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74.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 26 MAGGIO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDI DELLA PRESIDENTE PETITTI 

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3431

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la presenza di ungulati in autostrada e la messa in sicurezza dei mezzi circolanti. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MASTACCHI (RCPER)

BARUFFI, sottosegretario

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 3428

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure di prevenzione del rischio contagi da Covid–19 stabilite per tutti gli operatori delle farmacie, con particolare riferimento ad un caso di quarantena precauzionale verificatosi nella Provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Costa

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

COSTA (PD)

DONINI, assessore

COSTA (PD)

 

OGGETTO 3429

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali modalità organizzative saranno adottate per procedere alla vaccinazione del personale dei centri estivi, con quali tempistiche e se è a tal fine prevista una ricognizione del personale che verrà impiegato dai diversi gestori. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Soncini, Fabbri, Rontini, Caliandro, Pillati, Rossi, Zappaterra, Mumolo, Sabattini, Daffadà, Montalti, Tarasconi

 

OGGETTO 3430

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tempistica, le modalità e i criteri, con i quali verrà pianificata e organizzata la prenotazione vaccinale del personale dei centri estivi. A firma delle Consigliere: Pigoni, Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MARCHETTI Francesca (PD)

DONINI, assessore

MARCHETTI Francesca (PD)

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 3437

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ingresso per visita e assistenza a degenti in strutture ospedaliere. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 3439

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa carenza del personale nelle strutture sanitarie bolognesi. A firma del Consigliere: Lisei

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

DONINI, assessore

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 3425

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle segnalazioni sul mancato rispetto delle prescrizioni ambientali previste per il progetto di Rifacimento del Metanodotto Rimini-Sansepolcro e lo svolgimento o meno di verifiche sul rispetto in corso d’opera delle prescrizioni. A firma della consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 3432

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni necessarie per salvaguardare il patrimonio editoriale regionale e la libera informazione sul territorio emiliano-romagnolo, e per garantire l’occupazione e la professionalità dei lavoratori delle testate di: Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena e Nuova Ferrara. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

BARUFFI, sottosegretario

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 3433

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’utilizzo di servizi o piattaforme di comunicazione per favorire le telefonate da sordi a udenti e viceversa. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 3434

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione intenda sostenere in ogni sede il prolungamento della strada Gatta-Pianello, raccogliendo l'appello dei sindaci dei comuni di Castelnovo ne' Monti, Ventasso e Villa Minozzo. A firma del Consigliere: Delmonte

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

DELMONTE (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

DELMONTE (Lega)

 

OGGETTO 3435

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le “Disposizioni urgenti in materia di transizione ecologica” proposte dal Ministero della Transizione Ecologica. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

BARUFFI, sottosegretario

GIBERTONI (Misto)

 

OGGETTO 3438

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di rifinanziare il bando montagna 2020 per acquisto e/o ristrutturazione di abitazioni nell’Appennino. A firma del Consigliere: Occhi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

OCCHI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

OCCHI (Lega)

 

Commemorazione del consigliere Massimo Iotti.

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 3246

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Modifiche alla legge regionale n. 18 del 2005 (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla costituzione dell’Associazione Collegio di Cina – Centro per la cooperazione con la Cina sulla ricerca, formazione, cultura e sviluppo d’impresa). (20)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 3246/1 oggetto 3373 – approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

DAFFADÀ, relatore della commissione

MASTACCHI, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Rainieri)

DAFFADÀ (PD)

BULBI (PD)

 

OGGETTO 3330

Presentazione da parte della Giunta regionale degli obiettivi strategici e delle scelte generali del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate 2022-2027 (PRRB), ai sensi dell’art. 34 della legge regionale 18 luglio 2017, n. 16.

(Discussione)

(Ordine del giorno 3330/1 oggetto 3464 - Presentazione)

(Ordine del giorno 3330/2 oggetto 3465 - Presentazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRIOLO, assessore

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

OCCHI (Lega)

BESSI (PD)

TAGLIAFERRI (FdI)

MONTALTI (PD)

FABBRI (PD)

BONDAVALLI (BP)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 3246 e 3373

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,33

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 74 del giorno 26 maggio 2021.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui progetti verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane dell’11 e del 12 maggio 2021, nn. 70, 71, 72, 73.

Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

Nessuno ha segnalato, quindi procediamo.

È computato come presente, ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la propria assenza gli assessori Lori e Colla.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

Procediamo, quindi, con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Zamboni risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BERGAMINI Fabio
  3. BESSI Gianni
  4. BONDAVALLI Stefania
  5. BULBI Massimo
  6. COSTA Andrea
  7. COSTI Palma
  8. DAFFADÀ Matteo
  9. DELMONTE Gabriele
  10. FABBRI Marco
  11. FELICORI Mauro
  12. LISEI Marco
  13. LIVERANI Andrea
  14. MALETTI Francesca
  15. MARCHETTI Daniele
  16. MARCHETTI Francesca
  17. MASTACCHI Marco
  18. MONTALTI Lia
  19. MONTEVECCHI Matteo
  20. MORI Roberta
  21. MUMOLO Antonio
  22. OCCHI Emiliano
  23. PELLONI Simone
  24. PICCININI Silvia
  25. PILLATI Marilena
  26. RANCAN Matteo
  27. RONTINI Manuela
  28. ROSSI Nadia
  29. SABATTINI Luca
  30. SONCINI Ottavia
  31. STRAGLIATI Valentina
  32. TAGLIAFERRI Giancarlo
  33. TARASCONI Katia
  34. TARUFFI Igor
  35. ZAMBONI Silvia
  36. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro che i presenti sono 36, quindi abbiamo il numero legale per aprire i lavori.

È arrivato il sottosegretario Baruffi.

All’ordine del giorno, ci sarebbe una mia interrogazione, che quindi slitta.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo quindi i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 3431

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la presenza di ungulati in autostrada e la messa in sicurezza dei mezzi circolanti. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Zamboni): Se siete d’accordo, quindi, passiamo all’oggetto 3431: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la presenza di ungulati in autostrada e la messa in sicurezza dei mezzi circolanti, a firma del consigliere Mastacchi.

Risponderà il sottosegretario Baruffi.

Prego, consigliere, ha la parola.

 

MASTACCHI: Buongiorno, presidente. Grazie.

Si tratta di un’interrogazione legata a un tema di attualità che, tra l’altro, è sulla stampa anche oggi.

La proliferazione e l’aumento del numero degli ungulati, con conseguente pericolo in particolare per la viabilità, è causa di incidenti stradali e danni all’agricoltura.

Da recenti notizie di stampa viene riportato in primo piano un fenomeno già conosciuto, ossia quello degli animali selvatici, che sempre più spesso dalle zone collinari raggiungono la città, mettendosi in pericolo e danneggiando le coltivazioni, rischiando di essere causa di incidenti.

La presenza di questi animali lungo le strade a scorrimento veloce è particolarmente pericolosa. Sarebbero necessarie barriere e protezioni adeguate, che talvolta ci sono, ma sono inutilizzate.

Visto che diversi cittadini hanno segnalato anche la mancanza della chiusura dei cancelli, in particolare quelli degli accessi alle autostrade presenti sui vialetti a ridosso degli accessi autostradali, nella zona dell’Autostrada del Sole, normalmente riservati agli addetti dei mezzi di soccorso, dai quali anche animali come daini, caprioli eccetera possono arrivare facilmente in autostrada e dar luogo a gravi incidenti.

Al tramonto gli animali si spostano dai terreni di foraggiamento verso le zone dove trascorreranno la notte e, al tempo stesso, vi è un intenso traffico perché molti tornano dal lavoro, stanchi e impazienti di rientrare, e all’alba vi è una concomitanza tra le maggiori attività degli animali e l’ingente flusso di traffico.

La proliferazione degli animali selvatici nel giro di sei anni, oltre a mettere a rischio zone coltivate, ha intaccato anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali e ha provocato oltre 5.000 incidenti stradali, dei quali diversi anche mortali, uno appunto è di questi giorni.

Per migliorare la sicurezza dei trasporti occorre un’opportuna progettazione di strade, autostrade e ferrovie con un approccio sostenibile, attento all’inserimento ambientale e alla prevenzione degli impatti negativi sugli ecosistemi, una progettazione integrata, basata sui canoni dell’ecologia stradale, road ecology, disciplina trasversale tra ingegneria ed ecologia che si fonda sui principi della prevenzione, mitigazione e compensazione ecologica preventiva.

Interroga pertanto la Giunta per sapere se non ritenga opportuno programmare interventi di mitigazione lungo le infrastrutture di trasporto, dal momento che qualsiasi animale sulla strada, anche di piccole dimensioni, comunque è un rischio per l’incolumità della fauna e per quella degli automobilisti e nel contempo procedere a verificare, tramite le competenti autorità, i tratti stradali più a rischio per chiudere eventuali accessi agli ungulati verso le autostrade; e se intende accelerare la ripresa a pieno regime delle attività di selezione e censimento degli ungulati e verificare il potenziamento del relativo piano di prelievo, finalizzandolo alle aree più a rischio di impatto agricole e non solo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola al sottosegretario Baruffi per la risposta.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente. Con specifico riferimento al primo quesito dell’interrogazione in oggetto, perché sono due quesiti distinti, presidente, si ritiene che l’individuazione dei più opportuni interventi di mitigazione dell’impatto degli animali selvatici sulla sicurezza stradale debba essere posta in capo agli enti gestori dell’infrastruttura, essendo strettamente correlata alla tipologia della strada stessa e della fauna potenzialmente coinvolta. Come riportato dall’Assessorato Infrastrutture e Trasporti, sulla base dei dati Istat relativi agli ultimi cinque anni, l’incidenza degli incidenti stradali con il coinvolgimento di animali selvatici che hanno comportato danni alle persone è una percentuale variabile fra lo 0,17 e lo 0,23 per cento di tali incidenti sul totale annuo della regione Emilia-Romagna.

Si riferisce, comunque, che il Piano regionale integrato dei trasporti, adottato con delibera dell’Assemblea legislativa n. 214/2019, nella relazione tecnica, al capitolo 12.1.3 (azioni e obiettivi del PRIT), prevede l’emanazione di linee guida per la riqualificazione della rete di base e per la progettazione paesaggistica delle infrastrutture e assume il principio della necessità della mitigazione degli impatti prodotti dal sistema delle infrastrutture trasportistiche sulla biodiversità e sugli ecosistemi. Per “mitigazione”, nel PRIT 2025, si intendono le azioni da intraprendere per ridurre le principali esternalità sistematiche di progetto, quali ad esempio il rumore che impatta sulla comunità faunistica, così come le vibrazioni, l’incidentalità stradale che coinvolge la fauna selvatica di grandi e piccole dimensioni, a causa dell’interruzione del collegamento tra le aree di rifugio, di alimentazione e di abbeveraggio, le emissioni in atmosfera, le polveri che danneggiano gli habitat, eccetera.

Per quanto riguarda, invece, la caccia di selezione ‒ secondo quesito ‒ per l’annata venatoria 2021-2022 sono stati approvati sia il piano di prelievo del cinghiale sia quello del capriolo, per consentire l’avvio del prelievo nelle date stabilite dal calendario venatorio, rispettivamente il 15 aprile e il 1° giugno. Per quanto riguarda il daino e il cervo, rispettivamente in agosto e settembre, per avviare il prelievo nei due mesi successivi. I censimenti primaverili, a seguito dell’entrata in vigore della specifica ordinanza presidenziale, sono stati effettuati regolarmente.

Il Piano faunistico venatorio stabilisce che il prelievo debba essere concentrato nelle zone a maggior rischio per le attività antropiche e, con particolare riferimento alla porzione pianeggiante del territorio regionale, che debba avere finalità eradicative. Per il capriolo e per gli altri ungulati è stata attivata la caccia sull’intera pianura emiliano-romagnola, senza limiti di capi abbattibili da parte di ciascun cacciatore. Il calendario venatorio prevede, per il territorio planiziale, un periodo di prelievo più esteso rispetto alla collina-montagna e classi di sesso e di età accorpate. È in corso di predisposizione anche un piano di controllo per la specie capriolo, da sottoporre al parere vincolante di ISPRA, per intervenire anche nelle zone dove non è consentito l’esercizio dell’attività venatoria.

Infine, si ricorda come l’utilizzo di armi idonee al prelievo delle specie rappresenti comunque un grosso limite per la sicurezza in zone fortemente antropizzate.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Consigliere Mastacchi, ha la parola per la replica.

 

MASTACCHI: Grazie.

Due sottolineature volevo fare. Una in particolare rispetto al tema dell’apertura dei cancelli. Credo che vada richiamata in particolare Società Autostrade rispetto alla sua responsabilità per questo tema, appunto, che durante le attività dei lavori e degli accessi per emergenze capita molto spesso che i cancelli rimangano aperti, e questo chiaramente dà la possibilità agli animali di entrare, di percorrere l’autostrada e creare incidenti, come quello che abbiamo conosciuto sulla stampa qualche giorno fa.

Al di là degli aspetti normativi che giustamente sono stati richiamati, credo che la Regione debba fare un richiamo a Società Autostrade perché faccia più attenzione e faccia sì che i cancelli vengano utilizzati correttamente.

Rispetto al tema complessivo, invece, abbiamo visto, probabilmente anche per effetto del periodo di emergenza, che c'è un grande aumento del numero di animali e anche una loro migrazione verso la città, verso zone dove non è assolutamente normale che ci siano, quindi qualcosa non sta funzionando. Si tratta di capire se è solo a causa del periodo di emergenza, ma già anche prima qualche problema c’era, in particolare per il tema dei danni all’agricoltura, quindi l’argomento credo che debba essere ripreso e debba essere gestito in modo un pochino più impegnativo.

Rispetto al numero degli incidenti, mi preme sottolineare che è vero, sì, che parliamo di numeri molto bassi, ma quando toccano individualmente purtroppo situazioni gravi come quelle che si sono verificate in questi giorni, sappiamo che una morte non è mai quantificabile statisticamente, per cui ritengo sia necessario un impegno maggiore rispetto a questo argomento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere. È arrivato l’assessore Donini.

 

OGGETTO 3428

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure di prevenzione del rischio contagi da Covid–19 stabilite per tutti gli operatori delle farmacie, con particolare riferimento ad un caso di quarantena precauzionale verificatosi nella Provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Costa

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’oggetto 3428: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le misure di prevenzione del rischio contagi da Covid–19 stabilite per tutti gli operatori delle farmacie, con particolare riferimento ad un caso di quarantena precauzionale verificatosi nella Provincia di Reggio Emilia.

Illustra l’interrogazione, il consigliere Costa.

 

COSTA: Buongiorno, presidente. Buongiorno, colleghi. Buongiorno, assessore Donini, la ringrazio per la presenza in aula e per la risposta che vorrà darmi.

Questa interrogazione nasce dalla segnalazione di un caso puntuale, che mi è stata fatta da parte di Federfarma a livello provinciale di Reggio Emilia, e sostanzialmente muove dal fatto che le norme nazionali e regionali che regolano la situazione in cui un farmacista o un operatore di una farmacia sia stato a contatto con un caso di positività, ma che non presenti sintomi e che non risulti positivo, non sia sottoposto a quarantena precauzionale, demandando però all’azienda sanitaria di riferimento una fase di monitoraggio a cui si devono sottoporre anche farmacisti quanto gli operatori della farmacia stessa. Però, rispetto a questa indicazione sembrerebbe che, a livello regionale, da territorio a territorio, ci siano state applicazioni differenti più o meno a maglie larghe. Nello specifico io sono stato destinatario di questa segnalazione che riguarderebbe il caso, invece, di un farmacista che, pur non presentando sintomi, pur non risultando positivo sia stato sottoposto a quarantena preventiva, con questo comportando una serie di disagi per il mantenimento in esercizio della farmacia stessa di cui è titolare.

Quindi, io chiedevo se risultassero anche all’Assessorato disomogeneità di applicazione rispetto alle norme che regolano questa particolare fattispecie da territorio a territorio a livello regionale e se per caso avesse notizie del caso specifico che mi è stato segnalato.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Costa.

Abbiamo reperito le informazioni che il consigliere Costa richiedeva. L’AUSL di Reggio Emilia, ovviamente, gestisce l’attività di contact tracing in modo coerente con le indicazioni regionali e nazionali, in costante confronto con le altre aziende regionali, valutando le informazioni raccolte nelle indagini epidemiologiche in relazione alle diverse situazioni. È chiaro che man mano che cala il tasso epidemico più facile è l’attività di contact tracing. In merito alla quarantena alla quale è stata sottoposta la farmacista oggetto della sua question time, l’azienda precisa che il provvedimento è stato disposto tenuto conto della tipologia del contatto avuto con il convivente e delle condizioni epidemiologiche del periodo caratterizzato da alta incidenza dei casi ed elevata circolazione di varianti, quindi siamo in quel periodo lì.

La circolare ministeriale del 31 gennaio raccomandava un approccio conservativo nella definizione dei contatti, in virtù della maggiore contagiosità delle varianti circolanti, quindi una ricerca retrospettiva dei contatti oltre le 48 ore e fino addirittura a 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi del caso o di esecuzione del tampone in asintomatici, identificazione precoce sia dei contatti ad alto rischio che quelli a basso rischio a disposizione, esecuzione di un test molecolare ai contatti sia ad alto che a basso rischio il prima possibile, ovviamente, dopo l’identificazione e al quattordicesimo giorno di quarantena. Sono regole, ovviamente, che valevano in considerazione anche del periodo di cui stiamo parlando.

Il caso indicato si riferisce a quarantena per contatto stretto, infatti è il convivente di un caso Covid, ed è risultato positivo al tampone molecolare in data 26 aprile con lieve sintomatologia dal 20 aprile, giorno di inizio dell’isolamento. Il 27° aprile è stata disposta la quarantena fino al 4 maggio per 14 giorni dalla data di ultimo contatto con il caso e richiesto tampone molecolare, risultato negativo sia il 28 aprile sia il successivo quattordicesimo giorno. La quarantena, quindi, è stata disposta in base alle informazioni fornite direttamente dallo stesso caso e dal suo contatto e il provvedimento è stato condiviso con l’interessato.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, assessore Donini. La parola al consigliere Costa per la replica.

 

COSTA: Pienamente soddisfatto della risposta, la ringrazio, assessore. Nel frattempo colgo l’occasione per ringraziare quei farmacisti, soprattutto delle aree rurali, che in questi mesi sono stati un presidio assolutamente importante nelle nostre comunità, impegnati a loro volta nella fase di tracciamento e di informazione alla popolazione rispetto all’andamento dell’epidemia.

 

OGGETTO 3429

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali modalità organizzative saranno adottate per procedere alla vaccinazione del personale dei centri estivi, con quali tempistiche e se è a tal fine prevista una ricognizione del personale che verrà impiegato dai diversi gestori. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Soncini, Fabbri, Rontini, Caliandro, Pillati, Rossi, Zappaterra, Mumolo, Sabattini, Daffadà, Montalti, Tarasconi

 

OGGETTO 3430

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tempistica, le modalità e i criteri, con i quali verrà pianificata e organizzata la prenotazione vaccinale del personale dei centri estivi. A firma delle Consigliere: Pigoni, Bondavalli

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo ora all’interrogazione 3429, a firma dei consiglieri Marchetti Francesca, Soncini, Fabbri, Rontini, Caliandro, Pillati, Rossi, Zappaterra, Mumolo, Sabattini, Daffadà, Montalti, Tarasconi: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali modalità organizzative saranno adottate per procedere alla vaccinazione del personale dei centri estivi, con quali tempistiche e se, a tal fine, è prevista una ricognizione del personale che verrà impiegato dai diversi gestori.

La parola alla consigliera Marchetti Francesca per l’illustrazione.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente. Grazie all’assessore e saluto anche la vicepresidente Schlein, visto che il testo del question-time, nelle premesse, non aveva ancora il quadro chiaro rispetto al via libera ufficiale all’inizio delle attività. Con la nuova ordinanza di ieri abbiamo un quadro più chiaro, anche a seguito dell’approvazione del Governo delle linee guida nazionali.

Sappiamo però l’importanza e il lavoro che questa Giunta e questa Regione ha fatto rispetto ai centri estivi. Voglio ricordare come il 19 aprile scorso si sono confermate per il quarto anno consecutivo importanti risorse ‒ parliamo di 6 milioni di euro ‒ che provengono dal Fondo sociale europeo, come opportunità da dare ai ragazzi e ai bambini della nostra regione, in particolare, ricordiamolo, dopo un anno così complesso. Rappresenta veramente una opportunità educativa, di socializzazione e di integrazione fondamentale per molti ragazzi e bambini che potranno partecipare. E soprattutto di come si è tenuto conto e si è fatto attenzione alla possibilità di rendere più accessibile alle famiglie questo importante servizio. Faccio riferimento all’aumento della soglia ISEE, dai 28.000 ai 35.000 euro, mantenendo gli altri requisiti che erano già stati resi più flessibili nel 2020 a seguito della pandemia. Quindi, un’attenzione rispetto anche alla platea dei beneficiari, che va valorizzata e sottolineata.

Detto questo, con un quadro normativo più chiaro e un lavoro di condivisione che, anche grazie al lavoro dell’integrazione degli assessorati, è stato compiuto, occorre ‒ questa è la domanda, il quesito che si pone alla Giunta ‒ definire e condividere se ci sono già le modalità organizzative che si intendono adottare per procedere alla vaccinazione del personale dei Centri estivi, con quali tempistiche e se è prevista, per questo importante obiettivo, una ricognizione del personale che verrà impiegato dai diversi gestori. Il 7 giugno è vicino. C’è un grande lavoro da fare rapidamente.

Abbiamo anche tutta una questione importante che riguarda i campi scuola residenziali. Quindi, se si è già riflettuto se estendere agli educatori di questi campi il vaccino.

Abbiamo necessità di avere risposte chiare in breve tempo, perché ‒ ripeto ‒ il personale impiegato è prossimo all’inizio della propria attività.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera.

La parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Credo di poter dare risposta ‒ poi saranno, ovviamente, i consiglieri a giudicare ‒ sia all’interrogazione 3429, della consigliera Marchetti, sia all’interrogazione 3430, della consigliera Pigoni, perché vertono sullo stesso tema.

La consigliera Marchetti sottolineava, giustamente, come sia strategica e utile per la tutela della salute pubblica la vaccinazione del personale che lavora nei centri estivi.

Lo scorso 14 maggio (ovviamente io ringrazio anche la vicepresidente Schlein, con la quale abbiamo lavorato insieme per questa soluzione) è stata emanata una nota dalla Direzione generale dell’Assessorato, nota nella quale si sottolineava la necessità di aprire le prenotazioni per la vaccinazione in via prioritaria per la categoria degli educatori operanti nei centri estivi, equiparando (questa è la motivazione strategica di salute pubblica) il rischio di infezione per gli educatori che operano nei centri a quello degli operatori scolastici, anche se non è prevista ad oggi alcuna ricognizione di questa tipologia di personale, ma mi diceva la Vicepresidente che la rete del personale comunque è già stata allertata.

Gli educatori operanti nei centri estivi, quindi possono essere vaccinati dai propri medici di medicina generale con le stesse modalità di accesso (a questo ci dobbiamo ovviamente attenere) effettuate finora per il personale scolastico, o, in alternativa, accedere al portale dell’autocandidatura on line.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola adesso alla consigliera Marchetti Francesca per la replica.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie. Mi ritengo soddisfatta da questa risposta. Abbiamo visto anche in queste ultimissime ore che alcune ASL hanno già proceduto anche a dare una comunicazione tempestiva.

Riteniamo che sia, come l’assessore Donini, che ringrazio, l'ha definita, una questione strategica per la ripresa in sicurezza di queste attività, che abbiamo già detto come siano fondamentali per i nostri ragazzi.

Raccomandiamo di seguire e monitorare anche che ci sia un’omogeneità sul territorio, una dovuta informazione, perché i tempi sono stretti e tutti vogliamo garantire agli operatori e ai ragazzi un’attività in sicurezza, come già i protocolli prevedono, ma con una tutela ancora maggiore rispetto a una campagna vaccinale che è un elemento portante di questo periodo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Sul medesimo tema insiste anche l’interrogazione 3430, di cui è prima firmataria la consigliera Pigoni.

Chiedo alla consigliera, che ci ha raggiunto nel frattempo, se la vuole illustrare.

Collega Pigoni, ha la parola, se vuole illustrare la sua interrogazione.

 

PIGONI: Grazie, presidente. Il microfono non funzionava.

Ovviamente, parzialmente c'è già la risposta data alla consigliera Marchetti. Intervengo semplicemente per sottolineare quanto questo travagliato anno, in particolar modo travagliato anno scolastico, costringa le famiglie a cercare sempre di più soluzioni veramente efficaci, che abbiamo sempre dato in realtà come Emilia-Romagna, sicuramente, non soltanto come Regione, ma grazie alla collaborazione e alla rete con i tanti gestori dei centri estivi. Resta, quindi, fondamentale capire come strutturarli in sicurezza e come riuscire a vaccinare, come abbiamo deciso di fare, gli operatori che gestiranno, sia in modo privato che in modo volontario, questi centri estivi.

Prendo parte della risposta data alla consigliera Marchetti e ringrazio ovviamente per la disponibilità.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Non c’è replica.

 

OGGETTO 3437

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ingresso per visita e assistenza a degenti in strutture ospedaliere. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 3437, di cui è prima firmataria la consigliera Castaldini: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’ingresso per visita e assistenza a degenti in strutture ospedaliere.

La parola alla consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, per dare l’occasione a me e anche agli altri colleghi di fare luce su un punto fondamentale. Credo che il livello di una buona politica si misuri su pochi aspetti. Ce ne sono di privilegiati. C’è come trattiamo i nostri anziani, i bambini e le persone ammalate. Lì possiamo raccontare esattamente chi siamo e che cosa immaginiamo per il futuro nostro e del nostro modo di fare politica.

Assessore, come lei ben sa, oggi è possibile andare a visitare i parenti malati, per fortuna le visite sono ricominciate, dei familiari all’interno delle CRA. C’è, però, un punto fondamentale. Evidentemente le storie che ci vengono raccontate sono storie molto particolari: madri che partoriscono da sole, donne che accudiscono i bambini e che molte volte si ritrovano a non poter, di fronte anche a gravi patologie, chiedere il cambio ad altre persone per accudire il figlio e quindi non avere la possibilità di una rete familiare che possa semplicemente permettere di fare una doccia a quella mamma.

Io credo che oggi sia un po’ il momento di decidere e soprattutto di lasciare da parte l’assoluta autonomia di ospedali rispetto ad altri.

Ci sono ospedali che sono bravi, che hanno capito e che conducono bene questa tematica; hanno capito che l’assistenza familiare è fondamentale per due punti. Il primo, per accudire evidentemente il malato ma, il secondo, anche per sostenere il personale medico e sanitario, che non può evidentemente avere tutti i compiti legati a quel malato, per cui ci sono certi ospedali che hanno capito l’importanza delle visite dei familiari e anche in questo momento, soprattutto in questo momento in cui la curva sta calando, fanno accedere i familiari, ma ci sono certi ospedali che certamente non brillano per generosità di apertura di orari per far accedere i familiari a visitare i propri parenti.

Io credo che su questo tema noi non possiamo più far finta di niente. Io ritengo che la Regione debba avere un’unica voce e indicare la riapertura, con modalità chiare e definitive sull’accesso dei parenti ai familiari che sono in questo momento ricoverati in ospedale. Esiste la possibilità di avere una green card o un pass per accedere agli eventi sportivi, il minimo sarebbe che quella card o quel pass servisse per andare a visitare i propri parenti che sono ricoverati negli ospedali.

Primo aspetto. Secondo, abbiamo una app che si chiama Dappertutto, che viene utilizzata praticamente da nessuno. Sarebbe interessante utilizzare quella app dimenticata, purtroppo pagata dalla Regione, ma dimenticata dagli utenti, per fare un’applicazione affinché ci fosse una certificazione di un vaccino avvenuto o di un tampone effettuato 48 ore prima. Questo potrebbe facilitare non solo l’ingresso a cose ludiche, ma anche a cose fondamentali come quella che oggi le chiedo. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera. La parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, e grazie alla consigliera Castaldini, alla quale mi accomuna ovviamente questa sensibilità, che credo faccia bene portare anche all’attenzione di quest’aula. Ovviamente lei, consigliera Castaldini, ha vissuto come me tutta l’evoluzione delle nostre richieste, delle nostre anche predisposizioni di tipo organizzativo e tutte le iniziative che questa Amministrazione ha svolto nelle varie fasi dell’epidemia.

Fin dall’inizio della pandemia si è reso necessario definire, però, protocolli molto restrittivi per l’accesso dei visitatori nelle strutture, al fine di ridurre il più possibile il rischio di diffusione dell’epidemia all’interno. Questo è purtroppo una cosa che non ci dobbiamo mai dimenticare, da dove siamo partiti. Dalla fine di aprile 2020 si sono riavviate le attività ospedaliere, compreso l’accesso in sicurezza di visitatori e accompagnatori.

Alla luce dell’attuale campagna vaccinale e ai sensi del decreto legge n. 52 del 22 aprile, l’assessorato regionale ha ridefinito le modalità di accesso di pazienti, accompagnatori e caregiver nei diversi percorsi assistenziali, previsti sia nell’ambito di ricovero sia in quello di specialistica ambulatoriale. L’obiettivo era proprio quello che richiamava lei, consigliera. L’obiettivo dell’attività di revisione è quello di consentire ai soggetti considerati a basso rischio ‒ possiamo azzardare questo termine ‒ di accedere alle strutture ospedaliere con modalità agevolate rispetto a quelle precedentemente previste, perché erano molto rigorose, molto restrittive, ritenendo plausibile garantire le visite dei parenti nelle strutture della nostra regione.

La revisione tiene conto, quindi, dell’avanzamento della campagna vaccinale, che è sotto gli occhi di tutti, non solo in questa regione, ovviamente, del personale sanitario e nelle fasce di età più avanzate, quelle più vulnerabili e quelle più a rischio, a cui farà seguito in queste settimane l’introduzione anche della certificazione verde.

L’attività di cui sopra è attualmente in corso e, una volta discussa nell’ambito della cabina di regia regionale, verrà presentata alle aziende sanitarie e resa attuativa non oltre la metà del mese di giugno 2021, quindi entro quindici giorni.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, assessore.

La parola alla consigliera Castaldini, per la replica.

 

CASTALDINI: Diciamo che la notizia buona è che entro il 15 giugno ci sarà la possibilità di andare a trovare i parenti, ma quest’anno mi ha dato una grande esperienza nei confronti della Giunta. Ci sono assessori bravissimi a comunicare. Certe volte si comunica anche la data, e poi questa data non avviene. Io sono certa... Mi sono iscritta per avere il vaccino, visto che domani compirò 44 anni, ma ancora oggi non ho nessuna informazione in merito a questo e nessuna data utile. Invece su questo credo nella sua serietà, assessore Donini. Per cui, finalmente, una donna non partorirà più da sola e le madri potranno chiedere il cambio nell’assistenza. Quindi, è una data importante. Se fosse prima del 15 giugno, visto che stiamo andando avanti con le vaccinazioni, credo che le farebbe onore.

Sono contenta di averle richiesto una cosa del genere e soprattutto di aver fatto una richiesta così importante e che ci sia la soluzione che lei mi ha dato. Speriamo non nel 15, ma nel 1° giugno. Sarebbe una bellissima possibilità per tutti.

Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 3439

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa carenza del personale nelle strutture sanitarie bolognesi. A firma del Consigliere: Lisei

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’oggetto 3439: interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa carenza del personale nelle strutture sanitarie bolognesi, a firma del consigliere Lisei.

Prego, consigliere.

 

LISEI: Grazie, presidente. Grazie, assessore.

Ci sono riportate da diverse sigle sindacali, lo stato di usura del personale, ovviamente legato all’emergenza che hanno dovuto affrontare nelle varie fasi, nelle varie ondate del Covid, che li ha visti ovviamente impegnati in maniera significativa a fronteggiare le emergenze pandemiche.

Questo ha imposto al personale infermieristico e medico ovviamente, oltre di svolgere tutta una serie di straordinari, anche di non poter usufruire di vari istituti contrattuali previsti dai contratti collettivi, quindi ferie, permessi ex articolo 37 e 40, e, più in generale, le possibilità previste dal contratto.

Ci viene riferito che in diverse strutture ovviamente c’è un accumulo significativo di ferie non godute, di permessi, di quant'altro, cosa che diventa complicata da gestire per le strutture sanitarie e complicata anche da poter svolgere, perché se tutti potessero usufruire delle ferie arretrate contemporaneamente, probabilmente non si potrebbero garantire i servizi.

Questa situazione diventa abbastanza preoccupante, perché il personale ha affrontato con grande sacrificio (con grande retorica abbiamo più volte esaltato il sacrificio e l’eroismo con il quale il nostro personale medico e infermieristico l'ha affrontato) l’emergenza, però bisognerà dare anche un po’ di respiro a questo personale e quindi bisognerà porsi anche nell’ottica di consentirgli di godere in modo appropriato degli istituti contrattuali dei quali non ha goduto sino ad ora.

Vorrei capire da lei, Assessore, quale sia la situazione complessivamente sulla nostra Regione e vorrei capire da lei, Assessore, se non ritenga necessario dare un pochettino di respiro, soprattutto in questa fase, nella quale per fortuna non stiamo affrontando una ondata pandemica.

Ovviamente nella richiesta si chiedeva se si intenda permettere il corretto recupero delle giornate di ferie in eccedenza. È una domanda pleonastica, perché è un loro diritto, però, visto che è un accumulo significativo, mi chiedo come questo venga reso possibile e se sia necessario anche eventualmente prevedere delle assunzioni straordinarie in alcuni istituti, perché comunque il servizio dovrà essere coperto.

Mi auguro che in questo senso ci sia una particolare attenzione. Non ho dubbi che ci sia la volontà da parte dell’assessore, che ci sia una sensibilità rispetto a quanto fatto sino ad oggi. Però, dobbiamo stare particolarmente attenti alla salute dei lavoratori, perché hanno affrontato delle fasi di particolare stress e oggi credo che sia dovuta un’attenzione e anche un recupero psicologico della forma psicofisica, proprio perché quelle fasi sono state particolarmente significative, particolarmente stressanti, e oggi non consentirgli di godere magari anche di periodi di ferie, avendone accumulati tanti, diventerebbe particolarmente antipatico, soprattutto se il monte ferie e il monte permessi sono così alti come ci vengono rappresentati.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Lisei.

Nella sua esposizione, ovviamente, lei ha fatto riferimento a un tema più generale. Poi, nell’interrogazione si è particolarmente soffermato sulle aziende di Bologna, alle quali abbiamo chiesto un dato particolare, ma il tema credo sia erga omnes. Però, rispondo in merito alle aziende bolognesi oggetto della sua interrogazione.

Intanto, riguardo alla segnalazione che ha fatto il consigliere, che ringrazio per l’attenzione sempre dimostrata nei confronti dei nostri operatori, abbiamo svolto e svolgiamo continuamente delle opportune verifiche proprio per capire lo stato della realtà delle cose.

Segnalazioni in merito ne abbiamo avute in numero esiguo a questo Assessorato, però siamo consapevoli che dall’inizio della pandemia i nostri professionisti siano stati chiamati a enormi sacrifici dal punto di vista sia qualitativo dell’attività professionale, sia anche quantitativo del numero di ore impiegate.

In questo senso abbiamo sempre cercato di garantire loro le adeguate attenzioni dalle scelte retributive strutturali oppure una tantum all’estrema prudenza nei momenti in cui abbiamo registrato picchi di contagio con l’obiettivo di monitorare le ospedalizzazioni, evitando situazioni insostenibili sulle nostre strutture.

È chiaro che quando noi parliamo della preoccupazione che abbiamo in ordine alla saturazione dei reparti ospedalieri, non facciamo solo riferimento alla situazione pandemica generale, ma anche a un carico di stress e di qualità del lavoro di chi poi nelle strutture opera quotidianamente.

Riguardo, quindi, alle doverose e meritate ferie richiamate in questa interrogazione, precisiamo che negli ultimi tre anni il personale delle aziende sanitarie di Bologna, alle quali abbiamo chiesto appunto i dati, ha fruito mediamente di circa 29 giorni di ferie. La media registrata nel triennio 2018-2020 ha registrato, ovviamente, una leggera flessione nell’ultimo anno, ma, nonostante tutto, si è continuato a fruire di permessi e ferie, in coerenza con i contratti collettivi e così deve continuare ad essere a garanzia della tutela dei lavoratori e delle aziende.

Comunque recepiamo la segnalazione che lei ci ha fatto pervenire e ci impegniamo a sensibilizzare le direzioni delle aziende con particolare riferimento a questo aspetto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini. Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, assessore. La ringrazio per aver recepito quello che può diventare un problema più grosso anche in una fase successiva. Prendo atto. Leggerò i dati e prendo atto del fatto che, comunque, effettivamente una flessione ci sia stata. Sono contento se questa può essere l’occasione per tenere alta l’attenzione e la soglia di attenzione sulla salute dei lavoratori, proprio perché anche alle prime avvisaglie credo che sia necessario intervenire in maniera immediata per garantire una qualità del lavoro importante, significativa e soprattutto garantire un recupero delle energie, che può essere fatto soltanto in questa fase.

Diciamo le cose in maniera molto schietta, nel senso che non siamo in una fase pandemica di emergenza, dovremo affrontare una fase di recupero delle prestazioni sanitarie arretrate e oggi ci dobbiamo mettere nelle condizioni di far godere ai lavoratori permessi, ferie e tutto ciò che è previsto dal contratto collettivo, in modo da fargli recuperare un pochettino la salute psico-fisica che hanno lasciato durante il corso anche dell’ultima ondata.

Comunque, la ringrazio e spero che questo tema rimanga all’attenzione dell’Assessorato e della Direzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3425

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle segnalazioni sul mancato rispetto delle prescrizioni ambientali previste per il progetto di Rifacimento del Metanodotto Rimini-Sansepolcro e lo svolgimento o meno di verifiche sul rispetto in corso d’opera delle prescrizioni. A firma della consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso passiamo all’oggetto 3425: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle segnalazioni sul mancato rispetto delle prescrizioni ambientali previste per il progetto di rifacimento del Metanodotto Rimini-Sansepolcro e lo svolgimento o meno di verifiche sul rispetto in corso d’opera delle prescrizioni, a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Come risulta dal titolo di questa interrogazione, si fa riferimento ai cantieri aperti per il rifacimento del metanodotto Rimini-Sansepolcro, un’opera a cui sta lavorando la società SNAM Rete Gas, che attraversa nella nostra regione i Comuni della Provincia di Rimini, precisamente Rimini, Santarcangelo di Romagna, Verucchio, San Leo, Talamello, Maiolo, Pennabilli e Novafeltria. Tutti in Provincia di Rimini.

Questo progetto è stato varato da una Conferenza dei servizi alla quale ha partecipato la Regione Emilia-Romagna insieme ad altri Enti, tra cui l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Romagna, il Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello, l’Autorità distrettuale di bacino del fiume Po, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Province di Forlì-Cesena e Rimini, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile area Romagna, ARPAE, la Provincia di Rimini e vari Comuni, che ho già ricordato, oltre al Consorzio di Bonifica della Romagna. È stato dato un “via libera” congiunto anche con la Regione Toscana, visto che quest’opera interessa anche il versante toscano.

Il punto che si tocca nell’interrogazione riguarda l’obbligo di adempiere alle numerose prescrizioni che sono state poste come condizione per la realizzazione dell’opera, quindi l’apertura dei cantieri. Prescrizioni che hanno anche una componente ambientale e paesaggistica, sono contenute nel provvedimento di VIA e riguardano anche interventi in corso d’opera. Quindi, ci sono delle prescrizioni rispetto al ripristino dei luoghi a fine cantiere, ma anche prescrizioni da osservare durante le fasi di cantierizzazione.

Nell’interrogazione si ricorda che nelle aree vincolate paesaggisticamente durante la fase di cantiere dovrà essere prevista la ricomposizione morfologica e vegetazionale di tutte le aree interessate; dovranno essere minimizzati gli impatti derivanti dall’esecuzione dell’opera, mediante l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica, e tutte le interferenze con il reticolato idrografico e dovrà essere prestata la massima attenzione agli aspetti vegetazionali delle zone interessate dall’infrastruttura, al fine di ricomporre l’originario assetto morfologico vegetazionale.

Va prestata attenzione alla salvaguardia della vegetazione arborea e arbustiva presente in loco, avendo cura di ricomporre le aree boscate interessate dall’intervento, con implementazione di scienze arboree di pronto effetto. Nel caso poi il monitoraggio dia evidenza che queste essenze sono essiccate, quindi non hanno attecchito, vanno sostituite.

All’attenzione del gruppo Europa Verde sono arrivate segnalazioni e foto, in particolare per quanto riguarda l’attraversamento nel comune di Novafeltria, che fanno pensare che a queste prescrizioni non si sia dato seguito, quindi l’interrogazione parte da questo, dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto, corredate da foto veramente inquietanti.

Alla Giunta, quindi, Europa Verde chiede se anche alla Regione Emilia-Romagna, che è parte degli Enti che hanno consentito di effettuare questi lavori, siano arrivate segnalazioni in questo senso, che quindi negano il rispetto delle prescrizioni, ripeto anche in corso d’opera, e se, a seguito di queste segnalazioni o indipendentemente da queste, siano già state effettuate delle verifiche sul rispetto delle prescrizioni.

Infine, visto che si tratta di un’opera complessa, che attraversa due Regioni, che attraversa vari Comuni anche nella provincia di Rimini, se in qualche modo si sia pensato di istituire una sorta di cabina di regia per un monitoraggio complessivo, in modo da avere la certezza che tutto quello che è stato prescritto in corso d’opera e a chiusura cantieri venga rispettato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Relativamente all’interrogazione sul progetto di rifacimento Metanodotto Rimini-Sansepolcro ed opere connesse, proposto da Snam Rete Gas Spa le fornisco le seguenti informazioni.

Il progetto attualmente in corso di realizzazione è stato sottoposto a procedimento di valutazione di impatto ambientale, che si è concluso positivamente con provvedimento di VIA regionale, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 457/2019, subordinato al rispetto di alcune prescrizioni. Al servizio valutazione, impatto e promozione di sostenibilità ambientale della Regione Emilia-Romagna non sono pervenute segnalazioni di cittadini relative al mancato rispetto delle prescrizioni.

Ai fini della verifica di ottemperanza delle prescrizioni il provvedimento di VIA dispone quanto segue: la verifica di ottemperanza prevista dall’articolo 28, comma 3, del decreto legislativo n. 152/2006 effettuata per le prescrizioni ambientali di cui al n. 22 piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo, 29, 30 a), 30 b), 30 c), 30-bis e 31, interferenze con i siti presenti nei tratti di metanodotto in costruzione e in dismissione, n. 33 relativamente a misure di compensazione ambientale nel Comune di Santarcangelo di Romagna, n. 35 pericolosità sismica locale, n. 36 sistema forestale boschivo del PTCP di Rimini, n. 38 interferenze con aree a rischio idrogeologico e con individuazione degli enti che ne devono verificare l’ottemperanza.

Nel caso in cui gli enti preposti verifichino la non ottemperanza di prescrizioni assegnate dai provvedimenti di VIA, dovranno procedere alla comunicazione alla Regione Emilia-Romagna servizio VIPSA per le successive azioni previste dalla norma nazionale, cioè dalla diffida fino alla revoca del provvedimento.

Il controllo sull’attuazione delle altre prescrizioni presenti nell’atto, ma non assegnate al provvedimento di VIA, va effettuato direttamente dalle autorità competenti al rilascio degli atti allegati al provvedimento di PAU.

Le prescrizioni riportate nell’interrogazione sono relative in particolare ad alcuni aspetti paesaggistici, la cui verifica è in capo alla Soprintendenza archeologica delle belle arti e paesaggio delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e Unione dei Comuni della Valmarecchia che, nell’ambito della propria autonomia gestionale e organizzativa, possono effettuare attività di controllo e di vigilanza anche durante la fase di cantiere, avvalendosi, qualora ritenuto opportuno, anche delle forze di Polizia ambientali.

Rispetto alla verifica di ottemperanza delle prescrizioni specifiche di VIA, si evidenzia quanto stabilito al comma 3 dell’articolo 28 del decreto legislativo n. 152/2006. Per la verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali, il proponente, nel rispetto dei tempi e delle specifiche modalità di attuazione stabilite nel provvedimento di VIA, trasmette, in formato elettronico, all’autorità competente o al soggetto eventualmente identificato per la verifica, la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica di ottemperanza.

I lavori di realizzazione del metanodotto Rimini-Sansepolcro sono in corso e la verifica di ottemperanza delle prescrizioni della delibera di VIA sarà esaminata dalla Regione Emilia-Romagna a seguito delle comunicazioni che perverranno da parte del proponente o dei soggetti individuati per la verifica nei tempi definiti dal provvedimento di VIA stesso.

In particolare, i tempi di ripristino morfologico e vegetazionale delle aree potranno essere verificati compiutamente alla conclusione dei lavori, sentite le Amministrazioni locali interessate. Ad oggi, sulla base delle comunicazioni prodotte da Snam Rete Gas Spa, sentiti gli enti eventualmente competenti alla verifica, sono ritenute ottemperate o comunque parzialmente ottemperate, in quanto da ricontrollare alla conclusione dei lavori, le prescrizioni numeri 4, 5 e 6, Autorizzazione e compensazione per la trasformazione del bosco ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 549 del 2012, 22, Piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo, 33, Misure di compensazione ambientale nel Comune di Sant’Arcangelo di Romagna, 36, Sistema forestale boschivo del PTCP di Rimini e 38, Interferenze con aree a rischio idrogeologico.

Confermo che non sono pervenute direttamente al servizio regionale segnalazioni in merito. Abbiamo effettuato ieri una verifica con l’Amministrazione comunale e anche all’Amministrazione comunale non risultano segnalazioni in proposito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario. Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Ringrazio il sottosegretario per la risposta. Come sempre prenderò visione della risposta scritta, che era abbastanza complessa. Quindi, prendo atto che la Regione non ha ricevuto le segnalazioni che abbiamo ricevuto noi, che è stato fatto comunque un controllo per vedere se c’erano segnalazioni in corso e colgo anche la sfumatura che alcune prescrizioni sono state rispettate e altre parzialmente rispettate.

Comunque, mi avvalgo della possibilità di leggere la risposta scritta. In ogni caso, è importante che tutti i soggetti interessati facciano veramente una sorveglianza adeguata perché non ci si ritrovi dopo con un ambiente sventrato dalla realizzazione di questo impianto che va a sostituire l’impianto esistente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3432

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni necessarie per salvaguardare il patrimonio editoriale regionale e la libera informazione sul territorio emiliano-romagnolo, e per garantire l’occupazione e la professionalità dei lavoratori delle testate di: Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena e Nuova Ferrara. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con le interrogazioni. Oggetto 3432: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula, circa le azioni necessarie per salvaguardare il patrimonio editoriale regionale e la libera informazione sul territorio emiliano romagnolo e per garantire l’occupazione e la professionalità dei lavoratori delle testate di Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena e Nuova Ferrara, a firma del consigliere Amico.

Prego, consigliere.

 

AMICO: Grazie, presidente. Ritorniamo con quest’interrogazione su un tema che avevamo già affrontato e segnalato nell’ottobre 2020, quando il gruppo Finegil procedette alla cessione delle tre testate in oggetto, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, Nuova Ferrara, al gruppo SAE, cessione che vide anche lo sciopero dei giornalisti, vide anche una serie di rassicurazioni da parte della Regione, che aveva incontrato la proprietà, rispetto a un piano industriale e che però, nella giornata del 12 maggio scorso, ha visto nuovamente proclamato lo sciopero dei giornalisti delle tre testate emiliano-romagnole del gruppo SAE, in seguito alla richiesta dell’editore di ricorrere drasticamente agli ammortizzatori sociali dopo aver decurtato del 30 per cento gli emolumenti dei fotografi e aver ridotto drasticamente il numero dei collaboratori. Il gruppo editoriale ora vorrebbe ricorrere alla cassa integrazione per diciotto mesi a partire dal prossimo 1° luglio.

Si apprende, poi, dall’Associazione stampa Emilia-Romagna e Sindacato regionale dei giornalisti che la nuova proprietà, insediatasi a dicembre 2020, a dispetto di quanto annunciato nel corso di iniziative pubbliche e confronti istituzionali, in questi mesi non ha presentato alcun piano di rilancio e ha concentrato i suoi sforzi unicamente sul taglio dei costi e delle retribuzioni.

Se la situazione è confermata, ovviamente, vengono messe a repentaglio le conoscenze e le esperienze di informazione locale di Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena e Nuova Ferrara, che da quarant’anni garantiscono giornali di qualità radicati sul territorio emiliano-romagnolo.

I cittadini, soprattutto in questo frangente, ma in generale, anche con l’avvento delle nuove tecnologie, hanno diritto a un’informazione affidabile ed esaustiva. La forza del giornalismo locale è quella di riuscire a dar voce a realtà e a persone che non trovano spazio sui grandi mezzi di informazione. È un valore unico all’interno dell’intero panorama editoriale.

Infine, nella giornata di venerdì 14 ultimo scorso sono usciti due comunicati del comitato di redazione del Tirreno, della Gazzetta di Modena, Nuova Ferrara e Gazzetta di Reggio, che riportano una situazione estremamente critica in termini di rapporti sindacali e piano industriale. Vale la pena anche sottolineare che in questi giorni un altro gruppo editoriale, che ha a che fare con delle testate locali, come quello di Monrif, un quotidiano nazionale di cui il Resto del Carlino fa parte, sta affrontando un piano di riduzione del personale drastico con un avvio di prepensionamenti e addirittura la richiesta di cassa integrazione a zero ore per 108 collaboratori.

Infine, sempre nel panorama della riconfigurazione dell’editoria emiliano-romagnola, c’è da segnalare anche che si sta procedendo all’acquisizione di Radio Città del Capo. In particolare, però, rispetto a questa interrogazione, centrata sul tema del gruppo SAE, vorremmo sapere dalla Giunta quali azioni si intende intraprendere per salvaguardare il patrimonio editoriale regionale e la libera informazione sul territorio emiliano-romagnolo e per garantire l’occupazione e la professionalità dei lavoratori di tre testate, se la Regione intenda promuovere l’istituzione di un tavolo tecnico per favorire il confronto tra le parti e se intenda sollecitare un intervento da parte del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria, Giuseppe Moles. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde il sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In coincidenza con lo sciopero dei giornalisti del Gruppo SAE, insieme all’assessore Calvano abbiamo subito espresso pubblicamente la solidarietà della Presidenza della Giunta regionale, auspicando un rapido ritorno al tavolo di confronto sul futuro dei giornalisti stessi, delle testate, di tutti coloro che in esse lavorano.

Si parla di tre giornali estremamente radicati nel territorio, nel panorama informativo regionale e nazionale, come La Gazzetta di Reggio, La Gazzetta di Modena, La Nuova Ferrara, acquisite meno di un anno fa dal Gruppo Gedi insieme a Il Tirreno di Livorno, come correttamente riportato dall’interrogante.

Riteniamo indispensabile che si creino le condizioni necessarie del confronto per disegnare insieme soluzioni condivise, che non penalizzino i lavoratori e consentano di realizzare gli investimenti annunciati.

Chiediamo quindi all’azienda, in qualità di editore, di fare un passo avanti in tal senso. La Regione è disponibile a svolgere il proprio ruolo in questa direzione e anche a rendere disponibile uno spazio tecnico di confronto, qualora utile, così come ad avviare percorsi previsti nell’ambito delle vertenze aziendali, senza escludere l’interessamento dello stesso Governo.

Nella legge regionale di sostegno all’editoria, all’articolo 1 definiamo l’informazione libera e plurale un bene di interesse pubblico da tutelare, quindi è necessario che venga tutelato il patrimonio di professionalità che i giornalisti rappresentano, insieme a tutti gli altri lavoratori e lavoratrici che ogni giorno danno vita ai tre quotidiani emiliani, così come va perseguita e concretizzata una prospettiva editoriale che abbia nella qualità dell’informazione e nell’attenzione verso i lettori elementi imprescindibili per il pluralismo di voci che contraddistingue una società aperta e innovativa.

Ricordo infine che, proprio per sostenere il settore in questo momento delicato, com’è noto, la Giunta ha adottato iniziative fin dallo scorso anno ed altre sono in procinto di essere assunte, sempre attraverso la richiamata legge regionale, in stretto raccordo con gli indirizzi concordati dall’Assemblea.

Voglio quindi confermare qui oggi quanto avevo già annunciato anche in sede di clausola valutativa in Commissione rispetto agli impegni non solo di una nuova misura straordinaria di sostegno, come quella adottata nel 2020 per il settore, ma attraverso risorse che stiamo rinvenendo in questo momento nel bilancio, quindi in sede di assestamento, se è possibile anche prima, la possibilità di un’ulteriore misura di sostegno, questa volta più dedicata al tema degli investimenti e alla tutela occupazionale per quanto riguarda il settore dell’editoria e dell’informazione, naturalmente in questo ambito specifico in Emilia-Romagna. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario. 

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente. Grazie al sottosegretario per la risposta, della quale sono parzialmente soddisfatto, nel senso che ritengo che la richiesta di incontro con la proprietà sia da sollecitare al più presto, perché quel Piano che fu presentato al termine dell’anno passato, all’inizio di quest’anno, possa essere misurato, concretizzato e reso praticabile dalla stessa società, sia nel rispetto dei lavoratori, ma soprattutto nel rispetto del pluralismo dell’informazione, anche locale e territoriale.

Apprezzo comunque, in ogni caso, l’impegno della Giunta rispetto alla legge regionale dell’editoria, alle misure straordinarie che potremo mettere in campo nei prossimi mesi, di cui appunto anche nel quadro che ho descritto, quindi non solo legato al gruppo SAE, ma complessivamente alla presenza di gruppi editoriali sul territorio emiliano-romagnolo, è evidente che la necessità di accompagnare il percorso prossimo futuro della informazione locale sia quanto mai necessario. Attendiamo poi nelle prossime settimane l’informazione da parte della Giunta rispetto agli indirizzi che vorremo assumere rispetto alla legge dell’editoria. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3433

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’utilizzo di servizi o piattaforme di comunicazione per favorire le telefonate da sordi a udenti e viceversa. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’oggetto 3433: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’utilizzo di servizi o piattaforme di comunicazione per favorire le telefonate da sordi a udenti e viceversa, a firma della consigliera Piccinini. Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Parliamo oggi di una categoria che è stata particolarmente penalizzata dalla pandemia e di come questa Regione possa garantirne oggi la piena inclusione. Lo facciamo a pochi giorni anche da un importante riconoscimento a livello nazionale della lingua dei segni. In Emilia-Romagna si stima vivano circa 4.000 persone affette da sordità grave o profonda, molte delle quali hanno riscontrato difficoltà nell’apprendere naturalmente la lingua parlata o hanno dovuto ricorrere, nel corso della loro vita, a specifiche forme di supporto per l’apprendimento o per la piena socialità.

Questa Regione si è dotata di recente di una propria legge regionale, la n. 9 del 2019, che detta disposizioni a favore dell’inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva.

Le finalità di questa norma sono quindi già chiarissime nel titolo e altrettanto chiari sono gli strumenti applicativi individuati.

Voglio richiamare a questo riguardo l’articolo 7, dedicato proprio all’accessibilità da parte di queste persone, che la Regione deve garantire, ai servizi di informazione, di comunicazione sociale, ai servizi pubblici o di pubblica utilità e lo deve fare attraverso l’adozione di tecnologie e di strumenti in grado di consentire l’accesso e la partecipazione alla vita sociale e allo sviluppo sul territorio regionale di servizi di interpretariato e segretariato sociale rivolti alle persone con sordità e sordo-cecità.

Le esigenze e gli obiettivi della legge regionale, che è stata approvata all’unanimità a giugno del 2019 e fu votata anche dal Movimento 5 Stelle, sono stati resi ancora più urgenti dalle limitazioni determinate dalla pandemia scoppiata pochi mesi dopo e che sono tuttora in corso. Penso all’uso costante della mascherina, che non consente di leggere il labiale, il distanziamento sociale, i vincoli agli spostamenti, che hanno causato e tuttora stanno procurando ulteriori difficoltà alle possibilità di comunicazione da parte delle persone affette da sordità.

La legge regionale, come dicevo, prevede di sostenere strumenti per corrispondere anche a quello che è un obiettivo di sicurezza, vale a dire la possibilità per le persone con disabilità uditive di effettuare liberamente chiamate di emergenza o comunque urgenti verso persone o servizi pubblici o di utilità pubblica.

Per le persone udenti fare telefonate o telefonare in situazioni di emergenza o di necessità, pensiamo anche solo poter parlare con un operatore del 118 o con le forze dell’ordine, non è un problema. Lo è però per le persone sorde, ma ciò che fino a ieri era impossibile oggi è già realtà. Esistono, infatti, anche sul nostro territorio sistemi e piattaforme informatiche che, tramite un servizio di interpretariato digitale, consentono a queste persone di poter comunicare con il mondo udente, per la prima volta, anche tramite telefonate, rendendo normale ciò che fino a ieri era qualcosa di impensabile.

Ecco, la pandemia ha reso ancora più evidente la necessità di non lasciare indietro nessuno, tanto meno queste persone. Quindi, vicepresidente, io le chiedo se, in particolare, nel processo di attuazione della legge. 9 del 2019 intenda verificare la possibilità di promuovere l’utilizzo di servizi e piattaforme di comunicazione, per favorire, come dicevo, le telefonate da parte dei sordi agli udenti e viceversa, anche senza appuntamento e senza oneri a carico degli utenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, risponde la vicepresidente Schlein. Prego.

 

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta: Grazie, presidente.

Grazie, consigliera Piccinini, per avere portato alla nostra attenzione un tema di estremo rilievo.

In questi mesi lo abbiamo spesso ricordato. Questa pandemia non ha colpito tutte e tutti allo stesso modo. Ha colpito soprattutto chi già prima faceva più fatica. Ha colpito, ad esempio, le persone con disabilità e le loro famiglie. Sappiamo qual è stata la fatica di veder gravare sulle proprie spalle molta parte del carico di cura, anche in una situazione in cui nei primi mesi di pandemia ci si è ritrovati a una sospensione, anche, di percorsi educativi, percorsi all’interno di servizi compensativi.

Quindi, questo è un tema che ci sta molto a cuore e che so stare molto a cuore anche a quest’aula, che ha sempre manifestato attenzione. Penso, ad esempio, alla risoluzione che promuoveva l’utilizzo di mascherine trasparenti. Abbiamo imparato, nel confronto costante con le associazioni delle persone con disabilità e con disabilità anche uditiva, le attenzioni maggiori da avere. Le abbiamo raccomandate specialmente nell’accesso, ad esempio, alle informazioni puntuali su quello che stava accadendo, nell’accesso ai servizi sanitari.

Quello che pone è un tema che ci interessa molto. In riferimento alla sua interrogazione, con la quale si chiede se nel processo di attuazione di quella legge regionale che ha richiamato, la n. 9/2019, si intenda verificare la possibilità di promuovere l’utilizzo di servizi o piattaforme di comunicazione per favorire le telefonate da sordi a udenti, e viceversa, anche senza appuntamento, che è un’opzione fondamentale, lo ricordo, quando si tratta di emergenze o comunque di bisogni urgenti, e senza oneri a carico degli utenti, si informa che tale azione al momento non è tra quelle programmate nella Giunta regionale per il triennio 2019-2021, che si sta concludendo, in accordo con le associazioni regionali delle persone sorde, in particolare nell’ambito del bando regionale di cui alla DGR n. 2330/2019. Però il tema segnalato è di tale interesse per noi che va verificato insieme. Siamo pienamente disponibili ad approfondirlo, in primo luogo guardando quali progetti nazionali fossero attualmente già realizzati.

L’attivazione di questo tipo di servizi, in particolare per le emergenze, va, infatti, coordinata a livello nazionale per capire su quale scala sia meglio, naturalmente, predisporre un simile servizio, anche con la collaborazione delle altre Regioni, ma richiede anche una regia. Ecco perché sono necessari investimenti e una copertura territoriale oraria e linguistica adeguata e anche, probabilmente, sovraregionale.

Si dà la piena disponibilità ad approfondire il tema segnalato, anche in collaborazione, naturalmente, con le associazioni regionali ENS e FIADDA, con le quali la Giunta regionale ha un consolidato rapporto di collaborazione.

Guardi, lei ha ragione a porre il tema che, mentre si parla di trasformazione digitale, che insieme alla transizione ecologica e alla coesione sociale sono anche le tre priorità del Next Generation EU, dobbiamo assicurarci che siano orientati questi investimenti non lasciando indietro nessuno, quindi anche a rispondere meglio ai bisogni della parte più in difficoltà della nostra comunità, tra cui oggi ci sono anche le persone con disabilità uditiva, quindi grazie davvero, buon lavoro!

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Ringrazio la vicepresidente Schlein e accolgo con favore questa apertura. È vero che la legge n. 9 del 2019 è una legge recente e quindi non ha ancora esplicato i propri effetti in maniera compiuta. È anche vero che le istituzioni hanno il dovere di sostenere l’inclusione e i soggetti che la promuovono, riducendo le differenze, in questo caso tra persone sorde e persone udenti.

L'inclusione, avere accesso ai servizi in maniera paritaria, abbattere le barriere non sono solo un diritto, ma anche un’opportunità ed un valore per la collettività. Serve, dal mio punto di vista, sostenere anche a livello regionale, senza guardare troppo in alto, queste innovazioni.

Dobbiamo farlo non per loro, ma con loro, e sono certa che ne trarremo beneficio tutti come società. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3434

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione intenda sostenere in ogni sede il prolungamento della strada Gatta-Pianello, raccogliendo l'appello dei sindaci dei comuni di Castelnovo ne' Monti, Ventasso e Villa Minozzo. A firma del Consigliere: Delmonte

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 3434, "Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione intenda sostenere in ogni sede il prolungamento della strada Gatta-Pianello, raccogliendo l'appello dei sindaci dei comuni di Castelnovo ne' Monti, Ventasso e Villa Minozzo", a firma del consigliere Delmonte.

Prego, consigliere.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Molto velocemente illustro questo question-time e poi provvedo magari a tenermi il tempo per dopo.

Nella provincia di Reggio Emilia per accedere all’Appennino la viabilità, chi ci vive, chi ci va, chi ha provato a percorrerla sa che è difficilissima e pessima. I collegamenti con la nostra rete appenninica sono limitati sia nelle tratte che difficoltosi nelle tratte esistenti.

Nella località denominata Gatta, che si trova nel comune di Castelnovo ne' Monti, convergono diverse strade provinciali strategiche dalla provincia Reggio Emilia, ma non solo, anche da quella modenese.

Ci si riferisce in particolare alla strada provinciale 9, che collega il capoluogo montano con il crinale all’interno del comune di Villa Minozzo, e alla strada provinciale 19, che arriva fino alla località Ponte Secchia.

Dalla località della Gatta si prolunga una strada, che in realtà ad oggi viene chiamata la pista, una pista che collega appunto Gatta con Pianello e transita nelle località di Fonti di Poiano e di Gessi Triassici, aree MAB Unesco.

Questo percorso prevede la possibilità di salire fino alla località di Carù e Sologno, nel Comune di Villa Minozzo oppure attraversando il Secchia risalire fino a Castelnovo Monti, incontrando per prime le località di Bondolo e Carnola ai piedi della Pietra di Bismantova.

Capite, quindi, che già pronunciando termini come MAB Unesco, Pietra di Bismantova e Gessi Triassici siamo in una zona ad alto interesse turistico. Da diversi anni la comunità appenninica reggiana e le Amministratori locali e provinciali discutono sulla possibilità di prolungare il tratto della Gatta-Pianello, consentendo un prolungamento fino a Giarola di Ligonchio e quindi arrivare fino al Comune di Ventasso.

Sono presenti diversi progetti già da diversi anni e parliamo quindi di una strada a fondovalle, quindi con un basso impatto ambientale che sarebbe sviluppata con progetti nuovi, quindi con strumenti innovativi, infrastrutture leggere che non richiederebbero grandi stravolgimenti o modifiche al territorio.

Negli ultimi anni, anche grazie alle politiche regionali, dobbiamo darvi e darcene tutti merito e anche un po’ purtroppo a causa della crisi pandemica, l’Appennino sta ritrovando una nuova attrattività, per lo meno nei periodi più turistici, più estivi. Però, è anche vero che vivere in montagna, grazie alle nuove infrastrutture a banda larga e a qualche bando e a qualche possibilità in più per i giovani, sta diventando un’opportunità.

Tuttavia, non dobbiamo farci illudere che questo sia sufficiente, perché se un territorio non riesco a raggiungerlo agevolmente, non riesco anche solo a fare attività imprenditoriale, con una viabilità che me lo permetta, diventa difficile poter insediare una vita continuativa.

Questo lo sanno bene i sindaci di quei territori che infatti l’8 maggio scorso hanno diramato una nota congiunta, parliamo del Comune di Castelnovo Monti, Villa Minozzo e Ventasso, quindi dei tre relativi sindaci, Manari, Sassi e Bini, con cui hanno chiesto che venga ripresa in mano questa possibilità di prolungare questo percorso fino a congiungere il territorio di Ventasso, dando quindi un’opportunità di rilancio anche a quei comuni e a tutto l’Appennino. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Occorre in premessa evidenziare che la viabilità oggetto dell’interrogazione costituisce un prolungamento della pista realizzata in alveo del fiume Secchia, dalla SP 9 in località Ponte Gatta, all’SP 108 in località Ponte Pianello, ed è prettamente una viabilità comunale.

Data la sua posizione in alveo, la pista esistente è soggetta a costante osservazione e lo scorso anno il sindaco di Villa Minozzo ha deciso di chiuderla in via precauzionale per il pericolo di esondazione.

Ciò premesso, si ritiene che qualsiasi valutazione in merito alla sua prosecuzione vada attentamente soppesata, tenendo presente il presupposto imprescindibile della sicurezza degli utenti, strettamente correlato con il necessario mantenimento dell’officiosità idraulica del fiume. Ad una valutazione preventiva e sommaria, appare inopportuno un utilizzo della strada per un traffico pesante al servizio delle imprese.

Si fa presente inoltre che, nella misura in cui l’arteria acquisisse un rango di interesse almeno provinciale, andrebbe prevista nella pianificazione sovraordinata. Si evidenzia che al momento né il previgente, né quello adottato la contemplano e che ancora non è stata avanzata la proposta del suo inserimento nella fase di pubblicazione del piano in corso di approvazione, intendo dire su iniziativa da parte degli Enti locali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario. Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Da quello che ho potuto sentire, perché mi è stato difficilissimo capire le parole un po’ per il basso volume e un po’ per altri colleghi che parlavano, mi sembra di aver percepito comunque che non c’è stata una presa di posizione in merito da parte della Regione. Invece, è una presa di posizione che auspicavano anche i sindaci del territorio. Infatti, nella loro nota chiedevano che la Provincia, ovviamente per prima, ma anche la Regione li appoggiassero in questo percorso che, come sappiamo, quando si va a toccare le viabilità in alveo o comunque vicino a un territorio protetto come quello della MAB Unesco, è veramente complicato e un piccolo comune o i piccoli comuni del nostro Appennino da soli, senza il supporto degli Enti superiori, farebbero veramente fatica.

Oggi abbiamo visto una risposta in cui ci viene detto e ci vengono evidenziate, appunto, queste difficoltà, queste prassi burocratiche che devono essere messe in atto, ma non abbiamo visto una presa di posizione da parte della Regione sul fatto che quella viabilità sarebbe strategica. A parte che ci saremmo aspettati, senza offesa per il sottosegretario, una risposta dall’assessore alla Montagna, ovviamente, però, ogni volta che pongo un tema sulla montagna, la risposta sulla montagna non arriva. Io non ho mai avuto una risposta al question-time sulla montagna da parte dell’assessore alla Montagna o almeno dal punto di vista di quello dei trasporti, invece niente. Quindi capisco anche la difficoltà nel dare una risposta sulla strategicità di una certa opera da chi un territorio come quello non lo conosce, ma soprattutto di chi non ne ha le competenze all’interno della Giunta.

Quindi, mi ritengo assolutamente insoddisfatto sia della risposta molto scarna, sia della mancata presa di posizione della Regione su un tema così particolare. Invito poi, in futuro, a non riempirvi la bocca del rilancio del nostro Appennino quando serve una strada e su questa strada voi non ponete nessun interesse.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3435

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le “Disposizioni urgenti in materia di transizione ecologica” proposte dal Ministero della Transizione Ecologica. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 3435: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le “Disposizioni urgenti in materia di transizione ecologica” proposte dal Ministero della transizione ecologica, a firma della consigliera Gibertoni.

Prego, consigliera.

 

GIBERTONI: Buongiorno, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): L’audio è un po’ basso. Chiedo se, magari, dalla regia si può alzare un po’.

 

GIBERTONI: Allora, intanto...

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso va bene.

 

GIBERTONI: Perfetto.

L’interpellanza, come già esemplificato nel titolo, ha un tema molto semplice. Viene avanti una bozza che è stata presentata il 28 aprile dal Ministero della transizione ecologica, che riguarda, tra le altre cose, la partecipazione delle Sovrintendenze nei procedimenti di autorizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili da realizzare anche in aree contermini a quelle già sottoposte a tutela.

Si rileva un depotenziamento gravissimo di quelli che sono gli impianti amministrativi, le strutture amministrative di tutela e di sorveglianza dei nostri beni culturali. Su questo, visto che, di fatto, si costringono le Sovrintendenze, che sono ‒ come penso la Giunta saprà ‒ in perenne carenza di organico, [...] un silenzio-assenso... Il rischio è questo. Perché si danno trenta giorni. Decorso questo termine il [...] si intende acquisito, ossia la Sovrintendenza, che non avrà avuto neanche il tempo di esaminare effettivamente la questione, dovrà procedere con il silenzio-assenso, in spregio all’articolo 9 della Costituzione, che prevede che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, ma, aggiungo, in spregio anche all’articolo 1 della Costituzione, che non soltanto attribuisce la sovranità al popolo, ai cittadini, ma prescrive che questa sovranità sia esercitata nell’ambito del dettato costituzionale. Se questo vale per i cittadini, ci si aspetta che questo valga anche per i Governi.

Va rimarcato che un Governo tecnico che mette in discussione e dubita di articolazioni dello Stato sta prendendo una china di particolare gravità, che nulla ha a che fare con l’ambiente e nulla ha a che fare con la difesa dell’ecologia, della transizione ecologica, ma con uno sviluppismo a tutti i costi, letteralmente gravissimo. Su questo, quindi, noi chiediamo alla Giunta se abbia una posizione, che posizione abbia, tenendo presente che dal mio punto di vista questo è un vero e proprio attacco alle articolazioni dello Stato.

Mi sento, quindi, di ricordare, anche se sono convinta che la Giunta lo sappia benissimo, che le Sovrintendenze non solo degli accrocchi di critici d’arte che cercano di imporre un loro gusto particolare, sono servitori dello Stato, sono specialisti che applicano leggi dello Stato secondo il dettato costituzionale, a partire da quello.

A questo si aggiunge, nel momento in cui l’idea di spendere soldi, spendere soldi, spendere i soldi, che è l’unico mantra che si sente in questo momento dalla classe politica, di cui si parla sui giornali e che si vede mediatizzato, a fronte di cosa? A fronte del rischio concreto di una irrimediabile perdita della memoria storica del Paese, di un patrimonio millenario in termini di contesti archeologici, che non verrebbero neanche individuati, verrebbero distrutti a seguito dei lavori, e un danno al patrimonio, non soltanto di quello che ancora non conosciamo, ma che abbiamo, ma di quello che è esistente, quindi è fondativo della cultura e dell’identità dalla Costituzione.

Su questo io credo che, a prescindere dallo sviluppismo fine a se stesso e dal correre, correre, correre, ci si debba anche chiedere come si vuole essere ricordati.

Mi sarebbe piaciuto avere una risposta dell’assessora all’ambiente, ma va bene, ascolterò con grande interesse la risposta del sottosegretario. Chiedetevi, se non avete coscienza della gravità delle cose, come i politici decisori, coloro che firmano decreti, coloro che firmano delibere vogliono essere ricordati, perché c’è un momento in cui i soldi finiranno, lo scempio resterà e quel paesaggio millenario non ci sarà, e questa cosa, ovviamente, diventerà lampante, mentre non si ricorderà più niente del PNRR e dello spendere, spendere, spendere, e chi c’era e ha firmato quei decreti avrà una colpa storica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

I contenuti della bozza del decreto-legge oggetto della presente interrogazione non hanno, a nostra conoscenza, effettuato alcun passaggio formale in Consiglio dei Ministri e, stante le informazioni apprese a mezzo stampa, potrebbero essere affrontati a breve, nel più vasto intervento affidato al cosiddetto Decreto Semplificazione, anche questo tuttavia attualmente in elaborazione.

Posto che la Giunta regionale ritiene di potersi esprimere formalmente solo su testi formalmente licenziati, ad oggi l’unica posizione che può essere ribadita è la necessità, a partire naturalmente dall’attuazione del PNRR, di conciliare le esigenze di celerità e di efficacia dell’azione amministrativa con quella della tutela del paesaggio e dell’ambiente, oltre che, naturalmente, con quella dei diritti del lavoro e della legalità.

Le questioni su cui ci interroga la consigliera sono estremamente interessanti e rilevanti, naturalmente.

Abbiamo punti di vista affrontati anche di recente, oggetto di assunzione di proposte di legge. Tuttavia, credo che sia corretto rispondere formalmente in aula su questioni che sono formalmente poste all’attenzione delle Regioni. C’è una procedura codificata. Quando il Governo ci sottoporrà un testo nell’ambito della Conferenza delle Regioni, come sempre, saremo chiamati a esprimere valutazioni. Laddove queste interferiscano anche con materie di legislazione concorrente tanto più saremo chiamati a dare intese.

Affiderei questa parte della discussione più che legittima, posta dalla consigliera, meno legittima che si faccia un passo avanti da parte della Giunta, in altro ambito anche di discussione dell’Assemblea, che può ottenere quella dell’indirizzo politico.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Mi viene attivato l’audio sempre con molto ritardo.

Mi dispiace di questa…

 

PRESIDENTE (Petitti): Volume, consigliera, mi scusi, perché non la sentiamo.

 

GIBERTONI: Credo, sottosegretario, che la questione sia effettivamente stata ben compresa. Sono convinta che lei abbia assolutamente tutte le possibilità e le conoscenze per comprendere la gravità di questo. Ho avuto e ho, a volte, per persone che sono più conservatrici di me, delle posizioni che possono parere antisistema. Oggi io devo difendere lo Stato. Se lo devo fare io, lo faccio. Io difendo lo Stato perché questo è effettivamente un attacco allo Stato. Queste sono articolazioni dello Stato. Attenzione, non pretendo adesso che tutti gli ingegneri siano Carlo Emilio Gadda, ma pretendo, come cittadina, che la politica sappia contenere le voracità che possono essere voracità di lobby, che possono essere lacune di conoscenze e non lascio il nostro mondo, il nostro Paese in mano a chi ha la testa soltanto rivolta al calcolo, all’industria e alla tecnologia.

Pretendo che la politica sappia fare da tramite, sappia difendere la propria identità. Ho detto prima che dovete scegliere anche come sarete ricordati. Dico alle strutture tecniche e alle Direzioni generali che non hanno voluto scriverle la risposta, che sarebbe stata all’altezza di questa domanda, che le prossime saranno le Regioni, se non l’avete capito. Io, ovviamente, difendo apparati amministrativi che salvaguardano il nostro patrimonio e il territorio. Alla classe politica forse, che già pensa ad altre collocazioni, questa potrà sembrare una domanda marginale, ma in realtà è una domanda fondamentale, che coinvolge anche una de-eticizzazione in questa deregulation totale, in questa deregolamentazione che col vostro silenzio state appoggiando e che di fatto porta semplicemente al disconoscimento di ogni ragione non economica, mascherata dietro al solito green washing, in cui siete purtroppo anche voi tanto bravi, assieme a questo Governo che è l’antitesi della democrazia, come tutte le tecnocrazie.

Mi limito a dare un suggerimento che dovrebbe essere la base, però, per chiunque intraprende un’attività politica. Un Governo non deve ragionare come un consiglio di amministrazione e non deve appellarsi sempre a procedure codificate, come ha fatto adesso il sottosegretario. Ribadisco che questo è effettivamente un attacco allo Stato. Ci sono strutture amministrative che, con grande fatica, hanno costruito un percorso a partire dall’Unità d’Italia e con grande fatica una serie di normative sono entrate nel nostro ordinamento e si è costruita una coscienza, una classificazione, una valorizzazione di quello che è il maggior bene immateriale e materiale di questo Paese. Il fu Bel Paese, speriamo di no, che da ora in poi cominceremo a chiamare soltanto il Paese e tra poco, con questo tipo di classe politica, il paese forse con la “p” minuscola.

Oggi di questo e anche del vostro silenzio io rilevo una complicità. Quindi, nel momento in cui la vostra voce, la vostra firma, il vostro intervento non si leverà in tutte le sedi possibili per fermare questo scempio, questa svendita di beni pubblici agli interessi delle lobby e del mercato, voi sarete ricordati per questo e sarà quindi anche vostra questa colpa storica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3438

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di rifinanziare il bando montagna 2020 per acquisto e/o ristrutturazione di abitazioni nell’Appennino. A firma del Consigliere: Occhi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’ultima interrogazione. Oggetto 3438: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la possibilità di rifinanziare il bando montagna 2020 per l’acquisto e/o ristrutturazione di abitazioni nell’Appennino, a firma del consigliere Occhi.

Prego, consigliere.

 

OCCHI: Grazie, presidente. Premesso che con la determina del 27 novembre 2020 viene approvato dalla Giunta l’elenco dei soggetti ai quali spetta il contributo relativo al bando montagna 2020, ovvero la graduatoria. Sono 1.969 le domande. Considerato che le domande pervenute per la richiesta di finanziamento del bando montagna sono un numero rilevante e tra gli obiettivi di questa Giunta vi è la promozione e lo sviluppo del territorio montano, al fine di contrastare il calo demografico, proseguire la rivitalizzazione delle aree montane attraverso la concessione di contributi ai nuclei familiari già residenti. Conoscevamo il “bando montagna”.

Sono stati destinati i primi 10 milioni. Successivamente sono stati destinati altri 10 milioni. Tuttavia, la quantità delle domande pervenute è pari a 56 milioni. Noi sottolineiamo il fatto che con il 110 per cento, o Superbonus, c’è molto interesse nei confronti della ristrutturazione e nell’acquisto e ristrutturazione di immobili in montagna e che sarebbe un’occasione storica per rivitalizzare il patrimonio.

Quindi, chiediamo se la Giunta intende rifinanziare per coprire le domande e poi poter anche aprire a nuove domande. Sicuramente questa è una fase che, secondo noi, va colta. Deve essere fatto tutto il possibile per dare il massimo insieme al 110 per cento.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Considerato l’elevato numero di domande pervenute a seguito del “bando montagna 2020”, pari a 2.310 richieste, di cui 341 già finanziate con le risorse stanziate nell’annualità pregressa, la Giunta regionale ha assunto la decisione di stanziare nel bilancio 2021, come ricordato dall’interrogante, ulteriori 10 milioni di euro, da utilizzare per lo scorrimento della graduatoria delle domande ammissibili.

Con DGR n. 523 del 19 aprile 2021 ‒ quindi, stiamo parlando di un mese fa ‒ sono state, pertanto, ammesse a finanziamento ulteriori 346 domande. Salgono, così, a 647 i nuclei familiari che riceveranno un contributo per acquistare o ristrutturare un’abitazione in uno dei Comuni montani dell’Emilia-Romagna.

Credo sia doveroso ricordare come si tratti di una misura nuova, aggiuntiva, con risorse dedicate, rinvenute appositamente nell’ambito degli spazi finanziari del bilancio regionale. Se da un lato il numero delle richieste pervenute sottolinea la bontà dell’iniziativa, che pare davvero aver colto nel segno, dall’altro occorre rimarcare come lo sforzo già compiuto in questo biennio sia notevole.

Ciò premesso, durante l’illustrazione della citata delibera di Giunta regionale, il presidente ha anticipato la volontà di rendere strutturale questo fondo, garantendone, quindi, il finanziamento per ogni anno di legislatura. In tal senso, l’assessorato alla montagna si sta muovendo, di concerto con quello al bilancio, per dare corso a tale previsione, anche in vista della costruzione del bilancio di previsione del prossimo anno e del prossimo triennio.

Anche attraverso queste nuove, ulteriori risorse, la Giunta regionale persegue l’impegno, assunto con il proprio programma di mandato, di valorizzare e promuovere le aree montane, sostenendone anche la leva abitativa.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Occhi, prego.

 

OCCHI: Grazie, presidente. Grazie, sottosegretario, per la risposta.

Non sono completamente soddisfatto per un motivo: è chiaramente positivo il fatto che lo si voglia rendere strutturale, però l’interrogazione nasce dal fatto che crediamo che in tempi straordinari bisogna prendere misure straordinarie, quindi se inizialmente non eravamo particolarmente entusiasti di questo bando, perché le cifre messe a disposizione erano poche, crediamo però che con il 110 per cento si sia creata una condizione ottima per riuscire a spingere al massimo.

Anche la Regione potrebbe quindi fare un’azione politica, in questo caso, di riformulazione, anche in fase adesso gli assestamenti di bilancio, di variazioni di bilancio, per dare massima potenzialità a questa misura, proprio perché crediamo che per dar corpo e più forza a questa misura della Giunta sia necessario attuarle, sfruttarle nei momenti topici, e questo è sicuramente un momento topico, perché c’è sicuramente molta richiesta e, anche insieme al Piano nazionale di ripresa e resilienza, saranno anni fondamentali  per il recupero degli immobili, anni che potrebbero anche non tornare più, quindi è un momento veramente importante, che dovremmo sfruttare al massimo.

Speriamo poi che la misura del 110 per cento venga sicuramente allungata e magari resa anche più strutturale nel tempo, molti auspicano diminuendo la percentuale, ma questo spetta al Governo. Crediamo però che anche la Regione debba unirsi ed entrare fortemente in questo meccanismo, proprio perché questa è una fase importantissima e credo che abbiamo un enorme patrimonio in montagna sia di possibilità di nuove persone che vanno ad abitarvi, sia per ristrutturare il patrimonio edilizio, che in alcuni casi ha anche una valenza storica e giace abbandonato al degrado.

Sono stato sollecitato proprio perché tante famiglie, specialmente giovani, vorrebbero in questa fase poter partecipare a questo processo di ristrutturazione, è chiaro che uno sforzo della Regione potrebbe in questo caso, una misura politica come quella già messa in campo, possa essere massimizzata al massimo da questo incrocio tra il Superbonus e il bando montagna.

Auspichiamo che vi sia sicuramente in futuro un ripensamento e uno sforzo in più a livello di bilancio e di cifre per chiudere la lista esistente ed aprire anche a nuove richieste.

Grazie.

 

Cordoglio per la morte del consigliere regionale Massimo Iotti

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere, consiglieri, Giunta, ricordiamo qui oggi la prematura scomparsa del nostro collega, del nostro stimato consigliere Massimo Iotti, ancora troppo giovane, ancora troppo innamorato della vita, della politica di questa terra. Dopo la toccante cerimonia funebre di ieri, siamo qui oggi a ricordare la dedizione, la passione e il grande senso di responsabilità con il quale ricopriva il suo ruolo pubblico e onorava il suo impegno istituzionale: la politica, fatta di impegno, di sacrificio, di un’innata capacità di connettersi con il sentimento della gente e di rispondere alle preoccupazioni e alle istanze dei cittadini con la concretezza dei fatti, portando avanti le giuste battaglie nelle sedi opportune.

Massimo era un uomo appassionato, cordiale, coraggioso, sempre gentile e corretto, una bella persona. Dieci anni sindaco del Comune di Sorbolo, un amministratore preparato e attento. Nel 2014 era stato eletto in Consiglio regionale, riconfermato poi nel gennaio 2020. Da quando ha varcato le porte dell’Assemblea legislativa, è diventato subito un punto di riferimento per tutti noi, così come per i cittadini di Sorbolo, per quelli della provincia di Parma, che avevano creduto in lui, nelle sue capacità, nella sua autorevolezza e solidità morale, che lo ha portato ad essere un uomo stimato e un interlocutore di fiducia da parte di tutti, anche da coloro che magari non condividevano il suo pensiero politico, ma che comunque gli riconoscevano serietà, preparazione e rigore.

È difficile trovare le parole per dire addio a un collega e a un amico che se ne va e oggi vedere quel banco vuoto, dove era abituato a sedersi, è molto doloroso. Ci mancherà la sua voce, il suo sguardo intenso, la tenacia e la fermezza con la quale portava avanti il proprio impegno in aula, dove sempre ha lottato come un leone perché credeva nell’importanza e nella rettitudine delle sue battaglie, delle sue idee e delle sue proposte per il territorio.

A nome di tutta l’Assemblea legislativa, le più sentite condoglianze e un abbraccio ideale alla famiglia e alle tante persone che lo hanno conosciuto e stimato.

Osserviamo un minuto di silenzio.

 

(L’Assemblea osserva un minuto di raccoglimento)

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. (Applausi)

 

OGGETTO 3246

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Modifiche alla legge regionale n. 18 del 2005 (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla costituzione dell’Associazione Collegio di Cina – Centro per la cooperazione con la Cina sulla ricerca, formazione, cultura e sviluppo d’impresa). (20)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 3246/1 oggetto 3373 – approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con i nostri lavori con l’oggetto 3246: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Modifiche alla legge regionale n. 18 del 2005 (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla costituzione dell’Associazione Collegio di Cina - Centro per la cooperazione con la Cina sulla ricerca, formazione, cultura e sviluppo d’impresa”.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Cultura nella seduta del 6 maggio 2021 con il seguente titolo: “Modifiche alla legge regionale 29 settembre 2005, n. 18”.

Il progetto di legge è composto da tre articoli.

Il relatore della Commissione, il consigliere Daffadà, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il relatore di minoranza, il consigliere Mastacchi, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Ricordo anche che su questo progetto di legge è stato presentato un ordine del giorno, il 3246/1, a firma dei consiglieri Daffadà e Mastacchi.

A questo punto, passiamo alla discussione.

Partiamo con la relazione del relatore della Commissione, il consigliere Daffadà. Prego.

 

DAFFADÀ, relatore della commissione: Colleghe e colleghi consiglieri, il Collegio di Cina è nato nell’ottobre 2005 come associazione che perseguiva finalità culturali, formative, scientifiche e di promozione nelle relazioni tra Italia e Cina.

Oggi, a distanza di quattordici anni di attività sul territorio emiliano-romagnolo, risultando ormai superati i presupposti che portarono alla costituzione di questo ente, lo stesso si è evoluto in una nuova struttura denominata “Associazione Asia Institute”, che gli permetterà di allargare il proprio spettro territoriale e il proprio campo d’attività, aumentandone le potenzialità e l’efficacia.

Questo progetto di legge costituisce l’applicazione dell’articolo 64 dello Statuto regionale, in base al quale, per attività inerenti allo sviluppo economico, sociale e culturale o ai servizi di rilevanza regionale, la Regione può con legge istituire enti e aziende dotati di autonomia funzionale ed amministrativa o partecipare a società, associazioni e fondazioni.

Una volta approvato il progetto di legge, la Regione Emilia-Romagna potrà, dunque, partecipare all’Associazione Asia Institute, erede dell’Associazione Collegio di Cina. Tale adesione sarà a tempo indeterminato, fermo restando il diritto di recesso, e non comporterà obblighi di finanziamento o di esborso ulteriore rispetto al versamento originario della quota annua, così come definito dall’articolo 4 della legge regionale n. 18/2005, che resterà invariato.

Partendo dai pilastri cardine del lavoro svolto dal Collegio di Cina, il nuovo ente, che si configura come un’evoluzione del vecchio, si pone nuovi importanti obiettivi strategici, del tutto in linea con le politiche regionali. La nuova area geografica di riferimento sarà l’Asia nella sua interezza, mantenendo un forte focus sulla Cina, ma includendo altre realtà sociopolitiche e culturali che si stanno affermando in maniera cruciale e alle quali il sistema regionale mostra un crescente interesse.

Negli ultimi anni la Regione Emilia-Romagna ha infatti rafforzato i propri rapporti commerciali con numerosi Stati del sud-est asiatico, arrivando addirittura a considerare i Paesi dell’ASEAN, cioè dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, fondamentali per la realizzazione della strategia Go Global 2021-2025.

Analizzando i dati del 2020 relativi alle principali evidenze economiche riguardanti il commercio estero, l'Emilia-Romagna risulta essere la prima Regione italiana per saldo commerciale (27,5 miliardi di euro) e per export pro capite (13.698 euro, quasi il doppio della media nazionale), di cui una parte rilevante esportata proprio verso i Paesi asiatici.

Guardando inoltre ai dati di Unioncamere Emilia-Romagna del periodo pre-pandemico  2010-2019, possiamo rilevare che la Cina è risultata essere la sesta destinazione per l'export emiliano-romagnolo, con una crescita del volume di esportazione del 49,5 per cento rispetto al 2010.

I rapporti di interscambio commerciale con la Corea del Sud sono cresciuti in modo esponenziale, soprattutto per quanto riguarda il settore agroalimentare. Grazie all’accordo commerciale siglato tra Giappone e Unione europea nel 2019, i rapporti commerciali tra il Giappone e l’Emilia-Romagna sono stati in costante aumento.

Dati alla mano, risulta evidente come la Cina e l’intera regione orientale costituiscano dunque una grande opportunità per le imprese italiane ed europee. In questo contesto, si ritiene che vada consolidata la collaborazione tra istituzioni, associazioni, attività culturali e imprenditoriali.

Occorre legare maggiormente la promozione del territorio con i brand emiliano-romagnoli già affermati in Cina e in tutta l’area asiatica, come Ferrari, Lamborghini, Ducati e prodotti dell'enogastronomia, attraverso i quali poter presentare il territorio e posizionare l’Emilia-Romagna come destinazione di lusso.

L’associazione cercherà dunque di diventare un punto di riferimento non solo per le comunità asiatiche nel territorio emiliano-romagnolo, cittadini, imprese e studenti, ma anche per i cittadini, le imprese, gli studenti del territorio, che vogliano formarsi e creare legami con l’Asia. Le attività di formazione e cultura verranno perciò affiancate in maniera sinergica da ricerca e sviluppo d’impresa.

Le modifiche proposte con questo progetto di legge, considerato il mutato statuto dell’ente, sono di carattere meramente formale, hanno valore nominale, non comportano nuovi oneri per la Regione Emilia-Romagna, in quanto non mutano il quadro normativo vigente.

Analizziamo ora nel dettaglio dell’articolato.

Articolo 1, Modifiche al titolo della legge regionale n. 18 del 2005. Il presente articolo modifica il titolo della legge regionale n. 18 al fine di adeguarlo alla partecipazione all’associazione Asia Institute, suo erede a seguito della modifica dello Statuto associativo e della denominazione sociale.

Articolo 2. Il presente articolo sostituisce l’articolo 1 della legge regionale al fine di dare autorizzazione alla partecipazione alla associazione Asia Institute quale trasformazione dell’associazione Collegio di Cina a seguito della modifica dello Statuto associativo e della denominazione sociale.

Articolo 3. L’articolo stabilisce il termine di entrata in vigore.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Daffadà.

Passo la parola al relatore di minoranza, il consigliere Mastacchi. Prego.

 

MASTACCHI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Direi che, vista la semplicità della modifica di legge e dei semplici tre articoli di cui parliamo, non c’è granché da aggiungere rispetto a quanto già espresso dal relatore di maggioranza.

La legge, come si diceva prima, interviene sui tre articoli, in particolare sulla legge originaria n. 18/2005, modificandone il nome, quindi da “Collegio di Cina” ad “Associazione Asia Institute”, allargando così la sua area di influenza non più solo alla Cina, ma a tutta l’area asiatica. Quindi, autorizza, di conseguenza, la partecipazione a quella che diventa sostanzialmente una nuova associazione e ne determina l’entrata in vigore.

Non ci sono particolari problematiche da affrontare, visto che è un’associazione senza fini di lucro, alla quale la Regione partecipava già anche in passato. È coerente con i princìpi dello Statuto regionale.

Approfitto già per intervenire anche sull’ordine del giorno, che tende a potenziare l’internazionalizzazione e le partnership per le aziende del territorio emiliano-romagnolo e per attrarre nuovi investimenti sul nostro territorio.

Direi che non c’è granché da aggiungere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Adesso apriamo il dibattito generale. Chi si iscrive a parlare? Chiedo al consigliere Daffadà di spegnere…

Grazie. Siamo in dibattito generale. 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Siamo in dibattito generale. Interventi?

Non avendo interventi in discussione generale, chiedo al relatore della Commissione, consigliere Daffadà, se vuole intervenire. Prego.

 

DAFFADÀ: Non ho altro da dire rispetto al tema. Ho un ordine del giorno da presentare. Posso farlo adesso?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Se vuole, può illustrarcelo. Certo. È stato distribuito?

 

(interruzione: “Sì, sì.”)

 

DAFFADÀ: Era anche allegato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Bene. Prego, consigliere.

 

DAFFADÀ: Come ha già annunciato il collega Mastacchi, abbiamo presentato a firma congiunta un ordine del giorno. Con questo ordine del giorno vorremmo porre l’attenzione su uno degli obiettivi fondanti il vecchio Collegio di Cina, oggi confluito nell’Asia Institute, che riguarda l’aspetto culturale.

Il processo di globalizzazione negli anni ha generato l’omologazione delle culture, spegnendo le particolarità e penalizzando le diversità, mettendo in crisi le identità personali e culturali, creando complessi di inferiorità o superiorità tra le culture. Recentemente l’UNESCO, nel volume intitolato Culture 2030 Indicators, ha attribuito alla cultura un ruolo centrale negli obiettivi dell’Agenda 2030. L’ha definita veicolo per produrre valore e ricchezza, strumento per educare, formare e aumentare il livello di conoscenza, ma anche strumento di coesione, accesso e partecipazione alla cultura stessa.

Spesso si dice con la cultura non si mangia, non riuscendo a percepire il valore che la cultura ha a prescindere dal risvolto concreto che comunque c’è, eccome, ma anche il suo apporto in termini di salute, benessere, crescita dal punto di vista personale, professionale e collettivo. Bisogna evitare di separare l’economico dall’umano e questo ci è apparso maggiormente evidente in questo periodo, in cui, per via dell’emergenza sanitaria, abbiamo dovuto fare a meno di tante attività culturali come il teatro, il cinema, gli incontri, le mostre, gli spettacoli dal vivo e così via.

Sono molte le realtà territoriali della nostra Regione che negli anni hanno avuto, ancor prima dell’Asia Institute, già Collegio di Cina, il merito e la capacità di tessere relazioni importanti con i Paesi del mondo asiatico, partendo proprio dalla cultura, e che oggi pensiamo debbano essere tenuti in considerazione e inseriti nelle attività dell’Asia Institute. Penso, ad esempio, rispetto al mio territorio di appartenenza, al Museo di arte cinese ed etnografico dei Missionari Saveriani di Parma, un luogo dalla forte identità internazionale, che conserva e cura manufatti preziosissimi; un contenitore artistico e documentario nato nel 1901 per iniziativa dell’allora Vescovo di Parma, conosciuto a livello internazionale quale luogo capace di sottolineare la vitalità, anche contemporanea, delle culture che vi sono rappresentate. Nel mio territorio potrei citare anche ALMA, ambasciatrice della cucina italiana in Cina. Sicuramente vi saranno molte altre realtà simili a questa sparse nella nostra regione, che si configurano come contenitori preziosi e importanti di relazioni e che, forse, meriterebbero di essere coinvolte maggiormente in un nuovo scenario di relazione, da ampliare e costruire, con il mondo asiatico.

Quello che si chiede, dunque, è di coinvolgere e creare sinergie tra i diversi attori locali del territorio regionale operanti nel settore della cultura asiatica e l’Associazione Asia Institute, per potenziare l’internazionalizzazione, le partnership delle aziende del territorio emiliano-romagnolo e per attrarre investimenti sul territorio regionale anche in campo culturale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Mastacchi, vuole intervenire? No. Bene.

La Giunta non interviene.

Passiamo all’esame dell’articolato.

Se siete pronti, iniziamo con le votazioni.

Articolo 1.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 43

Favorevoli 27

Contrari 0

Astenuti 15

 

È approvato.

 

L'articolo 1 è approvato.

Articolo 2.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 42

Favorevoli 26

Contrari 0

Astenuti 15

 

È approvato.

 

L'articolo 2 è approvato.

Articolo 3.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 44

Favorevoli 26

Contrari 0

Astenuti 16

 

È approvato.

 

L’articolo 3 è approvato.

Passiamo ora alla discussione generale sull’ordine del giorno. Non ci sono interventi in discussione generale.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Volevo solo esprimere parere favorevole all’articolo 2. Non mi ha preso la votazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Okay. Grazie, consigliere.

Passiamo quindi alle dichiarazioni di voto congiunte sull’ordine del giorno e sul progetto di legge.

Se non ci sono interventi sulle dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione l’ordine del giorno numero 1, a firma dei consiglieri Daffadà e Mastacchi.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 41

Favorevoli 25

Contrari 0

Astenuti 14

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Passiamo quindi alla votazione del progetto di legge 3246.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 41

Favorevoli 25

Contrari 1

Astenuti 14

 

È approvato.

 

Il progetto di legge 3246 è approvato.

 

OGGETTO 3330

Presentazione da parte della Giunta regionale degli obiettivi strategici e delle scelte generali del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate 2022-2027 (PRRB), ai sensi dell’art. 34 della legge regionale 18 luglio 2017, n. 16.

(Discussione)

(Ordine del giorno 3330/1 oggetto 3464 - Presentazione)

(Ordine del giorno 3330/2 oggetto 3465 - Presentazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’oggetto 3330: comunicazione sulla presentazione da parte della Giunta degli obiettivi strategici e delle scelte generali del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027, ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale 18 luglio 2017 n. 16.

La Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità ha esaminato la Comunicazione nella seduta del 19 maggio. Il procedimento per l’approvazione, ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale del 18 luglio 2017 n. 16, prevede: “ai fini della formazione e approvazione degli strumenti di pianificazione di competenza della Regione previsti dalla normativa in materia ambientale, si applica la procedura disciplinata nei titoli I e II della parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) relativa alla valutazione ambientale strategica (VAS). La medesima disciplina si applica anche per la modifica dei piani. La Giunta regionale presenta gli obiettivi strategici che si intendono perseguire e le scelte generali di piano all’Assemblea legislativa, che su di esse si esprime attraverso l’approvazione di un ordine del giorno”.

Su tale oggetto insiste un ordine del giorno, il n. 1, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele e Facci.

È aperta la discussione generale. Ricordo: dieci minuti per ogni consigliere.

Chiedo all’assessore Priolo di intervenire sulla comunicazione. A lei, assessore.

 

PRIOLO, assessore: Come illustrava la Presidenza, l’oggetto è già stato discusso in due Commissioni, prima illustrato e poi dibattuto. Dal punto di vista, quindi, delle linee strategiche c’è stata anche un’ampia discussione, di cui dopo, nelle considerazioni finali, vorrò anche tenere conto.

Dal punto di vista di quelli che sono gli obiettivi strategici che oggi andiamo a deliberare, quindi ad approvare, farò alcune considerazioni rispetto alle novità che il documento si pone di portare avanti e alle nuove strategie che, partendo da un quadro conoscitivo che abbiamo potuto analizzare in sede di Commissione, pone la Regione Emilia-Romagna, da questo punto di vista, a un passo già avanzato nella gestione dei rifiuti, che oggi ci vede impegnati in un nuovo ambito, che è quello del Piano delle bonifiche.

Da questo punto di vista, quindi, il Piano eleva la complessità dell’azione che deve affrontare, ma la affronta in maniera strategica, ponendosi alcuni obiettivi che mettono a corollario sia quelli che sono gli obiettivi individuati dal nostro programma di mandato sia quelli che sono i nuovi obiettivi che il Patto per il lavoro e per il clima si è posto.

È evidente che questo Piano lavora secondo quelle che sono le normative comunitarie, in continuità con il Piano precedente, ma facendo tesoro del fatto che la Regione Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a scrivere una legge sull’economia circolare. Da questo punto di vista, il nuovo Piano prevede di focalizzare in maniera importante la sua azione sulla gerarchia dei rifiuti, partendo soprattutto dalla prevenzione. Da questo punto di vista, si pone l’obiettivo di lavorare nell’ambito delle nuove filiere dell’economia circolare contribuendo a ridefinire anche un modello di sviluppo economico territoriale che intendiamo portare avanti secondo quello che è il principio della transizione ecologica che noi abbiamo fissato anche all’interno degli obiettivi del Patto per il lavoro e per il clima.

Sono diversi gli aspetti che dovremo porre a sistema. Voglio precisare all’Assemblea che, ovviamente, la discussione non terminerà con l’approvazione degli obiettivi strategici di oggi, ma è l’avvio di un percorso che sarà molto robusto, di un confronto molto ampio che verrà condotto non soltanto nella competente Commissione, ma anche all’interno di un confronto che dovrà essere posto con il territorio e con gli enti locali, con i soggetti gestori, con il mondo del Patto per il lavoro e per il clima che con noi ha condiviso gli obiettivi.

Secondo la normativa, noi dovremmo portare avanti la VAS, quindi la Valutazione ambientale strategica. All’interno di questa faremo una discussione approfondita sul quadro che ci viene posto davanti e sulle azioni strategiche da mandare a compimento, per poi addivenire all’adozione dello strumento alla fine dell’anno.

Questo per dire che siamo alla fine di maggio, quindi avremo diversi mesi per poter insieme condividere le azioni strategiche, che poi dopo dovranno essere quelle che ci consentiranno di portare avanti gli obiettivi che le linee strategiche si pongono.

Vorrei fare alcuni focus, poi dopo lascerei però il dibattito all’Assemblea, anche perché abbiamo comunque già discusso molto di questi obiettivi. La cosa che vorrei sottolineare è che quando si è a un livello già molto elevato, come quello che la Regione Emilia-Romagna ha raggiunto soprattutto nell’ambito della raccolta differenziata e quindi in percentuali che sono già oltre gli obiettivi che la normativa europea ci consegna, che sono fissati al 2035 e che noi abbiamo già raggiunto adesso, alzare il livello, quindi la portata delle azioni, diventa sempre più complesso, perché siamo già a un punto molto elevato. Arrivare quindi all’80 per cento di differenziata, al 70 per cento del tasso di riciclaggio, al non conferimento, come abbiamo detto, in discarica del rifiuto urbano è sicuramente ambizioso, ma alla portata della Regione Emilia-Romagna.

Questi sono gli obiettivi più complessi che noi miriamo a porre in essere, sapendo che questo ci dovrà vedere alleati con il sistema degli enti locali per quanto concerne soprattutto non un fine, ma un mezzo, che è quello della tariffa puntuale, che era già fissato nella precedente programmazione, ma che noi dobbiamo aggiornare e adeguare in base anche all’evoluzione che in questo momento, a seguito della pandemia, abbiamo dovuto valutare come elemento deterrente del raggiungimento degli obiettivi al 2020.

Dicevo che è un mezzo e non un fine, perché il fine è la definizione di un nuovo sistema e un nuovo modello economico, che è quello dell’economia circolare, che si accompagna con la grande novità del Piano delle bonifiche, che da questo punto di vista, come avete visto, individua diversi siti che dovranno essere oggetto di intervento da parte non soltanto della Regione, ma soprattutto degli enti locali, del sistema delle imprese.

Da questo punto di vista ci vedrà impegnati in una nuova attività che deve accompagnare il territorio anche sugli aspetti di semplificazione, di gestione dell’approccio sul piano normativo e quindi dell’accompagnamento ad un modello che li possa aiutare. In questo è molto importante il lavoro che noi dovremo fare sui siti soprattutto antropizzati, ex siti industriali, definiti brownfield, all’interno del documento, che però fanno il paio con le strategie che la Regione Emilia-Romagna sta portando avanti con altri Assessorati.

Credo che il valore aggiunto di questo lavoro sia inserire il Piano dei rifiuti all’interno di una pianificazione strategica omogenea, non singolare, ma che vede contemporaneamente portare avanti il Piano dei rifiuti, il Piano dell’energia, il Piano dell’aria, il Piano della tutela delle acque, per dire che noi siamo all’interno di una grande visione, che è quella che l’Assemblea sta portando avanti con il Documento strategico regionale, e che dovrà trovare negli strumenti di finanziamento dell’S3, sempre all’attenzione dell’Assemblea, elementi importanti per finanziare anche nuove filiere e nuove strategie che noi dovremo portare a compimento.

Tutto questo sarà un lavoro che ci vedrà impegnati nella composizione del documento e quindi del Piano vero e proprio in tutto questo anno, ma che ci vedrà impegnati in un monitoraggio costante, proficuo e continuo nel corso di ogni anno.

Abbiamo infatti inserito non soltanto il monitoraggio annuale che già adesso compiamo per quanto riguarda la valutazione dei risultati ottenuti, ma un monitoraggio semestrale di confronto con gli enti locali per accompagnarli in questo percorso molto ambizioso.

Da questo punto di vista, mi fermerei qua, per la verità. Sono molto interessata ad ascoltare gli interventi per poi fare tesoro di quello che direte ed eventualmente, a conclusione della discussione, posizionarci dal punto di vista degli intendimenti del lavoro che ancora ci aspetta.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Priolo.

Apriamo il dibattito. Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, per la breve illustrazione, ma era già stata fatta in parte in Commissione.

Assessore, le dico la cosa che mi ha più sconcertato, francamente, della presentazione degli obiettivi. In questo documento c’è un grande assente e la sua assenza la dice lunga sulla differenza di vedute che abbiamo rispetto alle strategie che devono essere messe in campo per raggiungere gli obiettivi che poi ci vogliamo prefissare.

Il grande assente di questo Piano è il cittadino. Qua non si parla mai del cittadino. Questi obiettivi sembra che siano stati raggiunti, anche gli obiettivi che siamo riusciti a raggiungere finora, e gli obiettivi che ci vogliamo prefissare di raggiungere sembra che vengano raggiunti da un’entità astratta.

Gli obiettivi che vogliamo raggiungere e gli obiettivi che sono stati raggiunti, sono stati raggiunti grazie alla collaborazione dei cittadini, che continuano a pagare fior fior di quattrini per la tassa dei rifiuti, impegnandosi a differenziare, nonostante non abbiano un euro di sgravio dalla tassa dei rifiuti. Ad oggi non hanno avuto un euro indietro, nonostante con grande diligenza e grande impegno si adattino alle imposizioni che vengono dall’alto per fare la differenziata e si adattino alle varie imposizioni che il sistema gli impone. Perché oggi sono imposizioni del sistema, che può essere la raccolta puntuale in alcuni casi, che può essere la raccolta porta a porta in altri casi. Cittadini che mantengono magari per una settimana intera quei rifiuti in casa, che si adattano a conferire a determinati orari, che si adattano a mantenere anche in appartamenti piccoli, a tenere in casa e a convivere con i rifiuti per giorni interi, cittadini che hanno fatto sacrifici, che fanno sacrifici perché hanno uno spirito ambientalista giustissimo, ma che non hanno ancora avuto niente indietro.

Quindi, il problema per quello che mi riguarda è cambiare un pochettino anche la prospettiva e far tornare un pochettino il cittadino al centro delle dinamiche, che oggi lo debbono vedere più coinvolto in maniera attiva e non uno spettatore delle imposizioni che arrivano dall’alto dalle varie Amministrazioni, dai vari Enti locali.

Anche il concetto imposto, che viene citato, di chi inquina paga è un concetto che, le dico francamente, non è che a me piaccia tantissimo, perché a me piace più e piacerebbe di più il concetto di chi non inquina risparmia. Mi piace sempre cercare di trovare una declinazione al positivo per incentivare i cittadini alle azioni in positivo e non sempre e soltanto il concetto e la logica della frusta per rincorrere dei numeri. L’obiettivo degli amministratori è sempre rincorrere dei numeri. Abbiamo fatto il 71 per cento in più. Non lo abbiamo fatto noi. Lo hanno fatto i cittadini che si sono impegnati e han fatto dei sacrifici, ripeto, senza avere nulla in cambio ad oggi.

Quindi, benissimo la tariffa puntuale. Siamo d’accordo sulla tariffa puntuale, ma qual è il vero obiettivo della tariffa puntuale? È che ci sia anche un bonus o che si vada solo verso un malus? Diciamolo chiaramente. Io lo vorrei vedere chiaramente per iscritto perché oggi i cittadini già pagano una tariffa. Se l’obiettivo è che la tariffa resta quella e poi, se conferiscono più di quello che devono, pagano di più? Non mi va bene. Se l’obiettivo, invece, è che se conferiscono di meno pagano di meno, se conferiscono di più pagano di più, mi può star bene. Ma non è questa la direzione in cui si sta andando, per quanto ne ho voce io. Si sta andando in una direzione diversa, che non è quella del “bonus-malus”, ma solo del malus, ancora in una chiave che non è di coinvolgimento attivo e positivo dei cittadini in un’azione che ci dovrebbe, invece, vedere tutti coinvolti.

Dico questo perché, ad oggi, le tariffe che paghiamo, in particolare in questa regione, sono particolarmente elevate. Lo dico proprio perché in questa regione capire come vengono calcolate le tariffe e la trasparenza sulle tariffe è mera utopia. Anche questo manca ‒ ne parlavamo prima con qualche collega ed è stato detto anche, probabilmente, nel dibattito nelle Commissioni ‒ all’interno del Piano: la direzione nella quale vuole orientarsi la Regione.

Lo dico chiaramente. Ad oggi, per quello che mi riguarda, il sistema delle partecipate è un sistema che, invece di unire i pregi del pubblico e i pregi del privato, ha unito il peggio del pubblico e il peggio del privato. Il sistema partecipato di queste società, HERA su tutte, ha reso i Comuni schiavi dei dividendi; non ha consentito loro di controllare quanto dovevano controllare; le tariffe sono molto alte per i cittadini; i servizi non sempre sono all’altezza delle tariffe che vengono pagate. Capire a quanto ammontano le tariffe, se le tariffe corrispondono... Perché oggi parliamo di tariffe, quindi dovrebbero essere a copertura di costi. Capire esattamente come sono calcolate quelle tariffe, quelle coperture di costi è praticamente impossibile per chiunque.

D’altronde, è noto a tutti che, se il controllato è il controllore, nel momento in cui hai un interesse ad avere dei dividendi è altrettanto difficile pensare che chi è dentro la partecipata, poi, possa anche esercitare un’azione effettivamente rigorosa di controllo rispetto all’operato che fa la società nella quale sei e alla quale dopo chiedi dei dividendi. Perché diventi schiavo di quei dividendi.

È anche importante capire in quale direzione vogliamo andare, come Regione. Se vogliamo mantenere questa impostazione, che a mio avviso oggi non ha portato buoni risultati per il cittadino... Poi, per le aziende, per carità: i bilanci delle aziende sono super-solidi, super floridi e spesso anche nei bilanci del Comune vengono conferiti dei super dividendi, degli ottimi dividendi, ma i cittadini spendono tanto e non sempre hanno un servizio all’altezza.

In particolare, oggi ai cittadini chiediamo ancor più impegno nel raggiungere degli obiettivi di differenziata, perché gli impegni sono sempre più stringenti, i sacrifici che chiediamo ai cittadini sono sempre più importanti, a suon di multe, perché se metti fuori i rifiuti 10 minuti più tardi o se ti sbagli una volta, ti viene anche fatta la sanzione, per carità, giustamente, perché vanno rispettati gli orari alla lettera, e dall’altra parte non gli si dà niente.

Capite bene che individuare e capire la direzione che vogliamo prendere diventa importante, ed è per questo (torno al principio) che mi sarebbe piaciuto che all’interno del Piano strategico il cittadino fosse centrale, perché determinati obiettivi non si possono raggiungere se non c'è un effettivo coinvolgimento in quello che è un obiettivo di tutti, perché gli obiettivi che ci diamo, aumentare le percentuali di raccolta differenziata, tutti questi obiettivi sono obiettivi della collettività, quindi ci deve essere un coinvolgimento fattivo dei cittadini, che secondo me non potremo mai raggiungere soltanto con la frusta, non lo potremo raggiungere soltanto con gli aumenti tariffari, non lo potremo raggiungere soltanto rendendo sempre più difficile la vita ai cittadini, ma bisognerà cercare in qualche modo di coinvolgerli in maniera attiva.

Nella mia piccola esperienza, essendo un cittadino anch’io, vedo quello che accade sotto casa mia, i sacrifici che vengono chiesti ai cittadini bolognesi sono sempre maggiori ed è sempre più complicato, ma non ho ancora visto 1 euro di sgravio della tassa dei rifiuti, 1 euro, anzi vedo delle robe che a volte fanno mettere le mani nei capelli, non sto neanche a dirlo perché altrimenti diventerebbero le comiche.

Su questo, secondo me, ci sarebbe molto da fare e spero che ci sia una sterzata importante, che valorizzi in maniera più significativa e metta il cittadino al centro del raggiungimento di questi obiettivi, perché questi obiettivi, se li abbiamo raggiunti, li abbiamo raggiunti grazie ai cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Consigliere Occhi.

 

OCCHI: Grazie, presidente. 

Abbiamo già affrontato il tema in Commissione, abbiamo già fatto alcune precisazioni, alcune richieste e abbiamo espresso alcune perplessità.

Sicuramente il passaggio di evidenziare quelle che sono state le mancanze o i fallimenti del Piano attuale è giusto che sia la base di partenza.

Nel 2014-2015 già molti operatori dicevano come gli obiettivi di raccolta differenziata, ma ancor più quello di produzione pro-capite di indifferenziato, 150, era un limite veramente difficile da raggiungere, e infatti siamo a 194. Bene.

Questa volta stiamo attenti a pianificare bene gli obiettivi, fissando gli obiettivi di produzione dei rifiuti, di riciclo o recupero. Stiamo attenti a fissarli bene, anche perché c’è stata la pandemia, ci sono state altre variazioni legislative, il decreto legislativo n. 116. C’è il metodo tariffario di ARERA, questo lo avete citato, però quello che ho detto anche in Commissione è stiamo attenti alle leve che sono state utilizzate per la richiesta, per cercare di abbassare il quantitativo di rifiuti. Probabilmente queste leve, come la tariffazione puntuale, la premialità per le buone pratiche, ma anche una più incisiva informazione del cittadino e delle imprese, non hanno avuto risultati determinanti nell’abbassamento del quantitativo di rifiuto prodotto, proprio perché, come dicevamo, è necessario agire sul packaging, agire sulla pubblicità, sull’impresa, anche su tutta la filiera, tenendo conto anche dell’andamento economico, perché se noi puntiamo esclusivamente su meccanismi di tipo ideologico o comunque di volontà politiche, si rischia poi di scontrarsi con la dura realtà.

Per esempio, l’obiettivo di raccolta differenziata all’80 per cento è sicuramente un obiettivo sfidante, però vorrebbe dire due punti percentuali annui, anche in alcune specifiche realtà.

Sappiamo che ci sono, tra l’altro, degli ambiti che hanno gli affidamenti in un nuovo affidamento, quindi sarà difficile che partano con nuovi sistemi, per esempio, di tariffazione puntuale o altri meccanismi premianti.

Noi consiglieremmo anche qua di avere una percentuale di obiettivo di raccolta differenziata un po’ minore. Per quanto riguarda il riciclo, invece, anche qua, attestarsi a valori sopra il 65 per cento è molto pericoloso. Ed è molto pericoloso perché abbiamo visto cosa è successo alla raccolta differenziata, con tanti scarti. Anche qua c’è chi dice che andare sotto il 20 per cento, non possa essere riciclato, cioè più del 20 per cento non possa essere riciclato dalla raccolta differenziata. Quindi, attenzione.

Già con un 65 per cento di riciclo, tenendo conto di questo 20 per cento, si arriva all’80 per cento di raccolta differenziata, che è già un ottimo obiettivo. Bisogna aumentare il tasso di riciclo, però anche per questo servono nuove filiere, servono impianti, impianti che spesso vengono poi ostacolati da chi sappiamo. Attenzione. Abbiamo degli obiettivi, portiamoli avanti, ma teniamo conto che c’è anche la realtà.

Pensare di poter raggiungere i 120 kg pro-capite, tenendo conto che nel 2019 siamo arrivati a 194 o 195, è veramente un obiettivo che rischia di ricadere negli errori passati. È vero che c’è un abbassamento dal 25 all’8 per cento rispetto agli obiettivi del piano in essere, però ci sembrano già obiettivi pericolosi. Ma perché? Perché tra l’altro andiamo incontro e speriamo di andare incontro il più rapidamente possibile a una ripresa economica, a una ripresa dell’industria, a una ripresa della manifattura e quindi a una ripresa dei consumi. È possibile che ci sia. Speriamo che ci sia, da questo punto di vista, una ripresa dei consumi, ma potrebbe tradursi, quindi, in un aumento di produzione di rifiuti urbani, ma anche speciali, legati al discorso dell’industria.

Sappiamo anche che il 116 ha slegato il rifiuto urbano da quello speciale e dà anche la possibilità alle aziende di rivolgersi al mercato privato. Anche qui, attenzione. Ragioniamo sugli impianti, sull’impiantistica. Vediamo quali sono le problematiche territoriali degli impianti esistenti. Dobbiamo fare una gestione dei flussi e delle promesse anche di chiusura di eventuali impianti solo una volta che abbiamo a che fare con un obiettivo chiaro di riduzione dei rifiuti e sappiamo quanti rifiuti produce il nostro sistema regionale. Altrimenti rischiamo di fare delle promesse ai territori, e sarà il tema del prossimo nostro ordine del giorno, che poi non possono essere mantenute, promesse della Giunta che poi non vengono mantenute.

Questo è successo sia per la chiusura dei termovalorizzatori che per la chiusura delle discariche. Alla fine si viene a dire che serve ancora la discarica. Bene, allora non facciamo promesse basate su dati irrealistici. Facciamo una pianificazione annuale, un monitoraggio annuale della produzione di rifiuti e ogni anno sappiamo quali impianti potremo eventualmente chiudere, quali potremo ri-autorizzare e quali potremo ampliare, altrimenti arriva quel loop che conosciamo benissimo.

I flussi li ho detti. Anche qua, evitiamo gli impegni presi a priori senza avere un aggancio alla produzione reale dei rifiuti.

Sulla tariffazione puntuale, la data del 22 sarà difficile poterla rispettare. Anche perché, come abbiamo detto sia in Commissione sia qualche collega che mi ha preceduto, gli impatti sono stati bassi. Ancora oggi la tariffa puntuale non ha portato un cambiamento, anche dove è stata introdotta e nei posti in cui è stata introdotta anche in maniera mista. Parlo, per esempio, della mia Provincia, dove, infatti, il Piano la chiama in maniera ibrida. Tassa. La chiama ancora “tributo”, perché non è ancora una tariffa. Gli incentivi sono stati minimi. Sono stati minimi anche gli incentivi per chi conferisce materiale ai Centri di recupero. Sono stati veramente incentivi minimi. Quindi, le famiglie, anche in una fase di difficoltà, difficilmente terranno d’occhio il cercare di cambiare anche quelle che sono le consuetudini familiari per andare incontro a una tariffa puntuale che ancora non è premiale, non è tanto premiale.

Come ribadivo in Commissione, il problema è che le pratiche troppo green a volte sono anche troppo costose. Per esempio, il riciclo, il riutilizzo dei detersivi, il riutilizzo delle confezioni è possibile solo in alcuni tipi di negozi, quelli BIO, li conoscete bene, che hanno un target molto elevato. Nei discount, generalmente, si va ancora di packaging.

La tariffa puntuale sarà difficile portarla a termine. Attenzione, poi, agli abbandoni. L’abbandono dei rifiuti sta diventando una piaga in tanti Comuni. Noi dobbiamo anche sapere questo: se migliorerà la raccolta della differenziata... Cosa accade? Migliorando la raccolta differenziata, volendo puntare a tutti i costi, aumentando la raccolta differenziata, si rischia di creare l’abbandono. A questo punto, invece, puntando il massimo sulla qualità della raccolta differenziata, se ne abbasserà, chiaramente, la percentuale.

Infatti, tutte le misure che i gestori metteranno, per esempio, in campo per garantire la riciclabilità della raccolta differenziata, per esempio anche le azioni di sensibilizzazione ambientale, quelle che dovrebbero essere implementate, determineranno sicuramente l’incremento del rifiuto indifferenziato e la riduzione della percentuale della raccolta. Per esempio, pensiamo alle frazioni estranee: la plastica, i manufatti, i fusibili del vetro e della ceramica, che adesso vanno a finire nella raccolta differenziata, ma che differenziabili non sono. Attenzione a portare avanti misure che incentivino, poi, la riduzione del rifiuto indifferenziato, con una tariffa puntuale, perché poi ci vogliono più controlli dei conferimenti.

Chiudo dicendo che il rifiuto indifferenziato è una condizione irrinunciabile, anzi una buona raccolta differenziata porta anche la qualità a una presenza di differenziato, che dovrà essere trattato nella maniera migliore. A volte accanirsi nel riciclare anche l’ultima parte rimanente potrebbe essere un errore anche economico. Esistono sistemi di trattamento (penso per esempio alla pirolisi), nuove tecnologie, quindi anche qua seguiamo la tecnologia che avanza, per permettere di recuperare l’ultima parte di energia, il massimo della parte di energia della materia che non andrà a riciclo, proprio perché abbiamo una parte che sarà fisiologicamente non riciclabile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Bessi, prego. 

 

BESSI: Grazie, presidente. Grazie, colleghi.

Il mio intervento su questo importante documento non vuole occuparsi dei numeri, delle percentuali o entrare nei dettagli degli obiettivi, che sono ben spiegati nella delibera e nel percorso che stiamo iniziando per definire il Piano dei rifiuti regionale.

Il punto focale su cui voglio impegnarvi 5-7 minuti è quello dell’importanza di come si raggiungono gli obiettivi indicati. In particolare, concentrerò il mio intervento sulla parte dei rifiuti, lasciando la parte sulle bonifiche ad altri colleghi, che hanno non solo più competenze, ma sicuramente hanno approfondito il tema meglio di me.

La nostra Regione è ai primi posti in Italia nel campo di riciclo dei rifiuti e dell’economia circolare, un primato che ci deve rendere orgogliosi, ma chiaramente non ci dobbiamo sedere su questi dati, su questi allori, perché la situazione non è solo in corso di mutazione in velocità, ma prende delle accelerazioni su cui non si è mai abbastanza lungimiranti.

Il risultato ottimale di questo non solo settore, ma di questo nuovo indirizzo, di questa visione della comunità della nostra società, per quanto è possibile prevederlo, si riesce a raggiungere solo se si gestisce una filiera in ogni suo punto, dalla raccolta al trattamento, fino al riciclo dei rifiuti. Per questo servono capitali, imprese, competenze, serve quella cosiddetta politica industriale che spesso può essere evocata da qualcuno con immagini del passato, ma è sempre più attuale, proprio perché siamo in questa fase di grande accelerazione e di cambiamenti.

Da questo punto di vista la nostra Regione ha fatto molto per costruire un percorso concreto che ci porta verso un sistema di economia circolare, che riguarda tutto il tessuto industriale, tutta la nostra comunità e società, ovviamente non solo per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti.

È proprio su questo che vorrei concentrare brevemente, chiaramente, un tema gigantesco, sul fatto che oggi esiste e funziona una piattaforma industriale a cui dovremo guardare per definire e costruire questi obiettivi che ci poniamo oggi nel documento strategico. In realtà, in alcune filiere possiamo dire che siamo già in una fase avanzata, ma, per non ripetermi sempre, questo non basta. Questo discorso di non essere sazi degli obiettivi raggiunti non lo citerò più.

Per esempio, il documento tratta su questo punto che il sistema regionale è già in grado di assicurare la gestione del trattamento dei rifiuti senza che si imponga la necessità di esportarlo in altre regioni. Questo perché possediamo appunto eccellenze nel trattamento, per esempio, dei rifiuti organici, con la produzione di energia rinnovabile o del biometano e nel riciclo della plastica. Ovviamente, si può sempre migliorare. In prospettiva uno degli obiettivi che credo sia fondamentale, anche in integrazione con il Piano energetico regionale, che sta avanzando affianco, è quello dei cosiddetti WTE, che garantiscono una fornitura di gigawatt ore indispensabili per gestire un sistema con energie rinnovabili non programmabili e che, tra l’altro, è un elemento chiave per una Regione che punti a raggiungere l’obiettivo di mantenere il ruolo proprio di Regione guida a livello nazionale di transizione ecologica; un esempio che sa combinare qualità della vita, sviluppo e giustizia sociale invidiabile; un modello tra i più equilibrati in assoluto a livello europeo e non solo nazionale. Queste non sono parole mie, ma del Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un recente convegno promosso dalla Regione Emilia-Romagna sul percorso del Piano regionale dell’energia.

La transizione verso l’economia circolare, quindi, ha come assi fondamentali il riuso, il riciclo e il recupero (non certo lo scopro io) ed è in corso in Emilia-Romagna da tempo, grazie a quella piattaforma industriale di servizi e alle innovazioni che possiamo mettere in campo nei prossimi anni per garantire quel futuro di competitività, autonomia, sicurezza.

È una leadership non solo nei numeri, ma strategica, culturale e di carattere su cui costruire il nostro futuro sostenibile, un futuro sostenibile sul piano ambientale, socialmente ed economicamente praticabile.

Questo documento sicuramente rafforza questo percorso. Peraltro ci poniamo giustamente nel testo obiettivi ambiziosi, ma dobbiamo anche impegnarci non solo al nostro livello regionale, ma anche a livello nazionale. Non mi riferisco solo al PNRR per quanto riguarda le risorse, ma a tutto quel pezzo che migliora il sistema amministrativo e normativo e dove chiaramente vanno indirizzate le risorse pubbliche. Il piano è una cosa fondamentale e ci porta una grande responsabilità come amministratori pubblici pro-tempore.

Quindi, qualche esempio su cui sia come Assemblea sia come Giunta e credo anche come forze politiche dobbiamo cogliere soprattutto questa finestra che ci appare davanti. Per esempio, le misure normative volte a incentivare gli impieghi di materiale riciclato, il cosiddetto dibattito sui certificati di riciclo anche nella pubblica amministrazione, nonché a semplificare i processi autorizzativi. Sto pensando, guardandomi indietro, al percorso degli impianti come il biometano.

La crescita dell’ecosistema, con la creazione di piattaforme che collegano i vari attori della catena del valore del settore economico e produttivo della nostra Regione, strumento per la vera circolarità. È il concetto di economia circolare, come nel caso della plastica nei nostri distretti produttivi, e cosa si potrebbe costruire ancora di più coinvolgendo il settore agricolo e agroalimentare tra biomasse, compost e, ripeto, biometano.

Misure normative e comunque processi amministrativi da parte degli Enti competenti sull’annosa problematica dell’end of waste, per favorire quell’attività di riciclo di particolari flussi di rifiuti altrimenti destinati allo smaltimento.

Dobbiamo quindi, e vado a concludere, guardare a questo documento strategico che concretizza e porta avanti in maniera ancora più innovativa e positiva una filiera completa e integrata, che vada dalla raccolta al trattamento, alla gestione e al riciclo dei rifiuti. Ma rifiuti che devono diventare sempre più materiali per la produzione di altri prodotti. Per questo servono Piani strategici, il Piano dei rifiuti, serve il monitoraggio dei flussi, servono dati, digitalizzazione, imprese, capitali, competenze, nuovi modelli di eco-design, nuove professioni, transizione non solo ambientale o ecologica, ma anche delle competenze non solo del mondo del lavoro, ma anche delle nostre scuole, dei nostri istituti tecnici. Per esempio, collegandoci al PNRR, la parte sugli ITS, gli Istituti tecnici specializzati. Ci sono risorse importanti dove poter promuovere nuove figure proprio rivolte a questi campi.

Occorre, quindi, mettere gli stivali sul campo. Con questo documento si va in questa direzione, credo anche con i tempi giusti e certi, cosa importante. Quindi, oltre alle percentuali e ai numeri che vi dicevo, anche l’importanza del come queste percentuali di raccolta differenziata possono diventare materiale parte integrante dei processi produttivi.

Ecco che, sintetizzando il come, riesce facile concludere che costruire uno sviluppo che passi con i piedi per terra, che utilizzi le risorse e le eccellenze che possediamo... Senza imbarcarci in progetti affascinanti a livello ideale, ma che non hanno poi le gambe per camminare, soprattutto in questa fase così difficile che stiamo affrontando.

Abbiamo tanti e diversi strumenti su cui poter basare non solo la nostra strategia, ma anche la nostra azione, sempre più per essere una Regione europea e orgogliosa.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Buongiorno, presidente. Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo.

 

TAGLIAFERRI: Grazie.

Oggi affrontiamo, direi con un certo ritardo, la questione rifiuti. Non è tanto un ritardo che definirei “procedurale”, bensì concreto.

Il precedente Piano, infatti, era stato varato, come tante altre cose di questa Regione, in maniera eccessivamente pomposa e oltremodo urlata, almeno a mio giudizio. Si era parlato, come spesso accade, di Piano definitivo, di soluzione all’avanguardia, provvedimento quindi al quale, come sempre, avrebbe guardato con invidia l'intero mondo, invece purtroppo non è stato così.

Gli inceneritori non si sono chiusi, se non recentemente, sulle discariche ci sono voluti TAR e Consiglio di Stato per bloccare l’ingrandimento di quella di Imola, mentre proseguono le mire per ingrandire quella di Baricella.

Che dire poi della tariffa puntuale, applicata solo in minima parte dei Comuni della Regione? E come dobbiamo giudicare la raccolta porta a porta nelle nostre città? Forse avremo migliorato la qualità del rifiuto prodotto, ma, per come viene gestita ora, sta riempiendo le nostre città di topi, cosa testimoniata peraltro dal fiorire di trappole ad ogni angolo delle nostre vie, che si tratti di centri storici o di paesini di provincia.

Al di là comunque dei giudizi sul precedente piano, lasciato per larghi tratti del tutto irrealizzato, spesso perché eccessivamente sfidante, cerchiamo però di guardare avanti e vediamo se la Regione ha imparato dai propri sbagli, per capire se possiamo migliorare sia sui rifiuti urbani che in merito ai rifiuti speciali.

Concordando sulla necessità di un passaggio che sancisca una nuova partenza per questo tema, è bene che insieme ai rifiuti si parli anche di aree da bonificare, e spero che il percorso nelle Commissioni non sia calato dall’alto, come ultimamente vediamo fin troppo spesso, quando c’è qualcosa che riguarda la Giunta.

Spero soprattutto che si voglia affrontare con la dovuta attenzione il tema del bilancio dei rifiuti, un’attenta valutazione quindi tra i rifiuti che non riusciamo a smaltire, quelli che eventualmente siamo costretti ad inviare al di fuori della regione, e quelli che invece incameriamo e che provengono da altre regioni italiane.

Su questo tema credo che ci voglia estrema chiarezza, soprattutto nei numeri. Capisco infatti ergersi a salvatori dell’intero mondo, ma credo che sia ormai imprescindibile un’attenta valutazione se il nostro sistema possa permettersi, e, se sì, per quale quantitativo, rifiuti da altre realtà. Oltre a ciò, bisogna capire di che tipo di rifiuto si parla, di quale qualità.

L'autosufficienza ambientale passa anche per queste banali stime, che chiedono risposte estremamente circostanziate ed una pianificazione ancora maggiore, non solo per capire se il nostro sistema di smaltimento può reggere, ma anche eventualmente per impostare azioni imprenditoriali in merito, che potrebbero tradursi in benefici concreti, non più attuali, in sgravi per i nostri cittadini, che sono entrati a tutti gli effetti in un circolo virtuoso di economia circolare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Montalti, prego.

 

MONTALTI: Grazie, presidente.

Vorrei iniziare ringraziando l’assessore Priolo per il metodo che sta utilizzando nell’approcciarsi al percorso che ci porterà al nuovo Piano dei rifiuti. E lo faccio non per cortesia istituzionale, ma perché, in sostanza, credo davvero che quando si parla di politiche dei rifiuti, così come più in generale di sostenibilità, l’unico modo per concretizzare il cambiamento sia quello di portare avanti un percorso di confronto reale; percorso di confronto reale che ha già visto in maniera positiva un avvio, perché oggi discutiamo un documento strategico che è stato ampiamente condiviso con l’Assemblea legislativa, all’interno, ovviamente, della Commissione Ambiente, e condiviso anche con tutte le realtà che nella comunità regionale, a vario titolo, si occupano di portare avanti la strategia e le politiche sui rifiuti.

Penso anche al protagonismo, necessario, fondamentale dei Comuni, che sono stati coinvolti non solo attraverso i luoghi classici della concertazione e del confronto con i Comuni, ma anche attraverso quelle che sono le realtà organizzate e associate che i Comuni hanno creato proprio anche per poter spingere di più le politiche legate alla sostenibilità e per poter condividere insieme le buone pratiche.

Sappiamo che questo passaggio, quindi, il documento che discutiamo oggi in Assemblea, è un primo passo, perché davanti abbiamo la costruzione del nuovo Piano dei rifiuti e sappiamo quanto sia complesso questo lavoro e quanto dovremo essere concentrati, concreti, ma anche di visione, affrontando questo percorso. Tuttavia, lo facciamo, e questo ce lo siamo detti in Commissione e l’hanno riconosciuto anche tanti colleghi dell’opposizione che sono intervenuti in discussione, lo facciamo non partendo da zero. Questo è un dato che ci dà solidità. Lo dico perché il tema dei rifiuti è uno di quegli elementi che richiamano in maniera forte quella che è la responsabilità politica, istituzionale, amministrativa da tanti punti di vista e poter costruire la visione dell’Emilia-Romagna, rispetto a quello che è un quadro anche di politiche della sostenibilità che sta rapidamente evolvendo, partendo da un pregresso, da politiche consolidate, partendo da un sistema regionale che è stabile e solido, ha delle radici solide perché non certo oggi arriviamo con certe scelte, ma le scelte si sono consolidate e sono cresciute, ecco, questo ci permette davvero di collocarci all’interno di quella che è una nuova strategia europea, che vede nel passaggio dall’economia lineare all’economia circolare una delle grandi strategie su cui si investe e si investirà sempre di più.

Allora, in questo senso mi convince molto e credo che sia veramente il grande elemento su cui noi dobbiamo spenderci e dobbiamo misurarci, dicevo mi convince molto il fatto che venga messo al centro non solo il tema della prevenzione come impegno obiettivo primario, ma soprattutto l’accompagnamento del sistema verso la circolarità.

La nostra Regione non ha fatto questa scelta oggi. L’abbiamo già fatta nel 2015, attraverso la legge sull’economia circolare. Tra l’altro, siamo state una delle prime Regioni che a livello europeo ha legiferato in questo senso, ma è evidente che tanti anni sono passati, non così tanti ma in realtà tanti perché siamo in una dimensione molto più accelerata e spinta rispetto a tutti quelli che sono i temi legati alla green economy.

Quindi, è importante potenziare tutte quelle che sono le politiche che riguardano la filiera, la filiera del riciclo e del recupero, ma riguardano anche il sostegno al sistema economico emiliano-romagnolo, che si sta innovando rispetto proprio agli investimenti sul versante della circolarità. Qui sappiamo che parliamo di un mondo vasto. Parliamo di innovazione su tutto il fronte dei prodotti. Parliamo di packaging. Parliamo di nuovi materiali. Ma parliamo anche di innovazione rispetto al sistema produttivo. Insomma, ci collochiamo all’interno di quella che è una strategia europea sull’economia circolare. L’obiettivo che dobbiamo avere ben chiaro è quello di mettere in campo strumenti forti per dare sostegno a un sistema che già sta ragionando in questa direzione, proprio per quello che dicevo all’inizio. Non siamo una Regione ‒ e per “Regione” intendo “sistema socioeconomico generale” ‒ che inizia a pensare adesso a questi obiettivi. No. Li ha costruiti nel tempo. Quindi, adesso è pronta davvero ad accelerare.

Accelerare ci permetterà anche di creare nuovi posti di lavoro, di essere più forti, quindi ricollocare anche quei settori che, magari, vanno riqualificati, rigenerati. Uso questa parola perché è un’altra parola che nel documento strategico viene utilizzata ed è una di quelle chiavi di lettura che noi dobbiamo utilizzare in maniera sempre più forte.

In questo senso, è evidente che il documento strategico regionale (su cui stiamo iniziando a lavorare all’interno delle Commissioni, presentato la scorsa settimana in II Commissione) e il documento legato alla strategia intelligente (S3) sono due elementi portanti proprio per accompagnare il cambiamento e accompagnare la nostra strategia sull’economia circolare. Anche la nostra legge, la legge del 2015, dovrà essere trasformata e potenziata proprio per essere aggiornata a quelle che sono le sfide attuali, potenziando e dando maggiore spessore a tutta quella parte legata alla dimensione socioeconomica.

In tutto questo ‒ non ce lo dobbiamo dimenticare, ma il documento è molto chiaro ‒ abbiamo uno sguardo che deve essere alto sulla strategia e soprattutto dobbiamo individuare e indirizzare le opportunità, gli strumenti, gli investimenti, i finanziamenti per accompagnare il cambiamento sempre più nella direzione della circolarità, dell’economia circolare. Dall’altra parte, quando parliamo di politiche dei rifiuti, parliamo anche di servizi molto concreti, servizi che entrano nelle case di tutti i cittadini emiliano-romagnoli, che hanno, quindi, a che fare con la quotidianità dei cittadini emiliano-romagnoli. Quindi, l’efficienza, la trasparenza rispetto ai risultati, i flussi della raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti e il monitoraggio, quindi il ruolo che la Regione e ATERSIR hanno nella gestione e nel monitoraggio delle politiche, il fatto di aiutare sempre di più i Comuni e i territori in questo cambiamento positivo, anche andando a potenziare tutti gli strumenti che premiano la virtuosità.

Qui apro una parentesi. La legge sull’economia circolare ha istituito un fondo, che è il fondo di ATERSIR, che ormai da più di cinque anni sostiene da un lato i Comuni virtuosi, quindi quelli che hanno delle performances importanti dal punto di vista dei risultati sul fronte della raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti, dall’altro accompagna i Comuni che fanno investimenti virtuosi. Non è vero quindi che la virtuosità in Emilia-Romagna non è premiata, lo dobbiamo fare sempre di più e ci sono tanti meccanismi per far sì che chi contribuisce in maniera positiva ai sistemi, alla sostenibilità possa essere valorizzato e premiato.

In questo senso, quindi, il nostro impegno per la comunità, a fianco delle comunità si dovrà tradurre in un incremento di strumenti positivi all’interno del Piano dei rifiuti, ma già il documento strategico che oggi discutiamo delinea quel quadro, quel percorso, su cui poi saremo chiamati a lavorare in maniera intensa e a confrontarci nei prossimi mesi, un percorso virtuoso che l’Emilia-Romagna ha ben avviato e che deve proseguire con ancora più intensità, perché di lì, come dicevo all’inizio, passa, una sempre maggiore sostenibilità per la nostra Regione e i nostri territori, e dall’altra parte passa anche una grande opportunità dal punto di vista del cambiamento economico e quindi anche del lavoro, che sono due elementi forti, importanti, che devono stare insieme e accompagnarci sempre nei nostri obiettivi e nella nostra azione politica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti i colleghi e a tutte le colleghe.

Anch’io partirei con alcune considerazioni di metodo, ringraziando l’assessore per come in queste settimane, anche all’interno delle Commissioni, ha reso molto chiaro e trasparente il percorso che andiamo ad intraprendere.

Il primo step lo abbiamo definito un primo step pianificatorio, che ci porterà poi a definire quello che sarà il Piano definitivo.

Non è, per così dire, una questione scontata, quella della chiarezza e della trasparenza con cui sono stati anche messi a nudo i risultati raggiunti, a mio avviso, molto positivi, ma poi ci arriverò successivamente, ma anche quelle che sono le criticità, alcune criticità che in questi anni ci siamo trovati, anche chi, come me, è stato amministratore locale, ad affrontare dovute non sempre a situazioni preventivabili.

Ecco perché ritengo che la strada di non vivere la tappa di oggi come un semplice adempimento, ma invece come una tappa di un percorso sicuramente ampio, robusto, così come è stata definita, è sicuramente, dal punto di vista metodologico, la strada da percorrere.

Sono partito da qui e vorrei aggiungere un ulteriore contributo, che è quello di un focus non soltanto, e qui è già stato evidenziato molto bene, non solo dall’assessore, ma anche dai colleghi che mi hanno preceduto, rispetto al punto di partenza e al punto di arrivo, ma anche rispetto a una situazione che a volte mi sembra non tenga ancora in adeguata considerazione il fatto che siamo comunque ancora dentro una pandemia, che questa pandemia avrà un impatto anche sui rifiuti che ancora oggi non riusciamo a misurare in maniera sicuramente definitiva, che ha portato comunque a dei fatti nuovi, dal calo, per esempio, della produzione del rifiuto organico legato al turismo, legato alla ristorazione, ma anche all’esplosione di utilizzo di prodotti monouso che noi, naturalmente, fino a prima della pandemia abbiamo tentato con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione in qualche modo di arginare. Non solo questo. ci sono i rifiuti sanitari, una nicchia magari di mercato più piccola e redditizia, ma che ha visto anche qui una improvvisa e inaspettata impennata di volumi in tutto il mondo da gestire e che, a seconda dei Paesi in cui ci troviamo, ha creato sicuramente delle difficoltà.

Ecco, io parto da qui perché secondo me, se non contestualizziamo che ci troviamo all’interno di una situazione globale, non soltanto pandemica ma anche di obiettivi da raggiungere, a mio avviso, è sicuramente più complicato capire anche il senso di alcune scelte sicuramente coraggiose, ma che sono ancorate a un percorso che in questi anni è stato sicuramente molto virtuoso.

L’opportunità del Covid, la ricostruzione del Covid, che parte da una situazione drammatica senza precedenti, ci impone di ripensare alcuni aspetti del nostro sistema di gestione del rifiuto. Ne ha evidenziato, specie in altre zone del Paese e del mondo, le criticità e le carenze anche di tipo infrastrutturale, portando anche alla luce nuovi rifiuti che dovremo sempre più gestire in futuro. Mascherine, guanti, imballaggi, dispositivi monouso in generale saranno in un qualche modo o potranno essere, ci auguriamo di no anche se qualche campanello d’allarme ce lo abbiamo, i nuovi mozziconi, le nuove sigarette.

Io sono partito da questa considerazione più generale perché, tra le tre sfide che abbiamo tra le tante, io credo che il tema della tariffa puntuale sia stato anche rallentato, frenato da questioni non proprio riconducibili alla nostra responsabilità, dai tempi delle gare, dai ricorsi che avvengono in maniera abbastanza fisiologica in questo Paese quando si mettono a gara importi di questo tipo, da una nuova Agenzia che è nata in questa Regione qualche anno fa e che, come ATERSIR, naturalmente ha dovuto iniziare un percorso nuovo, ma non soltanto questo.

Sicuramente uno degli elementi, a mio avviso, che aspettavamo tutti noi da tempo è il riferimento alla bonifica e a questo Piano, che dovrà ‒ per così dire ‒ ridare anche dignità, funzionalità a determinate aree, prevedendo anche degli strumenti che ci consentano di programmare, che è ciò di cui ci lamentiamo spesso. Non immagino che avremo in pochissimo tempo tutte le risorse, però abbiamo ben chiaro l’obiettivo attorno al quale ci siamo stretti e che vogliamo raggiungere.

Credo che sminuire il ruolo e il coinvolgimento dei cittadini non sia opportuno, non soltanto perché, come ha ricordato la collega Montalti poco fa, è stato creato un fondo ad hoc che va in quella direzione. È ovvio ed è chiaro che dobbiamo portare sempre più realtà su quella strada. Però quella legge innovativa, la prima legge, è stato detto più volte, a livello nazionale, ha anche creato tra i cittadini un insieme di nuovi approcci, nuove sensibilità che vedono, per esempio, tutti i giorni o nel fine settimana, quando le persone non lavorano, gruppi di volontari che vanno a ripulire spiagge, pinete, aree verdi. Insomma, una sensibilità che è stata generata anche da questo processo virtuoso che questa Regione ha adottato e sta portando avanti con impegno.

Ecco perché, se l’economia circolare, per fortuna, nel 2021 è il motore trainante di questa Europa che punta a raggiungere una sostenibilità ambientale sempre più all’avanguardia... È chiaro: se parliamo di cittadini, io, da cittadino ferrarese, ho sofferto un po’ la scelta del mio Comune capoluogo di aumentare il tonnellaggio dei rifiuti destinati al termovalorizzatore di Ferrara. Una scelta ‒ lo sottolineo ‒ più che legittima, perché comunque è nella facoltà di quell’ente, a livello locale, prendere decisioni di questo tipo, ma è stata fatta, e qui evidenzio la mancanza totale di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, senza il benché minimo percorso di condivisione, di discussione; anzi, tenendo nascosto per mesi ai cittadini ferraresi quel percorso avviato.

Detto ciò, concludo dicendo che questi sono obiettivi che ci diamo, sono sicuramente molto sfidanti, dall’80 per cento di differenziata al 70 per cento di avvio al riciclo, il non utilizzo delle discariche, che sono doverosi, non sono più procrastinabili, e ancora una volta dobbiamo e vogliamo dimostrare di essere un traino di questa svolta che l’Europa ci richiede, ci richiedono le politiche mondiali da qui al 2030, ma ci richiede anche il nostro territorio, il nostro ambiente, la nostra biodiversità. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Bondavalli, prego. 

 

BONDAVALLI: Presidente, d’accordo con i colleghi consiglieri della maggioranza, intervengo dopo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene.

Sono le 12,54. Chiudo la seduta antimeridiana e ci vediamo alle ore 14,30.

Grazie a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 12,54.

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Elena SCHLEIN.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Vincenzo COLLA, Barbara LORI.

È assente per motivi istituzionali ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

 

Votazioni elettroniche

OGGETTO 3246

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Modifiche alla legge regionale n. 18 del 2005 (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla costituzione dell’Associazione Collegio di Cina – Centro per la cooperazione con la Cina sulla ricerca, formazione, cultura e sviluppo d’impresa). (20)

 

Titolo: 3246 - votazione art. 1

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:27

Astenuti:15

Non votanti:1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votante

Rainieri Fabio


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

Titolo: 3246 - votazione art. 2

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:27

Astenuti:15

Non votanti:1;

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Bulbi Massimo;

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votante

Rainieri Fabio


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

Titolo: 3246 - votazione art. 3

 

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:26

Astenuti:16

Non votanti:2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Mastacchi Marco; Rainieri Fabio


Assenti


Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

Titolo: 3246/1 - Votazione Ordine del giorno (a firma consiglieri Daffadà e Mastacchi) (Oggetto 3373)

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:25

Astenuti:15

Non votanti:2

Assenti:7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Lisei Marco;

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio


Assenti


Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Petitti Emma; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3246 - Votazione pdl (modifiche l.r. 18/2005 – Collegio di Cina)

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:25

Contrari/No:1

Astenuti:14

Non votanti:1

Assenti:8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Gibertoni Giulia


Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votante

Rainieri Fabio


Assenti


Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Montalti Lia; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Zamboni Silvia

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

3378 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione dei biodistretti". (13 05 21). A firma della Consigliera: Zamboni

 

3417 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Introduzione e definizione dei criteri applicativi del Fattore Famiglia emiliano-romagnolo”. (21 05 21)              A firma dei Consiglieri: Bargi, Liverani, Facci, Catellani, Bergamini, Pelloni, Rainieri, Occhi, Rancan, Pompignoli, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Delmonte

 

3420 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Integrazioni alla L.R. 12 marzo 2003, n.2 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)”. (21 05 21) A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Occhi, Liverani, Rancan, Bergamini, Pompignoli, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Delmonte, Catellani, Facci, Bargi, Rainieri

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

3375 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità per le banche di accordare nuove moratorie di pagamento dei finanziamenti e di prorogare quelle già in essere. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Costa, Rontini, Rossi, Tarasconi, Sabattini, Fabbri, Pillati, Zappaterra

 

3376 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di gare d’appalto per il servizio di lavanolo (servizio sanitario integrato di noleggio, ricondizionamento, sterilizzazione e logistica dei dispositivi tessili), delle AUSL del territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Montalti, Fabbri, Rontini, Tarasconi, Sabattini

 

3377 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di derogare agli orari del coprifuoco, con riferimento alla caccia di selezione. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3379 - Interrogazione a risposta scritta sulla messa in sicurezza dello stradello di collegamento tra Santa Maria del Taro e Vallobraria nel comune di Tornolo (PR). A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3380 - Interrogazione a risposta scritta circa i servizi per l'accompagnamento delle persone sole, anziani e soggetti vulnerabili, nel recarsi ai centri vaccinali.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3382 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione Emilia-Romagna è intenzionata a confermare il sostegno nei confronti del processo di pace fra Israele e Palestina. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

3384 - Interrogazione a risposta scritta riguardante l'attuale situazione del pronto soccorso dell'Ospedale di Castel San Giovanni (Piacenza). A firma del Consigliere: Stragliati

 

3385 - Interrogazione a risposta scritta sulla sicurezza della tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, con particolare riferimento al tragico incidente accaduto alla stazione di Casinalbo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3388 - Interrogazione a risposta scritta sui lavori relativi alla bretella Campogalliano -Sassuolo e all'autostrada Cispadana. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3389 - Interrogazione a risposta scritta sull’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi ubicata nel comune di Baricella in provincia di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3390 - Interrogazione a risposta scritta sulla esposizione della bandiera arcobaleno alle finestre del municipio del Comune di Savignano sul Panaro (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3391 - Interrogazione a risposta scritta sull'andamento della somministrazione di vaccini nell'Ausl Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3392 - Interrogazione a risposta scritta sui lavori da effettuare al più presto per ridurre la pericolosità della SP12 di Parma Fidenza-Soragna, in particolare nel tratto che attraversa la frazione di Chiusa Ferranda. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3393 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna vaccinale per gli over 40. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3394 - Interrogazione a risposta scritta circa la piena ripresa dell'attività sanitaria ordinaria. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3396 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle riaperture delle piscine al chiuso. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3397 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere una decisa e rapida transizione verso le fonti energetiche rinnovabili. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3398 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche presenti nella campagna vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3399 - Interrogazione a risposta scritta circa il periodo di quarantena ed i relativi esami al rientro da viaggi da Stati extra Ue o extra Shengen, da Romania e da Bulgaria. A firma del Consigliere: Rancan

 

3400 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla fusione delle fiere di Bologna e Rimini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3401 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'intervento di manutenzione straordinaria della Strada Statale 64 Porrettana, presso la galleria in località Signorino, versante Toscana, da parte di ANAS. A firma del Consigliere: Taruffi

 

3402 - Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere i motivi del drastico calo di ospiti nelle Rsa e Hospice tra il 2020 e il primo trimestre 2021 e per conoscere le modalità organizzative adottate dai relativi gestori per garantire ai familiari degli ospiti il diritto di visita dei propri cari. A firma dei Consiglieri: Facci, Liverani, Catellani, Bargi, Occhi, Rainieri, Rancan, Pelloni, Bergamini, Pompignoli, Marchetti Daniele, Stragliati, Delmonte, Montevecchi

 

3403 - Interrogazione a risposta scritta sulla carenza di organico all'ospedale Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3404 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilancio dello scalo merci Villa Selva, importante terminal ferroviario tra i Comuni di Forlì e Forlimpopoli. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Montalti, Sabattini, Fabbri

 

3405 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla formazione degli operatori dei corsi di orientamento e mobilità per non vedenti o gravi ipovedenti.              A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3406 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i trattamenti estetici successivi a lesioni violente permanenti al viso.              A firma della Consigliera: Castaldini

 

3407 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di realizzazione del ponte in località Carseggio all'interno del Comune di Casalfiumanese (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3408 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione ripetutasi in data 19 Maggio 2021 davanti all'Hub vaccinale di Reggio Emilia, localizzato presso il Polo Fieristico. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

3409 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali risultati abbiano raggiunto, allo stato attuale, gli interventi preventivi fin qui adottati per il contenimento della diffusione della zanzara. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Facci, Occhi, Delmonte, Rainieri, Pelloni, Pompignoli

 

3410 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto di riqualificazione di viale Carducci e l'abbattimento di Pini a Lido degli Estensi nel Comune di Comacchio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3411 - Interrogazione a risposta orale in commissione relativa ai fondi statali ancora disponibili per il finanziamento della Legge Sabatini e all'impatto della suddetta legge sul sistema economico emiliano-romagnolo. A firma dei Consiglieri: Sabattini, Montalti, Pillati, Fabbri, Daffadà, Costi, Tarasconi, Caliandro, Zappaterra, Rossi

 

3412 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto relativo al nuovo stadio Tardini a Parma. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3414 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di consentire ai parenti dei pazienti ricoverati nella Stroke Unit dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, nel rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza, la possibilità di visita quotidiana. A firma del Consigliere: Lisei

 

3415 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione della didattica in presenza nelle scuole superiori di Ravenna a causa del passaggio del Giro d’Italia. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3416 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'aumento di rifiuti previsti per il termovalorizzatore di Ferrara . A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3418 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione, ai lavoratori frontalieri, della possibilità di vaccinarsi a San Marino, anche attraverso l’uso del vaccino Sputnik V.              A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3419 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai percorsi ciclabili di Soliera (MO) . A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3422 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esclusione della superstrada E45 dall’elenco delle grandi opere strategiche del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". A firma del Consigliere: Lisei

 

3424 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione di attivare la giornata denominata “il vaccino rende maturi” per vaccinare i maturandi emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3425 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle segnalazioni sul mancato rispetto delle prescrizioni ambientali previste per il progetto di Rifacimento del Metanodotto Rimini - Sansepolcro e lo svolgimento o meno di verifiche sul rispetto in corso d’opera delle prescrizioni. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3426 - Interrogazione a risposta scritta sulle modalità di accesso al territorio per i turisti provenienti da Stati extra Unione Europea. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

3427 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali soluzioni siano allo studio per l’aggiornamento cartografico dell’area di caccia di Goro, mutata nella sua conformazione negli ultimi decenni. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pompignoli, Facci, Rainieri, Catellani, Delmonte, Bargi, Liverani, Rancan, Montevecchi

 

3428 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure di prevenzione del rischio contagi da Covid–19 stabilite per tutti gli operatori delle farmacie, con particolare riferimento ad un caso di quarantena precauzionale verificatosi nella Provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Costa

 

3429 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali modalità organizzative saranno adottate per procedere alla vaccinazione del personale dei centri estivi, con quali tempistiche e se è a tal fine prevista una ricognizione del personale che verrà impiegato dai diversi gestori. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

3430 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tempistica, le modalità e i criteri, con i quali verrà pianificata e organizzata la prenotazione vaccinale del personale dei centri estivi. A firma della Consigliera: Pigoni

 

3431 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la presenza di ungulati in autostrada e la messa in sicurezza dei mezzi circolanti. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3432 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni necessarie per salvaguardare il patrimonio editoriale regionale e la libera informazione sul territorio emiliano-romagnolo, e per garantire l’occupazione e la professionalità dei lavoratori delle testate di: Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena e Nuova Ferrara. A firma del Consigliere: Amico

 

3433 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’utilizzo di servizi o piattaforme di comunicazione per favorire le telefonate da sordi a udenti e viceversa. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3434 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione intenda sostenere in ogni sede il prolungamento della strada Gatta-Pianello, raccogliendo l'appello dei sindaci dei comuni di Castelnovo ne' Monti, Ventasso e Villa Minozzo. A firma del Consigliere: Delmonte

 

3435 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le “Disposizioni urgenti in materia di transizione ecologica” proposte dal Ministero della Transizione Ecologica. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3436 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di effettuare screening da parte delle farmacie convenzionate anche al di fuori della propria sede. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3437 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ingresso per visita e assistenza a degenti in strutture ospedaliere.              A firma della Consigliera: Castaldini

 

3438 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di rifinanziare il bando montagna 2020 per acquisto e/o ristrutturazione di abitazioni nell'Appennino. A firma del Consigliere: Occhi

 

3439 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa carenza del personale nelle strutture sanitarie bolognesi. A firma del Consigliere: Lisei

 

3440 - Interrogazione a risposta scritta sul bando per la riqualificazione del polo di Sant'Agostino (Mo). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3441 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di manutenzione delle infrastrutture, viadotti e impianti di risalita turistici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3442 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la Cooperativa Agricola del Bidente. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

3443 - Interrogazione a risposta scritta sull'infortunio sul lavoro nella sede di Bazzano di TTE RAPIDPRESS e sulle azioni della Regione per migliorare la sicurezza sul lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

INTERPELLANZA

 

3386 - Interpellanza sull'utilità di introdurre un'etichettatura dei prodotti che dia conto della loro impronta ecologica coprendo gli aspetti nutrizionali, climatici, ambientali e sociali dei prodotti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

RISOLUZIONI

 

3381 - Risoluzione per promuovere le aziende emiliano romagnole nella produzione dei vaccini. (13 05 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3387 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assumere tutte le iniziative possibili al fine di rendere già attuabile dall’oggi l’obiettivo di etichettare i prodotti alimentari al fine di consentire ai consumatori di scegliere un’alimentazione sana e sostenibile con un’etichettatura nutrizionale e con un'etichettatura dei prodotti che dia conto della loro impronta ecologica coprendo gli aspetti nutrizionali, climatici, ambientali e sociali dei prodotti. (17 05 21) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3395 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prendere in esame la possibilità di realizzare un piano specifico per la vaccinazione dei maturandi, individuando le formule più adeguate anche attraverso il coinvolgimento attivo della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e il confronto con il Governo. (18 05 21) A firma del Consigliere: Piccinini

 

3413 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere, presso il Governo, la necessità di una modulazione della campagna vaccinale flessibile durante il periodo estivo, al fine di consentire la ripartenza del settore turistico-ricettivo. (20 05 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3423 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere, nelle apposite sedi istituzionali, le iniziative finalizzate al riconoscimento giuridico e professionale della figura di autista soccorritore. (21 05 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

2759 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dell’ecosistema intorno al fiume Marecchia.A firma del Consigliere: Montevecchi

 

2765 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga necessario inserire gli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF) tra le categorie ad alto rischio di contagio Covid-19 da vaccinare prioritariamente, considerata la loro funzione essenziale nell’ambito sanitario. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2767 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'allestimento sul territorio dei punti di somministrazione per la campagna vaccinale anti-COVID. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2772 - Interrogazione a risposta scritta sul servizio di trasporto interospedaliero di pazienti a Parma.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2773 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di esenzione dal ticket per le visite necessarie al rilascio dell'idoneità agonistica per atleti che siano stati Covid-19 positivi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2779 - Interrogazione a risposta scritta sul piano straordinario per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate nel 2020. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2780 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai cosiddetti 'santuari degli animali', particolarmente colpiti dalla situazione emergenziale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2781 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle terapie odontoiatriche, con particolare riguardo al possibile ampliamento dell’accesso a tali cure presso il Servizio Sanitario Nazionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2783 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli veterinari sul benessere degli animali, effettuati dai Servizi Veterinari delle Aziende Usl, negli allevamenti del territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2786 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità che anche la provincia di Modena venga inserita tra le zone arancio scuro, anche in considerazione della scelta di rendere obbligatoria la negatività al tampone oltre il 21° giorno per dichiarare terminato l’isolamento. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2787 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come si intenda accelerare la campagna vaccinale per gli anziani over 80 così da rispettare i tempi dichiarati dai vertici regionali per la sua conclusione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2788 - Interrogazione a risposta scritta circa la strategia vaccinale regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2792 - Interrogazione a risposta scritta sulla sanificazione delle scuole, nelle quali si sono verificati casi di positività al virus SARS CoV-2, di Nonantola e Soliera. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2797 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno alle aree a maggior rischio per l'effettuazione di screening di massa. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2802 - Interrogazione a risposta scritta sulle problematiche di accesso al fascicolo sanitario elettronico e sul funzionamento del numero verde per il servizio di assistenza. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Pompignoli, Pelloni, Montevecchi, Liverani, Facci, Rainieri

 

2803 - Interrogazione a risposta scritta sul promemoria per la conferma dell’appuntamento del vaccino anti covid 19 consegnato ai cittadini con più di 80 anni della Provincia di Modena. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2804 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quando si procederà alla vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, tra le quali rientrano anche quelle affette da fibrosi cistica. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2805 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sede per le vaccinazioni anti Covid-19 del Distretto Sanitario di Carpi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2814 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano vaccinale regionale per il personale di asili nido, scuole paritarie e centri di formazione professionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2820 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla somministrazione a domicilio del vaccino anti COVID-19, con particolare riguardo alla provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2823 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo delle graduatorie di collaboratore professionale sanitario – Infermiere – cat. D, di cui al bando pubblicato sul BURERT 293/2019. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2838 - Interrogazione a risposta scritta circa le responsabilità di governo in questa Regione con riferimento alla nuova mappa europea dei contagi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2846 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento della campagna vaccinale anti COVID-19 per il personale universitario della Regione. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Bergamini, Lisei

 

2847 - Interrogazione a risposta scritta circa la vaccinazione anti COVID-19 per i volontari della Protezione civile regionale. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Caliandro, Montalti, Rontini, Sabattini, Fabbri, Rossi

 

2848 - Interrogazione a risposta scritta circa il percorso di vaccinazione anti COVID-19 per i soggetti estremamente vulnerabili. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

2849 - Interrogazione a risposta scritta circa l’ambulanza per il trasporto di deceduti da Covid posizionata davanti alla camera mortuaria di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2853 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi per contrastare il contagio della variante inglese del COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2860 - Interrogazione a risposta scritta circa il diritto alla pausa e al servizio mensa dopo il turno notturno per il comparto sanità. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2863 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche inerenti l'operatività dell'Ospedale di Borgo Val di Taro (PR) e del relativo Punto nascita. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2865 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del Punto nascita di Bentivoglio (BO) per convertire l’intero ospedale all’assistenza per il Covid e lo stato di agitazione del personale sanitario. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2866 - Interrogazione a risposta scritta sulla riconversione del Punto Nascita di Bentivoglio (BO) in reparto Covid. A firma del Consigliere: Lisei

 

2867 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del servizio di Day Hospital pediatrico all’interno dell’ospedale di Cona (FE) e la sua riattivazione. A firma del Consigliere: Bergamini

 

2868 - Interrogazione a risposta scritta in merito a un incendio presso un complesso residenziale situato a Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2895 - Interrogazione a risposta scritta circa i recenti episodi di discriminazione in ambito sportivo. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi, Mori, Caliandro, Pillati, Rossi, Mumolo, Tarasconi, Sabattini, Daffadà, Bulbi, Rontini, Soncini, Costa, Fabbri

 

2912 - Interrogazione a risposta scritta sul problema microcriminalità e baby gang in regione, con particolare riguardo a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2929 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure previste a sostegno delle società sportive e degli operatori del settore sportivo fermi, ormai da diversi mesi, a causa delle restrizioni anti Covid. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Tarasconi, Caliandro, Sabattini, Soncini, Bondavalli, Daffadà, Montalti, Bulbi, Costa, Mumolo, Rossi, Rontini

 

2955 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità per i pescatori sportivi di esercitare l’attività di pesca anche al di fuori del proprio comune di residenza. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Liverani, Montevecchi

 

2998 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di svolgere, anche fuori dal proprio comune gli sport acquatici, nel rispetto del distanziamento sociale e dei protocolli sanitari anti-Covid. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Liverani, Stragliati, Rancan, Montevecchi

 

3034 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di taglio degli alberi sul Canale Navile, a Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3076 - Interrogazione a risposta scritta circa la valutazione dei danni subiti dalle aziende agricole, a seguito delle gelate notturne di fine marzo 2021, considerando anche come si possa fare fronte al sempre più frequente verificarsi di eventi atmosferici straordinari come le gelate primaverili e i lunghi periodi di siccità. A firma del Consigliere: Lisei

 

3086 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla discarica di Finale Emilia (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3088 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la zona golenale sita in Pieve di Gualtieri (RE) rientri nel perimetro della Riserva MAB - Unesco e nel caso su quali soggetti insistano le responsabilità e gli obblighi di vigilanza, verifica e controllo a tutela e protezione di detta zona. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

3090 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla riapertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3094 - Interrogazione a risposta scritta circa gli strumenti di controllo con i quali la Regione verifica che, in conformità a quanto previsto nel Bando di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 597/2020, le piante distribuite vengano effettivamente piantate. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3095 - Interrogazione a risposta scritta circa il programma di riapertura completa delle lezioni scolastiche in presenza e il superamento della didattica a distanza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3100 - Interrogazione a risposta scritta circa il possibile sostegno economico dei centri bowling per i periodi di limitazione o sospensione delle attività a seguito dell'emergenza sanitaria. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Rontini, Fabbri, Rossi

 

3109 - Interrogazione a risposta scritta sulla campagna nazionale di controlli sulla corretta adozione delle misure anti contagio sui servizi di trasporto pubblico, realizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

3111 - Interrogazione a risposta scritta sulla riapertura delle palestre adibite all’attività sportiva ed addestrativa degli operatori di Polizia. A firma del Consigliere: Lisei

 

3142 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative per far fronte all’emergenza economica del settore ortofrutticolo, a seguito delle recenti gelate. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3161 - Interrogazione a risposta scritta circa il recupero degli spazi vuoti all'interno delle stazioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3172 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stata avanzata alla Regione la richiesta di possibile traslazione di concessione demaniale marittima sull’area della “Sacca di Goro”. A firma del Consigliere: Lisei

 

3195 - Interrogazione a risposta scritta sull'utilizzo delle somme stanziate per l’Autostrada Regionale Cispadana sul Bilancio pluriennale regionale . A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3202 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative intraprese per l’adeguamento strutturale dell’abitazione alla propria condizione di disabilità, eliminando gli ostacoli per i diversamente abili.

A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Occhi, Rainieri, Pompignoli, Facci, Stragliati, Pelloni, Delmonte

 

3222 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione delle aree in concessione nella Sacca di Goro . A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3223 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di riattivare le commissioni di esame in ambito venatorio e permettere da subito l’attivazione dei corsi online di formazione per la preparazione agli esami di abilitazione. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Sabattini, Daffadà, Costi, Fabbri, Rontini, Zappaterra, Caliandro, Marchetti Francesca

 

3230 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela da aggressioni del personale frontline delle aziende di trasporti passeggeri. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3237 - Interrogazione a risposta scritta sulle istanze di difesa del lavoro, con particolare riguardo al sindacato USB. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

In data 10 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche alla interrogazione oggetto n. 3097

 

3097 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il possibile sostegno economico alle aziende agricole che abbiano subito danni per le gelate avvenute nel 2020 e nel 2021 . A firma del Consigliere: Liverani

 

In data 13 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità alle interrogazioni oggetti nn. 3221 - 3260

 

3221 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla modifica dei requisiti per gli operatori dei centri estivi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3260 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulle scuole aperte d’estate, le azioni predisposte e l’integrazione tra il piano regionale e quello nazionale. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 18 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche alla interrogazione oggetto n. 3192

 

3192 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’andamento del mercato del lavoro e delle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 18 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali alle interrogazioni oggetti nn. 3072 – 3112 – 3120 - 3134

 

3072 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'impiego dei tamponi nella ripresa della didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3112 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la carenza di personale infermieristico all'interno delle strutture CRA. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri, Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

3120 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la situazione dei contagi da Covid19 nel carcere di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

3134 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla campagna di vaccinazione anticovid dei dipendenti dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Pompignoli, Pelloni, Facci, Delmonte

 

 

In data 19 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali alla interrogazione oggetto n. 3024

 

3024 - Interrogazione a risposta orale in commissione impiego delle risorse per la prima fase dell’emergenza sanitaria rimborsate e trasferite dal Governo Draghi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 19 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità alle interrogazioni oggetti nn. 3052 – 3131 – 3164- 3204

 

3052 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la semplificazione dell’iter necessario per la revisione degli strumenti cartografici relativi al dissesto del territorio. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pelloni, Facci, Rainieri, Pompignoli, Delmonte

 

3131 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la realizzazione di un parco logistico su aree site in località Pievesestina del comune di Cesena. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

3164 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni da intraprendere per aumentare la sicurezza dei soggetti deboli della strada, alla luce del dato che vede l'Emilia-Romagna prima regione in Italia per numero di ciclisti morti nel primo trimestre 2021. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3204 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla sorveglianza dell'attività di manutenzione della rete stradale ex provinciale ora a carico di ANAS. A firma dei Consiglieri: Occhi, Facci, Pelloni, Rainieri, Delmonte, Pompignoli

 

In data 24 maggio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche alle interrogazioni oggetto n. 3132 – 3248 - 3251

 

3132 - Interrogazione a risposta orale in commissione per chiedere sollecite riaperture di tutti gli stabilimenti termali e sostegno alla ripresa del termalismo con particolare riguardo a quello delle località termali tradizionali. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Delmonte, Montevecchi, Rancan, Bargi, Liverani, Pompignoli, Catellani, Facci

 

3248 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla tempistica di avvio della stagione balneare.

A firma del Consigliere: Lisei

 

3251 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla situazione occupazionale delle “Thermae di Sant’Agnese S.p . A.” A firma del Consigliere: Pompignoli

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alla interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

3390 - Interrogazione a risposta scritta sulla esposizione della bandiera arcobaleno alle finestre del municipio del Comune di Savignano sul Panaro (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno:

 

Si comunica che la Commissione assembleare Politiche economiche, nella seduta del 10 maggio 2021, ha esaminato la petizione oggetto:

 

1990 - Petizione popolare per chiedere piani di abbattimento della specie "Cormorano", finalizzati al controllo della densità biologica nel territorio regionale. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 66 del 12 11 20) formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 3 del Regolamento interno.

 

Comunicazione ai sensi del comma 1, lettera m) dell’art. 68:

 

La Programmazione dei lavori dell’Assemblea legislativa, ai sensi dell’art. 16, del Regolamento interno, per il periodo maggio - luglio 2021, è stata approvata nella riunione dei Capigruppo allargata ai Presidenti delle Commissioni assembleari svoltasi in data 20 maggio 2021.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 07/05/2021 al 20/05/2021

 

DPGR n. 77 del 17/05/2021

Costituzione del Consiglio di Amministrazione dell'IPAB "Casa Protetta Vassalli Remondini", con sede a Castell'Arquato (PC).

 

DPGR n. 79 del 18/05/2021

Modifica della composizione della Consulta Regionale Degli Studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. s. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 9 prot. NP/2021/1697 del 25/05/2021)

 

I PRESIDENTI

 

I SEGRETARI

Petitti - Rainieri - Zamboni

Bergamini - Montalti

 

 

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