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Legislatura VIII - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 4174 - Risoluzione
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Annuncio in aula: 12/11/2008
Approvato in data: 12/11/2008

Testo:

                     RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Richiamata la risoluzione del 23 novembre 2006
approvata dall'Assemblea legislativa all'unanimità dei Consiglieri
regionali presenti con cui si conferma l'impegno della Regione
Emilia-Romagna a operare per:
- la piena applicazione delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza
dell'ONU per il rispetto del diritto internazionale e
l'autodeterminazione dei popoli;
- sviluppare l'iniziativa di sostegno ai rifugiati Saharawi nei
campi profughi in Algeria;
- favorire un rapporto di amicizia reciproca con il popolo
marocchino, anche al fine di favorire il rispetto della Carta
dell'ONU per i Diritti Umani da parte del Regno del Marocco;
- l'assunzione da parte delle Regioni dell'Europa di un ruolo
attivo, nel rispetto dei relativi limiti costituzionali, per
favorire il reciproco ascolto tra i popoli, i loro rappresentanti e
gli Stati dell'area per la costruzione della pace nel Sahara
Occidentale e nel bacino del Mediterraneo;
ricordato che tale risoluzione
evidenziava con preoccupazione che la commissione dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per il rispetto dei diritti umani,
nel suo rapporto dell'8 settembre 2006 ha confermato la violazione
dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza; denuncia
ripresa dal Segretario Generale dell'ONU nella sua relazione del 16
ottobre che ha trovato anche eco nella Risoluzione del Consiglio di
Sicurezza del 31 ottobre con la denuncia di atti di violenza contro
le donne nei territori contesi;
rinnovava la disponibilità dell'Assemblea legislativa a inviare una
sua missione nei territori contesi per incontrare le autorità
locali, le istituzioni internazionali presenti e i rappresentanti
delle associazioni per i diritti umani nel Sahara Occidentale, così
come più volte è stato evidenziato al Console del Marocco, al fine
di una conoscenza diretta della realtà in quei territori;
premesso che
nonostante le reiterate richieste inoltrate da almeno due anni al
Consolato nessuna proposta di accordo è pervenuta dall'Ambasciata
per cui non si sono determinate le condizioni per organizzare una
missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna concordata con
le Autorità del Regno del Marocco;
tre Consiglieri regionali facenti parte dell'Intergruppo
dell'Assemblea Solidarietà popolo Saharawi hanno egualmente deciso
di recarsi nei territori contesi per incontrare nella città di
Laayoune i rappresentati delle Associazioni per la Difesa dei
Diritti Umani, dei Familiari delle vittime e degli avvocati
impegnati nella difesa dei cittadini incarcerati per la
manifestazione in forma pacifica delle proprie opinioni;
preso atto che
dal resoconto redatto dai tre consiglieri si evincono sia la stretta
sorveglianza a cui la missione è stata sottoposta sia le gravi
violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione
saharawi e dei suoi esponenti ed attivisti e la negazione dei
diritti nello svolgimento dei processi;
evidenziato che
tali comportamenti delle autorità del Regno del Marocco contrastano
con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU e la
dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e colpiscono i
soggetti che si adoperano per la loro attuazione.
Impegna la Presidenza dell'Assemblea legislativa
a operare, in coerenza con la volontà espressa nella Risoluzione
approvata nel novembre 2006, per il rispetto delle Risoluzioni del
Consiglio di Sicurezza dell'ONU e dei diritti umani nei territori
contesi del Sahara Occidentale e a rappresentare ai rappresentanti
in Italia del Regno del Marocco e della Repubblica Araba Saharawi
Democratica gli orientamenti dell'Assemblea legislativa per una
politica di pace.
Invita la Giunta regionale
a operare per sviluppare l'attività di solidarietà con i profughi
Saharawi attendati in Algeria e nelle comunità che si sono spostate
nei territori del Sahara occidentale, in rapporto con l'attività
delle organizzazioni di volontariato presenti nel territorio
regionale, anche adeguando gli interventi alle mutate situazioni
sociali, ambientali e sanitarie;
a proseguire il proprio impegno internazionale, anche in
collegamento con altri governi locali italiani ed europei, per la
difesa dei diritti umani della comunità Saharawi nel Sahara
Occidentale;
a operare, in particolare, anche in sede Europea, per far fronte
alla crisi alimentare che comincia a paventarsi nei villaggi dei
profughi per la riduzione delle risorse a tempo preventivate dalla
stessa Unione Europea.
Invita il Governo italiano
ad operare in sede Europea e internazionale per il sostegno al
diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi ed operare
affinché il Marocco assicuri il rispetto dei diritti umani nei
territori contesi nel Sahara Occidentale;
ad assumere una propria iniziativa perché l'Unione Europea in tutte
le sedi appropriate richieda al Regno del Marocco il rispetto delle
Risoluzioni dell'ONU e della dichiarazione internazionale dei
diritti dell'uomo;
a riconoscere il Fronte del Polisario come fase di un processo a
sostegno e per l'attuazione delle Risoluzioni dell'ONU e per
l'autodeterminazione del popolo Saharawi così come auspicato, fra
l'altro, dalla mozione n. 1-00159 approvata dalla Camera dei
Deputati il 12 luglio 2007 con una larga maggioranza estesa a forze
politiche appartenenti a diversi schieramenti;
a chiedere al Governo del Regno del Marocco il rispetto dei diritti
civili per tutte le persone Saharawi che hanno la possibilità di
incontrare delegazioni straniere e che manifestano in forma pacifica
le loro opinioni e il loro sostegno alle Risoluzioni approvate dal
Consiglio di Sicurezza dell'ONU;
di operare comunque in coerenza con il costante impegno dell'Italia
di congelare i rapporti con gli Stati che non rispettano la
Dichiarazione per i Diritti Umani.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 12
novembre 2008
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