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158.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013

 

(ANTIMERIDIANA)

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE COSTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 4451

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base) (81)

(Esame articolato)

OGGETTO 2099

Progetto di legge d'iniziativa del consigliere Bignami: «Modifiche alla L.R. Emilia-Romagna 8 agosto 2001, n. 24 recante - Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

OGGETTO 208

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme per la permanenza negli alloggi pubblici. Modifiche alla L.R. 8 agosto 2001, n. 24 recante: Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

OGGETTO 207

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme sull'assegnazione degli alloggi pubblici agli stranieri. Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 recante "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo"»

(Abbinato)

(Ordine del giorno oggetto 4451/1 - Abbinato) (102)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

MAZZOTTI (PD)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

BARBIERI (PD)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PARUOLO (PD)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

FAVIA (Misto)

MAZZOTTI (PD)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BERNARDINI (Lega Nord)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

NOÈ (UDC)

MAZZOTTI (PD)

NOÈ (UDC)

MAZZOTTI (PD)

CAVALLI (Lega Nord)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BARBATI (Italia dei Valori)

PRESIDENTE (Costi)

FAVIA (Misto)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

GRILLINI (Misto)

PARIANI (PD)

NOÈ (UDC)

GRILLINI (Misto)

BARBATI (Italia dei Valori)

MAZZOTTI (PD)

PRESIDENTE (Costi)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetto 4451

Emendamenti sull’oggetto 4451

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE COSTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,55

 

PRESIDENTE (Costi): Dichiaro aperta la centocinquantottesima seduta della IX legislatura dell’Assemblea legislativa.

Procedo immediatamente alla comunicazione delle assenze dalla seduta odierna.

Il Presidente Vasco Errani, ai sensi dell'articolo 65, comma due, del Regolamento interno, comunica la propria assenza dalla seduta odierna per impegni istituzionali precedentemente assunti.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta antimeridiana gli assessori Bianchi, Gazzolo, Marzocchi e Rabboni e i consiglieri Lombardi e Manfredini.

Comunico, inoltre, l'assenza per malattia del consigliere Mandini, nostro vicepresidente, al quale va il nostro più caro augurio di pronta guarigione.

Do per lette le comunicazioni prescritte dall'articolo 68 del Regolamento interno, che avete ricevuto unitamente alla convocazione dell’Assemblea.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

OGGETTO 4451

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base) (81)

(Esame articolato)

 

OGGETTO 2099

Progetto di legge d'iniziativa del consigliere Bignami: «Modifiche alla L.R. Emilia-Romagna 8 agosto 2001, n. 24 recante - Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

 

OGGETTO 208

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme per la permanenza negli alloggi pubblici. Modifiche alla L.R. 8 agosto 2001, n. 24 recante: Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

 

OGGETTO 207

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme sull'assegnazione degli alloggi pubblici agli stranieri. Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 recante "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo"»

(Abbinato)

(Ordine del giorno oggetto 4451/1 - Abbinato) (102)

 

PRESIDENTE (Costi): Diamo inizio ai nostri lavori con la continuazione dell’esame articolato dell’oggetto 4451 e oggetti abbinati. Ricordo che, nel corso della seduta precedente, ha avuto luogo il dibattito generale, che si è concluso con l'intervento del relatore e con l’intervento dell'assessore Muzzarelli.

Pertanto diamo immediatamente inizio all'esame dell'articolato e delle relative proposte emendative. Ricordo che le proposte di emendamento sono 145, di cui 5 a firma del consigliere Favia, 6 a firma del consigliere Bernardini, 5 a firma del consigliere Mazzotti, 4 a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni, 120 a firma del consigliere Bignami, 3 a firma della consigliera Noè, 1 a firma dei consiglieri Grillini, Barbati e Favia, 1 a firma dei consiglieri Grillini e Barbati.

Ricordo, altresì, che è stato depositato l'ordine del giorno a firma dei consiglieri Marani, Donini, Mazzotti e Naldi.

Prima di procedere all’esame dell’articolato, nomino scrutatori i consiglieri Serri, Moriconi e Bignami, che ringrazio.

Pongo in discussione l'articolo 1, Sostituzione dell’articolo 1 della legge regionale n. 24 del 2001.

Su questo articolo insistono 4 emendamenti, l'emendamento 21, a firma del consigliere Bignami, l'emendamento 22, a firma del consigliere Bignami, l'emendamento 23, a firma del consigliere Bignami, e l'emendamento 24, a firma del consigliere Bignami.

È aperto il dibattito generale. Ricordo che, essendovi più di due emendamenti per articolo, i consiglieri possono intervenire per 10 minuti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Il mio intervento riguarda anche la dichiarazione di voto relativa all’orientamento del gruppo del Pdl sugli emendamenti. Anche in ossequio alla decisione assunta nel corso della seduta precedente dalla Presidenza che, sospendendo i lavori, ha dimostrato di volere pervenire ad un confronto dialogante ed aperto rispetto al testo di legge, farò un unico intervento sia in sede di dichiarazione di voto sia in sede di discussione generale sull’articolo.

In quest'ottica, quindi, cercheremo, pur mantenendo fermi i nostri emendamenti, di non creare difficoltà in ordine al normale andamento dei lavori con comportamenti ostruzionistici o paraostruzionistici che, francamente, non ci interessano.

In tal senso, non credo sia necessario utilizzare tutti i 10 minuti a nostra disposizione, in quanto la logica che sottende a tutti e quattro gli emendamenti che insistono sull'articolo 1 è ispirata ad una prospettiva di esclusiva - lo dico con molta franchezza - preferenza nelle assegnazioni in favore dei cittadini italiani.

A mio personale giudizio, parlare di preferenza è già un compromesso, perché normalmente si dovrebbe parlare di esclusività. Infatti, a mio avviso, nella locuzione "cittadini italiani" vi è un ossimoro di carattere giuridico: i cittadini devono necessariamente essere italiani, cioè godere del diritto di cittadinanza e pertanto adempiere a quei doveri e a quei diritti - attenzione all’ordine: doveri e diritti - che spettano loro, appunto, in quanto cittadini.

Non esistono cittadini extracomunitari. Possono esistere residenti extracomunitari. Può esistere una popolazione extracomunitaria. Può esistere una figura ibrida in termini giuridici. Ma i cittadini in quanto tali, per il nostro ordinamento giuridico, sono solo coloro che hanno il passaporto italiano e la cittadinanza dello Stato della Repubblica italiana.

Affermo questa evidenza perché, diversamente, si corre il rischio di ingenerare un equivoco, ovvero che, se è vero, evidentemente, che tutti gli uomini sono creati liberi, eccetera, eccetera, lo Stato deve fare delle scelte nell'erogazione dei servizi, e nell'erogazione dei propri servizi, a nostro modo di vedere, il criterio selettivo non può essere basato sulla residenza sul territorio italiano per l'assegnazione della casa popolare. A dire il vero, non dovrebbe essere un criterio selettivo neanche per accedere ad altri servizi. Comprendiamo l'accesso a servizi come quello sanitario, ché evidentemente esposto è il bene supremo della vita della persona; comprendiamo anche l'accesso a forme di istruzione, all’asilo e alla scuola dell'obbligo; non comprendiamo l'accesso a benefici che, a nostro modo di vedere, devono essere esclusivamente rivolti agli italiani, dico esclusivamente e non parzialmente.

Noi avevamo elaborato una proposta di legge che ci pareva di estremo buonsenso, anche se di compromesso. Infatti, dicevamo che, nel momento in cui la popolazione immigrata è rilevata da soggetti terzi - penso prevalentemente all’Istat o alla elaborazione anagrafica del comune - composta dal 9,2 per cento, 9,5 per cento, 8,6 per cento di tutta la popolazione residente, si prende una quota di alloggi popolari pari al 9,2 per cento, al 9,7 per cento, all'8,6 per cento, e la si dà in indisponibilità a costoro. Per quanto mi riguarda, si trattava già di un compromesso, perché personalmente, come ho detto, sono dell’idea che il 100 per cento degli alloggi debba andare agli italiani. Tuttavia, in politica bisogna anche sapere dialogare. Lo dico sorridendo a me stesso, perché è evidente che per altri il compromesso sarebbe stato di natura differente, però, nella mia scarsa elasticità politica, questo era già un buon compromesso.

I dati che abbiamo rappresentato in occasione della precedente seduta sono mortificanti per gli italiani. Noi abbiamo, nei primi 100 posti riguardanti il comune capoluogo, su 100 alloggi che verranno assegnati - come sanno bene i colleghi che hanno un’esperienza amministrativa ben più ricca della mia -, 67 verranno assegnati ad extracomunitari, a immigrati. A tal proposito, mi consentirete di fare un piccolo inciso. Quando sento parlare di "migranti", sorrido perché mi viene in mente la figura di qualcosa che passa. Queste persone sono immigrate, e trovo estremamente razzista chiamarle "migranti", perché questa parola allude ad un senso di nomadismo che non ha ragion d’essere. Sono immigrati, vengono ad altre nazioni, vengono da altri stati, e vogliono vivere in Italia. Possono farlo, io auspico anche che diventino cittadini italiani, quindi bacino il famoso tricolore, giurino sulla nostra Costituzione e rinuncino alla loro cittadinanza d'origine, diventando così cittadini italiani. Chiudo la parentesi anche per una ragione concettuale e culturale. Di questi 100 alloggi - dicevo - 67 vengono dati ad immigrati. Dei primi 200 alloggi, il 69 per cento viene dato ad immigrati. Dei primi 300 alloggi, sfioriamo il 70 per cento dato ad immigrati. Con popolazioni di ogni tipo: abbiamo il Bangladesh, il Pakistan, Capo Verde, la Polonia, abbiamo anche - vorrei conoscere il genio che li ha messi - 19 cittadini dell'Unione Sovietica. Non so come sia possibile, certamente ha un senso in Emilia-Romagna, dove in effetti certe idee sono dure a morire. Ma questa è solo una nota di colore.

Quando troviamo una crescita accentuata dei cittadini italiani? Nelle ultime mille posizioni, dove sostanzialmente vi è un pareggio, quando la graduatoria è composta al 60 per cento da immigrati extracomunitari, perché invece, in ossequio al Trattato di Nizza, esistono i cittadini comunitari, e dico cittadini appunto perché il Trattato di Nizza prevede la possibilità per tutti noi di godere, nel momento in cui siamo cittadini di uno Stato membro, della doppia cittadinanza italiana ed europea. Ovviamente un immigrato no, ma non perché io sia razzista, ma perché è extracomunitario.

Questa fotografia - perché di fotografia si tratta, in quanto i dati non sono opinabili - impone un intervento correttivo, e l'intervento correttivo è cristallizzato in questi emendamenti, nei primi quattro e in numerosi altri, su cui, in un'ottica di usuale e normale discussione, senza alcuna forma di filibustering, a cui intendiamo pervenire quest'oggi, non interverremo ulteriormente.

Ma il correttivo si impone, ed è un correttivo che noi abbiamo invocato in più occasioni, sul tessuto legislativo che ci viene consegnato quest'oggi, con i lavori di una commissione dove riconosco al relatore di avere ascoltato le proposte pervenute dalla minoranza, in alcuni casi, devo dire la verità, e spero che venga riconosciuto, proposte che hanno impedito la creazione di grovigli legislativi e regolamentari che avrebbero recato non poche difficoltà agli enti.

È chiaro che, nel momento in cui presentiamo questi emendamenti, li ispiriamo tutti ad una stessa ratio. Non insisteremo, quindi, nel ribadire questa ratio anche per i successivi emendamenti, se non evidentemente quando toccheremo temi diversi, quali le forze dell'ordine, le famiglie, la gestione di Acer. Deve essere chiaro, però, che il gruppo cui appartengo su questi punti mantiene una linea di confine tracciata, una linea di confine non valicabile, che è poi il motivo per cui - ma lo dirà in maniera molto più articolata e puntuale il capogruppo Bazzoni - voteremo contro questa legge.

Un'ultima annotazione che reputo doverosa per comprendere il contesto generale di quest’intervento, a cui ho accennato in sede di discussione generale degli emendamenti, ma anche della proposta di legge. Nel momento in cui un immigrato decide di prendere la cittadinanza, per noi è italiano come tutti, ma non perché facciamo criteri selettivi, ma perché è la Costituzione, Costituzione che, a mio avviso, andrebbe pesantemente riformata, ma che oggi è comunque il punto di riferimento di tutto l’ordinamento giuridico italiano, la quale, nel richiamare alcuni doveri, il dovere di servire la Patria, il dovere di solidarietà, eccetera, fissa alcuni doveri che non sono enunciazioni di principio, ma che servono a porre una gerarchia in ragione della quale, prima dei diritti, vengono i doveri, e chi vuole esercitare dei diritti, prima di accedervi, deve adempiere a quei doveri che la nostra Patria impone. Senza l'esercizio dei doveri non può esservi richiesta di diritti. Ed il dovere principale per potere accedere alle regole, alle norme, per poter beneficiare del sistema giuridico - quello che noi facciamo: una legge - e legislativo italiano è essere posti all'interno di questo ordinamento, il che comporta che si deve essere cittadini. Non si può sfogliare il nostro ordinamento come se fosse un carciofo o come se fosse una margherita, per cui se ne fa parte, ma per quella per la quale è utile essere sottoposti all'ordinamento giuridico italiano, come le case popolari, gli asili, gli ospedali; mentre, per le parti in cui si è assoggettati a dei doveri, non si è parte dell'ordinamento perché non si è cittadini italiani.

In quest'ottica, siamo dell'idea - ma lo dirò dopo, per non andare oltre i tempi - che ai doveri possono conseguire i diritti. Ma, come diremo ampiamente dopo - non voglio approfittare della disponibilità della presidenza - questo è un ragionamento su cui credo valga la pena fare una riflessione ulteriore in un'altra fase della discussione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami. Le ho lasciato qualche minuto in più perché, in premessa, aveva annunciato che il suo intervento sarebbe valso anche come dichiarazione di voto. La ringrazio anche per aver espresso la volontà di mantenere un confronto molto corretto in Aula.

Ricordo che siamo in dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mazzotti, relatore di maggioranza del progetto di legge. Ne ha facoltà.

 

MAZZOTTI: Grazie, presidente.

Poche parole per esprimere parere contrario ai quattro emendamenti che insistono sull'articolo 1. Abbiamo già avuto modo in commissione di motivare molti degli argomenti che ci portano a considerare il testo che proponiamo giusto, equo, tutelante ed inclusivo rispetto a tutte le persone che hanno bisogno di vedere soddisfatto il proprio diritto alla casa, tanto più che quella che stiamo discutendo non è una legge in materia di immigrazione.

Il consigliere Bignami sa benissimo, dalla discussione che abbiamo avuto modo di fare, che non esiste e non è mai esistito alcun atteggiamento discriminatorio nei confronti dei cittadini italiani. Si tratta di applicare il principio costituzionale, un principio giusto dal nostro punto di vista, secondo il quale bisogna considerare tutti coloro che lavorano stabilmente e sviluppano reddito all'interno del nostro Paese titolari, tra gli altri, anche di questo diritto, che viene regolato con la legge che prevede la possibilità di fare domanda per poi eventualmente accedere all'edilizia residenziale pubblica.

Proprio su questo argomento, sul quale ci siamo cimentati anche la volta scorsa, presentando tabelle, numeri e statistiche, colgo l’occasione per presentare alcuni dati che abbiamo avuto modo di aggiornare in questi giorni, che sono relativi proprio a questo tema e che riguardano il 2012. Sono dati che parlano chiaro e che confermano quanto ho appena detto. Nella nostra Regione, al 31 dicembre 2012 (ultimo dato disponibile), su 52.928 alloggi di edilizia residenziale pubblica, 45.486, cioè l'85,8 per cento, sono occupati da nuclei familiari di italiani; 582 da nuclei familiari comunitari, pari all'1,1 per cento; 6910, pari al 13,1 per cento, da cittadini extracomunitari. Pertanto, il totale dei cittadini non italiani che sono all'interno degli alloggi di edilizia residenziali pubblica, al 31 dicembre 2012, è pari al 14,2 per cento, dato che, se rapportato alla popolazione, è sostanzialmente in linea, anche tenendo conto della particolare situazione di differenza in cui si trovano i nuclei stranieri.

Le assegnazioni, peraltro, confermano questa tendenza, anche con riferimento allo stato di crisi in cui ci troviamo. Il dato delle assegnazioni 2012 pone un problema, che è un problema vero, che abbiamo cercato di affrontare e risolvere con questa legge, mi riferisco al fatto che vi è poca mobilità. Infatti, nel 2012 gli alloggi che sono stati assegnati, nuovi alloggi, quindi nuove assegnazioni, complessivamente ammontano a 3204, dei quali 2071 ad italiani, 140 a cittadini comunitari, 993 a cittadini extracomunitari, per un totale di 1133 cittadini non italiani, pari al 35,4 per cento. Ovviamente, questa tendenza, che segnala un aumento nelle assegnazioni in favore di questi nuclei, è frutto della particolare condizione economica che si è venuta a creare, ma anche perché all'interno del nostro Paese vi sono dei percorsi di stabilizzazione economica e sociale con i ricongiungimenti familiari che, nelle graduatorie, determinano situazioni di questo tipo.

Mi pare però che il dato sia sostanzialmente in equilibrio, il che conferma il ragionamento fatto durante la discussione, perché un conto sono le presenze in graduatoria, altro sono le assegnazioni, che abbiamo visto rappresentare un quadro diverso. Detto questo, a mio avviso, dobbiamo prendere in esame la percentuale delle assegnazioni, e non semplicemente i dati delle graduatorie.

Pertanto, credo che gli emendamenti presentati dal collega Bignami a nome del suo gruppo debbano essere respinti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Mazzotti.

Nessun altro consigliere chiede di intervenire, pertanto dichiaro chiuso il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto sia sugli emendanti sia sull'articolo. Nessun consigliere ha chiesto di intervenire. Chiudo la fase delle dichiarazioni di voto.

Procediamo con la votazione degli emendamenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 21, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 21 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 22, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 22 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 23, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 23 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 24, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 24 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 1 è approvato.

Pongo in discussione l’art. 2, Sostituzione dell’articolo 2 della legge regionale n. 24 del 2001. Su questo articolo insistono 12 emendamenti, e precisamente: l'emendamento 26 a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 25, che è uguale al 27, sempre a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 1, a firma del consigliere Favia; l'emendamento 12, a firma del consigliere Mazzotti; l'emendamento 30, a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 28, che è uguale all'emendamento 29, a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 31, a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 32, a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 33, a firma del consigliere Bignami; l'emendamento 34, a firma del consigliere Bignami.

È aperto il dibattito generale congiunto su articolo ed emendamenti.

Nessun consigliere ha chiesto di intervenire. È chiuso il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessun consigliere ha chiesto di intervenire. Chiudo la fase delle dichiarazioni di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 26, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 26 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 25 (uguale al 27), a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 25 (quindi anche l’emendamento 27) è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Favia.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma del consigliere Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 12 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 30, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 30 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 28 (uguale al 29), a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 28 (quindi anche l’emendamento 29) è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 31, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 31 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 32, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 32 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 33, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 33 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 34, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 34 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2 come emendato con l’approvazione dell’emendamento presentato dal consigliere Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 2 è approvato.

Pongo in discussione l’art. 3, Modifiche all’articolo 3 della legge regionale n. 24 del 2001.

Su questo articolo insiste un solo emendamento, l’emendamento 35, a firma del consigliere Bignami.

È aperta la discussione generale congiunta su articolo ed emendamento.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

Consigliere, ha 5 minuti. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Siamo all’emendamento 35. In primis, su quest’emendamento chiedo la votazione con il dispositivo elettronico, in quanto quest’emendamento riguarda sia il tema della cittadinanza sia il tema della tutela delle famiglie.

Come ho detto all'inizio - e per quanto concerne gli emendamenti da me presentati, l’abbiamo già dimostrato - non vogliamo compiere alcun tipo di ostruzionismo. Tuttavia, poiché questo tema riguarda famiglia e cittadinanza, chiediamo il voto con il sistema elettronico, che argomenterò in un successivo intervento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Non essendovi altri iscritti a parlare, dichiaro chiuso il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 35, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

28

Assenti

 

22

Votanti

 

27

Favorevoli

 

6

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 35 è respinto.

A questo punto, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 3 è approvato.

Pongo in discussione l’art. 4, Sostituzione dell’articolo 4 della legge regionale n. 24 del 2001. Su questo articolo sono stati presentati 7 emendamenti e più precisamente: gli emendamenti 36, 37, 38, 39, 40, 42, 41, tutti a firma del consigliere Bignami.

È aperto il dibattito generale congiunto su articolo ed emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Poc’anzi abbiamo chiesto il voto elettronico ritenendo necessario cristallizzare e rendere palese le posizioni sulle tutele alle famiglie tradizionalmente intese, a proposito delle quali mi verrebbe da dire che non è che ci sia da intendere tradizionalmente il concetto di famiglia: la famiglia è una, quella fatta da un uomo e da una donna che si sposano, secondo gli articoli 143, 144, eccetera, eccetera del codice civile, mentre altre forme di regolamentazione, more uxorio, convivenza stabile, coppie di fatto, coppie di diritto e quant'altro, sono forme che non ricevono cittadinanza giuridica all'interno del nostro ordinamento. Parlo di cittadinanza giuridica perché, se è vero che nei fatti vi è una situazione che va affrontata, dall'altra parte dobbiamo anche essere onesti nel riconoscere che il concetto di matrimonio e che l'unico contratto matrimoniale che viene riconosciuto nel nostro ordinamento è quello sancito dinnanzi ai culti e alle…

Presidente, chiedo scusa, ma sento un brusio di fondo che … i colleghi…

Dicevo quelle celebrazioni che vengono svolte dinnanzi ai culti riconosciuti dal nostro ordinamento e stipulanti una forma di accordo che, per quanto riguarda la religione cattolica, è noto essere nei Patti Lateranensi, succedutesi con il Concordato del 1984.

Dico questo perché - ed è la stessa ratio che ispira le proposte emendative…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Costi): Colleghi, scusate, per cortesia, chiedo silenzio in Aula, perché effettivamente si fa fatica ad ascoltare, ma soprattutto a parlare.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Grazie davvero, presidente, perché in effetti c'è un problema, ma niente di grave, nel senso che le posizioni sono note.

Dicevo che, così come abbiamo detto per la cittadinanza, anche per quanto riguarda il concetto di famiglia, è importante comprendersi su che cosa si intenda con il principio di solidarietà. Per alcuni - e questa legge lo dimostra - la solidarietà è dire: "venite tutti, vi accogliamo tutti, ce n'è per tutti", per altri - ed io mi iscrivo a questa seconda categoria - la solidarietà è dire: "non venite tutti, non ce n'è per tutti, non possiamo aiutare tutti".

La solidarietà vera, secondo me, non è quella di fare entrare all’interno dei nostri confini chiunque, magari implicitamente costringendoli ad andare a prostituirsi lungo le strade o a spacciare droga e morte davanti alle scuole, non è quella che si riserva a chi poi deve mettersi ad accattonare sotto un portico o ad umiliarsi, con pratiche che purtroppo conosciamo, per sbarcare il lunario. Questa non è solidarietà. La solidarietà è dire con chiarezza che quel poco che possiamo condividere lo condividiamo con chi, venendo in Italia, in primo luogo, rispetta le nostre regole.

Certo, abbiamo ancora davanti agli occhi le scene drammatiche di quanto avvenuto anche recentemente con il naufragio di tante persone disperate. Purtroppo, queste scene aumentano quando si apre una stagione che consente una navigazione meno pericolosa, perché è sempre pericolosa, tanto da consegnarci, ahimè, decine, centinaia e migliaia di morti, mentre, quando è fortunata, si conclude con l'ingresso clandestino nella nostra Nazione. Chi arriva in Italia con i barconi violando i confini ci arriva violando il nostro ordinamento. Questo lo dico perché nella mia formazione chi arriva in Italia e, come primo atto del suo ingresso, compie una violazione delle nostre leggi non può accedervi. Questo impone che vi sia una regolamentazione profonda negli accessi che parta dal presupposto del reato di immigrazione clandestina.

Dico questo perché tutti dicono che la Bossi-Fini va superata. Sta di fatto che più che della Bossi-Fini, a mio avviso, bisognerebbe parlare della Turco-Napolitano - Napolitano, non so se qualcuno ricorda che si tratta di uno dei capi dell’allora Pci, adesso Presidente della Repubblica -, perché è quella legge che ha fatto quel che ha fatto. Ma il reato di immigrazione clandestina esiste anche in Vaticano. Forse non lo sapete, colleghi.

Non riesco a comprendere la ragione per la quale si arriva in Italia violando le nostre leggi e poi il nostro ordinamento si adopera perché la violazione venga superata, si adopera perché coloro che entrano nel nostro Paese violando le nostre leggi possano essere inseriti in contesti che permettono loro l'assegnazione dell'alloggio sociale.

Guardate, colleghi, quello che è successo a Prato può succedere anche a Bologna. In via Salgari, a poche centinaia di metri da noi, ci sono appartamenti con oltre 30 immigrati che risultano residenti. Nella migliore delle ipotesi è un falso in atto pubblico, che dovrebbe essere censurato; nella peggiore ci sono davvero 35 o 36 persone in un alloggio. Dico "nella peggiore" perché basta un fornello che non funziona ed è una tragedia.

È dunque solidarietà dire che non possiamo concepire che 35 o 36 persone vivano in un alloggio di pochi metri quadri o è solidarietà dire: "venite tutti e vivete stipati come in un allevamento di polli"?. Ebbene, per me la solidarietà è la prima, perché è una solidarietà, praticata da chi si assume la responsabilità di dire: "non abbiamo la possibilità di aiutare tutti, ma aiutiamo chi vuole farsi aiutare, non violando le nostre regole".

Ed è per questo che abbiamo, anche su questi emendamenti, voluto sottolineare alcuni aspetti. Da qui discende la difesa della famiglia, che è la cellula su cui si basa l'organizzazione della nostra società. È il primo luogo dove si forma l'educazione e la crescita, ma con questo tocco altro tema, ben più complesso e, sebbene 10 minuti siano più che abbondanti per spiegare alcuni concetti, su quest’ulteriore tema interverremo successivamente.

Presidente, anche su questi emendamenti chiedo la votazione con dispositivo elettronico.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Prendiamo atto della richiesta del consigliere Bignami.

Non essendovi altri consiglieri iscritti a parlare, dichiaro chiuso il dibattito generale. Apro le dichiarazioni di voto. Nessun consigliere chiede di intervenire.

Chiedo ai colleghi di rimanere in Aula e soprattutto di prepararsi al voto perché abbiamo 7 emendamenti da votare con il dispositivo elettronico.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 36, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

29

Assenti

 

21

Votanti

 

28

Favorevoli

 

7

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 36 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 37, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

27

Assenti

 

23

Votanti

 

26

Favorevoli

 

7

Contrari

 

18

Astenuti

 

1

 

L’emendamento 37 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 38, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione

 

 

Presenti

 

29

Assenti

 

21

Votanti

 

28

Favorevoli

 

9

Contrari

 

19

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 38 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 39, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Votanti

 

31

Favorevoli

 

10

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

 

L’emendamento 39 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 40, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

29

Assenti

 

21

Votanti

 

27

Favorevoli

 

9

Contrari

 

18

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 40 è respinto.

Preciso che i consiglieri Donini, Sconciaforni e Naldi dichiarano voto contrario.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Barbieri. Ne ha facoltà.

 

BARBIERI: Grazie, presidente. Ho chiesto la parola non per una questione di grande rilevanza, ma la collega Serri ed io abbiamo notato che sul tesserino risulta il mio voto e viceversa. Finora abbiamo votato nello stesso modo e quindi il problema non si è posto, ma il problema potrebbe porsi in seguito. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Barbieri. Verifichiamo immediatamente, intanto grazie della segnalazione.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 42, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

 

29

Favorevoli

 

11

Contrari

 

18

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 42 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 41, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Votanti

 

31

Favorevoli

 

10

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 41 è respinto.

A questo punto, metto votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 4 è approvato.

Pongo in discussione l’art. 5, Sostituzione dell’articolo 5 della legge regionale n. 24 del 2001.

Su questo articolo insistono 3 emendamenti: l'emendamento 43, l'emendamento 44 e l'emendamento 45, tutti a firma del consigliere Bignami.

È aperta la discussione generale congiunta su articolo ed emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente

Intervengo per spiegare la ragione per la quale chiediamo che venga superato il riferimento alle parti sociali. Crediamo che in particolare una di queste parti sociali, la Cgil, abbia creato più problemi che soluzioni nella vita sociale, pubblica e politica del nostro Paese. A dire la verità faccio fatica anche a dire "più problemi che soluzioni" perché mi vengono in mente solo i problemi che ha creato, di soluzioni non me ne sovviene neanche una.

Pertanto, crediamo che interlocutori di questo tipo, che hanno creato solo difficoltà, debbano essere superati, ed il modo migliore per superarli è - appunto - iniziare ad espungerne la presenza dai testi di legge come questo, che altrimenti ne legittimano, anche se nei fatti è superata, l'utilità. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Non essendovi altri iscritti a parlare, dichiaro chiuso il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 43, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 43 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 44, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 44 è respinto.

Mento in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 45, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 44 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 5 è approvato.

Pongo in discussione l'articolo 6, Sostituzione dell’articolo 6 della legge regionale n. 24 del 2001.

Su questo articolo sono stati presentati 8 emendamenti, e per la precisione l'emendamento 46, l'emendamento 47, l'emendamento 48, l'emendamento 49, l'emendamento 50, l'emendamento 51, l'emendamento 53 e l'emendamento 52, tutti a firma del consigliere Bignami.

È aperta la discussione generale congiunta su articolo ed emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Le chiedo un attimo di pazienza perché, per non chiedere il voto elettronico su tutti, come ho fatto prima, guardavo quelli su cui eventualmente chiederlo. Magari, mi riservo dieci secondi alla fine dell'intervento per individuarli.

Questi emendamenti sono tutti finalizzati, come abbiamo detto prima, a premiare la cittadinanza italiana. Ma abbiamo anche voluto individuare alcuni spunti mediante i quali consentire, come il riferimento alla permanenza per un certo numero di anni, abbiamo individuato il numero di cinque anni, ma è evidente che è una quota riferibile anche ad altre annualità, non solo che vi sia una scelta basata sulla cittadinanza, ma anche sulla integrazione e sulla presenza da un numero minimo di anni.

In particolar modo, questo tipo di valutazione è fatta per le categorie più anziane, in quanto spesso capita che gli anziani che vanno in graduatoria, essendo o vedovi o sottoposti a trattamenti pensionistici, ahimè, poco remunerativi, che non consentono una situazione di sostenibilità economica minimamente decorosa, si vedono scavalcati da persone che magari fanno ingresso nelle graduatorie senza avere prima una forma di integrazione e di permanenza nel nostro territorio.

Questa è anche la ragione per la quale chiediamo che vengono condotte delle verifiche annuali sugli alloggi assegnati, verifiche annuali che, a nostro modo di vedere, dovrebbero riguardare - l’abbiamo votato poco fa, ma sapendo che saremmo entrati in discussione su questo, non ho voluto intervenire - non solo le dichiarazioni ISEE, non solo il reddito, ma tutta la gestione dell'alloggio. Pertanto, abbiamo presentato l’emendamento 50, su cui chiedo la votazione mediante dispositivo elettronico. La ragione è che spesso si trova - ne abbiamo parlato anche in commissione - un utilizzo poco consono all’assegnazione. Basta girare per alcuni immobili di gestione Acer per rendersi conto, già visivamente dal di fuori, come sussistano violazioni nell'utilizzo. Spesso anche da parte degli assegnatari vi è un uso degli immobile che, a nostro modo di vedere, andrebbe fatto in forma cautelativa come verifica, perché spesso ci vengono riconsegnati immobili che non sono minimamente utilizzabili, non solo perché magari per troppi anni l'assegnazione viene fatta ad una stessa persona, quanto perché, mancando un controllo sistematico e annuale, diventa difficile potere verificare lo stato dell'immobile, che quindi, scaduto il termine dell'assegnazione, viene restituito in una situazione a dir poco devastata, che pone di fatto l'immobile al di fuori del circuito delle assegnazioni, perché deve essere sottoposto ad interventi di ripristino e, poiché mancano sempre i soldi per farlo, l'immobile non va più in assegnazione.

Dispiace dirlo - ma anche in questo caso non è un'opinione, è un dato di fatto - ma spesso vi è una correlazione tra la nazionalità di chi occupa l'alloggio e lo stato in cui viene riconsegnato; ed anche una corrispondenza tra il numero di persone che vivono nell'alloggio e lo stato in cui viene riconsegnato. Se questo secondo elemento è evidentemente più immediato, il primo va invece ricondotto a delle pratiche singolari che vengono consumate all'interno degli alloggi. Per pratiche singolari, non mi addentro oltre, penso allo sgozzamento di animali che viene praticato magari sui balconi, all'interno delle case con scarico del sangue e delle visceri e quant'altro nelle utenze collegate alla rete fognaria urbana.

Se ci fosse un minimo di controllo e la sanzione della decadenza per chi svolge queste pratiche, forse non sarebbe male. Ed è il motivo per il quale introduciamo, con l'emendamento 50, la richiesta di un maggiore controllo.

Anche sull’emendamento 53, presidente, mi permetto di chiedere il voto elettronico, perché, a nostro modo di vedere, la possibilità di coinvolgere associazioni che hanno una attenzione per il tema della famiglia e per il tema della cura di determinati valori è un modo per incrementare il livello di qualità nella gestione da parte dell'utenza dell'alloggio, non del soggetto Acer, su cui dopo abbiamo qualche emendamento.

Presidente, non chiedo il voto elettronico su altri emendamenti, perché il richiamo ai flussi finanziari contenuto nella legge, anche se emendata da parte nostra, credo meriti un’attenzione che deve essere sottolineata, come l’emendamento formula, con la verifica di chi vota cosa in maniera tale che appunto vi sia chiarezza sull’attribuzione e sulle responsabilità assunte. Quindi direi 47, 49 e 50.

 

PRESIDENTE (Costi): Io avevo capito il 50, il 53 e il 49.

 

BIGNAMI: Ho confuso il 47 con il 53.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Non ci sono altri interventi in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto. Chiedo ai consiglieri la massima attenzione perché abbiamo una parte di emendamenti che si voteranno per alzata di mano e una parte invece con sistema elettronico.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 46, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 46 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 47, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 47 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 48, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 48 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 49, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

10

Contrari

 

24

Astenuti

 

1

 

L’emendamento 49 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 50, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

10

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 50 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 51, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 51 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 53, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

9

Contrari

 

25

Astenuti

 

1

 

L’emendamento 53 è respinto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Paruolo. Ne ha facoltà.

 

PARUOLO: Grazie, presidente. Sto tentando di votare e le ultime due votazioni non sono state registrate e volevo mettere a verbale il mio voto contrario alle ultime due. Non so se è stata la richiesta di intervento a interrompere la funzionalità della scheda. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Paruolo.

Prendiamo atto del voto contrario del consigliere Paruolo sugli ultimi due emendamenti votati con sistema elettronico.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 52, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 52 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 6 è approvato.

A questo punto passiamo all’emendamento 54, a firma del consigliere Bignami, che è istitutivo di un nuovo articolo.

Pertanto apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. In realtà intervengo per segnalare che alcune persone interessate ai lavori dell’Aula mi segnalano che non funziona la diretta streaming. Lo dico perché - ovviamente non imputo la responsabilità alla Presidenza - ahimè diversamente da quello che era stato garantito la scorsa volta abbiamo perso una piccola parte della registrazione, quindi mi permettevo di segnalare questo tema perché ovviamente c’è chi è interessato a questo tipo di attività.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ho anche chiesto di ripristinare quanto prima. Mi scuso ma purtroppo un qualche incidente di percorso lo abbiamo sempre.

Sull’emendamento 54, che è istitutivo di un nuovo articolo siamo in dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 54, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 54 è respinto.

Passiamo all’art. 7, sul quale insistono sei emendamenti, precisamente gli emendamenti 55, 56, 57, 58, 60 e 59, tutti a firma del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo preliminarmente il voto elettronico sull’emendamento 57 e la ragione è perché in sede di Commissione - il relatore lo ricorderà - vi è stato un confronto sulle situazioni di difficoltà in cui versano alcuni cittadini, in particolar modo sull’individuazione delle quote entro cui riconoscere o non riconoscere il 46 per cento, il 47 per cento o il cento per cento di invalidità. Non sempre si è trovato secondo un equilibrio rispetto alla giusta definizione delle situazioni da tutelare. Un esempio è il figlio che entra in alloggio popolare per assistere il genitore con ridotte capacità motorie non è tutelato a mio giudizio adeguatamente e questo si riverbera su un’assenza di tutela nei confronti della persona disabile. Il riferimento al cittadino italiano evidentemente non è perché chi non è cittadino italiano non va tutelato quando si tratta di diritto alla salute ma perché avremmo dovuto fare due distinti emendamenti, cosa che evidentemente avremmo fatto solo se guidati da una logica di ostruzionismo, e al contrario abbiamo voluto cercare di sintetizzare. Dico questo perché secondo me la legge in alcune parti - non me ne voglia il consigliere Mazzotti - è andata un po’ troppo incontro alle richieste tecniche e poco alla sensibilità politica e pertanto ciò si è ahimè riverberato in un eccesso di zelo che comprendo bene essere stato guidato dall’esigenza di superare dei piccoli empasse regolamentari con ricadute fattuali ma che credo si potessero governare con un po’ più di buonsenso da parte nostra e burocrazie che soprattutto a livello comunale nella gestione degli alloggi pubblici registrano non pochi deficit.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Non ci sono altri interventi in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 55, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 55 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 56, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 56 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 57, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

11

Contrari

 

22

Astenuti

 

1

 

L’emendamento 57 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 58, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 58 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 60, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 60 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 59, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 59 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 7 è approvato.

Prima di procedere volevo informare l’Aula che abbiamo un problema con la diretta streaming che dipende dal funzionamento dell’impianto complessivo. Sarà ripristinata alle 13 quando spegneremo l’impianto. Non è possibile fare diversamente perché altrimenti dovremmo interrompere e permettere chiaramente la sistemazione. Mi scuso, ho già chiesto di verificare anche la sostituzione della parte impiantistica, perché qualche problema lo abbiamo sempre, ma non so cosa fare se non darvi questa informazione.

Passiamo all’art. 8, che ha un emendamento, precisamente il n. 61 del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale sull’art. 8 e sull’emendamento 61. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 61, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

31

Favorevoli

 

9

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 61 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 8 è approvato.

Passiamo all’art. 9 (Modifica all’art. 10 della legge regionale n. 24 del 2001) che non presenta emendamenti.

Apro il dibattito generale sull’art. 9. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Nessuno chiede di intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 9 è approvato.

Ora passiamo all’emendamento 2 del consigliere Favia, che è istitutivo di un nuovo articolo. Apro la discussione generale e poi ci saranno le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.

 

FAVIA: Grazie, presidente. Sono ovviamente favorevole ai fondi di rotazione, però questo articolo è incoerente con i primi articoli della legge dove si esclude la nuova edificazione di aree al fine di mettere a disposizione nuovi alloggi di ERP ma si favorisce l’acquisto dell’invenduto e la rigenerazione urbana. Perciò ho proposto l’abrogazione dell’articolo perché è incoerente con i principi e le finalità espresse nei primi articoli della legge. Non continuo con l’esplicazione perché ne abbiamo abbondantemente parlato in Commissione nelle sei sedute che ci sono state.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Favia.

Ha chiesto di parlare il consigliere Mazzotti. Ne ha facoltà.

 

MAZZOTTI: Grazie, presidente. Anche io come il consigliere Favia rinvio la discussione che abbiamo fatto al verbale della Commissione, intervengo per esprimere parere contrario in quanto in questo articolo, in particolare con il fondo di rotazione che viene ricordato e ribadito nella legge 24, si possono finanziare interventi non solo relativi all’acquisizione delle aree edificabili.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Mazzotti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Favia.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 2 è respinto.

Passiamo all’art. 10 (Modifiche all’art. 12 della legge regionale n. 24 del 2001) su cui insistono due emendamenti, il 62 e il 63, a firma del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica sull’emendamento 63 e anche in questo caso la motivazione è perché crediamo che si debba introdurre un distinguo cercando di non creare demagogia nel dire che si può aiutare chiunque. I Comuni pubblicano ogni anno, perché lo prevede la legge Brunetta, l’elenco dei beneficiari delle contribuzioni e delle elargizioni economiche da parte dell’ente stesso. Nell’elencazione, che si può rapidamente scorrere, si può rilevare come in larga parte si tratti di persone non italiane e anche in questo caso purtroppo siamo costretti a rilevare come vi sia un profondo strabismo da parte di questa maggioranza e della Giunta che penalizza anche con la normazione che riguarda questo tipo di contribuzioni gli italiani. Questa discriminazione ahimè inizia a diventare in particolare difficoltà soprattutto nella situazione di crisi diffusa tale per cui si rende necessario che lo facciamo mediante questo emendamento individuare non indistintamente le situazioni di bisogno che possono riguardare gli assegnatari o i richiedenti ma che ponga un termine di differenziazione tra gli stessi che noi individuiamo sulla base della cittadinanza. Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 62, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 62 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 63, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

11

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 63 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 10 è approvato.

Passiamo all’art. 11 (Modifica all’art. 13 della legge regionale n. 24) su cui insistono due emendamenti, il 64 e il 65, a firma del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Nessuno chiede di intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 64, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 64 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 65, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 65 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 11 è approvato.

Passiamo all’art. 12 (Sostituzione dell’art. 14 della legge regionale n. 24) su cui non sono presenti emendamenti.

Apro il dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessuno chiede di intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 12 è approvato.

Passiamo all’art. 13 dove insistono dieci emendamenti. Sono l’emendamento 66 del consigliere Bignami, il 141 della consigliera Noè, il 13 del relatore Mazzotti, il 69 del consigliere Bignami, il 67 e il 70 del consigliere Bignami, che sono identici, il 68 del consigliere Bignami, il 6 dei consiglieri Bernardini e Manfredini, il 72 del consigliere Bignami e il 71 e il 74 del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bernardini. Ne ha facoltà.

 

BERNARDINI: Grazie, presidente. Il nostro emendamento è teso a riconoscere e a corrispondere un punteggio in più a particolari situazioni che si delineano al momento della richiesta per i potenziali assegnatari. Il primo punto riguarda l’anzianità di residenza nella regione Emilia-Romagna, che riteniamo essere un punto fondamentale per andare ad alleviare certe criticità che l’attuale normativa sta producendo. Abbiamo già ricordato mille volte quelle che sono oggi le percentuali di assegnazione ai cittadini stranieri.

Il comune di Bologna ha quasi l’80 per cento delle case popolari che la regione Emilia-Romagna ha sul territorio, quindi riteniamo che l’esempio più volte citato del comune di Bologna sia l’esempio calzante perché riguarda l’80 per cento delle case popolari esistenti sul nostro territorio. Disfunzioni applicative, ed è questo anche il motivo che ci porta a contestare duramente questa legge, che non verranno in alcun modo risolte e quindi una legge che, se non corretta grazie anche agli emendamenti che oggi come Lega Nord presentiamo, non produrrà alcun effetto positivo rispetto alla situazione che oggi ben conosciamo con oltre il 50 per cento delle assegnazioni effettuate a favore degli extracomunitari con liste d’attesa che prevedono il 70 - 80 per cento nei primi cento posti di presenza di extracomunitari, quindi coloro i quali sicuramente avranno e godranno di una casa popolare.

Disfunzioni, ripeto, che vanno e dovrebbero essere corrette per chi ha conoscenza e coscienza di quello che è il vero disagio sociale presente sul territorio che coinvolge sempre di più i cittadini italiani, sempre di più persone anziane e non che perdono il lavoro e che con la pensione non reggono più quelli che sono prezzi di mercato, seppur anche quelli in tendenza negativa rispetto agli anni passati ma riteniamo che sia doveroso proporre, come facciamo con questo emendamento, dei paletti.

Il primo è l’anzianità di residenza nella regione Emilia-Romagna che deve essere un punteggio positivo. Riconosciamo a chi è residente nella nostra regione da tanti anni e quindi che ha contribuito con la propria presenza anche a quello che è un familiare che si può essere radicato sul territorio che ha contribuito con le proprie tasse anche ad avere quel patrimonio di case popolari di cui oggi in un qualche modo ci vantiamo che dovrebbero essere messe a disposizione di chi veramente ha bisogno.

Il secondo punto riguarda un punto che nessuno ha trattato, una casistica ben presente purtroppo, cioè chiedono un’assegnazione nell’alloggio popolare i genitori separati o divorziati che versano in situazioni di difficoltà economica a seguito di pronunce giudiziarie di assegnazione all’altro coniuge della casa familiare e dell’obbligo di corresponsione dell’assegno di mantenimento. Ci siamo completamente dimenticati dei genitori separati o divorziati. Questa penso che sia una lacuna grave di una legge che dovrebbe guardare in faccia chi ha bisogno e il caso dell’assegno di mantenimento che non viene calcolato ai fini della riduzione del reddito necessario per poi accedere alle case popolari è un esempio tipico di come si disconosca la vera realtà a cui dovremmo far riferimento con questa legge.

Il punto C dell’emendamento riguarda l’accertamento obbligatorio della titolarità o meno di diritti reali sui beni immobili per chi ha una provenienza extranazionale, ossia vogliamo sapere se diamo la casa a qualcuno che effettivamente è senza casa o se diamo la casa a qualcuno che magari nel paese di origine ha un immobile o più immobili, ha proprietà che magari mette a reddito nel suo paese di origine e quindi si crea un piccolo salvadanaio extraconfine e poi viene qua dichiarando reddito zero e ha diritto alla casa popolare a danno di coloro i quali effettivamente ne hanno bisogno. Quindi noi vogliamo sapere obbligatoriamente chi e che cosa ha nel suo paese di origine qualora venga a chiedere la casa popolare, ma questo è un principio che dovrebbe valere per la richiesta di qualsiasi aiuto sociale.

Il punto D riguarda invece uno di quei parametri di controllo che avevamo chiesto già in sede di Commissione e che è l’accertamento dell’assenza di movimenti e trasferimenti finanziari all’estero da parte di chi è richiedente di un alloggio popolare. Ho già fatto l’esempio spesso che capita ogni giorno: poco fa ho ricevuto una segnalazione di una persona in fila alla posta che la persona davanti, il tipico cinese di turno, versava cash 20 mila euro. Noi vogliamo sapere. La tragedia di Prato dimostra che ci sono 430 milioni di euro all’anno solo da Prato versati con i transfer money all’estero e 4,5 miliardi di euro dal 2009, frutto di lavoro nero, di sfruttamento delle condizioni dei lavoratori, frutto di attività illecita. Vogliamo iniziare a prendere anche in considerazione ai fini non solo dell’assegnazione delle case popolari questi parametri che indicano che sul territorio c’è comunque la creazione di un reddito nero che sfugge alle maglie non solo del fisco ma che crea anche i furbetti che dichiarando magari zero pur facendo bonifici settimanali all’estero tramite i transfer money vengono poi a chiederci le case popolari e tutto il resto? Io penso che sia doveroso, visto che le leggi di pubblica sicurezza impongono per coloro i quali hanno esercizi commerciali tipo transfer money comunicare settimanalmente i trasferimenti che vengono effettuati all’estero, che ci sia all’interno di una piattaforma di controlli e di sinergie tra Comune, Prefettura e coloro i quali in qualche modo devono controllare se i richiedenti hanno effettivamente i requisiti anche questo parametro perché, ripeto, lo abbiamo detto in Commissione, l’esempio di Prato è l’esempio calzante di come ci sia una realtà che produce questi effetti, perché 4,5 miliardi di euro che sono volati via, sfuggiti alle maglie del fisco e non dichiarati in nessun modo sono la cartina tornasole di quello sfruttamento, di quel lavoro nero e di quelle fabbriche che non esistono nella geografia economica della realtà di Prato ma che esistono invece nella realtà economica di Prato dimostrano come il pericolo è veramente non solo per quello che è magari un’assegnazione sbagliata fatta in capo a chi non ne ha bisogno ma sono indici e parametri che ci dovrebbero servire per valutare anche se esistono sul territorio presenze come quelle che abbiamo riscontrato in quella tragedia che portano a tutto tranne a condizioni di vita e lavorative decenti.

Riassumo e concludo: quattro punti che sono quattro paletti che andrebbero in qualche modo a raddrizzare il tiro a questa legge, una legge che, visto anche l’andamento dell’approvazione e bocciatura degli emendamenti presentati anche dal collega Bignami, a quanto pare non vuole essere migliorata in nessun punto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bernardini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Preliminarmente, se no me lo dimentico anche io, chiedo il voto elettronico sugli emendamenti 67, 68, 69 e 72. In particolar modo ci interessa affrontare di principio il tema che poniamo con l’emendamento 67 che abbiamo già affrontato in sede di discussione generale nel momento in cui abbiamo fissato quattro linee di azione riferite alla vicenda correlata a questa legge.

I quattro temi che abbiamo richiamato sono quello della cittadinanza italiana, su cui non mi soffermo oltre, quello della tutela della famiglia, che abbiamo già affrontato e che affronteremo, quello del controllo del patrimonio Acer e quello inerente invece alla tutela dei nuclei familiari dei componenti delle forze dell’ordine e delle forze dell’ordine stesse.

Sono due i profili che ci hanno spinto a presentare questo emendamento. In primo luogo il fatto che a nostro modo di vedere si tratta di una forma di tutela indiretta nei confronti dei componenti delle forze dell’ordine, perché essi spesso si trovano posti a operare nelle nostre città con le famiglie a centinaia di chilometri di distanza. Il disagio è evidente ma soprattutto è evidente la conseguenza. In primo luogo è che i nuclei familiari tendono alla volontà di ricomporsi e conseguentemente o il nucleo familiare si trasferisce nella città dove opera il componente delle forze dell’ordine oppure, ed è questo ciò che capita ahimè sovente, visti anche i costi economici, colui che veste la divisa cerca di ricongiungersi alla propria famiglia chiedendo il trasferimento in territori più vicini e prossimi all’abitazione della famiglia stessa. Questo crea in primo luogo, e lo dico perché tanto so che alcuni colleghi spesso si recano presso la casa circondariale della Dozza, che gli agenti di Polizia Penitenziaria sono soventi chiedere il ricongiungimento familiare con conseguenza di depauperare il corpo di organico presente all’interno della casa circondariale, e così in tutte le case circondariali, come a Parma, Ferrara, Forlì, ecc.

Favorire il ricongiungimento familiare ma in secondo luogo anche inoculare forme di controllo interne agli alloggi popolari che evidentemente sono anche in questo caso di riflesso. Nel momento in cui la legislazione regionale decidesse di privilegiare forme di sostegno pur indirette - non c’è una contribuzione o una maggiorazione nello stipendio ma c’è un’agevolazione all’interno del quadro legislativo che consenta a chi veste la divisa, quindi è servitore dello Stato - di beneficiare da parte dello Stato di un sostegno nella principale forma possibile, vale a dire quella sull’alloggio, credo che questa sia una norma di assoluta civiltà perché nel momento in cui colui che veste una divisa per stipendi spesso indecorosi considerando il rischio che corrono - il sacrificio compiuto dagli appartenenti alle forze dell’ordine è purtroppo noto - io credo che uno Stato debba difendere questi suoi servitori pur in una situazione di ristrettezza economica e che quindi rende difficile mettere maggiori soldi in busta paga dandogli delle agevolazioni, come quello dell’alloggio in case popolari, che spesso sono anche soluzioni dignitose che consentono di abbattere i costi e di vivere in un contesto sociale in cui il ricongiungimento familiare è presupposto del sostegno da parte dello Stato.

Questo a mio modo di vedere inocula anche un effetto positivo, ovvero che in un condominio o in un immobile in cui si sa essere presente un agente di polizia, un carabiniere, un componente del Corpo Forestale dello Stato, non perché evidentemente sia competente ma perché è una delle figure a cui mi riferisco nell’emendamento, o un componente della Guardia di Finanza crea comunque implicitamente un presidio interno a quel condominio e a quell’immobile che a mio modo di vedere costituisce un effetto positivo di cui lo Stato e il proprietario dell’immobile e il gestore, vale a dire il Comune e Acer, possono beneficiare. Ciò in ragione di un principio minimo che colui che veste la divisa non è che quando torna a casa la appende e smette di essere servitore dello Stato ma spesso chi fa quella scelta la fa quasi sempre perché crede nell’azione di servizio della comunità e dello Stato stesso e quindi non chiude gli occhi di fronte a violazioni di legge, irregolarità e al contempo la qualifica di pubblico ufficiale che egli può avere nell’esercizio delle proprie funzioni consente di essere presente con un presidio dello Stato all’interno degli alloggi stessi.

Questa è la ratio complessiva dell’emendamento 67 per il quale abbiamo chiesto il voto elettronico.

Anche sul 69 mi permetto di sottolineare che i requisiti ISTAT a cui fa riferimento l’articolo a nostro modo di vedere devono operare nella misura in cui scatta il presupposto che il titolare dell’assegnazione sia nato dove vuole ma abbia preso o avuto sin dalla nascita la cittadinanza italiana.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Ripropongo qui in Aula una discussione che è stata fatta approfonditamente, almeno per quanto mi riguarda, sul tema dei requisiti che sono necessari per conseguire all’assegnazione degli alloggi e mi riferisco al dettaglio che è previsto alla lettera B del primo comma quando si cita la residenza o la sede dell’attività lavorativa a fronte del quale requisito io ritengo opportuno che questo emendamento chiarisca effettivamente il concetto dell’effettività della residenza così come pure della stabilità dell’attività lavorativa per poter avere diritto all’assegnazione di un alloggio.

Se faccio questa specifica e chiedo che venga inserita e prevista nell’impianto legislativo regionale lo chiedo proprio perché a questo proposito ci sono stati dei casi che hanno generato dubbi rispetto al quesito se a riferimento deve essere presa una residenza effettiva o la residenza anagrafica proprio perché nella realtà si può manifestare questa doppia declinazione di un concetto di residenza così come previsto dal Codice Civile. A questo riguardo, a sostegno della tesi che voglio sostenere con questo emendamento, voglio portare anche quanto ha pronunciato e dichiarato il TAR della Lombardia nello scorso 2012 proprio a questo riguardo e in tema di assegnazione di alloggi ERP: "In materia di accertamento del possesso del requisito della residenza questa sezione ha affermato il principio secondo il quale la residenza effettiva - si parla già di residenza effettiva - debba prevalere rispetto a quella anagrafica. È infatti opinione comune in giurisprudenza che la residenza di una persona è determinata dalla sua abituale volontaria dimora in un determinato luogo, ossia dall’elemento obiettivo della permanenza in tale luogo e da quello soggettivo dell’intenzione di abitarvi stabilmente rilevata dalla consuetudini di vita e dallo svolgimento delle normali relazioni sociali. Pertanto qualora la residenza anagrafica non corrisponda a quella di fatto è di questa che bisogna tener conto con riferimento alla residenza effettiva, quale si desume dall’art. 43 del Codice Civile, e la prova della sua sussistenza può essere fornita con ogni mezzo, indipendentemente dalle risultanze anagrafiche o in contrasto con esse".

Questo è quanto cita il Tribunale della Lombardia lo scorso 2012, una pronuncia che si basa oltretutto anche su un’altra dichiarazione del Consiglio di Stato che ha aggiunto: "Pertanto qualora la residenza anagrafica non corrisponda alla residenza di fatto è di questa per la verifica del rispetto degli obblighi dei dipendenti all’accertamento delle relative situazioni di famiglia che bisogna tener conto, come si desume dal 43 del Codice Civile, e la prova della sua sussistenza può essere fornita con ogni mezzo anche indipendentemente dalle risultanze anagrafiche in contrasto con esse, atteso che le risultanze anagrafiche hanno un valore presuntivo essendo la residenza della persona determinata dalla sua abituale e volontaria dimora in un dato luogo".

Sulla base di queste due pronunce io riporto non un parere personale, che comunque è un parere su cui già prima di queste pronunce, mi ispirarono alla presentazione di un progetto di legge che andava in quella direzione. Io credo, colleghi, che sia assolutamente opportuno, per evitare di prestare il fianco a ulteriori ricorsi specificare che cosa si intenda per residenza ai fini della determinazione di uno dei requisiti principali per l’assegnazione degli alloggi, tenere conto di quanto già suggerisce il tribunale amministrativo della Lombardia, il TAR della Lombardia, lo scorso anno a comprova e a conferma di quanto già aveva dichiarato il Consiglio di Stato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Noè.

Ha chiesto di parlare il consigliere Mazzotti. Ne ha facoltà.

 

MAZZOTTI: Grazie, presidente. Su questo articolo in Commissione ci siamo ampiamente soffermati in una discussione approfondita. Si tratta infatti di intervenire su modifiche dell’art. 15 della legge 24 e cioè nello stabilire i requisiti per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale e delle abitazioni in locazione. Su questo punto io ho presentato un emendamento correttivo di una modifica che avevamo proposto in ambito della Commissione e votata, che poi è entrata nel testo che è qui in discussione, una modifica che nasce da una discussione che si è sviluppata in questo periodo tra la Commissione e l’Aula e sulla quale ci siamo soffermati anche in sede di discussione generale nella seduta precedente.

La sostanza di questa modifica è che viene ribadito il principio che tende a fare in modo che ci sia una maggiore fluidità nel ricambio di coloro i quali sono all’interno assegnatari degli alloggi pubblici che viene rinviata nella determinazione delle modalità da esercitare anche attraverso un impegno che poi un ordine del giorno già presentato insiste puntualmente alla delibera della Giunta che sottoporrà alla Commissione e poi all’Aula.

C’è un impegno preciso nell’emendamento che viene individuato laddove si dice che nella medesima delibera l’Assemblea legislativa provvede a rivedere l’incremento massimo ammissibile del reddito degli assegnatari per la permanenza nell’alloggio di ERP per perseguire le finalità della programmazione definite dall’art. 2 della presente legge con particolare riferimento al soddisfacimento del fabbisogno abitativo dei nuclei meno abbienti. Si toglie la percentuale di calcolo del 20 per cento che era stata inserita anche in relazione al fatto che sono appena usciti i nuovi criteri di conteggio dell’ISEE con i quali occorrerà fare un ragionamento particolare applicativo e si rinvia all’atto successivo la determinazione di questo ammontare.

Viene poi aggiunto un ulteriore elemento che in questo caso va letto con un emendamento successivo che ho presentato che abroga la parte a cui si riferisce questo concetto che in sostanza prevede che il programma regionale per le politiche abitative si faccia carico di coloro i quali si trovassero nelle condizioni di decadenza per favorire un percorso di inserimento nella filiera abitativa. Attorno a questo concetto ci siamo cimentati ampiamente nel corso della discussione in Commissione e penso che sia equilibrato, che riesca nel contempo a mantenere un impegno preciso, che è quello nel quale siamo intervenuti e sono intervenuti anche nell’udienza conoscitiva molte associazioni, anche i Comuni e le Acer, e al tempo stesso trovare un metodo applicativo che sia più naturale nell’atto amministrativo di competenza che seguirà questa legge.

In merito agli emendamenti che sono stati presentati, il parere è non favorevole da parte mia, anche qui rinviando gran parte della discussione a quanto abbiamo affermato e discusso in ambito di Commissione, e in particolare su tutta la fissazione dei requisiti che vengono introdotti come l’anzianità, le condizioni soggettive, ecc. in particolare nell’emendamento del collega Bernardini. Ripeto quanto abbiamo detto solo per citare il titolo: è opportuno e giusto che condizioni di merito siano affrontate e verificate nell’ambito dell’atto amministrativo e non all’interno della legge. Non è una sottigliezza ma un fatto di correttezza anche rispetto alla titolarità delle funzioni che in questo caso sono diverse tra atto amministrativo e la legge tra i Comuni e la Regione e in quella sede noi intendiamo affrontare questo tema, come lo abbiamo fatto in Commissione, sulla base di principi che hanno contraddistinto e che non sono esattamente quelli per i quali si è impegnato in questo emendamento il collega Bernardini o precedentemente il collega Bignami e che hanno ispirato e che ispirano la legge per la quale noi siamo convinti.

Per quello che riguarda il tema della residenza, ricordo alla collega Noè che il punto B della legge 24 che in sostanza dice che la residenza e la sede dell’attività lavorativa sono uno dei requisiti per conseguire l’assegnazione degli alloggi ERP non contrasta con la sentenza del TAR e del Consiglio di Stato che ha citato anche perché il concetto di residenza si divide in due fattispecie, quella effettiva, cioè il luogo di dimora abituale di residenza di colui che risiede nell’abitazione, e quella anagrafica, che è quella che testimonia l’iscrizione delle persone all’anagrafe. È chiaro che la residenza effettiva e anagrafica dovrebbero coincidere e che in ogni caso questa verifica è una verifica che deve essere puntualmente fatta e che deve essere più opportuno secondo me che venga fatta nel momento in cui si determina l’assegnazione se il titolare della domanda si trova nelle condizioni di poterla assegnare e non invece in questo passaggio della legge.

Sul tema delle riserve di alloggi per le forze dell’ordine, mi ricordo che anche nella passata legislatura abbiamo avuto modo di discutere ampiamente su questo tema, all’interno del sistema dell’edilizia residenziale pubblica per quello che riguarda la gestione sia per la disponibilità della salvaguardia di riserva di alloggi, ci sono le condizioni, senza bisogno di introdurre uno strumento di questo tipo, a livello della legge per poter tenere conto, come si tiene conto, delle condizioni particolari in cui si trovano categorie come queste. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Mazzotti.

Non ci sono più interventi in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Devo dire che continuate ancora a sorprendermi anche laddove determinate tesi potrebbero trovare la disponibilità a convergere anche quando le tesi sono espressione di pronunce da parte di organi della giustizia. Anche qui addirittura, consigliere Mazzotti, ha avuto il coraggio di dire che questi sono passaggi che riguardano condizioni di merito e che quindi per una questione di rispetto devono essere rinviate all’atto amministrativo.

Per una questione di rispetto verso chi rappresento e verso chi rappresentiamo mi sento di dire che su questa legge più paletti certi e chiari noi possiamo dare possano invece rappresentare un elemento di uniformità per un territorio regionale. Questa è un’occasione per evitare che su un tema così importante come quello del diritto alla casa dove ci sono circa cinquecento comuni in questa regione ci possano essere altrettante visioni su questo tema quando invece con un impianto legislativo regionale su questioni delicate e sulle quali si è già pronunciato anche il TAR della Lombardia e il Consiglio di Stato, voi mi venite a dire che sarebbe più opportuno rinviare la materia agli atti amministrativi.

Mi viene a dire che la precisazione sul tema della residenza è una precisazione che tutto sommato è inutile perché lasciare la genericità del termine residenza non è in contrasto sul fatto palese che lei stesso riconosce che ognuno di noi potrebbe avere una residenza anagrafica e una residenza effettiva. Siccome tu dici che sarebbe opportuno che ogni Comune verificasse qual è la residenza dove un cittadino battezza, tra virgolette, la propria dimora abituale, allora, scusami, invece di rinviare ai controlli, a quello che è il buonsenso che tu a voce oggi dichiari, perché proprio quell'ambiguità che i Tribunali hanno rilevato non la vogliamo evidenziare già nell'impianto legislativo regionale affinché tutti i Comuni dell'Emilia-Romagna, su questo passaggio, abbiano ben chiaro che cosa si intende per "residenza" quando dobbiamo assegnare un alloggio? Non stiamo parlando di una cosa qualunque, questo è un dettaglio non di poco conto, perché poi, alla fine, la residenza anagrafica, per molti cittadini, quando diverge dalla residenze reale, è perché la residenza anagrafica ti consente esclusivamente di mantenere il luogo dove tu esprimi il tuo diritto di voto in un determinato Comune per poi comunque concentrare tutta un'altra serie di attività o di finalità in un'altra dimora. Allora ti sembra giusto che magari chi ha eletto come propria residenza un Comune dell'Emilia-Romagna, che quindi diventa il Comune dove vota ma poi in realtà vive stabilmente altrove, non possa in quella Regione chiedere l'assegnazione di un alloggio?

Io credo che forse a questo punto dovremmo fare chiarezza, fare estrema chiarezza, e ricondurre ad un'unica interpretazione che cosa si intende per "residenza". E proprio perché tu stesso l'hai ammesso, io vorrei chiarirlo, perché vorrei evitare di prestare il fianco a tutti coloro che invece vogliono speculare su questa doppia interpretazione dando luogo a tutta una serie di contenzioni che potrebbero anche avere, ma non credo, esiti diversi proprio perché c'è già una pronuncia del TAR della Lombardia che a questo riguardo, per l'assegnazione degli alloggi popolari, si è già espresso chiaramente.

Io non capisco perché in occasione di una rivisitazione, nell'occasione, come sempre abbiamo voluto ribadire, di cercare di garantire omogeneità di trattamento almeno sul territorio regionale, su questo passaggio dobbiamo rinviare addirittura per una questione di... rispetto di esigenze amministrative?! Ma cosa stai dicendo?! Io credo che questo sia un principio molto chiaro e che deve rappresentare l'unico punto di riferimento nell'assegnazione degli alloggi, quindi vi invito cortesemente a prendere atto di questo, come cortesemente ha fatto anche il nostro tecnico dell'Ufficio legislativo a riguardo che ha detto: eventualmente lo possiamo tenere in considerazione nella delibera amministrativa. Però qui c'è sempre timore di mutuare alcuni consigli che vengono dall'opposizione, che trovano fondamento anche nelle pronunce giurisprudenziali, perché ormai questo è il vostro atteggiamento: è quello di fare sempre fatica ad ammettere che quello che dice l'altro può avere un fondamento anche quando è convalidato, come in questo caso, dalla giurisprudenza e da organi di giustizia. Io veramente non vi capisco, non vi capisco! Per questa ragione chiedo il voto elettronico

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Noè.

Ha chiesto di parlare il consigliere Mazzotti. Ne ha facoltà.

 

MAZZOTTI: Grazie, presidente. Io non so se la collega Noè conosca come funziona. In ogni caso faccio un piccolo riepilogo. Il riepilogo è il seguente: abbiamo una legge che dice che il requisito è la residenza, punto. Ci sono non solo quelle di sentenze, ce ne sono molte altre di sentenze che sul tema "residenza effettiva" e "residenza anagrafica" sono intervenute. Cosa succede? Succede che chi fa la domanda per un alloggio di edilizia residenziale pubblica si presuppone che dichiari la propria residenza anagrafica. Se ci sono tremila residenze anagrafiche, cinquemila residenze anagrafiche eccetera, io credo che nel momento in cui si passa all'effettiva selezione, si vada a verificare se quella residenza è effettiva, altrimenti dobbiamo girare con cinquecento vigili, andare a controllare immediatamente tutti quelli che fanno domanda di residenza. Questa è la ragione, non c'entra assolutamente niente tutta la roba che riguarda l'opposizione... la sordità... eccetera, non c'entra assolutamente niente. C'entra semplicemente una logica di non mettere in condizioni applicative delle norme che sono già applicate da anni e che di contenzioso ne hanno creato poco, punto. Questa è la ragione per la quale mi pare che sia sufficientemente accolto il principio in quanto si cita "residenza", punto, e successivamente, dal momento che c'è questa preoccupazione, non per rispetto dell'atto amministrativo, ma per rispetto delle procedure con le quali si applicano le leggi e gli atti amministrativi, si tiene conto di questo elemento che è stato suggerito anche qui dalla collega Noè per fare in modo che ci sia più chiarezza di quella che c'è stata fino adesso, fermo restando che la legge in questi termini è una legge che fila, punto.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Mazzotti.

Ha chiesto di intervenire in consigliere Cavalli. Ne ha facoltà.

 

CAVALLI: Grazie, presidente. Credo che la settimana scorsa il relatore consigliere Mazzotti dichiarò che nella maggioranza diversi consiglieri hanno fatto gli amministratori; qualcuno anche nella minoranza e il problema delle case popolari, delle ACER e dei vari regolamenti che i Comuni devono fare lo sanno tutti chi ha fatto amministrazione, tutti indistintamente, e se su questo articolo abbiamo discusso e ridiscusso tante volte in Commissione con diversi emendamenti da parte del collega Bernardini, da parte del collega Bignami, da parte del collega Noè forse è perché questo è il punto più dolente di questa legge.

Visto che molte volte è stato detto anche che noi della minoranza abbiamo usato toni fin troppo aggressivi, dico che questo non è vero. La minoranza è sempre stata corretta, partecipativa, ma su certe cose, o leggi, o articoli, dice di no e questo è un articolo su cui tutta la maggioranza poteva venire incontro per non rivedere soltanto una legge, ma modificarla completamente, poteva essere la via giusta per accontentare completamente tutti i cittadini emiliano-romagnoli. Invece cosa si è voluto fare? Si è voluta fare una revisione di una legge che non porterà nessun miglioramento ma soltanto un peggioramento e un'arrabbiatura da parte dei cittadini. I nostri emendamenti, lo abbiamo detto in Commissione, sono ponderati e li abbiamo fatti anche perché i cittadini ce lo chiedono. Noi chiedevamo che la maggioranza avesse la volontà e la voglia di partecipare ad una revisione completa e veramente seria di questa legge, invece si è voluto soltanto fare una cosa da passacarte e dare soltanto una spolverata. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Cavalli.

Nessun altro chiede di intervenire per cui iniziamo a votare gli emendamenti. Vi ricordo che in parte saranno votati per alzata di mano e in parte con dispositivo elettronico.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 66, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 66 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 141, a firma della consigliera Noè, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

7

Contrari

 

26

Astenuti

 

1

 

(Il consigliere Bazzoni dichiara voto favorevole)

 

L'emendamento 141 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 13, a firma del consigliere relatore Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 13 è approvato.

Chiedo al consigliere Bignami, poiché l'approvazione dell'emendamento 13 renderebbe precluso l'emendamento 69 a sua firma, dove però c'è l'aggiunta di alcune parole, se intende mantenere l'emendamento 69 oppure no.

 

BIGNAMI: Lo ritiro.

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 69 è ritirato.

A questo punto, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi, metto in votazione sia l'emendamento 67 che l'emendamento 70 perché sono identici.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

 

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Votanti

 

31

Favorevoli

 

7

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

Gli emendamenti 67 e 70 sono respinti.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 68, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

9

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 68 è respinto.

La consigliera Barbati chiede di intervenire rispetto al voto. Ne ha facoltà.

 

BARBATI: Grazie, presidente. Su questo emendamento volevo votare contro.

 

PRESIDENTE (Costi): Prendiamo atto che il voto della consigliera Barbati era contrario.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 6, a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

8

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 6 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 72, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

32

Favorevoli

 

7

Contrari

 

24

Astenuti

 

1

 

L'emendamento 72 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 71, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 71 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 74, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 74 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 13 è approvato.

Passiamo all'articolo 14 (Modifiche all'articolo 16 della legge regionale n. 24 del 2001).

Non insistono emendamenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiede di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.

 

FAVIA: Grazie, presidente. Presidente, mi è sfuggito l'ordine dei lavori nel punto precedente. Volevo aggiungere, visto che siamo comunque su un testo organico, un intervento rimanendo collegati all'articolo precedente. Sul tema dell'assegnazione, che è uno dei temi più importanti di questa legge e dei requisiti che ne conseguono, volevo fare una piccola riflessione. Lo dico perché non ho avuto modo di leggere tutti i cento e passa emendamenti che sono stati presentati e quindi, non avendoli approfonditi, ho tenuto di base, e questo vale anche per i prossimi, un atteggiamento di astensione proprio perché non li ho analizzati, però sul principio volevo specificare la mia personale posizione.

Sono contrario al fatto che si preveda l'accesso a questo tipo di paracaduti sociali per chi ha la cittadinanza italiana: uno, perché l'istituto della cittadinanza italiana credo che debba essere riformato; due, perché ritengo che non si possano dividere i cittadini in cittadini di serie A e cittadini di serie B. I cittadini vengono accettati in una comunità, vi accedono in maniera regolare, lavorano, pagano le tasse, hanno diritto ad avere tutti i diritti che hanno gli altri cittadini.               Sul tema, però, della residenza, proprio per l'idea che ho di comunità e di partecipazione alla comunità e di contributo che si dà, che non è solo economico, alla comunità, ritengo, come già avviene in diversi Comuni, che sia giusto prevedere dei punteggi per l'anzianità di residenza, così come ho votato a favore di un'attenzione sia al tema delle coppie separate, sia al tema delle Forze dell'ordine.

Lo dico perché abbiamo dei grossi problemi per quanto riguarda le Forze dell'ordine (mi sono confrontato con i sindacati di Polizia). Penso, per esempio, al tema degli stipendi dei poliziotti e degli orari che devono fare rispetto all'accesso alla Questura di Bologna. Molti di loro sono costretti, per i bassi stipendi, a prendere casa fuori città, in provincia, e ovviamente hanno degli orari di accesso al lavoro che rendono difficili le loro condizioni di lavoro, che già di partenza sono disagevoli e con alti livelli di stress - e non sto qui a raccontare casi che mi sono stati esposti. Questo non vuol dire che devono avere un accesso prioritario alla casa, ci sono i nostri criteri (il reddito, le condizioni familiari eccetera), però prevedere un'attenzione anche per chi svolge una funzione così delicata, così sensibile come quella dell'ordine pubblico, mi sembra, alla luce di quella che è la loro situazione - ripeto, il mio voto favorevole nasce proprio da un confronto con i sindacati - mi sembra avere una giusta sensibilità.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Favia.

Nessun altro chiede di intervenire, pertanto passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 14 è approvato.

Passiamo all'articolo 15 (Sostituzione dell’articolo 17 della legge regionale n. 24 del 2001).

Sull'articolo 15 insistono due emendamenti, il 73 e il 75, entrambi a firma del consigliere Bignami.

È aperto il dibattito generale. Chiede di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Chiedo scusa, presidente, sull'articolo 15 mi risultano anche altri emendamenti, il 71... Può essere, Presidente?

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 71 è stato trattato sull'articolo 13. Gli emendamenti su questo articolo sono il 73 e il 75.

 

BIGNAMI: Io li avevo individuati come emendamenti all'articolo 15 e quando ha chiamato l'articolo, mi è sembrato che avesse chiamato quegli emendamenti.

 

PRESIDENTE (Costi): Noi adesso stiamo trattando l'articolo 15 che sostituisce l'articolo 17 della legge regionale, e su questo articolo 15 insistono gli emendamenti 73 e 75, mentre probabilmente lei si riferisce all'articolo 13 che invece si riferiva all'articolo 15 della vecchia legge regionale.

 

BIGNAMI: Perfetto.

 

PRESIDENTE (Costi): Prego, consigliere.

 

BIGNAMI: Semplicemente chiedo la votazione con dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Costi): Va bene.

Non ci sono altri che chiedono di intervenire in dibattito generale.

Chiedo chi intende intervenire per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto, pertanto passiamo alla votazione.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 73, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

8

Contrari

 

26

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 73 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 75, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

32

Favorevoli

 

8

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 75 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 15 è approvato.

Passiamo all'articolo 16 (Modifiche all’articolo 19 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo non insistono emendamenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto, pertanto passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 16 è approvato.

Passiamo all'articolo 17 (Modifiche all’articolo 20 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insistono tre emendamenti: il 76 del consigliere Bignami, il 77 del consigliere Bignami e il 78 sempre del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire in dibattito generale il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Intanto sul 77 e sul 78 chiedo il voto elettronico. Con questi due emendamenti siamo fuori dal tema della famiglia, dell'immigrazione e delle Forze dell'ordine, siamo invece più nell'ambito del tema della gestione, della vivibilità di questi alloggi. Con questi due emendamenti intendiamo introdurre due criteri che in realtà insistono sullo stesso tema, vale a dire la presenza, ahimè, di amianto in numerosi alloggi pubblici. È per questo che chiediamo che vi sia da parte di ACER una verifica in ordine a questo tipo di situazioni e al contempo che vi sia la possibilità di interventi di bonifica che, è chiaro, puntino alla salute delle persone. Quindi siamo totalmente fuori dal precedente ambito e ci muoviamo in un conteso di gestione e di tutela della salute, che, francamente, credo essere prioritario.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ci sono altri che chiedono di intervenire in dibattito generale? Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Chi chiede di intervenire in dichiarazione di voto? Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto, quindi passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 76, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 76 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 77, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

7

Contrari

 

28

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 77 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 78, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

 

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Votanti

 

31

Favorevoli

 

6

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 78 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 17 è approvato.

Passiamo all'articolo 18 (Modifiche all’articolo 22 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insistono cinque emendamenti: il 79, l'80, l'81, l'82 e l'83 sempre del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale sugli emendamenti e sull'articolo. Chiede di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica sugli emendamenti 82 e 83. In particolar modo sull'83, come ho accennato anche prima, sussiste da parte del gruppo di cui faccio parte l'interesse a che vengano concessi spazi comuni da destinare ad associazioni a tutela della famiglia o a enti che operano in questo contesto. Può apparire un po' eccentrico rispetto all'impianto complessivo della legge, ma risponde alla finalità di consentire un'integrazione tra le politiche che noi sosteniamo e che abbiamo illustrato nei precedenti emendamenti e nei precedenti articolati e questa norma che, appunto, è finalizzata a consentire un'integrazione per la valorizzazione delle associazioni e degli enti che operano in favore della famiglia.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami. Ci sono altri che intendono intervenire in dibattito generale? Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Chiedo chi intende intervenire in dichiarazione di voto? Nessuno chiede di intervenire, pertanto procediamo alla votazione dei cinque emendamenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 79, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 79 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 80, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 80 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 81, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 81 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 82, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

7

Contrari

 

27

Astenuti

 

--

 

 

L'emendamento 82 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 83, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

32

Favorevoli

 

8

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 83 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 18 è approvato.

Passiamo all'articolo 19 (Modifiche all’articolo 23 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insiste un emendamento, l'85, presentato dal consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 85, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 85 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 19 è approvato.

Passiamo all'articolo 20 (Modifiche all’articolo 24 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insistono cinque emendamenti: il 144 a firma Grillini, Favia e Barbati; l'86 a firma Bignami; l'87 a firma di Bignami; l'88 a firma Bignami; il 145 a firma Grillini e Barbati.

Apro il dibattito generale. Ha chiesto di parlare il consigliere Grillini. Ne ha facoltà.

 

GRILLINI: Grazie, presidente. Il comma 3 dell'articolo 24 della legge regionale in materia di intervento pubblico nel settore abitativo prevede che, ai fini della presente legge, per "nuclei aventi diritto all'assegnazione dell'alloggio" si intende la famiglia costituita dai coniugi. L'attuale formulazione della citata disposizione appare non solo lacunosa, ma anche giuridicamente censurabile sotto il profilo della legittimità costituzionale nella parte in cui considera, ai sensi e per gli effetti della disciplina in esame, anche il nucleo familiare composto da persone dello stesso sesso.

A corroborare tale affermazione e la fondatezza giuridica dell'emendamento depositato, occorre considerare l'evoluzione normativa nonché la più recente giurisprudenza europea e nazionale, di merito, di legittimità e costituzionale, in chiave evolutiva in ordine al concetto di famiglia e all'estensione alle coppie dello stesso sesso degli effetti riconosciuti dalla legge alle coppie omosessuali.

Segnatamente, la Corte europea dei diritti dell'uomo, la Corte costituzionale, le Corti di merito hanno ribadito a più riprese la duttilità della nozione di famiglia, suscettibile di modificarsi in relazione alle trasformazioni della società, dei costumi e dell'ordinamento giuridico.

In particolare la Corte europea dei diritti dell'uomo ha precisato che una coppia omosessuale convivente, con una stabile relazione di fatto, rientra nella nozione di vita familiare proprio come vi rientrerebbe la relazione di una coppia eterosessuale nella stessa situazione (Sentenza del 24 giugno 2010, causa Schalk e Kopf c. Austria).

Ancora più in particolare e per quanto rileva specificamente in tale sede, la Corte costituzionale, nella nota sentenza n. 138/2010, ha riconosciuto l'esistenza di un diritto fondamentale, costituzionalmente cristallizzato nell'articolo 2, a vivere una condizione di coppia giuridicamente e socialmente rilevante. Se è vero che la Corte ha richiesto al Parlamento di intervenire con una legislazione organica a definire lo statuto della famiglia omosessuale, altrettanto vero è che la stessa Corte costituzionale ha ricordato che, nell'assenza e nel ritardo delle scelte del legislatore, quella garanzia costituzionale del diritto fondamentale a vivere una condizione di coppia sia effettiva da subito.

I giudici costituzionali hanno ricordato che nello stabilire se un diritto, o un beneficio, o un intervento di qualsiasi natura erogato dalla pubblica amministrazione, le coppie omosessuali debbono ricevere un trattamento identico o differenziato rispetto alle coppie eterosessuali, occorre sempre fare una comparazione con le coppie coniugate e non con quelle di fatto di sesso diverso. Infatti, mentre queste ultime possono scegliere se sposarsi o meno, quelle omosessuali non possono fare questa scelta in Italia. In altri termini, occorre, secondo la Corte, verificare se un diritto riconosciuto ai coniugi deve essere riconosciuto anche alle coppie forzatamente di fatto omosessuali.

Sul punto la Corte costituzionale ricorda come già nel 1986 aveva riconosciuto il diritto a succedere nel contratto di locazione all'interno delle famiglie di fatto anche in assenza del rapporto di coniugio, facendo prevalere il diritto fondamentale all'abitazione su ogni altra valutazione.

Parallelamente, il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - Sezione II, nella sentenza n. 10373 del 21 novembre 2012, ha riconosciuto il convivente dello stesso sesso come componente del nucleo familiare ai fini della successione nell'assegnazione dell'immobile pubblico.

Tali pronunce si rivelano particolarmente importanti con riferimento alla legge che ci appestiamo a votare e agli emendamenti che ho presentato. La Regione è chiamata a garantire alle coppie dello stesso sesso la realizzazione del loro diritto a stare insieme contribuendo a creare le condizioni perché questo possa avvenire prima di tutto garantendo a quelle coppie che ne hanno le caratteristiche, specificatamente le meno abbienti, di poter accedere all'edilizia residenziale pubblica garantendo in questo modo anche il loro diritto fondamentale all'abitazione.

Analoghe considerazioni valgono con riferimento all'auspicabile e, per vero, giuridicamente necessario riconoscimento degli effetti del matrimonio di coppie dello stesso sesso sposate all'estero. Nel loro caso, come ha ricordato la Corte di Cassazione nella sentenza n. 4184/2012, siamo di fronte ad un matrimonio esistente e valido, ma non produttivo di effetti in Italia nel suo insieme a causa dell'impossibilità di trascriverlo, ma l'impossibilità di trascriverlo non vuol dire che non produca alcun effetto, anzi, molti effetti può produrre in ogni ambito pubblico e privato. Si pensi, per esempio, al riconoscimento della carta di soggiorno al cittadino non UE che sposa all'estero un cittadino italiano e che successivamente si trasferisce a vivere nel nostro paese come coniuge (ricordiamo che fu il Ministero degli Interni Cancellieri a fare una circolare per garantire questo diritto), oppure il riconoscimento del congedo dell'assegno matrimoniale per consentire al cittadino italiano di recarsi all'estero per sposare il partner dello stesso sesso. Ebbene, si tratta solo di esempi, ma sono esemplificativi del fatto che l'esistenza stessa del negozio giuridico definitivamente riconosciuto non contrario ad alcuna norma di ordine pubblico, e, anzi, confermato nella sua validità dalla Cassazione, ha conseguenze sul piano nazionale e regionale.

Per quanto specificamente rileva in tale sede, da quanto sopra ne deriva che ai fini dell'assegnazione degli alloggi pubblici, l'avere contratto matrimonio all'estero garantisce alla Regione l'esistenza del nucleo familiare, senza necessità, per esempio, di dover dimostrare la stabilità dell'unione così come accade per le coppie coniugate eterosessuali. Soprattutto l'esistenza di un matrimonio contratto all'estero impedisce che la Regione artatamente rifiuti di riconoscere l'unione come nucleo familiare al pari delle coppie sposate in Italia al solo fine dell'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare.

È senza dubbio possibile concludere che l'esclusione delle stabili coppie conviventi dello stesso sesso dall'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sarebbe irragionevole ed illegittima ed esporrebbe la legge regionale a certa sconfitta dinanzi al TAR o alla Corte costituzionale.

Per quanto riguarda il secondo emendamento, il n. 145, il comma 4 del medesimo articolo 24 della legge regionale, ai fini dell'assegnazione degli alloggi ERP fa riferimento alla stabile convivenza more uxorio e a nuclei di persone. Come il precedente comma 3 anche tale disposizione appare lacunosa nella parte in cui non precisa che ai fini della presente legge rileva anche la convivenza more uxorio e il nucleo di persone composte da persone dello stesso sesso.

Oltre alle ragioni già enunciate nel precedente intervento sulla materia delle coppie coniugate, al fine di convalidare la fondatezza giuridica dell'emendamento in esame si segnalano ulteriori considerazioni. Secondo la più recente giurisprudenza, le stabili coppie omosessuali sono coppie conviventi more uxorio considerato il significato giuridico di questa espressione, non il senso etimologico delle parole. In tal senso la recente sentenza della Corte d'Appello di Milano (sentenza n. 318/2012, n. 7176) si è richiamata a pronunciamenti giurisprudenziali per affermare come nell'attuale realtà politico-sociale la convivenza more uxorio intesa quale comunione di vita caratterizzata da stabilità, pur nell'assenza del vincolo del matrimonio, è comunque portatrice di valori di solidarietà e sostegno reciproco (articolo 2 della Costituzione), è una formazione sociale nella quale si realizza la personalità individuale, non necessariamente deve essere caratterizzata da unione di persone di sesso diverso, ma è altresì quella propria delle unioni omosessuali, alle quali ormai è un sentimento socialmente diffuso anche a livello europeo riconoscere il diritto alla vita familiare propriamente intesa.

Alla luce di tali considerazioni, l'emendamento presentato, che aggiunge all'espressione "nucleo di persone" le parole "anche dello stesso sesso", risulta necessario al fine di adeguare la normativa regionale non solo ai più recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e sovranazionale, ma anche al trend legislativo che estende ai nuclei di persone composte da persone dello stesso sesso gli effetti riconosciuti a favore di nuclei composti da persone di sesso diverso.

Con gli emendamenti in esame, pertanto, si intende estendere ai conviventi anche dello stesso sesso gli effetti che la legge regionale n. 24/2001, in linea con i citati assetti giurisprudenziali (ribadisco, con gli emendamenti stessi, la famiglia è il nucleo di persone anche dello stesso sesso), riconosce ai fini della presente legge. Tutto ciò anche in attesa dell'auspicata approvazione del progetto di legge alle Camere che disciplina il matrimonio egualitario, depositato dal sottoscritto lo scorso 15 febbraio e si cui sollecita la calendarizzazione, con funzioni propulsive di una disciplina nazionale che cristallizzi e garantisca l'uguaglianza dell'accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso.

Per informazione ai colleghi, è in discussione in questo momento alla Commissione Giustizia del Senato esattamente questo progetto di legge che io ho presentato anche qui, da demandare alle Camere, assieme ad un insieme di proposte che riguardano anche le unioni civili, nell'intento della costruzione di un pluralismo familiare che, a quanto pare, le forze politiche, non solo di centrosinistra, sembra condividano. E comunque la discussione è in corso e naturalmente auspico che abbia un esito positivo.

Questo non vuol dire che qui in Regione noi non dobbiamo riconoscere, seguendo la giurisprudenza presente, la normativa europea, ripeto, gli effetti; non che noi ci sosteniamo allo Stato nel costruire una legge, ma possiamo riconoscere gli effetti, per esempio, dei matrimoni celebrati all'estero, anche sul suolo italiano, così come è stato fatto anche da altre Amministrazioni e anche dal Governo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Grillini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Pariani. Ne ha facoltà.

 

PARIANI: Grazie, presidente. Non entro nel merito della dotta dissertazione che il consigliere Grillini ha svolto, voglio solo far rilevare che noi riteniamo che la legge in vigore su questo punto sia già abbondantemente in grado di consentire il riconoscimento dei diritti di tutti i soggetti che fanno domanda e la loro equiparazione perché il comma 3 e il comma 4 insieme concorrono alla definizione di questi diritti. È per questa ragione che riteniamo che le parole che il consigliere chiede di aggiungere, con i due emendamenti, ai due commi non aggiungano nulla da questo punto di vista e quindi non voteremo i suoi emendamenti perché la legge già comprende ciò che il consigliere richiede di riconoscere. Per questa ragione ci asterremo.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Pariani.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica su questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Costi): Sull'emendamento 144, votazione elettronica.

Non ho più nessuno in dibattito generale.

Chiedo chi intende intervenire per dichiarazione di voto. Ha chiesto di parlare il consigliere Grillini. Ne ha facoltà.

 

GRILLINI: Grazie, presidente. Naturalmente io dichiaro di votare a favore e anche i colleghi che hanno sottoscritto con me questo emendamento voteranno a favore. Confesso che sono rimasto un po' stupito dalle posizioni della collega Pariani perché non è vero che nella legge sia esplicitato questo diritto. Questo diritto c'è, magari potrebbe anche essere riconosciuto, ma ogni volta che si pone una richiesta di questo tipo c'è sempre una discussione perché nella legge non c'è scritto esplicitamente che sono riconosciuti i diritti delle coppie conviventi anche dello stesso sesso. Su questo c'è una discussione politica in corso ormai da decenni in Italia e io credo che il Partito Democratico debba assumere una decisione una volta per tutte su questi temi.

Se non si riesce nemmeno, non dico nel primo emendamento che riconosce anche nella Regione Emilia-Romagna gli effetti giuridici delle coppie sposate all'estero, delle coppie omosessuali sposate all'estero, effetti che sono garantiti anche dalla direttiva europea sulla libertà di circolazione delle coppie... È in base a quella direttiva europea che, per esempio, il Tribunale di Reggio Emilia ha riconosciuto il permesso di soggiorno al partner extracomunitario di una coppia omosessuale in cui uno dei due era un cittadino italiano residente a Reggio Emilia; è sulla base di quella norma che il Ministro degli Interni Cancellieri ha riconosciuto di effetti positivi dei matrimoni celebrati all'estero.

In questo momento, dicevo prima, è in discussione in Parlamento una legge di questo tipo, ci sono numerose sentenze che io ho citato che confermano quello che sto dicendo, ma se ci sono dei dubbi sul riconoscere gli effetti anche nella Regione Emilia-Romagna, nella sua legislazione, dei matrimoni celebrati all'estero... Io avrei voluto che oggi ci fosse un voto positivo per affermare che questa Regione si pone, come in passato, al primo posto per riconoscimento dei diritti civili.

Francamente, poi, non capisco il dubbio sul secondo emendamento che parla di conviventi e dove si chiede di specificare che questo diritto per i conviventi vale anche per le coppie dello stesso sesso. Qui non ci sono giustificazioni, collega Pariani, perché anche le posizioni del suo partito sono esplicite, anche il nuovo segretario Matteo Renzi ha detto che dobbiamo riconoscere la Civil Partnership, che in Inghilterra è in tutto e per tutto un matrimonio con un altro nome. Addirittura il nuovo Segretario del Partito Democratico si è spinto a dire che bisogna riconoscere anche le adozioni, nel caso di coppie formate da persone dello stesso sesso, del figlio di una delle due persone che costituisce la coppia.

A parole, il partito, ha posizioni avanzate, quando poi si va nei fatti e nel voto, ahimè, vengono fuori posizioni arretrate. L'invito che faccio ai colleghi del Partito Democratico è di votare secondo coscienza, perché penso che su questa materia non ci sia disciplina di partito, e che si voti in modo positivo sia sul primo emendamento, sia sul secondo emendamento, sul quale faccio un appello alla coerenza sia per quanto riguarda le posizioni del Partito Democratico a livello nazionale, sia per quanto riguarda le posizioni del Partito Democratico anche a livello locale. Quindi, cari colleghi del Partito Democratico, votate secondo coscienza perché l'immagine che ne uscirebbe da un voto negativo su questi emendamenti sarebbe una pessima immagine.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Grillini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.

 

BARBATI: Grazie, presidente. Intervengo solo per, dopo l'intervento del collega Grillini con il quale abbiamo sottoscritto gli emendamenti, ribadire alcune cose, perché a volte dispiace sentire, su una definizione di diritti, che ce n'è già a sufficienza come diceva la Capogruppo del PD. Io credo che quando si parla di diritti, non ce n'è mai abbastanza e, ripeto, "melius abundare quam deficere est" per non lasciare dubbi su quello che veramente noi vogliamo andare a scrivere in questa legge.

Ora, devo dire che personalmente il voto di estensione non lo amo, mi sembra un atteggiamento pilatesco: non ho il coraggio di votare sì e non ho il coraggio di votare no. Ma in questo caso denoto anche una mancanza di sensibilità politica e sociale che è un po' incomprensibile. Ricordo a tutti che noi abbiamo, all'interno di questa Regione, una Commissione Pari opportunità e Diritti civili, quindi non solo "pari opportunità", ma anche "diritti civili", che abbiamo voluto proprio perché affronti e porti avanti anche altre tematiche, non solo quella della parità di genere. Allora mi domando perché abbiamo voluto aggiungere alla denominazione di questa Commissione le parole "diritti civili".

Mi pare che adesso la vostra sia senz'altro un po' vecchia come concezione, ma non sono stupita perché già mi è capitato in questa Regione, soprattutto sul discorso delle coppie di fatto, di vedere una chiusura da parte del partito, che si chiama "Partito Democratico", molto pesante, molto difficile da sostenere secondo me per chi certi valori e certe politiche porta avanti. Tra l'altro c'è anche una risoluzione depositata sul testamento biologico. Ma questi temi li vogliamo affrontare o no, o sono tabù per questa Regione e quindi va bene parlare di strade, di case, di infrastrutture, ma non di questi temi? Sui diritti affrontiamo anche tematiche difficili! In questo momento stiamo regolando oltretutto un diritto ad avere un percorso all'interno delle case popolari dell'ACER, allora mi domando perché anche su una cosa di questo tipo noi non vogliamo rispettare le scelte delle persone, che sono scelte individuali nelle quali né lo Stato, né la religione dovrebbero intervenire, perché, ripeto, ognuno di noi è libero di vivere, e soprattutto di convivere in questo caso, con chi gli dà un rapporto affettivo. Quindi parliamo di questo, parliamo di rapporti affettivi e non capisco sinceramente il voto di astensione.

Comunque io chiedo il voto elettronico per questa votazione.

 

PRESIDENTE (Costi): Va bene, grazie.

Visto che ho altri interventi sempre per dichiarazione di voto, sarei per rinviare al pomeriggio perché sono le 12,57, quindi adesso do la parola al consigliere Mazzotti e poi rinviamo al pomeriggio il prosieguo del confronto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Mazzotti. Ne ha facoltà.

 

MAZZOTTI: Grazie, presidente. Intanto esprimo un rammarico in quanto relatore per il fatto che questa discussione si poteva svolgere molto più ampiamente e in maniera più articolata in sede di Commissione se i proponenti si fossero fatti carico di presentare l'emendamento in questione non direttamente in Aula, ma in Commissione, e questo già di per sé è un problema.

In secondo luogo penso che, presidente, il miglior modo per non raggiungere l'obiettivo di estendere i diritti civili e di raggiungere lo scopo per il quale è intervenuto in maniera molto ampia il consigliere Grillini sia quello di provare a fare una forzatura in una legge che in realtà non si occupa di questo argomento, perché il merito di questa legge, e in particolare dell'articolo di cui ci stiamo occupando, è una questione che ha a che fare con i requisiti per l'accesso alle case popolari, tanto più che dice che per "nuclei aventi diritto" si intende anche quelli fondati sullo stato di convivenza more uxorio nonché formati da persone anche non legate da vincoli di parentela o affinità qualora la convivenza abbia carattere di stabilità e sia finalizzata alla reciproca assistenza eccetera. Per cui è già contemplato questo fatto e quindi non c'è nessun tabù in questa Regione perché ancor prima di tutte le altre Regioni ha affrontato ampiamente questo ragionamento, tanto più che lo ritroviamo anche successivamente quando affronteremo il tema che è normato dall'articolo 27 in tema di subentro, nel quale abbiamo mantenuto, attraverso una discussione fatta in maniera molto ampia in Commissione, il tema della stabile convivenza come concetto di fondo.

Per cui io mi sento una persona che è molto aperta al tema dei diritti civili e sono per affrontarlo nella sede opportuna e siccome quello che si chiede è già previsto nella normativa, mi riconosco nelle parole del Capogruppo del Partito Democratico.

 

PRESIDENTE (Costi): Ringrazio il consigliere Mazzotti.

Nel pomeriggio riprendiamo con le interpellanze e poi riprenderemo questo dibattito.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,01

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Stefano CAVALLI, Palma COSTI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Alberto VECCHI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta il sottosegretario alla Presidenza Alfredo BERTELLI;

gli assessori: Donatella BORTOLAZZI, Carlo LUSENTI, Maurizio MELUCCI, Massimo MEZZETTI, Gian Carlo MUZZARELLI, Alfredo PERI, Simonetta SALIERA.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta per motivi istituzionali ai sensi dell’art.65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Vasco ERRANI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Patrizio BIANCHI, Paola GAZZOLO, Teresa MARZOCCHI e Tiberio RABBONI e i consiglieri Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI e Mauro MANFREDINI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 4451 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base)" (81)

 

Emendamento 35 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 28

 

Favorevoli: 6

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 22

Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Alberto VECCHI.

 

Emendamento 36 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 29

 

Favorevoli: 7

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 21

Liana BARBATI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Alberto VECCHI.

 

Emendamento 37 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 27

 

Favorevoli: 7

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 18

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Andrea DEFRANCESCHI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 23

Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Giuseppe PARUOLO, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 38 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 29

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 19

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 21

Liana BARBATI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Giuseppe PARUOLO, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI.

 

Emendamento 39 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 32

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 18

Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Giuseppe PARUOLO, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI.

 

Emendamento 40 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 31

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 19

Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Giuseppe PARUOLO, Matteo RIVA, Alberto VECCHI.

 

Emendamento 42 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti 30

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 18

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 20

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Silvia NOÈ, Giuseppe PARUOLO, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 41 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti 32

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 18

Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Roberto MONTANARI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe PARUOLO, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 49 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 14

Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Silvia NOÈ, Matteo RIVA.

 

Emendamento 50 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 15

Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Gabriella MEO, Silvia NOÈ.

 

Emendamento 53 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 14

Tiziano ALESSANDRINI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Silvia NOÈ.

 

Emendamento 57 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 15

Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Giuseppe PARUOLO, Luciano VECCHI.

 

Emendamento 61 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Fabio FILIPPI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 2

Palma COSTI, Giovanni FAVIA.

 

Assenti: 17

Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Thomas CASADEI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Giuseppe Eugenio PAGANI.

 

Emendamento 63 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 16

Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Andrea POLLASTRI.

 

Emendamento 141 a firma della consigliera Noè

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 8

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Matteo RIVA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 15

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI.

 

Emendamento 67 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 32

 

Favorevoli: 7

Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Giovanni FAVIA, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco CARINI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 18

Enrico AIMI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI.

 

Emendamento 68 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 8

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 16

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI.

 

Emendamento 6 a firma del consigliere Bernardini

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 8

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Giovanni FAVIA, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 16

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI, Anna PARIANI.

 

Emendamento 72 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 7

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 17

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI, Roberto PIVA.

 

Emendamento 73 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 8

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 26

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 15

Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO.

 

Emendamento 75 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 8

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 17

Enrico AIMI, Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO.

 

Emendamento 77 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 7

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 28

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 14

Enrico AIMI, Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Andrea POLLASTRI.

 

Emendamento 78 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 32

 

Favorevoli: 6

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 18

Enrico AIMI, Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Valdimiro FIAMMENGHI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Andrea POLLASTRI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 82 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 35

 

Favorevoli: 7

Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 27

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 15

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI.

 

Emendamento 83 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 8

Luca BARTOLINI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 17

Enrico AIMI, Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Giuseppe PARUOLO.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 4451 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base)" (81)

 

Emendamento 21 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 1 comma 1 si aggiunge in fondo dopo le parole "regionale e locale" le seguenti parole "e tutelando primariamente le famiglie di nazionalità italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 22 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 1 comma 2, tra le parole "primarie" e "così come" si aggiungono le parole "delle famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 23 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 1 comma 2 lettera a) si aggiunge dopo la parola "pubblica" le parole ", a tutela dei nuclei familiari Italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 24 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 1, comma 2 si aggiunge un’ulteriore lettera, d) riportante le seguenti parole:

"il principio generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo si basa sulla tutela primaria dei nuclei famigliari di nazionalità italiana in difficoltà economica e sociale. Una volta soddisfatta l'emergenza abitativa dei cittadini italiani, l'intervento pubblico si rivolge ai cittadini comunitari. In terzo luogo verte verso tutti coloro che hanno cittadinanze extracomunitarie".»

(Respinto)

 

Emendamento 26 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 2 al comma 1 lettera a), tra le parole "famiglie" e "meno abbienti" si aggiunge la parola "italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 25 a firma del consigliere Bignami:

«All'art. 2, comma 1, lett. a) dopo le parole "del patrimonio pubblico di alloggi", si aggiungono le parole "rivolgendosi prioritariamente ai richiedenti con cittadinanza italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 27 a firma del consigliere Bignami:

«All'art. 2, comma 1, lett. a) dopo le parole "del patrimonio pubblico di alloggi", si aggiungono le parole "rivolgendosi prioritariamente ai richiedenti con cittadinanza italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 1 a firma del consigliere Favia:

«Emendamento all'articolo 2

All'art. 2 "Sostituzione dell'articolo 2 della legge regionale n. 24 del 2001" il comma 1 è così sostituito:

"1. Alla lettera b) del comma 1 dell'art. 2 della legge regionale n. 24 del 2001 dopo le parole: "concorso dei soggetti privati" sono inserite le parole "privilegiando tra questi ultimi i promotori di interventi di riqualificazione e non di nuovi insediamenti"."»

(Respinto)

 

Emendamento 12 a firma del consigliere Mazzotti:

«Emendamento all'articolo 2 (Sostituzione dell'articolo 2 della legge regionale n. 24 del 2001)

"Alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 2 le parole "o di nuovi insediamenti" sono eliminate".»

(Approvato)

 

Emendamento 30 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 2 comma 1 lettera c, tra le parole "nuclei" e "meno abbienti" si aggiungono le parole "famigliari italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 28 a firma del consigliere Bignami:

«All'art. 2, comma 1, lett. c) dopo le parole "delle abitazioni in locazione", si aggiungono le parole "rivolgendosi prioritariamente ai richiedenti con cittadinanza italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 29 a firma del consigliere Bignami:

«All'art. 2, comma 1, lett. c) dopo le parole "delle abitazioni in locazione", si aggiungono le parole "rivolgendosi prioritariamente ai richiedenti con cittadinanza italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 31 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 2 comma 1 lettera d), tra le parole "sociale" e ", anche tramite" si aggiungono le seguenti parole "e che siano cittadini Italiani in particolar modo residenti da diverso tempo sul territorio regionale".»

(Respinto)

 

Emendamento 32 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 2 comma 1 lettera f), tra le parole "abitazione" e ", nell'ambito" si aggiungono le seguenti parole "in particolar modo alle giovani coppie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 33 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 2 comma 3, dopo le parole "per il lavoro e per" si eliminano le parole "l'immigrazione".»

(Respinto)

 

Emendamento 34 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 2 comma 3 si aggiungono in fondo dopo le parole "per il lavoro e per" le parole "il sostegno alle famiglie italiane in difficoltà economica e sociale".»

(Respinto)

 

Emendamento 35 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 3 comma 1, si aggiungono dopo le parole "statale e regionale" le parole "questo sempre secondo il principio di assistenza, primariamente alle famiglie di nazionalità Italiana, soprattutto alle giovani coppie".»

(Respinto)

 

Emendamento 36 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4 si aggiunge un comma 1 bis con, in lettera a), riportate le seguenti parole:

"la Regione Emilia-Romagna tutela le famiglie italiane che vivono una particolare situazione di difficoltà economica e di crisi abitativa".»

(Respinto)

 

Emendamento 37 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4, si aggiunge una lettera b) al comma 1 bis riportante le seguenti parole:

"La Regione Emilia-Romagna concede particolare tutela alle giovani coppie italiane che vivono condizioni di emergenza abitativa".»

(Respinto)

 

Emendamento 38 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4 comma 2 lettera c) si aggiungono dopo le parole "risorse finanziarie" le parole "impegnandosi a rinnovare annualmente i tetti massimi di ISEE utili al mantenimento del diritto all'alloggio a fronte dei cambiamenti delle condizione economiche del Paese".»

(Respinto)

 

Emendamento 39 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4 comma 2 lettera e), dopo le parole "permanenza degli stessi" sono aggiunte le seguenti parole "impegnandosi inoltre a fare una verifica annuale circa la persistenza delle condizioni di permanenza abitativa per ogni alloggio assegnato".»

(Respinto)

 

Emendamento 40 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4 comma 3 è aggiunta una lettera d), riportante le seguenti parole "tutti gli atti di cui al presente comma si muovono secondo il principio di tutela, in primo luogo, delle famiglie Italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 42 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4 comma 4, dopo le parole "Istituzione del Consiglio delle Autonomie locali" si aggiungono le parole "e previo confronto con gli enti e le associazioni a tutela delle famiglie italiane maggiormente rappresentativi sul territorio regionale".»

(Respinto)

 

Emendamento 41 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 4 comma 4 si abrogano le parole "e previo confronto con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul territorio regionale".»

(Respinto)

 

Emendamento 43 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 5 comma 4 si abrogano le parole "delle parti sociali".»

(Respinto)

 

Emendamento 44 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 5 comma 4, tra le parole "vengono definite la partecipazione" e ", sviluppando l'articolazione" si aggiungono le parole "delle associazioni od enti di assistenza e di tutela delle famiglie italiane sul territorio comunale e/o provinciale".»

(Respinto)

 

Emendamento 45 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 5 comma 4 lettera d), si aggiungono, dopo le parole "pubblico e privato", le seguenti parole "privilegiando in primo luogo la collaborazione con privati ed imprese italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 46 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 1 lettera a), tra le parole "fabbisogni abitativi" e le parole "ed alla individuazione" si aggiungono le parole "delle famiglie italiane residenti sul territorio regionale".»

(Respinto)

 

Emendamento 47 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 1 lettera b), tra le parole "politiche abitative locali" e ", assicurando" si aggiungono le parole "a favore delle famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 48 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 1 lettera b), tra le parole "con l'insieme delle politiche" e "comunali" si aggiungono le parole "familiari ed abitative".»

(Respinto)

 

Emendamento 49 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 1 lettera f), si aggiungono, dopo le parole "relativi flussi finanziari" le parole "salvaguardando in primo luogo i cittadini italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 50 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 1 lettera g), si aggiungono, dopo le parole "utenti delle abitazioni" le parole "con verifiche annuali per ogni alloggio assegnato".»

(Respinto)

 

Emendamento 51 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 1 lettera h), dopo le parole "concedere in locazione" si aggiungono le parole "a cittadini italiani residenti da almeno cinque anni sul territorio regionale".»

(Respinto)

 

Emendamento 53 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 4 dopo le parole "I Comuni" si aggiungono le seguenti parole: "possono esercitare le funzioni di cui ai commi 1 e 2 in forma associata stipulando una apposita convenzione tra loro, coinvolgendo la partecipazione delle associazioni a tutela delle famiglie di cittadinanza italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 52 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 6 comma 4 si abrogano le parole "esercitano le funzioni di cui ai commi 1 e 2 in forma associata obbligatoria nei casi e secondo le modalità previste dall'articolo 7 della legge regionale n. 21 del 2012".»

(Respinto)

 

Emendamento 54 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 6 bis riportante le seguenti parole:

"Articolo 6 bis

Modifiche all'articolo 7 comma 2 della legge regionale 24 del 2001

1. Il comma 2 dell'articolo 7 della legge regionale 24 del 2001 è sostituito dal seguente:

"2. Le associazioni ed enti a tutela della famiglia italiana concorrono alla definizione delle politiche abitative regionali e locali.""»

(Respinto)

 

Emendamento 55 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 7 in sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 24/2001, al comma 1, dopo le parole "per le politiche abitative" si aggiungono le parole "destinate in primo luogo al soddisfacimento del fabbisogno abitativo delle famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 56 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 7 in sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 24/2001, al comma 2 lettera a), si aggiungono, dopo le parole "programmi di riqualificazione urbana" le parole "e altresì dando priorità alla tutela sociale ed economica dei cittadini di nazionalità italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 57 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 7, in sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 24/2001, al comma 2 lettera c) si aggiungono, dopo le parole "categorie sociali", le parole "in primo luogo i cittadini italiani con ridotte capacità motorie e/o afflitti da gravi patologie".»

(Respinto)

 

Emendamento 58 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 7 in sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 24/2001, al comma 3 lettera a), dopo le parole "sociali della Regione" si aggiungono le seguenti parole "in particolar modo quelle rivolte alle famiglie ed ai cittadini italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 60 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 7 in sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 24/2001, al comma 5, si aggiunge, tra le parole "enti locali" e "e delle associazioni" le parole ", delle associazioni a tutela delle famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 59 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 7 in sostituzione dell'articolo 8 della legge regionale 24/2001, al comma 5, si abroga la parola "sindacali".»

(Respinto)

 

Emendamento 61 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 8, in modifica dell'articolo 9 della legge regionale 24/2001, al comma 2 si aggiunge, dopo le parole " nucleo di valutazione", le parole "sempre puntando principalmente alla tutela dei cittadini Italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 2 a firma del consigliere Favia:

«Dopo l'articolo 9 "Modifiche all'articolo 10 della legge regionale n. 24 del 2001" si introduce l'articolo 9 bis, cosi formulato:

"Articolo 9 bis

Modifiche all'articolo 11 ter della legge regionale n. 24 del 2001

L'art. 11 ter della legge regionale n. 24 del 2001 è abrogato."»

(Respinto)

 

Emendamento 62 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 10, in modifica dell'articolo 12 della legge regionale 24/2001, al comma 1 tra le parole "dei nuclei" e "meno abbienti" si aggiungono le parole "familiari Italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 63 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 10, in modifica dell'art. 12 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 1 bis, riportante le parole:

"All'articolo 12 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 1 bis riportante le seguenti parole "le abitazioni in locazione sono garantite in primo luogo a cittadini italiani. Una volta garantito questo sussidio a tutti i cittadini italiani bisognosi, lo si potrà garantire anche ai cittadini di nazionalità diversa da quella italiana, soddisfacendo prioritariamente i cittadini comunitari."»

(Respinto)

 

Emendamento 64 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 11 in modifica all'art. 13 della legge regionale 24/2001, al comma 1, si aggiungono, tra le parole "prima casa" e "il programma regionale", le parole "per le famiglie di nazionalità italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 65 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 11 in modifica all'art. 13 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, riportante:

"3. al comma 2 dell'art. 13 della legge regionale 24/2001 si aggiunge, tra le parole "cittadini" e "per il recupero" le parole "in primo luogo italiani"".»

(Respinto)

 

Emendamento 66 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 13, in modifica dell'art. 15 della legge regionale 24/2011, si aggiunge un comma 001 in modifica del comma 1 dell'art. 15 della legge regionale 24/2001, riportante:

"001. All'articolo 15 comma 1 lettera a), della legge regionale 24/2001, si abrogano le parole "o altra condizione ad essa equiparata, prevista dalla legislazione vigente"".»

(Respinto)

 

Emendamento 141 a firma della consigliera Noè:

«La lettera b) del comma 1 dell'art. 15 della legge regionale 24/2001 è sostituita dalla seguente:

"b) la residenza effettiva o la sede stabile dell'attività lavorativa nel Comune cui si riferisce il bando di concorso o la graduatoria di cui all'art. 25, commi 1 e 4;"»

(Respinto)

 

Emendamento 13 a firma del consigliere Mazzotti:

«Emendamento all'articolo 13 (Modifiche all'articolo 15 della legge regionale n. 24 del 2001)

All'articolo 13 (Modifiche all'articolo 15 della legge regionale n. 24 del 2001) il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. Il comma 2 dell'articolo 15 della legge regionale n. 24 del 2001 è sostituito dal seguente:

2. L'Assemblea legislativa, con apposita delibera, specifica i requisiti del nucleo avente diritto per conseguire l'assegnazione degli alloggi di erp e per la permanenza negli stessi. I limiti di reddito definiti in tale ambito sono aggiornati periodicamente dalla Giunta regionale, sulla base dell'andamento dei prezzi al consumo, quale risulta dalle determinazioni ISTAT.

Nella medesima delibera, l'Assemblea legislativa provvede a rivedere l'incremento massimo ammissibile del reddito degli assegnatari per la permanenza nell'alloggio di erp, per perseguire le finalità della programmazione definite nell'art. 2 della presente legge, con particolare riferimento al soddisfacimento del fabbisogno abitativo dei nuclei meno abbienti.

Il programma regionale per le politiche abitative di cui all'art. 8, in stretto rapporto con i tavoli territoriali di concertazione di cui all'art. 5, promuove le opportune iniziative di raccordo per articolare sul territorio interventi abitativi, anche in collaborazione con soggetti privati, che intercettino la domanda abitativa delle fasce di reddito che non hanno diritto di permanenza nell'alloggio erp, ma non hanno la possibilità di accedere ai canoni del libero mercato dell'affitto."»

(Approvato)

 

Emendamento 69 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 13, in modifica dell'art. 15 della legge regionale 24/2001, si aggiungono, al comma 1 in modifica del comma 2 dell'art. 15 della legge regionale 24/2001, dopo le parole "determinazioni ISTAT" le parole "tutti i requisiti si muovono comunque tutelando in primo luogo i cittadini italiani".»

(Ritirato)

 

Emendamento 67 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 13

Aggiungere all'art. 15 della legge regionale 24/2001 il comma 2 bis:

"La delibera di cui al comma 2 deve prevedere condizioni finalizzate a favorire l'assegnazione degli alloggi a personale civile e militare della pubblica sicurezza, dell'Arma del Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, del Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo forestale dello Stato".»

(Respinto)

 

Emendamento 70 a firma del consigliere Bignami:

«Aggiungere all'art. 15 della legge regionale 24/2001 il comma 2 bis:

"La delibera di cui al comma 2 deve prevedere condizioni finalizzate a favorire l'assegnazione degli alloggi a personale civile e militare della pubblica sicurezza, dell'Arma del Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, del Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo forestale dello Stato".»

(Respinto)

 

Emendamento 68 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 13, in modifica dell'art. 15 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 2 che aggiunge un comma 2 ter all'art. 15 della legge regionale 24/2001, riportante:

"2 ter) Coloro che sono già residenti nel comune in cui viene fatta richiesta hanno priorità rispetto ad altri soggetti facenti domanda di alloggio."»

(Respinto)

 

Emendamento 6 a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini:

«All'articolo 13 (Modifiche all'articolo 15 della legge regionale n. 24 del 2001), alla fine del comma 2, dopo le parole "e criteri omogenei di formazione della graduatoria", sono inserite le parole:

"In particolare, i criteri dovranno comprendere e riconoscere corrispondente punteggio positivo alle situazioni quali:

a) anzianità di residenza nella Regione Emilia-Romagna;

b) condizioni soggettive di genitori separati o divorziati che versino in situazioni di difficoltà economica a seguito di pronuncia giudiziale di assegnazione all'altro coniuge della casa famigliare e di obbligo di corresponsione dell'assegno di mantenimento;

c) accertamento dell'eventuale stato estero di provenienza relativo alla titolarità o meno di diritti reali su beni immobili;

d) accertamento, in capo all'intero nucleo famigliare, di assenza di movimenti e trasferimenti finanziari all'estero."»

(Respinto)

 

Emendamento 72 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 13, in modifica dell'art. 15 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, in aggiunta al comma 4 dell'art. 15 della legge regionale 24/2001, inserendo, dopo le parole "dal programma stesso" le parole "ad ogni modo i requisiti aggiuntivi sono secondari alla priorità di tutela dei cittadini italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 71 a firma del consigliere Bignami:

«Aggiungere all'art. 15 della legge regionale 24/2001 il comma 3 bis:

"La delibera di cui al comma 2 deve prevedere quale requisito specifico per l'assegnazione degli alloggi la cittadinanza italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 74 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 13

Aggiungere all'art. 15 della legge regionale 24/2001 il comma 4:

"La delibera di cui al comma 2 deve prevedere quale requisito specifico per l'assegnazione degli alloggi la residenza in Italia da almeno dieci anni del soggetto richiedente".»

(Respinto)

 

Emendamento 73 a firma del consigliere Bignami:

«Aggiungere all'art. 17 della legge regionale 24/2001 al comma 2 la lettera b) le parole: "distinguendo tra cittadini italiani e cittadini non italiani"»

(Respinto)

 

Emendamento 75 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 15

Aggiungere all'art. 17 della legge regionale 24/2001 al comma 2 la lettera "f) la cittadinanza dei beneficiari e la composizione del nucleo familiare".»

(Respinto)

 

Emendamento 76 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 17, in modifica dell'art. 20 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 1 bis, il quale aggiunge una lettera d) al comma 1 dell'art. 20 della legge regionale 24/2001 riportante le seguenti parole:

"d) Essere assegnate primariamente a cittadini italiani."»

(Respinto)

 

Emendamento 77 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 17, in modifica dell'art. 20 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, il quale aggiunge, dopo il comma 7 dell'articolo 20 della legge regionale 24/2001, un comma 8 riportante le seguenti parole:

"8. Negli edifici costruiti fino a tutto il 1995, in cui siano posti, anche solo in parte, alloggi di erp, l'ente proprietario deve verificare, a proprie spese ed entro dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge, l'eventuale presenza di materiali o manufatti contenenti amianto (MCA). In caso di accertata presenza di amianto, l'ente proprietario, anche avvalendosi di ACER, deve effettuare i necessari interventi di bonifica nel rispetto dei termini e delle modalità previste dalla delibera della Giunta regionale di cui al comma 9."»

(Respinto)

 

Emendamento 78 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 17, in modifica dell'art. 20 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, il quale aggiunge, dopo il comma 7 dell'articolo 20 della legge regionale 24/2001, un comma 9 riportante le seguenti parole:

"9. Con delibera da emanarsi entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale:

a) determina le modalità tecniche ed operative in base alle quali deve essere effettuata la verifica di cui al comma 8, nonché la procedura, il cui esito, anche negativo, deve essere comunicato all'Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente (ARPA) per la predisposizione di una mappatura periodicamente aggiornata degli edifici a rischio;

b) definisce termini e modalità per l'attività di bonifica;

c) stabilisce forme di controllo e vigilanza, disponendo, anche mediante il coinvolgimento dell'Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) e dell'ARPA, un monitoraggio con periodicità triennale degli edifici interessati dalla presenza di amianto."»

(Respinto)

 

Emendamento 79 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 18, in modifica dell'art. 22 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, il quale, al comma 3 dell'art. 22 della legge regionale 24/2001 abroga la parola "sindacali".»

(Respinto)

 

Emendamento 80 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 18, in modifica dell'art. 22 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 4, il quale, al comma 3 dell'art. 22 della legge regionale 24/2001, tra le parole "diritti" e "dell'utenza" aggiunge le parole "di tutela da parte di enti promotori della famiglia".»

(Respinto)

 

Emendamento 81 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 18, in modifica dell'art. 22 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 5, il quale riporta le seguenti parole "il comma 2 dell'art. 22 della legge regionale 24/2001 è abrogato".»

(Respinto)

 

Emendamento 82 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 18, in modifica dell'art. 22 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 6, il quale riporta le seguenti parole "il comma 5 dell'art. 22 della legge regionale 24/2001 è abrogato".»

(Respinto)

 

Emendamento 83 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 18, in modifica dell'art. 22 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 7, il quale riporta le seguenti parole "si aggiunge un comma 5 all'art. 22 della legge regionale 24/2001 riportante:

"5. Spazi comuni del patrimonio immobiliare possono essere concessi ad enti ed associazioni a tutela della famiglia."»

(Respinto)

 

Emendamento 85 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 19, in modifica dell'articolo 23 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 2, riportante le seguenti parole:

"1. Dopo il comma 3 dell'articolo 23 della legge regionale n. 24 del 2001 è inserito il seguente comma:

3-bis. Nelle sedute assembleari, anche a convocazione straordinaria, aventi, all'ordine del giorno, la discussione ed approvazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle parti comuni, la presenza, anche a mezzo delega, del Comune o del soggetto gestore è obbligatoria. In caso di assenza reiterata per tre sedute consecutive aventi ad oggetto il medesimo ordine del giorno, lo stesso si ritiene automaticamente approvato dal Comune o dal soggetto gestore assente."»

(Respinto)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

«Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

4819 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali" (delibera di Giunta n. 1793 del 02 12 13).

4833 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Carini, Pariani, Marani, Mazzotti, Mumolo, Pagani e Piva: "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. Abrogazione della legge regionale 4 febbraio 1994, n. 7 "Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale, attuazione della legge 8 novembre 1991, n. 381"" (05 12 13).

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizione

 

4829 - Petizione popolare circa la situazione dell'Ospedale di Lugo (RA). (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 176 del 04 12 13).

 

Risoluzione

 

4846 - Risoluzione proposta dai consiglieri Bignami e Noè per impegnare la Giunta a salvaguardare il punto nascita dell'Ospedale di Porretta, dando continuità alle scelte operate dalla Regione Emilia-Romagna nel corso delle legislature precedenti (documento in data 10 12 13).

 

Interrogazioni

 

4825 - Interrogazione del consigliere Pollastri, a risposta scritta, circa le problematiche connesse all'incremento del numero dei lupi e dei cani rinselvatichiti, con particolare riferimento ai danni causati agli allevatori.

4826 - Interrogazione del consigliere Garbi, a risposta scritta, circa le politiche di sicurezza urbana, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma.

4827 - Interrogazione della consigliera Camorali, a risposta scritta, circa problematiche riguardanti lo svolgimento del servizio radiotelevisivo nella Provincia di Parma, con particolare riferimento alla ricezione dei canali RAI.

4828 - Interrogazione della consigliera Donini, a risposta scritta, circa provvedimenti del Comune di Bologna riguardanti le Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, con particolare riferimento all'unificazione delle ASP ed ai servizi scolastici per l'infanzia.

4830 - Interrogazione del consigliere Filippi, a risposta scritta, circa problematiche riguardanti la società Reggio Emilia Fiere Srl.

4831 - Interrogazione del consigliere Pollastri, a risposta scritta, circa gli orari di apertura e chiusura delle attività di acconciatore.

4832 - Interrogazione della consigliera Meo, a risposta scritta, circa problematiche relative all'area ove era situata l'ex polveriera del Rio Gandore, nel Comune di Gazzola (PC).

4834 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, circa il trasferimento del Servizio di chirurgia senologica dell'Ospedale di Sassuolo presso il Policlinico di Modena.

4835 - Interrogazione del consigliere Bernardini, a risposta scritta, circa le procedure di tutela della riservatezza, ai sensi della vigente legislazione sulla privacy, presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

4836 - Interrogazione del consigliere Bernardini, a risposta scritta, inerente le lavorazioni di additivi plastici presso la ditta BASF Italia Spa di Pontecchio Marconi (BO).

4837 - Interrogazione del consigliere Bernardini, a risposta scritta, inerente la produzione di componentistica elettronica presso la ditta Kemet Elettronics Italia Srl di Sasso Marconi (BO), con particolare riferimento ai relativi rifiuti.

4838 - Interrogazione del consigliere Cavalli, a risposta scritta, inerente il bilancio del Consorzio di Bonifica di Piacenza e l'aumento dei relativi contributi.

4839 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, inerente la situazione emersa in seguito all’occupazione di uno stabile sito in Bologna, via Irnerio 13-15, dall’associazione Inquilini e Abitanti (A.S.I.A.).

4840 - Interrogazione del consigliere Manfredini, a risposta scritta, relativa al reparto di chirurgia senologica dell'Ospedale di Sassuolo (MO).

4841 - Interrogazione dei consiglieri Alessandrini e Casadei, di attualità a risposta immediata in Aula, circa il bando riguardante i voucher conciliativi relativi alle rette dei nidi d'infanzia privati autorizzati.

4842 - Interrogazione del consigliere Filippi, a risposta scritta, circa le azioni da porre in essere per contrastare la concorrenza sleale in materia alimentare e pervenire ad una chiara etichettatura dei prodotti italiani.

4843 - Interrogazione del consigliere Favia, a risposta scritta, circa le procedure poste in essere in merito alle attività di assistenza dei profughi e dei migranti, con particolare riferimento alle soluzioni adottate in sede locale.

4844 - Interrogazione della consigliera Camorali, a risposta scritta, circa le azioni da attuare per inserire al più presto il farmaco chemioterapico trabectedina nel prontuario nazionale e regionale.

4845 - Interrogazione dei consiglieri Mumolo e Casadei, a risposta scritta, circa la realizzazione di una cava in località Sabbiuno, nel Comune di Castel Maggiore (BO).

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn. :

4519 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa gli interventi per mettere in sicurezza il Ponte sito nella frazione "Allocco" di Marzabotto.

4524 - Interrogazione del consigliere Bernardini, a risposta scritta, circa l'applicazione delle disposizioni contenute nella L. 133 del 2008 circa i compensi dei direttori delle Aziende Sanitarie ed ospedaliere della Regione Emilia-Romagna, ed il mantenimento dei presidi sanitari nelle zone disagiate, come Porretta Terme.

4526 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa il rinnovo della convenzione, per il trattamento della calcolosi renale, tra la Regione Emilia-Romagna e la struttura ospedaliera Villa Toniolo di Bologna.

4527 - Interrogazione dei consiglieri Bignami e Malaguti, a risposta scritta, circa la tutela, nei confronti degli istituti bancari, dei cittadini colpiti dal sisma, con particolare riferimento all'istituzione di un fondo per la copertura degli interessi aggiuntivi e la rimodulazione delle rate sospese dei mutui.

4531 - Interrogazione del consigliere Alberto Vecchi, a risposta scritta, circa l'applicazione, in ambito regionale, della direttiva europea sull'applicazione dei diritti dei pazienti relativamente all'assistenza transfrontaliera.

4535 - Interrogazione del consigliere Favia, a risposta scritta, circa le procedure di accreditamento transitorio, in ambito socio-riabilitativo, di una cooperativa di Ravenna.

4536 - Interrogazione del consigliere Favia, a risposta scritta, circa questioni riguardanti, in ambito socio-riabilitativo, una cooperativa di Ravenna.

4537 - Interrogazione del consigliere Favia, a risposta scritta, circa procedure relative ai titoli riguardanti il ruolo di coordinatore responsabile, in ambito socio-riabilitativo, di una cooperativa di Ravenna.

4538 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa la situazione relativa a lavori di disboscamento posti in essere in una zona del bosco del Sillaro.

4540 - Interrogazione del consigliere Defranceschi, a risposta scritta, circa nomine dirigenziali poste in essere dall'ASL di Forlì, la relativa Area Vasta e le azioni connesse al deficit di bilancio emerso nel corso del 2010.

4546 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa le procedure e la documentazione relative alla riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, con particolare riferimento anche alla situazione dell'Ospedale di Budrio.

4554 - Interrogazione del consigliere Bernardini, a risposta scritta, circa trattamenti pensionistici relativi a dirigenti dell'Istituto Ortopedico Rizzoli.

4555 - Interrogazione del consigliere Malaguti, a risposta scritta, circa il rifiuto di una borsa di integrazione sociale ASP, da parte della Cooperativa Camst, relativamente alla collaborazione di un ragazzo down.

4559 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, in merito alla posizione della Regione Emilia-Romagna circa la richiesta di referendum abrogativo delle disposizioni in materia di riorganizzazione giudiziaria.

4566 - Interrogazione del consigliere Defranceschi, a risposta scritta, circa problematiche e procedure relative ad un centro, operante in ambito socio-riabilitativo, di Ravenna.

4568 - Interrogazione della consigliera Serri, a risposta scritta, circa l'individuazione e la cura del disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD), con particolare riferimento al mondo della scuola.

4569 - Interrogazione del consigliere Defranceschi, a risposta scritta, circa i titoli relativi ad una psicologa di un centro, operante in ambito socio-riabilitativo, di Ravenna.

4570 - Interrogazione del consigliere Favia, a risposta scritta, circa la revisione delle disposizioni relative all'impossibilità, per i Dirigenti Psicologi, di ricoprire incarichi di Direzione di Struttura Complessa, con particolare riferimento alla DGR n. 911/2007.

4576 - Interrogazione del consigliere Defranceschi, a risposta scritta, circa la dismissione, da parte della Regione Emilia-Romagna, di partecipazioni societarie nell'Azienda Terme di Castrocaro S.p.A.

4580 - Interrogazione del consigliere Defranceschi, a risposta scritta, circa la tutela dei cittadini da emissioni causate da campi elettromagnetici, con particolare riferimento agli elettrodotti relativi alle zone di S. Martino, Rimini, Forlì, Fano e Riccione.

4581 - Interrogazione del consigliere Lombardi, a risposta scritta, in merito alla controversia tra il Comune di Rimini e gli assegnatari di abitazioni degli insediamenti PEEP (edilizia pubblica residenziale).

4631 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, circa le azioni da porre in essere per contrastare la situazione di grave sofferenza gravante sulle imprese.

4648 - Interrogazione del consigliere Manfredini, a risposta scritta, circa il contrasto delle pratiche illecite riguardanti imprese iscritte alle Camere di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato.

4651 - Interrogazione del consigliere Zoffoli, a risposta scritta, circa problematiche e disfunzioni riguardanti il servizio ferroviario regionale.

4658 - Interrogazione della consigliera Meo, a risposta scritta, circa le volpi abbattute nell'ambito dei Piani di controllo provinciali nelle annate 2011-2012.

4664 - Interrogazione del consigliere Pollastri, a risposta scritta, circa la situazione relativa alle Istituzioni musicali emiliano-romagnole, con particolare riferimento al Teatro Comunale di Bologna.

4665 - Interrogazione dei consiglieri Montanari, Fiammenghi e Mazzotti, a risposta scritta, circa gli interventi di manutenzione della Strada Statale n. 16 Adriatica, al fine di contrastarne la pericolosità.

4666 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, circa le problematiche connesse alla soppressione della linea ferroviaria Modena-Sassuolo.

4667 - Interrogazione della consigliera Camorali, a risposta scritta, circa la salvaguardia e la tutela della pubblica incolumità, a fronte di episodi di violenza verificatisi a Parma.

4669 - Interrogazione del consigliere Favia, a risposta scritta, circa procedure relative alla costruzione di impianti sportivi e fotovoltaici riguardanti il Comune di San Pietro in Casale (BO).

4678 - Interrogazione del consigliere Bazzoni, a risposta scritta, circa le azioni da porre in essere per promuovere un piano straordinario pluriennale di intervento al fine di sostenere l'economia ravennate.

4694 - Interrogazione del consigliere Carini, a risposta scritta, circa l'avvio di percorsi formativi riguardanti la qualifica professionale di Counselor.

4711 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa le azioni da porre in essere per contrastare l'incremento della criminalità, con particolare riferimento alle zone di Castel S. Pietro, Castel Guelfo e Osteria Grande.

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d):

 

- L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, preso atto che il consigliere Mauro Malaguti, con nota prot. n. 48177 in data 3 dicembre 2013, ha comunicato la propria adesione al Gruppo assembleare Misto, ha adottato la deliberazione n. 177 del 4 dicembre 2013, ad oggetto:

Modifica alla delibera n. 5 del 20 maggio 2010 "Accertamento e dichiarazione della costituzione e della consistenza numerica dei gruppi assembleari della IX Legislatura (art. 36 Statuto, art. 11 Regolamento interno, art. 17, comma 3, della L.R. n. 11/2013" e ss.mm." per quanto riguarda il Gruppo Forza Italia - Pdl e il gruppo Misto.»

(Comunicazione n. 69 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. 49478/2013)

 

 

LA PRESIDENTE

IL SEGRETARIO

Costi

Meo

 

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