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60.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 9 MARZO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 2831

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il monitoraggio regionale delle ricadute psicologiche della pandemia e della didattica a distanza sui ragazzi e le ragazze dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

SCHLEIN, vicepresidente

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 2828

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione dei servizi e dei lavoratori di Poste italiane. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

COLLA, assessore

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 2833

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di abbattere la TARI per le attività economiche che a causa dell’emergenza sanitaria hanno dovuto limitare o fermare la loro attività lavorativa. A firma del Consigliere: Montevecchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MONTEVECCHI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

MONTEVECCHI (Lega)

 

OGGETTO 2836

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le categorie di lavoratori, impegnati nel contrasto all’emergenza sanitaria o in servizi pubblici essenziali, che possono mandare i bambini all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia. A firma del Consigliere: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

SCHLEIN, vicepresidente

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 2837

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i lavori di escavo del canale Logonovo nel Comune di Comacchio (Fe). A firma del Consigliere: Fabbri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

BARUFFI, sottosegretario

FABBRI (PD)

 

OGGETTO 2834

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla costruzione del ponte Lenzino in Provincia di Piacenza. A firma della Consigliera: Tarasconi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARASCONI (PD)

CORSINI, assessore

TARASCONI (PD)

 

OGGETTO 2832

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’adozione di cure precoci specifiche anti Covid, così da evitare un ulteriore appesantimento della pressione sulle strutture ospedaliere della regione, anche alla luce della recente ordinanza del TAR del Lazio. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

DONINI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 2826

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la percentuale di operatori socio-sanitari che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19 e sulla relativa opera di sensibilizzazione. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (PD)

DONINI, assessore

BONDAVALLI (PD)

 

OGGETTO 2830

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta regionale intenda intraprendere relativamente alle cure domiciliari per i soggetti Covid-19 positivi sintomatici. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

DONINI, assessore

PELLONI (Lega)

 

OGGETTO 2829

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quando sarà garantito l’accesso alla vaccinazione antiCovid per l’intera popolazione della Regione Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BARCAIUOLO (FdI)

DONINI, assessore

BARCAIUOLO (FdI)

 

Sull’ordine dei lavori (iscrizione della comunicazione oggetto 2857)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 2857

Comunicazione dell'Assessore Donini su Aggiornamento in merito a situazione epidemiologica da Covid19 e piano vaccinale.

(Discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

DONINI, assessore

LISEI (FdI)

PIGONI (BP)

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

LISEI (FdI)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica iscrizione della comunicazione oggetto 2857

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,48

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 60 del giorno 9 marzo 2021.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 23 e 24 febbraio 2021.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ha giustificato la propria assenza l’assessora Priolo.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONACCINI Stefano
  6. BONDAVALLI Stefania
  7. BULBI Massimo
  8. CALIANDRO Stefano
  9. CASTALDINI Valentina
  10. CATELLANI Maura
  11. COSTA Andrea
  12. COSTI Palma
  13. DAFFADÀ Matteo
  14. FABBRI Marco
  15. FELICORI Mauro
  16. GIBERTONI Giulia
  17. IOTTI Massimo
  18. LISEI Marco
  19. LIVERANI Andrea
  20. MALETTI Francesca
  21. MARCHETTI Daniele
  22. MASTACCHI Marco
  23. MONTALTI Lia
  24. MONTEVECCHI Matteo
  25. MORI Roberta
  26. MUMOLO Antonio
  27. OCCHI Emiliano
  28. PARUOLO Giuseppe
  29. PELLONI Simone
  30. PETITTI Emma
  31. PICCININI Silvia
  32. PIGONI Giulia
  33. PILLATI Marilena
  34. POMPIGNOLI Massimiliano
  35. RANCAN Matteo
  36. RONTINI Manuela
  37. ROSSI Nadia
  38. SABATTINI Luca
  39. SONCINI Ottavia
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 43 presenti.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

Partiamo dall’interrogazione 2835: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’impatto del Piano territoriale metropolitano sull’economia della montagna, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere Mastacchi.

C’è un problema di collegamento con Mastacchi, andiamo avanti con le interrogazioni e poi, appena si risolve questo problema, passiamo all’interrogazione di Mastacchi.

Interrogazione 2828: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla situazione dei servizi e dei lavoratori di poste italiane, a firma dei consiglieri Amico e Taruffi.

Prego, consigliere Amico.

 

AMICO: Grazie, presidente.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): L’abbiamo fatto noi, approvato all’unanimità. Un attimo, esatto, sto intervenendo, se mi fate... Inviterei come sempre alla calma.

Consigliere Amico. Sì, consigliere Taruffi.

 

AMICO: Grazie, presidente. Occuperò l’aula solo per l’illustrazione...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sto intervenendo io. Consigliere Amico… Consigliere Amico, ci eravamo dati una regola, condivisa anche con tutti i capigruppo rispetto alle presenze in aula solo dei capigruppo, tutti gli altri in remoto, ovviamente dagli uffici anche della Regione. Mi scuso semplicemente per questo aspetto, che deve riguardare ovviamente tutti.

Le passo la parola a breve, facciamo così, così risolviamo il problema, non cambia nulla.

Passiamo alla consigliera Zamboni. Grazie, consigliere Amico.

 

OGGETTO 2831

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il monitoraggio regionale delle ricadute psicologiche della pandemia e della didattica a distanza sui ragazzi e le ragazze dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): La parola alla consigliera Zamboni in merito all’interrogazione 2831: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa il monitoraggio regionale delle ricadute psicologiche della pandemia e della didattica a distanza sui ragazzi e le ragazze dell’Emilia-Romagna.

Prego, consigliera Zamboni.

Consigliera Zamboni? Chiedo di dare la parola alla consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente. Come ha già lei chiarito leggendo il titolo di questa interrogazione, l’interrogazione riguarda misure di contrasto al disagio che hanno patito in modo particolare gli adolescenti e che ancora stanno scontando in questa fase di pandemia. Aspetto che la vicepresidente si sieda, visto che è la destinataria della risposta.

Nelle premesse cito il fatto che già l’OMS ha sottolineato che a causa degli effetti diretti e indiretti della pandemia, anche la salute mentale della popolazione colpita è stata messa a dura prova. Quindi, si stanno diffondendo disturbi come ansia, stress, depressione, insonnia, disturbo da stress post traumatico. Nel nostro Paese in particolare è stato prodotto uno studio condotto dalla società italiana di psichiatria che attesta che un italiano su tre rischia di sviluppare i sintomi del disturbo da stress post traumatico a causa della pandemia. Sempre nelle premesse sottolineo come i giovani sono una delle categorie che più ha subìto questi effetti che vanno a incrinare anche il proprio equilibrio psicologico.

La didattica a distanza sicuramente è un sostituto in attesa di poter riprendere le lezioni in presenza, ma anche questo va a incrinare il rapporto che hanno i giovani con il luogo primario della loro socializzazione, che è appunto la scuola. Le tante ore che passano a interagire con strumenti digitali potrebbe sviluppare quella patologia specifica che si chiama “fenomeno degli hikikomori”.

Un altro segnale di allarme ci arriva dal Centro italiano aiuti all’infanzia, che ha raccolto le preoccupazioni di famiglie, di psicologi, di insegnanti, di educatori, ma anche di genitori e studenti, e ha inviato una sollecitazione all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, affinché si faccia portavoce, nei contesti istituzionali competenti, del fatto che la didattica a distanza impedisce le relazioni sociali necessarie, in particolar modo in questa fascia di età.

Un altro segnale negativo ci arriva dalla Società italiana di alcologia, che calcola che in Italia, nei mesi della pandemia, i soggetti a rischio dipendenza dall’alcol hanno raggiunto una quota di 10 milioni di persone. Ma quello che più spaventa, credo, è il fatto che un milione di questi sono minorenni, quindi si avviano sulla strada della dipendenza dall’alcol.

Nei nostri territori, il direttore dell’ufficio scolastico di Bologna, Giuseppe Panzardi, di recente ha lanciato un allarme sulla situazione bolognese, sottolineando come siano aumentate le richieste di aiuto psicologico nelle scuole, che evidenziano anche la difficoltà delle famiglie nel far fronte al disagio dei giovani. A Bologna, rispetto al disagio psicologico degli adolescenti a causa della pandemia, l’ultimo dato riguarda il campanello d’allarme del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, che da giugno a dicembre 2020 ha rilevato un aumento del 18 per cento di richieste d’aiuto per disturbi alimentari. Questo dei disturbi alimentari è un altro di quei settori dove si scarica l’angoscia dei giovani.

Gabriele Raimondi, presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna, ha affermato che sarebbe necessario dedicare in modo strutturale spazi di aiuto a scuola per ragazzi e personale.

Evidenziato tutto questo quadro di allarmi lanciati da figure e da organi competenti, la richiesta che faccio alla Giunta in questa interrogazione riguarda il monitoraggio regionale delle ricadute psicologiche della pandemia e della didattica a distanza sui ragazzi, quindi se viene effettuato questo monitoraggio in merito appunto al rischio della Sindrome Hikikomori, della dipendenza dall’alcol, dei disturbi dell’alimentazione e anche riguardo a un possibile aumento di diffusione delle tossicodipendenze, e quindi se la Giunta non ritenga opportuno indirizzare prioritariamente il nuovo Piano triennale per l’adolescenza, che verrà adottato proprio nel corso del 2021, per affrontare i danni psicologici e sociali che ho evidenziato precedentemente.

In particolare, chiedo alla Giunta se e quali forme di sostegno psicologico saranno programmate o saranno incrementate, laddove già esistenti, e messe a disposizione sui territori sia a scuola, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, sia presso le Case della Salute.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Vicepresidente Schlein, prego.

 

SCHLEIN, vicepresidente: Grazie, presidente. Grazie anche alla consigliera Zamboni.

In questo momento storico, da quanto rilevato dagli operatori e dalle operatrici dei servizi territoriali, la fascia degli adolescenti risulta tra le più sensibili alle misure adottate per il contenimento del Covid. Diversi studi rilevano l’aumento di situazioni di ansia, di stress, di aggressività, di isolamento e anche di apatia tra gli adolescenti, per contrastare i quali sarebbe fondamentale la ripresa della frequenza a scuola in presenza non appena possibile, in particolare per gli apprendimenti e l’esercizio delle competenze relazionali e sociali.

Anche quando non è evidente una sintomatologia fortemente marcata, nei racconti dei ragazzi e delle ragazze è aumentato il senso di solitudine e di incertezza per il futuro.

Considerata la complessità della situazione, sono tanti gli interventi che abbiamo portato avanti in questi mesi. É di recente approvazione il programma finalizzato che abbiamo condiviso con l’Assemblea, Azioni di contrasto alla povertà minorile educativa, relazionale, e a contrasto del fenomeno del ritiro sociale, il cosiddetto Hikikomori, per preadolescenti e adolescenti, che prevede il sostegno proprio a queste progettualità.

L’obiettivo è di promuovere in ogni distretto azioni di rete, che, in attuazione del Piano regionale per l’adolescenza, coinvolgano i servizi sociali territoriali, i servizi di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, i servizi sanitari e gli spazi giovani, i centri per le famiglie ma anche i servizi educativi, il mondo della scuola e della formazione professionale nelle sue diverse articolazioni, e anche le organizzazioni del terzo settore, che fanno un’opera importante in questa direzione, e le famiglie stesse con i ragazzi, perché bisogna lavorare insieme in rete, tramite l’ascolto, la valutazione e anche l’accompagnamento e la eventuale presa in carico di preadolescenti e adolescenti che vivono situazioni di rischio, di ritiro sociale o di abbandono scolastico. Gli interventi presentati da tutti gli ambiti territoriali prevedono azioni di sistema, che vanno dal potenziamento degli sportelli di ascolto che nelle scuole già ci sono, agli approfondimenti sulla conoscenza del fenomeno, la formazione multidisciplinare per gli operatori, gli insegnanti e l’eventuale supervisione a percorsi integrati definiti, al potenziamento dei servizi di aggancio scolastico, al contrasto alla dispersione, all’orientamento scolastico e al rafforzamento delle azioni di educativa territoriale e domiciliare e attivazione anche di laboratori creativi a supporto di minori disabili per contrastare l’isolamento in ambito scolastico ed extrascolastico.

A questo filone aderisce anche il lavoro dei centri per le famiglie e stiamo collaborando anche con il Centro di giustizia minorile, l’USR e la Conferenza del terzo settore. Molto rapidamente vado solo a dire che per quanto riguarda l’impatto della pandemia noi stiamo portando avanti alcune azioni di realizzazione di un quadro conoscitivo del fenomeno completo per vedere le ricadute sul medio e lungo termine anche di questa condizione pandemica su queste fasce.

La ricerca sta coinvolgendo tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado e si concluderà il 21 marzo la rilevazione. Abbiamo avviato un gruppo di lavoro sul fenomeno del ritiro sociale e anche una riflessione sugli sportelli d’ascolto nelle scuole, oltre che alcune ipotesi di progetti di supporto psicologico peer education e online.

Questo era per dire, concludendo, che i dati che abbiamo analizzato finora ancora non confermano un incremento così significativo, ma, attenzione, continueremo il monitoraggio perché parte di questo fenomeno sappiamo essere sommerso, in particolare il numero degli accessi in pronto soccorso per tentativi di suicidio nella fascia di età 14-25 anni nel 2020 risulta inferiore del 12 per cento alla media degli accessi nei tre anni precedenti. Anche il numero di consulenze psichiatriche e neuropsichiatriche infantili in pronto soccorso per queste fasce di età risulta inferiore alla media degli anni precedenti, con una riduzione attorno al 20 per cento. Stiamo approfondendo per quanto riguarda il rischio sulle patologie legate ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Per quanto riguarda, infine, l’alcoldipendenza, ad oggi non si rileva un incremento nel numero degli accessi ai servizi, quindi si continuerà con questa attività di monitoraggio perché sappiamo che una parte probabilmente purtroppo ancora non emerge. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, vicepresidente Schlein.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Ringrazio la vicepresidente Schlein, che ha confermato che la Regione sta facendo il monitoraggio sui cui avevo chiesto informazioni. Ricordo i dati rispetto al non incremento dei tentativi di auto aggressione e di suicidi, che ci sono stati illustrati in Commissione. È chiaro che c’è anche un rischio che proprio la pandemia allontani le persone dai servizi anziché avvicinarle. Quindi, ci vuole anche un’opera costante di monitoraggio, ma anche proprio di informazione sui servizi disponibili per incoraggiare le persone, i giovani in particolare, di cui stiamo parlando, a farne ricorso. Nelle scuole, nei periodi in cui i ragazzi possono frequentarle, si è già dimostrato questo aumento.

Ringrazio la Giunta, che manterrà il monitoraggio e lo amplierà anche agli altri fenomeni, per esempio, dei disturbi alimentari.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

 

OGGETTO 2828

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione dei servizi e dei lavoratori di Poste italiane. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 2828: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla situazione dei servizi e dei lavoratori di Poste Italiane, a firma dei consiglieri Amico e Taruffi.

Prego, consigliere Amico.

 

AMICO: Grazie, presidente. Mi scuso per l’inconveniente di prima.

Con questa interrogazione vogliamo sottoporre e domandare alla Giunta indicazioni e lumi circa lo stato in cui versa Poste Italiane Spa, nell’ambito soprattutto dei lavoratori e dei servizi.

Poste Italiane è un’azienda che svolge un servizio essenziale di pubblica utilità, controllata per il 35 per cento da Cassa depositi e prestiti e per il 29,3 per cento dal Ministero dell’economia e delle finanze. Nel corso di questa legislatura almeno una decina sono stati gli atti ispettivi presentati da diversi colleghi di tutte le forze politiche che chiedevano conto, quanto e come l’insediamento degli uffici di Poste Italiane stesse, sostanzialmente, manifestando una serie di disservizi. Questi sono diventati ancora più evidenti, chiaramente, per la pandemia, ma sono diventati ancora più evidenti grazie a uno sciopero che SLC-CGIL ha indetto lo scorso 1° marzo e che denuncia una flessione complessiva negli ultimi otto anni di personale pari al 30 per cento del personale addetto a Poste Italiane.

Questo comporta, ovviamente, delle riorganizzazioni interne, tant’è che sono circa 100 gli uffici postali presenti sul territorio emiliano-romagnolo che hanno subìto, anche [...] pandemia, la riorganizzazione di orari, se non addirittura chiusure. Soprattutto hanno dei riflessi negativi per quanto riguarda lo stato, le condizioni in cui sono chiamati a operare i 7.000 lavoratori presenti in Emilia-Romagna di Poste Italiane. Ricordo solo che nel 2012 erano 11.000 questi lavoratori.

Poste Italiane ha presentato un piano industriale [...] 2018. Conseguentemente, con questa interrogazione vogliamo chiedere alla Giunta se è al corrente di questo piano industriale del 2018 e se Poste italiane sta rispettando gli impegni presi, se ha intenzione di incontrare le rappresentanze sindacali per prendere consapevolezza di quello che è lo stato dell’arte della vertenza che SLC-CGIL ha indetto lo scorso 1° marzo con un’alta adesione e se ha un quadro complessivo dello stato dell’arte della chiusura o apertura degli uffici postali sul territorio emiliano-romagnolo.

Grazie mille.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde l’assessore Colla. Prego, assessore.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente. Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo, grazie.

 

COLLA, assessore: Grazie.

Ringrazio il consigliere, i consiglieri, raccogliamo la sollecitazione e comunico che come Assessorato convocheremo l’azienda Poste Spa per conoscere l’assetto organizzativo che sia adatto dentro anche all’impatto Covid. Vogliamo ovviamente fare l’incontro con le Poste per conoscere l’impatto sui servizi essenziali, a partire dalle aree decentrate che in questa fase sono molto importanti, conoscere come sono organizzati nei servizi commerciali, che impatto ha il subappalto per qualità e quantità del lavoro svolto e quindi anche ovviamente orari, carichi di lavoro e disfunzioni, per conoscere se sono stati messi in discussione gli investimenti programmati e quindi se ci sono arretramenti di copertura nel territorio.

Non ci possiamo permettere certamente in questa fase un arretramento di copertura di organico di un grande gruppo come Poste, per l’importanza che hanno quei servizi e quell’azienda nei nostri sistemi territoriali sia dal punto di vista civile, sia dal punto di vista commerciale e del sistema economico, se è in atto una planata ovviamente anche dal punto di vista della copertura dei servizi, ma soprattutto vogliamo conoscere sul piano anche della sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici e anche per chi si rivolge a quel servizio... Immagino che l’impatto Covid abbia avuto, considerati i numeri di Poste, un impatto anche su alcuni lavoratori delle Poste, immagino il ruolo dello smart working e quindi capire se lo smart working crei impatto sui servizi. In questa discussione convocheremo Poste per avere contezza di cosa sta avvenendo sui servizi, ma soprattutto sul rispetto del Piano industriale che era stato concordato.

Vogliamo, però, per correttezza evidenziare che non esiste tra le parti né un tavolo nazionale, né un tavolo regionale convocato. Vogliamo evidenziare che l’Assessorato ha ricevuto segnalazioni in merito di questa disfunzione dalla categoria SLC-CGIL che ha proclamato anche uno sciopero. Non abbiamo avuto nessun’altra segnalazione, almeno a questo Assessorato, da parte di Istituzioni e di altre organizzazioni sindacali. Detto questo, confermo che convocheremo Poste e successivamente convocheremo le organizzazioni sindacali confederali firmatarie del Patto per il lavoro per informarle e conoscere le loro autonome valutazioni in merito, anche al fine di avere, come Regione, contezza di tutto lo scenario e poi eventualmente intervenire su Poste rispetto a eventuali disfunzioni o procedure che non vengono rispettate.

Questo è l’impegno che, come Assessorato, ci prendiamo rispetto all’interrogazione e ai due consiglieri. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Sono soddisfatto della risposta dell’assessore Colla. Chiaramente il punto riguarda la tutela del lavoro di qualità, presente sul territorio, e quindi sono felice che si possa aprire una interlocuzione sia da parte della Regione sia all’interno del tavolo per il Patto per il lavoro con le organizzazioni sindacali, per avere un maggiore e un dettagliato racconto di quelle che sono le condizioni dei lavoratori, ma non sfugge a nessuno che nella situazione in cui siamo adesso, sia di crisi pandemica sia quella che ci troveremo ad affrontare successivamente, per evitare lo spopolamento delle aree interne o aree montane, la necessità di avere dei presìdi, di uffici di pubblica utilità come quelli di Poste Italiane è assolutamente necessaria.

Lo sono a testimonianza gli atti ispettivi presentati dai miei colleghi nel corso dei mesi passati, che sono a testimonianza delle preoccupazioni dei cittadini che sul territorio, nel momento in cui si interrompono servizi di questo tipo, rischiano di rimanere sguarniti da una cosa essenziale come, per esempio, quella delle comunicazioni fino ad arrivare ai servizi finanziari connessi alle Poste, sapendo che, appunto, le fragilità dei territori meno urbanizzati è una fragilità che conoscevamo anche prima e che in qualche maniera deve trovare una possibilità di ricucitura. Questa ricucitura la si ottiene anche attraverso l’insediamento dei servizi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Proviamo il collegamento con il consigliere Mastacchi in merito all’interrogazione 2835, interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’impatto del Piano territoriale metropolitano sull’economia della montagna.

Prego, consigliere Mastacchi.

Continua ad esserci questo problema di collegamento. Sospendiamo un attimo l’interrogazione del consigliere Mastacchi.

 

OGGETTO 2833

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di abbattere la TARI per le attività economiche che a causa dell’emergenza sanitaria hanno dovuto limitare o fermare la loro attività lavorativa. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 2833: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la possibilità di abbattere la TARI per le attività economiche che a causa dell’emergenza sanitaria hanno dovuto limitare o fermare la loro attività lavorativa, a firma del consigliere Montevecchi.

Prego, consigliere.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Il presente question time si rende necessario per l’attuale emergenza sanitaria da Covid-19 e le conseguenti restrizioni per la limitazione del contagio, che hanno comportato la chiusura o l’apertura a singhiozzo di attività economiche, diminuendo drasticamente il carico di lavoro [...].

Nonostante ciò, le suddette attività economiche si sono trovate a pagare la TARI per un servizio che spesso non hanno [...]. Siccome la Regione Emilia-Romagna ha competenza nella pianificazione [...] si è avvalsa dell’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna [...] e dato che ATERSIR ed Hera sono regolate da una convenzione e che il Consiglio d’ambito dell’ATERSIR provvede alla definizione delle linee guida [...] degli interventi [...] e al monitoraggio e valutazione sull’andamento delle tariffe all’utenza [...] dai Consigli locali e alle eventuali proposte di modifica e aggiornamenti.

Visto che la Regione, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, della legge regionale n. 23 del 2011, al fine della tutela degli utenti del servizio, può segnalare al gestore la necessità di rispettare le clausole contrattuali degli atti che regolano i loro rapporti, in particolare qualora ciò come forse sia richiesto da rilevanti esigenze territoriali.

Per questo chiedo alla Giunta regionale se intenda stanziare un contributo straordinario in misura superiore rispetto a quanto già disposto l’anno scorso tramite l’ordinanza n. 119 del 25 giugno 2020, per abbattere in modo significativo la TARI per le attività economiche che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno dovuto limitare o fermare la loro attività lavorativa.

Parallelamente, per quanto di competenza della Regione, aprire un confronto con ATERSIR ed Hera [...] delle tariffe, al fine di valutare una riduzione o abolizione delle stesse, per andare incontro alle suddette attività economiche che sono state penalizzate da un anno così critico.

In questo question time e in tutte le sue premesse faccio particolare riferimento alla provincia di Rimini, in quanto territorio di mia competenza, ma chiaramente si può realizzare anche in altre parti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Montevecchi.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Il tema posto all’attenzione della Giunta è naturalmente rilevante e pienamente preso in carico. Come è avvenuto nel corso del 2020 e per quanto nelle nostre possibilità, intendiamo porre in atto tutte le azioni possibili per cercare di attenuare la ricaduta sugli utenti di questa imposta rispetto alle conseguenze del Covid-19.

Si ricorda che nel 2020 la Regione, al fine di supportare concretamente il tessuto economico e sociale regionale, colpito dalla crisi economica derivante dalla pandemia, rispondendo alle richieste di aiuto manifestate da ATERSIR e dai Comuni si è fatta parte attiva adottando specifiche ordinanze in tal senso, in particolare la 119 nel giugno del 2020, e la 156 nell’agosto dello stesso anno.

Nel bilancio del 2021 sono attualmente stanziati 5 milioni di euro da destinarsi al Fondo d’ambito, di cui all’articolo 4 della legge regionale n. 16 del 2015, e, in accordo con i Comuni, potrebbero anche essere destinati al sostegno delle attività più colpite dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria tuttora in corso.

Per quanto riguarda le risorse stanziate, segnalo però anche che nel bilancio del 2021, a sostegno delle imprese, dei pubblici esercizi e delle attività di artigianato fino ad altre tipologie, sono stati stanziati, come ben sapete, altri 40 milioni di euro e oltre, erogati o in corso di erogazione sottoforma di ristori, così come concordato con le organizzazioni di impresa, le associazioni sindacali e le rappresentanze del terzo settore.

L’interrogante chiede di aprire un confronto con ATERSIR ed Hera Spa in particolare, riguardo alla definizione delle tariffe al fine di valutare una riduzione o abolizione delle stesse per andare incontro alle suddette attività economiche. Preme a tal proposito richiamare il quadro delle competenze definito dalla normativa nazionale.

In tal senso la potestà regolatoria del servizio rifiuti è posta in capo all’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente, cioè ARERA, e la relativa attuazione in capo agli enti di governo d’ambito. In materia di TARI, peraltro, le scelte sulle agevolazioni da riconoscere all’utenza e sulle tempistiche e modalità di riscossione sono attualmente in capo alla regolamentazione delle Amministrazioni comunali.

Non si ritiene quindi corretto e opportuno, nel rispetto delle autonomie locali, interferire come Regione rispetto ai criteri e alle scelte dei Comuni, che sappiamo già aver assunto il tema. Noi possiamo sostenere queste scelte e concordare con loro.

Va, tuttavia, sottolineato che in assenza di specifici stanziamenti economici il costo del servizio deve comunque sempre essere coperto dalla TARI, eventualmente ponendola in carico alle altre utenze, ovvero posticipandone le coperture nelle future annualità.

Ricordo, però, che non esiste solo Hera, come soggetto gestore. C’è una pluralità di soggetti gestori, anche di dimensioni più piccole, che da questo punto di vista potrebbero incontrare difficoltà superiori. A tal proposito, in sede di confronto tra Governo, Conferenza delle Regioni, ANCI e UPI, i rappresentanti degli enti locali hanno rinnovato, devo dire ancora nella giornata di ieri, un’istanza all’Esecutivo in vista dell’approvazione imminente del nuovo decreto-legge.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Grazie al sottosegretario per la risposta. Io invito, ovviamente, la Giunta regionale a fare ulteriormente la propria parte, anche attraverso ulteriori risorse, però non mi posso dichiarare soddisfatto in quanto […] la Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, della legge regionale […] del 2011 […] segnalare all’ATERSIR […], la necessità […]. Per esempio, la […] tra ATERSIR ed Hera, all’articolo 23, che è la […] emergenza sanitaria in modo tale da […].

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Montevecchi.

Un invito a tutti i consiglieri che intervengono da remoto, se è possibile, di utilizzare le cuffie, sennò abbiamo un problema proprio di audio. Grazie.

Passiamo all’interrogazione 2834: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla costruzione del ponte Lenzino in Provincia di Piacenza, a firma della consigliera Tarasconi.

Prego, consigliera.

Non la sentiamo. C’è un problema di audio.

No. Credo che la sentano da remoto, ma non la sentiamo in aula.

No, non la sentiamo.

Proviamo senza cuffia. No, non la sentiamo.

Provi ad uscire e a rientrare. Dicono così dalla regia, dalla parte tecnica. Proviamo a fare così.

Passiamo all’altra interrogazione, in attesa che riprenda con il collegamento la consigliera Tarasconi.

 

OGGETTO 2836

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le categorie di lavoratori, impegnati nel contrasto all’emergenza sanitaria o in servizi pubblici essenziali, che possono mandare i bambini all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia. A firma del Consigliere: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2836: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le categorie di lavoratori, impegnati nel contrasto all’emergenza sanitaria nei servizi pubblici essenziali, che possono mandare i bambini all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia, a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Aspetto la vicepresidente perché in realtà il mio intervento cambia un po’ di contenuto, ma rimane la sostanza.

Vicepresidente, il 18 febbraio 2021 lei ha fatto un’intervista sul giornale La Repubblica interessante. Scriveva questo: “non si possono scrivere buone politiche pubbliche con un occhio chiuso, quello delle donne”.

Tutta questa vicenda, quella che le sto per raccontare e quella a cui chiederò una risposta, ma le chiedo anche di provare a modificare la risposta perché molte cose sono cambiate rispetto a quello che io le ho chiesto solo un giorno fa, hanno una caratteristica: quella che le cose che lei ha citato il 18 febbraio sono cose assolutamente giuste, c’è un passo in più, un passo in più, non si possono fare politiche, in generale politiche pubbliche, con due occhi chiusi, o, peggio, non si possono fare politiche pubbliche girando la faccia dall’altra parte.

Le racconto questa storia. Mercoledì arriva la notizia che probabilmente, per una possibilità che viene offerta ai genitori, alcune categorie, soprattutto quelle più fragili, quelle che in questo momento hanno un carico di lavoro enorme, possono portare i propri figli a scuola, e da qui nasce una serie di strettoie burocratiche, una sedimentazione di note, lettere e chiarimenti, che la Regione Emilia-Romagna fa, e intanto sindaci, amministratori, famiglie si trovano sommersi da avvisi. C’è la possibilità che questo lunedì, cioè ieri, questa settimana loro potessero accedere a determinati servizi.

Guardi, le dico subito, forse il servizio più importante in questo momento storico era proprio quello di riferimento a lei, quello dello 0-6 anni. Bene, a un certo punto succede che la sera, alle 21,30, come mai questo presidente vorrebbe, come mai la Regione che rappresentiamo, l’Emilia-Romagna, vorrebbe, arriva la notizia che è tutto finto, che è tutto sbagliato, che le notizie che sono state date da mercoledì a domenica sono da dimenticare. Intanto i genitori compilano dei form dati alla scuola, dati dalla scuola, viene chiesto loro se vogliono accedere a un determinato servizio, viene chiesto loro se sono sanitari, se stanno svolgendo il turno Covid. Bene, la risposta del Ministero è: “Scusate, ci siamo sbagliati”. Anzi, la risposta richiesta insistentemente dalla Regione Emilia-Romagna è stata esattamente questa: “Scusate, ci siamo sbagliati. Scusate, vi abbiamo dato una notizia che non era vera”.

Io credo che se noi ieri abbiamo festeggiato una festa a cui giustamente molte persone qui sedute in quest’aula tengono particolarmente, se lei in quell’intervista raccontava che non bisogna chiudere anche solo un occhio di una donna, però facciamo un passo in più, mi racconti che cosa è successo in questi quattro giorni, perché molte Regioni avevano già deciso e c’era la libertà della Regione Emilia-Romagna di decidere di andare in un’indicazione, di dare un’indicazione e dare una direzione, anche solo aprire a determinate fasce, pochissime, ristrette; capire che quei medici non hanno più ferie, non hanno più congedi, non hanno più permessi; casomai immaginare due medici che sono in questo momento nelle strutture che lei conosce benissimo, che sa che stanno aumentando posti a dismisura con sale operatorie chiuse; immaginare solamente la categoria dello 0-6 anni. Io immaginavo fantasia, immaginavo non una lettera per dire “il problema non esiste, non c’è”. Voltiamo la faccia, chiudiamo non un occhio, ma due, e soprattutto delle donne che oggi non hanno ancora risposte, non sanno che hanno congedi, non sanno se hanno permessi, non sanno se hanno bonus baby sitter. L’unica cosa che siamo riusciti a fare è dire: “L’importante è che il Ministero ci tolga la rogna” e che noi, aumentando la burocrazia, diciamo a loro “Guardate, il vostro problema è vostro, non è nostro”. Allora, le buone politiche pubbliche, che sono quelle che io immagino sono quelle che in un’ora, in un momento come questo, danno una risposta e non si girano dall’altra parte. Il compito più impegnativo del nostro mestiere è decidere, prendersi la responsabilità di quelle decisioni. Non è colpa del Ministero, è colpa di una Regione che non ha saputo in che direzione andare, che ha chiesto a un altro di prendersi la responsabilità e ha deciso di non prendersela per sé, per i cittadini e per le persone che in questo momento sono smarrite, perché sistematicamente hanno informazioni contraddittorie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Vicepresidente Schlein, prego.

 

SCHLEIN, vicepresidente: Grazie, presidente.

Volevo iniziare richiamando quello che è cambiato rispetto alle disposizioni normative previgenti. Il nuovo DPCM 2 marzo 2021, in vigore da sabato 6 marzo 2021, tra le novità introdotte, prevede all’articolo 43 che siano sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia, di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 65/2017, e che le attività scolastiche didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministero dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

In Emilia-Romagna, nei Comuni in zona arancione scuro e in quelli in zona rossa, gli istituti scolastici sono già attivi per garantire attività e lezioni in presenza ad alunni e alunne con disabilità e con bisogni educativi speciali e, quando sia necessario, l’uso di laboratori, secondo quanto precisamente disposto dall’articolo 43 del DPCM 2 marzo 2021, rispetto al quale è il caso di ricordare che, a livello regionale, si possono solamente adottare ordinanze più restrittive, non più estensive. Si tratta delle sole deroghe previste dal nuovo DPCM alla sospensione delle attività in presenza di servizi educativi per l’infanzia e scuole per l’infanzia e alla didattica a distanza al 100 per cento dalle elementari alle superiori, così come previste dalle ordinanze regionali, che hanno istituito la zona arancione scuro per la provincia di Reggio Emilia, dove, però, servizi educativi e scuole per l’infanzia sono ancora in presenza, e quella rossa, invece, per la Città metropolitana di Bologna, le Province di Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, a seguito della circolare del 4 marzo scorso del capo dipartimento del Ministero dell’istruzione, analoga a una precedente di novembre, nella quale si richiamavano le indicazioni del Piano scuola 2020-2021, approvato nel giugno 2020, sulla possibilità di frequentare in presenza anche per alunni figli di personale sanitario direttamente impegnato nel contenimento della pandemia e anche figli di categorie non meglio specificate di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione. Di questo si è discusso mercoledì nella riunione urgente che abbiamo avuto con tutti i gestori pubblici e privati, con la sanità, in presenza anche dell’USR, in cui si è chiesto proprio che arrivassero dei chiarimenti per specificare meglio le categorie di lavoratrici e lavoratori a cui eventualmente questo si applicasse.

Il giorno seguente è invece arrivata questa nota del 4 marzo, che però richiamava quella di novembre senza chiarire le categorie, cosa eventualmente necessaria per potere provvedere nelle scuole ai servizi. Allora, noi abbiamo provveduto a convocare un’ulteriore riunione urgente, che si è svolta sabato 6 marzo, anche su richiesta dei Comuni capoluogo, cui la Regione ha partecipato con me e con l’assessore alla scuola Salomoni, ed era presente anche l’ANCI regionale, Ilenia Malavasi con la delega alla scuola, ed ha partecipato anche l’Ufficio scolastico regionale.

Nel corso di quella riunione la Regione Emilia-Romagna e ANCI hanno convenuto di chiedere chiarimenti urgenti al Ministero dell’istruzione e al Governo rispetto all’attuale quadro normativo e alla circolare del capo dipartimento del 4 marzo, allo scopo di ricevere indicazioni precise su come attuarla, date le nuove disposizioni del DPCM, che limitano le deroghe solo agli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, così come di ottenere chiarimenti su quali specifiche categorie di lavoratori fossero eventualmente interessate.

I chiarimenti richiesti sono prontamente giunti con comunicazione del 7 marzo 2021, protocollo 10005 del Capo di Gabinetto del Ministro dell’istruzione, che ha confermato che allo stato le uniche deroghe alla sospensione della frequenza in presenza sono quelle previste dallo stesso articolo 43 sopra citato e che, nelle zone diverse da quelle rosse, il DPCM dispone margini definiti di ulteriori misure restrittive in base al potere di ordinanza delle Regioni e delle autorità locali.

Solo il Governo nazionale potrebbe quindi modificare o integrare il testo del DPCM con ulteriori deroghe per specifiche categorie di alunni. L’Ufficio scolastico regionale ha provveduto ieri con nota dell’8 marzo 2021 a trasmettere questo chiarimento ai dirigenti delle istituzioni scolastiche statali dell’Emilia-Romagna.

Ora io sono pure d’accordo con lei che questa vicenda e questi giorni di incertezza, cui abbiamo cercato di rimediare il più in fretta possibile, perché (una cosa la correggo) nessuna delle note che hanno generato questa confusione è stata a firma della Regione Emilia-Romagna, che anzi si è prontamente mossa con tutti i territori per provare a dare il più presto possibile risposte alle famiglie. Questo dimostra quanto sia essenziale che, in una fase di difficoltà per la comunità da parte delle istituzioni, giungano atti coerenti e applicabili, senza ingenerare confusione o aspettative, che mettono ancora più in difficoltà le famiglie, i servizi, le scuole, nonché, come accaduto in questo caso, le istituzioni locali.

Chiudo dicendo che l’Amministrazione regionale riconosce le grandi, enormi difficoltà che le famiglie stanno incontrando anche in termini di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, e già prima dell’entrata in vigore di questo DPCM, che ha disposto la sospensione anche per nidi e scuole per l’infanzia...

 

PRESIDENTE (Petitti): Vicepresidente, la invito...

 

SCHLEIN, vicepresidente: Chiudo subito.

Si è fatta parte attiva per chiedere al Governo risposte certe e adeguate sul potenziamento dei congedi parentali e degli altri istituti come i Bonus babysitter, che dovrebbero rientrare nel Decreto Sostegno di prossima approvazione ed essere retroattivi da gennaio, sperando comunque che questa situazione perduri il minor tempo possibile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Io, vicepresidente, la conosco molto bene. Molte volte in politica citare le circolari e le norme è necessario. Oggi, però, non credo che faccia molto onore, perché la corsa della Regione Emilia-Romagna è stata quella di cercare a tutti i costi di chiudere e non provare a trovare strategie politiche, se voi veramente siete di fianco alle donne e alla conciliazione, per aprire.

Tutto quello che lei ha letto, che io ho qui e che studio, perché è il tema che io amo, viene smentito da un fatto, da una circolare che lei ha citato, l’ultima, dell’8 marzo. Se lei vede nell’elenco c’è una scuola, la scuola dell’infanzia di Reggio Emilia, che è aperta. Questa scuola perché è aperta? Perché come lei ben sa noi siamo arancioni in questo momento. Semplicemente la Regione ha deciso, giustamente, di fronte alla pandemia, di fare determinate scelte. Sono le stesse identiche scelte che lei poteva fare in una categoria fragilissima di donne che sono particolarmente provate, a cui lei non deve stare affianco, lei le deve proprio portare per mano, le deve andare a cercare casa per casa e deve chiedere loro esattamente in questo momento che cosa stanno vivendo, perché non è per un giorno, ma è per un mese. Un mese vivranno questa condizione. Le assicuro che non basta stare di fianco. Adesso bisogna accompagnare e proprio dare una mano affinché qualcosa si possa risolvere ed essere coraggiosi. Questa è la sua natura, questa è la sua cifra politica. Io mi aspetto questo da lei.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2837

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i lavori di escavo del canale Logonovo nel Comune di Comacchio (Fe). A firma del Consigliere: Fabbri

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 2837: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa i lavori di scavo del canale Logonovo nel Comune di Comacchio, a Ferrara, a firma del consigliere Fabbri.

Prego, consigliere.

 

FABBRI: Grazie. Buongiorno. Spero di essere…

 

PRESIDENTE (Petitti): Le chiedo di abbassare il volume. La sentiamo. Può abbassare un po’, consigliere Fabbri?

 

FABBRI: Così va meglio?

 

PRESIDENTE (Petitti): Va benissimo, grazie.

 

FABBRI: Questa interrogazione pone una questione puntuale, che è per l’appunto lo scavo di un canale e quindi il ripristino della sua piena funzionalità, ma più in generale pone anche l’accento sulla necessità di accompagnare interventi di manutenzione ordinaria come quelli dei ripascimenti o degli scavi anche da maggiori interventi strutturali che consentirebbero probabilmente di dare delle risposte più durature alla difesa della costa.

Nella puntualità di questa interrogazione faccio riferimento a un intervento che la Giunta ha già inserito nel Piano triennale delle opere 2020-2022, delle opere legate al dissesto idrogeologico e della sicurezza del territorio. Ha previsto per lo scavo di questo canale, a valere sul FEAMP 2014-2020, 260.000 euro. Era un progetto pluriennale per realizzare la prima tranche di lavori, pari a 40.000 euro, nel 2020, e la seconda 220.000 euro nel 2021, e ha visto puntualmente realizzare nell’estate scorsa la prima quota di lavori.

Questo mantenimento dell’operosità della foce del canale Logonovo, che si trova nel Comune di Comacchio, in Provincia di Ferrara, è fondamentale per tre ragioni. La prima: comunque quello è un canale adduttore fondamentale per le Valli di Comacchio, quindi il suo mantenimento consente di apportare un ricambio di acqua, quindi contribuisce a mantenere un equilibrio di quell’ecosistema del Parco del Delta del Po, che è già molto precario e delicato.

In secondo luogo, proprio a monte di quel canale c’è un porticciolo turistico con degli attracchi. In questo momento, con lo stato attuale d’insabbiamento, le barche da diporto non riuscirebbero materialmente a uscire, perché è completamente ostruito. Si è creata un’isola di collegamento tra le due spiagge.

In ultimo, ma non meno importante, lì ci sono una serie di concessioni legate alla molluschicoltura, che sono presenti all’interno del canale, che naturalmente, soprattutto con il cambio di stagione e con l’arrivo dell’estate, potrebbero vedersi danneggiati in maniera irreparabile per il proprio allevamento.

Detto ciò, considerato che il primo intervento è stato realizzato soltanto pochi mesi fa e la foce risulta già essere completamente insabbiata, quindi ostruita, interrogo la Giunta per sapere quando sono previsti i lavori del secondo stralcio, questo perché, se non lo si fa entro l’estate, ci sono tutte quelle preoccupazioni che ho enunciato in premessa, e se le risorse stanziate siano sufficienti per evitare un nuovo insabbiamento. Infine, se si ritiene, parallelamente a questi lavori, che ormai sono annuali, che prevedono un esborso importante di risorse, di avviare anche una progettazione più duratura, una progettazione che preveda un’opera di difesa a mare o similare, che possa contribuire ad evitare nuovi escavi ed eventualmente con quali tempistiche e risorse si intenda procedere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Giacché mi pare che il consigliere Fabbri conosca bene la situazione come se fosse del posto, mi permetto di saltare un po’ di preamboli e di valutazioni generali e venire ai più punti che lui ha posto direttamente nel merito, in particolare quelli relativi agli interventi che l’agenzia vede già finanziati e che considera di completare progressivamente tra il 2021 e il 2022.

Il primo è quello della manutenzione delle opere di difesa del litorale ferrarese, per un importo di 810.000 euro a valere sulla programmazione triennale regionale in corso di esecuzione, che prevede anche il prelievo di circa 40.000 metri cubi di sedimenti presso foce del Logonovo, da destinare al ripascimento delle aree di erosione del Lido di Spina sud. Sono in corso di allestimento i cantieri e il completamento dell’intervento è previsto entro maggio.

Il secondo è il ripristino delle opere di difesa dell’abitato sul litorale del Lido di Spina sud, in Comune di Comacchio, danneggiato dalla mareggiata del dicembre del 2020, per un importo di 300.000 euro, per effettuare un ripascimento delle difese a mare al Lido di Spina sud, prelevando sedimenti dal Canale Logonovo, intervento da realizzare con somma urgenza in affiancamento all’intervento che ho richiamato sopra, con la conclusione prima dell’inizio della stagione balneare 2021.

Il terzo è il ripristino del canale adduttore delle Valli di Comacchio denominato Logonovo con il FEAMP 2014-2020, per un importo di 260.000 euro, che sono stati stanziati nel giugno del 2020, in fase di progettazione esecutiva, con in corso di effettuazione le analisi di caratterizzazione dei sedimenti. L’inizio dei lavori è previsto entro il febbraio del 2022 e la conclusione prima dell’inizio della stagione balneare dell’annualità 2022.

Complessivamente verranno asportati circa 70.000 metri cubi di sedimenti nell’annualità in corso e ulteriori 16.000 nel 2022. Inoltre si è deciso di inserire nella progettazione dell’intervento Mitigazione del rischio da aggressione marina e da erosione costiera mediante ripascimento con sabbie provenienti da giacimenti sottomarini, cosiddetto Progettone 4, candidato tra le proposte che noi avanziamo anche per il PNRR e per il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, ripristino della tutela della risorsa ambientale.

Tralascio anche qui tutte le considerazioni e vengo all’ultimo punto, che il consigliere poneva circa la possibilità di avviare una progettazione finalizzata a realizzare un’opera di difesa a mare, che possa contribuire ad evitare continui scavi. Si ritiene che uno studio di approfondimento delle dinamiche meteomarine preliminare alla progettazione di opere strutturali sia indispensabile non solo per valutare l’efficacia delle stesse sul mantenimento dell’officiosità idraulica del Logonovo, ma anche per analizzare i loro effetti sulla morfodinamica in tutto il litorale ferrarese. Invero, però, ad oggi non sono ancora previste le risorse per la redazione di tale studio, quindi la sollecitazione che viene dal consigliere Fabbri rappresenta uno stimolo anche per la Giunta, per gli input che dà all’agenzia per operare in tal senso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Ringrazio il sottosegretario e naturalmente anche l’assessore Priolo, che è sempre molto disponibile. Questo intervento di 70.000 metri cubi permette di dare una risposta immediata e prima della stagione balneare, che è quella che ci aspettavamo. Ringrazio anche per il fatto di aver colto la sollecitazione nel prevedere una progettazione più strutturale.

Di nuovo grazie al sottosegretario.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2834

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla costruzione del ponte Lenzino in Provincia di Piacenza. A firma della Consigliera: Tarasconi

 

PRESIDENTE (Petitti): Proviamo a recuperare l’interrogazione 2834: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla costruzione del ponte Lenzino in Provincia di Piacenza, a firma della consigliera Tarasconi.

Prego, consigliera Tarasconi.

 

TARASCONI: Ci riproviamo. Mi sente, presidente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, adesso la sentiamo bene. Grazie.

 

TARASCONI: Ottimo, grazie.

Presidente, questa interrogazione, come si diceva prima, è sul ponte Lenzino. Sono ormai passati più di cinque mesi dal crollo, che è avvenuto il 3 ottobre scorso e ha diviso in due la statale 45 in Alta Val Trebbia. Purtroppo ancora non abbiamo una previsione di fine lavori per la costruzione del nuovo viadotto. All’inizio si parlò di fine marzo, ma siamo a marzo e sappiamo che questo mese, ahimè, si chiuderà con il cantiere ancora aperto.

Sono consapevole del fatto che sia stato un inverno anomalo, con le condizioni meteo, con le nevicate che hanno visto ovviamente il fiume che si è ingrossato, con molta più acqua rispetto agli anni passati. So che sono state circostanze imprevedibili, ma con la primavera alle porte è ormai indispensabile avere delle indicazioni più precise rispetto a quelle che oggi abbiamo. ANAS, che gestisce la statale 45, ha parlato in questi ultimi mesi di ottimizzazione del cronoprogramma, acquisizione di nuove attrezzature, rivisitazione di alcuni aspetti progettuali.

Quindi, sarebbe, credo, opportuno, se non altro per le persone che lì abitano e per i sindaci, per le Amministrazioni locali, che davvero vivono una situazione di enorme disagio, sapere di quali attrezzature stiamo parlando, di quali costi, in che modo bisogna rivisitare il progetto, ma soprattutto avere dei tempi, avere delle date. Se non si arriva a una data, almeno avere un lasso di tempo molto chiaro e definito, anche perché non c’è ancora l’approvazione del progetto definitivo per la costruzione del ponte. I cittadini dell’Alta Val Trebbia e tutti i cittadini che la frequentano hanno bisogno di avere almeno un riferimento preciso. Poi, se succederanno catastrofi ancora, ci mancherebbe, però abbiamo bisogno di avere delle informazioni precise, con delle date e dei riferimenti.

Era questo il senso dell’interrogazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Tarasconi.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Mi sente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo. La sentiamo bene.

 

CORSINI, assessore: Però non si vede, vero?

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Sinceramente non ho sentito, purtroppo, la parola della consigliera Tarasconi perché c’è qualche problema, evidentemente, di collegamento. Però, avendo avuto occasione di leggere il testo, fornisco la risposta.

La Regione Emilia-Romagna, dal verificarsi del crollo del ponte, ha fin da subito instaurato una interlocuzione, direi quotidiana, con ANAS riguardante l’iter e i tempi di realizzazione del ponte provvisorio, constatando che ANAS stessa ha tempestivamente messo in campo ogni azione possibile finalizzata alla ricostruzione del collegamento.

Durante l’inverno ci sono state problematiche di carattere meteorologico, ma in ogni caso non si può che confermare che l’impegno da parte di ANAS ci sia stato tutto nell’approfondire ogni soluzione utile per accelerare la realizzazione del ponte provvisorio, e confermo che i tempi che furono annunciati all’epoca del crollo del ponte Lenzino per la ricostruzione del ponte provvisorio, cioè fine maggio - primi di giugno, quindi prima dell’avvio della stagione turistica estiva, sono confermati.

La Regione continuerà naturalmente, per quanto riguarda tutte le opere che interessano il territorio regionale, quindi non solo per la ricostruzione del ponte, a monitorare l’esecuzione dell’opera, a sollecitare ANAS e ad agire con la massima rapidità per eliminare i disagi alla popolazione e alle imprese coinvolte.

Per quanto riguarda la progettazione invece della soluzione definitiva del ponte, ANAS ha attivato fin da subito gli incontri con gli enti titolati all’emissione dei pareri, al fine di ottenere le prime indicazioni di massima per l’attivazione della progettazione definitiva.

Ribadiamo quindi che la procedura di acquisizione delle autorizzazioni e quindi l’approvazione della soluzione definitiva non può che vedere assicurata l’espressione dei pareri di tutti gli enti e dei soggetti che sono interessati, a partire dalla Sovrintendenza, alla ricostruzione del ponte definitivo. Auspichiamo che vi sia peraltro una forte accelerazione della fase approvativa e anche della fase realizzativa in seguito alla nomina dell’attuale responsabile della struttura territoriale dell’Emilia-Romagna di ANAS, l’ingegner Castellari, a commissario straordinario per l’attuazione dell’opera. Il decreto è pronto, si attende l’approvazione definitiva e di conseguenza la formalizzazione dei commissari che dovranno gestire alcune opere pubbliche, fra cui la ricostruzione del ponte e la riqualificazione della statale 45 della Val Trebbia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Corsini e davvero auspico che la data per la conclusione dei lavori sia più fine maggio che non inizio giugno e che poi non si slitti da inizio giugno a metà giugno, perché il territorio, che è altamente provato, senza quel ponte fa davvero fatica, soprattutto i ragazzi e tutti quelli che quotidianamente hanno anche bisogno di spostarsi verso Piacenza, oltre che ovviamente alle attività economiche che non vedranno persone che si spostano verso quella direzione. Grazie, assessore.

Spero davvero che si arrivi entro la fine di maggio, come era stato detto, a concludere i lavori.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Tarasconi.

Passiamo all’interrogazione 2826: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la percentuale di operatori socio-sanitari che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19 e sulla relativa opera di sensibilizzazione.

L’interrogazione è a firma della consigliera Bondavalli.

Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo bene. Grazie.

 

BONDAVALLI: Grazie a lei.

Questa interrogazione nasce evidentemente da una premessa, quella che ci troviamo nel pieno della terza ondata della pandemia, con un incremento oggettivo della diffusività del virus…

 

PRESIDENTE (Petitti): È caduto il collegamento. Proviamo a ripristinarlo.

Stiamo provando.

Proviamo a contattare la consigliera Bondavalli.

In attesa che venga ripristinato il collegamento con la consigliera Bondavalli, passo all’interrogazione 2829: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quando sarà garantito l’accesso alla vaccinazione anti-Covid per l’intera popolazione della regione Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli, a firma del consigliere Barcaiuolo.

Prego, consigliere.

Come la consigliera Bondavalli.

Attendiamo un secondo. Evidentemente c’è un problema di collegamento, di rete.

Prego, consigliere Lisei.

 

(interruzione del consigliere Lisei)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ah, okay. Va bene.

 

(interruzione del consigliere Lisei)

 

PRESIDENTE (Petitti): Infatti, stanno cercando di recuperare la rete con tutti i consiglieri collegati da remoto in ufficio, la consigliera Bondavalli e il consigliere Barcaiuolo.

A questo punto, in attesa del ripristino del collegamento per la consigliera Bondavalli e il consigliere Barcaiuolo, procederei, perché abbiamo una serie di interrogazioni tutte destinate all’assessore Donini, quindi procederei con i consiglieri Pelloni e Piccinini, due interrogazioni che avranno una risposta unica dall’assessore Donini.

 

OGGETTO 2832

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’adozione di cure precoci specifiche anti Covid, così da evitare un ulteriore appesantimento della pressione sulle strutture ospedaliere della regione, anche alla luce della recente ordinanza del TAR del Lazio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 2830: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali azioni la Giunta regionale intenda intraprendere relativamente alle cure domiciliari per i soggetti Covid-19 positivi sintomatici, a firma del consigliere Pelloni ed altri, su cui passerei la parola al consigliere Pelloni.

Interrogazione 2832 (perché entrambe avranno un’unica risposta): interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sull’adozione di cure precoci specifiche Covid, così da evitare un ulteriore appesantimento nella pressione sulle strutture ospedaliere della regione, anche alla luce della recente ordinanza del TAR del Lazio, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Il tema che portiamo oggi in aula è un tema che credo debba essere affrontato, per come si propone, con grande serietà, che riguarda la cosiddetta “terapia domiciliare Covid”, quindi le cure farmacologiche domiciliari con cui trattare i malati lievi di Covid-19.

Fino ad oggi questa terapia si è basata sostanzialmente su un documento, su indicazioni contenute in un documento di AIFA pubblicato il 9 dicembre scorso, nel quale si raccomanda nei casi lievi di procedere soltanto con la vigile attesa con trattamenti sintomatici, per esempio il paracetamolo, e con nutrizione e idratazione appropriate, perché in quel documento AIFA sostiene che ad oggi non ci siano evidenze di farmaci e trattamenti davvero efficaci rispetto a quello che è il decorso della malattia.

Tutti capiamo bene che, oltre a non dare alcuna rassicurazione a chi viene a contatto con il Covid, si lasciano le persone nella totale incertezza di come potersi curare, e a queste persone non rimane che la speranza che non vi siano evoluzioni negative nei sintomi e nella malattia.

L’unica salvezza per chi manifesta i primi sintomi da Covid è la vigile attesa e se la situazione clinica dovesse peggiorare il ricovero in ospedale.

Contro questo protocollo è nato il Comitato cura domiciliare Covid-19, che è un comitato composto da medici e professionisti che, sulla base dell’esperienza vissuta in questi mesi, sostenevano e sostengono la necessità di interventi tempestivi e precoci per evitare un aggravamento delle condizioni del paziente e quindi la possibilità di avere un approccio terapeutico differente e soprattutto evitare l’ospedalizzazione.

Oggi questo è un tema, come sappiamo, fondamentale. Ogni giorno insomma ci viene detto che reparti vengono riconvertiti e quindi siamo in una situazione particolarmente stressata da questo punto di vista.

Proprio il TAR la settimana scorsa ha accolto il loro ricorso, sospendendo in via cautelare per il provvedimento di AIFA, sancendo il diritto/dovere dei ricorrenti di prescrivere i farmaci che si ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza, evitando che un approccio incentrato sulla vigile attesa e sul limitato intervento attivo possano prodursi in effetti negativi sui pazienti e di conseguenza un appesantimento delle strutture sanitarie.

Chiedo all’assessore e alla Giunta, rispetto al tema sollevato, come si pongono chiaramente rispetto a quello che dicevo prima, cioè la vigile attesa non è francamente rassicurante oggettivamente nei pazienti che vengono colpiti, seppure in maniera lieve, da Covid-19. Se davvero ci sono protocolli alternativi o cure alternative che possono essere efficaci ed evitare l’ospedalizzazione e quindi il sovraccarico, andare a sovraccaricare le nostre strutture, credo che in questo senso dovremmo anche come Regione supportare eventualmente la richiesta e la posizione che questo comitato sta portando avanti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Grazie, consigliera Piccinini. Lei pone temi molto, molto importanti e molto attuali, che io assolutamente condivido: da un lato la necessità di intervenire tempestivamente nella cura dei pazienti affetti da infezione da Covid e intervenire, più possibilmente a domicilio, in modo da arginare quell’onda che porta poi alla saturazione dei reparti ospedalieri, dall’altro, e qui ovviamente mi devo fermare, utilizzare gli strumenti per arrivare a domicilio, e noi quelli li abbiamo costituiti, come lei ricordava, anche attraverso la definizione delle USCA, quindi ciò che porta, poi, alla presa in carico dei pazienti a domicilio.

Dove mi devo fermare, ovviamente, è nell’utilizzo dei protocolli farmacologici da utilizzare. Qui è il Ministero della salute che, insieme ad AIFA, deve ovviamente valutarli e autorizzarli. Però sulle tre cose che lei ha posto penso che non ci debba essere oggi alcun elemento di sottovalutazione.

Spero che queste esperienze, queste sollecitazioni possano essere messe a confronto repentino in una sede scientifica, essere nelle condizioni di poter valutare tutte le esperienze in campo e dare alle Regioni, e ovviamente alla comunità scientifica in generale, indicazioni chiare. Se è vero che bisogna intervenire tempestivamente, non si può pensare che si possa arrivare in ospedale da parte di un paziente affetto da Covid in una situazione già compromessa, se è vero che bisogna tenere il più possibile la popolazione contagiata a casa (noi oggi registriamo un 5 per cento, un 6 per cento al massimo, di ospedalizzazione, ma su numeri così grandi questo 5-6 per cento provoca la saturazione dei reparti ospedalieri, sia reparti Covid sia reparti di terapia intensiva per coloro che si aggravano), se è vero che noi abbiamo gli strumenti per arrivare a casa, dobbiamo avere la certezza di che cosa utilizzare.

Il tema che lei pone è attualissimo. Spero che all’interno della comunità scientifica e degli organismi preposti ci sia presto una indicazione. D’altra parte, è un’indicazione che potrebbe anche evolvere. Abbiamo visto da un anno a questa parte che ci sono state anche delle evoluzioni dal punto di vista della considerazione delle cure farmacologiche più appropriate. Quindi, mi aspetto che ci si possa mettere nelle condizioni di agire.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Accolgo con favore le parole dell’assessore Donini, che si dimostra sensibile al tema.

È chiaro che, come ci dicevamo, i pazienti aspettano risposte tempestive e quella della vigile attesa a volte non lo è, nel senso che spesso e volentieri i pazienti sono abbandonati a loro stessi, magari i medici non hanno la possibilità, per il carico di lavoro che hanno, di esercitare costantemente questa vigile attesa.

È quindi fondamentale in questo quadro intanto potenziare le USCA, che sono uno strumento fondamentale che la Regione ha messo in campo e che però va potenziato, e dall’altra parte tutti, come diceva bene l’Assessore, auspichiamo che la risposta domiciliare ai pazienti non sia solo quella di aspettare un evolversi, a volte in direzione peggiorativa, della situazione clinica del paziente, con il rischio quindi di andare ad appesantire le strutture sanitarie.

L’auspicio è che la comunità scientifica possa dare linee chiare anche in virtù dell’esperienza che i medici di medicina generale hanno maturato sul campo, stando a stretto contatto con i pazienti malati di Covid-19.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Io ho problemi di collegamento con gli altri tre consiglieri che hanno interrogazioni e sono collegati da remoto, mi scrivono in tanti, stiamo verificando, chi è collegato da remoto non sente l’Aula, quindi sospendiamo l’Aula dieci minuti per sistemare questi problemi tecnici, altrimenti facciamo fatica davvero a procedere con i lavori.

Grazie.

 

(La seduta, sospesa alle ore 11,25, è ripresa alle ore 11,38)

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i nostri lavori.

Ho delle comunicazioni da parte del settore informatico rispetto alla necessità di collegarsi attraverso il Wi-Fi, perché c’è un evidente problema con la rete.

 

OGGETTO 2826

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la percentuale di operatori socio-sanitari che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19 e sulla relativa opera di sensibilizzazione. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo, quindi, dall’interrogazione 2826: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la percentuale di operatori socio-sanitari che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19 e sulla relativa opera di sensibilizzazione. L’interrogazione è a firma della consigliera Bondavalli. Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Presidente, questa interrogazione parte da una premessa, quella che ci troviamo nel pieno della terza ondata della pandemia, con un incremento della cosiddetta diffusività del virus, determinata dalla spinta in particolare chiaramente della variante inglese. Questa che stiamo affrontando sicuramente è un’ulteriore fase delicata del complesso percorso di emergenza sanitaria che ci vede impegnati da oltre un anno, nel quale assume un rilievo ancora maggiore, se è possibile, la questione delle vaccinazioni. È giustamente quotidiano il dibattito sui quantitativi a disposizione, purtroppo oggi insufficienti almeno sino a questo momento rispetto alle previsioni soprattutto, è bene ricordarlo, a causa di gravi inadempienze in termini di fornitura da parte delle case di produzione e solo con adeguate quantità disponibili, infatti, è possibile contenere e comprimere il virus fino a vincerlo definitivamente.

Per conseguire questo obiettivo penso sia altrettanto fondamentale che coloro che sono chiamati a sottoporsi alla vaccinazione in base all’ordine stabilito da quello che è un Piano nazionale si mostrino evidentemente subito disponibili. È chiaro che non esiste un obbligo in tal senso, però credo si possa affermare che in questa situazione esista un indiscutibile dovere morale. Questo è un dovere verso se stessi e soprattutto, specie se si ricoprono ruoli particolari, verso gli altri. Ciò vale anche e forse soprattutto per gli operatori sociosanitari, in particolare per quelli che agiscono nelle CRA, le case di riposo per anziani, nelle quali si occupano ogni giorno di persone fragili. Come il virus ci ha insegnato, proprio queste persone sono particolarmente esposte agli effetti della pandemia, lo stiamo vivendo e vedendo anche proprio in questi giorni con alcuni focolai che si sono accesi in alcune CRA.

Parrebbe, per quanto emerge ovviamente dal dibattito generale e quotidiano, essere non troppo positiva la percentuale di coloro che ad oggi avrebbero dato la disponibilità a sottoporsi alla vaccinazione o che, comunque, si sono già vaccinati. Se ciò corrispondesse al vero, a mio parere sarebbe indispensabile, davvero, intervenire subito, quindi nei tempi, nei modi e nelle forme possibili per provare a modificare un’inerzia che, dal mio punto di vista, non sarebbe accettabile.

Per questo nell’interrogazione sono a chiedere il dato percentuale degli operatori sociosanitari che ad oggi non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti-Covid-19 e se la Giunta intende attivarsi per intensificare, chiaramente con opportune modalità, l’opera di sensibilizzazione finalizzata, appunto, all’incentivazione della vaccinazione nei confronti di coloro che al momento ancora non hanno dato la propria disponibilità.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Bondavalli perché pone a tutti noi un tema davvero strategico per la lotta alla pandemia, di natura anche etica e soprattutto assolutamente attuale, cioè la vaccinazione del personale sanitario e del personale sociosanitario.

Ad oggi, grazie al sistema regionale di rilevazione, che abbiamo comunque implementato, delle Aziende sanitarie risultano vaccinati circa 120.000 operatori sanitari (119.369, per l’esattezza, nel momento in cui abbiamo scritto il dato di questa risposta al question time di oggi) e 11.372 operatori attivi in struttura sanitaria e sociosanitaria, residenziale e semiresidenziale.

Vede, consigliera Bondavalli, la percentuale che adesso faremo in qualche modo rilevare professione per professione è molto alta, direi altissima, per quello che riguarda il personale medico e sicuramente anche infermieristico. Dobbiamo sollecitare ulteriormente, invece, il personale socioassistenziale, per considerare la vaccinazione come assolutamente prioritaria.

Un dato importante è che in questo picco epidemico che stiamo vivendo in questi giorni la percentuale degli operatori sociosanitari che si sono ammalati per l’infezione da Covid è di gran lunga inferiore (direi molto bassa) rispetto alle altre due ondate epidemiche di novembre e del marzo scorso, quando abbiamo visto che erano tantissimi gli operatori sanitari coinvolti.

Questo vuol dire che il vaccino serve, serve innanzitutto a loro, ma serve anche a proteggere ovviamente le degenze ospedaliere e delle strutture socioassistenziali.

La Regione continuerà a promuovere e a sottolineare l’importanza della vaccinazione a protezione di tutte le figure sanitarie, compresi gli operatori sociosanitari operanti nelle strutture pubbliche e private del territorio regionale. A tale proposito è in programma un’importante iniziativa il prossimo 19 marzo, rivolta a tutte le figure delle aziende sanitarie e agli operatori di altre strutture, realizzata in collaborazione con l’IRCCS, Azienda Ospedaliera Università di Bologna.

Inoltre, l’intenzione della Regione è quella di destinare azioni di sensibilizzazione a specifici target, tra cui quello degli operatori sociosanitari.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Ringrazio l’assessore Donini per questa risposta, che chiaramente testimonia l’attenzione che c’è da parte della Regione Emilia-Romagna rispetto a questo tema. Si era detto che vogliamo gli ospedali e le CRA Covid free, quindi è davvero necessario fare tutto quello che è possibile per arrivare al 100 per cento (questo sarebbe davvero l’auspicio) di operatori vaccinati.

C’è da intervenire, come mi è parso di capire dalle parole dell’assessore Donini, nei confronti in particolare del personale sociosanitario e sono convinta che si continuerà quest’opera di sensibilizzazione, perché, come diceva anche l’assessore Donini prima andando a raccontare quelli che sono i dati rispetto a questa ondata e a quanto effettivamente gli operatori si siano ammalati molto meno rispetto all’anno precedente, il vaccino serve, quindi proseguiamo su questa strada. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Riprendiamo con l’interrogazione 2829: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quando sarà garantito l’accesso alla vaccinazione anti-Covid per l’intera popolazione della Regione Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli, a firma del consigliere Barcaiuolo.

Prego, consigliere.

Non la sentiamo. Riprovi, per favore.

La invito anche, per cortesia, consigliere, a togliere simboli politici, se fosse possibile.

Non la sentiamo. Non la sentiamo.

In attesa magari che si ripristini nuovamente questo collegamento, chiedo al consigliere Pelloni, in merito alla sua interrogazione, la 2830…

 

BARCAIUOLO: Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso la sentiamo. Io però la invito, come ci siamo detti anche in altre occasioni, a togliere i simboli politici, se fosse possibile, consigliere Barcaiuolo, per rispetto a tutti nell’aula.

 

BARCAIUOLO: Il microfono è al massimo. Prova…

 

PRESIDENTE (Petitti): La sentiamo, consigliere Barcaiuolo.

Non si sente. Lui non sente.

 

OGGETTO 2830

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta regionale intenda intraprendere relativamente alle cure domiciliari per i soggetti Covid-19 positivi sintomatici. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Mi sente? Posso procedere?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, prego.

 

PELLONI: Grazie.

Con ordinanza dell’11 dicembre 2020, il Consiglio di Stato ha accolto in sede cautelare il ricorso di un gruppo di medici sospendendo la nota del 22 luglio 2020 di AIFA, che vietava la prescrizione off-label dell’idrossiclorochina per la lotta al Covid-19.

La suddetta ordinanza non venne ritenuta sufficiente dalla Regione Emilia-Romagna per rivedere o modificare i protocolli di cura domiciliare dei sintomi da Covid-19.

Considerato che, con ordinanza pubblicata il 4 marzo 2021, il TAR del Lazio ha accolto l’istanza cautelare promossa dai medici del Comitato cura domiciliare Covid-19, con riferimento alla nota di AIFA del 9 dicembre 2020, contenente princìpi di gestione dei casi di Covid-19 nel setting domiciliare, che prevedeva nei primi giorni di malattia la sola vigile attesa e la somministrazione di FANS e paracetamolo o dell’eparina, ma solo per gli allettati, ponendo indicazioni di non utilizzo di altri farmaci generalmente usati dai medici di medicina generale per la cura del Coronavirus.

Regione Piemonte ha già aggiornato il protocollo delle cure domiciliari, introducendo l’utilizzo dell’idrossiclorochina nella fase precoce della malattia, insieme a farmaci antinfiammatori non steroidei e vitamina D.

Anche in Emilia-Romagna, nella prima fase della pandemia, venne somministrata l’idrossiclorochina, come testimonia la risposta data all’interrogazione oggetto 207 del mio collega Marchetti, ritenuta molto efficace.

Ritenuto che si ritiene necessario, al fine di abbattere l’ospedalizzazione dei pazienti Sars-Covid-19 positivi, potenziare le cure domiciliari con una revisione dei protocolli.

Si interroga la Giunta e l’assessore alla salute per sapere, alla luce dell’ordinanza del TAR del Lazio, richiamata in premessa, considerata la necessaria revisione dei protocolli di cura domiciliare dei sintomi da Covid-19, quali azioni intende intraprendere relativamente alle cure domiciliari per i soggetti Covid-19 positivi sintomatici.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Pelloni. Ovviamente rispondo ciò che ho già risposto alla consigliera Piccinini, cioè voi ponete un tema per me importantissimo, 1) è del tutto evidente che noi dobbiamo procedere alla cura del numero più ampio possibile di pazienti affetti da Covid al loro domicilio.

Oggi i numeri sono questi, sono che, su 100 contagi contagiati, 95 possono restare al loro domicilio, mentre il 5 per cento necessita di cure ospedaliere che ovviamente poi possono portare alla complicanza del loro quadro clinico, fino alla terapia intensiva, quindi è strategico, importante, imprescindibile curare i pazienti a domicilio il più che si può e il meglio ovviamente possibile.

Per questo noi abbiamo gli strumenti, che sono le USCA, siamo quelli che ne hanno di più, abbiamo costituito queste Unità operative che sono in grado di raggiungere centinaia di migliaia di prestazioni al domicilio dei pazienti e per questo abbiamo ovviamente sottolineato quale sia l’urgenza e l’importanza che ciò che va somministrato come protocollo farmaceutico nasca non tanto da una valutazione “politica” tra virgolette della Regione o in base ad una sentenza di tipo giudiziario, ma da una consapevolezza, da un’assunzione di responsabilità della comunità scientifica e soprattutto degli organismi che sono assolutamente deputati a formulare questi protocolli farmaceutici.

In Commissione Salute ne discuteremo, ma quello che è assolutamente imprescindibile è che vengano valutate queste situazioni nell’ambito di AIFA e del Ministero della salute.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Pelloni...

No, prima la sentivamo, adesso abbiamo un problema con l’audio.

 

PELLONI: Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso sì, adesso sì. Provi ad abbassare.

Adesso va bene, grazie.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Grazie all’assessore per la gentile risposta. Riteniamo che certamente non debba essere la politica, ovviamente, a scrivere i protocolli. Viste le numerose USCA presenti sul territorio, lascerei ai professionisti la possibilità di prescrivere quello che ritengono, secondo la loro professionalità e perizia. Questo è il tema.

Prima c’era un protocollo che proprio vietava e anzi in qualche modo dava un quadro molto preciso dell’unico protocollo da prescrivere quando diverse medicine, che poi sono stati i promotori del ricorso, diversi medici di medicina generale, ovviamente, prevedono di prescrivere secondo competenza e perizia. Certamente, il ruolo politico è quello di supporto a una comunità scientifica che mi sembra si sia espressa in maniera abbastanza univoca verso un sistema che potenzi la cura domiciliare, prevenendo, ovviamente, il più possibile, l’ospedalizzazione. Da un certo punto di vista sono soddisfatto, ma non sono soddisfatto della vigile attesa della Giunta regionale, mi passi questo termine, assessore.

Non possiamo aspettare AIFA quando abbiamo la nostra comunità scientifica emiliano-romagnola che penso possa decidere per il meglio, per la salute dei nostri concittadini. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

 

OGGETTO 2829

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quando sarà garantito l’accesso alla vaccinazione anti-Covid per l’intera popolazione della Regione Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione.

Riproviamo il collegamento con il consigliere Barcaiuolo in merito all’interrogazione 2829: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quando sarà garantito l’accesso alla vaccinazione anti-Covid per l’intera popolazione della Regione Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli.

Prego, consigliere.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente. Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): La sentiamo basso. Provi ad alzare al massimo.

 

BARCAIUOLO: Meglio?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, grazie. Prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie. L’interrogazione ha ad oggetto, ovviamente, il piano vaccinale, un piano vaccinale che è fallimentare da tutti i punti di vista, sia per il fallimento della strategia europea di approvvigionamento unico, che pone l’Unione europea tra gli ultimi tra i Paesi occidentali al mondo come reperimento dei vaccini. L’Italia veniva posta pochi giorni fa al venticinquesimo posto su ventisette nazioni dell’Unione europea come somministrazione di prime dosi.

In tutto questo si inseriscono le polemiche che montano sempre più, giorno dopo giorno, rispetto anche a decisioni che non vengono comprese rispetto a categorie che vengono considerate privilegiate rispetto ad altre. Su questo invito anche Regione Emilia-Romagna a fare una serissima riflessione. È evidente ‒ tanto per fare un esempio ‒ che gli amministrativi dipendenti delle Università non si capisce per quale tipo di criterio debbano avere la precedenza sugli over 75, ad esempio, visto che ormai è chiaro che l’impatto negativo della malattia ha una maggiore incidenza su quei soggetti che hanno patologie cliniche pregresse o un’età avanzata. Credo che questo dovrebbe essere, al netto, ovviamente, della giustificata priorità data agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, anche agli insegnanti di scuola primaria e media... In tutti gli altri oggettivamente non si capisce. Si rischia veramente di aprire una guerra tra poveri, cosiddetta, che può solamente portare a una vera e propria lacerazione sociale del nostro tessuto, anche sociale.

La domanda è molto semplice. Abbiamo ascoltato l’assessore Donini poche settimane fa, quando ancora, tuttavia, i ritardi rispetto all’approvvigionamento dei vaccini non erano ancora conclamati, garantire che entro giugno tutti gli emiliano-romagnoli che avessero voluto si sarebbero potuti vaccinare. Informazione che già in Commissione, informalmente, l’assessore ha dichiarato difficilmente realizzabile come ipotesi, in virtù, appunto, dei costanti e non giustificati ritardi. È altresì vero che il ministro Speranza pochi giorni fa è tornato a garantire che entro l’estate tutti gli italiani che vorranno potranno assumere la propria dose di vaccino.

La domanda ‒ che nell’interrogazione immediata, come sapete, può essere unica ‒ è questa: ad oggi, quando verrà garantito l’accesso alla vaccinazione anti-Covid all’intera popolazione dell’Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli?

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Barcaiuolo, anche per il tono delle sue critiche, che intendo come costruttive.

Io non sono mai mancato in Commissione, questo lo sa. Abbiamo più volte ripetuto quella che era l’indicazione del Governo in ordine alla fornitura di vaccini e quindi anche alla nostra possibilità poi di somministrarli.

Eravamo partiti con una indicazione a dicembre di 28 milioni di vaccini che dovevano arrivare nel primo trimestre, ne sono arrivati 11 milioni, quindi è chiaro che dopo le proiezioni si sono via via aggiornate, e secondo me il consigliere dovrebbe apprezzare il fatto che chi vi parla è sempre disponibile a darvi tutte le informazioni, che a volte sono anche contraddittorie, perché se ci dicono che si danno i vaccini, noi siamo ovviamente orientati a fare delle previsioni e delle proiezioni di somministrazione, se ci dicono che i vaccini non ci sono più, è chiaro che le previsioni e le proiezioni in qualche modo risentono di questa previsione.

Per quanto riguarda le parole che ha detto Speranza l’altro giorno le rimarchiamo, quindi vuol dire che nel secondo trimestre (aprile, maggio, giugno) arriveranno tanti vaccini a disposizione delle Regioni, se così sarà noi saremo in grado di somministrarli.

Per quello che riguarda le categorie privilegiate,  le ricordo in trenta secondi che in realtà anche qui c’è stata una mutazione nell’orientamento scientifico della somministrazione dei vaccini, perché il vaccino AstraZeneca era stato all’inizio validato per una popolazione non patologica fino ai 55 anni e quindi il Governo stesso ha messo avanti categorie, che noi abbiamo recepito, come quella dei disabili non con patologie severe e gravi, quella del personale scolastico e universitario in ordine ovviamente, e quella delle forze dell’ordine, che noi stiamo esattamente somministrando, come poi dirò dopo nell’informazione.

Abbiamo appreso la notizia (siamo felici di questo) che AstraZeneca possa essere somministrato, senza darlo alle categorie patologicamente molto gravi, ma anche alla popolazione ultra cinquantacinquenne, anzi ultra sessantacinquenne, senza limiti da questo punto di vista dell’età, e quindi scorreremo il nostro programma di attuazione del piano vaccinale nazionale facendo riferimento ovviamente alle categorie più a rischio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore per la risposta, che tuttavia mi vede altamente insoddisfatto, perché la domanda è unica, porta nell’immediato ad avere una data e la data non mi è stata data.

Assessore, nessuno pone in discussione, anzi le riconosciamo la massima disponibilità, sia nella partecipazione, nell’essersi fermato nelle Commissioni, sia, ripeto, la cortese disponibilità con cui anche oggi mi ha risposto.

Lei comprenderà, però, che è al vertice di un Assessorato, forse l’Assessorato più importante della Regione a prescindere, ancora di più in un momento come questo, non può essere necessario riconoscere […] per valutare bene il suo operato. Io credo che questo sia oggettivamente lapalissiano.

Detto questo, rimaniamo con il mistero di come si svilupperà il piano vaccinale. Comprendo le difficoltà anche rispetto ai parametri che sono cambiati, rispetto al vaccino AstraZeneca, quindi a una nuova organizzazione del tutto.

Resto convinto che alcune categorie scelte dal Governo centrale, ma che poi la Regione, tramite la propria organizzazione può ovviamente muovere delle leve che fanno sì che si vaccini qualcuno piuttosto che un altro, possano muovere sentimenti di percepita ingiustizia e illogicità e credo che sia la cosa che oggi va scongiurata più di qualsiasi altra cosa. Restiamo, quindi, con un punto interrogativo enorme rispetto a quando si potrà concludere la campagna vaccinale, almeno la parte maggioritaria rispetto a tutti coloro i quali vorranno in prima battuta, appena sarà possibile, poter somministrare il vaccino. Resto onestamente molto, molto, molto perplesso in merito al contenuto della sua risposta, pur sicuramente gentile e disponibile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Ho concluso le interrogazioni.

 

Sull’ordine dei lavori (iscrizione della comunicazione della Giunta oggetto 2857)

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Molto rapidamente. Già questa è un’aula molto complicata, ce ne rendiamo conto, ci sono tante problematiche, questo però credo che non scusi nessuno di noi rispetto al superamento del Regolamento, nel senso che, come sappiamo, c’è questo obbligo di non esporre simboli partitici durante gli interventi. Ho capito che c’è stato anche un richiamo ufficiale, l’ho sentito molto bene dalle sue parole, presidente. Non è che non facendo vedere il volto del leader di partito cambi qualcosa. È necessario che non vengano esposti i simboli quando siamo rappresentativi nell’aula, siamo rappresentativi di tutti i cittadini emiliano-romagnoli. Questo vale ovviamente per tutti noi che non ci presentiamo in aula con dei simboli di partito, deve valere anche per chi è collegato da remoto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

È pervenuta una richiesta di iscrizione del seguente nuovo argomento, ai sensi dell’articolo 75 del Regolamento; la richiesta è pervenuta da parte della consigliera Pigoni: “Comunicazione dell’assessore Donini su ‘Aggiornamento in merito a situazione epidemiologica da Covid-19 e piano vaccinale’”.

Un intervento a favore e uno contrario, se ci sono. Altrimenti votiamo la richiesta di iscrizione.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Il Regolamento prevede il voto.

Votiamo la richiesta.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 31

 

È approvata.

 

OGGETTO 2857

Comunicazione dell’assessore Donini su “Aggiornamento in merito a situazione epidemiologica da Covid-19 e piano vaccinale”

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passo la parola, per la comunicazione, all’assessore Donini.

Prego, assessore.

Mi scusi. Consigliera Castaldini, anche il suo voto. Perfetto. 32 voti favorevoli.

Prego. Ha 20 minuti.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

In questi 20 minuti spero mi sia concesso qualche elemento di ‒ diciamo così ‒ flessibilità.

Volevo cominciare innanzitutto dando i dati di oggi, che sono sicuramente più attuali. Oggi contiamo 2.429 casi in Emilia-Romagna con un rapporto positivi su tamponi del 5,5 per cento, essendo stati eseguiti 43.575 tamponi. L’età media dei nuovi casi è di 41 anni e il numero di decessi sale a 44. I decessi non ci sono stati a Piacenza, né a Parma, 4 sono a Reggio Emilia, 3 a Modena, 25 a Bologna, 2 a Ferrara, nessuno a Ravenna, 4 a Forlì-Cesena, 6 a Rimini. L’età media dei deceduti scende gli 80 anni, a 78,2 anni, e i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati rispetto a ieri di 21, mentre nei reparti Covid sono aumentati di 84.

Questa è la situazione ad oggi, che ci indica una situazione epidemiologica significativa e molto impegnativa, soprattutto con elementi di preoccupazione rispetto a Bologna, che rappresenta quasi il 50 per cento dei casi e il 50 per cento dei decessi.

I malati in corso ad oggi sono 57.018 e l’età media dei malati è di 41 anni. I guariti sono 214.771, mentre i decessi sono 10.827.

Uno degli indicatori che può in qualche modo raccontare l’andamento epidemiologico è quello dei casi per 100.000 abitanti, non tanto in valore assoluto quanto vedendo la curva. Noi abbiamo registrato nella settimana dal 15 al 21 febbraio 254 casi per 100.000 abitanti, la settimana successiva dal 22 al 28 febbraio 372 casi per 100.000 abitanti, nelle due settimane siamo passati a 626 casi per 100.000 abitanti, che è ovviamente maggiore del numero di 500 su 100.000 che è giudicata la soglia critica.

Ad oggi, il dato nella settimana dall’1 al 7 marzo è di 358 casi per 100.000 abitanti. Questa situazione che viviamo che, come ho detto la settimana scorsa in Commissione, sempre in un’informativa che ho svolto, è derivante principalmente dalla diffusione della cosiddetta variante inglese che, per quello che riguarda il livello regionale, si stima attorno al 60 per cento, quindi in assoluta prevalenza.

Questa variante, ovviamente, nella sua modificazione genetica del virus, in particolare nella capacità di essere carpito dai recettori delle nostre cellule in maniera molto più efficace ha una significativa possibilità di aumentare i contagi, si stima appunto del 60 per cento in più.

Noi non abbiamo, ovviamente, abbassato la guardia, perché siamo come tamponi molecolari a 3,5 milioni svolti, mezzo milione di tamponi antigenici, per un totale sostanzialmente di 4.106.000 tamponi.

La situazione per quello che riguarda le scuole ha subito sempre la stessa accelerazione. I focolai attivi nelle scuole prima che in molte realtà venissero ovviamente chiuse sono 493. I focolai erano, dall’inizio dell’anno scolastico, dal 14 settembre, 2.528.

Sono particolari situazioni di attenzione che hanno poi indotto a misure di contenimento che riguardassero anche la chiusura delle scuole, nelle zone particolarmente colpite.

Per quello che riguarda gli ospedali, all’8 marzo sono occupati 286 posti su 333 destinati a Covid, per quello che riguarda i reparti in terapia intensiva. Mentre per quello che riguarda i reparti Covid ordinari, abbiamo un tasso di saturazione dell’84 per cento rispetto a quelli destinati al Covid.

Questo ci ha indotto, ovviamente, a prendere in qualche modo delle misure alternative di maggiorazione dei posti Covid sia per quello che riguarda il rapporto con il privato accreditato, all’8 marzo sono occupati 460 posti su 837 disponibili, pari al 54 per cento, riducendo l’attività programmata, chirurgica e ambulatoriale, che non sia di urgenza o di casi assolutamente indifferibili. Questa misura non l’avevamo presa nemmeno nella cosiddetta “seconda ondata” di novembre, ma oggi la situazione lo ha imposto.

È straordinario, nella sua drammaticità, notare che il 20 febbraio ‒ quindi non tantissimo tempo fa, ma il 20 febbraio ‒ noi avevamo, sostanzialmente, una occupazione di posti in terapia intensiva e di reparti Covid assolutamente sotto-soglia, cioè il 31 per cento dei posti di occupazione di reparto Covid quando la soglia di guardia è il 40 per cento e il 23 per cento di terapia intensiva quando il livello di guardia è il 30 per cento. Quindi, dal 20 febbraio ad oggi c’è stata questa impennata di casi, che, ovviamente, portano con sé anche i ricoveri.

Le misure in vigore oggi risentono di una tempestività di interventi da parte della Regione Emilia-Romagna, che non si è “accontentata” di essere classificata nella cosiddetta “zona arancione”, ma subito dopo, pochissimi giorni dopo, tre o quattro giorni dopo, aveva già condiviso con le autorità sanitarie locali, cioè con i sindaci di tutti i territori, ulteriori misure di contenimento, che oggi portano sostanzialmente Reggio Emilia in una situazione di zona arancione scuro (chiamiamola così), quindi con misure di ulteriore contenimento, e da Modena fino alla Romagna, passando, ovviamente, per Bologna e Città Metropolitana, in zona rossa.

Per quello che riguarda ciò che è stato fatto in questo periodo, noi abbiamo sostanzialmente potenziato in questo anno, tantissimo, le terapie intensive. Siamo a 730 posti disponibili. Ricordo che l’anno scorso eravamo a 449. Abbiamo assunto tantissimo personale sanitario. Le assunzioni da inizio pandemia sono 8.834, 1.499 medici, 4.598 infermieri, 1.715 operatori socioassistenziali e ovviamente altro personale tecnico e amministrativo per 1.022.

L’obiettivo è stabilizzarli tutti, per la stabilizzazione sono ovviamente richiesti, per coloro che non sono già stabilizzati, almeno tre anni di anzianità nell’ambito del contratto in corso.

Abbiamo anche potenziato il piano (lo dicevo prima nel rispondere alle interrogazioni) di cura a domicilio per quello che riguarda i pazienti Covid, sono 85 le USCA funzionanti, sono 567 i medici presenti in esse e altro personale con 95 infermieri e OSS, per un monte di prestazioni che ormai sfiora le 250.000 prestazioni erogate a domicilio.

Mi avvio alla seconda parte dell’intervento. Per quello che riguarda la situazione vaccini, ad oggi abbiamo somministrato (il dato reale ce l’ho qui) 495.619 vaccini, con 157.346 persone che hanno completato il ciclo di immunizzazione nell’ambito delle due dosi, siamo più o meno sempre attorno al 9-10 per cento della popolazione vaccinata in Italia, che – ripeto – complessivamente è molto poca, per quello che riguarda la Regione Emilia-Romagna è sicuramente un dato che dimostra un attivismo particolare di questa Regione per il programma di attuazione del piano vaccinale nazionale.

Oggi ci siamo concentrati particolarmente sulla popolazione più fragile, dopo aver vaccinato gli operatori sanitari. La popolazione più fragile oggi è composta dagli over 80 e dai degenti delle CRA, e registriamo un dato che è molto significativo, perché l’Emilia-Romagna è a 161.962 vaccinazioni tra over 80 e degenti delle CRA, cosa che la colloca, sostanzialmente, al 44 per cento del suo target. Ricordo che il Lazio è al 48 per cento, la Toscana è al 20 per cento, il Veneto è al 38 per cento, la Lombardia al 29 per cento e il Piemonte al 38 per cento. Assieme alla Regione Lazio, la Regione Emilia-Romagna è la Regione che, ad oggi, ha più vaccinato la popolazione che è più fragile e cioè gli over 80 e la popolazione delle CRA, oltre ovviamente al personale sanitario.

Abbiamo un piano che mette al centro le persone non tanto esposte al rischio di Covid, quanto le persone che se dovessero prendere il Covid potrebbero inevitabilmente manifestare un quadro clinico, una situazione clinica estremamente grave. Quindi, dopo la vaccinazione degli over 80, che è in corso, da lunedì prossimo noi apriremo le agende per la popolazione over 75 anni, che è un target di circa 210.000 persone. Speriamo che con tutte le difficoltà del caso che si sono registrate anche nelle volte precedenti vi sia una prenotazione significativa, come è avvenuto, per esempio, per gli over 80, che in un giorno solo si sono prenotati quasi i due terzi del target complessivo.

Già da questi giorni noi attraverso le ASL prenderemo in consegna e prenderemo a carico tutti coloro che sono patologicamente più esposti, che hanno delle patologie che li espongono a una probabilità di aggravamento del quadro clinico nel caso di infezione da Covid. Li contatteremo noi, cioè saremo noi in qualche modo a rivolgerci a queste persone, a questo target, che è un target molto ampio e rappresenta circa 188.000 affetti da patologie gravi, più un altro mezzo milione di persone che hanno patologie magari non così gravi, ma a rischio di un aggravamento significativo del quadro clinico in corrispondenza all’infezione da Covid, che sono le malattie respiratorie come la fibrosi polmonare idiopatica, le malattie respiratorie che necessitano di ossigenoterapia, le malattie cardiocircolatorie, come lo scompenso cardiaco, le malattie cardiocircolatorie che abbiano a che fare con eventi traumatici, la sclerosi laterale e la sclerosi multipla, le paralisi cerebrali infantili. Ovviamente, ci sono anche le patologie immunodepressive, il diabete di tipo 1, di tipo 2, la fibrosi cistica, gravi compromissioni polmonari, la cirrosi epatica. L’elenco è pubblico, quindi lo daremo. La popolazione oncologica, soprattutto per quello che riguarda i pazienti onco-ematologici. Sono tutti pazienti di cui abbiamo l’elenco, che adesso verranno contattati dalle ASL. A loro sarà somministrato il vaccino anche in ospedale, perché molti di questi fanno riferimento spesso alle strutture ospedaliere. Verranno chiamati anche nei punti di vaccinazione, che sono già pronti, che sostanzialmente possono beneficiare non solo degli attuali operatori sanitari, ma anche dell’accordo con i medici specializzandi.

Non dimentichiamo l’accordo che sta funzionando con i medici di medicina generale, che hanno già vaccinato, praticamente finiranno questa settimana le dosi loro consegnate, le 50.000 dosi loro consegnate per il personale scolastico, e che abbiamo intenzione di coinvolgere non solo per completare quel target, ma anche per il prosieguo dell’attività vaccinale.

Ovviamente, noi continueremo a vaccinare anche tutta la popolazione dei disabili. Abbiamo cominciato con i disabili nei centri diurni, nei centri residenziali. Adesso cominceremo con quelli in assistenza domiciliare e poi tutta la popolazione disabile che rientra nelle categorie che ho detto prima, a livello di patologie gravi e anche meno gravi, ma significative ai fini della complicanza clinica da Covid. Continueremo a vaccinare sia la popolazione delle forze dell’ordine che la popolazione scolastica, come ho già detto, e universitaria.

Questa situazione ci consente di poter implementare il numero di vaccini nelle prossime settimane grazie ad una dote di vaccini che arriverà dal 1° marzo al 3 aprile attorno a 620.000 dosi di vaccino.

Abbiamo sentito tutti le parole del ministro Speranza di una grande potenzialità di dosi vaccinali nel secondo trimestre, quindi aprile, maggio, giugno, ce lo auguriamo, perché noi eravamo partiti a fine dicembre con la certezza, l’affidamento di avere 28 milioni di dosi come sistema Paese di vaccini e poi ne abbiamo registrate molte di meno.

Noi siamo pronti per attrezzare punti vaccinali sempre più periferici anche nel territorio, per implementare la collaborazione con i medici di medicina generale e per scorrere velocemente l’indicazione delle categorie da vaccinare, partendo da quelle che abbiano ovviamente una condizione di maggiore vulnerabilità e finendo alla popolazione generale.

Mi auguro davvero che il secondo trimestre di quest’anno si faccia da parte del Paese un significativo salto in avanti per quanto riguarda la popolazione vaccinata, l’Emilia-Romagna sente di poter fare la propria parte fino in fondo, come ho detto i dati comparati con le altre Regioni (di questo sono grato agli operatori sanitari e ai volontari che gestiscono i punti vaccinali) rende in qualche modo evidente quanto sia proficuo il nostro sforzo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Prego, consigliere Lisei. Sull’ordine dei lavori?

 

LISEI: Solo brevissimamente sull’ordine dei lavori, perché è stato citato il consigliere Barcaiuolo impropriamente su una violazione del Regolamento, tra l’altro gli si è chiesto anche in privato di rispettare il Regolamento, comunico a tutta l’Aula che il Regolamento non prevede in alcuna sua parte il fatto che non debbano essere esposti simboli, quindi citare il Regolamento e una violazione del Regolamento è del tutto improprio.

Il Regolamento non vieta l’esposizione di simboli in alcuna sua parte, quindi né il consigliere Barcaiuolo, né Fratelli d’Italia ha violato in alcuna sua parte il Regolamento.

Dopodiché, che esista un gentlemen agreement, possiamo ragionarci assieme sul fatto che magari è poco opportuno possiamo ragionarci assieme in qualsiasi sede, anche perché qua il collega Rancan, ad esempio, ha la mascherina con il logo della Lega. Possiamo ragionarci insieme in qualsiasi momento, ma vi prego di non chiamare e di non citare il Regolamento in maniera inopportuna. Prego i colleghi in aula e prego anche gli organi dirigenziali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Mi scuso se ho utilizzato il termine “Regolamento” in modo improprio. È chiaro che tra di noi ci siamo sempre detti che essendo rappresentativi e rappresentanti di tutti i cittadini il nostro patto tra gentiluomini, come lo chiamava – tra gentil donne ogni tanto spererei di sentire e anche dire - il consigliere Lisei è quello appunto di cercare di evitare di portare i simboli di partito.

Prima ho fatto riferimento all’intervento del consigliere Barcaiuolo, ma vale la stessa cosa anche per la mascherina del consigliere Rancan. Se ci comportiamo tutti quanti così facciamo un’aula da campagna elettorale con tutti i simboli esposti. Io cercherei di evitarlo, quindi il mio è un richiamo non al Regolamento, ma a questo patto che ci siamo dati. Siccome noi lo stiamo mantenendo invito anche gli altri consiglieri e le altre forze politiche a farlo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Prima di passare al dibattito generale, permettetemi, colleghe e colleghi, una rapida comunicazione anche alla luce delle parole dell’assessore Donini, dei suoi contenuti e anche della stessa modalità di presenza ridotta che abbiamo convenuto di adottare per l’aula in questa fase, che inevitabilmente segnano un cambiamento di fase.

Ci tengo a sottolinearlo come presidente di questa Assemblea, perché credo che il nostro modo di discutere e di lavorare debba tenerne conto, anche con un di più di sforzo reciproco di ascolto e confronto. In questi passaggi difficilissimi per la vita della nostra comunità è estremamente importante dare il senso che siamo pienamente in sintonia con quanto sta accadendo nella nostra regione, nella vita delle persone e anche per questo voglio ringraziare la Giunta per aver accolto l’appello a venire in aula, come aveva fatto in Commissione la settimana scorsa.

Per parte mia ritengo che la Presidenza, con il supporto, ci tengo a sottolinearlo, quotidiano della collegialità dell’Ufficio di Presidenza e con il contributo dei Capigruppo, debba operare per favorire al massimo questa presa diretta e per colmare anche quegli interstizi che possono, invece, aprirsi nella gestione quotidiana, là dove anche questa modalità di lavoro da remoto diventa prevalente. E inevitabilmente ‒ purtroppo, aggiungo ‒ ormai lo è.

Voglio, pertanto, assicurare che in questa fase una volta di più lo sforzo, l’impegno mio, dell’Ufficio di Presidenza tutto e degli uffici sarà massimo, totale, per garantire a tutti i consiglieri il miglior coinvolgimento. Aggiungo anche che altrettanto sforzo dedicheremo ad assicurare una gestione attenta, imparziale, che assicuri alla Giunta la piena agibilità di governo e all’aula di svolgere fino in fondo la sua imprescindibile funzione di indirizzo e controllo e alle minoranze, in particolare, di poter essere coinvolte in tutte le forme possibili.

Dico questo anche perché questa mattina ho ricevuto una nota del sottosegretario, in cui l’Assemblea è invitata a condividere una modalità proattiva di partecipazione alla costruzione della prossima Programmazione europea. Questo mi pare un segnale che va nella giusta direzione. Ne parleremo subito in Ufficio di Presidenza. Assegna, inoltre, un grande valore al confronto che ogni giovedì teniamo in sede di Capigruppo circa le questioni più urgenti legate alla pandemia, un appuntamento che potremmo anche valutare ‒ lo voglio dire qui in aula ‒ di qualificare ulteriormente, proprio affinché, nella chiara distinzione dei ruoli tra Giunta e Assemblea, ciascuno possa essere nella condizione di operare nel migliore dei modi possibili.

Siamo, quindi, in una fase di emergenza. Si parla di emergenza acuta. Una parte consistente del nostro territorio regionale è in zona rossa. Lo stesso Governo sta valutando, proprio in queste ore, se e quali ulteriori iniziative assumere a livello nazionale per la sicurezza sanitaria dei nostri cittadini. Io sono sicura che tutti condividiamo l’urgenza e la necessità di condividere, di dedicare tutte le nostre energie per dare soluzioni alla collettività. È una predisposizione istituzionale, oltre che politica, che deve assicurare ai cittadini che, al netto delle legittime e sacrosante opinioni differenti, che debbono vivere e confrontarsi in questo consesso, siamo tutti totalmente impegnati per affrontare questa fase estremamente delicata.

Ci tenevo a sottolinearlo perché penso davvero ci sia un comune obiettivo che fa parte di tutti noi che siamo in quest’aula. Grazie.

Passo subito la parola al consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Sull’ordine dei lavori, prima che sul merito. Se posso. Poi intervengo sul merito.

Senza entrare nel merito del suo intervento o comunicazione... Non so  come chiamarla, perché questa cosa non è prevista dal Regolamento, che il presidente dell’Assemblea nel mezzo di una discussione di una comunicazione della Giunta intervenga in questo modo sono basito, mi cadono le braccia, nel senso che, leggendo anche l’articolo 76, quando si parla di comunicazioni dell’Assemblea e della Giunta, la Giunta fa la comunicazione, con tempi concordati dalla Capigruppo ogni Gruppo può intervenire per un tempo stabilito dalla Capigruppo stessa.

Non capisco sinceramente questo intervento che ha fatto la Presidenza, lo dico in tutta franchezza e in tutta tranquillità, senza nessuna vena polemica nel merito assolutamente, ma vorrei capire da cosa viene questa comunicazione. Sicuramente, visto che era una comunicazione istituzionale e non politica, perché la comunicazione politica la fa la Giunta, poteva tranquillamente essere fatta prima della comunicazione, poteva essere fatta successivamente anche al dibattito della comunicazione, quindi la giudichiamo un pochino fuori luogo da quelle che sono le regole che ci siamo dati in Capigruppo, perché allora, se così deve essere e così sarà, significa che i membri dell’Ufficio di Presidenza possono prendere la parola a prescindere dal momento e dal tema che si sta trattando, perché penso che questo sia una posizione di rispetto di tutti i Gruppi assembleari. Qui finisco l’ordine dei lavori, se è possibile adesso vorrei dieci minuti di tempo per intervenire sulla comunicazione dell’assessore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego.

 

RANCAN: Okay, grazie.

Vengono conteggiati comunque i dieci minuti quindi, presidente? Perfetto. Grazie mille.

Intervengo perché in realtà ci siamo dati tante regole in questi giorni, oggi permettetemi di dire che siamo in una situazione preoccupante, preoccupante a livello sanitario, a livello economico, preoccupante a livello sociale, e sicuramente ciò che deve essere però fatto da questa Giunta e ciò che deve essere fatto da un Governo della Regione deve anche essere una comunicazione puntuale su quello che viene fatto e soprattutto anche sulle ordinanze che si devono svolgere e che sono state svolte, e questa è una cosa che un po’ è mancata,  anche come stimolo per poter dare alla Giunta qualcosa di migliorativo, perché abbiamo visto come nell’istituzione della zona rossa recentemente, in particolare a Bologna e Modena, e della zona arancione scuro per quanto riguarda Reggio Emilia, la comunicazione sia arrivata tardivamente. Questo sicuramente è un problema, è stato un problema per le famiglie, è stato un problema per quanto riguarda la gestione delle scuole, è stato un problema anche per le tante attività che devono tenere aperto.

Oltretutto, abbiamo dei casi, come per esempio quello dell’ASL di Imola, dove lì venivano lanciati avvertimenti da settimane sulla difficoltà anche degli ospedali, sulla difficoltà del livello sanitario di quello stesso territorio. Sicuramente ciò che noi rileviamo e abbiamo rilevato come mancanza è stata una mancanza di comunicazione performante e determinate volte anche un coraggio di prendere delle decisioni molto in anticipo per arrivare a scongiurare delle zone rosse poi successivamente.

Oggi siamo davanti a una sfida, veniva detto prima nei question-time, veniva detto anche durante la comunicazione dell’assessore: la sfida sicuramente è quella di vaccinare il prima possibile, è quella di vaccinare più persone possibili nel più breve tempo possibile e su questo poi parlerò più tardi e quindi successivamente anche relativamente all’azione di governo. Il vaccino è sicuramente utile, ma nell’immediato e anche nel passato, perché la Lega lo dice da tempo, abbiamo perso tempo anche sull’utilizzo delle terapie domiciliari, delle terapie alternative come possono essere quelle dell’idrossiclorochina che, come veniva citato all’inizio, è stata utilizzata e poi dopo è stata stoppata.

Se oggi ci troviamo nella condizione di avere gli ospedali pieni in determinate zone della nostra provincia è anche perché, probabilmente, si è tardato a curare a casa le persone con determinati farmaci che potevano prevenire l’accesso ai pronti soccorsi, agli ospedali e ai reparti di queste stesse persone.

Sicuramente il fatto che la Regione Piemonte abbia aggiornato quelle che sono le direttive per le cure domiciliari questo deve far pensare anche noi di poter prendere in mano la situazione e autorizzare o comunque rivedere questi nostri protocolli per poter inserire anche questi farmaci che da una certa parte vengono visti come tabù, ma che in realtà sono stati somministrati nella piena emergenza e che hanno dato ottimi risultati. Qui vogliamo decisione e pochi tentennamenti.

Spezzo sempre una lancia e continuo a rilanciare il tema anche per quanto riguarda il plasma iperimmune, perché noi sappiamo che in piccola parte si è iniziato a raccogliere, ma nella nostra Regione anche per chi ne chiede la somministrazione questo non avviene. Qui sicuramente si è arrivati in estremo ritardo, in estremo ritardo rispetto a tante altre regioni, in estremo ritardo rispetto a tantissime altre situazioni. Sulle terapie domiciliari, sulle terapie che non siano solo ed esclusivamente il vaccino, bisogna intervenire, ma è già tardissimo.

Sicuramente, però, a noi viene chiesto un impegno, come forze politiche; un impegno che va a prendere in considerazione tutto il mondo, tutta la nostra regione, tutte le varie sfaccettature che sono anche, come dicevo, disagio sociale dei tanti giovani, dei tanti ragazzi, dei tanti alunni che non possono andare a scuola, che non possono socializzare (questo, obiettivamente, è un problema che la pandemia ha creato), che non possono fare sport. Sicuramente dobbiamo ragionarci tanto. Dobbiamo avere delle azioni importanti per portare a casa risultati per loro.

Sullo sport faccio una piccola digressione. Noi abbiamo sempre detto che ogni euro speso in sport sono 3 euro risparmiati in sanità. Sicuramente questo periodo mette in difficoltà la possibilità di fare sport. Successivamente, anche ora, dobbiamo investire perché si torni a fare sport il prima possibile.

A noi viene chiesta, ovviamente, una presa di posizione, anche di responsabilità, importante. Però, assessore, e questo lo faccio anche come stimolo di riflessione politica alla Giunta, voi dite “chiudiamo Bologna”, mettiamo in zona rossa determinate zone della nostra regione. Ci sono delle restrizioni che devono valere per tutti. Ma la nota politica che dico io oggi è... Anzi, scusatemi. Io chiedo alla Giunta di prendere una posizione politica su chi è residente in Emilia-Romagna e magari va sotto la sede del PD a fare manifestazioni, alle sardine, che sono andate sotto la sede del PD, e ricevono dentro la sede del PD, quando non si può uscire da Bologna, non si può uscire dalla regione Emilia-Romagna. Ma per qualcuno forse le regole non valgono. Questo è un dato. Io mi aspetto da quest’aula una condanna. Altrimenti possiamo dire “veniamo in dieci in aula”, possiamo dire “mettiamo le macchine di sanificazione”, possiamo dire ai nostri cittadini cosa possono, cosa non devono e cosa devono fare, ma bisogna che diamo l’esempio. Quindi, sicuramente bisogna prendere le distanze da comportamenti errati.

Per quanto riguarda il ruolo della Lega in questa pandemia, in questa crisi, sicuramente abbiamo cercato di portare i nostri contributi, e continueremo a portarli. Lo stiamo facendo anche al Governo. Responsabilmente al Governo, con i nostri ministri, con i nostri sottosegretari, stiamo cercando di dare un contributo concreto. Con la ministra Stefani, per esempio, uno dei primi contributi che abbiamo dato, uno dei primi risultati che abbiamo ottenuto è stato quello di poter far sì che anche per i disabili fosse anticipata la questione delle vaccinazioni. Con il ministro Garavaglia, che si sta occupando di un grande tema, quello del turismo, che servirà il prima possibile per rilanciare la nostra regione dopo, e speriamo presto, la fine di questa pandemia, perché quello del turismo è uno dei settori più colpiti, che ha incontrato immediatamente i settori messi in ginocchio, anche da recenti provvedimenti. E poi parliamo anche del ministro Giorgetti, che ‒ come sapete ‒ ha già incontrato le aziende farmaceutiche per poter cercare di produrre il prima possibile il vaccino in Italia. Oltretutto è notizia di ieri che, sembra, si inizierà a produrre da giugno il vaccino Sputnik anche in Italia, in provincia di Monza, quindi sicuramente l’azione di Governo della Lega sta andando in questa direzione, per poter far sì che l’Italia si doti il prima possibile di vaccini per averne la procedura più breve per aumentare sempre di più le somministrazioni.

Anche sul ministro Giorgetti ovviamente sappiamo che poi ci sarà anche tutta la parte economica, la parte economica che parla di dare contributi alle aziende non come veniva fatto nel Conte 2, 600 euro a tutti che forse aiutano poco, ma sicuramente si potrà andare a rilevare il fatturato mancante dell’annualità precedente per poter intervenire sui ragguagli.

Sicuramente quello che dice Draghi e quello che dice la Lega al Governo è che ci vuole un cambio di passo, e questo cambio di passo noi stiamo dando di tutto per poterlo fare, anche quindi con l’accelerazione delle vaccinazioni, anche con la rimozione del commissario Arcuri e quindi il cambiamento della figura al suo posto, che sicuramente darà una svolta positiva, e si sta già vedendo in queste settimane che la svolta sembra proprio esserci.

L’appello che faccio in questo momento è sicuramente continuare su una linea di Governo di questo tipo, ma chiedo alla Giunta uno stimolo per intervenire di più sulle questioni che ho posto al tema all’inizio del mio intervento. Non ci possiamo tirare indietro, nessuno si può tirare indietro in questa fase, noi chiediamo impegno ai cittadini, ma altrettanto deve essere il nostro impegno per portare a casa dei risultati e per far sì che l’epidemia svanisca il prima possibile.

Responsabilmente, quindi, con la testa sulle spalle, noi ci siamo, ci siamo stati prima, ci saremo dopo, con tutti i nostri difetti e con tutti i nostri pregi, se ci sono pochi, ma sicuramente non bisogna tirarsi indietro a un impegno di responsabilità, che è quello di far uscire il prima possibile il nostro Paese, la nostra Regione, le nostre Province, i nostri Comuni da una pandemia che ha visto sconvolgere il nostro servizio sanitario, ha visto sconvolgere il nostro assetto economico, ha visto sconvolgere le vite di tutti i cittadini emiliano-romagnoli.

Noi ci siamo, ci saremo sempre come Lega, con un obiettivo, guardare al futuro, guardare indietro non serve più, dobbiamo guardare al futuro per costruire la società nuova post Covid per le nostre famiglie e i nostri figli. Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

Consigliera Piccinini, prego.

Lisei ce l’avevo dopo. Ho la Piccinini.

Prego, consigliere Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Non perdo minuti, che sono preziosi. Ringrazio l’assessore Donini. Assessore, io le voglio bene, con tutto il rispetto per lei per l’illustrazione che ci ha fatto, ma io mi aspettavo qualcosa di molto diverso oggi in aula.

Mi aspettavo francamente oggi la presenza del presidente. Mi aspettavo che il presidente venisse in aula a riferire non tanto e non solo a noi consiglieri, ma venisse a parlare a tutti i cittadini emiliano-romagnoli.

Credo che sia grave che non ci sia il presidente. Credo che sia grave perché la situazione è grave, di assoluta gravità e la fase che stiamo vivendo è una fase di assoluta gravità. Non voglio sminuire ovviamente lei, assessore, che è sempre venuto in Commissione, però io credo che probabilmente la Giunta stia sottovalutando in maniera significativa il fatto che la gravità di questa situazione comporta un impegno comunicativo molto diverso da quello che state dedicando a questa fase, un impegno comunicativo straordinario, un impegno comunicativo molto maggiore di quello che la prima ondata richiedeva, perché a differenza della prima ondata nella quale c’era un battage comunicativo a livello nazionale importante, in questa seconda ondata questo battage comunicativo a livello nazionale non lo vede o lo vede in maniera ridotta. Oggi a livello nazionale le tv nazionali sono impegnate, ad esempio, a capire quale sarà il futuro segretario del PD. Oggi le tv nazionali sono impegnate a capire chi sarà il leader del Movimento 5 Stelle o a inseguire Beppe Grillo con il casco da astronauta.

Un anno fa le tv nazionali parlavano solo dei morti Covid. Oggi noi avevamo la necessità, i cittadini emiliano-romagnoli avevano la necessità di parlare della gravità della situazione. Invece, mi pare di capire che, purtroppo, la Giunta abbia sottovalutato in maniera significativa quanto era necessario spiegare ai cittadini emiliano-romagnoli quanto fosse grave la situazione. Tuttora questa sottovalutazione è stata fatta, perché oggi qui in aula doveva esserci il presidente, doveva esserci il presidente a spiegare e a parlare con i propri cittadini emiliano-romagnoli.

Doveva spiegare perché ad un anno dall’inizio della pandemia oggi siamo punto e a capo, perché è questo che i cittadini emiliano-romagnoli non capiscono, è questo che fanno fatica a capire la maggior parte dei cittadini. Perché? Perché a distanza di un anno siamo di nuovo chiusi nelle nostre abitazioni? Perché i numeri, assessore, i numeri che lei ha snocciolato fanno fatica ad essere compresi dalla collettività. Non basta un elenco di numeri, di posti letto, di percentuali di occupazione di posti letto e di parole a spiegare la gravità della situazione, soprattutto se questi numeri, se la gravità di questa situazione è stata preceduta da una miriade di annunci. Questi numeri, la gravità di questa situazione, che oggi è stata descritta da lei, è stata preceduta da tagli di nastro in pompa magna, nei quali venivano presentati hub nazionali; è stata preceduta da comunicati stampa, dove venivano annunciate rassicurazioni sul potenziamento delle USCA; è stata annunciata da comunicati stampa nelle quali veniva annunciato il potenziamento dei posti letto in terapia intensiva; è stata annunciata da conferenze stampa nelle quali si annunciava il potenziamento del trasporto pubblico, annunci trionfalistici sui piani di tamponamento, sul tracciamento nelle scuole, una profusione di attività che voi avete annunciato, in solitudine, “in solitudine” nel senso quasi trionfalmente, durante i mesi che hanno preceduto questa fase di grande difficoltà che stiamo vivendo.

I cittadini oggi fanno fatica a comprendere perché dopo un anno siamo punto e accapo, assessore. La loro difficoltà sa da cosa si vede? Si vede dal fatto che i parchi, anche le settimane scorse, erano pieni, che la gente era in strada. Mentre voi vi riunivate, mentre voi facevate i comunicati stampa, mentre c’erano dichiarazioni caotiche dei vari portavoce, mentre il suo presidente diceva A e Merola diceva B piuttosto che un altro sindaco diceva C, i cittadini non capivano. Il problema è che c’è stato anche un tilt comunicativo ‒ questa è la verità ‒ determinato anche dal presidente, che è il motivo per il quale doveva essere qua, che il 19.02 chiedeva il lockdown totale nazionale e il 23.02 chiedeva di riaprire i ristoranti la sera, andando a braccetto con Salvini su questa richiesta. Che poi la rispiegava e la giustificava. Dopo il 27 eravamo in arancione scuro e pochi giorni dopo Merola chiedeva la zona rossa, due giorni dopo, e ci siamo rincorsi su provvedimenti di provvedimenti con l’aggravamento della situazione.

I cittadini non hanno capito i provvedimenti, la situazione è crollata nel giro di pochi giorni, l’ha detto anche lei, ma come facevano i cittadini a comprendere che la situazione crollava? A livello comunicativo non gliel’avete neanche spiegata, non ci avete messo la faccia, avete fatto solo comunicati stampa!

Il suo predecessore (mi duole dirlo, perché dire che rimpiangiamo il suo predecessore è un colpo al cuore per me) durante la prima fase della pandemia almeno faceva le dirette e provava a spiegarlo. C’è stato un tilt comunicativo completo e anche questo sovrapporsi di ordinanze è stato difficilmente comprensibile, è qui che siete mancati, gravemente siete mancati, e ve lo dico perché nei mesi precedenti certe cose andavano spiegate.

Oggi i cittadini, dopo un anno, fanno ancora più fatica a comprendere certe misure, fanno più fatica perché in questo anno hanno visto delle cose che sono incomprensibili, hanno visto file di camionette della polizia davanti a degli esercizi commerciali disubbidienti, per carità, che sbagliavano, e magari 100 metri più in là hanno visto i centri sociali da soli a festeggiare in un parco senza che nessuno gli dicesse niente. Hanno visto magari il fallimento del tracciamento all’interno delle scuole, dove magari c’era un caso di positività e la classe è stata chiusa dopo dieci giorni (non si capiva bene per quale ragione), hanno visto i mezzi di trasporto strapieni, hanno visto tante cose che non hanno funzionato a torto o a ragione, ma che andavano spiegate e che vanno spiegate bene.

Su questo c’è stato un fallimento totale. Tante cose andavano spiegate, perché quell’hub stupendo, che avete presentato in pompa magna, oggi non è sufficiente? Perché il tracciamento, che doveva essere fatto, non ha funzionato? Perché con le USCA avete detto “li cureremo a casa” e non li possiamo curare a casa? Tante cose che avete presentato oggi non sono sufficienti, bisogna spiegare perché non sono sufficienti, per noi c’è stato qualcosa che non è andato, per noi ci sono stati dei fallimenti, forse non ci sono stati, siete stati bravissimi e avete fatto tutto quello che dovevate fare, ma almeno spiegatelo e metteteci la faccia!

Voi la faccia non ce l’avete messa, lei è qua oggi e, per carità, l’ha messa di fronte all’aula, ma il presidente ce la doveva mettere e doveva spiegarlo ai cittadini.

Il presidente non l’ha spiegato né fuori dall’aula, tranne qualche comunicato stampa, ma oggi la comunicazione non si assolve con i comunicati stampa, per carità non pretendiamo che faccia dirette Facebook tutti i giorni, ma, vista la gravità della situazione, qualche parola in più la poteva spiegare, se ha tempo di andare nel salotto di Barbara D’Urso credo che avesse il tempo anche di fare una diretta di un’oretta a reti unificate, figuriamoci se non la danno al presidente per spiegare ai propri cittadini perché dopo un anno siamo ancora messi così!

Anche perché i cittadini, dopo tutto quello che hanno passato, le aziende sono in ginocchio, i sacrifici che hanno fatto, i malati che hanno avuto, è un miracolo che il tessuto sociale tenga ancora, è un miracolo che i medici nei reparti ci stiano ancora a rimboccarsi le maniche e siano ancora lì, che stiano facendo dei sacrifici, è un miracolo che davvero oggi la società tenga ancora e stia ancora facendo sacrifici, dobbiamo ringraziare cittadino per cittadino, che ancora non scende in piazza e davvero in qualche maniera la collettività stia tenendo, non certo perché come istituzioni abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare!

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Sono le ore 13. Dichiaro chiusa la seduta del mattino. Ci rivediamo alle ore 14,30.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 13,01

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI,  Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Paola SALOMONI, Elena Ethel SCHLEIN.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Irene PRIOLO.

 

 

Votazione elettronica

 

Titolo: votazione iscrizione comunicazione oggetto 2857

 

Presenti al voto: 33

Favorevoli/Si: 32

Non votanti: 1

Assenti: 17

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni

Silvia; Zappaterra Marcella; Castaldini Valentina; Rainieri Fabio;

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pompignoli Massimiliano; Rossi Nadia

 

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

2789 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Interventi nei settori della cultura e della memoria del Novecento. Partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Modifiche alla legge regionale 3 marzo 2016 n. 3 e alla legge regionale 16 marzo 2018 n. 2”. (Delibera di Giunta n. 281 dello 01 03 21)

 

2809 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle aziende Usl regionali". (04 03 21)  A firma dei Consiglieri: Mumolo, Sabattini, Maletti, Mori, Rontini, Montalti, Caliandro, Costa, Tarasconi, Rossi, Costi, Iotti, Zappaterra, Bulbi, Fabbri, Pillati, Amico, Marchetti Francesca, Zamboni, Paruolo, Taruffi, Daffada', Soncini

 

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

2757 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i movimenti franosi che interessano il centro abitato del comune di Castiglione dei Pepoli (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

2758 - Interrogazione a risposta scritta sulla vicenda di allontanamento familiare di una minore, con particolare riguardo all’operato del Garante regionale per l’infanzia. A firma del Consigliere: Facci

 

2759 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dell’ecosistema intorno al fiume Marecchia. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

2760 - Interrogazione a risposta orale in Commissione in materia di Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - Bando unico 2017: concessione di ulteriore proroga per la scadenza del termine assegnato per la conclusione del PSA e dell’eventuale PI collegato. A firma dei Consiglieri: Catellani, Rainieri, Delmonte, Liverani, Rancan, Montevecchi, Bargi, Pompignoli, Facci

 

2761 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Regione intenda intraprendere per salvaguardare la continuità occupazionale e le prospettive dello stabilimento della Kemet di Pontecchio Marconi, anche attraverso la convocazione di un tavolo regionale. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2762 - Interrogazione a risposta scritta in merito a un incendio di rifiuti divampato a Fossoli di Carpi (Mo). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2764 - Interrogazione a risposta scritta circa l'istituzione dei Paesaggi Naturali e Seminaturali Protetti (PNSNP) in riferimento al fiume Secchia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2765 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga necessario inserire gli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF) tra le categorie ad alto rischio di contagio Covid-19 da vaccinare prioritariamente, considerata la loro funzione essenziale nell’ambito sanitario. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2766 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori del settore logistico e dell'e-commerce. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2767 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'allestimento sul territorio dei punti di somministrazione per la campagna vaccinale anti-COVID. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2768 - Interrogazione a risposta scritta su congedi e sostegni per lavoratori e imprese nelle zone con DAD determinata da ordinanze regionali/locali. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2769 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla realizzazione della tangenziale di Gazzata "Bretella di collegamento asse Reggio Emilia - Correggio P50". A firma della Consigliera: Catellani

 

2770 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'introduzione del voto elettronico nelle elezioni dei Consorzi di Bonifica a partire dalle elezioni indette dal Consorzio di Piacenza ad aprile 2021, anche in relazione al diffondersi della pandemia. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2771 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulle spese sanitarie di specialistica ambulatoriali e accesso in pronto soccorso con codice bianco a seguito di infortunio in servizio da parte di Forze armate e di Polizia, Protezione civile, Vigili del fuoco e agenti di Polizia locale. A firma del Consigliere: Castaldini

 

2772 - Interrogazione a risposta scritta sul servizio di trasporto interospedaliero di pazienti a Parma. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2773 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di esenzione dal ticket per le visite necessarie al rilascio dell'idoneità agonistica per atleti che siano stati Covid-19 positivi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2774 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la possibilità di vaccinare in via prioritaria anche gli insegnanti e gli istruttori delle scuole guida, analogamente a quanto avviene per il personale scolastico. A firma della Consigliera: Rontini

 

2776 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle sanzioni per assembramento conseguenti alla conferenza stampa, svolta il 27 febbraio, in una sede di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2777 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'adozione di misure che permettano lo svolgimento di corsi e lezioni di musica e canto in presenza. A firma dei Consiglieri: Facci, Bergamini, Rancan, Liverani, Stragliati, Montevecchi

 

2778 - Interrogazione a risposta scritta sul blocco dello spandimento dei liquami. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2779 - Interrogazione a risposta scritta sul piano straordinario per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate nel 2020. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2780 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai cosiddetti 'santuari degli animali', particolarmente colpiti dalla situazione emergenziale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2781 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle terapie odontoiatriche, con particolare riguardo al possibile ampliamento dell’accesso a tali cure presso il Servizio Sanitario Nazionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2782 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla tutela della qualità dell’aria nelle città del territorio regionale e del bacino padano. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2783 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli veterinari sul benessere degli animali, effettuati dai Servizi Veterinari delle Aziende Usl, negli allevamenti del territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2785 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ampliamento della discarica di Monte Ardone, nel comune di Fornovo di Taro (PR). A firma del Consigliere: Taruffi

 

2786 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità che anche la provincia di Modena venga inserita tra le zone arancio scuro, anche in considerazione della scelta di rendere obbligatoria la negatività al tampone oltre il 21° giorno per dichiarare terminato l’isolamento. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2787 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come si intenda accelerare la campagna vaccinale per gli anziani over 80 così da rispettare i tempi dichiarati dai vertici regionali per la sua conclusione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2788 - Interrogazione a risposta scritta circa la strategia vaccinale regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2790 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul PEE - Piano di Emergenza Esterno di Minerbio, redatto dalla Prefettura di Bologna, data la presenza sul territorio di uno stabilimento per attività di stoccaggio di gas naturale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2792 - Interrogazione a risposta scritta sulla sanificazione delle scuole, nelle quali si sono verificati casi di positività al virus SARS CoV-2, di Nonantola e Soliera. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2794 - Interrogazione a risposta scritta circa i problemi di connessione alla banda larga nell'appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2796 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda applicare una deroga ai vincoli e alle misure emergenziali che vietano lo spandimento dei reflui zootecnici. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Liverani, Catellani, Bargi, Pompignoli, Delmonte, Facci

 

2797 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno alle aree a maggior rischio per l'effettuazione di screening di massa. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2798 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla linea ferroviaria ad Alta Velocità Bologna-Padova. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

2800 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'estensione della didattica in presenza a figli di entrambi i genitori sanitari a scuole di ogni ordine e grado. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2801 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato coinvolgimento di rappresentanti dei docenti, degli studenti e dei genitori nei tavoli di lavoro sulla scuola aperti dalla Regione. A firma del Consigliere: Lisei

 

2802 - Interrogazione a risposta scritta sulle problematiche di accesso al fascicolo sanitario elettronico e sul funzionamento del numero verde per il servizio di assistenza.  A firma dei Consiglieri: Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Pompignoli, Pelloni, Montevecchi, Liverani, Facci

 

2803 - Interrogazione a risposta scritta sul promemoria per la conferma dell’appuntamento del vaccino anti covid 19 consegnato ai cittadini con più di 80 anni della Provincia di Modena. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2804 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quando si procederà alla vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, tra le quali rientrano anche quelle affette da fibrosi cistica. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2805 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sede per le vaccinazioni anti Covid-19 del Distretto Sanitario di Carpi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2806 - Interrogazione a risposta scritta sul monitoraggio delle piogge acide interessanti il territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2807 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se il Comune di Comacchio abbia provveduto al pagamento della tassa di concessione regionale dovuta per gli anni d’imposta 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2814 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano vaccinale regionale per il personale di asili nido, scuole paritarie e centri di formazione professionale.  A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2815 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando per rimborsare agli studenti i canoni di locazione da febbraio a dicembre 2020.  A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2816 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano nazionale di contenimento della nutria e per contrastarne la diffusione.  A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Caliandro, Montalti

 

2817 - Interrogazione a risposta scritta sull’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale 3 marzo 2021, n. 24 per lo svolgimento dell’attività venatoria di selezione anche in zona rossa. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2818 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle modifiche dei criteri per agevolare l’accesso al Superbonus 110% sugli edifici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2819 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’avvio e conclusione dei lavori di escavo del canale “Logonovo” sito in comune di Comacchio (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

 

2820 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla somministrazione a domicilio del vaccino anti COVID-19, con particolare riguardo alla provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2821 - Interrogazione a risposta scritta circa un finanziamento per l’evento della Formula Uno a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2823 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo delle graduatorie di collaboratore professionale sanitario – Infermiere – cat. D, di cui al bando pubblicato sul BURERT 293/2019. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2825 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di fornire abbonamenti gratuiti per il trasporto pubblico locale anche per gli studenti della fascia 14-19 anni.  A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2826 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la percentuale di operatori socio-sanitari che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid-19 e sulla relativa opera di sensibilizzazione. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

2827 - Interrogazione a risposta scritta sulle votazioni per il Consorzio di Bonifica di Piacenza A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2828 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione dei servizi e dei lavoratori di poste italiane. A firma del Consigliere: Amico

 

2829 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quando sarà garantito l’accesso alla vaccinazione antiCovid per l’intera popolazione della Regione Emilia-Romagna e la conseguente immunizzazione dei cittadini emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2830 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta regionale intenda intraprendere relativamente alle cure domiciliari per i soggetti Covid-19 positivi sintomatici. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

2831 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il monitoraggio regionale delle ricadute psicologiche della pandemia e della didattica a distanza sui ragazzi e le ragazze dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2832 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’adozione di cure precoci specifiche anti Covid, così da evitare un ulteriore appesantimento della pressione sulle strutture ospedaliere della regione, anche alla luce della recente ordinanza del TAR del Lazio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2833 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di abbattere la TARI per le attività economiche che a causa dell’emergenza sanitaria hanno dovuto limitare o fermare la loro attività lavorativa. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

2834 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla costruzione del ponte Lenzino in Provincia di Piacenza. A firma della Consigliera: Tarasconi

 

2835 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'impatto del Piano Territoriale Metropolitano sull’economia della montagna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2836 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le categorie di lavoratori, impegnati nel contrasto all’emergenza sanitaria o in servizi pubblici essenziali, che possono mandare i bambini all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia. A firma del Consigliere: Castaldini

2837 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i lavori di escavo del canale Logonovo nel Comune di Comacchio (Fe). A firma del Consigliere: Fabbri

 

2838 - Interrogazione a risposta scritta circa le responsabilità di governo in questa Regione con riferimento alla nuova mappa europea dei contagi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2841 - Interrogazione a risposta scritta sulla chiusura dell’Ufficio di Polizia di Frontiera situato presso l’Aeroporto Verdi di Parma. A firma del Consigliere: Lisei

 

INTERPELLANZE

 

2793 - Interpellanza per sapere se si sia dato seguito alle raccomandazioni contenute nella relazione, conclusiva della Commissione speciale d'inchiesta sul sistema di tutela dei minori, presentata nella passata Legislatura il 19 e 20 novembre 2019. A firma dei Consiglieri: Facci, Delmonte, Pelloni, Stragliati, Montevecchi, Rainieri, Catellani

 

2808 - Interpellanza sulla partecipazione azionaria della Regione a Banca Etica, con particolare riguardo al perseguimento delle finalità di sostegno al volontariato e alla cooperazione sociale. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Marchetti Daniele, Bergamini, Rancan, Stragliati, Pelloni, Occhi, Delmonte, Liverani, Pompignoli, Bargi, Catellani, Montevecchi, Facci

 

2839 - Interpellanza sulla vaccinazione anti-Covid di emiliano-romagnoli effettuate all’estero e possibile convenzione con la Repubblica di San Marino. A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

2775 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere le famiglie con bonus babysitter o altre forme simili a seguito dell'istituzione delle zone "arancione scuro". (01 03 21) A firma del Consigliere: Lisei

 

2784 - Risoluzione in merito al caso di demansionamento di un macchinista TPER. (01 03 21). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2791 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi al fine di inserire nelle categorie prioritarie per l’accesso ai vaccini anti-Covid anche i genitori e/o i caregiver familiari dei pazienti fibrocistici di età inferiore ai 18 anni, ai quali per motivi anagrafici non può essere somministrata la vaccinazione. (02 03 21) A firma del Consigliere: Lisei

 

2795 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per sollecitare interventi del Governo al fine di focalizzare l'iniziativa del bonus Cash-back sugli obiettivi dichiarati dalla norma istitutiva. (03 03 21)  A firma dei Consiglieri: Paruolo, Rontini, Costa, Tarasconi, Zappaterra, Soncini, Iotti, Caliandro, Montalti, Daffada'

 

2799 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a consentire la somministrazione della terapia al plasma iperimmune ai ricoverati in ospedale che ne facciano espressa richiesta, assumendone anche la responsabilità. (03 03 21) A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini

 

2810 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo per chiedere di inserire nella lista dei beneficiari dei ristori anche quelle attività che hanno subito un calo rilevante del fatturato, a causa delle misure di prevenzione dal Covid-19, che ad oggi non rientrano nella lista di quelle che beneficiano dei ristori. (04 03 21)  A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Bulbi, Zappaterra, Mori, Costi, Caliandro, Mumolo, Montalti, Daffada', Costa, Rossi

 

2811 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adoperarsi affinché venga permessa, ad alunni figli di personale sanitario e personale impiegato presso altri servizi pubblici essenziali, la frequenza in presenza presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. (04 03 21) A firma della Consigliera: Castaldini

 

2812 - Risoluzione in merito al regime delle zone agricole svantaggiate, con particolare riguardo alla delimitazione del Comune di Valsamoggia, località di Castello di Serravalle. (04 03 21) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2813 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo, nelle sedi istituzionali opportune, perché si adoperi in seno all’Unione Europea, affinché sia accolta per Covid19 la temporanea eccezione al regime ordinario dell’Accordo TRIPS. (04 03 21) A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2822 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a promuovere lo sviluppo del trasporto integrato bici-treno quale modalità di trasporto virtuosa dal punto di vista ambientale ed economico. (05 03 21) A firma della Consigliera: Zamboni

 

2824 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rendere accessibili, per fini statistici, i dati dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti. (05 03 21)  A firma del Consigliere: Castaldini

 

2840 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a dotare le aule degli istituti scolastici di ogni ordine e grado dell’Emilia-Romagna di sanificatori d’aria e impianti di aerazione degli ambienti che garantiscano una reale riduzione del rischio di contagio. (08 03 21) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Liverani, Montevecchi, Stragliati, Bergamini, Rancan

 

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

2198 - Interrogazione a risposta scritta circa un progetto di allevamento avicolo intensivo a San Mauro Pascoli (FC).  A firma dei Consiglieri: Piccinini, Taruffi

 

2275 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’affidamento del servizio assicurativo Polizza Sanitaria a favore dei dipendenti della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2316 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura degli impianti sciistici dopo il 7 gennaio 2021. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Facci, Pelloni, Liverani, Pompignoli, Montevecchi, Bargi, Catellani, Delmonte, Rancan

 

2324 - Interrogazione a risposta scritta sul rischio valanghe sull'Appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2331 - Interrogazione a risposta scritta circa la frana in località Madonna di Puianello (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2337 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasporto pubblico locale (TPL) e le fermate certificate per le persone diversamente abili.  A firma della Consigliera: Castaldini

 

2347 - Interrogazione a risposta scritta circa il crollo di un rudere all'interno del parco della Chiusa nel comune di Casalecchio di Reno (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

2378 - Interrogazione a risposta scritta circa l'alluvione di Nonantola del dicembre 2020. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2382 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle forniture di autoscale presso i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2386 - Interrogazione a risposta scritta circa le modifiche al PAIR 2020 con particolare riferimento agli allevamenti intensivi.  A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2454 - Interrogazione a risposta scritta circa misure per agevolare la ripresa della didattica in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado e nei centri di formazione professionale.  A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2458 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di ricomprendere la ricostruzione del ponte sul rio Castello a Folli di Ferriere (Piacenza) nell’elenco degli interventi prioritari per l’annualità 2021.  A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

2466 - Interrogazione a risposta scritta circa l’organizzazione di eventi e competizioni di danza di interesse nazionale volti ad aggirare le misure dirette ad impedire la diffusione del contagio da Covid-19.  A firma della Consigliera: Piccinini

 

2472 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasposto pubblico locale, con particolare riguardo al questionario TPER per gli studenti della Città metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

2475 - Interrogazione a risposta scritta circa Il progetto del nuovo polo logistico in Altedo (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2477 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicazione di nuovi bandi volti alla diminuzione dell’IRAP nelle aree montane e svantaggiate. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2485 - Interrogazione a risposta scritta circa l’evento “Domenica ecologica” previsto da Seta spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2492 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impiego di metodi non cruenti per il contenimento delle nutrie. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2494 - Interrogazione a risposta scritta circa F.I.CO. Eataly World. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2497 - Interrogazione a risposta scritta circa il problema della microcriminalità in centro storico a Modena.  A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2500 - Interrogazione a risposta scritta sulla formazione professionale durante l’emergenza sanitaria Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2508 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando regionale ristori. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

2513 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilascio di Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2515 - Interrogazione a risposta scritta circa il rimborso dei titoli di viaggio o abbonamenti ferroviari non fruiti causa COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2516 - Interrogazione a risposta scritta circa statistiche e risultati inerenti il progetto “Bike to work”. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2517 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione e la valorizzazione della Stazione Sperimentale per l'industria delle Conserve Alimentari (SSICA) - Fondazione di Ricerca.  A firma della Consigliera: Pigoni

 

2519 - Interrogazione a risposta scritta in merito al palaghiaccio di Fanano (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2528 - Interrogazione a risposta scritta circa la qualificazione delle stazioni e delle fermate della rete ferroviaria regionale, con riguardo anche alla situazione presente nella stazione di Budrio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2530 - Interrogazione a risposta scritta circa Hera spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2551 - Interrogazione a risposta scritta circa la pericolosità idraulica del fiume Taro nei Comuni di Fornovo Taro e Medesano (PR).  A firma dei Consiglieri: Daffada', Caliandro

 

2555 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti ad attenuare i disagi conseguenti ai lavori di adeguamento della linea ferroviaria Bologna-Prato.  A firma della Consigliera: Castaldini

 

2557 - Interrogazione a risposta scritta in merito al Canale Gobbino (Comune di Comacchio - FE). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2558 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali protocolli si vogliano adottare per consentire che il GP di Formula Uno a Imola, in programma per il 16-18 aprile, si possa svolgere con la presenza del pubblico sugli spalti. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2559 - Interrogazione a risposta scritta sul movimento franoso che interessa la sponda sinistra del torrente Varacola che interrompe la SP21 di Parma tra Bardi e Borgo Val di Taro. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

2567 - Interrogazione a risposta scritta circa infiltrazioni d’acqua alle scuole Focherini di Carpi (MO).  A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2581 - Interrogazione a risposta scritta circa le situazioni di degrado e spaccio in zona Piazza Europa e Ex Officine Reggiane a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2588 - Interrogazione a risposta scritta circa i progetti riabilitativi di reinserimento per i condannati, distinguendo fra pericolosi e a custodia attenuata. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2590 - Interrogazione a risposta scritta circa l’età dei veicoli utilizzati dalla Società Emiliana Trasporti Autofiloviari (SETA) e sulle cause dell’incendio verificatosi il 17 gennaio 2021. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2801 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato coinvolgimento di rappresentanti dei docenti, degli studenti e dei genitori nei tavoli di lavoro sulla scuola aperti dalla Regione. A firma del Consigliere: Lisei

 

 

In data 2 marzo 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche alle interrogazioni oggetti nn. 2628 - 2683:

 

2628 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione delle aree in concessione nella Sacca di Goro. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2683 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la ZRC (Zona di Ripopolamento e Cattura) di Monte delle Forche. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Castaldini

 

 

In data 3 marzo 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità alle interrogazioni oggetti nn. 2510 – 2518 – 2538 - 2583:

 

2510 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le misure da porre in essere rispetto all'eventuale intervento di manutenzione straordinaria per la galleria del Signorino, lungo la SS64 Porrettana. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2518 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i disagi causati ai pendolari dai lavori di adeguamento della linea ferroviaria Bologna-Prato. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2538 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa opere a difesa della costa emiliano romagnola, con particolare riguardo al litorale di Bellaria Igea Marina (RN). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2583 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il procedimento autorizzativo del comune di Caorso relativo a un parco logistico. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

 

In data 4 marzo 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sporte e Legalità alla interrogazione oggetto n. 2503:

 

2503 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui possibili provvedimenti "salva-infanzia" per regolamentare e limitare l'utilizzo dei dispositivi elettronici, delle app e degli smartphone tra i giovanissimi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alle interrogazioni sotto riportate ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

2512 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di riqualificazione di piazza Malatesta a Rimini, progetto pianificato all’interno del comparto "Museo Internazionale Fellini". A firma del Consigliere: Montevecchi

 

2542 - Interrogazione a risposta scritta circa il focolaio da virus Covid-19 sviluppatosi in uffici dell'Unione Terre di Castelli.  A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

2753 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione di spaccio e degrado in Via Crispi, e nella zona limitrofa, a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2776 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle sanzioni per assembramento conseguenti alla conferenza stampa, svolta il 27 febbraio, in una sede di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 18/02/2021 al 04/03/2021

 

DPGR n. 16 del 18/02/2021

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

DPGR n. 27 del 04/03/2021

Rinnovo della Commissione regionale per il paesaggio, di cui all'art. 71 della L.R. 24 del 2017 e dell'art. 137 del D.lgs. 42 del 2004

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 4 prot. NP/2021/773 dell’8/03/2021)

 

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Emma Petitti

Bergamini - Montalti

 

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