Espandi Indice

 

 

 

101.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3104

Interpellanza circa l'eventuale collaborazione prestata da un'ex staffetta partigiana, intervistato da Repubblica Bologna il 19 agosto 2016, alla Fondazione o alla Scuola di Pace di Monte Sole, nonché sui contributi erogati a tali enti. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

MEZZETTI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 3060

Interpellanza circa le condizioni contrattuali applicate dall’azienda Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (MO) e più in generale nel distretto modenese della lavorazione delle carni, il licenziamento di due delegati sindacali e le azioni da porre in essere affinché venga ristabilito il rispetto dei CCNL del comparto. A firma dei Consiglieri: Alleva, Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

ALLEVA (Altra ER)

BIANCHI, assessore

ALLEVA (Altra ER)

 

OGGETTO 3203

Interpellanza circa problematiche riguardanti l'uso del Mosto Concentrato Rettificato (MCR). A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

CASELLI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 3167

Interpellanza circa la situazione e le procedure in corso relativamente alla cooperativa Di Vittorio ed alla società Polis spa. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

GUALMINI, vicepresidente della Giunta

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 2861

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili» (Testo base) (43)

(Continuazione esame articolato)

OGGETTO 654

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Istituzione della Commissione regionale per la promozione della cultura della sicurezza, della legalità e per il contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata e attività corruttiva". A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli

(Ordini del giorno 2861/1/2 oggetti 3451 e 3452 - Continuazione discussione)

(Risoluzioni oggetti 3440 e 3441 - Continuazione discussione)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

GIBERTONI (M5S)

RANCAN (LN)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

GIBERTONI (M5S)

BIGNAMI (FI)

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

RANCAN (LN)

CALIANDRO (PD)

FABBRI (LN)

BIGNAMI (FI)

MUMOLO (PD)

FOTI (FdI)

DELMONTE (LN)

GIBERTONI (M5S)

FOTI (FdI)

POMPIGNOLI (LN)

BIGNAMI (FI)

MARCHETTI Daniele (LN)

FOTI (FdI)

TARASCONI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

ALLEVA (Altra ER)

RANCAN (LN)

RONTINI (PD)

CALIANDRO (PD)

ALLEVA (Altra ER)

FOTI (FdI)

MUMOLO (PD)

BERTANI (M5S)

MUMOLO (PD)

SENSOLI (M5S)

GIBERTONI (M5S)

GIBERTONI (M5S)

CALIANDRO (PD)

FOTI (FdI)

RANCAN (LN)

BIGNAMI (FI)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetto 2861

Gli emendamenti all’oggetto 2861 sono riportati nell’allegato del resoconto integrale 102 – seduta antimeridiana di mercoledì 26 ottobre 2016

 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

La seduta ha inizio alle ore 15,10

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dichiaro aperta la centunesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la presidente Saliera, il consigliere Aimi e l’assessore Corsini.

 

Svolgimento di interpellanze

 

OGGETTO 3104

Interpellanza circa l’eventuale collaborazione prestata da un’ex staffetta partigiana, intervistato da Repubblica Bologna il 19 agosto 2016, alla Fondazione o alla Scuola di Pace di Monte Sole, nonché sui contributi erogati a tali enti. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Partiamo dall’oggetto 3104: Interpellanza circa l’eventuale collaborazione prestata da un’ex staffetta partigiana, intervistato da Repubblica Bologna il 19 agosto 2016, alla Fondazione o alla Scuola di Pace di Monte Sole, nonché sui contributi erogati a tali enti, a firma del consigliere Foti. Risponderà l’assessore Mezzetti.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Rinuncio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Prego, assessore Mezzetti.

 

MEZZETTI, assessore: Ho letto attentamente l’interpellanza del consigliere Foti e ho acquisito le informazioni perché non ne avevo contezza. Le mie conclusioni sono che il signor Franco Fontana ha rilasciato un’intervista e ovviamente è nel suo diritto dire quello che vuole in un’intervista, assumendosi le responsabilità di ciò che dice.

In merito alla sua dichiarazione, non so se è davvero sua o interpretata così dal giornalista, di essere – cito il virgolettato – “collaboratore della Scuola di Pace” sottolineo che non esiste alcun tipo di rapporto contrattuale tra la Fondazione e il signor Franco Fontana e neppure nessun tipo di rimborso spese, quindi nessun tipo di risorse economiche è transitato dalla Fondazione verso il signor Fontana.

La Scuola di Pace di Monte Sole nella sua attività ha diversi momenti nei quali fa intervenire testimoni civili, soprattutto sopravvissuti alle stragi e/o partigiani che hanno agito a Monte Sole, con un metodo di lavoro che non lascia mai da soli i partecipanti ai laboratori al solo racconto del testimone, ma invece vi affianca sempre un educatore capace di far distinguere, tra le altre cose, la storia dalla memoria.

Io non sono in grado di escludere, e neppure la Scuola è in grado escludere, che Franco Fontana abbia partecipato a qualcuno di questi incontri con i ragazzi, portando la sua memoria di partigiano, ma nelle condizioni e con i vincoli che ho appena detto.

Rispetto alla richiesta che il consigliere Foti avanza nell’interpellanza chiedendo dal 2002 in poi quali sono state le erogazioni della Regione nei confronti di Monte Sole, posso dire che il tutto è regolamentato da una legge, perché la Scuola di Pace di Monte Sole è stata fondata con una legge che determina la partecipazione anche della Regione Emilia-Romagna e fino a due anni fa, ogni anno, nel capitolo della diffusione della cultura della pace, sono stati erogati contributi nella misura di 90.000 euro all’anno e da due anni la cifra è diminuita a 80.000 euro all’anno.

Comunque, in conclusione, come mi viene richiesto anche dal direttore della Scuola di Pace di Monte Sole, reputo che possa essere una cosa utile, come avvenne nella precedente legislatura, convocare una Commissione Cultura dell’Assemblea regionale – mi permetto di suggerirlo, poi evidentemente starà a voi decidere – chiamando il direttore e il presidente della Scuola di Pace di Monte Sole in cui possa essere presentata l’attività, la metodologia utilizzata dalla Scuola di Pace e come vengono utilizzate anche le risorse economiche in piena trasparenza.

Questo potrebbe essere utile. Nella scorsa legislatura fu un momento molto utile di conoscenza e di scambio di informazioni e anche di confronto e se ripetuto in questa legislatura credo che potrebbe andare nella direzione della richiesta avanzata dal consigliere Foti di maggiore trasparenza e conoscenza dell’attività della Scuola di Pace di Monte Sole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Mezzetti.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Assessore, come ha detto nella sua risposta, questa interrogazione nasce solo ed esclusivamente da un’auto-attribuzione del signor Fontana rispetto ad un ruolo all’interno della Scuola di Monte Sole, perché se avesse soltanto partecipato a un dibattito è ovvio che nei dibattiti si invitano una pluralità di persone e sono presenti una pluralità di posizioni.

Ho chiesto delucidazioni proprio perché – a mio avviso sembrava molto grave – c’è una dichiarazione di Fontana, che dice “non possono chiedermi di votare no” ovviamente riferendosi ai referendum “insieme alla Meloni e a La Russa, non lo accetto” e ancora “dopo una vita intera ho stracciato la tessera dell’ANPI, perché non è giusto, semplicemente non è giusto chiedere a uno come me di votare insieme a chi era fascista”.

L’onorevole Meloni, se non sbaglio, è nata trentadue anni dopo la fine della guerra civile. Quindi, mi pare che non abbia potuto indossare alcuna particolare divisa. Ma non contento aveva dichiarato a Repubblica, perché queste dichiarazioni io le ho prese sic et simpliciter dal sito di Repubblica, “mescolarci a gente come La Russa, votare quello che votano loro. Chiedercelo è impensabile”.

Con delle premesse siffatte, dove mi pare che vi sia poco rispetto anche per le persone, perché al di là di come uno sia collocato politicamente, io penso che si prenda la distanza dalla posizione politica, non dalla persona che rappresenta quella posizione politica perché se si identifica la persona con la posizione politica allora si compie anche il passo successivo di non avere rispetto per la persona, mentre si può avere rispetto per la persona e non apprezzamento o rispetto per la posizione politica che egli rappresenta.

Quindi, sono soddisfatto di quanto lei mi ha detto e le potrà sembrare strano, perché nel momento in cui è – e non ho difficoltà a crederle – appurato che il predetto soggetto non ha mai avuto né un ruolo operativo all’interno della Scuola di Monte Sole, né ha mai ricevuto contributi, se poi, come tanti che vanno in giro a predicare, predica bene e razzola male o predica male e razzola peggio è problema della sua coscienza, ma non di questa Assemblea.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 3060

Interpellanza circa le condizioni contrattuali applicate dall’azienda Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (MO) e più in generale nel distretto modenese della lavorazione delle carni, il licenziamento di due delegati sindacali e le azioni da porre in essere affinché venga ristabilito il rispetto dei CCNL del comparto. A firma dei Consiglieri: Alleva, Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 3060: Interpellanza circa le condizioni contrattuali applicate dall’azienda Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (MO) e più in generale nel distretto modenese della lavorazione delle carni, il licenziamento di due delegati sindacali e le azioni da porre in essere affinché venga ristabilito il rispetto dei CCNL del comparto, a firma dei consiglieri Alleva e Taruffi. Risponderà l’assessore Bianchi.

Consigliere Alleva, prego.

 

ALLEVA: L’interpellanza è stata presentata alcuni mesi fa, ma direi che ormai diventa una situazione permanente e non me ne meraviglia dopo tre o quattro anni di vigenza della legge Fornero e del Jobs Act.

È chiaro che nel momento in cui sono venute meno delle tutele fondamentali per il lavoratore, cioè la tutela prima, quello di non essere ricattato dal licenziamento, tutti gli altri diritti decadono insieme a questo, compreso quello di avere un’applicazione corretta delle norme collettive e di poter praticare veramente la libertà sindacale.

Mi chiedo e chiedo all’assessore: esiste, secondo questa Giunta, un diritto del datore di lavoro di applicare il contratto collettivo che gli fa più comodo o esiste, invece, un dovere politico, ma anche giuridico di applicare il contratto collettivo giusto? Questa è una situazione che si va moltiplicando e ripetendo in continuazione.

Esiste una norma, l’articolo 2070 del Codice civile, che dice chiaramente che va applicato il contratto collettivo nell’attività effettivamente esercitata e non è una norma legata, come è stato detto, soltanto alla legislazione corporativa, perché la Corte costituzionale ha chiarito più volte che la libertà sindacale del datore di lavoro di aderire alla organizzazione datoriale che vuole, non può tornare in danno del lavoratore: se fai lavorazione di carne puoi applicare il contratto collettivo bancario, ma non quello delle pulizie.

Ci troviamo in una situazione che si ripete in continuazione. Anche nella proposta di legge sulla legalità c’è lo stesso problema; un problema di una sempre più diffusa evasione delle normative fondamentali di tutela dei lavoratori, in particolare di quelle contrattuali, poi anche delle libertà evidentemente dell’organizzazione sindacale, di chi si ribella e questo avviene nell’indifferenza, in sostanza, non soltanto dell’Ispettorato del lavoro, che va sempre sollecitato in queste cose, ma degli Enti pubblici e della Regione, anche quando si tratta eventualmente di appalti o subappalti che la possono riguardare.

Chiedo se la Regione si vuole impegnare in tutte le situazioni – questa evidentemente è la prima – affinché le norme da applicare ai lavoratori siano quelle giuste, del contratto giusto e che non vi siano fughe come quelle a cui assistiamo ogni giorno anche attraverso il ricorso alle società cooperative, le quali – ha detto sempre la Corte costituzionale – devono applicare gli stessi minimi contrattuali delle imprese private, non dei minimi diversi sotto la scusa del rapporto speciale del socio lavoratore.

Stiamo parlando del monitoraggio della legalità e delle legalità nel progetto di legge di cui oggi trattiamo. Poiché queste illegalità non avvengono mai se non sotto il ricatto del posto di lavoro, è noto alla Regione, la quale vuole monitorare in tutti i modi queste situazioni, che porre l’accettazione di certe condizioni sotto standard, normativo ed economico, all’alternativa al licenziamento costituisce, come la Corte di Cassazione penale ha detto tre volte solo in questo anno, un reato di estorsione? Questa è una domanda grossa.

Se si vuole monitorare la legalità cominciamo con il monitorare questo reato diffusissimo in danno dei lavoratori, a cominciare dalla situazione di Castelfrigo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Assessore Bianchi, prego.

 

BIANCHI, assessore: Ringrazio il consigliere Alleva per aver posto, ancora una volta, all’attenzione di tutti il tema della legalità, che d’altra parte è stato uno dei perni del nostro Patto per il lavoro e, come il collega Mezzetti ha sviluppato, anche del nostro Patto sulla legalità.

Per quanto riguarda il caso specifico che lei ci pone, le posso assicurare che la Regione sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi della vertenza delle aziende di Castelfrigo e di Castelnuovo Rangone, aziende specializzate nella macellazione e lavorazione delle carni con al centro una vicenda che ha visto una lunga vertenza che si è conclusa con un importante accordo presso la Prefettura di Modena il 6 febbraio.

Questo le devo riferire, perché questo è l’accordo che c’è stato, che lei comunque conosce e quindi mi perdoni se le riferisco comunque i termini.

I termini che sono stati raggiunti di fronte al Prefetto sono stati: disponibilità piena da parte dell’impresa ad assicurare un atteggiamento corretto a favore dei lavoratori, disponibilità dell’azienda a salvaguardare la forza lavoro occupata anche nelle cooperative, anche nel caso di nuovi cambi di appalto, applicazione integrale delle condizioni previste nell’ambito del contratto nazionale del lavoro per il settore logistica e trasporti, specifica adesione ad un contratto puntuale, miglioramento graduale fra marzo e novembre 2016 della retribuzione per i lavoratori per arrivare poi, nel mese di luglio 2017, all’applicazione del CCNL per quanto riguarda tutti i lavoratori impiegati nelle cooperative.

Vi è poi questa norma accessoria sugli indumenti.

Al momento dell’accordo le organizzazioni sindacali firmatarie hanno definito l’intesa come una ipotesi di modello da promuovere ed estendere a tutto il distretto delle carni modenese, in generale a tutto il sistema degli appalti utilizzati nel comparto. Si evidenzia, in particolare, con una clausola sociale sui cambi di appalto che garantiscano il mantenimento dell’occupazione prima ricordato recepisce, in sostanza, i principi di modello condiviso per il Patto per il lavoro sottoscritto in Emilia-Romagna da tutte le parti.

L’Amministrazione regionale ribadisce il suo impegno nel seguire la vicenda e nel favorire l’attuazione piena delle condizioni concordate anche tramite il più volte ricordato accordo con l’articolazione territoriale del Ministro del lavoro e degli enti INPS e INAIL a cui spetta l’attività di ispettorato. Questa è la risposta che le dovevo, riferita al dato preciso.

Sulla parte più ampia nel suo intervento, la Regione ancora una volta è convinta, ma sarebbe superfluo dire che le norme vanno non solo attuate, ma vanno attuate anche secondo le letture che sono state ribadite anche dalla Suprema Corte.

Per quanto riguarda noi, ribadendo che non abbiamo queste capacità ispettive, in base all’accordo che abbiamo fatto con gli uffici decentrati del Ministero, stiamo continuando a domandare che venga assolutamente verificata la condizione per evitare quanto da lei palesato di un estendersi di questi atteggiamenti.

Rispetto alle considerazioni generali che lei pone, io personalmente sono convinto che non soltanto i diritti vadano tutelati, ma vadano anche attuati. Su questo la Regione è sempre stata limpidamente presente e non credo vi possa essere nessuno che possa dire che noi non siamo stati fermi e chiari oppositori di ogni tentativo di ledere i diritti dei lavoratori.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Bianchi.

Consigliere Alleva, prego. Ha tre minuti.

 

ALLEVA: È vero che a febbraio vi è stato un accordo, che è stato salutato come un grosso passo avanti, una grossa affermazione e un ritorno alla legalità. Talvolta, secondo me, in qualche punto è anche un po’ criticabile, perché non si capisce perché bisogna rientrare nell’applicazione del contratto collettivo, quello vero, progressivamente da luglio 2017. Dovremmo parlare, invece, degli arretrati. Però, quando si fanno dei contratti di regolarizzazione ciò avviene.

Mi dispiace dover ricordare che quell’accordo è già in crisi, tanto in crisi che i primi di ottobre si sarebbero dovuti tenere altri incontri soprattutto per cercare di far rientrare il licenziamento di due delegati sindacali e per affrontare il problema delle azioni dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei lavoratori i quali erano stati pagati in una maniera del tutto irregolare, con danno anche del fisco.

Rispetto all’attenzione che la Regione afferma di avere verso queste problematiche sempre più diffuse, rispetto al monitoraggio, che mi pare sia la parola che ritorna in continuazione nel progetto sulla legalità, mi auguro di poter vedere una volta che a seguito di questo monitoraggio non siano i lavoratori, il sindacato, ma sia l’assessore regionale al lavoro a presentare una denuncia per estorsione verso uno di questi datori di lavoro i quali ormai, normalmente, sotto la minaccia del licenziamento, resa possibile dalle ben note leggi, applicano o pretendono di applicare dei sotto standard economico-normativi.

È la Regione che deve farlo, perché ha il massimo dell’autorevolezza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

 

OGGETTO 3203

Interpellanza circa problematiche riguardanti l’uso del Mosto Concentrato Rettificato (MCR). A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 3203: Interpellanza circa problematiche riguardanti l’uso del Mosto Concentrato Rettificato (MCR), a firma del consigliere Bertani. Risponderà l’assessore Caselli.

Prego, consigliere.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ogni anno, ormai da diversi anni, all’inizio della vendemmia, la nostra Regione emana una delibera che permette l’utilizzo di mosto concentrato rettificato per aumentare la gradazione dei vini DOC e IGT.

Secondo il Regolamento n. 1308 del 2013 questa pratica è concessa quando le condizioni climatiche lo richiedono. Si può autorizzare l’aumento del titolo alcolometrico tramite arricchimento delle uve. Tuttavia, sia questo che qualche altro anno gli eventi climatici avversi non ci sono stati, tanto che quest’anno, se andiamo a guardare qualche titolo di giornale, è stato indicato come l’anno dei rossi. È stata un’annata eccezionale. Infatti, alcuni produttori di vino di qualità hanno sollevato il tema e il problema che questa autorizzazione continua, soprattutto quest’anno, va a ledere il lavoro di qualità che alcuni produttori fanno, perché utilizzare il mosto concentrato rettificato per aumentare la gradazione dà la possibilità, a chi non lavora con certi standard di qualità, di raccogliere in tempi brevi e in tempi anticipati uve non tutte di grande qualità, per poi riuscire comunque ad ottenere una gradazione tale da rientrare nei disciplinari.

Questo, però, non è un bel servizio che offriamo né ai produttori di qualità, né ai consumatori. Chiediamo all’assessore che cosa intende fare riguardo soprattutto agli anni prossimi e riguardo anche alle richieste che faceva questo gruppo di produttori, ovvero che almeno sia indicato in etichetta chi ne fa uso e chi non ne fa uso. Non è contra legem, ma ovviamente è un’informazione che ai consumatori serve per capire il livello di qualità di un vino ed è una informazione per distinguere i produttori, se stessi dagli altri, da chi fa un certo tipo di lavoro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Prego, assessore Caselli.

 

CASELLI, assessore: L’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale, l’arricchimento delle uve fresche, del mosto di uve, del mosto di uve parzialmente fermentato, del vino nuovo ancora in fermentazione o del vino ottenuto dalle varietà di uve da vino autorizzate rappresenta una pratica enologica consentita dalla normativa comunitaria in tutta l’Unione europea, sulla base di quanto previsto dal richiamato Regolamento n. 1308/2013 dell’Unione europea, articolo 80, allegato VIII.

Al pari di altre pratiche normalmente utilizzate nella produzione dei vini, quali l’acidificazione e la disacidificazione, per le quali nessuno ha mai proposto o richiesto l’indicazione in etichetta, il suddetto allegato individua i limiti d’arricchimento consentiti nelle varie zone vinicole: l’1,5 di grado per la nostra regione, fino a un limite massimo di 13 gradi per tutti i vini elevabili a 15 gradi per i vini DOC e DOCG sulla base di specifiche delibere, nonché le modalità di dotazione della stessa pratica può essere effettuata mediante aggiunta di saccarosio di mosto d’uve concentrato o di mosto concentrato rettificato mediante concentrazione parziale, compresa l’osmosi inversa o mediante concentrazione parziale a freddo per il vino.

Il nostro Paese ha recepito questa normativa comunitaria con una legge, la legge 20 febbraio 2006, n. 82 “Disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l’organizzazione comune di mercato del vino”, la quale, all’articolo 9, prevede che Regioni e Province autonome autorizzano annualmente, a decorrere dal 1° agosto, l’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale per i prodotti destinati a diventare vini da tavola, con o senza indicazione geografica dei vini di qualità prodotti in regioni determinate, detti VQPRD, delle partite in elaborazione per la produzione dei vini spumanti, dei vini spumanti di qualità (VSQ) e dei vini spumanti di qualità prodotti in regioni determinate (VSQPRD).

Nel merito, va ricordato che la normativa nazionale vieta tassativamente e sanziona pesantemente l’utilizzo dello zucchero per l’arricchimento.

L’impiego del saccarosio, invece, è consentito e praticato regolarmente in altri Paesi comunitari quali la Francia e la Germania anche per produzione di vini come lo champagne o quelli tipici della zona della Mosella che godono di una reputazione particolarmente elevata tra i consumatori di fascia alta i quali evidentemente non associano il ricorso a questa pratica enologica alla produzione di scarsa qualità.

Il saccarosio è un prodotto industriale a basso costo, privo di qualsivoglia identità legata alla zona di produzione. È derivato dalla barbabietola da zucchero, ovvero una coltura che non ha alcun punto di contatto con quella della vite.

Nel nostro Paese, al contrario, i mosti concentrati e i mosti concentrati rettificati appartengono esclusivamente alla filiera vitivinicola e hanno un costo superiore al saccarosio. Quindi, non si concorda con la considerazione secondo la quale è lecito porsi il dubbio che l’autorizzazione all’arricchimento serva anche a intervenire per l’eccesso di produzione di uva, qualunque uva, prodotta in qualunque luogo, trasformabile nei mosti concentrati rettificati, che, per inciso, costano il 75 per cento in più dello zucchero utilizzato dai francesi per ottenere lo stesso risultato.

Il costo elevato del mosto concentrato o del mosto concentrato rettificato rappresenta, infatti, un elemento in grado di limitarne l’utilizzo per l’arricchimento alle situazioni di effettiva necessità. Il reale sviluppo e l’esito, anche sotto il profilo qualitativo, del ciclo colturale della vite può, infatti, essere valutato solo a posteriori.

È del tutto evidente che anche in annate eccezionalmente favorevoli dal punto di vista climatico, come è stata questa, possono malauguratamente verificarsi eventi climatici avversi, come ad esempio un periodo di intense piogge che si protrae per alcuni giorni in grado, in un breve arco di tempo e in zone produttive più o meno ampie, di compromettere qualità di uve mature, ma ancora sui tralci.

Per consentire ai produttori di intervenire tempestivamente per limitare i danni derivanti da situazioni di questa natura, l’autorizzazione all’arricchimento deve essere concessa con una rapidità non sempre compatibile con la normale attività amministrativa.

Anche per il 2016 tutte le regioni italiane hanno, quindi, emanato per tutti i vini, in alcuni casi ad esempio il Veneto addirittura in anticipo rispetto alla data stabilita dalla normativa comunitaria, provvedimenti autorizzativi della pratica dell’arricchimento, molto meno dettagliati e restrittivi rispetto alla nostra deliberazione n. 1309/2016.

L’esperienza di campo dimostra, comunque, che la pratica dell’arricchimento dei vini DOP è attuata raramente, se non in presenza di annate particolarmente negative, così come si è verificato, ad esempio, nel 2014, anche in relazione al costo non trascurabile di questa pratica enologica, perché il mosto rettificato costa caro.

La Regione Emilia-Romagna è impiegata ad applicare in modo rigoroso la normativa vigente che, ad oggi, consente l’arricchimento e non prevede l’indicazione in etichetta delle pratiche enologiche ammesse a livello comunitario.

Siamo in ogni caso disponibili a valutare tutte le iniziative finalizzate al miglioramento del livello qualitativo delle produzioni vitivinicole del nostro territorio e la conoscenza delle peculiari caratteristiche dei nostri vini da parte dei consumatori.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Caselli.

Consigliere Bertani, prego. Ha cinque minuti.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Non sono soddisfatto perché dire che così fanno tutti non ci sembra soddisfacente. Se vogliamo tutelare chi fa un lavoro di qualità e quindi chi seleziona le uve in campo e non raccoglie indiscriminatamente, chi fa produzioni selezionate di qualità, visto che noi siamo quelli che hanno maggiori DOC e IGT rispetto ad altre regioni, penso che questo prodotto vada valorizzato e vada valorizzato soprattutto chi lo fa seriamente e con qualità, tanto che dei produttori ci hanno e le hanno scritto. Gli anni scorsi anche la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha segnalato lo stesso problema. Dire che così fanno tutti non ci piace.

Lei dice che queste pratiche costano di più. Costano di più in cantina, ma ovviamente costano di meno in fase di raccolta e di preparazione in vigna. Ovviamente, il consumatore che si trova di fronte a un prodotto che costa 2 o 3 euro in meno a bottiglia, ma non sa che cosa c’è dietro questa lavorazione, non è in grado di essere informato e di scegliere.

La norma non obbliga a mettere l’indicazione della lavorazione che è stata effettuata, però l’invito che vi facciamo è di tener conto di queste segnalazioni, perché, secondo noi, quei viticoltori che fanno un tipo di prodotto vanno in qualche modo tutelati rispetto a quelle elaborazioni che mi permetto di chiamare “industriali”. Abbiamo dei segmenti di prodotto che vanno valorizzati e vanno distinti, perché ognuno ha un suo mercato, ed è un mercato importante, e l’altro è sempre l’aspetto dei consumatori.

Il consumatore, di fronte a delle informazioni ben fatte, è in grado di scegliere e di valorizzare quello che va valorizzato, che è anche un nostro punto di forza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 3167

Interpellanza circa la situazione e le procedure in corso relativamente alla cooperativa Di Vittorio ed alla società Polis spa. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 3167: Interpellanza circa la situazione e le procedure in corso relativamente alla cooperativa Di Vittorio ed alla società Polis spa, a firma del consigliere Foti. Risponderà la vicepresidente Gualmini.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signora vicepresidente, siamo alla seconda puntata su questi schermi, nel senso che già una volta abbiamo parlato della cooperativa Di Vittorio. Oggi parliamo della sua controllata e anche della cooperativa Di Vittorio. Io mi auguro solo, ma non ho dubbi conoscendo la sua correttezza, che abbia consigliato alla Giunta di attivarsi in ogni modo per costituirsi nell’ambito del procedimento in essere, perché mi pare che la Regione abbia dato qualcosa come 11 milioni di euro di contributi a questa cooperativa e la situazione oggi in cui versa merita una tutela del danaro a suo tempo elargito dalla Regione stessa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Vicepresidente Gualmini, prego.

 

GUALMINI, vicepresidente della Giunta: Grazie mille, presidente. Siamo alla seconda puntata relativa ad un caso molto rilevante di fallimento di una cooperativa a proprietà indivisa e quindi già avevamo risposto ad una interpellanza del consigliere Foti all’inizio del nostro mandato in cui certamente presentavamo tutti i dati relativi al fallimento avvenuto nel dicembre 2014, alla situazione profondamente debitoria, pari a 67 milioni di euro e anche al contributo che la Regione ha dato a questo complesso immobiliare pari a circa 11 milioni tra investimenti in conto capitale e contributi dati per l’accensione dei mutui agevolati.

In verità non siamo rimasti con le mani in mano. Questo è un caso in cui possiamo dare riscontro e rendicontazione di ciò che è stato fatto sinora. Ovviamente, in generale, la premessa è che la preoccupazione per la crisi che ha investito il settore edilizio della nostra Regione, e quindi anche il settore dell’edilizia sociale residenziale o comunque di quella parte di edilizia che si presta ad andare incontro alle esigenze delle fasce di popolazione che da sole e non riescono a stare sul mercato, lo diamo per scontato. Tra l’altro, uno dei primi atti della Giunta è stato proprio il Piano coordinato sulle politiche abitative, che provava, da un lato, ad utilizzare strumenti di stimolo economico per il settore dell’edilizia e, dall’altro, a rivedere tutta la filiera degli interventi dell’edilizia sociale.

Per quanto riguarda le cooperative a proprietà indivisa, il tavolo di concertazione tra la Regione, gli Enti locali e le diverse associazioni sia datoriali, sia economiche, che sindacali che partecipano, tavolo previsto dalla legge regionale, ha subito messo all’ordine del giorno la creazione di un gruppo di lavoro sul problema specifico della trasformazione degli alloggi da proprietà indivisa a proprietà individuale, con il preciso scopo, ovviamente, di proteggere il diritto all’abitazione dei soci, tra l’altro socio assegnatari che, nel caso delle procedure fallimentari, sono anche creditori da parte delle cooperative di somme specifiche e significative.

Questo ragionamento ha portato ad una importante modifica normativa. La legge regionale che questa Assemblea ha approvato lo scorso 15 luglio 2016, la legge n. 11, prevede, all’articolo 58, una serie di modifiche della legge regionale sulle politiche abitative e in particolare sono state facilitate le modalità che consentono la cessione in proprietà del patrimonio edilizio in locazione permanente a favore di coloro che ne hanno ottenuto la locazione o il godimento permanente attraverso il pagamento di un prezzo di acquisto contenuto e la restituzione alla Regione di parte del contributo ricevuto.

L’innovazione più rilevante, come lei ben sa, attiene al fatto che la trasformazione da proprietà indivisa a proprietà individuale può avvenire anche solo in presenza del 50 per cento di accordo tra gli assegnatari, laddove prima noi prevedevamo il 100 per cento dell’accordo degli interessati. Inoltre, in caso di operatori soggetti a procedura concorsuale, la trasformazione può avvenire per una quota inferiore alla metà degli alloggi.

Evidenziamo anche che per gli operatori soggetti a procedura concorsuale, alla data di approvazione della nuova legge regionale, le semplificazioni procedurali previste e la soppressione del limite minimo di alloggi da trasformare permetteranno di armonizzare la disciplina regionale alla normativa fallimentare statale consentendo, quindi, ai vari commissari liquidatori e ai curatori fallimentari, nonché agli organi di vigilanza, di perseguire le finalità a cui la procedura concorsuale è preordinata con la salvaguardia, sperabilmente, delle esigenze abitative degli interessati.

Si sono, infatti, create le condizioni affinché anche nella specifica vicenda della Di Vittorio i curatori fallimentari possano considerare la trasformazione come una buona soluzione per recuperare liquidità finanziarie utilizzabili per ristorare i creditori e al tempo stesso anche per tutelare i soci assegnatari consentendo loro magari di acquistare la proprietà dell’alloggio occupato.

Abbiamo anche fatto in modo che la nuova legge regionale appena ricordata possa prendere in considerazione tutte le possibili procedure concorsuali in essere, disciplinando le modalità per attivare il processo di cessione degli alloggi agli assegnatari. Questo è stato possibile anche grazie ad un confronto approfondito e ripetuto con i soggetti coinvolti a vario titolo, ossia le famiglie e le altri parti in causa nelle situazioni di crisi più problematiche, tra cui anche quella di Fidenza e del territorio limitrofo.

Per quanto riguarda, invece, gli alloggi non interessati dalla trasformazione a proprietà individuale, si mantiene il vincolo di destinazione di interesse pubblico. Abbiamo ritenuto che queste possano essere alienate solo come complesso unitario ad un soggetto terzo che si impegni alla prosecuzione della locazione secondo quanto previsto dalla convenzione originaria oppure alla cessione degli immobili a titolo gratuito al Comune in caso di cessazione o cambiamento di attività.

Infine, la Giunta regionale proprio in questi giorni ha completato la disciplina attuativa delle disposizioni legislative dello scorso luglio, con la quale si specificano le procedure, le condizioni minute del rilascio dell’autorizzazione e le modalità di calcolo dei contributi da rimborsare.

Questo atto deliberativo, come sapete, non sarà della Giunta, ma sarà presto sottoposto all’esame dell’Assemblea legislativa.

Sul caso delle nomine e del passaggio tra cooperative e politiche penso che la Regione non possa in nessun modo scegliere chi debba candidarsi a sindaco nei vari territori e quindi ci sono delle norme sulla compatibilità che disciplinano tutto questo.

Per quanto riguarda i crediti che la Regione deve avere anche nei confronti della società controllata, certamente agiremo di conseguenza, passo dopo passo, dopo aver sistemato tutto l’impianto normativo che doveva essere, in tempi rapidi, messo a posto e riordinato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, vicepresidente della Giunta Gualmini.

Consigliere Foti, per la replica, ha sette minuti. Prego.

 

FOTI: Grazie, vicepresidente, per l’excursus che lei ha fatto e che mi è sufficientemente noto, nel senso che una parte almeno della normativa introdotta è frutto di un emendamento del collega Sabattini, anche da me sottoscritto, che mi era ben chiaro.

Il problema non attiene tanto in questo caso alla Di Vittorio, quanto alla sua controllata Polis, per la quale, come lei sa, oltre a non essere una cooperativa o società indivisa, è stato operato, sicuramente in via precauzionale, un sequestro pari a 875.000 euro ad alcuni dei suoi amministratori, segnatamente quattro, anche indagati per bancarotta fraudolenta.

A mio avviso, è questa la situazione che dovrebbe preoccupare, perché, come abbiamo già avuto modo di dire in più occasioni, quello della Di Vittorio pare un crack diretto e orchestrato anche da parte di soggetti che oggi ricoprono cariche istituzionali.

Probabilmente, vi sono state valutazioni errate che non attengono soltanto, assessore, alla vicenda della crisi edilizia. Qui è stato spazzolato via il prestito dei soci, sono state fatte operazioni e acquisite società decotte. Lei capisce che ve ne è di più e di peggio che ritenere soltanto che tutto sia colpa o figlio di quella crisi, che pure c’è stata e c’è. Nessuno la vuole negare.

Indubbiamente, condivido la parte della sua esposizione nella quale ha giustamente sostenuto che il tentativo – penso e mi auguro riuscito – fosse quello di mettere in salvaguardia, per quanto possibile, le abitazioni nei confronti di coloro i quali, essendo soci delle cooperative, rischiavano di dover pagare due volte la stessa abitazione. Sotto questo profilo, che ritengo sia anche etico, non può esserci altro che una condivisione, augurandomi che quelle maggioranze che noi abbiamo individuato si riescano a realizzare nel concreto per poter consentire, da una parte, di superare la soglia del 50 per cento, cui ella prima faceva riferimento, o, nei casi di una soglia più bassa del 50 per cento, per poter arrivare ad una conclusione in quel senso.

Mi auguro, assessore, che ella – non direttamente, perché, ovviamente, non si può far tutto, ma per il tramite dell’ufficio legale della Regione – segua attentamente la vicenda che si sta sviluppando sotto il profilo giudiziario. Indubbiamente, di chance la Regione ne ha date e ne ha date a tutti, anche a queste cooperative, che, tra l’altro, nel caso di specie, hanno una storia abbastanza radicata.

Il pericolo vero è che quei fondi – parliamoci chiaro – siano serviti ad altre finalità e non a quelle finalità che, meritoriamente, la Regione aveva in mente per realizzare edifici che, poi, servissero alla gente meno abbiente. Chi era abbiente non aveva bisogno di partecipare a queste operazioni, in alcuni casi. Non tutti, a dire la verità. Oggi, come voi sapete, si fanno anche cooperative e società a proprietà indivisa, magari soltanto per quattordici o sedici appartamenti, anche di una qualche qualificazione. I finanziamenti erano, qui, diretti esattamente ad una edilizia che non era sicuramente una edilizia per persone oltremodo ricche.

Io mi fermo qui. Sul prestito sociale, debbo dire, la Regione può fare poco. Si tratta di una dichiarazione di fiducia che lega direttamente, in un rapporto unico, cooperatore e società cooperativa. Quindi, diventa difficile intervenire. Ad ogni modo, mi permetto di dirle, assessore, che una riflessione sulla legislazione, per quanto di nostra competenza, ovviamente non possiamo eccedere la nostra competenza, una riflessione – dicevo – anche in senso più garantista per la Regione rispetto alla concessione dei contributi è necessaria. Diversamente, diamo l’idea – perdonate la parola e l’immagine non molto bella, ma non me ne viene in mente una migliore – di essere una mucca da mungere. Francamente, non possiamo dare quest’idea.

I fondi vengono erogati. I fondi sono finalizzati. I fondi erogati e finalizzati devono essere utilizzati per quelle finalità e non per altre. Diversamente, nel tentativo errato di volerne salvare una, finiamo per affondarne cento, il che non avrebbe alcun significato neanche per gli impegni, al di là della parte politica che diversamente rappresentiamo, che tutti noi assumiamo nei confronti degli elettori, cioè di rappresentarli correttamente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

È così concluso lo svolgimento delle interpellanze.

 

OGGETTO 2861

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili» (Testo base) (43)

(Continuazione esame articolato)

 

OGGETTO 654

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Istituzione della Commissione regionale per la promozione della cultura della sicurezza, della legalità e per il contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata e attività corruttiva”. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli

 

(Ordini del giorno 2861/1/2 oggetti 3451 e 3452 - Continuazione discussione)

(Risoluzioni oggetti 3440 e 3441 - Continuazione discussione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori del progetto di legge oggetto 2861 e del progetto di legge oggetto 654.

Eravamo arrivati alla votazione dell’articolo 12, su cui insiste l’emendamento 48, a firma della consigliera Gibertoni, sul quale è stato fatto un approfondimento. Sulla base del riscontro effettuato dagli uffici preposti, vi è la possibilità di procedere al voto dell’emendamento.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Scusi, presidente. Penso che la questione posta non possa essere liquidata con la parola “approfondimenti”. Correttamente, ci si indichi qual è la norma per la quale è consentito di votare un emendamento contrario a norme di rango superiore. Non lo dico certo per la consigliera Gibertoni, perché abbiamo perso più tempo a fare l’eccezione che a far votare e respingere l’emendamento.

Dato che in questa Assemblea, spesso e volentieri, si evoca la prassi, io non vorrei che diventasse una prassi anche presentare emendamenti contra legem.

Se, gentilmente, ci dite qual è la fonte giuridica dinanzi alla quale ci inchiniamo e dalla quale si ricava la possibilità di mettere in votazione un emendamento contra legem, siamo qui per ascoltare e imparare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Anch’io prima ho assistito in silenzio a un teatrino che mi è sembrato particolarmente strano. Lo stesso emendamento – come avevo ricordato – era stato già presentato in Commissione, tra l’altro in una forma più ampia. Addirittura, oggi, noi lo presentiamo in una forma ridotta, ristretta. In una forma più ampia, nessuna delle forze politiche presenti in Commissione aveva avuto nulla da dire.

Un emendamento simile è stato presentato dal precedente Gruppo nel 2011, e allora – il consigliere Bignami credo ci fosse già – non aveva avuto nulla da dire.

Io apprezzo le simpatiche iniziative di impedire, ancora una volta, la discussione di cose che, invece, si possono discutere. Vorrei che coloro che hanno avuto qualcosa da dire stamattina la andassero a dire alla Regione Liguria. Nel Bollettino Ufficiale della Regione Liguria, non nel sito del Movimento 5 Stelle o nel blog di Beppe Grillo, si fa riferimento alla costituzione di parte civile della Regione nei processi di mafia proprio nelle eccezioni per le quali oggi chiediamo attenzione.

Due tentativi di censura nella stessa giornata, effettivamente, mi fanno sorridere. Segnalo questa cosa. Ringrazio gli uffici per la verifica che, autonomamente, hanno svolto e mi dispiace – anche se non entro nel merito di queste cose – che abbiano dovuto subire, dal mio punto di vista, parole del tutto fuori luogo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Presidente, solo per comunicare che chiederemo la votazione elettronica per questo emendamento e che noi non parteciperemo al voto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Rancan.

Consigliere Foti, prego. Sempre per un richiamo al Regolamento, presumo.

 

FOTI: Sì, sempre per un richiamo al Regolamento. Del fatto personale, anche se è stato scritto che io ne usufruisco in sede di dichiarazioni di voto, in realtà, non ne ho mai usufruito, com’è noto. Mi è stata data la parola...

 

PRESIDENTE (Rainieri): Su questo vi sono stati scambi epistolari e le risposte le sono state date. La prego di attenersi...

 

FOTI: Infatti, sto giustificando il mio intervento. Sul richiamo al Regolamento lei sicuramente non mi può censurare, se evoco una corrispondenza che c’è stata.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Nemmeno per sogno potrei pensare di...

 

FOTI: È giusto che l’Assemblea sappia che cosa è stato scritto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Nemmeno per sogno penserei di censurarla, tant’è che le ho dato la parola per richiamo al Regolamento.

 

FOTI: Infatti, io sto parlando per richiamo al Regolamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Il mio richiamo al Regolamento è in questi termini. Anzitutto, signor presidente e signori uffici, ammesso che, letteralmente introdotto, l’emendamento qui prospettato dalla consigliera Gibertoni sia stato approvato da altra Regione, a me non interessa. Io sono un consigliere regionale. Il collega Bignami è un consigliere regionale di questa Assemblea legislativa. Io mi pronuncio in ordine al mio ruolo in questa Assemblea legislativa.

Potrei dire, semplicemente, che copiare gli errori degli altri non sarebbe, comunque, giovevole. Per dirla più apertamente, un automatismo di questo tipo esporrebbe a rilievo, anche contabile, la Giunta regionale. Non è che una Giunta regionale debba per forza costituirsi parte civile in ogni e qualsiasi procedimento. Giustamente, deve essere leso un diritto che ha la Giunta il compito di valutare, non terzi. Lo dico a tutela di un organo che sicuramente non mi vede consenziente sotto il profilo politico. Sotto il profilo istituzionale, però, ho il dovere di rilevarlo. Primo argomento.

Secondo argomento, e mi spiace che sia stato fatto. È vero che questo emendamento è stato prospettato in Commissione. A parte che bisogna vedere chi era presente o assente e chi non l’ha fatto rilevare, è vero che questo emendamento è stato prospettato in Commissione. Nonostante io abbia aperto una parentesi, che non chiudo, sulla questione che, finché si possono presentare all’ultimo minuto, gli emendamenti danno qualche problema e visto che era stato ammesso in una forma più ampia all’interno del dibattito in Commissione, a maggior ragione vi era tutto il tempo per approfondirlo, anziché evocare una norma che non ha il senso né in fatto né in diritto.

Se voi volete forzatamente metterlo al voto, fate come volete. Mi dispiace, perché l’emendamento presentato è di un consigliere di opposizione, ma questa è la dimostrazione della terzietà che si deve usare in un’istituzione se si ha un principio di responsabilità.

Poi dirò al consigliere Alleva di non preoccuparsi molto dei licenziamenti delle aziende, perché vengono minacciati anche in altre istituzioni. Al di là di questo, a mio avviso, in questo momento, non vi sono le condizioni per procedere, perché l’emendamento è contra legem.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Detto questo, procediamo alla votazione dell’emendamento 48, a firma della consigliera Gibertoni.

Ognuno è responsabile delle proprie azioni.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 48, a firma della consigliera Gibertoni, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

42

Assenti

8

Votanti

31

Favorevoli

5

Contrari

26

Astenuti

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 48 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.

Art. 13.

Su questo articolo insiste l’emendamento 29, a firma del consigliere Mumolo.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 29, a firma del consigliere Mumolo.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 29 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 13 è approvato.

Art. 14.

Insistono otto emendamenti: emendamento 1, a firma del consigliere Foti; emendamento 30, a firma dei consiglieri Mumolo e Foti; emendamento 2, a firma del consigliere Foti; emendamento 3, a firma del consigliere Foti; emendamento 4, a firma del consigliere Foti; emendamento 5, a firma del consigliere Foti; emendamento 6, a firma del consigliere Foti; emendamento 7, a firma del consigliere Foti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Lo ritiro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

L’emendamento 1 è ritirato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 30, a firma dei consiglieri Mumolo e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 30 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 14 è approvato.

Art. 15.

Su questo articolo insistono due emendamenti: emendamento 16, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami; emendamento 39, a firma della consigliera Gibertoni.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Intervengo sul nostro emendamento che riguarda la possibilità di introdurre una responsabilizzazione per i dirigenti regionali.

Ovviamente, voteremo a favore. Chiediamo una riflessione per un voto a favore anche da parte della maggioranza, visto che si parla proprio di dirigenti regionali, ma anche degli Enti partecipati della Regione: inserendo il rispetto delle disposizioni della presente legge ai fini della valutazione del risultato dei dirigenti, chi non attua quelle disposizioni avrà una valutazione negativa. Per evitare fenomeni corruttivi introduciamo il divieto di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari ad associazioni e società, comprese le cooperative, e alle fondazioni che contribuiscono con erogazioni in denaro superiori a 5.000 euro, con beni o altre utilità di pari importo, a favore di liste elettorali e di candidati alle cariche elettive regionali.

Anche in questo caso, segnalo che sono già presenti in altre normative regionali, pienamente accettati e messi in pratica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Sono rammaricato per non aver presentato un emendamento alla Costituzione, che nei prossimi progetti di legge presenterò. Scopro oggi che il potere assembleare è anche quello di procedere...

 

(interruzione della consigliera Gibertoni)

 

Chiedo scusa, consigliera Gibertoni, non ho sentito, ma ho la sensazione di non aver perso nulla di interessante.

La prossima volta sarà mia premura presentare questa forma di emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Chiedo alla consigliera Gibertoni se vuole intervenire per fatto personale, eventualmente, o per altre questioni. Schiacci il bottone. Non faccia confusione.

Consigliera Gibertoni, su che cosa chiede di intervenire?

 

GIBERTONI: Per fatto personale.

 

(interruzione del consigliere Bignami)

 

PRESIDENTE (Rainieri): No. Ha chiesto di parlare.

 

(interruzione del consigliere Bignami)

 

Dico a lei quello che ho detto anche alla consigliera Gibertoni. Non intervenga fuori microfono. Chieda di parlare e intervenga al microfono.

La consigliera Gibertoni ha chiesto...

 

(interruzione del consigliere Bignami)

 

Grazie per avermi detto quello che devo fare.

 

(interruzione del consigliere Bignami)

 

Sto ricoprendo un ruolo istituzionale, quindi non le posso rispondere su questo. Ad ogni modo, le garantisco che qui sto svolgendo il mio ruolo e sto dando la parola a tutti coloro che la chiedono nelle forme e nei modi corretti.

La invito anche a smettere di continuare a parlare fuori microfono. Se vuole parlare, chieda la parola. Altrimenti, la invito a stare in silenzio.

 

(interruzione del consigliere Bignami)

 

Lei continui, poi vedremo.

Consigliera Gibertoni, non vuole più parlare? Ho visto che ha tolto...

 

GIBERTONI: No, mi avete tolto...

 

PRESIDENTE (Rainieri): Anche lei? Non abbiamo ancora il potere di togliere la parola.

 

GIBERTONI: Intervengo per fatto personale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Prego, consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Se ho capito bene, siamo nel periodo fortunato, anche per il consigliere Bignami. Il 4 dicembre, concordando con i fautori della riforma costituzionale, potrà proporre i suoi emendamenti alla Costituzione. Tutto qui. Rendevo nota l’immensa fortuna del periodo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Benissimo. Era una precisazione, non un fatto personale.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Colgo l’occasione della parola concessa per fatto personale per richiedere che, in materia di fatto personale (se non sbaglio, l’articolo 77 del Regolamento), sia investita la Giunta per il Regolamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Infatti, ho detto che non era un fatto personale. Nel momento in cui la consigliera Gibertoni ha parlato, ho detto che era una precisazione e non un fatto personale. Grazie, consigliere Foti.

 

FOTI: Io parlo al microfono, ma lei mi deve dare la voce, visto che ci si lamenta che il consigliere Bignami non parla al microfono.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ribadisco che io non ho il potere di darle la voce. Le ho dato la parola. Se gli uffici non riescono ad arrivare in tempo prima che lei parli... Non ho ancora il potere di arrivare nell’ufficio in alto.

 

(interruzione del consigliere Bignami)

 

Oggi stiamo dando un esempio pessimo di quello che l’Aula può fare in questa Regione.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Se si tratta di un’autocommiserazione, la condivido. Se si sta riferendo all’Assemblea, io sto facendo il mio dovere.

Se lei non ritiene che ci siano i requisiti per il richiamo al Regolamento, mi toglie la parola, cosa che è nel suo potere. Se me la dà, esprimo la valutazione che ritengo di fare.

Dato che il fatto personale è preceduto da una richiesta di fatto personale, e lì si avvia la procedura del fatto personale, dal momento che chi parla ritiene che, in sede di dichiarazioni di voto, non si possa dare la parola per fatto personale (è una mia valutazione), chiedo che della questione sia investita la Giunta per il Regolamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Benissimo. La ringrazio per questa sua ulteriore delucidazione. Demanderemo anche questo alla Giunta.

Passiamo alla votazione degli emendamenti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 16, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 16 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 39, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 39 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 15 è approvato.

Emendamento 40, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, per l’istituzione di un nuovo articolo.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 40, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 40 è respinto.

Art. 16.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 16 è approvato.

Art. 17.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 17 è approvato.

Art. 18.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 18 è approvato.

Art. 19.

Su questo articolo insistono tre emendamenti: emendamento 8, a firma del consigliere Foti; emendamento 31, a firma del consigliere Mumolo; emendamento 50, a firma dei consiglieri Mumolo e Foti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 31, a firma del consigliere Mumolo.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 31 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 50, a firma dei consiglieri Mumolo e Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 50 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 19 è approvato.

Art. 20.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 20 è approvato.

Art. 21.

Su questo articolo insistono due emendamenti: emendamento 23, a firma del consigliere Rancan; emendamento 32, a firma dei consiglieri Mumolo e Rancan.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 23, a firma del consigliere Rancan.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 23 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 32, a firma dei consiglieri Mumolo e Rancan.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 32 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 21 è approvato.

Art. 22.

Su questo articolo insistono due emendamenti: emendamento 24 e 25, entrambi a firma del consigliere Rancan.

Ha chiesto la parola il consigliere Foti. Prego.

 

FOTI: Sicuramente voterò a favore dei due emendamenti del consigliere Rancan. A prescindere da ciò, ritengo che sia fondamentalmente errato – come ho cercato di spiegare oggi in corso di discussione generale – inserire in questo contesto anche interventi che possano riguardare i profughi.

Questa mattina – la vicepresidente è qui presente – anche per non farmi richiamare ad argomenti estranei, eventuali, all’ordine del giorno, non ho voluto citare il caso di Gorino, perché non era oggetto della mia interrogazione. Adesso se ne può parlare.

Penso che alcune riflessioni su queste vicende dovrebbero anche portare a ritenere che non si può pensare di imporre la presenza anche di persone che avrebbero, forse, i requisiti per essere ospitate, se prima non c’è almeno un’informativa ai Sindaci e a coloro i quali rappresentano il territorio. Lo dico anche in relazione ad un fatto. Per dove è posta questa norma, pare realizzare un automatismo tra il fatto di poter individuare nei beni che sono a disposizione dell’Amministrazione anche un utilizzo riservato ai profughi. Personalmente, ritengo che questa valutazione inserita in una norma di legge faccia esattamente saltare tutte le valutazioni cui prima facevamo riferimento, cioè essenzialmente, vicepresidente Gualmini, il fatto che ci vogliano dei parametri, quantomeno, di localizzazione che, evidentemente, non potrebbero trovare una ragion d’essere. Quindi, se effettivamente diventasse legge ciò che lei oggi auspicava lo diventasse, sarebbe destinata facilmente a essere inapplicabile quella che introduciamo noi, perché, ovviamente, non abbiamo, oggi, contezza di dove possano essere distribuiti sul territorio regionale questi immobili. Potrebbe esserne sequestrato uno nel Comune di Corniglio (il primo che mi viene in mente della Provincia di Parma), che non ha 20.000 abitanti e che, magari, è anche sotto quel parametro dei 2.000 a cui lei faceva riferimento. Se lì vi fosse un immobile sequestrato e si volesse attivare questa procedura, sarebbe quantomeno sconveniente, al di là delle norme e quant’altro.

Aggiungo anche una considerazione, per dire la verità: perché di questa vicenda, che oggi il Governo ha delegato ai prefetti, dobbiamo occuparcene non in una legge regionale?

 

(interruzioni)

 

No, scusi. Questa vicenda viene introdotta nella legge regionale.

Il mio ragionamento è il seguente: se il prefetto vuole, indipendentemente dalla nostra norma, ha la facoltà di requisire l’immobile e di procedere. Noi, dopo aver contestato il principio generale in ragione del quale i prefetti agiscono senza tener presente la volontà dei cittadini e dei Sindaci, infiliamo una norma che, alla fine, elude la volontà dei cittadini e dei Sindaci e crea la premessa per i prefetti di agire in tal senso. Viene offerta anche la copertura giuridica a livello regionale.

Questo è il punto politico della legge di oggi. Senza girarci attorno, se vogliamo dirlo fino in fondo, abbiamo assunto una posizione, rispetto a un tema nei cui confronti siamo molto più favorevoli di quanto non si possa pensare, in ragione di questo articolo o della lettera di questo articolo. Torno a ripetere che, al di là dell’emendamento o degli emendamenti a firma del consigliere Rancan, se si volesse, anche con un emendamento del relatore, ci sarebbero ancora le condizioni per poter trovare una formula con la quale affermare di non aver inserito in una norma o in un corpo di norme che dovevano riguardare il contrasto alle associazioni mafiose una norma attinente agli alloggi dei profughi. Mi sembra anche abbastanza stridente.

Oltretutto, per dire la verità, mi sembra stridente anche nel caso di coloro i quali hanno bisogno di un alloggio. Alla fine, se questi sono alloggi in una quota estera rispetto a quelli di ERS o di Edilizia residenziale pubblica, una graduatoria la dovranno pur fare, anche i Sindaci, per riuscire ad affidarli con correttezza e trasparenza.

Il tema è politico. Legittimamente una maggioranza fa le sue scelte e un’opposizione orienta le sue. Se fosse possibile, in questa sede, trovare una formulazione che, senza far venir meno la volontà di una solidarietà espressa, introducesse una solidarietà imposta sarebbe, a mio avviso, cosa buona e giusta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Come ha detto anche il collega Foti, non vedo la necessità di continuare a rimarcare questa profonda attenzione per i richiedenti asilo. Io li chiamo così. Utilizzando un altro nome offenderei qualcuno.

L’altro giorno abbiamo visto, anche su quel documento che è stato trasmesso dalla Commissione europea, che i grandi portatori di vulnerabilità sono stati presi in considerazione perché fanno fatica a trovare casa e lavoro. Anche la nostra gente, comunque. Lo voglio far presente.

Prevedere all’interno di una normativa regionale la possibilità di dare beni confiscati alla mafia per favorire l’accoglienza, non è una manovra che mi vede favorevole. Non mi vede favorevole perché, a parer mio e a parere della Lega, c’è qualcosa che non quadra. Quei determinati immobili o beni potrebbero essere tranquillamente destinati a qualcun altro che, magari, ne avrebbe più bisogno. È una questione di priorità. Il mio cruccio, quindi, è il seguente: perché dobbiamo inficiare un lavoro che, in una certa maniera, è stato condiviso con qualcosa che ideologicamente dentro ci deve essere?

Va bene, signori. Se ideologicamente, però, da parte vostra, questo ci deve essere e si avvererà concretamente sul territorio, ideologicamente, concretamente, da parte nostra, diciamo: “No. Ci dispiace, non è assolutamente possibile prevedere che i beni confiscati alla mafia vengano dati a quelle persone che gestiscono l’accoglienza”.

Lo specifico in modo chiaro. Quando si parla di immigrazione e di norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, ovviamente, questa opportunità viene data. Per questo motivo, abbiamo previsto due emendamenti che speriamo possano trovare accoglimento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Rancan.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Mentre ascoltavo gli interventi che mi hanno preceduto, mi chiedevo se stavamo analizzando l’articolo 22 del Testo unico e se ci stavamo interrogando anche sugli emendamenti proposti dal consigliere Rancan. Pare che, in maniera del tutto inconsapevole, immagino, il discorso sia ricaduto su fatti di cronaca che in questi giorni hanno messo in imbarazzo la tradizione democratica di questa regione, la tradizione antifascista di questa regione.

Mi stavo domandando se non fosse il caso di ricondurre queste dichiarazioni, questo dibattito nell’alveo della lotta alle infiltrazioni mafiose, nell’alveo del dibattito che stiamo affrontando con questo Testo unico o se non si stesse cercando di agevolare una discussione in grado di andare oltre e di portarci verso confini e dibattiti che in questo momento stanno battendo le agenzie nazionali.

Se l’intenzione non è quella, omnia munda mundis. Prendo atto dell’errore e vado avanti. Se, invece, fosse questa l’intenzione, la risposta del Partito Democratico non potrebbe che essere ferma e irremovibile. Noi crediamo che i soldi fatti con l’utilizzo della forza, della violenza delle mafie siano soldi sporchi. Possono avere soltanto un modo per essere riabilitati, ed è questo il senso del nostro provvedimento legislativo e dell’articolo 22, la cui rubrica è “Assistenza e aiuto alle vittime innocenti dei reati di stampo mafioso, della criminalità organizzata e di altre fattispecie criminose”. Di fattispecie criminose altre sono vittime anche i migranti, anche gli esuli.

Non nascondiamoci dietro un dito. Non cerchiamo di animare e di risvegliare istinti primordiali di egoismo, che non hanno nulla a che vedere con lo spirito di questa normativa, ma, soprattutto, con la storia di queste terre. Coloro i quali pensano di portarci da quella parte sappiano che né questo articolo né le improvvide capriole con le quali si cerca di arrivare a questa discussione ci svieranno. Noi restiamo una terra antifascista, democratica e ospitale.

Per questo motivo, anche nel riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi, pensiamo che si debba mantenere questa tradizione di solidarietà. Deprecando, evidentemente, un atteggiamento culturale lascivo e accondiscendente con le debolezze delle persone, crediamo occorra un grande rilancio dello schema valoriale con il quale stiamo insieme.

Le mie parole non sono contro nessuno, ma rappresentano un invito a elevare la qualità del dibattito al quale tutti quanti siamo chiamati. Diversamente, correremmo il rischio di essere noi i complici di un atteggiamento che non dà lustro a questa Assemblea. Mi auguro di aver interpretato anche la strisciante e trasversale indignazione delle teste chine che guardano inconsapevolmente i propri iPad e che, di tanto in tanto, pensano di spiegarci come si moralizza il Paese.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Prego, consigliere Fabbri.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Mi associo ovviamente alle riflessioni sull’articolato, che ha fatto prima il consigliere Rancan. Pongo però solo una piccola questione, perché qua, se c’è qualcuno che vuole moralizzare l’aula e la società italiana, ascoltando l’intervento del collega Caliandro, sono proprio Caliandro e il Gruppo politico che rappresenta.

Intervengo anche perché il concetto che chi protesta, davanti a una forzatura che è stata fatta dal Prefetto di Ferrara, col tacito assenso della Presidenza della Provincia di Ferrara, di andare a sequestrare un bene che dovrebbe fungere da ostello per il turismo del Delta del Po, nella fattispecie, nel Comune di Goro, frazione di Gorino, e le persone che protestano vengono definite fascisti, sono cose che non accetto.

Le persone che hanno protestato – che giustamente hanno protestato – l’hanno fatto perché gli veniva tolta la possibilità di utilizzare, per il turismo, l’ostello della frazione di Gorino, e hanno protestato perché il prefetto e il presidente della Provincia non hanno fatto un’opera di comunicazione, a mio avviso importante, che doveva essere fatta. Ho letto alcuni commenti e ho appena finito di postare anche io su Facebook, la mia idea di questa situazione. Quella gente ha protestato perché difende il sacrosanto diritto che per accoglienza si intende un’accoglienza volontaria, non un’accoglienza forzata, quella che stanno portando avanti questo Governo, il Partito Democratico e tutte le cooperative che usufruiscono di tanti soldi che vengono gestiti in questa accoglienza forzata.

Quindi, per piacere, se si deve parlare di fascismo, non lo si faccia in maniera così semplicistica, come ha fatto il consigliere Caliandro. È ridicolo e offende la dignità e l’intelligenza di intere comunità che sono contro il diritto di poter esprimere la propria opinione e il diritto di non volere un’accoglienza forzata.

Sono entrato in questo dibattito, perché sinceramente, da nipote di partigiani, da nipote e figlio di antifascisti, sono stanco di farmi definire fascista da un moralista intellettualoide di sinistra, che probabilmente non conosce il passato culturale e storico di tutti i consiglieri regionali che sono in quest’aula. Quindi, non accetto la definizione di fascista, e tanto meno che l’antifascismo sia soltanto quello che porta avanti politicamente una forza politica che oggi si vanta di un passato di sinistra, ma è annacquata da chi fino all’altro giorno era all’interno della Democrazia Cristiana (anche quelli definiti fascisti e non antifascisti). La devono smettere, siamo stanchi di portare avanti una polemica di questo tipo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Fabbri.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Visto che stavo guardando l’iPad, vorrei tranquillizzare il collega Caliandro che non interpreta certamente il mio pensiero, ma credo che su questo lui non avesse dubbi. Non vorrei che l’occasionale vicenda referendaria su cui ci troviamo malauguratamente, sulla stessa parte…ah no, è vero, tu fai parte del PD, a volte dimentico da che parte state, anch’io confondo il vostro schieramento (non che io sia in migliore compagnia: ognuno ha i suoi problemi).

Vorrei però semplicemente fare una riflessione. Io non ho zii o nonni partigiani, anzi, mio padre era fiero militante del Movimento Sociale Italiano, condannato per ricostituzione del Partito Fascista – dico bene, onorevole Foti? –, non credo di dovermi minimamente preoccupare delle parole del collega Caliandro, ma ritengo doveroso segnalare una cosa.

Conoscendo, direbbero i tedeschi, la Weltanschauung che è sotterranea a quei movimenti, vi dico che tutte le volte che voi date dei fascisti, regalate settori importanti di opinione pubblica a quella destra xenofoba, razzista, eccetera, che poi saremmo noi. Noi quindi vi ringraziamo, vi elogiamo e vi sproniamo a dire così, e ad avanzare in questa direzione, perché è grazie a questo atteggiamento che ci avete consentito di parlare con fasce sociali che prima trovavano un riferimento nella sinistra politica e nella sinistra culturale, e che oggi non si sentono più rappresentate da voi, e che al contrario, credo, ritroverebbero con una singolare attenzione, maggior consonanza col vecchio PCI, che su questi temi era molto più identitario di voi, molto più tutelante di voi, e che non aveva alcuna remora nel fissare i bisogni degli italiani come primi rispetto a quelli di altri. D’altronde, non saprei, se no, spiegare l’accoglienza che, a proposito di profughi, riservarono ai profughi di Istria, Fiume, Dalmazia a Bologna, ma non voglio portare altrove il ragionamento.

In questo senso, quindi, rimanendo all’articolato – evidentemente condivido le osservazioni formulate dai colleghi Foti e Rancan – mi permetto, ma ovviamente è una preghiera che so bene rimarrà fine a se stessa, di chiedere di evitare di portare il tema fuori dall’alveo di un confronto che evidentemente è facile che possa portare fuori traccia.

Per carità, noi beneficiamo delle vostre continue défaillance in termini di individuazione di un nemico fascista, già in passato, non voglio tirare per la giacca il presidente, anche nel dire chi vota no, evidentemente rischiamo che torni il fascismo. Non credo, anzi, devo dire la verità: una delle argomentazioni che ho ritenuto meno sbagliate da parte del presidente Renzi è proprio quella di dire che la riforma serve ad aggiornare una Costituzione che proviene da un periodo in cui il sistema di bilanciamento interno all’apparato costituzionale era reso necessario dal ventennio fascista.

È una delle poche osservazioni di Renzi che mi paiono assolutamente corrette. Questo per dire, e chiedo scusa per la digressione, che non ritengo necessario, ma se vogliono continuare lo facessero, continuare a dare dei fascisti a chiunque manifesti un disagio e un dissenso, perché a mio modesto avviso, ma più di avvisarvi non posso, ci fate un regalo di cui d’altronde non possiamo che esservi grati.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Prego, consigliere Mumolo.

 

MUMOLO: Presidente, davvero solo due minuti rispetto al merito dei due emendamenti.

In realtà, si è parlato di molte istanze legate a questo articolo, ma quello che prevedono i due emendamenti, alla fine è semplicemente togliere dall’articolo, solo nominalmente, perché in realtà rimane, il tema relativo alle vittime della tratta.

L’articolo dice infatti: “prevede interventi a favore delle vittime innocenti di fenomeni di violenza, dipendenza, sfruttamento e di tratta”, connessi al crimine organizzato e mafioso. Si propone di sostituirlo con “prevede interventi a favore delle vittime innocenti del crimine organizzato e mafioso”, intendendosi per tali le persone fisiche e giuridiche che hanno subìto danni di varia natura, anzi, addirittura estendendo di più, perché noi stabiliamo un certo tipo di interventi. Per danni di varia natura sicuramente si intende anche le vittime della tratta, tutte le vittime di organizzazioni criminali, che in qualche maniera devono essere aiutate e che con questo articolo noi ci proponiamo di aiutare.

Non è che ci sia una grandissima differenza. Respingiamo questi due emendamenti, però vorrei far notare che anche nell’emendamento proposto dal consigliere Rancan, il senso dell’articolo, cioè l’aiuto alle vittime delle organizzazioni criminali, c’è. Le vittime della tratta sono soprattutto quelle donne che vengono portate in Italia a prostituirsi, che decidono di denunciare gli sfruttatori, e nel momento in cui decidono di denunciare gli sfruttatori hanno bisogno di un aiuto, anche dal punto di vista legale, di un sostegno, sono queste le persone che noi chiediamo di aiutare con questo articolo.

Ripeto: gli emendamenti alla fine non negano nulla, e forse anche allargano. Li respingiamo semplicemente perché riteniamo che in questa maniera si specifichi meglio quali siano le vittime delle organizzazioni criminali e mafiose che noi riteniamo di dover aiutare con questa legge. Mi fermo qui.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Mumolo.

Consigliere Foti, ha chiesto di parlare, ma aveva già terminato il tempo in discussione generale. Se vuole, quando apro le dichiarazioni di voto, può intervenire.

Nessun altro chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Il ragionevole intervento del collega Mumolo, mi porta a pensare che alla fine il Gruppo del PD voti a favore.

Se effettivamente allargasse, vorrebbe dire che volendo restringere, il discorso che ha fatto testé il collega Caliandro è rivolto soltanto a se stesso. Non volendo lasciargli questa bandiera, vi posso dire che per quanto mi riguarda, non mi sento offeso, ma lo ringrazio per le sue reiterate adulazioni.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Vorrei chiedere la votazione elettronica sull’art. 22.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Nessun altro chiede di intervenire per dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 24, a firma del consigliere Rancan.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 24 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 25, sempre a firma del consigliere Rancan.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 25 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’art. 22, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

48

Assenti

2

Votanti

47

Favorevoli

32

Contrari

10

Astenuti

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 22 è approvato.

Art. 23.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 23.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 23 è approvato.

Art. 24.

Su questo articolo insistono due emendamenti: emendamento 41, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi; emendamento 17, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Intervengo ancora in discussione generale, se è possibile, se no in dichiarazione di voto.

Dichiaro ovviamente il voto a favore del Gruppo del Movimento 5 Stelle su questo emendamento all’articolo 24. Con questo emendamento noi proponiamo uno strumento informatico per monitorare meglio il fenomeno dell’infiltrazione e della radicazione criminale e mafiosa su tutto il territorio regionale, che sia in grado di attivare appunto un sistema di attento controllo della filiera dei contratti e dei subcontratti, fra stazione appaltante e i vincitori delle gare d’appalto, e consentire la massima trasparenza e pubblicità istituzionale, tracciando nel contempo i diversi contratti esistenti tra le parti.

I fatti ci dimostrano che spesso le organizzazioni criminali preferiscono agire sul sistema dei subappalti e non degli appalti diretti, dove c’è già maggiore controllo, ma è sui subappalti che effettivamente bisognerebbe testimoniare maggiore trasparenza e verificabilità dei passaggi, anche da parte della cittadinanza, che potrebbe in questo caso avere diretto accesso e chiarezza di tutti i passaggi da parte del committente pubblico in poi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Molto brevemente, solo per osservare che l’articolo in sé va bene. Rimango abbastanza perplesso sulla parte che eccede i compiti della Regione, in relazione al decreto legislativo citato, perché se la materia non dovesse più essere materia concorrente, è una parte di legislazione che fatalmente verrà a decadere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Nessun altro chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 41, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 41 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 17, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 17 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 24.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 24 è approvato.

Passiamo all’emendamento 18, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami, per l’istituzione di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 18.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 18 è respinto.

Passiamo all’emendamento 42, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, per l’istituzione di un nuovo articolo.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 42.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 42 è respinto.

Art. 25.

Non insistono emendamenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 25.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 25 è approvato.

Art. 26.

Su questo articolo insistono due emendamenti: emendamento 33, a firma dei consiglieri Mumolo, Taruffi e Caliandro; emendamento 43, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 33, a firma dei consiglieri Mumolo, Taruffi e Caliandro.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 33 è approvato.

L’emendamento 43, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, è precluso.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 26.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 26 è approvato.

Art. 27.

Non insistono emendamenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 27.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 27 è approvato.

Art. 28.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Chiedo su questo articolo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 28, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

47

Assenti

3

Votanti

46

Favorevoli

35

Contrari

--

Astenuti

11

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 28 è approvato.

Art. 29.

Su questo articolo insiste l’emendamento 19, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: È un emendamento che evidentemente cerca di migliorare un testo, anche se abbiamo compreso che in sede di Commissione vi era stata una selezione tale per cui non dobbiamo attenderci un’approvazione in sede di discussione da parte del PD.

Noi però proviamo comunque ad apportare modifiche su un tessuto legislativo fragile, che riteniamo essere per carità, ispirato da un quadro di princìpi positivo, e che per questo non credo ci porterà, al termine, a votare contro. Tuttavia, rispetto al disciplinare complessivo rischia di apportare un appesantimento non solo burocratico ma anche di procedure rispetto a tutto ciò che questa legge intende toccare e modificare, senza uno snellimento che invece rischia, come dicevo prima, di essere positivo per i princìpi, per carità, non vogliamo dubitare di questo, che anche il relatore ha illustrato nella propria relazione e nei vari interventi, ma che secondo noi manca un po’, per un altro versante, di tener conto che la maggior parte degli emiliano-romagnoli operano nella legalità, e che si rischia poi di trovarsi a fare i conti con una burocrazia ancor più dilatata, con una iperfetazione continua, che conseguentemente, a nostro modo di vedere, non rappresenta un punto di virtù dell’operato legislativo della nostra Assemblea.

In questo senso, anche i prossimi emendamenti cercheranno di ispirare la propria azione a questo tipo di snellimento, consapevoli, come dicevo poc’anzi, che da parte della maggioranza non vi è intenzione di approvarli, se no sarebbero andati in Commissione, anche se abbiamo visto poc’anzi, grazie all’intervento del collega Foti, che abbiamo potuto rimediare a un piccolo misunderstanding che si era creato sull’emendamento 13. Come dicevo prima, pur consapevoli che non vi sarà buona sorte, proveremo lo stesso a sostenere con determinazioni, questa discussione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Prego, consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Non intervengo per dichiarazione di voto, ma per richiedere la votazione elettronica di tutto l’articolato e di tutti gli emendamenti in discussione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signor presidente, io debbo dire che il collega Bignami non ha voluto affondare il dito nella piaga, ma effettivamente questo emendamento potrebbe essere accolto a cuor leggero, come si suol dire, perché fermi restando i princìpi e tutto quanto altro si può invocare, l’unica cosa che chiede – udite, udite – è che prima di essere nominata la Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni, sia sentita anche la Commissione consiliare competente. Non mi pare, cioè, che stiamo stravolgendo il testo della legge. Proprio per la specificità di questa Consulta, un’informativa relativa alle intenzioni della Giunta, non rispetto alla composizione della Consulta medesima, ma alla designazione delle persone che ne faranno parte, mi sembrerebbe un elemento che non dovrebbe trovare particolari resistenze. Poi, capisco che altri ne evochino di più e più dure, ma il caso di specie mi sembra talmente in sé semplice da risolvere, che probabilmente ritengo abbia avuto come unica reiezione, espressione contraria, il fatto di non essere stato forse compiutamente valutato. Lo dico con dispiacere: se neppure si consente in un articolato di sentire in un caso la Commissione consiliare competente, diciamo che questa Assemblea deve essere ridotta proprio ai minimi termini in ogni sua espressione, e che l’unica cosa che a questo punto conta, è sapere usare bene il computer per andare a vedere per tempo le determine o le delibere che sono assunte, senza che l’Assemblea ne abbia alcuna contezza.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Nessun altro chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 19, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

43

Assenti

7

Votanti

41

Favorevoli

11

Contrari

25

Astenuti

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 19 è respinto.

Prego, consigliera Tarasconi.

 

TARASCONI: Scusi, presidente, ho schiacciato male con il dito.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.

Ne prendiamo atto.

Si proceda alla votazione dell’art. 29, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

39

Assenti

11

Votanti

38

Favorevoli

23

Contrari

--

Astenuti

15

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 29 è approvato.

Art. 30.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 30, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

43

Assenti

7

Votanti

42

Favorevoli

26

Contrari

--

Astenuti

16

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 30 è approvato.

Art. 31.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 31, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

41

Assenti

9

Votanti

40

Favorevoli

25

Contrari

--

Astenuti

15

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 31 è approvato.

Art. 32.

Su questo articolo insiste l’emendamento 34, a firma del consigliere Mumolo.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 34, a firma del consigliere Mumolo, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

25

Contrari

--

Astenuti

14

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 34 è approvato.

A questo punto l’art. 32 non si vota, in quanto è sostituito dall’emendamento 34.

Art. 33.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 33, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

41

Assenti

9

Votanti

40

Favorevoli

25

Contrari

--

Astenuti

15

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 33 è approvato.

Art. 34.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 34, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

42

Assenti

8

Votanti

41

Favorevoli

28

Contrari

--

Astenuti

13

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 34 è approvato.

Art. 35.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signor presidente, io penso che questo sia uno non solo degli articoli, ma dei titoli più importanti della legge.

Il Capo III, segnatamente, riguarda una materia che è stata oggetto in questi anni di parecchie discussioni. In modo meritorio, sono state identificate, al comma 2, alcune dizioni che escludono problemi di interpretazioni univoche, anche perché ci si riferisce poi alla legislazione nazionale. Però a me pare che in questo settore, una precisazione fondamentale sulle cooperative spurie vada fatta. Uno dei grossi problemi che riguardano soprattutto la logistica è la presenza di cooperative cosiddette, che in realtà svolgono un’attività al di fuori di quello che fanno altre cooperative rispettando parametri di qualità, di lavoro, anche di retribuzione, scusatemi, in una corsa al ribasso che tra l’altro ha messo in crisi più di una volta uno dei pochi settori, quello della logistica, appunto, dove noi potremmo eccellere.

Io penso che se non è più possibile, oggi, sotto il profilo normativo, debba essere però un nostro punto di impegno ritornare sulla definizione, o su alcune definizioni, di cooperative. Io mi sono riferito alla logistica perché è quella che ha dato adito alle manifestazioni più importanti e clamorose di questi ultimi giorni. Nella nostra città ce n’è stata una regionale, sabato, dei sindacati confederali, dopo che un paio di settimane prima ce n’era stata una da parte di quelli che potremmo definire con un vecchio termine, cobas, cioè quei sindacati che non fanno parte di quella che una volta si chiamava trimurti.

Anche l’autotrasporto, però con i cosiddetti padroncini, vive una situazione molto delicata. Noi non possiamo pensare, infatti, che non sia in questo settore che alberga una delle tante forme di criminalità, che a mio avviso risultano sommerse, oggi, ma saranno destinate ad emergere nei prossimi anni.

Io quindi mi permetto di sollecitare una riflessione dell’Assemblea, perché il testo di oggi, torno a ripetere, non è argomento sul quale si possa intervenire in questo preciso istante per modificarlo. Però io penso che una riflessione su questo tema vada introdotta, anche urgentemente, perché vedo delle derive qualitative e, se me lo permettete, anche di dubbia provenienza, emergere anche all’interno dell’economia regionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Alleva, prego.

 

ALLEVA: Devo dire che condivido le valutazioni del collega Foti.

Questo Capo III, parlo di tutti gli articoli insieme perché la materia è unitaria, costituisce una delle parti più importanti, effettivamente. Diciamoci la verità: siamo al Fronte del porto, perché qui le illegalità sono talmente continue e diffuse da dar luogo veramente a delle preoccupazioni molto serie.

Considerate che buona parte di questi lavoratori partecipa, come dipendente o socio lavoratore, ad appalti che cambiano di anno in anno, e di anno in anno cambia la cooperativa che li assume ed è sempre in mano a quei soggetti in forte sospetto di mafia o di camorra, le quali manovrano le cose. Questa è la verità.

Non più tardi di sette o otto giorni fa, sono stato nella tua città, dove ho incontrato i lavoratori della logistica, i parenti di quel lavoratore egiziano, che è morto in quel modo dubbio e misterioso. Ma il dato fondamentale era che questo è un settore sul quale bisogna intervenire e sul quale bisogna assolutamente incidere.

Ora, quando leggo, nell’articolo 37, questa sorta – scusate – di acqua fresca, dove si dice “è compito delle Regioni rendere disponibili agli enti di vigilanza preposti, qualora ne venga a conoscenza (la Regione), informazioni e segnalazioni relative”, mi chiedo cosa stiamo facendo, dov’è il protagonismo di un ente esponenziale della popolazione emiliano-romagnola. Dovrebbe intervenire qui, per mettere un rimedio a delle condizioni di lavoro che sono spesso insopportabili per fatica, per rischio. Otto ore pagate 20 euro in tutto, questo può essere lo standard normale. Non si può soltanto monitorare e guardare, ed eventualmente riferire a qualcun altro. Bisogna essere capaci di avere un protagonismo, in questo specifico settore, perché è il settore emergenziale, non solo per quello che riguarda i diritti dei lavoratori, ma proprio per quello che riguarda infiltrazioni criminali. Insomma, come se non in maniera criminale, come se non attraverso un’estorsione, come, se non attraverso l’intimidazione sistematica, si può pensare di far lavorare della gente 12 ore al giorno per 3 euro all’ora? È questa la situazione davanti alla quale ci troviamo.

Quindi annuncio il mio voto assolutamente negativo su questo Capo III.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Intervengo solamente per sottolineare quello che veniva prima specificato dal collega Foti. Vi sono state delle manifestazioni importanti per quanto riguarda la logistica e anche le cooperative di facchinaggio, ma quello che mi interessa sottolineare è, in questa fase, il ruolo delle cooperative. Molte volte le cooperative sappiamo benissimo che sfruttano i lavoratori, e che certe volte, anche determinate cooperative hanno un atteggiamento irriguardoso nei confronti di determinate situazioni. Soprattutto, vi possono essere anche parti di cooperazione che hanno avuto dei problemi con la mafia. Quindi, è proprio per questo che come rimarcavo precedentemente, sarebbe importante, siccome il sistema cooperativo rappresenta comunque un importante soggetto economico emiliano-romagnolo, che si potesse far sì che le cooperative che hanno avuto problemi con la mafia, possano arrivare a essere cancellate dall’Albo delle cooperative italiane. Credo che questo possa essere un segnale importante, è una riflessione che mi sento di fare in questo frangente perché quando si parla di logistica e quando si parla di facchinaggio, molte cooperative troppo se ne approfittano. Questa è la riflessione che mi permettevo di fare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Rancan.

Nessun altro chiede di intervenire per dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’art. 35, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

41

Assenti

9

Votanti

40

Favorevoli

28

Contrari

8

Astenuti

4

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 35 è approvato.

Art. 36.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 36, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

42

Assenti

8

Votanti

40

Favorevoli

27

Contrari

1

Astenuti

12

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 36 è approvato.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Me l’ha preso il voto? Non mi ero accorta che si era acceso il microfono.

Presidente, volevo segnalare semplicemente che avevo pigiato in tempo utile il tasto 1, che testimoniava la mia presenza. Ho pigiato anche il secondo tasto, ma il dispositivo non lo ha rilevato.

Volevo aggiungere il mio voto favorevole, così come quello del mio Gruppo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Rontini.

Art. 37.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’articolo 37, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

41

Assenti

9

Votanti

40

Favorevoli

26

Contrari

9

Astenuti

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 37 è approvato.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Non è stato registrato il mio voto favorevole, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Art. 38.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto.

Consigliere Alleva, prego.

 

ALLEVA: Vorrei che il collega Mumolo mi spiegasse una cosa. Si adottano tabelle di riferimento per le operazioni di facchinaggio, calcolate sulla base della media regionale dedotta dalle tariffe di costo minimo orario di lavoro e della sicurezza, determinate dalle Direzioni territoriali del lavoro. Insomma, si tratta delle tariffe del contratto nazionale della logistica o delle tariffe che, più o meno, si fanno in giro?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Molto brevemente, per associarmi a quanto diceva prima il consigliere Alleva.

Pur nella ristrettezza della norma, diventa difficile comprendere esattamente quali siano le tariffe. È vero, questo è un mondo incomprensibile. Vado sul sito dell’Assemblea legislativa e trovo che è in corso o in diretta la votazione dei garanti. Guardo qui dentro e vedo che dobbiamo fare le medie ponderate del massimo e del minimo. Diventa un po’ difficile capire.

Se ci diamo un ordine, forse, è meglio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ci sono altri interventi in dichiarazione di voto? Consigliere Mumolo, prego.

 

MUMOLO: Sono onorato dalla richiesta di chiarimenti, però posso soltanto dire che, in realtà, questo è uno dei pochi articoli rimasto simile da quando il testo di legge è stato licenziato dalla Consulta.

L’articolo stabilisce che queste tariffe sono quelle determinate dalle Direzioni territoriali del lavoro e, ovviamente, non possono essere inferiori alle tariffe previste dal contratto collettivo nazionale di categoria. È semplicemente una media, perché ci sono tariffe diverse. La base di quella media, che ovviamente è indicativa, può essere un indice. La presenza di prezzi molto più bassi rispetto a questa media può essere indice di una situazione di illegalità.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Mumolo.

Non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’art. 38, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

44

Assenti

6

Votanti

43

Favorevoli

29

Contrari

9

Astenuti

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 38 è approvato.

Art. 39.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’articolo 39, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

43

Assenti

7

Votanti

42

Favorevoli

29

Contrari

1

Astenuti

12

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 39 è approvato.

Art. 40.

Su questo articolo insiste l’emendamento 44, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi.

Apro la discussione generale.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Intervengo per illustrare velocemente il nostro emendamento. Si tratta di una riscrittura, ma essenzialmente propone un paio di integrazioni rispetto a quello che già c’è, legato anche alla recente approvazione della legge sul caporalato.

Essenzialmente, per contrastare l’interposizione illegale di manodopera e il caporalato, è importante che vengano attivati e coinvolti anche i centri per l’impiego, che attualmente non seguono l’aspetto del lavoro agricolo.

L’altra richiesta è che venga introdotto, almeno a livello regionale, un marchio etico per riconoscere le imprese agricole che aderiscono alla rete di lavoro di qualità. Altrimenti, questa rete di lavoro di qualità, costruita, integrata e citata anche nella recente legge sul caporalato, senza un marchio etico... Come succede già per il Fair Trade, per i prodotti tipo il caffè e lo zucchero che vengono acquistati all’estero, è importante che vengano applicati anche ai prodotti realizzati in Italia. Pensiamo al ciclo dei pomodori, ad esempio: avere un ciclo dei pomodori certificato etico è utile per sapere che in quella filiera hanno lavorato persone pagate con una cifra equa e hanno lavorato persone non in nero e non soggette al caporalato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Mumolo, prego.

 

MUMOLO: Intervengo molto velocemente, presidente, solo per dire che su questo articolo ci sono state varie richieste di emendamento, che sono state esplicitate durante l’udienza conoscitiva, in senso assolutamente opposto. Ci sono richieste di emendamento da parte delle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e richieste di emendamento da parte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori.

Siccome qualche giorno dopo l’udienza conoscitiva ci sarebbe stato il tavolo regionale sull’agricoltura, visto che gli emendamenti era effettivamente contrastanti tra di loro, abbiamo chiesto alle parti di provare a trovare una sintesi dei loro desiderata rispetto a questo articolo in quel tavolo.

Quella sintesi è stata trovata tra le parti sociali, l’assessorato e i soggetti presenti. È stata fatta una proposta in questo senso e abbiamo riformulato l’articolo ex 39, oggi articolo 40, sulla base di quella proposta.

Diventerebbe per noi abbastanza difficile modificare una sorta di “accordo” che c’è già stato tra le parti sociali e che ha trovato la nostra approvazione.

È solo per questo motivo che non procediamo a modifiche, pur rendendomi conto della bontà della proposta di emendamento del consigliere Bertani.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Mumolo.

Se non ci sono ulteriori interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun iscritto in dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 44, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

43

Assenti

7

Votanti

42

Favorevoli

5

Contrari

28

Astenuti

9

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 44 è respinto.

Consigliera Sensoli, prego.

 

SENSOLI: A favore…

 

GIBERTONI: I due voti sono da rettificare. Votiamo ovviamente a favore dato che è un nostro emendamento.

 

(Il consigliere Pruccoli dichiara voto contrario)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Si proceda alla votazione dell’art. 40, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

29

Contrari

--

Astenuti

10

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 40 è approvato.

Art. 41.

Non insistono emendamenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 41, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

29

Contrari

--

Astenuti

10

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 41 è approvato.

Passiamo all’esame dell’emendamento 45, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi per l’istituzione di un nuovo articolo. Apro la discussione generale.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Grazie. Intervengo solo per presentare l’emendamento.

Come sappiamo, anche alla luce di studi non soltanto recenti, la criminalità organizzata, attraverso le attività edilizie e attraverso il controllo dell’edilizia, molto spesso, tramite le cosche criminose, mira a controllare l’attività di cava.

Proponiamo con questo emendamento che, sia per la vendita del materiale estratto, sia per smaltire illecitamente i rifiuti, per queste attività e per queste finalità che coinvolgono l’interesse delle cosche nell’attività di cava, la Regione debba farsi promotrice di accordi con le autorità competenti per il controllo e la vigilanza, per contrastare questo fenomeno e a tal fine debba valutare l’istituzione di un nucleo ispettivo regionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Non ci sono altri interventi in discussione generale.

Passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 45, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

43

Assenti

7

Votanti

42

Favorevoli

6

Contrari

29

Astenuti

7

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 45 è respinto.

Presidente Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Chiedo scusa, ho sbagliato a votare. Il mio voto è contrario. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Passiamo all’esame dell’art. 42.

Su questo articolo insiste l’emendamento 20, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami.

Apro il dibattito generale. Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Presidente, mi permetto di fare un appello al consigliere Mumolo. L’emendamento del consigliere Bignami mi pare che completi il ciclo dei rifiuti. Non possiamo pensare che il traffico dei rifiuti sia soltanto ancorato alle previsioni normative che pure questo articolo chiaramente indica. Vi è anche la parte degli inceneritori e delle discariche.

È vero che le discariche dovrebbero, nella nostra previsione di Piano, essere tutte chiuse, però, finché sono aperte, il problema sussiste. Quindi, non vedrei, in un accoglimento di questo emendamento del consigliere Bignami, un’argomentazione al contrario, nel senso che indica la parte di completamento del ciclo dei rifiuti, sul quale peraltro le attenzioni della Commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti e le attività illecite sono state molto chiare nel corso di questi ultimi anni.

Mi permetto soltanto di sottolineare questo aspetto. Poi la maggioranza vince e avrà sempre ragione. Però, nel caso di specie mi sembra che l’accoglimento di questo emendamento sarebbe un rafforzativo significativo alla legge e non certo un modo per indebolirla.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

La parola al consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Fondamentalmente rilevo nell’emendamento a firma dei consiglieri Aimi e Bignami una coerenza formale nella stesura e soprattutto procedurale e di logica. Del resto, finché si parla di trasporto e smaltimento dei rifiuti, credo sia necessario aggiungere la locuzione “gestione di inceneritori, termovalorizzatori e discariche”. In questo modo si andrebbe a completare un ciclo che potrebbe essere utile anche a una maggiore gestione delle varie problematiche e della questione in essere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Rancan.

La parola al consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Con sintesi efficace, i colleghi che mi hanno preceduto hanno recuperato la ratio che ispira questo emendamento, che vuole essere quella di completare il ciclo dello smaltimento e della trattazione dei rifiuti, che insieme al trasporto costituiscono l’ossatura dell’articolo 42, interessando anche inceneritori, termovalorizzatori e discariche.

Ricordo, senza incomodare casi onde evitare che qualcuno si sentisse inopinatamente tirato in causa, che molte delle vicende che hanno anche interessato la Magistratura in note realtà italiane non avevano tanto concentrato le proprie attenzioni sul tema del trasporto e dello smaltimento quanto su quello del conferimento ai termovalorizzatori, agli inceneritori e alle discariche. Evidentemente è quello il segmento che, in assenza di un presidio legislativo e legalitario di maggior pregnanza, rischia di essere il versante su cui si inseriscono operazioni borderline. Poi che siano al di qua o al di là del border lo lasciamo decidere alla Magistratura inquirente e requirente.

Ho voluto, quindi, presentare questo emendamento al fine di completare la protezione che si intende conferire a questo tipo di servizio anche alle strutture che devono poi curare lo smaltimento e il trasporto o, meglio, ciò cui il trasporto è finalizzato, e l’estensione, pertanto, della protezione legislativa accordata dall’articolo 42 mi sembra, francamente, più che di buonsenso utile a rimediare a un vulnus nella stesura della norma, che sono certo non era intenzione del legislatore proponente andare a sostanziare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Io, invece, intervengo per illustrare un ordine del giorno, che abbiamo deciso di presentare proprio perché si parla di infiltrazioni criminali in materia ambientale e di sicurezza territoriale.

Ricordo che, con il decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016, il Governo nazionale ha deciso di sopprimere, di fatto, il Corpo forestale…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Bertani, le ricordo che gli ordini del giorno si possono illustrare al termine della votazione dell’articolato.

 

BERTANI: Va bene.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Siamo in fase di discussione generale…

 

BERTANI: Solitamente gli ordini del giorno li discutiamo in fase di dichiarazione di voto. Ovviamente, all’interno della dichiarazione di voto non ci sarà spazio per tutti gli ordini del giorno, ragion per cui, siccome mi sembrava in tema, ho pensato di illustrarlo adesso. Tuttavia, se lei ritiene che non sia in tema, mi dica quando lo posso illustrare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dopo la votazione dell’articolato, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte su ordini del giorno, risoluzioni e intero provvedimento.

 

BERTANI: Ma io non potrò intervenire in dichiarazione di voto per presentare questo ordine del giorno, firmato da me personalmente. Se lei mi indica in quale momento della discussione posso illustrare l’ordine del giorno, io mi adeguo e lo illustro, ma non sicuramente in dichiarazione di voto, dove non potrò intervenire.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Perché lei non potrà intervenire?

 

BERTANI: Perché in dichiarazione di voto interverrà il Capogruppo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ma è una questione interna vostra.

 

BERTANI: In dichiarazione di voto interviene un componente del Gruppo, mi sembra.

 

(interruzioni)

 

E non sarò in dissenso.

Quindi, lei mi dica quando io posso illustrare il mio ordine del giorno.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Rainieri): In dichiarazione di voto.

 

(interruzioni)

 

BERTANI: Io, però, l’ordine del giorno lo devo illustrare. Se volete, lo illustro anche nell’ultimo articolo. Ma ditemi quando lo devo illustrare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Prego, consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Ritorno al tema. Perché lo voglio illustrare collegato a questo articolo? Perché il Corpo forestale dello Stato ha stipulato con la nostra Regione una convenzione in materia ambientale e di sicurezza territoriale che prevede la collaborazione, la programmazione e il coordinamento della lotta attiva agli incendi boschivi, la formazione e l’addestramento dei volontari di Protezione civile, la definizione congiunta delle modalità di partecipazione delle strutture, del personale e dei mezzi del Corpo Forestale allo svolgimento di esercitazioni promosse dall’Agenzia di Protezione civile e, infine, l’attuazione di controlli sull’agroalimentare.

Come dicevo prima, a seguito dell’introduzione del decreto legislativo n. 177/2016, a partire da gennaio 2017 purtroppo il Corpo forestale verrà chiuso e assorbito essenzialmente all’interno dell’Arma dei Carabinieri, per cui perderemo tutta questa esperienza e tutta questa capacità di intervento che oggi abbiamo in regione.

In definitiva, che cosa vi chiediamo con questo ordine del giorno? Vi chiediamo di sollevare un conflitto di attribuzione perché, chiudendo il Corpo forestale, si interviene sulle competenze della Regione. Ci viene tolta una capacità di intervento che oggi in Regione abbiamo e che domani non avremo più. L’invito, ovviamente, è per quando lo andremo a votare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ci sono interventi per dichiarazione di voto sull’emendamento 20 a firma dei consiglieri Aimi e Bignami? Nessuna dichiarazione.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 20, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

44

Assenti

6

Votanti

43

Favorevoli

7

Contrari

31

Astenuti

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 20 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’art. 42, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

27

Contrari

--

Astenuti

12

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 42 è approvato.

Art. 43.

Non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Presidente, vorrei un chiarimento. Il consigliere Bertani prima ha illustrato un ordine del giorno. Ebbene, io ho presentato una risoluzione, che però non è ancora collegata all’argomento, perché non pensavo che si potesse collegare. Pertanto, se gentilmente l’abbinate per la seduta di domani, a me va benissimo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, ci può dire il numero?

 

FOTI: Sì, lo guardo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

In discussione generale sull’art. 43 nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Si proceda alla votazione dell’art. 43, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

41

Assenti

9

Votanti

40

Favorevoli

29

Contrari

--

Astenuti

11

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 43 è approvato.

Art. 44.

Su questo articolo insiste l’emendamento 46, a firma della consigliera Gibertoni.

Apro la discussione generale. Prego, consigliere Bertani.

 

BERTANI: Vorrei porre una domanda sull’ordine dei lavori: siccome mi sembra che stia scemando un attimo l’attenzione in aula, procedo all’illustrazione dell’emendamento o preferite che rinunci? Ditemi voi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): È sua facoltà illustrare l’emendamento. Prego.

 

BERTANI: Lo chiedo, perché sento che l’attenzione sta scemando in Aula.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Da parte della Presidenza e degli uffici c’è tutta l’attenzione.

 

BERTANI: Parlavo dell’Aula, non del presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Io non posso costringere i colleghi a essere presenti e attenti sul pezzo. Prego, a lei la parola.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Noi proponiamo all’Assemblea legislativa, visto che aderiamo all’associazione Avviso Pubblico, di adottare la Carta di Avviso Pubblico.

Che cos’è la Carta di Avviso Pubblico?

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Mi scusi, consigliere Bertani.

Prima il consigliere Bertani lamentava scarsa attenzione in Aula. Permettetegli almeno di svolgere il suo intervento. Dopodiché, chi vuole uscire può farlo. Date modo ai colleghi che vogliono intervenire di svolgere il proprio discorso. Grazie.

Prego, consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

La Carta di Avviso Pubblico è essenzialmente un codice etico dell’ente, che vuole aiutare e sostenere le Amministrazioni pubbliche nell’applicare i princìpi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione vigente. Ad esempio, nell’impegno che si assume c’è l’impegno di non ricevere regali, il contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressione indebite, alla trasparenza degli interessi finanziari e al finanziamento dell’attività politica. Sono norme di autoregolamentazione che l’Assemblea si darebbe.

Si tratta, ovviamente, di un codice importante e vincolante, che tocca anche i temi della legalità e della corruzione. Ad esempio, il Comune di Modena, uno degli Enti aderenti alla Carta di Avviso Pubblico, ha recentemente adottato questa carta. La carta è facilmente scaricabile ed è questa che vi mostro.

Rivolgo, quindi, all’Assemblea l’invito, anche se temo che l’emendamento non verrà accolto, a riflettere sulla possibilità di aderire a questa carta perché, nei termini di legalità e di trasparenza, nell’oggettivo riscontro che abbiamo del distacco fra politica e cittadini, essa rappresenta un impegno civile della politica nei confronti dei cittadini per riavvicinare la politica ai cittadini. Quindi, anche se oggi, come temo, questo emendamento verrà bocciato, rinnovo l’invito a tutta l’Assemblea a riflettere sull’opportunità di aderire a questa carta, che ci darebbe modo di esplicitare gli impegni che forse solo a voce a volte proclamiamo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, la dichiaro chiusa.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 46, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

5

Contrari

27

Astenuti

7

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 46 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’art. 44, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

39

Favorevoli

29

Contrari

--

Astenuti

10

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 44 è approvato.

Come da accordi intercorsi in Conferenza dei Capigruppo, i lavori dell’aula terminano, per riprendere domani mattina, alle ore 9,30. Buona serata.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 18

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA, l’assessore Andrea CORSINI e il consigliere Enrico AIMI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 2861 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili»”

 

Votazione emendamento 48, a firma della consigliera Gibertoni

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 11

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI.

 

Assenti: 8

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 22

 

Presenti: 48

 

Favorevoli: 32

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 10

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI

 

Assenti: 2

Enrico AIMI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 28

 

Presenti: 47

 

Favorevoli: 35

Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 3

Enrico AIMI, Stefano BONACCINI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 19, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 10

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Contrari: 26

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 2

Paolo CALVANO, Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 7

Enrico AIMI, Stefano BONACCINI, Enrico CAMPEDELLI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione articolo 29

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 23

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 15

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti 1

Fabio RAINIERI

 

Assenti: 11

Enrico AIMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Giuseppe PARUOLO, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione articolo 30

 

Presenti: 43

 

Favorevoli 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 7

Enrico AIMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione articolo 31

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 25

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 15

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI

 

Assenti: 9

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Francesca MARCHETTI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione emendamento 34, a firma del consigliere Mumolo

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 25

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 14

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Alan FABBRI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione articolo 33

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 25

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 15

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione articolo 34

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 28

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 13

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione articolo 35

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 8

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti: 4

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Massimiliano POMPIGNOLI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione articolo 36

 

Presenti: 42

 

Favorevoli 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 1

Piergiovanni ALLEVA.

 

Astenuti: 12

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione articolo 37

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Massimiliano POMPIGNOLI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 38

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Massimiliano POMPIGNOLI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 39

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 1

Piergiovanni ALLEVA.

 

Astenuti: 12

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI

 

Assenti: 7

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 44, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 6

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN,

 

Non votanti: 1

Fabio RANIERI.

 

Assenti: 7

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 40

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 10

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RANIERI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI.

 

Votazione articolo 41

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 10

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RANIERI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 45, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 30

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Fabio RANIERI.

 

Assenti: 7

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 20, a firma dei consiglieri Aimi e Bignami

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 7

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN.

 

Contrari: 31

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Massimiliano POMPIGNOLI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 42

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 12

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 43

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 11

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RANIERI.

 

Assenti: 9

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione emendamento 46, a firma dei consiglieri Gibertoni e Sassi

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Giuseppe PARUOLO, Massimiliano POMPIGNOLI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Votazione articolo 44

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 10

Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RANIERI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Stefano CALIANDRO, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Simonetta SALIERA.

 

Gli emendamenti all’oggetto 2861 sono riportati nell’allegato del resoconto integrale 102 – seduta antimeridiana di mercoledì 26 ottobre 2016.

 

 

IL PRESIDENTE

I SEGRETARI

Rainieri

Rancan - Torri

 

Espandi Indice