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26.

 

SEDUTA DI GIOVEDÌ 25 GIUGNO 2015

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 800

Risoluzione proposta dal Presidente Pompignoli, su mandato della I Commissione, recante: "Sessione europea 2015. Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell'Unione europea"

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 453

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a promuovere la sensibilizzazione sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) garantendo l'accesso ai relativi documenti, escludendo dall'accordo i beni fondamentali, garantendo la sicurezza dei prodotti, dei consumatori e dell'ambiente, contrastando inoltre i fenomeni di contraffazione. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 755

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad esprimere contrarietà nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva

(Dichiarazioni di voto e reiezione)

OGGETTO 826

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune affinché proseguano gli sforzi tesi ad incrementare la trasparenza dei negoziati sul TTIP e affinché sfocino in un accordo globale che garantisca il rispetto delle norme UE in materia di diritti fondamentali. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Nadia Rossi, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SEL)

CALIANDRO (PD)

FABBRI (LN)

BERTANI (M5S)

SASSI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

CALIANDRO (PD)

 

OGGETTO 476

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a garantire la capienza del fondo per l'editoria necessaria per la sopravvivenza delle testate locali sollecitando inoltre, di concerto con le organizzazioni di categoria, la generale riforma del settore, con particolare riferimento alle cooperative ed ai soggetti no-profit. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bessi, Iotti, Rossi Nadia, Poli, Marchetti Francesca, Cardinali, Mumolo, Prodi, Torri, Zoffoli, Montalti

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 828

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché adotti disposizioni volte all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Bertani

(Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BESSI (PD)

SASSI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

IOTTI (PD)

FABBRI (LN)

 

OGGETTO 541

Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare programmi sulla gestione dei rifiuti raccolti dai pescherecci nell'Adriatico e a prevedere sanzioni contro il rilascio in mare dei resti in plastica derivati dall'allevamento delle cozze. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Marchetti Francesca, Poli, Mumolo, Zoffoli, Rontini, Rossi Nadia

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

POMPIGNOLI (LN)

BERTANI (M5S)

POMPIGNOLI (LN)

AIMI (FI)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

BIGNAMI (FI)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRUCCOLI (PD)

 

OGGETTO 32

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, specie in ambito legislativo, volte all'esenzione dalla tassa automobilistica regionale degli autoveicoli e dei motoveicoli di anzianità tra i venti ed i trent'anni di interesse storico o collezionistico. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 833

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale e l’assessore competente ad introdurre nella prossima legge finanziaria la riduzione del 75% della tassa automobilistica per le auto ad uso promiscuo omologate per la circolazione non esclusivamente con alimentazione a gas metano o gpl e la totale esenzione per i veicoli elettrici. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi

(Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BARGI (LN)

MOLINARI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

MARCHETTI Daniele (LN)

BARGI (LN)

AIMI (FI)

MOLINARI (PD)

 

OGGETTO 11

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a contrastare norme che prevedano l'effettuazione di aste per l'aggiudicazione delle concessioni demaniali e l'aumento dei relativi canoni. A firma del Consigliere: Foti

(Assegnazione alla Commissione competente su richiesta del presentatore)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 95

Risoluzione per impegnare la Giunta, a seguito della chiusura del Punto Nascite di Porretta Terme e delle conseguenti criticità ed emergenze mediche riguardanti anche il Comune di Granaglione, a riorganizzare il servizio di presidio medico sanitario, segnalando inoltre all'Autorità giudiziaria i responsabili di tale situazione. A firma del Consigliere: Bignami

(Sull’ordine dei lavori)

OGGETTO 576

Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere in funzione il punto nascite di Castelnovo ne’ Monti, a sospendere ogni depotenziamento e/o modifica in atto nei presidi ospedalieri della Regione e ad agire nella Conferenza Stato-Regioni affinché la normativa sia adeguata alle esigenze della popolazione. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

(Ritiro)

OGGETTO 584

Risoluzione per chiedere alla Giunta di attivarsi per evitare la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele

(Sull’ordine dei lavori)

OGGETTO 732

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, in relazione al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, volte a rivedere gli attuali standard, valutare la possibilità di un progetto pilota di ospedale unico a sedi distaccate e tutelare la presenza dei punti nascita anche al di sotto dello standard nazionale, specie nelle aree montane. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

(Ritiro)

OGGETTO 827

Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti

(Sull’ordine dei lavori)

OGGETTO 834

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a mantenere in funzione il punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Foti.

(Sull’ordine dei lavori)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARUFFI (SEL)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

CALIANDRO (PD)

SENSOLI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 95

Risoluzione per impegnare la Giunta, a seguito della chiusura del Punto Nascite di Porretta Terme e delle conseguenti criticità ed emergenze mediche riguardanti anche il Comune di Granaglione, a riorganizzare il servizio di presidio medico sanitario, segnalando inoltre all'Autorità giudiziaria i responsabili di tale situazione. A firma del Consigliere: Bignami

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Rainieri)

DELMONTE (LN)

FOTI (FdI)

TORRI (SEL)

 

OGGETTO 584

Risoluzione per chiedere alla Giunta di attivarsi per evitare la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 827

Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 834

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a mantenere in funzione il punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Daniele (LN)

DELMONTE (LN)

TORRI (SEL)

SENSOLI (M5S)

ZOFFOLI (PD)

BIGNAMI (FI)

TARUFFI (SEL)

ZAPPATERRA (PD)

DELMONTE (LN)

SERRI (PD)

PRODI (PD)

FOTI (FdI)

SENSOLI (M5S)

TORRI (SEL)

DELMONTE (LN)

CALIANDRO (PD)

FOTI (FdI)

TARUFFI (SEL)

SENSOLI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 800 - 453 - 755 - 826 - 32 - 833 - 584 - 827 - 834

Emendamenti oggetti 541 - 827

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 15,05

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la ventiseiesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter essere presenti alla seduta il presidente della Giunta Bonaccini, gli assessori Bianchi, Caselli, Mezzetti e i consiglieri Lori, Mori, Mumolo e Rancan.

 

OGGETTO 800

Risoluzione proposta dal Presidente Pompignoli, su mandato della I Commissione, recante: "Sessione europea 2015. Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell'Unione europea"

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 453

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a promuovere la sensibilizzazione sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) garantendo l'accesso ai relativi documenti, escludendo dall'accordo i beni fondamentali, garantendo la sicurezza dei prodotti, dei consumatori e dell'ambiente, contrastando inoltre i fenomeni di contraffazione. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 755

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad esprimere contrarietà nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva

(Dichiarazioni di voto e reiezione)

 

OGGETTO 826

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune affinché proseguano gli sforzi tesi ad incrementare la trasparenza dei negoziati sul TTIP e affinché sfocino in un accordo globale che garantisca il rispetto delle norme UE in materia di diritti fondamentali. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Nadia Rossi, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo con le dichiarazioni di voto sulle quattro risoluzioni: la risoluzione 800, proposta dal presidente Pompignoli; la risoluzione 453 a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi; la risoluzione 755 a firma Taruffi, Torri, Alleva e la risoluzione 826 a firma Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Nadia Rossi, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo.

Ovviamente le risoluzioni saranno messe in votazione come emendate dal voto dell'Assemblea nella seduta antimeridiana.

Dichiaro aperte le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Noi sulla risoluzione oggetto 800 proposta dalla Commissione, pur con alcune riserve e alcune sottolineature che abbiamo esplicitato in un'apposita risoluzione, complessivamente esprimiamo, anche alla luce degli emendamenti che abbiamo sostenuto per larga parte, un voto favorevole.

Stessa cosa per quanto riguarda la risoluzione oggetto 453 a firma dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, sulla quale riteniamo di poter esprimere un giudizio positivo anche se il dispositivo finale lo avremmo voluto un po' più stringente per quanto riguarda il passaggio sul TTIP, però abbiamo apprezzato complessivamente lo spirito e l'impostazione della risoluzione.

Poi abbiamo la risoluzione che abbiamo sottoscritto con il consigliere Alleva come gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, nella quale esplicitiamo le considerazioni che ho cercato di sviluppare nell'intervento di stamattina in ordine al TTIP, quindi ai negoziati rispetto al partenariato transatlantico su commercio e investimenti, esprimendo un giudizio evidentemente negativo rispetto a questo trattato e soprattutto ai contenuti che in esso si stanno delineando. Lo abbiamo detto stamattina, c'è anche un tema di valenza democratica in qualche modo nelle osservazioni che svolgiamo; riteniamo, infatti, che alcuni passaggi, come ad esempio quello che dicevamo stamattina rispetto alla possibilità per i privati di citare in giudizio gli Stati qualora questi non ottemperassero le direttive o comunque promanassero delle leggi che vanno in contrasto con gli accordi che si stanno discutendo, siano aspetti che consideriamo limitativi delle prerogative degli Stati, che sono sovrani per l'appunto, e che sono eletti dai Governi eletti dai cittadini, come ad esempio, lo ribadisco e lo sottolineo, il caso greco. Per cui riteniamo che i trattati che intervengono in maniera così drastica su quelle che sono le competenze e anche le prerogative dei Governi, e quindi dei Parlamenti, e quindi, in ultimo, dei cittadini che li eleggono, siano trattati che per nulla ci convincono da un punto di vista formale e da un punto di vista sostanziale. Come dicevamo anche stamattina, è chiaro che questi trattati, e ne abbiamo avuta ampia dimostrazione in questi anni, non rispondono certo a quelli che sono gli interessi generali, ma piuttosto agli interessi di alcuni soggetti, di alcune corporazioni o multinazionali. È proprio per questo, per esplicitare questi aspetti e anche per mettere in luce l'opacità con la quale questi trattati e questi negoziati vengono condotti, che abbiamo presentato la risoluzione 755.

Per le stesse ragioni e per le ragioni che ho cercato di delineare, non possiamo esprimere voto positivo sulla risoluzione oggetto 826 a firma di numerosi consiglieri del Partito Democratico, proprio perché su questo punto c'è una significativa distanza nella visione e nel giudizio che si dà del partenariato e del negoziato che si sta sviluppando.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Segnalo la volontà del gruppo del Partito Democratico di partecipare ai lavori di questo importante consesso che ha avuto un'interessante dinamica che ha visto apportare da tutte le parti politiche di questo Consiglio numerosi contributi alla discussione e ai documenti ed è per questo motivo che come gruppo voteremo certamente a favore della proposta del presidente Pompignoli così come emendata e modificata dagli emendamenti che pure sono stati accolti.

Voteremo anche a favore della risoluzione proposta dal Movimento 5 Stelle, che ha accolto alcuni emendamenti per noi dirimenti rispetto all'indirizzo della risoluzione e che ritroviamo in buona sostanza anche nella risoluzione che noi stessi come PD abbiamo proposto, ovverosia un'importanza strategica e politica del TTIP, che è per noi, come ha meglio rappresentato oggi l'onorevole De Castro, il presidente Bonaccini e da ultimo nelle conclusioni anche l'assessore Petitti, la ragione di un ridefinito concetto di mercato. Mercato che, mi piace ricordare in questa fase, ma non voglio riprendere ciò che è stato già brillantemente esposto negli interventi di questa mattina, ha l'ardire di pensare in maniera transoceanica, ovverosia pensando che un mercato e una competizione complessa come quella alla quale ci siamo richiamati anche oggi è quella che vede l'Europa e gli Stati Uniti in un sistema di mercato e di regole che debbono competere con l'Asia, che debbono competere con il resto dei continenti di questo mondo, che è complicato, articolato, ma richiede una lettura comune di investimenti. Allora l'idea non può essere quella di chiudersi in un recinto, istinto naturale tutte le volte che ci si sente in difficoltà, ma quella di aumentare l'export perché l'export, per la nostra regione, per le nostre imprese, è un modo anche, se volete, passatemi la parola, egoistico di pensare a questa regione, cioè di pensare al fatto che i nostri migliori prodotti siamo in grado di metterli in un contesto di gran lunga più grande se entriamo in un contenitore diverso, allora l'Europa è anche volano di questa grande occasione.

È per questo motivo che chiaramente non possiamo accogliere gli impegni dell'ultima risoluzione, quella di SEL, rispetto al fatto che si cerca di mettere in discussione il TTIP e tutto quello che esso comporta perché in antitesi evidentemente con un'idea di mercato e di export del quale noi tutti abbiamo bisogno per rilanciare questa regione.

In buona sostanza, le motivazioni della scelta di questo voto sono figlie di una volontà di cercare di valorizzare le migliori energie, le migliori riflessioni che, seppur poggiando su posizioni diverse, si sono articolate nel corso del dibattito odierno. Chiaramente ognuno rimane nella sua posizione, non si chiede agli altri di avere idee strategiche o politiche diverse, però possiamo tutti quanti essere intenzionati a tutelare questa regione e il suo modo di introdursi nel mercato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Per quello che riguarda il gruppo consiliare della Lega Nord, a seguito anche degli emendamenti che abbiamo presentato e che a nostro avviso vanno a rafforzare la risoluzione che andiamo adesso a votare, il nostro voto a questa risoluzione sarà favorevole. Ringrazio anche della collaborazione il gruppo consiliare del PD, nella fattispecie il consigliere Poli e il capogruppo Caliandro. Credo che gli elementi che abbiamo apportato oggi in quest'Aula siano importanti per cercare di dare un'impronta più positiva a queste risoluzioni in termini di immigrazione clandestina, in termini di Direttiva Bolkestein, di agricoltura e anche per quello che riguarda le nostre imprese, le nostre attività economiche.

Per quello che riguarda le altre risoluzioni che sono state presentate, ci asterremo sulla risoluzione che ha presentato il Movimento 5 Stelle perché la riteniamo una risoluzione molto morbida. Invece voteremo a favore della risoluzione che ha presentato SEL perché ci ritroviamo in linea di principio su quelli che sono i concetti che vengono riportati in questa risoluzione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Riguardo al TTIP oggi abbiamo ascoltato molte cose e la nostra risoluzione vuole sottolineare le grosse criticità che rileviamo in questo trattato e in quello che si sta muovendo attorno a questo trattato, una fra tutte la mancanza di trasparenza. Ovviamente voteremo a favore della nostra risoluzione, anche se è stata effettivamente leggermente ammorbidita dal PD, però apprezziamo il fatto che anche loro convengano sull'importanza dei quattro punti della nostra risoluzione, che sono: la mancanza di trasparenza che si è evidenziata fino ad oggi, l'esclusione dei servizi pubblici locali, gli standard per la sicurezza dei prodotti soprattutto dal punto di vista alimentare, il problema della contraffazione e soprattutto la composizione delle controversie. Già i colleghi della Lega dicevano del rischio che hanno incontrato Uruguay e Australia a causa della Philip Morris, ma anche il Canada fu condannato dal WTO proprio per il suo "Piano verde", quindi anche questa è una cosa importante.

Contemporaneamente voteremo sì anche alla risoluzione del PD, perché partiamo da posizioni molto diverse e quindi le premesse, ribadisco, sono distanti, ma abbiamo apprezzato che nel loro dispositivo appaiano quei quattro o cinque temi che noi riteniamo fondamentali e cioè, come dicevo, la trasparenza, gli ISDS e la sicurezza alimentare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, procediamo al voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente. Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sassi.

Procediamo alla nomina degli scrutatori. Nomino scrutatori le consigliere Sensoli Raffaella, Rossi Nadia e Prodi Silvia.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 800, a firma del consigliere Pompignoli, così come emendata, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

38

Favorevoli

 

35

Contrari

 

--

Astenuti

 

3

 

La risoluzione è approvata.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 453, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, così come emendata, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

26

Contrari

 

1

Astenuti

 

9

 

La risoluzione è approvata.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 755, a firma dei consiglieri Taruffi, Torri e Alleva, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

37

Favorevoli

 

12

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

La risoluzione è respinta.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 826, a firma dei consiglieri Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Nadia Rossi, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l'esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

37

Favorevoli

 

25

Contrari

 

7

Astenuti

 

5

 

La risoluzione è approvata.

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo agli atti di indirizzo.

Abbiamo una richiesta del consigliere Foti di iscrizione all'ordine del giorno della risoluzione 418 che impegna la Giunta "a porre in essere azioni nei confronti del Governo volte ad esprimere contrarietà circa la soppressione del Corpo forestale dello Stato".

C'è un intervento favore e uno contro? Ricordo che nel caso in cui la risoluzione fosse iscritta, andrebbe in coda insieme alla risoluzione 410.

Ha chiesto di parlare a favore il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Ho chiesto la calendarizzazione di questa risoluzione solo ed esclusivamente perché quella attualmente calendarizzata sulla Bolkestein non può essere discussa per l'assenza dell'assessore competente che mi ha chiesto di poterla rinviare, di conseguenza, se non mi iscrivete questa, rimarrei senza risoluzioni contrariamente a quanto deciso nella Conferenza dei capigruppo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Se nessuno chiede di intervenire contro, metto in votazione, per alzata di mano, l'iscrizione della risoluzione 418 a firma del consigliere Foti.

 

(È accolta all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'iscrizione è accolta.

La risoluzione, quindi, viene iscritta all'ordine dei lavori in coda, consigliere Foti, e viene abbinata alla risoluzione 410 a firma dei consiglieri Bertani e Sassi.

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Rainieri): Abbiamo un'altra richiesta di iscrizione, è del consigliere Bertani che chiede di iscrivere la risoluzione 832 sull'impugnazione dello "Sblocca Italia".

C'è un intervento a favore e uno contro?

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Chiedo l'iscrizione di questa risoluzione semplicemente perché è un argomento urgente e mi sembrava che oggi si potesse presentare. Ora mi si è anche chiarita meglio la situazione ascoltando il consigliere Foti, però noi comunque questa richiesta la proponiamo perché è stato emesso in data 25 marzo uno dei decreti attuativi dello "Sblocca Italia", in particolare quello del conferimento dei titoli concessori e dei permessi di prospezione. Siccome noi chiediamo all'Assemblea di impegnare la Giunta per impugnare questo decreto davanti dal TAR del Lazio e per conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale e questa impugnazione va fatta entro il 5 luglio, questa sarebbe l'ultima Assemblea in cui si può approvare questo atto, per questo motivo chiediamo di trattare la risoluzione oggi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare contro il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Con molta franchezza, il fatto che sia stata presentata in questa maniera così precipitosa ci mette in grande difficoltà, consigliere, nel senso che pur cogliendo l'opportunità della necessità di questa cosa, non abbiamo avuto il tempo neanche di poterla verificare, quindi noi siamo contrari all'urgenza.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Metto in votazione, per alzata di mano, l'iscrizione della risoluzione 832, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'iscrizione è respinta.

 

OGGETTO 476

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a garantire la capienza del Fondo per l'Editoria necessaria per la sopravvivenza delle testate locali sollecitando inoltre, di concerto con le organizzazioni di categoria, la generale riforma del settore, con particolare riferimento alle cooperative ed ai soggetti no-profit. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bessi, Iotti, Rossi Nadia, Poli, Marchetti Francesca, Cardinali, Mumolo, Prodi, Torri, Zoffoli, Montalti

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 828

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché adotti disposizioni volte all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Bertani

(Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Apro la discussione generale sulle due risoluzioni abbinate.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bessi. Ne ha facoltà.

 

BESSI: Grazie, presidente. Il titolo della risoluzione è già un'ampia ed esaustiva presentazione della risoluzione stessa che ha come primo firmatario la consigliera Ravaioli, che oggi non c'è e quindi sono delegato a presentare la risoluzione anche, chiaramente, a suo nome, la quale è stata la principale spinta per arrivare a questa risoluzione.

Do per letta la risoluzione perché è già stata presentata da diverso tempo. La storia dei contributi all'editoria è sinteticamente esposta nella risoluzione, ma non ci voglio tornare perché voglio sottolineare come in questo momento il dispositivo finale che impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo riguarda quelle testate edite da cooperative di giornalisti, poligrafici o associazioni no-profit che abbiano assunto la maggioranza dei propri soci a tempo indeterminato, quindi questo chiaramente è un punto di preoccupazione perché la capienza del Fondo per l'Editoria va prevalentemente a colpire queste realtà, che soprattutto a livello locale, nelle nostre comunità, permettono anche quel pluralismo di informazione e non solo di comunicazione, ma, allargherei il concetto, anche culturale che è sempre stato il punto fondamentale dell'editoria, della comunicazione. Quindi noi presentiamo questa risoluzione con particolare riguardo all'azione di Governo sugli anni 2014 e 2015. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bessi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente. Noi del Movimento 5 Stelle nel 2008 abbiamo fatto una manifestazione su questo tema e sul finanziamento pubblico all'editoria. Pluralismo non è sinonimo di libertà di stampa altrimenti l'Italia non sarebbe al 73° posto per libertà di informazione, quindi il meccanismo del finanziamento pubblico, se a quello voleva mirare, ha fallito. Motivo per cui abbiamo presentato la nostra risoluzione affinché la Giunta si impegni presso questo Governo per eliminarlo, fermi restando e salvaguardando invece i contributi per l'editoria prevalentemente sociale. Gli esempi che portiamo nella risoluzione sono l'editoria per ciechi, i trattamenti di integrazione salariale, l'editoria per le minoranze linguistiche eccetera.

Tra l'altro noi in Parlamento abbiamo ferma una proposta di legge proprio su questo tema, a firma di Giuseppe Brescia, "Disposizioni volte all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria".

Noi pensiamo che la pluralità di informazione la si possa garantire se l'informazione stessa è un'informazione di qualità.

Ad oggi il finanziamento pubblico previsto o almeno fino a poco tempo fa previsto era di circa 80 milioni di euro e questo non ha portato grandi risultati per quanto concerne la libertà di stampa, la libertà di informazione, altrimenti non saremmo al livello di cui dicevo prima.

Crediamo che la pluralità possa essere sostenuta in modi differenti, non con questo strumento che negli anni ha provocato, in realtà, delle false situazioni per cui si poteva accedere a questi fondi creando delle finte cooperative, a volte anche sottopagando i giornalisti, e questo ancora oggi succede. Non è stato sufficientemente efficace il metodo o i metodi messi in campo per i controlli, laddove i controlli siano stati fatti perché grande evidenza anche in questo senso non ne abbiamo.

Quindi riteniamo che siano da identificare strumenti differenti per quanto riguarda la libertà di stampa, la cui pluralità è garantita laddove è garantita la libertà, la perfetta libertà di poter esprimere qualunque pensiero, come la Costituzione e la democrazia vuole. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sassi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pruccoli. Ne ha facoltà.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Intervengo solo per dare un'informazione all'Aula e ai colleghi. Avendo ricevuto la delega in Ufficio di Presidenza dalla presidente Saliera per seguire anche la questione legata all'editoria, informo che abbiamo costituito un gruppo tecnico di lavoro che deve fare un po' la ricognizione dello stato dell'arte rispetto a questa tematica. Poi abbiamo anche l'intenzione di fare un calendario di audizioni dei vari rappresentanti di questo mondo, non aggiungendo altro alla presentazione che ha già fatto il collega Bessi parlando dello stato di grande difficoltà in cui versa questo settore. Successivamente l'intenzione è quella di arrivare ad una bozza di proposta di legge regionale che possa portare ordine ed eventualmente anche incentivare alcune forme imprenditoriali e soprattutto di stabilizzazione del lavoro in questo settore, nel settore dell'editoria, nel settore del giornalismo. Evidentemente poi questa bozza andrà condivisa con i gruppi consiliari. La cosa è ancora di là da venire, volevo dare notizia del fatto che il gruppo di lavoro tecnico coordinato dal sottoscritto ha iniziato il proprio percorso e quindi quanto prima mi auguro di poter sottoporre ai gruppi di lavoro e alle Commissioni una bozza su cui lavorare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Iotti. Ne ha facoltà.

 

IOTTI: Grazie, presidente. Credo di condividere quanto diceva il collega Sassi in riferimento alla necessità di avere una pluralità di voci e alla necessità, quindi, che l'editoria si ristrutturi in maniera differente. È evidente che in questi anni tutto il sistema ha avuto grande difficoltà e tutto quanto ereditato negli ultimi sette anni, modifiche legislative, ma soprattutto riduzione dei fondi, ha portato ad una situazione difficile. Però è complicato pensare che tutto questo si possa fare senza un sostegno reale. Obbiettivamente, senza interventi che possano favorire una pluralità di voci, difficilmente si può pensare che si esca dalla logica, come scrive la risoluzione 828 presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle, dei grandi gruppi editoriali. Al contrario, la risoluzione 476 tende a chiedere comunque un intervento per mettere a disposizione delle risorse.

Io sono convinto che sia assolutamente necessaria una riforma complessiva dell'editoria, anche tenendo conto dell'evoluzione, di quanto è accaduto sull'informazione online in questi anni, che comunque ha preso piede, ha una sua realtà priva di regole in molti sensi per quello che sta accadendo, ma che effettivamente fa i conti con un difficile equilibrio e una sostenibilità economica.

Quindi io credo di appoggiare la risoluzione 476, non sono invece favorevole alla risoluzione 828.

Credo che, così come il collega Pruccoli ha detto, si dovrà lavorare ad un testo di legge che rilanci il tema. La risoluzione di oggi dice che comunque senza risorse difficilmente possiamo mettere mano ad un sistema che tutti crediamo debba avere più pluralità e più voci, soprattutto sui territori dove in più parti in questi anni sono sparite molte testate e molte sono le situazioni per le quali anche la minima cronaca locale sta perdendo completamente spazio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Come Lega Nord anche noi ci ritroviamo nei punti che sono stati inseriti all'interno della risoluzione 476. Credo che garantire la pluralità e anche la comunicazione a livello territoriale sia molto importante, ovviamente facendo distinzioni tra contributi a poggia e contributi mirati che servono a garantire comunque una comunicazione a livello semplicemente locale che altrimenti stenterebbe ad esistere, oppure esiste soltanto se qualcuno paga queste teste per fargli dire quello che chi paga da sponsor vuole sentir dire. Non condividiamo la risoluzione del Movimento 5 Stelle e per le stesse motivazioni voteremo la risoluzione 476.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Fabbri.

Non avendo nessun altro iscritto in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 476, a firma dei consiglieri Ravaioli, Bessi, Iotti, Rossi Nadia, Poli, Marchetti Francesca, Cardinali, Mumolo, Prodi, Torri, Zoffoli e Montalti.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è approvata.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 828, a firma dei consiglieri Sassi, Sensoli, Bertani.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è respinta.

 

OGGETTO 541

Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare programmi sulla gestione dei rifiuti raccolti dai pescherecci nell'Adriatico e a prevedere sanzioni contro il rilascio in mare dei resti in plastica derivati dall'allevamento delle cozze. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Marchetti Francesca, Poli, Mumolo, Zoffoli, Rontini, Rossi Nadia

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): È aperta la discussione generale.

Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. È colpa mia, nel senso che ho presentato degli emendamenti e penso che siano ora in distribuzione, quindi le chiedo se ci lascia un minuto per guardarli.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Siamo in discussione generale, quindi fate intervenire qualcuno così intanto facciamo la discussione generale e voi guardate gli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pruccoli. Ne ha facoltà.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Come ha già detto il consigliere Bertani, effettivamente mi stavo confrontando con lui circa alcuni emendamenti che il Movimento 5 Stelle ha presentato proprio in questo istante e quindi mi ero perso un attimo l'ordine dei lavori.

La risoluzione sostanzialmente pone l'accento su un tema che credo debba e possa stare a cuore a tutti quanti noi, che è la salute del nostro mare Adriatico, l'unico mare che bagna questa regione, che quindi è un patrimonio ambientale per noi di inestimabile valore e anche una risorsa relativamente alla sua produttività sia in termini di pesca, ma anche evidentemente di richiamo turistico che riguarda tutto il fronte delle nostre coste, questa mattina qui più volte evocate anche in riferimento alla Direttiva Bolkestein. C'è però un problema da cui il mare Adriatico purtroppo non si differenzia rispetto agli oceani e a tutti gli altri mari. Credo che, anche grazie a numerose trasmissioni televisive, sia noto a tutti ormai come ci siano delle concentrazioni di rifiuti, in particolare di plastica, elevatissime su tutti i fondali marini del nostro pianeta. Nel Mediterraneo si stima che siano disseminate oltre 500 tonnellate di plastica, vetro, alluminio e anche altri materiali di risulta. Questo ovviamente si traduce nell'immediato, ma anche, in potenza, per il futuro, in un danno ambientale ed economico che può essere davvero ingente.

C'è un altro problema che è conosciuto e su cui la risoluzione vuole mettere l'accento, ovvero il fatto che ci sono anche scarti di lavorazione che provengono dagli allevamenti marittimi che vengono riversati in mare. Tra questi in particolare una delle cose principali che danneggia e rischia di togliere ossigeno al fondale marino sono le cosiddette "calze", che sono dei supporti in plastica su cui vengono fatte attecchire le cozze e le vongole. Se ne possono trovare diversi residui lungo le nostre battigie, soprattutto al termine delle mareggiate, ma sono davvero purtroppo tante e tante di più quelle che rimangono sul fondale marino dal momento che vengono prodotte quotidianamente.

Dobbiamo considerare anche che lungo i nostri 120 chilometri di costa c'è una nutritissima flotta di pescherecci, che evidentemente entra tutti i giorni e esce tutti i giorni a mare, che pratica, proprio per il tipo di fondale che il nostro mare ha, la pesca a strascico. Questo comporta che, insieme al pescato, i nostri pescherecci raccolgano giorno per giorno una quantità di rifiuti elevatissima, si stima circa 50 chili al giorno a testa, che purtroppo puntualmente - non in maniera illegittima o illegale, ma perché non c'è altra soluzione, non c'è una filiera a valle per questo rispetto alla loro attività produttiva e di pescato - vengono ributtati a mare perché non esistono sul nostro territorio punti di conferimento.

La risoluzione punta anche a cercare alcuni esempi virtuosi che sul territorio nazionale ci sono. Mi piace ricordare un progetto pilota come quello avviato dalla Fondazione Angelo Vassallo, il "sindaco pescatore", avviato nel 2010, che dimostra come con progetti come questo ed altri, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni e di soggetti pubblici e privati interessati al tema, sia possibile creare efficaci filiere di conferimento e smaltimento di rifiuti che permettono ai pescatori di comportarsi un po' - il termine vuol essere davvero molto molto positivo - come dei virtuali "spazzini del mare" e quindi non più scaricare di nuovo a mare tutto ciò che non è il pescato che andavano cercando, ma invece essere i primi attori di una pulizia dei fondali e di un avvio a conferimento ed eventualmente anche a riciclo dei materiali di risulta.

Su questo tema, visto che abbiamo appena concluso la Sessione comunitaria iniziata questa mattina, informo che anche il vicepresidente dell'Europarlamento, l'onorevole Pittella, ha annunciato la presentazione, nel mese di gennaio, alla Commissione Pesca del Parlamento europeo, di una proposta di legge che prevede agevolazioni economiche ai comandanti dei pescherecci che vanno a recuperare i rifiuti in mare o che possono rimanere impigliati nelle reti, anche questo nell'ottica di ripulire i fondali marini.

Detto questo, l'invito alla Giunta della risoluzione è nella direzione di prevedere l'avvio di programmi che, attraverso il coinvolgimento coordinato di tutti i soggetti interessati, consentano ai pescherecci di conferire i rifiuti che vengono raccolti quotidianamente presso i porti e da qui, appunto, attraverso un coinvolgimento coordinato, i soggetti delegati al loro trattamento ne possano iniziare l'avvio verso tale sorte.

Oltre a questo chiediamo che a livello nazionale e comunitario possano essere adottati dei provvedimenti che consentano di riconoscere agevolazioni e benefici economici a tutti i pescatori che sono impegnati in tale opera di pulizia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. La risoluzione così come proposta dal Partito Democratico è condivisibile. Io non ho ancora letto gli emendamenti, anzi, li stavo leggendo e ne aspetterò dal collega Bertani la spiegazione, per cui dopo decideremo, sulla base degli emendamenti proposti, che cosa votare. Quindi il nostro voto sarà sicuramente sulla risoluzione così com'è, non con gli emendamenti, favorevole. Vedremo poi sulla base degli emendamenti quali approvare e quali non approvare.

La ritengo una risoluzione assolutamente condivisibile in virtù del fatto che effettivamente lungo le nostre coste, nel mare, c'è di ogni, quindi credo che sia assolutamente corretto preservarlo e salvaguardarlo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Mi scuso intanto con i colleghi per la tardiva presentazione degli emendamenti, però siccome è un tema che ci piace e ci sta a cuore, volevamo completare dal nostro punto di vista questa risoluzione. Quindi intanto ringrazio i colleghi che hanno portato all'attenzione questo tema perché è di particolare interesse, primo, per la salvaguardia e l'attenzione al settore della pesca, e poi per i temi ambientali che sono a noi cari.

Illustro velocemente gli emendamenti.

L'emendamento 1 vuole portare all'attenzione dei colleghi il fatto che in realtà anche nella nostra regione esiste già un progetto pilota, in realtà un progetto molto breve, di 12 mesi, ma che in questo momento è attivo, che si chiama Ecoadria-Fishermen, che è fatto in coordinamento con il Comune di Bellaria Igea Marina e con l'ARPA, che si impegna proprio sui temi dei rifiuti in mare e sull'educazione dei pescatori. Ci sembrava corretto citare questo progetto come esempio da sostenere ed eventualmente estendere anche ad altre zone della nostra regione. Quindi, e qui vengo all'emendamento 2, non solo prevedere progetti, ma anche sostenere quelli esistenti, perciò l'emendamento 2 essenzialmente chiede di sostenere i progetti esistenti.

L'emendamento 3 vogliamo inserirlo perché il tono della risoluzione sembra in parte accusatorio nei confronti dei pescatori, quindi per far capire bene che le normative vigenti dicono già che il rifiuto raccolto in mare, quindi non prodotto sulla nave, non è un rifiuto che implica una tariffa per chi lo raccoglie, piuttosto implica una gestione corretta una volta tornati a terra, ed è questo uno degli argomenti di questa risoluzione che approviamo. Quindi chiediamo solo di ribadire il fatto che il conferimento per i pescatori è senza oneri.

L'emendamento 4 chiede, per quello che stavo dicendo, di fare un'apposita previsione all'interno del Piano per la gestione dei rifiuti, nel senso che i rifiuti che vengono da mare magari siano trattati in una sezione del Piano rifiuti in modo da agevolare questo percorso che stiamo suggerendo oggi.

Infine, sempre per evitare toni accusatori verso i pescatori, chiediamo sanzioni per chi rilascia in mare volontariamente le calze, perché parte delle calze purtroppo vengono disperse in mare a causa delle mareggiate e quindi in questo caso è un po' difficile pensare ad una sanzione per una mareggiata, quindi chiediamo che sia inserita la parola "volontariamente".

Inoltre, oltre al fatto di personalizzare le calze, abbiamo notizia che il Centro ricerche di Cesenatico, che fra l'altro è sempre della nostra Regione, stia sperimentando calze biodegradabili. Nel ciclo dei rifiuti il primo passo è ridurre il rifiuto, cioè non inserire rifiuti nel ciclo, quindi favorire dei progetti che studino calze biodegradabili secondo noi è interessante.

L'emendamento 7 non lo abbiamo presentato per correttezza istituzionale, nel senso che ci sembrava un po' forte richiamare l'impegno dell'europarlamentare Pittella perché in realtà ancora questa proposta di legge intanto non esiste e Pittella in realtà non fa parte della Commissione Pesca, ma è membro supplente della Commissione Pesca e abbiamo notizie che in realtà lui nella Commissione Pesca non abbia mai fatto presenza. Comunque non è per noi un motivo ostativo per votare a favore della risoluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pompignoli. Ne ha facoltà.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Sentiti gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, riteniamo condivisibili anche gli emendamenti, quindi voterò a favore anche di quelli.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli

Ha chiesto di parlare il consigliere Aimi. Ne ha facoltà.

 

AIMI: Grazie, presidente. Annuncio, anche se la sede è impropria, il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sia alla risoluzione che agli emendamenti presentati dal gruppo Movimento 5 Stelle.

Siamo alla vigilia di una stagione estiva molto importante per le nostre coste, credo che la pulizia del mare sia una delle cose più importanti da realizzare in questa fase, ma da mantenere anche per il futuro, quindi, siccome questa risoluzione e gli emendamenti vanno nella direzione di salvaguardare soprattutto il tema della tutela ambientale, il nostro voto, ripeto, sarà favorevole.

Mi permetto solo di dare un suggerimento perché credo che uno dei possibili incentivi che potrebbe andare alle nostre marinerie in fatto di acquisizione di rifiuti che vengono pescati in mare e dello smaltimento degli stessi possa passare attraverso la riduzione delle accise sul carburante che le stesse utilizzano. Sarebbe uno strumento secondo me efficace che porterebbe sicuramente coloro che collaborano anche al mantenimento della pulizia dei nostri mari, potrebbe essere una soluzione per dare un vantaggio e un aiuto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Aimi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Sicuramente la risoluzione è condivisibile. Penso, peraltro, che si dovrebbe aprire una riflessione anche in ordine ad un punto preciso di questa risoluzione allorquando si dice che sul territorio non vi sono strumenti idonei a poter consentire di recuperare gli scarti che vengono attratti dal mare e quindi devono essere ributtati in mare. Sotto questo profilo non penso che sia soltanto un tema di Unione europea o di legislazione nazionale perché è evidente che se quando le barche entrano nei porti, vi fossero le strutture ricettive per poter ospitare questo tipo di rifiuti, ancorché non tecnicamente rifiuti, una parte significativa del problema verrebbe superata. La realtà dei fatti è che non essendovi questo tipo di strutture, è giocoforza che i pescatori vedersi costretti a ributtare in mare ciò che avevano attratto dal mare.

Quindi io penso che indubbiamente sia importante che il Parlamento europeo se ne occupi, che se ne occupi la Commissione Pesca e quant'altro, ma secondo me molto più opportunamente si potrebbe e si dovrebbe cercare di agire soprattutto su Hera, che ha il monopolio in quel territorio della gestione dei rifiuti, affinché anche in via sperimentale provasse, ad esempio, sul porto un progetto per vedere se dando la possibilità di poter recuperare questi rifiuti, vi sia un miglioramento della situazione. Dopodiché va bene la risoluzione, vanno bene gli emendamenti, però non nascondiamoci dietro un dito perché una parte del percorso potrebbe essere anche assolta solo con una semplice e normale diligenza.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Non avendo più iscritti in discussione generale, apro la discussione sugli emendamenti proposti dal consigliere Bertani.

Non avendo iscritti in discussione generale sugli emendamenti, apro la dichiarazione di voto congiunta sugli emendamenti e sulla risoluzione.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ovviamente, come avevo già anticipato, voteremo favorevolmente alla risoluzione. Adesso attendiamo anche il parere sui nostri emendamenti, che comunque mi sembra in generale positivo.

Volevo sottolineare anche in questa sede che il discorso che come Regione possiamo sicuramente affrontare è quello della riduzione dei rifiuti che arrivano da terra, nel senso che i rifiuti in mare non sono solo quelli che vengono raccolti con le reti a strascico, ma sono quelli che tramite i fiumi arrivano purtroppo in mare. L'altro discorso da fare, che veniva accennato precedentemente, è quello delle microplastiche che derivano dalla disgregazione dei materiali plastici, che è sicuramente un problema grave. Anche in questo caso, purtroppo, buona parte di questi rifiuti arriva da terra e poi uccide i pesci o ci ritroviamo queste sostanze nel ciclo alimentare.

Ribadisco che voteremo favorevolmente ovviamente ai nostri emendamenti e anche alla risoluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non avendo ulteriori iscritti in dichiarazione di voto, metterei in votazione gli emendamenti chiedendo al consigliere Pruccoli il consenso.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Proprio per la tardiva presentazione degli emendamenti è in atto una piccola rifinitura, mi sto riservando di presentare un subemendamento che va a modificare lievemente uno degli emendamenti del Movimento 5 Stelle, per cui chiedo, se possibile, qualche minuto per poter sistemare questa partita.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Pruccoli, se l'Aula è d'accordo, facciamo un'interruzione tecnica della votazione degli emendamenti e passiamo all'oggetto 32 posticipando la votazione della risoluzione alla fine dell'oggetto 32.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. No, non sono d'accordo perché c'è un limite a tutto. Prima abbiamo votato l'inversione degli emendamenti eccetera, adesso vogliamo andare avanti e lasciare indietro un punto, abbiamo fatto degli abbinamenti tra oggetti che non c'entrano nulla tra loro. Fermiamoci un attimo, si presentano gli emendamenti, chiudiamo il punto e poi continuiamo con l'altro. Va bene andare veloci, ma si esagera, quindi sono assolutamente contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Consigliere Bignami, a questo punto sospendo i lavori dell'Aula per cinque minuti perché non abbiamo alternative.

 

(La seduta, sospesa alle ore 16,04, è ripresa alle ore 16,14)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori dell'Aula con le dichiarazioni di voto sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pruccoli. Ne ha facoltà.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Mi scuso nuovamente con i colleghi per l'interruzione, ma è stata necessaria per riuscire ad avere una piena condivisione degli emendamenti presentati.

Per quello che riguarda l'emendamento 1, l'emendamento 2, l'emendamento 3 e l'emendamento 6 anche il gruppo consiliare del Partito Democratico voterà a favore, integrando così con le modifiche richieste la risoluzione.

Per quanto riguarda l'emendamento 4 ho presentato un subemendamento, che è stato poi la motivazione dell'interruzione, perché è necessario, pur accogliendo in parte l'istanza proveniente dal Movimento 5 Stelle, puntualizzare il fatto che tutto quanto deve avvenire in maniera raccordata con la pianificazione dei rifiuti portuali e anche in coerenza con la strategia marina europea.

Per quanto riguarda l'emendamento 5 riteniamo di non accoglierlo perché l'aggiunta della parola "volontariamente" potrebbe ingenerare confusione e comunque delle scusanti eccessive. È sempre difficile dimostrare la volontarietà dell'abbandono di un rifiuto, per cui l'introduzione di questo termine potrebbe poi effettivamente rendere di fatto nulla l'attività di controllo e di sanzione che dovrebbe invece essere fatta in caso di abbandono dei rifiuti in mare.

Questa è la nostra posizione. Ripeto, quattro emendamenti sono accolti, uno è subemendato e su uno invece il nostro voto sarà contrario. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 2, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 3, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 3 è approvato.

Passiamo al subemendamento 7, che nel caso in cui dovesse essere accolto, sostituisce l'emendamento 4.

Metto in votazione, per alzata di mano, il subemendamento 7, a firma del consigliere Pruccoli.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Il subemendamento 7 è approvato.

Di conseguenza l'emendamento 4 risulta precluso.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 5, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 6, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'emendamento 6 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 541, a firma dei consiglieri Pruccoli, Marchetti Francesca, Poli, Mumolo, Zoffoli, Rontini, Rossi Nadia.

 

(È approvata all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è approvata.

 

OGGETTO 32

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, specie in ambito legislativo, volte all'esenzione dalla tassa automobilistica regionale degli autoveicoli e dei motoveicoli di anzianità tra i venti ed i trent'anni di interesse storico o collezionistico. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 833

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale e l’assessore competente ad introdurre nella prossima legge finanziaria la riduzione del 75% della tassa automobilistica per le auto ad uso promiscuo omologate per la circolazione non esclusivamente con alimentazione a gas metano o GPL e la totale esenzione per i veicoli elettrici. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi

(Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bargi. Ne ha facoltà.

 

BARGI: Grazie, presidente. Questa è una risoluzione che, come potete vedere dalla data (è datata gennaio), è un po' vecchiotta. Era nata più che altro per un'esigenza urgente che era quella di impegnare la Giunta a non recepire la normativa statale che, tramite lo "Sblocca Italia", aveva introdotto il pagamento del bollo pieno anche per le auto storiche oltre i vent'anni, spostando quindi l'esenzione al di sopra dei trent'anni. Questa era la motivazione dell'urgenza di questa risoluzione, che è venuta meno nel momento in cui la Regione Emilia-Romagna ha mantenuto la propria normativa per quanto riguarda le auto storiche, normativa che oltre ad esentare dal pagamento del bollo le auto superiori a trent'anni, prevede per quelle dai venti ai trent'anni un bollo forfettario, che, se non ricordo male, si aggira intorno ai 20-25 euro per le auto e ai 10 euro per le moto.

Quello che però rimane valido di questa risoluzione è che noi non chiediamo alla Giunta solo di impegnarsi per non recepire la norma nazionale andando a modificare quella regionale. Ricordo che nel frattempo la Regione ha mantenuto la propria normativa, tra l'altro in maniera anche abbastanza "simpatica": appena è uscita questa risoluzione, conoscendo persone che lavorano nelle pratiche auto, mi hanno detto che immediatamente dopo ha cominciato a circolare una direttiva della Regione che diceva: "state tranquilli, non modifichiamo nulla". C'è stata anche la sentenza del Difensore civico di qualche settimana fa, su una richiesta di questo tipo, che dice proprio che la Regione Emilia-Romagna può mantenere la propria legislazione in materia. Quindi ad oggi la situazione è ancora quella degli anni passati, cioè per le auto storiche ventennali c'è solo il pagamento di un bollo forfettario.

Noi chiediamo anche che venga abolito il bollo forfettario perché in altre Regioni è già così, quindi chiediamo che le auto storiche sopra i vent'anni, iscritte ovviamente ai registri competenti (ASI, ACI, FMI per le moto, perché ovviamente parliamo di auto e di moto storiche), possano essere totalmente esenti da questo pagamento, che a questo punto, essendo forfettario, più che altro è una burocrazia a cui si sottopone chi mantiene vive queste parti della nostra storia.

Questo lo chiediamo anche perché sento parlare molto spesso dell'Emilia-Romagna come della "Motor Valley" d'Italia. Insomma, è inutile dire che qui ci sono diverse case automobilistiche tra Modena e Bologna, basta pensare a Ferrari, Lamborghini, Ducati, Maserati, Pagani e potrei andare avanti un bel po'. È una regione che per sua stessa natura dovrebbe anche premiare i motori che qui vengono prodotti.

Tra l'altro di recente abbiamo visto che, con la difficoltà delle fiere di Reggio Emilia, si rischia che si possa spostare fuori regione la fiera del CAMER, che l'anno scorso ha portato a Reggio Emilia 35 mila persone per la mostra scambio delle parti storiche delle auto. Insomma, rischiamo di andare a penalizzare quella che è in realtà, un volto della nostra regione che invece dovremmo a nostro avviso incentivare.

I possessori di auto storiche sono di vari tipi, si va dal collezionista a chi ha la possibilità di comprarle, a chi semplicemente se la trova in eredità. È ovvio che l'auto per essere considerata storica ha bisogno di essere iscritta a determinati registri e per farlo deve avere determinate caratteristiche. Non parliamo di una macchina scassata che gira dopo vent'anni inquinando in giro, parliamo di auto che per certe caratteristiche possono essere inserite in determinati registri. Solitamente sono usate in manifestazioni, sono usate per fare qualche giro, non parliamo di auto che sono impiegate tutti i giorni per andare a lavorare. Sono auto che anche solo circolando riescono a mantenere vivo quello che rappresentano. Si vedono passare la domenica, soprattutto in montagna, e hanno un certo valore anche visivo, anche per le nuove generazioni, rispetto a quella che è la tradizione della nostra terra nei motori. Per questi motivi, per il fatto che esistono dei registri a cui non si può iscrivere qualsiasi auto e farla passare come auto storica, noi chiediamo di impegnare la Giunta.

Ricordo però, prima che parta la discussione, che questa è una risoluzione, non è che da domani si esentino queste auto dal pagamento del bollo o cose di queste tipo. Ovviamente poi tutto passa in mano alla Giunta, che può, se lo vuole, dare seguito alla risoluzione andando incontro a quella che è la richiesta dell'Aula, quindi poi la Giunta seguirà tutto il percorso normativo per poter arrivare a quanto richiesto. Questo lo dico perché a volte vedo affrontare le risoluzioni quasi come se fossero degli atti definitivi, invece sono degli indirizzi. Per noi è importante dare questo indirizzo e ci auguriamo che tutta l'Aula possa unirsi a noi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bargi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Molinari. Ne ha facoltà.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. L'argomento è comunque interessante perché, come diceva anche il consigliere Bargi, l'importanza di tutto il settore automobilistico storico in Emilia-Romagna ha una rilevanza di assoluta centralità anche in quelle che sono le politiche di valorizzazione di tutto questo patrimonio che territorio per territorio è al centro di un'attenzione non solo di hobbisti, perché organizzano, con la collaborazione soprattutto delle amministrazioni locali, anche eventi che attirano in effetti migliaia di spettatori e di interessati al settore.

In merito alla risoluzione, alcuni dei temi trattati all'interno della risoluzione ci porteranno ad una votazione negativa rispetto alla proposta, innanzitutto perché per quanto riguarda la trasmissione elettronica questa è già possibile perché la legislazione regionale dell'Emilia-Romagna è già una legislazione che tutela rispetto a quelle che potrebbero essere le conseguenze della Legge finanziaria del 2015. Poi, rispetto all'impostazione data alla risoluzione, per quanto riguarda il fatto che 25-26 euro di fatto sono di più che zero posso essere d'accordo, però, essendo anche uno dei soggetti interessati, come altri, penso, all'interno di questa Assemblea, il pagamento di questa piccola imposta forfettaria è assolutamente colto favorevolmente dagli stessi possessori di auto d'epoca, non è un pagamento che li metta assolutamente in ginocchio. E comunque la legislazione regionale già supera quella nazionale. Non ci sono e non sono state ritrovate normative particolari da parte dell'ACI, che comunque ha già ripristinato i registri di auto storiche, quindi applicando o comunque confermando la valenza della legislazione regionale su quella nazionale.

Invece per quanto riguarda il provvedimento abbinato relativo delle auto ecologiche, il tema ovviamente è diverso per quanto riguarda anche la filosofia e quindi l'approccio alla problematica. Devo ammettere che la Giunta su questo sta lavorando e pertanto il voto sarà contrario, ma quindi non tanto per quanto riguarda il merito perché condividiamo il discorso di premiare e di valorizzare anche le scelte per quanto riguarda auto ad impatto, se non zero, comunque limitato. Nei prossimi mesi si cercherà di approfondire la materia, anche viste le diverse tipologie di auto interessate, per riuscire poi ad elaborare un provvedimento che possa andare incontro anche a quanto richiesto da più parti e comunque nella logica della diminuzione delle emissioni.

Quindi per quanto riguarda le due risoluzioni annuncio un voto negativo, uno motivato dal fatto che la Giunta già sta lavorando dal punto di vista della premialità alle auto ecologiche, l'altro perché la Regione Emilia-Romagna, come altre Regioni, ha già uno stato normativo che tutela quello che è un patrimonio e comunque un settore importante come quello delle auto d'epoca.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ringrazio Molinari che mi ha facilitato nell'illustrazione della nostra risoluzione. Effettivamente, fra l'altro, volevo rendere giustizia anche ai colleghi della Lega dicendo che esiste già un loro progetto di legge che vuole affrontare questo tema.

Riteniamo importante, visto che questa mattina parlavamo dell'impegno che chiedevamo all'Unione europea sui cambiamenti climatici, favorire l'utilizzo di macchine a minore impatto ambientale, cosa che sicuramente riduce anche i problemi climatici, quindi ridurre o fare un'esenzione del bollo per le auto a metano e GPL sicuramente per noi è importante e quindi la nostra proposta è questa.

Ci dispiace che venga bocciata perché comunque è una risoluzione di indirizzo, ma accogliamo comunque con favore l'impegno che sentiamo da parte della Giunta. Staremo a vedere sicuramente nei prossimi mesi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Nel gennaio 2015 avevo sollevato questo problema che deriva dall'entrata in vigore della Legge finanziaria 2015, segnatamente l'articolo 1, comma 666, della legge n. 190/2014.

Io penso che al di là del voto su questa risoluzione, il problema vero sia quello da parte della Regione di chiarire una volta per tutte nei confronti dello Stato, e non demandando il giudizio alla Corte costituzionale, se c'è e qual è il limite della Regione in materia di tasse automobilistiche, perché la tassa automobilistica, per come viene oggi intesa, è un tributo derivato, deriva alla Regione da una legislazione dello Stato, sicché formalmente noi abbiamo la possibilità di dire se e chi deve essere soggetto alla tassa automobilistica, ma nei fatti questa possibilità è legata solo ed esclusivamente alle cornici che sono dettate dalla legge nazionale. Non è un caso che, ad esempio, la legge nazionale incida nel caso di specie per quanto riguarda l'articolo 7, comma 3, della legge regionale n. 15/2012, mentre non incide più sull'articolo 7, comma 2. In buona sostanza, noi abbiamo una legislazione nazionale che in una Legge finanziaria con un tratto di una norma cancella una legislazione che, torno a ripetere, è legislazione regionale.

Allora a questo punto penso che il tema sia quello di ritenere, come dovrebbe essere, che la tassa automobilistica è un tributo proprio della Regione, non è più un tributo derivato, e ogni Regione la applica, nelle modalità e con le modalità e anche con le esenzioni cui faceva riferimento prima il collega Bertani, proprio in relazione allo stato della regione, perché vi possono essere Regioni che vogliono favorire, ad esempio, le auto elettriche e altre che possono essere interessate ad altro tipo di auto. Anche perché converrà il consigliere Bertani che i numeri sulle auto elettriche presenti nel territorio regionale, se non erro, non superano le 2 mila unità, quindi è un beneficio, quello che si propone, sicuramente di immagine, ma non di sostanza, perché se poi le auto elettriche non hanno i punti per la ricarica così come dovrebbe essere, lei sa che non hanno una diffusione territoriale notevole e soprattutto, come è stato dimostrato, spesso e volentieri neppure gli enti locali le hanno tra le loro flotte.

Quindi la mia proposta rispetto a questa risoluzione è di ricollegarsi a quella che è una competenza propria della Regione, rivendicare questa competenza e chiedere al Governo che, anziché dover sollevare conflitto di attribuzione tra organi dello Stato, sia lo stesso Governo a disciplinare la materia in modo tale che la tassa automobilistica rimanga una tassa nella piena disponibilità della Regione sia come imposizione, sia come quantità dell'imposizione, tenuto presente, ad esempio, che il caso specifico delle auto storiche è ovvio che in Emilia-Romagna ha un impatto notevolissimo, ma probabilmente in Basilicata ha un impatto del tutto più marginale e quindi non è ritenuto un elemento essenziale della politica di quella Regione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Marchetti Daniele. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Intervengo sulla risoluzione 833 presentata dal Movimento 5 Stelle anche perché il consigliere Bargi ha già illustrato quella presentata dal nostro gruppo.

La risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle ha come obiettivo quello di invitare la Giunta ad incentivare l'utilizzo di auto alimentate a GPL o a metano in generale, quindi di quei veicoli non inquinanti o meno inquinanti, andando così a ridurre la quantità di sostanze nocive nell'aria, che è un obiettivo certamente condivisibile. È infatti nell'interesse di tutti tutelare l'ambiente ed è un dovere di tutti, istituzioni comprese.

Proprio condividendo questo obiettivo, colgo l'occasione per ricordare, come è già stato detto anche prima dal consigliere Bertani, che è già stato depositato un progetto di legge, presentato dal sottoscritto e dal nostro capogruppo Alan Fabbri, sull'esenzione del bollo auto per tre anni per le auto alimentate a GPL o a metano, di nuova immatricolazione o riconvertite. Sono già stato nominato relatore ed auspico che nel momento in cui proseguirà l'iter del progetto di legge, ci sia la più ampia condivisione possibile per allineare la nostra Regione, ad esempio, alla Toscana, che è stata ricordata anche nella risoluzione, ma anche alla Lombardia, che, da quello che so, si sta già muovendo in questa direzione. Sarebbe un'iniziativa importante per la tutela dell'ambiente e soprattutto un'azione importante per consegnare alle generazioni future un ambiente migliore.

Noi, quest'oggi, dato che questo è un argomento che va a toccare il bilancio regionale e dunque c'è da fare un ragionamento più approfondito su questo argomento, e dato che, come ho detto prima, l'iter del nostro progetto di legge comunque è già stato avviato, su questa risoluzione ci asterremo, augurandoci, però, di ricevere proposte ed integrazioni al nostro progetto di legge per avviare una discussione costruttiva in Commissione e ragionare tutti insieme su cosa si potrebbe portare avanti per presentare all'Assemblea un progetto di legge che abbia come obiettivo quello della riduzione dell'inquinamento e per arrivare all'esenzione, noi proponiamo per tre anni, del bollo auto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Marchetti Daniele.

Non avendo più iscritti in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto sulle due risoluzioni.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bargi. Ne ha facoltà.

 

BARGI: Grazie, presidente. Innanzitutto chiedo il voto elettronico e poi faccio la dichiarazione di voto.

Non mi sembrano gran che le motivazioni per bocciare la nostra risoluzione, nel senso che girerei la frittata: se da un lato è vero che 25 euro sono pochi, dall'altro sono pochi anche per la Regione, non sono un'entrata così fondamentale, senza contare tutta la burocrazia necessaria per andare ad incassare queste poche decine di euro. Ci sono Regioni - ha centrato bene il punto il collega Foti - come la nostra, ad esempio il Piemonte (è inutile citare la FIAT) che sulle auto ventennali di interesse storico, quindi ovviamente iscritte negli appositi registri, non fa pagare il bollo. Però, per dire, anche la Lombardia, che è una regione industrializzata ma non ha una vocazione nei motori, esenta dal bollo le auto ventennali.

Quindi a nostro avviso, se veramente si vuole andare in questa direzione, ripeto, questo è un indirizzo, la Giunta poi valuterà il peso economico di questi bolli, valuterà se è il caso o meno di andare ad agire, se è un'entrata così fondamentale o se possiamo tagliare da qualche altra parte, e poi andrà a compiere gli atti necessari. Dare questo indirizzo credo che sarebbe stato un bel gesto, se non altro in questa regione che tendiamo sempre a definire "Motor Valley" ma poi vediamo il caso della fiera di Reggio su cui ci si potrebbe anche attivare per cercare di mantenere sul territorio regionale quella che è una delle fiere più importanti sicuramente a livello italiano, ma probabilmente anche del Sud Europa, per quanto riguarda lo scambio di parti di auto storiche e moto d'epoca. Insomma, sarebbero diverse le iniziative per cercare di valorizzare questo aspetto e ci saremmo aspettati da questo punto di vista un sostegno più ampio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bargi.

Ha chiesto la parola il consigliere Aimi.

 

AIMI: Grazie, presidente. Dispiace veramente vedere che quest'Aula si divide su una risoluzione che avrebbe meritato il sostegno e l'appoggio di tutti, e mi riferisco a quella presentata dalla Lega Nord con primo firmatario il consigliere Bargi, perché si arriva, con questa risoluzione, a valorizzare quel patrimonio automobilistico che appartiene un po' a tutta la regione. Io vengo da Modena, che è denominata "Motor Valley" per la presenza di case automobilistiche importanti, ma tutta la regione è costellata anche da fabbriche di un indotto estremamente importante. Credo che sia importante riportare dal passato queste autovetture che arrivano fino ai giorni nostri attraverso collezionisti che per la loro passione le rimettono a posto e incentivano e creano anche una scuola in questa direzione perché ci sono anche altre persone che poi si appassionano alla collezione di questi autoveicoli, che finiscono molto spesso per allietare i fine settimana dei tanti Comuni d'Italia dove ci sono i raduni di queste autovetture. Sono persone che hanno costi già estremamente elevati, che avrebbero mandato magari queste autovetture dallo sfasciacarrozze, invece le tengono in vita e queste auto rappresentano comunque un patrimonio anche culturale, quindi fanno parte della tradizione della nostra regione. È un mondo di nicchia che merita secondo me assolutamente attenzione ed è per questo che noi daremo il nostro favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Aimi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Molinari. Ne ha facoltà.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. Ribadiamo il voto contrario, ma anche un'affermazione importante: comunque la Regione Emilia-Romagna, quindi il Partito Democratico, è assolutamente favorevole a tutte le iniziative di valorizzazione, tutela, difesa, sostentamento di un settore che per noi è importantissimo. Ma posso assicurarvi, e chi di voi conosce bene questo settore lo sa, che l'ultimo dei problemi per i possessori, gli amanti e gli appassionati di questo genere è quello del pagamento dei 25 euro di bollo. Noi riteniamo di andare avanti su questa questione e saremo presenti anche sui territori per valorizzare qualunque iniziativa e qualunque attività che sia tesa a valorizzare un patrimonio sul quale l'ultimo dei problemi, vi posso assicurare, è quello dei 25 euro di cui stiamo trattando.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 32, a firma dei consiglieri Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

38

Favorevoli

 

14

Contrari

 

24

Astenuti

 

--

 

La risoluzione è respinta.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 833, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

6

Contrari

 

23

Astenuti

 

7

 

La risoluzione è respinta.

 

OGGETTO 11

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a contrastare norme che prevedano l'effettuazione di aste per l'aggiudicazione delle concessioni demaniali e l'aumento dei relativi canoni. A firma del Consigliere: Foti

(Assegnazione alla Commissione competente su richiesta del presentatore)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Il consigliere Foti, firmatario della risoluzione, ha chiesto di rinviare la risoluzione in Commissione, per cui passiamo all'oggetto successivo.

 

OGGETTO 95

Risoluzione per impegnare la Giunta, a seguito della chiusura del Punto Nascite di Porretta Terme e delle conseguenti criticità ed emergenze mediche riguardanti anche il Comune di Granaglione, a riorganizzare il servizio di presidio medico sanitario, segnalando inoltre all'Autorità giudiziaria i responsabili di tale situazione. A firma del Consigliere: Bignami

(Sull’ordine dei lavori)

 

OGGETTO 576

Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere in funzione il punto nascite di Castelnovo ne’ Monti, a sospendere ogni depotenziamento e/o modifica in atto nei presidi ospedalieri della Regione e ad agire nella Conferenza Stato-Regioni affinché la normativa sia adeguata alle esigenze della popolazione. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

(Ritiro)

 

OGGETTO 584

Risoluzione per chiedere alla Giunta di attivarsi per evitare la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele

(Sull’ordine dei lavori)

 

OGGETTO 732

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, in relazione al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, volte a rivedere gli attuali standard, valutare la possibilità di un progetto pilota di ospedale unico a sedi distaccate e tutelare la presenza dei punti nascita anche al di sotto dello standard nazionale, specie nelle aree montane. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

(Ritiro)

 

OGGETTO 827

Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti

(Sull’ordine dei lavori)

 

OGGETTO 834

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a mantenere in funzione il punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Foti

(Sull’ordine dei lavori)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Io, in realtà, presidente, chiederei che questo intervento non venisse qualificato come di merito perché avrei preliminarmente necessità di comprendere qual è la risoluzione capofila, diciamo. È la 95, la mia?

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 95 è la prima delle risoluzioni presentate, quindi, sì, certo.

 

BIGNAMI: Che è quella che quando in Conferenza dei capigruppo si discute, diciamo così, delle risoluzioni fuorisacco... Però io vorrei capire, cioè sostanzialmente ogni gruppo iscrive una risoluzione in via d'urgenza, però io non riesco a trovare il nesso tra la mia risoluzione e quelle riguardanti, assolutamente interessanti, la tutela del punto nascite. Vero è che nella mia risoluzione parlo del punto nascite, ma dall'accenno al punto nascite a trarre l'ingresso di tutte le risoluzioni sul punto nascite mi pare un po' tanto.

Nella sintesi della risoluzione, che però non redigo io, c'è scritto: "risoluzione per impegnare la Giunta, a seguito della chiusura del punto nascite di Porretta Terme e delle conseguenti criticità ed emergenze mediche riguardanti anche il Comune di Granaglione, a riorganizzare il servizio di presidio medico sanitario". No, semplicemente no. È vero che nella risoluzione dico: "visto che hanno chiuso anche il punto nascite", ma poi parlo di un decesso, di un'ambulanza che non arriva, del fatto che c'è un problema di gestione, e poi, soprattutto, nell'impegno dico tutt'altro, parlo della Comunicazione del 1992 che riguarda i tempi di intervento delle ambulanze.

Allora se la mia risoluzione deve essere il fante della breccia di Porta Pia dietro cui entrano tutti, ne sono lieto, il fante, però, venne cecchinato. Allora un conto è se questa risoluzione viene discussa e poi si vota, e allora va bene, ma se questa risoluzione deve servire a far entrare le altre e si boccia questa, il passo dall'essere Virgilio a quello che regge il lume è breve.

Quindi io, punto primo, chiederei una verifica in ordine all'innestabilità delle altre risoluzioni sulla mia, e, secondariamente, vorrei capire come vengono organizzate le risoluzioni.

E già che ci siamo, pongo un problema riguardo a questo Regolamento, su cui già avevo espresso dei dubbi nella passata legislatura, perché mi sembra che abbia bisogno di una messa a punto, perché prima, raccogliendo l'invito del presidente Caliandro, abbiamo invertito eccetera, poi lei giustamente prima provava, per accelerare i lavori, a mandare in discussione un altro punto sospendendo gli emendamenti (di cui siamo tutti sommersi, io non mi ci trovo più, ma è sicuramente un limite mio), adesso c'è questa cosa. Quindi io chiederei una verifica in ordine all'attinenza degli oggetti, che non trovo, perché se io adesso faccio un emendamento e tolgo il riferimento al punto nascite, decadono tutte le altre.

Se devo dire la verità, trovo che fossero molto più attinenti rispetto a questa la risoluzione 174, la risoluzione 71 sull'organizzazione del day hospital, la risoluzione 290 sulla Casa di cura Montanari, la risoluzione 464 che parla delle Aziende in montagna, perché anche questa parla della montagna.

Quindi chiederei una verifica. Poi, se vogliamo andare avanti, andiamo avanti. Se l'esito, però, deve essere che la mia viene bocciata e le altre approvate... Questa con l'introduzione di tutta una serie di risoluzioni sul punto nascite di Castelnovo ne’ Monti non c'entra nulla. Voteremo a favore, lo dico prima, della tutela del punto nascite, ma queste risoluzioni non c'entrano nulla con la mia, tutto qua.

Lo dico anche perché in Conferenza dei capigruppo, e ne chiedo conto ai colleghi capigruppo e ai membri dell'Ufficio di Presidenza, raramente io presento delle risoluzioni urgenti da mettere subito in discussione, anzi, ho detto che la risoluzione è uno strumento che tutto sommato è utile, ma non va abusato. Se però quando lo uso mi vengono tutti in schiena, mettiamoci un attimo a ragionare.

Quindi facciamo una valutazione preliminare perché non trovo minimamente attinenza tra questa risoluzione e le altre. Se poi vogliamo andare avanti, non è un dramma; se è per sfoltire l'ordine del giorno, ben volentieri. Confido in un ragionamento di buonsenso della maggioranza in ordine all'esito della votazione rispetto a questo.

Poi se si può, interverrò nel merito.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Innanzitutto considero il suo intervento sull'ordine dei lavori, non in discussione generale, quindi le lascio poi tutto il tempo per intervenire.

Per quanto riguarda il Regolamento, consigliere, lei sa meglio di me che i regolamenti si possono cambiare, quindi si può fare una nuova Commissione per il Regolamento e modificare tutto quello che si vuole modificare.

Attualmente gli uffici hanno inserito le risoluzioni insieme perché un filo conduttore delle varie risoluzioni è la chiusura di un reparto di un ospedale, quindi questa è sostanzialmente la linea comune. Dopodiché, se lei, consigliere, chiede di trattare la sua risoluzione in modo singolo o comunque di non trattarla con le altre, lo può ancora fare.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Anch'io intervengo con qualche filo di imbarazzo, però sono sostanzialmente d'accordo sulle cose che diceva Bignami, nel senso che nella Conferenza dei capigruppo, e non so perché l'ordine del giorno sia stato poi fatto in modo diverso, la risoluzione che faceva, per intenderci, da testo guida è la 732, a firma Torri e Taruffi, che ho chiesto io, durante la riunione dei capigruppo, di mettere in discussione. Su questa, poi, si sono agganciate le altre. Anch'io sinceramente non ho capito bene perché sia stata inserita anche la risoluzione 95, ma questo è un problema che lascio agli uffici...

 

(interruzione)

 

Appunto, sto dicendo che non so perché, ma siccome alla Conferenza dei capigruppo c'eravamo, la risoluzione che ha poi originato tutte le altre è la 732, che non so perché è stata infilata per ultima anziché all'inizio, a cui poi agganciare tutte le altre.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Taruffi, mi scusi. Se lei guarda l'ordine di presentazione delle risoluzioni, la 95 è la prima presentata, di solito si va in ordine di presentazione. Come lei diceva e come le ho cercato di rispondere - poi approfonderemo anche in Ufficio di Presidenza le motivazioni per cui alcune risoluzioni vengono abbinate e altre no - il filo conduttore è la chiusura dei vari reparti di questi ospedali, ma non è vincolante discutere le risoluzioni insieme, i primi firmatari delle risoluzioni possono chiedere di poterle discutere singolarmente.

 

TARUFFI: Aggiungo inoltre che siccome stamattina è stata depositata la risoluzione 827, evidentemente c'è stata un'errata comunicazione, però sicuramente la risoluzione 732 viene ritirata, e credo che, ma poi i colleghi del Movimento 5 Stelle potranno intervenire, anche la risoluzione 576 viene ritirata. Quindi vengono ritirate le risoluzioni 576 e 732 in luogo del fatto che è stata depositata la nuova risoluzione 827 che ha le firme dei consiglieri che avevano depositato le due precedenti risoluzioni.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere, la interrompo di nuovo perché il Regolamento, che lei conosce benissimo sicuramente, prevede che se vuole ritirare una risoluzione, o lo comunica in Aula, o manda due righe per iscritto. Lei ha comunicato la presentazione di una nuova risoluzione, ma non ha comunicato il ritiro dell'altra né in Aula ancora, visto che non abbiamo iniziato la discussione generale, né per iscritto a questo banco della Presidenza. Grazie.

 

TARUFFI: Lo sto dicendo adesso, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ma non può fare polemica su una cosa che mi deve ancora dire, mi scusi, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Presidente, mi scusi, non ho fatto polemica, ho semplicemente detto che evidentemente c'è stato un errore di comunicazione, non ho detto che avete sbagliato o che l'Ufficio di Presidenza o la Presidenza ha sbagliato, ho detto che c'è stato un errore di comunicazione che sto cercando di chiarire. Quindi, ripeto, siccome sono il secondo firmatario della risoluzione 732 che avevamo chiesto di mettere all'ordine del giorno di oggi, sto dicendo che è ritirata quella risoluzione e che ne abbiamo presentata un'altra.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Bene, prendiamo atto che la risoluzione 732, a firma Torri e Taruffi, è ritirata e viene sostituita con la 827. Affinché la risoluzione 576, a firma Sensoli e Sassi, eventualmente venga ritirata, ho bisogno che il primo firmatario, quindi la consigliera Sensoli, mi dica che la ritira.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Intervengo sempre sull'ordine dei lavori. Lei si ricorderà, presidente, che non anni fa, ma un paio di mesi fa sollevai il problema delle risoluzioni e mi venne risposto che i precedenti disponevano in tal senso. Puntualmente sono passati due mesi e ci troviamo sul problema delle risoluzioni, quindi evidentemente non ero né un visionario, né avevo poca esperienza sul punto.

Ritengo che il quesito posto prima dal consigliere Bignami abbia un pieno fondamento, tenuto peraltro presente che nella Conferenza dei capigruppo si è decisa altra cosa. Mi spiego. Il consigliere Bignami non era presente alla Conferenza dei capigruppo quando abbiamo deciso le risoluzioni, tant'è vero che venne interpellato successivamente proprio per sapere quale delle sue risoluzioni intendeva utilizzare. Allora qual è il discorso? L'abbinamento o meno della risoluzione del consigliere Bignami non poteva essere fatto facendo figurare la sua risoluzione capofila perché, come insegnano i fatti, ogni gruppo segnala una sua risoluzione e se fosse stato l'oggetto 95 l'oggetto dell'abbinamento, al consigliere Bignami sarebbe spettato di segnalare un'ulteriore risoluzione, perché non essendo la capofila, egli ha diritto di avere la sua risoluzione, sulla quale poi altri possono avere l'aggancio previsto dal Regolamento.

Io penso che l'abbinamento vada fatto sul dispositivo, non si può fare l'abbinamento sulle premesse, perché se noi facciamo gli abbinamenti sulle premesse, troveremo sempre delle affinità anche tra risoluzioni che tra loro non c'entrano niente. Vi faccio un esempio: se dieci risoluzioni criticano la Legge finanziaria, ma il dispositivo è una volta sull'agricoltura, una volta sul bollo auto, una volta sulla caccia e pesca, non si può pensare che perché le premesse criticano la Legge finanziaria, allora quelle risoluzioni le si collegano tutte, perché il principio dell'abbinamento è un'affinità per materia e la materia è il dispositivo, non è la premessa.

La risoluzione del consigliere Bignami ha un dispositivo che rispetto a tutte le altre è del tutto distinto e distante, non c'entra niente, è estraneo. Non si può dire che abbiniamo la sua risoluzione alle altre risoluzioni, è proprio estranea alle altre risoluzioni quanto a dispositivo. Quanto a premesse, è chiaro che se l'abbinamento - che poi, attenzione, non viene fatto dalla Conferenza dei capigruppo; a termini di Regolamento, viene fatto dalla Presidenza - viene fatto sulle premesse, allora dobbiamo dire alla Presidenza che un siffatto modo di procedere rischia di farci discutere sullo stesso punto di argomenti tra di loro distinti e distanti.

In ragione di ciò, io eviterei adesso di farne un caso di Stato, si può procedere con il disabbinamento, nel senso che una risoluzione, quella del consigliere Bignami, prevede al suo primo punto quello che peraltro in sintesi è indicato nell'ordine del giorno, però poi prevede il fatto della segnalazione all'autorità giudiziaria della responsabilità della situazione, mentre le altre riguardano soltanto – ammesso che rimangano tutte; io ritiro la mia, quindi dico che la risoluzione che ho presentato sull'ospedale di Castelnovo la ritiro – le altre invece sono praticamente monotematiche sull'ospedale di Castelnovo, allora direi che la soluzione sarebbe fare una discussione su quella del consigliere Bignami e una discussione sulla nuova risoluzione, l'ultima risoluzione, che dovrebbe rimanere a più firme proprio perché i dispositivi tra di loro sono del tutto diversi e addirittura tendono a questo punto anche a situazioni del tutto diverse.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Prendo atto della sua richiesta, presumo che sia anche la richiesta del consigliere Bignami, per cui ritengo che la risoluzione oggetto 95 possa e debba essere discussa in modo autonomo. Per cui passiamo alla discussione sulla risoluzione oggetto 95 a firma del consigliere Bignami.

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Siccome sono state dette tante cose corrette ed è stato ricordato anche come si sono svolti i fatti nella Conferenza dei capigruppo, a me pare che la domanda fatta dal consigliere Bignami sia rimasta inevasa rispetto alla soluzione metodologica che serve ad evitare che si riverifichi quello che si è verificato, per il seguente ordine di motivi: io ricordo che in quella Conferenza dei capigruppo iscrivemmo ognuno di noi le nostre risoluzioni all'ordine dei lavori, però ad onor del vero non capisco se l'ordine che stiamo seguendo adesso... non perché voglio fare un torto alla risoluzione di Galeazzo, ma perché non capisco se stiamo seguendo la risoluzione 95 perché è la prima temporalmente depositata o perché è quella che è stata iscritta per prima, perché io ricordo che quella iscritta per prima era quella del consigliere Taruffi, dalla quale poi è derivato tutto un dibattito che è noto. Quindi chiederei di comprendere qual è il metodo con il quale è stata iscritta la risoluzione 95 in modo tale da capire anche per le prossime volte come regolarmi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Intervengo solo per confermare quello che ha già anticipato il consigliere Taruffi, ritiriamo anche noi la nostra risoluzione, la 576.

Chiaramente nulla in contrario a discutere separatamente le due risoluzioni, quindi quella del consigliere Bignami a parte, perché a nostro parere effettivamente ha ragione il consigliere Bignami nel merito della questione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.

A questo punto direi, se non c'è nessun altro sull'ordine dei lavori, di iniziare la discussione generale sulla risoluzione oggetto 95 del consigliere Bignami...

 

(interruzione del consigliere Caliandro)

 

Lo dicevo prima, consigliere, si considera l'ordine di presentazione, quindi di consegna delle risoluzioni. La prima è quella di Bignami, presentata il 23 gennaio 2015; la seconda è quella ritirata dalla consigliera Sensoli, che è del 5 maggio 2015; la 584, a firma Delmonte e Marchetti, è del 7 maggio 2015; la 732, ritirata dal consigliere Taruffi, è stata depositata il 10 giugno 2015.

 

OGGETTO 95

Risoluzione per impegnare la Giunta, a seguito della chiusura del Punto Nascite di Porretta Terme e delle conseguenti criticità ed emergenze mediche riguardanti anche il Comune di Granaglione, a riorganizzare il servizio di presidio medico sanitario, segnalando inoltre all'Autorità giudiziaria i responsabili di tale situazione. A firma del Consigliere: Bignami

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Credo che possa capitare che ci sia magari un'imperfezione e sono soddisfatto di poter affrontare i due temi disgiuntamente perché credo che vadano trattati disgiuntamente. In tal senso illustro brevemente ciò che è contenuto nell'oggetto stesso della risoluzione.

Vi è una pessima organizzazione dei servizi emergenziali di base, che non vuol dire i pronto soccorso, non vuol dire un reparto eccetera, significa proprio la possibilità che automediche, ambulanze medicalizzate, strumenti di prima emergenza possano intervenire efficacemente su tutto il territorio. E visto che in passato avevo posto il tema, ma forse era stato posto in maniera un po' sfumata e ambigua, in questo caso facciamo anche il nome del responsabile dei servizi perché a nostro modo di vedere questo dirigente sta operando davvero in maniera sciagurata, con opzioni anche su Bologna che stanno interessando anche la Magistratura, ad esempio l'impiego degli specializzandi sulle automediche, la ripartizione del territorio di tutta l'area metropolitana di Bologna con due sole automediche, e in questo caso, con riguardo all'evento di cui noi parliamo, il fatto che una sola automedica collocata in montagna debba presidiare un territorio che parte dai comuni della Bassa fino al Corno alle Scale, il che significa che quando si verificano delle emergenze come quelle qui segnalate, ahimè, finché ti va bene, può anche capitare che non ci sia l'evento letale, ma quando non ti va bene, come in questo caso, l'evento letale si registra. Allora abbiamo ritenuto proprio in questa circostanza di predisporre un esposto, depositato in Procura, che so essere oggetto di attenzione delle autorità giudiziarie, perché riteniamo che il livello oltre cui si è andati sia tale da comportare una qualche responsabilità.

Ci rendiamo conto che sussiste un'esigenza di taglio alle spese, ci rendiamo conto che sussiste un'esigenza di contenimento dei costi, ci rendiamo conto che sussiste tutto, ma, come chiude la risoluzione, non si può cercare di ottenere una riduzione dei costi dando implicitamente un valore economico alla vita delle persone. Proprio per tale ragione crediamo che sarebbe necessario che quest'Aula inviti la Giunta, secondo il nostro modesto avviso, intanto ad intervenire, perché è bene avere dei dirigenti che svolgono il proprio compito, ma c'è un limite entro cui bisogna sapere anche operare, e, in secondo luogo, a dare una valutazione nell'organizzazione dei presidi emergenziali di territorio tale che si possa considerare come sostenibile la ripartizione di copertura del medesimo, che oggi ci pare poco centrata.

È per questo che sempre nella risoluzione facciamo riferimento ad una Comunicazione della Presidenza del Consiglio dei ministri, che in quanto Comunicazione non è un atto di legge o un atto normativo, ma trattasi di una Comunicazione comunque non priva di efficacia anche sul piano del diritto, che prescrive che i territori debbano essere coperti immaginando un intervento di venti minuti nelle aree extraurbane e di otto minuti nei territori urbani. Al di là del fatto che è tutto da capire il perché di questa differenza, però questo è il punto di riferimento. Invece, ahimè, nell'episodio di cui si narra (e me ne scuso con gli uffici nel caso sia stato questo a dare adito ad un misunderstanding nella descrizione della risoluzione) è dovuta intervenire un'automedica per assistere al parto di due gemelli (tra l'altro un parto podalico, è qui forse il riferimento che ha generato l'equivoco, il richiamo alla chiusura del punto nascite dell'ospedale di Porretta) e al contempo, però, si è registrata una richiesta di intervento per un infarto, sempre a Porretta, che evidentemente non si è potuto assistere da parte dell'automedica già impegnata sul parto.

Ora questo episodio in realtà affonda le radici in un richiamo di un'altra interrogazione a risposta immediata in Aula che feci quando c'era Lusenti assessore e dicevamo allora (era il gennaio del 2014): guardate che non può andare sempre bene. Ahimè, siamo stati facili profeti perché neanche un anno dopo si è realizzato un evento drammatico.

Nel dispositivo chiediamo che si proceda nel senso indicato, auspicando che al di là dell'approvazione o meno della risoluzione, si possa pervenire ad una rivisitazione e riorganizzazione complessiva, magari con un occhio meno attento al profilo dei costi e un occhio un po' più attento alla vita delle persone.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire in discussione generale, apro le dichiarazioni di voto sulla risoluzione 95.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 95, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinta a maggioranza presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è respinta.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora alle risoluzioni 584, 827 e 834.

Consiglieri Marchetti Daniele, Torri e Foti, ditemi se volete trattarle insieme o se volete trattarle in modo separato. Foti ha detto che la ritirava, però adesso ha detto che la vuole reinserire perché in quella congiunta non c'è l'ospedale di Castelnovo. Adesso Foti non c'è, se poi entrasse e mi dicesse cosa ha intenzione di fare, magari lo sapremmo.

La risoluzione 584 il consigliere Delmonte la vuole trattare da sola o congiunta con le altre due? Prego, consigliere Delmonte.

 

DELMONTE: A me va benissimo trattarla congiuntamente a tutte le altre relative al punto nascite.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Consigliere Foti, le chiedo se la risoluzione 834, che lei in precedenza aveva ritirato, la vuole reinserire come adesso ha chiesto.

 

FOTI: La mantengo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Quindi la mantiene. La vuole discutere in modo separato o insieme alle altre?

 

FOTI: Insieme alle altre.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Torri, lei?

 

TORRI: La discutiamo insieme alle altre.

 

OGGETTO 584

Risoluzione per chiedere alla Giunta di attivarsi per evitare la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 827

Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 834

Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a mantenere in funzione il punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE). A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Atro la discussione generale sulle risoluzioni 584, 827 e 834.

Ha chiesto di parlare il consigliere Marchetti Daniele. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Ci tenevo particolarmente ad intervenire su questa discussione innanzitutto come membro della Commissione Sanità, ma soprattutto come eletto del territorio bolognese, territorio che con la sua area montana, mi riferisco soprattutto a Porretta Terme, ha comunque già pagato per quanto riguarda la chiusura del suo punto nascite. Proprio per questo ho sottoscritto convintamente la risoluzione presentata dal mio collega, il consigliere Delmonte, che entrerà poi nei dettagli della realtà reggiana, una realtà che non è diversa da quella di Porretta Terme (mi scuserà il consigliere Bignami, ma colgo l'occasione per fare qualche considerazione riguardante anche la risoluzione discussa poco fa), non è una realtà diversa da quella del territorio di Porretta Terme perché, come è stato detto prima, è stata descritta una situazione che purtroppo ha portato alla morte di una persona. Dobbiamo infatti tenere in considerazione che queste chiusure vanno a colpire zone che distano 30, 40, 50 se non 60 chilometri dai presidi ospedalieri in grado di dare assistenza a donne in stato di gravidanza. Immaginiamo, dunque, una donna che in fase di travaglio si debba fare tutti quei chilometri prima di ricevere un'assistenza.

Il caso riportato prima nella risoluzione del consigliere Bignami, pur affrontando tutta la situazione dell'assistenza medica a trecentosessanta gradi, ci deve far riflettere e io prendo spunto da quel fatto dove una donna dell'area montana bolognese, in stato di gravidanza di due gemelli, data l'assenza del punto nascita vicino, chiama il servizio medico territoriale di emergenza per un parto prematuro, riceve assistenza, per fortuna, e grazie a quell'intervento i gemelli sono stati messi alla luce. Purtroppo però al tempo stesso un uomo viene colpito da arresto cardiaco e purtroppo è deceduto. Questo ci fa capire che oltre alla distanza, il problema è che queste chiusure interessano realtà in cui l'assistenza medica è già sostanzialmente debole perché stiamo parlando di aree montane che non hanno una copertura così massiccia e la chiusura dei punti nascita non fa altro che aggravare ancora di più la situazione.

È vero che esiste un accordo Stato-Regioni del 2010 che chiede la graduale chiusura dei punti nascita con un numero di nascite inferiore a 500, un numero che è stato individuato come standard ideale per garantire la manualità necessaria agli operatori sanitari e dunque la sicurezza delle donne e dei bambini che stanno per nascere, ma è altrettanto vero che abbiamo il dovere di non restare immobili di fronte a tutto questo, senza tenere in considerazione che stiamo parlando di aree montane lontane dai grossi centri urbani.

Dunque, cosa dobbiamo fare? Non certamente lamentarci e basta, questo è ovvio. Noi l'abbiamo detto fino dal principio, fin dalle prime sedute di questa Assemblea che la nostra sarà sempre un'opposizione critica, a volte anche dura, ma al tempo stesso propositiva. Quindi, cosa fare? Mettiamo in campo tutte le iniziative necessarie volte a mantenere aperti questi reparti, che sono fondamentali; discutiamone tutti insieme, magari in Commissione Sanità valutiamo - magari in questo momento lancio anche una proposta per dimostrare la nostra volontà nell’essere propositivi – di effettuare una rotazione di personale di diverse strutture delle varie realtà provinciali, cioè mandare quegli operatori che operano nelle strutture e nei reparti sotto le cinquecento nascite in strutture più grandi e viceversa, in modo da garantire la stessa manualità ed esperienza a tutto il personale incaricato nei punti nascita.

Queste potrebbero essere delle proposte, ma secondo me andare a tagliare così di netto questi reparti, che sono fondamentali per quelle aree, perché vanno a incidere in una situazione ben più ampia già difficile dal punto di vista sanitario e di assistenza medica, credo che meriti assolutamente una riflessione, quindi chiedo di non andare avanti in modo spedito, e purtroppo vedo che l’Assessore se n’è andato nel momento in cui si parla di una questione abbastanza delicata, perché stiamo parlando di punti nascite che possono creare situazioni difficili per tutti i cittadini e residenti di quelle aree. Comunque ne prendiamo atto e continuiamo a chiedere di discuterne in Commissione prima di procedere con decisioni drastiche, quindi rimaniamo sulla nostra posizione.

Il consigliere Delmonte entrerà nel merito della risoluzione che abbiamo presentato, ma la nostra posizione sarà sempre di contrarietà per quanto riguarda la chiusura di questi punti nascita delle aree montane della nostra regione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Non mi dilungherò più di tanto nell’esposizione, nel senso che ormai l’argomento è noto e lo avevamo anche affrontato con un question time. Si sono affrontati i diversi temi anche sul territorio, sono state fatte delle assemblee, ma quello che fa più impressione e quello che lascia un po’ più sgomenti è il cambio di direzione continuo a cui si assiste ogni volta che interviene l’assessore Venturi, il quale è stato qua tutto il tempo e quando c’è una risoluzione che lo riguarda non c’è più. Mi auguro rientri alla svelta perché vorremmo delle risposte anche da lui, perché effettivamente ogni volta che interviene cambia idea. In risposta al mio question time aveva detto semplicemente che la decisione per quanto riguarda Castelnovo Monti sarebbe stata rimessa al direttore dell’AUSL Fausto Nicolini, l’AUSL di Reggio Emilia, quindi l’AUSL competente, però in realtà sul territorio è stato detto che la Conferenza Stato/Regioni è legge, quindi va ascoltata, che c’è poco da fare e che non c’è nessuna manovra che Nicolini, Venturi o chiunque altro possa fare per salvaguardare il punto nascite perché è sotto le cinquecento unità. Vogliamo capire qual è il futuro e ci piacerebbe una risposta concreta, se si può fare qualcosa. Se si può fare qualcosa, come gruppo ci siamo per dare una mano, non c’è nessun ostruzionismo, e se non si può fare qualcosa vorremmo sapere il perché. Se non si può fare qualcosa a livello regionale si potrà fare qualcosa a livello nazionale, si potrà fare qualcosa sul territorio tramite l’ASL. Cerchiamo semplicemente di capirlo perché la zona è disagiata, ed è evidente, perché chiunque ci sia stato può vedere come sono anche semplicemente ridotte le strade che portano da Collagna fino a Reggio Emilia per eventualmente effettuare un parto.

La nostra risoluzione non l’abbiamo oggi ritirata perché crediamo che sia puntuale su Castelnovo Monti e sia necessaria una risposta precisa su Castelnovo Monti e abbiamo sottoscritto volentieri la proposta n. 827 a prima firma Torri perché crediamo che non sia una questione politica ma di colore. Vedo che fondamentalmente tutti i consiglieri reggiani hanno firmato, quindi questo è importante per il territorio, e tutti i partiti hanno aderito a questa proposta che va semplicemente a definire quelle che sono delle linee guida, che verranno definite maggiormente nel piano di riordino sanitario, ma che sia importante come punto fisso che l’Assemblea si schieri a tutela della cittadinanza, a tutela dei punti nascite e approvo anche – l’ho visto arrivare nell’ultima distribuzione – un emendamento del Movimento 5 Stelle, se non sbaglio a firma Sensoli, che prevede che venga alzata la voce verso la Conferenza Stato/Regioni, che venga ritoccato questo numero e che non sia più stabilito semplicemente un numero ma sia stabilita una capacità, quindi venga data in base alla capacità degli operatori di operare in sicurezza e non solo in base al numero di parti effettuati.

In questo senso va la direzione che il consigliere Marchetti accennava prima, quella di una possibilità di ridistribuire, come ha fatto il Veneto in alcune zone, gli operatori facendoli tornare su vari ospedali in cui c’è un numero di nascite più elevate e che quindi possano apprendere delle norme di sicurezza e delle procedure di sicurezza che magari in un ospedale sotto le cinquecento nascite non possono essere apprese, quindi chiediamo semplicemente che si dia una posizione da parte della Giunta, mi piacerebbe un intervento dell’assessore Venturi, e non solo dei Consiglieri, perché mi piacerebbe uscire da qua con una risposta per i cittadini che più volte hanno bussato alle nostre porte, che hanno raccolto più di settemila firme autonomamente senza aiuti di partiti politici solo nella zona appenninico-reggiana (quasi una ogni famiglia coinvolta), quindi è una risposta che deve essere data perché sentita da tutti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Ha chiesto di parlare il consigliere Torri. Ne ha facoltà.

 

TORRI: Grazie, presidente. Come ha ricordato il mio collega Taruffi prima, ho ritirato, e l’ho fatto volentieri, la risoluzione che avevamo presentato come Sinistra Ecologia e Libertà a fronte della risoluzione che andiamo a discutere ora, che ha trovato ampio sostegno in quest’Aula con le firme trasversali di tutti i gruppi, o quasi, proprio perché l’argomento che andiamo a trattare è un argomento che riteniamo debba andare al di là di visioni ideologiche e di bandierine da mettere o non mettere, si debba mantenere nella discussione un punto di vista ampio che guardi alla complessità e al complesso del territorio regionale e in questo dibattito si debba partire da quello che è il contesto attuale, un contesto di un sistema sanitario che, così come è, è solido, è ai vertici per quanto riguarda la sanità nazionale, questo ci viene riconosciuto comunque da diverse statistiche e da diversi standard, ed è chiaro che non basta, nel senso che ogni traguardo quando si raggiunge deve essere il punto di partenza per migliorare, diversamente il rischio è di fermarsi e di lasciare che altri passino avanti, e allora il documento che presentiamo vuole essere un contributo che fissa alcuni punti in vista della discussione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, che poi farà il suo corso.

Partendo da questo contesto, dal contesto della nostra sanità, dobbiamo tenere presente, e lo mettiamo nella nostra risoluzione, ampiezza e flessibilità, quindi ampiezza di vedute e uno sguardo anche ai territori periferici e l’attenzione ai particolari che questi territori periferici, non soltanto di montagna, hanno. Castelnovo Monti è un esempio significativo, e lo conosco bene perché sono originario di lì. È una parte della complessità del nostro sistema e noi dobbiamo dare risposte a tutti i centri della nostra regione.

Parlavo di ampiezza di vedute e flessibilità nell’organizzazione. Questa crediamo possa essere una risposta che possa risolvere e creare alternative a degli standard rigidi che è vero che fissano soglie di sicurezza ma che possono avere alternative da sperimentare e da attuare per non essere semplicemente delle norme scritte ma per provare ad andare incontro alle esigenze dei cittadini, avvicinarsi alle esigenze delle famiglie che stanno nei territori più lontani, nei territori che hanno determinate caratteristiche geografiche, delle quali ogni programmazione, che sia sanitaria o di altri settori, deve tenere conto.

Per fare questo crediamo sia importante, e lo mettiamo nel primo impegno, il confronto con i territori, non soltanto con gli enti locali, ma dove è possibile aperto anche alle realtà territoriali che vivono e che fanno vivere i territori, dai quali possono emergere proposte importanti e anche puntuali come il caso di Confcooperativa Reggio Emilia. Bisogna raccogliere queste proposte al fine di mantenere i servizi; nella nostra risoluzione parliamo dei servizi legati alla nascita, quindi il servizio ostetrico-ginecologico e i punti nascita vicini alle famiglie nell’ottica di un servizio sanitario che sia diffuso e accessibile.

Questo deve essere fatto in un’ottica complessiva sia per quanto riguarda le strutture territoriali sia per quanto riguarda il sistema regionale. Il fatto di ampliare il raggio per quanto riguarda me e la mia zona di origine non credo che pregiudichi la volontà, ma anzi aiuti a preservare il punto nascita come altri servizi sia a Castelnovo sia in altre zone, però è importante tenere questo sguardo complessivo in maniera da preservare quello ma soprattutto di andare incontro a diverse esigenze dei cittadini, proprio perché ci apprestiamo a discutere la riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera.

Crediamo che possa essere fatta questa discussione mantenendo fermo un altro principio che è alla base dello sviluppo della nostra regione, che è quello della solidarietà tra i territori più sviluppati e quelli meno, più centrali o periferici, e tenendo fermo questo principio pensiamo che si possa andare avanti, e vorremmo che si vada avanti, con il più ampio confronto sui territori mantenendo e aumentando la sicurezza dei servizi che attualmente eroghiamo senza rinunciare a nulla di quello che abbiamo ottenuto finora. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Il Movimento 5 Stelle ha accolto favorevolmente questa risoluzione perché finalmente iniziamo a ragionare in un’ottica regionale. Fin dall’insediamento abbiamo avuto tra le nostre priorità la tutela dei presidi sanitari più piccoli e decentrati che spesso si trovano in zone montane, quindi vanno a servire gli abitanti di zone che si trovano in località che hanno delle difficoltà logistiche di trasporto o climatiche, che quindi possono comportare dei rischi nel caso in cui queste strutture non siano dotate di tutti i servizi necessari alle popolazioni di questi luoghi.

Questa risoluzione è stata accolta favorevolmente sia per il fatto che finalmente si va a ragionare in maniera allargata, quindi non ad agire sui singoli casi sia perché è stato accolto in maniera molto positiva il fatto che venga ripreso un punto che per noi è fondamentale, ossia la sospensione di ogni intervento nel settore fino all’approvazione di questo piano di riordino ospedaliero che stiamo attendendo. Questo per noi era un aspetto centrale di tutta la questione perché mentre stiamo aspettando dall’Assessorato, e ci auguriamo che arrivi il prima possibile, questo piano di riordino e di riassetto dei presidi ospedalieri di tutta la regione, nel frattempo continuavamo a ricevere segnalazioni di cambiamenti, depotenziamenti e disservizi nei singoli presidi sanitari e il nostro timore era che si venisse a creare la situazione per cui si andava a chiudere il cancello dopo che erano scappate le pecore. Se si va ad approvare un piano ospedaliero quando i giochi eventualmente sono stati fatti sarebbe completamente inutile.

Ritornando alla risoluzione, noi abbiamo presentato anche due emendamenti. Il secondo va a rimarcare l’aspetto di agire in particolare sui punti nascita mentre il primo riguarda la Conferenza Stato/Regioni perché chiaramente, visto che i parametri per quanto riguarda i punti nascita sono stati dettati dalla Conferenza Stato/Regioni, riteniamo che la Giunta debba andare ad agire anche in quella sede in modo tale che, come ha già preannunciato prima il consigliere Delmonte, non sia tanto la struttura in sé a dettare il parametro ma la mano che opera, perché in realtà sono le esperienze professionali che fanno la qualità del servizio chiaramente in maniera congiunta con quella che è la struttura sanitaria e l’attrezzatura.

Non vogliamo andare a dire che sia solo la mano che opera a dettare le condizioni di sicurezza, però sicuramente l’esperienza dell’equipe professionale è molto importante rispetto al mero dato del numero di parti che fa una struttura durante l’anno.

Questa è l’unica correzione che chiediamo all’interno di questa risoluzione che, ripeto, abbiamo accolto molto favorevolmente perché inizia a dare un’ottica più generale e a bloccare una situazione sulla quale ci auguriamo si continuerà a lavorare in maniera condivisa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Zoffoli. Ne ha facoltà.

 

ZOFFOLI: Grazie Presidente. Come tutti sanno, in Commissione IV ci siamo dati dei ritmi di lavoro molto ravvicinati, cercando di programmare con l’Assessorato prima la fotografia e un’informativa su come sono organizzati i servizi sui territori, anche perché molti di noi conoscono bene la loro zona ma non altrettanto bene quella degli altri, quindi, dover decidere su quella che è la zona degli altri, laddove non si conosce completamente, è molto complicato.

Su ogni argomento stiamo cercando di calendarizzare velocemente, insieme all’Assessorato, prima di tutto l’informativa e poi la programmazione, e la riorganizzazione della rete ospedaliera è uno dei punti sul quale da subito abbiamo sottoposto all’Assessorato la richiesta di poterlo discutere, proprio per evitare quello che da una prima valutazione delle risoluzioni di oggi poteva venire fuori e, proprio per questo, sono molto soddisfatto della risoluzione che comprende la volontà di quasi tutti i gruppi consiliari di fermare, e siamo perfettamente d’accordo su questo, l’esecutività di qualsiasi atto rispetto ai piccoli ospedali e punti nascita, in attesa di fare questa discussione e di predisporre delle linee guida: è chiaro che dovremo predisporre le linee guida sui territori e che le conferenze dovranno fare in modo che queste vengano eseguite nella maniera rispondente anche a quelle che sono le disposizioni nazionali, che dovranno tener conto dei bisogni dei territori, che devono essere rilevati insieme a un confronto continuo con i territori stessi.

Non mi stancherò mai di ripetere questo doppio passaggio, perché ogni territorio ha le sue peculiarità di carattere orografico, storico, di distanze, di disagi, c’è la montagna, la pianura, varia anche la tipologia degli abitanti, un territorio può avere più bisogno di dare risposte a cittadini più anziani, quindi trovare una riconversione di eventuali reparti che oggi ci sono e che vengono sottoutilizzati o utilizzati male, pensando a bisogni nuovi o risposte che siano più puntuali, concordate e concertate con i soggetti coinvolti, tenendo conto non solo dei bisogni ma anche della sicurezza, evitare quelli che sono i doppioni o gli sprechi, fare in modo che la nostra organizzazione sia la migliore possibile.

L’Assessorato mi ha assicurato che manca poco a cominciare a fare questa discussione all’interno della Commissione e assicuriamo, come Ufficio di Presidenza, che sarà una discussione a tutto tondo, affinché i Consiglieri si possano rendere conto di quelle che sono le varie situazioni dei territori, i bisogni, le risposte possibili, a volte anche cercate con un po’ di fantasia, laddove è possibile, però tenendo conto che parliamo di sicurezza e dei bisogni dei cittadini e di riuscire a dare le risposte migliori possibili.

Ho accolto e accolgo, come Presidente della Commissione Sanità, con molto favore, molti degli interventi che ho sentito su queste risoluzioni, che non erano scontate, perché speculare su queste partite è molto facile, così come colgo con molto favore questa risoluzione congiunta di tutti, che ferma qualsiasi esecutività e rimanda a una discussione congiunta ed esaustiva nella Commissione per arrivare a quelle linee guida che devono essere il faro per i territori e anche per noi.

Se qualcuno su quelle linee guida non sarà d’accordo, potrà esprimersi, ma successivamente e non in questa fase, perché questa fase deve essere solo un momento grande di confronto tra di noi, con l’Assessorato, con i territori e con le conferenze, perché non dobbiamo dimenticarci che sono i sindaci che sui territori sono responsabili delle politiche sanitarie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Zoffoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Probabilmente gli uffici, che sono molto più furbi di me, avevano capito che se avessi mantenuto abbinata la discussione a questa vicenda avrei probabilmente avuto qualche parola di spiegazione anche in ordine alle posizioni assunte dal gruppo PD, che prima ha legittimamente, ma in maniera inaudita, deciso di votare contro una risoluzione che riguarda, come avevamo detto, l’organizzazione dei servizi emergenziali, mentre qui si discute di un tema con il punto nascite di Porretta, richiamato nella precedente risoluzione, che fu oggetto di una specifica risoluzione, sempre a firma del sottoscritto, la n. 4846, con cui si chiedeva alla Giunta di non procedere alla chiusura del punto nascite di Porretta Terme richiamando esattamente tutto quello che è stato richiamato in quest’Aula, ovvero la lontananza, i cinquecento parti, ecc.

Vi dico già, non oggi magari, perché non ho queste doti divinatorie, quello che in prospettiva dirà la Giunta sulla ragione per la quale, magari non oggi, perché c’è questo piano di riorganizzazione che deve essere discusso, giustificherà la chiusura del punto nascite di Castelnovo. Ve lo dico perché quando in Commissione nella scorsa legislatura intervenne sul punto il direttore generale Carradori, egli disse – lo dico ai colleghi reggiani, che si possono andare a riprendere quel verbale – che non era in programma la chiusura del punto nascite di Castelnovo Monti, ma vediamo che invece era in programma. Con una capacità di girare la frittata che mi sorprese, ma davvero mirabile, si affermò il principio per il quale la chiusura del punto nascite è fatta proprio per salvaguardare le persone che la subiscono, perché diranno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato in cinquecento nascite il tetto minimo sotto cui non si può andare perché se si accettasse che ci sono delle strutture che trattano meno di cinquecento parti l’anno e che delle persone si possono rivolgere a quelle strutture, in realtà si espongono queste persone al rischio di essere trattate da un personale non all’altezza e che quindi per esigenze di sicurezza e di garanzia dei servizi è meglio chiuderlo. Come spiegazione è abile.

In quella circostanza dissi che il punto nascite di Porretta in realtà non è un punto nascite autonomo ma è l’equipe che viene dal “Maggiore di Bologna” e lavora su Porretta e in effetti il mio ragionamento creava un po’ di imbarazzo nel giustificare. Non so se il punto nascite di Castelnovo Monti è sempre in una struttura di spoke rispetto all’hub dell’ospedale di Reggio Emilia, ovvero se costituisce un reparto autonomo incardinato esclusivamente nella struttura del nosocomio di Castelnovo Monti, però preparo temo i colleghi a questa valutazione.

Mi conforta un po’ il fatto che il Partito Democratico abbia firmato in massa questa risoluzione, e mi conforta per l’immediato perché ho anche imparato un’altra cosa, ossia che quando partono – lo dico ai colleghi reggiani, soprattutto di centrodestra – magari hanno un momento di arresto ma solitamente per capire bene dove poi sfondare. Può anche essere che nella vicenda specifica, essendo imminente l’approvazione delle linee guida per il riordino ospedaliero, si realizzi un momentaneo arresto, ma, se posso dare un consiglio, preparatevi già a immaginare che cosa c’è da eccepire rispetto all’obiezione che vi formuleranno in ordine al fatto che cinquecento nascite l’anno non sono sufficienti per garantire un adeguato standard di sicurezza per le partorienti.

Ovviamente voteremo a favore di questa risoluzione, in particolar modo quella del collega Delmonte, mentre su quella del PD abbiamo qualche perplessità perché applicare la sospensione limitatamente al periodo di tempo utile per l’adozione delle linee di riordino ospedaliero ci sembra in realtà un termine temporale che va superato in quanto, e lo dico anche qui in anticipo, se si dovesse affermare il principio di un riordino ospedaliero che consente il mantenimento del punto nascita a Castelnovo Monti lo saluteremo con grande soddisfazione tanto dall’indurci a chiedere che anche altri punti nascita vengano ripristinati.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Partirei da un dato che credo essere molto positivo, cioè che su questa risoluzione, che informo il consigliere Bignami che non è del PD, ma di una serie di gruppi e il primo firmatario è il consigliere Torri, del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà, abbiamo trovato la condivisione, e si è lavorato congiuntamente con diversi gruppi, ovviamente non solo di maggioranza e il contributo è stato un contributo significativo, in particolare – è giusto riconoscerlo – anche da parte dei colleghi del Movimento 5 Stelle, quindi credo che l’essere arrivati alla sottoscrizione comune di un dispositivo e di una risoluzione su un tema così delicato rappresenti sicuramente un fatto importante. Si sono aggiunte durante la giornata le firme di diversi Consiglieri di vari gruppi, come L’Altra Emilia-Romagna, il professor Alleva, alcuni colleghi della Lega, il collega Foti, a dimostrazione della bontà a mio avviso del documento e del punto di equilibrio che si è trovato. Stiamo parlando di una risoluzione e ovviamente sappiamo quali siano i limiti e il valore non assoluto dello strumento, però il metodo è importante e che credo dovrebbe essere salvaguardato e potrebbe essere utilizzato anche per altri passaggi, magari proprio per la stessa definizione delle linee guida del piano socio-sanitario e quindi della riorganizzazione della rete ospedaliera. Lo dico perché credo veramente che questo testo sia un punto di equilibrio avanzato e sia una mediazione positiva, perché in politica esistono anche per fortuna mediazioni positive che non necessariamente sono compromessi al ribasso.

In questo caso penso di poter dire che si è lavorato in questa direzione, ovviamente partendo da quella che era la discussione relativa alle sorti del punto nascita e più in generale dell’ospedale “Sant’Anna” di Castelnovo, e per fare una valutazione su quelle che dovranno essere in qualche modo le linee guida complessive della riorganizzazione della rete ospedaliera, e penso che aver fissato alcuni punti quali ad esempio la particolarità che rappresentano le zone di crinale, le zone di montagna e le zone dell’Appennino, sia per la loro conformazione orografica sia per le distanze che intercorrono tra quei territori e magari i centri dove sono presenti gli ospedali cittadini, sia positivo e importante, anche perché segna in qualche modo, oltre che la condivisione con la necessità di condividere non in modo formale ma in modo reale con le conferenze territoriali socio-sanitarie la definizione di questa riorganizzazione, un aspetto importante. Come diceva anche la collega Sensoli, l’ultimo paragrafo ha una rilevanza significativa, ovvero la sospensione degli interventi in attesa della definizione delle linee guida.

Credo che siano parole chiare che danno il segno di quello che questa risoluzione vuole dare, e anche quelli che saranno gli impegni che chiediamo alla Giunta, all’Assessorato e a chi lo guida. Credo che sia un passo avanti, sia un punto di equilibrio importante e stasera diciamo parole chiare ai cittadini che aspettano da noi parole chiare, soprattutto su un ambito – è inutile negarlo – quello dei presidi ospedalieri, che tocca nel vivo la vita e la salute delle persone. Nell’elencare quelli che io ritengo elementi di soddisfazione, che – ripeto – riguardano la realtà reggiana, ma che in qualche modo possono essere estesi in uno sguardo di visione complessiva, che richiamava giustamente prima il mio collega Torri, anche ad altre realtà regionali guardando nell’insieme il territorio e le criticità che in alcune zone della nostra regione pure permangono, esistono e che vanno affrontate inevitabilmente, riprendendo alcune delle considerazioni che faceva poco fa il consigliere Bignami anche in ordine a quella che è stata la vicenda che ha portato a suo tempo la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Porretta Terme, devo dire che l’atteggiamento e la modalità con la quale l’Assessore e la Giunta si stanno relazionando rispetto a questi passaggi è significativamente diversa rispetto a quella che abbiamo conosciuto negli anni precedenti.

Lo dico senza timore di essere smentito perché sicuramente chi ha guidato l’Assessorato negli anni passati non ha avuto e non ha manifestato la disponibilità a spiegare le scelte, che pure sono state prese sicuramente, e credo che sia stata una parte delle problematiche che, visto che si citava il caso di Porretta Terme, abbiamo scontato. A onor del vero devo anche dire che le istituzioni locali non hanno brillato nel percorso di valutazione e di difesa di quella realtà. Lo dico perché chiaramente è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità, quindi l’Assessorato, la Giunta e noi diamo delle linee, stabiliamo delle linee e poi ci sono le conferenze territoriali socio-sanitarie, i comitati di distretto e non sempre la catena di trasmissione ha funzionato bene e credo che se le cose fossero state gestite diversamente dall’Assessorato, dalla conferenza territoriale socio-sanitaria, anche da quel comitato di distretto e anche dall’amministrazione comunale stessa di Porretta Terme forse oggi saremmo in una condizione diversa da quella che invece conosciamo.

Dico questo perché mutando le condizioni e i protagonisti, e qui non concordo con quanto diceva il consigliere Bignami, non penso che si ripeterà pedissequamente il film che abbiamo vissuto per quanto riguarda la chiusura del punto nascite di Porretta Terme. Lo dico perché penso seriamente che qui oggi in questo momento ci siano condizioni diverse, ci sia una visione diversa e ci sia la possibilità di guardare a quella che è la risoluzione di alcune criticità in modo diverso.

Per certi versi ha fatto bene il consigliere Bignami a ricordare ai Consiglieri reggiani quello che è avvenuto l’anno scorso in quel di Porretta Terme e penso anche che sia giusto dire ai Consiglieri reggiani, ma anche ai Consiglieri di tutti gli altri territori, che c’è un punto di partenza nuovo e, anche se le criticità sono paragonabili, sono convinto che le soluzioni potranno e dovranno essere diverse. Dico questo perché non c’è solo, pur importante, l’aspetto legato ai punti nascita, ma c’è una discussione che dovremmo affrontare fino in fondo e anche con la serietà che è richiesta a chi deve dare soluzioni sulla riorganizzazione complessiva delle strutture ospedaliere. Penso che in quella discussione le cose che oggi noi andiamo ad affermare con un’ampia condivisione saranno elementi importanti che potremo in qualche modo mettere a frutto all’interno di quella che sarà la discussione sulle linee guida. In ultimo, sugli emendamenti che hanno presentato i colleghi del Movimento 5 Stelle, per quanto riguarda il secondo emendamento penso che ci sia la piena disponibilità, almeno da parte nostra, ad accoglierlo e a integrarlo positivamente, mentre per quanto riguarda il primo ne condivido lo spirito e ne condivido la natura, credo che sia un punto anche importante, ma non so se sia questo – lo dico in particolar modo alla consigliera Sensoli, che è entrata adesso – il momento migliore per presentarlo e per inserirlo all’interno di questa risoluzione, che ha un equilibrio complessivo che va preso nel suo insieme. Detto questo, sul secondo emendamento ci siamo, mentre sul primo ne condividiamo lo spirito e la natura e ci riserviamo di valutare se non sia il caso di ripresentarlo in un’altra risoluzione o comunque come strumento a favore di un’altra discussione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Zappaterra. Ne ha facoltà.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente. Cercherò di far presto, tenuto conto che abbiamo previsto la chiusura per le 18 e accelero per cercare di andare all’esaurimento almeno di questi punti all’ordine del giorno. Credo anche io che la risoluzione che è stata firmata con una maggioranza ampia parli da sola, soprattutto nel metodo di approccio ai temi della sanità e del riordino ospedaliero, che sono temi delicati.

Come gruppo PD abbiamo sempre detto che non avremmo mai condiviso un ragionamento legato ai singoli presidi e questo è l’unico elemento che porterà il gruppo del PD a respingere la risoluzione del consigliere Delmonte perché quei contenuti in qualche modo sono già ripresi dalla risoluzione che è stata largamente condivisa, però noi abbiamo sempre detto che non ci saremmo messi a discutere presidio per presidio sulle singole situazioni puntuali proprio perché se davvero vogliamo parlare di sistema sanitario regionale non possiamo affrontare i problemi sui singoli reparti o addirittura sui singoli comuni.

Se io posso capire perfettamente che si voti quella del consigliere Delmonte e anche quella che abbiamo largamente condiviso, faccio fatica invece a capire come si possa votare quella esclusiva su Castelnovo Monti e non condividere invece quella sottoscritta da molte forze politiche che tiene conto ovviamente di un approccio più generale. Da un punto di vista politico la risoluzione che abbiamo in molti condiviso tiene conto innanzitutto delle riflessioni con il territorio.

Molto spesso sento un approccio in questa Assemblea che è assolutamente legittimo, perché l’Assemblea e i Consiglieri sono sovrani nelle decisioni, ma penso che il rapporto con gli amministratori e con i territori nelle decisioni sia fondamentale e a volte facciamo dei ragionamenti un po’ referenziali pensando di poter decidere quello che è meglio per i territori, quando i territori e gli amministratori hanno tutti gli strumenti per esprimersi, perché il parere delle conferenze socio-sanitarie e territoriali è fondamentale nella programmazione del lavoro anche delle decisioni dell’Assessorato e prescinderne mi pare un modo per scavalcare i territori. Nella risoluzione ne teniamo conto e quindi sul piano sanitario regionale, sul quale ragioneremo anche in Commissione nei prossimi mesi, c’è tutto lo spazio per ragionare e per fare delle scelte che siano quelle che non depauperano i territori e le comunità, neanche nelle condizioni più disagiate, ma che nello stesso tempo garantiscono le condizioni di sicurezza necessarie e indispensabili.

Qui facciamo molta teoria, ma sappiamo tutti perfettamente che qualora dovesse accadere il classico caso che usiamo come esempio, ossia l’ipotesi di rottura ad utero in una struttura non attrezzata per affrontare un problema di questo genere, metterebbe a rischio di vita la donna e il bambino, e io credo che potremmo amaramente pentircene.

Chiudo, Presidente, perché avevo detto che sarei stata breve e voglio davvero esserlo, richiamando i parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sui cinquecento parti come livello di sicurezza, ma anche le decisioni della Conferenza Stato/Regioni che tengono conto degli obblighi legati agli adempimenti dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Io vorrei che quest’Aula non si dimenticasse del fatto che se la Regione Emilia-Romagna non è adempiente rispetto ai parametri previsti dai livelli essenziali di assistenza ci viene meno l’1 per cento del fondo sanitario nazionale che consta circa di 77 milioni. Assumiamoci tutti la responsabilità di dire che se ci dovesse essere tagliata quella cifra avremmo di che discutere su cosa riorganizzare, tagliare, chiudere e di come garantire la sicurezza.

Non voglio essere cinica, non abbiamo fatto ragionamenti, riflessioni e riorganizzazioni sanitarie legate alle risorse, ma abbiamo sempre fatto una programmazione legata alla qualità e alla sicurezza delle prestazioni erogate, ma la qualità e la sicurezza delle prestazioni erogate non possono essere garantite senza un livello di risorse adeguate. Quando ragioniamo di questo vorrei che si tenesse conto anche che di quei parametri bisogna tener conto per avere gli strumenti e per dare delle risposte ai cittadini, che sono l’obiettivo che tutti abbiamo e che diciamo di avere. Su questi parametri si sono impegnate molte altre regioni, dalla Lombardia al Veneto, dalla Liguria alle Marche, dalla Toscana alla Basilicata. L’unica altra regione adempiente con impegno come noi è la Regione Umbria, noi siamo risultati adempienti con impegno anche su alcuni altri fronti e abbiamo bisogno su questo tema di iniziare un ragionamento di riorganizzazione che tenga anche conto, cosa alla quale, a parte il consigliere Taruffi, sembra che ci siamo dimenticati, che due punti nascita con meno di cinquecento parti, che sono Porretta e Città di Parma, li abbiamo chiusi già nel 2014. Non può essere che i territori vengano trattati in maniera diversa.

Certo, i singoli casi vanno guardati, dipende dal contesto – non sono in grado dal punto di vista tecnico di valutare i presidi che non sono sul mio territorio –, ma proprio per questo credo che sia necessario avere una visione generale del problema e tener conto dei parametri ai quali fanno anche seguito le risorse che ci garantiscono di poter mantenere il livello di qualità e di sicurezza delle prestazioni che eroghiamo ai cittadini e ai bisogni di salute.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Zappaterra.

Come da accordi intercorsi alla Capigruppo, se non ci sono richieste diverse, interrompo la discussione.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Volevo solo richiedere il parere dell’Aula sul prolungamento della seduta fino almeno alla votazione del punto in questione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Sappiate però che sulla risoluzione n. 827 ci sono due emendamenti da discutere.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di prosecuzione oltre l’orario per la conclusione dell’argomento in esame.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La richiesta è accolta.

Ha chiesto di parlare la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, presidente, esprimerò solo alcuni concetti. Voglio sottolineare la positività di avere raggruppato un documento di intenti politici in una risoluzione con la sottoscrizione di Consiglieri che appartengono a più forze politiche. È un tema importante, che tocca un argomento particolarmente delicato delle nostre comunità, che è la salute. Credo che rispetto al tema dell’accordo Stato/Regioni, dei livelli minimi essenziali – LEA - e della riorganizzazione della rete ospedaliera, siano già stati fatti passi importanti, che hanno portato sia ad organizzare meglio la rete dei nostri servizi in un’ottica di rispetto ai servizi territoriali e messo in sicurezza quella che è la rete ospedaliera sia dei piccoli ospedali che di quelli periferici della nostra regione. Questo è un primo risultato che va sottolineato. Ci sono ancora cose da fare a partire dal cercare di recuperare risorse rispetto a quella che è una spesa che grava sulla sanità che è mirata soprattutto a svolgere servizi di carattere amministrativo, quindi cercare di ottenere maggiore razionalizzazione nell’ottica di investire di più rispetto a quelle risposte a livello sanitario da dare ai nostri cittadini. Venendo al merito, penso che questa  risoluzione sia importante; non ci sfugge il tema della sicurezza, che è stata alla base di tutto il percorso fatto in questi anni, perché la sicurezza è un elemento basilare e importante e quindi deve essere tenuto in grande considerazione, credo inoltre che avere trattato e approfondito le casistiche del  nostro territorio, dei piccoli ospedali e  dei punti nascita appunto in discussione e anche di quelli più decentrati, sia un elemento di valore, perché vuol dire rapportarsi con le comunità, in modo particolare con quelli che sono i livelli istituzionali delle stesse, fare lavorare le nostre conferenze socio-sanitarie e , come diceva il collega Zoffoli, partendo da una discussione che deve vedere impegnata innanzitutto la nostra Commissione. Penso che il senso sia quello di non applicare queste direttive in modo burocratico, limitandoci a guardare i numeri, ma cercando di analizzare situazione per situazione e capire quale livello organizzativo possa essere attuato per ridare quella sicurezza che citavo e che sta a cuore a tutti. Questo è un iter importante, così come è importante dare corso a tutto ciò solo dopo avere aperto questo percorso e questa discussione e avere definito insieme quelle che sono le linee guida della nostra regione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Serri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Prodi. Ne ha facoltà.

 

PRODI: Grazie, presidente. In riferimento all’emendamento 1 del Movimento 5 Stelle, mi ricollego anche all’intervento del collega Taruffi per dire che comprendiamo benissimo lo spirito dell’emendamento, ma proprio per non inficiarne la praticabilità delle soluzioni proposte proponiamo di farlo evolvere nell’impegno concreto di ricercare soluzioni che siano frutto del coinvolgimento degli enti locali e delle realtà territoriali. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Prodi.

Se non ci sono più iscritti in discussione generale sull’argomento, apriamo la discussione generale sui due emendamenti, a firma Sensoli, che insistono sulla risoluzione 827.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. In un dibattito come questo, dove è vero che c’è una larghissima convergenza su una risoluzione che non va nello specifico a individuare i temi dei singoli territori, mi sembra abbastanza inopportuno il silenzio dell’assessore Venturi, perché è vero che questa risoluzione impegna la Giunta, è vero che la vota l’Assemblea legislativa, ma è vero che abbiamo un interlocutore qui davanti che almeno una valutazione in ordine a quello che è non solo il dispositivo ma l’andamento del dibattito poteva darla. Lo dico perché non vorrei che, nostalgici del 24 maggio diventassero “tutti muti passaron quella notte i fanti; tacere bisognava e andare avanti”, dietro questo silenzio si nascondesse un atteggiamento di questo tipo. Lo dico anche perché, assessore Venturi, lei ha risposto per iscritto a un’interrogazione di chi sta parlando sull’ospedale di Castelnovo Monti, ma leggendo questa risposta è evidente che vi sono delle situazioni che meriterebbero oggi da parte sua un passo in avanti rispetto ad allora, perché rispetto ad allora, dopo aver ricordato che non è possibile una deroga al di sotto dei cinquecento parti, lei ha scritto e ha sostenuto che dall’ultima verifica del sistema di cure promosso dalla Commissione nascita regionale col coinvolgimento di oltre quattrocento professionisti è stata ribadita la validità anche per il nostro territorio dei contenuti dell’accordo del 16 dicembre 2010, e l’accordo del 16 dicembre 2010 – scusatemi – è l’accordo che di fatto gli ordini del giorno, senza andare nello specifico, mettono in dubbio, come fonte, che debba ispirare ogni soluzione al riguardo.

Se noi diciamo che c’è l’inamovibilità rispetto all’accordo del 16 dicembre 2010, di che cosa stiamo parlando? Se lo si rispetta alla lettera, è evidente che anche le deroghe che possono essere concesse sono al massimo oltre i cinquecento parti, quindi una parte del nostro ragionamento viene già a cadere. Lo dico perché è inutile dire di non parlare dei singoli territori. Obiettivamente, anche se non li citiamo, i territori che rimangono in gioco sono Castelnovo Monti, Pavullo e Borgo Val di Taro, perché gli altri sono già stati chiusi, quindi non è che stiamo parlando di chissà che cosa, ma stiamo parlando di tre punti dell’Emilia occidentale.

 

(interruzione della consigliera Zappaterra)

 

L’ha scritto l’Assessore quali sono, non l’ho scritto io.

 

(interruzione della consigliera Zappaterra)

 

Stiamo parlando di Castelnovo e mi paragono a quelli di Castelnovo, Pavullo e Borgo Val di Taro. Se sapete la geografia, sapete che non sono in pianura. Le chiedo, Assessore, di rompere un attimo gli indugi e di battere un colpo.

 

(interruzione dell’assessore Venturi)

 

Va bene, ma dato che stiamo andando alla votazione e lei quando si entra in dichiarazione di voto non ha più titolo per intervenire, e visto che era chiuso il dibattito generale, una sollecitazione al riguardo mi sembrava fondamentale. Se lei mi dice che ha preso la parola, io mi taccio e ascolto diligentemente quanto lei ci vuole comunicare e poi esprimerò le mie valutazioni in sede di dichiarazione di voto. Per il momento, se non ho capito male, il Presidente Rainieri aveva detto di esprimersi addirittura sui due emendamenti della collega Sensoli, quindi è l’ultima chiamata alle armi per sentire la sua voce. Se lei non la vuole far sentire, è libero di farlo, ma siamo liberi anche noi, anzi doverosamente liberi noi, di doverlo far notare. Dato che mi pare che il dibattito sia stato molto civile, il documento finale sia anche largamente, se non unanimemente, condiviso, francamente mi sfugge il perché, a fronte di un’Assemblea legislativa che si sta pronunciando in questa direzione, ella non voglia farci sapere qual è la sua valutazione al riguardo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Riguardo l’emendamento – adesso non ricordo il numero – che cita la Conferenza Stato/Regioni, vista la disponibilità a lavorare in maniera più approfondita e soprattutto condivisa sull’argomento, la prendo come una dichiarazione ufficiale, visto che è stata fatta in quest’Aula e ritiro per ora l’emendamento per poi lavorare in maniera più approfondita, condivisa e anche coinvolgendo i territori sulla questione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie consigliera Sensoli.

Se non ci sono più interventi sulla discussione generale dell’emendamento, perché l’emendamento 1 è stato ritirato, chiedo il consenso al consigliere Torri per l’emendamento 2, a firma della consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Torri. Ne ha facoltà.

 

TORRI: Grazie, presidente. C’è il consenso a metterlo in votazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Apro la dichiarazione di voto sui tre oggetti in discussione e sull’emendamento che è rimasto sulla risoluzione 827.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Intervengo solo per dichiarare il voto favorevole a tutti gli oggetti, ovviamente ivi compreso l’emendamento e approfitto della parola per chiedere il voto elettronico sugli oggetti e non sull’emendamento. Rimango perplesso perché credevo che la permanenza in Aula dell’assessore Venturi fosse volta a una sua comunicazione. Mi aspettavo che lei prendesse la parola anche solo per chiarire quello che nel passato aveva già risposto e poi smentito sul territorio quando è andato a Castelnovo Monti a dire tutto il contrario di quello che aveva detto qua dentro. Per il momento rimaniamo con due versioni contrastanti e un giorno con i fatti scopriremo qual è la sua versione ufficiale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Ha chiesto di parlare il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. La posizione del gruppo è molto chiara. Non c’è peggior sordo di chi vuole sentire, perché l’assessore Venturi ha già espresso più volte la linea sul progetto di riordino e sugli impegni che ha preso anche con i gruppi consiliari. Noi abbiamo chiesto all’Assessore di concedere la possibilità che ci fosse un dibattito agile e concentrato sulle prerogative del Consiglio, quindi mi pareva il caso di sottolineare questa posizione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Intervengo soltanto per dire che anch’io voterò tutte le risoluzioni alla nostra attenzione, compresa ovviamente la mia, che riguarda solo Castelnovo Monti, però devo dire che gli impegni l’Assemblea legislativa non può altro che rivolgerli alla Giunta, ed è evidente che la Giunta oggi è rappresentata in Aula dall’Assessore delegato che non ha inteso esprimere alcun parere su questi ordini del giorno e su queste risoluzioni. Ci può essere il silenzio assenso, ci può essere anche il silenzio rifiuto e, consigliere Caliandro, ci può essere anche solo il silenzio. Forse bastava battere un colpo e ci dicesse semplicemente che si riconosce o si attiverà perché la Giunta attui quella che è la risoluzione che è stata largamente condivisa da tutto il Consiglio, ma non l’abbiamo sentito.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Solo per dire che, al contrario di quanto ho sentito fino ad ora, siccome spesso dico che l’Assemblea ha delle prerogative e su quelle prerogative non dobbiamo cedere, e credo che sia giusto farle presenti, ho apprezzato molto che l’Assessore oggi sia stato qua e abbia assistito al dibattito e siccome siamo noi che stiamo chiedendo alla Giunta degli impegni e siamo noi che stiamo dando delle linee di indirizzo, credo che sia oltremodo corretto dal punto di vista istituzionale, oltre che apprezzabile dal punto di vista complessivo, che l’Assessore abbia ascoltato e non necessariamente, perché penso questo, come invece è successo purtroppo anche recentemente in altri ambiti, che siano i componenti della Giunta a dare linee o comunque dire che cosa l’Assemblea deve o non deve fare. Io ho apprezzato molto questo fatto e penso che stia nella diversità di atteggiamento che dicevo prima. Ovviamente nelle linee guida andremo a misurare nei fatti, che sono quelli che contano, ma l’approccio è sicuramente apprezzabile. Detto questo, il nostro voto è favorevole alla risoluzione che abbiamo sottoscritto insieme a tanti altri.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Intervengo per dichiarare il voto favorevole anche alla risoluzione presentata dalla Lega perché è vero che ragioniamo in un’ottica allargata e regionale, però non ci sembra che ci siano motivi per cui non approvare anche quella risoluzione che va sempre a inserirsi in un contesto più generale. Voteremo a favore anche della risoluzione della Lega. Per quanto riguarda l’Assessore, la ringrazio per essere stato qui ad ascoltare, ma francamente anch’io avrei preferito un intervento se non altro perché, anche se alcuni concetti li ha già espressi in passato, repetita iuvant. Saremmo stati ben felici di ascoltarla nuovamente, però ne prendiamo atto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 584, a firma dei consiglieri Delmonte e Marchetti Daniele, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

33

Favorevoli

 

12

Contrari

 

19

Astenuti

2

 

La risoluzione è respinta.

Passiamo alla risoluzione oggetto 827.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento n. 2, a firma della consigliera Sensoli.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 827, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini e Foti, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

34

Favorevoli

 

34

Contrari

 

--

Astenuti

--

 

La risoluzione è approvata.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 834, a firma del consigliere Foti, con l’uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

33

Assenti

 

17

Votanti

 

33

Favorevoli

 

11

Contrari

 

20

Astenuti

2

 

La risoluzione è respinta.

A questo punto, come da accordi intercorsi, chiudiamo i lavori dell’Aula. Ricordo che sono rimaste due risoluzioni, la n. 418, a firma del consigliere Foti, e la n. 410, a firma dei consiglieri Bertani e Sassi, sul Corpo Forestale, che naturalmente saranno le prime nella prossima seduta.

Grazie. Buonasera a tutti.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 18,26

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta il presidente della Giunta Stefano BONACCINI, gli assessori Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Massimo MEZZETTI e i consiglieri Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO e Matteo RANCAN.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 800 “Risoluzione proposta dal Presidente Pompignoli, su mandato della I Commissione, recante: "Sessione europea 2015. Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell'Unione europea".”

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 35

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 3

Andrea BERTANI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI.

 

OGGETTO 453 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a promuovere la sensibilizzazione sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) garantendo l'accesso ai relativi documenti, escludendo dall'accordo i beni fondamentali, garantendo la sicurezza dei prodotti, dei consumatori e dell'ambiente, contrastando inoltre i fenomeni di contraffazione. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi”

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 26

Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 1

Enrico AIMI,

 

Astenuti: 9

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 755 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad esprimere contrarietà nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva”

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 12

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 25

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Tommaso FOTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 826 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune affinché proseguano gli sforzi tesi ad incrementare la trasparenza dei negoziati sul TTIP e affinché sfocino in un accordo globale che garantisca il rispetto delle norme UE in materia di diritti fondamentali. A firma dei Consiglieri: Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Rossi Nadia, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo”

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 25

Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI.

 

Astenuti: 5

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Palma COSTI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 32 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, specie in ambito legislativo, volte all'esenzione dalla tassa automobilistica regionale degli autoveicoli e dei motoveicoli di anzianità tra i venti ed i trent'anni di interesse storico o collezionistico. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli”

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Igor TARUFFI.

 

OGGETTO 833 “Risoluzione per impegnare la Giunta regionale e l'Assessore competente ad introdurre nella prossima legge finanziaria la riduzione del 75% della tassa automobilistica per le auto ad uso promiscuo omologate per la circolazione non esclusivamente con alimentazione a gas metano o gpl e la totale esenzione per i veicoli elettrici. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi”

 

Presenti 37

 

Favorevoli: 6

Enrico AIMI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 13

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Igor TARUFFI,

 

OGGETTO 584 “Risoluzione per chiedere alla Giunta di attivarsi per evitare la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo né Monti (RE). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele”

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 12

Enrico AIMI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 19

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Assenti: 17

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Stefano BONACCINI, Palma COSTI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 827 “Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti”

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 34

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Stefano BONACCINI, Palma COSTI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 834 “Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a mantenere in funzione il punto nascita dell'ospedale Sant'Anna di Castelnuovo ne' Monti (RE). A firma del Consigliere: Foti”

 

Presenti: 33

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 20

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Paola GAZZOLO, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Assenti: 17

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Stefano BONACCINI, Palma COSTI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 541 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare programmi sulla gestione dei rifiuti raccolti dai pescherecci nell'Adriatico e a prevedere sanzioni contro il rilascio in mare dei resti in plastica derivati dall'allevamento delle cozze. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Marchetti Francesca, Poli, Mumolo, Zoffoli, Rontini, Rossi Nadia”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani:

«Nella parte: "Evidenziato che", dopo le parole: "esistono, sul territorio nazionale, alcune esperienze e progetti pilota", sono aggiunte le parole:

"come il Progetto ECOADRIA-FISHERMEN - Pescatore Responsabile, Pescatore Sostenibile cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma "Guardiani del Mare" e che vede coinvolti, tra gli altri, il Comune di Bellaria Igea-Marina (capofila) ed ARPA E-R, un progetto pilota che, analizzando la fattibilità e le potenzialità dello sviluppo di servizi in campo ambientale, turistico e culturale, sperimenti una nuova forma di gestione del mare rendendo protagonisti i pescatori locali e valorizzando la multifunzionalità delle loro attività, e"»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Bertani:

«Nella parte dispositiva dopo le parole: "a prevedere", sono aggiunte le parole:

"e sostenere"»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Bertani:

«Nella parte dispositiva, alla fine del primo periodo dopo le parole: "richiedendo altresì sul tema l'approvazione di una normativa nazionale", sono aggiunte le parole:

"che, confermando il contenuto dell'art. 8 del D.Lgs. 182/2013 secondo cui il conferimento dei rifiuti accidentalmente raccolti durante l'attività di pesca non comporta l'obbligo della corresponsione della tariffa corrispondente, preveda un conferimento senza oneri per i pescatori presso l'impianto portuale di raccolta"»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Bertani:

«Nella parte dispositiva, dopo il primo periodo e prima del secondo, è aggiunto il seguente periodo:

"ad istituire nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, in fase di approvazione, una apposita sezione dedicata ai rifiuti marini, nonché, a prevedere azioni per una drastica riduzione dei quantitativi di rifiuti, in particolare le plastiche, che da terra, attraverso i corsi d'acqua, ma non solo, finiscono in mare".»

(Precluso)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Bertani:

«Nella parte dispositiva, al terzo periodo, dopo le parole: "a prevedere sanzioni per chi rilasci in mare" è aggiunta la parola: ", volontariamente".»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Bertani:

«Nella parte dispositiva, al terzo periodo, alla fine dopo le parole: "segni distintivi dell’allevamento di appartenenza" sono aggiunte le seguenti parole: ", e favorire il passaggio a "calze" biodegradabili, come già sperimentato positivamente nella nostra regione dal Centro Ricerche di Cesenatico."»

(Approvato)

 

Subemendamento 7, a firma del consigliere Pruccoli:

«All’emendamento 4 riformulare la proposta di emendamento come segue:

"a garantire nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti il raccordo con la pianificazione dei rifiuti portuali anche al fine di prevedere azioni per una drastica riduzione dei quantitativi, in particolare le plastiche, che da terra, attraverso i corsi d'acqua, ma non solo, finiscono in mare, in coerenza con la strategia marina europea;"»

(Approvato)

 

OGGETTO 827 “Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Sensoli:

«Nel dispositivo tra il secondo ed il terzo punto si aggiunge il seguente punto:

"ad agire nella Conferenza Stato-Regioni in ordine all'Accordo sulla salute firmato nel 2010, affinché la normativa in essere sia adeguata alle esigenze della popolazione, in particolare nei territori montani, in cui ai fini del mantenimento dei punti nascita si prendano in considerazione non il numero dei parti effettuati nella struttura, ma bensì il numero di parti effettuati dal personale sanitario, che può operare in più punti nascita, con sistemi organizzativi adeguati, così da raggiungere a fine anno un numero d'interventi adeguato al mantenimento delle sue competenze".»

(Ritirato)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Sensoli:

«Nel dispositivo all’ultimo punto si aggiunge la seguente frase:

"in particolare per i punti nascita".»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

818 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA. A firma del Consigliere: Rainieri

819 - Interrogazione a risposta scritta circa i farmaci riguardanti la cura della degenerazione maculare senile. A firma della Consigliera: Sensoli

820 - Interrogazione a risposta scritta circa il nuovo laboratorio allargato di terapie chemioterapiche antiblastiche relativo alla ristrutturazione del Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Bignami

821 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa agli organi amministrativi dei Consorzi di bonifica. A firma del Consigliere: Bargi

822 - Interrogazione a risposta scritta circa la soppressione di fermate del treno regionale 11524 Rimini-Bologna, ed i relativi disagi per l'utenza ed i pendolari. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Poli

823 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a tutela degli agricoltori dei Comuni della Provincia di Ravenna gravemente danneggiati dagli eventi atmosferici del 19 e 20 giugno 2015. A firma della Consigliera: Rontini

824 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni relative a lavori, parcheggi e servizi riguardanti il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

825 - Interrogazione a risposta scritta circa risorse riguardanti il personale sanitario, con particolare riferimento al Policlinico S. Orsola Malpighi ed all'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

829 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione, nell'ambito del servizio di trasporto pubblico "Linea di Costa", di una fermata presso Codigoro. A firma del Consigliere: Foti

830 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare l'abusivismo commerciale, con particolare riferimento alla situazione esistente a Cattolica. A firma del Consigliere: Foti

835 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di attribuzione dell'assegno sociale presentata da cittadini extracomunitari nel territorio regionale. A firma del Consigliere: Bignami

 

Risoluzioni

 

826 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune affinché proseguano gli sforzi tesi ad incrementare la trasparenza dei negoziati sul TTIP e affinché sfocino in un accordo globale che garantisca il rispetto delle norme UE in materia di diritti fondamentali. (25 06 15) A firma dei Consiglieri: Caliandro, Marchetti Francesca, Calvano, Boschini, Soncini, Rontini, Pruccoli, Rossi Nadia, Zoffoli, Bessi, Poli, Sabattini, Serri, Zappaterra, Prodi, Iotti, Montalti, Bagnari, Paruolo

827 - Risoluzione per impegnare la Giunta a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni condivise. (25 06 15) A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zappaterra, Serri, Sensoli, Sassi, Prodi, Alleva, Caliandro, Calvano, Marchetti Francesca, Zoffoli, Montalti, Iotti, Mori, Bagnari, Rossi Nadia, Cardinali, Delmonte, Marchetti Daniele, Soncini, Foti

828 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché adotti disposizioni volte all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. (25 06 15) A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Bertani

831 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rivedere i termini e le prescrizioni contenute nel calendario venatorio 2015/2016 tenendo conto delle proposte avanzate dai cacciatori, reintrodurre lo storno tra le specie cacciabili al fine di contenere i danni alle colture ed alla flora, contenendo inoltre i costi relativi al rilascio della licenza di caccia ed all'iscrizione agli ATC. (25 06 15) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani

832 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'assessore competente ad impugnare dinanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 25 marzo 2015, che dà attuazione allo "Sblocca Italia". (25 06 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi

833 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale e l'Assessore competente ad introdurre nella prossima legge finanziaria la riduzione del 75% della tassa automobilistica per le auto ad uso promiscuo omologate per la circolazione non esclusivamente con alimentazione a gas metano o gpl e la totale esenzione per i veicoli elettrici. (25 06 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi

834 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a mantenere in funzione il punto nascita dell'ospedale Sant'Anna di Castelnuovo ne' Monti (RE). (25 06 15) A firma del Consigliere: Foti

836 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare modifiche della normativa regionale al fine di prevedere, per i minori stranieri non accompagnati, forme di accoglienza economicamente meno gravose e più adeguate alle esigenze di integrazione e di inserimento negli ambiti scolastici e lavorativi. (25 06 15) A firma del Consigliere: Bignami

(Comunicazione n. 12 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP/2015/1264 del 26/06/2015)

 

I PRESIDENTI

IL SEGRETARIO

Rainieri - Saliera

Torri

 

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