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43.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDI DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 1284

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (17)

(Continuazione esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 1285

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (18)

(Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 1284/1 oggetto 1476 - Dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 1284/2 oggetto 1477 - Dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 1284/3 oggetto 1478 - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 1285/1 oggetto 1479 - Dichiarazioni di voto e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

POLI (PD)

BERTANI (M5S)

TARUFFI (SEL)

BERTANI (M5S)

TARUFFI (SEL)

POLI (PD)

BERTANI (M5S)

LORI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

POLI (PD)

FOTI (FdI)

FOTI (FdI)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SEL)

POLI (PD)

PICCININI (M5S)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

SENSOLI (M5S)

FABBRI (LN)

PICCININI (M5S)

CALIANDRO (PD)

TARUFFI (SEL)

ALLEVA (Altra ER)

FOTI (FdI)

BIGNAMI (FI)

PRESIDENTE (Soncini)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

 

Inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Soncini)

CALIANDRO (PD)

 

OGGETTO 1003

Delibera: «Modifica alla delibera consiliare n. 1253 del 23 settembre 1999 “Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell’art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14” ai fini della semplificazione dei provvedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita.» (Proposta della Giunta regionale in data 20 luglio 2015, n. 943) (35)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 1003/1 oggetto 1483 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

BAGNARI (PD)

DELMONTE (LN)

TARUFFI (SEL)

SENSOLI (M5S)

FOTI (FdI)

SERRI (PD)

CORSINI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 402

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Modifica della L.R. 7 febbraio 2013 n. 1» A firma del Consigliere: Bignami

(Discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 402/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

BIGNAMI, relatore

POLI (PD)

 

OGGETTO 582

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Integrazioni alla Legge Regionale 21 dicembre 2012, n. 15 "Norme in materia di tributi regionali"» A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 582/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 1470 - Ritiro)

OGGETTO 1474

Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'adozione di provvedimenti premiali per incentivare l'uso di auto pulite e la rottamazione dei veicoli più vecchi, non ecologici, e a valutare l'adozione di provvedimenti volti a disporre un regime di tassazione agevolato per le auto a metano, GPL e auto elettriche. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Marchetti Daniele, Cardinali, Caliandro, Fabbri, Taruffi, Torri

(Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

MARCHETTI Daniele, relatore

PRESIDENTE (Rainieri)

CARDINALI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 1240

Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo schema di Regolamento recante "Modifiche del Regolamento regionale 28 dicembre 2009 n. 3", in materia di attività di noleggio di autobus con conducente.» (36)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

DELMONTE (LN)

RONTINI (PD)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

DELMONTE (LN)

RONTINI (PD)

 

OGGETTO 1047

Delibera: «Legge regionale 19 agosto 1996, n. 30. Approvazione di modifiche procedurali per i programmi speciali d'area.» (Proposta della Giunta regionale in data 27 luglio 2015, n. 1011) (37)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

MOLINARI (PD)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 1132

Delibera: «Alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l'imprenditorialità. Piano Triennale Integrato Fondo Sociale Europeo, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.» (Proposta della Giunta regionale in data 6 agosto 2015, n. 1181) (38)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

RAINIERI (LN)

SERRI (PD)

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 1271

Delibera: «Legge regionale 8 agosto 2001, n. 26 "Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999, n. 10" - Approvazione indirizzi regionali per il diritto allo studio per il triennio relativo agli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19.» (Proposta della Giunta regionale in data 14 settembre 2015, n. 1299) (39)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 1271/1 oggetto 1484 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

BERTANI (M5S)

RANCAN (LN)

MARCHETTI Francesca (PD)

TORRI (SEL)

BIANCHI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 1272

Delibera: «Indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica, aa.ss. 2016/17 e seguenti.» (Proposta della Giunta regionale in data 14 settembre 2015, n. 1300) (40)

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

MARCHETTI Francesca (PD)

 

OGGETTO 1356

Delibera: «Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (Legge regionale 24 marzo 2000, n. 18). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017.» (Proposta della Giunta regionale in data 28 settembre 2015, n. 1397) (41)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Soncini)

PRODI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 962

Relazione, per gli anni 2010-2014, dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 12, comma 4 bis, della L.R. 29/95.

(Discussione)

PRESIDENTE (Saliera)

PARUOLO (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 1284 - 1285 - 1483 - 1003

Emendamenti oggetti 1284 - 1285 - 1477

Ordini del giorno “Non passaggio all’esame degli articoli” oggetti 402/1 - 582/1

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,50

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la quarantatreesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

 

OGGETTO 1284

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (17)

(Continuazione esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 1285

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017» (18)

(Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 1284/1 oggetto 1476 - Dichiarazioni di voto e reiezione)

(Ordine del giorno 1284/2 oggetto 1477 - Dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 1284/3 oggetto 1478 - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno 1285/1 oggetto 1479 - Dichiarazioni di voto e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Riprendiamo i nostri lavori. Siamo all’esame dell’articolato dell’oggetto 1284.

Nomino scrutatori i consiglieri Serri, Cardinali e Bargi. 

Metto in discussione l’art. 9.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo le dichiarazioni di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 9 è approvato.

Metto in discussione l’art. 10.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessuno consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo le dichiarazioni di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 10 è approvato.

Metto in discussione l’emendamento 2, a firma del consigliere Foti, istitutivo di un nuovo articolo.

È aperto il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Non vorrei disturbare gli assenti assessori, né il presidente Bonaccini, però, penso che questo emendamento sia in linea con il principio di sobrietà. Infatti, l'emendamento molto semplicemente prevede che la partecipazione a consulte, tavoli, osservatori e forum, o ad organi collegiati, comunque denominati, istituiti dalla Regione Emilia-Romagna, non comporta oneri a carico dell’Ente.

Parimenti, poiché ve ne possono essere alcuni particolarmente meritori – quindi questa è una norma di carattere generale –, il comma 3 prevede che eventuali deroghe possono essere stabilite con provvedimento della Giunta regionale, che peraltro ne spieghi le ragioni. Mi pare che sia un emendamento molto sobrio, in linea con quel principio di sobrietà più volte richiamato, ma poco praticato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Siamo in dibattito generale sull'emendamento 2, a firma del consigliere Foti, che propone l'istituzione di un nuovo articolo.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 2 a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in discussione l'emendamento 5, a firma del consigliere Bertani, istitutivo di un nuovo articolo.

È aperto il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Le polizie provinciali – diceva un ordine del giorno approvato sempre da questa Assemblea, ma ormai temo che gli ordini del giorno lascino il tempo che trovano – esercitano, nell'ambito del territorio della provincia da cui dipendono, una nutrita serie di funzioni istituzionali e compiti operativi legati soprattutto alla tutela dell'ambiente e del territorio. Lo stesso ordine del giorno diceva anche che questa Assemblea impegnava la Giunta a promuovere un processo di riorganizzazione della polizia provinciale più confacente alle caratteristiche della stessa e capace di giovarsi al meglio delle peculiari competenze da questa maturate e di realizzare una riallocazione del personale attualmente impegnato (nella polizia provinciale) capace di assicurare prioritariamente la valorizzazione delle specifiche competenze, per garantire la continuità dell'esercizio delle funzioni finora svolte.

Invece, che cosa sta succedendo? Sta succedendo che rischiamo – come dicevamo stamattina con riferimento all'acqua di Rimini – di lasciar passare il tempo aspettando che le soluzioni deleterie arrivino da sole. Infatti, se noi aspettiamo il 31 ottobre di quest'anno, che cosa succede? Succede che la polizia provinciale viene smembrate e ricollocata presso i comuni, non più a fare i controlli ambientali.

L'assessore, che purtroppo in questo momento non è presente in aula, in commissione ha detto che hanno in mente di fare qualche cosa, ma questo “qualche cosa” ci ha spaventato alquanto, perché si parlava di assegnare – per potere assegnare i fondi alla province – alla polizia provinciale dei compiti amministrativi, ma a noi la polizia provinciale interessa in quanto si occupa di fare i controlli ambientali.

Ora, nell’ambito di un quadro in cui stiamo intaccando anche il valore del Corpo Forestale dello Stato, perché andiamo a spostare anche loro, ci chiediamo chi si occuperà dei controlli ambientali, ittici e venatori nella nostra Regione.

Pertanto, con quest'emendamento chiediamo che la Regione si assuma l'incarico della gestione della polizia provinciale, come Polizia Ambientale, proprio per non lasciare scoperto questo campo.

Ovviamente, noi non siamo qui a fare i sindacalisti della polizia provinciale, che ha già i propri sindacati, perché sicuramente all'interno della polizia provinciale, nelle varie zone, ci sono delle eccellenze, così come ci sono anche degli utilizzi del corpo non sempre adeguati, nel senso che, secondo noi, l’utilizzo della polizia provinciale per fare le multe sulle strade provinciali (per fare cassa) non è certamente il più adeguato. Noi vogliamo avere un corpo regionale che sia in grado di effettuare un servizio a difesa dell'ambiente e nel campo ittico e venatorio.

Peraltro, qualche mese fa abbiamo approvato una risoluzione sui predoni del Po: se non ci sarà più la polizia provinciale, sono curioso di sapere chi andrà a fare i controlli.

Se bocciate questo emendamento, preannuncio che abbiamo già pronto un progetto di legge, che spero vada al più presto in commissione. Speriamo anche di capire che cosa ha intenzione di fare in tal senso l'assessore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Poli. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente.

Intervengo, più che per rispondere, per interloquire con il consigliere Bertani. In commissione l'assessore al bilancio ha spiegato bene quale sia l'orientamento della Regione con riferimento ai corpi di polizia provinciale, ribadendolo anche questa mattina in aula, quindi non riprendo le questioni sollevate, perché è intenzione della Regione mantenere l'unitarietà del corpo di polizia provinciale.

Preannuncio che noi voteremo contro quest’emendamento, sottolineando che sta diventando un po’ stucchevole il fatto che, quando gli organi di polizia – siano essi di polizia provinciale o di polizia municipale – fanno le sanzioni, si dica che lo fanno per fare cassa e non per punire chi commette le infrazioni, altrimenti dovremmo dare una pacca sulla spalla a tutti, salutarli e dire “arrivederci e grazie”.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Ringrazio il collega Poli per le precisazioni, ma noi, che ovviamente amiamo molto la legalità, sicuramente non diciamo che le multe non vanno fatte, ma ribadiamo che la polizia, municipale o provinciale che sia, ha sempre due compiti, uno repressivo ed uno educativo. Purtroppo, spesso succede che, nell'ambito del compito repressivo, non solo nelle province ma anche nei comuni, siano stati commessi degli abusi proprio per fare cassa. Questo succede. Ovviamente lo scopo repressivo e lo scopo educativo delle polizie rimangono tutti ed hanno per noi grande, grande importanza.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

In effetti sulla polizia provinciale abbiamo discusso molto, anche stamattina. Ora, credo che le parole dell'assessore Petitti siano state positive, però, nello specifico, ci troviamo d'accordo con l'impostazione dell'emendamento presentato dal gruppo del Movimento 5 Stelle, quindi voteremo a favore di tale emendamento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessuno consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo le dichiarazioni di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Bertani, istitutivo di un nuovo articolo.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in discussione l'articolo 11.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo le dichiarazioni di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 11 è approvato.

Metto in discussione l'emendamento 8, a firma del consigliere Bertani, istitutivo di un nuovo articolo.

È aperto il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Abbiamo fatto importanti interventi sul risparmio dei costi e, visto che anche oggi si parlava di rimborsi di viaggio, ci sembra opportuno introdurre alcune precisazioni per quanto riguarda i trasferimenti per tutte le missioni, in Italia all'estero, sia dei consiglieri sia dei componenti della Giunta.

Con questo emendamento chiediamo che, quando si fa un viaggio in treno o in aereo, come peraltro prescritto da alcune indicazioni europee poi recepite dall’Italia, si utilizzi prioritariamente la seconda classe o la cosiddetta economy class. Quindi chiediamo, per i trasferimenti ferroviari e per rimborsi di viaggi aerei, che il riferimento sia l'economy class, ad esclusione di voli aerei che comportino una durata superiore alle 4 ore. Qualora il consigliere, o il componete della Giunta, produca una richiesta di rimborso spese di missione, gli sarà rimborsato il prezzo dell'economy class o quello della classe superiore solo nel caso in cui dimostri che non era possibile ottenere la seconda classe.

Secondo noi, anche questo è un segnale che possiamo dare per quanto riguarda i risparmi che possiamo ottenere, che non comporta particolari disagi per i consiglieri e per i membri della Giunta.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Intervengo per annunciare il voto favorevole da parte del nostro gruppo all'emendamento in esame.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Poli. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente.

Intervengo per annunciare il voto contrario all'emendamento presentato dal gruppo del Movimento 5 Stelle, per una semplice ragione: abbiamo approvato una legge, come diceva il Presidente pochi minuti fa, purtroppo non ancora imitata in Italia. Credo attenga al senso di responsabilità degli amministratori, dei consiglieri regionali, degli assessori e del Presidente, rispettare queste condizioni con la stessa sensibilità che abbiamo dimostrato tutti nell'approvare la legge con voto unanime.

Pertanto, credo che non sia necessario approvare quest’emendamento, perché il comportamento di ognuno di noi sarà esattamente rispettoso dei principi di sobrietà che il Presidente annunciava.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Intervengo per chiedere la votazione dell’emendamento mediante dispositivo elettronico e per dire che sicuramente ci fidiamo del buonsenso dei consiglieri e dei componenti della Giunta, basterà verificare, alla fine dell'anno e nei prossimi anni, se questa volontà sia stata realizzata. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 8 istitutivo di un nuovo articolo, a firma del consigliere Bertani, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

17

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

Ha chiesto di intervenire la consigliera Lori. Ne ha facoltà.

 

LORI: Grazie, presidente. Intervengo per segnalare che il dispositivo non funziona e che pertanto non ho potuto esprimere il mio voto contrario, che dichiaro in questa sede.

 

PRESIDENTE (Soncini): Ne prendiamo atto, consigliera Lori.

L'emendamento 8 è respinto.

Metto in discussione l'art. 12.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo le dichiarazioni di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 12 è approvato.

Passiamo adesso all’esame dell’articolato della legge di assestamento di bilancio di cui all’oggetto 1285. Metto in discussione l'emendamento 1, a firma del consigliere Foti, che incide sulle tabelle.

Sull'ordine dei lavori, ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Chiedo di sapere quando discuteremo e voteremo gli ordini del giorno collegati. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere Bertani, dopo l'esame dell'articolato della legge di assestamento di bilancio, passeremo alle dichiarazioni di voto congiunte sulle due leggi e sui quattro ordini del giorno ad esse collegati.

Torniamo all'esame dell'articolato. Siamo all'emendamento 1, a firma del consigliere Foti, che insiste su una tabella.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Sicuramente questo ed il successivo emendamento saranno approvati dalla maggioranza, in quanto si tratta di due emendamenti che vanno nel senso della sobrietà, infatti, uno prevede di tagliare 115 mila euro di attività di comunicazione della Giunta per trasferirli ad azioni per il miglioramento dell'attività del personale regionale; l'altro – illustro anche l'emendamento 2 – prevede di tagliare 440 mila euro di spese per convegni, congressi e manifestazioni di rappresentanza, anche perché, tutto sommato, mi sembra abbastanza difficile spendere 440 mila euro in due mesi, per trasferirli ugualmente ad azioni per il miglioramento dell'attività del personale.

È un’occasione d'oro, anzi è un’occasione d'oro bis perché quella precedente l'avete sprecata, per dimostrare la vostra sobrietà.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Poli. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente.

Per dire che sicuramente il consigliere Foti si sbaglia su come voterà la maggioranza su quest’emendamento. Abbiamo già argomentato in commissione le ragioni per cui voteremo contro quest'emendamento, quindi non le riprendo in questa sede.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Chiedo che la votazione abbia luogo mediane dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire in sede di dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 1, a firma del consigliere Foti, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

15

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 1 è respinto.

Il consigliere Foti chiede che anche la votazione dell'emendamento 2 abbia luogo mediante dispositivo elettronico. Metto in discussione l'emendamento 2 a firma del consigliere Foti.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire in sede di dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 2, a firma del consigliere Foti, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

14

Contrari

 

26

Astenuti

 

--

 

L'emendamento 2 è respinto.

Passiamo all'emendamento 3 a firma del consigliere Foti.

È aperto il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Molto velocemente illustro sia l'emendamento 3 sia l'emendamento 4, che sono due emendamenti per i quali viene ovviamente rimpinguato il capitolo a favore dell'organizzazione del sistema di Protezione civile per un totale di 2 milioni di euro. Vengono sottratti 200 mila euro, a pareggio, per quanto riguarda la legge relativa alle minoranze nomadi dell’Emilia-Romagna, e 1 milione 700 mila euro per quanto riguarda l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati.

È un modo per dimostrare solidarietà concreta nei confronti dei cittadini italiani attanagliati dal problema dell'assetto idrogeologico, che attualmente si dimostra essere molto precario.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 3 a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in discussione l'emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 4 a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 4 è respinto.

Metto in discussione l'emendamento 8, a firma del consigliere Bertani.

È aperto il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Con questo emendamento torniamo a parlare della discarica Razzaboni, chiedendo che vengano spostate le risorse ead un’opera che, a nostro avviso, è notoriamente inutile, ossia il People Mover, che vede imputati illustri a processo. Anche quest'occasione è utile per ribadire che quell'opera va formata, quantomeno a titolo precauzionale, finalizzando quei fondi ad interventi che ormai sono diventati urgenti, quali la bonifica del sito ex Razzaboni.

Parliamo di bonifica perché non è vero che la normativa non impone all'ente pubblico di bonificare, ma impone solo che non vi sia rischio per la salute pubblica, come è stato detto dai funzionari della Regione ad un Consiglio comunale aperto. È vero invece che la Commissione europea esige non solo di chiudere o di mettere in sicurezza le discariche, ma anche di bonificarle. Peccato, però, che ad oggi non sappiamo neanche quanto sia inquinato il terreno, né lo sapremo finché non porteremo via tutti i cumuli, compresi i 20 mila metri cubi di fanghi tossici. E ritorniamo al punto di partenza: bisogna stanziare i soldi a bilancio per permettere al Comune di espropriare il terreno. Lo diciamo soltanto da marzo, nel frattempo la prima multa semestrale, che ci era stato assicurato che non sarebbe arrivata, è arrivata. Sono proprio curiosa di vedere quali documenti fornirete al Ministero per attestare che il sito non produce più effetti dannosi per l'uomo e per l'ambiente, perché se anche fosse vera la teoria secondo la quale sarebbe sufficiente che il rischio per la salute pubblica fosse azzerato, insistendo sul fatto che l'area Mise è messa in sicurezza perché coperta 8 anni fa con una geomembrana, che peraltro ha manifestato diversi problemi di tenuta, ricordo per l'ennesima volta che già nel 2007, durante la conferenza di servizi, ARPA, riferendosi proprio all'utilizzo della geomembrana, disse: “si tenga presente la limitata durata dello stoccaggio, trattandosi di messa in sicurezza di emergenza – di emergenza! – perché una tale soluzione non può dare garanzie nel tempo di mancata diffusione degli inquinanti e non può essere considerata una soluzione definitiva”. Ebbene, dal 2007 ad oggi non è cambiato assolutamente nulla. Se a questo si aggiunge il fatto che la discarica ex Razzaboni si trova in un’area potenzialmente esondabile, appare chiaro che il rischio per la salute dei cittadini esiste e a non vederlo siete solo voi.

Per tornare al finanziamento, sappiamo della possibilità che il Ministero inserisse il costo dell'intervento nella legge di stabilità. Mi dispiace che non sia presente in aula l'assessore, perché avrei voluto delle rassicurazioni in tal senso: visto che la legge stabilità è stata approvata dal Governo, mi piacerebbe sapere se questi soldi sono stati effettivamente stanziati o meno.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Per preannunciare il voto favorevole da parte del nostro gruppo all'emendamento in esame.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Ricordo che siamo in dibattito generale sull'emendamento 8, a firma del consigliere Bertani.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Poli. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente.

Per annunciare il voto contrario a quest’emendamento, ma anche per dire che credo che l'assessore Gazzolo, che in questo momento non è presente, abbia risposto come minimo cinque volte con riferimento al tema testé sollevato dalla consigliera Piccinini, dando, sia in aula sia in commissione, tutte le spiegazioni possibili. Poi, è chiaro che le convinzioni di ognuno di noi è bene che restino salde e, forse, chi la dura la vince, però, mi pare che a quest'argomento sia stato dedicato il tempo utile e necessario per approfondirne tutti gli aspetti, e che l'assessore abbia a più riprese chiarito quale sia stato il percorso compiuto dalla nostra Regione, un percorso di grande attenzione a questa situazione.

Pertanto, il gruppo del Partito Democratico voterà contro quest’emendamento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Io direi che, dopo 15 anni, vorremmo avere delle certezze, non solo parole. A tal proposito, chiedo se i fondi siano stati effettivamente stanziati, come promesso dal Governo. Visto che da un anno e mezzo ci promette questi soldi, noi non li stanziamo, loro non li stanziano, vorrei semplicemente avere delle conferme.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 8 a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 8 è respinto.

Passiamo agli articoli. Metto in discussione l'art. 1 dell'oggetto 1285.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 1 è approvato.

Metto in discussione l'art. 2.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 2 è approvato.

Metto in discussione l'art. 3.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 3 è approvato.

Metto in discussione l'art. 4.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 4 è approvato.

Metto in discussione l'art. 5.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 5 è approvato.

Metto in discussione l'art. 6.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 6 è approvato.

Metto in discussione l'art. 7.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 7 è approvato.

Metto in discussione l'art. 8.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 8 è approvato.

Metto in discussione l'emendamento 7, a firma del consigliere Bertani, istitutivo di un nuovo articolo.

È aperto il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Mi dispiace per il consigliere Poli, siamo alquanto ripetitivi, ma cerchiamo di lottare con i pochi mezzi a nostra disposizione per le cose in cui crediamo, tra cui il fondo regionale per il microcredito. All'inizio dell'anno, abbiamo approvato un ordine del giorno condiviso da tutta l'Assemblea, cionondimeno questo capitolo non è stato ancora aperto. Aprire un capitolo a noi non sembra una cosa impossibile, aprire un capitolo in un bilancio, magari il regolamento lo facciamo dopo, ma aprire un capitolo a noi non sembra un’operazione impossibile. Chiediamo che tale capitolo venga aperto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessuno avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 7, a firma del consigliere Bertani, istitutivo di un nuovo articolo.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 7 è respinto.

Metto in discussione l'art. 9, su cui insiste l'emendamento 11 a firma del consigliere Bertani.

È aperto il dibattito generale congiunto su articolo ed emendamento.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

In un unico intervento, illustro gli emendamenti 9, 10 e 11, che insistono sugli articoli 9, 10 e 11, articoli con cui stanziamo dei fondi per l'emergenza abitativa, per il sostegno alle imprese di allevamento di mitili e per la digitalizzazione delle sale cinematografiche, chiediamo che il metodo con cui vengono stanziati questi fondi passi in commissione, quindi chiediamo di aggiungere in ognuno di questi articoli “previo parere delle competenti commissioni assembleari”. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Siamo in dibattito generale congiunto su emendamento ed articolo. Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 11 a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 11 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 9 è approvato.

Metto in discussione l'art. 10, su cui insiste l'emendamento 10 a firma del consigliere Bertani.

È aperto il dibattito generale congiunto su art. 10 ed emendamento 10. Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto congiunta.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 10 a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 10 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 10 è approvato.

Metto in discussione l'art. 11 su cui insistono l'emendamento 9 a firma del consigliere Bertani e l'emendamento 5 a firma del consigliere Foti.

È aperto il dibattito generale congiunto su emendamenti ed articolo.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 9 a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 9 è respinto.

Metto in votazione per alzata di mano l'emendamento 5 a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 11 è approvato.

Metto in discussione l'art. 12, con riferimento al quale comunico che è stato ritirato l'emendamento 6 a firma del consigliere Foti. È aperto il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente.

Ho ritirato l'emendamento relativo al processo “Aemilia” per evitare che fosse oggetto di strumentalizzazioni. Ribadisco che - indipendentemente dalla decisione della Giunta regionale di stanziare (per il momento, io dico, perché poi non basteranno) 750 mila euro per la celebrazione dell'udienza preliminare, perché il processo si terrà a Reggio Emilia, così come vuole la legge - ritengo che sia vergognoso che lo Stato non adempia i propri doveri, perché i temi di giustizia sono temi dello Stato e non della Regione. Dopodiché, ero e rimango convinto che la Regione potesse e dovesse dare un contributo, ma un contributo di tale entità, a mio avviso, rappresenta comunque un passo indietro dello Stato centrale, che dimostra totale indifferenza rispetto ad una questione che, invece, è di fondamentale importanza.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Siamo in dibattito generale sull'art. 12.

Nessun altro consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 12 è approvato.

Metto in discussione l'art. 13.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 13 è approvato.

Metto in discussione l'art. 14.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 14 è approvato.

Metto in discussione l'art. 15.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 15 è approvato.

Metto in discussione l'art. 16.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 16 è approvato.

Metto in discussione l'art. 17.

È aperto il dibattito generale.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Nessun consigliere avendo chiesto di intervenire, chiudo la dichiarazione di voto e metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 17 è approvato.

Colleghi, passiamo alle dichiarazioni di voto finali congiunte sull’oggetto 1284 e sull’oggetto 1285 e sui quattro ordini del giorno, di cui tre insistono sull’oggetto 1284, uno a firma dei consiglieri Sassi e Bertani, il secondo a firma del consigliere Bertani, su cui insistono cinque proposte di emendamento a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani, il terzo a firma dei consiglieri Caliandro e Zoffoli; sull'oggetto 1285 insiste un ordine del giorno a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi.

È aperta la dichiarazione di voto congiunta.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Noi voteremo in maniera contraria per le motivazioni che hanno già dettagliato i miei colleghi presentando gli emendamenti e gli ordini del giorno. Pertanto, non mi ripeterò con riferimento alla questione delle slot-machine, né su quella della polizia provinciale e quant’altro.

Secondo noi, si poteva fare meglio. In tal senso, mi riferisco alle parole utilizzate dal Presidente quando parlava di “lotta alla povertà con un sostegno economico supportato da un percorso di integrazione socio-lavorativa”. Vorrei ricordare all'Assemblea che si chiama “reddito di cittadinanza”, un progetto di legge che noi abbiamo già depositato da tempo e che aspettiamo venga discusso. E questa è già una prima motivazione.

Ma veniamo alla questione dei risparmi sui costi della politica, che è anch’essa una nostra battaglia ingaggiata già in campagna elettorale. Sono già due anni che i nostri parlamentari si riducono in maniera autonoma lo stipendio, e – guada caso! – 5000 euro lordi era proprio la cifra che avevamo dichiarato in campagna elettorale. Dopodiché, se vogliamo parlare di meriti, perché qui chiaramente avete la maggioranza, allora il merito è vostro semplicemente perché avete i numeri per poterla votare, ma riconosceteci almeno il merito della proposta.

Oltre alle nuove leggi sullo sport e sul turismo, di cui si parlava, vorrei ricordare alla Giunta che da mesi siamo in attesa del Piano di riordino ospedaliero, che l'assessore Venturi avrebbe dovuto presentare a metà ottobre in commissione e che ancora non ha presentato, perché pare sia troppo impegnato con il suo nuovo incarico di ministro delle regioni per quanto riguarda la sanità.

Ebbene, noi siamo ancora in attesa, nel frattempo, però, il Presidente dichiara che addirittura aprirà nuovi ospedali, allora mi domando per quale motivo da mesi stia girando per l'Emilia-Romagna a rassicurare i cittadini che temono depotenziamenti; allo stesso tempo, visto che non esiste un piano di riordino messo nero su bianco, vorremmo capire secondo quali presupposti il Presidente faccia le suddette dichiarazioni. Esiste già e non vogliono portarlo in commissione? Non esiste?

In ogni caso, tutto ciò va ad incidere chiaramente sugli assestamenti e sulle cifre che girano a bilancio, nell'assestamento e in quello che a breve diventerà il bilancio previsionale.

Pertanto, per quanto ci riguarda, già oggi si poteva fare di più e meglio, quindi voteremo in maniera contraria.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente.

Solo due piccole osservazioni. Innanzitutto, come avevo preannunciato nel mio intervento iniziale, il nostro voto sarà contrario a quest’assestamento di bilancio. Mi dispiace che non sia presente il Presidente Bonaccini, comunque mi fa piacere vederlo così animato dopo i nostri interventi, perché in questo modo può dimostrare la sua ars oratoria sui temi che vengono trattati nell’ambito di quest’assestamento, ma più in generale un po' su tutto.

Ma vorrei riprendere alcuni punti del mio precedente intervento, rispetto ai quali, sollecitato dal Presidente, vorrei fare alcune puntualizzazioni, anche se devo dire che il Presidente ha evitato molto bene alcuni temi, come quello della parte sociale sull’immigrazione e come quello del terremoto. Che io sappia, il Presidente Bonaccini dovrebbe essere ancora il commissario straordinario per la gestione del sisma, ma da questo punto di vista non ho visto un grande intervento. Peraltro, oggi, si è verificata una scossa di 3.5 nella zona tra Cento e Mirandola, dove molti terremotati aspettano ancora la ricostruzione. Quindi, a mio avviso, bisognerebbe cercare di agevolare sempre di più questo tema. Per quanto ci riguarda, gli ulteriori 7 milioni di euro messi a disposizione della Regione sono sicuramente importanti, però dobbiamo cercare di fare qualcosa di più, quindi vorremmo sentire il Presidente un po' più “sul prezzo”, da questo punto di vista.

Per quanto riguarda i costi della politica, è vero, quest’Amministrazione regionale ha tagliato le indennità dei consiglieri, grazie anche ad un emendamento presentato dal gruppo della Lega Nord, nella fattispecie dal consigliere Bargi, in commissione, che è stato accettato unanimemente dai consiglieri regionali, però, quando parliamo di costi della politica, parliamo anche dei costi dei dirigenti. Ebbene, è stata pubblicata dai quotidiani regionali, e non solo, la sfilza dei dirigenti che ci sono e che hanno avuto il bonus. Si parla di oltre 160 dirigenti, dirigenti che, peraltro, in alcuni casi, non dirigono nessuno, il che è molto strano. Per esempio, nel gabinetto del Presidente della Giunta ci sono due dirigenti, peccato che se si va a cliccare sui loro nomi si vede come abbiano ricevuto il bonus massimo, ma anche come sotto di loro non abbiano nessuno da dirigere. Abbiamo dei dirigenti che hanno una nomina del tipo “valorizzazione dei ‘giacimenti informativi’ disponibili in un’ottica integrata riferita agli obiettivi di sviluppo sostenibile della programmazione”. Questo è l'obiettivo di servizio che un dirigente ha avuto ottenendo il massimo, laddove quando dico “massimo” voglio dire decine di migliaia di euro di bonus.

Ebbene, se effettivamente ci sarà una direzione da prendere sarà quella del taglio dei costi di un sottobosco politico che continua ad essere mantenuto. A nostro avviso, è giusto tagliare i costi direttamente imputabili al Consiglio e alla Giunta, così come per noi sarebbe stato giusto che l'assessore Venturi si tagliasse non l'indennità di carica da assessore, ma l'incarico da dirigente che gli dà l'opportunità di essere retribuito ancora di più. Secondo me, è con questa logica ed in quest'ottica che si deve andare avanti.

Lavoro. Siamo nel 2015 ed i dati non sono così confortanti come ci viene detto dal Presidente nella sua relazione. Prima dicevo di alcuni segni negativi per quanto riguarda l'export emiliano. Vedremo i risultati di questo patto per il lavoro, che ovviamente è auspicabile che vada avanti, ma non credo sia risolutivo, se a livello nazionale non si lavorerà in termini di fiscalità sulle imprese. Si deve smettere di parlare solo ed esclusivamente di contrattualistica, bisogna cominciare a parlare anche di fiscalità: se non abbassiamo le tasse a carico delle nostre imprese, esse chiuderanno.

Non so quale sia la dimensione in cui vive questa Giunta, so solo che basta uscire da questa porta – peraltro domani, 21 ottobre 2015, è il “Ritorno al Futuro Day” – per vedere che siamo messi peggio di quarant'anni fa – è di allora il film –, e basta avere un minimo di buonsenso per capire che non si crea occupazione e lavoro soltanto con le carte, ma che bisogna incidere veramente sulla tassazione delle imprese.

Per quanto riguarda il PSR, di cui si parlava prima, sono anni ormai che gli agricoltori aspettano questo piano, un piano fortemente atteso. Peraltro, alcune aziende dall'approvazione del Piano ad oggi sono fallite. Ci aspettavamo che venisse introdotto il principio della retroattività della partita Iva sul bando per i giovani agricoltori, cosa che non è capitata. Speriamo che negli altri bandi sia consentito anche a chi ha aperto la partita Iva prima del bando l'accesso ai contributi e ai finanziamenti di questi anni.

Per quanto riguarda la sanità, ci siamo già espressi prima. È in questo settore che, secondo me, manca una linea coerente di programmazione, nel senso che tagliamo, cerchiamo di riorganizzare, nel bene e nel male, però basta guardare la rassegna stampa dell'assessore Venturi, che gira su tutti i nostri territori, dall'Asl Romagna fino a Piacenza, per vedere che dove passa sembra che debba riaprire un ospedale. A nostro avviso, non è giusto nei confronti dei cittadini emiliano-romagnoli che in quest’aula si operino dei tagli, salvo andare in giro e fare promesse che difficilmente saranno mantenute.

Per quanto riguarda l'ambiente, anche noi siamo ovviamente favorevoli ad una razionalizzazione del traffico di viabilità. Tuttavia, non capiamo quello che è stato fatto – come peraltro diceva giustamente anche il Presidente Bonaccini – sulla manovra del piano dell'aria. Questo piano coinvolge tutti i centri abitati superiori ai 50 mila abitanti, praticamente quasi h24, sugli Euro 3, quindi una macchina su quattro, un camioncino di un artigiano su quattro, un pulmino su quattro, viene colpita. Ci saremmo aspettati che una manovra così drastica per l'ambiente venisse accompagnata da un aiuto e da una certa tolleranza per chi effettivamente possiede ancora dei mezzi di trasporto così obsoleti. A tale scopo, abbiamo presentato un progetto di legge in materia di incentivi per il passaggio al metano e al GPL dei mezzi di trasporto o dei mezzi nuovi.

Detto questo, come dicevo prima, noi voteremo in maniera contraria. Spero che alcune osservazioni, che hanno acceso così tanto il dibattito politico, il che mi fa piacere, siano prese in considerazione, in modo tale da migliorare, anche attraverso il lavoro dell'opposizione, il lavoro della Ragione che amministriamo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Intervengo sull'ordine dei lavori: vorrei commentare l’ordine del giorno sulle slot-machine, essendo questo arrivato a discussione generale conclusa …

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliera, come è stato detto stamattina, gli ordini del giorno possono arrivare fino alla fine dell'esame dell'articolato.

 

PICCININI: Siccome la discussione era già conclusa … Semplicemente per dire che quando si chiede di verificare gli interventi di sostegno economico, secondo noi, le verifiche sono state già fatte, anche perché oltre alle tre regioni che abbiamo elencato prima, ci sono anche il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia che dal 2013 adottano la stessa legge, che non è stata mai impugnata. Pertanto, per noi, quest'ordine del giorno non è accettabile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Siamo in dichiarazione di voto congiunta sui due oggetti 1284 e 1285 e sui quattro ordini del giorno ad essi collegati.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

Prendo atto che abbiamo fatto una deroga per cercare di dare la possibilità di intervenire due volte al gruppo del Movimento 5 Stelle…

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliere, nell’ambito del contingentamento dei tempi, se loro sono nei tempi…

 

CALIANDRO: Si possono fare due dichiarazioni di voto?

 

PRESIDENTE (Soncini): Certamente.

 

CALIANDRO: A me non risulta; si può fare in difformità dal gruppo, ma non mi pare che la collega fosse in difformità, presidente. In ogni caso, prendiamo atto di questa situazione e andiamo avanti.

La posizione del gruppo del PD non può che essere favorevole ad un provvedimento che si inserisce all'interno di una buona amministrazione e di buon governo, che ci dà lo stato di salute di un mandato.

Ecco, su questo voglio dissentire rispetto alle parole oggi sprecate, perché non cogliere l'aumento di occupazione, non cogliere quanto noi stiamo facendo con questa Amministrazione regionale per cercare di agganciare la ripresa nel nostro territorio significa non solo essere partigiani, ma mettersi le fette di prosciutto sugli occhi. Lo dico perché un provvedimento che investe 52 milioni di euro, senza entrare in quelle che volgarmente vengono dette le “tasche” degli emiliano-romagnoli, è un provvedimento che evidentemente non ha molti precedenti. Anzi, se avessimo il coraggio di guardare al di là delle amministrazioni e dei loro colori, non potremmo che notare come un impegno politico-amministrativo che si sussegue nel tempo ci ha consegnato prima una grande riforma istituzionale, che andremo a completare entro la fine dell'anno, poi una gestione del bilancio sempre coerente e in grado di tenere in vita quella cerniera sociale che in questi giorni, ahimè, si sta rompendo in questo paese. Se non ci fosse questa Regione in grado di accogliere tutte le domande per l'eliminazione delle barriere architettoniche di questa regione, dei privati, non dei soggetti pubblici, non avreste quella sensibilità sociale con la quale possiamo parlare di tanti argomenti. Come del resto se non ci fosse l'impegno di oltre 30 milioni nel campo della sanità per valorizzare le eccellenze e ridurre le liste di attesa non potremmo continuare a parlare dell'Emilia-Romagna per quella che è la sua storia amministrativa.

Troppo facile sarebbe in questo momento, rivolgendosi ad un artificio retorico, ricordare alle minoranze l'incapacità di altre Regioni amministrate dal loro partito e anche il grande imbarazzo istituzionale che in questi giorni sta cogliendo la Regione Lombardia, da sempre in competizione amministrativa virtuosa con noi, ma negli ultimi anni segnatamente caratterizzata da tristi vicende amministrative e politiche...

 

(interruzioni)

 

Certo, io mi rendo conto che si può essere assolti e condannati, ma in questo caso francamente me l'avete servita sul piatto d'argento.

Questa Regione continua una storia, la porta avanti e fa dei grandi investimenti: 52 milioni per: ricerca e innovazione in cui ne stanzia 3 milioni, o ancora 7 milioni per la riqualificazione post-sisma, perché è facile citare la scossa di magnitudo, molto più difficile è pensare a qual è il ruolo che stiamo svolgendo in questa Regione.

Il punto è: ci viene chiesto di rimanere in Emilia-Romagna ma allo stesso tempo ci viene chiesto di essere strabici. Di fronte allo strabismo politico, però, ci si confronta con la capacità amministrativa e quando per la seconda volta di seguito dall'inizio di questo mandato siamo in grado di proporre un bilancio e un assestamento di bilancio che dà invece che chiedere, mi pare che sarebbe più corretto ringraziare piuttosto che lamentarsi.

Forse aiuterebbe anche a ragionare su quale può essere il ruolo che tutti quanti possiamo svolgere nei nostri territori. Cosa è accaduto nelle zone alluvionate del Piacentino e del Parmense? E' accaduto che c'è stata una pronta risposta, ma c'è stata una pronta risposta di questa Regione amministrativa e economica. Noi potevamo fare altre scelte e non l'abbiamo fatto. Potevamo scegliere dei privilegi e non l'abbiamo fatto.

Se poi un giorno vorrete, vi spiegherò anche qual è la differenza tra la qualifica di dirigente e il ruolo di dirigente. Però, forse, è un po' troppo raffinato per spiegarlo in questa sede.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Non sono abituato a toni trionfalistici e penso che sia opportuno fare le cose cercando di metterle in fila, cercando di produrre dei risultati e poi valutare alla fine se si è fatto bene o si è fatto male. Siamo da dieci mesi in quest'aula e ogni tanto dico a me e dico a tutti noi che credo che utilizzare troppo spesso aggettivi enfatici per il lavoro che si fa non sia una buona pratica. Bisogna stare con i piedi per terra, ventre a terra, pedalare e poi lasciare che siano gli altri ad utilizzare gli aggettivi nei confronti del proprio lavoro e non fare il contrario. Ho preso come punto di riferimento le parole di un collega di maggioranza che mi ricorda e ci ricorda sempre che è opportuno utilizzare meno aggettivi roboanti e magari stare sempre sul pezzo.

Dico questo anche perché, come ho detto nell'intervento di questa mattina, noi come gruppo di Sinistra Ecologia Libertà sosterremo con voto favorevole i provvedimenti che oggi siamo chiamati ad esaminare, però penso che ci siano alcuni aspetti che vanno comunque precisati. Il primo per tutti, lo dico con il tono con cui ho iniziato l'intervento, è quello dei costi della politica. Sui costi della politica credo che dovremmo rivendicare tutti quanti di aver fatto in tempi rapidi quello che era un lavoro doveroso, non ci metto altri aggettivi, doveroso. La legge che ha ridotto le nostre indennità, che ha tagliato il TFR, che ha tagliato i trasferimenti ai gruppi porta come contributo iniziale due firme: quella di Calvano, allora capogruppo del Partito Democratico, e quella di Taruffi, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà. È stata presentata il 10 gennaio e il 10 marzo è stata approvata all'unanimità. Credo che abbiamo dato un esempio che le cose si possono fare rapidamente facendole bene e soprattutto corrispondendo a quello che era una necessità che credo tutti quanti avvertivamo. Abbiamo fatto il nostro, punto, abbiamo fatto un pezzo di quello che era il nostro dovere. Anche perché ricordo che noi tutti siamo stati eletti dal 37 per cento dei cittadini emiliano-romagnoli, quindi dobbiamo farne molta di strada per recuperare la fiducia che abbiamo perso per strada come istituzione, non come forze politiche singolarmente intese, ma come istituzione. Credo che sia una cosa che dovremmo ricordarci un po' più spesso perché partire dalla realtà, dal principio di realtà credo che ci debba guidare sempre, tutti.

Se questo è vero, è anche vero che, ad esempio, sono state fatte delle cose importanti. Ne cito solo una perché non possono prendere troppi minuti. Il Patto per il lavoro non è una barzelletta, non è che si può scherzare su questo. Il Patto per il lavoro e la legalità è una cosa seria sulla quale questa Amministrazione e il governo di questa Amministrazione dovrà essere giudicato in maniera assolutamente inflessibile, assolutamente puntuale, però è un impegno preciso, non è che si possa deridere o farlo passare come se fosse niente. È un impegno economico, è un impegno politico, è un impegno sociale importante perché coinvolge numerosissime realtà molto importanti di questa regione e fa parte di quel pezzo di fiducia che dobbiamo riconquistare per questa istituzione da parte dei cittadini. Non è una roba che si può derubricare con un passaggio molto semplicistico come qualcuno questa mattina ha fatto.

L'altro aspetto che voglio sottolineare, perché penso che anche su questo ci giocheremo un pezzo della nostra credibilità, è l'introduzione di una legge sul reddito minimo garantito, la dico come deve essere chiamata. Lo dico bonariamente perché non riesco ad essere aggressivo anche quando magari ho qualche ragione per esserlo: ricordo ai colleghi del Movimento 5 Stelle che esiste... poi capisco che dell'intergruppo qua importi poco a tutti, o non importi niente a nessuno a seconda di come la si guardi, però c'è un intergruppo che sta cercando di lavorare sul reddito minimo garantito per fare un lavoro trasversale, per fare un lavoro più ampio. È inutile tutte le volte ribadire che c'è qualcuno che ha fatto eccetera, altrimenti ognuno va per la sua strada e dopo vediamo chi ha i numeri per fare che cosa. Io penso invece che bisogna cercare di utilizzare i temi che uniscono, più forze di quest'aula per portare a casa un risultato più forte come è stato per la riduzione dei costi della politica, perché se giochiamo sempre a fare le bandierine i risultati sono chiari...

 

(interruzioni)

 

Io sto facendo un ragionamento che per una volta cerca di essere un po' più complessivo. Lo dico perché c'è l'intergruppo sul reddito minimo e c'è anche l'intergruppo sul tema della ripubblicizzazione dell'acqua di cui discuteremo domani. L'intergruppo non vuol dire che ci sono temi che in quest'aula possono trovare convergenze che superano il dibattito maggioranza e minoranza. Bisogna utilizzare un po' di buonsenso da parte di tutti perché altrimenti gli intergruppi li chiudiamo, ognuno fa la sua strada e poi vediamo dove arriviamo. Io penso che sarebbe una sconfitta. Come ho detto prima, il principio di realtà deve guidarci tutti. Se mi rendo conto che fare l'intergruppo vuol dire perdere del tempo, allora, visto che di temi ne abbiamo tanti da trattare, mi occupo di qualcos'altro e poi faccio le proposte che ognuno di noi è libero di fare.

Lo dico con un certo grado di passione perché su questi temi credo che ci giochiamo un pezzo importante della credibilità di questa istituzione. Non è retorico ricordare che alcuni milioni di cittadini italiani e alcune centinaia di migliaia di cittadini emiliano-romagnoli nel giugno del 2011 sono andati a votare dando un'indicazione chiarissima su quella che deve essere la gestione del servizio idrico, lo dico oggi per domani anticipando un po' i tempi, perché ovviamente non possiamo pensare che la gente va a votare, ci dice una cosa e noi poi ce ne dimentichiamo, perché questo contribuisce a far sì che poi la gente, al turno dopo, non vada a votare. In questa Regione questo problema ce lo dobbiamo porre più che altre Regioni probabilmente.

Chiudo da dove sono partito, il tema dei costi della politica e il tema del contrasto alla povertà. In questa città, a poche centinaia di metri da qua, questa mattina si è consumato l'ennesimo sgombero di cui tutti abbiamo notizia, nei modi e nelle forme che conosciamo, sgombero che è ormai il terzo o il quarto in pochi giorni, che riguarda persone, bambini, situazioni complicate, situazioni molto articolate. Non possiamo pensare che un'Amministrazione comunale, per quanto possa essere discutibile il lavoro che sta facendo e non è questa la sede per parlarne, possa risolvere tutti i problemi, non è pensabile scaricare su un'Amministrazione comunale quotidianamente la risoluzione di problemi così articolati nei modi e nelle forme che stiamo vedendo in questi giorni. Penso che sia responsabilità di tutti fare il proprio pezzo per contribuire a risolvere i problemi perché noi siamo qui per fare questo, quindi politiche abitative e contrasto alla povertà sono temi che riguardano anche e soprattutto questa Regione ed è per questo che è così fondamentale cercare di... Uso una parola che una volta si usava spesso, adesso non si usa più: c'è una disuguaglianza sociale in questo paese e anche nella nostra Regione impressionante; noi dobbiamo lavorare anche su questo e il reddito minimo ha anche questo come obiettivo: prendere risorse da chi ne ha più e portarle a chi ne ha meno. Le politiche abitative devono essere fatte anche in questa logica altrimenti tutti i giorni vedremo sgomberi, vedremo le forze di polizia intervenire. In questo caso quello di oggi è uno sgombero che... ragazzi! Dodici anni un immobile rimane abbandonato e viene sgomberato nei modi che vediamo! E' l'immobile dell'ex Telecom e non aggiungo altro.

Insomma, ci sono dei temi dai quali non possiamo sfuggire e dai quali non possiamo nasconderci. Lo dico con calore perché quello che avremo di fronte fra un mese e mezzo sarà un bilancio molto importante in cui le cose che ci siamo detti e che in parte abbiamo accennato questa mattina dovranno trovare una risposta perché questo è quello che fa la politica: trova risposte ai problemi. Siccome veniamo da un'elezione, la nostra, che ha portato al voto il 37 per cento dei cittadini, noi, qui, tutti, dal presidente agli assessori, ai consiglieri, tutti, abbiamo un dovere: recuperare la fiducia dei cittadini. Lo si fa con delle manovre, lo si fa con delle riforme, lo si fa con atti concreti. Poi il dibattito su chi è stato più o meno bravo lo lasciamo fare a chi va a fare commenti eccetera perché qua a noi dovrebbe interessare un'altra cosa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Ricordo che siamo in dichiarazione di voto finale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Mi sento di condividere molte delle cose che ha detto il collega Taruffi. La mia impressione sul dibattito di oggi è che si siano trattati argomenti anche interessanti, importanti, ma scollegati e in parte extravagantes, manca proprio quella direzione di cui si parlava.

Noi siamo ancora in una situazione altamente drammatica e mi preoccupa vedere come viene presentata l'attuale situazione come una situazione in via di superamento, come l'Italia che rifiorisce e l'Emilia è all'avanguardia di questo. Non è così. Noi siamo alla vigilia di una nuova crisi sociale importantissima e gravissima che deriverà dalla legislazione nazionale, dal famoso Jobs Act, al quale il nostro gruppo dedicherà il 6 novembre un grosso convegno qui in Regione al quale ovviamente siete tutti invitati a partecipare. Ricordiamoci che con il primo gennaio dell'anno prossimo non ci sarà più l'indennità di mobilità, che la cassa integrazione viene drasticamente ridotta, che non ci saranno più neanche quei ben discutibili e dubbi incentivi all'assunzione con il nuovo contratto "superprecario" anche se chiamato "a tutele progressive".

La povertà è sempre presente, è più che mai presente e il reddito minimo garantito in questo quadro assume la caratteristica esso stesso di un ammortizzatore sociale di ultima istanza laddove gli ammortizzatori sociali in senso proprio vengono radicalmente ridotti. Io vorrei che si facesse una riflessione su questa cosa. Noi abbiamo avuto un grosso, importante sistema di ammortizzatori sociali che avevano base assicurativa, base previdenziale di assicurazione sociale. Questi vengono drasticamente ridotti. Dobbiamo ricostruire questo sistema? Dobbiamo creare una rete più vasta e di tipo diverso come può essere il reddito minimo garantito? È un dibattito aperto, ma non è un dibattito che interessa soltanto Roma, è un dibattito che ci interessa territorio per territorio. Ecco dove dobbiamo mettere i soldi del People Mover, lì, lì. Dobbiamo capire come restauriamo quel minimo di sicurezza sociale che la legislazione nazionale ha ora negato.

Con questo, poi, naturalmente è collegato il tema del lavoro. Il Patto per il lavoro secondo me è apprezzabile per il metodo, non per i contenuti. È apprezzabile per il metodo perché per una volta almeno viene affermato il metodo della condivisione e della partecipazione. I contenuti restano oscuri e io vorrei invece che a questi noi pensassimo, che la Regione pensasse a questo. E può farlo, può farlo, ad esempio, integrando gli ormai ridotti, assai ridotti, incentivi alla stipula di nuovi contratti e condizionando questa integrazione, però, alla restaurazione di una tutela vera contro i licenziamenti ingiustificati; può farlo cogliendo un messaggio che il legislatore comunque ha mandato che è quello dell'utilizzo dei contratti di solidarietà di tipo espansivo, che non per niente ricompaiono adesso all'interno del Jobs Act, non con novità, ma almeno è un'indicazione precisa che viene data. E viene data a chi? Ai singoli lavoratori? Ai singoli datori di lavoro? No evidentemente, viene data al terzo soggetto di questo colloquio sociale che è, appunto, il Patto per il lavoro come si ipotizza e quindi qui vanno collocate le risorse e noi faremo delle proposte in proposito.

Vi è poi il problema della legalità. Abbiamo aperto una Consulta per la legalità e l'ho trovata un'importante decisione, augurandomi di avere una Commissione sulla legalità. Noi sappiamo cosa c'è dentro, da dove viene fuori l'affermazione della malavita organizzata: viene fuori dal sistema del rapporto pubblico-privato attraverso la catena sistematica degli appalti e attraverso le legislazioni permissive che, stravolgendo l'utilizzo di un istituto glorioso qual è l'istituto cooperativistico, hanno aperto la strada all'interposizione, all'appalto di mera manodopera, al sotto salario, al caporalato, alle presenze criminali. Su questo la Regione può fare tantissimo perché la regolamentazione di questi contratti di servizio può essere perfettamente determinata dal potere pubblico, dal potere regionale.

E poi mi unisco a quello che diceva Igor riguardante la tristezza di vedere come viene gestita in maniera poliziesca, perché non vi è più altro modo, la problematica del disagio sociale. Si sgomberano persone, bambini a centinaia. Perché? Perché il diritto deve essere osservato in quanto tale. Beh, lasciatevelo dire da uno che del diritto ha fatto la propria professione, il proprio mestiere: saremmo ancora ai tempi di Hammurabi se non ci fossero state delle tensioni che indicano i limiti di una certa legalità intesa in senso repressivo; è chiaro che ogni ordinamento ha quale prima regola l'autoconservazione e dunque l'attacco a tutto ciò che è illegale, che lo contraddice in qualche maniera. Mi preoccupa molto vedere che viene continuata pervicacemente questa politica di repressione quando non vi è neanche la scusa del confronto tra i poveri che spesso viene agitata. Lo sgombero di ieri non ha niente del confronto tra poveri, erano dodici anni che quell'edificio non era più abitato né utilizzato. Questo ovviamente è soltanto un problema del quadro sociale e anche del quadro concettuale nel quale si inseriscono le nostre problematiche. Io vorrei che, appunto, l'impegno sociale sia quello che guidasse la nostra azione nel prossimo futuro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, presidente Alleva.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Signor presidente, a me pare che si sia caricato questo assestamento di bilancio di contenuti politici decisamente superiori alla portata dello stesso, perché si è discusso un po' di tutto lo scibile umano: abbiamo avuto anticipazioni sul bilancio 2016, abbiamo avuto scenari della prossima Legge finanziaria che peraltro non è ancora pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, abbiamo avuto un po' di tutto. Per tornare al concreto, a me sembra molto più semplicemente che la Giunta abbia fatto una scelta politica di ricalibrare alcune decisioni che erano state assunte in sede di bilancio e ha fatto alcune sottolineature con scelte di natura politica in alcuni casi, di natura tecnica in altri.

Sotto questo profilo - anche rivolgendomi al presidente Bonaccini e al suo animato e partecipato intervento - a me pare di poter dire una cosa sostanzialmente: non dobbiamo ogni giorno né fare il work in progress di cosa ha fatto questa Amministrazione, né fare il work in progress di cosa fanno tutte le altre Amministrazioni in Italia. Noi dovremmo preoccuparci a mio avviso di fare bene le cose che stiamo facendo cercando anche di non pensare di essere sempre e comunque capiclasse in tutto. Già questo sarebbe un successo politico perché ritengo che noi abbiamo delle eccellenze, ma abbiamo anche dei punti dolens. Sicuramente, tanto per essere chiari, se dovessimo guardare alcuni temi che non sono stati affrontati in questa sede, penso di poter dire che tutta la parte relativa alle future generazioni rimane tutto un ragionamento nel limbo fatto di buone intenzioni e nulla più. Ma guardando anche agli atti concreti, presidente Bonaccini, di efficienza spesso ci si lava la bocca, poi qualche volta bisogna stopparsi perché, tanto per essere chiari, i 39 milioni di euro che erano disponibili dal 27 luglio in termini di residui, verranno impegnati nell'Assemblea del 27 ottobre (parlo del 61 sulla sanità) pur avendo la Giunta riaccertato quel dato al 27 di luglio, quindi vi era tutto il tempo, se si voleva, per fare quell'impegno molto prima. Noi non l'abbiamo voluto dire in discussione generale perché questa non è una gara a chi fa prima o a chi fa meglio. Certo, ha una maggioranza che è velocissima perché non aveva ancora compreso cosa era capitato in Commissione che alcuni consiglieri (nell'ordine, la consigliera Mori e la consigliera Zappaterra) si sono affrettati a fare un comunicato stampa sui giornali locali per dire quanti milioni erano stati destinati e che li avremmo approvati nell'Assemblea di oggi. Sa bene il presente Zoffoli, che è stato prudente perché era stato anche avvisato che non era così, che le cose non sono andate così.

Io penso, presidente, che qui non è una gara su chi arriva primo sul pallone. C'è una squadra che legittimamente gioca e c'è una squadra avversaria che gioca la sua partita, l'importante è che l'obiettivo sia comune e cioè: il bene comune. Poi, visto da Destra o visto da Sinistra, è ovvio che io non convincerò voi, voi non convincerete me.

Debbo dire che abbiamo alzato i toni del dibattito in modo esasperato quando in realtà questo era un assestamento che in tempi normali sarebbe passato in mezzora perché i numeri sono poveri, le scelte politiche non sono dirompenti e tutto sommato non vi è stato quel tradizionale stravolgimento né del bilancio, né delle norme perché abbiamo avuto collegati anche con 170 articoli e questo collegato è di 12 articoli.

Se devo lasciarle, però, un appunto, presidente, le dico solo una cosa: metta gli occhi anche sulla gestione termale della nostra regione perché io penso che sia un problema vero non solo per le partecipazioni che la Regione ha in alcune società termali, ma anche perché la vicenda e le vicende che stanno succedendo in quelle società termali non possono non vedere la Regione battere un colpo, perché l'argomento è importante e significativo non solo in termini turistici, ma anche in termini, diciamo così, medico-sanitari. Dato che il tema c'è e ben lo si conosce, io mi auguro che nella previsione del bilancio (e non è questa la sede, ne parleremo a dicembre) si tenga anche presente di questo settore che è sempre stato un settore importante per l'Emilia-Romagna e che oggi vedo ansimare notevolmente.

Il mio voto negativo è un voto squisitamente politico.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Ne ha facoltà.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Noi ovviamente voteremo contro - e riprendo da dove ha concluso il consigliere Foti - in quanto riteniamo che questa variazione normalmente non avrebbe... almeno nelle precedenti valutazioni che abbiamo avuto modo di condurre ci è sembrato un dibattito importante e verso il quale evidentemente manifestiamo massimo rispetto, ma pur sempre trattasi di una variazione in vista di quello che sarà il bilancio. In questo senso le cose più interessanti sono quelle che sono state dette dalla Giunta, su cui noi abbiamo preso ordinatamente appunti in vista di quella che dovrà essere la redazione del bilancio che da qui a qualche settimana, a qualche mese forse andremo a realizzare. Poi, per carità, è tutto molto interessante, però credo sia anche significativo riportare un po' i numeri: parliamo di 52 milioni, se non vado errando, su un bilancio di circa 11 miliardi o qualcosa di simile. Massimo rispetto perché anche un euro di denaro pubblico va gestito con tutta la prudenza e tutta la valutazione del caso, ma credo che sia importante anche relativizzare il tutto. Questo, sia chiaro, non lo diciamo con alcuna intenzione di sminuire il lavoro, di andare a ridurre a un minus quello che stiamo facendo, però credo che davvero le cose più importanti siano quelle che ci sono pervenute dall'assessore Petitti e dal presidente Bonaccini sugli appuntamenti, o meglio, sugli appunti di quello che da qui alla redazione del bilancio si svolgerà.

È chiaro che su tanti temi abbiamo avuto modo di confrontarci nel merito delle proposte, degli emendamenti, degli articolati e quant'altro, però al bilancio poi faremo i conti, nel senso che se questa è la portata del dibattito per l'assestamento, vedremo che cosa succederà in bilancio vero e proprio. Anche su alcune note di integrazione, penso alla materia sanitaria, ci è sembrato in realtà, ma forse siamo noi distratti, che si sia semplicemente realizzato quello che era già stato preannunciato si sarebbe fatto laddove vi fossero state le risorse sufficienti per farlo; parlo, ad esempio, degli extra LEA, di quelle che erano le possibilità di intervento ove vi fossero le disponibilità.

Ciò detto, ovviamente con il massimo rispetto per il lavoro dell'aula, la nostra è una posizione politica di contrarietà perché questo è un segmento piccino di completamento di tutte le politiche di bilancio avviate fin da giugno, voteremo contro. Ringraziamo sentitamente la Giunta perché si è scoperta, sbilanciata in maniera significativa per gli elementi di caratterizzazione che ci condurranno alla redazione e alla discussione del bilancio da qui a fine anno.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bignami.

Non ho altri iscritti per dichiarazione di voto sul bilancio.

Per chiarezza vi ricordo che l'articolo 20, comma 3, vista la questione che si poneva prima, prevede che per gli interventi che si svolgono nella discussione sulla legge finanziaria, il bilancio e la comunitaria non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 71 sulla durata degli interventi.

Passiamo, quindi, alle votazioni e quindi passiamo alla votazione dell'ordine del giorno 1 che insiste sull'oggetto 1284. L'ordine del giorno 1 è a firma del consigliere Sassi e del consigliere Bertani. Chiedo all'aula attenzione, metto in votazione l'ordine del giorno 1 a firma dei consiglieri Sassi e Bertani...

Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Le chiedo questa cortesia: se è possibile almeno leggere il titolo dei vari ordini del giorno per non fare confusione visto che ne abbiamo diversi, grazie, solo questo, chiedo se è possibile.

 

PRESIDENTE (Soncini): Va bene, sì, comunque ho detto che insiste sull'oggetto 1284.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 1284/1 (oggetto 1476), a firma dei consiglieri Sassi e Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'ordine del giorno è respinto.

Passiamo all'ordine del giorno 2, che insiste sempre sull'oggetto 1284, a firma del consigliere Bertani. Su questo ordine del giorno insistono cinque proposte di emendamenti a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 2, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 3, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 3 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 4, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 5, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'emendamento 5 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 1284/2 (oggetto 1477), a firma dei consiglieri Bertani , Montalti e Prodi, così come emendato.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'ordine del giorno è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 1284/3 (oggetto 1478), a firma dei consiglieri Caliandro e Zoffoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'ordine del giorno è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 1285/1 (oggetto 1479), a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'ordine del giorno è respinto.

Adesso passiamo alle separate votazioni di entrambe le leggi.

Si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 1284, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

43

Favorevoli

 

28

Contrari

 

14

Astenuti

 

1

 

Proclamo approvata la legge riguardante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017».

Si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 1285, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

42

Favorevoli

 

28

Contrari

 

13

Astenuti

 

1

 

Proclamo approvata la legge riguardante: «Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017».

 

Inversione dell’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico all'aula che ho una richiesta scritta dell'assessore Corsini per l'inversione dell'ordine dei lavori e per la trattazione della delibera 1003: Proposta recante: «Modifica alla delibera consiliare n. 1253 del 23 settembre 1999: "Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell’art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14" ai fini della semplificazione dei provvedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita».

È possibile un intervento a favore e un intervento contro l'inversione dell'ordine dei lavori.

Ha chiesto di parlare il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Chiediamo, appunto, l'inversione e ci diciamo favorevoli a questa richiesta stante l'importanza del provvedimento e il corso dei lavori d'aula. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'inversione dell’ordine dei lavori.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'inversione è accolta.

 

OGGETTO 1003

Delibera: «Modifica alla delibera consiliare n. 1253 del 23 settembre 1999 “Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell’art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14” ai fini della semplificazione dei provvedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita.» (Proposta della Giunta regionale in data 20 luglio 2015, n. 943) (35)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 1003/1 oggetto 1483 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): La Commissione "Politiche Economiche" ha espresso parere favorevole nella seduta del 1° ottobre 2015 con la seguente votazione: 28 voti a favore, 5 contrari, 10 astenuti.

Il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso parere favorevole.

Apro il dibattito generale sull'oggetto 1003.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bagnari. Ne ha facoltà.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Alcune considerazioni sul provvedimento che abbiamo visto anche in Commissione Politiche Economiche. La proposta di delibera della Giunta che riguarda la modifica dei criteri di pianificazione territoriale urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa va nella direzione della semplificazione dei provvedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita, come recita, appunto, il titolo stesso. Si inserisce nell'elenco dei provvedimenti che sono già stati assunti da questa Assemblea e che vanno nella direzione da tanti di noi auspicata di semplificare il quadro normativo di riferimento per il settore commerciale della nostra regione, in particolare per quanto riguarda le aree destinate alla realizzazione di medie strutture di vendita.

Nel caso specifico, come è stato illustrato anche dall'assessore Corsini in Commissione, la modifica dell'estensione territoriale delle aree commerciali destinate alla realizzazione di medie strutture di vendita in aree con superfici complessive superiori a 5000 metri quadri passa da 1,5 ettari a 2,5 ettari. Questo consentirà, in coerenza con la normativa comunitaria e con quelli che sono stati poi i successivi decreti di attuazione nazionali, l'effettivo insediamento delle strutture che saranno previste nei Piani territoriali di coordinamento provinciale. Queste previsioni urbanistiche potranno così essere concretamente realizzate superando quei potenziali ostacoli che attualmente possono rappresentare un vincolo a nuovi investimenti con particolare riferimento alla realizzazione di standard di dotazioni pubbliche come parcheggi e verde. Queste problematiche sono infatti state, come è stato evidenziato anche dall'assessore, segnalate in più occasioni come ostative per la realizzazione di strutture tenendo presente che in motivi casi si ovvia a questo problema con la realizzazione di dotazioni pubbliche interrate che nella maggioranza dei casi rappresentano un elemento di limitazione dell'accessibilità alle strutture stesse.

La proposta che oggi viene portata in Assemblea e discussa e valutata in Commissione rappresenta il frutto anche di una capacità di relazione e di ascolto e di confronto messo in campo dalla Giunta con le Amministrazioni locali, ma anche con le forze economiche. Credo che sia un aspetto importante che deve continuare a segnare l'iter e il lavoro di questa Amministrazione, come abbiamo fatto anche per altri provvedimenti, proprio per raccogliere elementi e richieste di semplificazione su cui abbiamo bisogno di spingere il più possibile, ovviamente nel rispetto della normativa, ma anche della compatibilità sul territorio. Credo che questo, come ho già avuto modo di dire all'inizio dell'intervento, sia proprio un esempio di questa volontà di dare un segnale di semplificazione forte, di cercare di favorire gli investimenti sui nostri territori e di questo dobbiamo fare un elemento caratterizzante anche da qui in avanti nel prosieguo della nostra azione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Ribadisco i concetti che avevo espresso in Commissione dopo che avevo presentato un emendamento più utile a ricevere, in realtà, illustrazioni tecniche rispetto al voto, infatti poi l'ho ritirato subito dopo aver ricevuto risposte in quanto la mia paura era l'esclusiva pertinenza all'area commerciale, ovvero avevo chiesto se nel caso di un piano urbanistico misto, quindi con anche presenza di residenziale all'interno, questo rientrasse comunque nella casistica di dover passare dal PTCP piuttosto che non doverci passare. La risposta è stata che questo atto riguarda solo ed esclusivamente un'area commerciale anche se all'interno di un piano urbanistico misto e questo mi ha tolto ogni dubbio.

È chiaro che si è voluto, anche nei giorni successivi alla deliberazione di Commissione, attuare una strumentalizzazione politica da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle che onestante è stata alquanto incomprensibile perché ha voluto proprio travisare, a mio parere, quella che era una delibera in un altro senso, che è prettamente tecnica (per questo anticipo già che vedrà la nostra astensione), perché in realtà stupisce il fatto che si vada a limitare le possibilità di poter sviluppare eventualmente delle strutture con dei parcheggi a raso, che sono sicuramente auspicabili da un certo punto di vista, quando nell'operato di tutti i giorni del Movimento 5 Stelle ci si oppone perennemente ad eventuali parcheggi sotterranei o di superficie elevata. Quindi è un po' incomprensibile questa polemica e lo dico perché anche durante lo scambio di opinioni in Commissione sembrava essere complicato proprio questo scambio perché non ci si capiva su che cosa andavamo ad approvare.

Ritengo che nei fatti, in realtà, cambi poco, nel senso che le dotazioni urbanistiche sono da fare e c'è uno spazio sempre all'interno dei 5000 metri quadri totali di superficie di media entità, quelli sono da applicare, quindi preferiamo sicuramente, anche a livello logistico e di comodità, un parcheggio a raso anche per questioni di accessibilità rispetto ad altre soluzioni sicuramente più impattanti sul suolo. Quindi, ripeto, noi abbiamo accolto lo spirito prettamente tecnico della deliberazione e quindi il nostro voto sarà di astensione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Delmonte.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Noi su questa delibera della Giunta nutriamo non poche perplessità, che abbiamo già anche espresso in Commissione, per due ordini di motivi. Il primo è di carattere generale e cioè: nel momento in cui si dà la possibilità, come in questo caso, di andare in deroga o di estendere le modifiche e gli ettari, che possono essere modificati andando in deroga al PTCP, cioè senza andare a modificare il PTCP, che cosa si rischia concretamente che accada? Che magari, facciamo un esempio a caso, non so, il Comune di Cesana, ad esempio, che magari ha necessità di espandere alcuni interventi di alcuni centri commerciali o di farne di nuovi (faccio un esempio a caso, non sto parlando di un tema specifico di dettaglio), potrebbe fare questa modifica senza discutere all'interno del PTCP e quindi senza dover fare quello che prima invece... perché ovviamente il PTCP aveva un senso ed era quello di dire: se c'è un intervento che facciamo in un comune grande, in un comune capoluogo o comunque in un comune di grandi dimensioni, che magari ha degli impatti sulla viabilità, ad esempio, dei comuni confinanti perché il centro commerciale magari è a ridosso di altri comuni che sono vicini ad un comune più importante... ecco che allora nella discussione del PTCP che cosa si andava a fare? Un riequilibrio comprendendo anche le ragioni e gli interessi dei comuni vicini. È un po' come se a Bologna facessimo un intervento di un certo tipo in un quartiere periferico, un intervento che magari ha degli impatti sui comuni della prima cintura bolognese e a questi comuni fosse completamente preclusa la possibilità di intervenire e di fare le proprie osservazioni perché quell'intervento non necessita più della modifica del PTCP.

Ora, siccome una volta il PTCP, quando la Provincia era eletta ed era un organo eletto direttamente dai cittadini... ciò significava che i consiglieri, gli assessori, il presidente della Provincia dovessero rispondere a tutti i cittadini di quella Provincia, a tutti, mentre oggi che cosa accade? Che con la trasformazione, che bene conosciamo, della Provincia, in realtà nel Consiglio metropolitano ci siano magari sindaci che possono avere, sì, il buon cuore di rispondere a tutti, ma possono anche non averlo perché lo sappiamo bene che alla fine gli interessi di parte magari possono prevalere sugli interessi generali, quindi qualche sindaco che magari è più interessato ad una cosa piuttosto che ad un'altra tutto sommato potrebbe anche dire: va beh, alla fine non devo rispondere poi a tutti i cittadini della Provincia. Questo è il tema vero, il tema vero secondo me è la mancanza di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini. Il passaggio vero, secondo me, il depotenziamento vero che abbiamo avuto anche in termini di spazi di democrazia sta lì. Allora prendo questo caso e cosa dico? Su questa delibera noi rischiamo di aprire a questo tipo di percorso per cui rischiamo di far prevalere gli interessi di qualche comune, magari dei comuni più importanti a scapito dei comuni minori o comunque dei comuni periferici. Il punto di equilibrio, il punto di ricaduta nel PTCP era proprio qui. L'ispirazione che dava un senso... sull'applicazione possiamo discutere, ma l'ispirazione che dava un senso al PTCP era proprio questo: cerchiamo dei punti di equilibrio che abbiano una visione più complessiva. Così noi rischiamo di andare a indebolire questo percorso in un momento e in un processo in cui di per sé l'ente Provincia subisce già una riduzione di rappresentatività e di reale rappresentanza. Sono due cose che messe insieme non ci lasciano molto tranquilli.

Il secondo aspetto è di carattere più particolare. È vero che non è detto che questa manovra impatti direttamente con il consumo di suolo, però non è neanche vero il contrario. Siccome sappiamo che dobbiamo affrontare una discussione sulla legge n. 20/2000, cioè la riscrittura della pianificazione urbanistica, da un lato, e dobbiamo affrontare la discussione sulla legge sul consumo di suolo eccetera, ecco che allora mi viene da dire: perché non proviamo a tenerli tutti insieme questi provvedimenti e a fare un ragionamento generale invece che andare un pezzo alla volta? Perché il rischio è che alla fine, come sempre, anziché fare una discussione generale alla quale ricondurre il particolare, facciamo discussioni particolari alle quali poi siamo costretti a ricondurre quella generale perché l'abbiamo già tracciata.

Questi sono i due ordini di motivi per cui questa delibera per noi non è sostenibile, non è una delibera verso la quale possiamo esprimere un parere favorevole e in questa come in altre occasioni richiamiamo la necessità di un maggiore coordinamento complessivo sulle politiche che hanno a che fare con la pianificazione urbanistica e sul potenziale consumo di suolo, oltre che, lo ribadisco chiudendo, su quello che è il governo complessivo del territorio, perché noi a fine luglio abbiamo fatto una legge che incardinava il riordino istituzionale e il governo territoriale dando a tutti noi alcune linee direttrici a cui attenerci, poi in realtà rischiamo di fare frazionamenti e quindi di non darci quell'unitarietà di interventi che invece risulterebbero necessari. Sarà che io ho una sensibilità spiccata per i comuni più piccoli, più periferici, anche per provenienza, però credo che il punto sollevato sia un punto vero e spero che l'assessore, al di là del fatto che la delibera passi o meno... immagino che passerà, sul punto però credo che sarebbe utile un intervento. Detto questo, ripeto, la pianificazione urbanistica necessita secondo noi di un'attenzione a trecentosessanta gradi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Vorrei chiarire un po' la nostra posizione. A noi questa delibera francamente non piace per due motivi. Spero di chiarire il concetto anche ai colleghi della Lega. Sostanzialmente con questa delibera si va a permettere l'aumento di una delle forme di utilizzo accompagnate da maggiore invasività e minore capacità di utilizzo, vale a dire quella dei parcheggi, funzionali, infatti, solamente alla struttura commerciale di pertinenza. La misura aiuta nei fatti l'insediamento delle medie strutture pur non accrescendone le superfici di vendita, ma in pratica si va a sviluppare una politica di accoglienza del consumatore nella media struttura commerciale e magari abbiamo il timore che sia l'ennesimo favore alla Coop di turno. In pratica in questo modo avremo più parcheggi per qualcuno e meno suolo per tutti, questo è quello che ci preoccupa, che è sempre il consumo del suolo, quando invece si potrebbero, ad esempio, favorire parcheggi interrati, che, capiamo, possono costare di più, però sicuramente vanno ad incidere in maniera minore rispetto al consumo di territorio.

Inoltre, diciamola tutta, questo favore indiretto, pur non accrescendo la superficie di vendita ma favorendo l'accoglienza del consumatore in questi medi centri commerciali, va secondo noi ancora di più a penalizzare il piccolo commercio, il commercio di prossimità e i cosiddetti - come li abbiamo sentiti nominare, ultimamente va di moda questo termine - "centri commerciali naturali", che più volte abbiamo sentito in Commissione, ma anche dal presidente dire che questa Giunta avrebbe valorizzato in tutti i modi. Allora ci chiediamo per quale motivo con queste misure, anche sottili, non so se volutamente oppure se involontariamente, si continuano a favorire i centri commerciali e magari non si pensa a favorire i comuni con una sorta di aiuto, un'incentivazione, facendo delle azioni a favore anche burocratiche per la costruzione di nuovi parcheggi, magari convenienti dal punto di vista economico sia per i cittadini che per le Amministrazioni, intorno a quelli che possono essere i centri storici o i cosiddetti centri commerciali naturali. Anche perché, e lo sottolineiamo (io, ad esempio, parlo per la mia zona che è quella del Riminese), i parcheggi intorno ai centri commerciali sono tutti gratuiti mentre invece i parcheggi di pertinenza comunale intorno ai cosiddetti centri storici, ai centri commerciali naturali, ai centri di commercio di prossimità, chiamateli come volete, sono tutti a pagamento, che è ulteriore penalizzazione.

Quindi per noi questa delibera va in contraddizione sia con quello che ci viene dichiarato in Commissione, sia con quello che viene dichiarato dalla Giunta.

In più abbiamo allegato un ordine del giorno che chiede proprio di favorire la realizzazione di parcheggi adeguati ed economicamente convenienti sia per i cittadini che per le Amministrazioni e di promuovere le soluzioni che vincolino, nel caso delle procedure oggetto della deliberazione richiamata, alla realizzazione di parcheggi che producano il minore consumo di suolo e favoriscano la realizzazione di aree verdi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. A me pare, lo diceva già il consigliere Delmonte, che questa delibera abbia anche una sponda di natura giuridica che fino ad oggi molti hanno voluto far finta che non esistesse, perché il decreto-legge n. 138/2011 dice e stabilisce cose ben precise, in attuazione, tra l'altro, di principi dell'Unione europea, nel momento in cui impedisce l'apposizione di vincoli per lo sviluppo di attività economiche, vincoli che possono essere superati solo nel caso in cui vi siano delle giustificate ragioni di interesse pubblico. Allora non si può pensare che una delibera così com'è la delibera del 2005 che corregge quella del 1999 possa rimanere in piedi ben sapendo che solo rifacendosi alla legge nazionale già il richiedente ha ragione: perché gli basta fare un ricorso al TAR rispetto a quella che è l'istanza che ha presentato e che ha avuto il diniego della Pubblica amministrazione e gli viene data ragione, ma gli viene data ragione proprio perché la norma che oggi si vuole modificare è una norma che contrasta con la legge del 2011; contrasta perché ovviamente è precedente, ma contrasta anche perché non è mai stata adeguata.

Sotto questo profilo, quindi, io penso che alcune interpretazioni libere che sono state date ("questa è una delibera che uccide il piccolo commercio...", "questa è una delibera che favorisce la grande distribuzione...") siano sostanzialmente errate perché si confonde un problema urbanistico con un problema commerciale, ma soprattutto si vuol dire o si vuole sostenere che sarebbe giusto tenere un limite che nella relazione da parte degli uffici ci risulta illegittimo, ma soprattutto si vuol dire o si vuole sostenere che sarebbe giusto tenere un limite che nella relazione da parte degli uffici ci risulta disatteso sistematicamente. Delle due, l'una: o si fa finta di non avere letto, o se noi leggiamo a pagina 3 della delibera si dice che "il limite dimensionale di 1,5 ettari di superficie territoriale imposto a seguito dell'entrata in vigore della delibera del 2005 al quale dovrebbe corrispondere una superficie di vendita complessiva di 5000 metri non trova una applicazione concreta; è risultato, infatti, spesso forato e soprattutto preclude l'insediabilità sia di aggregazioni di medie strutture di vendita, sia di una sola media struttura di vendita alimentare di 2500 metri quadrati". Con queste premesse io penso che tutta la dietrologia che si fa su questa delibera sia eccessiva, anche rispetto al consumo di suolo che francamente non c'entra niente. Qui dobbiamo stabilire se preferite che una struttura di vendita media abbia i parcheggi sul tetto, nel sottosuolo o esclusivamente a raso. Se devo guardare l'impatto anche ambientale che può derivarne, è meglio un impianto di parcheggio a raso che uno nel sottosuolo o sopra il tetto per ovvie ragioni sia di sicurezza, sia anche di estetica. Sotto questo profilo a me pare sinceramente che non vi sia una rivoluzione di alcun tipo.

Abbiamo già detto le nostre riserve in Commissione, ma rispetto ad un quadro più complessivo che non si riferisce specificatamente a questa deliberazione, perché, come ho già detto, avremmo preferito esaminare una riforma quadro del commercio. Però a me pare che questa sia una delibera che null'altro fa che applicare delle norme di legge che sono nazionali e dalle quali non si può prescindere sicuramente né a livello nazionale, né a livello comunale, né a livello provinciale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, Presidente. Alcune considerazioni senza riprendere cose che sono già state dette e che condivido. I Con questa delibera non si va a liberalizzare ulteriormente la nascita di attività commerciali di medie dimensioni perché al di sopra dei 5000 metri, è previsto il passaggio nel PTCP anche dopo l'approvazione della delibera, e questo rimane anche dopo l’approvazione della delibera. La modifica alla delibera incide solo ed esclusivamente sulle aree di pertinenza, dando la possibilità di utilizzare superfici maggiori. Quando si ragiona di pertinenze si parla di parcheggi, aree verdi; con questa modifica, si ha la possibilità di qualificare dal punto di vista urbano in modo maggiore queste aree. Penso anche a metodologie nuove che oggi vengono utilizzate nell'urbanizzazione, nella costruzione di parcheggi, penso al tema della permeabilità dei suoli, tema centrale dove gli indirizzi della Regione, gli strumenti urbanistici dei Comuni e anche del PTCP raccomandano sempre più di utilizzare metodologie che permettono la permeabilità dei suoli. Se c'è la possibilità di avere una superficie maggiore credo si possa anche realizzare l'obiettivo importante di costruire parcheggi e infrastrutture con nuovi criteri che oggi vengono sempre più utilizzati, altrimenti, come già di è detto, significa dover ricorrere alla costruzione di parcheggi sopraelevati e sotterranei con cementificazione di spazi che, con l'andare del tempo rischia di diventare veramente dequalificante per le aree. Io credo che il tema dell'uso del territorio rispetto a questa delibera non abbia senso proporlo come tema della liberalizzazione delle strutture commerciali di medie dimensioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Serri.

Siamo sempre in dibattito generale.

Vi comunico che è stato presentato un ordine del giorno, l'ordine del giorno 1, a firma della consigliera Sensoli, che insiste sull'oggetto 1003. Apriremo però dopo le dichiarazioni di voto congiunte sull'oggetto e sull'ordine del giorno. Intanto siamo in dibattito generale.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, lascio la parola, per la chiusura del dibattito generale, all'assessore Corsini. Ne ha facoltà.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Poche considerazioni e alcune puntualizzazioni al dibattito su questa delibera perché gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di parte di quelli di minoranza hanno motivato nel merito in maniera puntuale le ragioni che ci portano a proporre all'Assemblea legislativa la modifica della 1253 del 1999. Volevo fare solo un paio di considerazioni rispetto agli interventi che ho ascoltato, in particolare sulle cose che diceva il consigliere Taruffi, che è entrato nel merito del tema della pianificazione urbanistica e commerciale rispetto al rapporto e all'equilibrio fra le grandi strutture di vendita o le medie strutture di vendita e gli esercizi di vicinato, che sono le botteghe che arrivano fino a 250 metri di superfice di vendita, che è un tema ovviamente complesso e che esiste rispetto agli equilibri delle funzioni commerciali nei nostri territori. Io credo che le preoccupazioni del consigliere Taruffi rispetto al fatto che questa delibera possa introdurre un disequilibrio o possa portare, come ha ricordato nel suo intervento, ad un indebolimento della rete dei piccoli centri rispetto agli insediamenti di nuove superfici commerciali di media dimensione, in questo caso sia una preoccupazione infondata, nel senso che ci potrebbe essere questa preoccupazione se ragionassimo di modificare il dimensionamento della superfice di vendita. Qui stiamo proponendo una modifica alla superficie territoriale di un insediamento di media superfice di vendita che comunque non può superare i 5000 metri di superficie di vendita complessiva, quindi non si creano disequilibri per la semplice ragione che non stiamo ragionando sulla superficie di vendita ma sulla superficie territoriale.

È una modifica di carattere tecnico che oltre a rispondere, come ricordava il consigliere Foti, ad alcune leggi in materia (a partire da alcune disposizioni della Commissione europea che sono state poi recepite dai Governi nazionali e che di fatto dicono agli Stati nazionali e alle Regioni di eliminare i vincoli rispetto all'ingresso di nuovi operatori economici sul mercato e quindi di eliminare le barriere alla libertà di impresa rispetto ad iniziative che abbiano finalità di carattere pubblico), dopo quindici anni di applicazione si rende anche necessaria perché rispetto alla pianificazione di carattere commerciale e rispetto anche alla pianificazione prevista dalle Province nei PTCP, di fatto questi interventi sono stati impediti da un dimensionamento della superfice territoriale che non rende realizzabili concretamente gli standard urbanistici previsti dalle normative legate alla pianificazione commerciale delle medie strutture. Portare il dimensionamento fondiario da 1 ettaro a 2,5 ettari, sulla base anche delle simulazioni che i nostri tecnici hanno fatto, consente di realizzare quegli standard urbanistici, che non sono solo i parcheggi; qui abbiamo parlato quasi esclusivamente di parcheggi pertinenziali, ma parliamo anche di parcheggi pubblici, parliamo anche di aree per il carico e scarico merci, parliamo delle dotazioni di verde. Ricordo che se anche noi non modificassimo la delibera, i parcheggi potrebbero essere comunque realizzati, quindi non andiamo a decidere che vengano realizzati ulteriori parcheggi; vengono realizzati, perché il dimensionamento a cui fare riferimento è quello dei 5000 metri, su una superficie più estesa rispetto a quella attuale. Oggi fare un intervento di questo tipo, che è non solo economicamente insostenibile, che sarebbe forse il problema minore, ma risulta anche tecnicamente complicato tant'è vero che in questi quindici anni non si sono realizzati di queste dimensioni su una superfice territoriale così limitata, risulta essere anche un vincolo alla fruibilità da parte del consumatore e del cittadino di queste aree, oltre che generare un impatto ambientale che sicuramente non è inferiore rispetto a quello dei parcheggi a raso. Io non so se sia superiore, secondo me lo è, ma sicuramente non è inferiore perché realizzare una parte di parcheggi a raso, una parte di parcheggi interrati, con tutti i problemi legati all'acquifero eccetera eccetera, realizzare parcheggi sopraelevati che generano comunque impatto ambientale di carattere visivo e paesaggistico sicuramente non è inferiore come impatto complessivo rispetto al realizzare parcheggi completamente a raso.

In buona sostanza, questa delibera non porta a nessuna deroga. Lo dico perché si è parlato anche di "deroga al PTCP". Qui non c'è nessuna deroga perché il PTCP rimane lo strumento di programmazione fondamentale. Le strutture di 5000 metri che superano i 2,5 ettari devono essere previste all'interno del PTCP, quindi non andiamo a derogare nulla. Andiamo solo tecnicamente a rendere possibili alcuni interventi che in questi anni non si sono realizzati per le ragioni che vi ho appena detto. Non ci sono deroghe, non ci sono liberalizzazioni. È solo una norma che potrebbe consentire alcuni investimenti produttivi che potrebbero avere anche una ricaduta di carattere economico e occupazionale su alcuni territori e soprattutto rende più semplice alcuni procedimenti di carattere autorizzativo che, ripeto, rimangono in capo ai Comuni oggi come lo erano ieri. Così come non avviene nessuna deroga al PTCP perché questo punto di programmazione rimane fermo anche dopo l'approvazione di questa delibera.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Corsini.

Apro le dichiarazioni di voto congiunte sull'ordine del giorno e sull'oggetto 1003.

Non ho richieste di dichiarazioni di voto, quindi procediamo al voto...

 

BERTANI: Signor presidente, chiedo il voto elettronico sull'ordine del giorno e sull'oggetto 1003.

 

PRESIDENTE (Soncini): Il consigliere Bertani fa richiesta di voto elettronico sia sull'ordine del giorno che sull'oggetto 1003.

Metterò prima in votazione l'ordine del giorno a firma della consigliera Sensoli.

Si proceda alla votazione dell'ordine del giorno 1003/1 (oggetto 1483), a firma della consigliera Sensoli, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

5

Contrari

 

24

Astenuti

 

11

 

L'ordine del giorno è respinto.

Si proceda alla votazione del partito di deliberazione, oggetto 1003, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

24

Contrari

 

3

Astenuti

 

13

 

L'Assemblea approva.

 

OGGETTO 402

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Modifica della L.R. 7 febbraio 2013 n. 1.» A firma del Consigliere: Bignami

(Discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 402/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Il testo n. 16/2015 è stato licenziato dalla Commissione "Bilancio Affari generali ed istituzionali" nella seduta del 28 settembre 2015 con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 1 articolo.

Il relatore della Commissione, consigliere Galeazzo Bignami, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

La parola al consigliere Bignami.

 

BIGNAMI, relatore: Grazie, presidente. In realtà non sto a trattenere l'aula in dichiarazioni che abbiamo già svolto in Commissione. Il collega Poli ha già preannunciato che metterà al voto un ordine del giorno per non passare all'esame dell'articolato in aula con riserva di presentare una proposta di legge alle Camere. Non intervengo sul merito perché tanto, come ho già detto, in Commissione abbiamo già sviscerato il tema e credo che l'aula possa e debba occuparsi con maggiore economicità ed efficienza di temi un po' più immediati vista già la dichiarazione che la maggioranza ha fatto, che comunque non eluderà la questione sul piano del metodo perché, appunto, faremo una proposta di legge alle Camere.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bignami.

Apro il dibattito generale.

È stato distribuito l'ordine del giorno a firma del consigliere Poli, come si diceva, di non passaggio all'esame dell'articolato.

Ha chiesto di parlare il consigliere Poli. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Bignami per l'attenzione e la sensibilità dimostrata in considerazione del fatto che in Commissione abbiamo discusso questo oggetto e questo credo che sia importante rispetto allo svolgimento rapido dei lavori dell'aula.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto sull'ordine del giorno del consigliere Poli. Se nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione dell'ordine del giorno del consigliere Poli di non passaggio all'articolato.

Vediamo se sono presenti in aula gli scrutatori. La consigliera Serri non è presente, quindi gli scrutatori sono: il consigliere Cardinali, il consigliere Bargi e la consigliera Zappaterra.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 402/1, a firma del consigliere Poli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L'ordine del giorno è approvato e quindi il progetto di legge si ferma.

 

OGGETTO 582

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Integrazioni alla Legge Regionale 21 dicembre 2012, n. 15 "Norme in materia di tributi regionali"» A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 582/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 1470 - Ritiro)

OGGETTO 1474

Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'adozione di provvedimenti premiali per incentivare l'uso di auto pulite e la rottamazione dei veicoli più vecchi, non ecologici, e a valutare l'adozione di provvedimenti volti a disporre un regime di tassazione agevolato per le auto a metano, GPL e auto elettriche. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Marchetti Daniele, Cardinali, Caliandro, Fabbri, Taruffi, Torri

(Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’oggetto 582, testo n. 18/2015, è stato licenziato con parere contrario dalla Commissione "Bilancio Affari generali ed istituzionali" nella seduta del 13 ottobre 2015.

Il progetto di legge è composto da 1 articolo.

Il relatore della Commissione, consigliere Daniele Marchetti, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

La parola al consigliere Marchetti Daniele.

 

MARCHETTI Daniele, relatore: Grazie, presidente. Questo progetto di legge, con il quale proponiamo l'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per tre annualità per le autovetture ad alimentazione GPL o metano di nuova immatricolazione o trasformate, è andato avanti per diverse settimane in I Commissione. Purtroppo dopo diverse sedute la maggioranza ha deciso di bocciare questo PDL, un progetto di legge che avrebbe sostanzialmente aperto la strada ad una vera politica di riduzione dell'inquinamento, una politica che a nostro avviso oggi in Emilia-Romagna è assente.

Non cercate di vendere le nuove limitazioni che da quest'anno interessano anche i diesel Euro 3 come politiche serie che avrebbero come obiettivo quello di ridurre l'inquinamento perché non è assolutamente così e lo sapete benissimo. Queste misure, che io ritengo esclusivamente di facciata, non fanno altro che complicare la vita ai cittadini perché vi assicuro che di diesel Euro 3 ce ne sono ancora parecchi in circolazione e magari non tutti hanno la possibilità di cambiare la propria auto. A tal proposito mi permetto di leggervi una lettera che è stata pubblicata su un quotidiano locale di Bologna pochi giorni fa. È una lettera di un cittadino, un certo signor Pollini, che dice: "Ogni anno faccio la revisione e le emissioni sono nella norma. Ora il Comune me la ferma per sei mesi trascurando che ho pagato bollo e assicurazione per un anno. Per tre giorni a settimana devo andare a prendere a scuola mio nipote e portarlo a casa pur abitando dall'altra parte di Bologna. Non ho i soldi per cambiare l'auto. Che cosa devo fare?". Io credo che tutti quanti noi, la Giunta in primis, dovremmo dare una risposta a questo signor Pollini e a tanti altri, perché non basta dire, come è stato detto questa mattina dal presidente Bonaccini, che dobbiamo cambiare stile di vita; ognuno ha le sue possibilità economiche, ognuno fa i conti in tasca propria.

L'unica cosa che facciamo è estendere i limiti per dire che siamo i primi della classe nel limitare la circolazione ai veicoli più inquinanti, quando in realtà siamo il fanalino di coda nel dare incentivi per cambiare il parco auto circolante nella nostra regione. Negli ultimi anni, infatti, diverse Regioni sono riuscite a mettere in campo diverse forme di esenzioni e di incentivi con l'obiettivo di aiutare il cittadino a cambiare auto o riconvertirla. Sto parlando, ad esempio, della Lombardia, del Piemonte, della Toscana, ma anche della Puglia e della Basilicata, se non erro. Noi invece stiamo a guardare dalla finestra e in anticipo rispetto a tutti gli altri territori pensiamo di limitare anche i diesel Euro 3. Poi mi venite a dire che per arrivare all'esenzione del bollo, proposta che abbiamo portato avanti con questo progetto di legge, non c'è la copertura economica. Ma allora mi dovete spiegare perché mai dobbiamo anticipare tutti quanti nella limitazione del traffico quando non riusciamo nemmeno a dare un piccolo incentivo ai cittadini.

Il nostro territorio, la nostra regione, come rete di distribuzione GPL e metano è tra le prime in assoluto in questo paese, ma ciò nonostante negli ultimi anni registriamo un calo del 50 per cento del settore. Dunque facciamoci delle domande perché questa è la dimostrazione che tante volte si dicono delle cose ma in realtà si va da tutt'altra parte.

Non me ne voglia il consigliere Cardinali, che è stato il mio interlocutore durante tutto questo iter e lo ringrazio per la disponibilità dimostrata, ma mi rivolgo soprattutto alla Giunta a cui chiedo coraggio e lungimiranza. In Commissione perlomeno abbiamo strappato qualche promessa ovvero la disponibilità dichiarata dalla maggioranza di riprendere il confronto e di non far terminare questa discussione oggi con la bocciatura di questo progetto di legge. Proprio per questo abbiamo voluto fortemente un ordine del giorno collegato con il quale mettiamo nero su bianco un impegno: l'impegno di predisporre nei tempi più rapidi possibili un progetto di legge volto ad incentivare il rinnovo del parco auto regionale nonché la conversione dei mezzi già circolanti nell'ottica di un maggior utilizzo di combustibili alternativi e meno inquinanti, come GPL e metano, perché senza politiche serie a nostro avviso il prossimo anno saremo di nuovo punto e a capo.

Ora, dato che questa mattina ho presentato comunque una risoluzione collegata al progetto di legge, la 1470, comunico che la ritiro dal momento che comunque con le altre forze politiche è stata trovata una quadra e siamo riusciti ad arrivare ad un testo unitario.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Marchetti Daniele.

Comunico che al progetto di legge di iniziativa dei Consiglieri, oggetto 582, viene abbinata, come ha detto il consigliere Marchetti, la risoluzione 1474 che impegna la Giunta a valutare l'adozione di provvedimenti premiali per incentivare l'uso di auto pulite e la rottamazione dei veicoli più vecchi non ecologici e a valutare l'adozione di provvedimenti volti a disporre un regime di tassazione agevolato per le auto a metano, GPL e auto elettriche, a firma dei consiglieri Bertani, Sassi, Marchetti Daniele, Cardinali, Caliandro, Fabbri, Taruffi e Torri.

Abbiamo anche un ordine del giorno, il 582/1, che viene abbinato alla legge e alla risoluzione, a firma del consigliere Poli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Cardinali. Ne ha facoltà.

 

CARDINALI: Grazie, presidente. È un tema di alcune settimane almeno, ma è un tema che ha fatto sì che insieme oggi siamo riusciti a presentare una risoluzione. Una risoluzione positiva che va nella direzione di trovare prima possibile risorse che possano essere condivise non solo per le tematiche che Marchetti prima sollevava, ma anche perché c'era già dalla prima Commissione una forte convinzione anche del gruppo del PD. Lo dico per dimostrare che su questo tema, come sul tema della qualità dell'aria che entra all'interno di questa partita, noi abbiamo lavorato in queste settimane per essere in grado già oggi di poter presentare l'opportunità di fare una legge. Non ci siamo riusciti, ma con la risoluzione e anche con l'impegno della Giunta sono convinto che a breve, come chiediamo nella risoluzione, tratteremo di questo tema. Ne siamo consapevoli perché rafforzare il parco veicoli a livello regionale, ma anche rafforzare l'incentivo di una riduzione a tre anni del pagamento del bollo può essere sicuramente un modo per dare il colpo definitivo a chi oggi è in dubbio se cambiare l'auto, il colpo definitivo a chi ha problemi economici per poterlo fare. Sotto questo profilo la risoluzione è chiara, impegna, è allargata anche alle macchine elettriche proprio per incentivare anche questo aspetto, e ci mette in condizione di poter dire che insieme condividiamo un progetto interessante che speriamo di poter risolvere insieme a breve. Facciamo in modo che di questo tutta l'aula prenda atto, facciamo in modo che questo impegno nelle prossime settimane ci veda dare l'opportunità a tutti di poter risolvere questa problematica che da mesi abbiamo cercato di condividere insieme, ma che oggi comunque prende una via che insieme ad altri partiti politici vogliamo portare avanti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Cardinali.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Diciamo in premessa che noi avremmo sostenuto il progetto di legge presentato dai colleghi della Lega perché avevamo piacere di intervenire subito e siamo anche comunque contenti perché oggi abbiamo fatto da pontieri fra la Lega e il PD presentando un ordine del giorno che poi è diventato condiviso. Avevamo chiesto un impegno per il 2016, però al momento questa intesa non riesce ad arrivare al 2016, comunque strappa già un impegno, che non è poco, al "più presto possibile".

Siamo soddisfatti anche perché entra nel dibattito il discorso del prolungamento, come avevamo già chiesto in un emendamento in Commissione, delle esenzioni per le auto elettriche, perché tutto questo insieme di operazioni, insieme all'ordine del giorno che abbiamo approvato prima collegato al bilancio riguardo alla mobilità ciclabile, sono quelle operazioni concrete che devono dare attuazione al Piano dell'aria perché il Piano dell'aria scritto lì e basta va solo, come dicevamo prima, a danneggiare chi non è in grado di aggiornare il proprio parco auto e magari ha un'auto sola ed è un'auto datata. Dobbiamo agire in maniera da utilizzare tutte le leve che abbiamo a disposizione e questa secondo noi è una leva importante. Quel "più presto possibile" per noi è il 2016, quindi cercheremo di aiutarvi ad entrare nel 2016 con questo "più presto possibile". Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. La proposta del consigliere Marchetti è stata esaminata attentamente dalla Commissione e debbo dire che almeno in linea teorica ha avuto il plauso da parte di tutti, poi in linea pratica mi pare che operi ancora una forma di articolo 92, cioè di non passaggio anche per questa proposta.

Debbo dire che indubbiamente il tema della copertura finanziaria è un tema importante, ma altrettanto vero è che vi è nel bilancio una disponibilità, è stato detto, per quanto riguarda le leggi che avrebbe approvato questa Assemblea. Ora è chiaro che se invece poi questa riserva è interamente impegnata per i disegni di legge della Giunta, i progetti di legge dei consiglieri non troveranno mai adeguata copertura finanziaria.

Ciò detto, nulla in contrario all'ordine del giorno che si vuole approvare, però vorrei fare un riferimento: mi pare che dalla reiezione di una proposta di legge alla possibilità che identica proposta di legge per contenuto possa essere iscritta nuovamente all'ordine del giorno dell'Assemblea vi sia un intervallo notevole sotto il profilo temporale...

 

(interruzioni)

 

Sì, c'è la risoluzione, ma c'è anche il disegno di legge che viene oggi in qualche modo discusso, perché non mi pare che il disegno di legge non venga discusso...

 

(interruzioni)

 

Io ho capito che l'ordine del giorno può essere collegato soltanto al progetto di legge, perché diversamente non avrebbe senso; votate l'ordine del giorno e poi vi sarà la reiezione del progetto di legge in quanto tale, perché è iscritto all'ordine del giorno il progetto di legge.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, l'ordine del giorno viene votato; nel caso in cui dovesse passare l'ordine del giorno, naturalmente il progetto di legge decade e rimane in piedi la votazione della risoluzione condivisa.

 

FOTI: Che decada con l'ordine del giorno il progetto di legge assolutamente no.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Viene cassato.

 

FOTI: No.

 

PRESIDENTE (Rainieri): E sì.

 

FOTI: L'ordine del giorno, scusatemi, è il 92 ed è quello del non passaggio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sì.

 

FOTI: Ma ce ne sono due di ordini del giorno, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): No, guardi, io ne ho uno solo.

 

FOTI: No, c'è anche la risoluzione di Marchetti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): No, quella è una risoluzione, non è un ordine del giorno. Quella di Marchetti è stata ritirata.

 

FOTI: Sì, e poi ce n'è una firmata da...

 

PRESIDENTE (Rainieri): ...da Bertani, Sassi, Marchetti Daniele, Cardinali, Caliandro, Fabbri, Taruffi e Torri.

 

FOTI: Presidente, so di che cosa sto parlando...

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non lo metto in dubbio.

 

FOTI: ...l'ordine del giorno viene approvato da parte della maggioranza e quindi viene di fatto bocciata la proposta di legge del consigliere Marchetti...

 

PRESIDENTE (Rainieri): Infatti.

 

FOTI: ...e viene approvata una risoluzione che dice di portare nel tempo più veloce possibile un altro disegno di legge. A termini di Regolamento non può essere nei tempi più veloci possibili perché la reiezione di un progetto di legge prevede un intervallo durante il quale non si possono presentare identici progetti di legge all'esame dell'aula.

 

(interruzioni)

 

Il "provvedimento", se non è un provvedimento di legge, mi spiegate che cosa può essere? Mica può essere un provvedimento amministrativo questo, attiene al bollo. Ma, ragazzi, adesso vorrei fare presente che, insomma... E mi permetto di dirlo solo per un motivo: perché se si vuole dare effettivamente, come ci è stato detto in Commissione, un impulso veloce a partire dal bilancio del 2016 a questo tema, il bilancio del 2016 non potrà presentare una norma che contrasti con una norma bocciata oggi in questa sede. È questo che sto cercando di dire. Dopodiché la forma che può essere trovata non è affare mio, ma è indubbio che un progetto di legge respinto non può essere reiterato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione non parla di reiterazione, parla di provvedimenti premiali, quindi potrebbe essere una delibera di Giunta, potrebbe essere qualsiasi altro provvedimento che la Giunta vuole portare in adozione.

 

FOTI: No, la Giunta può adottare gli atti di sua competenza, dubito che possa essere un atto di Giunta che va ad incidere sul bollo dell'auto, ne dubito in fatto e in diritto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Stiamo facendo il processo alle intenzioni però, non sappiamo ancora come andrà a finire l'ordine del giorno.

 

FOTI: No, diversamente, mi scusi, presidente, il consigliere Marchetti faceva molto prima e avrebbe fatto molto prima, anziché sforzarsi di presentare una proposta di legge, a fare una risoluzione dove invitava la Giunta a fare questo provvedimento ed era chiuso il discorso. La proposta di legge è stata esaminata perché evidentemente a partire dagli uffici hanno ritenuto che la stessa fosse pienamente ammissibile, diversamente non si sarebbe esaminata una proposta di legge.

Io torno a ripetere: la reiezione di una proposta di legge è un fatto che ha un automatismo che impedisce che in tempi immediati si possa ripartire con un identico disegno di legge, progetto di legge, perché ciò è precluso. Dopodiché troviamo pure la forma o trovate pure la forma che sarà possibile, ma è una forma esclusivamente normativa, non può essere una forma di un atto amministrativo, perché la differenza tra un atto normativo e un atto amministrativo è nota a tutti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

A questo punto, se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sull'ordine del giorno e sulla risoluzione 1474.

Se non ci sono interventi in dichiarazione di voto...

 

(interruzione del consigliere Caliandro)

 

Cosa dobbiamo fare?

 

(interruzione del consigliere Caliandro)

 

Il campanello è per la votazione elettronica...

 

(interruzione del consigliere Caliandro)

 

Con i potenti mezzi del PD dovreste mandare un messaggino WhatsApp a tutti, anzi, in teoria i consiglieri dovrebbero essere in aula, ma comunque scampanelliamo.

Su richiesta del capogruppo del PD abbiamo scampanellato, ma le votazioni non sono con il dispositivo elettronico ma per alzata di mano. Visto che adesso siete rientrati dalla pausa caffè, riprendiamo i lavori con la votazione dell'ordine del giorno 582/1.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 582/1, a firma del consigliere Poli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L'ordine del giorno è approvato e quindi il progetto di legge si ferma, non ci sarà la discussione sull'articolato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 1474, a firma dei consiglieri Bertani, Sassi, Marchetti Daniele, Cardinali, Caliandro, Fabbri, Taruffi e Torri.

 

(È approvata all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è approvata.

 

OGGETTO 1240

Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo schema di Regolamento recante "Modifiche del Regolamento regionale 28 dicembre 2009 n. 3", in materia di attività di noleggio di autobus con conducente.» (36)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ricordo che la Commissione "Territorio Ambiente Mobilità" ha espresso parere favorevole nella seduta del 24 settembre 2015 con la seguente votazione: 26 voti a favore, nessun contrario e 14 astenuti.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Tengo a precisare che io ho fatto un errore di valutazione in quanto avevo presentato un emendamento al regolamento che oggi andiamo a modificare, ma purtroppo nell'ambito del parere di conformità questo non è possibile e quindi l'emendamento non vi è stato distribuito e l'ho ritirato.

Cerco intanto di dare un mio parere su quelle che sono le modifiche al regolamento apportate dalla Giunta e dico che per la maggior parte esse trovano il nostro appoggio nel senso soprattutto dell'adeguamento al nuovo riordino istituzionale regionale, quindi andiamo a prevedere anche la possibilità per la Città metropolitana di Bologna di poter deliberare sull'argomento del noleggio con conducente; prevediamo, poi, dei criteri in più per il rinnovo dell'autorizzazione, quindi la revisione dei mezzi, le polizze assicurative e le caratteristiche dei conducenti devono essere rispettate e valutate in maniera più attenta.

Però mi permetto di dire che sono abbastanza perplesso sull'uniformazione di tutte le tariffe in tutta la regione perché su certe province questo va a giovare alle attività e alle imprese, su certe altre invece è veramente una mazzata economica perché le tariffe attuali erano molto più vantaggiose. Nello specifico, a Modena, Bologna e Reggio Emilia la tariffazione era fissa, ovvero si parlava per un'istanza di registrazione di un'azienda, quindi parliamo solo di un nuovo insediamento a prescindere dai mezzi registrati dall'azienda, di un costo di 200 euro fissi. Caso diverso invece era per le province di Parma, Ferrara, Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena che avevano dei costi che andavano sui 250 euro per ogni automezzo registrato e quindi vi era un costo effettivamente molto più elevato. Ora con questa delibera la Giunta intende uniformare questo costo e lo va a portare a 150 euro per ogni mezzo per le aziende che hanno meno di 5 autobus e a 100 euro per le aziende che registrano più di 5 autobus.

Ora mi permetto di esprimere dei dubbi sulla conformità delle province di Parma, Ravenna, Rimini e Forlì che avevano adottato un costo di 250 euro ad automezzo quando il regolamento n. 3 del 2009 della Regione Emilia-Romagna imponeva un costo complessivo massimo di euro 250 per i diritti di segreteria sull'istanza e non per ogni automezzo, quindi mi permetto di esporre il dubbio sul fatto che attualmente le province prima citate non fossero in regola o comunque adottassero un criterio non particolarmente conforme con quello del regolamento regionale. Ho cercato di verificare questa mia ipotesi ma purtroppo non sono riuscito a confrontarmi con un tecnico perché ho saputo essersi infortunato e quindi non era in ufficio e non sono riuscito ad avere un parere in merito in quanto mi è stato risposto che era l'unico competente su questo regolamento.

Ma il mio dubbio, da cui poi è scaturito il mio emendamento che poi ho dovuto ritirare, è che nel momento in cui si vanno a definire le tariffe per la registrazione di una nuova azienda di noleggio con conducente, si va a definire, come dicevo prima, e leggo testualmente, "euro 150 per ogni autobus fino a 5 autobus e euro 100 per ogni autobus qualora il parco mezzi sia superiore a 5 autobus" e a mio parere non è sufficientemente chiaro in quanto sembra che chi abbia 6 autobus debba pagare 600 euro e chi ne ha 5 debba pagare 750 euro e questo è abbastanza paradossale, converrete con me che chi ha più autobus paghi meno rispetto a chi ne ha meno. Questo punto secondo me andava emendato – e leggo anche l'emendamento che avevo predisposto per far capire la mia intenzione – con, alla lettera b), euro 150 per ogni autobus fino al quinto mezzo e euro 100 per quelli che eccedono il quinto mezzo, per gli ulteriori mezzi. Questo permetterebbe una scalabilità della tariffa che non va a compromettere le aziende più piccole e a favorire quelle più grandi, ma permette a quelle più grandi semplicemente di avere agevolazioni e non aggravi fiscali dall'avere più automezzi.

Da un confronto avuto prima con la consigliera Rontini, abbiamo telefonato agli uffici e pare che in realtà l'intenzione della Giunta, con questo regolamento, fosse proprio quella di andare in questa direzione. Mi permetto però di sollevare la critica che effettivamente a leggere il regolamento così com'è non sia particolarmente chiaro e ci sia un dubbio interpretativo che deve, secondo me, essere colmato con eventualmente una modifica. Ora non so di preciso quale sarebbe l'iter, a questo punto, per modificarlo, credo che sicuramente debba essere opera della Giunta. Ora non so se dovremo tornare qui con un parere di conformità o cos'altro, l'importante è che nella pratica poi venga attuato il principio che ho appena espresso.

Detto questo, nell'ambito del parere di conformità sicuramente non possiamo dire nulla sulla conformità di questo regolamento alla legge, mi permetto solo di sollevare le perplessità che ho appena evidenziato e quindi per il momento, salvo chiarimenti o modifiche, il nostro voto è di astensione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Ha chiesto di parlare la consigliera Rontini. Ne ha facoltà.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Intervengo nel merito e poi per rispondere anche all'osservazione pertinente del collega Delmonte. Nel merito, come si diceva, questo regolamento, rispetto al quale l'aula si trova oggi a doversi esprimere solo per quanto riguarda un parere di conformità, è un regolamento che va a completare e dettagliare l'ordinamento regionale in materia di attività di noleggio con conducente colmando alcune carenze dispositive rilevate nell'esercizio dell'azione amministrativa. Va ad uniformare in tutto il territorio regionale, come diceva chi è intervenuto prima di me, gli importi di rimborso di spese per lo svolgimento delle attività istruttorie. Io penso che l'intento sia quello di rispondere all'esigenza di dare certezza e univocità della disciplina in materia, di fatto, quindi, eliminando la possibilità di adottare decisioni discrezionali o di prassi amministrative diverse tra uffici che sono preposti al rilascio delle autorizzazioni nel diverso territorio regionale.

Anche in Commissione, come forse i colleghi ricorderanno, da parte mia era stata chiesta all'ingegner Formentin di fare chiarezza sul punto che riguarda i mezzi che usufruiscono dell'autorizzazione annuale di fuori linea, in particolare l'articolo 1, comma 5-bis. Mi è stato spiegato qual era la corretta interpretazione della Giunta e penso che l'interpretazione che ha dato il collega Delmonte sull'articolo 1, comma 2, dell'allegato 2 sia quella giusta nonostante non sia stato scritto forse nella maniera più efficace perché passasse questa interpretazione. Quindi la mia proposta è chiedere, non appena ci saremo espressi con un parere di conformità, che gli uffici possano fare una circolare esplicativa su questi due punti, da allegare al regolamento così da colmare eventuali difficoltà dal punto di vista interpretativo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Rontini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. A me pare che dobbiamo andare alla radice di quello che stiamo facendo perché siamo in una sede in cui dobbiamo pronunciarci in ordine a quanto disposto dall'articolo 28, comma 4, lettera n), dello statuto e dall'articolo 51 del nostro regolamento, soprattutto in questo caso penso che ci riferiamo al comma 2, e noi abbiamo solo la possibilità di definire esattamente se riteniamo che le disposizioni contenute in questa bozza di regolamento siano conformi o meno alle leggi che sono state emanate a livello nazionale o alle leggi regionali. Diceva prima la consigliera Rontini che dobbiamo colmare, con questo regolamento, delle carenze normative...

 

(interruzione della consigliera Rontini)

 

No, prima hai parlato di carenze normative...

 

(interruzione della consigliera Rontini)

 

E va beh, allora non sai quello che dici. Io ti sfido a vedere il resoconto stenografico, hai parlato di carenze normative perché hai parlato di due elementi: carenze normative e poi hai detto "difficoltà interpretative", tant'è vero che hai pensato alle circolari esplicative.

Le circolari esplicative di un regolamento, che di per sé non possono che essere conformi a delle norme, non servono a nulla perché le norme che valgono sono le norme regolamentari. Le circolari esplicative, come insegnano le parole, riguardano soltanto le procedure e non il contenuto. Dato che i temi sollevati sono temi di contenuto e non di procedure, i casi sono due: o noi riteniamo che in alcuni articoli o in alcune fattispecie di articolo vi è un dubbio fondato che la norma così com'è prospettata non sia conforme alla legge, e allora abbiamo una procedura che prevede che noi solleviamo questa questione alla Giunta che in dieci giorni ha la possibilità di adeguarsi o meno alla non conformità espressa da questa Assemblea, o si ritiene che il regolamento sia conforme. E se è conforme a norma, scusatemi, non dovrebbe avere possibilità di difficoltà interpretative, perché se ha difficoltà interpretative, non ce le ha il regolamento, ce le ha la norma, questo deve essere chiaro.

Io penso, da quello che ho potuto ricavare, che le osservazioni cui faceva prima riferimento il collega Delmonte siano osservazioni che evidentemente attengono alla chiarezza della norma. La chiarezza della norma evidentemente ha come presupposto la chiarezza della norma regolamentare perché da norma regolamentare noi passiamo ad applicazione in quanto conforme a norma legislativa. Allora io chiedo: l'Assemblea ritiene che in uno, due o tre punti non vi sia questa conformità? L'Assemblea si pronunci su questo. L'Assemblea ritiene che non vi sia il proposito della non conformità? Allora deve dire che è conforme alla legge.

Dopodiché io non so neanche se la Giunta possa con lo stesso provvedimento cambiare il regolamento o deve invece approvare questo regolamento e successivamente modificarlo, perché il potere di modifica della Giunta è in relazione soltanto alla possibilità di recepire quella che è l'osservazione che questa Assemblea può fare di non conformità alla norma legislativa. Debbo dire che sarebbe stato meglio, e potrebbe essere ancora il caso, rinviare l'esame di questo regolamento, dato che abbiamo l'Assemblea la prossima settimana, e valutare, alla luce delle osservazioni che sono state mosse dal consigliere Delmonte, se vi siano delle proposte da parte della Giunta o se intenda formulare una proposta la Giunta, nei limiti, però, di quello che è l'articolo che noi oggi abbiamo in esame, perché il contenuto in quanto tale non spetta a noi esaminarlo se non rispetto alla rispondenza alle leggi statali e alle leggi regionali, oltre che alla normativa comunitaria.

Dato che mi è parso di capire che addirittura noi pensiamo che la soluzione la si trovi in una circolare esplicativa, io dico che la circolare esplicativa non può fare altro che esplicare la lettera del regolamento - lo dice la parola - che a sua volta non può essere che conforme, perché qui, una volta che l'Assemblea approva, si è dato il parere di conformità a quello che è il regolamento medesimo in relazione alle disposizioni di legge vigenti. Tutto il resto, scusatemi, ma va oltre quello che è la lettera e l'impegno che questa Assemblea sul punto ha.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, chiedo scusa, lei formalizza la richiesta di sospensiva e di rinvio alla settimana prossima?

 

FOTI: Se i dubbi, presidente, sono quelli che sono stati espressi, atteso che non mi pare ci siano delle scadenze di legge e di termini perentori che l'Assemblea deve oggi rispettare, io sarei personalmente per proporre formalmente un rinvio alla prossima settimana così dando modo di chiarire anche tramite gli uffici quei dubbi o quelle perplessità che non soltanto mi pare abbia il consigliere Delmonte, ma per certo verso abbia anche la presidente Rontini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

In virtù della richiesta del consigliere Foti, può intervenire un consigliere a favore e uno contro il rinvio alla settimana prossima.

Ha chiesto di parlare il consigliere Delmonte. Ne ha facoltà.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Chiaramente, visto che non ci sono termini perentori, mi esprimo a favore, nel senso che questi che sono dubbi che in realtà mi sono stati fugati parzialmente a voce, possono magari trovare un riscontro scritto o comunque una soluzione più adeguate rispetto a delle circolari, quindi accolgo favorevolmente la richiesta del consigliere Foti sperando di poter, appunto, raggiungere insieme al presidente Rontini magari, e con la Giunta, un accordo per cercare di capire come muoversi in maniera più efficace per togliere ogni dubbio eventualmente alle Province o alle Agenzie di mobilità che poi dovranno attuare questo regolamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Chi chiede di intervenire contro? Ha chiesto di parlare la consigliera Rontini. Ne ha facoltà.

 

RONTINI: Per quello che mi riguarda - poi non so, magari mi sono espressa male visto che alcuni colleghi non hanno ben capito il mio intervento - la norma è chiara e noi ci siamo già espressi in Commissione dando un parere di conformità che oggi riconfermiamo. Ho raccontato quello che era stato l'excursus, ma per quello che riguarda l'articolato mio mi era già stato chiarito dall'ingegner Formentin durante la seduta di Commissione. Avendo potuto interloquire con il collega Delmonte che poco fa mi ha raccontato anche lui quel dubbio, avendolo chiarito con il direttore Ferrecchi, dal nostro punto di vista la norma è chiara e siamo pronti per esprimerci con un parere di conformità senza dover ritornare in Commissione. Accanto a questo, laddove serva e lo riteniamo necessario, possiamo chiedere agli uffici che lo accompagnino, come dicevo prima, con una circolare esplicativa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Rontini.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di sospensiva.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La richiesta di sospensiva è respinta, quindi proseguiamo.

Passiamo alle dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all'oggetto 1240.

 

(L'Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 1047

Delibera: «Legge regionale 19 agosto 1996, n. 30. Approvazione di modifiche procedurali per i programmi speciali d'area.» (Proposta della Giunta regionale in data 27 luglio 2015, n. 1011) (37)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La Commissione Bilancio Affari Generali e Istituzionali ha espresso parere favorevole nella seduta del 28 settembre 2015 con la seguente votazione: 28 voti a favore, nessun contrario e 13 astenuti, apportando modifiche al testo.

Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Molinari. Ne ha facoltà.

 

MOLINARI: Grazie, presidente. Il risultato della Commissione è sintomatico. Con la legge 30/96 la Regione è partita con una serie di lavori sui territori con i programmi speciali d’area realizzandone diciotto. Tramite questo provvedimento si arriva a una modifica che porta a uno snellimento che va verso quelli che sono ancora i programmi aperti consentendo tramite la semplice approvazione del progetto preliminare la possibilità di arrivare all’impegno contabile e di conseguenza la possibilità di proseguire in quelli che sono di fatto gli ultimi programmi d’area ancora aperti. Bene questa modifica e ovviamente sarà importante iniziare a lavorare, visto che parliamo di programmi d’area che arrivano almeno a quindici anni fa, su quella che potrà essere una riproposizione o comunque una soluzione per quelli che sono programmi che hanno coinvolto territori con particolari ritardi in un lavoro che ha portato al coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni, delle realtà economiche e che nella maggior parte dei casi hanno portato anche a esiti positivi.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Molinari.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Presidente, mi permetterei di chiedere una lettura del 5.1 perché, per come lo leggo io, non si capisce cosa uno debba fare. Bisognerebbe eliminare “dovrà provvedere a inoltrare” o “dovrà trasmettere”. La delibera recita una cosa che quantomeno è ridondante nel mio testo. Magari ho un testo sbagliato io, ma dice “il beneficiario dovrà provvedere a inoltrare, nei modi di trasmissione previsti dalla norma sulla dematerializzazione [...], alla competente struttura della (...) individuata, ai fini della concessione del contributo regionale e dell’assunzione dei relativi oneri finanziari a valere sul bilancio regionale, dovrà trasmettere”. C’è qualcosa che non va. Io proporrei – non so se sulle delibere c’è coordinamento formale, ma anche per una dignità dell’atto - che sia modificato e sia soppresso almeno “dovrà trasmettere”, tanto mi pare che sia già retto da “dovrà provvedere a inoltrare”.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Non ci sono altri iscritti in dibattito generale, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Oggi ho imparato molte cose; che lei può proclamare le leggi, perché questo è stato detto, che noi non sappiamo la differenza tra i ruoli dei dirigenti – ce l’ha detto il consigliere Caliandro – e che si possono mettere due verbi con un unico sostantivo che uno elide l’altro, e va bene ugualmente. Va bene così.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 1047.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 1132

Delibera: «Alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l'imprenditorialità. Piano Triennale Integrato Fondo Sociale Europeo, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.» (Proposta della Giunta regionale in data 6 agosto 2015, n. 1181) (38)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): La Commissione Politiche Economiche ha espresso parere favorevole nella seduta del primo ottobre 2015 con la seguente votazione: 32 voti a favore, nessun contrario e 14 astenuti.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Rainieri. Ne ha facoltà.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Questa è una delibera che vuole innovare il sistema di finanziamento regionale attraverso alcuni piani di gestione delle risorse provenienti sostanzialmente da tre fondi: il fondo sociale europeo, il fondo europeo di sviluppo regionale e il fondo europeo per lo sviluppo rurale. Il taglio che è stato dato a questa delibera è molto tecnico, tant’è che in Commissione non solo non ci sono stati interventi, se non questioni puramente di programmazione, ma ha parlato solamente il tecnico e l’Assessore di riferimento non si è espresso. Va notato che la gestione di questo piano è affidata prevalentemente ad ASTER, che è il consorzio tra la Regione Emilia-Romagna, l’Università e gli enti di ricerca nazionali operanti sul territorio (ENEA e CNR), l’unione regionale delle Camere di Commercio e le associazioni degli imprenditori regionali, con lo scopo di promuovere e coordinare le azioni per lo sviluppo del sistema produttivo regionale verso la ricerca industriale e strategica. Tra le righe si nota la volontà di rilanciare l’azione di questo consorzio con un nuovo programma che porti a un’evoluzione, dovuto anche alle esperienze di Spinner (programma regionale già sperimentato dedicato alle persone di alta qualificazione), per lo sviluppo di idee e progetti innovativi e per la valorizzazione di tali enti. Rilevo comunque a mio parere una criticità nel fatto che non si parla di integrazione in nessuna di tutte le azioni previste da questo programma con il mondo dell’arte e della cultura. Credo sia sbagliato considerare arte e cultura, e in questo faccio anche rientrare quello del cibo, un settore nel suo insieme incapace di produrre innovazione, per cui gli investimenti da fare in ricerca non debbano essere trattati a parte con fondi europei più dedicati o addirittura che siano esclusi. Mi sembra un po’ rischiosa l’intenzione di creare grandi concentrazioni di iniziative sui tecnopoli. L’esperienza infatti dovrebbe insegnare che delle macroaree dove si concentrano in gran parte le iniziative di ricerca e di formazione tendono a chiudersi rispetto al tessuto socio-economico, quindi a produrre effetti limitati all’interno dello stesso. Non siamo contrari ai tecnopoli, ma bisogna dare all’interno delle varie azioni forti garanzie di quanto si va a produrre e si produce in essi e ricada veramente sull’economia del territorio. Inoltre non si deve dimenticare che la ricerca e la sperimentazione in certi settori, come quello dell’agricoltura, può anche avere e dare grandi risultati quando questo coinvolge direttamente gli attori su tutto il territorio. Quanto all’agricoltura in sé, vedo piuttosto residuale l’utilizzo dei FESR solo per la priorità P1 di promuovere il trasferimento della conoscenza e dell’innovazione nel settore agricolo e forestale delle zone rurali. Credo che questa proposta sia un po’ articolata, ma che veda sostanzialmente una programmazione non troppo specifica per il settore agricolo, quindi abbiamo la vaga sensazione che sia più un progetto di facciata non per aiutare il mondo agricolo in sé ma quanto per aiutare strutture che gravitano attorno al mondo degli agricoltori. Noi su questa proposta ci asterremo perché riteniamo che in sé la proposta sia positiva, ma ci sono delle lacune sul come vengono effettuati i vari finanziamenti dagli enti di cui sopra facevo riferimento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rainieri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, presidente. Volevo partire parlando del patto per il lavoro e legalità che è stato sottoscritto nel luglio scorso dalle rappresentanze del mondo economico e sociale sia datoriale sia sindacale, dalle istituzioni locali, dalle università, dai centri di ricerca e dal terzo settore. Parto da qua perché credo che questo piano che noi ci apprestiamo ad approvare oggi sia lo strumento operativo che concretizza alcuni obiettivi che sono contenuti dentro al patto per il lavoro, che credo abbia segnato l’avvio di un nuovo modello di politiche pubbliche per lo sviluppo che hanno messo al centro, così come nel programma del nostro Presidente, che fu allora presentato all’inizio di questa legislatura all’Assemblea legislativa, la strategia di creare lavoro. È un piano che concretizza obiettivi importanti contenuti nel patto per il lavoro e io vorrei percorrere due filoni: uno è questo dell’integrazione, che veniva citata anche nell’intervento che mi precedeva, quindi l’integrazione e l’attivazione dei programmi operativi regionali, che sono cofinanziati dai fondi strutturali, in modo particolare l’FSE (Fondo Sociale Europeo), il fondo europeo di sviluppo regionale e il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Credo che tanto questo tema dell’integrazione dello sviluppare politiche settoriali in un sistema di integrazione di utilizzo integrato di fondi sia un sistema importante. Quando parliamo di fondi strutturali parliamo comunque di risorse preziose per la crescita economica e sociale dei territori, che, se vengono bene utilizzati e orientati, rappresentano grande opportunità per il sistema competitivo delle nostre imprese, del nostro territorio e della qualificazione del capitale umano. Credo che l’avere previsto, anche in modo innovativo, un contenitore che come ASTER ha un’esperienza alle spalle, che utilizza in modo integrato l’utilizzo di queste risorse, sia un elemento di qualità che possa portare risultati di maggiore efficienza nell’uso di queste risorse. L’altro filone è questo, che credo sia importante e portante del patto per il lavoro, dell’innovazione, della ricerca e della creazione di competenze. Così come noi vediamo che la divaricazione tra il sistema imprenditoriale e i territori che hanno saputo investire in innovazione, ricerca, nel costruire nuove competenze e invece quei territori e quelle aziende che non hanno saputo cogliere e impegnarsi rispetto a questo percorso è una divaricazione che è sempre più ampia. Questo significa che abbiamo bisogno di investire in questo settore e questo piano ha come obiettivo principale quello di riuscire a mettere in moto una serie di azioni e di sinergie che sviluppano questo. Non condivido quando si dice che non c’è un coinvolgimento delle imprese, perché in senso generale non si fa riferimento a un settore o all’altro, ma credo che il sistema imprenditoriale e l’informazione rispetto a questa strategia abbiano una loro importanza. Il creare una rete che mette insieme le imprese, il sistema della formazione, della ricerca e della creazione delle competenze credo che sia un elemento di grande valore e importanza. Questo sia per rafforzare e innovare il sistema produttivo esistente sia soprattutto anche per dare impulso e sostenere la nascita di nuove imprese, in modo particolare attraverso anche la costruzione di nuove competenze e quindi il coinvolgimento anche di tutta la rete della formazione e scolastica. Credo che sia un passo importante e credo anche molto innovativo rispetto alle precedenti politiche che ci mette nelle condizioni di riuscire a utilizzare in modo sinergico e più efficace quelle che sono risorse importanti in un’ottica di qualificazione e di investire proprio per sostenere quel livello di qualificazione del nostro sistema produttivo del nostro territorio. Tra l’altro credo che ragionare di politiche integrate voglia dire comunque ragionare di politiche che hanno ben presente quello che è il valore del territorio, quello che è il valore sicuramente della produzione delle imprese, ma anche quello che è il valore delle persone e del lavoro, quindi è un tenere insieme una serie di elementi che sono importanti credo nel costruire il livello competitivo e la qualità sociale di un contesto territoriale della nostra regione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Serri.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Anche noi siamo dubbiosi rispetto a quest’atto, più che altro per quanto riguarda la definizione di piano, perché questo piano che ci viene proposto in realtà non dà numeri, non dà indicazioni precise sulle modalità di intervento e non dice nel concreto cosa intende fare. Non si capisce se si pensa di agire rispetto ai settori in crisi, rispetto alle competenze più utili o rispetto a specifici mercati o ad aree geografiche. In realtà non si capisce perché non è scritto, quindi questo ci pone fortemente il dubbio, così come non vengono riportati nemmeno quelli che sono stati i risultati pregressi di ASTER o come ha lavorato negli anni, quindi ci chiediamo in che cosa questo sia un piano, perché ci sembra più una premessa di un piano o una dichiarazione di intenti. Secondo noi quantomeno doveva riportare dei dati più precisi o quantomeno degli obiettivi numerici, oltretutto sapendo che si parla di ASTER anche nell’assestamento di bilancio che abbiamo appena discusso. Da questo punto di vista credo che ci asterremo e non possiamo fare altro proprio perché non abbiamo informazioni precise e in più abbiamo il timore che questa realtà sia solamente un modo per far sì che ci sia un soggetto che risponda solo ed esclusivamente al volere della Giunta. Da parte nostra non ci sembra corretto e avremmo preferito avere informazioni più precise. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Non ci sono interventi, per cui chiudo il dibattito generale e apro la dichiarazione di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 1132.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 1271

Delibera: «Legge regionale 8 agosto 2001, n. 26 "Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999, n. 10" - Approvazione indirizzi regionali per il diritto allo studio per il triennio relativo agli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19.» (Proposta della Giunta regionale in data 14 settembre 2015, n. 1299) (39)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 1271/1 oggetto 1484 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro e Sport ha espresso parere favorevole nella seduta del primo ottobre 2015 con la seguente votazione: 31 voti a favore, nessun contrario e 9 astenuti.

Il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso parere favorevole.

Su quest’oggetto insiste un ordine del giorno a firma dei consiglieri Bertani, Piccinini, Sensoli e Sassi.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Presento l’ordine del giorno, che in particolare riguarda le borse di studio. Con il nuovo metodo di calcolo dell’ISEE si prevede anche l’inclusione di tutti i redditi esenti al fine IRPEF. Questo già ha causato tre sentenze del TAR del Lazio, in particolare riguardo alle persone con disabilità, ma questo incide anche sull’erogazione delle borse di studio e sull’accesso ai posti negli studentati, tanto che anche la direttrice dell’azienda regionale per il diritto allo studio (ERGO) da fonti di stampa afferma che a oggi non abbiamo un conteggio esatto, ma a livello nazionale si stimano il 20 per cento di borse di studio a rischio (da noi saranno un po’ meno) proprio perché con questo nuovo metodo di calcolo dell’ISEE c’è un rischio di questo tipo. Noi chiediamo un impegno alla Giunta e all’Assessore anche in merito a quello che il TAR del Lazio ha chiesto, cioè di non applicare quel metodo di calcolo e anche noi di adottare soluzioni transitorie per garantire nell’immediato agli studenti che finiscono in un nuovo sistema di calcolo il godimento di posti negli studentati, delle borse di studio o l’esonero delle tasse universitarie e a intervenire anche nelle sedi governati per trovare soluzioni definitive in attesa di questa situazione un po’ di stallo. In realtà queste sentenze sarebbero già esecutive, però in teoria lo Stato ancora non si è adattato, ma proviamo a farlo noi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Rancan. Ne ha facoltà.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Che il diritto allo studio sia fondamentale credo sia appurato, come definisce anche il titolo di questa proposta “all’apprendimento per tutta la vita”, e credo che continuare a studiare per tutta la vita possa essere importante anche in età in cui magari non si è soliti imparare. Detto questo, accogliamo favorevolmente quella che è una proposta da parte della Giunta di stanziare gli stessi fondi che sono stati stanziati negli ultimi anni, quindi una continuazione di fondi per le borse di studio e per contributi dei libri di testo, che credo sia una buona cosa anche perché riusciamo ad aiutare molti ragazzi che di questo hanno bisogno. Accogliamo favorevolmente quelle che sono le politiche atte a sostenere la permanenza delle scuole nelle zone appenniniche, che possono favorire anche la socializzazione culturale in zone dove può essere molto difficoltosa. Le criticità che rileviamo, e per questo ci asterremo sulla proposta in oggetto, è che, come sottolineato dal Movimento 5 Stelle, siccome la borsa di studio è strettamente legata alla redazione del calcolo ISEE e nel calcolo ISEE sono stati conteggiati anche redditi come per esempio pensioni di invalidità, che noi reputiamo correttamente imputabili per il calcolo ISEE, come è specificato bene nell’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle, su questa questione del calcolo ISEE saremo a favore della vostra risoluzione, perché sicuramente pone un problema concreto. Come viene rilevato anche dal documento distribuito e in approvazione oggi, si rileva anche che nel corso degli ultimi anni per le borse di studio è stata aumentata la presenza di studenti stranieri. Vorrei aprire una piccola parentesi, perché la proposta della Lega che parte da lontano è quella di cercare di valorizzare i giovani della propria regione per l’acquisizione di borse di studio. A noi piacerebbe che per l’acquisizione di borse di studio ci potessero essere dei privilegi e dei punteggi maggiori per i residenti nella regione di appartenenza e non nella regione dove ha sede l’università, come specificato nell’atto amministrativo. Detto questo – facciamo già la dichiarazione di voto – ci dichiariamo astenuti perché, viste sicuramente delle cose positive in questa proposta, abbiamo evidenziato le cose negative poco fa riportate.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Rancan.

Ha chiesto di parlare la consigliera Marchetti Francesca. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente. Solo per alcune specifiche. Credo che in queste nuove linee di programmazione per il diritto allo studio sia evidente come si perseveri in un percorso di contrasto alla dispersione scolastica e di valorizzazione del merito accompagnato alle pari opportunità. Un apprezzamento per le scelte che questa Giunta ha compiuto e per la capacità di offrire quindi pari opportunità di istruzione, indipendentemente dal territorio in cui gli studenti vivono e del background di provenienza. Credo che sia stato comunque importante anche in Commissione che questo provvedimento sia stato approvato senza nessun voto contrario e va sottolineato secondo me il positivo impegno della Regione per essere vicini a quelle che sono le esigenze del nostro tempo e sensibili alle fasce di reddito. È ovvio che la concessione delle borse di studio sia un intervento cardine della strategia regionale e occorre rimanere su questa via, quindi è una strada giusta, come tutte quelle risorse che mettono al centro la disabilità sia in termini di trasporto scolastico sia in termini di tutte quelle altre misure e interventi che favoriscono l’insediamento e l’integrazione scolastica. Ben venga anche la novità che contributi per i libri di testo dall’anno scolastico 2016/2017 verranno erogati direttamente dallo Stato ai comuni, anche per semplificare il rimborso, quindi il nostro parere non può essere che favorevole. Rispetto all’ordine del giorno, che è arrivato in questo minuto e al quale voteremo contro, penso che non ci siano ancora tutti i dati, in quanto mi risulta essere in atto un’azione di monitoraggio per verificare quale sia l’impatto effettivo e penso anche che ci debbano essere tutta una serie di aspetti che non sono nel compito della Regione quanto ci sia più un’attivazione da parte del Governo, col quale magari possiamo lavorare insieme con dei dati alla mano per fare una proposta.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Marchetti Francesca.

Ha chiesto di parlare il consigliere Torri. Ne ha facoltà.

 

TORRI: Grazie, presidente. Per esprimere apprezzamento da parte del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà alle misure che stiamo analizzando, partendo in primo luogo da un concetto che per noi è importante, un tema che va tenuto sempre presente affrontando le politiche scolastiche, che è quello del contrato all’abbandono. Prima ancora della fissazione di schemi rigidi o di standard fissi per valutare l’efficienza crediamo che sia da tenere presente il contrasto all’abbandono scolastico dovuto a condizioni di fragilità economica, sociale e fisica. Questo tema riteniamo sia rispecchiato bene in queste norme e in questi indirizzi, a partire dall’aspetto economico e dalla conferma degli impegni anche per questo anno rispetto agli stanziamenti degli anni precedenti, una scelta che sappiamo non semplice, visto il contesto economico di crisi che attraversiamo da diverso tempo e a partire dall’accento che viene messo tante volte nel coordinamento che in parte è dovuto e in parte si vuole cercare con gli enti locali dei diversi livelli, coinvolgendo quindi direttamente i territori e le realtà che più stanno a contatto con il sistema scolastico. Anche questo è un tema imprescindibile, se si vuole andare incontro a determinate esigenze. Un apprezzamento particolare per quanto ci riguarda, ed è stato sollevato anche da alcuni interventi precedenti, è la costante attenzione alle aree periferiche, in particolare appenniniche, che vengono richiamate in determinati progetti che sono stati avviati e trovano conferma con i finanziamenti europei e che vengono richiamate anche tante volte quando si danno le linee guida parlando anche di garantire strutture e sistemi anche a livello numerico adeguati per mantenere alta la qualità anche in zone dove magari non ci sono molti studenti, come possono essere le aree più periferiche e le aree appenniniche. Per questi motivi, la valutazione di Sinistra Ecologia e Libertà su questo provvedimento è positiva e il nostro voto sarà favorevole. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

Non ci sono altri iscritti in dibattito generale, per cui do la parola per la conclusione del dibattito generale all’assessore Patrizio Bianchi. Ne ha facoltà.

 

BIANCHI, assessore: Grazie, presidente. Grazie a tutti per gli interventi. Voglio fare due considerazioni. La prima è che il provvedimento riguarda essenzialmente il diritto allo studio per la rete scolastica, per la quale noi confermiamo il principale impegno di lotta alla dispersione intervenendo, come avete visto, con borse di studio, col trasporto scolastico, con i contributi ai libri di testo e con le condizioni economiche. Il trasporto per noi è importante perché abbiamo ben chiaro che in regione ci sono delle zone periferiche che rischierebbero altrimenti di vedere meno il ruolo della scuola o addirittura di mettere a rischio il ruolo della scuola. Dopo abbiamo gli indirizzi sulla rete scolastica e noi abbiamo ben insistito sul fatto che noi dobbiamo tenere aperte le scuole nelle zone periferiche, in particolare di montagna, perché, se una scuola chiude, dopo due anni chiude il paese. Questa è la nostra linea chiara. Abbiamo fatto interventi sull’Appennino anche con tutte le nuove tecnologie, sono anni che abbiamo un programma che si chiama Appennino scuola, però è chiaro che dobbiamo mantenere forte il trasporto. L’altro tema che invece avete affrontato, consigliere Bertani, è il tema del diritto allo studio universitario, che è materia diversa, essenzialmente legata alla normativa nazionale, come diceva il Consigliere. Quando è uscita la ridefinizione dell’ISEE noi abbiamo aperto subito un confronto col Ministero. Quando dico noi dico non soltanto la Regione Emilia-Romagna, ma la Conferenza delle Regioni, in particolare la IX Commissione. Contestualmente, tramite la nostra agenzia ERGO, abbiamo fatto la verifica di quante sono le posizioni a rischio, e sono il 15 per cento, come diceva la Mondini. Che cosa abbiamo fatto? Innanzitutto abbiamo incontrato gli studenti nelle diverse forme. Abbiamo sia attivato la consulta degli studenti, che è l’organo di riferimento per questo, e abbiamo incontrato continuamente anche i gruppi di studenti ancorché non organizzati. Quello che possiamo fare e che stiamo facendo è che stiamo verificando la possibilità di garantire servizi, cioè essenzialmente la mensa e il posto letto, ma non possiamo agire direttamente sulla borsa perché questo è un problema di contenzioso tra noi e il governo centrale. Il governo centrale in particolare ci ha detto che rifletteranno – l’ultima volta che li ho visti è stato giovedì scorso – immaginando di fare eventualmente un intervento in finanziaria o in stabilità, però è chiaro che noi abbiamo un tema importante, che è il tema del diritto allo studio, quindi ISEE o non ISEE dobbiamo articolare secondo me in due argomenti. Uno è quello dei servizi. L’attrattività è fatta largamente dai servizi. Noi abbiamo lavorato molto, come voi sapete, e come sa anche il Consigliere, sulle nostre case, che non voglio chiamare dormitori, perché devono essere luoghi in cui si svolge anche una vita collettiva e culturale, e su questo in questi cinque anni abbiamo non solo lavorato molto ma anche di fatto il più alto in Italia di costruzione di nuove strutture, sui servizi per lo studio e i servizi tra cui la mensa. Sull’altro tema assumo che sia questa la definizione: ci assumiamo l’impegno – mi sono assunto l’impegno, ma lo faccio più volentieri ancora con tutto il vostro appoggio – di continuare il confronto duro col Governo perché pongano chiaramente il tema, che non è soltanto il tema di alzare o non alzare, ma quando si cambia si dà anche una transizione che sia leggibile nel tempo, perché se si è iscritti all’ultimo anno di liceo e si va lì può essere un conto, ma se si è al terzo anno o al secondo anno si è in mezzo. In tutte le vicende di formazione e di scuola ci vuole un tempo, dopodiché è chiaro che il Governo e il Parlamento assumeranno le proprie decisioni, ma noi chiediamo se non altro la chiarezza dei calcoli dell’ISEE e il tempo di aggiustamento. A fronte di questo, dico a entrambi che stiamo agendo nel tentativo di dare, ma stiamo verificando situazione per situazione, i servizi, e nei servizi c’è ovviamente soprattutto la parte del dove lo studente vive. Questo è quello che stiamo facendo e che abbiamo fatto, ma sicuramente col vostro intervento questo tema del come si calcola un reddito mi pare che sia un tema cruciale, ma sicuramente tema su cui dobbiamo confrontarci, come ci stiamo confrontando col Governo. Grazie a tutti anche per quella successiva, che è complementare a questa, che è la rete scolastica, cioè la certezza di avere da parte delle comunità la vicinanza della propria scuola anche come certezza di luogo. Questo è il punto su cui stiamo lavorando e abbiamo lavorato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Bianchi.

Non ci sono interventi, per cui chiudo il dibattito generale e apro le dichiarazioni di voto congiunte sull’ordine del giorno a firma Bertani, Piccinini, Sensoli e Sassi e l’oggetto 1271.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ringrazio l’Assessore per l’intervento e per l’impegno preso. Il riferimento all’ISEE c’è anche in questo testo che andiamo ad approvare oggi, ma ovviamente ha un impatto minore, perché noi lo abbiamo allargato anche al tema universitario. Ovviamente voteremo a favore del nostro ordine del giorno e ci asteniamo sul provvedimento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Se nessun consigliere chiede di parlare metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 1271/1 (oggetto 1484), a firma dei consiglieri Bertani, Piccinini, Sensoli e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’ordine del giorno è respinto.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 1271.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 1272

Delibera: «Indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica, aa.ss. 2016/17 e seguenti.» (Proposta della Giunta regionale in data 14 settembre 2015, n. 1300) (40)

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro e Sport ha espresso parere favorevole nella seduta del primo ottobre 2015 con la seguente votazione: 31 voti a favore, nessun contrario e 9 astenuti.

Il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso parere favorevole.

Apro il dibattito generale. Non ci sono iscritti in dibattito generale, per cui apro la dichiarazione di voto.

Ha chiesto di parlare la consigliera Marchetti Francesca. Ne ha facoltà.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente. Solo per esprimere naturalmente il nostro voto favorevole e così facendo una piccola precisazione intanto per vedere come anche in questa proposta ci sia un’attenzione a quelle che sono le esigenze dei plessi sia quando si parla in un’ottica di riorganizzazione e di accorpamenti sia eventualmente di segmentazioni per andare incontro a quello che l’Assessore diceva prima. Credo che sia importante il passaggio che riguarda il protocollo della Regione Emilia-Romagna rispetto agli istituti superiori con l’indirizzo tecnico socio-sanitario, perché effettivamente la richiesta e il bisogno che emergeva era quello di dare una risposta rispetto a un diploma che non vedeva una concretezza rispetto a questo. Invito anche a fare un monitoraggio anche di quanti accederanno alla qualifica di OSS, perché credo che sia importante per creare quella rete e quell’integrazione rispetto a quelle che sono le opportunità formative.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Marchetti Francesca.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 1272.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 1356

Delibera: «Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (Legge regionale 24 marzo 2000, n. 18). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017.» (Proposta della Giunta regionale in data 28 settembre 2015, n. 1397) (41)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro e Sport ha espresso parere favorevole nella seduta dell’8 ottobre 2015 con 31 voti a favore, nessun contrario e 10 astenuti.

Il Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso parere favorevole.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare la consigliera Prodi. Ne ha facoltà.

 

PRODI: Grazie, presidente. L’istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali mostra che le azioni messe in atto, come vedremo nella relazione, tra il 2010 e il 2014 sono state rilevanti e uniscono le esigenze di conoscenza capillare del territorio con un’impronta coerente e di qualità a livello regionale e in concerto con le amministrazioni locali. La legge regionale di riordino 13/2015 coinvolge in modo particolare l’istituto, consegnando a questo (all’articolo 56) le funzioni di programmazione e pianificazione in materia di cultura e spettacolo nonché l’adozione di attuazione dei relativi piani e programmi di intervento ai fini della programmazione regionale per l’esercizio delle funzioni ad essa attribuite dalle leggi regionali. Queste funzioni includono in particolare l’ambito bibliotecario e museale, che si possono definire i due assetti della programmazione dell’attività. Il sistema bibliotecario regionale è ricchissimo, basato in grande parte su reti locali. Vi sono biblioteche nell’82 per cento dei territori comunali, di cui il 60 per cento ha sezioni dedicate ai ragazzi. Queste biblioteche rappresentano in molti casi un presidio culturale e un polo di aggregazione informativo e sociale. Nella nostra regione l’87 per cento delle biblioteche di ente locale è parte di una rete di servizi bibliotecari cooperativa, cioè i poli territoriali, attraverso sistemi locali quindi di condivisione digitale del patrimonio informativo e di interprestito. Questo determina un’efficienza per evasività del sistema bibliotecario arrivando a territori, come la provincia di Reggio Emilia, che registrano 1 milione 400 mila movimenti annuali, inclusa una rilevante quantità di prestiti di materiale multimediale. Siamo quindi alla priorità di mantenere questo sistema nelle sue capacità di attrarre e promuovere cultura, dato anche il momento di crisi dove le contrazioni dei consumi incidono drammaticamente in più aspetti. Il sistema bibliotecario può essere ancora una risposta alle esigenze sociali dei territori anche promuovendo proposte integrate che non siano esclusivamente legate alla catalogazione e alla consultazione, ma anche alla fruizione di spazi e oggetti in modo innovativo e integrato, ad esempio creando spazi multipli e potenziando la rete di consultazione digitale. Come rete museale, il sistema emiliano-romagnolo conta 530 unità, di cui 139 sono musei di qualità della Regione e quindi un sistema particolarmente articolato e variegato nel quale l’istituto, garantendo il rispetto di vocazioni e specificità, promuove sinergie e affianca nella definizione di percorsi da tracciare per accedere al supporto regionale negli ambiti stabiliti. Ovviamente si dà anche conto delle altre fondamentali attività dell’istituto in materia di censimento di beni, politiche di tutela, progetti di valorizzazione di beni, raccolte e istituti culturali, anche volte alla sensibilizzazione e promozione attraverso eventi e percorsi formativi in interazione con istituti scolastici, associazioni ed enti territoriali. Sono emersi, dalla molto fruttuosa discussione in Commissioni, temi particolarmente interessanti in relazione allo sviluppo e conservazione dei territori, quali ad esempio quelli che hanno ricevuto la qualifica UNESCO MAB recentemente, come il Delta e l’Appennino, con cui sarà certamente proficuo aprire dei progetti congiunti. Nel documento di programmazione vengono quindi definiti obiettivi che riguardano standard qualitativi, aggiornamenti di infrastrutture telematiche e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso azioni prioritarie chiaramente delineate. Tra queste sono di grande interesse l’uso di tecnologie innovative allo scopo di intercettare nuovi segmenti di pubblico e anche il favorire il godimento da parte delle persone con disabilità. Come elemento di criticità però dobbiamo evidenziare, come anche sottolineato dal Presidente Varni, che ringraziamo anche perché ci hanno ospitato come Commissione nella sede prestigiosa dell’istituto, e anche dai documenti a cui abbiamo avuto accesso, occorre accentuare la difficoltà data dal progressivo smantellamento di competenze poiché di fatto non vi è un ricambio generazionale che assicuri un avvicendamento di competenze. Basta pensare che l’ultimo concorso pubblico per l’agricoltura risale al 1996. L’auspicio è che in ogni sede si possano creare le condizioni per ripristinare, e possibilmente ampliare, il parco di conoscenze e competenze che possano gestire a livelli adeguati la complessità e ricchezza del patrimonio culturale. Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie consigliera Prodi.

Non ci sono altri interventi, per cui apro le dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 1356.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti, approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 962

Relazione, per gli anni 2010-2014, dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 12, comma 4 bis, della L.R. 29/95.

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Saliera): La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro e Sport nella seduta dell’8 ottobre 2015 ha preso atto dell’illustrazione dell’oggetto.

Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Paruolo. Ne ha facoltà.

 

PARUOLO: Grazie, presidente. Solo per ricordare quanto ha appena ricordato anche lei e nell’intervento della collega Prodi è stato detto prima. Abbiamo avuto occasione di approfondire come Commissione la relazione che l’istituto ha presentato andando a fare una visita presso quell’istituto. È stata un’occasione interessante e di conoscenza e credo davvero che la relazione, di cui davvero consiglio lettura a tutti i Consiglieri, possa essere un buon punto di partenza per poter dare un contributo al miglioramento delle politiche e delle competenze che l’istituto porta avanti nella sua azione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Paruolo.

Non avendo altri iscritti, chiudo l’argomento 962 dando acquisita agli atti dell’Assemblea legislativa la relazione.

Nel salutarvi, vi ricordo che domani continueremo con la discussione degli atti di indirizzo. Buonasera a tutti.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 18,36

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Simona CASELLI, Elisabetta GUALMINI, Sergio VENTURI e i consiglieri Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI e Valentina RAVAIOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 1284 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017" (17)

 

Votazione emendamento 8 a firma del consigliere Bertani

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 17

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione Progetto di legge oggetto 1284

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Astenuti: 1

Piergiovanni ALLEVA.

 

Assenti: 7

Giuseppe BOSCHINI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Massimiliano POMPIGNOLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Katia TARASCONI.

 

 

OGGETTO 1285 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017" (18)

 

Votazione emendamento 1 a firma del consigliere Foti

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 15

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 25

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 2 a firma del consigliere Foti

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione Progetto di legge oggetto 1285

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Astenuti: 1

Piergiovanni ALLEVA.

 

Assenti: 8

Giuseppe BOSCHINI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Massimiliano POMPIGNOLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Katia TARASCONI.

 

OGGETTO 1483 “Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 1003 Proposta recante: "Modifica alla delibera consiliare n. 1253 del 23 settembre 1999 "Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell'art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14" ai fini della semplificazione dei provvedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita ". A firma della Consigliera: Sensoli”

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 11

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Silvia PICCININI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Katia TARASCONI.

 

OGGETTO 1003 “Proposta recante: "Modifica alla delibera consiliare n. 1253 del 23 settembre 1999 "Criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali in sede fissa in applicazione dell'art. 4 della L.R. 5 luglio 1999, n. 14" ai fini della semplificazione dei provvedimenti di autorizzazione delle medie strutture di vendita" (delibera di Giunta n. 943 del 20 07 15)” (35)

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 24

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 3

Andrea BERTANI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Astenuti: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Silvia PICCININI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Katia TARASCONI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 1284 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017»” (17)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«Al termine del comma 4-bis, di cui all'articolo 6, comma 1, del presente progetto di legge, sono integrate le seguenti parole "in misura non superiore al 20% dello stanziamento complessivo destinato al finanziamento della presente legge."»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«Dopo l'Articolo 10, viene integrato il seguente articolo:

"Articolo 10 bis

(Partecipazione a organi collegiali)

1. La partecipazione a Consulte, Tavoli, Osservatori e Forum, od organi collegiali comunque denominati, istituiti dalla Regione Emilia-Romagna non comporta oneri a carico della Regione.

2. Non rientrano nella previsione di cui al comma 1, la partecipazione agli Istituti di Garanzia e alla Consulta di Garanzia Statutaria di cui alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13.

3. Eventuali ulteriori deroghe possono essere ammesse soltanto a fronte di motivato provvedimento della Giunta regionale che ne specifichi le ragioni, stabilendo così i casi nei quali possano trovare applicazione le disposizioni di cui alla legge regionale 18 marzo 1985, n. 8 (Modificazioni alle leggi regionali n. 49 del 15 dicembre 1977 e n. 23 del 21 agosto 1981, relative ai compensi e ai rimborsi spettanti ai componenti di organi collegiali). Di tali deroghe viene data evidenza sul portale Amministrazione Trasparente della Regione Emilia-Romagna."»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l'art. 2 si introduce l'art. 2 bis:

"Art. 2 bis

Riduzione della base di calcolo degli assegni vitalizi alle indennità dei consiglieri in carica

1. L'art. 31 della legge regionale 28 luglio 2006, n. 13 "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio 2006 e del bilancio pluriennale 2006-2008. Primo provvedimento di variazione" è abrogato, conseguentemente, dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'importo degli assegni vitalizi di cui alla legge regionale 14 aprile 1995, n. 42 "Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale" è determinato in percentuale sulla base dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri regionali in carica.

2. Le economie realizzate dall'attuazione del presente articolo, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro."»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Bertani:

«Al termine della lettera n-bis) del comma 1 dell'articolo 30 della legge regionale n. 30 del 1998 (Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale), introdotto dall'articolo 4 del progetto di legge oggetto assembleare n 1284, è aggiunto il seguente periodo:

", nei quali possono rientrare specifiche misure per l'agevolazione e l'incentivazione dell'utilizzo di biciclette, anche elettriche in particolare per il trasporto da e verso i luoghi di lavoro;"»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l'articolo 10 è inserito l'articolo 10 bis secondo il testo seguente:

"Art. 10 bis

(Riordino delle funzioni relative alla polizia Provinciale - trasferimento alla Regione)

1. La Regione, al fine di garantire una efficace gestione del patrimonio ambientale, ittico e faunistico e in attuazione dell'art. 5 della Legge 6 agosto 2015, n. 125 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali ", detta norme finalizzate al riordino delle funzioni della Polizia provinciale ed esercita le funzioni concernenti la vigilanza ed il controllo dell'esercizio dell'attività venatoria e piscatoria, di controllo ambientale, di prevenzione e repressione del bracconaggio, nonché altre competenze e funzioni ad essa assegnate, previste dalle norme nazionali e regionali. Dette funzioni sono esercitate tramite idoneo personale, transitante prioritariamente dai corpi di polizia provinciale e servizi assimilati, già afferenti ai servizi caccia e pesca provinciali, previo accordo con le amministrazioni di provenienza.

2. Il personale proveniente dalle Province, di cui al comma 1, è trasferito ai ruoli regionali e dislocato nei Comuni e nelle Unioni di Comuni privilegiando l'attuale distribuzione territoriale a seguito di un apposito regolamento regionale, da emanare entro 180 giorni, da parte della Giunta regionale, acquisito il parere del CAL e della competente Commissione assembleare, che determina i criteri per l'allocazione del personale ai Comuni e alle Unioni di Comuni, la mobilità interna, l'organizzazione del personale e delle funzioni.

3. Il personale, di cui al comma 1, risultato in esubero a seguito dei processi di riorganizzazioni stabiliti dalla Giunta regionale, di cui al comma 2, è ricollocato a domanda secondo l'ordine delle opzioni espresse presso l'organico della Regione."»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Bertani:

«L'articolo 8 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma dei consiglieri Sassi e Bertani:

«All'articolo 8 della legge regionale 30 giugno 2003, n. 12 (Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro), dopo il comma 3-bis introdotto dall'articolo 8 del progetto di legge oggetto assembleare n. 1284, è aggiunto l'ulteriore comma 3-ter secondo la seguente formulazione:

"3-ter. La Giunta regionale riferisce annualmente, con specifica relazione, alle competenti assembleari ed all'Assemblea legislativa in merito all'attuazione del presente articolo ed alle iniziative realizzate da ASTER ai sensi del comma 3-bis."»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma del consigliere Bertani:

«1. Dopo l'articolo 11 è inserito il seguente:

"Articolo 11-bis

Disposizioni per la limitazione delle spese di missione

1 Agli eletti consiglieri ed ai componenti della Giunta regionale, ai fini del contenimento della spesa pubblica il rimborso:

a) riferito a trasferimenti ferroviari, per tutte le missioni in Italia ed all'estero, è determinato avendo a riferimento la tariffazione di seconda classe (economy class);

b) il rimborso riferito al viaggio aereo, per tutte le missioni in Italia e all'estero, è determinato avendo a riferimento la tariffazione di voli in economy class, salvo determinati voli che comportino un numero di ore superiore alle 4 ore, in tal caso si ha riferimento la tariffazione della classe turistica.

2. Qualora si produca nella richiesta di rimborso spese di missioni, come giustificativo di spesa ricevute di viaggi aerei o ferroviari di classe superiore, rispetto alle tariffazioni previste dal comma l, il maggiore costo è a totale carico del richiedente, salvo i casi di impossibilità di scelta documentata, per mancanza dell'offerta delle suddette tariffazioni, sulle tratte interessate dal viaggio."»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma dei consiglieri Pruccoli e Foti:

«1. Dopo l'articolo 8 è inserito il seguente:

"Articolo 8-bis

Modifiche alla legge regionale n. 11 del 2013

1. Dopo il comma 10 dell'articolo 8 della legge regionale 26 luglio 2013, n. 11 (Testo unico sul funzionamento e l'organizzazione dell'Assemblea legislativa: stato giuridico ed economico dei consiglieri regionali e dei gruppi assembleari e norme per la semplificazione burocratica e la riduzione dei costi dell'Assemblea) è aggiunto il seguente comma:

"10-bis. Al Presidente, al Sottosegretario e ai componenti della Giunta regionale, ai fini del contenimento della spesa pubblica, il rimborso del tragitto casa-lavoro è corrisposto sulla base di parametri oggettivi relativi all'effettività e alle distanze dei tragitti, secondo le modalità e i criteri definiti dalla Giunta regionale con proprio atto. Per le spese riferite all'utilizzo di mezzi pubblici l'importo corrisposto è pari alla spesa per essi effettivamente sostenuta e documentata, mentre per quelle riferite all'uso del mezzo proprio l'importo del rimborso sarà calcolato sul costo chilometrico per la propria vettura con riferimento alle tariffe A.C.I. e con limite superiore quello per un'auto di media cilindrata (2500cc), sulla distanza effettiva fra la residenza e la sede regionale, oltre all'eventuale costo del pedaggio autostradale. Il rimborso può avere ad oggetto esclusivamente tragitti interni al territorio regionale, previa dichiarazione mensile del richiedente."

2. La disposizione di cui all'art. 10-bis della legge regionale n. 11 del 2013, aggiunto dal comma 1 del presente articolo, si applica a far data dall'entrata in vigore della legge regionale 29 luglio 2015, n. 12 (Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2014)."»

(Approvato)

 

Emendamento 10, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l'art. 8 si introduce l'art. 8 bis:

"Art. 8 bis

Disposizioni in materia di IRAP, esercizi commerciali e contrasto al gioco d'azzardo

Modifiche alla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5

1. Alla legge regionale 4 luglio 2013 n. 5 "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate" dopo l'articolo 7 "Marchio regionale" è aggiunto il seguente articolo 7 bis:

"Art. 7 bis.

1. A decorrere dal 1 gennaio 2016, l'aliquota IRAP di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446 (Istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell'Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali) è ridotta dello 0,92 per cento a favore dei soggetti che conseguono il marchio, di cui all'articolo 7, entro il 31 dicembre dell'anno precedente quello a cui si riferisce l'agevolazione.

2. L'agevolazione di cui al comma 1 opera nel rispetto della disciplina in materia di aiuti di Stato.

3. A decorrere dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2018, gli esercizi nei quali risultino installati apparecchi per il gioco lecito sono soggetti all'aliquota IRAP di cui all'articolo 16 del d.lgs. 446/1997 aumentata dello 0,92 per cento.

4. Con deliberazione della Giunta regionale, adottata entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità applicative delle disposizioni di cui ai commi 1 e 3.

5. I minori introiti derivanti dall'applicazione dell'agevolazione fiscale di cui al comma 1 sono compensati dalle maggiori entrate derivanti dall'applicazione dell'aggravio fiscale di cui al comma 3. Eventuali maggiori entrate eccedenti tale compensazione vanno ad implementare il Fondo regionale per il microcredito.""»

(Respinto)

 

OGGETTO 1285 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017»”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«Alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese", di cui all'articolo 5 del presente progetto di legge, viene formulata la seguente modifica:

"Variazioni in aumento:

Variazioni in aumento:

UPB 1.2.1.1.130 - AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELL'ATIIVITÀ DEL PERSONALE

Stanziamento di competenza             Euro    115.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.1.1.700 - ATIIVITÀ DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE

Stanziamento di competenza             Euro    - 115.000,00"»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«Alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese", di cui all'articolo 5 del presente progetto di legge, viene formulata la seguente modifica:

"Variazioni in aumento:

UPB 1.2.1.1.130 - AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELL'ATTIVITÀ DEL PERSONALE

Stanziamento di competenza              Euro        440.000,00

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.1.1.730 - CONVEGNI, CONGRESSI E MANIFESTAZIONI DI RAPPRESENTANZA

Stanzia mento di competenza             Euro      - 440.000,00."»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella A Rifinanziamento di leggi regionali" di cui al comma 1 dell'articolo 8, l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 23 novembre 1988, n. 47 (NORME PER LE MINORANZE NOMADI IN EMILIA-ROMAGNA), a valere sul capitolo U57680, U.P.B. 1.5.2.3.21060, per l'importo di Euro "207.802,21", è modificata in Euro "0,00". Contestualmente l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 7 febbraio 2005, N. 1 (NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO. ISTITUZIONE DELL'AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE), a valere sul capitolo U47315, UPB 1.4.4.3.17400 - ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE, è aumentato di Euro 207.802,21.

E relative variazioni negli stanziamenti previsti alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese" di cui all'art. 5 dell'oggetto assembleare n. 1285 - Progetto di Legge d'iniziativa della Giunta regionale "ASSESTAMENTO E PROVVEDIMENTO GENERALE DI VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017."

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.4.4.3.17400 - ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

2.1.235.3.08.15 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

Capitolo U47315 - "CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALL'AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI SOGGETTI COMPONENTI DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER L'ESECUZIONE DI INTERVENTI IN DIFFERIBILI E URGENTI IN ATTUAZIONE DELL'ART. 10 DELLA L.R. 1/2005 E DI INTERVENTI URGENTI IN CASO DI CRISI E DI EMERGENZE POTENZIALI O IN ATTO (ARTT. 8, 9 E 10, L.R. 7 FEBBRAIO 2005, N. 1)".

Stanziamento di competenza                     Euro     207.802,21

Variazioni in diminuzione:

U.P.B. 1.5.2.3.21060 - REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI ACCOGLIENZA

2.1.232.3.08.07 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

Capitolo U57680 "CONTRIBUTI IN C/CAPITALE A COMUNI PER L'ACQUISTO E LA REALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE VOLTE ALLA CREAZIONE DI AREE DI SOSTA E DI TRANSITO PER LE MINORANZE NOMADI (L.R. 23 NOVEMBRE 1988, N.47 E L.R. 6

SETTEMBRE 1993, N. 34)."

Stanziamento di competenza                    Euro       - 207.802,21"»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Foti:

«1. Alla "Tabella A Rifinanziamento di leggi regionali" di cui al comma 1 dell'articolo 8, l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale L.R. 24 MARZO 2004, N. 5 (NORME PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI. MODIFICHE ALLE LEGGI REGIONALI 21 FEBBRAIO 1990, N. 14 E 12 MARZO 2003, N. 2) e L.R. 8 AGOSTO 2001, N. 24 (DISCIPLINA GENERALE DELL'INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ABITATIVO), a valere sul capitolo U68321, U.P.B.1.5.2.3.21060, per l'importo di Euro "1.781.189,31", è modificata in Euro "0,00". Contestualmente l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 7 febbraio 2005, N. 1 (NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO. ISTITUZIONE DELL'AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE), a valere sul capitolo U47315, U.P.B.1.4.4.3.17400 - ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE, è aumentato di Euro 1.781.189,31.

E relative variazioni negli stanziamenti previsti alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese" di cui all'art. 5 dell'oggetto assembleare n. 1285 - Progetto di Legge d'iniziativa della Giunta regionale "ASSESTAMENTO E PROVVEDIMENTO GENERALE DI VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017."

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

UPB 1.4.4.3.17400 - ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

2.1.235.3.08.15 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

Capitolo U47315 - "CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE ALL'AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI SOGGETTI COMPONENTI DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER L'ESECUZIONE DI INTERVENTI IN DIFFERIBILI E URGENTI IN ATTUAZIONE DELL'ART. 10 DELLA L.R. 1/2005 E DI INTERVENTI URGENTI IN CASO DI CRISI E DI EMERGENZE POTENZIALI O IN ATTO (ARTT. 8,9 E 10, L.R. 7 FEBBRAIO 2005, N. 1)".

Stanziamento di competenza              Euro    1.781.189,31

Variazioni in diminuzione:

U.P.B. 1.5.2.3.21060 - REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI ACCOGLIENZA

2.1.232.3.08.07 (INVESTIMENTO CAP.) (MEZZI PROPRI)

U68321 "CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DI CENTRI DI ACCOGLIENZA E ALLOGGI PER CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI (ART. 10, COMMA 2 L.R. 24 MARZO 2004, N. 5 E L.R. 8 AGOSTO 2001, N. 24)".

Stanziamento di competenza               Euro     - 1.781.189,31»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Foti:

«All'articolo 11, comma 4, del presente progetto di legge, le parole "sull'U.P.B. 1.3.2.2.7200 - Programma regionale attività produttive" sono così modificate "suIl'U.P.B. 1.6.5.2.27100 - PROMOZIONE DI ATTIVITÀ CULTURALl."»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Foti:

«All'articolo 12, comma 1, del presente progetto di legge, la cifra "748.000,00" è modificata in "350.000,00". Conseguentemente, al comma 3 del medesimo articolo, la cifra "450.000,00" è mutata in "250.000,000" e la cifra "298.000,00" in "100.000,00".

E relative variazioni negli stanziamenti previsti alla "Tabella 2 - Stato di previsione delle spese" di cui all'art. 5 dell'oggetto assembleare n. 1285 - Progetto di Legge d'iniziativa della Giunta regionale "ASSESTAMENTO E PROVVEDIMENTO GENERALE DI VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017."

EMENDAMENTI ALLA TABELLA 2 - STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE

Variazioni in aumento:

1.2.3.2.3501 - CARTOGRAFIA TEMATICA REGIONALE: GEOLOGIA E PEDOLOGIA

Stanziamento

annualità 2015, Euro 200.000,00

annualità 2016, Euro 198.000,00.

Variazioni in diminuzione:

UPB 1.2.3.2.3832 - INIZIATIVE E PROGETTI NEL CAMPO DELLA PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ E DELLA CITTADINANZA RESPONSABILE

Stanziamento

annualità 2015, Euro - 200.000,00

annualità 2016, Euro - 198.000,00.»

(Ritirato)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l'art. 8 si introduce l'art. 8 bis:

"Art. 8 bis

Fondo per il microcredito

1. È istituito il "Fondo per il microcredito" mediante apposito capitolo di bilancio a valere sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti, su cui verranno riversati i risparmi sui così detti costi della politica a partire da quelli derivanti dall'applicazione della legge regionale n. 1 del 2015, nonché, da successivi atti normativi ed amministrativi di razionalizzazione della spesa e risparmio sui costi e in applicazione dell'Ordine del giorno oggetto n. 96/1, dell'Assemblea legislativa, approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 10 marzo 2015.

2. Le economie realizzate ai sensi del comma 1, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e le politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro.

3. La Giunta regionale, entro 30 giorni dall'entrata della presente legge, detta, mediante apposita direttiva, le modalità di gestione del Fondo di cui al comma 1.

4. È istituita nell'Assestamento e provvedimento generale di variazione del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del Bilancio Pluriennale 2015-2017 - Variazioni al Bilancio annuale - Tabella 1 - Variazioni allo stato di previsione delle Entrate al Titolo 4 "Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale" nella categoria 12 "Eredità, donazioni" la U.P.B 4.12.7520 "Donazioni da soggetti terzi" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 05060 "Donazioni di soggetti terzi, associazioni, privati nonché di Fondazioni, Enti pubblici e privati e di soggetti comunque interessati, per il Fondo per il microcredito".

5. I proventi di cui al comma 4, per l'anno 2015, andranno a confluire, con destinazione esclusiva, sulla U.P.B. 1.3.2.3.8300 - "Programma regionale attività produttive e promozione di investimenti" al cui interno è istituito il nuovo capitolo 22840 "Fondo per il microcredito" diretto al finanziamento, al sostegno ed all'avvio di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa organizzata in forma individuale, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa, ovvero a promuovere l'inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro e politiche di legalità, qualità e sicurezza del lavoro.

6. La Giunta regionale, entro 30 giorni dall'approvazione della presente legge, detta, mediante apposita direttiva, le modalità di ricevimento delle donazioni di cui al comma 4."»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma del consigliere Bertani:

«Nella Tabella 2 "Variazione allo stato di previsione delle Spese" all'interno della U.P.B. 1.4.3.3.16010 "Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana" al capitolo 43272 "Contributi al Comune di Bologna per la realizzazione di un sistema di trasporto automatico denominato People Mover (art. 25, L.R. 22 dicembre 2009, n. 24)" è disposta una diminuzione della dotazione per 6.000.000,00 euro, mentre all'interno della U.P.B. 1.4.2.3.14220 "Recupero, messa in sicurezza e ripristino ambientale" è disposta, per il capitolo 37374 "Finanziamenti a favore dei soggetti pubblici attuatori di interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree pubbliche o soggette ad uso pubblico (art. 196, comma 1, lett.c), d.lgs. 152 del 3 aprile 2006)" una dotazione in aumento di 6.000.000,00 euro, sono, quindi, disposte le seguenti modifiche:

 

IN DIMINUZIONE

UPB 1.4.3.3.16010 - Interventi nel settore della riorganizzazione e della qualità della mobilità urbana

Capitolo 43272

2.1.232.3.09.18 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

CONTRIBUTI AL COMUNE DI BOLOGNA PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASPORTO AUTOMATlCO DENOMINA TO PEOPLE MOVER

(ART. 25, L.R. 22 DICEMBRE 2009, N.24).

Direzione Generale: RETI

INFRASTRUTTURALI, LOGISTICA E SISTEMI DI MOBILITÀ

IN AUMENTO

U.P.B. 1.4.2.3.14220 "Recupero, messa in sicurezza e ripristino ambientale"

Capitolo 37374

2.1.233.3.08.16 (INVESTIMENTO CAP.)

(MEZZI PROPRI)

FINANZIAMENTI A FAVORE DEI SOGGETTI PUBBLICI ATTUATORI DI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA, BONIFICA E RIPRISTINO AMBIENTALE DELLE AREE PUBBLICHE O SOGGETTE AD USO PUBBLICO

(ART.196, COMMA 1, LETT.C), D.LGS. 152 DEL 3 APRILE 2006).

Direzione Generale: AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA

 

 

Residui previsti 0,00

Competenza 11.550.000,00

Cassa 0,00

Residui previsti 5.212.834,69

Competenza 8.000.694,17

Cassa 8.164.058,66

 

È aggiornata di conseguenza la corrispondente tabella del Bilancio pluriennale 2015-2017.»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma del consigliere Bertani:

«All'articolo 11, nel comma 3, dopo le parole: "la Giunta regionale" inserire il testo seguente: ", previo parere delle competenti Commissioni assembleari,"»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma del consigliere Bertani:

«All'articolo 10, nel comma 2, dopo le parole: "sono definiti" inserire il testo seguente: ", previo parere delle competenti Commissioni assembleari,"»

(Respinto)

 

Emendamento 11, a firma del consigliere Bertani:

«All'articolo 9, nel comma 2, dopo le parole: "la Giunta regionale" inserire il testo seguente: ", previo parere delle competenti Commissioni assembleari,"»

(Respinto)

 

OGGETTO 1477 “Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto 1284 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017". A firma dei Consiglieri: Bertani, Montalti, Prodi”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani:

«Al dispositivo finale "Impegna la Giunta", al punto 3, sostituire "anche con i necessari adeguamenti del PRIT" con "alla luce del percorso del nuovo PRIT"»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani:

«Al dispositivo finale "Impegna la Giunta", al punto 4, dopo "2016" aggiungere "in continuità con il progetto "Mi Muovo""»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani:

«Al dispositivo finale "Impegna la Giunta", al punto 4, dopo "elettriche" sostituire con "anche alla luce del patto per la mobilità sostenibile siglato con le associazioni ambientali e correlati alla effettiva percorrenza in bicicletta di determinati chilometraggi"»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani:

«Al dispositivo finale "Impegna la Giunta", al punto 5, aggiungere "inclusi quelli relativi ai fondi SIE per la promozione della ciclabilità"»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Montalti, Prodi e Bertani:

«Al dispositivo finale "Impegna la Giunta", il settimo punto è soppresso»

(Approvato)

 

Ordini del giorno

 

OGGETTO 402/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di legge d'iniziativa del Consigliere Bignami recante: "Modifica della L.R. 7 febbraio 2013 n. 1". A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’EMILIA-ROMAGNA

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

OGGETTO 582/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di legge d'iniziativa dei Consiglieri Marchetti Daniele e Fabbri recante: "Integrazioni alla Legge Regionale 21 dicembre 2012, n. 15 "Norme in materia di tributi regionali"". A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELL’EMILIA-ROMAGNA

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera - Soncini

Rancan - Torri

 

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