Espandi Indice

159.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013

 

(POMERIDIANA)

 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE AIMI

 

INDI DELLA PRESIDENTE COSTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 4513

Interpellanza del consigliere Favia per sapere a quanto ammontino i casi di furto, e il relativo valore economico, negli enti fieristici e in particolare nel polo fieristico bolognese.

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Aimi)

FAVIA (Misto)

MUZZARELLI, assessore

FAVIA (Misto)

 

OGGETTO 4515

Interpellanza del consigliere Favia circa la riduzione delle assunzioni del personale operante nel Servizio sanitario regionale ed il blocco del relativo turn over.

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Aimi)

FAVIA (Misto)

LUSENTI, assessore

FAVIA (Misto)

 

OGGETTO 4516

Interpellanza del consigliere Favia concernente la tutela della salute dei lavoratori del porto di Ravenna e dei cittadini residenti nelle aree limitrofe ad esso.

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Aimi)

FAVIA (Misto)

LUSENTI, assessore

FAVIA (Misto)

 

OGGETTO 4525

Interpellanza dei consiglieri Pollastri e Camorali circa l'ammontare dei trasferimenti di fondi dalla Regione all'ASL di Parma per servizi convenzionati ed i relativi tempi, con particolare riferimento al Centro socio-sanitario "S. Maria ai Servi".

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Aimi)

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

LUSENTI, assessore

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

 

OGGETTO 4451

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base) (81)

(Continuazione esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 2099

Progetto di legge d'iniziativa del consigliere Bignami: «Modifiche alla L.R. Emilia-Romagna 8 agosto 2001, n. 24 recante - Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

OGGETTO 208

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme per la permanenza negli alloggi pubblici. Modifiche alla L.R. 8 agosto 2001, n. 24 recante: Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

OGGETTO 207

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme sull'assegnazione degli alloggi pubblici agli stranieri. Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 recante "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo"»

(Abbinato)

(Ordine del giorno oggetto 4451/1 - Dichiarazioni di voto e approvazione) (102)

(Ordine del giorno oggetto 4451/2 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (103)

PRESIDENTE (Costi)

PARIANI (PD)

FAVIA (Misto)

FILIPPI (Forza Italia - PDL)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BARBATI (Italia dei Valori)

BARBIERI (PD)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

CASADEI (PD)

DONINI (Fed. della Sinistra)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

NOÈ (UDC)

CAVALLI (Lega Nord)

NOÈ (UDC)

FAVIA (Misto)

DONINI (Fed. della Sinistra)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

NOÈ (UDC)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

GRILLINI (Misto)

PRESIDENTE (Costi)

DONINI (Fed. della Sinistra)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

FAVIA (Misto)

FAVIA (Misto)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BERNARDINI (Lega Nord)

BERNARDINI (Lega Nord)

DONINI (Fed. della Sinistra)

DONINI (Fed. della Sinistra)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

BERNARDINI (Lega Nord)

MAZZOTTI (PD)

BERNARDINI (Lega Nord)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

NOÈ (UDC)

BERNARDINI (Lega Nord)

MARANI (PD)

BAZZONI (Forza Italia - PDL)

SCONCIAFORNI (Fed. della Sinistra)

MALAGUTI (Misto)

PRESIDENTE (Costi)

BIGNAMI (Forza Italia - PDL)

PRESIDENTE (Costi)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetto 4451

Emendamenti all’oggetto 4451

Ordini del giorno oggetti 4451/1 - 4451/2

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE AIMI

 

La seduta ha inizio alle ore 15,11

 

PRESIDENTE (Aimi): Dichiaro aperta la centocinquantanovesima seduta della IX legislatura dell’Assemblea legislativa.

Il presidente della Giunta Vasco Errani ha comunicato la propria assenza dalla seduta, per impegni istituzionali precedentemente assunti, ai sensi dell’art. 65, comma 2, del Regolamento interno.

Hanno inoltre comunicato l’assenza dalla seduta odierna gli assessori Patrizio Bianchi, Teresa Marzocchi, Massimo Mezzetti e Tiberio Rabboni ed i consiglieri Sandro Mandini, Mauro Manfredini e Luciana Serri.

 

Svolgimento di interpellanze

 

PRESIDENTE (Aimi): Diamo inizio ai lavori della seduta pomeridiana con lo svolgimento delle interpellanze.

Chiamo il primo oggetto:

 

4513 - Interpellanza del consigliere Favia per sapere a quanto ammontino i casi di furto, e il relativo valore economico, negli enti fieristici e in particolare nel polo fieristico bolognese.

 

Risponde per la Giunta l’assessore Muzzarelli.

La parola al consigliere Favia per illustrare la sua interpellanza. Prego.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

È un'interpellanza che ho presentato ormai due mesi fa, che è stata rinviata per diversi motivi, in occasione dell’ultima seduta di Consiglio l'assessore ha avuto un problema. Nel frattempo, ho avuto modo di affrontare la questione in commissione con il presidente Campagnoli. Tuttavia, visto che ho chiesto dei dati, non ritiro l'interpellanza e chiedo risposte sui quesiti posti. La fiera è centrale per Bologna. Ovviamente, ci sono dei fattori legati alla crisi economica, legati all'aumento delle fiere nel nostro Paese che ne hanno indebolito l'importanza e svilito il ruolo a livello nazionale ed internazionale. Ciononostante, rimangono alcune fiere molto importanti.

In occasione dell'ultimo CERSAIE, mi sono peritato di andare a fare dei sopralluoghi e di parlare con gli espositori, i quali mi hanno rappresentato una situazione molto critica per quanto concerne i furti. Addirittura, è andato a finire sui giornali il caso di un espositore olandese che, per il terzo anno consecutivo, ha trovato il suo stand derubato. Il giorno dell’inaugurazione aveva acquistato un televisore al plasma da 3000 euro che, la notte prima dell'inaugurazione, gli fu rubato. Il giorno dopo, i ladri ritornano nello stand e gli rubarono la macchinetta del caffè ed altri beni. Questo è un esempio di quello che succede.

Posso citare il caso di un espositore inglese che, tornato dalla fiera di Bologna scrisse una lettera al The Independent, lettera che ho trovato, nella quale lamentava il fatto di avere partecipato ad una fiera che non sa tutelare i propri espositori - egli aveva subito il furto di alcuni libri (era una fiera sui libri) -, sostenendo che una fiera che non sa tutelare gli espositori non è una fiera seria.

Ebbene, visto che la fiera di Bologna ha già dei problemi, perché oltre ai problemi strutturali, si presenta il problema degli hotel che, durante la fiera, costano come in alta stagione, con delle camere da 300 o 400 euro, senza che siano nulla particolare, e sappiamo che le associazioni di categoria dicono che ci pensa il mercato, mentre questo problema costituisce sicuramente un punto debole quanto ad attrattività della fiera di Bologna. Abbiamo i problemi del traffico che, ancorché ridotti dall’uscita del casello, continuano a permanere. In Europa ci sono delle fiere che hanno un'accessibilità diretta, senza problemi di traffico, dove gli hotel costano poco. Oggi abbiamo delle fiere regionali con cui si sta cercando di fare sistema, e credo che non siano necessari ulteriori elementi di delegittimazione e disagio per la fiera di Bologna. Pertanto, visto che quando sono entrato, per ogni padiglione che ho visitato, ho trovato tanti di quei signori che fanno il gioco delle tre carte, una fiera che non riesce a tutelare i propri espositori, che non riesce nemmeno a cacciare i truffatori che fanno il gioco delle tre carte ai giapponesi che vengono in fiera, secondo me, assessore, non è una fiera seria.

Ho avuto modo di sottoporre questo tema al presidente Campagnoli. Peraltro, quando gli espositori si sono rivolti alla dirigenza della fiera per rappresentare i propri disagi, si sono sentiti dire che avrebbero dovuto assicurarsi, con un'assicurazione che costa circa 30 euro all'ora, quindi costosissima, che, ovviamente, è disincentivante perché pagandola si arriva quasi al valore della merce, il tutto perché la fiera, nel contratto di servizio, non garantisce la sicurezza degli stand. Perché? Peraltro, i padiglioni non sono poi così numerosi, basterebbe mettere due vigilantes nei quattro giorni almeno delle fiere più importanti, il costo, se raffrontato con il giro d’affari che sviluppa una fiera come il CERSAIE, non mi sembra insostenibile. Due vigilantes per ogni padiglione basterebbero a risolvere il problema. D’altra parte, se ci sono già dei vigilantes, vuol dire che c'è qualcosa che non va, perché i ladri entrano come se niente fosse. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Favia.

La parola all'assessore Muzzarelli per la risposta. Prego.

 

MUZZARELLI, assessore: Grazie, presidente.

Per quanto riguarda la riflessione, ho già provveduto a mandare la lettera scritta, quindi la risposta l’ho già data. Tra l'altro, con mio dispiacere, oggi non ho potuto partecipare a Roma ad un incontro con il ministro Zanonato per rispetto dell'Assemblea e per rispetto della discussione sulla legge n. 24, un incontro che avevamo sollecitato noi, come Regione Emilia-Romagna, per discutere della strategia nazionale sulle fiere. Il Ministro ha aderito alla nostra richiesta, ovviamente siamo ben rappresentati dai nostri funzionari, per rilanciare una strategia nazionale, perché il primo aspetto, ovviamente, è di carattere generale, con riferimento al quale abbiamo bisogno di rilanciare, con una strategia di livello nazionale, il sistema fieristico.

Per quanto riguarda gli aspetti più particolari che sono stati evidenziati dall’interpellante, anch'io sono convinto che dobbiamo fare uno sforzo, a partire dalle forze dell'ordine fino a tutti coloro che sono deputati ad agire in tal senso. Per esempio, quando io vedo quelli del gioco delle tre carte, telefono a chi di dovere, perché è uno schifo, è una cosa che non va bene. Mi arrabbio anche quando vedo dei parcheggiatori abusivi. Credo che occorra una reazione da parte di tutti: dobbiamo arrabbiarci e non accettare che, in una struttura del genere, ci siano dei parcheggiatori abusivi. Da questo punto di vista, quindi, concordiamo con le rimostranze che reca l’interpellanza e ci impegniamo ad evitare certi aspetti.

Nella risposta abbiamo cercato di raccogliere dei dati statistici per verificare la situazione: potrei cavarmela dicendo che, come ho scritto nella lettera, dal 2010 al 2013 vi è stata una diminuzione dei furti, ma i furti ci sono.

Inoltre, vi è da verificare tutto un impianto sia per quanto riguarda le assicurazioni sia per quanto riguarda gli accordi e le convenzioni che vengono fatte tra gli standisti, le imprese e la fiera. Ho avuto modo di mettere nero su bianco quali sono gli impianti, quali sono le responsabilità di ciascuno. Io credo che, se posso cogliere il punto politico, il vero punto politico è fare uno sforzo perché l'impresa fiera sia più attrattiva e più sicura. Credo che su questo concordiamo tutti, perché? Perché l'impresa fiera, come struttura che richiama un forte incoming ed una strategia di interesse della comunità, oggi vede un confronto di livello nazionale non solo sul Motor Show ma anche sul tema del non farsi la guerra come sistema paese. Da questo punto di vista, i tedeschi sono riusciti a trovare le condizioni per cui fare tre, quattro poli fieristici sui quali stanno investendo, si stanno allargando e stanno diventando punto di riferimento in tutt'Europa.

La nostra è la prima piattaforma fieristica italiana. Infatti, se calcoliamo i 110 mila metri di Rimini, i 220 mila di Bologna e i 130 mila di Parma, noi siamo i primi con i nostri oltre 440 mila metri quadrati, laddove Milano può contare su circa 360 mila metri.

L'idea che dobbiamo rafforzare una strategia di unità e rendere le fiere appetibili, sicure ed in grado di potere operare a prezzi competitivi è estremamente importante. Per esempio, io giudico in modo estremamente positivo il fatto che siamo riusciti, anche con verifiche che ho fatto, a fissare fino al 2017 CERSAIE, che è una delle fiere più importanti, che lei ha citato, che è fondamentale che rimanga in Emilia-Romagna. Se l'anno prossimo riusciamo a rifare il Motor Show con un marchio più strategico e ecologico, come ho chiesto, sarebbe interessante per rilanciare quella parte del mondo delle automobili che consente di misurarsi sulle innovazioni più profonde. Questa, secondo me, sarebbe una bella cosa, visto che - se dio vuole - anche la Formula 1 sta andando in quella direzione.

Siccome la preoccupazione esiste, noi dobbiamo fare uno sforzo. Sarà mia cura, nell'ambito del tavolo regionale delle fiere, fare il punto anche sul tema della sicurezza, perché noi, come sistema, dobbiamo profondere un impegno straordinario, affinché le nostre fiere siano all'avanguardia in termini di qualità, quantità, accessibilità, attrattività e, soprattutto, sicurezza. Da questo punto di vista, convengo, consigliere Favia: dobbiamo continuare a lavorare, prendendo atto che i dati dicono che le nostre fiere stanno migliorando, che quei dati che le ho rappresentato sono più interessanti ma non risolutivi, quindi alla fine l'impegno deve essere nella dimensione della risoluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, assessore Muzzarelli.

La parola al consigliere Favia per la replica. Ha quattro minuti, consigliere. Prego.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

Mi dichiaro abbastanza soddisfatto della risposta, anche se avrei preferito una decisione ancor più risolutiva. Ovviamente, rispettiamo l'autonomia dell'impresa fiera, però, essendo degli azionisti, noi abbiamo anche la possibilità di dare degli indirizzi.

Penso che sulle fiere principali, su quelle che ci espongono di più a livello internazionale, come il CERSASIE, investire delle risorse finanziarie - parliamo di pochi giorni - ingaggiando qualche azienda di sicurezza privata per controllare meglio i padiglioni sia un'azione fattibile, che non richiede certo di scomodare formalmente un'assemblea dei soci, ma sia un intervento da farsi nell’ambito di un rapporto più diretto con chi, anche a nome nostro, dirige la fiera.

Uscendo dal merito dell’interpellanza, se me lo consente, presidente, mi auguro - e questa è la parte più politica del mio intervento -, assessore, visto che in questo momento a Roma si sta parlando di revisione costituzionale, ed è uno pochi autobus che passano per potere con grande delicatezza modificare alcune parti della nostra Costituzione, che si cambi anche la parte riguardante le competenze delle regioni e che le fiere, paradossalmente, almeno per quanto riguarda la strategia nazionale, tornino in capo al Ministero. Questo non per togliere autonomia ai territori, ma proprio per potere fare quella pianificazione di livello nazionale che oggi non è possibile fare e come invece accade in Germania, come lei stesso ricordava.

Io sono un convinto federalista, tuttavia ritengo che alcune politiche debbano rimanere a livello centrale, altrimenti ogni regione fa il proprio campanile, i propri investimenti dispersivi e la propria guerra. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Favia.

Chiamo l'oggetto successivo:

 

4515 - Interpellanza del consigliere Favia circa la riduzione delle assunzioni del personale operante nel Servizio sanitario regionale ed il blocco del relativo turn over.

 

Risponde per la Giunta l'assessore Lusenti.

La parola al consigliere Favia per illustrare la sua interpellanza. Prego.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

Attendo la risposta dell'assessore, ma approfitto della parola per porre una piccola questione, per rispondere alla quale l'assessore non ha certo bisogno dei tecnici del suo staff, proprio perché riguarda il rapporto tra Consiglio e assessorato. Quest'estate ho presentato un'interrogazione sulla rimodulazione e la riduzione del reparto maternità dell'ospedale di Porretta. A luglio lei rispose dicendo che non ci sarebbe stata alcuna riduzione, e che le mie informazioni erano completamente infondate. Non so se a luglio lei avesse o meno contezza di quello che sarebbe accaduto. Nel caso in cui l’avesse avuta, sarebbe stato grave, perché avrebbe risposto con una bugia ad un consigliere regionale eletto. Non voglio polemizzare, ma visto che ho l'occasione di interloquire con lei in sede di question time e che questo è un tema di grande attualità che mi ha fatto molto dispiacere, ho voluto segnalarglielo e magari chiederle una risposta informale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Favia.

La parola all'assessore Lusenti per la risposta. Prego.

 

LUSENTI, assessore: Grazie, presidente.

Con riferimento al quesito aggiuntivo, se così possiamo definirlo, all'interpellanza, sarà mia cura rileggere sia la domanda sia la risposta che ho dato a quel tempo a quel quesito e verificare la coerenza con l'evolvere della programmazione territoriale in quel distretto e più complessivamente nell’azienda Ausl di Bologna.

Con riferimento all'interpellanza presentata oggi dal consigliere Favia, bisogna riconoscere che essa muove dalla considerazione corretta del perdurare di un quadro generale di recessione e di tagli dei trasferimenti dallo Stato alla Regione Emilia-Romagna con l'intenzione, da parte dello stesso, di governare la sanità pubblica esclusivamente sulla base di manovre economico-finanziarie sempre giustificate da stringenti necessità di finanza pubblica e dall'obiettivo del rispetto di vincoli finanziari troppo spesso irrealistici.

Il consigliere, conseguentemente, richiede di conoscere le azioni che l'amministrazione regionale intende intraprendere al fine di incentivare la crescita, i posti di lavoro, salvaguardare la qualità dei servizi e il mantenimento dei livelli di garanzia dei diritti.

L'amministrazione regionale, con delibera n. 199 del 2013, ha inteso consolidare un sistema che perseguisse la migliore sostenibilità possibile con il miglioramento continuo dell'organizzazione dei servizi, riconoscendo l'esistenza di importanti margini di miglioramento negli stessi, nella loro qualità e nella loro efficienza, investendo sull'innovazione e sulla valorizzazione del lavoro.

Tale processo, nel favorire questi miglioramenti, dovrà al contempo minimizzare i costi attraverso l'integrazione di servizi e nelle funzioni di amministrazione e supporto logistico, la centralizzazione degli acquisti, la riorganizzazione dell'assistenza territoriale e ospedaliera.

Tuttavia, la determinazione nel voler difendere i capisaldi di universalità, solidarietà e gratuità che caratterizzano il servizio sanitario regionale deve fare i conti con un drammatico razionamento del finanziamento pubblico. Obiettivo prioritario, quindi, è quello di garantire e finanziare adeguatamente i livelli essenziali di assistenza ridisegnati sulle attuali condizioni di salute della popolazione.

L'assessorato, in concreto, si è attivato in questi mesi per implementare azioni immediate finalizzate al controllo dei costi di esercizio e, nel medio periodo, per una riorganizzazione capace di migliorare la qualità e la sostenibilità economica e finanziaria del sistema.

Le linee di indirizzo contenute nella delibera succitata hanno fissato, tra gli altri, l'obiettivo di perseguire interventi di tipo organizzativo (integrazione delle funzioni amministrative e di supporto tecnico-professionale su scala interaziendale o di area vasta, ulteriore concentrazione degli acquisti su scala regionale e di Area Vasta, assistenza ospedaliera caratterizzata da uno sviluppo a rete utile a limitare ridondanze e inutili duplicazioni), di tipo regolamentare (accreditamento, accordi con produttori privati accreditati e con medici convenzionati, tariffe per prestazioni in regime di ricovero ospedaliero), e di tipo gestionale (governo del turn over e delle sostituzioni, rinegoziazioni dei contratti di fornitura di beni e servizi in appalto).

Come indicato nella più volte citata delibera n. 199 del 2013, l'obiettivo di riduzione della spesa per il personale è stato fortemente incentrato sulla limitazione del turn over e delle assunzioni su posto vacante, rispettando una copertura media regionale del 25 per cento dei posti resisi vacanti. L'obiettivo medio regionale non è stato perseguito in modo uniforme, ma è stato ponderato in base al contesto aziendale di riferimento, considerando, con un approccio comparativo, la dotazione del personale, le ridondanze organizzative e i margini di miglioramento, le possibilità di integrazione su scala sovra aziendale, la distanza più o meno significativa dagli standard relativi all'assistenza ospedaliera.

Allo stesso modo, all'obiettivo aziendale di contenimento del turn over hanno concorso diversamente le varie aree professionali, a seconda delle specificità aziendali.

Le aziende hanno inoltre concluso i processi di stabilizzazione con la conseguente copertura di posizioni di lavoro già ricoperte da personale precario. Nell'ambito degli obiettivi annuali di programmazione delle aziende sanitarie in materia di governo delle risorse umane, da questa Regione è sempre peraltro stata posta l'esigenza di contenere i rapporti di lavoro atipici, quali co.co.co., consulenze, interinali, partite iva, eccetera, nella consapevolezza che il rapporto di dipendenza costituisse lo strumento più efficace, nell'ambito delle risorse disponibili, a garantire l'adeguatezza e lo sviluppo dei servizi, come del resto indicato dall'articolo 8 della legge regionale n. 29 del 2004.

Per quanto riguarda il 2013, le aziende hanno presentato i rispettivi piani di assunzione sulla base di quanto previsto dalla programmazione regionale. Detti piani sono stati valutati tenuto conto del ruolo centrale che è stato garantito all'autonomia aziendale e ai documenti di programmazione territoriale, per tutelare i livelli occupazionali, le garanzie dei servizi e soprattutto fissando la priorità nel reclutamento del personale dei ruoli direttamente connessi alle funzioni assistenziali.

A tale fine è stato costituito presso l’assessorato un tavolo di monitoraggio permanente che ha compiuto le suddette valutazioni e quindi ha approvato i piani di assunzione delle aziende sanitarie.

Va altresì ricordato che le fasi del suddetto processo di programmazione e monitoraggio, rivolto all'ottimizzazione dei servizi e delle risorse, sono state sono state illustrate e discusse con le parti sociali coinvolte, per una completa condivisione e raggiungimento degli obiettivi regionali sopra richiamati.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, assessore Lusenti.

La parola al consigliere Favia per la replica. Ha sette minuti, consigliere. Prego.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

Non se n'è parlato molto, assessore, ma questa questione è enorme. Voi ci state dicendo che ci saranno 1500 operatori della sanità pubblica, 1500 dipendenti in meno che lavoreranno nelle aziende sanitarie.

Ebbene, visto che il costo medio di un dipendente può andare dai 30 ai 40 mila euro all'anno, il risparmio - poi si tratta di capire che cosa produce questo risparmio, cioè se è un risparmio effettivo o meno e quanto ricade sul servizio - è una cifra enorme. Delle due l'una: o queste persone non servivano, quindi diamo ragione a chi sostiene che c’erano sprechi enormi, perché parliamo di cifre enormi (1500 stipendi all'anno), quindi davvero la sanità emiliano-romagnola è stata gestita lasciando sacche enormi di spreco, e si dà ragione a chi lo sostiene, oppure si sta tagliando in una maniera incredibile sulla sanità pubblica, dovendo perciò ricorrere a maggiori esternalizzazioni e convenzioni. In parte sicuramente si può sempre riorganizzare meglio, ma poi tagli di posti letto, ricadute sui servizi, eccetera, eccetera…

La situazione è grave. Assessore, è vero che ci sono i tagli statali, ed io l'ho già riconosciuto, però voi avete deciso - io avevo calcolato il 23 per cento, lei dice il 25 per cento -di coprire solo il 25 per cento dei posti vacanti. La Regione Lombardia, che subisce gli stessi tagli dell'Emilia-Romagna, ha coperto i posti vacanti al 40 per cento. Stiamo parlando di sanità pubblica, di persone che lavorano nel pubblico. La Regione ha deciso di intervenire utilizzando l'accetta.

Per citare qualche dato: nell'azienda sanitaria di Piacenza, su 123 posti di lavoro vacanti, sono state fatte 37 assunzioni, quindi prima c'erano 123 persone adesso ce ne sono circa 37, tutte le altre sono sparite. A Parma, su 122 posti di lavoro vacanti, sono state autorizzate solo 26 assunzioni. A Reggio Emilia, su 98 posti vacanti, sono state autorizzate 34 assunzioni. A Modena, su 95 posti vacanti, sono state autorizzate 33 assunzioni. A Imola, su 40 posti vacanti, sono state autorizzate 12 assunzioni. A Ravenna, su 241 posti vacanti, sono state autorizzate 63 assunzioni. A Cesena, su 234 posti vacanti, sono state autorizzate 41 assunzioni. A Rimini, su 258 posti vacanti, sono state autorizzate 53 assunzioni. All’Azienda Universitaria di Parma, su 87 posti vacanti, sono state autorizzate 9 assunzioni. All'Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, su 154 posti di lavoro vacanti, sono state autorizzate 16 assunzioni. All’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena, su 73 posti di lavoro vacanti, sono state autorizzate 18 assunzioni. Abbiamo poi l’Azienda Universitaria di Bologna, dove, su 351 posti vacanti, sono state autorizzate 88 assunzioni.

Dopodiché succede qualcosa di interessante: al "Rizzoli" abbiamo un rapporto di 95 a 21 assunzioni autorizzate. Poi abbiamo l'Usl di Bologna (non l'Azienda Universitaria), dove succede che viene sbloccata una parte delle assunzioni, con circa 10 assunzioni per il primo semestre del 2013, 20 per il secondo semestre, di cui 10 con contratto a tempo determinato per sei mesi. Ma che modo è questo di fare pubblica amministrazione? Ci lamentiamo tanto del precariato, salvo noi per primi legittimare la modalità nella pubblica amministrazione, che era l’unico settore rimasto quasi esente dal preparato, di precari stabili, ché ormai bisogna definirli in questo modo.

Assessore, non voglio speculare su una situazione difficile, però mi pare evidente che ci siete andati giù in maniera troppo pesante. Sicuramente, facendo delle comparazioni con altre regioni, la regione che, da questo punto di vista, è più simile alla nostra è la Lombardia, abbiamo deciso di tagliare molto di più.

A questo punto mi chiedo: aumenteremo l'acquisto di prestazioni nel mercato della sanità privata? Perché io non credo che i nostri operatori, fino ad oggi, si siano girati i pollici. Se mancano 1500 dipendenti pubblici nella sanità emiliano-romagnola, possiamo riorganizzare finché vogliamo, però forse qualcosa verrà a mancare. Noi oggi stiamo tagliando nella sanità pubblica, quando forse potremmo intervenire più pesantemente sulla spesa farmaceutica cercando di modulare meglio gli screening, sul tema delle vaccinazioni. Io stesso feci un’interrogazione, a proposito di spesa farmaceutica, che è un pallone gonfiato spaventoso, sul farmaco Off Label su cui, a livello italiano, vi è stata quella piccola truffa che poi è andata all’antitrust che è costata 300 milioni di euro…

 

(interruzione dell’assessore Lusenti)

 

Avastin, esattamente. Siamo proprio così sicuri che i tagli vadano fatti sul personale? Preciso che non sono contrario al fatto che si tagli il personale a fronte di azioni di riorganizzazione, però mi sembra che qui non si stia riorganizzare meglio il lavoro, ma piuttosto che si stiano tagliando posti letto, che si stiano tagliando reparti e che ci si dovrà rivolgere di più a medici con contratti che voi definiti atipici, che non sono precari, ma sono a partita iva.

La domanda è: ma in fin dei conti ci conviene? Alla fine della fiera, effettivamente quanto abbiamo risparmiato? Quanto ci costano questi tagli? È questo che vogliamo capire, e non per polemica politica, ma perché questa Regione si occupa principalmente di sanità, comparto su cui si gioca tutto il nostro bilancio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Favia.

Chiamo l'oggetto successivo:

 

4516 - Interpellanza del consigliere Favia concernente la tutela della salute dei lavoratori del porto di Ravenna e dei cittadini residenti nelle aree limitrofe ad esso.

 

Risponde per la Giunta l'assessore Lusenti.

La parola al consigliere Favia per illustrare la sua interrogazione. Prego.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

Vengo informato, ricevendo foto e video, di quanto avviene all'interno del porto di Ravenna. Posto che avevo già letto una risposta ad un atto precedente, assessore, non sono qui a chiedere che cosa dice la centralina di ARPA, perché in un'azienda insalubre all'interno della quale si lavora a contatto con vapori di metalli pesanti o, come è successo in passato, con l'amianto, i danni arrivano lo stesso, anche se a un chilometro di distanza la centralina di ARPA non registra sforamenti particolari o ne registra pochi.

Il porto di Ravenna è un grande luogo di lavoro per i soci della compagnia portuale che vi operano. Ebbene, quando si scaricano le navi con sabbie o con altri materiali e lo si fa, magari per risparmiare sull'energia elettrica, senza attivare gli aspiratori nelle tramogge si creano dei fumi tali da sembrare nebbia - ho visto foto e video -, perché scarichiamo quantitativi enormi di sabbie, cemento, inerti per il distretto della ceramica, e materiali vari. Arriva di tutto al nostro porto di Ravenna. Ho più volte ricevuto segnalazioni da operatori del porto, con materiale video e foto che testimonia queste azioni che per me sono illegittime, dove non vengono attivate tutte le procedure di sicurezza che andrebbero attivate.

Io non so che cosa fare, però abbiamo l’USL, abbiamo ARPA, cerchiamo di stringere un po’ di più sui controlli, perché oggi le tecnologie per lavorare meglio e in sicurezza ci sono. In parte non le hanno, ma non sono troppo indietro in termini di tecnologie, ma in parte non le usano. Visto che, purtroppo, anche facendo una mappatura delle esenzioni dei farmaci che si usano a livello oncologico, ci accorgiamo che la zona di Ravenna è una delle zone della Regione con il più alto tasso di tumori, soprattutto di quelli alla tiroide. Sarà un caso che lì vi è stata attività chimica, il porto, eccetera? Io credo di no, anche perché è una zona di mare e comunque arieggiata. Dobbiamo riservare grande attenzione ai temi della salute, dell'ambiente e della salute sul posto di lavoro, perché con calma, negli anni, a volte non fanno notizia, a meno che non vengono fatte cause collettive, ma le persone muoiono quando arrivano alla vecchiaia. Pertanto, la soglia deve essere sempre molto alta, e soprattutto cerchiamo di stringere sui controlli sul porto, perché le segnalazioni aumentano. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Favia.

La parola all'assessore Lusenti per la risposta. Prego.

 

LUSENTI, assessore: Grazie, presidente.

Per quanto riguarda il primo quesito dell’interpellanza riguardante la salute dei lavoratori e la sicurezza delle aziende operanti nel porto di Ravenna, si precisa che l'azienda Usl di Ravenna svolge abitualmente attività di vigilanza sulle attività lavorative che si svolgono presso il porto di Ravenna, sia nell'ambito di piani di lavoro programmati, sia in risposta a richiesta mirate e segnalazioni puntuali, con particolare riferimento sia alle operazioni di sbarco e imbarco delle merci, sia alle attività connesse alla cantieristica navale.

L'attività di vigilanza e ispezione in ambito portuale attiene alla sicurezza sul lavoro e alla valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori, è tesa alla verifica del rispetto delle norme specifiche materie, ma anche alla verifica della corretta adozione di procedure e di buone prassi aziendali per il contenimento della formazione di polveri nelle fasi di scarico/carico, trasporto e deposito delle merci sfuse. I controlli effettuati sono inoltre rivolti a prevenire quei comportamenti, anche omissivi, che possono generare la formazione di polveri diffuse anche per via indiretta.

In particolare nell'anno 2012 e nel primo semestre del 2013, l'Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl di Ravenna ha effettuato 98 sopralluoghi, nel corso dei quali sono state controllate 80 aziende operanti in 50 diversi cantieri.

L'attività ispettiva svolta in questo periodo, integrata con specifiche azioni preventive di informazione e assistenza alle imprese, ha portato alla contestazione di 17 violazioni di norme di igiene e sicurezza del lavoro, di cui 12 sono state rilevate nel corso di attività di sbarco e imbarco merci, e 5 nell'attività di cantieristica navale.

Per quanto riguarda, invece, gli aspetti più generali dovuti all'inquinamento da polveri, è utile ricordare che nella provincia di Ravenna la rete di monitoraggio della qualità dell'aria, ristrutturata alla fine del 2012, prevede varie stazioni di monitoraggio utili alla verifica del rispetto dei limiti per la protezione della salute umana, e i dati riscontrabili giornalmente non evidenziano per l'area ravennate una situazione diversa, per quanto riguarda l'inquinamento da polveri sottili, rispetto a quella regionale.

Ciononostante, la polverosità derivante dalle attività che interessano l'area portuale di Ravenna e le sue zone limitrofe è un problema ben presente alle amministrazioni locali che, negli ultimi 10 anni, si sono adoperate per individuare e far applicare strategie di mitigazione.

Dal 2003, sono attivi protocolli tra l’Autorità portuale, l’Asl di Ravenna, ARPA, associazione industriali e associazioni sindacali dei trasporti, per la limitazione delle emissioni e dispersione di polveri da merci polverulente in porto, che ha portato ad alcuni interventi procedurali messi in atto dalle aziende per limitare la polverosità diffusa e migliorare la qualità dell'aria nell'area portuale di Ravenna.

I sottoscrittori del protocollo si sono fatti carico, tra l'altro, degli oneri derivanti dall'adeguamento di una stazione di monitoraggio della qualità dell'aria in area portuale a gestione pubblica (stazione SAPIR), rilevante a livello locale per mantenere monitorata l'entità delle emissioni prodotte dalle attività portuali e dalla vicina zona industriale, e per valutare il contributo che questo importante settore economico fornisce sulla qualità dell'aria di Ravenna in generale.

Negli ultimi cinque anni (se si esclude il 2011, particolarmente critico per i PM10 su tutta la rete di controllo della qualità dell'aria regionale), in corrispondenza della stazione di monitoraggio denominata SAPIR si rileva una stabilità nelle concentrazioni medie annuali, con un lieve decremento nel 2012, mentre il numero dei superamenti rimane elevato ed oscilla fra i 105 del 2012 e i 134 del 2010.

La Provincia, recentemente, ha provveduto ad inserire nuove misure gestionali per gli operatori del porto in sede di rilascio delle autorizzazioni alle emissioni diffuse, in ottemperanza a quanto previsto dal decreto legislativo n. 152 del 2006, i cui risultati potranno verificarsi solo in futuri monitoraggi.

Queste misure gestionali, definite attraverso apposite procedure operative, consentono ad ARPA di verificarne il rispetto sia nell'ambito dei controlli sulle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia, sia nell'ambito della propria attività istituzionale.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, assessore Lusenti.

La parola al consigliere Favia per la replica. Ha quattro minuti, consigliere. Prego.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

Devo dire che ero conoscenza del protocollo d'intesa. Ovviamente, non sono cose che comunque ci fanno stare tranquilli, assessore. Infatti, tutti ricordiamo che cos'è successo con l'Ilva, dove fu lo stesso Riva ad investire un po' di soldi per poter vendere un po’ di fumo.

Ebbene, la stazione è una cosa necessaria. Il compito di controllare, comunque, è prima di tutto del pubblico, anche sotto il profilo del finanziamento; compito del privato è invece quello di pagare la mitigazione, che non è la stazione di controllo.

Ora, a Ravenna il problema delle polveri esiste ed è importante, perché - ripeto - le quantità di materiale scaricato sono mastodontiche. Ricordiamo cosa avviene: arriva la gru che prende le sabbie dalle navi, le sabbie vengono scaricate nei container, il tutto all'aria aperta, tanto da alzarsi dei fumi incredibili. Esistono - lo ricordo - strumenti di mitigazione come gli aspiratori, che però consumano tantissima energia elettrica, ed è per questo che non vengono accesi ed, in questo senso, secondo me, dovremmo controllare di più, perché quando si arriva è difficile per l'Asl riuscire a fare questo tipo di verifica. Secondo me, dobbiamo studiare delle forme di mitigazione un po' più forti.

Ricordo che l’area in oggetto è a ridosso di un parco naturale, che i venti, in un certo senso, puliscono il porto, ma trasportano le polveri verso il centro di Ravenna. A mio avviso, lei, in qualità di assessore alla sanità, quindi responsabile della salute dei cittadini, in una delle regioni che vanta il primato in termini di numero di città che superano gli sforamenti a livello nazionale, ovvero la nostra è la zona più inquinata d'Italia, una delle più inquinate d'Europa, una delle più inquinate mondo, visto che il grosso dell'incidenza tumorale che fa stragi ogni anno, più di ogni altra cosa, è dovuto proprio a fattori ambientali o legati agli stili di vita, come sa l’assessorato alla sanità, da una parte, sugli stili di vita, specialmente per quanto riguarda l'alimentazione, fare di più, dall'altra, per quanto riguarda i fattori ambientali, poiché respiriamo un'aria avvelenata, dovremmo cercare di essere più determinati. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Favia.

Chiamo l'oggetto successivo:

 

4525 - Interpellanza dei consiglieri Pollastri e Camorali circa l'ammontare dei trasferimenti di fondi dalla Regione all'ASL di Parma per servizi convenzionati ed i relativi tempi, con particolare riferimento al Centro socio-sanitario "S. Maria ai Servi".

 

Risponde per la Giunta l'assessore Lusenti.

La parola al consigliere Pollastri per illustrare l'interrogazione. Prego.

 

POLLASTRI: Grazie, presidente.

La collega Camorali ed io, in qualità di firmatari, abbiamo depositato, ormai alcuni mesi orsono, assessore, quindi è un po’ datata…

 

(interruzione dell’assessore Lusenti)

 

Certamente, ovviamente non mi riferivo ad una eventuale sua responsabilità, ma dico che magari non è attuale, ecco, non è un question time, è questo che intendevo dire.

Avevamo fatto una richiesta, come lei sa, da parte mia sempre molto neutra, sempre molto riguardante il tipo di informazione che potete fornirci in quest'Aula, in quanto a Parma si trova un centro socio-sanitario "Santa Maria ai Servi" di proprietà della "Fondazione Don Gnocchi", che ospita un moderno centro di riabilitazione neuromotoria e cardiologica, un centro importante che conta ben 80 posti letto - assessore, l’ho visitato personalmente, sicuramente anche lei -, un nucleo di riabilitazione di 20 posti letto di degenza residenziale, un ambulatorio poli-specialistico che offre servizi di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, nonché di informazione e valutazione sugli ausili sanitari.

Poiché questo centro, come tutti i presidi che fanno capo alla "Fondazione Don Gnocchi", che citavo in premessa, costituisce innegabilmente un’eccellenza sul nostro territorio regionale, ancorché avendo sotto il profilo giuridico natura privatistica, è convenzionato con l’Asl di Parma, come lei ben sa, ci è giunta notizia - chiediamo se questa notizia ha fondamento, ché l’atto ispettivo serve proprio a questo - che ultimamente sono intervenute alcune scelte di carattere meramente organizzative, perché, ripeto, sotto il profilo sanitario è un centro che funziona molto bene, quali ferie prolungate, blocco delle assunzioni, dilazioni dei pagamenti, che hanno iniziato a destare una certa preoccupazione presso il personale. Dico questo perché nel centro, pur trovandosi a Parma, ci sono dei cittadini piacentini sia nel personale sia tra i pazienti.

Assessore, considerato che, secondo alcune voci sembrerebbe - come lei sa, io sono sempre molto prudente quando parlo, privilegio sempre il condizionale - che quanto sopra rappresentato sia dovuto alla carenza di liquidità, causata dai ritardi nei trasferimenti dei fondi utili al rimborso dei servizi convenzionati dalla Regione all’Asl di Parma e da quest’ultima al Centro "Santa Maria ai Servi".

Fatte tutte queste premesse sull’eccellenza e sul buon funzionamento di quest’importante centro, sulla sua natura, sul fatto che la Regione, tramite l’Asl di Parma, ha questo rapporto di convezione, interpelliamo la Giunta, quindi l’assessore con delega alla sanità, per avere rassicurazioni - la metto su questo piano -  se quanto rappresentato in premessa corrisponda al vero; per sapere a quanto ammonta la cifra che deve - o doveva, aggiungo io - essere trasferita dalla Regione all’Asl di Parma per i servizi convenzionati; e per sapere quali siano i tempi previsti per la liquidazione.

Inoltre, anche se non l’ho specificato, se vi fossero stati dei ritardi o qualche malfunzionamento, le chiediamo - assessore, lo dico costruttivamente - di cercare di vigilare perché, come lei mi insegna, ribadisco che stiamo parlando di un centro molto importante per i pazienti non solo di Parma, ma anche per quelli che vengono anche da altre province e penso anche da altre regioni, donde il motivo della richiesta di informazioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, consigliere Pollastri.

La parola all'assessore Lusenti per la risposta. Prego.

 

LUSENTI, assessore: Grazie, presidente.

Come giustamente ricordava il consigliere Pollastri, l'interpellanza è del 25 settembre. lo richiamo perché la risposta che sto per fornire valeva il 25 settembre, vale oggi e valeva anche in precedenza, non vi è stato alcun cambiamento nel merito delle cose che andrò ad elencare in questo scorrere di mesi.

L'azienda sanitaria Asl di Parma ha sempre garantito i pagamenti delle prestazioni di degenza e specialistica, in assenza di specifiche contestazioni, entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fatturazione, come previsto dagli accordi regionali vigenti, ad eccezione delle prestazioni erogate a cittadini residenti in altre regioni, ma solo per la quota superiore al tetto definito dal fatturato dell'anno precedente, che viene tuttavia regolata e liquidata al ricevimento dei dati definitivi della mobilità extraregionale, in ottemperanza alle norme nazionali e alle indicazioni regionali sulla materia.

Pertanto non si ritiene che le presunte scelte organizzative - ferie prolungate, blocco delle assunzioni e dilazioni dei pagamenti - operate dalla direzione del centro socio-sanitario "Santa Maria ai Servi" di proprietà della "Fondazione Don Gnocchi", che generano preoccupazione al personale dipendente, possano derivare dalla carenza di liquidità indotta dal ritardo dei pagamenti da parte dell'azienda Usl, essendo questo ritardo nei pagamenti mai verificatosi negli ultimi anni.

 

PRESIDENTE (Aimi): Grazie, assessore Lusenti.

La parola al consigliere Pollastri per la replica. Ha due minuti, consigliere. Prego.

 

POLLASTRI: Grazie, presidente.

Sarò telegrafico perché mi pare che la risposta dell'assessore sia stata netta, sia stata assolutamente rispondente al quesito che poteva ingenerare alcune preoccupazioni, quindi la Regione e l'Asl ottemperano sia al trasferimento della liquidità per far fronte alle varie prestazioni sia per i pazienti della Regione sia per i pazienti che vengono da altre regioni, se non ho colto male, con un meccanismo un po' più lungo, ovviamente, della mobilità passiva.

Da questo punto di vista, mi ritengo rassicurato. Certamente, il quesito non conteneva questioni riguardanti quelle scelte organizzative che, però, presumo, assessore, dall'esperienza che abbiamo accumulato lei ed io in questi anni, lei mi avrebbe, su questo eventuale quesito, risposto che sono scelte interne al centro socio-sanitario "Santa Maria ai Servi" della "Fondazione Don Gnocchi".

Devo dire, quindi, che ho avuto la risposta ufficiale. Era importante averla in quest’Aula, colleghi, a beneficio non solo dei consiglieri di Piacenza e Parma, ma anche di altri consiglieri, perché, ripeto, l'interpellanza è nata proprio per l'eccellenza di questo centro, quindi questi timori che oggi in quest'Aula l'assessore Lusenti ha fugato non possono che incontrare la mia soddisfazione relativamente a che le cose procedano e funzionino bene in una struttura così valida ed importante. Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE COSTI

 

OGGETTO 4451

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base) (81)

(Continuazione esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 2099

Progetto di legge d'iniziativa del consigliere Bignami: «Modifiche alla L.R. Emilia-Romagna 8 agosto 2001, n. 24 recante - Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

OGGETTO 208

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme per la permanenza negli alloggi pubblici. Modifiche alla L.R. 8 agosto 2001, n. 24 recante: Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo»

(Abbinato)

OGGETTO 207

Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Lombardi e Bazzoni: «Nuove norme sull'assegnazione degli alloggi pubblici agli stranieri. Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 recante "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo"»

(Abbinato)

(Ordine del giorno oggetto 4451/1 - Dichiarazioni di voto e approvazione) (102)

(Ordine del giorno oggetto 4451/2 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (103)

 

PRESIDENTE (Costi): Riprendiamo i nostri lavori sul progetto di legge 4451, Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)», che è il testo base a cui sono abbinati i progetti di legge oggetti 2099, 208 e 207.

Nella seduta antimeridiana eravamo in fase di dichiarazione di voto congiunta relativamente agli emendamenti e all’articolo 20.

Prima di dare la parola ai consiglieri Pariani e Favia, che erano iscritti a parlare in sede di dichiarazione di voto, nomino scrutatori i consiglieri Luciano Vecchi, Carini e Pollastri.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Pariani. Ne ha facoltà.

 

PARIANI: Grazie, presidente.

Voglio dire che trovo importante che la maggioranza dell'Emilia-Romagna condivida un'idea politica e cioè che i diritti delle persone che riguardano gli ambiti di carattere sociale sono diritti individuali e inviolabili, e che non possono essere messi in discussione dalle caratteristiche della famiglia a cui appartengono. Questo è il principio a cui l'Emilia-Romagna e il centro-sinistra dell'Emilia-Romagna si sono attenuti per quanto riguarda l'applicazione dei diritti sociali in tutti i campi, a partire dalla casa. È questa la ragione per cui, al di là di una norma nazionale sui matrimoni tra persone di sesso diverso o di sesso uguale, qui è scritto, al comma 4, che ciascuna persona, all’interno di una famiglia, ha quei diritti.

Io ritengo che questo sia stato un punto avanzato e che lo sia ancora in questo Paese, che è in grado di accogliere anche le istanze che sono state indicate dalla Corte europea o dalla nostra Corte costituzionale. Non ritengo quindi che su questa materia si debba accedere ad alcun caso di voto di coscienza. Il PD esprime una posizione politica da questo punto di vista, quindi non c'è, consigliere Grillini, da far richiamo ai consiglieri del Partito Democratico sul voto di coscienza, perché noi abbiamo una posizione politica chiara: non stiamo discutendo di una legge sulle unioni civili o sul matrimonio, che spetta al Parlamento fare, ed è anche per questa ragione che io ritengo che il primo di questi emendamenti non abbia ragion d'essere, perché sposta su una legge regionale un tema di carattere nazionale, rischiando peraltro di inficiarne la legittimità. Ma ribadiamo con forza la nostra posizione. Qui c'è chi ha lavorato e lavora sui diritti delle persone concretamente, e chi - lo dico con il massimo rispetto nei confronti del consigliere Grillini, di cui conosco le battaglie storiche che personalmente condivido - vuole piantare bandierine. Qui non è necessario piantare bandierine, perché c'è già il bandierone che copre i diritti sociali delle persone, che sono diritti individuali inviolabili, come la Regione Emilia-Romagna ha già da tempo affermato.

È per questa ragione - lo ribadisco - che il nostro sarà un voto di astensione, perché non vuole essere un voto contro il tema dei diritti, ma riteniamo altresì che quella bandierina sia inutile in quanto c'è già, appunto, il bandierone che copre i diritti sociali delle persone in Emilia-Romagna. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Pariani.

Ha chiesto la parola il consigliere Favia. Ne ha facoltà.

 

FAVIA: Grazie, presidente.

Il mio voto, ovviamente, è favorevole, avendo io sottoscritto l'emendamento del consigliere Grillini. Io ho fatto un ragionamento diverso. Riconosco la verità, sotto il profilo amministrativo, di quanto ha detto la consigliera Pariani nel suo primo intervento. Questa legge, sotto il profilo amministrativo, copre e tutela questo tipo di diritti, e l'ho fatto presente come prima rimostranza, quando mi fu sottoposto l'emendamento, al consigliere Grillini. Tuttavia, dopo una riflessione, abbiamo fatto una valutazione di natura politica, e non mi si venga a dire che tutti i passaggi nelle nostre leggi vengono fatti solo per cogenza amministrativa, ci sono anche altri valori.

In questo momento, non credo si tratti di mettere o non mettere bandierine. Si tratta di assumere una posizione politica forte, che non è amministrativa, perché, da questo punto di vista, riconosco alla consigliera Pariani che la legge tutela questo tipo di situazioni.

In commissione abbiamo avuto modo di approfondire - devo dire che su questa legge i lavori della commissione sono stati fatti in maniera seria -, ci siamo riuniti in sei sedute, questo tema emerse, leggemmo il combinato-disposto, perché in effetti bisogna valutare il combinato-disposto con l'articolo che viene dopo. Ma questo non toglie che ci sia un valore politico dietro l'emendamento proposto dal consigliere Grillini, con il quale convengo che vi è qualcuno che ha paura di scrivere certe cose. Ma siamo su una discussione politica, che rappresenta un messaggio, quindi non dirò che abbiamo un problema di copertura di certi diritti, perché - e ci sono i verbali della commissione - vi è un'interpretazione autentica, vi è il combinato con gli articoli successivi, è chiaro, anzi la legge allarga ancora di più, comprende ogni tipo di relazione, purché ci sia assistenza materiale e morale, quindi si è voluta tenere aperta, però qui c'è qualcuno che ha paura di scrivere certe parole in una legge. In tal senso, condivido assolutamente le parole del consigliere Grillini. Ed è un messaggio politico che invece noi dobbiamo dare senza paura. Non dobbiamo cercare di arrampicarci sul tema dei diritti civili calibrando la comunicazione facendo in modo di non urtare certe sensibilità. Io credo invece che la comunicazione possa essere diretta. Per questo ho sottoscritto l'emendamento, e non perché la nostra Amministrazione non garantisca certi diritti, ma perché sussiste un tema politico, ed io credo che sia più giusto dare un messaggio chiaro e formulare il testo aggiungendo o inserendo l'emendamento del consigliere Grillini. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Favia.

Ha chiesto la parola il consigliere Filippi. Ne ha facoltà.

 

FILIPPI: Grazie, presidente.

Sul progetto di legge inerente alla disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo sono spesso intervenuto lamentandomi nei confronti del centro-sinistra di questa Regione perché il termine famiglia si legge pochissime volte, anzi il più delle volte non si legge affatto, quindi sono intervenuto per il problema esattamente opposto rispetto a quello che ha sollevato il mio collega Grillini. Solo che quando un problema lo solleva il collega Grillini è un diritto, è una cosa sacrosanta e quindi va bene, quando lo solleviamo noi che su questi temi la pensiamo esattamente al contrario di come la pensa Franco Grillini passiamo per razzisti. Ecco, io vorrei sottolineare questo concetto: coloro che privilegiano e che continuano a privilegiare le unioni gay, che difendono le famiglie di omosessuali, che incoraggiano certe prese di posizione e che sparano sempre a zero contro la famiglia, sono fuori strada, avulsi al buonsenso comune.

La Costituzione è particolarmente chiara in tal senso, negli articoli 29, 30 e 31 si riconoscono i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Lo dice la Costituzione e non il consigliere Filippi. Per famiglia si intende unione tra uomo e donna, per noi la famiglia è una e una soltanto. Non esistono dieci tipi di famiglie, altrimenti si crea confusione. La famiglia è quando due persone di sesso diverso si sposano e si uniscono; le altre chiamatele unioni, chiamatale come volete ma inventate un altro nome, non potete usare nomi che vengono già usati per termini molto più nobili. Il mio voto quindi, ma credo anche di tutto il gruppo di Forza Italia, sarà un voto completamente contrario all’emendamento 144 presentato dal consigliere Grillini che continua a farsi pubblicità in modo strumentale su temi che non possiamo condividere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Filippi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. In realtà i temi già affrontati dal collega Filippi sottraggono merito a questo intervento che è di evidente contrarietà rispetto a quello che veniva invocato dal collega Grillini e conseguentemente, oltre che ribadire il voto contrario, riteniamo che questa proposta si pone evidentemente in contrasto con gli emendamenti che abbiamo formulato con cui invece si chiede di valorizzare il ruolo della famiglia su questo tessuto legislativo.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.

 

BARBATI: Ovviamente preannunciando che voterò quello che ho firmato insieme al collega Grillini e al collega Favia. Intervengo soltanto per dire che questa Regione ha avuto in altri tempi molta forza e molto coraggio affrontando a volte, addirittura contro una normativa statale che non era adeguata, anche battaglie che riteneva giuste. Ne conosco molte ma non le cito, ma ovviamente mi viene sempre in mente la storia degli asili più belli del mondo che se non fosse stato proprio per la volontà anche di questa Regione di dare un’istruzione di un certo tipo non ci sarebbero stati, visto che la normativa nazionale prevedeva ben altro.

Adesso non siamo in una situazione di questo tipo ma stiamo per legiferare su un atto che può essere anche amministrativo ma niente di quello che noi facciamo non ha un carattere politico perché siamo qui a rappresentare forze politiche, quindi per me è politica qualsiasi atto o risoluzione che noi votiamo. Adesso che improvvisamente non abbia più forza non credo sia corretto. Non voglio neanche discutere sul fatto che qui esista qualcuno che vuole o meno sfruttare una bandierina o una bandierona perché - lo dico anche alla collega Pariani - possiamo avere idee diverse ma queste idee le stiamo dicendo da tempo anche al di là di attaccare in questo momento una bandierina da qualche parte. Io non dico che lei oggi vuole attaccare la sua bandierina a tutela delle famiglie classiche perché credo che in questo si siano già espressi in molto corretto e molto chiaro sia il consigliere Bignami sia il consigliere Filippi, quindi non credo che lei voglia sostenere questo. Secondo me è anche ambiguo questo tipo di atteggiamento.

Tra l’altro dico anche al consigliere Mazzotti che non è che gli emendamenti che si presentano in Aula non hanno valore perché il PD lo fa continuamente, e sono emendamenti che portano una data non sospetta, perché non li abbiamo scritti oggi. È chiaramente un’idea di una società che si evolve e che prende atto che all’interno del discorso famiglia esistono varie tipologie di famiglie e che non è vero che la famiglia è fatta solo da un uomo e da una donna, perché non è così e lo dice la società.

La società si è evoluta al di là di tutto ed è forse più avanti rispetto a quelle cose che discutiamo qua dentro. Se il PD non voterà questo emendamento è ovvio che saranno problemi suoi ma credo che però varrebbe la pena di fare qualche passo avanti, di definire chiaramente che tutte le persone che sono legate da vincoli affettivi hanno gli stessi diritti. Ce li hanno le coppie di fatto, anche se decidono di non sposarsi ufficialmente, e ce li hanno le coppie dello stesso sesso. Ormai lo dice il mondo intero. Come Italia saremo in ritardo, ma prima o poi la storia andrà avanti anche in Italia e ci pareva che visto il coraggio che questa Regione ha avuto anche per altre tematiche anche oggi potesse diventare più coraggiosa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Barbati. Non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto. Ricordo che gli scrutatori sono i consiglieri Vecchi Luciano, Carini e Pollastri. Partiamo dall’emendamento 144, a firma dei consiglieri Grillini, Barbati e Favia. La consigliera Noè e la consigliera Barbati hanno chiesto di procedere con la votazione elettronica.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 144, a firma dei consiglieri Grillini, Barbati e Favia, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

37

Favorevoli

 

6

Contrari

 

10

Astenuti

 

21

 

L’emendamento 144 è respinto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Barbieri. Ne ha facoltà.

 

BARBIERI: Grazie, presidente. Solo per segnalare che anche oggi pomeriggio, come questa mattina, io e la consigliera Serri siamo invertiti come voto.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Barbieri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Ovviamente il mio voto è contrario.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare il consigliere Casadei. Ne ha facoltà.

 

CASADEI: Grazie, presidente. Volevo annunciare la mia astensione al voto.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Casadei. Il consigliere Casadei si è astenuto. Non ci sono altri interventi, per cui passiamo all’emendamento successivo.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 86, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 86 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 87, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 87 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 88, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 88 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 145, a firma dei consiglieri Grillini e Barbati.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 145 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 20 è approvato.

Passiamo all’art. 21 (Sostituzione dell’art. 25 della legge regionale 24) su cui insistono sedici emendamenti. L’89 e il 90 sono a firma Bignami, il 17 a firma Donini e Sconciaforni, il 98, il 99 e il 100 a firma Bignami, il 142 e il 143 a firma Noè, il 92, 91, 93, 94, 95, 96, 101 e 97 a firma Bignami.

Apro il dibattito generale sull’art. 21 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Donini. Ne ha facoltà.

 

DONINI: Grazie, presidente. Nel mio caso il tema lo riporto in Aula dopo averlo proposto nella discussione in Commissione e mi riferisco al secondo comma dell’art. 21, quello che sancisce dieci di inibizione della possibilità di fare domanda per l’accesso all’ERP a coloro che hanno occupato o concorso all’occupazione di alloggi ERP. Premetto che io non ritengo che sia corretto sostenere le occupazioni come forma di accelerazione per ottenere una casa ERP bypassando in questo modo la graduatoria, però credo che questa formulazione enfatizzi un fenomeno che nella nostra regione è quasi inesistente. Mi riferisco per esempio, al di là dei fatti di cronaca riportati oggi sui quali ci sono già le leggi dello Stato che stabiliscono in che modo gestirla e intervenire, a quelle iniziative spesso di carattere politico-provocatorio che hanno avuto come riferimento non case Acer occupate ma alloggi sfitti che sono avvenute, come dicevo prima, in una quindicina di casi in tutta la regione e che riguardano quel patrimonio sfitto, e quindi non assegnato, per dichiarare in questo modo attraverso queste iniziative politiche per stimolare una presa di coscienza da parte di chi avrebbe il dovere di intervenire per rendere disponibili gli alloggi e dare la risposta ai tanti che sono presenti nelle nostre graduatorie. Prevedere una punizione di questo tipo non solo, ripeto, enfatizza un fenomeno che non credo che sia da enfatizzare ma è sbagliato come approccio. Ricordo che recenti sentenze per esempio della Corte di Cassazione l’hanno depenalizzato questo come reato quando in questo modo si affronta il grave disagio abitativo. Inoltre all’art. 24 della medesima legge appare in una fattispecie diversa un’inibizione dalla possibilità di fare domanda per l’accesso all’ERP di soli due anni da parte di chi per esempio gli sia stata revocata la concessione dell’alloggio perché ha utilizzato l’alloggio per scopi illeciti o immorali. In questo caso, laddove ci sono dei veri e propri reati, la legge prevede due anni di inibizione. Adesso non sono qui a mercanteggiare il numero degli anni dell’inibizione perché ritengo che sia sbagliato l’approccio contenuto nel comma del quale chiedo la cassazione, credo che questo parallelo che ho anche fatto in Commissione di per sé dimostri come la ragione per la quale è stata proposta questa modifica della 24, che non c’era, è molto ideologica, è ingiusta per il tipo di sanzione che viene prevista ed è totalmente sperequata rispetto ad altre indizioni su altre fattispecie di sbagliati comportamenti previsti nella legge. Non aggiungo altro, credo di essere stata chiara e spero che ci sia un ripensamento. Ci sono già gli strumenti che i Comuni hanno nelle loro mani per poter intervenire anche rispetto a questo fenomeno senza che questo tra le tante possibili modalità di manifestazione di una tensione e di un conflitto non risulti inserendolo in questo modo in legge l’unico sanzionato e così gravemente punito.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Donini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Intanto chiedo la votazione elettronica per gli emendamenti 89, 92, 98, 99 e 100. Con questi emendamenti noi intendiamo subordinare le graduatorie e la formazione delle stesse a dei vincoli precisi a cui assoggettare i Comuni e in particolar modo introducendo una serie di elementi che vincolino nella conduzione degli enti stessi la presenza di alcuni elementi che a nostro modo di vedere si rendono indispensabili. In primo luogo la produzione del certificato di cittadinanza italiana.

Vien da sé che l’andamento della votazione e la sistematica ricusazione degli emendamenti che abbiamo finora presentato con cui auspicavamo che la maggioranza cessasse la discriminazione compiuta ai danni degli italiani si è invece concretizzata fino a oggi in un persistere di questa discriminazione e in un rifiuto dell’impianto e della correzione dell’impianto che avevamo avanzato in questa sede.

Analogamente e in coerenza con un precedente nostro emendamento abbiamo individuato nell’introduzione della lettera "I" dell’art. 21 che interagisce sull’art. 25 della legge 24 un ulteriore vincolo per gli enti locali i quali dovrebbero, a nostro modo di vedere, premiare fino in sede regolamentare soluzioni che consentono l’insediamento dei nuclei familiari del personale civile militare delle pubbliche amministrazioni, di pubblica sicurezza e le altre categorie che già abbiamo individuato nel precedente intervento.

Abbiamo anche richiesto - Presidente, chiedo il voto elettronico anche sull’emendamento 97 - che avanzando un emendamento venga integrato quel concetto di mediazione sociale con una sanzione, e diversamente non comprenderemmo che regola può essere una regola che non prevede una sanzione, sancendo che in casi particolarità di conflittualità evidentemente con tutti i soggetti coinvolti in un’assegnazione dall’ente ai vicini vi possa essere la decadenza dall’alloggio.

Tutti questi elementi sono funzionali a rendere più ferma, più nitida e netta la regolamentazione alla disciplina di questo impianto legislativo che ahimè si avvia, visto anche il sistematico rifiuto degli emendamenti stessi, a diventare un pessimo testo di legge.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Intervengo per motivare i miei emendamenti (142 e 143) per i quali chiedo che ci si esprima con il voto elettronico, dove, per quanto riguarda il 142, si chiede che questa legge regionale preveda che i Comuni nel definire i criteri di priorità per l’assegnazione degli alloggi e dei relativi punteggi da attribuire alle domande e tenga conto anche dei periodi di residenza del richiedente nel Comune di riferimento così come anche della durata della permanenza del richiedente stesso nella graduatoria per l’assegnazione degli alloggi. Questi due emendamenti partono dal presupposto che purtroppo oggi l’esigenza di molti cittadini è un’esigenza che si ritrova a fare i conti con una legge che ahimè produce sempre probabilmente delle sperequazioni di trattamento dal momento che, soprattutto per quanto riguarda la modalità di redazione della graduatoria, ci si ritrova che stando ai criteri prevalentemente ricorrenti...

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Costi): Chiedo ai colleghi di astenersi dal fare questo brusio.

Mi scusi, consigliera. Prego.

 

NOÈ: Praticamente con questi due emendamenti si chiede che questa Regione, sempre per le stesse motivazioni che adducevo prima, dia una sorta di criterio generale nell’individuare i criteri che debbano ispirare la redazione della graduatoria. Lo dico perché effettivamente ci sono dei Comuni che oggi valorizzano l’anzianità di permanenza in graduatoria nella determinazione del punteggio, però sono quelle situazioni che sono rimesse alla singola discrezionalità dei Comuni e credo che invece sarebbe opportuno oggi, con le leggi che andiamo a fare soprattutto in sede di rivisitazione di quelle esistenti, di garantire anche un’omogeneità di trattamento, quindi l’obiettivo in questa sede è sicuramente di prendere atto di una lamentela che oggi sempre più viene sollevata da parte dei cittadini emiliano-romagnoli che prendono atto che gli alloggi sono sempre più, quantomeno negli ultimi tempi - basta andare a vedere come si caratterizza la domanda, che è prevalentemente rappresentata da cittadini extracomunitari - assegnati a cittadini residenti con grandi difficoltà ma soprattutto forse l’ingiustizia più grave è che l’anzianità di permanenza e di iscrizione in lista non rappresenta spesso un elemento a garanzia di chi è iscritto da parecchio tempo. C’è il rischio che purtroppo persone che si sono iscritte già da tempo si ritrovano a essere superate nelle graduatorie molto velocemente pur essendo già presenti nella lista da parecchio tempo. Io credo che questi due emendamenti vadano nella direzione di riconoscere un’esigenza che si sta sempre più affermando e soprattutto credo che sarebbe anche giusto restituire...

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Costi): Si sente un brusio che non permette né di parlare né di ascoltare. Vi prego per piacere di non parlare in Aula oppure di parlare pianissimo.

Scusi, consigliera. Prego.

 

NOÈ: Con questi due emendamenti non è che si voglia ledere il rispetto delle autonomie locali, però credo che mai come in questo momento si debba evitare che i Comuni riservino nei loro regolamenti delle disparità di trattamento. Vorrei anche far presente che quello che io oggi formalizzo negli emendamenti fa parte di alcuni requisiti e di alcune caratteristiche già previste nei criteri adottati da alcuni Comuni della nostra regione, quindi credo che sarebbe opportuno dare un segnale di sensibilità, se non altro per restituire a tutti quegli emiliano-romagnoli che nel passato hanno contribuito con il versamento dei propri tributi al conseguimento di un certo livello sociale e alla possibilità di costruire determinati alloggi un diritto che non gli venga leso semplicemente per un meccanismo regolamentare che fa sì che molti codici rossi sorpassino improvvisamente dei codici verdi che rimangono a vita tali. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Noè.

Ha chiesto di parlare il consigliere Cavalli. Ne ha facoltà.

 

CAVALLI: Grazie, presidente. Per ribadire che appoggiamo molto convintamente gli emendamenti della collega Noè, perché credo che già diversi Comuni adottino questi regolamenti e sarebbe opportuno introdurli nella legge attuale, quindi chiedo anche alla consigliera Noè, se lo permette, di sottoscrivere questi due emendamenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Cavalli.

Prima di mettere in votazione le chiedo di sottoscrivere. Non ci sono più interventi in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 89, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

32

Favorevoli

 

9

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 89 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 90, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 90 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 17, a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 17 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 98, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

31

Favorevoli

 

7

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 98 è respinto.

Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Dichiaro il mio voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Noè.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 99, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

8

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 99 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 100, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

9

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 100 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 142, a firma della consigliera Noè a cui si è aggiunta la firma del consigliere consigliere Cavalli, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

10

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 142 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 143, a firma dei consiglieri Noè e Cavalli, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

10

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 143 è respinto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.

 

FAVIA: Grazie, presidente. Ho fatto un errore con le votazioni. Ero astenuto sul precedente e favorevole su quello che abbiamo appena votato.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Favia.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 92, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

32

Favorevoli

 

9

Contrari

 

22

Astenuti

 

1

 

L’emendamento 92 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 91, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 91 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 93, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 93 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 94, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 94 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 95, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 95 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 96, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 96 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 101, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 101 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 97, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

11

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 97 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’art. 21 è approvato.

Ha chiesto di parlare la consigliera Donini. Ne ha facoltà.

 

DONINI: Grazie, presidente. Io e il consigliere Sconciaforni sull’art. 21 votiamo contro.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Donini.

Passiamo all’emendamento 102 a firma del consigliere Bignami che istituisce un nuovo articolo. Apro il dibattito generale. Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Preliminarmente chiediamo il voto elettronico. Con l’emendamento chiediamo che il contratto di locazione o, meglio, nell’assegnazione dell’alloggio questo venga subordinato a un termine di validità e visto che purtroppo è stato rigettato l’emendamento con cui proponevamo controlli annui vincoliamo un eventuale esito negativo del controllo all’esito della formale, anche se non reale, riconsegna dell’alloggio alla condizione di cui all’art. 15 e dei regolamenti comunali che si traducono in una verifica di una gestione e una manutenzione dell’ordinario stato dell’alloggio che, ove non ricorrente, ne determina la decadenza.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Non ci sono altri interventi in dibattuto generale, per cui apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 102, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

35

Assenti

 

15

Votanti

 

34

Favorevoli

 

11

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 102 è respinto.

Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Aggiungo il mio voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Noè.

Aggiungiamo anche il voto contrario del consigliere Piva.

Passiamo all’art. 22 (Modifiche dell’art. 27 della legge regionale 24) su cui insistono sette emendamenti. L’emendamento 14 è a firma del consigliere Mazzotti, il 106, 103, 104, 105, 106 e 108 a firma Bignami. Apro il dibattito generale su emendamenti e articolo.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiediamo la votazione elettronica sugli emendamenti 104, 105, 106 e 107. Proseguendo nella distinzione che abbiamo realizzato in ordine alle criticità che abbiamo individuato sulla legge chiediamo che il diritto al subentro sia riservato ai richiedenti residenti in Italia, vista la ricusazione completa che è stata fatta dalla nostra proposta di privilegiare coloro che siano italiani ma che almeno in questo caso che siano regolarmente residenti in Italia da almeno dieci anni. Il tema dei dieci anni è ripropositivo tra l’altro della normativa che esiste in materia di riconoscimento dell’assegno sociale che prescrive che si debba essere in Italia da almeno dieci anni. Chiediamo altresì l’abrogazione delle parole "stabile" e "convivenza", in discussione abbiamo lungamente discusso in ordine al fatto che la figura del more uxorio non fosse disciplinato normativamente e che quindi questo creasse una difficoltà in ordine a quello che è il portato giuridico di questa figura ibrida e comunque non riconosciuta nel nostro ordinamento. L’emendamento 108, che credo insista su questo articolo - chiedo supporto alla Segreteria - per il quale chiedo il voto elettronico, anche in questo caso si pone nell’alveo delle proposte già formulate e ragionando che dove vi fosse l’abbandono dell’alloggio da parte dell’assegnatario anche i componenti del nucleo perdono il diritto all’alloggio occupato. Questo mi pare in realtà una norma correttiva di quello che già si era valutato in Commissione, però la maggioranza non ha presentato nulla a riguardo.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare il consigliere Grillini. Ne ha facoltà.

 

GRILLINI: Grazie, presidente. Naturalmente sono contrario agli emendamenti proposti dal consigliere Bignami, in modo particolare per quanto riguarda l’abrogazione della dicitura more uxorio perché già in questa legge c’è poco e se poi andiamo a cancellare anche quel poco che c’è non rimane nulla. Questa mattina ho cercato di, sia pure rapidamente perché il tempo era quello che era, spiegare in termini giuridici, in termini stringati, quello che la giurisprudenza italiana ha detto sul riconoscimento delle nuove famiglie e il consigliere Bignami ha detto moltissimo. È chiaro che sul piano politico uno la può pensare come gli pare e comportarsi come crede, ma sul piano giuridico non ci possiamo prendere in giro. Quando per esempio c’è una sentenza della Corte costituzionale del 1986, che io ho citato stamattina, che parla di possibilità di ereditare l’affitto della casa per i conviventi, poi la cosa c’è nella legge sulle assicurazioni e sugli incidenti stradali, poi c’è in un sacco di altre norme, poi c’è nel riconoscimento delle corti di merito, ci sono un sacco di situazioni dove questa questione è stata riconosciuta, ci sono mille esempi di sofferenza indotte dall’assenza di una normativa più precisa e su questo ovviamente potrei essere d’accordo col consigliere Bignami, ovviamente non certamente sul merito, sull’idea che finalmente bisognerebbe che lo Stato precisasse meglio. Io per quanto riguarda le competenze delle Regioni ho tentato prima di garantire un’idea più precisa anche sul piano regionale e vorrei dire alla collega Anna Pariani che è sbagliato accusarmi di volere piantare delle bandierine perché ormai sono quarantatre anni che lavoro su questi temi, quindi si può dire magari a qualcun altro ma certamente non a me. Vorrei anche dirle che tutte le volte che potrò di qui a fine legislatura, visto che ormai siamo in discesa verso la fine della legislatura, in tutti i modi, in tutte le forme, in tutti i luoghi in cui io potrò...

 

PRESIDENTE (Costi): Scusi, consigliere Grillini.

Chiedo a tutti i colleghi consiglieri di abbassare i cellulari. È da questa mattina che ci sono i cellulari in continuazione che suonano. Siamo in un’Aula assembleare, per cui per piacere abbassate i toni dei cellulari.

Scusi, consigliere Grillini.

 

GRILLINI: Mi dichiaro disponibile a fare un corso di formazione per silenziare i cellulari e rispondere bluetooth. Ci sono dei bluetooth con i vibratori che sono molto efficaci e per esempio io non do fastidio quando parlo al cellulare perché ci sono gli strumenti tecnici e tecnologici per non dare fastidio. È una questione di netiquette, Presidente, di educazione tecnologica. Tornando al discorso di prima, volevo chiarire che se c’è una persona a cui non si può dire che si fa pubblicità - lo dico bonariamente al collega Filippi che mi accusa di farmi pubblicità con le coppie gay - quella sono io.

Il problema della mancanza di chiarezza su questo tema, dell’ambiguità, oggi potevamo risolverlo e non lo abbiamo fatto. Potevamo risolverlo ovviamente non nella direzione che dice il collega Bignami ma nella direzione che io ho proposto e che mi sembrava una direzione assolutamente ragionevole.

Tra l’altro è curioso che mentre l’Aula respingeva emendamenti assolutamente ragionevoli la Commissione Giustizia del Senato in questo momento stia discutendo dell’approvazione della legge sulle unioni civili e l’altra legge dell’estensione del matrimonio civile anche alle coppie omosessuali. È un peccato che la Regione non abbia dato un segnale da questo punto di vista. Io prendo atto delle dichiarazioni fatte anche dal consigliere Mazzotti e anche dai colleghi che la presente legge garantisce i diritti. Personalmente ho qualche dubbio però prendo atto che dovrebbe essere così.

D’altra parte fu la Regione Emilia-Romagna per prima a parlare di diritti di conviventi e fu la Regione Emilia-Romagna - mi riferisco a un dibattito che interessò tutto il Paese per settimane nel 1992 - a parlare delle case ai gay. Allora fu il sanguigno assessore Sassi del Comune di Bologna a tirare fuori l’argomento ma era in applicazione di una normativa regionale che a sua volta era in applicazione di una delibera del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e anche successivamente il Governo chiarì - mi ricordo bene un’interrogazione del sottosegretario Bargone, allora DS, con Di Pietro Ministro dei Lavori Pubblici - che effettivamente questa cosa voleva dire che deve essere riconosciuto il diritto di accesso anche alle coppie costituite da persone dello stesso sesso.

Io avrei preferito che fosse scritto esplicitamente. È una cosa che si poteva fare tranquillamente e continuo a non capire perché, ma anche da un punto di vista dei colleghi che fanno riferimento all’area cattolica ormai il dibattito su questo tema anche all’interno del mondo cattolico non ha più le caratteristiche ideologiche di un tempo. Inviterei ad andare a leggere il documento dei gesuiti su questa materia, e l’attuale Pontefice è un gesuita, di qualche anno fa che dice che bisogna riconoscere le convivenze anche omosessuali.

Ormai il dibattito è aperto su questa materia e io penso che noi tutti dobbiamo fare uno sforzo di modernizzazione perché viviamo in un’Europa dove le norme sui diritti civili sono ormai approvate nella stragrande maggioranza dei paesi della vecchia Europa, sono consolidate nell’opinione pubblica e ormai sono apprezzate dalla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica e hanno prodotto effetti assolutamente positivi, quindi da questo punto di vista il consigliere Bignami sbaglia a incaponirsi nella riproposizione di un unico modello familiare perché è discriminatorio, perché esclude tutte le altre famiglie e faccio presente al consigliere Bignami che l’ISTAT da oltre dieci anni ormai ha dimostrato che sommando tutti i componenti della famiglia tradizionale in numero assoluto siamo largamente al di sotto del 50 per cento della popolazione.

Oggi se si sommassero tutti i nuclei familiari "diversi" (coppie omosessuali, coppie lesbiche, coppie transessuali, coppie conviventi, divorziati, separati, vedovi, vedove) facciamo oltre il 60 per cento della popolazione. Quindi la necessità in termini giuridici, politici e culturali oltre che sociali di riconoscere la realtà dei fatti, che è un pluralismo dell’organizzazione familiare e un pluralismo delle famiglie, ormai è una necessità, pena l’esclusione della stragrande maggioranza della popolazione dall’area di tutela.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Grillini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Donini. Ne ha facoltà.

 

DONINI: Grazie, presidente. Semplicemente per dire che pur apprezzando e condividendo i contenuti delle dichiarazioni del consigliere Grillini - in questo caso mi riferisco alle considerazioni del collega Bignami - perché non capisco la ratio della sua iniziativa se in riferimento alla discussione che c’è stata in Commissione. È vero che in Commissione sulla base di un testo che era quello che originariamente era stato depositato e proposto dalla Giunta e collegato al tema del more uxorio era nata una discussione molto giuridico-accademica. La Commissione ha affrontato il tema con un’ampia discussione e ha ripristinato i contenuti dell’originario articolo 27 della legge 24, articolo nel quale non c’è alcun riferimento al more uxorio ma solo alla stabile convivenza senza distinzioni di sesso, di età, di razza, di religione, ma stabile convivenza. Si è semplicemente, rispetto all’articolo 27, dato che parliamo di chi ha diritto al subentro, quindi è una parte molto particolare e specifica della legge, inserita una norma che tutela quei nuclei che cambiano rispetto al nucleo originario, perché entrano per esempio degli anziani, e quindi c’è una sorta di riserva e di tutela per chi ha in famiglia anziani con più di sessantacinque anni o con gradi di invalidità superiori al 66 per cento. Questo è quanto abbiamo fatto come operazione sull’articolo 27 della legge 24. La discussione sulla natura della relazione che lega tra loro i componenti del nucleo originario è l’articolo 24 che abbiamo discusso in precedenza, del nucleo che ha diritto al subentro è quello che è scritto qui. Il nucleo è riconosciuto tale quando la relazione tra i suoi componenti è una stabile convivenza collegata a quella parte dell’articolo 24, che rimane in piedi, che fa riferimento alle famiglie anagrafiche. Questo è quanto facciamo, quindi credo che quella discussione - ripeto - posta allora dal collega Bignami, che è una discussione interessante secondo me sotto il profilo anche di carattere accademico, non è qui sull’articolo 27 di questa legge.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Donini.

Non ci sono più interventi in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 14, a firma del consigliere Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 14 è approvato.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 107, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

31

Assenti

 

19

Votanti

 

30

Favorevoli

 

11

Contrari

 

19

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 107 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 103, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L’emendamento 103 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 104, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Votanti

 

31

Favorevoli

 

11

Contrari

 

20

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 104 è respinto.

Prima di procedere chiedo al consigliere Alessandrini di sostituire come scrutatore il consigliere Carini, che è uscito.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 105, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

29

Assenti

 

21

Votanti

 

28

Favorevoli

 

10

Contrari

 

18

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 105 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 106, a firma del consigliere Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

28

Assenti

 

22

Votanti

 

27

Favorevoli

 

8

Contrari

 

19

Astenuti

 

--

 

L’emendamento 106 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 108, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

27

Assenti

 

23

Votanti

26

 

Favorevoli

 

10

Contrari

 

16

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 108 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 22.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 22 è approvato.

Passiamo all'emendamento 84 a firma del consigliere Bignami, che è istitutivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Chiedo chi intende intervenire in dichiarazione di voto. Nessuno intende intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 84, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 84 è respinto.

Passiamo all'articolo 23 (Sostituzione dell’articolo 28 della legge regionale n. 24 del 2001).

L'articolo 23 non ha emendamenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 23.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 23 è approvato.

Passiamo all'emendamento 109 a firma del consigliere Bignami, che è istitutivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 109, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 109 è respinto.

Passiamo all'articolo 24 (Modifiche all’articolo 30 della legge regionale n. 24 del 2001).

Sull'articolo 24 insistono sei emendamenti: il 110 del consigliere Bignami, il 111 sempre del consigliere Bignami, il 3 del consigliere Favia, il 134 del consigliere Bignami, il 113 del consigliere Bignami e il 112 del consigliere Bignami.

Metto in discussione generale l'articolo 24 e i sei emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo la votazione con strumento elettronico sugli emendamenti 134, 110, 111,112 e 113.

Abbiamo affrontato il tema di un uso improprio degli alloggi, in particolar modo per quello che eufemisticamente definirei delle bad practices, vale a dire sgozzamento di animali in casa, utilizzo della rete fognaria per lo scarico delle viscere di altri elementi che spesso e volentieri ritroviamo soprattutto quando l'assegnatario dell'alloggio è immigrato e ritiene giusto trasformare l'alloggio ACER in un piccolo luogo di culto entro cui dare sfoggio e sfogo alle - giuste, per carità, non mi permetto di dire; per me, forse, giuste no, ed è tutto da vedere - pratiche di natura religiosa che egli ritiene di dover porre in essere. Lo faccia, ma non in un alloggio ACER, lo faccia soprattutto compatibilmente alle norme che presidiano il nostro ordinamento.

Tra l'altro, raramente sento gli animalisti, gli ambientalisti, gli ecologisti dire una parola quando si tratta di tutelare quelle povere bestie che finiscono nelle mani di chi ritiene che sgozzarli sia cosa buona e giusta. Ma al di là di questo, come dicevo, se proprio lo devono fare, non lo facessero lì dentro, anche perché normalmente questo si associa a delle condotte che portano, anche in questo caso lo dico eufemisticamente, ad un logoramento dell'immobile, il quale viene riconsegnato in condizioni pietose. Spesso e volentieri è riconsegnato così male che bisogna sottrarlo al circuito dell'assegnazione ACER per essere ripristinato, il che comporta che, mancando i fondi, non viene ripristinato.

Quindi questi signori non solo vengono privilegiati grazie alle vostre leggi, non solo vengono discriminati gli italiani, ma soprattutto ci ridanno in pessime condizioni quei beni che noi abbiamo ricevuto in eredità dai nostri padri e dai nostri nonni e che, come ho già detto, avremmo il dovere di consegnare integri ai nostri figli e ai nostri nipoti. Grazie alla condotta di questi individui - non dico tutti, ma purtroppo ve ne sono - questi alloggi vengono sottratti dal circuito ACER e quindi ai nostri figli non gli riconsegniamo neanche degli alloggi decenti per la nostra dabbenaggine, e non voglio definirla diversamente. Anche perché questa sorta di razzismo che colpisce gli italiani inevitabilmente si sta espandendo grazie all'approvazione di leggi come questa.

Lo dico perché tra i vari emendamenti c'è anche il 113 dove vi è una norma con cui si dice: hai fatto dei danni, hai fatto dei guai? Risarcisci il tutto. Anche questa mi pare una norma che in ambito civilistico non ci sarebbe neanche bisogno di concordarla, funziona così ope legis. Invece in questa legge non c'è assolutamente nulla di ciò, paga Pantalone: uno ridà indietro l'alloggio, che sia cittadino italiano o non sia cittadino italiano cambia poco, e quando l'alloggio presenta danni significativi, ACER non dice nulla, mentre se ACER presenta migliorie, non te le sconta. Il che dimostra, tra l'altro, la schizofrenia in ragione della quale questa legge legittima comportamenti per i quali si è forte con i deboli e deboli con i forti, che poi forti questi ultimi non sono perché basterebbe fissare due o tre norme e poi vanno a capo chino. Purtroppo questa Regione continua nelle sue politiche che più che permissiviste mi paiono essere di latitanza. La ricusazione di questi emendamenti inevitabilmente comporterà un prosieguo di queste condotte a dir poco dannose per il patrimonio pubblico.

Altra norma è nel 112 e anche questa dovrebbe essere una norma di buonsenso: se un immigrato perde il permesso di soggiorno, gli si toglie l'alloggio. Uno potrebbe dire: è una banalità, ma allora, se lo è, si vota questo emendamento. Se invece non lo è, significa che non si intende correlare il diritto di residenza e il diritto di permanenza in alloggio popolare grazie alle vostre leggi che consentono agli immigrati di fissarsi in un alloggio nostro, popolare, anche se colpito da un provvedimento che revochi il permesso di soggiorno; lui può bellamente continuare ad utilizzare l'alloggio. Se così non è, votiamo questo emendamento.

Ugualmente l'emendamento 111, in ragione del quale, chi va oltre la normale ospitalità... Ovvero: se io ricevo in casa un ospite per una, due, tre, quattro, cinque notti... che ne so io, saranno i regolamenti comunali a dirlo. È lecito, ma se l'ospitalità diventa in realtà stanzialità, tutti a casa, o meglio: tutti fuori casa, perché questo diventa un rischiosissimo strumento mediante il quale, italiani o non italiani, si crea quel mercato del subaffitto degli alloggi popolari assai rischioso. Poi, ahimè, so che questo interessa prevalentemente e come sempre gli immigrati.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Siamo sempre in dibattito generale. Non ho nessun iscritto in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto sull'articolo 24 e relativi emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.

 

FAVIA: Grazie, presidente. Volevo parlare in dibattito generale, però mi sono iscritto un po' in ritardo, comunque non è un problema. Intervengo per presentare l'emendamento, che è finalizzato semplicemente a scrivere più correttamente il testo. Si parla di "opere abusive" - è un tema di cui abbiamo già parlato in Commissione - ma non possono esistere in quel senso opere abusive perché semplicemente gli inquilini non sono proprietari degli immobili, è proprietario il Comune, quindi bisogna parlare di "opere prive di autorizzazione". Rifare un pavimento non è un'opera abusiva, nel senso che non è un abuso edilizio, però viola il contratto che c'è tra il Comune che assegna la casa e l'inquilino. Per questo ho emendato il testo sostituendo "opere abusive" con "opere senza autorizzazione". Prevedere la decadenza di chi fa un'opera che magari è anche migliorativa, che magari è anche consentita dal regolamento edilizio della città, non è giusto. Il Comune deve poter valutare, in base al tipo di intervento che ha fatto l'inquilino, se prevedere un aumento del canone di locazione oppure la decadenza.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Favia.

Non ho più iscritto nessuno per dichiarazione di voto, pertanto procediamo alla votazione degli emendamenti. Anche in questo caso prego i consiglieri di stare attenti perché faremo votazioni con sistema elettronico e votazioni per alzata di mano.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 110, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Votanti

31

 

Favorevoli

 

10

Contrari

 

20

Astenuti

 

1

 

L'emendamento 110 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 111, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

29

 

Favorevoli

 

10

Contrari

 

19

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 111 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 3, a firma del consigliere Favia.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 3 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 134, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

28

 

Favorevoli

 

9

Contrari

 

18

Astenuti

 

1

 

L'emendamento 134 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 113, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

27

Assenti

 

23

Votanti

26

 

Favorevoli

 

8

Contrari

 

17

Astenuti

 

1

 

L'emendamento 113 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 112, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

29

 

Favorevoli

 

9

Contrari

 

20

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 112 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 24.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 24 è approvato.

Prima di procedere voglio informare tutta l'Aula che in sede di Conferenza dei Capigruppo si è deciso di concludere la votazione di questa legge, pertanto gli altri argomenti saranno rinviati alla prossima seduta. Ricordo che abbiamo ancora 12 articoli, 38 emendamenti, 2 ordini del giorno e la votazione finale sul pdl. Lo dico per regolarci come tempi.

Passiamo ora abbiamo all'emendamento 114 del consigliere Bignami che è istitutivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.

 

FAVIA: Grazie, presidente. Ho presentato un emendamento tecnico di cui avevamo già discusso in Commissione e su cui c'è stato un approfondimento in Commissione, è un emendamento di buonsenso per migliorare il testo della legge. Ho ricevuto un voto contrario senza alcun tipo di risposta. Credo che presentare gli emendamenti non abbia molto senso, quindi non presenterò più gli emendamenti, che trattano questioni che avevo già discusso in Commissione, tanto sembra che essendo questa una legge complessa, il ruolo dell'Aula sia più che altro quello di spingere i pulsanti e sinceramente non ho voglia di esporre emendamenti per un dibattito che non c'è.

 

PRESIDENTE (Costi): Nessuno chiede di intervenire, neppure per dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 114, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 114 è respinto.

Passiamo all'articolo 25 (Modifiche all’articolo 33 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insistono due emendamenti: l'emendamento 15 presentato dal relatore Mazzotti e l'emendamento 115 presentato dal consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale su articolo ed emendamenti. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica sull'emendamento 115 in quanto ritengo che ancora una volta ci troviamo di fronte a una norma incompleta poiché si prevedono delle regole e si impongono delle prescrizioni, ma non vi è una forma di verifica, che noi crediamo debba svolgere la Regione delegando evidentemente soggetti terzi, perché, vedete, colleghi, rimane fermo il principio che abbiamo detto prima: l'esercizio dei diritti è subordinato all'adempimento dei doveri e se non c'è questa correlazione che pone i doveri come fase precipua rispetto all'esercizio dei diritti, viene meno l'impalcatura del nostro ordinamento giuridico, della nostra convivenza sociale. È per questo che, e rientriamo quindi in uno dei quattro punti che avevamo individuato tra le direttive di realizzazione di questa iniziativa, secondo noi la gestione degli alloggi non può prescindere da controlli, verifiche e sanzioni che devono essere erogate qualora vi sia una violazione delle regole.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami. Nessun altro chiede di intervenire, pertanto passiamo alla votazione degli emendamenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 15, a firma del consigliere relatore Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 15 è approvato.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 115, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

29

 

Favorevoli

 

7

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 115 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 25.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 25 è approvato.

A questo punto passiamo all'emendamento 116 che è istitutivo di un nuovo articolo, presentato sempre dal consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Anche in questo caso chiediamo che venga introdotta una norma mediante la quale vi sia la possibilità di sanzionare l'occupazione illegale di alloggi punendo con ammenda di 500 euro per giorno di occupazione coloro che si sono resi protagonisti di questi illeciti.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bigami. Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Chiedo se qualcuno intende intervenire in dichiarazione di voto. Nessuno interviene in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 116, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 116 è respinto.

Passiamo all'articolo 26 (Inserimento dell’articolo 34 bis della legge regionale n. 24 del 2001).

A questo articolo sono stati presentati quattro emendamenti: l'emendamento 5 del consigliere Favia, l'emendamento 4 del consigliere Favia, l'emendamento 7 dei consiglieri Bernardini e Manfredini e l'emendamento 117 del consigliere Bignami.

Apro il dibattito sull'articolo 26 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bernardini. Ne ha facoltà.

 

BERNARDINI: Grazie, presidente. Intervengo per ribadire che la Regione deve avere un ruolo attivo nei controlli, nelle attività ispettive da compiere su coloro che hanno presentato domanda, su coloro che sono assegnatari. Ribadisco la necessità di avere una parte attiva e di mettere a disposizione anche risorse - ed è ciò che chiediamo con l'introduzione di questo emendamento -, come personale, uffici e banche dati, per far sì che i controlli ci siano e siano controlli efficaci. Questo anche alla luce di quello che sta emergendo dal riscontro di dati incrociati tra dichiarazioni ISEE e quanto risulta invece all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate, che, come ho ricordato, ha portato alla luce l'esistenza di una vera e propria casta degli inquilini ACER. La definisco "casta" perché hanno truffato con dichiarazioni false il loro quadro di riferimento per essere inquadrati tra gli aventi diritto all'assegnazione. Una legge funziona se ci sono anche le possibilità di avere a disposizione risorse per incrementare e rendere continui, e non solo a campione, i controlli e tale è il senso dell'emendamento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bernardini.

Ci sono altri che chiedono di intervenire? Nessuno chiede di intervenire, quindi chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiede di intervenire il consigliere Bernardini. Ne ha facoltà.

 

BERNARDINI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico sul mio emendamento.

 

PRESIDENTE (Costi): Nessun altro chiede di intervenire in dichiarazione di voto, pertanto passiamo alle votazioni.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 5, a firma del consigliere Favia.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 4, a firma del consigliere Favia.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 4 è respinto.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 7, a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

29

Assenti

 

21

Votanti

28

 

Favorevoli

 

7

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 117, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 117 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 26.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 26 è approvato.

Passiamo all'articolo 27 (Sostituzione dell’articolo 35 della legge regionale n. 24 del 2001), su cui insistono cinque emendamenti: il 119, il 118, il 120, il 121 e il 122 a firma del consigliere Bignami.

Metto in discussione generale l'articolo 27 e i cinque emendamenti. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto, procediamo con la votazione degli emendamenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 119, a firma consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 119 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 118, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 118 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 120, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 120 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 121, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 121 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 122, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 122 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 27.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 27 è approvato.

Passiamo all'articolo 28 (Modifiche all’articolo 36 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insiste l'emendamento 123 a firma del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale sull'articolo 28 e relativo emendamento. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire, quindi passiamo alle votazioni.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 123, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 123 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 28.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 28 è approvato.

Passiamo all'articolo 29 (Modifiche all’articolo 37 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insistono quattro emendamenti: il 18, il 19 e il 20 a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni. Sull’emendamento 19 insiste il subemendamento 146 a firma dei consiglieri Donini e Mazzotti.

Apro il dibattito generale sull'articolo 29 e relativi emendamenti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Donini. Ne ha facoltà.

 

DONINI: Grazie, presidente. Si tratta semplicemente della proposta di riscrittura dell'articolo 37 della legge 24 che riguarda le alienazioni degli alloggi di ERP. I contenuti di questo emendamento erano già i contenuti dell'articolo. Dal mio punto di vista - e ringrazio il relatore perché ha già preventivamente dichiarato l'adesione a questi emendamenti - la riscrittura colloca con maggiore correttezza il tema della vendita dei pochi, scarsi alloggi ERP che abbiamo, ponendo sin dal primo comma l'obiettivo del riutilizzo del provento della vendita e delle alienazioni per reinvestire in ERP non soltanto per manutenzioni straordinarie necessarie per rendere disponibile un patrimonio che, abbiamo già detto più volte essere esiguo, ma anche per poterne recuperare, nelle forme anche previste in altri articoli della legge, di nuovo.

La legge, poi, nell'articolo 37 fa riferimento all'obbligo da parte dei Comuni, attraverso i tavoli territoriali di concertazione sulle politiche abitative, di fare sia il programma delle alienazioni e di trasmetterlo in Regione, sia il programma del reinvestimento. Noi scriviamo in legge che i programmi di reinvestimento devono essere realizzati entro cinque anni dall'incasso dei proventi delle alienazioni. Possiamo fare molti esempi, di case ACER ne sono state vendute nel corso degli anni e i Comuni, per mille vincoli, e non a volte per cattiva volontà, vincoli legati alle vicende che riguardano il patto di stabilità, sono in difficoltà. Adesso è possibile - attraverso la legge sul patto che questa Regione ha, attraverso, per esempio, le modalità di gestione attraverso le Unioni così come la legge regionale prevede, o in alcuni passaggi in coordinamento con la legge 21 - agire in questi ambiti senza questi vincoli.

Ci vogliono certezze, abbiamo bisogno di reinvestire celermente ciò che è destinato e vincolato alla qualificazione, e quantitativa e qualitativa, del patrimonio ERP.

Aggiungo un'ultima cosa. Ricordo che finché siamo a Costituzione vigente, le Regioni hanno una potestà vincolante su questo tema rispetto allo Stato. Credo che sia importante che la nostra legge riaffermi in maniera netta questo principio alla luce delle indiscrezioni e delle informazioni che abbiamo in merito ad alcune politiche sul terreno del Piano casa che l'attuale Governo pare abbia in mente. Poi so bene che anche le Regioni hanno chiesto di discuterle, per cui la questione è ancora in fase di approfondimento e non c'è intesa su questo terreno, ma pare che nella bozza di decreto sulla seconda rata dell'IMU l'idea sia quella di autorizzare più speditamente l'alienazione del patrimonio ERP per destinare i proventi alla realizzazione dell'ERP. Noi l'abbiamo denunciato, sono anni che manca una politica pubblica nazionale su questo tema, lo scriviamo nell'ordine del giorno condiviso da me, da Paola Marani e da altri colleghi: non riteniamo che, di fronte a un'emergenza come quella che stiamo affrontando, la soluzione sia quella prevista nelle attuali proposte che vengono avanzate su questo tema. Da quello che ho visto e sentito, è condivisa da molti colleghi l'idea almeno di fissare nella nostra legge un punto preciso su questo tema. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Donini.

Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto. Procedo, a questo punto, alle votazioni.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 18, a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 18 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 19, a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 19 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, il subemendamento 146, a firma dei consiglieri Donini e Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): Il subemendamento 146 è approvato.

L'emendamento 20 si ritiene precluso...

 

(interruzione della consigliera Donini)

 

PRESIDENTE (Costi): Il comma 7 è abrogato, quindi l'emendamento 20 risulterebbe precluso. Prego, consigliera Donini, se può spiegare meglio, grazie, altrimenti noi lo intendiamo precluso.

 

DONINI: Grazie, Presidente. Mi sono confusa perché nel foglio la numerazione non è collocata in corrispondenza degli emendamenti. Il subemendamento che io avevo inserito non era relativo all'abrogazione del comma 7 ma era relativo all'emendamento numerato come 19 perché la numerazione mi aveva confuso, e si vede dalla lettura del testo, è l'emendamento che dice: "il programma di reinvestimento deve essere attuato non oltre cinque giorni dall'incasso dei proventi" e "tramite il Comune" è il subemendamento, per cui si riferisce al 19.

 

PRESIDENTE (Costi): Va bene, a questo punto mettiamo in votazione anche l'emendamento 20.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 20, a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 20 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 29.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 29 è approvato.

Passiamo all'emendamento 124 del consigliere Bignami, che propone un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Questo articolo 29 bis, su cui chiediamo il voto elettronico, è un po' la sintesi dei due punti di maggiore riferimento che abbiamo utilizzato per qualificare gli emendamenti proposti in questa sede, ovvero, da un lato, il premio alla nazionalità italiana, dall'altro lato, il premio al concetto di famiglia. Questi due elementi, questi due requisiti, queste due traiettorie complessive a cui avevamo chiesto alla maggioranza di ispirare la riforma pesante della legge 24, del tutto disattese in quest'Aula, trovano consacrazione in questo articolo 29 bis con cui si dovrebbe andare ad agire sull'articolo 38 della legge 24.

Lo ribadisco: la discriminazione sistematica che viene compiuta ai danni dei cittadini italiani e ai danni del concetto di famiglia, che eufemisticamente vogliamo definire "tradizionalmente intesa", ma che in realtà è giuridicamente intesa perché non esiste altra concezione di famiglia di quella che la nostra Costituzione ci consegna, e interventi correttivi compiuti dai giudici amministrativi non possono, a nostra ragione, in alcuna maniera andare a mutare il quadro, il tessuto legislativo che ho poc'anzi citato.

In questa ottica e ancora una volta sottoponiamo alla maggioranza non solo l'opportunità, ma l'esigenza di porre fine a questo atteggiamento discriminatorio che si ha nei confronti dei cittadini italiani. Che piaccia o non piaccia, l'intera legge è costruita per consegnare un quadro di graduatorie che favorisce i cittadini extracomunitari immigrati e che penalizza di fatto gli italiani. Non lo dice il sottoscritto, lo dicono i numeri: il 67 per cento degli alloggi nelle prime cento assegnazioni, il 69 per cento negli ulteriori 100 posti in graduatoria, il 70 per cento circa nei primi 300 posti. Gli italiani lievitano nella graduatoria purtroppo se la si ribalta: negli ultimi 1000, 1 su 2 è italiano.

Questo non è concepibile ed è per questo che abbiamo presentato un'ulteriore proposta di emendamento con l'introduzione dell'articolo 29 bis al fine di consentire a questa maggioranza improvvida, assolutamente razzista nei confronti degli italiani, di porre una modifica significativa che, se approvata, rimetterebbe, a nostro modo di vedere, un po', poco, ma un po' le cose a posto. L'ennesimo diniego sarebbe l'ennesima dimostrazione di come la Sinistra sbagli, perché l'errore vero non lo compiono quegli immigrati che vengono qua pretendendo che vengano rispettati dei diritti senza che vengano, questi diritti, subordinati ai doveri, ma l'errore vero lo compite voi nel momento in cui create le condizioni e il territorio culturale, amministrativo, legislativo e politico perché loro facciano queste richieste convinti di poter accedere a questi servizi senza che nulla, se non il pagamento di un obolo, che rende evidentemente un cittadino immigrato un cittadino dignitoso nella vostra logica, senza che niente altro, se non il pagamento di un obolo, venga richiesto. È una concezione che rifiutiamo, è una concezione che non ci appartiene, è una concezione che vi lasciamo auspicando che i cittadini di questa Regione, ma non solo, aprano gli occhi sulla distruzione del nostro patrimonio che avete realizzato e commesso anche con l'approvazione di questa legge.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Chiedo se qualcuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire, pertanto passiamo alla votazione.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 124, a firma del consigliere Bignami, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

26

Assenti

 

24

Votanti

25

 

Favorevoli

 

5

Contrari

 

20

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 124 è respinto.

Passiamo all'emendamento 125 sempre a firma del consigliere Bignami che istituisce un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 125, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 125 è respinto.

Passiamo all'articolo 30 (Modifiche all’articolo 41 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo non ci sono emendamenti.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 30.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 30 è approvato.

Passiamo all'emendamento 126 del consigliere Bignami che è istitutivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 126, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 126 è respinto.

Passiamo all'emendamento 127, sempre del consigliere Bignami, istituivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 127, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 127 è respinto.

Passiamo all'emendamento 128, sempre del consigliere Bignami, che istituisce un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 128, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 128 è respinto.

Passiamo all'emendamento 129 del consigliere Bignami, sempre istitutivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 129, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 129 è respinto.

Passiamo all'articolo 31 (Modifiche all’articolo 47 della legge regionale n. 24 del 2001), su cui insiste un emendamento, il 130, presentato dal consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale su articolo ed emendamento. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 130, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 130 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 31.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 31 è approvato.

Passiamo all'emendamento 131 del consigliere Bignami istitutivo di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 131, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 131 è respinto.

Passiamo all'articolo 32 (Sostituzione dell’articolo 55 della legge regionale n. 24 del 2001), sul quale insistono tre emendamenti: l'emendamento 8 dei consiglieri Bernardini e Manfredini, l'emendamento 132 del consigliere Bignami e l'emendamento 133 sempre del consigliere Bignami.

Informo che l’approvazione dell'emendamento 8 precluderebbe gli emendamenti 132 e 133.

Apro il dibattito generale sull'articolo 32 e i tre emendamenti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bernardini. Ne ha facoltà.

 

BERNARDINI: Grazie, presidente. Il nostro emendamento è teso a dare più contenuto a quella che è la clausola valutativa che ci sembra un po' scarna nella formulazione fatta. Cerchiamo di dare un po' più di rilievo al tenore di questa legge cercando di avere più dati oggettivi su cui parametrare l'effettivo andamento applicativo di questa stessa legge.

Spero che visto che avete bocciato tutti gli emendamenti, almeno non bocciate questa richiesta di ulteriore garanzia che viene dai banchi della minoranza, ma che serve a tutti, perché, ripeto, quando si parla di clausole valutative, io ritengo che più ricche e più valutative siano, e più si raggiunge l'obiettivo di andare a valutare l'effettivo andamento di una disposizione importante come quella che andiamo ad approvare oggi.

Spero che da parte della maggioranza ci sia almeno questa disponibilità avendo dimostrato assoluta chiusura su ogni tipo di emendamento presentato dalla minoranza. Se ci bocciate anche questo, veramente vuol dire che su questo provvedimento di legge non c'è stata alcuna possibilità di dialogo, non c'è stata alcuna possibilità di confronto e avete proceduto con una - uso un termine forte perché va adoperato in questi casi - con una arroganza che è propria solo di chi detiene i numeri per far approvare questa legge, ma non detiene la giusta sensibilità per andare incontro a quelle che sono in questo caso esigenze di valutazione di una legge importante come questa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bernardini.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mazzotti. Ne ha facoltà.

 

MAZZOTTI: Grazie, presidente. La chiusura all'ascolto mi pare non ci sia stata. La motivazione per la quale riteniamo di non accogliere questo emendamento è duplice. La prima è perché la cadenza biennale è troppo ravvicinata per poter fare una clausola valutativa come si deve e la proposta di Bernardini in questo senso ci pare troppo restrittiva. Poi, esaminando la clausola valutativa proposta dal progetto di legge e quella proposta dalla Lega, mi pare che non ci siano delle grosse rivoluzioni, anzi: mi pare che se approvassimo quella della Lega, ci troveremmo di fronte a una complicazione maggiore rispetto al testo che è già stato approvato e che contiene sostanzialmente tutte le situazioni principali che devono essere valutate, anche con le innovazioni che ha introdotto la legge. Quindi non c'è nessuno spirito di prevaricazione, c'è semplicemente una valutazione di merito che, purtroppo, non coincide con quella del collega Bernardini.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Mazzotti.

Non c'è nessun altro iscritto in dibattito generale, quindi chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto sempre su emendamenti e articolo.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bernardini. Ne ha facoltà.

 

BERNARDINI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico sul mio emendamento.

 

PRESIDENTE (Costi): Non ci sono altri iscritti a parlare, chiudo anche le dichiarazioni di voto e passiamo alle votazioni.

Si proceda alla votazione dell'emendamento 8, a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Costi): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

29

 

Favorevoli

 

8

Contrari

 

21

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 132, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 132 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 133, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 133 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 32.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 32 è approvato.

Passiamo all'articolo 33 (Sostituzione dell’articolo 56 della legge regionale n. 24 del 2001).

Su questo articolo insiste l'emendamento 135 a firma del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale su articolo ed emendamento. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 135, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 135 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 33.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 33 è approvato.

Passiamo all'articolo 34 (Modifiche all’articolo 57 della legge regionale n. 24 del 2001).

Non ci sono emendamenti a questo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 34.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 34 è approvato.

Passiamo all'articolo 35 (Norme transitorie).

Sull'articolo 35 insistono sette emendamenti: l'emendamento 16 a firma del consigliere Mazzotti, l'emendamento 136 a firma del consigliere Bignami, gli emendamenti 9 e 10 a firma del consigliere Bernardini; questi ultimi tre emendamenti sarebbero preclusi nel momento in cui fosse approvato l'emendamento 16 del consigliere relatore Mazzotti; abbiamo poi l'emendamento 137 del consigliere Bignami, l'emendamento 11 dei consiglieri Bernardini e Manfredini, anche questo risulterebbe precluso dall'eventuale approvazione dell'emendamento 16; infine l'emendamento 138 del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale su articolo ed emendamenti. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Passiamo alle votazioni.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 16, a firma del consigliere relatore Mazzotti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 16 è approvato.

Con l’approvazione dell’emendamento 16 si intendono preclusi gli emendamenti 136 del consigliere Bignami, 9 e 10 del consigliere Bernardini, 11 dei consiglieri Bernardini e Manfredini.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 137, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 137 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 138, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 138 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 35.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 35 è approvato.

Passiamo all'articolo 36 (Abrogazioni).

Su questo articolo insiste l'emendamento 139 a firma del consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro per dichiarazione di voto. Chiudo per dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 139, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 139 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 36.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 36 è approvato.

A questo punto passiamo all'emendamento 140 del consigliere Bignami che istituisce un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Chiudo il dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Chiudo le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 140, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 140 è respinto.

Terminata la fase dedicata all’esame di articoli ed emendamenti apriamo le dichiarazioni di voto congiunte sull'intero testo di legge e sugli ordini del giorno 4451/1, a firma dei consiglieri Marani, Donini, Mazzotti, Naldi, e 4451/2, a firma della consigliera Noè.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Vorrei un chiarimento. Le dichiarazioni di voto sono su tutto?

 

PRESIDENTE (Costi): Su tutto, siamo alla dichiarazione di voto complessiva sulla legge e sui due ordini del giorno presentati.

 

BIGNAMI: E con questo chiudiamo...?

 

PRESIDENTE (Costi): Chiudiamo i lavori e poi passiamo alla votazione della legge con dispositivo elettronico.

Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.

 

NOÈ: Grazie, presidente. Vorrei illustrare l'ordine del giorno che ho presentato in quanto purtroppo non ho avuto il tempo utile per presentare un emendamento, anzi, due emendamenti che ho avuto modo di riscontrare leggendo attentamente l'articolo 42.

All'articolo 42 la nostra legge dispone che lo statuto stabilirà anche, tra le varie cose, i criteri per la determinazione del compenso dei membri del consiglio di amministrazione dell'ACER e dei vari enti ad esso strumentali collegati. Vorrei far presente, siccome in questo articolo noi demandiamo allo statuto la possibilità di stabilire dei compensi, che forse qui c'è il rischio di un'illegittimità costituzionale. Lo dico perché nel 2010 è stato convertito in legge un decreto che si riproponeva di stabilizzare finanziariamente, di disciplinare la competitività economica in alcuni ambiti e proprio in quella legge, all'articolo 6, comma 2, si specificava chiaramente che le cariche dei componenti di organi amministrativi, quindi dei consigli di amministrazione di enti che si reggono con contributi pubblici, sono delle cariche esclusivamente onorifiche e che quindi, per effetto di queste cariche onorifiche, non è possibile percepire dei compensi se non nella misura massima di 30 euro a seduta giornaliera o al massimo prevedere esclusivamente il rimborso delle spese sostenute.

A questo proposito anche la Ragioneria generale dello Stato ribadisce in questo senso che la norma si applica a tutti gli enti con personalità giuridica, sia di diritto privato che di diritto pubblico, che ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche; così come pure lo ribadisce anche la Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo della Regione Lombardia, dove afferma nel 2011, proprio a seguito di quel famoso articolo 6, comma 2, che non è più possibile attribuire alcun compenso ad organismi strumentali che dipendano finanziariamente dai loro enti locali di riferimento; così come lo ribadisce anche la Corte costituzionale nello scorso giugno del 2012, quando ha giudicato assolutamente illegittimo il comportamento della legge regionale abruzzese che, in sede di istituzione delle ASP, prevedeva la corresponsione di una indennità al presidente e ai consiglieri di amministrazione, e tutto questo in violazione dell'articolo 117, terzo comma, proprio con riferimento all'articolo 6.

Purtroppo non ho potuto presentare un emendamento che prevedesse chiaramente che i compensi per gli amministratori delle varie ACER dovevano essere disciplinati ai sensi di quanto vi ho richiamato, quindi o con un gettone di presenza o semplicemente con un risarcimento. Però, siccome vorrei ricordare che a tutt'oggi il presidente di ACER Bologna prende 85 mila euro, che il vicepresidente prende 66 mila euro, che il consigliere di amministrazione ne prende 61, che, insomma, in complesso, ACER Bologna, ACER Servizi, ACER Manutenzione costano 344 mila euro, vorrei chiedervi di recepire questo ordine del giorno invitando tutti voi colleghi a prendere atto che al più presto questa legge dovrà essere licenziata prevedendo all'articolo 42 che si demanda allo statuto, che stabilisce i criteri per la determinazione del compenso, quando non c'è alcun criterio da fissare perché i criteri li ha già fissati la legge 122 del 2010.

Per non ritrovarci in una situazione spiacevole, credo che sarebbe opportuno, come facevo presente prima ai tecnici - soprattutto anche considerando le vicissitudini che hanno attraversato, anche di recente, l'ACER Bologna e penso anche alle più attuali di Forlì - fare molta attenzione nel momento in cui non prevediamo chiaramente o non ci atteniamo chiaramente a quanto già dispone una legge nazionale e soprattutto a quanto è già stato ribadito da alcuni organi. Posso capire che forse si potesse prescindere quando facevo riferimento a queste pronunce sul tema dell'effettività della residenza, ma in questo ambito inviterei ad essere un po' più prudenti e assolutamente a non licenziare questo testo con questo articolo 42 perché sarebbe assolutamente pericoloso.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie consigliera Noè.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bernardini. Ne ha facoltà.

 

BERNARDINI: Grazie, presidente. Userò poco tempo. È una legge che fa schifo ed è per questo che votiamo contro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bernardini.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Marani. Ne ha facoltà.

 

MARANI: Grazie, presidente. Nel dichiarare ovviamente il voto favorevole a questa legge, vorrei richiamare questa Assemblea alla discussione che vi è stata nelle tante sedute di Commissione così come alla lunga maratona di oggi, che forse ci ha fatto perdere di vista quello che era il senso del provvedimento che andiamo ad assumere: una manutenzione alla legge 24 che ha il compito di disciplinare il tema della gestione del patrimonio di edilizia residenziale sociale.

Dico "di edilizia residenziale sociale" perché uno degli elementi più innovativi di questa legge non è stato toccato in queste lunghe discussioni ed è proprio il tentativo della legge di affrontare il tema dell'emergenza abitativa, che è sicuramente, dal punto di vista sociale, la più pesante emergenza di questi tempi. Del fatto che si andasse a ridefinire, quindi, il tema dell'alloggio sociale e quindi dell'importanza anche di allargare l'offerta di alloggi fuori dal canone di mercato e di riuscire, attraverso non solo questa legge, ma soprattutto attraverso le politiche di pianificazione urbanistica di questa Regione, ad allargare tutto il tema della filiera dell'abitare, comprendendo anche, quindi, tutte le altre opportunità offerte dalla legislazione regionale, di questo non abbiamo detto niente. Ci siamo concentrati in questa discussione su altre questioni che sicuramente non ci hanno aiutato a focalizzare il tema anche sugli elementi assolutamente innovativi di questa legge.

Già citavo prima il tema importantissimo dell'allargamento dell'offerta di alloggi sociali e di alloggi a canone calmierato, ma anche su alcune questioni che sono state oggetto di una discussione molto forte nell'ambito della Commissione credo che la legge dia, apra una serie di principi assolutamente importanti, che verranno poi recepiti nel provvedimento successivo che passerà da questa Assemblea, che sono quelli non solo dell'allagamento del patrimonio, ma anche di un uso più equo di questo patrimonio, e quindi tutto il tema della permanenza negli alloggi ERP e quindi il tema del reddito di permanenza che è stato posto nell'ambito della legge con una affermazione di principio che verrà ovviamente recepita laddove si andranno a stabilire i criteri legati ai canoni e anche provvedimenti che siano maggiormente incisivi per contrastare soprattutto quei fenomeni di infedeltà dichiarativa che fanno sì che molto spesso non si possano usare criteri di giustizia nell'utilizzo di questo servizio. Dico "utilizzo di questo servizio" perché, come ben dice la legge, il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è un patrimonio che deve essere a disposizione dei cittadini che hanno maggiormente bisogno, che deve essere utilizzato con equità, che rappresenta uno strumento di welfare che deve servire anche per fasi brevi della vita di una persona o di una famiglia quando queste sono in situazioni di difficoltà.

Non si chiude qui, oggi, la discussione attorno a questa importante questione. La legge contiene principi che saranno utilissimi nell'atto successivo di nuova determinazione dei canoni e quindi mi auguro che riusciremo, nel momento in cui verrà portato in Assemblea questo altro provvedimento, a fare in modo che la discussione possa essere una discussione maggiormente nel merito di quello che non ha potuto essere quella in questa occasione di rivisitazione della legge 24.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Marani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bazzoni. Ne ha facoltà.

 

BAZZONI: Grazie, presidente. La posizione del Gruppo Forza Italia sulla problematica degli alloggi popolari è sempre stata molto chiara e netta perché vogliamo in sostanza due cose: che si aiuti realmente chi realmente ha bisogno eliminando situazioni di privilegio verso chi, non essendo più in stato di reale difficoltà economica, può permettersi un alloggio a prezzi di mercato senza l'aiuto pubblico; inoltre, introdurre regole più rigide nell'assegnazione di questi alloggi per favorire l'assegnazione a cittadini italiani e a coloro che, perfettamente integrati nel nostro tessuto sociale, risiedono da molti anni nelle varie realtà comunali della nostra Regione. Nessuna di queste richieste, però, è stata accolta dalla Giunta e dalla maggioranza di Sinistra che la sostiene.

Come è emerso dal dibattito sia in Commissione sia in quest'Aula, le nostre proposte sono state anche comprese nella loro logica, ma non hanno trovato accoglienza, non solo per le consuete prese di posizione ideologiche della Sinistra, ma soprattutto a causa dell'assenza di coraggio da parte di questa Amministrazione regionale, in particolare della maggiore forza politica che la sostiene, il PD, per attuarle a discapito dei privilegiati che continuano ad abitare gli alloggi popolari senza più essere non abbienti e degli stranieri, che sono nei fatti favoriti nell'assegnazione degli stessi alloggi.

Speriamo che con l'avvento nel PD della nuova Segreteria, che si propone a parole post-ideologica e anticlientelare, negli atti attuativi di questa legge regionale si possano includere alcune delle misure da noi sostenute. Riassumo le più importanti: abbassare il limite di reddito ISEE che dà diritto alla permanenza negli alloggi in modo da aumentare il turnover e quindi le disponibilità di questi alloggi, accompagnando fuori, comunque con tempi e garanzie adeguate, chi, percependo redditi, non ha difficoltà economiche e può pagarsi un alloggio a prezzi di mercato anche calmierati; limitare l'accesso degli stranieri in questi alloggi entro precisi limiti introducendo il requisito della residenzialità progressiva perlomeno di tre anni per l'accesso.

Bene comunque aver dato all'ACER il potere di controllo sui requisiti di chi accede agli alloggi, ma tra questi controlli va previsto anche quello sui redditi che gli stranieri trasferiscono all'estero. Se non si conteggiano quei redditi, infatti, si consente a quei tanti stranieri che trasferiscono buona parte dei loro guadagni nei loro paesi d'origine o comunque fuori dall'Italia, di figurare come non abbienti quando non lo sono e quindi di accedere all'aiuto pubblico dell'alloggio popolare senza averne il reale diritto. Per non parlare della delinquenza diffusa, spacciatori e altro, che non figurano certo percettori di alti redditi.

Comunque, con questo progetto di legge rimane solo la speranza che le nostre proposte possano in futuro essere introdotte. Ma la speranza non basta e il nostro voto sarà contrario.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bazzoni.

Ha chiesto di parlare il consigliere Sconciaforni. Ne ha facoltà.

 

SCONCIAFORNI: Grazie, presidente. Una dichiarazione di voto favorevole sia alla legge che all'ordine del giorno di maggioranza. Noi siamo ben coscienti, e questo deve essere un tema presente e tutti, che ovviamente non abbiamo risolto il problema dell'edilizia residenziale pubblica né nella nostra città, nella nostra Regione, né tanto meno nel nostro paese. Esiste ancora oggi un grave problema di edilizia residenziale pubblica e esiste ancora oggi il grave problema di una assenza di politiche da parte del Governo su questo tema e per un motivo semplicissimo, non bisogna fare troppi ragionamenti su questo. L'essenza del problema sta nel fatto che aumentano ogni giorno e sempre di più le richieste di poter accedere a case pubbliche, soprattutto questa crisi sta facendo schizzare in alto le domande da parte di migliaia e migliaia di lavoratori, di disoccupati, di precari per poter accedere a case pubbliche e contemporaneamente l'offerta di case pubbliche è assolutamente insufficiente e questo per un motivo semplicissimo: perché non vengono investiti soldi su questo, il Governo non stanzia niente per aumentare il patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica. Questo, che sarebbe un investimento assolutamente necessario non viene fatto, e non perché non ci siano i soldi, i soldi ci sono, i soldi ci sarebbero, basterebbe stornarli dall'acquisto degli F35: si potrebbero stornare in un colpo solo 13 miliardi di euro da destinare alla costruzione di case pubbliche, di case per l'edilizia residenziale pubblica, dando così una risposta concreta. Ma questo non viene fatto.

Così come evidentemente fa comodo non costruire case pubbliche alla speculazione privata, perché non costruendo case pubbliche, i grandi costruttori, che costruiscono migliaia di case private che rimangono sfitte, possono continuare a fare le loro speculazioni, possono continuare a tenerle sfitte per tenere magari i prezzi di vendita alti, mentre un'alta disponibilità di patrimonio pubblico potrebbe contrastare anche questo tipo di speculazione. Ma questo non viene fatto e di questo noi dobbiamo essere tutti coscienti.

Contemporaneamente però ci sono due modi per rispondere: uno, che è quello che si dovrebbe attuare, è aumentare le risorse pubbliche; l'altro modo, che hanno invece a Destra per rispondere a questo problema di carenza di case pubbliche, è quello di cercare di scatenare una guerra tra poveri, mettere contro lavoratori tra di loro sulla base della loro nazionalità e scatenare lavoratori da una parte contro lavoratori dall'altra per chi ha diritto alla casa. Il diritto alla casa ce l'hanno tutti, tutti hanno il diritto alla casa e non è scatenando guerre tra poveri in nome di una presunta discriminazione nei confronti dei cittadini italiani che si può pensare di risolvere il problema della casa. Questo è l'altro elemento di cui bisogna essere assolutamente coscienti.

Riteniamo che questa legge sia positiva, quindi, per due motivi: primo, perché respinge questo tipo di lettura, respinge questo tipo di tentativo di risolvere il problema della casa attraverso lo scatenamento della guerra tra poveri; secondo, perché è una legge che cerca di mettere in rete l'edilizia residenziale pubblica con l'edilizia sociale per aumentare la filiera dell'offerta dell'edilizia residenziale, per tentare di aumentare la filiera perché, appunto, nessuno rimanga in mezzo ad una strada.

Ma ovviamente - e questo voglio ribadirlo ed è stato ribadito anche nell'ordine del giorno e questo è il principale motivo per cui lo voteremo - non si potrà pensare di risolvere né ora, né mai il problema di case pubbliche nel nostro paese se questo Governo non cambierà le sue politiche sull'edilizia residenziale pubblica e c'è solo un modo per farlo: stanziare più soldi. Servono più soldi perché con quel niente che viene stanziato non si riuscirà mai a risolvere il problema delle case pubbliche nel nostro paese. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Sconciaforni.

Ha chiesto di parlare il consigliere Malaguti. Ne ha facoltà.

 

MALAGUTI: Grazie, presidente. Voglio sottolineare che intervengo come Gruppo Misto, ma per conto del movimento politico cui ho aderito che è quello di Fratelli d'Italia.

Devo dire che questo progetto di legge ha fatto qualche timido passo per qualche controllo in più, ma è certamente insufficiente a fermare quella deriva che c'è ormai da parecchio tempo nel nostro paese e che attribuisce un singolare primato agli italiani: quello di essere i più penalizzati a casa loro. Per cambiare le cose, perché occorreva anche in questo campo cambiare radicalmente le cose, bisognava approvare gli emendamenti dell'opposizione, che ovviamente non potevano essere approvati da chi gestisce il potere da tanto tempo in questo modo, senza mai accettare un consiglio, una proposta, senza mai entrare nel merito di una valutazione serena e reale delle proposte che vengono avanzate dall'opposizione.

Il mio voto sarà quindi ovviamente contrario poiché ritengo che ancora una volta si sia persa un'occasione per invertire quella tendenza che penalizza il nostro paese e il nostro popolo all'interno del nostro paese, per l'ennesima volta si è persa un'occasione.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Malaguti.

Confermo come Ufficio di Presidenza che abbiamo preso atto che il consigliere Malaguti ci ha comunicato di aver aderito alla formazione politica Fratelli d'Italia e pertanto ha aderito al Gruppo Misto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Evidentemente, oltre che sottoscrivere, confermare, appoggiare quanto già espresso dal Capogruppo Bazzoni, devo inevitabilmente stigmatizzare un comportamento assolutamente chiuso, cieco e ottuso, medievale, come ama dire qualcuno, da parte della maggioranza, che ancora una volta si dimostra essere indietro con i tempi, continua a perorare delle politiche che sono superate dai fatti, continua a guardare con il torcicollo al passato invece che cercare di accettare le sfide del futuro in ragione delle quali bisogna in primo luogo fissare con rigore e responsabilità e anche con un po' di severità l'esistenza di priorità e di esigenze per le quali prima vengono gli italiani.

Avete una concezione retrograda ferma a trent'anni fa che evidentemente non riuscite ad aggiornare. La dimostrazione è stata che quando si è parlato del concetto di more uxorio in Commissione, avete detto: ma, Bignami, perché ti lamenti?! Nella legge 24 il concetto di more uxorio era già inserito, non facciamo che ribadirlo. Ma, signori miei, il concetto di more uxorio che c'era dodici anni fa non è quello che c'è oggi, perché gli interventi della giurisprudenza, che evidentemente si sostituisce un po' troppo spesso al legislatore, hanno stravolto quel concetto, e voi continuate, perseverando nell'errore, a privilegiare i cittadini immigrati a discapito degli italiani, a demolire il concetto della famiglia, che invece va preservato perché il gesto più rivoluzionario che possono compiere un ragazzo e una ragazza è quello di sposarsi sfidando una legislazione assolutamente distorta come questa, questa è la vera rivoluzione, e questi ragazzi vanno sostenuti e appoggiati.

Vanno appoggiate e sostenute le Forze dell'ordine, che, ripristinando quei concetti di istituzione, di legalità, devono essere sostenute nell'inserimento nel nostro tessuto sociale. Non può, questa Assemblea, mettergli maggiori denari in busta paga? Bene, allora faccia e intraprende quelle azioni finalizzate a far sì che in maniera indiretta - indiretta - ci sia una forma di sostegno che invece voi negate.

Non è una guerra tra poveri, non è una guerra tra soggetti che possono avere o non avere la possibilità; è la scelta di fissare delle priorità. Il centrodestra con chiarezza dice che la priorità sono gli italiani. Abbiamo anche cercato delle forme di compromesso introducendo delle quote riservate per i residenti immigrati, ma avete ricusato anche questo e allora torniamo alla nostra posizione di principio. Non è: prima vengono gli italiani, ma è: ci sono gli italiani. Si vuole avere il riconoscimento di diritti che non esistono per tutti, dobbiamo dirlo con chiarezza. L'universalizzazione dei diritti è roba vecchia, è roba passata; siete conservatori di un sistema che non esiste più. L'universalizzazione dei diritti è la negazione della società, soprattutto di quella futura e che noi ci troviamo a riconoscere, in cui la responsabilità fissa dei doveri e questi doveri sono quelli mediante i quali si seleziona l'esercizio dei diritti. Certo, non parliamo del diritto alla salute, non parliamo del diritto all'assistenza, ma parliamo di quei diritti accessori che hanno fatto seguito alla rivoluzione sessantottina che voi avete in larga misura voluto e che alla fine dei fatti è stata superata. Credo che anche la maggioranza a breve ne sopporterà le conseguenze visto che per la prima volta è stato eletto un leader, scelto da voi, che è nato dopo il Sessantotto e che quindi speriamo si collochi anche temporalmente, ma non abbiamo troppa fiducia, lontano da quella cultura che ha distrutto l'Italia, perché, torno a dire, non è responsabilità degli immigrati - e con questo spieghiamo anche perché ricusiamo l'accusa di razzismo - se continuano sistematicamente a chiedere quell'esercizio di diritti, ma è colpa vostra che con le vostre politiche sciagurate avete creato le condizioni e i presupposti perché credessero che quei diritti fossero dovuti. Non sono dovuti. Noi ci assumiamo con nettezza la responsabilità di dire che quei diritti vengono dopo i doveri, primo fra tutti il dovere di essere cittadino italiano.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Bignami.

Io non ho più nessuno iscritto a parlare in dichiarazione di voto, pertanto passiamo alle votazioni. Abbiamo due ordini del giorno da votare per alzata di mano e poi passiamo alla votazione con dispositivo elettronico del testo di legge.

Gli scrutatori ricordo che sono Vecchi Luciano, Alessandrini e Pollastri, che però non c'è più e quindi lo sostituisco con il consigliere Leoni.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 4451/1, a firma dei consiglieri Marani, Donini, Mazzotti e Naldi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'ordine del giorno è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 4451/2, a firma della consigliera Noè.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'ordine del giorno è respinto.

Si proceda quindi alla votazione dell'intero testo di legge, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:

 

Presenti

 

32

Assenti

 

18

Favorevoli

 

22

Contrari

 

10

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Costi): Proclamo approvata la legge riguardante: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)».

Ringrazio tutti colleghi consiglieri e anche tutti i collaboratori, sia lo staff dell'Ufficio di Presidenza che lo staff dei consiglieri e degli assessori che sono stati con noi in questa giornata.

Ricordo che gli oggetti che non sono stati trattati nella giornata di oggi passeranno a martedì 17.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno, inviate a tutti i consiglieri, sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 18,50

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Palma COSTI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Alberto VECCHI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta gli assessori: Donatella BORTOLAZZI, Paola GAZZOLO, Carlo LUSENTI, Gian Carlo MUZZARELLI, Alfredo PERI, Simonetta SALIERA.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta per motivi istituzionali ai sensi dell’art.65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Vasco ERRANI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Patrizio BIANCHI, Teresa MARZOCCHI, Massimo MEZZETTI, e Tiberio RABBONI e i consiglieri Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI e Luciana SERRI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 4451 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base)" (81)

 

Emendamento 144 a firma dei consiglieri Grillini, Barbati e Favia

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 5

Liana BARBATI, Giovanni FAVIA, Franco GRILLINI, Gabriella MEO, Gian Guido NALDI.

 

Contrari 11

Enrico AIMI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Astenuti: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI

 

Assenti 11

Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 89 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 23

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 17

Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 98 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 8

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 17

Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI, Matteo RIVA, Luciana Serri.

 

Emendamento 99 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 8

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 16

Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Andrea POLLASTRI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 100 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 16

Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 142 a firma dei consiglieri Noè e Cavalli

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 25

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 14

Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 143 a firma dei consiglieri Noè e Cavalli

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 23

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 16

Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 92 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI,

Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 17

Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Roberto MONTANARI, Giuseppe PARUOLO, Luciana SERRI.

 

Emendamento 97 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 14

Liana BARBATI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 102 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti 36

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Fabio FILIPPI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 24

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 14

Liana BARBATI, Cinzia CAMORALI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 107 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 31

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 19

Tiziano ALESSANDRINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 19

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 104 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 32

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 20

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 18

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 105 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 29

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 18

Tiziano ALESSANDRINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 21

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Andrea POLLASTRI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 106 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 28

 

Favorevoli: 8

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Roberto CORRADI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 19

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 22

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Stefano CAVALLI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 108 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 27

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 16

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 23

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 110 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 32

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 20

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 18

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 111 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 30

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 19

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 20

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 134 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 30

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 18

Tiziano ALESSANDRINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Gabriella MEO, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 2

Stefano BONACCINI, Palma COSTI.

 

Assenti: 20

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 113 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 27

 

Favorevoli: 8

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Mauro MALAGUTI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 17

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Roberto PIVA, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Giovanni FAVIA.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 23

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Vasco ERRANI, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 112 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 30

 

Favorevoli: 9

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 20

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 20

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI.

 

Emendamento 115 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 30

 

Favorevoli: 7

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Andrea LEONI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 20

Liana BARBATI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 7 a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini

 

Presenti: 29

 

Favorevoli: 7

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Alberto VECCHI.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 21

Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI.

 

Emendamento 124 a firma del consigliere Bignami

 

Presenti: 26

 

Favorevoli: 5

Enrico AIMI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ.

 

Contrari: 20

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Astenuti: 24

Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciana SERRI, Alberto VECCHI.

 

Emendamento 8 a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini

 

Presenti: 30

 

Favorevoli: 8

Enrico AIMI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea DEFRANCESCHI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ.

 

Contrari: 21

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Palma COSTI.

 

Assenti: 20

Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI, Alberto VECCHI.

 

Votazione finale progetto di legge oggetto 4451

 

Presenti: 32

 

Favorevoli: 22

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Contrari: 10

Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Andrea DEFRANCESCHI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ.

 

Assenti: 18

Liana BARBATI, Stefano BONACCINI, Cinzia CAMORALI, Marco CARINI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Roberto MONTANARI, Gian Guido NALDI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI, Alberto VECCHI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 4451 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo)» (Testo base)" (81)

 

Emendamento 144 a firma dei consiglieri Grillini, Barbati e Favia:

«All'articolo 20 del progetto di legge, prima del comma 1, è aggiunto il seguente comma:

"01. Al comma 3 dell'articolo 24, dopo le parole "la famiglia costituita dai coniugi", sono aggiunte le seguenti parole: ", anche dello stesso sesso,"."»

(Respinto)

 

Emendamento 86 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 20, in modifica dell'art. 24 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 2, in modifica al comma 1 dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001 aggiungendo dopo le parole "dell'art. 15" le parole "e comunque dando priorità alle esigenze abitative degli italiani."»

(Respinto)

 

Emendamento 87 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 20, in modifica dell'art. 24 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, il quale, al comma 3 abroga le parole da "Fanno altresì parte" a "al secondo grado".»

(Respinto)

 

Emendamento 88 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 20, in modifica dell'art. 24 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 3, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, il quale, al comma 3 aggiunge le parole "Per coloro che non sono cittadini italiani non è valido il presente comma".»

(Respinto)

 

Emendamento 145 a firma dei consiglieri Grillini e Barbati:

«Al Capo II, articolo 24, comma 4, dopo le parole "nucleo di persone anche" aggiungere "dello stesso sesso e".»

(Respinto)

 

Emendamento 89 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, si aggiunge al comma 1, in modifica del comma 1 dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, una lettera c), riportante le seguenti parole:

"c) I titolari di permesso di soggiorno."»

(Respinto)

 

Emendamento 90 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, si aggiunge al comma 1, in modifica del comma 3 dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, alla lettera b), le seguenti parole "e ferma restando la priorità per i cittadini Italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 17 a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni:

«Articolo 21 (sostituzione dell'articolo 25 LR 24/2001):

Il comma 2 è cassato (''Non possono essere assegnatari di un alloggio erp gli occupanti abusivi di un alloggio di erp, nonché coloro che hanno rilasciato l'alloggio occupato abusivamente, per un periodo di dieci anni dalla data del rilascio")»

(Respinto)

 

Emendamento 98 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 21 aggiungere al comma 3 dell'art. 25 la lettera a) dopo "di presentazione della stessa" le parole "prevedendo tassativamente la produzione in sede di presentazione della domanda il certificato di cittadinanza".»

(Respinto)

 

Emendamento 99 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 21

Aggiungere al comma 3 dell'art. 25 la lettera "b bis i criteri mediante i quali assegnare un numero di punti direttamente proporzionale agli anni trascorsi in Italia dal soggetto richiedente".»

(Respinto)

 

Emendamento 100 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 21

Aggiungere al comma 3 dell'art. 25 la lettera "i) le modalità di sostegno all'insediamento dei nuclei familiari del personale civile e militare della pubblica sicurezza, dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, del Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo forestale dello Stato"»

(Respinto)

 

Emendamento 142 a firma dei consiglieri Noè e Cavalli:

«Il comma 3 dell'art. 25 della legge regionale 24/2001 è sostituito dal seguente:

"3. I criteri di cui alla lettera b) del comma 2 sono definiti dal Comune, sentite le organizzazioni sindacali, tenendo conto anche dei periodi di residenza del richiedente nel Comune cui si riferisce il bando di concorso o la graduatoria."»

(Respinto)

 

Emendamento 143 a firma dei consiglieri Noè e Cavalli:

«Dopo il comma 3 dell'art. 25 aggiungere:

"3bis. I criteri di cui alla lettera b) del comma 2 sono definiti dal Comune, sentite le organizzazioni sindacali, tenendo conto anche della durata della permanenza del richiedente nella graduatoria nel Comune cui si riferisce la graduatoria."»

(Respinto)

 

Emendamento 92 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 4, si aggiungono, dopo le parole "definiti dal Comune" le parole "previa consultazione degli enti a tutela della famiglia".»

(Respinto)

 

Emendamento 91 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 4 si abrogano le parole "sentite le organizzazioni sindacali".»

(Respinto)

 

Emendamento 93 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 5, dopo le parole "dell'ultimo aggiornamento" si aggiungono le parole "favorendo primariamente i nuclei Italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 94 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art, 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 6, dopo le parole "composizione e preferenza" si aggiungono le parole "avendo come scopo principale il soddisfacimento delle esigenze abitative dei cittadini italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 95 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 9, le parole "le parti sociali" sono abrogate.»

(Respinto)

 

Emendamento 96 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 9, tra le parole "sentite" e "ai sensi dell'articolo", si aggiungono le parole "le associazioni a tutela delle famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 101 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 21

Aggiungere al comma 9 lett d) dopo "della ospitabilità" le parole "comunque riservata ai cittadini UE o residenti regolarmente in UE".»

(Respinto)

 

Emendamento 97 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 21, in modifica dell'art. 25 della legge regionale 24/2001, al comma 1, in modifica dell'articolo 24 della legge regionale 24/2001, al comma 11, si aggiungono, dopo le parole "mediazione sociale", le parole ", in casi di particolare conflittualità il comune può decretare la perdita del diritto d'alloggio".»

(Respinto)

 

Emendamento 102 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 21 bis riportante:

"Art. 21 bis

Sostituzione dell'articolo 26 della legge regionale 24/2001

1. Il contratto di locazione ha durata biennale e, alla scadenza, dopo il controllo di permanenza delle condizioni di cui all'art. 15 e di cui ai regolamenti comunali, il contratto può essere rinnovato."»

(Respinto)

 

Emendamento 14 a firma del consigliere Mazzotti:

«Emendamento all'articolo 22 (Sostituzione dell'articolo 27 della legge regionale n. 24 del 2001)

Il primo periodo del comma 1 dell'articolo 27 è sostituito dal seguente:

"I componenti del nucleo originario, purché stabilmente conviventi, subentrano di diritto nella titolarità del contratto di locazione in caso di decesso dell'assegnatario, di abbandono dell'alloggio, nonché nel caso previsto dall'articolo 30, comma 6 bis.";»

(Approvato)

 

Emendamento 107 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 22

Abrogare al comma 1 dell'art. 27 della legge regionale 24/2001 le parole "stabile convivenza nei casi previsti dal comma 2".»

(Respinto)

 

Emendamento 103 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 22, in modifica dell'art. 27 della legge regionale 24/2001, i commi 1, 2, 3, 4, 5 sono abrogati.»

(Respinto)

 

Emendamento 104 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 22, in modifica dell'art. 27 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 1, riportante le parole:

"1. in caso di decesso dell'assegnatario, i componenti del nucleo perdono il diritto abitativo. I componenti del nucleo del deceduto possono presentare domanda, che verrà calcolata considerando un bonus al punteggio in forza di subentro al decesso del congiunto".»

(Respinto)

 

Emendamento 105 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 22

Aggiungere al comma 1 dell'art. 27 della legge regionale 24/2001 il comma 1 bis "II diritto al subentro è comunque riservato ai richiedenti residenti in Italia regolarmente da almeno dieci anni".»

(Respinto)

 

Emendamento 106 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 22

Aggiungere al comma 1 dell'art. 27 della legge regionale 24/2001 il comma 2

"Sono comunque esclusi dalla disciplina di cui al comma 1 i soggetti non cittadini italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 108 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 22, in modifica dell'art. 27 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 2 bis, riportante le parole:

"2 bis) In caso di abbandono dell'alloggio da parte dell'assegnatario, i componenti del nucleo perdono il diritto di assegnazione all'alloggio occupato".»

(Respinto)

 

Emendamento 84 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 22 bis riportante le seguenti parole:

"Art.22 bis

Autogestione di servizi, spazi comuni e manutenzione ordinaria

1. Negli stabili di edilizia residenziale pubblica totalmente assegnati in locazione, l'ente gestore favorisce e promuove l'autogestione da parte degli assegnatari dei servizi accessori, degli spazi comuni e della manutenzione ordinaria degli immobili, sulla base dei criteri indicati nel presente articolo e conformemente a quanto previsto dal Regolamento tipo della Giunta regionale, da adottarsi entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentiti gli organismi rappresentativi degli utenti e gli organismi di autogestione, ove costituiti.

2. Per gli alloggi di nuova costruzione o recuperati, il contratto di locazione prevede l'assunzione diretta della gestione dei servizi da parte degli assegnatari.

3. Per gli alloggi già assegnati, l'ente gestore realizza il decentramento delle attività di gestione dei servizi entro ventiquattro mesi dall'entrata in vigore della presente legge e comunque non oltre la chiusura del bilancio per l'anno successivo a quello in cui almeno il 60 per cento degli assegnatari di un medesimo organismo abitativo abbia espresso richiesta in tal senso.

4. L'ente gestore fornisce alle autogestioni:

a) le relative risorse finanziarie, accreditando, in particolare, almeno il 30 per cento della quota di amministrazione per la piccola manutenzione;

b) l'assistenza tecnica, amministrativa e legale necessaria per la loro costituzione e funzionamento."»

(Respinto)

 

Emendamento 109 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 23 bis:

"Art. 23 bis

Modifiche dell'articolo 29 della legge regionale 24/2001

Si aggiunge una lettera c) al comma 1 riportante

"c) qualora dopo le consuete verifiche emerga che il nucleo famigliare percepisce redditi irregolari, che quindi altererebbero di fatto la fascia ISEE dichiarata."»

(Respinto)

 

Emendamento 110 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 24, in modifica dell'articolo 30, si aggiunge un comma 01, che modifica la legge regionale 24/2001, aggiungendo al comma 01 una lettera d bis), riportante le seguenti parole:

"d bis) abbia recato danni anche minimi all'alloggio e non li abbia risistemati entro 3 mesi."»

(Respinto)

 

Emendamento 111 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 24, in modifica dell'articolo 30, si aggiunge al comma 01, che modifica la legge regionale 24/2001, aggiungendo al comma 01 una lettera d ter), riportante le seguenti parole:

"d ter) abbia ospitato stabilmente estranei al nucleo e gli abbia permesso di pernottare oltre i limiti di consueta ospitalità."»

(Respinto)

 

Emendamento 3 a firma del consigliere Favia:

«Emendamento all'articolo 24

All'art. 24 "Modifiche all'articolo 30 della legge regionale n. 24 del 2001" il comma 1 è così sostituito:

1. Alla lettera h) del comma 1 dell'art. 24 della legge regionale n. 24 del 2001 le parole: "opere abusive" sono sostituite da "opere senza autorizzazione".»

(Respinto)

 

Emendamento 134 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 24 in modifica dell'articolo 30 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma i) riportante le seguenti parole:

"i) abbia eseguito pratiche, di qualsiasi genere, non conformi alle norme igienico sanitarie vigenti. Qualsiasi motivazione, culturale, religiosa o di altro genere, non giustifica la violazione di suddette norme."»

(Respinto)

 

Emendamento 113 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 24, in modifica dell'articolo 30, si aggiunge al comma 2, che modifica la legge regionale 24/2001, una lettera a bis) riportante le seguenti parole:

"a bis) Nei casi alle lettere c) e d bis), se non sia stato già fatto, si chiede il risarcimento completo del danno da parte del nucleo al momento dell'abbandono dell'alloggio."»

(Respinto)

 

Emendamento 112 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 24

Aggiungere al comma 1 dell'art. 30 della legge regionale n. 24 del 2001 la lettera "h quinques sia decaduto dai benefici del permesso di soggiorno per violazione di norme penali".»

(Respinto)

 

Emendamento 114 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 24 bis:

"Art. 24 bis

Modifiche all'articolo 32 della legge regionale 24/2001

All'articolo 32 si aggiunge un comma 6 riportante le seguenti parole:

"6. In caso di recidività nel mancato pagamento, si procederà al pignoramento dei beni materiali in capo ai membri del nucleo.""»

(Respinto)

 

Emendamento 15 a firma del consigliere Mazzotti:

«Emendamento all'articolo 25 (Modifiche all'articolo 33 della legge regionale n. 24 del 2001)

All'art. 25 (Modifiche all'articolo 33 della legge regionale n. 24 del 2001) il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1 bis. L'assegnatario che abbia subito una riduzione del reddito per difficoltà lavorativa, può richiedere al Comune l'aggiornamento della propria condizione reddituale al fine della anticipata rideterminazione del canone, in misura da stabilirsi con il regolamento comunale di cui all'articolo 35 comma 2, sulla base delle indicazioni definite dall'Assemblea legislativa.".»

(Approvato)

 

Emendamento 115 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 25, in modifica dell'articolo 33 della legge regionale 24/2001, si aggiunge un comma 1 bis) riportante le seguenti parole:

"1 bis) L'accertamento deve essere effettuato da o per conto della Regione a tutti gli alloggi occupati."»

(Respinto)

 

Emendamento 116 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 25 bis:

"Art. 25 bis

Modifiche dell'articolo 34 della legge regionale 24/2001

Si aggiunge un comma 4 all'art. 34 riportante le seguenti parole:

"4. L'occupazione illegale di alloggi è punita con ammenda di 500,00 euro per giorno di occupazione abusiva.""»

(Respinto)

 

Emendamento 5 a firma del consigliere Favia:

«Emendamento all'articolo 26

All'art. 26 "Inserimento dell'articolo 34 bis della legge regionale n. 24 del 2001" il comma 3 è così sostituito:

3. Alla fine del comma 3 dell'art. 26 della legge regionale n. 24 del 2001 le parole: "I comuni possono destinare i proventi" sono sostituite da "I comuni devono destinare i proventi" ed è cassata la parola "anche".»

(Respinto)

 

Emendamento 4 a firma del consigliere Favia:

«Emendamento all'articolo 26

All'art. 26 "Inserimento dell'articolo 34 bis della legge regionale n. 24 del 2001" è aggiunto il seguente comma 2:

2. Dopo il comma 4 all'articolo 34 bis della legge regionale n. 24 del 2001 si introduce il comma 5 con il seguente testo:

"5. Il comune può decidere se disporre la decadenza dall'assegnazione oppure applicare un aumento temporaneo del canone di locazione, a seconda dell'entità dell'opera non autorizzata realizzata."»

(Respinto)

 

Emendamento 7 a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini:

«All'articolo 26 (Inserimento dell'articolo 34bis della legge regionale n. 24 del 2001), al comma 1 che inserisce l'articolo 34 bis (Ispezione, controllo e sanzioni), è aggiunto il comma 5:

"5. La Regione, al fine di incentivare i Comuni e gli enti gestori alle attività di ispezioni e controllo di cui al presente articolo, può prevedere lo stanziamento di specifiche risorse, anche di personale e strumentazioni informatiche utili alla verifica di dati, situazioni, dichiarazioni e requisiti".»

(Respinto)

 

Emendamento 117 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 26, che inserisce l'art. 34 bis, sì aggiunge all'art. 34 un comma 5, riportante le seguenti parole:

"5. Gli alloggi disponibili, sia di recente abbandono, che sfitti da tempo, devono essere tutti assegnati facendo sì che non siano presenti alloggi non utilizzati."»

(Respinto)

 

Emendamento 119 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 27, in sostituzione dell'articolo 35 della legge regionale 24/2001, al comma 1, tra le parole "Consiglio delle Autonomie locali, e" e "maggiormente rappresentative", si inseriscono le parole "sentiti gli enti a tutela delle famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 118 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 27, in sostituzione dell'articolo 35 della legge regionale 24/2001, al comma 1 si abrogano le parole "sentite le organizzazioni sindacali".»

(Respinto)

 

Emendamento 120 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 27, in sostituzione dell'articolo 35 della legge regionale 24/2001, al comma 1 lettera b), tra le parole "famiglie" e "meno abbienti", si inserisce la parola "italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 121 a firma del consigliere Bignami:

«Art. 27

Aggiungere all'art. 35 della legge regionale 24/2001 al comma 1 la lett. "c) delle forme di tutela tassativamente previste in sede di regolamento per la famiglie italiane".»

(Respinto)

 

Emendamento 122 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 27, in sostituzione dell'articolo 35 della legge regionale 24/2001, al comma 2, tra le parole "nuclei" e "assegnatari", si inseriscono le parole "famigliari italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 123 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 28, in modifica dell'articolo 36 della legge regionale 24/2001, al comma 2, sostituente il comma 2 dell'art. 36 legge regionale 24/2001, tra le parole "nuclei" e "in attesa", si inseriscono le parole "famigliari italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 18 a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni:

«Articolo 29 (modifica dell'articolo 37 LR 24/2001):

Il comma 1 dell'art. 37 della legge 24/2001 (Alienazione degli alloggi di erp) è sostituito dal seguente:

Gli alloggi di erp possono essere alienati esclusivamente allo scopo di incrementare e di migliorare la dotazione di patrimonio residenziale pubblico e per l'esigenza di una più razionale ed economica gestione del patrimonio. I proventi delle alienazioni sono interamente destinati dal Comune allo sviluppo e alla qualificazione del patrimonio di erp.»

(Approvato)

 

Emendamento 19 a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni:

«Aggiungere alla fine del comma 2, dopo le parole "...ed è trasmesso alla Regione, per l'aggiornamento dell'anagrafe dell'utenza di cui all'articolo 17;" la frase: "il programma di reinvestimento deve essere attuato non oltre 5 anni dall'incasso dei proventi."»

(Approvato)

 

Subemendamento 146 a firma dei consiglieri Mazzotti e Donini:

«Art. 29

Dopo: "Il programma di reinvestimento deve essere attuato non oltre 5 anni dall’incasso dei proventi."

Aggiungere la frase:

"Il Comune, tramite il tavolo territoriale di concertazione delle politiche abitative, comunica alla Regione l’avvenuta attuazione del programma di reinvestimento".»

(Approvato)

 

Emendamento 20 a firma dei consiglieri Donini e Sconciaforni:

«Il comma 7 è abrogato.»

(Approvato)

 

Emendamento 124 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge l'articolo 29 bis:

"Art. 29 bis

Modifiche all'articolo 38 della legge regionale 24/2001

1. Al comma 1 dell'articolo 38 della legge regionale 24/2001, tra le parole "conduttori" ed "aventi" si aggiungono le parole "di nazionalità italiana".

2. Al comma 2 dell'articolo 38 della legge regionale 24/2001, tra le parole "nuclei" e "meno abbienti" si aggiungono le parole "famigliari italiani".»

(Respinto)

 

Emendamento 125 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge l'articolo 29 ter:

"Art. 29 ter

Modifiçhe all'articolo 39 della legge regionale 24/2001

1. Alla lettera b) del comma 1 dell'art. 39 della legge regionale 24/2001, dopo le parole "dell'azione amministrativa" si aggiungono le parole "sempre conferendo benefici primariamente ai cittadini italiani"."»

(Respinto)

 

Emendamento 126 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 30 bis:

"Art. 30 bis

Modifica dell'articolo 42 della legge regionale 8 agosto 2001, n. 24

1. Il comma 1, dell'art. 42 della legge regionale n. 24 del 2001 è cosi sostituito:

"1. L'ACER è dotata di uno Statuto che ne specifica le finalità, in conformità alle disposizioni della presente legge. Lo Statuto stabilisce, inoltre, le norme fondamentali per l'organizzazione dell'ACER e, in particolare:

a) definisce le attribuzioni e il funzionamento degli organi;

b) determina la composizione, le modalità di costituzione e funzionamento del Comitato degli Inquilini che, in rappresentanza di tutti gli assegnatari di alloggi erp dell'ACER di riferimento e senza erogazione di alcun compenso, gettone di presenza o rimborso altrimenti denominato per l'attività svolta, elegge i componenti degli organi di cui agli artt. 44 e 47;

c) stabilisce le modalità di nomina del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori contabili, secondo quanto previsto agli artt. 44 e 47 della presente legge;

d) individua i criteri per la determinazione del compenso dei tre membri del Consiglio di amministrazione nominati dalla Conferenza degli Enti, rispettando comunque i seguenti parametri:

1) il compenso deve essere commisurato alla complessità organizzativa e alla dimensione economica di ciascuna ACER, all'estensione dell'ambito territoriale di competenza, nonché all'entità delle risorse finanziarie e patrimoniali da gestire;

2) al Presidente spetta un compenso il cui ammontare non può in ogni caso superare l'indennità di funzione prevista, ai sensi dell'art. 82 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n, 267, per il Presidente della Provincia di riferimento;

3) al Vicepresidente ed al terzo componente spetta un compenso il cui ammontare è determinato nella misura massima, rispettivamente, del 50 per cento e del 25 per cento del compenso del Presidente;

e) definisce le forme di partecipazione degli utenti alla gestione dell'ACER.

Lo Statuto prevede altresì le modalità di trasformazione e di scioglimento dell'ACER, prevedendo che queste determinazioni siano assunte dalla Conferenza degli Enti con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei due terzi del valore dell'ACER."»

(Respinto)

 

Emendamento 127 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 30 ter:

"Art. 30 ter

Modifica dell'art. 43 della legge regionale 24/2001

Si aggiunge una lettera c) al comma 1 il quale riporta:

"c) II Presidente della Regione o suo delegato.""»

(Respinto)

 

Emendamento 128 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge l'articolo 30 quater:

"Art. 30 quater

Modifiche all'articolo 44 della legge regionale 24/2001

1. Il comma 1 dell'art. 44 della legge regionale n. 24 del 2001 è così sostituito:

"1. Il Consiglio di amministrazione dell'ACER è formato dal Presidente, dal Vicepresidente e da altri tre componenti. La Conferenza degli Enti procede alla nomina del Presidente e di due componenti, uno dei quali eletto Vicepresidente secondo le modalità di cui all'art. 46, comma 5. Il Comitato degli Inquilini elegge gli altri due componenti, ai quali, esclusa la corresponsione di qualsivoglia indennità di funzione o compenso comunque denominato, spetta il solo rimborso delle spese sostenute nell'esercizio dell'incarico. Il Consiglio di amministrazione dura in carica cinque anni."

2. Al comma 2 dell'art. 44 della legge regionale n. 24 del 2001 dopo le parole "contabili." è aggiunto il seguente periodo:

"In tali casi, la Conferenza degli Enti provvede alla rimozione del Consiglio di amministrazione, o sostituendo immediatamente i soli tre membri di propria nomina con implicita riconferma dell'incarico dei due membri elettivi, ovvero, nominando un amministratore straordinario per il tempo strettamente necessario alla sostituzione di tutti e cinque i componenti.""»

(Respinto)

 

Emendamento 129 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge l'articolo 30 quinquies:

"Art. 30 quinquies

Modifica dell'articolo 46 della legge regionale 8 agosto 2001, n. 24

1. Al comma 5, dell'art. 46 della legge regionale n. 24 del 2001 il primo periodo è così sostituito:

"II Consiglio di amministrazione elegge il Vicepresidente fra i componenti designati dalla Conferenza degli Enti.""»

(Respinto)

 

Emendamento 130 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 31, in modifica dell'articolo 47 della legge regionale 24/2001, il comma 1 è così sostituito:

"1. Il Collegio dei revisori dei conti è composto da tre membri effettivi e tre supplenti, di cui uno effettivo ed uno supplente nominati dalla Regione, con funzioni di Presidente, uno effettivo e uno supplente nominati dalla Conferenza degli Enti, ed uno effettivo e uno supplente eletti dal Comitato degli Inquilini. I revisori sono scelti tra i revisori contabili iscritti nel registro previsto dall'art. 1 del D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 88."»

(Respinto)

 

Emendamento 131 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 31 bis:

"Art. 31 bis

Integrazione della legge regionale 8 agosto 2001, n. 24

1. Dopo l'articolo 49 della legge regionale n. 24 del 2001 è inserito il seguente articolo:

"Art. 49 bis

Alienazione del patrimonio immobiliare inutilizzato

1. I beni immobiliari di cui all'art. 49, comma 1, lettere a) e c) che, al momento dell'entrata in vigore della presente legge, risultino essere sfitti e non altrimenti utilizzati da almeno tre anni, devono essere messi a reddito entro i successivi ventiquattro mesi.

2. Decorso inutilmente il termine di cui al precedente comma, è fatto obbligo all'ente proprietario di alienare, nel primo piano di vendita utile, il patrimonio immobiliare inutilizzato. In deroga a quanto previsto dall'art. 37, i proventi delle alienazioni di cui al presente articolo sono conferiti, al netto delle spese sostenute per la vendita, alla Regione, che provvede poi a destinarli, nella misura di due terzi, al fondo di cui all'art. 11 e, nella misura del restante terzo, al fondo di cui all'art. 56.

3. Il mancato rispetto del termine di cui al comma 1 del presente articolo, determina, inoltre, la nullità dei contratti, dei patti o di qualsiasi altro atto di disposizione patrimoniale che comportino, a titolo gratuito od oneroso, il tardivo utilizzo da parte di terzi dei beni immobiliari di cui al primo comma.""»

(Respinto)

 

Emendamento 8 a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini:

«All'articolo 32 (Sostituzione dell'articolo 55 della legge regionale n. 24 del 2001), il comma 1 è cosi sostituito:

"1. L'articolo 55 della legge regionale n. 24 del 2001 è sostituito dal seguente:

"Art. 55

Clausola Valutativa

1. L'Assemblea legislativa esercita il controllo sull'attuazione della presente legge e ne valuta i risultati ottenuti nel perseguire concretamente le finalità di cui all'articolo 2.

2. A tal fine, con cadenza biennale, avvalendosi anche delle informazioni e dei dati in possesso dell'osservatorio regionale sul sistema abitativo e dell'anagrafe dell'intervento pubblico, la Giunta regionale presenta alla Commissione assembleare competente una relazione schematica sui seguenti dati:

a) consistenza del patrimonio di edilizia residenziale pubblica all'inizio ed al termine del biennio

b) interventi effettuati

c) risorse investite, specificando interventi di manutenzione, recupero, "nuova costruzione, rigenerazione energetica, miglioramento sismico, riparazione danni causati dagli assegnatari e altre tipologie che si dovessero verificare

d) numero degli alloggi disponibili, assegnati, non assegnati, specificandone, in questo ultimo caso, le motivazioni

e) grado di copertura della domanda di accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in relazione alle richieste presentate e accolte

f) analisi dell'utenza

g) analisi della mobilità, anche conseguente all'applicazione dei nuovi limiti di reddito

h) monitoraggio sulle risorse pubbliche destinate e impegnate, nonché relativa programmazione.»

(Respinto)

 

Emendamento 132 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 32, in sostituzione dell'articolo 55 della legge regionale 24/2001, al comma 2, si sostituisce alla parola "triennale" la parola "annuale".»

(Respinto)

 

Emendamento 133 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 32, in sostituzione dell'articolo 55 della legge regionale 24/2001, al comma 2, si aggiunge una lettera h) riportante le seguenti parole:

"h) grado di risoluzione delle esigenze abitative dei cittadini italiani con difficoltà economiche".»

(Respinto)

 

Emendamento 135 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 33, in sostituzione dell'articolo 56 della legge regionale 24/2001, dopo le parole "erogano i contributi", si aggiungono le parole "primariamente alle famiglie di nazionalità italiana".»

(Respinto)

 

Emendamento 16 a firma del consigliere Mazzotti:

«Emendamento all'articolo 35 (Norme transitorie)

All'articolo 35 (Norme transitorie), sono abrogati i commi 2 e 3.»

(Approvato)

 

Emendamento 136 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 35, il comma 2 è abrogato.»

(Precluso)

 

Emendamento 9 a firma del consigliere Bernardini:

«All'articolo 35 (Norme transitorie), comma 2, le parole "cinque anni", sono sostituite dalle parole:

"due anni".»

(Precluso)

 

Emendamento 10 a firma del consigliere Bernardini:

«All'articolo 35 (Norme transitorie), comma 2, le parole "per almeno due annualità", sono abrogate.»

(Precluso)

 

Emendamento 11 a firma dei consiglieri Bernardini e Manfredini:

«All'articolo 35 (Norme transitorie), il comma 3 è abrogato.»

(Precluso)

 

Emendamento 137 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 35 si aggiunge un comma 2 riportane le seguenti parole:

"2. Ogni due anni vengono individuati i nuovi limiti di reddito utili alla permanenza negli alloggi erp. Coloro che a tale data risultano assegnatari e superano tali limiti di reddito, perdono il diritto abitativo ed hanno tempo 6 mesi per lasciare l'alloggio."»

(Respinto)

 

Emendamento 138 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 35, si aggiunge un comma 4 riportante le seguenti parole:

"4. Annualmente, come da presente legge, vengono svolti i dovuti controlli per accertare che gli assegnatari non effettuino alcun lavoro nero. Nell'evenienza che si riscontrino tali fatti il nucleo perde immediatamente il diritto all'alloggio per aver di fatto falsato la propria dichiarazione reddituale."»

(Respinto)

 

Emendamento 139 a firma del consigliere Bignami:

«All'articolo 36 si aggiunge una lettera f) riportante le seguenti parole:

"f) il comma 1 dell'articolo 58 della legge regionale 24/2001 è abrogato".»

(Respinto)

 

Emendamento 140 a firma del consigliere Bignami:

«Si aggiunge un articolo 37

"Art. 37

1. Qualsiasi bonus nell'assegnazione del punteggio, ottenuto in forza della condizione di immigrato in Italia da paesi comunitari o extracomunitari, è considerato nullo."»

(Respinto)

 

Ordini del giorno

 

Oggetto n. 4451/1 - Ordine del giorno proposto dai consiglieri Marani, Donini, Mazzotti e Naldi sulla gestione del patrimonio abitativo pubblico. (102)

 

«L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

la crisi economica ha significativamente aumentato il numero di nuclei familiari che vivono in condizioni di disagio abitativo, rendendo ancora più grave il problema della carenza di alloggi ERP, già insufficienti nel decennio scorso. L’emergenza abitativa si è trasformata oggi - per effetto della crisi, principalmente, ma anche per l’azzeramento progressivo dei trasferimenti statali - in emergenza sociale: sempre più diffuso il disagio abitativo di persone e nuclei familiari, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato. Occorre ripristinare gli investimenti pubblici, dopo anni di latitanza del Governo centrale, per incrementare l’offerta abitativa di edilizia residenziale pubblica e per soddisfare la domanda di alloggi in locazione a canone concordato o calmierato.

 

Per rispondere a questa emergenza, occorre rilanciare una efficace politica di interventi pubblici e privati nel settore abitativo, da attuarsi prioritariamente attraverso il recupero e l’efficientamento del patrimonio edilizio esistente, limitando il consumo del territorio e creando le condizioni che favoriscano una maggiore mobilità nell’utilizzo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Occorre inoltre che si costruisca una filiera dell’abitare che consenta soluzioni di edilizia sociale a canone concordato o calmierato dando attuazione agli obiettivi individuati nella pianificazione urbanistica regionale. Per realizzare appieno l’obiettivo di incrementare il patrimonio di alloggi sociali è necessaria infatti una integrazione delle diverse forme di edilizia sociale, che garantisca unitarietà del sistema dell’offerta con criteri trasparenti nelle assegnazioni.

 

La drammatica situazione occupazionale e l’impoverimento delle famiglie impongono misure di equità nell’utilizzo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

 

Evidenziato che

 

l’alloggio pubblico deve essere considerato quindi un’opportunità offerta dal sistema di Welfare per supportare situazioni di disagio abitativo e sociale anche transitorie.

 

La legge regionale 24/2001 demanda ad un atto amministrativo successivo, da approvarsi da parte dell’Assemblea legislativa regionale con il quale definire i limiti di reddito per l’accesso e la permanenza negli alloggi ERP e la determinazione dei canoni d’affitto.

 

Impegna la Giunta a sottoporre

all’Assemblea legislativa un atto teso a

 

- proseguire nell’impegno già assunto negli ultimi anni per ottimizzare la gestione del patrimonio abitativo pubblico rendendo disponibili le risorse economiche e gestionali necessarie a garantirne il pieno utilizzo, affinché nessun alloggio resti sfitto;

 

- perseguire l’equità favorendo i processi di mobilità nell’utilizzo degli alloggi ERP attraverso una riduzione della forbice tra il reddito di accesso all’ERP e quello di permanenza;

 

- applicare il canone concordato ai sensi della legge 431/1998 per il periodo di permanenza nell’alloggio con reddito superiore ai limiti fissati;

 

- definire modalità più semplici di calcolo dei canoni e maggiormente flessibili nel determinare la progressione reddituale, superando così l’eccessiva rigidità delle attuali fasce. In particolare il canone oggettivo dovrà costituire il parametro di riferimento sul quale determinare gli abbattimenti in relazione alla situazione reddituale dell’assegnatario;

 

- mantenere una fascia di protezione per l’area di maggior disagio, adeguando gli strumenti di controllo per renderli maggiormente efficaci nel contrasto all’infedeltà dichiarativa.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana dell’11 dicembre 2013»

 

OGGETTO 4451/2 - Ordine del giorno proposto dalla consigliera Noè in merito all’intervento pubblico nel settore abitativo. (103)

 

«Considerato che

 

- il Decreto Legge n. 78/2010, convertito nella Legge n. 122/2010, è intervenuto con diverse disposizioni creando dei veri e propri tagli alla spesa pubblica;

 

- in particolare il comma 2 dell’art. 6 della citata Legge 122/2010 stabilisce che: "A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto la partecipazione agli organi collegiali, anche di amministrazione, degli enti, che comunque ricevono contributi dalle finanze pubbliche, nonché la titolarità di organi dei predetti enti è onorifica, essa può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute ove previsto dalla normativa vigente; qualora siano già previsti i gettoni di presenza non possono superare l’importo di 30 euro a seduta giornaliera…"

 

Considerato inoltre che

 

- per quanto riguarda la portata soggettiva della norma in esame pare evidente che, dall’entrata in vigore della detta norma, siano da considerarsi onorifiche le cariche degli appartenenti agli organi amministrativi, variamente denominati, quali i consigli di amministrazione e compresi, stante l’ampiezza della previsione legislativa, gli organi monocratici;

 

- la Ragioneria Generale dello Stato ha rilevato che la norma si applica a tutti gli Enti con personalità giuridica di diritto pubblico o privato che ricevano contributi a carico delle finanze pubbliche;

 

- in tal senso si è espressa anche la Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Lombardia con deliberazione n. 155/2011, affermando che con l’entrata in vigore della legge 122/2010, ed in particolare del comma 2 dell’art. 6, non è più possibile attribuire alcun compenso agli organi di istituzioni ed organismi strumentali che dipendano finanziariamente dagli enti locali di riferimento;

 

- la ragione del contenimento dei costi per gli organi di tali istituzioni, fatta dal legislatore, riposa anche sul rilievo che l’Amministratore o il mero componente dell’Organo collegiale operante in seno all’ente strumentale compie la medesima attività istituzionale dell’ente locale costituente e pertanto con tale norma si è inteso evitare la duplicazione di compensi per le medesime funzioni amministrative perseguite dall’ente strumentale, ma imputabili all’ente locale di riferimento;

 

- la Corte Costituzionale, con sentenza n. 161 del 27 giugno 2012, ha giudicato illegittimo l’art. 11 della legge n. 17/2011 della regione Abruzzo, là dove prevedeva la corresponsione di un’indennità al presidente e ai consiglieri di amministrazione delle ASP, per violazione dell’art. 117 terzo comma della Costituzione, proprio con riferimento al comma 2 dell’art. 6 della L. 122/2010;

 

- la Corte Costituzionale, con sentenza n. 139 del 4 giugno 2012, ha respinto i ricorsi delle regioni Emilia-Romagna, Liguria, Valle d’Aosta e Puglia, concernenti anche il sopracitato comma 2 dell’art. 6 legge 122/2010, affermandone quindi la legittimità.

 

Invita l’Assemblea Legislativa

 

ad esplicitare anche con riferimento alle Acer, che le cariche del Presidente e dei Consiglieri di Amministrazione sono onorifiche, ai sensi dell’art. 6 comma 2 della legge 122/2010.

Respinto»

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

«Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

4848 - Interrogazione dei consiglieri Cavalli e Corradi, a risposta scritta, circa la chiusura di Ospedali, con particolare riferimento a quelli di Bobbio, Castel San Giovanni e Borgo Taro.

4849 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, circa i ricorrenti guasti e malfunzionamenti degli ascensori installati presso la Stazione ferroviaria di Modena.

4850 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, circa la situazione di degrado riguardante l'ex stazione agricola di Modena.

4851 - Interrogazione del consigliere Pollastri, a risposta scritta, circa il rilascio gratuito o scontato della Carta Regionale dei Trasporti a particolari categorie di soggetti da tutelare.

4853 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, circa la situazione della stazione alpeggio di Piandelagotti.

4855 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa procedure relative ad un bando riguardante la copertura di un posto a tempo indeterminato presso la Comunità Montana dell'Appennino Bolognese.

4857 - Interrogazione del consigliere Leoni, a risposta scritta, in merito alla chiusura del centro prelievi da parte dell'Ausl, nel comune di Camposanto, in provincia di Modena.

4858 - Interrogazione del consigliere Malaguti, a risposta scritta, per sapere se la società o associazione "Grisù", attiva nel settore delle imprese creative, abbia concorso in bandi regionali e se abbia ricevuto fondi regionali o europei.

4860 - Interrogazione del consigliere Defranceschi, di attualità a risposta immediata in Aula, circa le procedure relative alla sovvenzione europea riguardante il finanziamento di interventi a favore delle popolazioni colpite dal sisma e la connessa pianificazione.

4862 - Interrogazione del consigliere Bignami, a risposta scritta, circa l'istituzione di una Consulta delle minoranze in relazione alla fase istitutiva, a seguito fusione, del Comune della Valsamoggia.

 

Risoluzioni

 

4852 - Risoluzione proposta dai consiglieri Alessandrini, Pariani, Casadei, Piva, Fiammenghi, Zoffoli e Mazzotti per invitare la Giunta ad intervenire presso Governo e ANAS al fine di reperire urgentemente le risorse per i lavori e la messa in sicurezza della SS 67 Tosco-Romagnola (documento in data 11 12 13).

4854 - Risoluzione proposta dai consiglieri Casadei, Pariani, Zoffoli, Pagani, Ferrari, Mumolo, Barbieri, Serri, Piva, Marani, Montanari, Garbi, Paruolo, Carini, Luciano Vecchi, Mori, Moriconi, Alessandrini, Monari e Mazzotti per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo al fine di provvedere al reperimento di risorse necessarie per bandire 6.000 nuovi contratti di formazione medica specialistica per l'anno accademico 2013-2014 (documento in data 11 12 13).

4856 - Risoluzione proposta dai consiglieri Casadei, Meo, Mumolo, Donini, Luciano Vecchi, Pariani, Grillini, Barbati, Riva, Favia e Defranceschi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla definizione di una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici ed alla tutela del territorio, tenendo inoltre conto delle indicazioni contenute nel libro bianco dell'Unione europea sull'adattamento a detti cambiamenti al fine di integrare e valutare la pianificazione settoriale e locale (documento in data 11 12 13).

4859 - Risoluzione proposta dal consigliere Bartolini per impegnare la Giunta a promuovere un tavolo istituzionale al fine di verificare la fattibilità di interventi di sostegno dello stabilimento forlivese Electrolux (documento in data 11 12 13).

(Comunicazione n. 65 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. 49927/2013)»

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Aimi - Costi

Corradi - Meo

 

Espandi Indice