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59.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2021

 

(POMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 2703

Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo nelle sedi istituzionali opportune a prorogare il blocco dei licenziamenti, in scadenza il 31 marzo 2021. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini, Caliandro, Mumolo, Zamboni, Pillati, Mori, Sabattini, Rontini, Montalti, Rossi

(Continuazione discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

MARCHETTI Francesca (PD)

ZAMBONI (EV)

RANCAN (Lega)

MONTEVECCHI (Lega)

TARUFFI (ERCEP)

RONTINI (PD)

BARCAIUOLO (FdI)

BARUFFI, sottosegretario

TARUFFI (ERCEP)

RANCAN (Lega)

TARUFFI (ERCEP)

MONTEVECCHI (Lega)

PIGONI (BP)

PELLONI (Lega)

 

OGGETTO 2693

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a valutare un percorso di integrazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) all'interno del sistema sanitario dell'Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

(Rinvio)

OGGETTO 2020

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad approvare un piano regionale per sostenere e potenziare le USCA delle Aziende Sanitarie, sia dal punto di vista dell’organico che della strumentazione. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

(Rinvio)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 2682

Risoluzione per impegnare la Giunta ad esentare dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le Forze armate e di Polizia, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e gli agenti di Polizia locale, in caso di infortuni durante il servizio e anche in caso di dimissioni dal Pronto soccorso in codice bianco. A firma della Consigliera: Castaldini

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDLINI (FI)

MALETTI (PD)

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 2701

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale per il monitoraggio sull’eliminazione della processionaria da parte dei Comuni e sulla profilassi per prevenire rischi alla salute. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

COSTI (PD)

COSTI (PD)

PIGONI (BP)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 2686

Risoluzione in merito al riparto tra Regioni delle risorse per lo Sviluppo rurale. A firma dei Consiglieri: Costi, Zappaterra, Taruffi, Zamboni, Pigoni, Rontini, Rossi, Pillati, Bulbi, Montalti, Mori, Caliandro, Fabbri, Costa, Bondavalli, Amico, Daffadà, Mumolo, Sabattini, Marchetti Francesca, Rainieri

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTI (PD)

RAINIERI (Lega)

RONTINI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 2679

Risoluzione per impegnare la Giunta a implementare le possibilità per le Aziende di rendere più sicuri gli ambienti di cura. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERGAMINI (Lega)

MALETTI (PD)

 

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 2703 - Questione sospensiva (rinvio ogg. 2693 e 2020) - 2682 - 2701 - 2686 - 2679

Emendamenti oggetti 2703 - 2701

Comunicazioni ai sensi dell’art. 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,51

 

PRESIDENTE (Petitti): Apriamo la seduta n. 59 del giorno 24 febbraio 2021.

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la loro assenza le consigliere Piccinini, Soncini e gli assessori Corsini, Donini e Priolo.

Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

1.      AMICO Federico Alessandro

2.      BARGI Stefano

3.      BERGAMINI Fabio

4.      BESSI Gianni

5.      BONDAVALLI Stefania

6.      BULBI Massimo

7.      CALIANDRO Stefano

8.      CASTALDINI Valentina

9.      CATELLANI Maura

10.  COSTA Andrea

11.  COSTI Palma

12.  DAFFADÀ Matteo

13.  FABBRI Marco

14.  FACCI Michele

15.  FELICORI Mauro

16.  GIBERTONI Giulia

17.  IOTTI Massimo

18.  LIVERANI Andrea

19.  MALETTI Francesca

20.  MARCHETTI Francesca

21.  MASTACCHI Marco

22.  MONTALTI Lia

23.  MONTEVECCHI Matteo

24.  MORI Roberta

25.  MUMOLO Antonio

26.  OCCHI Emiliano

27.  PARUOLO Giuseppe

28.  PETITTI Emma

29.  PIGONI Giulia

30.  PILLATI Marilena

31.  RAINIERI Fabio

32.  RANCAN Matteo

33.  ROSSI Nadia

34.  STRAGLIATI Valentina

35.  TARASCONI Katia

36.  TARUFFI Igor

37.  ZAMBONI Silvia

38.  ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i nostri lavori d’aula.

 

OGGETTO 2703

Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo nelle sedi istituzionali opportune a prorogare il blocco dei licenziamenti, in scadenza il 31 marzo 2021. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini, Caliandro, Mumolo, Zamboni, Pillati, Mori, Sabattini, Rontini, Montalti, Rossi

(Continuazione discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo col dibattito generale sulla risoluzione 2703, a firma dei consiglieri Taruffi ed altri.

Eravamo fermi al dibattito, dopo il consigliere Amico, con la prenotazione della consigliera Bondavalli. Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Riprendo il discorso di questa mattina, dicendo che è ampio e diffuso, purtroppo, il campo delle fragilità che la pandemia ci sta consegnando.

Questo, a mio parere è il vero fronte, insieme, naturalmente a quello della protezione sanitaria del quale siamo e saremo chiamati costantemente ad occuparci per un tempo che purtroppo non sarà breve. Passa infatti attraverso l’accompagnamento e il sostegno alle fragilità la possibilità di provare a salvaguardare quell’equilibrio sociale che genera coesione e genera anche benessere diffuso.

Non sarà un obiettivo semplice e chiaro da perseguire, però questa è la direzione da intraprendere. In questa prospettiva rientra a pieno titolo anche il complesso tema occupazionale, alla luce dei molteplici riflessi causati prima dal lockdown, poi dalle misure di restrizione, e più in generale dagli elementi di contesto largamente limitativi che la pandemia sta continuando a riservare ai comparti produttivi e di impresa.

La crescita del tasso di disoccupazione generale, che come indicato anche nelle premesse di questa risoluzione ha raggiunto il 9 per cento a dicembre 2020, insieme a quello più specifico e preoccupante che riguarda i giovani che nello stesso lasso di tempo si è attestato al 29,7 per cento ne dà ampio conto.

Per questo, non dimenticando che l’emergenza sanitaria non è affatto conclusa, e conseguentemente la ripresa economica a pieno organico non pare purtroppo prossima delinearsi, ritengo possa risultare utile chiedere quanto evidenziato dalla prima parte del dispositivo della risoluzione, che vede come primo firmatario il collega Taruffi, ovvero la proroga del blocco dei licenziamenti oltre la scadenza prevista per il 31 marzo prossimo. Con una precisazione, però, per quanto mi attiene: non può trattarsi di una determinazione dal punto di vista temporale sine die, perché è opportuno precisare questo per due motivi. il primo di natura razionale e metodologica.

Per quanto possa apparire scontato, è giusto e indispensabile sottolineare come uno stop dei licenziamenti non accompagnato dalla urgente definizione di misure, di politiche attive del lavoro, nonché di specifiche ed efficaci azioni a ristoro e sostegno delle imprese non potrebbe risultare minimamente risolutivo.

La seconda motivazione è relativa alla visione del mondo della produttività e del lavoro, che a parer mio non può che risultare organica e circolare, non contrapponendo la parte imprenditoriale alla parte dei lavoratori, ma considerandole una visione di sistema.

Il prolungamento del blocco dei licenziamenti, come detto, può essere sicuramente utile in una fase emergenziale come quella che stiamo vivendo da diversi mesi, ma sin da subito è indispensabile operare in modo urgente, affinché si determinino le condizioni di fondo per evitare questi licenziamenti, perché i licenziamenti non siano solo e semplicemente rimandati, nel solco appunto di una logica di assetto complementare e interconnesso fondato su un dialogo costruttivo tra Istituzioni, imprese, associazioni di categoria e parti sociali.

Bene, dunque, la risoluzione proposta anche nella parte che chiede una revisione più generale dell’insieme degli ammortizzatori sociali, in un’ottica però che miri da subito a una reale ridefinizione strutturale delle condizioni di sistema riferite all’intero sistema produttivo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Brevemente, per illustrare l’emendamento che abbiamo proposto al dispositivo, ringraziando il proponente, il collega Taruffi, e anche gli intervenuti precedenti rispetto a una revisione delle misure che vanno a tutela dei lavoratori e che credo debbano essere al centro del dibattito e dell’attenzione anche delle forze politiche, partendo dalla Regione.

Crediamo sia fondamentale, a fronte anche delle ultime e ulteriori restrizioni che si sono rese necessarie in alcune zone anche della nostra Regione, rimettere al centro dell’attenzione l’importanza dei congedi parentali per le famiglie che si trovano a vivere in territori che hanno dovuto subire ulteriori restrizioni e hanno visto anche la chiusura della scuola. Naturalmente credo che in particolar modo l’attenzione per la scuola elementare, penso ai tanti genitori che si troveranno a dover accudire i figli in un target di età complicato rispetto anche alla gestione della didattica a distanza, debba avere l’opportunità di provvedimenti tempestivi rispetto a un sostegno e a una tutela che non deve farli sentire abbandonati. Credo che questo nel pacchetto delle misure e dei sostegni che accompagnano la risoluzione sia uno strumento da sottolineare nella discussione che il dispositivo complessivo mette in atto.

Ringrazio, ripeto, il collega Taruffi, perché credo che questo sia stata un’attenzione ulteriore che dobbiamo a tutti quei territori che si trovano limitati ulteriormente anche nelle ultime ore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Consigliere Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Anch’io ringrazio il consigliere Taruffi per aver posto all’attenzione dell’Assemblea questo tema. Siamo alla scadenza del blocco dei licenziamenti e siamo tutti consapevoli della strage di posti di lavoro che ha fatto la pandemia. Sull’arco di un anno parliamo di quasi 450.000 posti di lavoro, nel solo mese di dicembre, come ricordavo anche in un precedente intervento questa mattina, 101.000 posti di lavoro sono andati in fumo, di questi ben 99.000 su 101.000 riguardavano le donne. Quindi, c’è un’emergenza nell’emergenza, che è quella dell’occupazione femminile.

Come ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, in prospettiva si tratta di difendere i lavoratori, non solo i posti di lavoro in quanto tali. È un’espressione che ho sentito anche uscire dalla bocca di Enrico Giovannini, l’ex presidente dell’ISTAT e adesso neoministro alle infrastrutture. Mi sembra che sia questo l’approccio giusto, difendere i lavoratori e non i posti di lavoro. In che senso? Ci sono dei posti di lavoro che, nel percorso della transizione energetica ed ecologica, per forza non avranno più ragione d’essere. Ma noi dobbiamo occuparci del fatto che le persone vanno supportate con la formazione permanente e, quindi, con la possibilità di non essere vittime della transizione, ma di esserne protagonisti. Per questo, l’Europa ha stanziato dei fondi speciali, che sono quelli relativi alla just transition.

Trovo molto opportuno, quindi, che nel dispositivo della risoluzione si parli di procedere ad una riforma più generale di tutto il sistema degli ammortizzatori sociali.

Siamo infatti alla vigilia di questo percorso di transizione al quale il presidente del Consiglio, Draghi, ha deciso di dedicare un intero dicastero, il ministero della transizione ecologica. Sappiamo che tutte le transizioni portano nuove figure professionali e ne mettono da parte altre, ma noi dobbiamo essere pronti a sostenere tutte le persone che comunque devono avere un reddito di cui poter vivere, un reddito associato al lavoro, associato all’occupazione e non appunto solo ad una devoluzione di denaro.

Per questo ho firmato con convinzione questa risoluzione, perché guarda all’emergenza del momento nel chiedere di rimediare al venir meno del blocco dei licenziamenti al 31 marzo, ma anche una dimensione di prospettiva sul futuro che ben si incardina con l’esigenza di avviare la transizione ecologica ed energetica senza fare vittime sul mercato del lavoro, ma offrendo nuove opportunità per tutti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Non abbiamo altri in dibattito generale. Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Io intervengo, su questa risoluzione, proprio per riprendere alcune parole che sono state dette prima, dove si specificava e dove si specifica che bisogna fare delle battaglie non di bandiera ma di sostanza, e penso che questo sia sacrosanto. Dobbiamo però ragionare su che prospettiva di Emilia-Romagna noi vogliamo. In realtà, se noi guardiamo l’impegno di questa risoluzione, possiamo essere d’accordo sul fatto che si parla di prorogare il blocco dei licenziamenti. Su questo sia a livello locale che a livello nazionale abbiamo preso una posizione chiara. Anche con la nostra partecipazione al Governo Draghi abbiamo dato come punto imprescindibile che ci sia questa questione da portare subito avanti a livello ministeriale e a livello governativo.

Peccato però che quando dico che dobbiamo ragionare sul tipo di Emilia-Romagna che vogliamo per il futuro, e mi fa piacere che sia arrivato adesso il sottosegretario Baruffi, se io guardo le premesse di questa risoluzione, in particolare l’”evidenziato che”, e qui anticipo che ci sarà un intervento del consigliere Montevecchi per illustrare il nostro emendamento, se andiamo a vedere cosa dice questa premessa, dove è evidenziato che si parla di riduzione dell’orario di lavoro settimanale ovviamente sottintendendo a parità di salario, questo significa che si distrugge e si mette in completa difficoltà il nostro mondo delle imprese, perché se noi togliamo lavoro, togliamo ore di lavoro ai dipendenti, ma dobbiamo pretendere che le aziende continuino a dare lo stesso stipendio a queste persone, ovviamente mettiamo in difficoltà le imprese.

Mi chiedo quindi se un sistema emiliano-romagnolo, che deve investire sulle imprese... attenzione, per migliorare le qualità dei lavoratori non bisogna diminuire gli orari di lavoro facendolo come intendete voi, bisogna investire sulle imprese, perché siano poi quelle imprese ad investire sul migliorare la qualità del lavoro anche dei lavoratori, perché, se si fa così, si crea un discriminante, per cui l’impresa è cattiva e il lavoratore invece è la persona buona, ma le due cose devono andare insieme, perché non c’è lavoro senza l’impresa e non c’è impresa senza lavoro, e questo deve essere ben chiaro.

Ed è qui però che io faccio un appello a quelle forze all’interno di questa Assemblea regionale che non votino e votino il nostro emendamento per abrogare questo “evidenziato che”, perché, facendo passare questa risoluzione in questo modo, si dà un messaggio assolutamente sbagliato ai nostri imprenditori, poi vediamo come andrete a spiegare ai nostri imprenditori che avete votato un documento che dice che devono ridurre l’orario di lavoro a parità di salario!

Faccio riferimento soprattutto a quelle forze che più volte in quest’aula hanno difeso l’imprenditoria, anche il Partito Democratico stesso, anche la Giunta stessa, poi è lunga fare il patto per il lavoro, ragazzi, se poi continuiamo a chiedere dei sacrifici alle imprese, a maggior ragione in questo periodo di emergenza causato da questa pandemia noi chiediamo un sacrificio maggiore alle imprese? Davvero potete votare questa cosa?

Questo è un appello alla coscienza, è un appello a dire che non possiamo permetterci di mettere in croce le imprese in questo modo, e – ripeto - non bisogna tartassare i lavoratori, né tantomeno tartassare le imprese. Il sistema del lavoro, il sistema dell’imprenditoria deve lavorare di pari passo, deve continuare ad andare di pari passo, se noi continuiamo a vivere il mondo del lavoro con ideologia, senza entrare nel merito e senza fare degli interventi strutturali anche sulle imprese non riusciremo a migliorare o faremo molta più fatica a migliorare anche la qualità di lavoro degli stessi lavoratori di quelle imprese. Quindi, il mio intervento è proprio in questa direzione: lasciamo da parte l’ideologia, approvate il nostro emendamento. Siamo anche disposti a parlarne insieme, se vogliamo sospendere l’aula. Ma non è possibile vedere in una risoluzione e in una maggioranza di una regione produttiva come l’Emilia-Romagna approvare una risoluzione di questo tipo che metterebbe in difficoltà il nostro sistema produttivo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

Altri in dibattito generale? Allora, io passo al dibattito generale sugli emendamenti. C’è qualcuno che vuole intervenire? Io non ho nessuno sugli emendamenti. Prego, consigliere Montevecchi.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Intervengo brevemente solamente per illustrare l’emendamento proposto dalla Lega. Noi semplicemente chiediamo di abrogare la parte che riguarda l’”evidenziato che”, perché pensiamo che, nonostante siamo fondamentalmente concordi con l’impegno della risoluzione sulla proroga del blocco dei licenziamenti in scadenza al 31 marzo, per approvare all’unanimità una risoluzione di questo tipo si possa togliere quella parte ideologica di questa risoluzione. Diciamo che questo vecchio slogan, che aveva molto a cuore anche Rifondazione Comunista all’epoca, il lavorare meno e lavorare tutti a parità di salario non sia proprio quello che i nostri imprenditori si aspettano oggi.

Non vorrei mettermi nei panni del Partito Democratico, perché capisco l’imbarazzo nel votare una risoluzione di questo tipo. Speriamo venga accolto il nostro emendamento.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Montevecchi.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Mi scuso per il ritardo.

Io capisco gli accenti. Anzi, meno male che c’è anche qualche accento polemico da parte della destra. Mi preoccuperei del contrario. Dicevo della destra nazionalista sovranista europeista. Guardo i colleghi Rancan e Montevecchi: mi rassicura il fatto che in qualche modo provino a segnalare distanze o differenze, questo è salutare in democrazia. L’unanimità e l’unanimismo non mi appassionano mai da nessuna parte, quindi è bene che ci siano delle differenze.

Al tempo stesso, però, accolgo in pieno anche l’appello del consigliere Rancan a restare sul merito. Se stiamo sul merito, posto che ovviamente, come sappiamo tutti, delle risoluzioni la parte più importante è l’impegnativa finale, l’impegno, eccetera, il tema, ce lo siamo detti, è esattamente nella direzione della richiesta di cui abbiamo detto prima, cioè il prolungamento del blocco dei licenziamenti e la discussione che si è sviluppata anche grazie agli interventi dei colleghi, eccetera. Se però proprio vogliamo entrare nel dettaglio, come hanno fatto il consigliere Rancan, e poi il collega Montevecchi, degli emendamenti che hanno presentato, ricordo che quest’aula, non più tardi di due anni fa, credo, ha votato a larghissima maggioranza, con il voto di tutto il centrosinistra e anche del Movimento 5 Stelle, un progetto di legge alle Camere che andava esattamente nella direzione di richiedere l’inserimento, a livello nazionale, dei cosiddetti contratti di solidarietà espansiva, che altro non sono che esattamente la modalità attraverso la quale poter assicurare la possibilità alle imprese, anche attraverso il finanziamento pubblico adeguato, di intervenire riducendo il numero di ore di lavoro per ciascun lavoratore, aumentando il numero dei lavoratori stessi.

Progetto di legge che quest’aula, ripeto, ha approvato con i voti di tutto il centrosinistra, così com’era composto nella precedente legislatura. Oltre ai voti, ovviamente, del primo firmatario di quel testo di legge, che era per conto del Gruppo dell’altra Emilia-Romagna, il professor Alleva e del Movimento 5 Stelle.

Larga maggioranza, quindi, che diceva di andare esattamente nella direzione che sostanzialmente riprende il tratto segnalato nella risoluzione dell’”evidenziato che”. Dico per la tranquillità del consigliere Rancan, poiché non ci sono più i cosacchi che vogliono abbeverare i cavalli in piazza San Pietro, positivo o meno è un dato di fatto, non ci sono più, anche in Emilia-Romagna non vedo le Guardie Rosse alle porte del palazzo di via Aldo Moro e non c’è la guerra ideologica, non ci sono i kulaki che devono essere confinati, semplicemente si tratta di un progetto di legge e di una risoluzione, che riprende peraltro un tema affrontato anche con Confindustria a livello nazionale, affrontato nelle sedi anche di confronto legislativo nazionale, su cui possono e devono esserci ovviamente i necessari accorgimenti, ma non stiamo parlando della statalizzazione delle imprese o di chissà quale provvedimento, stiamo parlando di una cosa che peraltro in altre parti d’Europa è anche prevista.

Va bene, quindi, l’accento polemico, va bene il voler marcare le distanze, però stiamo sul merito e non carichiamolo di eccessivi contenuti, soprattutto laddove non ci sono, perché altrimenti rischieremmo di parlare di temi non pertinenti alla realtà.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Intervengo velocemente sull’emendamento n. 4 alla risoluzione 2703 e lo faccio per ringraziare la collega Francesca Marchetti, i colleghi Taruffi e Caliandro per aver prontamente recepito quello che è un tema che ci si è posto subito dopo l’annuncio, nel tardo pomeriggio di ieri, della necessità da parte dell’assessore Donini e del presidente Bonaccini di emanare un’ordinanza per i Comuni del circondario imolese, per quattro Comuni anche del territorio della provincia da cui provengo, quella di Ravenna, (parliamo dei Comuni di Riolo Terme, Bagnara, Conselice, Massa Lombarda), a seguito dei dati, che evidenziano un progressivo peggioramento del contagio, a partire dalla situazione scolastica.

L’ordinanza annunciata, che è attesa in queste ore e porterà quei territori in zona arancione scuro, così come l’hanno definita anche gli organi di stampa, ci richiama e richiama il Governo nazionale alla necessità di assumere con tempestività dei provvedimenti per estendere il diritto ai congedi parentali per le famiglie che vivono in tutti quei territori in cui sono state applicate misure ulteriormente restrittive e misure che comportino la chiusura delle scuole. Mi risulta che sia in sede di conversione il decreto Milleproroghe, quindi auspico, come del resto avevo fatto anche nelle settimane scorse attraverso un’interrogazione segnalando i limiti, i “buchi” che già la disciplina dei congedi Covid-19 contenuta nella legge n. 126/2020 portava con sé in riferimento anche alla diversa modalità con cui il contagio tra i bambini avviene quando avviene nelle scuole, quando avviene anche tra i ragazzi che praticano attività motoria e sportiva è un conto, la materia è disciplinata e i genitori, le famiglie hanno la possibilità di poter ottenere il congedo e, quindi, affiancarli nel restare a casa e nel seguire, insieme a loro, la didattica a distanza, ma non è così quando questi contagi avvengono in ambito familiare, quando, com’è normale che sia in una famiglia, i fratelli si passano la positività dall’uno all’altro.

Quindi, ringraziando il collega Taruffi, che ci ha fornito, con la sua risoluzione, il dispositivo dove poter attaccare questa presa di responsabilità, ringrazio nuovamente la collega prima firmataria dell’emendamento, nell’auspicio che con la stessa tempestività il legislatore nazionale, con gli strumenti legislativi attualmente all’esame del Parlamento e del Governo, possa mettere in campo misure che diano alle famiglie, pur in una situazione complicatissima come quella che stiamo vivendo e che questi territori ulteriormente vivranno, abbia la possibilità di affrontare con un minimo di serenità in più la condizione che, anche a seguito dell’ordinanza regionale, dovranno affrontare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Intervengo per gli emendamenti, perché è chiaro che l’emendamento presentato dai colleghi del Gruppo della Lega è un emendamento che non solo è condivisibile, ma che, secondo me, non può essere architrave per la valutazione complessiva di una risoluzione che, senza quello, non solo non può essere condivisa, ma credo vada fortemente avversata.

Io mi interrogo. Premesso che evidentemente sia il blocco dei licenziamenti che la cassa integrazione generalizzata e omnicomprensiva che si è avuta in questi mesi erano due strumenti fortemente necessari, e che noi anche dai banchi dell’opposizione abbiamo sostenuto, credo che dopo un anno sia giunto il momento di cercare di provare a ragionare in termini di prospettiva, e non solo e soltanto in termini di fotografia dell’esistente.

Se non ci poniamo in questa condizione, diventerebbe secondo me assai difficile poter maturare ed essere protagonisti di quella ripresa anche economica che tutti ci auguriamo e che tutti auspichiamo. Certo, consigliere Taruffi, le visioni e le ricette sono diverse, e su temi come questi anche di molto.

Io non ho perplessità a dire ed annunciare che probabilmente oggi un leggero rinvio del termine del blocco dei licenziamenti possa essere uno strumento adeguato, ma altresì mi chiedo, e non vi è traccia nella risoluzione, fino a quando? È chiaro che più si allunga questo tempo, più alcune imprese andranno in sofferenza, più il rischio è che nel momento in cui lo sblocco che ci sarà, perché non potrà non esserci, sarà ancora più devastante per le persone che perderanno il proprio posto di lavoro.

Questo tipo di riflessione, che onestamente mi sembra banale, è scomparsa completamente in una risoluzione che proprio di quello dovrebbe parlare. Così come credo che sarebbe ora di attuare, anche sulla cassa integrazione, strumenti differenti, iniziare a differenziare, iniziare a permettere anche a coloro i quali oggi godono in parte della cassa integrazione, ma le cui imprese magari stanno comunque lavorando, di provare a mettere in campo incentivi premianti per chi rinuncia alla cassa integrazione, investe quegli stessi fondi e magari dare il permesso, a queste aziende, di investire gli stessi fondi in innovazione. Sennò continuiamo a mettere dei tamponi e dei cerotti su una gamba di legno.

Io mi rendo conto che a volte anche la ferita sul legno può essere esteticamente non bella, ma al tempo stesso noi dobbiamo assolutamente cercare di far riprendere a camminare tutto il corpo. Con questo tipo di azione, secondo me non si va assolutamente verso questo tipo di soluzione.

Sul tema della riduzione dell’orario di lavoro onestamente non si può pensare… Il consigliere Taruffi adesso non è in aula, ma rispondo a lui… Perdonami. Posso condividere, e questo per me è ovviamente motivo di grande tranquillità e gioia, il fatto che i cosacchi non siano qui a rischiare di abbeverare i propri cavalli nella mangiatoia di viale Aldo Moro, temo però che cercare di imporre una riduzione massiccia di orario di lavoro dall’alto sappia tanto di piano quinquennale, quindi è chiaro che è un orizzonte che onestamente non posso condividere e che credo parti della maggioranza non condividano, al netto di come si esprimeranno con il voto oggi, perché è chiaro che va esattamente in controindicazione di diverse affermazioni, principi e linee guida che il presidente Bonaccini ha dichiarato in campagna elettorale e rispetto insomma a una linea politica che ovviamente sta cercando di seguire questa Regione.

Mi sembrerebbe quindi quantomeno bizzarro, poi in politica tutto è possibile, tutto è lecito, è l’arte del possibile, come diceva qualcuno, ma piuttosto che arrivare ad affermare con una risoluzione che impegna la Giunta a cercare di farsi promotrice per arrivare a una soluzione di questo tipo, preferirei oggi cercare di mettere in campo fin da ora le strategie per far sì che la disoccupazione possa calare, per far sì che le assunzioni possono essere più flessibili, per far sì che il lavoro, ovviamente pagato in modo dignitoso, questo sì, possa essere il più diffuso possibile.

Questa risoluzione non dice queste parole, quindi è chiaro che, pur su un’ipotetica condivisione del dire “non siamo ancora pronti a sbloccare i licenziamenti”, su cui però io ho perplessità sui tempi, perché credo che se si tratta di rinviare di un mese o due mesi probabilmente sarei d’accordo, sul di più onestamente no, perché il danno successivo rischia di essere molto maggiore del danno che potrebbe essere attuale rispetto al termine dei posti di lavoro persi, perché credo che l’unico delta che vada considerato quando si fanno considerazioni di questo tipo sia quanti posti lavoro in più o quanti posti di lavoro in meno ci saranno nella situazione post-pandemica.

Aumentare di molto il termine del blocco dei licenziamenti ritengo che aumenterà il delta dei posti di lavoro persi in maniera maggiore rispetto a una interruzione di questo divieto che avvenga prima da un punto di vista cronologico, quindi è chiaro che, qualora venga recepito l’emendamento della Lega, Fratelli d’Italia valuterà (prego la Presidenza di segnare anche questa come dichiarazione di voto e per di più anche come voto anticipato, se si può, non essendo provvisto del cellulare) un voto di astensione nel caso in cui venga accettato l’emendamento della Lega. In caso contrario, è chiaro che il voto non potrà che essere contrario da parte nostra.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Io non ho altri in dibattito generale.

Prima di passare alle dichiarazioni di voto, passo la parola al sottosegretario Baruffi. Prego, sottosegretario… Mi scusi, sottosegretario, ma c’era il consigliere Sabattini, che però adesso non vedo. Consigliere Sabattini? Mi scusi, sottosegretario, il consigliere Sabattini si è prenotato un po’ in ritardo. Prego, consigliere Sabattini. Consigliere Sabattini? Niente. Allora prego, sottosegretario… Ah no, prego, consigliere Sabattini. Vediamo. Niente.

Prego, sottosegretario. Abbiamo avuto un problema.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Solo per dare un riscontro positivo al dibattito per come si è svolto, anche nella pluralità dei punti di vista e delle questioni che sono state messe in luce, con le diverse sensibilità che ruotano intorno a punti delle premesse e delle valutazioni di questa risoluzione.

A me rileva sottolineare gli aspetti di impegno, che sono quelli, credo, rilevanti per il Paese e che possono unire l’Assemblea, almeno in questa parte. C’è una sollecitazione, che io considero sacrosanta, a tenere al centro la questione del lavoro, anche in vista della scadenza del blocco dei licenziamenti, e in ogni caso la necessità di procedere a una riorganizzazione degli ammortizzatori sociali, concepiti in un tempo diverso da questo, anche se non lontano, e che non sono tali oggi da permetterci di affrontare una crisi lunga, come quella che avremo davanti. Dobbiamo chiamarla per nome e cognome se vogliamo avere risposte che siano adeguate all’altezza della sfida.

È evidente che a queste soluzioni, che io considero, credo, condivise da tutti, ci si può arrivare partendo anche da punti di vista diversi. Ma il punto è che la tutela del lavoro, la protezione in questo momento è assolutamente priorità nazionale per la coesione sociale e per fare in modo che il “dopo Covid” possa coinvolgere la più parte dei cittadini e non essere appannaggio di chi è riuscito in qualche modo a costruire le condizioni di ripartenza solo con le proprie forze. Parlo di lavoratori e parlo naturalmente di imprese, perché noi rischiamo di avere imprese che salteranno.

Invece noi dobbiamo avere ammortizzatori e strumenti di protezione, laddove è possibile, compatibili anche per il sistema delle imprese.

Su questo, dicevo, si può arrivare con sensibilità diverse. C’è chi ha sensibilità più marcatamente di sinistra, come me, e chi più liberaldemocratiche come Taruffi, ma ci si arriva dentro un percorso di condivisione e di confronto come abbiamo fatto in queste settimane.

A parte queste considerazioni e queste battute, mi interessa anche l’altro punto. Ha fatto bene a intervenire la consigliera Rontini, e ringrazio anche io la consigliera Marchetti, firmatarie dell’emendamento presentato da Francesca. Alla luce del provvedimento che è stato perfezionato in queste ore e che esce in questo momento, noi abbiamo bisogno di porre all’attenzione del Governo, con ancor più forza, la possibilità di ricorrere ai congedi parentali laddove vengono messe in campo misure restrittive per porzioni anche non marginali di territorio come in questo caso.

Rischiamo di avere, per un periodo comunque sempre troppo lungo, fosse anche nell’ordine delle due settimane previsto dall’ordinanza, elementi di scopertura. Noi abbiamo già vissuto situazioni analoghe, situazioni di questo genere, di incertezza, come si sono determinati, sempre in quel territorio, ricordo a tutti, con la zona rossa di Medicina. In quel caso il tema erano gli ammortizzatori sociali, in primo luogo.

Noi porremo con forza questi temi al Governo, in vista della revisione non solo del DPCM – si apre domani un confronto a Roma su questo –, ma saremo anche al ministero dell’economia e delle finanze, domani, per discutere anche di come finanziare e di come sostenere queste misure.

In questo caso si tratta di estendere strumenti che già ci sono, corretti, che hanno dimostrato di poter funzionare anche in altri momenti della pandemia, e soprattutto di costruire una correlazione più diretta con i provvedimenti che il Governo mette in campo (DPCM), o che sono affidati ai presidenti di Regione (cioè le ordinanze).

Occorre una correlazione diretta, esattamente come è stato dibattuto questa mattina in quest’aula, come quando vengono colpiti i settori economici da misure restrittive. Non ci possono essere due tempi, prima si determinano le restrizioni e poi si determinano le risposte di ordine sociale.

Occorre costruire con un po’ più di garbo una simultaneità di provvedimento che tenga conto anche degli effetti che la pandemia produce. Vale per le attività economiche, vale per il lavoro, vale per i licenziamenti, come per gli ammortizzatori sociali, come vale per i congedi parentali. Credo quindi che volendo andare domani a Roma con il presidente per discutere di queste cose, sia assolutamente tempestiva la risoluzione che adotterete e che sia tempestivo anche l’emendamento che le consigliere hanno proposto, perché va certamente nella direzione delle questioni che noi porremo per l’Emilia-Romagna, ma per tutte le Regioni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sugli emendamenti. Qualcuno in dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Volevo ringraziare i colleghi che hanno sottoscritto e condiviso il testo e anche presentato emendamenti, che, come ho detto in apertura, hanno arricchito e ampliato in modo positivo la risoluzione.

Ringrazio anche il sottosegretario Baruffi per il contributo e per aver centrato bene la questione, a parte il passaggio iniziale, che gli si concede la battuta, perché ovviamente nessuno può credere a quello che ha detto.

Detto questo e tornando seri perché l’argomento lo richiede, ci tenevo da questo punto di vista a riprendere il filo del discorso della ragione in virtù della quale abbiamo ritenuto di presentare questa risoluzione. Vedete, anche negli interventi dei colleghi di minoranza ho colto delle preoccupazioni e anche delle osservazioni che peraltro condivido, perché il tema è molto complicato, molto complesso, molto articolato, e credo che, come in tutte le cose articolate e complesse, sia difficile tagliarle con l’accetta, definendo il bene il male.

Ci sono alcuni elementi che però mi piacerebbe potessero diventare patrimonio comune: la necessità, come dicevo prima, di politiche industriali, di cui il nostro Paese necessita in modo assoluto, le relazioni industriali in questo Paese si sono per troppo tempo autodeterminate, quando va bene, e quando non va bene nemmeno quello, e alcune realtà, alcune situazioni di crisi si sono determinate anche per l’assenza di un coordinamento e di un intervento da parte dello Stato di guida e di indirizzo, ovviamente non di intervento diretto, anche se la pandemia ci ha anche dimostrato che l’intervento diretto dello Stato in economia non è un tabù.

Oggi, infatti, discutiamo molto spesso di ristori, reclamando, quindi, interventi diretti dello Stato in economia, perché l’economia da sola, l’economia privata da sola, quindi il mercato da solo, di fronte a crisi come queste, non è in grado di autoregolamentarsi e produce conseguenze sociali drammatiche. Vorrei che anche questo facesse parte del nostro patrimonio comune della discussione che facciamo qua insieme.

La necessità di chiedere al Governo la proroga del blocco dei licenziamenti nasce anche dalla consapevolezza che la situazione che viviamo è straordinaria e straordinarie devono essere le misure che mettiamo in campo. Qualcuno diceva che il protrarsi del blocco dei licenziamenti potrebbe portare a conseguenze ancora peggiori. Non lo so. Io so una cosa: oggi ci sono migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori che non hanno certezza di quello che sarà il loro futuro e di quello che sarà il loro domani, e sappiamo che, se non saremo noi, come Istituzioni, come Stato, a mettere in sicurezza quelle lavoratrici e quei lavoratori e offrire uno scenario, una prospettiva, un futuro, una garanzia di sicurezza e di tranquillità, il rischio che la crisi economica diventi anche crisi sociale è altissimo. E questo lo dobbiamo scongiurare.

Sugli strumenti, è ovvio, la risoluzione fa riferimento anche alla necessità di riorganizzazione degli ammortizzatori sociali, altra discussione molto complicata e articolata. Però, anche qui diciamoci le cose con estrema franchezza. È vero che esistono imprese che sono pronte ad affrontare la crisi e a ristrutturarsi, ma esistono anche imprese che, invece, questa capacità non ce l’hanno, e se non ci fosse stata la cassa integrazione straordinaria, se non ci fossero stati gli interventi della cassa straordinaria legata al Covid molto probabilmente avremmo già perso migliaia e migliaia di posti di lavoro.

La materia è articolata e complessa, e noi dobbiamo assumere un punto di vista, io credo. Il punto di vista che dobbiamo assumere, ovviamente facendo conto del fatto che non è per decreto o non è attraverso una legge che si crea occupazione, questo lo sappiamo, è che attraverso decreti e attraverso la legge si riporta all’interno della società un livello di equilibrio tra forze che nel mercato del lavoro non sono in equilibrio. Quindi, questo è quello che dobbiamo fare, cioè provare a contrastare gli elementi di disuguaglianza e di precarietà che nella società esistono e che mettono lavoratrici e lavoratori spesso e volentieri in condizioni di difficoltà e di precarietà, dando loro la prospettiva che un posto di lavoro e l’occupazione ben retribuita, occupazione di qualità ben retribuita e ridistribuita in modo dignitoso, come diceva qualcuno, io dico ben retribuita, è quello che le Istituzioni sono chiamate a fare per provare a uscire da questa situazione che da troppo tempo, da tanti mesi ci perseguita e probabilmente ci seguirà ancora per altrettanti mesi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Scusi, il mio è un intervento sull’ordine dei lavori. Vorrei sapere dal consigliere Taruffi se intende consentire l’emendamento della risoluzione perché su quello si basa anche la dichiarazione di voto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Giusto.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Ha ragione il consigliere Rancan, faccio ammenda.

D’altra parte, è un po’ difficile intervenire in certe situazioni “ambientali”. Ho dimenticato di dire due cose fondamentali: la prima sì, sicuramente, ovviamente gli emendamenti certo consentiamo che vengano presentati. Il voto però sarà negativo, non vi stupirete.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, chiarissimo. Quindi, c’è l’assenso.

Altri in dichiarazioni di voto? Dichiarazioni di voto ovviamente congiunte, su risoluzione ed emendamenti.

Perfetto. Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente. Solo per chiedere il voto per parti separate.

Noi ci asterremo per le premesse fino all’”evidenziato che”. Sulla parte “evidenziato che” voteremo contro, e al dispositivo, invece, favorevolmente.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

L’auspicio ovviamente è quello di una valutazione rapida da parte del Governo nazionale su che cosa fare rispetto al blocco dei licenziamenti. Noi crediamo che una delle ipotesi attualmente al vaglio di questa mini-proroga di un mese piuttosto che fino all’estate, per poi arrivare ad un graduale superamento anche del blocco dei licenziamenti, che rimarrebbe in questo caso valido soltanto per le situazioni più in difficoltà possa essere un’opzione da vagliare.

Per questo motivo comunque condividiamo il testo di questa risoluzione, che quindi voteremo favorevolmente. Voteremo a favore dei due emendamenti presentati dal Partito democratico e da parte della maggioranza. Voteremo, invece, contro l’emendamento della Lega, perché nella prima parte crediamo che sia impossibile arrivare a stralciare questa parte, perché crediamo sia fondamentale chiedere ed evidenziare in questo caso un intervento sugli ammortizzatori sociali, sulla politica del lavoro, pur ritenendo anche noi che l’ultima parte di quell’ “evidenziato che” sia effettivamente piuttosto rigida dal nostro punto di vista e per quello che è la nostra sensibilità, ma, essendo comunque inserito in questo tipo di testo, con questa premessa che per noi resta fondamentale, respingeremo l’emendamento della Lega.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Io non ho altre dichiarazioni di voto.

A questo punto mettiamo in votazione gli emendamenti, abbiamo già l’assenso del consigliere Taruffi, quindi partiamo dall’emendamento 2, a firma del consigliere Montevecchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 13

Contrari 24

 

È respinto.

 

Passiamo adesso all’emendamento 3, sempre a firma del consigliere Montevecchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 15

Contrari 25

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 1, a firma dei consiglieri Mumolo, Taruffi e Caliandro.

Dichiaro aperta la votazione… Consigliere Pelloni, mi scusi.

 

PELLONI: […] sugli emendamenti non è riuscito a votare. Il suo voto era favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, aggiungiamo il voto favorevole.

 

PELLONI: Anche la consigliera Stragliati.

 

PRESIDENTE (Petitti): Certo, Stragliati e Catellani, due in più. Benissimo.

Passiamo al voto sull’emendamento 1, dicevo, a firma dei consiglieri Mumolo, Taruffi e Caliandro.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 24

Astenuti 15

 

È approvato.

 

Passiamo adesso all’ultimo emendamento, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Francesca Marchetti, Rontini, Taruffi, Caliandro e Mumolo.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Adesso votiamo la risoluzione, ma, come si è detto, per parti separate.

Votiamo la prima parte, quella che parte ovviamente dall’inizio “premesso che”, fino a “blocco dei licenziamenti”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 26

Astenuti 12

 

È approvata.

 

Ora votiamo la seconda parte, quella che va da “evidenziato che” fino a “un milione di lavoratori”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 24

Contrari 15

 

È approvata.

 

Ora votiamo l’ultima parte, quella da “tutto ciò premesso” fino all’impegno della Giunta.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione

 

Votanti 39

Favorevoli 39

 

È approvata

 

OGGETTO 2693

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a valutare un percorso di integrazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) all’interno del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

(Rinvio)

 

OGGETTO 2020

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad approvare un piano regionale per sostenere e potenziare le USCA delle Aziende Sanitarie, sia dal punto di vista dell’organico che della strumentazione. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

(Rinvio)

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati alla risoluzione 2693, che impegna la Giunta regionale a valutare un percorso di integrazione delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) all’interno del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, a firma della consigliera Zamboni.

A questo oggetto se ne abbina un altro che tratta un identico argomento, la risoluzione 2020, che impegna la Giunta regionale ad approvare un piano regionale per sostenere e potenziare le USCA delle Aziende sanitarie sia dal punto di vista dell’organico che della strumentazione, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni e Bergamini.

Entriamo nel dibattito generale congiunto. Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

In realtà chiedo la sospensiva del trattamento di questa risoluzione, da rinviare alla prossima Assemblea in attesa di approfondimenti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto tutto l’argomento viene sospeso.

Chiedo un intervento a favore e uno contro. Se siete tutti d’accordo, a questo punto poniamo in votazione la richiesta della consigliera Zamboni. Quindi, tutte e due le risoluzioni verrebbero spostate alla prossima Assemblea.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 35

Favorevoli 35

 

È approvata.

 

OGGETTO 2682

Risoluzione per impegnare la Giunta ad esentare dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le Forze armate e di Polizia, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e gli agenti di Polizia locale, in caso di infortuni durante il servizio e anche in caso di dimissioni dal Pronto soccorso in codice bianco. A firma della Consigliera: Castaldini

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con le risoluzioni. Siamo arrivati alla risoluzione 2682, che impegna la Giunta a esentare dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le Forze armate e di Polizia, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e gli agenti di Polizia locale, in caso di infortuni durante il servizio e anche in caso di dimissioni dal pronto soccorso in codice bianco. La risoluzione è a firma della consigliera Castaldini.

Apriamo il dibattito generale. Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Presidente, grazie.

Presento questa risoluzione, una risoluzione semplice, che va incontro a un’esigenza soprattutto rispetto a una categoria che soprattutto in questo momento storico, evidentemente anche per le dichiarazioni che ha fatto il presidente del Consiglio, verrà impegnata in maniera massiccia.

Stiamo vedendo situazioni di rischio, di probabile rischio dal punto di vista sociale. Io ritengo che questa sia una misura assolutamente ragionevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo un po’ più di silenzio in aula perché sennò non si sente chi parla.

 

CASTALDINI: Una misura assolutamente ragionevole. È evidente che l’esenzione del ticket che noi chiediamo è per motivi di lavoro, per motivi di servizio. Facendo un calcolo rispetto a chi ha già sperimentato anzi, attuato questa esenzione così importante, la cifra, così come riportato in questa risoluzione, è oggettivamente, rispetto a un bilancio come quello della Regione Emilia-Romagna, piccolo, piccolissimo, parliamo di 100.000 euro.

Io credo che sia un modo per venire incontro ad una categoria che oggi ha bisogno evidentemente di tutela. Credo che sia un modo per rispettare il lavoro delle persone, un lavoro che è chiaramente un servizio pubblico. Credo che ci sia anche la possibilità, in questo momento, nel momento della pandemia, di provare a sostenere le persone, dando un vantaggio dal punto di vista anche di tassazione.

Io non voglio impegnare il dibattito. Credo che una risoluzione come questa possa tranquillamente essere votata da minoranza e da maggioranza. Oggi mi sono calmata, per cui sono più aperta al dialogo, evidentemente.

Adesso, al di là delle battute, anche sulla modifica di questa risoluzione io sono totalmente disponibile e chiaramente, visto che come voi vedete nell’impegno alla Giunta ci sono due livelli, una parte esentare dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le forze armate e quelle indicate, quindi polizia, protezione civile, vigili del fuoco, agenti di polizia locale; in caso di infortuni durante il servizio, anche in caso di dimissioni dal pronto soccorso in codice bianco, e aggiornare conseguentemente le disposizioni di esonero della compartecipazione alla spesa sanitaria che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza. Ribadisco: non è un grosso impegno per il bilancio della Regione Emilia-Romagna, però credo che sia un bellissimo segnale che la Regione insieme potrebbe dare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Altri in dibattito generale? Non ho nessuno in dibattito generale. Consigliera Maletti Francesca, prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Come maggioranza condividiamo completamente quello che ha detto la consigliera Castaldini, anzi anche la Giunta precedente ne era talmente convinta che con la delibera di Giunta 313 del 4 marzo 2019 ha stabilito che tutti coloro che non godono di copertura assicurativa INAIL, appartenenti a corpi di Polizia ad ordinamento civile e militare (per cui riguarda Forze armate di Polizia, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e anche gli agenti delle Polizie locali) che si recano al Pronto soccorso a seguito di infortunio sul lavoro o in servizio hanno diritto a ricevere le prestazioni sanitarie senza corrispondere alcuna quota di partecipazione, definito anche con codice di esenzione L99.

Si è previsto inoltre che le successive prestazioni sanitarie correlate all’infortunio e per il periodo dell’infortunio non sono inoltre assoggettate al pagamento della quota di accesso al Pronto soccorso e alla compartecipazione della spesa, per cui noi condividiamo veramente quello che diceva la consigliera Castaldini.

Colgo l’occasione anche per segnalare in questo periodo tutto quello che stanno facendo le Forze dell’ordine, quasi cinque ore fa a Modena è deceduto Massimiliano Tona, un carabiniere che era in servizio sulla complanare e purtroppo ha fatto un incidente in moto. Questo purtroppo non è un codice bianco, perché è deceduto, però condividiamo veramente che per tutto il lavoro svolto le Forze armate di Polizia, di Protezione civile, i Vigili del fuoco e le Polizie locali debbano avere queste esenzioni.

Ripeto: la delibera di Giunta regionale 313 del 4 marzo 2019 già lo prevede, per cui per questa motivazione noi voteremo contro la risoluzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dibattito generale? Io non ho nessuno in dibattito generale.

A questo punto passerei alle dichiarazioni di voto. Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Scusate, sto vivendo due esperienze evidentemente un po’ particolare in questi due giorni di Assemblea. C’è un piccolo problema. È vero, come evidentemente tutti noi, facendo seriamente il nostro lavoro nella preparazione del lavoro dell’aula, avremo sicuramente letto la risoluzione. Questo lo do per assodato. Per chi fa politica da vent’anni questo è proprio un must. È bello, perché bisognerebbe lavorare così in Assemblea. Ebbene, come immaginate, conoscendo un po’ la macchina, ma non io personalmente, ognuno di noi, nel lavoro dell’Assemblea si appoggia a uno staff che spiega che cosa è accaduto prima. Questo è sempre il lavoro della politica.

Come voi notate, io ho esattamente citato questa delibera importantissima e fondamentale, con un problema. Uno, questa delibera non prevede le spese ambulatoriali e la Protezione civile è completamente esclusa da questa delibera. Insomma, cerco di aggiungere qualcosina perché ho in mente sempre quella di ieri, e cioè la realtà della Protezione civile che è esclusa da questa delibera. Io ho presentato questo.

Io capisco tutto, però rimango un po’ perplessa. Ma lo stesso consigliere Taruffi, quando ha detto “cosa si vota?” ed è stato risposto “contro”, è rimasto perplesso. Va bene tutto, però non credo di aver fatto una proposta così sconvolgente nell’aggiunta di un corpo che oggi sta vivendo evidentemente situazioni molto complesse. Vi assicuro che, quando comincerà la vaccinazione, quella vera, non le poche dosi che ci stanno arrivando, evidentemente è un modo per accompagnarli e per sostenerli rispetto a una cosa piccolissima. È un gesto di attenzione, è quello che noi utilizziamo per le persone alle quali vogliamo bene. Ne prendo atto.

Sono certa che possiamo fare dei passi in più. Così è un po’ dura fare dei passi in più.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Altri in dichiarazione di voto? Io non ho altri in dichiarazione di voto.

A questo punto metto in votazione la risoluzione 2682, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 15

Contrari 22

 

È respinta.

 

OGGETTO 2701

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale per il monitoraggio sull’eliminazione della processionaria da parte dei Comuni e sulla profilassi per prevenire rischi alla salute. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso alla risoluzione 2701, che impegna il presidente e Giunta regionale per il monitoraggio sull’eliminazione della processionaria da parte dei Comuni e sulla profilassi per prevenire i rischi alla salute, a firma del consigliere Mastacchi.

Su tale oggetto risultano due proposte di emendamento, a firma dei consiglieri Costi, Mastacchi, Zappaterra, Taruffi, Pigoni, Zamboni, Rontini e Bulbi.

Apriamo il dibattito generale. Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Parliamo della processionaria, un lepidottero subdolo, che in particolare chi vive in montagna conosce molto bene. Lepidottero che ha avuto sempre più una grande diffusione, anche per effetto della piantumazione del pino, anche in zone dove non era pianta autoctona.

Lo definisco subdolo perché all’apparenza sembra un semplice bruco, ma in realtà ha dei peli urticanti che a contatto con la cute dell’essere umano, ma in particolare con il palato degli animali crea gravissimi danni.

In alcuni casi, oltre ad esserci delle reazioni urticanti ci possono essere anche delle reazioni allergiche, che possono arrivare anche allo shock anafilattico. Ci sono parecchi casi di animali d’affezione, in particolare cani, che hanno l’abitudine di leccare questi animaletti quando li incontrano, che perdono gran parte della lingua e hanno dei gravissimi danni.

Tutto questo per dire che a combattere questo subdolo animaletto sono i Comuni, in gran parte lasciati soli, perché la legge dà loro la responsabilità di intervenire, in molti casi obbligando i privati a rimuovere questi rami distruggendoli, quindi una sorta di lotta meccanica a questa infestazione.

Chiaramente finché si tratta di interventi che vengono fatti su terreni di proprietà pubblica, i Comuni molto spesso lo fanno con puntualità, spesso intervengono anche i privati finché si tratta di proprietà di giardini o proprietà in zone urbanizzate, ma il vero problema è rappresentato da quegli alberi che sono magari in zone rurali o lungo le strade provinciali o comunali magari di assi ereditari di parecchie persone, che magari non sanno neanche di esserne proprietari, quindi diventa veramente una situazione difficile da gestire.

L’intento di questa risoluzione è quello di dare una mano ai Comuni in modo particolare e in cascata anche ai privati, affinché possano essere sensibilizzati, ma in particolare sostenuti e aiutati per intervenire a rimuovere questi rami così dannosi. Fra l’altro, siamo anche in un periodo dell’anno in cui si dovrebbe intervenire, e se girate per le strade vedrete sicuramente sui pini dei ciuffi bianchi, quelli sono i nidi che poi generano la nascita di questi bruchi, che, scendendo per il tronco, attraversano le strade con questa processione, da cui il nome processionarie.

Su questa risoluzione ci sono i due emendamenti che sono stati presentati e che io ho sottoscritto, che in sostanza vanno a riformulare l’impegno della Giunta, in particolare la promozione e il sostegno, come prima sottolineatura, sugli interventi diretti al patrimonio pubblico e anche per coadiuvare e supportare i privati cittadini nella lotta a questo parassita sia dal punto di vista dell’informazione che anche del sostegno pratico nell’intervenire.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Altri in dibattito generale? Prego, consigliera Costi.

 

COSTI: Grazie, presidente. Grazie anche al consigliere Mastacchi, anche qui con una valutazione che abbiamo fatto nel merito con un atteggiamento sempre molto pragmatico.

Il problema c’è, esiste, oltretutto è un tema che è normato anche a livello nazionale, perché questo è un insetto che deve essere tenuto sotto controllo. Anzi, addirittura c’è una lotta obbligatoria contro la processionaria del pino, sancita da decreto ministeriale, che prevede due tipi di intervento, un intervento rispetto alle cosiddette “foreste di pino”, ma anche un intervento all’articolo 4 per quanto riguarda proprio gli interventi da fare quando questo insetto è in un ambiente urbano e provoca rischi per la salute delle persone e degli animali.

Io ringrazio il consigliere Mastacchi perché, sulla base di questa riflessione, proprio partendo dal decreto ministeriale, abbiamo convenuto di risistemare la risoluzione, per cui abbiamo presentato questi emendamenti a firma congiunta, proprio perché abbiamo inserito, con questi emendamenti, sia il decreto ministeriale sia una riflessione che c’è, perché è vero che soprattutto nella fascia pedecollinare, come diceva il consigliere, esistono dei problemi, soprattutto perché in ambito urbano sono cresciuti anche questi alberi che non sono autoctoni, quindi c’è un tema, ma soprattutto perché soprattutto sul versante dei privati cittadini non c’è un intervento come dovrebbero essere, invece, svolti da parte dei privati cittadini, proprio per evitare che poi la processionaria si propaghi negli ambienti urbani e soprattutto possa danneggiare la salute di persone e di animali.

Per questo, lo stesso decreto chiaramente definisce che le autorità competenti sono i Comuni, che devono essere collegati e supportati con i servizi regionali che si occupano di queste tematiche, per cui proprio in accordo abbiamo ritenuto di modificare l’impegno della Giunta, proprio perché riteniamo che i servizi regionali che sono preposti proprio alla prevenzione e al controllo di questo problema possano promuovere e sostenere campagne di profilassi da parte dei Comuni sia per prevedere interventi diretti da parte dei Comuni sia per sostenerli rispetto ai privati, perché anche i privati chiaramente devono svolgere il proprio compito, e soprattutto perché si preveda, con l’eliminazione meccanica dei nidi, una lotta incisiva a questo animaletto, chiamiamolo così, che rischia davvero di creare dei problemi alla salute dei nostri cittadini.

È un tema che è sempre stato seguito dai nostri servizi e dalla Regione, per cui riteniamo che proprio a fronte di un problema che si sta ponendo, sia corretto emendare e soprattutto approvare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Costi.

Sempre in dibattito generale. Io non ho altri in dibattito generale.

Dibattito generale sulle proposte di emendamento, se qualcuno vuole intervenire sugli emendamenti: due proposte di emendamento a firma dei consiglieri Costi e altri.

Nessuno in dibattito generale sugli emendamenti.

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte su emendamenti e risoluzione. Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Come ho detto già in precedenza, ringraziando il consigliere Mastacchi, siamo favorevoli come Gruppo del Partito democratico sia ai due emendamenti e alla risoluzione così emendata.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Costi.

Altri in dichiarazione di voto? A questo punto, procediamo con le votazioni.

Votiamo prima i due emendamenti.

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Costi, Mastacchi, Zappaterra, Taruffi, Pigoni, Zamboni, Rontini e Bulbi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 33

Favorevoli 31

Contrari 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento 2, sempre a firma dei consiglieri Costi ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 36

 

È approvato.

 

Ora passiamo alla votazione della risoluzione, la risoluzione 2701, a firma del consigliere Mastacchi.

Consigliera Pigoni, mi scusi, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente. Solo per chiedere se può aggiungere il mio voto favorevole al precedente emendamento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Assolutamente sì.

Adesso votiamo la risoluzione 2701.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 35

Favorevoli 35

 

È approvata.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo alla risoluzione 2663, a firma della consigliera Piccinini, la quale però è assente per questioni di salute, dunque è giustificata. Ci chiede, comunque, di trattarla in un’altra occasione, per cui passerei alla risoluzione successiva.

 

OGGETTO 2686

Risoluzione in merito al riparto tra Regioni delle risorse per lo Sviluppo rurale. A firma dei Consiglieri: Costi, Zappaterra, Taruffi, Zamboni, Pigoni, Rontini, Rossi, Pillati, Bulbi, Montalti, Mori, Caliandro, Fabbri, Costa, Bondavalli, Amico, Daffadà, Mumolo, Sabattini, Marchetti Francesca, Rainieri

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Risoluzione 2686: risoluzione in merito al riparto tra Regioni delle risorse per lo sviluppo rurale, a firma dei consiglieri Costi ed altri.

A questo punto partiamo con il dibattito generale sulla risoluzione. Prego, consigliera Costi.

 

COSTI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione è particolarmente importante perché comincia quest’anno il biennio di transizione verso la nuova programmazione che assegnerà i fondi europei agli Stati membri per sostenere la crescita e l’occupazione in agricoltura, settore fondamentale per l’economia e la sopravvivenza dei territori, soprattutto quelli emiliano-romagnoli, come ha ben dimostrato l’emergenza sanitaria, attraverso una revisione della ripartizione delle risorse messa a punto dalle Regioni italiane, che hanno rivisto i criteri e i parametri fermi a più di vent’anni fa. Un lavoro, questo, di modificare i criteri che hanno sempre sostenuto le ripartizioni necessario per adeguare le leve di sviluppo del PSR alla realtà del settore, che in questo periodo ha cambiato in modo considerevole il proprio volto, in un mondo che è trasformato sia dai traguardi raggiunti nella ricerca e nell’innovazione, sia per le mutate condizioni derivanti dal cambiamento climatico.

Una nuova ripartizione è proposta e condivisa dai tre quarti delle Regioni italiane. Siamo tredici Regioni (Emilia-Romagna, Abruzzo, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto) e le due Province autonome di Bolzano e di Trento. Il nostro obiettivo è una divisione oggettiva delle risorse che non si affidi più soltanto ai criteri storici, ormai superati, ma che tenga conto anche di altri parametri, criteri oggettivi e misurabili, come la popolazione rurale, la produzione lorda vendibile, la superficie agricola e il numero delle imprese.

Infatti, il riparto utilizzato fino alla passata programmazione era basato esclusivamente sulla spesa storica, che oggettivamente non è un criterio, ma semplicemente la progressiva sommatoria di assegnazioni derivanti da strumenti legislativi e da cicli programmatori susseguitisi sin dall’origine delle politiche strutturali della PAC. Questo ha comportato un forte squilibrio nell’assegnazione delle risorse rispetto al peso oggettivo del settore nelle diverse regioni.

La nostra regione, come le altre quattordici che ho elencato, a seguito di questo riparto, non ha potuto avere la quantità di risorse necessarie ad un settore fondamentale, soprattutto nella produzione e nella trasformazione di qualità, che sappiamo tutti necessita di risorse per investimenti e innovazione.

La proposta del nuovo riparto, ripeto, viene proposta su quattro parametri oggettivi: il numero delle aziende agricole, la produzione agricola, calcolata come media dei valori Istat 2015-2017, la superficie agricola utilizzata, la SAU rilevata dall’Istat nell’anno 2016 e la superficie forestale rilevata dall’inventario forestale nazionale.

Il confronto con le altre regioni ha portato ad identificare altri criteri oggettivi, come quello della popolazione rurale che è stata inserita. Al fine di trovare una posizione comune si è infine proposto di utilizzare anche il criterio della spesa storica quale elemento di ponderazione per arrivare ad un compromesso, perché l’obiettivo nostro è chiaramente di chiudere un accordo con tutte le regioni.

La proposta di accordo unitario nella Conferenza delle Regioni definisce quindi criteri oggettivi per assegnare alle Regioni risorse coerenti e proporzionate all’entità delle aree rurali e della popolazione residente in queste aree, in grado di affrontare la sfida del loro spopolamento e abbandono per rilanciare il settore.

Chiediamo pertanto a questa Assemblea regionale la condivisione a sostenere il lavoro intrapreso come Regione Emilia-Romagna con le altre quattordici regioni, al fine di arrivare alla firma dell’accordo in Conferenza delle Regioni. Chiediamo che la Presidenza dell’Assemblea si faccia portavoce di questa istanza nella Conferenza dei presidenti delle altre Assemblee legislative, e chiediamo inoltre il coinvolgimento dei Capigruppo per sensibilizzare i colleghi delle altre Regioni al fine di sostenere le posizioni, contenuta in questa risoluzione.

Credo che l’Emilia-Romagna si debba esprimere, e io me lo auguro, su questa questione, con una voce sola, in modo coeso e consapevole. Lo dobbiamo ai nostri agricoltori, ad una terra che ha fatto della qualità della propria agricoltura uno dei punti caratterizzanti della sua economia, ma soprattutto anche per il futuro, e lo dobbiamo a questa Regione perché noi sappiamo benissimo che un diverso riparto potrebbe avere per questa Regione risorse ulteriori, e noi sappiamo benissimo che abbiamo bandi sui quali abbiamo richieste ancora inevase, che potremmo invece evadere e che riguardano i giovani per quanto riguarda la ricerca e l’investimento, abbiamo tutto il tema idrico e abbiamo il tema anche degli investimenti per le aziende agricole, proprio perché possano continuare.

L’auspicio è quello di poter approvare questa risoluzione per dare forza al nostro presidente e anche alla Conferenza delle Regioni per poter trovare una posizione unitaria.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Costi.

Qualcun altro in dibattito generale sull’argomento? Consigliere Rainieri? No. Ho intuito dallo sguardo, va bene.

Passiamo alle dichiarazioni di voto, perché io non ho nessuno in dibattito generale.

Dichiarazioni di voto? Consigliere Rainieri, prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Io non sono intervenuto in discussione generale, perché la collega Palma Costi ha illustrato benissimo il testo della risoluzione. Intervengo semplicemente per dire che il movimento a cui appartengo, la Lega, voterà favorevolmente a questa risoluzione, che ci fa particolarmente piacere vedere che c’è un po’ di autonomia in questa risoluzione e che premia le Regioni che sono non solo le più importanti dal punto di vista agricolo, ma sono quelle che hanno saputo meglio spendere i soldi e fare investimenti in questo settore importantissimo.

Per quanto riguarda la soluzione noi siamo quindi favorevoli e voteremo naturalmente positivo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rainieri.

Altre indicazioni di voto? Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Solo per ringraziare la collega Palma Costi e tutti gli altri che hanno sottoscritto questo documento, che naturalmente condivido. Ne approfitto poi per anticipare (arriverà la comunicazione nelle prossime ore) che l’assessore Mammi la prossima settimana farà un punto in Commissione Politiche economiche su quella che è la nuova programmazione europea dei fondi sia strutturali, sia per quanto riguarda le opportunità che deriveranno dal Recovery per il settore agricolo.

Nella scorsa programmazione il pacchetto aveva potuto contare su 1,2 miliardi di euro. Come ripete sempre l’assessore, l’abbiamo sentito recentemente anche qui in aula quando abbiamo votato provvedimenti per cercare di accelerare nelle misure a sostegno di questo settore, l’agricoltura ha dimostrato, anche durante il Covid, di essere un settore primario. Abbiamo tutti ulteriormente capito quanto sia necessario portare sulle tavole dei nostri concittadini cibi di qualità, lavorare insieme per rendere ancora più resiliente questo settore, e per farlo c’è la necessità che agli agricoltori emiliano-romagnoli arrivino le risorse necessarie, adeguate al tipo di agricoltura che abbiamo sviluppato, e questa risoluzione va in quella direzione.

Il Partito Democratico continuerà a sostenere l’assessore Mammi, la Giunta Bonaccini e il presidente in questo lavoro nei tavoli nazionali per portare alle nostre imprese agricole, a coloro che anche durante la pandemia non si sono sottratti dal lavorare, dall’andare nei campi per fornirci sostentamento, le risorse necessarie a far sì che il settore possa cogliere anche quelle innovazioni di cui c’è bisogno, dal momento che ci siamo detti più volte che fitopatie, da una parte, e cambiamenti climatici, dall’altra, e le conseguenze che questi portano hanno avuto conseguenze e difficoltà davvero importanti. Ma c’è in questa legislatura un rinnovato impegno dell’assessore, che ci ha raggiunti in aula e che saluto, per far sì che il settore agricolo e quello agroalimentare abbiano il giusto riconoscimento e risorse adeguate, all’altezza delle sfide che abbiamo tutti insieme davanti.

Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, mettiamo in votazione la risoluzione 2686.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 36

Favorevoli 36

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvata.

 

OGGETTO 2679

Risoluzione per impegnare la Giunta a implementare le possibilità per le Aziende di rendere più sicuri gli ambienti di cura. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora alla risoluzione 2679, per impegnare la Giunta a implementare le possibilità per le aziende di rendere più sicuri gli ambienti di cura, a firma dei consiglieri Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati e Pelloni.

È aperta la discussione generale. Consigliere Bergamini, prego.

 

BERGAMINI: Grazie, presidente.

Sembra inverosimile, con queste altre risoluzioni che abbiamo trattato in quest’aula, ma nel 2021 siamo ancora costretti a parlare di sicurezza nei luoghi di lavoro. Non parliamo, infatti, di fabbriche e officine, di sicurezza del personale impegnato in operazioni di polizia, parliamo di personale medico e sociosanitario, di persone che quotidianamente sono impegnate nella cura delle persone.

Chi si occupa di benessere altrui lavora spesso in situazioni estremamente precarie, in un rapporto assolutamente sbilanciato fra operatori e assistiti, in turni di lavoro spesso massacranti, senza adeguati turni di riposo, o altrettanto adeguati riconoscimenti economici, e spesso con un’utenza che, esasperata dalle contingenze, finisce con l’aggredire medici, infermieri e operatori sanitari.

Se controlliamo le cronache quotidiane, troviamo un’infinità di casi di aggressioni a carico di chi si occupa della cura. Il numero di infortuni del personale medico e sociosanitario risente pesantemente delle violenze compiute, l’INAIL riferisce per il 2019 di 36.890 infortuni sul lavoro in sanità, numeri molto più alti rispetto ad altri ambiti produttivi, dove immagineremmo che l’esposizione a rischio fosse invece maggiore.

A livello territoriale, il 53 per cento degli infortuni si verifica nel nord del Paese, e il 12,8 per cento di questi avviene in Emilia-Romagna, che è la seconda regione più colpita dopo la Lombardia. Parliamo naturalmente dei soli infortuni, molti dei quali per aggressioni, che vengono effettivamente denunciati, poiché spesso gli operatori rimangono soli nel loro silenzio, senza denunciare l’accaduto, e conservando indelebili dentro di sé le tracce di queste aggressioni, che spesso non consentono di tornare a svolgere serenamente il proprio lavoro.

Nel 2020, l’INAIL ha documentato come un infortunio su dieci ai danni degli operatori sociosanitari sia da attribuire alle aggressioni. Si stima che tali infortuni siano tra le cause dirette e indirette delle circa 278.000 giornate di infortunio del personale e che il tutto avrebbe un’incidenza pari a 30.593.000 euro di danno erariale nel solo comparto pubblico.

Un problema nel problema riguarda il fatto che la stragrande maggioranza delle persone aggredite vittime di violenza e traumatizzate da questi episodi sono donne, perché in larga misura è femminile il personale che assiste i pazienti, donne che all’interno delle strutture deputate alla cura si trovano a fronteggiare situazioni di rischio, in cui si può verificare quell’escalation di eventi che secondo gli esperti porta all’episodio violento vero e proprio.

Esiste una serie di approcci che permetterebbe di ridurre l’incidenza di episodi violenti nelle strutture di cura, innanzitutto formativi, poiché, come è scritto nel testo della risoluzione, è compito dell’istituzione regionale promuovere in tutte le forme e le modalità di socializzazione le esperienze sperimentate con successo nelle singole realtà operative, per migliorare le condizioni di lavoro, tutelare gli operatori e la salute dei cittadini.

Promuovendo altresì modelli di autovalutazione che agiscano non solo per il monitoraggio dell’evoluzione del fenomeno, ma da catalizzatore dei meccanismi di prevenzione, per un miglioramento qualitativo dei servizi offerti al cittadino. Inoltre, inserendo meccanismi premianti per quelle aziende che mettano in campo politiche virtuose per rendere più sicuri gli ambienti di cura.

Credo che in un contesto in cui ci accingiamo spesso a parlare di riequilibrio di genere, di diritto e sicurezza del lavoro, gli interventi in ambito sociosanitario non possano prescindere dal miglioramento delle condizioni dei lavoratori, poiché questo è un fatto di civiltà e di dignità per le persone che quotidianamente si sacrificano per il benessere di tutti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Maletti, prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Da molti anni la Regione Emilia-Romagna è impegnata a garantire la sicurezza degli ambienti di cura. Rispetto alla specifica tematica oggetto della risoluzione, si fa presente che, successivamente all’emanazione della raccomandazione n. 8 del novembre 2009, emanata dal Ministero della salute, in tema di prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, la Regione ha prodotto, già nel 2010, indicazioni adattate al contesto locale. La Regione ha successivamente effettuato, in occasione del monitoraggio sull’applicazione delle raccomandazioni ministeriali, previsto dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ricognizioni, da cui è emerso che tutte le Aziende sanitarie regionali hanno dichiarato, in base all’elaborazione di specifiche procedure, di aver implementato la raccomandazione, cioè di aver espletato quello che la raccomandazione diceva.

La Regione ha poi elaborato e trasmesso alle Aziende, nell’anno 2016, l’istruzione operativa per segnalazione e gestione degli episodi di violenza a danno dell’operatore sanitario e degli eventi sentinella, atto di violenza a danno degli operatori, con lo scopo di garantire omogeneità delle modalità operative di segnalazione e gestione degli accadimenti correlati alla violenza a danno dell’operatore sanitario da parte delle organizzazioni sanitarie.

Nell’istruzione operativa sono stati indicati i criteri per la segnalazione dell’episodio di violenza alla Regione come evento sentinella per il flusso informativo SIMES e sono state fornite indicazioni relative a fasi e modalità di segnalazione, analisi e monitoraggio degli episodi di violenza. Inoltre, è stato incentivato rispetto agli operatori il fatto che loro denunciassero le violenze subìte.

Nel 2018, al fine di migliorare la raccolta delle informazioni inerenti al fenomeno, è stata inoltre elaborata una specifica scheda per la segnalazione dell’evento di violenza a danno di operatore sanitario. Contestualmente, sono state date indicazioni alle strutture sanitarie pubbliche e private affinché predisponessero uno specifico piano per la prevenzione della violenza a danno degli operatori, come parte integrante del più generale Piano programma aziendale per la sicurezza delle cure. A tal fine, la Regione ha anche diffuso una guida per la stesura del Piano prevenzione violenza a danno degli operatori sanitari.

A seguito di questo percorso, dal 2019 il Centro regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, Osservatorio regionale per la sicurezza delle cure, produce annualmente una specifica reportistica. Con la DRG n. 2339/2019 sono state date indicazioni alle direzioni generali delle Aziende sanitarie per mantenere ed incrementare l’impegno per la prevenzione delle aggressioni a danno degli operatori, anche individuando percorsi di specifica tutela sanitaria per gli operatori vittime di aggressioni.

Nell’anno in corso sono state inoltre prodotte le linee di indirizzo per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori dei servizi sanitari e sociosanitari che hanno recepito anche alcune pertinenti osservazioni delle organizzazioni sindacali.

Il documento è stato inviato alle aziende regionali con la richiesta di attivare gli interventi previsti dalle linee di indirizzo, calandoli nella realtà locali e valutando le modalità che meglio potessero garantire l’efficacia rispetto agli obiettivi.

Si mette in evidenza il fatto che le linee di indirizzo prevedono la programmazione e l’implementazione di misure strutturali organizzative che consentono la riduzione del rischio di comportamenti aggressivi.

Tra queste sono previste la promozione di un clima organizzativo positivo orientato alla riduzione degli episodi di violenza e la definizione di un’interfaccia operativa con le forze dell’ordine, ai fini delle attività previste nel contesto delle procedure operative di erogazione del servizio anche attraverso la definizione di protocolli condivisi.

Tra le altre misure preventive previste è stato dato rilievo alla formazione per favorire la diffusione di conoscenze e competenze da parte degli operatori, per valutare, prevenire e gestire gli eventi. In tale ambito, da diversi anni, in tutte le Aziende sanitarie, sono comunque già stati effettuati approfondimenti e corsi di formazione per i professionisti dei servizi maggiormente esposti ai rischi, con particolare riferimento alla comunicazione e gestione dei conflitti.

Tra le misure previste dalle linee di indirizzo vi sono anche quelle relative al sostegno dell’operatore che ha subìto violenza, attraverso l’elaborazione di adeguate procedure relative all’offerta di supporto psicologico, sanitario, legale, medico-legale e amministrativo.

Certo, quest’anno non è facile. Siamo tutti provati, siamo tutti in difficoltà. Lo sono gli operatori sanitari, quelli che operano nei grandi ospedali, quelli che sono sui territori, lo sono anche i cittadini che vi si rivolgono, anche perché tante volte sono in difficoltà personale perché stanno male e sono anche da soli, perché i familiari non possono starci e ci sono anche condizioni molto difficili.

Credo che rispetto alla valutazione del 2020, come diceva giustamente lei, si siano anche acuite alcune dinamiche, perché siamo in un periodo di emergenza.

In base a quanto sopra esposto, la Regione Emilia-Romagna risulta già da tempo impegnata nelle attività volte alla risoluzione di queste problematiche. L’Assessorato proseguirà comunque nel monitoraggio e nella valutazione delle azioni messe in atto dalle Aziende sanitarie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Maletti.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale (chiedo alla consigliera Maletti se può staccare il microfono) passiamo alle dichiarazioni di voto.

Non ci sono interventi in dichiarazione di voto, quindi mettiamo in votazione la risoluzione 2679, a prima firma Bergamini.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 39

Favorevoli 13

Contrari 25

Astenuti 0

 

È respinta.

 

Sono così conclusi i lavori dell’aula. Auguro a tutti una buona serata.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 16,54

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI,  Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Valentina STRAGLIATI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Vincenzo COLLA, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Elena Ethel SCHLEIN.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Irene PRIOLO, le consigliere Silvia PICCININI, Ottavia SONCINI.

 

È assente per motivi istituzionali ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il Presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

 

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 2703

Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo nelle sedi istituzionali opportune a prorogare il blocco dei licenziamenti, in scadenza il 31 marzo 2021. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini, Caliandro, Mumolo, Zamboni, Pillati, Mori, Sabattini, Rontini, Montalti, Rossi

 

Titolo:2703 - votazione em. 2 (a firma cons. Montevecchi)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 24

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Catellani Maura; Stragliati Valentina; Barcaiuolo Michele;

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti


Petitti Emma;

 

Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Marchetti Francesca; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2703 - votazione em. 3 (a firma cons. Montevecchi)

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 25

Non votanti: 1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Barcaiuolo Michele

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2703 - votazione em. 1 (a firma cons. Mumolo e altri)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 25

Astenuti: 15

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Pillati Marilena

 

Astenuti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Bulbi Massimo; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2703 - votazione em. 4 (a firma cons. Marchetti F. e altri)

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mori Roberta; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2703 - votazione I parte risoluzione

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 1

Astenuti: 12

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

Contrari

Barcaiuolo Michele


Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

 

Titolo:2703 - votazione II parte risoluzione

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 24

Contrari/No: 16

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Barcaiuolo Michele

 

Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Bonaccini Stefano; Bulbi Massimo; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2703 - votazione III parte risoluzione

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 38

Contrari/No: 1

Non votanti: 2

Assenti: 10

 

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari

Barcaiuolo Michele;


 

Non votanti


Delmonte Gabriele; Petitti Emma

 

Assenti


Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mori Roberta; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo:votazione rinvio (Questione sospensiva oggetti 2693 – 2020)

 

Presenti al voto: 37

Favorevoli/Si: 36

Non votanti: 1

Assenti: 13

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costi Palma; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Daffadà Matteo

 

Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

OGGETTO 2682

Risoluzione per impegnare la Giunta ad esentare dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le Forze armate e di Polizia, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e gli agenti di Polizia locale, in caso di infortuni durante il servizio e anche in caso di dimissioni dal Pronto soccorso in codice bianco. A firma della Consigliera: Castaldin

 

Titolo:2682 - votazione risoluzione

 

Presenti al voto: 38

Favorevoli/Si: 14

Contrari/No: 22

Non votanti: 2

Assenti: 12

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti


Daffadà Matteo; Petitti Emma

 

Assenti


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

 

OGGETTO 2701

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale per il monitoraggio sull’eliminazione della processionaria da parte dei Comuni e sulla profilassi per prevenire rischi alla salute. (18 02 21) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

Titolo:2701 - votazione em. 1 (a firma cons. Costi e altri)

 

Presenti al voto: 35

Favorevoli/Si: 33

Non votanti: 2

Assenti: 15

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Felicori Mauro; Pigoni Giulia;

 

Non votanti


Montevecchi Matteo; Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2701 - votazione em. 2 (a firma cons. Costi e altri)

 

Presenti al voto: 38

Favorevoli/Si: 36

Non votanti: 2

Assenti: 12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti


Iotti Massimo; Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2701 - votazione risoluzione

 

Presenti al voto: 36

Favorevoli/Si: 35

Non votanti: 1

Assenti: 14

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Non votanti


Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:2686 - votazione risoluzione

 

Presenti al voto: 36

Favorevoli/Si: 36

Assenti: 14

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Stragliati Valentina; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Petitti Emma; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia

 

 

OGGETTO 2679

Risoluzione per impegnare la Giunta a implementare le possibilità per le Aziende di rendere più sicuri gli ambienti di cura. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

 

Titolo:2679 - votazione risoluzione (sicurezza negli ospedali e negli ambienti di cura)

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 13

Contrari/No: 25

Non votanti: 1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti


Rainieri Fabio

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Petitti Emma; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Emendamenti

 

OGGETTO 2703

Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo nelle sedi istituzionali opportune a prorogare il blocco dei licenziamenti, in scadenza il 31 marzo 2021. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini, Caliandro, Mumolo, Zamboni, Pillati, Mori, Sabattini, Rontini, Montalti, Rossi

 

Emendamento 1 a firma dei consiglieri Mumolo, Taruffi, Caliandro

«Il testo del dispositivo è sostituito dal seguente:

“a sollecitare il Governo, nelle sedi istituzionali opportune, a prorogare il blocco dei licenziamenti, in scadenza il prossimo 31 marzo, finché dura l’emergenza pandemica in atto, evitando il blocco selettivo; a prorogare i relativi ammortizzatori sociali connessi; a procedere a una riforma più generale di tutto il sistema degli ammortizzatori sociali.”»

(Approvato)

 

Emendamento 2 a firma del consigliere Montevecchi

«Si elimina il punto seguente:

“è necessario intervenire da un punto di vista legislativo circa la disciplina degli esuberi del personale, degli ammortizzatori sociali e della politica attiva del lavoro, anche attraverso la promozione di contratti aziendali di solidarietà difensiva e cioè mediante la riduzione dell'orario di lavoro settimanale generalizzato a tutti i lavoratori per far fronte all'esubero di personale causato dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, che si stima possa riguardare un milione di lavoratori.”»

(Respinto)

 

Emendamento 3 a firma del consigliere Montevecchi

«Si modifica il punto seguente:

“tutto ciò premesso, considerato e evidenziato

con il seguente:

tutto ciò premesso e considerato”»

(Respinto)

 

Emendamento 4 a firma dei consiglieri Marchetti Francesca, Rontini, Taruffi, Caliandro

«Al dispositivo è aggiunto il seguente punto: “a sollecitare il Governo, nelle sedi istituzionali opportune, ad assumere tempestivi provvedimenti per estendere il diritto ai congedi parentali per le famiglie che vivono in territori in cui sono state applicate misure restrittive che comportino la chiusura delle scuole.”»

(Approvato)

 

 

OGGETTO 2701

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale per il monitoraggio sull’eliminazione della processionaria da parte dei Comuni e sulla profilassi per prevenire rischi alla salute. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

Emendamento 1 a firma dei consiglieri Costi, Mastacchi, Zappaterra, Taruffi, Pigoni, Zamboni, Rontini, Bulbi

 

«Dopo “Atteso che” è aggiunto il seguente paragrafo:

“Considerato che

- il controllo di questo insetto è regolamentato dal Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 (“Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino”) il cui articolo 4 disciplina il caso in cui la presenza dell’insetto sulle piante in ambiente urbano provoca rischi per la salute delle persone e degli animali;

-in ambito urbano l’articolo 4 del DM stabilisce dunque che, al fine di prevenire i rischi per la salute delle persone e degli animali, sia l’Autorità Sanitaria competente sul territorio a disporre eventuali interventi di profilassi. In questi casi, di norma, è il Sindaco che ordina gli interventi necessari quando la presenza di nidi in aree frequentate dalla popolazione può provocare rischi per la salute dei cittadini. Purtroppo, negli ultimi anni, il problema processionaria in ambito urbano è in crescita in quasi tutti i Comuni dell’area collinare nonostante gli interventi di lotta effettuati dalle amministrazioni comunali nelle alberature pubbliche; questi interventi sono spesso vanificati o comunque notevolmente compromessi, dalla mancanza di interventi sulle alberature private che mantengono elevata l’infestazione.

Tutto ciò premesso,”»

(Approvato)

 

Emendamento 2 a firma dei consiglieri Costi, Mastacchi, Zappaterra, Taruffi, Pigoni, Zamboni, Rontini, Bulbi

 

«I periodi successivi all’”Impegna il Presidente e la Giunta regionale” sono sostituiti dal seguente periodo:

“a verificare tramite i servizi regionali preposti, la promozione e il sostegno di campagne di profilassi da parte dei Comuni, che ad oggi sono le autorità sanitarie competenti, per prevenire rischi per la salute delle persone o degli animali domestici, secondo un piano d’azione che preveda interventi diretti sul patrimonio pubblico e coadiuvi e supporti i privati cittadini nella lotta al parassita, anche con l’eliminazione meccanica dei nidi.”»

(Approvato)

 

 

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

 

INTERROGAZIONI

 

2735 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incontro del 26 febbraio 2021 con la Sen. Cirinnà presso l'Istituto Statale di istruzione secondaria superiore "Pietro Giordani" di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2736 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di vaccinare anche i caregiver assieme ai familiari disabili. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2737 - Interrogazione a risposta scritta circa il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PITESAI) e la riapertura delle trivellazioni per ricerca idrocarburi. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2738 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa il Tavolo castanicolo regionale con lo scopo di individuare e attuare azioni di sostegno e rilancio del settore. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

2739 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità, tipologia e tempistica per la somministrazione del vaccino anti-Covid al personale scolastico. A  firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2740 - Interrogazione a risposta scritta circa la vaccinazione anti-Covid del personale scolastico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2741 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il monitoraggio regionale delle ricadute psicologiche della pandemia e della didattica a distanza sui ragazzi e le ragazze dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2742 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'acquisto in autonomia di dosi vaccinali anti-Covid da parte della Regione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2744 - Interrogazione a risposta scritta circa lo spostamento degli uffici della Polizia di Stato presenti al Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna in container posti in un parcheggio. A firma del Consigliere: Lisei

 

2745 - Interrogazione a risposta scritta circa l’anagrafe vaccinale per le persone che si sono sottopose al vaccino anti COVID-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2746 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione del vaccino AstraZeneca in Emilia-Romagna.A firma del Consigliere: Lisei

 

2747 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione lavorativa di un macchinista della società TT - Trenitalia Tper S.c.a.r.l.. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2748 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto di videosorveglianza nei comuni dell’Unione Terre d'Argine.A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2750 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’effettuazione di screening per la rilevazione dell'antigene del coronavirus con test non adeguatamente sensibili rispetto a quanto raccomandato dal Ministero della Salute. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2751 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilascio, da parte del Comune di Bologna, di una concessione per il posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche. A firma del Consigliere: Lisei

 

2752 - Interrogazione a risposta scritta sulla somministrazione del vaccino anti COVID-19 da parte dei medici di medicina generale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2753 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione di spaccio e degrado in Via Crispi, e nella zona limitrofa, a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2755 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni abbia intrapreso la Regione per tutelarsi da un possibile danno di immagine in relazione alle segnalazioni diffuse a mezzo stampa sull'impiego di operatori positivi al covid-19 nei CRA di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

RISOLUZIONI

 

2749 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a trovare una soluzione che permetta la pratica dell’esercizio fisico e/o dell’attività sportiva prescritta dal medico. (23 02 21) A firma della Consigliera: Pigoni

 

2754 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi affinché il Centro nazionale paralimpico del Nord Italia, che sorgerà a Villanova sull’Arda (PC), venga intitolato al Maestro Giuseppe Verdi. (24 02 21) A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Occhi, Stragliati

 

2756 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi per tutelare in tutte le sedi competenti l'aceto balsamico di Modena, con riguardo anche alla decisione del Governo sloveno secondo la quale qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare e vendere come "aceto balsamico". (24 02 21) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno - n. 3 prot. NP/2021/642 del 25/02/2021)

 

 

 

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti - Rainieri

Bergamini - Montalti

 

 

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