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42.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 1456

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante un muro di contenimento sito in prossimità del viadotto Casino della variante di valico e l'apertura al traffico della stessa. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SEL)

DONINI, assessore

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 1459

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la realizzazione delle infrastrutture viarie riguardanti il secondo lotto del TI-BRE (Tirreno - Brennero) e la Cispadana. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

DONINI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 1460

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure riguardanti l'affidamento del Servizio Idrico Integrato, con particolare riferimento alla situazione relativa a Rimini. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

GAZZOLO, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 1461

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato di realizzazione del progetto, riguardante la viabilità, denominato "nodo di Rastignano". A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

DONINI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 1462

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il monitoraggio dei corsi d'acqua minori, con particolare riferimento alla sicurezza ed al contrasto di rischi alluvionali. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Rancan

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RAINIERI (LN)

GAZZOLO, assessore

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 1284

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (17)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione ed esame articolato)

(Ordine del giorno 1284/1 oggetto 1476 - Presentazione)

(Ordine del giorno 1284/2 oggetto 1477 - Presentazione)

OGGETTO 1285

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (18)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

(Ordine del giorno oggetto 1285/1 oggetto 1479 - Presentazione)

PRESIDENTE (Saliera)

POLI, relatore della Commissione

POMPIGNOLI, relatore di minoranza

FOTI (FdI)

FABBRI (LN)

BAGNARI (PD)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SEL)

PETITTI, assessore

BONACCINI, presidente della Giunta

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

MONTALTI (PD)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

ZOFFOLI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SEL)

FABBRI (LN)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Emendamenti

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,04

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la quarantaduesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 29 settembre 2015 (n. 38);

pomeridiana  del 29 settembre 2015 (n. 39);

antimeridiana del 30 settembre 2015 (n. 40);

pomeridiana   del 30 settembre 2015 (n. 41);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Hanno comunicato di non potere prendere parte alla seduta odierna i consiglieri Ravaioli, Liverani e Gibertoni, e gli assessori Caselli, Gualmini e Venturi.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Diamo inizio ai nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata in Aula.

 

OGGETTO 1456

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante un muro di contenimento sito in prossimità del viadotto Casino della variante di valico e l'apertura al traffico della stessa. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l'assessore Donini.

La parola al consigliere Taruffi per illustrare l'interrogazione in oggetto. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. L'oggetto dell'interrogazione è un muro di contenimento sito in prossimità del viadotto Casino in località Rioveggio che, secondo quanto riportato dalla stampa nei giorni scorsi, avrebbe manifestato delle fessure, delle crepe, tanto da rendere necessario un ulteriore intervento di sostegno al muro stesso.

Ora, siccome si tratta di un'opera che, come sappiamo, ha una storia lunga e travagliata, sulla quale pendono diversi elementi di cronaca giudiziaria, ci è sembrato opportuno interrogare subito la Giunta per avere informazioni, rispetto a quanto di competenza e di conoscenza della Giunta, su questo nuovo problema che si è manifestato su un'opera che, come dicevo, in questi lunghi anni ha visto lievitare i costi di realizzazione.

Oltre a cercare di capire come stiano realmente le cose, con riferimento ad un ulteriore problema emerso recentemente, interroghiamo la Giunta per sapere se le informazioni che abbiamo assunto dagli interventi del Sottosegretario ai Trasporti, Riccardo Nencini, sull'apertura al traffico della variante corrispondano al vero, quindi se siano notizie attendibili o meno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all'assessore Donini per la risposta. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Il consigliere Taruffi interroga la Giunta fondamentalmente sul tema del danno, sull'apertura della variante ed ovviamente sulle opere compensative nei comuni.

Per quanto a conoscenza di questa Amministrazione, interpellata Società Autostrade nei giorni scorsi, risulta che il danno manifestatosi nel tratto della variante di valico posto all'inizio del viadotto Casino in località Rioveggio sia stato dovuto ad una errata esecuzione dei lavori, quindi non alla fase progettuale, da parte della impresa appaltatrice.

Società Autostrade sta già intervenendo di suo pugno per risolvere il problema ed ha chiarito che le relative spese saranno addebitate interamente all’impresa esecutrice responsabile dei lavori.

Ovviamente non entriamo nel merito delle indagini della Magistratura, nel cui operato riponiamo la massima fiducia. Per quanto riguarda i tempi di apertura al traffico della variante di valico, possiamo ribadire quanto riferitoci da Società Autostrade, ossia l'intenzione di ultimare i lavori entro la fine del 2015.

Nelle prossime settimane, questa Amministrazione avrà occasione con Società Autostrade di focalizzare l'attenzione - per noi fondamentale - sui lavori della variante di valico e sulla realizzazione delle opere compensative per il territorio che bisogna ultimare. Ovviamente siamo disponibili a riferire quanto emergerà da tali incontri.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Taruffi per la replica. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore Donini per le precisazioni. Certo, non lascia particolarmente tranquilli sapere che le opere non sono state eseguite in modo corretto, anche perché conosciamo bene i problemi che ci sono e che ci sono stati su quell'opera, non ultima la frana che ha investito quel territorio. Devo dire che non lascia sereni e tranquilli sapere che già oggi emergono dei problemi. Pertanto, l'attenzione dovrà essere ancora maggiore, soprattutto per quanto riguarda le opere compensative, ma soprattutto per quanto riguarda la stessa prosecuzione dei lavori. Possiamo dire che il territorio in questione di opere ne ha già viste molte, purtroppo è una valle che ha subito molti interventi, peraltro molto significativi e molto impattanti, sicuramente l'attenzione deve essere ancora maggiore.

Colgo l'occasione, visto che parliamo di opere pubbliche, peraltro contestate, poiché nei giorni scorsi è stata emessa la sentenza - rubo solo pochi istanti al dibattito - di assoluzione nei confronti di Erri De Luca per la vicenda legata alla TAV, per esprimere la massima solidarietà ad Erri De Luca, nonché grande soddisfazione per l'esito della vicenda processuale, che, a mio avviso, sarebbe stata davvero tragica se si fosse conclusa con una condanna, in quanto avrebbe significato condannare le idee, e credo che questo in un Paese civile non possa essere consentito. Pertanto, solidarietà ad Erri De Luca e soddisfazione per l’esito del processo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Passiamo all'oggetto 1459.

 

OGGETTO 1459

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la realizzazione delle infrastrutture viarie riguardanti il secondo lotto del TI-BRE (Tirreno - Brennero) e la Cispadana. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l'assessore Donini.

La parola al consigliere Foti per illustrare l'interrogazione in oggetto. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente. Molto brevemente, com’è chiaro nella premessa, il territorio del Ducato, dalla proposta che è stata presentata in Commissione rispetto al Piano delle Infrastrutture Strategiche, è fortemente penalizzato.

Non è previsto, infatti, alcun intervento per la provincia di Piacenza; viene cancellato il secondo lotto del TI-BRE per quanto riguarda Parma; il Governo pensa di cancellare anche il raddoppio della Pontremolese. Così facendo, è chiaro che si creano le condizioni per mettere in ginocchio sotto il profilo infrastrutturale due province della Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Donini per la risposta. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Come riferito nella seduta del 24 settembre alla Commissione consiliare Territorio e Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto alle regioni, a tutte le regioni, di procedere ad una revisione del Programma Infrastrutturale Strategico, individuando gli interventi infrastrutturali di rilevanza regionale fra quelli nel tempo stratificatisi, ai fini di addivenire ad una reale programmazione rispetto alla priorità e all'adeguatezza delle risorse.

La proposta che la Regione Emilia-Romagna si appresta a sottoporre al Governo deve necessariamente essere coerente con gli indirizzi dati dal Ministero.

Si evidenzia che il Piano delle Infrastrutture Strategiche di concorrente interesse nazionale e regionale contiene per sua natura opere prevalentemente di competenza statale, quindi Anas o RFI, o di concessionarie dello Stato, come Società Autostrade, quindi non c'è un fabbisogno regionale.

Pertanto, si conferma che l'intervento di ammodernamento della statale 45 è a carico di Anas S.p.A., su proposta della Regione, in quanto la strada è statale; invece la bretella autostradale A21, tra Castelvetro Piacentino e Cremona, è a carico di una società concessionaria, nello specifico del raggruppamento temporaneo di imprese SATAP S.p.A. ed ITINERA S.p.A., che si è aggiudicata la concessione della A21 Piacenza-Brescia.

Per quanto riguarda la proposta di inserire nel programma il tratto di Cispadana con caratteristiche di extraurbana principale (una corsia/senso), dal previsto casello "Terre Verdiane", su cui si attesta il primo lotto del TI-BRE autostradale, e la SP72 "Parma-Mezzani", si ritiene che tale nuova viabilità di competenza provinciale, nel realizzare il completamento dell'itinerario ordinario, fino alla A22, e autostradale fino alla A13 e alla "Ferrara-mare", concorra a concretizzare il disegno strategico dell'assetto infrastrutturale regionale nella fascia Cispadana e che dia piena funzionalità - è questo il tema - al primo lotto della bretella autostradale.

Si evidenzia, infatti, che il primo lotto del TI-BRE autostradale è già cantierato, essendo stata esperita da parte del concessionario la gara per l'individuazione del soggetto realizzatore, ed essendo in fase approvativa il progetto esecutivo.

Diversamente, per il secondo lotto del TI-BRE, del costo complessivo di oltre 2 miliardi 200 milioni di euro, di cui in Emilia-Romagna arriveranno indicativamente 300 milioni, la discussione è ancora aperta, poiché si ritiene utile, da un lato, proseguire il confronto e l'ascolto dei territori - proprio ieri abbiamo fatto una riunione a Parma -, e dall'altro attivare un’interlocuzione con la Regione Lombardia, nel cui territorio risiedono 50 chilometri dello stesso tratto autostradale, e con il Governo, alle cui linee guida la proposta della Regione Emilia-Romagna intende ovviamente ispirarsi.

Per quanto riguarda il completamento della Cispadana in direzione ovest verso Villanova sull'Arda, si evidenzia che tale collegamento è previsto dalla pianificazione vigente prevalentemente come riqualificazione in sede.

Consigliere Foti, come lei ha avuto modo di apprezzare, sul piano del metodo, ovviamente, nel corso della riunione della stessa Commissione, la proposta che ho avanzato in qualità di assessore ai trasporti, discussa con i consiglieri regionali, ha la natura di proposta aperta, preliminare, la quale poi arricchita dal dibattito dei territori, ed anche dei consiglieri, si manifesterà quale proposta ufficiale dello stesso assessorato nel corso della prossima riunione della Giunta regionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Foti per la replica. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore Donini per aver ripercorso la storia di tutta la vicenda. Peraltro, per quanto riguarda gli interventi in provincia di Piacenza, già nell’interrogazione era scritto chi doveva farli: l’interrogazione riguarda il contributo della Regione, ebbene, di fatto in questo Piano non vi è un’infrastruttura che interessi la provincia di Piacenza che veda un apporto economico della Regione. Tutto il resto riguardava vicende già note, peccato che, ad esempio, il tratto della statale 45 "Cernusca-Rivergaro" non sia neanche in fase di progettazione, tanto per dirne una.

Se vuole una notizia, per quanto riguarda il nuovo piano del nuovo gestore della A21, sappia che tale soggetto ha ereditato un piano con una spesa di 651 milioni, quando il fatturato annuo di tale società ammonta a meno di 50 milioni l'anno.

Sul TI-BRE, però, assessore, molto seriamente e molto serenamente, mi pare che stiamo scherzando, perché lei dice che la Giunta deve ancora decidere, ma delle due l’una: o la Giunta decide la prossima settimana o decide oggi, in quanto lei si era dato il termine del 19 ottobre. Non so di quanto slitterà tale termine, ma al di là dello slittamento, vorrei farle presente che a partire dal Partito Democratico, alla Lega, a Fratelli d'Italia, a Forza Italia, non vi è stata una forza politica che a Parma non abbia contestato la decisione che sta per essere assunta, perché si tratta di una decisione - mi scusi, assessore - grave sotto il profilo politico. Perché non metto in dubbio che il Governo possa decidere di non andare avanti su questa strada, ma quel che è grave è che la Regione, soprattutto la Regione Emilia-Romagna, che peraltro, come lei diceva, è quella interessata dal minore costo dell'opera, per prima si sfili. Di fatto, avete alzato bandiera bianca ancora prima di discutere del tema. Nel momento in cui si dice che l'alternativa al secondo lotto del TI-BRE è una riqualificazione della Cispadana, è evidente che si sta dicendo: "Abbiamo risolto il problema almeno per alcuni anni". Peccato che questo problema duri da 61 anni. Tanto per essere chiaro, se vi fosse ancora la vecchia legge sui beni culturali, il progetto sarebbe soggetto a tutela perché avrebbe compiuto 50 anni; non so se state aspettando, visto che è stato elevato il limite a 75 anni, il compimento dei 75 anni per fare diventare questo progetto un reperto storico: ma è una vergogna, è una vergogna sotto il profilo politico, è una vergogna sotto il profilo economico, ed è una vergogna non perché lo dica io, ma perché autorevoli studi dicono che ogni miliardo speso in questa iniziativa crea esattamente 23 mila nuovi posti di lavoro.

Pertanto, non possiamo pensare che questa non sia un’iniziativa che investe un corridoio strategico per l'economia dell'Emilia-Romagna e soprattutto - parliamoci chiaramente - per l'economia di quello che una volta era un Ducato e che evidentemente, scusate, state relegando a feudo. Infatti, l'atteggiamento che si sta assumendo nei confronti di quelle popolazioni è di tipo feudale: "ipse dixit, la Regione ha detto e così va fatto". Per contro, io penso che proprio le reazioni che hanno investito tutto il mondo politico, tutto il mondo imprenditoriale, che hanno portato a delle riflessioni ben chiare e a delle posizioni altrettanto chiare anche sotto il profilo politico, peraltro assunte pubblicamente, debbano suggerire alla Regione un altro tipo di posizione.

Peraltro, assessore, non si può dichiarare una cosa alla Gazzetta di Parma e una cosa differente alla Gazzetta di Mantova. Se mettiamo in fila la rassegna stampa di questi interventi, ci troviamo tutto e il contrario di tutto. Quando l'Unione Industriali di Parma, che ovviamente per il suo peso all'interno della Religione, vi viene a tirare la giacca, allora parlate al condizionale: "si potrebbe", oppure "vedremo", oppure "faremo", oppure "diremo"; quando andate in un territorio dove pensate che nessuno vi ascolti, allora si dice: "la soluzione è già stata assunta: la soluzione è il prolungamento della Cispadana secondo questa direttiva".

Ebbene, io penso che tale tema sia essenziale; ritengo che fondamentalmente non sarebbe sbagliato, al di là del fatto che il compito in questo caso se lo voglia assumere la Giunta, che la stessa su questo specifico tema decida con un voto dell'Assemblea, perché non stiamo parlando di un'opera irrilevante, stiamo parlando di un'opera strategica a livello nazionale ed internazionale, perché questo è il ragionamento: stiamo parlando di un'opera che insiste su un corridoio internazionale. Io non penso che la si possa liquidare con 5 o 10 minuti di un question time, o con una relazione che, devo darle atto, lei correttamente ha esposto il 24 settembre in Commissione, ma per la quale penso che una riflessione debba essere fatta, in quanto assumere decisioni inopinate quali quelle in esame, a mio avviso, non giova né sotto il profilo politico a questa Giunta, ma ancora meno giova sotto il profilo dello sviluppo economico ai territori della Bassa Emilia, ma soprattutto non giova alla possibilità di uno sviluppo economico dei medesimi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Passiamo all’oggetto 1460.

 

OGGETTO 1460

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure riguardanti l'affidamento del Servizio Idrico Integrato, con particolare riferimento alla situazione relativa a Rimini. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l’assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bertani per illustrare l’interrogazione in oggetto. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Il 29 settembre il Consiglio d'ambito di ATERSIR ha assunto due importanti decisioni, una riguardante Reggio Emilia e che stabilisce la procedura di affidamento del Servizio Idrico Integrato secondo il regime dell’in house providing, previa verifica; ed una riguarda il servizio integrato del bacino di Rimini, dove si valuta la concessione a terzi da selezionare tramite procedura ad evidenza pubblica, salvo che entro il corrente anno il consiglio locale di Rimini non deliberi una differente proposta.

Con questa delibera ATERSIR ha praticamente commissariato il Consiglio locale dicendo: "siccome non vi esprimete, andremo a gara", nonostante tutto quanto si dica sui territori e nonostante tutte le promesse fatte sulla gestione dell'acqua pubblica.

Pertanto, interroghiamo la Giunta per sapere se la stessa non ritenga di dovere dare un sostegno a questo Consiglio locale tramite ATERSIR ed i suoi strumenti - sappiamo che ATERSIR sarà potenziato -, proprio per aiutare a valutare la possibilità di un affidamento, quindi tramite un piano tecnico-finanziario, di in house providing, perché pare che il Consiglio d'ambito locale o non abbia ricevuto tale sostegno, oppure non abbia avuto la volontà di esprimerlo, anche se i tempi sono molto stretti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola all’assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Preciso che, come diceva bene il consigliere Bertani, l'individuazione della forma di affidamento del Servizio Idrico Integrato è una competenza di ATERSIR, ente autonomo dei comuni per l'esercizio delle proprie funzioni in tale materia, come disposto dalla normativa nazionale e regionale. In particolare l'articolo 3-bis, comma 1-bis, del decreto legislativo 138/2011, prevede che le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, compresi quelli appartenenti al settore dei rifiuti urbani, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe all'utenza, per quanto di competenza, di affidamento della gestione e relativo controllo, sono esercitati unicamente dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali omogenei.

Ricordo che la normativa in materia prevede tre modelli di affidamento: tramite gara ad evidenza pubblica, a società mista con gara a doppio oggetto e l’in house, e l'ente di governo dell’ambito ottimale può esercitare la propria discrezionalità di scelta.

L'Ente regionale non ha competenza nel merito delle scelte dei comuni relative all'esercizio di funzioni di così rilevante importanza. Ciò che preme evidenziare è che qualunque sia la scelta delle modalità di affidamento, la gestione deve essere improntata ai principi di efficienza, economicità e qualità del servizio.

Evidenzio, infine, che il Consiglio d'ambito ha dovuto procedere ad individuare la modalità di affidamento e ad avviare le relative procedure per rispettare i termini previsti entro il 30 settembre 2015 dalla normativa nazionale, in merito ai nuovi affidamenti del Servizio Idrico Integrato.

Pertanto, anche per favorire questi importanti percorsi, finalizzati a definire modelli di gestione efficaci, economici e di qualità, in sintonia con le aspettative e le specificità dei territori, la Giunta regionale è impegnata a garantire il potenziamento di ATERSIR, attraverso il miglioramento della sua governance e l'allargamento e la specializzazione della sua dotazione organica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bertani per la replica. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ovviamente non sono soddisfatto, ovviamente non è tutta colpa dell'assessore, però, dopo un PD incendiario prima e dopo il referendum sull'acqua, adesso sono diventati tutti pompieri, a livello locale e a livello regionale. Infatti, con atteggiamento farisaico, si liquida il problema dell'affidamento adducendo tempistiche, difficoltà economiche o imposizioni che arrivano dall'Europa. Ma se l'intenzione dell'Amministrazione era quella di cercare davvero una soluzione che andasse verso l'acqua pubblica, allora non è stato fatto. A livello regionale, secondo noi, tramite ATERSIR, non sono stati dati ai Consigli locali strumenti forti per vagliare ipotesi differenti; e a livello locale si è scelto di non muovere un dito, nonostante le mozioni approvate nei consigli comunali di Rimini e di Sant'Arcangelo, e nonostante le promesse del sindaco Gnassi, che, già nel 2011, prima del ballottaggio, sottoscrisse addirittura un documento pubblico con cui si impegnava a promuovere con i mezzi istituzionali a sua disposizione una politica di gestione dell'acqua finalizzata alla ripubblicizzazione del servizio idrico, ad assicurare la più ampia partecipazione della cittadinanza nel controllo e nella gestione dell'acqua, a ribadire il concetto di acqua come bene "non commerciale".

Ebbene, l'unica cosa ottenuta, dopo una seria di pressanti richieste, è uno studio di prefattibilità, da cui sarebbero dovute emergere alcune indicazioni, di cui poi non se n'è fatto nulla, con un ritardo che, secondo noi, è calcolato, vista la decisione finale di questo affidamento automatico, decisione assunta dal Consiglio d'ambito, perché pare non ci siano alternative.

La strategia scelta - e sottolineo "scelta" - è stata di lasciar passare il tempo, per poi giocare allo scaricabarile o a nascondino: i consigli locali non deliberano - dice la Regione -, il Consiglio d'ambito ci costringe - dicono i sindaci -, con il risultato che in questo modo andiamo verso il contrario di ciò chiesto dal 95 per cento di coloro che hanno votato, l'acqua finisce sul mercato, non è più un bene pubblico. E non pensiate di tranquillizzare voi stessi e la gente pensando: "tanto la gara la vince una delle nostre multiutility regionali o italiane che comunque hanno il controllo pubblico (voi che ancora ci credete)", perché qui si fa una gara europea e, a meno che voi non abbiate capacità di preveggenza o altre capacità sulle gare, arriveranno i grandi player europei privati, tipo Veolia, a gestire la nostra acqua, e poi staremo così per altri trent'anni.

Non si è voluto fare alcun tentativo di esplorare strade alternative, valutazioni serie di carattere tecnico ed economico (azionariato pubblico, Cassa Depositi e Prestiti), un serio calcolo del costo di subentro di un eventuale società pubblica, di ampliare il campo di azione di Romagna Acque, non è stata esplorata nessuna di queste opzioni.

Noi chiediamo che in questi pochi mesi si faccia un estremo tentativo, anche se sicuramente è molto difficile, perché altrimenti, come classe politica locale e regionale, vi assumete la grande responsabilità di ipotecare il futuro dell'acqua pubblica per i prossimi 30 anni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Passiamo all’oggetto 1461.

 

OGGETTO 1461

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato di realizzazione del progetto, riguardante la viabilità, denominato "nodo di Rastignano". A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l’assessore Donini.

La parola al consigliere Bignami per illustrare l’interrogazione in oggetto. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. In realtà l'attualità della richiesta che ho formulato alla Giunta nasce dalla situazione di criticità del comparto della frutta, in particolar modo nella zona di Rastignano, aggravata da una concomitante serie di disgrazie, di cui una è la rottura delle tubature che corrono lungo il ponte che è l'unico flusso di accesso tra la località di Rastignano e Bologna; la seconda è dell'assessore alla mobilità del comune di Bologna, Colombo, che tra le due è forse quella più flagellante, in quanto è riuscito a riorganizzare la viabilità del comparto con una perizia tale da determinare una vera e propria congestione del traffico.

Tale circostanza ha reso, nell’inadeguatezza di detto assessore, ancora più chiara l’urgenza che qualcuno gli tolga le castagne dal fuoco, con conseguente possibilità di arrivare allo sblocco di uno dei progetti più importanti sulla viabilità bolognese, da un lato, verso ovest, il nodo di Casalecchio, dall’altro lato, verso est, il nodo di Rastignano.

Sappiamo che su tale opera vi è anche - ed evidentemente - la piena partecipazione al tavolo da parte della Giunta regionale, che, in qualche modo, è il player di maggiore importanza sotto il profilo del coordinamento generale delle opere, anche perché è chiaro che questa è un'opera infrastrutturale di centrale importanza per il capoluogo regionale.

La situazione, in realtà, da tempo è in una fase di stasi, ma queste due concomitanze - appunto - hanno reso ancora più evidente la criticità della viabilità della zona. In tal senso, non voglio richiamare l'esperienza di chi quotidianamente è chiamato a percorrere quotidianamente quel tratto di strada per rendere ancora più chiaramente l’idea di quale sia la sofferenza dell'arteria in questione.

È chiaro, però, che in questo senso hanno giocato in maniera determinante i fatti accidentali poc'anzi descritti, ma anche la completa inadeguatezza di chi oggi è chiamato a guidare l'assessorato alla mobilità, che invece di aiutare nell’opera di fluidificazione e decongestionamento del comparto in vista della realizzazione di quest'opera, è riuscito con mirabile perizia ad individuare tutti gli interventi sufficienti a mandare in tilt la zona stessa. Questo è il motivo della domanda di attualità che rivolgo all'assessore Donini, perché sappiamo fino a quando dovremo subire l'inettitudine di questa persona, ma non sappiamo quando sarà realizzata la possibilità di arrivare al compimento dell'opera.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all’assessore Donini per la risposta. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Confermo che il nodo di Rastignano è uno degli interventi prioritari per quanto riguarda il cosiddetto "nodo bolognese", come ricordava il consigliere Bignami, quindi vorrei riepilogare sia i punti fermi di questa vicenda cantieristica, sia il ruolo che abbiamo avuto noi come Regione.

A seguito della gara, l'aggiudicazione provvisoria è avvenuta l'8 agosto 2014 - quindi non stiamo parlando di vent'anni fa, è stato l'anno scorso -, l'11 novembre 2014 vi è stata l'aggiudicazione definitiva, il 10 dicembre 2014 vi è stata la stipula del contratto, con tempi abbastanza brevi tra l'aggiudicazione e la stipula del contratto, perché siamo a premere su un investimento che riteniamo essere fondamentale non solo per quella zona ma per tutto il nodo bolognese.

Il 7 gennaio 2015 vi è stato l'avvio della progettazione esecutiva, per la quale erano previsti quattro mesi. A seguito della richiesta di variante della rotonda dello svincolo di Rastignano sono stati concessi ulteriori 98 giorni. Il progetto è stato consegnato però nei termini il 12 agosto 2015.

Italferr aveva 45 giorni per la verifica, a seguito della quale sono state richieste alle imprese delle integrazioni. L'impresa per contratto ha 30 giorni per produrre il progetto integrato e Italferr ha 15 giorni per le verifiche, quindi il 21 novembre 2015 sarà approvato nei tempi il progetto esecutivo.

Per quanto riguarda la richiesta alle autorità militari competenti di nullaosta per la bonifica degli ordigni bellici, si precisa che la richiesta per la bonifica dell'area archeologica è stata inoltrata il 18 agosto 2015 e reiterata il 5 settembre 2015. Il nullaosta è pervenuto il 6 ottobre, quindi qualche giorno fa. In questi giorni, è stata data quindi comunicazione di inizio lavori.

La richiesta per la parte generale è stata inviata il 2 ottobre 2015, e si è in attesa dell'approvazione.

Si segnala che il 21 settembre 2015 è stata consegnata l'area archeologica per la bonifica degli ordigni bellici. La settimana scorsa sono state consegnate all'impresa Baraldini le aree per l'approfondimento del cantiere.

Consapevole dell'importanza che riveste il cantiere del nodo di Rastignano per verificare il cronoprogramma dei lavori, perché un conto è consegnare i lavori, altro è che la gente poi vada a lavorare sul cantiere, quindi anche per monitorare il cronoprogramma dei lavori, ho previsto proprio questa settimana un mio sopralluogo, peraltro accompagnato dal sindaco di Pianoro, presso il cantiere stesso, con RFI e con i tecnici della Regione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Bignami per la replica. Prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Chiedo gentilmente all'assessore se sia possibile acquisire copia cartacea della risposta, dichiarandomi soddisfatto perché ritengo che la puntualità delle date e dei riferimenti sia tale da potere dare atto all'assessore Donini di avere risposto con precisione.

Inoltre, assessore, le rivolgo un apprezzamento perché credo non sia scontato che lei si rechi sul cantiere per un sopralluogo, proprio per verificare quando le opere, dalla comunicazione di avvio lavori, prenderanno effettivamente inizio.

Mi rendo conto che, in qualche maniera, lei sia chiamato a svolgere anche un ruolo di supplenza rispetto ad altre istituzioni, che, forse, dovrebbero essere un po' più attente in ordine alla vicenda. È chiaro che mi riferisco nella soddisfazione a quanto lei mi ha riferito, dovendo poi verificare, rispetto a quanto mi ha detto, l'effettiva sussistenza non tanto evidentemente dei passaggi procedurali, che do per scontata, ma la tenuta complessiva del progetto di merito che invece verificheremo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

Passiamo all’oggetto 1462.

 

OGGETTO 1462

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il monitoraggio dei corsi d'acqua minori, con particolare riferimento alla sicurezza ed al contrasto di rischi alluvionali. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Rancan

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l’assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rainieri per illustrare l’interrogazione in oggetto.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Mi rendo conto di essere ripetitivo nei confronti dell'assessore, perché su questa vicenda abbiamo già avuto modo di confrontarci. Purtroppo, però, con i casi che si sono verificati in questi giorni nell'Alta Val Nure e nella Val Trebbia, a distanza di un anno dall'alluvione di Parma, in occasione della celebrazione e del ricordo della quale con un'assemblea alla presenza dell'assessore e dei tecnici molto preparati, si è visto quanto la regione Emilia-Romagna, ma soprattutto la parte occidentale della stessa, sia un territorio ad alto ed elevato rischio idrogeologico, che non può che essere messo in sicurezza con importanti investimenti.

Noi ci chiediamo se questa Regione, oltre a dover pensare agli investimenti economici, abbia effettuato un cambiamento della propria politica, in quanto abbiamo appurato come purtroppo in passato l'estremismo ambientalista interno alla maggioranza di questa Regione abbia provocato gravi danni alle strutture preposte al deflusso delle acque.

I miei colleghi ed io abbiamo presentato un progetto di legge in materia di escavazioni da fare all'interno dei fiumi, con qualche novità, una sorta di baratto, nel senso che i materiali che vengono escavati vengono utilizzati per la stessa sistemazione del fiume e poi eventualmente per altri scopi. Spero che questa legge arrivi al più presto in Aula, perché così valuteremo se la Regione abbia definitivamente compiuto un cambio di rotta rispetto all'estremismo ambientalista.

Abbiamo le ex province che, purtroppo, grazie alla legge Delrio, non hanno più gli strumenti per occuparsi di quelle che erano le loro competenze, ossia le manutenzioni dei canali, dei fiumi e dei torrenti; abbiamo alcune società che lavorano bene, per esempio i consorzi di bonifica, per quanto riguarda la pulizia; mentre abbiamo altre società che lavorano meno bene. Pertanto, oggi ci troviamo in una situazione per la quale le necessarie opere di manutenzione per la sicurezza idrica scarseggiano e, in virtù della stagione autunnale nella quale siamo già entrati, che si sta già preannunciando molto piovosa, ci preme rappresentare a questa Giunta che siamo molto preoccupati, perché non vediamo sicurezza per i cittadini, soprattutto per coloro che vivono in prossimità dei corsi d'acqua, né vediamo un’attenta opera di repressione degli abusi edilizi perpetrati in zone sensibili.

Pertanto, interroghiamo la Giunta per sapere se abbia intenzione, prima di dover tornare qui a parlare di altre drammatiche situazioni, come quelle verificatesi poco tempo fa nel Piacentino, come anche in altre zone del nostro territorio, di prevedere adeguate risorse economiche sia per sburocratizzare le procedure, ma soprattutto per le cure di cui oggi hanno bisogno le reti idriche.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola all’assessore Gazzolo per la risposta.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Rainieri, gli eventi a cui stiamo assistendo negli ultimi anni hanno senza dubbio un carattere di eccezionalità, dimostrato dal fatto che i quantitativi di pioggia registrati in poche ore sono paragonabili a quelli che nel passato cadevano nell'arco di alcuni mesi, quindi con effetti sul territorio sensibilmente diversi da quelli conosciuti.

Proprio per questa ragione, la Regione sta operando mettendo in atto azioni volte a contrastare gli effetti dannosi di questi eventi eccezionali e per aumentare i livelli di sicurezza del territorio e dei cittadini che lo abitano. Per economia di tempo, visto che ho solo tre minuti, cito solo le principali di tali azioni. Intanto, a differenza di quanto evidenziato dal consigliere, il riordino istituzionale previsto dalla legge regionale 13/2015 andrà a mettere insieme la filiera della sicurezza, della prevenzione e dell'emergenza. Anche questa è un'importante azione di semplificazione, che garantirà un maggiore presidio sul territorio. Abbiamo poi già definito la prima proposta di Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, inoltrata al Ministero dell'Ambiente e a Italia Sicura la scorsa primavera, che conta 324 interventi per oltre 900 milioni di euro, nella quale sono inseriti 57 interventi di sistemazione dei bacini collinari e montani e dei corsi d'acqua, per oltre 114 milioni di euro.

Inoltre, anche se è opportuno sottolineare che il finanziamento degli interventi di difesa del suolo è di competenza statale, la Regione stanzia annualmente risorse prevalentemente destinate alla manutenzione del territorio, che quest'anno ammontano a 10 milioni di euro.

Nella strategia regionale, ha poi un ruolo di rilievo il Piano di gestione del rischio alluvioni, che sarà approvato entro dicembre, che si basa sulla filiera della prevenzione e sulle azioni di Protezione civile.

Coerentemente con le indicazioni del Piano, sono state elaborate le linee guida per la riqualificazione fluviale, che porteremo in approvazione lunedì in Giunta. Mi preme far presente che siamo la prima regione a presentare una proposta di pratiche di riqualificazione da applicare ai fiumi per raggiungere contemporaneamente buoni livelli di sicurezza territoriale, di qualità ecologica e paesaggistica.

Stiamo parallelamente operando per avviare piani di gestione dei sedimenti, che consentiranno di valutare la necessità di prelievo e di movimentazione negli alvei a scala di bacino, e lavoro analogo si sta facendo con la vegetazione ripariale.

Per la gestione dell'emergenza, stiamo provvedendo alla ricognizione e all'aggiornamento dei piani di protezione di emergenza comunali, che terrà conto anche della revisione del sistema di allertamento in corso. Anche tecnologicamente stiamo operando per migliorare i tempi di acquisizione dei dati della rete sensoristica, per consentire una più rapida risposta all'emergenza. Sono in corso già alcune sperimentazioni, per esempio a Parma, peraltro raccontata in occasione della celebrazione ad un anno dall'evento, per il ricordo ma soprattutto per la riflessione guardando al futuro, e presso i comuni dell’Unione Reno Galliera, per garantire una più efficace comunicazione ai cittadini dell’allerta. È infatti fondamentale diffondere nella cittadinanza la cultura del rischio, affinché ciascuno abbia tutti gli strumenti per l’auto-protezione. Anche in questo caso, attraverso processi partecipati, stiamo cercando di raggiungere tutta la cittadinanza e di aumentare la consapevolezza delle comunità locali in relazione al rischio di alluvione.

Concludo dicendo che ritengo sia necessario cambiare il nostro rapporto con i fiumi e con il territorio in genere, perché la vera sicurezza nasce dal coinvolgimento di tutti, dai cittadini alle istituzioni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rainieri per la replica. Prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Intanto ringrazio l'assessore Gazzolo perché - gliel'ho già detto un'altra volta - ci impiega poco a dare le risposte alle mie questioni, in quanto sono tutte fotocopie, ma questo va bene, perché così avrà più tempo eventualmente per girare sul territorio e capire che quanto ci sta dicendo non è esattamente la realtà.

Assessore, non sempre arrivare primi vuol dire vincere: a me non importa essere la prima regione a fare determinate cose, piuttosto preferisco vincere i problemi presenti sul territorio. Pertanto, bisogna lavorare non solo impiegando risorse a macchia di leopardo, senza fare delle opere completamente positive e definitive.

Inoltre, basta con questa questione dell’eccezionalità, che può essere addotta una volta, ma sono anni che si ripetono gli stessi errori nelle stesse zone, quindi non si tratta di eccezionalità, si tratta di incuria e incapacità.

Secondo me, lei non dovrebbe inculcare la cultura del rischio, perché noi, come amministratori, dovremmo inculcare la cultura della serenità, della tranquillità. In tal senso, quando parliamo della gente che vive vicino ai fiumi, ai torrenti e ai canali, diciamo che diamo loro la possibilità di tagliare la legna e di fare quelli che una volta si chiamavano i carrettieri, e di andare a prendere la ghiaia nel fiume, perché in questo modo lo sistemano e lo tengono vicino come se fosse una parte di loro. Invece, secondo gli ambientalisti, se qualcuno si permette di ammazzare una nutria che demolisce gli argini dei canali, deve andare in galera. Allora forse bisogna cambiare la politica, bisogna cambiare la politica e fare meno chiacchiere e più fatti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

 

 

OGGETTO 1284

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (17)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione ed esame articolato)

(Ordine del giorno 1284/1 oggetto 1476 - Presentazione)

(Ordine del giorno 1284/2 oggetto 1477 - Presentazione)

 

OGGETTO 1285

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (18)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

(Ordine del giorno oggetto 1285/1 oggetto 1479 - Presentazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Terminata la parte della seduta dedicata alle interrogazioni, apriamo i lavori della sessione di bilancio, con la trattazione congiunta dell’oggetto 1284 : Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017" (progetto di legge composto da 12 articoli), e dell’oggetto 1285: Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017" (progetto di legge composto da 17 articoli)

Entrambi i testi (n. 17/2015 e n. 18/2015) sono stati licenziati dalla Commissione Bilancio, Affari Generali ed Istituzionali nella seduta del 13 ottobre 2014.

Il relatore della Commissione, consigliere Roberto Poli, ha presentato relazione scritta.

Il relatore di minoranza, consigliere Massimiliano Pompignoli, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali (CAL) ha espresso il parere sulle linee guida per la predisposizione dell’assestamento e del relativo collegato.

Il Collegio dei Revisori dei conti ha espresso il parere sull’assestamento (progetto di legge oggetto 1285).

Colleghi, i tempi della discussione (360 minuti) sono così contingentati: relatore di maggioranza: 30 minuti; relatore di minoranza: 30 minuti; eventuale relazione della Giunta: 45 minuti; per quanto riguarda i gruppi, Partito Democratico: 96 minuti, Lega Nord Emilia e Romagna: 45 minuti; Movimento 5 Stelle: 33 minuti; Forza Italia: 24 minuti; Sinistra Ecologia e Libertà: 24 minuti; Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale: 21 minuti; L'Altra Emilia-Romagna: 21 minuti.

La parola al consigliere Poli, relatore di maggioranza.

 

POLI, relatore della commissione: Grazie, presidente.

Ovviamente tratterò congiuntamente i due oggetti, consapevole che gli stessi saranno sottoposti a separate votazioni.

Signora presidente, cari colleghi, dopo i passaggi nelle singole commissioni che hanno preso in esame per le parti di loro competenza i provvedimenti relativi all’assestamento di bilancio con la relativa espressione dei pareri, e, con il lavoro concluso dalla Commissione I nella seduta del 13 ottobre 2015, gli oggetti 1284 e 1285 sono oggi in Aula per la discussione e l’approvazione.

Le scelte compiute con l’assestamento di bilancio oltre naturalmente ad applicare quanto previsto dalle leggi, dai decreti e dalle norme vigenti rispondono ad una chiara impostazione politico-programmatica del Presidente, della Giunta e della maggioranza che governano questa Regione.

Per questo i provvedimenti adottati non hanno “solo” un valore economico-finanziario o tecnico-amministrativo, ma si distinguono con una forte connotazione strategica che può non essere condivisa, ma i cui obiettivi sono molto chiari.

Prima di entrare nel merito degli oggetti in discussione e approvazione, vorrei fornire alcuni elementi di valutazione sul quadro generale della nostra economia, nella convinzione che in parte ciò che sta accadendo sia dovuto anche alle scelte fatte dalla nostra Regione che, come sappiamo, rappresenta per molti aspetti una condizione più positiva rispetto ai dati nazionali.

In generale, però, occorre sottolineare che anche le valutazioni sul piano internazionale riferite al nostro Paese stanno cambiando, e, a questo riguardo, vorrei richiamare quanto affermato dal Direttore Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale (FMI) in relazione al rapporto debito pubblico/Pil, il quale sostiene che l’agenda delle riforme dell’Italia va nella direzione giusta per ridurre il debito e sostenere la crescita.

Le stime del Fondo Monetario Internazionale prevedono un’accelerazione nel risanamento dei conti pubblici a partire dal 2016, fino a riportare il bilancio dello Stato in condizioni di sostanziale pareggio nel 2020, quando il disavanzo previsto sarà allo 0,2 per cento del Pil.

Il Fondo Monetario Internazionale indica un deficit di bilancio sul Pil del 2,7 per cento nel 2015, al 2 per cento nel 2016, all’1,2 per cento nel 2017, allo 0,8 per cento nel 2018, allo 0.4 per cento nel 2019 e allo 0.2 per cento nel 2020.

Tutto questo ovviamente si rifletterà sulla dinamica del debito pubblico, che scenderà progressivamente. Si confermano, peraltro in modo sostanziale, le valutazioni e gli andamenti che già richiamavo nella relazione all’Aula relativi al bilancio preventivo 2015, che, pertanto, non riprenderò.

Sottolineo soltanto due fattori di novità, le cui conseguenze non sono semplici da valutare nell’immediato, sia nella dimensione internazionale che in quella nazionale: la bolla finanziaria e immobiliare della Cina (con relativi inferiori livelli di crescita), e il cosiddetto "caso Volkswagen", che la fa da padrone sui quotidiani ormai da alcune settimane.

Ma, cari consiglieri, c’è un dato che pure in un quadro ancora di difficoltà, evidentemente tuttora presente e forte, dopo anni di crisi pesantissima, rivela un cambiamento nella percezione di futuro delle famiglie e delle imprese italiane.

Questo dato attiene alla fiducia che cittadini, consumatori, imprese, pongono sulle prospettive del nostro Paese e ovviamente anche sulle loro prospettive.

Le rilevazioni Istat ci dicono che l’indice di fiducia dei consumatori è passato dal 109,3 del mese di agosto 2015 al 112,7 del mese di settembre 2015. L’indice di fiducia delle imprese italiane è passato dal 103,9 del mese di agosto al 106,2 del mese di settembre. La fiducia economica dal 103,1 di agosto al 143 di settembre. La fiducia personale dal 101 di agosto al 103,6 di settembre. La fiducia corrente dal 104 di agosto al 108 di settembre. La fiducia futura dal 117 di agosto al 122 di settembre.

Contestualmente a questo, l’Istat rileva che diminuiscono significativamente le attese di disoccupazione dal 25 al 7.

Secondo l’analisi di Unioncamere Emilia-Romagna relative alle previsioni macroeconomiche a medio termine elaborate ad agosto 2015, nel 2015 il Pil regionale salirà dell’1 per cento, continuerà la crescita delle esportazioni (+ 3,9 per cento), nonostante un più contenuto andamento del commercio mondiale, si è avviato un nuovo ciclo per gli investimenti (+ 2,4 per cento) e, si conferma, una ripresa dei consumi (+ 1,3%).

Questi fattori producono effetti sui dati occupazionali, il tasso di disoccupazione che prima della crisi era nella nostra Regione al 2,9 per cento nel 2007, giunto all’8,4 per cento nel 2013, scenderà al 7,8 per cento nel 2015, con un aumento dell’occupazione dell’1,1 per cento, con 14 mila persone in meno in cerca di lavoro, con una diminuzione del 5,27 per cento delle ore di cassa integrazione.

Sappiamo bene che non sono certamente risolte tutte le situazioni di difficoltà, conosciamo in profondità i tanti problemi ancora aperti da una crisi lunga e pesantissima, siamo coscienti del lavoro assiduo che dobbiamo fare per consolidare e sviluppare la crescita della nostra Regione, ma non vi è dubbio, come affermato da moltissime fonti di analisi, che i segnali di ripresa ci sono.

D’altra parte, oltre alle rilevazioni dei centri di ricerca, vorrei riportare due valutazioni e un dato certificato ad ulteriore supporto. I risultati straordinari di Expo e il successo della nostra regione e delle sue eccellenze, la consistente ripresa del CERSAIE, chiuso pochi giorni fa, sono la riprova di un cambiamento positivo che presenta nuove opportunità.

I dati sono invece quelli relativi ai primi nove mesi del 2015 dell’aeroporto "Marconi" di Bologna, i cui passeggeri sono aumentati del 3,3 per cento, toccando i 5.328.299, rispetto allo stesso periodo 2014; nel solo mese di settembre l’incremento è stato del 9,5 per cento.

Sono in forte crescita i passeggeri sui voli internazionali, 516.563, (+ 12,8 per cento), mentre sono stabili i passeggeri sui voli nazionali, 156.679.

Nella predisposizione della manovra di assestamento siamo richiamati all’applicazione del Decreto legislativo 118/2011, "Processo di armonizzazione contabile", e, avendo approvato il bilancio di previsione 2015 con legge regionale n. 4 del 30 aprile 2015, predisposto sulla base della legislazione vigente a quella data, si è resa necessaria una ricognizione delle norme legislative e finanziarie intervenute successivamente ed in particolare per quanto previsto dal decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, Disposizioni urgenti in materia di Enti territoriali, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 125.

Sono così state recepite alcune richieste della Conferenza delle Regioni, in particolare per le spese di investimento finanziate con autorizzazione dell’indebitamento e l’esclusione del saldo di competenza di cui al comma 463 dell’art. 1 della Legge di Stabilità, la n. 190 del 23 dicembre 2014, degli impegni per investimenti diretti o per contributi in conto capitale per le Regioni che, nel 2014, abbiano registrato indicatori annuali di tempestività nei pagamenti, secondo le modalità stabilite dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2014.

Considerate le risultanze contabili dell’esercizio 2014, approvate con il rendiconto generale (legge regionale 12 del 29 luglio 2015) e a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, con Delibera Giunta regionale n. 1061 del 27 luglio 2015, si riportano i seguenti risultati:

I residui attivi previsti nel bilancio di previsione 2015 sono stati rideterminati con una diminuzione di 45.841.551,81 euro.

I residui passivi previsti nel bilancio di previsione 2015 sono stati rideterminati con una diminuzione di 270.015.756,48 euro.

Il saldo negativo dell’esercizio precedente (disavanzo da mutui autorizzati e non contratti) previsto nel bilancio di previsione 2015 è stato rideterminato con una riduzione di 111.217.162,87 euro.

Con l’assestamento si compie non solo l’aggiornamento dei dati derivanti dall’esercizio precedente, ma anche una valutazione complessiva delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno, al fine di perseguire gli obiettivi dettati dal programma di Governo per la nostra Regione.

Con l’assestamento si devono quindi definire le rettifiche e le integrazioni alle previsioni di bilancio, sia in entrata che in spesa, con riferimento sia alla competenza che alla cassa, resesi necessarie al conseguimento degli obiettivi del programma di Governo.

In relazione alle risorse autonome regionali, con l’assestamento di bilancio si è dato corso ad una rivisitazione delle entrate e delle spese.

Le entrate autonome sono in linea con le previsione del bilancio 2015/2017.

Attraverso interventi di rimodulazione della spesa sono finanziati ulteriori interventi ed in particolare:

10 milioni di euro per l’integrazione delle prestazioni aggiuntive relative ai livelli essenziali di assistenza (LEA); 1 milione di euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche; 430 mila euro per le agevolazioni tariffarie agli abbonamenti per il trasporto pubblico per anziani, disabili, inabili; 200 mila euro per interventi relativi all’emergenza abitativa; 1,2 milioni di euro per interventi di promozione di attività culturali e per attività rivolte ai giovani; 1 milione di euro per la promozione del turismo regionale;  580 mila euro per la promozione della cultura e della legalità; 500 mila euro al fine di favorire lo sviluppo della educazione musicale rivolti a progetti di musica d’insieme, collaborazioni con le Istituzioni scolastiche, progetti aventi carattere di inclusività.

Inoltre, la riduzione del saldo negativo dell’esercizio precedente e per l’aggiornamento delle risorse per la copertura di oneri di ammortamento sugli esercizi 2016-2017 consente di "liberare" spese per investimenti, in particolare: 20 milioni di euro nel settore sanità per la realizzazione, ristrutturazione, acquisto, completamento di strutture, impianti, attrezzature, tecnologie a destinazione sanitaria; 7 milioni di euro per interventi di riqualificazione urbana nelle aree colpite dal sisma; 5,1 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile; 3 milioni di euro per la realizzazione del polo tecnologico e per il sostegno a progetti di ricerca e innovazione delle imprese nell’ambito della legge regionale 14 del 2014.

L’articolo 6 definisce le risorse destinate ad interventi relativi alle opere idrauliche su corsi d’acqua di competenza regionale per la manutenzione delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometriche.

Con la manovra di assestamento al bilancio di previsione 2015-2017 sono stati stanziati ulteriori 500 mila euro a favore di APT con lo scopo di consentire attività ordinarie di promo-commercializzazione, e il conseguente mantenimento delle risorse già previste nel 2014.

Inoltre, per il comparto della montagna per finanziare interventi negli impianti delle stazioni sciistiche, vista la grave difficoltà che le imprese del settore stanno vivendo, sono previste ulteriori risorse pari a 500 mila euro che, sommate a quanto già previsto a bilancio, ammonteranno complessivamente a 600 mila euro.

Infine, per dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 6 della legge regionale 14/2014, "Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna", e, secondo quanto definito nel patto per il lavoro sottoscritto a luglio 2015, con l’assestamento di bilancio 2015/2017 vengono stanziati ulteriori 5 milioni di euro sul 2016 e 7 milioni di euro sul 2017 che, sommati a quanto già stanziato in sede di previsione, ammontano a complessivi 10 milioni nel 2016 e 10 milioni nel 2017, con l’obiettivo assolutamente rilevante di attrarre nuovi insediamenti produttivi e creare buona occupazione.

Sono stati stanziati 500 mila euro per poter concludere il passaggio alla tecnologia digitale delle sale cinematografiche sia gestite da enti locali che da associazioni o enti con finalità sociale.

All’oggetto 1285, con l’approvazione dell’articolo 11-bis, viene definito un contributo straordinario pari a 748 mila euro a Bologna Fiere S.p.A., così come individuato dal Ministero della Giustizia, per la realizzazione delle opere necessarie di allestimento dell’Aula speciale presso il Padiglione 19 per la celebrazione dell’Udienza preliminare nel procedimento penale “AEMILIA”.

Per dare corso all’accordo di programma fra il MISE e le Regioni Friuli Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna, che prevede una quota di finanziamento di 560 mila euro a nostro carico (il 10 per cento del contributo complessivo) finalizzata a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo di Electrolux Spa per il rilancio e lo sviluppo dell’impresa stessa. È stato inoltre implementato con circa 1 milione di euro il fondo straordinario di garanzia affidato in gestione ai consorzi fidi regionali.

Sulla manovra di assestamento il collegio regionale dei revisori dei conti, con il verbale n. 20 del 06 ottobre 2015 ha espresso, ai sensi dell’articolo 3 della legge 18/2012, parere favorevole.

Presidente, cari colleghi, la manovra di assestamento oggi in discussione e approvazione non rappresenta quindi una semplice correzione, ma contiene rilevanti scelte politiche coerenti con gli obiettivi e gli impegni assunti dal Presidente Bonaccini, dalla Giunta e dalla maggioranza che governa questa regione. Una manovra di assestamento di oltre 52 milioni di euro, 16,2 dei quali sulla spesa corrente e 35,5 di spese per investimenti. Possiamo in questo modo sostenere e dare forza ai segni positivi che l’economia della nostra regione sta mostrando e allo stesso tempo valorizzare la rete dei nostri servizi a tutela delle persone e delle famiglie. Grazie per l’attenzione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Poli.

La parola al consigliere Massimiliano Pompignoli come relatore di minoranza.

 

POMPIGNOLI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Oggi affrontiamo l’assestamento del bilancio ed è un chiaro e classico esempio di chi da un lato (il Partito Democratico) vede il bicchiere mezzo pieno e chi invece (dal nostro lato) vede il bicchiere mezzo vuoto. Non si è fatto nulla di quello che si è promesso. Ci apprestiamo oggi ad approvare questo progetto di legge in materia di assestamento e di variazione di bilancio di previsione per l’esercizio 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017.

Questo è l’atto conclusivo delle variazioni di metà anno a seguito dell’adozione da parte della Giunta regionale della deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, così come previsto dalla norma in materia di armonizzazione contabile (decreto legislativo 118/2011).

Data l’importanza della norma e al tema dei residui e dell’analisi che ne è conseguita, ci saremmo aspettati maggiori dettagli e informazioni, ma ben poco si desume dalle pagine composte da soli numeri e capitoli elencati. Le note che accompagnano il bilancio si esauriscono in un paio di pagine e di elencazioni su alcuni interventi descritti in maniera molto sommaria. I residui attivi, rideterminati come da relazione, si riducono per 45 milioni di euro, come diceva il relatore di maggioranza, per una variazione percentuale dello 0,85 per cento e quelli passivi sono stati rivisti in diminuzione per 270 milioni di euro, pari al 4,95 per cento del monte totale. Tale lavoro di controllo e di stralcio in alcuni casi di entrate e di uscite che ha permesso di liberare risorse non è correlato da un’analisi descrittiva di tali diminuzioni. La Commissione e il sottoscritto hanno fatto richiesta di maggiori chiarimenti in merito ma tale analisi dagli uffici non risulta pervenuta. È anche vero che alcuni consiglieri hanno fatto richiesta di maggiori dettagli e informazioni sulla base di quelle che sono state le informazioni fornite dalla Giunta e a tali informazioni e a tali richieste non è stato dato seguito da parte della Giunta. Mi è stato detto in Commissione, e lo ribadisco anche in Aula, che la richiesta doveva pervenire solo dal Presidente della Commissione Bilancio, cioè dal sottoscritto, e in realtà a mio avviso si è delegittimato quello che è il potere dei consiglieri regionali di richiedere informazioni singole, perché ogni consigliere regionale può richiedere informazioni per quanto riguarda le attività dell’assemblea del bilancio, e a queste informazioni nessuno ha dato risposta. Chiedo per la prossima volta, visto che ci apprestiamo ad affrontare il previsionale 2016, di dare maggiore chiarezza e maggiori informazioni di quelle che sono le informazioni che la Giunta deve dare in materia di bilancio.

La Commissione I e i consiglieri ritenevano doveroso che la Giunta fornisse informazioni più precise al fine di comprendere, almeno per quello che riguarda gli importi di maggior rilievo, sia in termini di minori entrate e minori spese, le motivazioni che hanno condotto gli uffici alla cancellazione di tali importi.

L’Assemblea si trova nelle condizioni di supporre che in molti casi si tratta di economie, di mancate richieste di finanziamento o di prescrizione dei termini di erogazione di eventuali finanziamenti. Sicuramente tale analisi, insieme alla rimodulazione delle entrate e delle spese 2015, ha permesso di trovare nuovi spazi nel bilancio permettendo ulteriori interventi, come illustrato dalla Giunta a pagina 8 del progetto di legge: sanità 10 milioni di euro per integrazione delle prestazioni aggiuntive; interventi per sostenere le categorie più deboli, di cui 1 milione per l’eliminazione delle barriere architettoniche; 430 mila euro per le agevolazioni tariffarie degli abbonamenti per il trasporto pubblico per anziani, disabili e inabili e 200 mila euro per interventi per emergenza abitativa; interventi per la promozione di attività culturali e per attività rivolte ai giovani per circa 1,2 milioni di euro; altri finanziamenti ulteriori per l’ATP regionale per 1 milione di euro.

Anche su queste voci la Commissione I ha richiesto chiarimenti sulla tipologia di spesa, a cui la Giunta ha dato poco seguito. La relazione che accompagna l’assestamento non illustra nel dettaglio come verranno impiegato i 10 milioni euro; non c’è una tabella di raccordo o uno scritto che lo enunci, e che enunci se siano risorse utilizzate per una copertura in ragione dei tagli da parte dello Stato o invece se si tratta di maggiori spese. Se siamo, come credo, nella seconda ipotesi, ci chiediamo come la tanto sbandierata politica di riduzione dei costi della sanità regionale non stia funzionando, senza poi voler entrare nel dettaglio dei disservizi che si stanno creando in tutta la regione a danno dei cittadini che pagano ticket sempre maggiori.

Stesse considerazioni valgono per quanto riguarda la spesa per investimento. La Giunta stanzia 20 milioni per spese di realizzazione, ristrutturazione, acquisto di nuove attrezzature e impianti in ambito sanitario, ma anche in questo caso ci si chiede dove verranno spesi, per quali opere. Vengono stanziati solo 7 milioni per interventi di riqualificazione urbana nelle aree terremotate e serve a mio avviso una riflessione profonda su questo incremento. Magari la Giunta deve chiedersi se sta facendo il possibile per le popolazioni terremotate, se sta agendo con tempi congrui, visto che siamo ormai a fine del 2015 e oltre a questi numeri ci sono persone che attendono risposte fuori dalle loro case. La Regione ha l’obbligo, almeno morale, di aiutare i propri cittadini e non è ammissibile che si debba agire e intervenire per i sismi del 2012 o anche antecedenti. Tra i nuovi stanziamenti non vi è nulla di significativo a favore della prevenzione del territorio da disastri naturali e idrogeologici. Anche se si tratta di un evento successivo alle variazioni, Piacenza dovrebbe essere un ulteriore campanello di allarme. Il territorio necessita di interventi strutturali importanti e necessari e non stanziare qualche milione qua e là.

La politica deve essere di prevenzione e questo bilancio dovrebbe essere improntato nello sviluppo di attività su tutto l’ambito territoriale per cercare di mettere un freno ai disastri che si ripetono a ogni minima pioggia. In fondo non possiamo omettere di sottolineare che il territorio sia amministrato sempre da oltre cinquant’anni dalla stessa parte politica, che non ha mai messo tra i primi punti la manutenzione del territorio. Invece si finanzia l’ATP, le costruzioni di alloggi per i rom e per i sinti, si finanziano balletti e un fantomatico polo tecnologico.

Per terminare, passerei alla breve analisi dei mutui, anche in questo caso non c’è molto che ci permetta di valutare l’opportunità o meno di accendere altre voci di debito. La relazione mette in luce come il saldo 2014 sia stato rivisto al ribasso per 111 milioni di euro, ma a pagina 71 troviamo la tabella dimostrativa del rispetto dei vincoli di indebitamento con un’autorizzazione a tale fine nell’anno 2015 per 608 milioni di euro, che vanno a sommarsi al miliardo 483 milioni già in essere. Anche per le nuove accensioni non abbiamo tracce di giustificazioni né a fronte di quale opera siano state richieste.

Tirando le somme di questa relazione, siamo dinanzi a un progetto di legge che non va nella direzione della chiarezza e della trasparenza delle informazioni. Il nostro territorio e la nostra regione necessita di interventi in molti campi, dal comparto economico a quello sociale, ma questa amministrazione regionale sta dando poche risposte e quelle poche che riesce a dare sono tardive e insufficienti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

Apro la discussione generale. Ricordo che il dibattito generale verte su entrambi i progetti di legge (oggetto 1284 e oggetto 1285) e al dibattito generale seguirà l’eventuale replica dei relatori e le eventuali conclusioni della Giunta.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Userei anche il tempo a disposizione per illustrare già gli emendamenti. Devo dire, in relazione a questo assestamento di bilancio e al relativo collegato, che alcune osservazioni di natura politica appaiono inevitabili. In primo luogo sul collegato all’articolo 3 per la legge sulla montagna; per l’ennesima volta si espropria l’Assemblea da un proprio compito, lo si trasferisce alla Giunta, ma ciò che è più grave è che si utilizza da sei anni un programma che è stato approvato nel 2009 sulla legge della montagna. Faccio presente che questo era uno degli obiettivi principali che ci erano stati illustrati in sede di insediamento della Giunta da parte del Presidente Bonaccini. Non metto in dubbio che sia importante fare la conferenza sulla montagna, ma prendo anche atto che a tutt’oggi non si riescono neppure ad approvare i programmi previsti dalla legge regionale sulla montagna per dare un quadro di certezza per i prossimi tre anni. Devo dire che all’articolo 6 della legge 12/2002 viene introdotta una modifica che è abbastanza significativa. Siamo in materia di cooperazione internazionale, che fino ad oggi prevalentemente significava promuovere interventi di cooperazione nei paesi in via di sviluppo e di ricostruzione, cioè nei paesi colpiti da calamità, mentre oggi si introduce una norma, che passa di soppiatto, ma che di fatto autorizza a investire anche tutto l’intero capitolo di spesa a favore di organizzazioni non governative, Onlus, volontariato, cooperative sociali e associazioni di promozione sociale che si occupano di cooperazione internazionale. In poche parole, mentre prima ci si preoccupava degli interventi, oggi ci si preoccupa degli amici degli amici.

L’articolo 10 indubbiamente ha un valore a mio avviso importante perché per la prima volta forse si introduce per norma che, per quanto riguarda l’osservatorio previsto dalla legge sulla promozione e sostegno all’economia solidale, la partecipazione allo stesso non dà luogo né a gettoni di presenza né a rimborsi spese, pur tuttavia siamo in presenza di un articolo spot che non investe il vario complesso di cabine di regia che nella Regione Emilia-Romagna fanno concorrenza a Rimini, di forum che fanno concorrenza a quello di Assago, di tavoli che ridicolizzano quelli presenti come numero all’Ikea, di osservatori che sono in concorrenza con quelli di Greenwich. Io mi chiedo soltanto se non sia possibile, e mi sono permesso di presentare un emendamento al riguardo, che si parta da un presupposto, cioè che tutta la partecipazione a questi organi è gratuita e senza rimborsi spese, lasciando e delegando la Giunta sui singoli provvedimenti eventualmente a derogare a questa norma di principio in relazione alla valenza che la stessa dà a questo osservatorio piuttosto che a quel forum.

Quanto agli altri punti, a luglio di quest’anno, abbiamo approvato la legge sul riordino istituzionale e siamo già alle prime modifiche, ed è passato meno di un mese e mezzo, per cui vorrei sapere quante altre modifiche approveremo in relazione a una legge che, come prevedevamo, aveva voluto accelerare soltanto i tempi e nulla di più.

Per quanto riguarda le opere idrauliche, voglio far presente che vi è un differimento importante, come cifra (oltre 1 milione di euro), per quanto riguarda i fondi assegnati in sede di bilancio di previsione. Quando c’è stato il bilancio di previsione si è detto che questi soldi dimostrano l’impegno che l’amministrazione e la Giunta metteva per contrastare gli effetti perversi del dissesto idrogeologico, dopodiché due mesi dopo, perché tanto è passato, siamo alla fase già di rinviare le spese al prossimo anno, il che significa che parlavamo di niente.

Faccio due osservazioni per concludere. La prima riguarda la digitalizzazione delle sale cinematografiche; non perché questo non debba essere fatto, ma perché si dice chiaramente nella norma che vengono assegnati questi 500 mila euro complessivi purché i beneficiari non siano costituiti in forma di impresa, per cui verrebbe spontaneo chiedersi che evidentemente questi soldi sono presi dal settore cultura: peccato che vengono tolti proprio dal settore delle imprese e del sostegno alle imprese. Con i soldi destinati inizialmente alle imprese andiamo a sostenere quelle che imprese non sono.

Infine, e questo è un discorso politico che vorrei fare con una particolare attenzione, ho presentato un emendamento per ridurre la partecipazione economica della Regione Emilia-Romagna relativamente a quelle che sono le spese e il contributo alle spese per il processo Aemilia. Voglio dirlo al di fuori di ogni dubbio: io ritengo che sia importante che la Regione sia intervenuta, ma ritengo altrettanto importante sottolineare un fatto, cioè che non si può derogare allo stato di diritto e non si può derogare ai principi dell’ordinamento. La giustizia e le spese di giustizia sono a carico dello Stato e lo Stato non può pretendere che organi terzi, che lo stesso controlla attraverso altri organi dello Stato, come per esempio la Corte dei Conti, debbano farsi carico della propria inefficienza e inefficacia. Noi avevamo pensato inizialmente, perché ne era stato investito anche l’Ufficio di Presidenza, di un contributo significativo, ma che rispetto all’attuale impegno di spesa assume il carattere simbolico: oggi siamo di fronte a una spesa - in due anni - di circa 700 mila euro, che è inaccettabile. È inaccettabile anche per un altro fatto: io pensavo, ritenevo e ritengo che l’importanza della celebrazione di un processo sia dovuta alla specificità della materia e null’altro di più. Mi dispiace dover leggere un passo di una lettera del 7 luglio 2015 indirizzata alla Presidente dell’Assemblea legislativa, ma il presidente del tribunale testualmente scrive (ha richiesto il contributo per quanto riguarda il processo Aemilia): "Ciò premesso, facendo seguito ai colloqui intercorsi con la Signoria Vostra, sottolineo l’opportunità anche a livello politico e mediatico che il processo Aemilia si celebri in Bologna in quanto la celebrazione di tale processo in altre sedi offuscherebbe a mio avviso l’immagine stessa della città di Bologna trattandosi, come già scritto, del più importante processo nei confronti della criminalità organizzata di stampo mafioso che si sia mai svolto in Emilia-Romagna". Io contesto pienamente e formalmente che la Regione debba dare un contributo perché vi è anche a livello politico e mediatico una qualche utilità. Non vi è nessuna utilità a livello politico e mediatico, perché i processi vengono fatti per realizzare giustizia e non per riempire le pagine dei giornali o per completare trasmissioni e talk-show. Non vi può essere sotto il profilo politico perché nessuno qui dentro intende dare un contributo - io penso - per mettere una bandierina su un processo o dire che si è fatto grazie al proprio merito. Se si fa una scelta di campo, la si fa neutra sotto il profilo politico e ancora più neutra sotto il profilo dell’utilitarismo mediatico. Sotto questo profilo non ci deve piovere, se no il concetto terzo di giustizia viene meno, ed è per questo e solo per queste ragioni, ma anche per altre, perché, come loro sapranno benissimo, il processo Aemilia dovrà celebrarsi nella città di Reggio Emilia, ed è notizia di ieri che si è chiesto che le strutture che verranno utilizzate per il Pala Fiera vengano poi a essere trasferite a Reggio Emilia. Mi chiedo e vi chiedo quindi se non era molto più opportuno innanzitutto che lo Stato facesse lo Stato e non il participio passato del verbo essere; io credo allo Stato con la "s" maiuscola, che ancora oggi definisce le competenze secondo il Titolo V della Costituzione e che non ha assegnato né alle regioni né ai comuni né alle province né alle città metropolitane il tema della giustizia. C’era il Ministro di Giustizia, l’onorevole Orlando, che capisco sia genovese e quindi interessato sempre che altri provvedano ai bisogni precipui, ma io ritengo che lo Stato dovesse farsi carico per intero di questo processo. La nostra collaborazione positiva poteva essere nel fatto di intervenire con l’Ente Fiera e anziché avere un prezzo a tabella averne uno che fosse forfettario per quanto riguarda la realizzazione del processo stesso. Torno a ripetere che oggi noi dobbiamo dare un segnale, ma non dobbiamo sostituirci al compito di altri, perché ciò è rilevante sia sotto il profilo contabile sia sotto il profilo del rispetto dello stato di diritto, ma soprattutto non possiamo accettare - mi auguro che qualcuno lo rivendichi - che dietro questa scelta ci sia soltanto una scelta di tipo istituzionale e non di tipo né politico né mediatico, due sollecitazioni che mi sento di rigettare al mittente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Gentile Presidente, spettabili colleghi, ancora una volta quest’Assemblea si trova a dover commentare questo balletto di cifre che ci è stato presentato nella sua interezza soltanto da pochi giorni senza dare all’opposizione il tempo adeguato per poter valutare il testo in modo da dare un giudizio complessivo su questo artificio contabile che è l’assestamento di bilancio 2015, un bilancio che non abbiamo condiviso già nei suoi fondamentali quando fu approvato la scorsa primavera, un documento contabile che non rispettava le tante promesse elettorali con un’accozzaglia di voci confuse e senza un vero elemento di novità sostanziale.

La Regione ha subito durante quest’anno in maniera supina quelle che sono state le decisioni centraliste del Governo Renzi, fatte di tagli lineari di risorse e anche di depauperamento delle competenze degli enti locali e regionali, per esempio sulle questioni della gestione del territorio, per le autorizzazioni alle nuove trivellazioni e alla tutela ambientale. Abbiamo lamentato che a un anno dall’alluvione che ha colpito alcune zone della nostra regione non siano state stanziate risorse adeguate per risollevare l’economia di questi posti e ora c’è anche il territorio piacentino che attende risposte urgenti.

Sentiamo vuote dichiarazioni a sostegno del sociale, visto che la forbice della povertà si è in questi anni allargata nonostante cifre su occupazione e ripresa sbandierate a livello nazionale, e il vero dato è che l’allarme sociale delle famiglie emiliano-romagnole storiche afflitte dal dramma della povertà non è stato affrontato in modo incisivo. Per di più soltanto alcuni giorni fa all’interno della Commissione IV si è discusso su un’integrazione di risorse pari al 10 per cento del totale messo a bilancio nel 2015 per il capitolo sociale sui 51 milioni 739 mila euro previsti per l’anno in corso per i piani attuativi di zona e avevamo proposto di destinare questa integrazione del 10 per cento, che complessivamente cuba 5 milioni di euro, al capitolo per le nuove e vecchie povertà della nostra regione, ma ancora una volta il Partito Democratico, che amministra questa istituzione, ha deciso di incrementare il capitolo destinato al cosiddetto contesto pluriculturale, quindi nella sostanza di destinare altri fondi per il capitolo dei migranti e della loro inclusione sociale, per il quale credo che la Regione versi fin troppo, soprattutto se rapportato alle tante necessità dei nostri cittadini, troppo spesso dimenticati o quantomeno ultimi della fila sul piano del sostegno sociale.

Potremmo aggiungere altri temi, anche perché, se il tema sociale è sempre di attualità e di estrema importanza, non si verrà mai a capo del problema se non si riuscirà a invertire la tendenza dal punto di vista del sostegno alle imprese e al rilancio del lavoro.

Avevamo approvato una risoluzione congiunta in quest’Assemblea per promuovere tutte le iniziative necessarie affinché il Governo si facesse interlocutore per rimuovere le sanzioni nei confronti della Russia, ma ancora non abbiamo assistito a nessun risultato concreto. L’unico dato certo è che alla flessione nella bilancia commerciale di molte nostre aziende, dalla moda alla lavorazione del pellame, per finire anche all’agroalimentare, si ha una flessione dei nostri prodotti ortofrutticoli, che in alcuni settori tocca il 39 per cento, per non parlare del settore lattiero-caseario e delle esportazioni verso la Federazione Russa dei macchinari (-9,5 per cento per i macchinari agricoli prodotti nelle province di Modena e di Reggio Emilia, -3,4 per cento per i macchinari del settore food prodotto Parma, -5 per cento per le macchine utensili prodotte a Piacenza). In tutta risposta, mentre le aziende arrancano per il calo dell’export verso l’est, perdendo quote di mercato, e mentre molte aziende colpite da calamità attendono aiuti per poter ripartire, la Giunta regionale non ha trovato nient’altro da fare che aggravare le condizioni delle imprese con una riforma dei rifiuti che non abbiamo condiviso e che porterà aumenti del 20 per cento dal 2017 per il costo di smaltimento dei rifiuti delle imprese, un aumento che sarebbe potuto scattare già dal primo gennaio 2016 se la Lega Nord non avesse impedito l’approvazione della bozza in Commissione entro lo scorso luglio. Della serie: con una mano la Regione dà e con l’altra toglie.

Vediamo sotto la voce buoni intenti che stanzierete 12 milioni a beneficio delle imprese che fanno innovazione per il periodo 2016/2017; ci riserviamo per questo fatto di dare un giudizio, che al momento appare positivo, alla luce degli strumenti di attuazione di questi finanziamenti. A questo aggiungiamo le sconsiderate misure per l’abbattimento degli agenti inquinanti che hanno vietato l’accesso nelle grandi città della regione dallo scorso primo ottobre per tutti i possessori di diesel Euro 3 (un autoveicolo su quattro), che ha creato un grosso problema per tanti cittadini pendolari, anche perché questa misura non è stata accompagnata da nessun incentivo alla sostituzione dell’auto e crediamo che in un momento di crisi non sia il massimo costringere i cittadini a fare salti mortali per cambiare l’auto per recarsi al lavoro, soprattutto viste le difficoltà presenti e riscontrate ogni giorni dai cittadini e da associazioni di categoria per il trasporto pubblico rotabile e non. A proposito, vedremo su questo punto se l’investimento di 5,1 milioni messo per l’ennesima volta a disposizione dell’acquisto di materiale rotabile servirà per arginare il problema dei vistosi ritardi e dei malfunzionamenti segnalateci ogni giorno. Questo dopo le promesse già sentite a margine della gara ristretta a pochi intimi andata in scena nei mesi scorsi. Insomma, tutto questo per dire che se voleste occuparvi dei problemi veri dei cittadini non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta, mentre voi disperdete risorse a pioggia in settori che non crediamo essere strategici e con artifici contabili cercate di far quadrare i conti in un bilancio che manca di una visione programmatica complessiva.

Venendo al dettaglio, vi apprestate ad approvare un assestamento di bilancio di 52 milioni di euro che però vengono spezzettati in mille rivoli senza incidere significativamente in nessun settore. Per la ricostruzione post-sisma per le aree colpite dal terremoto del 2012 sono previsti 7 milioni di euro, ma non ci dite da dove vengono reperite queste risorse, soprattutto perché spiegate che giustamente non sono risorse che fanno capo all’ente commissariale. A questo punto, se le risorse non sono commissariali, occorre chiarire da dove verranno reperiti questi soldi, se da imposizioni fiscali sui cittadini, risparmi, tagli, e in questo caso in quali settori verranno effettuati. Non è che facciamo pagare questi soldi agli stessi territori terremotati che chiedono ormai da quattro anni la possibilità di essere esentati dalle tasse? Troviamo 10 milioni di euro per il raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza e per abbattere i tempi lunghissimi delle liste di attesa e altri 20 milioni per le ristrutturazioni, l’acquisto di materiale medico e strumentazioni, mentre intanto assistiamo a fenomeni come quello dell’ospedale di Cento, dove troviamo il trasferimento alquanto sospetto di posti letto del reparto di ostetricia e ginecologia in quello di chirurgia dietro la promessa che verranno conservate specificità ginecologiche per quei posti. Sentiamo cittadini che lamentano problemi quotidiani con appuntamenti ambulatoriali programmati anche a sei mesi o addirittura a un anno per alcune visite specialistiche, mentre la digitalizzazione dei servizi interni agli ospedali connessi al CUP sta creando difficoltà incredibili. Da medicazioni prescritte al pronto soccorso che non entrano tecnicamente nel sistema al mancato riconoscimento del tesserino magnetico sanitario, fino a errori del sistema stesso, che indicano molto spesso l’impossibilità di accedere o che gli esami sono già stati ritirati, quando invece non è così, tutti fenomeni accaduti a Cento. Viene distratto personale sanitario per sostare lungamente davanti a questi smista fila, ma che si arrendono di fronte all’errore ripetuto del sistema allargando le braccia mentre i cittadini rimpallano da un piano all’altro dal CUP ai terminali. Non bastasse questo, scopriamo che in alcuni piccoli ospedali le stesse medicazioni sono garantite se il personale del centro prelievi arriva a dar manforte ai colleghi, perché il personale è contato, e il tutto si aggrava nel periodo estivo, quasi che in ferie la gente non sia soggetta a malattie e infortuni, per non parlare di quanto assente per malattia sia il personale in servizio. Ora ci auguriamo che questi 10 milioni possano servire a rendere quantomeno accettabile il livello assistenziale di molti ospedali, specie medio piccoli, convertiti in case della salute, che finora si stanno rivelando scatole vuote o che rischiano di essere penalizzati, come le cronache ci raccontano, per esempio a Copparo nel ferrarese o nel modenese o nell’ASL Romagna, dove i servizi di pediatria infantile in alcune realtà periferiche sono stati drasticamente ridotti senza preavviso, ma continuate nonostante tutto a parlare del modello emiliano-romagnolo come un esempio di eccellenza.

Vago e senza un’incidenza vera sul versante dei giovani è l’investimento di 1 milione 780 mila euro per la promozione delle attività culturali o genericamente i giovani, non ci dite però come verranno spese queste esigue risorse, mentre sappiamo che ci sono enormi difficoltà per sbloccare le quote che la Regione dovrebbe elargire a una considerevole parte dei 57.747 ragazzi che stanno svolgendo un tirocinio, attività prevista nell’ottica del progetto "Garanzia giovani". Ci pare in questo caso che la convenzione stipulata con l’INPS mostri diverse pecche se la parte di retribuzione spettante la Regione non viene versata ai tanti ragazzi, e questa è una cosa folle, che sono impegnati nei tirocini formativi in un’azienda. C’è gente che fa il tirocinio formativo, spendiamo parole per dire che aiutiamo la formazione dei giovani e poi le risorse a queste persone per mesi non arrivano, molto spesso essendo anche l’unica fonte di sostentamento.

In conclusione, la Lega Nord è stata il primo movimento politico a reclamare giustizia di fronte ai fatti emersi a seguito dell’inchiesta Aemilia, che tra l’altro avrà qualche risvolto politico penso anche nei prossimi mesi, perché molto probabilmente verrà commissariato il comune di Finale Emilia, riteniamo quindi giusto e doveroso celebrare il processo a Bologna in quanto le responsabilità politiche, morali e sociali di quanto accaduto risiedono in questa regione. Vogliamo quindi fortemente che il processo arrivi ad accertare la verità e le responsabilità in modo da fugare ogni dubbio al riguardo. Al di là di questa nota di condivisione, e ci fa piacere che il Presidente Bonaccini abbia accettato di investire da questo punto di vista tutta la nostra comunità, sulla scelta fatta in merito alla sede istituzionale del processo Aemilia, non condividiamo le linee tracciate da questo bilancio, che non viene certo migliorato a nostro avviso. Preannuncio già un voto contrario del nostro movimento politico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bagnari. Ne ha facoltà.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Faccio una serie di considerazioni a partire dal fatto che l’assestamento, che - va ricordato - ammonta complessivamente a 52 milioni di euro, banalmente si può dire che è un atto importante. Vorrei che riflettessimo sul fatto che non è una cosa da poco l’intervento che si fa con questo assestamento e il significato che assume; al di là di alcune note legittimamente critiche e polemiche che si possono ascoltare anche sulla differenza delle scelte che si sarebbero potute fare credo che sia giusto anche concentrarsi sugli elementi positivi, altrimenti diamo una lettura della realtà che rischia di essere solamente distorta. Secondo me l’importanza di questo assestamento va individuata nel fatto che oltre nelle volontà che sono contenute nel bilancio di previsione è dalle scelte che si rinviano o che al contrario magari, nonostante le difficoltà, si cerca di continuare a perseguire, che si misura la volontà di un’amministrazione di raggiungere gli obiettivi che si è data. Per questo vorrei evidenziare alcuni elementi che ritengo importanti.

Parto dal settore che riguarda l’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca. In questo settore abbiamo visto all’inizio dell’anno tutta una serie di considerazioni molto critiche sul lavoro che stava facendo l’Assessorato e la Giunta per riuscire ad avere l’approvazione in tempi rapidi del piano di sviluppo rurale (stiamo parlando di quello 2014/2020) e credo che i risultati concreti ottenuti abbiano dato la prova del contrario. In questo assestamento di bilancio vengono fatte alcune scelte e assunte alcune disposizioni per il massimo utilizzo delle risorse comunitarie sul programma di sviluppo rurale 2007/2013. L’obiettivo che si cerca di raggiungere è quello di assicurare la massima utilizzazione delle risorse comunitarie destinate al programma dell’Emilia-Romagna. In questo modo viene autorizzata la Regione a far fronte con risorse proprie, nei limiti dei 5 milioni di euro, all’incremento di questa spesa pubblica e credo che anche in questo caso bisogna ricordare che, quando parliamo della scarsa capacità delle regioni e degli enti pubblici di spendere le risorse comunitarie, la nostra Regione invece stia cercando di dare fino in fondo l’esempio contrario.

Sulla parte che riguarda le attività produttive, per attrarre nuovi insediamenti produttivi che siano in grado di creare concretamente nuova occupazione, andando a concretizzare le previsioni che sono contenute per il patto per il lavoro che è stato sottoscritto a luglio - va bene ricordare questo, perché stiamo parlando del tentativo di mettere in atto subito nei mesi successivi delle misure concrete - vengono stanziati ulteriori 5 milioni di euro sul 2016 e 7 milioni sul 2017, che vanno sommati alle risorse che sono già state stanziate in bilancio di previsione andando ad avere degli ammontare pari a 10 milioni di euro nel 2016 e 10 nel 2017, proprio per dare attuazione concreta alla legge regionale 14, quella sulla promozione degli investimenti nella nostra regione.

Viene istituito anche un nuovo capitolo di spesa per dare corso all’accordo di programma tra il Ministero per lo Sviluppo Economico, la nostra Regione e il Friuli-Venezia Giulia prevedendo un cofinanziamento di 560 mila euro a carico della nostra Regione per il sostegno ad attività di ricerca e di sviluppo di Electrolux Spa, attività finalizzate allo sviluppo e al rilancio di una grande impresa in crisi, dove si fa di tutto per cercare di mantenere l’occupazione e rilanciarla. Viene anche implementato di circa 1 milione di euro il fondo straordinario di garanzia affidato in gestione ai consorzi fidi regionali; vengono stanziate risorse per la copertura nel 2016 del bando sulla responsabilità sociale di impresa con uno stanziamento complessivo di 130 mila euro a favore di imprese e associazioni e 160 mila euro ai comuni per la promozione di azioni a favore della responsabilità sociale di impresa, della promozione imprenditoriale dell’imprenditorialità femminile. Questi sono segnali importanti su un fronte che a volte viene trascurato, ma che invece rappresenta una parte importante se noi vogliamo costruire un sistema economico che aiuti davvero i nostri territori a vivere una crescita equilibrata anche rispetto alla coesione sociale, che rende i nostri territori attrattivi anche da questo punto di vista. Questo - va ricordato - è un elemento che viene sempre molto considerato da parte degli investitori stranieri con grande attenzione.

Sull’Assessorato Turismo e Commercio, oltre alle ulteriori risorse già ricordate in precedenza per 500 mila euro a favore di APT per lo svolgimento di attività di promo commercializzazione, va ricordato che vengono stanziate ulteriori risorse pari a 500 mila euro indispensabili per il finanziamento di interventi negli impianti delle stazioni sciistiche anche in considerazione della situazione di difficoltà che riguarda questo settore. Va ricordato ancora che è stato implementato il capitolo di contributi per la formazione e l’integrazione dei fondi a rischio e del patrimonio di garanzia, di cooperative di garanzie e consorzi fidi operanti nel settore commercio per una somma pari a 2 milioni 650 mila euro.

Dei 52 milioni di euro complessivi dell’assestamento, 30 milioni sono destinati a interventi nel settore socio-sanitario. Io non credo che questo sia un segnale di resa o di dichiarazione di fallimento, anzi credo che sia un segnale forte e concreto che si vuole investire fortemente su un settore che per noi è determinante. 30 milioni sono destinati a interventi in questo settore. È possibile finanziare, grazie alle rimodulazioni effettuate, ulteriori interventi per cui alla sanità vanno 10 milioni, che sono finalizzati a integrare le prestazioni aggiuntive rispetto ai livelli essenziali di assistenza e a finanziare gli interventi necessari ad abbattere le liste di attesa per le visite specialistiche. Quest’ultima voce è un elemento importante che è stato posto al centro di quest’amministrazione regionale, che ha messo in campo misure concrete che stanno cominciando a produrre risultati che segnano un’inversione di tendenza rispetto alla situazione dalla quale si è partiti a inizio legislatura su un argomento che sappiamo creare tanti disagi ai cittadini e a tutti quanti noi come cittadini.

Sulla questione delle risorse destinate alla costruzione di un contesto sociale multiculturale, credo che dobbiamo decidere che cosa vogliamo fare della nostra società regionale: se evitare di investire sulla costruzione di una società che integri le persone, e in questo caso ci sentiremo sempre accusare di non fare nulla per costruire una società sicura, perché la sicurezza si costruisce anche con queste misure, oppure investire su interventi che aiutino i nostri territori a essere inclusivi anziché alzare barriere e promuovere invece percorsi virtuosi come quello attuato con il protocollo di intesa con ANCI, organizzazioni sindacali e associazioni di volontariato per l’utilizzo di migranti in attività a favore delle comunità che li ospitano.

A proposito di sanità, per quanto concerne gli investimenti, 20 milioni di euro vengono destinati per la realizzazione, la ristrutturazione, l’acquisto e il completamento di strutture di relativi impianti e attrezzature e tutto questo qualifica il nostro sistema sanitario. Questi numeri danno l’idea che nonostante la crisi e nonostante la necessità di ridurre la spesa pubblica sono state fatte e confermate anche in corso d’opera scelte importanti nella direzione di tutelare e qualificare un sistema socio-sanitario come quello emiliano-romagnolo riferito al quale non piace nemmeno a me, come al Presidente Bonaccini, parlare di modello, ma di percorso quotidiano deciso e tracciato con fatica giorno per giorno per continuare ad assicurare ai nostri cittadini livelli adeguati di servizi. Questa definizione credo che sia quella che dovremmo prendere e fare nostra, come dicevo, anziché parlare di modello, perché dà l’idea della determinazione e della fatica con cui si cerca di perseguire quegli obiettivi.

Sulla parte investimenti, e vado a concludere, voglio ricordare alcuni interventi che tra gli altri ritengo di particolare importanza. Oltre 5 milioni per l’acquisto di materiale rotabile: è una scelta importante soprattutto l’evidenziazione fatta anche con i nostri atti e le nostre interrogazioni dei problemi che hanno caratterizzato le nostre linee ferroviarie nei mesi estivi e che dimostra anche in questo caso la volontà della Regione di affrontare i problemi che si presentano; 7 milioni vengono destinati a interventi di riqualificazione urbana nelle aree terremotate: è una scelta che ribadisce la differenza tra la nostra regione e altre regioni nel continuare ad affrontare i postumi delle emergenze fino alla soluzione concreta dei problemi; 3 milioni finanziano la realizzazione del polo tecnologico di Bologna e il sostegno di progetti di ricerca e innovazione nelle imprese. Quando si parla della volontà più o meno concreta della nostra Regione di investire sullo sviluppo e l’occupazione, questa Regione dimostra concretamente di voler sostenere le nostre aziende nel processo di crescita e innovazione, che è l’unico modo per renderle veramente competitive.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Aspetto se ci sono altri interventi, che sono sempre graditi. Ovviamente noi siamo critici già fin dai primi bilanci presentati proprio perché ci sono alcuni aspetti sui quali non possiamo tacere.

Sicuramente nel bilancio - ne parlerà magari la collega Piccinini quando presenteremo l’emendamento - mancano ancora i fondi per le bonifiche, mentre li spendiamo per opere che noi assolutamente non condividiamo, come il People Mover. Manca ancora e ripetutamente - lo diciamo tutte le volte in Commissione tutte le volte che si parla di bilancio - il conto in cui devono confluire i risparmi dei costi della politica. Ci sono state date rassicurazioni e speriamo che qualcuno in Commissione ci venga a spiegare che cosa si sta facendo per arrivare finalmente a questa cosa, che è importante e che deriva da un ordine del giorno che tra l’altro è condiviso tra tutti.

Manca ancora il fatto di incidere su quell’ingiustizia che sono i vitalizi, perché i vitalizi sono stati aboliti da questa legislatura, ma sicuramente sappiamo che ancora c’è chi percepisce dei vitalizi - in questo momento ci costano 5 milioni di euro all’anno - e nessuno ha pensato ancora di come incidere su questa ingiustizia, perché a fronte di contributi versati di circa 60 mila euro c’è chi si porterà a casa più di 400 mila euro, e questa è sicuramente, rispetto a tutti gli interventi sulle pensioni che sono stati fatti in questi anni, è un’ingiustizia che grida ancora vendetta. Ripresentiamo un emendamento che per me è molto importante perché qualcuno nel 2006 in un assestamento di bilancio fece il furbo e vedendo che l’indennità dei consiglieri cominciava a calare, siccome il vitalizio era calcolato in legge in percentuale legato alle indennità del vitalizio, congelò il vitalizio all’indennità del consigliere al 31.12.2005. Ci portiamo ancora dietro questa ingiustizia, tant’è noi ci siamo calati l’indennità da consigliere, il vitalizio sarebbe dovuto calare, ma non cala. Per questo ci premureremo velocemente di presentare un progetto di legge per andare a raddrizzare queste ingiustizie.

Presentiamo anche, e lo discuterò meglio quando arriverà, l’emendamento di Polizia Provinciale, perché durante il riordino abbiamo lasciato in sospeso la questione della Polizia Provinciale ed è purtroppo ancora in sospeso, e, se lasciamo tutto in sospeso, succede come per l’acqua pubblica di Rimini, che lasciamo passare il tempo e poi qualcuno decide per noi, quindi rischiamo che al 31 ottobre le competenze della Polizia Provinciale in materia ambientale vadano disperse e finiscano dentro ai comuni a fare le multe per i divieti di sosta.

Abbiamo però portato alcune proposte che riteniamo interessanti e che vi sottoponiamo. In particolare abbiamo apprezzato nel collegato l’inserimento dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, che ci sembra una cosa molto interessante perché col piano aria i nodi vengono al pettine e ci accorgiamo che se non spingiamo fortemente verso la mobilità sostenibile la nostra aria non è più respirabile e chiediamo con l’emendamento 1 di fare esplicito riferimento alla mobilità ciclabile e poi presentiamo un ordine del giorno che è collegato ai PUMS, perché riteniamo che un asse fondamentale della strategia per la mobilità urbana siano le misure dirette a sviluppare la mobilità ciclabile. L’impiego quotidiano della bicicletta nei percorsi casa-lavoro e casa-scuola è sicuramente utile per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica proprio per contribuire al piano aria, ma è importante anche dal lato sanitario, perché sappiamo benissimo dai dati che essere sedentari piuttosto che essere in movimento incide anche dal punto di vista sanitario, e non poco. Tra l’altro diversi paesi europei, in particolare la Germania, hanno già da diversi anni implementato dei piani nazionali per la ciclabilità, e a noi questo manca, e per incentivare l’utilizzo dell’uso della bicicletta e della bicicletta elettrica. Siamo convinti quindi che gli spostamenti in bicicletta elettrica casa-lavoro siano di particolare importanza. Rileviamo però che nel nostro ordinamento ancora ci sono delle normative e delle disposizioni relative agli infortuni in itinere casa-lavoro che penalizzano l’utilizzo della bicicletta, perché negli infortuni casa-lavoro si privilegia l’utilizzo del mezzo pubblico, quindi la bicicletta non è ben contemplata. Nel caso di incidenti in itinere in bicicletta ci sono delle difficoltà nella corresponsione degli indennizzi, e questo è un altro degli elementi che blocca anche la crescita della mobilità ciclistica. Rileviamo anche che mancano fondi strutturali per la realizzazione delle piste ciclabili. Abbiamo in programma tramite fondi europei 8 milioni di investimenti sulle piste ciclabili, però secondo noi questi fondi sono ancora insufficienti. Tra l’altro il mercato della bicicletta in Italia è un mercato importante, perché ci sono circa seicentocinquantamila addetti nelle aziende di settore, quindi porta con sé anche un valore dal punto di vista lavorativo. Anche il Consiglio dei Ministri UE in materia di trasporti ha individuato la diffusione della mobilità su bicicletta come un obiettivo chiave nelle politiche per la mobilità e per le infrastrutture in un intervento recente all’inizio di ottobre. Tra l’altro in questo ambito come Regione in qualche modo ci stiamo muovendo; ci sono programmi interessanti come l’European Cycling Challange, che è una competizione tra città e territori che premia il maggior numero di chilometri realizzati in bicicletta. Tra questi hanno partecipato varie città italiane e su questo è molto coinvolta anche la città di Bologna. La cosa interessante di questa gara è il fatto che i chilometri realizzati vengano monitorati tramite delle app che utilizzano il sistema GPS e memorizzano quanti chilometri sono percorsi; l’informazione è importante perché dà anche indicazioni su quali sono gli itinerari ciclabili maggiormente percorsi e quindi su quali bisogna andare maggiormente a investire.

Da citare infine è che in Parlamento, grazie a un emendamento del Movimento 5 Stelle, sono stati andati a rosicchiare altri fondi - non sono tantissimi - da destinare alla sicurezza pedonabile e ciclabile. Dopo una sorta di mobbing e di pressing al Ministro Delrio, sappiamo che recentemente il Ministro ha annunciato il loro sblocco, però sicuramente le risorse sono ancora insufficienti. Ispirato da un gruppo di cicloturisti che sta spingendo per creare un percorso ciclabile lungo la via Emilia dal punto di vista turistico, in questi giorni - c’è stato l’evento di Italia 5 Stelle a Imola - ho deciso di partire da casa mia e sono andato da casa mia a Italia 5 Stelle in bicicletta. Sono 65 chilometri, li ho percorsi in bicicletta elettrica lungo la via Emilia e ovviamente mi sono accorto delle difficoltà che chi vuole intraprendere questi percorsi, magari anche più corti, deve affrontare. Per esempio chi vuole andare da Forlimpopoli a Forlì a lavorare o da Gambettola a Cesena a lavoro in bicicletta, oggi non può farlo perché non esistono percorsi ciclabili disponibili. Da una parte vogliamo ridurre il traffico auto ma dall’altra lo incentiviamo. Ovviamente l’approccio che serve è un approccio olistico: non si può finanziare solo la pista ciclabile, ma bisogna attuare un sistema di leve e noi nel nostro ordine del giorno ne proponiamo alcune. In particolare chiediamo alla Giunta di promuovere nelle sedi interistituzionali Stato-Regioni di chiedere prima di tutto adeguamenti normativi che assicurino pari condizioni di tutela dei lavoratori che si recano a lavoro in bicicletta e nello stesso contesto richiedere anche l’adozione di un piano nazionale di ciclabilità. La Germania ce l’ha già dal 2000 ed è ora che ci pensiamo anche noi. Ovviamente richiediamo anche fondi strutturali che ci siano ogni anno da parte dello Stato sulla mobilità ciclabile.

Infine vi chiediamo anche di tentare una cosa sperimentale, cioè di prevedere nel bilancio 2016 dei finanziamenti per incentivare l’acquisto di biciclette e di biciclette elettriche, questi eventualmente non dati a pioggia ma collegati a una sorta di patto di mobilità con i cittadini e quindi incentivi collegati all’effettiva percorrenza di chilometri in bicicletta. Questo oggi è possibile tramite alcune app e tramite l’esempio che ci dà l’European Cycling Challange e in particolare chiediamo anche che ci siano dei fondi per sostenere l’adesione di tutte le città coinvolte dal piano aria a questo programma del Cycling Challange.

Infine presento un ultimo ordine del giorno, che riguarda gli open data. Prima si sollevavano alcune difficoltà che anche i consiglieri hanno avuto per vedere i dati del bilancio; come Regione Emilia-Romagna siamo impegnati nel piano telematico e nella trasparenza di tutti i dati e abbiamo un portale open data, dove dovrebbero essere pubblicati anche i dati del bilancio, ma in realtà non sempre sono dati aggiornati e facilmente reperibili, quindi chiediamo un impegno alla Giunta e all’Assessore di prevedere la pubblicità dei bilanci e dei rendiconti immediatamente quando sono disponibili e deliberati sul nostro sito open data. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Solo per integrare l’esposizione del mio collega Bertani e per far presente che presenteremo anche un emendamento e un ordine del giorno. L’emendamento è più vincolante rispetto all’ordine del giorno, quindi lasciamo ampia libertà di scelta, per quella che sta diventando una patologia sociale, che è il gioco d’azzardo e la ludopatia. Con questo emendamento e con questo ordine del giorno inseriamo una premialità diminuendo l’IRAP a quegli esercizi che non si sono dotati di slot machine, e che quindi hanno ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna il simbolo slot free, e invece inseriamo un aumento di IRAP per chi queste slot machine ce le ha. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Sull’assestamento sono già state dette tante cose e lo abbiamo esaminato anche in Commissione. Ci sono aspetti positivi che sono stati illustrati già dal consigliere Bagnari, e quindi sui quali non mi soffermo, e altri aspetti meno convincenti riguardano un po’ quello che ci siamo trascinati dall’approvazione del bilancio stesso, in particolar modo per quanto riguarda le infrastrutture e alcune scelte di investimento. Prendiamo atto con soddisfazione della scelta, come ha sottolineato il consigliere Bagnari, di investire sul trasporto pubblico e sulle ferrovie, quindi sono aspetti positivi.

Ci sono alcuni temi che meritano particolare attenzione perché sono collegati a una riforma che abbiamo approvato, che è la legge del riordino istituzionale, approvata a fine luglio. Prima il consigliere Bertani sollecitava il tema della Polizia Provinciale, che effettivamente non ha trovato una risposta compiuta all’atto dell’approvazione della legge del riordino perché eravamo in attesa di capire che cosa sarebbe arrivato dal Parlamento, però penso che oggi siamo nelle condizioni di poter dare risposta compiuta a quello che effettivamente è un tema molto importante sia per i termini occupazionali sia per i termini di servizi per quanto riguarda i servizi che eroga quel Corpo, e che sono servizi a cui teniamo molto dal punto di vista anche del rapporto col territorio e della cura del territorio, in particolar modo in materia ambientale. Credo che oggi siamo in grado di dare una risposta compiuta, quindi chiedo anche eventualmente all’assessore Petitti di illustrare quella che a breve sarà la conclusione di un percorso che troverà una giusta collocazione anche per i dipendenti e i lavoratori di quel Corpo e soprattutto per la valorizzazione di quel sevizio di cui abbiamo discusso molto in sede di approvazione della riforma sul riordino istituzionale. È stato uno dei nodi più delicati sia per quanto riguarda la destinazione del personale sia per quanto riguarda, come dicevo, il servizio e credo che l’ordine del giorno presentato dal consigliere Bertani in qualche modo potrà essere superato dalle rassicurazioni che sicuramente l’assessore Petitti sarà in grado di illustrare. Mi soffermo su questo perché colgo l’occasione di sottolineare come con la necessità di fare riforme che abbiamo, e alle quali dobbiamo dare sicuramente risposta, abbiamo sempre cercato di produrre riforme in questi dieci mesi di attività legislativa in tempi molto rapidi.

Ricordo, visto che abbiamo citato anche i termini della legge sulle nostre indennità, che quella legge è stata depositata il 10 gennaio e approvata il 10 marzo dando il segno di un’apertura di questa legislatura molto incisivo e rapido. La rapidità e la velocità vanno tenute insieme con l’efficacia e con la bontà dei provvedimenti che si fanno. Siccome quando abbiamo prodotto la legge di riordino, che è una legge che darà i suoi effetti nel corso del tempo, sapevamo che su alcuni aspetti saremmo dovuti intervenire di nuovo. Il fatto che già oggi siamo in condizione di poter illustrare e in qualche modo definire il percorso della Polizia Provinciale indicando non solo la destinazione ma anche eventualmente accantonando delle risorse a partire dal prossimo anno per quello che sarà il finanziamento di quella struttura, credo che sia la dimostrazione della serietà con la quale la maggioranza sta cercando di lavorare. Come ho detto, ci sono aspetti positivi e altri che lo sono meno, come capita spesso, perché ovviamente un bilancio non è l’esame di una singola voce, ma è l’insieme di una serie di provvedimenti che trovano compimento nell’atto di stesura del bilancio e della variazione successiva, quindi esprimeremo un voto - evito di intervenire successivamente - favorevole su questa manovra fermo restando che aspettiamo con ansia il momento di discussione e di impostazione del bilancio di previsione 2016 perché su quello credo che sarà opportuno introdurre, almeno dal nostro punto di vista, alcuni correttivi che non siamo riusciti a portare all’atto di approvazione del bilancio di previsione 2015 sia in materia di infrastrutture sia su altri ambiti. Ricordo, e colgo l’occasione per sottolinearlo, come ho fatto in altre occasioni, che sarà quello del bilancio di previsione 2016 un momento per noi particolarmente importante, credo come maggioranza, perché in quella sede dovremo anche trovare le risorse per dare corpo e seguito a un ordine del giorno che approvammo all’atto di approvazione del bilancio di previsione 2015 riguardante la legge per l’introduzione del reddito minimo garantito. Siccome saranno risorse significative che dovranno essere trovate e sulle quali dovremo confrontarci e discutere, quello sarà sicuramente un momento di verifica importante per tutti noi, per l’azione di governo e anche i segnali che abbiamo voluto dare nel corso di quest’anno che dovranno concretizzarsi anche all’atto dell’approvazione del bilancio 2016.

Con queste sottolineature e con gli aspetti che ho cercato di illustrare attendiamo l’intervento dell’assessore Petitti, che sono sicuro potrà illustrare bene che cosa accadrà al Corpo di Polizia Provinciale, come ho detto, e soprattutto sapendo tutti tra di noi che l’atto di approvazione del bilancio 2016 sarà un momento molto importante perché sarà il primo vero bilancio che potremo approvare come maggioranza e sul quale dovremo darei segnali che ho cercato velocemente di indicare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Per le conclusioni, la parola all’assessore Petitti e poi al presidente della Giunta Bonaccini.

Prego, assessore Pettitti.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente. Credo che a breve ci addentreremo in quello che sarà il bilancio del 2016, ma in questa fase è importante sottolineare e puntualizzare quelli che sono stati i passaggi, e anche certe scelte, che abbiamo condiviso tra l’altro in Commissione I, proprio su quello che è l’assestamento del bilancio 2015. Veniva ricordato che comunque è un momento importante perché abbiamo la possibilità di riprogrammare alcune scelte rilevanti per la nostra regione aggiornando quelle che sono state le poste di bilancio in entrata e per quanto riguarda la spesa. Penso che sia altrettanto importante contestualizzare le scelte che, come Giunta e nel lavoro che abbiamo portato avanti in queste settimane in Commissione, abbiamo voluto valorizzare e fare all’interno di quello che è il contesto economico in cui gravita la nostra Regione, un contesto che - le recenti stime lo attestano e lo dicono chiaramente - parla di una regione, la regione Emilia-Romagna, in forte ripresa economica. I dati parlano di un aumento dell’occupazione con un +1,1 per cento rispetto al 2014, della riduzione delle ore autorizzate in cassa integrazione e di un aumento della stessa produzione dell’industria. Se la regione Emilia-Romagna vuole, anche attraverso le proprie scelte politiche, in qualche modo essere una regione che produrrà un PIL maggiore a livello di paese, noi sappiamo che, da questo punto di vista, saranno fondamentali alcune scelte politiche. Il bilancio di previsione che abbiamo approvato a fine aprile 2015 lo abbiamo fatto all’interno di una legislazione nazionale, quella vigente, che inevitabilmente ha dovuto portare a una ricognizione di quelle che sono state le nostre poste in entrata e in uscita. Il decreto enti locali in modo particolare ha raccolto - questo credo che sia importante valorizzarlo - anche alcune richieste che le regioni avevano fatto. Nello specifico penso a tutte le spese di investimento, e sappiamo quanto questa partita sia fondamentale per i nostri territori, spese di investimento anche attraverso indebitamento, e questo ci permette di escludere dal patto di stabilità regionale i nostri territori.

Prima dal consigliere Fabbri ho sentito di artifizi contabili, ma non ne parliamo, perché l’assestamento di bilancio è basato su quelle che sono tre voci, che noi sappiamo essere tre voci precise, che derivano tra l’altro dall’approvazione del conto consuntivo e dal riaccertamento straordinario dei residui (questo lo voglio sottolineare perché non è scontato): tutti i passaggi che hanno visto il giudizio positivo della Corte dei Conti proprio a luglio dello scorso anno, dalla variazione di bilancio anche rispetto a quelle che sono assegnazioni dell’Unione europea, e dopo ricorderò alcune voci per noi fondamentali, e soprattutto dalla destinazione di maggiori risorse autonome per la nostra regione. Se noi consideriamo solo questa terza tipologia - ne abbiamo parlato in Commissione, ma in un documento approfondito al Presidente Pompignoli abbiamo dato in data 13 ottobre tutta una serie di ulteriori informazioni, tabelle e relazioni sugli indicatori di entrata e di spesa, quindi tutto testimoniato da dati e da relazioni che credo possano meritare anche un ulteriore approfondimento rispetto alle cose che stiamo sottolineando in questa mattina - noi parliamo di una variazione di oltre 52 milioni di euro. È importante sottolineare che parliamo di 16,9 milioni di spesa corrente e di 35,5 milioni di spesa di investimento. Questo perché se noi non parliamo di maggiori entrate, come veniva sottolineato prima, è anche chiaro che si tratta di una rimodulazione delle spese, ma è fondamentale che queste spese rimodulate siano andate a sostenere investimenti già in atto. Abbiamo voluto portare avanti una realizzazione di progetti strategici per questa amministrazione regionale, che sono sostenuti nel programma di mandato del Presidente Bonaccini, come i 10 milioni per quanto riguarda la spesa corrente, proprio per l’integrazione delle prestazioni aggiuntive rispetto ai livelli essenziali di assistenza o il milione di euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche - noi sappiamo di che cosa stiamo parlando - di sostegno a progetti che sono portati avanti dalle amministrazioni comunali che permetteranno di dare risposta da parte della Regione a tutti quei comuni che ne hanno fatto richiesta. Ci sono interventi maggiori per quanto riguarda le attività culturali per 1 milione 780 mila euro, un altro milione è per la promozione del turismo attraverso gli APT e gli impianti di risalita, il sostegno alla legalità è un ulteriore impegno che questa amministrazione ha voluto sottolineare e poi evidentemente la possibilità, proprio perché data dai margini di spesa in conto capitale, rispetto al sostegno degli investimenti. Infatti, sui 35 milioni, altri 20 milioni legati alla spesa degli investimenti sono andati proprio a interventi rivolti al completamento di strutture, impianti e attrezzature in ambito sanitario. Non parliamo soltanto di sanità con questo bilancio, ma parliamo di riqualificazione urbana nelle aree terremotate. Io credo che aver sottolineato l’impegno di altri 7 milioni di euro, tra l’altro che si vanno ad aggiungere nei piani organici ai 6 miliardi 500 milioni di euro già contestualizzati nel precedente bilancio, sia un segno politico importante.

Non parliamo soltanto di aree terremotate, ma parliamo dell’impegno che questa amministrazione aveva preso rispetto ai temi dell’attrattività e delle imprese. Noi diciamo che i progetti di ricerca e innovazione delle imprese vedranno un impegno nei prossimi bilanci di oltre 12 milioni di euro - ne parliamo in modo preciso nell’assestamento - ed è un’altra scelta fondamentale. Non solo - lo avevamo detto in Commissione - ma vi è l’autorizzazione della Regione a trasferire, visto che prima ho sentito parlare di poche risorse anche attraverso il lavoro che viene portato avanti dall’agenzia di protezione civile, 11,3 milioni di euro, che sono le risorse del fondo di solidarietà dell’Unione europea, all’agenzia di protezione civile. È chiaro che anche rispetto ai recenti fatti, quindi all’alluvione di Parma e Piacenza, c’è stata un’attenzione da parte di questa Giunta proprio con l’assestamento. Un altro milione è rivolto al fondo di garanzia straordinario per queste aree che hanno vissuto l’alluvione. Si citava prima tutto il tema del riordino istituzionale, che a fine luglio aveva lasciato due temi da noi seguiti in modo approfondito ancora aperti, questi oggi vedono una risoluzione. In modo particolare il tema della Polizia Provinciale. Lo voglio dire in modo chiaro perché noi abbiamo recentemente convocato l’osservatorio regionale con tutti i soggetti dei territori provinciali e lo abbiamo sottolineato anche in quel contesto. Noi entro il 31 ottobre presenteremo un atto amministrativo con cui riordineremo tutta la funzione di polizia amministrativa locale così come previsto dalla legge 13.

Questo ci permetterà di utilizzare anche l’interpretazione del decreto enti locali, che chiaramente è stato presentato ad agosto, quindi successivamente alla legge di riordino istituzionale, soprattutto per fare in modo che tutto quel personale che non viene riconosciuto in quel 50 per cento di competenza delle province possa rimanere in capo alle province; quindi non rientrerà, come invece era stato pensato all’inizio, all’interno di quelli che sono gli elenchi. Noi cosa faremo come Giunta regionale? Utilizzeremo una quota di quel personale dando direttamente le risorse alle province dal 2016. Ovviamente parliamo di quel personale che fa capo alle funzioni di vigilanza e controllo per quanto riguarda la competenza diretta della Regione (parlo di ambiente e agricoltura), però è personale - questa è la risposta politica forte che noi sapremo dare come Regione - che rimane nella dotazione organica della provincia, quindi credo che anche a sostegno di questa volontà politica ci sia il fatto che abbiamo, come regioni, presentato un emendamento in legge di stabilità che ci permetterà di chiarire definitivamente, quindi di trovare una risposta risolutiva al problema. Queste sono le questioni principali con cui noi abbiamo voluto dare, attraverso l’assestamento, una risposta ulteriore alle scelte politiche di questa amministrazione e questo è l’impegno con cui adesso ci appresteremo a costruire anche il nuovo bilancio del 2016.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Petitti.

Ha chiesto di intervenire il presidente Bonaccini. Ne ha facoltà.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente. L’assessore Petitti ha elencato anche tecnicamente gli interventi dell’assestamento e su quello quindi mi evita di farvi perdere tempo. Ha già spiegato bene la direzione di marcia della mini manovra che oggi votiamo e ci tornerò solo per sottolineare tre - quattro aspetti. Siccome il consigliere Fabbri ha elencato una regione che non si capisce che direzione di marcia abbia, adesso gliela smontiamo tutta. Magari in replica dirà che non è d’accordo, ma trovo un po’ curioso che si arrivi addirittura a dire che la direzione di marcia non ci sia. Adesso le elenchiamo e in replica ci dica se queste cose che le dirò le abbiamo fatte o no, così si capirà - parlo in particolare per i giornalisti - se c’è una direzione di marcia o se addirittura, per evitare di dire dove non si è d’accordo, si giochi all’indeterminatezza delle scelte. Vi chiedo se il Veneto e la Lombardia hanno fatto la legge sulla riduzione dei costi della politica, e vediamo dov’è la direzione di marcia sulla sobrietà, consigliere Fabbri. L’avete votata anche voi, ci avete detto che è stata un’ottima scelta, condivisa da tutti, e ve ne ho dato il merito, ma ci spieghi perché nelle tre regioni dove governate non avete già approvato questa legge.

 

POMPIGNOLI: Ma neanche nelle altre.

 

BONACCINI: Siccome viene detto che non c’è direzione di marcia, e siccome ne ho fatto un punto di orgoglio di questa Assemblea legislativa, si poteva almeno su alcuni punti condivisi indicare che una direzione di marcia c’è. Si chiama sempre più "sobrietà". C’è stata sulla prima legge che abbiamo votato, c’è stata sulla riduzione per 7 milioni di euro dei costi della Presidenza e dell’Assessorato. Ci sarà - e si vedrà - quando presenteremo la riorganizzazione. Ma non si venga a raccontare che lì non c’è una direzione di marcia. Sulle fusioni dei comuni non ci si venga a raccontare che non c’è una direzione di marcia. Si può non essere d’accordo - ci mancherebbe -, ma siamo stati l’unica regione in cui non c’è stata un’ora di sciopero dei dipendenti delle province, perché abbiamo detto che per noi la rimodulazione era semplificazione, approvazione in pochi mesi della legge e poi andare a difendere i posti di lavoro, riassegnando le funzioni, decidendo quindi "chi deve fare che cosa". Ci confronteremo, perché ho detto che non voglio una regione neocentralista nelle decisioni (non decide Bologna per i territori), su quali devono essere le dimensioni e i confini delle cosiddette aree vaste. Sulle unioni, soprattutto sulle fusioni dei comuni, abbiamo tirato dritto e non a caso ci sono già ventuno comuni che si sono fusi. Siccome qualcuno ironizzava quando dissi che vorremmo arrivare a meno di trecento comuni in cinque anni - se la velocità è questa, che si arrivi a trecentodieci o duecentottanta non lo so -  siamo per consentire ai territori, che lo vogliano fare, di provare a fare in modo che l’aggregazione attraverso gli incentivi di risorse per dare più servizi alla popolazione e garantire investimenti possa essere realizzata senza metodi coercitivi.

Non c’è direzione di marcia? Abbiamo detto buona spesa dei fondi europei e regione sempre più attenta all’Europa e al mondo; è stata la prima regione in Italia - si ironizzava qui dentro sul Piano di Sviluppo Rurale, perché venivamo da mesi di blocco della regione e da cinquecento osservazioni fatte sul documento - che ha avuto il via libera al PSR e a tutto lo sblocco dei fondi europei (2 miliardi 500 milioni) da Bruxelles. Peraltro la presenza all’Expo è descritta da tutti come quella della regione più presente per qualità e quantità. E c’è stato il successo del World Food Research and Innovation Forum, che il prossimo anno porteremo a Parma, come già avevamo immaginato con la presenza del direttore Bernhard Url dell’EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare). Pochi giorni fa vi è stato l’arrivo della più grande delegazione cinese mai venuta in Emilia-Romagna (centocinquanta tra imprenditori, artisti, rappresentanti delle istituzioni); prepareremo la missione il prossimo anno e stiamo preparando a novembre la missione con le imprese negli Stati Uniti, in particolare su tutto il tema dell’agroalimentare, che per noi è una delle voci di sfida per il prossimo anno.

I numeri dell’Expo sono importanti; lo scorso anno i distretti manifatturieri tedeschi erano avanti mentre ora siamo al +4,4% già in questi primi sei mesi perché abbiamo deciso di investire e stare vicino alle nostre imprese attraverso il sostegno, l’aggregazione e l’internazionalizzazione delle stesse.

Non c’è direzione di marcia? Abbiamo deciso di svoltare sul tema delle prevenzioni al rischio idrogeologico. Abbiamo investito - mi pare che ne abbiate dato atto anche voi - oltre 200 milioni di euro tra fondi regionali, fondi europei e fondi del Governo nel progetto Italia sicura per passare da una fase di interventi di sola emergenza a una fase di interventi sulla prevenzione. Potrei citare i titoli: ripascimento della costa adriatica, casse del Baganza, quelle sul Senio, gli oltre 20 milioni di euro per la Città metropolitana, i nodi idraulici. Su questo non ci ha fatto velo l’appartenenza politica - ci mancherebbe altro - dei sindaci nel territorio, visto il ringraziamento che da Cesenatico e da altri comuni che non voglio citare, sono arrivati per la determinazione e la velocità con cui abbiamo messo risorse laddove da tempo si attendevano finanziamenti.

Non c’è direzione di marcia? C’è. Si può non essere d’accordo, ed è legittimo, e io rispetto il fatto che si possa non esserlo. Sui rifiuti abbiamo un’idea diversa, perché noi siamo per applicare la cosiddetta economia circolare e, nel 2020, arrivare con determinazione a quell’oltre 70 per cento di raccolta differenziata che, nell’investimento sul riuso e riciclo, ci permetterebbe di essere davanti in Europa più o meno a tutti. Certo, serve un cambio culturale, servono incentivi alle imprese, alle famiglie e ai comuni che investono sul riuso e riciclo, che vanno premiati. Va fatta una gradualità di intervento sulle imprese che, dovendo conferire solo in discarica per i rifiuti speciali, hanno qualche difficoltà. Ma non ho dubbi che dal 2017 troveremo una modulazione che troverà un equilibrio rispetto alla sfida che noi lanciamo, ma certamente noi su questo abbiamo una direzione di marcia e una visione molto precisa. Non abbiamo visione di marcia sui temi del lavoro? Allora il consigliere Fabbri lo dica ai sindacati, alle associazioni economiche, ai rappresentanti delle banche, ai rappresentanti delle Camere di Commercio, ai rappresentanti degli enti locali e ai rappresentanti del forum del terzo settore, che con la Regione Emilia-Romagna hanno sottoscritto un patto per il lavoro che vale 15 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Siccome ho sempre detto che su questo ci giudicheranno, e non mi sono tirato indietro, è sulle sfide dei prossimi anni che vedremo se quella scommessa sottoscritta tutti insieme alle parti sociali troverà una ragionevole soddisfazione. Oppure vedremo, come potrebbe essere - e allora i cittadini ne trarranno le conseguenze - che se si è trattato di una pia illusione dell’amministrazione regionale, a partire dal sottoscritto che sta parlando. Lì dentro ci sono risorse importanti per tenere una direzione che sul lavoro e sullo sviluppo segua alcune direttrici. Una è quella che ci ha visto, al contrario di ciò che accade quasi ovunque, aumentare del 56 per cento gli investimenti in cultura, e oggi l’assessore Petitti diceva addirittura qualcosa in più. Avevo detto che avremmo triplicato in legislatura i fondi per le politiche culturali, dato che con le politiche per la cultura nella filiera delle produzioni industriali anche in campo culturale crediamo che, non solo facciamo un investimento sul bene più prezioso che abbiamo, che sono i nostri figli, ma che facciamo un investimento sui posti di lavoro. Aver aumentato di circa il 60 per cento - con quest’ultimo aumento - i fondi rispetto all’anno scorso, dovrebbe metterci nelle condizioni, a meno che non sbagliamo noi, di arrivare a quel triplo.

Si può non essere d’accordo, né sull’aumento, né su dove vengono investiti, ma noi abbiamo deciso di investire in alcuni campi particolari, ad esempio proseguendo sulla legge sulla Film Commission e immaginando che lì, come è stato per altre regioni - eravamo in ritardo noi - possiamo trovare una soddisfazione che unisca marketing territoriale con gli investimenti, laddove abbiamo visto che da altre parti si sono perfino creati posti di lavoro.

D’altra parte sapete che quando siamo stati in Guangdong, a Hong Kong, abbiamo inaugurato la sede distaccata della Cineteca di Bologna, in un mercato che con tre miliardi di potenziali utenti o clienti possa avere soddisfazione anche in quei termini.

Non si ha una direzione di marcia? Può essere. Abbiamo detto che sul turismo investiamo e investiremo sempre di più. Stiamo preparando la nuova legge, a proposito di promesse, e le nuove leggi (legge sul turismo e legge sullo sport) le porteremo entro i primi mesi del 2016. Lo diciamo qui, così verrà pubblicato domani mattina, così si vedrà se le cose che diciamo si fanno o magari vengono solo annunciate - come potrebbe essere - ma io sono convinto che ce la faremo.

Peraltro siamo andati sia per lo sport sia per il turismo, sui territori. Sullo sport avete visto che dopo anni abbiamo rimesso investimenti, sono arrivate le lodi di tutti i gruppi consiliari su questo e abbiamo accolto anche suggerimenti per modificarla e migliorarla, così come sul tema del turismo abbiamo immediatamente deciso di investire una parte di risorse su quei mercati che abbiamo visto che stanno rispondendo rispetto a questi ultimi anni.

Tra pochi giorni con l’assessore Corsini faremo la conferenza stampa per dare pubblicamente i dati delle presenze turistiche straniere e italiane in questa regione. Abbiamo seminato molto all’Expo con una presenza robusta, perché noi siamo convinti che seminare là possa portare un ritorno direttamente nei prossimi anni anche in questa regione. Sul turismo - confermo - eravamo all’8,6 del PIL regionale e lo vogliamo portare oltre il 10 per cento.

Si può non essere d’accordo, ma che non ci sia una direzione di marcia sul tema della sanità non credo sia giusto dirlo. Abbiamo investito 10 milioni di euro per andare ad abbattere i tempi delle liste di attesa, e siccome abbiamo davanti una legislatura - ma abbiamo detto che entro Natale daremo con l’assessore Venturi pubblicamente i dati - ci si renderà conto se in poche settimane e in pochi mesi quell’obiettivo comincia già a essere realizzato, come io - che ho già visto qualche dato - credo che riusciremo a dimostrare. Non c’è nessun merito in questo, ma c’è una decisione giusta che abbiamo preso, cioè di andare nell’indirizzo di dare ai cittadini dell’Emilia-Romagna - pur avendo loro una sanità come quella lombarda, veneta e toscana (non ne ho mai fatta una questione di bandiera) tra le migliori in Europa - la continuità di andare a investire laddove qualche difetto c’era. Dall’altra parte lo abbiamo fatto con la consapevolezza che si possono responsabilizzare gli utenti e creare anche fino a duecento nuovi posti di lavoro, ma soprattutto - ne è la dimostrazione oltre la metà degli investimenti che abbiamo fatto oggi nell’assestamento - con interventi per 30 milioni di euro sulla sanità, così come a breve presenteremo altri 60 milioni di euro.

Verremo il 27, ma se sbaglio data chiedo scusa, ad approvare un investimento sul cosiddetto pay back per investimenti di oltre 60 milioni di euro sulle strutture ospedaliere dell’Emilia-Romagna, laddove non chiuderemo - lo ribadisco - un solo ospedale, aumenteremo la presenza delle case di cura e per la salute - perché i cittadini ci chiedono una sanità sempre più vicina al loro domicilio e sempre meno ospedalizzata - inaugureremo perfino qualche nuovo ospedale (inviteremo tutti all’apertura del CORE tra pochi mesi a Reggio Emilia)e investiremo sulla ristrutturazione di quegli ospedali che hanno bisogno di una loro dimensione, così come non toglieremo la presenza in tutta la regione dei servizi ospedalieri e socio-sanitari.

Si può non condividere - è stato detto e io rispetto - ma che non abbiamo deciso un investimento durissimo (nel senso buono) sulla gara del ferro e sugli investimenti sulle ferrovie credo che non possa essere detto, perché quella gara del ferro, giusta o sbagliata che sia, indipendentemente da chi la gestirà, prevederà - ecco perché i sindacati hanno applaudito - un vero e proprio piano di politica industriale, il che significa realizzare cento nuovi treni nei prossimi anni. E quindi vuol dire, da una parte creare o difendere posti di lavoro e, dall’altra, fare in modo che in Emilia-Romagna - a mio parere sarà la prima regione in Italia, almeno tra quelle di dimensioni medio grande - avere tutti i treni pendolari per gli studenti, lavoratori e turisti nelle tratte regionali nuovi di zecca. Credo che sia stata una scelta non indifferente, così come a breve sull’edilizia scolastica presenteremo il piano - assessore Bianchi docet - dei quasi 60 milioni di euro attraverso lo sblocco dei mutui dei fondi BEI, con centinaia di cantieri che verranno aperti in centinaia di comuni dell’Emilia-Romagna e che andranno in due direzioni: da un lato fare scuole più sicure, più belle, più moderne e più funzionali, dall’altro la realtà di centinaia di cantieri che garantiscono l’opportunità per posti di lavoro, così come quei centinaia di cantieri che apriremo sul versante dell’intervento per la cura e le ferite del territorio (la difesa del suolo e della costa).

Noi quest’anno non abbiamo aumentato di un euro le tasse e annuncio adesso che non lo faremo nemmeno il prossimo anno. Cercheremo di andare a risparmiare laddove si può ancora efficientare e recuperare risorse. Ad esempio lavoreremo per un piano pluriennale di dismissione di una parte del patrimonio regionale allocato in giro per la regione. Lavoreremo - l’assessore Petitti ci sta già lavorando per una razionalizzazione (se sarà possibile - è una sfida che lanciamo, e non so se ne saremo all’altezza) ed efficientamento dell’utilizzo delle diverse sedi in cui sono allocati i lavoratori, i dipendenti e i servizi della Regione Emilia-Romagna.

Noi oggi abbiamo voluto intendere le scelte di questo assestamento in modo che vadano nella direzione di garantire investimenti, in una maniera che sia coerente con quanto abbiamo detto, cioè che vogliamo una regione sempre più sobria, sempre più semplice e che decida di investire sul lavoro come propria ossessione.

I numeri che citava l’assessore Petitti sono importanti e potrei rendicontarne altri, ma non mi bastano e non sono sufficienti, però ci dicono che siamo veramente di fronte a una possibile svolta per il Paese. Lì serve un governo che faccia per bene le cose che deve fare e serve un’Europa che dia un’ulteriore spinta molto più solida che in passato.

Sapete che, per quanto mi riguarda, ho sempre criticato le politiche di austerity e di rigore, auspicando invece che si investa di più sul lavoro e sull’impresa e molto meno sulla finanza e sulla rendita. Certamente questa regione ha tutte le qualità e caratteristiche, se prosegue su quella direzione di marcia che ho provato a elencare, per recuperare posti di lavoro, tornare a crescere a ritmi molto più alti di quelli di questi ultimi anni ed essere una delle locomotive di questo paese nella crescita.

Dall’altra parte abbiamo detto che questa regione punti sempre più a garantire la difesa dei più deboli. È per questo che stiamo lavorando, e non le anticipo oggi, su alcune misure che possano, anche per la prima volta, trovare ragione sulla povertà in particolare, lì dove - come ci ricorda sempre l’assessore Gualmini - dobbiamo dare una mano e una risposta non assistenziale, ma una risposta che garantisca a chi può ricevere qualcosa, di essere immessi in un percorso che nei prossimi anni possa vedere per loro l’opportunità di un posto di lavoro.

Non è solo dignità da restituire, ma sono anche politiche virtuose, che sono quelle - ripeto - non dell’assistenzialismo, ma della rimessa in circolo di opportunità per le persone e per la ripresa occupazionale.

Questa è una regione che nell’ossessione del lavoro, nella difesa dei più deboli e nella garanzia di opportunità a per coloro che ne abbiano bisogno, non recederà di un passo negli investimenti in sanità, sul cosiddetto welfare, a partire dal socio-assistenziale per le persone disabili a sino a quelle per i bambini e per gli anziani. Né recederà nella ricerca e innovazione (ecco perché ci sono i 12 milioni di euro pluriennali sul tema del sostegno alle imprese, che sappiamo non ricevono investimenti). Se non ci fosse questo approccio, se non ci fossero queste scelte che ho appena illustrato, un tipo di Regione così vincerebbe più difficilmente la sfida di continuare a essere protagonista nel mondo, in particolare nella ricerca del made in Italy che sappiamo, essendo molto cercato, vede nel made in Emilia-Romagna qualcosa di molto importante.

I 5 milioni di investimenti sul materiale rotabile vanno nella direzione che indicavo prima. Lo so, consigliere Fabbri, che il tema delle auto Euro 3 è stato contestato. Però noi crediamo che anche lì serva una svolta. Serve una regione nella quale il contrasto all’inquinamento, in una delle regioni dove ci sono i nodi autostradali più trafficati d’Italia, meriti una risposta diversa. Una risposta, cioè, che provi complessivamente e pian piano non solo ad alzare le braccia in segno di resa nel racconto che qui, essendoci benessere, grande industrializzazione o diffusione della piccola e media impresa, non ci possa far vedere convinti che si possa anche, insieme ai cittadini, provare tutti insieme a convincerci che si possano trovare abitudini e stili di vita anche differenti.

È una sfida non banale, non facile - lo so bene - perché si rischia ogni tanto il fischio invece che l’applauso. Ma io credo che una politica che abbia una classe dirigente che guarda al futuro e non al consenso di domattina - quello è il senso della legge sui rifiuti - provi a indicare il tipo di società nella quale vuole provare a vivere. È per questo che sulla legalità, e su questo non ho dubbi che siamo tutti d’accordo, ovunque si annidi l’illegalità, auspico che la si colpisca senza se e senza ma. Noi crediamo che quell’investimento sul processo Aemilia, seppur più oneroso di ciò che pensavamo, fosse giusto lo dico a nome di tutta l’Assemblea legislativa - per dare un senso a qualcosa che qui ha colpito e che inevitabilmente, visto che si annida qui, come in tutto il nord, ricchezza, è sotto le lenti della criminalità organizzata e di coloro i quali vogliono colpire. Peraltro con l’assessore Mezzetti sapete che stiamo lavorando perché entro il 21 marzo del prossimo anno - non a caso data simbolica - si lavori al testo unico per la legge contro le mafie e per la lotta all’illegalità e si lavori anche per irrobustire quel lavoro attraverso la consulta. Ma certamente quell’investimento, seppur così oneroso per il processo Aemilia, crediamo sia una scelta non solo coraggiosa, ma anche giusta. Giusta perché l’Emilia-Romagna, e non ho dubbi di parlare a nome di tutti qui dentro, non vuole minimamente abbassare la testa di fronte a veri e propri criminali e delinquenti che vogliano cambiarne le radici, che sono quelle di un territorio nel quale alla solidarietà si è sempre accompagnata la voglia di lavorare nella legalità.

Qui c’è un’idea di direzione di lavoro, anche se può non essere condivisa.

Mi dispiace che il consigliere Fabbri, che sa avere la mia stima sia nei rapporti personali sia nella battaglia, a volte aspra, politica, non abbia voluto almeno rimarcare che si può non essere d’accordo sulle scelte che si fanno, ma mi pare ingeneroso, e spero di aver convinto i più, a indicare qual è la direzione di marcia sulla quale stiamo lavorando, e lo si vedrà anche nella presentazione nella prossima legge di stabilità regionale.

Dire che non c’è alcun riferimento a quello che noi vogliamo per l’Emilia-Romagna. Si può non essere d’accordo - è il sale della democrazia - ma non accetto che si dica che non c’è un disegno. Il disegno è quello che ho provato a elencare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, presidente Bonaccini.

Prima di procedere all’esame dell’articolato, nomino scrutatori i consiglieri Piccinini, Zappaterra e Tarasconi. Informo l’Assemblea che sull’oggetto 1284 sono pervenute dieci proposte di emendamento: due a firma del consigliere Foti, cinque a firma del consigliere Bertani, una a firma dei consiglieri Sassi e Bertani, una a firma dei consiglieri Pruccoli e Foti e una a firma Piccinini. Sull’oggetto 1285 sono pervenute undici proposte di emendamento: sei a firma del consigliere Foti, di cui ha ritirato la n. 6, e cinque a firma del consigliere Bertani. Sono inoltre pervenuti tre ordini del giorno: due sull’oggetto 1284 (l’ordine del giorno 1284/1 a firma dei consiglieri Sassi e Bertani l’ordine del giorno 1284/2 a firma dei consiglieri Bertani, Prodi e Montalti, su cui insistono cinque emendamenti a firma Montalti, Prodi e Bertani) e uno sull’oggetto 1285 a firma Bertani, Sensoli e Sassi.

Procediamo subito con l’esame dell’articolato dell’oggetto 1284.

Sull’articolo 1 non insistono emendamenti, per cui apro il dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 1 è approvato.

Sull’articolo 2 non insistono emendamenti, per cui apro il dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 2 è approvato.

L’emendamento 3, a firma Bertani, istituisce un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Come illustravo precedentemente, ci colleghiamo a quell’articolo approvato nella legge regionale 28 luglio 2006, legge finanziaria, in cui la determinazione della base di calcolo del vitalizio fu congelata a 8.500 euro proprio qualche mese dopo che l’indennità dei consiglieri veniva ridotta da un intervento del Governo. Tra l’altro sottolineo, per chi non l’avesse ancora capito, che quando qualcuno ci dice che noi vogliamo intervenire sui vitalizi ma non possiamo perché facciamo un’azione retroattiva, che questa norma fu una norma retroattiva, perché intervenne a luglio del 2006 sui vitalizi a valere da gennaio del 2006. Chiediamo di abrogare questa norma in modo che i vitalizi vengano di nuovo calcolati in percentuale sull’indennità del consigliere regionale in carica, che quindi oggi è a 5 mila euro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono altri iscritti, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 3 è respinto.

Apro la discussione generale sull’articolo 3. Non ci sono interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 3 è approvato.

Sull’articolo 4 insiste un emendamento, l’emendamento 4 a firma Bertani.

Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Apprezziamo il riferimento ai piani per la mobilità sostenibile inserita in quest’articolo e chiediamo però di specificare che all’interno di questi piani per la mobilità sostenibile sia importante fare rientrare misure per l’agevolazione e l’incentivazione dell’utilizzo della bicicletta, in particolare per il trasporto da e verso i luoghi di lavoro proprio per intervenire sulla riduzione del traffico. A questo è collegato l’ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare la consigliera Montalti. Ne ha facoltà.

 

MONTALTI: Grazie, presidente. Sull’ordine del giorno abbiamo chiesto e condiviso anche con i consiglieri del Movimento 5 Stelle degli emendamenti che diano atto sia del progetto "Mi muovo", quindi delle politiche avviate dalla Giunta, sia degli aspetti che dovranno essere inseriti all’interno del futuro PRIT.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie consigliera Montalti.

Non ci sono altri interventi in discussione generale, per cui apro la dichiarazione di voto congiunta sull’articolo 4 e sull’emendamento 4.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 4 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 4 è approvato.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Non mi è risultato chiaro il voto sull’emendamento 4. Avevo avuto l’impressione che le mani alzate fossero per approvazione, però magari mi sono sbagliato.

 

PRESIDENTE (Saliera): No, non mi risulta. Ho chiesto una verifica tecnica. Per quanto abbiamo visto, erano favorevoli il Movimento 5 Stelle, Altra Emilia, contrari il PD e astenuti Forza Italia. Degli altri non si sono viste mani alzate in modo compatto. L’emendamento è stato respinto.

Passiamo all’articolo 5.

Apro il dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 5 è approvato.

Sull’articolo 6 insiste l’emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

Apro il dibattito generale. Non ci sono interventi, per cui apro la dichiarazione di voto congiunta.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 6 è approvato.

Passiamo all’articolo 7.

Apro la discussione generale. Non ci sono interventi, per cui apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 7 è approvato.

Sull’articolo 8 insistono due emendamenti, il 6 del Movimento 5 Stelle a firma Bertani e l’emendamento 7, sempre del Movimento 5 Stelle, a firma Sassi e Bertani.

Apro la discussione congiunta sull’articolo 8 e i due emendamenti del Movimento 5 Stelle.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Su ASTER noi proponiamo di abrogare completamente l’articolo perché in realtà - lo vedremo anche nella relazione che si discuterà in seguito sugli atti amministrativi - fa già queste cose e quindi non riteniamo che sia da specificare in legge. Proponiamo l’abrogazione. In alternativa - parlo anche a nome del consigliere Sassi - almeno chiediamo che, e questo è l’emendamento dell’introduzione del comma 3 ter, se l’articolo non viene abrogato, la Giunta almeno riferisca annualmente con specifica relazione alla competente Commissione assembleare in merito all’attuazione di questo articolo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono altri iscritti in dibattito generale, per cui apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma dei consiglieri Sassi e Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 8 è approvato.

Passiamo all’emendamento 9, che istituisce un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Pruccoli e Foti. Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Solo per un dovere di trasparenza. Dato che nella precedente seduta al termine della pausa estiva era stata approvata per legge la disciplina del rimborso delle spese per i consiglieri regionali - parlo di viaggio - viene, per una questione di completezza del provvedimento, prospettata quella della Giunta e dei componenti della Giunta regionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Per dire che alcuni elementi che ci sembrava importante fossero inseriti sono stati inseriti e in particolare, visto che si parla di tariffe ACI, che ci sia un limite superiore di spesa, perché altrimenti potrebbe succedere che qualcuno da domani si compra la Porsche e paghiamo un rimborso chilometrico che la nostra Regione penso non sia giusto che paghi, e l’altro che la distanza sia quella tra residenza e sede regionale e in particolare che i tratti riguardino l’interno del territorio regionale, perché se nella prossima legislatura abbiamo un Assessore che vive a Milano anche in questo caso dissanguiamo le casse della Regione. Annuncio che abbiamo presentato successivamente un ulteriore emendamento riguardo i viaggi, ma questo riguardo ai viaggi di missione, ma lo illustro successivamente, perché miriamo al risparmio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono altri interventi, per cui apro la dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma dei consiglieri Pruccoli e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 9 è approvato.

L’emendamento 10 istitutivo di nuovo articolo, del Movimento 5 Stelle, è a firma della consigliera Piccinini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Questo emendamento, come dicevamo anche in discussione generale, è volto a incentivare il contrasto a quella che ormai è diventata una piaga sociale dilagante, ovvero il gioco d’azzardo patologico. Con questo emendamento vogliamo rafforzare la legge 5 del 4 luglio 2013 con un’azione concreta che può fare la Regione, che a questo punto ha l’obbligo morale di fare, viste le vergognose ventiduemila nuove licenze di Renzi a concessionari di slot, VLT e punti scommesse inseriti nella legge di stabilità.  Noi proponiamo che venga aumentata l’IRAP a quegli esercizi che hanno installato le slot machine e una riduzione in egual misura a chi si dota del marchio slot free concesso dalla Regione. A questo proposito abbiamo presentato anche un ordine del giorno che non è così vincolante, proprio perché ci teniamo che questa azione, che secondo noi è concreta e che bisogna fare, sia votata all’unanimità dall’Assemblea. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Zoffoli. Ne ha facoltà.

 

ZOFFOLI: Grazie, presidente. Abbiamo letto con interesse l’emendamento e l’ordine del giorno. Siamo d’accordo nel concertare insieme un’azione di contrasto al gioco d’azzardo e bisogna farlo in base a quelle che sono le leggi vigenti. Anche noi abbiamo presentato un ordine del giorno che presenteremo all’approvazione collaterale a quello del Movimento 5 Stelle. Avremmo voluto farlo insieme, ma non hanno accolto i nostri emendamenti in quanto loro propongono di operare sull’IRAP; è una modalità che l’ufficio ha detto non essere accoglibile dal punto di vista tecnico, quindi, così com’era non era accoglibile e noi non potevamo e non possiamo votarlo, siamo d’accordo nel merito e quindi proponiamo un ordine del giorno nel quale il merito è lo stesso, ma il dispositivo è compatibile con quelle che sono le possibilità della legge. Siamo d’accordo nel merito, ci impegniamo politicamente a creare un gruppo di lavoro o all’interno della Commissione per cercare tutte le strade possibili per contrastare il gioco d’azzardo, ma compatibilmente con quelle che sono le leggi e le possibilità che ci vengono date dalla normativa. Chiediamo un attimo di sospensione per poter distribuire l’ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Zoffoli.

Stiamo discutendo l’emendamento 10 e alla fine della discussione dell’articolato ci sarà il momento degli ordini del giorno. Gli ordini del giorno si possono presentare anche nel corso dell’articolato perché vanno in discussione alla fine, comunque andiamo avanti e pregherei di sedersi e di continuare, perché ho degli iscritti in dibattito generale sull’emendamento 10.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Solo per annunciare il voto favorevole all’emendamento 10, così evitiamo di fare alzate di mano non corrette.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Mi riallaccio un po’ alle dichiarazioni che ha fatto il consigliere Zoffoli. Anche noi siamo d’accordo nel merito dell’argomento, però non riteniamo giusto in questo momento storico, siccome è legato alla discrezionalità del bar di agire o meno sul discorso di avere una slot machine all’interno del proprio bar, che vada a influire sui gestori il bonus che si dà a chi è slot free rispetto a chi non lo è. Credo che sia opportuno che ci debba essere una riflessione politica a monte; non accettiamo che anche in questa fase di stesura della finanziaria a livello governativo il Governo cerchi di reperire risorse sulle slot machine e su tutto quello che è il traffico che gli gira attorno. Abbiamo presentato una risoluzione proprio in questi giorni che impegna la Giunta regionale a far sì che il territorio regionale dell’Emilia-Romagna sia out da questo punto di vista, nel senso che non devono essere inserite nuove sale giochi per andare a rimpinguare le casse del Governo, e spero che comunque insieme, come diceva prima il consigliere Zoffoli, si riesca a trovare un accordo da questo punto di vista.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Accolgo con favore le parole del collega Zoffoli. Chiaramente noi ci aspettavamo un impegno concreto preso quest’oggi e rimango francamente un po’ sorpresa dalle parole del collega Fabbri, perché ci sono ben due regioni che non fanno risoluzioni, ma hanno preso degli impegni concreti e hanno attuato quello che stiamo chiedendo noi.

La Regione Veneto, con un emendamento alla propria legge finanziaria, ha stabilito che dal primo gennaio 2016 per esempio gli esercizi nei quali siano installati apparecchi da gioco saranno soggetti all’aliquota IRAP maggiorata dello 0,2 per cento. Allo stesso modo la Lombardia nell’ottobre 2013, con la legge regionale 21, ha stanziato 1,2 milioni di euro per misure finalizzate alla prevenzione e al contrasto della dipendenza del gioco d’azzardo e al trattamento a sostegno delle persone che ne sono affette e dei loro familiari prevedendo un’aliquota IRAP dello 0,92 per cento per quattro anni agli esercizi che avrebbero disinstallato gli apparecchi per il gioco entro dicembre 2013 e un’aliquota IRAP aumentata dello 0,92 per cento, sempre per quattro anni, nel periodo 2014/2018, agli esercizi in cui risultassero installati gli apparecchi da gioco. Allo stesso modo l’ha fatto l’Umbria, sempre sulla scia di quello che stiamo chiedendo noi, e mi pare anche la Toscana, quindi crediamo che fosse un impegno che potevamo prendere oggi.

Apprezziamo lo stesso l’impegno preso dal collega Zoffoli e comunque controlleremo e vigileremo che si faccia tutto il possibile contro la ludopatia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto sull’emendamento 10 a firma Piccinini.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 10 è respinto.

Si chiude la sessione antimeridiana dell’Assemblea. Si riprende alle ore 14,30 con l’esame dell’articolato e con la discussione specifica dell’articolo 9 dell’oggetto 1284.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,11

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Simona CASELLI, Elisabetta GUALMINI, Sergio VENTURI e i consiglieri Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI e Valentina RAVAIOLI.

 

Emendamenti

 

Gli emendamenti agli oggetti 1284 e 1285 sono pubblicati in allegato al resoconto 43, seduta pomeridiana del 20 ottobre 2015.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

1355 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Norme di semplificazione della disciplina regionale in materia di demanio marittimo. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2002, n. 9" (Delibera di Giunta n. 1347 del 28 09 15).

1433 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme regionali in materia di contributi al settore turistico e alle attività ricettive. Modifiche alla legge regionale 23 dicembre 2002, n. 40". (13 10 15) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani

1435 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Disposizioni finalizzate al riordino delle funzioni della Polizia provinciale". (14 10 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi, Sensoli

1441 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna". (14 10 15) A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Pompignoli, Liverani

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizione

 

1420 - Petizione popolare in merito alla situazione idrogeologica-franosa in località Piandelagotti "Casa della Crista" - Frassinoro (MO) (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 81 del 07 10 15).

 

Interrogazioni

 

1373 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione delle disposizioni, circa il "Percorso Epilessia", contenute nella deliberazione della Giunta regionale n. 2073 del 27/12/2010. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1374 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata attuazione dell'"Accordo territoriale per il polo funzionale di Altedo-San Pietro in Casale". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1376 - Interrogazione a risposta scritta circa la regolamentazione del settore del commercio e le azioni volte ad arginare le criticità ed a tutelare i relativi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

1378 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attivare per garantire la sicurezza riguardante le trasfusioni in ambito ospedaliero. A firma della Consigliera: Piccinini

1379 - Interrogazione a risposta scritta circa le spese per l'acquisto di beni e servizi delle USL. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1380 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto "Mondiali Antirazzisti" riguardante il Comune di Castelfranco Emilia. A firma del Consigliere: Bargi

1381 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti due carovane di nomadi presenti in Via Gioelli, a Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

1382 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'Ospedale di Cento ed il progetto della Casa della Salute di Bondeno. A firma del Consigliere: Pettazzoni

1383 - Interrogazione a risposta scritta circa il finanziamento del progetto "Sicurezza sul territorio", con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma del Consigliere: Bignami

1384 - Interrogazione a risposta scritta circa la società Lepida SpA. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pompignoli, Rainieri, Pettazzoni, Marchetti Daniele, Liverani

1385 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il depotenziamento dell'Ospedale di Budrio. A firma della Consigliera: Sensoli

1386 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa al progetto di Trasporto Rapido Costiero, con particolare riferimento al territorio del Comune di Cattolica. A firma della Consigliera: Sensoli

1387 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alle Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA. A firma del Consigliere: Rainieri

1388 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dei lavori riguardanti il raddoppio della linea ferroviaria Parma-La Spezia. A firma del Consigliere: Rainieri

1389 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Consorzio di Bonifica della Romagna. A firma del Consigliere: Foti

1390 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il "Consorzio Cerreto", in provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

1391 - Interrogazione a risposta scritta circa le funzioni di vigilanza riguardanti l'Aeroporto "G. Marconi" di Bologna. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Marchetti Daniele

1392 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la riduzione di servizi negli Ospedali di Cento e di Lagosanto. A firma della Consigliera: Sensoli

1393 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti una società partecipata di Tper SpA. A firma del Consigliere: Bignami

1394 - Interrogazione a risposta scritta circa il crollo di una plafoniera presso il centro dialisi dell'Ospedale di Cona (FE). A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

1396 - Interrogazione a risposta scritta circa nomine riguardanti l'ACER. A firma del Consigliere: Bignami

1397 - Interrogazione a risposta scritta circa l'appropriatezza della prescrizione di analisi ed esami, con particolare riferimento alla riduzione della spesa sanitaria in relazione al Progetto Assistenziale Diabete. A firma della Consigliera: Sensoli

1398 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure applicative relative alla imposizione in materia di rifiuti, con particolare riferimento alla società IREN SpA ed alla situazione esistente nel Comune di Podenzano. A firma del Consigliere: Rancan

1399 - Interrogazione a risposta scritta circa la scelta dei medici di fiducia da parte degli anziani ospitati in case - residenza per non autosufficienti, con particolare riferimento all'ASL di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

1401 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di affidamento di appalti alle cooperative sociali di tipo B. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

1402 - Interrogazione a risposta scritta circa la regolamentazione dell'agricoltura amatoriale. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1404 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei cittadini che usufruiscono delle zone di sosta limitrofe al polo fieristico bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

1405 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori di ricostruzione, a seguito del sisma, della scuola dell'infanzia di Galliera (BO). A firma del Consigliere: Foti

1407 - Interrogazione a risposta scritta circa la prosecuzione del progetto "Sistema a Rete della Linea Gotica". A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sensoli, Bertani, Sassi, Gibertoni

1408 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per favorire la riapertura dell'Aeroporto "Ridolfi" di Forlì e tutelare i relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Pompignoli

1409 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le procedure riguardanti la nomina, la formazione e le funzioni del personale addetto alla rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza presso il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

1412 - Interrogazione a risposta scritta circa la casistica riguardante le esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari, con particolare riferimento alle diagnosi riguardanti coliche renali e biliari. A firma del Consigliere: Foti

1413 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della disciplina riguardante l'adeguamento del contrassegno e della segnaletica specifica per i disabili. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pompignoli

1414 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le procedure di pagamento agli aventi diritto degli arretrati relativi agli indennizzi, a seguito di complicanze irreversibili causate da vaccinazioni, trasfusioni ed emoderivati, previsti dalla L. 210/1992. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1415 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inquadramento di infermieri professionali dell'ASP di Ferrara, con particolare riferimento all'accreditamento della relativa ASP. A firma del Consigliere: Fabbri

1416 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire, curare e assistere i cittadini in merito alla fibrosi cistica. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1417 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento dell'autonomia dell'AUSL di Imola od il suo eventuale accorpamento con quella di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1418 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la riapertura dell'aeroporto Ridolfi di Forlì e la tutela del relativo personale. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1419 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità e le tempistiche di attuazione della diffusione della ricetta dematerializzata in ambito regionale, anche in relazione alle strutture private accreditate. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

1421 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione del servizio acquedottistico del Comune di Granaglione. A firma del Consigliere: Bignami

1422 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e la continuità aziendale della Coopsette. A firma del Consigliere: Foti

1423 - Interrogazione a risposta scritta circa la partecipazione di Renato Curcio ad un dibattito da svolgere nella "Settimana della Salute Mentale" promossa dall'ASL di Modena. A firma del Consigliere: Foti

1424 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ampliamento della discarica "Tre Monti" di Imola e le relative procedure. A firma della Consigliera: Gibertoni

1425 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione e le procedure riguardanti il Piano Provinciale d’emergenza del rischio idraulico e geologico approvato dal Consiglio Provinciale di Piacenza, con particolare riferimento ai gravi danni causati dal maltempo, specie alla strada n. 654 Val Nure. A firma del Consigliere: Foti

1426 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l’appalto riguardante la custodia e la gestione delle cartelle cliniche e della documentazione appartenente agli archivi storici e di deposito dell’AUSL di Parma. A firma del Consigliere: Foti

1427 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare la produzione vivaistica regionale e le relative esportazioni. A firma della Consigliera: Montalti

1428 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere definitivamente i malfunzionamenti del ponte levatoio ciclo-pedonale che collega il porto di Cattolica a Gabicce Mare. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Pompignoli

1429 - Interrogazione a risposta scritta circa i finanziamenti pubblici riguardanti il circolo Arci Bolognesi di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

1430 - Interrogazione a risposta scritta circa la revisione del progetto riguardante il "Passante Nord". A firma della Consigliera: Piccinini

1431 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato delle procedure riguardanti la realizzazione del Centro integrato di Soccorso per la Val Conca. A firma del Consigliere: Alleva

1434 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adesione al GAL del Ducato S.c.a.r.l. deliberata dal Comitato Amministrativo del Consorzio di Bonifica di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

1436 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ordinanza emessa dal Sindaco di Podenzano relativamente al censimento, rimozione e messa in sicurezza dell'amianto presente in immobili privati. A firma del Consigliere: Foti

1437 - Interrogazione a risposta scritta circa la moria di pesci, ed i relativi problemi igienico-sanitari, causati dal prosciugamento del canale che attraversa Boara. A firma del Consigliere: Fabbri

1438 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di controllo della presenza di nitrati nei prodotti alimentari, con particolare riferimento agli insaccati. A firma del Consigliere: Bignami

1439 - Interrogazione a risposta scritta circa la partecipazione di AiRiminum all'evento fieristico denominato TTG. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

1442 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i nomadi SINTI stanziati nel Comune di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Bargi

1444 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per porre rimedio alla frana che ha investito il campo sportivo "NANNINI" di Casola Valsenio (RA)in data 25 febbraio 2015. A firma del Consigliere: Bignami

1446 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per incrementare ed ottimizzare le risorse a favore del nuovo Programma regionale integrato per l'assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico. A firma della Consigliera: Sensoli

1447 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere effettivi ed efficaci i controlli nell'ambito della Sanità con particolare riferimento alle attività svolte "intramoenia". A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

1448 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire e risolvere la diffusione delle frane sul territorio regionale, con particolare riferimento alla Strada Provinciale delle Forbici a Castelnovo ne’ Monti. A firma del Consigliere: Delmonte

1449 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione venutasi a creare a seguito del crollo di parte del campo sportivo "Nannini" di Casola Valsenio, le relative responsabilità e gli interventi da porre in essere a seguito dell'evento franoso verificatosi. A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli

1450 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Pali Italia S.p.a. e le azioni da attuare per evitare una grave crisi occupazionale nel territorio parmense. A firma del Consigliere: Rainieri

1452 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i locali, il personale e le procedure relative all'ex Cie (ora HotSpot) di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1455 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per favorire una evoluzione normativa che regolamenti un modo più chiaro l'accertamento della disabilità e la concessione dell'indennità di accompagnamento. A firma del Consigliere: Sassi

1456 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante un muro di contenimento sito in prossimità del viadotto Casino della variante di valico e l'apertura al traffico della stessa. A firma del Consigliere: Taruffi

1458 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento ed il potenziamento del servizio di pediatria presso l'Ospedale di Faenza. A firma della Consigliera: Sensoli

1459 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la realizzazione delle infrastrutture viarie riguardanti il secondo lotto del TI-BRE (Tirreno - Brennero) e la Cispadana. A firma del Consigliere: Foti

1460 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure riguardanti l'affidamento del Servizio Idrico Integrato, con particolare riferimento alla situazione relativa a Rimini. A firma del Consigliere: Bertani

1461 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato di realizzazione del progetto, riguardante la viabilità, denominato "nodo di Rastignano". A firma del Consigliere: Bignami

1462 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il monitoraggio dei corsi d'acqua minori, con particolare riferimento alla sicurezza ed al contrasto di rischi alluvionali. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Rancan

 

Risoluzioni

 

1375 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre, sotto la supervisione ed il controllo della Regione Emilia-Romagna, uno studio ed un monitoraggio indipendenti sullo stato dell'impianto e della discarica Tre Monti di Imola che interessi anche l'area circostante e le acque sotterranee, predisponendo inoltre una valutazione di impatto sanitario. (01 10 15) A firma del Consigliere: Bignami

1377 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi al fine di porre in essere iniziative volte a riportare la potestà di regolamentazione del settore del commercio alle Regioni, di promuovere azioni volte a predisporre misure condivise per arginare le criticità esistenti e favorire il commercio di prossimità e la rinascita delle botteghe nei centri storici, tutelando inoltre i lavoratori specialmente se operanti nelle catene della grande distribuzione (01 10 15). A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

1395 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo un modello inclusivo per affrontare le crisi umanitarie e contrastare l'ISIS, anche tramite il ruolo dell'ONU, a sostenere in ogni sede il ruolo dell'Europa per facilitare il dialogo tra Russia e USA superando gli strumenti sanzionatori, a chiedere alla Commissione Europea l'istituzione di un fondo comune speciale tra gli Stati al fine di ammortizzare le ingenti perdite subite dagli imprenditori colpiti dalle contromisure russe, adottate a seguito delle sanzioni euro-statunitensi. (06 10 15) A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1403 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a definire una nuova regolamentazione, più chiara e non penalizzante, dell'agricoltura amatoriale e ridurre il relativo carico burocratico ed amministrativo anche al fine di sostenere e promuovere tale attività. (07 10 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1406 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere il percorso di negoziazione avviato dal Governo con la Commissione Europea volto a tutelare e valorizzare la filiera del turismo balneare, sollecitare la convocazione del tavolo di confronto con il Governo e gli Enti locali richiesto dalla Conferenza Stato Regioni, procedendo inoltre all'adozione di nuove norme di riforma della disciplina del demanio marittimo. (07 10 15) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini, Zappaterra, Rossi Nadia, Calvano, Pruccoli, Serri, Boschini, Torri, Lori, Marchetti Francesca, Caliandro, Foti, Sabattini, Bessi, Liverani

1432 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare interventi da parte del Parlamento e del Governo, anche presso la Conferenza Stato-Regioni, al fine di adottare ulteriori sgravi fiscali a favore dei donatori, siano essi persone fisiche od imprese, che contribuiscano economicamente al sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche quali le ASD, le ASD di Promozione Sociale e le ASD Onlus. (13 10 15) A firma del Consigliere: Bignami

1443 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere una adeguata campagna di informazione e comunicazione rivolta agli operatori ed ai nuclei familiari circa la prevenzione vaccinale, allargarne l'offerta gratuita ad altre patologie ad alta pericolosità quale il meningococco B, rivedendo inoltre la deliberazione regionale dell'11 novembre 2013. (15 10 15) A firma dei Consiglieri: Montalti, Mori, Caliandro, Marchetti Daniele, Zappaterra, Zoffoli, Cardinali, Fabbri, Marchetti Francesca, Paruolo, Boschini, Soncini, Tarasconi, Iotti, Prodi, Sabattini, Serri, Poli, Pruccoli, Ravaioli, Bessi, Rontini, Bagnari, Rossi Nadia, Calvano

1445 - Risoluzione per impegnare la giunta a porre in essere azioni volte a prevedere maggiori risorse ed ottimizzare quelle investite per gli interventi a favore del nuovo "Programma regionale integrato per l'assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico", avviando un tavolo di confronto con le associazioni che hanno manifestato disponibilità a partecipare alla formulazione del nuovo PRIA. (15 10 15) A firma della Consigliera: Sensoli

1451 - Risoluzione per impegnare la Giunta a riaprire il confronto con le associazioni che si occupano di autismo, effettuare tutti gli ulteriori approfondimenti volti a migliorare i contenuti del Programma Regionale Integrato per l'assistenza alle persone con disturbo dello spettro Autistico prima della sua approvazione, monitorando inoltre l'evoluzione della normativa statale anche in relazione alle funzioni affidate alla Commissione assembleare competente in materia. (16 10 15) A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Paruolo, Zappaterra, Zoffoli, Cardinali, Iotti, Boschini, Mori, Mumolo, Soncini, Tarasconi, Calvano, Bignami, Caliandro, Taruffi, Fabbri, Foti, Ravaioli, Prodi, Pruccoli, Rontini, Poli, Serri, Rossi Nadia, Molinari, Lori, Bagnari, Bessi, Sabattini

1453 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni Un "new deal'' per i consumatori di energia - COM(2015) 339 final del 15 luglio 2015. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012. (approvata dalla I Commissione assembleare "Bilancio affari generali ed istituzionali" in data 13 ottobre 2015)

1454 - Risoluzione sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio COM(2015) 337 final del 15 luglio 2015. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (approvata dalla I Commissione assembleare "Bilancio affari generali ed istituzionali" in data 13 ottobre 2015)

1457 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere e valutare il potenziamento del servizio di pediatria dell'Ospedale di Faenza, prevedere la specifica preparazione per il personale destinato all'assistenza pediatrica, modificare inoltre la deliberazione della Giunta regionale del 19 12 2011 ripristinando i posti letto riguardanti tale struttura. (19 10 15) A firma della Consigliera: Sensoli

 

Interpellanze

 

1400 - Interpellanza circa procedure e questioni riguardanti l'Unione Regionale delle Bonifiche Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

1440 - Interpellanza circa le azioni da attuare per mettere in sicurezza i territori ove scorre il fiume Arda, specie alla luce delle gravi emergenze verificatesi, in data 26 marzo 2015, nel Comune di Cortemaggiore ed in quello di Villanova sull'Arda. A firma del Consigliere: Foti

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

981 - Interrogazione a risposta scritta circa il sostegno della Regione Emilia-Romagna alle manifestazioni sportive. A firma della Consigliera: Gibertoni

1053 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in sicurezza della strada provinciale che collega l'Alta Val Parma con il Bosco di Corniglio e Langhirano. A firma del Consigliere: Bignami

1060 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi di manutenzione degli argini del fiume Taro nei Comuni di San Secondo, Roccabianca e Sissa Trecasali e la ricostruzione del Ponte di Gramignazzo. A firma del Consigliere: Rainieri

1063 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la vendita e la commercializzazione di servizi turistici da parte di phone center e internet point. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1071 - Interrogazione a risposta scritta circa contributi regionali assegnati ad associazioni ed istituzioni culturali. A firma della Consigliera: Gibertoni

1075 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti una Azienda Faunistica Venatoria sita nei Comuni di Dovadola, Rocca San Casciano e Predappio. A firma del Consigliere: Pompignoli

1081 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a fronte della situazione causata ai castagneti dalla diffusione del "Driocosmus" (vespa cinese). A firma del Consigliere: Foti

1082 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione della "vespa del castagno". A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1083 - Interrogazione a risposta scritta, per chiedere alla Giunta se intenda intervenire con proprie risorse per mettere in sicurezza la strada provinciale Diolaguardia SP75, smottata a seguito delle piogge dell'inverno 2015. A firma del Consigliere: Bertani

1085 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se corrisponda al vero che gli spazi in disuso dell'Ospedale di Porretta Terme (BO) siano da destinarsi ad ospitare richiedenti asilo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1086 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi nei confronti degli enti preposti per ottenere l'anticipazione dei fondi "PAC" per le Aziende agricole che hanno subito danni a seguito della siccità. A firma del Consigliere: Foti

1087 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda porre in essere per ovviare ad uno squilibrio dei costi dei posti letto, considerato che ogni posto letto nell'ospedale di Cona avrebbe un costo annuale superiore di 64.00 euro rispetto alla media che si registra nelle altre Ausl della Regione. A firma del Consigliere: Foti

1094 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad un accampamento abusivo di nomadi, sito a Comacchio, presso Via Spiaggia, Lido di Volano. A firma del Consigliere: Fabbri

1096 - Interrogazione a risposta scritta per saper se corrisponde al vero l’ipotesi di nominare come Direttore del dipartimento di prevenzione unica della AUSL della Romagna il soggetto che ricopriva il ruolo di Direttore Sanitario dell’AUSL di Ravenna, dove lavorava, nello stesso periodo, la presunta “infermiera killer” accusata di aver ucciso una settantottenne con una fiala di potassio. A firma del Consigliere: Bignami

1097 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia il motivo per cui si è deciso di costituire un nuovo GAL (Gruppo di Azione Locale che promuove l'area collinare e montana romagnola) “Rimini”, considerato il rischio di una parcellizzazione e di una dispersione di risorse pubbliche, sino ad oggi attribuite al GAL “Altra Romagna” A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri

1098 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda richiamare l’attenzione dei direttori generali delle Ausl regionali ad una gestione dei piani – ferie dei dipendenti che contemperi il diritto alla ferie con il diritto alla piena assistenza dei malati. A firma del Consigliere: Foti

1100 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se sia possibile attivare delle penali nei confronti della RFI – Rete Ferroviaria Italiana, per il mancato rispetto degli standard qualitativi, da parte del Consorzio trasporti integrati che svolge attività di monitoraggio su treni e stazioni in forza di un contratto stipulato con la Regione. A firma del Consigliere: Sassi

1101 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda intervenire al fine di sbloccare positivamente la situazione tra la “Gemeaz Elior”, vincitrice della gara d’appalto per la refezione scolastica del Comune di Bologna e i sindacati Filcams-Cgil che chiedono la tutela dei posti di lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Alleva

1104 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le garanzie di sicurezza per i siti istituzionali della Regione a fronte della minaccia cibernetica così come evidenziata dalla “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2014” presentata al Parlamento. A firma del Consigliere: Foti

1106 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda assumere per una più efficace riorganizzazione del sistema emergenza/urgenza dell’ospedale di Cesena per ottenere servizi e risposte tempestivi e adeguati. A firma del Consigliere: Pompignoli

1115 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie di cronaca sull’aggiudicazione dell’appalto del servizio di refezione scolastica per il triennio 2015/2018, promosso dal comune di Cesena e che sarebbe stato vinto da una cooperativa sociale con sede legale nella provincia di Salerno. A firma del Consigliere: Pompignoli

1118 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali provvedimenti intenda assumere la Giunta per il ritardo con cui si è ripristinata l’agibilità della Scuola d’Istruzione superiore “Marcello Malpighi” di Crevalcore, danneggiata dal sisma del maggio 2012. A firma del Consigliere: Bignami

1126 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale posizione intenda esprimere la Regione in sede di Conferenza di servizi rispetto alla variazione dello strumento urbanistico del Comune di Castelvetro Piacentino. A firma del Consigliere: Foti

1129 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta quali iniziative intenda attivare per scongiurare il rischio di licenziamento di 26 lavoratori all’Artoni di Pievesestina e, più in generale, quali strategie ritenga di porre in essere per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza dei dipendenti del comparto della logistica. A firma del Consigliere: Alleva

1130 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se corrisponda al vero che in Via Gioielli a Mizzana, frazione di Ferrara, esista un accampamento abusivo di nomadi e quali iniziative la Giunta intenda intraprendere in merito. A firma del Consigliere: Fabbri

1134 - Interrogazione a risposta scritta sull’applicazione delle nuove modalità di consegna di Poste Italiane SpA ai Comuni dell’Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

1135 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche del rapporto tra attività istituzionale e attività libero professionale nelle ASL regionali. A firma del Consigliere: Bignami

1136 - Interrogazione a risposta scritta sull’appalto assegnato dal Comune di Bologna per la manutenzione e i consumi degli edifici comunali fino al 2024 e sulle iniziative da intraprendere per il rispetto della normativa anticorruzione da parte degli enti locali regionali. A firma del Consigliere: Bignami

1137 - Interrogazione a risposta scritta sull’avvio dell’iter per la fusione di tre Comuni della valle del Santerno e sugli studi di fattibilità eseguiti e da eseguire al riguardo. A firma del Consigliere: Bignami

1143 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni da intraprendere per il miglioramento e la messa in sicurezza della strada statale 412 della Val Tidone tra Piacenza e Milano. A firma del Consigliere: Foti

1144 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni della Giunta in merito alla riapertura della biglietteria ferroviaria presidiata di Castelfranco Emilia (MO). A firma del Consigliere: Foti

1145 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative da assumere in regione per la promozione e il sostegno al settore industriale del packaging, con particolare riferimento alle modalità di accesso ai finanziamenti per l’innovazione tecnologica. A firma del Consigliere: Foti

1146 - Interrogazione a risposta scritta riguardo ai controlli effettuati sull’utilizzo delle risorse da parte dei soggetti accreditati dalla Regione Emilia-Romagna a svolgere attività di formazione e sugli esiti occupazionali ottenuti. A firma del Consigliere: Foti

1147 - Interrogazione a risposta scritta sulle intenzioni circa l’inserimento della realizzazione della variante Camia alla strada provinciale n. 654R di Val Nure (PC) nel Prit 2020 (Piano Regionale Integrato dei Trasporti). A firma del Consigliere: Foti

1148 - Interrogazione a risposta scritta circa l’intenzione della Regione di costituirsi parte civile nei processi relativi a casi di aggressione sessuale verificatesi in località turistiche, con particolare riferimento a episodi avvenuti a Rimini lo scorso Ferragosto. A firma del Consigliere: Foti

1150 - Interrogazione a risposta scritta sul guasto alla rete idrica che ha interessato le sedi regionali di Viale Aldo Moro 50 e 52 nelle giornate del 20 e 21 agosto 2015. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1154 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di esecuzione dei lavori di recupero della Rocca delle Caminate a Meldola (FC), il loro costo complessivo, i tempi di completamento, la destinazione d’uso degli spazi ricavati e l’entità del relativo contributo economico da erogare alla Provincia di Forlì-Cesena. A firma del Consigliere: Foti

1156 - Interrogazione a risposta scritta sulle tariffe e i criteri di utilizzo dei biglietti TPER a due e a tre zone sulle linee di trasporto pubblico urbano ed extraurbano. A firma del Consigliere: Bignami

1157 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione dei trasporti pubblici per i lavoratori pendolari della Regione nel periodo estivo. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Liverani

1159 - Interrogazione a risposta scritta sulla presenza e la gestione di un deposito temporaneo di materiale di cantiere di fronte alla camera mortuaria dell’ospedale Marconi di Cesenatico (FC). A firma del Consigliere: Foti

1162 - Interrogazione a risposta scritta sullo stato dell'occupazione abusiva dello stabile dell'ex clinica Beretta a Bologna e sui sopralluoghi effettuati. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1164 - Interrogazione a risposta scritta sugli esiti e sui costi del servizio di bike sharing "MI MUOVO IN BICI" attivato dal Comune di San Lazzaro di Savena (BO). A firma del Consigliere: Bignami

1165 - Interrogazione a risposta scritta circa il fenomeno dell’allontanamento di migranti dalle strutture di accoglienza nelle province dell’Emilia-Romagna e sui reati commessi da migranti. A firma del Consigliere: Bignami

1171 - Interrogazione a risposta scritta riguardo alle misure di prevenzione da adottare contro il diffondersi in regione della West Nile Disease. A firma del Consigliere: Foti

1175 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative da intraprendere per il mantenimento dell’attività produttiva della società Open.Co e sull’intenzione della Giunta di riferire in merito presso le competenti Commissioni assembleari. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

1176 - Interrogazione a risposta scritta sulla promozione e l’organizzazione del progetto "Visiti l’Appenino trovi un tesoro" del GAL (Gruppo d’Azione Locale) Bologna Appennino affidata alla ditta ABC&Z snc di Bologna e sulla situazione di bilancio dello stesso GAL. A firma del Consigliere: Bignami

1180 - Interrogazione a risposta scritta riguardo all’erogazione del contributo regionale previsto per la messa in sicurezza della pista ciclabile di Viale delle Americhe a Punta Marina (RA). A firma del Consigliere: Foti

1183 - Interrogazione a risposta scritta sui criteri di riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione Adolfo Simonini di Modena e sulla sua attività. A firma della Consigliera: Gibertoni

1184 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'assegnazione di appalti pubblici di servizi e forniture, con particolare riferimento al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). A firma del Consigliere: Foti

1185 - Interrogazione a risposta scritta circa la regolamentazione delle attività di massaggio e di manipolazione del corpo. A firma del Consigliere: Foti

1186 - Interrogazione a risposta scritta circa la formazione degli "Operatori della sicurezza" ed il riconoscimento giuridico della figura dello "steward balneare". A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1187 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a tutela dei viaggiatori e del personale operante nel trasporto ferroviario. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1189 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere l'imprenditoria giovanile. A firma del Consigliere: Foti

1191 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento di servizi riguardanti profughi, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

1194 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i tempi di percorrenza relativi alla tratta ferroviaria Reggio Emilia-Bologna. A firma del Consigliere: Foti

1196 - Interrogazione a risposta scritta circa la sicurezza degli edifici scolastici regionali, con particolare riferimento ai relativi certificati di agibilità. A firma del Consigliere: Torri

1198 - Interrogazione a risposta scritta circa il recupero e la valorizzazione dell'ex giardino Alberghetti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1200 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere sicuri gli edifici scolastici ed ottenere le relative certificazioni. A firma del Consigliere: Foti

1201 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la gestione dei servizi sociali relativi ad alcuni Comuni della Provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Foti

1204 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere relativamente al settore della cooperazione. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

1210 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa riguardante i bambini iscritti agli asili nido ed alle scuole materne di Bologna, con particolare riferimento all'estensione al partner, tramite autocertificazione, dei diritti del genitore biologico. A firma del Consigliere: Foti

1211 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di assegnazione degli appalti con particolare riguardo a quelli relativi all'accoglienza dei migranti ed alla situazione esistente a Ferrara. A firma del Consigliere: Bignami

1213 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare al fine di dar corso alla ristrutturazione ed alla manutenzione delle opere storiche presenti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Delmonte

1214 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano i risultati delle più recenti ricerche in materia di vulnerabilità ai nitrati condotti sul territorio ferrarese e quali proposte la Regione abbia presentato al Ministero dell'Ambiente e dell'Agricoltura. A firma del Consigliere: Pettazzoni

1218 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda assumere iniziative volte alla pubblicazione, sul sito internet della Regione, dell'elenco dei soggetti pubblici e privati affidatari dei servizi di accoglienza dei "richiedenti asilo". A firma del Consigliere: Foti

1219 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative intenda assumere la Giunta per risolvere il mancato contributo "regionale" dei 300 euro mensili da parte del Governo ad alcuni tirocinanti inseriti nel Piano "Garanzia Giovani". A firma del Consigliere: Foti

1220 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi riguardanti il Museo Guatelli di Collecchio e l'utilizzazione dello stesso. A firma del Consigliere: Bignami

1221 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a seguito del maltempo che ha colpito le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara in data 5 settembre 2015. A firma del Consigliere: Foti

1227 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure e la situazione relative all’attuazione del progetto "Garanzia Giovani". A firma del Consigliere: Pompignoli

1230 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura dell'Ufficio postale di Casoni di Luzzara (RE). A firma del Consigliere: Torri

1246 - Interrogazione a risposta scritta circa il prolungamento della linea urbana n. 6, che parte dall'Ospedale di Cona, fino a Vigarano Mainarda. A firma del Consigliere: Pettazzoni

1256 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e controlli riguardanti un forno sito nel Parco Talon di Casalecchio di Reno. A firma del Consigliere: Bignami

1280 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione del Trasporto Pubblico Locale a Modena, Reggio Emilia e Piacenza, con particolare riferimento alla società SETA. A firma del Consigliere: Foti

1304 - Interrogazione a risposta scritta circa la riqualificazione della stazione ferroviaria di Montecchio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

1306 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti il trasporto tramite autobus nella tratta Cento-Finale Emilia, con particolare riferimento alla tutela dei pendolari e dei lavoratori. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni, Bargi

1331 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti il sovraffollamento degli autobus nella tratta Mesola-Codigoro-Comacchio-Ravenna. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni, Liverani

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 24/09/2015 al 15/10/2015:

 

DPGR N. 175 DEL 28/09/2015

Designazione di un componente effettivo e di un componente supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti della Camera di Commercio di Forlì - Cesena.

DPGR N. 176 DEL 28/09/2015

Designazione dell'Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità a Componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della shoah".

DPGR N. 183 DEL 13/10/2015

Nomina del Presidente, del Presidente onorario e dei Componenti dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna

(Comunicazione n. 18 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2015/1971 del 19/10/2015)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Saliera

Rancan - Torri

 

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