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Legislatura IX - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 1434 - Risoluzione
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Annuncio in aula: 08/06/2011
Approvato in data: 08/06/2011

Testo:

RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
visto l'articolo 38, comma 2, del Regolamento interno dell'Assemblea
legislativa, nonché l'art. 5 della legge regionale n. 16 del 2008;
visti la Relazione approvata dalla I Commissione assembleare ai
sensi dell'articolo 38, comma 2, del Regolamento interno ed i pareri
e gli indirizzi delle Commissioni competenti per materia approvati
ai sensi dello stesso articolo 38, comma 1, allegati alla Relazione;
visto il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2011 -
COM (2010) 623 def./2 del 9 novembre 2010;
vista la Relazione della Giunta regionale sullo stato di conformità
dell'ordinamento regionale all'ordinamento comunitario per il 2010;
visto il Rapporto conoscitivo della Giunta per la sessione
comunitaria dell'Assemblea legislativa (delibera di Giunta n. 530
del 18 aprile 2011);
viste le Risoluzioni n. 512 del 7 ottobre 2010, contenente
Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna
alla fase ascendente e discendente del diritto dell'Unione Europea -
Sessione comunitaria 2010 e n. 726 del 23 novembre 2010, recante
Indirizzi sulle modifiche alla legge n. 11 del 2005 per gli aspetti
di interesse regionale, con particolare riferimento al ruolo delle
Assemblee legislative ;
considerato che la legge regionale n. 16 del 2008 al suo articolo 5
disciplina la sessione comunitaria dell'Assemblea legislativa quale
occasione annuale per la riflessione generale sulla partecipazione
della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e alla fase
discendente del diritto UE nelle materie di competenza regionale, e
per l'espressione di indirizzi generali alla Giunta relativamente
all'attività della Regione in questo ambito, nell'anno di
riferimento;
considerato l'interesse della Regione Emilia-Romagna in riferimento
a determinati atti e proposte preannunciati per il 2011 e oltre
dalla Commissione europea, ed individuati a seguito dell'esame del
Programma di lavoro della Commissione europea per il 2011 da parte
delle Commissioni assembleari per le parti di rispettiva competenza;
considerato l'esito dell'esame della Relazione della Giunta sullo
stato di conformità dell'ordinamento regionale per il 2010, anche ai
fini dell'opportunità di adottare la legge comunitaria regionale;
considerato il processo di riforma della legge n. 11 del 2005
attualmente in corso presso le Camere del Parlamento;
considerata l'importanza del ruolo delle Assemblee legislative
regionali nella fase di formazione delle decisioni europee, come
confermato, da ultimo, anche dal Trattato di Lisbona con il
Protocollo n. 2 ad esso allegato;
considerata l'importanza della collaborazione tra le Assemblee a
partire dal livello regionale, fino a quello nazionale ed europeo,
sia nel controllo della sussidiarietà che nel controllo di merito
degli atti e delle proposte dell'Unione europea;
considerata altresì l'opportunità di contribuire a favorire la
massima circolazione orizzontale e verticale delle informazioni
circa le attività svolte in fase ascendente, già a partire dagli
esiti dell'esame del Programma di lavoro annuale della Commissione
europea.
Riprendendo alcune considerazioni generali emerse nel corso del
dibattito politico sulle tematiche di rilevanza europea
a) ribadisce come la crisi che sta investendo i sistemi sociali ed
economici in Europa e nel mondo e la stessa evoluzione delle
dinamiche internazionali richiede un rafforzamento delle
istituzioni, delle politiche e degli strumenti finanziari
dell'Unione Europea;
b) sottolinea come dalla crisi sarà possibile uscire con maggiore
forza se si affermerà una capacità dell'Unione di garantire un
reale governo economico europeo che rafforzi la stabilità
finanziaria e promuova politiche di innovazione, sviluppo e
coesione sociale all'altezza delle sfide del mondo contemporaneo;
c) chiede che, anche attraverso l'adozione dello strumento degli
eurobonds e di un'agenzia europea per il debito, si promuova un
piano europeo di investimenti per l'occupazione, l'ambiente e
l'innovazione e si promuovano politiche fiscali coordinate che
garantiscano stabilità e sviluppo;
d) afferma che solo un'Unione Europea pienamente democratica,
politica e federale, con una più forte cittadinanza europea, e con
un ruolo attivo sulla scena internazionale può rispondere alle
aspettative e alle necessità dei cittadini e delle comunità del
nostro Continente;
e) sottolinea l'importanza e la complessità del tema Immigrazione,
anche alla luce dei recenti avvenimenti che hanno interessato
l'Italia ed altri Paesi europei, e la necessità di un ruolo più
incisivo dell'Unione europea sia in termini di definizione di una
politica comune sia in termini di sostegno anche finanziario agli
Stati membri nelle situazioni di emergenza. Ribadisce che una
politica comune sulle migrazioni deve prevedere un'efficace
normativa comune ed una piena collaborazione tra gli Stati membri
dell'Unione per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo, le
politiche di gestione dei flussi e le politiche di integrazione dei
migranti nei Paesi europei. In questo quadro la politica comune
sull'asilo deve essere rafforzata ed adeguata alla nuova realtà;
f) rileva l'esigenza generale di un migliore bilanciamento tra gli
obiettivi di tutela della concorrenza e altri obiettivi ugualmente
degni di attenzione sulla base del Trattato, tra cui la tutela dei
destinatari dei servizi, dei consumatori, dell'ambiente e del
patrimonio culturale, alla luce soprattutto dell'obiettivo di
coesione territoriale introdotto dal Trattato di Lisbona a fianco
della coesione economica e sociale; ciò vale anche con riferimento
alle prospettive di riforma della normativa sugli appalti e
all'iniziativa sulle concessioni, attualmente allo studio della
Commissione europea;
g) invita la Giunta a segnalare al Governo l'opportunità di
valutare all'interno delle iniziative europee in tema di
concessioni, un intervento specifico per il conferimento delle
concessioni demaniali per servizi turistico ricreativi che, ferme
restando le disposizioni del Trattato in materia di libertà di
stabilimento e libera prestazione dei servizi, verifichi la
possibilità di introdurre limitazioni e deroghe in base a motivi
imperativi di interesse generale, ai servizi di interesse economico
generale (SIEG) ed alle specificità che caratterizzano il nostro
sistema turistico;
h) sottolinea l'importanza del dibattito attualmente in corso sul
futuro della politica di coesione e chiede alla Giunta regionale di
essere informata costantemente degli avanzamenti, anche in funzione
dell'eventuale espressione di osservazioni al Governo in fase
ascendente sulle singole iniziative legislative, ai sensi della
legge 11/2005;
i) rileva con riferimento alla Proposta legislativa sul Fondo
sociale europeo, ai fini del successivo esame in fase ascendente,
l'interesse al tema dell'inclusione sociale anche in un'ottica di
tutela delle pari opportunità e delle politiche di conciliazione;
in particolare, rileva l'importanza di azioni orientate a sostenere
l'accesso delle donne al mondo del lavoro ed il mantenimento del
posto di lavoro, al fine di evitare che la maternità costituisca,
di per sé, un fattore di discriminazione.
Con riferimento al metodo di lavoro della Regione Emilia-Romagna in
merito alla partecipazione al processo decisionale dell'Unione
europea
j) sottolinea l'opportunità, in applicazione della Delibera UP n.
56/2010, di introdurre modalità di informazione ai Consiglieri
regionali, sugli atti e le iniziative dell'Unione europea che,
senza andare a discapito della completezza, sia più mirata sulle
iniziative segnalate come di interesse nell'ambito della sessione
comunitaria annuale;
k) chiede alla Giunta che, nel corso dell'anno, l'esame dei
provvedimenti regionali, che intervengono in settori interessati da
atti e iniziative dell'Unione europea, sia facilitato attraverso
apposita documentazione allegata, contenente i riferimenti agli
atti legislativi vincolanti dell'Unione europea e anche alle
strategie e indicazioni generali contenute nelle Comunicazioni
della Commissione europea, così da garantire maggiore continuità
tra i lavori delle Commissioni assembleari durante la sessione
comunitaria e la successiva fase di esame anche delle singole
iniziative regionali;
l) sottolinea l'importanza, per la prossima sessione comunitaria
nell'anno 2012, dell'adozione di tutte le iniziative considerate
opportune a garantire la partecipazione e il coinvolgimento di
stakeholder e altri soggetti interessati alle procedure per la
formazione e attuazione del diritto dell'Unione europea, in
conformità con quanto previsto dalla legge regionale 16 del 2008,
attraverso le procedure previste dal Regolamento interno
dell'Assemblea legislativa. Con riferimento alla partecipazione
della Regione Emilia-Romagna alla formazione del diritto
dell'Unione europea (cd. fase ascendente)
m) rileva l'interesse prioritario della Regione Emilia-Romagna in
riferimento ai seguenti atti ed iniziative preannunciate dalla
Commissione europea nel proprio Programma di lavoro per il 2011:
Tabella di marcia 2020 per un'Europa efficiente sotto il profilo
delle risorse; Proposta di Direttiva sull'efficienza energetica e
sul risparmio energetico; Tabella di marcia per l'energia entro il
2050; Proposte legislative quale seguito dato alla Comunicazione
della Commissione sulla politica agricola comune dopo il 2013;
Proposte sulla riforma della politica comune della pesca;
Modernizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici;
Iniziativa sulle concessioni; Proposte sul rinnovo del meccanismo
della protezione civile e dello strumento finanziario per la
protezione civile; Raccomandazione sulla promozione e la convalida
dell'apprendimento informale e non formale; Comunicazione della
Commissione in merito ad una nuova iniziativa sulle competenze;
Comunicazione su partenariato nella ricerca e nell'innovazione ;
Revisione della normativa sulle qualifiche professionali;
Legislazione fitosanitaria dell'UE; Codice dell'immigrazione;
Proposta di legge sulla sanità animale; Piano di azione e-health;
Comunicazione sulla lotta al razzismo e alla xenofobia; Proposta
legislativa sul Fondo Sociale Europeo; Proposte legislative sul
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo di coesione e
inoltre le iniziative che daranno seguito alle indicazioni contenute
nel Libro bianco Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo
dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e
sostenibile ;
n) impegna l'Assemblea e la Giunta regionale a valutare, al momento
della effettiva presentazione degli atti, l'opportunità di inviare
osservazioni al Governo ai sensi della legge n. 11 del 2005,
articolo 5, comma 3, per gli aspetti di competenza regionale, oltre
all'eventuale esame della sussidiarietà delle proposte legislative
da parte dell'Assemblea;
o) impegna la Giunta e l'Assemblea ad assicurare il massimo
raccordo in fase ascendente, informandosi tempestivamente e
reciprocamente all'avvio dell'esame degli atti, in occasione del
controllo di merito e del controllo di sussidiarietà, sia degli
atti indicati in sessione comunitaria che di ulteriori atti
eventualmente presi in esame, avvalendosi innanzitutto dello
strumento informatico di cui alla Delibera UP n. 56/2010 e Delibera
GR n. 535/2010, secondo le indicazioni di metodo di cui alla lett.
j;
p) sottolinea l'importanza di assicurare, da parte della Giunta
regionale, l'informazione circa il seguito dato alle iniziative
dell'Unione europea sulle quali sono state formulate osservazioni;
q) chiede alla Giunta, sempre al fine di assicurare il massimo
raccordo, di essere informata ogni qualvolta essa partecipi a
procedure di consultazione o elaborazione di documenti contenenti
la posizione della Regione, o la posizione italiana, su questioni
poste dalle Istituzioni europee.
Con riferimento alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna
alla attuazione del diritto dell'Unione europea (cd. fase
discendente)
r) invita la Giunta regionale, anche ai fini dell'individuazione
dei possibili contenuti della legge comunitaria regionale per il
2012, ad adoperarsi affinché sia avviata l'applicazione dei
contenuti dell'Accordo siglato in Conferenza Unificata il 24
gennaio 2008, relativamente al suo articolo 1, comma 2, laddove si
prevede che il Governo, nell'ambito della predisposizione della
legge comunitaria annuale, promuova il coordinamento con le Regioni
e le Province Autonome, per individuare le direttive o altri atti
comunitari incidenti su materie di competenza statale e regionale e
che tale coordinamento può essere richiesto anche dalle Regioni
stesse;
s) invita la Giunta regionale, ai fini dell'eventuale presentazione
del progetto di legge comunitaria regionale per il 2012 ai sensi
della legge regionale n. 16 del 2008, ad individuare il possibile
contenuto minimo nelle disposizioni volte al recepimento: I) della
Direttiva 2006/123/CE, cd. direttiva Servizi , ai fini
dell'ulteriore avanzamento del percorso di adeguamento
dell'ordinamento regionale alla direttiva e II) della Direttiva
2011/24/UE del 9 marzo 2011 concernente l'applicazione dei diritti
dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera,
relativamente alle parti di competenza regionale. Sul processo di
riforma della legge 11/2005 e sulle possibili esigenze di
aggiornamento della legge regionale 16/2008
t) sottolinea l'attualità di alcuni dei rilievi formulati con la
Risoluzione n. 726 del 23 novembre 2010, in relazione alle
modifiche alla legge 11/2005 di interesse regionale e, in
particolare, sottolinea l'importanza che la legge statale:
1. mantenga chiaramente la possibilità di esprimersi con
osservazioni al Governo sia sugli atti che sui progetti di atti
dell'Unione europea, tanto per le Giunte che per le Assemblee;
2. introduca un termine più ampio per l'invio di osservazioni al
Governo in fase ascendente, estendendolo almeno a trenta giorni e
favorendo in questo modo, presso le Assemblee regionali, il
coordinamento tra i tempi dell'esame della sussidiarietà e quelli
dell'esame di merito di una stessa proposta legislativa;
u) ribadisce il proprio impegno a seguire da vicino gli sviluppi
della riforma della legge n. 11 del 2005 a livello statale e, di
conseguenza, a presentare tempestivamente la proposta di modifica
della legge regionale n. 16 del 2008 impegnandosi, in particolare,
ad anticipare l'attuale termine entro il quale è fissata la
conclusione della sessione comunitaria dell'Assemblea legislativa.
Al fine di favorire la massima circolazione orizzontale e verticale
delle informazioni
v) si impegna a mantenere un rapporto costante con il Parlamento
europeo, il Comitato delle Regioni, anche tramite il Network
Sussidiarietà, e le altre Assemblee legislative regionali, italiane
ed europee, favorendo lo scambio di informazioni sulle rispettive
attività, la collaborazione, il confronto e lo scambio di buone
pratiche al fine di intervenire precocemente nel processo
decisionale europeo;
w) si impegna ad inviare la presente Risoluzione al Senato, alla
Camera, al Governo - Dipartimento per le Politiche comunitarie, al
Parlamento europeo, al Comitato delle Regioni, alla Conferenza dei
Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle
Province autonome italiane, alla Conferenza delle Assemblee
legislative regionali europee.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana
dell'8 giugno 2011
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