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195.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 24 LUGLIO 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6860

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare, anche a seguito dell’aumento estivo della relativa utenza, per far fronte a criticità riguardanti l’Ospedale del Delta a Lagosanto. A firma dei consiglieri: Calvano, Zappaterra

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

CALVANO (PD)

CORSINI, assessore

CALVANO (PD)

 

OGGETTO 6879

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la diffusione nelle sale giochi di macchinette consentite ai minori di 18 anni, le “ticket redemption”, che funzionano con meccanismi simili alle slot machine per adulti. A firma del consigliere Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

BERTANI (M5S)

CORSINI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6880

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’evolversi della situazione riguardante il gruppo “Ferrarini” leader dell’agroalimentare italiano. A firma del consigliere Torri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

TORRI (SI)

COSTI, assessore

TORRI (SI)

 

OGGETTO 6881

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Fondazione San Filippo Neri di Modena. A firma del consigliere Bargi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

BARGI (LN)

CORSINI, assessore

BARGI (LN)

 

Dissenso della Presidente del Gruppo assembleare Movimento 5 Stelle

PRESIDENTE (Soncini)

PICCININI (M5S)

CALIANDRO (PD)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6740

Delibera: «Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2018-2019-2020. (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 28 giugno 2018, n. 61 del 28/06/18)» (171)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6740/1 oggetto 6892 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Soncini)

PRUCCOLI (PD)

BERTANI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

BERTANI (M5S)

TORRI (SI)

TARUFFI (SI)

CALIANDRO (PD)

PICCININI (M5S)

SASSI (M5S)

POLI (PD)

BERTANI (M5S)

SASSI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

TARUFFI (SI)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6454

Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2017». (89)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

PRESIDENTE (Soncini)

BOSCHINI, relatore della Commissione

BARGI, relatore di minoranza

TAGLIAFERRI (FdI)

GIBERTONI (M5S)

FACCI (Gruppo Misto)

BOSCHINI (PD)

BONACCINI, presidente della Giunta

PETITTI, assessore

PRESIDENTE (Soncini)

 

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetto 6892 - 6740

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,46

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la centonovantacinquesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 10 luglio 2018 (n. 191);

pomeridiana del 10 luglio 2018 (n. 192);

antimeridiana dell’11 luglio 2018 (n. 193);

pomeridiana dell’11 luglio 2018 (n. 194);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Soncini): Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Alleva, Cardinali, Montalti, Sensoli e l’assessore Bianchi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 6860

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare, anche a seguito dell’aumento estivo della relativa utenza, per far fronte a criticità riguardanti l’Ospedale del Delta a Lagosanto. A firma dei consiglieri: Calvano, Zappaterra

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Oggetto 6860, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare, anche a seguito dell’aumento estivo della relativa utenza, per far fronte a criticità riguardanti l’Ospedale del Delta a Lagosanto, a firma dei consiglieri Calvano e Zappaterra.

Risponderà per la Giunta l’assessore Corsini.

La parola al consigliere Calvano per l’illustrazione dell’interrogazione.

Prego, consigliere Calvano.

 

CALVANO: Grazie, presidente. L’interrogazione parte da alcune sollecitazioni che ci sono pervenute da parte di operatori e di cittadini che hanno potuto, purtroppo, constatare un momento di sovraffollamento nella struttura dell’ospedale del Delta di Lagosanto. È una struttura che insiste su un bacino molto ampio, che ha a che fare con l’area del Delta del Po. Durante l’estate c’è anche un’affluenza turistica importante, quindi il bacino d’utenza si allarga ulteriormente. Come ogni estate, è stato predisposto un piano di riorganizzazione che ha portato a una riduzione su alcuni reparti dei posti letto in relazione anche ad un andamento storico che potrebbe confermare questa decisione e dirci che la decisione è coerente con quanto storicamente successo. Ciononostante si sono verificate alcune criticità e credo sia giusto da parte dell’assessorato fornire le spiegazioni del sovraffollamento che si è creato una settimana fa. Per questo chiediamo alla Giunta se è al corrente della situazione che si è venuta a creare nell’ospedale del Delta, se intende attivarsi per verificare le motivazioni che hanno portato a queste criticità e se è previsto entro il mese di agosto un intervento riorganizzato volto ad evitare l’aggravarsi delle problematiche legate all’aumento dell’utenza del servizio sanitario di cui abbiamo parlato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

Prego, assessore Corsini, a lei la parola.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Si ritiene opportuno premettere che la direzione dell’ASL di Ferrara monitora costantemente i livelli di utilizzo delle strutture sanitarie sia per quantità sia per tipologia delle prestazioni erogate. Durante il periodo estivo, i flussi turistici determinano un aumento degli accessi all’ospedale del Delta, in particolare per quanto riguarda il pronto soccorso, accessi che passano dai circa 2.200 pazienti dei mesi invernali a più di 3.000 pazienti nei mesi di luglio e agosto. Non si registra, invece, il medesimo andamento per quanto concerne i ricoveri. La rimodulazione dell’attività per il periodo dal 28 maggio al 30 settembre 2018 è stata predisposta sulla base dei dati, appena citati, e analogamente agli anni precedenti è stata riservata attenzione al potenziamento dei servizi di emergenza, in particolare il pronto soccorso, con aumento di sette infermieri e due operatori sociosanitari, mentre, a fronte di una riduzione dell’attività chirurgica programmata, sono state confermate le attività di medicina interna e di lungo degenza. L’azienda sanitaria ha, inoltre, potenziato l’assistenza lungo tutta la costa a beneficio sia dei pazienti cronici sia dei turisti. È stato aperto il punto di primo intervento a Comacchio con un organico medico, infermieristico e sociosanitario ed è stata attivata la guardia medica turistica presso sei postazioni – Lido degli Estensi, Pomposa, Nazioni, Spina, Volano e Scacchi – ed è stato potenziato il servizio di emergenza territoriale con il 118 tramite l’attivazione di ulteriori mezzi presso la Casa del Salute di Comacchio e di postazioni a Lido degli Estensi, Spina e Pomposa.

Per quanto riguarda il personale medico ospedaliero, al fine di affrontare il periodo estivo con una congrua dotazione organica, l’azienda ha provveduto inoltre a sostituire tempestivamente il personale che progressivamente è andato in quiescenza. Con riferimento al reparto di medicina interna che, nell’estate 2018, avrà tre pensionamenti tra i quali il direttore della struttura complessa, l’Azienda Sanitaria ha pubblicato il bando di selezione e ha provveduto anticipatamente a reclutare specialisti che hanno così potuto effettuare un periodo di affiancamento e di acquisizione delle competenze operative. Infine, considerata la presenza di dipartimenti ospedalieri integrati tra le due aziende sanitarie ferraresi, sono stati elaborati protocolli operativi per l’utilizzo razionale dei posti letto disponibili che riguardano l’intera rete provinciale, la disponibilità dei posti letto per acuti della rete provinciale viene quotidianamente rilevata e comunicata a tutti i pronti soccorso.

Nella prima settimana di rimodulazione dell’attività estiva presso l’ospedale del Delta si sono verificate criticità, riconducibili a un ritardo nell’attuazione del piano di riduzione chirurgica e nell’utilizzo coordinato dei posti letto di medicina, messi a disposizione nella rete provinciale. Tali criticità sono state superate con l’entrata a regime del piano, tant’è che attualmente il numero dei posti letto negli ospedali pubblici e privati accreditati, disponibili per il ricovero da pronto soccorso, soddisfa il fabbisogno.

L’Azienda ASL è, inoltre, costantemente impegnata per monitorare la situazione e adottare le azioni necessarie per superare eventuali criticità al fine di evitare disagi e garantire all’utenza la massima qualità dell’assistenza sanitaria. Si evidenzia, infine, che il Regione ha recentemente assegnato 2 milioni per la ristrutturazione del pronto soccorso dell’ospedale del Delta, che consentirà tra l’altro la creazione di un’osservazione breve e intensiva con sei posti letto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Calvano, le restano quattro minuti per la replica.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore (in questo caso interpretato dall’assessore Corsini, ma ci siamo sentiti nelle ore precedenti con l’assessore Venturi per l’immediato interessamento) per la puntuale risposta. Una risposta che soddisfa sia in termini di puntualità e correttezza ma anche per gli impegni che l’assessore, attraverso l’azienda, si è preso. A fronte di un piano che è in linea e coerente con le esigenze del territorio, c’è una disponibilità esplicita da parte dell’azienda a monitorare il piano stesso e anche a sopperire ad eventuali criticità che dovessero mostrarsi nel corso del periodo estivo. Questo credo sia un lavoro importante che dobbiamo fare tutti per garantire la massima efficienza ed efficacia del nostro sistema sanitario, soprattutto in una parte molto delicata del territorio che merita tutta la nostra attenzione.

Rilevo con soddisfazione la delibera dei giorni scorsi con la quale la Giunta ha impegnato oltre 2 milioni di euro per il potenziamento del pronto soccorso dell’ospedale del Delta con l’inserimento anche di servizi aggiuntivi. Credo sia un segnale importante, che va accompagnato da parte nostra con un costante monitoraggio dell’andamento delle attività proprio per sopperire ad eventuali e nuove criticità.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Calvano.

 

OGGETTO 6879

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la diffusione nelle sale giochi di macchinette consentite ai minori di 18 anni, le “ticket redemption”, che funzionano con meccanismi simili alle slot machine per adulti. A firma del consigliere Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Oggetto 6879, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la diffusione nelle sale giochi di macchinette consentite ai minori di 18 anni, le “ticket redemption”, che funzionano con meccanismi simili alle slot machine per adulti, a firma del consigliere Bertani.

Risponderà per la Giunta l’assessore Corsini.

Do la parola al consigliere per l’illustrazione della sua interrogazione.

Prego, consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Il tema delle ticket redemption è un tema che la nostra Assemblea legislativa ha affrontato già nel 2016 quando noi proponemmo un testo unico per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. All’interno di quella norma, poi recepita in un progetto di legge, c’era vietare ai minori l’utilizzo di macchinette ticket redemption, cioè delle macchinette a gettone o a moneta che permettono ai ragazzini di giocare e di ottenere in cambio, in caso di vincita, dei ticket con i quali vanno a conquistare dei premi, a volte anche dei premi di un certo valore.

Il pericolo di queste macchinette è che in moltissimi casi, direi quasi sempre, la modalità di gioco richiama quella delle slot-machine, cioè la modalità di vincita è legata alla casualità, alla ripetitività e, in certi casi, anche alla compulsività.

Questa Assemblea legislativa decise di vietare l’utilizzo ai minori di diciotto anni quelle macchinette, poi ci fu una parziale marcia indietro perché nell’aprile del 2017 l’Assemblea (con una modifica alla legge) decise che prima doveva esserci una sorta di tavolo concertativo e doveva essere emanata una direttiva regionale. A più di un anno di distanza non vediamo apparire all’orizzonte alcuna norma regionale.

Quindi chiedo all’assessore se ci dice a che punto si è arrivati a quel tavolo, se la Giunta ha cambiato intenti e quando uscirà questa direttiva. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Prego, assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Presidente, la Giunta non ha cambiato intenzioni. Si riconferma l’impegno totale e assoluto della Giunta regionale a dare piena attuazione alla legge regionale n. 5/2013 così come modificata con legge n. 6 del 13 aprile 2017, secondo quanto previsto nell’atto di indirizzo n. 4461, nello specifico, ad emanare i necessari provvedimenti attuativi, volti a individuare le misure di contrasto all’uso dei ticket redemption da parte dei minori in base a quanto previsto al comma 8 dell’articolo 6 della sopraccitata legge.

A tal fine, come previsto nell’atto di indirizzo, citato poco fa, si è delegato all’osservatorio regionale di cui all’articolo 5 della legge n. 5/2013 a coinvolgere in maniera trasversale tutti i soggetti che, a vario titolo, sono interessati al tema. Le istituzioni socio sanitarie, le associazioni dei consumatori, le associazioni che si occupano di prevenzione alla dipendenza dall’azzardo e le associazioni di categoria interessate. Nella riunione dell’osservatorio del 13 settembre 2017 ha preso avvio l’iter di coinvolgimento dei diversi soggetti interessati, sono pertanto stati effettuati incontri con i diversi portatori di interesse da parte dello stesso osservatorio regionale sul gioco d’azzardo e l’assessorato alle politiche per la salute di concerto con l’assessorato al turismo e commercio tramite gli uffici, con una conseguente elaborazione di una proposta di direttiva.

Peraltro, sul tema sono stati altresì richiesti ai suddetti assessorati molteplici richieste di incontri di approfondimento da parte di ANCI e delle associazioni di categoria. Allo stato, è quindi in fase di ultimazione l’istruttoria per giungere alla prevista direttiva (prevista dalla norma regionale) con il massimo della condivisione possibile. Sarà prossimamente convocato l’osservatorio di cui sopra per la valutazione della proposta, che andrà presumibilmente in Giunta nei mesi di settembre o di ottobre.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Bertani, ha quattro minuti per la replica.

 

BERTANI: Grazie, presidente sono parzialmente soddisfatto perché da una parte l’assessore mi conferma che questa direttiva uscirà a settembre o ad ottobre e il “il parzialmente soddisfatto” perché si continua a rimandare e a prolungare.

Io capisco che si debba ascoltare e concertare con tutti gli attori, però bisogna decidere. Visto che l’articolo 41 della Costituzione ci ricorda che: «L’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà», non possiamo, concertando, continuare a chiedere all’oste se il vino è buono (in questo mi riferisco alle associazioni di categoria, ai gestori, ai produttori) perché abbiamo capito e sappiamo che quel vino fa male ai nostri figli. Passa un messaggio con queste macchinette: «Adesso, che sei piccolo, gioca con queste, vinci ed è divertente stare lì davanti a quelle lucine, quando sarai grande c’è tutto l’altro mondo, che è ancora più divertente». Quando si capisce che una cosa fa male, se uno vuole le decisioni le prende, mi riferisco al decreto dignità in discussione in questi giorni in cui viene messa al bando la pubblicità per il gioco d’azzardo. Questa è una piccola cosa (ma sappiamo che è un problema) e quindi la decisione va presa.

La mia paura è che questo continuo rimandare sia stato finalizzato (e la conferma ce l’ho perché si parla di settembre – ottobre) a far passare un’altra estate tranquilla a questa Giunta e anche a chi ha le macchinette (perché ci sono zone in cui questo tipo di attività è più pressante), però il tempo c’era e l’avete avuto. Da qui la mia insoddisfazione. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 6880

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’evolversi della situazione riguardante il gruppo Ferrarini, leader dell’agroalimentare italiano. A firma del consigliere Torri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 6880, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’evolversi della situazione riguardante il gruppo Ferrarini, leader dell’agroalimentare italiano, a firma del consigliere Torri.

Risponderà per la Giunta l’assessore Costi.

La parola al consigliere Torri per l’illustrazione dell’interrogazione.

Prego, consigliere Torri.

 

TORRI: Grazie, presidente. L’interrogazione presentata oggi riguarda la situazione che sta attraversando il gruppo Ferrarini S.p.A., un gruppo leader nell’agroalimentare a livello nazionale che ha come centro direttivo e operativo Reggio Emilia, ma ha diramazioni sul territorio nazionale e in altre province della Regione (Parma), la situazione è di una crisi in cui i sindacati lamentano il mancato versamento di alcune mensilità e in cui non si capisce al momento quale sia la possibile via d’uscita.

Avendo anche appreso della convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico di un tavolo cui dovrebbe partecipare anche la Regione, da qui la preoccupazione per la situazione e la nostra volontà di capire come si possa giungere ad una soluzione positiva che possa salvaguardare i livelli occupazionali di un gruppo così importante e (proprio perché parliamo di un gruppo così ramificato, di un settore che per la nostra Regione è centrale) anche come si possa prestare attenzione a tutto l’indotto che questo gruppo muove, parlando di produttori e di lavoratori non direttamente assunti, ma che hanno attività collegate allo sviluppo di questa azienda.

Quanto sta avvenendo in questi giorni e la poca chiarezza sulle strategie sta generando un certo allarme, i sindacati sono intervenuti con toni perentori sia per quanto riguarda gli arretrati sia per quanto riguarda la volontà dei lavoratori di capire come si svilupperà la situazione. Abbiamo ritenuto quindi importante capire come sta affrontando la nostra Regione questa crisi, quello che potrà fare per mettere un elemento di chiarezza per il futuro di lavoratori e indotto e abbiamo ritenuto, vista la gravità della situazione, di portarla all’attenzione di quest’Aula dal momento che non possiamo che possa essere trovata qui la soluzione in quanto si parla di dimensioni nazionali, ma riteniamo che quest’Aula (siamo un po’ all’antica e riteniamo che abbia ancora un valore) possa aiutare nel seguire questo caso per arrivare a soluzioni positive e così l’assessorato che, su tante situazioni di crisi, è intervenuto possa condizionare l’azione del Governo con un occhio prima di tutto al nostro territorio e alle situazioni occupazionali dei lavoratori Ferrarini e dell’indotto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

La parola all’assessore Costi.

 

COSTI, assessore: Ringrazio il consigliere Torri. Io sono a confermare le preoccupazioni (mi dispiace) che il consigliere ha sollevato, confermo anche però che noi immediatamente ci siamo attivati, abbiamo cercato di comprendere meglio la situazione del gruppo Ferrarini proprio perché consapevoli: uno, della dimensione di questa azienda, due, dell’importanza rispetto al settore perché questo è un marchio particolarmente importante, tre, perché comunque è una azienda che ha per la stragrande maggioranza, occupati diretti (ma in queste situazioni c’è sempre un’attenzione molto forte a tutto ciò che è occupazione e imprese che lavorano indirettamente).

Noi abbiamo contattato immediatamente le organizzazioni sindacali, abbiamo contattato anche la proprietà per avere delle informazioni in merito alla situazione, indipendentemente dalle comunicazioni che si sono susseguite sulla stampa dove ci sono state delle smentite, delle indiscrezioni. Confermo da tutte le verifiche che abbiamo fatto, che la situazione è molto complessa e delicata: c’è un problema di indebitamento (e non tanto perché il prodotto non vada), c’è un problema dell’azienda. Noi speriamo che in questi giorni la situazione si possa definire in modo chiaro (ma questa è una scelta che deve fare l’azienda in questo momento) in modo tale da mettere in sicurezza l’impresa.

Proprio per queste ragioni e per la dimensione che ha avuto l’azienda e la diffusione dei siti sul territorio nazionale, noi come Regione abbiamo chiesto all’inizio di luglio la convocazione di un tavolo nazionale. Sapete (e l’ha detto anche il consigliere Torri) che il 2 agosto avremo questo tavolo, noi saremo presenti perché, come per tutte le situazioni, noi seguiamo in modo attivo i tavoli di crisi per la parte che ci compete e quindi cercheremo in quella occasione di avere anche quella completezza di informazioni che oggi non siamo in grado di avere.

È chiaro che la nostra presenza è una presenza attiva, noi non partecipiamo per dire che siamo preoccupati rispetto ai siti produttivi, all’occupazione diretta o indiretta, ma perché nelle vertenze di queste dimensioni noi agiamo sia in accordo con le organizzazioni (e con la proprietà e il Ministero) per quanto riguarda gli strumenti che possono essere messi a disposizioni per periodi transitori che sono quelli di salvaguardia occupazionale (mi riferisco agli ammortizzatori sociali), sia a sostegno (da soli o insieme alle MISE) di eventuali piani che possano essere prodotti per la continuità e lo sviluppo del sito produttivo.

Noi lo facciamo solitamente in affiancamento a tutta l’operazione che viene sviluppata negli accordi con istituzioni, sindacati e proprietà, sia utilizzando (l’abbiamo già fatto) la legge n. 14 o utilizzando altri strumenti, che possono essere degli accordi di sviluppo o accordi per l’innovazione che sono accordi attivati dal MISE, in cui la Regione compartecipa.

Consigliere, è chiaro che questa è una situazione che non durerà due giorni e avremo la necessità, sia come Giunta e mi auguro anche come Assemblea, di seguirla attentamente e di essere pronti rispetto agli sviluppi che questa situazione proporrà.

L’altro tema importante, che mi preme sottolineare, è il un rapporto rispetto ai territori perché ci sono delle ricadute che vengono affrontate non solo dalla Regione ma anche con le altre istituzioni. Quindi il nostro impegno come Regione sarà massimo perché questa è una delle situazioni più pesanti che si sono aperte in questo momento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Costi.

Consigliere Torri, le restano tre minuti.

 

TORRI: Grazie, presidente. Riprendo dalla conclusione dell’assessore, anche per quanto ci riguarda sappiamo che sia una situazione che si svilupperà nel tempo, non pensavamo fosse l’atto di oggi risolutivo. Pensavamo fosse importante portare questo tema all’attenzione di quest’Aula per avere un confronto tra Consiglio e Giunta proprio per il valore e l’impatto che ha su tanti territori della nostra Regione.

Per quanto attiene la parte di attività regionale, che ha illustrato l’assessore, credo la risposta sia soddisfacente perché (come diceva anche in premessa) sappiamo e ci è chiaro che questa è una situazione che va affrontata a tutti i livelli, a partire da quelli più vicini al territorio, passando per la Regione, arrivando ai tavoli nazionali, ognuno per la propria parte e non possa essere risolta soltanto in Regione. È importante essersi attivati subito e avere seguito le organizzazioni sindacali, intento che abbiamo anche noi nel promuovere il confronto di oggi e nel dire qui e adesso che continueremo a seguire situazione sempre con un occhio privilegiato rispetto ai lavoratori del gruppo e all’indotto che copre buona parte (io conosco in particolare la Provincia di Reggio Emilia e per Parma) delle attività della Provincia che, se anche non facenti del gruppo, sono comunque collegate allo stesso, un gruppo che è leader nell’agroalimentare, un settore di punta per la nostra Regione, che va dalla distribuzione al massimo delle eccellenze come Parmigiano Reggiano e aceto balsamico.

È difficilmente accettabile in una situazione del genere che questa crisi, come altre che ha vissuto il nostro territorio, dipenda da aspetti finanziari e non legati al valore della produzione e al prodotto in sé. Noi sappiamo che in questi settori restiamo eccellenze, abbiamo gruppi che, per esposizioni finanziarie (quindi per elementi che non dipendono dalla qualità del lavoro espresso nella nostra Regione e alla qualità dei prodotti che da questo lavoro nascono) vivono difficoltà di cui fanno le spese soprattutto le parti deboli (lavoratori e indotto).

Queste situazioni non sono accettabili, motivo per cui pensiamo che debba essere fatto un confronto nelle sedi opportune – e un’Assemblea legislativa lo è – e per questo pensiamo che debbano essere messi in campo tutti gli strumenti a disposizione delle autorità pubbliche per salvaguardare prima questi aspetti. Quando parliamo dell’eccellenza del nostro agroalimentare parliamo prima di tutto del lavoro che lo genera, della parte più concreta, della manualità, di chi lavora per questo gruppo e di chi lavora nell’indotto di questo gruppo. Motivo per cui pensiamo debba essere tutelato con un occhio di riguardo prima ancora degli aspetti finanziari o più volatili di questa situazione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

 

OGGETTO 6881

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Fondazione San Filippo Neri di Modena. A firma del consigliere Bargi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Oggetto 6881, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Fondazione San Filippo Neri di Modena, a firma del consigliere Bargi.

Risponderà per la Giunta l’assessore Corsini.

Prego, consigliere Bargi, per l’illustrazione.

 

BARGI: Grazie, presidente. Mi limiterò a una veloce presentazione, la Fondazione San Filippo Neri, che ha sede a Modena, ha come scopo di promuovere attività educative, formative legate al successo scolastico e lavorativo dei giovani. È partecipata al 100 per cento dalla Provincia di Modena, che ne nomina i ruoli apicali. Il problema è legato alle dimissioni dell’ex presidente Mauro Tesauro, segnalando alcune criticità o presunte criticità gestionali di questa fondazione. Lo chiediamo alla Regione perché la fondazione ha rapporto con ERGO, la nostra agenzia per il diritto agli studi superiori, con la quale ha sottoscritto nel 2017, con la delibera n. 1141 un protocollo d’intesa. I rapporti con ERGO risalgono già dal 2004 con un finanziamento verso la fondazione di oltre 1.600.000 euro e con altri scambi di diritti proprietari, di superficie e altre risorse per diversi milioni di euro durante gli anni.

Termina con questo protocollo d’intesa che prevede di promuovere tramite gli strumenti informativi della Regione interventi di arricchimento e offerta formativa della fondazione, scambi di risorse anche per ciò che riguarda il patrimonio. Ricordo che, insieme a ERGO, gestisce anche la residenza universitaria di Modena.

Le criticità emerse riguardano il fatto che l’ormai ex presidente Mauro Tesauro si sia dimesso, dopo pochi mesi dalla sua nomina a presidente, con una lettera datata fine maggio 2018, depositata al presidente della Provincia di Modena, Gian Carlo Muzzarelli e pare tenuta ferma lì da alcune segnalazioni. Dopo che queste segnalazioni sono giunte a noi, abbiamo fatto le dovute interrogazioni anche in Regione per chiedere se effettivamente la situazione fosse così critica come ci era stata descritta.

Vengono accolte da parte del presidente queste dimissioni, temporaneamente fermate, dell’ormai ex presidente e viene nominato il nuovo presidente. La questione critica è il contenuto della lettera che è stata recuperata da alcuni giorni e pubblicata nei giorni scorsi in cui sono presentate delle criticità molto gravi, se fossero confermate, nella gestione della fondazione tali per cui lo stesso Mauro Tesauro ha preferito rinunciare immediatamente all’incarico. Tali criticità, per citare le parole stesse di Tesauro, riguardano «una gestione aziendale contrassegnata da un estremo e generale disordine, attuato con la più assoluta e disinvolta discrezionalità e autoreferenzialità senza rapportarsi con presidente e CdA nel rispetto delle competenze che le sono proprie». Cita anche il contratto della direttrice della fondazione, Cristina Cavani, che viene definito come a tempo indeterminato in evidente contrasto con lo statuto in essere, oltre alla posizione del presidente della cooperativa Ostello che opera in rapporto con la fondazione la cui posizione è stata solo di recente regolarizzata. Il presidente di questa cooperativa è sempre la direttrice della fondazione Cristina Cavani. Si parla, inoltre, di un’associazione intera, denominata San Filippo International, a cui vengono versati 55 mila euro annui composta da membri del personale della fondazione San Filippo Neri e alla cui vicepresidenza c’è sempre la direttrice Cristina Cavani e la presidente responsabile delle risorse umane.

Queste sono criticità molto gravi rappresentate dall’ormai ex presidente Tesauro che ci portano a chiederci se vale la pena continuare con il protocollo di intesa sottoscritto l’anno scorso o, in attesa dei dovuti controlli su questa fondazione (se eventualmente vorranno essercene) a sospendere il protocollo in essere.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Prego, assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Prendo atto della ricostruzione molto dettagliata riportata nella sua interrogazione. A seguito delle dimissioni dell’ex presidente e della recentissima nomina del nuovo presidente, dopo avere interloquito con la Provincia di Modena, ci accingiamo ad incontrare i nuovi vertici della fondazione al fine di avere un quadro preciso sulle questioni da lei menzionate. A seguito di tale incontro (e degli ulteriori approfondimenti in corso anche con il Comune), valuteremo nelle prossime settimane gli ulteriori aspetti connessi all’attuazione del protocollo in essere che, come è noto, ha prodotto attività con altri soggetti del territorio anche attraverso l’importante attività di ERGO, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e del Comune di Modena.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Corsini

Consigliere Bargi, le resta un minuto per la replica.

 

BARGI: Prendo atto delle verifiche, che saranno fatte. Chiederemo poi quale sarà l’esito di questi incontri perché ci sembra che siamo di fronte ad una situazione particolarmente grave. Tengo a precisare (non lo dice solo il consigliere Bargi ma l’ha ribadito più volte la Corte dei Conti) che non è sufficiente destinare risorse a un ente, quando si parla di soldi pubblici e poi lavarsene le mani ma è necessario vigilare affinché le risorse siano poi utilizzate per gli scopi che ci si prefigge.

Se vogliamo continuare con il protocollo, mi sembra giusto procedere a verificare la situazione attuale della San Filippo Neri e di rendere anche edotta (ma ci faremo carico di venire a conoscenza dell’esito dell’incontro) tutta l’Assemblea. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

 

Dissenso della Presidente del Gruppo assembleare Movimento 5 Stelle

 

PRESIDENTE (Soncini): Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Interveniamo oggi con il nostro dissenso rispetto a quanto deciso in Capigruppo non tanto per gli orari in senso stretto, ma rispetto alla vera e propria programmazione dei lavori, programmazione che è stata modificata all’interno della Capigruppo rispetto alla bozza che avevamo ricevuto, bozza nella quale era previsto per la giornata di giovedì di andare ad oltranza e quindi finire gli atti all’ordine del giorno. Questo per noi era importante perché già nella scorsa seduta non avevamo avuto modo di discutere le risoluzioni, che sono degli atti di indirizzo a disposizione anche delle opposizioni, ma il lavoro è stato fatto solamente sugli atti di Giunta.

Con questa programmazione dei lavori anche in queste sedute non si arriverà a discutere delle risoluzioni. Questo non è giusto né tanto meno democratico. Ecco perché oggi abbiamo voluto manifestare il nostro dissenso, anche perché se vogliamo sperare di arrivare a discutere le risoluzioni, dobbiamo limitare i nostri interventi e questo non è giusto alla luce del fatto che oggi discuteremo di atti non secondari, come il bilancio di assestamento, il progetto di legge sulla Polizia locale, sono tutti atti che ci interessano da vicino e su cui vorremmo intervenire in maniera compiuta.

In più si è aggiunto un fatto, ovvero l’informativa che il presidente di questa Regione verrà a denunciare in Aula e questo porterà via ulteriore tempo ai nostri lavori. Ciò significa che chiudere i lavori nella giornata di giovedì, solamente alla mattina e non proseguire nel pomeriggio, probabilmente ci precluderà la discussione delle risoluzioni e la cosa ci preoccupa anche perché c’è una questione ancora aperta che sarà deliberata in un CdA (così pare) del 31 luglio, sto parlando della questione dello spin-off della fiera su cui come Regione ci sembra che abbiamo una posizione un po’ ondivaga.

Nella commissione, che abbiamo chiesto, in cui era presente anche l’assessore Costi, più consiglieri, anche di maggioranza, hanno manifestato perplessità rispetto a questa operazione, allora credo sia opportuno in questa sede arrivare a dare un indirizzo all’assessore e al rappresentante della Regione che abbiamo nominato all’interno di questo CdA.

Io non vorrei vedermi costretta a raccogliere quelle famose cinque firme per chiedere un’Assemblea straordinaria. In questa sede chiedo all’assessore Costi, se non dovessimo arrivare a discutere le risoluzioni, di prendere una questione chiara sulla questione dello spin-off che non è consigliabile andare a discutere il 31 luglio, quando questa Assemblea non è stata nemmeno interpellata o venire in commissione giovedì (che è stata convocata alle 13.30 con l’Assemblea che chiuderà alle 14.00, forse dovremmo sdoppiarci) a discutere quella risoluzione, che dovevamo già discutere in precedenza, perché questa Regione (che molto spesso si preoccupa delle crisi aziendali anche tramite la stampa) non si preoccupa di perdere tutto l’indotto che andrà a Milano.

Mi dispiace che l’assessore in questo momento non ci sia, però io chiedo la sua disponibilità a prendere una posizione chiara prima del 31 luglio o dei primi di agosto, quando e se eventualmente questo CdA dovesse essere convocato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

C’è un oratore a favore del dissenso o un oratore contro il dissenso?

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Presidente, sono allibito dall’intervento appena sentito, perché sul dissenso ci siamo sorbiti un intervento sulla fiera di Bologna. L’oggetto mi pare che sia importante quando si interviene su un argomento, al netto delle posizioni individuali e sarebbe stato possibile per la consigliera Piccinini evadere, presentando oggi un question time o un’interrogazione all’assessore, ma evidentemente ha preferito cambiare l’oggetto.

Noi siamo favorevoli a ciò che la conferenza dei Capigruppo ha voluto deliberare, cioè lavorare due ore in più oggi e lavorare due ore in più domani. Non moriremo di fatica, consigliera Piccinini, se lavoriamo due ore in più.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Ovviamente intervengo a favore giusto per ribadire che nessuno ha detto che due ore sono lavoro aggiuntivo, due ore in più sono lavoro normale e, anzi, noi chiedevamo di lavorare anche un pomeriggio in più. Questo non ci è stato concesso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Nomino scrutatori i consiglieri Bessi, Molinari e Delmonte.

Metto in votazione, per alzata di mano, il dissenso della presidente del gruppo assembleare Movimento 5 Stelle.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): Il dissenso è respinto.

 

OGGETTO 6740

Delibera: «Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2018-2019-2020. (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 28 giugno 2018, n. 61)» (171)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6740/1 oggetto 6892 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo ora a trattare l’oggetto 6740, delibera: «Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2018-2019-2020 (delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 61 del 28/06/2018)».

La Commissione “Bilancio, Affari generali e istituzionali” ha espresso parere favorevole nella seduta del 9 luglio 2018 con la seguente votazione: 30 voti a favore, 6 contrari e nessun astenuto.

Su questo oggetto è pervenuto un ordine del giorno a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Apro la discussione generale sul provvedimento. Vi ricordo che sono dieci minuti per ciascun consigliere.

Consigliere Pruccoli, a lei la parola.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Come lei ha ricordato, portiamo oggi in Aula la prima variazione generale al bilancio di previsione di questa Assemblea legislativa per il triennio 2018-2020, che è stata approvata in commissione bilancio in data 9 luglio e che prima aveva avuto il passaggio positivo, con votazione all’unanimità, in Ufficio di presidenza. Questa manovra è finalizzata a ridistribuire e ad impiegare puntualmente l’avanzo di bilancio, che abbiamo definito con la scorsa seduta d’Aula del giugno 2018 e che è relativa all’esercizio finanziario 2017. Do subito atto al Consiglio regionale che il provvedimento ha ricevuto (così come già fatto in commissione) il parere favorevole del Collegio regionale dei Revisori dei Conti.

Le risorse saranno destinate con una quota di 2.100.000 euro da restituirsi alla Giunta che (come dirò poi) ha anche già una predestinazione per quello che riguarda i progetti di cittadinanza europea e gli incentivi all’occupazione nel settore dell’editoria e alla copertura di spese per il personale.

Facendo un passo indietro, dobbiamo ricordare che l’avanzo di amministrazione di questa Assemblea al 31 dicembre 2017 ammontava a 6.837.842,59 euro. Le parti su cui ci andiamo a concentrare, che vengono destinate, sono la parte accantonata, che è pari a 2.925.497,82 euro e la parte disponibile per 3.917.000,74. I 2.925.000 euro circa sulla parte accantonata vengono utilizzati con un capitolo di utilizzo diretto dell’Assemblea legislativa di 200 mila euro, che fa capo alla legge regionale n. 6/2018 (cittadinanza attiva) e unitamente ad altri 800 mila euro di cui 200 mila sempre sulla legge regionale n. 6/2018 (progetti della cittadinanza attiva) da girarsi alla Giunta per capitolo proprio e 600 mila sempre da girarsi alla Giunta per ciò che riguarda la legge regionale n. 17 di sostegno all’editoria.

Ci sono poi, sempre per utilizzo diretto, 144 mila euro che vanno ad integrare il capitolo 19909, che è quello di restituzione di contributi ai consiglieri che ne facciano richiesta (perché è arrivata una richiesta e ce n’è un’altra in corso), ci sono 20 mila euro per l’incremento dei capitoli delle coperture assicurative e 100 mila euro da restituire alla Giunta per la copertura delle spese di personale che salgono così a 496 mila euro. Questa è l’intera ridistribuzione della parte accantonata.

Per quello che riguarda la parte disponibile si è ritenuto di mettere mano un po’ alla struttura dell’Assemblea legislativa, il civico 50, in particolare 410 mila euro sono stati dedicati con utilizzo diretto dell’Assemblea per gli ascensori e per interventi sulla sicurezza, per la sostituzione degli ascensori, in particolare, i due principali e 140 mila per interventi sulla sicurezza. 86 mila euro servono anche in questo caso per essere conseguenti rispetto alla legge dell’editoria perché un ordine del giorno, collegato a quella legge, ci impegnava a dedicarsi anche alla lotta alle fake news e ci sono le spese da sostenere per la redazione e l’elaborazione dell’Albo di merito che è previsto da quella legge. 80 mila euro sono ad integrazione dei prelievi effettuati nel primo trimestre e vanno sul fondo di riserva delle spese obbligatorie, 5 mila euro invece sul fondo di riserva per le spese impreviste. Ci sono poi altri 157.500 euro di cui 100 mila per spese legali e altre per convegni ed eventi organizzati in Assemblea. Il totale di questo utilizzo diretto dell’Assemblea, per quello che riguarda la parte disponibile, è di 738.500 euro.

C’è poi invece la quota che viene restituita alla Giunta pari a 2.023.946,23, restituzione di avanzo libero, che derivano in parte anche dalla legge regionale n. 7 in particolare. Mi preme evidenziare i 327.946,23 che sono derivanti dal risparmio che questa Assemblea ha conseguito sul proprio bilancio a seguito dell’approvazione della legge n. 7/2017 ovvero la riduzione della spesa in capo al discorso dei vitalizi. Questi 2.023.000 di avanzo libero sommati ai 900 mila, che ho richiamato prima (rinnovo fondi contrattuali, legge di sostegno all’editoria e 200 mila sulla legge n. 6 della cittadinanza) portano la somma della restituzione a 2.923.946,23.

 

PRESIDENTE (Soncini): Ringrazio il consigliere questore Pruccoli.

Siamo in discussione generale sul provvedimento e anche sull’ordine del giorno.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Presento il nostro ordine del giorno. Già in Commissione avevamo fatto notare che la destinazione dei fondi che l’Assemblea ridestina alla Giunta non contiene, nella documentazione del bilancio di assestamento, un indirizzo politico. L’Ufficio di Presidenza, tramite il bilancio, certifica che ci sono 2.100.000 euro di avanzo da restituire alla Giunta più quelli che sono già destinati da altre leggi, poi non dà un indirizzo per come quei fondi debbano essere utilizzati.

L’unico indirizzo, che oggi ci troviamo a discutere, è il dato rendicontatoci (per questo lo ringraziamo) dal questore. Questo perché noi in ufficio di presidenza non ci siamo e quindi queste cose le veniamo a sapere quando il provvedimento arriva in commissione e poi in Aula. E di questo ringraziamo il questore che informa comunque tutti i consiglieri di questo auspicio che il questore fa. Se non c’è un indirizzo dell’Assemblea legislativa, io non capisco come la Giunta si debba sentire impegnata ad utilizzare quei fondi che le restituiamo.

 

(brusio in Aula)

 

Non esiste un indirizzo che l’Assemblea legislativa dia alla Giunta per l’utilizzo dei quei fondi, se non l’auspicio del questore (detto adesso a voce) e se non una lettera tra gli uffici dell’Assemblea legislativa e gli uffici della Giunta che non penso siano titolati a dare indirizzi, ma a dare comunicazioni.

Oggi c’è una discussione molto interessante su che cosa sia la democrazia rappresentativa, quali sono i suoi limiti e quali possono essere i suoi sviluppi, mi sembra che un’Assemblea che ha il compito di dare degli indirizzi all’esecutivo, un’Assemblea che si esime nel dare degli indirizzi, indebolisca l’istituto della democrazia rappresentativa. Un’Assemblea, che delega all’Ufficio di presidenza o dai tecnici a comunicare alla Giunta come deve utilizzare quei soldi mi sembra che indebolisca la democrazia rappresentativa.

Siccome noi Assemblea, siamo parte di questa democrazia rappresentativa, dobbiamo dare un indirizzo su come vogliamo che quei fondi vengano utilizzati.

Questi fondi, a livello di chiacchiera o di parola o di enunciazione viene detto: «Vanno spesi per l’editoria», noi non siamo d’accordo, ma siccome un indirizzo preciso che questa Assemblea dà, noi diciamo che quei fondi (600 mila euro) non vanno spesi per l’editoria. Ne parleremo successivamente quando affronteremo il bilancio della Giunta, quindi della Regione.

Non vorremmo che cominciasse già la campagna elettorale e quindi diciamo ai giornali: «Di qui al 2019 ci sono 600 mila euro a disposizione per voi»; questa è una discussione che abbiamo già fatto quando voi approvaste quel provvedimento. Noi non siamo d’accordo che l’Assemblea e la Giunta finanzino l’editoria locale perché questo non venga interpretato come un ingraziarsi qualcuno. Quindi l’indirizzo di questa Assemblea, se volete rafforzare la partecipazione dei cittadini (perché qualcuno dice: «Finanziamo l’editoria perché con un’informazione più potente i cittadini sono informati») alle prossime elezioni, noi pensiamo che quei soldi vadano investiti in partecipazione.

Di qui a settembre abbiamo la legge sulla partecipazione, che sarà discussa e andrà a riformare la precedente legge sulla precedente, noi riteniamo che quei 600 mila euro, come Assemblea legislativa (perché noi vogliamo far aumentare la partecipazione, vogliamo rafforzare la democrazia rappresentativa), sono da investire sulla partecipazione e non sull’editoria.

Questo però viene fatto con un ordine del giorno che dà un indirizzo, che l’Assemblea potrà approvare o respingere, ma non con una discussione e un’informativa all’Assemblea perché così non funziona un’Assemblea legislativa che dà degli indirizzi politici.

L’altro aspetto, che rilevo, è questo: all’interno dei fondi, che noi restituiamo alla Giunta, ci sono circa 350 mila euro che, insieme ai 200 mila euro che l’Assemblea ha già restituito, sono i risparmi che derivano dall’applicazione della legge sui vitalizi. Quando discutemmo la legge sui vitalizi all’interno c’era un articolo che diceva i risparmi venivano destinati dall’Assemblea legislativa alla Giunta e venivano destinati a sicurezza, legalità, qualità del lavoro, sostegno del microcredito, sviluppo dell’imprenditorialità, reinserimento lavorativo e inclusione sociale che sono gli obiettivi scritti nell’ordine del giorno, che noi facemmo approvare quando ci fu la legge n. 1 sui tagli ai costi della politica e che qui furono messi in legge. Poi si dice: «La Giunta e l’Assemblea legislativa concordano le modalità e i criteri di destinazione delle risorse»; l’Assemblea legislativa oggi non adempie al suo compito perché non dà gli indirizzi e restituiamo alla Giunta dei soldi che deciderà da sola come spendere.

A me sembra che noi stiamo delegando l’esecutivo a dare a noi gli indirizzi politici. Come sull’autonomia (che è un tema che stiamo discutendo) l’esecutivo ha dato a noi gli indirizzi per dire: «Parliamo di autonomia», noi anche oggi ci arrendiamo e diciamo: «Questi sono i soldi e fate un po’ quello che volete». Io penso che l’Assemblea legislativa, se vuole difendere l’istituzione della democrazia rappresentativa, oggi debba dire qualcosa. Invece questi atti passano nel generare silenzio e disinteresse dei gruppi.

Torno ai vitalizi per dire bene che destinammo quei risparmi, quando discutemmo la legge sui vitalizi non ci fu permesso di portare avanti quello che noi ritenevamo corretto, cioè il sistema contributivo, ma si optò per un contributo di solidarietà, insieme ad altri istituti (l’innalzamento dell’età e il divieto di cumulo). Siccome per questa Assemblea legislativa, quando noi discutemmo quel provvedimento, il riferimento era alla Camera dei deputati, vi informo che alla Camera dei deputati quello che era impossibile è stato fatto, quindi esiste una delibera che ricalcola con il metodo contributivo i vitalizi.

Vi informo già da adesso che poi depositerò un emendamento in cui diciamo che anche la nostra legge sui vitalizi potrà essere finalmente uniformata a quello che prima era ritenuto impossibile e non esisteva: il ricalcolo contributivo dei vitalizi, cosicché i risparmi che oggi andiamo a quantificare in più di 500 mila euro in un anno possano aumentare per andare a chiudere quella partita affinché non ci potrete più dare dei populisti su questo argomento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Pruccoli, prego.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Non so se sono io che sono riuscito a fare confusione nell’ascoltare il collega Bertani oppure se le contraddizioni nel suo ragionamento siano state così tante ed evidenti da indurmi a non riuscire a seguire alcuni passaggi.

Nel momento in cui l’Assemblea restituisce una parte di avanzo libero è evidente che lo fa (ed è una scelta, non è una delega in bianco) perché ci sono politiche di questa Regione di cui è consapevole, che hanno necessità di essere incrementate in alcuni fondi, in alcuni capitoli e quindi non c’è un meccanismo di delega, ma c’è la consapevolezza che alcune politiche, per essere portate avanti e per avere la giusta forza, devono avere degli incrementi di spesa che sono già stati visionati e concertati. Perché? Perché c’è una totale fiducia da parte della maggioranza nei confronti dell’azione di governo di questa Giunta.

Io credo che poi sia piuttosto triste dover ascoltare ragionamenti del tipo: «Siccome c’è una legge (come ben sappiamo, perché qui dentro l’abbiamo tutti quanti letta, l’abbiamo discussa e l’abbiamo approvata) che prova a stabilizzare posti di lavoro e a dare posti di lavoro», che il tutto venga letto con questa chiave molto antipatica del rapporto clientelare per cui qualcuno prenderà qualche contributo. Che cosa vuole insinuare il collega Bertani? Che ci sarà una benevolenza nei confronti della maggioranza, che sostiene la Regione Emilia-Romagna? È una cosa gravissima. Pensare che la libertà di stampa, che mi pare che in questo paese sia ampiamente garantita per legge e nei fatti, possa avere un rapporto di sudditanza, che non vedo, che non c’è, anzi, forse in questo momento c’è una benevolenza financo esagerata della libera stampa nei confronti del Movimento, che il collega Bertani rappresenta, io credo sia un’affermazione molto grave e che non può passare sotto silenzio e che restituirei al mittente come una mala intenzione che questa maggioranza non ha.

È molto grave che questo venga detto, perché nella giornata a posteriori (rispetto a ieri) in cui il Movimento 5 Stelle ha vagheggiato che si possa fare a meno del Parlamento, perché ci penserà la piattaforma Rousseau attraverso l’utopia che poi porta sicuramente alla dittatura della democrazia diretta, addirittura pensiamo che si possa fare a meno dell’editoria perché ci penserà il blog del Movimento 5 Stelle ad informare i cittadini. Io vorrei che la gravità di queste affermazioni non passasse inosservata in questa Assemblea.

Per quello che riguarda la legge sulla partecipazione, ci sta lavorando il collega segretario Torri, quindi non ha senso anticipare o impegnare la Giunta ora perché avremo un testo di legge che andremo ad elaborare e ad approvare all’interno di questa Assemblea e si vedrà quale potrà essere la dotazione economica che la accompagnerà. Tra le mille contraddizioni, io rimango preoccupato dalle affermazioni che ho ascoltato perché io non mi rassegno che questo paese possa scivolare rapidamente (e in maniera pericolosa) verso la democrazia diretta. Io credo fortemente nella democrazia della rappresentanza (lo voglio ribadire) e tutti questi attacchi al sistema, sia istituzionale ma anche di equilibri dei rapporti tra le istituzioni e funzioni come quella della libera stampa e della libera informazione, rappresentino qualcosa di estremamente pericoloso.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pruccoli.

Consigliere Bertani, ha un minuto in discussione generale.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ringrazio l’Aula e il consigliere Pruccoli che finalmente ci hanno degnato di attenzione. La libertà di stampa sicuramente c’è, ma sono convinto che, invece, una certa benevolenza della stampa in questa Regione rispetto alla maggioranza ci sia. Io vedo tantissime volte come il nostro Movimento e i nostri consiglieri comunali facciano fatica a vedere pubblicata una loro posizione (ma questo è un mio parere personale).

La nostra Assemblea ha un mandato rappresentativo, che io difendo - perché non ho detto, consigliere Pruccoli, che da domani i nostri voti non contano -, ho detto che siccome che i nostri voti contano, l’Assemblea legislativa deve dare un indirizzo e non in maniera concertata, come ha detto lei. Non è che voi concertate con la Giunta perché siete maggioranza, l’Assemblea, come maggioranza, esprime un indirizzo politico. Voi questo indirizzo non lo volete esprimere, ma concertate. Questo va al di là della democrazia rappresentativa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Torri.

 

TORRI: Grazie, presidente. Vorrei fare due considerazioni generali riguardo al bilancio dell’Assemblea, che ci ha visti impegnati come Ufficio di presidenza e che credo sia in continuità con quelli presentati anche gli ultimi anni, è positivo, sta continuando un lavoro di razionalizzazione e di risparmio che ci porta ad essere una delle Assemblee che pro capite, per cittadini della Regione, costano meno ed è ampiamente nei parametri giudicati efficienti. Questo penso sia un aspetto cui dare atto non soltanto ai questori e all’Ufficio di presidenza, ma soprattutto alle strutture che lavorano e anche ai cinquanta consiglieri regionali che riescono a fare un certo tipo di lavoro, anche di rilievo (al di là del dibattito che veniva richiamato poco fa) in queste condizioni di efficienza. Questa è una cosa che abbiamo cercato di sottolineare ogni anno e che va sottolineata quando ci si confronta su questo tema.

Questo non ha impedito di svolgere determinate attività, direttamente da parte dell’Assemblea legislativa, per quanto riguarda temi quali la legalità, la promozione e lo studio dei diritti umani e della memoria a 360 gradi. Si può citare l’esperienza dei viaggi della memoria che dipendono direttamente dall’Assemblea legislativa e che hanno portato studenti della nostra Regione a visitare luoghi storici della seconda guerra mondiale, tanto nel centro e nell’est Europa quanto nei Balcani per quanto riguarda il tema delle foibe, stimolando non soltanto la conoscenza tramite il viaggio, ma anche le ricerche di studenti che poi le hanno portate direttamente nella sede della Regione.

In questo contesto un’altra delle attività in capo all’Assemblea e che continuano ad essere svolte riguarda la partecipazione, tema legato all’ordine del giorno del collega Bertani che condivido in principio. Resta che, in quanto relatore della legge che dovrà cominciare il suo iter in commissione a settembre e quindi trovare uno sviluppo in quel periodo (tra l’altro insieme con il collega Bertani che è stato nominato relatore di minoranza della legge), condividendo questo indirizzo (e lo condividiamo nel momento in cui abbiamo deciso di scrivere un nuovo testo, che va a superare la legge n. 3 non perché non sia più efficace ma perché crediamo si debba e si possa avanzare su quella strada proprio perché i dati che ci vengono consegnati sono positivi), in quest’ottica, condividendo questo principio e affermandolo nel momento in cui presentiamo un nuovo testo, mi asterrò sull’ordine del giorno perché gli emendamenti che il gruppo 5 Stelle presenterà nell’iter di lavorazione della legge penso meritino un esame ad hoc, approfondito in quel momento per capire insieme alle proposte emendative anche le risorse necessarie per poi applicarle. Per quanto riguarda la proposta di legge che abbiamo predisposto ha una copertura per quanto riguarda le leggi in via di approvazione e non inficia tutta l’attività legata alla partecipazione ordinaria ai sensi della legge n. 3 che è ancora in vigore.

Le risorse ci sono e ce ne sono anche di potenziali. Penso che il ragionamento complessivo vada fatto insieme agli emendamenti. Pensiamo che quella legge abbia bisogno di una dotazione opportuna e lo pensiamo nel momento in cui abbiamo deciso di fare una legge sulla partecipazione. Penso che quella dotazione vada ritoccata nel momento in cui la discuteremo insieme agli emendamenti che presenterà il gruppo 5 Stelle.

A questo proposito, tengo a sottolineare (quando dice il consigliere Bertani: «Finalmente ci dedicate un po’ di attenzione.») da parte mia (e mi riferisco all’ultimo regolamento sulla partecipazione) che questa critica sia ingenerosa nel momento in cui abbiamo accettato gli emendamenti che la collega Sensoli presentò per inserire alcuni temi specifici nella programmazione della partecipazione dei prossimi tre anni. E furono accettati. Lo rivendico non come un merito, ma come un merito del gruppo che li presentò rispetto all’avere contribuito a sviluppare le politiche di partecipazione con lo stesso spirito, mi asterrò sull’ordine del giorno di oggi perché so che torneremo a lavorare tanto sulle coperture finanziarie quanto sulla struttura della legge da qui a poco. E da parte mia, con la massima apertura e la massima attenzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Torri.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Visto che il consigliere Bertani reclamava una maggiore attenzione da parte dei gruppi di quest’Aula ho deciso che, tutte le volte nelle quali il consigliere Bertani interviene, facendo allusioni discutibili, interverrò segnandolo a lui e lasciandolo anche a verbale. Quando il consigliere Bertani dice che dal suo punto di vista la stampa di questa Regione (e l’editoria) ha un atteggiamento di benevolenza nei confronti della maggioranza e nel governo di questa Regione, lo inviterei (come sempre) a fare i nomi delle testate o delle agenzie di stampa che secondo lui hanno un atteggiamento benevolo nei confronti della maggioranza, ma per chiarezza. La Repubblica, Il Corriere della Sera, il quotidiano nazionale Il Carlino, l’agenzia Dire? Dica il consigliere Bertani, visto che siamo per l’onestà e la trasparenza, quali sono le testate che hanno un atteggiamento di benevolenza nei confronti della maggioranza. Mi piacerebbe saperlo perché sono stato disattento e non l’ho colto. Punto primo.

Punto secondo. Visto che stiamo parlando, poi, di un finanziamento che sta alla base di una legge (che abbiamo ampiamente discusso), segnalo che alludere al fatto che queste risorse sarebbero un elemento di scambio in cambio di una benevolenza nei confronti della maggioranza, è un’affermazione molto pericolosa.

Io posso aver capito male, se ho capito male io, chiedo scusa al consigliere Bertani (adesso o dopo, più tardi mi dirà dove ho sbagliato visto che tanto staremo qui fino alle sette di questa sera, così come domani, così come non avrebbe voluto la consigliera Piccinini). Se, invece, non ho sbagliato e ho capito bene, lo invito a fare nomi e cognomi perché questa è un’Aula legislativa dove la democrazia rappresentativa ha un valore effettivo e penso che sia giusto e corretto esplicitare in modo chiaro e trasparente le proprie posizioni. E credo si sia commesso un errore, a livello generale (in questi anni, mi assumo quota parte della responsabilità) il dibattito politico in questo paese è stato eccessivamente contraddistinto da una sorta di tolleranza per cui si poteva dire tutto e il contrario di tutto e andava sempre bene tutto. Riconosco che sia stato un errore. D’ora in avanti, per quello che può essere il mio ruolo e il mio contributo, segnalerò con fermezza ogni volta che ravviserò un elemento di allusione del tutto priva di fondamento oppure, se è fondato, chiederò che sia esplicitato perché la calunnia è un venticello (come diceva la famosa opera), io penso che di calunnia in calunnia abbiamo trasformato questo paese in un unico grande coacervo di menzogne.

Forse è ora di ricominciare a ristabilire un po’ di verità, a partire anche dal rapporto di onestà intellettuale che deve contraddistinguere gli interventi e i rapporti reciproci all’interno di un’Assemblea legislativa che rappresenta l’intera Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola al consigliere Caliandro.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Sono abbastanza in difficoltà nel commentare questa vicenda perché pensavo che l’intervento corretto, fatto dal questore Giorgio Pruccoli, in rappresentanza dell’Ufficio di presidenza, fosse sufficiente ad argomentare qual era l’impostazione tecnica (e poi anche politica) che l’Ufficio di presidenza, all’unanimità, aveva deciso di portare avanti, andando oltre una speculazione politica.

Poiché invece si è precipitato il dibattito in una speculazione politica, corre l’obbligo di dare una risposta, che non sia frammentaria, come pure è stato cercato di essere abbozzato. È vero, infatti, che l’Ufficio di presidenza ha voluto chiedere a questo Consiglio se è d’accordo o in disaccordo rispetto al modo in cui i risparmi di una gestione oculata fatta in questi anni possa permettere di fare ulteriori investimenti all’unisono con provvedimenti condivisi, così come illustrati dal consigliere Pruccoli. Ma mai mi sarei aspettato (lo dico con la franchezza che ci vuole in questi casi) che un evento pro futuro (finanziare il sistema radiotelevisivo con una parte dei risparmi) potesse essere interpretato come un comodo accarezzamento da parte dell’ufficio di presidenza di migliori trattamenti nella comunicazione. I soldi di cui parliamo non sono i nostri, non sono quelli che ci togliamo dalle tasche e che diamo ad altri, sono quelli che amministriamo. Di quelli che ci togliamo dalle tasche decidiamo cosa fare, stabiliamo noi se li togliamo o non li togliamo dalle nostre tasche per darli ai partiti, alle associazioni, alle associazioni di volontariato, è una scelta individuale che facciamo con i nostri soldi. Quando gestiamo la cosa pubblica dobbiamo fare le cose in modo tale che ci sia quello strumento.

Garantire un sistema di comunicazione obiettivo, che è in difficoltà in questo momento, non può essere accompagnato a secondi fini perché, se così fosse, avremmo un’idea sudamericana della democrazia.

Credo, lo dico senza nessuna vena polemica, che forse valga la pena che si torni sui propri passi sulle affermazioni forti che sono state fatte, perché credo nella buona fede, capita di dire delle cose eccessive nella vita e su questo si deve ragionare. Se così non fosse, invece, è evidente che l’Ordine dei giornalisti, le testate giornalistiche sarebbero chiamate a dover giustificare ciò che non hanno fatto, lo dico con una battuta: non credo che siamo trattati bene. Mi riferisco all’emiciclo che fa parte dell’Ufficio di presidenza. Non saranno questi 600 mila euro che cambieranno il trattamento, migliore o peggiore, dei partiti che fanno parte dell’Ufficio di presidenza.

Noi abbiamo il dovere di dare un meccanismo di serietà a quello che diciamo e a quello che facciamo e non confondere i piani, non nominiamo il Consiglio di Amministrazione della RAI, non nominiamo i direttori dei telegiornali, non stiamo in quella partita lì, dalla quale ci saremmo aspettati atteggiamenti diversi da chi ci ha fatto la morale filo a ieri, però non ci resta osservare quello che accade ma successivamente commentare. Ma se abbiamo le condizioni, dobbiamo rendere più forte la democrazia di questo paese, garantendo un sistema radiotelevisivo più libero, non accondiscendente, non ne abbiamo bisogno. Spero si possa riflettere su quanto sia stata inopportuna questa considerazione e si possa riflettere anche sull’opportunità di andare avanti nella direzione che, come Partito Democratico, sentiamo di dover sostenere perché proviene da un Ufficio di presidenza che al suo interno ha fatto una scelta che sentiamo di condividere.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Intervengo per fatto personale per rispondere alle parole del consigliere Taruffi che sosteneva che noi vorremmo stare qui fino alle sette di sera. Ripeto ancora una volta quello che ho detto anche in Capigruppo, il problema non è degli orari in senso stretto, il problema è che chiuderemo i lavori giovedì quando la bozza prevedeva di andare ad oltranza e di terminare l’ordine del giorno il che significa discutere le risoluzioni, quindi gli atti di indirizzo e quindi anche la risoluzione che abbiamo depositato sulla fiera, un argomento che dovrebbe interessare il consigliere.

A questo punto io credo che non abbia problemi se sarà chiesto il voto elettronico su tutto l’articolato del bilancio, noi ci staremo, ci staremo fino alla fine e io chiedo addirittura di andare ad oltranza perché ci sono degli atti di indirizzo importanti, oltre la fiera, c’è la risoluzione per i malati di sensibilità chimica multipla, che stanno aspettando le linee di indirizzo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Consigliera, ha esaurito il tempo. So che sta parlando per fatto personale, le chiedo di concludere, che non sia un intervento da dieci minuti come per la discussione generale sul bilancio dell’Assemblea. Prego.

 

PICCININI: C’è anche la risoluzione per i malati di sensibilità chimica multipla che speravo di poter discutere in questa sessione, probabilmente non ci riuscirò. Noi siamo disponibili a rimanere qui fino alla fine e anche oltre.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Sassi, siamo in discussione generale sull’ordine del giorno e sull’oggetto 6740.

Prego, consigliere Sassi.

 

SASSI: Grazie, presidente. Farò un intervento breve, sono intervenuto più volte sul tema del finanziamento all’editoria locale. Il mio pensiero è noto, sono contrario. È un intervento stimolato, come è già successo in passato, dal collega Taruffi al quale ricordo che fu tentato di fare la lista dei cattivi editori e dei cattivi giornali, dando nomi e cognomi e venne battezzata “lista di proscrizione”, ma non è questo il punto. Il punto, anche per agganciarmi a quanto è stato detto dal consigliere questore Pruccoli, è il pluralismo dell’informazione. L’ho detto in altri momenti in quest’Aula, lo ribadisco oggi. Il pluralismo e la libertà non sono sinonimi, altrimenti non si spiega come mai l’Italia abbia un livello così basso a livello internazionale della libertà di stampa, non sono certo io a dirlo, ne prendo atto.

Dire che in Italia c’è una grande libertà di stampa è notoriamente falso, a guardare i report che sono redatti a livello internazionale. I motivi non sta a me dirli, i “colpevoli” (passatemi il termine improprio) non sta a me dichiararli. Io non faccio informazione, molto spesso la subisco, come tutti.

Capisco e concordo sul fatto che ogni lavoratore va tutelato, sempre riferendomi all’interno del consigliere Pruccoli. Ricordo in quest’Aula, nella precedente Legislatura, un consigliere Movimento 5 Stelle, tale De Franceschi, si espresse a favore dei lavoratori in bilico de l’Unità, che erano a rischio di perdere il posto di lavoro, venne anche criticato per quell’intervento da una certa parte dei militanti attivisti del Movimento 5 Stelle, ma fu un intervento assolutamente corretto. Non ci sono lavoratori di serie A o di serie B e vanno tutelati. Come? È da decidere. Non credo che il finanziamento a pioggia o comunque dato senza dei vincoli precisi o comunque non potendo intervenire, come diceva il collega Caliandro, nel CdA delle varie redazioni (perché non è il nostro compito), non è possibile andare a definire le politiche e l’uso di quel denaro. Ecco perché credo che dare finanziamento all’editoria locale, ma all’editoria in generale, non sia la mossa per tutelare né posti di lavoro né libertà di stampa. Ci sono altri strumenti, strumenti che in altri ambiti lavorativi vengono utilizzati, a questo punto bisogna capire se questi lavoratori sono diversi dagli altri per cui bisogna usare un metodo differente da altri ambiti.

Consigliere Caliandro, “i risparmi decidiamo noi come usarli” potrei essere d’accordo con lei, peccato che come ha detto il collega Bertani, questa Assemblea non sta dando alla Giunta un indirizzo per utilizzare questi soldi, ma vengono dati (come detto dal consigliere Pruccoli) perché ci sono politiche già note. A quali si riferisca (vorrei la lista) non è dato saperlo o almeno non è dato discuterne.

Come diceva il collega Caliandro (e mi trova d’accordo), non dovremmo mai entrare nel discorso delle redazioni, dei giornali perché questo garantirebbe la totale imparzialità di quegli organi nel dare informazione, peccato che per anni sia stata fatta dalla politica lottizzazione a livello RAI. Questo è un fatto notorio, non sto dicendo nulla di sconvolgente.

È notorio (mi spiace per il consigliere Pruccoli a cui tanto non piace la democrazia diretta) che abbiamo un Ministero per la democrazia diretta. Vedremo che cosa potrà fare. Ricordo che ci fu sollevazione popolare quando agli italiani venne concesso il diritto di voto.

In quest’Aula si è tanto parlato di guerra, manca solo la guerra punica (l’unica che non si è citata in quest’Aula di questo mandato), fa bene ricordare un po’ di storia. Quando fu dato il voto agli italiani, ci fu una sollevazione, uno sconvolgimento della storia di questo paese. Lo stesso quando fu dato il voto alle donne, ci fu una sollevazione. Un domani ricorderemo una nuova rivoluzione anche per chi osteggiava la democrazia diretta, quando la democrazia rappresentativa sarà un fatto storico. È un mio auspicio, sarò folle, però ritengo che la storia insegni che l’evoluzione dei sistemi democratici siano un fatto che avviene indipendentemente dalla classe dirigente che cerca di gestire i sistemi di partecipazione, che mi trovano molto concorde e in questo senso ribadisco, come poc’anzi detto dal collega Bertani, visto che dobbiamo (detto dal consigliere Caliandro) decidere questi risparmi che vengono dai tagli effettuati, credo che darli alla partecipazione dei cittadini sia migliore che darli a pioggia all’editoria locale.

Non voglio dilungarmi perché sono stato più sollecitato dagli interventi pittoreschi dei colleghi, lo dico con il massimo rispetto, ho sentito delle affermazioni un po’ provocatorie per quanto riguarda la mia posizione e ho ritenuto opportuno fare qualche puntualizzazione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

La parola al consigliere Poli, in discussione generale.

 

POLI: Grazie, presidente. Io non riesco a capire se ho sbagliato luogo, se qualche collega sia caduto dentro al fosso, consigliere Sassi, avrà avuto un viaggio difficile questa mattina per arrivare all’Assemblea legislativa, ma si fa fatica ad ascoltarla, è una fatica ascoltarla per i contenuti, soprattutto, per i principi che lei ha espresso in una teorizzazione che si fa fatica anche a seguire. Io sono stupefatto, sono sorpreso, non dico arrabbiato perché si può ascoltare di tutto, e in quest’Aula abbiamo anche ascoltato di tutto, ma oltre la linea del traguardo in un modo così rischioso per le istituzioni democratiche io credo sia bene non andare. E lei, quando interviene un collega consigliere, può scuotere la testa, in segno di dissenso, ma i sorrisi ironici li può anche lasciare stare.

Non so più se siete colleghi di gruppo con la consigliera Piccinini, vorrei capire a che titolo lei parla, se per i 5 Stelle o per un gruppo autonomo, non l’ho capito bene. Quando avrà la cortesia di dirlo agli altri colleghi, che sono in quest’Aula, la ringraziamo.

Ma non portiamo la discussione che stiamo facendo questa mattina su questo oggetto argomentata in modo molto chiaro dal collega Pruccoli e dagli altri, che sono intervenuti, su un terreno nel quale è molto rischioso portarla. Se pensa che la democrazia rappresentativa possa trovare espressione nei modi che lei ha descritto, collega Sassi, si chieda le ragioni vere per cui lei è in quest’Aula.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Poli.

Ci sono altri interventi in discussione generale?

Apro la dichiarazione di voto congiunta su provvedimento e ordine del giorno, cinque minuti per gruppo.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ringrazio tutti i colleghi che da una discussione un po’ distratta e sonnacchiosa abbiano deciso di intervenire su vari temi che abbiamo suscitato. A me dispiace che, mentre si è tentato fare un po’ di polemica (facendo anche qualche scivolone a gamba tesa direttamente sulle persone, e non mi sembra corretto: su come uno interviene o su come presenta il proprio pensiero, ma ognuno usa lo stile che preferisce), ma sul merito non ho ricevuto risposte. E il merito è: l’Assemblea legislativa dà un indirizzo, non qualcuno concerta perché si fida dell’esecutivo, come è stato detto. Al di là di come la si pensi, se l’editoria va finanziata, se la stampa è libera, se qualche giornale ha un trattamento di favore rispetto a questa maggioranza (a me pare scontato, evidentemente il consigliere Taruffi i giornali non li legge tutte le mattine come li leggo io), questo rimane nella discussione generale e nei pareri di ogni consigliere. Riconosco al consigliere Torri di essere l’unico che è entrato nel merito, ha detto: «Credo nella legge della partecipazione e quindi mi astengo», altri nel merito non ci sono entrati.

Noi dichiariamo il nostro voto favorevole al nostro ordine del giorno e contrario all’atto, messo all’ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliere Sassi, per dichiarazione di voto sono cinque minuti per gruppo, a meno che non ci debba comunicare qualcosa di nuovo.

Prego, consigliere Sassi.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Vorrei fare richiesta di voto elettronico sull’oggetto e sugli allegati.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Sull’oggetto e sull’ordine del giorno, tutti e due.

La parola al consigliere Pruccoli.

 

PRUCCOLI: Vorrei rivolgere un caloroso invito al collega Bertani a non travisare le parole di chi parla in quest’Aula e non mettere in bocca parole che non vengono pronunciate. Quando io dico che una maggioranza mette nella disponibilità (attraverso l’organo assembleare) del bilancio della Giunta una quota di avanzo libero perché evidentemente è consapevole delle politiche di cui necessita questo territorio e questa popolazione, è del tutto evidente me poi si riserva di fare le scelte politiche di destinazione di quella parte di avanzo con la parte che andremo a trattare successivamente, ovvero il bilancio complessivo della Regione con gli emendamenti. Quindi non c’è bisogno di alcun atto di indirizzo perché l’atto di indirizzo è il programma che questa Giunta sta portando avanti e che questa maggioranza condivide. So che può dispiacere, ma noi siamo coesi. Questa maggioranza approva tutto il programma che sta portando avanti la Giunta, il lavoro degli assessorati e del presidente. Dopodiché, nel momento in cui con l’avanzo libero, entra nella disponibilità del bilancio della Regione, entriamo con gli emendamenti (vedrà, collega Bertani, che ce ne sono anche di maggioranza) che puntualmente vanno a destinare l’avanzo libero di amministrazione dell’Assemblea.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pruccoli.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Siamo in dichiarazione di voto, intervengo per ribadire il voto del nostro gruppo. Il consigliere Torri prima ha illustrato la posizione di merito del nostro gruppo e io sono intervenuto, stimolato dalla discussione per precisare un aspetto che non era strettamente inerente alle motivazioni di merito che ha svolto in modo puntuale il consigliere Torri. Noi voteremo l’atto e ci asterremo sul documento per le ragioni che ha esposto il consigliere Torri.

Volevo rassicurare il consigliere Bertani per il fatto che non solo leggo i giornali, leggo la stampa che considero elemento importante per la vita della democrazia, ma mi capita di leggere abbastanza frequentemente anche qualche libro, ragione per la quale forse non potrei ricoprire alcun incarico di governo nell’attuale governo non fosse altro che il sottosegretario ai beni culturali ha beatamente detto che sono tre anni che non legge un libro. Lo volevo rassicurare sia sul fatto che leggo i giornali sia sul fatto che leggo libri e quindi forse inadatto a ricoprire incarichi in questo governo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Il consigliere Pruccoli mi ha messo in bocca una cosa non vera, in commissione ho presentato un emendamento al bilancio della Regione, dicendo che quei 600 mila euro andavano utilizzati in un modo. Mi è stato risposto in commissione che, siccome la Giunta ha ricevuto una lettera da parte dell’Assemblea (e quella lettera è da un tecnico a un tecnico) che invita a utilizzare i fondi in un modo, l’unica maniera che ho per intervenire è presentare un ordine del giorno. Punto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’ordine del giorno 6740/1 (oggetto 6892), a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

3

Contrari

 

26

Astenuti

 

4

 

PRESIDENTE (Soncini): L’ordine del giorno 6740/1 (oggetto 6892) è respinto.

Si proceda alla votazione del partito di deliberazione, oggetto 6740, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione, con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Soncini): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

29

Contrari

 

3

Astenuti

 

1

 

PRESIDENTE (Soncini): La delibera oggetto 6740 è approvata.

 

OGGETTO 6454

Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2017» (89)

(Relazione della commissione, relazione di minoranza e discussione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Siamo all’oggetto 6454, Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2017».

Il relatore della Commissione, consigliere Giuseppe Boschini, ha preannunciato di svolgere la relazione orale; il relatore di minoranza, consigliere Bargi, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Naturalmente c’è il parere favorevole del Collegio regionale dei Revisori dei Conti.

Vi ricordo che la delibera di parificazione della Corte dei Conti è la n. 111 del 13 luglio 2018.

Su questo oggetto i lavori dell’Assemblea sono organizzati con i tempi contingentati, quindi i consiglieri e la Giunta possono intervenire nel rispetto dei tempi complessivi assegnati, così come è descritto nella convocazione della seduta e concordato in Conferenza dei presidenti di gruppo. Tutti li avete ricevuti, quindi li do per letti.

Procediamo con la discussione dell’argomento e do la parola al relatore della Commissione, consigliere Boschini, che ha a disposizione trenta minuti.

Prego, consigliere Boschini, a lei la parola.

 

BOSCHINI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Credo che possiamo anche pensare di avere una relazione più breve dei trenta minuti necessari perché l’oggetto è stato già lungamente presentato e discusso anche in sede di commissione, ma credo sia giusto entrare comunque nel merito e richiamare all’attenzione dell’Aula e di chi ci ascolta gli elementi fondamentali di questo rendiconto 2017 che è anche il fondamento della successiva discussione di assestamento di bilancio, che faremo immediatamente dopo nell’ambito di questa sessione.

Il rendiconto generale ha lo scopo di sintetizzare i risultati della gestione del 2017 e consente di individuare in maniera definitiva le disponibilità finanziarie e patrimoniali dell’ente sulla base delle quali andare ad elaborare le future previsioni e le decisioni che a breve assumeremo già per l’assestamento e la prima variazione del 2018.

Non è soltanto un atto tecnico, è chiaro che è un obbligo istituzionale che deriva anche dall’articolo 68 del nostro Statuto, non è soltanto una mera presa d’atto delle entrate e delle uscite, ma è uno strumento finanziario, vero e proprio, imprescindibile e fondamentale per fare previsioni attendibili in questa fase di assestamento e prima variazione del bilancio.

Come sappiamo, dal primo gennaio 2015 tutti i nostri atti di bilancio sono realizzati nel quadro del decreto legislativo n. 118/2011, Quello che comunemente chiamiamo armonizzazione e quindi il conto del bilancio 2017 è classificato secondo gli articoli 14 e 15 del decreto sull’armonizzazione.

Venendo al merito, per quanto riguarda l’andamento delle entrate, quindi la fotografia finale sulle entrate per l’anno 2017, i risultati sono i seguenti: le previsioni definitive delle entrate di competenza del 2017 sono consolidate a 16.717.000.000 euro, questi 16.700.000.000 escludono gli avanzi di amministrazione e i fondi pluriennali vincolati che non sono tecnicamente registrabili come entrate. Sono accertate, sulla base di questi 16,7 milioni, entrate per 13.193.000.000 euro che corrispondono a quasi il 79 per cento della previsione e si sono realizzate riscossioni per 11.073.000.000 euro che rappresentavano quasi l’84 per cento degli accertamenti. Questo è un dato importante perché ci dice che, a fronte di 13,1 miliardi previsti e da accertare ne sono stati effettivamente riscossi 11,073 ed è un risultato importante perché sappiamo che realizzare tutte le riscossioni rispetto alle entrate accertate, ancora di più a quelle previste, non è semplice. Non è semplice sul fronte tributario, non è semplice dal punto di vista di altri fondi di origine nazionale o sovraregionale; è perciò un risultato che testimonia la bontà della gestione. Rimangono da riscuotere residui attivi: la differenza tra entrate accertate ed entrate effettivamente riscosse 2.120.000.000 euro. Non sono contratti i mutui a copertura del disavanzo derivante da debito autorizzato. Non è stato necessario contrarre il mutuo per finanziare ulteriori spese di investimento e questo significa mettere un tassello importante per la costruzione del bilancio 2018 perché, nel momento in cui non attiviamo i mutui, pur autorizzati, riduciamo complessivamente il costo del servizio del debito, evitiamo di accrescere questo costo, riduciamo l’indebitamento e questo genera delle risorse ulteriori in spesa corrente che poi sono a fondamento delle disponibilità per la costruzione della manovra di assestamento del 2018. I residui attivi, che rimangono dunque a carico della gestione 2017 e che provengono dall’esercizio 2016, anche in alcuni casi da esercizi precedenti, ammontavano a 4,9 miliardi di euro, ne sono stati riscossi 1,8 e quindi abbiamo un lavoro importante di riscossione sui residui attivi risalenti a gestioni precedenti il 2017, che entrano nel rendiconto del 2017.

Per quanto riguarda il fronte delle spese (chiudiamo la parte delle entrate), questo è il secondo anno (2017) di applicazione dei principi dell’armonizzazione. I dati ci dicono che le spese di competenza, le previsioni definitive delle spese di competenza vengono attestate attraverso il nostro rendiconto a 16.733 milioni di euro, il totale degli impegni è stato di 13.041 milioni di euro che corrisponde quasi al 78 per cento delle previsioni e, nel corso dell’esercizio 2017 complessivo sono stati effettuati pagamenti per 10.837 milioni di euro, corrispondenti ad oltre l’83 per cento delle spese impegnate. Anche in questo caso si tratta di un risultato importante, non è banale riuscire ad effettuare realmente quasi 11 miliardi di pagamenti perché sappiamo che devono esserci le condizioni per dare seguito agli impegni e quindi effettuare i pagamenti. In questo modo rimangono da pagare 2,2 miliardi di euro che corrispondono al 16 per cento degli impegni ed è stato fatto un lavoro molto importante sui residui passivi (anche in questo caso) che negli esercizi precedenti al 2016 (o precedenti) ammontavano a 4,8-4,9 miliardi di euro, nel corso del 2016 sono stati ulteriormente eliminati 16 milioni per insussistenza e sono stati pagati (altro dato importante) 2,57 miliardi di euro risalenti ad esercizi precedenti al 2017 (2016 o pregressi) e che vanno a carico della gestione 2017.

Rispetto agli obiettivi di finanza pubblica il discorso è molto breve perché la Regione Emilia-Romagna ha pienamente rispettato le regole fissate per il pareggio di bilancio per l’anno 2017, ivi comprese quelle relative all’utilizzo degli spazi finanziari assegnati, come risulta dalla certificazione inviata il 27 marzo 2018.

Per quanto riguarda l’andamento della cassa, delle anticipazioni del debito, secondo le risultanze del conto reso dal tesoriere regionale, la situazione di cassa, a chiusura dell’esercizio finanziario 2017, quindi in sede di rendiconto, viene sintetizzata in questi termini, il fondo di cassa al 31 dicembre 2016, quindi all’ingresso della gestione 2017 era di 427 milioni di euro, si chiude questo stesso fondo cassa al 31 dicembre 2017 (quindi dopo l’anno di gestione 2017) a 481,9 milioni di euro, quindi con un ulteriore incremento del fondo cassa a dimostrazione che anche l’andamento della liquidità dell’ente è buona. Come dicevo già, sono andate bene le riscossioni a 12,9 miliardi e sono andati bene i pagamenti a 12,8. Non abbiamo fatto ricorso nel corso del 2017 alle anticipazioni di liquidità, che è possibile richiedere al proprio tesoriere e quindi questo significa non attivare i costi relativi a queste anticipazioni.

Alla fine dell’esercizio la consistenza dei mutui e dei prestiti con oneri a carico della Regione è di 574 milioni di euro, per la maggior parte - 566 - sono mutui destinati alla copertura dei servizi della sanità e, per una parte limitatissima – 8 milioni – per il finanziamento di interventi nel trasporto pubblico.

Sulla base di queste risultanze, il risultato di amministrazione, prima dei fondi accantonati e vincolati, evidenzia un valore positivo di oltre 60 milioni di euro.

Di conseguenza il disavanzo e l’addebito autorizzato e non contratto è ridotto con il rendiconto 2017 di 257 milioni di euro. E questo è un dato importante perché costituisce in prospettiva una riduzione non soltanto del nostro debito, ma anche del costo del servizio di questo debito.

Chiudiamo con una nota, che credo sia importante, il rendiconto consente anche di tirare alcune linee di quanto la Regione ha fatto nel corso della gestione del 2017, e possiamo dare come dato da condividere con chi ci ascolta, con la stampa (cui ribadisco il senso della funzione fondamentale e obiettiva che svolge in questa Regione e in questo paese), il dato che possiamo comunicare (e che sintetizza tanti dei valori tecnici che sono contenuti in questo rendiconto) è che la Regione ha speso per ciascun suo cittadino (la spesa effettiva regionale pro capite nel 2017) 2.418 euro. Sono 2.418 euro che abbiamo incassato da varie fonti, non soltanto di tributi e finanza regionale, ma anche di trasferimenti nazionali, a carico anche della fiscalità generale (e altri contributi e trasferimenti non di tipo regionale) che ritornano sui cittadini sotto forma di un investimento di 2.418 euro a testa, che contengono la spesa per la sanità, i contributi, che diamo ai comuni per la viabilità o le province, gli interventi di protezione civile, di rimessa a posto dei ponti, delle strade, i contributi che diamo per i servizi sociali, la non autosufficienza, tutte le cose di cui parliamo e parleremo anche oggi in sede di bilancio.

In termini di spesa corrente, in particolare, sono 2.308 euro per ciascun cittadino, 6,32 euro al giorno che la Regione investe per ogni cittadino come spesa corrente per assicurare tutti i servizi di cui parlavo.

Concludo, il conto economico e patrimoniale, sempre redatto secondo gli schemi dell’armonizzazione (decreto legislativo n. 118) ci consegna un risultato economico dell’esercizio economico positivo di 393,75 milioni di euro e lo stato patrimoniale (a chiusura al 31 dicembre 2017) ci consente di dire che il patrimonio netto aumenta, per effetto del risultato positivo dell’esercizio 2017) e anche dal punto di vista dello stato patrimoniale possiamo consegnare una gestione 2017 che a rendiconto si dimostra positiva, positiva nel soltanto per l’andamento estremamente interessante delle riscossioni e anche dei pagamenti (quindi delle risorse che la Regione riversa sul sistema delle imprese, sul sistema dei fornitori) ma anche per i valori complessivi di salute del nostro bilancio, pur essendo stato il 2017 ancora una volta un anno di sacrifici e di difficoltà per i bilanci degli enti locali e anche degli enti regionali, poter presentare questi risultati positivi, una riduzione ulteriore dell’indebitamento è un elemento di soddisfazione per tutti quelli che ci hanno lavorato, dai livelli politici fino ai livelli tecnici, che ringraziamo come sempre per il lavoro svolto.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Boschini.

La parola al relatore di minoranza, consigliere Stefano Bargi che, a sua volta, ha trenta minuti a disposizione.

Prego, consigliere Bargi.

 

BARGI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Il progetto di legge sul rendiconto 2017 presenta (rispetto agli anni precedenti della gestione della Giunta Bonaccini) un cambio di approccio gestionale. Se prima si è passati tre anni a pagare le situazioni lascate pendenti dalla gestione Errani e si è erosa la cassa liquidità, nell’anno 2017 la Corte dei Conti che ha iniziato a sanzionare le Regioni che ricorrevano in modo troppo spinto alle delibere di accensione mutui per poter apportare maggiori entrate al bilancio, piegare le norme sull’equilibrio o aumentare la spesa.

Tale operazione viene comunque consentita se entro gli esercizi successivi la Regione avesse contratto mutui. Abbiamo sollevato la questione in commissione quando si parlava del bilancio previsionale 2018. Il bilancio 2017 presenta un aumento di circa 55 milioni e, per la prima volta, da quando si è insediata questa Giunta, abbiamo un bilancio con un risultato positivo di gestione di 60 milioni. Continua a perdurare, però, la presenza dei residui in bilancio di 5 miliardi di euro, sia per il lato attivo sia per il lato passivo.

A nostro avviso non è assolutamente nella norma che in bilancio siano presenti residui attivi pluriennali per 3 miliardi. Questo dimostra, da un lato, o una difficoltà o un’incapacità ad incassare o ha l’utilità in bilancio di coprire spese in conto residui passivi effettuati senza copertura. Per il primo anno la Regione mostra anche schemi economici patrimoniali che traghettano verso la nuova normativa, ma ha dimenticato volontariamente (almeno così ci sembra, come si evince dalla pagina 10 del PdL) di iscrivere 57,6 milioni di oneri finanziari, mentre si fa ampiamente riferimento ai 5 milioni di proventi finanziari con il dettaglio.

Dopo questo veloce e breve excursus sui numeri di bilancio, mi sia concesso entrare più nella parte degli obiettivi politici ispiratori del bilancio, che vengono elencati principalmente a pagina 16 del PdL. Al primo punto si fa riferimento al consolidamento e al potenziamento degli interventi sullo stato sociale e sulle politiche di contenimento tariffario. È inutile dire che lo strumento sul quale la Regione verte principalmente rimane il RES sul quale riveliamo diverse criticità, in primis la natura assistenziale di tale strumento e il fatto che andasse a favorire principalmente persone straniere o che arrivano nel nostro paese in stato di povertà e di fatto diventasse una misura più simile a un sistema di accoglienza che non una misura che andasse ad aiutare direttamente i nostri cittadini.

Ricordo i dati dell’anno scorso dove circa il 45 per cento dei fondi destinati al RES andava al 33 per cento dei richiedenti che sono tutti stranieri. Quest’anno abbiamo visto che nelle tabelle, dove si vedono i risultati del RES, è stata esclusa la colonnina dove viene detto quali sono i cittadini e quali sono gli stranieri, evidentemente si è preferito glissare su questi numeri.

Anche sul piano degli interventi di ridistribuzione della ricchezza, che dovrebbe essere lo scopo principale degli enti locali (comuni, province o quello che ne rimane e Regioni) non abbiamo potuto vedere particolari iniziative se non un PdL dell’ultimo minuto con l’assegnazione di piccole somme ai comuni che assolvono agli impegni in maniera molto frammentaria.

Per quanto riguarda l’accelerazione del programma dei fondi strutturali, continuiamo a ricevere segnalazioni e lamentele, continuiamo a riportarle nelle commissioni preposte per quanto riguarda l’accesso ai fondi strutturali da parte delle micro, piccole e medie imprese che hanno un’evidente difficoltà a partecipare a fondi difficili, è difficile partecipare, è difficile produrre spesso il materiale, hanno un tempo dilazionato nel tempo e che si rendono poco attrattivi anche per gli scarsi strumenti messi in campo dalla Regione per andare ad affiancare le aziende verso il substrato principale della nostra economia, ovvero le piccole e medie imprese.

Attendiamo anche di verificare i dati della verifica intermedia di attuazione dei progetti legati a fondi strutturali europei perché anche da questo punto di vista ci risultano diverse difficoltà nella programmazione da parte dei centri di formazione.

Strumenti utili alla ripresa economica. Sulla legge n. 14 avevamo portato emendamenti e avevamo presentato una riforma della legge stessa che vertesse sullo strumento dello sgravio fiscale, preferibile al sistema di ridistribuzione perché, per raccogliere risorse e preparare bandi spesso rende complicato per il tessuto della realtà produttive partecipare, riuscire ad ottenere le risorse, mentre lo strumento dello sgravio va ad abbracciare tutta la realtà che si ritiene, come forze politiche, come governo del territorio, incentivare a crescere.

Si potrebbe ragionare sul tema dei giovani imprenditori e consente di far sì che ne beneficino tutti, a costo zero per l’ente regionale. Non abbiamo visto attivare nemmeno una piccola parte della legge n. 14 che parla di questo tema. Tutte le volte che l’ho sottolineato mi è sempre stato detto: «Non abbiamo ancora pensato di attuare quella parte». C’è poi anche il fronte dell’internazionalizzazione sul quale riteniamo che le risorse ancora oggi siano insufficienti se consideriamo che la crescita del PIL della nostra Regione, di cui spesso si va vanto il presidente Bonaccini per indicare che è la Regione che cresce di più in Italia, che è la Regione nella quale c’è più sviluppo, è fortemente condizionato dall’export, dovremmo spingere in maniera più convinta però anche qui vediamo sempre meno risorse da quando si è insediata l’amministrazione. Ogni anno finiamo per parlarne in sede di bilancio previsionale, con gli assestamenti magari si fa qualcosa in più, come è successo nel 2017, però ancora totalmente insufficiente.

Si parla di crescita, ma se andiamo a vedere i dati 2018 ci mostrano che stiamo lasciando un anno (2017) in cui siamo cresciuti bene, ma in questo momento c’è una leggera frenata. Uno studio sull’industria manifatturiera, realizzato da Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna, Intesa San Paolo riguarda il primo trimestre del 2018, considerando il volume di produzione, è aumentato del 2,7 per cento rispetto all’analogo periodo del 2017 ma con un evidente rallentamento in rapporto al trimestre precedente, quindi alla chiusura del 2017.

Così anche il valore delle vendite, siamo al più 2,8 per cento rispetto alla produzione, ma anche in questo caso in decelerazione rispetto al trimestre precedente (in cui crescevamo di un 4,7 per cento).

Con un incremento del 3,2 per cento il fatturato estero continua ad essere il traino per la crescita del settore manifatturiero della nostra Regione, con un aumento superiore a quello riferito al mercato interno, ma anche qui abbiamo un rallentato più marcato rispetto all’incremento del 5,8 per cento ottenuto nel trimestre di chiusura del 2017. In realtà, se il 2017 ci ha lasciato con una crescita costante, durante tutto l’anno, partiamo nel 2018 con delle frenate. Da qui partiva la nostra esortazione all’utilizzo di strumenti in questo senso, in particolare per quanto riguarda l’internazionalizzazione per poter dare una spinta alla nostra economia per il futuro.

Livello dei servizi di trasporto. Riteniamo che ci siano molte criticità in Regione, in particolare sul territorio modenese, per citare solo un bacino del trasporto pubblico locale su gomma, credo che sia più che noto l’autocombustione dei mezzi pubblici. Da una recente risposta a un’interrogazione, hanno dimostrato come nel nostro territorio, dalla nascita di Seta ad oggi (sette, otto anni) ci sono stati una trentina di casi (non è ancora finito il 2018) di incendio di mezzi contro gli otto, nove degli altri bacini, ovvero Reggio Emilia e Piacenza i quali tra l’altro negli ultimi tre, quattro anni non presentano casi. La Provincia di Modena, invece, ha continuato ad essere flagellata da questo tipo di eventi. ATCM, che era l’azienda di trasporti di Modena era riuscita anche a risanare il bilancio dopo anni di difficoltà, e si è trovata accollata i debiti e il peso della realtà di Piacenza e di Reggio Emilia per poi trovarsi con una dirigenza totalmente composta da membri di Piacenza e Reggio Emilia con queste problematiche legate ai mezzi, ricordo anche l’anno scorso i mezzi nuovi destinati principalmente alla Provincia di Reggio Emilia, lascia pensare che ci sia anche una tendenza a trascurare il bacino modenese.

Modena nel trasporto interno cittadino utilizza gli autobus giallo blu, con i colori che richiamano la città, ce n’è anche uno rosso e bianco di chiara ispirazione reggiana perché i nostri mezzi bruciati non erano più in grado di sostenere il trasporto. Altro episodio interessante, sulla sicurezza dei conducenti e dei cittadini, che utilizzano il servizio, è stato detto che non dovrebbero correre rischi perché, prima di tutto, esce il fumo e quindi la gente fa in tempo ad uscire dall’autobus, giusto per sottolineare a volte la macabra comicità che otteniamo nelle risposte.

Vi è anche il tema di un dispositivo di sicurezza, ovvero un sistema di controllo di marcia treni, che dovrebbe essere disposto sia sui mezzi per quanto riguarda il trasporto ferroviario che sulle rotaie, per poter funzionare e che dovrebbe consentire al mezzo di non fermarsi, come a volte avviene quando ci sono problematiche legate ai passaggi a livello, e di bloccare di fatto il traffico. L’SCMT di fatto è attivo su pochissime parti della rete dei trasporti su ferro della nostra Regione.

Investimenti sul dissesto idrogeologico. La Regione, da quanto possiamo apprendere, è molto lenta nel pagare le opere, non ha ancora effettuato i necessari investimenti per ripristinare e fare manutenzione al degrado delle vie fluviali, dei bacini e dei canali di raccolta delle acque piovane. Noi sottolineiamo da molto tempo come la nostra Regione sia una delle più colpite dai fenomeni di dissesto idrogeologico anche per via della sua conformazione, segnaliamo di dover investire su risorse per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di queste realtà, opere che non abbiamo ancora visto nel 2017 e fatichiamo ancora a vedere nel bilancio previsionale 2018.

Per venire al comparto sanità, il 2017 è stato l’anno segnato dal tema della chiusura dei punti nascita e, in generale, ci viene dire dal depotenziamento dei presidi delle aree più svantaggiate, più complicate della nostra Regione (pensiamo per esempio alla montagna) e, se non abbiamo un’ottica di garantire quei servizi che più di tutti si legano alla quotidianità delle famiglie (per quello che riguarda gli anziani, i minori, i bambini e le nascite), di fatto, andiamo a dare un ulteriore duro colpo a un territorio che dovrebbe essere, invece, aiutato perché è stato detto in un’intervista recente che sulla montagna si interverrà come Regione sugli sgravi fiscali e noi aspettiamo di vedere quando questo avverrà perché non riesco a pensare che un negoziante in montagna possa reggere lo stesso carico fiscale del negoziante in centro città. Se oltre a questo, andiamo ad aggiungere il depotenziamento dei servizi, in particolare di quelli sanitari, è ovvio che noi invece che fare un favore a un territorio che dovremmo tendere a far ripopolare, a far vivere meglio, anche per questioni di dissesto idrogeologico e di problemi legati alla fauna selvatica (dove non c’è l’uomo, si creano problematiche a monte per i corsi dei fiumi o la gestione dei boschi e dell’alberato e a un’espansione della fauna selvatica che ormai imperversa a valle e vicino alle città o alle tangenziali).

Per queste problematiche noi riteniamo che il territorio montano meriterebbe un’attenzione particolare, contraria al togliere servizi altrimenti non faremo altro che tendere a spopolare sempre di più un’area che ha bisogno di mantenere, invece, il nostro presidio.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bargi.

Dopo le relazioni, apro la discussione generale.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Presidente e colleghi, da consigliere di opposizione lascerò trattare sia la requisitoria che il giudizio vero e proprio dai colleghi di maggioranza, preferendo concentrarmi sulla relazione, annessa alla decisione di parifica del rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2017, elaborata dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, ovvero sul documento che, più di ogni altro, fa emergere le deficienze dell’amministrazione dell’ente. Il contingentamento dei tempi mi obbligherà forzatamente a toccare soltanto alcuni dei punti dolenti, sollevati dalla relazione, ma, presidente, non si preoccupi, avrò occasione di tornare anche in seguito sul contenuto di questo documento in modo da poter fornire l’apporto del gruppo, che mi onoro di rappresentare, alla risoluzione dei problemi sollevati.

Innanzitutto mi preme sottolineare come il poco tempo a disposizione per approfondire i vari aspetti della relazione non sia imputabile alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, ma piuttosto ai ritardi con i quali la Regione ha fornito risposta alle richieste istruttorie avanzate. Infatti, la relazione si apre sottolineando: «Anche quest’anno, quindi, si sono riscontrate difficoltà nell’acquisizione delle informazioni richieste, difficoltà che hanno ostacolato il compito della sezione, dati i ristretti tempi assegnati per la predisposizione della relazione di accompagnamento al giudizio di parifica, considerato che non è, di fatto, possibile disporre dei dati finanziari prima del 30 aprile, termine entro il quale il progetto di legge di rendiconto deve essere approvato da parte della Giunta e che il giudizio di parificazione deve intervenire in tempo utile per l’approvazione della legge da parte dell’Assemblea legislativa entro il 31 luglio (pagina 78)». Emblematico è che alla prima generale richiesta istruttoria, avviata con nota n. 811 del 10 aprile 2018, e con termine per la risposta il 10 maggio, la Regione abbia fornito riscontro con nove invii parziali, avvenuti nell’arco temporale dall’11 maggio 2018 al 18 giugno 2018, su tematiche di rilevante interesse, quali quelle riguardanti la gestione del personale, gli elementi istruttori chiesti sono in gran parte pervenuti con quasi un mese di ritardo. Per quanto attiene ai controlli per la ricostruzione a seguito del sisma 2012, gli elementi conoscitivi richiesti sono pervenuti solo il 29 giugno 2018.

Entrando nel merito, intendo soffermarmi su due aspetti che più ancora di altri meritano attenzione perché già posti sotto lente d’ingrandimento lo scorso anno, ovvero l’attribuzione di incarichi professionali e di patrocinio legale, affidati dalla Regione. Quanto agli incarichi legati affidati dalla Regione, la Giunta regionale ha conferito 106 incarichi di patrimonio legale ad Avvocati esterni, nonché 44 incarichi a legali designati e remunerati direttamente dalle compagnie assicurative della Regione, per completezza, si evidenzia che 111 sono stati patrocini e le domiciliazioni trattate dall’ufficio legale interno che, dal mese di luglio 2017, risultava composto da un dirigente dell’avvocatura e da cinque collaboratori avvocati. Nel 2017 la spesa complessiva sostenuta per patrocini legali e domiciliazioni, affidati ad avvocati esterni, è stata pari ad euro 2.559.070. Tale importo comprende acconti di spese legali per la difesa in giudizio e saldi di fasi cautelari di giudizio, euro 507 mila, saldi relativi ad incarichi affidati in anni precedenti, conclusi nel 2017, euro 2.018.000, e spese di domiciliazioni, euro 33 mila. Sono stati, altresì, esaminati quattro incarichi di patrocinio legale, conferiti all’esterno, di quali sono emerse diverse irregolarità.

Evito, per economia di tempo, di riportare nel dettaglio l’esame delle quattro delibere in quanto ripetitivo, ricorrendo più volte gli stessi profili di irregolarità, ovvero l’individuazione dell’avvocato avvenuta da parte degli organi di indirizzo politico e non opera del dirigente competente. Manca del tutto, inoltre, la motivazione in merito alle ragioni sottostanti la scelta degli avvocati e persino il semplice riferimento all’acquisizione dei rispettivi curriculum vitae. Occorre rilevare che è stata omessa la motivazione in merito alla valutazione di congruità, l’accertamento in merito alla riconosciuta particolare importanza della causa sulla base della quale la stessa è stata fatta rientrare in una determinata fascia di valore. Nota a parte merita un caso nel quale addirittura si sfiora il ridicolo arrivando ad affermare che l’affidamento è motivato sulla base della circostanza che uno dei due avvocati affidatari è già stato incaricato con una delibera di Giunta del 2000, quindi di 17 anni fa, ad esprimere parere extragiudiziale o di provvedere alla costituzione dei giudizi di volta in volta instaurati relativi al contenzioso delle gestioni liquidatorie delle soppresse unità sanitarie locali.

Ovviamente la Corte dei Conti sottolinea come un affidamento diretto, per giunta per un periodo di tempo indeterminato, l’incarico basato su una delibera di 17 anni prima, è ovviamente del tutto illegittimo. È utile evidenziare, inoltre, come la concreta individuazione degli avvocati sia stata effettuata da parte degli organi di indirizzo politico e non ad opera del dirigente competente. Ciò non è condivisibile poiché, se è corretto che sia l’organo di indirizzo politico a decidere se agire o resistere in giudizio, la scelta di ricorrere ad un avvocato esterno e la concreta individuazione del professionista devono essere di esclusiva competenza dirigenziale (pagina 56).

L’affermazione successiva: «Si invita la Regione a regolarizzare le relative procedure» non lascia dubbi interpretativi né sull’operato della Regione né in ordine alla valutazione data dalla Corte dei Conti. Proprio come lo scorso anno, la Corte dei Conti arriva a denunciare l’abitudine ormai consolidata di affidare le cause sempre agli stessi legali, mettendo nero su bianco il fatto che non può sottacersi come a tali avvocati associati al medesimo studio legale, nel 2017, siano stati affidati 31 incarichi di patrimonio legale che hanno comportato l’approvazione di preventivi per 600 mila euro, in aperto contrasto con il principio di rotazione. Ciò si legge a pagina 345.

E ancora, è stato affidato un incarico di patrocinio legale esterno a due avvocati ai quali, nel corso del 2017, sono stati affidati 26 incarichi per un importo totale di euro 235 mila. Dalla relazione appare chiaro come la sezione regionale dalla Corte dei Conti giudichi del tutto insufficienti le proposte avanzate dalla Giunta per disciplinare la materia dell’affidamento di incarichi legali delle difese in giudizio. I punti dolenti sono legati alla possibilità di derogare all’utilizzo dell’elenco dei professionisti ai quali affidare l’incarico e dalla mancata previsione di un meccanismo di rotazione degli incarichi.

In ordine alla prima questione, la Corte dei Conti mette nero su bianco che non si condivide, invece, la norma in forza della quale la Regione si riserva di incaricare con atto congruamente motivato avvocati non inseriti in elenco, quando occorra fare ricorso a professionisti in possesso di specializzazioni o competenze particolari, tenuto conto dei curricula dei legali, presenti nell’elenco medesimo (pagina 54). Tale è l’attenzione della sezione sull’argomento che poche righe dopo tale giudizio ha ribadito e rafforzato la possibilità di ricorrere ad avvocati esterni, semplicemente tenendo conto dei curricula dei legali presenti in elenco, consente alla Regione comunque di operare affidamenti al di fuori dell’elenco di avvocati in esso non inseriti, in tal modo vanificando la ragione dell’istituzione dello stesso. Meglio sarebbe consentire tale possibilità solo previa e motivata valutazione di inadeguatezza dei curricula presenti.

In ordine al secondo tema precisa: «Da evidenziare inoltre che nelle premesse, tra i principi che devono sovrintendere all’affidamenti degli incarichi di patrocinio legale, non è menzionato il principio di rotazione, si ritiene che detto principio, più volte enunciato da questa sezione, debba comunque essere rispettato nel porre in essere le procedure di conferimento degli incarichi in argomento». Quanto agli incarichi legati affidati dalle agenzie, la sezione ha, altresì, proceduto ad esaminare gli incarichi di patrocinio legale affidati dalle agenzie della Regione, essi sono stati assegnati in assenza di procedura comparativa, senza la motivazione, relativa alle ragioni sottostanti la scelta dell’affidatario e, soprattutto, in totale contrasto con il principio di rotazione. In proposito, si rileva che, nel corso del 2017, Intercenter ha affidato venti incarichi di patrocinio per un importo totale di 303 mila euro e, come diciannove di essi per un importo di 288 mila euro siano stati assegnati al medesimo legale. Va notato come Intercenter, nel maggio del 2017, abbia istituito un elenco di avvocati, anticipando quanto oggi fatto dalla Giunta regionale, evitando di normare, proprio come nel caso della Giunta, criteri di rotazione di tali incarichi. Ebbene, nella relazione si rileva come la procedura tramite elenchi sia stata utilizzata per sedici volte con conseguente affidamento sempre al medesimo legale.

Del tutto simile alla situazione dell’Agrea che, nel periodo in analisi, ha affidato sedici incarichi di patrocinio per un importo complessivo di 122 mila euro, tutti allo stesso legale. La sezione evidenzia come, all’esito dell’esame degli incarichi di patrocinio legale, affidati dalle agenzie regionali sopramenzionate, ha evidenziato come la principale criticità che è venuta in rilievo è il mancato rispetto del principio di rotazione per il quale valgono le osservazioni già svolte in merito agli incarichi di patrocinio affidati dalla Giunta regionale.

Scontate e lapalissiane le conclusioni: «Per le ragioni sopra esposte questo Collegio ritiene che le determine esaminate relative agli incarichi di patrocinio legale, affidati dall’Intercenter e dall’Agrea, non possono essere considerati conformi alla legge. La sezione stigmatizza, infine, come la Regione, in ordine agli incarichi legali affidati dalle agenzie non ha svolto nell’anno in questione controlli su detta tipologia di incarichi (pagina 56)». Quanto agli incarichi assegnati dalla Giunta, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, nel 2017, ha affidato all’esterno 41 incarichi di cui 15 per collaborazione e 26 di studio, consulenza e ricerca. A seguito della analisi su alcuni specifici incarichi, sono state rilevate diverse criticità, tutte riconducibili all’impossibilità di utilizzare risorse interne e alla dichiarata congruità del compenso, senza che tuttavia siano state motivate le ragioni sottostanti tale giudizio.

L’affidamento di ogni incarico professionale esterno deve essere necessariamente preceduto dall’accertamento volto a rilevare l’impossibilità a svolgerlo da parte delle risorse interne. Secondo la sezione di controllo, è necessario che gli uffici presso i quali si svolge l’accertamento esitino la richiesta in modo dettagliato e conforme alla consolidata giurisprudenza di questa Corte secondo la quale non basta la generica dichiarazione in merito al carico di lavoro ad attestare l’impossibilità a svolgere l’incarico richiesto da parte di una professionalità, dovendo, invece, evidenziare necessariamente il carico specificamente gravante sul soggetto e l’incompatibilità dello stesso con l’espletamento dell’incarico nei tempi richiesti.

Pertanto, non sono da considerarsi idonee le formule ricorrentemente emerse nel corso dell’istruttoria, come le figure professionali (ove presenti) sono ritenute indisponibili in considerazione dei loro carichi di lavoro e dei compiti ad essi assegnati. Da essi in realtà è neanche dato evincere se siano state individuate o meno risorse idonee per professionalità a svolgere l’incarico; sembra, anzi, doversi dedurre che nessun accertamento sia stato effettivamente svolto tanto che viene risposto, ove si presenti: «Sono ritenute indisponibili». Dette dichiarazioni sono tante generiche da potersi probabilmente considerare di mero stile e, così impostate, costituiscono solo un inutile appesantimento burocratico per l’ente, non consentendo in alcun modo, in sede di controllo, di verificare la reale necessità di affidare l’incarico all’esterno (pagina 55).

Quanto alla dirigenza apicale, circa l’esclusione dalla dotazione organica dei direttori regionali, prevista dall’articolo 43, comma 3 bis, della legge regionale n. 43/2001, più volte questa sezione ha censurato nelle relazioni di parifica dei precedenti anni tale disposizione normativa, invitando la Regione, anche sulla base di quanto affermato nella sentenza della Corte Costituzionale n. 257 del 5 ottobre 2016, sulla rilevanza della dotazione organica quale elemento oggi essenziale per l’assetto organizzativo e per la determinazione dei costi del personale, a conformarsi al quadro generico vigente. La Giunta, nella proposta di progetto di legge regionale, di modifica della legge n 43/2001, attualmente incardinata in commissione, prevede nelle disposizioni transitorie la graduale ricomprensione nella dotazione organica della totalità dei contratti in essere a tempo determinato dei direttori generali e dei direttori di agenzia regionale. Questa soluzione, a mio avviso, nasconde semplicemente la volontà di ritardare sine dire l’applicazione della legge.

Fratelli d’Italia aveva già presentato, in sede di bilancio 2018-2020, un emendamento teso a dare applicazione alle previsioni della citata sentenza della Corte Costituzionale, ovviamente l’emendamento fu respinto dalla maggioranza. Sono quindi a preannunciarvi di ripresentare il medesimo testo in sede di revisione della legge n. 43/2001, auspicando che questa ulteriore sollecitazione della Corte dei Conti conduca finalmente la maggioranza a rivedere la propria posizione.

Quanto ai consorzi fitosanitari, la sezione ha riscontrato che il rapporto di incidenza percentuale tra la spesa per il personale e la spesa corrente dei consorzi fitosanitari è aumentata con un mancato rispetto dei limiti di spesa, previsto dalla legge, come si evince da pagina 318.

Quanto all’applicazione contratto di lavoro partecipate, particolare attenzione porremo al processo di fusione Ervet-Aster, soprattutto per quanto attiene alla assunzione del contratto nazionale del settore terziario e commerciale in capo alla società risultante dalla fusione in quanto è da tempo che sottolineiamo l’incongruenza dell’applicazione al personale di Ervet di un contratto di lavoro dei dipendenti, delle imprese creditizie, finanziarie e strumentali.

Quanto alla sanità, la sanità costituisce indubbiamente la provinciale voce del bilancio regionale, occupando oltre l’80 per cento della spesa complessiva. Corre quindi l’obbligo di soffermarsi su questa voce per una veloce disamina destinata ad evidenziare alcune criticità, in primo luogo il bilancio di esercizio 2017 della GSA dimostra una sottostima in fase preventiva sia del valore che dei costi di produzione di quasi 55 milioni.

In secondo luogo, si assiste, nell’esercizio 2017 all’aumento della spesa farmaceutica regionale, con particolare riguardo a quella ospedaliera cresciuta del 10 per cento. In terzo luogo, dalla tavola n. 1714 si evince un incremento della consistenza numerica del personale del servizio sanitario regionale, sia delle unità di personale dipendente (più 641 unità) sia delle unità di personale atipico (più novanta unità) rispetto allo stesso dato del 2016.

È importante evidenziare che, se l’aumento dei dipendenti era stato giustificato già a partire dello scorso anno come frutto di accordo sindacale, che ha portato alla stabilizzazione del precariato, risulta del tutto abnorme la crescita del numero assoluto del personale atipico, che dovrebbe essere quasi azzerato a seguito dell’assorbimento dei precari. Infine, dall’esame dei dati nel 2017 emerge un progressivo aumento nel triennio 2015-2017 per le consulenze e collaborazioni per prestazioni di lavoro sanitarie e sociosanitarie riconducibili a problematiche collegate alla disponibilità di graduatorie concorsuali.

I dati relativi dagli indicatori annuali di tempestività dei pagamenti, il valore positivo indica che le fatture sono state pagate mediamente in ritardo rispetto alla scadenza, mentre il valore negativo indica che le fatture sono state pagate in anticipo, è stabilmente minore di zero per la quasi totalità del servizio sanitario regionale, ad eccezione ASL della Romagna che è 1,79. La Regione ha precisato che, in fase di monitoraggio sull’esercizio 2017, sono stati esaminati 212 verbali relativi ai collegi sindacali delle quattordici aziende sanitarie regionali. Da tale attività sono derivate 28 osservazioni e i rilievi riscontrati hanno riguardato quattro aziende sanitarie, così come indicato nella nota 165 della relazione, le osservazioni, le anomalie rilevate hanno riguardato procedure concorsuali di selezione del personale, rimborso dell’indennità chilometrica personale estraneo all’azienda, procedura di attribuzione di incarico di titolare di struttura semplice in assenza di procedura comparativa, tardiva adozione di atti, modalità di determinazione dei compensi libero professionali e co.co.co in assenza di apposito regolamento aziendale, conferimento di incarichi libero professionali da avvocati esterni per la difesa in giudizio dell’azienda, ricorso alla proroga contrattuale.

Seppure la Regione abbia spiegato di avere invitato le suddette aziende a fornire i relativi chiarimenti, che sono stati successivamente ritenuti esaustivi e che ciò ha permesso di definire positivamente i rilievi stessi, in considerazione della delicatezza dei temi elencati a pagina 396 della relazione di parifica nella nota n. 165, riterrei opportuno che l’assessore ne desse compiutamente notizia in commissione.

Quanto sul fronte degli errori del bilancio regionale, sale a 8 milioni di euro il valore dell’accantonamento per far fronte alla famosa lettera di patronage emessa dalla Regione a garanzia della società Terme di Salsomaggiore e di Tabiano S.p.A. oggi in liquidazione ed ammonta a 14,55 milioni di euro l’esborso 2017 dei contribuenti emiliano-romagnoli per far fronte agli impegni derivanti dall’esercizio creativo di ingegneria finanziaria in derivati, stipulato da una sinistra che, di punto in bianco, si è scoperta capitalista.

Concludo, quanto al ricorso a mutui per investimento, nel 2016 con legge di bilancio previsionale 2016-2018, articolo 7, è stata autorizzata la contrazione di mutuo o emissione di prestiti obbligazionari per l’importo complessivo di 194 milioni di euro per poter finanziare il programma triennale degli investimenti. In relazione si specifica: «Non si tratta pertanto di mutui a pareggio, bensì di previsioni di indebitamento per spese specifiche di investimento, programmate e autorizzate dall’ente nell’ambito della propria capacità di indebitamento». All’epoca non ero ancora consigliere regionale, ma devo dire che desta una certa curiosità una previsione di indebitamento di 194 milioni di euro finalizzati a finanziare il piano triennale di investimento che poi sembrano svanire nel nulla se, come è vero, a pagina 130 è riportato testualmente: «In sede istruttoria è stato chiarito che le spese non sono state effettuate né sono state rinnovate le autorizzazioni negli anni successivi».

Concludendo, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, non sarà che quel mutuo, inutile a metà mandato, ricomparirà misteriosamente nel 2019 per finanziare investimenti alla vigilia della prossima campagna elettorale? Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Tagliaferri.

La parola alla consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Chiedo alcuni chiarimenti sul progetto perché sono poche le criticità, che sono emerse dalla relazione della Corte dei Conti, tra queste relativamente alla gestione della tassa automobilistica, è emerso che, anche a distanza di quattro anni dalla maturazione dell’obbligo, fatta eccezione per gli introiti derivanti dalla rottamazione delle cartelle, ancora non noti all’amministrazione regionale, benché parte dei pagamenti rateali sia stata in realtà effettuata nel corso del 2017, non si è riusciti a riscuotere una parte del tributo dovuto dai possessori di veicoli per un importo di oltre 57 milioni di euro. Se ne deve quindi desumere una scarsa efficacia nell’attuale sistema di riscossione, coattiva. In merito chiedo quali sono le azioni che la Giunta regionale intende attuare per superare questa criticità, tenendo presente che comporta dei mancati introiti consistenti, se parliamo davvero di 57 milioni di euro, che si sarebbero potuti utilizzare per esempio per le tante necessità che incombono sulla nostra comunità regionale sul tema della viabilità.

Non è un’accusa, ma è un sollecito netto a valutare questa criticità per sapere come si intende uscirne. Relativamente agli interessi “sopreite”, la Regione non ha effettuato operazioni di ristrutturazione del debito preesistente. Nel 2017 è continuato l’ammortamento dell’operazione di finanza derivata “interested sopreite” posta in essere nel 2004. L’operazione ha comportato nel 2017 pagamenti complessivi per quasi 15 milioni di euro e nessun flusso a credito a causa del tasso negativo. Detto questo, va precisato che i giudici contabili si sono espressi chiarendo che l’indebitamento in oggetto avviene nel rispetto dei principi dell’integrità del bilancio. Quindi chiedo soltanto se per il futuro si intende intervenire sul tema per trovare soluzioni che possano ristrutturare questo debito.

In merito alla valutazione dei dirigenti, la Corte dei Conti osserva come questa dovrebbe essere correlata al reale, concreto miglioramento funzionale e organizzativo dell’attività amministrativa e gestionale svolta nel periodo di riferimento in relazione anche al miglioramento della qualità dei servizi resi. In particolare, gli obiettivi assegnati non dovranno essere sovrapponibili alle specifiche competenze, attribuite al servizio o all’ufficio, ossia a coincidere con le linee di attività, ma essere qualificanti e concretamente migliorative delle prestazioni rese dell’organizzazione. In tale contesto sarebbe anche auspicabile l’introduzione di elementi di valutazione riferibili agli stakeholders interni e agli stakehdolers esterni e su questo chiedo se la Regione intenda accogliere o meno l’auspicio dei giudici contabili, che facciamo nostro.

In merito alla necessità segnalata dai Revisori dei Conti (e anche dalla Corte dei Conti) che la Regione Emilia-Romagna adotti modalità organizzative e strumenti operativi funzionali all’azione di monitoraggio e controllo, magari opportunamente dotandosi di una struttura stabile, adeguata allo svolgimento del monitoraggio periodico sull’andamento della gestione dei propri enti e società partecipate, anche in considerazione delle finalità previste dalla normativa vigente in ambito di partecipazione societaria, in merito a questa necessità, che viene appunto segnalata da Revisori e da Corte dei Conti se la Regione intenda per il prossimo futuro seguire questo suggerimento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. I colleghi Bargi e Tagliaferri hanno rappresentato ampiamente quello che è il mio pensiero e quelle che sono le mie considerazioni rispetto a questo rendiconto, quindi non mi ripeterò se non soffermandomi su alcuni aspetti che ritengo importanti e degni di essere ulteriormente sottolineati. Giustamente è stato ripreso il giudizio della Corte dei Conti, che certamente è un giudizio affatto politico, è un giudizio tecnico, è un giudizio relativo alle questioni procedurali e bene hanno fatto i colleghi a richiamarlo passo dopo passo proprio per stigmatizzare ulteriormente i comportamenti censurati. Mi permetto di aggiungere (anche se mi ripeterò) una considerazione: la questione delle spese legali dell’ufficio regionale è una questione antica che ha investito questo ente già negli anni precedenti, nei mandati amministrativi precedenti con altri protagonisti a livello politico, ma evidentemente continua a ripetersi. Tra l’altro la sezione della Corte dei Conti sembra salutare con soddisfazione l’introduzione dell’elenco per l’individuazione dei professionisti che la Giunta, con un recente avviso, ha deliberato. Non toccava alla Corte dei Conti fare la puntualizzazione, ma la faccio io: le modalità di individuazione dei professionisti di questo elenco sono state ampiamente criticate dall’Ordine degli Avvocati di Bologna. Non so se l’hanno fatto anche altri Ordini del territorio emiliano romagnolo, ma certamente l’ha fatto l’Ordine degli Avvocati di Bologna, in maniera molto perentoria, in maniera molto netta perché le indicazioni tra i requisiti, richiesti per questo elenco, di fatto, andavano a individuare pochi professionisti su una massa molto ampia, quasi (e queste sono parole mie) a volere arrivare a una stabilizzazione di qualcuno in maniera impropria.

Tornando alle osservazioni della Corte dei Conti, la Corte dei Conti sul punto è netta e arriva a richiamare l’ente a un corretto rispetto delle procedure perché abbiamo un ufficio legale che ha un’importanza, una rilevanza, una professionalità e anche un costo e le motivazioni in base alle quali l’ente può derogare al dovere di rivolgersi alle risorse interne dovrebbero essere ampiamente richiamate, ma, invece, c’è un’ampia censura rispetto a queste modalità perché si fa riferimento a clausole di stile del tutto generiche, che vengono in questo caso denunciate dalla Corte dei Conti. La Corte dei Conti parla anche di una particolare difficoltà nel realizzare gli interventi affidati agli enti locali per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi destinati alla spesa corrente e fa riferimento a una serie di segnalazioni su presunte irregolarità nell’erogazione dei contributi che hanno portato a degli approfondimenti e che in alcuni casi hanno determinato una serie di evidenze nel senso denunciato.

Io credo che sia degna di attenzione questa relazione perché dà una fotografia di come questo ente, rispetto a certe procedure, sia del tutto indifferente.

Questo non può che trovare la mia critica e da questo punto di vista bisognerà prestare non solo attenzione, ma credo che da parte di questa Assemblea dovrebbe esservi una richiesta effettiva di rispetto delle regole da parte dell’ente.

Chiudo, richiamando due aspetti che sono stati accennati nella relazione del consigliere di minoranza nella quale, come ho detto prima, mi rispecchio integralmente, che riguardano alcune problematiche in aree periferiche, che sono quelle che ho maggiormente a cuore. Questo ente continua a non volere risolvere o a far finta di risolvere le problematiche che sono create dall’istituzione dei parchi sul territorio regionale, dall’ingessatura che il territorio subisce a causa della presenza di questi sovrastrutture, che sono i parchi e che creano problemi sia per quanto riguarda l’attività dell’uomo, le attività imprenditoriali, e creano tanti problemi sia per quanto riguarda la gestione della fauna selvatica. Ed è un problema che questo ente di cui si sta cominciando a rendere conto tutte le volte che ci si trova ad affrontare il problema dei risarcimenti, il problema dei danni causati dalla proliferazione, ormai incontrollata e senza alcun controllo da parte di chi, invece, il controllo dovrebbe farlo, Regione in testa visto che la Regione ha assunto in materia faunistica competenze che prima spettavano alle province.

Da ultimo, ma non certamente per importanza, la questione sanitaria nei territori periferici, è chiaro che questo rendiconto è un rendiconto che incentra prevalentemente i propri numeri sul versante della sanità (come per certi aspetti è giusto che sia, visto che è la materia più importante esercitata e svolta dalla Regione), dobbiamo però considerare che la sanità nelle aree più periferiche del territorio regionale è in sofferenza, è in sofferenza a causa della scarsità di servizi, a causa del taglio dei servizi, a causa della soppressione dei servizi, in particolare, ma certamente non in maniera esclusiva, il problema dei punti nascita che, per quanto riguarda il nostro territorio appenninico, è stato completamente lasciato a scelte del tutto aziendali, a scelte del tutto irresponsabili e non a scelte che, invece, andassero nel senso di tutelare la necessità, che hanno anche persone che risiedono in territori più lontani di avere garantito il diritto alla salute.

Visto che ho la fortuna di avere davanti a me l’assessore Donini, insieme ovviamente al presidente Bonaccini, chiudo ricordando che, nonostante gli impegni che la Regione mette in campo, il problema delle infrastrutture continua ad essere un problema quotidiano; le infrastrutture, specie quelle ferroviarie ma non solo (l’assessore Donini saprà che cos’è successo questa mattina, l’ennesimo calvario dei pendolari della ferrovia porrettana), la Regione non può più rimandare un intervento di carattere strutturale. Non nego che vi siano interventi, non disconosco che da parte della Regione vi siano stanziamenti di risorse o anche degli accorgimenti che anche questo assessorato, a differenza di altri, ha voluto portare avanti, anche in un’ottica di discontinuità, ma non è sufficiente perché, con tutta evidenza, nonostante questo impiego di risorse, i problemi rimangono gli stessi.

Bisogna che ci sia uno sforzo diverso, uno sforzo ancora maggiore perché altrimenti è inutile che noi mettiamo a disposizione delle risorse per cercare di evitare lo spopolamento dei territori, di evitare l’abbandono dei borghi, per fare in modo che le opportunità di lavoro possano essere a 360 gradi, se poi non garantiamo i servizi basilari a partire da quelli strutturali, da quelli legati alla mobilità.

Quindi contesto e critico l’insufficienza di questo bilancio di rendiconto e richiamo, per quello che non ho potuto esprimere, le critiche che hanno svolto i miei colleghi in precedenza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Facci.

Do la parola al relatore di maggioranza, Giuseppe Boschini, per la replica.

Prego, consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Se quelle che ho ascoltato sono le obiezioni al rendiconto 2017, sono contento nel senso che mi sembra di avere sentito delle obiezioni che, a fronte di un rendiconto che abbiamo detto di 16 miliardi, vanno a focalizzare aspetti quantitativamente molto marginali e legati a dei punti molto specifici. Per differenza possiamo dire che, se i problemi sono questi, tutto il resto va bene. Devo dire che la Corte dei Conti dà un giudizio lusinghiero del nostro rendiconto 2017. Nel merito volevo soltanto osservare che, per quello che riguarda le riscossioni della tassa automobilistica, quel valore richiamato di circa 57 milioni vale circa il 10 per cento della riscossione, noi sappiamo che ci sono comuni che tribolano sulle multe (per stare in termini automobilistici) a riscuotere il 50 per cento e noi abbiamo riscosso il 90. E faccio presente che, proprio nel giudizio di parifica della Corte dei Conti, si richiama che i problemi di riscossione del pregresso sono legati al funzionamento di ex Equitalia, ora Agenzia Entrate e Riscossione che ha il compito di riscuotere e che lo fa in un quadro normativo in cui l’iscrizione ipotecaria si può fare soltanto per debiti superiori ai 20 mila euro, non si può pignorare l’unico immobile, non si può fare alcun tipo di espropriazione immobiliare, se non per debiti superiori ai 120 mila euro. Come sappiamo, giustamente ci sono forti limiti alla pignorabilità di beni strumentali e addirittura non si possono toccare gli stipendi. Se adesso chi è al governo nazionale vuole rendere più facile il lavoro di ex Equitalia, Agenzia Entrate e Riscossione, abbassando le soglie (il valore del bollo auto) e rendere quindi pignorabili da chi deve riscuotere anche questi piccoli valori, sicuramente riusciremmo a fare meglio di quella cifra e riscuotere anche il 10 per cento che manca.

Per il resto, se il problema sono incarichi per i patrocini legali, sono contento se tutto il problema è questo, collega Tagliaferri, non soltanto perché è un importo di 600 mila euro su 16 miliardi, ma soprattutto perché il problema riguarda come viene documentata l’impossibilità di utilizzare le risorse interne. Allora viene detto: «Non basta che lo dichiarate, come avete fatto correttamente, dovete anche documentarlo con una analisi dei carichi di lavoro» e sono sicuro che per il futuro, per quanto non sia facile fare puntualmente tutte queste analisi, senz’altro la Regione provvederà, dando ascolto ai richiami della Corte.

Infine, mi si permetta, collega Tagliaferri, dire che non siamo contenti perché abbiamo ridotto i mutui (quindi che spendiamo anche meno dal punto di vista del servizio del debito a questi mutui, degli interessi che dobbiamo pagare) perché poi andiamo a pensare che i mutui li aumenteremo l’anno prossimo, quando avremo bisogno di più soldi per le elezioni, risulta complicato seguire il filo logico di questo ragionamento perché mi accontenterei di essere contento che abbiamo gestito bene, abbiamo ridotto i mutui, spendiamo meno per il servizio del debito di questi mutui. Andare a fare il giudizio delle intenzioni che riduciamo i mutui per avere la possibilità di stracaricare in futuro, mi permetta, se il dibattito è questo, ribadisco che sono estremamente contento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Boschini.

Se il relatore di minoranza, Stefano Bargi, non intende replicare, a questo punto do la parola al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente. Mi limito a due, tre considerazioni e poi Emma Petitti risponderà nel merito alle diverse richieste, sollecitazioni, critiche e chiarimenti. Mi pare Boschini (che ha spiegato meglio di come avrei potuto fare io in pochi minuti) ha delineato la cornice nella quale noi stiamo discutendo. Ero presente la mattina della consegna del giudizio di parifica, sono intervenuto, io ero lusingato che dalla Corte è venuto: un giudizio positivo, estremamente positivo, che riconosce a questa Regione (stiamo alle questioni sostanziali e non marginali che, per quanto mi riguarda, quelle marginali sono sempre importanti) e intervenendo in chiusura, dopo le varie relazioni di quella mattina, ho ringraziato la Corte perché noi ogni critica e sollecitazione cerchiamo l’anno dopo di corrispondere risolvendola o andando a dare una risposta la più possibile positiva, laddove riteniamo sia peraltro giusta e corretta.

Un avanzo di quasi 150 milioni, una riduzione del debito di circa 150 milioni in tre anni, abbiamo uno dei debiti più bassi tra le Regioni italiane. Stiamo parlando di quel popò di miliardi di euro che compongono un bilancio, abbiamo tagliato le spese del 90 per cento degli incarichi esterni, una ristrutturazione della macchina, la riduzione dei costi della politica, se un giorno mi portate quante Regioni hanno fatto quello che abbiamo fatto noi tre anni, mi metto a discutere e ricorderete, lo dissi allora: «Vedremo quanti lo faranno», siccome ci fu chi disse: «Vedrete che lo faranno tutti». Vedremo quanti l’hanno fatto. Sono passati da quella prima legge del marzo 2015 oltre tre anni, discutiamo pure.

Non abbiamo mai aumentato le tasse e non le aumenteremo mai fino a fine Legislatura e, nonostante questo (a proposito di come si gestisce un bilancio pubblico) quest’anno abbiamo introdotto il reddito di solidarietà, 33 milioni di euro di entrate in meno dalle casse della Regione perché escono, abbiamo fatto l’operazione pendolari e faremo l’operazione super ticket dal primo gennaio 2019 e sono altri 35 milioni di euro che il prossimo anno non entreranno nelle casse della Regione. Ma secondo voi come si fa a fare quelle operazioni lì? Riducendo il debito? Si governa la Regione in maniera equilibrata. Si sono combattuti eventuali sprechi, si sono tagliati i costi della politica, si è ristrutturata la macchina regionale, andate a vedere i giudizi sulla sanità, che vengono anche dalla Corte dei Conti!

Non abbiamo una sola azienda in squilibrio di conti e di bilancio. Abbiamo assunto 5 mila nuove persone, tutte con contratti a tempo indeterminato, a proposito di come si combatte la precarietà non negli slogan ma nelle azioni concrete.

Perdonatemi, ma se ci possiamo permettere manovre e misure sulle quali si può non essere d’accordo (si chiama democrazia) ma non si può oggettivamente non riconoscere che, se le possiamo permettere, continuando a ridurre il debito e non aumentando le tasse, vuol dire che qui a fare di conto non siamo non bravi, ma siamo molto bravi e, se non lo riconoscete, vuol dire che, a proposito di bilancio, c’è qualcosa che non si riesce leggere.

Io voglio ringraziare i dirigenti di questa Regione, la macchina che ogni giorno lavora sul tema del bilancio perché, se siamo potuti arrivare a quel giudizio di parifica, è grazie alle sollecitazioni della stessa Corte dei Conti, alle sollecitazioni delle opposizioni e della maggioranza, ma credo che non sia possibile non riconoscere una gestione talmente equilibrata e che ha saputo, senza aumentare le entrate da un punto di vista coercitivo sulle tasse dei cittadini, andare addirittura a parità e a qualità e potenziando i servizi, altro che riducendoli, a garantire che noi potessimo fare misure e manovre che andranno a restituire ai ceti, in particolare medio – bassi, diciamocelo, visto che nel super ticket terremo la quarta fascia, una ridistribuzione di risorse che, mi auguro, vadano un pochino a colmare il problema gigantesco che ha vissuto questo paese e anche questa Regione, che non è stato l’export, che ha continuato ad andare alla grande negli anni della crisi, ma soprattutto il blocco dei consumi interni e, ridistribuendo sui ceti medi e più bassi, confidiamo e ci auguriamo che, lasciando decine di milioni di euro nelle tasche dei cittadini, questi possano vedere un piccolo o medio aumento anche dei consumi.

Più in generale, complessivamente nella gestione dell’Ente e, dicevo, nei risultati. Ho letto in quel giudizio un giudizio di grande conforto, che se addirittura va a toccare alcuni difetti che abbiamo avuto, cose che dovremo migliorare (le avete citati e ci siamo presi l’impegno per farlo), credo ci dia una mano ad intervenire su questioni che non sono la sostanza del bilancio della Regione, ma sono questioni che a margine possono addirittura migliorare le performance di questa Regione.

Concludo, dentro a questo quadro io mi auguro che sugli investimenti e il tema infrastrutturale ci darete una mano il più possibile a fare in modo che non si blocchino gli investimenti che sono previsti. Ci è stato sollecitato (lo prendo come un elemento di pungolo positivo dal Movimento 5 Stelle) di mettere in atto il tema delle ciclovie. Siccome sono risorse sbloccate dal governo precedente, dal ministro Delrio, noi non solo vorremmo procedere velocemente (è a verbale, registrato), intervenendo a nome di tutte le Regioni italiane il 12 di questo mese, davanti alla presenza del sottosegretario Dell’Orco ho chiesto che il governo, quando potrà, verifichi possibili nuovi stanziamenti perché noi chiediamo insieme altre Regioni, e anche questa Regione, l’inserimento di altre ciclovie dentro al programma del governo italiano. Non solo quelle che abbiamo già richiesto e peraltro siamo capofila di quegli interventi, ma abbiamo chiesto di aggiungerne ulteriori perché crediamo e siamo convinti che sia giusto che il governo investa sempre di più su tutto ciò che è alternativo all’uso del mezzo privato, della gomma o meno.

Dopodiché ci sono infrastrutture che noi non possiamo bloccare, interventi anche minori che non possiamo non potenziare. Ieri avete visto l’espressione di tutto il patto per il lavoro, tutte le forze sociali di questa Regione hanno chiesto al governo di non fermare le opere che gli enti locali e tutte le parti sociali hanno ritenuto e ritengono indispensabili. Io rispetto qualsiasi opinione, sarebbe corretto ogni tanto vedere una risposta. Chiedete ai sindaci di questa Regione quanto il sottoscritto e la sua Giunta ci rimettono a rispondere quando vengono cercato o viene scritto loro o vengono chiamati. Mi auguro che anche da parte di tutti i ministri di questo governo ci sia la stessa velocità e sollecitudine perché siamo un’istituzione, non siamo una parte e meritiamo rispetto. Non sto facendo una critica generica al governo perché con il governo, come Presidente della Regione Emilia-Romagna e Presidente della Conferenza, voglio fare tutti gli accordi possibili a vantaggio degli emiliano romagnoli e dunque a vantaggio anche del paese. Se ci chiedete di accelerare su una parte, visto che il ministro Toninelli fa parte del vostro Movimento, scrivetegli e telefonategli anche voi che educazione istituzionale che, dopo un mese, almeno una e-mail di risposta il presidente di questa Regione a nome vostro vorrebbe riceverla, peraltro non per aver detto nulla se non chiedere un incontro.

Da ultimo, è chiaro che quel bilancio, quel giudizio, al netto delle giuste e legittime critiche o apprezzamenti, potrà vedere un suo sviluppo ulteriore, ne discuteremo domani, sul tema della richiesta di autonomia. Mi fermo qui, ne discuteremo noi, è evidente che confidiamo parecchio nella possibilità di ottenere la cosiddetta autonomia differenziata perché li ho indicati io, intervenendo quella mattina, quali sono gli ambiti nei quali, rispetto ad alcune criticità, potendo gestire noi in autonomia una parte di risorse che oggi spende lo stato, potremmo secondo me far volare ancora di più questa Regione.

Ad ogni sollecitazione, richiesta e critica proveremo a rispondere in maniera positiva, (ho citato anche io quella mattina – le dirà adesso Emma – alcune questioni che riconosciamo essere in ritardo e dovremo migliorare), ma vorrei farvi riflettere sul fatto che quel giudizio (leggetelo tutto dalla prima all’ultima riga) è un giudizio molto confortante e ci dà ragione sul fatto che, al netto delle scelte che sono tutte opinabili, l’indirizzo che demmo quando ci presentammo dicendo che avremmo voluto ridurre i costi, non aumentare le tasse, aumentare gli investimenti, ridurre la disoccupazione, fare in modo che avremmo restituito persino attraverso un bilancio virtuoso alle fasce sociali medie e a quelle più basse, mi pare proprio che questo stia accadendo.

Si può non essere d’accordo sulle scelte, ma credo si faccia fatica a dire che questo non sta come indirizzo succedendo, grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, presidente Bonaccini.

La parola per le conclusioni della Giunta all’assessore Petitti.

Prego, assessore Petitti.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente. Alcune considerazioni nel merito della discussione di questo rendiconto della gestione del bilancio del 2017. Un percorso sicuramente molto impegnativo, io di questo voglio ringraziare anche per il lavoro svolto le commissioni e l’Assemblea perché, dopo la nostra approvazione in Giunta al 30 aprile, c’è stato un lavoro di condivisione importante e che credo abbia permesso di entrare nel merito anche delle questioni su cui si è discusso questa mattina e che ha permesso (questo voglio sottolinearlo in maniera molto chiara) alla Corte dei Conti di esprimere nel giudizio di parifica del 13 luglio un giudizio positivo su tutta l’attività istruttoria realizzata dalla nostra Regione. Un’istruttoria ad ampio raggio perché si è svolta anche in settimane di confronto con la sezione della Corte attraverso quel principio del contraddittorio che ci ha chiesto la stessa Corte e che ci ha permesso di avere elementi precisi su quello che è stato svolto. E ci ha permesso di realizzare delle scelte politiche che abbiamo realizzato con la legge di bilancio del 2017 fino al 2019, scelte che noi rivendichiamo con grande forza perché il tema dell’invarianza della pressione fiscale, il tema (come ricordava il presidente Bonaccini) del contenimento delle spese di funzionamento di questa Regione, che ogni anno ci ha permesso di ricavare nuove risorse da investire poi in politiche attive. La stessa accelerazione di tutti i programmi di cofinanziamento, realizzati con i fondi strutturali, siamo la Regione italiana che ha utilizzato e sta utilizzando in maniera più celere le risorse europee e l’accompagnamento a tutta quella fase di riorganizzazione territoriale con risorse precise, puntuali date ai nostri enti locali e alle nostre province oltre che, sulle funzioni fondamentali, voglio ricordare sulle politiche attive per il lavoro che ci ha permesso di intervenire con il nostro bilancio su tutte le attività legate ai centri per l’impiego. Soprattutto interventi finalizzati allo stato sociale, finalizzati a migliorare le nostre prestazioni in ambito sanitario, anche questo è stato riconosciuto in maniera molto chiara e precisa dalla Corte, e l’incremento, che abbiamo, raddoppiando le risorse, sul welfare, l’incremento che abbiamo messo per le famiglie in situazioni di grave difficoltà attraverso l’istituzione per la prima volta del reddito di solidarietà. E poi le misure che sappiamo, legate agli investimenti, sia per quanto riguarda la materia ambientale sia per quanto riguarda tutto il tema delle infrastrutture, ma soprattutto a garanzia, oltre che della qualità dello stato di buona salute, la Corte dei Conti certifica l’assenza di ogni irregolarità legata agli equilibri economico – finanziari, la verifica fondamentale che, da alcuni anni, obbliga i bilanci pubblici ai patti di stabilità e il rispetto in materia di indebitamento.

Un altro aspetto, che tengo a sottolineare, è l’impegno della Regione in questi anni a realizzare i patti di solidarietà territoriali. Noi siamo solo nel 2017 garantito 30 milioni di euro agli enti locali, risorse fondamentali per investimenti e per interventi territoriali che altrimenti non sarebbe stato possibile realizzare dai nostri comuni. E poi noi sappiamo che c’è stato un lavoro fondamentale, legato anche al risparmio, all’attività e alle economie che sono state realizzate sul fronte organizzativo. Parliamo di risorse, che abbiamo potuto ricavare attraverso la nostra agenzia regionale unica per gli acquisti, Intercenter, soltanto nel 2017 447 milioni e 445 milioni risparmiati in tutto il triennio passato e di questi 347 sono proprio nel comparto della sanità, è evidente che parte di tali risparmi si sono potuti impiegare anche per esempio per l’abolizione dei super ticket. Una e tante altre misure realizzate proprio per avere economie che poi abbiamo messo su scelte politiche forti e realizzate.

Voglio entrare nel merito di alcune questioni che venivano poste dai consiglieri: per esempio sul tema della gestione del personale. Anche sugli aspetti gestionali, compreso il tema del personale e degli incarichi, c’è stato un giudizio positivo da parte della Corte perché la Corte dà atto del percorso che è stato avviato con la modifica della legge n. 43, la legge che riguarda la gestione del nostro personale, in particolare voi sapete che abbiamo già approvato un progetto di legge che prevede di ricomprendere nella dotazione organica della Regione tutta una serie di dirigenti che, legati alla cessazione della totalità dei contratti in essere, potranno essere stabilizzati, ma soprattutto c’è stato un lavoro fondamentale legato alla nostra riorganizzazione che ci ha permesso di ridurre il numero dei direttori generali, creando economie e abbiamo, sotto il profilo della spesa del personale, rispettato anche tutti quei vincoli legati a quello che è il quadro normativo nazionale e, attraverso una programmazione mirata dei nostri fabbisogni, abbiamo finalizzato un piano preciso legato all’assunzione di nuovo personale. Il tema importante delle stabilizzazioni che ci ha permesso di mettere in campo e di assumere nuovo personale.

Anche sul riferimento specifico agli incarichi professionali c’è una nota che noi abbiamo osservato anche nel lavoro, che stiamo facendo e rispetto alla quale anche negli interventi che faremo verrà rispettata. Nella relazione della Corte, altro aspetto fondamentale, si dà atto della positiva revisione della nostra disciplina dei controlli interni, una disciplina che avevamo avviato (ne abbiamo parlato anche in Assemblea) già nel 2016 e che poi è stata introdotta nell’ordinamento regionale del 2017, ma soprattutto si riconosce quel lavoro, che abbiamo approvato nel settembre del 2017 e che quest’anno stiamo attuando sulla riorganizzazione di tutte le nostre società partecipate.

Voi sapete che la scelta fondamentale, legata alla riorganizzazione delle nostre società partecipate, va incontro ad un progetto strategico, ben preciso, quindi non soltanto di riorganizzazione gestionale delle nostre partecipate, ma con l’obiettivo di rispondere in maniera più efficace e più efficiente alle nostre politiche regionali in materia di valorizzazione territoriale e digitale, ma tutto questo ci ha permesso e ci permetterà anche di avere nuove economie da mettere a disposizione delle politiche del nostro bilancio. Quindi anche il fatto che sia stato riconosciuto dalla stessa Corte il processo di riorganizzazione delle partecipate come modello positivo rispetto a quello che è anche il processo di controllo analogo delle nostre società in house penso sia giusto sottolinearlo. Ho chiesto dalla consigliera Gibertoni qual è la nostra intenzione rispetto al tema dei SUAP, quindi allo scambio di tasso da variabile a fisso. Noi stiamo facendo come Regione un monitoraggio e ci saranno anche le condizioni di valutare nei prossimi mesi modifiche al derivato, quindi la situazione ci è molto chiara e come Regione stiamo monitorando questo passaggio. Oltre al tema delle società partecipate rispetto alle quali si chiedevano chiarimenti al riguardo, noi pensiamo che uno degli aspetti fondamentali legato al processo di riorganizzazione delle società in house sia stato anche il grande coinvolgimento (anche questo ricordato in sede di parifica) delle organizzazioni sindacali. Voi sapete che tutto il processo di riorganizzazione ha coinvolto le forze sociali proprio garantendo il presidio dell’occupazione dei lavoratori, e anche questo è stato un elemento di valore della nostra scelta politica.

Tutto questo ha trovato (proprio per la valenza che ha la spesa sanitaria nel nostro bilancio) una parte di grande importanza legata alla gestione delle risorse del sistema sanitario regionale. Da questo punto di vista è stato ricordato con grande forza nella relazione fatta dalla Corte che si è raggiunto il pareggio del bilancio di tutta la spesa sanitaria regionale, che c’è stata un’attuazione di tutta la programmazione messa in campo e che tutto questo ci ha permesso anche di dare una risposta molto efficace ed efficiente in termini di prevenzione e di cura a quelli che sono i servizi messi a disposizione dei nostri cittadini.

Io credo che, andando nel merito del giudizio di parifica ma anche la valutazione che abbiamo fatto in sede di commissione e in parte anche qui oggi in Aula, noi possiamo riconoscere che questa gestione finanziaria, che è il risultato di un lavoro importante che fa la macchina amministrativa, i nostri dipendenti, la direzione bilancio, è anche il frutto di una fortissima condivisione che stiamo portando avanti insieme alle forze sociali e alle forze economiche. Ogni scelta, legata alle spese di bilancio e alle politiche messe in campo è condivisa con loro. E gli aspetti organizzativi e amministrativi, che sono alla base di questo rendiconto, ne sono la prova. Grazie a queste scelte abbiamo potuto dare, con il bilancio di questi anni, risposte fondamentali al governo territoriale. Credo che come Giunta sia importante rivendicare i risultati: il tema degli enti locali e delle risposte che quotidianamente i nostri amministratori necessitano di dare ai cittadini credo che sia una delle priorità su cui abbiamo investito maggiormente in questi anni.

Ringrazio per la collaborazione in questo lavoro (un lavoro partito a gennaio di quest’anno) tutta l’Assemblea legislativa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Petitti.

Si riprenderà nel pomeriggio alle 14 con lo svolgimento delle interpellanze e successivamente l’esame degli articoli del rendiconto. Chiudo la seduta.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,05

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Patrizio BIANCHI, Sergio VENTURI, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e i consiglieri Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI e Raffaella SENSOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 6892 “Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 6740 Proposta recante: "Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2018-2019-2020". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini”

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 3

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 4

Michele FACCI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

OGGETTO 6740 “Delibera: "Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2018-2019-2020". (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 28 giugno 2018, n. 61).” (171)

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 3

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Astenuti: 1

Michele FACCI.

 

Non votanti: 1

Ottavia SONCINI.

 

Assenti: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere:

 

6826 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: "Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali". (13 07 18) A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi, Alleva

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

6819 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la sanità pubblica e quella privata, con particolare riferimento alla situazione esistente in Romagna. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6820 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esclusione dei Comuni con meno di 50.000 abitanti dall'accesso al "Fondo per l'affitto". A firma del Consigliere: Fabbri

6821 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'impianto energetico a biomasse di Finale Emilia (MO). A firma del Consigliere: Alleva

6822 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare l'area archeologica di Villa Clelia, a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6823 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti gli investimenti relativi alla realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena, con particolare riferimento alla riduzione dei posti letto. A firma del Consigliere: Pompignoli

6824 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte a problematiche e morie di pesci relative alla rete fognaria di Bomporto. A firma del Consigliere: Gibertoni

6825 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la massima copertura della rete Internet sul territorio tramite banda ultra larga. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6828 - Interrogazione a risposta scritta circa la revisione del "Piano di riorganizzazione e sviluppo della sanità di Piacenza". A firma della Consigliera: Gibertoni

6829 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per dare attuazione alle norme previste per contrastare i maltrattamenti e gli abusi sull'infanzia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6830 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'applicazione della normativa inerente i trattamenti di quiescenza di soggetti operanti nel comparto difesa. A firma del Consigliere: Galli

6831 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle criticità ed alle problematiche relative alla sanità romagnola, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ravenna. A firma del Consigliere: Bagnari

6832 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevedere l'inserimento, nei bandi di accesso alle scuole di specializzazione medica, alcune restrizioni. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6833 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la soppressione della centrale ENEL nel territorio dell'Alta Valle del Reno. A firma del Consigliere: Facci

6834 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'appalto del Trasporto Pubblico Locale nel 2019, con particolare riferimento alle situazioni esistenti a Modena, Reggio Emilia e Piacenza. A firma del Consigliere: Bargi

6835 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa questioni riguardanti il progetto regionale "Mi Muovo in bici" e la "Carta unica di pagamento della mobilità regionale". A firma del Consigliere: Facci

6836 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'erogazione di prestazioni sanitarie ad immigrati senza permesso di soggiorno, ed i relativi costi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6837 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Festival di Sant'Arcangelo, i suoi contenuti ed i relativi finanziamenti. A firma del Consigliere: Galli

6838 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'attività libero-professionale intramoenia dei medici appartenenti al Servizio Sanitario Regionale. A firma del Consigliere: Piccinini

6839 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire ed evitare versamenti di liquami in mare, con particolare riferimento alla situazione riguardante il torrente Bevano. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

6840 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la L.R. n. 3 del 2010, le modalità applicative della stessa ed i relativi progetti e finanziamenti in materia di processi partecipativi. A firma del Consigliere: Bertani

6842 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la costruzione di una centrale a biomasse nel Comune di Villa Minozzo (RE). A firma della Consigliera: Gibertoni

6844 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti la chiusura, dal mese di giugno, dell’Ambulatorio di Chirurgia Oculistica presso l’Ospedale di Vergato. A firma del Consigliere: Galli

6845 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa questioni e procedure riguardanti il Piano Faunistico Venatorio, con particolare riferimento al Parco dei Gessi di Bologna ed al controllo dei cinghiali. A firma del Consigliere: Facci

6846 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della zanzara tigre, con particolare riferimento al territorio imolese ed alla relativa AUSL. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6847 - Interrogazione a risposta scritta circa l’estensione dei confini del Parco delle Foreste Casentinesi al centro abitato del Comune di Bagno di Romagna ed alle relative terme. A firma del Consigliere: Galli

6848 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza della popolazione abitante a Codigoro, dove si è sviluppato l'incendio, presso una azienda, di una catasta di legnami. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri

6849 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare problematiche riguardanti protesi installate nell'anca, con particolare riferimento alla situazione esistente nella provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

6851 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e questioni riguardanti ARPAE e le funzioni delegate ad AIPO. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6852 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti la presenza di insediamenti abusivi nell’area ex Manifattura Tabacchi, ove verrà posta la sede del Tecnopolo di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6853 - Interrogazione a risposta scritta circa le tempistiche e le modalità di conclusione del processo di integrazione metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6854 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere la situazione di degrado riguardante un parco di Cesena, posto in prossimità di uffici ed ambulatori della AUSL della Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

6855 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la cittadinanza a seguito dell’incendio di legnami verificatosi presso un’azienda di Codigoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6856 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto regionale “Viva l’Amore”, i relativi costi e le preoccupazioni manifestate dalle famiglie in merito a tale iniziativa. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6857 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire la fruizione dell’integrazione tariffaria ad abbonati relativamente al progetto “Mi muovo anche in città”. A firma del Consigliere: Torri

6858 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti una convenzione stipulata dall’AUSL di Parma per l’espletamento del servizio di soccorso medicalizzato nell’ambito dell’attività di emergenza territoriale 118. A firma del Consigliere: Galli

6859 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la cittadinanza, a seguito delle analisi svolte da ARPAE, dalle conseguenze dell’incendio verificatosi in uno stabilimento sito nel Comune di Codigoro. A firma del Consigliere: Bertani

6860 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare, anche a seguito dell’aumento estivo della relativa utenza, per far fronte a criticità riguardanti l’Ospedale del Delta a Lagosanto. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

6861 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di ricezione della terapia anticoagulante attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6862 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevedere, nel casello autostradale di Sasso Marconi, la dotazione di sistemi di pagamento del pedaggio ordinariamente installata negli altri caselli. A firma del Consigliere: Taruffi

6864 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la normativa regionale sul concorso alla copertura del costo dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari. A firma della Consigliera: Gibertoni

6865 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mettere in sicurezza il fiume Ravone, con particolare riferimento al cedimento di una gabbionata spondale. A firma del Consigliere: Galli

6866 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per iniziare, nelle strutture del Servizio Sanitario Regionale, la sperimentazione relativa a modalità di trattamento e sterilizzazione on-site dei rifiuti sanitari. A firma del Consigliere: Bertani

6868 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare relativamente alla Partecipanza Agraria di Cento. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6869 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti le funzioni delle farmacie in reperibilità ed i relativi accessi. A firma del Consigliere: Paruolo

6870 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il progetto “Montefeltro Vedute Rinascimentali”, con particolare riferimento al “Balcone di Tausano/Monte Gregorio”. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

6871 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per salvaguardare il ruolo della fiera di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi

6872 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le visite relative al settore della Pneumologia presso l’AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6873 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il processo di impoverimento delle aree montane regionali, con particolare riferimento all’erogazione di contributi relativi agli eventi alluvionali verificatisi nel settembre 2015. A firma del Consigliere: Bertani

6874 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le carenze di organico presenti nell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Appennino Bolognese. A firma del Consigliere: Galli

6875 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti e procedure riguardanti la realizzazione del Tecnopolo di Bologna ed i relativi appalti. A firma del Consigliere: Facci

6876 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare le aziende agricole, a seguito della tropicalizzazione del clima, tramite la sottoscrizione di polizze volte alla gestione dei relativi rischi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6877 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per semplificare l'accesso e l'uso dei servizi della sanità digitale, con particolare riferimento al Fascicolo Sanitario Elettronico. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Poli

6878 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione patrimoniale del Centro di Formazione di Alta Cultura – Società Cooperativa (CEFAC) di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Bargi

6879 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la diffusione nelle sale giochi di macchinette consentite ai minori di 18 anni, le “ticket redemption”, che funzionano con meccanismi simili alle slot machine per adulti. A firma del Consigliere: Bertani

6880 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’evolversi della situazione riguardante il gruppo “Ferrarini” leader dell’agroalimentare italiano. A firma del Consigliere: Torri

6881 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Fondazione San Filippo Neri di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

 

Risoluzioni

 

6827 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adoperarsi affinché la Regione si attivi, in Conferenza Stato Regioni ed in ogni altra sede opportuna, affinché venga realizzato a livello nazionale un testo unico sull’acqua intesa come bene comune sulla quale non si possono fare profitti, in un’ottica di risparmio, conservazione e riutilizzo. (13 07 18) A firma della Consigliera: Piccinini

6843 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni affinché vengano costituiti tavoli di lavoro permanenti, anche a livello tecnico, che vedano presenti il Ministero competente e le Regioni confinanti, quali Veneto e Lombardia, nonché, di volta in volta le Province e i Comuni interessati, nonché RFI e i gestori autostradali che svolgano azione di monitoraggio, coordinamento e programmazione dei lavori su infrastrutture vitali per le comunità locali, quali i ponti sul fiume Po. (17 07 18) A firma della Consigliera: Piccinini

6867 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi promotrice di una forte opposizione contro la decisione “politica” e non scientifica del Governo relativa al precedente obbligo, per i genitori, di presentare alle scuole una certificazione AUSL che attesti l’avvenuta vaccinazione dei figli, ora sostituita da una semplice autocertificazione. (20 07 18) A firma del Consigliere: Galli

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

6419 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità relative alla sicurezza dei viaggiatori e degli operatori del servizio di trasporto pubblico su gomma. A firma del Consigliere: Calvano

6420 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento della S.P. 655R “Massese” nell’elenco delle strade oggetto di revisione e di trasferimento all’ANAS. A firma della Consigliera: Lori

6431 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie relative alla possibile apertura di una nuova procedura d’infrazione, da parte dell’U.E, in materia di applicabilità della tassazione fiscale sulle entrate delle Autorità del sistema portuale italiano. A firma del Consigliere: Bessi

6441 - Interrogazione a risposta scritta circa la notizia della scadenza di oltre 500 contratti a termine presso la società Philip Morris International a Crespellano (BO). A firma del Consigliere: Piccinini

6455 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle interruzioni telefoniche nell’area artigianale di Solarolo (RA). A firma della Consigliera: Rontini

6471 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle notizie apparse negli organi d'informazione locali in Provincia di Modena dove si apprende che cresce la preoccupazione all'interno del comitato pendolari del treno locale cosiddetto "Gigetto" per una paventata riduzione del numero di corse sul tratto Modena-Sassuolo. A firma della Consigliera: Gibertoni.

6473 - Interrogazione a risposta scritta in merito al piano traffico per la Viabilità Extraurbana (PTVE) della Città Metropolitana di Bologna e in merito ai Piani regionali di Trasporto che, tra gli studi di fattibilità eseguiti, comprendeva anche la c.d. "Intermedia di Pianura". A firma della Consigliera: Piccinini

6479 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni di lavoro degli autisti del trasporto locale facenti capo all’azienda SETA S.p.A. e dei problemi relativi alla sicurezza dei mezzi. A firma del Consigliere: Torri

6493 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli episodi di malfunzionamento e di incendio degli autobus dell'Azienda Seta, specie in provincia di Modena dove si stanno verificando sempre più frequentemente, e per chiedere, quindi, alla Giunta regionale, se le previsioni del Piano industriale 2016-2018 di Seta, che prevedevano l'acquisto di 128 nuovi mezzi, siano state rispettate e se nel prossimo Piano industriale siano previsti investimenti per il rinnovo completo del parco mezzi. A firma del Consigliere: Bargi

6495 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’iter amministrativo, tecnico e contabile riguardante la costruzione dell’ospedale di Cona. A firma della Consigliera: Sensoli

6498 - Interrogazione a risposta scritta circa il malfunzionamento dei collegamenti telefonici nella Valle Savio e in particolare nelle frazioni cesenati di Ranchio e Linaro. A firma del Consigliere: Pompignoli

6499 - Interrogazione a risposta scritta in merito al sopralluogo effettuato dall'Ausl e dai tecnici del Comune di Modena negli stabilimenti dell'ex "Parmeggiani pallets" a San Cesario sul Panaro (Mo) al fine di verificarne la presenza di amianto. A firma del Consigliere: Galli

6501 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le tempistiche per l'insediamento del nuovo Direttore Generale per l’Ospedale di Montecatone. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6503 - Interrogazione a risposta scritta circa la proposta di metro leggera da Cattolica all'Alto Ferrarese. A firma della Consigliera: Sensoli

6504 - Interrogazione a risposta scritta circa la copertura della tribuna dello stadio sito in via Conca Nuova n. 198 nel comune di San Giovanni in Marignano. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Piccinini, Bertani

6507 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla vicenda tra la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Emilia-Romagna e Villa Verdi, in località Sant'Agata nel comune di Villanova sull'Arda (PC), sulla quale il Ministero dei Beni Culturali ha posto un vincolo di inscindibilità della Villa dai beni in essa contenuti. A firma del Consigliere: Rancan

6508 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni per potenziare la formazione continua, con corsi specifici di aggiornamento BLSD, anche per gli autisti addetti al servizio di emergenza urgenza. A firma della Consigliera: Piccinini

6509 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se l'area su cui dovrebbe essere costruita la nuova bretella stradale in comune di San Pietro in Casale sia soggetta ad un vincolo preordinato della competente Soprintendenza e se sia ancora destinata a verde negli strumenti urbanistici. A firma della Consigliera: Piccinini

6510 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni, fra gli attori istituzionali e non, per assicurare qualità e sicurezza del lavoro e dei lavoratori nel sistema portuale. A firma del Consigliere: Bessi

6512 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta regionale se ritenga opportuno rappresentare, presso l'AUSL della Romagna, la necessità di potenziare i servizi socio-sanitari per anziani, in particolare quelli per anziani non autosufficienti e/o meno abbienti, al fine di garantire loro la cura nei luoghi di residenza. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6513 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se ritenga opportuno richiamare le AUSL, in particolare quella di Modena, affinché siano evitate pratiche scorrette quali la trasmissione delle immagini radiografiche dai servizi di emergenza urgenza tramite dispositivi che non siano conformi alla normativa in essere e che non diano la certezza sulla qualità dell'immagine. A firma della Consigliera: Gibertoni

6516 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se ritenga opportuno invitare le Amministrazioni locali e scolastiche a revocare o annullare gli atti di contestazione eventualmente notificati al fine di acquisire i dati vaccinali, ove le famiglie abbiano già dimostrato di aver iniziato l'iter per la vaccinazione. A firma della Consigliera: Sensoli

6517 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla notizia, pubblicata il 9 maggio 2018 sulla stampa locale, secondo cui a Comacchio (FE) alcuni pescatori sarebbero stati "costretti a vendere il proprio prodotto ad un prezzo inferiore a quello di mercato”. A firma del Consigliere: Bertani

6518 - Interrogazione a risposta scritta circa un movimento franoso, importante ed esteso, situato nei pressi del centro del Comune di Castiglione dei Pepoli (Bo), in una zona densamente abitata fra via Mattei, via Verdi, via Chiesa vecchia e via Alighieri, che ha causato cedimenti stradali, ma soprattutto movimenti delle abitazioni. A firma del Consigliere: Taruffi

6520 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai dati regionali sulla Sicurezza stradale, relativi agli anni 2015 e 2016, presentati giovedì 10 maggio 2018, nella competente commissione assembleare. A firma del Consigliere: Pompignoli

6521 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta regionale quali azioni intenda attuare a salvaguardia degli alberi monumentali, oltre al loro inserimento nell'apposito elenco nella banca dati dell’Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

6524 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la scelta dei vertici aziendali dell'Azienda USL di Reggio Emilia di modificare i termini temporali di pagamento delle prestazioni aggiuntive del personale, passando da un pagamento su base mensile ad un conguaglio su base semestrale, corrisponda al vero e se si sia trattato di un errore e, in questo caso, se la direzione aziendale abbia intenzione di revocare il provvedimento di modifica continuando a garantire il pagamento delle prestazioni aggiuntive su base mensile. A firma della Consigliera: Sensoli

6525 - Interrogazione a risposta scritta per sapere i tempi previsti per la realizzazione del progetto LIFE AGREE-COASTAL LAGOON LONG TERM MANAGEMENT (LIFE 13NAT/IT/000115) presentato dalla provincia di Ferrara nel 2013 nell’ambito del LIFE+Natura e biodiversità e co-finanziato dall’Unione Europea. A firma della Consigliera: Zappaterra

6526 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta regionale intenda intervenire presso Trenitalia per sollecitare l’impegno alla dotazione, in tutte le stazioni del servizio ferroviario metropolitano sprovviste di biglietteria, di macchinette emettitrici funzionanti, al fine di evitare all’utenza disservizi nell’acquisto di biglietti e abbonamenti. A firma del Consigliere: Facci

6527 - Interrogazione a risposta scritta per sapere in che modo la Regione intenda applicare quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 38 del Regolamento 15 dicembre 2017, n. 3 in materia di contenimento dell'inquinamento dovuto alle sostanze azotate, in modo particolare nei territori montani; e quali azioni intenda mettere in campo per far conoscere agli allevatori i contenuti del citato Regolamento regionale. A firma del Consigliere: Torri

6532 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle problematiche legate alla condizione degli argini del canale Naviglio, a Coccanile, frazione del comune di Copparo in provincia di Ferrara dove, lungo le sponde sono state costruite diverse abitazioni che ora, con il lento allargamento del letto del fiume dovuto all'erosione, si trovano a diretto contatto con l'acqua. A firma del Consigliere: Fabbri

6533 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga di annullare una determinazione regionale con cui è stata disposta l'espulsione di un medico dal corso di formazione specifica in medicina generale. A firma del Consigliere: Galli

6538 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia la situazione delle Case della salute sul territorio piacentino; quanto è stato investito fino ad oggi in ambito piacentino e quali siano gli investimenti previsti a partire dal 2018 per completare la realizzazione delle Case della Salute dall'Azienda USL di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Molinari

6540 - Interrogazione a risposta scritta circa l'entità della quota di inadempienza del Gruppo Iren in merito agli investimenti e alle opere volte alla depurazione delle acque nel territorio della provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

6543 - Interrogazione a risposta scritta circa il possesso dei requisiti di legge per un incarico manageriale attribuito nell’ambito della Fondazione Teatro comunale di Bologna da parte del Sovrintendente e sul motivo per cui la decadenza dalla carica dell’attuale Sovrintendente sia stata stabilita in una data successiva allo scadere del mandato del Consiglio di indirizzo e non, come previsto dalla normativa, contemporaneamente a quest’ultima. A firma del Consigliere: Galli

6545 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni poste in essere dal Comune di Soliera e dall’Azienda USL competente, a seguito della segnalazione di pericolo derivante da coperture in probabile cemento amianto ubicate vicino ad una scuola d'infanzia e sull’opportunità di rivedere le "Linee-Guida per la Valutazione dello stato di conservazione delle Coperture in Cemento-Amianto e per la Valutazione del rischio", prevedendo un controllo annuale qualora si tratti di coperture poste vicino a scuole o a luoghi di cura. A firma della Consigliera: Gibertoni

6546 - Interrogazione a risposta scritta in merito a modalità e criteri utilizzati per il riparto tra le Regioni del Fondo sanitario nazionale, nonché sull’opportunità e possibilità di eliminare il superticket ed elevare le esenzioni dal ticket ordinario. A firma della Consigliera: Gibertoni

6556 - Interrogazione a risposta scritta relativamente ai protocolli intercorsi tra amministrazioni locali, le AUSL e ARPAE per l’eliminazione e lo smaltimento dell’amianto, secondo quanto disposto dalla legge n. 257/1992. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

6558 - Interrogazione a risposta scritta in relazione alla mancanza di mezzi di trasporto pubblici in orario serale, nella tratta Istituto Ortopedico Rizzoli-centro città di Bologna, utili per il rientro del personale al termine del turno. A firma del Consigliere: Galli

6562 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancanza di un ambulatorio dedicato all'epilessia presso l’Azienda USL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6563 - Interrogazione a risposta scritta circa la dismissione dell'apparecchiatura dedicata all'emocromocitometrico presso l’Azienda Usl di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6564 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura per l’assegnazione dei punteggi nella selezione degli interventi di rigenerazione urbana (delibera della Giunta regionale n. 550 del 16 aprile 2018). A firma del Consigliere: Taruffi

6565 - Interrogazione a risposta scritta circa l'epatite C causata dal virus HCV (Hepatitis C Virus) e i tempi di attesa per l’analisi con fibroscan. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

6568 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni intraprese dall'Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza per ottemperare all'obbligo di pubblicità dell’avviso pubblico per l’affidamento del servizio di organizzazione e gestione dell'attività motoria in acqua per pazienti disabili, pubblicato in data 13.09.2017, verificando altresì se l'arco temporale tra la pubblicazione e la scadenza dell'avviso abbia consentito un’effettiva ed ampia possibilità di partecipazione. A firma del Consigliere: Rancan

6569 - Interrogazione a risposta scritta affinché siano verificate presso l’azienda di trasporto pubblico TPER le ragioni della prolungata irreperibilità, da parte degli utenti della città di Bologna, di abbonamenti mensili per la sosta urbana e sia sollecitata la soluzione di tale problematica. A firma del Consigliere: Facci

6572 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare gli alberi monumentali, con particolare riferimento all’esemplare di Roverella sita in località La valle di Ghiozzano, a Brisighella (RA). A firma della Consigliera: Rontini

6580 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza e la prevenzione delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie (IOS), con particolare riferimento all’Ospedale di Carpi. A firma della Consigliera: Gibertoni

6581 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti i corsi antincendio e di pronto soccorso per gli autisti dei mezzi di SETA, a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

6582 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di prevedere misure idonee alla riduzione dei costi dei medicinali destinati alla cura degli animali d’affezione. A firma della Consigliera: Gibertoni

6583 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai ritardi nella consegna dei referti di alcuni esami, riguardanti lo screening per il tumore alla mammella, effettuati presso l’ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6584 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione di una bimba di quattro anni del cervese che ha bisogno di insulina anche nelle ore in cui frequenta l’asilo e per sapere se la Giunta ritenga opportuno regolamentare, anche attraverso i necessari raccordi con l'Amministrazione scolastica, la somministrazione di farmaci per i bambini diabetici frequentanti i servizi educativi per l'infanzia che necessitano di somministrazione improrogabile di farmaci in orario scolastico. A firma della Consigliera: Sensoli

6587 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle critiche che hanno accompagnato il progetto del rinnovo di piazza della Libertà a Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6588 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione del Trasporto pubblico locale nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza “SETA" dove, negli ultimi due anni, una serie di scioperi con punte di adesione superiori anche al 90% hanno segnalato un grave stato di usura delle relazioni sindacali. A firma del Consigliere: Galli

6590 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti il funzionamento della centrale di produzione elettrica sita nel Comune di Galliera (BO) e il ruolo svolto dall’Agenzia regionale ARPAE in tale contesto. A firma della Consigliera: Piccinini

6597 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda intraprendere per fornire ai Comuni dell'Alto Frignano modenese un servizio di automedica e di figure professionali competenti a supporto delle donne in gravidanza e della famiglia, ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 44 del 26 gennaio 2009 per l'accreditamento dei sistemi di soccorso. A firma del Consigliere: Bargi

6598 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta regionale quale sia il giudizio relativo alla procedura di attribuzione "ad interim" della Responsabilità del dipartimento di Sanità pubblica dell’AUSL di Bologna e, inoltre, quale sia il giudizio relativo alla procedura di attribuzione "ad interim" della Responsabilità di direttore del Servizio tecnico-riabilitativo-infermieristico che gestisce oltre 5.000 lavoratori. A firma della Consigliera: Piccinini

6609 - Interrogazione a risposta scritta in merito a notizie di stampa apparse sulla cronaca locale di Reggio Emilia il 19 maggio 2018 e relative alla situazione di un paziente che si è rivolto per cure urgenti all'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6617 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla videoinchiesta sul sito www.4live.it che pone in evidenza che la Foce Marecchia 50 m. nord e sud e Foce Marano 50 m. nord e sud hanno subito da parte di Arpae, un pesante declassamento della qualità delle loro acque. A firma della Consigliera: Sensoli

6620 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad un servizio di assistenza medica, convenzionato con la Croce Rossa Italiana, nel comune di Farini, che ha garantito nel 2017 il trattamento di circa 150 pazienti della Val Nure, evitando l'ospedalizzazione nel più vicino centro ospedaliero, e che dal primo febbraio 2018, e per una durata di quattro mesi, l'Azienda Sanitaria Locale ha sospeso, sostituendolo, nelle ore notturne, con la presenza di un infermiere e un autista, per i cui spostamenti viene adoperato un mezzo di proprietà dell'ASL. A firma del Consigliere: Rancan

6622 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità seguite nei colloqui informativi, in alcune AUSL della regione, per il recupero delle vaccinazioni. A firma della Consigliera: Sensoli

6623 - Interrogazione a risposta scritta circa la formulazione di un Piano regionale della cronicità che sappia raccogliere le linee specifiche di intervento armonizzate con il relativo Piano nazionale. A firma della Consigliera: Sensoli

6630 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche connesse alla sostituzione di infermieri strumentisti operanti nelle sale operatorie con operatori socio-sanitari, con particolare riferimento alla situazione esistente presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Galli

6635 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse messe a bando ed impegnate relativamente alla L.R. n. 14/2015 ed al Fondo Regionale Disabili per l’anno 2017. A firma del Consigliere: Rancan

6636 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione di atti riguardanti i criteri per la definizione delle aree soggette a rarefazione del sistema distributivo da parte dei Comuni. A firma del Consigliere: Galli

6639 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per implementare, sul territorio regionale, il programma "Frutta nelle scuole". A firma del Consigliere: Bertani

6640 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da porre in essere, in via ordinaria e straordinaria, per risolvere le problematiche che affliggono la linea ferroviaria porrettana e la relativa utenza. A firma del Consigliere: Facci

6641 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte ai danni arrecati dagli ungulati alla produzione agricola ed alla viabilità, con particolare riferimento alla situazione relativa all'ATC MO2 di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

6649 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti un progetto di “accoglienza ed integrazione dei richiedenti asilo nel CAS della Confraternita delle Misericordie della Valle del Savio” realizzato dalla scuola primaria di San Vittore di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6652 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicizzazione e la partecipazione relative alla selezione pubblica per il conferimento di un incarico riguardante la direzione medica dell’Ospedale di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

6653 - Interrogazione a risposta scritta circa le prospettive per il futuro del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Montecchio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

6655 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’affidamento di minori a strutture che svolgono funzioni di accoglienza. A firma del Consigliere: Galli

6661 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione di un servizio di guardia medica pediatrica, con particolare riferimento alla situazione esistente a Cesenatico. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6665 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le procedure riguardanti il processo di fusione ed il funzionamento delle Aziende sanitarie modenesi. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri

6668 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la normativa relativa ai requisiti ed all’attività degli informatori scientifici in ambito farmaceutico. A firma del Consigliere: Galli

6669 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche riguardanti la struttura che ospita, a Imola, il Commissariato ed il distaccamento della Polizia Stradale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6670 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione di procedure volte a chiarire gli ambiti di applicazione degli obbiettivi riguardanti il Piano Aria Integrato Regionale 2020, con particolare riferimento all’art. 24, comma 1. A firma del Consigliere: Fabbri

6671 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il depotenziamento delle strutture sanitarie e degli ospedali nel periodo estivo, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma della Consigliera: Piccinini

6673 - Interrogazione a risposta scritta circa i contenuti e gli effetti urbanistici ed ambientali della variante al Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) 2017 del Comune di Riccione. A firma del Consigliere: Pruccoli

6679 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti, nel settore del trasporto pubblico, la società AMR operante in Romagna, con particolare riferimento alla situazione relativa al personale della stessa. A firma del Consigliere: Galli

6681 - Interrogazione a risposta scritta circa le prospettive per il futuro dell’ospedale di Montecchio (RE), causa la carenza di personale medico. A firma del Consigliere: Torri

6685 - Interrogazione a risposta scritta circa i fabbisogni di personale infermieristico necessari nell’Istituto di Riabilitazione di Montecatone. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6686 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche inerenti la popolazione nomade residente nel territorio della Regione Emilia-Romagna, e i tempi di espletamento della relazione di cui all’articolo 7 comma 1, della Legge regionale n. 11 del 2015. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni

6689 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative intende assumere la Giunta regionale per sostenere il programma comunitario “Frutta e verdura nelle scuole”. A firma della Consigliera: Rontini

6690 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se un “Corso di formazione esperienziale sullo sviluppo turistico e ospitalità interculturale nell’Appennino bolognese” sia in linea con le politiche regionali del turismo e del lavoro. A firma del Consigliere: Facci

6701 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento dell’IVA nella tassa di occupazione di spazi pubblici, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6767 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'applicazione della direttiva "Bolkestein", con particolare riferimento alla tutela degli operatori balneari. A firma del Consigliere: Galli

6769 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, ai Comuni della costa, i mezzi necessari per assicurare la pulizia e la messa in sicurezza, anche dal punto di vista sanitario, degli arenili, specie nei tratti di spiaggia libera. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

In data 17 luglio 2018 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche per la salute e Politiche sociali”, alla interrogazione oggetto n.:

 

6662 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le modalità di accertamento dei requisiti personali necessari per lo svolgimento di attività di volontariato, specie a favore di minori disabili. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Fabbri, Marchetti Daniele

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno:

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Politiche per la salute e politiche sociali”, nella seduta del 9 luglio 2018, ha esaminato la petizione oggetto n. 5932:

 

5932 - Petizione popolare circa le modalità di calcolo del ticket su alcuni farmaci e su alcuni esami in alternativa, a seconda della maggiore convenienza per l'assistito, in base al reddito familiare fiscale lordo annuo ovvero in base all'indicatore ISEE. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 97 del 14 12 17)

formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità”, nella seduta del 19 luglio 2018, ha esaminato la petizione oggetto n. 6027:

 

6027 - Petizione popolare per chiedere che l’inizio delle lezioni sia anticipato il prima possibile.  (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 7 del 24 01 18)

formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

(Comunicazioni n. 70 prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2018/1770 del 23/07/2018)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Soncini

Rancan - Torri

 

 

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