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SEDUTA DI MARTEDÌ 27 OTTOBRE 2020

 

(ANTIMERIDIANA)

 

(La seduta si svolge in modalità mista, telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 1762

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riapertura, in sicurezza, della scuola materna di Pizzano di Monterenzio (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (Rete Civica)

SALOMONI, assessore

MASTACCHI (Rete Civica)

 

OGGETTO 1845

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla gestione della DAD (didattica a distanza) a seguito del Dpcm 24.10.2020. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

SALOMONI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 1835

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la necessità di rafforzare la medicina sul territorio e il presidio costituito dai medici di famiglia, attraverso nuove assunzioni, la possibilità di prorogare l'attività dei medici oltre il limite della pensione e il ricorso al MES. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 1844

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative per il sostegno economico del settore della cultura e spettacolo, colpito dalla crisi conseguente alla pandemia da COVID-19. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

FELICORI, assessore

AMICO (ERCEP)

 

Ancora sull’oggetto 1835

PRESIDENTE (Petitti)

DONINI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 1839

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche e le modalità di riapertura dei letti di degenza dedicati ai ricoveri di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Cona – Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

DONINI, assessore

FABBRI (PD)

 

OGGETTO 1842

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il parere della Regione Emilia-Romagna sull’utilizzo dell’idrossiclorochina nella terapia del covid 19. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Daniele (Lega)

DONINI, assessore

MARCHETTI Daniele (Lega)

 

OGGETTO 1843

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il numero degli addetti al tracciamento dei dati ricavati dall’app “Immuni”. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

DONINI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 1846

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul potenziamento del servizio di trasporto pubblico per garantire maggiore sicurezza di spostamento agli utenti. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

CORSINI, assessore

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 1847

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'incidente occorso al Consigliere Barcaiuolo sull'A1, a ridosso dello svincolo di uscita "Modena sud". A firma del Consigliere: Lisei

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

CORSINI, assessore

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 1829

Proroga, ai sensi dell’art. 15 della l.r. 31 luglio 2020, n. 3, del Presidente dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia‐Romagna (IBC) eletto dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 117 dell’8 maggio 2017 e prorogato con deliberazione n. 19 del 7 luglio 2020. (Su richiesta del Sottosegretario della Giunta regionale a nome della Giunta) (28)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

MONTEVECCHI (Lega)

LISEI (FdI)

ZAPPATERRA (PD)

TARUFFI (ERCEP)

RONTINI (PD)

CATELLANI (Lega)

STRAGLIATI (Lega)

LIVERANI (Lega)

 

OGGETTO 1570

Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo “Schema modifica dell'Allegato 2 del regolamento regionale 2 febbraio 2018 n. 1 di attuazione delle disposizioni in materia di tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e di disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne, a norma dell'art. 26 della legge regionale 7 novembre 2012, n. 11”. (29)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

BERGAMINI (Lega)

COSTI (PD)

SABATTINI (PD)

LIVERANI (Lega)

 

OGGETTO 1601

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Interventi urgenti a favore dei gestori di edicole". (6)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

(Ordini del giorno 1601/1/2 – oggetti 18581857 – Presentazione)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI, relatrice della Commissione

DELMONTE, relatore di minoranza

TAGLIAFERRI (FdI)

MASTACCHI (RCPER)

RONTINI (PD)

PICCININI (M5S)

FACCI (LEGA)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 1829 - 1570

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,56

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 32 del giorno 27 ottobre 2020.

 

[Interruzione audio]

 

PRESIDENTE (Petitti): […] di portare un mio saluto a tutta l’Assemblea, augurandomi di ritrovarvi al più presto. Michele Barcaiuolo”.

Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni.

Però, prima, procediamo con l’appello.

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BERGAMINI Fabio
  3. BONDAVALLI Stefania
  4. BULBI Massimo
  5. CALIANDRO Stefano
  6. CASTALDINI Valentina
  7. CATELLANI Maura
  8. COSTA Andrea
  9. COSTI Palma
  10. DAFFADÀ Matteo
  11. FABBRI Marco
  12. GIBERTONI Giulia
  13. IOTTI Massimo
  14. LISEI Marco
  15. LIVERANI Andrea
  16. MALETTI Francesca
  17. MARCHETTI Daniele
  18. MARCHETTI Francesca
  19. MASTACCHI Marco
  20. MONTALTI Lia
  21. MONTEVECCHI Matteo
  22. MORI Roberta
  23. PARUOLO Giuseppe
  24. PETITTI Emma
  25. PIGONI Giulia
  26. PILLATI Marilena
  27. POMPIGNOLI Massimiliano
  28. RONTINI Manuela
  29. SONCINI Ottavia
  30. STRAGLIATI Valentina
  31. TAGLIAFERRI Giancarlo
  32. TARASCONI Katia
  33. ZAMBONI Silvia
  34. ZAPPATERRA Marcella

 

Il consigliere Barcaiuolo è giustificato.

34 presenti.

La seduta è valida.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Apriamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni.

 

OGGETTO 1762

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riapertura, in sicurezza, della scuola materna di Pizzano di Monterenzio (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): La prima interrogazione è la n. 1762: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la riapertura in sicurezza della scuola materna di Pizzano di Monterenzio, a Bologna, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Buongiorno.

Si tratta di un’interrogazione relativa alla scuola materna di Pizzano di Monterenzio “Il Castello delle favole”, che ha subito due incendi in un breve periodo. È sulle sponde dell’Idice e ha subito pochi giorni fa un secondo incendio nel tetto che è stato recentemente oggetto di lavori di manutenzione e ripristino.

La scuola è stata nuovamente dichiarata inagibile per consentire la rimozione del materiale, la messa in sicurezza, la sistemazione dei danni, l’emissione delle necessarie certificazioni. I lavori di ripristino saranno consistenti e non si tratterà di una cosa veloce. È assolutamente necessario far continuare in sicurezza e serenità l’anno scolastico a questi bambini. Visto che al momento i bambini sono a casa con gravi disagi sia per loro sia per le famiglie, disagi ovviamente legati alle esigenze lavorative oltre che al periodo particolare a causa del Covid, considerato che l’inverno ormai è alle porte e l’anno scolastico è appena iniziato è indispensabile trovare spazi idonei, riscaldati, dotati di bagno, per riprendere il prima possibile l’attività scolastica bruscamente interrotta.

Considerato che l’articolo 1 della legge regionale n. 39/1980 inerente le norme per l’affidamento e l’esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica dispone che per fare fronte a improvvise e improrogabili necessità di edilizia scolastica di competenza dei Comuni e delle Province, verificatesi a seguito di eventi imprevisti e imprevedibili, la Giunta regionale ha facoltà, con propria deliberazione, di finanziare in parte o totalmente l’immediata esecuzione, il ripristino, la ristrutturazione, l’ampliamento, l’acquisto di opere scolastiche e le loro pertinenze e in caso di urgente necessità la Giunta regionale ha facoltà di proporre al Consiglio regionale il finanziamento totale o parziale degli interventi sopra indicati.

Interrogo la Giunta regionale per sapere quali soluzioni intende adottare per sostenere la ripartenza della scuola dell’infanzia di Pizzano di Monterenzio, che sia celere e in sicurezza, al fine di far riprendere il prima possibile le attività scolastiche a questi bambini già fortemente provati dall’epidemia Covid-19 e dal susseguirsi di incidenti nella loro scuola; quale soluzione intermedia intenda adottare per far continuare l’anno scolastico ai bambini in attesa del completo ripristino della struttura e se intende intervenire per quanto previsto dalla legge regionale n. 39/1980.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde l’assessora Salomoni. Prego, assessore.

 

SALOMONI, assessore: Gentilissimo consigliere, gentile presidente, in riferimento all’interrogazione in oggetto, a seguito dell’incendio che ha reso inagibile la scuola dell’infanzia di Pizzano, il Castello delle favole, l’Amministrazione comunale di Monterenzio è stata obbligata a ordinare la chiusura immediata e a cercare una soluzione alternativa come sede provvisoria per le attività scolastiche.

Nei giorni successivi il responsabile comunale dell’area tecnica, insieme alla dirigente e agli RSPP, ha cercato una possibile soluzione negli edifici pubblici del territorio comunale, attraverso numerosi sopralluoghi, senza trovare ad oggi una soluzione soddisfacente.

Per accelerare il rientro in classe dei bambini, l’Amministrazione, tramite una manifestazione di interesse finalizzata alla ricerca di una sede provvisoria, ma al contempo con la qualità di stabilità, di sicurezza e di [...] alle esigenze delle attività scolastiche e di disponibilità per tutto il tempo necessario al ripristino dell’edificio scolastico incendiato, ha allargato la ricerca a tutti gli edifici privati che potessero avere spazi adeguati e con requisiti normativi necessari. La manifestazione si è conclusa venerdì 23 ottobre con tre partecipanti. I sopralluoghi effettuati dal responsabile dell’area tecnica del Comune e dagli RSPP dell’Istituto Comprensivo hanno dato un responso positivo, indicando una delle soluzioni come valida, fattibile e soprattutto rapida perché, con poche modifiche distributive, questi spazi possono adattarsi e trasformarsi in una scuola dell’infanzia.

Ora l’Amministrazione comunale sta accertando che questi edifici abbiano conformità e certificazioni necessarie e, a seguire, incontrerà il proprietario dello stabile individuato per concordare insieme i tempi di consegna, per assicurare ai bambini una data certa di rientro a scuola. La data d’ingresso a scuola temporanea è fissata per il 09.11.

La Regione sta continuando a tenere monitorata la situazione ed è in continuo collegamento con il sindaco per valutare insieme le ulteriori politiche da mettere in campo per ridare al più presto alla comunità locale scolastica una scuola nuova. Ovviamente dobbiamo concludere questa fase istruttoria, ma siamo assolutamente al fianco del sindaco nel completare questo percorso per riaprire la scuola al più presto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Mastacchi, le restano quattro minuti. Prego.

 

MASTACCHI: A parte la fase di emergenza, che mi sembra sia stata gestita, e che ci sia anche soluzione, rimane un attimo il dubbio sulla fase successiva di soluzione di ripristino della scuola. Non c’è stata praticamente risposta, invece, all’ultima domanda, se la Regione intenda o meno attivare la legge n. 39/1980, che a mio parere sarebbe opportuna per poter sostenere il Comune nella sistemazione definitiva dell’immobile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1845

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla gestione della DAD (didattica a distanza) a seguito del DPCM 24.10.2020. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1845: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sulla gestione della DAD (didattica a distanza) a seguito del DPCM 24.10.2020, a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente e colleghi consiglieri. Grazie all’assessore della sua presenza per una risposta che ritengo importante. Però, non possiamo trattare queste interrogazioni, ma anche tutta l’Assemblea come se in questi giorni non fosse accaduto nulla. Lo faccio ricordando che tutta l’opposizione – cito le parole ascoltate pochi minuti fa, in onda su una trasmissione delle reti nazionali, del nostro presidente – non è abituata a fare gazzarra, come lui l’ha definita. Non siamo abituati, e credo che lo dimostrino i tanti atti che abbiamo votato insieme alla maggioranza soprattutto per gli aiuti economici, per il sostegno alla scuola, per il sostegno ai vari settori presenti in questa regione. Molte volte abbiamo votato a favore, abbiamo trovato mediazione, abbiamo fatto proposte.

Noi, oggi, ci aspettavamo e ci aspettiamo ancora che il presidente Bonaccini sieda in quest’aula e ci racconti che cosa è avvenuto a quel testo che è stato spedito a Roma, non ascoltato di una riga, non ascoltato in una sola riga, e invece a quello che ci troviamo ad affrontare oggi, con immensa fatica.

Assessore, le dico la verità: proprio perché non amo la polemica, non amo non lavorare per provare a trovare soluzioni, cosa oggi indispensabile, ammetto che la decisione presa in ambito dell’educazione in questa regione, nella regione Emilia-Romagna era l’unica possibile ed è la più giusta che ci sia stata nell’ambito delle varie regioni, cioè quella di provare a resistere, ovvero offrire almeno la possibilità al 25 per cento degli studenti di andare a scuola, possibilmente facendo rotazione, possibilmente non sacrificando alcune classi rispetto ad altre.

La mia domanda, però, è relativa, chiaramente, a come si intende organizzare questa didattica a distanza. Molte cose sono già contenute in un’ordinanza che è uscita ieri sera. Le chiedo una particolare attenzione e una particolare cura nella spiegazione a questa risposta, soprattutto per quanto riguarda la disabilità, ovvero come si intende gestire i ragazzi disabili in presenza all’interno delle scuole, che è uno dei temi più delicati presenti in quella ordinanza. Secondo aspetto: c’è un grande problema, Lepida della Regione Emilia-Romagna, a maggio, diceva in un comunicato stampa che il 100 per cento sarebbe stato coperto con l’inizio della scuola per organizzare al meglio e per avere fibra in tutta la Regione Emilia-Romagna, Assessore, questo così non è, questo così non è.

Abbiamo situazioni nei nostri Appennini non solo bolognese, luogo nel quale risiedo, risiedo a Bologna, ma ho attenzione per l’Appennino bolognese, ma tantissime sollecitazioni ci vengono da altri istituti che sono all’interno dell’area dell’Appennino romagnolo con tante situazioni di disagio.

Le chiedo anche se è vostra… Purtroppo le notizie si rincorrono, per cui io so che lei dovrà rispondere a un’interrogazione che ho depositato qualche giorno fa, ma oggi purtroppo il Messaggero apre con una notizia sconfortante, ovvero quella che il Governo sta studiando la didattica a distanza non solo per i licei, ma per le altre scuole.

Chiedo chiaramente a voi, visto che avete un contatto diretto con un Governo che in teoria è quello della maggioranza che siede nella Giunta e del nostro presidente, se avete notizie in merito a questo, perché questo aspetto ci preoccupa molto, non tanto per la gazzarra di cui parla il presidente Bonaccini, ma semplicemente perché, se è così, bisogna organizzarsi per tempo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, Consigliera.

Risponde l’assessore Salomoni. Prego, assessore.

 

SALOMONI, assessore: Intanto, premetto che domani il presidente Bonaccini sarà in aula per dare risposte ai quesiti generali che ha posto la Consigliera.

Articolerei la risposta rapidamente sui due punti, partendo dal fatto che il DPCM di domenica ha introdotto, per contrastare la diffusione del contagio, nelle istituzioni scolastiche forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni anche attraverso l’utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso avvenga in ogni caso prima delle 9.

Il DPCM richiedeva che ci fosse una previa comunicazione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche di particolare rischio. A seguire, però, nella serata di domenica il Ministero dell’istruzione, a firma del capo di dipartimento Bruschi, ha emanato una imposizione alle direzioni scolastiche regionali che prevedeva la soglia minima di erogazione al 75 per cento anche qualora le ordinanze regionali rechino un limite inferiore. Il provvedimento è stato inviato a tutte le direzioni degli uffici scolastici regionali, non solo quelli di Regioni che avevano emesso ordinanze relative alla scuola, di conseguenza anche al nostro, e da un confronto con il direttore generale Versari è emerso che, nonostante questa lettera scavalcasse le condizioni previste dal DPCM, doveva essere immediatamente applicata anche nelle scuole dell’Emilia-Romagna.

Le tempistiche previste dalla lettera indicavano oggi come la prima giornata di attivazione del nuovo orario. In conseguenza di queste tempistiche introdotte, la Regione, attraverso un’ordinanza firmata ieri sera dal presidente Bonaccini, ha deliberato che gli istituti di scuola secondaria di secondo grado adottino la didattica digitale integrata per non meno del 75 per cento, che è la condizione minima prevista dal DPCM, dando, però, ulteriori due giorni per l’applicazione. Quindi, in sostanza, viene spostato l’inizio della nuova programmazione di due giorni, a partire da ieri. Quindi, tutto oggi e tutto domani possono procedere con l’orario normale.

L’ordinanza raccomanda l’uso della mascherina anche nelle situazioni statiche e prevede che le eventuali modifiche all’orario di ingresso siano concordate attraverso un coordinamento regionale e locale con i trasporti pubblici. All’interno dell’ordinanza è previsto che venga garantito il diritto alla didattica in presenza agli alunni con disabilità certificata ed è raccomandato un ricorso in presenza prioritariamente alle classi prime e alle classi quinte. Queste due azioni, la rimodulazione degli orari e l’applicazione di questa componente dell’ordinanza, sono ovviamente da realizzare nella libertà delle istituzioni, nell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Però la Giunta, attraverso di me, ha intenzione di monitorare lo stato di applicazione dell’ordinanza, e rispetto a questo tema è già in sintonia con l’ufficio scolastico regionale. Penso che potremmo, eventualmente, riferire nei prossimi giorni di come l’autonomia scolastica ha articolato le scelte descritte nell’ordinanza.

Per quanto riguarda la parte della sua richiesta riguardo alla connettività, premesso che allo stato attuale le scuole collegate in Emilia-Romagna sono 1.200 e che c’è una mappa disponibile online sul sito dedicato di Regione, dobbiamo dire che è stato previsto un intervento MISE a inizio estate di completamento del 100 per cento dei plessi a livello italiano, la cui esecuzione è stata, però, in parte interrotta perché il MISE ha previsto di procedere con una consultazione del mercato e una notifica in sede europea, che è attualmente in corso, prima di procedere alla firma della convenzione con gli enti che devono poi stendere la fibra, nel nostro caso Lepida. La Regione ha, comunque, chiesto a Lepida di procedere nella stesura della fibra, facendo un accordo con il MISE che ci consente operatività, però purtroppo solo su alcuni territori, in conformità alle regole del mercato delle telecomunicazioni. Ad oggi, sono state collegate e accese 45 scuole e altre 50 sono collegate e stanno per essere connesse attraverso gli apparati accesi, quindi diventare a pieno titolo connesse, cosa che avverrà in ogni caso entro la fine dell’anno. Il completamento del piano MISE è previsto entro la fine del 2022. Chiaramente, nel momento in cui la convenzione sarà firmata, noi chiederemo a Lepida di accelerare al massimo, in modo da comprimere i tempi.

Ovviamente questa compressione dei tempi, allo stato attuale, in considerazione del procedimento che ha attivato il MISE, deve essere fatta compatibilmente ai vincoli del mercato delle telecomunicazioni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Io ringrazio l’assessore Salomoni. Ieri abbiamo letto con attenzione l’ordinanza, per cui le informazioni che erano all’interno le avevo ben presenti, ben chiare. Ritengo che, per quanto riguarda noi, ci voglia adesso l’azione del controllo e della verifica se quell’ordinanza nei vari territori viene rispettata, ma non per il controllo, semplicemente per agevolare la possibilità di quelle scuole di avere in presenza il 25 per cento degli studenti, visto che questo è lo scopo che la vostra Giunta si è data, che è uno scopo condiviso, condiviso. Però, oggi c’è bisogno dell’operatività affinché questo avvenga nel miglior modo possibile, cioè per accompagnare gli istituti, per dare la possibilità, perché questo è il nostro compito, affinché questo accada. Questo è il primo aspetto. Credo che le Commissioni competenti e tutti quelli che hanno un compito, che amano questo tema e che hanno a cuore questo tema sono al servizio, come sempre, come abbiamo ripetuto più e più volte. Primo aspetto.

Secondo aspetto. Lepida è in grave colpa. È evidente, assessore. 50 scuole non collegate oggi e comunicare prima dell’estate che tutto andava benissimo e che il 100 per cento sarebbe stato coperto vuol dire che, evidentemente, qualche problema c’è. Qualche problema c’è, al di là di quello che potrà accadere, di quello che lei oggi racconta, il 2022…

Oggi noi abbiamo, di fatto, scuole che sono fuori da questo ambito. Non è colpa sua, è colpa di Lepida. Io, se fossi assessore, una telefonata a Lepida per capire le responsabilità la farei.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Proseguiamo con le interrogazioni.

 

OGGETTO 1835

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la necessità di rafforzare la medicina sul territorio e il presidio costituito dai medici di famiglia, attraverso nuove assunzioni, la possibilità di prorogare l’attività dei medici oltre il limite della pensione e il ricorso al MES. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 1835: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la necessità di rafforzare la medicina sul territorio e il presidio costituito dai medici di famiglia attraverso nuove funzioni e la possibilità di prorogare l’attività dei medici oltre il limite della pensione e il ricorso al MES, a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Come si intuisce dal titolo, l’interrogazione riguarda l’attività dei medici di famiglia che anche in questa circostanza, anzi, particolarmente nel caso dell’epidemia Covid hanno dato prova di essere un punto di riferimento fondamentale per i cittadini e il primo gradino che fa argine alla presenza di ammalati di persone nei pronto soccorso.

È un livello di intervento assolutamente strategico. Ora, però, succede che la presenza dei medici di famiglia nella nostra regione è messa a rischio dai pensionamenti.

Attualmente, i medici di famiglia di assistenza primaria nella nostra regione sono 2.901. C’è, però, un problema di carenza dovuto ai pensionamenti. Infatti, l’Assessorato regionale alla sanità ha annunciato l’apertura di due bandi per l’ammissione di 173 nuovi dottori al corso triennale di formazione specifica in medicina generale tra il 2020 e il 2023.

Il decreto Milleproroghe ha concesso ai medici la facoltà di prestare attività professionale oltre i quarant’anni di servizio, ma non oltre il settantesimo anno di età, benché ci siano appunto dei medici di famiglia ultrasettantenni che sono disponibili a restare in servizio. Complessivamente quella dei medici è una delle categorie con un’età più avanzata al lavoro. Questa situazione è frutto del boom dei laureati in medicina negli anni Settanta e Ottanta. Oggi, quindi, c’è il rischio di questi pensionamenti di massa. A questo si aggiunge anche il fatto che molti medici cominciano a essere i primi ad avere paura di essere contagiati.

Rispetto a questa situazione, lo scorso 3 ottobre il direttore delle Cure primarie della Provincia di Ravenna ha evidenziato, in un’intervista a un giornale, parlo del dottor Mauro Marabini, la situazione critica della Bassa Romagna. Il dato più eclatante è quello del distretto di Lugo, dove, su 67 medici, 45 sono nati tra il 1950 e il 1959, 16 tra il 1960 e il 1969 e solo 6 tra il 1970 e il 1989. Se fossero andati tutti in pensione, oltre i tre medici che hanno dovuto farlo obbligatoriamente perché arrivati a settant’anni, anche quelli di 68 e di 62, saremmo rimasti con una ventina di medici in tutto, osserva il direttore Mauro Marabini.

Quindi, a fronte di questo quadro, dove vediamo che uno dei presìdi fondamentali, che è quello dei medici di base, che sono il primo filtro... Sennò assistiamo alle scene di questi giorni, di pronti soccorso presi d’assalto. Di fronte al venir meno, a un possibile rischio proprio di frana di questo primo livello, chiedo alla Giunta, quindi all’assessore Donini, se condivida la necessità di accelerare l’iter della formazione delle nuove assunzioni dei medici di famiglia di assistenza primaria generale, visti i tanti pensionamenti previsti nei prossimi anni; se non ritenga utile intervenire presso il Governo per modificare la norma che esclude la possibilità di proroga ai medici che sarebbero disponibili a restare in attività oltre il limite dei settant’anni di età. Questa, naturalmente, è una competenza nelle mani del Governo, quindi non della Regione, ma la Regione, anche attraverso la Conferenza Stato-Regioni, potrebbe fare questo tipo di pressione.

Infine, chiedo, proprio sulla base del fatto che la sanità è competenza delle Regioni e incide in maniera rilevante sul bilancio delle Regioni, se la Giunta non pensi di intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni, di intervenire sul Governo nazionale, d’intesa con altre Regioni, affinché il Governo si rivolga e chieda immediatamente all’Unione Europea i fondi del MES, un prestito di circa 36 miliardi, restituibili in sette o in dieci anni, comunque a tassi di interesse ridicoli. Questo metterebbe nelle disposizioni delle Regioni una somma veloce, importante, fondamentale per far fronte all’emergenza sanitaria, in modo da liberare fondi che possono essere più utilmente, in questa fase, devoluti a far fronte sia alla spesa sanitaria che alle difficoltà che stanno nascendo sul piano di quelle attività economiche che vengono ostacolate dalle nuove restrizioni per far fronte all’impennata dell’epidemia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde l’assessore Donini, che è collegato.

 

DONINI, assessore: […]

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego, assessore. Non la sentiamo. Riprovi. Magari c’è da attivare qualcosa, credo l’audio. Non so se dalla regia possono dare una mano, un supporto. No, non la sentiamo, assessore, purtroppo. Non si sente niente. La vediamo, la vediamo bene, ma non la sentiamo.

Stiamo attivando il collegamento audio. Proviamo a vedere se funziona l’audio. Diamo il tempo di sistemare questo problema tecnico.

 

OGGETTO 1844

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative per il sostegno economico del settore della cultura e spettacolo, colpito dalla crisi conseguente alla pandemia da COVID-19. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passerei all’interrogazione 1844, che riguarda l’assessore Felicori: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le iniziative per il sostegno economico del settore della cultura e spettacolo colpiti dalla crisi conseguente alla pandemia da Covid-19, a firma dei consiglieri Amico e Taruffi.

Prego, consigliere Amico.

 

AMICO: Buongiorno. Grazie, presidente.

La cultura è un bene comune primario come l’acqua e i teatri, le biblioteche e i cinema sono come tanti acquedotti, diceva Claudio Abbado qualche tempo fa. Secondo l’INPS nel 2019 il numero dei lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nell’anno è risultato pari a 327.812 con una retribuzione media annua di 10.644 euro e un numero medio annuo di cento giornate retribuite.

Il numero dei lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita in ogni mese è stato pari a 156.370, in prevalenza lavoratori alle dipendenze. Per moltissimi di questi lavoratori la discontinuità del lavoro artistico è un dato di fatto.

La pandemia da Covid-19 negli scorsi mesi aveva determinato la sospensione e la chiusura di numerose attività e la medesima crisi ha colpito duramente anche l’associazionismo culturale diffuso sul territorio regionale. Tutti hanno comunque svolto con grande impegno e fatica il ruolo prezioso nelle attività di prossimità e tenuta delle relazioni sociali.

Sono stati siglati accordi e protocolli a livello territoriale e nazionale per garantire salute e sicurezza e tutti i soggetti si sono adeguati assumendosi onerosi investimenti per elevare il livello di prevenzione sia per i lavoratori sia per gli spettatori.

I dati pubblicati dimostrano che il settore ha raggiunto elevati standard di sicurezza; livelli che hanno permesso a migliaia di spettatori di assistere a innumerevoli spettacoli in occasione dei quali sono stati registrati pochissimi casi di positività dal Covid.

Lo studio condotto da AGIS rileva, infatti, che pur in presenza di 2.782 spettacoli effettuati e monitorati, con oltre 340.000 spettatori, nel complesso un solo caso di contagio è stato segnalato dalle ASL.

Il settore dello spettacolo è uno dei più rilevanti settori produttivi italiani e ha recentemente richiamato dalla cassa integrazione in deroga la quasi totalità dei lavoratori.

Condivido le dichiarazioni del presidente Bonaccini, per cui questo non è il momento di polemizzare. La diffusione del Covid è senz’altro seria e preoccupante, affatto da sottovalutare. Tuttavia, l’intero comparto, fatto di tanta intermittenza, tanta precarietà, dal colpo inferto con la recente decretazione nazionale rischia seriamente di non riaffacciarsi sulla scena, soprattutto quelle realtà piccole e medie che, con un lavoro certosino e di presenza sul territorio, si occupano da sempre di animazione culturale e sociale.

Le nuove misure di restrizione renderanno le attuali forme di supporto al settore culturale di gran lunga problematiche. A questo si aggiunge l’incertezza per le pratiche complementari (corsi, laboratori), per le quali non è ancora del tutto chiaro se si possano realizzare. Cultura, socialità e partecipazione sono elementi essenziali anche in questa fase per la coesione sociale e la tenuta democratica, la ripartenza e la crescita dei cittadini del nostro Paese. Una riserva invisibile di senso per la nostra vita pubblica e individuale.

Per far fronte a questa situazione serve impegno e tempestività nell’impostare adeguati ristori, anche se la parola non rende bene l’idea delle infinite implicazioni che la povertà culturale di una società comporta. “L’arte rifonda continuamente la comunità, problematizza il nostro vivere insieme, quindi lo ricompatta”, ha detto Nicola Lagioia recentemente sulla stampa.

Con questa interrogazione chiediamo quali iniziative la Regione intenda attivare presso il Governo al fine di mitigare e contemperare le nuove misure, anche in considerazione della grande azione di prevenzione messa in atto dal settore nei mesi scorsi e dalla necessità di garantire al comparto il necessario sostegno economico; se la Regione intenda promuovere l’istituzione di un tavolo permanente che coinvolga non solo i grandi operatori del settore, ma anche le maestranze dello spettacolo e le rappresentanze delle scene minori e indipendenti, in grado di progettare misure di sostegno veloci e consistenti; se la Regione ritenga plausibile l’attuazione di misure che superino le procedure ordinarie di rendicontazione, affinché il sostegno possa giungere rapidamente, per garantire l’esistenza di attività imprenditoriali o associative, la cui presenza non è affatto accessoria per la crescita e l’attrattività del Paese.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Assessore Felicori.

Io invito tutti noi a tenere sempre la mascherina e anche a rispettare le distanze. Sappiamo bene che le regole sono molto rigorose. Grazie.

Prego, assessore.

 

FELICORI, assessore: Intanto ringrazio il consigliere Amico per questa interrogazione, che conferma la sensibilità del Consiglio regionale per le questioni culturali. È noto che il presidente della Regione, anche come coordinatore delle Regioni, ha cercato, nel dialogo con il Governo, di evitare la chiusura dei teatri e degli spazi culturali. Come penso il Consiglio avrà notato, mi sono anche personalmente impegnato, e da molto tempo, ben prima che addirittura si profilasse il rischio di questa chiusura, per scongiurare questa eventualità. Ora io confido che ci possa essere una correzione del DPCM. In ogni caso, sto elaborando e stiamo elaborando con gli uffici delle proposte eventuali di riparazione. In ogni caso, le misure di riparo ai danni al settore culturale di questo DPCM saranno esaminate e commentate dalla nostra Regione e dalle altre Regioni. Quindi, è una materia in cui lavoriamo in corso. Stiamo lavorando, ecco. Questo per quanto riguarda la prima domanda. Siamo in grado, anche quotidianamente, di aggiornare il Consiglio e il consigliere Amico sull’evoluzione della situazione.

Lo stesso si può dire per quanto riguarda i tavoli. Nell’occasione della prima fase di questa epidemia, noi abbiamo attivato non un tavolo, ma più tavoli, con tutte le categorie interessate, le organizzazioni sindacali, le organizzazioni imprenditoriali, le associazioni che hanno attività in campo culturale, e continueremo questo confronto. Così come posso naturalmente garantire il consigliere Amico e il Consiglio che, così come facemmo nella prima ondata dell’epidemia, adotteremo tutte quelle misure di flessibilità nell’applicazione dei nostri regolamenti, che sono necessarie per tener conto delle difficoltà che le realtà culturali hanno a tenere fede a regole che erano state scritte, sono state scritte ed erano giustamente scritte, ma per una fase diversa da quella in cui siamo. Quindi, tutti gli adattamenti li faremo.

Naturalmente, nel confermare che stiamo elaborando ipotesi di riparazione di questa chiusura, io devo, però, lanciare in un certo senso un allarme, anche un monito. Stiamo attenti a non guidare le speranze e le aspettative del mondo culturale nel vicolo cieco delle Regioni come sostituto del Governo.

Penso che abbiamo dimostrato la massima flessibilità, abbiamo anche adottato, grazie a misure straordinarie di bilancio, diverse iniziative chiamiamole di pronto soccorso per il settore culturale. L’ultima, avete immagino visto che ha avuto un grande successo, è il programma di acquisto di opere d’arte per arricchire le collezioni della Regione, ma anche per soccorrere questa parte del mondo artistico. Avete visto che ha avuto grande successo perché sono azioni adottate a livello europeo.

Faremo tutto questo, ma noi non stampiamo moneta, così come non la stampa il Governo italiano, ma il Governo italiano, a differenza di noi, può accedere alle risorse del debito a cui invece non possiamo accedere noi.

Garantisco il massimo impegno. Dobbiamo, però, sapere che la Regione non può sostituire l’azione del Governo e quindi lavoriamo su marginalità di bilancio per le quali, devo dire onestamente, godo della massima attenzione da parte dell’assessore competente della Giunta su incarico del presidente, però parliamo di marginalità, anche se è vero che su tutte le discipline (cinema, teatro, arti figurative, industrie culturali e creative) abbiamo assunto provvedimenti che speriamo anche di poter reiterare visto che c’è una fase 2 da affrontare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Sono soddisfatto della risposta. Chiedo solo particolare velocità nell’incalzare il Governo che dice di voler arrivare presto alla definizione delle misure di ristoro e sottolineo ancora come questa parola, per quanto riguarda l’ambito culturale, sia una parola molto parziale, molto poco rispondente, però sicuramente c’è l’urgenza di dare anche, se non vogliamo condurre nel vicolo cieco di avere solo come referente della Regione, una prospettiva nazionale alle imprese, ai lavoratori dello spettacolo, una velocità che è particolarmente richiesta proprio per evitare di trovarci nella condizione di dover vedere montare su delle proteste e fare tutti quanti la nostra parte.

Credo che avere ben presente come il comparto della cultura sia ‒ lo dice spesso anche in altre occasioni l’assessore Felicori ‒ un elemento di impresa, di industria, non lo debba mettere in secondo piano rispetto alla ristorazione o alla produzione ordinaria, quindi quella stessa velocità che viene richiesta anche da altri comparti possa essere, diciamo così, restituita anche alla parte culturale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

Ancora sull’oggetto 1835

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, riprenderei dall’interrogazione a firma della consigliera Zamboni, la 1835. L’assessore Donini è qui in aula.

Le passo subito la parola. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: [...] sarebbe una delle primissime volte in cui l’interrogato si dichiara soddisfatto dell’interrogante.

Condivido tutte le considerazioni che ha enunciato la consigliera Zamboni. Le disposizioni sul percorso formativo e sulla sua durata sono contenute nel decreto legislativo n. 368, che prevede la durata del percorso formativo non inferiore a 36 mesi, fatta eccezione per i periodi formativi effettuati prima dell’abilitazione. Le norme citate non prevedono ‒ come diceva lei ‒ alcuna delega alle Regioni in merito alla durata del triennio di formazione specifica in medicina generale, ma la Regione Emilia-Romagna ha chiesto, come lei sollecitava, alla Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che sia rivisto il percorso formativo, tenuto conto delle carenze di personale e della situazione emergenziale.

L’accelerazione richiesta sulle nuove assunzioni dei medici di assistenza primaria, da un anno a questa parte, è già, quindi, una realtà, poiché questa Regione sta stipulando convenzioni anche con i medici che partecipano al corso di formazione in medicina generale di qualunque anno. Le assegnazioni hanno riguardato 92 corsisti nel 2019 e 29 nella prima parte del 2020. La previsione di pensionamento dei medici di medicina generale al compimento del settantesimo anno di età è ricompresa tra i princìpi generali (articolo 19) dell’accordo collettivo nazionale per la medicina generale. Pertanto, la possibilità di restare in attività oltre quella scadenza può essere modificata soltanto da un nuovo accordo nazionale.

Le modifiche dei princìpi generali avvengono attraverso atti di indirizzo proposti dalle Regioni alle strutture interregionali sanitarie convenzionate, che rappresenta la delegazione di parte pubblica per il rinnovo degli accordi riguardanti il personale sanitario a rapporto convenzionale. La Regione Emilia-Romagna, poi, ha ribadito in diverse sedi istituzionali e politiche il proprio sostegno al MES e l’importanza strategica che quei fondi rappresenterebbero per il nostro Paese. A questo proposito abbiamo chiesto al responsabile delle Conferenze territoriali sociosanitarie e ai direttori generali delle Aziende sanitarie regionali una ricognizione, che è già in corso molto avanzato, sulle necessità e sulle possibilità di investimento con cui impiegare questi fondi. In caso di adesione da parte del nostro Governo, infatti, vogliamo farci trovare pronti e per primi per utilizzarli in modo efficace e rapido.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Ringrazio l’assessore per questa risposta che accoglie i punti che avevo individuato nell’interrogazione. Quindi, non ci resta che sperare che chi ha la competenza per prendere le decisioni le prenda nel più breve tempo possibile, a cominciare dall’attingere ai fondi del MES, perché l’urgenza sanitaria preme sui nostri servizi e contemporaneamente abbiamo bisogno di altre risorse per venire incontro alle difficoltà economiche. Quindi, se possiamo attingere ai fondi del MES per la sanità, liberiamo risorse per tutte le altre problematiche.

Speriamo che il Governo si renda conto di dover prendere una decisione. Mi fa piacere sapere che comunque l’Emilia-Romagna sta già predisponendo eventuali progettualità su cui può investire questi fondi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1839

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche e le modalità di riapertura dei letti di degenza dedicati ai ricoveri di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Cona – Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1839, interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le tempistiche e le modalità di riapertura dei letti di degenza dedicati ricoveri di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Cona – Ferrara. A firma del consigliere Fabbri.

Prego, consigliere.

 

FABBRI: Grazie, presidente, e buongiorno.

Questa interrogazione, come ha detto, ha oggetto la sospensione temporanea degli unici tre posti letto di oncoematologia pediatrica presenti presso l’ospedale di Cona, nella città di Ferrara. Questa scelta naturalmente è avvenuta durante la prima ondata dell’emergenza e ancora oggi questi posti non sono stati ripristinati. Conosciamo bene la situazione, che è peggiorata negli ultimi giorni, e anche come la dichiarazione legata all’emergenza epidemiologica del Covid sia stata ulteriormente prorogata fino alla fine di gennaio 2021. Sappiamo anche bene come nelle ultime settimane, negli ultimi giorni la curva dei contagi sia tornata a crescere, tanto che stanno tornando i reparti Covid, gli allestimenti straordinari e le Regioni, tutte, si stanno nuovamente muovendo per gestire questa emergenza con il potenziamento delle terapie intensive e semintensive.

In queste settimane, ovviamente, sono state adottate in tutte le strutture sanitarie misure volte a limitare gli accessi indiscriminati dall’esterno, e sicuramente la realizzazione di percorsi separati sta aiutando nell’evitare promiscuità, individuando anche aree di permanenza per i casi sospetti. Quindi, non è una novità di come tutte le strutture ospedaliere abbiano subìto, giocoforza, questa riorganizzazione forzata, che ha istituito anche all’ospedale di Cona, a Ferrara, alcuni posti di Covid pediatrico di emergenza. Ciononostante, sono stati sospesi quei posti destinati a ricoveri di oncoematologia pediatrica e, naturalmente, anche una serie di servizi annessi, tra cui il servizio di rianimazione. Ma capiamo bene che deve essere ponderato il principio di garantire la salute ed evitare promiscuità, quindi anche questi volontari che regalavano ai bambini momenti di svago e gioco sono stati in qualche modo rimodulati, il che lo condividiamo appieno.

Detto ciò, però, pur rimanendo attivo il day hospital oncologico pediatrico, che ha anche ampliato, grazie alla scelta della direzione, le fasce orarie e le giornate di apertura, in caso di necessità di cure in regime di ricovero questi giovani pazienti vengono destinati a Bologna. Da qui questa riflessione, che naturalmente è condivisa da tante famiglie che si trovano a vivere, oltre che questo dramma legato a questa terribile patologia, anche in alcuni casi, se penso al Ferrarese, l’estremo della regione Gorino Ferrarese-Bologna dista circa 120 chilometri e quasi due ore di strada, perché sono strade non sempre di facile percorrenza, sappiamo che è un territorio, dove, tra l’altro, la Regione ha individuato un’area interna, che è privo di collegamento ferroviario e ha un trasporto pubblico locale non sempre agevole. Quindi, l’oggetto dell’interrogazione è proprio questo: capire, dato un numero di letti esiguo, perché si parla di tre letti, ma importantissimo per quelle famiglie che già si trovano a vivere questo dolore, questa sofferenza, ad affrontare questi percorsi non affatto semplici. Interrogo la Giunta per conoscere un po’ le tempistiche e le modalità di riapertura di questi posti letto di degenza dedicati ai ricoveri oncoematologici pediatrici dell’ospedale di Cona.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio il consigliere Fabbri che pone una questione che non è ovviamente sul piano quantitativo, anche se comunque tre letti sono sempre molto importanti, ma è innanzitutto sul piano della qualità della condizione ospedaliera che in quei casi è un valore aggiunto il fatto che si possa rimanere vicino ai luoghi di residenza dei degenti. Lei pone una questione che, ovviamente, è assolutamente giusta, pertinente e condivisibile da parte nostra.

Nel periodo iniziale dell’epidemia, quello a cui lei faceva riferimento, la direzione aziendale ospedaliera universitaria ha sospeso temporaneamente le prestazioni di oncoematologia pediatrica erogabili in regime di ricovero ordinario al fine di creare le condizioni di sicurezza nelle aree di degenza ordinaria. Quindi, lo ha fatto, ovviamente, per motivi di sicurezza, altrimenti saremmo stati maggiormente a rischio, garantendo, però, al contempo la disponibilità di un numero di posti letto congruo sulle eventuali necessità di ricovero di piccoli pazienti sintomatici con infezione da SARS COV-2.

Per mantenere la continuità assistenziale, che ovviamente nessuno, nemmeno lei, ha messo in dubbio che fosse mantenuta in favore dei pazienti oncoematologici, sono stati pertanto presi accordi con l’azienda ospedaliera universitaria di Bologna per garantire la fruizione delle prestazioni di ricovero ordinario in sicurezza ai bambini seguiti nella struttura ferrarese, continuando ad erogare in sede locale tutte quelle prestazioni ovviamente in regime ambulatoriale e di day service.

È stata, per ragioni di sicurezza, spostata al Sant’Orsola la degenza, mantenendo però in ambito locale tutte quelle prestazioni ambulatoriali e in day service.

La direzione dell’azienda ospedaliera universitaria di Ferrara si è confrontata, nelle scorse settimane, con le famiglie che hanno segnalato questa situazione e anche con l’Assessorato regionale, chiarendo che si tratta, ovviamente, di una situazione temporanea.

È volontà condivisa di tutti, appena l’emergenza sanitaria si sarà perlomeno attenuata, trovare una soluzione adeguata in cui i posti letto in questione siano nuovamente destinati all’uso precedente, al servizio delle famiglie e dei piccoli pazienti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie, assessore, per il riscontro. Mi ritengo soddisfatto.

Quello che auspico è una sollecitazione alla direzione affinché questi posti vengano ripristinati quanto prima e si dia un orizzonte anche temporale a queste famiglie. Sappiamo che questa emergenza durerà ancora molti mesi e sappiamo anche che ci dobbiamo convivere. È chiaro, stiamo parlando di sicurezza legata alle strutture, però non è semplice spiegare a queste famiglie gli spostamenti su altri ospedali, su altri territori, spostamenti ‒ ripeto ‒ importanti.

Colgo questo impegno da parte sua e da parte della direzione nel lavorarci quanto prima. Ripeto: speriamo tutti che questa emergenza possa ultimarsi quanto prima, ma queste erano misure poste in atto ‒ diciamo così ‒ nella prima ondata, quindi in una fase assolutamente emergenziale.

Mi auguro che possano essere date delle risposte qualificate. È vero, non è una questione quantitativa, però si parla veramente di un numero di posti esiguo, cioè tre, quindi cercare magari una nuova riorganizzazione che permetta anche a queste famiglie ferraresi di avere un punto di ricovero e assistenza, nel caso in cui i bambini ne abbiano bisogno, più vicino a casa.

Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1842

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il parere della Regione Emilia-Romagna sull’utilizzo dell’idrossiclorochina. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 1842: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere il parere della Regione Emilia-Romagna sull’utilizzo dell’idrossiclorochina, nella terapia Covid-19, a firma del consigliere Marchetti Daniele.

Prego, consigliere.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

In un momento come quello attuale, di assoluta incertezza dal punto di vista economico e sociale, per via di azioni ‒ lasciatemi dire ‒ sconclusionate messe in campo da un Governo nazionale che evidentemente ha perso un po’ la bussola, abbiamo ritenuto opportuno affrontare questo tema per fare chiarezza una volta per tutte su tutti gli aspetti legati alle varie terapie sperimentali di cui abbiamo già parlato più volte, in questa Assemblea, in Commissione sanità, che ad oggi dovrebbero aver prodotto comunque qualche evidenza scientifica. Ricordo, infatti, come dicevo poco fa, una Commissione che si è tenuta più o meno a fine primavera dove comunque parlavamo delle varie terapie sperimentali portate avanti a livello regionale, tra cui anche l’idrossiclorochina.

Nello specifico, il question time che sto illustrando intende approfondire il tema dell’utilizzo di questa terapia. Una terapia – ricordo – inserita nelle linee guida di diversi Paesi esteri, tra cui la Cina, da cui è partito tutto (è giusto ricordarlo) e che è stata ritenuta ed è ritenuta tuttora una valida opportunità e una valida terapia da diversi professionisti e aziende sanitarie del nostro territorio regionale. Purtroppo, per via di uno studio che venne pubblicato alcuni mesi fa a livello internazionale – studio ritirato immediatamente, perché evidentemente non era ritenuto così attendibile – l’idrossiclorochina è stata un po’ messa in cattiva luce e questo ha fatto passare questa terapia dall’essere una terapia sperimentale valida ed efficace all’essere una terapia discutibile.

Restano, però, di fatto i pareri espressi più volte su questa terapia da illustri professionisti del nostro territorio, così come anche dei pareri dati da diverse aziende sanitarie del Servizio sanitario regionale. Potrei citare il professor Luigi Cavanna, finito anche sul Time, dove si parlò del “metodo Piacenza”, ma così come potrei ricordare, ad esempio, l’utilizzo dell’idrossiclorochina anche sul territorio della ASL di Imola, dove venne somministrata associata ad antivirali e antibiotici, definita all’epoca, qualche mese fa, una terapia sperimentale molto efficace, tant’è che venne anche diffuso un messaggio audio a tutta la popolazione dove si informava la cittadinanza di questa opportunità.

In sostanza, oggi che cosa chiediamo? Chiediamo quale sia il parere della Regione Emilia-Romagna sull’utilizzo dell’idrossiclorochina, visto che ad oggi qualche evidenza scientifica ci sarà, dal momento che rientrava tra le terapie sperimentali, e se non ritiene opportuno prevederne l’utilizzo diffuso su tutto il territorio regionale per l’avvio di una terapia precoce sui pazienti contagiati da Covid-19.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Ringrazio il consigliere Marchetti. Le chiedo una cosa, consigliere Marchetti: lei pensa davvero che dobbiamo essere io lei a decidere quale farmaco usare nelle terapie da Covid? Io le ripongo quelle che sono le evidenze scientifiche, che sono sotto gli occhi di tutti: nella scelta dei trattamenti farmacologici rivolti ai pazienti affetti da Covid-19 occorre necessariamente considerare gli elementi di conoscenza in termini di efficacia e di tossicità emerse nella sperimentazione clinica che si è svolta negli ultimi sei mesi.

Da febbraio 2020, l’Agenzia italiana del farmaco, che è quella che si deve pronunciare, ha autorizzato l’uso dell’idrossiclorochina off-label nei pazienti affetti da Covid-19. Diversi studi randomizzati, pubblicati nei mesi successivi, eseguiti quasi esclusivamente su pazienti ricoverati, hanno confermato l’inefficacia del farmaco rispetto alla riduzione della mortalità e all’evoluzione del quadro clinico. Per quanto riguarda i dati di sicurezza, pur evidenziando un aumento degli eventi avversi nei pazienti trattati, non sono stati evidenziati né aventi avversi gravi né aumenti di aritmie.

La posizione dell’Agenzia sull’idrossiclorochina nel trattamento dei pazienti Covid-19 è, quindi, a tutt’oggi la seguente: sia le linee di indirizzo per l’uso terapeutico che quelle per l’uso profilattico confermano, considerate le evidenze attualmente disponibili, la sospensione dell’uso del farmaco al di fuori degli studi clinici. La scheda di valutazione risale al 20 luglio 2020 e siamo in attesa di un suo aggiornamento nei prossimi giorni.

Anche in un recente documento elaborato da AIFA, Ministero della salute e Istituto superiore della sanità – il titolo lo tralascio in quanto è troppo lungo – è riportato che l’idrossiclorochina non è al momento proposto come opzione di cura.

La Regione Emilia-Romagna ritiene, al momento, di attenersi a queste linee, che ovviamente non sono una mia opinione, ma sono il rispetto di chi ha la competenza per farlo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore per la risposta. Ci tengo a chiarire che non ho alcuna intenzione di sostituirmi ai medici. Non era mia intenzione chiedere, ovviamente, all’assessore, a lei come persona, se è opportuno o meno utilizzare questo farmaco per il contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, ma è evidente che la figura di riferimento per me, come consigliere, è lei come assessore, che, ovviamente, avrà dei rapporti con il servizio sanitario regionale. Quindi, per forza di cose mi devo rivolgere a lei. Però, detto questo, mi pare strano che diversi professionisti a livello regionale, ripeto, come il professor Luigi Cavanna che a questo punto chiederemo di ascoltare in Commissione per far sì che tutti i consiglieri possano ascoltare le sue ragioni e, ribadisco, sono esperienze che sono finite anche su riviste all’estero per la loro virtuosità, per la loro efficacia, esperienze portate avanti a livello domiciliare, così come quelle portate avanti anche sul territorio imolese che mi sembra che abbia ottenuto comunque la ASL di Imola risultati eccellenti, dove comunque l’idrossiclorochina veniva impiegata e veniva venduta a livello mediatico ai cittadini come una terapia sperimentale che portava comunque benefici.

Oggi, invece, apprendiamo che, evidentemente, non è così. È chiaro che a questo punto qualcosa tocca ed è chiaro che le cose vanno chiarite, perché la nostra intenzione non è quella di venire qui a fare un dibattito sterile, fine a se stesso, ma la nostra intenzione è quella di arrivare a definire comunque un processo, un protocollo per affrontare e aggredire questo virus in fase precoce a livello domiciliare, per non appesantire il carico di lavoro delle strutture ospedaliere.

Se ci sono dei professionisti e delle aziende sanitarie che nel corso di questi ultimi mesi l’hanno utilizzata, dicono che comunque ha portato dei buoni risultati è giusto e doveroso ascoltarli e fare le giuste valutazioni. Anche la politica deve comunque riflettere su questo, perché non è che la politica si può alienare completamente dalle decisioni da prendere per il benessere dei cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1843

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il numero degli addetti al tracciamento dei dati ricavati dall’app “Immuni”. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 1843: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere il numero degli addetti al tracciamento dei dati ricavati dall’App Immuni, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Voglio portare oggi in quest’aula una perplessità che avevo già espresso anche in Commissione rispetto alla capacità di tracciamento di questa Regione attraverso l’utilizzo della App Immuni e rispetto anche a che cosa si vuole fare da qui in avanti per colmare alcune carenze che riguardano il personale e che impediscono un utilizzo efficace ed efficiente di questo strumento per individuare i casi positivi al Coronavirus.

Siamo in una fase del contagio seria e critica, con una curva epidemiologica che cresce in maniera esponenziale e un trend di riempimento delle terapie intensive che, a mio avviso, è a dir poco preoccupante anche nella nostra regione.

Nel contesto in cui ci troviamo oggi è fondamentale anticipare il virus prevedendone la diffusione e spezzando la catena dei contagi. L’App Immuni, in questo senso, è uno strumento imprescindibile, che da solo, però, non basta, ma deve essere affiancato dal personale sanitario che richieda il famoso “codice” che consente di tracciare e isolare i contatti a rischio. Altrimenti l’App non serve a nulla. E qui nasce il problema, perché pare che i tracing impiegati non siano in numero sufficiente per intervenire su tutte le situazioni che stanno emergendo.

Assessore, le chiedo di farci una fotografia della nostra regione, quindi degli addetti al tracciamento e la loro distribuzione, e se si stia pensando a quello che io ritengo imprescindibile, un imprescindibile potenziamento del personale impiegato in questa attività, oltre a quello che sappiamo essere il bando della Protezione civile, a cui vanno aggiunte alcune azioni fondamentali, come il tamponamento degli asintomatici, su cui non bisogna retrocedere. Voglio che si dica in maniera chiara. La lettera che è stata mandata a nome delle Regioni chiede, invece, di fare inaccettabili passi indietro, certificando il fallimento stesso delle Regioni in questo senso. Non tamponare gli asintomatici, come è stato chiesto (perché è stato chiesto), significa perdere traccia del 60 per cento dei potenziali positivi. E su questo io, assessore, le chiedo parole chiare. Da questo dipende, ovviamente, il potenziamento ‒ come si diceva ‒ dell’App Immuni. Altrimenti non serve a niente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Piccinini. Se sforerò di qualche secondo, lascerò il testo.

In questo momento di ripresa epidemica con forte incremento dei contagi, le ASL della Regione Emilia-Romagna sono impegnate costantemente nel reclutamento di ulteriori risorse di personale da dedicare al contact tracing, sforzo estremamente difficoltoso a causa della carenza del personale utilizzabile per questo tipo di attività in ragione dell’ampliamento, molto ampio, dei casi.

Il numero degli addetti al tracciamento impiegati attualmente è, invece, di complessivi 243 elementi, una dotazione di personale che era già stata incrementata del 40 per cento rispetto al mese di settembre, come indicato in una tabella, che poi le allegherò.

Il 24 ottobre 2020 sono state aperte a livello nazionale le procedure per l’individuazione di 1.500 unità tra personale medico e sanitario e di 500 addetti all’attività amministrativa, da impiegare su base territoriale per rafforzare l’attività di contact tracing. Sarà possibile partecipare alla selezione attraverso il sito del Dipartimento di Protezione civile fino alle 19 del 26 ottobre scorso, ieri. Le 500 unità che saranno impiegate per il supporto amministrativo delle attività di contact tracing saranno invece scelte fra soggetti di età compresa tra i diciotto e i trent’anni, in possesso del diploma di scuola media di secondo grado e di patente europea.

La partecipazione per entrambe le procedure è consentita soltanto per la Regione di residenza o dimora. Da questa procedura e da ulteriori investimenti sarà possibile arrivare progressivamente a potenziare la funzione, comprendendo il fabbisogno nei territori dei Dipartimenti di Sanità pubblica, pari a 140 persone in più per la Regione Emilia-Romagna.

In merito al dialogo con il Governo intercorso prima dell’ultimo DPCM, la proposta inviata al Governo richiedeva di allargare la platea dei contesti in cui poter effettuare il test, contrastando la diffusione del virus con tutti i mezzi disponibili, senza nessuna marcia indietro. L’obiettivo della sanità regionale è sempre lo stesso dall’inizio dell’epidemia: individuare in maniera sempre più efficace i positivi che non presentano sintomi e spegnere ogni nuovo potenziale focolaio. Non ci sarà alcuno stop ai tamponi, a cui saranno sottoposti, come è avvenuto finora, tutti i contatti stretti dei nuovi positivi, anche asintomatici.

Oggi abbiamo la capacità di effettuare in media 15.000 tamponi al giorno – a volte ne facciamo di più, la domenica generalmente ne facciamo un po’ meno – ma anche circa 3000 test sierologici al giorno, oltre a quelli che si fanno nelle farmacie. Continueremo a farli, puntando ad incrementarli giornalmente sempre di più. Nel mese di novembre metteremo in campo anche più di 2 milioni di tamponi rapidi antigenici, destinati al mondo della scuola, alle strutture residenziali per anziani disabili, ai comparti produttivi e agli ospedali e al contact tracing, appunto.

Continuano inoltre gli screening mediante esami sierologici, quelli mirati a precise categorie, le attività delle USCA sul territorio e i test sierologici che ho detto prima presso le farmacie. Quindi, siamo una Regione – tra le poche – che ancora, nonostante le criticità evidenti rispetto al numero dei casi che aumenta ogni giorno, riesce a fare una buona parte di contact tracing.

Non c’è nessuna intenzione da parte nostra di tornare indietro, semmai di chiedere personale in più.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Devo dire che le parole dell’assessore non mi rassicurano, nel senso che i dati che emergono oggi sono addirittura inferiori rispetto a quelli che erano emersi sulla stampa. Se a questo poi associamo le richieste delle Regioni, che io trovo inconcepibili, come quella, per esempio, di tenere aperti gli impianti sciistici, quando facciamo fatica a tracciare i casi di positività attraverso l’App Immuni perché manca il personale, diciamo che la cosa mi rassicura poco.

Come dicevo, davanti alle difficoltà del tracciamento, come ho sentito, come da richiesta delle Regioni di non fare i tamponi agli asintomatici, io credo che questa rinuncia non sia accettabile, ma anche per la nostra regione, perché se si dice che noi continueremo a tamponare gli asintomatici, è anche vero che i confini con le regioni più problematiche non sono stati spostati. Sappiamo bene quello che sta succedendo in Lombardia, sappiamo e ci ricordiamo molto bene quello che è successo a Piacenza durante la prima ondata, quindi a maggior ragione sono preoccupata rispetto alle posizioni tenute dalle Regioni, secondo le quali se loro non ce la fanno allora alziamo le mani e non tamponiamo più nessuno, non tamponiamo più gli asintomatici, che saranno liberi di circolare e infettare altre persone.

Oltre a potenziare il personale, io credo che sia assolutamente utile e indispensabile aumentare la capacità diagnostica, utilizzando anche i test antigenici, quando arriveranno, anziché, per esempio, aspettare il nono o il decimo giorno per il tampone per gli asintomatici che sono in isolamento, però anche qui temo che non basteranno purtroppo per tutte le necessità che avremo. Quindi, la situazione è, lo ripeto, preoccupante, per cui da questo punto di vista io chiederei da parte della Regione, anziché mettere in dubbio il DPCM che è stato approvato due giorni fa, di sostenerlo con tutte le forze possibili, perché il contagio bisogna contenerlo, anziché dire che bisogna aprire gli impianti sciistici, che dobbiamo aprire i ristoranti, dove purtroppo il contagio c’è – ce lo dobbiamo dire – perché sono luoghi chiusi e perché forse il distanziamento lì dentro non basta. Quindi, anche parole diverse da questa Regione sarebbero auspicabili.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1846

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul potenziamento del servizio di trasporto pubblico per garantire maggiore sicurezza di spostamento agli utenti. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con le interrogazioni.

Interrogazione 1846: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sul potenziamento del servizio di trasporto pubblico per garantire maggiore sicurezza di spostamento agli utenti, a firma del consigliere Pompignoli, che è collegato.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti. Buongiorno, assessore.

Questo è un tema che riguarda il trasporto pubblico locale anche in ordine al servizio scolastico. È un tema che abbiamo già discusso nelle precedenti sessioni, è un tema delicato, un tema che noi riteniamo opportuno affrontare proprio con riguardo a tutto il trasporto scolastico.

Tempo fa avevamo chiesto alla Regione Emilia-Romagna, in particolare al presidente Bonaccini, di utilizzare, qualora fosse possibile, anche il trasporto privato, anche in ragione del fatto che lo vediamo tutti i giorni, l’80 per cento di capienza del trasporto pubblico locale non consente un maggiore snellimento del traffico e quindi c’è l’esigenza di avere più autobus. Dopo la nostra richiesta abbiamo notato – è di poco tempo fa la notizia – che vengono utilizzati 120 mezzi dedicati al trasporto privato. Di questi già 80 sono in circolazione. Abbiamo visto appunto come sono distribuiti. Riteniamo che questa misura sia sicuramente efficace, ma è chiaro che 120 mezzi se noi li distribuiamo per ogni Provincia della Regione Emilia-Romagna sono sostanzialmente 13 mezzi in più che non potranno soddisfare sicuramente le esigenze attuali, tanto che si chiede innanzitutto se c’è la possibilità di avere maggiori mezzi e in particolare ora se – qui mi dovrà rispondere l’assessore Corsini – quali criteri verranno identificati per scegliere queste ditte di trasporto privato e se saranno prese in considerazione tutte le aziende di autobus, anche quelle di NCC, non riunite in consorzi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Le agenzie locali per la mobilità e le aziende di trasporto monitorano costantemente l’andamento dei servizi e della domanda in presenza delle disposizioni delle linee guida che prevedono capienza all’80 per cento massimo della carta di circolazione del mezzo, disposizione di fatto confermata anche all’articolo 9 del recente DPCM del 24 ottobre 2020, nelle linee guida allegate. Su alcune linee extraurbane che convergono sulle città in prossimità dei plessi scolastici e sui servizi urbani in cui si registrano maggiori afflussi di studenti, prevalentemente nelle ore di uscita dalle scuole, sono già stati effettuati interventi di incremento di corse e sono al contempo stati stimati ulteriori rinforzi per mitigare la percezione di affollamento che l’utenza registra.

I 120 bus rappresentano, in termini di capacità, l’offerta aggiuntiva di trasporto che può essere messa a disposizione a livello regionale. Ricordo che questi 120 bus si sommano ai 270 già in servizio, aggiuntivi, dal 14 settembre, che portano i chilometri integrativi, dal 14 settembre al termine dell’anno scolastico, a oltre 6 milioni di percorrenze. La domanda espressa è di 82 autobus, al momento, che saranno utilizzati per i servizi aggiuntivi. Se aumenterà la domanda o il Ministero dei trasporti interverrà con modifiche alle linee guida, si valuterà di utilizzare anche i restanti stimati.

L’affidamento dei servizi aggiuntivi, ricorrendo al settore dell’NCC, presuppone procedure di modifica dell’autorizzazione al servizio, che deve virare sul servizio di trasporto di linea e che necessita di tempi non immediati. Tale funzione è attuata nella nostra regione in prevalenza dalle agenzie locali per la mobilità, cui è stata trasferita a norma della legge n. 30/98, e in alcuni casi da alcune Province. L’individuazione degli operatori deputati allo svolgimento dei servizi aggiuntivi è di competenza delle agenzie e delle aziende di trasporto in quanto titolari del contratto di servizio. Queste si sono rivolte immediatamente o ai propri consorziati o ai sub-concessionari con cui sono già in vigore contratti o agli altri operatori NCC presenti sul mercato.

Infine, risulta che in alcuni bacini, ma la situazione è costantemente monitorata, si siano già raggiunti i limiti di disponibilità dei mezzi necessari e sia alquanto critica la ricerca di ulteriori operatori privati, anche in considerazione delle trattative necessarie alla definizione della congruità del corrispettivo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, assessore, della risposta che mi è stata data. Non sono particolarmente soddisfatto, anche in ragione del fatto che mi conferma oggi che 120 saranno quelli che possono essere utilizzati in più rispetto al trasporto pubblico. Sulla base di questo ragionamento, quindi, dobbiamo pensare che ad ogni Provincia spettano veramente pochi autobus in più, anche in ragione della domanda che c’è su questo trasporto.

Capisco e comprendo il ragionamento dedicato alle agenzie, quindi di fatto c’è l’utilizzo da parte un po’ di tutti delle ditte private per il trasporto, quindi sia NCC che anche quelle riunite in consorzi. L’unico appunto che posso fare è quello legato ai pochi mezzi che possono essere messi a disposizione: 120 sono stati attualmente promessi, ad oggi 80 ci sono, vediamo se poi si arriverà effettivamente a questi 120 mezzi promessi, per cui verificheremo ovviamente la fattibilità del trasporto pubblico anche privato, in ragione appunto della domanda che c’è. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1847

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’incidente occorso al Consigliere Barcaiuolo sull’A1, a ridosso dello svincolo di uscita “Modena sud”. A firma del Consigliere: Lisei

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 1847, Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’incidente occorso al consigliere Barcaiuolo sull’A1, a ridosso dello svincolo di uscita “Modena sud”. A firma del consigliere Lisei.

Prego, consigliere.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Ovviamente l’intervento è un po’ a nome del Gruppo, anche del collega Tagliaferri, ma è l’occasione innanzitutto per ringraziare tutti i colleghi che si sono interessati, ci hanno scritto e hanno chiesto notizie in merito alla salute di Michele. I ringraziamenti a tutti i colleghi ovviamente vanno da Michele stesso, che ho sentito anche stamattina, perché sta meglio. Dal reparto di terapia intensiva stamattina è stato trasferito al reparto ordinario, quindi le sue condizioni di salute sono in miglioramento e vi ringrazia tutti, perché quello che gli è accaduto è davvero qualcosa che ha lasciato tutti sconcertati. Bisogna dire le cose come stanno, è un miracolato. Chi ha avuto modo di leggere la dinamica e le modalità dell’incidente, chi ha visto anche le foto che hanno ritratto l’autovettura e il macigno che si è scaraventato sull’autovettura e su Michele non avrà potuto non notare come davvero Michele abbia rischiato grosso e anche i suoi collaboratori, perché erano in macchina con lui al ritorno proprio dall’Assemblea legislativa.

Faccio questa domanda d’attualità, oltre ovviamente per ringraziare tutti, però perché un evento di questo tipo non può prescindere da alcune valutazioni sulle modalità con le quali viene svolta la manutenzione in tratti di autostrada importanti e significativi che riguardano anche la nostra regione.

Tutte le disgrazie devono essere motivo di riflessione da parte di chi gestisce l’Amministrazione pubblica affinché non si ripetano. In questo caso, ovviamente, parliamo della manutenzione di tratti importanti di strada e di rete autostradale, per i quali i cittadini pagano pedaggi importanti e significativi, e Autostrade ha il dovere di provvedere alla manutenzione dei tratti di strada di propria competenza in modo migliore di quanto è stato fatto sino ad ora. Del resto, questo episodio non è un episodio isolato, un caso fortuito. Tutti purtroppo abbiamo contezza di come diversi tratti di autostrade, diversi cavalcavia, diversi ponti, diverse zone della nostra regione gestite da Autostrade abbiano una manutenzione assolutamente deficitaria rispetto a quanto dovrebbe essere fatto.

È inutile citare, in questo caso, disastri ancora più gravi che sono avvenuti sul territorio nazionale, però – la domanda ovviamente è rivolta all’assessore – spero che questo evento dia anche la possibilità alla Giunta, di cui ringrazio il presidente in quanto si è attivato immediatamente, con il collega Michele Barcaiuolo, che si è interessato, così come altri assessori di questa Giunta, e sia anche l’occasione per la Giunta per chiedere ad Autostrade chiarimenti e costringere Autostrade a una maggiore attenzione rispetto alla manutenzione che gli è dovuta.

Per questo, chiedo all’assessore cosa ne pensa, a parte ovviamente dell’evento in sé, rispetto allo stato di manutenzione e a cosa intende fare la Giunta in merito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Prego, assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

In risposta al question time in oggetto, nel formulare il mio profondo rammarico per il grave incidente occorso al consigliere Barcaiuolo e, ovviamente, gli auguri di una rapida ripresa, informo che si è provveduto immediatamente a richiedere informazioni, per le vie brevi, alla Direzione Terzo Tronco di Autostrade per l’Italia per conoscere le possibili cause alla base della dinamica dell’incidente.

Autostrade ha riferito che l’incidente è accaduto al chilometro 171 della A1, in carreggiata nord, in corrispondenza del Viadotto Panaro, ed è stato causato dal distacco di un massetto di continuità di un giunto di dilatazione del viadotto stesso.

La società ha altresì riferito che nell’autunno 2019, a seguito di controlli effettuati sulla piattaforma stradale, era emersa la necessità di un intervento di manutenzione straordinaria che prevedesse il completo rifacimento di tutte le linee di giunto delle carreggiate nord e sud in corrispondenza della parte di impalcato del viadotto interessata, a suo tempo, all’ampliamento della quarta corsia. Tale intervento è stato affidato all’impresa Infrastrutture e Consolidamenti ed è stato eseguito nell’aprile-maggio 2020.

Successivamente alla fine dei suddetti lavori, durante le visite di sorveglianza, sono emerse in carreggiata sud delle anomalie contestate immediatamente all’impresa esecutrice delle attività e risolte prontamente tramite il ricorso ad ulteriore impresa opportunamente contrattualizzata.

In carreggiata nord, dove è avvenuto l’incidente, non erano ancora emersi segnali evidenti di ammaloramenti sebbene fossero in programma in via cautelativa interventi di manutenzione straordinaria delle linee di giunto entro il mese di ottobre.

In ogni caso, a seguito dell’avvenuto incidente, sono state avviate le procedure di contestazione dei lavori eseguiti a maggio dall’impresa Infrastrutture e Consolidamenti anche relativamente alla carreggiata nord.

Nell’immediatezza dell’incidente, sempre in via cautelativa, sono stati ispezionati e demoliti tutti gli altri punti della carreggiata interessati dagli interventi eseguiti ad aprile-maggio per verificare la presenza di altre eventuali anomalie di realizzazione non preventivamente riscontrabili ed i cui residui sono stati posti nelle immediate vicinanze.

Le immagini video effettuate sul sedime autostradale diffuse online riprendono dunque non la normale condizione della carreggiata, ma l’esito degli interventi di cantiere realizzati a valle dell’incidente.

Sono stati, inoltre, avviati i necessari lavori di ripristino di tutte le linee di giunto del viadotto.

Autostrade per l’Italia ha immediatamente avviato anche un’istruttoria interna al fine di ricostruire nel dettaglio la tipologia, le modalità di esecuzione e controllo e le responsabilità delle attività di manutenzione sopraindicate.

Fermi restando i dovuti adempimenti volti ad accertare le responsabilità del fatto, si conferma l’intenzione della Regione di vigilare nelle opportune sedi perché sia assicurata da parte dei gestori della rete autostradale ricadente nel territorio regionale un’adeguata manutenzione delle infrastrutture e siano quindi scongiurati altri gravi incidenti di questo tipo pur nella consapevolezza che il ruolo di concedente e quindi la maggiore potestà di intervento nei confronti dei gestori è posto in capo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Mi auguro che la Regione si faccia sentire. Mi auguro che la Regione, nonostante non sia soggetto concedente, soggetto giuridico differente, quindi con potestà differenti, faccia sentire la sua voce e riconduca Autostrade a quello che un po’ chiedono tutti i cittadini, ovvero che gestisca, esegua le manutenzioni in modo preciso.

Leggerò e leggeremo, ovviamente, con attenzione anche la cronologia che ci ha fornito oggi in aula, assessore. Sicuramente qualcosa non è andata. Che Autostrade si sia mossa a riguardo comunque ci fa piacere. Quello che oggi volevamo segnalare è semplicemente che i tratti autostradali sono tanti, quindi ci deve essere attenzione. L’attenzione di vigilanza da parte di Autostrade rispetto ai lavori di manutenzione non può essere quella mostrata sino ad oggi. Purtroppo, quell’intervento era visibilmente... Perché io ho visto le immagini. Pre rifacimento, quindi subito successivo all’incidente, prima che Autostrade “riparasse” l’errore, c’era evidentemente un’esecuzione dei lavori fatta in malo modo. Il giunto era crepato ed era evidentemente pericoloso. Semplicemente bastava che ci fosse una maggiore soglia di controlli, che evidentemente non c’è stata, e non sappiamo ancora per quale ragione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Sono terminate le interrogazioni.

A questo punto, continuiamo con l’ordine del giorno.

 

OGGETTO 1829

Proroga, ai sensi dell’art. 15 della l.r. 31 luglio 2020, n. 3, del Presidente dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia‐Romagna (IBC) eletto dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 117 dell’8 maggio 2017 e prorogato con deliberazione n. 19 del 7 luglio 2020. (Su richiesta del Sottosegretario della Giunta regionale a nome della Giunta) (28)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo al punto 1829: proroga del presidente dell’IBC. Proroga ai sensi dell’articolo 15 della legge regionale 31 luglio 2020, n. 3, del presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, eletto dall’Assemblea legislativa con delibera n. 117 dell’8 maggio 2017 e prorogato con la delibera n. 19 del 7 luglio 2020.

Do lettura dell’articolo 15 della legge regionale 31 luglio 2020. Articolo 15, legge regionale n. 3: “Nelle more dell’approvazione della legge regionale che incorpora l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, di cui alla legge 10 aprile 1995, n. 29, nelle strutture della regione Emilia-Romagna è possibile la proroga dell’incarico di presidente fino al 31 dicembre 2020”.

A questo punto, apro la discussione.

L’assessore è giustificato. È collegato, scusatemi. Faccio fatica. Con le mascherine è più faticoso ascoltare.

Prego, assessore.

 

(interruzione: “No, non vuole intervenire”)

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene.

Allora chi vuole intervenire? Discussione generale, se c’è qualcuno…

Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Buongiorno, presidente, e buongiorno a tutti i colleghi.

In merito alla proroga del presidente dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, la Lega si esprimerà con un voto di astensione. Detto ciò, condividiamo comunque il processo che porterà alla redazione del progetto di legge che è ora in esame in Commissione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Ovviamente anche noi, proprio in virtù e in ragione del progetto di legge che attualmente è in iter in Commissione, che ha ad oggetto l’Istituto e la necessità oggi di riportarlo in seno alla Regione, è evidente che la proroga degli attuali organi presenti all’interno dell’Istituto è “necessaria” per raggiungere l’obiettivo finale, che vedrà il Consiglio scientifico all’interno della Regione con un’altra veste, che oggi è invece quella del Consiglio di indirizzo. Quindi, è una proroga comprensibile che vedrà la nostra astensione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Il Partito Democratico ovviamente nulla osta alla proroga, che è una proroga tecnica. Il mandato del presidente era fissato al 7 novembre. Considerato che la legge è già incardinata, tant’è che credo che il 29 ci sarà l’audizione in Commissione, ma non è possibile approvare la legge di riordino in Aula prima del 7 novembre, credo che possiamo serenamente arrivare al 31 dicembre, in modo da avere i tempi per approfondire il PdL di riordino in tutti i suoi aspetti, senza avere fretta, visto che la legge comunque ci consente di arrivare al 31 dicembre 2020.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri interventi?

Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla proroga, sul provvedimento, se ci sono. Non ci sono richieste di intervento in dichiarazione di voto.

A questo punto dichiaro aperta la votazione sul provvedimento. Si vota attraverso l’App.

Dichiaro chiusa la votazione.

Do lettura del voto:

 

Presenti 36

Favorevoli 23

Astenuti 12

Contrari 0

 

È approvato.

 

(L’oggetto 1829, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

 

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Volevo solo aggiungere il mio voto favorevole, perché ho qualche problema con il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Stessa cosa. Ho un problema con la password di accesso all’applicazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Nessun problema. Registrato anche il suo voto.

La consigliera Catellani, invece, ha chiesto la parola. È online.

Prego, consigliera.

 

CATELLANI: Presidente, volevo comunicare che anche io ho avuto problemi ad esprimere il mio voto di astensione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Voto di astensione.

Consigliera Stragliati, prego. 

 

STRAGLIATI: Presidente, anch’io volevo […], in quanto ho avuto problemi che sto cercando di risolvere.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Liverani, prego.

 

LIVERANI: Anche io vorrei esprimere il mio voto di astensione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: […].

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto. Registrato anche il suo.

Consigliere Bulbi, prego. Consigliere Bulbi, ha chiesto la parola? Va bene, a questo punto proseguiamo.

 

OGGETTO 1570

Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo “Schema modifica dell’Allegato 2 del regolamento regionale 2 febbraio 2018 n. 1 di attuazione delle disposizioni in materia di tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e di disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne, a norma dell’art. 26 della legge regionale 7 novembre 2012, n. 11”. (29)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): È pervenuta richiesta di inversione dell’ordine del giorno per trattare prioritariamente l’oggetto 1570, il parere di conformità in tema di tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e di disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne, da parte della consigliera Zappaterra.

Se siete tutti d’accordo, io procederei ricordando che la Commissione cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità ha espresso parere favorevole nella seduta dell’8 ottobre 2020, con la seguente votazione: 26 voti a favore, nessun contrario e 16 astenuti.

A questo punto, apriamo la discussione generale sul provvedimento. Chi si iscrive a parlare?

Per dichiarazione di voto? Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Mi scuso, ma non riuscivo a richiedere la parola con la App.

Brevemente. Ha già ricordato come questo atto amministrativo, su cui si è già espressa la Commissione V, abbia ottenuto per l’appunto parere favorevole. Volevo esprimere alcune considerazioni. Non mi fermo sul mero atto amministrativo, che va a recepire una norma europea e una norma nazionale, in particolar modo un decreto del Ministero dell’agricoltura, ma volevo esprimere alcune considerazioni rispetto a quanto la Regione Emilia-Romagna abbia fatto in questi anni.

Questa proposta di modifica del Regolamento regionale sulla pesca riguarda una specie, che è quella dell’anguilla, che dal 2013 è inserita nella lista rossa dell’Unione mondiale per la conservazione della natura come specie in pericolo di estinzione. Quindi, al di là della parte più formale relativa a questo recepimento, già da anni la Regione Emilia-Romagna si sta impegnando in diverse strategie, che naturalmente non riguardano solo questa Regione, non riguardano solo il Paese Italia, non riguardano solo l’Unione europea, perché l’anguilla comunque è una specie diffusa, dalla Svezia alla Francia alla Spagna, ma riguardano tutto il mondo.

Questo perché nei vari territori la conservazione di questa specie è messa per l’appunto in serio pericolo di estinzione, perché è impossibilitata a oltrepassare dighe, ci sono fiumi che andrebbero rinaturalizzati e che quindi impediscono il passaggio. Ma vi è anche la necessità di crescere la consapevolezza di quelli che sono i pescatori locali e anche le azioni per questa importantissima risorsa, che è a rischio per una serie di cause: la difficoltà della risalita del novellame per la presenza di briglie, centrali idroelettriche, sostegni, la presenza di predatori alloctoni.

Tutto questo per dire come questa Regione, già lo scorso anno, ancor prima del recepimento formale di queste due norme del 2019 – la prima il Regolamento UE del Consiglio europeo 30 gennaio 2019, la seconda il decreto del Ministero delle politiche agricole – che di fatto vanno a posticipare il periodo di pesca, spostandolo da novembre a inizio anno, così da tutelare la biodiversità, questa Regione da anni lavora per dare un contributo per la preservazione di questa specie. Lo ha fatto fin dal 2010, con un Life in cui la Regione e il Parco del Delta del Po hanno realizzato un piano di gestione che ha portato anche all’applicazione del Piano di gestione regionale delle Valli di Comacchio, nel 2015, che ha anche invertito il trend registrando un significativo aumento delle specie, ma non soltanto con questo, anche attraverso il rilascio di un quantitativo di pescato, che è un atto magari per alcuni simbolico ma che, in realtà, nell’ambito del Piano europeo è un qualcosa di importantissimo, nonostante il Piano nazionale per ora non obbliga ma auspica solo il rilascio di pescato.

Tutto questo per dirvi che non è un mero recepimento, ma c’è tanto lavoro da sbrigare, tante azioni che i due assessorati, quello alla pesca ma anche l’Assessorato all’ambiente e per la tutela della biodiversità, dovranno continuare a proseguire, affinché queste azioni vengano in qualche modo rispettate non soltanto dagli enti pubblici ma anche dai privati.

L’auspicio è quello che la Regione continui ad investire per queste azioni di tutela di una specie – sottolineo ancora – a rischio di estinzione a livello mondiale. Grazie.

Scusate, ho dimenticato di esprimere la dichiarazione di voto da parte del Partito Democratico, che naturalmente è favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

Prima di passare la parola al consigliere Bergamini, desidero fare solo una precisazione. L’inversione dei lavori non l’abbiamo votata per una questione di economia dei tempi. Abbiamo proceduto in questo modo perché c’era un accordo. Quindi, non costituisce precedente. Questo me lo sottolineano, giustamente, dalla Presidenza.

A questo punto passo la parola al consigliere Bergamini. Prego.

 

BERGAMINI: Gentili colleghi, buongiorno.

L’analisi di un testo che va a modificare un provvedimento tanto complesso in funzione della tutela della fauna ittica e della regolamentazione di tutte le attività connesse alla pesca e all’acquacoltura è certamente un processo da svolgere con tutte le attenzioni del caso. Molte delle cose che sono contenute nel provvedimento sono, infatti, condivisibili. Altre andrebbero forse meglio contestualizzate.

Si ripropone una distinzione tra specie autoctone e alloctone, in difesa soprattutto delle prime. Alcuni provvedimenti andrebbero, come dicevo prima, forse ricontestualizzati. Vi è, per esempio, un divieto dal 1° gennaio al 31 dicembre per la cattura dei gamberi di fiume, ma sappiamo che questa specie, come altre, è minacciata da specie aliene, come il cosiddetto gambero rosso, originario degli stati del sud degli Stati Uniti, che è stato importato a scopi alimentari. L’accertamento di una tossina lo rende pericoloso per la salute e ha portato all’abbandono di qualsiasi ipotesi di allevamento. Morale: da anni questa specie si è sparsa in maniera incontrollata sul territorio. La sua massiccia presenza nei corsi fluviali e nei canali locali costituisce una minaccia per i tipici gamberi di fiume nostrani, infettati da parassiti e patogeni derivanti dal gambero rosso bluastro.

Ma il pericolo riguarda anche i piccoli vertebrati, le uova di pesci, anfibi e larve. Senza contare che questa particolare specie di gamberi viene catturata spesso senza alcuna accortezza anche da cittadini, che ne ignorano la pericolosità per la salute. Occorrerebbe, quindi, nel caso specifico un’adeguata campagna informativa.

Approfitto di questo mio spazio di intervento per portare all’attenzione una questione che andrà certamente affrontata nell’ambito di una modifica della norma corrispondente. A tutte le latitudini del nostro territorio verifichiamo lo stesso problema ogniqualvolta che i canali irrigui vengono svuotati al termine della stagione di irrigazione funzionale all’agricoltura. I canali vengono svuotati per garantire il massimo invaso disponibile nei canali nel periodo delle piogge autunnali e invernali e scongiurare problemi di sicurezza idraulica del territorio. Bisognerebbe, tuttavia, mantenere un battente idrico adeguato alla vita dei canali stessi, per evitare scene come quelle che abbiamo purtroppo visto recentemente. Cito l’esempio del Canale Savonuzza e di alcuni invasi nel territorio Centese, dove si è assistito ad un azzeramento dei livelli idrici. Disponiamo di una rete di volontari dell’associazione dei pescatori che in questi casi possono intervenire per tentare di mettere in salvo una parte dei pesci, ma spesso la comunicazione dei Consorzi di bonifica con gli altri attori del sistema è tardiva o inefficace.

Dunque, si interviene quando ormai il danno è fatto ed abbiamo ormai assistito, anche quest’anno, a una moria preoccupante dei pesci che vivono lungo questi corsi d’acqua. Tenendo conto anche delle condizioni di scarsa presenza di ossigeno in acque sempre più inquinate e di questo fenomeno dello svuotamento degli invasi, la proposta potrebbe essere in futuro quella di provvedere a un livello minimo anche quando si conclude la stagione irrigua per impedire che i pesci possano morire per anossia.

Concludo con un appunto sul tema della acquacoltura, molto importante, a mio avviso, un settore di estrema eccellenza in Emilia-Romagna.

La nostra Regione ed il Veneto rappresentano, da sole, circa il 50 per cento della produzione nazionale. Per alcuni sottocomparti, inoltre, la nostra Regione è leader nella produzione come per la molluschicoltura, che ha visto, ad esempio, nel 2013, il 45,7 per cento della produzione concentrata qui.

Come spesso accade, tuttavia, un settore di eccellenza porta con sé problemi irrisolti che rischiano di aggravarsi nel tempo partendo dal problema dell’anossia della costa adriatica che minaccia l’allevamento delle varie specie.

Tra le altre criticità c’è l’età anagrafica degli operatori del settore dove la quasi totalità dei lavoratori è over 50 e spesso over 60, mentre gli under 40 sono appena il 9 per cento del totale, gli under 30 addirittura l’1 per cento.

Tale attività, oltre che necessitare di nuove leve per la sua sopravvivenza deve poter contare anche su persone giovani e dinamiche, dotate delle giuste competenze per affiancare al proprio lavoro un’azione che sia sostenibile. Purtroppo, anche su questo i dati non sono confortanti in quanto solo il 6 per cento degli impiegati nel settore è in possesso di una laurea. In tal senso guardiamo con fiducia al nuovo corso di laurea che è stato inaugurato all’Università degli Studi di Ferrara, che ha visto iscritti al primo anno 81 studenti molti dei quali provenienti da fuori regione.

Occorrono, infatti, figure professionali che garantiscano anche in futuro un prodotto ittico pescato di qualità, ma soprattutto professionisti in grado di gestire forme ecocompatibili di allevamento. Ad ogni modo, ringraziando per il lavoro svolto, dichiariamo l’astensione dal voto in vista di future nostre proposte legislative.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bergamini.

Ci sono altri in discussione generale?

A questo punto, apriamo le dichiarazioni di voto.

Non ci sono iscritti neanche in dichiarazione di voto.

A questo punto, dichiaro aperta la votazione sul provvedimento, sempre con l’App.

Dichiaro chiusa la votazione.

Do lettura del voto:

 

Presenti 40

Favorevoli 22

Astenuti 15

Contrari 2

 

È approvato.

 

(L’oggetto 1570, è approvato, con voto palese, in modalità telematica, a maggioranza dei presenti)

 

La consigliera Costi ha chiesto di intervenire.

Prego, consigliera.

 

COSTI: Per esprimere il mio voto a favore. L’App non funziona.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Consigliere Sabattini.

Consigliere Sabattini, favorevole.

Non la sentiamo, quindi…

 

SABATTINI: Favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Bulbi, favorevole.

Consigliere Liverani.

Consigliere Liverani, ha chiesto di parlare. Le passo la parola. Io da qui non riesco.

 

LIVERANI: Per esprimere un voto di astensione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto. Altri che vogliono intervenire? No. A questo punto prendiamo nota di coloro che si sono espressi.

Proseguiamo con i lavori.

 

OGGETTO 1601

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Interventi urgenti a favore dei gestori di edicole". (6)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

(Ordini del giorno 1601/1/2 – oggetti 1858 e 1857 – Presentazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Progetto di legge 1601: progetto di iniziativa della Giunta recante “Interventi urgenti a favore dei gestori di edicole”.

Il testo 3/2020 è stato licenziato dalla Commissione Politiche economiche nella seduta del 20 ottobre. È un progetto di legge composto da quattro articoli. La relatrice della Commissione, la consigliera Stefania Bondavalli, ha preannunciato di svolgere relazione orale. Il relatore di minoranza, il consigliere Gabriele Delmonte, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Ricordo che su questo oggetto insistono le seguenti due proposte di ordine del giorno. il primo ordine del giorno a firma dei consiglieri Bondavalli e altri; il secondo ordine del giorno a firma delle consigliere Piccinini, Rontini e Bondavalli.

A questo punto apriamo la discussione.

Passo la parola alla relatrice, consigliera Bondavalli. Prego.

 

BONDAVALLI, relatrice della commissione: Grazie, presidente, grazie, colleghi. Grazie all’assessore Calvano e all’assessore Corsini per l’importante lavoro che è stato fatto, naturalmente anche ai rispettivi collaboratori; un ringraziamento al relatore di minoranza Delmonte, ai rappresentanti dei gruppi consiliari.

Come si diceva, il testo è già stato licenziato dalla Commissione politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, che ringrazio.

Vorrei partire, nel presentarlo, da una premessa generale. Le settimane che stiamo vivendo, contraddistinte da una ripresa significativa del contagio, accompagnata dall’adozione di provvedimenti restrittivi, con particolare riferimento anche a quanto deciso sul piano nazionale dall’ultimo DPCM, recano con sé la riproposizione e l’importanza della comunicazione. Allora, l’informazione costante e puntuale alle comunità sull’evoluzione quotidiana della pandemia e sui contenuti di decreti e ordinanze che via via si succedono è elemento essenziale per poter affrontare il complesso percorso che ancora ci attende.

Per questo motivo, voglio ricordare che la Regione Emilia-Romagna, nel corso del 2020, ha assegnato, mediante un bando da un milione di euro, proprio contributi a sostegno dell’informazione locale nel periodo di emergenza sanitaria, di cui sono stati destinatari molteplici soggetti che operano in campo regionale. Ecco, per la stessa ragione, unitamente ad altre che andrò a illustrare, viene proprio sottoposta oggi all’attenzione dell’Assemblea legislativa questa proposta di legge inerente alle edicole.

È un progetto di legge denominato “Interventi urgenti a favore dei gestori di edicole”, composto di quattro articoli. Si parte da una premessa generale, che ritengo sia importante evidenziare. Questo provvedimento viene proposto per far emergere e valorizzare il ruolo dell’attività svolta dalle edicole durante l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19 come forma di sostegno dovuto a chi, durante la difficile situazione dei mesi del lockdown, ha continuato a esercitare la propria attività di servizio alla popolazione e ha svolto, in questo modo, una funzione di presenza e di riferimento per le comunità.

Del resto, lo sappiamo: le edicole tradizionalmente, con la loro distribuzione capillare, rappresentano un elemento essenziale nello sviluppo e nella tenuta del sistema dell’informazione, ma non solo dell’informazione, anche della cultura e, in generale, per lo svolgimento di diverse tipologie di servizi in favore dei cittadini, con una presenza che è diffusa su tutto il territorio regionale, dalla pianura fino al crinale.

C’è un altro elemento che connota questo provvedimento e che è doveroso sottolineare, ed è la modalità innovativa che è stata adottata per strutturarlo con la scelta della via della integratività, definendo una procedura nella quale viene presa a riferimento per l’erogazione dei contributi l’istruttoria già compiuta caso per caso dallo Stato, non effettuandone così una propria. Questo che cosa significa? Significa che si risparmia in lavoro amministrativo tempo esteso di apertura e chiusura del procedimento e poi si risparmia anche rispetto ai costi gestionali.

Per accelerare la procedura, dunque, ci si è inseriti in un sistema già avviato a livello statale, producendo una sommatoria di fondi stanziati per la medesima finalità ed anche in questo modo all’erogazione dei contributi previsti da questo progetto di legge che si sta presentando, un’efficacia immediata perché la situazione in cui ci troviamo oggi ad operare, lo abbiamo visto, richiede la massima celerità per dare risposte pronte a bisogni reali, risposte veloci a bisogni reali. È evidente che nel pensare all’erogazione di questo contributo la Regione Emilia-Romagna ha ricercato e voluto massima fluidità di azione, proprio in ottemperanza al principio della semplificazione procedurale che è tra gli obiettivi di questa Giunta regionale.

Per entrare brevemente nel contenuto del provvedimento, la Regione potrà concedere un contributo integrativo fino a 1.000 euro ad ogni soggetto beneficiario del bonus una tantum edicole, di cui all’articolo 189 del decreto legge n. 34 del 2020, che riconosce, infatti, un contributo una tantum fino a 500 euro alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per giornali e riviste, non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, quale forma di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria.

La proposta di legge oggi all’attenzione dell’Assemblea legislativa prevede che il contributo andrà a tutti coloro i quali abbiano avuto il riconoscimento del contributo statale. Per quanto riguarda i tempi di erogazione del contributo dello Stato, il termine per l’invio della domanda di accesso ai fondi è fissato proprio alla fine di questo mese, al 30 ottobre 2020. L’elenco degli aventi diritto sarà approvato entro 30 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande.

Il contributo a disposizione è quantificabile in un importo massimo di euro 500.000 per l’esercizio finanziario 2020. Ricordo che in caso di insufficienza delle risorse disponibili rispetto alle richieste ammesse si procederà alla ripartizione delle stesse in misura proporzionale in modo da poter comunque dare soddisfazione a tutte le richieste che arriveranno e poter contestualmente esaurire le risorse che sono state messe a disposizione dalla Giunta della Regione, che in questo modo vuole dare anche un segnale di attenzione, lo ricordo, e di vicinanza proprio a coloro i quali hanno tenuto aperte le proprie attività, in questo caso le edicole, in un momento molto difficile, quello che è stato rappresentato dai mesi contraddistinti dal lockdown, un bonus, un riconoscimento e un valore. Si diceva prima che a questo PdL vi sono due ordini del giorno. Direi di poter entrare nel merito anche durante la discussione, perché sono due ordini del giorno, credo, importanti, che vogliono dare uno sguardo anche di prospettiva rispetto proprio all’impegno di questa Giunta per quello che riguarda il sistema delle edicole.

Per il momento, mi fermo qui e ringrazio ancora per il lavoro svolto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

A questo punto, passo la parola al relatore di minoranza, consigliere Delmonte.

Prego, consigliere.

 

DELMONTE, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

In Italia abbiamo 14.626 edicole, di cui ben il 10 per cento (su venti regioni, quindi), 1.329, sono nella nostra regione Emilia-Romagna. Un numero di tutto rispetto che, però, purtroppo, così come segue nel trend nazionale, è in calo, ed è in calo un po’ perché, ovviamente, c’è una evoluzione del digitale e un po’ perché, obiettivamente, è un mestiere che ci deve essere sempre, deve essere sempre aperto. Ha orari complicati. È proprio questo credo che a maggior ragione debba essere riconosciuto quando questo sforzo viene fatto in un periodo difficile in cui tutti sono chiusi in casa, in cui magari la clientela è minore, in cui il rischio di stare all’interno del proprio negozio, uno tra i pochi in quel periodo aperto e che, quindi, accoglieva pubblico, era un rischio elevato.

È questa la ratio, la logica che guida il progetto di legge di oggi, così com’è quella che guidava in realtà il bando che è stato aperto dal Ministero, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e che si chiuderà tra tre giorni. Questo è un passaggio importante: si chiuderà tra tre giorni.

Noi oggi approviamo, come si è detto e come vedremo tra poco, un PdL che di fatto permetterà alle edicole, agli edicolanti, ai gestori delle edicole di ricevere fino a mille euro. Vedremo come questo numero, in realtà, sarà pressoché irraggiungibile. Però lo potrà fare solo ed esclusivamente se entro tre giorni, a partire da oggi, o se l’ha già fatto, richiederà e otterrà il contributo statale, quindi avrà diritto a quello statale di 500 euro.

È stato il Governo che, a fronte del numero di 14.000 edicole e di una promessa di 500 euro a testa, con un mero calcolo, ha messo a disposizione 7 milioni di euro, essendo così sicuro perlomeno di erogare, nel caso tutte le edicole chiedessero questo contributo, almeno il 96 per cento della cifra promessa.

Noi invece, come Regione, a fronte del numero che vi dicevo prima di 1.329 edicole, abbiamo stanziato 500.000 euro, per una cifra promessa di mille euro a testa. È vero, abbiamo detto “fino a”, però è anche vero che, in tutti i comunicati che abbiamo visto fino ad oggi dalla Regione, il “fino a” si era un po’ perso, c’era “mille euro”.

Però un mero calcolo matematico porta al fatto che se tutte le edicole aventi diritto richiedessero e ottenessero il bonus statale, e quindi avessero diritto a quello regionale, di fatto otterrebbero una cifra che è quella di 376 euro, il 35 per cento di quanto promesso, e otterrebbero i mille euro solo se a farne richiesta e ad averne diritto fossero il 37 per cento delle edicole, e sarebbe un fallimento. Se il 37 per cento delle edicole aventi diritto a un bonus fino a mille euro fossero solo quelle che lo otterrebbero, chiaramente parleremmo di un fallimento perlomeno di comunicazione nei confronti di queste, un po’ da parte dello Stato, che non è riuscito a far accedere ai fondi statali le nostre edicole emiliano-romagnole, un po’ nostro, perché evidentemente arriviamo ad approvare questo progetto di legge a due giorni e mezzo, tre dalla scadenza di quello che è il limite di fatto per poterci accedere, senza contare il fatto che questo progetto di legge entrerà in vigore dopo – perché verrà pubblicato nei prossimi giorni – e il bando è già chiuso.

Quindi, ecco i due problemi che rileviamo in questo progetto di legge. Uno, quello delle tempistiche, è evidente. Noi come Assemblea abbiamo fatto tutto il possibile per accelerare questo progetto di legge, in accordo anche – e qua la ringrazio – con la relatrice di maggioranza Stefania Bondavalli, così come la presidente di Commissione Manuela Rontini che con un iter ovviamente più veloce possibile, che prevedeva tutti i passaggi dovuti e doverosi (quello dell’udienza conoscitiva, così come quelli della discussione prima degli emendamenti e poi dell’articolato), ha portato oggi in Aula questo progetto di legge.

E, poi, la quantità di fondi. Il nostro emendamento bocciato in Commissione prevedeva, a fronte di quanto ha anche dichiarato l’assessore Calvano, che comunque ringrazio perché – l’ho già detto più volte – credo abbia messo in piedi, insieme all’assessore Corsini, suo collega, un progetto di legge che è comunque innovativo nel suo presentarsi e nel suo accodarsi a un’istruttoria che è quella nazionale, e che quindi porterà a quelli che ne avranno diritto un incasso molto rapido rispetto ai tempi che riconosciamo dei progetti di legge e dei bandi; quando si deve erogare direttamente un contributo molto spesso gli iter sono lunghi.

Qua in teoria, perlomeno sulla carta, vedremo se la collaborazione che è prevista nel progetto di legge sarà effettivamente molto rapida da parte del Ministero, in quel caso l’erogazione sarà molto rapida. Però, se l’assessore Calvano, in udienza conoscitiva, ci ha detto che una cifra realistica ipotetica di edicole che avranno diritto al bonus regionale e che, quindi, otterranno quello nazionale è di circa mille edicole – ovviamente è una stima ipotetica, lo ripeto, non possiamo saperlo ad oggi – sappiamo che queste edicole di fatto riceveranno 500 euro, che è la metà di quello che è il loro massimale ottenibile da questo progetto di legge. Esattamente quanto riceveranno dallo Stato. Quindi, noi abbiamo detto: se questa è davvero una cifra ipotizzabile e davvero noi vogliamo riconoscere un benefit, un bonus di 1.000 euro, raddoppiamo la cifra a un milione. Quindi, non è che abbiamo detto raddoppiamo giusto per raddoppiare. Era un emendamento che noi abbiamo fatto alla luce di quanto dichiarato, all’interno dell’udienza conoscitiva, dallo stesso assessore. Ci è stato risposto, però, così: guardate, non è che noi mettiamo fino a 1.000 euro perché vogliamo dare 1.000 euro. Questa è un po’ la risposta. Noi mettiamo fino a 1.000 euro perché vogliamo esaurire i 500.000 euro. Cioè, noi mettiamo 500.000 euro perché è questo che vogliamo metterci, non questo che abbiamo. È questo che vogliamo metterci, perché la Regione, volendo, altri 500.000 euro poteva trovarli nelle pieghe del proprio bilancio. Questo è quello che vogliamo metterci, ma vogliamo essere sicuri di esaurirlo. Quindi, mettiamo un budget più alto, fino a 1.000 euro, che a questo punto poteva essere fino a 10.000 o fino a 100.000 euro, tanto è indifferente, giusto per dire “cerchiamo di esaurirlo”.

Avrei preferito il ragionamento contrario. Cioè, quanto vale l’impegno che le edicole hanno messo? È ovvio che non vale nemmeno 1.000 euro, ma probabilmente vale molto di più. Però, un riconoscimento giusto sarebbe forse dare 1.000 euro per edicola? Se sì, allora quante sono le edicole? Ecco che una semplice moltiplicazione mi dà quanto dovrei stanziare. Invece, abbiamo letto una comunicazione, uscita il 28 settembre – vado a memoria, sui dati non ce l’ho scritto –della Giunta regionale, che faceva questo comunicato in cui di fatto fino a 1.000 se lo scordava, diceva 1.000 euro a tutte le edicole che otterranno il bonus statale. Bene, non sarà così. In parte dico: speriamo che non sarà così, perché obiettivamente se avessero 1.000 euro vorrebbe dire che pochissime edicole hanno ottenuto questo bonus.

Da qui io ho sempre sollecitato, dal primo giorno in cui abbiamo ottenuto dalla Giunta questo progetto di legge, un ragionamento sia con la consigliera Bondavalli che con la Giunta: attenzione, almeno finché questa legge non è approvata, il cui esito di approvazione è scontato, cerchiamo di comunicare il più possibile alle edicole il fatto che debbano muoversi a richiedere il bonus statale. Questo per non trovarsi poi a non poter erogare quello regionale. Questa informazione so che dalle associazioni di categoria in particolare è stata diffusa. Era stata già ovviamente diffusa quella del bonus statale. È il loro compito e lo avevano già fatto. È stata risollecitata alla luce anche del fatto che questa era, di fatto, la porta di accesso poi al bonus regionale.

L’ultima preoccupazione che abbiamo espresso all’interno dell’udienza conoscitiva e poi della discussione in Commissione era quella del fatto che solo chi ha il codice Ateco primario delle edicole potesse ottenere questo bonus. Questa, ovviamente, è una critica che va più a quanto fatto dal bando statale perché noi ci accodiamo adesso. È stato risposto: “Attenzione, però, perché quelle che non ce l’hanno come primario sono, di fatto, i supermercati”. È vero, ci sono anche loro, e non sono loro quelli che noi vogliamo premiare in questa situazione, ma è anche vero che ci sono le tabaccherie edicolanti, ci sono i bar con l’edicola. Non è vero che c’è solo la grande distribuzione all’interno di chi non ha il codice Ateco primario della edicola. Ci sono tante altre realtà che, di fatto, sappiamo rimarranno escluse.

Aggiungo l’ultimo ragionamento, che era quello fatto inizialmente quando noi avevamo preso in mano il progetto di legge e abbiamo detto: sì, però, obiettivamente, all’interno di questa situazione emergenziale, ci sono state edicole che ne hanno risentito di più, c’è chi ne ha risentito di meno e chi ne risente di più e di meno a livello strutturale. Pensiamo alle edicole delle aree interne, delle aree più periferiche della nostra regione. È evidente che l’incasso che hanno avuto, che hanno già normalmente tutti i giorni, ma che hanno avuto in momenti di lockdown in cui la popolazione che poteva accedere alle edicole era solo quella del proprio comune, è stato basso. È chiaro che se sono in una città capoluogo è diverso dal fatto di essere in un piccolo centro da mille abitanti, dove ovviamente il limite è strutturale all’interno dello stesso comune. Cerchiamo un modo per premiarli. Poi, era difficilissimo, se non quasi impossibile, in questa struttura di legge che appunto si accodava a un’istruttoria già esistente poter andare a lavorare su queste leve. Okay, però non dimentichiamo che questo problema esiste ed è poi quello che è stato preso in considerazione dall’ordine del giorno numero 1 a prima firma Bondavalli, che io stesso, a nome del Gruppo Lega, ho firmato e condiviso già anche nella giornata di ieri, perché questo deve essere un impegno che la Giunta non può dimenticare, che è quello di una situazione di fatto delle edicole periferiche che hanno una sofferenza strutturale non solo per la capacità di utenza, ma anche proprio per i costi, perché un quotidiano comprato da un’edicola appenninica, del crinale, costa molto di più all’edicola rispetto a quello che è il costo, anche solo per il trasporto, di un’edicola di città, tanto per intenderci. Quindi, non solo hanno meno clienti, ma hanno anche dei costi nettamente superiori.

Detto questo, il PdL ovviamente trova la nostra accoglienza, quindi sarà da noi votato favorevolmente come Lega ‒ così unisco anche, in parte, la dichiarazione di voto ‒ perché crediamo che comunque sia un riconoscimento meritevole, che questa categoria merita per quello che ha fatto in quel periodo. Anche altre categorie obiettivamente lo meriterebbero. Intanto si parte da qui, ed è un giusto riconoscimento.

Ci spiace solo un po’ per la parte di comunicazione che c’è stata con loro, soprattutto sulla parte dei mille euro, che secondo me si poteva raggiungere. Detto questo, 500 o 370, qualunque cifra sia, è più di zero, quindi crediamo che il riconoscimento sia comunque dovuto e il nostro voto sarà favorevole.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte.

A questo punto, siamo in discussione generale.

Si è iscritto a parlare il consigliere Tagliaferri. Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: Buongiorno presidente, assessori e colleghi.

Avevo preparato un discorso che denunciava le pecche di questa legge, le mancate promesse e i ritardi. Poi ho letto l’ordine del giorno della relatrice di maggioranza e allora mi sono detto: mi ha rubato il mestiere di consigliere di minoranza, perché il suo ordine del giorno conferma la gracilità della legge e il fatto che ‒ come avevo denunciato in Commissione ‒ ci si era dimenticati dei giornalai più fragili. Vedo, almeno a parole, che la maggioranza prova a correre ai ripari e a correggere la Giunta. Su questo progressivo scollamento tra la maggioranza e la Giunta avremo modo di tornare più volte nel corso di questa sessione dell’Assemblea.

Prendo atto che i partiti della maggioranza devono correggere leggi fatte in fretta e che promettono cose che non ci sono. Un esempio per tutti: per mesi la Giunta ci ha raccontato a reti unificate che davano mille euro a edicola; la settimana scorsa abbiamo imparato che erano solo 500. Si tratta della solita “legge manifesto”. E oggi la consigliera relatrice lo conferma, presentando un ordine del giorno che riprende tutte le nostre critiche. Ringraziamo, quindi, la collega Bondavalli per l’onestà intellettuale e invitiamo la Giunta ad ascoltare di più e per tempo le minoranze. Farebbe leggi migliori. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Tagliaferri.

È iscritto a parlare il consigliere Mastacchi. Prego.

 

MASTACCHI: Grazie.

Dando anch’io un parere di massima positivo alla legge, preannuncio che avevo preparato due emendamenti analoghi a quelli già presentati e bocciati in Commissione, che riprendevano il tema della maggiorazione del contributo di 500 euro per le edicole di montagna, con la modifica che avevo aggiunto per le aree svantaggiate anche della pianura. Tuttavia, prendo atto dell’ordine del giorno della consigliera Bondavalli, che va un po’ a “sanare” questa bocciatura che avevo ricevuto, per cui non presenterò gli emendamenti. Preannuncio voto favorevole sulla legge. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Ha chiesto la parola la consigliera Rontini.

Prego, consigliera.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Intervengo anche io velocemente sul progetto di legge recante “Interventi urgenti a favore dei gestori di edicole”, su cui nelle settimane scorse abbiamo lavorato nella Commissione Politiche economiche che presiedo. Un progetto di legge, come ha già ben spiegato la relatrice Stefania Bondavalli, volto a concedere un contributo a fondo perduto fino a mille euro – fino a mille euro, specifico bene l’italiano – agli esercenti dei punti vendita di giornali e riviste che svolgono tale attività in forma prevalente presenti sul territorio regionale, e che prevede fino a un tetto massimo di spesa di 500.000 euro, che abbiamo già stanziato a carico del bilancio regionale.

Il contributo può essere erogato a chi ha fatto o farà richiesta, perché è possibile farlo entro il prossimo 30 ottobre, del bonus una tantum edicole previsto dal Decreto Rilancio. La Giunta regionale ha infatti individuato una procedura estremamente semplificata per l’assegnazione dei contributi. Voglio esprimere un plauso all’assessore Calvano, al suo collega Corsini, auspicando che sia foriero di iniziative simili in futuro sulle altre attività del nostro Ente, naturalmente laddove sarà possibile, perché la procedura semplificata si basa, come è stato spiegato, sull’istruttoria nazionale, evitando in tal modo un doppio procedimento, sia nazionale che regionale, consentendoci così di risparmiare sui costi della procedura amministrativa e, nondimeno, di accorciare la tempistica per l’assegnazione dei contributi, consci di quanto, soprattutto in questi tempi, la tempestività nel dare risposte sia importante quanto il valore di quelle stesse risposte. Penso che su questo siamo tutti d’accordo in quest’aula tra maggioranza e minoranze.

È un progetto di legge che prevede, qualora le richieste siano superiori alle risorse stanziate, che sia effettuato un riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto, con lo stesso meccanismo, anche qui, previsto dal bonus nazionale, che ha lo scopo di dare un riconoscimento economico al ruolo fondamentale avuto dalle edicole durante l’emergenza sanitaria.

Ma soprattutto è un progetto di legge che si inserisce in un percorso di attenzione della Regione Emilia-Romagna al sistema dell’informazione e dell’editoria locale. Anche in questa sede penso sia, infatti, doveroso e opportuno ricordare che, già nella scorsa legislatura, quest’aula si espresse favorevolmente a un sostegno alle imprese dell’informazione con sede operativa in Emilia-Romagna approvando la legge n. 11/2017, una legge di iniziativa consiliare, che scrivemmo assieme all’allora consigliere Paolo Calvano, a Giorgio Pruccoli e ad altri colleghi regionali. A quella legge seguì un bando. Quella legge è poi stata rafforzata nei mesi scorsi, lo ricordava anche prima la relatrice Bondavalli, rafforzata da un avviso pubblico che aveva l’obiettivo di sostenere le imprese e gli altri soggetti dell’informazione e dell’editoria operanti sul territorio regionale, alle prese con la difficile situazione socioeconomica generata dal Covid-19.

Nessuna legge manifesto, quindi, piuttosto un percorso che, da alcuni anni, ha cercato di dare attenzione e risposte alle testate locali, a chi ci lavora, ai settimanali, ai settimanali diocesani, alle cooperative editoriali che oggi si completa con l’attenzione agli edicolanti, consapevoli che la rarefazione del tessuto di vendita di giornali e riviste costituita dalle edicole rappresenta un oggettivo impoverimento del nostro territorio, un impoverimento per le nostre comunità in particolare nelle località più piccole collocate in aree disagiate, marginali, periferiche e montane.

È un percorso a cui, mi si consenta, forse manca un ultimo pezzo. Anche qui nella scorsa legislatura non ancora depositando atti formali, ma era partito un confronto soprattutto dai colleghi Mumolo e Zappaterra sull’attenzione alle piccole case editrici locali, che spero ci sia modo di completare in questa legislatura perché anche loro sono un pezzo importante del diritto all’informazione di quell’attenzione alla cultura che fa crescere le nostre comunità su cui vogliamo mettere la testa e provare a portare risultati.

Velocemente anche sui due ordini del giorno, quello della consigliera Bondavalli, che raccoglie anche il confronto che c’è stato in sede di Commissione anche tra le altre diverse forze politiche dell’aula e che fa parte di un percorso di attenzione che con atti questa Regione sta portando alle comunità delle aree marginali, delle aree periferiche e montane, consci di quanto abitare, vivere, lavorare e studiare in quei luoghi sia più difficile e più costoso che non farlo in dei contesti metropolitani.

Voglio poi ringraziare la consigliera Piccinini che con l’ordine del giorno che ho sottoscritto insieme alla collega Bondavalli porta in quest’aula e in Commissione un altro filone di intervento per il nostro lavoro dei prossimi mesi, che è quello che riguarda il servizio di pubblica utilità che le edicole svolgono; edicole che fanno sempre più fatica ad andare avanti con la sola attività di vendita di riviste e giornali e che come in alcuni contesti anche dell’Emilia-Romagna, in alcune città, penso alle citate esperienze di Modena e di Cesena, si è ragionato, anche a seguito di un protocollo sottoscritto insieme all’ANCI, di quale ulteriore ruolo possano svolgere le edicole nell’avvicinare alcuni servizi comunali ai cittadini. Pensiamo a quelli più facili dell’anagrafe, del ritiro di certificati, su cui forse la popolazione più anziana fa ancora fatica ad avere accesso con le modalità digitali. Mentre i chioschi di giornali possono essere una rete capillare nel nostro territorio, ma anche nelle città più grandi e turistiche, come punto di informazione per le persone che vengono a visitare i nostri borghi, le nostre città, le nostre bellezze culturali, naturali e artistiche.

Quindi, grazie a tutti coloro che hanno lavorato a questo provvedimento, che ci fa fare un altro passo avanti nella tutela della pluralità dell’informazione, perché le voci dell’informazione, le voci diffuse dell’informazione sono un presidio per la democrazia e sono anche una tutela che ciascuno in quest’aula, ognuno facendo il proprio lavoro, che è diverso tra maggioranza e minoranza, svolge per le nostre comunità.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini.

Passo la parola alla consigliera Piccinini. Prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Come abbiamo già avuto modo di dire in Commissione, questo progetto di legge è condivisibile nelle sue finalità, che ha il cuore all’articolo 2 del PdL, che istituisce il contributo regionale integrativo, con le modalità e le procedure semplificate che sappiamo, al bonus edicole del DL n. 34/2020 per far fronte agli esiti economici negativi che ha portato la pandemia da Covid-19.

Non dobbiamo, però, nasconderci ‒ come dicevamo, appunto, anche in Commissione ‒ che il settore delle edicole è in crisi da tempo e ha bisogno di un ripensamento anche nelle sue finalità primarie. In questo senso, il progetto di legge può avere un respiro anche più ampio e di prospettiva, come è emerso nei confronti che hanno accompagnato la discussione nella Commissione assembleare e nell’udienza conoscitiva.

La prospettiva è quella di promuovere e sostenere questo processo di profondo ripensamento di una rete di vendita, che fino a pochi anni fa era fondamentale per l’informazione e per la formazione del pensiero e dell’opinione pubblica. Quindi, servono, sì, interventi urgenti per le edicole, come recita il titolo del progetto di legge, ma è necessaria anche e soprattutto una radicale rivisitazione della loro funzione, in un’epoca in cui il prodotto principale della loro attività, cioè la vendita della carta stampata, è sempre più insidiato dalle pubblicazioni on line.

La relazione al progetto di legge richiamava l’intenzione di valorizzare il tema dello sviluppo dell’attività e della presenza delle edicole sul proprio territorio. Questa finalità trova risposta nel doveroso contributo integrativo al bonus edicole, ma deve trovare risposta in una nuova progettazione per la loro sopravvivenza, la trasformazione e lo sviluppo di questa rete di vendita. Partendo, quindi, da questa consapevolezza, ho voluto presentare in Commissione due emendamenti incentrati sia sul sostegno alla diversificazione dei servizi nelle edicole sia al rafforzamento del loro ruolo come centri di servizi per le comunità locali. Ho quindi apprezzato che lo spirito e l’intenzione dei miei emendamenti sia stato colto, e in questo voglio ringraziare la relatrice di maggioranza, la collega Bondavalli, la collega Rontini e anche la collega Costi che sono intervenute in Commissione, sostenendo i contenuti degli emendamenti, e naturalmente anche l’assessore Calvano.

Proprio in considerazione della necessità di seguire con attenzione e impegno la definizione di una prospettiva di crescita, ho voluto trasformare gli emendamenti che avevo ritirato in Commissione in un ordine del giorno, nella convinzione che gli interventi urgenti che stiamo discutendo oggi diventino a breve una strategia di diversificazione e riconversione strutturale delle edicole.

L’ordine del giorno parte dal riconoscimento del grande interesse che può essere rivestito da iniziative diffusesi in alcuni Comuni (alcuni venivano citati prima) sia nel nostro Paese (penso al Comune di Torino), ma anche nella nostra regione (penso a Modena, Cesena veniva citata, ma anche Bologna e Rimini, che si stanno attivando proprio in questo senso), vale a dire la realizzazione di servizi di rilascio di certificati dell’anagrafe e di stato civile presso le edicole, sulla base di convenzioni con i Comuni, con l’obiettivo sia di ampliare le modalità di accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica amministrazione, sia di sostenere con un arricchimento della gamma l’offerta complessiva delle edicole.

L’ampliamento della gamma dei servizi accessibili tramite le edicole può costituire un’importante opportunità per accrescere e rendere più agevoli le modalità di accesso ai servizi della Pubblica amministrazione e, nello stesso tempo, può aiutare la sostenibilità economica della gestione delle edicole, oggi spesso messa a dura prova, favorendo quindi la permanenza e la diffusione di questi naturali presìdi del territorio, che diventerebbero anche dei veri e propri servizi anagrafici decentrati.

Per questo, l’ordine del giorno da un lato sollecita il perfezionamento del progetto amministrativo per l’adozione nella Conferenza Unificata dell’intesa prevista dal decreto legge 170/2001, e dall’altro chiede alla Giunta di prendere in esame, anche nell’ambito della prossima manovra di bilancio, l’adozione di misure per favorire la presenza e la diffusione della rete delle edicole come punti di accesso di servizi della Pubblica amministrazione. L’intento naturalmente è quello di sostenere le iniziative previste dai protocolli fra ANCI e FIEG e fra ANCI e le organizzazioni sindacali dei rivenditori di giornali e riviste, e di promuovere l’effettiva applicazione nei comuni. In questa logica si può anche prevedere l’estensione ad altre tipologie di servizi ed enti, compresi quelli offerti dalla nostra Regione.

L’altro tema, che sono consapevole richieda riflessioni e approfondimenti ad hoc, per questo non è stato inserito nell’ordine del giorno di oggi, riguarda la dimensione polifunzionale delle edicole. Non dobbiamo nasconderci che, se l’edicola continuerà ad operare, sarà proprio perché non sarà più l’edicola che conoscevamo. La nostra Regione si è dotata di una disciplina sugli esercizi polifunzionali nelle aree disagiate o meno popolate, esercizi finora connotati prioritariamente dal rapporto con la vendita di prodotti alimentari e di servizi alimentari. I rapidi mutamenti nella rete di vendita e nelle stesse modalità di commercio e di acquisto possono probabilmente richiedere una riflessione anche sulle condizioni e i requisiti in cui devono corrispondere gli esercizi polifunzionali e, conseguentemente, sugli strumenti per favorire la diversificazione della rete di servizi e prodotti delle edicole di domani. Ma questo è un punto che, come dicevo, non abbiamo voluto inserire nell’ordine del giorno proprio perché sono consapevole che serva un approfondimento specifico.

In conclusione, il nostro voto sarà, come detto, favorevole sia per i contenuti sia – lo devo dire – per le modalità con cui è stato portato avanti il confronto sia da parte della relatrice e dei colleghi sia da parte dell’assessore Calvano con il Movimento 5 Stelle.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Non ho altri iscritti a parlare.

A questo punto chiedo se ci sono le repliche dei relatori. Scusate, c’è il consigliere Facci, che si è prenotato proprio ora. Prego, consigliere.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Alcune considerazioni, perché l’intervento del nostro relatore di minoranza, il collega di Gruppo, è stato ampiamente esaustivo. Ha sostanzialmente evidenziato il motivo per il quale certamente aderiremo a questo progetto di legge in favore di una categoria che, indubbiamente, ha sofferto – non l’unica purtroppo – durante il momento peggiore dell’emergenza sanitaria.

Il punto è capire come vogliamo considerare queste categorie, cioè se debbano essere meritevoli di un supporto concreto o se devono essere meritevoli di un attestato simbolico che male non fa, perché si traduce non in una pacca sulle spalle, ma in una erogazione di risorse in denaro, che indubbiamente appare, per certi aspetti, del tutto insufficiente.

Il fatto che questa erogazione, questo contributo sia vincolato a tutta una serie di parametri, non ultimo a quello di essere collegato al contributo nazionale, rende anche evidente l’estrema debolezza del provvedimento in quanto tale, perché noi per gli edicolanti e anche per tutti coloro che hanno rappresentato un importante presidio e servizio nei momenti difficili dei mesi scorsi, abbiamo auspicato, abbiamo invocato misure ben più strutturali, ben più articolate.

Ricorderete la discussione che ci fu in quest’aula poco prima dell’estate quando chiedevamo a questa Regione di essere coraggiosa, di essere virtuosa come è stata, per esempio, la Regione Piemonte, che a queste categorie ha dato immediatamente nel conto corrente quello che oggi il Presidente del Consiglio dice che vuol fare, vorrà fare, poi andremo a capire i termini e le misure,  la Regione Piemonte lo faceva già prima dell’estate, quindi bonifico immediato sul conto corrente delle categorie economiche che erano state colpite più duramente e non erano certamente solo gli edicolanti, c’erano i tassisti, c’erano i ristoratori, tutti coloro che più di altri avevano subito uno stop forzato.

Oggi la Regione, a fine ottobre, quindi praticamente a novembre, comprende che c’è una categoria, fra le varie, che ha sofferto non so se più delle altre o come le altre, io ritengo che qui la sofferenza sia stata sostanzialmente generalizzata, e chiede le sia riconosciuto questo presidio sui territori perché rimanendo aperte in un momento in cui le attività commerciali erano di fatto assolutamente poche, a offrire il proprio servizio, indubbiamente hanno rappresentato un presidio. Indubbiamente hanno rappresentato un presidio in quei territori più periferici, nei territori di montagna, che oggi, con l’ordine del giorno che è stato presentato, collegato a questo progetto di legge, ricevono un’attestazione di colleganza e di vicinanza. Poi vedremo quali saranno gli aspetti concreti di questa colleganza e vicinanza che la maggioranza ritiene di dover riconoscere alle edicole della periferia e della montagna. Vedremo. Con gli ordini del giorno e le risoluzioni di vicinanza, in cui si attesta la vicinanza e la colleganza non si arriva alla fine del mese. Alla fine del mese nei momenti difficili si arriva se ci sono dei contributi a fondo perduto. Bene, contributi a fondo perduto finora non ne abbiamo visti tanti da parte di questa Amministrazione.

Questo provvedimento, in realtà, introduce timidamente un primo contributo che dovrebbe essere immediato. Lo lega, lo va a vincolare a una misura nazionale, quindi condizionata da quelli che saranno gli esiti delle istruttorie a livello nazionale. Quindi, come riconosceva e ricordava il collega Delmonte, abbiamo un elemento pregiudizievole. Di fatto, se questa istruttoria, per un motivo o per un altro, non dovesse essere positiva, non avremo alcun tipo di contributo in sede regionale. Anche questo in qualche modo ci fa pensare che forse, allora, gli edicolanti non sono tutti uguali, dal momento che alcuni riceveranno il bonus e altri non lo riceveranno.

Un altro aspetto per certi aspetti da censurare. Può essere un termine forte, ma non lo è nel momento in cui ritengo che la comunicazione, quando viene fatta, deve essere una comunicazione chiara. È stato ricordato anche dagli altri colleghi prima del mio intervento che questa Regione nei mesi scorsi, nelle settimane scorse ha sbandierato in maniera netta il fatto che il contributo sarebbe stato di mille euro. Poi mille euro non sono. È fino a mille euro.

Questo modo di illudere le categorie diventa anche fastidioso. Penso, per esempio, a quelli che sono stati indotti, a tutte le attività commerciali ed economiche che sono state indotte dal Governo nazionale a incentivare gli acquisti per la sanificazione, per la prevenzione, perché dovevano ricevere un contributo, lì poi era scritto “del 60 per cento”, non era neanche “fino al 60 per cento”, era del 60 per cento, salvo poi rimandare a una fase di chiarimento, di specificazione, è diventato “fino al 60 per cento”, e infatti è stato il 938 nell’ultimo provvedimento di settembre dell’Agenzia delle entrate, chiarimento dell’Agenzia delle entrate. Stato nazionale, quindi non è un fatto della Regione, ma è per dire che questa tecnica legislativa di illudere le persone che possono ricevere se fanno determinate cose, in quel caso era “se fate acquisti, riceverete”, qui chiaramente non è… Se vogliamo, l’aspetto positivo è che non li si vincola a un’attività, a un facere, li si vincola semplicemente al fatto di essere edicolanti, li si vincola al fatto di avere, però, presentato la domanda a livello nazionale e, quindi, di essere in qualche modo già meritevoli di ricevere il bonus nazionale, fino a 1.000 euro. Poi abbiamo imparato che non saranno verosimilmente neanche 900 euro, verosimilmente saranno 500 euro. È l’ipotesi realistica che questo Assessorato si aspetta.

Allora, secondo me, secondo noi, per essere molto trasparenti e chiari, la tecnica sarebbe stata “riceverete un contributo di almeno 350 euro”, che è l’esatto quoziente che deriva dalla divisione della somma stanziata per il numero delle edicole presenti, sapendo che realisticamente l’aspettativa è di 500 euro. Questa, secondo me, è la corretta comunicazione che andava fatta. Mettere “fino a 1.000 euro” crea delle aspettative.

Magari questo importo non sarà neanche di 500 euro, magari sarà superiore. Perché sarà superiore? Perché le domande pervenute e ammesse saranno ovviamente inferiori, quindi naturalmente diminuendo la platea dei potenziali beneficiari aumenta, ovviamente, la somma disponibile. Però, è che in questo modo obiettivamente si fa un’operazione, a nostro avviso, poco chiara, fermo restando che è positiva. Perché? Perché finalmente questa Regione concede – dico finalmente – qualcosa a fondo perduto per parte di un tessuto economico che ha sofferto e sta tuttora soffrendo. Ovviamente, non è finita. Anzi, purtroppo, abbiamo visto che è ricominciata e forse dovremmo anche pensare a ulteriori misure da mettere in campo per sopperire a quello che il Governo nazionale non sta facendo. Questa, ovviamente, è un’altra questione, è un altro aspetto sul quale non vorrei adesso aprire una discussione.

Sicuramente ci sarà il voto favorevole da parte del Gruppo della Lega, perché è una misura ripeto che noi abbiamo invocato da tanto e l’abbiamo invocata per tutti. Abbiamo invocato un sostegno economico a tutti. Adesso in qualche modo si va incontro in maniera parziale e in maniera condizionata da quello che ho detto prima rispetto solo a una categoria delle tante. Quindi, dobbiamo fare alcune riflessioni su come vogliamo aiutare l’altra parte del mondo economico che non ha ancora ricevuto nulla. Abbiamo ancora da argomentare e da lavorare su questo aspetto.

Circa gli ordini del giorno, come ho detto prima, l’ordine del giorno che riconosce una importanza alle edicole di periferia e di montagna certamente mi trova favorevole, lo voteremo, perché è un ordine del giorno che va nella direzione che noi abbiamo sempre sostenuto, quella che le attività economiche, le attività commerciali in realtà di periferia sono un presidio più di altre, sono un importante riferimento per quelle comunità, sono un deterrente anche alla desertificazione, perché se ho i servizi, verosimilmente, ho gli insediamenti abitativi. Però, non dobbiamo ricordarci di queste comunità o di queste situazioni solo in un ordine del giorno o in dichiarazioni astratte di principio. Cerchiamo poi di andare a tradurle in atti concreti quando si parla e quando si va a intervenire nella quotidianità in maniera concreta in quei territori.

Sinceramente, personalmente sull’ordine del giorno della collega Piccinini ho qualche perplessità, nel senso che può anche essere un dato che magari può trovare una risposta favorevole nella categoria di riferimento. Non vorrei che potesse diventare un appesantimento burocratico e che potesse essere magari, in realtà, un tradursi poi in conseguenze negative a livello pratico, però non sono aprioristicamente contrario. Quindi, su quello riserveremo, ovviamente, a valutazioni il voto.

Chiudo evidenziando anch’io che di provvedimenti come questi c’è assolutamente bisogno, però ci sarebbe bisogno che questi provvedimenti fossero strutturali, fossero più cospicui dal punto di vista del sostegno e non fossero legati a variabili e a condizionalità che indubbiamente oggi rendono assolutamente incerto il risultato finale.

Le categorie produttive che sono state danneggiate, che hanno assoluta necessità di ricevere un sostegno, che guardano anche all’Amministrazione pubblica come un ultimo paracadute in un momento di reale crisi, reale, drammatica crisi, credo che dovrebbero ricevere qualcosa di strutturale, costante, quindi non legato a provvedimenti che appaiono del tutto estemporanei e, in qualche modo, frutto di una improvvisa riscoperta benevolenza, ma non c’è niente di strutturale, non c’è niente di programmato, non c’è niente di profondo. Questa è un po’ la nota dolente che accompagnerà il nostro voto favorevole a questo provvedimento.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Facci.

Sono le ore 12.58. A questo punto, dichiaro chiusa la seduta del mattino. Riprendiamo alle ore 14.30 con la seduta pomeridiana. Grazie a tutti.

È convocata la Capigruppo.

 

La seduta ha termine alle ore 12,58

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADA’, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI.

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Barbara Lori.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Michele Barcaiuolo e Nadia Rossi.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 1829

Proroga, ai sensi dell’art. 15 della l.r. 31 luglio 2020, n. 3, del Presidente dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia‐Romagna (IBC) eletto dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 117 dell’8 maggio 2017 e prorogato con deliberazione n. 19 del 7 luglio 2020. (Su richiesta del Sottosegretario della Giunta regionale a nome della Giunta) (28)

 

Presenti 43

 

Favorevoli 26

Paruolo Giuseppe; Daffadà Matteo; Felicori Mauro; Amico Federico Alessandro; Fabbri Marco; Soncini Ottavia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Iotti Massimo; Mumolo Antonio; Pillati Marilena; Mori Roberta; Marchetti Francesca; Costa Andrea; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Maletti Francesca; Tarasconi Katia; Pigoni Giulia; Bessi Gianni; Rossi Nadia; Piccinini Silvia; Montalti Lia; Taruffi Igor; Rontini Manuela; Bulbi Massimo.

 

Astenuti 16

Mastacchi Marco; Gibertoni Giulia; Bargi Stefano; Rancan Matteo; Lisei Marco; Occhi Emiliano; Montevecchi Matteo; Delmonte Gabriele; Bergamini Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Pelloni Simone; Facci Michele; Catellani Maura; Stragliati Valentina; Liverani Andrea; Castaldini Valentina

 

Non votante: 1

Petitti Emma

 

Assenti 7

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Marchetti Daniele; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Sabattini Luca.

 

OGGETTO 1570

Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo “Schema modifica dell’Allegato 2 del regolamento regionale 2 febbraio 2018 n. 1 di attuazione delle disposizioni in materia di tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e di disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne, a norma dell’art. 26 della legge regionale 7 novembre 2012, n. 11”. (29)

 

Presenti 44

 

Favorevoli 25

Daffadà Matteo; Rossi Nadia; Taruffi Igor; Tarasconi Katia; Iotti Massimo; Pigoni Giulia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Rontini Manuela; Zappaterra Marcella; Soncini Ottavia; Amico Federico Alessandro; Mumolo Antonio; Bondavalli Stefania; Marchetti Francesca; Maletti Francesca; Fabbri Marco; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Bessi Gianni; Felicori Mauro; Pillati Marilena; Costi Palma; Sabattini Luca; Bulbi Massimo

 

Contrari 2

Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia

 

Astenuti:16

Bergamini Fabio; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Stragliati Valentina; Pelloni Simone; Castaldini Valentina; Lisei Marco; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Tagliaferri Giancarlo; Rancan Matteo; Catellani Maura; Bargi Stefano; Liverani Andrea

 

Non votante:1

Petitti Emma

 

Assenti 6

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Montalti Lia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Zamboni Silvia

 

 

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di legge:

 

1767 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base”. (19 10 20) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bergamini, Bargi, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

1676 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura concorsuale per il reclutamento di Direttori dei servizi generali ed amministrativi del personale ATA (DSGA). A firma della Consigliera: Castaldini

 

1678 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dell’erogazione di prestazioni specialistiche e la riattivazione dell’attività del Punto Nascite all’Ospedale di Lugo (RA). A firma del Consigliere: Liverani

 

1679 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilevamento dell'inquinamento atmosferico da traffico stradale nel nodo viario di Rastignano (BO).               A firma della Consigliera: Piccinini

 

1680 - Interrogazione a risposta scritta circa il taglio della vegetazione lungo il canale Navile nel comune di Bologna. A firma del Consigliere: Taruffi

 

1681 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il nuovo piano di riordino territoriale (PRT) in relazione agli abbandoni ad opera di alcuni Comuni delle relative Unioni. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1682 - Interrogazione a risposta scritta circa le prestazioni sanitarie rinviate a causa dell’emergenza Covid 19. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Rainieri, Pelloni, Montevecchi, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Facci, Catellani, Bargi, Delmonte, Liverani, Rancan, Pompignoli

 

1684 - Interrogazione a risposta scritta circa la disponibilità dei servizi igienici presso la stazione autobus di Maranello (MO). A firma del Consigliere: Bargi

 

1685 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei medici di base in provincia di Ravenna con particolare riguardo a Lugo. A firma del Consigliere: Liverani

 

1687 - Interrogazione a risposta scritta circa il reparto di chirurgia d'urgenza dell'Ospedale Maggiore di Bologna.               A firma del Consigliere: Lisei

 

1689 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni per la salvaguardia delle attività a carattere culturale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1690 - Interrogazione a risposta scritta circa la proposta di applicare un sovrapedaggio ai veicoli in uscita dai caselli autostradali bolognesi.A firma del Consigliere: Lisei

 

1691 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le tempistiche e le modalità di riapertura dei letti di degenza dedicati ai ricoveri di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Cona - Ferrara.A firma del Consigliere: Fabbri

 

1693 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela degli orsi, patrimonio indisponibile dello Stato.A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1694 - Interrogazione a risposta scritta circa attività di prelievo e controllo delle specie nel parco Città Campagna in provincia di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1695 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di una piattaforma logistica altamente impattante a livello ambientale a Fiorenzuola D'Arda. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1696 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dei confini originali dell’Oasi di Torriana e Montebello (RN) nonché circa le modalità di controllo della popolazione di cinghiali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1697 - Interrogazione a risposta scritta circa l’intervento della Regione inerente la gratuità dei servizi di trasporto pubblico per i minori under 14 anni. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1698 - Interrogazione a risposta scritta circa la ripresa dell’attività dei Musei del polo museale dell'Emilia-Romagna.A firma del Consigliere: Lisei

 

1699 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione economica in Emilia-Romagna ed eventuali azioni di sostegno.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1700 - Interrogazione a risposta scritta circa i piani aziendali per il recupero delle prestazioni sanitarie rimaste in sospeso causa Covid-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

1701 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di implementazione della banda larga sull'appennino bolognese e gli obiettivi dell’Agenda digitale regionale. A firma del Consigliere: Lisei

 

1702 - Interrogazione a risposta scritta sulla distribuzione di mascherine gratuite negli istituti scolastici, con particolare riguardo agli istituti in Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1703 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la diagnosi da positività SARS-CoV-2 a scuola. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1704 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto “Revisione della capacità di stoccaggio del III settore della discarica per rifiuti non pericolosi” nel Comune di Castel Maggiore (BO)”. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1705 - Interrogazione a risposta scritta sulla tutela dei daini presenti nelle pinete ravennati.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1707 - Interrogazione a risposta scritta circa l’eventuale impiego dei fondi del “Recovery fund” per completare la ricostruzione del terremoto in Emilia-Romagna del 2012.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1709 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa gli appostamenti di caccia e la loro classificazione tra "da terraferma" e "in zona umida" nella Provincia di Forlì Cesena.

A firma della Consigliera: Zamboni

 

1710 - Interrogazione a risposta scritta circa il malfunzionamento del servizio Eleven Sports.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1711 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni volte a garantire la continuità delle attività didattiche in un istituto scolastico sito nel Comune di Monterenzio.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1712 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative volte al sostegno dell'attività delle strutture sportive regionali con particolare riferimento a palestre e piscine.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1714 - Interrogazione a risposta scritta circa l'abbattimento di un albero secolare a Brisighella (RA).

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1715 - Interrogazione a risposta orale in commissione relativamente ai disagi causati nella frazione di Rastignano a seguito della modifica della viabilità, in relazione alla variante della SP 65 (Nodo di Rastignano).

A firma del Consigliere: Facci

 

1716 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni atte a prevenire il ritorno del Covid-19 nelle RSA.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1718 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione della seconda finestra del bando di cui alla DGR 2255/2020 per il sostegno a piccole attività commerciali e di pubblico esercizio.

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Facci, Bergamini, Pelloni, Liverani, Occhi, Delmonte, Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Pompignoli, Bargi, Rancan, Montevecchi

 

1720 - Interrogazione a risposta scritta circa il Parco della Cittadella in Parma ed il relativo progetto di restyling.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1721 - Interrogazione a risposta scritta circa ritardi nell’erogazione di integrazioni salariali derivanti da “emergenza sanitaria COVID-19” nonché circa l’ammontare delle relative domande autorizzate/accolte ma non liquidate.

A firma dei Consiglieri: Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Bergamini, Pompignoli, Pelloni, Facci, Rainieri, Bargi, Rancan, Montevecchi, Liverani, Delmonte

 

1722 - Interrogazione a risposta scritta circa rimedi al problema dell’affollamento dei treni regionali.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1723 - Interrogazione a risposta scritta circa presunti controlli di lavoratori-rappresentanti sindacali da parte di incaricati dal datore di lavoro.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1725 - Interrogazione a risposta scritta circa le conseguenze sugli esercizi commerciali delle nuove limitazioni orarie dell’attività.

A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

 

1726 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni del ponte della Veggia tra la frazione di Casalgrande (RE) e Sassuolo (MO).

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1727 - Interrogazione a risposta scritta circa la pratica dell'attività venatoria nei comuni di Medicina e Castel Guelfo (BO).

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1728 - Interrogazione a risposta scritta circa una recente gara bandita da “Intercent-ER” per l’acquisto di “servizi di sviluppo, evoluzione e gestione dei sistemi informativi di proprietà delle Amministrazioni aderenti”.

A firma del Consigliere: Paruolo

 

1729 - Interrogazione a risposta scritta circa nuove misure di finanziamento per l’implementazione del Targa System ed il sostegno ai Comuni per le minori entrate derivanti dal mancato pagamento delle sanzioni previste dal Codice della Strada.

A firma del Consigliere: Bergamini

 

1730 - Interrogazione a risposta scritta circa i provvedimenti in via di adozione a seguito del crollo del ponte Lenzino che collegava il comune di Corte Brugnatella a quello di Cerignale (PC).

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1731 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’accesso al medicinale Ellaone (ulipristal).

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1732 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la reale situazione delle liste d’attesa per le visite specialistiche all'interno della sanità piacentina.

A firma della Consigliera: Stragliati

 

1733 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito agli interventi stradali sulla SS309 Romea, nel tratto compreso tra i comuni di Lagosanto e Mesola (FE).

A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

1735 - Interrogazione a risposta scritta circa i possibili danni ambientali o all’habitat acquatico determinati dagli abbassamenti dei livelli idrici nei canali irrigui del territorio regionale.

A firma del Consigliere: Bergamini

 

1736 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i disservizi sulla linea ferroviaria Porrettana.

A firma del Consigliere: Taruffi

 

1738 - Interrogazione a risposta scritta circa le residenze per anziani della Provincia Bologna a fronte della ripresa dei contagi da Covid-19

A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1739 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo della campagna antinfluenzale.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1740 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative dirette a promuovere una corretta circolazione stradale con monopattini.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1742 - Interrogazione a risposta orale in commissione sull'attuale situazione in cui si trovano i gestori degli impianti dedicati ad attività e sport acquatici.

A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Pigoni, Caliandro, Rontini, Fabbri, Bulbi

 

1744 - Interrogazione a risposta scritta circa il recupero del complesso monumentale di Montefalcone sito nel Comune di San Polo d’Enza (RE), e la sua restituzione alla comunità.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1745 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo dell’applicazione per smartphone “Immuni” per il contrasto alla diffusione della pandemia da COVID-19.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1746 - Interrogazione a risposta scritta circa presunti controlli di lavoratori-rappresentanti sindacali da parte di incaricati dal datore di lavoro.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1747 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la gestione dei pazienti positivi al covid all'interno delle CRA e RSA.

A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Pelloni, Facci, Bargi, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Delmonte, Catellani, Montevecchi, Rancan

 

1748 - Interrogazione a risposta scritta circa l’estensione della tariffazione dell'acqua per uso domiciliare basato su fasce di consumo pro-capite agli studenti iscritti all’Università e domiciliati nel territorio con un regolare contratto d’affitto e ad altre categorie quali i lavoratori stagionali.

A firma del Consigliere: Paruolo

 

1749 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'interruzione della somministrazione di vaccini.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

 

1750 - Interrogazione a risposta scritta circa la adozione di interventi volti a migliorare l’accesso al punto prelievi di Formigine (MO).

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1751 - Interrogazione a risposta scritta circa la adozione di linee guida inerenti le visite agli ospiti delle RSA.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1752 - Interrogazione a risposta scritta circa la adozione di interventi inerenti i controlli sulla applicazione delle disposizioni volte a contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19, anche a tutela delle attività economiche.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1753 - Interrogazione a risposta scritta circa l’effettuazione di tamponi in Val d’Arda.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1754 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il progetto di discarica da realizzare in località Castello di Serravalle, nel comune di Valsamoggia (BO).

A firma della Consigliera: Zamboni

 

1756 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la crisi aziendale della società Me.Mo. srl in Gaggio Montano (BO).

A firma del Consigliere: Facci

 

1757 - Interrogazione a risposta scritta circa la decisione di AIFA di abolire l’obbligo di prescrizione medica per l’acquisto del farmaco “EllaOne” anche per le minorenni.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1758 - Interrogazione a risposta scritta circa il reddito di cittadinanza in Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1759 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione relativa alle concessioni nella Sacca di Goro per l’allevamento delle vongole veraci.

A firma del Consigliere: Mastacchi

 

1760 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità dei ponti presenti nella bassa Parmense.

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

1761 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento della sede dell'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po presso il Ponte Europa di Parma.

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

1762 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riapertura, in sicurezza, della scuola materna di Pizzano di Monterenzio (BO).

A firma del Consigliere: Mastacchi

 

1763 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione di un tavolo regionale di concertazione per la soluzione della crisi alla Ondulati Spa di Maranello (MO).

A firma del Consigliere: Pelloni

 

1764 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi diretti alla copertura di zone periferiche e di montagna con infrastrutture per la telefonia mobile ed internet.

A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Pelloni, Montevecchi, Pompignoli, Facci, Liverani, Delmonte, Catellani, Rainieri

 

1765 - Interrogazione a risposta scritta circa l’Azienda valliva particolare di caccia Valli di Comacchio. 

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1766 - Interrogazione a risposta scritta circa l’insediamento universitario del comparto Lazzaretto-Bertalia di Bologna.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1770 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impianto fotovoltaico di Cadeo (PC).

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1771 - Interrogazione a risposta scritta circa la classificazione dei ricoverati in terapia intensiva.

A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini, Rainieri

 

1772 - Interrogazione a risposta scritta circa l’abolizione della prescrizione medica per la somministrazione a minorenni del farmaco "EllaOne".

A firma del Consigliere: Lisei

 

1775 - Interrogazione a risposta scritta circa la stabilizzazione di medici, infermieri e personale socio sanitario precario.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1776 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuale disponibilità e futura necessità di posti letto nei reparti di terapia intensiva.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1777 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione del Parco Delta del Po.

A firma del Consigliere: Fabbri

 

1779 - Interrogazione a risposta scritta circa l’affidamento di incarico di Direttore Amministrativo presso la Struttura “Servizi gestione interna innovazione e area commerciale” dell’AOSP di Bologna.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1780 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impiego per i diabetici di nuovi farmaci e nuovi dispositivi da rendere dispensati o rimborsabili dal SSN.

A firma dei Consiglieri: Rontini, Caliandro, Bondavalli, Montalti, Soncini, Daffada', Pillati, Zappaterra, Rossi, Bulbi

 

1782 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impiego di pesticidi ritenuti pericolosi per le api.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1784 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi a sostegno degli operatori del trasporto pubblico non di linea.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1785 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento dal 22 ottobre 2020 del concorso straordinario della scuola.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1786 - Interrogazione a risposta scritta circa la moria di fauna ittica del 14 ottobre 2020 in alcuni canali del ferrarese.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1787 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Scandiano e del Punto Nascite presente nello stesso e conoscere inoltre tempistiche ed interventi di adeguamento e potenziamento della struttura.

A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

1789 - Interrogazione a risposta scritta circa la sanificazione delle vetture ferroviarie con particolare riguardo a quelle in uso sulla tratta Modena-Sassuolo.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1790 - Interrogazione a risposta orale in commissione per avere delucidazioni in merito alla quota parte del Fondo sanitario regionale che la Giunta ha assegnato alle Aziende sanitarie per la realizzazione di progetti a valenza regionale e lo svolgimento di funzioni sovraziendali.

A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

1791 - Interrogazione a risposta scritta circa la viabilità degli autobus di linea in Corso Canalchiaro e Corso Duomo nel Comune di Modena.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1792 - Interrogazione a risposta scritta circa il contenimento di specie invasive nel Parco del Delta del PO.

A firma del Consigliere: Liverani

 

1794 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti a potenziare le misure anticontagio e i relativi controlli nelle attività commerciali delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena a maggior probabilità di frequentazione di clienti provenienti dalla Lombardia.

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Stragliati, Delmonte, Occhi, Rancan, Catellani, Pelloni, Bargi, Tagliaferri

 

1795 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di applicazione della tariffa rifiuti (TARI) e circa la conseguente richiesta di pagamento alle aziende agricole da parte del comune di Baricella (BO).

A firma del Consigliere: Lisei

 

1797 - Interrogazione a risposta scritta circa lo spostamento all’interno dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza del reparto di Rianimazione-Terapia Intensiva al Polichirurgico.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1798 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i lavori di muratura che coinvolgono e rendono momentaneamente inagibile il Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza.

A firma del Consigliere: Rancan

 

1800 - Interrogazione a risposta scritta circa la convenzione "Mi Muovo Tutto Treno" nonché circa le procedure dirette al rimborso degli abbonamenti non fruiti a causa delle restrizioni contro la diffusione del Covid - 19.

A firma dei Consiglieri: Rancan, Tagliaferri, Tarasconi, Stragliati

 

1801 - Interrogazione a risposta scritta circa il sostegno al comparto lattiero caseario.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1804 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'istituzione, in collaborazione con la Regione Veneto, del Parco Unico del Delta del Po.

A firma della Consigliera: Zamboni

 

1806 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il potenziamento del servizio di trasporto pubblico, per garantire maggiore sicurezza di spostamento agli utenti, con particolare riguardo a studenti e lavoratori.

A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Catellani, Delmonte, Rainieri, Montevecchi, Pelloni, Rancan, Liverani, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Facci, Bargi, Bergamini

 

1811 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ottemperanza alla legge n.92 del 30 marzo 2004 (Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati).

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1812 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio Uber a Bologna.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1813 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'aggiornamento dei dati relativi all'utilizzo nella popolazione emiliano-romagnola dell’app “IMMUNI”.

A firma del Consigliere: Castaldini

 

1819 - Interrogazione a risposta scritta circa gli istituti penali di Reggio Emilia.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1820 - Interrogazione a risposta scritta circa tempistiche e finanziamenti per la riapertura del punto nascite di Pavullo.

A firma del Consigliere: Bargi

 

1821 - Interrogazione a risposta scritta circa le uccisioni del cervo nel territorio regionale relativamente alle ultime tre stagioni faunistico-venatorie, suddivisi per provincia e per classi di età dei cervi.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1822 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche derivanti dalla riorganizzazione degli orari scolastici.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1823 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione lavorativa dei dipendenti di Me.Mo srl di Gaggio Montano (BO), le prospettive produttive dell’azienda e le azioni regionali per la salvaguardia dei livelli occupazionali.

A firma del Consigliere: Taruffi

 

1824 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione della Risoluzione n. 1480 volta ad ampliare i casi in cui è possibile ottenere il rimborso degli abbonamenti al trasporto pubblico inutilizzati a causa del “lockdown”.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1825 - Interrogazione a risposta scritta circa la sovranità territoriale sulla vetta del Monte Bianco.

A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

1826 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i ritardi nelle forniture vaccinali antinfluenzali.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1828 - Interrogazione a risposta scritta circa il ponte Verdi tra il Comune di San Daniele Po (CR)e Ragazzola nel Comune di Roccabianca(PR).

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

1831 - Interrogazione a risposta scritta circa la didattica in presenza per gli studenti delle scuole serali.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1832 - Interrogazione a risposta scritta circa gli esami medico-clinici per i pazienti oncologici e/o affetti da patologie gravi.

A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1833 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento dell’attività chirurgica ORL (Otorinolaringoiatria) dal policlinico Sant'Orsola all’Ospedale Bellaria in Bologna.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1834 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione del casello di Rioveggio.

A firma del Consigliere: Mastacchi

 

1835 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la necessità di rafforzare la medicina sul territorio e il presidio costituito dai medici di famiglia, attraverso nuove assunzioni, la possibilità di prorogare l'attività dei medici oltre il limite della pensione e il ricorso al MES.

A firma della Consigliera: Zamboni

 

1836 - Interrogazione a risposta scritta circa la assunzione di personale infermieristico.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1837 - Interrogazione a risposta scritta circa le ripercussioni sul territorio della Regione Emilia-Romagna delle ordinanze della Regione Lombardia inerenti la chiusura dei centri commerciali nelle giornate di sabato e domenica.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1838 - Interrogazione a risposta scritta sul Nodo di Rastignano (BO).

A firma del Consigliere: Lisei

 

1839 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche e le modalità di riapertura dei letti di degenza dedicati ai ricoveri di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Cona – Ferrara.

A firma del Consigliere: Fabbri

 

1841 - Interrogazione a risposta orale in commissione per una maggiore implementazione dei corsi di formazione per i dipendenti pubblici a fronte di un aumento dello smartworking.

A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Catellani, Bergamini, Pelloni, Bargi, Facci, Rainieri, Marchetti Daniele, Liverani, Rancan, Montevecchi, Delmonte, Stragliati

 

1842 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il parere della Regione Emilia-Romagna sull’utilizzo dell’idrossiclorochina nella terapia del covid 19.

A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1843 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il numero degli addetti al tracciamento dei dati ricavati dall’app “Immuni”.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1844 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative per il sostegno economico del settore della cultura e spettacolo, colpito dalla crisi conseguente alla pandemia da COVID-19.

A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

1845 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla gestione della DAD (didattica a distanza) a seguito del Dcpm 24.10.2020.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1846 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul potenziamento del servizio di trasporto pubblico per garantire maggiore sicurezza di spostamento agli utenti.

A firma del Consigliere: Pompignoli

 

1847 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'incidente occorso al Consigliere Barcaiuolo sull'A1, a ridosso dello svincolo di uscita "Modena sud".

A firma del Consigliere: Lisei

 

1849 - Interrogazione a risposta scritta circa l’esaurimento reagenti presso l’ospedale di Baggiovara (MO).

A firma della Consigliera: Castaldini

 

INTERPELLANZE

 

1713 - Interpellanza circa iniziative volte ad eliminare i disservizi sulla linea ferroviaria Porrettana.

A firma del Consigliere: Taruffi

 

1737 - Interpellanza circa le conseguenze di una violazione del codice della strada da parte del Sindaco di Massa Lombarda (RA), contestata dalla Polizia Municipale della medesima località.

A firma del Consigliere: Liverani

 

1768 - Interpellanza circa i disservizi del TPL in danno degli studenti pendolari, con particolare riguardo alla disposizione che prevede l'accesso alle lezioni solamente al termine della prima ora per gli studenti in ritardo.

A firma dei Consiglieri: Facci, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rancan, Pompignoli, Pelloni, Bargi, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani

 

1778 - Interpellanza circa l'indennità giornaliera per attività disagiata agli operatori del comparto Sanità in Emilia-Romagna.

A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

1788 - Interpellanza circa le modalità di applicazione della tariffa rifiuti (TARI) e circa la conseguente richiesta di pagamento alle aziende agricole da parte di alcune Amministrazioni comunali.

A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele, Pompignoli

 

1848 - Interpellanza in merito all’attuazione delle limitazioni strutturali ed emergenziali alla circolazione dei veicoli, previste dalle disposizioni normative regionali in materia di tutela della qualità̀ dell'aria.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

1677 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad intervenire in favore delle persone anziane mediante misure di sostegno alla domiciliarità. (08 10 20)

A firma dei Consiglieri: Catellani, Facci, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Bergamini, Rainieri, Bargi, Delmonte, Liverani, Rancan, Montevecchi, Pompignoli

 

1683 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale al ripristino della possibilità di scelta del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico e tramite altri metodi diversi dall'accesso fisico agli sportelli unici CUP. (09 10 20)

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Marchetti Daniele, Occhi, Stragliati, Pelloni, Bargi, Bergamini, Pompignoli, Facci, Rancan, Montevecchi, Catellani, Delmonte, Liverani

 

1686 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad estendere la possibilità di effettuare il test sierologico gratuitamente anche ad educatori ed istruttori sportivi. (09 10 20)

A firma dei Consiglieri: Montalti, Soncini, Paruolo, Zappaterra, Tarasconi, Mori, Caliandro, Rontini, Fabbri, Amico, Costi, Daffada', Pillati, Bondavalli, Bulbi, Rossi, Pigoni, Maletti, Marchetti Francesca

 

1688 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare interventi per la messa in sicurezza, il ripristino e la realizzazione di nuovi ponti sul fiume Po. (09 10 20)

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1692 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad agire per la tutela e salvaguardia della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato, con particolare riguardo all’orso.  (12 10 20)

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1706 - Risoluzione per impegnare la impegna la Giunta regionale ad estendere ai lavoratori autonomi ed ai professionisti gli incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta indicati nella fattispecie a2, del punto 4 nell’allegato A di cui alla DGR n. 570 del 2020. (13 10 20)

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1719 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a segnalare al Ministero del Lavoro e all'INPS i disallineamenti ed i ritardi nell'erogazione delle indennità di integrazione salariale (CIG/FIS/Cassa in Deroga). (14 10 20)             

A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte, Liverani, Facci, Occhi, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Rainieri, Bergamini, Pompignoli, Bargi, Rancan, Montevecchi

 

1724 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad esprimere la propria solidarietà ai lavoratori-rappresentanti sindacali oggetto di presunti controlli da parte di incaricati dal datore di lavoro. (14 10 20)

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1734 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a modificare la normativa relativa ai corsi di formazione e aggiornamento del personale alimentarista. (15 10 20)

A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi, Pompignoli, Rainieri, Occhi, Bergamini, Delmonte, Rancan, Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Montevecchi

 

1741 - Risoluzione per impegnare la Giunta a manifestare sostegno alle famiglie dei pescatori italiani prigionieri in Libia e a sollecitare le istituzioni all'adozione di misure volte alla soluzione celere della situazione. (15 10 20)

A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

1743 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo, presso il Parlamento della Repubblica Italiana e presso la Conferenza Stato – Regioni, per richiedere l’elezione a suffragio universale diretto dei Presidenti di Provincia e dei Sindaci Metropolitani. (16 10 20)

A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi, Rancan, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Pompignoli, Facci, Liverani, Delmonte, Catellani, Rainieri

 

1755 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad aggiornare le modalità di funzionamento del Fascicolo Sanitario Elettronico - FSE alle ultime novità normative intervenute, garantendo quindi ad ogni cittadino emiliano-romagnolo la completezza dei dati, sia che si riferiscano ad esami e prestazioni effettuati in strutture pubbliche, che private accreditate, che private. (16 10 20)

A firma dei Consiglieri: Rossi, Daffada', Maletti, Montalti, Paruolo, Costi, Zappaterra, Soncini, Zamboni, Pigoni, Mori, Caliandro, Tarasconi, Fabbri, Pillati, Rontini, Bulbi, Sabattini

 

1769 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale affinchè siano adottate disposizioni volte a permettere agli studenti pendolari, in ritardo a causa di disservizi documentabili del TPL, di accedere immediatamente alle lezioni.  (19 10 20)

A firma dei Consiglieri: Facci, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rancan, Pompignoli, Pelloni, Bargi, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani

 

1773 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a sostenere progetti ed iniziative dirette allo sviluppo dell’innovazione nella produzione di motori alimentati da fonti rinnovabili e sostenibili. (20 10 20)

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1774 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad operare per il rilancio della competitività e sostenibilità del distretto ceramico. (20 10 20)

A firma dei Consiglieri: Costi, Pigoni, Mori, Caliandro, Fabbri, Pillati, Montalti, Rossi, Zappaterra, Daffada', Rontini, Maletti, Costa, Bulbi, Sabattini

 

1781 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a coinvolgere a supporto del Tpl le aziende private di autobus turistici e noleggio con conducente (NCC). (20 10 20)

A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Occhi, Rainieri, Bergamini, Bargi, Facci, Pompignoli, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani

 

1783 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare il ricorso al settore privato dei trasporti per rafforzare i servizi del TPL e del trasporto scolastico. (20 10 20)

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1793 - Risoluzione per impegnare la Giunta a far rientrare nei percorsi di verifica COVID con tamponi e/o screening sierologico i volontari delle associazioni del Terzo settore che assistono anziani soli e disabili. (21 10 20)

A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bondavalli, Caliandro, Zamboni, Amico, Daffada', Bulbi

 

1796 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l’attivazione di sportelli informativi a supporto della maternità, nei consultori e all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole. (21 10 20)

A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Catellani

 

1799 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a redigere, in coordinamento con le altre Regioni interessate, un nuovo Accordo che preveda un piano straordinario di azioni fortemente integrate, in grado di accelerare i risultati in materia di qualità dell’aria e attuando concretamente un modello di sviluppo green, capace di creare buona ricchezza e nuovi posti di lavoro. (21 10 20)

A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Rossi, Mori, Tarasconi, Caliandro, Daffada', Bondavalli, Costi, Paruolo, Rontini, Fabbri, Maletti, Costa, Bulbi, Sabattini, Taruffi, Pigoni, Mumolo, Amico, Montalti, Pillati, Soncini

 

1802 - Risoluzione per impegnare la Giunta a non avviare nessun procedimento di chiusura per palestre e piscine prima che ve ne sia una reale necessità documentata, eventualmente provvedendo a controlli più severi per l'applicazione dei protocolli previsti. (22 10 20)

A firma del Consigliere: Delmonte

 

1803 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assicurare i fondi per i bandi finalizzati alle dotazioni tecnico strumentali della polizia locale, nello specifico per le c.d. fototrappole di monitoraggio dello scarico abusivo di rifiuti. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Catellani, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Pelloni, Facci, Bargi, Pompignoli, Delmonte, Montevecchi, Rainieri, Rancan, Liverani

 

1805 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in campo tutti gli strumenti necessari al fine di incentivare, attraverso il credito di imposta, le aziende del territorio emiliano-romagnolo che promuoveranno nei confronti dei loro dipendenti il “Carpooling” o il “Car Sharing”. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Facci, Pelloni, Delmonte, Pompignoli, Occhi, Catellani, Montevecchi, Rainieri, Rancan, Liverani, Stragliati, Marchetti Daniele

 

1807 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad incentivare la ricerca dei test antigenici con prelievo salivare così da avviarne l’utilizzo per gli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie estendendo l’utilizzo anche per gli adulti. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

1808 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere forme di sostegno per tutte quelle attività di pesca che stanno subendo gravi perdite economiche a causa della moria di vongole. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Montalti, Fabbri, Zappaterra, Bulbi, Rossi, Rontini

 

1809 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere in ogni scuola del territorio regionale momenti di studio e sensibilizzazione sul tema delle Foibe; a invitare ogni amministrazione comunale ad organizzare attività aperte all’intera cittadinanza per la Giornata del Ricordo; a illuminare il palazzo della Regione con luci tricolori nella notte tra il 9 e il 10 febbraio di ogni anno. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei, Tagliaferri

 

1810 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad avviare le procedure di una nuova richiesta di deroga per il Punto Nascite di Pavullo nel Frignano. (22 10 20)

A firma del Consigliere: Pelloni

 

1814 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a presentare al Ministero della Salute una nuova richiesta di deroga per la riapertura del Punto Nascita di Pavullo nel Frignano. (22 10 20)

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1815 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a garantire, presso i locali di Vignola dell’Azienda AUSL di Modena, un’apparecchiatura per le risonanze magnetiche o uno scanner osteoarticolare. (22 10 20)

A firma del Consigliere: Pelloni

 

1816 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare, in occasione dell’adozione della prossima ordinanza balneare, di prolungare il periodo minimo ed obbligatorio del servizio di salvataggio in mare, almeno fino alla fine del mese di settembre. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Rossi, Mori, Montalti, Zappaterra, Fabbri, Daffada', Bulbi, Rontini

 

1817 - Risoluzione proposta dal Presidente Pompignoli, su mandato della I Commissione, recante: "Sessione Europea 2020. Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione Europea". (22 10 20)

 

1818 - Risoluzione sul progetto per la realizzazione di una nuova seggiovia per il Corno alle Scale (BO). (22 10 20)

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1827 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere la sperimentazione da parte dei Comuni delle “school streets” (strade scolastiche) attraverso gli “Accordi per la qualità dell’aria” e i relativi bandi. (22 10 20)

A firma della Consigliera: Zamboni

 

1830 - Risoluzione per impegnare la Giunta a condizionare la concessione dei finanziamenti pubblici alle società fieristiche della Regione alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. (22 10 20)

A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

1840 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale affinché, nel caso il nuovo Dpcm annunciato dal Presidente del Consiglio dei Ministri per i prossimi giorni imponesse malauguratamente la chiusura di palestre, piscine ed impianti sportivi, venga previsto un congruo contributo a fondo perduto a favore dei gestori di questo comparto, teso al rilancio economico dello stesso. (26 10 20)

A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Occhi, Montevecchi, Stragliati, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Catellani, Pelloni, Rancan, Facci, Bergamini

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

1280 - Interrogazione a risposta scritta circa gli effetti dello svuotamento della Diga di Pavana.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1287 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svuotamento del bacino a monte della diga di Pavana.

A firma del Consigliere: Taruffi

 

1294 - Interrogazione a risposta scritta circa le immatricolazioni di studenti negli atenei della regione. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Lisei, Barcaiuolo

 

1299 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di treno regionale n.6253 (Parma-Bologna centrale-Pesaro).

A firma del Consigliere: Rainieri

 

1308 - Interrogazione a risposta scritta circa il distanziamento dei passeggeri nei convogli ferroviari.

A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Lisei, Barcaiuolo

 

1317 - Interrogazione a risposta scritta circa il deposito ferroviario Trenitalia/TPER di Modena.

A firma del Consigliere: Bargi

 

1319 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura dei termini per la candidatura degli enti locali ai fondi “PON – Istruzione – Edilizia Enti locali”.

A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo

 

1322 - Interrogazione a risposta scritta circa il soggetto vincitore del “Bando per la presentazione di progetti rivolti alla promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere”.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1323 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura degli uffici di Poste Italiane in Provincia di Modena.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1325 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda prorogare i termini per la richiesta dei contributi a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi che devono fronteggiare carenze di liquidità in conseguenza delle restrizioni alle attività al fine di contrastare l’emergenza sanitaria, economica e sociale derivante dall’epidemia da COVID-19 e se la Regione intenda sollecitare l'Agenzia delle Entrate affinchè chiarisca quali sono i Comuni i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1326 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta quali siano le motivazioni alla base del cambio di giorno di apertura dell’addestramento dei cani da caccia così come risulta dall’Allegato 1 della Deliberazione di Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 429 del 4 Maggio 2020 “Calendario venatorio regionale – stagione 2020/2021”.

A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli

 

1327 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi per garantire che anche agli appartenenti alle Forze Armate sia riconosciuta la circolazione gratuita nei mezzi di trasporto ferroviario, previa presentazione ed esibizione di una tessera di riconoscimento personale per mettere a conoscenza il capotreno della posizione in vettura e di un riferimento telefonico, in modo tale che si rendano disponibili ad intervenire in caso di bisogno dei passeggeri o del personale ferroviario.

A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Marchetti Daniele, Catellani, Occhi, Stragliati, Pelloni, Liverani, Bergamini, Facci, Bargi, Pompignoli, Rainieri, Rancan, Delmonte

 

1328 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda adottare iniziative per prevedere il ripristino della figura del medico scolastico in tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dall'anno scolastico 2020/2021, in considerazione dell'emergenza COVID-19, e se intenda adottare iniziative per prevedere un'equipe multidisciplinare a livello territoriale per la promozione della salute.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1329 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta quali iniziative di competenza abbia adottato ed intenda adottare al fine di contrastare la tratta di esseri umani, inclusa quella ai fini di sfruttamento sessuale anche di minori; e quali iniziative abbia adottato o intenda adottare al fine di contenere e contrastare la diffusione del Covid-19 nell'ambito della tratta di esseri umani ai fini dello sfruttamento sessuale.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1330 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se non ritenga di adottare opportune iniziative di competenza al fine di consentire anche ai lavoratori autonomi dello spettacolo di accedere alle indennità relative all'emergenza da Covid-19.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1334 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se non ritenga necessario, visti i dati che dimostrano come il Lamone sia caratterizzato dalla quasi costante e massiccia presenza d’acqua salata, giungere alla realizzazione di opere quali traverse o briglie che contrastino l’intrusione salina nell’estuario del Lamone.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1338 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se ritenga opportuno assicurare un intervento per garantire sostegno alla categoria dei pescatori professionali e risorse utili da destinare a parziale ristoro delle gravi perdite subite nel periodo di sospensione delle attività a causa dell’emergenza COVID-19.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1339 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda, insieme agli enti locali, proporre un tavolo col ministero dell'Istruzione al fine di scaglionare gli orari di entrata nelle scuole tra le 7.30 e le 9.30 per medie e superiori e contestualmente un potenziamento delle corse dei mezzi di trasporto, considerando che la ripresa delle lezioni metterà in moto tantissime famiglie e l'intero ciclo dell'istruzione.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1341 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda convocare un confronto di merito con Poste Italiane, per esaminare i problemi delle chiusure e della carenza di personale al fine di definire soluzioni condivise che riducano al minimo i disagi alle popolazioni e alle attività, garantendo continuità ad un servizio essenziale per tutto il territorio regionale.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1344 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda adottare iniziative per assicurare al più presto l'operatività dei sistemi di monitoraggio sul ponte di Casalmaggiore (sulla strada provinciale 343/R) e la messa in opera di sistemi automatici sanzionatori per le violazioni dei limiti di peso e velocità stabiliti per il transito dei veicoli, allo scopo di evitare un continuo sovraccarico delle strutture e garantire la conservazione e la durata decennale dell'infrastruttura, nelle more della realizzazione del nuovo ponte.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1351 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni di sicurezza degli istituti scolastici in vista della loro ormai prossima riapertura.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1356 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle Unioni dei Comuni in Emilia-Romagna e la necessità di avviare percorsi di riforma.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1356 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle Unioni dei Comuni in Emilia-Romagna e la necessità di avviare percorsi di riforma.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1366 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche legate all'avvio dell'anno scolastico in conseguenza dell’emergenza Covid nonché circa la riapertura degli istituti scolastici in concomitanza delle consultazioni elettorale e referendaria del 20 e 21 settembre 2020. A firma del Consigliere: Tagliaferri

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1367 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative a sostegno del rilancio dell'Aeroporto Ridolfi di Forlì.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1370 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni di affollamento dei mezzi di trasporto pubblico, alla luce della necessità di contrastare il rischio di contagio da COVID-19.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1371 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di un attraversamento pedonale nel tratto stradale della SS64 Porrettana prospicente l’area di sosta e l’ingresso del Mausoleo Marconi e Villa Griffone nel Comune di Sasso Marconi (BO).

A firma del Consigliere: Lisei

 

1373 - Interrogazione a risposta scritta circa l’apertura e la verifica del tracciato della tangenziale di San Giorgio Piacentino (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1374 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura di un tavolo di confronto con il Governo nazionale relativamente ai cosiddetti lavoratori fragili della scuola (docenti e personale Ata sopra ai 55 anni di età). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1379 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione di attività di promozione del circuito delle città d'arte della Regione e di misure di sostegno agli operatori del settore. A firma della Consigliera: Piccinini

 

1380 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione da parte di TEP S.p.a. della modalità di richiesta on-line per abbonamenti gratuiti degli under 14 residenti fuori dalla città di Parma e per abbonamenti scontati dei componenti delle famiglie in difficoltà. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

1382 - Interrogazione a risposta scritta circa l'erogazione delle risorse finanziarie agli enti capofila del Progetto per la Conciliazione Vita-Lavoro (DGR 568/2020). A firma della Consigliera: Castaldini

 

1387 - Interrogazione a risposta scritta circa le aree edificabili previste nel territorio di piccoli comuni e in particolare nel territorio del Comune di Sestola (MO). A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo

A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo

 

1390 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi a tutela del comparto dell’apicoltura nonché circa l'impiego di pesticidi in agricoltura e i danni derivanti all'apicoltura.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1394 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione del trasbordo di biciclette e monopattini a bordo dei mezzi di trasporto pubblico locale.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1396 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del trasporto pubblico locale in relazione alla prossima riapertura delle scuole in particolare nel territorio dell’area imolese.

A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1401 - Interrogazione a risposta scritta circa le multe sugli autobus SETA.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1402 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasporto pubblico locale.

A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Lisei, Barcaiuolo

 

 

1403 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del trasporto pubblico locale con particolare riguardo alla prossima riapertura delle scuole.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1411 - Interrogazione a risposta scritta circa progetti di 'parchi eolici' al largo delle coste di Rimini e di Ravenna.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1412 - Interrogazione a risposta scritta circa la crisi idrica della Val d'Enza.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1416 - Interrogazione a risposta scritta circa la installazione di un’antenna di telefonia mobile nel Comune di Coriano.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1417 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo in agricoltura di fanghi di natura reflua.

A firma del Consigliere: Lisei

 

1421 - Interrogazione a risposta scritta circa la scuola statale dell'infanzia di Lugagnano Val d’Arda, frazione Prato Ottesola, (PC). A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

1422 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasporto pubblico in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1428 - Interrogazione a risposta scritta circa l’installazione di antenne 5G, con particolare riguardo a quella in progetto nel comune di Coriano (RN). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1431 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1433 - Interrogazione a risposta scritta circa il cosiddetto “atto concessorio oneroso" inerente via Consorziale in provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini

 

1436 - Interrogazione a risposta scritta circa eventuali misure di sostegno per tassisti e autisti NCC. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei, Tagliaferri

 

1440 - Interrogazione a risposta scritta circa i fanghi reflui ed il loro utilizzo in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1441 - Interrogazione a risposta scritta circa la riforma del sistema degli affidi dei minori anche all’esito dei lavori della commissione speciale d’inchiesta. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1442 - Interrogazione a risposta scritta circa la ripresa dei servizi per l'infanzia e la loro fruibilità. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

1450 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto relativo alla “Tangenziale di Fogliano e Due Maestà”, nel territorio del Comune di Reggio Emilia, con particolare riguardo alla sua necessità, alla Valutazione di Impatto Ambientale ed alle richieste pervenute dal Ministero dell'Ambiente. A firma della Consigliera: Zamboni

 

1452 - Interrogazione a risposta scritta circa Villa Verdi in Villanova sull'Arda (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1453 - Interrogazione a risposta scritta circa il reclutamento dei lavoratori stagionali in agricoltura. A firma del Consigliere: Tagliaferri

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1454 - Interrogazione a risposta scritta circa l'avanzamento della Agenda digitale in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Lisei

 

1458 - Interrogazione a risposta scritta circa modalità e tempi di erogazione del cd bonus biciclette. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1463 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi di sostegno a imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1467 - Interrogazione a risposta circa la realizzazione della Via Emilia bis e Cispadana. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

1468 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno per il turismo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1470 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno al comparto dei bus turistici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1471 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del personale docente ed ATA nonché dei plessi scolastici. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Marchetti Daniele, Stragliati, Catellani, Occhi, Facci, Rainieri, Rancan, Pompignoli, Liverani, Delmonte, Bergamini, Pelloni

 

1476 - Interrogazione a risposta scritta circa il reddito di emergenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1484 - Interrogazione a risposta scritta circa l’istituzione di un servizio di assistenza e consulenza per le aziende impegnate a predisporre trasferte all’estero per motivi lavorativi. A firma dei Consiglieri: Rancan, Delmonte, Marchetti Daniele, Stragliati, Catellani, Occhi, Pelloni, Liverani, Montevecchi, Bergamini, Rainieri, Facci, Pompignoli

 

1493 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura delle sale studio nelle biblioteche. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1495 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi a favore di donne vittime di violenza. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

1499 - Interrogazione a risposta scritta circa i piani educativi individualizzati (P.E.I.) per gli alunni con disabilità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1500 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse per il trasporto pubblico locale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1501 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure per il contrasto del fenomeno delle cosiddette baby-gang. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1503 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dell’isola ecologica Colorno (PR). A firma della Consigliera: Castaldini

 

1504 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del trasporto pubblico scolastico in provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

 

1506 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato azzeramento della Tari per il periodo del Lockdown nel comune di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1516 - Interrogazione a risposta circa l'aggiornamento della LR 13/2015, con particolare riguardo all'ordinamento relativo alle unioni di comuni.

A firma del Consigliere: Mastacchi

 

1521 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di conservazione degli arredi scolastici.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1523 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo di fucili caricati con munizionamento con pallini di piombo negli appostamenti fissi di caccia di terra.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1530 - Interrogazione a risposta scritta circa il canone minimo per l’utilizzo di aree e pertinenze demaniali marittime.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1532 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento di attività scolastica nei locali della Fiera di Bologna.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

1537 - Interrogazione a risposta scritta circa il dissesto delle strade nel comune di Lugagnano Val d’Arda (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1554 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura del Ponte Navetta nel comune di Parma.

A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

1556 - Interrogazione a risposta scritta circa la ricezione televisiva nelle aree montane.

A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri

 

1558 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino del ponte Giuseppe Verdi a Ragazzola (PR).

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1559 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione in cui versa la Stazione ferroviaria di Parma.

A firma dei Consiglieri: Daffada', Caliandro

 

1568 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di crisi del Gruppo Ferrarini di Reggio Emilia.

A firma dei Consiglieri: Sabattini, Amico

 

1572 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei veicoli utilizzati dalla Società Emiliana Trasporti Autofiloviari (SETA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1578 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavoratori cd “fragili” del settore scolastico.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1600 - Interrogazione a risposta scritta circa la riforma scolastica.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1637 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in vendita di tre quotidiani emiliano-romagnoli del gruppo GEDI.

A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

1655 - Interrogazione a risposta scritta circa monopattini e sicurezza stradale.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1667 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla tenuta delle stazioni di sosta delle autolinee SETA s.p.a Modena.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1668 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla.

A firma dei Consiglieri: Costa, Mori

 

1718 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione della seconda finestra del bando di cui alla DGR 2255/2020 per il sostegno a piccole attività commerciali e di pubblico esercizio.

A firma dei Consiglieri: Rainieri, Facci, Bergamini, Pelloni, Liverani, Occhi, Delmonte, Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Pompignoli, Bargi, Rancan, Montevecchi

 

In data 8 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione per la parità e per i diritti delle persone, alla interrogazione oggetto n. 1512:

 

1512 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo svolgimento della Commissione Parità del 23 luglio 2020 avente all’ordine del giorno “Audizione dei comuni e delle associazioni attivamente impegnati nell’attuazione della legge regionale 1° agosto 2019, n. 15 (Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere)”. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 12 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche, alle interrogazioni oggetti nn. 1518 e 1539:

 

1518 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al calcolo delle assenze degli esercenti su aree pubbliche durante l’emergenza sanitaria.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

1539 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la adozione di forme di sostegno relative ai costi sostenuti dalle imprese per la messa in sicurezza sanitaria e la sanificazione delle proprie attività a causa dell’emergenza Covid 19. A firma dei Consiglieri: Facci, Bergamini, Pelloni, Rancan, Liverani, Marchetti Daniele, Catellani, Occhi, Stragliati, Montevecchi, Pompignoli, Delmonte, Rainieri

 

In data 15 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, alle interrogazioni oggetti nn. 1456 – 1510 - 1517:

 

1456 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’istituzione di pluriclassi nelle scuole secondarie di primo grado dei comuni di Premilcuore e Dovadola (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

 

1510 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la salubrità del Polo scolastico situato presso la Fiera di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1517 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la copertura dei posti degli insegnanti di sostegno e l'assegnazione delle relative cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado in provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 20 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali, alle interrogazioni oggetti nn. 1457 – 1481 – 1482 - 1577:

 

1457 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’effettuazione di test sierologici ogni 30 giorni al corpo docente ed al personale delle scuole di ogni ordine e grado. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1481 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa test sierologici a parroci, catechisti, e a chi opera nella formazione spirituale. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1482 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’estensione dei test sierologici agli associati ed educatori di associazioni sportive dilettantistiche. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1577 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'uso di mascherine sanificabili e riutilizzabili nonché circa lo smaltimento di dispositivi di protezione individuale.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

In data 20 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche, alle interrogazioni oggetti nn. 1657 -1658 – 1660 – 1669

 

1657 - Interrogazione a risposta orale in commissione in ordine alla situazione in cui versa il gruppo Gedi.

A firma dei Consiglieri: Costa, Mori, Caliandro, Rontini, Zappaterra, Costi

 

1658 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la salvaguardia di esperienze storiche del giornalismo territoriale e dei relativi posti di lavoro.

A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Pigoni

 

1660 - Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere quali azioni possa intraprendere la Regione per salvaguardare il patrimonio editoriale regionale e la libera informazione sul territorio.

A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

1669 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la vendita dei quotidiani emiliano-romagnoli ‘Gazzetta di Modena’, ‘Gazzetta di Reggio’ e ‘la Nuova Ferrara’.

A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 21 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità, alla interrogazione oggetto n. 1584:

 

1584 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la bretella viaria Pianoro-Sasso Marconi (BO).

A firma del Consigliere: Mastacchi

In data 21 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali, alla interrogazione oggetto n. 1605:

 

1605 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i disservizi telefonici e dati nell'area di Lago Santo Modenese nel Comune di Pievepelago (MO).

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 22 ottobre 2020 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, alla interrogazione oggetto n. 1742:

 

1742 - Interrogazione a risposta orale in commissione sull'attuale situazione in cui si trovano i gestori degli impianti dedicati ad attività e sport acquatici.

A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Pigoni, Caliandro, Rontini, Fabbri, Bulbi

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 02/10/2020 al 22/10/2020

 

DPGR n. 182 del 02/10/2020

Dichiarazione di decadenza dei componenti di diritto del Consiglio delle Autonomie Locali a seguito della cessazione dalla carica e nomina in sostituzione dei nuovi componenti, ai sensi dell'art. 5, comma 1, della L.R. n. 13/2009 e succ. modifiche.

 

DPGR n. 189 del 12/10/2020

Modifica della composizione della Conferenza regionale dei Comuni aventi sede universitaria, istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 243/07, ai sensi dell'art. 5, della L.R. n. 15/07 e ss.mm.ii.

 

DPGR n. 196 del 19/10/2020

Decreto di recepimento Ordinanza 22 dell'8 ottobre 2020 di nomina del Presidente quale Commissario delegato per l'attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione delle opere previste nel piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera.

 

DPGR n. 200 del 22/10/2020

Nomina di surroga componente del Consiglio di amministrazione dell'IPAB "Asilo d'infanzia Maria Ceccarini", con sede a Riccione (RN)

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 11 prot. NP/2020/2861 del 26/10/2020)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini-Montalti

 

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