all’ordine del giorno e faccio un esempio su tutti. Non è più rinviabile una decisione da parte della Regione sulle ASP e sulle CRA.

L’IRAP, come più volte è stato promesso, va tolto, va diminuito perché altrimenti dobbiamo dare un’indicazione agli amministratori locali, a molti sindaci che partecipano, che sono soci delle nostre ASP, altrimenti gli dobbiamo dare indicazioni diverse.

Quindi, l’esternalizzazione, a queste condizioni, diventa forzata, diventa non più una scelta, perché, ad oggi, le nostre ASP hanno una fiscalità e una disparità di fiscalità che non consente più di proseguire come aziende pubbliche, ma è nettamente più conveniente andare verso fondazioni o sistemi diversi. È una scelta che la Regione, ormai, deve fare, non è più rinviabile.

Quindi, nell’ordine del giorno io chiedo quello che chiedo da tempo. Ci sono degli ordini del giorno, delle risoluzioni anche del Partito Democratico della scorsa legislatura che vanno in questa direzione. Credo che sia un’esigenza bipartisan.

Nella prima variazione di questa legislatura e in un assestato che doveva e poteva tenere maggior conto che bisogna fare delle scelte straordinarie, oggi dobbiamo prendere atto che molte delle ASP e molte delle aziende pubbliche, di servizi alla persona, che hanno in gestione i centri diurni, che hanno in gestione le ASP e le CRA, le case di residenza, oggi devono dare nuove risposte e hanno dei buchi di bilancio importanti, perché hanno minori entrate, non è ancora certo quando possono riprendere a scorrere la graduatoria per ritornare a portare dentro ospiti e quindi ad incrementare i posti. Alcuni li definiscono ospiti, alcuni li definiscono in altro modo, per intenderci, non voglio mancare di rispetto a nessuno.

Oggi abbiamo tante ASP che non hanno chiuso ancora il bilancio previsionale, e questo non accade solo in periodo di Covid, accadeva anche prima. Approvare un bilancio previsionale a luglio o ad agosto, come ‒ vi invito ad andare a vedere ‒ in molte ASP accade, proprio perché le variabili sono tante. Una su tutte è quanto la Regione riesce a venire incontro a queste aziende. Spesso e volentieri, solo dopo l’assestato, solo dopo le variazioni, magari a settembre-ottobre, riescono a chiudere il bilancio.

Si è detto bene prima. Non è come il bilancio dello Stato, come tutte le Amministrazioni locali. Le ASP non possono chiudere a deficit, non possono chiudere con disavanzo, quindi aspettano di avere tutti gli elementi e di avere “le bocce ferme” per poter chiudere.

Anche in passato si è deciso che attraverso il Fondo sociale si andavano ad alimentare le ASP per abbattere i costi dell’IRAP, che le aziende pubbliche hanno e le altre aziende non hanno. Qui nasce la disparità. Facciamo una misura strutturale in maniera tale che queste aziende possano, in maniera strutturale, avere un significativo abbattimento dell’aliquota o addirittura un azzeramento. Così possiamo riuscire a programmare, riusciamo a fare i previsionali quando vanno fatti, cioè a novembre-dicembre, e non nell’anno in corso, nell’esercizio in corso. Altrimenti vuol dire, praticamente, stare tutto l’anno in esercizio provvisorio.

Oggi, viste anche le indicazioni che ha dato il consulente, ex assessore, consulente, commissario Venturi, va ripensato tutto il sistema di accreditamento. Molte ASP sono in deroga, molte ASP hanno avuto problemi significativi e tante morti, purtroppo. Dobbiamo sicuramente ripensare il sistema di accreditamento, non concedere deroghe. Sui posti accreditati non concediamo deroghe. Sui posti, invece, a gestione diretta pubblica, le deroghe vengono fatte. Delle due l’una: o per tutti o per nessuno.

Se vogliamo soprattutto che funzionino oggi, vanno ripensati i criteri. Bisogna riuscire a intervenire con un sostegno vero e forte, perché la diminuzione del numero di posti letto in queste strutture per riuscire ad avere maggior distanziamento sociale e prevenire le morti, soprattutto, nelle CRA... L’Emilia-Romagna è la più colpita dal Covid. Ovviamente c’è bisogno di misure straordinarie, ma strutturali. Lo ribadisco: chi va a predisporre questi bilanci deve fare una programmazione per i prossimi anni.

Oggi sappiamo già che la popolazione dell’Emilia-Romagna... Lo sappiamo già per i dati. Purtroppo, o per fortuna, l’invecchiamento sarà progressivo, costante. Dico “purtroppo” perché abbiamo una piramide rovesciata e “per fortuna” perché i livelli sociosanitario, come il tema che sto trattando, e sanitario consentono l’allungamento della vita. Se andate a vedere negli ultimi tre anni, le liste d’attesa in praticamente tutte le province emiliano-romagnole, le liste d’attesa per i posti convenzionati nelle case residenza, sono aumentate tanto. Quindi, c’è bisogno di ulteriori posti. A mio avviso, la domiciliarità è al primo posto, ma per tantissime famiglie non è più una scelta “domiciliarità” o “casa residenziale”. Ci sono alcuni casi di non autosufficienza, purtroppo in aumento, in cui le famiglie non sono più in grado, soprattutto nelle demenze senili, di gestirli in maniera domiciliare. Quindi, non è più una scelta.

Oggi c’è da rispondere con scelte strutturali, c’è da ampliare il numero di posti e da riprendere un’ordinarietà. Oggi la maggioranza delle ASP non chiudono i bilanci, non riescono a dare nuove risposte, ma non riescono neanche a garantire più gli stessi posti che garantivamo nel pre-Covid.

Ovviamente, l’intervento in questo bilancio era auspicabile ed è un’occasione mancata, a mio avviso.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Ci troviamo a vivere in un periodo certamente straordinario, che necessita, quindi, di interventi e di risorse straordinarie, pur nelle difficoltà di equilibrio economico che anche gli enti pubblici devono ovviamente ricercare. Siamo davanti ad una fase cruciale in Italia e anche nella nostra regione, nella quale la politica deve dimostrare a tutti i livelli di non perdere di vista le priorità, di comprendere le grandi difficoltà di imprese e famiglie, di garantire un ritorno alla normalità e sostenere una ripresa economica, che oggi appaiono ancora, purtroppo, lontane.

La chiusura o il rallentamento di molte attività economiche hanno causato gravi conseguenze sull’intero sistema produttivo e sul livello occupazionale, conseguenze che ‒ temo ‒ dobbiamo ancora vedere e comprendere appieno. Speriamo che la ripresa a settembre non riservi ulteriori brutte sorprese e che la grande voglia di reagire delle nostre imprese e di tutti i lavoratori possa compensare i mesi bui. Credo sia questa, oggi, la vera sfida, insieme, ovviamente, a quella sanitaria.

Ecco perché, dopo aver invocato ai tempi del lockdown la rapida ripresa in sicurezza delle attività economiche della nostra regione, ho salutato con soddisfazione i primi interventi della Regione lo scorso maggio a sostegno di alcuni settori colpiti dall’epidemia Covid-19, in particolare a favore di sport, cultura, oltre alla promozione dello smart working e dell’editoria.

Ho apprezzato, anche a fronte della prevista riduzione delle entrate regionali, l’avvio di un tavolo tecnico Governo-Regione per salvaguardare i servizi fondamentali sul fronte sanità, trasporti, politiche sociali e istruzione.

Scendendo nei numeri dell’assestamento di bilancio, per le ragioni che elencavo prima, esprimo soddisfazione soprattutto per i 3 milioni di euro a favore di un fondo di finanza agevolata per lo sviluppo e la crescita delle imprese, per i 2,6 milioni di euro per la promozione di eventi culturali, per gli 1,6 milioni per contributi e attività nel settore della cultura. Credo infatti che imprese e cultura siano due ambiti fondamentali per la qualità di vita dei nostri cittadini, entrambi di fronte a un periodo critico che mina la sopravvivenza di molte realtà.

Nella stessa direzione, anche se con impegni di spesa inferiori, vanno i 900.000 euro per i contributi ad amministrazioni locali per la promozione dello sport. E sempre per non dimenticare mai chi è più in difficoltà, mi piace infine sottolineare l’1,2 milioni di euro destinati ai Comuni per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.

Ovviamente esprimo soddisfazione per gli 1,5 milioni che abbiamo deciso di destinare agli adolescenti. Mi rendo perfettamente conto delle difficoltà di coniugare le esigenze e le richieste di tutti i settori, ma credo che, in particolare, sul sostegno a famiglie e imprese, sulla scuola, sulla cultura e ovviamente sulla sanità non potremo assolutamente permetterci di fare passi indietro nel corso del prossimo triennio. A proposito di famiglie, ricordo l’importanza dell’ordine del giorno che è stato anche citato prima, che impegna la Giunta ad avviare con tutti i soggetti e tutti i livelli istituzionali coinvolti una fase istruttoria di analisi e valutazione dei bisogni delle persone con disabilità, con particolare riferimento ai minori e all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, in relazione a ogni ordine e grado di istruzione e alla formazione professionale.

Occorre un piano per la disabilità con un maggiore investimento di risorse e collaborazione fra i territori, i distretti sociosanitari, i Comuni, le aziende USL, le scuole e i soggetti del terzo settore, per migliorare e sostenere gli interventi volti a garantire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Ritengo essenziale oltretutto garantire la libertà di scelta delle famiglie e il diritto di ogni alunno con disabilità a trovare in qualunque contesto, sia nelle scuole pubbliche che nelle scuole paritarie, strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle proprie potenzialità.

Siamo pronti nel lavoro delle Commissioni – e con questo anticipo già che l’emendamento della consigliera Castaldini che chiede di portare il tema all’interno della Commissione sarà accolto per quello che ci riguarda – in quest’aula e anche nell’attività politica ad ogni livello a sostenere questi settori e queste azioni con forza, utilizzando tutte le risorse che sarà possibile reperire e prevedendo azioni mirate opportunamente calibrate ed efficaci.

Vengo ad un commento sulla risoluzione che abbiamo presentato come maggioranza a sostegno del MES. Il MES ci serve, punto. Serve all’Italia, serve alla nostra sanità, serve ai cittadini, anche a chi vive in una regione ben amministrata e con una sanità efficiente come l’Emilia-Romagna. Non è una questione di vincoli troppo stringenti o di fantasiose cessioni di sovranità nazionale. L’essere contrari a questo strumento, che io reputo assolutamente necessario, è determinato solo da obiezioni ideologiche. Lo voglio ribadire con chiarezza: a mio avviso, le motivazioni di chi si contrappone al MES sono inconsistenti. Il premier Conte continua a prendere tempo solo perché vuole evitare fino all’ultimo di scontentare il Movimento 5 Stelle che lo ha portato a Palazzo Chigi. Movimento 5 Stelle che, come vediamo anche oggi in questa Regione, temo manifesterà tutta la sua incoerenza, attaccando infatti forze politiche quando convintamente chiedono l’apertura di cantieri per opere strategiche per il territorio, arrivando addirittura ad affermare in quest’aula che a noi non interessa la salute dei cittadini. È talmente vero il contrario che noi siamo qui, anche oggi, a dire sì con convinzione a fare arrivare in Emilia-Romagna oltre 2 miliardi di euro da investire in sanità, perché questo è il MES. Vedremo se i rappresentanti di quella forza politica faranno lo stesso.

Io ho sempre pensato che sia importante occuparsi di sanità, non solo nel picco di una pandemia, ma bisogna continuare ad investire sempre, anche quando l’emergenza fortunatamente è superata. Dobbiamo insistere senza alcun indugio nel migliorare il nostro sistema sanitario nel suo complesso, perché, pur se spesso in grado di fornire risposte di eccellenza, non è un sistema perfetto e non è neanche omogeneo – inutile far finta di niente – sul fronte della qualità e dell’offerta del nostro Paese. Basti pensare alle liste d’attesa che si stanno allungando in tante realtà e al fatto che a livello nazionale non si trovino i soldi per 9000 borse di studio per gli specializzandi. Ne approfitto, per inciso, per ringraziare invece di nuovo la nostra Giunta regionale e tutti i colleghi che hanno appoggiato la nostra battaglia per contrastare l’imbuto formativo, almeno qui, in Emilia-Romagna.

Concludo. In pieno accordo con la posizione assunta a livello nazionale dalle forze progressiste, ritengo quindi indispensabile il MES, che va declinato con un piano sulla sanità in grado di mettere a terra tutti gli interventi e destinare in modo corretto i miliardi in entrata. L’Italia e l’Emilia-Romagna non possono rimanere, anche su questo, ostaggio delle contraddizioni della maggioranza che regge questo Governo nazionale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente. Buon pomeriggio a tutti i colleghi.

Intervengo brevemente per presentare il mio ordine del giorno in merito al mondo dello spettacolo. Inizio con qualche premessa. La nostra regione, la regione Emilia-Romagna, è ricca di start-up innovative che svolgono la loro attività nel campo della cultura e dello spettacolo. Questi soggetti svolgono un ruolo essenziale nella diffusione della musica e della cultura nella nostra regione e consentono a molti musicisti di trovare uno sbocco lavorativo.

Considerato che nella nostra regione vi sono start-up in grado di trovare buona parte del proprio budget dal settore privato, incassi da biglietti e sponsor, e che, nonostante l’eccellenza dei risultati, non hanno ancora ricevuto contributi dalla Regione Emilia-Romagna; ritenuto che l’emergenza Covid-19 ha determinato, a partire dal 26 febbraio 2020, un blocco totale del lavoro di queste start-up, molte delle quali rischiano anche la chiusura; ritenuto, inoltre, che il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il MiBACT, ha stanziato 20 milioni di euro destinati a queste realtà, che non hanno ricevuto contributi provenienti dal FUS (Fondo unico per lo spettacolo), si impegna la Giunta regionale a verificare l’opportunità, in analogia con quanto già disposto dal MiBACT, di intervenire per prevedere sovvenzioni e contributi ai soggetti promotori di spettacolo che non hanno ancora percepito sovvenzioni regionali.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Grazie, naturalmente, per il lavoro che è stato svolto, in particolare dai colleghi e, chiaramente, dalla Giunta.

L’Assemblea legislativa ha vissuto un avvio di mandato davvero senza precedenti ‒ lo abbiamo più volte ribadito ‒ segnato dall’imprevedibile irruzione del Covid e degli effetti che ha portato, e ancora porta, con sé non soltanto nella vita di tutti i giorni, ma anche riguardo alle scelte che la Regione deve compiere per il prossimo futuro.

Per questo il passaggio dell’assestamento di bilancio, già di per sé assai significativo in regime ordinario, assume nella fase storica che viviamo, credo, un rilievo ancora più profondo, trattandosi della prima manovra economica post-Covid e in conseguenza del Covid.

La comunità dell’Emilia-Romagna ha vissuto con grande senso di responsabilità le restrizioni e le limitazioni alle proprie libertà richieste durante il periodo del lockdown. È evidente, tuttavia, che da quel periodo sono derivate difficoltà e, comunque, il rallentamento di gran parte delle attività economiche, con profonde conseguenze sull’intero sistema produttivo dei territori.

Dinnanzi a questo scenario, la Regione Emilia-Romagna, a mio avviso, ha dimostrato ‒ come in altri difficili momenti ‒ una straordinaria capacità di reazione, rispondendo in modo tempestivo sia all’emergenza sanitaria che alle istanze di carattere economico e sociale provenienti dai contesti locali.

Quando ci riferiamo ai mesi dell’emergenza non possiamo dimenticare le molteplici azioni attivate dal presidente Bonaccini e dalla Giunta regionale per mettere a disposizione tutte le risorse possibili, sia in termini di procedura amministrativa che economiche, a favore delle innumerevoli necessità che ovviamente si sono via via configurate, pur in presenza di entrate della Regione Emilia-Romagna, lo si ricordava precedentemente, che hanno subìto una riduzione pari a circa 120 milioni di euro, in particolare sul fronte tributario e del recupero dell’evasione, come accaduto per tutto il resto del comparto istituzionale.

Di queste azioni ce ne sono tante. Ne ricordo una, anche per ragioni di tempo: la delibera di Giunta con cui si è deciso di destinare circa 17 milioni di euro a interventi a favore di alcuni settori colpiti dalla pandemia Covid-19.

Però la manovra oggi in discussione possiede un respiro di intervento complessivo, poiché interessa pressoché tutti gli ambiti di pertinenza della Regione. È evidente che, per la fase storica in cui si inserisce, questo assestamento ha come primo fronte proprio il tema strutturale del lavoro. Prometeia preconizza da qui a fine anno l’ipotesi, molto preoccupante, di 50.000-60.000 nuovi disoccupati. Se il quadro delineato si concretizzasse, noi ci troveremmo di fronte ad una percentuale di senza lavoro più alta di quella registrata nel 2010, ovvero nella prima parte della crisi economica esplosa tra il 2008 e il 2009.

Il tema delle imprese, del commercio, delle attività produttive in genere è dirimente per la tenuta sociale ed economica della nostra Regione, e non solo. Diviene, a tal proposito, decisivo il rilancio immediato degli investimenti, a favore dei quali la manovra in discussione ha destinato ‒ lo ricordiamo ‒ la rilevante cifra di 40 milioni di euro, ripartiti tra i territori, in modo particolare proprio per quelli in difficoltà, particolarmente colpiti dalla pandemia.

Ciò detto, la situazione andrà evidentemente monitorata giorno per giorno, da qui a fine anno, e a seguire, per limitare il più possibile già nell’immediato gli effetti del lockdown imposto dal Covid sul mondo dell’economia e su quello del lavoro.

Se il Coronavirus ha colpito, con i suoi effetti, tutta la comunità emiliano-romagnola, è evidente che le conseguenze hanno messo in particolare difficoltà le fasce più deboli della popolazione. Ritengo significativa la codifica e conseguente destinazione di risorse di provenienza statale, con i 3,9 milioni di euro rivolti all’implementazione del Fondo per la non autosufficienza, 4 milioni destinati al Fondo regionale per i soggetti a rischio di esclusione sociale e 4,2 milioni di euro inerenti all’assistenza ai disabili privi di sostegno familiare.

Sempre riguardo alla disabilità – è stato ricordato anche poco fa, richiamando proprio quanto contenuto nell’ordine del giorno collegato all’assestamento che porta anche la mia firma e che è stato fortemente voluto dalla lista del presidente Bonaccini – credo vada predisposto un piano di rafforzamento dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

Infine, a proposito di fasce deboli, credo che nel più breve tempo possibile sia indispensabile lavorare per sostenere il sistema delle ASP nella ricerca del difficile equilibrio di gestione generale.

Anche riguardo alla centralità delle persone e delle famiglie, spiccano i 2 milioni di euro destinati ad aiutare i Comuni a sostenere cittadini incapienti e imprese nell’affrontare le difficoltà a pagare la TARI, tenendo conto che in questa operazione ci si potrà avvalere anche di 5 milioni di euro già nelle disponibilità di ATER, risultanti come residui degli stanziamenti degli anni precedenti dal fondo economia circolare.

Nella manovra di assestamento, anche in relazione a risorse di provenienza statale o comunitaria, si è provveduto inoltre a iscrivere in entrata assegnazioni a favore del comparto sanitario. A questo riguardo, sono fondamentali le risorse provenienti dal MES, a proposito del quale è in corso da settimane un dibattito che sembra non trovare conclusione, ma a mio parere la quota a disposizione – lo si è detto – dell’Emilia-Romagna potrebbe essere impiegata per rafforzare e qualificare ulteriormente la sanità pubblica della nostra regione. Per questo non vi devono essere dubbi nell’accettare quelle risorse.

Poi, quando si parla di persone e di attenzione ai loro bisogni, non si può non parlare di cultura. Va evidenziato che le attività culturali in questa regione hanno perduto – è stato definito anche attraverso un’indagine che ha promosso anche questa Regione tra gli altri –quasi 45 milioni di euro a causa di questa pandemia che di fatto ha bloccato tutto. Allora risulta essenziale fare tutto il possibile per aumentare il numero di coloro che possono assistere agli spettacoli, affinché, pur nella necessità di assicurare sicurezza, si possa dare respiro e un po’ di sostegno alle tante esperienze di spettacolo dal vivo presenti nei territori. Va positivamente in questa direzione anche l’ultima ordinanza regionale, quella che è stata emanata il 24 luglio scorso.

Vado a chiudere sul mondo scolastico. Credo che la vera sfida resti la ripartenza della scuola in presenza. Tra l’altro, c’è un particolare anche riguardo al settore 0-6, laddove sono fondamentali le linee guida che sono attese entro la fine di questa settimana. È chiaro che risulta primaria la questione della tutela sanitaria. Più in generale, va posta un’attenzione particolare ai potenziali riflessi generati dal lockdown su preadolescenti e adolescenti che si trovano nell’ambito di un cammino di crescita. La pandemia ha causato una rottura della socialità e della dimensione relazionale ed esperienziale, che in età particolari come quelle evocate può davvero lasciare dei segni indelebili. Ecco perché è importante il milione e mezzo di euro destinato ad implementare azioni previste nel Piano regionale triennale per l’adolescenza e nel Piano sociale sanitario regionale.

Esprimo con convinzione, alla luce di queste considerazioni, un voto favorevole a questo atto di assestamento di bilancio, che va nella direzione di tutela e salvaguardia delle persone, nell’ambito di un quadro di intervento generale che riconosce e interpreta efficacemente i cambiamenti imposti dalla pandemia al nostro vivere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Consigliere Costa, prego.

 

COSTA: Buon pomeriggio, presidente, e buon pomeriggio a tutti i colleghi. Credo che non userò tutto il tempo che ho a disposizione perché l’argomento è già stato trattato in alcuni interventi che mi hanno preceduto e perché l’argomento è così chiaro e limpido nella sua determinazione che non necessita di eccessive argomentazioni.

Medicina del territorio significa integrare e investire sulla rete capillare degli ambulatori che insistono in tutta la nostra regione; significa costruire vere e proprie équipe tra medici di medicina generale e infermieri che possano meglio e prima curare e prevenire le patologie che dovessero aggredire le nostre comunità; significa meglio metterli in connessione con la rete ospedaliera che in questa regione si è valorizzata non chiudendo ospedali, ma magari rifunzionalizzando alcuni presidi ospedalieri, meglio integrandoli dentro una dorsale che è chiara e netta e garantisce l’accesso alle cure a chiunque e ovunque.

Per fare questo, per discutere di questo, di cosa si possa fare di più e meglio in ambito sanitario, è essenziale avere risorse, e quindi è essenziale fare una valutazione che non sia mossa da argomentazioni di natura ideologica, ma sia il più possibile improntata al pragmatismo rispetto all’opportunità o meno di cogliere i fondi derivanti dal MES, cioè quei fondi europei di cui si sta dibattendo ormai da settimane, io credo in maniera non sana e non corretta anche nel nostro Paese.

Questi investimenti, dentro a un ragionamento e a un principio che vuole la sanità non un sistema, ma un servizio sanitario regionale, cioè che metta al centro le persone, tanto quelle che necessitano di cura quanto quelle che quelle cure le garantiscono… Apro una parentesi perché non è affare del MES, non si possono finanziare con i fondi del MES questi interventi che vado a raccontare, però credo che una riflessione questa Assemblea debba aprirla su questo argomento. Quando dico “avere al centro del servizio sanitario regionale anche le persone che le cure le erogano” intendo dire che va bene la logica dei bonus (l’immediata fase arrivata dopo l’emergenza sanitaria ha riconosciuto dei bonus), ma credo che un ragionamento tale per cui si gratifichino meglio, in maniera stabile e consolidata, dentro dei rinnovi contrattuali le figure professionali che concorrono a garantire il presidio della salute delle nostre comunità lo si debba affrontare.

Torno all’argomento in oggetto, cioè valutare l’opportunità o meno del MES. Noi crediamo, come maggioranza, lo sapevamo prima e il Covid ce lo ha ricordato con grande evidenza, che garantire prossimità di cura ai cittadini, intervenire presto nel riconoscere l’insorgere di patologie, essere il più capillarmente distribuiti sul territorio, con dei presìdi nei quali si erogano prestazioni sanitarie, sia determinante. Per farlo è necessario poter investire sulle dotazioni tecnologiche e informatiche. Meglio mettere in connessione quella grande infrastruttura garantita dalla medicina generale con la rete ospedaliera, in uno scambio costante di informazioni. È necessario poter garantire dentro la rete ospedaliera le migliori tecnologie perché le cure possano essere erogate.

Ecco perché ragionare dei 36 o 37 miliardi del MES significa, in Emilia-Romagna, parlare di 2 miliardi in più o in meno per la sanità pubblica, nella quale noi crediamo. Sanità pubblica che non esclude altre forme di gestione delle prestazioni sanitarie, ma che deve essere architrave predominante attorno al quale, magari, possono anche nascere gestioni che integrano la gestione pubblica, che ha la regia, dentro un quadro ‒ mi fa piacere che anche alcuni consiglieri dei banchi dell’opposizione lo abbiano ricordato ‒ in cui si deve rimettere mano anche al sistema di gestione e di erogazione al pensiero che sta dietro ai servizi di cura per gli anziani, non certo per smantellarli, ma semmai per implementarli, per aggiornarli di fronte ai nuovi bisogni che le nostre comunità stanno affrontando e che, ahimè, dovranno affrontare, credo, anche in futuro con sempre maggiore frequenza.

Noi crediamo che il dibattito sul MES debba avvenire dentro il solco di queste argomentazioni, dentro i binari di un dibattito assolutamente improntato al massimo pragmatismo, dicendoci che tipo di sanità abbiamo in testa, come vogliamo realizzarla, con quali risorse, escludendo ogni altro tipo di contrapposizione ideologica e da tifoseria, fatemelo dire, che possiamo riservare per altri argomenti, non certo per un argomento come quello della sanità, che è una delle poche argomentazioni, credo, rispetto alle quali non conviene a nessuno scherzare, agire nel ruolo della parte, ma essere i più puntuali possibile, perché la cura riguarda davvero tutti, in maniera trasversale. La malattia non aggredisce solo alcuni piuttosto che altri. Aggredisce tutti in maniera molto universale e molto democratica. Ecco perché non ha proprio senso dividersi in contrapposizioni di parte su un argomento come questo.

Quando ho pensato di presentare, come primo firmatario, l’ordine del giorno del MES... Ringrazio i colleghi che mi hanno preceduto e che hanno manifestato il loro appoggio, come ringrazio, cogliendo lo spazio dell’intervento in aula, il collega Luca Sabattini per il lavoro di cucitura che ha fatto sul testo e il sostegno della mia capogruppo, Marcella Zappaterra.

Dicevo, quando ho pensato di presentare questo ordine del giorno su un argomento così puntuale l’ho fatto portandomi dietro l’esperienza di colui che è stato sul territorio e che, a un certo punto, è chiamato a rispondere con delle scelte precise alle esigenze della sua comunità, dimenticandosi, magari, di giocare altri tipi di ruoli. È così che si deve fare. Io vorrei presentarmi di fronte ai cittadini dicendo che ho creduto nel MES perché credo in un certo tipo di sanità pubblica, che deve essere gestita, riorganizzata in un determinato modo e perché credo che, se c’è un posto nel quale si deve parlare di sanità pubblica, sia proprio l’Emilia-Romagna, in cui il valore della sanità è riconosciuto universalmente, che ha risposto “presente” anche di fronte alla pandemia legata al Coronavirus, ma che, proprio perché sa di essere un’eccellenza, è continuamente in tensione verso il miglioramento. Non vuole stare ferma. Vuole farsi trovare pronta di fronte alle esigenze future che dovessero insorgere, di fronte alle quali dovessero trovarsi le nostre comunità.

L’ordine del giorno che noi presentiamo impegna la Giunta a farsi promotrice di una riflessione in campo nazionale affinché si valuti, di fronte alla confermata assenza di penalità, l’opportunità di accedere al MES. Però, e chiudo su questo, c’è una responsabilità collettiva che riguarda tutti noi, sapete? Quella di diffondere consapevolezza e corretta informazione ai cittadini rispetto al tema di cui stiamo dibattendo, affinché anche i cittadini possano formare la propria opinione non dietro la lettura con lenti deformate dall’ideologia o dall’appartenenza politica, ma semplicemente agganciandosi e ancorandosi alla oggettività dei fatti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Consigliera Stragliati, prego.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente, e buon pomeriggio a tutti i colleghi e colleghe.

Colgo l’occasione per presentare due ordini del giorno in una discussione unica: uno riguarda un argomento più di tipo generale, ovvero le scuole paritarie, l’altro riguarda più una questione legata al mio territorio, ovvero la tangenziale di Castel San Giovanni.

Parto con l’ordine del giorno relativo alle scuole paritarie. L’intento è mantenere alta l’attenzione nei confronti di queste importanti istituzioni. Come tutte le altre scuole, le scuole paritarie sono rimaste chiuse durante l’emergenza sanitaria e molte di queste rischiano di non aprire per forti problematiche di tipo economico. Le scuole paritarie di ogni ordine e grado svolgono un ruolo fondamentale nel nostro Paese e nella nostra regione, sia per il contributo indispensabile che portano al nostro sistema nazionale di istruzione sia come espressione della pluralità culturale e della libertà delle famiglie di poter scegliere che tipo di educazione riservare ai propri figli.

Luigi Berlinguer è stato padre della riforma della parificazione scolastica, disciplinata dalla legge n. 62 del 2000, grazie a cui le scuole private sono a tutti gli effetti parificate e inserite a pieno titolo nel sistema scolastico pubblico, e non è un esponente di destra, visto che è stato candidato col Partito Democratico. Egli è stato appunto il padre di questa importante riforma e ha dichiarato che le scuole paritarie sono espressione principale dell’educazione di ispirazione cattolica e, come tali, vanno sostenute.

Dicevo che a seguito della emergenza sanitaria queste scuole sono in evidente difficoltà. Esse rappresentano un punto di riferimento educativo imprescindibile per tanti bambini e per le loro famiglie. Con questo ordine del giorno chiedo un impegno al presidente della Regione Emilia-Romagna e alla Giunta regionale a stanziare ulteriori risorse rispetto a quelle già stanziate in favore delle scuole paritarie di ogni ordine e grado e dei servizi educativi dedicati ai bambini e alle bambine 0-6 anni, compresi quelli non convenzionati.

Queste scuole vanno a implementare quelli che sono i servizi educativi e i servizi scolastici soprattutto in territori dove la scuola pubblica non riesce ad assolvere l’offerta educativa o l’offerta formativa. Quindi, come Lega riteniamo che siano meritevoli di tutte le attenzioni che necessitano.

Come dicevo in premessa, a causa dell’emergenza sanitaria i costi di gestione per queste scuole sono aumentati, a seguito della chiusura, che quindi non ha permesso l’introito delle rette che vengono pagate da parte delle famiglie, in seguito all’aumento dei costi legato alle disposizioni per la prevenzione del contagio, quindi alle sanificazioni, ai corsi di formazione del personale. Pertanto, con questo ordine del giorno chiediamo alla Giunta regionale un ulteriore impegno economico a favore di queste importantissime istituzioni paritarie.

Per quanto riguarda il secondo ordine del giorno che porto all’attenzione dell’Assemblea legislativa, esso riguarda un progetto relativo alla provincia di Piacenza, in particolare alla città di Castel San Giovanni: la tangenziale nord-ovest di Castel San Giovanni, che è stata inserita dalla Giunta regionale in data 3 dicembre 2018 nel PRIT 2025. È un’opera assolutamente indispensabile, in quanto la città di Castel San Giovanni è diventata uno dei nodi più importanti della logistica non solo regionale bensì nazionale. Infatti, l’insediamento logistico di Castel San Giovanni, denominato “Logistic Park”, è una delle prime location del mercato logistico nazionale, situato in prossimità di importanti infrastrutture di trasporto, quali il casello dell’autostrada A21 Torino-Piacenza e la strada provinciale 412, che collega la Val Tidone alla Lombardia e al capoluogo lombardo, con una presenza consolidata di operatori economici di valenza mondiale quali Amazon (è stata la prima sede italiana di Amazon), Moncler, Leroy Merlin, Bosch e tanti altri.

Questi importanti insediamenti, che peraltro si trovano proprio di fronte a un importante polo industriale, hanno provocato un aumento del traffico pesante, quindi l’impatto ambientale ne ha risentito pesantemente e anche la viabilità risulta sicuramente più difficile. Pertanto quest’opera, la tangenziale nord-ovest di Castel San Giovanni oggi più che mai è strategica ed è fondamentale per il miglioramento della viabilità e della qualità della vita, soprattutto dei cittadini di Castel San Giovanni. Infatti, spostando il traffico grazie a questa importante infrastruttura, in particolare quello pesante, dal centro abitato di Castel San Giovanni si otterrebbe l’abbattimento dell’inquinamento ambientale, la riduzione delle emissioni, il miglioramento della viabilità e della qualità urbana, il miglioramento della salute dei cittadini, una riduzione del traffico. Insomma, tutta la viabilità, il sistema di trasporto merci sarebbe agevolato e si otterrebbe anche un collegamento migliore per quanto riguarda tutta la rete turistica del territorio.

Non dimentichiamo che la Val Tidone è una bellissima vallata, molto apprezzata anche da tantissimi cittadini lombardi, che vengono a visitarla durante il fine settimana, non solo per le bellezze paesaggistiche, ma anche per quanto riguarda il sistema agroalimentare. Quest’opera, quindi, si rende più che mai necessaria. Il presidente Bonaccini è perfettamente al corrente della situazione. Già più volte si è recato al Logistic Park di Castel San Giovanni, anche con l’assessore Donini, durante la legislatura precedente, e con l’attuale ministro De Micheli. Proprio la settimana scorsa era a Castel San Giovanni e ha interloquito con il sindaco Fontana. So che avete parlato di questa importante infrastruttura, che è molto attesa, come lei sa, presidente, in quanto già nel 2008 è stata inserita nel programma regionale triennale 2008-2010 su proposta della Giunta regionale, per un costo totale di 13,5 milioni di euro, di cui 8 milioni di euro quale finanziamento a carico della Regione, che però non è mai stato stanziato. Quindi, sono tanti anni che si parla di questa importante infrastruttura, che ‒ ripeto ‒ andrebbe a vantaggio dei cittadini di Castel San Giovanni, ma anche di tutta la provincia di Piacenza. Quindi, è un’opera molto attesa, molto annunciata. Sono sicura, viste anche le tante promesse che sono state fatte durante gli anni precedenti, la legislatura precedente e anche la scorsa settimana, proprio durante il suo sopralluogo a Castel San Giovanni, sono sicura ‒ dicevo ‒ che verrà mantenuta.

Con il presente ordine del giorno chiedo l’impegno del presidente della Regione, Bonaccini, e di tutta la Giunta regionale a individuare le risorse necessarie alla realizzazione della tangenziale nord-ovest di Castel San Giovanni, tra il casello autostradale della A21 e la Strada provinciale 10 Padana Inferiore, nell’abitato di Castel San Giovanni, all’interno della legge di bilancio 2021-2023, valutando nel caso l’inserimento dell’opera nell’elenco degli interventi programmati per spese di investimento, finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili.

Faccio questa proposta, in quanto è un’opera urgente che i castellani si aspettano, viste le numerose promesse fatte in passato. Quindi, ho ritenuto opportuno presentare questo ordine del giorno.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Stragliati.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Alcune considerazioni perché credo che il lavoro svolto dal collega Sabattini, relatore di maggioranza, in particolare sull’emendamento che vede destinare 1,5 milioni alle politiche dell’adolescenza e della preadolescenza meriti un’attenzione e un rilievo particolare, anche alla luce di alcune cose che ho sentito negli interventi precedenti.

Credo che il valore di questo stanziamento stia innanzitutto nell’aver riconosciuto ancora una volta gli adolescenti, i ragazzi, i bambini come centrali nell’agenda politica e nelle scelte strategiche che questa Regione ha fatto. Una stagione che è stata inaugurata già nello scorso mandato, se penso al Piano per l’adolescenza, inaugurando un’attenzione alle scelte del welfare, delle risorse destinate al welfare di questa Regione, che vedevano nei servizi per l’infanzia, negli investimenti dei servizi per l’infanzia e negli investimenti dedicati alla tarda e tardissima età i due pilastri fondamentali, mentre nella fascia che riguarda gli adolescenti e i preadolescenti un gap che andava colmato. Un gap che oggi, alla luce di questa emergenza che stiamo vivendo, rischia di lasciare proprio la cicatrice più profonda nella vita dei nostri ragazzi, di questa regione, dei nostri bambini.

Quell’attenzione oggi viene rinnovata proprio in quelli che sono gli assi fondamentali sui quali si intende agire per le politiche dell’adolescenza dedicati ai ragazzi, primo tra tutti quello di guardare alle fragilità, alle vulnerabilità. L’aumento esponenziale dei ragazzi cosiddetti “hikikomori” credo debba interrogare tutti, sia sul piano di un nuovo patto che va rilanciato per il benessere psicologico di questi ragazzi, ma soprattutto una misura che ci dà dati veramente terrificanti rispetto anche a una nuova piaga a seguito della reclusione a cui siamo stati sottoposti.

Seconda questione: il tema degli spazi, dei servizi, del protagonismo giovanile, che credo che con questa misura straordinaria confermino un’azione che nei territori e dai territori ci è stata sempre chiesta e su cui ci è stata chiesta sempre maggiore attenzione. E poi un’attenzione a quell’aumento delle disuguaglianze a cui, in questo momento drammatico, i nostri ragazzi sono sottoposti, una crisi economica che sta diventando sociale, un aumento delle povertà educative. Io credo abbiamo il compito e il dovere di assumerci la responsabilità di mettere in campo tutte quelle misure necessarie, a partire da questo stanziamento straordinario di cui oggi andiamo a discutere in approvazione.

Aggiungo che tutti questi strumenti vanno a confermare una linea, cioè l’attenzione all’educazione, ai più vulnerabili, alla fragilità, all’inclusione scolastica. Qui permettetemi un inciso, che riguarda un altro ordine del giorno. La proposta che come maggioranza abbiamo sottoscritto e voluto va nella direzione coerente di quanto abbiamo sostenuto in Commissione, cioè che quando parliamo di queste tematiche, al di là di piantare bandierine o cercare di aprire conflitti ideologici, credo che tutti abbiamo cercato con questo ordine del giorno di porci un interrogativo serio su un tema non più rinviabile: l’Emilia-Romagna e le sue politiche stanno facendo tutto per l’inclusione dei disabili e l’integrazione? Ciò non a seconda di quale scuola si frequenta, ma per i disabili in quanto persone, con la dignità che devono veder riconosciuta a partire dall’inclusione dai primi gradi di scuola fino al pieno compimento del proprio progetto di vita e di autonomia.

Ecco, è in questo lavoro serio che io credo si inserisca quella richiesta di fare un’attenta analisi, un’attenta valutazione, un attento aggiornamento di quegli strumenti che abbiamo messo in campo e che fino a ieri probabilmente sono stati all’altezza, ma forse solo dopo un lavoro istruttorio ci verranno consegnati dei nuovi indicatori su cui riflettere e su cui trovare delle misure per rispondere il più possibile a quei nuovi bisogni che questa pandemia probabilmente ci consegnerà.

Questo per dire che quando diciamo che non vogliamo lasciare nessuno indietro nella globalità e nella dimensione totale di quella che è la persona, ciò deve riguardare tutti. Permettetemi, è superato in questa regione il dibattito scuola paritaria-scuola pubblica, perché il sistema integrato di cui questa regione è stata protagonista vede – io credo – superato questo dibattito, a maggior ragione se pensiamo che dall’inizio del mandato il sistema integrato ha visto un aumento di stanziamento di risorse, da 4 a 6 milioni, e che c’è un interesse e un’azione di cui ci dobbiamo occupare sulla scuola nella sua globalità che deve partire da quello che è anche un dialogo costruttivo che va anche sul piano nazionale. Chi è al centro deve essere il bambino, l’adolescente, la persona disabile che deve affrontare anche quel percorso di formazione che qualcuno citava e su cui non ci possiamo permettere che qualcuno rimanga indietro. Un lavoro sulla dispersione che per noi non è nuovo, perché lo dimostrano i dati, ma sul quale non si fa mai abbastanza, perché credo che anche l’altro dato che ci consegna il Covid sia il fatto che la didattica a distanza, essendo estremamente discriminante rispetto all’accessibilità, spesso ci ha lasciato indietro qualche ragazzo che non è stato più raggiunto.

Intendo dire che quando affrontiamo il tema della scuola, dell’educazione, di quello che deve essere, se è vero quando diciamo che i ragazzi e i giovani devono essere al centro delle nostre priorità, mi piacerebbe che facessimo un salto di qualità nell’affrontare queste tematiche nella totale complessità e soprattutto con la lucidità di mettere al centro i ragazzi. Credo che questo sia quanto ritroviamo anche in questa misura straordinaria, riconoscendo il valore dei nostri giovani e mettendoli al centro delle misure che anche oggi abbiamo attuato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Consigliera Pillati, prego.

 

PILLATI: Grazie, presidente.

Desidero intervenire nella discussione generale su un tema specifico che è quello contenuto in alcuni ordini del giorno, che anche la consigliera Marchetti, ma prima di lei la consigliera Pigoni e la consigliera Castaldini hanno già in qualche modo affrontato, che riguarda un tema di grande rilevanza, che è quello della disabilità.

L’attenzione e l’impegno sulla qualità dei processi di inclusione, a partire da quella scolastica o delle persone con disabilità, sono un’attenzione e un impegno che rappresentano un tratto identitario di questo territorio, che non può e non deve essere messo in discussione di fronte a sfide che sono sempre più complesse; certamente quelle legate alla conseguenza della pandemia, che ha colpito ‒ è già stato ricordato ‒ le persone con disabilità e le loro famiglie in modo drammatico, ma non solo quelle.

Ho ascoltato con molta attenzione l’intervento della consigliera Castaldini, di cui conosco la sensibilità, la passione, ma anche l’attenzione a temi davvero molto importanti, che anche a noi stanno molto a cuore. Il tema che lei pone, quello specifico dei bambini e dei ragazzi disabili che frequentano le scuole paritarie, come del resto è stato anche ricordato nella discussione in Commissione, è un tema che è parte di un problema più ampio, che riguarda il diritto di tutti gli alunni con disabilità che devono trovare in tutte le scuole, sia in quelle statali che in quelle paritarie, delle strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle proprie potenzialità. Un diritto che ‒ ci tengo a ricordare ‒ il complesso delle norme attribuisce non solo alla responsabilità della scuola, ma alla responsabilità di diverse Istituzioni, che devono confrontarsi con sfide sempre più complesse. Penso, per esempio, all’enorme difficoltà degli enti locali in questi ultimi anni, chiamati a contribuire al processo di inclusione nelle scuole, di tutti i tipi, sia quelle statali che quelle paritarie, con le figure degli educatori.

Le difficoltà sono legate, ad esempio, al fatto che da anni si registra un forte aumento nel numero dei ragazzi certificati, ma anche nella complessità dei bisogni che questi bambini e ragazzi esprimono, che, oltre a un crescente investimento di risorse, richiedono progettazioni specifiche degli interventi, davvero diverse rispetto a quelle delle prime esperienze di integrazione scolastica.

Sono cambiamenti che richiedono certamente più risorse, ma affinché le risorse messe in campo favoriscano in modo efficace i processi di integrazione e possano davvero aiutare a costruire una scuola realmente inclusiva per tutti è necessario non perdere mai di vista che è fondamentale quel lavoro di rete tra tutti gli attori che la legge prevede, che contribuiscono, che sono coinvolti nei processi di crescita e di integrazione. Penso agli insegnanti, agli educatori, ma anche ai referenti sanitari.

Proprio per questo è importante che la Regione promuova l’avvio di un nuovo dialogo con tutti gli attori istituzionali coinvolti, per avviare una fase istruttoria di analisi che ci consenta di capire, comprendere la complessità dei bisogni e dove si concentrano le maggiori criticità. È importante davvero quello che l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza chiede, cioè che gli esiti di questo lavoro [...] istruttorio possano in qualche modo consentirci di realizzare un Piano per la disabilità che rafforzi, sì, le risorse regionali, ma anche la collaborazione e la cooperazione tra territori, distretti sociosanitari e tutti quei livelli istituzionali in grado di implementare ulteriormente il nostro indirizzo politico, che è quello di rendere sempre più inclusivi i contesti di vita dei ragazzi.

Non dobbiamo mai dimenticare, infatti, che il percorso scolastico non è che un tratto di un cammino più ampio e che l’integrazione scolastica deve essere riguardata come parte di quell’integrazione che deve riguardare l’intera vita della persona. Per questo, davvero, è molto importante che la Regione continui quel lavoro importante di attenzione complessiva all’intero progetto di vita delle persone con disabilità, proprio perché è nella visione unitaria dei bisogni di ogni persona o di ogni bambino, di ogni ragazzo nei diversi contesti di vita che si realizza davvero quel diritto all’integrazione, non solo scolastica, ma anche sociale, che rappresenta davvero un tratto identitario della nostra regione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pillati.

Consigliera Piccinini, le restano sette minuti.

 

PICCININI. Grazie, presidente.

Cercherò di essere breve per poter intervenire anche durante l’analisi degli emendamenti e del testo dell’articolato.

Lo faccio per illustrare l’ordine del giorno che ho presentato e che riguarda una questione su Medicina, una questione di cui ci siamo occupati e si sono occupati anche i nostri parlamentari rispetto a una beffa che stanno subendo i lavoratori sia di Medicina che della frazione di Ganzanigo, a cui non viene riconosciuta la malattia per il periodo di lockdown a seguito dell’istituzione, da parte della regione, della zona rossa e quindi l’impossibilità per loro di recarsi al lavoro. È una questione che va risolta il prima possibile. Non lo si è fatto nell’ultimo provvedimento, nel decreto Rilancio, ma bisogna farlo nel primo provvedimento utile a livello nazionale. Quindi, chiediamo un impegno alla Giunta a intervenire presso il Governo affinché sia assicurato il riconoscimento e l’equiparazione alla malattia dell’assenza dei lavoratori che non abbiano potuto assicurare la regolare presenza sul luogo di lavoro per il rispetto dei provvedimenti legati al Covid e a prendere in esame anche con i provvedimenti di definizione e attuazione del bilancio di previsione l’adozione – eventualmente questa questione non si riesca a risolvere – di specifici interventi per far fronte alle assenze richiamate, appunto qualora non si riesca a sciogliere questo nodo a livello nazionale.

Poi intervengo su un’altra questione su cui il Movimento è particolarmente sensibile, che riguarda il MES. Ho sentito diversi interventi in quest’aula, ma mi ha particolarmente colpito quello del collega Costa, di cui voglio cogliere il suggerimento, che è quello di essere pratici. Intanto, per iniziare, volevo ricordare al collega che, proprio per essere pratici, in Parlamento non ci sono i numeri per sostenere l’accesso a questa misura, perché il Movimento 5 Stelle molto banalmente è contrario. Poi, ci definisce menti deformate dall’ideologia: saremo anche menti deformate dall’ideologia, ma noi il cappio al collo al Paese non lo vogliamo mettere.

Sempre per rimanere in tema di pragmatismo, vorrei informare il consigliere, che purtroppo non è qui in aula ma che spero possa sentire l’intervento in un secondo momento, che le norme che regolano il funzionamento del MES, il regolamento 472 del 2013 e il trattato istitutivo, per sua sfortuna, non sono ancora stati modificati, e tra l’altro non si modificano neanche con una letterina di buone intenzioni della Commissione europea. La sorveglianza rafforzata, con tutto ciò che essa comporta, resta pienamente attiva. Non solo. L’articolo 14, comma 6, del trattato prevede che anche dopo avere ottenuto i fondi una prima volta il consiglio di amministrazione può decidere di modificare la linea di credito e quindi istituire anche un programma di aggiustamento macroeconomico che sarebbe molto probabilmente basato sulle solite riforme del mercato del lavoro, sulle privatizzazioni e sui tagli della spesa. Lo voglio dire perché se noi siamo menti deformate dall’ideologia – e penso di aver dimostrato che non lo siamo – allora qualcuno qui dentro è deformato invece dalla disinformazione. Pertanto, l’ordine del giorno in cui si chiede disperatamente l’accesso a questa misura, che sarà gravemente negativa per il nostro Paese, non lo voteremo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Ho ascoltato con attenzione il dibattito, e intanto volevo ringraziare l’assessore Calvano per il confronto che non ha mai fatto mancare in queste settimane, ovviamente il relatore Sabattini e anche tutta la struttura tecnica che in questi passaggi, in queste settimane, è sempre molto sollecitata e quindi credo sia giusto ricordare anche il lavoro che fanno le strutture tecniche.

Per ragioni di tempo cercherò di concentrarmi solo su alcuni aspetti che considero quelli più importanti della manovra di assestamento, perché noi oggi di questo stiamo discutendo. Intanto parto da quelli che considero investimenti strategici importanti, tenendo insieme il provvedimento che voteremo a breve e quello che avremo al voto domani.

I 20 milioni di investimenti sulle ex zone rosse, quindi i territori della provincia di Piacenza, di Rimini, il comune di Medicina, sono un investimento credo molto significativo, che più di tante parole dà il segno di una volontà di provare a ripartire dopo quella che è stata nei mesi precedenti una condizione molto drammatica ma è ancora oggi una condizione di difficoltà, legata alla presenza del virus, dell’epidemia, di quella che è stata definita pandemia mondiale, che non è finita. L’Italia si è difesa meglio forse – e a questo punto possiamo dirlo – che altri Paesi. L’Emilia-Romagna, e all’interno di questa vicenda le strutture sanitarie, che non finiremo mai di ringraziare, il sistema sanitario pubblico ha risposto in maniera esemplare, però il virus esiste ancora, esiste il pericolo purtroppo (speriamo non accada) di una possibile seconda ondata. Quindi non è che abbiamo superato il problema, sicuramente abbiamo superato la fase più acuta, ma il problema esiste ancora. Questi 20 milioni, dicevo, rappresentano un investimento molto importante a cui associare… 20 milioni, lo voglio dire con estrema chiarezza, misura che forse, almeno a mia memoria, non ha precedenti per dimensioni e per finalità, per i Comuni delle aree montane e delle aree interne.

Qualche collega nel corso dei mesi precedenti, quando ci siamo trovati a discutere della prima legge che abbiamo approvato a fine maggio, lasciava intendere che per i territori dell’Appennino e della montagna tutte queste risorse non ci fossero. Credo che le risorse che vengono stanziate e che verranno destinate attraverso la legge n. 5/2018 ammontino ad una cifra che complessivamente ‒ ripeto ‒ non credo abbia paragoni.

Voglio sottolineare anche i 2 milioni a fondo perduto per le imprese turistiche dell’Appennino, visto che anche qui qualche consigliere aveva obiettato e si era discusso (se, ma, forse). Ci sono. Sono 2 milioni. Ovviamente, abbiamo la consapevolezza che non rappresentano la panacea di tutti i mali, come nessun provvedimento preso a sé rappresenta la panacea di tutti i mali, però sono soldi concreti, risorse che provano a dare una risposta. Così come i 4 milioni destinati al Fondo sociale. Si è parlato molto del tema del sociale durante questo dibattito. Vorrei ricordare che mentre ne stiamo parlando e ci impegniamo, impegniamo la Giunta a fare iniziative, percorsi legati in particolare ai temi della disabilità, del sociale, eccetera, qui ci sono 4 milioni che vanno ad aggiungersi a quelli che abbiamo già stanziato all’inizio dell’anno nel bilancio di previsione.

Ho citato questi punti per brevità. Se ne possono toccare tanti altri. Credo che in queste cifre che ho citato esista il cuore del provvedimento di cui oggi ci stiamo occupando. Non voglio, però, esulare dalle osservazioni, anche critiche, che da alcuni Gruppi sono arrivate rispetto alle politiche ambientali. Voglio ricordare, a me stesso in primo luogo e a tutti, che giusto ieri, anzi ieri l’altro correvano i sei mesi dalle elezioni. Noi siamo stati eletti tutti quanti qua dentro il 26 gennaio. Sono passati sei mesi, tre dei quali, sostanzialmente, due e mezzo, alle prese con la più grande pandemia della storia recente. Mi sembra un po’ ingeneroso dare valutazioni e stabilire dando i voti rispetto alle intenzioni e soprattutto agli atti che questa Giunta e questa maggioranza metteranno in campo, anche sulle politiche ambientali.

Oggi votiamo il primo assestamento, la legge di assestamento, il primo atto importante di questa legislatura, che comunque è per sua natura ‒ come dice la parola stessa ‒ un assestamento, che si inserisce su un bilancio approvato all’inizio di dicembre del 2019, in assenza del Covid, in assenza di tante cose. Per dire che i margini di manovra su cui operare non erano infiniti, ma che il segno di quello che si vuole fare mi pare abbastanza evidente.

Certo, non c’è tutto. È impossibile che possa esserci, perché le risorse comunque sono limitate. Dopo sei mesi credo, come dicevo poco fa, sia difficile oggettivamente stabilire se questa Giunta e questa maggioranza hanno introdotto o meno quello che io ritengo il necessario scarto, la necessaria innovazione e la necessaria discontinuità sulle politiche ambientali. In sei mesi credo sia impossibile pretenderlo.

Abbiamo cinque anni per farlo. Dovremo essere giudicati sui cinque anni. Abbiamo detto che vogliamo fare, e faremo, il nuovo Patto per il lavoro e per il clima entro l’anno, Patto per il clima attraverso il quale dovremo misurare le azioni anche in campo ambientale. Penso, per dare dei nomi, ma ci tornerò successivamente, ad alcuni oggetti. Penso al Piano dei trasporti, penso al Piano della qualità dell’aria, penso al Piano dei rifiuti, penso alla legge sull’urbanistica. Ci sono oggetti sui quali dovremo affrontare ‒ sappiamo che anche all’interno della maggioranza esistono sensibilità diverse ‒ passaggi per nulla scontati, il cui esito non è definito, a valle dei quali si potrà dare un giudizio, penso, sul lavoro della Giunta e della maggioranza.

Dico questo per inquadrare anche alcuni dei passaggi che affrontiamo oggi. Ci sono anche provvedimenti, misure all’interno del Collegato che non troveranno il nostro voto favorevole. Ovviamente mi riferisco alla modifica della legge sull’urbanistica e alla proroga del PUG, ma su questo torneremo. Questo passaggio va inserito in un percorso che è appena iniziato, lo ribadisco. Non dico che necessariamente saremo in grado di cambiare il mondo. Dico che in sei mesi è impossibile giudicarlo ed è impossibile dare un giudizio. Io sono convinto che questa maggioranza e la Giunta che sosteniamo avrà la forza per ‒ ripeto ‒ introdurre i dovuti elementi di discontinuità sulle politiche ambientali (ho citato alcuni temi) e avrà la forza, avrà la voglia, la volontà politica di farlo.

Concludo solo con una battuta, magari ci torniamo, su alcuni dibattiti che ho sentito oggi, in particolar modo sul MES. Abbiamo scritto un ordine del giorno. Credo che alla fine si voti sui documenti e il documento che abbiamo sottoscritto e che è stato presentato da buona parte dei colleghi di maggioranza recita così: “si impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento italiano affinché, se confermata l’assenza di condizionalità ulteriori, oltre a quelle relative all’utilizzo nell’ambito sanitario, si provveda ad accedere alle ingenti necessarie risorse messe a disposizione dalla linea di credito del MES”. Noi votiamo su questo, non votiamo sul Parlamento nazionale, non votiamo sulle decisioni che devono essere prese da altre regioni. Noi votiamo un ordine del giorno collegato al bilancio che recita, nell’impegno finale, questo e non altro. Penso che il voto dovrebbe essere espresso su questo e non su altro.

Detto questo, mi avvio alla conclusione, almeno in questo primo intervento. Credo che quelle risorse possano essere un’opportunità declinate così, cioè in assenza di altre condizionalità, ma penso anche che non siano la panacea di tutti i mali. Non è il MES la panacea di tutti i mali, perché non è sufficiente avere delle risorse, come sempre, ma bisogna vedere come si spendono. Questo il primo elemento.

Secondo elemento. Il dibattito è un dibattito articolato qua dentro e a Roma. Io penso che sia giusto e doveroso tenere in debita considerazione le sensibilità e le posizioni di tutti, senza doversi necessariamente infilare in dibattiti, quelli sì, ideologici precostituiti che non aiutano nessuno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Io non ho altri iscritti a parlare in dibattito generale.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Intervengo brevemente. Visto che i colleghi del Gruppo hanno già espresso la nostra posizione su questi provvedimenti di assestamento, variazione al bilancio, collegato al bilancio, dirò poche parole fondamentalmente su un aspetto che è stato appena richiamato in chiave ovviamente polemica nei miei confronti da chi mi ha preceduto. Io ho detto a maggio e ridico adesso, il 28 luglio, che questa Regione è in ritardo nell’erogare risorse, nell’erogare liquidità a tutte le attività che sono state colpite dall’emergenza sanitaria e quindi economica, e se non si metterà mano in maniera concreta, oltre all’emergenza sanitaria e all’emergenza economica noi tra qualche mese avremo un’emergenza sociale, come tutti gli indicatori e vari interventi autorevoli e titolati ci stanno denunciando, preallertandoci. Quindi, che con questo provvedimento, oggi, con questa variazione e assestamento si vadano a finanziare una serie di realtà certamente ci trova d’accordo – laddove arrivano risorse si è sempre d’accordo – però il fatto che arrivino tardivamente è un dato oggettivo. Arriveranno tardivamente, perché non è che arrivano domani mattina. Quindi, la questione legata alla comparazione, che io avevo fatto e che noi come Gruppo abbiamo fatto poche settimane fa, con altre Regioni che hanno dato i soldi immediatamente sul conto corrente dei diretti interessati è una comparazione oggettiva, reale, concreta. Dopodiché ognuno farà le considerazioni che vorrà fare.

Ho presentato un ordine del giorno che è in distribuzione. Permetterete se faccio una digressione territoriale, ma credo che sia una digressione abbastanza significativa. Nel territorio dell’Alta Valle del Reno c’è il più importante collegamento con la regione Toscana dopo la rete autostradale. Questo particolare evidentemente è sfuggito a molti, a partire dal Governo. Un fenomeno di dissesto idrogeologico ha creato l’anno scorso l’interruzione del collegamento e ha messo in ginocchio un’intera realtà territoriale. Collegamento tuttora non ripristinato, se non parzialmente, ma appunto ci sono ancora forti limitazioni.

Bene, questa Regione è intervenuta, come la Regione Toscana, per cercare con risorse di compensare le perdite, ma ovviamente sono sempre dei correttivi, non sono provvedimenti che possono definirsi strutturali. Allora, di fatto, l’ordine del giorno che ho presentato vuole rendere edotta questa Amministrazione regionale sulla importanza del collegamento fra l’Appennino emiliano e l’Appennino toscano, che non a caso si chiama “Appennino tosco-emiliano”. Oggi, solo per fare un esempio, siccome il passaggio dei mezzi superiori alle 3,5 tonnellate non può essere fatto ancora, con un’evidente problematica per quanto riguarda il tessuto commerciale, dalla Toscana devono andare a fino a Sasso Marconi, prendere la Porrettana e tornare su. Capite che il disagio è ampio, i costi delle attività sono ampi e soprattutto vi sono, naturalmente, una serie di ricadute soprattutto per quanto riguarda il livello turistico, il livello occupazionale e, in generale, la possibilità di mantenere senza disagi le abitazioni e le attività, i servizi sociali sul territorio.

L’ordine del giorno richiama, quindi, all’attenzione l’inefficienza di ANAS, l’assoluta inefficienza, l’assoluta inadeguatezza a intervenire tempestivamente sui territori. Poiché recentemente con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di novembre, pubblicato in Gazzetta il 28 gennaio 2020, sono stati ridisegnati una serie di rapporti tra lo Stato e le Regioni in materia di gestione delle infrastrutture, tra cui anche un piccolo tratto della Porrettana, chiediamo, con questo ordine del giorno, che la Giunta valuti, insieme alla Regione Toscana, l’opportunità di prendersi in carico la parte della strada Porrettana che interessa in maniera strategica il versante che ho appena richiamato, quindi nell’ottica, ovviamente, di trasferire competenze, trasferire risorse per una gestione diretta della viabilità, così strategica, così importante. Sarebbe un primo passo, oltre a destinare quelle poche risorse che sono arrivate e che arriveranno, sarebbe un primo passo ‒ dicevo ‒ per dare la giusta attenzione a quei territori.

Per quanto riguarda, invece, gli emendamenti che ho presentato, che riguardano in particolare l’equiparazione tra tutti i Comuni montani e la questione legata al settore del gioco, li illustrerò man mano che verranno affrontati in sede di esame dell’articolato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Molto brevemente, presidente, perché poi lascio le dichiarazioni e le considerazioni politiche alla dichiarazione di voto.

Volevo solamente presentare un ordine del giorno, a prima firma consigliere Daniele Marchetti, dove nei fatti si chiede alla Giunta di confermare l’impegno assunto nella precedente legislatura a finanziare quello che nei fatti è l’intervento del Ponte del Santerno ‒ questo pensiamo sia importante e fondamentale per quanto riguarda la città di Imola, e non solo ‒ e a valutare la possibilità, però, nel caso in cui si dovessero verificare ulteriori ritardi nella concessione dei fondi già programmati da Autostrade per l’Italia, di anticipare al Comune di Imola le risorse necessarie alla realizzazione dello studio di fattibilità dell’opera oggetto del presente atto di indirizzo.

Quindi, nei fatti, questa rappresenta un’opera importante che pensiamo sia da confermare con un impegno da parte della Regione. Nel caso in cui la concessione dei fondi già programmati fosse in estremo ritardo o comunque ci fossero ritardi, si impegna la Regione a stanziare e ad anticipare i fondi al Comune di Imola.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

Io non ho altri iscritti a parlare in dibattito generale.

A questo punto, chiedo eventuali repliche da parte dei relatori di maggioranza e di minoranza. Nessuno.

A questo punto, la Giunta.

Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Solo pochi minuti, per ringraziare i colleghi per il dibattito della seduta odierna, che, ovviamente, come in tutte le discussioni di bilancio, assorbe anche temi che vanno al di là della discussione puntuale sui provvedimenti, essendo uno degli atti più importanti della programmazione e anche della messa in campo delle azioni dell’Istituzione Regione.

Ringrazio anche tutti i colleghi che si sono prodigati ‒ adesso proveremo a fare anche un po’ d’ordine ‒ nella produzione e nell’espressione dei voti su tutti gli ordini del giorno. Questa è anche la cifra della sensibilità che, come rappresentanti dei cittadini, indipendentemente dalla forza politica, abbiamo, anche di contezza dei tanti problemi che comunque vi sono all’interno del nostro territorio.

Prendo soltanto un elemento, che credo accomuni tutti. È chiaro che sarebbero necessarie tante più risorse rispetto a quelle che, indipendentemente dallo sforzo che comunque Giunta e maggioranza hanno provato a mettere in campo, sarebbero necessarie, visto anche i tanti stimoli che negli interventi da parte di tutti sono stati evidenziati. Non vi è dubbio che sarebbero necessarie tante più risorse. È chiaro che poi vanno messe in fila in funzione di alcune priorità e anche della velocità – come ci siamo detti più volte e come ho sentito sottolineare anche da altri colleghi – con la quale queste risorse possono essere messe a terra. Considerate che le risorse che noi stanziamo con l’assestamento di bilancio nella grandissima parte devono essere spese entro il 31.12.2020. Quindi alcune scelte e alcuni temi meritano anche degli approfondimenti ulteriori.

In questa replica ci terrei a darci un paio di criteri con i quali affrontare anche l’elemento di valutazione e discussione successiva. Se il bilancio assume una valenza più larga, è chiaro che dobbiamo provare a tenere comunque la nostra discussione e la nostra valutazione all’interno di temi un po’ più larghi. Quindi, vi preannuncio la volontà di non trasformare questo tipo di discussione e anche i voti che esprimeremo in una valutazione puntuale su casi specifici, fermo restando che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono temi assolutamente importanti, opere assolutamente utili che però meritano, secondo me, una discussione, non ovviamente legata all’assestamento di bilancio, ma con il ragionamento che insieme al relatore facevamo stamattina su un caso specifico che riguarda anche la nostra provincia nel tentativo comunque di trovare una sintesi e non portare la nostra discussione dell’assestamento su casi specifici. Fermo restando che, con tutti gli ordini del giorno che ho letto, e parlo di quelli puntuali, su richieste specifiche di interventi localizzati in alcune zone del nostro territorio, nella stragrande maggioranza dei casi i riferiscono a problemi che esistono e che dobbiamo assolutamente affrontare. Quindi, è chiaro che questo è un invito a non contingentare questa discussione all’interno di un voto di un ordine del giorno, ma riportarla all’interno di una discussione di sintesi che possiamo fare sia con l’espressione eventualmente di risoluzioni all’interno dell’Aula o delle Commissioni, e comunque collocarla all’interno della discussione che faremo per il bilancio 2021, in una preparazione che ovviamente non può esaurirsi della discussione dell’assestamento di bilancio direttamente in aula.

Su questo ci terrei anche a sottolineare, come anche negli emendamenti, e come potrete immaginare l’avevo anche preannunciato durante la discussione in Commissione, per quelli che riguardano la parte finanziaria dell’assestamento di bilancio raccogliere emendamenti direttamente in Aula diventa praticamente impossibile. Ma anche lì, come l’abbiamo fatto nella discussione in Commissione, vi sono argomenti che oltre ad avere espresso un’intenzione di un ragionamento più complessivo su alcune tematiche, vi sono anche volontà di assumere comunque come elementi importanti della discussione sempre incanalata all’interno del bilancio 2021 tematiche specifiche come quelle che sono anche contenute all’interno di alcuni emendamenti. Ovviamente fermo restando che alcuni di questi, come potrete immaginare, dalla nostra parte politica… Faccio un esempio: se si intende togliere delle risorse oggi dal fondo sociale facciamo fatica a trovare il nostro consenso, ma questo non significa che la tematica affrontata o il tema affrontato non sia prioritario per la maggioranza. Proprio in questa logica, ho cercato di dare anche un criterio di spiegazione, non potendo entrare nello specifico di ogni singolo emendamento, su quello che è il criterio complessivo che seguiremo anche nell’espressione dei pareri sugli ordini del giorno.

Ci sono alcuni emendamenti che vanno a correggere – e verranno ovviamente recepiti – anche alcuni elementi lessicali e ci sono altri elementi che oggettivamente, per la portata della discussione che abbiamo fatto, la collocazione più complessiva credo possa essere con soddisfazione reciproca portata all’interno di una discussione più complessiva dell’Assemblea tra maggioranza e minoranza.

Adesso arriverà...

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Sabattini, le chiedo di stringere. Grazie.

 

SABATTINI: Concludo chiudendo questo dibattito. Mi dispiace se non sempre l’iter dell’assestamento, anche dato dalle difficoltà di non riuscire a vederci in presenza, nel non aver trovato del tutto il ritmo per poterci confrontare... Mi pare, anche dal tenore del dibattito che è avvenuto oggi in aula, che ci siano tutte le condizioni sia per fare meglio in prospettiva e, dall’altro lato, un senso di responsabilità per provare a trovare delle sintesi e delle soluzioni alle tante priorità che la nostra Regione ha, anche con la speranza che il coinvolgimento dell’ente regionale in tutte le risorse, che spero arriveranno al nostro Paese, trovi quella priorità per noi per poter rispondere a tutte le sollecitazioni che sono venute oggi dal dibattito.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Sabattini.

Consigliere Bargi, prego.

 

BARGI: Grazie, presidente.

Molto velocemente, d’altronde la discussione è stata ampia e sono stati espressi vari giudizi sui due oggetti in votazione oggi e sui temi abbinati agli oggetti che sono stati presentati in questa discussione, oltre che sui diversi emendamenti. Da parte del Gruppo che rappresento abbiamo fatto una serie di emendamenti per cercare di dare un minimo di impostazione diversa, senza andare a manipolare pesantemente la manovra.

Diceva prima il relatore di maggioranza: “non ci sentiamo di approvare emendamenti che vanno a togliere risorse nel campo sociale”. Ci tengo a precisare che siamo andati a mettere le mani su una voce che riguarda risorse ad oggi libere e non impegnate. Siamo ormai a metà anno. Mi viene da dire che se, evidentemente, non sono stati sviluppati progetti, forse si rischia di trovarci con delle economie di fronte a una situazione emergenziale che richiede interventi seri. Avevamo previsto 2 milioni, l’avevo detto già nella mia relazione di questa mattina, per quanto riguarda l’aumento, il raddoppio di quelle che sono le risorse destinate dalla Regione per abbattere la TARI. Era stata prevista qualche risorsa in più sul fronte della sicurezza per dare una mano ai Comuni. C’è quel fondo, che tra l’altro ha sempre funzionato bene nei cinque anni passati, per andare a finanziare progetti di videosorveglianza che i Comuni hanno messo in campo. Cercavamo di stare su questa linea e anche con queste proposte, ripeto, mettendo le mani su risorse che abbiamo trovato libere, partendo dal bilancio e non tanto dalla manovra di assestamento.

Ci sono una serie di ordini del giorno. Il relatore di maggioranza ci riporta a una criticità. Se tutti presentiamo ordini del giorno o richieste di interventi finanziari puntuali su opere specifiche la discussione tende a diventare impossibile da reggere, perché vorrebbe dire strapazzare il bilancio regionale. Nel caso specifico che mi riguarda e che veniva citato prima, avevo intenzione di portare all’attenzione dell’Assemblea un tema molto caro, perché lo vivo direttamente nella mia città, quello del Ponte Veggia, tra Sassuolo e Casagrande, che non è un’opera secondaria o marginale, perché sorregge un traffico veicolare enorme, oltre a una delle tratte delle ferrovie gestite da FER, sia per il traffico merci che per quello delle persone, che oggi è in una situazione di monitoraggio costante delle criticità strutturali che richiedono un intervento urgente.

Tra l’altro, è stato inibito al passaggio dei mezzi sopra le 3.5 tonnellate, il che impedisce, ad esempio, soprattutto ai mezzi del trasporto pubblico e scolastico di poterlo attraversare. Siamo in una situazione difficile e urgente anche perché la scuola partirà e sarà necessario intervenire, probabilmente prevedendo percorsi diversi, e già si annunciano costi maggiori da parte degli operatori, che ricadranno sui Comuni interessati, visto che c’è una forte e una grossa quantità di ragazzi che si spostano dal vicino reggiano ai plessi scolastici del Comune di Sassuolo.

Volevamo portare all’attenzione questo ponte perché è una particolarità rispetto a tante altre opere che ci sono sul nostro territorio, ovvero di proprietà di due Comuni per buona parte, un pezzettino della provincia di Reggio Emilia e in più c’è il gestore FER. Quindi, è un ponte che sembra un po’ un condominio fatto, però, da utenti che non hanno obiettivamente le risorse per poter fare degli interventi strutturali importanti.

Sicuramente arriveranno richieste in Regione. Era un modo per consentire all’Assemblea di fare una discussione e entrare un po’ nello specifico. Ovviamente le richieste ricadranno in termini finanziari ed era questo il motivo del perché si agganciava bene al tema del bilancio. Abbiano capito il fatto che saremmo andati a una discussione che poi portava a un’inutile bocciatura marginale, visto che non è l’argomento in oggetto e probabilmente non se ne sarebbe discusso più di tanto. Abbiamo quindi preferito, insieme ai colleghi reggiani del mio Gruppo e insieme anche ai colleghi di maggioranza che hanno deciso di sottoscriverlo, di posticiparne la discussione a settembre, accogliendo intanto l’apertura e il credito che ci viene concesso.

Direi che c’è stata una discussione ordinata, in generale per tutto il percorso che ci ha portato alla votazione di oggi, che vede comunque diverse proposte, anche della minoranza, accolte. Sicuramente è un metodo che spero possiamo ritrovare anche nelle prossime discussioni di fase di bilancio che vedremo nei prossimi anni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Non ci sono altri interventi.

Passo la parola alla Giunta, al presidente Bonaccini.

Prego, presidente.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente, della parola.

Io vorrei mettere in luce alcune questioni che riguardano sia quello che direttamente investiamo, sia quello che indirettamente generiamo. Intanto mi pare che abbiamo tenuto fede a una promessa: andare appena possibile con la Giunta nei territori più colpiti. Saremo, peraltro, venerdì prossimo nel parmense, da mattina a tarda sera, e poi entro la fine di ottobre visiteremo tutte le altre sei province non toccate in questo mese di luglio.

Eravamo stati a incontrare i sindaci sia nel riminese che nel piacentino, avevamo detto che avremmo per loro riservato giustamente un’attenzione straordinaria rispetto a 40 milioni di euro di investimenti, che col cofinanziamento ne genereranno inevitabilmente di più. Abbiamo detto che mettiamo quasi tutto noi di risorse straordinarie, sarà tra il 5 e il 10 per cento (Paolo mi corregga, se sbaglio) il finanziamento dei comuni, tra i più piccoli e i più grandi, che comunque genererà qualche altro milione di euro di investimento.

Di quei 40 milioni più della metà, come avevamo promesso, andranno a Piacenza e Rimini. Abbiamo sottoscritto un accordo con tutte le Amministrazioni comunali per dare qualcosa sia ai capoluoghi, che abbiamo trattato in maniera differente – per quello, invece che 10 milioni sono 12 milioni e mezzo a ogni provincia – sia all’ultimo comune più piccolo, Zerba o Cerignale nel piacentino e nel riminese Casteldelci, che peraltro sono gli unici tre comuni con meno di 500 abitanti in tutta la regione.

Sono interventi che abbiamo chiesto che siano messi a terra con progetti esecutivi entro ottobre, perché il tema è fare il prima possibile per garantire accantieramento. Faremo lavorare – immagino faranno lavorare – mediamente, con quel taglio di investimenti, imprese della zona e quindi un po’ di imprese, di lavoratori, di maestranze, progettisti, fornitori eccetera potranno far ripartire un pezzettino di economia. Il comune di Medicina, già zona rossa, merita il milione di euro che daremo, e poi un po’ alle altre province, soprattutto, come peraltro mi pare da questo dibattito, anche dai banchi delle opposizioni, spesso veniva, con un’attenzione particolare alle cosiddette aree interne o montane (per chi non le ha montane chiamiamole interne e penso, guardando Paolo, al basso ferrarese).

Questo, come sappiamo per certo noi che lo abbiamo fatto, non è risolutivo di nulla, ma è certamente qualcosa di straordinario che garantisce attenzione, che ci ha visto lavorare insieme ai comuni chiedendo a loro di indicare quali progetti specifici mettere in campo non previsti. Su Piacenza – posso dirlo qui come l’ho detto là – entro poche settimane il ministro Speranza tornerà e, come avevamo detto incontrando la presidente della provincia e sindaca Barbieri e i sindaci Fontana e Gandolfi, arriveranno 20 milioni di euro aggiuntivi non previsti per la sanità piacentina, che destineremo alla parte extracapoluogo. Peraltro, siamo voluti andare, com’era giusto che fosse, nulla di eclatante, sia a Fiorenzuola che a Castel San Giovanni che a Bobbio, dove ci sono tre realtà molto importanti dal punto di vista degli ospedali, e credo che lì nei prossimi mesi potremo prendere impegni, che oggi non voglio annunciare perché non mi piace promettere quello che non possiamo mantenere, ma credo che faranno la differenza sul futuro di quei territori e degli ospedali, e della sanità territoriale.

Rimango un attimo a quelle due realtà, le più colpite, insieme al parmense, in particolare nel piacentino, perché voglio prendere per buone le parole della consigliera Stragliati. Sì, noi abbiamo detto e preso l’impegno che prendendo a prestito una infrastruttura... Per non parlare di tutte. Non ne ho il tempo. Vi annoierei, e non è questa la sede, oggi. Ne discuteremo quando faremo programmazione dei Fondi europei, Fondo di sviluppo e coesione, Recovery Fund e prossimo bilancio triennale. La tangenziale di Castel San Giovanni è una priorità. Potrei persino dire che lo stesso Governo giallo-verde, con suoi esponenti, ho i ritagli di giornale, disse “la risolveremo noi”. Non l’ha risolta, ma non toglie che erano troppi anni che non la risolvevamo noi.

Se il Ministero farà quello che ha promesso, cioè la inserirà dentro ai finanziamenti del rinnovo delle concessioni autostradali, che spero arrivino, perché io non so più dove sbattere la testa... Se dici che l’economia deve ripartire e ogni mese rinvii (rinnovo, nuovo, decida chi deve decidere) concessioni autostradali è chiaro che c’è un problema serio. Ho fiducia che quello che il Presidente del Consiglio in primis ha detto avverrà nelle prossime settimane, quindi possano partire investimenti importanti. Non dovesse essere messo lì, lo dico qui, nei prossimi FSC lo mettiamo noi, perché toglie inquinamento, paradossalmente, potrebbe apparire, ma soprattutto serve uno dei distretti di logistica primi nel nord Italia, che ha attratto investimenti stranieri, che guai se ne andassero, anzi potrebbero essere implementati, ma soprattutto fa ripartire l’economia del territorio più colpito di questa regione.

E poi c’è il tema della montagna. Avete visto che gli impegni presi in Appennino per misure straordinarie... Guardate, ho avuto piacere che il ministro Boccia abbia detto l’altro giorno alla riunione ‒ mi diceva l’assessore Lori ‒ con gli assessori regionali o i presidenti di Regione, non ricordo con chi l’abbia fatta, che la misura che stiamo varando, quella per finanziare al 50 per cento o fino a 30.000 euro massimale per l’acquisto, la sistemazione di un appartamento, di una casa in montagna è uno dei provvedimenti più giusti da mettere in campo. Io spero arrivino soldi anche dal Governo. Li abbiamo chiesti. Se tanto mi dà tanto, parlando con i sindaci, ho l’impressione che quei soldi non basteranno. Spero sia così. Vorrebbe dire che abbiamo centrato un provvedimento, oggi che la montagna, purtroppo, a causa anche del Covid-19 è riscoperta. Il distanziamento, l’aria pulita.

Più in generale, montagna da un lato e sanità dall’altro. Il nuovo ospedale di Cesena è l’emblema di tutto ciò che dovremo fare. Per quanto mi riguarda, sapete perché dico “sì” ai soldi del MES? Perché perdere quei 2-3 miliardi di euro per l’Emilia-Romagna, che arriverebbero subito, senza condizionalità... Potrei tenervi qui fino a domattina e indicarvi le priorità della Regione per assumere personale, sistemare gli specializzandi, fare nuovi ospedali, sistemare quelli che ci sono, nuove Case della salute, acquisto di tecnologie, acquisto di macchinari. Fa niente. Vedremo cosa deciderà il Governo e il Parlamento. In ogni caso, noi in sanità e welfare dovremo investirci, come faremo. Così come è evidente che alcuni segnali... Spero di trovare un applauso anche dal mondo ambientalista della sinistra sul fatto che noi già nelle prossime settimane renderemo gratuito ‒ caso unico in Italia ‒ il TPL fino ai 14 anni. Il prossimo anno ‒ non tra dieci anni, ma il prossimo anno ‒ fino ai 19 anni. Se ci saranno le risorse, fino agli studenti universitari, da qui a fine legislatura, allargando quello che avevamo scritto nel programma.

Insomma, ci interessa che tutto ciò che è investimenti, qualità del territorio, dell’ambiente, nuovo sistema di welfare, sanità pubblica sia finanziato il più possibile.

Ultima cosa. Questa sera parteciperò, a nome di tutte le Regioni, tra poche ore, alla riunione del Comitato interministeriale per gli affari europei, per discutere dell’impiego delle risorse del Recovery Fund. Come Regione, come Regioni, abbiamo chiesto agli Stati generali e al Presidente del Consiglio Conte di poter partecipare alla stesura del Recovery Plan.

Chiedo, presidente, se posso usare gli ultimi trenta secondi.

Il Governo, a mio parere, ha fatto un lavoro encomiabile. Il Presidente del Consiglio, ottenendo 220 miliardi di euro, ottiene per l’Italia qualcosa di inimmaginabile fino a poco tempo fa. Peraltro meritato. Finalmente l’Europa fa il suo mestiere. Ma poi bisognerà saperli spendere, spenderli bene e spenderli velocemente. Senza le Regioni è impossibile che il Governo da solo ce la possa fare; il Governo indipendentemente dal colore politico. Parlo come Istituzione. Noi vogliamo dare una mano, metterci al servizio di quel progetto. Lo dirò stasera a nome dei miei colleghi e amici presidenti di regione, e vi garantisco che nel Recovery Plan che la Regione scriverà, così come sulla programmazione dei fondi europei, coinvolgeremo tutte le parti politiche di questa Assemblea, così come le parti sociali, perché è troppo importante che non sbagliamo le priorità e tanto più faremo sentire una voce sola, tanto più saremo forti per ottenere quello che credo meritiamo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, presidente.

Adesso procediamo con l’esame dell’articolato e degli emendamenti del collegato all’assestamento.

Oggetto 976, articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Poniamo in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 contrari e 11 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, contraria;
  11. CATELLANI Maura, contrario;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, contrario;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, contrario;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, contrario;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, contrario;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, contrario;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, contrario;
  30. PICCININI Silvia, contraria;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  34. RAINIERI Fabio, contrario;
  35. RANCAN Matteo, contrario;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

Procediamo con l’articolo 2.

Dichiarazioni di voto.

Dibattito generale.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 2.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 11 favorevoli, uno contrario e 13 astenuti.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  10. CATELLANI Maura, astenuta;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, astenuto;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, astenuto;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, astenuto;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, astenuto;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, astenuto;
  30. PICCININI Silvia, contraria;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. RAINIERI Fabio, astenuto;
  34. RANCAN Matteo, astenuto;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 26

Astenuti 16

Contrari 1

 

È approvato.

 

Passiamo ora all’articolo 3.

Dibattito generale sull’articolo 3.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 3.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 11 favorevoli, uno contrario e 13 astenuti.

Do lettura del voto sull’articolo 3:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  9. CATELLANI Maura, astenuta;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. COSTI Palma, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, astenuto;
  16. GIBERTONI Giulia, contraria;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, astenuto;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, astenuto;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, astenuto;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, astenuto;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  33. RAINIERI Fabio, astenuto;
  34. RANCAN Matteo, astenuto;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, favorevole;
  43. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 4.

Sull’articolo 4 insiste un emendamento a firma Piccinini, l’emendamento 6.

A questo punto, apriamo il dibattito generale congiunto su articolo ed emendamento.

Dichiarazioni di voto congiunte.

Passiamo alla votazione. Ovviamente votiamo separatamente, prima l’emendamento a firma Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento.

Dichiaro chiusa la votazione.

Do lettura del voto sull’emendamento a firma Piccinini:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. COSTI Palma, contraria;
  13. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, contrario;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, contrario;
  18. IOTTI Massimo, contrario;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, contrario;
  21. MARCHETTI Francesca, contraria;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, contraria;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, contraria;
  26. MUMOLO Antonio, contrario;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, contraria;
  32. PILLATI Marilena, contraria;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, contraria;
  37. SABATTINI Luca, contrario;
  38. SONCINI Ottavia, contraria;
  39. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, contraria;
  42. TARUFFI Igor, contrario;
  43. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

È respinto.

 

Ora votiamo l’articolo 4.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 11 favorevoli, 1 contrario e 13 astenuti.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  11. CATELLANI Maura, astenuta;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, astenuto;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, astenuto;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, astenuto;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  26. MORI Roberta, favorevole;
  27. MUMOLO Antonio, favorevole;
  28. OCCHI Emiliano, astenuto;
  29. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  30. PELLONI Simone, astenuto;
  31. PICCININI Silvia, contraria;
  32. PIGONI Giulia, favorevole;
  33. PILLATI Marilena, favorevole;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  35. RAINIERI Fabio, astenuto;
  36. RANCAN Matteo, astenuto;
  37. RONTINI Manuela, favorevole;
  38. ROSSI Nadia, favorevole;
  39. SABATTINI Luca, favorevole;
  40. SONCINI Ottavia, favorevole;
  41. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  42. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  43. TARASCONI Katia, favorevole;
  44. TARUFFI Igor, favorevole;
  45. ZAMBONI Silvia, favorevole.

 

È approvato.

 

Prima di passare all’articolo 5, prendiamo in esame un emendamento che istituisce un nuovo articolo, l’emendamento 1 a firma Piccinini.

Dibattito generale sull’emendamento. Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questo emendamento vuole introdurre gli incentivi per la mobilità privata sostenibile, quindi in favore delle auto elettriche. È un dibattito che abbiamo fatto anche questa mattina. Spiace constatare che non ci sia alcuna volontà di intervenire in un settore che è largamente responsabile del peggioramento della qualità dell’aria e che non si voglia neanche fare un tentativo per evitare almeno le multe che arriveranno dall’Unione Europea.

Ne prendiamo atto, come prendiamo atto del fatto che dallo scorso mandato a oggi non è cambiato nulla.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiarazioni di voto sull’emendamento? Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Solo per ribadire il nostro voto contrario, come espresso in Commissione, dato dal fatto che, come sapete, nella scorsa legislatura noi abbiamo già previsto incentivi per l’acquisto delle auto elettriche all’interno del bando IRAP.

La motivazione del voto contrario è semplicemente che non serve un cambio normativo per poter fare questo, tanto è vero che l’abbiamo già fatto. Questa è la motivazione del nostro voto contrario.

 

PRESIDENTE (Petitti): Per dichiarazione di voto, ancora la consigliera Piccinini. Prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Soltanto per considerare la motivazione del collega strumentale. A proposito di “strumentale”, sulla musica avete inserito proprio in questo progetto di legge un articolo che introduce disposizioni normative per stanziare finanziamenti. La stessa cosa chiediamo di fare qui.

Dite che non c’è la volontà. Sareste più corretti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto.

A questo punto, dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 1 a firma Piccinini.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONACCINI Stefano, contrario;
  7. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  8. BULBI Massimo, contrario;
  9. CALIANDRO Stefano, contrario;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, contrario;
  13. COSTI Palma, contraria;
  14. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, contrario;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, contrario;
  19. IOTTI Massimo, contraria;
  20. LISEI Marco, favorevole;
  21. MALETTI Francesca, contraria;
  22. MARCHETTI Francesca, contrario;
  23. MONTALTI Lia, contraria;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, contraria;
  26. MUMOLO Antonio, contrario;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, contraria;
  32. PILLATI Marilena, contraria;
  33. RAINIERI Fabio, favorevole;
  34. RANCAN Matteo, favorevole;
  35. RONTINI Manuela, contraria;
  36. ROSSI Nadia, contraria;
  37. SABATTINI Luca, contrario;
  38. SONCINI Ottavia, contraria;
  39. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, contraria;
  42. TARUFFI Igor, contrario;
  43. ZAMBONI Silvia, contraria;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 28

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 5.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 25 favorevoli e 1 astenuto.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. GIBERTONI Giulia, contraria;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, favorevole;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, favorevole;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  26. MORI Roberta, favorevole;
  27. MUMOLO Antonio, favorevole;
  28. OCCHI Emiliano, favorevole;
  29. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  30. PELLONI Simone, favorevole;
  31. PICCININI Silvia, astenuta;
  32. PIGONI Giulia, favorevole;
  33. PILLATI Marilena, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 43

Contrari 1

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazione di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 6.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 11 favorevoli, 1 contrario e 14 astenuti.

Do lettura del voto sull’articolo 6:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, astenuto;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONACCINI Stefano, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  10. CATELLANI Maura, astenuta;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, astenuto;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. GIBERTONI Giulia, contraria;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, astenuto;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, astenuto;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  26. MORI Roberta, favorevole;
  27. MUMOLO Antonio, favorevole;
  28. OCCHI Emiliano, astenuto;
  29. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  30. PELLONI Simone, astenuto;
  31. PICCININI Silvia, contraria;
  32. PIGONI Giulia, favorevole;
  33. PILLATI Marilena, favorevole;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano
  35. RAINIERI Fabio, astenuto;
  36. RANCAN Matteo, astenuto;
  37. RONTINI Manuela, favorevole;
  38. ROSSI Nadia, favorevole;
  39. SABATTINI Luca, favorevole;
  40. SONCINI Ottavia, favorevole;
  41. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  42. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  43. TARASCONI Katia, favorevole;
  44. TARUFFI Igor, astenuto;
  45. ZAMBONI Silvia, astenuta;
  46. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’articolo 7. Su questo articolo insistono quattro emendamenti.

Dibattito generale congiunto. Abbiamo quattro emendamenti, uno a firma del consigliere Facci, emendamento 12; emendamento 3 a firma della consigliera Piccinini; emendamento 4 a firma della consigliera Piccinini; emendamento 2 a firma della consigliera Piccinini.

Apriamo il dibattito generale congiunto.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Brevemente, poiché ne avevo già parlato in Commissione. Questo emendamento vuole porre equità fra tutti i Comuni montani. Abbiamo dodici comuni in tutta la regione che sono esclusi dalla ripartizione del Fondo regionale per la montagna, quindi dalla lettera a) dell’originario articolo della legge sulla montagna.

Riteniamo che sia un vulnus che vada colmato. Ne approfittiamo adesso, visto che si interviene proprio su questo specifico articolo. Sono i Comuni di Alta Val Tidone nel Piacentino, Alto Reno Terme nel bolognese, Montese nel modenese, nove Comuni nel Parmense.

Non capiamo perché. Visto che il presidente anche oggi stesso ha dichiarato una grande attenzione che avrà la sua Amministrazione a questa nuova legislatura per l’attenzione alla montagna, riteniamo che questo sia il momento per dimostrare che tutti i Comuni montani sono uguali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Su questo articolo abbiamo depositato tre emendamenti. Uno a correzione anche del testo che è stato modificato in Commissione, ma dal mio punto di vista poco chiaro e poco corretto, perché si dice: “privilegiando quegli interventi che salvaguardano rispetto al consumo di suolo e che creano nuova occupazione”. È chiaro che questa formulazione andrebbe rivista. Noi interveniamo in questo senso, chiedendo che si inserisca il testo: “nonché privilegiando quegli interventi che salvaguardano rispetto al consumo del suolo e che creano nuova occupazione”. È una formulazione formalmente più corretta.

Inseriamo una richiesta di prevedere delle condizioni di priorità e premialità che valorizzino gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica rispetto agli interventi e alle attività imprenditoriali che faranno seguito all’utilizzo di questi fondi. È la stessa formulazione che abbiamo utilizzato nell’ordine del giorno votato da quest’aula, quindi anche dalla maggioranza, nel progetto di legge che riguardava il turismo.

Infine chiediamo un parere delle competenti Commissioni assembleari.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Dichiarazioni di voto congiunte su articolo e quattro emendamenti.

Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Velocemente. Essendo emendamenti che sono già stati presentati in Commissione, li abbiamo ampiamente motivati, sia per quello che riguarda l’emendamento del consigliere Facci, che riguarda soltanto la prima parte dei contributi direttamente ai Comuni e non la parte degli incentivi alle imprese, che invece non hanno alcun tipo di differenza.

Ribadiamo qui, come scritto anche nelle linee di mandato, la necessità certamente di rivedere anche la legge n. 21 e, conseguentemente, anche la legge n. 13, ma è ovvio che le politiche messe in campo dalla Regione e la direzione che comunque abbiamo preso è quella di mantenere una differenziazione, un’incentivazione puntuale su quelle che sono le organizzazioni istituzionali collettive dei Comuni, appunto le Unioni dei Comuni.

Per quello che riguarda gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, ve ne è uno innovativo rispetto a quelli presentati in Commissione, che riteniamo la formulazione più corretta. Quindi, sull’emendamento 3 il nostro voto sarà favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

A questo punto, apriamo le votazioni.

Partiamo dall’emendamento. Apriamo la votazione sull’emendamento 12, a firma del consigliere Facci.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 12.

In aula, 13 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, astenuto;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONACCINI Stefano, contrario;
  7. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  8. BULBI Massimo, contrario;
  9. CALIANDRO Stefano, contrario;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, contrario;
  13. COSTI Palma, contraria;
  14. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  15. FABBRI Marco, contrario;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, contrario;
  18. IOTTI Massimo, contrario;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, contraria;
  21. MARCHETTI Francesca, contraria;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, contraria;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, contraria;
  26. MUMOLO Antonio, contrario;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, contraria;
  32. PILLATI Marilena, contraria;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, contraria;
  37. ROSSI Nadia, contraria;
  38. SABATTINI Luca, contrario;
  39. SONCINI Ottavia, contraria;
  40. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, contraria;
  43. TARUFFI Igor, astenuto;
  44. ZAMBONI Silvia, contraria;
  45. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Favorevoli 16

Contrari 27

Astenuti 2

 

È respinto.

 

Passiamo ora alla votazione dell’emendamento 3 a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’emendamento 3:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, contraria;
  11. CATELLANI Maura, contraria;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, contrario;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, contrario;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. LISEI Marco, contrario;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, contrario;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, contrario;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, contrario;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  34. RAINIERI Fabio, contrario;
  35. RANCAN Matteo, contrario;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

Abbiamo altri due emendamenti.

Emendamento 4 a firma della consigliera Piccinini. Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 24 contrari e uno favorevole.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONACCINI Stefano, contrario;
  7. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  8. BULBI Massimo, contrario;
  9. CALIANDRO Stefano, contrario;
  10. CASTALDINI Valentina, contraria;
  11. CATELLANI Maura, contraria;
  12. COSTA Andrea, contrario;
  13. COSTI Palma, contraria;
  14. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  15. DELMONTE Gabriele, contrario;
  16. FABBRI Marco, contrario;
  17. FACCI Michele, contrario;
  18. FELICORI Mauro, contrario;
  19. IOTTI Massimo, contrario;
  20. LISEI Marco, contrario;
  21. MALETTI Francesca, contraria;
  22. MARCHETTI Francesca, contraria;
  23. MASTACCHI Marco, contrario;
  24. MONTALTI Lia, contraria;
  25. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  26. MORI Roberta, contraria;
  27. MUMOLO Antonio, contrario;
  28. OCCHI Emiliano, contrario;
  29. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  30. PELLONI Simone, contrario;
  31. PICCININI Silvia, favorevole;
  32. PIGONI Giulia, contraria;
  33. PILLATI Marilena, contraria;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  35. RANCAN Matteo, contrario;
  36. RONTINI Manuela, contraria;
  37. ROSSI Nadia, contraria;
  38. SABATTINI Luca, contrario;
  39. SONCINI Ottavia, contraria;
  40. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  42. TARASCONI Katia, contraria;
  43. TARUFFI Igor, contrario;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 43

Favorevoli 1

 

È respinto.

 

Votiamo l’ultimo emendamento che insiste sull’articolo 7, l’emendamento 2, sempre a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 2.

In aula, 13 contrari e 12 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONACCINI Stefano, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. COSTI Palma, contraria;
  13. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, contrario;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, contrario;
  18. LISEI Marco, favorevole;
  19. MALETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. OCCHI Emiliano, favorevole;
  26. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  27. PELLONI Simone, favorevole;
  28. PICCININI Silvia, favorevole;
  29. PIGONI Giulia, contraria;
  30. PILLATI Marilena, contraria;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SABATTINI Luca, contrario;
  36. SONCINI Ottavia, contraria;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, contraria;
  40. TARUFFI Igor, contrario;
  41. ZAMBONI Silvia, contraria;
  42. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 26

favorevoli 16

 

È respinto.

 

A questo punto, votiamo l’articolo 7.

Dichiaro aperta la votazione.

Siamo partiti con l’articolo 7. Poi le passo la parola.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli, 1 contrario, 13 astenuti.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  10. CATELLANI Maura, astenuta;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, astenuto;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, astenuto;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, astenuto;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, astenuto;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, astenuto;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  33. RAINIERI Fabio, astenuto;
  34. RANCAN Matteo, astenuto;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, favorevole;
  43. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 26

Astenuti 17

Contrari 1

 

È approvato.

 

Consigliere Rancan, sull’ordine dei lavori.

 

RANCAN: Scusi, presidente, siccome per queste votazioni nei fatti è prevista dal regolamento, come default, la votazione per alzata di mano, chiedevo se è possibile fare come è successo determinate volte nelle scorse votazioni anche negli anni passati, ridurre il tempo di votazione da un minuto a trenta secondi, per il voto elettronico e anche per il voto da casa, nel senso che tanto siamo tutti qui e chi è collegato nei fatti è davanti al computer. Quindi, agevoliamo la velocità della votazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Posto che abbiamo utilizzato tutti il tempo a disposizione per il dibattito, pensare di accelerare adesso di 30 secondi sul voto è una richiesta che posso anche condividere, perché per quanto tempo risparmiamo credo vada bene a tutti, però siccome abbiamo i precedenti, per quelli collegati da remoto, per cui accelerare i tempi impalla il sistema, io non ho problemi ad accelerare però proporrei, se è possibile, di leggere il totale dei voti senza bisogno di fare l’appello nominale per esprimere il voto.

Ecco, se vogliamo accorciare i tempi, piuttosto leggiamo il voto accorpato.

 

PRESIDENTE (Petitti): A noi un po’ di tempo serve, perché nel momento in cui io li leggo vengono trascritti per il totale dei voti. Quindi, anche accelerando un po’, il tempo della lettura del voto da casa in remoto è necessario. La lettura è necessaria a verbalizzare il voto.

Mi sembra di capire che non ci sia la condivisione sull’accorciamento dei tempi, per dare la possibilità a chi è a casa di votare tutti. A questo punto, io procederei.

Ricordo che sull’articolo 8 insiste un emendamento abrogativo a firma della consigliera Piccinini, l’articolo 13. A questo punto noi votiamo per il mantenimento del testo legato appunto all’articolo 8. Dichiaro aperto il voto.

La consigliera Piccinini voleva spiegare l’emendamento. Allora interrompiamo la votazione e spieghiamo l’emendamento. Prego, consigliera Piccinini.

Consigliera Piccinini, lei ha premuto. Chiediamo un attimo che le accendano il microfono. Un secondo di pazienza.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedevo un minuto giusto per illustrare gli emendamenti, prima del voto, possibilmente. Con questi emendamenti vogliamo abrogare la proroga che è stata introdotta in Commissione, perché questa alleanza centrodestra-centrosinistra a questa Regione fa fare un altro passo indietro sul consumo di suolo. Quindi, chiediamo di abrogare gli articoli per tornare al testo originario. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri in dibattito generale o dichiarazioni di voto?

A questo punto, apriamo la votazione per il mantenimento del testo dell’art. 8.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 22 favorevoli e 3 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 8:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. COSTI Palma, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, favorevole;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, favorevole;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, favorevole;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, favorevole;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, favorevole;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  33. RAINIERI Fabio, favorevole;
  34. RANCAN Matteo, favorevole;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, contrario;
  43. ZAMBONI Silvia, contraria;
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 40

Contrari 4

 

È approvato.

 

È approvato il mantenimento dell’articolo 8 così com’è.

Passiamo, adesso, all’articolo 9.

Anche in questo caso insiste un emendamento abrogativo della consigliera Piccinini, l’emendamento 14.

Per dichiarazione di voto o per dibattito generale? Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Avrei preso la parola anche prima se non ci fosse stato quel piccolo problema procedurale.

Semplicemente per dire che voteremo a favore degli emendamenti presentati dalla consigliera Piccinini e contro gli articoli 8, 9 e 10, così come abbiamo fatto in Commissione. D’altra parte, visto che questi articoli insistono sulla legge n. 24/2017, non è una novità la nostra posizione su quella legge, che ci portò a suo tempo a votare contro in quest’aula. Non è una novità il fatto che riteniamo sia necessario intervenire su quella legge, ma in direzione opposta a quella rispetto alla quale all’epoca si andò al momento dell’approvazione della legge.

È uno dei temi sui quali sicuramente nei prossimi mesi, all’interno anche di un dibattito in cui ci sono posizioni divergenti e sensibilità diverse, credo ci debbano essere le condizioni per trovare una via d’uscita rispetto a quello che si è registrato nella precedente legislatura come un’impasse che io spero, credo e sono sicuro verrà risolta positivamente rispetto a quello che non è stato fatto, invece, nei cinque anni precedenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Anch’io dichiaro i voti in difformità alla maggioranza, come i voti di Emilia-Romagna Coraggiosa. Anche per i Verdi si tratta di un provvedimento, questo della legge urbanistica, che non abbiamo mai condiviso, non abbiamo potuto votare né pro né contro nell’altro mandato, in quanto non eravamo presenti in Consiglio. Avremmo comunque votato contro. Coerentemente con questa posizione, quindi, voteremo contro i prossimi articoli.

Vorrei ricordare che dai dati emersi dall’ultimo rapporto ISPRA sul consumo di suolo la nostra Regione viene piazzata al quinto posto della classifica tra le Regioni che consumano più suolo. Quindi, forse questa legge merita una registrata, perché vada nella direzione del consumo di suolo e non del mantenimento di tale consumo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Non abbiamo altri iscritti a parlare.

A questo punto, mettiamo ai voti il mantenimento del testo dell’articolo 9.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 23 favorevoli e 3 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. GIBERTONI Giulia, contraria;
  20. IOTTI Massimo, favorevole;
  21. LISEI Marco, favorevole;
  22. MALETTI Francesca, favorevole;
  23. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  24. MASTACCHI Marco, favorevole;
  25. MONTALTI Lia, favorevole;
  26. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  27. MORI Roberta, favorevole;
  28. MUMOLO Antonio, favorevole;
  29. OCCHI Emiliano, favorevole;
  30. PELLONI Simone, favorevole;
  31. PICCININI Silvia, contraria;
  32. PIGONI Giulia, favorevole;
  33. PILLATI Marilena, favorevole;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, contrario;
  44. ZAMBONI Silvia, contraria;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 40

Contrari 5

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 10, sul quale poggia un emendamento, l’emendamento 15, sempre a firma della consigliera Piccinini, ed è un emendamento sempre abrogativo.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

A questo punto mettiamo ai voti il mantenimento del testo dell’articolo 10.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 23 favorevoli e 3 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. GIBERTONI Giulia, contraria;
  20. IOTTI Massimo, favorevole;
  21. LISEI Marco, favorevole;
  22. MALETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, favorevole;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  26. MORI Roberta, favorevole;
  27. MUMOLO Antonio, favorevole;
  28. OCCHI Emiliano, favorevole;
  29. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  30. PELLONI Simone, favorevole;
  31. PICCININI Silvia, contraria;
  32. PIGONI Giulia, favorevole;
  33. PILLATI Marilena, favorevole;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  35. RAINIERI Fabio, favorevole;
  36. RANCAN Matteo, favorevole;
  37. RONTINI Manuela, favorevole;
  38. ROSSI Nadia, favorevole;
  39. SABATTINI Luca, favorevole;
  40. SONCINI Ottavia, favorevole;
  41. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  42. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  43. TARASCONI Katia, favorevole;
  44. TARUFFI Igor, contrario;
  45. ZAMBONI Silvia, contraria;
  46. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 41

Contrari 5

 

È approvato.

 

Prima di passare all’articolo 11, abbiamo un emendamento, l’emendamento 9, a firma Rancan, che va a istituire un nuovo articolo. Discussione generale.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Questo articolo aggiuntivo serve per andare a incrementare quello che può essere definito qualcosa di importante all’interno della legge sugli alloggi ERP. Nei fatti ad oggi viene scaricata sulle Amministrazioni comunali la responsabilità di compiere verifiche per quanto riguarda i beni all’estero dei cittadini stranieri che richiedono una casa popolare. Questo cosa significa? Questo significa che, scaricando sulle Amministrazioni comunali, molte Amministrazioni che noi abbiamo sentito, abbiamo contattato e dalle quali siamo stati contattati si trovano in grande difficoltà a dover inserire questa cosa all’interno di tutto quello che serve per richiedere la casa popolare.

Noi cosa facciamo con questo emendamento? Andiamo a utilizzare nient’altro che la legge nazionale. Nei fatti il DPR del 31 agosto 1999, dove nei fatti si possono andare a utilizzare ‒ passatemi questo termine ‒ le autorità consolari italiane, che possano poi andare a certificare i beni all’estero, e il DPR del 2000 n. 445. Questo cosa significa? Significa eliminare un discrimine. Per cui i cittadini italiani che hanno dei beni che, magari, sono a centinaia di chilometri da quel Comune dove richiedono la casa popolare sono discriminati rispetto ad altri cittadini stranieri che hanno beni nel loro Paese d’origine, ma che qua fanno fatica a far risultare o che certe volte non vogliono far risultare.

Con questo emendamento noi proponiamo l’inserimento di un discrimine chiaro, che quindi non faccia cadere sulle Amministrazioni comunali una responsabilità, che non deve essere delle Amministrazione comunali. La Regione si deve prendere la competenza di poter inserire all’interno della propria legge sull’assegnazione degli alloggi ERP questo dettaglio, perché può aiutare e soprattutto eliminare un discrimine che c’è tra i cittadini emiliano-romagnoli e i cittadini stranieri.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dibattito generale o in dichiarazione di voto?

A questo punto, votiamo l’emendamento 9, a firma Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’emendamento 9:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONACCINI Stefano, contrario;
  7. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  8. BULBI Massimo, contrario;
  9. CALIANDRO Stefano, contrario;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, contrario;
  13. COSTI Palma, contraria;
  14. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, contrario;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, contrario;
  19. IOTTI Massimo, contrario;
  20. LISEI Marco, favorevole;
  21. MALETTI Francesca, contraria;
  22. MARCHETTI Francesca, contraria;
  23. MASTACCHI Marco, favorevole;
  24. MONTALTI Lia, contraria;
  25. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  26. MORI Roberta, contraria;
  27. MUMOLO Antonio, contrario;
  28. OCCHI Emiliano, favorevole;
  29. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  30. PELLONI Simone, favorevole;
  31. PICCININI Silvia, favorevole;
  32. PIGONI Giulia, contraria;
  33. PILLATI Marilena, contraria;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  35. RAINIERI Fabio, favorevole;
  36. RANCAN Matteo, favorevole;
  37. RONTINI Manuela, contraria;
  38. ROSSI Nadia, contraria;
  39. SABATTINI Luca, contrario;
  40. SONCINI Ottavia, contraria;
  41. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  42. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  43. TARASCONI Katia, contraria;
  44. TARUFFI Igor, contrario;
  45. ZAMBONI Silvia, contraria;
  46. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 11.

Non ci sono emendamenti che insistono sull’articolo 11.

 

Per dichiarazione di voto?

A questo punto, apriamo la votazione sull’articolo 11.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 26 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, favorevole;
  43. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 44

 

È approvato.

 

Passiamo agli emendamenti 8, 10 e 11, emendamenti istitutivi di nuovi articoli.

Partiamo con l’emendamento 8 a firma Catellani e Marchetti Francesca.

Dibattito generale. Consigliera Catellani, prego.

 

CATELLANI: Grazie, presidente.

L’emendamento è relativo al settore del commercio in forma hobbistica su suolo pubblico. Il settore evidentemente ha sofferto dell’emergenza sanitaria, anche con le sospensioni mercatali, quindi anche dei mercatini hobbistici.

Il presente emendamento si propone di intervenire su due fronti, nel tentativo di contenere la penalizzazione degli operatori del commercio non professionale e di far magari recuperare loro qualche manifestazione eventualmente perduta. Come si propone l’emendamento? Con una proroga della validità dei tesserini rilasciati antecedentemente al primo luglio 2020 fino alla completa vidimazione degli spazi consentiti, e comunque non oltre il 30 giugno 2021; in seconda battuta, non computando i tesserini rilasciati tra il 2019 e il 2020 nel tetto massimo di quattro tesserini rilasciabili per nucleo di residenti nella stessa unità immobiliare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Fabbri, ha chiesto la parola?

 

FABBRI: Ho chiesto la parola perché volevo essere certo, presidente, che nell’ultima votazione sull’articolo 11 il mio voto era favorevole e nel precedente emendamento 9 era contrario. Non ho sentito leggere il voto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, le confermo che è favorevole e il precedente contrario.

Non ci sono altri in dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Ha chiesto la parola il consigliere Bulbi. Prego, consigliere.

 

BULBI: Solo per dire che anch’io non mi sono sentito, ma all’articolo 11 ho votato favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto, era già stato chiamato.

A questo punto apriamo la votazione sull’emendamento 8.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 26 favorevoli.

Do lettura del voto sull’emendamento 8

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, favorevole;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, favorevole;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  26. MORI Roberta, favorevole;
  27. MUMOLO Antonio, favorevole;
  28. OCCHI Emiliano, favorevole;
  29. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 45

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’emendamento 10, che anche in questo caso istituisce un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Facci e Pompignoli.

Sull’ordine dei lavori? Prego...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto. Con voto favorevole sull’emendamento 8.

Passiamo all’emendamento 10, a firma dei consiglieri Facci e Pompignoli.

Dibattito generale. Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Questo emendamento vuole riportare l’attenzione su una questione che noi riteniamo essere, oltre che irrisolta, anche abbastanza delicata. Di fatto, con le modifiche che sono state fatte lo scorso mandato, si è creato un problema soprattutto a livello occupazionale.

Nel ricordare il giusto impegno contro la ludopatia, si è perso di vista quello che era comunque un tessuto imprenditoriale e, soprattutto, un tessuto occupazionale estremamente importante.

L’emendamento vuole, di fatto, sollecitare l’Amministrazione regionale, senza necessariamente indicare quale deve essere la soluzione, quale deve essere la misura correttiva. Si vuole porre al centro l’aspetto legato all’occupazione, tenendo presente anche che vi sono numerosi contenziosi che stanno anche ricevendo particolare attenzione a livello giudiziario, proprio di interpretazione, specie per quanto riguarda la questione della retroattività e la questione legata anche al distanziamento.

Vogliamo porre l’attenzione e sollecitare delle iniziative, delle azioni che tutelino soprattutto i lavoratori.

Parlo velocissimamente dell’altro aspetto, che verrà dopo, ossia la questione legata alle sale giochi, dove riteniamo che una equiparazione tout court dei giochi che non danno vincite in denaro con quelle in denaro sia un vulnus che dovrebbe essere corretto, anche per riportare la responsabilità di questi giochi in capo alle famiglie e in capo a chi esercita la potestà, chi esercita legittimamente il controllo del minore, quindi prevedere che sia consentita un’eccezione quando i minori sono accompagnati da familiari o chi ne fa le veci.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri in dibattito generale?

Dichiarazioni di voto?

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 10.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 contrari e 11 favorevoli.

Do lettura del voto sull’emendamento 10:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONACCINI Stefano, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. COSTI Palma, contraria;
  13. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, contrario;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, contrario;
  18. IOTTI Massimo, contrario;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, contraria;
  21. MARCHETTI Francesca, contraria;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, contraria;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, contraria;
  26. MUMOLO Antonio, contrario;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, contraria;
  31. PIGONI Giulia, contraria;
  32. PILLATI Marilena, contraria;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, contraria;
  37. ROSSI Nadia, contraria;
  38. SABATTINI Luca, contrario;
  39. SONCINI Ottavia, contraria;
  40. STRAGLIATI Valentina
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, contraria;
  43. ZAMBONI Silvia, contraria;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 11, anche in questo caso istitutivo di un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Facci e Pompignoli.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’emendamento 11. Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 contrari e 12 favorevoli.

Do lettura del voto sull’emendamento 11:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONACCINI Stefano, contrario;
  7. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  8. BULBI Massimo, contrario;
  9. CALIANDRO Stefano, contrario;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, contrario;
  13. COSTI Palma, contraria;
  14. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, contrario;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, contrario;
  19. IOTTI Massimo, contrario;
  20. LISEI Marco, favorevole;
  21. MALETTI Francesca, contraria;
  22. MARCHETTI Francesca, contraria;
  23. MASTACCHI Marco, favorevole;
  24. MONTALTI Lia, contraria;
  25. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  26. MORI Roberta, contraria;
  27. MUMOLO Antonio, contrario;
  28. OCCHI Emiliano, favorevole;
  29. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  30. PELLONI Simone, favorevole;
  31. PICCININI Silvia, contraria;
  32. PIGONI Giulia, contraria;
  33. PILLATI Marilena, contraria;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  35. RAINIERI Fabio, favorevole;
  36. RANCAN Matteo, favorevole;
  37. RONTINI Manuela, contraria;
  38. ROSSI Nadia, contraria;
  39. SABATTINI Luca, contrario;
  40. SONCINI Ottavia, contraria;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, contraria;
  43. TARUFFI Igor, contrario;
  44. ZAMBONI Silvia, contraria;
  45. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 29

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

Passiamo all’articolo 12. Non ci sono emendamenti che insistono sull’articolo 12.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 12.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli, 3 contrari e 10 astenuti.

Do lettura del voto sull’articolo 12:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  10. CATELLANI Maura, astenuta;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, astenuto;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, contrario;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, astenuto;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, astenuto;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, astenuto;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  34. RAINIERI Fabio, astenuto;
  35. RANCAN Matteo, astenuto;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 28

Contrari 3

Astenuti 14

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’articolo 13.

Non insistono emendamenti.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 13.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 favorevoli, 9 astenuti e 3 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 13:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  11. CATELLANI Maura, astenuta;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, astenuto;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, contrario;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, astenuto;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  26. MORI Roberta, favorevole;
  27. MUMOLO Antonio, favorevole;
  28. OCCHI Emiliano, astenuto;
  29. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  30. PELLONI Simone, astenuto;
  31. PICCININI Silvia, favorevole;
  32. PIGONI Giulia, favorevole;
  33. PILLATI Marilena, favorevole;
  34. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  35. RANCAN Matteo, astenuto;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 29

Astenuti 13

Contrari 3

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 14.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 14.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 favorevoli e 12 astenuti.

Do lettura del voto sull’articolo 14:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  11. CATELLANI Maura, astenuta;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, astenuto;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, astenuto;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  23. MASTACCHI Marco, astenuto;
  24. MONTALTI Lia, favorevole;
  25. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, astenuto;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, astenuto;
  30. PICCININI Silvia, astenuta;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  34. RAINIERI Fabio, astenuto;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, favorevole;
  43. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 28

Astenuti 16

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 15. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 15.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 11 favorevoli e 11 astenuti.

Do lettura del voto sull’articolo 15:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONACCINI Stefano, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, astenuta;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. COSTI Palma, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, astenuto;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, astenuto;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, astenuto;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, astenuto;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, astenuto;
  28. PICCININI Silvia, astenuta;
  29. PIGONI Giulia, favorevole;
  30. PILLATI Marilena, favorevole;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, astenuto;
  32. RANCAN Matteo, astenuto;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca, favorevole;
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  39. TARASCONI Katia, favorevole;
  40. TARUFFI Igor, favorevole;
  41. ZAMBONI Silvia, favorevole.

 

Favorevoli 25

Astenuti 16

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’articolo 16. Sull’articolo 16 insiste l’emendamento 7 a firma dell’assessore Calvano. Dibattito generale congiunto su articolo ed emendamento. Dichiarazioni di voto.

A questo punto votiamo l’emendamento 7 a firma Calvano. Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 25 favorevoli e 1 astenuto.

Do lettura del voto sull’emendamento 7:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, favorevole;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, favorevole;
  29. PICCININI Silvia, astenuta;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  33. RAINIERI Fabio, favorevole;
  34. RANCAN Matteo, favorevole;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 42

Astenuti 1

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora votiamo l’articolo 16.

Dibattito generale e dichiarazioni di voto sono stati fatti prima.

Apriamo la votazione sull’articolo 16.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 26 favorevoli. Tutti voti favorevoli.

Do lettura del voto dell’articolo 16:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 45

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dopo l’articolo 16, passiamo all’emendamento 5, a firma Piccinini, che istituisce un nuovo articolo.

Discussione generale. Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Con questo emendamento interveniamo sul mondo della danza, particolarmente in sofferenza per il Covid e le disposizioni di distanziamento sociale. Con questo atto prevediamo, in coerenza con quanto previsto all’articolo 16 per le scuole di musica, interventi diretti a sostenere il superamento, come si diceva, della crisi da Covid-19 per il settore della didattica della danza.

È vero che non esiste ancora una norma regionale sulla danza e la sua promozione, sulla formazione e la produzione, ed è una grave, a mio avviso, carenza alla quale occorrerà porre rimedio. È anche vero che esistono norme, peraltro recenti, come la legge sullo sport, la legge n. 8/2017, in parte applicabili a questo settore, tenendo presente che le scuole di danza sono perlopiù ASD.

L’emendamento, quindi, come nel caso dell’articolo 16, quindi della musica, introdotto in Commissione, consente l’erogazione di incentivi per strumenti, spazi e attrezzature, definendo i criteri per la loro erogazione e la tipologia di soggetti beneficiari e prevede anche, in ragione della specificità della materia, la possibilità di intervenire in favore degli affitti. Su questo, soprattutto sulla legge, ci sto già lavorando, perché è importante anche intervenire in questo senso e dare un segnale anche a questo mondo che ‒ come dicevo ‒ ha sofferto in particolar modo l’emergenza Covid e tutto quello che ciò ha comportato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Per dichiarazione di voto?

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 5.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 contrari, 5 favorevoli e 9 astenuti.

Do lettura del voto sull’emendamento 5:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONACCINI Stefano, contrario;
  7. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  8. BULBI Massimo, contrario;
  9. CALIANDRO Stefano, contrario;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, astenuta;
  12. COSTA Andrea, contrario;
  13. COSTI Palma, contraria;
  14. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  15. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  16. FABBRI Marco, contrario;
  17. FACCI Michele, astenuto;
  18. FELICORI Mauro, contrario;
  19. IOTTI Massimo, contrario;
  20. LISEI Marco, favorevole;
  21. MALETTI Francesca, contraria;
  22. MARCHETTI Francesca, contraria;
  23. MASTACCHI Marco, astenuto;
  24. MONTALTI Lia, contraria;
  25. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  26. MORI Roberta, contraria;
  27. MUMOLO Antonio, contrario;
  28. OCCHI Emiliano, astenuto;
  29. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  30. PELLONI Simone, astenuto;
  31. PICCININI Silvia, favorevole;
  32. PIGONI Giulia, contraria;
  33. PILLATI Marilena, contraria;
  34. RAINIERI Fabio, astenuto;
  35. RANCAN Matteo, astenuto;
  36. RONTINI Manuela, contrario;
  37. ROSSI Nadia, contraria;
  38. SABATTINI Luca, contrario;
  39. SONCINI Ottavia, contraria;
  40. STRAGLIATI Valentina, astenuta;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  42. TARASCONI Katia, contraria;
  43. TARUFFI Igor, contrario;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 27

Astenuti 12

Favorevoli 5

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 17.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 17.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 22 favorevoli e 3 astenuti.

Do lettura del voto sull’articolo 17:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONACCINI Stefano, favorevole;
  7. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  8. BULBI Massimo, favorevole;
  9. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  10. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  11. CATELLANI Maura, favorevole;
  12. COSTA Andrea, favorevole;
  13. COSTI Palma, favorevole;
  14. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  15. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  16. FABBRI Marco, favorevole;
  17. FACCI Michele, favorevole;
  18. FELICORI Mauro, favorevole;
  19. IOTTI Massimo, favorevole;
  20. LISEI Marco, astenuto;
  21. MALETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, favorevole;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, favorevole;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, favorevole;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, favorevole;
  32. PILLATI Marilena, favorevole;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  34. RAINIERI Fabio, favorevole;
  35. RANCAN Matteo, favorevole;
  36. RONTINI Manuela, favorevole;
  37. ROSSI Nadia, favorevole;
  38. SABATTINI Luca, favorevole;
  39. SONCINI Ottavia, favorevole;
  40. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  42. TARASCONI Katia, favorevole;
  43. TARUFFI Igor, favorevole;
  44. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  45. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 42

Astenuti 3

 

È approvato.

 

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 18. Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 18.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 19 favorevoli.

Do lettura del voto sull’articolo 18:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTI Palma, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, favorevole;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, favorevole;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SONCINI Ottavia, favorevole;
  36. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  37. TARASCONI Katia, favorevole;
  38. TARUFFI Igor, favorevole.

 

Consigliera Zappaterra, prego.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): 4 voti in più favorevoli.

 

Favorevoli 42

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 19, l’ultimo.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Apro la votazione per l’articolo 19.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 contrari e 11 favorevoli.

Do lettura del voto dell’articolo 19:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, contrario;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, contrario;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, contrario;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, contrario;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, contrario;
  28. PICCININI Silvia, contrario;
  29. PIGONI Giulia, favorevole;
  30. PILLATI Marilena, favorevole;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  32. RAINIERI Fabio, contrario;
  33. RANCAN Matteo, contrario;
  34. RONTINI Manuela, favorevole;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 25

Contrari 18

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’esame dell’articolato e degli emendamenti alla legge di assestamento di bilancio, oggetto 977.

Articolo 1.

Prima di votare l’articolo 1, votiamo gli emendamenti che vanno a incidere sulle tabelle all’articolo 1. Il primo emendamento è l’emendamento numero 1 a firma della consigliera Piccinini.

Dibattito generale. Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Scusi, presidente, ma ci dovrebbero essere gli ordini del giorno sul 976.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dopo. Prima abbiamo i due articolati.

Ha un minuto, se vuole intervenire, consigliera, sul suo emendamento.

Dichiarazioni di voto sull’emendamento 1 all’oggetto 977. Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questo emendamento ricalca un po’ quello che avevamo già presentato in Commissione, quando si parlava appunto di questa apertura rispetto alle scuole private, quindi abbiamo voluto rimarcare l’importanza di interventi sulle scuole pubbliche, in favore degli allievi con disabilità. Ci teniamo a rimarcare questo impegno, come si diceva prima, a fronte dell’apertura alle scuole private che, come ho già avuto modo di spiegare, ci preoccupa particolarmente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiarazioni di voto.

A questo punto mettiamo in votazione l’emendamento 1 a firma Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

Do lettura del voto sull’emendamento 1

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 26 contrari e 1 favorevole.

Do lettura del voto sull’emendamento 1:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. COSTI Palma, contraria;
  13. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  14. DELMONTE Gabriele, contrario;
  15. FABBRI Marco, contrario;
  16. FACCI Michele, contrario;
  17. FELICORI Mauro, contrario;
  18. IOTTI Massimo, contrario;
  19. LISEI Marco, contrario;
  20. MALETTI Francesca, contraria;
  21. MARCHETTI Francesca, contraria;
  22. MASTACCHI Marco, contrario;
  23. MONTALTI Lia, contraria;
  24. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  25. MORI Roberta, contraria;
  26. MUMOLO Antonio, contrario;
  27. OCCHI Emiliano, contrario;
  28. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  29. PELLONI Simone, contrario;
  30. PICCININI Silvia, favorevole;
  31. PIGONI Giulia, contraria;
  32. PILLATI Marilena, contraria;
  33. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  34. RAINIERI Fabio, contrario;
  35. RANCAN Matteo, contrario;
  36. RONTINI Manuela, contraria,
  37. ROSSI Nadia, contraria;
  38. SABATTINI Luca, contrario;
  39. SONCINI Ottavia, contraria;
  40. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  42. TARASCONI Katia, contraria;
  43. TARUFFI Igor, contrario;
  44. ZAMBONI Silvia, contraria;
  45. ZAPPATERRA Marcella, contraria;

 

Contrari 44

Favorevoli 1

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’emendamento 2 a firma della consigliera Piccinini.

Dibattito generale. Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Con questo emendamento interveniamo di nuovo sugli incentivi alla mobilità sostenibile. Ci è stato detto in Commissione e ribadito anche oggi qui in aula che non era opportuno che facessimo un emendamento alla legge di bilancio, che bisognava trovare le risorse, e allora abbiamo depositato un emendamento per trovare le risorse. In questo senso va questo emendamento, per rimarcare, come abbiamo già detto più volte in Commissione e anche oggi durante questa discussione, l’importanza che la Regione giochi un ruolo in questa battaglia contro l’inquinamento e la pessima qualità dell’aria del bacino padano, che è il peggiore in Europa, a maggior ragione in questo momento in cui ci sono gli incentivi a livello nazionale, che richiedono un’integrazione anche da parte della Regione.

Rilevo anche che le regioni del bacino padano si sono mosse. Addirittura il Comune di Milano ha stanziato un incentivo di 9.600 euro per l’auto elettrica, quindi è importante che la Regione faccia la propria parte.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 2.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 2.

In aula, 9 astenuti, 16 contrari e 1 favorevole.

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, astenuto;
  4. BERGAMINI Fabio, astenuto;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, astenuto;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. COSTI Palma, contraria;
  12. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  13. DELMONTE Gabriele, astenuto;
  14. FABBRI Marco, contrario;
  15. FACCI Michele, astenuto;
  16. FELICORI Mauro, contrario;
  17. IOTTI Massimo, contrario;
  18. LISEI Marco, astenuto;
  19. MALETTI Francesca, contraria;
  20. MARCHETTI Francesca, contraria;
  21. MASTACCHI Marco, contrario;
  22. MONTALTI Lia, contraria;
  23. MONTEVECCHI Matteo, astenuto;
  24. MORI Roberta, contraria;
  25. MUMOLO Antonio, contrario;
  26. OCCHI Emiliano, astenuto;
  27. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  28. PELLONI Simone, contrario;
  29. PICCININI Silvia, favorevole;
  30. PIGONI Giulia, contraria;
  31. PILLATI Marilena, contraria;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  33. RAINIERI Fabio, astenuto;
  34. RANCAN Matteo, astenuto;
  35. RONTINI Manuela, contraria;
  36. ROSSI Nadia, contraria;
  37. SABATTINI Luca, contrario;
  38. SONCINI Ottavia, contraria;
  39. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, astenuto;
  41. TARASCONI Katia, contraria;
  42. TARUFFI Igor, contrario;
  43. ZAMBONI Silvia, contraria;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria;

 

Contrari 31

Astenuti 12

Favorevoli 1

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’emendamento 4, a firma della consigliera Castaldini.

Dibattito generale. Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Ho tantissimi minuti. Li userò tutti. No, scherzo.

Grazie, presidente.

Ho già parlato a lungo durante la relazione e non voglio rubare tempo, giustamente, alla votazione. In un certo senso, sono contenta che si arriverà a un voto e poi si arriverà a un voto successivo sullo stesso tema, perché credo che ormai la strada che intenderà percorrere la maggioranza, insieme al contributo importante della minoranza, sia quella di iniziare un percorso su un tema così importante ampliando tutti gli ambiti.

Questa per me, oggi, è una bella vittoria, sicuramente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 4.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 4.

In aula, 13 favorevoli e 12 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. COSTI Palma, contraria;
  13. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  14. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  15. FABBRI Marco, contrario;
  16. FACCI Michele, favorevole;
  17. FELICORI Mauro, contrario;
  18. IOTTI Massimo, contrario;
  19. LISEI Marco, favorevole;
  20. MALETTI Francesca, contraria;
  21. MASTACCHI Marco, favorevole;
  22. MONTALTI Lia, contraria;
  23. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  24. MORI Roberta, contraria;
  25. MUMOLO Antonio, contrario;
  26. OCCHI Emiliano, favorevole;
  27. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  28. PELLONI Simone, favorevole;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, contraria;
  31. PILLATI Marilena, contraria;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  33. RAINIERI Fabio, favorevole;
  34. RANCAN Matteo, favorevole;
  35. RONTINI Manuela, contraria;
  36. ROSSI Nadia, contraria;
  37. SABATTINI Luca, contrario;
  38. SONCINI Ottavia, contraria;
  39. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, contraria;
  42. TARUFFI Igor, contrario;
  43. ZAMBONI Silvia, contraria;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 27

Favorevoli 17

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora votiamo l’articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 1.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 1:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea favorevole;
  12. COSTI Palma, favorevole;
  13. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  14. DELMONTE Gabriele, contrario;
  15. FABBRI Marco, favorevole;
  16. FACCI Michele, contrario;
  17. FELICORI Mauro favorevole;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, contrario;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, contrario;
  22. MONTALTI Lia favorevole;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, contrario;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, contrario;
  28. PICCININI Silvia favorevole;
  29. PIGONI Giulia favorevole;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  31. RAINIERI Fabio, contrario;
  32. RANCAN Matteo, contrario;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca favorevole;
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  39. TARASCONI Katia favorevole;
  40. TARUFFI Igor favorevole;
  41. ZAMBONI Silvia favorevole;
  42. ZAPPATERRA Marcella favorevole.

 

Favorevoli 26

Contrari 16

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2.

Discussione generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 2.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli e 14 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, contrario;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, contrario;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, contrario;
  28. PICCININI Silvia, contraria;
  29. PIGONI Giulia, favorevole;
  30. PILLATI Marilena, favorevole;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  32. RAINIERI Fabio, contrario;
  33. RANCAN Matteo, contrario;
  34. RONTINI Manuela, favorevole;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 25

Contrari 18

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’articolo 3.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 11 favorevoli e 14 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, contrario;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. RAINIERI Fabio, contrario;
  31. RANCAN Matteo, contrario;
  32. RONTINI Manuela, favorevole;
  33. ROSSI Nadia, favorevole;
  34. SABATTINI Luca, favorevole;
  35. SONCINI Ottavia, favorevole;
  36. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  38. TARASCONI Katia, favorevole;
  39. TARUFFI Igor, favorevole;
  40. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  41. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 24

Contrari 17

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora ci sono tre emendamenti che istituiscono nuovi articoli. A dire il vero, un emendamento, l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Rainieri e Facci, è stato ritirato.

Passiamo alla votazione o discussione dei due emendamenti successivi.

Emendamento 6, a firma Bargi.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’emendamento 6 che istituisce un nuovo articolo

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’emendamento 6:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  6. BULBI Massimo, contrario;
  7. CALIANDRO Stefano, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MORI Roberta, contraria;
  23. MUMOLO Antonio, contrario;
  24. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  25. PELLONI Simone, favorevole;
  26. PIGONI Giulia, contraria;
  27. PILLATI Marilena, contraria;
  28. RAINIERI Fabio, favorevole;
  29. RANCAN Matteo, favorevole;
  30. RONTINI Manuela, contraria;
  31. ROSSI Nadia, contraria;
  32. SABATTINI Luca, contrario;
  33. SONCINI Ottavia, contraria;
  34. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  35. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  36. TARASCONI Katia, contraria;
  37. TARUFFI Igor, contrario;
  38. ZAMBONI Silvia, contraria;
  39. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 26

Favorevoli 13

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’emendamento 7, a firma sempre del consigliere Bargi.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 7.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli, 13 contrari e 1 astenuto.

Do lettura del voto sull’emendamento 7:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  10. CATELLANI Maura, favorevole;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  13. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  14. FABBRI Marco, contrario;
  15. FACCI Michele, favorevole;
  16. FELICORI Mauro, contrario;
  17. IOTTI Massimo, contrario;
  18. LISEI Marco, favorevole;
  19. MALETTI Francesca, contraria;
  20. MARCHETTI Francesca, contraria;
  21. MASTACCHI Marco, favorevole;
  22. MONTALTI Lia, contraria;
  23. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  24. MORI Roberta, contraria;
  25. MUMOLO Antonio, contrario;
  26. OCCHI Emiliano, favorevole;
  27. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  28. PELLONI Simone, favorevole;
  29. PICCININI Silvia, astenuta;
  30. PIGONI Giulia, contraria;
  31. PILLATI Marilena, contraria;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  33. RAINIERI Fabio, favorevole;
  34. RANCAN Matteo, favorevole;
  35. RONTINI Manuela, contraria;
  36. ROSSI Nadia, contraria;
  37. SABATTINI Luca, contrario;
  38. SONCINI Ottavia, contraria;
  39. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  41. TARASCONI Katia, contraria;
  42. TARUFFI Igor, contrario;
  43. ZAMBONI Silvia, contraria;
  44. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

È respinto.

 

Passiamo all’articolo 4.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 4.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 4:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, contrario;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, contrario;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, contrario;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  33. RAINIERI Fabio, contrario;
  34. RANCAN Matteo, contrario;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, favorevole;
  43. ZAMBONI Silvia, favorevole.
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 26

Contrari 18

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 5.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli e 14 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 5:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole
  8. CASTALDINI Valentina, contraria;
  9. CATELLANI Maura, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, contrario;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, contrario;
  15. FELICORI Mauro, favorevole
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, contrario;
  20. MONTALTI Lia, favorevole
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  31. RAINIERI Fabio, contrario;
  32. RANCAN Matteo, contrario;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca, favorevole
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  39. TARASCONI Katia, favorevole
  40. TARUFFI Igor, favorevole
  41. ZAMBONI Silvia, favorevole
  42. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 23

Contrari 19

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 6.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli e 12 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. FABBRI Marco, favorevole;
  13. FACCI Michele, contrario;
  14. FELICORI Mauro, favorevole;
  15. IOTTI Massimo, favorevole;
  16. LISEI Marco, contrario;
  17. MALETTI Francesca, favorevole;
  18. MASTACCHI Marco, contrario;
  19. MONTALTI Lia, favorevole;
  20. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  21. MORI Roberta, favorevole;
  22. MUMOLO Antonio, favorevole;
  23. OCCHI Emiliano, contrario;
  24. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  25. PELLONI Simone, contrario;
  26. PICCININI Silvia, contraria;
  27. PIGONI Giulia, favorevole;
  28. PILLATI Marilena, favorevole;
  29. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  30. RAINIERI Fabio, contrario;
  31. RANCAN Matteo, contrario;
  32. RONTINI Manuela, favorevole;
  33. ROSSI Nadia, favorevole;
  34. SABATTINI Luca, favorevole;
  35. SONCINI Ottavia, favorevole;
  36. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  38. TARASCONI Katia, favorevole;
  39. TARUFFI Igor, favorevole;
  40. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  41. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 25

Contrari 16

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 7.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 7.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli e 14 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 7:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, contrario;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, contrario;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, contrario;
  28. PICCININI Silvia, contraria;
  29. PIGONI Giulia, favorevole;
  30. PILLATI Marilena, favorevole;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  32. RAINIERI Fabio, contrario;
  33. RANCAN Matteo, contrario;
  34. RONTINI Manuela, favorevole;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 25

Contrari 18

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 8.

Prima dell’articolo 8, c’è un emendamento, l’emendamento 3, a firma della consigliera Piccinini, che istituisce un nuovo articolo.

Dibattito generale.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente...

 

PRESIDENTE (Petitti): Lei ha finito il tempo. Se è una cosa lampo, da pochi secondi, sennò lei avrebbe finito il tempo, mi scusi.

 

PICCININI: Velocissimamente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Veloce-veloce.

 

PICCININI: […] euro che riguardano i mancati introiti dalla riscossione del canone dell’infrastruttura ferroviaria di FER. Purtroppo in Commissione non ci sono state date motivazioni, si è preferito lasciare intendere che questo emendamento fosse comandato da chissà chi.

Un invito alla maggioranza a parlare con i sindacati di FER e con il personale di FER perché ci sono preoccupazioni anche sulla svendita di linee ferroviarie a RFI. Se mi lascia concludere, grazie.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, esatto. È stata una concessione, ho sbagliato io a passare la parola perché era terminato il tempo. In ogni caso, l’intervento è stato fatto. Passiamo alla votazione sull’emendamento 3.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 25 contrari e 1 favorevole.

Do lettura del voto sull’emendamento 3:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contrario;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CALIANDRO Stefano, contrario;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, contrario;
  12. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, contrario;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, contrario;
  17. IOTTI Massimo, contrario;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, contrario;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. OCCHI Emiliano, contrario;
  26. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  27. PELLONI Simone, contrario;
  28. PICCININI Silvia, favorevole;
  29. PIGONI Giulia, contrario;
  30. PILLATI Marilena, contraria;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  32. RAINIERI Fabio, contrario;
  33. RANCAN Matteo, contrario;
  34. RONTINI Manuela, contraria;
  35. ROSSI Nadia, contraria;
  36. SABATTINI Luca, contrario;
  37. SONCINI Ottavia, contraria,
  38. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  40. TARASCONI Katia, contraria;
  41. TARUFFI Igor, contrario;
  42. ZAMBONI Silvia, contraria;
  43. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 42

Favorevoli 1

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’articolo 8.

Dichiarazioni di voto.

Dibattito generale, nessuno.

Passiamo alla votazione dell’articolo 8.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 8:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, contraria;
  9. CATELLANI Maura, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, contrario;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, contrario;
  15. FELICORI Mauro favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, contrario;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PIGONI Giulia, favorevole;
  28. PILLATI Marilena, favorevole;
  29. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  30. RAINIERI Fabio, contrario;
  31. RANCAN Matteo, contrario;
  32. ROSSI Nadia, favorevole;
  33. SABATTINI Luca, favorevole;
  34. SONCINI Ottavia, favorevole;
  35. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  37. TARASCONI Katia, favorevole;
  38. TARUFFI Igor, favorevole;
  39. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  40. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 24

Contrari 16

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 9.

Dibattito generale. Consigliere Delmonte, sull’ordine dei lavori, prego.

 

DELMONTE: Sull’ordine dei lavori. Vorrei capire se è per il clima, se possiamo togliere la giacca anche noi o l’assessore Felicori ha un permesso particolare per togliersi la giacca e rimanere così.

 

PRESIDENTE (Petitti): Andiamo avanti.

Articolo 9.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 9.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 10 favorevoli e 11 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 9:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, contrario;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PIGONI Giulia, favorevole;
  28. PILLATI Marilena, favorevole;
  29. RANCAN Matteo, contrario;
  30. RONTINI Manuela, favorevole;
  31. ROSSI Nadia, favorevole;
  32. SABATTINI Luca, favorevole;
  33. SONCINI Ottavia, favorevole;
  34. STRAGLIATI Valentina, contrario;
  35. TARASCONI Katia, favorevole;
  36. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  37. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 23

Contrari 14

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 10.

Altri tre articoli prima della conclusione dell’articolato.

Articolo 10.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 10.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli e 14 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 10:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, contrario;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. RAINIERI Fabio, contrario;
  31. RANCAN Matteo, contrario;
  32. ROSSI Nadia, favorevole;
  33. SABATTINI Luca, favorevole;
  34. SONCINI Ottavia, favorevole;
  35. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  37. TARASCONI Katia, favorevole;
  38. TARUFFI Igor, favorevole;
  39. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  40. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 23

Contrari 17

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’articolo 11.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Apro la votazione sull’articolo 11.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 14 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, contrario;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, contrario;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, contrario;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  33. RAINIERI Fabio, contrario;
  34. RANCAN Matteo, contrario;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 25

Contrari 18

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultimo articolo, l’articolo 12. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 12.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 13 contrari.

Do lettura del voto sull’articolo 12:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BERGAMINI Fabio, contrario;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  9. CASTALDINI Valentina, contraria;
  10. CATELLANI Maura, contraria;
  11. COSTA Andrea, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, contrario;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, contrario;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  31. RAINIERI Fabio, contrario;
  32. RANCAN Matteo, contrario;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca, favorevole;
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  39. TARASCONI Katia, favorevole;
  40. TARUFFI Igor, favorevole;
  41. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  42. ZAPPATERRA Marcella, favorevole;

 

Favorevoli 25

Contrari 17

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Abbiamo concluso l’esame dell’articolato e degli emendamenti alla legge di assestamento di bilancio.

Passiamo alla discussione generale sul complesso degli ordini del giorno. Qualcuno vuole intervenire? Altrimenti passiamo alle dichiarazioni di voto finali, quelle congiunte sulle due leggi, sugli ordini del giorno e sui relativi emendamenti.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Solo per quanto riguarda gli ordini del giorno faccio questa comunicazione. Per quanto riguarda l’ordine del giorno 976/3, che fa riferimento all’aeroporto di Forlì, e l’ordine del giorno che insiste invece sul 977, a prima firma Bergamini e a mia seconda firma sugli ATC, cogliendo un po’ quello che ha detto il relatore di maggioranza nella replica, cioè è una bocciatura degli ordini del giorno non tanto nel merito, ma sul metodo, e si apre comunque un confronto e si aprirà comunque un confronto su questi temi in una fase successiva, io li ritiro, quindi non li pongo in votazione.

Sull’ordine del giorno che insiste sul 977, n. 9, questo invece lo pongo in votazione, anche perché se si fa riferimento a quello che ha detto il relatore di maggioranza, cioè ordini del giorno mirati a risorse oppure a trovare dei finanziamenti, che non possono comunque essere accolti in questa fase, questo è un ordine del giorno nel quale si chiede semplicemente un impegno al Governo nazionale, non alla Regione. È la Regione che sollecita il Governo nazionale, su un tema particolarmente delicato. L’ho illustrato prima. Lo pongo in votazione perché vorrei semplicemente vedere la votazione del Partito Democratico su questo punto, quando comunque ci sono tutti i sindaci per la maggior parte del Partito Democratico sul comprensorio e sull’Unione dei Comuni più grandi d’Italia, quella del comparto forlivese, che hanno sostenuto questa campagna contro la chiusura del distaccamento di Rocca San Casciano.

Questo è un tema, secondo me, importante. Non va a fare riferimento a risorse o a ricerche di finanziamenti, ma è semplicemente un impegno di sollecito della Regione al Governo nazionale. Se anche questo ordine del giorno non passa, chiaramente ciascuno trarrà le proprie considerazioni proprio sul territorio, sul comprensorio forlivese-cesenate.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Presidente, soltanto per comunicare che a livello di Regolamento mi risulta non possano essere esposti i simboli di partito. Il consigliere ha fatto tutto l’intervento con il simbolo esposto alle sue spalle.

Se facciamo caso a tutto, facciamo a casa tutto fino in fondo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

A questo punto, torniamo alle dichiarazioni di voto finali, quelle congiunte.

Adesso ho un problema perché non riusciamo a visualizzare gli eventuali interventi, le richieste di intervento.

Apriamo alle richieste di intervento e alle dichiarazioni di voto congiunte sulle leggi, gli ordini del giorno e gli emendamenti. Chi si prenota per intervenire? Non abbiamo iscritti a parlare in dichiarazione di voto.

Iniziamo a votare gli ordini del giorno.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Scusi, quanto tempo ha il Gruppo della Lega?

 

PRESIDENTE (Petitti): La Lega ha 13 minuti.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Molto brevemente, per riprendere anche un po’ quelle che sono state alcune tematiche toccate dal relatore Bargi, che ringrazio per l’impegno, come ringrazio per l’impegno anche il relatore di maggioranza, con il quale, al di là delle divergenze su determinati temi, comunque c’è da dire che riconosco un confronto aperto. Ovviamente, come parte politica mi sarei aspettato un po’ più di coraggio dalla prima manovra finanziaria post Covid, o comunque post lockdown, come vogliamo parlarne.

Recepisco favorevolmente gli stanziamenti, tanto che poi andremo ad approvare un documento, domani, per quanto riguarda le province di Piacenza, Rimini, Medicina e stanziamenti per i Comuni montani. Su tutto il resto serviva più coraggio, che noi in questa manovra di assestamento non abbiamo visto. Non abbiamo visto soprattutto su un documento collegato a quello che è l’assestamento di bilancio, dove nei fatti ci poteva essere una proposta, da parte della Giunta e della maggioranza di questa Regione, per arrivare ad incidere realmente su quelle che potevano essere delle leggi importanti da toccare, che però non abbiamo visto.

Questo è un po’ il ripercorrere quello che veniva detto anche durante il dibattito per le linee di mandato, dove è stato annunciato, nelle fasi precedenti, questo bazooka da parte del presidente Bonaccini, che noi abbiamo definito più una cerbottana. Non vorremmo che si finisse ad arrivare solamente a un battito d’ali di farfalla. Questo è un problema, nel senso che tanta gente fuori di qui, con cui tutti noi parliamo, tanti sindaci, si aspettano tanto, tante imprese che, però, non vedranno in questa fase riconosciuto quello che per noi è fondamentale, cioè fondi reali che possono andare a rilanciare quelle che sono le attività delle imprese.

Quando parlo di “rilancio”, parlo di rilancio delle imprese, ma parlo di rilancio anche di tutta la nostra Regione, passando anche alla parte strutturale. Mi dispiace vedere che all’interno di questa aula c’è qualche partito politico che ancora dice no alle grandi opere; qualche partito politico, anche con una irresponsabilità di un certo tipo, importante, dice di no alle grandi opere come quelle della Cispadana, e questo è veramente un atto di irresponsabilità.

Ovviamente noi chiediamo che vi sia un aiuto maggiore per le imprese, per far sì che ci possa essere davvero una ripartenza anche in termini di posti di lavoro; visto che molto probabilmente, purtroppo, andando verso la stagione autunnale, tanti lavoratori e tante aziende saranno in difficoltà, vogliamo che si crei qualcosa di davvero strutturale per le nostre imprese e non interventi spot o una tantum.

Questo parte anche da una logica di concetto e culturale molto diversa da quella che è l’espressione di quella della Giunta, perché quando io vedo la vicepresidente che lancia la riduzione del numero delle ore di lavoro a parità di salario, però senza dare contributi reali alle aziende, vorrei capire come questo può essere fatto, quando in una manovra di assestamento non ci sono fondi dedicati a delle aziende e a delle imprese di un certo tipo. Queste sembrano delle azioni spot e troppo – ripeto, troppo – assistenzialismo a pioggia. Questa è una linea generale che voglio dare, perché quando si parla di assistenzialismo a pioggia ovviamente noi non siamo d’accordo, perché pensiamo che serva qualcosa di più strutturale per arrivare a gestire realmente questa crisi.

Poi c’è un passaggio fondamentale, che è quello di cui si è parlato ed è di grandissima attualità. Siccome abbiamo appreso poco fa che è stata votata una risoluzione del Parlamento che proroga lo stato di emergenza al 15 ottobre, cosa che noi pensiamo essere una reale follia e assurdità, pensiamo che per quanto riguarda i fondi del MES e del Recovery Fund noi non siamo così tanto per “dateci i soldi, basta che arrivano”, però poi dopo chissà cosa ci chiedono indietro, perché sappiamo bene che su determinate cose il Paese dovrà fare dei provvedimenti che sappiamo bene devono essere in linea con determinate questioni europee. Ovviamente questo ci vincola, ecco perché noi non diciamo sì solamente perché ci danno i soldi, e questo è pericoloso, ma il MES allo stesso tempo non deve essere lo strumento per ritardare quelle politiche che la Regione deve fare. Abbiamo letto sui giornali le interviste di qualche membro della Giunta dove si dice “aspettiamo il MES per cercare di fare le cose”, ma non si può aspettare, serve che la Regione stia sul pezzo per aiutare tante persone che nella nostra regione sono in difficoltà e potrebbero esserlo ancora di più.

Ovviamente da tutto questo c’è qualcosa di politico, di amministrativo, che nella scorsa legislatura abbiamo portato avanti e che deve ripartire il più possibile, che è la questione dell’autonomia. Sull’autonomia noi chiediamo subito alla Giunta, al presidente, di ricostituire immediatamente la delegazione trattante, coinvolgendo anche le opposizioni, e noi ci siamo. Ci siamo, pronti a collaborare per dare più autonomia alla nostra Regione, però secondo noi vanno coinvolti anche i sindaci, non solamente ANCI e UPI, ma anche i sindaci di tutti i Comuni in un dibattito, dove poi dovremmo anche andare a vedere quali sono le reali deleghe, magari anche incrementandole, secondo noi potrebbe essere qualcosa di importante per dare più reale autonomia alla nostra Regione.

Poi c’è la questione della semplificazione, che come sapete le categorie economiche ma anche tutti gli enti locali ci chiedono: semplificare il più possibile, perché abbiamo visto che a livello nazionale ciò che sta venendo avanti da parte della semplificazione non sembra così tanto ottimale per quanto riguarda tanti aspetti della nostra società.

Ovviamente abbiamo delle nostre proposte perché, al di là di quello che dice qualcuno, noi come Lega non diamo solamente contro, ma diamo anche delle proposte, e noi le proposte le abbiamo fatte con ordini del giorno ed emendamenti, ma purtroppo diversi sono stati bocciati. Recepisco favorevolmente che è stato un lavoro di squadra, anche su una proposta della Lega per quanto riguarda il PUG, e qui do merito a tutti coloro che si sono prodigati per ottenere questo risultato. Ovviamente però dobbiamo far notare che, con una manovra di maggioranza sbagliata e secondo noi svilente per il ruolo di consigliere, quando si presenta una risoluzione praticamente viene presentata pari-pari, come per esempio quella sulla riduzione dell’IRAP per le ASP. Peccato che tra le due risoluzioni ci sia una grande differenza, perché la Lega chiede l’azzeramento dell’IRAP per le ASP, invece la maggioranza dice “vedremo, valuteremo”. Ma detto questo, noi non siamo contro alla vostra risoluzione, perché comunque è migliorativa della situazione attuale, e speriamo che possa essere migliorativa. Però avete votato contro per quanto riguarda anche la questione delle scuole paritarie, su cui noi abbiano chiesto determinate cose; avete votato contro la possibilità di andare a richiedere realmente i beni che gli stranieri hanno intestati all’estero, nel loro Stato di origine, che consente ancora una volta di fare un discrimine tra gli emiliano romagnoli e i cittadini stranieri. E questo, secondo noi, è molto sbagliato.

Quello che voglio dire è questo, e chiudo, annunciando il voto contrario della Lega all’assestamento di bilancio e al collegato, nel voto generale: noi dobbiamo lavorare per cercare di far sì che la nostra Regione possa davvero correre. Noi siamo qui per migliorare. Noi siamo qui per dare una reale alternativa su determinati temi e su una gestione che, secondo noi, potrebbe essere di molto migliore rispetto a oggi.

Noi non siamo qui per fare polemica o mettere in difficoltà chissà chi, ma siamo qui per proporre un’alternativa concreta. Proporre un’alternativa concreta significa anche utilizzare umiltà. Noi non pensiamo di essere i più bravi del mondo. Non pensiamo neanche che sia giusto che qualcuno all’interno della maggioranza, soprattutto nella Giunta, si pensi il più bravo del mondo. Noi siamo qui per aiutare gli emiliano-romagnoli ad avere una Regione migliore. Noi pensiamo, nel nostro piccolo, con tutti i nostri pregi e i nostri difetti, di aver dato anche in questo assestamento di bilancio il nostro contributo, e lo daremo così per i prossimi anni, nella speranza che veramente si possa uscire subito da una gestione di crisi, che è stata svilente per imprese e cittadini.

Ovviamente, la notizia di poco fa della proroga dello stato di emergenza mette in forte difficoltà varie fasi del nostro Paese. Di questo ne siamo consapevoli. Speriamo si possa arrivare a una ricostruzione generale della nostra Regione, che possa davvero aiutare cittadini, imprese e famiglie, ma soprattutto per dare un futuro migliore a tutti i nostri figli.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dichiarazione di voto? Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Rifacendomi adesso all’intervento del consigliere Rancan, quando si valuta l’irresponsabilità di altre forze politiche naturalmente dipende sempre dal punto di vista, dal proprio punto di vista. Per noi di Europa Verde è da irresponsabili non tenere conto dell’emergenza climatica e dell’emergenza ambientale. Per noi queste sono le invarianti dalle quali partire quando si fanno scelte in materia di politiche territoriali e anche in materia di economia.

Può essere vero che questa manovra di assestamento, considerate le risorse disponibili, non abbia messo in campo una manovra strutturale, però va dato atto ‒ ed è per questo che noi la votiamo ‒ che ha dato risposte alle emergenze a vari livelli emerse a seguito della pandemia. Sono tanti tasselli che completano un mosaico che va a toccare varie questioni.

Ci siamo detti più volte che niente potrà essere più come prima della pandemia e che sarebbe sbagliato ricominciare con il business as usual, anche perché si è vista la stretta connessione tra questioni ambientali e diffusione del virus.

Vorrei aggiungere che anche Europa Verde opera rispetto alla propria idea di benessere che ha dei cittadini emiliano-romagnoli. Qui non ci sono forze che operano per il malessere. Magari abbiamo idee diverse di benessere, però bisogna dare atto che, anche dal nostro punto di vista, c’è l’obiettivo del benessere dei cittadini emiliano-romagnoli e anche di una spesa che dia benefici in termini di ambiente, di salute e di economia, che riteniamo siano quelli dovuti ai nostri cittadini. Ecco perché siamo contrari ad opere tipo la Cispadana. Riteniamo che si potevano trovare altre soluzioni e che, dal punto di vista ambientale e anche dell’economia, gli investimenti sul ferro portano lavoro e non portano inquinamento.

Gli interventi strutturali, come Europa Verde, ce li aspettiamo, interventi strutturali che per noi devono coniugare insieme economia, occupazione, ma anche lotta all’emergenza climatica e ambientale. Come ci dicono gli scienziati dell’IPCC ‒ non è un nostro pallino ‒ non c’è più tempo per tergiversare. Gli accordi di Parigi vengono disattesi ogni anno da tutti i Paesi che li hanno sottoscritti. È inutile commuoversi di fronte ai ragazzi che riempiono le strade chiedendo politiche rispettose del loro futuro e poi non agire tenendo conto di questi.

Mi aspetto che tutto questo insieme di interventi strutturali e strutturati, che coniugano insieme economia, nuova occupazione pulita, lotta all’emergenza climatica e ambientale, siano la materia del Patto per il clima e per il lavoro, al quale lavora la Giunta e al quale immagino, spero, auguro, chiedo sia invitata anche l’Assemblea legislativa di questa Regione a lavorare insieme, perché un futuro all’insegna del contrasto ai cambiamenti climatici è un futuro che guarda alle radici stesse dell’economia. I primi studi fatti da Sir Nicholas Stern, il consulente di Tony Blair, avevano messo in connessione le ricadute sull’economia dei cambiamenti climatici. Anzi, fu quella la molla che attirò l’attenzione su questo tema, prima negletto, quando si è visto che non era una fantasia degli ambientalisti, ma era un pericolo anche per l’economia.

Abbiamo visto anche in occasione della pandemia cosa vuol dire una turbolenza nella società, come vada a impattare sull’economia. L’ambiente, l’inquinamento ambientale è uno di quei fattori, l’emergenza climatica, che impatta anche sull’economia. Non è una questione di fantasie degli ambientalisti che si raccontano le favole. I maggiori Paesi hanno sottoscritto gli Accordi di Parigi, bisogna farglieli rispettare. Questo rispetto passa attraverso le scelte che facciamo anche dal punto di vista delle infrastrutture. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Solo per riprendere alcune delle considerazioni che ho sentito adesso in dichiarazione di voto da parte dei colleghi della minoranza. Non so se sia responsabile avere opinioni differenti su alcune delle opere che sono state programmate e sulle quali, come è noto, ci sono posizioni differenti. Di sicuro, credo che sia irresponsabile negare, come ha fatto non più tardi di ieri qualche autorevole esponente al Senato, che esista e sia esistita una pandemia, negare che il virus sia ancora in corso, avere un atteggiamento poco responsabile davvero dal punto di vista istituzionale, incamminandosi su quel tipo di sentiero.

Penso anche – lo voglio dire in modo tranquillo, per quanto possibile – che il 31 gennaio il Governo italiano ha approvato in Consiglio dei ministri la dichiarazione di stato di emergenza e dal 31 gennaio al 21 febbraio (e poi anche successivamente, devo dire) in questo Paese la dichiarazione di stato di emergenza non ha prodotto nulla di drammatico, perché ovviamente la dichiarazione di stato di emergenza è uno strumento che il Governo si dà per avere maggiore possibilità di intervento in caso tale intervento si renda necessario. Quindi, fare l’equazione tra dichiarazione di stato di emergenza e blocco del Paese è una forzatura del tutto ingiustificata.

Invece sarebbe improvvido, in una condizione in cui nel resto del mondo esiste una situazione che sappiamo dal punto di vista della diffusione della pandemia, non avere in mano uno strumento per poter intervenire qualora eventualmente l’Italia dovesse – ovviamente nessuno di noi se lo augura – trovarsi nella condizione in cui eravamo qualche mese fa. Quindi, il protrarsi della dichiarazione di stato di emergenza è semplicemente avere la possibilità di poter accedere a uno strumento nel caso in cui quello strumento si rendesse necessario. Punto. Poi si può fare tutta la speculazione politica e tutta la strumentalizzazione politica del caso, ma chi governa, a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, passando da quello regionale, deve avere responsabilità, e in questo momento negare che il virus sia ancora in circolo e che esistano ampie parti del pianeta che stanno soffrendo in modo terribile le conseguenze del virus è irresponsabile.

Credo che bene faccia il Governo italiano ad avere pronto sul tavolo uno strumento qualora, ripeto, le condizioni dovessero tornare a essere così difficili come quelle dalle quali siamo venuti nei mesi scorsi. Questo lo dico perché è un filo che provo a tenere insieme nel ragionamento. Si parla di irresponsabilità o di mancanza di coraggio in questa manovra di assestamento. Non starò a ripetere che siamo qui esattamente da sei mesi, ripeto, tre dei quali sostanzialmente bloccati dal lockdown, nei quali l’ente, la Regione, l’istituzione ha dovuto affrontare qualcosa che non si era mai prodotto prima. Quindi, siamo di fronte a una situazione che per tutti è stata una prima volta. E non starò a ricordare tutte le manovre che sono state fatte da marzo a oggi, attraverso le azioni che ha messo in campo la Giunta, intervenendo sul bilancio e anche quelle che stiamo facendo noi oggi.

Si può sempre fare di più e si può sempre fare meglio, questo gli emiliano romagnoli lo sanno bene e pretendono da noi di fare sempre di più e sempre meglio, però, guardate, una manovra di assestamento a luglio, che sposta 40 milioni di euro e ne mette 20 sui territori più colpiti dal Covid nella nostra regione, il territorio di Piacenza, Rimini e Comune di Medicina, quelle che sono state le zone rosse, e 20 milioni che vanno nella disponibilità dei comuni delle aree interne e dei comuni montani, io non me la ricordo.

Se qualcuno di voi è capace di trovare nei cinquant’anni di storia di questa istituzione una manovra a luglio che ha questa caratteristica, io vi sfido a farlo, però bisogna farlo. È facile fare il più uno, io che non sono abituato a fare il più uno però provo a stare sul merito del provvedimento. Ovviamente, come ho detto prima, non è che questo provvedimento da sé risolve i problemi, ma è un aiuto concreto, vero e immediato. A settembre ci saranno i bandi per dare le risorse anche alle imprese turistiche dell’Appennino, per riprendere una parte del dibattito. Soldi veri. Non sono il MES o il Recovery Fund, cose che verranno, se verranno, dopo. Qui stiamo parlando di quello che sta facendo la Regione Emilia-Romagna oggi. Mi si consenta di avere una perplessità: il perché si vota contro queste risorse io non lo capisco; se qualcuno mi dice perché è sbagliato mettere 20 milioni sulle ex zone rosse ed è sbagliato mettere 20 milioni nella disponibilità dei comuni di montagna e dell’Appennino e delle aree interne, ecco, questo io non lo capisco. Il voto sul bilancio è anche questo. Alla fine di tutti i discorsi, questo rimane. Noi oggi facciamo questo. Chi approva questo assestamento approva questa manovra. Chi non lo approva, dirà di no. Questo è il punto.

Dopodiché, e concludo, si può sempre fare di più, si può sempre fare meglio, però questo è quello che questa maggioranza ha fatto e sta facendo. Se da qualche altra parte qualcuno riesce a fare di più e meglio, bravo lui. Io, però, sono qui e penso, con tutta l’onestà e tutta l’umiltà del caso, che difficilmente, date le condizioni dalle quali partivamo e considerando i limiti di bilancio che abbiamo, difficilmente ‒ dicevo ‒ si potesse fare di più in questa manovra.

Se qualcuno ha la bacchetta magica, chiederemo istruzioni per l’uso.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dichiarazione di voto?

Passiamo alle votazioni degli ordini del giorno.

Primo ordine del giorno, 976/1.

Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Credo che il Gruppo del Partito Democratico abbia ancora molto tempo a disposizione, ma non lo userò perché preferisco dire che abbiamo dato un contributo a chiudere l’assestamento in un orario dignitoso, pur non avendo rinunciato a discutere.

Mi associo anch’io ai ringraziamenti già fatti al relatore di maggioranza, ma anche al relatore di minoranza Bargi, e più in generale a tutti i Gruppi dell’Assemblea, per il dibattito pacato che si è svolto. Così come ringrazio l’assessore Calvano per l’ampia disponibilità che ha dato al confronto sull’assestamento, non solo per la presenza oggi in aula tutto il giorno, ma anche per l’approfondita discussione che c’è stata nelle Commissioni e nei momenti che hanno preceduto questa discussione.

Non la tengo lunga, ma penso anch’io di poter dire che non condivido il giudizio sul fatto che la manovra che andiamo ad approvare non sia stata una manovra coraggiosa o non sia una manovra abbastanza coraggiosa come primo atto di questo mandato, che è un mandato ‒ come è già stato detto da qualche collega ‒ che è iniziato con la pandemia, è iniziato con il Covid, e noi stiamo solo adesso provando ad avvicinarci ad una normalità anche nell’attività istituzionale dell’aula. Dico “avvicinandoci a una normalità” perché, ovviamente, la modalità mista e il fatto di non essere tutti in aula continua a crearci un po’ di difficoltà. Credo che anche l’Assemblea e le strutture dell’Assemblea, a loro modo, siano riuscite a reggere bene l’urto del Covid, a difendersi e ad affrontarlo, così come ha fatto la sanità e come abbiamo fatto sugli altri settori. Non abbiamo mai interrotto il nostro lavoro. Abbiamo continuato a farlo da remoto o in modo non meno importante anche sui contenuti.

Credo che l’assestamento che andiamo ad approvare e il relativo collegato, così come l’insieme degli ordini del giorno che sono stati presentati, così come gli emendamenti che non abbiamo votato oggi in quanto già assunti dalle Commissioni, alla fine portino ad una manovra che pone un’attenzione straordinaria a tutti i territori di questa Regione, alle loro comunità e alle loro problematiche, all’insegna del fatto che non vogliamo lasciare indietro nessuno. Credo che davvero questa sia una manovra inclusiva da tutti i punti di vista, che punta alla coesione tra centro e periferia, che investe sul welfare, che dà risposte alle imprese, in particolare quelle più colpite dal Covid, ma senza lasciare indietro le altre, e che punta ad investire sulla sanità, a fronte di un sistema sanitario che ha retto l’urto del Covid, ma dal quale abbiamo anche imparato che dobbiamo correggere e migliorare.

Non tornerò sui numeri. Nella relazione il collega Sabattini stamattina ha citato di che manovra parliamo in termini di risorse dirette della Regione, come di risorse indirette. È una manovra da 160 milioni. Poi la capacità di governo sta anche nell’andare a cercare risorse che non siano nel bilancio dell’ente stesso, che ovviamente ha dei limiti finiti. Così come non tornerò su quanto ha già detto il collega Taruffi rispetto all’impegno che è stato messo sulle ex zone rosse, così come sui territori più svantaggiati dei Comuni montani e delle aree interne.

È una manovra che davvero punta a ridurre diseguaglianze sociali, diseguaglianze economiche, diseguaglianze territoriali e diseguaglianze di genere. Per fortuna avremo la possibilità di utilizzare le risorse del Recovery Fund. Lo voglio dire qui: spero davvero che buona parte di quelle risorse possano essere investite sulle donne, madri, lavoratrici che hanno pagato molto i mesi del lockdown, del Covid, sia per carico familiare, ma anche per difficoltà lavorative e professionali. E poi, più in generale, investire sulle donne vuol dire comunque investire sulla Regione e investire su questo Paese, non solo per il tema della natalità, ma anche investire dal punto di vista economico.

È stato fatto un riferimento al MES, prima, dal collega Rancan. Noi al MES ci crediamo, ci crediamo molto. È stato presentato un ordine del giorno e non certo per ritardare le politiche della Regione, laddove in ogni caso ci costa di dover dire che il bilancio regionale, non potendo fare debito ha certamente delle risorse limitate e finite, mentre con le risorse del MES si aprono delle reali opportunità, che saranno utili non certo per ritardare le politiche della Regione, ma certamente – quello sì – per potenziarle. Ed è un’opportunità della quale assolutamente dobbiamo approfittare.

Credo che con questa manovra di assestamento sia stato fatto uno sforzo considerevole sul piano finanziario e anche sul piano sociale. È una manovra che punta a sostenere gli investimenti degli enti locali e a sostenere le imprese. Non tocco – ho detto che non mi dilungo e non intendo farlo – tutti i fondi destinati alle imprese agricole, al settore agricolo e alla ricerca. Un passaggio però lo voglio fare, perché ci tengo a sottolinearlo e credo vada a merito del lavoro fatto anche insieme ai colleghi di minoranza, ed è quello legato alla destinazione dell’avanzo di Assemblea: il milione e mezzo che noi abbiamo deciso di destinare alla fascia di adolescenti con disabilità, ma non solo, più in generale alla fascia di adolescenti che hanno sofferto la pandemia. I mesi di lockdown sono stati mesi importanti per capire quali sono i nervi scoperti di un sistema di welfare come il nostro, pure importante, ma che può ulteriormente avere dei margini di miglioramento importanti.

Ecco, io credo che lì si sia fatta una scelta politica e strategica diversa da quella degli anni passati. Poi capisco che ci sono colleghi che sono appena arrivati in Assemblea, quindi magari per loro era scontato, ma non era affatto scontato destinare l’intera cifra a un unico obiettivo, trovando una strada per spendere le risorse velocemente ed efficacemente. Lo diceva stamattina l’assessore Calvano, ma lo diceva il collega Sabattini e l’abbiamo sempre detto: sul tema dell’efficacia di governo ci sta anche il fatto di trovare le risorse, certamente, ma poi di riuscire a spenderle. Abbiamo trovato il modo per destinare l’avanzo dell’Assemblea in modo veloce ad obiettivi che nel giro di qualche mese possono beneficiare di quelle cifre, e non era scontato. Nelle passate tornate la frammentazione era più all’ordine del giorno; si prendeva l’avanzo dell’Assemblea e veniva destinato in mille rivoli, piccole cifre, e nessuno credo avesse mai avuto la percezione di uno stanziamento importante. Credo che stavolta abbiamo fatto il salto di qualità nella discussione.

Finisco. Nella discussione che abbiamo fatto sull’assestamento – essendo una manovra di bilancio, come sempre succede, ci sta dentro di tutto – ognuno ha posto attenzione al tema che più rispondeva alla propria sensibilità, anche se non sempre inerente il bilancio e i contenuti del dell’assestamento, ma questo ci sta. Io ci tengo a sottolineare che il programma di mandato del presidente è stato illustrato e approvato in quest’aula poco tempo fa, è un programma di mandato denso di obiettivi e tra quegli obiettivi rimane anche l’autonomia. Non è che se non ne parliamo ad ogni seduta quei temi non sono più nostri obiettivi, altrimenti faremmo sempre la stessa discussione. Lo dico perché tutto quello che è nel programma di mandato, che pure non viene reiterato ad ogni discussione di Assemblea, rimane prioritario. L’autonomia lo è, e così come stiamo mantenendo promesse su altri fronti, lavoreremo sugli aspetti del programma di mandato che non sono stati citati oggi, ma con la stessa convinzione e con la stessa determinazione con cui abbiamo finora mantenuto le altre promesse, anche però tarando gli obiettivi rispetto alle esigenze che ci si trova di fronte. Nel programma elettorale del presidente non c’era scritto niente su come rispondere al Covid e alla pandemia, però ce la siamo trovata addosso e credo che l’abbiamo gestita. Altri problemi, a seconda del contesto politico e dello scenario dei problemi che ci saranno, troveremo il modo di affrontarli.

Credo davvero che ci sia l’obiettivo da parte di tutti di fare in modo che questa Regione, che ha sempre corso a una velocità importante… Diventa difficile paragonare il consumo di suolo della Regione Emilia-Romagna rispetto ad altre regioni, e questo lo voglio dire, perché non può essere un termine di paragone. La Regione Emilia-Romagna, insieme alle regioni del nord, è una di quelle che ha il prodotto interno lordo più ampio, tra quelle che producono più sviluppo, quindi è chiaro che non può essere paragonata ad alcune regioni del sud, ad altre regioni più piccole. Insomma, è un parametro, quello del consumo di suolo, che non può essere certamente utilizzato in rapporto al tipo di sviluppo che c’è stato da noi fino adesso. Certo, il green deal, gli obiettivi dell’Agenda 2030 e il cambiamento climatico saranno temi, così come dicevo prima rispetto al programma di mandato, che saranno protagonisti del prossimo Patto per il lavoro e per il clima, che a breve il presidente e la Giunta hanno intenzione di avviare.

Penso che siamo tutti d’accordo, pur con sensibilità diverse, a lavorare perché questa Regione torni a correre come prima, ma soprattutto riesca a superare al meglio la crisi che si prospetta nel post Covid in autunno e in inverno. Sappiamo tutti perfettamente che i dati sono difficili. Unioncamere ci ha consegnato un meno 10 nei prossimi mesi, che sarà un meno 10 che poi si traduce in posti di lavoro, in disoccupazione, in problemi che noi dovremo affrontare ed essere pronti. Penso che, così come abbiamo saputo affrontare il Covid, saremo anche in grado di affrontare il rilancio post Covid.

Tra le risoluzioni ci sono alcune riflessioni importanti anche in questo senso.

Anticipo il voto favorevole alle risoluzioni che abbiamo presentato come maggioranza, la 977/11 sulla disabilità, la 977/13 sulla destinazione dell’avanzo dell’assemblea, la 14 (non ripeto il 977, perché è il numero del provvedimento) sul Recovery Fund, la 15 sul MES e infine quella sulla riduzione dell’IRAP alle ASP, sulla quale, rispetto all’accenno che faceva prima il collega Rancan, contraddicendosi, perché dice che non accetta che vengano riprese le sue risoluzioni paro-paro, però dice che è diversa da quella che aveva presentato lui... Sì, in effetti, la nostra è diversa. Parla di riduzione dell’IRAP. Sì, è solo migliorativa e non risolutiva della situazione attuale, ma perché è coerente con la nostra impostazione di promettere quello che riusciamo a mantenere, e non di più, e fare piccoli passi piuttosto che grandi annunci.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Zappaterra.

Altri in dichiarazioni di voto?

A questo punto, passiamo alla votazione degli ordini del giorno.

Primo ordine del giorno, oggetto 976/1, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 contrari e 11 favorevoli.

Do lettura del voto sull’ordine del giorno 1:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, contraria;
  29. PILLATI Marilena, contraria;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RANCAN Matteo, favorevole;
  32. RONTINI Manuela, contraria;
  33. ROSSI Nadia, contraria;
  34. SABATTINI Luca, contrario;
  35. SONCINI Ottavia, contraria;
  36. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  38. TARASCONI Katia, contraria;
  39. TARUFFI Igor, contrario;
  40. ZAMBONI Silvia, contraria.

 

Contrari 25

Favorevoli 15

 

È respinto

 

(L’ordine del giorno 976/1, oggetto 1240, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

Adesso passiamo all’ordine del giorno a firma della consigliera Piccinini, ordine del giorno n. 2.

Dichiaro aperta la votazione.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): 976/2, sì.

 

ZAPPATERRA: Presidente, mi segnalano che il consigliere Caliandro sta facendo dei gesti perché non riesce a votare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro chiusa la votazione sull’ordine del giorno 2.

In aula, 23 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. BULBI Massimo, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. LISEI Marco, favorevole;
  16. MALETTI Francesca, favorevole;
  17. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  18. MASTACCHI Marco, favorevole;
  19. MONTALTI Lia, favorevole;
  20. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  21. MORI Roberta, favorevole;
  22. MUMOLO Antonio, favorevole;
  23. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  24. PELLONI Simone, favorevole;
  25. PICCININI Silvia, favorevole;
  26. PIGONI Giulia, favorevole;
  27. PILLATI Marilena, favorevole;
  28. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  29. RANCAN Matteo, favorevole;
  30. RONTINI Manuela, favorevole;
  31. ROSSI Nadia, favorevole;
  32. SABATTINI Luca, favorevole;
  33. SONCINI Ottavia, favorevole;
  34. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  35. TARASCONI Katia, favorevole;
  36. TARUFFI Igor, favorevole;
  37. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  38. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Io volevo confermare il voto favorevole all’oggetto 976, ma anche…

 

PRESIDENTE (Petitti): Non la sentiamo, consigliere Caliandro.

 

CALIANDRO: Mi sentite adesso?

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso sì.

 

CALIANDRO: Dicevo che sul primo oggetto il voto è contrario, sul secondo invece è favorevole. Ho provato a scrivere, ma purtroppo non riesco a farlo con la modalità del tablet.

 

PRESIDENTE (Petitti): Benissimo. Ordine del giorno 1, voto contrario di Caliandro, mentre al 2 è favorevole.

Consigliere Felicori, voto favorevole.

 

Favorevoli 39

 

(L’ordine del giorno 976/2, oggetto 1241, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, all’unanimità dei presenti)

 

L’ordine del giorno n. 2 è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno n. 3. L’ordine del giorno presentato dal consigliere Pompignoli come ci diceva prima è stato ritirato.

Passiamo all’ordine del giorno n. 977/1 a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’ordine del giorno 1 n. 977/1.

In aula, 13 contrari e 12 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, contraria;
  29. PILLATI Marilena, contraria;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SABATTINI Luca, contrario;
  36. SONCINI Ottavia, contraria;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, contraria;
  40. TARUFFI Igor, contrario;
  41. ZAMBONI Silvia, contraria;
  42. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Hanno chiesto di parlare il consigliere Amico e il consigliere Caliandro.

Prego, consigliere Amico.

 

AMICO: Grazie, presidente. Solo per notificare che rispetto all’ordine del giorno 2, collegato all’oggetto 976, il mio voto era favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, verbalizziamo.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: […] voto contro l’odg n. 3.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

Contrari 26

Favorevoli 16

 

(L’ordine del giorno 977/1, oggetto 1243, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti) L’ordine del giorno 977/1 è respinto.

Passiamo all’oggetto 977/2, ordine del giorno a firma dei consiglieri Stragliati e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli, 10 contrari e 1 astenuto.

Do lettura del voto dell’ordine del giorno 977/2:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, astenuta;
  28. PIGONI Giulia, contraria;
  29. PILLATI Marilena, contraria;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SABATTINI Luca, contrario;
  36. SONCINI Ottavia, contraria;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, contraria;
  40. TARUFFI Igor, contrario;
  41. ZAMBONI Silvia, contraria;
  42. ZAPPATERRA Marcella, contraria;

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Rainieri, prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente, sull’ordine dei lavori.

Dispiace vedere questo...

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiudiamo un attimo il risultato dell’ordine del giorno.

 

Contrari 25

Astenuti 1

Favorevoli 16

 

(L’ordine del giorno 977/2, oggetto 1244, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego, consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Posso, presidente? Grazie.

Dispiace vedere che durante una votazione così importante, come quella del bilancio, la maggioranza mantenga il numero legale con delle persone che non sono presenti fisicamente in Regione. Non dico in quest’Aula, ma in Regione.

Credo che il bilancio sia il momento più importante di un Governo, di una Regione. Capisco quello che è stato detto prima, che anche in altre situazioni qualcuno abbia dato prova di non essere in Aula o in Regione e abbia votato o fatto interventi da altri luoghi non consoni a quello che è il nostro ruolo di eletti in Regione dal popolo.

Io non sto qui a fare la polemica su chi lo aveva fatto prima o chi lo aveva fatto dopo. Dico solo che quando io ho presieduto l’ultima volta qualche collega ha votato dalla macchina. Un conto è essere in ufficio in Regione. Un conto è mantenere il numero legale in una situazione come quella che stiamo vivendo in questo momento, dove per un voto mancherebbe il numero legale alla maggioranza. In un momento così importante, quale è il bilancio, credo che questo non funzioni.

Mi auguro che questo sia l’ultimo momento, che questi tre giorni di aula siano l’ultimo momento che ci venga proposto di lavorare in questo modo. In Ufficio di Presidenza ne abbiamo parlato. Dovrebbe partire l’App o comunque speriamo si possa ritornare a lavorare, anche se dal Governo hanno prorogato lo stato di emergenza. Credo che non sia un bel messaggio, in nessun caso – non sto qui a dire chi era di un partito o di un altro, della maggioranza o dell’opposizione – che un consigliere pagato e votato dagli emiliano romagnoli dia questo tipo di spettacolo. Quindi, presidente, la invito in un prossimo futuro Ufficio di Presidenza, che se non sbaglio si terrà domani, e nella Capigruppo subito dopo, a trovare una soluzione a questo sistema, perché così non può più andare. Finché si ragiona su alcuni argomenti si può anche soprassedere, ma quando si parla di un bilancio così importante, in un momento in cui la nostra regione sta venendo fuori da una situazione emergenziale, credo che questo spettacolo non sia degno di quello che noi siamo, rappresentanti votati dal popolo.

Quindi, le chiedo, presidente, domani di valutare questa situazione in Ufficio di Presidenza e in Capigruppo, però le chiedo anche, a nome di tutti i colleghi… Ho finito.

 

PRESIDENTE (Petitti): È finito il tempo.

 

RAINIERI: … a nome di tutti i colleghi che sono stati qua tutt’oggi a lavorare in modo corretto, a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, e che sia la più dignitosa per tutti. Così non si può. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Il consigliere Caliandro ha chiesto di intervenire.

 

CALIANDRO: Presidente, grazie.

[…] il voto contrario, poi però, giustamente sentivo il richiamo del vicepresidente Rainieri, poiché sono per strada perché ho dovuto allontanarmi però pensavo di utilizzare, come tanti altri colleghi, questo strumento, e non riesco a raggiungere casa […] per votare le ultime parte delle votazioni. Pensavo di poter fare come nelle altre occasioni […]. Ad ogni modo, a breve rientrerò in aula.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Adesso andiamo avanti con le votazioni.

Ordine del giorno 977/3 a firma del consigliere Montevecchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 favorevoli e 12 contrari.

Do lettura del voto dell’ordine del giorno 3:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  5. BESSI Gianni, contrario;
  6. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  7. BULBI Massimo, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, favorevole;
  28. PIGONI Giulia, contraria;
  29. PILLATI Marilena, contraria;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SABATTINI Luca, contrario;
  36. SONCINI Ottavia, contraria;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, contraria;
  40. TARUFFI Igor, contrario;
  41. ZAMBONI Silvia, contraria;
  42. ZAPPATERRA Marcella, contraria;

 

Contrari 25

Favorevoli 17

 

È respinto

 

(L’ordine del giorno 977/3, oggetto 1245, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con la votazione sugli ordini del giorno.

Siamo arrivati all’ordine del giorno 977/4 a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 contrari, 9 favorevoli e 3 astenuti.

Do lettura del voto dell’ordine del giorno 4:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BERGAMINI Fabio, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  6. BULBI Massimo, contrario;
  7. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  8. CATELLANI Maura, favorevole;
  9. COSTA Andrea, contrario;
  10. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  11. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  12. FABBRI Marco, contrario;
  13. FACCI Michele, favorevole;
  14. FELICORI Mauro, contrario;
  15. IOTTI Massimo, contrario;
  16. LISEI Marco, astenuto;
  17. MALETTI Francesca, contraria;
  18. MARCHETTI Francesca, contraria;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, contraria;
  21. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  22. MORI Roberta, contraria;
  23. MUMOLO Antonio, contrario;
  24. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  25. PELLONI Simone, favorevole;
  26. PICCININI Silvia, favorevole;
  27. PIGONI Giulia, contraria;
  28. PILLATI Marilena, contraria;
  29. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  30. RAINIERI Fabio, favorevole;
  31. RANCAN Matteo, favorevole;
  32. RONTINI Manuela, contraria;
  33. ROSSI Nadia, contraria;
  34. SABATTINI Luca, contrario;
  35. SONCINI Ottavia, contraria;
  36. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  38. TARASCONI Katia, contraria;
  39. TARUFFI Igor, contrario;
  40. ZAMBONI Silvia, contraria;
  41. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 25

Astenuti 3

Favorevoli 13

 

(L’ordine del giorno 977/4, oggetto 1246, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

È respinto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con la votazione dell’ordine del giorno.

Siamo arrivati all’ordine del giorno 5, a firma dei consiglieri Stragliati e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

Do lettura del voto sull’ordine del giorno 5:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  8. CATELLANI Maura, favorevole;
  9. COSTA Andrea, favorevole;
  10. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  11. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  12. FABBRI Marco, favorevole;
  13. FACCI Michele, favorevole;
  14. FELICORI Mauro, favorevole;
  15. IOTTI Massimo, favorevole;
  16. LISEI Marco, favorevole;
  17. MALETTI Francesca, favorevole;
  18. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  25. PELLONI Simone, favorevole;
  26. PIGONI Giulia, favorevole;
  27. PILLATI Marilena, favorevole;
  28. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  29. RAINIERI Fabio, favorevole;
  30. RANCAN Matteo, favorevole;
  31. RONTINI Manuela, favorevole;
  32. ROSSI Nadia, favorevole;
  33. SABATTINI Luca, favorevole;
  34. SONCINI Ottavia, favorevole;
  35. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  37. TARASCONI Katia, favorevole;
  38. TARUFFI Igor, favorevole;
  39. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  40. ZAPPATERRA Marcella, favorevole;

 

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

(L’ordine del giorno 977/5, oggetto 1247, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, all’unanimità dei presenti)

 

Proseguiamo con l’ordine del giorno n. 6, a firma del consigliere Daniele Marchetti.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 13 contrari e 11 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BESSI Gianni, contrario;
  4. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  5. BULBI Massimo, contrario;
  6. CALIANDRO Stefano, contrario;
  7. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  8. CATELLANI Maura, favorevole;
  9. COSTA Andrea, contrario;
  10. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  11. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  12. FABBRI Marco, contrario;
  13. FACCI Michele, favorevole;
  14. FELICORI Mauro, contrario;
  15. IOTTI Massimo, contrario;
  16. LISEI Marco, favorevole;
  17. MALETTI Francesca, contraria;
  18. MARCHETTI Francesca, contraria;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, contraria;
  21. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  22. MORI Roberta, contraria;
  23. MUMOLO Antonio, contrario;
  24. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  25. PELLONI Simone, favorevole;
  26. PIGONI Giulia, contraria;
  27. PILLATI Marilena, contraria;
  28. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  29. RAINIERI Fabio, favorevole;
  30. RANCAN Matteo, favorevole;
  31. RONTINI Manuela, contraria;
  32. ROSSI Nadia, contraria;
  33. SABATTINI Luca, contrario;
  34. SONCINI Ottavia, contraria;
  35. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  37. TARASCONI Katia, contraria;
  38. TARUFFI Igor, contrario;
  39. ZAMBONI Silvia, contraria
  40. ZAPPATERRA Marcella, contraria;

 

Contrari 26

Favorevoli 14.

 

(L’ordine del giorno 977/6, oggetto 1248, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’ordine del giorno 7, a firma della consigliera Maura Catellani.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 contrari e 12 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  6. BULBI Massimo, contrario;
  7. CALIANDRO Stefano, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. MUMOLO Antonio, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, contraria;
  29. PILLATI Marilena, contraria;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SABATTINI Luca, contrario;
  36. SONCINI Ottavia, contraria;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, contraria;
  40. TARUFFI Igor, contrario;
  41. ZAMBONI Silvia, contraria;
  42. ZAPPATERRA Marcella, contraria;

 

Contrari 27

Favorevoli 15

 

(L’ordine del giorno 977/7, oggetto 1249, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti): L’ordine del giorno 8 è stato ritirato.

Proseguiamo con l’ordine del giorno n. 9 a firma Pompignoli.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’ordine del giorno 9.

In aula, 13 favorevoli e 12 contrari.

Do lettura del voto sull’ordine del giorno 9:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  6. CALIANDRO Stefano, contrario;
  7. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  8. CATELLANI Maura, favorevole;
  9. COSTA Andrea, contrario;
  10. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  11. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  12. FABBRI Marco, contrario;
  13. FACCI Michele, favorevole;
  14. FELICORI Mauro, contrario;
  15. IOTTI Massimo, contrario;
  16. LISEI Marco, favorevole;
  17. MALETTI Francesca, contraria;
  18. MARCHETTI Francesca, contraria;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, contraria;
  21. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  22. MORI Roberta, contraria;
  23. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  24. PELLONI Simone, favorevole;
  25. PICCININI Silvia, favorevole;
  26. PIGONI Giulia, contraria;
  27. PILLATI Marilena, contraria;
  28. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  29. RAINIERI Fabio, favorevole;
  30. RANCAN Matteo, favorevole;
  31. RONTINI Manuela, contraria;
  32. ROSSI Nadia, contraria;
  33. SABATTINI Luca, contrario;
  34. SONCINI Ottavia, contraria;
  35. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  37. TARASCONI Katia, contrario;
  38. TARUFFI Igor, contrario;
  39. ZAMBONI Silvia, contraria;
  40. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

PRESIDENTE (Petitti): Un voto contrario in più.

Un attimo, perché qui abbiamo problemi con la linea.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Grazie.

Intanto per dire che...

 

PRESIDENTE (Petitti): Alzi un po’ il volume, se è possibile, consigliere.

 

BULBI: Provo. Un secondo. [...] Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo.

 

BULBI: [...] il mio voto non è stato chiamato. Questa è la prima cosa. Avevo votato contrario.

Riguardo all’emendamento n. 9 volevo spiegare un attimino il voto. Io voterò contrario, però voglio motivare il perché voto contro. Condivido assolutamente il contenuto...

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Bulbi, abbiamo difficoltà a sentirla.

Facciamo così. [...] così registriamo quello che lei vuole lasciare a verbale. Chiedo di contattarla.

Proseguiamo con l’esito della votazione:

 

Contrari 24

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

(L’ordine del giorno 977/9, oggetto 1254, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti): Proviamo a fare uno sforzo finale. Non manca molto.

Procediamo con l’ordine del giorno 10, a firma del consigliere Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’ordine del giorno 10.

In aula, 12 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  6. BULBI Massimo, contrario;
  7. CALIANDRO Stefano, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, contrario;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, contrario;
  16. IOTTI Massimo, contrario;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, contraria;
  19. MARCHETTI Francesca, contraria;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, contraria;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, contraria;
  24. OCCHI Emiliano, favorevole;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, astenuta;
  28. PIGONI Giulia, contraria;
  29. PILLATI Marilena, contraria;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SONCINI Ottavia, favorevole;
  36. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  38. TARASCONI Katia, contraria;
  39. TARUFFI Igor, contrario;
  40. ZAMBONI Silvia, contraria;
  41. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Contrari 24

Astenuti 1

Favorevoli 16

 

(L’ordine del giorno 977/10, oggetto 1255, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

Passiamo all’ordine del giorno 11, a firma della consigliera Pigoni e altri consiglieri.

Prima, però, insiste su questo ordine del giorno un emendamento a firma della consigliera Castaldini.

Chiedo alla consigliera Pigoni se dà l’assenso.

 

PIGONI: Sì, assolutamente. Annuncio anche che siamo favorevoli.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Adesso votiamo l’emendamento all’ordine del giorno 11, l’emendamento 1, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 26 favorevoli.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, favorevole;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, favorevole;
  28. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  29. PICCININI Silvia, favorevole;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. RAINIERI Fabio, favorevole;
  33. RANCAN Matteo, favorevole;
  34. RONTINI Manuela, favorevole;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, favorevole;
  40. TARUFFI Igor, favorevole;
  41. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  42. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 42

 

È approvato.

 

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Vorrei chiedere la votazione per parti separate, da “premesso che” fino a “impegna la Giunta” e poi l’impegno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Votiamo la prima parte dell’ordine del giorno fino a “impegna la Giunta”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 14 favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, astenuto;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, contrario;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, contrario;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, astenuto;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. RAINIERI Fabio, contrario;
  31. RANCAN Matteo, contrario;
  32. RONTINI Manuela, favorevole;
  33. ROSSI Nadia, favorevole;
  34. SABATTINI Luca, favorevole;
  35. SONCINI Ottavia, favorevole;
  36. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  37. TARASCONI Katia, favorevole;
  38. TARUFFI Igor, favorevole;
  39. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  40. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 27

Contrari 11

Astenuti 2

 

(La prima parte dell’ordine del giorno 977/11, oggetto 1256, è approvata, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

L’ordine del giorno è approvato nella prima parte.

Votiamo la seconda parte da “impegna la Giunta” fino alla fine dell’ordine del giorno.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 25 favorevoli e 1 contrario.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, favorevole;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, favorevole;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, favorevole;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, favorevole;
  28. PICCININI Silvia, contraria;
  29. PIGONI Giulia, favorevole;
  30. PILLATI Marilena, favorevole;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  32. RAINIERI Fabio, favorevole;
  33. RANCAN Matteo, favorevole;
  34. RONTINI Manuela, favorevole;
  35. ROSSI Nadia, favorevole;
  36. SABATTINI Luca, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, favorevole;
  40. TARUFFI Igor, favorevole;
  41. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  42. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 41

Contrari 1

 

(La seconda parte dell’ordine del giorno 977/11, oggetto 1256, è approvata con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

La seconda parte dell’ordine del giorno 11 è approvata.

Procediamo con gli altri ordini del giorno.

L’ordine del giorno 12, a firma Rainieri, è stato ritirato.

Procediamo con l’ordine del giorno 13, a firma di vari consiglieri, Sabattini e altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 23 favorevoli e 1 contrario.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BESSI Gianni, favorevole;
  4. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  5. BULBI Massimo, favorevole;
  6. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  7. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  8. CATELLANI Maura, favorevole;
  9. COSTA Andrea, favorevole;
  10. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  11. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  12. FABBRI Marco, favorevole;
  13. FACCI Michele, favorevole;
  14. FELICORI Mauro, favorevole;
  15. IOTTI Massimo, favorevole;
  16. LISEI Marco, favorevole;
  17. MALETTI Francesca, favorevole;
  18. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, favorevole;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, favorevole;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano
  31. RAINIERI Fabio, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca, favorevole;
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  39. TARASCONI Katia, favorevole;
  40. TARUFFI Igor, favorevole;
  41. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  42. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 40

Contrari 2

 

È approvato.

 

(L’ordine del giorno 977/13, oggetto 1258, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

Adesso proseguiamo con l’ordine del giorno 14. Su questo insiste l’emendamento del consigliere Mastacchi. Chiedo alla consigliera Montalti, che è la prima firmataria, se dà l’assenso alla votazione dell’emendamento.

 

MONTALTI: Sì.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Votiamo l’emendamento del consigliere Mastacchi all’ordine del giorno 14.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 1.

In aula, 15 favorevoli e 10 contrari.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DELMONTE Gabriele, contrario;
  12. FABBRI Marco, favorevole;
  13. FACCI Michele, contrario;
  14. FELICORI Mauro, favorevole;
  15. IOTTI Massimo, favorevole;
  16. LISEI Marco, contrario;
  17. MALETTI Francesca, favorevole;
  18. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, favorevole;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, favorevole;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. RAINIERI Fabio, contrario;
  31. RANCAN Matteo, contrario;
  32. RONTINI Manuela, favorevole;
  33. ROSSI Nadia, favorevole;
  34. SABATTINI Luca, favorevole;
  35. SONCINI Ottavia, favorevole;
  36. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  38. TARASCONI Katia, favorevole;
  39. TARUFFI Igor, favorevole;
  40. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 28

Contrari 12

 

È approvato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Votiamo l’ordine del giorno 14 a firma della consigliera Montalti e altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

In aula, 12 favorevoli, 10 contrari e 2 astenuti.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BULBI Massimo, favorevole;
  6. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  9. CATELLANI Maura, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, contrario;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, contrario;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. IOTTI Massimo, favorevole;
  17. LISEI Marco, contrario;
  18. MALETTI Francesca, favorevole;
  19. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  20. MASTACCHI Marco, favorevole;
  21. MONTALTI Lia, favorevole;
  22. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  23. MORI Roberta, favorevole;
  24. MUMOLO Antonio, favorevole;
  25. OCCHI Emiliano, contrario;
  26. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  27. PELLONI Simone, contrario;
  28. PICCININI Silvia, astenuta;
  29. PIGONI Giulia, favorevole;
  30. PILLATI Marilena, favorevole;
  31. RAINIERI Fabio, contrario;
  32. RANCAN Matteo, contrario;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca, favorevole;
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  38. TARASCONI Katia, favorevole;
  39. TARUFFI Igor, favorevole;
  40. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  41. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 27

Contrari 12

Astenuti 2

 

(L’ordine del giorno 977/14, oggetto 1259, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’ordine del giorno 15 a firma Costa e altri.

Dichiaro aperta la votazione,

Dichiaro chiusa la votazione.

13 favorevoli, in aula, 11 contrari e 1 astenuto.

Do lettura del voto:

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BESSI Gianni, favorevole;
  4. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  5. BULBI Massimo, favorevole;
  6. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  7. CASTALDINI Valentina, astenuta;
  8. CATELLANI Maura, contraria;
  9. COSTA Andrea, favorevole;
  10. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  11. DELMONTE Gabriele, contrario;
  12. FABBRI Marco, favorevole;
  13. FACCI Michele, contrario;
  14. FELICORI Mauro, favorevole;
  15. IOTTI Massimo, favorevole;
  16. LISEI Marco, contrario;
  17. MALETTI Francesca, favorevole;
  18. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  19. MASTACCHI Marco, contrario;
  20. MONTALTI Lia, favorevole;
  21. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  22. MORI Roberta, favorevole;
  23. MUMOLO Antonio, favorevole;
  24. OCCHI Emiliano, contrario;
  25. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  26. PELLONI Simone, contrario;
  27. PICCININI Silvia, contraria;
  28. PIGONI Giulia, favorevole;
  29. PILLATI Marilena, favorevole;
  30. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  31. RAINIERI Fabio, contrario;
  32. RANCAN Matteo, contrario;
  33. RONTINI Manuela, favorevole;
  34. ROSSI Nadia, favorevole;
  35. SABATTINI Luca, favorevole;
  36. SONCINI Ottavia, favorevole;
  37. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  38. TARASCONI Katia, favorevole;
  39. TARUFFI Igor, favorevole;
  40. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  41. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 26

Contrari 14

Astenuti 1

 

È approvato.

 

(L’ordine del giorno 977/15, oggetto 1260, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’ordine del giorno 16, a firma del consigliere Facci.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’ordine del giorno 16.

In aula, 12 favorevoli, 12 contrari e 2 astenuti.

Do lettura del voto.

 

  1. AMICO Federico Alessandro, contrario;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, contrario;
  5. BONDAVALLI Stefania, contraria;
  6. BULBI Massimo, contrario;
  7. CALIANDRO Stefano, contrario;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, contrario;
  11. COSTI Palma, contraria;
  12. DAFFADÀ Matteo, contrario;
  13. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  14. FABBRI Marco, contrario;
  15. FACCI Michele, favorevole;
  16. FELICORI Mauro, contrario;
  17. IOTTI Massimo, contrario;
  18. LISEI Marco, favorevole;
  19. MALETTI Francesca, contraria;
  20. MARCHETTI Francesca, contraria;
  21. MASTACCHI Marco, favorevole;
  22. MONTALTI Lia, contraria;
  23. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  24. MORI Roberta, contraria;
  25. OCCHI Emiliano, favorevole;
  26. PARUOLO Giuseppe, contrario;
  27. PELLONI Simone, favorevole;
  28. PICCININI Silvia, astenuta;
  29. PIGONI Giulia, contraria;
  30. PILLATI Marilena, contraria;
  31. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  32. RANCAN Matteo, favorevole;
  33. RONTINI Manuela, contraria;
  34. ROSSI Nadia, contraria;
  35. SABATTINI Luca, contrario;
  36. SONCINI Ottavia, contraria;
  37. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  39. TARASCONI Katia, contraria;
  40. TARUFFI Igor, astenuto;
  41. ZAMBONI Silvia, contraria;
  42. ZAPPATERRA Marcella, contraria.

 

Favorevoli 15

Contrari 25

Astenuti 2

 

È respinto.

 

(L’ordine del giorno 977/16, oggetto 1261, è respinto, con voto palese, in modalità telematica)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’ultimo ordine del giorno, l’ordine del giorno 17, a firma Pigoni e altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sull’ordine del giorno 17.

In aula, 26 favorevoli.

Do lettura del voto.

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, favorevole;
  3. BARGI Stefano, favorevole;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, favorevole;
  9. CATELLANI Maura, favorevole;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. COSTI Palma, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, favorevole;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, favorevole;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, favorevole;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, favorevole;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, favorevole;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, favorevole;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, favorevole;
  29. PICCININI Silvia, favorevole;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, favorevole;
  33. RAINIERI Fabio, favorevole;
  34. RANCAN Matteo, favorevole;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SONCINI Ottavia, favorevole;
  38. STRAGLIATI Valentina, favorevole;
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo, favorevole;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 43

 

(L’ordine del giorno 977/17, oggetto 1262, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, all’unanimità dei presenti)

 

Adesso passiamo alle ultime due votazioni, quelle sui due progetti di legge.

Partiamo con la prima votazione legata all’oggetto 976: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sul progetto di legge 976.

Do lettura del voto.

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CASTALDINI Valentina, contraria;
  9. CATELLANI Maura, contraria;
  10. COSTA Andrea, favorevole;
  11. COSTI Palma, favorevole;
  12. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  13. DELMONTE Gabriele, contrario;
  14. FABBRI Marco, favorevole;
  15. FACCI Michele, contrario;
  16. FELICORI Mauro, favorevole;
  17. GIBERTONI Giulia, contraria;
  18. IOTTI Massimo, favorevole;
  19. LISEI Marco, contrario;
  20. MALETTI Francesca, favorevole;
  21. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  22. MASTACCHI Marco, contrario;
  23. MONTALTI Lia, favorevole;
  24. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  25. MORI Roberta, favorevole;
  26. MUMOLO Antonio, favorevole;
  27. OCCHI Emiliano, contrario;
  28. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  29. PELLONI Simone, contrario;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  33. RAINIERI Fabio, contrario;
  34. RANCAN Matteo, contrario;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  40. TARASCONI Katia, favorevole;
  41. TARUFFI Igor, favorevole;
  42. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  43. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 27

Contrari 16

 

È approvato.

 

(Il progetto di legge, oggetto 976, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

Passiamo al progetto di legge 977, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione sul progetto di legge 977.

Do lettura del voto.

 

  1. AMICO Federico Alessandro, favorevole;
  2. BARCAIUOLO Michele, contrario;
  3. BARGI Stefano, contrario;
  4. BESSI Gianni, favorevole;
  5. BONDAVALLI Stefania, favorevole;
  6. BULBI Massimo, favorevole;
  7. CALIANDRO Stefano, favorevole;
  8. CATELLANI Maura, contraria;
  9. COSTA Andrea, favorevole;
  10. COSTI Palma, favorevole;
  11. DAFFADÀ Matteo, favorevole;
  12. DELMONTE Gabriele, contrario;
  13. FABBRI Marco, favorevole;
  14. FACCI Michele, contrario;
  15. FELICORI Mauro, favorevole;
  16. GIBERTONI Giulia, contraria;
  17. IOTTI Massimo, favorevole;
  18. LISEI Marco, contrario;
  19. MALETTI Francesca, favorevole;
  20. MARCHETTI Francesca, favorevole;
  21. MASTACCHI Marco, contrario;
  22. MONTALTI Lia, favorevole;
  23. MONTEVECCHI Matteo, contrario;
  24. MORI Roberta, favorevole;
  25. MUMOLO Antonio, favorevole;
  26. OCCHI Emiliano, contrario;
  27. PARUOLO Giuseppe, favorevole;
  28. PELLONI Simone, contrario;
  29. PICCININI Silvia, contraria;
  30. PIGONI Giulia, favorevole;
  31. PILLATI Marilena, favorevole;
  32. POMPIGNOLI Massimiliano, contrario;
  33. RAINIERI Fabio, contrario;
  34. RANCAN Matteo, contrario;
  35. RONTINI Manuela, favorevole;
  36. ROSSI Nadia, favorevole;
  37. SABATTINI Luca, favorevole;
  38. SONCINI Ottavia, favorevole;
  39. STRAGLIATI Valentina, contraria;
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo, contrario;
  41. TARASCONI Katia, favorevole;
  42. TARUFFI Igor, favorevole;
  43. ZAMBONI Silvia, favorevole;
  44. ZAPPATERRA Marcella, favorevole.

 

Favorevoli 27

Contrari 17

 

È approvato.

 

(Il progetto di legge, oggetto 977, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

Buonanotte a tutti. Ci vediamo domattina alle 9,30.

 

La seduta ha termine alle ore 22,44

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADA’, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano Bonaccini;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Mauro FELICORI, Irene PRIOLO.

 

 

Emendamenti

 

OGGETTO 976 “Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022»" (3)

 

Emendamento n. 1 a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l'articolo 4 è inserito il seguente:

“Articolo 4-bis

Modifiche all'articolo 11 della legge regionale n. 29 del 2019

1. Dopo il comma 4 dell'articolo 11 della legge regionale 10 dicembre 2019, n. 29 "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2020" è aggiunto il seguente:

 

"5. La Regione concede contributi alle persone fisiche residenti in Emilia-Romagna per l'acquisto di autoveicoli ad alimentazione elettrica immatricolati per la prima volta a partire dall'anno 2020. I Contributi, cumulabili con altri di fonte europea, statale o degli Enti Locali, sono concessi attraverso avvisi pubblici sulla base di criteri approvati dalla Giunta, previo parere delle competenti commissioni assembleari.".»

(Respinto)

 

Emendamento n. 2 a firma della consigliera Piccinini:

«Nell'articolo 7, che sostituisce il comma 3 dell'articolo 8 della legge regionale n. 2 del 2004, nella lettera b) di quest'ultimo, dopo le parole: "La Giunta regionale" sono inserite le seguenti parole: "previo parere delle competenti Commissioni Assembleari".»

(Respinto)

 

Emendamento n. 3 a firma della consigliera Piccinini:

«Nell'articolo 7, che sostituisce il comma 3 dell'articolo 8 della legge regionale n. 2 del 2004, nella lettera b) di quest'ultimo, le parole:

"privilegiando quegli interventi che salvaguardano rispetto al consumo del suolo e che creano nuova occupazione"

Sono sostituite dalle seguenti:

"privilegiando quegli interventi che salvaguardano il suolo dal suo consumo e che creano nuova occupazione".»

(Approvato)

 

Emendamento n. 4 a firma della consigliera Piccinini:

«Nell'articolo 7, che sostituisce il comma 3 dell'articolo 8 della legge regionale n. 2 del 2004, nella lettera b) di quest'ultimo, dopo le parole:

"privilegiando quegli interventi che salvaguardano rispetto al consumo del suolo e che creano nuova occupazione" è inserito il testo seguente:

“, nonché prevedendo condizioni di priorità e premialità che valorizzino gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica. "

(Respinto)

 

Emendamento n. 5 a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l'articolo 16 è inserito il seguente:

"Art. 16-bis

Investimenti per la qualificazione dell'offerta educativa e formativa della danza

1. La Regione, anche a seguito dell'emergenza da Covid-19, al fine di qualificare l'offerta educativa e formativa, può concedere contributi al fine di qualificare l'offerta educativa e formativa, può concedere contributi al fine di sostenere la didattica coreutica e l'insegnamento della danza, con particolare riferimento a bambini, ragazzi e giovani.

2. I contributi del presente articolo possono essere concessi per l'acquisto o il nolo di dispositivi, strumenti ed attrezzature funzionali alla didattica coreutica, ovvero per l'affitto di spazi da destinare alle attività di didattica della danza.

3. I contributi del presente articolo sono concessi sulla base di criteri definiti con atto di Giunta Regionale, previo parere della competente commissione assembleare, assumendo a riferimento, ove compatibili, i criteri di cui all'articolo 4 della legge regionale legge regionale 16 marzo 2018, n. 2 "Norme in materia di sviluppo del settore musicale".

4. Nelle more di una più completa disciplina sulle attività di insegnamento della danza, i contributi del comma 1 possono essere concessi esclusivamente per le attività di insegnamento della danza effettuate da Enti Locali o da soggetti costituiti nelle forme di cui alle lettere c) e d) del comma 2 nell'articolo 5 della legge regionale 31 maggio 2017, n. 8 "Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive.”»

(Respinto)

 

Emendamento n. 6 a firma della consigliera Piccinini:

«Nell'articolo 4, che introduce nell'articolo 14 della legge regionale 23 dicembre 2016, n.25 il nuovo comma 2-bis, dopo le parole: "Nelle more dell'aggiornamento della pianificazione regionale in materia ambientale, la Giunta regionale" di quest'ultimo, è inserito il testo seguente: previo parere delle competenti Commissioni assembleari,"»

(Respinto)

 

Emendamento n. 7 a firma dell’assessore Calvano:

«Nell'articolo 5-bis della legge regionale 16 marzo 2018, n. 2 (Norme in materia di sviluppo del settore musicale), come introdotto dall'articolo 16 del progetto di legge, dopo le parole "sulla base di criteri definiti con atto di Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti ", nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato".»

(Approvato)

 

Emendamento n. 8 a firma delle consigliere Catellani e Francesca Marchetti:

«Dopo l'articolo 11 è integrato il seguente articolo:

Articolo 11 bis

(Modifiche alla legge regionale 25 giugno 1999, n. 12)

Dopo l'articolo 7 bis della legge regionale 25 giugno 1999, n. 12 recante "Norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114" è integrato il seguente articolo:

"Articolo 7 ter

(Norme transitorie in materia di commercio in forma hobbistica su aree pubbliche)

1. Ai fin dell'applicazione dell'articolo 7bis, limitatamente all'anno 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19 che ha comportato la sospensione dell'attività mercatale, sono previste le seguenti disposizioni transitorie:

a) i nuovi tesserini identificativi da hobbista conformi al modello previsto dall'articolo 7bis, commi 3 e 5, rilasciati anteriormente alla data del 1 0 luglio 2020, conservano la loro efficacia fino alla completa vidimazione degli spazi e comunque non oltre il 30 giugno 2021;

b) i nuovi tesserini identificativi da hobbista conformi al modello previsto dall'articolo 7bis, commi 3 e 5, rilasciati negli anni 2019 e 2020, non sono tenuti in considerazione ai fini del conteggio del numero massimo di tesserini rilasciabili per nucleo di residenti nella stessa unità immobiliare di cui all'articolo 7bis, comma 5."»

(Approvato)

 

Emendamento n. 9 a firma del consigliere Rancan:

«Dopo l'articolo 10 è integrato il seguente articolo:

Articolo 10 bis

(Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24)

1. All'articolo 15 della legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 recante "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo", dopo il comma 1, è integrato il seguente comma:

"1 bis. Al fine dell'attestazione dei fatti di cui al comma 1, lettera c), del presente articolo, il soggetto richiedente si avvale del disposto dell'articolo 3 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, nonché di quello dell'articolo 2 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394."»

(Respinto)

 

Emendamento n. 10 a firma dei consiglieri Facci e Pompignoli:

«Dopo l'articolo 11 è integrato il seguente articolo:

Articolo 11 bis

(Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5)

1. Al comma 8bis dell'articolo 6 (Apertura ed esercizio dell'attività) della legge regionale 4 luglio 2013, n. 5, recante "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate", dopo le parole "è vietato consentire ai minori", sono integrate le parole "in assenza di genitori o altra persona esercitante la tutela, l'amministrazione o comunque l'affidamento, anche temporaneo, dei minori stessi".»

(Respinto)

 

Emendamento n. 11 a firma dei consiglieri Facci e Pompignoli:

«Dopo l'articolo 11 è integrato il seguente articolo:

Articolo 11 ter

(Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5)

1. Alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5, recante "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate", dopo l'articolo 7 bis (Priorità e premialità), al "TITOLO IV - DISPOSIZIONI FINALI" è integrato il seguente articolo:

"Articolo 7ter

(Norme transitorie e finali)

1. La Giunta regionale, con apposito atto, individua i procedimenti e le forme più idonee per impedire le gravi conseguenze occupazionali derivanti dall'applicazione della presente legge, con la quale la Regione Emilia-Romagna ha disciplinato in via limitativa l'offerta di gioco pubblico nel territorio regionale.

2. Il provvedimento amministrativo, da adottarsi entro 120 giorni dall'approvazione della legge di modifica, potrà prevedere sia forme di sostegno economico per i lavoratori interessati, da armonizzarsi con il bilancio e con gli equilibri del medesimo, sia interventi correttivi nell'applicazione degli strumenti e dei criteri attualmente considerati, come il C.d. "distanziometro", così come potrà prevedere un'eventuale proroga dell'entrata in vigore degli effetti esecutivi della normativa regionale, anche in correlazione con una nuova legge nazionale di riordino del settore."»

(Respinto)

 

Emendamento n. 12 a firma del consigliere Facci:

«Al Capo I "Cura del Territorio e dell'Ambiente", Sezione Il "Politiche di Sviluppo per la montagna"

All'art. 7 "Modifiche alla legge regionale n. 2del 2004", comma 2, dopo la lettera a) aggiungere la lettera a bis) al trasferimento in favore dei Comuni montani non facenti parte di alcuna Unione;"»

(Respinto)

 

Emendamento n. 13 a firma della consigliera Piccinini:

«L’articolo 8 "Modifiche all'articolo 3 della legge regionale n. 24 del 2017" è abrogato»

(Respinto)

 

Emendamento n. 14 a firma della consigliera Piccinini:

«L'articolo 9 Modifiche all'articolo 4 della legge regionale n. 24 del 2017" è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento n. 15 a firma della consigliera Piccinini:

«L'articolo 10 Modifiche all'articolo 76 della legge regionale n. 24 del 2017" è abrogato.»

(Respinto)

 

OGGETTO 977 “Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022"» (4)

 

Emendamento n. 1 a firma della consigliera Piccinini:

«Emendamento alle tabelle allegate alla Legge di bilancio

1. Al fine di incrementare gli interventi in favore degli allievi con disabilità nelle Scuole Statali di ogni ordine e grado, nonché, relativamente alla Scuola per l'infanzia, nelle Scuole paritarie degli Enti Locali, attraverso trasferimenti da realizzarsi mediante specifici accordi con l'Amministrazione Scolastica, le Autonomie scolastiche e gli Enti Locali interessati, sono:

a.incrementate le risorse della Missione 4 — "Istruzione e diritto allo studio", Programma 1 "Istruzione prescolastica" di euro 750.000, e le risorse della Missione 4 — "Istruzione e diritto allo studio", Programma 7 "Diritto allo studio" di euro 750.000, a valere sulla legge regionale 8 agosto 2001, nr. 26

b.sono ridotte di pari complessivo importo le risorse della Missione 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1 - "Fondo di riserva".

ln conseguenza dell'emendamento proposto dovrà essere modificato il seguente allegato:

Allegato 2 alla voce relativa alla Missione 4 — "Istruzione e diritto allo studio", Programma 1

"Istruzione prescolastica", Spese Correnti aumento di euro 750.000, ed alla voce relativa alla Missione 4 — "Istruzione e diritto allo studio", Programma 7 "Diritto allo studio", Spese correnti, a valere sulla legge regionale 8 agosto 2001, nr. 26 e riduzione di pari complessivo importo della Missione 20 "Fondi e accantonamenti," Programma 1 — "Fondo di riserva".

ln conseguenza dell'emendamento proposto dovranno essere modificati i seguenti allegati di cui all'articolo 7:

-          i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

-          le ariazioni all'elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2020 - 2022 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 12).»

(Respinto)

 

Emendamento n. 2 a firma della consigliera Piccinini:

«Emendamento alle tabelle allegate alla Legge di bilancio

1. Al fine di incrementare gli interventi in favore della mobilità sostenibile per migliorare la qualità dell'aria e a ridurre in modo stabile l'inquinamento con l'acquisto di autoveicoli ad alimentazione elettrica immatricolati per la prima volta a partire dall'anno 2020, sono:

a.incrementate le risorse della Missione 9 — "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente". Programma 8: "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento" Spese Correnti" di euro 1.500.000,

b.ridotte di pari complessivo importo le risorse della Missione 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1: "Fondo di riserva".

ln conseguenza dell'emendamento proposto dovrà essere modificato il seguente allegato:

Allegato 2 alla voce relativa alla missione incrementate le risorse della Missione 9 — "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente". Programma 8: "Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento, Spese Correnti di euro 1.500.000, e riduzione di pari complessivo importo della Missione 20 Fondi e accantonamenti, Programma 1 Fondo di riserva.

ln conseguenza dell'emendamento proposto dovranno essere modificati i seguenti allegati di cui all'articolo 7:

-          i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

-          le variazioni all'elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2020 - 2022 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 12).»

(Respinto)

 

Emendamento n. 3 a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l'articolo 7 è inserito il seguente:

Art. 7-bis

Modifiche alla legge regionale n. 30 del 2019 — inserimento articolo 10-bis

1. Nella legge regionale 10 dicembre 2019, n. 30 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2020-2022 (legge di stabilità regionale 2020)", dopo l'articolo 10 è inserito il seguente:

"Art. 10-bis

Ulteriori interventi per il trasporto ferroviario

1. Al fine di favorire migliorare i servizi di trasporto scolastico nelle aree montane e disagiate, nell'ambito della Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità — il Programma 2 Trasporto pubblico locale, è integrato nel modo seguente:

1. Al fine di sostenere il settore ferroviario per i danni derivanti dalla contrazione del traffico ferroviario a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, a compensazione dei minori introiti relativi alla riscossione de/ canone per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria nel 2020 è autorizzata in favore di FER la seguente ulteriore spesa nell'ambito della Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità — Programma 1 Trasporto ferroviario:

- esercizio 2020 euro 500.000,00.

2. Le autorizzazioni di spesa relative alla Missione 10 — Trasporti e diritto alla mobilità — Programma 2 Trasporto pubblico locale sono proporzionalmente ridotte di euro 500.000,00 per l'esercizio 2020."»

(Respinto)

 

Emendamento n. 4 a firma della consigliera Castaldini:

«Propone di emendare, per la finalità sopraccitata (documentazione agli atti del Servizio), il Pdl 977, Allegato III, come segue:

- di ridurre la MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti" - Programma 3 "Altri fondi" , titolo 1 Spese correnti prevista per l'anno 2020 relativamente al fondo speciale per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali in corso di approvazione per euro 1.041.000 (specificatamente per -500.000 "12.1 P.L.R.: FONDO REGIONALE Dl SANITA' INTEGRATIVA EXTRA; -30.000 "34.2 ACCANTONAMENTO PER RISARCIMENTO DANNO AMBIENTALE (ART.311, D.LGS. 152/2006)",• -11.000 "13.4 QUOTA REGIONALE Dl COFINANZIAMENTO Dl PROGETTI EUROPEI IN AMBITO SANITARIO"; - 500.000 "33.5 P.L.R. INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA DISTRIBUZIONE DEI QUOTIDIANI SUL TERRITORIO";

- di ridurre per 1.374.000 euro la MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1 "Fondo di riserva", Titolo 1 "Spese correnti";

- di incrementare la MISSIONE 4 — "Istruzione e diritto allo studio", Programma 1 U lstruzione prescolastica" — Titolo 1 "Spese Correnti" di euro 1.200.00 e la MISSIONE 4 — "Istruzione e diritto allo studio", Programma 7 "Diritto allo studio" — Titolo 1 "Spese Correnti" di euro 1.215.000 a valere sulla legge regionale 8 agosto 2001, nr. 26.»

(Respinto)

 

 

Emendamento n. 5 a firma dei consiglieri Rainieri e Facci:

«Dopo l'articolo 3 è integrato il seguente articolo:

Articolo 3 bis

(Interventi a favore delle attività di miglioramento genetico del bestiame)

1. L'elenco delle leggi regionali di cui alla "Tabella A) — Variazioni" di cui all'articolo 8, comma 1, del presente progetto di legge è integrato con la legge regionale 12 marzo 2003, n. 2.

2. Il finanziamento della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 è variato in diminuzione di 1.500.000,00 euro, per la sola annualità 2020, a valere sulla Missione 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia), Programma 4 (Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale). Di pari importo è aumentato lo stanziamento alla Missione 20 (Fondi e accantonamenti), Programma 3 (Altri fondi), Fondo speciale per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali in corso di approvazione - spese correnti, Voce 7, "P.L.R.: INTERVENTI URGENTI PER IL SETTORE AGRICOLO ED AGROALIMENTARE". Conseguentemente sono variati tutti gli Allegati all'Assestamento e prima variazione al bilancio di cui Art. 7, comma 1, nonché gli impegni di cui all'articolo 4 del presente progetto di legge.»

(Ritirato)

 

Emendamento n. 6 a firma del consigliere Bargi:

«Dopo l'articolo 3 è integrato il seguente articolo:

Articolo 3 ter

(Interventi a favore del Sistema integrato di sicurezza urbana)

1.L'elenco delle leggi regionali di cui alla "Tabella A) — Variazioni" di cui all'articolo 8, comma 1, del presente progetto di legge è integrato con la legge regionale 12 marzo 2003, n. 2.

2. Il finanziamento della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 è variato in diminuzione di 500.000,00 euro, per la sola annualità 2020, a valere sulla Missione 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia), Programma 4 (Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale). Di pari importo è aumentato lo stanziamento alla Missione 3 (Ordine pubblico e sicurezza), Programma 2 (Sistema integrato di sicurezza urbana), Titolo 1. Conseguentemente sono variati tutti gli Allegati all'Assestamento e prima variazione al bilancio di cui Articolo 7, comma 1, nonché gli impegni di cui all'articolo 4 del presente progetto di legge.»

(Respinto)

 

Emendamento n. 7 a firma del consigliere Bargi:

«Dopo l'articolo 3 è integrato il seguente articolo:

Articolo 3 quater

(Interventi a favore del Sistema integrato di sicurezza urbana)

1. L'elenco delle leggi regionali di cui alla "Tabella A) — Variazioni" di cui all'articolo 8, comma 1, del presente progetto di legge è integrato con la legge regionale 12 marzo 2003, n. 2.

2. Il finanziamento della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 è variato in diminuzione di 2.000.000,00 euro, per la sola annualità 2020, a valere sulla Missione 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia), Programma 4 (Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale). Di pari importo è aumentato lo stanziamento alla Missione 20 (Fondi e accantonamenti), Programma 3 (Altri fondi), Titolo 1. Conseguentemente sono variati tutti gli Allegati all'Assestamento e prima variazione al bilancio di cui Articolo 7, comma 1, nonché gli impegni di cui all'articolo 4 del presente progetto di legge.

(Respinto)

 

OGGETTO 1256 “Ordine del giorno n. 11 collegato all'oggetto 977 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022»". A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bondavalli, Marchetti Francesca, Pillati, Zappaterra, Costa, Tarasconi, Montalti, Soncini, Rossi, Bulbi, Fabbri, Caliandro, Daffadà, Mori, Rontini, Costi, Mumolo, Maletti

 

Emendamento n. 1 a firma della consigliera Castaldini:

«Si chiede di sostituire, dopo la dicitura “impegna la Giunta”, il primo punto con il seguente: “ad avviare, anche attraverso un costante confronto con la Commissione assembleare V, con tutti i soggetti e tutti i livelli istituzionali coinvolti, una fase istruttoria di analisi e valutazione dei bisogni delle persone con disabilità, con particolare riferimento ai minori e all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità in relazione a ogni ordine e grado di istruzione e alla formazione professionale;”»

(Approvato)

 

OGGETTO 1259 “Ordine del giorno n. 14 collegato all'oggetto 977 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022»". A firma dei Consiglieri: Montalti, Sabattini, Taruffi, Bulbi, Tarasconi, Mumolo, Zappaterra, Caliandro, Bessi, Pigoni, Bondavalli, Zamboni, Rossi, Mori, Fabbri, Maletti, Pillati, Costa, Costi, Daffadà, Rontini, Soncini, Amico

 

Emendamento n. 1 a firma del consigliere Mastacchi:

«Nel paragrafo Evidenziato che sostituire l’alinea che inizia con “il Recovery fund è dunque l’occasione…” con il seguente: “… il Recovery fund a prescindere dalle valutazioni sullo strumento è dunque l’occasione per l’Italia di rendere la pripria economia più competitiva, moderna e più equa, con l’impegno che tali risorse siano utilizzate per accompagnare la transizione verde e quella digitale, nonché per le riforme strutturali, a beneficio in primis di chi è stato colpito di più dalla crisi COVID-19.”»

(Approvato)

 

 

LE PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti - Zamboni

Bergamini - Montalti

 

 

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