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Legislatura IX - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 660 - Risoluzione
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Annuncio in aula: 26/10/2010
Approvato in data: 26/10/2010

Testo:

RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
Nel 1975 un verdetto della Corte di giustizia dell'ONU stabiliva il
diritto all'autodeterminazione degli abitanti del Sahara occidentale
definendo illegale l'occupazione delle forze straniere.
Nello stesso anno le truppe del Marocco erano entrate nel paese
dividendolo in due e costringendo gran parte degli abitanti di etnia
Saharawi a rifugiarsi in campi profughi gestiti dall'ONU presso la
città algerina di Tindouf, oggi popolati da decine di migliaia di
persone.
Nel 1976 veniva proclamata la Repubblica Democratica Araba Saharawi
(RASD), riconosciuta alcuni anni dopo dall'Unione africana, cui
seguì una lunga e sanguinosa guerra tra l'esercito marocchino e il
movimento di liberazione nazionale Saharawi (detto Fronte
Polisario).
Nel 1992, grazie alla scelta della RASD di non ricorrere più alla
violenza, cessata formalmente la guerra, sotto l'egida delle Nazioni
Unite, svariati piani sono stati predisposti per risolvere la
questione attraverso progetti di referendum, dichiarazioni di
autonomia e negoziati, senza che ad oggi si sia pervenuti ad alcuna
soluzione e nemmeno ad un percorso condiviso.
La Commissione dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite ha più
volte accertato la repressione e la violazione dei diritti umani
subita dalla popolazione Saharawi nel Sahara Occidentale da parte
degli occupanti marocchini.
Sono numerose le risoluzioni approvate all'unanimità dall'Assemblea
legislativa dell'Emilia-Romagna di solidarietà e sostegno alla causa
del popolo Saharawi e, così come richiesto in maniera reiterata
dall'ONU, di impegno per la soluzione della questione del Sahara
occidentale, illegalmente occupato dal Marocco 35 anni fa.
Constatato che
E' stato lanciato in questi giorni un nuovo appello alla comunità
internazionale a intervenire per salvare la vita di migliaia di
civili saharawi accampati per protesta dall'inizio del mese di
ottobre in una zona desertica a est di El Aaiun.
Gli osservatori internazionali testimoniano che la situazione dei
profughi installati a Gdeim Izik (12 km a est di El Aaiun) si
aggrava di giorno in giorno in ragione dell'assedio posto
dall'esercito marocchino, che impedisce l'approvvigionamento di
generi di prima necessità quali cibo, acqua e medicinali.
Non è dato di conoscere con esattezza il numero delle persone
presenti nel campo di Gdeim Izik, che si stimano comunque tra le
quindici e le ventimila persone.
Un giovane di 14 anni è stato ucciso ed altre sette persone sono
state ferite nella notte tra il 24 ed il 25 ottobre nel campo di
esilio della città di El Aaiun, a causa del mitragliamento
dell'automezzo su cui viaggiavano per rifornire il campo di acqua,
cibo e medicinali.
Ritenendo opportuni e necessari
La continuità dell'informazione e del monitoraggio sul rispetto dei
diritti umani ed il sostegno e rispetto delle risoluzioni ONU nel
Sahara Occidentale.
Ribadisce
Il rifiuto netto della Regione Emilia-Romagna nei confronti delle
reiterate azioni di violazione dei diritti umani e la condanna di
ogni iniziativa contro la vita e la dignità delle popolazioni
saharawi.
Invita la Giunta e la Presidenza dell'Assemblea
- Nel rispetto delle prerogative istituzionali, a intervenire verso
il Regno del Marocco per chiedere il rispetto dei diritti umani nei
territori del Sahara Occidentale e per le popolazioni saharawi;
- a continuare l'impegno della Regione Emilia-Romagna per la pace e
la solidarietà tra i popoli nel Sahara Occidentale e nell'area del
Mediterraneo;
- a continuare nell'impegno per aiuti e azioni di solidarietà nei
confronti dei profughi saharawi;
- a operare in sede nazionale ed europea per promuovere iniziative
per il rispetto delle Risoluzioni dell'ONU e per il sostegno ai
profughi saharawi;
- a operare per favorire la conoscenza di quanto accade nei
territori contesi.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 26
ottobre 2010
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