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Legislatura XI - Commissione III - Processo Verbale del 23/06/2021 antimeridiano

 

Processo verbale n. 18

Seduta del 23 giugno 2021

 

Il giorno 23 giugno 2021 alle ore 9,30 è convocata, con nota prot. n. PG/2021/14789 del 17/06/2021, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Territorio, ambiente, mobilità che si svolge in modalità mista con la presenza fisica del Presidente, dei due Vicepresidenti e di un membro per Gruppo assembleare: Gianni Bessi, Matteo Daffadà, Katia Tarasconi (PD), Stefania Bondavalli (BP), Federico Alessandro Amico (ERCEP), Silvia Zamboni (EV), Matteo Rancan e Fabio Ranieri (Lega), nonché degli altri partecipanti in via telematica ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020 e a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti dei Gruppi del 18 marzo 2021 e della successiva decisione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

 

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

CALIANDRO Stefano

Presidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

7

presente

OCCHI Emiliano

Vicepresidente

Lega Salvini Emilia-Romagna

6

presente

ROSSI Nadia

Vicepresidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

6

presente

BESSI Gianni

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

BONDAVALLI Stefania

Componente

Bonaccini Presidente

1

presente

BULBI Massimo

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

CASTALDINI Valentina

Componente

Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

1

presente

COSTA Andrea

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

4

presente

DAFFADA’ Matteo

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

DELMONTE Gabriele

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

FABBRI Marco

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

FACCI Michele

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

4

presente

FELICORI Mauro

Componente

Bonaccini Presidente

1

assente

GIBERTONI Giulia

Componente

Gruppo Misto

1

assente

LISEI Marco

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

1

assente

MASTACCHI Marco

Componente

RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

1

presente

MONTALTI Lia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

PELLONI Simone

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

PICCININI Silvia

Componente

Movimento 5 Stelle

1

assente

PIGONI Giulia

Componente

Bonaccini Presidente

1

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

assente

RAINIERI Fabio

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

SABATTINI Luca

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

TAGLIAFERRI Giancarlo

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

2

assente

TARUFFI Igor

Componente

Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

2

assente

ZAMBONI Silvia

Componente

Europa Verde

1

presente

 

 

Sono presenti Federico Alessandro AMICO (ERCEP), Matteo RANCAN in sostituzione di POMPIGNOLI (LEGA), Katia TARASCONI (PD) e l’assessore all’Ambiente, Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Irene PRIOLO.

 

Partecipa alla seduta Valerio Marroni (Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale).

 

Presiede la seduta: Stefano CALIANDRO

Assiste il segretario: Enzo Madonna

Funzionario estensore: Angelo Baratelli


Il presidente CALIANDRO dichiara aperta la seduta alle ore 9,50 e procede preliminarmente all’appello, ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020, per poi proseguire con un secondo appello degli assenti, ai fini dell’identificazione certa dei partecipanti.

 

-     Approvazione del processo verbale n. 17 del 2021.

 

La Commissione approva all’unanimità.

 

2273 -Petizione popolare in merito alle attività estrattive nei siti di Albarola e di Canova (PC). (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 78 del 22 12 20)

 

Il presidente CALIANDRO introduce l’argomento e ricorda che è stata trasmessa ai componenti della Commissione una nota tecnica sulla base della quale la Commissione stessa è chiamata a comunicare all’Assemblea un parere, ai sensi dell’articolo 121, comma 2 del Regolamento.

 

Cede quindi la parola al dott. MARRONI che illustra la nota tecnica.

 

Intervengono i consiglieri TARASCONI e RANCAN che svolgono diverse considerazioni e pongono alcuni quesiti.

 

L'assessore PRIOLO completa la trattazione dell'argomento e risponde ai quesiti posti.

 

In assenza di altri interventi, il presidente CALIANDRO dichiara aperta la votazione, secondo le modalità di votazione unanimemente concordate nelle sedute precedenti: un consigliere per gruppo sarà chiamato ad indicare il voto del gruppo; eventuali dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza andranno dichiarate o scritte su chat.

 

In assenza di dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza, il Presidente dichiara chiusa la votazione e comunica il suo esito in forza delle dichiarazioni di voto espresse.

 

La Commissione, esaminata ed accolta la relazione tecnica, esprime all’unanimità parere contrario sul merito della petizione, con 40 voti contrari (PD, BP, Lega, RCPER), nessun voto favorevole e nessun voto di astensione.

 

3542 -Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Atto di indirizzo triennale in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale per gli anni 2021-2023" approvazione - (art. 8 L.R. n. 30/98 e s.m.i.). (Delibera di Giunta n. 840 del 09 06 21)

 

Il presidente CALIANDRO, in assenza di obbiezioni, rinvia l'oggetto n. 3542 alla prossima seduta utile, stante l'impossibilità dell'assessore CORSINI a partecipare ai lavori della Commissione per pregressi impegni istituzionali.

 

3217 -Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare un percorso che consenta la riapertura in sicurezza del tratto del Sentiero CAI 672 (Sentiero della Libertà) in Provincia di Reggio Emilia all'altezza del ponte ferroviario nel comune di Gattatico, coinvolgendo gli enti interessati AIPO, RFI, Comune di Gattatico e Club Alpino Italiano. (22 04 21)

A firma del Consigliere: Delmonte

Il presidente CALIANDRO cede la parola al consigliere DELMONTE che illustra la risoluzione.

 

Interviene il consigliere COSTA.

 

In assenza di altri interventi, il presidente CALIANDRO pone in votazione l'oggetto n. 3217, secondo le modalità di votazione unanimemente concordate nelle sedute precedenti: un consigliere per gruppo sarà chiamato ad indicare il voto del gruppo; eventuali dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza andranno dichiarate o scritte su chat.

 

In assenza di dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza, il Presidente dichiara chiusa la votazione e comunica il suo esito in forza delle dichiarazioni di voto espresse.

 

La Commissione approva alla unanimità la risoluzione n. 3217 con 40 voti a favore (PD, BP, RCPER, Lega), nessun voto contrario e nessun voto di astensione.

 

3291 -Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi parte attiva nel supportare la Provincia di Modena e i Comuni interessati dall’opera, affinché si valuti la soluzione progettuale più appropriata e realizzabile in materia di scenari di viabilità alternativa alla Via Emilia, che colleghi Castelfranco Emilia a Modena. (03 05 21)

A firma dei Consiglieri: Pelloni, Barcaiuolo, Bergamini, Lisei, Mastacchi, Sabattini, Costi, Maletti, Zappaterra, Liverani, Rontini, Bargi, Fabbri

 

Il presidente CALIANDRO introduce l'argomento e comunica che alla risoluzione in oggetto sono stati presentati due emendamenti a firma SABATTINI, PELLONI ed AMICO, il cui testo è stato trasmesso ai componenti la Commissione; cede quindi la parola al consigliere PELLONI che illustra gli emendamenti e la risoluzione.

 

Intervengono i consiglieri SABATTINI ed AMICO.

In assenza di altri interventi, il presidente CALIANDRO pone in votazione gli emendamenti e la risoluzione n. 3291, come eventualmente emendata, secondo le modalità di votazione unanimemente concordate nelle sedute precedenti: un consigliere per gruppo sarà chiamato ad indicare il voto del gruppo; eventuali dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza andranno dichiarate o scritte su chat.

 

In assenza di dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza, il Presidente dichiara chiusa la votazione e comunica il suo esito in forza delle dichiarazioni di voto espresse.

 

La Commissione approva alla unanimità gli emendamenti e la risoluzione n. 3291, come emendata, con 40 voti a favore (PD, BP, RCPER, Lega), nessun voto contrario e nessun voto di astensione.

 

3445 -Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la ricerca nel campo dell’adattamento ai cambiamenti climatici e a predisporre un cronoprogramma di obiettivi e azioni per integrare il tema dell’adattamento e della mitigazione nelle politiche di piano regionali. (25 05 21)

A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

Il presidente CALIANDRO cede la parola alla consigliera ZAMBONI che illustra la risoluzione, e successivamente svolge lui stesso un breve intervento per completare lui stesso l'illustrazione della risoluzione.

 

Interviene la consigliera ROSSI che anticipa anche la dichiarazione di voto e di seguito i consiglieri OCCHI e ZAMBONI.

 

In assenza di altri interventi, il presidente CALIANDRO pone in votazione la risoluzione n. 3445, secondo le modalità di votazione unanimemente concordate nelle sedute precedenti: un consigliere per gruppo sarà chiamato ad indicare il voto del gruppo; eventuali dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza andranno dichiarate o scritte su chat.

 

In assenza di dichiarazioni di dissenso dei consiglieri rispetto al gruppo di appartenenza, il Presidente dichiara chiusa la votazione e comunica il suo esito in forza delle dichiarazioni di voto espresse.

 

La Commissione approva la risoluzione n. 3445, con 26 voti a favore (PD, BP, EV), 14 voti contrari (Lega) e 1 voto di astensione (RCPER).

 

In assenza ulteriori interventi, il presidente CALIANDRO ringrazia gli intervenuti e dichiara chiusa la seduta.

 

La seduta termina alle ore 11,40.

 

Approvato nella seduta del 7 luglio 2021.

 

Il segretario

Il Presidente

Enzo Madonna

Stefano Caliandro


ALLEGATO 1

 

Relazione all’Assemblea legislativa sulla petizione oggetto n. 2273, ai sensi dell’articolo 121, comma 2, del Regolamento interno.

 

 

1) Che siano chiarite le intenzioni di sviluppo estrattivo sui siti di Albarola e Canova.

Dalla documentazione agli atti per la procedura di VIA risulta evidente che la ditta concessionaria è intenzionata a estrarre la marna per un periodo di 20 anni con quantità previste di 4.050.000 mc nel sito Albarola e 2.075.000 mc nel sito Canova; la concessione del titolo minerario ha durata di 30 anni a partire dalla data del rinnovo (19.07.2020) e pertanto nel procedimento in corso dovrà essere chiarito , ed integrato, quale intenzione di sfruttamento della risorsa la ditta intende effettuare nei restanti 10 anni di concessione .

La documentazione presentata evidenzia progetti di interventi, anche significativi, di recupero ambientale per i vari siti ma sempre distribuiti su un arco temporale di 20 anni di esercizio.

 

2) Che siano esercitati i controlli più stretti sullo stato ambientale attuale della cava in rapporto al ripristino ambientale già previsto nella precedente concessione ventennale alla stessa Buzzi Unicem e palesemente disatteso.

Si contesta l’affermazione. Sono stati proprio i controlli effettuati dopo l’attribuzione delle funzioni di Polizia Mineraria alle Province (2001) e Regione (2016) che sono state eseguite le uniche azioni di recupero ambientale effettuate nell’area mineraria. La concessione mineraria originaria (allegata alla concessione del Distretto Minerario) scaduta nel 2020 non era dotata di specifico e dettagliato progetto di recupero ma su una unica tavola era indicata la destinazione d’uso dei terreni dopo la conclusione della estrazione del materiale marnoso come da progetto allegato alla concessione. In tale contesto risulta facilmente dimostrabile come non potesse essere eseguito il relativo ripristino ambientale su aree in cui è in attività l’estrazione mineraria.

In realtà è stato proprio l’esercizio del controllo effettuato con il passaggio delle funzioni dal Ministero alle Provincie e poi alla Regione che ha permesso di avviare azioni di ripristino ambientale, non previste nelle fasi intermedie. Ad esempio per quanto riguarda le altre superfici di concessione si consideri che:

-          il materiale terroso superficiale alla stratificazione marnosa non è stato alienato ma è stato accatastato alla base del catino minerario per un necessario recupero delle quote anche a seguito di specifici provvedimenti prescrittivi di polizia mineraria (l’area interessata è circa 6 ha);

-          il divieto di abbattimento della cosiddetta “quinta di separazione” della zona mineraria alla visuale libera dal paese di Ponte dell’Olio è conseguenza di un provvedimento di Polizia Mineraria, posto che tutta la zona interessata e fino alla quota base della Strada Provinciale di linea n. 55 denominata “del Bagnolo” poteva essere abbattuta secondo il progetto approvato dal Distretto Minerario allegato alla concessione rilasciata nel 1991 (vedi anche nota ass.re Ambiente RER n. prot. 0161594.U in data 24.02.2021). L’abbattimento della cosiddetta “quinta di separazione” era già in programma da parte della ditta anche per il fatto che su tale zona non è presente una copertura terrosa di rilevante spessore, l’asportazione del minerale marnoso sarebbe stato attuato ad un costo di lavorazione molto minore rispetto a quello che attualmente avviene sulla cresta del Bagnolo (l’area interessata è di circa 8 ha);

-          tutta la zona rivolta a nord è stata recuperata non solo dal punto di vista morfologico ma anche vegetazionale nella zona più prossima al confine minerario con il cimitero di Albarola, per circa 2 ha, che rappresenta un esempio della tipologia di intervento previsto come recupero ambientale.

 

3) Che sia presentato in sede pubblica il documento di valutazione impatto ambientale.

La procedura in corso di VIA/PAUR, ai sensi del D.Lgs.152/06, prevede una fase di pubblicazione di tutta la documentazione presentata dal proponente a disposizione di cittadini, associazioni ed enti per un periodo di 30 giorni al fine di poter presentare anche osservazioni. Tutto il materiale è disponibile per consultazione, anche con la possibilità di scaricare la documentazione di interesse, sul portale VIA/VAS regionale previsto per legge. Nulla impedisce, su richiesta di pubbliche amministrazioni o di associazioni, di svolgere una consultazione così come definita dall’art.17 della L.R.4/2018 (disciplina della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti) e denominata “inchiesta pubblica” aperta alla cittadinanza, ove il proponente descrive le caratteristiche principali del progetto a cui seguono interventi e richieste di chiarimenti da parte dei partecipanti.

 

4) Che la ditta concessionaria sia obbligata a una fidejussione adeguata ai costi di ripristino.

Qualunque tipologia di attività estrattiva è attualmente regolata dalla L.R. n.17 del 18.07.1991 che prevede in fase di autorizzazione (in capo al Comune) la stipula di una convenzione che prevede l’obbligatorietà della esecuzione delle opere di ripristino progettate; l’art. 12 di tale Legge regionale stabilisce le modalità della formulazione della convenzione e, al comma 1 punto e) prevede che l’operatore deve provvedere : “alla costituzione di congrue garanzie finanziarie per l’adempimento degli obblighi derivanti dalla convenzione medesima”. L’importo di tale garanzia è commisurato al costo delle opere di ripristino e, in ultima analisi sono verificati anche in sede di parere rilasciato dalla Regione secondo l’art. 14 della L.R. 17/1991, tale parere è rilasciato dalla Agenzia Regionale Sicurezza territoriale e Protezione Civile (che in pratica sostituisce la Commissione Cave gestita fino al 2016 dalla Provincia). Tale garanzia finanziaria non era prevista in sede di rilascio della Concessione mineraria da parte del Distretto Minerario e pertanto sarà attribuita su Albarola per la prima volta con il procedimento in corso. Esaminando cosa è successo per le fidejussioni nella gestione Provinciale, in soli 3 casi si è verificata la necessità dell’escussione della fidejussione. Occorre anche dire che l’importo della fidejussione del progetto della miniera di Albarola è computato sul 100% del valore delle opere previste di sistemazione finale del progetto, oltre al costo della manutenzione per 5 anni degli interventi vegetazionali e naturalistici e del costo del monitoraggio ambientale previsto, pertanto raggiungerà un valore superiore ai 2 milioni di euro.

 

5) Che sia dettagliato il piano di ripristino ambientale per la concessione trentennale preannunciata.

Il piano di ripristino ambientale è dettagliato e suddiviso per stralci quinquennali.

 

6) Che vengano effettuati i controlli sulla condizione dell’aria da parte di ARPAE a tutela della salute degli abitanti di Ponte dell’Olio in prossimità del percorso dei camion.

In ogni procedura di VIA, come quella in corso, ove si prescrivano dei controlli relativi alla qualità dell’aria (tramite centraline mobili o altri tipi di monitoraggio) la competenza viene attribuita ad Arpae. Si ritiene che per le caratteristiche del progetto presentato il tema del traffico camionale sull’abitato di Ponte dell’Olio sarà certamente oggetto di prescrizione e monitoraggio.

 

7) Che siano effettuati controlli sulla portanza del ponte sul T. Nure di Pontedell’Olio

I controlli sulla sicurezza e stabilità delle infrastrutture stradali sono a carico dell’Ente competente per la gestione/manutenzione; trattandosi della SP 654 è attualmente di competenza di ANAS.

 

8) Che le determinazioni adottate dalle Autorità vengano rese attuative, con controlli periodici, da parte dell’Organo tecnico provinciale, riferendone tempestivamente l’esito all’Organo tecnico regionale preposto.

Relativamente alle procedure di VIA/PAUR che si concludano positivamente, le stesse prevedono una serie di prescrizioni/condizioni ambientali la cui verifica è demandata all’Ente competente e quindi, in dipendenza del tipo di prescrizione, chi deve vigilare è a seconda dei casi: Arpae, Comune, Ausl, Provincia, Soprintendenza, VV.FF., Agenzia di Protezione Civile.

In ogni caso le funzioni di vigilanza “ordinaria” per gli aspetti di competenza continuano a valere anche per le opere/progetti realizzati a seguito di una VIA, pertanto la gestione dei controlli sulle attività estrattive segue le disposizioni del TITOLO IV della L.R. 17/’91 che stabilisce all’art. 20 che il controllo dello svolgimento dell’attività estrattiva sia di competenza del Comune (Ente che rilascia l’autorizzazione nonché la concessione mineraria); all’art. 21 è stabilito che le funzioni di vigilanza in materia di Polizia Mineraria di cui al DPR 09.04.1959 n. 128, sia di competenza della Regione che la esercita attraverso i propri Servizi per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile. Per quanto riguarda altri aspetti ambientali (ad es. scarichi, gestione rifiuti) la competenza è in capo ad Arpae.


ALLEGATO 2

Emendamenti presentati sull’oggetto 3291

 

EMENDAMENTO n. 1 a firma dei consiglieri Sabattini, Pelloni e Amico

Nel Considerato che, dopo il primo punto, è inserito il seguente periodo:

“Occorre prioritariamente continuare ad investire sull’intermodalità e sulla riqualificazione delle stazioni ferroviarie e di trasporto pubblico che, con gli investimenti fatti negli ultimi anni, hanno migliorato il servizio e la fruizione dello stesso, diventando attrattivo anche per i cittadini dei comuni limitrofi”.

 

EMENDAMENTO n. 2 a firma dei consiglieri Sabattini, Pelloni e Amico

L’Impegna la Giunta regionale, è sostituito dal seguente:

“A farsi parte attiva nel supportare la Provincia di Modena ed i Comuni interessati dall’opera, affinché si valutino, a seguito di uno studio approfondito e puntuale, le soluzioni progettuali più appropriate e realizzabili in materia di scenari di viabilità alternativa alla via Emilia sicuri ed efficienti, che colleghino Castelfranco Emilia a Modena, al fine di richiedere l’inserimento delle stesse opere all’interno di programmi di finanziamento predisposti dall’UE e/o dal Governo centrale.”

 

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