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Legislatura IX - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 512 - Risoluzione
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Annuncio in aula: 07/10/2010
Approvato in data: 07/10/2010

Testo:

RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Visto l'articolo 38, comma 2, del Regolamento interno dell'Assemblea
legislativa, nonché l'art. 5 della legge regionale n. 16 del 2008;
visti la Relazione approvata dalla I Commissione assembleare ai
sensi dell'articolo 38, comma 2, del Regolamento interno ed i pareri
e gli indirizzi delle Commissioni competenti per materia approvati
ai sensi dello stesso articolo 38, comma 1, allegati alla Relazione;
visto il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 -
COM (2010) 135 def. del 31 marzo 2010;
vista la Relazione della Giunta regionale sullo stato di conformità
dell'ordinamento regionale all'ordinamento comunitario per il 2009;
visto il Rapporto conoscitivo della Giunta per la sessione
comunitaria dell'Assemblea legislativa (delibera di Giunta n. 1031
del 19 luglio 2010);
vista la Strategia Europa 2020 proposta dalla Commissione europea
il 3 marzo 2010;
considerato che la legge regionale n. 16 del 2008 al suo articolo 5
disciplina la sessione comunitaria dell'Assemblea legislativa quale
occasione annuale per la riflessione generale sulla partecipazione
della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e alla fase
discendente del diritto UE nelle materie di competenza regionale;
considerato l'interesse della Regione Emilia-Romagna in riferimento
a determinati atti e proposte preannunciati per il 2010, e oltre,
dalla Commissione europea, ed individuati a seguito dell'esame del
Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 da parte
delle Commissioni assembleari per le parti di rispettiva competenza;
considerato l'interesse regionale ad avviare l'approfondimento
dell'incidenza sull'ordinamento regionale e l'individuazione degli
ambiti di competenza regionale, ai fini dell'eventuale recepimento
da parte della Regione Emilia-Romagna, delle direttive indicate
dalle Commissioni assembleari in esito all'esame della Relazione
della Giunta sullo stato di conformità dell'ordinamento per il 2009;
considerata l'opportunità di adottare la legge comunitaria regionale
per il 2011, sulla base degli esiti di tale approfondimento e
dell'individuazione degli ambiti di competenza regionale;
considerato inoltre l'avanzamento del procedimento legislativo
relativo alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del
Consiglio concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti
relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera;
considerata l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona e
l'imminente processo di riforma della legge n. 11 del 2005;
considerata l'importanza del ruolo delle Assemblee legislative
regionali nella fase di formazione delle decisioni europee, come
confermato, da ultimo, anche dal Trattato di Lisbona con il
Protocollo n. 2 ad esso allegato;
considerata l'importanza della collaborazione tra le Assemblee a
partire dal livello regionale, fino a quello nazionale ed europeo,
sia nel controllo della sussidiarietà che nel controllo di merito
degli atti e delle proposte dell'Unione europea;
considerata altresì l'opportunità di contribuire a favorire la
massima circolazione orizzontale delle informazioni, tra Assemblee
legislative regionali sia italiane che europee;
considerata infine l'opportunità di perseguire il massimo raccordo
anche a livello europeo, informando le Istituzioni e Organi
dell'Unione europea, in particolare il Parlamento europeo e il
Comitato delle Regioni, circa l'esame degli atti presso questa
Assemblea.
Con riferimento alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna
alla formazione del diritto dell'Unione europea (cd. fase
ascendente)
a) Auspica che la IX legislatura regionale, al fine di contribuire
al superamento dell'idea di un legislatore europeo avulso dalla
realtà regionale, si caratterizzi per la sistematica partecipazione
della Regione Emilia-Romagna al processo decisionale dell'Unione
europea, con riferimento agli aspetti di particolare rilevanza ed
impatto per il territorio e per i cittadini, nel massimo raccordo
tra gli organi fondamentali della Regione che esercitano funzioni e
prerogative distinte;
b) Rileva l'interesse prioritario della Regione Emilia-Romagna in
riferimento ai seguenti atti ed iniziative preannunciate dalla
Commissione europea nel proprio Programma di lavoro per il 2010,
sottolineando fin d'ora l'importanza delle iniziative faro della
Strategia Europa 2020 : Comunicazione su un'Agenda europea del
digitale; Comunicazione sulla piattaforma europea contro la povertà;
Comunicazione su un progetto europeo per la ricerca e l'innovazione;
Iniziativa Youth on the Move ; Comunicazione sull'occupazione
giovanile; Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro;
Piano d'azione che attua il programma di Stoccolma; Libro bianco sul
futuro dei trasporti; Pacchetto relativo all'infrastruttura
dell'energia; Nuovo quadro normativo generale per la protezione dei
dati; Comunicazione su una strategia per la sicurezza interna;
Comunicazione su una nuova strategia e politica dell'UE sulla
biodiversità dopo il 2010; Comunicazione su Una strategia
commerciale per Europa 2020 ; Comunicazione sul futuro della
politica agricola comune; Comunicazione sul potenziamento della
capacità di reazione dell'Unione europea in caso di catastrofi;
Proposte legislative quale seguito dato alla comunicazione della
Commissione sulla politica agricola comune dopo il 2013; Pacchetto
sulla politica della qualità del prodotto agricolo; Proposta
legislativa successiva alla Comunicazione Rendere più mirati gli
aiuti agli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi
naturali (zone svantaggiate) ; Comunicazione riguardante
l'integrazione dell'adattamento al cambiamento climatico e
dell'attenuazione dei suoi effetti nelle politiche UE e
l'adeguatezza degli strumenti finanziari; Piano d'azione eHealth;
Proposta della Commissione per una Raccomandazione del Consiglio
sull'abbandono scolastico prematuro; Proposta di Raccomandazione del
Consiglio riguardante la promozione della mobilità dei giovani per
l'apprendimento; Comunicazione sull'iniziativa riguardante le nuove
competenze europee; Comunicazione sull'esecuzione delle disposizioni
del Trattato di Lisbona riguardanti lo sport; Comunicazione della
Commissione: proposta di un nuovo parametro sulle competenze
linguistiche; Comunicazione sul piano d'azione riveduto in materia
di efficienza energetica; Calendario per un'Europa efficiente sotto
il profilo delle risorse e a basse emissioni di carbonio nel 2020;
Direttiva concernente l'efficienza idrica degli edifici; Valutazione
finale del sesto programma di azione ambientale; La nuova politica
per la coltivazione di OGM; Legge sulla salute degli animali;
Regolamento sull'istituzione di un corpo volontario europeo di aiuto
umanitario; Comunicazione sull'istituzione di un corpo volontario
europeo di aiuto umanitario; Proposte legislative sul rinnovo del
meccanismo della protezione civile e dello strumento finanziario per
la protezione civile; Comunicazione sul quadro rinnovato dell'UE per
la politica del turismo; Comunicazione sulla competitività
sostenibile del settore edile dell'UE; Iniziativa su concessioni;
Comunicazione sull'integrazione sociale ed economica dei rom in
Europa; Comunicazione su una strategia per la parità tra i sessi;
Comunicazione sulla lotta al razzismo e alla xenofobia; Proposte
sulla riforma della politica comune della pesca; Revisione del
pacchetto 2005 sui servizi di interesse generale; Comunicazione
sulla regolamentazione intelligente; Proposta legislativa sul Fondo
sociale europeo; Proposte legislative sul Fondo europeo di sviluppo
regionale (FESR) e sul Fondo di coesione. Segnala inoltre
l'importanza dell'Allegato III al Programma di lavoro della
Commissione europea per il 2010, contenente l'elenco delle
iniziative di semplificazione che la Commissione stessa intende
presentare con l'obiettivo principale di riduzione degli oneri
amministrativi;
c) Impegna l'Assemblea e la Giunta regionale a valutare, al momento
della effettiva presentazione degli atti, l'opportunità di inviare
osservazioni al Governo ai sensi della legge n. 11 del 2005,
articolo 5, comma 3, per gli aspetti di competenza regionale, oltre
all'eventuale esame della sussidiarietà da parte dell'Assemblea;
d) Impegna l'Assemblea e la Giunta regionale a seguire l'evoluzione,
l'attuazione, i risultati ottenuti e gli atti conseguenti alle
iniziative che, tra quelle indicate alla lettera b), sono state nel
frattempo già presentate dalla Commissione europea;
e) Auspica che la sessione comunitaria 2011 si svolga quanto prima
all'inizio dell'anno e, in ogni caso, non oltre i termini stabiliti
dalla legge regionale n. 16 del 2008, al fine di ottenere il miglior
risultato possibile con particolare riferimento alla partecipazione
alla fase ascendente;
f) Impegna la Giunta e l'Assemblea ad assicurare il massimo raccordo
in fase ascendente, informandosi tempestivamente e reciprocamente
all'avvio dell'esame degli atti, sia in occasione del controllo di
merito che del controllo di sussidiarietà, in attesa della
disponibilità dello strumento informatico di cui alla Delibera UP n.
56 del 2 marzo 2010 e Delibera GR n. 500 dell'8 marzo 2010;
g) Si impegna ad inviare le Risoluzioni approvate in esito all'esame
degli atti svolto ai sensi della legge n. 11 del 2005 e della legge
regionale n. 16 del 2008 presso l'Assemblea legislativa, al Senato
della Repubblica e alla Camera dei Deputati, ai fini dell'inoltro
alle competenti Commissioni parlamentari, al Parlamento europeo, al
Comitato delle Regioni e alle Assemblee legislative regionali.
Con riferimento alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna
alla attuazione del diritto dell'Unione europea (cd. fase
discendente)
h) Invita la Giunta regionale ad adoperarsi affinché sia avviata
l'applicazione dei contenuti dell'Accordo siglato in Conferenza
Unificata il 24 gennaio 2008, relativamente al suo articolo 1, comma
2, laddove si prevede che il Governo, nell'ambito della
predisposizione della legge comunitaria annuale, promuova il
coordinamento con le Regioni e le Province Autonome, per individuare
le direttive o altri atti comunitari incidenti su materie di
competenza statale e regionale e che tale coordinamento può essere
richiesto anche dalle Regioni stesse;
i) Invita la Giunta alla presentazione del progetto di legge
comunitaria regionale per il 2011, ai sensi della legge regionale n.
16 del 2008, articoli 8 e 9, qualora a seguito dell'approfondimento
della verifica dell'incidenza sull'ordinamento regionale siano
individuati ambiti di competenza legislativa regionale in
riferimento alle seguenti direttive: Direttiva 2008/72/CE del
Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa alla commercializzazione
delle piantine di ortaggi e dei materiali di moltiplicazione di
ortaggi, ad eccezione delle sementi (versione codificata); Direttiva
2008/124/CE della Commissione, del 18 dicembre 2008, che limita la
commercializzazione delle sementi di talune specie di piante
foraggere, oleaginose e da fibra alle sementi ufficialmente
certificate sementi di base o sementi certificate (versione
codificata); Direttiva 2009/41/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 6 maggio 2009, sull'impiego confinato di
microrganismi geneticamente modificati (rifusione); Direttiva
2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre
2009, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini
dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi; Direttiva 2008/98/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa
ai rifiuti e che abroga alcune direttive; Direttiva 2008/50/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa
alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa;
Direttiva 2008/1/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15
gennaio 2008, sulla prevenzione e la riduzione integrate
dell'inquinamento (versione codificata); Direttiva 96/98/CE del
Consiglio del 20 dicembre 1996 sull'equipaggiamento marittimo;
Direttiva 2008/119/CE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che
stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (versione
codificata); Direttiva 2008/120/CE del Consiglio, del 18 dicembre
2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini
(versione codificata); Direttiva 89/391/CEE del Consiglio, del 12
giugno 1989, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere
il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
durante il lavoro; Direttiva 2008/106/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 19 novembre 2008, concernente i requisiti minimi
di formazione per la gente di mare (rifusione);
j) Invita la Giunta a seguire il procedimento legislativo relativo
alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio
concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi
all'assistenza sanitaria transfrontaliera e ad avviare
tempestivamente il necessario approfondimento dei contenuti della
direttiva non appena verrà approvata, ai fini del recepimento
nell'ambito della legge comunitaria regionale per gli aspetti di
competenza.
Sull'utilità della diffusione dell'esame del Programma legislativo e
di lavoro annuale della Commissione europea a livello regionale
k) Sottolinea l'utilità che l'esame del Programma legislativo e di
lavoro annuale della Commissione europea si diffonda al livello
regionale, sia in funzione preparatoria rispetto all'esame di
singoli atti e proposte che nel Programma vengono preannunciati, ma
anche ai fini di organizzare la migliore collaborazione tra livelli
istituzionali diversi in fase ascendente.
In considerazione del ruolo dell'Assemblea legislativa regionale
l) Auspica che la collaborazione tra il Parlamento nazionale e le
Assemblee legislative regionali, sul controllo della sussidiarietà
di cui al Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona, possa
essere attivata al più presto e sottolinea, al contempo, anche
l'importanza dell'esame di merito degli atti e delle proposte
dell'Unione europea a livello regionale;
m) Si impegna ad adottare un atto di indirizzo da presentare al
Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati contenente le
possibili modifiche alla legge n. 11 del 2005 che si ritengono di
interesse regionale, con particolare riferimento al ruolo delle
Assemblee legislative;
n) Si impegna a seguire da vicino gli sviluppi della riforma della
legge n. 11 del 2005 a livello statale e a modificare di
conseguenza, al momento opportuno, la legge regionale n. 16 del
2008;
o) Si impegna a proseguire nella partecipazione alle attività del
Network Sussidiarietà del Comitato delle Regioni, configurandosi
tale collaborazione interistituzionale come un canale ulteriore di
partecipazione che si aggiunge, rafforzandolo, al dialogo Giunta -
Assemblea a livello regionale e al dialogo parlamentare tra i
livelli regionale, nazionale, europeo;
p) Si impegna a creare e mantenere un rapporto costante con il
Parlamento europeo, il Comitato delle Regioni e le altre Assemblee
legislative regionali, italiane ed europee, per favorire lo scambio
di informazioni sulle rispettive attività, il confronto e lo scambio
di buone pratiche al fine di intervenire precocemente nel processo
decisionale europeo;
q) Si impegna ad inviare la presente Risoluzione al Senato, alla
Camera, al Parlamento europeo, al Comitato delle Regioni, alla
Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni
e delle Province autonome italiane, alla Conferenza delle Assemblee
legislative regionali europee.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del
7 ottobre 2010
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