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83.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 30 GIUGNO 2021

 

(POMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3255

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”. (44)

(Continuazione discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 3255/1- oggetto 3653 - approvazione)

(Ordini del giorno 3255/2/3- oggetti 3654 e 3655 - reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

MARCHETTI Francesca (PD)

PICCININI (M5S)

RANCAN (Lega)

ZAPPATERRA (PD)

PICCININI (M5S)

ZAMBONI (EV)

CASTALDINI (FI)

TARUFFI (ERCEP)

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 3368

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”. (45)

(Relazione della Commissione, relazioni di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 3368/1/3/4 – oggetti 365636583659 – Approvazione)

(Ordine del giorno 3368/2 – oggetto 3657 – Ritiro)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI, relatrice della Commissione

DELMONTE, relatore di minoranza

CASTALDINI, relatrice di minoranza

TARUFFI (ERCEP)

BARGI (Lega)

COSTI (PD)

ZAMBONI (EV)

PICCININI (M5S)

COLLA, assessore

TARUFFI (ERCEP)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 3255 e 3368

Emendamenti oggetti 3255 e 3368

Comunicazioni prescritte dall’art. 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,35

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta pomeridiana, la seduta n. 83 del 30 giugno 2021.

Hanno giustificato la propria assenza il presidente della Giunta Bonaccini, il consigliere Occhi e l’assessore Donini.

Procediamo con l’appello nominale.

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARGI Stefano
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. COSTA Andrea
  9. COSTI Palma
  10. DAFFADÀ Matteo
  11. DELMONTE Gabriele
  12. FABBRI Marco
  13. FACCI Michele
  14. GERACE Pasquale
  15. GIBERTONI Giulia
  16. LIVERANI Andrea
  17. MALETTI Francesca
  18. MARCHETTI Daniele
  19. MASTACCHI Marco
  20. MONTALTI Lia
  21. MONTEVECCHI Matteo
  22. MORI Roberta
  23. MUMOLO Antonio
  24. PARUOLO Giuseppe
  25. PELLONI Simone
  26. PETITTI Emma
  27. PICCININI Silvia
  28. PIGONI Giulia
  29. POMPIGNOLI Massimiliano
  30. RANCAN Matteo
  31. RONTINI Manuela
  32. ROSSI Nadia
  33. SABATTINI Luca
  34. SONCINI Ottavia
  35. STRAGLIATI Valentina
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo
  37. TARASCONI Katia
  38. TARUFFI Igor
  39. ZAMBONI Silvia
  40. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 40 presenti.

 

OGGETTO 3255

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”. (44)

(Continuazione discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 3255/1 - oggetto 3653 - approvazione)

(Ordini del giorno 3255/2/3- oggetti 3654 e 3655 - reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto riprendiamo i nostri lavori dal seguente oggetto 3255: proposta di iniziativa della Giunta recante l’approvazione del Documento strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo.

Ricordiamo che siamo nella fase delle votazioni degli emendamenti.

Riprendiamo dalla votazione dell’emendamento 31. L’emendamento 31 è a firma della consigliera Piccinini e incide nella pagina 71 del testo, nel primo periodo.

Metto in votazione l’emendamento 31.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

Ricordo sempre che se qualcuno ha problemi con la votazione può scrivere nella chat, perché noi qui visualizziamo subito e, quindi, registriamo la comunicazione del voto, per chi ha problemi.

 

Votanti 35

Contrari 19

Favorevoli 3

Astenuti 12

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Qualcuno chiede la parola nella chat?

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Presidente, io mi ero prenotato prima, durante l’appello, perché ero arrivato un secondo dopo...

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

 

PELLONI: Ho votato regolarmente.

 

PRESIDENTE (Petitti): È registrato “presente”. Grazie.

Consigliera Marchetti.

 

MARCHETTI Francesca: Era per l'appello.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto, grazie.

Procediamo adesso con gli emendamenti. Siamo all’emendamento 7, a firma dei consiglieri Pompignoli e Catellani. L’emendamento 7 insiste sul testo a pagina 82 e va a modificare un capoverso centrale della pagina.

Dichiaro aperta la votazione per l’emendamento 7.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 37

 

È approvato all'unanimità.

 

L’emendamento è approvato.

Passiamo all’emendamento 1, emendamento a firma della consigliera Piccinini, che insiste sul testo a pagina 86, inserisce un periodo a metà della pagina.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 1.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 34

Astenuti 2

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

L’emendamento 24 abbiamo detto che è stato ritirato.

Passiamo quindi all’emendamento 33, a firma dei consiglieri Fabbri, Zappaterra, Costi e Montalti. Insiste sulla parte finale del testo a pagina 88.

Metto in votazione l’emendamento 33.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 26

Astenuti 15

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Chiedo scusa, ma non ha registrato il mio voto sull’emendamento 1, che è la votazione precedente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Registriamo il suo voto sull’emendamento 1, quello precedente a quello appena votato. Favorevole. È approvato questo emendamento.

Procediamo con l’emendamento 29. L’emendamento 29 è a firma della consigliera Castaldini. Insiste sul testo a pagina 101.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 29.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 24

Favorevoli 14

Astenuti 1

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con gli emendamenti.

Siamo all’emendamento 16. L’emendamento 16, a firma dei consiglieri Pompignoli e Liverani, insiste sul testo a pagina 108, alla fine del primo capoverso, e inserisce dei passaggi.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 16.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Contrari 25

Favorevoli 17

Astenuti 1

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo, ora, all’emendamento 12, emendamento a firma dei consiglieri Pompignoli e Liverani. L’emendamento 12 insiste nel testo a pagina 112, alla fine del terzo capoverso.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 12.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Contrari 25

Favorevoli 16

Astenuti 1

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con l’emendamento 25, a firma della consigliera Castaldini, che insiste sul testo a pagina 113, al punto 1, a metà del testo della pagina.

Dichiaro aperta la votazione dell’emendamento 25.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Contrari 25

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con la votazione degli emendamenti.

L’emendamento 26, sempre a firma della consigliera Castaldini, insiste sul testo a pagina 115.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Contrari 23

Favorevoli 13

Astenuti 1

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con l’emendamento 28, sempre a firma della consigliera Castaldini. L’emendamento 28 insiste sul testo a pagina 116, all’inizio del primo capoverso.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Contrari 26

Favorevoli 14

Astenuti 1

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con l’emendamento 27.

Ne abbiamo altri quattro dopo.

L’emendamento 27 è a firma della consigliera Castaldini. Ancora una volta un emendamento che insiste sul testo a pagina 116.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Contrari 25

Favorevoli 13

Astenuti 1

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con l’emendamento 18, a firma del consigliere Pompignoli, che insiste sul testo, nella parte iniziale, di pagina 118.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Contrari 24

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Siamo arrivati all’emendamento 11, a firma dei consiglieri Pompignoli e Catellani, che esiste sempre nella pag.18 del testo, nella parte centrale.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 23

Favorevoli 14

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Siamo arrivati agli ultimi due emendamenti. Emendamento 3, a firma dei consiglieri Pompignoli e Catellani. L’emendamento 3 insiste sulla pag. 30 dell’allegato (siamo arrivati al testo allegato).

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 1

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Ora passiamo all’ultimo emendamento, l’emendamento 10, che insiste sull’allegato 2, a pagina 40, a firma dei consiglieri Pompignoli, Rainieri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 23

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo ai tre ordini del giorno.

Il primo ordine del giorno, 3255/1, è a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione sull’ordine del giorno a firma Piccinini.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 22

Astenuti 16

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Passiamo, ora, all’ordine del giorno 3255/2, a firma del consigliere Daniele Marchetti.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Contrari 23

Favorevoli 17

 

È respinto.

 

L’ordine del giorno è respinto.

Ultimo ordine del giorno. Ordine del giorno 3255/3, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 36

Contrari 22

Favorevoli 14

 

È respinto.

 

L’ordine del giorno è respinto.

Dopo tutte queste votazioni, ritorniamo a quello che avevamo sospeso, alle dichiarazioni di voto congiunte su tutto l’impianto, emendamenti, ordini del giorno e provvedimento, ricordando che ci sono cinque minuti per ogni Gruppo e poi la votazione, ovviamente, del provvedimento.

Chi si iscrive a parlare in dichiarazione di voto? Io non ho iscritti in dichiarazione di voto.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Noi oggi stiamo votando un documento che prevede una strategia regionale per i prossimi anni fino al 2027, un documento, però, nel quale ci saremmo aspettati delle migliorie rispetto a quelle che sono state le annualità passate, che però non abbiamo visto: propositi tanti, concretezza, secondo noi, poca.

È un Documento che nei fatti ci parla di propaganda politica, anche se il presidente Bonaccini sostiene che a lui la propaganda non interessa, ma stamattina è come se avesse fatto praticamente un comizio in Piazza Maggiore, piuttosto che una relazione in aula su un provvedimento che stiamo votando o alla Festa dell’Unità. Grazie, consigliera Castaldini.

Ovviamente, quello che noi abbiamo cercato di fare, quello che noi abbiamo cercato di dare come contributo – qui ringrazio sicuramente il relatore Pompignoli, la relatrice Castaldini e il relatore di maggioranza per il grande apporto e la grande collaborazione che c’è stata in questo iter che porterà all’approvazione, da parte della maggioranza, di questo DSR – è stato portare degli emendamenti concreti. Alcuni sono stati approvati, tanti, devo dire, che toccano vari aspetti, parlo principalmente di ciò che magari potrebbe starci più a cuore come i riconoscimenti alle aziende per le certificazioni ambientali, parlo per esempio di quelle che sono le premialità per le innovazioni anche delle imprese e altro, ma soprattutto faccio un ragionamento politico.

Siamo in un momento nel quale la pandemia ha stravolto il nostro modo di far politica e deve vedere un cambio di passo anche nelle azioni amministrative della Regione. Ecco, noi realmente in questo DSR non vediamo questo grande cambio di passo.

Abbiamo portato tanti temi: formazione, innovazione, come dicevo prima, certificazioni ambientali, infrastrutture, che secondo noi mancano in larga parte all’interno di questo Documento, agricoltura, sanità, ma soprattutto, il grande assente in questo Documento è la semplificazione, perché sulla semplificazione, essendo una delega diretta del presidente di questa Giunta, di questa Regione, in questi anni non abbiamo visto un cambiamento reale. Anzi, si è stati completamente fermi sulla semplificazione.

Abbiamo proposto anche qui degli emendamenti che potessero andare a toccare immediatamente la realtà della nostra Regione per semplificare subito, il prima possibile, da domani mattina, ma non sono stati accolti. Quindi, sicuramente la semplificazione non fa parte del governo di questa Regione. Diciamolo, diciamolo. Però, poi non voglio sentirmi dire dal Presidente della Giunta “forse qualcuno non ha studiato” perché questa affermazione la ritengo completamente offensiva nei confronti di tutti i consiglieri, offensiva nei confronti di tutti quei collaboratori e tecnici che hanno lavorato in queste settimane e in questo mese, ma soprattutto la ritengo di un’arroganza abissale quando si parla con dei Gruppi che hanno presentato emendamenti e hanno studiato.

Hanno studiato talmente tanto bene da accorgersi, per esempio, che all’interno di questo documento la parola “autonomia” ‒ riferita all’autonomia regionale ‒ non compare. Si parla tre volte di autonomia. Tre volte: autonomia digitale, autonomia delle donne vittime di violenza e autonomia sull’occupazione. Tre volte. Ma non si parla di autonomia regionale.

Anche qui, vogliamo fare dei ragionamenti politici, al di là della propaganda? Ragioniamo sui temi. Per fortuna, devo dire, è stato approvato un nostro ordine del giorno sull’autonomia regionale l’altro giorno in Commissione, che speriamo possa portare avanti questo ragionamento concretamente.

Qui non si parla di slogan, però. Si parla di concretezza. E la concretezza noi la vogliamo. Non accettiamo, però, lezioni da una Giunta e da una Presidenza che ci vengono qui a dire che forse qualcuno non ha studiato.

Noi voteremo convintamente contro questo DSR, perché è una lungimiranza e soprattutto non ha coinvolto le parti sociali. Il presidente dice che questa è l’unica Regione che coinvolge le imprese, che coinvolge gli attori. A noi risulta completamente l’opposto. A noi risulta che le imprese non siano state coinvolte, ma siano state oggetto di una comunicazione da parte della Giunta nel tavolo del Patto per il lavoro. Oltretutto in una call dove sono presenti 400 persone, il presidente arriva lì con sei slide, fa vedere le cose e finisce la partita: questo è il documento, guardatevelo. Se questa è condivisione, forse c’è un problema. Questa si chiama “comunicazione” oppure, quelle che piacciono tanto al presidente della Giunta, “conferenza stampa”. Probabilmente. È tutta un’altra cosa fare amministrazione e fare conferenze stampa o far passare per coinvolgimento quello che coinvolgimento non è.

Invece di fare grandi arringhe dicendo che siamo i primi della classe, siamo i più bravi e gli altri sono sotto di noi, facciamoci prima un esame di coscienza. Poi, anche quando si cerca di dire in aula che noi con le imprese ci parliamo... Come se tutti gli altri con le imprese non ci parlassero. Arrogarsi dei diritti o comunque delle esclusività all’interno di quest’aula penso sia completamente sbagliato.

Noi voteremo contro, ripeto, questo DSR, perché pensiamo che sia mancato coraggio e manchino ancora tanti punti, punti che sono solamente stati utilizzati per la propaganda.

Sulla semplificazione, però, apprendiamo oggi, ora, in aula che ci sarà un Patto per la semplificazione. Nell’etere esisterà questo Patto per la semplificazione, per il quale mi sembra ci sia la firma tra quindici giorni, così ha detto il presidente in aula).

Noi ci aspettiamo quindi la settimana prossima il documento, ci aspettiamo il passaggio in Commissione, ci aspettiamo un passaggio in aula prima della firma di questo patto, per avere almeno contezza di ciò che sta succedendo, perché poi vedremo quale sarà realmente la semplificazione che verrà.

Ci aspettiamo quindi un coinvolgimento reale dell’Assemblea, non una comunicazione, per cercare di dare anche noi il nostro contributo. Speriamo che questo possa avvenire per correttezza nei confronti anche della Giunta, per dire che quello che fa la Giunta magari noi lo studiamo, e anche nei nostri confronti, perché vorremmo essere partecipi, se possiamo, di un percorso di semplificazione che da tanti anni la nostra Regione sta aspettando. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan. Io non ho altre dichiarazioni di voto.

Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente. Io credo che sia sbagliato valutare il Documento strategico con il punto di vista e il giudizio sulla vecchia programmazione, che pure aveva assolutamente funzionato, rendendo competitiva questa Regione non solo in questo Paese, non solo in Europa, nel mondo, in parte lo diceva anche il Presidente prima, senza mai nascondere che si può sempre fare meglio, il posizionamento del 2019 era certamente un posizionamento lusinghiero.

La Giunta stessa nel Documento strategico riconosce che gli indirizzi del 2019 andavano aggiornati e certamente il Covid ci impone un aggiornamento dei criteri per guardare alla prospettiva. Io credo che siamo ad uno snodo fondamentale delle politiche di questa Regione, credo che attraverso questo documento si decida come stiamo in questo Paese, qual è il nostro modello di sviluppo, quali sono le priorità sulle quali decidiamo di puntare, e credo che gli obiettivi vengano ben delineati e che sia un approccio alla programmazione strategica assolutamente opportuno, che si basa su quelli che sono sempre stati i principi e i pilastri di questa Regione, ma che a maggior ragione adesso hanno un senso.

Il primo, coniugare l’esigenza di rilancio di breve periodo, con le trasformazioni strutturali di lungo termine. Noi abbiamo bisogno di far ripartire la nostra Regione subito. Il Covid ci ha frenato per lungo tempo, non dobbiamo tornare su questo. Adesso abbiamo bisogno di tornare a correre, ma non guardando solo all’immediato, ma dobbiamo consentire alla nostra economia, alle nostre imprese e all’occupazione di tornare a correre avendo chiaro qual è il punto di approdo delle trasformazioni e delle riforme strutturali che dovremo fare noi, come dovremo fare a livello nazionale, proprio perché il PNRR è una straordinaria occasione anche per quello.

L’altro grande pilastro è quello di orientare la programmazione dei fondi verso gli obiettivi del Patto per il lavoro e per il clima e per questo dico che non ha senso valutare questo Documento partendo dal giudizio sulla passata programmazione.

Nel programma di mandato, ma anche rinnovando il metodo del Patto per il lavoro e per il clima, abbiamo aggiornato gli obiettivi e le strategie. Non verrà finanziato niente che non sia nel Documento strategico o nell’S3 sulla strategia per la specializzazione intelligente che approveremo dopo. Io credo vada riconosciuto il grande coraggio di indicare la cornice attraverso la quale si raggiungono gli obiettivi dei prossimi anni. Non tutte le Regioni lo fanno. Non è né scontato né necessario costruire un documento di strategia. Credo, però, sia assolutamente lungimirante, piuttosto che approcciarsi a spendere gli FSC piuttosto che altri fondi europei e nazionali a compartimenti stagni un tanto al metro senza una visione di prospettiva.

Credo che sia importante che nel Documento strategico uno dei pilastri sia la cooperazione con i territori, per cercare di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale, ma soprattutto che questo documento abbia come uno degli obiettivi prioritari ridurre gli squilibri, consapevoli delle difficoltà che hanno i Comuni più piccoli, che hanno le loro strutture comunali, che hanno difficoltà a progettare, ad accedere ai bandi. Ci facciamo carico anche di quello e io credo sia assolutamente giusto.

Il Documento mette al centro le persone, in particolare i giovani e le donne. Non abbiamo bisogno di riaffermare qui che in tutti i settori il protagonismo di giovani e donne è fattore di qualità, di innovazione della società e di equità.

La discussione a livello nazionale ne dà conto tutti i giorni. Credo che se vogliamo che questa sia una Regione virtuosa dobbiamo assolutamente, attraverso il Documento strategico su questi due temi, rilanciare. Poi è chiaro che c’è bisogno anche di innovazione delle politiche pubbliche, di innovazione negli strumenti per promuovere investimenti, garantire protezione e opportunità e rafforzare davvero anche la capacità istituzionale e territoriale per immaginare uno sviluppo sostenibile equo e duraturo.

Questi pilastri ci sono. Gli obiettivi sono chiari. Io credo che in questo Documento strategico ci siano tutti i contenuti, davvero, per posizionare questa Regione a livelli di avanguardia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Altri in dichiarazioni di voto? Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Siccome non l’ho fatto prima, lo faccio adesso. Ringrazio il personale regionale, degli uffici, della Commissione, perché hanno fatto davvero un lavoro straordinario. Questo è un documento di centinaia di pagine. C’è stato uno sforzo incredibile da parte di tutti, anche da parte dei nostri collaboratori, che voglio ovviamente ringraziare.

Devo dire che, rispetto a questo oggetto, ho apprezzato il metodo partecipativo, a differenza, evidentemente, di qualche altra forza politica. Ci è stata data la possibilità di confrontarci prima addirittura dell’approvazione in Giunta. In tutte le Commissioni è stato fatto un dibattito molto franco e leale. Io ho avuto più di una sollecitazione da parte del relatore di maggioranza rispetto agli emendamenti che avremmo presentato. Quindi, c’è stata la massima disponibilità al confronto. Di questo gliene va dato atto e va riconosciuto.

Prima si parlava del tema della semplificazione, che mi riguarda come presidente di Commissione. Intanto non è una competenza del presidente Bonaccini, ma dell’assessore Calvano. Lo dico così, per chi non lo sapesse. Credo ci sia anche da parte sua la disponibilità a fare un passaggio in Commissione. Comunque io lo sentirò nei prossimi giorni. Tutti abbiamo la necessità di capire meglio oggettivamente di che cosa si sta parlando.

Detto questo, esprimo la mia soddisfazione rispetto al fatto che sono stati accettati, sia in Commissione che qui in aula, alcuni emendamenti e anche un ordine del giorno, che ho illustrato in precedenza, che riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare la solarizzazione del Canale Emiliano-Romagnolo. Penso che questa possa essere un’opera davvero all’avanguardia, importante e innovativa, su cui la Regione deve puntare e di cui deve dotarsi.

Ringrazio ancora una volta tutti per i contributi e il lavoro fatto e annuncio il mio voto, che sarà favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dichiarazioni di voto? Non ne abbiamo altre, giusto? Neanche prenotati.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Anche Europa Verde annuncia voto favorevole a questo importante documento, che sistema in una cornice coerente le risorse europee che verranno destinate ai quattro pilastri di quello che era anche il programma elettorale, che come Europa Verde abbiamo condiviso a definire.

È però ovviamente un documento che va oltre, sentivo prima citare un intervento da campagna elettorale, direi che invece questo documento va ben oltre le polemiche da campagna elettorale e delinea invece un orizzonte di investimenti che devono servire alla ripresa dell’economia della nostra Regione, così provata dalla pandemia, ma una ripresa in chiave di transizione ecologica, come più volte richiamato nel testo, quindi è un testo sicuramente impegnativo.

Credo che dal punto di vista della gestione del monitoraggio sia stato opportuno l’intervento delle minoranze, che hanno contribuito a rafforzare il ruolo dell’Assemblea legislativa nel seguire l’iter di attuazione di quanto previsto nel Documento strategico. È stato sicuramente un intervento di sensibilità verso il ruolo che dobbiamo rivestire, un ruolo che si completa con un voto favorevole convinto, perché riteniamo che la disponibilità di queste risorse nel quadro di priorità individuate dal Documento strategico sia tale da garantire quella ripresa del PIL di cui ci parlava stamattina il Presidente, che pare indicare un’inversione di tendenza dopo un anno e mezzo veramente di grande difficoltà.

Bene anche aver pensato ai settori più fragili della società, come Europa Verde abbiamo ricordato l’importanza di dedicare attenzione agli adolescenti figli di immigrati, perché sono ormai in una fascia d’età adolescenziale, oltre il 18 per cento della popolazione, e anche loro avranno subito l’impatto durissimo per tutte le fasce di giovani e di adolescenti, il periodo della pandemia, della lontananza dalla scuola, un disagio psicologico al quale noi dovremo dare risposte complessivamente e su questo come Europa Verde siamo impegnati ad attirare l’attenzione della Giunta perché si affronti in maniera concreta ed efficace il tema del disagio di adolescenti e giovani, provati dal periodo pandemico, ma di questo parleremo in un’altra sede.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Ho ascoltato con molta attenzione la relazione del presidente Bonaccini. Ho già fatto qualche battuta, ho commentato e ho ascoltato anche con attenzione le parole del consigliere Rancan, che riconoscono, evidentemente, da una parte l’eccesso di alcune dichiarazioni da parte del Presidente e dall’altra sottolineano, per fortuna, un lavoro che c’è stato. Giustamente la consigliera Piccinini ha voluto ringraziare anche tutti i tecnici, ed è giusto farlo, in particolare la Commissione, che ha avuto molta pazienza nel gestire tantissimi emendamenti e tantissime volontà che raccontano una storia, appunto, cioè quella di aver pensato dall’inizio di questo Documento di poter incidere sul serio in quella che sarà la sfida per il futuro della Regione Emilia-Romagna.

Mentre sul PNRR ancora è molto sfuocato, si vede solo in filigrana quale sarà il contesto e il modo di utilizzare questi soldi, ritengo che invece su questo, su questo Documento in particolare, potevamo avere un ruolo fondamentale.

Non l’abbiamo avuto, sia chiaro. Siamo stati accontentati in cose piccole e ringrazio in particolare il consigliere Fabbri per aver provato a mediare, ma le cose che riguardano la struttura, la fisionomia di un documento così importante non sono state per niente modificate, ed è giusto. Chi governa ha un’idea di governo che, però, non è la nostra, non può essere la nostra, non può essere. Quella è la visione che noi abbiamo rispetto al centrodestra, che è un’altra storia, è un’altra postura di fronte alle cose. Me ne dispiaccio, perché, in realtà, questo poteva essere un documento che, in un certo senso univa. La nostra volontà così ripetuta, di andare a modificare la governance era perché eravamo preoccupati che una responsabilità così grande non fosse condivisa, non fosse condivisa, controllata e valutata nel tempo.

Io credo di essere stata la più aperturista. Molte volte ho visto su di me gli sguardi perplessi di alcuni colleghi della coalizione di centrodestra, perché io uso lavorare in questo modo. Tendenzialmente cerco di lavorare in questo modo. Mi sono astenuta durante tutto l’iter che c’è stato in Commissione, perché io sto a guardare. A me piace guardare la realtà e mi piace vedere lo svolgimento delle cose.

Non sono stata non appena accontentata, ma le richieste che sono state accolte sono, sì, tasselli importanti, soprattutto per la modifica di certe storture che aveva certamente non imposto l’Europa, ma aveva dato l’Emilia-Romagna. Rimane che c’è un problema, secondo me, legato proprio al modo di concepire le imprese, l’Emilia-Romagna, lo Stato, la lentezza dello Stato nel distribuire risorse, la poca capacità di coinvolgere i territori, che non emerge in maniera potente, e soprattutto la collaborazione con i sindaci, che non emerge in maniera così potente, ma è solamente scritta tra le righe e rischia di essere, anche lì, appena accennata e vista, anche in questo caso, in maniera troppo sfumata.

Io voterò contro questo documento.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

In dichiarazione di voto qualcun altro vuole intervenire? Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Solo per riprendere una parte delle considerazioni che abbiamo svolto anche ieri in dibattito generale e durante i lavori della Commissione. Ieri ricordavamo l’importanza di questo documento, anche e soprattutto per come si colloca all’interno del percorso che, come Regione, abbiamo scelto, attraverso quello strumento di concertazione, di condivisione che è il Patto per il lavoro e per il clima. Lo dicevo ieri, ricordando le caratteristiche di quel documento, di quel lavoro e sottolineando come fossimo probabilmente l’unica Regione in Italia che aveva scelto, aveva portato avanti e sta portando avanti una modalità di lavoro condivisa con tutte le parti sociali, con tutte le realtà produttive, imprenditoriali, datoriali, sindacali, ambientali, le realtà ambientaliste dell’Emilia-Romagna.

Non è un lavoro semplice. Non è un lavoro scontato. Lo dicevo ieri: il fatto che quel tavolo, quello strumento di lavoro e di condivisione possa dare un contributo così significativo e importante, ma non sostitutivo al lavoro dell’aula, è stato dimostrato, direi, in questi due giorni e nelle settimane che abbiamo alle spalle, nei lavori della Commissione, perché numerosi emendamenti sono stati accolti, io ho sentito in diversi interventi, anche da parte della consigliera Castaldini, ma anche da altri da parte dell’opposizione, sottolineare il tema della governance, rivendicando una centralità all’Assemblea rispetto al percorso dei prossimi anni nel rapporto con la Giunta e con la programmazione delle risorse.

Ovviamente da questa parte dell’aula troverete sempre un sostegno quando si richiama e rivendica la centralità dell’Assemblea, centralità dell’Assemblea che - lo dico con una battuta, non me ne vogliano i colleghi - si sostanzia appunto in atti come questo, in atti quali i progetti di legge, strumenti veri, meno forse in altri strumenti sui quali spesso ci misuriamo e sui quali passiamo molto tempo a discutere anche rispetto alla programmazione dei lavori dell’aula.

Credo invece che sia proprio su strumenti come questi che si misura la capacità effettiva di esercitare quella funzione di indirizzo e controllo e di legislazione che è propria dell’Assemblea, quindi abbiamo condiviso questi passaggi nello spirito che richiamavo ieri e nella centralità di questo documento rispetto al percorso che abbiamo davanti nei prossimi anni, che si intersecherà anche con il PNRR.

Il nostro voto sarà quindi favorevole per le ragioni che abbiamo motivato ieri in discussione generale, anche grazie all’intervento del collega Federico Amico, che è entrato in dettaglio su diversi punti del documento, voto favorevole, dopo il quale ci apprestiamo a discutere e ad esaminare l’altro pezzo della composizione complessiva, che è costituita dal Documento strategico regionale e dal Documento di specializzazione e di ricerca, l'S3,

Insieme, i due documenti costituiscono una parte fondamentale del lavoro di questa Regione per i prossimi anni, sono documenti che caratterizzano il posizionamento dell’Emilia-Romagna per i prossimi anni. Sul documento successivo abbiamo presentato numerosi emendamenti, si è sviluppata una discussione piuttosto significativa, io credo che ovviamente la valutazione vada fatta complessivamente su entrambi i documenti che sono corposi e articolati, sicuramente su questo il nostro voto è positivo, è un voto a favore convinto e sono altrettanto fiducioso del fatto che nella composizione complessiva dei due documenti ci sarà modo e tempo per risolvere anche i dubbi che abbiamo posto in Commissione rispetto al Documento dell’S3.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Il Gruppo Fratelli d’Italia credo che appartenga alla categoria dei ciucci rispetto alle parole del presidente Bonaccini. Forse noi siamo quelli che non hanno studiato tanto cui si riferiva il presidente Bonaccini, offeso probabilmente da alcuni toni che abbiamo avuto e da alcune osservazioni che abbiamo voluto fare nei nostri interventi su un Documento che è d’importanza rilevante, ci vincoliamo da qui ai prossimi sette anni, ma soprattutto con questi soldi vincoliamo i nostri figli. La spesa di questi soldi nasce da un impegno di spesa che vincolerà anche le future generazioni.

Ci siamo permessi di fare alcune osservazioni che noi credevamo di buon senso. La prima è che questo Documento, per quanto debba disegnare delle strategie, doveva quantomeno contenere non soltanto dei meri obiettivi o dei meri titoli per voler raggiungere dei posizionamenti rispetto a delle tematiche, ma doveva individuare in maniera più precisa e più puntuale anche il come si volevano raggiungere e si vogliono raggiungere questi obiettivi perché il come spesso fa la differenza, se qualcosa è giusta o qualcosa è sbagliata.

Ci siamo sommessamente limitati ad evidenziare come alcune tematiche sono completamente trascurate da questo Documento. Lo abbiamo detto su un tema a noi caro, che è quello della natalità, ma anche il PNRR sulla natalità dice ben poco. Abbiamo detto questo sulla sicurezza urbana, così come sulle infrastrutture, visto che si parla spesso delle aree interne, dei Comuni montani, spesso tagliati fuori proprio a causa dell’impossibilità di raggiungere questi luoghi, spesso tagliati fuori e si sentono esclusi i cittadini di quei luoghi proprio perché per loro è difficile raggiungere dei servizi e così altro come il sostegno al made in Italy e alle tipicità della nostra regione, tutti argomenti che sono stati praticamente esclusi all’interno di questo Documento.

È per questo che ribadirlo, ribadire come questo Documento rappresenti di fatto una delega in bianco, è qualcosa di assolutamente pacifico ed assodato, tanto quanto l’impossibilità per le opposizioni che, per quanto ci sia stata una disponibilità da parte dei presidenti di Commissione, dei relatori a cambiare qualche cosa o qualche dettaglio del documento è un dato di fatto che le opposizioni, così come anche gli interlocutori e gli stakeholder...

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo un po’ più di silenzio in aula.

Prego.

 

LISEI: Così come gli interlocutori che sono stati sentiti in una fase preliminare e anche gli stakeholders, comprese le minoranze, rimarranno praticamente esclusi dalla governance. I passaggi successivi saranno passaggi di mera informazione. Non ci sarà un coinvolgimento vero e fattivo come quello che, invece, si richiederebbe per impegni di spesa e vincoli così importanti rispetto a delle tematiche altrettanto importanti, molte delle quali credo che avrebbero richiesto un approfondimento maggiore. Per carità, c’è stato. Il documento ci è arrivato in tempo per guardarlo. Sicuramente non c’è stata quella mancanza di rispetto per le minoranze che c’è stata, ad esempio, in Parlamento, dove hanno dovuto votare il PNRR in 24 ore, a dire molto.

È altrettanto vero che si entra nella specificità di molti settori, di asset spesso anche tecnici, che a nostro avviso avrebbero richiesto un approfondimento maggiore.

Per questo motivo questo documento ha un’impostazione errata, che non condividiamo, e l’esclusione, ripeto, di temi che secondo noi sono fondamentali e che sarebbe stato fondamentale trattare.

Concludendo, non so se siamo ciucci, ma sicuramente non ci piace essere pavoni, come il presidente quando interviene in quest’aula, che si pavoneggia continuamente dei risultati e delle classifiche, molte delle quali, come ha detto anche il collega Taruffi nel corso del suo intervento, le abbiamo grazie anche a un impegno importante da parte di tanti dipendenti pubblici nei settori di queste Amministrazioni, che hanno maturato capacità sicuramente invidiabili che consentono anche a questa Amministrazione di ottenere risultati pregevoli sul piano nazionale.

Non sediamoci dicendo che siamo sempre i primi, perché non è la verità. In alcuni casi siamo i primi, in alcuni casi siamo terzi, o sesti, dipende dalle classifiche. Non citiamo soltanto i primi posti proprio per pavoneggiarci. Questo continuo pavoneggiarsi, secondo noi, è negativo, anche perché anche i pavoni prima o poi perdono le piume.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dichiarazione di voto? Non ci sono altri in dichiarazione di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione il provvedimento, la proposta di iniziativa della Giunta recante l’approvazione del Documento strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027).

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 26

Contrari 15

Astenuti 2

 

È approvato.

 

Il provvedimento è approvato. Ora procediamo con i punti all’ordine del giorno.

 

OGGETTO 3368

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”. (45)

(Relazione della Commissione, relazioni di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 3368/1/3/4 – oggetti 365636583659 – Approvazione)

(Ordine del giorno 3368/2 – oggetto 3657 – Ritiro)

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo all’oggetto 3368: Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”. (Delibera di Giunta n. 680 del 10 05 21).

Ricordo che la Commissione politiche economiche ha espresso parere favorevole nella seduta del 22 giugno 2021 con la seguente votazione: 26 voti a favore, 19 contrari, nessuno astenuto, ed ha apportato alcune modifiche al testo.

La relatrice della Commissione, consigliera Giulia Pigoni, ha preannunciato di svolgere la relazione orale. I relatori di minoranza, i consiglieri Gabriele Delmonte e Valentina Castaldini, hanno preannunciato di svolgere relazioni orali. Come convenuto in sede di Conferenza dei presidenti dei Gruppi, ciascun relatore ha a disposizione un tempo di 15 minuti e in dibattito generale ciascun consigliere ha a disposizione un tempo di 10 minuti. Per le restanti fasi del dibattito si applicano le solite norme del nostro Regolamento interno.

Ricordo che sono pervenute trentadue proposte di emendamento, trenta a firma della consigliera Piccinini e due a firma della consigliera Pigoni. Insistono su questo oggetto anche due ordini del giorno, l’ordine del giorno 3368/1, a firma della consigliera Castaldini e l’ordine del giorno 3368/2, a firma della consigliera Zamboni.

Partiamo con la discussione, con la relazione della relatrice della Commissione, consigliera Pigoni. Prego.

 

PIGONI, relatrice della commissione: Grazie, presidente.

Parto dai ringraziamenti, certamente dovuti, ma anche davvero sentiti, all’assessore Vincenzo Colla e a tutta la struttura dell’Assessorato, che sono stati davvero per me un supporto importante in queste ultime settimane, alla presidente della II Commissione, Manuela Rontini, e a tutto lo staff della Commissione stessa, ai relatori di minoranza, alla consigliera Castaldini e al consigliere Delmonte e a tutte le forze politiche insieme con i propri collaboratori.

Dopo i passaggi fondamentali e stimolanti nelle diverse Commissioni oggi arriviamo al termine di un lungo percorso partecipato che ha arricchito il dibattito pubblico regionale di spunti e riflessioni strategiche vitali per lo sviluppo della nostra società.

Non è retorica. Questo strumento, che va in votazione, contiene temi centrali e linee guida che rimarranno al centro dell’azione politica nei prossimi anni. Temi caldi, sfide complicate, a cominciare dal contrasto al cambiamento climatico in tutte le sue declinazioni, dalla qualità dell’aria all’economia circolare, dalle energie rinnovabili ai nuovi materiali biocompatibili. Penso anche al macro tema del benessere della persona e della comunità, inteso non solo come tutela della salute e vita sana ed attiva, ma anche come lotta alle diseguaglianze sociali, economiche, culturali, etniche, territoriali e di genere a sostegno dell’inclusione sociale.

La strategia di specializzazione intelligente che abbiamo delineato contiene questo e molto altro e sottolineo anche come i numerosi emendamenti presentati dai consiglieri in Commissione abbiano contribuito a raffinarla e migliorarla ulteriormente. Un apporto che è merito di tutte le forze politiche presenti in quest’aula.

La S3 è lo strumento utilizzato in tutta l’Unione europea per migliorare l’efficacia e massimizzare gli effetti delle politiche pubbliche per la ricerca e per l’innovazione; uno strumento che guiderà la programmazione regionale dei fondi europei per i prossimi sette anni, puntando a concentrare le risorse sugli ambiti di specializzazione caratteristici di ogni territorio. Attraverso questa nuova S3 la Regione Emilia-Romagna costruisce un quadro strategico di azioni con l’obiettivo del rafforzamento competitivo e della crescita occupazionale del sistema economico regionale.

Il nostro compito resta, quindi, calare nella nostra realtà territoriale il Piano in modo coerente e dettagliato. La S3, infatti, è una strategia trasversale ai fondi strutturali e agli strumenti di programmazione regionale; un insieme di azioni in grado anche di rafforzare la capacità del sistema regionale di attrarre risorse dai programmi nazionali ed europei.

La S3 si prefigge l’obiettivo di individuare gli ambiti prioritari di ricerca e innovazione su cui intervenire, per garantire un maggiore orientamento al risultato degli interventi che stabiliremo. L’obiettivo è stato rafforzare, con il contributo di tutti gli stakeholder, quell’insieme di strumenti in grado di indirizzare le politiche regionali per la ricerca e per l’innovazione.

È essenziale il coinvolgimento del sistema delle imprese in modo sempre più diffuso, in particolare quello delle piccole imprese e delle filiere. Ma l’attenzione non è stata rivolta solo al mondo produttivo. Anzi, la forza di questo Piano è proprio un modello di governance partecipativo e inclusivo. L’impianto generale gode, infatti, di un diffuso consenso di tutte le parti sociali e culturali della regione Emilia-Romagna, che sono state coinvolte e sollecitate e che hanno attivamente preso parte alla discussione.

Il percorso partecipato, avviato a ottobre 2020, ha riguardato numerosi soggetti. Ovviamente, innanzitutto la Giunta regionale, con i singoli Assessorati e le direzioni generali. Poi, è avvenuta una condivisione con il tavolo del Patto per il lavoro e per il clima. Infine, gli incontri con tutti gli stakeholder e il partenariato regionale, associazioni imprenditoriali e parti sociali, cluster e tecnopoli, scuola, Conferenza regionale delle università, Consulta agricola, Enti locali, Ordini professionali, associazioni di volontariato, terzo settore e mondo ambientalista.

È stata, inoltre, avviata anche una consultazione pubblica sulla piattaforma di Open Innovation per raccogliere commenti, osservazioni, pareri, consigli.

Voglio sottolineare, sul fronte della partecipazione attiva, anche il forte contributo offerto dall’università, che consolida, così, la sua capacità di intessere fertili collaborazioni con le altre Istituzioni e le realtà del territorio regionale. Una grande novità è stata sicuramente rappresentata anche dal maggiore coinvolgimento delle città, che non si sono limitate a firmare il Patto, ma che hanno dimostrato di volere una partecipazione più incisiva e un ruolo quanto mai attivo e propositivo.

Il peso politico che attribuisco a questo percorso di elaborazione della strategia S3 sta definendo e confermando ulteriormente la centralità dell’Ente Regione Emilia-Romagna, un vero punto di riferimento, affidabile ed efficiente agli occhi di tutti i soggetti coinvolti.

Nel consolidamento di quanto di buono è già stato fatto, ora siamo pronti a proiettarci nel cambiamento, concentrando lo sguardo su ciò che, a livello sociale ed economico, il futuro della nostra terra richiederà, all’interno di un’evoluzione che dovrà essere coerente anche con le linee fissate dall’Unione europea e dal piano ONU Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

La S3 2021-2027 conferma i 7 sistemi produttivi di specializzazione regionale precedentemente individuati: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industrie della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi, trasformazione digitale e logistica, energia e sviluppo sostenibile.

Sono stati però ridefiniti alcuni ambiti interni, identificati alcuni ulteriori ambiti produttivi a forte potenziale di sviluppo, come l’Aerospace economy e la progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture critiche, e individuato come ambito autonomo l’industria del turismo.

Tra i temi principali presenti nei 15 ambiti tematici cross settoriali, troviamo l’economia circolare, energia pulita, sicura e accessibile, innovazione dei materiali, Big data, intelligenza artificiale, digitalizzazione, manufacturing 4.0 e future evoluzioni, mobilità sostenibile e innovativa, benessere della persona, nutrizione e stili di vita, salute, innovazione sociale e partecipazione, inclusione e coesione sociale.

L’obiettivo è realizzare in Emilia-Romagna nuovi investimenti complessivi in ricerca e innovazione, stimati in 5 miliardi di euro, finanziati sia con risorse pubbliche europee, statali e regionali, per circa 2,7 miliardi, sia con risorse private, con un cofinanziamento di circa 2,3 miliardi.

Questo percorso può contare su uno strutturato ecosistema della ricerca e dell’innovazione di cui la nostra Regione indubitabilmente dispone, e che comprende soggetti pubblici e soggetti privati di ricerca, oltre a moltissime imprese in grado di cooperare e creare non solo attività di ricerca e innovazione, ma anche nuove infrastrutture, reti e piena partecipazione alle opportunità nazionali ed europee, con una capacità crescente di attrazione di iniziative di ricerca e di talenti.

La nuova S3 rappresenta quindi per l’Emilia-Romagna una opportunità straordinaria per tracciare il nuovo quadro strategico di ricerca e sviluppo innovativo della nostra Regione, ai quali seguiranno ovviamente gli strumenti attuativi del caso. In pratica, la strategia S3 punta a finanziare imprese o crearne di nuove, partendo da start-up e incubatori, per accrescerne l’innovazione e la competitività sui mercati globali, coinvolgendo sempre di più anche le piccole imprese.

Prevediamo di dare un forte sostegno ai tecnopoli e ai laboratori di ricerca pubblici e privati, generare altri brevetti direttamente dai progetti sostenuti, accrescere l’attività di formazione dei lavoratori e soprattutto di aumentare ulteriormente il numero dei ricercatori che operano nel sistema regionale.

A ciò si aggiunge la volontà di creare due importanti nuovi hub regionali per la ricerca e l’innovazione, uno sulle industrie culturali e creative, l’altro sui Big Data per la pubblica amministrazione e la gestione del territorio.

La nuova S3 individua alcune linee di intervento prioritarie, trasversali rispetto agli ambiti tematici e ai settori sui quali concentrare prevalentemente gli investimenti nel prossimo settennato.

Si tratta delle nostre filiere con nuove attività di ricerca e della creazione di nuovi laboratori di impresa e di spazi e di infrastrutture di ricerca, dei progetti di innovazione strategica, delle azioni di sistema e cluster, che vedono un forte interesse verso la creazione anche di nuove associazioni come quella dell’economia urbana e del turismo, dello sviluppo delle competenze e dell’alta formazione, dello sviluppo e consolidamento delle start-up innovative, dell’attuazione dell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, delle reti, partenariati, cooperazioni e sinergie con i programmi europei.

Siamo quindi chiamati, come Assemblea legislativa, oggi a completare l’iter di approvazione della strategia S3 2021/2027. Trasformazione digitale, transizione ecologica, salute e benessere, cultura, manifattura e filiere innovative, edilizia e turismo sono gli asset che questo strumento implementa e che consentiranno alla nostra Regione di mantenere e migliorare gli standard di qualità della vita e di qualità del lavoro che già ci vedono ai primissimi posti non solo in Italia, ma nel mondo intero. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

A questo punto intervengono i relatori di minoranza Delmonte e Castaldini. Chi vuole intervenire prima?

Prego, consigliere Delmonte.

 

DELMONTE, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Ci troviamo di fronte a un documento sicuramente importante, a una strategia di specializzazione intelligente che, come è stato detto, è uno strumento che in realtà è comune a tutte le Regioni che rappresentano l’Unione europea, che però hanno, all’interno di ognuna di queste Regioni, le proprie caratteristiche, le proprie peculiarità e su queste cercano di sviluppare la propria strategia di specializzazione, come è giusto che sia, cercando di dare un’ottica, essendo una specializzazione che si basa sulla ricerca e sullo sviluppo, futura di ciò che ognuno vuole per la propria Regione.

Dicevo, un’ottica futura che, secondo il nostro Gruppo, manca completamente quando si va a leggere questo documento e si analizza come nelle prime 20-25 pagine si fa un riassunto molto autocelebrativo di ciò che è avvenuto nello scorso settennato. Di fatto, nelle successive 200 si ripete esattamente in maniera più dettagliata ciò che si vuole fare, mantenendo quanto è stato fatto prima.

Ora, si dirà: siamo coerenti. Sì, ma in un mondo che cambia, se noi non cambiamo le nostre strategie, facciamo fatica a rimanere competitivi. Questo è quello che noi crediamo. Infatti, i cinque sistemi produttivi che c’erano nello sviluppo della Strategia di specializzazione intelligente S3 dello scorso settennato sono gli stessi che ci vengono riproposti in questa nuova strategia, con l’aggiunta del turismo. È vero.

Molti altri settori, invece, che noi riteniamo importanti e strategici, come le telecomunicazioni, le infrastrutture, l’ICT, l’IOT, l’energia, gli impianti, il manifatturiero per una certa parte, perché mancante in alcuni suoi aspetti, sono invece delle caratteristiche che dovrebbero fare delle nostre imprese e del nostro territorio, soprattutto, un territorio fertile per sviluppare queste tecnologie. Non solo queste imprese. Queste tecnologie. È questo, secondo noi, quello che manca.

Cerco di approfondire un attimo questo approccio. Se noi le nostre imprese, le nostre eccellenze, che già abbiamo e che sono forti in tutto il mondo, le vediamo come un obiettivo già raggiunto, ma solo da specializzare, sbagliamo, perché già queste imprese si specializzano autonomamente. Noi dobbiamo andare a guardare quelle che non sono le nostre eccellenze, quelle che noi vogliamo rendere eccellenze. Ed è lì, allora, che dobbiamo trovare quei settori in cui le aziende sono, sì, presenti sul nostro territorio, ma non sono ancora in grado di specializzarsi, di eccellere nel mondo, e aiutarle per cercare, invece, di risaltare e restare soprattutto competitive in un mercato che corre molto più veloce di noi.

Lo dico perché la ricerca può essere, sì, accademica, può essere sicuramente fatta da enti pubblici, ma la ricerca, quella utile alle imprese, è quella ricerca fatta soprattutto in sinergia con le stesse, prima di tutto, che dà un’occhiata al mercato futuro, soprattutto, in cui si può proiettare quella stessa impresa, quel settore specifico nei prossimi sette anni in questo caso, ma ‒ perché no? ‒ nei prossimi 20-30 anni. Noi oggi, per questi sette anni, dobbiamo cercare di gettare le basi per uno sviluppo che sia a più ampio respiro. Quindi, cercare di investire lì dove le imprese hanno bisogno per sviluppare i propri prodotti, i propri servizi e soprattutto la propria innovazione.

Per fare questo ci sono vari metodi e vari ambienti, anche. Ci sono sicuramente i tecnopoli, che sono un’eccellenza a livello di struttura nel nostro territorio. Sono tanti, sono diffusi, molti sono anche molto belli, però mancano di quella capacità di interazione con le imprese, con il territorio, con il tessuto imprenditoriale locale che molto spesso gli fa fare quel salto di qualità che cercano le imprese in primis, ma anche le start-up quando cercano di sviluppare il proprio prodotto, il proprio servizio per renderlo utile alle imprese e a quel territorio.

Nelle nostre eccellenze che noi dichiariamo nelle prime 25 pagine come un risultato fantastico dello scorso S3, se usciamo da queste 20 pagine e andiamo a vedere in realtà i documenti europei, non i documenti della Regione Emilia-Romagna, ma i documenti europei, le classifiche che l’Europa dà, dei nostri 5 sistemi produttivi solo l’agroalimentare ci vede nel top, nel gruppo leader dell’Europa, mentre invece su salute, ICT, trasporti, costruzioni, ambiente, sicurezza e manifattura negli indici europei la Regione Emilia-Romagna non compare nei gruppi leader, non compare assolutamente, mentre compaiono più volte Lazio e Lombardia, tanto per intenderci.

Ecco allora che il nostro castello delle prime 25 pagine crolla, perché se siamo stati talmente bravi negli scorsi sette anni a fare le nostre strategie, perché nei nostri settori, su cui abbiamo investito per sette anni tanti soldi con un ritorno e un moltiplicatore importante, perché, come i nostri indici ce lo dicono, abbia avuto un ottimo moltiplicatore sul territorio, non siamo riusciti comunque ad entrare nei gruppi leader dell’Unione europea come Regione eccellente? Poniamoci questa domanda.

Io non ho la risposta, però voi dite che siamo i migliori, quindi evidentemente qualcosa cozza con quello che l'Unione europea nei suoi schemi dice e va ad esaltare.

Il nostro ecosistema si basa molto sulla rete di alta tecnologia giustamente, si basa molto su quella pubblica, l’ho già ripetuto, è un modello estremamente orientato alla ricerca istituzionale, come ho già ribadito prima, che sicuramente è competente, ma che molto spesso ha tempi, modalità e metodi incoerenti con il nostro sistema industriale, soprattutto tempi, i tempi del mercato sono molto veloci.

Questa rete soffre di un difetto, e non lo dico io, l’ha detto Confindustria, per quanto poi questo documento sia stato ignorato dall’assessore Colla nel corso dell’ultimo incontro che abbiamo fatto in Commissione, quando io l’avevo già letto, ma ha detto che alla fine Confindustria si era seduta al Patto per il lavoro e aveva detto che va tutto bene, sul DSR e sull’S3 ha condiviso tutto, va bene, però questo documento l’ha firmato, l’ha scritto non più di due o tre mesi fa, e dice chiaramente: “Nel tempo la politica ha infatti moltiplicato strati organizzativi nel tentativo di avvicinare la domanda e l’offerta di ricerca e innovazione. Ha alimentato sovrapposizioni, frammentazione, circuiti autoreferenziali”.

Ad oggi i […] della tecnologia hanno superato la soglia di 100 organizzazioni, 82 laboratori di ricerca industriale, 10 tecnopoli e 22 siti differenti, 14 centri per innovazione, 5 cluster e diverse associazioni di scopo. Tutto molto bello, sono tante cose. Questi attori, sebbene centrali nei processi di aggregazione della domanda di ricerca industriale, non hanno avuto un chiaro impatto sul sistema economico regionale. Punto. Non lo dico io, lo dice Confindustria Emilia-Romagna. Evidentemente non serve creare belle sedi, belle associazioni, begli enti se poi questi non hanno impatto sul sistema economico regionale. Sono solo soldi che noi diamo e che non riescono a moltiplicarsi con un effetto sul territorio. Questo è il punto principale.

Poi arriviamo al mondo ad esempio dell’Open Innovation, che non è condivisione di contatti limitabile ad una sola piattaforma, noi qua parliamo della piattaforma EROI. Non possiamo limitarci a questo. Per fare Open Innovation sarebbe necessario, in primis, mettere al centro le imprese, e non i centri di ricerca, e adottare alcune grandi modifiche. Ad esempio, gli spazi per fare Open Innovation potrebbero essere dentro l’impresa come Corporate Incubators. Potremmo fare bandi di finanza agevolata, meno incentrati sulle spese verso le sole università e i soggetti indicati dalla Regione, rendere detta tecnologia molto più internazionale e non solo locale, rendere detta tecnologia molto più compatta con massa critica e proattiva.

Poi arriviamo al mondo delle start-up. A volte su questo tema mi scaldo anche troppo, però io ho fatto start-up in Emilia-Romagna e vi giuro che è veramente complicato. C’è tanta possibilità, ma poco concretizzabile, perché fare start-up in Emilia-Romagna è un po’ come districarsi tra vari labirinti, cercando di capire dove si deve andare sia in termini di sede fisica, ma questo è il problema minore, le start-up nascono in un garage, quindi non è un problema, ma soprattutto di contatti. Se io ho una idea, per portare questa idea al mercato, ma soprattutto per aiutarmi a portare questa idea al mercato non so dove sbattere la testa: o mi metto a bussare a tutte le porte di tutte le imprese che sull’elenco telefonico trovo o su internet trovo come inerenti il mio settore, chiedendo l’elemosina “per favore, aiutateci, dateci uno spazio, dateci idee, dateci soldi, dateci innovazione” oppure non so dove andare. Sì, ci sono gli enti e ci sono anche persone molto competenti dentro questi enti, però manca la rete, manca la possibilità del fatto che, se dentro un tecnopolo o ad esempio associazioni di categoria questa associazione di categoria può mettermi direttamente in contatto in modo rapido con le imprese che possono aiutarmi nel crescere la mia start-up. Badate bene: non è un interesse solo del ragazzo che fa la start-up. È un interesse dell’impresa. Se l’impresa ha un contatto con questa start-up e può sviluppare una tecnologia utile all’impresa stessa o al mercato stesso, ci guadagnano tutti. Ci guadagna in primis il nostro territorio e la regione Emilia-Romagna.

Quindi, bisogna lavorare perché i nostri incubatori, i nostri acceleratori, tra cui alcuni anche riguardanti la Motor Valley, riguardanti vari settori specifici, siano molto verticali, ma soprattutto sappiano distinguere una start-up in early stage, ad esempio, da quella [...], quindi quella che sta nascendo da quella che, invece, ha solo bisogno dello slancio per diventare un’impresa vera e propria.

Non sono ‒ come dicevo prima ‒ solo gli spazi a dare competitività. Sono i servizi dentro questi spazi, la rete che si crea dentro questi spazi. Ed ecco, quindi, che i tecnopoli devono diventare non solo un bel palazzo, una bella struttura, ma devono diventare un’opportunità per i ragazzi, per le start-up di potersi incontrare e contaminarsi positivamente e riuscire a sviluppare la propria idea. Poi, magari, come sappiamo perfettamente, il 90 per cento delle start-up fallisce, ma almeno ha una possibilità di provarci; ha la possibilità di provarci spesso anche senza avere quelle risorse proprie che molti ragazzi o molti nuovi imprenditori non hanno per cercare di spingere la propria idea.

Qualcosa è stato fatto, e ne devo dare atto. E qua arrivo a una parte di ringraziamenti per l’operato che è stato fatto dall’ultima Commissione in poi, mettiamola così, in cui di fatto si è riusciti a trovare una quadra almeno su alcuni nostri emendamenti che andavano nella direzione... E qua ringrazio anche l’assessore Colla in particolare per uno, che era quello sulla possibilità di integrare le start-up nelle imprese, nel tessuto imprenditoriale, nel perimetro delle imprese. Ma anche la relatrice di maggioranza, con cui abbiamo condiviso alcuni emendamenti che vanno a specializzare i tecnopoli, che vanno a stabilizzare i ricercatori. Tanti piccoli segnali. Sappiamo che questo è un indirizzo, questa è una strategia. Però poi vanno calate nella realtà.

È importante e voglio sperare che ciò che abbiamo scritto in questa strategia, anche in questi piccoli dettagli, poi, trovi un’applicazione concreta quando si faranno bandi, quando si faranno finanziamenti, quando si visiteranno i tecnopoli per far vedere che si visitano, ma poi lì dentro si deve verificare che queste realtà vadano avanti nel modo in cui abbiamo indicato in questa strategia.

Come ultimo, un emendamento che è stato approvato e che riguarda tutti noi: quello per riportare ‒ e qua anche con la consigliera Palma Costi abbiamo fatto un ottimo lavoro, credo, suddividendoci due temi ‒ l’Assemblea legislativa al centro della Strategia di specializzazione intelligente. La Giunta se l’era completamente scordata. Aveva detto che l’approvazione e la modifica dell’S3 erano di competenza prettamente della Giunta. Se siamo qui a discutere oggi e spero si possa arrivare anche a un voto, è perché noi incidiamo, perché noi serviamo, altrimenti non aveva alcun senso, quindi anche noi siamo tornati al centro di questa strategia.

Chiudo dicendo che ci aspettavamo di più dalla Regione, che dice sempre di essere eccellenza e che noi comunque crediamo sia tra le Regioni protagoniste d’Europa, e noi auspichiamo che lo sia sempre di più. Ci aspettavamo più coraggio, ci aspettavamo che andasse a colpire, soprattutto con investimenti mirati, laddove ce n’è più bisogno, laddove la specializzazione ancora non c’è, non andando sempre a colpire dove già siamo eccellenza.

Non lo dico perché a quelle eccellenze non serva un aiuto, lo dico perché se riusciamo ad eccellere in più ambiti possibili, è un guadagno per il territorio, per noi che siamo qui e riusciamo a dare un contributo a chi lavora fuori, ma soprattutto è un ritorno forte per l’economia della nostra Regione e per chi in questa Regione vive e lavora.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI, relatrice di minoranza: Grazie, presidente. Farò una relazione chiaramente più breve rispetto ai miei colleghi, perché gran parte dell’aspetto politico io l’ho già trattato nel corso del DESR.

Io traccerò la linea di cosa mi sta a cuore in questo documento, mi è già stato annunciato che mi verrà accettato, un ordine del giorno di cui parlerò in seguito. Questo è un documento importantissimo, c’è un tema in realtà che ripercorre tutti e due i documenti, che vorrei provare a esplicitare.

Credo che sia stato un peccato trattare in maniera congiunta due documenti così importanti, corposi, forse si potevano dedicare due sedute per non fare in fretta nell’approvare temi così fondamentali da una parte e dall’altra. Qui si sta ridisegnando la formazione, il futuro, l’istruzione, le aziende, la collaborazione di queste aziende con il territorio, e credo ci voglia molta riflessione, molto pensiero, anche dibattito politico di qualità e anche scambio di idee, di visioni.

Mi focalizzerei in particolare su due temi fondamentali, ovvero il motivo che mi ha indotto ad arrivare a una conclusione che è quella di votare contro questo documento, ma ci sarà modo di fare poi la dichiarazione di voto. Io credo che ci sia sempre lo stesso, identico problema, che è quello della governance, ma non è un capriccio dell’opposizione. Puntare su questo e spiegare la necessità di essere coinvolti in un lavoro così importante è il tema di queste politiche, cioè l’impulso che l’opposizione può fare, la valutazione di quale sia la ripercussione di tante risorse sul territorio e soprattutto la preoccupazione che ART-ER possa lavorare nel miglior modo possibile, perché ART-ER in questo documento ha un ruolo cardine,  gestisce da tantissimo tempo i fondi legati alla Regione Emilia-Romagna, ma qui, come avevo già chiesto in Commissione, io chiedevo di avere come opposizione un ruolo nuovo, diverso, inedito, per la sfida che ci troviamo ad affrontare e dall’altro punto di vista io chiedevo ad ART-ER un coinvolgimento pieno di tutti i Sindaci che da sempre si sono sentiti un po’ trascurati, soprattutto i Sindaci dei piccoli Comuni. Mi è stato promesso.

Il problema è che io non vedo un grande riscontro nel documento. Parliamo invece di un altro tema che a me sta particolarmente a cuore, che è il tema che molte consigliere di questa Assemblea, cioè il tema della conciliazione, trattano spesso.

Credo di dire questa cosa da ormai quindici anni in politica, cioè da quando la Regione Emilia-Romagna ha voluto implementare le politiche di conciliazione, puntando esattamente su una linea direttrice, che è quella da 0 a 3 anni, cioè implementare il più possibile l’offerta di asili nido per le donne che, giustamente, hanno la necessità di lavorare e di portare uno stipendio.

Praticamente in buona parte degli emendamenti ho cercato di riaffermare ancora una volta che è solo la Regione Emilia-Romagna che utilizza i soldi della conciliazione per i bambini 0-3 anni.

Oggi, di fronte a quello che abbiamo vissuto, di fronte alla DAD, di fronte alle sfide del futuro pensare che la conciliazione coincida con le politiche da 0-3 anni, attenzione perché non è lungimirante, perché la curva dei nati ci dice che la necessità, anzi, per le cose che stiamo vedendo in questo momento è proprio fino ai 18 anni: aiutare quelle relazioni che molte volte non esistono più.

Continuare a ostinarsi a pensare che la conciliazione coincida con la nascita di un bambino fino ai tre anni è, vi assicuro, a tratti follia, perché vuol dire che non si conosce la realtà, perché vuol dire che non si è vista l’emergenza che hanno espresso moltissime famiglie quando si sono ritrovate a dover gestire al cento per cento i propri figli durante l’epidemia. Primo aspetto. L’apertura della conciliazione. Provare a fare sperimentazioni nuove. Capire che cosa ci propone la realtà e utilizzare quei soldi dove già esiste una risposta, dove già c’è un’offerta formativa, dove già c’è una serie di relazioni che ci danno la possibilità di essere una Regione avanti, prima, come non solo la narrazione, ma molte volte i dati raccontano.

Altro aspetto: la formazione. Su questo tema io dico che è ora. È un anno che stiamo qui, che parliamo di formazione, che parliamo di una nuova spinta, una nuova propulsione, perché è da lì che si comincia a immaginare come deve essere il futuro, come devono essere formati i lavoratori; finalmente smettere di parlare di politiche passive per parlare di politiche attive; su questo tema ci deve essere una risposta di riforme, di leggi nuove, di nuova capacità di visione. C’è un punto che contraddistingue non in bene, ma in senso negativo l’Emilia-Romagna: il fatto che ancora oggi la formazione è negata a chi fa il primo anno di scuola. Questo non può essere più tollerato, soprattutto dopo lo schiaffo che abbiamo preso dalla realtà, da quello che abbiamo vissuto in quest’anno e mezzo e da quello che avverrà. Dalla dispersione scolastica, dalla grande responsabilità che abbiamo come politici, ma anche come educatori, per chi ha la possibilità di educare degli adolescenti o dei bambini. Anche qui ci vuole un cambio di passo.

Nel mio ordine del giorno, invece, ho individuato un’altra esigenza di riforma. Ricordiamoci sempre una cosa. Lo ripeto. A tratti è noioso. Il PNRR, a mio modesto parere, ci dà indicazioni su come svolgere bene il compito che abbiamo, che vuol dire riforme dal punto di vista di Stato italiano. Noi oggi ci troviamo a dover gestire situazioni nuove con leggi vecchie. Chiedo di calendarizzare un’armonizzazione della legge regionale sul commercio, che risale al 1997, immaginando nuove strategie. Chiaramente è una richiesta che faccio. Per me sarebbe il massimo cominciare a fare veramente leggi che l’Assemblea cominciasse a proporre leggi, non solamente la Giunta, ma, al di là di tornare a fare bene il proprio ruolo, io credo che su questo abbiamo la responsabilità di spendere bene i soldi, ma anche di immaginare un’armonia complessiva, una risposta complessiva alle sfide del momento.

Non voglio rubare tempo e credo che il voto negativo, che espliciterò in maniera brevissima nel momento delle dichiarazioni di voto, sia proprio perché in realtà questo documento è stato presentato a noi già finito, fatto, con competenze e consulenze che non siedono in quest’Assemblea, e neanche la valutazione finale, la possibilità di incidere sul documento in generale secondo me sono state reali, quindi è evidente che le proposte vanno in certe direzioni, ma alla fine non cambiano in molti casi una sostanza che è fondamentale, come i punti sulla formazione e sull’istruzione che ho indicato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini. Abbiamo finito con le relazioni dei relatori. A questo punto apriamo il dibattito e passiamo alla discussione generale sul provvedimento.

Ricordo che ci sono 10 minuti per ogni consigliere. Chi si prenota per intervenire in dibattito generale? Io non ho nessuno in dibattito generale.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Sugli emendamenti (lo dico per chiarezza) abbiamo 10 minuti, in discussione generale sugli emendamenti, presidente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Non ho capito.

 

TARUFFI: Dicevo, sugli emendamenti abbiamo 10 minuti di discussione generale solo sugli emendamenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Certo!

 

TARUFFI: Lo dicevo per non sbagliare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Sugli emendamenti avete altri 10 minuti in dibattito generale (per precisarlo a tutta l’aula, ha fatto bene a dirlo).

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Grazie.

Sono in distribuzione due emendamenti a mia firma, sui quali tornerò successivamente, che riguardano un tema, esplicitano e precisano meglio il tema dell’utilizzo della destinazione delle risorse per la ricerca sull’idrogeno verde, ma su questi arriverò successivamente.

Devo dire che nel corso del dibattito in Commissione e, più in generale, all’origine del testo c’è stata una discussione, come si suol dire in questi casi, franca; una discussione sulla quale voglio ringraziare non formalmente l’assessore Colla per la disponibilità, per anche in certi casi, lo dico con una battuta, la pazienza, che ci siamo dati reciprocamente, diciamo così, forse più lui nei miei confronti che non il contrario, ma, insomma, disponibilità nel cercare di raggiungere e di far complessivamente produrre un passo in avanti su alcuni temi che, per quanto ci riguarda, sono stati oggetto della nostra iniziativa, in particolar modo, in un documento che, come dicevo per il DSR, in un documento di programmazione, questo dell’S3, molto articolato, complesso.

Sono oltre 200 pagine che toccano tanti settori, tanti ambiti. In Commissione dissi la prima volta, quando siamo intervenuti e abbiamo incominciato ad esaminare il testo, che per la stragrande maggioranza del documento, il documento stesso ci convinceva e trovavamo positiva l’impostazione, la declinazione e la strutturazione del testo.

Poi c’erano alcuni aspetti sui quali abbiamo invece posto l’attenzione sottolineando alcuni passaggi, che attraverso gli emendamenti e il lavoro che stiamo facendo come maggioranza, complessivamente, anche sui testi e sulle risoluzioni, credo possano trovare un punto di avanzamento complessivo positivo e soddisfacente.

Dicevo degli emendamenti. Ce ne sono molti, avremo modo successivamente di intervenire, però voglio dire sin da subito che considero la quadratura che abbiamo trovato un punto di avanzamento importante, in particolar modo lo voglio dire con chiarezza rispetto al tema della ricerca sull’idrogeno verde, un punto d’avanzamento che passo dopo, dal punto di intesa trovato con il mondo dei firmatari del Patto per il lavoro e per il clima, con il lavoro di Giunta e poi con il lavoro dell’Assemblea, complessivamente possiamo dire di aver ottenuto un risultato soddisfacente, che qualifica e precisa l’ambito di intervento e che lo colloca in linea con quelle che sono le direttive, peraltro, dell’Unione europea sul tema.

È un documento articolato, che tocca tanti punti. L’S3 è il cuore strategico del Documento strategico, del DSR. Il volume di finanziamenti che ci proponiamo di finalizzare e di attualizzare è molto imponente. Ovviamente la discussione e la valutazione sull’S3 va fatta a trecentosessanta gradi. Non può essere certo circoscritta ad un solo elemento, per quanto importante, come quello del quale abbiamo discusso in Commissione attraverso i nostri emendamenti. Sulla valutazione, come dicevo, complessiva di un documento articolato ci sentiamo di dire che la valutazione che esprimiamo, alla luce del lavoro fatto e degli emendamenti che abbiamo presentato, è un lavoro positivo.

Sugli emendamenti tornerò dopo. Per il momento ringrazio l’assessore Colla, il sottosegretario Baruffi e tutto il resto della maggioranza per il lavoro che abbiamo fatto in Commissione, fuori dalle Commissioni e in aula. Complessivamente possiamo dire di aver ottenuto un risultato soddisfacente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Bargi, prego.

 

BARGI: Grazie, presidente.

Siamo arrivati anche in aula a discutere sull’S3 della nostra Regione, un documento che è stato già ben illustrato in quelli che sono i punti a nostro avviso critici dal relatore di minoranza, Gabriele Delmonte. Vorrei fare un focus su alcune tematiche che ritengo fondamentali. Lo abbiamo ribadito anche durante la discussione in Commissione e vogliamo ribadirlo anche qui in aula. In particolare, la scarsa differenza di approccio all’S3, la scarsa differenza che c’è tra questo S3 rispetto a quello precedente. Notiamo che si prosegue lungo una linea già tracciata e consolidata in questa Regione, che vede un focus molto forte sulla ricerca. È stato detto prima quando il collega trattava il tema della rete Alta tecnologia, con tutte quelle che possono essere le lacune, anche dovute all’autoreferenzialità spesso dei progetti che ivi nascono, oltre ai tanti soggetti che ormai la compongono, rendendo anche complicato il dialogo con questa realtà.

Soprattutto questo approccio rivolto, da un lato, alla ricerca e, dall’altro, a poter mettere a terra il numero maggiore possibile in termini percentuali di risorse europee tende a causare due effetti. Il primo è che si perde il pallino della competitività.

Prima, il presidente Bonaccini nel suo intervento sul DSR (scusate se spazio tra i due oggetti, ma in fin dei conti sono documenti di cui parleremo per sette anni, quindi credo che possiamo permetterci di muoverci tra i due, anche perché l’uno è poi l’applicazione dell’altro, e anche in Commissione giustamente li trattavamo in maniera congiunta) ribadiva quanto sia fondamentale puntare sulla competitività, però non è quello che leggiamo qui, perché puntare fortemente sulla ricerca vuol dire rischiare di perdere quello che invece è l’approccio del cosiddetto go to market, per parlare con termini legati al mondo delle start-up, che è quello che manca davvero.

Prima il collega Delmonte diceva che manca una verticalità, soprattutto per quanto riguarda gli incubatori, puntare di più sugli incubatori cosiddetti corporate o verticali, cioè legati direttamente alle grandi aziende operanti nei nostri distretti, è forse il modo migliore per consentire alla rete di realtà nuove, start-up o meno, che tendono ad investire sulle tecnologie nuove, tecnologi e materiali che emergono dalla ricerca della nostra rete, la possibilità di entrare nel mondo del mercato.

A nostro avviso, quindi, serve puntare di più sulla competitività e meno sulla ricerca, ed è qualcosa che troviamo come una mancanza in questo documento. C'è l’altro tema della messa a terra del 100 per cento delle risorse, che ho detto così, ma qual è il suo effetto negativo? È la polverizzazione delle risorse, cioè l’Europa ti dà 100, tu metti a terra 1 per 100 aziende. Dopo Keynes direi che il contributo delle politiche pubbliche nell’economia lo interpretiamo tutti come positivo, ma l’effetto moltiplicatore citato anche nella relazione si tende a perdere agendo così, perché non si va a specializzare, che sarebbe lo scopo del documento, e a creare nuovo business, ma di fatto andiamo a mettere a terra il maggior numero di risorse possibili, per poter poi dopo usare indicatori di massima, che sono quelli presenti nella S3.

Non ricordo a memoria la pagina, ma c'è la pagina con tutti gli indicatori, quanti laureati c'erano in questo Stato, ma sono indicatori di massima, non ci dicono quali nuovi business abbiamo creato in Regione Emilia-Romagna. Questo si aggancia fortemente al tema delle transizioni, perché transizione green e transizione digitale non vanno viste esclusivamente come mettiamo nuove regole e nuovi balzelli, costringiamo le aziende sul fronte del green, facciamo mettere i pannelli fotovoltaici o, sul fronte del digitale, cerchiamo di portare servizi digitali delle imprese, perché, altrimenti, andiamo in una direzione che è quella di rendere queste due branche più a livello di servizio funzionale alle aziende piuttosto che a sviluppare nuovo business all’interno di queste due realtà.

Nel DSR, faccio qualche salto, è specificata quella che è la visione dell’Europa rispetto a queste transizioni e c’è anche, lo diceva il presidente poco fa… Io vedo un po’ uno scollamento, gioca un po’ sul cognome dell’assessore, tra quello che mi ha detto poco fa in quest’intervento molto accorato e quello che c’è scritto invece nei documenti: la capacità di diventare leader in questi due campi.

Diventare leader non vuol dire che io do alle mie aziende, spingo le mie aziende a convertirsi al green andando ad acquistare, magari materiali e prodotti che vengono realizzati all’estero; non vuol dire appoggiarsi al digitale utilizzando prodotti solo che vengono prodotti all’estero, perché altrimenti noi non facciamo altro che andare ad aumentare l’importazione. Bene, abbiamo il traino forte dell’export che ci sbilancia poco la bilancia commerciale, va bene, però resta il fatto che noi stiamo spingendo più su quello, non è che lo diciamo noi. C’erano anche degli editoriali sul Sole24Ore che riportavano l’attenzione su questo tema, dicendo attenzione perché andare a spingere sulla conversione, non sulla creazione in loco i nuovi business non ci rende più competitivi, ma ci fa diventare degli acquirenti. Quindi, c’è questa tematica, che è molto pressante. Io credo che qui ci sia questa forte lacuna, perché se noi non sganciamo la logica dalla mera ricerca, quasi fosse l’obiettivo finale, a quello che… Va bene, non è che non vada bene. Non è che in Regione Emilia-Romagna si è lavorato male fino ad oggi e buttiamo via tutto, ma come ho detto in Commissione magari si passasse da utilizzare risorse, un 70 per cento per la ricerca e un 30 per provare a spingere di più la competitività e il go-to-market. Forse saremmo in grado, così come anche inserire gli incubatori corporate tra gli strumenti finanziabili dalla Regione, saremmo più in grado di essere competitivi. Tendiamo anche a polverizzare magari meno le risorse, che poi tendono a essere meno efficaci per poter sviluppare nuovo business.

Mi riaggancio ancora al presidente. Anche perché, fondamentalmente, c’è un altro tema che non viene mai riportato, perché si gioca molto sul rimbalzo che farà... Almeno dagli studi del PIL tendenziale. Poi ci sono Istituti internazionali che la vedono un po’ più grigia, magari, di come la vediamo noi o di come la vede l’Unione europea. Parlo dell’FMI e dell’OCSE. In particolare l’FMI vede un PIL tendenziale che avrà, sì, un rimbalzo, ma non così alto come ci aspettiamo. Però, attenzione: esaltare il rimbalzo... Io non lo so. Io un’attività ce l’ho. È rimasta chiusa praticamente due anni. Adesso l’ho riaperta e sono pieno così. Per forza. Abbiamo tenuto in casa la gente per due anni. Quindi, è normale che adesso ci sia un rimbalzo favorevole sull’economia. Non è un trend che rimane all’infinito.

Inoltre, c’è un altro tema. Prima il presidente Bonaccini diceva che bisogna studiare. Qualcuno l’ha presa male. Io non la prendo male. Credo che, in fin dei conti, quando fai politica, fondamentalmente sei costretto a studiare sempre. Purtroppo bisognerebbe avere molto più tempo da dedicare allo studio e all’aggiornamento. Io mi sono letto anche le raccomandazioni dell’UE all’Italia. Non so se le avete lette, sono uscite qualche mese fa. Andrebbero lette, perché poi hanno una ricaduta anche sul nostro territorio. L’ombra dell’austerità è lì dietro l’angolo. Poi ci torneremo quando parleremo di DEFR, che appunto stavo studiando poc’anzi. Sempre perché bisogna studiare. Questa è un’altra tematica che qui non diciamo, ma che ci fa ombra e che rischia di rendere inefficaci le politiche cosiddette “espansive” introdotte dai nuovi strumenti messi a disposizione dall’UE, sui quali ritorneremo quando parleremo di DEFR.

Ultima cosa. Questa enfasi sul Patto per il lavoro. Stavo leggendo la parte generale del DEFR. Penso che ogni sei parole sia citato il Patto per il lavoro e per il clima. Capisco l’enfasi, capisco tutto, però farcelo passare come uno strumento di salvezza regionale mi pare un pelo esagerato. Non tutte le Regioni...

 

(interruzione)

 

BARGI: Ah, è nazionale il Patto per il lavoro e per il clima. Salva l’intero Paese. Perché l’Emilia traina l’intero Paese, giustamente. Su questo sicuramente siamo d’accordo. È uno strumento che non tutte le Regioni hanno. Non credo che le altre Regioni siano dei poveri imbecilli e siamo solo noi che sappiamo fare politica.

Inoltre, veniva esaltato, mi rifaccio alle parole di Bonaccini, come fosse un precursore delle politiche europee. Mi sembra sia stato detto che ha anticipato addirittura le scelte dell’Unione europea. Peccato che sia stato firmato e concluso a fine 2020, quando l’anno prima, nel discorso di insediamento di Ursula von der Leyen, erano già emerse le strategie della Commissione europea. Quindi, non gonfiamoci troppo su uno strumento che, purtroppo, a mio avviso, continua ad avere elementi di bypass rispetto al ruolo dell’Assemblea legislativa e che introduce anche un problema di democraticità.

Anche su questo ovviamente torneremo in fase di DSR. Grazie.

 

PRESIDENTE (Presidente): Grazie.

Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Grazie, presidente. Voglio ringraziare, partendo con questo intervento, a nome del Partito Democratico il presidente e il sottosegretario, ringrazio l’assessore Colla e tutta la struttura tecnica, però permettetemi di ringraziare soprattutto i consiglieri, i colleghi, ad iniziare dalle relatrici e dai relatori.

È un documento complesso, non ce lo possiamo nascondere, costruito in mesi di lavoro, di confronto, da staff tecnici molto professionali, in accordo con la Giunta, quindi è ancora più apprezzabile il lavoro che noi abbiamo svolto nelle Commissioni in tempi tutto sommato brevi, affrontando in modo contemporaneo anche il documento, il DSR. Un lavoro che abbiamo svolto con responsabilità, consapevoli della transizione che attende la nostra comunità regionale.

In un’epoca normale, senza emergenza Covid, all’inizio di una nuova legislatura il confronto probabilmente sarebbe stato affrontato in due tempi, uno di analisi dei risultati, un lavoro del resto che abbiamo fatto più volte a fine della passata legislatura, e le prime linee per costruire il programma vero e proprio. Questo non è stato possibile, perché tutti sappiamo quello che abbiamo vissuto e come abbiamo dovuto lavorare, ma, nonostante questo, abbiamo fatto un lavoro e un confronto di merito, certo con posizioni diverse (rispecchiamo programmi diversi, abbiamo posizioni diverse), ma che dimostra il ruolo fondamentale dell’Assemblea legislativa nella governance di un processo così impegnativo, appena iniziato, e come questo ruolo sia stato rafforzato con gli emendamenti approvati in Commissione.

Nello stesso tempo, abbiamo ritenuto anche di rafforzare il ruolo fondamentale dei Comuni, che vanno coinvolti, perché i Comuni sono i luoghi dove queste attività che noi discutiamo andranno a ricadere.

L’altro tema che abbiamo sottolineato con forza è che non esistono politiche o documenti neutri rispetto al genere. Pertanto, anche la strategia di specializzazione intelligente deve assumere in modo completo la parità di genere, perché è l’unica vera diseguaglianza trasversale. Su questo aspetto sarà necessaria anche una maggiore attenzione anche da parte le strutture tecniche, che auspichiamo siano sempre più formate in tal senso.

Nel merito del documento, come Gruppo del Partito Democratico, con gli emendamenti che abbiamo proposto, diamo però un giudizio molto positivo sulla proposta, che ci consegna un’analisi corretta del settennato, che non nasconde i problemi, ma giustamente sottolinea anche risultati positivi, un quadro puntuale dei cambiamenti in atto e delle sfide che ci attendono. È corretto che siano state confermate scelte di fondo in continuità.

Non potrebbe essere diversamente, ma nello stesso tempo accelera processi e introduce novità molto importanti ed apprezzabili. Non può che essere in continuità, perché il tratto distintivo degli anni è stato la scelta di investire sulla conoscenza e sul sapere, perché ricerca e tecnologia sono stati in grado di risolvere problemi che sembravano insuperabili e perché i fondi strutturali europei nel corso degli anni hanno portato la nostra Regione a costruire un vero e proprio ecosistema della ricerca, dell’innovazione, della formazione fatta da pubblico, da privato, al servizio del mondo delle imprese e dei lavoratori, dei territori, che comunque ha fatto di questa Regione una delle Regioni economicamente e socialmente più avanzate in Europa.

Ma la pandemia ha accelerato dei processi e reso evidenti problemi che questa Regione aveva già iniziato ad affrontare, ma che oggi necessitano di un ulteriore cambio di passo, dal cambiamento climatico alla rivoluzione digitale e ai cambiamenti nelle vite delle persone, della nostra società regionale nei punti più sensibili, certamente il tema della salute, ma anche ai cambiamenti epocali che stanno avvenendo nel modo di produrre, nel modo di consumare, l’impatto delle nuove tecnologie digitali, con le ricadute evidenti sul lavoro, come l’abbiamo conosciuto nel secolo scorso, lavori che non ci sono più e difficoltà chiaramente ad individuare i nuovi lavori; le ricadute sul mercato del lavoro, sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici; il rischio che ci siano diseguaglianze crescenti tra le donne, tra i giovani, tra i territori.

Oggi più che mai abbiamo bisogno della scienza e della tecnologia per rispondere a problemi vecchi e nuovi, in grado di agire su questi temi, ad iniziare dall’ambiente, ai temi sociali, ai temi della vita, oltre che sulla produzione e sui consumi.

Pensiamo a cosa ha significato il tema del vaccino. È stato fatto con la ricerca, una ricerca internazionale, ma ha anche dimostrato la necessità delle tecnologie e dei processi per produrlo, che sono una cosa altrettanto importante.

Pertanto, oggi più che mai abbiamo bisogno di accelerare sull’economia della conoscenza e del sapere, dove fondamentali sono le persone, con la loro intelligenza, sensibilità, capacità di apprendere in continuo, di guardare al futuro e di mettersi in gioco in continuazione.

Da qui l’insistenza, anche all’interno di questo documento, del tema delle informazioni e anche qui un concetto di informazione profondamente innovativo, un sistema regionale che punta a 360 gradi all’innovazione, un’innovazione aperta, collegata con il mondo.

Con questo documento indirizziamo e reindirizziamo lo sviluppo della nostra Regione in un processo trasformativo che deve avere come obiettivo comunque il benessere delle persone, singolo e collettivo, pensando soprattutto ai giovani, alle donne e agendo con ricerca e tecnologia, e quando parliamo di ricerca stiamo parlando di ricerca applicata, chiaramente, a quegli obiettivi che ci siamo dati con il programma di Governo, con il Patto per il lavoro, assumendo gli obiettivi ONU 2030, sapendo che questi obiettivi oggi possono contare su una quantità di risorse insperate rispetto al passato, che possono dare gambe ai progetti e alle produzioni.

Quindi, la Strategia di specializzazione rappresenta una direttrice chiara per generare nuovo valore, continuando a investire sulle specializzazioni che hanno fatto grande la nostra Regione. Devo dire che gli ultimi anni hanno ulteriormente rafforzato il tasso di specializzazione rispetto al resto del Paese, ma giustamente, allargando ai nuovi settori, che non cito perché sono già stati citati, proprio perché abbiamo bisogno di accelerare la transizione ecologica, sempre nell’ottica di generare nuovo lavoro di qualità.

Guardate, c’è un’anima forte, secondo me, in questa Strategia di specializzazione intelligente: quella dell’attenzione alle ricadute sociali delle scelte. Da qui l’importanza dedicata anche all’innovazione sociale come capacità di trovare nuove soluzioni, con la contemporanea creazione di nuovo e qualificato lavoro nel sistema del welfare regionale, ma nello stesso tempo di contaminare i settori produttivi per fornire soluzioni tecnologiche innovative. Pensiamo alle soluzioni digitali per la salute, per il sociale. La Regione è ricca di esperienza in questo senso. Quindi, è fondamentale la scelta del passaggio, anche qui è un’innovazione radicale, dall’innovazione settoriale all’innovazione trasversale. È fondamentale aver individuato quindici ambiti tematici prioritari, che permetteranno di accelerare soluzioni operative e processi di industrializzazione e di applicazione pratica e trasversale, costruendo nuovi business ad alto valore aggiunto. Di questo stiamo parlando.

Mi piace anche vedere l’introduzione di soluzioni innovative. Sto pensando alla platea di strumenti che vengono allargati per le piccole e medie imprese. È stato introdotto questo tema dei dimostratori, che per me è fondamentale, perché comunque sono aree sperimentali per validare gli strumenti, le metodologie, per processi e prodotti che riguarderanno soprattutto le piccole e medie imprese, che è quella platea alla quale cerchiamo di destinare comunque buona parte di queste risorse.

Così come è fondamentale il rafforzamento rispetto all’economia digitale, alla data economy, grazie agli investimenti che sono già stati realizzati. Su questo mi permetto solo di fare una riflessione. I Big Data, lo sappiamo, sono il nuovo oro. Noi avremo una potenza di calcolo straordinaria, avremo specializzazioni fantastiche, e questo anche per la Pubblica Amministrazione.

Credo però che oggi abbiamo bisogno di lavorare perché il trattamento dei dati sia sempre più al servizio del mondo delle imprese e quindi del mondo delle produzioni e anche della Pubblica Amministrazione, sempre con l’attenzione alla sicurezza dei dati e delle informazioni, ma pensiamo a cosa significa un virtuoso intreccio, rispetto al tema dei dati, tra mondo della sanità, laboratori di ricerca e imprese.

Noi abbiamo settori fondamentali, dal biomedicale all’orto protesica, alla medicina rigenerativa, con la strategia di specializzazione intelligente sosteniamo la ricerca applicata, quella che si fa prodotto o impresa, che crea posti di lavoro nella produzione, nella ricerca e nei servizi. Pertanto l’obiettivo nostro è quello di sostenere certamente quello che è stato fatto, ma di creare anche altre opportunità. Pensiamo al tema dei cluster che vengono allargati, che rappresentano una straordinaria intuizione, ma anche l’allargamento della partecipazione della nostra Regione alle reti di ricerca o ai cluster nazionali, internazionali ed europee. Noi facciamo parte di un cluster nazionale che è quello della chimica verde, ma pensate cosa significa poter ragionare con tutti i soggetti e poter accelerare dei processi di questa portata!

Pertanto, l’impegno che noi abbiamo compiuto con questo documento è un impegno veramente straordinario, che dovrà essere accompagnato, ma che deve avere un punto di attenzione secondo me molto forte: la consapevolezza che un processo come questo (del resto lo dice la nostra strategia di specializzazione intelligente) necessita di investimenti forti sul capitale umano, per accrescere la formazione dei lavoratori e, soprattutto, aumentare il numero dei ricercatori e delle ricercatrici che operano nel sistema e rappresentano la grande ricchezza della nostra Regione.

Termino su questo punto e mi scuso per aver rubato un minuto in più, ma ci tengo a dirlo. Anche se non compete a noi, perché le soluzioni competono soprattutto al livello nazionale, abbiamo bisogno però di trovare i modi e le modalità per trattenere i ricercatori e le ricercatrici che formiamo, per attrarne dei nuovi, e questo lo si può fare chiaramente con dei tempi indeterminati, quindi con delle assunzioni, pagati responsabilizzati per le capacità che hanno.

È un tema che riguarda il pubblico, ma certamente è un tema che riguarda anche il mondo delle imprese che, se vogliono avere prodotti ad alto valore aggiunto e competere con il mondo, devono avere anche giovani ricercatori e ricercatrici all’altezza.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Costi. Altri? Non ho altri in dibattito generale.

Consigliere Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Volevo illustrare l’ordine del giorno che ho presentato e l’ordine del giorno collegato alla strategia di specializzazione intelligente 2021/2027, un ordine del giorno che si rifà alla discussione che è già stata fatta anche in Commissione a proposito delle tecnologie di produzione dell’idrogeno.

Come Europa Verde avevamo presentato emendamenti che chiedevano appunto, di limitare i finanziamenti alla ricerca nel caso dell’idrogeno verde, quindi, quello che si ottiene dall’elettrolisi dell’acqua tramite uso di fonti rinnovabili, escludendo finanziamenti invece all’idrogeno blu, che è quello che si ottiene dal metano con processi poi di captazione, stoccaggio della CO2 che si produce durante questo procedimento industriale.

La richiesta che è compresa in questo ordine del giorno è rivolta alla Giunta: di impegnarsi nello sviluppo delle fonti rinnovabili, come già indicato nel Patto per il lavoro e per il clima, che ha dato come obiettivo al 2035 la produzione di 100 per cento da fonti rinnovabili, produzione di energia per 100 per cento da fonti rinnovabili.

Riprende anche quanto compare nella valutazione che è stata fatta del PNRR presentato dal Governo italiano alla Commissione europea per ottenere i finanziamenti dove si dice chiaramente che si investirà solo sull’idrogeno verde, escludendo quello blu, estratto dal metano. Quindi, coerentemente con questi due obiettivi, uno, quello di garantire che l’Emilia-Romagna davvero si metta sulla strada della transizione energetica per arrivare a questo obiettivo ambizioso al 2035 del 100 per cento rinnovabili, l’altro di rispettare quanto sta nel testo di valutazione che la Commissione europea ha fatto del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Quindi, con questo combinato disposto nell’ordine del giorno chiediamo appunto alla Giunta di impegnarsi per aumentare la produzione da fonti rinnovabili e a non finanziare la produzione di idrogeno blu associata alle tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2.

Già ieri l’assessore Colla – naturalmente da questo punto di vista siamo d’accordo – aveva escluso finanziamenti della Regione per l’impianto che l’ENI vuole realizzare a Ravenna, d’altra parte si tratta di un impianto che sta in acque che non sono sotto l’egida della Regione Emilia-Romagna. In ogni caso, si tratta di un impianto che si deve semmai autofinanziare. Però con questo ordine del giorno vogliamo scongiurare il finanziamento con risorse pubbliche di una tecnologia che è chiaramente contraddittoria. Noi dobbiamo limitare la produzione di CO2, non produrla, come avviene in questo processo, per poi doverla catturare e stoccare.

Ricordo anche un dato che riguarda l’attuale stato dell’arte per la nostra regione. Nel 2018 i consumi di energia complessivi in Emilia-Romagna sono stati coperti solo per l’11 per cento da fonti rinnovabili, mentre solo per il 27 per cento sono state le fonti rinnovabili a coprire la produzione di energia. Quindi, siamo ben lontani dagli obiettivi del Patto per il clima e per il lavoro, un Patto che va assolutamente rispettato. I cambiamenti climatici stanno marciando al galoppo.

Vado a concludere, per non portare via ulteriore tempo al dibattito. Vorrei ricordare che proprio oggi è stato presentato il primo studio italiano sul monitoraggio degli impatti dei cambiamenti climatici in Italia, a cura della rete delle agenzie per la protezione dell’ambiente e a cura di ISPRA. Sono dati veramente allarmanti. Sono dati di oggi. Ci dicono che sulle Alpi si sta diffondendo il fenomeno della deglaciazione: i ghiacciai si riducono. Aumenta la temperatura e i ghiacciai si riducono.

Così come sui mari, invece, l’aumento della temperatura porta a uno stravolgimento delle specie ittiche presenti. Questo è uno stravolgimento che riguarda anche il nostro mare Adriatico, dove si vede anche che c’è un aumento del livello. Nel caso di Venezia questo è particolarmente grave perché all’aumento del livello del mare corrisponde anche un fenomeno accentuato di subsidenza.

Quindi, siamo nel pieno dei cambiamenti climatici. I segnali che ci arrivano... Qui la questione non è di fare le Cassandre o i menagramo. Il tema è sul tavolo, anche per le conseguenze economiche che ha. Se l’agricoltura si trova in difficoltà perché non c’è sufficiente disponibilità di acqua ‒ e lo vediamo; ci sono i fiumi in secca; la Romagna è particolarmente esposta a questo problema ‒ anche il nostro sistema economico ne risente.

Approfitto dell’illustrazione di questo ordine del giorno per dire che non era un puntiglio, questo di Europa Verde, di voler puntare sull’idrogeno verde. Il punto è che oggi noi dobbiamo investire sulle fonti rinnovabili, non possiamo rincorrere gli effetti dei cambiamenti climatici, dobbiamo attuare politiche di adattamento (a questo ho dedicato un convegno che si terrà venerdì in sala multimediale) e contemporaneamente accelerare sulle politiche di riduzione delle emissioni, quindi concentrare le risorse disponibili sia nella ricerca, sia negli investimenti per le fonti rinnovabili già mature e non andare a rincorrere mal riposti sogni di gloria con l’idrogeno ottenuto dal metano, che poi ci costringe a immagazzinare CO2, che magari poi dai depositi dove l’abbiamo stoccata riesce o addirittura può innescare fenomeni sismici.

Questo è lo spirito con cui Europa Verde accompagna la discussione sulla strategia di specializzazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Visto che siamo già passati anche all’illustrazione degli ordini del giorno, io passo direttamente alle dichiarazioni di voto.

Giusto per spiegare quale sarà la nostra posizione, in Commissione avevo posto alcuni temi che dovevano essere alla base di un voto positivo di questo oggetto, ieri ci siamo confrontati attraverso un question-time che ho depositato con l’assessore per quanto riguarda il progetto di cattura e stoccaggio della CO2 a Ravenna, se da una parte si è specificato giustamente che la Regione non investirà risorse proprie in questo progetto, ho tenuto a sottolineare come per noi non fosse una rassicurazione sufficiente, perché oggi andiamo ad approvare questo documento, che riguarda la strategia di specializzazione, quindi i fondi europei che la Regione orienterà per la ricerca, e il tema dello stoccaggio, dell’utilizzo e della captazione di CO2 purtroppo dentro questo testo rimane.

Se rimane questo, rimane anche un tema su Ravenna, che è il rischio di farla diventare il più grande hub di metano del sud dell’Europa, pericolo che io vorrei tentare di scongiurare, e lo abbiamo fatto oggi attraverso la presentazione di alcuni emendamenti con chi chiedo nuovamente di non destinare risorse anche per la ricerca per queste tecnologie.

Per quanto riguarda invece la strategia, secondo noi accettabile, dell’idrogeno verde, voglio specificare che dire “idrogeno verde” significa non dire niente, perché ad oggi non è competitivo. Ci sono dei settori dove si può utilizzare, penso alla chimica industriale, i cosiddetti settori hard-to-abate. Però, io ho anche visto, per esempio, che il settore della ceramica, alcune grandi aziende del settore della ceramica stanno utilizzando l’elettrificazione, le pompe di calore insieme all’idrogeno verde.

Evitare di investire sull’idrogeno da gas metano, dal mio punto di vista, si può e si deve.

Per questi motivi noi non voteremo favorevolmente questo documento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Non ho altri.

Chiedo se ci sono le repliche dei relatori, altrimenti passo la parola alla Giunta e nello specifico all’assessore Colla. Prego.

 

COLLA, assessore: Ecco. Non è sottosegretario per caso!

Grazie, presidente. Ringrazio la relatrice Pigoni anche per la qualità dell’esposizione, ma ringrazio veramente per tutto il lavoro fatto dalle consigliere e dai consiglieri tutti.

Penso che stiamo facendo e abbiamo fatto un percorso che è stato una maratona di partecipazione, di coinvolgimento.

Ora c’è la fase 2, molto importante, che si apre, che è il tratto applicativo nei territori, i fatti applicativi. Quelli poi sono da monitorare. Il ruolo dell’Assemblea inizia, non è che finisce con questo voto.

In che scenario si colloca l’S3? Vado veloce, vado per schemi per dare un perimetro di contesto. Noi abbiamo agito, abbiamo proposto a questa Assemblea, come Giunta, un posizionamento che parte tutto da Agenda 2030.

Abbiamo sezionato il Laudato Sì, abbiamo sezionato CoV-21 e abbiamo preso i cinque asset dell’Europa fondamentali. Quelle cinque aree sono fondamentali. Chi resta fuori da quelle aree è fuori. Abbiamo elaborato da lì. Abbiamo deciso di fare un ancoraggio molto forte. Noi pensiamo che ci sia un’identità nuova dell’Europa. Il Green Deal non è un fatto passeggero; una nuova strategia nel tempo che ci consegna l’Europa.

Non per continuare a citare il Patto, ma il Patto è lo spartito coerente di una strategia. Quando si firma noi dobbiamo essere coerenti. Quel tratto è un tratto di posizionamento strategico e per noi una coerenza. Ed è una coerenza su tre asset strategici, che abbiamo messo poi nell’S3, che è tutto il sistema della digitalizzazione e dell’innovazione, tutto il sistema della sostenibilità, tutto il sistema della qualità dei saperi.

In questa operazione il posizionamento è un posizionamento che guarda allo sviluppo non solo di mandato, ma dei prossimi anni. Penso sia un fatto anche di grande serietà. Questo cambiamento, questa transizione non ha un precipizio tutto nero o tutto bianco. È una transizione che ha bisogno delle sue sfumature dal punto di vista anche del Governo istituzionale e sociale.

Ovviamente, siamo di fronte a un fatto inedito, come molti di voi hanno evidenziato. È giusto passare ‒ anche il sottosegretario nel suo intervento sul DSR; lui è stato fautore ‒ da 1,2 a 2,48 milioni. È un fatto veramente inedito, che però ci deve dare anche la responsabilità di accompagnare un cambiamento inedito. Prima di tutto culturale. La pandemia ci creerà uno spostamento anche di valori culturali dal punto di vista del mettere al centro per la prima volta con forza “la persona fa l’economia”, “la persona fa la differenza rispetto agli scenari”. Non c’è un’economia che regge se non mettiamo in sicurezza il sistema delle protezioni sulle persone.

Penso che anche l’S3 sul tema dell’innovazione sociale debba essere un focus molto importante. Ovviamente tutto il tema economico, tutto il tema anche di come cambierà la politica.

La transizione. Noi pensiamo nell’S3 l’ibridazione che progetta ora la planata nel tempo, ma il passaggio è più delicato. Le transizioni negli sviluppi economici sono sempre stati i passaggi più delicati da gestire. Questa è la sfida. Nell’S3 noi abbiamo quattro asset. Primo: la sfida è qualificare il nostro sistema economico. Secondo: creare lavoro di qualità. Terzo: l’Emilia-Romagna sta nel mondo, non è. Quindi, l’internazionalizzazione non è solo un fatto economico, ma un fatto di qualità delle relazioni, il quarto è l’ecosistema delle conoscenze, la partecipazione preventiva, il sistema integrato.

L'S3 è la chiusura di questo cerchio strategico, su cui la Giunta e ora, con il voto, credo tutta l’Assemblea, per coerenza a tutti gli investimenti FESR, FSE, FEASR, FSC, Horizon, tutto gira lì attorno.

Dobbiamo essere pronti (questo è stato l’altro punto strategico), avere i nostri strumenti per essere pronti immediatamente, quando avremo le liberatorie nazionali sulle risorse 2021-2027 della Comunità europea, del PNRR, perché con questa operazione che stiamo facendo questa Regione è pronta a quando avremo il via sulla possibilità di gestire quelle risorse.

Il testo. Prima di tutto permettetemi un metodo condiviso, perché l'S3 ha due vincoli formali. Il primo è che il testo deve essere condiviso dalla struttura europea competente, che è l’area economica, e questo è stato fatto. Il secondo è che deve essere condiviso dal Ministero della coesione territoriale, e questo è stato fatto, poi abbiamo fatto i passaggi ovviamente esterni, che sono, come è stato detto, il Patto, i cluster, i tecnopoli, la Consulta, ma ovviamente l’autonomia di questa Assemblea penso che abbia fatto un lavoro molto importante e che possiamo dire che sia un testo arricchito, efficace e che la politica abbia dimostrato di avere in questa Assemblea delle idee e anche delle capacità.

L’altra operazione che noi abbiamo messo nel testo sono gli asset fondamentali. Noi abbiamo preso tre asset fondamentali nell'S3, se guardate bene in filigrana, il primo asset di riferimento è l’ecosistema internazionale della ricerca e dell’innovazione che abbiamo. Vi prego di guardare quell’ecosistema come un grande patrimonio, un patrimonio che resterà al di là di noi, un patrimonio veramente molto forte, non c’è un buon manufatto realizzato senza una buona ricerca, senza le teste che sanno gestire l’innovazione.

In quell’ecosistema ci sono centri di ricerca nazionali, sistema universitario, sistema dell’alta formazione, infrastruttura di ricerca e intreccio pubblico e privato, ed è un fatto molto importante che fa la qualità anche delle relazioni, non sono solo le relazioni a rendere forte una Regione, ma è la qualità delle relazioni a rendere forte una Regione, ed è un patrimonio da preservare e rafforzare. In questa operazione noi pensiamo che dentro quel patrimonio non ci sono solo contenitori, ma dobbiamo attrarre talenti, attrarre teste.

Quell’ecosistema lo miglioriamo se attraiamo anche competenze da mettere in quell’ecosistema. L’altro punto è che, permettetemi, proprio oggi, non è che voglio fare il furbetto del quartierino, ma è arrivata proprio oggi la notizia che l’Emilia-Romagna, lo dice l’Europa, negli ultimi anni è stata la prima regione come Innovation […]. Uscirà il comunicato. Non l’ho detto io, l’ha detto l’Europa. Forse è un patrimonio che dobbiamo valorizzare insieme. È una delle Regioni di Innovation […] in Europa. È la prima in Italia. Non lo dico io. Quindi, dire che non facciamo del tutto sempre, non facciamo mai del tutto, ma attenzione a non valutare la forza di quell’ecosistema che abbiamo in questa Regione.

Il testo è qui, lo posso consegnare anche alla Presidenza.

Il sistema dove agisce? Agisce sulle filiere. Noi abbiamo una manifattura strategica, ma è una manifattura delle filiere, che tiene insieme le multinazionali, le medie imprese, ma dietro c’è la capacità di queste piccole imprese, questi artigiani… Anzi, l’S3 agisce anche molto, poi dirò, sulla qualificazione dei servizi.

L’Emilia-Romagna è la Regione delle filiere di eccellenza. In questa operazione dobbiamo consolidare, io penso che dobbiamo consolidare e non sbaraccare.

La ricerca è inevitabilmente un fatto che consolida e innova. L’altra è qualificare innovare nel tempo. Permettetemi anche rispetto alle start up ho condiviso il fatto che l’emendamento che è stato preso anche delle minoranze, un emendamento giusto, di collegare le start-up anche in relazione con l’impresa, già nei tecnopoli noi abbiamo dentro start-up, già nei cluster noi abbiam dentro le start-up. Già nel Digital Innovation Hub abbiamo dentro le start-up.

È un intreccio pubblico e privato. Lo vogliamo rafforzare anche con l’emendamento che è stato proposto, che era un emendamento giusto.

In questa operazione il terzo punto sono i quindici cross tematici. Lì dentro noi andiamo ad operare, ma permettetemi, e cito solo le novità (e finisco) del testo. Quali sono le novità di investimento dell’S3? La prima, andiamo a costituire il cluster del turismo per cluster innovazione e ricerca, io direi dei turismi, dei sistemi dei turismi, il secondo il cluster dell’economia urbana, quali città sostenibili, quali economie nelle città per renderle sostenibili e quali innovazioni sociali nelle città; ricucire le disuguaglianze sociali d’impresa istituzionali. Terzo punto: fondazioni per la formazione universitaria e orientamento professionale. E il punto sulla formazione. Consegnerò un testo anche al consigliere Pompignoli, perché m’aveva intrigato su questi 200 milioni. Solo 9.000 persone formate. A noi risulta che siano 850 milioni e 400.000 persone formate. Però c’è il testo che abbiamo consegnato alla Commissione Vigilanza. Lo consegniamo. Però, siccome è una persona seria, mi ha intrigato questa sua valutazione e sono andato a verificare.

Il quarto punto è un grande hub Big Data nella Pubblica amministrazione. Il quinto è un hub della creatività della cultura. Il sesto è un centro dell’intelligenza artificiale a Modena. Settimo: ci candidiamo ad avere l’università dell’ONU. Ottavo: vogliamo costituire con l’università il Food-ER, a partire da Parma. Nono: siamo la Big Data ‒ aggiungerei “Valley” ‒ del Paese, non detto da noi. Decimo: vogliamo fare questa ricerca di innovazione.

Questi sono gli asset innovativi di riferimento dell’S3, su cui noi, come Giunta, ma come Assemblea, faremo investimenti.

Ho finito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

A questo punto, passiamo agli emendamenti, alla discussione sugli emendamenti.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Velocissimo. Avevo detto prima sugli emendamenti. Semplicemente per segnalare come, attraverso questi due emendamenti, definiamo e precisiamo meglio la strategia che adotta la Regione Emilia-Romagna rispetto alla necessità di costruire una filiera di ricerca avanzata sull’idrogeno verde, in piena coerenza, peraltro, e ancorando, quindi, il nostro lavoro con le previsioni e gli interventi disciplinati anche dalla Commissione europea all’atto di approvazione del PNRR, in particolare per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo sull’idrogeno, investimenti che l’Unione europea stessa sottolinea debbono sostenere le attività di ricerca e sviluppo incentrate sull’idrogeno, in particolar modo sulla produzione di idrogeno verde e pulito.

È un passo avanti importante che facciamo in modo unitario rispetto al lavoro fatto con la maggioranza e rispetto anche all’interlocuzione con la Giunta e con l’assessore Colla in particolar modo, che ancora colgo l’occasione per ringraziare.

Non solo, ma, siccome il lavoro di squadra va secondo me giustamente valorizzato anche attraverso altri ordini del giorno che arrivano, colgo anche l’occasione per dichiarare il mio voto a favore degli ordini del giorno che sono stati presentati sia dalla collega Zamboni che dalla collega Piccinini, passo avanti che coglie anche nel segno delle parole che ieri l’assessore Colla ha speso in quest’aula rispetto al posizionamento della nostra Regione rispetto anche agli investimenti sulla ricerca rispetto alla vicenda del CCS di Ravenna.

Ieri l’assessore Colla ci ha precisato che, come specificato nei documenti che ci apprestiamo a votare, non è intenzione e interesse di questa Regione finanziare la ricerca rispetto a quegli interventi, quindi da questo punto di vista il nostro è un posizionamento positivo, che accogliamo con favore. Abbiamo precisato attraverso gli emendamenti quale sia la posizione rispetto all’idrogeno verde e quindi colgo anche l’occasione per definire il nostro come voto favorevole sull'S3

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi. A questo punto procediamo con le dichiarazioni di voto congiunte, se ci sono, altrimenti mettiamo in votazione.

Partiamo dalla votazione degli emendamenti. Ricordo che sono stati ritirati degli emendamenti, dei trenta emendamenti della Piccinini ne sono stati ritirati ventisei, quindi ne votiamo quattro, ai quali si aggiungono anche quattro ordini del giorno.

Partiamo dal primo emendamento, emendamento 1 a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Contrari 33

Favorevoli 4

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo all’emendamento 29, sempre a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 34

Favorevoli 4

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo, ora, all’emendamento del consigliere Taruffi, l’emendamento 33.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 27

Contrari 11

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Passiamo all’emendamento 9, a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 32

Favorevoli 4

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Votiamo l’emendamento 13, sempre a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 27

Astenuti 10

Contrari 1

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Passiamo ora all’emendamento 34, firma del consigliere Taruffi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 27

Contrari 10

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Abbiamo altri due emendamenti. Emendamento 32, a firma della consigliera Pigoni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 27

Astenuti 11

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Ora votiamo l’ultimo emendamento, l’emendamento 31, sempre a firma della consigliera Pigoni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 27

Astenuti 11

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Adesso, conclusi gli emendamenti, passiamo alla votazione degli ordini del giorno.

Primo ordine del giorno, 3368/1, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 35

Astenuti 2

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Passiamo, adesso, all’ordine del giorno 3368/3, perché il 2 è stato ritirato. Il 3368/3 è a firma della consigliera Zamboni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 26

Contrari 10

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Ora passiamo all’ultimo ordine del giorno. Ordine del giorno 3368/4, a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 26

Astenuti 11

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Siamo arrivati all’ultima votazione, quella che riguarda il provvedimento: Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 26

Contrari 12

Astenut1 1

 

È approvato.

 

Il provvedimento è approvato.

Grazie a tutti, dichiaro chiusa la seduta e buona serata.

 

La seduta ha termine alle ore 17,44

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI; Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI; Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE; Giulia GIBERTONI, Marco LISEI; Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI; Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI; Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA; Mauro FELICORI, Elena SCHLEIN.

È assente per motivi istituzionali ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Andrea CORSINI e Raffaele DONINI e i consiglieri Emiliano OCCHI e Marilena PILLATI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 3255

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”. (44)

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 31 (a firma della consigliera Piccinini)

Presenti al voto:37

Favorevoli/Si:3

Contrari/No:20

Astenuti:12

Non votanti:2

Assenti: 13

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Piccinini Silvia; Zamboni Silvia


Contrari/No


Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Rontini Manuela;

 

Astenuti


Bargi Stefano; Catellani Maura; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 7 (a firma dei consiglieri Pompignoli e Catellani)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:37

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 1 (a firma della consigliera Piccinini)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:35

Astenuti:2

Non votanti:2

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi  Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Piccinini Silvia

 

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco

 


Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Liverani Andrea; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 33 (a firma del consigliere Fabbri e altri)

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:26

Astenuti:15

Non votanti:1

Assenti:8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 29 (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:14

Contrari/No:24

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 16 (a firma dei consiglieri Pompignoli e Liverani)

 

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:17

Contrari/No:25

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Pillati Marilena

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 12 (a firma dei consiglieri Pompignoli e Liverani)

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:16

Contrari/No:25

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:7

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pillati Marilena

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 25 (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:15

Contrari/No:25

Non votanti:2

Assenti:8

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Non votanti


Mastacchi Marco; Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Taruffi Igor

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 26 (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:13

Contrari/No:23

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si

Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina


Contrari/No

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 28 (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:14

Contrari/No:26

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:8

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 27 (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:13

Contrari/No:25

Astenuti:1

Non votanti:2

Assenti:9

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Pompignoli Massimiliano; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

Titolo: 3255 – votazione Emendamento 18 (a firma del consigliere Pompignoli)

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:16

Contrari/No:24

Non votanti:1

Assenti:9

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

Titolo:3255 - votazione Emendamento 11 (a firma dei consiglieri Pompignoli e Catellani)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:14

Contrari/No:23

Non votanti:2

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Mastacchi Marco; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 3 (a firma dei consiglieri Pompignoli e Catellani)

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:38

Contrari/No:1

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Montalti Lia


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3255 - votazione Emendamento 10 (a firma dei consiglieri Pompignoli e Rainieri)

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:16

Contrari/No:23

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

 

Titolo: 3255/1 - votazione odg (a firma della consigliera Piccinini)

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:22

Astenuti:16

Non votanti:2

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia


Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Zappaterra Marcella; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3255/2 - votazione odg (a firma del consigliere Marchetti Daniele)

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:17

Contrari/No:23

Non votanti:1

Assenti:9

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3255/3 - votazione odg (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:14

Contrari/No:23

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella; Felicori Mauro;

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3255 - votazione proposta (Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo - DSR 2021-2027)

 

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:26

Contrari/No:15

Astenuti:2

Non votanti:1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Pompignoli Massimiliano

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Marchetti Daniele; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pillati Marilena

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 1 (a firma della consigliera Piccinini)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:4

Contrari/No:33

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Piccinini Silvia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia


Contrari/No


Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Mori Roberta; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 29 (a firma della consigliera Piccinini)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:4

Contrari/No:34

Non votanti:1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Piccinini Silvia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia


Contrari/No


Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano;  Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 33 (a firma del consigliere Taruffi)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:27

Contrari/No:11

Non votanti:1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rancan Matteo

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo:3368 - votazione Emendamento 9 (a firma della cons. Piccinini)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:4

Contrari/No:32

Non votanti:3

Assenti:11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Piccinini Silvia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia


Contrari/No


Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano;  Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia;  Sabattini  Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Barcaiuolo Michele; Costi Palma; Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 13 (a firma della consigliera Piccinini)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:27

Contrari/No:1

Astenuti:10

Non votanti:1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Castaldini Valentina


 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 34 (a firma del consigliere Taruffi)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:27

Contrari/No:10

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 32 (a firma della consigliera Pigoni)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:27

Astenuti:11

Non votanti:1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Petitti Emma; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 3368 - votazione Emendamento 31 (a firma della consigliera Pigoni)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:27

Astenuti:11

Non votanti:1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3368/1 - votazione odg (a firma della consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:35

Astenuti:2

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo;  Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma;  Daffadà  Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco;  Montalti  Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

 

Astenuti

Amico Federico Alessandro; Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

Titolo: 3368/3 - votazione odg (a firma della consigliera Zamboni)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:26

Contrari/No:10

Astenuti:1

Non votanti:2

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone

 

Astenuti

Bargi Stefano


Non votanti

Bessi Gianni; Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 3368/4 - votazione odg (a firma della consigliera Piccinini)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:26

Astenuti:11

Non votanti:2

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone

 

Non votanti

Bessi Gianni; Petitti Emma;


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3368 - votazione proposta (strategia specializzazione intelligente 2021-2027)

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:26

Contrari/No:12

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rancan Matteo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Emendamenti

 

OGGETTO 3255

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”. (44)

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini

Nel punto 4.4.3 Le opportunità degli altri fondi europei, al termine del secondo capoverso, che termina con le parole: "dei collegamenti TEN-T con i porti dell'Alto Adriatico." è inserito il seguente paragrafo:

"La logistica e tutti i servizi connessi al trasporto delle merci costituiscono un ambito fondamentale per la competitività del nostro sistema produttivo: un ambito nel quale oggi efficienza e qualità sono possibili solo attraverso la sostenibilità del sistema. Questo impone di agire sul piano dell'integrazione dei sistemi, con investimenti che aiutino la netta diversione modale verso il trasporto merci ferrroviario e la qualificazione dell'intermodalità con il trasporto marittimo, nel rapporto con l'hub portuale di Ravenna. "

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Pompignoli, Catellani

«A pagina 31 dell'Allegato 1, "Quadro conoscitivo di sintesi dell'Emilia-Romagna", dopo le parole "Interessante la crescita del 300% dei settori delle costruzioni e materiali che passano da 4 EPD a 24 EPD. " sono integrati i seguenti periodi:

"Poiché la transizione ecologica richiede imprese sempre più responsabili e attente alle certificazioni ambientali, che necessitano di risorse e personale dedicato vista la complessità dei procedimenti, si rende necessario individuare nella fase di attuazione forme incentivanti al fine di sostenere e rilanciare un sistema imprenditoriale virtuoso."

(Approvato)

 

Emendamento 7, a firma dei consiglieri Pompignoli, Catellani

«Alla pagina 82 dell'Allegato A, "Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027", le parole "favorendo le ricadute a favore delle imprese di ogni dimensione e agevolandone l'accesso ai risultati dell'innovazione, anche attraverso la collaborazione tra le imprese in ottica di filiera. Particolare attenzione" sono così modificate:

"favorendo le ricadute dirette a favore delle imprese di ogni dimensione e agevolandone l'accesso ai risultati dell'innovazione, anche attraverso la collaborazione tra le imprese in ottica di filiera. Priorità del settennato sarà dunque privilegiare il sostegno a progetti strategici che coinvolgano le imprese, indirizzandoli verso le specializzazioni territoriali con prospettive maggiori di industrializzazione e commercializzazione. Altrettanta attenzione"»

(Approvato)

 

Emendamento 10, a firma dei consiglieri Pompignoli, Rainieri

«A Pagina 40 dell'Allegato 2, "Piano regionale unitario delle valutazioni 2014-20 - Compendio delle valutazioni realizzate DSR 2021-2027", dopo le parole "dimensione e localizzazione degli interventi, dimensione economica) per valutare le ricadute degli interventi di prevenzione." è integrato il seguente paragrafo:

"Al di là della decifrazione dei risultati sulle ricadute ottenute con questa misura, la sua importanza strategica per il futuro degli insediamenti agricoli nelle aree montane e collinari richiede, oltre ad un aumento della disponibilità finanziaria per la misura, una maggiore flessibilità nella sua attuazione che passa, inevitabilmente, dalla possibilità di partecipare anche per movimenti franosi già in atto, dal dare, nella attribuzione dei punteggi, minore importanza alle vicinanze dei fabbricati e soprattutto dal concedere una maggiore durata dei contratti, minimo di 10 anni, di modo da consentirgli di coprire l'arco temporale di custodia dell'opera.".»

(Respinto)

 

Emendamento 11, a firma dei consiglieri Pompignoli, Catellani

«A pagina 118 dell'Allegato A, "Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027", dopo le parole "amministrazioni in applicazione del principio "once only".", sono integrati i seguenti periodi:

"Il fatto che, come sottolineato all'interno del Compendio delle valutazioni, la "troppa burocrazia" costituisca uno degli elementi ricorrenti che disincentiva all'utilizzo dei fondi europei, testimonia come troppo poco sia stato fatto fino ad oggi su questo tema. Una prima e immediata inversione di tendenza sul fronte della semplificazione consisterà nel ricorso sistematico all'autocertificazione in tutti i casi consentiti dalla legge, in particolare escludendo per l'accesso ai bandi del prossimo settennato il deposito di documentazione che è già in possesso della Regione, ivi comprese le sue Agenzie funzionali."»

(Respinto)

 

Emendamento 12, a firma dei consiglieri Pompignoli, Liverani

«Alla pagina 112 dell'Allegato A, "Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027", dopo le parole "l'impatto ambientale e le emissioni climalteranti." sono integrati i seguenti periodi:

"Sempre in relazione al porto di Ravenna, va poi attentamente valutata l'opportunità di un suo possibile sfruttamento anche come terminal croceristico a fronte dei problemi ambientali e di sicurezza legati all'approdo delle navi da crociera nella laguna di Venezia. Tale contesto può rappresentare un'opportunità di crescita per Ravenna e la regione, che per poter essere colta richiede investimenti per la riqualificazione e l'adeguamento tecnico del porto di Ravenna per permettere l'attracco di navi da crociera nonché la creazione, in sinergia coi privati, di servizi adeguati, sia per quanto riguarda i servizi portuali, sia per quanto riguarda l'offerta turistica e l'accessibilità ai punti di interesse regionali e nazionali."»

(Respinto)

 

Emendamento 16, a firma dei consiglieri Pompignoli, Liverani

«A pagina 108 dell'Allegato A, "Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027", dopo le parole "di turismo vocazionale che trovano la loro realizzazione anche attraverso la progettazione europea", sono integrati i seguenti periodi:

"Per un utilizzo compiuto delle risorse è però necessario semplificare le normative esistenti, in quanto la coesistenza di normative che hanno come fonte il diritto marittimo, e la particolare regolamentazione che ne consegue, sono talvolta di difficile interpretazione per gli operatori della pesca e dell'acquacultura in mare limitando lo sviluppo di un settore che in altri paesi europei ha avuto maggior espansione. ln particolare, per quanto attiene le attività di pesca, occorre intervenire sulla regolamentazione delle modalità di esercizio delle tipologie di pesca ammesse, altrettanto necessario risulta intervenire sul complesso delle norme che regolano le responsabilità per l'imbarco delle persone diverse dall'equipaggio e sulla possibilità di esercitare attività di pesca sportiva e ricreativa all'interno degli impianti di allevamento di mitili o vongole."»

(Respinto)

 

Emendamento 18, a firma del consigliere Pompignoli

«A pagina 118 dell'Allegato A, "Documento Strategico Regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027", dopo il periodo "la definizione di un cronoprogramma dei bandi in uscita che consenta ai beneficiari di attivarsi per la partecipazione con congruo anticipo" è così modificato "la definizione di un cronoprogramma dei bandi in previsione che abbia orizzonte pluriennale al fine di consentire ai beneficiari di attivarsi per la partecipazione con congruo anticipo pianificando i propri investimenti e scongiurando il rischio che taluni bandi restino, anche soltanto parzialmente, inevasi."»

(Respinto)

 

Emendamento 24, a firma dei consiglieri Fabbri, Zappaterra, Costi, Montalti, Bessi, Rossi, Daffadà, Bulbi

«A pagina 88 di 268, al capitolo 5.1.1 L'innovazione nella pubblica amministrazione, dopo il sesto punto elenco "Infrastrutture affidabili e performanti", sono aggiunti i seguenti periodi:

"Il processo di transizione digitale della Pubblica Amministrazione rappresenta una riforma abilitante per tutto il sistema regionale. Per facilitare e accompagnare questa riforma, la Regione intende attivare un Hub di ricerca e innovazione dedicato, che rafforzi, all'interno dell'ecosistema dell'innovazione regionale, la cooperazione interistituzionale sul tema dell'innovazione e trasformazione digitale della P.A, in raccordo con la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3). Fondamentale il raccordo con i processi legislativi e i soggetti ad essi deputati. A tal fine si utilizzeranno in modo integrato le risorse del FESR e dell'FSE+ in raccordo con gli interventi del PNRR, Missione 1 "Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura.”»

(Ritirato)

 

Emendamento 25, a firma della consigliera Castaldini

«Nel capitolo 7 LA GOVERNANCE E GLI STRUMENTI PER L'ATTUAZIONE, IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEL DSR si sostituisce:

-          al punto 1 la parola 'definizione' con la parola 'attuazione';

-          l'attuale punto 5 "rendicontazione semestrale della programmazione regionale sistematica ai fini di una restituzione coordinata dello stato di attuazione delle politiche e dell'impatto all'Assemblea legislativa in occasione della Sessione Europea, in II Commissione e ogni qualvolta si proporranno temi e scelte di portata strategica. La rendicontazione, secondo le modalità concordate, sarà presentata anche al partenariato istituzionale, economico e sociale, e più in generale alla comunità regionale;";

-          l'attuale terzo punto dell'elenco riferito alla Struttura Tecnica con il seguente: "la valutazione unitaria in itinere per misurare l'efficacia delle azioni intraprese rispetto agli obiettivi e la valutazione degli esiti, da sottoporre alla Cabina di regia e, ogni sei mesi, in Seconda Commissione assembleare;"»

(Respinto)

 

Emendamento 26, a firma della consigliera Castaldini

«Nel capitolo 7 "LA GOVERNANCE E GLI STRUMENTI PER L'ATTUAZIONE, IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEL DSR", prima del sottocapitolo "Il raccordo tra obiettivi strategico-politici e struttura tecnica: il DEFR” si aggiunge la seguente frase: "Qualora si trattino fondi del PNRR che devono essere impegnati entro il 2023, ogni termine precedentemente indicato, sia per la Cabina di Regia sia per la Struttura Tecnica, viene dimezzato.”»

(Respinto)

 

Emendamento 27, a firma della consigliera Castaldini

«Nel paragrafo "7.1.1 Programmazione coordinata e integrazione dei bandi e monitoraggio integrato", nel secondo capoverso, dopo le parole “sotto il coordinamento politico della Vicepresidenza" si aggiunge la frase “e di concerto con tutti gli assessori competenti in materia,”.»

(Respinto)

 

Emendamento 28, a firma della consigliera Castaldini

«Si sostituisce il termine "Conferenza dei Direttori" con il seguente testo, "Tavolo interassessorile per le politiche comunitarie", nei paragrafi:

- 7 LA GOVERNANCE E GLI STRUMENTI PER L'ATTUAZIONE, IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEL DSR•,

- 7.1.1 Programmazione coordinata e integrazione dei bandi e monitoraggio integrato;»

(Respinto)

 

Emendamento 29, a firma della consigliera Castaldini

«Si chiede di modificare pag. 101 dopo la frase "Un primo elemento da apprezzare è la popolazione coinvolta e la possibilità di mettere in campo una sufficiente massa critica di risorse complementari." stralciando i seguenti periodi: "Ciascuna strategia dovrà pertanto coprire un'area urbana con almeno 50 mila abitanti, residenti in un unico comune o in una unione di comuni. Questo criterio dimensionale coincide peraltro con quello concordato a livello europeo per la selezione delle città partecipanti alla missione "100 città climaticamente neutre entro il 2030, con e per i cittadini" che sarà finanziata dal programma Horizon Europe."»

(Respinto)

 

Emendamento 31, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 4.2.3 Le opportunità degli altri fondi europei, nel terzo capoverso, dopo le parole: "mira allo sviluppo della filiera industriale delle energie rinnovabili, idrogeno incluso (in linea con la EU Hydrogen Strategy)," è inserito il seguente paragrafo:

"da intendersi con riferimento esclusivo al cosiddetto idrogeno verde,".»

(Respinto)

 

Emendamento 33, a firma dei consiglieri Fabbri, Zappaterra, Costi, Montalti

«A pagina 94 di 268, al capitolo 5.1.1 L'innovazione nella pubblica amministrazione, dopo il sesto punto elenco "Infrastrutture affidabili e performanti", sono aggiunti i seguenti periodi:

"Il processo di transizione digitale della Pubblica Amministrazione rappresenta una riforma abilitante per tutto il sistema regionale. Per facilitare e accompagnare questa riforma, la Regione intende attivare un Hub di ricerca e innovazione dedicato, che rafforzi, all'interno dell'ecosistema dell'innovazione regionale, la cooperazione interistituzionale sul tema dell'innovazione e trasformazione digitale della P.A., in raccordo con la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), che prevede peraltro la creazione di un nuovo cluster dedicato. Fondamentale il raccordo con i processi legislativi e i soggetti ad essi deputati. A tal fine si utilizzeranno in modo integrato le risorse del FESR e dell'FSE+ in raccordo con gli interventi del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 3368

Proposta d'iniziativa Giunta recante: “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”. (45)

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 1.1.2 Energia, al terzo paragrafo sono eliminate le parole: “in particolare per l'idrogeno”

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Piccinini

Nel punto 1.1.2 Energia, al quarto paragrafo la parola: "prodotto" è sostituita dalle seguenti: "che dovrà essere prodotto esclusivamente".

(Ritirato)

 

Emendamento 3, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 2.4.2, nella sezione: "Just transition (green and digital transition, sostenibilità ambientale, idrogeno), al settimo capoverso, nel primo punto elenco, sono eliminate le parole “, in particolare”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 4, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 2.4.2, nella sezione: "Just transition (green and digital transition, sostenibilità ambientale, idrogeno), all'ottavo capoverso, dopo "la transizione verso l'elettrico e l'idrogeno" è inserita la parola: “verde”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 5, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.1. Energia pulita, sicura e accessibile, nell'ottavo capoverso, dopo le parole "la filiera dell'idrogeno, "sono eliminate le parole “in particolare”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 6, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.1. Energia pulita, sicura e accessibile, dopo il decimo capoverso è eliminato il testo seguente: "A chiusura del ciclo delle attività energivore, soprattutto di quelle che determinano l'immissione in atmosfera di importanti quantitativi di C02 di cui una parte risulta incomprimibile con altre strategie, l'ambito tematico di ricerca include anche le Tecnologie per la cattura e l'utilizzo della C02 per l'abbattimento delle emissioni climalteranti nell'ambito dei processi industriali. ".»

(Ritirato)

 

Emendamento 7, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.1. Energia pulita, sicura e accessibile, nella tabella recante i "Descrittori

dell'Ambito tematico", nella quarta riga, dopo la parola: "idrogeno" è inserita la parola: "verde".»

(Ritirato)

 

Emendamento 8, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.1 Energia pulita, sicura e accessibile, nella tabella recante i "Descrittori

dell'Ambito tematico", nella quinta riga, dopo la parola: "idrogeno" è inserita la parola: "verde".»

(Ritirato)

 

Emendamento 9, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.1. Energia pulita, sicura e accessibile, nella tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", è eliminata la settima riga i con il testo seguente: "Tecnologie per la cattura e l'utilizzo della C02 per l'abbattimento delle emissioni climalteranti nell'ambito dei processi industriali".»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.4 Blue Growth, dopo il terzo capoverso, al secondo punto elenco (Manifattura marittima), nel secondo alinea è eliminata la parola: "estrattive,".»

(Ritirato)

 

Emendamento 11, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.4 Blue Growth, nella tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", nell'ottava riga è eliminata la parola: "estrattive,".»

(Ritirato)

 

Emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.9 Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa, nel terzo capoverso, le parole: "metano liquido, o motorizzazioni a combustione interna a elevato rendimento termodinamico" sono sostituite dalle seguenti: "sistemi di alimentazione che poggino sulle fonti rinnovabili.”»

(Ritirato)

 

Emendamento 13, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.11 Patrimonio territoriale e identità regionale: beni e contenuti culturali, attività creative, turismo e prodotti Made in E-R, nella tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", al termine della sesta riga è inserito il testo seguente: “; Creazione di una rete di spazi per il ciclo didattica, ricerca, produzione, distribuzione per le arti performative".

(Approvato)

 

Emendamento 14, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.11 Patrimonio territoriale e identità regionale: beni e contenuti culturali, attività creative, turismo e prodotti Made in E-R, nella tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", al termine della settima riga è inserito il testo seguente: integrazione delle attuali forme di fruizione dei prodotti connessi all'offerta culturale e ambientale mediante la strutturazione di visite in modalità live streaming, valorizzando gli operatori del professionali del settore e raggiungendo mercati o periodo dell'anno oggi esclusi”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 15, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.14 Innovazione sociale e partecipazione, nella tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", al termine della settima riga è inserito il testo seguente: d'; introduzione di strumenti finanziari e interventi patrimoniali specifici per fare fronte a processi di sovraindebitamento, impoverimento ed emarginazione. ".»

(Ritirato)

 

Emendamento 16, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.15 Inclusione e coesione sociale: educazione, lavoro, territori, nella tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", dopo la settima riga è inserito la seguente:

"Modelli e gli strumenti di coinvolgimento dei lavoratori nei processi produttivi stessi per rafforzare l'apporto qualificato di creatività e competenza e l'assunzione di responsabilità (ad esempio i Workers Buyout). "»

(Ritirato)

 

Emendamento 17, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, nel punto 1.1 Perimetro dell'Ambito Tematico, al settimo capoverso sono eliminate le parole: “, in particolare".»

(Ritirato)

 

Emendamento 18, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, nel punto 1.1 Perimetro dell'Ambito Tematico, il decimo capoverso, che inizia con le parole: "A chiusura" e si conclude con le parole: "processi industriali", è eliminato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 19, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, nel punto 1.2 Rilevanza dell'Ambito Tematico per l'Emilia-Romagna, al settimo capoverso, nella sezione introdotta da "Innovazione", sono eliminate le parole: la cattura e utilizzo della C02 per l'abbattimento delle emissioni climalteranti, e riguardo all'efficienza energetica nell'industria, considerando".»

(Ritirato)

 

Emendamento 20, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, nel punto 1.3 Traiettorie evolutive, al paragrafo 4. Filiera dell'idrogeno e soluzioni power to gas e power to X, nel primo periodo, sono eliminate le parole: "in particolare".»

(Ritirato)

 

Emendamento 21, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, nel punto 1.3 Traiettorie evolutive, al paragrafo 4. Filiera dell'idrogeno e soluzioni power to gas e power to X, nel secondo periodo, dopo le parole: "il vettore idrogeno" è aggiunta la parola: "verde".»

(Ritirato)

 

Emendamento 22, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, nel punto 1.3 Traiettorie evolutive, il paragrafo 7. Tecnologie per la cattura e l'utilizzo di C02 è eliminato interamente.»

(Ritirato)

 

Emendamento 23, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 4. Blue Growth, nel punto 4.1 Perimetro dell'ambito tematico, al paragrafo Manifattura marittima, nel secondo punto elenco è eliminata la parola "estrattive,".»

(Ritirato)

 

Emendamento 24, a firma della consigliera Piccinini

Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 4. Blue Growth, nel punto 4.2 Rilevanza dell'Ambito Tematico per l'Emilia-Romagna, nel terzo paragrafo la parola "vanta” è sostituita da “si qualifica per".

(Ritirato)

 

Emendamento 25, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 4. Blue Growth, nel punto 4.3 Traiettorie evolutive, nella sezione 2. Manifattura marina, al secondo capoverso, nel terzo punto elenco, è eliminata la parola "estrattive,".»

(Ritirato)

 

Emendamento 26, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 9. Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa, nel punto 9.1. Perimetro dell'ambito tematico, al terzo capoverso, nel primo periodo, dopo la parola d'idrogeno" è inserita la parola "verde".»

(Ritirato)

 

Emendamento 27, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 9. Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa, nel punto 9.3. Traiettorie evolutive, al paragrafo 2. Componentistica dei veicoli, nel quarto punto elenco, dopo le parole: "l'uso del vettore energetico idrogeno" sono inserite le seguenti: "da produrre solo attraverso fonti rinnovabili.”»

(Ritirato)

 

Emendamento 28, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 9. Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa, nel punto 9.3. Traiettorie evolutive, al paragrafo 3. Reti energetiche per la mobilità, nel secondo punto elenco, dopo la parola: "idrogeno" è inserita la parola: "verde".»

(Ritirato)

 

Emendamento 29, a firma della consigliera Piccinini

«Nel punto 3.2.1. Energia pulita, sicura e accessibile, dopo l'ultimo capoverso e prima della tabella recante i "Descrittori dell'Ambito tematico", è aggiunto il testo seguente: "ln ogni caso, le azioni e i progetti diretti alla cattura e all'utilizzo della C02 per l'abbattimento delle emissioni climalteranti nell'ambito dei processi industriali, ivi compresi quelli inerenti la ricerca, la  formazione e il trasferimento tecnologico, non possono essere sostenuti con risorse regionali o con risorse, di qualunque altra fonte, assegnate alla Regione o da essa programmate.”»

(Respinto)

 

Emendamento 30, a firma della consigliera Piccinini

«Nell'Allegato 1 "Gli ambiti tematici cross-settoriali", al capitolo 1. Energia pulita, sicura e accessibile, al termine del punto 1.3 Traiettorie evolutive, è inserito il testo seguente: "In ogni caso, eventuali attività di ricerca relative alla cattura e all'utilizzo della C02, anche in riferimento ai processi produttivi maggiormente energivori ed emissivi, di cui una parte risulta incomprimibile, non possono essere sostenuti con risorse regionali o con risorse, di qualunque altra fonte, assegnate alla Regione o da essa programmate."»

(Ritirato)

 

Emendamento 31, a firma della consigliera Pigoni

«a pagina 2 dell'Allegato 1 nel sommario, dopo il punto 12, è aggiunta una riga ulteriore con il seguente testo: "13. Salute……71 "»

(Approvato)

 

Emendamento 32, a firma della consigliera Pigoni

«a pagina 135, alla fine del paragrafo "Evoluzione e sviluppo strategico dei Clust-ER regionali" aggiungere il seguente periodo:

"11 processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione rappresenta un cambiamento per l'intero sistema regionale. Per facilitare e accompagnare questa riforma, la Regione intende attivare un Hub laboratoriale per la pubblica amministrazione, che rafforzi, all'interno dell'ecosistema dell'innovazione regionale, la cooperazione interistituzionale sul tema dell'innovazione e trasformazione digitale della PA, promuovendo inoltre la creazione di un nuovo Clust-ER nell'ambito della S3 al fine di stimolare il sistema imprenditoriale a rispondere ai crescenti bisogni della Pubblica Amministrazione territoriale. Per raggiungere tali obiettivi si utilizzeranno in modo integrato le risorse del FESR e dell'FSE+, in raccordo con gli interventi del PNRR, Missione 1 "Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura.”»

(Approvato)

 

Emendamento 33, a firma del consigliere Taruffi

«A pag. 89 oppure a pag. 96 di 332, dopo il quarto capoverso, prima della tabella, inserire un nuovo capoverso: "Data la natura particolarmente energivora del sistema produttivo regionale, l'obiettivo strategico che si pone la Regione Emilia-Romagna è quello di costruire una filiera di ricerca avanzata sull'idrogeno verde, anche in relazione ad altri centri nazionali ed europei."»

(Approvato)

 

Emendamento 34, a firma del consigliere Taruffi

«A pag. 129 oppure a pag. 136 di 332, dopo il settimo capoverso, introdurre un nuovo capoverso: "Infine l'Assemblea legislativa ha svolto un ampio lavoro di consultazione ed approfondimento sui temi della decarbonizzazione e della  frontiera delle nuove fonti rinnovabili con grande attenzione al ruolo centrale della filiera dell'idrogeno verde e alla volontà di superare gli interventi connessi alle altre forme di produzione dell'idrogeno, in piena coerenza con quanto previsto dal Regolamento FESR 2021-2027 e con quanto stabilito nel PNRR approvato dalla Commissione Europea in data 22 giugno COM(2021)344 final - INVESTIMENTO 3.5 Ricerca e Sviluppo sull'idrogeno."»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

RISOLUZIONI

 

3640 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo e la selezione delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale. (28 06 21). A firma dei Consiglieri: Rainieri, Liverani, Pompignoli, Occhi, Bargi, Catellani, Pelloni, Facci, Bergamini, Rancan, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Delmonte

 

3643 - Risoluzione per sostenere le case-famiglia e il sistema di accoglienza dei minori garantendone la qualità attraverso la promozione di una forma di accreditamento regionale e una armonizzazione dei contributi previsti per i nuclei accoglienti di concerto col sistema degli Enti locali. (29 06 21). A firma dei Consiglieri: Paruolo, Maletti, Soncini, Zappaterra, Fabbri, Sabattini, Montalti, Mumolo, Bulbi, Rontini, Tarasconi

 

3649 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre risorse, a valere sui fondi destinati alle dipendenze patologiche, per il contrasto al traffico di droghe sulle piattaforme online. (30 06 21). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3650 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi al fine di limitare la commercializzazione di legna prodotta da tagli in autoconsumo e quindi non soggetta a comunicazione. (30 06 21). A firma del Consigliere: Delmonte

 

INTERROGAZIONI

 

3641 - Interrogazione a risposta scritta circa le difficoltà registrate dai medici di base nell’accesso al portale indispensabile sia per la corretta e puntuale erogazione della assistenza medica che per la registrazione tempestiva delle vaccinazioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3644 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura di punti nascita in montagna. Tempistiche e modalità. A firma dei Consiglieri: Daffadà, Costi, Costa, Mori, Soncini, Bondavalli, Fabbri

 

3645 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di medici di medicina generale, con particolare riferimento alla situazione presente a Savigno Comune della Valsamoggia (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3647 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato organizzativo del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3648 - Interrogazione a risposta scritta sul piano vaccinale con particolare riguardo alla vaccinazione degli studenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3651 - Interrogazione a risposta scritta sulla ripartenza scolastica in presenza a settembre 2021. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

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