Espandi Indice
Legislatura X - Commissione I - Resoconto del 02/04/2019 pomeridiano

    Resoconto n. 11

    Seduta del 2 aprile 2019

     

    Il giorno 2 aprile 2019 alle ore 14,30 è convocata, con nota prot. n. AL.2019.7692 del 26/3/2019, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    POMPIGNOLI Massimiliano

    Presidente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    3

    presente

    BERTANI Andrea

    Vicepresidente

    Movimento 5 Stelle

    3

    presente

    POLI Roberto

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    6

    presente

    ALLEVA Piergiovanni

    Componente

    L’Altra Emilia Romagna

    1

    presente

    BARGI Stefano

    Componente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    2

    presente

    BESSI Gianni

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    BOSCHINI Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    CALVANO Paolo

    Componente

    Partito Democratico

    1

    assente

    CARDINALI Alessandro

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    FACCI Michele

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    GALLI Andrea

    Componente

    Forza Italia

    1

    presente

    IOTTI Massimo

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

    MARCHETTI Daniele

    Componente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    2

    presente

    MOLINARI Gian Luigi

    Componente

    Partito Democratico

    6

    presente

    MUMOLO Antonio

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    PICCININI Silvia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    PRODI Silvia

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    PRUCCOLI Giorgio

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    RANCAN Matteo

    Componente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    2

    assente

    SABATTINI Luca

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    SASSI Gian Luca

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    TAGLIAFERRI Giancarlo

    Componente

    Fratelli d’Italia

    1

    presente

    TARUFFI Igor

    Componente

    Sinistra Italiana

    2

    presente

    ZOFFOLI Paolo

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

     

    Sono altresì presenti la consigliera Marcella ZAPPATERRA (PD) e la vicepresidente e assessore alle politiche di welfare e politiche abitative Elisabetta GUALMINI.

     

    Partecipano alla seduta: Andrea Orlando (Capo del gabinetto del presidente della Giunta), Riccardo Sabadini (Presidente Sapir SpA), Mauro Pepoli (Amministratore delegato Sapir SpA), Davide Serrau (Amministratore delegato Sapir Engineering Srl).

     

    Presiedono la seduta: Massimiliano POMPIGNOLI e Roberto POLI

    Assiste la segretaria: Samuela Fiorini


    omissis

     

    -     Audizione del Presidente di Sapir Porto Intermodale di Ravenna dott. Riccardo Sabadini e dell’Amministratore delegato di Sapir Engineering ing. Davide Serrau, del Presidente dott. Tonino Bernabè e del Consigliere delegato Ing. Andrea Gambi di Romagna Acque - Società delle Fonti SpA in merito alla costituzione della società Acqua Ingegneria ed alla scissione Sapir Porto intermodale di Ravenna/Sapir Engineering con beneficiaria neocostituita e con aumento di capitale effettuato da Romagna Acque - Società delle Fonti SpA.

     

     

    Presidente Roberto POLI – Vicepresidente della Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali

    Riprendiamo i lavori della nostra seduta. La richiesta di audizione è stata avanzata dal collega Andrea Bertani. Premetto che credo che tocchi al presidente di questa Commissione, pur sostituendo il presidente effettivo, il collega Pompignoli, dire che normalmente i nostri lavori li iniziamo con puntualità. Recupereremo un po’ di ritardo: ai nostri ospiti, che comunque ringrazio per la loro presenza, assegnerei dieci minuti a testa, se lo riterranno, per illustrare il percorso.

    Prima, però, darei la parola al collega Andrea Bertani per argomentare e motivare le richieste da lui avanzate per questa audizione. Sono presenti, e li ringrazio, il dottor Mauro Pepoli, amministratore delegato di Sapir Spa, il dottor Riccardo Sabadini, presidente di Sapir Porto Intermodale di Ravenna, e il dottor ingegner Davide Serrau, amministratore delegato di Sapir Engineering.

    Naturalmente la richiesta del consigliere Bertani è stata inoltrata ai sensi dell’articolo 27, comma 4, del nostro Regolamento interno dell’Assemblea legislativa. La nostra seduta è in diretta streaming, che significa, ovviamente, che può essere vista da tutti coloro che eventualmente fossero interessati ai nostri lavori.

    Prego, collega Bertani.

     

    Consigliere Andrea BERTANI – Vicepresidente della Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali

    Grazie, presidente. L’audizione che ho richiesto oggi riguarda il fatto che Romagna Acque, che fra l’altro oggi era invitata assieme agli altri relatori che sono arrivati – non capisco perché non siano venuti perché risulta che le comunicazioni siano state inviate correttamente ricevute –, ha intenzione di acquisire tramite un’operazione di incorporazione Sapir Engineering, che è la controllata di Sapir.

    Siccome Sapir è una delle nostre aziende controllate come Regione, siccome nella delibera n. 1419 del 2017 Sapir viene indicata come strategica e quindi viene mantenuta nell’ambito delle controllate della Regione, siccome si fa questa scelta che immagino sia anche abbastanza impattante in qualche modo su Sapir, avevamo piacere di sapere da Sapir perché acconsente e fa questa operazione e, da parte della Regione che è il controllo, e ovviamente da Romagna Acque quali erano le intenzioni, cosa intende fare con questa nuova società. Ovviamente, le domande a Romagna Acque verranno poste e poi la risposta spero che arrivi tramite qualcuno, visto che non si sono purtroppo presentati. La cosa ci lascia un po’ interdetti, perché il tema era importante e non rispondere a questa questione lascia un po’ di amaro in bocca e un po’ anche qualche sospetto.

     

    Presidente POLI

    Grazie, collega Bertani. Chiedo chi dei tre nostri gentili ospiti inizia.

     

    Dott. Riccardo SABADINI - Presidente di Sapir Porto Intermodale di Ravenna

    Signor presidente, se lei acconsente, cercando di stare nell’arco dei dieci minuti - spero di riuscirci, non sono sicurissimo - farei una breve introduzione di carattere generale per ciò che riguarda il lato Sapir. Partirei ringraziandovi per poter essere presente a questi vostri lavori, che sono molto importanti, di un socio al quale noi prestiamo la massima attenzione, che è la Regione Emilia-Romagna. Ringraziamo i componenti di questa Commissione per consentirci di essere qui a fornire tutte le informazioni che saremo in grado di fornire. Questa è la prima cosa.

    La seconda cosa sulla quale mi permetto di fare un’osservazione è che mi pare che il consigliere Bertani abbia usato la parola “controllo” di Sapir da parte di Regione, se non mi sono sbagliato. Devo precisare che la società Sapir non è una società in controllo pubblico, nonostante ci sia una maggioranza di circa 51,5% contro il 48,5% dei privati. Il regime che si applica a Sapir non è quello delle società controllate, ma è quello delle società partecipate degli enti pubblici. Per entrare immediatamente nell’argomento, poi naturalmente risponderemo a tutte le vostre domande, faccio una brevissima cronistoria degli ultimi due anni.

    Il sottoscritto e il dottor Mauro Pepoli sono stati nominati presidente e amministratore delegato della società Sapir Spa. Sapir è la holding. È una società che svolge attività terminalistica del porto di Ravenna. Viene considerato il più importante soggetto che opera sotto il profilo terminalistico nel porto di Ravenna, ma Sapir ha una storia di circa 61 anni, per essere precisi, perché è stata fondata nel 1957 ed è stata, in forza di una legge dello Stato, la società che ha realizzato e costruito il porto di Ravenna dal 1961 in poi, fino a quando, ai sensi della legge 84 del 1994, non è stata istituita l’Autorità allora portuale, oggi Autorità di sistema portuale.

    Sapir, oltre che essere il principale terminal operator del porto di Ravenna e uno dei principali d’Italia, è anche un po’ la memoria storica della costruzione del porto di Ravenna. Sapir è anche holding di un gruppo, nel senso che sotto il suo diretto controllo ci sono diverse società. Alcune gestiscono terminal, terminal container oppure terminal argille e alcune altre sono società che prestano dei servizi, fra i quali la Sapir Engineering. La Sapir Engineering, della quale stiamo parlando, è stata costruita circa nel 2007-2008, non mi ricordo la data precisa….., anzi 2007, e aveva come scopo quello di fare attività di progettazione per la Sapir, perché la Sapir ha ancora un consistente patrimonio immobiliare e quindi l’attività di progettazione veniva svolta da questa società, e aveva anche alcune attività di progettazione per altri committenti.

    Quando nel 2016 il sottoscritto e il dottor Pepoli hanno preso i loro incarichi, uno di questi era anche quello di evidenziare e di guardare se questo quadro, che è abbastanza articolato, potesse essere razionalizzato e risistemato. Una delle società sulle quali ci si è concentrati è stata appunto la società Sapir Engineering, nel senso che si è ritenuto che la società Sapir Engineering non sia più strategica per l’attività della Sapir e del gruppo Sapir. Questo, però, non significa che la società Sapir e il gruppo Sapir non abbiano ancora esigenza, invece, di avere al loro interno dei progettisti e dei tecnici esperti in vari settori (urbanistica, ambientale, strutturisti eccetera, eccetera). Cosa si è fatto, quindi, nell’ambito di questa attività di razionalizzazione? Alcune altre società sono state direttamente vendute. Una società che prestava servizi di informatica è già stata collocata sul mercato ed è stata alienata. La società Sapir Engineering, siccome ha la memoria storica della costruzione dell’intero porto di Ravenna, è stata oggetto di… Sapir Engineering ha progettato tutte le infrastrutture del porto fino sostanzialmente alla metà degli anni Novanta. La società Sapir Engineering per questo motivo è considerata interessante da chi si è sostituito a Sapir stessa, cioè l’Autorità di sistema portuale, per la memoria storica e il background che ha al proprio interno.

    Voi sapete che con provvedimento approvato, uscito in Gazzetta ufficiale nel mese di settembre 2018, il CIPE ha autorizzato l’Autorità di sistema portuale di Ravenna a effettuare un’importante opera infrastrutturale. L’opera infrastrutturale consiste nel rifacimento di una buona parte delle banchine fino a un certo punto del canale Corsini e l’approfondimento è avvenuto in due step successivi: prima a 12,50 rispetto ad un approfondimento di un ulteriore metro rispetto all’attuale profondità del canale e poi in un secondo step fino a meno 14,50 non per tutto il canale, ma per una parte di esso, fino al bacino di evoluzione Trattaroli. È venuto consequenziale che fra Autorità portuale e Sapir ci sia stata una interlocuzione sulla possibilità per l’Autorità portuale di avvalersi del bacino, dell’esperienza, della memoria, dell’archivio che è contenuto in Sapir e in Sapir Engineering.

    Si sono sostanzialmente sposate due esigenze. La società Sapir aveva interesse a dismettere una parte di questa Sapir Engineering e invece l’Autorità di sistema portuale aveva interesse ad acquisire alcune persone che stanno all’interno di Sapir Engineering, con le loro capacità: archivio, memoria storica, capacità di progettazione, capacità di direzione cantieri in opere marittime, che è una capacità particolare, perché le opere marittime sono tutte abbastanza complesse e gestirne al meglio possibile la direzione cantieri non è così semplice. Quindi ha manifestato in momenti molto recenti la richiesta di poter acquisire una parte della società Sapir Engineering.

    Abbiamo aderito ben volentieri a questa disponibilità, con la precisazione che non tutta l’attività della Sapir Engineering confluirà in questa nuova società, che poi verrà ceduta all’Autorità di sistema portuale, mentre il gruppo Sapir si manterrà alcuni dipendenti, che sono quelli necessari per sviluppare le aree che ancora sono a disposizione di Sapir nell’ambito del porto. Questo è quello che Sapir conosce. Questo è quello che Sapir sa, quello che Sapir sta facendo. Abbiamo ricevuto la lettera una ventina di giorni fa. Ovviamente, ci sono state da diverso tempo, da diversi mesi delle trattative e degli approfondimenti. Probabilmente ci saranno anche degli altri soggetti pubblici interessati, però noi le trattative le abbiamo prevalentemente condotte con l’Autorità di sistema portuale. Questo è il quadro di carattere generale. Per alcune altre precisazioni chiedo se il dottor Pepoli vuole intervenire, altrimenti l’ingegner Serrau, che è l’amministratore delegato di Sapir Engineering.

     

    Presidente POLI

    La ringrazio. Prego.

     

    Dott. Mauro PEPOLI - Amministratore delegato di Sapir Spa

    Il presidente è stato, secondo me, esauriente e preciso, perché era importante contestualizzare l’operazione. Aggiungo un piccolo particolare, nel senso che sia nella società di informatica che avevamo, sia in Sapir Engineering, l’impostazione del gruppo prima era quella di avere delle società che facevano un service per la capogruppo, ma andavano anche a mercato. La scelta che abbiamo impostato e fatto e che abbiamo anche discusso nel nostro Piano industriale, che è stato approvato, è quella di non andare più a mercato e quindi concentrarci esclusivamente sul nostro core business. Avevamo anche delle strutture forse un po’ sovradimensionate e anche con una caratterizzazione particolarmente per andare sul mercato. Abbiamo detto che era un’attività, a nostro avviso, che non era consona anche alla nostra struttura. Essendo una società partecipata, come ha spiegato il presidente, abbiamo ritenuto per noi strategicamente più corretto andare a una internalizzazione. In questo caso, la società che rimane 100% Sapir, dove rimane il know-how e le competenze per gestire, manutenere il nostro patrimonio e sviluppare le nostre aree, nel breve periodo, non appena abbiamo alcune situazioni da portare a termine, alcune partite da portare a termine, è nostra intenzione andare a un’incorporazione per far sì che diventi una divisione tecnica integrata al 100% sulle strategie e sui bisogni che ha Sapir, che sono notevoli e impegnativi. Questa è la precisazione che ritenevo opportuno fare.

     

    Presidente POLI

    La ringrazio. Prego.

     

    Ing. Davide SERRAU - Amministratore delegato di Sapir Engineering

    Come amministratore delegato di Sapir Engineering sicuramente confermo ciò che il presidente e l’amministratore delegato di Sapir hanno detto dando qualche informazione in più. Io sono entrato in Sapir a febbraio del 2018 come direttore infrastrutture di Sapir Spa, quindi come dirigente di Sapir. Solo successivamente, a giugno del 2018, sono diventato amministratore delegato di Sapir Engineering. Questo perché non era previsto, forse perché nei tempi stabiliti questa internalizzazione doveva già avvenire a inizio del 2018, verso metà del 2018, tant’è vero che come obiettivo della mia assunzione c’è stata proprio la riorganizzazione dell’area tecnica in funzione anche di progetti futuri di sviluppo delle aree di Sapir.

    Progressivamente, abbandonando - come diceva il dottor Pepoli - l’attività più esterna, quindi la partecipazione a gare pubbliche di ingegneria, abbiamo in essere un paio di appalti ancora che stiamo terminando, per forza di cose, alla fine di questi appalti, poi potremo avviare il processo di internalizzazione. È proprio un problema di contratti in essere. Confermo questa volontà di Sapir di utilizzare i tecnici che rimarranno da questa successiva cessione della parte più marittima, idraulica, tecnici progettisti e direttori dei lavori, verso il patrimonio della Sapir Spa.

     

    Presidente POLI

    La ringrazio. Adesso chiederei ai colleghi consiglieri se hanno richieste o interventi da fare. Prego, collega Bertani.

     

    Consigliere BERTANI

    Io avrei un paio di domande. Intanto mi piacerebbe capire quanti, ad oggi, sono i dipendenti di Sapir Engineering, se me lo ripetete, e quanti ne rimarranno in Sapir. A questo punto, verranno direttamente assorbiti da Sapir, immagino.

    Il presidente prima diceva che le trattative voi le avete avute essenzialmente con l’Autorità portuale; però, a quanto mi risulta, nel processo per giungere alla nuova compagine sociale essenzialmente Sapir scorpora Sapir Engineering in Romagna Acque, che rimane sua, e poi delibera un aumento di capitale. Questo aumento di capitale, per una quota pari al 21,24% di Acqua Ingegneria, dovrà essere ceduto ai soci di Romagna Acque al valore nominale. Almeno dal progetto industriale. Quindi, voi dovrete deliberare un aumento di capitale con i soci di Romagna Acque che dovranno comprare quelle quote. Volevo capire se un’interlocuzione in questo caso c’è stata. Spero che i soci di Romagna Acque, visto che deliberate un aumento di capitale, quelle quote di capitale ve le comprino.

    L’altro aspetto di quel documento che non è chiarissimo riguarda Acqua Ingegneria. Siccome Acqua Ingegneria farà l’80% in house per i soci Romagna Acque e Autorità portuale e un 20% a mercato, vorrei sapere se quel 20% è dedicato in parte a voi o voi, invece, non vi servirete di Acqua Ingegneria. Vorrei sapere almeno gli ultimi due bilanci di Sapir Engineering come si sono chiusi, se positivamente o negativamente, cioè se in questo momento si autososteneva o se il bilancio aveva difficoltà. Uno dei dubbi è che sia una sorta di salvataggio da parte di Romagna Acque di qualcosa che è in difficoltà. Magari voi, invece, questa cosa me la smentite.

    Le altre domande, invece, sono dedicate a Romagna Acque, che non è qui presente. Io, però, le faccio comunque, così almeno rimangono agli atti. La prima questione che noi ci ponevamo è perché questo tipo di operazione non ha avuto l’adeguata trasparenza. Quando si fa un’operazione di questo tipo, la legge Madia sulle controllate e sulle partecipate impone che si faccia un percorso di partecipazione. Invece, almeno da quello che noi siamo riusciti a capire sul sito di Romagna Acque, è apparso in un link abbastanza nascosto l’avviso dell’intenzione di aprire una nuova società controllata. Negli altri Comuni soci di Romagna Acque non risulta sia apparso, se non – mi pare – nel Comune di Cesena a marzo, anche se il processo è iniziato già a inizio 2018. Probabilmente qualche sollecitazione che è stata fatta è servita. Quella di oggi poteva essere una parte di operazioni di trasparenza, ma evidentemente qualche problema sulla trasparenza di questo percorso c’è.

    Vi è un altro aspetto sul quale ci poniamo una domanda. Nella legge di bilancio 2019 è previsto che all’interno dell’Agenzia del demanio venga costituita un’azienda di progettazione per opere pubbliche al servizio anche delle Amministrazioni pubbliche. Il rischio che Acqua Ingegneria sia un doppione dell’Agenzia di progettazione costituita all’interno dell’Agenzia del demanio rimane. Inoltre, questa nuova Agenzia dovrebbe eseguire 2 milioni di euro all’anno di progettazione, di cui 360.000 euro verranno da progettazione data sul mercato. Questi 2 milioni di euro di progettazione dovrebbero – immagino – provenire dalla progettazione di nuovi invasi. Questo è un “si dice”, perché almeno dalle dichiarazioni del presidente Bernabè sembra che siano allo studio sette invasi, di cui almeno tre sono stati identificati come “papabili”, di cui uno di circa 20 milioni di metri cubi nella zona fra Gualchiere e Verghereto. Se, però, questa progettazione non verrà effettuata, piacerebbe capire come farà a stare in piedi questa nuova Agenzia di progettazione. La risposta potrebbe essere che progettano qualcos’altro, ma questo non ci è dato sapere.

    Ovviamente, di qui si apre tutto il tema della progettazione, della necessità di nuovi invasi. Su questo aspetto bisognerebbe fare una discussione partecipata e pubblica. Questa discussione, invece, non sta avvenendo a livello pubblico, anche perché la programmazione degli invasi dovrebbe essere fatta a livello regionale. A livello regionale abbiamo il Piano di tutela delle acque all’interno del quale si discute, eventualmente, della necessità di nuovi invasi. Invece qui si sta percorrendo velocemente il discorso di costituire una nuova società pubblica. Il dubbio che viene è che questa fretta sia dovuta al fatto che – essendoci a breve le amministrative – cambi qualche equilibrio all’interno delle Amministrazioni pubbliche e che, quindi, questo processo non si riesca a portare avanti. Un po’ come è successo con Con.Ami. prima delle elezioni di Imola, dove si è voluto in qualche modo blindare. La velocità con cui si sta facendo questa operazione, la poca trasparenza sembra voler blindare questo processo. Questi dubbi, purtroppo, oggi non ce li potete chiarire voi, a parte le domande che ho fatto per quanto riguarda la gestione di Sapir. Mi correggo: Sapir non è una controllata della Regione, giustamente, ma è una partecipata della Regione. È stato giustamente – su questo concordo – definito un asse strategico, quindi è bene che anche qui in Regione si sappiano gli orientamenti anche rispetto alla progettazione. Grazie.

     

    Presidente POLI

    Ci sono altre richieste? Se non ci sono altre richieste, cedo la parola ai nostri ospiti per le risposte. Dopodiché, chiudiamo i lavori della Commissione. Prego.

     

    Ing. SERRAU - Amministratore delegato di Sapir Engineering

    Provo a rispondere a qualcuna delle domande, poi il presidente mi seguirà sul resto. Ad oggi la Sapir Engineering conta 9 dipendenti. Io non sono tra questi, perché sono dirigente della Sapir. Stiamo parlando, quindi, di 9 tecnici. Dopo la cessione di una parte, rimarranno 5 dipendenti. Quindi, 4 dovrebbero andare nella nuova società che si dovrebbe costituire.

    I bilanci di Sapir Engineering sono sempre stati in utile. Anche quest’anno – non è ancora ufficiale – avremo un bilancio positivo, anche per il 2018. Nessun problema, quindi, da quel punto di vista.

    Per quanto riguarda i rapporti futuri che ci potranno essere con Acqua Ingegneria, certamente Acqua Ingegneria potrebbe essere una delle società a cui rivolgerci per certi tipi di specializzazioni, quindi anche con loro avremo un rapporto di mercato, potremo chiedere anche a loro eventuali preventivi per progetti specifici. Non c’è un obbligo, però.

     

    Dott. SABADINI - Presidente di Sapir Porto Intermodale di Ravenna

    Cercherò di dare una risposta alle domande che mi sono segnato. Se per caso manco, me le sottolinei lei. Perché Sapir acconsente ad addivenire a questa cessione? Credo che il dottor Pepoli abbia già risposto in maniera esaustiva. Nel momento in cui abbiamo messo mano al gruppo Sapir e alla sua riorganizzazione abbiamo visto che c’erano società strategiche. Parlo di Terminal Nord, parlo di Terminal Container Ravenna, parlo di altre realtà più piccole, ma che comunque abbiamo ritenuto funzionali rispetto al disegno di riorganizzazione e di concentrazione sul core business della società. Abbiamo ritenuto che Sapir Engineering non fosse più strategica rispetto alle nostre esigenze.

    Come dovrebbe avvenire questa esternalizzazione? Allo stato degli atti, come da proposta e da manifestazione di interesse che ci è venuta dall’Autorità di sistema portuale alla fine del mese di marzo, più precisamente il 19 marzo 2019, benché noi ne avessimo già parlato prima, ovviamente, si procederà a una scissione, cosa – questa – che comporterà la costituzione di due diverse società entrambe controllate al 100% da Sapir Capogruppo. La società nuova si chiamerà Acqua Engineering, mentre l’altra società continuerà a chiamarsi Sapir Engineering, ma saranno in quel momento entrambe controllate da Sapir Capogruppo. Nella società Sapir Engineering ci saranno i soggetti funzionali alla manutenzione e allo sviluppo degli asset dell’intero gruppo. Nella società Acqua Engineering ci saranno le persone particolarmente esperte di attività, di direzione cantieri e di progettazione in opere marittime. A quel punto, per brevissimo tempo, ci sarà un amministratore unico espressione di Acqua Engineering. Acqua Engineering aumenterà il proprio capitale e Sapir uscirà dalla gestione amministrativa di Acqua Engineering. L’aumento di capitale sarà sottoscritto da soggetti pubblici diversi, tra cui sicuramente l’Autorità di sistema portuale, che è la principale interessata per i motivi che ho cercato di dire, più, probabilmente, anche altri soggetti. Però in quel momento Sapir sarà già fuori completamente dalla parte gestoria. Il capitale che residua, del quale Sapir in quel momento sarà ancora detentore, verrà comperato, ci risulta, ma non abbiamo ancora i nomi esatti, anche perché, come le dicevo prima, gli aspetti formali per quello che riguarda noi sono molto freschi.

    Noi avremo ancora il 19% del capitale della società. A quel punto, lo dismetteremo e verranno altri soggetti pubblici a comprarci. Per cui usciremo completamente da tutta l’operazione e non faremo nient’altro. A quel punto, consegneremo tutto il pacchetto azionario ai nuovi interessati e Sapir continuerà a gestire soltanto Sapir Engineering, la quale ha – come diceva prima l’ingegner Serrau – prodotto utili sostanzialmente dalla sua nascita, tanto che ha accumulato riserve per circa 1.4 milioni di euro. Quindi, non sono mai esistiti problemi di gestione della società Sapir Engineering.

    Probabilmente, a quel punto lì, la incorporeremo per motivi di semplicità, perché la deterremo al 100%. A quel punto, avremo all’interno diretto della Capogruppo tutte le risorse tecniche necessarie per sfruttare i terreni che ancora esistono e per manutenere l’importante patrimonio che Sapir oggi detiene. Vi fornisco due macro-dati che secondo noi sono molto importanti. Sotto questo punto di vista, credo che l’Amministrazione regionale e i consiglieri regionali facciano bene a interessarsi di Sapir. Tanto per essere precisi, in questo momento noi abbiamo circa – 47 più 37 più 8, diciamo 50 più 35 – fra i 90 e i 100 ettari di terreno da sviluppare, su cui costruire piattaforme logistiche e addirittura un nuovo Terminal Container, tant’è vero che se voi avete avuto modo di vedere – e avrete avuto senz’altro modo di vederlo – il progetto di approfondimento si chiama “Hub Ravenna 2017” proprio perché è finalizzato alla costruzione di un nuovo importante Terminal che tratti i container, che rappresenta la merce più pregiata che oggi circola per i porti.

    Come progetti di investimento, tenete presente che nell’arco del nostro piano, che arriva fino al 2024, ci sono tra i 90 e i 100 milioni di investimento, senza contare la costruzione dei nuovi Terminal, dei quali 35-36 per nuovi equipment e per nuove importanti attività. Non so se ho risposto a tutte le sue domande. Se non ho risposto me lo dica e provvedo.

     

    Presidente POLI

    Prego, collega Bertani.

     

    Consigliere BERTANI

    Sì, è stato molto esaustivo. Mi sembra che il capitale sociale di Sapir Engineering oggi sia di 119.000 euro. Essenzialmente, date via i 4 dipendenti o anche altre parti, strutture o altre cose? Tutta questa operazione per esternalizzare solo 4 dipendenti è difficile da comprendere. Forse c’è una parte di immobili, di capitale, eccetera.

     

    Dott. SABADINI - Presidente di Sapir Porto Intermodale di Ravenna

    Ci sarà anche una parte, ma soprattutto c’è il know-how, quello che le dicevo prima, che è quello che per l’Autorità di sistema conta moltissimo…. L’archivio, tutta la progettazione delle banchine. L’hub portuale, sostanzialmente, è un lavoro di rifacimento di circa 11 chilometri di banchine, che sono state progettate e costruite da Sapir, perché era il gestore. Quelle persone sono quelle che sanno cosa c’è oggi nel porto. Questa è una cosa estremamente importante. Se posso permettermi, fuori verbale, una visita al porto...

     

    Presidente POLI

    Bisogna spegnere i microfoni, sennò viene registrata. Siamo in streaming. Presidente, mi scusi, le ricordo che siamo in streaming, quindi il fuori verbale non esiste.

    Prego, collega Bessi.

     

    Consigliere Gianni BESSI

    Intanto ringrazio delle precisazioni e delle risposte puntuali, nella massima collaborazione, come è sempre avvenuto in questi anni. La presentazione del progetto dell’hub portuale è stata fatta a Ravenna con le Commissioni assembleari in seduta congiunta II e III. L’ha fatta il presidente dell’Autorità portuale, Rossi.

    Credo sia importante sottolineare due aspetti. Il primo è che siamo alla vigilia di un’importante scadenza, ossia quella del general contractor per implementare l’hub portuale di Ravenna regionale. A questo punto, diventa anche uno dei pochissimi progetti nazionali di grandi opere che vengono messi in campo. Quindi, una soluzione nell’interesse di interiorizzare non solo risorse umane e ingegneristiche, ma di capacità da parte dell’Autorità portuale, per la mia conoscenza, è fondamentale per rafforzare anche il loro ufficio lavori pubblici, che finora si è occupato esclusivamente di progettazioni, di interventi minimamente manutentivi. È chiaro che l’esigenza dell’Autorità portuale oggi è avere un ufficio interno. Questa – passatemi il termine non propriamente giuridico – è una soluzione rapida e, nello stesso tempo, efficace ed efficiente, perché si porta a casa, come ha detto il presidente, il know-how di cinquant’anni di lavori nel porto, chiaramente non solo fisicamente di alcuni ingegneri, ma proprio a livello di informatizzazione.

    Nella chiara esposizione del patrimonio delle aree, la divisione interna tecnica, da quello che è stato esposto, diventa da parte di Sapir fondamentale, perché si concentra esclusivamente sul suo business plan. Quindi, avrà fatto le sue valutazioni che, non in un’ottica di mercato o di ricerca, determinano, sia da parte del patrimonio delle aree sia dello sviluppo del Terminal Container, un equilibrio anche al suo interno. È una valorizzazione al netto, anzi le persone vengono collocate tutte in posizioni molto interessanti e di prestigio. Anche quelle che verranno assunte dall’Autorità portuale credo siano ben contente di questa soluzione.

    La rapidità e la velocità sono due aspetti. Ne esiste un terzo. Credo che l’andamento stesso del mercato ingegneristico italiano non sia più quello di dieci anni fa (che veniva affrontato con gare, eccetera). Farlo il prima possibile credo sia un valore per l’azienda Sapir, per l’hub portuale e per le stesse persone. Le cose, come sempre, hanno un’evoluzione e un cambio di mercato. Giustamente, chi è chiamato a responsabilità aziendali deve avere una visione e affrontare il presente che si trova davanti. Ritornando al piano industriale di Sapir, questo era in evidenza – credo – già al momento della sua presentazione.

    Ringraziando, da parte mia, per la puntuale e chiara esposizione, credo che questo tipo di intervento risponda a diverse sollecitazioni, che non nascono oggi, ma sono state programmate da due anni e che, quindi, hanno oggi un riscontro nei processi societari. Grazie.

     

    Presidente POLI

    Grazie, collega Bessi. Ringrazio davvero i nostri ospiti per il dettaglio delle informazioni che ci hanno fornito. Auguro loro buon lavoro, perché mi pare non siano senza, da questo punto di vista.

    Ne approfitto per dare lettura di una comunicazione arrivata pochi minuti fa che ci è stata inviata da Romagna Acque. Naturalmente, è agli atti della Commissione:

    “Con la presente, ci scusiamo per l’assenza non voluta dei nostri amministratori nella convocazione di oggi. La mail di convocazione è finita nella casella di posta indesiderata. Chiediamo, per le convocazioni ufficiali, che venga utilizzato l’indirizzo di posta certificato (che non vi sto a dire, ma è scritto qui). Verificato con il presidente che per impegni istituzionali confermati per la giornata di oggi non avrebbero potuto partecipare alla convocazione per la giornata odierna, si rendono disponibili fin da subito a partecipare alla prossima data utile di convocazione. Scusandoci per l’incomprensione e rinnovando la disponibilità a collaborare con la Commissione, attendiamo un vostro riscontro”.

    Naturalmente, accogliamo le scuse. Prego.

     

    Consigliere BERTANI

    Grazie, presidente. Oggi faccio peccato, perché a pensar male si fa peccato, però ho contezza che sono stati avvertiti. Ho l’impressione che non ci sia stata questa disponibilità. La consultazione pubblica è rimasta nascosta sul sito di Romagna Acque, invece questa consultazione pubblica penso fosse nota. Accogliamo, però, la disponibilità a venire successivamente. Farò richiesta alla Presidenza della Commissione di convocare Romagna Acque in una seduta successiva. Grazie, presidente.

     

    Presidente POLI

    Ringrazio di nuovo i nostri ospiti, anche il dottor Ferrecchi per la Regione, che è stato qui con noi. Buon proseguimento. I lavori della Commissione sono terminati.

     

    Espandi Indice