Testo
Verbale n. 29
Seduta del 13 ottobre 2011
Il giorno giovedì 13 ottobre 2011 alle ore 10.00 si è riunita presso
la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50,
la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata in udienza
conoscitiva con nota Prot. n. 32047 del 06/10/2011.
Partecipano alla seduta i Commissari:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
ZOFFOLI Damiano Presidente Partito Democratico 5 presente
BERNARDINI Manes Vicepreside Lega Nord Padania 4 presente
nte Emilia e Romagna
MARANI Paola Vicepreside Partito Democratico 4 presente
nte
ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 2 presente
Tiziano
BARTOLINI Luca Componente PDL- Popolo Della 1 assente
Libertà
BAZZONI Gianguido Componente PDL- Popolo Della 2 presente
Libertà
BIGNAMI Galeazzo Componente PDL- Popolo Della 4 presente
Libertà
CASADEI Thomas Componente Partito Democratico 2 assente
DONINI Monica Componente Federazione Della 2 presente
Sinistra
FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 assente
Beppegrillo.it
FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 5 presente
FILIPPI Fabio Componente PDL- Popolo Della 4 assente
Libertà
MANDINI Sandro Componente Italia Dei Valori 3 assente
MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 2 presente
MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia e 2 assente
Libertà - Idee Verdi
MORI Roberta Componente Partito Democratico 2 assente
NOE' Silvia Componente UDC- Unione Di Centro 1 assente
PARIANI Anna Componente Partito Democratico 2 assente
RIVA Matteo Componente Misto 1 presente
Sono presenti i consiglieri: Andrea DEFRANCESCHI in sostituzione del
consigliere FAVIA; Palma COSTI in sostituzione del consigliere
CASADEI.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione:
L. Vicinelli (Serv. Veterinario e igiene degli alimenti);
W. Simonati (Serv. Parchi e Risorse forestali); M.
Ferrari (Serv. Informazione Ass. Leg.)
Presiede la seduta: Damiano Zoffoli
Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
Resocontista: Antonella Agostini
UDIENZA CONOSCITIVA
1327 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Manfredini e
Costi: Modifica alla legge regionale 2 aprile 1996 n. 6 Disciplina
della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei
spontanei nel territorio regionale. Applicazione della legge 23
agosto 1993, n. 352 (21 04 11).
Partecipano all'udienza conoscitiva:
Cantori Silvio AUSL Rimini
Carestia Filippo Confesercenti Cesena
Ghetti Alessandro Coldiretti Emilia-Romagna
Illice Mirko AUSL Bologna (Montagna)
Inzani Daniele AUSL Piacenza
Lorenzi Gianluca AUSL Bologna
Marseglia Filomena AUSL Reggio Emilia
Mazzolani Giovanni Provincia Ravenna
Peri Piero CIA Emilia-Romagna
Presi Maria AUSL Bologna Area Sud
Rossi Mauro Corpo provinciale Guardie Ecologiche
Volontarie (GEV)
Todeschini Renato AUSL Bologna
Tommasini Angelo Corpo provinciale Guardie Ecologiche
Volontarie (GEV)
Zilioli Francesco AUSL Parma
L'udienza inizia alle ore 10.20.
ZOFFOLI Damiano (Presidente della Commissione III)
Buon giorno iniziamo i lavori di quest'udienza conoscitiva. Si
tratta di un momento d'ascolto: abbiamo in esame alla Commissione
Territorio, ambiente e mobilità un progetto di legge d'iniziativa
dei consiglieri Manfredini e Costi: Modifica alla legge regionale 2
aprile 1996 n. 6 Disciplina della raccolta e della
commercializzazione dei funghi epigei spontanei nel territorio
regionale. Applicazione della legge 23 agosto 1993, n. 352 . E'
stata nominata relatore la consigliera Paola Marani. Il testo è
stato esaminato anche alla Commissione Politiche per la salute e
Politiche sociali per l'espressione del parere in sede consultiva
che ha lavorato in maniera approfondita e, quindi, la relatrice ci
dirà anche dell'esito di questo lavoro. Oggi ascoltiamo idee,
proposte, osservazioni sul testo, dopodiché la commissione inizierà
la discussione sul testo il 27 ottobre.
MARANI Paola (Relatore del pdl)
Grazie presidente. Buon giorno, vi ringraziamo di esserci, anche
perché eravamo perplessi sulla necessità e opportunità di fare
l'udienza conoscitiva, pensando che si trattasse di un argomento
molto limitato dal punto di vista dell'interesse e la vostra
presenza ci conforta sul fatto che è sempre, comunque, importante
che ci sia un momento di partecipazione e di raccolta di pareri da
parte di coloro che sono interessati a questo provvedimento
legislativo. Vi è stato distribuito il testo della proposta dei
consiglieri Costi e Manfredini e, quindi, avete visto quali sono le
proposte contenute nella loro proposta di legge. Devo dire che
rispetto alla sollecitazione a modificare due articoli dell'attuale
legge 6 del '96, secondo la proposta Costi-Manfredini, si è colta
l'occasione per accogliere alcune delle sollecitazioni e anche per
sistemare, sia da un punto di vista normativo, ma anche da un punto
di vista sostanziale, alcuni altri articoli della legge che
necessitano di aggiornamento. Vi dirò brevemente in cosa consistono
le modifiche che recepiscono le indicazioni dei proponenti la legge
e anche quali sono gli aggiustamenti e le modifiche che vengono
proposte come emendamenti. Sostanzialmente il nodo delle proposte
dei due consiglieri è quello di affrontare il tema del come oggi la
commercializzazione di questo prodotto avvenga attraverso una
certificazione obbligatoria, che deve essere fatta dai micologi
delle Aziende sanitarie e come questo - voi che siete esperti lo
sapete bene - crei una serie di problemi rispetto alla tempestività
di questa certificazione. I funghi hanno una raccolta molto
concentrata temporalmente e, quindi, l'obbligo di dover sottostare
alla disponibilità degli operatori delle Aziende sanitarie è un
obbligo che fa sì che, visto che nelle giornate in cui c'è la
raccolta e ci deve essere la certificazione per commercializzare il
prodotto ci sia una forte concentrazione e non si riesca, spesso, a
rispondere celermente a questa esigenza. Direi che il nodo della
proposta sta proprio in questo: aprire la possibilità di
certificazione anche a micologi privati e quindi consentire di
allargare e dare la possibilità a tutti coloro che intendono
commercializzare il prodotto raccolto di poter avere una
certificazione anche rivolgendosi ai privati. Questa è una delle
questioni che viene di fatto recepita, con una modifica all'art. 17
della legge 6/96, con la quale proponiamo di aggiungere un comma - 1
bis - che ha lo scopo di estendere ai micologi privati, iscritti in
apposito registro, la possibilità di rilasciare la certificazione di
cui vi parlavo. L'altra proposta che veniva fatta era quella di far
sì che si potesse abrogare la necessità della preventiva
certificazione del controllo da parte dell'ASL anche nel caso in cui
il prodotto venga somministrato nella ristorazione. Abbiamo
affrontato, proprio in Commissione Politiche per la salute e
Politiche sociali questo tema e, guardandolo in tutte quelle che
sono le implicazioni anche di carattere sanitario e di tutela della
salute dei cittadini, la delicatezza di questo prodotto, la
possibilità che l'approvvigionamento avvenga attraverso moltissime
strade che non consentono di avere la sicurezza che si tratti di un
prodotto con tutte la caratteristiche di commestibilità, ha fatto sì
che non si sia ritenuto di accogliere il fatto che quando il
prodotto è somministrato dai ristoratori questo prodotto non abbia
l'obbligo di essere, comunque, certificato. L'altra questione,
legata all'art. 22, dove si dice di estendere il controllo
preventivo anche ai funghi destinati all'autoconsumo, riteniamo sia
improponibile, in quanto è evidente che non abbiamo nessuna
possibilità di obbligare chi consuma funghi ad essere dotato di
certificazione, anche perché si tratterebbe di un controllo
impossibile, per cui abbiamo ritenuto fosse una proposta non
accoglibile. Queste sono le richieste che sono contenute nella
proposta di legge e che abbiamo ritenuto, in questo primo percorso
di modifica, di accogliere e respingere. Abbiamo, poi, cercato di
affrontare altri temi: questioni normative, ma anche che tendono ad
agevolare, soprattutto per quanto riguarda la commercializzazione,
tutte le procedure, flessibilizzandole e semplificando i percorsi
di carattere amministrativo e autorizzativo. Proponiamo che
nell'ambito della modifica della legge 6, modifica che è nella nuova
normativa del commercio, ma non è recepita nella legge, la
sostituzione dell'autorizzazione alla vendita rilasciata dal
sindaco, ai sensi della normativa statale, con la SCIA, che è
un'autodichiarazione necessaria e sufficiente all'immediato avvio
dell'attività. Questo comporta la modifica degli articoli 15, 16, 17
e 18 che trattano, rispettivamente, dei funghi spontanei, di quelli
coltivati, confezionati e secchi. Inoltre, si specifica, ancora in
modo più preciso, come sia vietato il commercio in forma itinerante
e in questa opera di semplificazione rientra, anche, la nuova
previsione che s'intende introdurre per cui per gli esercizi che si
limitano alla vendita di confezioni chiuse - questa è la novità di
sostanza che vi volevo proporre - e quindi non manomissibili
(qualcuno mi ha telefonato per chiedermi questa opportunità), quando
è già accertata l'origine da un micologo riconosciuto e si tratta di
un prodotto già certificato all'origine, non sia necessaria
l'acquisizione dell'idoneità alla vendita da parte del personale, ma
sia sufficiente la SCIA, così come per i funghi coltivati
commercializzati da ortofrutticoltori, essendo comparati agli altri
ortaggi. Visto che riteniamo che la semplificazione debba sempre
essere accompagnata, comunque, dalla sicurezza, vi sono alcune
precisazioni rispetto a quelle che devono essere le norme relative
all'etichettatura del prodotto e quindi alla possibilità di essere
certi del fatto che la certificazione, anche se avvenuta a monte,
viene in qualche modo precisata attraverso una modalità che dia la
sicurezza del fatto che la certificazione è avvenuta. Inoltre, si
fa riferimento, proprio con lo stesso obiettivo di sicurezza, di
estendere la richiesta specifica della SCIA anche ai venditori di
funghi porcini secchi sfusi, unica specie di funghi che viene
commercializzata sfusa. Questa proposta di estendere la richiesta di
specifica SCIA ai venditori di funghi viene estesa anche a questo
tipo di prodotto, cioè al porcino secco sfuso. Vista l'opportunità
di estendere questa possibilità di certificazione del prodotto anche
ai micologi privati si è previsto anche che debbano essere meglio
precisate le caratteristiche dal punto di vista della formazione e
dell'aggiornamento di coloro che devono fare questa certificazione.
Si propone l'obbligo di una attività formativa minima a cui tutti i
micologi, pubblici e privati, dovranno partecipare per potere, poi,
ottenere i crediti necessari all'esercizio dell'attività.
ZOFFOLI Damiano (Presidente della Commissione III)
Bene, grazie. Non sono ancora pervenute richieste d'intervento. Io,
quindi, sono qui a sollecitarle perché penso che questo momento sia
proprio quello di ascoltare. Si può intervenire rispetto alla
relazione della relatrice Marani anche alla luce di alcune novità
emerse nel dibattito svoltosi anche nella Commissione Politiche per
la salute e Politiche sociali .
La Commissione Territorio, ambiente e mobilità si era interrogata
sulla necessità/opportunità di questa udienza conoscitiva, poi
l'opinione prevalente è stata quella di prevedere un momento di
ascolto.
LORENZI Gianluca (AUSL Bologna)
Sono dell'Ispettorato micologico di Bologna. Volevo far presente che
né io né i colleghi, penso, abbiamo le modifiche e si fa fatica ad
affrontare quello che è stato detto, rispetto al testo della legge.
MARANI Paola (Relatore del pdl)
Non abbiamo potuto presentare queste modifiche perché la commissione
non ha ancora iniziato l'esame dell'articolato e quindi delle
proposte che abbiamo illustrato solo in sede di discussione
generale. Nell'illustrazione che ho fatto, alcune sono modifiche
relative ad aspetti normativi di aggiornamento sulla legislazione
che riguarda il commercio e, quindi, sono di fatto degli automatismi
di applicazione delle norme sul commercio e semplificano le
procedure adeguandole a quelle della nuova legislazione. L'unica
modifica sostanziale, ripeto, è quella che riguarda la vendita del
prodotto attraverso confezioni chiuse, non manomissibili, la quale
non richiede certificazione , in quanto la stessa è già avvenuta a
monte (in quanto il prodotto è già stato acquistato e imballato con
tanto di certificazione). Quindi, chi non manomette - perché non si
può fare - questa confezione e la vende, non ha la necessità di
acquisire una certificazione ulteriore perché il prodotto viene già
da una filiera che ha provveduto prima alla certificazione. Questa è
l'unica modifica di quello che vi ho detto che non è un adempimento
normativo, ma di fatto un modo per far sì che non sia necessaria una
doppia certificazione. Soprattutto in piccole attività commerciali
dove si vendono una miriade di prodotti e non un prodotto al
dettaglio sfuso, questa è una modalità per consentire il fatto che
il commerciante non debba avere ulteriore passaggio di
certificazione, perché la certificazione è già avvenuta. L'etichetta
deve essere molto precisa dal punto di vista delle norme previste
dalla legge, proprio per avere la massima garanzia che questo è un
processo che è avvenuto a monte. Quindi l'etichetta stabilisce
l'esatta certificazione, dove e quando è avvenuta.
CARESTIA Filippo (Confesercenti Cesena)
Quello che volevo chiedere era - forse ho capito male - credevo che
la modifica tendesse ad eliminare per chi fa del prodotto
confezionato e certificato l'abilitazione specifica alla vendita, o
meglio, quello che oggi è l'abilitazione al riconoscimento dei
funghi, per chi tratta il prodotto confezionato.
MARANI Paola (Relatore del pdl)
E' così. Ha ragione, questo aspetto non l'ho precisato. Ho parlato
solo di doppia certificazione, ma non ho parlato della possibilità
che ci fosse l'obbligo dell'attestato di certificatore.
GHETTI Alessandro (Coldiretti Emilia-Romagna)
Una cosa veloce. Ho visto le novità presenti negli emendamenti
ulteriori rispetto al progetto di legge che ci è stato consegnato.
Noi abbiamo inviato una proposta di emendamenti che, peraltro, come
dicevo prima al presidente, non ha stretta attinenza con la materia
legata alle autorizzazioni alla somministrazione. Avevamo, però,
inteso che il progetto di legge - e mi sembra che gli emendamenti
che tengono conto delle novità legislative legate soprattutto alla
SCIA vadano in questa direzione - fosse legato ad una sorta di
semplificazione, chiaramente tenuto conto che stiamo parlando,
comunque, di uso di beni commestibili ma che hanno bisogno di
controindicazioni. La nostra proposta era semplicemente quella - in
particolare tenuto conto che la legge originale del '96 quindi
antecedente all'approvazione delle norme legislative e regolamentari
legate ai CAA e visto che c'è, comunque, un rapporto convenzionale
con l'ente pubblico competente e anche i pubblici esercizi - di
tenere conto anche di una realtà che ha un rapporto consolidato con
la pubblica amministrazione e certificato, che per esempio, per
tutti coloro che hanno rapporti con il mondo agricolo, non solo
agricoltori professionali ma anche altri soggetti che hanno terreni,
pur non essendo agricoltori, rappresentino un punto di riferimento
in tutti i Comuni - in particolare in montagna. Poteva essere, da un
punto di vista della semplificazione e capillarizzazione, un punto
di riferimento per poter svolgere e poter fare le richieste legate
appunto al tesserino.
LORENZI Gianluca (AUSL Bologna)
Solo un chiarimento. Vedo solo prodotti confezionati, già
certificati all'origine, non avrebbero bisogno di fare la SCIA e di
chiedere quella che era la ex autorizzazione comunale. Ho capito
bene? Grazie.
ZOFFOLI Damiano (Presidente della Commissione III)
Altri chiedono d'intervenire? Prima ho dato conto della discussione
nella Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali e
volevo precisare che questa ha prodotto alcuni emendamenti che, di
fatto, poi la relatrice s'incaricherà di portare nella discussione
della Commissione Territorio, ambiente e mobilità, ma che la
Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali ha espresso
un parere favorevole al progetto di legge. Questo è il punto che non
avevo specificato.
VICINELLI Laura (Servizio Veterinario e igiene degli alimenti)
Il principio ispiratore dell'emendamento era riferito al fatto che
non occorresse più l'attestato di idoneità alla vendita rilasciata
dal Dipartimento di sanità pubblica, a seguito di esame, per chi
vende prodotto sfuso, essendoci già la garanzia di una confezione
non manomissibile e certificata. E' chiaro che, se invece il
commerciante intende frazionare la confezione, allora è come un
prodotto sfuso e dovrebbe avere l'attestato di idoneità alla
vendita. Nelle cose che ho visto non mi sembra ci sia questa
specificazione sul fatto di eliminare, comunque, la SCIA. Per SCIA
noi adesso intendiamo ancora come notifica, in quanto siamo in una
fase transitoria rispetto a questa partita: se siamo noi come
Dipartimenti quelli che ricevono la notifica, come è tuttora, o se
dovrà essere lo Sportello unico o se tutte queste procedure e
registrazioni saranno o no comunque poi sostituite da SCIA e
andranno allo Sportello unico. Questa cosa non era stata precisata,
intendendo che, poiché la vendita del fungo fresco spontaneo, sia
sfuso che confezionato, è comunque la vendita di un alimento a
rischio, poteva essere interessante sapere, per l'autorità deputata
al controllo, quali sono effettivamente gli esercizi in cui questa
attività viene svolta, sia esso in forma sfusa che confezionata.
MARANI Paola (Relatore del pdl)
Abbiamo avuto le proposte di Coldiretti e non le abbiamo ancora
esaminate, perché in effetti ci sono alcuni suggerimenti che hanno
la possibilità, a mio avviso, di essere accolti. E' evidente che
sarà la commissione che deciderà e sarà poi l'Aula a votare le
modifiche. Da oggi, nell'avvio della discussione in Commissione,
terremo anche conto di quelle che sono le osservazioni pervenute
fino ad ora e e che arriveranno fino a quando la commissione
esaminerà l'articolato della legge.
ZOFFOLI Damiano (Presidente della Commissione III)
Se non ci sono altre richieste d'intervento chiudiamo questa
udienza. Ripeto, la commissione si occuperà della materia nella
seduta del 27 di ottobre. Grazie a tutti. Buon giorno.
La seduta termina alle ore 10.45.
Approvato nella seduta del 27 ottobre 2011.
La Segretaria Il Presidente
Samuela Fiorini Damiano Zoffoli