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Legislatura XI - Commissione Parità - Processo Verbale del 08/10/2020 pomeridiano

Processo verbale n. 11

Seduta del 8 ottobre 2020

 

Il giorno 8 ottobre 2020 alle ore 14,30 è convocata, con nota prot. n. AL.2020.18884 del 25/09/2020, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna, Viale A. Moro n. 50, la Commissione per la parità e per i diritti delle persone che si svolge in modalità “mista”, cioè con la presenza in sede, del Presidente, della Vicepresidente e dei seguenti membri dei Gruppi assembleari Mori Roberta e Pillati Marilena (PD), Bondavalli Stefania (BP), Barcaiuolo Michele e Lisei Marco (FDI), Montevecchi Matteo (Lega), Castaldini Valentina (FI), nonché degli altri partecipanti in via telematica ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

 

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

AMICO Federico Alessandro

Presidente

Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

2

presente

PELLONI Simone

Vicepresidente

Lega Salvini Emilia-Romagna

8

presente

PILLATI Marilena

Vicepresidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

9

presente

BONDAVALLI Stefania

Componente

Bonaccini Presidente

1

presente

CASTALDINI Valentina

Componente

Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

1

presente

GIBERTONI Giulia

Componente

Gruppo Misto

1

presente

LISEI Marco

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

1

presente

MALETTI Francesca

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

2

presente

MASTACCHI Marco

Componente

RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

1

presente

MONTEVECCHI Matteo

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

2

presente

MORI Roberta

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

6

presente

MUMOLO Antonio

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

2

assente

PICCININI Silvia

Componente

Movimento 5 Stelle

1

assente

PIGONI Giulia

Componente

Bonaccini Presidente

2

presente

ROSSI Nadia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

2

presente

SONCINI Ottavia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

2

presente

STRAGLIATI Valentina

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

4

presente

TAGLIAFERRI Giancarlo

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

2

assente

ZAMBONI Silvia

Componente

Europa Verde

1

assente

È presente il consigliere Marco FABBRI in sostituzione di Mumolo.

È presente l’assessore Barbara LORI (assessora alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità).

Partecipano alla seduta Maurizio Ricciardelli (Serv. Affari legislativi e aiuti di Stato) e Paola Alessandri (Serv. Qualificazione delle imprese).

 

Presiede la seduta: Federico Alessandro AMICO

Assiste il segretario: Adolfo Zauli

Funzionario estensore: Antonella Agostini

 


Il presidente AMICO dichiara aperta la seduta alle ore 14,35 e procede preliminarmente all’appello ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020, per poi proseguire con un secondo appello degli assenti, ai fini dell’identificazione certa dei partecipanti.

 

-          Approvazione dei processi verbali nn. 9 e 10 del 2020.

 

Il presidente AMICO dà atto che il verbale n.9 è stato modificato, come richiesto dalla consigliera Castaldini nella scorsa seduta.

 

Interviene la consigliera CASTALDINI, che chiede venga esplicitata la partecipazione di Branà quale delegato nazionale Arcigay.

 

Il presidente AMICO prende atto.

 

La commissione li approva all’unanimità con le modifiche apportate.

 

Il presidente AMICO propone un’inversione dell’ordine del giorno.

 

La commissione concorda.

 

-          Designazione componente nel nucleo di valutazione Premio ER.RSI Innovatori Responsabili – Premio GED 2020.

 

Il presidente AMICO introduce e cede la parola al rappresentante della Giunta.

 

Interviene la dottoressa ALESSANDRI.

 

Il presidente AMICO si propone come componente del nucleo di valutazione di cui sopra, sulla base della decisione presa in ufficio di presidenza.

 

La consigliera CASTALDINI chiede chiarimenti.

 

Risponde il presidente AMICO.

 

Intervengono, poi, i consiglieri MORI e BARCAIUOLO.

 

Risponde il presidente AMICO.

 

La commissione concorda sulla designazione del presidente Amico quale componente del nucleo di valutazione del Premio ER.RSI Innovatori Responsabili – Premio GED 2020.

.

 

1512 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo svolgimento della Commissione Parità del 23 luglio 2020 avente all’ordine del giorno “Audizione dei comuni e delle associazioni attivamente impegnati nell’attuazione della legge regionale 1° agosto 2019, n. 15 (Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere)”. A firma della Consigliera: Castaldini

Il presidente AMICO cede la parola alla firmataria dell’interrogazione.

 

La consigliera CASTALDINI illustra il contenuto della sua interrogazione.

 

Risponde l’assessora LORI.

 

Il presidente AMICO ridà la parola all’interrogante.

 

La consigliera CASTALDINI replica.

 

I consiglieri STRAGLIATI e PELLONI intervengono per chiedere chiarimenti sul precedente oggetto all’ordine del giorno.

 

Il presidente AMICO aggiunge ulteriori informazioni e s’impegna ad inviare la documentazione relativa alle precedenti edizioni del premio.

 

1188 -Relazione per la Sessione Europea dell'Assemblea legislativa per l'anno 2020, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 16/2008.

Il presidente AMICO introduce l’oggetto sul quale la commissione è chiamata ad esprimere il parere consultivo alla commissione referente Bilancio, Affari generali e istituzionali dando atto che la proposta di parere è stata inviata unitamente alla convocazione della seduta.

 

Il dottor RICCIARDELLI svolge un’illustrazione preliminare relazionando sugli aspetti principali del rapporto conoscitivo della Giunta regionale all'Assemblea legislativa per la Sessione europea 2020 nelle materie di competenza della commissione.

 

Interviene anche l’assessora LORI.

 

Interviene la consigliera MORI, anche in dichiarazione di voto.

 

Il presidente AMICO, in assenza di ulteriori interventi, cede la parola ai consiglieri per le dichiarazioni di voto, dopo aver espresso il voto a favore del suo gruppo di appartenenza.

 

Anche la consigliera PIGONI esprime il voto a favore del suo gruppo di appartenenza, mentre le consigliere CASTALDINI e STRAGLIATI dichiarano voto contrario per i propri gruppi di appartenenza.

 

Il presidente AMICO chiede anche la dichiarazione di voto dei gruppi Misto, FDI e RCPER che risultano assenti.

 

In assenza di dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza, il presidente AMICO comunica l’esito della votazione.

 

La commissione esprime, per quanto di competenza, con 28 voti a favore (PD, BP, ERCEP), 15 contrari (Lega, FI) e nessun astenuto il seguente parere:

 

“La Commissione per la parità e per i diritti delle persone, riunitasi in sede consultiva ai sensi dell’articolo 38, comma 1, del Regolamento interno, nella seduta dell’8 ottobre 2020, ha preso in esame, per quanto di competenza, il Programma di lavoro della Commissione Europea per il 2020, la Relazione sullo stato di conformità dell’ordinamento regionale all’ordinamento comunitario per il 2019, il Rapporto conoscitivo per la sessione comunitaria dell’Assemblea legislativa, parte integrante della Delibera di Giunta n. 779/2020.

Con riferimento agli atti preannunciati dalla Commissione europea nel proprio Programma per il 2020, come rivisto ed aggiornato a maggio a seguito della crisi Covid-19, la Commissione assembleare per la parità e i diritti delle persone, ritiene di particolare interesse, tra le nuove iniziative previste dall’Allegato I, le iniziative collegate ai seguenti obiettivi strategici:

Obiettivo n. 29 “Diritti umani, democrazia e parità di genere”

Piano d’azione dell’Unione europea sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nelle relazioni esterne per il periodo 2021-2025

Obiettivo n. 33 “Rafforzamento della sicurezza dell’Europa”

Strategia dell’UE per una lotta più efficace contro l’abuso sessuale dei minori (adottata - [COM/2020/607 del 24/07/2020])

Obiettivo n. 37 “Iniziative in materia di parità e antidiscriminazione”

Strategia europea per la parità di genere (adottata - [COM/2020/152 del 5/3/2020])

Strategia per la parità delle persone LGBTI

Obiettivo n. 41 “Diritti fondamentali”

Strategia dell’UE sui diritti delle vittime (adottata - [COM/2020/258 del 24/06/2020])

La Commissione per la Parità sottolinea che il Pilastro europeo dei diritti sociali, con i suoi 20 principi e diritti fondamentali, rappresenta la strategia quadro di riferimento per il reale rafforzamento della dimensione sociale dell’Unione europea e delle sue politiche nel quadro più ampio dell’Agenda 2030. Rileva inoltre come Green Deal e attuazione del pilastro dei diritti sociali, tra loro integrati, rappresentino i principali rifermenti della nuova strategia europea per lo sviluppo sostenibile.

In merito alle iniziative che trattano di parità e antidiscriminazione (Obiettivi 29 e 37), la Commissione parità segnala che la Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 [COM/2020/152 del 5/3/2020] definisce gli obiettivi politici e le azioni chiave per il periodo 2020-2025 e richiama gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, ed in particolare l’Obiettivo n. 5 “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”, così come auspicato dall’Assemblea legislativa nella Risoluzione n. 8117, approvata in esito alla Sessione europea del 2019. Secondo l’approccio metodologico trasversale, la promozione della parità di genere rappresenta un obiettivo strategico centrale in tutte le politiche dell’Unione, inclusi lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale e la trasformazione digitale.

Nella Strategia si promuove il principio dell’intersezionalità tra il genere e le altre cause di discriminazione che sarà alla base di tutte le politiche dell'UE in materia di parità di genere tra cui il prossimo piano d'azione per l'integrazione e l'inclusione e i quadri strategici dell'UE riguardanti la disabilità, le persone LGBTI+, l'inclusione dei rom e i diritti dei minori che saranno quindi collegati a questa strategia, oltre che tra loro.

L’emergenza socio-sanitaria del Covid-19 ha avuto un forte impatto sulla quotidianità del lavoro femminile, evidenziando come siano state soprattutto le donne a farsi carico del lavoro familiare di accudimento. La femminilizzazione dei settori strategici della cura, dell’assistenza e dell’educazione, che nella pandemia abbiamo riscoperto essere essenziali, impone riflessioni e proposte formative ed organizzative adeguate alla sfida. Alla luce della capacità della RER di attivare in via straordinaria accordi di smart-working e telelavoro, la Commissione parità rileva che il paradigma organizzativo è in evoluzione e tende sempre più verso forme di lavoro non tradizionali che rappresentano strumenti attraverso cui dare risposta all’esigenza di conciliare lo sviluppo professionale con i tempi e gli spazi di vita e di cura. La Commissione ritiene che lo sviluppo del nuovo modello organizzativo caratterizzato dalle nuove forme di lavoro dovrebbe essere adeguatamente normato, in grado di tutelare gli spazi di autonomia e di carriera delle persone, nonché prevedere interventi concreti per potenziare i servizi educativi e sociali contribuendo così alla definizione di un modello culturale in cui i carichi di lavoro familiari siano adeguatamente distribuiti al fine di evitare che siano le donne a pagare il prezzo più alto in termini di scelta “obbligata” fra accudimento familiare e lavoro.  

Sul tema della parità di genere la Commissione parità valuta positivamente le azioni che la Regione Emilia-Romagna sta perseguendo in attuazione della L.R. 6/2014 (Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere), della legge regionale 2 del 2014 (Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare) e del Piano sociale e sanitario in materia di medicina di genere, che, in coerenza con le strategie europee e nazionali, affronta il tema della parità in modo trasversale ed integrato nel contesto delle diverse politiche regionali attraverso anche il coinvolgimento di soggetti pubblici, privati e associazioni che partecipano al Tavolo regionale permanente per le politiche di genere.

La Commissione ritiene che il combinato disposto del Tavolo per le politiche di genere di cui all’art. 38 L.R. 6/2014 e della Conferenza delle elette di cui all’art. 42 della L.R. 6/2014, in stretta collaborazione con l’Area d’integrazione di cui all’art. 39 della L.R. 6/2014, rappresenti un solido impianto col quale rafforzare in modo integrato la rete territoriale e le azioni trasversali di sistema per prevenire e contrastare discriminazioni e violenze sulle donne e promuovere una cultura paritaria e inclusiva di tutte le diverse abilità, anche mediante strumenti di misurazione e programmazione dell’impatto di genere (ad es. il bilancio di genere negli enti locali

La prospettiva di un Women New Deal inserito nelle linee di mandato dell’esecutivo regionale, può rappresentare uno spazio fecondo di elaborazione per l’Emilia-Romagna, ma anche un orizzonte di impegno e di sviluppo per il Paese e per l’Unione Europea.

Un massiccio e mirato piano di interventi per lavoratrici, imprenditrici, madri, donne e ragazze che contribuisca a prevenire e contrastare segregazione e marginalità sociale, culturale, economica e lavorativa; per invertire il processo di denatalità e il basso tasso di fecondità, la disparità di genere nei tassi di occupazione, nelle retribuzioni, nell’organizzazione del lavoro, nelle responsabilità di cura e di assistenza informale; per combattere il persistere di stereotipi di genere e di condizionamento di ruolo sociale; per superare la scarsa rappresentanza femminile nei luoghi della decisione e per prevenire e contrastare la violenza contro le donne.

La Commissione, nell’ambito di questa cornice, invita la Giunta a continuare a monitorare a livello europeo il proseguimento della discussione al fine di poter intervenire con eventuali osservazioni sulle singole iniziative di sviluppo della Strategia, con particolare riferimento alle politiche di conciliazione vita-lavoro, anche in considerazione dello sviluppo del modello organizzativo verso forme di lavoro non tradizionali, e all’attuazione della Convenzione di Istanbul.

La Commissione Parità, con riferimento alla Strategia per la parità delle persone LGBTI valuta positivamente quanto realizzato dalla Regione con l’approvazione della L.R. 15/2019 del 1 agosto 2019 (Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere) che, con un approccio trasversale, individua azioni di contrasto e prevenzione contro le discriminazioni. Ricorda inoltre che dal 2008 è attivo sul territorio regionale il Centro regionale contro le discriminazioni che, con i suoi 155 punti di accesso su tutto il territorio, svolge un’importante azione di prevenzione, supporto e monitoraggio contrastando tutti i fattori di discriminazione indicati nell’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e non solo quelli relativi alla discriminazione razziale.

La Commissione parità valuta inoltre positivamente l’adesione della Regione Emilia-Romagna alla Rete READY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnata per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.

 

La Commissione chiede alla Giunta di continuare ad attuare pienamente la L.R. 15/2019 e sostenere gli interventi che vengono promossi sul territorio per diffondere una cultura dell'integrazione e della non discriminazione e di valutare il monitoraggio dell’attività svolta da reti europee aventi finalità analoghe a quelle della Rete READY e delle modalità di attuazione da parte degli altri Stati membri di politiche di contrasto alla discriminazione. Chiede inoltre di monitorare il proseguimento della discussione a livello europeo al fine di poter formulare eventuali osservazioni da parte della Regione.

La Commissione Parità infine ricorda che è in corso di definizione il nuovo Patto per il lavoro e per il clima, una modalità di definizione delle politiche pubbliche fondata sulla sistematica interazione tra i diversi livelli istituzionali, sul coordinamento strategico dell’azione regionale e sull’integrazione dei fondi regionali, nazionali ed europei. Il nuovo Patto che guiderà l’azione del governo regionale in questa legislatura porrà al centro delle politiche regionali il lavoro di qualità e la sostenibilità ambientale e climatica in coerenza con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile con l’obiettivo di coniugare lotta alle diseguaglianze e transizione ecologica, crescita inclusiva e politiche di sviluppo, compensazioni degli squilibri territoriali, sostenibilità ambientale e climatica.

Con riferimento in particolare alle politiche di pari opportunità e di non discriminazione, il nuovo Patto ha tra i suoi obiettivi il contrasto ad ogni forma di discriminazione, a partire da quelle di genere, orientamento sessuale, appartenenza etnica o religiosa, e promuove la piena parità di accesso e di condizioni nel lavoro, contrastando le differenze retributive e sfruttando le opportunità che possono essere messe in campo attraverso l’uso integrato dei Fondi strutturali per lo sviluppo di politiche attive del lavoro.

La Commissione Parità si impegna, in collaborazione con la Giunta, a dare attuazione nel contesto delle diverse politiche regionali alle normative e alle strategie adottate a livello europeo e nazionale.

In relazione alla Strategia dell’UE per una lotta più efficace contro l’abuso sessuale dei minori [COM/2020/607 del 24/07/2020]), che fornisce un quadro per rispondere in modo globale alla crescente minaccia di abusi sessuali su minori, sia online che offline, la Commissione parità rileva che le politiche per le giovani generazioni attuate dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione della L.R. 2/2013 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e della L.R. 14/2008 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”, si sono rivelate nel tempo efficaci. Infatti, come ribadito anche nel Piano sociale e sanitario, le politiche vanno nella direzione di un rafforzamento della tutela dei minori e delle loro famiglie attraverso l’attivazione di azioni di prevenzione e protezione finalizzate a ridurre le situazioni di disagio e svantaggio socio-culturale, nonché potenziando e migliorando le risposte dei servizi socio-sanitari e dei servizi di accoglienza e cura dei bambini/adolescenti vittime di maltrattamenti/violenza.

Sul tema della violenza, la Commissione Parità richiama quanto evidenziato dal Parlamento europeo nella Risoluzione sui diritti del bambino, presentata a novembre 2019 in occasione del 30° anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo, e dal Consiglio dell’Unione nelle Conclusioni sulla lotta contro l'abuso sessuale dei minori presentate l'8 ottobre 2019, in cui si evidenzia l’intensificarsi dei fenomeni di adescamento on-line e off-line anche tramite tecniche di anonimizzazione. Purtroppo, le misure di contenimento del virus Covid-19, costringendo i bambini a rimanere in casa per lungo tempo, li ha esposti a rischi maggiori per la facilità con cui si approcciano alla tecnologia smart che rende più difficile il controllo da parte degli adulti.

La Commissione alla luce dei lavori svolti dalla Commissione speciale d'inchiesta sul sistema di tutela dei minori nella Regione Emilia-Romagna istituita al fine di conoscere genesi, diffusione ed articolazione delle criticità in essere nel sistema regionale e di avere indicazioni rispetto agli strumenti da utilizzare per porre rimedio ad eventuali criticità, ritiene che sia opportuno valutare un potenziamento dei servizi sociali a supporto dei minori, che sappia anche introdurre nuove competenze per contrastare i fenomeni di violenza digitale.

La Commissione Parità chiede alla Giunta di monitorare l’iter della proposta di Direttiva al fine di valutare anche il successivo potenziamento delle politiche a tutela dei minori legate allo sviluppo della tecnologia che rende più facile adescare anche in modo anonimo i bambini attraverso crittografia o altre tecniche di anonimizzazione.

Per quanto riguarda invece la Strategia dell’UE sui diritti delle vittime [COM/2020/258 del 24/06/2020], essa mette in evidenza come il confinamento della società durante la pandemia di Covid-19 abbia fatto registrare un aumento della violenza domestica, degli abusi sessuali su minori, dei reati informatici e dei reati basati sull'odio xenofobo e legati al razzismo. La Commissione europea ritiene necessario rafforzare i diritti delle vittime di reato, soprattutto di quelle categorie che presentano una maggiore vulnerabilità e fragilità (vittime minorenni, quelle di violenza di genere o domestica, le vittime di reati basati sull'odio razzista e xenofobo, le vittime LGBTI+ di reati basati sull'odio, le vittime anziane e le vittime con disabilità) e potenziare la collaborazione e il coordinamento tra l’Unione e gli Stati membri per garantire che tutti gli attori a livello dell'UE, nazionale e locale coinvolti lavorino insieme al fine di garantire alle vittime l'accesso alla giustizia. La Commissione Parità evidenzia anche gli effetti della pandemia da Covid-19 all’interno delle carceri il sovraffollamento ha determinato un maggior tasso di contagio rispetto alla società libera e un aumento del disagio psichiatrico.

La Commissione parità chiede alla Giunta di valutare il monitoraggio delle modalità di funzionamento dei centri antiviolenza in Europa anche con riferimento ad esperienze finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei diritti umani delle persone LGBT e di monitorare il proseguimento della discussione a livello europeo sulle azioni di contrasto alle discriminazioni LGBT al fine di poter formulare eventuali osservazioni da parte della Regione.

Con riferimento all’Allegato III relativo alle proposte prioritarie in sospeso, la Commissione segnala le seguenti iniziative:

Proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere fra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa e relative misure (n. 113); [COM(2012) 614 final]

Proposta di direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale (n. 116); [COM(2008) 426 final]

In particolare, per quanto riguarda la proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere fra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa e relative misure (n. 113) nel 2012 l’Assemblea legislativa aveva partecipato alla consultazione promossa dalla Commissione europea coinvolgendo attivamente associazioni ed enti locali del territorio. Inoltre, in occasione della Sessione europea del 2019, nella Risoluzione n. 8117 l’Assemblea aveva già segnalato l’opportunità di giungere alla conclusione in tempi rapidi dell’iter di approvazione, auspicando entro la scadenza delle elezioni europee appena del 2019, cosa che non si è realizzata. Nel frattempo, alla luce del tempo trascorso e tenuto conto delle discussioni, il Consiglio ha ritenuto opportuno adattare il calendario per l'attuazione, le date obiettivo, i termini per la presentazione di relazioni e la clausola di durata massima aggiungendo due anni e, attualmente, la proposta è iscritta all’ordine del giorno del Consiglio dell’Unione europea per l’esame in prima lettura.

Per quanto riguarda invece proposta di Direttiva relativa all’applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale, adottata dalla Commissione il 2 luglio 2008 al fine di estendere la tutela contro la discriminazione per motivi di religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale al di fuori del mondo del lavoro (protezione sociale, comprese la sicurezza sociale e l'assistenza sanitaria, istruzione e accesso a beni e servizi, inclusi gli alloggi) si segnala che in linea di principio la proposta era stata accolta favorevolmente dalla maggioranza di delegazioni, sottolineando l'importanza di promuovere la parità di trattamento come valore sociale condiviso nell'ambito dell'UE, mentre talune delegazioni hanno in passato messo in discussione la necessità della proposta della Commissione poiché la reputano una violazione delle competenze nazionali ed è in contrasto con i principi di sussidiarietà e proporzionalità.

Per il momento, tutte le delegazioni hanno mantenuto riserve di esame sul testo e la Commissione ha confermato in questa fase la propria proposta originale e ha mantenuto una riserva di esame su qualsiasi modifica sia apportata.

Per l’approvazione della proposta di direttiva, che a seguito dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1° dicembre 2009 è regolata dall'articolo 19 del TFUE, è l'unanimità in sede di Consiglio, previa approvazione del Parlamento europeo. Nonostante l'ampio sostegno a favore degli obiettivi della direttiva proposta, sono necessari lavori tecnici e ulteriori discussioni politiche prima di poter raggiungere la richiesta unanimità in sede di Consiglio.

La Commissione auspica che entrambe le proposte di Direttiva sopra indicate, il cui iter è in attesa di giungere a conclusione, possano essere approvate entro il 2020 al fine di rendere il quadro normativo europeo sulle politiche di pari opportunità ancora più completo ed efficace.”.

 

 

Il presidente AMICO, in assenza di ulteriori interventi, ringrazia e dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

La seduta termina alle ore 15,45.

 

 

 

 

Approvato nella seduta del 19 novembre 2020.

 

 

 

 

Il segretario

Il Presidente

Adolfo Zauli

Federico Alessandro Amico

 

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