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86.

 

SEDUTA DI LUNEDÌ 19 LUGLIO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3722

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quando il Piano Regionale sui Trasporti 2025 verrà iscritto all’ordine del giorno dell’Assemblea Legislativa così da procedere con la sua discussione e approvazione definitiva. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

POMPIGNOLI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 3726

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla rimodulazione dei parametri per i passaggi di fascia, dando maggiore rilievo ai dati relativi all’ospedalizzazione rispetto all’incidenza di positivi al Covid-19, in rapporto ai tamponi effettuati. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MARCHETTI Daniele (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

MARCHETTI Daniele (Lega)

 

OGGETTO 3727

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli strumenti che la Giunta intende mettere in campo per concretizzare l’arrivo di contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore del patrimonio artistico e culturale e in particolare per garantire la messa in sicurezza dell'Abbazia Santa Maria del Monte di Cesena. A firma della Consigliera: Montalti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MONTALTI LIA (PD)

FELICORI, assessore

MONTALTI LIA (PD)

 

OGGETTO 3730

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia adeguato la propria organizzazione, regole e prassi alla sentenza 7969/20 della Corte di Cassazione relativa ai danni causati agli automobilisti e agli utenti della strada da animali selvatici. A firma dei Consiglieri: Mori, Costa, Bulbi, Caliandro, Zappaterra, Mumolo, Tarasconi, Daffadà

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MORI (PD)

BARUFFI, sottosegretario

MORI (PD)

 

OGGETTO 3731

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'adozione del cosiddetto “green pass alla francese” in Italia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

BARCAIUOLO (FdI)

BARUFFI, sottosegretario

PRESIDENTE (Rainieri)

BARCAIUOLO (FdI)

 

OGGETTO 3729

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'autorizzazione concessa alla discarica di Ravenna di proseguire l'attività di smaltimento di rifiuti solidi urbani. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZAMBONI (EV)

PRIOLO, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 3732

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere la tempistica degli interventi di ripristino della SP 325 e dei lavori di consolidamento a protezione delle sponde del Setta. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

MASTACCHI (RCPER)

BARUFFI, sottosegretario

MASTACCHI (RCPER)

OGGETTO 3733

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sullo stato di avanzamento di alcune opere viarie finalizzate al miglioramento dei collegamenti stradali nel ravennate. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 3734

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’avvio di controlli nei luoghi di lavoro da parte degli Ispettorati del lavoro della Regione al fine di verificare il rispetto delle condizioni standard sulle protezioni individuali e sui sistemi di sorveglianza preventiva. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

AMICO (ERCEP)

BARUFFI, sottosegretario

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 3735

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle politiche da adottare per garantire l’utilizzo del fondo regionale per la non autosufficienza. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

CASTALDINI (FI)

BARUFFI, sottosegretario

PRESIDENTE (Rainieri)

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 3736

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle azioni da intraprendere al fine di trovare una soluzione alla vertenza relativa alla liquidazione della Manifattura Riese con sede a Carpi (MO). A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

BONDAVALLI (BP)

BARUFFI, sottosegretario

BONDAVALLI (BP)

 

Appello dei consiglieri

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Ricordo della strage di Via d’Amelio

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 3721

Convalida dell'elezione del consigliere Pasquale Gerace, ai sensi dell'art. 17 della Legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni. (46)

(Approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 2956

Nomina, ai sensi dell'articolo 69 comma 3 dello Statuto e dell'articolo 3 della L.R. 4 dicembre 2007, n. 23, dei componenti della Consulta di Garanzia Statutaria. (47)

(Nomina: Addino Filippo, Bologna Chiara e Peccenini Flavio)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 3706

Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto. Nomina dei due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nell’Assemblea del Comitato. (48)

(Nomina: Venturoli Cinzia e Salamone Eugenio)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 2963

Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre un portale presso il quale sia possibile esprimere la propria disponibilità a sottoporsi alla vaccinazione anti covid con dosi residue. A firma della Consigliera: Castaldini

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

CASTALDINI (FI)

MALETTI (PD)

 

OGGETTO 2715

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale, quale soggetto sottoscrittore dell’accordo del 15 aprile 2016, a sospendere, per quanto di competenza, l’iter finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura autostradale denominata “Passante di mezzo” della città di Bologna, e comunque, in ogni caso, ad effettuare una compiuta analisi della concentrazione di agenti inquinanti nel tratto autostradale interessato. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

(Discussione)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Daniele (Lega)

FACCI (Lega)

MASTACCHI (RCPER)

ZAMBONI (EV)

PARUOLO (PD)

LISEI (FdI)

CALIANDRO (PD)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetti 3721 - 2963

Emendamento oggetto 2963

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento Interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,48

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 86 del giorno 19 luglio 2021.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane del 29 e del 30 giugno 2021, nn. 80, 81, 82 e 83, e alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 6 luglio 2021, nn. 84 e 85.

Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno, inoltre, giustificato la propria assenza la consigliera Soncini e gli assessori Corsini e Donini. Per l’assessore Donini risponderà il sottosegretario Baruffi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 3722

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quando il Piano Regionale sui Trasporti 2025 verrà iscritto all’ordine del giorno dell’Assemblea Legislativa così da procedere con la sua discussione e approvazione definitiva. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Zamboni): La prima interrogazione a risposta immediata è la 3722, a firma del consigliere Pompignoli: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quando il Piano regionale sui trasporti 2025 verrà iscritto all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa così da procedere con la sua discussione e approvazione definitiva.

Risponde il sottosegretario Baruffi.

Intanto, la parola al consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Buongiorno, presidente. Mi sente?

 

PRESIDENTE (Zamboni): Sì, la sentiamo bene.

 

POMPIGNOLI: Bene. Grazie.

Aspetterò la risposta da parte del sottosegretario.

Per inciso, sulla base di quello che lei ha anche detto inizialmente, il PRIT è stato adottato nel 2019. Il 14 ottobre 2019 sono state controdedotte le osservazioni rispetto al testo che avevamo adottato in Assemblea. Quindi, sono passati due anni e ancora oggi non lo abbiamo approvato, con tutte le limitazioni del caso, anche in ragione del fatto che dopo due anni credo sia importante approvare un PRIT 2020-2025, che paradossalmente è già vecchio rispetto a quello che abbiamo già adottato.

Sulla base di questo, chiedo lumi sulla questione.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere.

Per la risposta, la parola al sottosegretario Baruffi.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Come è noto, la Giunta regionale, con propria deliberazione dell’ottobre del 2019, ha proposto all’Assemblea legislativa l’approvazione delle decisioni sulle osservazioni presentate e la conseguente approvazione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) 2025.

Il successivo sopraggiungere dei termini della scadenza della X decima legislatura ha precluso all’Assemblea la possibilità di procedere alla valutazione della sopra richiamata proposta della Giunta.

Stante l’importanza di dotarsi di uno strumento di programmazione strategica quale il PRIT, la Giunta ritiene senz’altro necessario perfezionare l’iter di approvazione entro il corrente anno.

Il periodo intercorso, gravato dalla pandemia, ha visto nel frattempo la sottoscrizione del nuovo Patto per il lavoro e per il clima in ambito regionale, e da qui è disceso anche l’impegno della Giunta alla predisposizione di un addendum, con cui si intendono fornire alcuni sintetici aggiornamenti sulle recenti attività intraprese e sull’orizzonte strategico di riferimento, in particolare in tema di mobilità sostenibile e sui relativi investimenti e progetti in corso o previsti nel prossimo triennio.

Risolverei quindi così, il PRIT va definitivamente approvato, non lo definirei vecchio, né men che meno superato, certamente è necessario collocarlo dentro un quadro oggi, alla luce non solo della sottoscrizione del patto, ma anche del riferimento degli investimenti che sono programmati a partire dal PNRR e con la nuova programmazione del prossimo settennato.

In questa chiave procederemo rapidamente, dopo la pausa estiva, a perfezionare questo addendum, per offrire all’Assemblea una cornice più compiuta, dentro cui collocare anche quelle scelte. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, sottosegretario.

La parola al consigliere Pompignoli per la replica.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Mi viene un po’ da sorridere, sottosegretario, perché abbiamo discusso nel DSR e questo Patto per il lavoro per il clima fa un po’ da parafulmine rispetto a tutte le questioni che vi chiediamo con le interpellanze, con le interrogazioni.

Bene, nel senso che sappiamo che dobbiamo comunque andarlo ad approvare definitivamente dopo la pausa estiva, quindi già abbiamo un arco temporale entro cui andarlo ad approvare. È vero, sono mutate anche le condizioni, quindi di questo dovremo sicuramente tenere conto, quindi la pandemia, quindi il PNRR, tutta una serie di valutazione che dovremo fare rispetto ad un PRIT che dal 2019 ancora non ha visto la sua luce.

Quindi, per il momento sono soddisfatto della risposta. È chiaro che terremo alta l’attenzione, anche in ragione, appunto, della sua naturale approvazione. Grazie, sottosegretario.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie.

 

OGGETTO 3726

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla rimodulazione dei parametri per i passaggi di fascia, dando maggiore rilievo ai dati relativi all’ospedalizzazione rispetto all’incidenza di positivi al Covid-19, in rapporto ai tamponi effettuati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo alla prossima interrogazione a risposta immediata, la 3726, a firma del consigliere Marchetti Daniele. Risponderà, al posto dell’assessore Donini, il sottosegretario Baruffi.

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla rimodulazione dei parametri per i passaggi di fascia, dando maggiore rilievo ai dati relativi all’ospedalizzazione rispetto all’incidenza di positivi al Covid-19, in rapporto ai tamponi effettuati.

La parola al consigliere Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Certamente questo è un tema di grande attualità. Basta leggere le notizie pubblicate sulla stampa per rendersi conto della preoccupazione che c’è per via di un aumento dei contagi dovuti alla cosiddetta “variante Delta”. Quindi, è sicuramente un argomento da trattare con la massima attenzione. Certo è che ora la comunità scientifica, le Istituzioni si interrogano un po’ sul futuro. Si sente parlare di eventuali restrizioni, ma noi riteniamo che comunque sia opportuno gestire l’intera questione con il massimo equilibrio, perché come Istituzioni abbiamo il dovere di guardare, sotto tutti i punti di vista, dal punto di vista sanitario, economico e sociale.

Oggi noi chiediamo alla Giunta regionale, in sostanza, come ha ricordato giustamente la presidente, se la Regione ha avviato azioni, con il Governo, per richiedere la rimodulazione dei parametri per i passaggi di fascia, considerando più l’ospedalizzazione e meno l’incidenza dei positivi. Su questo abbiamo comunque già letto qualche notizia di stampa e qualche cambiamento dovremmo vederlo nei prossimi giorni, ma appunto ci interessa capire quale sia la posizione della nostra Giunta regionale.

Ma non è l’unica richiesta che abbiamo avanzato con questa domanda d’attualità, perché noi intendiamo anche chiedere, sempre al fine di monitorare e contenere la diffusione dei contagi da Covid-19, soprattutto quelli legati alla cosiddetta “variante delta”, chiediamo anche di prevedere, soprattutto se la Giunta regionale ha intenzione di prevedere, per incentivare il tracciamento del contagio, l’apertura di punti tampone con accesso libero. Questo è un altro punto fondamentale, a nostro avviso. Riconosciamo che, comunque, a livello territoriale le possibilità sono diverse per effettuare un test, soprattutto se ci riferiamo a quelli rapidi, se pensiamo alle farmacie, ma in un momento in cui si parla di avere un risultato negativo, magari per partecipare a un evento, a una festa, pensiamo, ad esempio, ai matrimoni, al di là della vaccinazione, è possibile partecipare anche con l’esito di un tampone negativo, crediamo sia opportuno mettere in campo azioni di questo tipo per far stare più tranquilli i cittadini e per garantire il massimo della socialità e infondere di nuovo, così, un minimo di fiducia tra la popolazione.

Ripeto: è assolutamente importante seguire il tema dal punto di vista sanitario, perché è nostro dovere sicuramente farlo, ma dobbiamo tenere in considerazione anche tutti gli altri aspetti che riguardano la nostra società.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere.

La parola, per la risposta, al sottosegretario Baruffi.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Come indicato dal consigliere interrogante, la ripresa dei contagi nel nostro Paese potrebbe portare presto ‒ molto presto ‒ a una rivalutazione e a una eventuale rimodulazione dei parametri dei colori delle regioni. Ciò pure in considerazione dei rischi derivanti dalla variante delta, da tenere ben presenti e in corso di valutazione. Per il momento, effettivamente, essa non sta ancora mostrando i suoi effetti sulle strutture sanitarie, tenuto conto dei numeri riguardanti i ricoveri, anche in terapia intensiva, e i decessi, ma resta allo stesso tempo facilmente trasmissibile, mettendo a rischio i soggetti non vaccinati o vaccinati con una sola dose.

Le parole del ministro Speranza dello scorso 16 luglio, in cui definisce ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori, evidenziano bene l’obiettivo di salvaguardare il nostro personale sanitario e, con esso, naturalmente, la capacità di risposta del sistema sanitario, nonché quello di riattivare e confermare in sicurezza le attività economiche ed educative nei prossimi mesi.

Il confronto continuerà in questi giorni e ne terremo informata l’Assemblea e la Commissione.

Le azioni necessarie e imprescindibili per limitare i contagi restano la vaccinazione, su tutto, il tracciamento e il sequenziamento, sui quali la Regione è impegnata da tempo.

Riguardo ai tamponi liberi per i cittadini, si tratta di un’iniziativa già impostata dalla Regione al servizio di numerose fasce di popolazione, come è ben noto all’aula, grazie alla collaborazione delle farmacie e delle strutture mobili messe a disposizione delle aziende sanitarie. La volontà è quella di ripeterli periodicamente con l’obiettivo sia di limitare i contagi sia di sequenziare le nuove varianti presenti sul territorio regionale.

È evidente che la nostra strategia ‒ lo aggiungo fuorisacco ‒ sarà modulata anche sulla base della strategia nazionale che sarà definita dal Ministero, di concerto con le Regioni, anche per quanto riguarda l’evoluzione non solo del contrasto alla pandemia, ma della diffusione del cosiddetto “green pass”, di cui discuteremo in un altro question time tra poco.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, sottosegretario.

La parola al consigliere Marchetti per la replica.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

È chiaro che tutto dovrà rientrare nel quadro di una strategia complessiva definita a livello nazionale. Su questo non vi è alcun dubbio. È chiaro che, come Regione Emilia-Romagna, abbiamo sicuramente dei margini d’azione.

Prendiamo atto, non posso far altro che prendere atto della risposta ricevuta qui oggi in aula. In sostanza, non abbiamo, in fin dei conti, ricevuto indicazioni, informazioni ben precise, ma abbiamo ottenuto una promessa di ottenere degli aggiornamenti prossimamente, strada facendo.

Ribadisco: mi auguro seriamente che per quanto riguarda i parametri che vanno a definire eventuali cambi di fasce a livello nazionale, per quanto riguarda le regioni, soprattutto su eventuali future restrizioni, si cambi passo, dando realmente maggior peso all’ospedalizzazione.

Questo, ripeto, non è un tentativo di prendere sottogamba l’argomento. Anzi. Ci mancherebbe altro. Però, nel momento in cui il tasso di ospedalizzazione è inferiore rispetto al passato e le strutture ospedaliere non stanno ancora vivendo lo stress che hanno dovuto sopportare nei mesi scorsi, quando eravamo nel bel mezzo della pandemia, crediamo sia un messaggio importante da lanciare, come Istituzioni.

È un momento difficile, certamente, che tutti noi dobbiamo affrontare. Ci ritroviamo in una fase dove dobbiamo assolutamente rilanciare anche il nostro tessuto economico e sociale. Per cui ulteriori restrizioni basate sul numero dei contagi, senza tener conto, però, dell’effettiva situazione ospedaliera, sarebbe assolutamente dannoso.

Questo è il nostro punto di vista ed è per questo che abbiamo ritenuto opportuno portare questo tema di assoluta attualità qui in aula oggi. A questo punto attenderemo ulteriori novità, soprattutto immagino che si deciderà qualcosa, come veniva detto, a livello nazionale.

Mi auguro che l’Emilia-Romagna faccia la sua parte e segua questa strada, così come ci auguriamo che comunque si possa vedere un aumento dei punti per effettuare dei tamponi gratuitamente, perché - ripeto - come abbiamo fatto presente anche nelle nostre premesse, riconosciamo che c’è stato uno sforzo importante anche delle farmacie,  un loro contributo fondamentale a livello territoriale e si è garantita l’esecuzione di tamponi gratuitamente per determinate fasce di popolazione, ma, alla luce del numero dei contagi che si prospettano per via della variante delta, crediamo che si debba fare un passo avanti con ulteriori punti previsti e organizzati soprattutto dalle aziende sanitarie.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 3727

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli strumenti che la Giunta intende mettere in campo per concretizzare l’arrivo di contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore del patrimonio artistico e culturale e in particolare per garantire la messa in sicurezza dell'Abbazia Santa Maria del Monte di Cesena. A firma della Consigliera: Montalti

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 3727, a firma della consigliera Montalti, a cui risponderà l’assessore Felicori: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa gli strumenti che la Giunta intende mettere in campo per concretizzare l’arrivo di contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore del patrimonio artistico e culturale e in particolare per garantire la messa in sicurezza dell’Abbazia Santa Maria del Monte di Cesena.

La parola alla consigliera interrogante.

 

MONTALTI: Grazie, presidente.

Ho ritenuto doveroso portare in Assemblea legislativa un tema che è molto caro ai cesenati e a tutto il nostro territorio, ovvero quello della messa in sicurezza dell’Abbazia del Monte di Cesena, che non è solo uno dei luoghi di culto più importanti per Cesena, ma è anche uno dei patrimoni culturali ed artistici più rappresentativi e identitari per la comunità cesenate.

L'assessore Felicori tra l’altro conosce bene questo patrimonio, perché l’anno scorso abbiamo avuto il piacere di averlo in visita alla città di Cesena e all’Abbazia.

Perché l’Abbazia è un luogo importante? Intanto perché conserva un patrimonio unico di ex voto, composto da 704 tavolette votive che sono state realizzate fin dal XV secolo, quindi è una delle collezioni più antiche e complete di tutta l’Europa. Tra l’altro, da questo punto di vista, insieme all’Amministrazione comunale, si sta studiando il percorso affinché venga riconosciuto dall’Unesco come un patrimonio culturale della sua rilevanza.

Poi, la biblioteca dell’abbazia ospita ben 55.000 volumi e l’abbazia contiene anche un laboratorio di restauro del libro antico che è uno dei più pregiati dal punto di vista delle professionalità e di quelli che sono i servizi messi in campo.

Purtroppo l’abbazia negli anni ha subìto alcuni cedimenti strutturali che hanno portato pian piano alla chiusura di alcuni locali. Oggi è stata rilevata una problematica anche legata al dissesto idrogeologico e del territorio, che rappresenta un pericolo davvero grave e che può, in prospettiva, determinare l’inagibilità completa di tutta l’abbazia, quindi l’inaccessibilità e la non possibilità di fruire dell’abbazia e dei luoghi dell’abbazia sia per motivi di carattere religioso sia per una fruizione culturale del patrimonio artistico lì contenuto.

La preoccupazione espressa dall’Amministrazione comunale cesenate, ovviamente dai monaci dell’abbazia, dalla Curia e da tutta la comunità cesenate, che è fortemente legata a questo luogo, è una preoccupazione a cui ho ritenuto importante dare voce. In questo senso, la domanda che voglio porre all’Assessorato è di capire, all’interno di quello che è il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che nella Missione 1 prevede uno stanziamento di circa 800 milioni di euro per la realizzazione di un piano di interventi preventivi antisismici per ridurre il rischio sul patrimonio di culto e appunto anche mettere in sicurezza il patrimonio di culto, vorrei capire come l’Assessorato sta seguendo l’evoluzione del Piano nazionale da questo punto di vista, quindi anche quelle che possono essere le possibilità di accesso a queste risorse per l’Abbazia, in modo da poter intervenire per la messa in sicurezza ed evitarne la chiusura.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera Montalti.

La parola all’assessore Felicori per la risposta.

 

FELICORI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

Effettivamente, è uno dei non moltissimi casi in cui sono informato della materia, sono informato direttamente e personalmente, perché la visita alla basilica di Santa Maria del Monte di Cesena è stato uno dei primi atti dopo la mia nomina.

Non è facile rispondere, perché ci troviamo in una situazione di movimento. La prima cosa sicura è negativa, ed è che il fondo che la Misura 2 del PNRR ha stanziato per il patrimonio religioso è limitato alle chiese di proprietà dello Stato, quindi agli edifici di culto che fanno capo al Ministero degli interni.

Però intravediamo una possibilità. In un Piano nazionale di investimenti culturali collegato al PNRR ci sono 1,76 miliardi di euro, su cui c’è la possibilità che il Governo intenda consultare le Regioni. Comunque noi intendiamo farci ascoltare e prospettare sul patrimonio culturale della nostra Regione una serie di priorità e di indicazioni.

È vero che allo stato attuale il coinvolgimento delle Regioni in generale nel PNRR e in particolare nella cultura non è particolarmente significativo, anche se è una situazione ancora in movimento. Per adesso il Ministero della cultura si è impegnato a consultare le Regioni, è già iniziata una consultazione, per quanto riguarda i borghi e per quanto riguarda il patrimonio di edifici colonici nelle campagne.

C’è anche un impegno più generico del Ministero per quanto riguarda il grande tema della Digital Library, in cui si può intravedere una speranza per la biblioteca storica importantissima che c’è alla Bastia, perché la priorità che noi dobbiamo avere come italiani è di digitalizzare e mettere a disposizione di tutta la comunità della ricerca del mondo il nostro formidabile patrimonio di biblioteche, archivi storici.

Come mi piace dire in modo espressivo, mettere in rete il nostro patrimonio bibliotecario e archivistico è il più bel regalo che l’Italia può fare al mondo, perché il nostro patrimonio è italiano ed è il patrimonio del mondo.

Naturalmente è pensabile che la Regione, su fondi POR FESR o POR FSE, possa a sua volta intervenire, anche se su questi fondi converge una quantità enorme di domande, però la premessa è che ci sia uno studio di fattibilità, ci sia una fotografia esatta della situazione, soprattutto se è una situazione in cambiamento per via del dissesto idrogeologico, e ci sia un progetto quantomeno di massima di intervento, perché bisogna comunque partire da un’indagine, che al momento non sappiamo se sia stata fatta. Vorrei però...

 

PRESIDENTE (Zamboni): Assessore, mi scusi, la invito...

 

FELICORI, assessore: ...aggiungere che, per quanto riguarda gli ex voto, capisco che è una piccola parte, ma è una cosa importante dentro il tema dell’Abbazia, l'Istituto dei Beni culturali aveva già studiato il problema, aveva anche assunto iniziative, ci fu un bellissimo tentativo di aggiornamento della cultura degli ex voto a cura dell'IBC, questo non si è ancora tradotto in interventi diretti, in particolare dobbiamo digitalizzare tutto il patrimonio, che era stato catalogato con vecchi sistemi (forse diapositive, non lo so) e metterlo a disposizione del pubblico. Questo invece è un intervento che possiamo fare e ci impegniamo a farlo

Vorrei però concludere con un punto politico, che secondo me è importante che il Consiglio regionale esamini, ed è questo: ormai da molti anni esiste un provvedimento che si chiama Art Bonus, che permette ai cittadini e alle comunità, non solo alle imprese, ma anche al singolo cittadino sull’IRPEF, di intervenire direttamente in campo culturale, in particolare sul patrimonio culturale.

Mi sembra che un po’ tutti, noi cittadini e i Comuni, siamo legati al vecchio schema, cioè i cittadini e i Comuni denunciano un certo problema, le Istituzioni devono intervenire. Questo schema, ancorché vecchio, è lo schema base di ogni discorso sui beni culturali, perché le Istituzioni devono fare il loro dovere, speriamo di poter mettere più fondi certamente, però dobbiamo anche imparare a dare importanza e ad adottare questi nuovi strumenti.

L'Art bonus dove è stato conosciuto ha dato grande soddisfazione non solo ai beneficiari, ma anche ai mecenati che hanno deciso di mettere 10 euro, 500000 euro. Allora, quando abbiamo dei beni così simbolici di una comunità, secondo me se la comunità si fa vedere anche con queste forme, diventa più forte anche la capacità di reclamare un intervento istituzionale.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Assessore, mi scusi, è molto interessante e tutto quello che sta dicendo, però mi corre l’obbligo di dire che siamo già oltre tre minuti e mezzo del tempo a disposizione della Giunta, mi scusi.

 

FELICORI, assessore: Presidente, mi interrompe sul più bello, ho finito. Devo dire che se io sto addirittura meditando sul fatto che certi provvedimenti di finanziamento regionale dovrebbero essere provvedimenti di accompagnamento dell’autogestione del problema.

Mi piacerebbe proprio avere degli schemi di finanziamento, per cui se tu sull'Art Bonus, che è comunque un finanziamento statale perché è la rinuncia ad un’entrata fiscale, metti 100, noi Regione mettiamo 200, 300 o 400, cioè collegare anche l’intervento pubblico a gesti importanti comunitari. È chiaro che non si può fare su tutto, però su beni così importanti penso che valga la pena cominciare a sperimentare.

Non è un modo (la consigliera mi perdonerà) per eludere il problema, non è il parlar d’altro che spesso si usa in politica, però ho approfittato di questa sua interpellanza per porre un problema politico che secondo me merita la nostra attenzione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, assessore Felicori,

La parola alla consigliera Montalti per la replica. Ha un minuto a disposizione, ma la risposta direi che è stata piuttosto esauriente.

 

MONTALTI: Grazie, assessore, per la risposta, che ci ha anche stimolato in prospettiva.

Sul tema Art Bonus sicuramente sarà mia premura suggerire anche questo strumento. Tra l’altro, va rilevato come comunque per una parte dell’abbazia sia già stato fatto un percorso di crowdfunding a cui hanno partecipato centinaia di cesenati. Quindi, c’è da dire che quando ci sono interventi rilevanti strutturali purtroppo la passione dei cittadini non basta.

Sottolineo come davvero sarà importante presidiare gli stanziamenti del Piano nazionale per far sì che, appunto, anche i grandi interventi possano avere un loro percorso. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 3730

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia adeguato la propria organizzazione, regole e prassi alla sentenza 7969/20 della Corte di Cassazione relativa ai danni causati agli automobilisti e agli utenti della strada da animali selvatici. A firma dei Consiglieri: Mori, Costa, Bulbi, Caliandro

 

PRESIDENTE (Zamboni): Adesso passiamo alla interrogazione 3730 a firma dei consiglieri Mori, Costa, Bulbi e Caliandro. Risponderà il sottosegretario Baruffi.

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia adeguato la propria organizzazione, regole e prassi alla sentenza 7969 del 2020 della Corte di Cassazione relativa ai danni causati agli automobilisti e agli utenti della strada da animali selvatici.

La parola alla consigliera Mori.

 

MORI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione deriva dalla presa d’atto dei quasi 800 casi di incidenti stradali in Emilia-Romagna che annualmente arrecano danni di varia entità, a volte anche con esiti drammatici per la popolazione. In particolare, la provincia di Reggio Emilia è in testa alla classifica dei territori più colpiti, con circa il 34 per cento dei sinistri in Regione, e per l’87 per cento dei casi è il capriolo l’animale più coinvolto, poi di seguito cinghiali, daini e cervi.

È chiaro che, con questo aumento dell’incidentalità, che può derivare anche, come dicono gli esperti, dal cambiamento climatico – quindi l’attenzione della Regione è un’attenzione ovviamente pragmatica, di soluzione, non certo di causa –  per affrontare questo elemento bisogna ispirarsi alla Corte di Cassazione, che proprio il 20 aprile 2020 ha rilevato che per aiutare i cittadini a districarsi in questo confuso sovrapporsi di competenze statali per la richiesta di risarcimento, vale la pena farsi forza non più dell’articolo 2043, che riguarda la responsabilità extracontrattuale, con tutto ciò che attiene rispetto all’ambito probatorio, ma la responsabilità oggettiva ex articolo 2052 del Codice civile relativa alle responsabilità di custodia degli animali.

Questo significa, potenzialmente, la possibilità di avere un po’ di chiarezza nell’approccio e di evitare, come la Regione tenta di fare rispetto ai propri atti e alla soluzione di problemi, ulteriori complicazioni per le richieste dei cittadini coinvolti, ovviamente permettendo loro la piena esigibilità dei diritti, quindi anche risarcimenti, senza doversi districare nella complessità di responsabilità non chiare.

È per questo, dunque, che, ovviamente per la sicurezza dei cittadini e per una maggiore chiarezza delle procedure risarcitorie, che altrimenti possono diventare semplicemente un peso sia per i cittadini utenti che per la Regione, si chiede alla Giunta ‒ che si sa essere sensibile sul tema ‒ se ha adeguato la propria organizzazione alla sentenza della Corte di cassazione che ho citato, per sostanzialmente adeguare anche l’approccio risarcitorio a eventuali richieste, soprattutto per quanto riguarda gli animali selvatici e appartenenti alle specie protette, e se ha intenzione di dotarsi di modalità risarcitorie in medio tempore a far tempo dalla pronuncia. Ovviamente, nel caso in cui non ci si sia ancora adeguati, la maturazione del tempo può, nel frattempo, causare ulteriori contenziosi, spese inutili per i cittadini già colpiti e, ovviamente, per la Regione, che deve, in qualità di soggetto passivo, essere coinvolta nel procedimento.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera Mori.

La parola al sottosegretario Baruffi per la risposta.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Le sentenze della Corte di cassazione alle quali si riferisce l’interpello della consigliera e degli altri consiglieri che hanno sottoscritto l’atto di sindacato ispettivo presuppongono che la Regione Emilia-Romagna risponda ai danni causati da fauna selvatica tramite l’articolo 2052 del Codice civile, ossia per danno da animali in custodia, anche se pare evidente che, in realtà, la fauna selvatica è libera in natura e che la gestione della fauna selvatica è cosa ben diversa dalla sua custodia effettiva.

Fatta questa premessa, la Regione Emilia-Romagna si sta adeguando a quanto espresso dalle sentenze. In particolare, il Servizio Patrimonio sta valutando l’eventualità di stipulare un’assicurazione KASKO, anche attraverso il sostegno della Direzione dell’Agricoltura, che copra l’intero territorio, e di estenderla possibilmente anche a quei Comuni e a quelle Province che intendano aderirvi per coprire anche la loro parte di responsabilità.

In linea generale, sarebbe tuttavia auspicabile una ripresa del confronto tra Ministeri competenti, Regioni e l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, per valutare di ricomprendere eventualmente i danni causati da incidenti stradali da fauna selvatica nelle assicurazioni obbligatorie dei veicoli, oppure di istituire un fondo di solidarietà analogo a quelli già esistenti per altre motivazioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, sottosegretario.

La parola alla consigliera Mori per la replica. Ha due minuti e trenta secondi.

 

MORI: Grazie, presidente.

Ringrazio il sottosegretario, il quale mi permette di esprimere soddisfazione per la risposta perché, come immaginavo, il fenomeno, essendo non irrisorio, necessita di una presa in carico della problematica e, come di solito accade, la Regione Emilia-Romagna agisce su due livelli, il livello di protagonismo personale, soggettivo e istituzionale rispetto alla soluzione dei problemi, in forza del pragmatismo - in questo caso giuridico - che la contraddistingue, e di stimolo sui tavoli nazionali, affinché il problema sia assunto, visto che è generalizzato per alcuni territori, anche a livello di normativa generale, quella assicurativa sicuramente può essere quest’ambito.

Mi pronuncio quindi con soddisfazione rispetto alla risposta intervenuta. Seguiremo la questione nei suoi sviluppi, grazie.

 

OGGETTO 3731

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'adozione del cosiddetto “green pass alla francese” in Italia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 3731, a firma del consigliere Barcaiuolo, cui risponderà, al posto dell’assessore Donini, il sottosegretario Baruffi: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’adozione del cosiddetto “green pass alla francese” in Italia.

La parola al consigliere Barcaiuolo per l’illustrazione.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

L’interrogazione è molto semplice, stiamo dibattendo in queste ore e in questi giorni rispetto all’ipotesi dell’introduzione del cosiddetto “green pass”, meglio dire carta verde, rispetto alla possibilità che determinati soggetti debbano validare la vaccinazione fatta oppure le altre modalità per le quali si può ottenere il green pass. Questo era inizialmente previsto esclusivamente per la partecipazione a determinati tipi di attività come ad esempio accedere alle Residenze sanitarie assistenziali o in altre strutture ospedaliere, oppure per il passaggio da zona rossa a zona arancione.

Dopo le dichiarazioni del presidente francese Macron, anche in Italia si è sviluppato il dibattito rispetto alla possibile estensione di questa certificazione anche per compiere normali attività quotidiane.

L’interrogazione riprende non solo l’articolo 32 della nostra Costituzione, ma anche soprattutto il Regolamento recentemente approvato il 14 giugno dal Parlamento europeo, che, come sapete, ha effetto di legge, il 953 del 2021, che dice delle cose abbastanza chiare e abbastanza determinate.

Io chiedo in questa interrogazione come la Giunta si approcci rispetto a questa possibilità che, come sapete, è oggetto del dibattito quotidiano anche rispetto a decisioni normative che il Governo - mi auguro non con decretazione d’urgenza - possa emanare a breve, e credo che l’opinione della Giunta della Regione Emilia-Romagna, così come degli altri organi territoriali sia importante per non arrivare a quello che per me sarebbe qualcosa di assolutamente inaccettabile da un punto di vista pratico (spiegherò poi nella risposta il motivo), ma che mi lascia anche molti dubbi da un punto di vista giuridico.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere.

La parola al sottosegretario Baruffi per la risposta.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

La discussione sul possibile rafforzamento dell’utilizzo del green pass sta proseguendo nelle sedi nazionali opportune, con il coinvolgimento delle Regioni nel dialogo sulle possibili, nuove misure al riguardo, e faccio riferimento anche alle valutazioni espresse prima in risposta al consigliere Marchetti. Ulteriori valutazioni in tal senso saranno svolte durante la cabina di regia nazionale che si terrà proprio nei prossimi giorni.

Il presidente Bonaccini ha già ricordato come sia necessaria estrema cautela nell’esaminare questa tematica e quanto sia necessaria una stretta interlocuzione con il Governo, per addivenire a delle soluzioni che tengano conto della specificità del nostro Paese, per come questo è organizzato nelle sue attività economiche e sociali, oltre che nei suoi servizi primari. Peraltro, ha citato alcuni luoghi, come discoteche, stadi, palazzetti in riferimento anche alla capienza, su cui è necessaria una valutazione anche per stimolare la ripartenza di queste attività, certamente tra le più colpite dalle misure di contenimento, ovviamente nella totale sicurezza che può essere garantita dal completamento della vaccinazione o dall’attestazione attraverso tampone dell’assenza del virus.

Ritenendo in ogni caso improprio procedere al di fuori di un condiviso omogeneo impianto nazionale – credo che questo sia elemento condiviso da tutti – io credo che non sia utile, per quanto attiene all’Assessorato, alla Giunta in questo momento, formulare proposte o valutazioni in solitaria, che in alcun modo agevolerebbero il percorso in essere, per il quale resta preminente, con ogni evidenza, l’iniziativa del Ministero della salute.

Posso assicurare che noi, anche avendo la responsabilità, in seno alla Conferenza delle Regioni, proprio della materia della salute, saremo parte proattiva comunque in questo confronto per addivenire ad una soluzione che sia la più condivisa e la più efficace per la ripartenza del Paese.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Barcaiuolo, quattro minuti.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Sono insoddisfatto della risposta, ma non totalmente insoddisfatto, perché comunque prendo la cautela che il sottosegretario Baruffi ha riportato rispetto a dichiarazioni del presidente Bonaccini come un qualcosa di positivo. Non mi convince il suo finale, sottosegretario. Io credo che Regione Emilia-Romagna sia un ente che debba dire la propria, debba fare proposte anche al piano superiore. Poi condivido il fatto che la sintesi arriverà da un punto di vista nazionale, però credo che la possibilità di interagire sia un qualcosa che la nostra Regione debba assolutamente perseguire.

Sul green pass ho veramente una serie di riserve forti, una per quale sia l’efficacia reale del vaccino. In Commissione sanità l’assessore Donini, la settimana scorsa, ci ha detto che il 30 per cento dei nuovi contagiati erano persone già vaccinate, larga parte solo con la prima dose, una parte inferiore anche con la seconda dose. Quindi, sappiamo che i vaccinati, che sicuramente, nella stragrandissima parte, non svilupperanno la malattia in forma grave, possono non solo contrarre il virus, ma anche essere contagiosi.

A questo punto, mi chiedo qual è la ratio del green pass per i vaccinati. La comprenderei di più per chi ha un tampone recente, al netto appunto del Regolamento 953/2021 dell’Unione europea che testualmente dice che “la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione al Covid-19 per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia del Covid-19 […] è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate e che il Covid pass non deve costituire una condizione preliminare per l’esercizio del diritto di libera circolazione”.

Allora, premesso che io credo che la campagna vaccinale vada portata avanti con forza, soprattutto per quelle categorie che hanno dimostrato di rischiare di più lo sviluppo della malattia in forma grave e che, come sappiamo, nei mesi scorsi hanno contribuito a mettere in tensione le nostre strutture sanitarie, credo che il tutto vada però messo a sistema, uno, col fatto che l’obbligatorietà vaccinale oggi non c’è. È possibile farla […]. Certo, l’articolo 32 della Costituzione ha una riserva di legge, ma questa legge oggi non è stata attuata. Personalmente sarei contrario, ma il Parlamento potrebbe essere sovrano su questo.

Quindi, qualsiasi altro tipo di normativa che vada a delimitare la libertà di circolazione credo che sarebbe assai pericoloso, perché creerebbe un precedente che, francamente, non mi fa essere ottimista sull’uso successivo che se ne potrebbe fare.

Altra vicenda. Coloro i quali hanno già contratto il Covid e quindi risultano guariti ricevono la possibilità, per alcuni mesi, di avere questa green card, senza alcun controllo specifico degli anticorpi che questi hanno maturato. C’è gente che ha avuto il Covid e ha all’interno del proprio organismo una quantità di anticorpi assolutamente necessari a respingere qualsiasi forma e contrazione nuova del virus, altri che invece non ce l’hanno.

Comprendo che bisogna anche trovare una sintesi, ma ci sono troppe cose che francamente ci e mi lasciano perplessi. Su questo invito la Giunta, anche nell’interlocuzione col Governo rispetto a queste cose, oltre ovviamente all’ennesima bastonata che si darebbe alle categorie produttive che tanto hanno subìto in questo anno e mezzo, di valutare con attenzione come riuscire a fare sintesi nella maniera migliore tra la giusta sicurezza che tutti noi dobbiamo avere e la libertà individuale, che è un qualcosa che forse viene anche prima della valutazione della salute.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3729

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'autorizzazione concessa alla discarica di Ravenna di proseguire l'attività di smaltimento di rifiuti solidi urbani. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3729 a firma Zamboni circa l’autorizzazione concessa alla discarica di Ravenna di proseguire l’attività di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

L’interrogazione è stata stimolata da notizie di stampa che sono uscite in questi giorni, in base alle quali si viene a sapere che il decimo settore della discarica di Ravenna, quello nel quale sono conferiti i rifiuti solidi urbani, avrà altri tre, quattro mesi di vita rispetto alla prevista chiusura al 30 giugno del 2021. Hera ha motivato la modifica già autorizzata dalla Regione sostenendo che si tratta di un’ottimizzazione nella gestione del volume utile della discarica in oggetto, ovvero nella variazione dei quantitativi di rifiuti conferibili in discarica rispetto a quanto inizialmente stimato nella fase di progetto approvato nel 2018. Tradotto in tonnellate di rifiuti che si possono portare in discarica rispetto a quelle inizialmente stimate, si tratta di 18.000 tonnellate in più rispetto alle oltre 250.000 già stimate.

Questa autorizzazione si inserisce in una fase particolare, perché proprio qui, in Assemblea legislativa, abbiamo approvato il Documento programmatico contenente gli obiettivi strategici e le scelte generali del Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027, che è proprio stato approvato dall’Assemblea il 27 maggio scorso. Tra gli obiettivi del nuovo Piano in materia di rifiuti evidenziamo in particolare il divieto di avvio a smaltimento in discarica dei rifiuti solidi urbani indifferenziati. Questo ci porta a chiedere se l’autorizzazione appena concessa non sia in contraddizione con questo documento strategico già approvato dall’Assemblea.

Il tutto, poi, si inserisce in un quadro che vede la Provincia di Ravenna particolarmente deficitaria rispetto alla raccolta differenziata. Secondo i dati dell’annuale rapporto curato dalla Regione, la raccolta differenziata dei rifiuti è cresciuta in Emilia-Romagna anche nel 2020 e ha raggiunto in media il 72,5 per cento, quindi sostanzialmente in linea con l’obiettivo del 73 per cento fissato dal Piano regionale dei rifiuti.

Se si vanno a guardare i dati delle singole Province, si vede che quella meno virtuosa è proprio quella di Ravenna, con il 61,1 per cento, rispetto alle altre Province che hanno addirittura l’82,2 per cento a Reggio Emilia, il 79 per cento e oltre a Ferrara, e così via.

La domanda alla Giunta è proprio questa: non ritiene che, a fronte dell’impegno assunto di recente con l’approvazione del Documento strategico regionale, di vietare lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani indifferenziati, sia contraddittoria l’autorizzazione alla proroga dell’utilizzazione della discarica di Ravenna gestita da Hera, tanto più in una Provincia che si conferma fanalino di coda nella raccolta differenziata?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessora Priolo, prego.

 

PRIOLO, assessore: In parte, consigliere, dati tecnici vedo che li conosce relativamente ai quantitativi relativi a questa autorizzazione, però le spiegherò che non è in contraddizione con le linee strategiche, proprio perché noi, anche in chiusura di discariche e quindi in gestione post mortem, abbiamo bisogno che le stesse siano dal punto di vista tecnico idonee a una chiusura appropriata.

Come lei ha detto e come avrà già letto, le motivazioni sono soltanto di carattere tecnico, quindi non è un problema di quantitativi, perché abbiamo bisogno di ingressare ulteriori quantitativi, ma, ingressando queste 18000 ulteriori tonnellate, si può colmare la volumetria complessivamente richiesta in fase di autorizzazione per la discarica, saturando il volume ed evitando così problemi di natura strutturale, nel pieno rispetto dei limiti volumetrici, delle quote e dei profili autorizzati.

In concreto, a seguito della compressione e sedimentazione dei rifiuti, di queste 18000 di cui parlavamo, per arrivare alla volumetria prevista in sede di progetto e rispettare il progetto autorizzato, risponde difatti ad esigenze tecniche di chiusura ottimale la necessità di saturarla e non lasciare possibili avvallamenti, che potrebbero facilitare il permanere di acque piovane, aumentando la percolazione della discarica. Quindi è proprio un procedimento, un’autorizzazione di carattere tecnico- strutturale quella che è stata concessa, quindi non è in contraddizione con le linee strategiche. Come poi lei ha sottolineato, si tratta di una proroga che è soltanto di 2-3 mesi e non di più, per cui da questo punto di vista antecedente anche al nuovo Piano che entrerà in vigore, ma è proprio un’esigenza tecnica. Noi abbiamo bisogno che in fase di post mortem la chiusura della discarica sia ottimale, per evitare problemi successivi nella sua gestione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Consigliera Zamboni, tre minuti.

 

ZAMBONI: Grazie, assessore, per la risposta. Mi devo dichiarare assolutamente insoddisfatta, ma questo non dipende dalla Regione, dipende dalle politiche di Hera.

Hera sapeva benissimo che questa discarica doveva essere chiusa a fine giugno 2021, non ha fatto nulla per rendere inutile questa proroga di smaltimento di rifiuti e poi devo dire che 18000 tonnellate in tre mesi, rispetto a un totale stimato di 251691 dal 2018 al 2021, dà l’idea di una sproporzione enorme. Non siamo al 10 per cento, ma quasi, e compresso in un breve lasso di tempo. Quindi, è bene che Hera gestisca veramente le politiche dei rifiuti della nostra Regione in funzione dei benefìci ambientali e non solo degli utili, perché di questo passo metteremo sempre delle toppe. Quindi, siamo andati a chiudere l’inceneritore di Ravenna e adesso dobbiamo aumentare la capacità di accoglimento di una discarica che al 30 giugno doveva esser chiusa.

Quindi, Hera si conferma assolutamente deficitaria nelle politiche ambientali, di gestione dei servizi che ha in questa Regione.

 

OGGETTO 3732

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere la tempistica degli interventi di ripristino della SP 325 e dei lavori di consolidamento a protezione delle sponde del Setta. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora alla interrogazione 3732 circa la tempistica degli interventi di ripristino della strada provinciale 325 e dei lavori di consolidamento a protezione delle sponde del Setta, a firma del consigliere Mastacchi.

Consigliere, prego.

 

MASTACCHI: Buongiorno. Grazie, presidente.

Si tratta della frana che ha interrotto il 6 aprile 2019 la strada provinciale 325 che collega i Comuni di Sasso Marconi e Monzuno, in particolare fra i caselli di Rioveggio e Cinque Cerri. Questo presuppone che, quando viene interrotta la viabilità autostradale a causa di incidenti nelle gallerie sulla variante di valico, il traffico viene riversato su questa viabilità alternativa che non è assolutamente in grado di sopportare un carico di traffico così pesante, oltre a non essere in grado, in via ordinaria, di sopportare il traffico ordinario.

Siccome notizie di stampa avevano dato come tempistica di ripristino della frana la primavera 2021, quindi la primavera scorsa, e i notevoli ritardi che si stanno accumulando fanno presupporre che ci sia qualche complicazione – tra l’altro circolavano anche voci su timori per la perdita dei finanziamenti, cosa sulla quale sono già stato rassicurato direttamente dall’assessore – si chiede appunto se i due interventi previsti, quello di ripristino della viabilità sulla 325 e quello di consolidamento della protezione delle sponde del Setta, possano appunto partire. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie a lei, consigliere.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In riferimento all’interrogazione in oggetto, dalle informazioni assunte per le vie brevi dalla Città Metropolitana di Bologna, a cui compete l’appalto dei lavori di ripristino della SP325, a seguito della frana all’altezza del chilometro 13, si riferisce che è in corso la gara per l’affidamento in via d’urgenza e che, pertanto, l’avvio dei lavori è previsto nel mese di settembre.

Per quanto riguarda i lavori di competenza dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, consistenti nella realizzazione di una scogliera lungo il tratto fluviale in corrispondenza della frana, poiché gli stessi interferiscono con l’elaborazione di competenza della Città Metropolitana, che saranno realizzati, si rende opportuno avviarli una volta concluse le lavorazioni stradali, indicativamente nell’anno 2023.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Mastacchi, ha quattro minuti.

 

MASTACCHI: Grazie.

Chiaramente non posso ritenermi soddisfatto rispetto alle tempistiche. La speranza è che non si scivoli da una stagione all’altra, quindi dalla primavera all’estate, dall’estate all’inverno e così via, e che la burocrazia, anche in questo caso, non sia colei che non consente di realizzare questi lavori, che sono veramente molto importanti.

È un vero peccato aver buttato via l’estate. Chiaramente, sono attività che si svolgono con molta più facilità durante il periodo estivo, mentre la stagione invernale non è quella più adatta per lavori di questo tipo, sia dal punto di vista del cantiere, ma anche dal punto di vista dell’impatto che questo ha sulla cittadinanza che è a ridosso dei cantieri stessi.

Speriamo che il nuovo impegno, a questo punto non più della primavera, ma dell’autunno 2021, sia rispettato e che questa vicenda si possa chiudere.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3733

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sullo stato di avanzamento di alcune opere viarie finalizzate al miglioramento dei collegamenti stradali nel Ravennate. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3733, sullo stato di avanzamento di alcune opere viarie finalizzate al miglioramento dei collegamenti stradali nel ravennate, a firma della consigliera Piccinini.

Consigliera, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Parliamo, oggi, di alcuni problemi storici legati alla viabilità ravennate, nello specifico delle direttrici che collegano Ravenna con Forlì tramite la Statale 67 Ravegnana e Ravenna con Ferrara nord e a sud con Rimini collegati dalla Statale 16 Adriatica. Ne parliamo congiuntamente perché i problemi sono analoghi. Sono quelli del consistente volume di traffico e di attraversamento che crea problemi e criticità ai centri abitati coinvolti.

Per quanto riguarda la Statale 67, sappiamo che dovrà essere oggetto di un importante intervento di ammodernamento che ha l’obiettivo di risolvere queste criticità che storicamente sono presenti e che hanno portato anche a una lunga interruzione della viabilità. Allo stesso modo anche la statale 16 è interessata da progetti rilevanti per quanto riguarda la circuitazione di alcuni abitati, che nel frattempo sono diventati molto popolosi. Penso all’agglomerato di Camerona, Mezzano e Glorie, ma anche alla condizione che interessa il centro di Fosso Ghiaia.

I problemi sono analoghi e sono stati accentuati nel tempo anche dal traffico turistico verso Mirabilandia o verso Milano Marittima, Cervia, Cesenatico e il riminese.

Sono questi centri che subiscono le conseguenze di un traffico di attraversamento, come dicevo, che è particolarmente consistente e crea gravissimi disagi agli abitanti e anche condizioni di pericolosità per gli scambi fra i lati delle strade statali. Allo stesso tempo, l’attraversamento di questi centri abitati contribuisce a rallentare i tempi di percorrenza e anche ad ostacolare la fluidità della viabilità.

Sappiamo che queste sono problematiche note alla Regione da tempo, so che questa Istituzione ha chiesto al Ministero dei trasporti e all’ANAS una collaborazione per realizzare alcune opere viarie, con l’obiettivo di migliorare questi collegamenti stradali, stanziando anche 500000 euro nel 2021 e 600000 euro nel 2022 per la progettazione di un insieme di opere, tra le quali rientrano, come dicevo, anche l’ammodernamento della Ravegnana e i due rami che collegano la statale 16 con Ravenna e con Rimini.

Per dare corso a queste operazioni, sono state previste delle convenzioni con ANAS e con gli Enti locali interessati. A fronte della necessità di procedere celermente e individuare le soluzioni migliori sia per l’adeguamento della Ravegnana, sia per superare l’attraversamento di Fosso Ghiaia e dei centri abitati che citavo in premessa, le chiedo, sottosegretario, quali siano i tempi previsti e quale sia il complessivo stato di avanzamento della progettazione, che, come dicevo, è urgente e indispensabile al territorio ravennate e in generale al comparto orientale della Regione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In risposta all’interrogazione in oggetto, si evidenzia che, relativamente all’ammodernamento della S.S. 67 Tosco-Romagnola Ravegnana e alle varianti agli abitati di Fosso Ghiaia, Camerlona, Mezzano e Glorie nel Comune di Ravenna non è ancora stata sottoscritta la convenzione con ANAS e pertanto non è ancora definito il programma temporale e finanziario per l’attivazione o l’adeguamento dei progetti.

L’impegno della Regione è tuttavia rivolto ad accelerare la realizzazione delle suddette opere infrastrutturali, e per questo si prevede la sottoscrizione delle convenzioni entro l’anno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Piccinini, ha tre minuti.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Prendo atto della risposta, nel senso che finalmente abbiamo una data. Come dicevo, sono criticità che si protraggono da tempo. Ricordo che per la Ravegnana ci fu anche un ordine del giorno approvato in Comune a gennaio dello scorso anno; ad agosto ci furono anche delle dichiarazioni e un impegno da parte dell’assessore Corsini, che parlava di vari progetti al vaglio. Oggi, come si diceva, manca sia la convenzione che la progettazione.

È quindi importante arrivare almeno alla sottoscrizione della convenzione, per poi procedere con i passi successivi, perché, come dicevo in premessa, sono criticità che ci portiamo dietro da tanto tempo e che i cittadini dei centri abitati coinvolti richiedono da mesi e mesi ormai, quindi è importante procedere con celerità. Ci auguriamo davvero che si possa procedere, come il sottosegretario diceva, entro la fine dell’anno almeno con la sottoscrizione della convenzione con ANAS. Grazie.

 

OGGETTO 3734

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’avvio di controlli nei luoghi di lavoro da parte degli Ispettorati del lavoro della Regione al fine di verificare il rispetto delle condizioni standard sulle protezioni individuali e sui sistemi di sorveglianza preventiva. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3734 circa l’avvio di controlli nei luoghi di lavoro da parte degli Ispettorati del lavoro della Regione al fine di verificare il rispetto delle condizioni standard sulle protezioni individuali e sui sistemi di sorveglianza preventiva. A firma del consigliere Amico.

Consigliere, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Nel corso dell’ultima settimana, solo a Reggio Emilia, sei sono stati gli infortuni sul lavoro. Lo scorso giovedì, a Ravenna, un operaio di 63 anni, appartenente a una ditta esterna del gruppo Marcegaglia, ha perso la vita, schiacciato da una bobina d’acciaio.

Sono diversi episodi che, nel corso delle ultime settimane, in particolar modo la scorsa, denunciano quanto e come la precarietà sui posti di lavoro, dal punto di vista delle tutele e degli apparati di protezione, sia particolarmente carente.

Si tratta di persone tutte tra i 50 e i 60 anni, che solitamente lavorano in sospensione. Presso ogni AUSL, per i casi di infortunio mortale nei luoghi di lavoro, i Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono coinvolti al fine di effettuare indagini di polizia giudiziaria in coordinamento con la Procura della Repubblica locale. L’indagine effettuata consente di acquisire informazioni prima di tutto ai fini giudiziari.

È possibile, però, utilizzare queste attività anche per esaminare l’evento, con l’obiettivo di intervenire sulle cause. Nel corso dell’anno 2020 gli infortuni con esito mortale, per cui i servizi PSA [...] hanno svolto indagini o comunque sono stati attivati, sono stati 37, di cui 15 in edilizia e 10 in agricoltura, coinvolgendo per l’85 per cento lavoratori italiani.

Le confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL hanno lanciato un Patto per la salute e la sicurezza necessario e urgente per fermare la strage nei luoghi di lavoro, una strage silenziosa che, al fianco di quella che abbiamo vissuto negli ultimi quindici mesi, prosegue e che prevede la formazione dei lavoratori, la patente a punti per le imprese, il potenziamento delle ispezioni, la valorizzazione della contrattazione nazionale decentrata, il rafforzamento della rappresentanza sindacale in azienda, l’innovazione dei dispositivi di protezione individuale e delle tecnologie per la prevenzione, l’inserimento della salute e della sicurezza del lavoro nei programmi delle scuole superiori.

Il programma di contrasto agli infortuni sul lavoro e malattie professionali elaborato da CGIL, CISL e UIL a livello nazionale è stato consegnato giovedì 15 luglio al prefetto di Modena durante il presidio organizzato nell’ambito di una campagna di mobilitazione, che prevede assemblee nelle fabbriche modenesi e distribuzione di materiale informativo ai lavoratori.

Allo stesso tempo, il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 dedica particolare attenzione ai settori dell’edilizia e dell’agricoltura, introducendo un programma predefinito (PP7), prevenzione in edilizia e agricoltura, che tutte le Regioni dovranno realizzare. La Regione Emilia-Romagna si appresta a svilupparlo con l’ausilio di due gruppi di lavoro regionali, uno per ogni settore, con l’obiettivo di prevenire e ridurre al minimo questi gravi eventi.

È evidente che, oltre ai programmi, la necessità di intervenire stia anche nel rendere maggiormente stringenti ed efficaci i controlli preventivi da parte degli Ispettorati del lavoro. Pertanto, poiché riteniamo che non sia rimandabile ulteriormente questo potenziamento, interroghiamo la Giunta se abbia intenzione di sollecitare il Governo e il ministro competente affinché venga dato mandato agli Ispettorati del lavoro della Regione di svolgere controlli serrati in tutti i luoghi di lavoro, di monitoraggio e verifica del rispetto delle condizioni standard sulle protezioni individuali e sui sistemi di sorveglianza preventiva.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Voglio ringraziare prima di tutto il consigliere interrogante per aver segnalato la tematica anche in quest’aula, un argomento di stretta attualità che l’Assessorato tiene monitorato, stimolando azioni concrete anche alla luce dei recenti episodi qui richiamati, per promuovere e valorizzare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Peraltro, anche per iniziativa delle organizzazioni sindacali, il problema è presente con rinnovata centralità anche all’interno del nuovo Patto per il lavoro e per il clima, sottoscritto nel dicembre scorso, a riprova di come tutta la realtà regionale debba sentirsi impegnata in questo senso. Certamente lo è la Giunta regionale.

Il ministro Speranza coordina il Comitato, previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 81 del 2008 per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive, per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a cui ha presenziato anche in data 12 maggio 2021, Comitato che vede la presenza anche di quattro Regioni, tra cui l’Emilia-Romagna.

In quell’occasione il Ministro ha posto l’accento sulla sicurezza sul lavoro, che intende come una materia fondamentale che intercetta competenze di più soggetti, il Ministero della salute certamente, le funzioni delle Regioni e delle Aziende sanitarie, ma anche quella del Ministero del lavoro e dell'Inail.

Il Ministero della salute ha già provveduto ad incrementare l’organico dei servizi che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro, come definito nel decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021, che prevede il potenziamento delle attività di prevenzione sul territorio. Le Regioni hanno autorizzato le aziende e gli Enti del Servizio sanitario a procedere, in deroga agli ordinari limiti assunzionali, al reclutamento straordinario di dirigenti, medici e tecnici, della prevenzione nei luoghi di lavoro con contratti a tempo indeterminato, da destinare ai predetti servizi.

Il comma 2 del succitato decreto-legge stabilisce il finanziamento complessivo nazionale in 3,4 milioni di euro per il 2021 e 10 per il 2022. Alala Regione Emilia-Romagna spetterà la propria quota di accesso nel riparto tra le Regioni e le Province autonome, e assumiamo anche l’impegno di dare conto dell’andamento di questo processo di rafforzamento assunzionale degli organici. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Amico, ha due minuti.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Ringrazio della risposta, che mi trova soddisfatto soprattutto per l’impegno che la Giunta sta profondendo per l’attivazione di questo potenziamento, che io reputo essere particolarmente urgente e necessario, data la qualifica anagrafica delle persone che sono stati coinvolti negli ultimi episodi.

Credo che attraverso un’intensificazione della prevenzione, un’intensificazione dei controlli, un monitoraggio anche di quelle che sono le condizioni che spesso e volentieri avvengono attraverso il conferimento di appalti e subappalti a ditte esterne nell’esecuzione dei lavori, lì stia il nodo, diciamo così, da effettuare in termini di controllo, per garantire che i sistemi di protezione per quanto riguarda i lavoratori, così come quelli generalmente presenti all’interno dei cantieri, siano effettivi, efficaci e ci aiutino sostanzialmente a ridurre quanto più possibile questa tragedia. Una tragedia che appunto non può essere classificata come elemento di fatalità, non può essere classificata come legata al caso, bensì a elementi che possono essere posti in essere da parte delle aziende, da parte degli Ispettorati del lavoro per ridurre l’impatto negativo che questo ha determinato soprattutto negli ultimi giorni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3735

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle politiche da adottare per garantire l’utilizzo del fondo regionale per la non autosufficienza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3735 in merito alle politiche da adottare per garantire l’utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza, a firma della consigliera Castaldini.

Consigliera, prego.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Sottosegretario Baruffi, oggi ha una lunga maratona di risposte, ho visto. Questo è un tema che nasce da una Commissione esattamente il primo luglio. Ci siamo sentiti dire che la Regione non intende aumentare le risorse perché le aziende sanitarie non sono in grado di spendere tutta la quota stanziata. Siamo andati a riprendere la Commissione e l’abbiamo riascoltata, perché non credevamo alle nostre orecchie. Il Fondo per la non autosufficienza è un fiore all’occhiello della Regione Emilia-Romagna, si cita spessissimo in tutte le questioni legate a disabilità e assistenza sul territorio.

Errani fece una legge e l’esempio di questo era che si finanziava il Fondo per la non autosufficienza addirittura prima di approvare il bilancio regionale. Il Fondo si contraddistingue per fare degli emiliano-romagnoli una vera e propria bandiera per quanto riguarda tutte le tematiche che ascoltiamo in quest’ultimo anno. C’è un “ma”: in questo momento storico è chiaro che è esplosa la domanda di aiuti e di assistenza, e le continue richieste da parte dei più fragili.

Chi è che ha sostenuto quella richiesta sempre più pressante? Molte volte, il mondo che noi indichiamo come il mondo del no profit, le persone, i volontari che in questo periodo hanno molte volte aiutato lo Stato e quindi anche la Regione. L’assessore Calvano, rispondendo ai sindacati, chiedeva di portare l’avanzo ad un 5 per cento fisiologico. Premesso che anche quel dato è troppo alto, appare evidente che ci sono aziende sanitarie che non sono in grado di programmare e far fronte alle esigenze del territorio. Il 5 per cento del Fondo per la non autosufficienza finanziato dalla Regione, 457 milioni, è pari ‒ il 5 per cento ‒ a 23 milioni di euro. È chiaro che sono soldi che si riferiscono a ore di assistenza a disabili e anziani in meno.

Faccio un esempio. Credo sia fondamentale evidenziare come l’andamento delle tariffe sia sempre costantemente in crescita, mentre le ore di assistenza domiciliare integrata sono passate mediamente dalle 21 del 2007 alle 15 del 2020. La media nazionale è di 17 ore ad utente. Non lo diciamo noi dell’opposizione. Questo è un dato che la CGIL ha riportato proprio in quelle Commissioni che noi stiamo facendo per audire l’assestamento e soprattutto le politiche riguardanti l’assestamento e questo tema.

Lei pensi che domani arriveranno emendamenti che non riescono a essere finanziati neanche per un milione di euro. Qua si tratta di 23 milioni di euro. Lo so che è un tema molto specifico, ma se questa cosa viene confermata anche da lei, sottosegretario, noi oggi vorremmo sapere ‒ e far piena luce ‒ chi è che non spende bene questi soldi. È chiaramente evidente che forse la Commissione dovrà trattare esattamente questo tema, cioè come viene speso in tutto il territorio emiliano-romagnolo il Fondo per la non autosufficienza e dove esistono non risparmi, ma una spesa cattiva dei soldi, che porta a una assistenza in meno.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Con spirito di leale collaborazione verso l’aula e l’interrogante, ma con franchezza, segnalo all’interrogante e alla Presidenza come buona parte del quesito abbia più le caratteristiche d’accesso agli atti che da interrogazione di immediata attualità.

Nel 2021 le risorse regionali e nazionali destinate alla non autosufficienza sono state incrementate di 20,8 milioni rispetto al 2020 e ammontano attualmente a complessivi 522,8 milioni, tra Fondo regionale per la non autosufficienza (457), Fondo nazionale (52,3) e Fondi nazionali per i caregiver (7,6), Dopo di noi (5,8). Questo per avere lo spaccato del quadro di composizione.

Le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza sono annualmente assegnate alle aziende ASL e gestite dalle aziende stesse nel proprio bilancio, con contabilità separata. Queste risorse hanno destinazione vincolata a interventi per la non autosufficienza. Le risorse non spese possono essere utilizzate nell’annualità successiva con lo stesso vincolo. Il CTSS e i Comitati di distretto esercitano un monitoraggio costante sull’utilizzo delle risorse nei diversi ambiti territoriali e la Regione ha sempre promosso il pieno utilizzo delle risorse disponibili.

La DGR 1746, relativa al programma 2020 dell’FRNA e dei fondi per la non autosufficienza, ai fini del riparto delle assegnazioni delle risorse considera anche i residui relativi al 2019 eccedenti il 5 per cento delle risorse assegnate nel 2000, e tale criterio di riparto è stato introdotto per incentivare da parte dei Comuni e delle ASL il completo utilizzo dei residui.

La quota dei residui è stata nel 2018 di 29,6 milioni, nel 2019 di 36,6, al 31 dicembre 2020 la quota è salita a 45,5, corrispondente all’8 per cento, tenendo conto della chiusura dei centri diurni per anziani e disabili, alla limitazione degli inserimenti nei servizi residenziali per garantire l’isolamento, cose che hanno condizionato la programmazione dei servizi e il relativo utilizzo delle risorse disponibili.

I fondi mantengono la propria destinazione vincolata e la conseguente programmazione di utilizzo nel corso naturalmente del 2021. Gli strumenti per monitorare l’utilizzo delle risorse per la non autosufficienza sono i bilanci delle aziende ASL e il sistema informativo regionale di monitoraggio dell'FRNA, che coinvolge gli Uffici di Piano e i distretti.

A margine di questo segnalo due cose. Non parlerei, perché non corrisponde ai fatti, di costante aumento delle tariffe, come è noto, non è quello che è accaduto nel corso degli ultimi cinque anni. Segnalo anche che è certamente impegno di questa Amministrazione aumentare la dotazione del Fondo per la non autosufficienza, perché è la società che ne ha bisogno nel quadro della sua evoluzione.

Credo che in questo momento (su questo c’è piena consonanza con l’interrogante) lo sforzo, superata anche la gestione di emergenza di questa fase della pandemia, debba essere quello del pieno ed efficace impiego delle risorse disponibili, altrimenti noi facciamo emendamenti con cui andiamo a finanziare ulteriormente il fondo e ci troviamo invece, nella costruzione del bilancio dell’anno successivo, a dover andare a recuperare residui, come si è visto, anche significativi non utilizzati nella gestione precedente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, sottosegretario. Solo una precisazione: la Presidenza non entra nel merito delle interrogazioni, se poi lei ha voluto dare un suggerimento alla collega per fare anche una richiesta da atti, questa è una questione che sarà della consigliera.

Consigliera Castaldini, ha due minuti e mezzo.

 

CASTALDINI: Presidente, grazie.

La risposta, a parte l’ultima piccola parte di assonanza che ha rilevato Baruffi... Ci sono due aspetti. Il primo. Noi domani e per tre giorni parleremo di assestamento e sto raccontando all’Assemblea legislativa, in particolare alla maggioranza, che un fondo fondamentale come quello per la non autosufficienza ha la possibilità di spendere soldi che non sono stati spesi. È un appello alla maggioranza e alla Giunta.

Credo che non ci sia luogo e modalità migliore per poter parlare e iniziare un’ottima discussione per l’assestamento, perché quando mi si bocciano emendamenti di un milione e mezzo di euro per i ragazzi con disabilità che devono accedere alle scuole paritarie come l’anno scorso, e io trovo avanzi di oltre 30 milioni su un fondo così importante, ditemi, io posso fare tutte le interrogazioni che voglio, ma ho capito, nel secondo punto, che per quanto riguarda la ricerca di chi spende male i soldi, i tecnici mi rispondono “cara Castaldini, legga tutti i bilanci”. Bene, ringrazio come sempre gli uffici, alcuni uffici, altri sono assolutamente collaborativi. come dire collaborativi. È evidente che leggerò tutti i bilanci […] delle ASL; non mi sottraggo a un lavoro che deve fare qualsiasi consigliere. Dico che forse non è proprio il modo migliore per rispondere a una richiesta così pressante. Perché? Perché questo potrebbe far nascere, invece, una nuova visione della politica, cioè come utilizzare i soldi che restano e come utilizzarli bene; come sostenere quelle associazioni, quelle attività di volontariato che fino ad oggi hanno svolto un ruolo complementare rispetto allo Stato, nella visione del principio di sussidiarietà. Quello è un tema, sì, che mi interessa, al di là della risposta tecnica, e punterei, come sempre, in una giornata un po’ complicata politicamente, punterei proprio a quell’assonanza di cui lei parlava, cioè la possibilità di non fare un errore come questo, perché questo è un errore dal punto di vista amministrativo e tecnico, ma provare a rilanciare e capire come possono essere spesi meglio, per tutti, questi soldi.

Tariffe, Baruffi, mi scusi. Su questo, invece, visto che ho studiato (per dirlo agli uffici che mi chiedono di leggere i bilanci, ma a breve lo farò), sulle tariffe, le faccio un esempio: Parma e Modena. Un disabile con ISEE zero deve pagare una quota parte del servizio, un disoccupato con ISEE 9000 euro, invece, riceve un sussidio sociale. Quando io dico che è certo che la Regione Emilia-Romagna aiuta e ha presente, però dico di fare attenzione perché si creano queste storture e con quel fondo questo potrebbe risolversi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3736

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle azioni da intraprendere al fine di trovare una soluzione alla vertenza relativa alla liquidazione della Manifattura Riese con sede a Carpi (MO). A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’ultima interrogazione, la 3736, in merito alle azioni da intraprendere al fine di trovare una soluzione alla vertenza relativa alla liquidazione della Manifattura Riese con sede a Carpi.

Consigliera Bondavalli, a lei la parola.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Abbiamo affermato più volte in questi mesi, e parto da qui per presentare questa interrogazione, il tema occupazionale, che è sicuramente fondamentale nella ripartenza, naturalmente, ci auguriamo, definitiva.

La conservazione dei posti di lavoro esistenti è un obiettivo sicuramente da provare a perseguire con ogni forza a disposizione, proprio per fondare su di esso la tenuta e la coesione sociale delle nostre comunità. È proprio in questo contesto che si inserisce la vicenda della storica azienda emiliana Manifattura Riese, un’azienda che è nata proprio in Provincia di Reggio Emilia, Rio Saliceto, oltre mezzo secolo fa, a cui fa capo il brand Navigare, che costituisce l’oggetto del mio question time.

Esso ha registrato negli ultimi anni diversi passaggi di proprietà, l’ultimo dei quali ne ha determinato l’approdo il 26 aprile 2021 a Luchi Finanziaria, che già qualche giorno successivo, il 29, l’ha posta in liquidazione. Entro pochi giorni, entro il 25 luglio, dovrebbero essere avviate le procedure di licenziamento collettivo per gli 82 dipendenti in organico. Nel frattempo sono rimasti 75, a seguito di alcune dimissioni.

L’Assessorato regionale al lavoro, dinnanzi alla gravità di questa decisione assunta prontamente, ha convocato un tavolo di confronto istituzionale per provare a fermare la procedura di liquidazione e proponendo anche il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria, dando disponibilità a vagliare ogni soluzione possibile per salvare i posti di lavoro.

A questo riguardo, vorrei precisare che la maggior parte di essi, come avviene peraltro in tutto il comparto della moda, ma non solo, in questo caso però è di questo che stiamo parlando, sono occupati da donne. Dunque, il licenziamento collettivo andrebbe ad aggravare quell’evidente svantaggio di genere che sul piano occupazionale, peraltro, è emerso in tutta la sua portata proprio nel corso dell’emergenza sanitaria.

Nonostante tutto ciò, la proprietà di Manifattura Riese ha rifiutato qualsiasi confronto con le organizzazioni sindacali, l’Amministrazione comunale di Rio Saliceto e anche l’Assessorato regionale al lavoro, manifestando un esclusivo interesse rivolto al marchio e non al rilancio della storica azienda emiliana. È stato chiesto l’intervento del MiSE (Ministero dello sviluppo economico) per provare proprio a fermare le procedure di liquidazione e licenziamento, come detto, già disposte.

La proprietà dell’azienda ‒ lo voglio ribadire in questa sede ‒ ha disertato il tavolo convocato a Roma il 2 luglio scorso. Peraltro, ha fatto sapere che non sarà presente nemmeno a quello previsto proprio nella giornata di oggi, limitandosi ad annunciare l’intervento del liquidatore all’incontro fissato per il prossimo 28 luglio.

La preoccupazione tra i lavoratori, e non solo tra loro, è davvero tanta. Per questo le organizzazioni sindacali hanno promosso sabato scorso, il 17 luglio, uno sciopero in tutti i punti vendita con marchio Navigare presenti nel territorio italiano.

In questo quadro, che ho provato - ovviamente in maniera molto sintetica - a delineare, il mio quesito a risposta urgente ha lo scopo di chiedere alla Giunta regionale quali ulteriori azioni si possano intraprendere affinché possa essere trovata una soluzione alla vertenza, in modo da evitare la perdita di posti di lavoro, tenendo peraltro presente che l’area geografica di pianura, posta ai confini tra Reggio Emilia e Modena, nella quale si trova la manifattura Riese, che costituisce un importante distretto della moda, è stata recentemente interessata da altre importanti crisi aziendali, quindi davvero la situazione è molto preoccupante. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

La parola al sottosegretario, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In merito al quesito relativo alla manifattura Riese formulato dalla consigliera, sono a riferire quanto segue. Si erano già tenuti in data 12 e 19 maggio incontri del tavolo per ragionare di salvaguardia occupazionale convocati dall’assessorato e, come riportato dall’interrogante, a ciò ha fatto seguito un primo incontro convocato dal MISE lo scorso 2 luglio, conclusosi purtroppo in modo negativo, con la manifesta insoddisfazione da parte sia delle Istituzioni che dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, vista l’assenza di entrambi i rappresentanti della proprietà, Luchi Fiduciari, che detiene l’80 per cento e Navi Group con il 20.

In quella sede era presente il liquidatore, non autorizzato a fornire informazioni del tavolo istituzionale, se non a ribadire la decisione di cessare l’attività. L'incontro è stato pertanto aggiornato al 19 luglio, con l’esplicita richiesta che fossero presenti i rappresentanti della proprietà. Confermo che è previsto proprio per oggi pomeriggio, lunedì 19 luglio, alle ore 16 il tavolo di salvaguardia convocato presso il MISE e naturalmente vedremo chi sarà presente.

Ciò detto, è intenzione delle Istituzioni sostenere ogni iniziativa possibile per garantire la continuità produttiva ed occupazionale, anche a fronte di un’azienda e di un marchio storico del made in Italy. Il settore della moda e del tessile, riconosciuto in crisi, può usufruire oggi di appositi sostegni di accompagnamento, dal punto di vista degli ammortizzatori, non previsti per altri comparti, oltre che di uno specifico fondo istituito presso il Ministero e finalizzato a sostenere transitoriamente operazioni di rilancio industriale per aziende storiche che costituiscono un patrimonio da non delocalizzare. Ecco perché esistono gli strumenti, tanto sul piano passivo quanto sul piano attivo, per poter assumere, con il concorso delle Istituzioni, decisioni rilevanti per la tutela della produzione e dell’occupazione.

Pertanto, continueremo a seguire la vertenza, a collaborare con il ministero coinvolgendo anche le associazioni industriali del territorio, per approfondire ogni soluzione possibile atta a garantire la continuità produttiva, in particolare la professionalità dei lavoratori e delle tante lavoratrici che costituiscono il patrimonio e il successo di questo affermato marchio della moda italiana.

Segnalo, ma è ben noto a quest’aula, come proprio su questo settore l’Assessorato abbia inteso istituire un tavolo istituzionale specifico, riconoscendone gli elementi di fragilità e gli elementi anche necessari di coesione per poter affrontare vertenze. Questa è quanto di più lontano sia dalle modalità che noi abbiamo previsto e che anche al tavolo nazionale sono state previste per una gestione responsabile delle situazioni di difficoltà che si possono via via creare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Bondavalli, prego, due minuti.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Grazie al sottosegretario Baruffi per la risposta, che mi soddisfa nella misura in cui c’è ed è dimostrato un impegno, da settimane costante, di questa Regione rispetto a questa vertenza. C’è davvero una grande preoccupazione tra i lavoratori, tra le lavoratrici, naturalmente con il coinvolgimento di tante famiglie.

C’è, da un certo punto di vista, attesa rispetto all’appuntamento di oggi pomeriggio alle 16, anche se le speranze che vada in un modo differente dal precedente sono davvero poche. Segnalo anche che tra qualche giorno sarà fatto un presidio anche a Rio Saliceto, quindi nel fine settimana occorre davvero tenere alta l’attenzione su questa vertenza ed occorre anche continuare a seguirla, provando anche a ragionare naturalmente – lo diceva il sottosegretario – con le associazioni industriali del territorio, per una soluzione o quantomeno anche per un ricollocamento delle donne, in particolare, e degli uomini che si ritroveranno presto (speriamo di no) senza un posto di lavoro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

È così terminata la parte delle interrogazioni.

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’appello.

A seguito dell’appello svolto dal Presidente Rainieri risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BERGAMINI Fabio
  5. BESSI Gianni
  6. BONDAVALLI Stefania
  7. BULBI Massimo
  8. CALIANDRO Stefano
  9. CASTALDINI Valentina
  10. CATELLANI Maura
  11. COSTA Andrea
  12. COSTI Palma
  13. DAFFADÀ Matteo
  14. GERACE Pasquale
  15. GIBERTONI Giulia
  16. LISEI Marco
  17. LIVERANI Andrea
  18. MALETTI Francesca
  19. MARCHETTI Daniele
  20. MARCHETTI Francesca
  21. MASTACCHI Marco
  22. MONTALTI Lia
  23. MONTEVECCHI Matteo
  24. MORI Roberta
  25. MUMOLO Antonio
  26. OCCHI Emiliano
  27. PARUOLO Giuseppe
  28. PELLONI Simone
  29. PICCININI Silvia
  30. PIGONI Giulia
  31. PILLATI Marilena
  32. POMPIGNOLI Massimiliano
  33. RAINIERI Fabio
  34. RANCAN Matteo
  35. RONTINI Manuela
  36. ROSSI Nadia
  37. SABATTINI Luca
  38. STRAGLIATI Valentina
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Rainieri): È quindi terminata la fase dell’appello.

 

Ricordo della strage di via D’Amelio

 

PRESIDENTE (Rainieri): Vi chiedo un attimo di attenzione.

Colleghi, oggi ricorre il ventinovesimo anniversario della strage di via d’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i suoi agenti della scorta. Il giudice ha pagato con la vita la lotta alla criminalità organizzata e a tutela delle Istituzioni democratiche.

In memoria di questa strage, rinnovo oggi la nostra consapevolezza sulla necessità di continuare con fermezza l’impegno di tutti nel contrastare il fenomeno mafioso.

In accordo con tutti i Capigruppo, vi chiedo un minuto di silenzio.

 

(L’Assemblea osserva un minuto di raccoglimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3721

Convalida dell’elezione del consigliere Pasquale Gerace, ai sensi dell’art. 17 della Legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni. (46)

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori dell’aula con la convalida dell’elezione del consigliere Pasquale Gerace, ai sensi dell’articolo 17 della legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni. (Delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 35 del 14/07/2021).

Il procedimento prevede l’apertura del dibattito generale, ciascun consigliere può intervenire per un tempo massimo di 10 minuti, dichiarazione di voto o la votazione palese.

Direi che possiamo passare alla votazione, se non ci sono interventi in dichiarazione di voto e in discussione generale. Passiamo alla votazione.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 35

Favorevoli 35

Contrari  0

Astenuti 0

 

Il consigliere Pasquale Gerace è oggi a tutti gli effetti un nostro collega. Complimenti.

 

OGGETTO 2956

Nomina, ai sensi dell’articolo 69 comma 3 dello Statuto e dell’articolo 3 della L.R. 4 dicembre 2007, n. 23, dei componenti della Consulta di Garanzia Statutaria (47)

(Nomina: Addino Filippo, Bologna Chiara, Peccenini Flavio)

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’oggetto 2956: nomina, ai sensi dell’articolo 69, comma 3, dello Statuto e dell’articolo 3 della legge regionale 4 dicembre 2007, n. 23, dei componenti della Consulta di Garanzia statutaria.

L’articolo 69, comma 3, dello Statuto regionale dispone che: “La Consulta è composta di cinque componenti, di cui tre nominati dall’Assemblea legislativa e due dal Consiglio delle Autonomie locali. La legge stabilisce i requisiti per la scelta dei componenti la Consulta, individuati tra magistrati in quiescenza o fuori ruolo, docenti universitari in materie giuridico-amministrative e tra figure che abbiano maturato significativa esperienza nel settore giuridico-amministrativo. La Consulta è nominata nel corso di ogni legislatura non prima di dodici mesi e non dopo diciotto mesi dall’insediamento dell’Assemblea”.

La Consulta di Garanzia statutaria è disciplinata dalla legge regionale n. 23/2007.

La votazione dei tre componenti della Consulta da parte dell’Assemblea legislativa è segreta, con voto limitato a un solo nome.

Il procedimento prevederebbe la discussione generale, eventuali interventi della Giunta, dichiarazioni di voto. Se non c’è nessuno di questi passaggi, partirei con la votazione tramite l’App.

Ogni consigliere può votare un solo nome.

La votazione è aperta.

Consigliere Bulbi, lei ha chiesto la parola.

 

BULBI: Sì, buongiorno, era perché il voto non è partito, ma era favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Lo abbiamo chiesto... La votazione sul collega Geraci, immagino.

 

BULBI: Esatto, favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Favorevole, benissimo, grazie.

 

BULBI: Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): La votazione è chiusa.

Il nostro sistema sta facendo gli scrutini, quindi, appena saranno disponibili, vi leggerò i nominativi degli eletti.

 

Filippo Addino, 16 voti

Bologna Chiara, 11 voti

Peccenini Flavio, 11 voti

 

Presenti non votanti 3

 

Dichiaro componenti della Consulta di Garanzia statutaria i signori Addino Filippo, Bologna Chiara e Peccenini Flavio.

Grazie.

 

OGGETTO 3706

Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto. Nomina dei due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nell’Assemblea del Comitato (48)

(Nomina: Venturoli Cinzia e Salamone Eugenio)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 3706: Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto. Nomina dei due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nell’Assemblea del Comitato.

I due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna sono nominati dall’Assemblea legislativa, di cui uno espressione della minoranza, articolo 4, lettera c) dello Statuto del Comitato regionale. Votazione segreta, con voto limitato a un solo nome.

Discussione generale, eventuale intervento della Giunta e dichiarazioni di voto, oppure passiamo direttamente alle votazioni.

Non essendoci interventi, dichiaro aperta la votazione.

La votazione è chiusa.

Abbiamo i risultati.

 

Salamone Eugenio, 15 voti

Venturoli Cinzia, 21 voti

 

Presenti non votanti 3

Scheda bianca 1

 

Dichiaro eletti Salamone Eugenio e Venturoli Cinzia.

Grazie.

Passiamo, ora, agli atti di indirizzo.

 

OGGETTO 2963

Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre un portale presso il quale sia possibile esprimere la propria disponibilità a sottoporsi alla vaccinazione anti covid con dosi residue. A firma della Consigliera: Castaldini

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Risoluzione 2963 per impegnare la Giunta a predisporre un portale presso il quale sia possibile esprimere la propria disponibilità a sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid con dosi residue, del 19.03.2021, a firma della consigliera Castaldini.

È stata aperta la discussione generale nella seduta pomeridiana del 6 luglio 2021.

Su questo oggetto insiste una proposta di emendamento a firma della consigliera Castaldini.

Siamo in dibattito generale.

Abbiamo iscrizioni a parlare dall’Assemblea scorsa dei colleghi Taruffi, Maletti, Zappaterra, Costi Palma e Bondavalli.

Lei ha parlato sette minuti, quindi gliene avanzano ancora tre. Presumo che i colleghi...

Consigliere Taruffi, lei era iscritto a parlare sulla risoluzione della collega Castaldini? Rinuncia al suo diritto. Ho capito.

Consigliera Zappaterra? Rinuncia anche lei.

La consigliera Maletti immagino che rinunci.

Consigliera Costi, rinuncia anche lei.

Consigliera Bondavalli, non abbiamo il piacere di sentire nemmeno la sua voce.

Quindi, do la parola alla collega Castaldini. Prego.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Utilizzerei i minuti che mi rimangono perché ho riascoltato e anche riletto l’intervento della consigliera Montalti, l’ho preso con molta attenzione e cura perché le proposte che cerco di fare sono sempre per provare ad aggiungere pezzi, mai a sottrarre.

La consigliera Montalti toccava sei punti fondamentali ai quali tengo, per la serietà di questa proposta e anche per l’emendamento, a dare un breve chiarimento. La prima, la risoluzione è superata: la risoluzione rimane attuale molto più con gli ultimi eventi, e quando la consigliera Montalti diceva che le ASL chiamavano chi è in agenda il giorno dopo, vorrei sottolineare che ho fatto un articolo 30, come Baruffi insisteva che io facessi, ma in questo articolo 30 mi veniva risposto non meno di un mese fa che dalle ASL gli utenti non vengono chiamati il giorno seguente, perché in questo modo si creerebbero buchi significativi nelle agende e si rallenterebbe l’iter della vaccinazione. È per questo che ho presentato sia l’emendamento che la proposta di un sito che potesse far accedere alle vaccinazioni soprattutto i riservisti

Per quanto riguarda la gestione dei vaccini, e giustamente la consigliera Montalti richiamava che le vaccinazioni sono migliorate in maniera significativa negli ultimi mesi. Io questo non l’ho mai messo in dubbio e mai lo metterò proprio perché io ho fatto il vaccino e ho vissuto la realtà dell’hub anche con grande stima per chi ha lavorato in questi mesi lì dentro.

A qualche mese di distanza, però, guardando a cosa è accaduto, credo che ci possano essere dei miglioramenti e questa risoluzione va proprio in quella direzione. Non è vero, purtroppo, che è possibile modificare la data di prenotazione guardate, e questo è il tema di questo mese, chi deve andare a fare la seconda dose e si ritrova ad aver prenotato una vacanza e quindi la possibilità di riprenotare la seconda dose, soprattutto oggi che il virus sta circolando soprattutto nel caso di adolescenti e giovani, per cui una flessibilità totale della possibilità di prenotare io credo che sia essenziale oggi. Guardate, ieri qui fuori c’erano 50 persone che provavano ad avere la seconda dose in anticipo. Ci sono due strade: o facciamo finta che non esistano e facciamo finta di non vederli, oppure la burocrazia, i tecnici, l’Amministrazione usa sistemi sempre più avanzati per non far sprecare neanche una dose. Altrimenti non usciamo da questa pandemia.

Bisogna essere precisi, ordinati e avere un metodo che possa garantire a tutti una flessibilità che anche solo tre mesi fa non potevamo permetterci. È per questo che ho presentato questa risoluzione ed è per questo che la emendo, come voi colleghi avete visto, perché è sul vostro tavolo. Spero in un’apertura, anche rispetto alle risposte che ho dato alla consigliera Montalti, che ho guardato e riletto con molta attenzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo al dibattito generale sull’emendamento.

Se non ci sono interventi in discussione generale sull’emendamento, dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sull’emendamento.

Consigliera Maletti, prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Rispetto alla risoluzione e anche all’emendamento noi votiamo contro, come Partito Democratico, in quanto entrambi sono stati superati, di fatto, anche dalle notizie che abbiamo appreso in aula. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione dell’emendamento n. 1 a firma Castaldini.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 38

Favorevoli 15

Contrari 22

 

È respinto.

 

Passiamo, ora, alla votazione dell’atto 2963.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 38

Favorevoli 13

Contrari 23

 

È respinta.

 

OGGETTO 2715

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale, quale soggetto sottoscrittore dell’accordo del 15 aprile 2016, a sospendere, per quanto di competenza, l’iter finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura autostradale denominata “Passante di mezzo” della città di Bologna, e comunque, in ogni caso, ad effettuare una compiuta analisi della concentrazione di agenti inquinanti nel tratto autostradale interessato.  A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, ora, alla risoluzione 2715 per impegnare la Giunta regionale, quale soggetto sottoscrittore dell’accordo del 15 aprile 2016, a sospendere, per quanto di competenza, l’iter finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura autostradale denominata “Passante di mezzo” della città di Bologna, e comunque, in ogni caso, ad effettuare una compiuta analisi della concentrazione di agenti inquinanti del nel tratto autostradale interessato, del 19.02.2021, a firma dei consiglieri Facci e Daniele Marchetti.

Dibattito generale.

Consigliere Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Del tema del nodo autostradale bolognese si parla ormai da decenni, ricordo che, ancor prima di questa mia esperienza in Consiglio regionale, quando partecipavo all’attività del Consiglio provinciale allora eletto se ne parlava già.

Si parlava all’epoca del cosiddetto Passante Nord, c’era già molto dibattito all’epoca tra le varie forze politiche, ricordo le convinzioni del Centrosinistra, che sosteneva con forza a quell’idea che, con un semi anello che andasse a tagliare tutta la pianura bolognese, intendeva risolvere il problema del traffico nel tratto di Bologna, che è crocevia, uno snodo strategico dal punto di vista della viabilità non solo per la nostra Regione, ma per l’intero territorio nazionale.

Ricordo come se fosse ieri quella convinzione del Partito Democratico che ha perso anni in una discussione inutile, archiviata poi in fretta e furia, come accade spesso all’interno del Centrosinistra per questioni elettorali.

A quel punto, come Centrosinistra siete andati sul cosiddetto Passante di mezzo, un’idea un po’ raffazzonata, senza studi alle spalle, perché, mentre continuiamo a parlare di riduzione dell’inquinamento, avete messo nero su bianco un accordo con un progetto che non fa altro che andare ad aumentare il volume di traffico all’interno del tessuto urbano della città di Bologna. Lo avete fatto senza basarmi su approfondimenti tecnici dal punto di vista della viabilità, dal punto di vista ambientale e, come dicevo prima, l’avete fatto in fretta e furia, nonostante decenni persi in un’inutile discussione, che era incentrata su ben altra opera.

Per via dei vostri errori dal punto di vista strategico, errori che avete commesso come Centrosinistra ad ogni ordine e grado istituzionale, dalla Regione ai Comuni, così come anche all’interno dell’ex Provincia oggi Città metropolitana, non possiamo far pagare queste colpe ai cittadini dal punto di vista ambientale e soprattutto della salute, perché sono comunque temi collegati.

Stranamente, oggi, in vista della tornata elettorale bolognese, abbiamo rivisto andare in scena quella melina elettorale che abbiamo visto anche negli anni scorsi, perché, a seconda di dove si andava al voto, si cambiava un po’ la posizione e la linea su questa problematica. Abbiamo assistito al siparietto delle vostre primarie, dove un candidato diceva “a”, un altro candidato diceva “b”, ma sta di fatto che, ad oggi, sinceramente non abbiamo ancora capito quale sia l’esatta posizione del Partito Democratico.

Ho letto un’intervista, qualche giorno fa, del sindaco Merola, l’attuale sindaco, che parlava appunto di una revisione lampo, spot, al fotofinish, di quest’opera, pensando di dare la possibilità ai veicoli elettrici di ricaricarsi mentre passano sul tratto autostradale bolognese. Io non credo che sia questa la novità così risolutiva di tutte le problematiche legate a quest’opera.

In alternativa, noi abbiamo sostenuto una opzione ulteriore per quanto riguarda il problema del nodo autostradale bolognese, ovvero il passante sud. Passante sud che andrebbe, di fatto, a risolvere le problematiche legate al traffico in questo snodo strategico, che andrebbe a sua volta anche a collegare quella fascia appenninica che ha un’estrema necessità di vedere su quel territorio nuove infrastrutture per dargli sviluppo, anche dal punto di vista economico e dell’attrattività, e che non andrebbe a sovraccaricare, appunto, il territorio urbano di Bologna di un ulteriore passaggio di traffico veicolare. In questo modo si andrebbe anche a chiudere il cosiddetto “anello bolognese”, con il passante sud, quindi, dal punto di vista strategico e infrastrutturale si andrebbero a soddisfare le esigenze del territorio di Bologna, le esigenze regionali e nazionali per quanto riguarda l’imbuto che si crea ormai quotidianamente su Bologna, e si andrebbe a servire ulteriormente anche l’area appenninica bolognese.

Dal canto vostro, purtroppo, non vediamo chissà quali altre alternative. Ed è per questo che noi, con questa risoluzione, chiediamo alcuni impegni ben precisi alla Giunta regionale. Crediamo che la soluzione da voi prospettata non soddisfi gli obiettivi di riduzione di inquinamento ambientale che tante volte ci raccontiamo all’interno di quest’aula.

In sostanza, in poche parole, chiediamo alla Giunta regionale, quale soggetto sottoscrittore dell’accordo del 15 aprile 2016, di sospendere, per quanto di competenza, l’iter finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura autostradale denominata “Passante di mezzo”.

È un obiettivo chiaro, che abbiamo voluto portare all’interno di quest’aula per far venire allo scoperto le vostre contraddizioni, spesso condizionate dalle logiche elettorali che muovono la vostra parte politica. Il nostro è un obiettivo chiaro. Vedremo se dai vostri banchi arriverà una risposta altrettanto chiara.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Io non ho altri interventi in discussione generale.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Credo che questo argomento, come ha ricordato il collega Marchetti, sia un argomento che non può non meritare da parte di quest’aula un doveroso approfondimento. Non tanto perché questa è una vicenda che parte da lontano, che ha visto una serie di interventi, numerosi interventi, numerosi correttivi, numerose modifiche all’originario progetto, con la dichiarata finalità di superare l’imbottigliamento di traffico che necessariamente si verifica nella città di Bologna, per via del tratto autostradale che ancora l’attraversa.

Ricordiamo tutti la genesi, prima il passante nord, poi dopo, per via di una serie di contestazioni, critiche, opposizioni da parte delle amministrazioni di quei territori, nonostante fossero già avviati progetti, studi e anche finanziamenti, si è arrivati oggi a ripensarlo, ma a ripensarlo in che modo? A ripensarlo nel modo che noi riteniamo sbagliato.

Noi riteniamo che questo sia sbagliato nel momento in cui si va ad aumentare il traffico in quella parte del tratto autostradale che attraversa la città, noi diciamo in maniera illogica rispetto a quelle che sono le politiche di attenzione all’ambiente, di sostenibilità, di rispetto per la salute e attenzione alla salute umana.

Il fatto che lo stesso Comune di Bologna nello scorso 2020 avesse chiesto una serie di modifiche, correttivi, adeguamenti, tanto da determinare un ulteriore approfondimento e un ulteriore passaggio in Conferenza dei servizi, cosa che dovrà avvenire, e questo la dice lunga sul fatto che intorno alla soluzione che è stata individuata per quest’opera vi sia uniformità di vedute.

Vorrei ricordare che la scorsa seduta di quest’aula ha visto lungamente intervenire dai banchi della maggioranza sulle tematiche dell’ambiente, dell’aria, della politica del New Green Deal, ci si è stati forse in maniera eccessiva, ma partendo da un presupposto indubbiamente corretto, che è quello di mettere in atto e in pratica delle azioni ambientalmente sostenibili.

Vorrei capire oggi cosa ne pensi quest’aula nel momento in cui questa risoluzione, di fatto, chiede un approfondimento di quest’opera, un approfondimento rispetto a quello che sarà l’inquinamento in quel tratto urbano interessato, sia per quanto riguarda la cantieristica, che sarà devastante per una serie di anni innumerevoli, perché naturalmente stravolgerà… Parliamo di allargamento dell’autostrada, e quindi naturalmente una serie di opere di costruzione invasive, con ovviamente consumo del territorio e tutto quello che ne consegue.

Quindi, vi saranno necessariamente una serie di attività inquinanti per quanto riguarda la costruzione, ma vi sarà necessariamente anche un’attività inquinante nella prospettiva, appunto, che su quel tratto si concentrerà naturalmente un maggior flusso, per forza di cose, perché andrà ad ampliare. E non è tanto che noi da questi banchi propendiamo per una soluzione diversa per risolvere il problema dell’autostrada che passa per la città di Bologna. Noi sosteniamo che la soluzione sia il completamento a sud dell’anello, per dare respiro anche a tutte le infrastrutture che giungono dal versante toscano appunto verso nord. Ma non è questo il tema, perché noi oggi non dibattiamo di questa alternativa, che comunque noi condividiamo e comunque noi porteremo avanti nelle sedi competenti.

Noi diciamo oggi, rispetto a questa soluzione, di questa opera che da più parti, in particolare da parte della Regione, perché lo stesso Comune di Bologna negli ultimi tempi, come dicevo, ha avuto una serie quantomeno di pause di riflessione… Ma io dico, nel momento in cui c’è questo tipo di situazione, riteniamo doveroso che vi sia un approfondimento dal punto di vista dell’impatto ambientale per quanto riguarda la concentrazione degli agenti inquinanti nel tratto autostradale interessato.

Come si concilia l’assenza di questi studi con le politiche di sostenibilità ambientale che tutte le volte in quest’aula vengono rivendicate? Come si concilia? Se fossero stati fatti questi approfondimenti, questi studi e ci fosse stato portato il risultato, allora avremmo potuto anche, in un qualche modo, fare un ragionamento.

Ricordo una cosa. Potrei sbagliarmi, ma credo di ricordare che anche qualche consigliere di maggioranza, non più tardi di qualche mese fa, abbia posto la questione sottoforma di interrogazione per conoscere gli effetti impattanti di quest’opera. Se non ricordo male. Posso essere smentito, ma ricordo di aver letto qualcosa.

Questo che cosa conferma? L’assenza di uno studio corretto, completo, articolato di quell’opera sulla qualità dell’aria. Non sono le politiche della qualità dell’aria che regolarmente, ciclicamente in quest’aula ci vengono riproposte come un mantra e che sono alla base della maggior parte dei nostri provvedimenti? Allora dobbiamo metterci d’accordo. Non è che questo può essere alla base di quello che ‒ tra virgolette, passatemi il termine ‒ “interessa” la maggioranza o “interessa” maggiormente la maggioranza, e cose che, invece, per valutazioni, le più varie, l’opportunità politica, le pressioni del mondo dei costruttori... Possono essere le più varie. Allora vorrei capire dov’è la compatibilità.

Non ci può essere contraddizione nelle azioni di un Ente importante come la Regione Emilia-Romagna. Le politiche devono essere sempre uguali, finalizzate al bene comune. Non è un bene comune, non è la ricerca del bene comune quello di approfondire l’impatto ambientale di un’opera così impattante proprio dal punto di vista della sostenibilità? Noi riteniamo di sì.

Se questo è, e deve essere, noi chiediamo, con questa risoluzione, un impegno a sospendere l’iter finalizzato a realizzare il cosiddetto “Passante di mezzo” fino a quando non venga fatto in maniera completa, coerente con le politiche di questo Ente, che sono politiche che derivano, ovviamente, dalle superiori politiche europee, fino a quando ‒ dicevo ‒ non venga fatto uno studio compiuto e completo sulla sostenibilità ambientale, sull’impatto ambientale.

Riteniamo ‒ lo dico in anticipo ‒ che un’eventuale diversa impostazione frustrerebbe molto la coerenza delle politiche dell’ente, anzi non solo le frustrerebbe, forse le porrebbe anche in cattiva luce, ma io vorrei evitarlo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Volevo anch’io sottolineare alcuni passaggi già toccati dai colleghi, ma che ritengo sia importante enfatizzare. Avendo vissuto in prima persona come allora Sindaco il percorso di decisione di questa scelta, posso garantire che fu una scelta fatta assolutamente in modo rapido e frettoloso per dimostrare il pragmatismo governativo che a quei tempi il Governo Renzi ci teneva a mettere sul tavolo.

In parallelo all'inaugurazione della variante di valico, che fu decisa, conclusa e inaugurata in tempi rapidissimi, ci fu anche la decisione di realizzare questa infrastruttura, ma il tutto fu deciso in pochi giorni, non si può neanche dire in pochi mesi, direi in pochi giorni.

Si tratta, a mio parere, di una decisione antistorica. Le città avanzate del mondo (per vederlo è sufficiente fare qualche piccola ricerca in internet) cercano il più possibile di demolire infrastrutture di questo tipo e di ricucire le loro comunità facendo delle viabilità alternative. A Bologna, paradossalmente, stiamo decidendo di fare il contrario, quindi di allargare un’infrastruttura che collega il nord e il sud Italia, sapendo benissimo che andremo ad incidere sulla vita dei cittadini che vivono a ridosso di quell’infrastruttura e sull’inquinamento di tutta la città di Bologna.

Già oggi il traffico sappiamo bene che è perennemente bloccato e sappiamo bene cosa potrà succedere nel momento in cui a questo traffico, che già oggi l’infrastruttura non è in grado di reggere, andremo a sovrapporre anche i cantieri, e diventerà sicuramente una situazione insostenibile per alcuni anni. È inevitabile anche che, a infrastruttura terminata, il traffico aumenti e conseguentemente probabilmente quella infrastruttura che oggi deve risolvere il problema si renda nuovamente insufficiente a reggere quel grande quantitativo di traffico.

Un passaggio che è stato toccato dai colleghi che io ritengo opportuno sottolineare è quello dell’alternativa. Pur se allargata, in caso di interruzione del traffico il passante di Bologna, in caso di incidente, cose che sono già avvenute e sappiamo bene che impatto possono avere, non avrà alternativa. Sappiamo bene, per esperienze fatte, che cosa significherà questo.

Noi, alcuni mesi fa, abbiamo fatto la presentazione di uno studio di Federmanager che toccava diversi punti, nel quale è stato dimostrato scientificamente, quindi non per posizione politica, che il passante sud sarebbe stato sicuramente una scelta migliore, per alcuni motivi che vado ad elencare.

Il fatto che può reggere una quantità di traffico maggiore, perché raddoppiando le infrastrutture, quindi non solo allargandole, il carico di traffico che sicuramente a regime ci sarà potrà essere sopportato; in caso, invece, del passante sud, come ho detto prima, sicuramente sarà insufficiente. Ci saranno dei costi sicuramente maggiori rispetto a quelli della realizzazione del passante sud perché non c’è sovrapposizione di cantieri con la viabilità e anche la sovrapposizione sulla viabilità chiaramente inciderà parecchio anche sui disagi e sul traffico.

Altro tema del quale non si è tenuto conto è l’aumento spaventoso dei fumi e dell’inquinamento, a cui è stato già fatto cenno. Sappiamo bene che la concentrazione di veicoli in un’unica posizione può creare un incremento spaventoso di emissioni, inoltre, senza possibilità di filtrare questi fumi, mentre invece in una galleria le tecnologie moderne consentono anche la possibilità di interagire con il filtraggio e la pulizia dell’aria.

Poi, è già stato detto, chiaramente lo sviluppo di quell’area territoriale. Sappiamo bene che ci sono dei territori ancora oggi non serviti da viabilità autostradali. Faccio un esempio per tutti, ma ce ne sono anche altri, la zona industriale di Pianoro, che ancora oggi è servita solo o attraverso il passaggio dalla città o attraverso il valico fra Sasso Marconi e Pianoro, il cosiddetto “valico delle ganzole”, che dà un sacco di problemi, un sacco di pericoli, chiaramente. Questa sarebbe un’infrastruttura che potrebbe risolvere in modo definitivo anche questa forte limitazione che quelle aree hanno.

Credo che la richiesta di una riflessione ulteriore, anche alla luce degli imminenti passaggi, diciamo così, consultativo-elettorali, sia assolutamente opportuna per prendere in esame tutte queste attività, tutte queste criticità che vi ho elencato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Sono state evocate parole a tutela dell’ambiente, però a volte il punto di caduta finale poi contraddice le premesse. Non è certo una novità che Europa Verde e i Verdi siano contrari al passante autostradale, è stato anche una parte della nostra campagna alle primarie, e quindi non potrei certo oggi venire a dire che il passante autostradale è una soluzione che condividiamo.

I motivi per cui non lo condividiamo sono altrettanto noti. Si tratta di un’infrastruttura ancora una volta a servizio del trasporto motorizzato, del trasporto su gomma, quando noi invece andiamo incontro e ci sono anche eventi meteo tragici che ci dovrebbero far capire la gravità dell’emergenza climatica. Siamo passati dai 50 gradi del Canada tre settimane fa alle alluvioni in Belgio, Olanda e Germania, quindi la crisi climatica è pienamente in atto e uno dei fattori che alimenta le emissioni di gas climalteranti è il traffico motorizzato.

Per di più, siamo in un’area a forte inquinamento atmosferico e quindi tutto quello che va a incrementare il traffico, che è una delle fonti emissive più decisive, è in controtendenza rispetto agli interventi e agli investimenti che vanno fatti per ridurre l’inquinamento, e su questo ci siamo, quindi no al passante autostradale.

Dove è però il venenum in cauda? Quando si dice, anziché fare il passante autostradale, facciamo un bel passante sud. Anche su questo non ci sono ambiguità da parte dei Verdi e di Europa Verde, è un’infrastruttura che abbiamo sempre contestato per i costi anche finanziari che ha, ma anche per la devastazione che comporta. Se oggi c’è un problema di congestione del traffico, come pensiamo di risolverlo con un passante sud e con un tipo di opere non solo energivore, non solo inquinanti, ma che richiedono anche molto tempo, quindi la soluzione non può essere il passante sud.

I consiglieri della Lega che hanno illustrato la risoluzione hanno fatto esplicito riferimento a questa soluzione. Se la premessa ci può trovare d’accordo rispetto alle criticità del Passante autostradale di mezzo, la soluzione che loro propongono è veramente di nuovo agli antipodi rispetto a quello che noi ci aspettiamo che si debba fare, e che si debba fare con urgenza.

Visto che sono stati evocati, giustamente, i termini, i riferimenti all’inquinamento atmosferico che contraddistingue la città, che contraddistingue la nostra regione, chiedo alla Lega pari coerenza e di schierarsi a favore del potenziamento del trasporto su ferro di merci e persone. Qui in Emilia-Romagna, nella provincia di Bologna, in particolare, nella Città Metropolitana di Bologna, c’è un problema insoluto da anni, che è il completamento del servizio ferroviario metropolitano. Io su questo mi sono già espressa più volte con interrogazioni e con altri atti, quindi spero che dalla Lega, dai cui banchi oggi ho sentito parole confortanti a sostegno della lotta all’inquinamento atmosferico, venga un appoggio a questa soluzione, alla soluzione su ferro. Finora, invece, ho sentito parlare di Passante sud. Bene. Se il Passante autostradale non convince Europa Verde e i Verdi, il Passante sud sicuramente per noi non è la soluzione.

Per noi quello che bisogna fare è effettivamente pulire l’aria contrastando le emissioni, non creando altre fonti di emissioni semplicemente spostandole più in là. Il traffico motorizzato va limitato, non va continuamente appoggiato, alimentato, continuando a realizzare infrastrutture che attireranno sempre più macchine, che attireranno sempre più camion. Abbiamo visto, tra l’altro, cos’è di nuovo successo a Borgo Panigale: l’incendio di un altro camion.

È un tipo di trasporto che va limitato, non va alimentato. Per noi il Passante sud, che è stato evocato dai banchi della Lega, non è assolutamente la soluzione. La soluzione è il ferro, la soluzione è dare alternative e dare spazio a politiche che veramente contengano l’inquinamento atmosferico e che non si limitino a spostarlo più in là, dal Passante di mezzo al Passante sud, con tutto quello che implica in termini di investimenti, che vanno, invece, dirottati a favore di politiche sostenibili della mobilità, e anche in termini di tempo. Se abbiamo un problema oggi in nome del quale si vuol fare il Passante autostradale o si propone quello sud, figuriamoci con i tempi di realizzazione. Di sicuro non lo risolviamo a breve.

L’altra questione, sempre riguardante invece il passante autostradale, è che è una infrastruttura in palese contraddizione con gli obiettivi del PUMS di Bologna. Una infrastruttura che, se va bene, sarà conclusa nel 2027 e dalla quale deriveranno emissioni che non sono compatibili con gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti, che ricordiamo la Commissione europea ha ritoccato al 55 per cento, quando il PUMS è stato fatto tenendo come riferimento l’obiettivo di riduzione del 40 per cento.

Quindi, considerato tutto questo, sono investimenti che non ci portano al risultato, e lo vediamo, lo vediamo anche nelle nostre terre. Oggi l’Emilia-Romagna è quasi più toccata da siccità e da aridità dei suoli di Israele, nonostante le diverse collocazioni sull’emisfero. Quindi c’è un’urgenza che preme dall’ambiente, ma non possiamo sostituire un problema con un altro problema. Il passante sud è un problema.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Grazie, presidente.

Il consigliere Facci pone delle domande. Io sono purtroppo da tempo su piazza a Bologna e ho avuto modo di vedere e di partecipare al dibattito sul passante autostradale da molti anni. Vorrei dare delle risposte molto chiare e molto sintetiche. Inizio col distinguere il che cosa, cioè il disegno generale, dal come, che è un tema di tipo diverso.

Sul cosa il dibattito va avanti da moltissimi anni. C’è stata all’inizio la fase in cui si pensava di fare il passante autostradale a nord, il famoso passante nord. Io ho avuto la possibilità di farmi illustrare l’idea dalla persona che probabilmente per prima ha avuto l’idea di questo disegno, cioè il compianto Giuseppe Campos Venuti, il quale aveva proprio immaginato, lui e altri urbanisti, la strutturazione del passante nord, non solo come risposta al collo di bottiglia che è costituito in questo momento dall’autostrada racchiusa dalla tangenziale attorno a Bologna, ma anche come una modalità per infrastrutturare il territorio a nord che, nell’idea degli urbanisti di 20 anni fa, 30 anni fa, doveva diventare un territorio fortemente urbanizzato, quasi diventare una seconda Bologna, con 200.000 abitanti, e quindi il passante nord era una risposta per allargare in qualche misura il perimetro dell’urbanizzazione.

Poi le cose sono andate diversamente e gli stessi urbanisti che avevano immaginato il passante nord hanno iniziato ad avere dei dubbi sulla sua pratica e concreta fattibilità, e io sono stato fra quelli che nel mio partito si sono battuti perché il passante nord potesse essere superato, e in quel momento ero in larga compagnia, perché tante delle persone, anche tanti di quelli che oggi evocano proposte di tipo alternativo, chiedevano insieme a me, insieme ad altri, che si approfondisse la possibilità di ampliare il percorso all’interno dell’attuale tracciato tangenziale autostrada, esattamente il passante di Bologna, che poi è stato ideato. Questo dal punto di vista concettuale.

Il passante sud non è mai stato seriamente preso in considerazione per due motivi: 1) perché enormemente impattante dal punto di vista ambientale, visto che dovrebbe essere in galleria per quasi tutto il percorso, come ha ricordato poc’anzi anche la consigliera Zamboni, 2) secondo elemento non meno importante è che il traffico che intercetterebbe è  inferiore al 20 per cento degli spostamenti, perché i veicoli che si spostano da est verso ovest e sono interessati a passare da Firenze all’autostrada del mare o viceversa sono meno del 20 per cento  degli spostamenti, quindi non ci sono vere alternative al potenziamento lungo l’attuale percorso dell’autostrada e della tangenziale.

Questo è il passante di Bologna dal punto di vista concettuale, secondo me bisogna farlo presto, bisogna farlo bene. Sul presto mi permetto di fare una piccola digressione: il presto è anche perché ci sono tantissime altre opere accessorie che sono state messe dentro il discorso del passante e sono ferme in questo momento in modo a volte incomprensibile dal punto di vista dei cittadini.

Quelli che sono interessati alla sistemazione del nodo di Funo e della auspicata rotonda al casello di Bologna Interporto si vedono costantemente rispondere (ho fatto tre interrogazioni su questo argomento) che, siccome l’opera è vista come opera di adozione rispetto al passante, così c’è un impegno finanziario di Autostrade per realizzarla insieme a tante altre viene costantemente rimandata perché collegata all’opera principale.

Voglio però venire al come, che è il tema serio su cui credo sia giusto confrontarsi. Qui ci sono sostanzialmente tre posizioni, ci sono quelli che evocano possibili problematicità dell’opera, come il consigliere Facci, sostanzialmente per fermarla, perché hanno in mente una soluzione alternativa, oppure di non fare nulla. È una posizione legittima, naturalmente, però sarebbe bene che venisse esplicitata con una certa chiarezza. Parlare di Passante sud o parlare di non fare nulla vuol dire non dare una risposta rispetto a una rete, come l’attuale, in cui abbiamo quattro corsie in provenienza da Modena, tre corsie sostanzialmente in provenienza da Firenze (la variante di valico, ovviamente, ha ampliato anche la capacità di questa arteria), quattro corsie da San Lazzaro verso il mare e due corsie autostradali. È un po’ come pensare di, in una rete idrica con tubi da un pollice, intervenire mettendo un raccordo da tre ottavi di pollice pensando che il sistema possa stare in equilibrio. È evidente che così non è. Credo che chi viaggia e usa questo tipo di infrastruttura lo veda con chiarezza.

C’è chi evocando, magari, problematiche di tipo diverse, come le problematiche ambientali evocate dal consigliere Facci nella sua risoluzione, in realtà combatte perché quest’opera non si faccia.

Poi c’è chi vuole andare avanti su quest’opera senza guardare all’aspetto ambientale, quindi tendenzialmente vuole che si risponda al problema di traffico, al problema di mobilità, ma si disinteressa sostanzialmente degli aspetti di compatibilità ambientale di quest’opera e chi, invece, come me, vorrebbe che quest’opera fosse fatta presto e fosse fatta bene, dove “bene” vuol dire che dia delle risposte efficaci sia in termini di mobilità che in termini di ambiente, vale a dire non sia un aggravio di inquinamento per i quartieri di Bologna che vengono attraversati attualmente dall’asse autostrada-tangenziale, ma possa costituire un miglioramento da un punto di vista ambientale, un ampliamento che la renda più scorrevole, ma che venga accompagnata da opere di mitigazione serie.

Per esempio, se quello che sappiamo di quest’opera corrisponde ai progetti essenziali, su questo farò una brevissima digressione tra un secondo, se si pensa di fare in galleria l’attraversamento di alcune zone vicine alla città, come per esempio San Donino, e sopra farci un parco pubblico attrezzato verde, questa è una risposta ambientalmente valida rispetto al fatto che i cittadini di quel quartiere passerebbero dall’avere otto corsie di scorrimento ad avere un parco pubblico sotto cui scorre un asse che viene ampliato e che acquisisce maggiore fluidità, ma che al tempo stesso può essere, da un punto di vista ambientale, molto più compatibile, anche perché, come ricordava poc’anzi il consigliere Mastacchi, in galleria si possono captare i fumi e si possono anche abbattere gli inquinamenti prima di poterli scaricare verso l’esterno.

Ecco quindi che, secondo me, il messaggio forte da dare è quello che non bisogna frenare la conferenza dei servizi dicendo “rimandiamo sine die una decisione su quest’opera”, ma bisogna che nella conferenza dei servizi si ragioni pienamente delle compatibilità ambientali e dei miglioramenti che possono rendere quest’opera pienamente efficace, anche dal punto di vista ambientale, pienamente migliorativa dell’ambiente.

Siccome abbiamo assistito a un incremento significativo dei costi, almeno dalle notizie di giornali che arrivano si parla di aumenti significativi delle opere e in anni passati sembrava che le mitigazioni ambientali fossero sostanzialmente limitate dalla quantità di fondi disponibili, oggi invece sentiamo parlare di numeri importanti, di una triplicazione degli originali 550 milioni di euro che erano stati previsti per la realizzazione della parte delle arterie stradali di quest’opera, io credo che all’interno di cifre che hanno superato, almeno dalle notizie di stampa, il miliardo e mezzo di euro, ci debba essere uno spazio importante per mitigazioni importanti.

Da questo punto di vista – lo dico al consigliere Facci ma anche agli altri colleghi – forse sarebbe anche il caso che iniziassimo a guardarlo questo progetto, perché credo che il lavoro stia andando avanti, ma non mi risulta che sia stato presentato. Io non ne dispongo in questo momento e mi piacerebbe poter dare un’occhiata prima che sia già tutto deciso.

Quindi, il messaggio forte che mi piacerebbe dare non è quello di fermare la conferenza dei servizi, e per questo voterò contro, insieme al Gruppo del Partito Democratico, alla risoluzione del collega Facci, perché il tema non è quello di fermare l’opera, ma è quello di dare il messaggio che la conferenza dei servizi possa essere portata avanti e conclusa rapidamente, ma mettendo al centro l’idea dell’avere delle mitigazioni vere, serie, come quelle di cui ho parlato nel corso del mio intervento, perché ai cittadini possa essere data una risposta sia in termini di risoluzione dei problemi di mobilità ma anche di risoluzione dei problemi ambientali, in particolare per i quartieri di Bologna che vengono toccati e attraversati da vicino dall’attuale tracciato e che già adesso sono in sofferenza e che devono vedere nella realizzazione di quest’opera un miglioramento e non un peggioramento della loro situazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Molto brevemente, perché questo è un tema che è stato tanto dibattuto in città, è stato dibattuto per tanti anni e a distanza di tanti anni continua a dividere sia la città sia la politica.

Non ritornerò su alcune, giuste considerazioni che sono state fatte dai colleghi che hanno presentato la risoluzione che oggi andiamo a discutere, che sono abbastanza evidenti, in quanto sono note le posizioni del Centrodestra, di Fratelli d’Italia rispetto alla bocciatura senza se e senza ma dell’attuale soluzione scelta, e è una preferenza per l’opzione passante sud, che oggi però non è sul tavolo (lo dico chiaramente), nel senso che oggi stiamo discutendo una risoluzione che ci impegna e che impegnerebbe l’aula non tanto in quella che dovrebbe essere la soluzione alternativa, ma impegna l’aula a una sospensione dell'attuale iter.

Questo per togliere l’alibi che questa risoluzione guardi oltre la soluzione, perché è chiaro che anche sulle soluzioni eventualmente alternative ci sarebbero delle differenze di vedute e delle prese di posizione di tutti i partiti.

Questa risoluzione parla di sospensione e ne parla anche facendo buon gioco del fatto che alcuni partiti che compongono questa maggioranza per anni si sono battuti contro la soluzione del Passante di mezzo così come viene abbastanza sinteticamente definito.

Che il Passante di mezzo sia una grandissima ciofeca non lo dice soltanto il Centrodestra, ma lo diceva anche il Centrosinistra nel corso degli anni nei quali proponeva il Passante nord. Per anni è stato descritto alla città come il Passante nord fosse la soluzione in termini trasportistici ed urbanistici più utile e migliore sia del Passante di mezzo che del passante sud.

Molti trasportisti e illustri ingegneri hanno raccontato questo alla città di Bologna e ai Comuni della Provincia di Bologna per tantissimi anni, mettendolo anche nero su bianco e spiegando tante ragioni per le quali il Passante nord era la soluzione migliore rispetto alle altre prospettate, appunto il passante di mezzo ed il passante sud.

Come è stato giustamente ricordato, perché questo è il tema centrale, gli interessi dei cittadini, come sempre, vengono sacrificati agli interessi di bottega e agli interessi di partito, perché questa, purtroppo, è la triste realtà delle cose, per più di 10 anni sono stati spesi importanti contributi pubblici per sostenere un’opera, il Passante nord, si è speso tempo (riunioni, incontri, conferenze e altro) per sostenere come il Passante nord fosse la soluzione migliore. Poi, come giustamente è stato ricordato, per interessi di partito si è scelta un’altra soluzione. In quattro e quattr’otto si è buttata via una discussione di anni che diceva, per chi lo proponeva, che il Passante nord era la soluzione migliore, optando per il Passante di mezzo, quello che viene definito “Passante di mezzo”. Questo ha incontrato delle resistenze forti in città, non tanto e non solo da parte del centrodestra, ma anche rispetto a tanti partiti che oggi compongono questa maggioranza, che appunto si sono schierati in maniera inequivocabile, senza “se” e senza “ma”, rispetto a quella soluzione trasportistica.

Se vogliamo dire le cose come stanno, non è stata particolarmente condivisa con la città, a parte un passaggio successivo. Sono stati fatti dei tavoli, sono stati fatti degli incontri per far digerire alla popolazione quello che era già stato deciso. Non si è raggiunta la soluzione del Passante di mezzo passando per una fase partecipata con la popolazione. Lo dico consapevole del fatto che gran parte di quei tavoli ha avuto la fortuna (o la sfortuna) di presiederli l’assessore Priolo, che oggi è qua seduta e che saluto. Però non c’è stata alcuna partecipazione. Si è voluto far digerire un boccone indigesto alla popolazione bolognese, si è voluta convincere, con questi incontri partecipati, con mediatori, con tavoli e quant’altro, che è ormai la prassi che viene adottata in maniera costante nelle ultime scelte amministrative a Bologna. Quindi, la bottega decide e i cittadini in qualche modo devono capire la decisione.

A quel punto sembrava che fosse tutto fatto, ma anche in questo caso, ancora una volta, gli interessi del partito hanno prevaricato gli interessi della cittadinanza. La campagna elettorale, la necessità di lisciare il pelo a qualche partito che doveva entrare in coalizione ha di nuovo determinato una soluzione di quasi stallo a Bologna, perché chi proponeva quella soluzione, chi era d’accordo con la soluzione precedentemente individuata, quella del Passante di mezzo... C’era un assessore che era seduto e per dieci anni si è fatto probabilmente i cavoli suoi. Diventando il candidato sindaco e avendo la necessità di accaparrarsi i voti anche di quei partiti che erano contrari al Passante di mezzo, ci ha messo il becco e ha di nuovo mescolato le carte in tavola.

Di fronte a questo panorama, che è abbastanza desolante e deprimente, perché si continuano a mettere gli interessi di partito e di bottega davanti a quelli dei cittadini, se c’è una cosa che è sempre stata chiara è che il centrodestra ha sempre scelto e individuato la soluzione del Passante sud, che non starò qua ad elencare perché, per quello che ci riguarda, è la soluzione migliore. Ripeto, sono posizioni che sono sul tavolo di tutti, ma quello che ci interessa oggi è individuare invece il perché sia positiva una sospensione della conferenza dei servizi. È positiva una sospensione, ed è il motivo per il quale votiamo a favore di questa risoluzione, proprio perché la scelta che è stata adottata non è condivisa neanche da partiti che fanno parte della maggioranza, se non mandando giù un boccone amaro, perché siamo in una fase elettorale, diciamo le cose come stanno, e perché si vincolerebbe la successiva Amministrazione, e soprattutto perché bisogna non prendere in giro i cittadini bolognesi.

Non diventa green il passante di mezzo soltanto mettendoci la parola “passante green”; non diventa green il passante di mezzo soltanto vendendo fumo negli occhi ai cittadini, raccontando di modifiche che migliorerebbero la qualità e l’impatto rispetto ai temi ambientali; non diventa green e non basterebbe a diventare green una soluzione che oggi è, per quello che ci riguarda, sbagliata ab origine. Ciò a prescindere da quella che sarà e che dovrebbe essere la soluzione alternativa, perché è chiaro che sulla soluzione alternativa, come ho detto in precedenza, ci sono idee completamente differenti.

Ma oggi votiamo una risoluzione dicendo “sospendiamo questa soluzione”. Credo che sia la soluzione più di buon senso e credo che sia la soluzione che, se ci fosse una coerenza da parte di chi si è battuto con grande onestà intellettuale contro questa scelta di mobilità, probabilmente troverebbe il voto positivo anche di partiti che fanno parte della maggioranza. Si tratta di coerenza, ripeto, e non si tratta qua di scegliere o discutere su soluzioni che evidentemente ci dividerebbero, che sono appunto il passante sud piuttosto che il potenziamento di una serie di trasporti, come è stato proposto e citato precedentemente dalla collega Zamboni.

Ecco, io credo che per una volta bisognerebbe mettere gli interessi dei cittadini davanti a quelli del partito e credo che questa sia l’occasione, un’altra occasione, per farlo, a maggior ragione, proprio prima delle elezioni che vedranno coinvolto il Comune di Bologna. Nonostante quest’opera impatti su tutta l’area metropolitana di Bologna, però oggi: a) avremmo l’occasione davvero di essere coerenti rispetto a quello che abbiamo detto in passato; b) avremmo l’occasione di sottrarre un tema dalla campagna elettorale e di consegnarlo nelle mani del futuro sindaco di Bologna, che evidentemente non sarà quello attualmente in carica. Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di positivo votando a favore di questa risoluzione. Noi lo faremo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

Con l’occasione della discussione di questa risoluzione si rinverdisce in me la piena consapevolezza che c’è una campagna elettorale che non è mai finita in questa Regione. Io pensavo che il 26 gennaio 2020 fosse finita, invece mi trovo a discutere ancora di impegni, di politiche intorno alle quali è stato costruito un grande evento amministrativo, programmatico sulla costruzione di quello che è uno dei Passanti europei più importanti per tutta la mobilità di questo Paese.

Su quella scommessa a Bologna i cittadini hanno detto al 66 per cento che quella proposta era una proposta rappresentativa. Quindi, anche discutere di democrazia, di chi rappresenta il popolo, di chi rappresenta i cittadini fa un po’ sorridere.

Capisco anche il disorientamento delle maggioranze e delle minoranze di governo, che nell’articolazione tra Roma, Bologna e l’Emilia-Romagna hanno delle difficoltà. In questo esprimo una solidarietà tutta politica, evidentemente. Penso che di fronte al campo disadorno di proposte bisogna rispondere con ulteriori proposte. Ma è un artificio retorico al quale non seguiranno delle azioni politiche, bensì delle valutazioni di merito.

Tra le valutazioni di merito penso che vada evidentemente evidenziato un passaggio. Il primo passaggio è che la risoluzione ci chiede di sospendere l’iter finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura, cioè si chiede di bloccare, dopo trent’anni, un’opera (che si chiami “sud”, si chiami “nord” o si chiami “di mezzo”) che ha comunque una necessità di trasporti, una necessità di traffico che è stata fotografata da tutti. Sarebbe irresponsabile.

Come irresponsabile sarebbe sottovalutare il secondo passaggio, quello delle premesse di questa risoluzione, ossia la parte che effettivamente attrae il mio interesse: le valutazioni di impatto ambientale, quelle sulle quali la sinistra green, la sinistra di governo ha indugiato e continua a indugiare perché abbiamo quel grande senso di responsabilità rispetto a quello che dobbiamo fare.

Io faccio una valutazione che è anche nella storia del nostro territorio. Le opere di mitigazione non sono dei passaggi semplicistici. Sono degli impegni politici che prendiamo con il nostro territorio. Guardo con grande interesse e soprattutto con grandi aspettative quello che in questi giorni il presidente Bonaccini e il sindaco di Bologna, Merola, stanno mettendo in campo nella trattativa con il Governo. Nel Governo ci siamo insieme, ve lo voglio dire, colleghi. Possiamo fare molte cose insieme, lo dico soprattutto ai proponenti, perché non tutti i proponenti sono al Governo, quindi sulle opere di mitigazione possiamo fare delle cose insieme, possiamo renderlo più ecocompatibile, sì, ma possiamo fare anche qualcosa in più.

Diciamoci la verità, forse è arrivato il tempo in cui un pezzo d’investimento dei trasporti di questo Paese viaggi direttamente su treno, forse è arrivato il tempo in cui i camion, le bisarche, invece di farli passare dalla tangenziale di Bologna e dall’autostrada di Bologna, vengano caricati su treno e trasportati. Forse è arrivato il tempo in cui il nostro modello di Interporto si interfaccia con un sistema che sia ecocompatibile.

Su questo potremmo discutere, di questi temi noi potremmo ragionare, ragionando in un’ottica che è come quella delle grandi opere deve essere, che guardi ai prossimi cinquant’anni, non ai prossimi cinque minuti elettorali. Guardate, non siamo spaventati delle elezioni amministrative di Bologna, non c'è neanche il candidato dall’altra parte, non è questa la discussione, fa ridere, il tema è che abbiamo la responsabilità di diminuire il livello di inquinamento della zona nella quale abitiamo, abbiamo la responsabilità di parlare di bacino medio padano, dobbiamo farlo con tutte le Regioni, ma facendo delle operazioni concrete, non menando il can per l’aia.

Non sarei neanche intervenuto su questa risoluzione, tanto è banale nella retorica con la quale si cerca di bloccare tutto, però ho sentito il dovere di dire "eleviamo la nostra discussione, eleviamola sui grandi sistemi e sull’evoluzione trasportistica, eleviamola dicendo che esiste una cura del ferro che possiamo fare anche sui grandi trasporti di questo Paese, che possiamo fare anche sui centri di snodo, che possiamo fare per il trasporto nelle città delle merci, rendendo le città a misura d’uomo, a misura ecocompatibile, stabilendo quando nei negozi, quando nei supermercati possano arrivare le merci, con quali mezzi possano arrivare".

Non venitemi a dire che il problema è sospendere i lavori della del Passante, quindi in buona sostanza, indipendentemente da quelle che sono state tutte le storie, vi dico che io, con tanta buona fede, il 14 febbraio 2014, quando venne siglato l’accordo sul Passante nord, pensavo che fosse stato segnato un punto e poi quel punto è stato riaperto, ma dal 14 febbraio 2014 ad oggi si sono fatte scelte politiche non legate a questioni elettorali, una questione elettorale è stata posta ed è stata posta in occasione delle regionali del 2020, in cui sono state fatte scelte prodromiche dell’Amministrazione comunale e dell’Amministrazione regionale, dicendo esplicitamente ai cittadini qual era il futuro trasportistico di questa Regione e soprattutto il sistema intermodale nel quale ci vogliamo muovere.

Chi ha voglia di dare una mano a migliorare questo sistema si mette al lavoro per raggiungere quell’obiettivo, chi non ne ha voglia si presenterà tutte le volte pensando che un piccolo aneddoto, un piccolo passaggio possa essere risolutivo, ma i bisogni dei cittadini sono ben altri, il tema del clima e il tema dell’ambiente sono temi serissimi, ed è per questo motivo che penso che favorire la distribuzione degli spostamenti sia molto più importante che stabilire di ripartire da zero, perché non si capisce neanche da dove voglia ripartire questa risoluzione.

Noi voteremo contro per tanti motivi, uno tra tutti perché pensiamo che i temi del futuro siano adesso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Devo dire che in questa legislatura assistiamo ad un fenomeno che definirei strano, ovvero a una stravagante attenzione da parte dei colleghi della Lega ai temi dell’inquinamento ambientale.

Evidentemente la fase elettorale diventa tale anche a quelle latitudini, perché vorrei ricordare che fino all’altro giorno il Passante sud era un cavallo di battaglia della candidata alle regionali Borgonzoni, quindi che oggi la Lega ci venga a parlare di sostenibilità ambientale, di attenzione all’inquinamento dell’aria che respiriamo è quantomeno paradossale.

Volevate perforare i colli, io non so se ve lo ricordate o se l’avete rimosso dai vostri pensieri, però io me lo ricordo molto bene, e bucare i colli significa perforare una zona che è sottoposta a vincoli paesaggistici, significa consumare 50 ettari di terreno e scommettere ancora sul cemento, significa peraltro non risolvere nemmeno i problemi di inquinamento.

Mi sembra anche che, rispetto al dibattito che è emerso stamattina, la Destra sia anche divisa, perché mi pare che Fratelli d’Italia continui a sostenere il Passante sud e la Lega invece abbia fatto marcia indietro, sostenendo l’interramento della tangenziale. Quindi, mi piacerebbe capire anche il loro futuro prossimo. Non si sa, quando verrà individuato, candidato alle elezioni comunali di Bologna, quale sia il suo orientamento davanti a queste divisioni.

Credo che dobbiamo, oggi, porre l’attenzione invece su importanti novità che ci vengono dall’Unione europea. Proprio nella scorsa legislatura parlavamo del traffico veicolare e della parte importante che la mobilità ha, il ruolo che la mobilità ha rispetto all’inquinamento della nostra area. Abbiamo approvato una risoluzione del Movimento 5 Stelle in cui si chiedeva un impegno da parte della Regione a sostenere, a richiedere al Governo la messa al bando dei veicoli inquinanti a diesel e a benzina. Come dicevo proprio in questi giorni, dall’Unione europea sono venute novità importanti che riguardano il pacchetto “Fit for 55”, dove, in analogia con quanto chiedevamo in questo consesso, si è deciso proprio di andare verso la non produzione di questi veicoli a partire dal 2035.

Su questo mi voglio attestare, su una mobilità che sia davvero sostenibile, su una transizione ecologica. Oggi avete visto tutti quello che è successo in Germania. Gli sconvolgimenti, gli stravolgimenti climatici sono all’ordine del giorno. Come Movimento 5 Stelle, domani presenterò anche un emendamento al Documento di economia e finanza regionale, in cui chiederò di incentivare anche la diffusione delle colonnine elettriche di ricarica per le auto presso le aziende private. È lì che noi dobbiamo porre l’asticella. Sono quelli gli obiettivi che dobbiamo raggiungere.

Poi c’è un altro tema su cui bisognerebbe soffermarsi. Ancora oggi ci troviamo qui a discutere di opere di 30-40 anni fa, al pari della Cispadana, al pari della bretella Sassuolo-Campogalliano, tempi di realizzazione delle infrastrutture di questo Paese, che a volte sono superate rispetto alle priorità che ci vengono poste davanti. Lo dicevo prima. Abbiamo visto tutti quello che è successo in Germania, ma quello che succede anche nel nostro Paese. Quindi, su quello dobbiamo puntare, ad ogni livello, a livello comunale, a livello regionale, a livello nazionale. Ed è su questo che noi non faremo mancare mai il nostro supporto, da questo punto di vista, e mi auguro in qualche modo che… Prima Lisei diceva che dovremmo uscire dalle logiche di partito e occuparci delle priorità dei cittadini. Queste, dal mio punto di vista, sono le priorità dei cittadini e sono gli obiettivi a cui dobbiamo puntare, ma non solo in campagna elettorale o strumentalmente attraverso risoluzioni in cui neanche voi credete. Chi fino a ieri chiedeva di andare avanti a spron battuto sul passante sud oggi non può presentare una risoluzione di questo tipo. È evidentemente strumentale.

Confido però che gli eventi climatici che ci troviamo ad affrontare puntualmente possano finalmente far cambiare idea a chi oggi cerca di apparire come il difensore o i difensori del nostro ambiente e della nostra qualità dell’aria, come dicevo strumentalmente e, anche qui, evidentemente perseguendo convenienze elettorali.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Immagino che arriveranno altri interventi, ma chiudiamo la seduta antimeridiana, non avendo comunque il tempo per far svolgere l’intervento completo ai colleghi.

I lavori riprenderanno alle ore 14,30.

 

La seduta ha termine alle ore 12,56

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI; Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI; Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Michele FACCI, Pasquale GERACE; Giulia GIBERTONI, Marco LISEI; Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI; Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI; Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

gli assessori: Paolo CALVANO, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Irene PRIOLO, Elly SCHLEIN

È assente per motivi istituzionali ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Andrea CORSINI e Raffaele DONINI e i consiglieri Gabriele DELMONTE e Ottavia SONCINI

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 3721

Convalida dell'elezione del consigliere Pasquale Gerace, ai sensi dell'art. 17 della Legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni. (46)

 

Titolo: 3721 - convalida dell'elezione del consigliere Pasquale Gerace

 

Presenti al voto:36

Favorevoli/Si:36

Assenti: 14

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Bulbi Massimo;

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Pelloni Simone; Petitti Emma; Sabattini Luca; Soncini Ottavia

 

Titolo:2963 - votazione Emendamento 1 (consigliera Castaldini)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:15

Contrari/No:22

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Felicori Mauro


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Gibertoni Giulia; Montevecchi Matteo; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Soncini Ottavia

 

Titolo: 2963 - votazione risoluzione (portale per disponibilità a sottoporsi a vaccinazione anti-covid)

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:13

Contrari/No:23

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Facci Michele


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Gibertoni Giulia; Montevecchi Matteo; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

Emendamento

 

OGGETTO 2963

Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre un portale presso il quale sia possibile esprimere la propria disponibilità a sottoporsi alla vaccinazione anti covid con dosi residue. A firma della Consigliera: Castaldini

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Castaldini

 

«Nell’”impegna la Giunta” si aggiunge il seguente secondo punto:

-          “a rendere disponibile, anche attraverso il sistema FSE/CUPWEB, i CUP, il CUPTEL, una procedura che consenta la modifica dell’appuntamento per il vaccino, che sia prima, seconda o terza dose, con la possibilità di indicare una diversa sede all’interno della regione, o una diversa data in conformità con quanto disposto dalle autorità sanitarie nazionali, in base alla disponibilità,”»

(Respinto)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

E’ stato presentato il seguente progetto di legge:

 

3715 - Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”. (Delibera di Giunta n. 1107 del 12 07 21)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

3689 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se è previsto un aggiornamento delle Linee guida per la gestione e il controllo sanitario dell’allevamento di suini all'aperto di cui alla DGR 1248/2008. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Liverani, Pompignoli, Rancan, Catellani, Facci, Bargi, Montevecchi, Delmonte

 

3690 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto, presentato dal Comitato “La Via Maestra”, per il prolungamento della SS12, che congiunge la montagna con la città di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3691 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di fornire sostegno ai centri di psicologia e di salute mentale, per far fronte all'impatto psicologico della pandemia, in particolar modo sulla popolazione tra i 18 e i 29 anni. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3693 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione della SP67 in Provincia di Reggio Emilia (Strada Calerno) e le eventuali azioni da intraprendere, in accordo con la Provincia, per mettere in sicurezza il tratto stradale. A firma del Consigliere: Delmonte

 

3694 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ipotesi di attuare una revisione del Regolamento organizzativo Aziendale dell'Ausl di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3695 - Interrogazione a risposta scritta in merito a possibili discriminazioni tra studenti vaccinati e non vaccinati alla ripresa dell'anno scolastico. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

 

3697 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere il numero di minori disabili o malati gravi attualmente in affido familiare, quali aiuti economici siano riconosciuti alle famiglie affidatarie e se sia possibile prolungare il sostegno economico oltre i 21 anni, nel caso in cui i ragazzi non abbiano raggiunto l’autonomia. A firma dei Consiglieri: Soncini, Maletti, Mori, Marchetti Francesca, Daffada', Tarasconi, Costi, Mumolo, Fabbri, Bulbi, Bessi, Zappaterra, Sabattini, Gerace, Rossi, Caliandro

 

3698 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia la situazione della presa in carico delle persone con disabilità nell’ambito del Fondo regionale per la non Autosufficienza. A firma dei Consiglieri: Soncini, Maletti, Mori, Marchetti Francesca, Daffada', Tarasconi, Costi, Mumolo, Fabbri, Bulbi, Bessi, Zappaterra, Sabattini, Gerace, Rossi, Caliandro

 

3699 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione della zona delle ex Officine Reggiane a Reggio Emilia, in particolare per il rischio di diffusione del Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3700 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo stato di avanzamento dei lavori per giungere al completamento delle Casse di espansione del Senio e alla loro piena operatività. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3701 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione del nuovo Palazzo delle Arti e dello Sport di Ravenna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3702 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'attuale situazione del servizio veterinario presso il Polo Integrato degli Animali d’Affezione del comune di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

3704 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad una iniziativa organizzata a Carpi (Mo) per discutere temi relativi al DDL Zan. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3705 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei centri di raccolta (Stazioni Ecologiche Attrezzate) in provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

 

3707 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di trovare una soluzione per evitare il distacco del cane-guida dalla persona non vedente in caso di incidenti o malori improvvisi di quest’ultima. A firma del Consigliere: Bessi

 

3708 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di rinnovare il parco mezzi di SETA. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3711 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'installazione di una antenna di telefonia mobile per tecnologia 4G e 5G in via Passo della Cisa a Parma. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3712 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai lavori per il nodo idraulico della Fossalta, alla periferia est di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3713 - Interrogazione a risposta scritta circa l'Assistenza Domiciliare Programmata (ADP). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3714 - Interrogazione a risposta scritta sull'Open day organizzato dall'Ausl di Bologna per gli over 60 e sul personale scolastico contrario all'obbligo vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3717 - Interrogazione a risposta scritta sul recupero delle domande di ricostruzione post sisma rimaste inevase. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3718 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla carenza di medici nelle aree montane della provincia di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3719 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla prevenzione di fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico regionale. A firma del Consigliere: Bargi

 

3722 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quando il Piano Regionale sui Trasporti 2025 verrà iscritto all’ordine del giorno dell’Assemblea Legislativa così da procedere con la sua discussione e approvazione definitiva. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

3723 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad una possibile revisione della metodologia di regolazione dei prelievi in situazioni di scarsità idrica, emessa da Arpae in data 28/6/2021. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Occhi, Pelloni, Marchetti Daniele, Bargi, Bergamini, Stragliati, Delmonte, Facci, Pompignoli, Catellani, Montevecchi, Rainieri

 

3724 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere i dati analitici relativi ai contagi da Covid-19 nelle istituzioni scolastiche nell'anno scolastico 2020/2021. A firma dei Consiglieri: Catellani, Liverani, Pelloni, Montevecchi, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Rancan

 

3725 - Interrogazione a risposta scritta circa l'implementazione delle misure per prevenire il Covid-19 all’interno degli istituti scolastici del territorio regionale, al fine di evitare nuove ondate epidemiche. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Liverani, Stragliati, Montevecchi, Rancan

 

3726 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla rimodulazione dei parametri per i passaggi di fascia, dando maggiore rilievo ai dati relativi all’ospedalizzazione rispetto all’incidenza di positivi al Covid-19, in rapporto ai tamponi effettuati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3727 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli strumenti che la Giunta intende mettere in campo per concretizzare l’arrivo di contributi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore del patrimonio artistico e culturale e in particolare per garantire la messa in sicurezza dell'Abbazia Santa Maria del Monte di Cesena. A firma della Consigliera: Montalti

 

3729 - Interrogazione d'attualità a risposta immediata in Aula circa l'autorizzazione concessa alla discarica di Ravenna di proseguire l'attività di smaltimento di rifiuti solidi urbani. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3730 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia adeguato la propria organizzazione, regole e prassi alla sentenza 7969/20 della Corte di Cassazione relativa ai danni causati agli automobilisti e agli utenti della strada da animali selvatici. A firma dei Consiglieri: Mori, Costa, Bulbi

 

3731 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'adozione del cosiddetto “green pass alla francese” in Italia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3732 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere la tempistica degli interventi di ripristino della SP 325 e dei lavori di consolidamento a protezione delle sponde del Setta. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3733 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sullo stato di avanzamento di alcune opere viarie finalizzate al miglioramento dei collegamenti stradali nel ravennate. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3734 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’avvio di controlli nei luoghi di lavoro da parte degli Ispettorati del lavoro della Regione al fine di verificare il rispetto delle condizioni standard sulle protezioni individuali e sui sistemi di sorveglianza preventiva. A firma del Consigliere: Amico

 

3735 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle politiche da adottare per garantire l’utilizzo del fondo regionale per la non autosufficienza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3736 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle azioni da intraprendere al fine di trovare una soluzione alla vertenza relativa alla liquidazione della Manifattura Riese con sede a Carpi (MO). A firma della Consigliera: Bondavalli

 

INTERPELLANZE

 

3692 - Interpellanza sul Regolamento per la gestione venatoria delle aree contigue del Parco del Delta del Po per il periodo 2021-2026. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3710 - Interpellanza sul piano di prelievo del cinghiale in selezione e in forma collettiva per la stagione venatoria 2021/2022. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

RISOLUZIONI

 

3696 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale e sia introdotta nella Legge 157/1992 la figura del coadiutore volontario. (08 07 21) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Marchetti Francesca, Pelloni, Rancan, Daffada', Costi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Bargi, Stragliati, Catellani, Bergamini, Occhi, Delmonte, Zappaterra, Facci, Fabbri, Bulbi, Rontini, Bessi, Mori, Tarasconi, Costa, Sabattini, Montalti, Pigoni, Caliandro, Bondavalli, Gerace, Rossi, Mastacchi

 

3709 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in campo risorse e politiche a sostegno di strategie efficaci per la prevenzione e la cura del disagio psicologico dei minori, causato dalla pandemia. (12 07 21) A firma della Consigliera: Zamboni

 

3720 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui fenomeni di truffe tra cui il phishing/smishing/vishing al fine di ridurre il rischio che le persone ne diventino vittime, come previsto anche dalla Direttiva (UE) 2019/713. (14 07 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

3259 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di volantini, affissi all'interno dell'Assemblea legislativa, che riportano messaggi pericolosi sul tema mascherine. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3263 - Interrogazione a risposta scritta sull'aggiornamento dei protocolli e delle linee guida nazionali riguardanti l’assistenza domiciliare precoce del Covid-19, alla luce delle esperienze e dei dati acquisiti in questi mesi. A firma del Consigliere: Lisei

 

3264 - Interrogazione a risposta scritta circa l'erogazione di voucher per l'assistenza psicologica di problematiche causate dalla pandemia da Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3266 - Interrogazione a risposta scritta sulla rimborsabilità dei microinfusori insulinici anche per classi di pazienti diabetici con diabete di tipo 2. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Zappaterra, Pillati, Tarasconi, Montalti, Rontini, Fabbri, Sabattini

 

3267 - Interrogazione a risposta scritta sulle prospettive della rete trapiantologica regionale, a valle della delibera che ha sospeso il precedente programma di potenziamento e ha istituito un tavolo tecnico presso l'assessorato. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Zappaterra, Pillati, Tarasconi, Montalti, Rontini, Fabbri

 

3268 - Interrogazione a risposta scritta circa gli strumenti e le azioni che la Giunta ha intenzione di mettere in campo per favorire la candidatura di Cesena come “Capitale Italiana del Libro 2021”. A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Fabbri, Rontini, Bulbi, Sabattini

 

3270 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative in programma per la ricorrenza della morte di Sergio Ramelli. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3274 - Interrogazione a risposta scritta sulla gestione della sanità pubblica a Parma. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3277 - Interrogazione a risposta scritta circa le segnalazioni relative ad episodi di aggressione a scopo sessuale occorsi nei giorni scorsi a Reggio Emilia, nella zona Lungo Crostolo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3285 - Interrogazione a risposta scritta relativamente alle informazioni circa il Fascicolo Sanitario Elettronico in caso di trasferimento della residenza in altra regione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3297 - Interrogazione a risposta scritta circa la ripresa delle terapie in acqua per disabili, con particolare riguardo alla situazione di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3298 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere quanti sono i lavoratori idonei con prescrizioni all'interno dello I.O.R. (Istituto Ortopedico Rizzoli) in rapporto al numero totale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

3300 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla gestione del RIS (Sistema di informazione radiologica) presso l’ospedale “Bufalini” di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

 

3302 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esistenza di vincoli di parentela tra dirigenti e coloro che prestano servizio al Policlinico S. Orsola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3304 - Interrogazione a risposta scritta sull'affidamento delle forniture di dispostivi medici e dispositivi di protezione individuale curato da Intercent-ER, nell’ambito dell’emergenza Covid-19.

 

3308 - Interrogazione a risposta scritta sulla chiusura del centro vaccinale dell'Ospedale Maggiore di Parma il giorno 3 maggio 2021 e sulla possibilità di recuperare le somministrazioni di seconda dose di Pfizer-Biontech entro il termine di efficacia di 42 giorni dalla prima dose per chi si è visto rinviare l'appuntamento. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3311 - Interrogazione a risposta scritta sulle condizioni della SP4 Fondovalle Panaro. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3312 - Interrogazione a risposta scritta sulle vittime del lavoro in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3319 - Interrogazione a risposta scritta circa l'eventuale vaccinazione di caregivers ed educatori dei disabili e di coloro che siano ritenuti estremamente vulnerabili. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3320 - Interrogazione a risposta scritta sulle proposte di legge presentate in Parlamento per l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e sulla necessità di dotare gli Ispettorati del Lavoro di personale, risorse e mezzi tali da consentire i necessari controlli. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3322 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per accelerare i lavori per il completamento della copertura con banda larga del territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pompignoli, Occhi, Stragliati, Facci, Pelloni, Rainieri, Delmonte

 

3323 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni e i piani attuati per consentire e regolamentare le visite dei parenti nelle RSA, Case di riposo e CRA. A firma del Consigliere: Lisei

 

3327 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative per delineare le linee di indirizzo regionali della presa in carico post-guarigione da Covid-19, contenenti le indicazioni operative per l’attivazione di un Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3331 - Interrogazione a risposta scritta circa la ricognizione sulle modalità di gestione dell’Assistenza Non Sanitaria (ANS) all’interno dei reparti ospedalieri e sulle soluzioni informatiche adottate per monitorare le persone che visitano le strutture di degenza o presentano assistenza ai pazienti in esse ricoverati. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Pompignoli, Catellani, Bargi, Liverani, Facci, Occhi, Bergamini, Stragliati, Rainieri, Marchetti Daniele, Delmonte

 

3332 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da porre in essere per rafforzare le azioni per la sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3353 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla stabilizzazione dei precari assunti per la ricostruzione post sisma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3355 - Interrogazione a risposta scritta circa gli strumenti e le azioni che la Giunta può introdurre per far sì che venga rivista a livello nazionale la decisione di chiudere il presidio estivo di Polizia di Cesenatico.

A firma dei Consiglieri: Montalti, Rontini, Fabbri

 

3356 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere il numero, per ciascun distretto sanitario, delle persone attualmente iscritte nelle liste per la vaccinazione domiciliare. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3357 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità con cui la Giunta intenda attivarsi per tutelare l’area SIC del fiume Ronco. A firma della Consigliera: Montalti

 

3360 - Interrogazione a risposta scritta sul sostegno al settore del turismo.A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffada', Tarasconi, Montalti, Caliandro, Zappaterra, Fabbri, Rossi, Rontini

 

3364 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di inserire le persone celiache tra le categorie a cui dare priorità nella campagna vaccinale. A firma dei Consiglieri: Bargi, Bergamini, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele

 

3366 - Interrogazione a risposta scritta circa le possibilità, al 12 maggio 2021, di prenotazione del vaccino anti Covid per la fascia di età 50/54 anni. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

3379 - Interrogazione a risposta scritta sulla messa in sicurezza dello stradello di collegamento tra Santa Maria del Taro e Vallobraria nel comune di Tornolo (PR).A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3472 - Interrogazione a risposta scritta circa le nuove piste ciclabili presenti nei comuni dell’Unione Reno Galliera che, secondo alcune segnalazioni, metterebbero a rischio l’incolumità degli automobilisti in caso di forti precipitazioni. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

3485 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela dell’intero settore agricolo dal pericolo, per i terreni e le falde acquifere, causato dallo spandimento dei liquami. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3496 - Interrogazione a risposta scritta sul ritardo dei lavori di realizzazione del ponte Lenzino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3500 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'iter di realizzazione della Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3506 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'effettiva realizzazione della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3511 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per concertare con Anas un tipo di intervento in grado di limitare l’impatto nei confronti del transito veicolare sulla Ferrara Mare. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Occhi, Pelloni, Pompignoli, Delmonte, Rainieri, Facci

 

3528 - Interrogazione a risposta scritta circa il tracciamento del trattamento dei fanghi, compresi quelli che vengono trasformati in fertilizzanti. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3532 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura dei locali da ballo e notturni. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3539 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire la riapertura dell'Hub Piacentino della Fedex e scongiurare la perdita dei posti di lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3545 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere l'intervento del Garante dell'infanzia sui fatti accaduti in un paese della Valmarecchia, l’aprile scorso. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

In data 7 luglio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente Mobilità, alle interrogazioni oggetti nn. 3483 – 3515

 

3483 - Interrogazione a risposta orale in commissione in ordine all'Osservatorio Regionale del sistema abitativo (art.16 L.R 24/2001).              A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

3515 - Interrogazione a risposta orale \in commissione circa la congruità dell'accordo operativo relativo all'ambito AL34 Orti di Piacenza in ragione dell'art. 7 della L.R. 24/2017. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

In data 15 luglio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali, alle interrogazioni oggetti nn. 3402 – 3406 – 3478 - 3543

 

3402 - Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere i motivi del drastico calo di ospiti nelle Rsa e Hospice tra il 2020 e il primo trimestre 2021 e per conoscere le modalità organizzative adottate dai relativi gestori per garantire ai familiari degli ospiti il diritto di visita dei propri cari. A firma dei Consiglieri: Facci, Liverani, Catellani, Bargi, Occhi, Rainieri, Rancan, Pelloni, Bergamini, Pompignoli, Marchetti Daniele, Stragliati, Delmonte, Montevecchi

 

3406 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i trattamenti estetici successivi a lesioni violente permanenti al viso. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3478 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il personale medico ed infermieristico assunto con contratti COVID in scadenza il 30 giugno. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3543 - Interrogazione a risposta orale in commissione per chiedere il pieno ripristino delle funzionalità dell'Ospedale di Vergato (BO).              A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 02/07/2021 al 14/07/2021

 

DPGR n. 105 del 02/07/2021 Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

DPGR n. 114 del 14/07/2021 Sostituzione di un consigliere nella Camera di Commercio di Modena nel settore associazioni di tutela dei consumatori.

 

DPGR n. 115 del 14/07/2021 Sostituzione di un consigliere nella Camera di Commercio di Modena nel settore credito e assicurazioni.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 13 prot. NP/2021/2112 del 16/07/2021)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri-Zamboni

Bergamini - Montalti

 

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