Testo
Verbale n. 14 del 2007
Seduta del 5 giugno 2007
Il giorno 5 giugno 2007 alle ore 14,30 si è riunita presso la sede
dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con
nota prot. n. 10527 del 31 maggio 2007.
Partecipano alla seduta i Consiglieri:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
NERVEGNA Antonio Presidente Forza italia 5 presente
BERETTA Nino Vice Uniti nell'Ulivo - DS 7 presente
Presidente
MANFREDINI Mauro Vice Lega Nord Padania 3 presente
Presidente Emilia e Romagna
AIMI Enrico Componente Alleanza Nazionale 4
BORGHI Gianluca Componente Misto 1
BORTOLAZZI Componente Partito dei Comunisti 1
Donatella Italiani
CARONNA Salvatore Componente Uniti nell'Ulivo - DS 5
GUERRA Daniela Componente Verdi per la Pace 1
MANCA Daniele Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1 presente
MASELLA Leonardo Componente Partito della 3 presente
Rifondazione Comunista
MONACO Carlo Componente Per l'Emilia-Romagna 1
MONARI Marco Componente Uniti nell'Ulivo-DL 3 presente
Margherita
NANNI Paolo Componente Italia dei Valori con 1 presente
Di Pietro
NOE' Silvia Componente Unione Democratici 1
Cristiani e di Centro
PIRONI Massimo Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2
RICHETTI Matteo Componente Uniti nell'Ulivo-DL 4 presente
Margherita
RIVI Gian Luca Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2 presente
VARANI Gianni Componente Forza Italia 4 presente
ZANCA Paolo Componente Uniti nell'Ulivo - SDI 1
La consigliera ERCOLINI sostituisce il consigliere Caronna
Sono inoltre presenti: Garavini (Dir. gen. Organizzazione,
Personale, Sistemi Informativi e Telematica), Mantini (Servizio
Informazione per la Stampa Assemblea legislativa)
Presiedono la seduta: Antonio Nervegna e Mauro Manfredini
Assiste la segretaria: Claudia Cattoli
Resocontista: Simonetta Mingazzini
Il Presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta.
2550 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta regionale:
Razionalizzazione dell'impiego del personale nella Pubblica
Amministrazione regionale e locale. Misure straordinarie per il
triennio 2007-2009 (delibera di Giunta n. 733 del 21 05 07) -
Relatore consigliere Beretta
Il Presidente NERVEGNA introduce l'argomento all'ordine del giorno
per proseguire la discussione generale, che in parte era stata
avviata nella seduta del 29 maggio 2007 a seguito dell'illustrazione
del progetto di legge.
Sottopone alla Commissione alcune riflessioni già proposte nella
scorsa seduta, in riferimento al comma 558 della legge finanziaria,
che non esclude a priori la possibilità di procedere a stabilizzare
anche i lavoratori precari assunti nell'ambito delle strutture
speciali della Regione Emilia-Romagna. La legge infatti non pone
alcuna selezione riguardo alle modalità di reclutamento del
personale precario, sia esso proveniente da procedure selettive o da
incarico direttamente affidato. Ciò induce a ritenere che la scelta
operata dal progetto di legge in discussione, per quanto riguarda
l'esclusione dei collaboratori delle strutture speciali, sia di
natura politica e non giuridica.
Ritiene inoltre che occorrerebbe mantenere distinte le procedure per
la stabilizzazione del personale della Giunta da quelle per
l'Assemblea Legislativa, in quanto le strutture hanno piante
organiche distinte. Andrebbe specificato, laddove si fa riferimento
all'amministrazione regionale (articolo 5, comma 2) se si intende
Giunta o Assemblea.
Per quanto riguarda l'impostazione del progetto di legge, concorda
sulle indicazioni formulate dal Consigliere Masella nel corso della
precedente seduta inerenti l'esplicitazione delle finalità e dei
principi generali quali la stabilizzazione e superamento del
precariato, principi che sono unanimemente condivisi. Esprime invece
una valutazione negativa rispetto alla differenziazione di due
livelli di dipendenti che viene a crearsi all'interno dell'ente,
riservando a chi rientra nelle graduatorie delle prove selettive un
trattamento diverso da chi è stato assunto per chiamata diretta
all'interno delle strutture speciali. Tutti infatti sono stati
assunti con un contratto della Regione Emilia-Romagna. E la
considerazione è volta anche a valutare i rischi di potenziali
ricorsi su questa inopportuna differenziazione.
Conclude chiedendo una riflessione su questo aspetto: il problema
delle strutture speciali è un problema che prima o poi dovrà essere
affrontato.
Il Consigliere MASELLA interviene sottolineando la rilevanza
dell'argomento per la forza politica che rappresenta e auspicando
che da questo progetto di legge possa essere approvato un testo
normativo che sia il migliore possibile. Richiama la discussione già
iniziata e gli spunti forniti nel corso della precedente seduta, in
cui era stata preannunciata la presentazione di alcuni emendamenti
migliorativi rispetto al testo approvato dalla Giunta. Ringrazia
l'Assessore all'Organizzazione per il lavoro svolto e invita i
colleghi a discutere e migliorare la proposta della Giunta.
Presenta alla Commissione sei emendamenti a propria firma (v. atti),
che a suo parere non stravolgono l'impianto della proposta
legislativa, ma tendono a migliorarlo.
Procede quindi alla loro illustrazione.
Gli emendamenti 1 e 2 modificativi rispettivamente del titolo e
dell'articolo 1 intendono esplicitare i principi e le finalità della
legge, evidenziando i concetti culturali e politici che la legge
intende affermare e che si richiamano agli stessi principi di
stabilizzazione contenuti nella legge regionale sul lavoro n. 17 del
2005.
L'emendamento 3 intende modificare l'articolo 5, comma 2, al fine
di equiparare i lavoratori assunti con Co.Co.Co. o mediante altre
forme contrattuali flessibili all'esperienza resa per mezzo di
contratti a tempo determinato, così come è stato previsto dalla
legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 565 lettera c) per
il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale, recepito a
livello regionale con il protocollo regionale in materia di
stabilizzazione del lavoro precario e valorizzazione dell'esperienza
lavorativa nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario
regionale, siglato il 17 aprile 2007.
In alternativa alla approvazione di tale emendamento, il Consigliere
propone l'eventualità di sottoporre all'approvazione dell'Assemblea
un ordine del giorno che preveda l'adozione di simili provvedimenti
di stabilizzazione per le categorie di lavoratori, incluse le
strutture speciali, escluse nella presente legge.
L'emendamento 4 intende proporre all'articolo 6 del progetto di
legge, laddove si prevedono criteri per il ricorso a forme
contrattuali flessibili e di esternalizzazione, che intervenga non
solo la Giunta ma anche l'Assemblea. Propone in sintesi, che sia
l'Assemblea Legislativa a fissare tali criteri e disciplini il
ricorso a tali forme, ciò in coerenza con lo Statuto della Regione
Emilia-Romagna che, all'articolo 28, comma 4, lettera k), riconosce
all'Assemblea la prerogativa di approvare gli atti di indirizzo
generali delle attività della Regione.
L'emendamento 5 propone di sostituire, all'articolo 6 comma 9, le
parole la Regione può continuare ad avvalersi del personale di cui
all'articolo 5 con la Regione continua ad avvalersi del personale
di cui all'articolo 5 .
L'emendamento 6 propone di inserire, all'articolo 9, dopo il comma
6, un comma contenente una disposizione riferita ad una particolare
situazione riferita a dipendenti regionali (ex A.R.F.) che hanno un
contratto idraulico-forestale, e non il contratto del Comparto
Regioni - Enti locali. La proposta è quella di applicare a tutti i
dipendenti regionali il medesimo contratto nazionale di lavoro.
Auspica infine che su questo progetto di legge, così importante sia
dal punto di vista tecnico che politico, possano essere accolte le
proposte avanzate, che ritiene non stravolgenti e che puntualizzano,
correggono e migliorano l'impianto complessivo della legge.
Il Consigliere RICHETTI sottolinea che il provvedimento legislativo
è particolarmente importante in quanto mette in pratica la lotta al
precariato, così come è sempre stato promesso nelle sedi politiche.
Tuttavia ritiene necessario procedere alla stabilizzazione con
imparzialità ed equità e quindi nei confronti dei lavoratori che
hanno partecipato e superato selezioni pubbliche, escludendo quindi
i lavoratori assunti con criteri di discrezionalità.
Il Consigliere RIVI interviene evidenziando che la proposta di legge
in discussione nasce in seguito alla legge finanziaria per il 2007,
intervenuta dopo anni in cui il Governo di centrodestra aveva
bloccato le assunzioni, incentivando la precarietà sia nelle
pubbliche amministrazioni che nelle imprese private. Si calcola
siano circa 400.000 i dipendenti della pubblica amministrazione
assunti con contratti di lavoro a termine, aumentati a causa delle
leggi approvate durante il Governo Berlusconi che hanno impedito
agli enti pubblici di assumere personale se non attraverso contratti
di tipo precario.
Questa situazione venuta così a determinarsi può essere oggi in
parte risolta, con la possibilità di approvare provvedimenti di
legge volti a contrastare la precarizzazione dei dipendenti, come è
stata riscontrata in questi anni.
Il Consigliere ritiene vi sia una evidente diversità fra i vari
dipendenti della pubblica amministrazione che hanno superato
procedure concorsuali pubbliche e quelli che sono dipendenti delle
strutture speciali, chiamati direttamente e in base ad un rapporto
fiduciario. Richiama l'articolo 97, comma 3 della Costituzione,
laddove prevede che ai pubblici uffici si accede mediante concorso:
un fondamentale principio che difende l'interesse pubblico.
Non intende minimizzare la questione dei dipendenti delle strutture
speciali, tuttavia ricorda che l'amministrazione regionale, nel
momento in cui ha bandito concorsi, ha riconosciuto ai partecipanti
un punteggio per le esperienze svolte all'interno delle strutture
speciali, tant'è che molti di questi dipendenti sono poi risultati
vincitori dei concorsi. Non solo: successivamente, grazie ad una
modifica della legge regionale n. 43 del 2001, molti di loro hanno
avuto la possibilità di mantenere l'incarico presso le strutture
speciali, economicamente più remunerativo.
Il Presidente NERVEGNA ravvisa a questo proposito una contraddizione
in quanto se il lavoro prestato all'interno delle strutture speciali
viene considerata valida esperienza lavorativa per i concorsi
pubblici, non si comprende il motivo per cui non debba essere
considerato ai fini della stabilizzazione del precariato. Potrebbe
costituire un elemento di contestazione in caso di eventuali
ricorsi.
Il Consigliere NANNI interviene rimarcando che è grazie alla legge
finanziaria proposta dal Governo Prodi che si apre la possibilità di
stabilizzare il precariato. Ritiene che vadano stabililizzati i
lavoratori che abbiano superato pubbliche selezioni e non coloro che
sono stati scelti mediante criteri esclusivamente discrezionali. A
questo proposito si richiama all'articolo 97 della Costituzione.
Per quanto riguarda l'emendamento 3 proposto dal Consigliere
Masella, in cui si chiede la stabilizzazione dei lavoratori
interinali e dei Co.Co.Co, si dichiara contrario in quanto andrebbe
a stravolgere un impianto legislativo equilibrato.
Si dichiara invece pienamente favorevole a trasformarlo in un ordine
del giorno che accolto da un'ampia maggioranza dell'Assemblea,
andrebbe a determinare future scelte di stabilizzazione anche per
tali categorie di lavoratori.
Il Consigliere VARANI richiama i molteplici casi in cui le
assunzioni nelle pubbliche amministrazioni si effettuano anche al di
fuori dei concorsi pubblici e che, a partire dalle leggi Bassanini
in poi si è verificata una profonda trasformazione delle modalità di
assunzioni. Evidenzia come il principio costituzionale richiamato e
invocato nei precedenti interventi precluda qualsiasi possibilità di
stabilizzazione per i lavoratori Co.Co.Co e interinali.
Il Consigliere MASELLA porta ad esempio il Comune di Bologna, in cui
ai Gruppi consiliari viene affidato attraverso l'istituto del
comando personale dipendente a tempo indeterminato già assunto nel
pubblico impiego.
Ribadisce la disponibilità a ritirare l'emendamento riguardante
l'equiparazione dei lavoratori a tempo determinato con i Co.Co.Co. e
interinali, se verrà sottoposto e approvato dall'Assemblea un ordine
del giorno che includa la futura stabilizzazione di tutti i
lavoratori, anche delle strutture speciali.
Il Consigliere NANNI replica che con la soluzione prospettata dal
Consigliere Masella si sposterebbe il problema nell'ente di
provenienza del personale comandato.
Esce il Consigliere Varani.
Il Consigliere MANCA ritiene, al pari di Richetti e Rivi, che questo
progetto di legge sia stato costruito al fine di perseguire e
realizzare due obiettivi importanti, tenendo in equilibrio due
diritti: stabilizzare i lavoratori precari e garantire qualità ed
efficienza della pubblica amministrazione attraverso la
valorizzazione delle competenze.
La stabilizzazione dei lavoratori, così come prevista dalla legge
finanziaria, si arricchisce nel progetto di legge proposto, di un
ulteriore elemento che, a parere del Consigliere è fondamentale e
apprezzabile, cioè quello di consentire in via prioritaria la
stabilizzazione di quei lavoratori che sono risultati idonei a
seguito di procedure concorsuali e che quindi si trovano all'interno
delle graduatorie in vigore.
Il Consigliere ritiene che si debba mantenere e apprezzare
l'equilibrio ricercato attraverso la legge, evitando di introdurre
le problematiche delle strutture speciali, dei Co.Co.Co e dei
lavoratori interinali. Per quanto riguarda questa ultima categoria
di lavoratori, evidenzia inoltre che non si tratta in molti casi di
dipendenti della Regione, bensì di lavoratori che hanno sottoscritto
contratti con le Agenzie. Tutte queste categorie potrebbero invece
essere avvicinati alla stabilizzazione mediante la trasformazione
dei vari contratti in essere in contratti stipulati con la Regione
ed a tempo determinato.
Occorre inoltre tenere in considerazione l'esigenza di non aumentare
la spesa pubblica per il personale.
Ribadisce l'esigenza di approvare la legge proposta e di approvarla
nel più breve tempo possibile, al fine di avviare un processo
concreto e fattibile di stabilizzazione dei lavoratori.
Riprendendo le considerazioni svolte nei precedenti interventi, in
merito alle strutture speciali, evidenzia come in quei casi si
tratti di personale assunto al di fuori di qualsiasi procedura
selettiva. Occorre evitare sanatorie e procedere in futuro a
concorsi per queste categorie di persone. Ribadisce che si tratta di
lavoratori che in molti casi hanno un livello salariale più alto e
remunerativo dei dipendenti della Regione, di pari livello, assunti
con contratti a tempo indeterminato.
Ritiene che il problema delle strutture speciali vada esaminato a
parte, anche alla luce delle risorse destinate ai Gruppi
assembleari, nei tempi e nei modi opportuni.
L'Assessore GILLI svolge le seguenti considerazioni.
La Giunta regionale poteva scegliere di attuare le disposizioni
contenute nella legge finanziaria per il 2007, attraverso
l'approvazione di una deliberazione, così come hanno fatto altre
amministrazioni. Invece, anche sulla base della convinzione politica
del Presidente della Regione, ha preferito proporre un progetto di
legge che intende dare attuazione ai principi di contrasto e lotta
al precariato, già contenuti nella legge regionale n. 17 del 2005
(cosiddetta legge Bastico).
Il progetto di legge risulta utile anche per procedere alla proroga
delle graduatorie dei concorsi che sono già stati espletati e per
cui gli idonei hanno maturato una posizione soggettiva
giuridicamente tutelata. Occorre tenere presente che è più alto il
rischio di ricorsi amministrativi da parte dei candidati risultati
idonei a seguito delle procedure concorsuali, piuttosto che da parte
di altri lavoratori da stabilizzare. I candidati idonei infatti,
potrebbero avanzare pretese nel momento in cui la loro possibilità
di accesso venga rinviata di mesi, dovendo l'amministrazione dar
corso e precedenza all'assunzione di lavoratori precari da
stabilizzare.
Chiede quindi alla Commissione ed in particolare alla maggioranza,
di considerare il significato del progetto di legge che si inserisce
e prosegue un percorso già avviato nella passata legislatura, in
cui, già in occasione dei concorsi, si è inteso riconoscere le
funzioni svolte dai collaboratori che già avevano avuto esperienze
lavorative all'interno dell'amministrazione regionale.
Il progetto di legge si attiene precisamente alle disposizioni
contenute nella legge finanziaria e determina una stabilizzazione di
lavoratori a tempo determinato, escludendo i lavoratori interinali e
Co.Co.Co., che hanno ricevuto un trattamento diverso nel comparto
della Sanità che ha una particolare specificità. Per quanto riguarda
la Sanità la legge finanziaria detta infatti particolari
disposizioni.
Sottolinea l'esigenza di una riflessione da parte dei Consiglieri,
per apprezzare questa prima fase di stabilizzazione proposta,
convinto che ci sarà un ulteriore elemento con la legge finanziaria
regionale per il prossimo anno, in cui si affronterà il tema ancora
vasto delle altre forme di tipologie contrattuali.
Le Regione Emilia-Romagna ha virtuosamente contenuto il fenomeno del
lavoro precario nel corso degli anni, creato da condizioni di ordine
politico ed in particolar modo dalle scelte del Governo precedente,
di non consentire l'ampliamento delle piante organiche delle
pubbliche amministrazioni.
Tuttavia, i problemi esistenti su questo tema, nella dimensione
complessiva del Paese inducono a ritenere che ci dovrà essere un
ulteriore passo avanti nel processo di stabilizzazione.
Un altro aspetto fondamentale della legge è che per la prima volta,
d'accordo con le Autonomie locali, seppure con linee di indirizzo
generali, si inizia un percorso anche nell'attività
dell'organizzazione delle risorse umane nei vari livelli
istituzionali. Attraverso le linee di indirizzo contenute nella
legge si intende promuovere e favorire un ragionamento comune e
rendere fruibile lo scambio di personale delle varie
amministrazioni, anche in base ai bisogni e le urgenze.
Per quanto riguarda l'argomento delle strutture speciali, osserva
che prima o poi si troverà un percorso ad hoc, sia per il personale
delle strutture speciali della Giunta che dell'Assemblea
Legislativa. Le soluzioni dovranno essere ricercate con una certa
cooperazione di intenti. Il tema è riconosciuto importante, tuttavia
occorre prendere in considerazione il problema nel suo complesso,
sotto tutti i punti di vista e cioè per quanto riguarda
l'organizzazione, le risorse umane, le risorse finanziarie.
Tenuto conto che per l'approvazione di questo progetto di legge
viene richiesta, da parte dei lavoratori, una certa urgenza, chiedo
alla maggioranza di approvare il provvedimento senza emendamenti,
con l'impegno, attraverso la approvazione di un apposito ordine del
giorno, di provvedere in futuro anche per le strutture speciali e
altri.
Al momento occorre un certo senso di responsabilità e chiede al
Consigliere Masella, che è a conoscenza dell'impegno assunto dal
Presidente Errani di ridurre ogni forma di precariato, di valutare
positivamente tutte le azioni che la Regione ha intrapreso e intende
intraprendere in direzione della stabilizzazione del precariato.
Esce il Presidente Nervegna. Presiede il Vicepresidente MANFREDINI.
Il Consigliere MASELLA interviene per chiarire che tra gli
emendamenti proposti non ve ne è alcuno riguardante specificamente
le strutture speciali e concorda di trattare la questione in una
separata sede. Apprezzando nuovamente la proposta presentata dalla
Giunta regionale che ha inteso far fronte al problema della
precarizzazione del lavoro all'interno dell'amministrazione
regionale, chiede alla Commissione di esprimere un parere sugli
emendamenti presentati, uno dei quali riguarda i Co.Co.Co. ed i
lavoratori interinali che hanno maturato un'esperienza pluriennale
all'interno dell'amministrazione.
Richiama infine gli altri emendamenti presentati, sia quelli in
ordine ai principi e finalità, sia quelli che trattano speciali
categorie di lavoratori.
Il Consigliere MANCA ritiene che ci possa essere condivisione
nell'esplicitare i principi e le finalità generali della legge. In
particolare, si dichiara d'accordo ad affermare, quale finalità del
presente provvedimento, il contrasto della precarietà e la maggiore
stabilizzazione, nonché la volontà di evitare il ricorso a nuova e
futura precarietà, collocando l'emendamento all'articolo 3 relativo
alle finalità delle misure dell'Amministrazione regionale più
propriamente intesa (capo II), piuttosto che all'articolo 1 che
afferisce al sistema regionale locale più generale (capo I).
A tal proposito, il relatore Consigliere BERETTA e il Consigliere
RIVI presentano il seguente emendamento modificativo dell'articolo
3:
Con riferimento al progetto di legge in oggetto, si propone di
inserire nella Sezione I Finalità e interventi all'articolo 3
Finalità il seguente comma:
2. La Regione intende avviare, con le iniziative straordinarie
disposte dalla presente legge, un processo per contrastare la
precarietà attraverso il riordino e la riduzione dell'utilizzo del
lavoro a termine nell'Ente, operando, a tal fine, anche con le
modalità previste dall'articolo 6.
Il Consigliere MASELLA trasforma il proprio emendamento n. 2,
sostitutivo dell'articolo 1, in emendamento modificativo
dell'articolo 3, che diventa così formulato:
All'articolo 3 sono aggiunti i seguenti commi:
2. La Regione opera per favorire l'acquisizione di condizioni
lavorative continuative e stabili per il personale che nell'ultimo
quinquennio ha avuto rapporti di lavoro atipico con l'Ente Regione
Emilia-Romagna, contrastando le forme di precarizzazione del lavoro
e valorizzando tutte le professionalità e competenze presenti,
indipendentemente dalla forma contrattuale, tra il personale dell'
Ente.
3. La Regione opera per ridurre progressivamente il numero dei
rapporti di lavoro a termine presenti all'interno dell'Ente,
privilegiando tra questi il contratto di lavoro a tempo
determinato.
Conclusa la discussione generale, La Commissione procede all'esame
degli articoli e degli emendamenti.
Il Presidente MANFREDINI pone quindi in votazione l'emendamento n. 1
del Consigliere Masella, sostitutivo del titolo del progetto di
legge, così formulato:
Il titolo del progetto di legge è così modificato:
Stabilizzazione del lavoro precario e valorizzazione delle
esperienze lavorative del personale regionale. Razionalizzazione
dell'impiego del personale nella Pubblica amministrazione regionale
e locale. Misure straordinarie per il triennio 2007-2009 .
L'Assessore GILLI propone piuttosto la seguente formulazione del
titolo:
Razionalizzazione dell'impiego del personale nella Pubblica
amministrazione regionale e locale. Misure straordinarie per il
triennio 2007-2009 al fine della stabilizzazione del lavoro precario
e della valorizzazione delle esperienze lavorative del personale
regionale .
Il Consigliere MASELLA conviene sulla modifica e, su proposta
dell'Assessore Gilli, ritira il proprio emendamento n. 2 nell'intesa
di ripresentare in Aula un apposito emendamento concordato relativo
all'articolo 3. Anche i Consiglieri Beretta e Rivi ritirano il
proprio emendamento all'articolo 3.
Il Presidente MANFREDINI pone quindi in votazione il titolo come
emendato dalla proposta dell'Assessore.
Il Consigliere RICHETTI dichiara la propria astensione motivata dal
fatto che non ritiene di dover includere la valorizzazione delle
esperienze lavorative in una legge, in quanto tale valorizzazione
deve rientrare nell'attività ordinaria dell'amministrazione
regionale.
La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Cons. Monari Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito
della Rifondazione Comunista, Italia dei Valori), 7 astenuti (Cons.
Richetti Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Lega Nord) e nessun
contrario alla proposta dell'Assessore modificativa del titolo.
Esce il Consigliere Nanni.
CAPO I - Misure volte a favorire qualità ed efficienza dei sistemi
professionali nella regione Emilia-Romagna
Art. 1 - Finalità
La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Art. 2 - Ambito di intervento
La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
all'articolo suddetto.
CAPO II - Misure di razionalizzazione della gestione del personale.
Disposizioni straordinarie per il triennio 2007-2009. Modifica alla
legge regionale n. 2 del 1997
Sezione I - Finalità e interventi
Art. 3 - Finalità
La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Art. 4 - Programmazione degli interventi
La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Emendamento n. 3 del consigliere Masella, modificativo dell'articolo
5, così formulato:
Al comma 2 dell'articolo 5, dopo le parole:
2. I soggetti di cui al comma 1 possono essere stabilizzati,
mediante assunzione a tempo indeterminato, con le modalità previste
dal presente articolo, a condizione che l'esperienza lavorativa
richiesta sia stata svolta presso l'Amministrazione regionale con
contratto di lavoro subordinato a tempo determinato stipulato ai
sensi del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368 (Attuazione
della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a
tempo determinato concluso dall'UNICE, dal CEEP e dal CES)
sono aggiunte le parole:
o sia stata svolta mediante contratto di collaborazione coordinata
e continuativa o mediante altre forme flessibile .
La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
suddetto.
Art. 5 - Requisiti e modalità per gli interventi straordinari
La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Sezione II - Ricorso alle forme flessibili
Emendamento n. 4 del Consigliere Masella modificativo dell'articolo
6 così formulato:
All'articolo 6, le parole:
Criteri per il ricorso a forme contrattuali flessibili e di
esternalizzazione
1. La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea
Legislativa definiscono i criteri di individuazione delle esigenze
che rendono necessario il ricorso ai rapporti di lavoro a tempo
determinato e disciplinano il ricorso alle forme di
esternalizzazione per l'attuazione di specifiche attività
assicurando idonee misure di controllo dei livelli di prestazione.
sono così sostituite:
Criteri per il ricorso a forme contrattuali flessibili e di
esternalizzazione
1. La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea
Legislativa definiscono i criteri di individuazione delle esigenze
che rendono necessario il ricorso ai rapporti di lavoro a tempo
determinato, l'Assemblea Legislativa definisce i criteri e
disciplina il ricorso alle forme di esternalizzazione per
l'attuazione di specifiche attività, assicurando idonee misure di
controllo dei livelli di prestazione.
La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
suddetto.
Art. 6 - Modifiche alla legge regionale n. 2 del 1997
La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Art. 7 - Misure straordinarie per i fabbisogni temporanei
La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Sezione III - Applicazione agli Enti subregionali. Norme transitorie
e finali.
Art. 8 - Enti pubblici non economici regionali
La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Emendamento n. 5 del Consigliere Masella modificativo dell'articolo
9, così formulato:
Al comma 6 dell'articolo 9 le parole:
la Regione può continuare ad avvalersi del personale di cui
all'articolo 5
sono così sostituite:
la Regione continua ad avvalersi del personale di cui all'articolo
5.
La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
suddetto.
Emendamento n. 6 del Consigliere Masella modificativo dell'articolo
9, così formulato:
All'articolo 9, dopo il comma 6 è aggiunto il seguente comma 7:
7. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge la Regione opera una ricognizione del personale ex ARF con
contratto di lavoro a tempo indeterminato, provvedendo, previo
confronto sindacale, al passaggio di questo personale dal CCNL
idraulico-forestale al CCNL Regioni-Enti locali.
La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
suddetto.
Art. 9 - Disposizioni finali e transitorie
La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
all'articolo suddetto.
Art.10 - Entrata in vigore
La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
all'articolo suddetto.
La seduta termina alle ore 16,30.
Verbale approvato nella seduta del 26 giugno 2007
La Segretaria Il Presidente Il Presidente
Claudia Cattoli Antonio Nervegna Mauro Manfredini