Testo
Verbale n.19/2006
Seduta del 14 novembre 2006
Il giorno 14 novembre 2006 alle ore 14,30 si è riunita presso la
sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con
nota prot. n. 18115 del 9 novembre 2006 integrata con nota prot. n.
18162 del 10 novembre 2006
Partecipano alla seduta i Consiglieri:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
NERVEGNA Antonio Presidente Forza italia 5 presente
BERETTA Nino Vicepreside Uniti nell'Ulivo - DS 7 presente
nte
MANFREDINI Mauro Vicepreside Lega Nord Padania 3 presente
nte Emilia e Romagna
AIMI Enrico Componente Alleanza Nazionale 4
BORTOLAZZI Componente Partito dei Comunisti 1
Donatella Italiani
CARONNA Salvatore Componente Uniti nell'Ulivo - DS 5 presente
GUERRA Daniela Componente Verdi per la Pace 2 presente
MANCA Daniele Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1
MASELLA Leonardo Componente Partito della 3
Rifondazione Comunista
MONACO Carlo Componente Per l'Emilia-Romagna 1
MONARI Marco Componente Uniti nell'Ulivo-DL 3 presente
Margherita
MONTANARI Roberto Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2 presente
NANNI Paolo Componente Italia dei Valori con 1 presente
Di Pietro
NOE' Silvia Componente Unione Democratici 1
Cristiani e di Centro
RICHETTI Matteo Componente Uniti nell'Ulivo-DL 4 presente
Margherita
RIVI Gian Luca Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2
VARANI Gianni Componente Forza Italia 4 presente
ZANCA Paolo Componente Uniti nell'Ulivo - SDI 1
Il Consigliere Luigi FRANCESCONI sostituisce per parte della seduta
il consigliere Varani, la Consigliera Laura SALSI sostituisce il
consigliere Manca, il Consigliere Ugo MAZZA sostituisce il
consigliere Rivi.
Sono presenti: Guizzardi (Serv. Politiche europee e Relazioni
Internazionali), Celletti (Serv. Comunicazione e Stampa Assemblea
Legislativa)
Presiede la seduta: Antonio Nervegna
Assiste la segretaria: Claudia Cattoli
Resocontista: Simonetta Mingazzini
Il presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta e informa che è in
corso di distribuzione la nota tecnica del Servizio Legislativo e
qualità della legislazione dell'Assemblea in ordine all'oggetto
1930 (v. atti), poichè ai sensi del nuovo Statuto la Giunta
regionale approva i regolamenti nei casi previsti dalla legge
regionale e l'Assemblea legislativa esprime su di essi un parere di
conformità allo Statuto e alla legge. Nel caso di specie, poi, la
Commissione svolge il proprio esame in sede consultiva, per quanto
di competenza.
1930 - Parere di conformità ai sensi dell'articolo 28, comma 4,
lettera n) dello Statuto sullo schema di Regolamento Disciplina dei
compensi e dei rimborsi spettanti al Presidente, ai Componenti ed
agli invitati della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
(deliberazione della Giunta regionale n. 1535 del 06.11.06)
(sede consultiva: parere alla Commissione referente Politiche per
la salute e politiche sociali )
GUIZZARDI illustra la proposta di regolamento premettendo che si
tratta di una serie di disposizioni esecutive e integrative della
legge regionale 24 aprile 2006, n. 3 (Interventi in favore degli
emiliano-romagnoli e funzionamento della Consulta degli
emiliano-romagnoli nel mondo). Precisa che le indennità di
partecipazione alle riunioni della Consulta e del reativo Comitato
consultivo restano invariate rispetto al passato, nella misura
prevista dalla legge n. 8 del 1985 sui compensi dovuti agli organi
collegiali. Per quanto riguarda le indennità di missione per il
Presidente ed i consultori, la deliberazione della Giunta rinvia,
come avveniva in precedenza, alle indennità corrisposte ai dirigenti
che, al momento, prevedono i soli rimborsi spese. Per quanto
riguarda il pagamento delle indennità e le missioni del Presidente
della Consulta, vengono registrati in contabilità ordinaria, tramite
atti di l'impegno, liquidazione e mandato di pagamento, e non più
utilizzando il fondo di funzionamento della Consulta e per il
tramite del funzionario delegato (si è dunque voluto evitare che il
funzionario delegato pagasse se stesso).
Per quanto riguarda i pagamenti dei consultori esteri e italiani
invitatati, nonché per le spese di funzionamento si prevedono, come
in passato, i rimborsi spese, ma nessuna indennità. La novità
consiste nella previsione secondo la quale le spese per il
Presidente saranno attribuite al capitolo 750, nell'ambito delle
spese di rappresentanza per il Presidente e per la Giunta regionale.
Entra il consigliere Varani.
La consigliera GUERRA chiede a quanto ammonta lo stanziamento
annuale complessivo per queste spese.
GUIZZARDI risponde che il budget complessivo corrisponde a quanto
stanziato per il funzionamento della Consulta, e che per il 2006
ammonta a 250.000 euro, tenendo presente che vi sono due Consulte
all'anno da organizzare.
Il consigliere MAZZA invita ad esprimersi sulla conformità dell'atto
all'ordinamento e non sul merito della proposta e dichiara di non
avere obiezioni in proposito.
La Commissione esprime, per quanto di competenza, parere favorevole,
con 17 voti a favore (Italia dei valori, Uniti nell'Ulivo-DL
Margherita, Uniti nell'Ulivo-DS, Verdi per la pace), nessun
contrario e 12 astenuti (Forza Italia, Lega Nord).
Esce il consigliere Francesconi.
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192 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi
dell'art. 121 della Costituzione, d'iniziativa del consigliere
Ridolfi: Istituzione di una sezione staccata del TAR in Romagna (01
07 05) - Relatore consigliere Nervegna.
Il presidente NERVEGNA illustra la proposta alle Camere,
sottolineando l'esigenza sentita nel territorio delle province di
Forlì, Ravenna e Rimini di poter avere una sede distaccata del
Tribunale Amministrativo Regionale. Aggiunge che si tratta di una
iniziativa svincolata dalla questione dell'autonomia della Romagna,
bensì legata ad esigenze di natura amministrativa e giudiziaria e in
buona sostanza di vicinanza alle richieste di giustizia dei
cittadini.
Il consigliere BERETTA ritiene invece che il tema, pur non trattando
direttamente l'oggetto in questione, si inserisca nella discussione
sull'autonomia della Romagna, già affrontata dalla Commissione in
una precedente seduta con esito negativo.
Nel merito poi non condivide una duplicazione dei TAR, che
comporterebbe la creazione di nuove strutture con conseguente
duplicazione di costi. E' infatti dell'opinione che la giustizia
amministrativa ha già una propria organizzazione e rispetto a tutto
ciò che non funziona nella magistratura non è certo questo il punto
più delicato.
Entra il consigliere Caronna.
Il consigliere MAZZA concorda con le osservazioni formulate dal
consigliere Beretta, ma ritiene che la proposta dovrebbe essere
motivata con una serie di dati fattuali ed analitici che la
supportino.
Il consigliere VARANI, esplicitando lo spunto indicato dal
consigliere Mazza, propone di svolgere un approfondimento per
reperire i dati relativi al contenzioso amministrativo, agli attuali
carichi di lavoro degli uffici giudiziari, ai tempi di conclusione
dei processi amministrativi attualmente in essere.
Ricorda infine la presenza a Parma di una sezione distaccata del TAR
e invita la Commissione a valutare l'opportunità di istituirne una
anche in Romagna sulla base degli elementi raccolti.
La consigliera GUERRA, pur ritenendo che la proposta nasca da
finalità di ordine non esclusivamente di giustizia amministrativa,
ma ideologiche, concorda sulla verifica dei dati relativi alle
casistiche del TAR ed anche all'aspetto dei costi.
Il presidente NERVEGNA, sulla base della discussione svolta e delle
richieste avanzate, propone di rinviare l'esame dell'oggetto per gli
opportuni approfondimenti, avvalendosi dei competenti Servizi
legislativi sia della Giunta regionale che dell'Assemblea
legislativa.
La Commissione concorda.
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1019 - Progetto di legge d'iniziativa della consigliera Guerra:
Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti
della pubblica amministrazione (23 01 06) - Relatore consigliera
Guerra.
La consigliera GUERRA illustra i contenuti principali del progetto
di legge, finalizzato all'orientamento delle pubbliche
amministrazioni all'acquisto di prodotti con un ciclo di vita meno
impattante dal punto di vista ambientale (ad esempio, nel caso di
acquisto di prodotti locali, l'impatto, ossia l'impronta ecologica
dell'acquisto stesso, risulta più basso rispetto ad altri,
ovviamente a parità di utilità e qualità, in quanto viene meno
gravato del costo del trasporto).
Aggiunge che per quanto riguarda alcuni beni è facile riuscire a
comprendere l'importanza delle caratteristiche che consentono al
prodotto di essere riutilizzato, riciclato e quindi reimmesso
nell'ambiente. Molte amministrazioni si stanno già orientando nella
direzione indicata e il progetto di legge intende sollecitare e
diffondere questo tipo di pratiche.
Richiama quindi la relazione di accompagnamento che cita tutte le
normative e le raccomandazioni di livello europeo.
Il testo infine si compone di pochi articoli, che espongono le
finalità e richiedono, quale adempimento a carico di Regione,
Province e Comuni, l'approvazione di un piano triennale (Piano
d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici), in
cui si determinano le azioni da svolgere per orientare i consumi
verso beni e servizi a impatto ambientale minore. Più precisamente,
verso beni e servizi che riducano l'uso delle risorse naturali,
sostituiscano le fonti energetiche con fonti rinnovabili, riducano
la produzione di rifiuti, le emissioni inquinanti, i rischi
ambientali e favoriscano la produzione di rifiuti non tossici o
riutilizzabili.
Ribadisce che si tratta dell'unico adempimento richiesto e
sottolinea l'opportunità di istituire appositi corsi di formazione
per i funzionari dei Comuni che procedono agli acquisti.
Conclude che la normativa proposta vuole invitare le amministrazioni
a riflettere sulla possibilità di ridurre l'uso di acqua, la
produzione di rifiuti, l'uso di energia, acquistando beni che
possiedono già intrinsecamente, per le loro modalità di produzione,
queste caratteristiche. Quindi una legge di indirizzo, senza pesanti
adempimenti od oneri aggiuntivi per gli enti, nella direzione sin
qui suggerita e in futuro sempre più seguita dalla Comunità europea.
Presenta infine un emendamento integrativo al testo del seguente
tenore:
Alla fine del comma 1 dell'articolo 2 è aggiunta la seguente
frase:
e di sostituire il 50 per cento dei beni monouso con beni
durevoli. .
Il consigliere NANNI condivide la proposta e le motivazioni che la
ispirano, ma ritiene che dovrebbe trattarsi di una raccomandazione
piuttosto che una legge, maggiormente idonea ad orientare le
pubbliche amministrazioni a certi tipi di acquisti piuttosto che ad
altri.
Solleva inoltre alcune perplessità sull'ipotesi di poter applicare
vincoli agli enti locali per certi beni o servizi.
Anche il consigliere BERETTA riconosce la necessità di orientare gli
acquisti che abbiano, dal punto di vista ambientale, un valore
intrinseco più alto.
Ritiene tuttavia opportuno svolgere un supplemento di istruttoria. A
suo parere infatti la normativa in esame non può essere discussa
senza avere prima acquisito il parere di Province e Comuni,
soprattutto in una realtà come quella regionale in cui esiste
un'esperienza di acquisti collettivi e di sviluppo dei mercati
telematici importante e positiva, tramite Intercent-ER (Agenzia
regionale per l'acquisto di beni e servizi). E trattandosi di
orientare gli acquisti delle pubbliche amministrazioni verso
prodotti a risparmio ambientale, è opportuno acquisire il punto di
arrivo nonché le linee di indirizzo che il centro regionale adotta.
Il consigliere MAZZA si associa alla proposta.
Chiede quindi chiarimenti sul limite dei 5.000 abitanti previsto dal
progetto di legge come soglia al di sopra della quale le pubbliche
amministrazioni sono tenute all'adozione del piano; osserva che da
un lato potrebbe inserirsi anche la possibilità di forme associate
di acquisto, dall'altro il piano potrebbe stabilire alcuni criteri
per gli appalti.
Ribadisce l'opportunità di una preventiva consultazione degli enti
locali e la necessità di operare una sollecitazione in questa
direzione, dato che sotto molti aspetti non sono stati raggiunti
risultati evidenti nel corso degli anni.
Anche la consigliera SALSI osserva che il testo è importante e va
nella giusta direzione per una migliore sostenibilità ambientale.
Ritiene opportuno svolgere le consultazioni suggerite, in
particolare sia con Intercent-ER, sia con Comuni e Province.
La consigliera GUERRA precisa che si tratta di una normativa
leggera , che non impone alcun tipo di prodotto, prevedendo
solamente l'elaborazione del piano per gli acquisti verdi e
imponendo solamente un momento di riflessione e, soprattutto, una
finalità specifica, volta all'acquisto di prodotti che a parità di
funzione e qualità siano meno impattanti da punto di vista
ambientale.
Ricorda che molti enti locali, come ad esempio il Nuovo Circondario
Imolese, si sono già attivati per organizzare corsi di formazione
sui c.d. acquisti verdi . Alcune aziende producono già in maniera
sostenibile e lo indicano sui loro prodotti. I primi consumatori
consapevoli in tal senso devono sicuramente essere le
amministrazioni pubbliche.
Chiede infine se la Commissione intende procedere con forme di
consultazione più tradizionali (ad esempio udienze conoscitive) o
attraverso audizioni più snelle svolte nella propria qualità di
consigliere relatore.
Il consigliere RICHETTI condivide gli obiettivi indicati dalla
legge. Esprime tuttavia alcune perplessità sulla previsione di una
pianificazione pluriennale e annuale per gli enti locali, un lavoro
di programmazione talvolta più mirato a ratificare ed a giustificare
ciò che avviene, piuttosto che a rivedere programmazione e contenuti
di ciò che si fa.
Ritiene che, se già esistono realtà più avanzate in questo campo, si
debba andare verso la realizzazione e diffusione delle buone prassi,
piuttosto che imporre l'adozione di un piano triennale degli
acquisti.
Per favorire una logica che non sia quella regolamentare o del
divieto, bensì quella di premiare le realtà virtuose, bisognerebbe a
suo parere tentare di mettere in comunicazione le realtà che già
praticano acquisti selezionati in base a criteri ecologici.
Il consigliere VARANI concorda con il suggerimento del consigliere
Beretta di avvalersi del know-hov posseduto da Intercent-ER, quale
terminale all'interno della Regione particolarmente specializzato in
materia di acquisti, prima di adottare qualsiasi norma
sull'argomento.
Il presidente NERVEGNA dichiara di condividere le finalità del
progetto di legge, tuttavia ritiene che una normativa senza
sanzioni, senza parametri e senza vincoli possa più proficuamente
essere sostituita da una raccomandazione dell'Assemblea legislativa
o della Giunta regionale.
Propone pertanto di rinviare l'esame dell'oggetto per effettuare un
supplemento di istruttoria: da un lato incaricando il relatore a
svolgere le opportune consultazioni con enti locali o altre realtà
di migliori pratiche che già attuano gli acquisti verdi, e
dall'altro acquisendo dal Sevizio legislativo dell'Assemblea un
approfondimento sulla individuazione di strumenti alternativi
efficaci rispetto alla legge regionale
La consigliera GUERRA si dichiara disponibile a trasformare
eventualmente il testo in delibera o raccomandazione, che tuttavia
nel passato si sono rivelati strumenti meno incisivi dal punto di
vista comunicativo e degli effetti. Ritiene infatti che la forma
legislativa possa meglio favorire l'applicazione delle disposizioni
e il raggiungimento dell'obiettivo perseguito.
La Commissione concorda sulla proposta del presidente.
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1859 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Zanca,
Mezzetti, Guerra, Masella, Nanni, Mazza e Bortolazzi recante:
Armonizzazione della legislazione regionale sui diritti dei
cittadini (26 10 06)
Nomina del consigliere relatore.
Su proposta della consigliera GUERRA, la Commissione all'unanimità
dei presenti nomina ai sensi dell'articolo 50, comma 3 dello
Statuto, il consigliere Zanca relatore del progetto di legge.
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Abbinamento ai sensi dell'articolo 22, comma 7 del Regolamento
interno del progetto di legge:
1890 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Masella,
Bortolazzi, Guerra e Zanca recante: Norme per contrastare e
prevenire il fenomeno mobbing e lo stress psico-sociale sui luoghi
di lavoro (02 11 06)
all'esame abbinato degli oggetti:
1537 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Nervegna,
Dragotto, Filippi, Leoni, Lombardi, Salomoni, Varani, Villani e
Francesconi recante: Interventi regionali per la tutela della salute
psicofisica sui luoghi di lavoro (12 07 06)
e 1544 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Parma,
Manfredini e Corradi recante: Misure per la prevenzione ed il
contrasto del fenomeno del 'mobbing' nei luoghi di lavoro (14 07 06)
Testo base pdl oggetto 1537 - relatore consigliere Nervegna.
Il presidente NERVEGNA richiama le decisioni procedurali adottate
nella seduta del 12 settembre scorso e propone l'abbinamento del
progetto di legge ogg. 1890. Propone inoltre di svolgere un'udienza
conoscitiva in seduta congiunta con le Commissioni Politiche per la
salute e Politiche sociali e Turismo Cultura Scuola Formazione
Lavoro Sport competenti in sede consultiva, concordando una data
utile nel prossimo mese di dicembre.
La Commissione concorda.
In conclusione di seduta, il presidente NERVEGNA propone per
l'udienza conoscitiva con la società civile sui progetti di legge
relativi alla manovra di bilancio 2007 la data di martedì 5 dicembre
2006 alle ore 10.
La Commissione concorda.
La seduta termina alle ore 15,50.
Verbale approvato nella seduta del 28 novembre 2006.
La Segretaria Il Presidente
Claudia Cattoli Antonio Nervegna