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80.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 29 GIUGNO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3625

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni per sbloccare le procedure di rilascio del visto per i turisti russi. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MASTACCHI (RCPER)

PRESIDENTE (Rainieri)

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 3629

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tariffe agevolate di abbonamento annuale di trasporto a favore di categorie sociali, riconoscendo tra le categorie beneficiarie delle tariffe agevolate Mi Muovo Insieme e del Fondo regionale per la mobilità, le persone indigenti senza fissa dimora individuate dai servizi sociali. A firma del Consigliere: Mumolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

MUMOLO (PD)

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta

MUMOLO (PD)

 

OGGETTO 3626

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo studio della Regione sull'attività estrattiva nella cava di Monte Tondo, nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, e sullo stato di avanzamento della candidatura dei fenomeni carsici a Patrimonio Mondiale dell'Unesco. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZAMBONI (EV)

PRIOLO, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 3630

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il finanziamento di impianti di CSS o di progetti che comportino la produzione di idrogeno blu. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

COLLA, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 3631

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche d'inserimento dei test genomici per il carcinoma mammario nel Nomenclatore tariffario regionale. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

AMICO (ERCEP)

DONINI, assessore

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 3632

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il trasferimento dei daini della Pineta di Classe e del Lido di Volano. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (Misto)

MAMMI, assessore

GIBERTONI (Misto)

 

OGGETTO 3633

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la ripresa della frequenza ordinaria nei centri diurni per anziani e disabili. A firma del Consigliere: Pelloni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

PELLONI (Lega)

DONINI, assessore

PELLONI (Lega)

 

OGGETTO 3634

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura dei poli vaccinali e prosieguo della campagna vaccinale. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 3635

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la quarta corsia autostradale Piacenza-Sud/Modena-Nord. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TAGLIAFERRI (FdI)

CORSINI, assessore

TAGLIAFERRI (FdI)

 

OGGETTO 3636

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla realizzazione del nuovo Ospedale di Piacenza. A firma della Consigliera: Tarasconi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARASCONI (PD)

DONINI, assessore

TARASCONI (PD)

 

OGGETTO 3639

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sugli studi di fattibilità per la riapertura dei Punti nascita in montagna. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Delmonte

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

DELMONTE (Lega)

DONINI, assessore

DELMONTE (Lega)

 

OGGETTO 3371

Proposta recante: "Approvazione del Rendiconto dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2020". (43)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARASCONI (PD)

TARUFFI (ERCEP)

ZAMBONI (EV)

MONTALTI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 3255

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”. (44)

(Relazione della Commissione, relazioni di minoranza e discussione)

PRESIDENTE (Rainieri)

FABBRI, relatore della commissione

PRESIDENTE (Zamboni)

POMPIGNOLI, relatore di minoranza

CASTALDINI, relatrice di minoranza

RONTINI (PD)

PRESIDENTE (Zamboni)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 3371

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento Interno

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,54

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 80 del giorno 29 giugno 2021.

Processi verbali delle sedute antimeridiana e pomeridiana dell’8 giugno 2021 nn. 78 e 79.

Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

Hanno giustificato la propria assenza il consigliere Occhi e l’assessora Salomoni.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e le consigliere e pertanto le do per lette.

Quindi procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Zamboni risultano presenti i consiglieri:

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BERGAMINI Fabio
  3. BESSI Gianni
  4. BONACCINI Stefano
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. CASTALDINI Valentina
  9. CATELLANI Maura
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. FABBRI Marco
  14. FELICORI Mauro
  15. GERACE Pasquale
  16. GIBERTONI Giulia
  17. LISEI Marco
  18. MARCHETTI Daniele
  19. MARCHETTI Francesca
  20. MASTACCHI Marco
  21. MONTALTI Lia
  22. MONTEVECCHI Matteo
  23. MORI Roberta
  24. MUMOLO Antonio
  25. PARUOLO Giuseppe
  26. PELLONI Simone
  27. PICCININI Silvia
  28. PIGONI Giulia
  29. PILLATI Marilena
  30. POMPIGNOLI Massimiliano
  31. RAINIERI Fabio
  32. RONTINI Manuela
  33. ROSSI Nadia
  34. SABATTINI Luca
  35. SONCINI Ottavia
  36. STRAGLIATI Valentina
  37. TAGLIAFERRI Giancarlo
  38. TARASCONI Katia
  39. TARUFFI Igor
  40. ZAMBONI Silvia
  41. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Zamboni): Abbiamo raggiunto il numero legale con 41 consiglieri e consigliere presenti.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 3625

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni per sbloccare le procedure di rilascio del visto per i turisti russi. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo con l’interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa azioni per sbloccare le procedure di rilascio del visto per i turisti russi.

L'interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi, che ha la parola per illustrarla.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente, buongiorno.

Vado direttamente alla lettura dell’interrogazione.

Premesso che da diversi decenni l’Emilia-Romagna è una meta ambita dai russi, sia in ambito prettamente turistico che per business, dal 2019 le presenze di turisti provenienti dalla Russia che hanno soggiornato nella nostra Regione presso esercizi alberghieri ed extra alberghieri sono state circa 730.000 unità.

L’Emilia-Romagna è ormai riconosciuta dai russi come un territorio da vivere e assaporare, che offre diverse possibilità per rilassarsi (mare, montagna, cultura e ambiente).

Visto che, per attenersi al protocollo anti-Covid 19, al momento il Consolato generale d’Italia a San Pietroburgo rilascia visti d’ingresso per l’Italia in ambito turistico solo nei seguenti casi: a) familiari cittadini dell’Unione europea che accompagnino o raggiungano in Italia i propri congiunti per qualsiasi grado di parentela se il cittadino straniero risiede nella Federazione russa e risulta a carico del cittadino dell’Unione europea che accompagna, b) familiari di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. Per i cittadini della Federazione Russa il rilascio del visto è riconosciuto ai familiari elencati all’articolo 6, comma 3, lettera a) dell’accordo di facilitazione del rilascio dei visti ai cittadini dell’Unione europea, e della Federazione Russa, firmato tra la Comunità europea e la Federazione Russa in data 25/05/2006.

Cittadini stranieri che debbano raggiungere il domicilio, la residenza di un cittadino dell’Unione europea o straniero regolarmente residente in Italia con il quale abbia una stabile e comprovata relazione affettiva; cittadini stranieri che dimostrino la necessità e l’urgenza di recarsi in Italia.

Considerato che il vaccino Sputnik utilizzato in Russia come principale misura anti-Covid non è attualmente riconosciuto dall’agenzia sanitaria EMA ed AIFA e per questo i cittadini russi con esso vaccinati non possono recarsi per turismo presso di noi.

L’amministratore delegato del Fondo russo per investimenti diretti, che ha fornito le dosi di Sputnik alla Repubblica di San Marino, ha dichiarato che le statistiche quotidiane dal numero dei casi dimostrano che la campagna vaccinale con Sputnik ha permesso a San Marino di azzerare i casi e che dal 27 aprile a San Marino non si registrano più decessi e dal 4 maggio nemmeno nuovi casi.

I dati dell’Istituto superiore di sanità, aggiornati al 10 maggio, sulla campagna vaccinale a San Marino parlano di 18.925 persone vaccinate con la prima dose di Sputnik, sulle 21.389 vaccinate totali, e non si sono verificati casi di decesso in seguito a vaccinazioni effettuate con dosi di Sputnik.

Dal 17 maggio la Repubblica di San Marino sarà aperta al turismo vaccinale. Chiunque, tranne gli italiani, potrà recarsi nella piccola nazione e farsi somministrare due dosi di vaccino anti-Covid Sputnik pagando 50 euro.

Viste le attuali disposizioni, ad oggi è impossibile per un cittadino russo programmare le vacanze in Italia, con un danno notevole per i settori che ruotano attorno al turismo e all’accoglienza.

Interroga, pertanto, la Giunta per sapere se non ritenga opportuno attivarsi presso il Governo italiano affinché siano sbloccate le procedure per il rilascio del visto per i turisti russi, per permettere loro la programmazione delle vacanze in Italia e, più nello specifico, nella nostra regione.

Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Vicepresidente Schlein, prego.

 

SCHLEIN, vicepresidente: Grazie, presidente. Buongiorno.

Gentile consigliere, la questione che ci ha sottoposto con questa interrogazione è una questione che rientra nell’ambito dei dispositivi legislativi e regolamentari approvati dal Governo nazionale in materia di emergenza Covid-19.

Da parte delle Regioni possono essere disposte soltanto ulteriori limitazioni per specifiche aree del territorio nazionale o specifiche limitazioni in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori esteri.

Il DPCM del 2 marzo 2021 raggruppa i Paesi di provenienza in cinque elenchi, che vanno dalla A alla E, per i quali sono previsti differenti tipologie di misure. La Federazione Russa rientra nell’elenco E, per il quale sono richieste attualmente, per l’ingresso di turisti, un tampone molecolare e la quarantena di 10 giorni, oltre alla compilazione del modulo di localizzazione obbligatorio per l’imbarco.

L’attuale situazione epidemiologica nella Federazione Russa vede un nuovo aumento significativo dei contagi. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati ufficiali, sono stati circa 20.538 i casi di contagio da coronavirus, anche in conseguenza di una campagna vaccinale che va a rilento. Per questa ragione, le autorità russe negano l’ingresso agli stranieri, salvo delle categorie particolari.

In ragione di quanto premesso, non vi sono ad oggi le condizioni per chiedere, da parte del Governo italiano, una diversa classificazione della Federazione Russa nell’elenco dei Paesi con maggiori agevolazioni nell’ingresso, per la quale è necessaria apposita ordinanza del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Mastacchi, ha due minuti.

 

MASTACCHI: Grazie per la risposta. Sono parzialmente soddisfatto, nel senso che capisco bene la prudenza, ma ritengo anche che con le debite attività di verifica sulle vaccinazioni, come viene fatto anche con il pass che sta per essere rilasciato a tutti i cittadini europei, si potrebbe dare un’incentivazione all’ingresso dei russi in Italia, che darebbe un grande impulso al turismo, in particolare sulla riviera romagnola, che sappiamo essere frequentata parecchio da turisti russi. Per cui credo che quest’anno probabilmente una parte di questo mercato chiaramente sarà perso ed è un vero peccato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3629

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tariffe agevolate di abbonamento annuale di trasporto a favore di categorie sociali, riconoscendo tra le categorie beneficiarie delle tariffe agevolate Mi Muovo Insieme e del Fondo regionale per la mobilità, le persone indigenti senza fissa dimora individuate dai servizi sociali. A firma del Consigliere: Mumolo

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3629, circa le tariffe agevolate di abbonamento annuale di trasporto a favore di categorie sociali, riconoscendo tra le categorie beneficiarie di tariffe agevolate Mi Muovo Insieme e del Fondo regionale per la mobilità, le persone indigenti senza fissa dimora individuate dai servizi sociali, a firma del consigliere Mumolo.

Risponderà poi la vicepresidente Schlein. Consigliere, prego.

 

MUMOLO: Grazie, presidente.

L’interrogazione di oggi rappresenta il prosieguo di un percorso iniziato, per me ormai tanti anni fa, ma in quest’aula con atto politico depositato gennaio di quest’anno, in merito alla necessità di sostenere l’accesso al trasporto pubblico locale per le persone più povere, le persone che sono diventate talmente povere da finire in strada, le persone senza dimora, che devono necessariamente utilizzare il trasporto pubblico per andare a mensa, visto che come noi mangiano tutti i giorni, ma anche per andare nei centri diurni e anche per andare nei luoghi dove vengono offerti altri servizi per loro, persone che ovviamente non avevano e non hanno la possibilità di pagare un biglietto dell’autobus e che ogni giorno subivano l’umiliazione di una multa semplicemente perché erano diventate povere.

Grazie al grande lavoro della Giunta, che ringrazio, al grande lavoro degli assessori Schlein e Corsini in particolare, grazie al rinnovo dell’accordo regionale sulle tariffe agevolate per le persone fragili, al programma di mobilità regionale e anche ai fondi messi a disposizione dall’assessorato al welfare, oggi i Comuni possono sostenere integralmente i costi degli abbonamenti per le persone senza dimora, sulla base della valutazione di un effettivo bisogno da parte dei servizi sociali, e questa è una cosa importantissima.

Si è evitato un danno ulteriore per queste persone, un danno per i Comuni e per i servizi sociali, un danno per le aziende di trasporto, che non percepivano nulla e invece oggi percepiscono qualcosa per gli spostamenti di queste persone, perché ci siamo detti più volte che la possibilità di accesso gratuito al trasporto pubblico locale rientra a pieno titolo tra gli interventi utili e indispensabili per avviare il percorso di uscita dalla povertà per le persone indigenti senza dimora.

Questo specifico obiettivo faceva parte del programma del presidente Bonaccini quando si è presentato alle elezioni, che ha detto e poi ha realizzato o sta realizzando che in questa Regione nessuno viene lasciato indietro, quindi è cosa importantissima anche per questo motivo.

Questo percorso in qualche maniera deve proseguire. Un grande plauso va al Comune di Bologna, che ha da subito aderito alla possibilità data dalla nuova regolamentazione regionale e ha adottato una convenzione tra Area welfare del Comune e TPER, per fare in modo che le persone senza dimora possano liberamente utilizzare l’autobus, pur non avendo la possibilità di pagare il biglietto, attraverso abbonamenti agevolati.

Questa cosa è molto importante, però io chiedo con questa interrogazione se la Giunta non ritenga utile provare a esportare la buona prassi del Comune di Bologna nei confronti di tutti gli altri più importanti Comuni della Regione Emilia-Romagna e delle altre aziende di trasporto pubblico. So che è un lavoro che si sta già facendo e si sta già portando avanti, però sarebbe utile valorizzare quanto è già accaduto e fare in modo, magari in tempi brevi, di creare un tavolo con le aziende di trasporto pubblico e i Comuni, per fare in modo che questa buona prassi venga effettivamente realizzata nei maggiori Comuni della regione Emilia-Romagna, dove ci sono le fasce di povertà più importanti.

Visto che si deve fare questo tavolo, io chiedo anche con questa interrogazione se in questo tavolo si possa iniziare a discutere anche del pregresso, cioè delle multe pregresse. Guardate, le multe pregresse rappresentano un peso enorme per queste persone, io ho affrontato casi di persone che sono arrivate nella mia associazione Avvocato di strada con un carico di multe di oltre 20.000 euro. 20.000 euro. Se una persona mangia, ripeto, tutti i giorni, come mangiamo noi, e tutti i giorni prende un autobus e tutti i giorni non solo subisce l’umiliazione della multa, ma tutti i giorni quel suo debito relativo alle multe aumenta, dopo si trova in una situazione ovviamente non affrontabile. Questo è un problema per tutti i soggetti di questa vicenda. È un problema per i Comuni, perché i servizi sociali organizzano percorsi per uscire da quella condizione di precarietà per queste persone, ma poi questi percorsi si fermano di fronte al peso insormontabile delle multe. Nessun datore di lavoro assume una persona sapendo che il minuto dopo ci sarà un pignoramento presso terzi. Quindi, un lavoro sprecato dei Comuni.

È un problema per le aziende. Le aziende hanno un carico, oggi, di crediti inesigibili che è un fardello per il loro bilancio, ed è un problema che in qualche maniera dobbiamo risolvere anche per favorire le aziende. È un problema enorme per queste persone che difficilmente usciranno dalla condizione di precarietà se non si risolve il problema dei debiti pregressi, in particolare delle multe.

Quindi, chiedo semplicemente che questo lavoro, che già la Regione sta facendo, e che ringrazio... Ringrazio la Regione e gli assessori che se ne stanno occupando, in particolare l’assessore Schlein per il lavoro che si sta già portando avanti. Chiedo che in questo tavolo si affronti anche il problema relativo alle multe e ai debiti pregressi, perché sarebbe utile a tutti, in particolare alle persone senza dimora, ma anche agli altri attori di questa vicenda.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Vicepresidente Schlein, prego.

 

SCHLEIN, vicepresidente: Gentile consigliere Mumolo, io la voglio ringraziare anzitutto per la determinazione con cui, in tutti questi anni, ha voluto sensibilizzare quest’aula, la Regione, naturalmente anche la Giunta su questa importante questione. Sono molto felice che questa nuova Giunta regionale, in particolare l’Assessorato mio e quello dei Trasporti, guidato dal collega Corsini, hanno finalmente ottenuto che nell’ambito dell’accordo Mi Muovo Insieme, nel rinnovo all’inizio dell’anno si estendessero finalmente le tariffe agevolate anche a due nuove categorie, in particolare con un nuovo abbonamento che riguarda proprio il diritto alla mobilità dignitosa delle persone senza dimora.

In riferimento a questa interrogazione, ricordo che la deliberazione n. 211 del 15 febbraio 2021 è quella in cui la Giunta regionale ha promosso l’accesso al trasporto pubblico locale delle persone indigenti senza dimora. Con tale provvedimento abbiamo provveduto ad istituire in via sperimentale un nuovo abbonamento Mi Muovo Insieme semestrale, che è parte integrante di un percorso di inserimento sociale e/o di una presa in carico da parte dei servizi sociali dei Comuni o di altri soggetti da essi delegati, che devono individuare gli aventi diritto e provvedere anche alla consegna di questi abbonamenti, di queste tessere, in collaborazione con le aziende di trasporto, che ringrazio per la disponibilità, perché abbiamo lavorato insieme per stabilire questa nuova importante possibilità.

Naturalmente non ci siamo fermati lì. Abbiamo messo a disposizione, nell’ambito del Fondo sociale regionale, il mio Assessorato, un milione e mezzo di euro in generale per le tariffe agevolate per le categorie sociali fragili, in cui abbiamo chiesto, proprio in virtù di questa estensione dell’accordo, di dare un’attenzione particolare anche alle persone senza dimora perché è il fine, naturalmente, di questi contributi, il milione e mezzo, peraltro contributi che da quando c’è la nuova Giunta regionale sono aumentati del 150 per cento, nel senso che prima era un milione, adesso è un milione e mezzo. Chiaramente abbiamo chiesto un’attenzione particolare a queste categorie perché il senso è che gli abbonamenti semestrali per le persone senza dimora i Comuni, grazie ai fondi regionali, siano in grado di renderli completamente gratuiti, naturalmente, perché da sole le persone indigenti non sarebbero in condizione di pagarli. Naturalmente è interesse, da questo punto di vista, anche delle aziende di trasporto perché quando si accumulano le multe, questo diventa anche un costo per quelle strutture.

Dopodiché il provvedimento è stato presentato, la voglio rassicurare su questo, da me stessa dentro la cabina di regia sociale-sanitaria, dove sono presenti tutti gli amministratori e le amministratrici dei 38 distretti dell’Emilia-Romagna. È stato diffuso in sede tecnica ai responsabili degli Uffici di Piano e nell’ambito delle attività di coordinamento dei Piani di zona in occasione della presentazione di questa DGR di programmazione del Fondo sociale regionale. È stato, inoltre, anche condiviso al tavolo di coordinamento regionale con i Comuni sul tema dei senza dimora, dove è stata nuovamente presentata la misura e le caratteristiche al fine di condividerne ulteriormente le finalità e le modalità. La Regione ha anche sostenuto e promosso l’applicazione di questa DGR su tutto il territorio regionale.

Sono già attive buone pratiche, come a Bologna, ma anche a Reggio Emilia, grazie alla collaborazione tra i Comuni e le aziende di trasporto. Noi intendiamo continuare a promuovere l’applicazione su tutto il territorio regionale di questi interventi per le categorie fragili, in particolare per le persone senza dimora.

È importante sottolineare che l’erogazione del nuovo titolo Mi Muovo Insieme e l’utilizzo delle risorse regionali ad esso finalizzate dipende in primo luogo dalle scelte politiche di programmazione, che sono di competenza dei Comuni. Quindi, naturalmente, va fatto un lavoro con loro e la Regione continuerà a sostenerli in questo sforzo. Da ultimo, volevo anche comunicarle che, per quanto concerne l’istituzione del tavolo finalizzato alla ricerca di una soluzione sul problema dei crediti vantati dalle aziende di trasporto pubblico per le multe di fatto inesigibili, l’Assessorato ai trasporti è disponibile a collaborare per promuoverne l’avvio e a sollecitare il coinvolgimento delle aziende stesse. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Mumolo, prego.

 

MUMOLO: Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ha un minuto.

 

MUMOLO: Grazie, presidente.

Solo per dire molto velocemente che sono assolutamente soddisfatto della risposta che mi è stata data e per dire che aspetto il momento in cui queste sollecitazioni, questo grande lavoro che anche la Giunta sta facendo produca il risultato concreto come è avvenuto a Bologna e a Reggio Emilia. Mi piacerebbe vedere, almeno nei capoluoghi di Provincia, la medesima convenzione che è stata fatta o una convenzione simile a quella che è stata fatta tra il Comune di Bologna e TPER in questo caso, azienda di trasporto pubblico, e per quanto riguarda il tavolo sono davvero felice che almeno si provi a risolvere questo problema e per le poche competenze che ho mi rendo assolutamente disponibile a partecipare a questo tavolo e dare una mano alla soluzione di questo problema, che riguarda davvero tutti quanti noi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Mumolo.

 

OGGETTO 3626

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo studio della Regione sull’attività estrattiva nella cava di Monte Tondo, nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, e sullo stato di avanzamento della candidatura dei fenomeni carsici a Patrimonio Mondiale dell’Unesco. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3626 circa lo studio della Regione sull’attività estrattiva nella cava di Monte Tondo, nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, e sullo stato di avanzamento della candidatura dei fenomeni carsici a Patrimonio Mondiale dell’Unesco, a firma della consigliera Zamboni, a cui risponderà l’assessore Priolo.

Consigliera, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Come ricordato nel titolo di questa interrogazione il luogo sul quale noi chiediamo chiarimenti è il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, un parco che è stato istituito con legge regionale del 2005 allo scopo di valorizzare e tutelare la natura di questo luogo particolarmente importante e particolare, al punto che nel 2015 la Federazione Speleologica regionale dell’Emilia-Romagna ha deciso di proporre parte dei fenomeni carsici che si trovano all’interno del perimetro del parco a patrimonio dell’umanità dell’Unesco e ha trovato in questa proposta l’appoggio della Regione Emilia-Romagna.

Cos’è successo in questa area? Che l’attività di estrazione del gesso della cava in particolare di Monte Tondo è iniziata nel 1958, poi nel 1989 è nato il Polo unico regionale del gesso, che aveva lo scopo di ottimizzare e massimizzare l’estrazione del gesso. Si è così costituita una realtà unica, gestita dalla multinazionale Saint-Gobain, che è stata in grado di assorbire tutte le altre cave della regione, il che ha determinato purtroppo un intenso sfruttamento dell’area di Monte Tondo, mettendo a repentaglio alcune di quelle caratteristiche uniche, che hanno motivato la candidatura dei fenomeni carsici nelle vaporiti dell’Emilia-Romagna a patrimonio dell’umanità Unesco.

Ulteriormente la situazione sembra appesantirsi per la difesa dell’integrità di questo luogo dall’anno scorso, quando la multinazionale Saint-Gobain ha presentato richiesta di espansione dell’area della cava di Monte Tondo. La Federazione Speleologica regionale dell’Emilia-Romagna ha denunciato le gravi conseguenze dal punto di vista paesaggistico e ambientale che provocherebbe tale ampliamento dell’area di estrazione della cava.

Parimenti, Legambiente, WWF, Italia Nostra e il Club Alpino Italiano hanno condiviso le preoccupazioni della Federazione Speleologica regionale dell’Emilia-Romagna, giudicando la richiesta dell’azienda ingiustificata, visti i diversi vincoli di tutela dell’area.

Di recente, esattamente il 20 giugno 2021, quindi una domenica fa, ambientalisti e naturalisti, guidati nella protesta dalla Federazione Speleologica dell’Emilia-Romagna, hanno organizzato una catena umana sul crinale gessoso per ribadire il “no” all’ampliamento della cava di Monte Tondo e l’auspicio di una riconversione del sito produttivo. La manifestazione ha posto l’accento anche sul rischio che la distruzione dell’ambiente e la scomparsa di molte grotte possono compromettere il percorso di candidatura dei gessi romagnoli a patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Su questo parco era già intervenuta un’interrogazione di Europa Verde, quasi esattamente un anno fa, nel luglio del 2020. In risposta all’interrogazione di Europa Verde, l’assessore Barbara Lori aveva annunciato in Assemblea legislativa che sarebbe stata realizzata un’analisi tecnica finanziata dalla Regione per valutare la possibilità di un proseguimento dell’attività estrattiva del gesso, oltre a quanto oggi pianificato, compatibile con l’elevato valore naturalistico e paesaggistico dell’area.

All’interno di questa analisi, poi, si sarebbe coinvolta la cittadinanza e sarebbero state coinvolte anche le associazioni. Infine, in quell’occasione l’assessore Lori aveva ribadito l’intenzione della Regione di continuare a supportare la candidatura dei fenomeni carsici a patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Ora, a un anno di distanza, sembra non essere cambiato assolutamente nulla, al punto che le associazioni e i cittadini si sono ritrovati il 20 giugno per protestare.

A questo punto, quindi, Europa Verde chiede alla Giunta regionale a che punto sia la realizzazione dello studio finanziato dalla Regione per valutare l’impatto del proseguimento e dell’eventuale, addirittura, ampliamento dell’attività estrattiva e a che punto sia la candidatura dei fenomeni carsici a patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Ovviamente, si chiede anche alla Regione se non ritenga che questa candidatura possa essere compromessa dall’autorizzazione a proseguire l’attività estrattiva, addirittura ampliandone il perimetro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Priolo, prego.

 

PRIOLO, assessore: Gentile consigliera, le rappresento quanto segue in aggiornamento alla risposta che le ha dato la collega Lori un anno fa.

Al fine di supportare la redazione della variante generale del PIAE, strumento fondamentale anche per la definizione degli strumenti di pianificazione dell’attività estrattiva, nei comuni di Riolo Terme e Casola Valsenio, si è avviata un’attività tecnica, finanziata dalla Regione, come ha detto lei, con fondi afferenti alla legge regionale n. 17/1991 “Disciplina delle attività estrattive”, finalizzata appunto alla verifica della possibilità o meno di proseguimento dell’estrazione del gesso, nel rispetto di tutte le componenti ambientali e paesaggistiche di quest’area particolarmente delicata, e all’individuazione di una o più modalità di sistemazione e recupero finale dell’area di cava. Allo stato attuale, quindi, non è stato pianificato alcun ampliamento dell’attività estrattiva nel Polo unico regionale del gesso.

Le attività tecniche dello studio commissionato comprende una fase 1, relativa alla raccolta di dati esistenti riguardanti le componenti ambientali, paesaggistiche e socioeconomiche relative all’area, l’attività estrattiva, la raccolta della documentazione pianificatoria e vincolistica relativa all’area in esame, l’eventuale progettazione ed esecuzione di ulteriori indagini ritenute necessarie. Segue una fase 2, concernente la definizione di uno o più scenari di proseguimento dell’attività estrattiva, compresa l’alternativa “zero” di cessazione dell’attività e valutazione analitica di vantaggi e criticità degli scenari stessi, nonché la definizione di uno o più scenari per la sistemazione parziale finale dell’area, che potrà avere un valore aggiunto anche in relazione alla candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco dei fenomeni carsici, come sosteneva.

La validazione finale dell’attività in oggetto e dei suoi risultati avviene tramite un apposito gruppo di lavoro, composto da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, ARPAE, Agenzia per la protezione civile, Ente Parchi e Biodiversità Romagna e Unione della Romagna Faentina, formalmente istituito presso la Direzione generale della cura del territorio. La fase 1, conclusasi il 7 maggio, ha permesso fra gli Enti di raccogliere anche il contributo fornito dalla Federazione speleologica dell’Emilia-Romagna inerente al tema del monitoraggio dei sistemi carsici dell’area. La fase 2, invece, terminerà nel mese di luglio.

Per quanto riguarda la candidatura Unesco delle aree carsiche e gessose dell’Emilia-Romagna, che sta attentamente seguendo la collega Lori, dopo la richiesta del 2016 della Federazione speleologica regionale dell’Emilia-Romagna e l’approvazione con delibera di Giunta n. 2273/2016, la situazione è la seguente. Nel 2018, il Consiglio direttivo della Commissione nazionale Italiana per l’Unesco ha iscritto il sito nella lista propositiva italiana del patrimonio mondiale Unesco. Nell’aprile 2019 è stato approvato il protocollo d’intesa da parte della Regione, che prevede la costituzione di un comitato istituzionale fra gli enti territoriali coinvolti per avere un eventuale sostegno istituzionale della candidatura e per sviluppare e coordinare le attività necessarie a sostenere tutto il processo. Nel 2020 viene, infine, predisposto il dossier tecnico-scientifico di candidatura e allo stato attuale ne è stata avviata la fase di revisione finale, che sarà sottoposta a una valutazione del Ministero nei prossimi mesi.

Come la consigliera saprà, il processo di candidatura UNESCO è sottoposto a tempi che dipendono solo in parte della volontà dei promotori. Infatti è ammessa una sola candidatura per ciascun Paese all’anno e al momento sono stati inseriti nella lista italiana 43 siti. Quindi, anche noi siamo in attesa. Probabilmente poi, per quanto riguarda lo studio, a luglio avremo la possibilità di rendicontare le evidenze che sottolineavo in apertura.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliera Zamboni, prego, ha un minuto.

 

ZAMBONI: Ringrazio per la risposta. Come sempre, mi riservo di rileggere attentamente il testo. Da quanto capisco, comunque, un passaggio cruciale sarà a fine luglio, quando sarà finita la seconda fase della realizzazione di quest’analisi tecnica e quindi ne sapremo di più. È chiaro che, sì, dal Paese arriveranno all’Unesco diverse candidature, al nostro Governo arriveranno varie proposte di candidature e quindi quella del Parco dei Gessi non è l’unica, però bisogna lavorare come se lo fosse e quindi garantire che nessuna attività estrattiva vada a toccare l’integrità di questo luogo così particolare.

Tra l’altro, la multinazionale ha avuto tutto il tempo di predisporre un piano post chiusura del sito, visto che è da anni che si sa che l’autorizzazione aveva un termine, mentre oggi, rispetto a questa autorizzazione, addirittura si chiede di ampliare le attività. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3630

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il finanziamento di impianti di CSS o di progetti che comportino la produzione di idrogeno blu. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3630, circa il finanziamento di impianti a CSS o di progetti che comportino la produzione di idrogeno blu, a firma della consigliera Piccinini, a cui risponderà l’assessore Colla.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Oggi portiamo un tema su cui il Movimento 5 Stelle, insieme a numerose associazioni ambientaliste, ha espresso contrarietà ed è il progetto di captazione e stoccaggio della CO2 più grande del mondo, voluto da ENI a Ravenna, con una capacità che va dai 300 ai 500 milioni di tonnellate di anidride carbonica compressa, sfruttando i volumi dei giacimenti al largo del mare Adriatico, peraltro in un’area a forte subsidenza.

Strettamente correlata a questo progetto insensato c'è l’intenzione, sempre da parte di ENI, di puntare a realizzare a Ravenna un distretto energetico per la produzione e l’utilizzo di idrogeno blu da gas metano, favorendo al contempo, come se non bastasse (cito dal loro sito), anche lo sviluppo di una filiera dell’energia blu, che naturalmente emette CO2 come scarto da stoccare nell’impianto di CCS sempre di ENI.

Usare combustibili fossili emettendo anidride carbonica, per poi spendere soldi ed energia per catturarla, quando abbiamo ormai tecnologie per non produrla affatto è semplicemente, come dicevo, un’operazione che non ha alcun senso. La verità è che questa è un’ulteriore occasione per ENI di continuare con l’estrazione di idrocarburi, quando abbiamo invece importanti obiettivi da raggiungere legati alla decarbonizzazione, e proprio ieri è stata approvata definitivamente la legge sul clima che definisce questi obiettivi.

L’obiettivo di questa operazione paradossalmente non è la cattura di anidride carbonica, ma diventa la sua produzione, e, nello stesso tempo, un continuo ricorso al gas per produrre idrogeno blu. Quella della carbon capture and storage è una tecnologia insostenibile dal punto di vista ambientale, ma non si sostiene nemmeno dal punto di vista economico, e qui veniamo al ruolo della Regione, perché quando si parla di questi argomenti, nei fatti si parla di clima, di ambiente e di futuro delle nostre comunità, quindi ritengo sia importante chiarire che nessun euro di soldi pubblici debba andare a questi impianti anche sotto forma di finanziamenti per la ricerca legata al CCS, che ricordo essere ancora un progetto in via sperimentale.

Le chiedo quindi, assessore, se non ritenga indispensabile assicurare l’assoluta indisponibilità a qualsiasi forma di finanziamento pubblico con risorse regionali proprie della Regione o ad essa trasferite o assegnate ad impianti o progetti che comportino la produzione di idrogeno blu, nonché della ricerca ad essi connessi o finalizzati, orientando invece le risorse regionali, ivi comprese quelle della formazione e della ricerca, in favore della decisa, rapida transizione verso le fonti energetiche rinnovabili.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Colla, prego.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

In merito al quesito della consigliera Piccinini, la Regione, già con il Piano energetico regionale 2030, approvato con delibera dell’Assemblea legislativa n. 111 del 1° marzo 2017, ha definito gli obiettivi della Regione in materia di rafforzamento dell’economia verde, di risparmio e di efficienza energetica, di sviluppo di energie rinnovabili, di interventi sui trasporti, ricerca, innovazione e formazione, facendo propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come driver di sviluppo dell’economia regionale. In particolare, la riduzione delle emissioni climalteranti del 20 per cento al 2020 e del 40 per cento al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 20 per cento al 2020 e al 27 per cento al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili; l’incremento dell’efficienza energetica al 20 per cento al 2020 e al 27 per cento al 2030.

Successivamente, con propria deliberazione n. 1899 del 14 dicembre 2020, la Giunta regionale ha approvato il Patto per il lavoro e per il clima, che tra gli obiettivi strategici prevede di accelerare la transizione ecologica per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050 e passare al 100 per cento di energie rinnovabili entro il 2035, definendo anche le linee di intervento per il raggiungimento di tali obiettivi.

Risulta, pertanto, evidente la volontà di sostenere la rapida transizione verso le fonti energetiche rinnovabili.

In merito alle misure che la Regione intende mettere in campo per raggiungere questi obiettivi, si evidenzia che è stato avviato il percorso per l’approvazione del nuovo Piano triennale di attuazione energetica. Quel Piano non contempla misure a sostegno dello stoccaggio di CO2. Rientra, invece, nelle competenze regionali il sostegno agli interventi nei settori produttivi volti alla decarbonizzazione dei processi cosiddetti [...] caratterizzati da un’alta intensità energetica e dalla mancanza di soluzioni scalabili o risolutive di elettrificazione.

Per quanto riguarda il Programma sperimentale di stoccaggio geologico dell’anidride carbonica nei livelli esauriti del campo Porto Corsini mare ovest, al largo della costa di Ravenna, richiamato nelle premesse dell’interrogazione, non rientra nelle competenze regionali sostenere tale programma, trattandosi di area demaniale e di un procedimento esclusivamente statale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliera Piccinini, ha tre minuti.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

La mia domanda era chiara e parlava non solo di risorse. È stato citato il Piano energetico, ma parlavo anche di risorse assegnate alla Regione. E vorrei sottolineare un fatto. Ieri, l’Unione europea ha detto molto chiaramente che nemmeno un centesimo del PNRR deve andare per la produzione di idrogeno blu, ma che i fondi devono andare unicamente all’idrogeno generato da fonti rinnovabili. Questo ha evidenti ripercussioni anche sul progetto di stoccaggio della CO2 voluto da ENI, che, come chiedevamo noi, almeno per il momento non beneficerà in quel caso di risorse pubbliche contenute nel Recovery Plan. È vero, però, che oggi discuteremo di un documento, il Documento di strategia di specializzazione intelligente dei fondi europei al 2027, ed è per quello che avevo specificato anche fondi assegnati alla Regione, in cui in realtà è esplicito come la Regione punti sul CCS, su questa tecnologia.

A questo, peraltro, si aggiunge – lo voglio sottolineare – un aspetto strettamente politico, perché qualche giorno fa il ministro D’Incà, il ministro per i rapporti con il Parlamento, ha incontrato il sindaco di Ravenna in questo inedito incontro per le amministrative, in compagnia di alcuni – li chiamo così – interlocutori selezionati. Durante l’affollata conferenza stampa, che si è svolta presso la sede del suo comitato elettorale – cito da un giornale perché purtroppo non mi è stata data la possibilità di presenziare –, si dice che De Pascale e D’Incà hanno assicurato la rispettiva volontà nel trovare un punto d’incontro – sul CCS, sottinteso – per arrivare a un’alleanza in vista del voto di ottobre. Mi chiedo se questi sono i presupposti e le premesse. Credo che queste ambiguità contenute nel cosiddetto S3, che andremo ad analizzare quest’oggi, vadano chiarite, perché le parole hanno un peso e bisogna dare seguito a queste se si vuole essere credibili, altrimenti rischiamo di prenderci in giro.

Su questo presenterò degli emendamenti e vedremo quale sarà l’esito. È bene, però, che i soldi dei cittadini vengano destinati, invece, a progetti che guardino al futuro, allo sviluppo e alla diffusione delle fonti green, alla sostenibilità ambientale, agli obiettivi della transizione ecologica. Serve che gli investimenti vadano indirizzati, appunto, verso progetti virtuosi e competitivi, come il fotovoltaico e lo sviluppo delle comunità energetiche. Abbiamo l’assoluta esigenza di diminuire i consumi energetici e indirizzarli verso lo sviluppo di fonti rinnovabili, non certo di stimolarli attraverso una tecnologia inutile e dai costi insostenibili, che va a nascondere la CO2 sotto il tappeto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3631

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche d’inserimento dei test genomici per il carcinoma mammario nel Nomenclatore tariffario regionale. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3631, circa le tempistiche di inserimento dei test genomici per il carcinoma mammario nel Nomenclatore tariffario regionale, a firma del consigliere Amico.

Risponderà l’assessore Donini. Consigliere, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

In Emilia-Romagna il tumore al seno fa registrare ogni anno più di 4.500 nuovi casi, mentre sono più di 52.000 le donne che vivono nella nostra regione con una diagnosi di malattia. I centri di senologia in regione sono interconnessi tra loro e si registrano ottimi tassi di adesione ai programmi di screening: oltre il 75 per cento delle donne over 45 si sottopone all’esame e questo dato colloca l’Emilia-Romagna ai primi posti in Italia.

Il tumore al seno è una patologia complessa, con diverse forme che necessitano di approcci diagnostico-terapeutici differenti. L’ottimizzazione del percorso di cura in termini clinici, di qualità della vita e di costi sociali ed economici si ottiene attraverso una personalizzazione del trattamento. La riduzione del rischio di ricaduta nelle pazienti operate per tumore della mammella si basa sulla terapia ormonale, sulla chemioterapia e sulla radioterapia. Il beneficio assoluto è definito in base al rischio di base stabilito dai fattori chimici, biologici e di estensione della malattia che consentano la valutazione delle pazienti per sottogruppi prognostici.

Nella malattia luminale a rischio intermedio sussiste, però, una significativa incertezza terapeutica e questi casi si collocano in una sorta di zona grigia, in cui la scelta della corretta terapia successiva all’intervento chirurgico è impegnativa poiché i parametri clinico-patologici tradizionali si sono dimostrati poco selettivi nell’identificare le pazienti a cui la chemioterapia può essere risparmiata.

I testi genomici forniscono il profilo molecolare personalizzato di un tumore e rappresentano uno strumento estremamente importante per i medici, aiutandoli a decidere in quali pazienti la chemioterapia sia realmente utile. L’indagine genomica è utilizzata con sempre maggior frequenza dai medici per comprendere meglio la biologia del singolo tumore. Hanno un valore prognostico e, inoltre, valutano le probabilità che il tumore risponda a uno specifico trattamento.

Nel tumore della mammella in fase adiuvante una valutazione accurata dei rischi e dei benefici all’interno del processo decisionale per il trattamento è di fondamentale importanza. Utilizzare i test genomici per determinare quali siano le pazienti che realmente possono trarre beneficio dalla chemioterapia e quali no è fondamentale, considerato l’impatto di queste cure a livello fisico, psichico e relazionale.

La chemioterapia ha effetti tossici sia a breve che a lungo termine, comporta anche un carico psicologico importante e interferisce pesantemente con la vita familiare, relazionale e lavorativa. Evitare un ciclo di chemioterapia non necessario significa perciò anche contribuire a contenere la diffusione dell’epidemia in questi tempi e contenere l’impatto, sia attraverso la riduzione dell'indebolimento indotto dalla chemioterapia che l’accesso ospedaliero.

Conseguentemente il pur importante costo dei test sarebbe compensato dal fatto che diverse donne non sarebbero sottoposte inutilmente a chemioterapia adiuvante.

Al momento, in Italia l’uso del test genomico non è uniforme sul territorio nazionale, i test genomici infatti sono al momento rimborsati sono in due regioni e da pochi altri centri in Italia, Lombardia e Provincia di Bolzano. Dal luglio 2020 anche la Regione Toscana ha deliberato la rimborsabilità dei test multi genici a scopo prognostico, per evitare un sovra trattamento con incremento di tossicità.

Lo scorso dicembre, la Commissione bilancio della Camera dei deputati ha istituito un fondo di 20 milioni di euro per il rimborso diretto delle spese sostenute dagli ospedali di tutto il territorio nazionale per l’acquisto dei test genomici e il provvedimento è stato inserito nella legge di bilancio 2021.

Il 7 ottobre 2020, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia- Romagna ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta a valutare l’utilità dell’impiego dei test genomici nei singoli ambiti della pratica clinica e chiesto di inserirli nel nomenclatore tariffario regionale, rendendoli fruibili a tutte le pazienti. Inoltre, sollecitava la richiesta alla Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA, per includere il rimborso dei test genomici per le pazienti.

Il 30 aprile 2021, poi reiterato anche nel corso del mese di maggio, gli specialisti dell’Associazione Italiana Oncologica Medica (AIOM) hanno lanciato un appello per chiedere che in Emilia-Romagna, al pari della Lombardia, di Bolzano e a questo punto anche della Toscana, vengano resi rimborsabili i test genomici per carcinoma mammario. In Emilia-Romagna potrebbero usufruirne ogni anno circa 800 donne colpite dalla neoplasia.

In questo senso chiediamo quali siano i tempi di applicazione dei protocolli da parte dei centri di senologia del Ministero per l’accesso ai test genomici per il carcinoma mammario in stadio iniziale e quali siano i tempi, alla luce delle risorse stanziate dal Ministero della Salute, per inserire i test genomici nel nomenclatore tariffario regionale, rendendoli accessibili a tutte le pazienti idonee residenti in Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio il consigliere Federico Amico perché ha posto un tema davvero importante e strategico, che merita forse una discussione un po’ più vasta dei tre minuti a disposizione, ma già nella sua introduzione citava in modo assolutamente pertinente sia la cronistoria sia le ultime determinazioni in tal senso.

Consigliere Amico, diversamente da quanto si è stabilito nei tavoli di lavoro sui LEA del passato, ritengo che, ad oggi, i tempi siano maturi per un approccio organico che tenga conto del tema della genomica e, in particolare, l’accesso a informazioni di tipo prognostico e predittivo per i pazienti oncologici. È una frontiera che va esplorata fino in fondo. I servizi competenti hanno provveduto, quindi, a valutare l’inserimento del test genomico predittivo nell’ambito specifico, al fine di garantire il trattamento delle donne con carcinoma mammario in stadio precoce. La legge di bilancio 2021 ha previsto l’istituzione di un fondo di 20 milioni di euro annui destinato al rimborso diretto delle spese sostenute per l’acquisto da parte degli ospedali, sia pubblici sia privati convenzionati, di test genomici.

Alla data odierna, il decreto ministeriale attuativo della legge sopracitata, che deve prevedere una proposta di riparto del Fondo nazionale alle Regioni, non è stato ancora pubblicato. In attesa, quindi, della pubblicazione e in recepimento di quanto previsto dalla legge di stabilità, la Regione Emilia-Romagna sta predisponendo un finanziamento dedicato all’erogazione di queste indagini genomiche, sulla base di criteri riconosciuti e finalizzati alla selezione della popolazione target. A questo fine è in corso un aggiornamento delle tariffe regionali, che includerà tali indagini per i soggetti rispondenti ai criteri. Si prevede che il volume di attività corrisponda a circa 600 test all’anno. La tempistica di implementazione è prevista entro il prossimo trimestre, ovviamente subordinata al decreto attuativo citato in precedenza.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Prego, consigliere Amico. Ha un minuto.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore per la risposta, di cui sono parzialmente soddisfatto, nel senso che questa nostra anche risoluzione di Assemblea approvata ad ottobre poteva prevedere anche un intervento anticipato dell’introduzione dei testi genomici per quanto riguarda la competenza specifica regionale, sapendo che il costo del test, pur elevato, comporterebbe la non prosecuzione in chiave di terapia chemioterapica, quindi comporterebbe un analogo, se non superiore risparmio complessivo. Mi auguro effettivamente che, come ha detto questa mattina nella risposta l’assessore, nel corso del prossimo trimestre questa misura, anche sollecitando chiaramente il Ministero perché emani questo decreto attuativo, possa diventare effettivamente esigibile per tutte le donne presenti in Emilia-Romagna, farle uscire dall’incertezza e mettere nelle condizioni di non dover, se non necessaria, sottoporsi a trattamenti chemioterapici. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3632

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il trasferimento dei daini della Pineta di Classe e del Lido di Volano. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3632, circa il trasferimento dei daini della Pineta di Classe e del Lido di Volano, a firma della consigliera Gibertoni.

Risponderà poi l’assessore Mammi.

Consigliera Gibertoni, prego.

Consigliera Gibertoni?

 

GIBERTONI: Buongiorno.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Prego.

 

GIBERTONI: Non andavano i link per poter attivare audio e video.

Assessore, buongiorno. La questione dei daini a Ravenna si fa sempre più incresciosa e preoccupante. Sono sempre di più i cittadini che si fanno domande sul destino di questi poveri animali. Lei sa bene che la battaglia ora è una battaglia di lungo corso. Sta durando da anni. È cominciata nella scorsa legislatura e anche prima. È una battaglia che ovviamente ha come finalità, da parte di coloro che la conducono a favore dei daini, non soltanto il benessere animale, io oserei dire, la razionalità dell’azione politica. Quello che ormai si comprende rispetto alle decisioni della Regione è che c’è una totale irrazionalità di scelta.

Tra l’altro, quando si approfondiscono. Normalmente si parla di cause da parte dei daini per incidenti oppure per danni all’agricoltura, però, quando poi si va a approfondire se queste cose sono vere o meno, io ad esempio i dati li ho chiesti a voi, non li ho chiesti ad altri, sono i vostri stessi dati a sconfessare la vostra azione politica. I dati, come io ho cercato di riportare in modo chiaro possibile nel question time di oggi, parlano di danni praticamente inesistenti e di risarcimenti per danni. Cito questo, ma penso avrà avuto modo di leggere tutto quanto, negli anni 2019 e 2020 i risarcimenti per danni provocati dai daini nelle Province di Ferrara e Ravenna ammontano a zero.

Oltre a questo, i dati sui dissuasori sono altrettanto sconcertanti perché non è mai stata fatta, così pare, una vera e concreta sperimentazione, direi una sperimentazione seria con veri e propri dissuasori efficaci, manutenuti, che potessero effettivamente contrastare l’eventuale esodo di qualche daino al di fuori dell’area verde, però anche questo ci risulta sia da prove fotografiche che da dati anche qui chiesti alla Regione che non c’è alcun interesse a portare avanti.

Si corre verso il trasferimento, però il trasferimento cosa vuol dire? Vuol dire che molto probabilmente la loro morte, la loro uccisione verrà semplicemente delocalizzata, perché i daini (ce lo dite voi, noi l’abbiamo saputo con grande fatica tramite tanti accessi agli atti) verranno traslocati dopo le amministrative di Ravenna, quindi questo autunno, ma verranno purtroppo, scelta politica che pare completamente irrazionale e sembra così a un numero sempre più ampio di cittadini che hanno soltanto come finalità quella di capire come mai è il trasferimento, trasferiti in aree a loro volta di caccia, quindi i daini non verranno cacciati a Ravenna, ma verranno cacciati in altri areali di caccia altrove in Regione.

Si dice che una marcatura dovrebbe salvarli dai proiettili, ma stiamo parlando di piccolissime marche che potrebbero tranquillamente non essere viste, quindi il cacciatore che si trova a sparare ad uno e a salvare l’altro perché intravede che c’è una marcatura, si parla addirittura di trasferimenti presso allevamenti da carne.

Assessore, ci dica quindi su questo come mai si sia ingenerata addirittura questa grave possibilità, se sia da confermare o da non confermare, ma in realtà il punto è che un’azione politica a mio avviso razionale non avrebbe spostato questi daini, perché ormai erano anche un simbolo di Ravenna, perché non causano veri danni e perché avrebbero potuto essere valorizzati come un’attrazione in più, ormai sono diventati una simbologia anche importante, un’attrazione per il territorio, il nucleo di questi daini di Ravenna.

Tutto questo è stato invece asfaltato da una decisione, da una corsa senza razionalità soltanto per arrivare a decidere qualcosa, a sfavore però sia del benessere animale, sia della razionalità dell’azione politica, quindi vorrei sapere quali siano le sue ragioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Prego, assessore Mammi.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente.

Grazie alla consigliera Gibertoni, mi permette di dare alcune spiegazioni, rappresentare quella che è la volontà della nostra Amministrazione rispetto a questo tema.

Per quanto riguarda il primo quesito, vorrei ricordare che, a seguito dell’approvazione del piano di controllo, è stata avviata la procedura per la pubblicazione della manifestazione di interesse pubblica, finalizzata all’individuazione dei soggetti destinatari in parte dei daini catturati, secondo i criteri che sono definiti nella delibera, a cui si rimanda per ragioni di sintesi. Al momento, la manifestazione di interesse è in fase di completamento e solo a conclusione di questa sarà possibile conoscere il numero di animali destinabili a ogni soggetto. Si ricorda, poi, che è possibile autorizzare anche dei singoli privati cittadini che dimostrino il legittimo possesso di adeguate strutture. Naturalmente, l’adeguatezza delle strutture e il numero massimo di capi detenibili saranno verificati dal personale esterno incaricato dal Corpo forestale dello Stato, ovviamente a tutela del rispetto della legge n. 150/1992.

Il numero, invece, degli individui che saranno traslocati in areale storico è di trenta unità per area di cattura. Negli areali di presenza storica è attiva la gestione faunistico-venatoria del daino, anche mediante il prelievo in selezione. Questo implica che il Piano di prelievo sia definito sulla base di attività di stima e valutazioni tecniche realizzate da tecnici faunistici abilitati a livello regionale, ma ogni cacciatore autorizzato al prelievo di selezione in quei territori potrà riconoscere con precisione il capo prelevabile grazie a degli strumenti ottici che consentano, anche a distanze elevate, di distinguere, grazie a un particolare riconoscimento fisico, i daini spostati, per cui, come il Piano dice, ed è molto chiaro, non è possibile, non è consentito l’abbattimento. Poi, se uno abbatte questi danni, naturalmente commette un reato, del quale deve rispondere in quei territori, come in tutto il territorio regionale.

Vorrei, poi, ricordare che nel parere ISPRA, per quanto riguarda il Piano di controllo dei daini di queste zone, aveva previsto l’attivazione della caccia di selezione, gli interventi di controllo numerico nelle aree interessate, anche con l’abbattimento diretto, e l’esclusione dell’immissione di individui catturati nel territorio libero. Noi, invece, abbiamo preferito una soluzione gestionale che non prevedesse l’abbattimento degli stessi.

Secondo quesito. Come ben descritto nel piano approvato, sono stati avviati diversi metodi a protezione di alcuni tratti stradali. Il piano stesso prevede che gli Enti a cui compete la gestione delle strade limitrofe o comprese nelle aree in oggetto, in collaborazione con la Regione, installino sulle strade di rispettiva competenza, con riferimento particolare ai tratti maggiormente a rischio di attraversamento, adeguati sistemi di prevenzione degli incidenti stradali. In forza del fatto che l’incidentalità stradale e i conseguenti rischi per l’incolumità pubblica rappresentano la principale criticità derivante dalla presenza di questi due nuclei, si prevede di portare avanti con determinazione la previsione del Piano. È stato fatto un sopralluogo, in modo da dare avvio alle necessarie valutazioni. Sarà però prioritario che in tal senso si attivino i competenti soggetti gestori dei tratti stradali, a cui la Regione fornirà il necessario supporto tecnico.

Per quanto riguarda il terzo quesito, quello dei danni, ci sono stati indennizzi per i danni agricoli provocati alle produzioni, ma si ritiene fondamentale ribadire come il rischio per la sicurezza e l’incolumità pubblica dovuti a incidenti stradali, ma anche a interruzioni della linea ferroviaria Ravenna-Rimini, sia la motivazione più cogente a supporto dell’attuazione del Piano, necessità peraltro sollecitata anche con specifiche note e incontri presso le prefetture territorialmente interessate.

Non da ultimo, è necessario tenere in debita considerazione come non siano stati quantificati i danni arrecati alla pineta, al sottobosco e alle altre specie animali. Queste sono le particolari ragioni per le quali la stessa ISPRA ha chiesto di attuare un piano e prevedere quindi la rimozione dei nuclei.

L’ultimo quesito e chiudo. Nei dintorni del Lido di classe è confermata la presenza di una lupa dotata di radiocollare satellitare e pare anche che abbia trovato un compagno. Nel territorio ferrarese è confermata la presenza di un branco nel territorio delle valli di Argenta, mentre non vi sono evidenze circa la presenza stabile di lupi nelle zone interessate dalla presenza dei daini al Lido di Volano.

Non è possibile, però, con i dati e le informazioni attualmente a disposizione affermare se la presenza del lupo possa essere un fattore determinante per la regolazione dei nuclei di daini presenti, anche in considerazione delle consistenze ormai raggiunte dall’ungulato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliera Gibertoni, ha due minuti.

 

GIBERTONI: Grazie.

Ho sentito la risposta e certamente si conferma, purtroppo, la totale irrazionalità di questa azione politica. A questo punto o la Giunta ha qualcosa di personale contro i daini e io dico che questo sarebbe altrettanto irrazionale oppure ha sbilanciato la propria azione politica e le proprie decisioni politiche a favore di chi questi poveri daini di Ravenna davvero li deve detestare, come minimo.

Assessore, le posso confermare che, uno, non ha risposto a una domanda che era fondamentale. Era la prima: se i daini prelevati siano destinati ad allevamenti da carne e in quale numero. Se ha risposto, io questa risposta non l’ho sentita. Per quanto riguarda invece i dati che riguardano i danni all’agricoltura, eventuali incidenti e disagi alla rete ferroviaria, ribadisco che siete voi stessi, con le risposte e gli accessi agli atti, che confermate che, laddove sono stati eseguiti lavori, anche minimi, di installazione di dissuasori o di reti di protezione, il problema dei daini è sostanzialmente scomparso, come ammette anche il documento della Giunta regionale, quando dice che dalla posa in opera dei dissuasori sono stati segnalati due soli incidenti, un unico attraversamento da parte di un solo daino, quindi non so più di cosa stiate parlando, evidentemente avete reso questa questione un dialogo tra sordi, qui però gli unici sordi purtroppo siete voi, che state tra l’altro mettendo in opera anche un’azione che costerà alle casse regionali, quando in realtà mettere delle reti degne di questo nome, dei dissuasori degni di questo nome avrebbe avuto anche dei costi pubblici molto irrisori e molto più bassi, oltre ovviamente a rappresentare una razionalità e una gradualità di scelta politica.

Approviamo prima i dissuasori seriamente, dobbiamo prima dare agli agricoltori e alle persone che dicono di aver subìto danni i soldi per poter recintare, per poter mettere i dissuasori, e poi vediamo se veramente non funziona. Io credo che non sia così. Voi correte verso una decisone crudele, feroce, secondo me non all’altezza di una Regione moderna, ma ormai abbiamo capito che questa cosa per voi è molto importante. Grazie.

 

OGGETTO 3633

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la ripresa della frequenza ordinaria nei centri diurni per anziani e disabili. A firma del Consigliere: Pelloni

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3633 circa la ripresa della frequenza ordinaria nei centri diurni per anziani e disabili, a firma del consigliere Pelloni, a cui risponderà l’assessore Donini.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Premesso che con delibera di Giunta regionale n. 918 del 21 giugno 2021 è stato approvato il protocollo operativo per l’ulteriore apertura di sicurezza dei centri diurni per le persone con disabilità e le persone anziane, ed ulteriori indicazioni per i servizi territoriali rivolti alle persone non autosufficienti, finalizzato ad assicurare il ritorno alla programmazione e frequenza ordinaria dei servizi sociosanitari per le persone non autosufficienti, anziani e disabili, modificando le precedenti indicazioni.

Considerato che, al netto delle assodate misure di prevenzione igienico-sanitarie (mascherine, igienizzazione frequente delle mani, distanziamento fisico e pulizia accurata degli ambienti) e al mantenimento del lavoro in gruppi, la suddetta delibera dispone il ripristino delle modalità ordinarie di frequenza dei centri diurni per anziani e disabili, al fine di garantire l’accesso a tempo pieno da parte degli utenti.

Constatato che si tratta di un provvedimento molto atteso dalle persone più fragili, disabili anche gravi e anziani, che possono finalmente riprendere a tempo pieno le attività educative, riabilitative, formative, di socializzazione, interrotte durante il periodo di lockdown dall’emergenza sanitaria, ma anche dalle loro famiglie, che possono contare nuovamente, per alcune ore al giorno, su un sostegno esterno.

Si interroga la Giunta regionale per sapere come intende verificare che tutti i distretti sanitari della regione si adeguino nei tempi più brevi possibili alle più recenti disposizioni regionali, al fine di garantire il ripristino delle modalità ordinarie di frequenza nei centri diurni per anziani disabili, con la possibilità di accesso a tempo pieno alle strutture da parte degli utenti. Stando a quanto scritto, ribadisco che era un provvedimento estremamente atteso, perché soprattutto per quelle famiglie che hanno fatto la scelta della domiciliarità, su cui credo in maniera condivisa tutta l’Assemblea e la Giunta abbia sempre condiviso che fosse quella la strada maestra, questi sono servizi fondamentali anche per la socializzazione degli anziani e per l’integrazione delle persone con difficoltà e con fragilità.

Quindi, proprio perché ci sia maggiore uniformità, penso anche di fare un servizio, nel senso di dare maggiore pubblicità alla delibera, in maniera tale che il protocollo sia conosciuto da tutti coloro che svolgono questo importante servizio, al fine di riprendere prima possibile la pienezza del servizio, e non solo. Magari in Commissione Sanità o prossimamente con altri provvedimenti chiaramente chiederemo all’Assessorato e alla Giunta di potenziare questo importantissimo servizio, perché anche su questo le liste d’attesa iniziano forse fortunatamente… Dico fortunatamente perché vuol dire che le famiglie ritengono la domiciliarità, quindi tenere a casa i propri anziani, e il servizio diurno come momento di socializzazione un momento importante e un servizio fondamentale.

Grazie intanto, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Pelloni.

In data 24 giugno, questo Assessorato ha trasmesso alle Aziende sanitarie, ai Comuni capofila o alle Unioni o ai rappresentanti dei soggetti gestori la deliberazione della Giunta regionale n. 918, riguardante la riapertura dei servizi sociosanitari per le persone anziane e le persone con disabilità. In questo documento sono state fornite nuove indicazioni per garantire la completa apertura dei centri diurni. Sono state date, inoltre, nuove disposizioni per far ripartire tutti gli interventi psicosociali domiciliari e di gruppo destinati alle persone con demenza, ai loro familiari e ai caregiver. Ai destinatari del documento è stato richiesto di informare i soggetti gestori pubblici e privati del proprio territorio interessati dalla delibera, garantendo il supporto necessario al fine di assicurarne un’omogenea applicazione.

A partire dal 21 giugno gli enti gestori, nell’ambito della propria responsabilità gestionale, sono dunque impegnati in co-progettazione con gli Enti locali e le aziende ASL di riferimento nel ripristino delle ordinarie modalità di frequenza a tempo pieno. Ai fini della rimodulazione dei servizi, sono da considerare le specificità territoriali, le condizioni organizzative delle diverse tipologie di servizio nonché le situazioni di bisogno e vulnerabilità delle diverse categorie dei beneficiari.

Per garantire una puntuale conoscenza della situazione delle riaperture in tutti i territori, la Regione effettuerà un monitoraggio a livello distrettuale attraverso gli Uffici di Piano e i dipartimenti delle ASL per raccogliere i dati utili necessari al fine di seguire adeguatamente le varie fasi di riattivazione dei servizi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliere Pelloni, ha due minuti. Prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Grazie, assessore, della risposta. Mi ritengo soddisfatto. Speriamo, appunto, che le attività riprendano quanto prima e aggiungo, rispetto a quanto dicevo prima, che a breve si possa anche parlare di implementazione di un servizio che sia, quindi, non solo di ripristino, ma anche di implementazione di un servizio, che riteniamo fondamentale, di assistenza e supporto alle famiglie.

Quindi monitoreremo insieme alla Giunta il prossimo ripristino, che speriamo sia pronto e uniforme in tutto il territorio regionale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3634

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura dei poli vaccinali e prosieguo della campagna vaccinale. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3634, circa la chiusura dei poli vaccinali e prosieguo della campagna vaccinale, a firma della consigliera Castaldini, a cui risponderà l’assessore Donini.

Consigliera, prego.

 

CASTALDINI: Assessore, proviamo. In realtà, volevo fare un intervento legato al futuro, perché questo è il compito di chi fa politica e soprattutto di chi governa. Quindi avevo in mente di fare una domanda relativa al piano vaccinale invernale, tema molto interessante, che spero a brevissimo tratteremo in Commissione. Ho deciso invece di fare una fotografia con tutti i dati aggiornati al 28/06/2021.

Come tutti possono andare a trovare e a cercare nei siti di riferimento, noi sappiamo che le seconde dosi ancora da fare in Emilia-Romagna sono 967.529 e che le prime e seconde dosi ancora da fare sono 1.658.447. Questa è la fotografia.

In più, c'è un altro aspetto che mi preoccupa molto, legato agli operatori soggetti ad obbligo vaccinale. Anche lei in questo caso ha sollevato una preoccupazione e il 15,8 per cento degli operatori legati alla sanità ha scelto ancora di non vaccinarsi.

Il punto è esattamente questo, pongo a lei la domanda di cosa accadrà nel momento in cui tutti gli hub vaccinali, che hanno funzionato bene, dovranno tornare a fare il loro lavoro. Proprio ieri, abbiamo approvato una risoluzione in cui si parla di lavoratori dell’ambito della fiera, e immagino e chiedo a lei che a breve l'hub che ci troviamo qui di fronte, alla fiera, che funziona in maniera efficace, dovrà per forza essere smantellata, per cui ho questa preoccupazione, ho e la preoccupazione di Casalecchio, ho la preoccupazione di chi deve riprendere un’attività.

Il punto è quando chiuderanno gli hub che sono stati costruiti ad hoc per l’emergenza, visto che siamo in una situazione di relativa calma e tranquillità, e vorrei sapere da lei qual è il programma per il futuro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Come spesso accade, la consigliera Castaldini va ascoltata in diretta, perché le domande che formula spesso non coincidono con quanto chiede in aula, ma vediamo di essere esauriente il più possibile.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale in corso, poi ci sarà una Commissione specifica in cui informerò nel dettaglio, la nostra preoccupazione, peraltro condivisa da tutte le altre Regioni, è che siano garantite le forniture, perché noi oggi siamo ancora tra le primissime Regioni che vaccinano le dosi che vengono loro consegnate, abbiamo sostanzialmente gli over 60 con almeno una dose che vedranno concluso il loro ciclo di immunizzazione nelle prossime settimane oltre il 90 per cento, quindi per quella fascia di età si è raggiunta una buona immunità di comunità.

Per quanto riguarda il dato degli operatori sanitari e socioassistenziali, i dati del 28 giugno alle ore 10 danno il 92,5 per cento di prime dosi e continuiamo ovviamente a insistere affinché il più possibile si vaccinino, applicando la legge per il resto della popolazione sanitaria che non dovesse ritenere di vaccinarsi senza un giustificato motivo.

Per quanto riguarda, invece, il tema molto interessante che lei ha posto in prospettiva, a cui forse in mezzo minuto è difficile rispondere, ma è davvero molto utile parlarne adesso, la mia opinione è che le fiere devono servire a eventi commerciali, alle palestre e alle attività sportive, in una situazione non più gravemente emergenziale. Ad oggi, l’emergenza è ancora in corso, perché dobbiamo finire il ciclo di immunizzazioni e di vaccinazioni che ci porterà all’immunità di gregge o, comunque, ad una soglia di sicurezza per la popolazione. Qualora dovesse servire in autunno-inverno il terzo richiamo, la terza dose, o qualora, a fronte di un’adeguata consistente disponibilità di vaccini, dovesse servire ulteriormente questa attività sul territorio, io penso che quello che ha indicato il ministro Speranza sia la via giusta, e cioè quella di far riferimento prioritariamente alla medicina del territorio, quindi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, addirittura all’accordo con i farmacisti, ai luoghi di lavoro, che sono stati molto importanti e che in Emilia-Romagna hanno rappresentato plasticamente e graniticamente la responsabilità sociale delle imprese vaccinando i loro lavoratori, ovviamente facendo sì che questa azione sul territorio possa in qualche modo alleggerire sempre di più progressivamente, fino alla definitiva cessazione degli hub vaccinali, che oggi sono stati allestiti in emergenza nelle varie fiere, nei vari palasport, nelle varie palestre.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Prego, consigliera Castaldini. Ha quattro minuti.

 

CASTALDINI: Quindi, esiste già una data di chiusura dell’hub, assessore? No. In realtà, questa è una notizia. Faccio presente che la Giunta sta parlando della fusione di Rimini e Bologna, che stiamo approvando risoluzioni legate all’ambito della fiera, in Regione Emilia-Romagna non abbiamo ancora la certezza di quando quell’hub vaccinale smetterà di funzionare e che cosa accadrà nella campagna vaccinale.

Ritengo che, per i numeri che abbiamo, vi sia soprattutto un punto, ed è quello di scongiurare nuovamente la chiusura delle scuole. Non possiamo permettercelo e, guardate, dobbiamo insieme disegnare e immaginare come verranno vaccinate esattamente quelle categorie, perché ad oggi l’82 per cento non ha ancora ricevuto una sola vaccinazione dai 12 ai 19, per cui il rischio di chiusura scuola, ancora, non è così lontano, purtroppo. Per chi frequenta l’università, chi non ha ricevuto ancora nemmeno una dose è il 67 per cento.

Io, va bene, mi accontento di non sapere ancora oggi che cosa accadrà negli hub vaccinali, quelli che lavorano più a ritmo, e che la speranza della Giunta è quella di arrivare a tanti luoghi dove poter vaccinare. Però, assessore, io a questo punto a lei e al presidente della Commissione chiedo di poter capire nel complesso qual è l’affronto dell’estate, cioè quanto andremo avanti questa estate nelle vaccinazioni, soprattutto in quella categoria così importante per tutti noi.

Dall’altra, voglio sapere che cosa accadrà alla Fiera a settembre, perché oggi la notizia è che ancora sarà a regime a settembre e a ottobre. Importanti fiere sono previste a settembre e ottobre. Che cosa accadrà alla Fiera? E qual è la visione della Giunta? Sono un po’ preoccupata. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3635

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la quarta corsia autostradale Piacenza- Sud/Modena-Nord. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3635, circa la quarta corsia autostradale Piacenza Sud/Modena Nord, a firma del consigliere Tagliaferri, a cui risponderà l’assessore Corsini.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente.

Colleghi, assessore, le cronache di questi giorni hanno raccontato l’ennesimo incidente sulle autostrade di Piacenza. Questo riapre il tema della sicurezza sulle nostre strade. La Regione deve fare la propria parte e assumersi le proprie responsabilità.

Secondo quanto stabilito dallo schema di convenzione sottoscritto 12 ottobre 2007 da ASPI, Autostrade per l’Italia, e il concedente ANAS, ora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il concessionario ha sviluppato la progettazione preliminare degli interventi di potenziamento di alcune tratte autostradali, tra cui l’ampliamento della quarta corsia della A1 tra Modena Nord e Piacenza Sud. Il concedente, approvati i progetti il 3 febbraio 2011, ha successivamente richiesto ad ASPI di sviluppare anche la progettazione definitiva e lo studio di impatto ambientale.

L’ANAS ha inoltre stabilito un ordine di priorità per la realizzazione degli interventi in relazione a valutazioni sull’efficacia trasportistica e sulla fattibilità tecnica.

In particolare, la tratta A1 Modena Nord-Piacenza sud non è stata inserita nel primo gruppo di priorità, su cui invece ASPI ha iniziato a sviluppare i progetti definitivi e gli studi di impatto ambientale.

Dalle analisi richieste dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad ASPI sarebbe emerso che il tratto della A1 in questione presenterebbe livelli di servizio allo stato attuale adeguati. Nei fatti, il tratto dell’autostrada A1 compreso tra Piacenza sud e lo svincolo in direzione della A15 Parma - La Spezia registra un carico di traffico quotidiano ormai al limite della sopportabilità, attestato anche dall’elevato numero di incidenti stradali che si registrano sullo stesso, con ripetute e oramai quotidiane situazioni di gravissimo disagio per gli utenti.

Vorrei sapere dalla Giunta se risulti essere stata avviata quantomeno la progettazione definitiva per la realizzazione della quarta corsia nel tratto autostradale Modena nord - Piacenza sud A1 Milano-Napoli, se nella progettazione definitiva siano state prese in considerazione le nuove opportunità fornite dalla tecnica, quali ad esempio il cosiddetto "sistema di frenata assistita" per i mezzi pesanti.

In sintesi, è urgente dare un seguito pratico ad opere infrastrutturali che i cittadini attendono da un decennio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

In riferimento all’interrogazione del consigliere Tagliaferri, faccio presente che la progettazione definitiva dell’ampliamento alla quarta corsia dell’A1 Modena nord - Piacenza sud al momento non è stata avviata dalla concessionaria Autostrade per l’Italia, in quanto fin dal 2015 quest’opera non è stata ritenuta prioritaria dal Ministero competente nell’ambito di una valutazione delle performances di vari tratti autostradali.

La Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della predisposizione del PRIT 2025, adottato dall’Assemblea legislativa nel 2019, ha previsto tale opera tra gli interventi di potenziamento della rete autostradale esistente, anche a seguito di approfondimenti di tipo modellistico, realizzati con l’ausilio del modello dei trasporti elaborato dalla Regione stessa.

In particolare, per quanto riguarda il tratto in questione è emerso un grado di saturazione dell’autostrada A1 nello scenario tendenziale in assenza di potenziamento, con punte anche superiori al 90 per cento, mentre nello scenario programmatico, con previsione del potenziamento con la quarta corsia, questo indicatore risulterebbe inferiore all’80 per cento. Al momento, pur ritenendo questo potenziamento necessario, sulla base delle elaborazioni realizzate dalla Regione, risulta prioritario per la stessa Regione Emilia-Romagna portare soprattutto e prioritariamente a compimento le opere di potenziamento di competenza di ASPI in corso di approvazione, come ad esempio il Passante metropolitano di Bologna, la quarta corsia della A14 fra Bologna e la diramazione per Ravenna e la terza corsia della A13 fra Bologna e Ferrara Sud, il cui iter approvativo, come è noto, è stato fortemente rallentato a seguito del tragico crollo del ponte Morandi, con le conseguenti note ripercussioni sul rapporto, che si sta fortunatamente concludendo in maniera positiva, concessorio fra Stato, appunto, e Autostrade per l’Italia.

In particolare, è stato più volte sollecitato il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili alla conclusione dell’iter approvativo di queste opere e all’inserimento dei potenziamenti della A14 e della A13 fra gli impegni convenzionali della concessionaria ASPI. Rimane, comunque, un obiettivo della Regione quello di riproporre al Ministero, in qualità di concedente, l’intervento di potenziamento della A1 fra Modena e Piacenza Sud, al fine di assicurare l’attuazione del disegno pianificatorio delineato dal PRIT.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Prego, consigliere Tagliaferri. Ha tre minuti.

 

TAGLIAFERRI: Assessore, la ringrazio per la risposta, ma mi ritengo non soddisfatto. Ascolto sempre e solo promesse, quando la sicurezza dei cittadini è quotidianamente messa a rischio dai ritardi della pubblica amministrazione.

L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare. Non lo dice Giancarlo Tagliaferri, ma Walt Disney. È la frase che compare sul giorno di oggi, 29 giugno, sui calendari filosofici che molti di noi hanno sulle loro scrivanie e si adatta perfettamente alla tragicommedia che lega questa Giunta alle opere pubbliche, la corsia dell’autostrada di Piacenza, il ponte Lenzino sempre a Piacenza, la bretella di Campogalliano, tanto per fare qualche esempio.

Ma la Giunta e chi la presiede vogliono capire una volta per tutte che i lavori pubblici si fanno col sudore del lavoro e non con i comunicati stampa? Ancora una volta, su un tema serio come quello dell’autostrada di Piacenza la Giunta ci ha riversato addosso una marea di belle parole, ma zero fatti. Eppure, per la realizzazione delle cose basterebbe seguire il calendario di oggi: lavorare, lavorare, lavorare.

Abbiamo citato Walt Disney, ma sappiamo bene che qui non stiamo parlando di un fumetto, ma di una tragedia: la sicurezza delle persone, messa a rischio ogni giorno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3636

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla realizzazione del nuovo Ospedale di Piacenza. A firma della Consigliera: Tarasconi

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3636 sulla realizzazione del nuovo Ospedale di Piacenza, a firma della consigliera Tarasconi.

Risponderà l’assessore Donini. Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Grazie, presidente.

Assessore, perché faccio questo quesito in cui chiedo di avere contezza dei tempi di realizzazione, cioè il cronoprogramma? Perché ero presente nel 2015, quando l’assessore di allora, Venturi, annunciò il nuovo Ospedale di Piacenza. Sono passati sei anni e a sei anni di distanza ancora non abbiamo l’area, cioè non l’abbiamo, il Comune non ha l’area in possesso. La cosa preoccupa e non poco, perché i tempi si sono dilatati abbastanza.

Ora, io so che non spetta certo alla Regione, al presidente o all’assessore decidere quale sia l’area su cui a Piacenza verrà costruito un nuovo ospedale. Personalmente, e qui ci tengo a dirlo, credo che di tutte le aree che c’erano a disposizione si sia scelta letteralmente la peggiore. Decidere di costruire un ospedale o, meglio, non so se alla fine ci arriveremo perché, con i ricorsi che si preannunciano, i tempi presumo si dilateranno ulteriormente, su un’area agricola fuori dalla tangenziale, dove ci sono vasche di laminazione, quando ce n’era una speculare, edificabile dentro la tangenziale, non mi sembra una scelta particolarmente lungimirante per la cittadinanza di Piacenza, anche perché sarei stata d’accordo con quella scelta qualora non ci fossero state alternative valide. Ma se la scelta viene fatta con un’alternativa, a me è incomprensibile.

Detto ciò, la richiesta che le faccio è proprio quella di capire. Siccome è stata scelta quell’area, che secondo me ha una serie di criticità e sono passati ormai appunto sei anni, abbiamo avuto il Covid e sappiamo quanto è importante per tutta la provincia di Piacenza il nuovo ospedale, non vorrei che i tempi si dilatassero ulteriormente, in quanto è presumibile che sia il proprietario ma anche l’affittuario possano fare ricorso rispetto all’intento di esproprio di quell’area.

Ritengo quindi che sia molto importante sapere quali sono i tempi certi, e credo che dopo sei anni sia doveroso avere dei tempi certi rispetto a quelle che saranno le procedure, e mi permetto, visto che sono qui e non mi capita spesso, di chiedere un’informazione. Visto che una delle criticità di quell’area è il tema viabilistico e quindi gli oneri di urbanizzazione, sarà la Regione a farsi carico degli oneri di urbanizzazione di quell’area, che riè – ripeto - area agricola non edificabile fuori della tangenziale di Piacenza e quindi non prevista all’epoca da chi decise di mantenere l’area agricola attorno alla nostra città, di cui già c’è una grossa mancanza?

Grazie, assessore, attendo fiduciosa la sua risposta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, grazie, consigliera Tarasconi, anche molto chiara nella sua esposizione. Vedo se posso darle tutte le informazioni che ha richiesto.

In merito ai prossimi passaggi riguardanti l’ospedale di Piacenza, il 12 luglio è prevista l’approvazione del Piano strutturale comunale, il PSC, così almeno ci è giunta notizia dal Comune, da parte del Comune di Piacenza. Successivamente a questo passaggio si dovrà provvedere alla definizione dell’accordo territoriale tra Comune, Provincia, Regione, Consorzio di bonifica e AUSL, per l’individuazione della titolarità all’effettuazione di tutte le opere principali, ospedale e sue pertinenze, e accessorie, strade e opere di urbanizzazione che non possono ricadere sotto il finanziamento della Regione.

Una volta approvato l’accordo territoriale, si attenderà l’ammissione al finanziamento, che verrà decretata con apposito provvedimento ministeriale. Dalla comunicazione dell’avvenuto finanziamento all’avvio dell’attività dell’ospedale, come definito nel cronoprogramma aziendale, saranno necessari circa 8 anni per il completamento dell’opera. In questo lasso di tempo verranno svolte le seguenti attività: la gara per la progettazione (questi sono i passaggi), la Valutazione di impatto ambientale, l’approvazione del progetto da parte degli Enti interessati, la gara per l’affidamento dei lavori, l’esecuzione dell’opera e i collaudi. Allo stesso modo, per quanto riguarda l’influenza che la scelta sulla localizzazione dell’opera potrà avere sui tempi di realizzazione della stessa, è pressoché impossibile, ad oggi, fare una previsione verosimile in merito a quanto eventualmente inciderebbero gli eventuali ostacoli o ricorsi a cui lei faceva riferimento per la piena disponibilità dell’area.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Prego, consigliera Tarasconi. Ha due minuti.

 

TARASCONI: Grazie, assessore. Spero vi siano tempi un pochino più ristretti e un pochino più scanditi e definiti. Mi rendo conto che costruire un ospedale non è cosa semplice, ma spero, auspico, mi auguro che l’accordo territoriale a cui lei faceva riferimento avvenga almeno nel più breve tempo possibile. Mi sembra di capire, infatti, che da lì partirà tutto il resto dell’iter. Quindi, speriamo di non ritrovarci qui tra qualche anno a parlare ancora di “ma dove lo costruiamo l’ospedale?”.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3639

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sugli studi di fattibilità per la riapertura dei Punti nascita in montagna. A firma del Consigliere: Rainieri, Occhi, Delmonte

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’ultima interrogazione, la 3639, sugli studi di fattibilità per la riapertura dei punti nascita in montagna, a firma dei consiglieri Rainieri e Delmonte, a cui risponderà l’assessore Donini.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Se aprire un ospedale, come è stato detto, è lungo e difficile, chiudere i reparti è stato semplicissimo. Lo abbiamo visto nella scorsa legislatura e oggi siamo qui per capire se almeno riaprirli possa essere un po’ più veloce rispetto a quanto è stato detto nello scorso question time. Però, parliamo sempre di cronoprogramma, parliamo di tempi, di modalità, e anche noi chiediamo conto a questa Giunta di alcuni aspetti.

Abbiamo visto che il 21 giugno scorso è stata annunciata la trasmissione allo stesso Ministero della salute di uno studio di fattibilità per la riapertura del punto nascita dell’ospedale situato nella frazione di Porretta Terme, studio di fattibilità elaborato dall’ASL di Bologna. Questo studio di fattibilità è stato richiesto al fine di garantire la riapertura della struttura ed è stato annunciato che comporterà una spesa complessiva di 4,5 milioni di euro tra opere strutturali, attività su personale e spese di personale, compresa la possibilità di rotazione con professionisti operanti nell’intero territorio della Città metropolitana di Bologna, esattamente come noi avevamo proposto e annunciato di fare già ormai molti anni fa, quando si è provveduto nel 2017 alla chiusura dei punti nascita, non solo quelli di Borgo Val di Taro, Castelnovo Monti e Pavullo nel Frignano, perché Porretta, ricordiamo, era stato chiuso già nel 2013.

Noi abbiamo chiesto quindi conto al Presidente della Giunta più volte di poter provvedere alla riapertura di questi punti nascite. Abbiamo chiesto prima conto di non chiuderli e ci era stato detto che eravamo dei folli perché non volevamo la sicurezza delle madri e dei nascituri. Ci è stato detto che le donne di quell’Appennino dovevano portare i propri “fardelli” a valle. È stato anche scritto questo. È stato detto in quest’aula da alcuni consiglieri come la chiusura era necessaria per garantire la sicurezza, per poi arrivare all’ultimo periodo al dietrofront del Presidente della Giunta, ammettendo l’errore proprio con queste parole: “Ho fatto un errore, ora porremo rimedio”.

Noi ovviamente accogliamo con felicità l’annuncio di questo studio di fattibilità per quanto riguarda la provincia di Bologna e quindi del punto nascita di Porretta Terme, ma vorremmo chiedere perché solo quello, cioè perché gli altri punti nascita al momento siano ancora fermi. Quindi, parliamo delle altre tre province di Modena, Reggio Emilia e Parma.

Questo chiediamo e chiediamo soprattutto conto dei tempi e delle modalità con cui si vorrà provvedere all’apertura di questi altri punti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie al consigliere Delmonte e anche al presidente Rainieri, perché era cofirmatario dello stesso question time.

Intanto, l’impegno politico che è stato dato dal presidente Bonaccini è stato ovviamente dato a questo Assessorato per cui questo Assessorato si sta attivando affinché questo impegno politico si traduca in realtà, per quello che riguarda almeno le responsabilità in capo a questo Assessorato. Poi c’è una responsabilità, che riguarda, ovviamente, la Commissione ministeriale e il Ministero della Salute, che è dirimente in questo senso, ai quali noi chiediamo la deroga proprio per riaprire i punti nascita nell’Appennino.

Quindi, oltre al lavoro della Regione e delle AUSL competenti, è ovviamente necessaria la validazione dei progetti da parte del Ministero della Salute, che può concedere deroghe e approntare modifiche ai parametri a cui queste strutture devono poi sottostare. Noi chiediamo questo. Non stiamo dicendo al Ministero che abbiamo raggiunto parametri. Stiamo dicendo al Ministero che chiediamo una deroga, anche se non abbiamo i parametri.

Da alcuni mesi abbiamo dato quindi mandato alle 4 Direzioni generali delle Aziende sanitarie delle sedi dei punti nascita coinvolti, cioè Porretta Terme, Pavullo Mel Frignano, Castelnovo ne' Monti, Borgo Val di Taro, di preparare uno studio di fattibilità, che è necessario, è indispensabile, sulle riaperture.

Gli studi sono ormai definiti e in via di conclusione, lei faceva riferimento al primo consegnato perché l’abbiamo spedito, ma, poiché c’era il Ministro lì, glielo abbiamo dato anche in mano per rafforzare la nostra richiesta. Come dicevo, sono ormai pronti, e lo studio di Porretta lo abbiamo dato anche in mano al Ministro.

In seguito, il progetto è stato approfondito durante una conferenza stampa svoltasi nella sede comunale di Alto Reno, alla presenza del Sindaco Nanni e del Direttore Bordon. La stessa cosa faremo progressivamente entro l’estate con gli altri punti nascita coinvolti, in accordo con le Aziende sanitarie e gli Enti locali, confermando il nostro impegno sul tema e chiedendo al Ministero un sostegno chiaro e concreto a questo investimento, necessario per la medicina territoriale dell’Appennino e per i progetti di vita degli abitanti di quelle zone montane della nostra Regione.

Consigliere, se ho un secondo di tempo, il tema è questo: dobbiamo partire dalla constatazione che c’è la volontà di questa Amministrazione di approvare i progetti, di chiedere le deroghe, di metterci i soldi. Lei faceva giustamente riferimento ai 4 milioni, che sono 2 milioni di una tantum per la struttura e 2,5 milioni per le spese annuali di gestione di tutto ciò che rappresenta gli operatori sanitari, la struttura che comprende due sale parto, una sala operatoria.

Questo è un costo sicuramente importante che siamo disponibili a sostenere in tutti gli altri punti nascita, quindi la volontà, lo studio di fattibilità e l’assunzione di responsabilità in termini finanziari ci sono, speriamo di ricevere ovviamente dalla Commissione del Ministero della salute e dal Ministero il via libera per quello che riguarda la nostra richiesta di deroga.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliere Delmonte, prego, ha quattro minuti.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Mi ritengo soddisfatto della risposta, perché almeno sappiamo che la Regione ha fatto i suoi passi nel richiedere a tutte e quattro la predisposizione dello studio di fattibilità; erano annunciati entro l’estate, immagino anche l’ordine, che sarà un po’ quello dell’arrivo alle amministrative. Penso che sarà questo, perché vediamo come vengono snocciolati gli studi di fattibilità, con presentazione all’interno delle aule di Consiglio comunale in ordine a come si approccia alle elezioni amministrative. Questo è quello che almeno da fuori sembra. Purtroppo Castelnovo ne’ Monti andrà nel 2024, credo quindi aspetteremo il nostro turno. Però, questo non è un problema. L’importante è che venga fatto e che si possa ridare dignità a quei territori, a quelle persone, a quelle famiglie che vogliono restare su quei territori e ampliare lì le proprie famiglie.

Una cosa, però, gliela dico, ma la sa benissimo perché lei il territorio lo conosce e l’ha girato. È vero, c’è una parte ministeriale che dobbiamo aspettare, però attenzione che non siano solo ed esclusivamente ancora annunci da parte della Regione, perché quel territorio e quelle persone non ne possono più. Quindi, siamo tutti nella stessa direzione e andiamo tutti nella stessa parte, ovvero quella di riaprire quei presìdi, in sicurezza ovviamente e con tutto quello che serve per poterli mettere in sicurezza, adeguando gli ospedali dove ce ne sia bisogno. Ad esempio, alcuni sono un po’ più sviluppati, altri, invece, hanno ancora carenze magari strutturali da colmare, come quello, appunto, di Porretta, dove ha detto che ci vorranno 2 milioni di euro per colmare queste carenze strutturali. Però, mi raccomando, cerchiamo questa volta di mantenere la parola e la linea e di non deviare subito dopo magari un’elezione amministrativa o nell’avvicinarsi ad altri appuntamenti elettorali. Una parola deve avere questa Regione per avere credibilità, e speriamo che questa volta sia la volta buona.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3371

Proposta recante: “Approvazione del Rendiconto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2020”. (43)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’oggetto 3371: approvazione del rendiconto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2020. Delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 23 del 6 maggio 2021.

La Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali ha espresso parere favorevole nella seduta del 9 giugno 2021, con la seguente votazione: 37 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.

Parere del Collegio dei revisori dei conti.

È aperta la discussione generale. Dieci minuti per consigliere.

Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Scusi, presidente, stavo ancora pensando all’ospedale. Grazie.

Parliamo del rendiconto 2020. Il rendiconto 2020 è redatto secondo i nuovi princìpi della riforma contabile prevista per gli Enti territoriali.

L’articolo 2 del decreto legislativo n. 118/2011 prevede per gli Enti in contabilità finanziaria l’adozione di un sistema contabile integrato, al fine della rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. Al presente rendiconto sono allegati, pertanto, gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e dei costi per missioni in affiancamento alla contabilità finanziaria. Con l’applicazione della contabilità economico-patrimoniale sono rilevati i costi e gli oneri, i ricavi e i proventi derivanti dalle transazioni poste in essere dall’amministrazione.

Il rendiconto ha recepito le risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2020, approvato con la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 18 del 1° aprile 2021, che permettono la determinazione del risultato di amministrazione sia in termini finanziari, avanzo e disavanzo, sia in termini economici, risultato d’esercizio positivo o negativo. Con l’approvazione del rendiconto si provvede ad approvare anche il conto del tesoriere.

Il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2020 è stato approvato con la delibera assembleare n. 226 del 15 ottobre 2019. Sono stati indicati, inoltre, gli stanziamenti di previsione iniziale e le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio. Sono state utilizzate in via anticipata le quote vincolate del risultato di amministrazione presunto per l’importo pari ad euro 308.250,06, ridotto ad euro 236.712,06 dopo l’approvazione, con la deliberazione n. 1 dell’8 gennaio 2020 dell’Ufficio di Presidenza, dell’aggiornamento del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre 2019, ciò come disposto dal comma 9 dell’articolo 42 del decreto legislativo n. 118/2011.

Con tale provvedimento sono state rideterminate le quote vincolate del risultato di amministrazione, con la conseguente variazione in diminuzione dell’avanzo applicato in via anticipata. Con l’assestamento di bilancio è stata applicata la restante quota del risultato di amministrazione, dopo le operazioni di accertamento e verifica del rendiconto 2019.

Nel corso dell’esercizio finanziario 2020 sono intervenute variazioni al bilancio di previsione finanziario relative a: uno, aggiornamento del risultato di amministrazione; due, variazione di fondi pluriennali vincolati in seguito al riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2019; tre, redistribuzione dell’avanzo di amministrazione accertato in sede di approvazione del rendiconto per il 2019; quatto, all’assegnazione di una sovvenzione dell’Unione europea destinata al Centro Europe Direct; cinque, all’istituzione di nuovo capitolo di entrata e di nuovo capitolo di spesa, in attuazione del Regolamento regionale n. 6, Incentivi alle funzioni tecniche previste dall’art. 113 del decreto legislativo 50/2016.

Il saldo di cassa al 31 dicembre 2020 ammonta a 8.059.861,39, determinato in questo modo. La parte entrata del bilancio dell’Assemblea legislativa è costituita sostanzialmente da trasferimenti da parte di Amministrazioni pubbliche, come di seguito elencato. Dalla Giunta regionale la quota annuale per il funzionamento dell’Assemblea e la quota per le attività della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, dall’Agcom la quota per l’esercizio delle funzioni delegate al Co.Re.Com, dall’Unione europea il finanziamento delle attività svolte dal Centro Europe Direct, per un totale complessivo di 17.865.124,38.

La residua quota di 120.170,17 è costituita dalle entrate extra tributarie per rimborsi di personale dell’Assemblea legislativa in comando presso altre Amministrazioni, per altri rimborsi diversi e per gli interessi attivi accreditati sul conto di tesoreria.

Adesso passiamo alla parte della spesa. L’anno 2020 è stato caratterizzato dalla situazione emergenziale da Covid-19, che ha ovviamente coinvolto anche le strutture regionali. L’Assemblea legislativa ha assicurato l’attività di tutti gli organi istituzionali e la spesa necessaria al funzionamento, e nel contempo ha adottato le necessarie misure di tutela della salute.

Si evidenzia dal consuntivo una minore spesa corrente ed un incremento delle spese in conto capitale rispetto all’anno precedente e un incremento nello slittamento delle risorse sull’esercizio 2021 attraverso il fondo pluriennale vincolato con il riaccertamento ordinario dei residui. Nonostante ciò, a fine esercizio si è registrato un decremento dell’avanzo complessivo.

Nel corso dell’anno sono stati portati a termine i lavori relativi ad importanti investimenti, riguardanti la sostituzione degli ascensori, la sostituzione della porta d’accesso alla sede regionale con una porta girevole automatica e due porte per le uscite di emergenza.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha comportato un cambiamento nel programma di acquisizione di beni e servizi, in particolare la realizzazione del progetto di virtualizzazione e remotizzazione delle sedute d’aula e delle Commissioni. Entro la fine di marzo si è provveduto alle prime forniture di mascherine e prodotti igienico-sanitari. Nel mese di settembre, gli ingressi delle sedi assembleari sono stati dotati di scanner per la rilevazione della temperatura. Inoltre, le cabine dei nuovi ascensori sono state dotate di dispositivi per la sanificazione degli ambienti e la purificazione dell’aria. Entro il mese di dicembre è stato completato il percorso e la segnaletica tattile per favorire l’accesso alla sede principale dell’Assemblea a tutte le persone con problemi visivi, dai non vedenti agli ipovedenti.

Va segnalata la spesa informatica, determinata dalla situazione emergenziale sanitaria esplosa a livello nazionale e regionale a causa della diffusione del virus Covid-19, che ha reso particolarmente difficile, sia per gli Organi istituzionali che per l’apparato di struttura dell’Assemblea legislativa regionale, l’esercizio in presenza delle proprie funzioni e delle proprie competenze. Al fine di garantire il funzionamento degli organi istituzionali, delle Commissioni e dell’Aula, attraverso lo svolgimento delle sedute dei suddetti organi in modalità telematica, mediante il collegamento in videoconferenza, l’Assemblea legislativa ha, pertanto, deciso di intraprendere la progettazione e la realizzazione di un sistema per remotizzare e virtualizzare le sedute dell’Assemblea legislativa, delle Commissioni assembleari e degli Organi istituzionali, in modo da garantire la continuità nell’esercizio delle attribuzioni e il funzionamento degli organi stessi e conseguire, attraverso misure di contenimento, gli obiettivi di tutela della salute individuale e collettiva.

La spesa sostenuta in conto capitale per il progetto di virtualizzazione e remotizzazione delle sedute, comprensiva dell’acquisizione di 56 sistemi di Conference Wireless DICENTIS, che, oltre ad interfacciarsi perfettamente con gli impianti dell’aula assembleare e della sala commissioni, consentono ai consiglieri di avere, anche in sala polivalente, proprie postazioni personali di intervento durante le sedute, ammontano a 359.742,92 euro. Le spese informatiche per hardware e software ammontano complessivamente a 685.224,84 euro e comprendono l’acquisto di 130 notebook per consentire il proseguimento dello smart working del personale in modalità ordinaria dopo l’avvio del mese di marzo 2020 dello smart working straordinario, che ha coinvolto quasi tutto il personale regionale.

Per quanto concerne le spese del personale dell’Assemblea legislativa a decorrere dall’anno 2015, sono allocate sul bilancio della Giunta regionale nel programma “Organi istituzionali all’interno della Missione 1” servizi istituzionali generali e di gestione. La spesa a consuntivo per l’esercizio 2020 ammonta a 11.888.924,89 euro e si registra un incremento di 255.000 euro rispetto all’anno precedente.

Il tempo è praticamente scaduto, quindi non vado oltre, anche perché tutti avete ricevuto la relazione. C’è tutto il tema dei Gruppi assembleari e il monitoraggio delle spese soggette a limitazioni della legge n. 122/2010.

Ci tengo a dire una cosa sul costo pro-capite. La determinazione del costo pro-capite, calcolato sulla base della popolazione residente in Emilia-Romagna dal 1° gennaio 2020 rilevato dal sito dell’Istat, vede un leggerissimo incremento rispetto al 2019, dovuto a un incremento della spesa complessiva per il personale dell’Assemblea, ma nonostante ciò i costi diretti della politica registrano un decremento.

Il costo pro-capite rappresenta l’incidenza sul singolo cittadino della spesa complessiva riferita alla struttura dell’Assemblea legislativa. Si attesta anche per il 2020 a 6,35 euro, contro gli 8,14 euro del 2011. Questo mette in luce il costante impegno e l’attenzione rivolta da parte degli organi di vertice sul contenimento della spesa corrente nonché un aumento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Ci sono interventi in discussione? Il consigliere Taruffi. Vuole fare i complimenti, immagino, all’Ufficio di Presidenza.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Innanzitutto sicuramente ringrazio il lavoro dell’Ufficio di Presidenza in questo anno complicato che ci siamo lasciati alle spalle e speriamo di andare verso una direzione differente rispetto a quella che abbiamo conosciuto in questi mesi. Oltre a questo, volevo ringraziare, oltre ovviamente alla consigliera Tarasconi per la relazione, gli Uffici che hanno lavorato e hanno coadiuvato il lavoro dell’Ufficio di Presidenza in questi mesi.

Volevo anche aggiungere una nota di carattere generale, partendo proprio dalle ultime parole della consigliera Tarasconi. Un elemento che credo sia utile sottolineare e che ricordo a me e a tutti quanti noi è la spesa complessiva dell’Assemblea, e quando diciamo spesa complessiva intendiamo tutte le spese che fanno riferimento al lavoro dell’Assemblea, quindi il personale, il personale dei Gruppi, il personale della struttura, ovviamente il costo delle indennità di tutti i consiglieri regionali e anche dei vitalizi in essere per gli ex consiglieri regionali e gli ex assessori regionali che percepiscono ancora quell’indennità, considerato che, a partire dalla X, è stata tagliata. È stato tagliato il vitalizio.

La spesa complessiva, mettendo insieme tutto quanto, è per ogni cittadino emiliano-romagnolo di 6,35 euro all’anno. Quindi, credo che sia utile sottolineare questo aspetto, perché negli anni si sono spesso fatte discussioni anche relative, giustamente, alla riduzione dei costi della politica, e credo sia giusto sottolineare (questa è un’occasione per farlo) nella nostra Regione il percorso virtuoso che abbiamo avviato, che questa Istituzione ha avviato a partire dal 2011, poi nel 2013, poi ancora nel 2015, con interventi legislativi che hanno via via ridotto e contenuto il costo della politica.

Mi piace ricordarlo adesso, in un momento in cui il tema non è più in cima all’agenda della discussione politica pubblica generale, quindi ci si può forse riflettere con più calma. La nostra è la Regione non solo che ha ridotto il costo della politica in modo significativo e costante nel tempo, a partire dal 2011, 2013, 2015, con il testo che, insieme all’allora consigliere Calvano oggi assessore, abbiamo sottoscritto come primi firmatari, che ha ridotto le indennità dei consiglieri, ha ridotto le spese, tagliando anche il trattamento di fine rapporto, introducendo una riduzione di spesa significativa che in quegli anni, in quella legislatura ha comportato, a partire ovviamente dal 2015 e per tutta la legislatura e anche per quella quindi attuale, una riduzione di alcuni milioni di euro, e oggi siamo la Regione che ha di gran lunga il costo più basso in Italia, non solo in termini di indennità, perché abbiamo ridotto con il cosiddetto "contributo di solidarietà" i vitalizi ancora esistenti, lo abbiamo fatto e mi piacerebbe che oggi anche le altre Regioni potessero guardare all’Emilia-Romagna come a un esempio virtuoso, al quale continuare a fare riferimento anche quando non c’è più il vento della politica o dell’antipolitica, chiamiamolo come volete, che soffia in quella direzione.

Noi i tagli li abbiamo fatti, li abbiamo mantenuti, siamo stati coerenti, non si tratta – ripeto ‒ di questa Giunta o di questa maggioranza, si tratta di un lavoro che ha riguardato almeno le ultime 3-4 legislature, quindi è un lavoro che ha dato un indirizzo dell’Istituzione, perché sappiamo che le persone, i soggetti politici passano, le Istituzioni rimangono, quindi l’Istituzione che rappresentiamo e di cui siamo onorati di far parte nelle ultime tre legislature ha avuto un preciso orientamento, che è stato quello della riduzione dei costi della politica, fatta con serietà, che oggi proseguiamo e che, ripeto, restituisce il costo di 6,35 euro per ogni cittadino all’anno, per ogni cittadino della nostra regione.

So che fare questo ragionamento adesso non porterà grandi titoli sui giornali, non porterà grandi dibattiti pubblici perché non è più di moda, io però voglio rivendicarlo. Lo facevo allora, lo abbiamo fatto insieme negli anni passati, voglio cogliere questa occasione non per lasciar passare sotto silenzio di una discussione quasi di routine questo passaggio, voglio invece sottolinearlo, ovviamente con le forze di cui dispongo.

Detto questo, quindi rivendicando il lavoro che abbiamo fatto, io lo dicevo quando era poco popolare dirlo e lo ripeto oggi: il tema delle indennità e dei costi della politica, un tema molto delicato e molto importante, ha a che fare con i costi della democrazia. Ricordiamocelo. Ora che se ne può parlare con più tranquillità, dobbiamo ricordare che gli istituti che prevedevano le indennità e anche in quel caso i vitalizi erano istituti che i Padri costituenti avevano previsto proprio per dare la possibilità anche a chi non poteva permetterselo, quindi a chi per vivere doveva lavorare, di potersi astenere dal proprio lavoro, continuando a percepire un’indennità e un reddito facendo politica e occupandosi della Res publica. L’istituzione è nata per questo. Ovviamente, negli anni sono successe tante cose, abbiamo avuto anche abusi, non c’è dubbio, ci sono stati problemi che hanno portato a dover intervenire, giustamente, nella riduzione e nell’eliminazione di alcuni che erano ritenuti a un certo punto privilegi. Però, io vorrei che riprendessimo una discussione, ovviamente nelle sedi e nelle forme opportune, tenendo conto che, passata la stagione dell’antipolitica, riprendessimo il filo di un discorso, ripartendo dai fondamentali. I fondamentali credo siano quelli che ho cercato di delineare, fermo restando il lavoro che abbiamo fatto insieme.

Badate, l’ultima legge in materia che abbiamo approvato, la n. 1/2015, quella a cui facevo riferimento, che porta la mia e quella dell’allora consigliere Calvano come prime firme, è un testo che abbiamo approvato all’unanimità. Quindi, non è il merito o il demerito di qualcuno. È stato un lavoro comune, che abbiamo fatto, tra l’altro, in tempi molto rapidi. Quel testo ‒ lo ricordo ancora ‒ fu depositato il 10 gennaio 2015, cioè un mese dopo, anzi qualche giorno dopo l’insediamento, e approvato nel marzo del 2015. Praticamente in due mesi, appena avviata la legislatura. A dimostrazione che le cose, quando si vuole, si possono fare e si possono fare bene. Quella legge fu un punto importante, secondo me, di quella legislatura.

Sono passati degli anni. Abbiamo la possibilità, ripeto, di affrontare questa discussione con maggiore tranquillità. Credo che sia bene, sia giusto e sia corretto indicare il lavoro che abbiamo fatto e ‒ perché no? ‒ indicare, guardare e chiedere alle altre Regioni di guardare l’Emilia-Romagna da questo punto di vista e magari chiedere anche al Governo, visto che la riduzione dei parlamentari comunque ha prodotto, anche da questo punto di vista, un risultato in termini di risparmio economico... Io non ero favorevole al taglio dei parlamentari, ma questa è un’altra discussione. Credo che anche il Governo farebbe bene a dare una indicazione rispetto ai costi a cui attenersi alle varie Assemblee legislative del nostro Paese. Credo che la nostra, con il lavoro che abbiamo fatto, possa essere una Regione che si candida ad essere un punto di riferimento anche per le altre Regioni.

Sappiamo che esistono sperequazioni molto significative tra Regioni e Regioni nei costi delle Assemblee. Penso che noi abbiamo tutti i numeri per poter dimostrare la bontà del nostro lavoro e non avere timore di confrontarci con nessun altro sul merito serio e concreto in termini di costi, di riduzione dei costi della politica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo. Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione la proposta 3371.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 36

Favorevoli 35

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Abbiamo registrato il voto.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Volevo aggiungere il mio voto favorevole perché non sono riuscito a votare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Registrato.

Consigliera Silvia Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Anch’io vorrei che venisse registrato il mio voto favorevole, perché non sono riuscita a collegarmi in tempo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo.

Consigliera Montalti.

 

MONTALTI: Anch’io ho avuto un problema col sistema, e vorrei fosse registrato il mio voto favorevole. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. Grazie.

La consigliera Marchetti è venuta qui a dirci il suo voto favorevole. Abbiamo registrato tutti i voti. Se mi permettete, volevo fare un ringraziamento all’Ufficio di Presidenza tutto, alla direzione e ai tecnici che hanno gestito tutta questa fase.

Come è stato detto dalla consigliera Tarasconi, nonché membro dell’Ufficio di Presidenza, è stato un anno difficile, è stato un anno in cui si sono dovute fare delle considerazioni diverse rispetto agli altri bilanci, ma credo che sia stato un bilancio condiviso, appunto, lo abbiamo visto da questa votazione, da tutti, e per questo voglio ringraziare i consiglieri questori che sono coloro che se ne occupano più in dettaglio, quindi il consigliere Tagliaferri, la consigliera Tarasconi, e ringraziare di nuovo tutti, tecnici e funzionari dell’Assemblea, e i dipendenti tutti. Grazie.

 

OGGETTO 3255

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”. (44)

(Relazione della Commissione, relazioni di minoranza e discussione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’atto amministrativo 3255: “Proposta d’iniziativa della Giunta recante: ‘Approvazione del Documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027). Delibera di Giunta n. 586 del 26 04 2021”.

La Commissione Politiche economiche ha espresso parere favorevole nella seduta del 22 giugno 2021, con la presente votazione: 30 voti a favore, 17 contrari, 2 astenuti, apportando modifiche al testo.

Il relatore della Commissione, consigliere Marco Fabbri, ha preannunciato di svolgere relazione orale. I relatori di minoranza, Massimiliano Pompignoli e Valentina Castaldini, hanno preannunciato di svolgere relazioni orali.

Come convenuto in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi assembleari, ciascun relatore ha disposizione un tempo di 15 minuti e in dibattito generale ciascun consigliere ha a disposizione un tempo di 10 minuti. Per le restanti fasi del dibattito si applicano, come di consueto, le norme del Regolamento interno.

Su questo provvedimento sono intervenute due proposte di emendamento, di cui una a firma della consigliera Piccinini e una a firma dei consiglieri Francesca Marchetti, Costi, Fabbri, Bessi e Montalti. Su tale oggetto insiste l’ordine del giorno n. 1 a firma della consigliera Piccinini.

Ci sono altri emendamenti che sono stati consegnati pochi minuti fa e quindi verrete aggiornati man mano che verranno consegnati dai colleghi.

Devo leggere una correzione di errore meramente materiale. Nell’oggetto numero 3255, al capitolo 62.1, Strategia di sviluppo territoriale OP5 “Un’Europa più vicina ai cittadini”, al capoverso “L’individuazione delle aree urbane in Emilia-Romagna”, dopo le parole “un primo elemento da apprezzare è la popolazione coinvolta e la possibilità di mettere in campo una sufficiente massa critica di risorse complementari” è da intendersi aggiunto il seguente periodo: “Ciascuna strategia dovrà pertanto coprire un’area urbana con almeno 50.000 abitanti residenti in un unico Comune o in un’unica Unione di Comuni. Questo criterio dimensionale coincide, peraltro, con quello concordato a livello europeo per la selezione delle città partecipanti alla “Missione cento città climaticamente neutre entro il 2030 con e per i cittadini”, che sarà finanziata dal programma Horizon Europe”.

Passiamo, quindi, alla relazione del relatore della Commissione, il consigliere Fabbri. Prego.

 

FABBRI, relatore della commissione: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti i colleghi e a tutte le colleghe.

Arriviamo a questa discussione oggi in aula dopo quasi due mesi di confronto, due mesi di lavoro importante, all’interno dei quali riconosciamo lo sforzo fatto dalla Giunta non solo nella fase di predisposizione di questo documento, ma anche in quella successiva, dove, insieme alle strutture tecniche, sono sempre stati presenti. Quindi ringrazio in particolar modo anche il sottosegretario per essere stato puntualmente presente in tutto il percorso, in tutto questo iter, ripeto, molto complesso. Anche il lavoro che è stato svolto dai consiglieri e dalle consigliere è stato davvero prezioso per lo scambio di opinioni, di vedute, che ha permesso oggi di essere qui con un documento che, a mio avviso, rispetto a un mese e mezzo fa, esce sicuramente più rafforzato anche dal confronto con gli stakeholder.

In udienza conoscitiva abbiamo raccolto diverse proposte, diversi spunti dalle imprese al sociale, che da parte sia della maggioranza che della minoranza abbiamo colto, discusso e spesso anche approvato.

Il lavoro - lo sottolineo ancora - è stato davvero importante, il confronto, lo scambio in primis con i relatori di minoranza Valentina Castaldini, Massimiliano Pompignoli, con cui personalmente ho lavorato molto e bene, ma anche con tutti i colleghi e le colleghe consiglieri e consigliere, che ci ha visto ragionare sul merito di questo documento, mai facendolo in maniera ideologica, quindi ben al di là degli steccati politici.

Abbiamo lavorato cercando quanto più possibile di convergere, non abbiamo portato in discussione un documento blindato, preconfezionato, solo da approvare, ma veramente c’è stato un confronto e un dibattito molto vivo e una discussione non soltanto di facciata, ma un reale impegno di tutti i colleghi e le colleghe che mi sento ancora oggi di ringraziare.

Anche i numeri ci dicono che il lavoro che abbiamo portato avanti è stato importante, sono stati oltre 100 gli emendamenti discussi in Commissione consiliare, di cui 34 solo quelli della minoranza, di questi la metà approvata, e, per quanto mi è stato possibile, ho lavorato fino all’ultimo minuto e lo faremo ancora con tutte le forze politiche che hanno deciso di cogliere questa opportunità.

Il dibattito che si è sviluppato sia all’interno del Gruppo del Partito Democratico, nella maggioranza, ma anche nella minoranza ci porta quindi a un documento che naturalmente viaggia su due binari, quello classico, che conosciamo meglio, dalla programmazione comunitaria, ma anche quello che risponde all’emergenza, con lo stanziamento straordinario di fondi per fronteggiare questa ripresa in un percorso però irreversibile, che è quello legato al cambiamento verso la sostenibilità come declinata all’interno dei documenti strategici legati all’Agenda 2030 dell’ONU, ma non solo.

Tutti noi abbiamo preso atto non soltanto delle risultanze della passata programmazione, ma anche di come questa pandemia in atto – l’abbiamo vissuta all’interno delle tante udienze conoscitive legate a diversi provvedimenti – abbia acuito queste disparità sociali, di genere, generazionali, ma anche territoriali, con il rischio di indebolire ancor di più quelle che sono le nostre aree periferiche, le nostre aree più deboli. Ed è da qui che, in particolar modo, abbiamo lavorato intensamente, mettendo al centro della nostra discussione il benessere delle persone e il lavoro, che sono sicuramente i perni centrali di questo documento. Educazione, formazione e ricerca, potenziamento dei servizi educativi, ma anche dei servizi alla persona sono solo alcune delle parole chiave che ci guideranno nei prossimi anni, insieme alla transizione ecologica, con politiche e strumenti volti, naturalmente, ad assicurare la neutralità carbonica, in un contesto, però, che è quello di recupero di queste disparità, di queste disuguaglianze, a partire dal genere e dai giovani.

È importante, insomma, che questa trasformazione e che queste risorse che arriveranno anche dal PNRR non vengano lette solo come un’opportunità dal punto di vista economico e finanziario, ma ci impone, soprattutto a livello nazionale, di guardare a quelle riforme che in questi vent’anni non si sono mai realizzate e che saranno il vero banco di prova, la priorità e l’urgenza sulla quale intervenire.

La pandemia ci impone, quindi, anche attraverso questo documento, l’imperativo di fare presto, ma di fare soprattutto bene, le riforme in primis, quelle statali, ma sicuramente – lo abbiamo visto, l’abbiamo scritto, l’abbiamo letto – anche nel DSR ci sono delle revisioni necessarie di norme di tipo regionale, su cui come legislatori regionali ci dovremo confrontare, tutti, nelle prossime settimane.

A distanza di due mesi ci troviamo una situazione un po’ più definita, anche se ancora non sappiamo nel dettaglio l’impegno che ci verrà chiesto dallo Stato sul PNRR. Sappiamo forse qualcosa in più sui piani operativi, ma non del tutto. C’è sicuramente la necessità, anche successivamente, di approfondire il ruolo delle Regioni nel PNRR. Noi vogliamo, e lo abbiamo detto, lo abbiamo scritto, che questa Assemblea tutta giochi un ruolo da protagonista.

Il punto di partenza sicuramente per la nostra Regione era molto positivo. Cinque anni di ciclo economico che hanno fatto registrare una costante crescita. Sicuramente gli indicatori anche per la ripresa ci dicono che in un qualche modo la nostra Regione, a livello europeo, non solo ritroverà coraggio e fiducia, ma sicuramente avrà un passo diverso, che tutti noi auspichiamo. In tutto ciò riteniamo che il Paese comunque abbia bisogno di un decisivo cambio di passo per ripartire dalla voglia di futuro, di lavoro, di riaccendere la speranza di molti nostri concittadini e concittadine, giovani e donne.

È per questo che all’interno del documento, come Partito Democratico, abbiamo puntato su alcuni temi per noi importanti, fondamentali, come quello della governance, di rafforzare la governance non soltanto relativa agli Enti locali, quindi aree urbane, aree intermedie, Unioni mature, aree montane interne, ma tutti devono avere le stesse opportunità, dal Comune più piccolo fino all’area metropolitana.

In secondo luogo, anche sull’Assemblea abbiamo chiesto un impegno, anche attraverso delle riforme abilitanti, in cui ci si possa esprimere all’interno di questo consesso attraverso degli atti di indirizzo preliminare, che possano supportare la Giunta in questi complessi percorsi.

Sociale e sanitario. Nel DSR già la volontà era forte di rafforzare le prestazioni erogate sul territorio, potenziamento delle strutture esistenti, dei presìdi territoriali, come nel caso della comunità, ma anche diminuire quelli che sono i ricoveri impropri; il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, rafforzando e integrando tutti i servizi sociosanitari, anche attraverso la ridefinizione del welfare, delle forme nuove di figure professionali. È anche per questo che sul tema della disabilità, un tema molto sentito che anche in udienza conoscitiva ci è stato posto, abbiamo chiesto un accento particolare in quella che dovrà essere una revisione a livello complessivo, anche attraverso un Testo unico della materia.

Le aree più periferiche. Il termine “montagna e aree interne” figura più di 120 volte in questo documento, sintomo di come sia vero che la precedente programmazione ha destinato poco meno del 25 per cento delle risorse sui tre programmi operativi per queste aree Appenino basso ferrarese che hanno una popolazione complessiva del 12 per cento, ma evidentemente bisogna fare dell’altro, bisogna fare qualcosa in più ed è per questo che abbiamo contribuito portando l’idea di procedere a quello che è un Piano dei servizi essenziali, pubblici e privati, che trasformino queste aree fragili e spesso poco appetibili in luoghi della quotidianità.

Sono tanti gli atti ispettivi fatti da questa Assemblea, ed è per questo che oltre ai provvedimenti già noti e positivi sull’IRAP, sull’acquisto e la ristrutturazione della prima casa, riteniamo che lavorare sui servizi di comunità sia oltremodo indispensabile per aumentare la residenzialità, ma anche i flussi turistici.

Il tema delle disparità, del genere, del Women New Deal: anche qui c’è stato uno sforzo importante nell’arricchire questi capitoli su un documento che incrocia comunque in modo coerente tutti gli atti di programmazione regionale, andando a cogliere la sfida di quelle che sono le norme comunitarie, le programmazioni nazionale ed europea.

Insomma, io credo che sia da apprezzare lo sforzo non soltanto per incrociare e omogeneizzare tutti questi strumenti, ma anche l’impegno che c’è stato da parte di tutti i colleghi su un piano che impegna ben oltre la legislatura, e sul quale tutti noi abbiamo il dovere di essere coprotagonisti di questo percorso, perché lo facciamo come cittadini e cittadine di questa Regione, per creare sempre più buona e piena occupazione, ma anche per consentire ai nostri giovani di permanere su questo territorio, e a quelli che invece si sono allontanati, di rientrare all’interno della nostra Regione. Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere Fabbri.

La parola adesso al relatore di minoranza, Pompignoli.

 

POMPIGNOLI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Mi sarebbe piaciuto iniziare con una storia, ma questa la lascerò alla mia collega Castaldini, quando presenterà la sua relazione. Cercherò di essere un pochino più pratico in merito a un documento difficile, perché comunque riguarda gli indirizzi politici di questa Giunta di qui ai prossimi sette anni.

Parto doverosamente con dei ringraziamenti. Col lavoro fatto con il relatore di maggioranza, Marco Fabbri, abbiamo ovviamente cercato di limare ogni tipo di perplessità avanzata nel corso delle Commissioni e nelle udienze conoscitive. Abbiamo cercato di essere propositivi anche nella redazione degli emendamenti e c’è stata ampia disponibilità da parte del relatore di maggioranza e del sottosegretario a convergere su alcuni e, ovviamente, su altri indirizzi meno.

È un documento politico. Non nascondiamo assolutamente questo principio, questo fatto. Noi lo avremmo sicuramente scritto in un altro modo, ma ovviamente voi siete in maggioranza, avete ritenuto quelli che sono per voi i principi fondamentali su cui incentrare i prossimi sette anni. Abbiamo fatto un percorso molto breve rispetto a un documento corposo, questo lo sappiamo tutti. È iniziato circa un mese fa. Abbiamo fatto un’udienza conoscitiva, abbiamo ascoltato tutti gli attori protagonisti del Patto per il lavoro e per il clima, tanto richiamato in questo documento dalla maggioranza.

Abbiamo fatto un percorso nelle Commissioni, perché il Documento strategico regionale ha passato tutte le Commissioni e, nell’ambito di queste Commissioni, sono stati fatti dei confronti sulle politiche occupazionali, sul lavoro, sulle imprese, sulla socialità, sull’economia. Ovviamente sono temi complessi, sui quali credo che nessuno possa avere la bacchetta magica per poter risolvere, rispetto ad un periodo e ad un momento di crisi che abbiamo passato e che speriamo di esserci lasciati alle spalle, rispetto alla pandemia.

Lo dice lo stesso documento, cioè rispetto ai sette anni precedenti oggi dobbiamo cambiare visione. Il Covid-19 ha comunque spostato l’attenzione rispetto a tanti elementi sui quali occorre convergere, quindi, sul lavoro, sull’innovazione tecnologica, e l’Europa ci ha dato esattamente delle indicazioni su cui andare a intervenire.

Noi sappiamo che il cambio di questo contesto riguarda molto anche le risorse che dovranno essere messe in campo rispetto a questo documento. Noi sappiamo che per l’Italia abbiamo un accordo di partenariato, la PAC e i fondi FEASR, e il PNRR.

Le priorità elencate in questo documento sono quelle di un’Europa più competitiva e intelligente, un'Europa più resiliente e verde, un'Europa più connessa in rafforzamento alla mobilità, un’Europa più sociale e inclusiva, un’Europa più sostenibile e integrata

Dicevo delle risorse che spetteranno, almeno per quanto riguarda il Next Generation EU, 208 miliardi di euro, che vengono ripartiti in 191 miliardi di euro per la ripresa e la resilienza e 13,5 miliardi di euro per risorse aggiuntive rispetto al Fondo europeo agricolo.

Abbiamo una importante e grande iniziativa rispetto a quello che si potrà fare in questi sette anni con le risorse che vengono messe in campo dall’Europa e anche sul PNRR, risorse che devono essere utilizzate e gestite secondo le esigenze effettive di questa Regione e dei nostri cittadini. Noi rappresentiamo un popolo di 4.500.000 concittadini emiliano-romagnoli e dovremo dare loro la possibilità e l’opportunità di riprendersi da una crisi importante come è stata quella degli ultimi due anni.

Tra gli assi strategici dell’Italia abbiamo la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica, l’inclusione sociale, ne ha parlato poc’anzi il relatore Marco Fabbri. Queste sono le linee direttrici che ci consentono di muoverci su un percorso abbastanza blindato dall’Europa, cioè non abbiamo alternative rispetto al filone che ci è stato consegnato.

Rispetto al relatore di maggioranza, l’opposizione, quantomeno io come relatore di minoranza e il mio Gruppo, siamo partiti dall’analisi di un documento che riguarda da un lato il comprendere e capire come verranno gestite queste risorse e da chi verranno gestite queste risorse, dall’altro (credo che sia uno dei temi fondamentali di cui poco si è parlato anche nelle Commissioni) quello che non è andato rispetto al settennato precedente, cioè il 2014-2021.

Abbiamo cercato di confrontare questi 2 filoni, quindi sulla governance, come ha detto il relatore Fabbri, dietro forte spinta anche delle opposizioni si è cercato di ridare all’Assemblea un ruolo centrale sulle decisioni, cosa che inizialmente questo documento non aveva. Era molto concentrato su filoni e decisioni della Giunta.

Con la nostra opposizione, con i nostri emendamenti si è cercato di riportare l’Assemblea quale luogo cardine su cui discutere, visto che si tratta di un documento per i prossimi sette anni e di linee strategiche per i prossimi sette anni, di condividere un percorso strutturale rispetto a quelle che sono state le critiche e le osservazioni portate.

Credo che da questo punto di vista qui ci sia, invece, da verificare, da vedere quello che non è andato negli ultimi sette anni. Se noi andiamo a leggere il documento così come ci è stato programmato e andiamo a vedere esattamente le linee che non hanno funzionato negli scorsi sette anni, poco c’è e poco si dice, se non si va a vedere il compendio finale, dove, a seguito di una serie di indicatori individuati anche da Nomisma, si è cercato di comprendere effettivamente quali punti critici ha avuto la Regione Emilia-Romagna negli ultimi sette anni e, invece, quali punti di forza.

Questi temi, rispetto ai quali si sono individuate forti criticità, sono stati per noi oggetto di diversi emendamenti, che abbiamo presentato ovviamente anche oggi in aula e abbiamo presentato durante la Commissione, che vanno effettivamente a riprendere quelle che sono per noi state identificate come le criticità più importanti.

Credo che oggi noi dovremmo consegnare e dare come linea strategica ai nostri giovani, che comunque subiranno il debito pesante rispetto agli stanziamenti europei, un filone, una strategia che riguarda l’occupazione giovanile, che riguarda la formazione, che riguarda il lavoro e che riguarda le imprese. Quattro assi fondamentali. Se non diamo e non investiamo su questo, ovviamente saremo sempre dietro a tutti.

Questi sono dati importanti anche per andare a comprendere e capire quello che non è andato nei sette anni precedenti. Su questi punti ci sono forti criticità, forse non evidenziate dal Governatore della Regione Emilia-Romagna nelle linee di mandato, nel Patto per il lavoro e per il clima, forse non evidenziate dal sottosegretario Baruffi, ma sulle quali i numeri non possono essere che smentiti o confermare quello che noi sosteniamo. In realtà, i numeri confermano quello che noi abbiamo sostenuto sulle criticità emerse sui quattro filoni che io ritengo importanti rispetto ai prossimi sette anni.

Se noi andiamo a guardare, nel settennio precedente, l’efficacia delle politiche formative finalizzate all’occupazione giovanile, a seguito di un campionamento e quindi di un sondaggio rispetto a questo filone, ci sono numerosi aspetti di fragilità indicati: ripetenti, istruzione bassa e falsa partenza alle scuole superiori. Questo comporta ovviamente una scarsa efficacia delle politiche formative finalizzate alla buona e qualificata occupazione dei giovani.

Vi faccio un esempio su tutti perché, secondo me, è stato eclatante vedere questi numeri. Le risorse stanziate per la formazione e occupazione giovanile dal 2014 al 2018, perché abbiamo dati fino al 2018, quindi pre-Covid, sono 206 milioni di euro, per un pacchetto di partecipanti di 9.220 persone. Questo dato viene ancora più messo in rilievo quando diciamo che solo circa 700 persone hanno, alla fine del percorso, ottenuto un lavoro con durata superiore a 24 mesi. Pensiamo quanto queste risorse potessero essere state investiti invece sulle imprese e, in rapporto a questi dati, quante persone e giovani possono essere occupati oggi con un contratto sicuramente superiore.

Questo è un dato, ovviamente, su cui occorre riflettere. Poi parliamo delle imprese. Ovviamente le aspettative di investimento delle imprese sono collegate al Piano nazionale di resilienza e saranno collegate su tre linee: formazione, ricerca e sviluppo e tutela ambientale. Tutte le aziende sentite e ascoltate rispetto al settennio precedente su questi temi hanno riscontrato evidenti difficoltà, su che cosa? Sull’incertezza e sull’evoluzione della crisi, non si sa esattamente cosa succederà. Anzi, faccio una breve parentesi. Nel documento sullo sblocco dei licenziamenti poco c’è scritto e poco viene indicato come strategia per risolvere un problema collegato proprio allo sblocco dei licenziamenti.

Eccessiva burocrazia. La “sburocratizzazione” è un termine difficile anche da dire, ma sul quale la Giunta Bonaccini ha puntato molto in queste linee di mandato. A oggi, dopo due anni, ancora non si è visto nulla. Reperimento delle risorse. I bandi devono essere finalizzati alle esigenze delle imprese, con una programmazione anche ovviamente più lunga rispetto a quella annuale, io impresa mi devo programmare rispetto allo stanziamento di risorse e bandi che mette e metterà in campo la Regione Emilia-Romagna.

Noi abbiamo chiesto in Commissione almeno di avere una pianificazione triennale, emendamento che ci è stato bocciato e che abbiamo riproposto, perché riteniamo fondamentale per le imprese anche programmare.

C'è anche l’inadeguatezza delle risorse, ovviamente le risorse messe in campo, tema molto fumoso, perché non sappiamo esattamente quante e come verranno messe in campo le risorse, l'inadeguatezza dei servizi e delle infrastrutture e reperire risorse umane. Questi non sono dati che si inventa l’opposizione per criticare la gestione e il Documento Strategico regionale dei prossimi sette anni, sono elementi indicati dalle stesse imprese e che voi avete allegato nel documento, quindi su questi punti occorre assolutamente centrare l’obiettivo di ripresa e andare a stanziare risorse, e a capire e comprendere cosa non ha funzionato e cosa si può migliorare.

Anche sugli stessi bandi c’è un problema. Sono poco comprensibili, poco appetibili, poche risorse messe a disposizione e troppa burocrazia, che scoraggia le imprese ad accedere. Su questi assetti, formazione, lavoro, impresa, infrastrutture, sburocratizzazione, occorre andare a investire e a riprendere gli elementi fondamentali di questo Documento Strategico regionale. Noi ci abbiamo provato presentando degli emendamenti, spero che in corso d’opera, visto che anche il relatore ha detto che ci stiamo ancora lavorando, qualcosa verrà ancora approvato, perché con la nostra capacità costruttiva di elaborare emendamenti che vadano nella direzione rispetto a quello che non è andato nei sette anni precedenti, si possa veramente arrivare ad un documento migliore rispetto a quello che ci è stato presentato.

Vediamo quello che succederà in corso d’opera.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere Pompignoli, è stato anche nei tempi.

La parola adesso alla consigliera Castaldini, che è l’altra relatrice di minoranza.

 

CASTALDINI, relatrice di minoranza: Grazie, presidente.

Parto, come i miei colleghi, dai ringraziamenti. Il primo ringraziamento è quello di aver permesso per la prima volta di essere relatrice di minoranza, in questa legge ce ne sono stati due. Per cui, ringrazio i miei colleghi di minoranza che mi hanno dato questa possibilità. Ho voluto per la prima volta essere relatrice di un documento che io ritengo fondamentale.

Ringrazio, chiaramente, anche il consigliere Marco Fabbri del Partito Democratico, perché è stato un percorso molto interessante, un percorso di ascolto, un percorso di apertura, che non è vincolato al voto, al mio voto in particolare, che ‒ lo spiegherò poi in dichiarazione di voto ‒ sarà un voto rispetto a una struttura di un documento molto particolare.

Ringrazio anche il sottosegretario Baruffi, perché ha fatto molte aperture sollecitate, credo, in gran parte dalla minoranza e da un’esigenza che c’era da parte nostra, che era quella che in fondo ripercorre tutto questo anno, cioè di poter partecipare, di poter partecipare al documento più importante che fino ad oggi abbiamo visto. Perché dico “più importante”? Perché da qui si rilancia l’economia di una Regione intera, si individua qual è la direzione che si vuole avere, quali sono le categorie su cui si investe per rilanciare una Regione intera.

Partiamo, però, da un aspetto politico di contenuto, che credo sia il motivo, poi, che accompagnerà la mia dichiarazione di voto. Primo punto. Il primo punto è che la Regione Emilia-Romagna è sicuramente la prima nel saper gestire i Fondi europei. È la prima in Italia. Un esempio concreto: rispetto al FESR l’Emilia-Romagna ha presentato progetti per il 107 per cento dello stanziato. Attenzione, però. C’è un punto che dobbiamo sempre ricordarci, cioè che, rispetto a progetti fatti molto bene, la capacità di spesa della Regione Emilia-Romagna rimane sempre la prima, ma il 55 per cento di fondi destinati alla UE li abbiamo spesi. Gli altri li abbiamo rimandati indietro.

Qual è il punto fondamentale? Non basta essere primi. Non basta essere primi in una classe, purtroppo, di asini. Rischiamo di sprecare occasioni fondamentali. E allora, qual è il compito di questo documento, di questo settennato? Il compito fondamentale è quello non di ripercorrere i vecchi anni, i sette anni passati, ma di dare una nuova linea strategica affinché questi soldi vengano spesi bene e tutti, bene e tutti. Oltre ai progetti sicuramente di valore, siamo i primi, lo ribadisco, in questo, la capacità di spesa è fondamentale.

Primo aspetto. Secondo, questo documento si basa in gran parte su investimenti di natura pubblica e mi direte: “Noi, in Emilia-Romagna, abbiamo dei servizi buoni, di livello sufficiente e la gente è contenta della nostra Regione”. Bene, però c’è un punto fondamentale che è cambiato, è cambiata la storia. Questa crisi ha portato una vera e propria catastrofe e tutti i nostri modelli di riferimento, cioè statalismo, iper-liberismo, sono modelli vecchi, antichi rispetto allo schiaffo che la realtà ci ha dato.

Oggi nel dibattito pubblico e politico entra una parola, la velocità, la velocità e il fare in fretta, dare la possibilità che risorse come queste siano spese in fretta. C’è una cosa, c’è un punto su cui noi possiamo tranquillamente rispondere con certezza, ovvero che, se questi soldi vengono affidati in buona parte allo Stato, quindi ai Comuni e agli Enti, c’è una caratteristica che lo Stato ha che è la lentezza. Lo possiamo dire tutti, tutti quelli seduti in questa Assemblea legislativa. Il punto non è a quali modelli noi facciamo riferimento. Il tempo non è più una variabile indifferente e, se il tempo appunto entra nel dibattito politico, noi dobbiamo immaginare una nuova collaborazione tra il privato, il privato sociale e chi riesce a spendere bene e in fretta questi soldi.

Terzo punto fondamentale. È stato un errore strategico separare questo documento dalla discussione da parte dell’Assemblea legislativa e delle Commissioni del PNRR. Perché è stato un errore strategico? Perché il PNRR ci dà delle regole, imposte dall’Europa, chiare, specifiche e definite. Ci dà un tempo. Ci dà l’obbligo di fare riforme. Ci dà l’obbligo di cambiare anche le norme di riferimento e, se noi avessimo usato quel paradigma per i soldi del settennato, questo ci avrebbe aiutato anche molto. Avrebbe dato la possibilità di spenderli meglio e in fretta.

Vorrei parlare, dopo aver trattato il punto politico, perché è evidente che dal punto di vista strategico noi dell’opposizione abbiamo un’idea diversa rispetto a come è stato presentato questo documento, a come è stato impostato, però veniamo agli aspetti concreti,

Non racconterò delle storie, una sì, perché c’è una cosa che accomuna tutti noi, maggioranza e opposizione. Quando noi andavamo in giro (stiamo tornando per fortuna in giro) per i territori, alla domanda "cosa sapete di questo documento, cosa sapete del PNRR?" la risposta è sempre la stessa: i sindaci di tutte le città, PD compreso, risponderanno "nulla, non sappiamo nulla", e la grande difficoltà nello spendere i soldi europei del passato - qui sì che abbiamo una responsabilità - soprattutto per i piccoli Comuni o per chi vorrebbe partecipare a certi progetti è che sistematicamente si sente escluso da una rete fondamentale che è quella di poter avere voce, di poter partecipare e poter spendere fondi così importanti per il proprio territorio.

Se c’è un merito che l’opposizione ha avuto in questo lavoro così lungo e serio, è quello di aver insistito moltissimo sulla partecipazione dei territori, degli enti locali, dei sindaci, di chi sa benissimo quali sono i lavori cantierabili entro il 2026, perché è una falsità raccontarsi di chissà quali progetti, parlare dei massimi sistemi. Noi dobbiamo andare a prendere quei progetti, quelli che sono già nel cassetto dei sindaci, altrimenti quei soldi non si spendono e torniamo a fare gli errori del passato.

Abbiamo posto un altro tema, che è il tema della governance, e su questo esprimiamo un voto di enorme perplessità, anche se c’è stato un dialogo veramente proficuo con chi in questo momento è relatore di maggioranza di questo documento, perché il punto fondamentale che abbiamo posto è che un documento come questo deve vedere la collaborazione stretta tra Giunta e Assemblea legislativa, andare dentro le Commissioni e soprattutto avere un modo efficace per valutare il lavoro fatto di anno in anno.

Ho proposto ed è stato accolto che nella Sessione europea non ci sia solamente l’ascolto di consiglieri europei o di rappresentanti istituzionali dell’Europa, sicuramente valevoli, ma che ci sia esattamente questo lavoro. Io l’ho ritenuto da subito indispensabile. E su questo abbiamo trovato un punto specifico.

Speravo di avere scadenze molto più ravvicinate, ogni sei mesi. Abbiamo chiesto un monitoraggio costante. Abbiamo chiesto che l’Assemblea potesse entrare anche nel processo di valutazione e che il coordinamento generale della vicepresidenza avvenisse di concerto con gli assessori competenti. Abbiamo ancora nel cuore questa preoccupazione, cioè che la governance debba tenere conto in maniera seria, proficua e relazionata a noi dell’Assemblea di tutti gli assessori che fanno il bilancio del loro Assessorato su questi fondi. Si pensi all’agricoltura. Si pensi all’agricoltura.

Abbiamo chiesto, e qui c’è stato un misunderstanding, almeno per quanto riguarda Forza Italia, un punto che ancora ci lascia dubbiosi. Ho sperato, perché in realtà c’è stato un mero errore materiale... Mi era stato detto che era stato accolto, ma invece non è così. Evidentemente un po’ di dubbio c’era. Non penso che sia solamente un errore, una svista. Abbiamo chiesto di stralciare il riferimento al Progetto Horizon al limite dei 50.000 abitanti per l’accesso dei Comuni ai fondi, perché in un certo senso si è un po’ forzata l’interpretazione dell’Europa. E qua ripeto fino alla noia una frase che ho sempre detto: vi prego, non rischiamo di mettere noi, cioè la Regione Emilia-Romagna, paletti che l’Europa non mette. Questo limite ci preoccupa, perché i Comuni su questo non sono stati interpellati.

C’è una buona notizia, però, quella che Baruffi ci ha detto durante le varie Commissioni, ovvero che il giorno dopo il voto ‒ facciamo una settimana dopo il voto; non voglio esagerare ‒ tutti i sindaci della regione Emilia-Romagna verranno convocati per parlare sia di questo tema che del PNRR. Ecco, io dentro il cuore so di aver portato sicuramente un contributo importante a questo fatto, che è un fatto politico rilevante. Credo sia la prima Regione che guarda negli occhi tutti i Comuni per parlare di temi fondamentali.

Continuo a non essere convinta della struttura, che sono i tre punti che prima descrivevo. Continuo ad essere preoccupata del fatto che non si tratti il PNRR insieme a un documento strategico che parla di sette anni, che saranno non due binari paralleli, ma sicuramente questi fondi verranno intrecciati.

L’altro aspetto è che manca una parte essenziale, che è quella dei vari stakeholder. Non bastava e non basta, secondo me, parlare esclusivamente di Patto per il lavoro e il clima, quando si parla di questo documento. Bisognava fare un passo in più, proprio perché oggi quello che ci siamo detti anche solo sei mesi fa è già superato e la velocità di spesa è il punto politico rilevante di questo documento e del PNRR. Lì abbiamo regole chiare e precise. Qui rischiamo di non averle e che ci sia semplicemente la replica di quello che abbiamo fatto nei sette anni precedenti.

Io, dopo le dichiarazione di voto, spiegherò il percorso che mi ha portato a un determinato voto e sono certa, però, che in questo momento l’Assemblea abbia un ruolo fondamentale e che gli emendamenti che sono stati approvati e presi da parte della maggioranza e anche proposti da parte nostra, dalla minoranza, avranno un compito fondamentale, quello di obbligare alla velocità, di obbligare a sentire sempre di più i territori e i sindaci, che dovranno avere un ruolo fondamentale di controllo, e di essere noi voce di quei sindaci. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie alla consigliera Castaldini.

Ha chiesto la parola la presidente della II Commissione, Manuela Rontini.

 

RONTINI: Grazie, presidente, anche per avermi dato la possibilità di intervenire adesso, prima della sospensione dei lavori per la pausa.

Ci tenevo a dire due parole veloci sul percorso che su questo documento, il Documento strategico regionale per la programmazione dei fondi europei 2021-2027, ma anche sulla Strategia di specializzazione intelligente, che costituisce una parte importante di quel documento, un braccio operativo sui temi della ricerca, dell’innovazione, sul percorso dicevo che abbiamo fatto in Commissione II.

Ci tengo a fare dei ringraziamenti, in primis ai relatori, al relatore di maggioranza Marco Fabbri, ai relatori Pompignoli e Castaldini, come diceva anche la consigliera Castaldini poco fa, per il percorso di ascolto, di apertura, di confronto che si è sviluppato in quelle sedi.

Prima il relatore Fabbri ricordava gli oltre 190 emendamenti che sono stati votati e i 30 subemendamenti che sono stati presentati in corso di discussione. Ho dato un’occhiata all’iter che hanno fatto questi documenti e abbiamo iniziato a parlare di PNRR in Commissione il 9 febbraio, abbiamo dedicato più di 12 ore delle sedute di Commissione al confronto, al dibattito.

Tengo a fare un altro ringraziamento importante al sottosegretario Davide Baruffi, che ha accompagnato con precisione, puntualità, grande scrupolo e competenza il nostro percorso di approfondimento, ringraziamento che estendo anche all’assessore Colla per quanto riguarda la parte della S3.

Questo lavoro, al netto di quello che sarà l’intendimento di voto delle diverse forze politiche in quest’Aula e di quelle che sono anche le narrazioni, a cui ogni tanto la minoranza è tenuta al netto di quelli che sono i fatti, penso che ci abbiano consentito di migliorare un documento già buono, e non lo dice la presidente della Commissione, lo dicono gli stakeholders che sono intervenuti in udienza conoscitiva e che hanno ringraziato la Regione anche per l’approccio partecipativo, che ha scelto di utilizzare per approvare i documenti importanti, strategici di programmazione.

Lo hanno detto i sindacati, lo ha detto Confindustria, lo ha detto la cooperazione, tutti ci hanno reso merito e hanno reso merito alla Giunta dell’abitudine al confronto che questa Regione non ha mai perso. Oggi, di fronte alle sfide che il Covid-19 ci mette davanti, ai nuovi bisogni che emergono dai territori, non abbiamo certamente la presunzione di capire da soli quello che serve alle nostre comunità, ma abbiamo l’attitudine di confrontarci con chi porta diverse responsabilità, facendo ciascuno il suo pezzo, e poi lasciare la sintesi politica, il prendere delle decisioni e assumersi delle responsabilità.

Oggi, dopo questo bel percorso, di cui ringrazio altresì i relatori della S3, la relatrice di maggioranza, Giulia Pigoni, il vicepresidente della Commissione, Gabriele Delmonte, abbiamo due strumenti con cui siamo in grado di delineare il quadro strategico su cui indirizzare le importanti risorse europee nazionali. Tra l’altro, nel corso del dibattito abbiamo avuto la buona notizia che le risorse dedicate alla politica di coesione, dal miliardo e due della scorsa programmazione, dello scorso settennato, saliranno a oltre 2 miliardi di euro.

Penso che ciascuno di voi abbia in mente, nel proprio territorio, con quelle risorse, con il FESR, con l’FSE nella scorsa legislatura, quali contenitori, quali competenze, quali percorsi siano stati migliorati, implementati ed efficientati per mettere a disposizione dei territori, dei Comuni delle progettualità su cui fare cose, progetti straordinari. Quindi, avremo quasi il doppio delle risorse a disposizione per la prossima programmazione. Con quelle risorse noi saremo, anzi dovremo essere capaci di rispondere ai bisogni e alle nuove sfide che la pandemia ha generato, verso gli obiettivi che ci siamo dati all’inizio del mandato e che abbiamo condiviso con la comunità regionale attraverso il Patto per il lavoro e per il clima. Parliamo di sviluppo e crescita sostenibile, parliamo del tenere insieme la transizione ecologica con la volontà di creare nuova e buona occupazione, parliamo del dare risposta e rimettere al centro delle nostre scelte e azioni politiche i giovani e le donne che ‒ ce lo siamo detti più volte ‒ sono stati coloro che hanno maggiormente pagato il prezzo della pandemia.

Tutto questo alla luce dei buoni risultati della scorsa programmazione. Anche qui, penso che ce lo dobbiamo dire con chiarezza. Sono sotto gli occhi di tutti. Vengono rilevati con frequenza da tutti gli organismi di certificazione, che danno conto del buon esito di quanto è stato fatto.

Il percorso in Commissione e in aula ci ha consentito ‒ lo dicevo ‒ di migliorare ulteriormente quei documenti. Abbiamo rafforzato, con un lavoro anche congiunto, approvando gli emendamenti a firma del Partito Democratico, è bene specificarlo, il tema della governance, riportando anche la centralità di quello che è il lavoro di programmazione e pianificazione di quest’aula, dell’Assemblea legislativa.

Penso che tutti, al netto di quello che sarà il voto finale, dobbiamo essere orgogliosi di un percorso che ha dotato questa Regione di uno strumento solido per delineare e pianificare quelle che saranno le azioni che dopodomani dovremo mettere in campo, una volta che la pandemia, che è un fattore esogeno, sarà definitivamente sconfitta, per fare in modo che questa Regione torni a una crescita sostenibile e sia protagonista di quella transizione ecologica e di quel lavoro su cui, appunto, abbiamo lavorato e discusso e che, grazie anche alla S3, potrà far fare un passo avanti alla comunità regionale.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Con l’intervento della presidente Rontini si chiudono i lavori della mattinata.

Come sapete, riprendiamo alle ore 14,30.

 

La seduta ha termine alle ore 13,05

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Elena SCHLEIN.

 

Hanno giustificato la propria assenza il consigliere Occhi Emiliano e l’assessore Paola Salomoni.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 3371

Proposta recante: "Approvazione del Rendiconto dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2020". (43)

 

Titolo: 3371 - votazione proposta (Rendiconto Assemblea esercizio finanziario 2020)

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:39

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia.

 

Non votanti

Pompignoli Massimiliano


Assenti


Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Maletti Francesca; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Petitti Emma; Rancan Matteo; Rossi Nadia

 

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

3568 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione dei biodistretti". (15 06 21) A firma della Consigliera: Zamboni

 

3584 - Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: "Interventi per la promozione e il sostegno dell'editoria del libro. Modifiche alle leggi regionali n. 18 del 2000 e n. 7 del 2020." (Delibera di Giunta n. 890 del 14 06 21)

 

3586 - Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (Delibera di Giunta n. 892 del 14 06 21)

 

3587 - Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: "Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (Delibera di Giunta n. 893 del 14 06 21)

 

3606 - Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: "Ratifica dell’Intesa interregionale tra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte concernente l’attribuzione di funzioni ad AIPO in materia di infrastrutture per la mobilità ciclistica e modifica della Legge Regionale 22 novembre 2001, n. 42 e dell’annesso accordo costitutivo". (Delibera di Giunta n. 937 del 21 06 21)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

RISOLUZIONI

 

3537 - Risoluzione circa l'adozione dell'Atto regionale di coordinamento tecnico relativo al Piano Territoriale Metropolitano. (09 06 21) A firma del Consigliere: Mastacchi 

 

3540 - Risoluzione per l'istituzione del Garante per la Terza Età. (09 06 21)  A firma della Consigliera: Castaldini

 

3547 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere, per tutte le Strutture Sanitarie afferenti al Sistema Regionale Emilia-Romagna, l’applicazione delle disposizioni di cui all'art.5 L.152/1975, tramite divieto di accesso e permanenza a viso coperto. (10 06 21) A firma dei Consiglieri: Rancan, Catellani, Pompignoli, Liverani, Occhi, Pelloni, Rainieri, Marchetti Daniele, Bergamini, Delmonte, Bargi, Stragliati, Montevecchi, Facci 

 

3551 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad affiancare gli enti locali coinvolti nelle previsioni del PITESAI (Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee) e ad accompagnarli nella predisposizione delle osservazioni e nelle future fasi di istruttoria del Piano. (11 06 21) A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Marchetti Daniele, Rancan, Stragliati, Rainieri, Catellani, Liverani, Facci, Bargi, Pelloni, Delmonte, Montevecchi, Bergamini 

 

3555 - Risoluzione circa la necessità di sostenere il parco eolico al largo di Ravenna, come opportunità da valorizzare per la transizione ecologica e per la creazione di lavoro in una logica di totale sostenibilità. (11 06 21) A firma della Consigliera: Piccinini 

 

3558 - Risoluzione sul sostegno del Parlamento Europeo allo stop degli allevamenti in gabbia. (14 06 21) A firma della Consigliera: Piccinini 

 

3564 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi affinché si individuino gli strumenti atti a sostenere i medici che accettano di svolgere la propria attività presso presidi sanitari periferici e a valutare misure ed iniziative di incentivazione anche economica con l'obiettivo di garantire la presenza di professionisti anche nelle zone disagiate. (14 06 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3566 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare ogni iniziativa possibile nei confronti della Repubblica Popolare Cinese a tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali del popolo uiguri nello Xinjiang. (15 06 21) A firma della Consigliera: Gibertoni 

 

3570 - Risoluzione per impegnare la Giunta a integrare, con proprie risorse, l’importo dell’indennità mensile di frequenza corrisposto dall’INPS ai minori disabili. (15 06 21) A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo 

 

3571 - Risoluzione per impegnare la Giunta affinché i prezzi riconosciuti alle aziende di allevamento per latte e carne non scendano sotto i costi di produzione. (15 06 21)  A firma dei Consiglieri: Bergamini, Rainieri, Daffada', Costi, Caliandro, Bulbi, Rontini, Fabbri, Mastacchi

 

3572 - Risoluzione per impegnare la Giunta in merito ad una ricollocazione della statua di Giulio Cesare da Rimini a Piacenza. (15 06 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3578 - Risoluzione per invocare misure a sostegno del settore calzaturiero. (16 06 21)  A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffada', Caliandro, Rossi, Mori, Costi, Zappaterra, Tarasconi, Fabbri, Sabattini, Costa, Marchetti Francesca 

 

3591 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivare studi e programmi di sorveglianza, cura e assistenza destinati alle persone con postumi del Covid-19. (18 06 21) A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro, Mumolo 

 

3593 - Risoluzione per istituire un Tavolo permanente in funzione di Osservatorio sulle libere professioni. (18 06 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3595 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire una borsa di studio dedicata alla memoria dei caduti nell'eccidio del 7 luglio 1960 a Reggio Emilia, finalizzata alla realizzazione di un archivio storico e un fondo documentale di ricerca. (18 06 21) A firma dei Consiglieri: Amico, Costa, Mori, Soncini, Bondavalli, Mumolo 

 

3600 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare le istituzioni europee e il Governo italiano a non procedere ad un’ulteriore riduzione delle giornate di pesca, collaborando attivamente con il fine di trovare una soluzione condivisa per la sostenibilità delle risorse ittiche dei nostri mari e al contempo a tutelare il comparto della pesca. (21 06 21) A firma dei Consiglieri: Rossi, Zappaterra, Rontini, Daffada', Costa, Costi, Fabbri, Bulbi, Montalti, Bondavalli, Sabattini 

 

3603 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare, presso il Mise, una soluzione in merito alla liquidazione della Manifattura Riese e relativi posti di lavoro e favorire la creazione di percorsi di ricollocamento e reingresso nel mondo del lavoro, con specifica attenzione all’occupazione femminile, nei settori produttivi maggiormente colpiti dalla crisi pandemica, in particolare, nell’area tra Reggio Emilia e Modena. (22 06 21) A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Amico 

 

3604 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere l’istanza dei Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti circa la possibilità di ottenere contributi per finanziare gli interventi di rigenerazione urbana e a non escluderli dai fondi da assegnare in forza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). (22 06 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3608 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere al Governo di attivare al più presto la FASE 2 del piano voucher (“bonus PC e Internet” per famiglie con ISEE fino a 50.000 euro e imprese) e a richiedere l’avvio di una campagna di comunicazione nazionale analoga a quella realizzata per bonus mobilità e cashback. (23 06 21) A firma della Consigliera: Piccinini 

 

3614 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere, incentivare e finanziare, con bandi ad hoc, progetti per la realizzazione e l’adeguamento di parchi gioco inclusivi nei comuni della Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di favorire la socializzazione e l’integrazione dei bambini con disabilità fisiche o sensoriali. (23 06 21) A firma dei Consiglieri: Stragliati, Pelloni, Montevecchi 

 

3615 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per ottenere che vengano cambiate prassi organizzative e regolamenti comunali al fine di consentire che le persone con disabilità over 65 possano scegliere di rimanere, compatibilmente ai propri bisogni e a quelli degli altri ospiti, nella soluzione abitativa in cui si trovano. (24 06 21)  A firma dei Consiglieri: Paruolo, Rontini, Daffada', Soncini, Maletti, Caliandro, Tarasconi, Zappaterra, Sabattini, Mori 

 

3616 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare, nella predisposizione delle linee guida in materia di orientamento dei consumi, educazione alimentare, nonché di qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva, con particolare riferimento ai servizi di refezione scolastica, la scelta delle possibili opportunità da un punto di vista sanitario ed ambientale globali, valutando l’impronta ecologica complessiva e non soltanto gli aspetti meramente economici e contingenti. (24 06 21) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3618 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere la propria solidarietà ai familiari del sindacalista ucciso davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (Novara) e ai suoi compagni di lavoro e ad operare, in ogni sede possibile, affinché simili episodi non abbiano a ripetersi. (24 06 21) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3624 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in atto forme di sostegno alle associazioni sportive emiliano-romagnole per l’organizzazione delle attività estive e la pianificazione di quelle invernali. (25 06 21) A firma dei Consiglieri: Montalti, Caliandro, Daffada', Mori, Zappaterra 

 

3637 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale sollecitare il Governo Nazionale affinché vengano adottati regolamenti chiari e omogenei sul territorio nazionale che disciplinino la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica e a monitorare i dati sull'andamento della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica a livello regionale. (28 06 21) A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Sabattini, Tarasconi, Caliandro, Daffada', Montalti, Mumolo, Costi, Mori

 

INTERROGAZIONI

 

3538 - Interrogazione a risposta scritta in merito al caso, verificatosi a Modena, di esito negativo di un tampone in realtà mai eseguito. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

 

3539 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire la riapertura dell'Hub Piacentino della Fedex e scongiurare la perdita dei posti di lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3541 - Interrogazione a risposta scritta sul depotenziamento dei servizi sanitari offerti all’utenza nell'ospedale di Vergato. A firma del Consigliere: Lisei 

 

3543 - Interrogazione a risposta orale in commissione per chiedere il pieno ripristino delle funzionalità dell'Ospedale di Vergato (BO). A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele 

 

3544 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori della cessata Aeradria S.P.A, ancora disoccupati o precari e consentire un rapido rientro delle persone in questione nel mondo del lavoro. A firma del Consigliere: Montevecchi 

 

3545 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere l'intervento del Garante dell'infanzia sui fatti accaduti in un paese della Valmarecchia, l’aprile scorso. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3546 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di attivare percorsi formativi per gli Operatori Socio Sanitari che effettuano assistenza domiciliare per minori con disabilità. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3548 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'incremento dell'utilizzo nella popolazione emiliano-romagnola dell’app “IMMUNI” in vista dell’introduzione del Green Pass. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3549 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere in vista dell'emanazione dell'ordinanza relativa all'ingresso in zona bianca dell’Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3550 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per garantire i servizi di comunità per l’assistenza sanitaria e infermieristica integrata nelle scuole. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci 

 

3552 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla gestione dei centri estivi con particolare riguardo al servizio infermieristico per l'assistenza dei bambini con diabete.  A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro 

 

3553 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento del test sierologico prima del vaccino anti Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3554 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura, nelle prime tre settimane di agosto, delle sale operatorie dell'Ospedale Magati di Scandiano (RE). A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

 

3556 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del progetto di intervento sul fiume Panaro. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3557 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo svuotamento della diga di Boschi, il rispetto dei parametri ambientali previsti dal Piano di Operativo di Svaso e i possibili danni su ambiente ed economia locale. A firma della Consigliera: Zamboni 

 

3559 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento dei servizi nell'Ospedale di Vergato (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3560 - Interrogazione a risposta scritta circa le linee della Giunta sulla legalizzazione della cannabis. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3561 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per avviare un sistema di controlli in grado di garantire un maggior livello di sicurezza sul lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3562 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere sulle linee guida per le nuove somministrazioni eterologhe, con particolare riferimento all'uso di AstraZeneca. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3563 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'attività dell'azienda ceramica Florim sita nel Comune di Mordano (BO) e i relativi disagi subiti dai cittadini della Borgata Chiavica. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3565 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione di tipologie diverse di vaccino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3567 - Interrogazione a risposta circa le azioni da porre in essere volte ad aggiornare il Prezzario Regionale Lavori Pubblici. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3569 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle dosi di plasma iperimmune giacenti presso il centro trasfusionale del Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

 

3573 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla riapertura dei centri diurni ubicati all'interno delle strutture residenziali per anziani. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3574 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla frana lungo la Strada Provinciale 23 a Polinago (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3575 - Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere le cause della improvvisa moria di topi lungo il canale Navile di Bologna, e quali iniziative a tutela della pubblica salute si intendano assumere. A firma del Consigliere: Facci

 

3576 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il servizio 118 Emergenza - Urgenza sul territorio regionale con particolare riferimento alle aree appenniniche. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3577 - Interrogazione a risposta scritta circa la disponibilità e i miglioramenti possibili per un maggiore utilizzo del test salivare in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3579 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per facilitare l’effettuazione dei test antigenici ai partecipanti al concorso per magistrati. A firma del Consigliere: Lisei 

 

3580 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda occuparsi della vaccinazione dei soggetti non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3581 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per superare il  blocco delle procedure informatiche che si è verificato presso il Centro Logistico dell’AOSP Sant’Orsola di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei 

 

3582 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere volte a superare i disservizi sulla linea ferroviaria Pontremolese. A firma del Consigliere: Daffada'

 

3583 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino completo dell'organico per tutte le scuole serali del territorio regionale, con particolare riferimento alla provincia di Parma. A firma dei Consiglieri: Daffada', Amico 

 

3585 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni intraprese dalla Regione e da FER in merito all'attuazione del piano di salvaguardia, recupero, custodia e valorizzazione del materiale rotabile dismesso ritenuto di interesse culturale. A firma del Consigliere: Amico

 

3589 - Interrogazione a risposta scritta circa DPI sottoposti a sequestro. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3590 - Interrogazione a risposta scritta circa l’organico attivo della polizia municipale dell'Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano. A firma del Consigliere: Barcaiuolo 

 

3592 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancanza del medico di base, nella frazione di San Gabriele del comune di  Baricella (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

3594 - Interrogazione a risposta scritta sul disagio creato dalla carenza di medici di famiglia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3596 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di recuperare le prestazioni sanitarie dopo l'emergenza dovuta al Covid-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

3597 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle relazioni sindacali nell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

3598 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento ed accoglimento delle domande di emersione e regolarizzazione da parte di cittadini stranieri. A firma del Consigliere: Amico

 

3599 - Interrogazione a risposta scritta circa le dimissioni del Comandante della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano e la situazione dell'organico sul territorio. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri 

 

3601 - Interrogazione a risposta scritta sull'impatto ambientale complessivo che deriva dall'elevato numero di attività produttive e industriali concentrate nella pianura piacentina e sull'opportunità di realizzare una indagine diretta a stimare gli effetti cumulativi di tutti i fattori ambientali e di rischio. A firma della Consigliera: Zamboni 

 

3602 - Interrogazione a risposta scritta in merito a lavori di manutenzione sulla autostrada A1. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3605 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione delle varianti del Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3607 - Interrogazione a risposta scritta sulla struttura ospitante il canile di Trebbo di Reno (Bo). A firma della Consigliera: Piccinini 

 

3609 - Interrogazione a risposta scritta sulle criticità del trasporto dei pendolari sulla linea ferroviaria Piacenza - Milano. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Costa, Rontini, Fabbri, Daffada' 

 

3611 - Interrogazione a risposta scritta sul paventato taglio a luglio alle forniture del vaccino Pfizer. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3612 - Interrogazione a risposta scritta riguardo ai contratti dei "farmacisti collaboratori". A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3613 - Interrogazione a risposta scritta sulla tempistica per la riapertura del Punto Nascita di Pavullo nel Frignano (Mo). A firma della Consigliera: Piccinini 

 

3617 - Interrogazione a risposta scritta sui rischi per la salute causati dal consumo di carni rosse e carni rosse lavorate. A firma della Consigliera: Gibertoni 

 

3619 - Interrogazione a risposta scritta sulla morte di un sindacalista avvenuta il 18 giugno 2021 davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (Novara). A firma della Consigliera: Gibertoni 

 

3620 - Interrogazione a risposta scritta sullo sviluppo di tecnologie nei settori della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico svolte presso presso il Centro di ricerca del Brasimone. A firma della Consigliera: Gibertoni 

 

3621 - Interrogazione a risposta scritta sulla macellazione in Emilia-Romagna e l'attuazione del rispetto del principio della protezione degli animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3622 - Interrogazione a risposta scritta circa la tempistica della revisione normativa e procedurale per una gestione più moderna e per valorizzare le potenzialità produttive della Sacca di Goro (FE). A firma del Consigliere: Mastacchi 

 

3623 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla campagna vaccinale antinfluenzale 2021-2022 e sulla possibile disponibilità di un unico vaccino per l’influenza e per il Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3625 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni per sbloccare le procedure di rilascio del visto per i turisti russi. A firma del Consigliere: Mastacchi 

 

3626 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo studio della Regione sull'attività estrattiva nella cava di Monte Tondo, nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, e sullo stato di avanzamento della candidatura dei fenomeni carsici a Patrimonio Mondiale dell'Unesco. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3627 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla pesca e alla tutela delle risorse naturali del Mediterraneo. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3628 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione manutentiva del ponte in località Case Contini nel comune di Varano de Melegari (PR) A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

3629 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tariffe agevolate di abbonamento annuale di trasporto a favore di categorie sociali, riconoscendo tra le categorie beneficiarie delle tariffe agevolate Mi Muovo Insieme e del Fondo regionale per la mobilità, le persone indigenti senza fissa dimora individuate dai servizi sociali. A firma del Consigliere: Mumolo

 

3630 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il finanziamento di impianti di CSS o di progetti che comportino la produzione di idrogeno blu. A firma della Consigliera: Piccinini 

 

3631 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche d'inserimento dei test genomici per il carcinoma mammario nel Nomenclatore tariffario regionale. A firma del Consigliere: Amico 

 

3632 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il trasferimento dei daini della Pineta di Classe e del Lido di Volano. A firma della Consigliera: Gibertoni 

 

3633 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la ripresa della frequenza ordinaria nei centri diurni per anziani e disabili. A firma del Consigliere: Pelloni 

 

3634 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la chiusura dei poli vaccinali e prosieguo della campagna vaccinale. A firma della Consigliera: Castaldini 

 

3635 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la quarta corsia autostradale Piacenza-Sud/Modena-Nord. A firma del Consigliere: Tagliaferri 

 

3636 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla realizzazione del nuovo Ospedale di Piacenza. A firma della Consigliera: Tarasconi 

 

3638 - Interrogazione a risposta scritta sulle criticità presenti nella Trasversale di Pianura della Provincia di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3639 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sugli studi di fattibilità per la riapertura dei Punti nascita in montagna. A firma del Consigliere: Rainieri

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

3075 - Interrogazione a risposta scritta circa le cooperative sociali di tipo B, che svolgono il servizio raccolta anche differenziata e trasporto dei rifiuti. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3077 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3078 - Interrogazione a risposta scritta circa l'estensione fino alle 24 della somministrazione dei vaccini al Pala Ponti e se sia possibile aprire nella città di Parma un nuovo centro vaccinale. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3079 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza odierna all’interno delle residenze sociosanitarie assistite, rispetto a quella della fase prepandemica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3084 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inclusione della priorità vaccinale per il personale di imprese di forniture beni e servizi a strutture sanitarie. A firma del Consigliere: Lisei

 

3085 - Interrogazione a risposta scritta circa il dissesto idrogeologico nel Piacentino, con particolare riferimento alla frana presente lungo la strada comunale tra Pianello e Montemartino in Alta Val Tidone e il tratto di strada del Comune di Alta Valtidone, località “il Mulino”. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

3087 - Interrogazione a risposta scritta in merito a notizia di infezioni endonosocomiali da Covid-19 con esito infausto presso l'ASMN di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

3091 - Interrogazione a risposta scritta per sapere il motivo per il quale alcuni cittadini riferiscono di non avere ricevuto adeguate informazioni prima di essere stati sottoposti alla vaccinazione anti-Covid-19. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati

 

3092 - Interrogazione a risposta scritta circa la soluzione dei disagi che sono stati registrati presso il centro vaccinale di Fiorano (MO). A firma del Consigliere: Bargi

 

3093 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'Hub vaccinale di Fiorano Modenese (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3096 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna di screening vaccinale in vista della riapertura delle scuole. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3099 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di volontari, sottoposti al vaccino anti Covid, per presenziare alle fasi di svolgimento della prova d’esame del concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2020/2023 che si svolgerà mercoledì 28 aprile 2021. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Bergamini

 

3104 - Interrogazione a risposta scritta circa le prestazioni sanitarie interrotte a causa della pandemia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3107 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga utile ed opportuna l’istituzione della figura del Garante regionale per i Diritti degli Animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3108 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto di un nuovo impianto eolico denominato “Monte Giogo di Villore” ubicato in territorio toscano, interessante siti localizzati nella Provincia di Forlì-Cesena. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3115 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione epidemiologica (contagi e vaccinazioni) nelle carceri. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3116 - Interrogazione a risposta scritta sul protocollo per la gestione delle dosi residue di vaccino anti Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3117 - Interrogazione a risposta scritta sulla riapertura delle scuole in sicurezza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3133 - Interrogazione a risposta scritta sulla manutenzione del ponte al di sopra del Fiume Reno in “zona Birra” (quartiere Borgo Panigale-Reno) a Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3136 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai casi di positività dentro l'Ospedale di Sassuolo (Mo). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3137 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna vaccinale per le persone fragili. A firma del Consigliere: Lisei

 

3140 - Interrogazione a risposta scritta sull'impiego del test salivare molecolare per Covid-19. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Pelloni, Marchetti Daniele, Bergamini

 

3143 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla vaccinazione di caregiver e familiari di disabili alla luce delle nuove disposizioni nazionali in relazione alle categorie prioritarie.  A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3144 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se è previsto, per i pazienti Covid post ricovero, un programma di riabilitazione, in cosa consiste e a chi è rivolto. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

3146 - Interrogazione a risposta scritta circa la bonifica del complesso industriale ex Solplant di Crespellano – Valsamoggia (BO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

3151 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali modalità di scelta sono state adottate presso l’Ausl di Imola per somministrare dosi vaccinali ai volontari e quali sono le Associazioni che hanno visto parte dei propri volontari vaccinati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3152 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere da parte della Regione in merito alle case cantoniere in stato di abbandono lungo la SS63, in Provincia di Reggio Emilia, anche alla luce delle recenti iniziative messe in campo da ANAS e Ministero della Cultura. A firma del Consigliere: Delmonte

 

3153 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad eventuali contributi alle farmacie per la somministrazione dei vaccini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3157 - Interrogazione a risposta scritta circa la vaccinazione del personale dei servizi per Ospedali, CRA e Hotel Covid.  A firma dei Consiglieri: Daffada', Zappaterra, Maletti, Rossi, Bulbi, Rontini, Caliandro, Fabbri, Tarasconi, Sabattini

 

3162 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano per la riapertura di tutte le attività commerciali, ricreative, sportive, culturali e turistiche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3168 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di insediamenti sull'argine est del fiume Reno all’altezza del “Parco degli Artisti”. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3171 - Interrogazione a risposta scritta sul ripristino del reparto di cardiologia presso l'ospedale di Mirandola.  A firma dei Consiglieri: Costi, Sabattini

 

3177 - Interrogazione a risposta scritta circa misure a sostegno della transizione verso l’allevamento di animali senza gabbie.   A firma della Consigliera: Piccinini

 

3178 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione di aumentare le assunzioni di specialisti afferenti ai servizi di salute mentale, anche a seguito della pandemia da Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3179 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esecuzione del piano straordinario dei controlli anti-assembramenti per limitare il contagio pandemico da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3185 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità per gli anziani ospiti delle strutture residenziali di ricevere le visite dei familiari. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3187 - Interrogazione a risposta scritta circa le cause della minimale immunizzazione da COVID-19 dei cittadini più vulnerabili, e per sapere quanti medici di assistenza primaria abbiano dato la disponibilità alle vaccinazioni domiciliari. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3188 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adeguatezza degli spazi utilizzati per l'addestramento fisico del personale della polizia di Stato, con particolare riguardo alle strutture sportive del complesso “Smiraglia” di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3190 - Interrogazione a risposta scritta circa un eventuale terzo richiamo vaccinale per contrastare la diffusione del COVID-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Bergamini

 

3196 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di confermare, anche nel calendario 2022, il Gran Premio automobilistico di Formula Uno a Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3197 - Interrogazione a risposta scritta per sapere cosa è stato fatto dall’ottobre 2019 ad oggi per rendere gratuiti i parcheggi negli ospedali. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

3198 - Interrogazione a risposta scritta sullo screening, per il rilevamento di avvenuta o pregressa infezione da SARS-CoV-2, svolto nella scuola “Bambini del ’44” di Marzabotto. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3203 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle farmacie comunali di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3207 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del Gruppo Ferrarini e l'evoluzione delle procedure di salvataggio dello storico marchio di Rivaltella.  A firma dei Consiglieri: Sabattini, Zappaterra, Costi, Maletti, Rontini, Mori, Bulbi, Amico, Caliandro, Fabbri

 

3212 - Interrogazione a risposta scritta circa la comunicazione di dati sensibili di personale sanitario dipendente dalla Aziende Sanitarie pubbliche. A firma del Consigliere: Lisei

 

3218 - Interrogazione a risposta scritta circa i pass sanitari e il loro utilizzo presente e prossimo in Emilia-Romagna e circa la possibilità di considerare ancora il "coprifuoco" come una misura sanitaria. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3219 - Interrogazione a risposta scritta circa la salvaguardia delle foreste e dei boschi e il contrasto all'utilizzo energetico delle biomasse. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3220 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di un medesimo protocollo per chi va all'estero e per chi entra o rientra in Italia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3231 - Interrogazione a risposta scritta circa la scadenza del certificato (pass vaccini antiCovid) che consente di spostarsi tra regioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3244 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione di linee di indirizzo e protocolli per favorire il ricongiungimento in sicurezza nelle RSA. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3252 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dell’applicazione, sul territorio regionale, delle nuove direttive per lo smaltimento dei residui agricoli, con particolare riguardo alla filiera del riso. A firma del Consigliere: Bergamini

 

3254 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle modifiche alla Deliberazione di Giunta Regionale 1605/2019, relativa alla selezione del personale di polizia locale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3256 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla stesura della variante al PAI per il fiume Secchia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3257 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzo nei processi produttivi di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3262 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di implementare i mezzi di trasporto pubblico al fine di garantire il ritorno ad una didattica in presenza con orario canonico, con particolare riguardo alla situazione delle scuole nelle province di Modena e Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3269 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle problematiche sollevate dal sindacato OR.S.A nei confronti di Seta Spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3271 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di reperire manodopera stagionale per l'agricoltura.  A firma dei Consiglieri: Daffada', Rontini, Costi, Bulbi, Caliandro, Sabattini, Fabbri, Tarasconi, Montalti, Mori, Rossi

 

3272 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di finanziare anche gli aeroporti c.d “minori”, eventualmente attraverso lo stanziamento di due tipi di fondi, uno per il supporto dei grandi aeroporti e uno incentrato sullo sviluppo infrastrutturale di quelli più piccoli. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3273 - Interrogazione a risposta scritta sul monitoraggio delle tariffe idriche e sulle iniziative poste in essere, di concerto con i Comuni e i gestori del servizio, per contrastare il fenomeno della dispersione di acqua. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3275 - Interrogazione a risposta scritta in ordine al cronoprogramma previsto per le operazioni di cattura e trasferimento dei daini presenti nella Pineta di Classe e nel Lido di Volano. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3276 - Interrogazione a risposta scritta circa le sostanze inquinanti presenti nei fanghi da depurazione usati in ambito agricolo. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3279 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni del recente insabbiamento avvenuto nel Portocanale di Porto Garibaldi e per conoscere lo stato di progettazione di un'opera di difesa a mare che possa contribuire ad evitare continui escavi. A firma del Consigliere: Fabbri

 

3287 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di concedere a tutte le attività di ristorazione e somministrazione di bevande e alimenti la facoltà di effettuare servizio al tavolo se dotate di idonee strutture esterne.  A firma del Consigliere: Lisei

 

3288 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di realizzare una bretella di collegamento tra la circonvallazione e il centro di Lagaro, frazione di Castiglione dei Pepoli (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3292 - Interrogazione a risposta scritta sul monitoraggio della discarica di Baricella. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3295 - Interrogazione a risposta scritta circa l'istituzione di un sub-ambito della Vallata del Santerno interno al Nuovo Circondario Imolese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3296 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per scongiurare l’esclusione dei liberi professionisti dai Centri di assistenza agricola, chiedendo la modifica della convenzione tra l'AGEA e i CAA. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3301 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di una joint venture automobilistica a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3305 - Interrogazione a risposta scritta su qualità e quantità delle aree verdi definite "boschi urbani" in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3306 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle osservazioni presentate dalla Regione al Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PITESAI), con particolare riguardo ai permessi di ricerca di idrocarburi. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3313 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibile riclassificazione del nucleare come fonte rinnovabile da parte della Commissione Europea. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3315 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza del fenicottero sul territorio regionale, con particolare riguardo alla sua diffusione nel Parco del Delta del Po. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3324 - Interrogazione a risposta scritta sulla salvaguardia del bosco urbano di via Lazio a Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3329 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni di controllo della qualità dell’aria e dei valori degli inquinanti nelle emissioni nel quartiere Madonnina di Modena e zone limitrofe.  A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3333 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione del Tavolo di salvaguardia occupazionale al Mise per Unifer Navale di Finale Emilia (MO). A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Fabbri, Zappaterra

 

3334 - Interrogazione a risposta scritta circa il Piano di Sviluppo Aziendale e ampliamento dell’Azienda agricola Hombre srl a Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3342 - Interrogazione a risposta scritta circa la posizione della Regione nei confronti della proposta europea di produrre vino senza alcol e in ordine al contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3365 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio dell'aumento dei prezzi delle materie prime dell’edilizia e l'aggiornamento dei prezziari dell’“Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche e di difesa del suolo della Regione Emilia-Romagna".  A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rontini, Sabattini, Daffada', Zappaterra, Bulbi, Montalti, Tarasconi

 

3375 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità per le banche di accordare nuove moratorie di pagamento dei finanziamenti e di prorogare quelle già in essere.  A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffada', Costa, Rontini, Rossi, Tarasconi, Sabattini, Fabbri, Pillati, Zappaterra

 

3380 - Interrogazione a risposta scritta circa i servizi per l'accompagnamento delle persone sole, anziani e soggetti vulnerabili, nel recarsi ai centri vaccinali. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3382 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione Emilia-Romagna è intenzionata a confermare il sostegno nei confronti del processo di pace fra Israele e Palestina. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

3385 - Interrogazione a risposta scritta sulla sicurezza della tratta ferroviaria Modena-Sassuolo, con particolare riferimento al tragico incidente accaduto alla stazione di Casinalbo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3389 - Interrogazione a risposta scritta sull’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi ubicata nel comune di Baricella in provincia di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3396 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle riaperture delle piscine al chiuso. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3404 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilancio dello scalo merci Villa Selva, importante terminal ferroviario tra i Comuni di Forlì e Forlimpopoli. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffada', Montalti, Sabattini, Fabbri

 

3407 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di realizzazione del ponte in località Carseggio all'interno del Comune di Casalfiumanese (BO).A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3412 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto relativo al nuovo stadio Tardini a Parma. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3415 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione della didattica in presenza nelle scuole superiori di Ravenna a causa del passaggio del Giro d’Italia. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3422 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esclusione della superstrada E45 dall’elenco delle grandi opere strategiche del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". A firma del Consigliere: Lisei

 

3427 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali soluzioni siano allo studio per l’aggiornamento cartografico dell’area di caccia di Goro, mutata nella sua conformazione negli ultimi decenni. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pompignoli, Facci, Rainieri, Catellani, Delmonte, Bargi, Liverani, Rancan, Montevecchi

 

3447 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela e l'incentivazione della biodiversità e del patrimonio genetico di interesse agrario regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3455 - Interrogazione a risposta scritta riguardo i risarcimenti per le gelate tardive del 2021. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3458 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per superare la problematica legata all’organizzazione e alla tenuta dei corsi/esami in tempi di Covid 19 per le figure del mondo venatorio. A firma dei Consiglieri: Bargi, Rainieri, Occhi, Liverani, Montevecchi, Catellani, Delmonte, Facci, Pompignoli, Rancan

 

3468 - Interrogazione a risposta scritta circa un incontro, tenuto in una classe quarta dell’Istituto Professionale “Grazia Deledda” di Modena, a favore del DDL Zan. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 9 giugno 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali, alla interrogazione oggetto n. 3325

 

3325 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la richiesta di un confronto sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 10 giugno 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, alla interrogazione oggetto n. 3338

 

3338 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'Art-bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

In data 15 giugno 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche, alle interrogazioni oggetti nn. 3293 – 3377 – 3411

 

3293 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la cessione di ulteriori punti vendita dell’ex Mercatone Uno, con particolare riferimento all’eventuale progetto di riapertura della filiale di San Giuseppe di Comacchio (Fe). A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra, Caliandro, Rontini, Sabattini

 

3377 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di derogare agli orari del coprifuoco, con riferimento alla caccia di selezione. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3411 - Interrogazione a risposta orale in commissione relativa ai fondi statali ancora disponibili per il finanziamento della Legge Sabatini e all'impatto della suddetta legge sul sistema economico emiliano-romagnolo. A firma dei Consiglieri: Sabattini, Montalti, Pillati, Fabbri, Daffada', Costi, Tarasconi, Caliandro, Zappaterra, Rossi, Bulbi, Rontini

 

In data 15 giugno 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali, alle interrogazioni oggetti nn. 3165 - 3176 - 3309

 

3165 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul rispetto della priorità nelle vaccinazioni anticovid per le persone ad elevata fragilità, tra le quali coloro che sono affetti da malattie rare. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

 

3176 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la distribuzione e l'utilizzo di mascherine FFP2 e FFP3 difettose. A firma dei Consiglieri: Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

3309 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito ai bambini affetti da sindrome di Pandas. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini

 

In data 16 giugno 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente Mobilità, alle interrogazioni oggetti nn. 3227 - 3280 - 3318 - 3321 - 3401

 

3227 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la richiesta di finanziamenti per la progettazione di un grande invaso sul fiume Enza e su metodi alternativi di irrigazione a risparmio idrico. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3280 - Interrogazione a risposta orale in commissione rispetto alla messa in produzione del giacimento convenzionalmente denominato “Teodorico” – Concessione di coltivazione d 40 A.C.-.PY – Zona A Mare Adriatico (prov. Ferrara, Ravenna, Rovigo) e più in generale ricadenti all’interno del Parco del Delta del Po. A firma del Consigliere: Fabbri

 

3318 - Interrogazione a risposta orale in commissione sull'eventuale realizzazione di un nuovo stabilimento dell’azienda Biolchim nell’area artigianale di Stiatico, frazione di San Giorgio di Piano (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

3321 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la previsione di un rimborso degli abbonamenti al trasporto pubblico non fruiti per la chiusura delle scuole primarie di II grado e secondarie nell’a.s. 2020/2021 e di un rimborso in contanti ai neodiplomati per gli abbonamenti inutilizzati causa lockdown nell’a.s. 2019/2020.  A firma della Consigliera: Castaldini

 

3401 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'intervento di manutenzione straordinaria della Strada Statale 64 Porrettana, presso la galleria in località Signorino, versante Toscana, da parte di ANAS. A firma del Consigliere: Taruffi

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d):

 

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, preso atto che il consigliere Pasquale Gerace, con nota prot. n. 09/06/2021.0014130.E, ha comunicato la propria adesione al Gruppo assembleare Partito democratico – Bonaccini Presidente, ha adottato la deliberazione n. 30 del 17 giugno 2021, ad oggetto: "Accertamento e dichiarazione della costituzione dei Gruppi assembleari della XI legislatura e presa d’atto della loro consistenza numerica (art. 36 Statuto, art. 6 Regolamento interno, art. 17, comma 3, L.R. n. 11/2013 e ss.mm.ii.). Modifica alla deliberazione UP n. 52/2020”

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno

 

Si comunica che la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità, nella seduta del 23 giugno 2021, ha esaminato la petizione oggetto:

 

2273 - Petizione popolare in merito alle attività estrattive nei siti di Albarola e di Canova (PC). (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 78 del 22 12 20) formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Si comunica che la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali, nella seduta del 23 giugno 2021, ha esaminato la petizione oggetto:

 

2547 - Petizione popolare per chiedere il pieno coinvolgimento delle Assemblee elettive nell'attribuzione di "forme e condizioni particolari di autonomia", (in applicazione del terzo comma dell'articolo 116, della Costituzione). (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 5 del 28 01 21) formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 04/06/2021 al 24/06/2021

 

DPGR n. 86 del 08/06/2021

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e ss.mm.ii."

 

DPGR n. 90 del 15/06/2021

Rinnovo dei componenti dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna dal 1° luglio 2021 e fino a nuova nomina da parte del prossimo Presidente della Regione".

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 11 prot. NP/2021/1992 del 28/06/2021)

 

I PRESIDENTI

 

I SEGRETARI

Rainieri - Zamboni

Bergamini - Montalti

 

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